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TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO - liceoarchita.it · le attività lavorative private e pubbliche, nel...

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TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro [G.U.R.I. 30-04-2008, N. 101 – S.O. N. 108] Testo coordinato e aggiornato al decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76 convertito dalla legge 9 agosto 2013, n. 99 [G.U.R.I. 23-08-2013, N. 196]
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TESTO UNICOSICUREZZA LAVORODecreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro[G.U.R.I. 30-04-2008, N. 101 – S.O. N. 108]

Testo coordinato e aggiornatoal decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76 convertito dalla legge 9 agosto 2013, n. 99

[G.U.R.I. 23-08-2013, N. 196]

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

ISBN 13 978-88-8207-507-1EAN 9 788882 075071

eBook, 37Prima edizione, settembre 2013

© GRAFILL S.r.l.Via Principe di Palagonia, 87/91 – 90145 PalermoTelefono 091/6823069 – Fax 091/6823313 Internet http://www.grafill.it – E-Mail [email protected]

Tutti i diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica e di riproduzione sono riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcuna forma, compresi i microfilm e le copie fotostatiche, né memorizzata tramite alcun mezzo, senza il permesso scritto dell’Editore. Ogni riproduzione non autorizzata sarà perseguita a norma di legge. Nomi e marchi citati sono generalmente depositati o registrati dalle rispettive case produttrici.

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Strumento professionale per Responsabili e Addetti del Servi-zio di Prevenzione e Protezione dei Rischi, Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, datori di lavoro, dirigenti, preposti, tecnici, coordinatori per la sicurezza nei cantieri, consulenti, progettisti di edifici ed impianti, lavoratori, che a vario titolo sono coinvolti nel complesso compito di tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori. Il testo è aggiornato con le modifiche introdotte dalla Legge 98/2013 (Decreto del Fare), dalla Legge 99/2013 (Decreto Lavoro) e dalla Legge 125/2013 (Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni). Il testo riporta indicazioni essenziali per valutare i fattori di rischio potenzialmente presenti in tutte le attività lavorative private e pubbliche, nel rispetto del D.Lgs. 81/2008 e successive modificazioni.L’acquisto del volume consente, attraverso G-cloud di Grafill, il download di un software per consultare la normativa di riferi-mento e la modulistica di settore.

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SOMMARIO

DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N. 81 ................................................ p. 15

Titolo I – Principi comuni .............................................................................................. ˝ 17

Capo I – Disposizioni generali ...................................................................................... ˝ 17Art. 1 – Finalità ............................................................................................................. ˝ 17Art. 2 – Definizioni ......................................................................................................... ˝ 17Art. 3 – Campo di applicazione ..................................................................................... ˝ 20Art. 4 – Computo dei lavoratori .................................................................................... ˝ 24

Capo II – Sistema istituzionale ...................................................................................... ˝ 25Art. 5 – Comitato per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro ..................................................................... ˝ 25Art. 6 – Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro ....... ˝ 26Art.7–Comitati regionali di coordinamento ............................................................... ˝ 28Art.8–Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro .......... ˝ 29Art.9–Enti pubblici aventi compiti in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ....................................................................... ˝ 30Art.10–Informazione e assistenza in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ....................................................................... ˝ 33Art. 11 – Attività promozionali ...................................................................................... ˝ 34Art. 12 – Interpello ........................................................................................................ ˝ 36Art. 13 – Vigilanza ......................................................................................................... ˝ 36Art. 14 – Disposizioni per il contrasto del lavoro irregolare e per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori .................................................... ˝ 38

Capo III – Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro .......................................... ˝ 40

Sezione I – Misure di tutela e obblighi .......................................................................... ˝ 41Art. 15 – Misure generali di tutela ................................................................................ ˝ 41Art. 16 – Delega di funzioni ........................................................................................... ˝ 41Art.17–Obblighi del datore di lavoro non delegabili ................................................. ˝ 42Art.18–Obblighi del datore di lavoro e del dirigente ................................................. ˝ 42Art.19–Obblighi del preposto ..................................................................................... ˝ 45

4 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

Art.20–Obblighi dei lavoratori ................................................................................... ˝ 46Art. 21 – Disposizioni relative ai componenti dell’impresa familiare di cui all’articolo 230-bis del codice civile e ai lavoratori autonomi ........................... ˝ 46Art. 22 – Obblighi dei progettisti ................................................................................... ˝ 47Art. 23 – Obblighi dei fabbricanti e dei fornitori .......................................................... ˝ 47Art. 24 – Obblighi degli installatori .............................................................................. ˝ 47Art. 25 – Obblighi del medico competente .................................................................... ˝ 47Art. 26 – Obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione ... ˝ 49Art.27–Sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi ................ ˝ 52

Sezione II – Valutazione dei rischi ................................................................................ ˝ 53Art.28–Oggetto della valutazione dei rischi ............................................................... ˝ 53Art.29–Modalità di effettuazione della valutazione dei rischi .................................... ˝ 54Art.30–Modelli di organizzazione e di gestione ......................................................... ˝ 56

Sezione III – Servizio di prevenzione e protezione ........................................................ ˝ 57Art. 31 – Servizio di prevenzione e protezione .............................................................. ˝ 57Art. 32 – Capacità e requisiti professionali degli addetti e dei responsabili dei servizi di prevenzione e protezione interni ed esterni ................ ˝ 58Art. 33 – Compiti del servizio di prevenzione e protezione ........................................... ˝ 60Art. 34 – Svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti di prevenzione e protezione dai rischi ........................................................ ˝ 60Art. 35 – Riunione periodica ......................................................................................... ˝ 61

Sezione IV – Formazione, informazione e addestramento ............................................ ˝ 62Art. 36 – Informazione ai lavoratori .............................................................................. ˝ 62Art.37–Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti ..................................... ˝ 62

Sezione V – Sorveglianza sanitaria ............................................................................... ˝ 65Art.38–Titoli e requisiti del medico competente ......................................................... ˝ 65Art.39–Svolgimento dell’attività di medico competente ............................................. ˝ 65Art.40–Rapporti del medico competente con il Servizio sanitario nazionale ............ ˝ 66Art. 41 – Sorveglianza sanitaria .................................................................................... ˝ 66Art. 42 – Provvedimenti in caso di inidoneità alla mansione specifica ......................... ˝ 68

Sezione VI – Gestione delle emergenze ......................................................................... ˝ 68Art. 43 – Disposizioni generali ...................................................................................... ˝ 68Art. 44 – Diritti dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato ......................... ˝ 69Art. 45 – Primo soccorso ............................................................................................... ˝ 69Art. 46 – Prevenzione incendi ........................................................................................ ˝ 70

Sezione VII – Consultazione e partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori ........ ˝ 71Art.47–Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza .............................................. ˝ 71Art.48–Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale ........................... ˝ 72

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 5

Art.49–Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di sito produttivo ................. ˝ 72Art.50–Attribuzioni del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ..................... ˝ 73Art. 51 – Organismi paritetici ....................................................................................... ˝ 74Art. 52 – Sostegno alla piccola e media impresa, ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali e alla pariteticità ............ ˝ 75

Sezione VIII – Documentazione tecnico amministrativa e statistiche degli infortuni e delle malattie professionali ............................................. ˝ 76Art. 53 – Tenuta della documentazione ......................................................................... ˝ 76Art. 54 – Comunicazioni e trasmissione della documentazione .................................... ˝ 77

Capo IV – Disposizioni penali ....................................................................................... ˝ 77

Sezione I – Sanzioni ....................................................................................................... ˝ 77Art. 55 – Sanzioni per il datore di lavoro e il dirigente ................................................ ˝ 78Art. 56 – Sanzioni per il preposto .................................................................................. ˝ 80Art.57–Sanzioni per i progettisti, i fabbricanti i fornitori e gli installatori ............... ˝ 80Art.58–Sanzioni per il medico competente ................................................................. ˝ 80Art.59–Sanzioni per i lavoratori ................................................................................. ˝ 81Art.60–Sanzioni per i componenti dell’impresa familiare di cui all’articolo 230-bis del codice civile, per i lavoratori autonomi, i coltivatori diretti del fondo, i soci delle società semplici operanti nel settore agricolo, gli artigiani e i piccoli commercianti ............................. ˝ 81

Sezione II – Disposizioni in tema di processo penale ................................................... ˝ 82Art. 61 – Esercizio dei diritti della persona offesa ........................................................ ˝ 82

Titolo II – Luoghi di lavoro ........................................................................................... ˝ 82

Capo I – Disposizioni generali ...................................................................................... ˝ 82Art. 62 – Definizioni ....................................................................................................... ˝ 82Art. 63 – Requisiti di salute e di sicurezza ..................................................................... ˝ 83Art. 64 – Obblighi del datore di lavoro ......................................................................... ˝ 83Art. 65 – Locali sotterranei o semisotterranei ............................................................... ˝ 83Art. 66 – Lavori in ambienti sospetti di inquinamento .................................................. ˝ 84Art.67–Notifiche all’organo di vigilanza competente per territorio .......................... ˝ 84

Capo II – Sanzioni .......................................................................................................... ˝ 85Art.68–Sanzioni per il datore di lavoro e il dirigente ................................................ ˝ 85

Titolo III – Uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale ..................................................................... ˝ 85

Capo I – Uso delle attrezzature di lavoro ...................................................................... ˝ 85

6 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

Art.69–Definizioni ....................................................................................................... ˝ 85Art.70–Requisiti di sicurezza ...................................................................................... ˝ 86Art.71–Obblighi del datore di lavoro ......................................................................... ˝ 87Art.72–Obblighi dei noleggiatori e dei concedenti in uso .......................................... ˝ 89Art.73–Informazione, formazione e addestramento ................................................... ˝ 90

Capo II – Uso dei dispositivi di protezione individuale ................................................. ˝ 90Art.74–Definizioni ....................................................................................................... ˝ 91Art.75–Obbligo di uso ................................................................................................ ˝ 91Art.76–Requisiti dei DPI ............................................................................................ ˝ 91Art.77–Obblighi del datore di lavoro ......................................................................... ˝ 91Art.78–Obblighi dei lavoratori ................................................................................... ˝ 92Art.79–Criteri per l’individuazione e l’uso ................................................................ ˝ 93

Capo III – Impianti e apparecchiature elettriche .......................................................... ˝ 93Art.80–Obblighi del datore di lavoro ......................................................................... ˝ 93Art.81–Requisiti di sicurezza ...................................................................................... ˝ 94

Capo III – Impianti e apparecchiature elettriche .......................................................... ˝ 94Art.82–Lavori sotto tensione ...................................................................................... ˝ 94Art.83–Lavori in prossimità di parti attive ................................................................. ˝ 95Art.84–Protezioni dai fulmini ..................................................................................... ˝ 96Art.85–Protezione di edifici, impianti strutture ed attrezzature ................................. ˝ 96Art.86–Verifiche e controlli ........................................................................................ ˝ 96Art.87–Sanzioni a carico del datore di lavoro, del dirigente, del noleggiatore e del concedente in uso ................................................. ˝ 97

Titolo IV – Cantieri temporanei o mobili ...................................................................... ˝ 98

Capo I – Misure per la salute e sicurezza nei cantieri temporanei o mobili ................. ˝ 98Art.88–Campo di applicazione ................................................................................... ˝ 98Art.89–Definizioni ....................................................................................................... ˝ 99Art.90–Obblighi del committente o del responsabile dei lavori ................................. ˝ 100Art.91–Obblighi del coordinatore per la progettazione ............................................. ˝ 102Art.92–Obblighi del coordinatore per l’esecuzione dei lavori ................................... ˝ 103Art.93–Responsabilità dei committenti e dei responsabili dei lavori ......................... ˝ 104Art.94–Obblighi dei lavoratori autonomi ................................................................... ˝ 104Art.95–Misure generali di tutela ................................................................................ ˝ 104Art.96–Obblighi dei datori di lavoro, dei dirigenti e dei preposti ............................. ˝ 105Art.97–Obblighi del datore di lavoro dell’impresa affidataria .................................. ˝ 106Art.98–Requisiti professionali del coordinatore per la progettazione del coordinatore per l’esecuzione dei lavori ................................ ˝ 106Art.99–Notifica preliminare ........................................................................................ ˝ 107Art.100–Piano di sicurezza e di coordinamento ......................................................... ˝ 108

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 7

Art.101–Obblighi di trasmissione ............................................................................... ˝ 109Art.102–Consultazione dei rappresentanti per la sicurezza ....................................... ˝ 109Art.103–Modalità di previsione dei livelli di emissione sonora ................................. ˝ 109Art.104–Modalità attuative di particolari obblighi .................................................... ˝ 109Art.104-bis – Misure di semplificazione nei cantieri temporanei o mobili .................. ˝ 110

Capo II – Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota ............................................................................ ˝ 110

Sezione I – Campo di applicazione ............................................................................... ˝ 110Art.105–Attività soggette ............................................................................................ ˝ 110Art.106–Attività escluse .............................................................................................. ˝ 111Art.107–Definizioni ..................................................................................................... ˝ 111

Sezione II – Disposizioni di carattere generale ............................................................ ˝ 111Art.108–Viabilità nei cantieri ..................................................................................... ˝ 111Art.109–Recinzione del cantiere ................................................................................. ˝ 111Art.110–Luoghi di transito ......................................................................................... ˝ 112Art. 111 – Obblighi del datore di lavoro nell’uso di attrezzature per lavori in quota ................................................................... ˝ 112Art. 112 – Idoneità delle opere provvisionali ................................................................ ˝ 113Art. 113 – Scale .............................................................................................................. ˝ 113Art. 114 – Protezione dei posti di lavoro ....................................................................... ˝ 114Art. 115 – Sistemi di protezione contro le cadute dall’alto ........................................... ˝ 115Art. 116 – Obblighi dei datori di lavoro concernenti l’impiego di sistemi di accesso e di posizionamento mediante funi ............................................... ˝ 115Art.117–Lavori in prossimità di parti attive ............................................................... ˝ 116

Sezione III – Scavi e fondazioni ..................................................................................... ˝ 117Art.118–Splateamento e sbancamento ........................................................................ ˝ 117Art.119–Pozzi, scavi e cunicoli ................................................................................... ˝ 117Art.120–Deposito di materiali in prossimità degli scavi ............................................ ˝ 118Art. 121 – Presenza di gas negli scavi ........................................................................... ˝ 118

Sezione IV – Ponteggi in legname e altre opere provvisionali ..................................... ˝ 119Art. 122 – Ponteggi ed opere provvisionali ................................................................... ˝ 119Art. 123 – Montaggio e smontaggio delle opere provvisionali ..................................... ˝ 119Art. 124 – Deposito di materiali sulle impalcature ....................................................... ˝ 119Art. 125 – Disposizione dei montanti ............................................................................ ˝ 119Art. 126 – Parapetti ....................................................................................................... ˝ 120Art.127–Ponti a sbalzo ............................................................................................... ˝ 120Art.128–Sottoponti ...................................................................................................... ˝ 120Art.129–Impalcature nelle costruzioni in conglomerato cementizio .......................... ˝ 120Art.130–Andatoie e passerelle .................................................................................... ˝ 121

8 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

Sezione V – Ponteggi fissi ............................................................................................. ˝ 121Art. 131 – Autorizzazione alla costruzione ed all’impiego ............................................ ˝ 121Art. 132 – Relazione tecnica .......................................................................................... ˝ 122Art. 133 – Progetto ........................................................................................................ ˝ 122Art. 134 – Documentazione ........................................................................................... ˝ 122Art. 135 – Marchio del fabbricante ............................................................................... ˝ 123Art. 136 – Montaggio e smontaggio .............................................................................. ˝ 123Art.137–Manutenzione e revisione ............................................................................. ˝ 124Art.138–Norme particolari ......................................................................................... ˝ 124

Sezione VI – Ponteggi movibili ..................................................................................... ˝ 125Art.139–Ponti su cavalletti ......................................................................................... ˝ 125Art.140–Ponti su ruote a torre .................................................................................... ˝ 125

Sezione VII – Costruzioni edilizie ................................................................................. ˝ 125Art. 141 – Strutture speciali ........................................................................................... ˝ 125Art. 142 – Costruzioni di archi, volte e simili ................................................................ ˝ 125Art. 143 – Posa delle armature e delle centine ............................................................. ˝ 126Art. 144 – Resistenza delle armature ............................................................................. ˝ 126Art. 145 – Disarmo delle armature ................................................................................ ˝ 126Art. 146 – Difesa delle aperture .................................................................................... ˝ 126Art.147–Scale in muratura ......................................................................................... ˝ 127Art.148–Lavori speciali .............................................................................................. ˝ 127Art.149–Paratoie e cassoni ........................................................................................ ˝ 127

Sezione VIII – Demolizioni ........................................................................................... ˝ 127Art.150–Rafforzamento delle strutture ....................................................................... ˝ 128Art. 151 – Ordine delle demolizioni .............................................................................. ˝ 128Art. 152 – Misure di sicurezza ....................................................................................... ˝ 128Art. 153 – Convogliamento del materiale di demolizione ............................................. ˝ 128Art. 154 – Sbarramento della zona di demolizione ....................................................... ˝ 128Art. 155 – Demolizione per rovesciamento ................................................................... ˝ 129Art. 156 – Verifiche ........................................................................................................ ˝ 129

Capo III – Sanzioni ........................................................................................................ ˝ 129Art.157–Sanzioni per i committenti e i responsabili dei lavori .................................. ˝ 129Art.158–Sanzioni per i coordinatori ........................................................................... ˝ 130Art.159–Sanzioni per i datori di lavoro e dirigenti .................................................... ˝ 130Art.160–Sanzioni per i lavoratori autonomi ............................................................... ˝ 131

Titolo V – Segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro ................................................. ˝ 131

Capo I – Disposizioni generali ...................................................................................... ˝ 131Art. 161 – Campo di applicazione ................................................................................. ˝ 131

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 9

Art. 162 – Definizioni ..................................................................................................... ˝ 132Art. 163 – Obblighi del datore di lavoro ....................................................................... ˝ 133Art. 164 – Informazione e formazione ........................................................................... ˝ 133

Capo II – Sanzioni .......................................................................................................... ˝ 133Art. 165 – Sanzioni a carico del datore di lavoro e del dirigente ................................. ˝ 133Art. 166 – Sanzioni a carico del preposto ..................................................................... ˝ 134

Titolo VI – Movimentazione manuale dei carichi ......................................................... ˝ 134

Capo I – Disposizioni generali ...................................................................................... ˝ 134Art.167–Campo di applicazione ................................................................................. ˝ 134Art.168–Obblighi del datore di lavoro ....................................................................... ˝ 134Art.169–Informazione, formazione e addestramento ................................................. ˝ 135

Capo II – Sanzioni .......................................................................................................... ˝ 135Art.170–Sanzioni a carico del datore di lavoro e del dirigente ................................. ˝ 135Art.171–Sanzioni a carico del preposto ..................................................................... ˝ 136

Titolo VII – Attrezzature munite di videoterminali ....................................................... ˝ 136

Capo I – Disposizioni generali ...................................................................................... ˝ 136Art.172–Campo di applicazione ................................................................................. ˝ 136

Titolo VII – Attrezzature munite di videoterminali ....................................................... ˝ 136

Capo I – Disposizioni generali ...................................................................................... ˝ 136Art.173–Definizioni ..................................................................................................... ˝ 136

Capo II – Obblighi del datore di lavoro, dei dirigenti e dei preposti ............................ ˝ 137Art.174–Obblighi del datore di lavoro ....................................................................... ˝ 137Art.175–Svolgimento quotidiano del lavoro ............................................................... ˝ 137Art.176–Sorveglianza sanitaria .................................................................................. ˝ 137Art.177–Informazione e formazione ........................................................................... ˝ 138

Capo III – Sanzioni ........................................................................................................ ˝ 138Art.178–Sanzioni a carico del datore di lavoro e del dirigente ................................. ˝ 138Art.179–Sanzioni a carico del preposto ..................................................................... ˝ 139

Titolo VIII – Agenti fisici ............................................................................................... ˝ 139

Capo I – Disposizioni generali ...................................................................................... ˝ 139Art.180–Definizioni e campo di applicazione ............................................................. ˝ 139Art.181–Valutazione dei rischi ................................................................................... ˝ 139

10 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

Art.182–Disposizioni miranti ad eliminare o ridurre i rischi .................................... ˝ 140Art.183–Lavoratori particolarmente sensibili ............................................................ ˝ 140Art.184–Informazione e formazione dei lavoratori .................................................... ˝ 140Art.185–Sorveglianza sanitaria .................................................................................. ˝ 141Art.186–Cartella sanitaria e di rischio ...................................................................... ˝ 141

Capo II – Protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al rumore durante il lavoro ............................................ ˝ 141Art.187–Campo di applicazione ................................................................................. ˝ 141Art.188–Definizioni ..................................................................................................... ˝ 141Art.189–Valori limite di esposizione e valori di azione ............................................. ˝ 142Art.190–Valutazione del rischio ................................................................................. ˝ 142Art.191–Valutazione di attività a livello di esposizione molto variabile .................... ˝ 143Art.192–Misure di prevenzione e protezione .............................................................. ˝ 144Art.193–Uso dei dispositivi di protezione individuali ................................................ ˝ 144Art.194–Misure per la limitazione dell’esposizione ................................................... ˝ 145Art.195–Informazione e formazione dei lavoratori .................................................... ˝ 145Art.196–Sorveglianza sanitaria .................................................................................. ˝ 145Art.197–Deroghe ........................................................................................................ ˝ 146Art.198–Linee Guida per i settori della musica delle attività ricreative e dei call center ........................................................................ ˝ 146

Capo III – Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a vibrazioni .................. ˝ 146Art.199–Campo di applicazione ................................................................................. ˝ 146Art.200–Definizioni ..................................................................................................... ˝ 147Art.201–Valori limite di esposizione e valori d’azione .............................................. ˝ 147Art.202–Valutazione dei rischi ................................................................................... ˝ 147Art.203–Misure di prevenzione e protezione .............................................................. ˝ 148Art.204–Sorveglianza sanitaria .................................................................................. ˝ 149Art.205–Deroghe ........................................................................................................ ˝ 149

Capo IV – Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a campi elettromagnetici ........................................................................ ˝ 150Art.206–Campo di applicazione ................................................................................. ˝ 150Art.207–Definizioni ..................................................................................................... ˝ 150Art.208–Valori limite di esposizione e valori d’azione .............................................. ˝ 150Art.209–Identificazione dell’esposizione e valutazione dei rischi .............................. ˝ 150Art.210–Misure di prevenzione e protezione .............................................................. ˝ 152Art. 211 – Sorveglianza sanitaria .................................................................................. ˝ 152Art. 212 – Linee guida ................................................................................................... ˝ 153

Capo V – Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a radiazioni ottiche artificiali ................................................................. ˝ 153Art. 213 – Campo di applicazione ................................................................................. ˝ 153

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 11

Art. 214 – Definizioni ..................................................................................................... ˝ 153Art. 215 – Valori limite di esposizione .......................................................................... ˝ 154Art. 216 – Identificazione dell’esposizione e valutazione dei rischi .............................. ˝ 154Art.217–Disposizioni miranti ad eliminare o a ridurre i rischi ................................. ˝ 155Art.218–Sorveglianza sanitaria .................................................................................. ˝ 156

Capo VI – Sanzioni ........................................................................................................ ˝ 156Art.219–Sanzioni a carico del datore di lavoro e del dirigente ................................. ˝ 156Art.220 – Sanzioni a carico del medico competente ..................................................... ˝ 157

Titolo IX – Sostanze pericolose ..................................................................................... ˝ 157

Capo I – Protezione da agenti chimici ........................................................................... ˝ 157Art. 221 – Campo di applicazione ................................................................................. ˝ 157Art. 222 – Definizioni ..................................................................................................... ˝ 158Art. 223 – Valutazione dei rischi ................................................................................... ˝ 158Art. 224 – Misure e principi generali per la prevenzione dei rischi ............................. ˝ 160Art. 225 – Misure specifiche di protezione e di prevenzione ......................................... ˝ 160Art. 226 – Disposizioni in caso di incidenti o di emergenze ......................................... ˝ 161Art.227–Informazione e formazione per i lavoratori ................................................. ˝ 162Art.228–Divieti ........................................................................................................... ˝ 163Art.229–Sorveglianza sanitaria .................................................................................. ˝ 163Art.230–Cartelle sanitarie e di rischio ....................................................................... ˝ 164Art. 231 – Consultazione e partecipazione dei lavoratori ............................................. ˝ 164Art. 232 – Adeguamenti normativi ................................................................................. ˝ 165

Capo II – Protezione da agenti cancerogeni e mutageni ............................................... ˝ 165

Sezione I – Disposizioni generali .................................................................................. ˝ 165Art. 233 – Campo di applicazione ................................................................................. ˝ 166Art. 234 – Definizioni ..................................................................................................... ˝ 166

Sezione II – Obblighi del datore di lavoro .................................................................... ˝ 166Art. 235 – Sostituzione e riduzione ................................................................................ ˝ 166Art. 236 – Valutazione del rischio ................................................................................. ˝ 167Art.237–Misure tecniche, organizzative, procedurali ................................................ ˝ 167Art.238–Misure tecniche ............................................................................................. ˝ 168Art.239–Informazione e formazione ........................................................................... ˝ 168Art.240–Esposizione non prevedibile ......................................................................... ˝ 169Art. 241 – Operazioni lavorative particolari ................................................................. ˝ 169

Sezione III – Sorveglianza sanitaria .............................................................................. ˝ 170Art. 242 – Accertamenti sanitari e norme preventive e protettive specifiche ..................................................................... ˝ 170

12 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

Art. 243 – Registro di esposizione e cartelle sanitarie .................................................. ˝ 170Art. 244 – Registrazione dei tumori ............................................................................... ˝ 172Art. 245 – Adeguamenti normativi ................................................................................. ˝ 172

Capo III – Protezione dai rischi connessi all’esposizione all’amianto ......................... ˝ 173

Sezione I – Disposizioni generali .................................................................................. ˝ 173Art. 246 – Campo di applicazione ................................................................................. ˝ 173Art.247–Definizioni ..................................................................................................... ˝ 173

Sezione II – Obblighi del datore di lavoro .................................................................... ˝ 173Art.248–Individuazione della presenza di amianto .................................................... ˝ 173Art.249–Valutazione del rischio ................................................................................. ˝ 174Art.250–Notifica .......................................................................................................... ˝ 174Art. 251 – Misure di prevenzione e protezione .............................................................. ˝ 175Art. 252 – Misure igieniche ........................................................................................... ˝ 176Art. 253 – Controllo dell’esposizione ............................................................................ ˝ 176Art. 254 – Valore limite ................................................................................................. ˝ 177Art. 255 – Operazioni lavorative particolari ................................................................. ˝ 177Art. 256 – Lavori di demolizione o rimozione dell’amianto .......................................... ˝ 178Art.257–Informazione dei lavoratori .......................................................................... ˝ 179Art.258–Formazione dei lavoratori ............................................................................ ˝ 179Art.259–Sorveglianza sanitaria .................................................................................. ˝ 180Art.260–Registro di esposizione e cartelle sanitarie e di rischio ............................... ˝ 180Art. 261 – Mesoteliomi .................................................................................................. ˝ 181

Capo IV – Sanzioni ........................................................................................................ ˝ 181Art. 262 – Sanzioni per il datore di lavoro e il dirigente .............................................. ˝ 181Art. 263 – Sanzioni per il preposto ................................................................................ ˝ 182Art. 264 – Sanzioni per il medico competente ............................................................... ˝ 182Art. 264-bis – Sanzioni concernenti il divieto di assunzione in luoghi esposti ............. ˝ 182Art. 265 – Sanzioni per i lavoratori ............................................................................... ˝ 183

Titolo X – Esposizione ad agenti biologici .................................................................... ˝ 183

Capo I ............................................................................................................................. ˝ 183Art. 266 – Campo di applicazione ................................................................................. ˝ 183Art.267–Definizioni ..................................................................................................... ˝ 183Art.268–Classificazione degli agenti biologici ........................................................... ˝ 183Art.269–Comunicazione ............................................................................................. ˝ 184Art.270–Autorizzazione .............................................................................................. ˝ 184

Capo II – Obblighi del datore di lavoro ........................................................................ ˝ 185Art.271–Valutazione del rischio ................................................................................. ˝ 185

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 13

Art.272–Misure tecniche, organizzative, procedurali ................................................ ˝ 186Art.273–Misure igieniche ........................................................................................... ˝ 186Art.274–Misure specifiche per strutture sanitarie e veterinarie ................................ ˝ 187Art.275–Misure specifiche per i laboratori e gli stabulari ......................................... ˝ 187Art.276–Misure specifiche per i processi industriali .................................................. ˝ 188Art.277–Misure di emergenza .................................................................................... ˝ 188Art.278–Informazioni e formazione ............................................................................ ˝ 188

Capo III – Sorveglianza sanitaria .................................................................................. ˝ 189Art.279–Prevenzione e controllo ................................................................................ ˝ 189Art.280–Registri degli esposti e degli eventi accidentali ........................................... ˝ 190Art.281–Registro dei casi di malattia e di decesso ..................................................... ˝ 191

Capo IV – Sanzioni ........................................................................................................ ˝ 191Art.282–Sanzioni a carico dei datori di lavoro e dei dirigenti ................................... ˝ 191Art.283–Sanzioni a carico dei preposti ...................................................................... ˝ 192Art.284–Sanzioni a carico del medico competente ..................................................... ˝ 192Art.285–Sanzioni a carico dei lavoratori ................................................................... ˝ 192Art.286–Sanzioni concernenti il divieto di assunzione in luoghi esposti ................... ˝ 192

Titolo XI – Protezione da atmosfere esplosive .............................................................. ˝ 193

Capo I – Disposizioni generali ...................................................................................... ˝ 193Art.287–Campo di applicazione ................................................................................. ˝ 193Art.288–Definizioni ..................................................................................................... ˝ 193

Capo II – Obblighi del datore di lavoro ........................................................................ ˝ 194Art.289–Prevenzione e protezione contro le esplosioni ............................................. ˝ 194Art.290–Valutazione dei rischi di esplosione ............................................................. ˝ 194Art.291–Obblighi generali .......................................................................................... ˝ 194Art.292–Coordinamento ............................................................................................. ˝ 195Art.293–Aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive ....................................... ˝ 195Art.294–Documento sulla protezione contro le esplosioni ......................................... ˝ 195Art.294-bis – Informazione e formazione dei lavoratori .............................................. ˝ 196Art.295–Termini per l’adeguamento .......................................................................... ˝ 196Art.296–Verifiche ........................................................................................................ ˝ 196

Capo III – Sanzioni ........................................................................................................ ˝ 196Art.297–Sanzioni a carico dei datori di lavoro e dei dirigenti ................................... ˝ 197

Titolo XII – Disposizioni in materia penale e di procedura penale .............................. ˝ 197Art.298–Principio di specialità .................................................................................. ˝ 197Art.299–Esercizio di fatto di poteri direttivi ............................................................... ˝ 197Art.300–Modifiche al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 ............................... ˝ 197

14 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

Art.301–Applicabilità delle disposizioni di cui agli articoli 20 e seguenti del decreto legislativo 19 dicembre 1994, n. 758 .......................................................... ˝ 198Art.301-bis – Estinzione agevolata degli illeciti amministrativi a seguito di regolarizzazione ......................................................................................... ˝ 198Art.302–Definizione delle contravvenzioni punite con la sola pena dell’arresto ...... ˝ 198Art.302-bis – Potere di disposizione ............................................................................. ˝ 199Art.303–Circostanza attenuante ................................................................................. ˝ 199

Titolo XIII – Norme transitorie e finali ......................................................................... ˝ 199Art.304–Abrogazioni .................................................................................................. ˝ 199Art.305–Clausola finanziaria ..................................................................................... ˝ 200Art.306–Disposizioni finali ......................................................................................... ˝ 201

15

DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N. 81Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

[G.U.R.I.30-04-2008,N.101–S.O.N.108]

TESTO COORDINATO CON

Decreto-legge 3 giugno 2008, n. 97 convertito nella legge 2 agosto 2008, n. 129Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 3 giugno 2008, n. 97, recante disposizioni ur-genti in materia di monitoraggio e trasparenza dei meccanismi di allocazione della spesa pubblica, nonchè in materia fiscale e di proroga di termini. [G.U.R.I.2-08-2008,N.180]

Decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 convertito nella legge 6 agosto 2008, n. 133Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria. [G.U.R.I.21-08-2008,N.195–S.O.N.196]

Legge 7 luglio 2009, n. 88Disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee – Legge comunitaria 2008. [G.U.R.I.14-07-1009,N.161–S.O.N.110]

Decreto legislativo 3 agosto 2009, n. 106Disposizione integrative e correttive del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. [G.U.R.I.5-08-2009,N.180–S.O.N.142]

Decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194 convertito dalla legge 26 febbraio 2010, n. 25Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative. [G.U.R.I.27-02-2010,N.28–S.O.N.39]

Decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225 convertito dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative e di interventi urgenti in materia tributaria e di sostegno alle imprese e alle famiglie. [G.U.R.I.26-02-2011,N.47–S.O.N.53]

Decreto-legge 12 maggio 2012, n. 57 convertito dalla legge 12 luglio 2012, n. 101Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 57/2012, recante disposizioni in ma-teria di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nei settori trasporti e microimprese. [G.U.R.I.13-07-2012,N.162]

Decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali 6 agosto 2012Recepimento della direttiva 2009/161/UE della Commissione del 17 dicembre 2009 che definisce il Terzo elenco di valori indicativi di esposizione professionale in attuazione della direttiva 98/24/CE del Consiglio e che modifica la direttiva 2009/39/CE della Commissione. [G.U.R.I.18-09-2012,N.218]

Legge 1 ottobre 2012, n. 177Modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di sicurezza sul lavoro per la bonifica degli ordigni bellici. [G.U.R.I.18-10-2012,N.244]

Errata corrige. [G.U.R.I.19-10-2012,N.245]

Decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69 convertito dalla legge 9 agosto 2013, n. 98Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia. [G.U.R.I.20-08-2013,N.194]

Decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76 convertito dalla Legge 9 agosto 2013, n. 99Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76, recante primi interventi urgenti per la promozione dell’occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonché in materia di Imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre misure finanziarie urgenti. [G.U.R.I.23-08-2013,N.196]

16 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Vistigliarticoli76,87e117dellaCostituzione;Vista la legge3agosto2007,n.123,recante:misure in temadi tuteladellasaluteedellasicurezzasullavoroedelegaalGovernoperilriassettoelariformadellanormativainmateria;VistoildecretodelPresidentedellaRepubblica27aprile1955,n.547,recante:normeperlaprevenzionedegliinfortunisullavoro;VistoildecretodelPresidentedellaRepubblica7gennaio1956,n.164,recante:normeperlaprevenzionedegliinfortunisullavoronellecostruzioni;VistoildecretodelPresidentedellaRepubblica19marzo1956,n.303,recantenormegeneraliperl’igienedellavoro;Vistoildecretolegislativo15agosto1991,n.277,recante:attuazionedelledirettiven.80/1107/CEE,n.82/605/CEE,n.83/477/CEE,n.86/188/CEEen.88/642/CEE,inmateriadiprotezionedeilavoratoricontroirischiderivantidaesposizioneadagentichimici,fisiciebiologiciduranteillavoro,anormadell’articolo7dellalegge30luglio1990,n.212;Visto il decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, recante: attuazione delle direttive 89/391/CEE,89/654/CEE,89/655/CEE,89/656/CEE,90/269/CEE,90/270/CEE,90/394/CEE,90/679/CEE,93/88/CEE,95/63/CE,97/42/CE,98/24/CE,99/38/CE,99/92/CE,2001/45/CE,2003/10/CE,2003/18/CEe2004/40/CEriguardantiilmiglioramentodellasicurezzaedellasalutedeilavoratoriduranteillavoro;Vistoildecretolegislativo19dicembre1994,n.758,recante:modificazionialladisciplinasanzionatoriainmateriadilavoro;Vistoildecretolegislativo14agosto1996,n.493,recanteattuazionedelladirettiva92/58/CEEconcernen-teleprescrizioniminimeperlasegnaleticadisicurezzae/odisalutesulluogodilavoro;Vistoildecretolegislativo14agosto1996,n.494,recanteattuazionedelladirettiva92/57/CEEconcernen-teleprescrizioniminimedisicurezzaedisalutedaattuareneicantieritemporaneiomobili;Vistoildecretolegislativo8giugno2001,n.231,recantedisciplinadellaresponsabilitàamministrativadellepersonegiuridiche,dellesocietàedelleassociazioniancheprivedipersonalitàgiuridica,anormadell’articolo11dellalegge29settembre2000,n.300;Vistoildecretolegislativo10settembre2003,n.276,recanteattuazionedelledelegheinmateriadioccu-pazioneemercatodellavoro,dicuiallalegge14febbraio2003,n.30;Vistaladirettiva2004/40/CEdelParlamentoeuropeoedelConsiglio,del29aprile2004,sulleprescrizioniminimedi sicurezza e salute relative all’esposizionedei lavoratori ai rischi derivanti dagli agentifisici(campielettromagnetici);Visto il decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 187, recante attuazione della direttiva 2002/44/CE sulleprescrizioniminimedi sicurezzaedi salute relativeall’esposizionedei lavoratori ai rischiderivantidavibrazionimeccaniche;Vistaladirettiva2006/25/CEdelParlamentoeuropeoedelConsiglio,del5aprile2006,concernenteleprescrizioniminimedi sicurezza e salute relative all’esposizionedei lavoratori ai rischi derivanti dagliagentifisici(radiazioniottiche);Vistalaleggecomunitaria2006del6febbraio2007,n.13recantedisposizioniperl’adempimentodiobbli-ghiderivantidall’appartenenzadell’ItaliaalleComunitàeuropee;Vistoildecretolegislativo19novembre2007,n.257,recanteattuazionedelladirettiva2004/40/CEsulleprescrizioniminimedisicurezzaedisaluterelativeall’esposizionedeilavoratoriairischiderivantidagliagentifisici(campielettromagnetici);VistalapreliminaredeliberazionedelConsigliodeiMinistri,adottatanellariunionedel6marzo2008;Sentiteleorganizzazionisindacalimaggiormenterappresentativedeilavoratoriedeidatoridilavoro;AcquisitoilpareredelGaranteperlaprotezionedeidatipersonali;AcquisitoilpareredellaConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieleprovinceautono-mediTrentoediBolzano,espressonellariunionedel12marzo2008;AcquisitiipareridellecompetentiCommissioniparlamentaridellaCameradeideputatiedelSenatodellaRepubblica;VistaladeliberazionedelConsigliodeiMinistri,adottatanellariunionedel1°aprile2008;SullapropostadelPresidentedelConsigliodeiMinistriedeiMinistridellavoroedellaprevidenzasociale,dellasalute,delleinfrastrutture,dellosviluppoeconomico,diconcertoconiMinistriperlepoliticheeuro-

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 17

pee,dellagiustizia,dellepoliticheagricolealimentarieforestali,dell’interno,delladifesa,dellapubblicaistruzione,dellasolidarietàsociale,dell’universitàedellaricerca,pergliaffariregionalieleautonomielocaliedell’economiaedellefinanze;

EMANAilseguentedecretolegislativo:

Titolo I Principi comuni

Capo I Disposizioni generali

Art. 1 Finalità

1.Ledisposizionicontenutenelpresentedecretolegislativocostituisconoattuazionedell’ar-ticolo1dellalegge3agosto2007,n.123,perilriassettoelariformadellenormevigentiinmate-riadisaluteesicurezzadellelavoratriciedeilavoratorineiluoghidilavoro,medianteilriordinoeilcoordinamentodellemedesimeinununicotestonormativo.Ilpresentedecretolegislativoperseguelefinalitàdicuialpresentecommanelrispettodellenormativecomunitarieedellecon-venzioniinternazionaliinmateria,nonchéinconformitàall’articolo117dellaCostituzioneeaglistatutidelleregioniastatutospecialeedelleprovinceautonomediTrentoediBolzano,eallerelativenormediattuazione,garantendol’uniformitàdellatuteladellelavoratriciedeilavoratorisulterritorionazionaleattraversoilrispettodeilivelliessenzialidelleprestazioniconcernentiidiritticiviliesociali,ancheconriguardoalledifferenzedigenere,dietàeallacondizionedellelavoratriciedeilavoratoriimmigrati.

2. In relazione a quanto disposto dall’articolo 117, quinto comma, della Costituzione edall’articolo16,comma3,dellalegge4febbraio2005,n.11,ledisposizionidelpresentedecretolegislativo,riguardantiambitidicompetenzalegislativadelleregionieprovinceautonome,siapplicano,nell’eserciziodelpoteresostitutivodelloStatoeconcaratteredicedevolezza,nelleregionienelleprovinceautonomenellequaliancoranonsiastataadottatalanormativaregionaleeprovincialeeperdonocomunqueefficaciadalladatadientratainvigorediquest’ultima,fermirestandoiprincipifondamentaliaisensidell’articolo117,terzocomma,dellaCostituzione.

3.Gliatti,iprovvedimentiegliadempimentiattuatividelpresentedecretosonoeffettuatinelrispettodeiprincipideldecretolegislativo30giugno2003,n.196.

Art. 2 Definizioni

1.Aifiniedaglieffettidelledisposizionidicuialpresentedecretolegislativosiintendeper:a)«lavoratore»:personache,indipendentementedallatipologiacontrattuale,svolgeun’at-

tivitàlavorativanell’ambitodell’organizzazionediundatoredilavoropubblicooprivato,conosenzaretribuzione,anchealsolofinediapprendereunmestiere,un’arteounaprofessione,esclusigli addetti ai servizidomestici e familiari.Al lavoratore cosìdefinito è equiparato: ilsociolavoratoredicooperativaodisocietà,anchedifatto,cheprestalasuaattivitàperconto

18 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

dellesocietàedell’entestesso;l’associatoinpartecipazionedicuiall’articolo2549,eseguentidelcodicecivile;ilsoggettobeneficiariodelleiniziativeditirociniformativiediorientamentodicuiall’articolo18dellalegge24giugno1997,n.196,edicuiaspecifichedisposizionidelleleggiregionalipromossealfinedirealizzaremomentidialternanzatrastudioelavoroodiage-volarelescelteprofessionalimediantelaconoscenzadirettadelmondodellavoro;l’allievodegliistitutidiistruzioneeduniversitarieilpartecipanteaicorsidiformazioneprofessionaleneiqualisifacciausodilaboratori,attrezzaturedilavoroingenere,agentichimici,fisiciebiologici,ivicompreseleapparecchiaturefornitedivideoterminalilimitatamenteaiperiodiincuil’allievosiaeffettivamenteapplicatoallastrumentazionioailaboratoriinquestione;ivolontaridelCorponazionaledeivigilidelfuocoedellaprotezionecivile;illavoratoredicuialdecretolegislativo1°dicembre1997,n.468,esuccessivemodificazioni;[1]

b)«datoredilavoro»:ilsoggettotitolaredelrapportodilavoroconillavoratoreo,comun-que,ilsoggettoche,secondoiltipoel’assettodell’organizzazionenelcuiambitoillavoratoreprestalapropriaattività,halaresponsabilitàdell’organizzazionestessaodell’unitàproduttivainquantoesercitaipoteridecisionaliedispesa.Nellepubblicheamministrazionidicuiall’arti-colo1,comma2,deldecretolegislativo30marzo2001,n.165,perdatoredilavorosiintendeildirigentealqualespettanoipoteridigestione,ovveroilfunzionariononaventequalificadiri-genziale,neisolicasiincuiquest’ultimosiaprepostoadunufficioaventeautonomiagestionale,individuatodall’organodiverticedellesingoleamministrazionitenendocontodell’ubicazioneedell’ambitofunzionaledegliufficineiqualivienesvoltal’attività,edotatodiautonomipoteridecisionaliedispesa.Incasodiomessaindividuazione,odiindividuazionenonconformeaicriterisopraindicati,ildatoredilavorocoincideconl’organodiverticemedesimo;

c)«azienda»:ilcomplessodellastrutturaorganizzatadaldatoredilavoropubblicooprivato;d)«dirigente»:personache,inragionedellecompetenzeprofessionaliedipoterigerarchici

efunzionaliadeguatiallanaturadell’incaricoconferitogli,attualedirettivedeldatoredilavoroorganizzandol’attivitàlavorativaevigilandosudiessa;

e)«preposto»:personache,inragionedellecompetenzeprofessionalieneilimitidipoterigerarchicie funzionaliadeguatiallanaturadell’incaricoconferitogli, sovrintendeallaattivitàlavorativaegarantiscel’attuazionedelledirettivericevute,controllandonelacorrettaesecuzionedapartedeilavoratoriedesercitandounfunzionalepoterediiniziativa;

f)«responsabiledelserviziodiprevenzioneeprotezione»:personainpossessodellecapacitàedeirequisitiprofessionalidicuiall’articolo32designatadaldatoredilavoro,acuirisponde,percoordinareilserviziodiprevenzioneeprotezionedairischi;

g)«addettoalserviziodiprevenzioneeprotezione»:personainpossessodellecapacitàedeirequisitiprofessionalidicuiall’articolo32,facentepartedelserviziodicuiallaletteral);

h)«medicocompetente»:medicoinpossessodiunodeititoliedeirequisitiformativiepro-fessionalidicuiall’articolo38,checollabora,secondoquantoprevistoall’articolo29,comma1,conildatoredilavoroaifinidellavalutazionedeirischiedènominatodallostessopereffettuarelasorveglianzasanitariaepertuttiglialtricompitidicuialpresentedecreto;

i)«rappresentantedeilavoratoriperlasicurezza»:personaelettaodesignataperrappresen-tareilavoratoriperquantoconcernegliaspettidellasaluteedellasicurezzaduranteillavoro;

1 Letteramodificatadall’articolo2,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 19

l)«serviziodiprevenzioneeprotezionedairischi»:insiemedellepersone,sistemiemezziesterniointerniall’aziendafinalizzatiall’attivitàdiprevenzioneeprotezionedairischiprofes-sionaliperilavoratori;

m)«sorveglianza sanitaria»: insiemedegli attimedici,finalizzati alla tuteladello statodisaluteesicurezzadeilavoratori,inrelazioneall’ambientedilavoro,aifattoridirischioprofes-sionalieallemodalitàdisvolgimentodell’attivitàlavorativa;

n)«prevenzione»:ilcomplessodelledisposizioniomisurenecessarieanchesecondolapar-ticolaritàdellavoro,l’esperienzaelatecnica,perevitareodiminuireirischiprofessionalinelrispettodellasalutedellapopolazioneedell’integritàdell’ambienteesterno;

o)«salute»: statodicompletobenesserefisico,mentalee sociale,nonconsistente solo inun’assenzadimalattiaod’infermità;

p)«sistemadipromozionedellasaluteesicurezza»:complessodeisoggettiistituzionalicheconcorrono,conlapartecipazionedellepartisociali,allarealizzazionedeiprogrammidiinter-ventofinalizzatiamigliorarelecondizionidisaluteesicurezzadeilavoratori;

q)«valutazionedeirischi»:valutazioneglobaleedocumentatadituttiirischiperlasaluteesicurezzadeilavoratoripresentinell’ambitodell’organizzazioneincuiessiprestanolapropriaattività,finalizzataadindividuareleadeguatemisurediprevenzioneediprotezioneeadelabo-rareilprogrammadellemisureatteagarantireilmiglioramentoneltempodeilivellidisaluteesicurezza;

r)«pericolo»:proprietàoqualitàintrinsecadiundeterminatofattoreaventeilpotenzialedicausaredanni;

s)«rischio»:probabilitàdiraggiungimentodellivellopotenzialedidannonellecondizionidiimpiegoodiesposizioneadundeterminatofattoreoagenteoppureallalorocombinazione;

t)«unitàproduttiva»:stabilimentoostrutturafinalizzatiallaproduzionedibenioall’eroga-zionediservizi,dotatidiautonomiafinanziariaetecnicofunzionale;

u) «norma tecnica»: specifica tecnica, approvata e pubblicatadaun’organizzazione inter-nazionale,daunorganismoeuropeoodaunorganismonazionaledinormalizzazione, la cuiosservanzanonsiaobbligatoria;

v)«buoneprassi»:soluzioniorganizzativeoproceduralicoerenticonlanormativavigenteeconlenormedibuonatecnica,adottatevolontariamenteefinalizzateapromuoverelasaluteesicurezzasuiluoghidilavoroattraversolariduzionedeirischieilmiglioramentodellecon-dizionidilavoro,elaborateeraccoltedalleregioni,dall’Istitutosuperioreperlaprevenzioneelasicurezzadellavoro(ISPESL),dall’Istitutonazionaleperl’assicurazionecontrogliinfortunisullavoro(INAIL)edagliorganismipariteticidicuiall’articolo51,validatedallaCommissioneconsultivapermanentedicuiall’articolo6,previaistruttoriatecnicadell’ISPESL,cheprovvedeaassicurarnelapiùampiadiffusione;

z)«lineeguida»:attidiindirizzoecoordinamentoperl’applicazionedellanormativainma-teriadisaluteesicurezzapredispostidaiMinisteri,dalleregioni,dall’ISPESLedall’INAILeapprovatiinsedediConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano;

aa)«formazione»:processoeducativoattraversoilqualetrasferireailavoratoriedaglialtrisoggettidelsistemadiprevenzioneeprotezioneaziendaleconoscenzeeprocedureutiliallaac-quisizionedicompetenzeperlosvolgimentoinsicurezzadeirispettivicompitiinaziendaeallaidentificazione,allariduzioneeallagestionedeirischi;

20 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

bb)«informazione»:complessodelleattivitàdiretteafornireconoscenzeutiliallaidentifica-zione,allariduzioneeallagestionedeirischiinambientedilavoro;

cc)«addestramento»:complessodelleattivitàdirettea fareapprendereai lavoratori l’usocorrettodiattrezzature,macchine,impianti,sostanze,dispositivi,anchediprotezioneindividua-le,eleproceduredilavoro;

dd)«modellodiorganizzazioneedigestione»:modelloorganizzativoegestionaleper ladefinizioneel’attuazionediunapoliticaaziendaleperlasaluteesicurezza,aisensidell’articolo6,comma1,letteraa),deldecretolegislativo8giugno2001,n.231,idoneoaprevenireireatidicuiagliarticoli589e590,terzocomma,delcodicepenale,commessiconviolazionedellenormeantinfortunisticheesullatuteladellasalutesullavoro;

ee)«organismiparitetici»:organismicostituitiainiziativadiunaopiùassociazionideidatoriedeiprestatoridilavorocomparativamentepiùrappresentativesulpianonazionale,qualisediprivilegiateper:laprogrammazionediattivitàformativeel’elaborazioneelaraccoltadibuoneprassiafiniprevenzionistici;losviluppodiazioniinerentiallasaluteeallasicurezzasullavoro;l’assistenzaalleimpresefinalizzataall’attuazionedegliadempimentiinmateria;ognialtraatti-vitàofunzioneassegnatalorodallaleggeodaicontratticollettividiriferimento;

ff)«responsabilitàsocialedelleimprese»:integrazionevolontariadellepreoccupazioniso-cialiedecologichedelleaziendeeorganizzazioninelleloroattivitàcommercialieneilororap-porti con le parti interessate.

Art. 3 Campo di applicazione

1.Ilpresentedecretolegislativosiapplicaatuttiisettoridiattività,privatiepubblici,eatutteletipologiedirischio.

2.Nei riguardidelleForzearmateediPolizia,delDipartimentodeivigilidel fuoco,delsoccorsopubblicoedelladifesacivile,deiservizidiprotezionecivile,nonchénell’ambitodellestrutturegiudiziarie,penitenziarie,diquelledestinateperfinalitàistituzionalialleattivitàdegliorganiconcompiti inmateriadiordineesicurezzapubblica,delleuniversità,degli istitutidiistruzioneuniversitaria,delleistituzionidell’altaformazioneartisticaecoreutica,degliistitutidiistruzioneededucazionediogniordineegrado,deicoltivatoridirettidelfondo,degliartigianiedeipiccolicommercianti,degliufficiall’esterodicuiall’articolo30deld.P.R.5gennaio1967,n.18,edeimezziditrasportoaereiemarittimi,ledisposizionidelpresentedecretolegislativosonoapplicatetenendocontodelleeffettiveparticolariesigenzeconnessealservizioespletatooallepeculiaritàorganizzativeivicompresequelleperlatuteladellasaluteesicurezzadelpersonalenelcorsodioperazioniedattivitàcondottedallaForzearmate,compresal’Armadeicarabinieri,nonchédallealtreForzedipoliziaedalCorpodeivigilidelfuoco,nonchédalDipartimentodellaprotezionecivilefuoridalterritorionazionale,individuateentroventiquattromesidalladatadientratainvigoredelpresentedecretolegislativocondecretiemanati,aisensidell’articolo17,comma3,dellalegge23agosto1988,n.400,daiMinistricompetentidiconcertoconiMinistridellavoroedellaprevidenzasociale,dellasaluteeperleriformeeleinnovazioninellapubblicaamministrazione,acquisitoilpareredellaConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano,sentiteleorganizzazionisindacalicompa-rativamentepiùrappresentativesulpianonazionalenonché,relativamenteaglischemididecretidiinteressedelleForzearmate,compresal’ArmadeicarabinieriedilCorpodellaGuardiadi

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 21

finanza,gliorganismialivellonazionalerappresentatividelpersonalemilitare;analogamentesiprovvedeperquantoriguardagliarchivi,lebibliotecheeimuseisolonelcasosianosottopostiaparticolari vincoli di tuteladeibeni artistici storici e culturali.Con i successivi decreti, daemanareentrocinquantacinquemesidalladatadientratainvigoredelpresentedecreto,aisensidell’articolo17,comma3,dellalegge23agosto1988,n.400,supropostadeiMinistricompe-tenti,diconcertoconiMinistridellavoroedellaprevidenzasocialeedellasalute,acquisitoilpareredellaConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano,siprovvedeadettareledisposizioninecessarieaconsentireilcoordina-mentoconladisciplinarecatadalpresentedecretodellanormativarelativaalleattivitàlavorativeabordodellenavi,dicuialdecretolegislativo27luglio1999,n.271,inambitoportuale,dicuialdecretolegislativo27luglio1999,n.272,eperilsettoredellenavidapesca,dicuialdecretolegislativo17agosto1999,n.298,el’armonizzazionedelledisposizionitecnichedicuiaititolidalIIalXIIdelmedesimodecretoconladisciplinaintemaditrasportoferroviariocontenutanellalegge26aprile1974,n.191,erelatividecretidiattuazione.[2]

3.Finoall’emanazionedeidecretidicuialcomma2,sonofattesalveledisposizioniattuativedell’articolo1,comma2,deldecretolegislativo19settembre1994,n.626,nonchéledisposizio-nidicuialdecretolegislativo27luglio1999,n.271,aldecretolegislativo27luglio1999,n.272,aldecretolegislativo17agosto1999,n.298,eledisposizionitecnichedeld.P.R.27aprile1955,n.547,edeld.P.R.7gennaio1956,n.164,richiamatedallalegge26aprile1974,n.191,edairelatividecretidiattuazione.Glischemideidecretidicuialcitatocomma2delpresentearticolosonotrasmessialleCamereperl’espressionedelpareredapartedelleCommissioniparlamentaricompetenti,darendereentrotrentagiornidalladatadiassegnazione.[3]

3-bis.Neiriguardidellecooperativesocialidicuiallalegge8novembre1991,n.381,edelleorganizzazionidivolontariatodellaprotezionecivile,ivicompresiivolontaridellaCroceRossaItalianaedelCorpoNazionalesoccorsoalpinoespeleologico,eivolontarideivigilidelfuoco,ledisposizionidelpresentedecretolegislativosonoapplicatetenendocontodelleparticolarimo-dalitàdisvolgimentodellerispettiveattività,individuateentroil31dicembre2010condecretodelMinisterodellavoroedellepolitichesociali,diconcertoconilDipartimentodellaprotezionecivileeilMinisterodell’interno,sentitalaCommissioneconsultivapermanenteperlasaluteesicurezzasullavoro.[4]

4.Ilpresentedecretolegislativosiapplicaatuttiilavoratorielavoratrici,subordinatieauto-nomi,nonchéaisoggettiadessiequiparati,fermorestandoquantoprevistodaicommisuccessividelpresentearticolo.

5.Nell’ipotesidiprestatoridilavoronell’ambitodiuncontrattodisomministrazionedilavo-rodicuiagliarticoli20,eseguenti,deldecretolegislativo10settembre2003,n.276,esucces-sivemodificazioni,fermorestandoquantospecificamenteprevistodalcomma5dell’articolo23

2 Commamodificatodall’articolo3,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106,dall’articolo6,comma9-ter deldecreto-legge10dicembre2009,n.194convertitodallalegge26febbraio2010,n.25,dall’articolo2,comma51deldecreto-legge29dicembre2010,n.225convertitodallalegge26febbraio2011,n.10e,perultimo,dall’articolo1,comma01deldecreto-legge12maggio2012,n.57convertitodallalegge12luglio2012,n.101.

3 Commamodificatodall’articolo1,comma1deldecreto-legge12maggio2012,n.57convertitodalla legge12luglio2012,n.101.

4 Commaaggiuntodall’articolo3,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

22 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

delcitatodecretolegislativon.276del2003,tuttigliobblighidiprevenzioneeprotezionedicuialpresentedecretosonoacaricodell’utilizzatore.

6.Nell’ipotesididistaccodellavoratoredicuiall’articolo30deldecretolegislativo10set-tembre2003,n.276,esuccessivemodificazioni,tuttigliobblighidiprevenzioneeprotezionesonoacaricodeldistaccatario,fattosalvol’obbligoacaricodeldistaccantediinformareefor-mareillavoratoresuirischitipicigeneralmenteconnessiallosvolgimentodellemansioniperlequalieglivienedistaccato.Perilpersonaledellepubblicheamministrazionidicuiall’articolo1,comma2,deldecretolegislativo30marzo2001,n.165,cheprestaservizioconrapportodidipendenzafunzionalepressoaltreamministrazionipubbliche,organioautoritànazionali,gliobblighidicuialpresentedecretosonoacaricodeldatoredilavorodesignatodall’amministra-zione,organooautoritàospitante.

7.Neiconfrontideilavoratoriaprogettodicuiagliarticoli61,eseguenti,deldecretolegi-slativo10settembre2003,n.276,esuccessivemodificazioni,edeicollaboratoricoordinatiecontinuatividicuiall’articolo409,primocomma,n.3,delcodicediproceduracivile,ledispo-sizionidicuialpresentedecretosiapplicanoovelaprestazionelavorativasisvolganeiluoghidilavorodelcommittente.

8.Neiconfrontidei lavoratoricheeffettuanoprestazionioccasionalidi tipoaccessorio,aisensidell’articolo70eseguentideldecretolegislativo10settembre2003,n.276,esuccessivemodificazionieintegrazioni,ilpresentedecretolegislativoetuttelealtrenormespecialivigentiinmateriadisicurezzae tuteladellasalutesiapplicanoconesclusionedeipiccoli lavorido-mesticiacaratterestraordinario,compresil’insegnamentoprivatosupplementareel’assistenzadomiciliareaibambini,aglianziani,agliammalatieaidisabili.

9. Fermo restando quanto previsto dalla legge 18 dicembre 1973, n. 877, ai lavoratori adomicilioedai lavoratoricherientranonelcampodiapplicazionedelcontrattocollettivodeiproprietaridifabbricatitrovanoapplicazionegliobblighidiinformazioneeformazionedicuiagliarticoli36e37.Adessidevonoinoltreesserefornitiinecessaridispositividiprotezioneindividualiinrelazionealleeffettivemansioniassegnate.Nell’ipotesiincuiildatoredilavoroforniscaattrezzatureproprie,operiltramitediterzi,taliattrezzaturedevonoessereconformialledisposizionidicuialtitoloIII.[5]

10.Atutti i lavoratorisubordinaticheeffettuanounaprestazionecontinuativadi lavoroadistanza,mediantecollegamentoinformaticoetelematico,compresiquellidicuialdecretodelPresidentedellaRepubblica8marzo1999,n.70,edicuiall’accordo-quadroeuropeosultele-lavoroconclusoil16luglio2002,siapplicanoledisposizionidicuialtitoloVII,indipenden-tementedall’ambitoincuisisvolgelaprestazionestessa.Nell’ipotesiincuiildatoredilavoroforniscaattrezzatureproprie,operiltramitediterzi,taliattrezzaturedevonoessereconformialledisposizionidicuialtitoloIII.Ilavoratoriadistanzasonoinformatidaldatoredilavorocircalepoliticheaziendaliinmateriadisaluteesicurezzasullavoro,inparticolareinordinealleesigenzerelativeaivideoterminaliedapplicanocorrettamenteledirettiveaziendalidisicurez-za.Alfinediverificarelacorrettaattuazionedellanormativainmateriadituteladellasaluteesicurezzadapartedellavoratoreadistanza,ildatoredilavoro,lerappresentanzedeilavoratorieleautoritàcompetentihannoaccessoalluogoincuivienesvoltoillavoroneilimitidellanor-

5 Commamodificatodall’articolo3,comma1,letterac)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 23

mativanazionaleedeicontratticollettivi,dovendotaleaccessoesseresubordinatoalpreavvisoealconsensodellavoratorequaloralaprestazionesiasvoltapressoilsuodomicilio.Illavoratoreadistanzapuòchiedereispezioni.Ildatoredilavorogarantiscel’adozionedimisurediretteaprevenirel’isolamentodellavoratoreadistanzarispettoaglialtrilavoratoriinterniall’azienda,permettendogli di incontrarsi con i colleghi e di accedere alle informazioni dell’azienda, nelrispettodiregolamentioaccordiaziendali.

11.Neiconfrontideilavoratoriautonomidicuiall’articolo2222delcodicecivilesiapplica-noledisposizionidicuiagliarticoli21e26.

12.Neiconfrontideicomponentidell’impresafamiliaredicuiall’articolo230-bisdelcodicecivile,deicoltivatoridirettidelfondo,degliartigianiedeipiccolicommerciantiedeisocidellesocietàsemplicioperantinelsettoreagricolosiapplicanoledisposizionidicuiall’articolo21.[6]

12-bis.Neiconfrontideivolontaridicuiallalegge11agosto1991,n.266,deivolontaricheeffettuanoserviziocivile,deisoggetticheprestanolapropriaattività,spontaneamenteeatitologratuitooconmerorimborsodispese,infavoredelleassociazionidipromozionesocialedicuiallalegge7dicembre2000,n.383,edelleassociazionisportivedilettantistichedicuiallalegge16dicembre1991,n.398,eall’articolo90dellalegge27dicembre2002,n.289,esuccessivemodificazioni,nonchéneiconfrontidituttiisoggettidicuiall’articolo67,comma1,letteram),deltestounicodicuiald.P.R.22dicembre1986,n.917,esuccessivemodificazioni,siapplicanoledisposizionidicuiall’articolo21delpresentedecreto.Conaccorditraisoggettieleassocia-zionioglientidiserviziocivilepossonoessereindividuatelemodalitàdiattuazionedellatuteladicuialprimoperiodo.Oveunodeisoggettidicuialprimoperiodosvolgalasuaprestazionenell’ambitodiun’organizzazionediundatoredilavoro,questiètenutoafornirealsoggettodet-tagliateinformazionisuirischispecificiesistentinegliambientineiqualièchiamatoadoperareesullemisurediprevenzioneediemergenzaadottateinrelazioneallasuaattività.Eglièaltresìtenutoadadottarelemisureutiliaeliminareo,oveciònonsiapossibile,aridurrealminimoirischidainterferenzetralaprestazionedelsoggettoealtreattivitàchesisvolganonell’ambitodellamedesimaorganizzazione.[7]

13.Inconsiderazionedellaspecificitàdell’attivitàesercitatadalleimpresemedieepiccoleoperantinelsettoreagricolo,ilMinistro del lavoro, della salute e delle politiche sociali,dicon-certoconiMinistridellasaluteedellepoliticheagricole,alimentarieforestali,entronovantagiornidalladatadientratainvigoredelpresentedecreto,nelrispettodeilivelligeneralidituteladicuiallanormativainmateriadisicurezzaesaluteneiluoghidilavoro,elimitatamentealleimpresecheimpieganolavoratoristagionaliciascunodeiqualinonsuperilecinquantagiornatelavorativeeperunnumerocomplessivodilavoratoricompatibilecongliordinamenticolturaliaziendali,provvedeademanaredisposizionipersemplificaregliadempimentirelativiall’infor-mazione,formazioneesorveglianzasanitariaprevistidalpresentedecreto,sentiteleorganizza-zionisindacaliedatorialicomparativamentepiùrappresentativedelsettoresulpianonazionale.I contratti collettivi stipulati dalle predette organizzazioni definiscono specifichemodalità di

6 Commamodificatodall’articolo3,comma1,letterad)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.7 Commaprimaaggiuntodall’articolo3,comma1,letterae)delD.Lgs.3agosto2009,n.106esuccessivamenteso-

stituitodall’articolo35,comma1,lettera0a)deldecreto-legge21giugno2013,n.69convertitodallalegge9agosto2013,n.98.

24 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

attuazionedelleprevisionidelpresentedecretolegislativoconcernentiilrappresentantedeila-voratoriperlasicurezzanelcasoleimpreseutilizzinoesclusivamentelatipologiadilavoratoristagionalidicuialprecedenteperiodo.

13-bis.CondecretodelMinistrodellavoroedellepolitichesocialiedelMinistrodellasalu-te,adottatoaisensidell’articolo17,comma3,dellalegge23agosto1988,n.400,previopareredellecompetentiCommissioniparlamentariesentitelaCommissioneconsultivaperlasaluteesicurezzasullavorodicuiall’articolo6delpresentedecretoelaConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano,nelrispettodeilivelligeneralidituteladicuiallanormativainmateriadisaluteesicurezzasullavoroefermirestandogliobblighidicuiagliarticoli36e37delpresentedecreto,sonodefinitemisuredisemplificazionedelladocumentazione,ancheaifinidell’inserimentoditaledocumentazionenellibrettoformativodelcittadino,chedimostral’adempimentodapartedeldatoredilavorodegliobblighidi informazioneeformazioneprevistidalpresentedecretoinrelazioneaprestazionilavorativeregolamentatedaldecretolegislativo10settembre2003,n.276,cheimplicanounapermanenzadellavoratoreinaziendaperunperiodononsuperioreacinquantagiornatelavora-tivenell’annosolarediriferimento.[8]

13-ter.ConunulterioredecretodelMinistrodellavoroedellepolitichesocialiedelMinistrodellasalute,adottatodiconcertoconilMinistrodellepoliticheagricolealimentarieforestali,sentiteleCommissioniparlamentaricompetentipermateriaelaConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano,nelrispettodeilivelligeneralidituteladicuiallanormativainmateriadisaluteesicurezzasullavoro,sonodefinitemisuredisemplificazionedegliadempimentirelativiall’informazione,formazione,va-lutazionedeirischiesorveglianzasanitariaperleimpreseagricole,conparticolareriferimentoalavoratoriatempodeterminatoestagionali,eperleimpresedipiccoledimensioni.[9]

Art. 4 Computo dei lavoratori

1.Aifinidelladeterminazionedelnumerodilavoratoridalqualeilpresentedecretolegisla-tivofadiscendereparticolariobblighinonsonocomputati:

a)icollaboratorifamiliaridicuiall’articolo230-bisdelcodicecivile;b)isoggettibeneficiaridelleiniziativeditirociniformativiediorientamento;[10]

c)gliallievidegliistitutidiistruzioneeuniversitarieipartecipantiaicorsidiformazioneprofessionaleneiqualisifacciausodilaboratori,attrezzaturedilavoroingenere,agentichimici,fisiciebiologici,ivicompreseleattrezzaturemunitedivideoterminali;

d)ilavoratoriassunticoncontrattodilavoroatempodeterminato,aisensidell’articolo1deldecretolegislativo6settembre2001,n.368,insostituzionedialtriprestatoridilavoroassenticondirittoallaconservazionedelpostodilavoro;

8 Commaaggiuntodall’articolo35,comma1deldecreto-legge21giugno2013,n.69convertitodallalegge9agosto2013,n.98.

9 Commaaggiuntodall’articolo35,comma1deldecreto-legge21giugno2013,n.69convertitodallalegge9agosto2013,n.98.

10 Letteramodificatadall’articolo4,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 25

e)ilavoratorichesvolgonoprestazionioccasionaliditipoaccessorioaisensidegliarticoli70,eseguenti,deldecretolegislativo10settembre2003,n.276,esuccessivemodificazioni,nonchéprestazionicheesulanodalmercatodellavoroaisensidell’articolo74delmedesimodecreto.

f)ilavoratoridicuiallalegge18dicembre1973,n.877,ovelaloroattivitànonsiasvoltainformaesclusivaafavoredeldatoredilavorocommittente;

g)ivolontari,comedefinitidallalegge11agosto1991,n.266,ivolontaridelCorponazio-naledeivigilidelfuocoedellaprotezionecivileeivolontaricheeffettuanoilserviziocivile;

h)ilavoratoriutilizzatineilavorisocialmenteutilidicuialdecretolegislativo1°dicembre1997,n.468,esuccessivemodificazioni;

i)ilavoratoriautonomidicuiall’articolo2222delcodicecivile,fattosalvoquantoprevistodallasuccessivaletteral);

l) i collaboratori coordinati e continuatividi cui all’articolo409,primocomma,n.3,delcodicediproceduracivile,nonchéilavoratoriaprogettodicuiagliarticoli61eseguentideldecretolegislativo10settembre2003,n.276,esuccessivemodificazioni,ovelaloroattivitànonsiasvoltainformaesclusivaafavoredelcommittente;

l-bis)ilavoratoriinprova.[11]

2. I lavoratori utilizzatimediante somministrazione di lavoro ai sensi degli articoli 20, eseguenti,deldecretolegislativo10settembre2003,n.276,esuccessivemodificazioni,eilavo-ratoriassuntiatempoparzialeaisensideldecretolegislativo25febbraio2000,n.61,esucces-sivemodificazioni,sicomputanosullabasedelnumerodioredilavoroeffettivamenteprestatonell’arcodiunsemestre.

3.Fattosalvoquantoprevistodalcomma4,nell’ambitodelleattivitàstagionalidefinitedaldecreto del Presidente dellaRepubblica 7 ottobre 1963, n. 1525 e successivemodificazioni,nonchédiquelleindividuatedaicontratticollettivinazionalistipulatidalleorganizzazionideilavoratoriedeidatoridilavorocomparativamentepiùrappresentative,ilpersonaleinforzasicomputaaprescinderedalladuratadelcontrattoedall’orariodilavoroeffettuato.

4.Ilnumerodeglioperaiimpiegatiatempodeterminato,anchestagionali,nelsettoreagri-colosicomputaperfrazionidiunitàlavorativeanno(ULA)comeindividuatesullabasedellanormativacomunitaria.[12]

Capo II Sistema istituzionale

Art. 5 Comitato per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive

e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro

1.PressoilMinisterodellavoro,dellasaluteedellepolitichesociali,èistituito ilComitatoperl’indirizzoelavalutazionedellepoliticheattiveeperilcoordinamentonazionaledelleatti-

11 Letteraaggiuntadall’articola4,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.12 Commasostituitodall’articolo4,comma1,letterac)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

26 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

vitàdivigilanzainmateriadisaluteesicurezzasullavoro.IlComitatoèpresiedutodalMinistrodellasaluteedècompostoda:

a)trerappresentantidelMinisterodellavoro,dellasaluteedellepolitichesociali;b)unrappresentantedelMinisterodelleinfrastruttureedeitrasporti;c)unrappresentantedelMinisterodell’interno;d)cinquerappresentantidelleregionieprovinceautonomediTrentoediBolzano.[13]

2.Al Comitato partecipano, con funzione consultiva, un rappresentante dell’INAIL, unodell’ISPESLeunodell’Istitutodiprevidenzaperilsettoremarittimo(IPSEMA).

3.IlComitatodicuialcomma1,alfinedigarantirelapiùcompletaattuazionedelprincipiodilealecollaborazionetraStatoeregioni,hailcompitodi:

a)stabilirelelineecomunidellepolitichenazionaliinmateriadisaluteesicurezzasullavoro;b)individuareobiettivieprogrammidell’azionepubblicadimiglioramentodellecondizioni

disaluteesicurezzadeilavoratori;c)definirelaprogrammazioneannualeinordineaisettoriprioritaridiinterventodell’azio-

nedivigilanza,ipianidiattivitàeiprogettioperativialivellonazionale, tenendocontodel-le indicazioniprovenientidaicomitati regionalidicoordinamentoedaiprogrammidiazioneindividuatiinsedecomunitaria;

d)programmareilcoordinamentodellavigilanzaalivellonazionaleinmateriadisaluteesicurezzasullavoro;

e)garantireloscambiodiinformazionitraisoggettiistituzionalialfinedipromuoverel’uni-formitàdell’applicazionedellanormativavigente;

f)individuareleprioritàdellaricercaintemadiprevenzionedeirischiperlasaluteesicu-rezzadeilavoratori.

4.Aifinidelledefinizionidegliobbiettividicuialcomma2, letterea),b),e), f), lepartisocialisonoconsultatepreventivamente.Sull’attuazionedelleazioniintrapreseèeffettuataunaverificaconcadenzaalmenoannuale.

5. Le modalità di funzionamento del comitato sono fissate con regolamento interno daadottarsiamaggioranzaqualificatarispettoalnumerodeicomponenti;lefunzionidisegreteriasonosvoltedapersonaledelMinistero del lavoro, della salute e delle politiche sociali apposi-tamenteassegnato.

6.AicomponentidelComitatoedaisoggettiinvitatiapartecipareaisensidelcomma1,nonspettaalcuncompenso,rimborsospeseoindennitàdimissione.

Art. 6 Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro

1.PressoilMinisterodellavoroedellaprevidenzasocialeèistituitalaCommissioneconsul-tivapermanenteperlasaluteesicurezzasullavoro.LaCommissioneècompostada:

a) un rappresentantedelMinisterodel lavoro, della salute e delle politiche sociali che lapresiede;[14]

13 Commamodificatodall’articolo5,comma1,letterea),b)ec)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.14 Letteramodificatadall’articolo6,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 27

b)unrappresentantedellaPresidenzadelConsigliodeiMinistri–Dipartimentoperlepariopportunità;[15]

c)unrappresentantedelMinisterodellosviluppoeconomico;d)unrappresentantedelMinisterodell’interno;e)unrappresentantedelMinisterodelladifesa;f)unrappresentantedelMinisterodelleinfrastruttureedeitrasporti;g)unrappresentantedelMinisterodeitrasporti;h)unrappresentantedelMinisterodellepoliticheagricolealimentarieforestali;i)unrappresentantedelMinisterodellasolidarietàsociale;l)unrappresentantedellaPresidenzadelConsigliodeiMinistri–Dipartimentodellafunzio-

nepubblica;m)diecirappresentantidelleregioniedelleprovinceautonomediTrentoediBolzano,desi-

gnatidallaConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano;

m-bis)elaborarecriteridiqualificazionedellafiguradelformatoreperlasaluteesicurezzasullavoro,anchetenendocontodellepeculiaritàdeisettoridiriferimento;[16]

m-ter)elaborareleprocedurestandardizzateperlaredazionedeldocumentodivalutazionedeirischidicuiall’articolo26,comma3,ancheprevia individuazionedi tipologiediattivitàperlequalil’obbligoinparolanonoperiinquantol’interferenzadellelavorazioniintaliambitirisultiirrilevante;[17]

m-quater)elaborarele indicazioninecessarieallavalutazionedelrischiodastress lavoro-correlato.[18]

n)dieciespertidesignatidelleorganizzazionisindacalideilavoratoricomparativamentepiùrappresentativealivellonazionale;

o)dieciespertidesignatidelleorganizzazionisindacalideidatoridilavoro,anchedell’artigia-natoedellapiccolaemediaimpresa,comparativamentepiùrappresentativealivellonazionale.

2.Perciascuncomponentepuòesserenominatounsupplente,ilqualeintervieneunicamenteincasodiassenzadeltitolare.AilavoridellaCommissionepossonoaltresìparteciparerappre-sentantidialtreamministrazionicentralidelloStatoinragionedispecifichetematicheinerentilerelativecompetenze,conparticolareriferimentoaquellerelativeallamateriadell’istruzioneperleproblematichedicuiall’articolo11,comma1,letterac).

3.All’iniziodiognimandatolaCommissionepuòistituirecomitatispecialipermanenti,deiqualideterminalacomposizioneelafunzione.

4.LaCommissionesiavvaledellaconsulenzadegliistitutipubbliciconcompetenzeinmate-riadisaluteesicurezzasullavoroepuòrichiederelapartecipazionediespertineidiversisettoridiinteresse.

5.IcomponentidellaCommissioneeisegretarisononominaticondecretodelMinistrodel

15 Letteramodificatadall’articolo6,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.16 Letteraaggiuntadall’articolo6,comma2)delD.Lgs.3agosto2009,n.10617 Letteraaggiuntadall’articolo6,comma2)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.18 Letteraaggiuntadall’articolo6,comma2)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

28 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

lavoro,dellasaluteedellepolitichesociali,sudesignazionedegliorganismicompetentieduranoincaricacinqueanni.

6.Lemodalitàdifunzionamentodellacommissionesonofissateconregolamentointernodaadottarsiamaggioranzaqualificatarispettoalnumerodeicomponenti;lefunzionidisegreteriasonosvoltedapersonaledelMinisterodellavoroedellaprevidenzasocialeappositamenteas-segnato.

7.AicomponentidelComitatoedaisoggettiinvitatiapartecipareaisensidelcomma1,nonspettaalcuncompenso,rimborsospeseoindennitàdimissione.

8.LaCommissioneconsultivapermanenteperlasaluteesicurezzasullavorohailcompitodi:a)esaminareiproblemiapplicatividellanormativadisaluteesicurezzasullavoroeformu-

lareproposteperlosviluppoeilperfezionamentodellalegislazionevigente;b)esprimereparerisuipianiannualielaboratidalComitatodicuiall’articolo5;c)definireleattivitàdipromozioneeleazionidiprevenzionedicuiall’articolo11;d)validarelebuoneprassiinmateriadisaluteesicurezzasullavoro;e)redigereannualmente,sullabasedeidatifornitidalsistemainformativodicuiall’articolo

8,unarelazionesullostatodiapplicazionedellanormativadisaluteesicurezzaesulsuopossibilesviluppo,datrasmettereallecommissioniparlamentaricompetentieaipresidentidelleregioni;

f)elaborare,entroenonoltreil31dicembre2010,leprocedurestandardizzatedieffettua-zionedellavalutazionedeirischidicuiall’articolo29,comma5,tenendocontodeiprofilidirischioedegliindiciinfortunisticidisettore.TaliprocedurevengonorecepitecondecretodeiMinisteridellavoroedellaprevidenzasociale,dellasaluteedell’internoacquisitoilpareredellaConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieprovinceautonomediTrentoediBolzano;

g)definirecriterifinalizzatialladefinizionedelsistemadiqualificazionedelleimpreseedeilavoratoriautonomidicuiall’articolo27.IlsistemadiqualificazionedelleimpreseèdisciplinatocondecretodelPresidentedellaRepubblica,acquisitoilpareredellaConferenzaperirapportipermanentitraloStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano,daemanarsientrododicimesidalladatadientratainvigoredelpresentedecreto;

h)valorizzaresiagliaccordisindacalisiaicodicidicondottaedetici,adottatisubasevo-lontaria,che, inconsiderazionedellespecificitàdeisettoriproduttividiriferimento,orientinoicomportamentideidatoridilavoro,anchesecondoiprincipidellaresponsabilitàsociale,deilavoratoriedi tutti i soggetti interessati,aifinidelmiglioramentodei livellidi tuteladefinitilegislativamente;

i)valutareleproblematicheconnesseall’attuazionedelledirettivecomunitarieedellecon-venzioniinternazionalistipulateinmateriadisaluteesicurezzadellavoro;

l)promuoverelaconsiderazionedelladifferenzadigenereinrelazioneallavalutazionedeirischieallapredisposizionedellemisurediprevenzione;

m)indicaremodellidiorganizzazioneegestioneaziendaleaifinidicuiall’articolo30.

Art.7 Comitati regionali di coordinamento

1.Alfinedirealizzareunaprogrammazionecoordinatadiinterventi,nonchéuniformitàdeglistessiedilnecessarioraccordoconilComitatodicuiall’articolo5econlaCommissionedicuiall’articolo6,pressoogniregioneeprovinciaautonomaoperailcomitatoregionaledicoordi-

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 29

namentodicuialdecretodelPresidentedelConsigliodeiMinistriindata21dicembre2007,pubblicatonellaGazzetta Ufficialen.31del6febbraio2008.

Art.8 Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro

1.ÈistituitoilSistemainformativonazionaleperlaprevenzione(SINP)neiluoghidilavoroalfinedi fornire dati utili per orientare, programmare, pianificare e valutare l’efficacia dellaattivitàdiprevenzionedegliinfortuniedellemalattieprofessionali,relativamenteailavoratoriiscrittienoniscrittiaglientiassicurativipubblici,eperindirizzareleattivitàdivigilanza,attra-versol’utilizzointegratodelleinformazionidisponibilinegliattualisistemiinformativi,anchetramitel’integrazionedispecificiarchivielacreazionedibanchedatiunificate.

2. Il Sistema informativodi cui al comma1 è costituitodalMinisterodel lavoro e dellaprevidenzasociale,dalMinisterodellasalute,dalMinisterodell’interno,dalleregioniedalleprovinceautonomediTrentoediBolzano,dall’INAIL,dall’IPSEMAedall’ISPESL,conilcon-tributodelConsiglionazionaledell’economiaedellavoro(CNEL).Allosviluppodelmedesimoconcorronogliorganismipariteticiegli istitutidi settoreacaratterescientifico, ivicompresiquellichesioccupanodellasalutedelledonne.

3.L’INAILgarantiscelagestionetecnicaedinformaticadelSINPe,atalefine,ètitolaredeltrattamentodeidati,secondoquantoprevistodaldecretolegislativo30giugno2003,n.196.

4.CondecretodeiMinistridellavoroedellaprevidenzasocialeedellasalute,diconcertoconilMinistroperleriformeeleinnovazioninellapubblicaamministrazione,acquisitoilpare-redellaConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano,daadottarsientro180giornidalladatadell’entratainvigoredelpresentedecretolegislativo,vengonodefiniteleregoletecnicheperlarealizzazioneedilfunzionamentodelSINP,nonchéleregoleperiltrattamentodeidati.Taliregolesonodefinitenelrispettodiquantoprevistodaldecretolegislativo7marzo2005,n.82,cosìcomemodificatoedintegratodaldecretolegislativo4aprile2006,n.159,edeicontenutidelProtocollodiintesasulSistemainformativonazionaleintegratoperlaprevenzioneneiluoghidilavoro.Conilmedesimodecretosonodisciplinatelespecialimodalitàconlequalileforzearmateeleforzedipoliziapartecipa-noalsistemainformativorelativamentealleattivitàoperativeeaddestrative.Pertalefinalitàèacquisital’intesadeiMinistridelladifesa,dell’internoedell’economiaedellefinanze.

5.LapartecipazionedellepartisocialialSistemainformativoavvieneattraversolaperiodicaconsultazioneinordineaiflussiinformatividicuialleletterea),b),c)ed)delcomma6.

6.Icontenutideiflussiinformatividevonoalmenoriguardare:a)ilquadroproduttivoedoccupazionale;b)ilquadrodeirischiancheinun’otticadigenere;[19]

c)ilquadrodisaluteesicurezzadeilavoratoriedellelavoratrici;[20]

d)ilquadrodegliinterventidiprevenzionedelleistituzionipreposte;e)ilquadrodegliinterventidivigilanzadelleistituzionipreposte;

19 Letteramodificatadall’articolo7,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.20 Letteramodificatadall’articolo7,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

30 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

e-bis)idatidegliinfortunisottolasogliaindennizzabiledall’INAIL.[21]

7.Ladiffusionedelleinformazionispecificheèfinalizzataalraggiungimentodiobiettividiconoscenzautiliperleattivitàdeisoggettidestinatariedeglientiutilizzatori.Idatisonoresidisponibiliaidiversidestinatarieresipubblicinelrispettodellanormativadicuialdecretolegi-slativo30giugno2003,n.196.

8.Leattivitàdicuialpresentearticolosonorealizzatedalleamministrazionidicuialcomma2utilizzandoleordinarierisorsepersonali,economicheestrumentaliindotazione.

Art.9 Enti pubblici aventi compiti in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

1.L’ISPESL,l’INAILel’IPSEMAsonoentipubblicinazionaliconcompetenzeinmateriadisaluteesicurezzasul lavorocheesercitanoleproprieattività,anchediconsulenza, inunalogicadisistemaconilMinisterodellavoro,dellasaluteedellepolitichesociali,ilMinisterodellavoroedellaprevidenzasociale,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano.

2.L’ISPESL, l’INAILe l’IPSEMAoperano in funzionedelle attribuzioni loro assegnatedallanormativavigente,svolgendoinformacoordinata,perunamaggioresinergiaecomple-mentarietà,leseguentiattività:

a)elaborazioneeapplicazionedeirispettivipianitriennalidiattività;b) interazione,per i rispettivi ruoliecompetenze, in logichediconferenzapermanentedi

servizio,perassicurareapporticonoscitivialsistemadisostegnoaiprogrammidiinterventoinmateriadisicurezzaesalutesullavorodicuiall’articolo2,comma1,letterap),perverificarel’a-deguatezzadeisistemidiprevenzioneeassicurativieperstudiareeproporresoluzioninormativeetecnicheattearidurreilfenomenodegliinfortuniedellemalattieprofessionali;

c)consulenzaalleaziende,inparticolareallemedie,piccoleemicroimprese,ancheattraver-soformedisostegnotecnicoespecialisticofinalizzatesiaalsuggerimentodeipiùadattimezzi,strumentiemetodioperativi,efficaciallariduzionedeilivellidirischiositàinmateriadisaluteesicurezzasullavoro,siaall’individuazionedeglielementidiinnovazionetecnologicainmateriaconfinalitàprevenzionali,raccordandosiconlealtreistituzionipubblicheoperantinelsettoreeconlepartisociali;

d)progettazioneederogazionedipercorsiformativiinmateriadisaluteesicurezzasullavo-rotenutocontoedinconformitàaicriterieallemodalitàelaboratiaisensidegliarticoli6e11;

e)formazioneper i responsabiliegliaddettiaiservizidiprevenzioneeprotezionedicuiall’articolo32;

f)promozioneedivulgazione,dellaculturadellasaluteedellasicurezzadellavoroneiper-corsiformativiscolastici,universitariedelleistituzionidell’altaformazioneartistica,musicaleecoreutica,previastipuladiappositeconvenzioniconleistituzioniinteressate;

g)partecipazione,confunzioniconsultive,alComitatoperl’indirizzoelavalutazionedellepoliticheattiveeperilcoordinamentonazionaledelleattivitàdivigilanzainmateriadisaluteesicurezzadellavorodicuiall’articolo5;

h)consulenzaallaCommissioneconsultivapermanenteperlasaluteesicurezzadellavorodicuiall’articolo6;

21 Letteraaggiuntadall’articolo7,comma1,letterac)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 31

i)elaborazione,raccoltaediffusionedellebuoneprassidicuiall’articolo2,comma1,letterav);l)predisposizionedellelineeguidadicuiall’articolo2,comma1,letteraz);m)contributoalSistemainformativonazionaleperlaprevenzioneneiluoghidilavorose-

condoquantoprevistodall’articolo8.3. L’attività di consulenza di cui alla lettera c) del comma 2, non può essere svolta dai

funzionaridegli istitutidicuialpresentearticolochesvolgonoattivitàdicontrolloeverificadegliobblighinellemateriedicompetenzadegliistitutimedesimi.Isoggetticheprestanotaleattivitànonpossono,perunperiododitreannidallacessazionedell’incarico,esercitareattivitàdicontrolloeverificadegliobblighinellemateriedicompetenzadegliistitutimedesimi.Nell’e-serciziodell’attivitàdiconsulenzanonvièl’obbligodidenunciadicuiall’articolo331delco-dicediprocedurapenaleodicomunicazioneadaltreAutoritàcompetentidellecontravvenzionirilevateovesiriscontrinoviolazioniallanormativainmateriadisaluteesicurezzasullavoro;inognicaso,l’eserciziodell’attivitàdiconsulenzanonescludeolimitalapossibilitàperl’entedi svolgere l’attività di controllo e verifica degli obblighi nellematerie di competenza degliistitutimedesimi.ConsuccessivodecretodelMinistrodellavoroedellaprevidenzasociale,diconcertoconilMinistrodellavoro,dellasaluteedellepolitichesocialiperlaparteconcernenteifunzionaridell’ISPESL,èdisciplinatolosvolgimentodell’attivitàdiconsulenzaedeirelativiproventi,fermorestandocheicompensipercepitiperlosvolgimentodell’attivitàdiconsulenzasonodevolutiinragionedellametàall’entediappartenenzaenelrestoalFondodicuiall’arti-colo52,comma1.

4.L’INAILfermorestandoquantoprevistodall’articolo12dellalegge11marzo1988,n.67,dall’articolo2,comma6,dellalegge28dicembre1995,n.549,edall’articolo2,comma130,dellalegge23dicembre1996,n.662,nonchédaognialtradisposizioneprevigente,svolge,conlafinalitàdiridurreilfenomenoinfortunisticoeadintegrazionedellepropriecompetenzequalegestoredell’assicurazioneobbligatoriacontrogliinfortunisullavoroelemalattieprofessionali,iseguenticompitioltreaquantoprevistoneglialtriarticolidelpresentedecreto:

a)raccoglieeregistra,afinistatisticieinformativi,idatirelativiagliinfortunisullavorochecomportinoun’assenzadallavorodialmenoungiorno,esclusoquellodell’evento;

b)concorreallarealizzazionedistudiericerchesugliinfortuniesullemalattiecorrelateallavo-ro,coordinandosiconilMinisterodellavoro,dellasaluteedellepolitichesocialieconl’ISPESL;

c) partecipa alla elaborazione, formulando pareri e proposte, della normazione tecnica inmateria;

d)eroga,previo trasferimentodellenecessarie risorsedapartedelMinisterodel lavoroedellaprevidenzasociale,leprestazionidelFondodicuiall’articolo1,comma1187,dellalegge27dicembre2006,n.296.Insedediprimaapplicazione,lerelativeprestazionisonoforniteconriferimentoagliinfortuniverificatisiafaredatadal1°gennaio2007 Lesommeeventualmenteriversateall’entratadelbilanciodelloStatoaseguitodieconomiedigestionerealizzatesinell’e-serciziofinanziariosonoriassegnatealpertinentecapitolodellostatodiprevisionedelMinisterodellavoro,dellasaluteedellepolitichesociali;[22]

d-bis)puòerogareprestazionidiassistenzasanitariariabilitativanonospedaliera,previoac-cordoquadrostipulatoinsedediConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionie

22 Letteramodificatadall’articolo8,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

32 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

leprovinceautonomediTrentoediBolzano,supropostadelMinisterodellavoro,dellasaluteedellepolitichesociali,diconcertoconilMinisterodell’economiaedellefinanze,sentitol’I-NAIL,chedefiniscalemodalitàdierogazionedelleprestazionidapartedell’INAIL,senzaoneriaggiuntiviperlafinanzapubblica.[23]

5.L’Istitutosuperioreperlaprevenzioneelasicurezzadellavoro–ISPESLèentedidirittopubblico,nelsettoredellaricerca,dotatodiautonomiascientifica,organizzativa,patrimoniale,gestionaleetecnica.L’ISPESLèorganotecnico-scientificodelServiziosanitarionazionalediricerca,sperimentazione,controllo,consulenza,assistenza,altaformazione,informazioneedo-cumentazioneinmateriadiprevenzionedegliinfortuniedellemalattieprofessionali,sicurezzasullavoroedipromozioneetuteladellasalutenegliambientidivitaedilavoro,delqualesiavvalgonogliorganicentralidelloStatoprepostiaisettoridellasalute,dell’ambiente,dellavoroedellaproduzioneeleregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano.

6.L’ISPESL,nell’ambitodellesueattribuzioniistituzionali,operaavvalendosidellepropriestrutturecentralieterritoriali,garantendounitarietàdellaazionediprevenzioneneisuoiaspettiinterdisciplinariesvolgeleseguentiattività:

a) svolge e promuoveprogrammidi studio e ricerca scientifica e programmidi interessenazionalenelcampodellaprevenzionedegliinfortuni,edellemalattieprofessionali,dellasicu-rezzasullavoroedellapromozioneetuteladellasalutenegliambientidivitaedilavoro;

b)intervienenellemateriedicompetenzadell’Istituto,surichiestadegliorganicentralidelloStatoedelleregioniedelleprovinceautonomediTrentoediBolzano,nell’ambitodeicontrollicherichiedonoun’elevatacompetenzascientifica.Aifinidellapresentelettera,esegue,acceden-doneiluoghidilavoro,accertamentieindaginiinmateriadisaluteesicurezzadellavoro;

c)èorganotecnico-scientificodelleAutoritànazionalipreposteallasorveglianzadelmercatoaifinidelcontrollodellaconformitàairequisitidisicurezzaesalutediprodottimessiadisposi-zionedeilavoratori;

d)svolgeattivitàdiorganismonotificatoperattestazionidiconformitàrelativealleDirettiveperlequalinonsvolgecompitirelativiallasorveglianzadelmercato;

e)ètitolarediprimeverificheeverifichediprimoimpiantodiattrezzaturedilavorosottoposteataleregime;

f)fornisceconsulenzaalMinistero del lavoro, della salute e delle politiche sociali,aglialtriMinisteriealleregioniealleprovinceautonomeinmateriasaluteesicurezzadellavoro;

g)fornisceassistenzaalMinistero del lavoro, della salute e delle politiche sociali e alle re-gioniealleprovinceautonomeperl’elaborazionedelPianosanitarionazionale,deipianisanitariregionali edeipianinazionali e regionalidellaprevenzione,per ilmonitoraggiodelleazioniposteinesserenelcamposaluteesicurezzadellavoroeperlaverificadelraggiungimentodeilivelliessenzialidiassistenzainmateria;

h)supportailServiziosanitarionazionale,fornendoinformazioni,formazione,consulenzaeassistenzaallestruttureoperativeperlapromozionedellasalute,prevenzioneesicurezzanegliambientidilavoro;

23 Letteraaggiuntadall’articolo8,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 33

i)puòsvolgere,congiuntamenteaiservizidiprevenzioneesicurezzaneiluoghidi lavorodelleASL,l’attivitàdivigilanzasullestrutturesanitariedelServiziosanitarionazionale;[24]

l)effettuailraccordoeladivulgazionedeirisultatiderivantidalleattivitàdiprevenzioneneiluoghidilavorosvoltedallestrutturedelServiziosanitarionazionale;

m)partecipaallaelaborazionedinormedicaratteregeneraleeformula,pareriepropostecirca lacongruitàdellanorma tecnicanonarmonizzataai requisitidi sicurezzaprevistidallalegislazionenazionalevigente;

n)assicuralastandardizzazionetecnico-scientificadellemetodicheedelleprocedureperlavalutazioneelagestionedeirischieperl’accertamentodellostatodisalutedeilavoratoriinre-lazioneaspecifichecondizionidirischioecontribuiscealladefinizionedeilimitidiesposizione;

o)diffonde,previaistruttoriatecnica,lebuoneprassidicuiall’articolo2,comma1,letterav);p)coordinailnetworknazionaleinmateriadisaluteesicurezzaneiluoghidilavoro,inqua-

litàdifocalpointitalianonelnetworkinformativodell’Agenziaeuropeaperlasaluteesicurezzaneiluoghidilavoro;

q)supportal’attivitàdimonitoraggiodelMinisterodellasalutesullaapplicazionedeilivelliessenzialidiassistenzarelativiallasicurezzaneiluoghidilavoro.

7.L’IPSEMAsvolge,conlafinalitàdiridurreilfenomenoinfortunisticoedadintegrazionedellepropriecompetenzequalegestoredell’assicurazioneobbligatoriacontrogliinfortunisullavoroelemalattieprofessionalidelsettoremarittimo,iseguenticompitioltreaquantoprevistoneglialtriarticolidelpresentedecreto:

a)raccoglieeregistra,afinistatisticiedinformativi,idatirelativiagliinfortunisullavorochecomportinoun’assenzadallavorodialmenoungiorno,esclusoquellodell’evento;

b)concorreallarealizzazionedistudiericerchesugliinfortuniesullemalattiecorrelateallavo-ro,raccordandosiconilMinistero del lavoro, della salute e delle politiche socialieconl’ISPESL;

c)finanzia,nell’ambitoeneilimitidellepropriespeseistituzionali,progettidiinvestimentoeformazioneinmateriadisaluteesicurezzasullavoro;

d)supporta,inraccordoconleamministrazionicompetentiinmateriadisaluteperilsettoremarittimo,anchemedianteconvenzioniconl’INAIL,leprestazionidiassistenzasanitariaria-bilitativaperilavoratorimarittimianchealfinediassicurareillororeinserimentolavorativo;

e)eroga,previotrasferimentodellenecessarierisorsedapartedelMinisterodellavoroedellaprevidenzasociale, leprestazionidelFondodicuiall’articolo1,comma1187,della legge27dicembre2006,n.296,conriferimentoagliinfortunidelsettoremarittimo.Insedediprimaap-plicazione,lerelativeprestazionisonoforniteconriferimentoagliinfortuniverificatisiafaredatadal1°gennaio2007. Lesommeeventualmenteriversateall’entratadelbilanciodelloStatoase-guitodieconomiedigestionerealizzatesinell’eserciziofinanziariosonoriassegnatealpertinentecapitolodellostatodiprevisionedelMinisterodellavoro,dellasaluteedellepolitichesociali.[25]

Art.10 Informazione e assistenza in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

1.LeregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano,tramiteleAA.SS.LL.delSSN,

24 Letteramodificatadall’articolo8,comma2delD.Lgs.3agosto2009,n.106.25 Letteramodificatadall’articolo8,comma3delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

34 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

ilMinisterodell’internotramitelestrutturedelCorponazionaledeivigilidelfuoco,l’Istitutosuperioreperlaprevenzioneelasicurezzasullavoro(ISPESL),ilMinisterodellavoroedellaprevidenzasociale,ilMinisterodellosviluppoeconomicoperilsettoreestrattivo,l’Istitutona-zionaleperl’assicurazionecontrogliinfortunisullavoro(INAIL),l’Istitutodiprevidenzaperilsettoremarittimo(IPSEMA),gliorganismipariteticieglientidipatronatosvolgono,anchemedianteconvenzioni,attivitàdiinformazione,assistenza,consulenza,formazione,promozioneinmateriadisicurezzaesaluteneiluoghidilavoro,inparticolareneiconfrontidelleimpreseartigiane,delleimpreseagricoleedellepiccoleemedieimpreseedellerispettiveassociazionideidatoridilavoro.

Art. 11 Attività promozionali

1.Nell’ambitodellaCommissioneconsultivadicuiall’articolo6sonodefinite,incoerenzacongliindirizziindividuatidalComitatodicuiall’articolo5,leattivitàpromozionalidellacul-turaedelleazionidiprevenzioneconriguardoinparticolarea:

a)finanziamento,dapartedell’INAILepreviotrasferimentodellenecessarierisorsedapartedelMinisterodellavoro,dellasaluteedellepolitichesociali,diprogettidiinvestimentoinma-teriadisaluteesicurezzasullavorodapartedellepiccole,medieemicroimprese;perl’accessoatalifinanziamentideveesseregarantitalasemplicitàdelleprocedure;[26]

b)finanziamento, dapartedell’INAILedelleregioni,previotrasferimentodellenecessarierisorsedapartedelMinisterodel lavoro,dellasaluteedellepolitichesociali,diprogettifor-mativispecificamentededicatiallepiccole,medieemicroimprese, ivicompresiquellidicuiall’articolo52,comma1,letterab);[27]

c)finanziamento,dapartedelMinisterodell’istruzione,dell’universitàedellaricerca.,pre-viotrasferimentodellenecessarierisorsedapartedelMinisterodellavoro,dellasaluteedellepolitichesociali,delleattivitàdegliistitutiscolastici,universitariediformazioneprofessionalefinalizzataall’inserimento inogniattivitàscolasticaeduniversitaria,nelle istituzionidell’altaformazioneartisticaecoreuticaeneipercorsidiistruzioneeformazioneprofessionaledispeci-ficipercorsiformativiinterdisciplinariallediversemateriescolastichevoltiafavorirelacono-scenzadelletematichedellasaluteedellasicurezzanelrispettodelleautonomiedidattiche.[28]

2.Aifinanziamentidicuialcomma1siprovvedecononeriacaricodellerisorsedicuiall’ar-ticolo1,comma7-bis,dellalegge3agosto2007,n.123,comeintrodottodall’articolo2,comma533,dellalegge24dicembre2007,n.244.CondecretodelMinistrodellavoroedellaprevidenzasociale,diconcertoconiMinistridell’economiaedellefinanze,dell’istruzioneedell’universitàedellaricerca,acquisitoilpareredellaConferenzapermanenteperirapportitraloStato,lere-gionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano,siprovvedealripartoannualedellerisorsetraleattivitàdicuialleletterea),b)ec)delcomma1edell’articolo52,comma2,letterad).

3.LeamministrazionicentralieleregionieprovinceautonomediTrentoediBolzano,nelrispettodellepropriecompetenze,concorronoallaprogrammazioneerealizzazionediprogetti

26 Letteramodificatadall’articolo9,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.27 Letteramodificatadall’articolo9,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.28 Letteramodificatadall’articolo9,comma1,letterac)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 35

formativiinmateriadisaluteesicurezzasullavoro,attraversomodalitàoperativedadefinirsiinsedediConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano,entrododicimesidalladatadientratainvigoredelpresentedecretolegisla-tivo.Allarealizzazioneeallosviluppodiquantoprevistonelperiodoprecedentepossonoaltresìconcorrerelepartisociali,anchemedianteifondiinterprofessionali.

3-bis.LeregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano,nelrispettodellepropriecompetenzeeconl’utilizzoappropriatodirisorsegiàdisponibili,finanzianoprogettidirettiafavorireladiffusionedisoluzionitecnologicheoorganizzativeavanzateinmateriadisaluteesicurezzasullavoro,sullabasedispecificiprotocollidiintesatralepartisociali,oglientibilate-rali,el’INAIL.Aifinidellariduzionedeltassodeipremiperl’assicurazionecontrogliinfortunisullavoroelemalattieprofessionalidicuiall’articolo3deldecretolegislativo23febbraio2000,n.38,fermarestandolaverificadeicriteridicuialcomma1delpredettoarticolo3,sitieneanchecontodell’adozione,dapartedelleimprese,dellesoluzionitecnologicheoorganizzativedicuialprecedenteperiodo,verificatedall’INAIL.[29]

4.Aifinidellapromozioneedivulgazionedellaculturadellasaluteesicurezzasullavoroèfacoltàdegliistitutiscolastici,universitariediformazioneprofessionaleinserireinogniattivitàscolasticaeduniversitarianelleistituzionidell’altaformazioneartisticaecoreuticaeneipercorsidiistruzioneeformazioneprofessionale,percorsiformativiinterdisciplinariallediversemateriescolasticheulterioririspettoaquellidisciplinatidalcomma1,letterac)evoltiallemedesimefinalità.Taleattivitàèsvoltanell’ambitoeneilimitidellerisorsedisponibilidegliistituti.

5.L’INAILfinanziaconrisorseproprie,anchenell’ambitodellabilateralitàediprotocollicon le parti sociali e le associazioni nazionali di tutela degli invalidi del lavoro, progetti diinvestimentoeformazioneinmateriadisaluteesicurezzasullavororivoltiinparticolareallepiccole,medieemicroimpreseeprogettivoltiasperimentaresoluzioniinnovativeestrumentidinaturaorganizzativaegestionaleispiratiaiprincipidiresponsabilitàsocialedelleimprese.Costituiscecriteriodiprioritàperl’accessoalfinanziamentol’adozionedapartedelleimpresedellebuonepassidicuiall’articolo2,comma1,letterav).L’INAILsvolgetalicompiticonlerisorseumane,strumentaliefinanziariedisponibilialegislazionevigente.[30]

5-bis.AlfinedigarantireildirittodegliinfortunatietecnopaticiatuttelecurenecessarieaisensideldecretodelPresidentedellaRepubblica30giugno1965,n.1124,esuccessivemodi-ficazioni,l’INAILpuòprovvedereutilizzandoservizipubblicieprivati,d’intesaconleregioniinteressate.L’INAILsvolgetalicompiticonlerisorsefinanziariedisponibilialegislazionevi-genteesenzaincrementodioneriperleimprese.[31]

6.Nell’ambitodeirispettivicompitiistituzionali,leamministrazionipubblichepromuovonoattivitàspecificamentedestinateailavoratoriimmigratioallelavoratrici,finalizzateamigliorareilivellidituteladeimedesiminegliambientidilavoro.

7.Insedediprimaapplicazione,perilprimoannodall’entratainvigoredelpresentedecreto,lerisorsedicuiall’articolo1,comma7-bis,dellalegge3agosto2007,n.123,comeintrodottodall’articolo2,comma533,dellalegge24dicembre2007,n.244,sonoutilizzate,secondole

29 Commainseritodall’articolo9,comma1,letterad)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.30 Letteramodificatadall’articolo9,comma1,letterae)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.31 Commainseritodall’articolo9,comma1,letteraf)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

36 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

priorità,ivicompresaunacampagnastraordinariadiformazione,stabilite,entroseimesidall’en-tratainvigoredelpresentedecreto,conaccordoadottato,previaconsultazionedellepartisociali,insedediConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionielaprovinceautonomediTrentoediBolzano.

Art. 12 Interpello

1.Gli organismi associativi a rilevanzanazionaledegli enti territoriali e gli enti pubblicinazionali,nonché,dipropria iniziativaosusegnalazionedeipropri iscritti, leorganizzazionisindacalideidatoridi lavoroedei lavoratoricomparativamentepiùrappresentativesulpianonazionaleeiconsiglinazionalidegliordiniocollegiprofessionali,possonoinoltrareallaCom-missionepergliinterpellidicuialcomma2,esclusivamentetramitepostaelettronica,quesitidiordinegeneralesull’applicazionedellanormativainmateriadisaluteesicurezzadellavoro.

2.PressoilMinisterodellavoroedellaprevidenzasocialeèistituita,senzanuoviomaggiorioneriperlafinanzapubblica,laCommissionepergliinterpellicompostadaduerappresentantidelMinisterodellavoroeprevidenzasociale,daduerappresentantidelMinisterodellavoro,dellasaluteedellepolitichesocialiedaquattro rappresentantidelle regioniedelleprovinceautonome.QualoralamateriaoggettodiinterpelloinvestacompetenzedialtreamministrazionipubblichelaCommissioneèintegrataconrappresentantidellestesse.AicomponentidellaCom-missionenonspettaalcuncompenso,rimborsospeseoindennitàdimissione.

3.Leindicazionifornitenellerisposteaiquesitidicuialcomma1costituisconocriteriinter-pretativiedirettiviperl’eserciziodelleattivitàdivigilanza.

Art. 13 Vigilanza

1.Lavigilanzasull’applicazionedellalegislazioneinmateriadisaluteesicurezzaneiluoghidilavoroèsvoltadallaaziendasanitarialocalecompetenteperterritorioe,perquantodispeci-ficacompetenza,dalCorponazionaledeivigilidelfuoco,nonchéperilsettoreminerario,finoall’effettivaattuazionedeltrasferimentodicompetenzedaadottarsiaisensideldecretolegisla-tivo30luglio1999,n.300,esuccessivemodificazioni,dalMinisterodellosviluppoeconomico,eper le industrieestrattivedi secondacategoriae leacquemineralie termalidalle regionieprovinceautonomediTrentoediBolzano.LeprovinceautonomediTrentoediBolzanoprov-vedonoallefinalitàdelpresentearticolo,nell’ambitodellepropriecompetenze,secondoquantoprevistodairispettiviordinamenti.

1-bis.NeiluoghidilavorodelleForzearmate,delleForzedipoliziaedeivigilidelfuocolavigilanzasullaapplicazionedellalegislazioneinmateriadisaluteesicurezzasullavoroèsvoltaesclusivamentedaiservizisanitarietecniciistituitipressolepredetteamministrazioni.[32]

2.FermerestandolecompetenzeinmateriadivigilanzaattribuitedallalegislazionevigentealpersonaleispettivodelMinisterodellavoroedellaprevidenzasociale,ivicompresaquellainmateriadisaluteesicurezzadeilavoratoridicuiall’articolo35dellalegge26aprile1974,n.191,lostessopersonaleesercital’attivitàdivigilanzasull’applicazionedellalegislazionein

32 Commainseritodall’articolo10,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 37

materiadisaluteesicurezzaneiluoghidilavoronelleseguentiattività, nelquadrodelcoordi-namentoterritorialedicuiall’articolo7[33]:

a)attivitànelsettoredellecostruzioniediliodigeniocivileepiùinparticolarelavoridico-struzione,manutenzione,riparazione,demolizione,conservazioneerisanamentodioperefisse,permanentiotemporanee,inmuraturaeincementoarmato,operestradali,ferroviarie,idrauli-che,scavi,montaggioesmontaggiodielementiprefabbricati; lavori insotterraneoegallerie,anchecomportantil’impiegodiesplosivi;

b)lavorimediantecassoniinariacompressaelavorisubacquei;c)ulterioriattivitàlavorativecomportantirischiparticolarmenteelevati,individuateconde-

cretodelPresidentedelConsigliodeiMinistri,supropostadeiMinistridellavoroedellapre-videnzasociale,edellasalute,adottatosentitoilcomitatodicuiall’articolo5epreviaintesaconlaConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano,inrelazioneallequaliilpersonaleispettivodelMinisterodellavoroedellaprevidenzasocialesvolgeattivitàdivigilanzasull’applicazionedellalegislazioneinmateriadisaluteesicurezzaneiluoghidilavoro,informandonepreventivamenteilserviziodiprevenzioneesicurezzadell’Aziendasanitarialocalecompetenteperterritorio.

3.Inattesadelcomplessivoriordinodellecompetenzeintemadivigilanzasull’applicazionedella legislazione inmateriadisaluteesicurezzasui luoghidi lavoro, restanofermelecom-petenzeinmateriadisaluteesicurezzadeilavoratoriattribuitealleautoritàmarittimeabordodellenaviedinambitoportuale,agliufficidisanitàaereaemarittima,alleautoritàportualiedaeroportuali,perquantoriguardalasicurezzadeilavoratoriabordodinaviediaeromobiliedinambitoportualeedaeroportualenonchéaiservizisanitarietecniciistituitiperleForzearmateeperleForzedipoliziaeperiVigilidelfuoco;ipredettiservizisonocompetentialtresìperleareeriservateooperativeeperquellechepresentanoanalogheesigenzedaindividuarsi,ancheperquelcheriguardalemodalitàdiattuazione,condecretodelMinistrocompetente,diconcertoconiMinistridellavoroedellaprevidenzasocialeedellasalute.L’AmministrazionedellagiustiziapuòavvalersideiserviziistituitiperleForzearmateedipolizia,anchemedianteconvenzioneconirispettiviMinisteri,nonchédeiserviziistituiticonriferimentoallestrutturepenitenziarie.

4.Lavigilanzadicuialpresentearticoloèesercitatanelrispettodelcoordinamentodicuiagliarticoli5e7.

5.Ilpersonaledellepubblicheamministrazioni,assegnatoagliufficichesvolgonoattivitàdivigilanza,nonpuòprestare,adalcuntitoloeinalcunapartedelterritorionazionale,attivitàdiconsulenza.

6.L’importodellesommechel’ASL,inqualitàdiorganodivigilanza,ammetteapagareinsedeamministrativaaisensidell’articolo21,comma2,primoperiodo,deldecretolegislativo19dicembre1994,n.758,integral’appositocapitoloregionaleperfinanziarel’attivitàdiprevenzio-neneiluoghidilavorosvoltadaidipartimentidiprevenzionedelleAA.SS.LL.

7.Èfattosalvoquantoprevistodall’articolo64deldecretodelPresidentedellaRepubblica19marzo1956,n.303,conriferimentoagliorganidivigilanzacompetenti,comeindividuatidalpresentedecreto.

33 Alineamodificstadall’articolo10,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

38 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

Art. 14 Disposizioni per il contrasto del lavoro irregolare

e per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori1.Alfinedifarcessareilpericoloperlatuteladellasaluteelasicurezzadeilavoratori,nonché

dicontrastare il fenomenodel lavorosommersoe irregolare, fermerestando leattribuzionidelcoordinatoreperl’esecuzionedeilavoridicuiall’articolo92,comma1,letterae),gliorganidivigilanzadelMinisterodellavoro,dellasaluteedellepolitichesociali,anchesusegnalazionedelleamministrazionipubblichesecondolerispettivecompetenze,possonoadottareprovvedimentidisospensioneinrelazioneallapartedell’attivitàimprenditorialeinteressatadalleviolazioniquandoriscontranol’impiegodipersonalenonrisultantedalladocumentazioneobbligatoriainmisurapariosuperioreal20percentodeltotaledeilavoratoripresentisulluogodilavoro,nonchéincasodigraviereiterateviolazioniinmateriadituteladellasaluteedellasicurezzasullavoroindividuatecondecretodelMinisterodellavoro,dellasaluteedellepolitichesociali,adottatosentitoilMi-nisterodell’internoelaConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano.Inattesadellaadozionedelcitatodecreto,leviolazioniinmateriadituteladellasaluteedellasicurezzasullavorochecostituisconoilpresuppostoperl’adozionedelprovvedimentodisospensionedell’attivitàimprenditorialesonoquelleindividuatenell’AllegatoI.Sihareiterazionequando,neicinqueannisuccessiviallacommissionediunaviolazioneoggettodiprescrizionedell’organodivigilanzaottemperatadalcontravventoreodiunaviolazioneaccertataconsentenzadefinitiva,lostessosoggettocommettepiùviolazionidellastessaindole.Siconside-ranodellastessaindoleleviolazionidellamedesimadisposizioneequelledidisposizionidiverseindividuate,inattesadellaadozionedeldecretodicuialprecedenteperiodo,nell’allegatoI.L’a-dozionedelprovvedimentodisospensioneècomunicataall’Autoritàperlavigilanzasuicontrattipubblicidilavori,serviziefornituredicuiall’articolo6deldecretolegislativo12aprile2006,n.163,edalMinisterodelleinfrastruttureedeitrasporti,pergliaspettidirispettivacompetenza,alfinedell’adozione,dapartedelMinisterodelleinfrastruttureedeitrasporti,diunprovvedimentointerdittivoallacontrattazioneconlepubblicheamministrazioniedallapartecipazioneagarepub-bliche.Laduratadelprovvedimentoèpariallacitatasospensionenelcasoincuilapercentualedeilavoratoriirregolarisiainferioreal50percentodeltotaledeilavoratoripresentisulluogodilavoro;nelcasoincuilapercentualedeilavoratoriirregolarisiapariosuperioreal50percentodeltotaledeilavoratoripresentisulluogodilavoro,ovveroneicasidigraviereiterateviolazioniinmateriadituteladellasaluteedellasicurezzasullavoro,ovveroneicasidireiterazioneladurataèincrementatadiunulterioreperiododitempoparialdoppiodelladuratadellasospensioneeco-munquenonsuperioreadueanni;nelcasodireiterazioneladecorrenzadelperiododiinterdizioneèsuccessivaalterminedelprecedenteperiododiinterdizione;nelcasodinonintervenutarevocadelprovvedimentodisospensioneentroquattromesidalladatadellasuaemissione,laduratadelprovvedimentoèpariadueanni,fattasalval’adozionedieventualisuccessiviprovvedimentidiri-determinazionedelladuratadell’interdizioneaseguitodell’acquisizionedellarevocadellasospen-sione.Ledisposizionidelpresentecommasiapplicanoancheconriferimentoailavorinell’ambitodeicantieriedili.Aiprovvedimentidelpresentearticolononsiapplicanoledisposizionidicuiallalegge7agosto1990,n.241.Limitatamenteallasospensionedell’attivitàdiimpresa,all’ac-certamentodelleviolazioniinmateriadiprevenzioneincendi,indicateall’allegatoI,provvedeilcomandoprovincialedeivigilidelfuocoterritorialmentecompetente.Ovegliorganidivigilanzaolealtreamministrazionipubblicherilevinopossibiliviolazioniinmateriadiprevenzioneincendi,

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 39

nedannosegnalazionealcompetenteComandoprovincialedeivigilidelfuoco,ilqualeprocedeaisensidelledisposizionideldecretolegislativo8marzo2006,n.139,edicuialcomma2.[34]

2.Ipoteriegliobblighidicuialcomma1spettanoancheagliorganidivigilanzadelleazien-desanitarielocali,conriferimentoall’accertamentodellareiterazionedelleviolazionidelladi-sciplinainmateriadituteladellasaluteedellasicurezzasullavorodicuialcomma1.Inmateriadiprevenzioneincendi inragionedellacompetenzaesclusivadelCorponazionaledeivigilidelfuocodicuiall’articolo46trovanoapplicazioneledisposizionidicuiagliarticoli16,19e20deldecretolegislativo8marzo2006,n.139.[35]

3.Ilprovvedimentodisospensionepuòessererevocatodapartedell’organodivigilanzachelohaadottato.

4.Ècondizioneperlarevocadelprovvedimentodapartedell’organodivigilanzadelMini-sterodellavoroedellaprevidenzasocialedicuialcomma1:

a)laregolarizzazionedeilavoratorinonrisultantidallescrittureodaaltradocumentazioneobbligatoria;

b) l’accertamentodel ripristinodelle regolari condizionidi lavoronelle ipotesidigraviereiterateviolazionidelladisciplinainmateriadituteladellasaluteedellasicurezzasullavoro;[36]

c)ilpagamentodiunasommaaggiuntivarispettoaquelledicuialcomma6paria1.500euronelleipotesidisospensioneperlavoroirregolareea2.500euronelleipotesidisospensionepergraviereiterateviolazioniinmateriadituteladellasaluteedellasicurezzasullavoro.[37]

34 Commasostituitodall’articolo11,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“1.Alfinedigarantirelatuteladellasaluteelasicurezzadeilavoratori,nonchédicontrastareilfenomenodellavorosommersoeirregolare,fermerestandoleattribuzionidelcoordinatoreperl’esecuzionedeilavoridicuiall’articolo92,comma1,letterae),gliorganidivigilanzadelMinisterodellavoroedellaprevidenzasociale,anchesusegnalazionedelleamministrazionipubblichesecondolerispettivecompetenze,possonoadottareprovvedimentidisospensionediun’attivitàimprenditorialequalorariscontrinol’impiegodipersonalenonrisultantedallescrittureodaaltradocumentazioneobbligatoriainmisurapariosuperioreal20percentodeltotaledeilavoratoripresentisulluogodilavoro,ovveroincasodireiterateviolazionidelladisciplinainmateriadisuperamentodeitempidilavoro,diriposogiornalieroesettimanale,dicuiagliarticoli4,7e9deldecretolegislativo8aprile2003,n.66,esuccessivemodificazioni,considerandolespecifichegravitàdiesposizionealrischiodiinfortunio,nonchéincasodigraviereiterateviolazioniinmateriadituteladellasaluteedellasicurezzasullavoroindividuatecondecretodelMinisterodellavoroedellaprevidenzasociale,adottatosentitalaConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano.Inattesadellaadozionedelcitatodecreto,levio-lazioniinmateriadituteladellasaluteedellasicurezzasullavorochecostituisconoilpresuppostoperl’adozionedelprovvedimentodisospensionedell’attivitàimprenditorialesonoquelleindividuatenell’allegatoI.L’adozionedelprovvedimentodisospensioneècomunicataall’Autoritàperlavigilanzasuicontrattipubblicidilavori,serviziefornituredicuiall’articolo6deldecretolegislativo12aprile2006,n.163edalMinisterodelleinfrastrutture,pergliaspettidirispettivacompetenza,alfinedell’emanazionediunprovvedimentointerdittivoallacontrattazioneconlepubblicheamministrazioniedallapartecipazioneagarepubblichediduratapariallacitatasospensionenonchéperuneventualeulterioreperiododitempononinferiorealdoppiodelladuratadellasospensioneecomunquenonsuperioreadueanni.Ledisposizionidelpresentecommasiapplicanoancheconriferimentoailavorinell’ambitodeicantieriedili.Aiprovvedimentidelpresentearticolononsiapplicanoledisposizionidicuiallalegge7agosto1990,n.241.”.

35 Commamodificatodall’articolo11,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.36 Letteramodificatadall’articolo41,comma12deldecreto-legge25giugno2008,n.112convertitonella legge6

agosto2008,n.133.37 Letterasostituitadall’articolo11,comma1,letterac)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerail

seguente:“c)ilpagamentodiunasommaaggiuntivaunicapariaEuro2500rispettoaquelledicuialcomma6.”.

40 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

d)ilpagamentodiunasommaaggiuntivaunicapariaEuro2500rispettoaquelledicuialcomma6.

5. È condizione per la revoca del provvedimento da parte dell’organo di vigilanza delleaziendesanitarielocalidicuialcomma2:

a) l’accertamentodel ripristinodelle regolari condizionidi lavoronelle ipotesidigravi ereiterateviolazionidelledisciplinainmateriadituteladellasaluteedellasicurezzasullavoro;

b)ilpagamentodiunasommaaggiuntivaunicapariaEuro2500rispettoaquelledicuialcomma6.

6.Ècomunquefattasalval’applicazionedellesanzionipenali,civilieamministrativevigenti.7.L’importodellesommeaggiuntivedicuialcomma4,letterac),integraladotazionedel

Fondoperl’occupazionedicuiall’articolo1,comma7,deldecreto-legge20maggio1993,n.148,convertito,conmodificazioni,dallalegge19luglio1993,n.236,edèdestinatoalfinanzia-mentodegliinterventidicontrastoallavorosommersoedirregolareindividuaticondecretodelMinistrodellavoroedellaprevidenzasocialedicuiall’articolo1,comma1156,letterag),dellalegge27dicembre2006,n.296.

8.L’importodellesommeaggiuntivedicuialcomma5,letterab),integral’appositocapitoloregionaleperfinanziarel’attivitàdiprevenzioneneiluoghidilavoro.

9.Avversoiprovvedimentidisospensionedicuiaicommi1e2èammessoricorso,entro30giorni,rispettivamente,allaDirezioneregionaledellavoroterritorialmentecompetenteealpre-sidentedellaGiuntaregionale,iqualisipronuncianonelterminedi15giornidallanotificadelri-corso.Decorsoinutilmentetaleultimotermineilprovvedimentodisospensioneperdeefficacia.

10.Ildatoredilavorochenonottemperaalprovvedimentodisospensionedicuialpresentearticoloèpunitoconl’arrestofinoaseimesinelleipotesidisospensionepergraviereiteratevio-lazioniinmateriadituteladellasaluteedellasicurezzasullavoroeconl’arrestodatreaseimesioconl’ammendada2.500a6.400euronelleipotesidisospensioneperlavoroirregolare.[38]

11.Nelleipotesidelleviolazioniinmateriadisaluteesicurezzasullavorodicuialcomma1,ledisposizionidelpresentearticolosiapplicanonelrispettodellecompetenzeintemadivi-gilanzainmateria.

11-bis.Ilprovvedimentodisospensionenelleipotesidilavoroirregolarenonsiapplicanelcasoincuiillavoratoreirregolarerisultil’unicooccupatodall’impresa.Inognicasodisospen-sionenelleipotesidilavoroirregolareglieffettidellasospensionepossonoesserefattidecorreredalleoredodicidelgiornolavorativosuccessivoovverodallacessazionedell’attivitàlavorativaincorsochenonpuòessereinterrotta,salvochenonsiriscontrinosituazionidipericoloimmi-nenteodigraverischioperlasalutedeilavoratoriodeiterzi.[39]

Capo III Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro

38 Commasostituitodall’articolo11,comma1,letterad)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“10.Ildatoredilavorochenonottemperaalprovvedimentodisospensionedicuialpresentearticoloèpunitoconl’arrestofinoaseimesi.”.

39 Commainseritodall’articolo11,comma1,letterae)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 41

Sezione I Misure di tutela e obblighi

Art. 15 Misure generali di tutela

1.Lemisuregeneralidituteladellasaluteedellasicurezzadeilavoratorineiluoghidilavorosono:

a)lavalutazionedituttiirischiperlasaluteesicurezza;b)laprogrammazionedellaprevenzione,mirataaduncomplessocheintegriinmodocoeren-

tenellaprevenzionelecondizionitecnicheproduttivedell’aziendanonchél’influenzadeifattoridell’ambienteedell’organizzazionedellavoro;

c)l’eliminazionedeirischie,oveciònonsiapossibile,lalororiduzionealminimoinrela-zionealleconoscenzeacquisiteinbasealprogressotecnico;

d)ilrispettodeiprincipiergonomicinell’organizzazionedellavoro,nellaconcezionedeipo-stidilavoro,nellasceltadelleattrezzatureenelladefinizionedeimetodidilavoroeproduzione,inparticolarealfinediridurreglieffettisullasalutedellavoromonotonoediquelloripetitivo;

e)lariduzionedeirischiallafonte;f)lasostituzionediciòcheèpericolosoconciòchenonloè,oèmenopericoloso;g)lalimitazionealminimodelnumerodeilavoratorichesono,ochepossonoessere,esposti

alrischio;h)l’utilizzolimitatodegliagentichimici,fisiciebiologicisuiluoghidilavoro;i)laprioritàdellemisurediprotezionecollettivarispettoallemisurediprotezioneindividuale;l)ilcontrollosanitariodeilavoratori;m)l’allontanamentodellavoratoredall’esposizioneal

rischiopermotivisanitariinerentilasuapersonael’adibizione,ovepossibile,adaltramansione;n)l’informazioneeformazioneadeguateperilavoratori;o)l’informazioneeformazioneadeguateperdirigentieipreposti;p)l’informazioneeformazioneadeguateperirappresentantideilavoratoriperlasicurezza;q)l’istruzioniadeguateailavoratori;r)lapartecipazioneeconsultazionedeilavoratori;s)lapartecipazioneeconsultazionedeirappresentantideilavoratoriperlasicurezza;t)laprogrammazionedellemisureritenuteopportunepergarantireilmiglioramentoneltem-

podeilivellidisicurezza,ancheattraversol’adozionedicodicidicondottaedibuoneprassi;u)lemisurediemergenzadaattuareincasodiprimosoccorso,dilottaantincendio,dieva-

cuazionedeilavoratoriedipericolograveeimmediato;v)l’usodisegnalidiavvertimentoedisicurezza;z)laregolaremanutenzionediambienti,attrezzature,impianti,conparticolareriguardoai

dispositividisicurezzainconformitàallaindicazionedeifabbricanti.2.Lemisurerelativeallasicurezza,all’igieneedallasaluteduranteillavoronondevonoin

nessuncasocomportareonerifinanziariperilavoratori.

Art. 16 Delega di funzioni

1.Ladelegadifunzionidapartedeldatoredilavoro,ovenonespressamenteesclusa,èam-messaconiseguentilimitiecondizioni:

42 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

a)cheessarisultidaattoscrittorecantedatacerta;b) che il delegatopossegga tutti i requisiti di professionalità ed esperienza richiesti dalla

specificanaturadellefunzionidelegate;c)cheessaattribuiscaaldelegatotuttiipoteridiorganizzazione,gestioneecontrollorichiesti

dallaspecificanaturadellefunzionidelegate;d) cheessa attribuiscaaldelegato l’autonomiadi spesanecessaria allo svolgimentodelle

funzionidelegate;e)cheladelegasiaaccettatadaldelegatoperiscritto.2.Alladelegadicuialcomma1deveesseredataadeguataetempestivapubblicità.3.Ladelegadifunzioninonescludel’obbligodivigilanzaincapoaldatoredilavoroinor-

dinealcorrettoespletamentodapartedeldelegatodellefunzionitrasferite.L’obbligodicuialprimoperiodosiintendeassoltoincasodiadozioneedefficaceattuazionedelmodellodiverificaecontrollodicuiall’articolo30,comma4.[40]

3-bis. Il soggettodelegatopuò,a suavolta,previa intesacon ildatoredi lavorodelegarespecifichefunzioniinmateriadisaluteesicurezzasullavoroallemedesimecondizionidicuiaicommi1e2.Ladelegadifunzionidicuialprimoperiodononescludel’obbligodivigilanzaincapoaldeleganteinordinealcorrettoespletamentodellefunzionitrasferite.Ilsoggettoalqualesiastataconferitaladelegadicuialpresentecommanonpuò,asuavolta,delegarelefunzionidelegate.[41]

Art.17 Obblighi del datore di lavoro non delegabili

1.Ildatoredilavorononpuòdelegareleseguentiattività:a) lavalutazionedi tutti i rischi con la conseguenteelaborazionedeldocumentoprevisto

dall’articolo28;b)ladesignazionedelresponsabiledelserviziodiprevenzioneeprotezionedairischi.

Art.18 Obblighi del datore di lavoro e del dirigente

1.Ildatoredilavoro,cheesercitaleattivitàdicuiall’articolo3,eidirigenti,cheorganizzanoedirigonolestesseattivitàsecondoleattribuzioniecompetenzeadessiconferite,devono:

a)nominare ilmedicocompetenteper l’effettuazionedella sorveglianzasanitarianeicasiprevistidalpresentedecretolegislativo.

b)designarepreventivamenteilavoratoriincaricatidell’attuazionedellemisuredipreven-zioneincendielottaantincendio,dievacuazionedeiluoghidilavoroincasodipericolograveeimmediato,disalvataggio,diprimosoccorsoe,comunque,digestionedell’emergenza;

c)nell’affidare icompitiai lavoratori, tenerecontodellecapacitàedellecondizionideglistessiinrapportoallalorosaluteeallasicurezza;

d) fornireai lavoratori inecessarie idoneidispositividiprotezione individuale, sentito ilresponsabiledelserviziodiprevenzioneeprotezioneeilmedicocompetente,ovepresente;

40 Commamodificatodall’articolo12,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.41 Commaaggiuntodall’articolo12,comma2delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 43

e)prenderelemisureappropriateaffinchésoltantoilavoratorichehannoricevutoadeguateistruzioniespecificoaddestramentoaccedanoallezonecheliespongonoadunrischiograveespecifico;

f)richiederel’osservanzadapartedeisingolilavoratoridellenormevigenti,nonchédelledi-sposizioniaziendaliinmateriadisicurezzaediigienedellavoroediusodeimezzidiprotezionecollettiviedeidispositividiprotezioneindividualimessialorodisposizione;

g)inviareilavoratoriallavisitamedicaentrolescadenzeprevistedalprogrammadisorve-glianzasanitariaerichiederealmedicocompetente l’osservanzadegliobblighiprevistiasuocariconelpresentedecreto;[42]

g-bis)neicasidisorveglianzasanitariadicuiall’articolo41,comunicaretempestivamentealmedicocompetentelacessazionedelrapportodilavoro;[43]

h)adottarelemisureperilcontrollodellesituazionidirischioincasodiemergenzaedareistruzioniaffinchéilavoratori,incasodipericolograve,immediatoedinevitabile,

abbandoninoilpostodilavoroolazonapericolosa;i)informareilpiùprestopossibileilavoratoriespostialrischiodiunpericolograveeimme-

diatocircailrischiostessoeledisposizionipreseodaprendereinmateriadiprotezione;l)adempiereagliobblighidiinformazione,formazioneeaddestramentodicuiagliarticoli

36e37;m)astenersi,salvoeccezionedebitamentemotivatadaesigenzedituteladellasaluteesicu-

rezza,dalrichiedereailavoratoridiriprenderelaloroattivitàinunasituazionedilavoroincuipersisteunpericolograveeimmediato;

n)consentireailavoratoridiverificare,medianteilrappresentantedeilavoratoriperlasicu-rezza,l’applicazionedellemisuredisicurezzaediprotezionedellasalute;

o)consegnaretempestivamentealrappresentantedeilavoratoriperlasicurezza,surichiestadiquestieper l’espletamentodella sua funzione,copiadeldocumentodicuiall’articolo17,comma1, letteraa),anchesusupportoinformaticocomeprevistodall’articolo53,comma5,nonchéconsentirealmedesimorappresentantediaccedereaidatidicuiallaletterar);ildocu-mentoèconsultatoesclusivamenteinazienda;[44]

p)elaborareildocumentodicuiall’articolo26,comma3, anchesusupportoinformaticocomeprevistodall’articolo53,comma5,e,surichiestadiquestieperl’esple-

tamentodellasuafunzione,consegnarnetempestivamentecopiaairappresentantideilavoratoriperlasicurezza.Ildocumentoèconsultatoesclusivamenteinazienda;[45]

q)prendereappropriatiprovvedimentiperevitarechelemisuretecnicheadottatepossanocausarerischiperlasalutedellapopolazioneodeteriorarel’ambienteesternoverificandoperio-dicamentelaperduranteassenzadirischio;

42 Letterasostituitadall’articolo13,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailse-guente:“g)richiederealmedicocompetentel’osservanzadegliobblighiprevistiasuocariconelpresentedecreto;”.

43 Letterainseritadall’articolo13,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.44 Letterasostituitadall’articolo13,comma1,letterac)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailse-

guente:“o)consegnaretempestivamentealrappresentantedeilavoratoriperlasicurezza,surichiestadiquestieperl’espletamentodellasuafunzione,copiadeldocumentodicuiall’articolo17,comma1,letteraa),nonchéconsentirealmedesimorappresentantediaccedereaidatidicuiallaletterar);”.

45 Letteramodificatadall’articolo13,comma1,letterad)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

44 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

r)comunicareinviatelematicaall’INAILeall’IPSEMA,nonchéperlorotramite,alsistemainformativonazionaleperlaprevenzioneneiluoghidilavorodicuiall’articolo8,entro48oredallaricezionedelcertificatomedico,afinistatisticieinformativi,idatieleinformazionirelativiagliinfortunisullavorochecomportinol’assenzadallavorodialmenoungiorno,esclusoquellodell’eventoe,afiniassicurativi,quellirelativiagliinfortunisullavorochecomportinoun’as-senzadal lavorosuperiorea tregiorni; l’obbligodicomunicazionedegli infortuni sul lavorochecomportinoun’assenzadallavorosuperioreatregiornisiconsideracomunqueassoltopermezzodelladenunciadicuiall’articolo53deltestounicodelledisposizioniperl’assicurazioneobbligatoriacontrogliinfortunisullavoroelemalattieprofessionali,dicuialdecretodelPresi-dentedellaRepubblica30giugno1965,n.1124;[46]

s)consultareilrappresentantedeilavoratoriperlasicurezzanelleipotesidicuiall’articolo50;t)adottarelemisurenecessarieaifinidellaprevenzioneincendiedell’evacuazionedeiluoghi

dilavoro,nonchéperilcasodipericolograveeimmediato,secondoledisposizionidicuiall’ar-ticolo43.Talimisuredevonoessereadeguateallanaturadell’attività,alledimensionidell’azien-daodell’unitàproduttiva,ealnumerodellepersonepresenti;

u)nell’ambitodellosvolgimentodiattivitàinregimediappaltoedisubappalto,munireilavoratoridiappositatesseradiriconoscimento,corredatadifotografia,contenentelegeneralitàdellavoratoreel’indicazionedeldatoredilavoro;

v) nelle unità produttive con più di 15 lavoratori, convocare la riunione periodica di cuiall’articolo35;

z)aggiornarelemisurediprevenzioneinrelazioneaimutamentiorganizzativieproduttivichehannorilevanzaaifinidellasaluteesicurezzadellavoro,oinrelazionealgradodievoluzio-nedellatecnicadellaprevenzioneedellaprotezione;

aa)comunicareinviatelematicaall’INAILeall’IPSEMA,nonchéperlorotramite,alsiste-mainformativonazionaleperlaprevenzioneneiluoghidilavorodicuiall’articolo8,incasodinuovaelezioneodesignazione,inominativideirappresentantideilavoratoriperlasicurezza;infasediprimaapplicazionel’obbligodicuiallapresenteletterariguardainominativideirappre-sentantideilavoratorigiàelettiodesignati;[47]

bb)vigilareaffinchéilavoratoriperiqualivigel’obbligodisorveglianzasanitarianonsianoadibitiallamansionelavorativaspecificasenzailprescrittogiudiziodiidoneità.

1-bis.L’obbligodicuiallaletterar)delcomma1,relativoallacomunicazioneafinistatisticieinformativideidatirelativiagliinfortunichecomportanol’assenzadallavorodialmenoungiorno,esclusoquellodell’evento,decorredallascadenzadelterminediseimesidall’adozionedeldecretodicuiall’articolo8,comma4.[48]

46 Letterasostituitadall’articolo13,comma1,letterae)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“r)comunicareall’INAIL,oall’IPSEMA,inrelazioneallerispettivecompetenze,afinistatisticieinfor-mativi,idatirelativiagliinfortunisullavorochecomportinoun’assenzadallavorodialmenoungiorno,esclusoquellodell’eventoe,afiniassicurativi,leinformazionirelativeagliinfortunisullavorochecomportinoun’assenzadallavorosuperioreatregiorni;”.

47 Letterasostituitadall’articolo13,comma1,letteraf)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Il testoprevigenteerailseguente:“aa)comunicareannualmenteall’INAILinominativideirappresentantideilavoratoriperlasicurezza;”.

48 Commainseritodall’articolo13,comma2delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 45

2.Ildatoredilavoroforniscealserviziodiprevenzioneeprotezioneedalmedicocompetenteinformazioniinmeritoa:

a)lanaturadeirischi;b)l’organizzazionedellavoro,laprogrammazioneel’attuazionedellemisurepreventivee

protettive;c)ladescrizionedegliimpiantiedeiprocessiproduttivi;d)idatidicuialcomma1,letterar),equellirelativiallemalattieprofessionali;e)iprovvedimentiadottatidagliorganidivigilanza.3.Gliobblighirelativiagliinterventistrutturaliedimanutenzionenecessariperassicurare,

aisensidelpresentedecretolegislativo,lasicurezzadeilocaliedegliedificiassegnatiinusoapubblicheamministrazionioapubbliciuffici,ivicompreseleistituzioniscolasticheededuca-tive,restanoacaricodell’amministrazionetenuta,pereffettodinormeoconvenzioni,allalorofornituraemanutenzione.Intalecasogliobblighiprevistidalpresentedecretolegislativo,rela-tivamenteaipredettiinterventi,siintendonoassolti,dapartedeidirigentiofunzionariprepostiagliufficiinteressati,conlarichiestadelloroadempimentoall’amministrazionecompetenteoalsoggettochenehal’obbligogiuridico.

3-bis.Ildatoredilavoroeidirigentisonotenutialtresìavigilareinordineall’adempimentodegliobblighidicuiagliarticoli19,20,22,23,24e25,fermarestandol’esclusivaresponsabilitàdeisoggettiobbligatiaisensideimedesimiarticoliqualoralamancataattuazionedeipredettiobblighisiaaddebitabileunicamenteaglistessienonsiariscontrabileundifettodivigilanzadeldatoredilavoroedeidirigenti.[49]

Art.19 Obblighi del preposto

1.Inriferimentoalleattivitàindicateall’articolo3,ipreposti,secondoleloroattribuzioniecompetenze,devono:

a)sovrintendereevigilaresullaosservanzadapartedeisingolilavoratorideiloroobblighidilegge,nonchédelledisposizioniaziendaliinmateriadisaluteesicurezzasullavoroediusodeimezzidiprotezionecollettiviedeidispositividiprotezioneindividualemessialorodisposizionee,incasodipersistenzadellainosservanza,informareilorosuperioridiretti;

b)verificareaffinchésoltantoilavoratorichehannoricevutoadeguateistruzioniaccedanoallezonecheliespongonoadunrischiograveespecifico;

c)richiederel’osservanzadellemisureperilcontrollodellesituazionidirischioincasodiemergenzaedareistruzioniaffinchéilavoratori,incasodipericolograve,immediatoeinevita-bile,abbandoninoilpostodilavoroolazonapericolosa;

d)informareilpiùprestopossibileilavoratoriespostialrischiodiunpericolograveeimme-diatocircailrischiostessoeledisposizionipreseodaprendereinmateriadiprotezione;

e)astenersi,salvoeccezionidebitamentemotivate,dalrichiedereailavoratoridiriprenderelaloroattivitàinunasituazionedilavoroincuipersisteunpericolograveedimmediato;

f)segnalaretempestivamentealdatoredilavorooaldirigentesialedeficienzedeimezziedelleattrezzaturedilavoroedeidispositividiprotezioneindividuale,siaognialtracondizione

49 Commainseritodall’articolo13,comma3delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

46 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

dipericoloche siverifichidurante il lavoro,dellequalivengaaconoscenza sullabasedellaformazionericevuta;

g)frequentareappositicorsidiformazionesecondoquantoprevistodall’articolo37.

Art.20 Obblighi dei lavoratori

1.Ognilavoratoredeveprendersicuradellapropriasaluteesicurezzaediquelladellealtrepersonepresentisulluogodilavoro,sucuiricadonoglieffettidellesueazionioomissioni,con-formementeallasuaformazione,alleistruzionieaimezzifornitidaldatoredilavoro.

2.Ilavoratoridevonoinparticolare:a)contribuire,insiemealdatoredilavoro,aidirigentieaipreposti,all’adempimentodegli

obblighiprevistiatuteladellasaluteesicurezzasuiluoghidilavoro;b)osservareledisposizionieleistruzioniimpartitedaldatoredilavoro,daidirigentiedai

preposti,aifinidellaprotezionecollettivaedindividuale;c)utilizzarecorrettamenteleattrezzaturedilavoro,lesostanzeeipreparatipericolosi,imez-

ziditrasporto,nonchéidispositividisicurezza;d)utilizzareinmodoappropriatoidispositividiprotezionemessialorodisposizione;e)segnalareimmediatamentealdatoredilavoro,aldirigenteoalprepostoledeficienzedei

mezziedeidispositividicuialleletterec)ed),nonchéqualsiasieventualecondizionediperi-colodicuivenganoaconoscenza,adoperandosidirettamente,incasodiurgenza,nell’ambitodellepropriecompetenzeepossibilitàefattosalvol’obbligodicuiallaletteraf)pereliminareoridurrelesituazionidipericolograveeincombente,dandonenotiziaalrappresentantedeilavo-ratoriperlasicurezza;

f)nonrimuovereomodificaresenzaautorizzazioneidispositividisicurezzaodisegnalazio-neodicontrollo;

g)noncompieredipropriainiziativaoperazioniomanovrechenonsonodilorocompetenzaovverochepossonocomprometterelasicurezzapropriaodialtrilavoratori;

h)partecipareaiprogrammidiformazioneediaddestramentoorganizzatidaldatoredila-voro;

i)sottoporsiaicontrollisanitariprevistidalpresentedecretolegislativoocomunquedispostidalmedicocompetente.

3. I lavoratoridiaziendechesvolgonoattività in regimediappaltoosubappalto,devonoesporreappositatesseradiriconoscimento,corredatadifotografia,contenentelegeneralitàdellavoratoreel’indicazionedeldatoredilavoro.Taleobbligogravaancheincapoailavoratoriautonomicheesercitanodirettamentelapropriaattivitànelmedesimoluogodilavoro,iqualisonotenutiaprovvederviperproprioconto.

Art. 21 Disposizioni relative ai componenti dell’impresa familiare

di cui all’articolo 230-bis del codice civile e ai lavoratori autonomi1.Icomponentidell’impresafamiliaredicuiall’articolo230-bisdelcodicecivile,ilavora-

toriautonomichecompionoopereoserviziaisensidell’articolo2222delcodicecivile,icolti-

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 47

vatoridirettidelfondo,isocidellesocietàsemplicioperantinelsettoreagricolo,gliartigianieipiccolicommerciantidevono[50]:

a)utilizzareattrezzaturedilavoroinconformitàalledisposizionidicuialtitoloIII;b)munirsididispositividiprotezioneindividualeedutilizzarliconformementealledisposi-

zionidicuialtitoloIII;c)munirsidiappositatesseradiriconoscimentocorredatadifotografia,contenenteleproprie

generalità,qualoraeffettuinolaloroprestazioneinunluogodilavoronelqualesisvolganoatti-vitàinregimediappaltoosubappalto.

2.Isoggettidicuialcomma1,relativamenteairischipropridelleattivitàsvolteecononeriapropriocaricohannofacoltàdi:

a)beneficiaredellasorveglianzasanitariasecondoleprevisionidicuiall’articolo41,fermirestandogliobblighiprevistidanormespeciali;

b) partecipare a corsi di formazione specifici inmateria di salute e sicurezza sul lavoro,incentratisuirischipropridelleattivitàsvolte,secondoleprevisionidicuiall’articolo37,fermirestandogliobblighiprevistidanormespeciali.

Art. 22 Obblighi dei progettisti

1.Iprogettistideiluoghiedeipostidilavoroedegliimpiantirispettanoiprincipigeneralidiprevenzioneinmateriadisaluteesicurezzasullavoroalmomentodellescelteprogettualietecnicheescelgonoattrezzature,componentiedispositividiprotezionerispondentialledisposi-zionilegislativeeregolamentariinmateria.

Art. 23 Obblighi dei fabbricanti e dei fornitori

1.Sonovietatilafabbricazione,lavendita,ilnoleggioelaconcessioneinusodiattrezzaturedilavoro,dispositividiprotezioneindividualiedimpiantinonrispondentialledisposizionilegi-slativeeregolamentarivigentiinmateriadisaluteesicurezzasullavoro.

2.Incasodilocazionefinanziariadibeniassoggettatiaprocedurediattestazioneallacon-formità,glistessidebbonoessereaccompagnati,acuradelconcedente,dallarelativadocumen-tazione.

Art. 24 Obblighi degli installatori

1.Gliinstallatoriemontatoridiimpianti,attrezzaturedilavorooaltrimezzitecnici,perlapartedilorocompetenza,devonoattenersiallenormedisaluteesicurezzasullavoro,nonchéalleistruzionifornitedairispettivifabbricanti.

Art. 25 Obblighi del medico competente

1.Ilmedicocompetente:

50 Alineamodificatadall’articolo14,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

48 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

a)collaboraconildatoredilavoroeconilserviziodiprevenzioneeprotezioneallavaluta-zionedeirischi,ancheaifinidellaprogrammazione,ovenecessario,dellasorveglianzasanita-ria,allapredisposizionedellaattuazionedellemisureperlatuteladellasaluteedellaintegritàpsico-fisicadeilavoratori,all’attivitàdiformazioneeinformazioneneiconfrontideilavoratori,perlapartedicompetenza,eallaorganizzazionedelserviziodiprimosoccorsoconsiderandoiparticolaritipidilavorazioneedesposizioneelepeculiarimodalitàorganizzativedellavoro.Collaborainoltreallaattuazioneevalorizzazionediprogrammivolontaridi«promozionedellasalute»,secondoiprincipidellaresponsabilitàsociale;

b)programmaedeffettualasorveglianzasanitariadicuiall’articolo41attraversoprotocollisanitaridefinitiinfunzionedeirischispecificietenendoinconsiderazionegliindirizziscientificipiùavanzati;

c) istituisce, aggiornaecustodisce, sotto lapropria responsabilità,unacartella sanitariaedirischioperognilavoratoresottopostoasorveglianzasanitaria;talecartellaèconservataconsalvaguardiadelsegretoprofessionalee,salvoiltempostrettamentenecessarioperl’esecuzionedellasorveglianzasanitariaelatrascrizionedeirelativirisultati,pressoilluogodicustodiacon-cordatoalmomentodellanominadelmedicocompetente;[51]

d)consegnaaldatoredilavoro,allacessazionedell’incarico,ladocumentazionesanitariainsuopossesso,nelrispettodelledisposizionidicuialdecretolegislativodel30giugno2003,n.196,econsalvaguardiadelsegretoprofessionale;

e)consegnaallavoratore,allacessazionedelrapportodilavoro,copiadellacartellasanitariaedirischio,eglifornisceleinformazioninecessarierelativeallaconservazionedellamedesima;l’originaledellacartellasanitariaedirischiovaconservata,nelrispettodiquantodispostodaldecretolegislativo30giugno2003,n.196,dapartedeldatoredilavoro,peralmenodiecianni,salvoildiversotermineprevistodaaltredisposizionidelpresentedecreto;[52]

f)[53]

g) fornisce informazioni ai lavoratori sul significato della sorveglianza sanitaria cui sonosottopostie,nelcasodiesposizioneadagenticoneffettialungotermine,sullanecessitàdisotto-porsiadaccertamentisanitarianchedopolacessazionedellaattivitàchecomportal’esposizioneataliagenti.Forniscealtresì,arichiesta,informazionianalogheairappresentantideilavoratoriperlasicurezza;

51 Letterasostituitadall’articolo15,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“c)istituisce,anchetramitel’accessoallecartellesanitarieedirischio,dicuiallaletteraf),aggiornaecustodisce,sottolapropriaresponsabilità,unacartellasanitariaedirischioperognilavoratoresottopostoasorve-glianzasanitaria.Nelleaziendeounitàproduttiveconpiùdi15lavoratoriilmedicocompetenteconcordaconildatoredilavoroilluogodicustodia;”.

52 Letterasostituitadall’articolo15,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“e)consegnaallavoratore,allacessazionedelrapportodilavoro,ladocumentazionesanitariainsuopos-sessoeglifornisceleinformazioniriguardolanecessitàdiconservazione;”.

53 Letterasoppressadall’articolo15,comma1,letterac)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“f)inviaall’ISPESL,esclusivamenteperviatelematica,lecartellesanitarieedirischioneicasiprevistidalpresentedecretolegislativo,allacessazionedelrapportodilavoro,nelrispettodelledisposizionidicuialdecretolegislativo30giugno2003,n.196.Illavoratoreinteressatopuòchiederecopiadellepredettecartelleall’ISPESLancheattraversoilpropriomedicodimedicinagenerale;”.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 49

h)informaognilavoratoreinteressatodeirisultatidellasorveglianzasanitariadicuiall’arti-colo41e,arichiestadellostesso,glirilasciacopiadelladocumentazionesanitaria;

i)comunicaperiscritto,inoccasionedelleriunionidicuiall’articolo35,aldatoredilavoro,alresponsabiledelserviziodiprevenzioneprotezionedairischi,airappresentantideilavoratoriper la sicurezza, i risultatianonimicollettividella sorveglianzasanitariaeffettuatae fornisceindicazionisulsignificatodidettirisultatiaifinidellaattuazionedellemisureperlatuteladellasaluteedellaintegritàpsico-fisicadeilavoratori;

l)visitagliambientidilavoroalmenounavoltaall’annooacadenzadiversachestabilisceinbaseallavalutazionedeirischi; la indicazionediunaperiodicitàdiversadall’annualedeveesserecomunicataaldatoredilavoroaifinidellasuaannotazioneneldocumentodivalutazionedeirischi;

m)partecipaallaprogrammazionedelcontrollodell’esposizionedeilavoratoriicuirisultatiglisonoforniticontempestivitàaifinidellavalutazionedelrischioedellasorveglianzasanitaria;

n)comunica,medianteautocertificazione,ilpossessodeititolierequisitidicuiall’articolo38alMinisterodellavoro,dellasaluteedellepolitichesocialientroilterminediseimesidalladatadientratainvigoredelpresentedecreto.

Art. 26 Obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione

1.Ildatoredilavoro,incasodiaffidamentodilavori,serviziefornitureall’impresaappalta-triceoalavoratoriautonomiall’internodellapropriaazienda,odiunasingolaunitàproduttivadellastessa,nonchénell’ambitodell’interocicloproduttivodell’aziendamedesima,semprecheabbialadisponibilitàgiuridicadei luoghi incuisisvolgel’appaltoolaprestazionedi lavoroautonomo:[54]

a)verifica,conlemodalitàprevistedaldecretodicuiall’articolo6,comma8,letterag),l’i-doneitàtecnicoprofessionaledelleimpreseappaltatriciodeilavoratoriautonomiinrelazioneailavori, aiservizieallefornituredaaffidareinappaltoomediantecontrattod’operaodisommini-strazione.Finoalladatadientratainvigoredeldecretodicuialperiodocheprecede,laverificaèeseguitaattraversoleseguentimodalità:

1)acquisizionedelcertificatodiiscrizioneallacameradicommercio,industriaeartigianato;2)acquisizionedell’autocertificazionedell’impresaappaltatriceodeilavoratoriautonomidel

possessodeirequisitidiidoneitàtecnicoprofessionale,aisensidell’articolo47deltestounicodelledisposizionilegislativeeregolamentariinmateriadidocumentazioneamministrativa,dicuialdecretodelPresidentedellaRepubblicadel28dicembre2000,n.445;[55]

b)fornisceaglistessisoggettidettagliateinformazionisuirischispecificiesistentinell’am-bienteincuisonodestinatiadoperareesullemisurediprevenzioneediemergenzaadottateinrelazioneallapropriaattività.

2.Nell’ipotesidicuialcomma1,idatoridilavoro,ivicompresiisubappaltatori:a)cooperanoall’attuazionedellemisurediprevenzioneeprotezionedai rischi sul lavoro

incidentisull’attivitàlavorativaoggettodell’appalto;

54 Alineamodificatadall’articolo16,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.55 Letteramodificatadall’articolo16,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

50 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

b)coordinanogliinterventidiprotezioneeprevenzionedairischicuisonoespostiilavora-tori,informandosireciprocamenteanchealfinedieliminarerischidovutialleinterferenzetrailavoridellediverseimpresecoinvoltenell’esecuzionedell’operacomplessiva.

3. Ildatoredi lavorocommittentepromuovelacooperazionee ilcoordinamentodicuialcomma2,elaborandoununicodocumentodivalutazionedeirischicheindichilemisureadottatepereliminareo,oveciònonèpossibile,ridurrealminimoirischidainterferenzeovveroindivi-duando,limitatamenteaisettoridiattivitàabassorischiodiinfortuniemalattieprofessionalidicuiall’articolo29,comma6-ter,conriferimentosiaall’attivitàdeldatoredilavorocommittente,siaalleattivitàdell’impresaappaltatriceedeilavoratoriautonomi,unproprioincaricato,inpos-sessodiformazione,esperienzaecompetenzaprofessionali,adeguateespecificheinrelazioneall’incaricoconferito,nonchédiperiodicoaggiornamentoediconoscenzadirettadell’ambientedilavoro,persovrintendereatalicooperazioneecoordinamento.Atalidatiaccedonoilrappre-sentantedeilavoratoriperlasicurezzaegliorganismilocalidelleorganizzazionisindacalideilavoratori comparativamentepiù rappresentativea livellonazionale. In casodi redazionedeldocumentoessoèallegatoalcontrattodiappaltoodioperaedeveessereadeguatoinfunzionedell’evoluzionedeilavori,servizieforniture.Dell’individuazionedell’incaricatodicuialprimoperiodoodellasuasostituzionedeveesseredataimmediataevidenzanelcontrattodiappaltoodiopera.Ledisposizionidelpresentecommanonsiapplicanoairischispecificipropridell’at-tivitàdelleimpreseappaltatriciodeisingolilavoratoriautonomi.Nell’ambitodiapplicazionedelcodicedicuialdecretolegislativo12aprile2006n.163,taledocumentoèredatto,aifinidell’affidamentodelcontratto,dalsoggettotitolaredelpoteredecisionaleedispesarelativoallagestionedellospecificoappalto.[56]

3-bis.Fermerestandoledisposizionidicuiaicommi1e2,l’obbligodicuialcomma3nonsiapplicaaiservizidinaturaintellettuale,allemerefornituredimaterialioattrezzature,ailavorioservizilacuiduratanonèsuperioreacinqueuomini-giorno,semprecheessinoncomportinorischiderivantidalrischiodiincendiodilivelloelevato,aisensideldecretodelMinistrodell’in-terno10marzo1998,pubblicatonelsupplementoordinarion.64allaGazzettaUf-ficialen.81del7aprile1998,odallosvolgimentodiattivitàinambienticonfinati,dicuialregolamentodicuiald.P.R.14settembre2011,n.177,odallapresenzadiagenticancerogeni,mutageniobiolo-gici,diamiantoodiatmosfereesplosiveodallapresenzadeirischiparticolaridicuiall’allegatoXIdelpresentedecreto.Aifinidelpresentecomma,peruomini-giornosiintendel’entitàpre-suntadeilavori,servizieforniturerappresentatadallasommadellegiornatedilavoronecessarieall’effettuazionedeilavori,serviziofornitureconsiderataconriferimentoall’arcotemporalediunannodall’iniziodeilavori.[57]

3-ter.Neicasiincuiilcontrattosiaaffidatodaisoggettidicuiall’articolo3,comma34,deldecretolegislativo12aprile2006,n.163,ointuttiicasiincuiildatoredilavorononcoincideconilcommittente,ilsoggettocheaffidailcontrattoredigeildocumentodivalutazionedeirischi

56 Commamodificatodall’articolo16,comma2,letterea)eb)delD.Lgs.3agosto2009,n.106e,successivamente,sostituitodall’articolo32,comma1, letteraa)deldecreto-legge21giugno2013convertitodalla legge9agosto2013,n.98.

57 Commainseritodall’articolo16,comma3delD.Lgs.3agosto2009,n.106e,successivamente,sostituitodall’arti-colo32,comma1,letteraa)deldecreto-legge21giugno2013convertitodallalegge9agosto2013,n.98.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 51

dainterferenzerecanteunavalutazionericognitivadeirischistandardrelativiallatipologiadellaprestazionechepotrebberopotenzialmentederivaredall’esecuzionedelcontratto.Ilsoggettopres-soilqualedeveessereeseguitoilcontratto,primadell’iniziodell’esecuzione,integrailpredettodocumentoriferendoloairischispecificidainterferenzapresentineiluoghiincuiverràespletatol’appalto;l’integrazione,sottoscrittaperaccettazionedall’esecutore,integragliatticontrattuali.[58]

4.Fermerestandoledisposizionidileggevigentiinmateriadiresponsabilitàsolidaleperilmancatopagamentodelleretribuzioniedeicontributiprevidenzialieassicurativi,l’imprenditorecommittenterispondeinsolidoconl’appaltatore,nonchéconciascunodeglieventualisubappal-tatori,pertuttiidanniperiqualiillavoratore,dipendentedall’appaltatoreodalsubappaltatore,nonrisultiindennizzatoadoperadell’Istitutonazionaleperl’assicurazionecontrogliinfortunisullavoro(INAIL)odell’Istitutodiprevidenzaperilsettoremarittimo(IPSEMA).Ledispo-sizionidelpresente commanon si applicanoaidanni conseguenzadei rischi specificipropridell’attivitàdelleimpreseappaltatriciosubappaltatrici.

5.Neisingolicontrattidisubappalto,diappaltoedisomministrazione,anchequaloraines-serealmomentodelladatadientratainvigoredelpresentedecreto,dicuiagliarticoli1559,adesclusionedeicontrattidisomministrazionedibenieserviziessenziali,1655,1656e1677delcodicecivile,devonoesserespecificamenteindicatiapenadinullitàaisensidell’articolo1418delcodicecivileicostidellemisureadottatepereliminareo,oveciònonsiapossibile,ridurrealminimoirischiinmateriadisaluteesicurezzasullavoroderivantidalleinterferenzedellelavorazioni.Icostidicuiprimoperiodononsonosoggettiaribasso.Conriferimentoaicontrattidicuialprecedenteperiodostipulatiprimadel25agosto2007icostidellasicurezzadellavorodevonoessere indicati entro il 31dicembre2008,qualoragli stessi contratti siano ancora incorsoataledata.Atalidatipossonoaccedere,surichiesta,ilrappresentantedeilavoratoriperlasicurezzaegliorganismilocalidelleorganizzazionisindacalideilavoratoricomparativamentepiùrappresentativealivellonazionale.[59]

6.Nellapredisposizionedellegarediappaltoenellavalutazionedell’anomaliadelleoffertenelle procedure di affidamentodi appalti di lavori pubblici, di servizi e di forniture, gli entiaggiudicatorisonotenutiavalutarecheilvaloreeconomicosiaadeguatoesufficienterispettoalcostodellavoroealcostorelativoallasicurezza,ilqualedeveesserespecificamenteindicatoerisultarecongruorispettoall’entitàeallecaratteristichedeilavori,deiserviziodelleforniture.Aifinidelpresentecommailcostodellavoroèdeterminatoperiodicamente,inappositetabelle,dalMinistro del lavoro, della salute e delle politiche sociali,sullabasedeivalorieconomicipre-vistidallacontrattazionecollettivastipulatadaisindacaticomparativamentepiùrappresentativi,dellenorme inmateriaprevidenzialeedassistenziale,deidiversi settorimerceologici edelledifferentiareeterritoriali.Inmancanzadicontrattocollettivoapplicabile,ilcostodellavoroèdeterminatoinrelazionealcontrattocollettivodelsettoremerceologicopiùvicinoaquellopresoinconsiderazione.

7.Perquantonondiversamentedispostodaldecretolegislativo12aprile2006,n.163,comedaultimomodificatedall’articolo8,comma1,dellalegge3agosto2007,n.123,trovanoappli-cazioneinmateriadiappaltipubbliciledisposizionidelpresentedecreto.

58 Commainseritodall’articolo16,comma3delD.Lgs.3agosto2009,n.106.59 Commamodificatodall’articolo16,comma4delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

52 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

8.Nell’ambitodellosvolgimentodiattivitàinregimediappaltoosubappalto,ilpersonaleoccupatodall’impresaappaltatriceosubappaltatricedeveesseremunitodiappositatesseradiriconoscimentocorredatadi fotografia,contenente legeneralitàdel lavoratoree l’indicazionedeldatoredilavoro.

Art.27 Sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi

1.ConildecretodelPresidentedellaRepubblicadicuiall’articolo6,comma8,letterag),sonoindividuatiisettori,ivicompresiisettoridellasanificazionedeltessileedellostrumentariochirurgico,eicriterifinalizzatialladefinizionediunsistemadiqualificazionedelleimpreseedeilavoratoriautonomi,conriferimentoallatuteladellasaluteesicurezzasullavoro,fondatosullabasedellaspecificaesperienza,competenzaeconoscenza,acquisiteancheattraversopercorsiformativimirati,esullabasedelleattivitàdicuiall’articolo21,comma2,nonchésull’applica-zionedideterminatistandardcontrattualieorganizzativinell’impiegodellamanodopera,ancheinrelazioneagliappaltiealletipologiedilavoroflessibile,certificatiaisensideltitoloVIII,capoI,deldecretolegislativo10settembre2003,n.276,esuccessivemodificazioni.[60]

1-bis.Conriferimentoall’edilizia,ilsistemadiqualificazionedelleimpreseedeilavoratoriautonomisi realizzaalmenoattraverso laadozioneediffusione,nei terminieallecondizioniindividuatidaldecretodelPresidentedellaRepubblicadicuiall’articolo6,comma8,letterag),diunostrumentocheconsentalacontinuaverificadellaidoneitàdelleimpreseedeilavoratoriautonomi,inassenzadiviolazionialledisposizionidileggeeconriferimentoairequisitiprevi-sti,tracuilaformazioneinmateriadisaluteesicurezzasullavoroeiprovvedimentiimpartitidagliorganidivigilanza.Talestrumentooperapermezzodellaattribuzionealleimpreseedailavoratoriautonomidiunpunteggioinizialechemisuri tale idoneità,soggettoadecurtazioneaseguitodiaccertateviolazioniinmateriadisaluteesicurezzasullavoro.L’azzeramentodelpunteggioperlaripetizionediviolazioniinmateriadisaluteesicurezzasullavorodeterminal’impossibilitàperl’impresaoperillavoratoreautonomodisvolgereattivitànelsettoreedile.[61]

2.Fermorestandoquantoprevistodalcomma1-bis,chepotrà,conlemodalitàivipreviste,essereestesoadaltrisettoridiattivitàindividuaticonunoopiùaccordiinterconfederalistipulatialivellonazionaledalleorganizzazionisindacalideidatoridilavoroedeilavoratoricompara-tivamentepiù rappresentative, ilpossessodei requisitiperottenere laqualificazionedicuialcomma1costituisceelementopreferenzialeperlapartecipazioneallegarerelativeagliappaltiesubappaltipubblicieperl’accessoadagevolazioni,finanziamentiecontributiacaricodellafinanzapubblica,sempresecorrelatiaimedesimiappaltiosubappalti.[62]

2-bis.Sonofattesalveledisposizioniinmateriadiqualificazioneprevistedaldecretolegisla-tivo12aprile2006,n.163,esuccessivemodificazioni.[63]

60 Commasostituitodall’articolo17,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106e,successivamente,sostituitodall’articolo32,comma1,letteraa)deldecreto-legge21giugno2013convertitodallalegge9agosto2013,n.98.

61 Commainseritodall’articolo17,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.62 Commamodificatodall’articolo17,comma1,letterac)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.63 Commainseritodall’articolo17,comma1,letterad)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 53

Sezione II Valutazione dei rischi

Art.28 Oggetto della valutazione dei rischi

1.Lavalutazionedicuiall’articolo17,comma1,letteraa),anchenellasceltadelleattrez-zaturedi lavoroedellesostanzeodeipreparatichimici impiegati,nonchénellasistemazionedeiluoghidilavoro,deveriguardaretuttiirischiperlasicurezzaelasalutedeilavoratori,ivicompresiquelliriguardantigruppidilavoratoriespostiarischiparticolari,tracuianchequellicollegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti dell’accordo europeodell’8 ottobre2004,equelliriguardantilelavoratriciinstatodigravidanza,secondoquantoprevistodalde-cretolegislativo26marzo2001,n.151,nonchéquelliconnessialledifferenzedigenere,all’età,allaprovenienzadaaltriPaesiequelliconnessiallaspecificatipologiacontrattualeattraversocuivieneresalaprestazionedilavoroeirischiderivantidalpossibilerinvenimentodiordignibelliciinesplosineicantieritemporaneiomobili,comedefinitidall’articolo89,comma1,letteraa),delpresentedecreto,interessatidaattivitàdiscavo.[64]

1-bis.Lavalutazionedellostresslavoro-correlatodicuialcomma1èeffettuatanelrispettodelleindicazionidicuiall’articolo6,comma8,letteramquater),eilrelativoobbligodecorredallaelaborazionedellepredetteindicazioniecomunque,ancheindifettoditaleelaborazione,afaredatadal1°agosto2010.[65]

2.Ildocumentodicuiall’articolo17,comma1,letteraa),redattoaconclusionedellavalu-tazione puòesseretenuto,nelrispettodelleprevisionidicuiall’articolo53,susupportoinfor-maticoedeveesseremunitoanchetramiteleprocedureapplicabiliaisupportiinformaticidicuiall’articolo53,didatacertaoattestatadallasottoscrizionedeldocumentomedesimodapartedeldatoredilavoro,nonché,aisolifinidellaprovadelladata,dallasottoscrizionedelresponsabiledelserviziodiprevenzioneeprotezione,delrappresentantedeilavoratoriperlasicurezzaodelrappresentantedeilavoratoriperlasicurezzaterritorialeedelmedicocompetente,ovenominato,e contenere[66]:

a)unarelazionesullavalutazionedituttiirischiperlasicurezzaelasalutedurantel’attivitàlavorativa,nellaqualesianospecificatiicriteriadottatiperlavalutazionestessa. Lasceltadeicriteridiredazionedeldocumentoèrimessaaldatoredilavoro,cheviprovvedeconcriteridisemplicità,brevitàecomprensibilità,inmododagarantirnelacompletezzael’idoneitàqualestrumentooperativodipianificazionedegliinterventiaziendaliediprevenzione;[67]

b)l’indicazionedellemisurediprevenzioneediprotezioneattuateedeidispositividiprote-zioneindividualiadottati,aseguitodellavalutazionedicuiall’articolo17,comma1,letteraa);

c)ilprogrammadellemisureritenuteopportunepergarantireilmiglioramentoneltempodeilivellidisicurezza;

64 Commamodificatodall’articolo18, comma1, letteraa)delD.Lgs.3 agosto2009,n.106e, successivamwntw,dall’articolo1,comma1,letteraa)dellalegge1ottobre2012,n.177.

65 Commainseritodall’articolo18,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.66 Alineamodificatadall’articolo18,comma1,letterac)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.67 Letteramodificatadall’articolo18,comma1,letterad)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

54 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

d)l’individuazionedelleprocedureperl’attuazionedellemisuredarealizzare,nonchédeiruolidell’organizzazioneaziendalechevidebbonoprovvedere,acuidevonoessereassegnatiunicamentesoggettiinpossessodiadeguatecompetenzeepoteri;

e)l’indicazionedelnominativodelresponsabiledelserviziodiprevenzioneeprotezione,delrappresentantedeilavoratoriperlasicurezzaodiquelloterritorialeedelmedicocompetentechehapartecipatoallavalutazionedelrischio;

f)l’individuazionedellemansionicheeventualmenteespongonoilavoratoriarischispecificicherichiedonounariconosciutacapacitàprofessionale,specificaesperienza,adeguataformazio-neeaddestramento.

3.Ilcontenutodeldocumentodicuialcomma2devealtresìrispettareleindicazioniprevistedal-lespecifichenormesullavalutazionedeirischicontenuteneisuccessivititolidelpresentedecreto.

3-bis. In casodi costituzionedi nuova impresa, il datore di lavoro è tenuto ad effettuareimmediatamentelavalutazionedeirischielaborandoilrelativodocumentoentronovantagiornidalladatadiiniziodellapropriaattività.[68]

Art.29 Modalità di effettuazione della valutazione dei rischi

1.Ildatoredilavoroeffettualavalutazioneedelaboraildocumentodicuiall’articolo17,comma1,letteraa),incollaborazioneconilresponsabiledelserviziodiprevenzioneeprotezio-neeilmedicocompetente,neicasidicuiall’articolo41.

2.Leattivitàdicuialcomma1sonorealizzatepreviaconsultazionedelrappresentantedeilavoratoriperlasicurezza.

3.Lavalutazionedeirischideveessereimmediatamenterielaborata,nelrispettodellemo-dalitàdicuiaicommi1e2,inoccasionedimodifichedelprocessoproduttivoodellaorganiz-zazionedellavorosignificativeaifinidellasaluteesicurezzadeilavoratori,oinrelazionealgradodievoluzionedellatecnica,dellaprevenzioneodellaprotezioneoaseguitodiinfortunisignificativioquandoirisultatidellasorveglianzasanitarianeevidenzinolanecessità.Aseguitoditalerielaborazione,lemisurediprevenzionedebbonoessereaggiornate.Nelleipotesidicuiaiperiodicheprecedonoildocumentodivalutazionedeirischideveessererielaborato,nelrispettodellemodalitàdicuiaicommi1e2,neltermineditrentagiornidallerispettivecausali.[69]

4. Ildocumentodicuiall’articolo17,comma1, letteraa),equellodicuiall’articolo26,comma3,devonoesserecustoditipressol’unitàproduttivaallaqualesiriferiscelavalutazionedeirischi.

5.Fermorestandoquantoprevistoalcomma6-ter,idatoridilavorocheoccupanofinoa10lavoratorieffettuanolavalutazionedeirischidicuialpresentearticolosullabasedelleproce-durestandardizzatedicuiall’articolo6,comma8,letteraf).Finoallascadenzadelterzomese

68 Commaaggiuntodall’articolo18,comma1,letterae)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.69 Commasostituitodall’articolo19,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerail

seguente:“3.Lavalutazioneeildocumentodicuialcomma1debbonoessererielaborati,nelrispettodellemodalitàdicuiaicommi1e2,inoccasionedimodifichedelprocessoproduttivoodell’organizzazionedellavorosignifi-cativeaifinidellasaluteedellasicurezzadeilavoratori,oinrelazionealgradodievoluzionedellatecnica,dellaprevenzioneedellaprotezioneoaseguitodiinfortunisignificativioquandoirisultatidellasorveglianzasanitarianeevidenzinolanecessità.Aseguitoditalerielaborazione,lemisurediprevenzionedebbonoessereaggiornate.”.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 55

successivoalladatadientratainvigoredeldecretointerministerialedicuiall’articolo6,comma8,letteraf),e,comunque,nonoltreil31dicembre2012[70],glistessidatoridilavoropossonoautocertificarel’effettuazionedellavalutazionedeirischi.Quantoprevistonelprecedenteperio-dononsiapplicaalleattivitàdicuiall’articolo31,comma6,letterea),b),c),d)nonchég).[71]

6.Fermorestandoquantoprevistoalcomma6-ter,idatoridilavorocheoccupanofinoa50lavoratoripossonoeffettuarelavalutazionedeirischisullabasedelleprocedurestandardizzatedicuiall’articolo6,comma8,letteraf).Nellemoredell’elaborazioneditaliproceduretrovanoapplicazioneledisposizionidicuiaicommi1,2,3,e4.[72]

6-bis.Leprocedurestandardizzatedicuialcomma6,ancheconriferimentoalleaziendecherientranonelcampodiapplicazionedeltitoloIV,sonoadottatenelrispettodelledisposizionidicuiall’articolo28.[73]

6-ter.CondecretodelMinistrodel lavoroedellepolitichesociali,daadottare,sullabasedelleindicazionidellaCommissioneconsultivapermanenteperlasaluteesicurezzasullavoroepreviaintesainsedediConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano,sonoindividuatisettoridiattivitàabassorischiodiinfortuniemalattieprofessionali,sullabasedicriterieparametrioggettivi,desuntidagliindiciinfortunisti-cidell’INAILerelativiallemalattieprofessionalidisettoreespecifichedellasingolaazienda.Ildecretodicuialprimoperiodorecainallegatoilmodelloconilquale,fermirestandoirelativiobblighi,idatoridilavorodelleaziendecheoperanoneisettoriabassorischioinfortunisticopossonodimostraredi aver effettuato lavalutazionedei rischidi cui agli articoli17,28e alpresentearticolo.Restafermalafacoltàdelleaziendediutilizzareleprocedurestandardizzateprevistedaicommi5e6delpresentearticolo.[74]

6-quater.Finoall’entratainvigoredeldecretodicuialcomma6-terperleaziendedicuialmedesimocommatrovanoapplicazioneledisposizionidicuiaicommi5,6e6-bis.[75]

7.Ledisposizionidicuialcomma6nonsiapplicanoalleattivitàsvoltenelleseguentiaziende:a)aziendedicuiall’articolo31,comma6,letterea),b),c),d),f)eg);b)aziendeincuisisvolgonoattivitàcheespongonoilavoratoriarischichimici,biologici,da

atmosfereesplosive,cancerogenimutageni,connessiall’esposizioneadamianto;c)[76]

70 Vistocheildecreto-legge30novembre2012,pubblicatosullaG.U.R.I.6dicembre2012,n.285èinvigoredal6febbraio2013,iltermineoltreilqualenonèpiùpossibilel’autocertificazioneèscadutoil31maggio2013.

71 Commaprimamodificatodall’articolo1,comma2deldecretolegge12maggio2012,n.57convertitodallalegge12luglio2012,n.101e,successivamente,dall’articolo32,comma1,letterab)deldecreto-legge21giugno2013,n.69convertitodallalegge9agosto2013,n.98.

72 Commamodificatodall’articolo32,comma1,letterab)deldecreto-legge21giugno2013,n.69convertitodallalegge9agosto2013,n.98.

73 Commainseritodall’articolo19,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.74 Commainseritodall’articolo32,comma1,letterab)deldecreto-legge21giugno2013,n.69convertitodallalegge

9agosto2013,n.98.75 Commainseritodall’articolo32,comma1,letterab)deldecreto-legge21giugno2013,n.69convertitodallalegge

9agosto2013,n.98.76 Letterasoppressadall’articolo19,comma1,letterac)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerail

seguente:“c)aziendecherientranonelcampodiapplicazionedeltitoloIVdelpresentedecreto.”.

56 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

Art.30 Modelli di organizzazione e di gestione

1.Ilmodellodiorganizzazioneedigestioneidoneoadavereefficaciaesimentedellarespon-sabilitàamministrativadellepersonegiuridiche,dellesocietàedelleassociazioniancheprivedipersonalitàgiuridicadicuialdecretolegislativo8giugno2001,n.231,deveessereadottatoedefficacementeattuato,assicurandounsistemaaziendaleperl’adempimentodituttigliobblighigiuridicirelativi:

a)alrispettodeglistandardtecnico-strutturalidileggerelativiaattrezzature,impianti,luoghidilavoro,agentichimici,fisiciebiologici;

b)alleattivitàdivalutazionedeirischiedipredisposizionedellemisurediprevenzioneeprotezioneconseguenti;

c)alleattivitàdinaturaorganizzativa,qualiemergenze,primosoccorso,gestionedegliappal-ti,riunioniperiodichedisicurezza,consultazionideirappresentantideilavoratoriperlasicurezza;

d)alleattivitàdisorveglianzasanitaria;e)alleattivitàdiinformazioneeformazionedeilavoratori;f)alleattivitàdivigilanzacon riferimentoal rispettodelleprocedureedelle istruzionidi

lavoroinsicurezzadapartedeilavoratori;g)allaacquisizionedidocumentazioniecertificazioniobbligatoriedilegge;h)alleperiodicheverifichedell’applicazioneedell’efficaciadelleprocedureadottate.2.Ilmodelloorganizzativoegestionaledicuialcomma1deveprevedereidoneisistemidi

registrazionedell’avvenutaeffettuazionedelleattivitàdicuialcomma1.3.Ilmodelloorganizzativodeveinognicasoprevedere,perquantorichiestodallanaturae

dimensionidell’organizzazioneedaltipodiattivitàsvolta,un’articolazionedifunzionicheassi-curilecompetenzetecnicheeipoterinecessariperlaverifica,valutazione,gestioneecontrollodelrischio,nonchéunsistemadisciplinareidoneoasanzionareilmancatorispettodellemisureindicatenelmodello.

4.Ilmodelloorganizzativodevealtresìprevedereunidoneosistemadicontrollosull’attua-zionedelmedesimomodelloesulmantenimentoneltempodellecondizionidiidoneitàdellemi-sureadottate.Ilriesameel’eventualemodificadelmodelloorganizzativodevonoessereadottati,quandosianoscoperteviolazionisignificativedellenormerelativeallaprevenzionedegliinfor-tunieall’igienesullavoro,ovveroinoccasionedimutamentinell’organizzazioneenell’attivitàinrelazionealprogressoscientificoetecnologico.

5.Insedediprimaapplicazione,imodellidiorganizzazioneaziendaledefiniticonformementealleLineeguidaUNI-INAILperunsistemadigestionedellasaluteesicurezzasullavoro(SGSL)del28settembre2001oalBritishStandardOHSAS18001:2007sipresumonoconformiairequi-sitidicuialpresentearticoloperleparticorrispondenti.Aglistessifiniulteriorimodellidiorga-nizzazioneegestioneaziendalepossonoessereindicatidallaCommissionedicuiall’articolo6.

5-bis.Lacommissioneconsultivapermanenteper la salutee sicurezza sul lavoroelaboraproceduresemplificateperlaadozioneelaefficaceattuazionedeimodellidiorganizzazioneegestionedellasicurezzanellepiccoleemedieimprese.TaliproceduresonorecepitecondecretodelMinisterodellavoro,dellasaluteedellepolitichesociali.[77]

77 Commainseritodall’articolo20,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 57

6.L’adozionedelmodellodiorganizzazioneedigestionedicuialpresentearticolonelleimpresefinoa50lavoratoririentratraleattivitàfinanziabiliaisensidell’articolo11.

Sezione III Servizio di prevenzione e protezione

Art. 31 Servizio di prevenzione e protezione

1.Salvoquantoprevistodall’articolo34,ildatoredilavoroorganizzailserviziodipreven-zioneeprotezioneprioritariamenteall’internodellaaziendaodellaunitàproduttiva,oincaricapersoneoserviziesternicostituitianchepressoleassociazionideidatoridilavoroogliorgani-smiparitetici,secondoleregoledicuialpresentearticolo[78].

2.Gliaddettieiresponsabilideiservizi,internioesterni,dicuialcomma1,devonopos-sederelecapacitàeirequisitiprofessionalidicuiall’articolo32,devonoessereinnumerosuf-ficienterispettoallecaratteristichedell’aziendaedisporredimezzieditempoadeguatiperlosvolgimentodeicompitiloroassegnati.Essinonpossonosubirepregiudizioacausadellaattivitàsvoltanell’espletamentodelproprioincarico.

3.Nell’ipotesidiutilizzodiunserviziointerno,ildatoredilavoropuòavvalersidipersoneesterne alla azienda inpossessodelle conoscenzeprofessionali necessarie, per integrare,oveoccorra,l’azionediprevenzioneeprotezionedelservizio.

4.Ilricorsoapersoneoserviziesternièobbligatorioinassenzadidipendentiche,all’internodell’aziendaovverodell’unitàproduttiva,sianoinpossessodeirequisitidicuiall’articolo32.

5.Oveildatoredilavororicorraapersoneoserviziesterninonèperquestoesoneratodallapropriaresponsabilitàinmateria.

6. L’istituzione del servizio di prevenzione e protezione all’interno dell’azienda, ovverodell’unitàproduttiva,ècomunqueobbligatorianeiseguenticasi:

a)nelleaziendeindustrialidicuiall’articolo2deldecretolegislativo17agosto1999,n.334,esuccessivemodificazioni,soggetteall’obbligodinotificaorapporto,aisensidegliarticoli6e8delmedesimodecreto;

b)nellecentralitermoelettriche;c)negliimpiantiedinstallazionidicuiagliarticoli7,28e33deldecretolegislativo17marzo

1995,n.230,esuccessivemodificazioni;d)nelleaziendeperlafabbricazioneedildepositoseparatodiesplosivi,polveriemunizioni;e)nelleaziendeindustrialiconoltre200lavoratori;f)nelleindustrieestrattiveconoltre50lavoratori;g)nellestrutturediricoveroecurapubblicheeprivateconoltre50lavoratori.7.Nelleipotesidicuialcomma6ilresponsabiledelserviziodiprevenzioneeprotezione

deveessereinterno.8.Neicasidiaziendeconpiùunitàproduttivenonchéneicasidigruppidiimprese,puòes-

78 Commamodificatodall’articolo32,comma1,letterab-bis)deldecreto-legge21giugno2013,n.69convertitodallalegge9agosto2013,n.98.

58 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

sereistituitoununicoserviziodiprevenzioneeprotezione.Idatoridilavoropossonorivolgersiatalestrutturaperl’istituzionedelservizioeperladesignazionedegliaddettiedelresponsabile.

Art. 32 Capacità e requisiti professionali degli addetti

e dei responsabili dei servizi di prevenzione e protezione interni ed esterni1.Lecapacitàedirequisitiprofessionalideiresponsabiliedegliaddettiaiservizidipre-

venzioneeprotezioneinternioesternidevonoessereadeguatiallanaturadeirischipresentisulluogodilavoroerelativialleattivitàlavorative.

2.Perlosvolgimentodellefunzionidapartedeisoggettidicuialcomma1,ènecessarioes-sereinpossessodiuntitolodistudiononinferiorealdiplomadiistruzionesecondariasuperiorenonchédiunattestatodifrequenza,converificadell’apprendimento,aspecificicorsidiforma-zioneadeguatiallanaturadeirischipresentisulluogodilavoroerelativialleattivitàlavorative.Perlosvolgimentodellafunzionediresponsabiledelservizioprevenzioneeprotezione,oltreairequisitidicuialprecedenteperiodo,ènecessariopossedereunattestatodifrequenza,converifi-cadell’apprendimento,aspecificicorsidiformazioneinmateriadiprevenzioneeprotezionedeirischi,anchedinaturaergonomicaedastresslavoro-correlatodicuiall’articolo28,comma1,diorganizzazioneegestionedelleattivitàtecnicoamministrativeeditecnichedicomunicazioneinaziendaedirelazionisindacali.Icorsidicuiaiperiodiprecedentidevonorispettareinognicasoquantoprevistodall’accordosancitoil26gennaio2006insedediConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano,pubblicatonellaGazzetta Ufficialen.37del14febbraio2006,esuccessivemodificazioni.

3.Possonoaltresìsvolgerelefunzionidiresponsabileoaddettocoloroche,purnonessendoinpossessodeltitolodistudiodicuialcomma2,dimostrinodiaversvoltounadellefunzionirichiamate,professionalmenteoalledipendenzediundatoredilavoro,almenodaseimesialladatadel13agosto2003previosvolgimentodeicorsisecondoquantoprevistodall’accordodicuialcomma2.

4.Icorsidiformazionedicuialcomma2sonoorganizzatidalleregioniedalleprovinceautonomediTrentoediBolzano,dalleuniversità,dall’ISPESL,dall’INAIL,odall’IPSEMAperlapartedirelativacompetenza,dalCorponazionaledeivigilidelfuocodall’amministrazionedellaDifesa,dallaScuolasuperioredellapubblicaamministrazioneedallealtreScuolesuperioridellesingoleamministrazioni,dalleassociazionisindacalideidatoridilavoroodeilavoratoriodagliorganismiparitetici,nonchédaisoggettidicuialpunto4dell’accordodicuialcomma2nelrispettodeilimitiedellespecifichemodalitàivipreviste.UlteriorisoggettiformatoripossonoessereindividuatiinsedediConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano.

5.Colorochesonoinpossessodilaureainunadelleseguenticlassi:L7,L8,L9,L17,L23 e dellalaureamagistraleLM26,dicuialdecretodelMinistrodell’universitàedellaricercaindata16marzo2007,pubblicatonelS.O.allaGazzetta Ufficialen.155del6luglio2007,onelleclassi8,9,10,4,dicuialdecretodelMinistrodell’universitàedellaricercascientificaetecnologicaindata4agosto2000,pubblicatonelS.O.allaGazzetta Ufficialen.245del19ottobre2000,ovveronellaclasse4dicuialdecretodelMinistrodell’universitàedellaricercascientificaetecnologicaindata2aprile2001,pubblicatonelS.O.allaGazzetta Ufficialen.128del5giugno2001,ovverodialtrelaureeelaureemagistraliriconosciutecorrispondentiaisensidellanormativavigentecon

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 59

decretodelMinistrodell’istruzione,dell’universitàedellaricerca,suparereconformedelCon-sigliouniversitarionazionaleaisensidellanormativavigente,sonoesoneratidallafrequenzaaicorsidiformazionedicuialcomma2,primoperiodo.UlteriorititolidistudiopossonoessereindividuatiinsedediConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano.[79]

5-bis.Intuttiicasidiformazioneeaggiornamento,previstidalpresentedecretolegislativo,incuiicontenutideipercorsiformativisisovrappongano,intuttooinparte,aquelliprevistiperilresponsabileepergliaddettidelservizioprevenzioneeprotezione,èriconosciutocreditoformativo per la durata ed i contenuti della formazione e dell’aggiornamento corrispondentierogati.Lemodalitàdiriconoscimentodelcreditoformativoeimodellipermezzodeiqualièdocumentatal’avvenutaformazionesonoindividuatidallaConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano,sentitalaCommissioneconsultivapermanentedicuiall’articolo6.Gliistitutidiistruzioneeuniversitariprovvedonoa rilasciareagliallieviequiparatiai lavoratori,ai sensidell’articolo2,comma1, letteraa),edell’articolo37,comma1,letterea)eb),delpresentedecreto,gliattestatidiavvenutaformazio-nesullasaluteesicurezzasullavoro.[80]

6.Iresponsabiliegliaddettideiservizidiprevenzioneeprotezionesonotenutiafrequentarecorsidiaggiornamentosecondogliindirizzidefinitinell’accordoStato-regionidicuialcomma2.Èfattosalvoquantoprevistodall’articolo34.

7.Lecompetenzeacquisiteaseguitodellosvolgimentodelleattivitàdiformazionedicuialpresentearticoloneiconfrontideicomponentidelservizio internosonoregistratenel librettoformativodelcittadinodicuiall’articolo2,comma1,letterai),deldecretolegislativo10set-tembre2003,n.276,e,seconcretamentedisponibileinquantoattivatonelrispettodellevigentidisposizioni.[81]

8.Negli istitutidi istruzione,di formazioneprofessionaleeuniversitarienelle istituzionidell’altaformazioneartisticaecoreutica,ildatoredilavorochenonoptaperlosvolgimentodi-rettodeicompitipropridelserviziodiprevenzioneeprotezionedeirischidesignailresponsabiledelserviziodiprevenzioneeprotezione,individuandolotra:

a)ilpersonaleinternoall’unitàscolasticainpossessodeirequisitidicuialpresentearticolochesidichiariatalfinedisponibile;

b)ilpersonaleinternoadunaunitàscolasticainpossessodeirequisitidicuialpresentearti-colochesidichiaridisponibileadoperareinunapluralitàdiistituti.

9.Inassenzadipersonaledicuialleletterea)eb)delcomma8,gruppidiistitutipossonoavvalersiinmanieracomunedell’operadiununicoespertoesterno,tramitestipuladiappositaconvenzione,inviaprioritariaconglientilocaliproprietaridegliedificiscolasticie,inviasu-bordinata,conentioistitutispecializzatiinmateriadisaluteesicurezzasullavorooconaltroespertoesternoliberoprofessionista.

10.Neicasidicuialcomma8 ildatoredi lavorochesiavvalediunespertoesternoper

79 Commamodificatodall’articolo21,comma1,letterea)eb)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.80 Commainseritodall’articolo32,comma1,letterac)deldecreto-legge21giugno2013,n.69convertitodallalegge

9agosto2013,n.98.81 Commamodificatodall’articolo21,comma1,letterac)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

60 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

ricoprirel’incaricodiresponsabiledelserviziodevecomunqueorganizzareunserviziodipre-venzioneeprotezioneconunadeguatonumerodiaddetti.

Art. 33 Compiti del servizio di prevenzione e protezione

1.Ilserviziodiprevenzioneeprotezionedairischiprofessionaliprovvede:a) all’individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all’individuazione

dellemisureperlasicurezzaelasalubritàdegliambientidilavoro,nelrispettodellanormativavigentesullabasedellaspecificaconoscenzadell’organizzazioneaziendale;

b)adelaborare,perquantodicompetenza,lemisurepreventiveeprotettivedicuiall’articolo28,comma2,eisistemidicontrolloditalimisure;

c)adelaborareleproceduredisicurezzaperlevarieattivitàaziendali;d)aproporreiprogrammidiinformazioneeformazionedeilavoratori;e)aparteciparealleconsultazioniinmateriadituteladellasaluteesicurezzasullavoro,non-

chéallariunioneperiodicadicuiall’articolo35;f)afornireailavoratorileinformazionidicuiall’articolo36.2.Icomponentidelserviziodiprevenzioneeprotezionesonotenutialsegretoinordineai

processilavoratividicuivengonoaconoscenzanell’eserciziodellefunzionidicuialpresentedecretolegislativo.

3.Ilserviziodiprevenzioneeprotezioneèutilizzatodaldatoredilavoro.

Art. 34 Svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti di prevenzione e protezione dai rischi

1.Salvocheneicasidicuiall’articolo31,comma6,ildatoredilavoropuòsvolgerediret-tamenteicompitipropridelserviziodiprevenzioneeprotezionedairischi,diprimosoccorso,nonchédiprevenzioneincendiedievacuazione,nelleipotesiprevistenell’allegato2dandonepreventivainformazionealrappresentantedeilavoratoriperlasicurezzaedallecondizionidicuiaicommisuccessivi.

1-bis.Salvocheneicasidicuiall’articolo31,comma6,nelleimpreseounitàproduttivefinoacinquelavoratoriildatoredilavoropuòsvolgeredirettamenteicompitidiprimosoccorso,nonchédiprevenzionedegliincendiedievacuazione,ancheincasodiaffidamentodell’incaricodiresponsabiledelserviziodiprevenzioneeprotezioneapersoneinterneall’aziendaoall’unitàproduttivaoaserviziesternicosìcomeprevistoall’articolo31,dandonepreventivainformazio-nealrappresentantedeilavoratoriperlasicurezzaedallecondizionidicuialcomma2-bis;[82]

2.Ildatoredilavorocheintendesvolgereicompitidicuialcomma1,devefrequentarecorsidiformazione,didurataminimadi16oreemassimadi48ore,adeguatiallanaturadeirischipresentisulluogodilavoroerelativialleattivitàlavorative,nelrispettodeicontenutiedellearticolazionidefinitimedianteaccordoinsedediConferenzapermanenteper i rapporti tra loStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano,entroilterminedidodicimesidall’entratainvigoredelpresentedecretolegislativo.Finoallapubblicazionedell’accordodicui

82 Commainseritodall’articolo22,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 61

alperiodoprecedente,conservavaliditàlaformazioneeffettuataaisensidell’articolo3delde-cretoministeriale16gennaio1997,ilcuicontenutoèriconosciutodallaConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzanoinsededidefinizionedell’accordodicuialperiodoprecedente.

2-bis.Ildatoredilavorochesvolgedirettamenteicompitidicuialcomma1-bisdevefre-quentareglispecificicorsiformazioneprevistiagliarticoli45e46.[83]

3.Ildatoredilavorochesvolgeicompitidicuialcomma1èaltresìtenutoafrequentarecorsidiaggiornamentonelrispettodiquantoprevistonell’accordodicuialprecedentecomma.L’obbligodicuialprecedenteperiodosiapplicaancheacolorocheabbianofrequentatoicorsidicuiall’articolo3deldecretoministeriale16gennaio1997eagliesoneratidallafrequenzadeicorsi,aisensidell’articolo95deldecretolegislativo19settembre1994,n.626.

Art. 35 Riunione periodica

1.Nelleaziendeenelleunitàproduttivecheoccupanopiùdi15lavoratori,ildatoredilavoro,direttamenteotramiteilserviziodiprevenzioneeprotezionedairischi,indicealmenounavoltaall’announariunionecuipartecipano:

a)ildatoredilavoroounsuorappresentante;b)ilresponsabiledelserviziodiprevenzioneeprotezionedairischi;c)ilmedicocompetente,ovenominato;d)ilrappresentantedeilavoratoriperlasicurezza.2.Nelcorsodellariunioneildatoredilavorosottoponeall’esamedeipartecipanti:a)ildocumentodivalutazionedeirischi;b)l’andamentodegliinfortuniedellemalattieprofessionaliedellasorveglianzasanitaria;c)icriteridiscelta,lecaratteristichetecnicheel’efficaciadeidispositividiprotezioneindi-

viduale;d)iprogrammidiinformazioneeformazionedeidirigenti,deiprepostiedeilavoratoriaifini

dellasicurezzaedellaprotezionedellalorosalute.3.Nelcorsodellariunionepossonoessereindividuati:a)codicidicomportamentoebuoneprassiperprevenireirischidi infortuniedimalattie

professionali;b)obiettividimiglioramentodellasicurezzacomplessivasullabasedellelineeguidaperun

sistemadigestionedellasaluteesicurezzasullavoro.4.Lariunionehaaltresìluogoinoccasionedieventualisignificativevariazionidellecon-

dizionidiesposizioneal rischio,compresa laprogrammazionee l’introduzionedinuove tec-nologiechehannoriflessisullasicurezzaesalutedeilavoratori.Nelleipotesidicuialpresentearticolo,nelleunitàproduttivecheoccupanofinoa15lavoratorièfacoltàdelrappresentantedeilavoratoriperlasicurezzachiederelaconvocazionediun’appositariunione.

5.Dellariunionedeveessereredattounverbalecheèadisposizionedeipartecipantiperlasuaconsultazione.

83 Commainseritodall’articolo22,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

62 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

Sezione IV Formazione, informazione e addestramento

Art. 36 Informazione ai lavoratori

1.Ildatoredilavoroprovvedeaffinchéciascunlavoratorericevaunaadeguatainformazione:a)suirischiperlasaluteesicurezzasullavoroconnessiallaattivitàdellaimpresaingenerale;b)sulleprocedurecheriguardanoilprimosoccorso,lalottaantincendio,l’evacuazionedei

luoghidilavoro;c)suinominativideilavoratoriincaricatidiapplicarelemisuredicuiagliarticoli45e46;d)suinominatividelresponsabileedegliaddettidelserviziodiprevenzioneeprotezione,e

delmedicocompetente.2.Ildatoredilavoroprovvedealtresìaffinchéciascunlavoratorericevaunaadeguatainfor-

mazione:a)suirischispecificicuièespostoinrelazioneall’attivitàsvolta,lenormativedisicurezzae

ledisposizioniaziendaliinmateria;b)suipericoliconnessiall’usodellesostanzeedeipreparatipericolosisullabasedelleschede

deidatidisicurezzaprevistedallanormativavigenteedallenormedibuonatecnica;c)sullemisureeleattivitàdiprotezioneeprevenzioneadottate.3.Ildatoredilavorofornisceleinformazionidicuialcomma1,letteraa),ealcomma2,

letterea),b)ec),ancheailavoratoridicuiall’articolo3,comma9.4. Ilcontenutodella informazionedeveesserefacilmentecomprensibileper i lavoratorie

deveconsentirelorodiacquisirelerelativeconoscenze.Ovelainformazioneriguardilavoratoriimmigrati,essaavvienepreviaverificadellacomprensionedellalinguautilizzatanelpercorsoinformativo.

Art.37 Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti

1.Ildatoredi lavoroassicuracheciascunlavoratorericevaunaformazionesufficienteedadeguatainmateriadisaluteesicurezza,ancherispettoalleconoscenzelinguistiche,conparti-colareriferimentoa:

a) concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione, organizzazione della prevenzioneaziendale,dirittiedoverideivarisoggettiaziendali,organidivigilanza,controllo,assistenza;

b)rischiriferitiallemansionieaipossibilidanniealleconseguentimisureeprocedurediprevenzioneeprotezionecaratteristicidelsettoreocompartodiappartenenzadell’azienda.

2.Ladurata,icontenutiminimielemodalitàdellaformazionedicuialcomma1sonodefi-nitimedianteaccordoinsedediConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzanoadottato,previaconsultazionedellepartisociali,entroilterminedidodicimesidalladatadientratainvigoredelpresentedecretolegislativo.

3. Ildatoredi lavoroassicura,altresì,checiascunlavoratorericevaunaformazionesuffi-cienteedadeguatainmeritoairischispecificidicuiaititolidelpresentedecretosuccessivialI.Fermerestandoledisposizionigiàinvigoreinmateria,laformazionedicuialperiodocheprecedeèdefinitamediantel’accordodicuialcomma2.

4.Laformazionee,oveprevisto,l’addestramentospecificodevonoavvenireinoccasione:

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 63

a) della costituzionedel rapporto di lavoroo dell’iniziodell’utilizzazionequalora si tratti disomministrazionedilavoro;

b)deltrasferimentoocambiamentodimansioni;c)dellaintroduzionedinuoveattrezzaturedilavoroodinuovetecnologie,dinuovesostanze

e preparati pericolosi.5.L’addestramentovieneeffettuatodapersonaespertaesulluogodilavoro.6.Laformazionedeilavoratoriedeilororappresentantideveessereperiodicamenteripetuta

inrelazioneall’evoluzionedeirischioall’insorgenzadinuovirischi.7.Idirigentieiprepostiricevonoacuradeldatoredilavoro,un’adeguataespecificaforma-

zioneeunaggiornamentoperiodicoinrelazioneaipropricompitiinmateriadisaluteesicurezzadellavoro.Icontenutidellaformazionedicuialpresentecommacomprendono[84]:

a)principalisoggetticoinvoltieirelativiobblighi;b)definizioneeindividuazionedeifattoridirischio;

c)valutazionedeirischi;d)individuazionedellemisuretecniche,organizzativeeproceduralidiprevenzioneeprote-

zione.7-bis.Laformazionedicuialcomma7puòessereeffettuataanchepressogliorganismipa-

riteticidicuiall’articolo51olescuoleedili,oveesistenti,opressoleassociazionisindacalideidatoridilavoroodeilavoratori.[85]

8.Isoggettidicuiall’articolo21,comma1,possonoavvalersideipercorsiformativiappo-sitamentedefiniti,tramitel’accordodicuialcomma2,insedediConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano.

9.Ilavoratoriincaricatidell’attivitàdiprevenzioneincendielottaantincendio,dievacuazio-nedeiluoghidilavoroincasodipericolograveedimmediato,disalvataggio,diprimosoccorsoe,comunque,digestionedell’emergenzadevonoricevereun’adeguataespecificaformazioneeunaggiornamentoperiodico;inattesadell’emanazionedelledisposizionidicuialcomma3dell’articolo46,continuanoatrovareapplicazioneledisposizionidicuialdecretodelMinistrodell’internoindata10marzo1998,pubblicatonelS.O.allaGazzetta Ufficialen.81del7aprile1998,attuativodell’articolo13deldecretolegislativo19settembre1994,n.626.

10.Ilrappresentantedeilavoratoriperlasicurezzahadirittoadunaformazioneparticolareinmateriadisaluteesicurezzaconcernenteirischispecificiesistentinegliambitiincuiesercitalapropriarappresentanza,taledaassicurargliadeguatecompetenzesulleprincipalitecnichedicontrolloeprevenzionedeirischistessi.

11.Lemodalità, laduratae i contenuti specificidella formazionedel rappresentantedeilavoratoriperlasicurezzasonostabilitiinsededicontrattazionecollettivanazionale,nelrispet-todeiseguenticontenutiminimi:a)principigiuridicicomunitarienazionali;b)legislazionegeneraleespecialeinmateriadisaluteesicurezzasullavoro;c)principalisoggetticoinvoltieirelativiobblighi;d)definizioneeindividuazionedeifattoridirischio;e)valutazionedeirischi;f)individuazionedellemisuretecniche,organizzativeeproceduralidiprevenzioneeprotezio-ne;g)aspettinormatividell’attivitàdirappresentanzadeilavoratori;h)nozioniditecnicadella

84 Alineamodificatadall’articolo23,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.85 Commainseritodall’articolo23,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

64 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

comunicazione.Ladurataminimadeicorsièdi32ore iniziali,dicui12sui rischispecificipresentiinaziendaeleconseguentimisurediprevenzioneeprotezioneadottate,converificadiapprendimento.Lacontrattazionecollettivanazionaledisciplinalemodalitàdell’obbligodiaggiornamentoperiodico,lacuiduratanonpuòessereinferiorea4oreannueperleimpresecheoccupanodai15ai50lavoratoriea8oreannueperleimpresecheoccupanopiùdi50lavoratori.

12.Laformazionedeilavoratoriequelladeilororappresentantideveavvenire,incollabora-zionecongliorganismiparitetici,ovepresentinelsettoreenelterritorioincuisisvolgel’attivitàdeldatoredilavoro,durantel’orariodilavoroenonpuòcomportareonerieconomiciacaricodeilavoratori.[86]

13. Il contenutodella formazionedeve essere facilmente comprensibileper i lavoratori edeveconsentirelorodiacquisireleconoscenzeecompetenzenecessarieinmateriadisaluteesicurezzasullavoro.Ovelaformazioneriguardilavoratoriimmigrati,essaavvienepreviave-rificadellacomprensioneeconoscenzadellalinguaveicolareutilizzatanelpercorsoformativo.

14.Lecompetenzeacquisiteaseguitodellosvolgimentodelleattivitàdiformazionedicuialpresentedecretosonoregistratenellibrettoformativodelcittadinodicuiall’articolo2,comma1, lettera i),deldecreto legislativo10settembre2003,n.276,esuccessivemodificazioni, seconcretamentedisponibileinquantoattivatonelrispettodellevigentidisposizioni.Ilcontenutodellibrettoformativoèconsideratodaldatoredilavoroaifinidellaprogrammazionedellafor-mazioneediessogliorganidivigilanzatengonocontoaifinidellaverificadegliobblighidicuialpresentedecreto.[87]

14-bis.Intuttiicasidiformazioneedaggiornamento,previstidalpresentedecretolegislativoperdirigenti,preposti,lavoratorierappresentantideilavoratoriperlasicurezzaincuiicontenutideipercorsiformativisisovrappongano,intuttooinparte,èriconosciutoilcreditoformativoperladurataepericontenutidellaformazioneedell’aggiornamentocorrispondentierogati.Lemodalitàdiriconoscimentodelcreditoformativoeimodellipermezzodeiqualièdocumentatal’avvenutaformazionesonoindividuatidallaConferenzapermanenteperirapportitraloStato,le regionie leprovinceautonomediTrentoediBolzano,sentita laCommissioneconsultivapermanentedicuiall’articolo6.Gliistitutidiistruzioneeuniversitariprovvedonoarilasciareagliallieviequiparatiailavoratori,aisensidell’articolo2,comma1,letteraa),edell’articolo37,comma1,letterea)eb),delpresentedecreto,gliattestatidiavvenutaformazionesullasaluteesicurezzasullavoro.[88]

86 Commasostituitodall’articolo23,comma1,letterac)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevidenteerailseguente:“12.Laformazionedeilavoratoriequelladeilororappresentantideveavvenire,incollaborazionecongliorganismipariteticidicuiall’articolo50ovepresenti,durantel’orariodilavoroenonpuòcomportareoneriecono-miciacaricodeilavoratori.”.

87 Commamodificatodall’articolo23,comma1,letterad)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.88 Commainseritodall’articolo32,comma1,letterad)deldecreto-legge21giugno2013,n.69convertitodallalegge

9agosto2013,n.98.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 65

Sezione V Sorveglianza sanitaria

Art.38 Titoli e requisiti del medico competente

1.Persvolgerelefunzionidimedicocompetenteènecessariopossedereunodeiseguentititoliorequisiti:

a)specializzazioneinmedicinadellavorooinmedicinapreventivadeilavoratoriepsico-tecnica;

b)docenzainmedicinadellavorooinmedicinapreventivadeilavoratoriepsicotecnicaointos-sicologiaindustrialeoinigieneindustrialeoinfisiologiaeigienedellavorooinclinicadellavoro;

c)autorizzazionedicuiall’articolo55deldecretolegislativo15agosto1991,n.277;d)specializzazioneinigieneemedicinapreventivaoinmedicinalegale.d-bis)conesclusivoriferimentoalruolodeisanitaridelleForzearmate,compresal’Armadei

carabinieri,dellaPoliziadiStatoedellaGuardiadifinanza,svolgimentodiattivitàdimediconelsettoredellavoroperalmenoquattroanni.[89]

2.Imediciinpossessodeititolidicuialcomma1,letterad),sonotenutiafrequentareappo-sitipercorsiformativiuniversitaridadefinireconappositodecretodelMinisterodell’universitàedella ricercadiconcertocon ilMinisterodel lavoro,dellasaluteedellepolitichesociali. Isoggettidicuialprecedenteperiodoiquali,alladatadientratainvigoredelpresentedecreto,svolganoleattivitàdimedicocompetenteodimostrinodiaveresvoltotaliattivitàperalmenounannonell’arcodeitreannianterioriall’entratainvigoredelpresentedecretolegislativo,sonoabilitatiasvolgerelemedesimefunzioni.AtalfinesonotenutiaprodurreallaRegioneattesta-zionedeldatoredilavorocomprovantel’espletamentoditaleattività.

3.Perlosvolgimentodellefunzionidimedicocompetenteèaltresìnecessarioparteciparealprogrammadieducazionecontinuainmedicinaaisensideldecretolegislativo19giugno1999,n.229,esuccessivemodificazionieintegrazioni,apartiredalprogrammatriennalesuccessivoall’entratainvigoredelpresentedecretolegislativo.Icreditiprevistidalprogrammatriennaledovrannoessereconseguitinellamisuranoninferioreal70percentodeltotalenelladisciplina«medicinadellavoroesicurezzadegliambientidilavoro».

4.Imediciinpossessodeititoliedeirequisitidicuialpresentearticolosonoiscrittinell’elencodeimedicicompetentiistituitopressoilMinistero del lavoro, della salute e delle politiche sociali.

Art.39 Svolgimento dell’attività di medico competente

1.L’attivitàdimedicocompetenteèsvoltasecondoiprincipidellamedicinadellavoroedelcodiceeticodellaCommissioneinternazionaledisaluteoccupazionale(ICOH).

2.Ilmedicocompetentesvolgelapropriaoperainqualitàdi:a)dipendenteocollaboratorediunastrutturaesternapubblicaoprivata,convenzionataconl’imprenditore;

b)liberoprofessionista;c)dipendentedeldatoredilavoro.

89 Letteraaggiuntadall’articolo24,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

66 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

3.Ildipendentediunastrutturapubblica,assegnatoagliufficichesvolgonoattivitàdivi-gilanza,nonpuòprestare,adalcun titoloe inalcunapartedel territorionazionale,attivitàdimedicocompetente.

4.Ildatoredilavoroassicuraalmedicocompetentelecondizioninecessarieperlosvolgi-mentodituttiisuoicompitigarantendonel’autonomia.

5.Ilmedicocompetentepuòavvalersi,peraccertamentidiagnostici,dellacollaborazionedimedicispecialistisceltiinaccordoconildatoredilavorochenesopportaglioneri.

6.Neicasidiaziendeconpiùunitàproduttive,neicasidigruppid’impresenonchéqualoralavalutazionedeirischineevidenzilanecessità,ildatoredilavoropuònominarepiùmedicicompetentiindividuandotraessiunmedicoconfunzionidicoordinamento.

Art.40 Rapporti del medico competente con il Servizio sanitario nazionale

1.Entroilprimotrimestredell’annosuccessivoall’annodiriferimentoilmedicocompetentetrasmette,esclusivamenteperviatelematica,aiservizicompetentiperterritorioleinformazioni,elaborateevidenziandoledifferenzedigenere,relativeaidatiaggregatisanitariedirischiodeilavoratori,sottopostiasorveglianzasanitariasecondoilmodelloinallegato3B.

2.LeregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzanotrasmettonoleinformazionidicuialcomma1,aggregatedalleaziendesanitarielocali,all’ISPESL.

2-bis.Entroil31dicembre2009,condecretodelMinistrodellavoro,dellasaluteedellepo-litichesociali,previaintesainsedediConferenzapermanenteperirapportitraStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano,sonodefiniti,secondocriteridisemplicitàecer-tezza,icontenutidegliAllegati3Ae3Belemodalitàditrasmissionedelleinformazionidicuialcomma1.Gliobblighidiredazioneetrasmissionerelativialleinformazionidicuialcomma1decorronodalladatadientratainvigoredeldecretodicuialprimoperiodo.[90]

Art. 41 Sorveglianza sanitaria

1.Lasorveglianzasanitariaèeffettuatadalmedicocompetente:a)neicasiprevistidallanormativavigente,dalleindicazionifornitedallaCommissionecon-

sultivadicuiall’articolo6;[91]

b) qualora il lavoratore ne faccia richiesta e la stessa sia ritenuta dalmedico competentecorrelata ai rischi lavorativi.

2.Lasorveglianzasanitariacomprende:a)visitamedicapreventivaintesaaconstatarel’assenzadicontroindicazioniallavorocuiil

lavoratoreèdestinatoalfinedivalutarelasuaidoneitàallamansionespecifica;b)visitamedicaperiodicapercontrollarelostatodisalutedeilavoratoriedesprimereilgiu-

diziodiidoneitàallamansionespecifica.Laperiodicitàditaliaccertamenti,qualoranonprevistadallarelativanormativa,vienestabilita,dinorma,inunavoltal’anno.Taleperiodicitàpuòassu-merecadenzadiversa,stabilitadalmedicocompetenteinfunzionedellavalutazionedelrischio.

90 Commaaggiuntodall’articolo25,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.91 Letteramodifciatadall’articolo26,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 67

L’organodivigilanza,conprovvedimentomotivato,puòdisporrecontenutieperiodicitàdellasorveglianzasanitariadifferentirispettoaquelliindicatidalmedicocompetente;

c) visita medica su richiesta del lavoratore, qualora sia ritenuta dal medico competentecorrelata ai rischi professionali o alle sue condizioni di salute, suscettibili di peggioramentoacausadell’attivitàlavorativasvolta,alfinediesprimereilgiudiziodiidoneitàallamansionespecifica;

d)visitamedicainoccasionedelcambiodellamansioneondeverificarel’idoneitàallaman-sionespecifica;

e)visitamedicaallacessazionedelrapportodilavoroneicasiprevistidallanormativavigente.e-bis)visitamedicapreventivainfasepreassuntiva;[92]

e-ter)visitamedicaprecedenteallaripresadellavoro,aseguitodiassenzapermotividisalutediduratasuperioreaisessantagiornicontinuativi,alfinediverificarel’idoneitàallamansione.[93]

2-bis.Levisitemedichepreventivepossonoesseresvolteinfasepreassuntiva,susceltadelda-toredilavoro,dalmedicocompetenteodaidipartimentidiprevenzionedelleASL.Lasceltadeidipartimentidiprevenzionenonèincompatibileconledisposizionidell’articolo39,comma3.[94]

3.Levisitemedichedicuialcomma2nonpossonoessereeffettuate:a)[95]

b)peraccertarestatidigravidanza;c)neglialtricasivietatidallanormativavigente.4.Levisitemedichedicuialcomma2,acuraespesedeldatoredilavoro,comprendonogli

esamicliniciebiologicieindaginidiagnostichemiratialrischioritenutinecessaridalmedicocompetente.Neicasiedallecondizioniprevistedall’ordinamento,levisitedicuialcomma2,lettere a), b), d), e-bis) e e-ter) sonoaltresìfinalizzateallaverificadiassenzadicondizionidialcoldipendenzaediassunzionedisostanzepsicotropeestupefacenti.[96]

4-bis. Entro il 31 dicembre 2009, con accordo in Conferenza Stato-regioni, adottato previa consultazione delle parti sociali, vengono rivisitate le condizioni e le modalità per l’accertamen-to della tossicodipendenza e della alcol dipendenza.[97]

5.Gliesitidellavisitamedicadevonoessereallegatiallacartellasanitariaedirischiodicuiall’articolo25,comma1,letterac),secondoirequisitiminimicontenutinell’Allegato3Aepre-dispostasuformatocartaceooinformatizzato,secondoquantoprevistodall’articolo53.

6.Ilmedicocompetente,sullabasedellerisultanzedellevisitemedichedicuialcomma2,esprimeunodeiseguentigiudizirelativiallamansionespecifica:

a)idoneità;b)idoneitàparziale,temporaneaopermanente,conprescrizioniolimitazioni;c)inidoneitàtemporanea;

92 Letteraaggiuntadall’articolo26,comma2delD.Lgs.3agosto2009,n.106.93 Letteraaggiuntadall’articolo26,comma2delD.Lgs.3agosto2009,n.106.94 Commainseritodall’articolo26,comma3delD.Lgs.3agosto2009,n.106.95 Letterasoppressadall’articolo26,comma4delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“a)

infasepreassuntiva;”.96 Commamodificatodall’articolo26,comma5delD.Lgs.3agosto2009,n.106.97 Commainseritodall’articolo26,comma6delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

68 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

d)inidoneitàpermanente.6-bis. Nei casi di cui alle lettere a), b), c) e d) del comma 6 il medico competente esprime il pro-

prio giudizio per iscritto dando copia del giudizio medesimo al lavoratore e al datore di lavoro.[98]

7.Nelcasodiespressionedelgiudiziodiinidoneitàtemporaneavannoprecisatiilimititem-poralidivalidità.

8.[99]

9.Avversoigiudizidelmedicocompetente, ivi compresi quelli formulati in fase preassuntiva, èammessoricorso,entrotrentagiornidalladatadicomunicazionedelgiudiziomedesimo,all’or-ganodivigilanzaterritorialmentecompetentechedispone,dopoeventualiulterioriaccertamenti,laconferma,lamodificaolarevocadelgiudiziostesso.[100]

Art. 42 Provvedimenti in caso di inidoneità alla mansione specifica

1. Il datore di lavoro, anche in considerazione di quanto disposto dalla legge 12 marzo 1999, n. 68, in relazione ai giudizi di cui all’articolo 41, comma 6, attua le misure indicate dal medico competente e qualora le stesse prevedano un’inidoneità alla mansione specifica adibisce il la-voratore, ove possibile, a mansioni equivalenti o, in difetto, a mansioni inferiori garantendo il trattamento corrispondente alle mansioni di provenienza.[101]

2. [102]

Sezione VI Gestione delle emergenze

Art. 43 Disposizioni generali

1.Aifinidegliadempimentidicuiall’articolo18,comma1,letterat),ildatoredilavoro:a)organizzainecessarirapporticoniservizipubblicicompetentiinmateriadiprimosoccor-

so,salvataggio,lottaantincendioegestionedell’emergenza;b)designapreventivamenteilavoratoridicuiall’articolo18,comma1,letterab);

98 Commainseritodall’articolo26,comma7delD.Lgs.3agosto2009,n.106.99 Commaabrogatodall’articolo26,comma8delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevidenteerailseguente:“8.

Deigiudizidicuialcomma6,ilmedicocompetenteinformaperiscrittoildatoredilavoroeillavoratore.”.100 Commamodificatodall’articolo26,comma9delD.Lgs.3agosto2009,n.106.101 Commasostituitodall’articolo27,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevidenteerail

seguente:“1.Ildatoredilavoro,ancheinconsiderazionediquantodispostodallalegge12marzo1999,n.68,inre-lazioneaigiudizidicuiall’articolo41,comma6,attualemisureindicatedalmedicocompetenteequaloralestesseprevedanoun’inidoneitàallamansionespecificaadibisceillavoratore,ovepossibile,adaltramansionecompatibileconilsuostatodisalute.”.

102 Commaabrogatodall’articolo27,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevidenteerailseguente:“2.Illavoratoredicuialcomma1chevieneadibitoamansioniinferioriconservalaretribuzionecorri-spondenteallemansioniprecedentementesvolte,nonchélaqualificaoriginaria.Qualoraillavoratorevengaadibitoamansioniequivalentiosuperiorisiapplicanolenormedicuiall’articolo2103delcodicecivile,fermorestandoquantoprevistodall’articolo52deldecretolegislativo30marzo2001,n.165.”.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 69

c)informatuttiilavoratorichepossonoessereespostiaunpericolograveeimmediatocircalemisurepredisposteeicomportamentidaadottare;

d)programmagliinterventi,prendeiprovvedimentiedàistruzioniaffinchéilavoratori,incasodipericolograveeimmediatochenonpuòessereevitato,possanocessarelaloroattività,omettersialsicuro,abbandonandoimmediatamenteilluogodilavoro;

e)adottaiprovvedimentinecessariaffinchéqualsiasilavoratore,incasodipericolograveedimmediatoperlapropriasicurezzaoperquelladialtrepersoneenell’impossibilitàdicontattareilcompetentesuperioregerarchico,possaprenderelemisureadeguateperevitareleconseguen-zeditalepericolo,tenendocontodellesueconoscenzeedeimezzitecnicidisponibili.

e-bis) garantisce la presenza di mezzi di estinzione idonei alla classe di incendio ed al livello di rischio presenti sul luogo di lavoro, tenendo anche conto delle particolari condizioni in cui possono essere usati. L’obbligo si applica anche agli impianti di estinzione fissi, manuali o au-tomatici, individuati in relazione alla valutazione dei rischi.[103]

2.Aifinidelledesignazionidicuialcomma1,letterab),ildatoredilavorotienecontodelledimensionidell’aziendaedeirischispecificidell’aziendaodellaunitàproduttivasecondoicri-teriprevistineidecretidicuiall’articolo46.

3. I lavoratorinonpossono, senonpergiustificatomotivo, rifiutare ladesignazione.Essidevonoessereformati,essereinnumerosufficienteedisporrediattrezzatureadeguate,tenendocontodelledimensioniedeirischispecificidell’aziendaodell’unitàproduttiva. Con riguardo al personale della Difesa la formazione specifica svolta presso gli istituti o la scuole della stessa Amministrazione è abilitativi alla funzione di addetto alla gestione delle emergenze.[104]

4.Ildatoredilavorodeve,salvoeccezionidebitamentemotivate,astenersidalchiedereailavoratoridiriprenderelaloroattivitàinunasituazionedilavoroincuipersisteunpericolograveedimmediato.

Art. 44 Diritti dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato

1.Il lavoratoreche, incasodipericolograve, immediatoechenonpuòessereevitato,siallontanadalpostodilavoroodaunazonapericolosa,nonpuòsubirepregiudizioalcunoedeveessereprotettodaqualsiasiconseguenzadannosa.

2.Illavoratoreche,incasodipericolograveeimmediatoenell’impossibilitàdicontattareilcompetentesuperioregerarchico,prendemisureperevitareleconseguenzeditalepericolo,nonpuòsubirepregiudiziopertaleazione,amenochenonabbiacommessounagravenegligenza.

Art. 45 Primo soccorso

1.Ildatoredilavoro,tenendocontodellanaturadellaattivitàedelledimensionidell’aziendaodellaunitàproduttiva, sentito ilmedicocompetenteovenominato,prende iprovvedimentinecessariinmateriadiprimosoccorsoediassistenzamedicadiemergenza,tenendocontodelle

103 Letteraaggiuntadall’articolo28,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.104 Commamodificatodall’articolo28,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

70 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

altreeventualipersonepresentisuiluoghidilavoroestabilendoinecessarirapporticoniserviziesterni,ancheperiltrasportodeilavoratoriinfortunati.

2.Lecaratteristicheminimedelleattrezzaturediprimosoccorso, i requisitidelpersonaleaddettoelasuaformazione,individuatiinrelazioneallanaturadell’attività,alnumerodeila-voratorioccupatiedaifattoridirischiosonoindividuatidaldecretoministeriale15luglio2003,n.388edaisuccessividecretiministerialidiadeguamentoacquisitoilpareredellaConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano.

3.Conappositidecretiministeriali,acquisitoilpareredellaConferenzapermanente,acquisi-toilpareredellaConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieleprovinceauto-nomediTrentoediBolzano,vengonodefinitelemodalitàdiapplicazioneinambitoferroviariodeldecretoministeriale15luglio2003,n.388esuccessivemodificazioni.

Art. 46 Prevenzione incendi

1.Laprevenzioneincendièlafunzionedipreminenteinteressepubblico,diesclusivacompetenzastatuale,direttaaconseguire,secondocriteriapplicativiuniformisulterritorionazionale,gliobiettividisicurezzadellavitaumana,diincolumitàdellepersoneedituteladeibeniedell’ambiente.

2.Neiluoghidilavorosoggettialpresentedecretolegislativodevonoessereadottateidoneemisureperpreveniregliincendiepertutelarel’incolumitàdeilavoratori.

3.Fermorestandoquantoprevistodaldecretolegislativo8marzo2006,n.139edalledispo-sizioniconcernentilaprevenzioneincendidicuialpresentedecreto,iMinistridell’interno,dellavoroedellaprevidenzasociale,inrelazioneaifattoridirischio,adottanounoopiùdecretineiqualisonodefiniti:

a)icriteridirettiattiadindividuare:1)misureinteseadevitarel’insorgerediunincendioedalimitarneleconseguenzequalora

essosiverifichi;2)misureprecauzionalidiesercizio;3)metodidicontrolloemanutenzionedegliimpiantiedelleattrezzatureantincendio;4)criteriperlagestionedelleemergenze;b)lecaratteristichedellospecificoserviziodiprevenzioneeprotezioneantincendio,compre-

siirequisitidelpersonaleaddettoelasuaformazione.4.Finoall’adozionedeidecretidicuialcomma3,continuanoadapplicarsiicriterigenerali

disicurezzaantincendioeperlagestionedelleemergenzeneiluoghidilavorodicuialdecretodelMinistrodell’internoindata10marzo1998.

5.Alfinedifavorireilmiglioramentodeilivellidisicurezzaantincendioneiluoghidilavoro,edaisensidell’articolo14,comma2,letterah),deldecretolegislativo8marzo2006,n.139,condecretodelMinistrodell’internosonoistituiti,pressoognidirezioneregionaledeivigilidelfuo-co,deinucleispecialisticiperl’effettuazionediunaspecificaattivitàdiassistenzaalleaziende.Ilmedesimodecretocontieneleprocedureperl’espletamentodellaattivitàdiassistenza.

6.Inrelazioneaiprincipidicuiaicommiprecedenti,ognidisposizionecontenutanelpresen-tedecretolegislativo,concernenteaspettidiprevenzioneincendi,siaperl’attivitàdidisciplinachedicontrollo,deveessereriferitaagliorganicentralieperifericidelDipartimentodeivigilidelfuoco,delsoccorsopubblicoedelladifesacivile,dicuiagliarticoli1e2deldecretolegisla-tivo8marzo2006,n.139.Restanofermelerispettivecompetenzedicuiall’articolo13.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 71

7.Lemaggioririsorsederivantidall’espletamentodellafunzionedicontrollodicuialpre-sentearticolo,sonorassegnatealCorponazionaledeivigiliperilmiglioramentodeilivellidisicurezzaantincendioneiluoghidilavoro.

Sezione VII Consultazione e partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori

Art.47 Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

1.Ilrappresentantedeilavoratoriperlasicurezzaèistituitoalivelloterritorialeodicompar-to,aziendaleedisitoproduttivo.L’elezionedeirappresentantiperlasicurezzaavvienesecondolemodalitàdicuialcomma6.

2.Intutteleaziende,ounitàproduttive,èelettoodesignatoilrappresentantedeilavoratoriperlasicurezza.

3.Nelleaziendeounitàproduttivecheoccupanofinoa15lavoratoriilrappresentantedeilavoratoriperlasicurezzaèdinormaelettodirettamentedailavoratoriallorointernooppureèindividuatoperpiùaziendenell’ambitoterritorialeodelcompartoproduttivosecondoquantoprevistodall’articolo48.

4.Nelleaziendeounitàproduttiveconpiùdi15lavoratoriilrappresentantedeilavoratoriperlasicurezzaèelettoodesignatodailavoratorinell’ambitodellerappresentanzesindacaliinazienda.Inassenzaditalirappresentanze,ilrappresentanteèelettodailavoratoridellaaziendaal loro interno.

5.Ilnumero,lemodalitàdidesignazioneodielezionedelrappresentantedeilavoratoriperlasicurezza,nonchéiltempodilavororetribuitoeglistrumentiperl’espletamentodellefunzionisonostabilitiinsededicontrattazionecollettiva.

6.L’elezionedeirappresentantideilavoratoriperlasicurezzaaziendali,territorialiodicom-parto,salvodiversedeterminazioniinsededicontrattazionecollettiva,avvienedinormaincor-rispondenzadellagiornatanazionaleperlasaluteesicurezzasullavoro,individuata,nell’ambitodellasettimanaeuropeaperlasaluteesicurezzasullavoro,condecretodelMinistrodellavoroedellaprevidenzasocialediconcertoconilMinistro del lavoro, della salute e delle politiche sociali,sentiteleconfederazionisindacalideidatoridilavoroedeilavoratoricomparativamentepiùrappresentativesulpianonazionale.Conilmedesimodecretosonodisciplinatelemodalitàdiattuazionedelpresentecomma.

7.Inognicasoilnumerominimodeirappresentantidicuialcomma2èilseguente:a)unrappresentantenelleaziendeovverounitàproduttivesinoa200lavoratori;b)trerappresentantinelleaziendeovverounitàproduttiveda201a1.000lavoratori;c)seirappresentantiintuttelealtreaziendeounitàproduttiveoltrei1.000lavoratori.Intaliaziendeilnumerodeirappresen-tantièaumentatonellamisuraindividuatadagliaccordiinterconfederaliodallacontrattazionecollettiva.

8.Qualoranonsiprocedaalleelezioniprevistedaicommi3e4,lefunzionidirappresentantedeilavoratoriperlasicurezzasonoesercitatedairappresentantidicuiagliarticoli48e49,salvodiverseintesetraleassociazionisindacalideilavoratoriedeidatoridilavorocomparativamentepiùrappresentativesulpianonazionale.

72 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

Art.48 Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale

1.Ilrappresentantedeilavoratoriperlasicurezzaterritorialedicuiall’articolo47,comma3,esercitalecompetenzedelrappresentantedeilavoratoriperlasicurezzadicuiall’articolo50eiterminieconlemodalitàiviprevisteconriferimentoatutteleaziendeounitàproduttivedelterritorioodelcompartodicompetenzanellequalinonsiastatoelettoodesignatoilrappresentantedeilavoratoriperlasicurezza.

2.Lemodalitàdielezioneodesignazionedelrappresentantedicuialcomma1sonoindividuatedagliaccordicollettivinazionali,interconfederaliodicategoria,stipulatidalleassociazionideidato-ridilavoroedeilavoratoricomparativamentepiùrappresentativesulpianonazionale.Inmancanzadeipredettiaccordi,lemodalitàdielezioneodesignazionesonoindividuatecondecretodelMini-stro del lavoro, della salute e delle politiche sociali,sentiteleassociazionidicuialpresentecomma.

3.Tutteleaziendeounitàproduttivenelcuiambitononèstatoelettoodesignatoilrappresentan-tedeilavoratoriperlasicurezzapartecipanoalFondodicuiall’articolo52. Con uno o più accordi interconfederali stipulati a livello nazionale dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative vengono individuati settori e attività, oltre all’edili-zia, nei quali, in ragione della presenza di adeguati sistemi di rappresentanza dei lavoratori in materia di sicurezza o di pariteticità, le aziende o unità produttive, a condizione che aderiscano a tali sistemi di rappresentanza o di pariteticità, non siano tenute a partecipare al Fondo di cui all’articolo 52.[105]

4.Per l’eserciziodelleproprieattribuzioni, il rappresentantedei lavoratoriper lasicurez-zaterritorialeaccedeailuoghidilavoronelrispettodellemodalitàedelterminedipreavvisoindividuatidagliaccordidicuialcomma2.Ilterminedipreavvisononoperaincasodiinfortu-niograve.Intaleultimaipotesil’accessoavvienepreviasegnalazioneall’organismoparitetico.

5.Ovel’aziendaimpediscal’accesso,nelrispettodellemodalitàdicuialpresentearticolo,al rappresentantedei lavoratoriper lasicurezza territoriale,questi locomunicaall’organismopariteticoo,insuamancanza,all’organodivigilanzaterritorialmentecompetente.

6.L’organismopariteticoo,inmancanza,ilFondodicuiall’articolo52comunicaalleazien-deeailavoratoriinteressatiilnominativodelrappresentantedellasicurezzaterritoriale.

7.Ilrappresentantedeilavoratoriperlasicurezzaterritorialehadirittoadunaformazioneparticolareinmateriadisaluteesicurezzaconcernenteirischispecificiesistentinegliambitiincuiesercitalapropriarappresentanza,taledaassicurargliadeguatecompetenzesulleprincipalitecnichedicontrolloeprevenzionedeirischistessi.Lemodalità,ladurataeicontenutispecificidellaformazionedelrappresentantedeilavoratoriperlasicurezzaterritorialesonostabiliti insededicontrattazionecollettiva secondounpercorso formativodialmeno64ore iniziali,daeffettuarsientro3mesidalladatadielezioneodesignazione,e8orediaggiornamentoannuale.

8.L’eserciziodelle funzionidi rappresentantedei lavoratoriper lasicurezza territorialeèincompatibileconl’eserciziodialtrefunzionisindacalioperative.

Art.49 Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di sito produttivo

1.Rappresentantideilavoratoriperlasicurezzadisitoproduttivosonoindividuatineise-guentispecificicontestiproduttivicaratterizzatidallacompresenzadipiùaziendeocantieri:

105 Commamodificatodall’articolo29,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 73

a)iportidicuiall’articolo4,comma1,lettereb),c)ed),dellalegge28gennaio1994,n.84,sedidiautoritàportualenonchéquellisedediautoritàmarittimadaindividuarecondecretodeiMinistridellavoroedellaprevidenzasocialeedeitrasporti,daadottareentrododicimesidalladatadientratainvigoredelpresentedecreto;

b)centriintermodaliditrasportodicuialladirettivadelMinistrodeitrasportidel18ottobre2006,n.3858;

c)impiantisiderurgici;d)cantiericonalmeno30.000uomini-giorno,intesaqualeentitàpresuntadeicantieri,rap-

presentatadallasommadellegiornatelavorativeprestatedailavoratori,ancheautonomi,previ-steperlarealizzazioneditutteleopere;

e)contestiproduttiviconcomplesseproblematichelegateallainterferenzadellelavorazioniedaunnumerocomplessivodiaddettimediamenteoperantinell’areasuperiorea500.

2.Neicontestidicuialcommaprecedenteilrappresentantedeilavoratoriperlasicurezzadisitoproduttivoèindividuato,suloroiniziativa,trairappresentantideilavoratoriperlasicurezzadelleaziendeoperantinelsitoproduttivo.

3.Lacontrattazionecollettivastabilisce lemodalitàdi individuazionedicuialcomma2,nonchélemodalitàsecondocuiilrappresentantedeilavoratoriperlasicurezzadisitoproduttivoesercitaleattribuzionidicuiall’articolo50intutteleaziendeocantieridelsitoproduttivoincuinonvisianorappresentantiperlasicurezzaerealizzailcoordinamentotrairappresentantideilavoratoriperlasicurezzadelmedesimosito.

Art.50 Attribuzioni del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

1.Fattosalvoquantostabilitoinsededicontrattazionecollettiva,ilrappresentantedeilavo-ratoriperlasicurezza:

a)accedeailuoghidilavoroincuisisvolgonolelavorazioni;b)èconsultatopreventivamenteetempestivamenteinordineallavalutazionedeirischi,allaindivi-

duazione,programmazione,realizzazioneeverificadellaprevenzionenellaaziendaounitàproduttiva;c)èconsultatosulladesignazionedelresponsabileedegliaddettialserviziodiprevenzione,

allaattivitàdiprevenzioneincendi,alprimosoccorso,allaevacuazionedeiluoghidilavoroedelmedicocompetente;

d)èconsultatoinmeritoall’organizzazionedellaformazionedicuiall’articolo37;e)riceveleinformazionieladocumentazioneaziendaleinerenteallavalutazionedeirischielemisu-

rediprevenzionerelative,nonchéquelleinerentiallesostanzeedaipreparatipericolosi,allemacchine,agliimpianti,allaorganizzazioneeagliambientidilavoro,agliinfortuniedallemalattieprofessionali;

f)riceveleinformazioniprovenientidaiservizidivigilanza;g)riceveunaformazioneadeguatae,comunque,noninferioreaquellaprevistadall’articolo37;h)promuovel’elaborazione,l’individuazioneel’attuazionedellemisurediprevenzioneido-

neeatutelarelasaluteel’integritàfisicadeilavoratori;i)formulaosservazioniinoccasionedivisiteeverificheeffettuatedalleautoritàcompetenti,

dallequaliè,dinorma,sentito;l)partecipaallariunioneperiodicadicuiall’articolo35;m)faproposteinmeritoallaattivitàdiprevenzione;n)avverteilresponsabiledellaaziendadeirischiindividuatinelcorsodellasuaattività;

74 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

o)puòfarericorsoalleautoritàcompetentiqualoraritengachelemisurediprevenzioneeprotezionedairischiadottatedaldatoredilavoroodaidirigentieimezziimpiegatiperattuarlenonsianoidoneiagarantirelasicurezzaelasaluteduranteillavoro.

2.Ilrappresentantedeilavoratoriperlasicurezzadevedisporredeltemponecessarioallosvolgimentodell’incaricosenzaperditadiretribuzione,nonchédeimezziedeglispazinecessariperl’eserciziodellefunzioniedellefacoltàriconosciutegli,anchetramitel’accessoaidati,dicuiall’articolo18,comma1,letterar),contenutiinapplicazioniinformatiche.Nonpuòsubirepre-giudizioalcunoacausadellosvolgimentodellapropriaattivitàeneisuoiconfrontisiapplicanolestessetuteleprevistedallaleggeperlerappresentanzesindacali.

3.Lemodalitàperl’eserciziodellefunzionidicuialcomma1sonostabiliteinsededicon-trattazione collettiva nazionale.

4.Ilrappresentantedeilavoratoriperlasicurezza,susuarichiestaeperl’espletamentodellasuafunzione,ricevecopiadeldocumentodicuiall’articolo17,comma1,letteraa).

5.Irappresentantideilavoratoriperlasicurezzadeilavoratoririspettivamentedeldatoredilavorocommittenteedelleimpreseappaltatrici,sulororichiestaeperl’espletamentodellalorofunzione,ricevonocopiadeldocumentodivalutazionedeirischidicuiall’articolo26,comma3.

6.Ilrappresentantedeilavoratoriperlasicurezzaètenutoalrispettodelledisposizionidicuialdecretolegislativo30giugno2003,n.196edelsegretoindustrialerelativamentealleinforma-zionicontenuteneldocumentodivalutazionedeirischieneldocumentodivalutazionedeirischidicuiall’articolo26,comma3,nonchéalsegretoinordineaiprocessilavoratividicuivengonoaconoscenzanell’eserciziodellefunzioni.

7.L’eserciziodellefunzionidirappresentantedeilavoratoriperlasicurezzaèincompatibileconlanominadiresponsabileoaddettoalserviziodiprevenzioneeprotezione.

Art. 51 Organismi paritetici

1.Alivelloterritorialesonocostituitigliorganismipariteticidicuiall’articolo2,comma1,letteraee).

2.Fattosalvoquantoprevistodallacontrattazionecollettiva,gliorganismidicuialcomma1sonoprimaistanzadiriferimentoinmeritoacontroversiesortesull’applicazionedeidirittidirappresentanza,informazioneeformazione,previstidallenormevigenti.

3.Gliorganismipariteticipossonosupportareleimpresenell’individuazionedisoluzionitec-nicheeorganizzativediretteagarantireemigliorarelatuteladellasaluteesicurezzasullavoro;

3-bis. Gli organismi paritetici svolgono o promuovono attività di formazione, anche attra-verso l’impiego dei fondi interprofessionali di cui all’articolo 118 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, e successive modificazioni, e dei fondi di cui all’articolo 12 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, nonché, su richiesta delle imprese, rilasciano una attestazione dello svolgimento delle attività e dei servizi di supporto al sistema delle imprese, tra cui l’assevera-zione della adozione e della efficace attuazione dei modelli di organizzazione e gestione della sicurezza di cui all’articolo 30, della quale gli organi di vigilanza possono tener conto ai fini della programmazione delle proprie attività;[106]

106 Commainseritodall’articolo30,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 75

3-ter. Ai fini di cui al comma 3-bis, gli organismi paritetici istituiscono specifiche commissioni pa-ritetiche, tecnicamente competenti.”;4. Sono fatti salvi, ai fini del comma 1, gli organismi bilaterali o partecipativi previsti da accordi interconfederali, di categoria, nazionali, territoriali o aziendali.[107]

5.Aglieffettidell’articolo9deldecreto legislativo30marzo2001,n.165,gliorganismidicuialcomma1sonoparificatiaisoggettititolaridegliistitutidellapartecipazionedicuialmedesimoarticolo.

6.Gliorganismipariteticidicuialcomma1,purchédisponganodipersonaleconspecifichecompetenzetecnicheinmateriadisaluteesicurezzasullavoro,possonoeffettuare,neiluoghidilavororientrantineiterritorieneicompartiproduttividicompetenza,sopralluoghiperlefinalitàdicuialcomma3.

7.GliorganismidicuialpresentearticolotrasmettonoalComitatodicuiall’articolo7unarelazioneannualesull’attivitàsvolta.

8.Gliorganismipariteticicomunicanoalleaziendedicuiall’articolo48,comma2, ino-minativideirappresentantideilavoratoriperlasicurezzaterritoriale.Analogacomunicazioneeffettuanoneiriguardidegliorganidivigilanzaterritorialmentecompetenti.

8-bis. Gli organismi paritetici comunicano all’INAIL i nominativi delle imprese che hanno aderito al sistema degli organismi paritetici e il nominativo o i nominativi dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali.[108]

Art. 52 Sostegno alla piccola e media impresa,

ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali e alla pariteticità1.Presso l’Istitutonazionaleper l’assicurazionecontrogli infortuni sul lavoro (INAIL)è

costituitoilfondodisostegnoallapiccolaemediaimpresa,airappresentantideilavoratoriperlasicurezzaterritorialieallapariteticità.Ilfondooperaafavoredellerealtàincuilacontrattazionenazionaleointegrativanonprevedaocostituisca, come nel settore edile,sistemidirappresentan-zadeilavoratoriedipariteticitàmigliorativio,almeno,diparilivelloedhaqualiobiettiviil[109]:

a)sostegnoedilfinanziamento,inmisuranoninferiorealcinquantapercentodelledispo-nibilitàdelFondo,delleattivitàdellerappresentanzedeilavoratoriperlasicurezzaterritoriali,ancheconriferimentoallaformazione;

b)finanziamentodella formazionedeidatoridi lavorodellepiccoleemedie imprese,deipiccoliimprenditoridicuiall’articolo2083delcodicecivile,deilavoratoristagionalidelsettoreagricoloedeilavoratoriautonomi;

c)sostegnodelleattivitàdegliorganismiparitetici.2.Ilfondodicuialcomma1èfinanziato:a)dauncontributodelleaziendedicuiall’articolo48,comma3,inmisurapariadueore

lavorativeannueperognilavoratoreoccupatopressol’aziendaovverol’unitàproduttiva calco-late sulla base della retribuzione media giornaliera per il settore industria e convenzionale per il settore agricoltura determinate annualmente per il calcolo del minimale e massimale delle

107 Commainseritodall’articolo30,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.108 Commainseritodall’articolo30,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.109 Alineamodificatadall’articolo31,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

76 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

prestazioni economiche erogate dall’INAIL. Il computo dei lavoratori è effettuato in base all’ar-ticolo 4 e la giornata lavorativa convenzionale è stabilita in 8 ore;[110]

b)[111];c)[112];d)[113].3.CondecretodelMinistro del lavoro, della salute e delle politiche socialiedelMinistro

del lavoro, della salute e delle politiche sociali,diconcertoconilMinistrodell’economiaedellefinanze,adottato,previaintesaconleassociazionideidatoridilavoroedeilavoratoricomparati-vamentepiùrappresentativesulpianonazionale,sentitalaConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano,entro il 31 dicembre 2009,sonodefinitilemodalitàdifunzionamentoe di articolazione settoriale e territoriale del Fondo dicuialcomma1,icriteridiripartodellerisorsetralefinalitàdicuialmedesimocommanon-chéilrelativoprocedimentoamministrativoecontabiledialimentazionee la composizione e le funzioni del comitato amministratore del fondo.[114]

3-bis. In fase di prima attuazione il fondo è alimentato con i residui iscritti nel bilancio dell’INAIL delle risorse previste per le finalità di cui all’articolo 23, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 23 febbraio 2000, n. 38.[115]

4.Ilrappresentantedeilavoratoriperlasicurezzaterritorialeredigeunarelazioneannualesullaattivitàsvolta,dainviarealFondo.

Sezione VIII Documentazione tecnico amministrativa

e statistiche degli infortuni e delle malattie professionali

Art. 53 Tenuta della documentazione

1.Èconsentitol’impiegodisistemidielaborazioneautomaticadeidatiperlamemorizzazio-nediqualunquetipodidocumentazioneprevistadalpresentedecretolegislativo.

2.Lemodalitàdimemorizzazionedeidatiediaccessoalsistemadigestionedellapredettadocumentazionedevonoesseretalidaassicurareche:

110 Commamodificatodall’articolo31,comma2,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.111 Letterasoppressadall’articolo31,comma2,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailse-

guente:“b)dalleentratederivantidall’irrogazionedellesanzioniprevistedalpresentedecretoperlaparteeccedentequantoriscossoaseguitodell’irrogazionedellesanzioniprevistedallaprevigentenormativaabrogatadalpresentedecretonelcorsodell’anno2007,incrementatodel10percento;”.

112 Letterasoppressadall’articolo31,comma2,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“c)conunaquotapartedellerisorsedicuiall’articolo9,comma3;”.

113 Letterasoppressadall’articolo31,comma2,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“relativamenteall’attivitàformativeperlepiccoleemedieimpresedicuialcomma1,letterab),anchedallerisorsedicuiall’articolo11,comma2;”.

114 Commamodificatodall’articolo31,comma3,letterea),b)ec)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.115 Commainseritodall’articolo31,comma4delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 77

a)l’accessoallefunzionidelsistemasiaconsentitosoloaisoggettiaciòespressamenteabi-litatidaldatoredilavoro;

b)lavalidazionedelleinformazioniinseritesiaconsentitosoloallepersoneresponsabili,infunzionedellanaturadeidati;

c)leoperazionidivalidazionedeidatidicuiallaletterab)sianounivocamentericonducibiliallepersoneresponsabilichelehannoeffettuatemediantelamemorizzazionedicodiceidentifi-cativoautogeneratodaglistessi;

d)leeventualiinformazionidimodifica,ivicompresequelleinerentiallegeneralitàeaidatioccupazionalidellavoratore,sianosoloaggiuntiveaquellegiàmemorizzate;

e)siapossibileriprodurresusupportiastampa,sullabasedeisingolidocumenti,oveprevistidalpresentedecretolegislativo,leinformazionicontenuteneisupportidimemoria;

f)leinformazionisianoconservatealmenosuduedistintisupportiinformaticidimemoriaesianoimplementatiprogrammidiprotezioneedicontrollodelsistemadacodicivirali;

g)siaredatta,acuradell’esercentedelsistema,unaproceduraincuisianodettagliatamentedescritte leoperazioninecessarieper lagestionedel sistemamedesimo.Nellaproceduranondevonoessereriportatiicodicidiaccesso.

3.Nelcasoincuileattivitàdeldatoredilavorosianoarticolatesuvarisedigeograficheoorganiz-zateindistintisettorifunzionali,l’accessoaidatipuòavveniremedianteretidicomunicazioneelettro-nica,attraversolatrasmissionedellapasswordinmodalitàcriptataefermorestandoquantoprevistoalcomma2relativamenteallaimmissioneevalidazionedeidatidapartedellepersoneresponsabili.

4.Ladocumentazione,siasusupportocartaceocheinformatico,deveesserecustoditanelri-spettodeldecretolegislativo30giugno2003,n.196,inmateriadiprotezionedeidatipersonali.

5.Tuttaladocumentazionerilevanteinmateriadiigiene,saluteesicurezzasullavoroetuteladellecondizionidilavoropuòesseretenutasuunicosupportocartaceooinformatico.Fermere-standoledisposizionirelativeallavalutazionedeirischi,lemodalitàperl’eventualeeliminazio-neoperlatenutasemplificatadelladocumentazionedicuialperiodocheprecedesonodefiniteconsuccessivodecreto,adottato,previaconsultazionedellepartisociali,sentitalaConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano,entrododicimesidalladatadientratainvigoredelpresentedecreto.

6.Finoaiseimesisuccessiviall’adozionedeldecretointerministerialedicuiall’articolo8comma4,delpresentedecretorestanoinvigoreledisposizionirelativealregistroinfortuniedairegistridegliespostiadagenticancerogeniebiologici.

Art. 54 Comunicazioni e trasmissione della documentazione

1.Latrasmissionedidocumentazioneelecomunicazioniaentioamministrazionipubbliche,comunqueprevistedalpresentedecretolegislativopossonoavveniretramitesistemiinformatiz-zati,nelformatoeconlemodalitàindicatidallestrutturericeventi.

Capo IV Disposizioni penali

Sezione I Sanzioni

78 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

Art. 55[116] Sanzioni per il datore di lavoro e il dirigente

1. È punito con l’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 2.500 a 6.400 euro il datore di lavoro:

a) per la violazione dell’articolo 29, comma 1;

116 Articolosostituitodall’articolo32,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“1.Èpunitoconl’arrestodaquattroaottomesioconl’ammendada5.000a15.000euroildatoredilavoro:a)cheomettelavalutazionedeirischiel’adozionedeldocumentodicuiall’articolo17,comma1,letteraa),ovverocheloadottainassenzadeglielementidicuialleletterea),b),d)edf)dell’articolo28echeviolaledisposizionidicuiall’articolo18,comma1,lettereq)ez),primaparte;b)chenonprovvedeallanominadelresponsabiledelserviziodiprevenzioneeprotezioneaisensidell’articolo17,comma1,letterab),salvoilcasoprevistodall’articolo34;2.Neicasiprevistialcomma1,letteraa),siapplicalapenadell’arrestodaseimesiaunannoeseimesiselavio-lazioneècommessa:a)nelleaziendedicuiall’articolo31,comma6,letterea),b),c),d),f);b)inaziendeincuisisvolgonoattivitàcheespongonoilavoratoriarischibiologicidicuiall’articolo268,comma1,letterec)ed),daatmosfereesplosive,cancerogenimutageni,edaattivitàdimanutenzione,rimozionesmaltimentoebonificadiamianto;c)perleattivitàdisciplinatedaltitoloIVcaratterizzatedallacompresenzadipiùimpreseelacuientitàpresuntadilavorononsiainferiorea200uomini-giorno.3.Èpunitoconl’ammendada3.000a9.000euroildatoredilavorochenonredigeildocumentodicuiall’articolo17,comma1,letteraa),secondolemodalitàdicuiall’articolo29,commi1,2e3,nonchéneicasiincuineldocu-mentodivalutazionedeirischimanchinounaopiùdelleindicazionidicuiall’articolo28,comma2,letterec)ede).4.Ildatoredilavoroeildirigentesonopuniti:a)conl’arrestodadueaquattromesioconl’ammendada800a3.000europerlaviolazionedegliarticoli18,comma1,lettereb),e),g),i),m),n),o),p),34,comma3,36,commi1,2e3,43,comma1,letterea),b)ec);b)conl’arrestodatreaseimesioconl’ammendada2.000a5.000europerlaviolazionedegliarticoli18,commi1,lettered),h),ev),e2,26,comma1,letterab),43,comma1,lettered)ede),45,comma1,46,comma2;c)conl’arrestodatreaseimesioconl’ammendada2.000a5.000europerlaviolazionedell’articolo18,comma1,letterac).Neicasiprevistidalcomma2,siapplicalapenadell’arrestodaquattroaottomesi;d)conl’arrestodaquattroaottomesioconl’ammendada1.500a6.000europerlaviolazionedegliarticoli26,comma1,e2,letterea)eb),34,commi1e2;e)conl’arrestodaquattroaottomesioconl’ammendada2.000a4.000europerlaviolazionedegliarticoli18,comma1,letteral),e43,comma4;f)conl’arrestodatreaseimesioconl’ammendada3.000a10.000europernonaverprovvedutoallanominadicuiall’articolo18,comma1,letteraa);g)conlasanzioneamministrativapecuniariada1.500a4.500europerlaviolazionedell’articolo18,comma1,letterabb);h)conlasanzioneamministrativapecuniariada2.500a10.000europerlaviolazionedegliarticoli18,comma1,letterau),29,comma4,e35,comma2;i)con lasanzioneamministrativapecuniariada2.500a7.500europer laviolazionedell’articolo18,comma1,letterar),conriferimentoagliinfortunisuperioriaitregiorni;l)con lasanzioneamministrativapecuniariada1.000a3.000europer laviolazionedell’articolo18,comma1,letterar),conriferimentoagliinfortunisuperioriadungiorno;m)conlasanzioneamministrativapecuniariada100a500europerciascunlavoratore,incasodiviolazionedell’ar-ticolo26,comma8;n) con la sanzione amministrativapecuniariada euro1.000 a euro3.000 in casodi violazionedall’articolo18,comma1,letteras);o)conlasanzioneamministrativapecuniariadieuro500incasodiviolazionedall’articolo18,comma1,letteraaa).5.L’applicazionedellasanzionedicuialcomma4,letterai),escludel’applicazionedellesanzioniconseguentiallaviolazionedell’articolo53del testounicodelledisposizioniper l’assicurazioneobbligatoriacontrogli infortunisullavoroelemalattieprofessionali,dicuialdecretodelPresidentedellaRepubblica30giugno1965,n.1124.”.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 79

b) che non provvede alla nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione ai sensi dell’articolo 17, comma 1, lettera b), o per la violazione dell’articolo 34, comma 2;

2. Nei casi previsti al comma 1, lettera a), si applica la pena dell’arresto da quattro a otto mesi se la violazione è commessa:

a) nelle aziende di cui all’articolo 31, comma 6, lettere a), b), c), d), f) e g);b) in aziende in cui si svolgono attività che espongono i lavoratori a rischi biologici di cui

all’articolo 268, comma 1, lettere c) e d), da atmosfere esplosive, cancerogeni mutageni, e da attività di manutenzione, rimozione smaltimento e bonifica di amianto;

c) per le attività disciplinate dal Titolo IV caratterizzate dalla compresenza di più imprese e la cui entità presunta di lavoro non sia inferiore a 200 uomini-giorno.

3. È punito con l’ammenda da 2.000 a 4.000 euro il datore di lavoro che adotta il documento di cui all’articolo 17, comma 1, lettera a), in assenza degli elementi di cui all’articolo 28, com-ma 2, lettere b), c) o d), o senza le modalità di cui all’articolo 29, commi 2 e 3.

4. È punito con l’ammenda da 1.000 a 2.000 euro il datore di lavoro che adotta il documento di cui all’articolo 17, comma 1, lettera a), in assenza degli elementi di cui all’articolo 28, com-ma 2, lettere a), primo periodo, ed f).

5. Il datore di lavoro e il dirigente sono puniti:a) con l’arresto da due a quattro mesi o con l’ammenda da 750 a 4.000 euro per la violazione

degli articoli 3, comma 12-bis, 18, comma 1, lettera o), 26, comma 1, lettera b), 43, commi 1, lettere a), b), c) ed e), e 4, 45, comma 1;

b)con l’arresto da due a quattro mesi o con l’ammenda da 1.000 a 4.800 euro per la viola-zione dell’articolo 26, comma 1, lettera a);

c)con l’arresto da due a quattro mesi o con l’ammenda da 1.200 a 5.200 euro per la viola-zione dell’articolo 18, comma 1, lettere c), e), f) e q), 36, commi 1 e 2, 37, commi 1, 7, 9 e 10, 43, comma 1, lettere d) ed e-bis), 46, comma 2;

d) con l’arresto da due a quattro mesi o con l’ammenda da 1.500 a 6.000 euro per la viola-zione degli articoli 18, comma 1, lettere a), d) e z) prima parte, e 26, commi 2 e 3, primo periodo. Medesima pena si applica al soggetto che viola l’articolo 26, commi 3, quarto periodo, o 3-ter.

e) con l’ammenda da 2.000 a 4.000 euro per la violazione degli articoli 18, comma 1, lettere g), n), p), seconda parte, s) e v), 35, comma 4;

f)con la sanzione amministrativa pecuniaria da 2.000 a 6.600 euro per la violazione degli articoli 29, comma 4, 35, comma 2, 41, comma 3;

g) con la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 a 4.500 euro per la violazione dell’arti-colo 18, comma 1, lettere r), con riferimento agli infortuni superiori ai tre giorni, bb), e comma 2;

h) con la sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 1.800 euro per la violazione dell’ar-ticolo 18, comma 1, lettere g-bis) e r), con riferimento agli infortuni superiori ad un giorno, e dell’articolo 25, comma 1, lettera e), secondo periodo, e dell’articolo 35, comma 5;

i) con la sanzione amministrativa pecuniaria da 100 a 500 euro per ciascun lavoratore, in caso di violazione dell’articolo 26, comma 8;

l) con la sanzione amministrativa pecuniaria da 50 a 300 euro in caso di violazione dell’ar-ticolo 18, comma 1, lettera aa).

6. L’applicazione della sanzione di cui al comma 5, lettera g), con riferimento agli infortuni superiori ai tre giorni, esclude l’applicazione delle sanzioni conseguenti alla violazione dell’ar-ticolo 53 del decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124.

80 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

Art. 56[117] Sanzioni per il preposto

1. Con riferimento a tutte le disposizioni del presente decreto, i preposti, nei limiti delle pro-prie attribuzioni e competenze, sono puniti:

a) con l’arresto fino a due mesi o con l’ammenda da 400 a 1.200 euro per la violazione dell’articolo 19, comma 1, lettere a), c), e) ed f);

b) con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda da 200 a 800 euro per la violazione dell’ar-ticolo 19, comma 1, lettere b), d) e g).”.

Art.57[118] Sanzioni per i progettisti, i fabbricanti i fornitori e gli installatori

1. I progettisti che violano il disposto dell’articolo 22 sono puniti con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda da 1.500 a 6.000 euro.

2. I fabbricanti e i fornitori che violano il disposto dell’articolo 23 sono puniti con l’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 10.000 a 40.000 euro.

3. Gli installatori che violano il disposto dell’articolo 24 sono puniti con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda da 1.200 a 5.200 euro.”.

Art.58[119] Sanzioni per il medico competente

1. Il medico competente è punito:

117 Articolosostituitodall’articolo33,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“1.Iprepostisonopunitineilimitidell’attivitàallaqualesonotenutiinosservanzadegliobblighigeneralidicuiall’articolo19:a)conl’arrestodaunoatremesioconl’ammendada500a2.000europerlaviolazionedell’articolo19,comma1,letterea),e),f);b)conl’arrestosinoaunmeseoconl’ammendada300a900europerlaviolazionedell’articolo19,comma1,lettereb),c),d);c)conl’ammendada300a900europerlaviolazionedell’articolo19,comma1,letterag).”.

118 Articolosostituitodall’articolo34,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“1.Iprogettisticheviolanoildispostodell’articolo22sonopuniticonl’arrestofinoaunmeseoconl’ammendada600a2.000euro.2.Ifabbricantieifornitoricheviolanoildispostodell’articolo23sonopuniticonl’arrestodaquattroaottomesioconl’ammendada15.000a45.000euro.3.Gliinstallatoricheviolanoildispostodell’articolo24sonopuniticonl’arrestofinoatremesioconl’ammendada1.000a3.000euro.”.

119 Articolosostituitodall’articolo35,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“1.Ilmedicocompetenteèpunito:a)conl’arrestofinoaunmeseoconl’ammendada500a2.500europerlaviolazionedell’articolo25,comma1,lettered),e)ef);b)conl’arrestofinoaduemesioconl’ammendada1.000a4.500europerlaviolazionedell’articolo25,comma1,lettereb),c)eg);c)conl’arrestofinoatremesioconl’ammendada1.000a5.000europerlaviolazionedell’articolo25,comma1,letteral);d)conlasanzioneamministrativapecuniariada1.000a3.000europerlaviolazionedell’articolo25,comma1,lettereh),i)em),eperlaviolazionedell’articolo41,comma5;e)conlasanzioneamministrativapecuniariada2.500a10.500europerlaviolazionedell’articolo40,comma1.”.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 81

a) con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda da 200 a euro 800 per la violazione dell’ar-ticolo 25, comma 1, lettere d) ed e), primo periodo;

b) con l’arresto fino a due mesi o con l’ammenda da 300 a 1.200 euro per la violazione dell’articolo 25, comma 1, lettere b), c) e g);

c) con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda da 400 a 1.600 euro per la violazione dell’articolo 25, comma 1, lettere a), con riferimento alla valutazione dei rischi, e l);

d) con la sanzione amministrativa pecuniaria da 600 a 2.000 euro per la violazione dell’ar-ticolo 25, comma 1, lettere h) e i);

e) con la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 a 4.000 euro per le violazione degli articoli 40, comma 1, e 41, commi 3, 5 e 6-bis.

Art.59[120] Sanzioni per i lavoratori

1. I lavoratori sono puniti:a) con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda da 200 a 600 euro per la violazione degli

articoli 20, comma 2, lettere b), c), d), e), f), g), h) ed i), e 43, comma 3, primo periodo;b) con la sanzione amministrativa pecuniaria da 50 a 300 euro per la violazione dell’articolo

20, comma 3.

Art.60[121] Sanzioni per i componenti dell’impresa familiare di cui all’articolo 230-bis del codice civile,

per i lavoratori autonomi, i coltivatori diretti del fondo, i soci delle società semplici operanti nel settore agricolo, gli artigiani e i piccoli commercianti

1. I soggetti di cui all’articolo 21 sono puniti:a) con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda da 200 a 600 euro per la violazione dell’ar-

ticolo 21, comma 1, lettere a) e b);b) con la sanzione amministrativa pecuniaria da 50 a 300 euro per ciascun soggetto per la

violazione dell’articolo 21, comma 1, lettera c).2. I lavoratori autonomi sono puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da 50 a 300

euro per la violazione dell’articolo 20, comma 3.

120 Articolosostituitodall’articolo36,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“1.Ilavoratorisonopuniti:a)conl’arrestofinoaunmeseoconl’ammendada200a600europerlaviolazionedell’articolo20,comma2,lettereb),c),d),e),f),g),h)ei);b)conlasanzioneamministrativapecuniariada50a300europerlaviolazionedell’articolo20comma3;lastessasanzionesiapplicaailavoratoriautonomidicuiallamedesimadisposizione.”.

121 Articolosostituitodall’articolo37,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“1.Isoggettidicuiall’articolo21sonopuniti:a)conlasanzioneamministrativapecuniariada300a2.000europerlaviolazionedell’articolo21,comma1,letterea)eb);b)conlasanzioneamministrativapecuniariada50a300europerlaviolazionedell’articolo21,comma1,letterac).”.

82 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

Sezione II Disposizioni in tema di processo penale

Art. 61 Esercizio dei diritti della persona offesa

1.Incasodieserciziodell’azionepenaleperidelittidiomicidiocolposoodilesionipersona-licolpose,seilfattoècommessoconviolazionedellenormeperlaprevenzionedegliinfortunisullavoroorelativeall’igienedellavoroocheabbiadeterminatounamalattiaprofessionale,ilpubblicoministeronedàimmediatanotiziaall’INAILedall’IPSEMA,inrelazioneallerispetti-vecompetenze,aifinidell’eventualecostituzionedipartecivileedell’azionediregresso.

2.Leorganizzazioni sindacalie leassociazionidei familiaridellevittimedi infortuni sullavorohannofacoltàdiesercitareidirittielefacoltàdellapersonaoffesadicuiagliarticoli91e92delcodicediprocedurapenale,conriferimentoaireaticommessiconviolazionedellenormeperlaprevenzionedegliinfortunisullavoroorelativeall’igienedellavoroocheabbianodeter-minatounamalattiaprofessionale.

Titolo II Luoghi di lavoro

Capo I Disposizioni generali

Art. 62 Definizioni

1. Ferme restando le disposizioni di cui al titolo I, si intendono per luoghi di lavoro, unica-mente ai fini della applicazione del presente titolo, i luoghi destinati a ospitare posti di lavoro, ubicati all’interno dell’azienda o dell’unità produttiva, nonché ogni altro luogo di pertinenza dell’azienda o dell’unità produttiva accessibile al lavoratore nell’ambito del proprio lavoro.[122]

2.Ledisposizionidicuialpresentetitolononsiapplicano:a)aimezziditrasporto;b)aicantieritemporaneiomobili;c)alleindustrieestrattive;d)aipescherecci.d-bis): ai campi, ai boschi e agli altri terreni facenti parte di un’azienda agricola o fore-

stale.[123]

122 Commasostituitodall’articolo38,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“1.FermerestandoledisposizionidicuialtitoloI,unicamenteaifinidell’applicazionedelpresentetitolo,siintendonoperluoghidilavoro:a)iluoghidestinatiaospitarepostidilavoro,ubicatiall’internodell’aziendaodell’unitàproduttiva,nonchéognialtroluogodipertinenzadell’aziendaodell’unitàproduttivaaccessibileallavoratorenell’ambitodelpropriolavoro;b)icampi,iboschiealtriterrenifacentipartediun’aziendaagricolaoforestale.”.

123 Letteraaggiuntadall’articolo38,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 83

Art. 63 Requisiti di salute e di sicurezza

1. I luoghi di lavoro devono essere conformi ai requisiti indicati nell’allegato IV.2.Iluoghidilavorodevonoesserestrutturatitenendoconto,sedelcaso,deilavoratoridisabili.3. L’obbligo di cui al comma 2 vige in particolare per le porte, le vie di circolazione, gli

ascensori e le relative pulsantiere, le scale e gli accessi alle medesime, le docce, i gabinetti ed i posi di lavoro utilizzati da lavoratori disabili.[124]

4.Ladisposizionedicuialcomma2nonsiapplicaailuoghidilavorogiàutilizzatiprimadel1°gennaio1993;inognicasodevonoessereadottatemisureidoneeaconsentirelamobilitàel’utilizzazionedeiservizisanitariediigienepersonale.

5.Ovevincoliurbanisticioarchitettoniciostinoagliadempimentidicuialcomma1ildatoredilavoro,previaconsultazionedelrappresentantedeilavoratoriperlasicurezzaepreviaauto-rizzazionedell’organodivigilanzaterritorialmentecompetente,adottalemisurealternativechegarantisconounlivellodisicurezzaequivalente.

6. [125]

Art. 64 Obblighi del datore di lavoro

1.Ildatoredilavoroprovvedeaffinché:a)iluoghidilavorosianoconformiairequisitidicuiall’articolo63,commi1,2e3;b)leviedicircolazioneinterneoall’apertocheconduconoausciteoaduscitediemergenzae

leuscitediemergenzasianosgombrealloscopodiconsentirnel’utilizzazioneinognievenienza;c)iluoghidilavoro,gliimpiantieidispositivivenganosottopostiaregolaremanutenzione

tecnicaevenganoeliminati,quantopiùrapidamentepossibile,idifettirilevatichepossanopre-giudicarelasicurezzaelasalutedeilavoratori;

d)iluoghidilavoro,gliimpiantieidispositivivenganosottopostiaregolarepulitura,ondeassicurarecondizioniigienicheadeguate;

e)gliimpiantieidispositividisicurezza,destinatiallaprevenzioneoall’eliminazionedeipericoli,venganosottopostiaregolaremanutenzioneealcontrollodellorofunzionamento.

Art. 65 Locali sotterranei o semisotterranei

1.Èvietatodestinareallavorolocalichiusisotterraneiosemisotterranei.2.Inderogaalledisposizionidicuialcomma1,possonoesseredestinatiallavorolocalichiusi

sotterraneiosemisotterranei,quandoricorranoparticolariesigenzetecniche.Intalicasiildatoredilavoroprovvedeadassicurareidoneecondizionidiaerazione,diilluminazioneedimicroclima.

3.L’organodivigilanzapuòconsentirel’usodeilocalichiusisotterraneiosemisotterranei

124 Commasostituitodall’articolo39,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevidenteerailseguente:“3.L’obbligodicuialcomma2vigeinparticolareperleporte,leviedicircolazione,lescale,ledocce,igabinettiedipostidilavoroutilizzatiedoccupatidirettamentedalavoratoridisabili.”.

125 Commaabrogatodall’articolo39,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevidenteerailseguente:“6.Irequisitidisicurezzaedisaluterelativiacampi,boschiealtriterrenifacentipartediunaaziendaagricolaoforestale,sonospecificatinelpunto7dell’allegatoIV.”.

84 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

ancheperaltrelavorazioniperlequalinonricorronoleesigenzetecniche,quandodettelavo-razioninondianoluogoademissionidiagentinocivi,semprechesianorispettatelenormedelpresentedecretolegislativoesisiaprovvedutoadassicurarelecondizionidicuialcomma2.

Art. 66 Lavori in ambienti sospetti di inquinamento

1.Èvietatoconsentirel’accessodeilavoratoriinpozzineri,fogne,camini,fosse,gallerieeingeneraleinambientierecipienti,condutture,caldaieesimili,ovesiapossibileilrilasciodigasdeleteri,senzachesiastatapreviamenteaccertatal’assenzadipericoloperlavitael’inte-gritàfisicadeilavoratorimedesimi,ovverosenzapreviorisanamentodell’atmosferamedianteventilazioneoaltrimezziidonei.Quandopossaesservidubbiosullapericolositàdell’atmosfera,ilavoratoridevonoesserelegaticoncinturadisicurezza,vigilatipertuttaladuratadellavoroe,oveoccorra,fornitidiapparecchidiprotezione.L’aperturadiaccessoadettiluoghideveaveredimensionitalidapoterconsentirel’agevolerecuperodiunlavoratoreprivodisensi.

Art.67[126] Notifiche all’organo di vigilanza competente per territorio

1.Incasodicostruzioneedirealizzazionediedificiolocalidaadibirealavorazioniindu-striali,nonchéneicasidiampliamentiediristrutturazionidiquelliesistenti,irelativilavoride-vonoessereeseguitinelrispettodellanormativadisettoreedevonoesserecomunicatiall’organodivigilanzacompetenteperterritorioiseguentielementiinformativi:

a)descrizionedell’oggettodellelavorazioniedelleprincipalimodalitàdiesecuzionedellestesse;

b)descrizionedellecaratteristichedeilocaliedegliimpianti.2.Ildatoredilavoroeffettualacomunicazionedicuialcomma1nell’ambitodelleistanze,

dellesegnalazioniodelleattestazionipresentateallosportellounicoperleattivitàproduttiveconlemodalitàstabilitedalregolamentodicuiald.P.R.7settembre2010,n.160.Entronovantagior-nidalladatadientratainvigoredellapresentedisposizione,condecretodelMinistrodellavoroedellepolitichesocialiedelMinistroperlapubblicaamministrazioneelasemplificazione,sentitalaConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano,sonoindividuate,secondocriteridisemplicitàedicomprensibilità,leinformazionidatrasmettereesonoapprovatiimodelliuniformidautilizzareperifinidicuialpresentearticolo.

3.Leamministrazionichericevonolecomunicazionidicuialcomma1provvedonoatra-smettereinviatelematicaall’organodivigilanzacompetenteperterritorioleinformazioniloropervenuteconlemodalitàindicatedalcomma2.

4.L’obbligodicomunicazionedicuialcomma1siapplicaailuoghidilavorooveèprevistalapresenzadipiùditrelavoratori.

5.Finoalladatadientratainvigoredeldecretodicuialcomma2trovanoapplicazioneledisposizionidicuialcomma1.

126 Articolosostituitodall’articolo32,comma1, letterae)deldecreto-legge21giugno2013,n.69convertitodallalegge9agosto2013,n.98.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 85

Capo II Sanzioni

Art.68[127] Sanzioni per il datore di lavoro e il dirigente

1.Ildatoredilavoroeildirigentesonopuniti:a)conl’arrestodatreaseimesioconl’ammendada2.500a6.400europerlaviolazione

dell’articolo66;b)conl’arrestodadueaquattromesioconl’ammendada1.000a4.800europerlaviolazio-

nedegliarticoli64,comma1,e65,commi1e2;c)conlasanzioneamministrativapecuniariada500a1.800europerlaviolazionedell’arti-

colo67,commi1e2.2.Laviolazionedipiùprecettiriconducibiliallacategoriaomogeneadirequisitidisicurezza

relativiailuoghidilavorodicuiall’allegatoIV,punti1.1,1.2,1.3,1.4,1.5,1.6,1.7,1.8,1.9,1.10,1.11,1.12,1.13,1.14,2.1,2.2,3,4,6.1,6.2,6.3,6.4,6.5,e6.6,èconsiderataunaunicavio-lazioneedèpunitaconlapenaprevistadalcomma1,letterab).L’organodivigilanzaètenutoaprecisareinognicaso,insededicontestazione,idiversiprecettiviolati.

Titolo III Uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale

Capo I Uso delle attrezzature di lavoro

Art.69 Definizioni

1.Aglieffettidelledisposizionidicuialpresentetitolosiintendeper:a)attrezzaturadilavoro:qualsiasimacchina,apparecchio,utensileoimpianto, inteso come

il complesso di macchine, attrezzature e componenti necessari all’attuazione di un processo produttivo,destinatoadessereusatoduranteillavoro;[128]

b)usodiunaattrezzaturadilavoro:qualsiasioperazionelavorativaconnessaadunaattrezza-turadilavoro,qualelamessainservizioofuoriservizio,l’impiego,iltrasporto,lariparazione,latrasformazione,lamanutenzione,lapulizia,ilmontaggio,losmontaggio;

c)zonapericolosa:qualsiasizonaall’internoovveroinprossimitàdiunaattrezzaturadila-voronellaqualelapresenzadiunlavoratorecostituisceunrischioperlasaluteolasicurezzadellostesso;

127 Articolosostituitodall’articolo41,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevidenteerailseguente:“1.Ildatoredilavoroèpunito:a)conl’arrestodaseiadodicimesioconl’ammendada4.000a16.000europerlaviolazionedell’articolo66;b)conl’arrestodatreaseimesioconl’ammendada2.000a10.000europerlaviolazionedegliarticoli64e65,commi1e2;c)conlasanzioneamministrativapecuniariada1.000a2.500europerlaviolazionedell’articolo67,commi1e2.”.

128 Letteramodificatadall’articolo42,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

86 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

d) lavoratoreesposto:qualsiasi lavoratoreche si trovi interamenteo inparte inunazonapericolosa;

e)operatore:illavoratoreincaricatodell’usodiunaattrezzaturadilavoro.

Art.70 Requisiti di sicurezza

1. Salvo quanto previsto al comma 2, le attrezzature di lavoromesse a disposizione deilavoratori devono essere conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari direcepimentodelledirettivecomunitariediprodotto.

2.Leattrezzaturedilavorocostruiteinassenzadidisposizionilegislativeeregolamentaridicuialcomma1,equellemesseadisposizionedeilavoratoriantecedentementeall’emanazionedinormelegislativeeregolamentaridirecepimentodelledirettivecomunitariediprodotto,devonoessereconformiairequisitigeneralidisicurezzadicuiall’allegatoV.

3.Siconsideranoconformialledisposizionidicuialcomma2leattrezzaturedilavoroco-struitesecondoleprescrizionideidecretiministerialiadottatiaisensidell’articolo395delde-cretoPresidentedellaRepubblica27aprile1955,n.547,ovverodell’articolo28deldecretolegislativo19settembre1994,n.626.

4.Qualoragliorganidivigilanza,nell’espletamentodellelorofunzioniispettiveinmateriadisaluteesicurezzasullavoro,constatinocheun’attrezzaturadilavoro,messaadisposizionedeilavoratoridopoesserestataimmessasulmercatoomessainservizioconformementeallalegislazionenazionaledirecepimentodelledirettivecomunitarieadessaapplicabiliedutilizzataconformementealleindicazionidelfabbricante,presentiunasituazionedirischioriconducibilealmancatorispettodiunoopiùrequisitiessenzialidisicurezzaprevistidalledisposizionilegi-slativeeregolamentaridicuialcomma1,neinformanoimmediatamentel’autoritànazionaledisorveglianzadelmercatocompetentepertipodiprodotto.Intalecasoleprocedureprevistedagliarticoli20e21deldecretolegislativo19dicembre1994,n.758,vengonoespletate:

a)dall’organodivigilanzachehaaccertatoinsedediutilizzolasituazionedirischio,neiconfrontideldatoredilavoroutilizzatoredell’esemplarediattrezzatura,medianteappositapre-scrizione a rimuovere tale situazionenel caso in cui sia stata accertatauna contravvenzione,oppuremedianteidoneadisposizioneinordineallemodalitàdiusoinsicurezzadell’attrezzaturadilavoroovenonsiastataaccertataunacontravvenzione;

b)dall’organodivigilanzaterritorialmentecompetenterispettivamente,neiconfrontidelfab-bricanteovverodeisoggettidellacatenadelladistribuzione,qualora,allaconclusionedell’accer-tamentotecnicoeffettuatodall’autoritànazionaleperlasorveglianzadelmercato,risultilanonconformitàdell’attrezzaturaadunoopiùrequisitiessenzialidisicurezzaprevistidalledisposi-zionilegislativeeregolamentaridicuialcomma1dell’articolo70.[129]

129 Commasostituitodall’articolo43,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“4.Qualoragliorganidivigilanza,nell’espletamentodellelorofunzioniispettive,inmateriadisaluteesicurezzasuiluoghidilavoro,accertinocheun’attrezzaturadilavoromessaadisposizionedeilavoratoridopoesserestataim-messasulmercatoomessainservizioaisensidelladirettivadiprodotto,intuttooinparte,risultanonrispondenteaunoopiùrequisitiessenzialidisicurezzaprevistidalledisposizionilegislativeeregolamentaridicuialcomma2,neinformanoimmediatamentel’autoritànazionaledisorveglianzadelmercatocompetentepertipodiprodotto.Intalecasoleprocedureprevistedagliarticoli20e21deldecretolegislativo19dicembre1994,n.758,vengonoespletate:

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 87

Art.71 Obblighi del datore di lavoro

1.Ildatoredilavorometteadisposizionedeilavoratoriattrezzatureconformiairequisitidicuiall’articoloprecedente,idoneeaifinidellasaluteesicurezzaeadeguateallavorodasvolgereoadattateataliscopichedevonoessereutilizzateconformementealledisposizionilegislativedirecepimentodelledirettivecomunitarie.

2.All’attodellasceltadelleattrezzaturedilavoro,ildatoredilavoroprendeinconsidera-zione:

a)lecondizionielecaratteristichespecifichedellavorodasvolgere;b)irischipresentinell’ambientedilavoro;c)irischiderivantidall’impiegodelleattrezzaturestesse;d)irischiderivantidainterferenzeconlealtreattrezzaturegiàinuso.3.Ildatoredilavoro,alfinediridurrealminimoirischiconnessiall’usodelleattrezzature

dilavoroeperimpedirechedetteattrezzaturepossanoessereutilizzateperoperazioniesecondocondizioniperlequalinonsonoadatte,adottaadeguatemisuretecnicheedorganizzative,tralequaliquelledell’allegatoVI.

4.Ildatoredilavoroprendelemisurenecessarieaffinché:a)leattrezzaturedilavorosiano:1)installateedutilizzateinconformitàalleistruzionid’uso;2)oggettodiidoneamanutenzionealfinedigarantireneltempolapermanenzadeirequisiti

disicurezzadicuiall’articolo70esianocorredate,ovenecessario,daappositeistruzionid’usoelibrettodimanutenzione;

3)assoggettateallemisurediaggiornamentodeirequisitiminimidisicurezzastabiliteconspecificoprovvedimentoregolamentareadottatoinrelazionealleprescrizionidicuiall’articolo18,comma1,letteraz);

b)sianocuratilatenutael’aggiornamentodelregistrodicontrollodelleattrezzaturedilavoropercuilostessoèprevisto.

5.Lemodificheapportateallemacchinequalidefiniteall’articolo1,comma2,deldecretodelPresidentedellaRepubblica24luglio1996,n.459,permigliorarnelecondizionidisicurezzainrapportoalleprevisionidelcomma1,ovverodelcomma4,letteraa),numero3),nonconfigura-noimmissionesulmercatoaisensidell’articolo1,comma3,secondoperiodo,semprechenoncomportinomodifichedellemodalitàdiutilizzoedelleprestazioniprevistedalcostruttore.[130]

6.Ildatoredilavoroprendelemisurenecessarieaffinchéilpostodilavoroelaposizionedeilavoratoridurantel’usodelleattrezzaturepresentinorequisitidisicurezzaerispondanoaiprincipidell’ergonomia.

a)dall’organodivigilanzacheharilevatolanonrispondenzainsedediutilizzo,neiconfrontideldatoredilavoroutilizzatoredell’esemplarediattrezzaturaoggettodell’accertamento,medianteappositaprescrizionearimuoverelasituazionedirischiodeterminatadallamancatarispondenzaadunoopiùrequisitiessenzialidisicurezza;b)dall’organodivigilanzaterritorialmentecompetente,neiconfrontidelfabbricanteedeisoggettidellacatenadelladistribuzione,allaconclusionedell’accertamentotecnicoeffettuatodall’autoritànazionaleperlasorveglianzadelmercato.”.

130 Commamodificatodall’articolo44,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

88 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

7.Qualoraleattrezzaturerichiedanoperilloroimpiegoconoscenzeoresponsabilitàpartico-lariinrelazioneailororischispecifici,ildatoredilavoroprendelemisurenecessarieaffinché:

a)l’usodell’attrezzaturadilavorosiariservatoailavoratorialloscopoincaricaticheabbianoricevutounainformazione,formazioneedaddestramentoadeguati;[131]

b) in casodi riparazione, di trasformazioneomanutenzione, i lavoratori interessati sianoqualificatiinmanieraspecificapersvolgeredetticompiti.

8.Fermorestandoquantodispostoalcomma4,ildatoredilavoro secondoleindicazionifornitedaifabbricantiovvero,inassenzadiqueste,dallepertinentinormetecnicheodallebuoneprassiodalineeguida,provvedeaffinché[132]:

a) leattrezzaturedi lavorolacuisicurezzadipendedallecondizionidi installazionesianosottoposteauncontrolloiniziale(dopol’installazioneeprimadellamessainesercizio)eaduncontrollodopoognimontaggioinunnuovocantiereoinunanuovalocalitàdiimpianto,alfinediassicurarnel’installazionecorrettaeilbuonfunzionamento;[133]

b)leattrezzaturesoggetteainflussichepossonoprovocaredeterioramentisuscettibilididareorigineasituazionipericolosesianosottoposte[134]:

1.adinterventidicontrollo,secondofrequenzestabiliteinbasealleindicazionifornitedaifabbricanti,ovverodallenormedibuonatecnica,oinassenzadiquesteultime,desumibilidaicodicidibuonaprassi;[135]

2.adinterventidicontrollostraordinarialfinedigarantireilmantenimentodibuonecondi-zionidisicurezza,ognivoltacheintervenganoeventieccezionalichepossanoavereconseguen-zepregiudizievoliperlasicurezzadelleattrezzaturedilavoro,qualiriparazioni,trasformazioni,incidenti,fenomeninaturalioperiodiprolungatidiinattività;

c)gliinterventidicontrollodicuialleletterea)eb)sonovoltiadassicurareilbuonostatodiconservazionee l’efficienzaafinidisicurezzadelleattrezzaturedi lavoroedevonoessereeffettuatidapersonacompetente.[136]

9. I risultatideicontrollidicuialcomma8devonoessere riportatiper iscrittoe,almenoquellirelativiagliultimitreanni,devonoessereconservatietenutiadisposizionedegliorganidivigilanza.

10.Qualora leattrezzaturedi lavorodi cui al comma8 sianousatealdi fuoridella sededell’unità produttiva devono essere accompagnate da un documento attestante l’esecuzionedell’ultimocontrolloconesitopositivo.

11.Oltreaquantoprevistodalcomma8,ildatoredilavorosottoponeleattrezzaturedilavororiportatenell’allegatoVIIaverificheperiodichevolteavalutarnel’effettivostatodiconserva-zioneediefficienzaaifinidisicurezza,conlafrequenzaindicatanelmedesimoallegato.Perlaprimaverificaildatoredilavorosiavvaledell’INAIL,cheviprovvedenelterminediquaranta-cinquegiornidallamessainserviziodell’attrezzatura.Unavoltadecorsoinutilmenteiltermine

131 Letteramodificatadall’articolo44,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.132 Alineamodificatadall’articolo44,comma1,letterac1)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.133 Ilnumero1)èsostituitodallaletteraa)dall’articolo44,comma1,letterac2)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.134 Ilnumero2)èsostituitodallaletterab)dall’articolo44,comma1,letterac2)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.135 Letteramodificatadall’articolodall’articolo44,comma1,letterac3)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.136 Letteramodificatadall’articolodall’articolo44,comma1,letterac4)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 89

diquarantacinquegiorni sopra indicato, ildatoredi lavoropuòavvalersi,apropriascelta,dialtrisoggettipubblicioprivatiabilitatisecondolemodalitàdicuialcomma13.LesuccessiveverifichesonoeffettuatesuliberasceltadeldatoredilavorodalleASLo,oveciòsiaprevistoconleggeregionale,dall’ARPA,odasoggettipubblicioprivatiabilitaticheviprovvedonose-condolemodalitàdicuialcomma13.Perl’effettuazionedelleverifichel’INAILpuòavvalersidelsupportodisoggettipubblicioprivatiabilitati.Iverbaliredattiall’esitodelleverifichedicuialpresentecommadevonoessereconservatietenutiadisposizionedell’organodivigilanza.Leverifichedicuialpresentecommasonoeffettuateatitoloonerosoelespeseperlaloroeffettua-zionesonoposteacaricodeldatoredilavoro.[137]

12.Perl’effettuazionedelleverifichedicuialcomma11,leASLel’ISPESLpossonoav-valersidelsupportodisoggettipubblicioprivatiabilitati.Isoggettiprivatiabilitatiacquistanolaqualificadiincaricatidipubblicoservizioerispondonodirettamenteallastrutturapubblicatitolaredellafunzione.

13.Lemodalitàdieffettuazionedelleverificheperiodichedicuiall’allegatoVII,nonchéicriteriperl’abilitazionedeisoggettipubblicioprivatidicuialcommaprecedentesonostabiliticondecretodelMinistrodellavoro,dellasaluteedellepolitichesociali,diconcertoconilMi-nistrodellosviluppoeconomicoedelMinistrodellavoro,dellasaluteedellepolitichesociali,sentitalaConferenzapermanenteperirapportitraStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano,daadottarsientrododicimesidalladatadientratainvigoredelpresentedecreto.[138]

14.CondecretodelMinistrodellavoro,dellasaluteedellepolitichesociali,diconcertoconilMinistrodellosviluppoeconomico,d’intesaconlaConferenzapermanenteperirapportitraStato,RegionieprovinceautonomediTrentoediBolzanoesentitalaCommissioneconsultivadicuiall’articolo6,vengonoapportate lemodificheall’allegatoVII relativamenteall’elencodelleattrezzaturedilavorodasottoporrealleverifichedicuialcomma11.[139]

Art.72 Obblighi dei noleggiatori e dei concedenti in uso

1.Chiunquevenda,noleggioconcedainusoolocazionefinanziariamacchine,apparecchioutensilicostruitiomessiinservizioaldifuoridelladisciplinadicuiall’articolo70,comma1,attesta,sottolapropriaresponsabilità,chelestessesianoconformi,almomentodellaconsegnaa chi acquisti, riceva inuso, noleggioo locazionefinanziaria, ai requisiti di sicurezzadi cuiall’allegatoV.[140]

137 Commaprimamodificatodall’articolodall’articolo44,comma1, letterad)delD.Lgs.3agosto2009,n.106e,successivamente,sostituitodall’articolo32,comma1,letteraf)deldecreto-legge21giugno2013,n.69convertitodallalegge9agosto2013,n.98.

138 Commamodificatodall’articolodall’articolo44,comma1,letterae)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.139 Commamodificatodall’articolodall’articolo44,comma1,letteraf)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.140 Comma sostituito dall’articolo dall’articolo 45, comma 1, lettera a) del D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106. Il testo

previgenteera il seguente:“1.Chiunquevenda,noleggioconceda inusoo locazionefinanziariaattrezzaturedilavorodicuiall’articolo70,comma2,deveattestare,sottolapropriaresponsabilità,chelestessesianoconformi,almomentodellaconsegnaachiacquisti,ricevainuso,noleggioolocazionefinanziaria,airequisitidisicurezzadicuiall’allegatoV.”.

90 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

2.Chiunquenoleggioconcedainusoattrezzaturedilavorosenzaoperatoredeve,almomen-todellacessione,attestarneilbuonostatodiconservazione,manutenzioneedefficienzaafinidisicurezza.Dovràaltresìacquisireeconservareagliattipertuttaladuratadelnoleggioodellaconcessionedell’attrezzaturaunadichiarazionedeldatoredilavorocheriportil’indicazionedellavoratoreodeilavoratoriincaricatidellorouso,iqualidevonorisultareformaticonformementealledisposizionidelpresentetitoloe,ovesitrattidiattrezzaturedicuiall’articolo73,comma5,sianoinpossessodellaspecificaabilitazioneiviprevista.[141]

Art.73 Informazione, formazione e addestramento[142]

1.Nell’ambitodegliobblighidicuiagliarticoli36e37ildatoredilavoroprovvede,affinchéperogniattrezzaturadilavoromessaadisposizione,ilavoratoriincaricatidell’usodisponganodiogninecessariainformazioneeistruzioneericevanouna

formazioneeunaddestramentoadeguati,inrapportoallasicurezzarelativamente[143]:a)allecondizionidiimpiegodelleattrezzature;b)allesituazionianormaliprevedibili.2. Il datore di lavoroprovvede altresì a informare i lavoratori sui rischi cui sono esposti

durantel’usodelleattrezzaturedilavoro,sulleattrezzaturedilavoropresentinell’ambienteim-mediatamentecircostante,anchesedaessinonusatedirettamente,nonchésuicambiamentiditaliattrezzature.

3.Leinformazionieleistruzionid’usodevonorisultarecomprensibiliailavoratoriinteres-sati.

4.Ildatoredilavoroprovvedeaffinchéilavoratoriincaricatidell’usodelleattrezzaturecherichiedonoconoscenzeeresponsabilitàparticolaridicuiall’articolo71,comma7,ricevanounaformazione,informazioneedaddestramentoadeguatiespecifici,talidaconsentirel’utilizzotaledaconsentirnel’utilizzodelleattrezzatureinmodoidoneoesicuro,ancheinrelazioneairischichepossanoesserecausatiadaltrepersone.[144]

5.InsedediConferenzapermanenteperirapportitraStato,leregionieleprovinceautono-mediTrentoediBolzanosonoindividuateleattrezzaturedilavoroperlequalièrichiestaunaspecificaabilitazionedeglioperatorinonchélemodalitàperilriconoscimentoditaleabilitazio-ne,isoggettiformatori,ladurata,gliindirizziedirequisitiminimidivaliditàdellaformazioneelecondizioniconsiderateequivalentiallaspecificaabilitazione.[145]

Capo II Uso dei dispositivi di protezione individuale

141 Commamodificatodall’articolodall’articolo45,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.142 Rubricasostituitadall’articolo46,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.143 Alineamodificatadall’articolo46,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.144 Commamodificatodall’articolo46,comma1,letterac)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.145 Commamodificatodall’articolo45-bis,comma1deldecreto-legge21giugno2013,n.69convertitodallalegge9

agosto2013,n.98.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 91

Art.74 Definizioni

1.Siintendeperdispositivodiprotezioneindividuale,diseguitodenominato«DPI»,qual-siasiattrezzaturadestinataadessereindossataetenutadallavoratorealloscopodiproteggerlocontrounoopiùrischisuscettibilidiminacciarnelasicurezzaolasaluteduranteillavoro,non-chéognicomplementooaccessoriodestinatoatalescopo.

2.NoncostituisconoDPI:a)gliindumentidilavoroordinarieleuniforminonspecificamentedestinatiaproteggerela

sicurezzaelasalutedellavoratore;b)leattrezzaturedeiservizidisoccorsoedisalvataggio;c) leattrezzaturediprotezione individualedelle forzearmate,delle forzedipoliziaedel

personaledelservizioperilmantenimentodell’ordinepubblico;d)leattrezzaturediprotezioneindividualepropriedeimezziditrasporto;[146]

e)imaterialisportiviquandoutilizzatiafinispecificamentesportivienonperattivitàlavorative;f)imaterialiperl’autodifesaoperladissuasione;g)gliapparecchiportatiliperindividuareesegnalarerischiefattorinocivi.

Art.75 Obbligo di uso

1.IDPIdevonoessereimpiegatiquandoirischinonpossonoessereevitatiosufficientemen-teridottidamisuretecnichediprevenzione,damezzidiprotezionecollettiva,damisure,metodioprocedimentidiriorganizzazionedellavoro.

Art.76 Requisiti dei DPI

1.IDPIdevonoessereconformiallenormedicuialdecretolegislativo4dicembre1992,n.475,esuesuccessivemodificazioni.

2.IDPIdicuialcomma1devonoinoltre:a)essereadeguatiairischidaprevenire,senzacomportarediperséunrischiomaggiore;b)essereadeguatiallecondizioniesistentisulluogodilavoro;c)tenerecontodelleesigenzeergonomicheodisalutedellavoratore;d)poteressereadattatiall’utilizzatoresecondolesuenecessità.3.Incasodirischimultiplicherichiedonol’usosimultaneodipiùDPI,questidevonoessere

tralorocompatibilietalidamantenere,anchenell’usosimultaneo,lapropriaefficacianeicon-frontidelrischioedeirischicorrispondenti.

Art.77 Obblighi del datore di lavoro

1.IldatoredilavoroaifinidellasceltadeiDPI:a)effettual’analisielavalutazionedeirischichenonpossonoessereevitaticonaltrimezzi;

146 Letteramodificatadall’articolo47,comma1,delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

92 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

b)individualecaratteristichedeiDPInecessarieaffinchéquestisianoadeguatiairischidicuiallaletteraa),tenendocontodelleeventualiulteriorifontidirischiorappresentatedaglistessiDPI;

c)valuta,sullabasedelleinformazioniedellenormed’usofornitedalfabbricanteacorredodeiDPI,lecaratteristichedeiDPIdisponibilisulmercatoeleraffrontaconquelleindividuateallaletterab);

d)aggiornalasceltaogniqualvoltaintervengaunavariazionesignificativaneglielementidivalutazione.

2.Ildatoredilavoro,anchesullabasedellenormed’usofornitedalfabbricante,individualecondizioniincuiunDPIdeveessereusato,specieperquantoriguardaladuratadell’uso,infunzionedi:

a)entitàdelrischio;b)frequenzadell’esposizionealrischio;c)caratteristichedelpostodilavorodiciascunlavoratore;d)prestazionidelDPI.3.Ildatoredilavoro,sullabasedelleindicazionideldecretodicuiall’articolo79,comma2,

fornisceailavoratoriDPIconformiairequisitiprevistidall’articolo76.4.Ildatoredilavoro:a)mantieneinefficienzaiDPIeneassicuralecondizionid’igiene,mediantelamanuten-

zione, leriparazionie lesostituzioninecessarieesecondoleeventuali indicazionifornitedalfabbricante;

b)provvedeacheiDPIsianoutilizzatisoltantopergliusiprevisti,salvocasispecificiedeccezionali,conformementealleinformazionidelfabbricante;

c)fornisceistruzionicomprensibiliperilavoratori;d)destinaogniDPIadunusopersonalee,qualora lecircostanzerichiedano l’usodiuno

stessoDPIdapartedipiùpersone,prendemisureadeguateaffinchétaleusononpongaalcunproblemasanitarioeigienicoaivariutilizzatori;

e)informapreliminarmenteillavoratoredeirischidaiqualiilDPIloprotegge;f)rendedisponibilenell’aziendaovverounitàproduttivainformazioniadeguatesuogniDPI;g)stabilisceleprocedureaziendalidaseguire,alterminedell’utilizzo,perlariconsegnaeil

depositodeiDPI;h)assicuraunaformazioneadeguataeorganizza,senecessario,unospecificoaddestramento

circal’usocorrettoel’utilizzopraticodeiDPI.5.Inognicasol’addestramentoèindispensabile:a)perogniDPIche,aisensideldecretolegislativo4dicembre1992,n.475,appartengaalla

terzacategoria;b)peridispositividiprotezionedell’udito.

Art.78 Obblighi dei lavoratori

1. In ottemperanza a quantoprevisto dall’articolo20, comma2, lettera h), i lavoratori sisottopongonoalprogrammadiformazioneeaddestramentoorganizzatodaldatoredilavoroneicasiritenutinecessariaisensidell’articolo77commi4,letterah),e5.

2.Inottemperanzaaquantoprevistodall’articolo20,comma2,letterad),ilavoratoriutiliz-

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 93

zanoiDPImessialorodisposizioneconformementeall’informazioneeallaformazionericevuteeall’addestramentoeventualmenteorganizzatoedespletato.3.Ilavoratori:

a)provvedonoallacuradeiDPImessialorodisposizione;b)nonviapportanomodifichedipropriainiziativa.4.Alterminedell’utilizzoilavoratoriseguonoleprocedureaziendaliinmateriadiriconse-

gnadeiDPI.5.Ilavoratorisegnalanoimmediatamentealdatoredilavorooaldirigenteoalprepostoqual-

siasidifettooinconvenientedaessirilevatoneiDPImessialorodisposizione.

Art.79 Criteri per l’individuazione e l’uso

1.Ilcontenutodell’allegatoVIII,costituisceelementodiriferimentoperl’applicazionediquantoprevistoall’articolo77,commi1e4.

2.CondecretodelMinistro del lavoro, della salute e delle politiche sociali,diconcertoconilMinistrodellosviluppoeconomico,sentitalaCommissioneconsultivapermanentedicuiall’ar-ticolo6,tenendocontodellanatura,dell’attivitàedeifattorispecificidirischiosonoindicati:

a)icriteriperl’individuazioneel’usodeiDPI;b)lecircostanzeelesituazioniincui,fermerestandoleprioritàdellemisurediprotezione

collettiva,sirendenecessariol’impiegodeiDPI.2-bis.Finoallaadozionedeldecretodicuialcomma2restanofermeledisposizionidicui

aldecretodelMinistrodellavoroedellaprevidenzasocialeindata2maggio2001,pubblicatonella Gazzetta Ufficialen.126del1°giugno2001.[147]

Capo III Impianti e apparecchiature elettriche

Art.80 Obblighi del datore di lavoro

1.Ildatoredilavoroprendelemisurenecessarieaffinchéilavoratorisianosalvaguardatidaituttiirischidinaturaelettricaconnessiall’impiegodeimateriali,delleapparecchiatureedegliimpiantielettricimessialorodisposizioneed,inparticolare,daquelliderivantida[148]:

a)contattielettricidiretti;b)contattielettriciindiretti;c)innescoepropagazionediincendiediustionidovutiasovratemperaturepericolose,archi

elettricieradiazioni;d)innescodiesplosioni;e)fulminazionedirettaedindiretta;

147 Commaaggiuntodall’articolo48,comma1,delD.Lgs.3agosto2009,n.106.148 Alineasostituitadall’articolo49,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Il testoprevidenteerail

seguente:“1.Ildatoredilavoroprendelemisurenecessarieaffinchéimateriali,leapparecchiatureegliimpiantielettricimessiadisposizionedeilavoratorisianoprogettati,costruiti,installati,utilizzatiemanutenutiinmododasalvaguardareilavoratoridatuttiirischidinaturaelettricaedinparticolarequelliderivantida:”.

94 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

f)sovratensioni;g)altrecondizionidiguastoragionevolmenteprevedibili.2.Atalefineildatoredilavoroesegueunavalutazionedeirischidicuialprecedentecomma

1,tenendoinconsiderazione:a)lecondizionielecaratteristichespecifichedellavoro,ivicompreseeventualiinterferenze;b)irischipresentinell’ambientedilavoro;c)tuttelecondizionidiesercizioprevedibili.3.Aseguitodellavalutazionedelrischioelettricoildatoredilavoroadottalemisuretecniche

edorganizzativenecessarieadeliminareoridurrealminimoirischipresenti,adindividuareidi-spositividiprotezionecollettiviedindividualinecessariallaconduzioneinsicurezzadellavoroedapredisporreleprocedurediusoemanutenzioneatteagarantireneltempolapermanenzadellivellodisicurezzaraggiuntoconl’adozionedellemisuredicuialcomma1.

3-bis.Ildatoredilavoroprende,altresì,lemisurenecessarieaffinchéleprocedurediusoemanutenzionedicuialcomma3sianopredisposteedattuate tenendocontodelledisposizionilegislativevigenti,delleindicazionicontenuteneimanualid’usoemanutenzionedelleapparec-chiaturericadentinelledirettivespecifichediprodottoediquelleindicatenellepertinentinormetecniche.[149]

Art.81 Requisiti di sicurezza

1.Tuttiimateriali,imacchinarieleapparecchiature,nonchéleinstallazioniegliimpiantielettriciedelettronicidevonoessereprogettati,realizzatiecostruitiaregolad’arte.

2.Ferme restando le disposizioni legislative e regolamentari di recepimentodelle diretti-vecomunitariediprodotto, imateriali, imacchinari, leapparecchiature, le installazioniegliimpiantidicuialcommaprecedente,siconsideranocostruitiaregolad’artesesonorealizzatisecondolepertinentinormetecniche;[150]

3. [151]

Capo III Impianti e apparecchiature elettriche

Art.82 Lavori sotto tensione

1.Èvietatoeseguirelavorisottotensione.Talilavorisonotuttaviaconsentitineicasiincui

149 Commaaggiuntodall’articolo49,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.150 Commamodificatodall’articolo50,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.151 Commaabrogatodall’articolo50,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevidenteerail

seguente:“3.Leprocedurediusoemanutenzionedevonoesserepredispostetenendocontodelledisposizionilegi-slativevigenti,delleindicazionicontenuteneimanualid’usoemanutenzionedelleapparecchiaturericadentinelledirettivespecifichediprodottoediquelleindicatenellenormedibuonatecnicacontenutenell’allegatoIX.”.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 95

letensionisucuisioperasonodisicurezza,o quandoilavorisonoeseguitinelrispettodelleseguenticondizioni[152]:

a)leprocedureadottateeleattrezzatureutilizzatesonoconformiaicriteridefinitinellenor-metecniche;[153]

b)persistemidicategoria0eIpurchél’esecuzionedilavorisupartiintensionesiaaffidataalavoratoririconosciutidaldatoredilavorocomeidoneipertaleattivitàsecondoleindicazionidellapertinentenormativatecnica;[154]

c)persistemidiIIeIIIcategoriapurchè:1)ilavorisupartiintensionesianoeffettuatidaaziendeautorizzate,conspecificoprovvedi-

mentodelMinisterodellavoro,dellasaluteedellepolitichesociali,adoperaresottotensione;2)l’esecuzionedi lavorisuparti intensionesiaaffidataalavoratoriabilitatidaldatoredi

lavoroaisensidellapertinentenormativatecnicariconosciutiidoneipertaleattività.[155]

2.CondecretodelMinistro del lavoro, della salute e delle politiche sociali,daadottarsientrododicimesidalladatadientratainvigoredelpresentedecretolegislativo,sonodefinitiicriteriperilrilasciodelleautorizzazionidicuialcomma1,letterac),numero1).

3.Hannodirittoalriconoscimentodicuialcomma2leaziendegiàautorizzateaisensidellalegislazione vigente.

Art.83 Lavori in prossimità di parti attive

1.Nonpossonoessereeseguitilavorinonelettriciinvicinanzadilineeelettricheodiimpian-tielettriciconpartiattivenonprotette,ochepercircostanzeparticolarisidebbanoritenerenonsufficientementeprotette,ecomunqueadistanzeinferioriailimitidicuiallatabella1dell’alle-gatoIX,salvochevenganoadottatedisposizioniorganizzativeeproceduraliidoneeaproteggereilavoratoridaiconseguentirischi.[156]

2.Siconsideranoidoneeaifinidicuialcomma1ledisposizionicontenutenellepertinentinormetecniche.[157]

152 Alineamodificatadall’articolo51,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.153 Letteramodificatadall’articolo51,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.154 Letterasostituitadall’articolo51,comma1,letterac)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltetsoprevidenteerail

seguente:“b)pertensioninominalinonsuperioria1000Vincorrentealternatae1500Vincorrentecontinua:1)l’esecuzionedilavorisupartiintensionedeveessereaffidataalavoratoririconosciutidaldatoredilavorocomeidoneipertaleattivitàsecondoleindicazionidellapertinentenormativatecnica;2)leprocedureadottateeleattrezzatureutilizzatesonoconformiaicriteridefinitinellenormedibuonatecnica;”.

155 Letterasostituitadall’articolo51,comma1,letterad)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltetsoprevidenteerailseguente:“c)pertensioninominalisuperioria1000Vincorrentealternatae1500Vincorrentecontinuapurché:1)ilavorisupartiintensionesonoeffettuatidaaziendeautorizzateconspecificoprovvedimentodeicompetentiufficidelMinisterodellavoroedellaprevidenzasocialeadoperaresottotensione;2)l’esecuzionedilavorisupartiintensioneèaffidataalavoratoriabilitatidaldatoredilavoroaisensidellaperti-nentenormativatecnicariconosciutiidoneipertaleattività;3)leprocedureadottateeleattrezzatureutilizzatesonoconformiaicriteridefinitinellenormedibuonatecnica.”.

156 Commamodificatodall’articolo52,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.157 Commamodificatodall’articolo52,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

96 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

Art.84 Protezioni dai fulmini

1.Ildatoredilavoroprovvedeaffinchégliedifici,gliimpianti,lestrutture,leattrezzature,sianoprotettidaglieffettideifulminirealizzatisecondolenormetecniche.[158]

Art.85 Protezione di edifici, impianti strutture ed attrezzature

1.Ildatoredilavoroprovvedeaffinchégliedifici,gliimpianti,lestrutture,leattrezzature,si-anoprotettidaipericolideterminatidall’innescoelettricodiatmosferepotenzialmenteesplosiveperlapresenzaosviluppodigas,vapori,nebbieinfiammabiliopolvericombustibiliinfiamma-bili,oincasodifabbricazione,manipolazioneodepositodimaterialiesplosivi.[159]

2.Leprotezionidicuialcomma1sirealizzanoutilizzandolespecifichedisposizionidicuialpresentedecretolegislativoelepertinentinormetecnichedicuiall’allegatoIX.[160]

Art.86[161] Verifiche e controlli

1. Ferme restando le disposizioni del decreto del Presidente dellaRepubblica 22 ottobre2001,n.462,inmateriadiverificheperiodiche,ildatoredilavoroprovvedeaffinchégliimpiantielettriciegliimpiantidiprotezionedaifulminisianoperiodicamentesottopostiacontrollose-condoleindicazionidellenormedibuonatecnicaelanormativavigenteperverificarnelostatodiconservazioneediefficienzaaifinidellasicurezza.

2.CondecretodelMinistrodellosviluppoeconomico,diconcertoconilMinistrodellavoro,dellasaluteedellepolitichesociali,adottatosentitalaConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano,sonostabilitelemodalitàedicriteriperl’effettuazionedelleverificheedeicontrollidicuialcomma1.

3.L’esitodeicontrollidicuialcomma1èverbalizzatoetenutoadisposizionedell’autoritàdivigilanza.

158 Commamodificatodall’articolo53delD.Lgs.3agosto2009,n.106.159 Commamodificatodall’articolo54,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.160 Commamodificatodall’articolo54,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.161 Articolosostituitodall’articolo55,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevidenteerailseguente:

“1.FermerestandoledisposizionideldecretodelPresidentedellaRepubblica22ottobre2001,n.462,ildatoredilavoroprovvedeaffinchégliimpiantielettriciegliimpiantidiprotezionedaifulmini,sianoperiodicamentesottopo-stiacontrollosecondoleindicazionidellenormedibuonatecnicaelanormativavigenteperverificarnelostatodiconservazioneediefficienzaaifinidellasicurezza.2.CondecretodelMinistrodellavoro,dellasaluteedellepolitichesocialiedelMinistrodellavoro,dellasaluteedellepolitichesocialivengonostabilite,sullabasedelledisposizionivigenti,lemodalitàedicriteriperl’effettua-zionedelleverifichedicuialcomma1.3.L’esitodeicontrollidicuialcomma1deveessereverbalizzatoetenutoadisposizionedell’autoritàdivigilanza.”.

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TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 97

Art.87[162] Sanzioni a carico del datore di lavoro,

del dirigente, del noleggiatore e del concedente in uso1.Ildatoredilavoroèpunitoconlapenadell’arrestodatreaseimesioconl’ammendada

2.500a6.400europerlaviolazionedell’articolo80,comma2.2.Ildatoredieildirigentesonopuniticonlapenadell’arrestodatreaseimesioconl’am-

mendada2.500a6.400europerlaviolazione:a)dell’articolo70,comma1;b)dell’articolo70,comma2, limitatamenteaipunti3.2.1,5.6.1,5.6.6,5.6.7,5.9.1,5.9.2,

5.13.8e5.13.9dell’allegatoV,parteII;c)dell’articolo71,commi1,2,4,7e8;d)degliarticoli75e77,commi3,4,letterea),b)ed),e5;e)degliarticoli80,comma2,82,comma1,83,comma1,e85,comma1.3.Ildatoredilavoroeildirigentesonopuniticonlapenadell’arrestodadueaquattromesi

oconl’ammendada1.000a4.800europerlaviolazione:a)dell’articolo70,comma2,limitatamenteaipunti2.10,3.1.8,3.1.11,3.3.1,5.1.3,5.1.4,

5.5.3,5.5.7,5.7.1,5.7.3,5.12.1,5.15.2,5.16.2,5.16.4,dell’allegatoV,parteII;b)dell’articolo71,comma3, limitatamenteaipunti3.1.3,3.1.4,3.1.5,3.1.6,3.1.7,3.2.1

dell’allegatoVI;c)dell’articolo77,comma4,letteree),f)edh);d)dell’articolo80,commi3e4.4.Ildatoredilavoroeildirigentesonopuniticonlasanzioneamministrativapecuniariada

euro500aeuro1.800perlaviolazione:a)dell’articolo70,comma2,limitatamenteaipuntidell’allegatoV,parteII,diversidaquelli

indicatiallaletteraa)delcomma3eallaletterab)delcomma2;b)dell’articolo71,comma3,limitatamenteaipuntidell’allegatoVIdiversidaquelliindicati

allaletterab)delcomma2,ecommi6,9,10e11;

162 Articolosostituitodall’articolo56,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevidenteerailseguente:“1.Ildatoredilavoroèpunitoconlapenadell’arrestodatreaseimesioconl’ammendada2.000a10.000europerlaviolazione:a)dell’articolo70,comma1edell’articolo70,comma2,limitatamenteaipunti3.2.1,5.6.1,5.6.6,5.6.7,5.9.1,5.9.2,5.13.8e5.13.9dell’allegatoV,parteII;b)dell’articolo71,commi1,2,4,7ed8;c)dell’articolo82,comma1,83,comma1e85,comma1.2.Ildatoredilavoroèpunitoconlapenadell’arrestodadueaquattromesioconl’ammendada1.000euroa4.000europerlaviolazione:a)dell’articolo70,comma2,limitatamenteaipunti2.10,3.1.8,3.1.11,3.3.1,5.1.3,5.1.4,5.5.3,5.5.8,5.7.1,5.7.3,5.12.1,5.15.2,5.16.2,5.16.4,dell’allegatoV,parteII;b)dell’articolo71,comma3,limitatamenteaipunti2.6,2.11,3.1.3,3.1.4,3.1.5,3.1.6,3.1.7,3.2.1dell’allegatoVI.3.Ildatoredilavoroèpunitoconlasanzioneamministrativapecuniariadaeuro750aeuro2.500perlaviolazione:a)dell’articolo70,comma2,limitatamenteaipuntidiversidaquelliindicatialleletterea)eb)dell’allegatoV,parteII,edell’allegatoVI;b)dell’articolo71commi6e9e11;c)dell’articolo72,commi1e2;d)dell’articolo86,comma3”.

98 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

c)dell’articolo77,comma4,letterec)eg);d)dell’articolo86,commi1e3.5.Laviolazionedipiùprecettiriconducibiliallacategoriaomogeneadirequisitidisicurezza

relativiailuoghidilavorodicuiall’allegatoV,parteII,punti1,2,3.1,3.2,3.3,3.4,4.1,4.2,4.3,4.4,4.5,5.1,5.2,5.3,5.4,5.5,5.6,5.7,5.8,5.9,5.10,5.11,5.12,5.13,5.14,5.15e5.16èconsiderataunaunicaviolazione,penaleoamministrativaasecondadellanaturadell’illecito,edèpunitaconlapenaolasanzioneamministrativapecuniariarispettivamenteprevistedaiprece-denticommi.L’organodivigilanzaètenutoaprecisareinognicaso,insededicontestazione,idiversiprecettiviolati.

6.Laviolazionedipiùprecettiriconducibiliallacategoriaomogeneadirequisitidisicurezzarelativiailuoghidilavorodicuiall’allegatoVI,punti1.1,1.2,1.3,1.4,1.5,1.6,1.7,1.8,1.9,2,3.1,3.2,4,5,6,7,8,9e10èconsiderataunaunicaviolazioneedèpunitaconlapenaprevistadalcomma2,letterab).L’organodivigilanzaètenutoaprecisareinognicaso,insedediconte-stazione,idiversiprecettiviolati.

7.Ilvenditore,ilnoleggiatoreoilconcedenteinusoèpunitoconlasanzioneamministrativapecuniariada750a2.700europerlaviolazionedell’articolo72.

Titolo IV Cantieri temporanei o mobili

Capo I Misure per la salute e sicurezza nei cantieri temporanei o mobili

Art.88 Campo di applicazione

1. Ilpresentecapocontienedisposizioni specifiche relativeallemisureper la tuteladellasaluteeperlasicurezzadeilavoratorineicantieritemporaneiomobiliqualidefinitiall’articolo89,comma1,letteraa).

2.Ledisposizionidelpresentecapononsiapplicano:a)ailavoridiprospezione,ricercaecoltivazionedellesostanzeminerali;b)ailavorisvoltinegliimpianticonnessialleattivitàminerarieesistentientroilperimetrodei

permessidiricerca,delleconcessioniodelleautorizzazioni;c)ailavorisvoltinegliimpiantichecostituisconopertinenzedellaminiera:gliimpiantifissi

internioesterni,ipozzi,legallerie,nonchéimacchinari,gliapparecchieutensilidestinatiallacoltivazionedellaminiera,leopereegliimpiantidestinatiall’arricchimentodeiminerali,ancheseubicatifuoridelperimetrodelleconcessioni;

d)ailavoridifrantumazione,vagliatura,squadraturaetrasportodeiprodottidellecaveedalleoperazionidicaricamentoditaliprodottidaipiazzali;

e)alleattivitàdiprospezione,ricerca,coltivazioneestoccaggiodegliidrocarburiliquidiegassosinelterritorionazionale,nelmareterritorialeenellapiattaformacontinentaleenellealtreareesottomarinecomunquesoggetteaipoteridelloStato;

f)ailavorisvoltiinmare;g)alleattivitàsvolteinstuditeatrali,cinematografici,televisivioinaltriluoghiincuisieffet-

tuinoriprese,purchétaliattivitànonimplichinol’allestimentodiuncantieretemporaneoomobile.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 99

g-bis)ai lavori relativia impiantielettrici, reti informatiche,gas,acqua,condizionamentoeriscaldamento,nonchéaipiccolilavorilacuiduratapresuntanonèsuperioreadieciuomini-giorno,finalizzatiallarealizzazioneoallamanutenzionedelleinfrastruttureperservizi,chenonesponganoilavoratoriairischidicuiall’allegatoXI;[163]

g-ter),alleattivitàdicuialdecretolegislativo27luglio1999,n.272,chenoncomportinolavoriediliodiingegneriaciviledicuiall’allegatoX.[164]

2-bis.Ledisposizionidicuialpresentetitolosiapplicanoaglispettacolimusicali,cinema-tograficieteatralieallemanifestazionifieristichetenendocontodelleparticolariesigenzecon-nesseallosvolgimentodellerelativeattività,individuatecondecretodelMinistrodellavoroedellepolitichesociali,diconcertoconilMinistrodellasalute,sentitalaCommissioneconsultivapermanenteperlasaluteesicurezzasullavoro,chedeveessereadottatoentroil31dicembre2013.[165]

Art.89 Definizioni

1.Aglieffettidelledisposizionidicuialpresentecaposiintendonoper:a)cantieretemporaneoomobile,diseguitodenominato:«cantiere»:qualunqueluogoincui

sieffettuanolavoriediliodiingegneriacivileilcuielencoèriportatonell’allegatoX.b)committente:ilsoggettopercontodelqualel’interaoperavienerealizzata,indipenden-

tementedaeventualifrazionamentidellasuarealizzazione.Nelcasodiappaltodioperapubbli-ca,ilcommittenteèilsoggettotitolaredelpoteredecisionaleedispesarelativoallagestionedell’appalto;

c) responsabile dei lavori: soggetto che può essere incaricato dal committente per svolgere i compiti ad esso attribuiti dal presente decreto; nel campo di applicazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modificazioni, il responsabile dei lavori è il responsabile del procedimento.[166]

d)lavoratoreautonomo:personafisicalacuiattivitàprofessionalecontribuisceallarealizza-zionedell’operasenzavincolodisubordinazione;

e)coordinatoreinmateriadisicurezzaedisalutedurantelaprogettazionedell’opera,dise-guitodenominatocoordinatoreperlaprogettazione:soggettoincaricato,dalcommittenteodalresponsabiledeilavori,dell’esecuzionedeicompitidicuiall’articolo91;

f)coordinatoreinmateriadisicurezzaedisalutedurantelarealizzazionedell’opera,dise-guitodenominatocoordinatoreperl’esecuzionedeilavori:soggettoincaricato,dalcommittente

163 Letteraprima inseritadall’articolo57, comma1delD.Lgs. 3 agosto2009,n. 106 e, successivamente,modificatadall’articolo32,comma1.letterag)deldecreto-legge21giugno2013,n.69convertitodallalegge9agosto2013,n.98.

164 Letterainseritadall’articolo57,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.165 Commainseritodall’articolo32,comma1.letterag-bis)deldecreto-legge21giugno2013,n.69convertitodalla

legge9agosto2013,n.98166 Letterasostituitadall’articolo58,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerail

seguente:“c)responsabiledeilavori:soggettoincaricato,dalcommittente,dellaprogettazioneodelcontrollodell’e-secuzionedell’opera;talesoggettocoincideconilprogettistaperlafasediprogettazionedell’operaeconildirettoredeilavoriperlafasediesecuzionedell’opera.Nelcampodiapplicazionedeldecretolegislativo12aprile2006,n.163,esuccessivemodificazioni,ilresponsabiledeilavorièilresponsabileunicodelprocedimento;”.

100 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

odalresponsabiledeilavori,dell’esecuzionedeicompitidicuiall’articolo92,chenonpuòesse-reildatoredilavorodelleimpreseaffidatarieedesecutriciounsuodipendenteoilresponsabiledelserviziodiprevenzioneeprotezione(RSPP)daluidesignato.Leincompatibilitàdicuialprecedenteperiodononoperanoincasodicoincidenzafracommittenteeimpresaesecutrice;[167]

g)uomini-giorno:entitàpresuntadelcantiererappresentatadallasommadellegiornatelavo-rativeprestatedailavoratori,ancheautonomi,previsteperlarealizzazionedell’opera;

h)pianooperativodisicurezza:ildocumentocheildatoredilavorodell’impresaesecutriceredige,inriferimentoalsingolocantiereinteressato,aisensidell’articolo17comma1,letteraa),icuicontenutisonoriportatinell’allegatoXV;

i)impresaaffidataria:impresatitolaredelcontrattodiappaltoconilcommittenteche,nell’e-secuzionedell’operaappaltata,puòavvalersidiimpresesubappaltatriciodilavoratoriautonomi.Nelcasoincuititolaredelcontrattodiappaltosiaunconsorziotraimpresechesvolgalafunzio-nedipromuoverelapartecipazionedelleimpreseaderentiagliappaltipubblicioprivati,ancheprivodipersonaledeputatoallaesecuzionedeilavori,l’impresaaffidatariaèl’impresaconsor-ziataassegnatariadeilavorioggettodelcontrattodiappaltoindividuatadalconsorzionell’attodiassegnazionedeilavoricomunicatoalcommittenteo,incasodipluralitàdiimpreseconsorziateassegnatariedilavori,quellaindicatanell’attodiassegnazionedeilavoricomeaffidataria,sem-precheabbiaespressamenteaccettatotaleindividuazione;[168]

i-bis)impresaesecutrice:impresacheesegueun’operaopartediessaimpegnandoproprierisorseumaneemateriali;[169]

l)idoneitàtecnico-professionale:possessodicapacitàorganizzative,nonchédisponibilitàdiforzalavoro,dimacchineediattrezzature,inriferimentoailavoridarealizzare.[170]

Art.90 Obblighi del committente o del responsabile dei lavori

1.Ilcommittenteoilresponsabiledeilavori,nellefasidiprogettazionedell’opera,siattieneaiprincipieallemisuregeneralidituteladicuiall’articolo15,inparticolare:

a)almomentodellesceltearchitettoniche,tecnicheedorganizzative,ondepianificareivarilavoriofasidilavorochesisvolgerannosimultaneamenteosuccessivamente;

b)all’attodellaprevisionedelladuratadirealizzazionediquestivarilavoriofasidilavo-ro.[171]

167 Letteramodificatadall’articolo58,comma1,letterabdelD.Lgs.3agosto2009,n.106.168 Commamodificatodall’articolo58comma1,letterac)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.169 Letterainseritadall’articolo58comma1,letterad)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.170 Letteramodificatadall’articolo58comma1,letterae)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.171 Commasostituitodall’articolo59,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerail

seguente:“1. Ilcommittenteo il responsabiledei lavori,nellafasediprogettazionedell’opera,ed inparticolarealmomentodellesceltetecniche,nell’esecuzionedelprogettoenell’organizzazionedelleoperazionidicantiere,siattieneaiprincipieallemisuregeneralidi tuteladicuiall’articolo15.Alfinedipermettere lapianificazionedell’esecuzioneincondizionidisicurezzadeilavoriodellefasidilavorochesidevonosvolgeresimultaneamenteosuccessivamentetraloro,ilcommittenteoilresponsabiledeilavoriprevedenelprogettoladurataditalilavoriofasidilavoro.”.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 101

1-bis.Perilavoripubblicil’attuazionediquantoprevistoalcomma1avvienenelrispettodeicompitiattribuitialresponsabiledelprocedimentoealprogettista.[172]

2.Ilcommittenteoilresponsabiledeilavori,nellafasedellaprogettazionedell’opera,prendeinconsiderazioneidocumentidicuiall’articolo91,comma1,letterea)eb).[173]

3.Neicantieriincuièprevistalapresenzadipiùimpreseesecutrici,anchenoncontempora-nea,ilcommittente,ancheneicasidicoincidenzaconl’impresaesecutrice,oilresponsabiledeilavori, contestualmenteall’affidamentodell’incaricodiprogettazione,designa il coordinatoreper la progettazione.[174]

4.Neicantieriincuièprevistalapresenzadipiùimpreseesecutrici,anchenoncontempo-ranea,ilcommittenteoilresponsabiledeilavori,primadell’affidamentodeilavori,designailcoordinatoreperl’esecuzionedeilavori,inpossessodeirequisitidicuiall’articolo98.[175]

5.Ladisposizionedicuialcomma4siapplicaanchenelcasoincui,dopol’affidamentodeilavoriaun’unicaimpresa,l’esecuzionedeilavoriodipartediessisiaaffidataaunaopiùimprese.

6.Ilcommittenteoilresponsabiledeilavori,qualorainpossessodeirequisitidicuiall’arti-colo98,hafacoltàdisvolgerelefunzionisiadicoordinatoreperlaprogettazionesiadicoordi-natoreperl’esecuzionedeilavori.

7.Ilcommittenteoilresponsabiledeilavoricomunicaalleimpreseaffidatarie,alleimpreseesecutricieailavoratoriautonomiilnominativodelcoordinatoreperlaprogettazioneequellodelcoordinatoreperl’esecuzionedeilavori.Talinominativisonoindicatinelcartellodicantiere.[176]

8.Ilcommittenteoilresponsabiledeilavorihafacoltàdisostituireinqualsiasimomento,anchepersonalmente,se inpossessodeirequisitidicuiall’articolo98, isoggettidesignati inattuazionedeicommi3e4.

9. Ilcommittenteo il responsabiledei lavori,anchenelcasodiaffidamentodei lavoriadun’unicaimpresaoadunlavoratoreautonomo:[177]

a)verifical’idoneitàtecnico-professionaledelleimpreseaffidatarie,delleimpreseesecutriciedeilavoratoriautonomiinrelazioneallefunzionioailavoridaaffidare,conlemodalitàdicuiall’allegatoXVII.Neicantierilacuientitàpresuntaèinferiorea200uomini-giornoeicuilavorinoncomportanorischiparticolaridicuiall’allegatoXI,ilrequisitodicuialperiodocheprecedesiconsiderasoddisfattomediantepresentazionedapartedelleimpreseedeilavoratoriautonomidelcertificatodiiscrizioneallaCameradicommercio,industriaeartigianatoedeldocumentounicodiregolaritàcontributiva,corredatodaautocertificazioneinordinealpossessodeglialtrirequisitiprevistidall’allegatoXVII;[178]

b)chiedealleimpreseesecutriciunadichiarazionedell’organicomedioannuo,distintoperqualifica, corredata dagli estremidelle denuncedei lavoratori effettuate all’Istitutonazionaledellaprevidenzasociale(INPS),all’Istitutonazionaleassicurazioneinfortunisullavoro(INAIL)

172 Commainseritodall’articolo59,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.173 Commamodificatodall’articolo59,comma1,letterac)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.174 Commamodificatodall’articolo59,comma1,letterad)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.175 Commamodificatodall’articolo59,comma1,letterae)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.176 Commamodificatodall’articolo59,comma1,letteraf)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.177 Alineamodificatadall’articolo59,comma1,letterag)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.178 Letteramodificatadall’articolo59,comma1,lettereh)edi)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

102 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

eallecasseedili,nonchéunadichiarazionerelativaalcontrattocollettivostipulatodalleorganiz-zazionisindacalicomparativamentepiùrappresentative,applicatoailavoratoridipendenti.Neicantierilacuientitàpresuntaèinferiorea200uomini-giornoeicuilavorinoncomportanorischiparticolaridicuiall’allegatoXI,ilrequisitodicuialperiodocheprecedesiconsiderasoddisfattomediantepresentazionedapartedelleimpresedeldocumentounicodiregolaritàcontributiva,fattosalvoquantoprevistodall’articolo16-bis,comma10,deldecreto-legge29novembre2008,n.185,convertito,conmodificazioni,dallalegge28gennaio2009,n.2,edell’autocertificazionerelativaalcontrattocollettivoapplicato;[179]

c)trasmetteall’amministrazioneconcedente,primadell’iniziodeilavorioggettodelpermes-sodicostruireodelladenunciadiinizioattività,copiadellanotificapreliminaredicuiall’artico-lo99,ildocumentounicodiregolaritàcontributivadelleimpreseedeilavoratoriautonomi,fattosalvoquantoprevistodall’articolo16-bis,comma10,deldecreto-legge29novembre2008,n.185,convertito,conmodificazioni,dallalegge28gennaio2009,n.2,eunadichiarazioneatte-stantel’avvenutaverificadellaulterioredocumentazionedicuialleletterea)eb).[180]

10.Inassenzadelpianodisicurezzaedicoordinamentodicuiall’articolo100odelfascicolodicuiall’articolo91,comma1,letterab),quandoprevisti,oppureinassenzadinotificadicuiall’articolo99,quandoprevistaoppureinassenzadeldocumentounicodiregolaritàcontributivadelleimpreseodeilavoratoriautonomi,èsospesal’efficaciadeltitoloabilitativo.L’organodivigilanzacomunical’inadempienzaall’amministrazioneconcedente.[181]

11.Ladisposizionedicuialcomma3nonsiapplicaailavoriprivatinonsoggettiapermessodicostruire inbaseallanormativavigenteecomunquedi importoinferioreadeuro100.000.Intalcaso,lefunzionidelcoordinatoreperlaprogettazionesonosvoltedalcoordinatoreperlaesecuzionedeilavori.[182]

Art.91 Obblighi del coordinatore per la progettazione

1.Durante la progettazionedell’opera e comunqueprimadella richiestadi presentazionedelleofferte,ilcoordinatoreperlaprogettazione:

a)redigeilpianodisicurezzaedicoordinamentodicuiall’articolo100,comma1,icuicon-tenutisonodettagliatamentespecificatinell’allegatoXV;

b)predisponeunfascicoloadattatoallecaratteristichedell’opera,icuicontenutisonodefiniti

179 Letteramodificatadall’articolo59,comma1,letterel)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.180 Letterasostituitadall’articolo59,comma1,letterem)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailse-

guente:“c)trasmetteall’amministrazionecompetente,primadell’iniziodeilavorioggettodelpermessodicostruireodelladenunciadiinizioattività,ilnominativodelleimpreseesecutricideilavoriunitamentealladocumentazionedicuialleletterea)eb).L’obbligodicuialperiodocheprecedesussisteancheincasodilavorieseguitiineconomiamedianteaffidamentodellesingolelavorazionialavoratoriautonomi,ovverodilavorirealizzatidirettamenteconpropriopersonaledipendentesenzaricorsoall’appalto.Inassenzadeldocumentounicodiregolaritàcontributiva,ancheincasodivariazionedell’impresaesecutricedeilavori,l’efficaciadeltitoloabilitativoèsospesa.”.

181 Commamodificatodall’articolo59,comma1,letteren)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.182 Commasostituitodall’articolo39,comma1, letteraa)dellalegge7luglio2009,n.88.Il testoprevigenteerail

seguente:“11.Incasodilavoriprivati,ladisposizionedicuialcomma3nonsiapplicaailavorinonsoggettiapermessodicostruire.Siapplicainognicasoquantodispostodall’articolo92,comma2.”.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 103

all’allegatoXVI, contenente le informazioniutili aifinidellaprevenzioneedellaprotezionedairischicuisonoespostiilavoratori,tenendocontodellespecifichenormedibuonatecnicaedell’allegatoIIaldocumentoUE26maggio1993.Ilfascicolononèpredispostonelcasodilavoridimanutenzioneordinariadicuiall’articolo3,comma1,letteraa)deltestounicodelledisposizioni legislativee regolamentari inmateriadiedilizia,dicuialdecretodelPresidentedellaRepubblica6giugno2001,n.380.[183]

b-bis)coordinal’applicazionedelledisposizionidicuiall’articolo90,comma1.[184]

2.Ilfascicolodicuialcomma1,letterab),èpresoinconsiderazioneall’attodieventualilavorisuccessivisull’opera.

2-bis.Fattasalval’idoneitàtecnico-professionaleinrelazionealpianooperativodisicurezzaredattodaldatoredilavorodell’impresaesecutrice,lavalutazionedelrischiodovutoallapre-senzadiordignibelliciinesplosirinvenibiliduranteleattivià’discavoneicantierièeseguitadalcoordinatoreperlaprogettazione.Quandoilcoordinatoreperlaprogettazioneintendaprocedereallabonificapreventivadelsitonelqualeècollocatoilcantiere,ilcommittenteprovvedeain-caricareun’impresaspecializzata,inpossessodeirequisitidicuiall’articolo104,comma4-bis. L’attivitàdibonificapreventivaesistematicaèsvoltasullabasediunparerevincolantedell’au-toritàmilitarecompetenteperterritorioinmeritoallespecificheregoletecnichedaosservareinconsiderazionedellacollocazionegeograficaedellatipologiadeiterreniinteressati,nonchéme-diantemisuredisorveglianzadeicompetentiorganismidelMinisterodelladifesa,delMinisterodellavoroedellepolitichesocialiedelMinisterodellasalute.[185]

Art.92 Obblighi del coordinatore per l’esecuzione dei lavori

1.Durantelarealizzazionedell’opera,ilcoordinatoreperl’esecuzionedeilavori:a)verifica,conopportuneazionidicoordinamentoecontrollo,l’applicazione,dapartedelle

impreseesecutriciedeilavoratoriautonomi,delledisposizioniloropertinenticontenutenelpia-nodisicurezzaedicoordinamentodicuiall’articolo100oveprevistoelacorrettaapplicazionedellerelativeproceduredilavoro;[186]

b)verifical’idoneitàdelpianooperativodisicurezza,daconsiderarecomepianocomple-mentaredidettagliodelpianodisicurezzaecoordinamentodicuiall’articolo100,assicurando-nelacoerenzaconquest’ultimooveprevisto,adeguailpianodisicurezzaedicoordinamentodicuiall’articolo100oveprevistoeilfascicolodicuiall’articolo91,comma1,letterab),inrelazioneall’evoluzionedeilavoriedalleeventualimodificheintervenute,valutandolepropostedelleimpreseesecutricidiretteamigliorarelasicurezzaincantiere,verificacheleimpreseese-cutriciadeguino,senecessario,irispettivipianioperatividisicurezza;[187]

c)organizzatraidatoridilavoro,ivicompresiilavoratoriautonomi,lacooperazioneedilcoordinamentodelleattivitànonchélalororeciprocainformazione;

183 Letteramodificatadall’articolo60,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.184 Letterainseritadall’articolo39,comma1,letterab)dellalegge7luglio2009,n.88.185 Commaaggiuntodall’articolo1,comma1,letterab)dellalegge1ottobre2012,n.177.186 Letteramodificatadall’articolo61,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.187 Letteramodificatadall’articolo61,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

104 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

d)verifical’attuazionediquantoprevistonegliaccorditralepartisocialialfinedirealizzareilco-ordinamentotrairappresentantidellasicurezzafinalizzatoalmiglioramentodellasicurezzaincantiere;

e)segnalaalcommittenteoalresponsabiledeilavori,previacontestazionescrittaalleim-preseeailavoratoriautonomiinteressati,leinosservanzealledisposizionidegliarticoli94,95,96e97,comma1,ealleprescrizionidelpianodicuiall’articolo100oveprevisto,eproponelasospensionedeilavori,l’allontanamentodelleimpreseodeilavoratoriautonomidalcantiere,olarisoluzionedelcontratto.Nelcasoincuiilcommittenteoilresponsabiledeilavorinonadottialcunprovvedimentoinmeritoallasegnalazione,senzafornireidoneamotivazione,ilcoordina-toreperl’esecuzionedàcomunicazionedell’inadempienzaallaaziendaunitàsanitarialocaleealladirezioneprovincialedellavoroterritorialmentecompetenti;[188]

f)sospende,incasodipericolograveeimminente,direttamenteriscontrato,lesingolelavo-razionifinoallaverificadegliavvenutiadeguamentieffettuatidalleimpreseinteressate.

2.Neicasidicuiall’articolo90,comma5,ilcoordinatoreperl’esecuzione,oltreasvolgereicompitidicuialcomma1,redigeilpianodisicurezzaedicoordinamentoepredisponeilfasci-colo,dicuiall’articolo91,comma1,letterea)eb) fermorestandoquantoprevistoalsecondoperiododellamedesimaletterab).[189]

Art.93 Responsabilità dei committenti e dei responsabili dei lavori

1.Ilcommittenteèesoneratodalleresponsabilitàconnesseall’adempimentodegliobblighilimitatamenteall’incaricoconferitoalresponsabiledeilavori.[190]

2.Ladesignazionedelcoordinatoreperlaprogettazioneedelcoordinatoreperl’esecuzionedeilavori,nonesonerailcommittenteoilresponsabiledeilavoridalleresponsabilitàconnesseallaverificadell’adempimentodegliobblighidicuiagliarticoli91,comma1,e92,comma1,letterea),b),c)ed)ede).[191]

Art.94 Obblighi dei lavoratori autonomi

1.Ilavoratoriautonomicheesercitanolapropriaattivitàneicantieri,fermorestandogliob-blighidicuialpresentedecretolegislativo,siadeguanoalleindicazionifornitedalcoordinatoreperl’esecuzionedeilavori,aifinidellasicurezza.

Art.95 Misure generali di tutela

1.Idatoridi lavorodelle impreseesecutrici,durante l’esecuzionedell’operaosservanole

188 Letteramodificatadall’articolo61,comma1,letterac)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.189 Commamodificatodall’articolo61,comma2delD.Lgs.3agosto2009,n.106.190 Commamodificatodall’articolo62,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Neltestoprevigenteera

presenteilseguentesecondoperiodo:“Inognicasoilconferimentodell’incaricoalresponsabiledeilavorinoneso-nerailcommittentedalleresponsabilitàconnesseallaverificadegliadempimentidegliobblighidicuiagliarticoli90,92,comma1,letterae),e99.”.

191 Commamodificatodall’articolo62,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 105

misuregeneralidituteladicuiall’articolo15ecurano,ciascunoperlapartedicompetenza,inparticolare:

a)ilmantenimentodelcantiereincondizioniordinateedisoddisfacentesalubrità;b)lasceltadell’ubicazionedipostidilavorotenendocontodellecondizionidiaccessoatali

posti,definendovieozonedispostamentoodicircolazione;c)lecondizionidimovimentazionedeivarimateriali;d)lamanutenzione,ilcontrolloprimadell’entratainservizioeilcontrolloperiodicodegli

apprestamenti,delleattrezzaturedilavorodegliimpiantiedeidispositivialfinedieliminareidifettichepossonopregiudicarelasicurezzaelasalutedeilavoratori;[192]

e)ladelimitazioneel’allestimentodellezonedistoccaggioedidepositodeivarimateriali,inparticolarequandositrattadimaterieedisostanzepericolose;

f)l’adeguamento,infunzionedell’evoluzionedelcantiere,delladurataeffettivadaattribuireaivaritipidilavoroofasidilavoro;

g)lacooperazioneeilcoordinamentotradatoridilavoroelavoratoriautonomi;[193]

h)leinterazioniconleattivitàcheavvengonosulluogo,all’internooinprossimitàdelcantiere.

Art.96 Obblighi dei datori di lavoro, dei dirigenti e dei preposti

1.Idatoridilavorodelleimpreseaffidatarieedelleimpreseesecutrici,anchenelcasoincuinelcantiereoperiunaunicaimpresa,anchefamiliareoconmenodidieciaddetti:

a)adottanolemisureconformialleprescrizionidicuiall’allegatoXIII;b)predispongonol’accessoelarecinzionedelcantiereconmodalitàchiaramentevisibilie

individuabili;c)curanoladisposizioneol’accatastamentodimaterialioattrezzatureinmododaevitarne

ilcrollooilribaltamento;d)curanolaprotezionedeilavoratoricontroleinfluenzeatmosferichechepossonocompro-

metterelalorosicurezzaelalorosalute;e)curanolecondizionidirimozionedeimaterialipericolosi,previo,sedelcaso,coordina-

mentoconilcommittenteoilresponsabiledeilavori;f)curanochelostoccaggioel’evacuazionedeidetritiedellemacerieavvenganocorrettamente;g)redigonoilpianooperativodisicurezzadicuiall’articolo89,comma1,letterah).1-bis.Laprevisionedicuialcomma1,letterag),nonsiapplicaallemerefornituredimateriali

oattrezzature.Intalicasitrovanocomunqueapplicazioneledisposizionidicuiall’articolo26.[194]

2.L’accettazionedapartediciascundatoredilavorodelleimpresedelpianodisicurezzaedicoordinamentodicuiall’articolo100,nonchélaredazionedelpianooperativodisicurezzacostitui-scono,limitatamentealsingolocantiereinteressato,adempimentoalledisposizionidicuiall’articolo17comma1,letteraa),all’articolo26,commi1,letterab),2,3,e5,eall’articolo29,comma3.[195]

192 Letteramodificatadall’articolo63,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.193 Letteramodificatadall’articolo63,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.194 Commainseritodall’articolo64,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.195 Commasostituitodall’articolo64,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerail

seguente:“2.L’accettazionedapartediciascundatoredilavorodelleimpreseesecutricidelpianodisicurezzaedi

106 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

Art.97 Obblighi del datore di lavoro dell’impresa affidataria

1. Ildatoredi lavorodell’impresaaffidatariaverifica lecondizionidi sicurezzadei lavoriaffidatiel’applicazionedelledisposizioniedelleprescrizionidelpianodisicurezzaecoordina-mento.[196]

2.Gliobblighiderivantidall’articolo26, fatte salve ledisposizionidi cui all’articolo96,comma2,sonoriferitianchealdatoredilavorodell’impresaaffidataria.Perlaverificadell’ido-neitàtecnicoprofessionalesifariferimentoallemodalitàdicuiall’allegatoXVII.

3.Ildatoredilavorodell’impresaaffidatariadeve,inoltre:a)coordinaregliinterventidicuiagliarticoli95e96;b)verificare lacongruenzadeipianioperatividisicurezza(POS)delle impreseesecutrici

rispettoalproprio,primadellatrasmissionedeisuddettipianioperatividisicurezzaalcoordina-toreperl’esecuzione.

3-bis. In relazioneai lavoriaffidati insubappalto,ovegliapprestamenti,gli impiantie lealtreattivitàdicuialpunto4dell’allegatoXVsianoeffettuatidalleimpreseesecutrici,l’impresaaffidatariacorrispondeadessesenzaalcunribassoirelativioneridellasicurezza.[197]

3-ter)Perlosvolgimentodelleattivitàdicuialpresentearticolo,ildatoredilavorodell’im-presaaffidataria,idirigentieiprepostidevonoessereinpossessodiadeguataformazione.[198]

Art.98 Requisiti professionali del coordinatore per la progettazione

del coordinatore per l’esecuzione dei lavori1.Ilcoordinatoreperlaprogettazioneeilcoordinatoreperl’esecuzionedeilavoridevono

essereinpossessodiunodeiseguentirequisiti:[199]

a)laureamagistraleconseguitainunadelleseguenticlassi:LM-4,daLM-20aLM-35,LM-69,LM-73,LM-74,dicuialdecretodelMinistrodell’universitàedellaricercaindata16marzo2007,pubblicatonelsupplementoordinarioallaGazzetta Ufficialen.157del9luglio2007,ov-verolaureaspecialisticaconseguitanelleseguenticlassi:4/S,da25/Sa38/S,77/S,74/S,86/S,dicuialdecretodelMinistrodell’universitàedellaricercascientificaetecnologica indata28no-vembre2000,pubblicatonelsupplementoordinarioallaGazzetta Ufficialen.18del23gennaio2001,ovverocorrispondentediplomadilaureaaisensideldecretodelMinistrodell’istruzione,dell’universitàedellaricercaindata5maggio2004,pubblicatonellaGazzetta Ufficialen.196del21agosto2004,nonchéattestazione,dapartedidatoridilavoroocommittenti,comprovantel’espletamentodiattivitàlavorativanelsettoredellecostruzioniperalmenounanno;[200]

coordinamentodicuiall’articolo100elaredazionedelpianooperativodisicurezzacostituiscono,limitatamentealsingolocantiereinteressato,adempimentoalledisposizionidicuiall’articolo17comma1,letteraa),all’articolo18,comma1,letteraz),eall’articolo26,commi1,letterab),e3.”.

196 Commamodificatodall’articolo65,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.197 Commainseritodall’articolo65,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.198 Commainseritodall’articolo65,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.199 Alineamodificatadall’articolo66,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.200 Letteramodificatadall’articolo66,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 107

b)laureaconseguitanelleseguenticlassiL7,L8,L9,L17,L23,dicuialpredettodecretoministerialeindata16marzo2007,ovverolaureaconseguitanelleclassi8,9,10,4,dicuialdecretodelMinistrodell’universitàedellaricercascientificaetecnologicaindata4agosto2000,pubblicatonelsupplementoordinarioallaGazzetta Ufficialen.245del19ottobre2000,nonchéattestazione,dapartedidatoridilavoroocommittenti,comprovantel’espletamentodiattivitàlavorativenelsettoredellecostruzioniperalmenodueanni;[201]

c)diplomadigeometraoperitoindustrialeoperitoagrariooagrotecnico,nonchéattestazio-ne,dapartedidatoridilavoroocommittenti,comprovantel’espletamentodiattivitàlavorativanelsettoredellecostruzioniperalmenotreanni.

2.Isoggettidicuialcomma1,devonoessere,altresì,inpossessodiattestatodifrequenza,converificadell’apprendimentofinale,aspecificocorsoinmateriadisicurezzaorganizzatodalleregioni,mediantelestrutturetecnicheoperantinelsettoredellaprevenzioneedellaformazioneprofessionale,o,inviaalternativa,dall’ISPESL,dall’INAIL,dall’Istitutoitalianodimedicinasociale,dagliordiniocollegiprofessionali,dalleuniversità,dalleassociazionisindacalideida-toridilavoroedeilavoratoriodagliorganismipariteticiistituitinelsettoredell’edilizia.Fermorestandol’obbligodiaggiornamentodicuiall’allegatoXIV,sonofattisalvigliattestatirilasciatinelrispettodellaprevigentenormativaaconclusionedicorsiavviatiprimadelladatadientratainvigoredelpresentedecreto.[202]

3.Icontenuti,lemodalitàeladuratadeicorsidicuialcomma2devonorispettarealmenoleprescrizionidicuiall’allegatoXIV.

4.L’attestatodicuialcomma2nonèrichiestopercoloroche,nonpiùinservizio,abbianosvoltoattivitàtecnicainmateriadisicurezzanellecostruzioni,peralmenocinqueanni,inqualitàdipubbliciufficialiodiincaricatidipubblicoservizioepercolorocheproducanouncertificatouniversitarioattestanteilsuperamentodiunesamerelativoadunospecificoinsegnamentodelcorsodilaureanelcuiprogrammasianopresentiicontenutiminimidicuiall’allegatoXIV,ol’attestatodipartecipazioneaduncorsodiperfezionamentouniversitarioicuiprogrammielerelativemodalitàdi svolgimentosianoconformiall’allegatoXIV.L’attestatodicuialcomma2nonèrichiestopercolorochesonoinpossessodellalaureamagistraleLM-26.[203]

5.Lespeseconnesseall’espletamentodeicorsidicuialcomma2sonoatotalecaricodeipartecipanti.

6.Leregionideterminanolamisuradeglioneriperilfunzionamentodeicorsidicuialcom-ma2,daesseorganizzati,daporsiacaricodeipartecipanti.

Art.99 Notifica preliminare

1.Ilcommittenteoilresponsabiledeilavori,primadell’iniziodeilavori,trasmetteall’azien-daunitàsanitarialocaleealladirezioneprovincialedellavoroterritorialmentecompetentilano-tificapreliminareelaborataconformementeall’allegatoXII,nonchéglieventualiaggiornamentineiseguenticasi:

201 Letteramodificatadall’articolo66,comma1,letterac)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.202 Commamodificatadall’articolo66,comma2delD.Lgs.3agosto2009,n.106.203 Commamodificatadall’articolo66,comma3delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

108 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

a)cantieridicuiall’articolo90,comma3;b)cantieriche,inizialmentenonsoggettiall’obbligodinotifica,ricadononellecategoriedi

cuiallaletteraa)pereffettodivariantisopravvenuteincorsod’opera;c)cantieriincuioperaun’unicaimpresalacuientitàpresuntadilavorononsiainferiorea

duecentouomini-giorno.2.Copiadellanotificadeveessereaffissainmanieravisibilepressoilcantiereecustoditaa

disposizionedell’organodivigilanzaterritorialmentecompetente.3.Gliorganismipariteticiistituitinelsettoredellecostruzioniinattuazionedell’articolo51

possonochiederecopiadeidatirelativiallenotifichepreliminaripressogliorganidivigilanza.

Art.100 Piano di sicurezza e di coordinamento

1. Il piano è costituito da una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla complessitàdell’operadarealizzareedalleeventualifasicritichedelprocessodicostruzione,atteapreve-nireoridurreirischiperlasicurezzaelasalutedeilavoratori,ivicompresiirischiparticolaridicuiall’allegatoXI, conspecificoriferimentoairischiderivantidalpossibilerinvenimentodiordignibelliciinesplosineicantieriinteressatidaattivitàdiscavo,nonchélastimadeicostidicuialpunto4dell’allegatoXV.Ilpianodisicurezzaecoordinamento(PSC)ècorredatodatavoleesplicativediprogetto,relativeagliaspettidellasicurezza,comprendentialmenounapla-nimetriasull’organizzazionedelcantieree,ovelaparticolaritàdell’operalorichieda,unatavolatecnicasugliscavi.Icontenutiminimidelpianodisicurezzaedicoordinamentoel’indicazionedellastimadeicostidellasicurezzasonodefinitiall’allegatoXV.[204]

2.Ilpianodisicurezzaecoordinamentoèparteintegrantedelcontrattodiappalto.3.Idatoridilavorodelleimpreseesecutricieilavoratoriautonomisonotenutiadattuare

quantoprevistonelpianodicuialcomma1enelpianooperativodisicurezza.4.Idatoridilavorodelleimpreseesecutricimettonoadisposizionedeirappresentantiper

lasicurezzacopiadelpianodisicurezzaedicoordinamentoedelpianooperativodisicurezzaalmenodiecigiorniprimadell’iniziodeilavori.

5.L’impresachesiaggiudicailavorihafacoltàdipresentarealcoordinatoreperl’esecuzionepropostediintegrazionealpianodisicurezzaedicoordinamento,overitengadipotermegliogarantirelasicurezzanelcantieresullabasedellapropriaesperienza.Innessuncasoleeventualiintegrazionipossonogiustificaremodificheoadeguamentodeiprezzipattuiti.

6.Ledisposizionidelpresentearticolononsiapplicanoailavorilacuiesecuzioneimmediataènecessariaperprevenireincidentiimminentioperorganizzareurgentimisuredisalvataggioopergarantirelacontinuitàincondizionidiemergenzanell’erogazionediserviziessenzialiperlapopolazionequalicorrenteelettrica,acqua,gas,retidicomunicazione.[205]

6-bis. Il committenteo il responsabiledei lavori, senominato,assicura l’attuazionedegliobblighiacaricodeldatoredilavorodell’impresaaffidatariaprevistidall’articolo97,comma3-bis e 3-ter.Nelcampodiapplicazionedeldecretolegislativo12aprile2006,n.163,esucces-

204 Commamodificatodall’articolo1,comma1,letterac)dellalegge1ottobre2012,n.177.205 Commamodificatodall’articolo67,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 109

sivemodificazioni,siapplical’articolo118,comma4,secondoperiodo,delmedesimodecretolegislativo.[206]

Art.101 Obblighi di trasmissione

1.Ilcommittenteoilresponsabiledeilavoritrasmetteilpianodisicurezzaedicoordinamen-toatutteleimpreseinvitateapresentareofferteperl’esecuzionedeilavori.Incasodiappaltodioperapubblicasiconsideratrasmissionelamessaadisposizionedelpianoatuttiiconcorrentiallagaradiappalto.

2.Primadell’iniziodeilavoril’impresaaffidatariatrasmetteilpianodicuialcomma1alleimpreseesecutricieailavoratoriautonomi.

3.Primadell’iniziodeirispettivilavoriciascunaimpresaesecutricetrasmetteilpropriopianooperativodisicurezzaall’impresaaffidataria,laquale,previaverificadellacongruenzarispettoalproprio,lotrasmettealcoordinatoreperl’esecuzione.Ilavorihannoiniziodopol’esitopositi-vodellesuddetteverifichechesonoeffettuatetempestivamenteecomunquenonoltre15giornidall’avvenutaricezione.

Art.102 Consultazione dei rappresentanti per la sicurezza

1.Primadell’accettazionedelpianodisicurezzaedicoordinamentodicuiall’articolo100edellemodifichesignificativeapportateallostesso,ildatoredilavorodiciascunaimpresaesecu-triceconsultailrappresentantedeilavoratoriperlasicurezzaeglifornisceeventualichiarimentisulcontenutodelpiano.Ilrappresentantedeilavoratoriperlasicurezzahafacoltàdiformularepropostealriguardo.

Art.103[207] Modalità di previsione dei livelli di emissione sonora

Art.104 Modalità attuative di particolari obblighi

1.Nei cantieri la cui durata presunta dei lavori è inferiore ai duecento giorni lavorativi,l’adempimentodiquantoprevistodall’articolo102costituisceassolvimentodell’obbligodiri-unionedi cui all’articolo35, salvomotivata richiestadel rappresentantedei lavoratoriper lasicurezza.

2.Neicantieri la cuiduratapresuntadei lavori è inferioreai200giorni lavorativi, eovesiaprevistalasorveglianzasanitariadicuiall’articolo41,lavisitadelmedicocompetenteagliambienti di lavoro in cantieri aventi caratteristiche analoghe a quelli già visitati dallo stesso

206 Commamodificatodall’articolo67,comma2delD.Lgs.3agosto2009,n.106.207 Articoloabrogatodall’articolo68,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:

“1.L’emissionesonoradiattrezzaturedilavoro,macchineeimpiantipuòesserestimatainfasepreventivafacendoriferimentoalivellidirumorestandardindividuatidastudiemisurazionilacuivaliditàèriconosciutadallaCom-missioneconsultivapermanentedicuiall’articolo6,riportandolafontedocumentalecuisièfattoriferimento.”.

110 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

medicocompetenteegestitidallestesseimprese,èsostituitaointegrata,agiudiziodelmedicocompetente,conl’esamedipianidisicurezzarelativiaicantieriincuisvolgonolaloroattivitàilavoratorisoggettiallasuasorveglianza.Ilmedicocompetentevisitaalmenounavoltaall’annol’ambientedilavoroincuisvolgonolaloroattivitàilavoratorisoggettiallasuasorveglianza.

3.Fermorestandoquantoprevistodall’articolo37,icriterieicontenutiperlaformazionedeilavoratoriedeilororappresentantipossonoesseredefinitidallepartisocialiinsededicon-trattazionenazionaledicategoria.

4.Idatoridilavoro,quandoèprevistoneicontrattidiaffidamentodeilavoricheilcommit-tenteoilresponsabiledeilavoriorganizziappositoserviziodiprontosoccorso,antincendioedevacuazionedeilavoratori,sonoesoneratidaquantoprevistodall’articolo18,comma1,letterab).

4-bis.Èconsiderataimpresaspecializzata,aisensidelcomma2-bisdell’articolo91,l’impre-sainpossessodiadeguatacapacitàtecnico-economica,cheimpiegaidoneeattrezzatureeper-sonaledotatodibrevettiperl’espletamentodelleattivitàrelativeallabonificasistematicaecherisultaiscrittainunappositoalboistituitopressoilMinisterodelladifesa.L’idoneitàdell’im-presaèverificataall’attodell’iscrizionenell’alboe,successivamente,ascadenzebiennali.[208]

Art.104-bis[209] Misure di semplificazione nei cantieri temporanei o mobili

1.CondecretodelMinistrodellavoroedellepolitichesociali,diconcertoconilMinistrodelleinfrastruttureedeitrasportieconilMinistrodellasalute,daadottaresentitalaCommis-sioneconsultivapermanenteperlasaluteesicurezzasullavoroepreviaintesainsedediCon-ferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano,sonoindividuatimodellisemplificatiperlaredazionedelpianooperativodisicurezzadicuiall’articolo89,comma1,letterah),delpianodisicurezzaedicoordinamentodicuiall’ar-ticolo100,comma1,edelfascicolodell’operadicuiall’articolo91,comma1,letterab),fermirestandoirelativiobblighi

Capo II Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni

e nei lavori in quota

Sezione I Campo di applicazione

Art.105 Attività soggette

1.Lenormedelpresentecaposiapplicanoalleattivitàche,dachiunqueesercitateeallequalisianoaddettilavoratorisubordinatioautonomi,concernonolaesecuzionedeilavoridicostru-

208 Commainseritodall’articolo1,comma1,letterad)dellalegge1ottobre2012,n.177.209 Articoloinseritodall’articolo32,comma1,letterah)deldecreto-legge21giugno2013,n.69convertitodallalegge

9agosto2013,n.98.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 111

zione,manutenzione,riparazione,demolizione,conservazione,risanamento,ristrutturazioneoequipaggiamento,latrasformazione,ilrinnovamentoolosmantellamentodioperefisse,perma-nentiotemporanee,inmuratura,incementoarmato,inmetallo,inlegnooinaltrimateriali,com-preselelineeegliimpiantielettrici,leoperestradali,ferroviarie,idrauliche,marittime,idroelet-triche,dibonifica,sistemazioneforestaleedisterro.Costituiscono,inoltre,lavoridicostruzioneedileodiingegneriacivilegliscavi,edilmontaggioelosmontaggiodielementiprefabbricatiutilizzatiperlarealizzazionedilavoriediliodiingegneriacivile.Lenormedelpresentecaposiapplicanoailavoriinquotadicuialpresentecapoeadinognialtraattivitàlavorativa.

Art.106 Attività escluse

1.Ledisposizionidelpresentecapoadesclusionedellesoledisposizionirelativeailavoriinquota,nonsiapplicano:[210]

a)ailavoridiprospezione,ricercaecoltivazionedellesostanzeminerali;b)alleattivitàdiprospezione,ricerca,coltivazioneestoccaggiodegliidrocarburiliquidie

gassosinelterritorionazionale,nelmareterritorialeenellapiattaformacontinentaleenellealtreareesottomarinecomunquesoggetteaipoteridelloStato;

c)ailavorisvoltiinmare.

Art.107 Definizioni

1.Aglieffettidelledisposizionidicuialpresentecaposiintendeperlavoroinquota:attivitàlavorativacheesponeillavoratorealrischiodicadutadaunaquotapostaadaltezzasuperiorea2mrispettoadunpianostabile.

Sezione II Disposizioni di carattere generale

Art.108 Viabilità nei cantieri

1.Fermorestandoquantoprevistoalpunto1dell’allegatoXVIII,duranteilavorideveessereassicurataneicantierilaviabilitàdellepersoneedeiveicoli.[211]

Art.109 Recinzione del cantiere

1.Ilcantiere,inrelazionealtipodilavorieffettuati,deveesseredotatodirecinzioneaventecaratteristicheidoneeadimpedirel’accessoagliestraneiallelavorazioni.

210 Alineamodificatadall’articolo69,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.211 Commasostituitodall’articolo70,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“1.

Duranteilavorideveessereassicurataneicantierilaviabilitàdellepersoneedeiveicoliconformementealpunto1dell’allegatoXVIII.”.

112 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

Art.110 Luoghi di transito

1.Iltransitosottopontisospesi,pontiasbalzo,scaleaereeesimilideveessereimpeditoconbarriereoprotettoconl’adozionedimisureocauteleadeguate.

Art. 111 Obblighi del datore di lavoro nell’uso di attrezzature per lavori in quota

1.Ildatoredilavoro,neicasiincuiilavoritemporaneiinquotanonpossonoessereeseguitiincondizionidisicurezzaeincondizioniergonomicheadeguateapartiredaunluogoadattoalloscopo,sceglieleattrezzaturedilavoropiùidoneeagarantireemantenerecondizionidilavorosicure,inconformitàaiseguenticriteri:

a)prioritàallemisurediprotezionecollettivarispettoallemisurediprotezioneindividuale;b)dimensionidelleattrezzaturedilavoroconfacentiallanaturadeilavoridaeseguire,alle

sollecitazioniprevedibilieadunacircolazioneprivadirischi.2.Ildatoredilavorosceglieiltipopiùidoneodisistemadiaccessoaipostidilavorotempo-

raneiinquotainrapportoallafrequenzadicircolazione,aldislivelloealladuratadell’impiego.Ilsistemadiaccessoadottatodeveconsentirel’evacuazioneincasodipericoloimminente.Ilpassaggiodaun sistemadi accessoapiattaforme, impalcati,passerelleeviceversanondevecomportarerischiulterioridicaduta.

3.Ildatoredilavorodisponeaffinchésiautilizzataunascalaapioliqualepostodilavoroinquota soloneicasi incui l’usodialtreattrezzaturedi lavoroconsideratepiù sicurenonègiustificatoacausadellimitatolivellodirischioedellabreveduratadiimpiegooppuredellecaratteristicheesistentideisitichenonpuòmodificare.

4.Ildatoredilavorodisponeaffinchésianoimpiegatisistemidiaccessoediposizionamentomediantefuniallequaliillavoratoreèdirettamentesostenuto,soltantoincircostanzeincui,aseguitodellavalutazionedeirischi,risultacheillavoropuòessereeffettuatoincondizionidisicurezzael’impiegodiun’altraattrezzaturadilavoroconsideratapiùsicuranonègiustificatoacausadellabreveduratadiimpiegoedellecaratteristicheesistentideisitichenonpuòmo-dificare.Lostessodatoredilavoroprevedel’impiegodiunsedilemunitodiappositiaccessoriinfunzionedell’esitodellavalutazionedeirischied,inparticolare,delladuratadeilavoriedeivincolidicarattereergonomico.

5.Ildatoredilavoro,inrelazionealtipodiattrezzaturedilavoroadottateinbaseaicommiprecedenti,individualemisureatteaminimizzareirischiperilavoratori,insitinelleattrezza-tureinquestione,prevedendo,ovenecessario,l’installazionedidispositividiprotezionecontrolecadute.Ipredettidispositividevonopresentareunaconfigurazioneedunaresistenzatalidaevitareodaarrestarelecadutedaluoghidilavoroinquotaedaprevenire,perquantopossibile,eventuali lesionidei lavoratori. Idispositividiprotezionecollettivacontro lecadutepossonopresentareinterruzionisoltantoneipuntiincuisonopresentiscaleapiolioagradini.

6.Ildatoredilavoronelcasoincuil’esecuzionediunlavorodinaturaparticolarerichiedel’eliminazionetemporaneadiundispositivodiprotezionecollettivacontrolecadute,adottami-suredisicurezzaequivalentiedefficaci.Illavoroèeseguitopreviaadozioneditalimisure.Unavoltaterminatodefinitivamenteotemporaneamentedettolavorodinaturaparticolare,idisposi-tividiprotezionecollettivacontrolecadutedevonoessereripristinati.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 113

7.Ildatoredilavoroeffettuailavoritemporaneiinquotasoltantoselecondizionimeteoro-logichenonmettonoinpericololasicurezzaelasalutedeilavoratori.

8.Ildatoredilavorodisponeaffinchèsiavietatoassumereesomministrarebevandealcolicheesuperalcolicheailavoratoriaddettiaicantieritemporaneiemobilieailavoriinquota.[212]

Art. 112 Idoneità delle opere provvisionali

1.Leopereprovvisionalidevonoessereallestiteconbuonmaterialeedaregolad’arte,pro-porzionateedidoneealloscopo;essedevonoessereconservateinefficienzaperlainteraduratadellavoro.

2.Primadireimpiegareelementidiponteggidiqualsiasitiposideveprovvedereallaloroverificapereliminarequellinonritenutipiùidoneiaisensidell’allegatoXIX.

Art. 113 Scale

1.Lescalefisseagradini,destinatealnormaleaccessoagliambientidilavoro,devonoes-serecostruiteemantenuteinmododaresistereaicarichimassimiderivantidaaffollamentopersituazionidiemergenza.Igradinidevonoaverepedataealzatadimensionatearegolad’arteelarghezzaadeguataalleesigenzedeltransito.Dettescaleedirelativipianerottolidevonoessereprovvisti,suilatiaperti,diparapettonormaleodialtradifesaequivalente.Lerampedelimitatedadueparetidevonoesseremunitedialmenouncorrimano.

2.Le scale apiolidi altezza superiore am5,fissate supareti o incastellatureverticalioaventiunainclinazionesuperiorea75gradi,devonoessereprovviste,apartiredam2,50dalpavimentoodairipiani,diunasolidagabbiametallicadiprotezioneaventemaglieoaperturediampiezzataledaimpedirelacadutaaccidentaledellapersonaversol’esterno.Laparetedellagabbiaoppostaalpianodeipiolinondevedistaredaquestipiùdicm60.Ipiolidevonodistarealmeno15centimetridallapareteallaqualesonoapplicatioallaqualelascalaèfissata.Quandol’applicazionedellagabbiaallescalecostituiscaintralcioall’esercizioopresentinotevolidiffi-coltàcostruttive,devonoessereadottate,inluogodellagabbia,altremisuredisicurezzaatteadevitarelacadutadellepersoneperuntrattosuperioreadunmetro.

3.Lescalesempliciportatili(amano)devonoesserecostruiteconmaterialeadattoallecon-dizionidiimpiego,devonoesseresufficientementeresistentinell’insiemeeneisingolielementiedevonoaveredimensioniappropriateallorouso.Dettescale,sedilegno,devonoavereipiolifissatiaimontantimedianteincastro.Ipiolidevonoessereprividinodi.Talipiolidevonoesseretrattenuticontirantiinferroapplicatisottoiduepioliestremi;nellescalelunghepiùdi4metrideveessereapplicatoancheuntiranteintermedio.Èvietatol’usodiscalechepresentinolistellidilegnochiodatisuimontantialpostodeipiolirotti.Essedevonoinoltreessereprovvistedi:

a)dispositiviantisdrucciolevolialleestremitàinferiorideiduemontanti;b)ganciditrattenutaoappoggiantisdrucciolevolialleestremitàsuperiori,quandosianeces-

sarioperassicurarelastabilitàdellascala.4.Perlescaleprovvistealleestremitàsuperiorididispositividitrattenuta,anchescorrevoli

212 Commamodificatodall’articolo71,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

114 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

suguide,nonsonorichiestelemisuredisicurezzaindicatenelleletterea)eb)delcomma3.Lescaleamanousateperl’accessoaivaripianideiponteggiedelleimpalcaturenondevonoesserepostel’unainprosecuzionedell’altra.Lescalecheservonoacollegarestabilmentedueponti,quandosonosistemateversolaparteesternadelponte,devonoessereprovvistesullatoesternodiuncorrimanoparapetto.

5.Quandol’usodellescale,perlaloroaltezzaoperaltrecause,comportipericolodisbanda-mento,essedevonoessereadeguatamenteassicurateotrattenutealpiededaaltrapersona.

6.Ildatoredilavoroassicurachelescaleapiolisianosistemateinmododagarantirelalorostabilitàdurantel’impiegoesecondoiseguenticriteri:

a)lescaleapioliportatilidevonopoggiaresuunsupportostabile,resistente,didimensioniadeguateeimmobile,inmododagarantirelaposizioneorizzontaledeipioli;

b)lescaleapiolisospesedevonoessereagganciateinmodosicuroe,adeccezionedellescaleafuni,inmanierataledaevitarespostamentiequalsiasimovimentodioscillazione;

c)loscivolamentodelpiededellescaleapioliportatili,duranteillorouso,deveessereim-peditoconfissaggiodellapartesuperioreoinferioredeimontanti,oconqualsiasidispositivoantiscivolo,oricorrendoaqualsiasialtrasoluzionediefficaciaequivalente;

d)lescaleapioliusateperl’accessodevonoesseretalidasporgereasufficienzaoltreillivel-lodiaccesso,amenochealtridispositivigarantisconounapresasicura;

e)lescaleapiolicompostedapiùelementiinnestabilioasfilodevonoessereutilizzateinmododaassicurareilfermoreciprocodeivarielementi;

f)lescaleapiolimobilidevonoesserefissatestabilmenteprimadiaccedervi.7.Ildatoredilavoroassicurachelescaleapiolisianoutilizzateinmododaconsentireai

lavoratorididisporreinqualsiasimomentodiunappoggioediunapresasicuri.Inparticolareiltrasportoamanodipesisuunascalaapiolinondeveprecludereunapresasicura.

8.Perl’usodellescaleportatilicompostedidueopiùelementiinnestati(tipoall’italianaosimili),oltrequantoprescrittonelcomma3,sidevonoosservareleseguentidisposizioni:

a)lalunghezzadellascalainoperanondevesuperarei15metri,salvoparticolariesigenze,nelqualcasoleestremitàsuperiorideimontantidevonoessereassicurateapartifisse;

b)lescaleinoperalunghepiùdi8metridevonoesseremunitedirompitrattaperridurrelafrecciadiinflessione;

c)nessunlavoratoredevetrovarsisullascalaquandoseneeffettualospostamentolaterale;d)durantel’esecuzionedeilavori,unapersonadeveesercitaredaterraunacontinuavigilanza

dellascala.9.Lescaledoppienondevonosuperarel’altezzadim5edevonoessereprovvistedicatena

diadeguataresistenzaodialtrodispositivocheimpediscal’aperturadellascalaoltreillimiteprestabilitodisicurezza.

10.Èammessaladerogaalledisposizionidicaratterecostruttivodicuiaicommi3,8e9perlescaleportatiliconformiall’allegatoXX.

Art. 114 Protezione dei posti di lavoro

1.Quandonelleimmediatevicinanzedeiponteggiodelpostodicaricamentoesollevamen-todeimaterialivengono impastaticalcestruzziemalteoeseguitealtreoperazioniacarattere

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 115

continuativoilpostodilavorodeveessereprotettodaunsolidoimpalcatosovrastante,controlacadutadimateriali.

2.Ilpostodicaricoedimanovradegliarganiaterradeveesseredelimitatoconbarrieraperimpedirelapermanenzaediltransitosottoicarichi.

3.Nei lavorichepossonodar luogoaproiezionedischegge,comequellidispaccaturaoscalpellaturadiblocchiopietreesimili,devonoesserepredispostiefficacimezzidiprotezioneadifesasiadellepersonedirettamenteaddetteatalilavorisiadicolorochesostanootransitanoinvicinanza.Talimisurenonsonorichiesteperilavoridinormaleadattamentodipietramenellacostruzionedimuraturacomune.

Art. 115 Sistemi di protezione contro le cadute dall’alto

1.Neilavoriinquotaqualoranonsianostateattuatemisurediprotezionecollettivacomeprevistoall’articolo111,comma1,letteraa),ènecessariocheilavoratoriutilizzinoidoneisi-stemidiprotezioneidoneiperl’usospecificocompostidadiversielementi,nonnecessariamentepresenticontemporaneamenteconformiallenormetecniche,qualiiseguenti:[213]

a)assorbitoridienergia;b)connettori;c)dispositivodiancoraggio;d)cordini;e)dispositiviretrattili;f)guideolineevitaflessibili;g)guideolineevitarigide;h)imbracature.2. [214]

3.Ilsistemadiprotezionedeveessereassicurato,direttamenteomedianteconnettorelungounaguidaolineavita,apartistabilidelleoperefisseoprovvisionali.[215]

4.Nei lavorisupali il lavoratoredeveesseremunitodiramponiomezziequivalentiediidoneodispositivoanticaduta.

Art. 116 Obblighi dei datori di lavoro concernenti

l’impiego di sistemi di accesso e di posizionamento mediante funi1.Ildatoredilavoroimpiegasistemidiaccessoediposizionamentomediantefuniincon-

formitàaiseguentirequisiti:a)sistemacomprendentealmenoduefuniancorateseparatamente,unaperl’accesso,ladi-

scesaeilsostegno,dettafunedilavoro,el’altraconfunzionedidispositivoausiliario,dettafune

213 Alineamodificatadall’articolo72,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.214 Commaabrogatodall’articolo72,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerail

seguente:“2.Ilsistemadiprotezione,certificatoperl’usospecifico,devepermettereunacadutaliberanonsuperiorea1,5mo,inpresenzadidissipatoredienergiaa4metri.”.

215 Commamodificatodall’articolo72,comma1,letterac)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

116 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

disicurezza.Èammessol’usodiunafuneincircostanzeeccezionaliincuil’usodiunasecondafunerendeillavoropiùpericolosoesesonoadottatemisureadeguatepergarantirelasicurezza;

b)lavoratoridotatidiun’adeguataimbracaturadisostegnocollegataallafunedisicurezza;c)funedilavoromunitadimeccanismisicuridiascesaediscesaedotatadiunsistemaau-

tobloccantevoltoaevitarelacadutanelcasoincuil’utilizzatoreperdailcontrollodeiproprimovimenti.Lafunedisicurezzadeveesseremunitadiundispositivomobilecontrolecadutechesegueglispostamentidellavoratore;

d)attrezziedaltriaccessoriutilizzatidailavoratori,agganciatiallaloroimbracaturadisoste-gnooalsedileoadaltrostrumentoidoneo;

e)lavoriprogrammatiesorvegliatiinmodoadeguato,anchealfinedipoterimmediatamentesoccorrereillavoratoreincasodinecessità.Ilprogrammadeilavoridefinisceunpianodiemer-genza,letipologieoperative,idispositividiprotezioneindividuale,letecnicheeleprocedureoperative,gliancoraggi, ilposizionamentodeglioperatori, imetodidiaccesso, lesquadredilavoroegliattrezzidilavoro;

f)ilprogrammadilavorodeveesseredisponibilepressoiluoghidilavoroaifinidellaveri-ficadapartedell’organodivigilanzacompetenteperterritoriodicompatibilitàaicriteridicuiall’articolo111,commi1e2.

2.Ildatoredilavorofornisceailavoratoriinteressatiunaformazioneadeguataemirataalleoperazionipreviste,inparticolareinmateriadiproceduredisalvataggio.

3.Laformazionedicuialcomma2hacarattereteorico-praticoedeveriguardare:a)l’apprendimentodelletecnicheoperativeedell’usodeidispositivinecessari;b)l’addestramentospecificosiasustrutturenaturali,siasumanufatti;c)l’utilizzodeidispositividiprotezioneindividuale,lorocaratteristichetecniche,manuten-

zione,durataeconservazione;d)glielementidiprimosoccorso;e)irischioggettivielemisurediprevenzioneeprotezione;f)leproceduredisalvataggio.4.Isoggettiformatori,ladurata,gliindirizziedirequisitiminimidivaliditàdeicorsisono

riportatinell’allegatoXXI.

Art.117 Lavori in prossimità di parti attive

1.Fermerestandoledisposizionidicuiall’articolo83,quandooccorreeffettuarelavoriinprossimitàdilineeelettricheodiimpiantielettriciconpartiattivenonprotetteochepercirco-stanzeparticolarisidebbanoritenerenonsufficientementeprotette,fermerestandolenormedibuonatecnica,sideverispettarealmenounadelleseguentiprecauzioni:[216]

a)metterefuoritensioneedinsicurezzalepartiattivepertuttaladuratadeilavori;b)posizionareostacolirigidicheimpediscanol’avvicinamentoallepartiattive;c)tenereinpermanenza,persone,macchineoperatrici,apparecchidisollevamento,ponteggi

edognialtraattrezzaturaadistanzadisicurezza.2.Ladistanzadisicurezzadeveesseretalechenonpossanoavvenirecontattidirettiosca-

216 Alineamodificatadall’articolo73,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 117

richepericoloseperlepersonetenendocontodeltipodilavoro,delleattrezzatureusateedelletensioni presenti ecomunqueladistanzadisicurezzanondeveessereinferioreailimitidicuiall’allegatoIXoaquellirisultantidall’applicazionedellepertinentinormetecniche.[217]

Sezione III Scavi e fondazioni

Art.118 Splateamento e sbancamento

1.Nei lavori di splateamentoo sbancamento se previsto l’accesso di lavoratori, le paretidellefrontidiattaccodevonoavereunainclinazioneountracciatotali,inrelazioneallanaturadelterreno,daimpedirefranamenti.Quandolaparetedelfrontediattaccosuperal’altezzadim1,50,èvietatoilsistemadiscavomanualeperscalzamentoallabaseeconseguentefranamentodellaparete.[218]

2.Quandoperlaparticolarenaturadelterrenoopercausadipiogge,diinfiltrazione,digeloodisgelo,operaltrimotivi,sianodatemerefraneoscoscendimenti,deveessereprovvedutoall’armaturaoalconsolidamentodelterreno.

3.Neilavoridiescavazioneconmezzimeccanicideveesserevietatalapresenzadeglioperainelcampodiazionedell’escavatoreesulcigliodelfrontediattacco.

4.Ilpostodimanovradell’addettoall’escavatore,quandoquestononsiamunitodicabinametallica,deveessereprotettoconsolidoriparo.

5.Ailavoratorideveesserefattoesplicitodivietodiavvicinarsiallabasedellaparetediat-taccoe,inquantonecessarioinrelazioneall’altezzadelloscavooallecondizionidiaccessibilitàdel cigliodellaplatea superiore, la zona superioredi pericolodeve essere almenodelimitatamedianteopportunesegnalazionispostabilicolproseguiredelloscavo.

Art.119 Pozzi, scavi e cunicoli

1.Nelloscavodipozzieditrinceeprofondipiùdim1,50,quandolaconsistenzadelterrenonondiasufficientegaranziadistabilità,ancheinrelazioneallapendenzadellepareti,sideveprov-vedere,manmanocheprocedeloscavo,allaapplicazionedellenecessariearmaturedisostegno.

2.Letavoledirivestimentodelleparetidevonosporgeredaibordidegliscavidialmeno30centimetri.

3.Nelloscavodeicunicoli,amenochesitrattidirocciachenonpresentipericolodidistac-chi,devonopredisporsiidoneearmatureperevitarefranamentidellavoltaedellepareti.Dettearmaturedevonoessereapplicatemanmanocheprocedeillavorodiavanzamento;lalororimo-zionepuòessereeffettuatainrelazionealprogrediredelrivestimentoinmuratura.

4.Idoneearmatureeprecauzionidevonoessereadottatenellesottomurazioniequandoinvi-cinanzadeirelativiscavivisianofabbricheomanufattilecuifondazionipossanoesserescoperteoindebolitedagliscavi.

217 Commamodificatodall’articolo73,comma2delD.Lgs.3agosto2009,n.106.218 Commamodificatodall’articolo74,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

118 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

5.Nella infissione di pali di fondazione devono essere adottatemisure e precauzioni perevitarechegliscuotimentidelterrenoproducanolesioniodannialleoperevicineconpericoloper i lavoratori.

6.Neilavoriinpozzidifondazioneprofondioltre3metrideveesseredisposto,aprotezionedeglioperaiaddettialloscavoedall’asportazionedelmaterialescavato,unrobustoimpalcatoconaperturaperilpassaggiodellabenna.

7.Neipozzieneicunicolideveessereprevistaunaadeguataassistenzaall’esternoelelorodimensionidevonoessere talidapermettere il recuperodiun lavoratore infortunatoprivodisensi.

7-bis.Ilsollevamentodimaterialedagliscavideveessereeffettuatoconformementealpunto3.4.dell’AllegatoXVIII.[219]

Art.120 Deposito di materiali in prossimità degli scavi

1.Èvietatocostituiredepositidimaterialipressoilcigliodegliscavi.Qualoratalidepositisianonecessariperlecondizionidellavoro,sideveprovvedereallenecessariepuntellature.

Art. 121 Presenza di gas negli scavi

1.Quandosieseguonolavorientropozzi,fogne,cunicoli,caminiefosseingenere,devonoessereadottateidoneemisurecontroipericoliderivantidallapresenzadigasovaporitossici,asfissianti,infiammabilioesplosivi,specieinrapportoallanaturageologicadelterrenooallavicinanzadifabbriche,depositi,raffinerie,stazionidicompressioneedidecompressione,meta-nodottiecondutturedigas,chepossonodarluogoadinfiltrazionedisostanzepericolose.

2.Quandosiaaccertataosiadatemerelapresenzadigastossici,asfissiantiolairrespirabilitàdell’ariaambienteenonsiapossibileassicurareunaefficienteaerazioneedunacompletaboni-fica,ilavoratoridevonoessereprovvistidiidoneidispositividiprotezioneindividualedellevierespiratore,edesseremunitidiidoneidispositividiprotezioneindividualecollegatiadunidoneosistemadisalvataggio,chedeveesseretenutoall’esternodalpersonaleaddettoallasorveglianza.Questodevemantenersiincontinuocollegamentoconglioperaiall’internoedessereingradodisollevareprontamenteall’esternoillavoratorecolpitodaigas.

3.Possonoessereadoperatelemaschererespiratorie,inluogodiautorespiratori,soloquan-do, accertate la natura e la concentrazionedei gasovapori nocivi o asfissianti, esseoffranogaranziadisicurezzaesemprechésiaassicurataunaefficaceecontinuaaerazione.

4.Quandosisiaaccertatalapresenzadigasinfiammabilioesplosivi,deveprovvedersiallabonificadell’ambientemediante idoneaventilazione;deve inoltrevietarsi, anchedopo labo-nifica,sesianodatemereemanazionidigaspericolosi,l’usodiapparecchiafiamma,dicorpiincandescentiediapparecchicomunquesuscettibilidiprovocarefiammeosurriscaldamentiattiadincendiareilgas.

219 Commaaggiuntodall’articolo75,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 119

5.Neicasiprevistidaicommi2,3e4,ilavoratoridevonoessereabbinatinell’esecuzionedeilavori.

Sezione IV Ponteggi in legname e altre opere provvisionali[220]

Art. 122 Ponteggi ed opere provvisionali

1. Nei lavori in quota,devonoessereadottate,seguendolosviluppodeilavoristessi,adegua-teimpalcatureoponteggioidoneeopereprovvisionaliocomunqueprecauzioniatteadeliminareipericolidicadutadipersoneedicoseconformementeaipunti2,3.1,3.2e3.3dell’allegatoXVIII.[221]

Art. 123 Montaggio e smontaggio delle opere provvisionali

1. Ilmontaggioe lo smontaggiodelleopereprovvisionalidevonoessereeseguiti sotto ladirettasorveglianzadiunprepostoailavori.

Art. 124 Deposito di materiali sulle impalcature

1.Sopraipontidiservizioesulleimpalcatureingenereèvietatoqualsiasideposito,eccet-tuatoquellotemporaneodeimaterialiedattrezzinecessariailavori.

2.Ilpesodeimaterialiedellepersonedeveesseresempreinferioreaquellocheèconsentitodallaresistenzastrutturaledelponteggio;lospaziooccupatodaimaterialideveconsentireimo-vimentielemanovrenecessarieperl’andamentodellavoro.

Art. 125 Disposizione dei montanti

1.Imontantidevonoesserecostituiticonelementiaccoppiati,icuipuntidisovrapposizionedevonorisultaresfalsatidialmenounmetro;devonoaltresìessereverticalioleggermenteincli-nativersolacostruzione.

2.Perleimpalcaturefinoad8metridialtezzasonoammessimontantisingoliinunsolpezzo;perimpalcaturedialtezzasuperiore,soltantopergliultimi7metriimontantipossonoessereadelementisingoli.

3.Ilpiededeimontantideveesseresolidamenteassicuratoallabasediappoggioodiinfissio-neinmodochesiaimpeditoognicedimentoinsensoverticaleedorizzontale.

4.L’altezzadeimontantideve superaredialmenom1,20 l’ultimo impalcato;dallaparte

220 Rubricasostituitadall’articolo76,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“Ponteggieimpalcatureinlegname”

221 Commamodificatodall’articolo77,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

120 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

internadeimontantidevonoessereapplicaticorrentietavolafermapiedeaprotezioneesclusiva-mentedeilavoratoricheoperanosull’ultimoimpalcato.[222]

5.Ladistanzatraduemontanticonsecutivinondeveesseresuperioream3,60;puòessereconsentitaunamaggioredistanzaquandociò sia richiestodaevidentimotividieserciziodelcantiere,purché,intalecaso,lasicurezzadelponteggiorisultidaunprogettoredattodauninge-gnereoarchitettocorredatodairelativicalcolidistabilità.

6.Ilponteggiodeveessereefficacementeancoratoallacostruzionealmenoincorrispondenzaadogniduepianidiponteggioeadogniduemontanti,condisposizionediancoraggiaromboodipariefficacia.

Art. 126 Parapetti

1.Gliimpalcatiepontidiservizio,lepasserelle,leandatoie,chesianopostiadun’altezzamaggioredi2metri,devonoessereprovvistisututtiilativersoilvuotodirobustoparapettoeinbuonostatodiconservazione.

Art.127 Ponti a sbalzo

1.Neicasiincuiparticolariesigenzenonpermettonol’impiegodipontinormali,possonoessere consentiti ponti a sbalzopurché la lorocostruzione rispondaa idoneiprocedimentidicalcoloenegarantiscalasoliditàelastabilità.

Art.128 Sottoponti

1.Gliimpalcatiepontidiserviziodevonoavereunsottopontedisicurezza,costruitocomeilponte,adistanzanonsuperioream2,50.

2.Lacostruzionedelsottopontepuòessereomessaperipontisospesiperletorridicarico,peripontiasbalzoequandovenganoeseguitilavoridimanutenzioneediriparazionediduratanonsuperioreacinquegiorni.[223]

Art.129 Impalcature nelle costruzioni in conglomerato cementizio

1.Nellaesecuzionediopereastrutturainconglomeratocementizio,quandononsiprovvedaallacostruzionedaterradiunanormaleimpalcaturaconmontanti,primadiiniziarelaerezionedellecasseformeperilgettodeipilastriperimetrali,deveesseresistemato,incorrispondenzaalpianoraggiunto,unregolarepontedisicurezzaasbalzo,aventelarghezzautiledialmenom1,20.

2.Learmaturedisostegnodelcasseroperilgettodellasuccessivasolettaodellatravepe-rimetrale,nondevonoessere lasciatesporgeredalfilodel fabbricatopiùdi40centimetriper

222 Commasostituitodall’articolo78,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“4.L’altezzadeimontantidevesuperaredialmenometri1,20l’ultimoimpalcatooilpianodigronda.”.

223 Commamodificatodall’articolo79,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 121

l’affrancamentodellaspondaesternadelcasseromedesimo.Comesottopontepuòservirel’im-palcatooponteasbalzocostruitoincorrispondenzaalpianosottostante.

3.Incorrispondenzaailuoghiditransitoostazionamentodeveesseresistemato,all’altezzadelsolaiodicoperturadelpianoterreno,unimpalcatodisicurezza(mantovana)aprotezionecontro lacadutadimaterialidall’alto.Taleprotezionepuòesseresostituitaconunachiusuracontinuaingraticcisulfrontedelponteggio,qualorapresentilestessegaranziedisicurezza,oconlasegregazionedell’areasottostante.

Art.130 Andatoie e passerelle

1.Leandatoiedevonoaverelarghezzanonminoredim0,60,quandosianodestinatesoltantoalpassaggiodilavoratoriedim1,20,sedestinatealtrasportodimateriali.Laloropendenzanondeveesseremaggioredel50percento.

2.Leandatoielunghedevonoessereinterrottedapianerottolidiriposoadopportuniinter-valli;sulletavoledelleandatoiedevonoesserefissatilistellitrasversaliadistanzanonmaggioredelpassodiunuomocarico.

Sezione V Ponteggi fissi

Art. 131 Autorizzazione alla costruzione ed all’impiego

1. La costruzione e l’impiego dei ponteggi realizzati con elementi portanti prefabbricati,metallicionon,sonodisciplinatidallenormedellapresentesezione.

2.Perciascuntipodiponteggio,ilfabbricantechiedealMinisterodellavoro,dellasaluteedellepolitichesocialil’autorizzazioneallacostruzioneedall’impiego,corredandoladomandadiunarelazionenellaqualedevonoesserespecificatiglielementidicuiall’articoloseguente.

3.IlMinisterodellavoro,dellasaluteedellepolitichesociali,inaggiuntaall’autorizzazio-nedicuialcomma2attesta,arichiestaeaseguitodiesamedelladocumentazionetecnica,larispondenzadelponteggiogiàautorizzatoancheallenormeUNIEN12810eUNIEN12811operigiuntiallanormaUNIEN74.

4.Possonoessereautorizzatiallacostruzioneedall’impiegoponteggiaventiinterassequalsi-asitraimontantidellastessafilaacondizionecheirisultatiadeguatamenteverificatidelleprovedicaricocondottesuprototipisignificativideglischemifunzionaligarantiscanolasussistenzadeigradidisicurezzaprevistidallenormedibuonatecnica.

5.L’autorizzazioneèsoggettaarinnovoognidiecianniperverificarel’adeguatezzadelpon-teggioall’evoluzionedelprogressotecnico.

6.Chiunqueintendeimpiegareponteggidevefarsirilasciaredalfabbricantecopiadellaau-torizzazionedicuialcomma2edelleistruzionieschemielencatialcomma1,lettered),e),f)eg)dell’articolo132.

7.IlMinisterodellavoroedellaprevidenzasocialesiavvaleanchedell’ISPESLperilcon-trollodellecaratteristichetecnichedeiponteggidichiaratedaltitolaredell’autorizzazione,attra-versocontrolliacampionepressolesedidiproduzione.

122 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

Art. 132 Relazione tecnica

1.Larelazionedicuiall’articolo131devecontenere:a)descrizionedeglielementichecostituisconoilponteggio,lorodimensioniconletolleranze

ammissibilieschemadell’insieme;b)caratteristichediresistenzadeimaterialiimpiegatiecoefficientidisicurezzaadottatiper

isingolimateriali;c)indicazionedelleprovedicarico,acuisonostatisottopostiivarielementi;d)calcolodelponteggiosecondovariecondizionidiimpiego;e)istruzioniperleprovedicaricodelponteggio;f)istruzioniperilmontaggio,impiegoesmontaggiodelponteggio;g)schemi-tipodiponteggioconl’indicazionedeimassimiammessidisovraccarico,dialtez-

zadeiponteggiedilarghezzadegliimpalcatiperiqualinonsussistel’obbligodelcalcoloperogni singola applicazione.

Art. 133 Progetto

1.Iponteggidialtezzasuperiorea20metriequelliperiqualinellarelazionedicalcolononsonodisponibililespecificheconfigurazionistrutturaliutilizzateconirelativischemidiimpie-go,nonchélealtreopereprovvisionali,costituitedaelementimetallicionon,oppuredinotevoleimportanzaecomplessità in rapportoalle lorodimensioniedai sovraccarichi,devonoessereerettiinbaseadunprogettocomprendente:

a)calcolodiresistenzaestabilitàeseguitosecondoleistruzioniapprovatenell’autorizzazio-neministeriale;

b)disegnoesecutivo.2.Dalprogetto,chedeveesserefirmatodaun ingegnereoarchitettoabilitatoanormadi

leggeall’eserciziodellaprofessione,deverisultarequantooccorreperdefinireilponteggioneiriguardideicarichi,dellesollecitazioniedell’esecuzione.

3.Copiadell’autorizzazioneministerialedicuiall’articolo131ecopiadelprogettoedeidi-segniesecutividevonoesseretenuteedesibite,arichiestadegliorganidivigilanza,neicantieriincuivengonousatiiponteggieleopereprovvisionalidicuialcomma1.

Art. 134 Documentazione

1.Neicantieriincuivengonousatiponteggideveesseretenutaedesibita,arichiestadegliorganidivigilanza,copiadelladocumentazionedicuialcomma6dell’articolo131ecopiadelpianodimontaggio,usoesmontaggio(Pi.M.U.S.),incasodilavoriinquota,icuicontenutisonoriportatinell’allegatoXXIIdelpresenteTitolo.

2.Le eventualimodifiche al ponteggio, che devono essere subito riportate sul disegno,devonorestarenell’ambitodelloschema-tipochehagiustificatol’esenzionedall’obbligodelcalcolo.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 123

Art. 135 Marchio del fabbricante

1.Glielementideiponteggidevonoportareimpressi,arilievooadincisione,ecomunqueinmodovisibileedindelebileilmarchiodelfabbricante.

Art. 136 Montaggio e smontaggio

1.Neilavoriinquotaildatoredilavoroprovvedearedigereamezzodipersonacompetenteunpianodimontaggio,usoesmontaggio(Pi.M.U.S.),infunzionedellacomplessitàdelponteg-gioscelto,conlavalutazionedellecondizionidisicurezzarealizzateattraversol’adozionedeglispecificisistemiutilizzatinellaparticolarerealizzazionee inciascunafasedi lavoroprevista.Talepianopuòassumerelaformadiunpianodiapplicazionegeneralizzataintegratodaistru-zionieprogettiparticolareggiatiperglischemispecialicostituentiilponteggio,edèmessoadisposizionedelprepostoaddettoallasorveglianzaedeilavoratoriinteressati.

2.Nelserraggiodipiùasteconcorrentiinunnodoigiuntidevonoesserecollocatistretta-mentel’unovicinoall’altro.

3.Perognipianodipontedevonoessereapplicatiduecorrenti,dicuiunopuòfarepartedelparapetto.

4.Ildatoredilavoroassicurache:a)loscivolamentodeglielementidiappoggiodiunponteggioèimpeditotramitefissaggiosu

unasuperficiediappoggio,oconundispositivoantiscivolo,oppureconqualsiasialtrasoluzionediefficaciaequivalente;

b)ipianidiposadeipredettielementidiappoggiohannounacapacitàportantesufficiente;c)ilponteggioèstabile;d)[224];e)ledimensioni,laformaeladisposizionedegliimpalcatidiunponteggiosonoidoneealla

naturadellavorodaeseguire,adeguateaicarichidasopportareetalidaconsentireun’esecuzionedeilavorieunacircolazionesicure;

f)ilmontaggiodegliimpalcatideiponteggiètaledaimpedirelospostamentodeglielementicomponentidurantel’uso,nonchélapresenzadispazivuotipericolosifraglielementichecosti-tuisconogliimpalcatieidispositiviverticalidiprotezionecollettivacontrolecadute.

5.Ildatoredilavoroprovvedeadevidenziarelepartidiponteggiononpronteperl’uso,inparticolareduranteleoperazionidimontaggio,smontaggiootrasformazione,mediantesegnale-ticadiavvertimentodipericologenericoedelimitandoleconelementimaterialicheimpedisco-nol’accessoallazonadipericolo,aisensideltitoloV.

6.Ildatoredilavoroassicuracheiponteggisianomontati,smontatiotrasformatisottoladirettasorveglianzadiunpreposto,aregolad’arteeconformementealPi.M.U.S.,adoperadilavoratorichehannoricevutounaformazioneadeguataemirataalleoperazionipreviste.

7.Laformazionedicuialcomma6hacarattereteorico-praticoedeveriguardare:

224 Letterasoppressadall’articolo80,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“d)dispositiviappropriatiimpedisconolospostamentoinvolontariodeiponteggisuruotedurantel’esecuzionedeilavoriinquota;”.

124 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

a)lacomprensionedelpianodimontaggio,smontaggiootrasformazionedelponteggio;b)lasicurezzaduranteleoperazionidimontaggio,smontaggiootrasformazionedelponteg-

gioconriferimentoallalegislazionevigente;c)lemisurediprevenzionedeirischidicadutadipersoneodioggetti;d)lemisuredisicurezzaincasodicambiamentodellecondizionimeteorologichepregiudi-

zievoliallasicurezzadelponteggio;e)lecondizionidicaricoammissibile;f)qualsiasialtrorischiochelesuddetteoperazionidimontaggio,smontaggiootrasformazio-

nepossonocomportare.8.Isoggettiformatori,ladurata,gliindirizziedirequisitiminimidivaliditàdeicorsisono

riportatinell’allegatoXXI.

Art.137 Manutenzione e revisione

1.Ilpreposto,adintervalliperiodiciodopoviolenteperturbazioniatmosfericheoprolungatainterruzionedi lavorodeveassicurarsidellaverticalitàdeimontanti, delgiusto serraggiodeigiunti,dellaefficienzadegliancoraggiedeicontroventi,curandol’eventualesostituzioneoilrinforzodielementiinefficienti.[225]

2.Ivarielementimetallicidevonoesseredifesidagliagentinociviesterniconidoneisistemidiprotezione.

Art.138 Norme particolari

1.Letavolechecostituisconol’impalcatodevonoesserefissateinmodochenonpossanoscivolaresuitraversimetallici.

2.Èconsentitoundistaccodelletavoledelpianodicalpestiodallamuraturanonsuperiorea20centimetri.[226]

3.Èfattodivietodigettaredall’altoglielementidelponteggio.4.Èfattodivietodisalireescenderelungoimontanti.5.Periponteggidicuiallapresentesezionevalgono,inquantoapplicabili,ledisposizioni

relativeaiponteggiinlegno.Sonoammessederoghe:a)alladisposizionedicuiall’articolo125,comma4,acondizionechel’altezzadeimontanti

superidialmeno1metrol’ultimoimpalcato;b)alladisposizionedicuiall’articolo126,comma1,acondizionechel’altezzadelparapetto

sianoninferiorea95cmrispettoalpianodicalpestio;c)alladisposizionedicuiall’articolo126,comma1,acondizionechel’altezzadelfermapie-

desianoninferiorea15cmrispettoalpianodicalpestio;d)[227]

225 Commamodificatodall’articolo81,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.226 Commamodificatodall’articolo82,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.227 Letterasoppressadall’articolo82,comma2delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:

“d)alladisposizionedicuiall’articolo128,comma1,nelcasodiponteggidicuiall’articolo131,commi2e3,che

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 125

Sezione VI Ponteggi movibili

Art.139 Ponti su cavalletti

1.Ipontisucavallettinondevonoaveraltezzasuperioreametri2enondevonoesseremon-tatisugliimpalcatideiponteggi.Ipontisucavallettidevonoessereconformiairequisitispecificiindicatinelpunto2.2.2.dell’allegatoXVIII.[228]

Art.140 Ponti su ruote a torre

1.Ipontisuruotedevonoaverebaseampiainmododaresistere,conlargomarginedisicu-rezza,aicarichiedalleoscillazionicuipossonoesseresottopostiduranteglispostamentiopercolpidiventoeinmodochenonpossanoessereribaltati.

2.Ilpianodiscorrimentodelleruotedeverisultarelivellato;ilcaricodelpontesulterrenodeveessereopportunamenteripartitocontavolonioaltromezzoequivalente.

3.Leruotedelponteinoperadevonoesseresaldamentebloccateconcuneidalleduepartioconsistemiequivalenti.Inognicasodispositiviappropriatidevonoimpedirelospostamentoinvolontariodeipontisuruotedurantel’esecuzionedeilavoriinquota.[229]

4.Ipontisuruotedevonoessereancoratiallacostruzionealmenoogniduepiani;èammessaderogaataleobbligoperipontisuruoteatorreconformiall’allegatoXXIII.

5.Laverticalitàdeipontisuruotedeveesserecontrollataconlivellooconpendolino.6.Iponti,esclusiquelliusatineilavoriperlelineeelettrichedicontatto,nondevonoessere

spostatiquandosudiessisitrovanolavoratoriocarichi.

Sezione VII Costruzioni edilizie

Art. 141 Strutture speciali

1.Durantelacostruzioneoilconsolidamentodicornicionidigrondaedioperesporgentidaimuri,devonoessereadottateprecauzioniperimpedirnelacaduta,ponendoarmatureprovvisorieatteasostenerlefinoachelastabilitàdell’operasiacompletamenteassicurata.

Art. 142 Costruzioni di archi, volte e simili

1.Learmatureprovvisorieperlaesecuzionedimanufatti,qualiarchi,volte,architravi,piat-tabande,solai,scaleediqualsiasialtraoperasporgentedalmuro,incementoarmatooinmu-

prevedanospecificischemi-tiposenzasottopontedisicurezza.”.228 Commamodificatodall’articolo83,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.229 Commasostituitodall’articolo84,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“3.

Leruotedelponteinoperadevonoesseresaldamentebloccateconcuneidalleduepartiosistemiequivalenti.”.

126 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

raturadiognigenere,devonoesserecostruite inmododaassicurare, inognifasedel lavoro,lanecessariasoliditàeconmodalità talidaconsentire,agettoocostruzioneultimata, il loroprogressivoabbassamentoedisarmo.

2.Learmatureprovvisoriepergrandiopere,comecentineperpontiadarco,percopertureadampialuceesimili,chenonrientrinoneglischemidiusocorrente,devonoessereeseguitesuprogettoredattodauningegnereoarchitetto,corredatodairelativicalcolidistabilità.

3.Idisegniesecutivi,firmatidalprogettistadicuialcommaprecedente,devonoessereesibitisulpostodilavoroarichiestadegliorganidivigilanza.

Art. 143 Posa delle armature e delle centine

1.Primadellaposadellearmatureedellecentinedisostegnodelleoperedicuiall’articoloprecedente,èfattoobbligodiassicurarsidellaresistenzadelterrenoodellestrutturesullequaliessedebbonopoggiare,inmododaprevenirecedimentidellearmaturestesseodellestrutturesottostanti,conparticolareriguardoapossibilidegradazioniperpresenzad’acqua.

Art. 144 Resistenza delle armature

1.Learmaturedevonosopportareconsicurezza,oltreilpesodellestrutture,anchequellodellepersoneedeisovraccarichieventuali,nonchélesollecitazionidinamichechepossanodarluogo a vibrazioni durante l’esecuzione dei lavori e quelle prodotte dalla spinta del vento edell’acqua.

2.Ilcaricogravantealpiededeipuntellidisostegnodeveessereopportunamentedistribuito.

Art. 145 Disarmo delle armature

1. Il disarmodelle armature provvisorie di cui al comma2 dell’articolo 142 deve essereeffettuatoconcauteladailavoratorichehannoricevutounaformazioneadeguataemirataalleoperazioniprevistesottoladirettasorveglianzadelcapocantiereesempredopocheildirettoredeilavorineabbiadatal’autorizzazione.

2.Èfattodivietodidisarmarequalsiasitipodiarmaturadisostegnoquandosullestruttureinsistanocarichiaccidentalietemporanei.

3.Neldisarmodellearmaturedelleopereincalcestruzzodevonoessereadottatelemisureprecauzionaliprevistedallenormeperlaesecuzionedelleopereinconglomeratocementizio.

Art. 146 Difesa delle aperture

1.Leaperturelasciateneisolaionellepiattaformedilavorodevonoesserecircondatedanor-maleparapettoedatavolafermapiedeoppuredevonoesserecopertecontavolatosolidamentefissatoediresistenzanoninferioreaquelladelpianodicalpestiodeipontidiservizio.

2.Qualoraleaperturevenganousateperilpassaggiodimaterialiodipersone,unlatodelparapettopuòesserecostituitodaunabarrieramobilenonasportabile,chedeveessereapertasoltantoperiltemponecessarioalpassaggio.

3.Leapertureneimuriprospicientiilvuotoovanicheabbianounaprofonditàsuperioream

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 127

0,50devonoesseremunitedinormaleparapettoetavolefermapiedeoppureessereconveniente-mentesbarrateinmododaimpedirelacadutadipersone.

Art.147 Scale in muratura

1.Lungolerampeedipianerottolidellescalefisseincostruzione,finoallaposainoperadelleringhiere,devonoesseretenutiparapettinormalicontavolefermapiedefissatirigidamenteastruttureresistenti.

2.Ilvano-scaladeveesserecopertoconunarobustaimpalcaturapostaall’altezzadelpavimen-todelprimopianoadifesadellepersonetransitantialpianoterrenocontrolacadutadeimateriali.

3.Sullerampedellescaleincostruzioneancoramancantidigradini,qualoranonsianosbar-rate per impedirvi il transito, devono esserefissati intavolati larghi almeno60 centimetri, suiqualidevonoessereapplicatitrasversalmentelistellidilegnopostiadistanzanonsuperiorea40centimetri.

Art.148 Lavori speciali

1.Primadiprocedereallaesecuzionedilavorisulucernari,tetti,copertureesimili,fermorestandol’obbligodipredisporremisurediprotezionecollettiva,deveessereaccertatochequestiabbianoresistenzasufficientepersostenereilpesodeglioperaiedeimaterialidiimpiego.[230]

2.Nelcasoincuisiadubbiataleresistenza,devonoessereadottatiinecessariappresta-mentiattiagarantirelaincolumitàdellepersoneaddette,disponendo,asecondadeicasi,ta-volesopraleorditure,sottopalchiefacendousodiidoneidispositividiprotezioneindividualeanticaduta.

Art.149 Paratoie e cassoni

1.Paratoieecassonidevonoessere:a)bencostruiti,conmaterialiappropriatiesolididotatidiresistenzasufficiente;b)provvistidell’attrezzaturaadeguataperconsentireailavoratoridiripararsiincasodiirru-

zioned’acquaedimateriali.2.Lacostruzione,lasistemazione,latrasformazioneolosmantellamentodiunaparatoiaodi

uncassonedevonoessereeffettuatisoltantosottoladirettasorveglianzadiunpreposto.3. Ildatoredi lavoroassicurache leparatoiee icassonivenganoispezionatiad intervalli

regolari.

Sezione VIII Demolizioni

230 Commasostituitodall’articolo85,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“1.Primadiprocedereallaesecuzionedilavorisulucernari,tetti,copertureesimili,deveessereaccertatochequestiabbianoresistenzasufficientepersostenereilpesodeglioperaiedeimaterialidiimpiego.”.

128 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

Art.150 Rafforzamento delle strutture

1.Primadell’iniziodilavorididemolizioneèfattoobbligodiprocedereallaverificadellecondizionidiconservazioneedistabilitàdellevariestrutturedademolire.

2.Inrelazionealrisultatoditaleverificadevonoessereeseguiteleoperedirafforzamentoedipuntellamentonecessarieadevitareche,durantelademolizione,siverifichinocrolliintem-pestivi.

Art. 151 Ordine delle demolizioni

1.Ilavorididemolizionedevonoprocedereconcautelaeconordine,devonoessereeseguitisottolasorveglianzadiunprepostoecondottiinmanieradanonpregiudicarelastabilitàdellestruttureportantiodicollegamentoediquelleeventualiadiacenti.

2.LasuccessionedeilavorideverisultaredaappositoprogrammacontenutonelPOS,tenen-docontodiquantoindicatonelPSC,oveprevisto,chedeveesseretenutoadisposizionedegliorganidivigilanza.

Art. 152 Misure di sicurezza

1.Lademolizionedeimurieffettuataconattrez-zaturemanualideveesserefattaservendosidipontidiservizioindipendentidall’operaindemolizione.

2.Èvietatolavorareefarelavorareglioperaisuimuriindemolizione.3.Gliobblighidicuiaicommi1e2nonsussistonoquandotrattasidimuridialtezzainferiore

aiduemetri.

Art. 153 Convogliamento del materiale di demolizione

1.Ilmaterialedidemolizionenondeveesseregettatodall’alto,madeveesseretrasportatooppureconvogliatoinappositicanali,ilcuiestremoinferiorenondeverisultareadaltezzamag-giorediduemetridallivellodelpianodiraccolta.

2.Icanalisuddettidevonoesserecostruitiinmodocheognitroncoimbocchineltroncosuc-cessivo;glieventualiraccordidevonoessereadeguatamenterinforzati.

3.L’imboccaturasuperioredelcanaledeveessererealizzatainmodochenonpossanocader-viaccidentalmentepersone.

4.Ovesiacostituitodaelementipesantiodingombranti, ilmaterialedidemolizionedeveesserecalatoaterraconmezziidonei.

5.Duranteilavorididemolizionesideveprovvederearidurreilsollevamentodellapolvere,irrorandoconacqualemuratureedimaterialidirisulta.

Art. 154 Sbarramento della zona di demolizione

1.Nellazonasottostantelademolizionedeveesserevietatalasostaediltransito,delimitandolazonastessaconappositisbarramenti.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 129

2.L’accessoallosboccodeicanalidiscaricoperilcaricamentoediltrasportodelmaterialeaccumulatodeveessereconsentitosoltantodopochesiastatosospesoloscaricodall’alto.

Art. 155 Demolizione per rovesciamento

1.Salvol’osservanzadelleleggiedeiregolamentispecialielocali,lademolizionedipartidistruttureaventialtezzasulterrenononsuperiorea5metripuòessereeffettuatamedianterove-sciamentopertrazioneoperspinta.

2.Latrazioneolaspintadeveessereesercitatainmodogradualeesenzastrappiedeveessereeseguitasoltantosuelementidistrutturaopportunamenteisolatidalrestodelfabbricatoindemo-lizioneinmododanondeterminarecrolliintempestiviononprevistidialtreparti.

3.Devonoinoltreessereadottateleprecauzioninecessarieperlasicurezzadellavoroquali:trazionedadistanzanonminorediunavoltaemezzol’altezzadelmuroodellastrutturadaab-battereeallontanamentodeglioperaidallazonainteressata.

4.Ilrovesciamentoperspintapuòessereeffettuatoconmartinettisoloperoperedialtezzanonsuperiorea3metri,conl’ausiliodipuntellisussidiaricontroilritornodeglielementismossi.

5.Deveessereevitatoinognicasocheperloscuotimentodelterrenoinseguitoallacadutadellestruttureodigrossiblocchipossanoderivaredanniolesioniagliedificivicinioadopereadiacentipericoloseperilavoratoriaddetti.

Art. 156 Verifiche

1. Il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali,sentitalaCommissionecon-sultivapermanente,puòstabilirel’obbligodisottoporreaverificheponteggieattrezzaturepercostruzioni,stabilendolemodalitàel’organotecnicoincaricato.

Capo III Sanzioni

Art.157[231] Sanzioni per i committenti e i responsabili dei lavori

1.Ilcommittenteoilresponsabiledeilavorisonopuniti:a)conl’arrestodatreaseimesioconl’ammendada2.500a6.400europerlaviolazione

dell’articolo90,commi3,4e5;

231 Articolosostituitodall’articolo86,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“1.Ilcommittenteoilresponsabiledeilavorisonopuniti:a)conl’arrestodatreaseimesioconl’ammendada2.500a10.000europerlaviolazionedegliarticoli90,commi1,secondoperiodo,3,4e5;b)conl’arrestodadueaquattromesioconl’ammendada1.250a5.000europerlaviolazionedell’articolo90,comma9,letteraa);c)conlasanzioneamministrativapecuniariada1.200a3.600europerlaviolazionedell’articolo101,comma1,primoperiodo;d)conlasanzioneamministrativapecuniariada2.000a6.000europerlaviolazionedell’articolo90,comma9,letterac).”.

130 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

b)conl’arrestodadueaquattromesioconl’ammendada1.000a4.800europerlaviolazio-nedegliarticoli90,comma9,letteraa),93,comma2,e100,comma6-bis;

c)conlasanzioneamministrativapecuniariada500a1.800europerlaviolazionedegliarti-coli90,commi7e9,letterac),101,comma1,primoperiodo.

Art.158[232] Sanzioni per i coordinatori

1.Ilcoordinatoreperlaprogettazioneèpunitoconl’arrestodatreaseimesioconl’ammen-dada2.500a6.400europerlaviolazionedell’articolo91,comma1;

2.Ilcoordinatoreperl’esecuzionedeilavorièpunito:a)conl’arrestodatreaseimesioconl’ammendada2.500a6.400europerlaviolazione

dell’articolo92,commi1,letterea),b),c),e)edf),e2;b)conl’arrestodadueaquattromesioconl’ammendada1.000a4.800europerlaviolazio-

nedell’articolo92,comma1,letterad).

Art.159[233] Sanzioni per i datori di lavoro e dirigenti

1.Ildatoredilavoroèpunitoconl’arrestodatreaseimesioconl’ammendada2.500a6.400europerlaviolazionedell’articolo96,comma1,letterag);siapplicalapenadell’arrestoda4a8mesiol’ammendada2.000a8.000euroselaviolazioneècommessaincantieritemporaneiomobiliincuil’impresasvolgalavorazioniinpresenzadirischiparticolari,individuatiinbaseall’allegatoXI;siapplicalapenadell’ammendada2.000a4.000euroseilpianooperativodisicurezzaèredattoinassenzadiunoopiùdeglielementidicuiall’allegatoXV.

2.Ildatoredilavoroeildirigentesonopuniti:a)conl’arrestofinoaseimesioconl’ammendada2.500a6.400europerlaviolazionedegli

232 Articolosostituitodall’articolo87,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“1.Ilcoordinatoreperlaprogettazioneèpunitoconl’arrestodatreaseimesioconl’ammendada3.000a12.000europerlaviolazionedell’articolo91,comma1.2.Ilcoordinatoreperl’esecuzionedeilavorièpunito:a)conl’arrestodatreaseimesioconl’ammendada3.000a12.000europerlaviolazionedell’articolo92,comma1,letterea),b),c),e)edf),econl’arrestodatreaseimesioconl’ammendada3.000a8.000europerlaviolazionedell’articolo92,comma2;b)conl’arrestodadueaquattromesioconl’ammendada1.250a5.000europerlaviolazionedell’articolo92,comma1,letterad).”.

233 Articolosostituitodall’articolo88,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“1.Ildatoredilavoroeildirigentesonopuniti:a)conl’arrestodatreaseimesioconl’ammendada3.000a12.000europerlaviolazionedegliarticoli96,comma1,letterea),b),c)eg),97,comma1,100,comma3,117,118,121,126,128,comma1,145,commi1e2,148;b)conl’arrestodadueaquattromesioconl’ammendada1.500a5.000europerlaviolazionedegliarticoli112,119,122,123,125,commi1,2e3,127,129,comma1,136,commi1,2,3,4,5e6,151,comma1,152,comma1,154;c)conl’arrestosinoaduemesioconl’ammendada500a2.000europerlaviolazionedegliarticoli96,comma1,letterad),e97,comma3,nonchéperlaviolazionedelledisposizionidelcapoIIdelpresentetitolononaltrimentisanzionate;d)conlasanzioneamministrativapecuniariada1.200a3.600europerlaviolazionedegliarticoli100,comma4,e101,commi2e3.2.Ilprepostoèpunitoneilimitidell’attivitàallaqualeètenutoinosservanzadegliobblighigeneralidicuiall’ar-ticolo19:a)conl’arrestosinoaduemesioconl’ammendada500a2.000europerlaviolazionedegliarticoli96,comma1,letteraa),100,comma3,121,136,commi5e6,137,comma1,145,commi1e2;b)conl’arrestofinoaunmeseoconl’ammendada300a900europerlaviolazionedegliarticoli118,commi3e5,123,140,commi3e6,152,comma2.”

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 131

articoli97,comma1,100,comma3,111,commi1,letteraa),e6,114,comma1,117,118,121,122,126,128,comma1,145,commi1e2e148;

b)conl’arrestodadueaquattromesioconl’ammendada1.000a4.800europerlaviolazio-nedegliarticoli108,112,119,123,125,commi1,2e3,127,129,comma1,136,commi1,2,3,4,5e6,140,comma3,147,comma1,151,comma1,152,commi1e2e154;

c)conl’arrestosinoaduemesioconl’ammendada500a2.000europerlaviolazionedegliarticoli96,comma1,lettere.a),b),c),d),e)edf),e97,commi3e3-ter,nonchéperlaviolazionedelledisposizionidelcapoIIdelpresentetitolononaltrimentisanzionate;

d) con la sanzioneamministrativapecuniariada500a1.800europer laviolazionedegliarticoli100,comma4,e101,commi2e3.

3.Laviolazionedipiùprecettiriconducibiliallacategoriaomogeneadirequisitidisicurezzarelativiailuoghidilavorodicuiall’allegatoXIII,nellaparterelativaalle“Prescrizioniperiser-viziigienicoassistenzialiadisposizionedeilavoratorineicantieri”,punti1,2,3,4,5e6,enellaparterelativaalle“Prescrizioniperipostidilavoroneicantieri”peripunti1,2,3,4,5,6,7e8,èconsiderataunaunicaviolazioneedèpunitaconlapenaprevistadalcomma2,letterac).L’orga-nodivigilanzaètenutoaprecisareinognicaso,insededicontestazione,idiversiprecettiviolati.

Art.160[234] Sanzioni per i lavoratori autonomi

1.Ilavoratoriautonomisonopuniti:a)conl’arrestofinoatremesioconl’ammendada400a1.600europerlaviolazionedell’ar-

ticolo100,comma3;b)conl’arrestofinoaunmeseoconl’ammendada300a800europerlaviolazionedell’ar-

ticolo94;c)conl’arrestofinoaunmeseoconl’ammendada200a600europerlaviolazionedegli

articoli124,138,commi3e4,e152,comma2.

Titolo V Segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro

Capo I Disposizioni generali

Art. 161 Campo di applicazione

1. Ilpresente titolostabilisce leprescrizioniper lasegnaleticadisicurezzaedisalutesulluogodilavoro.

234 Articolosostituitodall’articolo89,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“1.Ilavoratoriautonomisonopuniti:a)conl’arrestodadueaquattromesioconl’ammendada1.000a5.000europerlaviolazionedell’articolo100,comma3;b)conl’arrestofinoaunmeseoconl’ammendada500a2.000europerlaviolazionedell’articolo94.2.Ilavoratorisonopuniticonl’arrestofinoaunmeseoconl’ammendada150a600europerlaviolazionedegliarticoli124,138,commi3e4,152,comma2.”.

132 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

2.Ledisposizionidelpresentedecretononsiapplicanoallasegnaleticaimpiegataperrego-lareiltrafficostradale,ferroviario,fluviale,marittimoedaereo.

2-bis.Entrododicimesidalladatadientratainvigoredelpresentedecretolegislativo,condecretodeiMinisteridellavoro,dellasaluteedellepolitichesocialiedelleinfrastruttureedeitrasporti,acquisitoilpareredellaConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano,sentiteleorganizzazionisindacalimaggiormenterappresentativesulpianonazionale,èemanato il regolamentoper l’individuazionedellepro-ceduredirevisione,integrazioneeapposizionedellasegnaleticastradaledestinataalleattivitàlavorativechesisvolganoinpresenzaditrafficoveicolare.[235]

Art. 162 Definizioni

1.Aifinidelpresentetitolosiintendeper:a)segnaleticadisicurezzaedisalutesul luogodi lavoro,diseguitoindicata«segnaletica

di sicurezza»:una segnaleticache, riferitaadunoggetto, adunaattivitàoaduna situazionedeterminata,fornisceunaindicazioneounaprescrizioneconcernentelasicurezzaolasalutesulluogodilavoro,echeutilizza,asecondadeicasi,uncartello,uncolore,unsegnaleluminosooacustico,unacomunicazioneverbaleounsegnalegestuale;

b) segnale di divieto: un segnale chevieta un comportamento chepotrebbe far correre ocausareunpericolo;

c)segnalediavvertimento:unsegnalecheavvertediunrischioopericolo;d)segnalediprescrizione:unsegnalecheprescriveundeterminatocomportamento;e)segnaledisalvataggioodisoccorso:unsegnalechefornisceindicazionirelativealleuscite

disicurezzaoaimezzidisoccorsoodisalvataggio;f)segnalediinformazione:unsegnalechefornisceindicazionidiversedaquellespecificate

alleletteredab)ade);g)cartello:unsegnaleche,mediantecombinazionediunaformageometrica,dicoloriediun

simboloopittogramma,fornisceunaindicazionedeterminata,lacuivisibilitàègarantitadaunailluminazionediintensitàsufficiente;

h)cartellosupplementare:uncartelloimpiegatoassiemeaduncartellodeltipoindicatoallaletterag)echefornisceindicazionicomplementari;

i)coloredisicurezza:uncolorealqualeèassegnatounsignificatodeterminato;l)simboloopittogramma:un’immaginecherappresentaunasituazioneocheprescriveun

determinatocomportamento,impiegatasuuncartelloosuunasuperficieluminosa;m)segnaleluminoso:unsegnaleemessodaundispositivocostituitodamaterialetrasparente

osemitrasparente,cheèilluminatodall’internoodalretroinmododaapparireessostessocomeunasuperficieluminosa;

n)segnaleacustico:unsegnalesonoroincodiceemessoediffusodaunappositodispositivo,senzaimpiegodivoceumanaodisintesivocale;

o)comunicazioneverbale:unmessaggioverbalepredeterminato,conimpiegodivoceumanaodisintesivocale;

235 Commaaggiuntodall’articolo90,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 133

p)segnalegestuale:unmovimentooposizionedellebracciaodellemaniinformaconven-zionaleperguidarepersonecheeffettuanomanovreimplicantiunrischioounpericoloattualeper i lavoratori.

Art. 163 Obblighi del datore di lavoro

1.Quando,ancheaseguitodellavalutazioneeffettuatainconformitàall’articolo28,risulta-norischichenonpossonoessereevitatiosufficientementelimitaticonmisure,metodi,ovverosistemidiorganizzazionedel lavoro,oconmezzi tecnicidiprotezionecollettiva, ildatoredilavorofaricorsoallasegnaleticadisicurezza,conformementealleprescrizionidicuiagliallegatidaXXIVaXXXII.

2.QualorasianecessarioforniremediantelasegnaleticadisicurezzaindicazionirelativeasituazionidirischiononconsideratenegliallegatidaXXIVaXXXII,ildatoredilavoro,ancheinriferimentoallenormedibuonatecnica,adottalemisurenecessarie,secondoleparticolaritàdellavoro,l’esperienzaelatecnica.

3.Ildatoredilavoro,perregolareiltrafficoall’internodell’impresaodell’unitàproduttiva,faricorso,sedelcaso,allasegnaleticaprevistadallalegislazionevigenterelativaaltrafficostra-dale,ferroviario,fluviale,marittimooaereo,fattosalvoquantoprevistonell’allegatoXXVIII.

Art. 164 Informazione e formazione

1.Ildatoredilavoroprovvedeaffinché:a)ilrappresentantedeilavoratoriperlasicurezzaeilavoratorisianoinformatidituttelemi-

suredaadottareriguardoallasegnaleticadisicurezzaimpiegataall’internodell’impresaovverodell’unitàproduttiva;

b) i lavoratori ricevano una formazione adeguata, in particolare sotto forma di istruzioniprecise, chedeveavereperoggetto specialmente il significatodella segnaleticadi sicurezza,soprattuttoquandoquestaimplical’usodigestiodiparole,nonchéicomportamentigeneraliespecificidaseguire.

Capo II Sanzioni

Art. 165[236] Sanzioni a carico del datore di lavoro e del dirigente

1.Ildatoredilavoroedildirigentesonopuniti:a)conl’arrestodatreaseimesioconl’ammendada2.500a6.400europerlaviolazione

dell’articolo163;

236 Articolosostituitodall’articolo91,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“1.Ildatoredilavoroedildirigentesonopuniti:a)conl’arrestodatreaseimesioconl’ammendada2.000a10.000europerlaviolazionedegliarticoli163e164,comma1,letterab);b)conl’arrestodadueaquattromesioconl’ammendada1.000a4.500europerlaviolazionedell’articolo164,comma1,letteraa).”.

134 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

b)conl’arrestodadueaquattromesioconl’ammendada750a4.000europerlaviolazionedell’articolo164.

2.LaviolazionedipiùprecettiriconducibiliallacategoriaomogeneadirequisitidisicurezzarelativiallasegnaleticadisicurezzadicuiagliallegatiXXIV,punti1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11e12,XXV,punti1,2e3,XXVI,perl’intero,XXVII,perl’intero,XXVIII,punti1e2,XXIX,punti1e2,XXX,punti1e2,XXXI,punti1e2,eXXXII,punti1,2e3èconsiderataunaunicaviolazioneedèpunitaconlapenaprevistadalcomma1,letteraa).L’organodivigilanzaètenutoaprecisareinognicaso,insededicontestazione,idiversiprecettiviolati.

Art. 166[237] Sanzioni a carico del preposto

Titolo VI Movimentazione manuale dei carichi

Capo I Disposizioni generali

Art.167 Campo di applicazione

1.Lenormedelpresentetitolosiapplicanoalleattivitàlavorativedimovimentazionemanua-ledeicarichichecomportanoperilavoratoririschidipatologiedasovraccaricobiomeccanico,inparticolaredorso-lombari.

2.Aifinidelpresentetitolo,s’intendono:a)movimentazionemanualedeicarichi:leoperazioniditrasportoodisostegnodiuncari-

coadoperadiunoopiùlavoratori,compreseleazionidelsollevare,deporre,spingere,tirare,portareospostareuncarico,che,perlelorocaratteristicheoinconseguenzadellecondizioniergonomichesfavorevoli,comportanorischidipatologiedasovraccaricobiomeccanico,inpar-ticolaredorso-lombari;

b) patologie da sovraccarico biomeccanico: patologie delle strutture osteoarticolari,muscolotendineeenervovascolari.

Art.168 Obblighi del datore di lavoro

1.Ildatoredilavoroadottalemisureorganizzativenecessarieericorreaimezziappropriati,inparticolareattrezzaturemeccaniche,perevitarelanecessitàdiunamovimentazionemanualedeicarichidapartedeilavoratori.

2.Qualoranonsiapossibileevitarelamovimentazionemanualedeicarichiadoperadeila-

237 Articoloabrogatodall’articolo92,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“1.Ilprepostoèpunitoneilimitidell’attivitàallaqualeètenutoinosservanzadegliobblighigeneralidicuiall’articolo19:a)conl’arrestofinoaduemesioconl’ammendada400a1.200europerlaviolazionedell’articolo163;b)conl’ar-restofinoadunmeseoconl’ammendada150a600europerlaviolazionedell’articolo164,comma1,letteraa).”.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 135

voratori,ildatoredilavoroadottalemisureorganizzativenecessarie,ricorreaimezziappropriatiefornisceailavoratoristessiimezziadeguati,alloscopodiridurreilrischiochecomportalamovimentazionemanualedidetticarichi,tenendocontodell’allegatoXXXIII,edinparticolare:

a)organizzaipostidilavoroinmodochedettamovimentazioneassicuricondizionidisicu-rezzaesalute;

b)valuta,sepossibileancheinfasediproget-tazione,lecondizionidisicurezzaedisaluteconnesseallavoroinquestionetenendocontodell’allegatoXXXIII;

c) evita o riduce i rischi, particolarmente di patologie dorso-lombari, adottando lemisu-readeguate,tenendocontoinparticolaredeifattoriindividualidirischio,dellecaratteristichedell’ambientedilavoroedelleesigenzechetaleattivitàcomporta,inbaseall’allegatoXXXIII;

d)sottoponeilavoratoriallasorveglianzasanitariadicuiall’articolo41,sullabasedellava-lutazionedelrischioedeifattoriindividualidirischiodicuiall’allegatoXXXIII.

3.Lenormetecnichecostituisconocriteridiriferimentoperlefinalitàdelpresentearticoloedell’allegatoXXXIII,oveapplicabili.Neglialtricasisipuòfareriferimentoallebuoneprassieallelineeguida.

Art.169 Informazione, formazione e addestramento

1.Tenendocontodell’allegatoXXXIII,ildatoredilavoro:a)fornisceailavoratorileinformazioniadeguaterelativamentealpesoedallealtrecaratte-

ristichedelcaricomovimentato;b)assicuraadessilaformazioneadeguatainrelazioneairischilavorativiedallemodalitàdi

correttaesecuzionedelleattività.2.Ildatoredilavorofornisceailavoratoril’addestramentoadeguatoinmeritoallecorrette

manovreeproceduredaadottarenellamovimentazionemanualedeicarichi.

Capo II Sanzioni

Art.170[238] Sanzioni a carico del datore di lavoro e del dirigente

1.Ildatoredilavoroedildirigentesonopuniti:a)conl’arrestodatreaseimesioconl’ammendada2.500finoa6.400europerlaviolazione

dell’articolo168,commi1e2.b)conl’arrestodadueaquattromesioconl’ammendada750a4.000europerlaviolazione

dell’articolo169,comma1.

238 Articolosostituitodall’articolo93,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“1.Ildatoredilavoroedildirigentesonopuniti:a)conl’arrestodatreaseimesioconl’ammendadaeuro2.000finoadeuro10.000perlaviolazionedell’articolo168,commi1e2,169,comma1,letterab);b)conl’arrestodadueaquattromesioconl’ammendadaeuro1.000aeuro4.500perlaviolazionedell’articolo169,comma1,letteraa).”.

136 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

Art.171[239] Sanzioni a carico del preposto

Titolo VII Attrezzature munite di videoterminali

Capo I Disposizioni generali

Art.172 Campo di applicazione

1.Lenormedelpresentetitolosiapplicanoalleattivitàlavorativechecomportanol’usodiattrezzaturemunitedivideoterminali.

2.Lenormedelpresentetitolononsiapplicanoailavoratoriaddetti:a)aipostidiguidadiveicoliomacchine;b)aisistemiinformaticimontatiabordodiunmezzoditrasporto;c)aisistemiinformaticidestinatiinmodoprioritarioall’utilizzazionedapartedelpubblico;d)allemacchinecalcolatrici,airegistratoridicassaeatutteleattrezzaturemunitediunpiccolo

dispositivodivisualizzazionedeidatiodellemisure,necessarioall’usodirettoditaleattrezzatura;e)allemacchinedivideoscritturasenzaschermoseparato.

Titolo VII Attrezzature munite di videoterminali

Capo I Disposizioni generali

Art.173 Definizioni

1.Aifinidelpresentedecretolegislativosiintendeper:a)videoterminale:unoschermoalfanumericoograficoaprescinderedaltipodiprocedimen-

todivisualizzazioneutilizzato;b)postodilavoro:l’insiemechecomprendeleattrezzaturemunitedivideoterminale,even-

tualmentecontastieraovveroaltrosistemadiimmissionedati,inclusoilmouse,ilsoftwareperl’interfacciauomo-macchina,gliaccessoriopzionali,leapparecchiatureconnesse,comprendentil’unitàadischi,iltelefono,ilmodem,lastampante,ilsupportoperidocumenti,lasedia,ilpianodilavoro,nonchél’ambientedilavoroimmediatamentecircostante;

239 Articoloabrogatodall’articolo94,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“1.Ilprepostoèpunitoneilimitidell’attivitàallaqualeètenutoinosservanzadegliobblighigeneralidicuiall’articolo19:a)conl’arrestofinoaduemesioconl’ammendadaeuro400adeuro1.200perlaviolazionedell’articolo168,com-mi1e2;b)conl’arrestofinoadunmeseoconl’ammendadaeuro150adeuro600perlaviolazionedell’articolo169,comma1,letteraa).”

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 137

c) lavoratore: il lavoratore cheutilizzaun’attrezzaturamunitadi videoterminali, inmodosistematicooabituale,perventioresettimanali,dedotteleinterruzionidicuiall’articolo175.

Capo II Obblighi del datore di lavoro, dei dirigenti e dei preposti

Art.174 Obblighi del datore di lavoro

1.Ildatoredilavoro,all’attodellavalutazionedelrischiodicuiall’articolo28,analizzaipostidilavoroconparticolareriguardo:

a)airischiperlavistaepergliocchi;b)aiproblemilegatiallaposturaedall’affaticamentofisicoomentale;c)allecondizioniergonomicheediigieneambientale.2. Ildatoredi lavoroadotta lemisureappropriateperovviareai rischi riscontrati inbase

allevalutazionidicuialcomma1,tenendocontodellasommaovverodellacombinazionedellaincidenzadeirischiriscontrati.

3.Ildatoredilavoroorganizzaepredisponeipostidilavorodicuiall’articolo173,incon-formitàairequisitiminimidicuiall’allegatoXXXIV.

Art.175 Svolgimento quotidiano del lavoro

1.Illavoratore,hadirittoadunainterruzionedellasuaattivitàmediantepauseovverocam-biamentodiattività.

2. Le modalità di tali interruzioni sono stabilite dalla contrattazione collettiva ancheaziendale.

3.Inassenzadiunadisposizionecontrattualeriguardantel’interruzionedicuialcomma1,illavoratorecomunquehadirittoadunapausadiquindiciminutiognicentoventiminutidiappli-cazionecontinuativaalvideoterminale.

4.Lemodalitàeladuratadelleinterruzionipossonoesserestabilitetemporaneamentealivel-loindividualeoveilmedicocompetenteneevidenzilanecessità.

5.Ècomunqueesclusalacumulabilitàdelleinterruzioniall’inizioedalterminedell’orariodilavoro.

6.Nelcomputodeitempidiinterruzionenonsonocompresiitempidiattesadellarispostadapartedelsistemaelettronico,chesonoconsiderati,atuttiglieffetti,tempodilavoro,oveillavoratorenonpossaabbandonareilpostodilavoro.

7.Lapausaèconsiderataatuttiglieffettiparteintegrantedell’orariodilavoroe,cometale,nonèriassorbibileall’internodiaccordicheprevedonolariduzionedell’orariocomplessivodilavoro.

Art.176 Sorveglianza sanitaria

1.Ilavoratorisonosottopostiallasorveglianzasanitariadicuiall’articolo41,conparticolareriferimento:

a)airischiperlavistaepergliocchi;

138 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

b)airischiperl’apparatomuscolo-scheletrico.2.Sullabasedellerisultanzedegliaccertamentidicuialcomma1ilavoratorivengonoclas-

sificatiaisensidell’articolo41,comma6.3.Salviicasiparticolaricherichiedonounafrequenzadiversastabilitadalmedicocompeten-

te,laperiodicitàdellevisitedicontrolloèbiennaleperilavoratoriclassificaticomeidoneiconprescrizioniolimitazionieperilavoratoricheabbianocompiutoilcinquantesimoannodietà;quinquennaleneglialtricasi.

4.Pericasidiinidoneitàtemporaneailmedicocompetentestabilisceiltermineperlasuc-cessivavisitadiidoneità.

5.Illavoratoreèsottopostoavisitadicontrolloperirischidicuialcomma1asuarichiesta,secondolemodalitàprevisteall’articolo41,comma2,letterac).

6.Ildatoredilavorofornisceasuespeseailavoratoriidispositivispecialidicorrezionevisi-va,infunzionedell’attivitàsvolta,quandol’esitodellevisitedicuiaicommi1,3e4neevidenzilanecessitàenonsiapossibileutilizzareidispositivinormalidicorrezione.

Art.177 Informazione e formazione

1.Inottemperanzaaquantoprevistoinviageneraledall’articolo18,comma1,letteral),ildatoredilavoro:

a)fornisceailavoratoriinformazioni,inparticolareperquantoriguarda:1)lemisureapplicabilialpostodilavoro,inbaseall’analisidellostessodicuiall’articolo

174;2)lemodalitàdisvolgimentodell’attività;3)laprotezionedegliocchiedellavista;b)assicuraailavoratoriunaformazioneadeguatainparticolareinordineaquantoindicato

alcomma1,letteraa).

Capo III Sanzioni

Art.178[240] Sanzioni a carico del datore di lavoro e del dirigente

1.Ildatoredilavoroedildirigentesonopuniti:a)conl’arrestodatreaseimesioconl’ammendada2.500finoa6.400europerlaviolazione

degliarticoli174,comma2e3,175,commi1e3,e176,commi1,3,5;b)conl’arrestodadueaquattromesioconl’ammendada750a4.000europerlaviolazione

degliarticoli176,comma6,e177.

240 Articolosostituitodall’articolo95delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“1.Ildatoredilavoroedildirigentesonopuniti:a)conl’arrestodatreaseimesioconl’ammendadaeuro2.000finoadeuro10.000perlaviolazionedell’articolo174,comma2e3,175,176,commi1,3,5,177,comma1,letterab);b)conl’arrestodadueaquattromesioconl’ammendadaeuro1.000aeuro4.500perlaviolazionedell’articolo177,comma1,letteraa).”.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 139

2.Laviolazionedipiùprecettiriconducibiliallacategoriaomogeneadirequisitidisicurezzarelativialleattrezzaturemunitedivideoterminaledicuiall’allegatoXXXIV,punti1,2e3ècon-siderataunaunicaviolazioneedèpunitaconlapenaprevistadalcomma1,letteraa).L’organodivigilanzaètenutoaprecisareinognicaso,insededicontestazione,idiversiprecettiviolati.

Art.179[241] Sanzioni a carico del preposto

1.Ilprepostoèpunitoneilimitidell’attivitàallaqualeètenutoinosservanzadegliobblighigeneralidicuiall’articolo19:

a)conl’arrestofinoaduemesioconl’ammendadaeuro400adeuro1.200perlaviolazionedell’articolo174,comma2e3,175;

b)conl’arrestofinoadunmeseoconl’ammendadaeuro150adeuro600perlaviolazionedell’articolo174,comma1,letteraa).

Titolo VIII Agenti fisici

Capo I Disposizioni generali

Art.180 Definizioni e campo di applicazione

1.Aifinidelpresentedecretolegislativoperagentifisicisiintendonoilrumore,gliultra-suoni,gliinfrasuoni,levibrazionimeccaniche,icampielettromagnetici,leradiazioniottiche,diorigineartificiale,ilmicroclimaeleatmosfereiperbarichechepossonocomportarerischiperlasaluteelasicurezzadeilavoratori.

2.Fermorestandoquantoprevistodalpresentecapo,perleattivitàcomportantiesposizionearumoresiapplicailcapoII,perquellecomportantiesposizioneavibrazionisiapplicailcapoIII,perquellecomportantiesposizioneacampielettromagneticisiapplicailcapoIV,perquellecomportantiesposizionearadiazioni

otticheartificialisiapplicailcapoV.3.Laprotezionedeilavoratoridalleradiazioniionizzantièdisciplinataunicamentedaldecre-

tolegislativo17marzo1995,n.230,esuesuccessivemodificazioni.

Art.181 Valutazione dei rischi

1.Nell’ambitodellavalutazionedicuiall’articolo28,ildatoredilavorovalutatuttiirischi

241 Articoloabrogatodall’articolo96delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“1.Ilprepostoèpunitoneilimitidell’attivitàallaqualeètenutoinosservanzadegliobblighigeneralidicuiall’articolo19:a)conl’arrestofinoaduemesioconl’ammendadaeuro400adeuro1.200perlaviolazionedell’articolo174,comma2e3,175;b)conl’arrestofinoadunmeseoconl’ammendadaeuro150adeuro600perlaviolazionedell’articolo174,comma1,letteraa).”.

140 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

derivantidaesposizioneadagentifisiciinmododaidentificareeadottareleopportunemisuredi prevenzione e protezione conparticolare riferimento alle normedi buona tecnica ed allebuoneprassi.

2.Lavalutazionedeirischiderivantidaesposizioniadagentifisicièprogrammataedeffet-tuata,concadenzaalmenoquadriennale,dapersonalequalificatonell’ambitodelserviziodipre-venzioneeprotezioneinpossessodispecificheconoscenzeinmateria.Lavalutazionedeirischièaggiornataogniqualvoltasiverifichinomutamentichepotrebberorenderlaobsoleta,ovvero,quandoirisultatidellasorveglianzasanitariarendanonecessarialasuarevisione.Idatiottenutidallavalutazione,misurazioneecalcolodeilivellidiesposizionecostituisconoparteintegrantedeldocumentodivalutazionedelrischio.

3.Ildatoredilavoronellavalutazionedeirischiprecisaqualimisurediprevenzioneeprote-zionedevonoessereadottate.Lavalutazionedeirischièriportatasuldocumentodivalutazionedicuiall’articolo28,essapuòincludereunagiustificazionedeldatoredilavorosecondocuilanaturael’entitàdeirischinonrendononecessariaunavalutazionedeirischipiùdettagliata.

Art.182 Disposizioni miranti ad eliminare o ridurre i rischi

1.Tenutocontodelprogressotecnicoedelladisponibilitàdimisurepercontrollareilrischioallafonte,irischiderivantidall’esposizioneagliagentifisicisonoeliminatiallafonteoridottialminimo.Lariduzionedeirischiderivantidall’esposizioneagliagentifisicisibasasuiprincipigeneralidiprevenzionecontenutinelpresentedecreto.

2.Innessuncasoilavoratoridevonoessereespostiavalorisuperioriaivalorilimitediespo-sizionedefinitineicapi II, III, IVeV.Allorché,nonostante iprovvedimentipresidaldatoredi lavoro inapplicazionedelpresentecapo ivalori limitediesposizione risultinosuperati, ildatoredilavoroadottamisureimmediateperriportarel’esposizionealdisottodeivalorilimitediesposizione,individualecausedelsuperamentodeivalorilimitediesposizioneeadeguadiconseguenzalemisurediprotezioneeprevenzioneperevitareunnuovosuperamento.

Art.183 Lavoratori particolarmente sensibili

1.Ildatoredilavoroadattalemisuredicuiall’articolo182alleesigenzedeilavoratoriap-partenentiagruppiparticolarmentesensibilialrischio,incluseledonneinstatodigravidanzaediminori.

Art.184 Informazione e formazione dei lavoratori

1.Nell’ambitodegliobblighidicuiagliarticoli36e37,ildatoredilavoroprovvedeaffinchéilavoratoriespostiarischiderivantidaagentifisicisulluogodilavoroeilororappresentantivenga-noinformatieformatiinrelazionealrisultatodellavalutazionedeirischiconparticolareriguardo:

a)allemisureadottateinapplicazionedelpresentetitolo;b)all’entitàealsignificatodeivalorilimitediesposizioneedeivaloridiazionedefinitinei

CapiII,III,IVeV,nonchéaipotenzialirischiassociati;c) ai risultati dellavalutazione,misurazioneo calcolodei livelli di esposizioneai singoli

agentifisici;

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 141

d)allemodalitàperindividuareesegnalareglieffettinegatividell’esposizioneperlasalute;e)allecircostanzenellequali i lavoratorihannodirittoaunasorveglianzasanitariaeagli

obiettividellastessa;f)alleproceduredilavorosicureperridurrealminimoirischiderivantidall’esposizione;g)all’usocorrettodiadeguatidispositividiprotezioneindividualeeallerelativeindicazioni

econtroindicazionisanitarieall’uso.

Art.185 Sorveglianza sanitaria

1.La sorveglianza sanitariadei lavoratori esposti agli agentifisiciviene svolta secondo iprincipigeneralidicuiall’articolo41,edèeffettuatadalmedicocompetentenellemodalitàeneicasiprevistiairispettivicapidelpresentetitolosullabasedeirisultatidellavalutazionedelrischiocheglisonotrasmessidaldatoredilavoroperiltramitedelserviziodiprevenzioneeprotezione.

2.Nelcasoincuilasorveglianzasanitariariveliinunlavoratoreun’alterazioneapprezzabiledellostatodisalutecorrelataairischilavorativiilmedicocompetenteneinformaillavoratoree,nelrispettodelsegretoprofessionale,ildatoredilavoro,cheprovvedea:

a)sottoporrearevisionelavalutazionedeirischi;b)sottoporrearevisionelemisurepredispostepereliminareoridurreirischi;c)tenerecontodelpareredelmedicocompetentenell’attuazionedellemisurenecessarieper

eliminareoridurreilrischio.

Art.186 Cartella sanitaria e di rischio

1.Nellacartelladicuiall’articolo25,comma1,letterac),ilmedicocompetenteriportaidatidellasorveglianzasanitaria,ivicompresiivaloridiesposizioneindividuali,oveprevistineglispecificicapidelpresentetitolo,comunicatidaldatoredilavoroperil tramitedelserviziodiprevenzione e protezione.

Capo II Protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al rumore durante il lavoro

Art.187 Campo di applicazione

1.Ilpresentecapodeterminairequisitiminimiperlaprotezionedeilavoratoricontroirischiperlasaluteelasicurezzaderivantidall’esposizionealrumoreduranteillavoroeinparticolareperl’udito.

Art.188 Definizioni

1.Aifinidelpresentecaposiintendeper:a)pressioneacusticadipicco(ppeak):valoremassimodellapressioneacustica istantanea

ponderatainfrequenza«C»;b)livellodiesposizionegiornalieraalrumore(LEX,8h):[dB(A)riferitoa20\muPa]:valore

142 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

medio,ponderatoinfunzionedeltempo,deilivellidiesposizionealrumoreperunagiornatalavorativanominalediottoore,definitodallanormainternazionaleISO1999:1990punto3.6.Siriferisceatuttiirumorisullavoro,inclusoilrumoreimpulsivo;

c)livellodiesposizionesettimanalealrumore(LEX,w):valoremedio,ponderatoinfunzionedeltempo,deilivellidiesposizionegiornalieraalrumoreperunasettimananominaledicinquegiornatelavorativediottoore,definitodallanormainternazionaleISO1999:1990punto3.6,nota 2.

Art.189 Valori limite di esposizione e valori di azione

1.Ivalorilimitediesposizioneeivaloridiazione,inrelazioneallivellodiesposizionegior-nalieraalrumoreeallapressioneacusticadipicco,sonofissatia:

a)valorilimitediesposizionerispettivamenteLEX=87dB(A)eppeak=200Pa(140dB(C)riferitoa20\muPa);

b)valorisuperioridiazione:rispettivamenteLEX=85dB(A)eppeak=140Pa(137dB(C)riferitoa20\muPa);

c)valoriinferioridiazione:rispettivamenteLEX=80dB(A)eppeak=112Pa(135dB(C)riferitoa20\muPa).

2. Laddove a causa delle caratteristiche intrinseche della attività lavorativa l’esposizionegiornalieraal rumorevaria significativamente,daunagiornatadi lavoroall’altra, èpossibilesostituire,aifinidell’applicazionedeivalorilimitediesposizioneedeivaloridiazione,illivellodiesposizionegiornalieraalrumoreconillivellodiesposizionesettimanaleacondizioneche:

a)illivellodiesposizionesettimanalealrumore,comedimostratodauncontrolloidoneo,noneccedailvalorelimitediesposizionedi87dB(A);

b)sianoadottateleadeguatemisureperridurrealminimoirischiassociatiataliattività.3.Nelcasodivariabilitàdellivellodiesposizionesettimanalevaconsideratoillivellosetti-

manalemassimoricorrente.

Art.190 Valutazione del rischio

1.Nell’ambitodiquantoprevistodall’articolo181,ildatoredilavorovalutal’esposizionedeilavoratorialrumoreduranteillavoroprendendoinconsiderazioneinparticolare:

a)illivello,iltipoeladuratadell’esposizione,iviinclusaogniesposizionearumoreimpul-sivo;

b)ivalorilimitediesposizioneeivaloridiazionedicuiall’articolo189;c)tuttiglieffettisullasaluteesullasicurezzadeilavoratoriparticolarmentesensibilialrumo-

re,conparticolareriferimentoalledonneingravidanzaeiminori;d)perquantopossibilealivellotecnico,tuttiglieffettisullasaluteesicurezzadeilavoratori

derivantida interazioni fra rumoree sostanzeototossicheconnesse con l’attività svolta e frarumoreevibrazioni;

e)tuttiglieffettiindirettisullasaluteesullasicurezzadeilavoratoririsultantidainterazionifrarumoreesegnalidiavvertimentooaltrisuonichevannoosservatialfinediridurreilrischiodiinfortuni;

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 143

f)leinformazionisull’emissionedirumorefornitedaicostruttoridell’attrezzaturadilavoroinconformitàallevigentidisposizioniinmateria;

g)l’esistenzadiattrezzaturedilavoroalternativeprogettateperridurrel’emissionediru-more;

h)ilprolungamentodelperiododiesposizionealrumoreoltrel’orariodilavoronormale,inlocalidicuièresponsabile;

i)leinformazioniraccoltedallasorveglianzasanitaria,comprese,perquantopossibile,quellereperibilinellaletteraturascientifica;

l)ladisponibilitàdidispositividiprotezionedell’uditoconadeguatecaratteristichediatte-nuazione.

2.Se,aseguitodellavalutazionedicuialcomma1,puòfondatamenteritenersicheivaloriinferioridiazionepossonoesseresuperati,ildatoredilavoromisurailivellidirumorecuiila-voratorisonoesposti,icuirisultatisonoriportatineldocumentodivalutazione.

3.Imetodielestrumentazioniutilizzatidevonoessereadeguatiallecaratteristichedelrumo-redamisurare,alladuratadell’esposizioneeaifattoriambientalisecondoleindicazionidellenormetecniche.Imetodiutilizzatipossonoincluderelacampionatura,purchésiarappresentati-vadell’esposizionedellavoratore.

4.Nell’applicarequantoprevistonelpresentearticolo,ildatoredilavorotienecontodell’in-certezzadellemisuredeterminatesecondolaprassimetrologica.

5.Lavalutazionedicuialcomma1individualemisurediprevenzioneeprotezioneneces-sarieaisensidegliarticoli192,193,194,195e196edèdocumentatainconformitàall’articolo28,comma2.

5-bis.L’emissionesonoradiattrezzaturedilavoro,macchineeimpiantipuòesserestimatainfasepreventivafacendoriferimentoalivellidirumorestandardindividuatidastudiemisura-zionilacuivaliditàèriconosciutadallaCommissioneconsultivapermanentedicuiall’articolo6,riportandolafontedocumentalecuisièfattoriferimento.[242]

Art.191 Valutazione di attività a livello di esposizione molto variabile

1.Fattosalvoildivietoalsuperamentodeivalorilimitediesposizione,perattivitàchecom-portanoun’elevatafluttuazionedei livellidiesposizionepersonaledei lavoratori, ildatoredilavoropuòattribuireadettilavoratoriun’esposizionealrumorealdisopradeivalorisuperioridiazione,garantendolorolemisurediprevenzioneeprotezioneconseguentieinparticolare:

a)ladisponibilitàdeidispositividiprotezioneindividualedell’udito;b)l’informazioneelaformazione;c)ilcontrollosanitario.Inquestocasolamisurazioneassociataallavalutazionesilimitaa

determinareillivellodirumoreprodottodalleattrezzatureneipostioperatoreaifinidell’iden-tificazionedellemisurediprevenzioneeprotezioneeperformulareilprogrammadellemisuretecnicheeorganizzativedicuiall’articolo192,comma2.

2.Suldocumentodivalutazionedicuiall’articolo28,afiancodeinominativideilavoratoricosìclassificati,variportatoilriferimentoalpresentearticolo.

242 Commaaggiuntodall’articolo97,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

144 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

Art.192 Misure di prevenzione e protezione

1.Fermorestandoquantoprevistodall’articolo182,ildatoredilavoroeliminairischiallafonteoliriducealminimomedianteleseguentimisure:

a)adozionedialtrimetodidilavorocheimplicanounaminoreesposizionealrumore;b)sceltadiattrezzaturedilavoroadeguate,tenutocontodellavorodasvolgere,cheemettano

ilminorrumorepossibile,inclusal’eventualitàdirenderedisponibiliailavoratoriattrezzaturedilavoroconformiairequisitidicuialtitoloIII,ilcuiobiettivooeffettoèdilimitarel’esposizionealrumore;

c)progettazionedellastrutturadeiluoghiedeipostidilavoro;d)adeguatainformazioneeformazionesull’usocorrettodelleattrezzaturedilavoroinmodo

daridurrealminimolaloroesposizionealrumore;e)adozionedimisuretecnicheperilcontenimento:1)delrumoretrasmessoperviaaerea,qualischermature,involucriorivestimentirealizzati

conmaterialifonoassorbenti;2)delrumorestrutturale,qualisistemidismorzamentoodiisolamento;f)opportuniprogrammidimanutenzionedelleattrezzaturedilavoro,delluogodilavoroe

deisistemisulpostodilavoro;g)riduzionedelrumoremedianteunamiglioreorganizzazionedellavoroattraversolalimi-

tazionedelladurataedell’intensitàdell’esposizioneel’adozionedioraridilavoroappropriati,consufficientiperiodidiriposo.

2.Seaseguitodellavalutazionedeirischidicuiall’articolo190risultacheivalorisuperioridiazionesonosuperati,ildatoredilavoroelaboraedapplicaunprogrammadimisuretecnicheeorganizzativevoltearidurrel’esposizionealrumore,considerandoinparticolarelemisuredicuialcomma1.[243]

3.Iluoghidilavorodoveilavoratoripossonoessereespostiadunrumorealdisopradeivalorisuperioridiazionesonoindicatidaappositisegnali.Detteareesonoinoltredelimitateel’accessoallestesseè limitato,oveciòsia tecnicamentepossibileegiustificatodalrischiodiesposizione.

4.Nelcasoincui,datalanaturadell’attività,illavoratorebeneficidell’utilizzodilocalidiriposomessiadisposizionedaldatoredilavoro,ilrumoreinquestilocalièridottoaunlivellocompatibileconilloroscopoelelorocondizionidiutilizzo.

Art.193 Uso dei dispositivi di protezione individuali

1.Inottemperanzaaquantodispostodall’articolo18,comma1,letterac),ildatoredilavoro,neicasiincuiirischiderivantidalrumorenonpossonoessereevitaticonlemisurediprevenzio-neeprotezionedicuiall’articolo192,fornisceidispositividiprotezioneindividualiperl’uditoconformialledisposizionicontenuteneltitoloIII,capoII,ealleseguenticondizioni:

a)nelcasoincuil’esposizionealrumoresuperiivaloriinferioridiazioneildatoredilavorometteadisposizionedeilavoratoridispositividiprotezioneindividualedell’udito;

243 Commamodificatodall’articolo98,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 145

b)nelcasoincuil’esposizionealrumoresiaparioaldisopradeivalorisuperioridiazioneesigecheilavoratoriutilizzinoidispositividiprotezioneindividualedell’udito;

c) sceglie dispositivi di protezione individuale dell’udito che consentono di eliminare ilrischioperl’uditoodiridurloalminimo,previaconsultazionedeilavoratoriodeilororappre-sentanti;

d)verifical’efficaciadeidispositividiprotezioneindividualedell’udito.2.Ildatoredilavorotienecontodell’attenuazioneprodottadaidispositividiprotezionein-

dividualedell’uditoindossatidallavoratoresoloaifinidivalutarel’efficienzadeiDPIuditivieilrispettodelvalorelimitediesposizione.Imezziindividualidiprotezionedell’uditosonoconsideratiadeguatiaifinidellepresentinormese,correttamenteusati,ecomunquerispettanoleprestazionirichiestedallenormativetecniche.[244]

Art.194 Misure per la limitazione dell’esposizione

1.Fermorestandol’obbligodelnonsuperamentodeivalorilimitediesposizione,se,nono-stantel’adozionedellemisurepreseinapplicazionedelpresentecapo,siindividuanoesposizionisuperioriadettivalori,ildatoredilavoro:

a)adottamisureimmediateperriportarel’esposizionealdisottodeivalorilimitediesposi-zione;

b)individualecausedell’esposizioneeccessiva;c)modificalemisurediprotezioneediprevenzioneperevitarechelasituazionesiripeta.

Art.195 Informazione e formazione dei lavoratori

1.Fermo restandoquantoprevistodall’articolo184nell’ambitodegliobblighidi cuiagliarticoli36e37,ildatoredilavorogarantiscecheilavoratoriespostiavaloriugualiosuperioriaivaloriinferioridiazionevenganoinformatieformatiinrelazioneairischiprovenientidall’e-sposizionealrumore.

Art.196 Sorveglianza sanitaria

1. Il datore di lavoro sottopone a sorveglianza sanitaria i lavoratori la cui esposizione alrumoreeccedeivalorisuperioridiazione.Lasorveglianzavieneeffettuataperiodicamente,dinormaunavoltal’annooconperiodicitàdiversadecisadalmedicocompetente,conadeguatamotivazioneriportataneldocumentodivalutazionedeirischieresanotaairappresentantiperlasicurezzadilavoratoriinfunzionedellavalutazionedelrischio.L’organodivigilanza,conprovvedimentomotivato,puòdisporrecontenutieperiodicitàdellasorveglianzadiversirispettoaquellifornitidalmedicocompetente.

2.Lasorveglianzasanitariadicuialcomma1èestesaailavoratoriespostialivellisuperioriaivaloriinferioridiazione,sulororichiestaequalorailmedicocompetenteneconfermil’op-portunità.

244 Commamodificatodall’articolo99,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

146 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

Art.197 Deroghe

1.Ildatoredilavoropuòrichiederederogheall’usodeidispositividiprotezioneindividualeealrispettodelvalorelimitediesposizione,quando,perlanaturadellavoro,l’utilizzazioneditalidispositivipotrebbecomportarerischiperlasaluteesicurezzadeilavoratorimaggioririspettoaquantoaccadrebbesenzalaloroutilizzazione.

2.Lederoghedicuialcomma1sonoconcesse,sentitelepartisociali,perunperiodomas-simodiquattroannidall’organodivigilanzaterritorialmentecompetentecheprovvedeancheadarnecomunicazione,specificandoleragionielecircostanzechehannoconsentitolaconcessio-nedellestesse,alMinisterodellavoroedellaprevidenzasociale.Lecircostanzechegiustificanolederoghedicuialcomma1sonoriesaminateogniquattroannie,incasodiveniremenodeirelativipresupposti,riprendeimmediataapplicazioneladisciplinaregolare.

3.Laconcessionedellederoghedicuialcomma2ècondizionatadall’intensificazionedellasorveglianzasanitariaedacondizionichegarantiscano,tenutocontodelleparticolaricircostan-ze,cheirischiderivantisianoridottialminimo.Ildatoredilavoroassicural’intensificazionedellasorveglianzasanitariaedilrispettodellecondizioniindicatenellederoghe.

4.IlMinisterodellavoroedellaprevidenzasocialetrasmetteogniquattroanniallaCommis-sionedellaUnioneeuropeaunprospettoglobaleemotivatodellederogheconcesseaisensidelpresente articolo.

Art.198 Linee Guida per i settori della musica

delle attività ricreative e dei call center1.SupropostadellaCommissionepermanenteperlaprevenzionedegliinfortuniel’igiene

dellavorodicuiall’articolo6,sentitelepartisociali,entrodueannidalladatadientratainvigoredelpresentecapo,laConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzanodefiniscelelineeguidaperl’applicazionedelpresentecaponeisettoridellamusica,delleattivitàricreativeedeicallcenter.[245]

Capo III Protezione dei lavoratori

dai rischi di esposizione a vibrazioni

Art.199 Campo di applicazione

1.Ilpresentecapoprescrivelemisureperlatuteladellasaluteedellasicurezzadeilavoratorichesonoespostiopossonoessereespostiarischiderivantidavibrazionimeccaniche.Neiriguar-dideisoggettiindicatiall’articolo3,comma2,delpresentedecretolegislativoledisposizionidel presente capo sono applicate tenuto conto delle particolari esigenze connesse al servizioespletato,qualiindividuatedaidecretiiviprevisti.

245 Commamodificatodall’articolo100,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 147

Art.200 Definizioni

1.Aifinidelpresentecapo,siintendeper:a)vibrazionitrasmessealsistemamano-braccio:levibrazionimeccanicheche,setrasmesse

alsistemamano-braccionell’uomo,comportanounrischioperlasaluteelasicurezzadeilavo-ratori,inparticolaredisturbivascolari,osteoarticolari,neurologiciomuscolari;

b)vibrazionitrasmessealcorpointero:levibrazionimeccanicheche,setrasmessealcorpointero,comportanorischiperlasaluteelasicurezzadeilavoratori,inparticolarelombalgieetraumidelrachide;

c)esposizionegiornalieraavibrazionitrasmessealsistemamano-braccioA(8):[ms-2]:va-loremediatoneltempo,ponderatoinfrequenza,delleaccelerazionimisurateperunagiornatalavorativanominalediottoore;

d)esposizionegiornalieraavibrazionitrasmessealcorpointeroA(8):[ms-2]:valoremediatoneltempo,ponderato,delleaccelerazionimisurateperunagiornatalavorativanominalediottoore.

Art.201 Valori limite di esposizione e valori d’azione

1.Aifinidelpresentecapo,sidefinisconoiseguentivalorilimitediesposizioneevaloridiazione.

a)perlevibrazionitrasmessealsistemamano-braccio:1)ilvalorelimitediesposizionegiornaliero,normalizzatoaunperiododiriferimentodi8

ore,èfissatoa5m/s2;mentresuperiodibrevièparia20m/s2;2)ilvalored’azionegiornaliero,normalizzatoaunperiododiriferimentodi8ore,chefa

scattarel’azione,èfissatoa2,5m/s2.b)perlevibrazionitrasmessealcorpointero:1)ilvalorelimitediesposizionegiornaliero,normalizzatoaunperiododiriferimentodi8

ore,èfissatoa1,0m/s2;mentresuperiodibrevièparia1,5m/s2;2)ilvalored’azionegiornaliero,normalizzatoaunperiododiriferimentodi8ore,èfissato

a0,5m/s2.2.Nelcasodivariabilitàdellivellodiesposizionegiornalierovaconsideratoillivellogior-

nalieromassimoricorrente.

Art.202 Valutazione dei rischi

1.Nell’ambitodiquantoprevistodall’articolo181,ildatoredilavorovalutae,quandoneces-sario,misura,ilivellidivibrazionimeccanichecuiilavoratorisonoesposti.

2.Illivellodiesposizioneallevibrazionimeccanichepuòesserevalutatomediantel’osser-vazionedellecondizionidilavorospecificheeilriferimentoadappropriateinformazionisullaprobabileentitàdellevibrazioniperleattrezzatureoitipidiattrezzaturenelleparticolaricon-dizionidiusoreperibilipressobanchedatidell’ISPESLodelleregionio,inloroassenza,dalleinformazioniforniteinmateriadalcostruttoredelleattrezzature.Questaoperazionevadistintadallamisurazione,cherichiedel’impiegodiattrezzaturespecificheediunametodologiaappro-priataecherestacomunqueilmetododiriferimento.

148 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

3.L’esposizionedeilavoratoriallevibrazionitrasmessealsistemamano-braccioèvalutataomisuratainbasealledisposizionidicuiall’allegatoXXXV,parteA.

4.L’esposizionedeilavoratoriallevibrazionitrasmessealcorpointeroèvalutataomisuratainbasealledisposizionidicuiall’allegatoXXXV,parteB.

5.Aifinidellavalutazionedicuialcomma1,ildatoredilavorotieneconto,inparticolare,deiseguentielementi:

a)illivello,iltipoeladuratadell’esposizione,iviinclusaogniesposizioneavibrazioniin-termittentioaurtiripetuti;

b)ivalorilimitediesposizioneeivalorid’azionespecificatinell’articolo201;c)glieventualieffettisullasaluteesullasicurezzadeilavoratoriparticolarmentesensibilial

rischioconparticolareriferimentoalledonneingravidanzaeaiminori;d)glieventualieffettiindirettisullasicurezzaesalutedeilavoratoririsultantidainterazioni

tralevibrazionimeccaniche,ilrumoreel’ambientedilavorooaltreattrezzature;e)leinformazionifornitedalcostruttoredell’attrezzaturadilavoro;f)l’esistenzadiattrezzaturealternativeprogettateperridurreilivellidiesposizioneallevi-

brazionimeccaniche;g)ilprolungamentodelperiododiesposizioneavibrazionitrasmessealcorpointeroaldilà

delleorelavorative,inlocalidicuièresponsabile;h)condizionidilavoroparticolari,comelebassetemperature,ilbagnato,l’elevataumiditào

ilsovraccaricobiomeccanicodegliartisuperioriedelrachide;i)informazioniraccoltedallasorveglianzasanitaria,comprese,perquantopossibile,quelle

reperibilinellaletteraturascientifica.

Art.203 Misure di prevenzione e protezione

1.Fermorestandoquantoprevistonell’articolo182,inbaseallavalutazionedeirischidicuiall’articolo202,quandosonosuperatiivalorid’azione,ildatoredilavoroelaboraeapplicaunprogrammadimisuretecnicheoorganizzative,voltearidurrealminimol’esposizioneeirischicheneconseguono,considerandoinparticolarequantosegue:

a)altrimetodidilavorocherichiedonounaminoreesposizioneavibrazionimeccaniche;b)lasceltadiattrezzaturedilavoroadeguateconcepitenelrispettodeiprincipiergonomici

echeproducono,tenutocontodellavorodasvolgere,ilminorlivellopossibiledivibrazioni;c)lafornituradiattrezzatureaccessorieperridurreirischidilesioniprovocatedallevibra-

zioni,qualisedilicheattenuanoefficacementelevibrazionitrasmessealcorpointeroemaniglieoguanticheattenuanolavibrazionetrasmessaalsistemamano-braccio;

d)adeguatiprogrammidimanutenzionedelleattrezzaturedilavoro,delluogodilavoro,deisistemisulluogodilavoroedeiDPI;

e)laprogettazioneel’organizzazionedeiluoghiedeipostidilavoro;f) l’adeguata informazionee formazionedei lavoratori sull’usocorretto e sicurodelle at-

trezzaturedi lavoroedeiDPI, inmododaridurrealminimolaloroesposizioneavibrazionimeccaniche;

g)lalimitazionedelladurataedell’intensitàdell’esposizione;h)l’organizzazionedioraridilavoroappropriati,conadeguatiperiodidiriposo;i)lafornitura,ailavoratoriesposti,diindumentiperlaprotezionedalfreddoedall’umidità.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 149

2.Se,nonostantelemisureadottate,ilvalorelimitediesposizioneèstatosuperato,ildatoredilavoroprendemisureimmediateperriportarel’esposizionealdisottoditalevalore,individualecausedelsuperamentoeadatta,diconseguenza, lemisurediprevenzioneeprotezioneperevitareunnuovosuperamento.

Art.204 Sorveglianza sanitaria

1.Ilavoratoriespostialivellidivibrazionisuperioriaivalorid’azionesonosottopostiallasor-veglianzasanitaria.Lasorveglianzavieneeffettuataperiodicamente,dinormaunavoltal’annooconperiodicitàdiversadecisadalmedicocompetenteconadeguatamotivazioneriportataneldocu-mentodivalutazionedeirischieresanotaairappresentantiperlasicurezzadeilavoratoriinfunzio-nedellavalutazionedelrischio.L’organodivigilanza,conprovvedimentomotivato,puòdisporrecontenutieperiodicitàdellasorveglianzadiversirispettoaquellifornitidalmedicocompetente.

2.Ilavoratoriespostiavibrazionisonoaltresìsottopostiallasorveglianzasanitariaquando,secondoilmedicocompetente,siverificanounaopiùdelleseguenticondizioni:l’esposizionedeilavoratoriallevibrazioniètaledarenderepossibilel’individuazionediunnessotral’esposizioneinquestioneeunamalattiaidentificabileoadeffettinociviperlasaluteedèprobabilechelama-lattiaoglieffettisopraggiunganonelleparticolaricondizionidilavorodellavoratoreedesistonotecnichesperimentatecheconsentonodiindividuarelamalattiaoglieffettinociviperlasalute.

Art.205 Deroghe

1.Neisettoridellanavigazionemarittimaeaerea,ildatoredilavoro,incircostanzedebita-mentegiustificate,puòrichiedereladeroga,limitatamentealrispettodeivalorilimitediesposi-zioneperilcorpointeroqualora,tenutocontodellatecnicaedellecaratteristichespecifichedeiluoghidilavoro,nonsiapossibilerispettaretalevalorelimitenonostantelemisuretecnicheeorganizzativemesseinatto.

2.Nelcasodiattivitàlavorativeincuil’esposizionediunlavoratoreavibrazionimeccanicheèabitualmenteinferioreaivaloridiazione,mapuòoccasionalmentesuperareilvalorelimitediesposizione,ildatoredilavoropuòrichiedereladerogaalrispettodeivalorilimiteacondizionecheilvaloremediodell’esposizionecalcolatasuunperiododi40oresiainferiorealvalorelimi-tediesposizioneedimostri,conelementiprobanti,cheirischiderivantidaltipodiesposizionecuièsottopostoillavoratoresonoinferioriaquelliderivantidallivellodiesposizionecorrispon-dentealvalorelimite.

3.Lederoghedicuiaicommi1e2sonoconcesse,perunperiodomassimodiquattroanni,dall’organodivigilanzaterritorialmentecompetentecheprovvedeancheadarnecomunicazio-ne,specificandoleragionielecircostanzechehannoconsentitolaconcessionedellestesse,alMinisterodellavoroedellaprevidenzasociale.Lederoghesonorinnovabiliepossonoessererevocatequandovengonomenolecircostanzechelehannogiustificate.

4.Laconcessionedellederoghedicuiaicommi1e2ècondizionataall’intensificazionedellasorveglianzasanitariaedacondizionichegarantiscano,tenutocontodelleparticolaricircostan-ze,cheirischiderivantisianoridottialminimo.Ildatoredilavoroassicural’intensificazionedellasorveglianzasanitariaedilrispettodellecondizioniindicatenellederoghe.

5.IlMinisterodellavoroedellaprevidenzasocialetrasmetteogniquattroanniallaCommis-

150 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

sionedellaUnioneeuropeaunprospettodalqualeemerganocircostanzeemotividellederogheconcesseaisensidelpresentearticolo.

Capo IV Protezione dei lavoratori

dai rischi di esposizione a campi elettromagnetici

Art.206 Campo di applicazione

1.Ilpresentecapodeterminairequisitiminimiperlaprotezionedeilavoratoricontroirischiperlasaluteelasicurezzaderivantidall’esposizioneaicampielettromagnetici(da0Hza300GHz),comedefinitidall’articolo207,duranteillavoro.Ledisposizioniriguardanolaprotezionedairischiperlasaluteelasicurezzadeilavoratoridovutiaglieffettinociviabrevetermineco-nosciutinelcorpoumanoderivantidallacircolazionedicorrentiindotteedall’assorbimentodienergia,edacorrentidicontatto.

2.Ilpresentecapononriguardalaprotezionedaeventualieffettialungotermineeirischirisultantidalcontattoconiconduttoriintensione.

Art.207 Definizioni

1.Aglieffettidelledisposizionidelpresentecaposiintendonoper:a)campielettromagnetici:campimagneticistaticiecampielettrici,magneticiedelettroma-

gneticivariabilineltempodifrequenzainferioreoparia300GHz;b)valorilimitediesposizione:limitiall’esposizioneacampielettromagneticichesonobasati

direttamentesuglieffettisullasaluteaccertatiesuconsiderazionibiologiche.Ilrispettodiquestilimitigarantiscecheilavoratoriespostiaicampielettromagneticisonoprotetticontrotuttiglieffettinociviabrevetermineperlasaluteconosciuti;

c)valoridiazione:l’entitàdeiparametridirettamentemisurabili,espressiinterminidiinten-sitàdicampoelettrico(E),intensitàdicampomagnetico(H),induzionemagnetica(B),correnteindottaattraversogliarti(IL)edensitàdipotenza(S),chedeterminal’obbligodiadottareunaopiùdellemisurespecificatenelpresentecapo.Ilrispettodiquestivaloriassicurailrispettodeipertinentivalorilimitediesposizione.[246]

Art.208 Valori limite di esposizione e valori d’azione

1.Ivalorilimitediesposizionesonoriportatinell’allegatoXXXVI,letteraA,tabella1.2.Ivaloridiazionesonoriportatinell’allegatoXXXVI,letteraB,tabella2.

Art.209 Identificazione dell’esposizione e valutazione dei rischi

1.Nell’ambitodellavalutazionedeirischidicuiall’articolo181,ildatoredilavorovaluta

246 Commamodificatodall’articolo101,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 151

e,quandonecessario,misuraocalcolailivellideicampielettromagneticiaiqualisonoespostiilavoratori.Lavalutazione,lamisurazioneeilcalcolodevonoessereeffettuatiinconformitàallenormeeuropeestandardizzatedelComitatoeuropeodinormalizzazioneelettrotecnica(CENE-LEC).Finchélecitatenormenonavrannocontemplatotuttelepertinentisituazioniperquantoriguardalavalutazione,misurazioneecalcolodell’esposizionedeilavoratoriaicampielettro-magnetici, il datore di lavoro adotta le specifiche buone prassi individuate od emanate dallaCommissioneconsultivapermanenteperlaprevenzionedegliinfortunieperl’igienedellavoro,o,inalternativa,quelledelComitatoElettrotecnicoItaliano(CEI),tenendoconto,senecessario,deilivellidiemissioneindicatidaifabbricantidelleattrezzature.[247]

2.Aseguitodellavalutazionedeilivellideicampielettromagneticieffettuatainconformitàalcomma1,qualorarisultichesianosuperatiivaloridiazionedicuiall’articolo208,ildatoredilavorovalutae,quandonecessario,calcolaseivalorilimitediesposizionesonostatisuperati.

3.Lavalutazione,lamisurazioneeilcalcolodicuiaicommi1e2nondevononecessaria-menteessereeffettuatiinluoghidilavoroaccessibilialpubblico,purchésisiagiàprocedutoadunavalutazioneconformementealledisposizionirelativeallalimitazionedell’esposizionedellapopolazioneaicampielettromagneticida0Hza300GHzerisultinorispettateperilavoratorilerestrizioniprevistedallaraccomandazione1999/519/CEdelConsiglio,del12luglio1999,esianoesclusirischirelativiallasicurezza.

4.Nell’ambitodellavalutazionedelrischiodicuiall’articolo181,ildatoredilavoroprestaparticolareattenzioneaiseguentielementi:

a)illivello,lospettrodifrequenza,ladurataeiltipodell’esposizione;b)ivalorilimitediesposizioneeivaloridiazionedicuiall’articolo208;c)tuttiglieffettisullasaluteesullasicurezzadeilavoratoriparticolarmentesensibilialri-

schio;d)qualsiasieffettoindirettoquale:1)interferenzaconattrezzatureedispositivimedicielettronici(compresistimolatoricardiaci

ealtridispositiviimpiantati);2)rischiopropulsivodioggettiferromagneticiincampimagneticistaticiconinduzionema-

gneticasuperiorea3mT;3)innescodidispositivielettro-esplosivi(detonatori);4)incendiedesplosionidovutiall’accensionedimaterialiinfiammabiliprovocatadascintille

prodottedacampiindotti,correntidicontattooscaricheelettriche;e)l’esistenzadiattrezzaturedilavoroalternativeprogettateperridurreilivellidiesposizione

aicampielettromagnetici;f) la disponibilità di azioni di risanamento volte aminimizzare i livelli di esposizione ai

campielettromagnetici;g)perquantopossibile,informazioniadeguateraccoltenelcorsodellasorveglianzasanitaria,

compreseleinformazionireperibiliinpubblicazioniscientifiche;h)sorgentimultiplediesposizione;i)esposizionesimultaneaacampidifrequenzediverse.

247 Commamodificatodall’articolo102,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

152 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

5.Ildatoredilavoroneldocumentodivalutazionedelrischiodicuiall’articolo28precisalemisureadottate,previstedall’articolo210.

Art.210 Misure di prevenzione e protezione

1.Aseguitodellavalutazionedeirischi,qualorarisulticheivaloridiazionedicuiall’arti-colo208sonosuperati,ildatoredilavoro,amenochelavalutazioneeffettuataanormadell’ar-ticolo209,comma2,dimostricheivalorilimitediesposizionenonsonosuperatiechepossonoessereesclusirischirelativiallasicurezza,elaboraedapplicaunprogrammad’azionechecom-prendamisuretecnicheeorganizzativeinteseaprevenireesposizionisuperioriaivalorilimitediesposizione,tenendocontoinparticolare:

a)dialtrimetodidilavorocheimplicanounaminoreesposizioneaicampielettromagnetici;b)dellasceltadiattrezzaturecheemettanocampielettromagneticidiintensitàinferiore,te-

nutocontodellavorodasvolgere;c)dellemisuretecnicheperridurrel’emissionedeicampielettromagnetici,inclusosenecessario

l’usodidispositividisicurezza,schermatureodianaloghimeccanismidiprotezionedellasalute;d)degli appropriatiprogrammidimanutenzionedelle attrezzaturedi lavoro,dei luoghi e

dellepostazionidilavoro;e)dellaprogettazioneedellastrutturadeiluoghiedellepostazionidilavoro;f)dellalimitazionedelladurataedell’intensitàdell’esposizione;g)delladisponibilitàdiadeguatidispositividiprotezioneindividuale.2.Iluoghidilavorodoveilavoratoripossonoessereespostiacampielettromagneticiche

superanoivaloridiazionedevonoessereindicaticonun’appositasegnaletica.Taleobbligononsussistenelcasochedallavalutazioneeffettuataanormadell’articolo209,comma2,ildatoredilavorodimostricheivalorilimitediesposizionenonsonosuperatiechepossonoessereesclusirischirelativiallasicurezza.Detteareesonoinoltreidentificateel’accessoallestesseèlimitatoladdoveciòsiatecnicamentepossibileesussistailrischiodiunsuperamentodeivalorilimitediesposizione.

3. In nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai valori limite diesposizione.Allorché,nonostanteiprovvedimentipresidaldatoredilavoroinapplicazionedelpresentecapo,ivalorilimitediesposizionerisultinosuperati,ildatoredilavoroadottamisureimmediateper riportare l’esposizionealdisottodeivalori limitediesposizione, individua lecausedel superamentodeivalori limitediesposizioneeadeguadiconseguenza lemisurediprotezioneeprevenzioneperevitareunnuovosuperamento.

4.Anormadell’articolo209,comma4,letterac),ildatoredilavoroadattalemisuredicuialpresentearticoloalleesigenzedeilavoratoriespostiparticolarmentesensibilialrischio.

Art. 211 Sorveglianza sanitaria

1.Lasorveglianzasanitariavieneeffettuataperiodicamente,dinormaunavoltal’annooconperiodicitàinferioredecisadalmedicocompetenteconparticolareriguardoailavoratoripartico-larmentesensibilialrischiodicuiall’articolo183,tenutocontodeirisultatidellavalutazionedeirischitrasmessidaldatoredilavoro.L’organodivigilanza,conprovvedimentomotivato,puòdisporrecontenutieperiodicitàdiversidaquellifornitidalmedicocompetente.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 153

2.Fermorestandoilrispettodiquantostabilitodall’articolo182,sonotempestivamentesot-toposti a controllomedico i lavoratoriper iquali è stata rilevataun’esposizione superioreaivaloridiazionedicuiall’articolo208,comma2amenochelavalutazioneeffettuataanormadell’articolo209,comma2,dimostricheivalorilimitediesposizionenonsonosuperatiechepossonoessereesclusirischirelativiallasicurezza.[248]

Art. 212 Linee guida

1. Il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali,avvalendosidegliorganitec-nico-scientificidelServiziosanitarionazionale,sentitalaConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano,entrodueannidalladatadientratainvigoredelpresentedecreto,elaboralelineeguidaperl’applicazionedelpresentecaponellospecificosettoredell’utilizzoinambitosanitariodelleattrezzaturedirisonanzamagnetica.

Capo V Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a radiazioni ottiche artificiali

Art. 213 Campo di applicazione

1.Ilpresentecapostabilisceprescrizioniminimediprotezionedeilavoratoricontroirischiperlasaluteelasicurezzachepossonoderivare,dall’esposizionealleradiazioniotticheartificialiduranteillavoroconparticolareriguardoairischidovutiaglieffettinocivisugliocchiesullacute.

Art. 214 Definizioni

1.Aglieffettidelledisposizionidelpresentecaposiintendonoper:a)radiazioniottiche:tutteleradiazionielettromagnetichenellagammadilunghezzad’onda

compresatra100¯Fme1mm.Lospettrodelleradiazioniottichesisuddivideinradiazioniul-traviolette,radiazionivisibilieradiazioniinfrarosse:

1) radiazioni ultraviolette: radiazioni ottiche a lunghezza d’onda compresa tra 100 e 400nm.LabandadegliultraviolettièsuddivisainUVA(315-400nm),UVB(280-315nm)eUVC(100-280nm);

2)radiazionivisibili:radiazioniottichealunghezzad’ondacompresatra380e780nm;3)radiazioniinfrarosse:radiazioniottichealunghezzad’ondacompresatra780nme1mm.

LaregionedegliinfrarossièsuddivisainIRA(780-1400nm),IRB(1400-3000nm)eIRC(3000nm-1mm);[249]

b)laser(amplificazionedilucemedianteemissionestimolatadiradiazione):qualsiasidispositivo

248 Commamodificatodall’articolo103,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.249 Letteramodificatadall’articolo104,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevidenteerailseguente:

“1.Aglieffettidelledisposizionidelpresentecaposiintendonoper:a)radiazioniottiche:tutteleradiazionielettromagnetichenellagammadilunghezzad’ondacompresatra100¯Fme1mm.Lospettrodelleradiazioniottichesisuddivideinradiazioniultraviolette,radiazionivisibilieradiazioniinfrarosse:

154 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

alqualesipossafarprodurreoamplificareleradiazionielettromagnetichenellagammadilunghezzed’ondadelleradiazioniottiche,soprattuttomedianteilprocessodiemissionestimolatacontrollata;

c)radiazionelaser:radiazioneotticaprodottadaunlaser;d)radiazionenoncoerente:qualsiasiradiazioneotticadiversadallaradiazionelaser;e)valorilimitediesposizione:limitidiesposizionealleradiazioniottichechesonobasati

direttamentesuglieffettisullasaluteaccertatiesuconsiderazionibiologiche.Ilrispettodiquestilimitigarantiscecheilavoratoriespostiasorgentiartificialidiradiazioniottichesianoprotetticontrotuttiglieffettinocivisugliocchiesullacuteconosciuti;

f)irradianza(E)odensitàdipotenza:lapotenzaradianteincidenteperunitàdiareasuunasuperficieespressainwattsumetroquadrato(Wm-2);

g)esposizioneradiante(H):integraleneltempodell’irradianzaespressoinjoulesumetroquadrato(Jm-2);

h)radianza(L):ilflussoradianteolapotenzaperunitàd’angolosolidoperunitàdisuperfi-cie,espressainwattsumetroquadratosusteradiante(Wm-2sr-1);

i)livello:lacombinazionediirradianza,esposizioneradianteeradianzaallequalièespostounlavoratore.

Art. 215 Valori limite di esposizione

1. I valori limite di esposizione per le radiazioni incoerenti sono riportati nell’allegatoXXXVII,parteI.

2.Ivalorilimitediesposizioneperleradiazionilasersonoriportatinell’allegatoXXXVII,parteII.

Art. 216 Identificazione dell’esposizione e valutazione dei rischi

1.Nell’ambitodellavalutazionedeirischidicuiall’articolo181,ildatoredilavorovalutae,quandonecessario,misurae/ocalcolailivellidelleradiazioniotticheacuipossonoessereespostiilavoratori.Lametodologiaseguitanellavalutazione,nellamisurazionee/onelcalcolorispettalenormedellaCommissioneelettrotecnica internazionale(IEC),perquantoriguarda leradiazionilaser,leraccomandazionidellaCommissioneinternazionaleperl’illuminazione(CIE)edelCo-mitatoeuropeodinormazione(CEN)perquantoriguardaleradiazioniincoerenti.Nellesituazionidiesposizionecheesulanodallesuddettenormeeraccomandazioni,finoaquandononsarannodisponibilinormeeraccomandazioniadeguatedell’Unioneeuropea,ildatoredilavoroadottalebuoneprassiindividuateodemanatedallaCommissioneconsultivapermanenteperlaprevenzio-nedegliinfortunieperl’igienedellavoroo,insubordine,lineeguidanazionaliointernazionaliscientificamentefondate.Intuttiicasidiesposizione,lavalutazionetienecontodeidatiindicatidaifabbricantidelleattrezzature,secontemplatedapertinentidirettivecomunitariediprodotto.[250]

1)radiazioniultraviolette:radiazioniottichealunghezzad’ondacompresatra100e400¯Fm.Labandadegliultra-violettièsuddivisainUVA(315-400¯Fm),UVB(280-315¯Fm)eUVC(100-280¯Fm);2)radiazionivisibili:radiazioniottichealunghezzad’ondacompresatra380e780¯Fm;3) radiazioni infrarosse: radiazioniottichea lunghezzad’ondacompresa tra780¯Fme1mm.LaregionedegliinfrarossièsuddivisainIRA(780-1400¯Fm),IRB(1400-3000¯Fm)eIRC(3000¯Fm-1mm);”.

250 Commamodificatodall’articolo105,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 155

2.Ildatoredilavoro,inoccasionedellavalutazionedeirischi,prestaparticolareattenzioneaiseguentielementi:

a)illivello,lagammadilunghezzed’ondaeladuratadell’esposizioneasorgentiartificialidiradiazioniottiche;

b)ivalorilimitediesposizionedicuiall’articolo215;c)qualsiasieffettosullasaluteesullasicurezzadeilavoratoriappartenentiagruppipartico-

larmentesensibilialrischio;d)qualsiasieventualeeffettosullasaluteesullasicurezzadeilavoratoririsultantedallein-

terazionisulpostodilavorotraleradiazioniotticheelesostanzechimichefoto-sensibilizzanti;e)qualsiasieffettoindirettocomel’accecamentotemporaneo,leesplosionioilfuoco;f)l’esistenzadiattrezzaturedilavoroalternativeprogettateperridurreilivellidiesposizione

alleradiazioniotticheartificiali;g)ladisponibilitàdiazionidirisanamentovolteaminimizzareilivellidiesposizionealle

radiazioniottiche;h)perquantopossibile,informazioniadeguateraccoltenelcorsodellasorveglianzasanitaria,

compreseleinformazionipubblicate;i)sorgentimultiplediesposizionealleradiazioniotticheartificiali;l)unaclassificazionedeilaserstabilitaconformementeallapertinentenormaIECe,inre-

lazioneatuttelesorgentiartificialichepossonoarrecaredannisimiliaquellidiunlaserdellaclasse3Bo4,tutteleclassificazionianaloghe;

m)leinformazionifornitedaifabbricantidellesorgentidiradiazioniotticheedellerelativeattrezzaturedilavoroinconformitàdellepertinentidirettivecomunitarie.

3.Ildatoredilavoroneldocumentodivalutazionedeirischideveprecisarelemisureadottateprevistedagliarticoli217e218.

Art.217 Disposizioni miranti ad eliminare o a ridurre i rischi

1.Selavalutazionedeirischidicuiall’articolo17,comma1,letteraa),metteinevidenzacheivalorilimited’esposizionepossonoesseresuperati,ildatoredilavorodefinisceeattuaunprogrammad’azionechecomprendemisuretecnichee/oorganizzativedestinateadevitarechel’esposizionesuperiivalorilimite,tenendocontoinparticolare:

a)dialtrimetodidilavorochecomportanounaminoreesposizionealleradiazioniottiche;b)dellasceltadiattrezzaturecheemettanomenoradiazioniottiche,tenutocontodellavoro

dasvolgere;c)dellemisuretecnicheperridurrel’emissionedelleradiazioniottiche,incluso,quandonecessa-

rio,l’usodidispositividisicurezza,schermaturaoanaloghimeccanismidiprotezionedellasalute;d)degliopportuniprogrammidimanutenzionedelleattrezzaturedilavoro,deiluoghiedelle

postazionidilavoro;e)dellaprogettazioneedellastrutturadeiluoghiedellepostazionidilavoro;f)dellalimitazionedelladurataedellivellodell’esposizione;g)delladisponibilitàdiadeguatidispositividiprotezioneindividuale;h)delleistruzionidelfabbricantedelleattrezzature.2.Inbaseallavalutazionedeirischidicuiall’articolo216,iluoghidilavoroincuiilavora-

toripotrebberoessereespostialivellidiradiazioniottichechesuperinoivalorilimitediespo-

156 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

sizionedevonoessereindicaticonun’appositasegnaletica.Detteareesonoinoltreidentificateel’accessoallestesseèlimitato,laddoveciòsiatecnicamentepossibile.[251]

3.Ildatoredilavoroadattalemisuredicuialpresentearticoloalleesigenzedeilavoratoriappartenentiagruppiparticolarmentesensibilialrischio.

Art.218 Sorveglianza sanitaria

1.Lasorveglianzasanitariavieneeffettuataperiodicamente,dinormaunavoltal’annooconperiodicitàinferioredecisadalmedicocompetenteconparticolareriguardoailavoratoriparti-colarmentesensibilialrischio, tenutocontodeirisultatidellavalutazionedeirischi trasmessidaldatoredilavoro.Lasorveglianzasanitariaèeffettuataconl’obiettivodiprevenireescopriretempestivamenteeffettinegativiperlasalute,nonchéprevenireeffettialungoterminenegativiperlasaluteerischidimalattiecronichederivantidall’esposizionearadiazioniottiche.

2.Fermorestandoilrispettodiquantostabilitodall’articolo182ediquantoprevistoalcom-ma1,sonotempestivamentesottopostiacontrollomedicoilavoratoriperiqualièstatarilevataun’esposizionesuperioreaivalorilimitedicuiall’articolo215.

3.Laddoveivalorilimitesonosuperati,oppuresonoidentificatieffettinocivisullasalute:a)ilmedicooaltrapersonadebitamentequalificatacomunicaallavoratoreirisultatichelo

riguardano.Illavoratorericeveinparticolareleinformazionieiparerirelativialcontrollosani-tariocuidovrebbesottoporsidopolafinedell’esposizione;

b)ildatoredilavoroèinformatodituttiidatisignificativiemersidallasorveglianzasanitariatenendocontodelsegretoprofessionale.

Capo VI Sanzioni

Art.219[252] Sanzioni a carico del datore di lavoro e del dirigente

1.Ildatoredilavoroèpunito:a)conl’arrestodatreaseimesioconl’ammendada2.500a6.400europerlaviolazione

dagliarticoli181,comma2,190,commi1e5,202,commi1e5,209,commi1e5,e216;b)conl’arrestodatreaseimesioconl’ammendada2.000a4.000europerlaviolazione

degliarticoli190,commi2e3,202,commi3e4,e209,commi2e4.

251 Commamodificatodall’articolo106,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.252 Articolosostituitodall’articolo107,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:

“1.Ildatoredilavoroèpunitoconl’arrestodaquattroaottomesioconl’ammendada4.000a12.000europerlaviolazionedegliarticoli181,comma2,190,commi1e5,209,commi1e5,216,comma1.2.Ildatoredilavoroeildirigentesonopuniti:a)conarrestodaquattroaottomesioconl’ammendada2.000a4.000europerlaviolazionedegliarticoli182,comma2,184,185,190,commi2e3,192,comma2,193,comma1,195,197,comma3,202,203,205,comma4,209,commi2e4,210,comma1,e217,comma1;b)conl’arrestodadueaquattromesioconl’ammendadaeuro1.000aeuro4.500perlaviolazionedegliarticoli210,commi2e3,e217,commi2e3.”.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 157

2.Ildatoredilavoroeildirigentesonopuniti:a)conarrestodatreaseimesioconl’ammendada2.000a4.000europerlaviolazionedegli

articoli182,comma2,185,192,comma2,193,comma1,195,196,197,comma3,secondoperiodo,203,205,comma4,secondoperiodo,210,comma1,e217,comma1;

b)conl’arrestodadueaquattromesioconl’ammendadaeuro750aeuro4.000perlavio-lazionedegliarticoli184,192,comma3,primoperiodo,210,commi2e3,e217,commi2e3.

Art.220[253] Sanzioni a carico del medico competente

1.Ilmedicocompetenteèpunitoconl’arrestofinotremesioconl’ammendada400a1.600europerlaviolazionedegliarticoli185e186.

Titolo IX Sostanze pericolose

Capo I Protezione da agenti chimici

Art. 221 Campo di applicazione

1.Ilpresentecapodeterminairequisitiminimiperlaprotezionedeilavoratoricontroirischiperlasaluteelasicurezzachederivano,opossonoderivare,daglieffettidiagentichimicipre-sentisulluogodilavoroocomerisultatodiogniattivitàlavorativachecomportilapresenzadiagentichimici.

2.Irequisiti individuatidalpresentecaposiapplicanoatuttigliagentichimicipericolosichesonopresentisulluogodilavoro,fattesalveledisposizionirelativeagliagentichimiciperiqualivalgonoprovvedimentidiprotezioneradiologicaregolamentatidaldecretolegislativodel17marzo1995,n.230,esuccessivemodificazioni.

3.Ledisposizionidelpresentecaposiapplicanoaltresìaltrasportodiagentichimiciperi-colosi,fattesalveledisposizionispecifichecontenuteneidecretiministeriali4settembre1996,15maggio 1997, 28 settembre 1999 e nel decreto legislativo 13 gennaio 1999, n. 41, nelledisposizionidelcodiceIMDGdelcodiceIBCenelcodiceIGC,qualidefinitedall’articolo2delladirettiva93/75/CEE,delConsiglio,del13settembre1993,nelledisposizionidell’accordoeuropeorelativoaltrasportointernazionaledimercipericolosepervienavigabiliinterne(ADN)edelregolamentoperiltrasportodellesostanzepericolosesulReno(ADNR),qualiincorporatenellanormativacomunitariaenelleistruzionitecnicheperiltrasportosicurodimercipericoloseemanatealladatadel25maggio1998.

4.LedisposizionidelpresentecapononsiapplicanoalleattivitàcomportantiesposizioneadamiantocherestanodisciplinatedallenormecontenutealcapoIIIdelpresentetitolo.

253 Articolosostituitodall’articolo108,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“1.Ilmedicocompetenteèpunitoconl’arrestofinotremesioconl’ammendadaeuro1.000aeuro4.000perlaviolazionedegliarticoli185e186.”.

158 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

Art. 222 Definizioni

1.Aifinidelpresentecaposiintendeper:a)agentichimici:tuttiglielementiocompostichimici,siadasolisianeiloromiscugli,allo

statonaturaleoottenuti,utilizzatiosmaltiti,compreso losmaltimentocomerifiuti,mediantequalsiasiattivitàlavorativa,sianoessiprodottiintenzionalmenteonoesianoimmessionosulmercato;

b)agentichimicipericolosi:1)agentichimiciclassificaticomesostanzepericoloseaisensideldecretolegislativo3feb-

braio1997,n.52,esuccessivemodificazioni,nonchégliagentichecorrispondonoaicriteridiclassificazione come sostanzepericolose di cui al predetto decreto.Sono escluse le sostanzepericolosesoloperl’ambiente;

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14marzo2003,n.65,esuccessivemodificazioni,nonchégliagentiche rispondonoaicriteridiclassificazionecomepreparatipericolosidicuialpredettodecreto.Sonoesclusiipreparatipe-ricolosisoloperl’ambiente;

3)agentichimiciche,purnonessendoclassifi-cabilicomepericolosi,inbaseainumeri1)e2),possonocomportareunrischioperlasicurezzaelasalutedeilavoratoriacausadiloropro-prietàchimico-fisiche,chimicheotossicologicheedelmodoincuisonoutilizzatiopresentisulluogodilavoro,compresigliagentichimicicuièstatoassegnatounvalorelimitediesposizioneprofessionale;

c)attivitàchecomporta lapresenzadiagentichimici:ogniattività lavorativa incui sonoutilizzatiagentichimici,oseneprevedel’utilizzo, inogni tipodiprocedimento,compresi laproduzione,lamanipolazione,l’immagazzinamento,iltrasportool’eliminazioneeiltrattamentodeirifiuti,ocherisultinodataleattivitàlavorativa;

d)valorelimitediesposizioneprofessionale:senondiversamentespecificato,illimitedellaconcentrazionemediaponderataneltempodiunagentechimiconell’ariaall’internodellazonadirespirazionediunlavoratoreinrelazioneadundeterminatoperiododiriferimento;unprimoelencoditalivalorièriportatonell’allegatoXXXVIII;

e)valorelimitebiologico:illimitedellaconcentrazionedelrelativoagente,diunsuome-tabolita,odiunindicatoredieffetto,nell’appropriatomezzobiologico;unprimoelencoditalivalorièriportatonell’allegatoXXXIX;

f)sorveglianzasanitaria:lavalutazionedellostatodisalutedelsingololavoratoreinfunzionedell’esposizioneadagentichimicisulluogodilavoro;

g)pericolo:laproprietàintrinsecadiunagentechimicodipoterprodurreeffettinocivi;h)rischio:laprobabilitàchesiraggiungailpotenzialenocivonellecondizionidiutilizzazio-

ne o esposizione.

Art. 223 Valutazione dei rischi

1.Nella valutazione di cui all’articolo 28, il datore di lavoro determina preliminarmentel’eventualepresenzadiagentichimicipericolosisulluogodilavoroevalutaancheirischiper

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 159

lasicurezzaelasalutedeilavoratoriderivantidallapresenzaditaliagenti,prendendoinconsi-derazioneinparticolare[254]:

a)leloroproprietàpericolose;b)leinformazionisullasaluteesicurezzacomunicatedalresponsabiledell’immissionesul

mercatotramitelarelativaschedadisicurezzapredispostaaisensideidecretilegislativi3feb-braio1997,n.52,e14marzo2003,n.65,esuccessivemodifiche;

c)illivello,ilmodoeladuratadellaesposizione;[255]

d) lecircostanze incuivienesvolto il lavoro inpresenzadi taliagenti tenutocontodellaquantitàdellesostanzeedeipreparatichelicontengonoolipossonogenerare;[256]

e)ivalorilimitediesposizioneprofessionaleoivalorilimitebiologici;dicuiunprimoelen-coèriportatonegliallegatiXXXVIIIeXXXIX;

f)glieffettidellemisurepreventiveeprotettiveadottateodaadottare;g)sedisponibili,leconclusionitrattedaeventualiazionidisorveglianzasanitariagiàintra-

prese.2.Nellavalutazionedeirischiildatoredilavoroindicaqualimisuresonostateadottateai

sensidell’articolo224e,oveapplicabile,dell’articolo225.Nellavalutazionemedesimadevonoessereincluseleattività,ivicompresalamanutenzioneelapulizia,perlequalièprevedibilelapossibilitàdinotevoleesposizioneoche,peraltrimotivi,possonoprovocareeffettinociviperlasaluteelasicurezza,anchedopol’adozionedituttelemisuretecniche.

3.Nelcasodiattivitàlavorativechecomportanol’esposizioneapiùagentichimicipericolo-si,irischisonovalutatiinbasealrischiochecomportalacombinazionedituttiisuddettiagentichimici.

4.Fermorestandoquantoprevistodaidecretilegislativi3febbraio1997,n.52,e14marzo2003,n.65,esuccessivemodificazioni,ilresponsabiledell’immissionesulmercatodiagentichimicipericolosiètenutoafornirealdatoredilavoroacquirentetutteleulterioriinformazioninecessarieperlacompletavalutazionedelrischio.

5.Lavalutazionedelrischiopuòincluderelagiustificazionechelanaturael’entitàdeirischiconnessicongliagentichimicipericolosirendonononnecessariaun’ulteriorevalutazionemag-giormentedettagliatadeirischi.

6.Nelcasodiun’attivitànuovachecomportilapresenzadiagentichimicipericolosi,lava-lutazionedeirischicheessapresentael’attuazionedellemisurediprevenzionesonopredispostepreventivamente.Taleattivitàcominciasolodopochesisiaprocedutoallavalutazionedeirischicheessapresentaeall’attuazionedellemisurediprevenzione.

7.Ildatoredilavoroaggiornaperiodicamentelavalutazionee,comunque,inoccasionedinotevolimutamentichepotrebberoaverlaresasuperataovveroquandoirisultatidellasorve-glianzamedicanemostrinolanecessità.

254 Alineamodificatadall’articolo109,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.255 Letterasostituitadall’articolo109,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerail

seguente:“c)illivello,iltipoeladuratadell’esposizione;”.256 Letterasostituitadall’articolo109,comma1,letterac)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerail

seguente:“d)lecircostanzeincuivienesvoltoillavoroinpresenzaditaliagenti,compresalaquantitàdeglistessi;”.

160 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

Art. 224 Misure e principi generali per la prevenzione dei rischi

1.Fermorestandoquantoprevistodall’articolo15,irischiderivantidaagentichimiciperico-losidevonoessereeliminatioridottialminimomedianteleseguentimisure:

a)progettazioneeorganizzazionedeisistemidilavorazionesulluogodilavoro;b)fornituradiattrezzatureidoneeperillavorospecificoerelativeproceduredimanutenzione

adeguate;c)riduzionealminimodelnumerodilavoratorichesonoopotrebberoessereesposti;d)riduzionealminimodelladurataedell’intensitàdell’esposizione;e)misureigienicheadeguate;f)riduzionealminimodellaquantitàdiagentipresentisulluogodilavoroinfunzionedelle

necessitàdellalavorazione;g)metodidilavoroappropriaticompreseledisposizionichegarantisconolasicurezzanella

manipolazione, nell’immagazzinamento e nel trasporto sul luogo di lavoro di agenti chimicipericolosinonchédeirifiutichecontengonodettiagentichimici.

2.Seirisultatidellavalutazionedeirischidimostranoche,inrelazionealtipoeallequantitàdiunagentechimicopericolosoeallemodalitàefrequenzadiesposizioneataleagentepresentesulluogodilavoro,vièsolounrischiobassoperlasicurezzaeirrilevanteperlasalutedeilavo-ratoriechelemisuredicuialcomma1sonosufficientiaridurreilrischio,nonsiapplicanoledisposizionidegliarticoli225,226,229,230.

Art. 225 Misure specifiche di protezione e di prevenzione

1.Ildatoredilavoro,sullabasedell’attivitàedellavalutazionedeirischidicuiall’articolo223,provvedeaffinchéilrischiosiaeliminatooridottomediantelasostituzione,qualoralana-turadell’attivitàloconsenta,conaltriagentioprocessiche,nellecondizionidiuso,nonsonoosonomenopericolosiperlasalutedeilavoratori.Quandolanaturadell’attivitànonconsentedieliminareilrischioattraversolasostituzioneildatoredilavorogarantiscecheilrischiosiaridottomediantel’applicazionedelleseguentimisuredaadottarsinelseguenteordinedipriorità:

a)progettazionediappropriatiprocessilavorativiecontrollitecnici,nonchéusodiattrezza-tureematerialiadeguati;

b)appropriatemisureorganizzativeediprotezionecollettiveallafontedelrischio;c)misurediprotezioneindividuali,compresiidispositividiprotezioneindividuali,qualora

nonsiriescaaprevenireconaltrimezzil’esposizione;d)sorveglianzasanitariadeilavoratorianormadegliarticoli229e230.2.Salvochepossadimostrareconaltrimezziilconseguimentodiunadeguatolivellodipre-

venzioneediprotezione,ildatoredilavoro,periodicamenteedogniqualvoltasonomodificatelecondizionichepossonoinfluiresull’esposizione,provvedeadeffettuarelamisurazionedegliagentichepossonopresentareun rischioper la salute,conmetodichestandardizzatedicuièriportatounelencomeramenteindicativonell’allegatoXLIoinloroassenza,conmetodicheap-propriateeconparticolareriferimentoaivalorilimitediesposizioneprofessionaleeperperiodirappresentatividell’esposizioneinterminispaziotemporali.

3.Quando sia stato superato un valore limite di esposizione professionale stabilito dallanormativavigente il datore di lavoro identifica e rimuove le cause chehanno cagionato tale

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 161

superamentodell’evento,adottandoimmediatamentelemisureappropriatediprevenzioneepro-tezione.

4.Irisultatidellemisurazionidicuialcomma2sonoallegatiaidocumentidivalutazionedeirischieresinotiairappresentantiperlasicurezzadeilavoratori.Ildatoredilavorotienecontodellemisurazionieffettuateaisensidelcomma2perl’adempimentodegliobblighiconseguentiallavalutazionedeirischidicuiall’articolo223.Sullabasedellavalutazionedeirischiedeiprincipi generali di prevenzione e protezione, il datore di lavoro adotta lemisure tecniche eorganizzativeadeguateallanaturadelleoperazioni,compresil’immagazzinamento,lamanipola-zioneel’isolamentodiagentichimiciincompatibilifradiloro;inparticolare,ildatoredilavoroprevienesulluogodilavorolapresenzadiconcentrazionipericolosedisostanzeinfiammabilioquantitàpericolosedisostanzechimicamenteinstabili.

5.Laddovelanaturadell’attivitàlavorativanonconsentadipreveniresulluogodilavorolapresenzadiconcentrazionipericolosedisostanzeinfiammabilioquantitàpericolosedisostanzechimicamenteinstabili,ildatoredilavorodeveinparticolare:

a)evitarelapresenzadifontidiaccensionechepotrebberodarluogoaincendiedesplosioni,ol’esistenzadicondizioniavversechepotrebberoprovocareeffettifisicidannosiadoperadisostanzeomisceledisostanzechimicamenteinstabili;

b) limitare, ancheattraversomisureprocedurali edorganizzativeprevistedallanormativavigente,glieffettipregiudizievolisullasaluteelasicurezzadeilavoratoriincasodiincendioodiesplosionedovutiall’accensionedisostanzeinfiammabili,oglieffettidannosiderivantidasostanzeomisceledisostanzechimicamenteinstabili.

6.Ildatoredilavorometteadisposizioneattrezzaturedilavoroedadottasistemidiprotezio-necollettivaedindividualeconformialledisposizionilegislativeeregolamentaripertinenti,inparticolareperquantoriguardal’usodeisuddettimezziinatmosferepotenzialmenteesplosive.

7. Il datoredi lavoro adottamisureper assicurareun sufficiente controllodegli impianti,apparecchiemacchinari,anchemettendoadisposizionesistemiedispositivifinalizzatiallalimi-tazionedelrischiodiesplosioneodispositiviperlimitarelapressionedelleesplosioni.

8.Ildatoredilavoroinformailavoratoridelsuperamentodeivalorilimitediesposizioneprofessionale,dellecausedell’eventoedellemisurediprevenzioneeprotezioneadottateenedàcomunicazione,senzaindugio,all’organodivigilanza.Talecomunicazionepuòessereeffettuatainviatelematica,anchepermezzodegliorganismipariteticiodelleorganizzazionisindacalideidatoridilavoro.[257]

Art. 226 Disposizioni in caso di incidenti o di emergenze

1.Fermerestandoledisposizionidicuiagliarticoli43e44,nonchéquelleprevistedalde-cretodelMinistrodell’internoindata10marzo1998,pubblicatonelsupplementoordinarioallaGazzetta Ufficialen.81del7aprile1998,ildatoredilavoro,alfinediproteggerelasaluteelasicurezzadeilavoratoridalleconseguenzediincidentiodiemergenzederivantidallapresenzadiagentichimicipericolosi sul luogodi lavoro,predisponeproceduredi interventoadeguate

257 Commamodificatodall’articolo,comma1,letterai)deldecreto-legge21giugno2013,n.69convertitodallalegge9agosto2013,n.98.

162 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

daattuarsialverificarsidi talieventi.Talimisurecomprendonoesercitazionidi sicurezzadaeffettuarsiaintervalliconnessiallatipologiadilavorazioneelamessaadisposizionediappro-priatimezzidiprontosoccorso.

2.Nelcasodiincidentiodiemergenza,ildatoredilavoroadottaimmediatemisurediretteadattenuarneglieffettiedinparticolare,diassistenza,dievacuazioneedisoccorsoeneinformailavoratori.Ildatoredilavoroadottainoltremisureadeguateperporrerimedioallasituazionequantoprima.

3.Ailavoratoricuièconsentitooperarenell’areacolpitaoailavoratoriindispensabiliall’ef-fettuazionedelleriparazioniedelleattivitànecessarie,sonofornitiindumentiprotettivi,dispo-sitividiprotezioneindividualeedidoneeattrezzaturediinterventochedevonoessereutilizzatesinoaquandopersistelasituazioneanomala.

4. Il datore di lavoro adotta lemisure necessarie per approntare sistemi d’allarme e altrisistemidicomunicazionenecessaripersegnalaretempestivamentel’incidenteol’emergenza.

5.Lemisurediemergenzadevonoesserecontenutenelpianoprevistodaldecretodicuialcomma1.Inparticolarenelpianovannoinserite:

a)informazionipreliminarisulleattivitàpericolose,sugliagentichimicipericolosi,sullemi-sureperl’identificazionedeirischi,sulleprecauzioniesulleprocedure,inmodotalecheservizicompetentiperlesituazionidiemergenzapossanomettereapuntoleproprieprocedureemisureprecauzionali;

b)qualunquealtrainformazionedisponibilesuirischispecificiderivantiochepossanoderi-varedalverificarsidiincidentiosituazionidiemergenza,compreseleinformazionisulleproce-dureelaborateinbasealpresentearticolo.

6.Nelcasodiincidentiodiemergenzaisoggettinonprotettidevonoimmediatamenteab-bandonarelazonainteressata.

Art.227 Informazione e formazione per i lavoratori

1.Fermorestandoquantoprevistoagliarticoli36e37,ildatoredilavorogarantiscecheilavoratorioilororappresentantidisponganodi:

a)datiottenutiattraversolavalutazionedelrischioeulterioriinformazioniogniqualvoltamodificheimportantisulluogodilavorodetermininouncambiamentoditalidati;

b)informazionisugliagentichimicipericolosipresentisulluogodilavoro,qualil’identitàdegliagenti,irischiperlasicurezzaelasalute,irelativivalorilimitediesposizioneprofessio-naleealtredisposizioninormativerelativeagliagenti;

c)formazioneedinformazionisuprecauzioniedazioniadeguatedaintraprendereperproteg-gerelorostessiedaltrilavoratorisulluogodilavoro;

d)accessoadognischedadeidatidisicurezzamessaadisposizionedalresponsabiledell’im-missionesulmercatoaisensideidecretilegislativi3febbraio1997,n.52,e14marzo2003,n.65,esuccessivemodificazioni.

2.Ildatoredilavoroassicuracheleinformazionisiano:a)forniteinmodoadeguatoalrisultatodellavalutazionedelrischiodicuiall’articolo223.

Taliinformazionipossonoesserecostituitedacomunicazionioraliodallaformazioneedall’ad-destramentoindividualiconilsupportodiinformazioniscritte,asecondadellanaturaedelgradodirischiorivelatodallavalutazionedelrischio;

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 163

b)aggiornatepertenercontodelcambiamentodellecircostanze.3.Laddoveicontenitorielecondutturepergliagentichimicipericolosiutilizzatiduranteil

lavorononsianocontrassegnatidasegnalidisicurezzainbaseaquantodispostodaltitoloV,ildatoredilavoroprovvedeaffinchélanaturadelcontenutodeicontenitoriedelleconduttureeglieventualirischiconnessisianochiaramenteidentificabili.

4.Ilresponsabiledell’immissionesulmercatodevonotrasmettereaidatoridilavorotutteleinformazioniconcernentigliagentichimicipericolosiprodottiofornitisecondoquantostabilitodaidecretilegislativi3febbraio1997,n.52,e14marzo2003,n.65,esuccessivemodificazioni.

Art.228 Divieti

1.Sonovietatelaproduzione,lalavorazioneel’impiegodegliagentichimicisullavoroeleattivitàindicateall’allegatoXL.

2.Ildivietononsiapplicaseunagenteèpresenteinunpreparato,oqualecomponentedirifiuti,purchélaconcentrazioneindividualesiainferioreallimiteindicatonell’allegatostesso.

3.Inderogaaldivietodicuialcomma1,possonoessereeffettuate,previaautorizzazionedarilasciarsiaisensidelcomma5,leseguentiattività:

a)attivitàafiniesclusividiricercaesperimentazionescientifica,ivicompreseleanalisi;b)attivitàvolteadeliminaregliagentichimicichesonopresentisottoformadisottoprodotto

odirifiuti;c)produzionedegliagentichimicidestinatiadessereusaticomeintermedi.4.Fermerestandoledisposizionidicuialpresentecapo,neicasidicuialcomma3,lettera

c),ildatoredilavoroevital’esposizionedeilavoratori,stabilendochelaproduzioneel’usopiùrapidopossibiledegliagenticomeprodottiintermediavvengainunsistemachiusodalqualeglistessipossonoessererimossisoltantonellamisuranecessariaperilcontrollodelprocessooperlamanutenzionedelsistema.

5.Ildatoredilavorocheintendeeffettuareleattivitàdicuialcomma3deveinviareunari-chiestadiautorizzazionealMinisterodellavoroedellaprevidenzasocialechelarilasciasentitoil Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali e la regione interessata. La richiesta diautorizzazioneècorredatadalleseguentiinformazioni:

a)imotividellarichiestadideroga;b)iquantitatividell’agentedautilizzareannualmente;c)ilnumerodeilavoratoriaddetti;d)descrizionedelleattivitàedellereazionioprocessi;e)misureprevisteperlatuteladellasaluteesicurezzaeperprevenirel’esposizionedeila-

voratori.

Art.229 Sorveglianza sanitaria

1.Fattosalvoquantoprevistodall’articolo224,comma2,sonosottopostiallasorveglianzasanitariadicuiall’articolo41ilavoratoriespostiagliagentichimicipericolosiperlasalutecherispondonoai criteriper laclassificazionecomemolto tossici, tossici,nocivi, sensibilizzanti,corrosivi,irritanti,tossiciperilcicloriproduttivo,cancerogeniemutagenidicategoria3.

2.Lasorveglianzasanitariavieneeffettuata:

164 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

a)primadiadibireillavoratoreallamansionechecomportal’esposizione;b)periodicamente,dinormaunavolta l’annooconperiodicitàdiversadecisadalmedico

competenteconadeguatamotivazioneriportataneldocumentodivalutazionedeirischieresanotaairappresentantiperlasicurezzadeilavoratori,infunzionedellavalutazionedelrischioedeirisultatidellasorveglianzasanitaria;

c)all’attodellacessazionedel rapportodi lavoro. In taleoccasione ilmedicocompetentedevefornireallavoratoreleeventualiindicazionirelativealleprescrizionimedichedaosservare.

3. Ilmonitoraggiobiologico è obbligatorio per i lavoratori esposti agli agenti per i qualièstatofissatounvalorelimitebiologico.Deirisultatidi talemonitoraggiovieneinformatoillavoratore interessato. I risultati di talemonitoraggio, in formaanonima,vengono allegati aldocumentodivalutazionedeirischiecomunicatiairappresentantiperlasicurezzadeilavoratori.

4.Gliaccertamentisanitaridevonoessereabassorischioperillavoratore.5.Ildatoredilavoro,suparereconformedelmedicocompetente,adottamisurepreventive

eprotettiveparticolariper i singoli lavoratori sullabasedelle risultanzedegliesamicliniciebiologicieffettuati.Lemisurepossonocomprenderel’allontanamentodellavoratoresecondoleproceduredell’articolo42.

6.Nelcasoincuiall’attodellasorveglianzasanitariasievidenzi,inunlavoratoreoinungruppodilavoratoriespostiinmanieraanalogaadunostessoagente,l’esistenzadieffettipregiu-dizievoliperlasaluteimputabiliataleesposizioneoilsuperamentodiunvalorelimitebiologi-co,ilmedicocompetenteinformaindividualmenteilavoratoriinteressatiedildatoredilavoro.

7.Neicasidicuialcomma6,ildatoredilavorodeve:a)sottoporrearevisionelavalutazionedeirischieffettuataanormadell’articolo223;b)sottoporrearevisionelemisurepredispostepereliminareoridurreirischi;c)tenerecontodelpareredelmedicocompetentenell’attuazionedellemisurenecessarieper

eliminareoridurreilrischio;d)prenderelemisureaffinchésiaeffettuataunavisitamedicastraordinariapertuttiglialtri

lavoratorichehannosubitoun’esposizionesimile.8.L’organodivigilanza,conprovvedimentomotivato,puòdisporrecontenutieperiodicità

dellasorveglianzasanitariadiversirispettoaquellidefinitidalmedicocompetente.

Art.230 Cartelle sanitarie e di rischio

1.Ilmedicocompetente,perciascunodeilavoratoridicuiall’articolo229istituisceedag-giornalacartellasanitariasecondoquantoprevistodall’articolo25,comma1,letterac),efor-nisceallavoratoreinteressatotutteleinformazioniprevistedallelettereg)edh)delcomma1delmedesimoarticolo.Nellacartelladirischiosono,tral’altro,indicatiilivellidiesposizioneprofessionaleindividualifornitidalServiziodiprevenzioneeprotezione.

2.Surichiesta,èfornitaagliorganidivigilanzacopiadeidocumentidicuialcomma1.

Art. 231 Consultazione e partecipazione dei lavoratori

1.Laconsultazioneepartecipazionedeilavoratoriodeilororappresentantisonoattuateaisensidelledisposizionidicuiall’articolo50.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 165

Art. 232 Adeguamenti normativi

1.CondecretodeiMinistridellavoroedellaprevidenzasocialeedellasalute,d’intesaconlaConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano,èistituitosenzanuoviomaggiorioneriperlafinanzapubblica,uncomitatocon-sultivoperladeterminazioneel’aggiornamentodeivalorilimitediesposizioneprofessionaleedeivalorilimitebiologicirelativiagliagentichimici.IlComitatoècompostodanovemembriespertinazionalidichiarafamainmateriatossicologicaesanitariadicuitreinrappresentanzadelMinisterodellasalute,supropostadell’Istitutosuperioredisanità,dell’ISPESLedellaCom-missione tossicologica nazionale, tre in rappresentanza dellaConferenza dei Presidenti delleregionietreinrappresentanzadelMinistero del lavoro, della salute e delle politiche sociali. Il ComitatosiavvaledelsupportoorganizzativoelogisticodellaDirezionegeneraledellatuteladellecondizionidilavorodelMinistero del lavoro, della salute e delle politiche sociali.

2.ConunoopiùdecretideiMinistridellavoroedellaprevidenzasocialeedellasaluted’in-tesaconlaConferenzapermanenteperirapportitraloStato,leregionieleprovinceautonome,sentitiilMinistrodellosviluppoeconomico,ilComitatodicuialcomma1elepartisociali,sonorecepitiivaloridiesposizioneprofessionaleebiologiciobbligatoripredispostidallaCommis-sioneeuropea,sonoaltresìstabilitiivalorilimitenazionalianchetenutocontodeivalorilimi-teindicativipredispostidallaCommissionemedesimaesonoaggiornatigliallegatiXXXVIII,XXXIX,XLeXLIinfunzionedelprogressotecnico,dell’evoluzionedinormativeespecifichecomunitarieointernazionaliedelleconoscenzenelsettoredegliagentichimicipericolosi.

3.Conidecretidicuialcomma2èinoltredeterminatoilrischiobassoperlasicurezzaeirrilevanteperlasalutedeilavoratoridicuiall’articolo224,comma2,inrelazionealtipo,allequantità ed alla esposizionedi agenti chimici, anche tenuto contodeivalori limite indicativifissatidallaUnioneeuropeaedeiparametridisicurezza.

4.Nellemoredell’adozionedeidecretidicuialcomma2,conunoopiùdecretideiMini-stridellavoroedellaprevidenzasocialeedellasalute,d’intesaconlaConferenzapermanenteperirapporti traloStato, leregionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano,possonoesserestabiliti,entroquarantacinquegiornidalladatadientratainvigoredelpresentedecreto,iparametriperl’individuazionedelrischiobassoperlasicurezzaeirrilevanteperlasalutedeilavoratoridicuiall’articolo224,comma2,sullabasedipropostedelleassociazionidicategoriadeidatoridilavorointeressatecomparativamenterappresentative,sentiteleassociazionideipre-statoridilavorointeressatecomparativamenterappresentative.Scadutoinutilmenteilterminedicuialpresentearticolo,lavalutazionedelrischiobassoperlasicurezzaeirrilevanteperlasalutedeilavoratoriècomunqueeffettuatadaldatoredilavoro.[258]

Capo II Protezione da agenti cancerogeni e mutageni

Sezione I Disposizioni generali

258 Commamodificatodall’articolo110,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

166 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

Art. 233 Campo di applicazione

1.FattosalvoquantoprevistoperleattivitàdisciplinatedalcapoIIIeperilavoratoriespostiesclusivamentealleradiazioniprevistedaltrattatocheistituiscelaComunitàeuropeadell’ener-giaatomica,lenormedelpresentetitolosiapplicanoatutteleattivitànellequaliilavoratorisonoopossonoessereespostiadagenticancerogeniomutageniacausadellaloroattivitàlavorativa.

Art. 234 Definizioni

1.Aglieffettidelpresentedecretosiintendeper:a)agentecancerogeno:1)unasostanzacherispondeaicriterirelativiallaclassificazionequalicategoriecancerogene

1o2,stabilitiaisensideldecretolegislativo3febbraio1997,n.52,esuccessivemodificazioni;2)unpreparatocontenenteunaopiùsostanzedicuialnumero1),quandolaconcentrazione

diunaopiùdellesingolesostanzerispondeairequisitirelativiailimitidiconcentrazioneperlaclassificazionediunpreparatonellecategoriecancerogene1o2inbaseaicriteristabilitidaidecretilegislativi3febbraio1997,n.52,e14marzo2003,n.65esuccessivemodificazioni;

3)unasostanza,unpreparatoounprocessodicuiall’allegatoXLII,nonchéunasostanzaodunpreparatoemessiduranteunprocessoprevistodall’allegatoXLII;

b)agentemutageno:1)unasostanzacherispondeaicriterirelativiallaclassificazionenellecategoriemutagene1

o2,stabilitidaldecretolegislativo3febbraio1997,n.52,esuccessivemodificazioni;2)unpreparatocontenenteunaopiùsostanzedicuialpunto1),quandolaconcentrazione

diunaopiùdellesingolesostanzerispondeairequisitirelativiailimitidiconcentrazioneperlaclassificazionediunpreparatonellecategoriemutagene1o2inbaseaicriteristabilitidaidecretilegislativi3febbraio1997,n.52,e14marzo2003,n.65,esuccessivemodificazioni;

c)valorelimite:senonaltrimentispecificato,illimitedellaconcentrazionemedia,ponderatainfunzionedeltempo,diunagentecancerogenoomutagenonell’aria,rilevabileentrolazonadirespirazionediunlavoratore,inrelazioneadunperiododiriferimentodeterminatostabilitonell’allegatoXLIII.

Sezione II Obblighi del datore di lavoro

Art. 235 Sostituzione e riduzione

1.Ildatoredilavoroevitaoriducel’utilizzazionediunagentecancerogenoomutagenosulluogodilavoroinparticolaresostituendolo,setecnicamentepossibile,conunasostanzaounpreparatoounprocedimentochenellecondizioni incuivieneutilizzatononrisultanocivoorisultamenonocivoperlasaluteelasicurezzadeilavoratori.

2.Senonètecnicamentepossibilesostituirel’agentecancerogenoomutagenoildatoredilavoroprovvedeaffinchélaproduzioneol’utilizzazionedell’agentecancerogenoomutagenoavvengainunsistemachiusopurchétecnicamentepossibile.

3.Seilricorsoadunsistemachiusononètecnicamentepossibileildatoredilavoroprovvede

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 167

affinchéillivellodiesposizionedeilavoratorisiaridottoalpiùbassovaloretecnicamentepos-sibile.L’esposizionenondevecomunquesuperareilvalorelimitedell’agentestabilitonell’al-legato XLIII.

Art. 236 Valutazione del rischio

1.Fattosalvoquantoprevistoall’articolo235,ildatoredilavoroeffettuaunavalutazionedell’esposizioneaagenticancerogeniomutageni,irisultatidellaqualesonoriportatineldocu-mentodicuiall’articolo17.

2.Dettavalutazionetieneconto,inparticolare,dellecaratteristichedellelavorazioni,dellalorodurataedellalorofrequenza,deiquantitatividiagenticancerogeniomutageniprodottiov-veroutilizzati,dellaloroconcentrazione,dellacapacitàdeglistessidipenetrarenell’organismoperlediverseviediassorbimento,ancheinrelazioneallorostatodiaggregazionee,qualoraallostatosolido,seinmassacompattaoinscaglieoinformapolverulentaeseomenocontenutiinunamatricesolidacheneriduceoneimpediscelafuoriuscita.Lavalutazionedevetenercontodituttiipossibilimodidiesposizione,compresoquelloincuivièassorbimentocutaneo.

3.Ildatoredilavoro,inrelazioneairisultatidellavalutazionedicuialcomma1,adottalemisurepreventiveeprotettivedelpresentecapo,adattandolealleparticolaritàdellesituazionilavorative.

4.Ildocumentodicuiall’articolo28,comma2,ol’autocertificazionedell’effettuazionedellavalutazionedeirischidicuiall’articolo29,comma5,sonointegraticoniseguentidati:

a) leattività lavorativechecomportano lapresenzadi sostanzeopreparaticancerogeniomutageniodiprocessiindustrialidicuiall’allegatoXLII,conl’indicazionedeimotiviperiqualisonoimpiegatiagenticancerogeni;

b)iquantitatividisostanzeovveropreparaticancerogeniomutageniprodottiovveroutiliz-zati,ovveropresenticomeimpuritàosottoprodotti;

c) ilnumerodei lavoratoriespostiovveropotenzialmenteespostiadagenticancerogeniomutageni;

d)l’esposizionedeisuddettilavoratori,ovenotaeilgradodellastessa;e)lemisurepreventiveeprotettiveapplicateediltipodeidispositividiprotezioneindivi-

dualeutilizzati;f)leindaginisvolteperlapossibilesostituzionedegliagenticancerogenielesostanzeei

preparatieventualmenteutilizzaticomesostituti.5.Ildatoredilavoroeffettuanuovamentelavalutazionedicuialcomma1inoccasionedi

modifichedelprocessoproduttivosignificativeaifinidellasicurezzaedellasalutesullavoroe,inognicaso,trascorsitreannidall’ultimavalutazioneeffettuata.

6.Ilrappresentanteperlasicurezzapuòrichiedereidatidicuialcomma4,fermorestandol’obbligodicuiall’articolo50,comma6.

Art.237 Misure tecniche, organizzative, procedurali

1.Ildatoredilavoro:a) assicura, applicandometodi e proceduredi lavoro adeguati, chenellevarie operazioni

lavorativesonoimpiegatiquantitatividiagenticancerogeniomutageninonsuperiorialleneces-

168 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

sitàdellelavorazioniechegliagenticancerogeniomutageniinattesadiimpiego,informafisicataledacausarerischiodiintroduzione,nonsonoaccumulatisulluogodilavoroinquantitativisuperioriallenecessitàpredette;

b)limitaalminimopossibileilnumerodeilavoratoriespostiochepossonoessereespostiadagenticancerogeniomutageni,ancheisolandolelavorazioniinareepredeterminateprovvistediadeguatisegnalidiavvertimentoedisicurezza,compresiisegnali«vietatofumare»,edaccessi-bilisoltantoailavoratorichedebbonorecarvisipermotiviconnessiconlaloromansioneoconlalorofunzione.Indetteareeèfattodivietodifumare;

c)progetta,programmaesorveglialelavorazioniinmodochenonvièemissionediagen-ticancerogeniomutageninell’aria.Seciònonètecnicamentepossibile, l’eliminazionedegliagenticancerogeniomutagenideveavvenireilpiùvicinopossibilealpuntodiemissioneme-dianteaspirazionelocalizzata,nelrispettodell’articolo18,comma1,letteraq).L’ambientedilavorodevecomunqueesseredotatodiunadeguatosistemadiventilazionegenerale;

d)provvedeallamisurazionediagenticancerogeniomutageniperverificarel’efficaciadellemisuredicuiallaletterac)eperindividuareprecocementeleesposizionianomalecausatedauneventononprevedibileodaunincidente,conmetodidicampionaturaedimisurazioneconformialleindicazionidell’allegatoXLIdelpresentedecretolegislativo;

e)provvedeallaregolareesistematicapulituradeilocali,delleattrezzatureedegliimpianti;f)elaboraprocedurepericasidiemergenzachepossonocomportareesposizionielevate;g)assicurachegliagenticancerogeniomutagenisonoconservati,manipolati,trasportatiin

condizionidisicurezza;h)assicurachelaraccoltael’immagazzinamento,aifinidellosmaltimentodegliscartiedei

residuidellelavorazionicontenentiagenticancerogeni,avvenganoincondizionidisicurezza,inparticolareutilizzandocontenitoriermeticietichettatiinmodochiaro,netto,visibile;

i)dispone,suconformepareredelmedicocompetente,misureprotettiveparticolariconquel-lecategoriedilavoratoriperiqualil’esposizioneataluniagenticancerogeniomutagenipresentarischiparticolarmenteelevati.

Art.238 Misure tecniche

1.Ildatoredilavoro:a)assicuracheilavoratoridisponganodiserviziigieniciappropriatiedadeguati;b)disponecheilavoratoriabbianoindotazioneidoneiindumentiprotettividariporreinposti

separatidagliabiticivili;c)provvedeaffinchéidispositividiprotezioneindividualesianocustoditiinluoghideter-

minati,controllatiepulitidopoogniutilizzazione,provvedendoaltresìafarriparareosostituirequellidifettosiodeteriorati,primadiogninuovautilizzazione.

2.Nellezonedilavorodicuiall’articolo237,comma1,letterab),èvietatoassumerecibiebevan-de,fumare,conservarecibidestinatialconsumoumano,usarepipetteaboccaeapplicarecosmetici.

Art.239 Informazione e formazione

1.Ildatoredilavorofornisceailavoratori,sullabasedelleconoscenzedisponibili,informa-zioniedistruzioni,inparticolareperquantoriguarda:

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 169

a)gliagenticancerogeniomutagenipresentineiciclilavorativi,lalorodislocazione,irischiperlasaluteconnessialloroimpiego,ivicompresiirischisupplementaridovutialfumare;

b)leprecauzionidaprendereperevitarel’esposizione;c)lemisureigienichedaosservare;d)lanecessitàdiindossareeimpiegareindumentidilavoroeprotettiviedispositiviindivi-

dualidiprotezioneedillorocorrettoimpiego;e)ilmododiprevenireilverificarsidiincidentielemisuredaadottareperridurrealminimo

leconseguenze.2.Ildatoredilavoroassicuraailavoratoriunaformazioneadeguatainparticolareinordine

aquantoindicatoalcomma1.3.L’informazioneelaformazionedicuiaicommi1e2sonoforniteprimacheilavoratori

sianoadibitialleattivitàinquestioneevengonoripetute,confrequenzaalmenoquinquennale,e comunqueogni qualvolta si verificanonelle lavorazioni cambiamenti che influiscono sullanaturaesulgradodeirischi.

4.Ildatoredilavoroprovvedeinoltreaffinchégliimpianti,icontenitori,gliimballaggicon-tenentiagenticancerogeniomutagenisianoetichettatiinmanierachiaramenteleggibileecom-prensibile.Icontrassegniutilizzatielealtreindicazionidevonoessereconformialdispostodeidecretilegislativi3febbraio1997,n.52,e14marzo2003,n.65,esuccessivemodificazioni.

Art.240 Esposizione non prevedibile

1.Qualorasiverifichinoeventinonprevedibilio incidentichepossonocomportareun’e-sposizioneanomaladeilavoratoriadagenticancerogeniomutageni,ildatoredilavoroadottaquantoprimamisureappropriateperidentificareerimuoverelacausadell’eventoeneinformailavoratorieilrappresentanteperlasicurezza.

2.Ilavoratoridevonoabbandonareimmediatamentel’areainteressata,cuipossonoaccederesoltantogliaddettiagliinterventidiriparazioneedadaltreoperazioninecessarie,indossandoidoneiindumentiprotettiviedispositividiprotezionedellevierespiratorie,messialorodisposi-zionedaldatoredilavoro.Inognicasol’usodeidispositividiprotezionenonpuòessereperma-nenteelasuadurata,perognilavoratore,èlimitataaltempostrettamentenecessario.

3.Ildatoredilavorocomunicasenzaindugioall’organodivigilanzailverificarsideglieventidicuialcomma1indicandoanaliticamentelemisureadottateperridurrealminimoleconse-guenzedannoseopericolose.Talecomunicazionepuòessereeffettuatainviatelematica,anchepermezzodegliorganismipariteticiodelleorganizzazionisindacalideidatoridilavoro.[259]

Art. 241 Operazioni lavorative particolari

1.Perleoperazionilavorative,qualequelladimanutenzione,perlequalièprevedibile,no-nostantel’adozionedituttelemisurediprevenzionetecnicamenteapplicabili,un’esposizione

259 Commamodificatodall’articolo32,comma1,letteral)deldecreto-legge21giugno2013,convertitodallalegge9agosto2013n.98.

170 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

rilevantedeilavoratoriaddettiadagenticancerogeniomutageni,ildatoredilavoropreviacon-sultazionedelrappresentanteperlasicurezza:

a)disponechesoltantotalilavoratorihannoaccessoallesuddetteareeancheprovvedendo,ovetecnicamentepossibile,all’isolamentodellestesseedallaloroidentificazionemedianteap-positicontrassegni;

b)fornisceailavoratorispecialiindumentiedispositividiprotezioneindividualechedevonoessereindossatidailavoratoriadibitiallesuddetteoperazioni.

2.Lapresenzanelleareedicuialcomma1deilavoratoriaddettièinognicasoridottaaltempostrettamentenecessarioconriferimentoallelavorazionidaespletare.

Sezione III Sorveglianza sanitaria

Art. 242 Accertamenti sanitari e norme preventive e protettive specifiche

1.Ilavoratoriperiqualilavalutazionedicuiall’articolo236haevidenziatounrischioperlasalutesonosottopostiasorveglianzasanitaria.

2.Ildatoredilavoro,suconformepareredelmedicocompetente,adottamisurepreventiveeprotettiveperisingolilavoratorisullabasedellerisultanzedegliesamicliniciebiologicief-fettuati.

3.Lemisuredicuialcomma2possonocomprenderel’allontanamentodellavoratoresecon-doleproceduredell’articolo42.

4.Ovegliaccertamentisanitariabbianoevidenziato,neilavoratoriespostiinmodoanalogoadunostessoagente,l’esistenzadiunaanomaliaimputabileataleesposizione,ilmedicocom-petenteneinformaildatoredilavoro.

5.Aseguitodell’informazionedicuialcomma4ildatoredilavoroeffettua:a)unanuovavalutazionedelrischioinconformitàall’articolo236;b)ovesiatecnicamentepossibile,unamisurazionedellaconcentrazionedell’agenteinariae

comunquedell’esposizioneall’agente,considerandotuttelecircostanzeeleviediesposizionepossibilmenterilevantiperverificarel’efficaciadellemisureadottate.[260]

6.Ilmedicocompetentefornisceailavoratoriadeguateinformazionisullasorveglianzasani-tariacuisonosottoposti,conparticolareriguardoall’oppor-tunitàdisottoporsiadaccertamentisanitarianchedopolacessazionedell’attivitàlavorativa.

Art. 243 Registro di esposizione e cartelle sanitarie

1.Ilavoratoridicuiall’articolo242sonoiscrittiinunregistronelqualeèriportata,percia-scunodiessi,l’attivitàsvolta,l’agentecancerogenoomutagenoutilizzatoe,ovenoto,ilvaloredell’esposizioneataleagente.Dettoregistroèistituitoedaggiornatodaldatoredilavorochenecuralatenutaperiltramitedelmedicocompetente.Ilresponsabiledelserviziodiprevenzioneedirappresentantiperlasicurezzahannoaccessoadettoregistro.

260 Letteramodificatadall’articolo111,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 171

2. Ilmedico competente, per ciascuno dei lavoratori di cui all’articolo 242, provvede adistituireeaggiornareunacartellasanitariaedirischiosecondoquantoprevistodall’articolo25,comma1,letterac).

3.Ildatoredilavorocomunicaailavoratoriinteressati,surichiesta,lerelativeannotazioniindividualicontenutenelregistrodicuialcomma1e,tramiteilmedicocompetente,idatidellacartellasanitariaedirischio.

4.Incasodicessazionedelrapportodilavoro,ildatoredilavoroinviaall’ISPESL,periltramitedelmedicocompetente,lacartellasanitariaedirischiodellavoratoreinteressatounita-mentealleannotazioniindividualicontenutenelregistroe,secondoleprevisionidell’articolo25delpresentedecreto,neconsegnacopiaallavoratorestesso.[261]

5.Incasodicessazionediattivitàdell’azienda,ildatoredilavoroconsegnailregistrodicuialcomma1elecartellesanitarieedirischioall’ISPESL.

6.Leannotazioniindividualicontenutenelregistrodicuialcomma1elecartellesanitarieedirischiosonoconservatedaldatoredilavoroalmenofinoarisoluzionedelrapportodilavoroedall’ISPESLfinoaquarant’annidallacessazionediogniattivitàcheesponeadagenticange-rogeniomutageni.

7.Iregistridiesposizione,leannotazioniindividualielecartellesanitarieedirischiosonocustoditietrasmessiconsalvaguardiadelsegretoprofessionaleedeltrattamentodeidatiper-sonalienelrispettodeldecretolegislativo30giugno2003,n.196,esuccessivemodificazioni.

8. Ildatoredi lavoro, incasodiesposizionedel lavoratoreadagenticancerogeni,oltreaquantoprevistoaicommida1a7:

a)consegnacopiadelregistrodicuialcomma1all’ISPESLedall’organodivigilanzacom-petenteperterritorio,ecomunicaloroognitreanni,ecomunqueogniqualvoltaimedesiminefaccianorichiesta,levariazioniintervenute;

b)consegna,arichiesta,all’Istitutosuperioredisanitàcopiadelregistrodicuialcomma1;c)incasodicessazionediattivitàdell’azienda,consegnacopiadelregistrodicuialcomma

1all’organodivigilanzacompetenteperterritorio;d)incasodiassunzionedilavoratorichehannoinprecedenzaesercitatoattivitàconesposi-

zioneadagenticancerogeni,ildatoredilavorochiedeall’ISPESLcopiadelleannotazioniindi-vidualicontenutenelregistrodicuialcomma1,nonchécopiadellacartellasanitariaedirischio,qualoraillavoratorenonnesiainpossessoaisensidelcomma4.

9.Imodellielemodalitàditenutadelregistroedellecartellesanitarieedirischiosonode-terminatidaldecretodelMinistrodellasalute12luglio2007,n.155,edaggiornaticondecretodellostessoMinistro,adottatodiconcertoconilMinistrodellavoroedellaprevidenzasocialeeconilMinistroperleriformeeleinnovazioninellapubblicaamministrazione,sentitalacom-missioneconsultivapermanente.

10.L’ISPESLtrasmetteannualmentealMinistero del lavoro, della salute e delle politiche

261 Commasostituitodall’articolo112,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevidenteerailseguente:“4.Incasodicessazionedelrapportodilavoro,ildatoredilavoroinviaall’Istitutosuperioreperlaprevenzioneelasicurezzasullavoro–ISPESLlacartellasanitariaedirischiodellavoratoreinteressatounitamentealleannotazioniindividualicontenutenelregistroeneconsegnacopiaallavoratorestesso.”.

172 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

socialidatidisintesirelativialcontenutodeiregistridicuialcomma1edarichiestalirendedisponibilialleregioni.

Art. 244 Registrazione dei tumori

1.L’ISPESL,tramiteunaretecompletadiCentrioperativiregionali(COR)eneilimitidelleordinarierisorsedibilancio,realizzasistemidimonitoraggiodeirischioccupazionalidaesposi-zioneadagentichimicicancerogeniedeidanniallasalutecheneconseguono,ancheinapplica-zionedidirettiveeregolamenticomunitari.Atalescoporaccoglie,registra,elaboraedanalizzaidati,ancheacaratterenominativo,derivantidaiflussi informatividicuiall’articolo8edaisistemidi registrazionedelleesposizionioccupazionali edellepatologiecomunqueattivi sulterritorionazionale,nonchéidatidicarattereoccupazionalerilevati,nell’ambitodellerispettiveattività istituzionali, dall’Istituto nazionale della previdenza sociale, dall’Istituto nazionale distatistica,dall’Istitutonazionalecontrogliinfortunisullavoro,edaaltreamministrazionipub-bliche.Isistemidimonitoraggiodicuialpresentecommaaltresìintegranoiflussiinformatividicuiall’articolo8.

2. Imedici e le strutture sanitariepubblicheeprivate,nonchégli istitutiprevidenziali edassicurativipubblicioprivati,cheidentificanocasidineoplasiedalororitenuteattribuibiliadesposizionilavorativeadagenticancerogeni,nedannosegnalazioneall’ISPESL,tramiteiCentrioperativiregionali(COR)dicuialcomma1,trasmettendoleinformazionidicuialdecretodelPresidentedelConsigliodeiMinistri10dicembre2002,n.308,cheregolalemodalitàditenutadelregistro,diraccoltaetrasmissionedelleinformazioni.

3.Pressol’ISPESLècostituitoilregistronazionaledeicasidineoplasiadisospettaorigineprofessionale,consezionirispettivamentededicate:

a) ai casi dimesotelioma, sotto la denominazione diRegistro nazionale deimesoteliomi(ReNaM);

b)aicasidineoplasiedellecavitànasaliedeiseniparanasali,sottoladenominazionediRe-gistronazionaledeitumorinasaliesinusali(ReNaTuNS);

c)aicasidineoplasieapiùbassafrazioneeziologiariguardoallequali,tuttavia,sullabasedeisistemidielaborazioneedanalisideidatidicuialcomma1,sianostatiidentificaticlusterdicasipossibilmenterilevantiovveroeccessidiincidenzaovverodimortalitàdipossibilesi-gnificativitàepidemiologicainrapportoarischioccupazionali.4.L’ISPESLrendedisponibilialMinisterodellavoro,dellasaluteedellepolitichesociali,alMinisterodellavoroedellapre-videnzasociale,all’INAILedalleregionieprovinceautonomeirisultatidelmonitoraggioconperiodicitàannuale.

5.Icontenuti,lemodalitàditenuta,raccoltaetrasmissionedelleinformazioniedirealizza-zionecomplessivadeisistemidimonitoraggiodicuiaicommi1e3sonodeterminatidalMini-sterodellasalute,d’intesaconleregionieprovinceautonome.

Art. 245 Adeguamenti normativi

1.LaCommissioneconsultivatossicologicanazionaleindividuaperiodicamentelesostanzecancerogene,mutageneetossicheperlariproduzioneche,purnonessendoclassificateaisensideldecretolegislativo3febbraio1997,n.52,rispondonoaicriteridiclassificazioneivistabilitie

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 173

fornisceconsulenzaaiMinisteridellavoroedellaprevidenzasocialeedellasalute,surichiesta,intemadiclassificazionediagentichimicipericolosi.

2.CondecretodeiMinistridellavoroedellaprevidenzasocialeedellasalute,sentitalacom-missioneconsultivapermanenteelaCommissioneconsultivatossicologicanazionale:

a)sonoaggiornatigliallegatiXLIIeXLIIIinfunzionedelprogressotecnico,dell’evoluzionedinormativeespecifichecomunitarieointernazionaliedelleconoscenzenelsettoredegliagenticancerogeniomutageni;

b)èpubblicatol’elencodellesostanzeinfunzionedell’individuazioneeffettuataaisensidelcomma1.

Capo III Protezione dai rischi connessi all’esposizione all’amianto

Sezione I Disposizioni generali

Art. 246 Campo di applicazione

1.Fermorestandoquantoprevistodallalegge27marzo1992,n.257,lenormedelpresentedecretosiapplicanoatuttelerimanentiattivitàlavorativechepossonocomportare,perilavoratori,un’esposizioneadamianto,qualimanutenzione,rimozionedell’amiantoodeimaterialicontenentiamianto,smaltimentoetrattamentodeirelativirifiuti,nonchébonificadelleareeinteressate.[262]

Art.247 Definizioni

l.Aifinidelpresentecapoiltermineamiantodesignaiseguentisilicatifibrosi:a)l’actinolited’amianto,n.CAS77536-66-4;b)lagrunerited’amianto(amosite),n.CAS12172-73-5;c)l’antofillited’amianto,n.CAS77536-67-5;d)ilcrisotilo,n.CAS12001-29-5;e)lacrocidolite,n.CAS12001-28-4;f)latremolited’amianto,n.CAS77536-68-6.

Sezione II Obblighi del datore di lavoro

Art.248 Individuazione della presenza di amianto

1.Primadiintraprenderelavorididemolizioneodimanutenzione,ildatoredilavoroadotta,anchechiedendoinformazioniaiproprietarideilocali,ognimisuranecessariavoltaadindivi-duarelapresenzadimaterialiapotenzialecontenutod’amianto.

262 Commamodificatodall’articolo113,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

174 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

2.Sevièilminimodubbiosullapresenzadiamiantoinunmaterialeoinunacostruzione,siapplicanoledisposizioniprevistedalpresentecapo.

Art.249 Valutazione del rischio

l.Nellavalutazionedicuiall’articolo28,ildatoredilavorovalutairischidovutiallapolvereprovenientedall’amiantoedaimaterialicontenentiamianto,alfinedistabilirelanaturaeilgra-dodell’esposizioneelemisurepreventiveeprotettivedaattuare.

2.Neicasidiesposizionisporadicheedideboleintensitàeacondizionecherisultichiara-mentedallavalutazionedeirischidicuialcomma1cheilvalorelimitediesposizioneall’amian-tononèsuperatonell’ariadell’ambientedilavoro,nonsiapplicanogliarticoli250,251,comma1, 259e260,comma1,nelleseguentiattività[263]:

a)breviattivitànoncontinuativedimanutenzionedurantelequaliillavorovieneeffettuatosolosumaterialinonfriabili;

b)rimozionesenzadeterioramentodimaterialinondegradatiincuilefibrediamiantosonofermamentelegateadunamatrice;

c)incapsulamentoeconfinamentodimaterialicontenentiamiantochesitrovanoinbuonostato;

d)sorveglianzaecontrollodell’ariaeprelievodeicampioniaifinidell’individuazionedellapresenzadiamiantoinundeterminatomateriale.

3.Ildatoredilavoroeffettuanuovamentelavalutazioneogniqualvoltasiverifichinomo-difichechepossonocomportareunmutamentosignificativodell’esposizionedeilavoratoriallapolvereprovenientedall’amiantoodaimaterialicontenentiamianto.

4.LaCommissioneconsultivapermanentedicuiall’articolo6provvedeadefinireorienta-mentipraticiperladeterminazionedelleesposizionisporadicheedideboleintensità,dicuialcomma2.

Art.250 Notifica

1.Primadell’iniziodeilavoridicuiall’articolo246,ildatoredilavoropresentaunanotificaall’organodivigilanzacompetenteperterritorio.Talenotificapuòessereeffettuatainviatele-matica,anchepermezzodegliorganismipariteticidelleorganizzazionisindacalideidatoridilavoro.[264]

2.Lanotificadicuialcommalcomprendealmenounadescrizionesinteticadeiseguentielementi:

a)ubicazionedelcantiere;b)tipiequantitatividiamiantomanipolati;c)attivitàeprocedimentiapplicati;d)numerodilavoratoriinteressati;

263 Alineamodificatadall’articolo114,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.264 Commamodificatodall’articolo32,comma1,letteram)deldecreto-legge21giugno2013,n.69convertitodalla

legge9agosto2013,n.98.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 175

e)datadiiniziodeilavorierelativadurata;f)misureadottateperlimitarel’esposizionedeilavoratoriall’amianto.3.Ildatoredilavoroprovvedeaffinchéilavoratorioilororappresentantiabbianoaccesso,a

richiesta,alladocumentazioneoggettodellanotificadicuiaicommile2.4.Ildatoredilavoro,ogniqualvoltaunamodificadellecondizionidilavoropossacomporta-

reunaumentosignificativodell’esposizioneallapolvereprovenientedall’amiantoodamaterialicontenentiamianto,effettuaunanuovanotifica.

Art. 251 Misure di prevenzione e protezione

1.Intutteleattivitàdicuiall’articolo246,laconcentrazionenell’ariadellapolvereprove-nientedall’amiantoodaimaterialicontenentiamiantonelluogodilavorodeveessereridottaalminimoe, inognicaso,aldisottodelvalorelimitefissatonell’articolo254, inparticolaremedianteleseguentimisure[265]:

a)ilnumerodeilavoratoriespostiochepossonoessereespostiallapolvereprovenientedall’a-miantoodamaterialicontenentiamiantodeveesserelimitatoalnumeropiùbassopossibile;

b)ilavoratoriespostidevonosempreutilizzaredispositividiprotezioneindividuale(DPI)dellevierespiratorieconfattorediprotezioneoperativoadeguatoallaconcentrazionediamiantonell’aria.Laprotezionedeveesseretaledagarantireall’utilizzatoreinognicasochelastimadellaconcentrazionediamiantonell’ariafiltrata,ottenutadividendolaconcentrazionemisuratanell’ariaambienteperilfattorediprotezioneoperativo,sianonsuperioreadundecimodelva-lorelimiteindicatoall’articolo254;[266]

c)l’utilizzodeiDPIdeveessereintervallatodaperiododiriposoadeguatiall’impegnofisicorichiestodallavoro,l’accessoalleareediriposodeveessereprecedutodaidoneadecontamina-zionedicuiall’articolo256,comma4,letterad);

d)perlaprotezionedeilavoratoriaddettiallelavorazioniprevistedall’articolo249,comma3,siapplicaquantoprevistoalcomma1,letterab),delpresentearticolo;

e)iprocessilavoratividevonoessereconcepitiinmodotaledaevitarediprodurrepolverediamiantoo,seciònonèpossibile,daevitareemissionedipolverediamiantonell’aria;

f)tuttiilocalieleattrezzatureperiltrattamentodell’amiantodevonopoteresseresottopostiaregolarepuliziaemanutenzione;

g)l’amiantooimaterialicherilascianopolverediamiantoochecontengonoamiantodevonoesserestoccatietrasportatiinappositiimballaggichiusi;

h)irifiutidevonoessereraccoltierimossidalluogodilavoroilpiùprestopossibileinappro-priatiimballaggichiusisucuisaràappostaun’etichettaturaindicantechecontengonoamianto.

Dettirifiutidevonoesseresuccessivamentetrattatiinconformitàallavigentenormativainmateriadirifiutipericolosi.

265 Alineamodificatadall’articolo115,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.266 Letteramodificatadall’articolo115,comma2delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:

“b)ilavoratoriespostidevonosempreutilizzaredispositividiprotezioneindividuale(DPI)dellevierespiratorieconfattorediprotezioneoperativoadeguatoallaconcentrazionediamiantonell’ariaetaledagarantireall’utilizzatoreinognicasochel’ariafiltratapresenteall’internodelDPIsianonsuperioreadundecimodelvalorelimiteindicatoall’articolo254;”.

176 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

Art. 252 Misure igieniche

1.Fermo restandoquanto previsto dall’articolo 249, comma2, per tutte le attività di cuiall’articolo246,ildatoredilavoroadottalemisureappropriateaffinché:

a)iluoghiincuisisvolgonotaliattivitàsiano:1)chiaramentedelimitatiecontrassegnatidaappositicartelli;2)accessibiliesclusivamenteailavoratorichevidebbanoaccedereamotivodellorolavoro

odellalorofunzione;3)oggettodeldivietodifumare;b)sianopredisposteareespecialicheconsentanoailavoratoridimangiareeberesenzari-

schiodicontaminazionedapolverediamianto;c)sianomessiadisposizionedeilavoratoriadeguatiindumentidilavorooadeguatidisposi-

tividiprotezioneindividuale;d)dettiindumentidilavorooprotettivirestinoall’internodell’impresa.Essipossonoessere

trasportatiall’esternosoloperillavaggioinlavanderieattrezzateperquestotipodioperazioni,incontenitorichiusi,qualoral’impresastessanonviprovvedaoincasodiutilizzazionediindu-mentimonousoperlosmaltimentosecondolevigentidisposizioni;

e)gliindumentidilavorooprotettivisianoripostiinunluogoseparatodaquellodestinatoagliabiticivili;

f)ilavoratoripossanodisporrediimpiantisanitariadeguati,provvistididocce,incasodioperazioniinambientipolverosi;

g)l’equipaggiamentoprotettivosiacustoditoinlocaliatalescopodestinatiecontrollatoepulitodopoogniutilizzazione:sianopresemisureperriparareosostituire l’equipaggiamentodifettosoodeterioratoprimadiogniutilizzazione.

Art. 253 Controllo dell’esposizione

1.Alfinedigarantireilrispettodelvalorelimitefissatoall’articolo254einfunzionedeirisultatidellavalutazioneinizialedeirischi,ildatoredilavoroeffettuaperiodicamentelamisu-razionedellaconcentrazionedifibrediamiantonell’ariadelluogodilavorotranneneicasiincuiricorranolecondizioniprevistedalcomma2dell’articolo249.Irisultatidellemisuresonoriportatineldocumentodivalutazionedeirischi.

2.Ilcampionamentodeveessererappresentativodellaconcentrazionenell’ariadellapolvereprovenientedall’amiantoodaimaterialicontenentiamianto.[267]

3.Icampionamentisonoeffettuatipreviaconsultazionedeilavoratoriovverodeilororap-presentanti.

4.Ilprelievodeicampionideveessereeffettuatodapersonaleinpossessodiidoneequali-fichenell’ambitodelserviziodicuiall’articolo31.IcampioniprelevatisonosuccessivamenteanalizzatidalaboratoriqualificatiaisensideldecretodelMinistrodellasanitàindata14maggio

267 Commamodificatodall’articolo116,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 177

1996,pubblicatonelsupplementoordinarioallaGazzetta UfficialedellaRepubblicaitalianan.178del25ottobre1996.[268]

5.Laduratadeicampionamentideveessere taledaconsentiredi stabilireun’esposizionerappresentativa,perunperiododiriferimentodiottooretramitemisurazioniocalcoliponderatineltempo.

6.Ilconteggiodellefibrediamiantoèeffettuatodipreferenzatramitemicroscopiaacon-trastodi fase, applicando ilmetodo raccomandatodall’Organizzazionemondiale della sanità(OMS)nel1997oqualsiasialtrometodocheoffrarisultatiequivalenti.

7.Aifinidellamisurazionedell’amiantonell’aria,dicuialcommal,siprendonoinconsi-derazioneunicamentelefibrecheabbianounalunghezzasuperioreacinquemicrometrieunalarghezzainferioreatremicrometrieilcuirapportolunghezza/larghezzasiasuperiorea3:1.

Art. 254 Valore limite

1.Ilvalorelimitediesposizioneperl’amiantoèfissatoa0,1fibrepercentimetrocubodiaria,misuratocomemediaponderataneltempodiriferimentodiottoore.Idatoridilavoroprovve-donoaffinchénessunlavoratoresiaespostoaunaconcentrazionediamiantonell’ariasuperiorealvalorelimite.

2.Quandoilvalorelimitefissatoalcommalvienesuperato, ildatoredi lavoroindividualecausedelsuperamentoeadottailpiùprestopossibilelemisureappropriateperovviareallasituazione.Illavoropuòproseguirenellazonainteressatasolosevengonopresemisureadeguateperlaprotezionedeilavoratoriinteressati.

3.Perverificarel’efficaciadellemisuredicuialcomma2,ildatoredilavoroprocedeim-mediatamenteadunanuovadeterminazionedellaconcentrazionedifibrediamiantonell’aria.

4. Inogni caso, se l’esposizionenonpuòessere ridotta conaltrimezzi eper rispettare ilvalorelimiteènecessariol’usodiundispositivodiprotezioneindividualedellevierespiratorieconfattorediprotezioneoperativotaledagarantiretuttelecondizioniprevistedall’articolo251,comma1, letterab); l’utilizzodeiDPIdeve essere intervallatodaperiodidi riposo adeguatiall’impegnofisicorichiestodal lavoro; l’accessoalleareedi riposodeveessereprecedutodaidoneadecontaminazionedicuiall’articolo256,comma4,letterad).[269]

5.Nell’ipotesidicuialcomma4,ildatoredilavoro,previaconsultazioneconilavoratorioilororappresentanti,assicuraiperiodidiriposonecessari,infunzionedell’impegnofisicoedellecondizioniclimatiche.

Art. 255 Operazioni lavorative particolari

1.Nelcasodideterminateoperazionilavorativeincui,nonostantel’adozionedimisuretec-nichepreventiveper limitare laconcentrazionediamiantonell’aria,èprevedibilechequestasuperiilvalorelimitedicuiall’articolo254,ildatoredilavoroadottaadeguatemisureperlaprotezionedeilavoratoriaddetti,edinparticolare:

268 Commamodificatodall’articolo116,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.269 Commamodificatodall’articolo117,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

178 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

a)fornisceai lavoratoriunadeguatodispositivodiprotezionedellevierespiratorieealtridispositivi di protezione individuali tali da garantire le condizioni previste dall’articolo 251,comma1,letterab);

b)provvedeall’affissionedicartellipersegnalarechesiprevedeilsuperamentodelvalorelimitediesposizione;

c)adottalemisurenecessarieperimpedireladispersionedellapolverealdifuorideilocalioluoghidilavoro;

d)consultailavoratorioilororappresentantidicuiall’articolo46sullemisuredaadottareprimadiprocedereataliattività.

Art. 256 Lavori di demolizione o rimozione dell’amianto

1.Ilavorididemolizioneodirimozionedell’amiantopossonoessereeffettuatisolodaimpre-serispondentiairequisitidicuiall’articolo212deldecretolegislativo3aprile2006,n.152.[270]

2.Ildatoredilavoro,primadell’iniziodilavorididemolizioneodirimozionedell’amiantoodimaterialicontenentiamiantodaedifici,strutture,apparecchieimpianti,nonchédaimezziditrasporto,predisponeunpianodilavoro.

3.Ilpianodicuialcomma2prevedelemisurenecessariepergarantirelasicurezzaelasalutedeilavoratorisulluogodilavoroelaprotezionedell’ambienteesterno.

4.Ilpiano,inparticolare,prevedeecontieneinformazionisuiseguentipunti:a)rimozionedell’amiantoodeimaterialicontenentiamiantoprimadell’applicazionedelle

tecnichedidemolizione,amenochetalerimozionenonpossacostituireperilavoratoriunri-schiomaggiorediquellorappresentatodalfattochel’amiantooimaterialicontenentiamiantovenganolasciatisulposto;

b)fornituraailavoratoridiidoneidispositividiprotezioneindividuale;c)verificadell’assenzadi rischidovuti all’esposizioneall’amianto sul luogodi lavoro,al

terminedeilavorididemolizioneodirimozionedell’amianto;d) adeguatemisureper la protezione e la decontaminazionedel personale incaricatodei

lavori;e)adeguatemisureperlaprotezionedeiterzieperlaraccoltaelosmaltimentodeimateriali;f)adozione,nelcasoincuisiaprevistoilsuperamentodeivalorilimitedicuiall’articolo254,

dellemisuredicuiall’articolo255,adattandolealleparticolariesigenzedellavorospecifico;g)naturadeilavori,datadiinizioeloroduratapresumibile;[271]

h)luogooveilavoriverrannoeffettuati;i)tecnichelavorativeadottateperlarimozionedell’amianto;l)caratteristichedelleattrezzatureodispositivichesiintendonoutilizzareperattuarequanto

previstodallelettered)ede).5.Copiadelpianodilavoroèinviataall’organodivigilanza,almeno30giorniprimadell’i-

niziodeilavori.Seentroilperiododicuialprecedentecapoversol’organodivigilanzanonfor-mulamotivatarichiestadiintegrazioneomodificadelpianodilavoroenonrilasciaprescrizione

270 Commamodificatodall’articolo118,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.271 Letteramodificatadall’articolo118,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 179

operativa,ildatoredilavoropuòeseguireilavori.L’obbligodelpreavvisoditrentagiorniprimadell’iniziodeilavorinonsiapplicaneicasidiurgenza.Intaleultimaipotesi,oltrealladatadiinizio,deveesserefornitadaldatoredilavoroindicazionedell’orariodiiniziodelleattività.[272]

6.L’inviodelladocumentazionedicuialcomma5sostituiscegliadempimentidicuiall’ar-ticolo250.[273]

7.Ildatoredilavoroprovvedeaffinchéilavoratorioilororappresentantiabbianoaccessoalladocumentazionedicuialcomma4.

Art.257 Informazione dei lavoratori

1.Fermorestandoquantoprevistodall’articolo36,ildatoredilavorofornisceailavoratori,primacheessisianoadibitiadattivitàcomportantiesposizioneadamianto,nonchéailororap-presentanti,informazionisu:

a) i rischiper la salutedovuti all’esposizioneallapolvereprovenientedall’amiantoodaimaterialicontenentiamianto;

b)lespecifichenormeigienichedaosservare,ivicompresalanecessitàdinonfumare;c)lemodalitàdipulituraediusodegliindumentiprotettiviedeidispositividiprotezione

individuale;d)lemisurediprecauzioneparticolaridaprenderenelridurrealminimol’esposizione;e)l’esistenzadelvalorelimitedicuiall’articolo254elanecessitàdelmonitoraggioam-

bientale.2.Oltreaquantoprevistoalcommal,qualoradairisultatidellemisurazionidellaconcentra-

zionediamiantonell’ariaemerganovalorisuperiorialvalorelimitefissatodall’articolo254,ildatoredilavoroinformailpiùprestopossibileilavoratoriinteressatieilororappresentantidelsuperamentoedellecausedellostessoeliconsultasullemisuredaadottareo,nelcasoincuiragionidiurgenzanonrendanopossibilelaconsultazionepreventiva,ildatoredilavoroinformatempestivamenteilavoratoriinteressatieilororappresentantidellemisureadottate.

Art.258 Formazione dei lavoratori

1.Fermorestandoquantoprevistodall’articolo37,ildatoredilavoroassicurachetuttiila-voratoriespostiopotenzialmenteespostiapolvericontenentiamiantoricevanounaformazionesufficienteedadeguata,adintervalliregolari.

2.Ilcontenutodellaformazionedeveesserefacilmentecomprensibileperilavoratoriedeveconsentirelorodiacquisireleconoscenzeelecompetenzenecessarieinmateriadiprevenzioneedisicurezza,inparticolareperquantoriguarda:

a)leproprietàdell’amiantoeisuoieffettisullasalute,inclusol’effettosinergicodeltabagi-smo;

b)itipidiprodottiomaterialichepossonocontenereamianto;

272 Commamodificatodall’articolo118,comma1,letterac)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.273 Commamodificatodall’articolo118,comma1,letterad)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

180 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

c)leoperazionichepossonocomportareun’esposizioneall’amiantoel’importanzadeicon-trollipreventiviperridurrealminimotaleesposizione;

d)leproceduredilavorosicure,icontrollieleattrezzaturediprotezione;e)lafunzione,lascelta,laselezione,ilimitielacorrettautilizzazionedeidispositividipro-

tezionedellevierespiratorie;f)leprocedurediemergenza;g)leproceduredidecontaminazione;h)l’eliminazionedeirifiuti;i)lanecessitàdellasorveglianzamedica.3.Possonoessereaddettiallarimozione,smaltimentodell’amiantoeallabonificadellearee

interessateilavoratoricheabbianofrequentatoicorsidiformazioneprofessionaledicuiall’ar-ticolo10,comma2,letterah),dellalegge27marzo1992,n.257.

Art.259 Sorveglianza sanitaria

1. I lavoratori addetti alle opere dimanutenzione, rimozione dell’amianto o deimateria-licontenentiamianto,smaltimentoetrattamentodeirelativirifiuti,nonchébonificadelleareeinteressatedicuiall’articolo246,primadiessereadibitiallosvolgimentodeisuddettilavorieperiodicamente,almenounavoltaognitreanni,oconperiodicitàfissatadalmedicocompetente,sono sottoposti a sorveglianza sanitaria

finalizzataancheaverificarelapossibilitàdiindossaredispositividiprotezionerespiratoriaduranteillavoro.[274]

2.Ilavoratorichedurantelaloroattivitàsonostatiiscrittiancheunasolavoltanelregistrodegliespostidicuiall’articolo243,comma1,sonosottopostiadunavisitamedicaall’attodellacessazionedelrapportodilavoro;intaleoccasioneilmedicocompetentedevefornireallavora-toreleindicazionirelativealleprescrizionimedichedaosservareedall’opportunitàdisottoporsiasuccessiviaccertamentisanitari.

3.Gli accertamenti sanitari devono comprendere almeno l’anamnesi individuale, l’esameclinicogeneraleedinparticolaredeltorace,nonchéesamidellafunzionerespiratoria.

4.Ilmedicocompetente,sullabasedell’evoluzionedelleconoscenzescientificheedellosta-todisalutedellavoratore,valutal’opportunitàdieffettuarealtriesamiqualilacitologiadell’e-spettorato,l’esameradiograficodeltoraceolatomodensitometria.Ai finidellavalutazionedicuialprimoperiodoilmedicocompetenteprivilegiagliesaminoninvasiviequelliperiqualièdocumentatal’efficaciadiagnostica.[275]

Art.260 Registro di esposizione e cartelle sanitarie e di rischio

1. Il datoredi lavoro,per i lavoratoridi cui all’articolo246, chenonostante lemisuredicontenimentodelladispersionedifibrenell’ambientee l’usodi idoneiDPI,nellavalutazionedell’esposizioneaccertachel’esposizioneèstatasuperioreaquellaprevistadall’articolo251,

274 Commamodificatodall’articolo119,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.275 Commamodificatodall’articolo119,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 181

comma1,letterab),equalorasisianotrovatinellecondizionidicuiall’articolo240,liiscrivenelregistrodicuiall’articolo243,comma1,eneinviacopiaagliorganidivigilanzaedall’ISPESL.L’iscrizionenelregistrodeveintendersicometemporaneadovendosiperseguirel’obiettivodellanonpermanentecondizionediesposizionesuperioreaquantoindicatoall’articolo251,comma1,letterab).

2.Ildatoredilavoro,surichiesta,fornisceagliorganidivigilanzaeall’ISPESLcopiadeidocumentidicuialcommal.

3.Ildatoredilavoro,incasodicessazionedelrapportodilavoro,trasmetteall’ISPESLperiltramitedelmedicocompetente,lacartellasanitariaedirischiodellavoratoreinteressato,unita-mentealleannotazioniindividualicontenutenelregistrodicuialcomma1.[276]

4.L’ISPESLprovvedeaconservareidocumentidicuialcomma3perunperiododiquarantaannidallacessazionedell’esposizione.

Art. 261 Mesoteliomi

1.Neicasiaccertatidimesotelioma,trovanoapplicazioneledisposizionicontenutenell’ar-ticolo244,comma3.

Capo IV Sanzioni

Art. 262[277] Sanzioni per il datore di lavoro e il dirigente

1.Ildatoredilavoroèpunito:a)conl’arrestodatreaseimesioconl’ammendada2.500a6.400europerlaviolazione

degliarticoli223,commi1,2e3,236,commi1,2,3,4e5,e249,commi1e3;b)con l’arrestofinoaseimesiocon l’ammendada2.000a4.000europer laviolazione

dell’articolo223,comma6.2.Ildatoredilavoroeildirigentesonopuniti:a)conl’arrestodatreaseimesioconl’ammendada2.500a6.400europerlaviolazione

degliarticoli225,226,228,commi1,3,4e5,229,comma7,235,237,238,comma1,240,

276 Commamodificatodall’articolo120,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.277 Articolosostituitodall’articolo121,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:

“1.Ildatoredilavoroeildirigentesonopuniti:a)conl’arrestodaquattroaottomesioconl’ammendada4.000a12.000europerlaviolazionedegliarticoli223,commida1a3,225,226,228,commi1,3,4e5,229,comma7,235,236,comma3,237,238,comma1,239,comma2,240,commi1e2,241e242,commi1,2e5,letterab),250,commi1,2e4,251,253,comma1,254,255,256,commida1a4,257,258,259,commi1,2e3,e260,comma1;b)conl’arrestodaquattroaottomesioconl’ammendada2.000a4.000europerlaviolazionedegliarticoli223,comma1,227,commi1,2e3,229,commi1,2,3e5,239,commi1e4,240,comma3,248,comma1,e252;c)conl’arrestofinoatremesioconl’ammendada1.000a3.000europerlaviolazionedegliarticoli250,comma3,e256,commi5e7;d)conlasanzioneamministrativapecuniariada3.000a18.000europerlaviolazionedegliarticoli243,commi3,4,5,6e8,253,comma3,e260,commi2e3.”.

182 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

commi1e2,241,242,commi1,2e5,letterab),248,comma1,250,commi1e4,251,252,253,comma1,254,255,256,commi1,2,3e4,257,258,259,commi1,2e3,e260,comma1;

b)conl’arrestofinoaseimesioconl’ammendada2.000a4.000europerlaviolazionedegliarticoli227,commi1,2e3,229,commi1,2,3e5,239,commi1,2e4,e240,comma3;

c)conl’arrestofinoatremesioconl’ammendada800a2.000europerlaviolazionedegliarticoli250,commi2e3,e256,commi5e7;

d) con la sanzioneamministrativapecuniariada500a1.800europer laviolazionedegliarticoli243,commi3,4,5,6e8,253,comma3,e260,commi2e3.

Art. 263[278] Sanzioni per il preposto

1.Conriferimentoalleprevisionidicuialpresentetitolo,ilprepostoèpunito:a)conl’arrestosinoaduemesioconl’ammendada400a1.600europerlaviolazionedegli

articoli225,226,228,commi1,3,4e5,235,236,comma3,240,commi1e2,241,242,commi1e2,248,comma1,e254;

b)conl’arrestofinoaunmeseoconl’ammendada250a1000europerlaviolazionedegliarticoli229,commi1,2,3e5,e239,commi1,2e4.

Art. 264[279] Sanzioni per il medico competente

1.Ilmedicocompetenteèpunito:a)conl’arrestofinoaduemesioconl’ammendada300a1.200europerlaviolazionedegli

articoli229,commi3,primoperiodo,e6,230,e242,comma4;b)conl’arrestofinoaunmeseoconl’ammendada200a800europerlaviolazionedell’ar-

ticolo243,comma2.

Art. 264-bis[280] Sanzioni concernenti il divieto di assunzione in luoghi esposti

1.Chiunqueviolaledisposizionidicuiall’articolo238,comma2,èpunitoconlasanzioneamministrativapecuniariada100a450euro.

278 Articolosostituitodall’articolo122,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“1.Ilprepostoèpunitoneilimitidell’attivitàallaqualeètenutoinosservanzadegliobblighigeneralidicuiall’arti-colo19:a)conl’arrestosinoaduemesioconl’ammendada400a1.200europerlaviolazionedegliarticoli225,226,228,commi1,3,4e5,235,236,comma3,237,238,comma1,240,commi1e2,241,e242,commi1e2;b)conl’arrestofinoaunmeseoconl’ammendada200a800europerlaviolazionedegliarticoli229,commi1,2,3e5,e239,commi1e4.”.

279 Articolosostituitodall’articolo123,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“1.Ilmedicocompetenteèpunito:a)conl’arrestofinoaduemesioconl’ammendada1.000a4.500europerlaviolazionedegliarticoli229,comma3,primoperiodo,ecomma6,230,e242,comma4;b)conl’arrestofinoaunmeseoconl’ammendada200a800europerlaviolazionedell’articolo243,comma2.”.

280 Articoloinseritodall’articolo124,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 183

Art. 265[281] Sanzioni per i lavoratori

Titolo X Esposizione ad agenti biologici

Capo I

Art. 266 Campo di applicazione

1.Lenormedelpresentetitolosiapplicanoatutteleattivitàlavorativenellequalivièrischiodiesposizioneadagentibiologici.

2.Restanofermeledisposizioniparticolaridirecepimentodellenormecomunitariesull’im-piegoconfinatodimicrorganismigeneticamentemodificatiesull’emissionedeliberatanell’am-bientediorganismigeneticamentemodificati.

Art.267 Definizioni

1.Aisensidelpresentetitolos’intendeper:a)agentebiologico:qualsiasimicrorganismoanchesegeneticamentemodificato,colturacel-

lulareedendoparassitaumanochepotrebbeprovocareinfezioni,allergieointossicazioni;b)microrganismo:qualsiasientitàmicrobiologica,cellulareomeno,ingradodiriprodursio

trasferirematerialegenetico;c)colturacellulare:ilrisultatodellacrescitainvitrodicellulederivatedaorganismipluri-

cellulari.

Art.268 Classificazione degli agenti biologici

1.Gliagentibiologicisonoripartitineiseguentiquattrogruppiasecondadelrischiodiin-fezione:

a)agentebiologicodelgruppo1:unagentechepresentapocheprobabilitàdicausaremalattieinsoggettiumani;

b)agentebiologicodelgruppo2:unagentechepuòcausaremalattieinsoggettiumanieco-stituireunrischioperilavoratori;èpocoprobabilechesipropaganellacomunità;sonodinormadisponibiliefficacimisureprofilatticheoterapeutiche;

c)agentebiologicodelgruppo3:unagentechepuòcausaremalattiegraviinsoggettiumaniecostituisceunseriorischioperilavoratori;l’agentebiologicopuòpropagarsinellacomunità,madinormasonodisponibiliefficacimisureprofilatticheoterapeutiche;

d)agentebiologicodelgruppo4:unagentebiologicochepuòprovocaremalattiegraviin

281 Articoloabrogatodall’articolo125,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevidenteerailseguente:“1.Ilavoratorisonopuniticonl’arrestofinoaquindicigiornioconl’ammendada100a400europerlaviolazionedell’articolo240,comma2.”.

184 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

soggettiumaniecostituisceunseriorischioperilavoratoriepuòpresentareunelevatorischiodipropagazionenellacomunità;nonsonodisponibili,dinorma,efficacimisureprofilatticheoterapeutiche.

2.Nelcasoincuil’agentebiologicooggettodiclassificazionenonpuòessereattribuitoinmodoinequivocabileadunofra iduegruppisopraindicati,essovaclassificatonelgruppodirischiopiùelevatotraleduepossibilità.

3.L’allegatoXLVIriportal’elencodegliagentibiologiciclassificatineigruppi2,3e4.

Art.269 Comunicazione

1.Ildatoredilavorocheintendeesercitareattivitàchecomportanousodiagentibiologicideigruppi2o3,comunicaall’organodivigilanzaterritorialmentecompetenteleseguentiinforma-zioni,almenotrentagiorniprimadell’iniziodeilavori:

a)ilnomeel’indirizzodell’aziendaeilsuotitolare;b)ildocumentodicuiall’articolo271,comma5.2.Ildatoredilavorocheèstatoautorizzatoall’eserciziodiattivitàchecomportal’utilizza-

zionediunagentebiologicodelgruppo4ètenutoallacomunicazionedicuialcomma1.3.Ildatoredilavoroinviaunanuovacomunicazioneogniqualvoltasiverificanonellelavo-

razionimutamentichecomportanounavariazionesignificativadelrischioperlasalutesulpostodi lavoro, o, comunque, ogni qualvolta si intendeutilizzare unnuovo agente classificato daldatoredilavoroinviaprovvisoria.

4.Ilrappresentanteperlasicurezzahaaccessoalleinformazionidicuialcomma1.5.Oveleattivitàdicuialcomma1comportanolapresenzadimicrorganismigeneticamente

modificati,aiqualisiapplicanoilivellidicontenimento2,3e4individuatiall’allegatoIVdeldecretolegislativo12aprile2001,n.206,ildocumentodicuialcomma1,letterab),èsostituitodacopiadelladocumentazioneprevistaperisingolicasidispeciedalpredettodecreto.

6.Ilaboratorichefornisconounserviziodiagnosticosonotenutiallacomunicazionedicuialcomma1ancheperquantoriguardagliagentibiologicidelgruppo4.

Art.270 Autorizzazione

1. Ildatoredi lavoroche intendeutilizzare,nell’eserciziodellapropriaattività,unagentebiologicodelgruppo4devemunirsidiautorizzazionedelMinisterodellavoro,dellasaluteedellepolitichesociali.

2.Larichiestadiautorizzazioneècorredatada:a)leinformazionidicuiall’articolo269,comma1;b)l’elencodegliagentichesiintendeutilizzare.3.L’autorizzazioneèrilasciatadaicompetentiufficidelMinisterodellavoro,dellasalutee

dellepolitichesocialisentitoilpareredell’Istitutosuperioredisanità.Essahaladuratadi5anniedèrinnovabile.L’accertamentodelvenirmenodiunadellecondizioniprevisteperl’autoriz-zazionenecomportalarevoca.

4.Ildatoredilavoroinpossessodell’autorizzazionedicuialcomma1informailMinisterodel lavoro,della saluteedellepolitiche socialidiogninuovoagentebiologicodelgruppo4utilizzato,nonchédiogniavvenutacessazionediimpiegodiunagentebiologicodelgruppo4.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 185

5.Ilaboratorichefornisconounserviziodiagnosticosonoesentatidagliadempimentidicuialcomma4.

6.IlMinisterodellavoro,dellasaluteedellepolitichesocialicomunicaall’organodivigi-lanzacompetenteperterritorioleautorizzazioniconcesseelevariazionisopravvenutenell’uti-lizzazionediagentibiologicidelgruppo4.IlMinisterodellavoro,dellasaluteedellepolitichesocialiistituisceedaggiornaunelencodituttigliagentibiologicidelgruppo4deiqualièstatacomunicatal’utilizzazionesullabasedelleprevisionidicuiaicommi1e4.

Capo II Obblighi del datore di lavoro

Art.271 Valutazione del rischio

1.Ildatoredilavoro,nellavalutazionedelrischiodicuiall’articolo17,comma1,tienecontoditutteleinformazionidisponibilirelativeallecaratteristichedell’agentebiologicoedellemo-dalitàlavorative,edinparticolare:

a)dellaclassificazionedegliagentibiologicichepresentanoopossonopresentareunpericoloperlasaluteumanaqualerisultantedall’allegatoXLVIo,inassenza,diquellaeffettuatadalda-toredilavorostessosullabasedelleconoscenzedisponibilieseguendoicriteridicuiall’articolo268,commi1e2;

b)dell’informazionesullemalattiechepossonoesserecontratte;c)deipotenzialieffettiallergicietossici;d)dellaconoscenzadiunapatologiadellaqualeèaffettounlavoratore,cheèdaporrein

correlazionedirettaall’attivitàlavorativasvolta;e)delleeventualiulteriorisituazioniresenotedall’autoritàsanitariacompetentechepossono

influiresulrischio;f)delsinergismodeidiversigruppidiagentibiologiciutilizzati.2.Ildatoredilavoroapplicaiprincipidibuonaprassimicrobiologica,edadotta,inrelazione

airischiaccertati,lemisureprotettiveepreventivedicuialpresentetitolo,adattandoleallepar-ticolaritàdellesituazionilavorative.

3.Ildatoredilavoroeffettuanuovamentelavalutazionedicuialcomma1inoccasionedimodifichedell’attivitàlavorativasignificativeaifinidellasicurezzaedellasalutesullavoroe,inognicaso,trascorsitreannidall’ultimavalutazioneeffettuata.

4.Nelleattività,qualiquelleriportateatitoloesemplificativonell’allegatoXLIV,che,purnoncomportandoladeliberataintenzionedioperareconagentibiologici,possonoimplicareilrischiodiesposizionideilavoratoriaglistessi,ildatoredilavoropuòprescinderedall’applica-zionedelledisposizionidicuiagliarticoli273,274,commi1e2,275,comma3,e279,qualorairisultatidellavalutazionedimostranochel’attuazioneditalimisurenonènecessaria.

5.Ildocumentodicuiall’articolo17èintegratodaiseguentidati:a) le fasi del procedimento lavorativo che comportano il rischiodi esposizione ad agenti

biologici;b)ilnumerodeilavoratoriaddettiallefasidicuiallaletteraa);c)legeneralitàdelresponsabiledelserviziodiprevenzioneeprotezionedairischi;

186 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

d)imetodieleprocedurelavorativeadottate,nonchélemisurepreventiveeprotettiveap-plicate;

e)ilprogrammadiemergenzaperlaprotezionedeilavoratoricontroirischidiesposizioneadunagentebiologicodelgruppo3odelgruppo4,nelcasodiundifettonelcontenimentofisico.

6.Ilrappresentanteperlasicurezzaèconsultatoprimadell’effettuazionedellavalutazionedicuialcomma1edhaaccessoancheaidatidicuialcomma5.

Art.272 Misure tecniche, organizzative, procedurali

1.Intutteleattivitàperlequalilavalutazionedicuiall’articolo271evidenziarischiperlasalutedeilavoratoriildatoredilavoroattuamisuretecniche,organizzativeeprocedurali,perevitareogniesposizionedeglistessiadagentibiologici.

2.Inparticolare,ildatoredilavoro:a)evital’utilizzazionediagentibiologicinocivi,seiltipodiattivitàlavorativaloconsente;b)limitaalminimoilavoratoriesposti,opotenzialmenteesposti,alrischiodiagentibiologici;c)progettaadeguatamenteiprocessilavorativi,ancheattraversol’usodidispositividisicu-

rezzaattiaproteggeredall’esposizioneaccidentaleadagentibiologici;[282]

d)adottamisurecollettivediprotezioneovveromisurediprotezioneindividualiqualoranonsiapossibileevitarealtrimentil’esposizione;

e)adottamisureigienicheperprevenireeridurrealminimolapropagazioneaccidentalediunagentebiologicofuoridalluogodilavoro;

f)usailsegnaledirischiobiologico,rappresentatonell’allegatoXLV,ealtrisegnalidiav-vertimentoappropriati;

g)elaboraidoneeprocedureperprelevare,manipolareetrattarecampionidiorigineumanaedanimale;

h)definisceprocedurediemergenzaperaffrontareincidenti;i)verifica lapresenzadiagentibiologici sul luogodi lavoroaldi fuoridelcontenimento

fisicoprimario,senecessariootecnicamenterealizzabile;l)predispone imezzinecessariper la raccolta, l’immagazzinamentoe losmaltimentodei

rifiuti in condizioni di sicurezza,mediante l’impiego di contenitori adeguati ed identificabilieventualmentedopoidoneotrattamentodeirifiutistessi;

m) concordaprocedureper lamanipolazione ed il trasporto in condizioni di sicurezzadiagentibiologiciall’internoeall’esterno delluogodilavoro.[283]

Art.273 Misure igieniche

1.Intutteleattivitànellequalilavalutazionedicuiall’articolo271evidenziarischiperlasalutedeilavoratori,ildatoredilavoroassicurache:

a)ilavoratoridisponganodeiservizisanitariadeguatiprovvistididocceconacquacaldaefredda,nonché,sedelcaso,dilavaggiocularieantisetticiperlapelle;

282 Letteramodificatadall’articolo126,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.283 Letteramodificatadall’articolo126,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 187

b)ilavoratoriabbianoindotazioneindumentiprotettiviodaltriindumentiidonei,dariporreinpostiseparatidagliabiticivili;

c)idispositividiprotezioneindividuale ovenonsianomonouso,sianocontrollati,disinfet-tatiepulitidopoogniutilizzazione,provvedendoaltresìafarriparareosostituirequellidifettosiprimadell’utilizzazionesuccessiva;[284]

d)gli indumentidi lavoroeprotettivichepossonoesserecontaminatidaagentibiologicivenganotoltiquandoillavoratorelascialazonadilavoro,conservatiseparatamentedaglialtriindumenti,disinfettati,pulitie,senecessario,distrutti.

2.Nelleareedilavoroincuic’èrischiodiesposizioneèvietatoassumerecibiebevande,fumare,conservarecibidestinatialconsumoumano,usarepipetteaboccaeapplicarecosmetici.

Art.274 Misure specifiche per strutture sanitarie e veterinarie

1.Ildatoredilavoro,nellestrutturesanitarieeveterinarie,insededivalutazionedeirischi,prestaparticolareattenzioneallapossibilepresenzadiagentibiologicinell’organismodeipa-zientiodeglianimalieneirelativicampionieresiduiealrischiochetalepresenzacomportainrelazionealtipodiattivitàsvolta.

2.Inrelazioneairisultatidellavalutazione,ildatoredilavorodefinisceeprovvedeachesi-anoapplicateprocedurecheconsentonodimanipolare,decontaminareedeliminaresenzarischiperl’operatoreeperlacomunità,imaterialiedirifiuticontaminati.

3.Nellestrutturediisolamentocheospitanopazientiodanimalichesono,opotrebberoesse-re,contaminatidaagentibiologicidelgruppo2,3o4,lemisuredicontenimentodaattuareperridurrealminimoilrischiodiinfezionesonosceltetraquelleindicatenell’allegatoXLVIIinfunzionedellemodalitàditrasmissionedell’agentebiologico.[285]

Art.275 Misure specifiche per i laboratori e gli stabulari

1.Fatto salvoquanto specificatamenteprevisto all’allegatoXLVI,punto6, nei laboratoricomportantil’usodiagentibiologicideigruppi2,3o4afinidiricerca,didatticiodiagnostici,eneilocalidestinatiadanimalidalaboratoriodeliberatamentecontaminaticontaliagenti,ildato-redilavoroadottaidoneemisuredicontenimentoinconformitàall’allegatoXLVII.

2.Ildatoredilavoroassicurachel’usodiagentibiologicisiaeseguito:a) inareedi lavorocorrispondentialmenoalsecondolivellodicontenimento,se l’agente

appartienealgruppo2;b)inareedilavorocorrispondentialmenoalterzolivellodicontenimento,sel’agenteappar-

tienealgruppo3;

284 Letteramodificatadall’articolo127,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.285 Commasostituitodall’articolo128,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevidenteerailseguente:”

3.Neiservizidiisolamentocheospitanopazientiodanimalichesono,opotrebberoessere,contaminatidaagentibiologicidelgruppo3odelgruppo4,lemisuredicontenimentodaattuareperridurrealminimoilrischiodiinfe-zionesonoindicatenell’allegatoXLVII.”.

188 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

c)inareedilavorocorrispondentialmenoalquartolivellodicontenimento,sel’agenteap-partienealgruppo4.

3.Neilaboratoricomportantil’usodimaterialiconpossibilecontaminazionedaagentibiologicipatogeniperl’uomoeneilocalidestinatiadanimalidaesperimento,possibiliportatoriditaliagenti,ildatoredilavoroadottamisurecorrispondentialmenoaquelledelsecondolivellodicontenimento.

4.Neiluoghidicuiaicommi1e3incuisifausodiagentibiologicinonancoraclassificati,mailcuiusopuòfarsorgereunrischiograveperlasalutedeilavoratori,ildatoredilavoroadottamisurecorrispondentialmenoaquelledelterzolivellodicontenimento.

5.Periluoghidilavorodicuiaicommi3e4,ilMinisterodellasalute,sentitol’Istitutosu-perioredisanità,puòindividuaremisuredicontenimentopiùelevate.

Art.276 Misure specifiche per i processi industriali

1.Fattosalvoquantospecificatamenteprevistoall’allegatoXLVII,punto6,neiprocessiin-dustrialicomportantil’usodiagentibiologicideigruppi2,3e4,ildatoredilavoroadottamisureopportunamentesceltetraquelleelencatenell’allegatoXLVIII,tenendoanchecontodeicriteridicuiall’articolo275.

2.Nelcasodiagentibiologicinonancoraclassificati,ilcuiusopuòfarsorgereunrischiograveperlasalutedeilavoratori,ildatoredilavoroadottamisurecorrispondentialmenoaquelledelterzolivellodicontenimento.

Art.277 Misure di emergenza

1.Sesiverificanoincidentichepossonoprovocareladispersionenell’ambientediunagentebiologicoappartenenteaigruppi2,3o4,ilavoratoridevonoabbandonareimmediatamentelazonainteressata,cuipossonoaccederesoltantoquelliaddettiainecessariinterventi,conl’obbli-godiusaregliidoneimezzidiprotezione.

2.Ildatoredilavoroinformaalpiùprestol’organodivigilanzaterritorialmentecompetente,nonchéilavoratoriedilrappresentanteperlasicurezza,dell’evento,dellecausechelohannodeterminatoedellemisurecheintendeadottare,ochehagiàadottato,perporrerimedioallasituazionecreatasi.Talenotificapuòessereeffettuatainviatelematica,anchepermezzodegliorganismipariteticidelleorganizzazionisindacalideidatoridilavoro.[286]

3. I lavoratori segnalano immediatamentealdatoredi lavorooaldirigenteoalpreposto,qualsiasiinfortuniooincidenterelativoall’usodiagentibiologici.

Art.278 Informazioni e formazione

1.Nelleattivitàperlequalilavalutazionedicuiall’articolo271evidenziarischiperlasalutedeilavoratori,ildatoredilavorofornisceailavoratori,sullabasedelleconoscenzedisponibili,informazioniedistruzioni,inparticolareperquantoriguarda:

286 Commamodificatodall’articolo32,comma1,letteran)deldecreto-legge21giugno2013,n.69convertitodallalegge9agosto2013,n.98.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 189

a)irischiperlasalutedovutiagliagentibiologiciutilizzati;b)leprecauzionidaprendereperevitarel’esposizione;c)lemisureigienichedaosservare;d)lafunzionedegliindumentidilavoroeprotettiviedeidispositividiprotezioneindividuale

edillorocorrettoimpiego;e)leproceduredaseguireperlamanipolazionediagentibiologicidelgruppo4;f)ilmododiprevenireilverificarsidiinfortunielemisuredaadottareperridurnealminimo

leconseguenze.2.Ildatoredilavoroassicuraailavoratoriunaformazioneadeguatainparticolareinordine

aquantoindicatoalcomma1.3.L’informazioneelaformazionedicuiaicommi1e2sonoforniteprimacheilavoratori

sianoadibitialleattivitàinquestione,eripetute,confrequenzaalmenoquinquennale,ecomun-queogniqualvoltasiverificanonellelavorazionicambiamenticheinfluisconosullanaturaesulgradodeirischi.

4.Nelluogodilavorosonoappostiinposizionebenvisibilecartellisucuisonoriportateleproceduredaseguireincasodiinfortunioodincidente.

Capo III Sorveglianza sanitaria

Art.279 Prevenzione e controllo

1.Qualoral’esitodellavalutazionedelrischionerilevilanecessitàilavoratoriespostiadagentibiologicisonosottopostiallasorveglianzasanitariadicuiall’articolo41.[287]

2.Ildatoredilavoro,suconformepareredelmedicocompetente,adottamisureprotettiveparticolariperquei lavoratoriper i quali, anchepermotivi sanitari individuali, si richiedonomisurespecialidiprotezione,fralequali:

a)lamessaadisposizionedivacciniefficaciperqueilavoratorichenonsonogiàimmuniall’agentebiologicopresentenellalavorazione,dasomministrareacuradelmedicocompetente;

b)l’allontanamentotemporaneodellavoratoresecondoleproceduredell’articolo42.3.Ovegliaccertamentisanitariabbianoevidenziato,neilavoratoriespostiinmodoanalogo

adunostessoagente,l’esistenzadianomaliaimputabileataleesposizione,ilmedicocompetenteneinformaildatoredilavoro.

4.Aseguitodell’informazionedicuialcomma3ildatoredilavoroeffettuaunanuovavalu-tazionedelrischioinconformitàall’articolo271.

5.Ilmedicocompetentefornisceailavoratoriadeguateinformazionisulcontrollosanitariocuisonosottopostiesullanecessitàdisottoporsiadaccertamentisanitarianchedopolacessazionedell’attivitàchecomportarischiodiesposizioneaparticolariagentibiologiciindividuatinell’al-legatoXLVInonchésuivantaggiedinconvenientidellavaccinazioneedellanonvaccinazione.

287 Commasostituitodall’articolo129,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevidenteerailseguente:”1.Ilavoratoriaddettialleattivitàperlequalilavalutazionedeirischihaevidenziatounrischioperlasalutesonosottopostiallasorveglianzasanitaria.”.

190 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

Art.280 Registri degli esposti e degli eventi accidentali

1.Ilavoratoriaddettiadattivitàcomportantiusodiagentidelgruppo3ovvero4sonoiscrittiinunregistroincuisonoriportati,perciascunodiessi,l’attivitàsvolta,l’agenteutilizzatoeglieventualicasidiesposizioneindividuale.

2.Ildatoredilavoroistituisceedaggiornailregistrodicuialcomma1enecuralatenutatramiteilresponsabiledelserviziodiprevenzioneeprotezione.Ilmedicocompetenteeilrappre-sentanteperlasicurezzahannoaccessoadettoregistro.[288]

3.Ildatoredilavoro:a)consegnacopiadelregistrodicuialcomma1all’ISPESLeall’organodivigilanzacom-

petenteper territorio,comunicandoadessiogni treanniecomunqueogniqualvoltaquestinefaccianorichiesta,levariazioniintervenute;

b) comunica all’ISPESLe all’organodi vigilanza competente per territorio la cessazionedelrapportodilavoro,deilavoratoridicuialcomma1,fornendoalcontempol’aggiornamentodeidaticheliriguardanoeconsegnaalmedesimoIstitutopertramitedelmedicocompetentelerelativecartellesanitarieedirischio;

c) incasodicessazionediattivitàdell’azienda,consegnaall’Istitutosuperioredi sanitàeall’organodivigilanzacompetenteperterritoriocopiadelregistrodicuialcomma1edall’ISPE-SLcopiadelmedesimoregistrononchéperiltramitedelmedicocompetentelecartellesanitarieedirischio;

d)incasodiassunzionedilavoratorichehannoesercitatoattivitàchecomportanorischiodiesposizioneallostessoagenterichiedeall’ISPESLcopiadelleannotazioniindividualicontenutenelregistrodicuialcomma1,nonchécopiadellacartellasanitariaedirischio.[289]

4.Leannotazioniindividualicontenutenelregistrodicuialcomma1elecartellesanitarieedirischiosonoconservatedaldatoredilavorofinoarisoluzionedelrapportodilavoroedall’I-

288 Commasostituitodall’articolo130,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevidenteerailseguente:”2.Ildatoredilavoroistituisceedaggiornailregistrodicuialcomma1enecuralatenutatramiteilmedicocom-petente.Ilresponsabiledelserviziodiprevenzioneeprotezioneeilrappresentanteperlasicurezzahannoaccessoadettoregistro.”.

289 Commasostituitodall’articolo130,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevidenteerailseguente:”3.Ildatoredilavoro:a)consegnacopiadelregistrodicuialcomma1all’Istitutosuperioredisanità,all’Istitutosuperioreperlapreven-zioneesicurezzasullavoroeall’organodivigilanzacompetenteperterritorio,comunicandoadessiognitreanniecomunqueogniqualvoltaquestinefannorichiesta,levariazioniintervenute;b)comunicaall’Istitutosuperioreperlaprevenzioneesicurezzasullavoroeall’organodivigilanzacompetenteperterritoriolacessazionedelrapportodilavoro,deilavoratoridicuialcomma1,fornendoalcontempol’aggiorna-mentodeidaticheliriguardanoeconsegnaalmedesimoIstitutolerelativecartellesanitarieedirischio;c)incasodicessazionediattivitàdell’azienda,consegnaall’Istitutosuperioredisanitàeall’organodivigilanzacompetenteperterritoriocopiadelregistrodicuialcomma1edall’Istitutosuperioreperlaprevenzioneesicurezzasullavorocopiadelmedesimoregistrononchélecartellesanitarieedirischio;d)incasodiassunzionedilavoratorichehannoesercitatoattivitàchecomportanorischiodiesposizioneallostessoagenterichiedeall’ISPESLcopiadelleannotazioni individualicontenutenelregistrodicuialcomma1,nonchécopiadellacartellasanitariaedirischio;e)tramiteilmedicocompetentecomunicaailavoratoriinteressatilerelativeannotazioniindividualicontenutenelregistrodicuialcomma1enellacartellasanitariaedirischio,edalrappresentanteperlasicurezzaidaticollettivianonimicontenutinelregistrodicuialcomma1.”.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 191

SPESLfinoadieciannidallacessazionediogniattivitàcheesponeadagentibiologici.Nelcasodiagentiper iqualiènotochepossonoprovocareinfezioniconsistentio latentiochedannoluogoamalattieconrecrudescenzaperiodicaperlungotempoochepossonoaveregravisequelealungoterminetaleperiodoèdiquarantaanni.

5.Ladocumentazionedicuiaiprecedenticommiècustoditaetrasmessaconsalvaguardiadelsegretoprofessionale.

6.Imodellielemodalitàditenutadelregistrodicuialcomma1edellecartellesanitarieedirischiosonodeterminaticondecretodelMinistro del lavoro, della salute e delle politiche sociali edellavoroedellaprevidenzasocialesentitalaCommissioneconsultivapermanente.

7.L’ISPESL trasmetteannualmentealMinisterodel lavoro,della saluteedellepolitichesocialidatidisintesirelativiallerisultanzedelregistrodicuialcomma1.

Art.281 Registro dei casi di malattia e di decesso

1.Pressol’ISPESLètenutounregistrodeicasidimalattiaovverodidecessodovutiall’e-sposizioneadagentibiologici.

2.Imedici,nonchélestrutturesanitarie,pubblicheoprivate,cherefertanoicasidimalattia,ovverodidecessodicuialcomma1,trasmettonoall’ISPESLcopiadellarelativadocumenta-zione clinica.

3.CondecretodeiMinistridella saluteedel lavoroedellaprevidenzasociale, sentita laCommissioneconsultiva,sonodeterminatiilmodelloelemodalitàditenutadelregistrodicuialcomma1,nonchélemodalitàditrasmissionedelladocumentazionedicuialcomma2.

4.IlMinisterodellavoro,dellasaluteedellepolitichesocialifornisceallaCommissioneCE,surichiesta,informazionisul’utilizzazionedeidatidelregistrodicuialcomma1.

Capo IV Sanzioni

Art.282[290] Sanzioni a carico dei datori di lavoro e dei dirigenti

1.Ildatoredilavoroèpunitoconl’arrestodatreaseimesioconl’ammendada2.500a6.400europerlaviolazionedell’articolo271,commi1,3e5.

2.Ildatoredilavoroeidirigentisonopuniti:a)conl’arrestodatreaseimesioconl’ammendada2.500a6.400europerlaviolazione

degliarticoli270,commi1e4,271,comma2,272,273,comma1,274,commi2e3,275;276,278,279,commi1,2,e280,commi1e2;

290 Articolosostituitodall’articolo131,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevidenteerailseguente:”1.Ildatoredilavoroeidirigentisonopuniti:a)conl’arrestodaquattroaottomesioconl’ammendada2.000a4.000europerlaviolazionedegliarticoli269,commi1,2e3;270,commi1e4;271,comma2;272;273,comma1;274,commi2e3;275;276;277,comma2;278,comma1,2e4;279,commi1,2,280,commi1e2;b)conlasanzioneamministrativapecuniariadaeuro3.000aeuro18.000perlaviolazionedell’articolo280,commi3e4.”.

192 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

b)conl’arrestofinoatremesioconl’ammendada800a2.000europerlaviolazionedegliarticoli269,commi1,2e3,e277,comma2;

c)conlasanzioneamministrativapecuniariada500a1.800europerlaviolazionedell’arti-colo280,commi3e4.

Art.283[291] Sanzioni a carico dei preposti

1.Conriferimentoalleprevisionidicuialpresentetitolo,ilprepostoèpunitoconl’arrestofinoaduemesioconl’ammendada400a1.600europerlaviolazionedegliarticoli271,comma2,272,274,commi2e3,275,276,e278,commi1e3.

Art.284[292] Sanzioni a carico del medico competente

1.Ilmedicocompetenteèpunitoconl’arrestofinoaduemesioconl’ammendada300a1.200europerlaviolazionedell’articolo279,comma3.

Art.285[293] Sanzioni a carico dei lavoratori

1.Ilavoratorisonopuniti:a)conl’arrestofinoaunmeseoconl’ammendada300a800europerlaviolazionedell’ar-

ticolo277,comma3;b)conl’arrestofinoaquindicigiornioconl’ammendada100a400europerlaviolazione

dell’articolo277,comma1.

Art.286[294] Sanzioni concernenti il divieto di assunzione in luoghi esposti

1.Chiunqueviolaledisposizionidicuiall’articolo273,comma2,èpunitoconlasanzioneamministrativapecuniariada100a450euro.

291 Articolosostituitodall’articolo132,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevidenteerailseguente:”1.Ilprepostoèpunitoneilimitidell’attivitàallaqualeètenutoinosservanzadegliobblighigeneralidicuiall’articolo19:a)conl’arrestodaquattroaottomesioconl’ammendada2.000a4.000europerlaviolazionedegliarticoli:271,comma2;272;273,comma1;274,commi2e3;275;276;278,commi1e4;279,commi1e2.”.

292 Articolosostituitodall’articolo133,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevidenteerailseguente:”1.Ilmedicocompetenteèpunitoconl’arrestofinoaduemesioconl’ammendadaeuro1.000aeuro4.000perlaviolazionedell’articolo279,comma3”.

293 Articolosostituitodall’articolo134,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevidenteerailseguente:”1.Ilavoratorisonopuniti:a)conl’arrestofinoaunmeseoconl’ammendadaeuro150aeuro600perlaviolazionedell’articolo277,comma3;b)conl’arrestofinoaquindicigiornioconl’ammendadaeuro103aeuro309perlaviolazionedell’articolo277,comma1”.

294 Articolosostituitodall’articolo135,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevidenteerailseguente:”1.Chiunqueviolaledisposizionidicuiall’articolo273,comma2,èpunitoconlasanzioneamministrativapecunia-riada100a500euro.”.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 193

Titolo XI Protezione da atmosfere esplosive

Capo I Disposizioni generali

Art.287 Campo di applicazione

1.Ilpresentetitoloprescrivelemisureperlatuteladellasicurezzaedellasalutedeilavoratorichepossonoessereespostialrischiodiatmosfereesplosivecomedefiniteall’articolo288.

2.Ilpresentetitolosiapplicaancheneilavoriinsotterraneooveèpresenteun’areaconat-mosfereesplosive,oppureèprevedibile,sullabasediindaginigeologiche,chetaleareasipossaformarenell’ambiente.

3.Ilpresentetitolononsiapplica:a)alleareeutilizzatedirettamenteperlecuremedichedeipazienti,nelcorsodiesse;b)all’usodiapparecchiagasdicuialdecretodelPresidentedellaRepubblica15novembre

1996,n.661;c)allaproduzione,allamanipolazione,all’uso,allostoccaggioedaltrasportodiesplosivio

disostanzechimicamenteinstabili;d)alleindustrieestrattiveacuisiapplicaildecretolegislativo25novembre1996,n.624;e)all’impiegodimezziditrasportoterrestre,marittimo,fluvialeeaereoperiqualisiappli-

canolepertinentidisposizionidiaccordiinternazionalitraiqualiilRegolamentoperiltrasportodelle sostanzepericolose sulReno (ADNR), l’Accordoeuropeo relativo al trasporto interna-zionaledimercipericolosepervienavigabiliinterne(ADN),l’Organizzazioneperl’Aviazionecivileinternazionale(ICAO),l’Organizzazionemarittimainternazionale(IMO),nonchélanor-mativacomunitariacheincorporaipredettiaccordi.Ilpresentetitolosiapplicainveceaiveicolidestinatiadessereutilizzatiinatmosferapotenzialmenteesplosiva.

Art.288 Definizioni

1.Aifinidelpresentetitolo,siintendeper:«atmosferaesplosiva»unamiscelaconl’aria,acondizioniatmosferiche,disostanzeinfiammabiliallostatodigas,vapori,nebbieopolveriincui,dopoaccensione,lacombustionesipropaganell’insiemedellamiscelaincombusta.[295]

1-bisPercondizioniatmosferichesi intendonocondizioninellequali laconcentrazionediossigenonell’atmosferaèapprossimativamentedel21percentoecheincludonovariazionidipressioneetemperaturaaldisopraealdisottodeilivellidiriferimento,denominatecondizioniatmosferichenormali(pressioneparia101325Pa, temperaturaparia293K),purchétaliva-riazioniabbianouneffettotrascurabilesulleproprietàesplosivedellasostanzainfiammabileocombustibile.[296]

295 Commamodificatodall’articolo136,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.296 Commaaggiuntodall’articolo136,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

194 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

Capo II Obblighi del datore di lavoro

Art.289 Prevenzione e protezione contro le esplosioni

1.Aifinidellaprevenzioneedellaprotezionecontroleesplosioni,sullabasedellavaluta-zionedeirischiedeiprincipigeneralidituteladicuiall’articolo15,ildatoredilavoroadottalemisuretecnicheeorganizzativeadeguateallanaturadell’attività; inparticolareildatoredilavoroprevienelaformazionediatmosfereesplosive.

2.Selanaturadell’attivitànonconsentediprevenirelaformazionediatmosfereesplosive,ildatoredilavorodeve:

a)evitarel’accensionediatmosfereesplosive;b)attenuareglieffettipregiudizievolidiun’esplosioneinmododagarantirelasaluteela

sicurezzadeilavoratori.3.Senecessario,lemisuredicuiaicommi1e2sonocombinateeintegrateconaltrecontrola

propagazionedelleesplosioniesonoriesaminateperiodicamentee,inognicaso,ogniqualvoltasiverifichinocambiamentirilevanti.

Art.290 Valutazione dei rischi di esplosione

1.Nell’assolveregliobblighistabilitidall’articolo17,comma1,ildatoredilavorovalutairischispecificiderivantidaatmosfereesplosive,tenendocontoalmenodeiseguentielementi:

a)probabilitàeduratadellapresenzadiatmosfereesplosive;b)probabilitàchelefontidiaccensione,compreselescaricheelettrostatiche,sianopresenti

edivenganoattiveedefficaci;c)caratteristichedell’impianto,sostanzeutilizzate,processieloropossibiliinterazioni;d)entitàdeglieffettiprevedibili.2.Irischidiesplosionesonovalutaticomplessi-vamente.3.Nellavalutazionedeirischidiesplosionevannopresi inconsiderazionei luoghichesono

opossonoessereincollegamento,tramiteaperture,conquelliincuipossonoformarsiatmosfereesplosive.

Art.291 Obblighi generali

1.Alfinedisalvaguardarelasicurezzaelasalutedeilavoratori,esecondoiprincipifonda-mentalidellavalutazionedeirischiequellidicuiall’articolo289,ildatoredilavoroprendeiprovvedimentinecessariaffinché:

a)dovepossonosvilupparsiatmosfereesplosive inquantità taledamettere inpericolo lasicurezzaelasalutedeilavoratoriodialtri,gliambientidilavorosianostrutturatiinmododapermetteredisvolgereillavoroincondizionidisicurezza;

b)negliambientidi lavoroincuipossonosvilupparsiatmosfereesplosiveinquantità taledamettereinpericololasicurezzaelasalutedeilavoratori,siagarantitounadeguatocontrollodurantelapresenzadeilavoratori,infunzionedellavalutazionedelrischio,mediantel’utilizzodimezzitecniciadeguati.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 195

Art.292 Coordinamento

1.FermarestandoquantoprevistodalTitoloIVpericantieritemporaneiemobili,qualoranellostessoluogodilavorooperinolavoratoridipiùimprese,ciascundatoredilavoroèrespon-sabileperlequestionisoggettealsuocontrollo.

2.Fermarestandolaresponsabilitàindividualediciascundatoredilavoroequantoprevistodall’articolo26,ildatoredilavorocheèresponsabiledelluogodilavoro,coordinal’attuazionedi tutte lemisureriguardanti lasalutee lasicurezzadei lavoratoriespecificaneldocumentosullaprotezionecontroleesplosioni,dicuiall’articolo294,l’obiettivo,lemisureelemodalitàdiattuazionedidettocoordinamento.[297]

Art.293 Aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive

1.Ildatoredilavororipartisceinzone,anormadell’allegatoXLIX,leareeincuipossonoformarsiatmosfereesplosive.

2.Ildatoredilavoroassicuracheperleareedicuialcomma1sianoapplicateleprescrizioniminimedicuiall’allegatoL.

3.Senecessario,leareeincuipossonoformarsiatmosfereesplosiveinquantitàtalidamet-tereinpericololasicurezzaelasalutedeilavoratorisonosegnalateneipuntidiaccessoanormadell’allegatoLI eprovvistediallarmiottico/acusticichesegnalinol’avvioelafermatadell’im-pianto,siaduranteilnormaleciclosianell’eventualitàdiun’emergenzainatto.[298]

Art.294 Documento sulla protezione contro le esplosioni

1.Nell’assolveregliobblighistabilitidall’articolo290ildatoredilavoroprovvedeaelabo-rareea tenereaggiornatoundocumento,denominato:«documentosullaprotezionecontroleesplosioni».

2.Ildocumentodicuialcomma1,inparticolare,deveprecisare:a)cheirischidiesplosionesonostatiindividuatievalutati;b)chesarannopresemisureadeguateperraggiungeregliobiettividelpresentetitolo;c)qualisonoiluoghichesonostaticlassificatinellezonedicuiall’allegatoXLIX;d)qualisonoiluoghiincuisiapplicanoleprescrizioniminimedicuiall’allegatoL;e)cheiluoghieleattrezzaturedilavoro,compresiidispositividiallarme,sonoconcepiti,

impiegatiemantenutiinefficienzatenendoneldebitocontolasicurezza;f)che,aisensideltitoloIII,sonostatiadottatigliaccorgimentiperl’impiegosicurodiat-

trezzaturedilavoro.3. Ildocumentodicuialcomma1deveesserecompilatoprimadell’iniziodel lavoroed

essererivedutoqualorailuoghidilavoro,leattrezzatureol’organizzazionedellavoroabbianosubitomodifiche,ampliamentiotrasformazionirilevanti.

297 Commamodificatodall’articolo137,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.298 Commamodificatodall’articolo138,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

196 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

4.Ildocumentodicuialcomma1èparteintegrantedeldocumentodivalutazionedeirischidicuiall’articolo17,comma1.

Art.294-bis[299] Informazione e formazione dei lavoratori

1.Nell’ambitodegliobblighidicuiagliarticoli36e37,ildatoredilavoroprovvedeaffinchéilavoratoriespostialrischiodiesplosioneeilororappresentantivenganoinformatieformatiinrelazionealrisultatodellavalutazionedeirischi,conparticolareriguardo:

a)allemisureadottateinapplicazionedelpresentetitolo;b)allaclassificazionedellezone;c)allemodalitàoperativenecessarieaminimizzarelapresenzael’efficaciadellesorgentidi

accensione;d)airischiconnessiallapresenzadisistemidiprotezionedell’impianto;e)airischiconnessiallamanipolazioneedaltravasodiliquidiinfiammabilie/opolvericom-

bustibili;f)alsignificatodellasegnaleticadisicurezzaedegliallarmiottico/acustici;g)aglieventualirischiconnessiallapresenzadisistemidiprevenzionedelleatmosfereesplo-

sive,conparticolareriferimentoall’asfissia;h)all’usocorrettodiadeguatidispositividiprotezioneindividualeeallerelativeindicazioni

econtroindicazioniall’uso.

Art.295 Termini per l’adeguamento

1.Leattrezzaturedautilizzarenelleareeincuipossonoformarsiatmosfereesplosive,giàuti-lizzateoadisposizionedell’impresaodellostabilimentoperlaprimavoltaprimadel30giugno2003,devonosoddisfare,adecorreredataledata,irequisitiminimidicuiall’allegatoL,parteA,fattesalvelealtredisposizionicheledisciplinano.

2.Leattrezzaturedautilizzarenelleareeincuipossonoformarsiatmosfereesplosive,chesonoadisposizionedell’impresaodellostabilimentoperlaprimavoltadopoil30giugno2003,devonosoddisfareirequisitiminimidicuiall’allegatoL,partiAeB.

3.Iluoghidilavorochecomprendonoareeincuipossonoformarsiatmosfereesplosivede-vonosoddisfareleprescrizioniminimestabilitedalpresentetitolo.

Art.296 Verifiche

1.Ildatoredilavoroprovvedeaffinchéleinstallazionielettrichenelleareeclassificatecomezone0,1,20o21aisensidell’allegatoXLIXsianosottopostealleverifichedicuiaicapiIIIeIVdeldecretodelPresidentedellaRepubblica22ottobre2001,n.462.

Capo III Sanzioni

299 Articoloaggiuntodall’articolo139,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 197

Art.297[300] Sanzioni a carico dei datori di lavoro e dei dirigenti

1.Ildatoredilavoroèpunitoconl’arrestodatreaseimesioconl’ammendada2.500a6.400europerlaviolazionedell’articolo290.

2.Ildatoredilavoroeidirigentisonopuniticonl’arrestodatreaseimesioconl’ammendada2.500a6.400europerlaviolazionedegliarticoli289,comma2,291,292,comma2,293,commi1e2,294,commi1,2e3,294-bise296.

Titolo XII Disposizioni in materia penale e di procedura penale

Art.298 Principio di specialità

1.QuandounostessofattoèpunitodaunadisposizioneprevistadaltitoloIedaunaopiùdisposizioniprevisteneglialtrititoli,siapplicaladisposizionespeciale.

Art.299 Esercizio di fatto di poteri direttivi

1.Leposizionidigaranziarelativeaisoggettidicuiall’articolo2,comma1,lettereb),d)ede),gravanoaltresìsucoluiilquale,pursprovvistodiregolareinvestitura,esercitiinconcretoipoterigiuridiciriferitiaciascunodeisoggettiividefiniti.

Art.300 Modifiche al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231

1.L’articolo25-septiesdeldecretolegislativo8giugno2001,n.231,èsostituitodalseguente:«Art.25-septies(Omicidiocolposoolesionigraviogravissimecommesseconviolazione

dellenormesulla tuteladellasaluteesicurezzasul lavoro).–1. Inrelazionealdelittodicuiall’articolo589delcodicepenale,commessoconviolazionedell’articolo55,comma2,delde-cretolegislativoattuativodelladelegadicuiallalegge3agosto2007,n.123,inmateriadisaluteesicurezzasullavoro,siapplicaunasanzionepecuniariainmisuraparia1.000quote.Nelcasodicondannaperildelittodicuialprecedenteperiodosiapplicanolesanzioniinterdittivedicuiall’articolo9,comma2,perunaduratanoninferioreatremesienonsuperioreadunanno.

2.Salvoquantoprevistodalcomma1,inrelazionealdelittodicuiall’articolo589delcodicepenale,commessoconviolazionedellenormesulla tuteladellasaluteesicurezzasul lavoro,siapplicaunasanzionepecuniariainmisuranoninferiorea250quoteenonsuperiorea500quote.Nelcasodicondannaperildelittodicuialprecedenteperiodosiapplicanolesanzioniinterdittivedicuiall’articolo9,comma2,perunaduratanoninferioreatremesienonsuperioreadunanno.

3.Inrelazionealdelittodicuiall’articolo590,terzocomma,delcodicepenale,commesso

300 Articolosostituitodall’articolo141,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevidenteerailseguente:“1.Ildatoredilavoroeidirigentisonopuniticonl’arrestodatreaseimesioconl’ammendadaeuro2.000aeuro10.000perlaviolazionedegliarticoli289,comma2,291,292,comma2,293,commi1e2,e296.”.

198 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

conviolazionedellenormesullatuteladellasaluteesicurezzasullavoro,siapplicaunasanzio-nepecuniariainmisuranonsuperiorea250quote.Nelcasodicondannaperildelittodicuialprecedenteperiodosiapplicanolesanzioniinterdittivedicuiall’articolo9,comma2,perunaduratanonsuperioreaseimesi.».

Art.301 Applicabilità delle disposizioni di cui agli articoli 20 e seguenti

del decreto legislativo 19 dicembre 1994, n. 7581.Allecontravvenzioniinmateriadiigiene,saluteesicurezzasullavoroprevistedalpre-

sentedecretononchédaaltredisposizioniaventiforzadilegge,perlequalisiaprevistalapenaalternativadell’arrestoodell’ammendaovverolapenadellasolaammenda,siapplicanoledi-sposizioniinmateriadiprescrizioneedestinzionedelreatodicuiagliarticoli20,eseguenti,deldecretolegislativo19dicembre1994,n.758.[301]

Art.301-bis[302] Estinzione agevolata degli illeciti amministrativi

a seguito di regolarizzazione1.Intuttiicasidiinosservanzadegliobblighipuniticonsanzionepecuniariaamministrativa

il trasgressore,alfinediestinguerel’illecitoamministrativo,èammessoalpagamentodiunasommapariallamisuraminimaprevistadallaleggequaloraprovvedaaregolarizzarelapropriaposizionenonoltreiltermineassegnatodall’organodivigilanzamedianteverbalediprimoac-cesso ispettivo.

Art.302[303] Definizione delle contravvenzioni punite con la sola pena dell’arresto

1.Per le contravvenzionipunite con la solapenadell’arresto, il giudicepuò, su richiestadell’imputato,sostituirelapenairrogatanellimitedidodicimesiconilpagamentodiunasommadeterminatasecondoicriteridiragguagliodicuiall’articolo135delcodicepenale.Lasostitu-

301 Commamodificatodall’articolo142,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.302 Articoloinseritodall’articolo143,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.303 Articolosostituitodall’articolo144,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevidenteerailseguente:

“1.Perlecontravvenzioniprevistedalpresentedecretoepuniteconlasolapenadell’arrestoilgiudiceapplica,inluogodell’arresto,lapenadell’ammendainmisuracomunquenoninferiorea8.000euroenonsuperiorea24.000euro,seentrolaconclusionedelgiudiziodiprimogrado,risultanoeliminatetutteleirregolarità,lefontidirischioeleeventualiconseguenzedannosedelreato.2.Lasostituzionedicuialcomma1nonèinognicasoconsentita:a)quandolaviolazioneabbiaavutouncontributocausalenelverificarsidiuninfortuniosullavoro;b)quandoil fattoèstatocommessodasoggettocheabbiagiàriportatocondannadefinitivaper laviolazionedinormerelativeallaprevenzionedegliinfortunisullavoro,ovveroperireatidicuiagliarticoli589e590delcodicepenale,limitatamenteall’ipotesidiviolazionedellenormerelativeallaprevenzionedegliinfortunisullavoro.3.Nell’ipotesiprevistaalcomma1,ilreatosiestinguedecorsitreannidalpassaggioingiudicatodellasentenzasenzachel’imputatoabbiacommessoulteriorireatiinmateriadisaluteesicurezzasullavoro,ovveroquellidicuiagliarticoli589e590delcodicepenale,limitatamenteall’ipotesidiviolazionedellenormerelativeallaprevenzionedegliinfortunisullavoro.Inquestocasosiestingueognieffettopenaledellacondanna.”.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 199

zionepuòavveniresoloquandosianostateeliminatetuttelefontidirischioeleconseguenzedannosedelreato.Lasommanonpuòesserecomunqueinferioreaeuro2.000.

2.Lasostituzionedicuialcomma1nonèconsentitaquandolaviolazionehaavutouncon-tributocausalenelverificarsidiuninfortuniosullavorodacuisiaderivatalamorteovverounalesionepersonalecheabbiacomportatol’incapacitàdiattenderealleordinarieoccupazioniperunperiodosuperioreaiquarantagiorni.

3.Decorsounperiododitreannidalpassaggioingiudicatodellasentenzachehaoperatolasostituzionedicuialcomma1senzachel’imputatoabbiacommessoulteriorireatitraquelliprevistidalpresentetestounico,ovveroireatidicuiall’articolo589,secondocomma,e590,terzocomma,delcodicepenale,limitatamenteall’ipotesidiviolazionedellenormerelativeallaprevenzionedegliinfortunisullavoro,ilreatosiestingue.

Art.302-bis[304] Potere di disposizione

1.Gliorganidivigilanzaimpartisconodisposizioniesecutiveaifinidell’applicazionedellenormetecnicheedellebuoneprassi,laddovevolontariamenteadottatedaldatoredilavoroedaquestiespressamenterichiamateinsedeispettiva,qualoraneriscontrinolanoncorrettaadozio-ne,esalvocheilfattononcostituiscareato.

2.Avverso ledisposizionidicuialcomma1èammesso ricorso,entro trentagiorni, coneventuale richiesta di sospensione dell’esecutività dei provvedimenti, all’autorità gerarchica-mente sovraordinatanell’ambitodei rispettiviorganidivigilanza, chedecide il ricorsoentroquindici giorni.Decorso inutilmente il termineprevisto per la decisione il ricorso si intenderespinto.ConriferimentoaiprovvedimentiadottatidagliorganidivigilanzadelMinisterodellavoro,dellasaluteedellepolitichesociali,laautoritàgerarchicamentesovraordinataèildiri-gentedellaDirezioneprovincialedellavoroterritorialmentecompetente.

Art.303[305] Circostanza attenuante

Titolo XIII Norme transitorie e finali

Art.304 Abrogazioni

1.Fermorestandoquantoprevistodall’articolo3,comma3,edall’articolo306,comma2,dalladatadientratainvigoredelpresentedecretolegislativosonoabrogati:

304 Articoloinseritodall’articolo144,comma2delD.Lgs.3agosto2009,n.106305 Articoloabrogatodall’articolo145,comma1delD.Lgs.3agosto2009,n.106.Iltestoprevigenteerailseguente:“1.

Lapenaperireatiprevistidalpresentedecretoepuniticonlapenadell’arresto,ancheinviaalternativa,èridottafinoadunterzoperilcontravventoreche,entroiterminidicuiall’articolo491delcodicediprocedurapenale,siadoperaconcretamenteperlarimozionedelleirregolaritàriscontratedagliorganidivigilanzaedelleeventualiconseguenzedannosedelreato.2.Lariduzionedicuialcomma1nonsiapplicaneicasididefinizionedelreatoaisensidell’articolo302.”

200 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

a)ildecretodelPresidentedellaRepubblica27aprile1955,n.547,ildecretodelPresidentedellaRepubblica7gennaio1956,n.164,ildecretodelPresidentedellaRepubblica19marzo1956,n.303,fattaeccezioneperl’articolo64,ildecretolegislativo15agosto1991,n.277,ildecretolegislativo19settembre1994,n.626,ildecretolegislativo14agosto1996,n.493,ildecretolegislativo14agosto1996,n.494,ildecretolegislativo19agosto2005,n.187;

b) l’articolo36-bis, commi1e2deldecreto-legge4 luglio2006,n.223,convertito,conmodificazioni,dallalegge4agosto2006,n.248;

c)gliarticoli:2,3,5,6e7dellalegge3agosto2007,n.123;d)ognialtradisposizionelegislativaeregolamentarenellamateriadisciplinatadaldecreto

legislativomedesimoincompatibiliconlostesso;d-bis)laletterac)delterzocommadell’articolo3,dellalegge22luglio1961,n.628;[306]

d-ter) gli articoli 42 e 43 del decreto del Presidente dellaRepubblica 20marzo 1956, n.320;[307]

d-quater:ildecretodelPresidentedellaRepubblica3luglio2003,n.222.[308]

1-bis.Lefunzioniattribuiteall’ispettoratomedicocentraledaldecretolegislativo17marzo1995,n.230,esuccessivemodificazioni,sonosvoltedallastrutturadilivellodirigenzialegene-raledelMinisterodellavoro,dellasaluteedellepolitichesociali,individuatainsederegolamen-tarenell’ambitodelcomplessivoprocessodiriorganizzazionedellostessoDicastero,inattua-zionedell’articolo74deldecreto-legge25giugno2008,n.112,convertito,conmodificazioni,dallalegge6agosto2008,n.133.[309]

2.Conunoopiùdecretiintegrativiattuatividelladelegaprevistadall’articolo1,comma6,dellalegge3agosto2007,n.123,siprovvedeall’armonizzazionedelledisposizionidelpresentedecretoconquellecontenuteinleggioregolamentichedispongonorinviianormedeldecretolegislativo19settembre1994,n.626,esuccessivemodificazioni,ovveroadaltredisposizioniabrogatedalcomma1.

3.Finoall’emanazionedeidecretilegislatividicuialcomma2,laddovedisposizionidileg-georegolamentaridisponganounrinvioanormedeldecretolegislativo19settembre1994,n.626,esuccessivemodificazioni,ovveroadaltredisposizioniabrogatedalcomma1,talirinviisiintendonoriferitiallecorrispondentinormedelpresentedecretolegislativo.

Art.305 Clausola finanziaria

1.Fattosalvoquantodispostodall’articolo11,commi1e2,dall’esecuzionedelpresentedecreto,ivicompresoquantodispostodagliarticoli5e6,nondevonoderivarenuoviomaggiorioneriacaricodellafinanzapubblica.Leamministrazionicompetentiprovvedonoagliadempi-mentiderivantidalpresentedecretoattraversounadiversaallocazionedelleordinarierisorse,umane,strumentaliedeconomiche,allostatoindotazioneallemedesimeamministrazioni.

306 Letteraaggiuntadall’articolo146,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.307 Letteraaggiuntadall’articolo146,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.308 Letteraaggiuntadall’articolo146,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.309 Commaaggiuntodall’articolo146,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO 201

Art.306 Disposizioni finali

1.LedisposizionicontenuteneldecretodelPresidentedellaRepubblica19marzo1956,n.302,costituisconointegrazionediquellecontenutenelpresentedecretolegislativo.

2.Ledisposizionidicuiagliarticoli17,comma1,letteraa),e28,nonchélealtredisposizioniintemadivalutazionedeirischicheadesserinviano,ivicompreselerelativedisposizionisan-zionatorie,previstedalpresentedecreto,diventanoefficaciadecorreredal1°gennaio2009;finoataledatacontinuanoatrovareapplicazioneledisposizioniprevigenti.[310]

3.LedisposizionidicuialtitoloVIII,capoIVentranoinvigorealladatafissatadalprimocommadell’articolo13,paragrafo1, delladirettiva2004/40/CE[311]; ledisposizionidi cui alcapoVdelmedesimotitoloVIIIentranoinvigoreil26aprile2010. Incasodiattrezzaturedilavoromesseadisposizionedeilavoratorianteriormenteal6luglio2007echenonpermettonoilrispettodeivalorilimitediesposizionetenutocontodelprogressotecnicoedellemisureorga-nizzativemesseinatto,l’obbligodelrispettodeivalorilimitediesposizionedicuiall’articolo201entrainvigoreil6luglio2010.Perilsettoreagricoloeforestalel’obbligodelrispettodeivalorilimitediesposizionedicuiall’articolo201,fermerestandolecondizionidicuialprece-denteperiodo,entrainvigoreil6luglio2014.Perilsettoredellanavigazioneaereaemarittima,l’obbligodelrispettodeivalorilimitediesposizionealrumoredicuiall’articolo189entrainvigoreil15febbraio2011.[312]

4.CondecretodelMinistro del lavoro, della salute e delle politiche sociali,diconcertoconiMinistridellasaluteedellosviluppoeconomico,sentitalacommissioneconsultivapermanentedicuiall’articolo6,sidàattuazionealledirettiveinmateriadisicurezzaesalutedeilavoratorisulluogodilavorodell’Unioneeuropeaperlepartiincuilestessemodificanomodalitàesecu-tiveecaratteristichediordinetecnicoprevistedagliallegatialpresentedecreto,nonchédaaltredirettivegià recepitenell’ordinamentonazionale. Ilpresentedecreto,munitodel sigillodelloStato,saràinseritonellaRaccoltaufficialedegliattinormatividellaRepubblicaitaliana.Èfattoobbligoachiunquespettidiosservarloedifarloosservare.

4-bis.Leammendeprevisteconriferimentoallecontravvenzioniinmateriadiigiene,saluteesicurezzasullavoroelesanzioniamministrativepecuniarieprevistedalpresentedecretononchédaattiaventiforzadileggesonorivalutateognicinqueannicondecretodeldirettoregeneraledellaDirezionegeneraleperl’AttivitàIspettivadelMinisterodellavoroedellepolitichesociali,inmisurapariall’indiceISTATdeiprezzialconsumoprevioarrotondamentodellecifrealdeci-malesuperiore.Insedediprimaapplicazionelarivalutazioneavviene,adecorreredal1°luglio2013,nellamisuradel9,6%esiapplicaesclusivamenteallesanzioniirrogateperleviolazionicommessesuccessivamenteallasuddettadata.Lemaggiorazioniderivantidallaapplicazionedel

310 Commamodificatodall’articolo4,comma2-bisdeldecreto-legge25giugno2008,n.112convertito in legge2agosto2008,n.129.

311 SullaGazzetta UfficialedellaComunitàeuropean.101del24aprile2012,èstatapubblicatalaDirettivan.2012/11/UE che proroga il termine di cui all’articolo 1, comma13, della direttiva 2004/40/CE, al 31 ottobre 2013.Neconsegueche,perquantodispostodall’articolo306,comma3,primocomma,ilterminedientratainvigoredelledisposizionidicuialCapoIVdelTitoloVIIIèfissatoal31ottobre2013,inluogodelprecedente(30aprile2012),individuatodall’originarioterminedidirettiva.

312 Commamodificatodall’articolo147,comma1,letteraa)delD.Lgs.3agosto2009,n.106.

202 TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO

presentecommasonodestinate,perlametàdelloroammontare,alfinanziamentodiiniziativedivigilanzanonchédiprevenzioneepromozioneinmateriadisaluteesicurezzadellavoroeffet-tuatedalleDirezioniterritorialidellavoro.Atalfinelepredetterisorsesonoversateall’entratadelbilanciodelloStatoperessereriassegnatesuappositocapitolodellostatodiprevisionedelMinisterodellavoroedellepolitichesociali.IlMinistrodell’economiaedellefinanzeèautoriz-zatoadapportare,conpropridecreti,leoccorrentivariazionidibilancio.[313]

DatoRoma,addì9aprile2008

NAPOLITANOProdi,PresidentedelConsigliodeiMinistriDamiano,MinistrodellavoroedellaprevidenzasocialeTurco,MinistrodellasaluteDiPietro,MinistrodelleinfrastruttureBersani,MinistrodellosviluppoeconomicoBonino,MinistroperlepoliticheeuropeeScotti,MinistrodellagiustiziaDeCastro,MinistrodellepoliticheagricolealimentarieforestaliAmato,Ministrodell’internoParisi,MinistrodelladifesaFioroni,MinistrodellapubblicaistruzioneFerrero,MinistrodellasolidarietàsocialeMussi,Ministrodell’universitàedellaricercaLanzillotta,MinistropergliaffariregionalieleautonomielocaliPadoaSchioppa,Ministrodell’economiaedellefinanze

Visto,ilGuardasigilli:Scotti

313 Commaaggiuntodall’articolo147,comma1,letterab)delD.Lgs.3agosto2009,n.106e,successivamentemodi-ficatodall’articolo9,comma2deldecreto-legge28giugno2013,n.76convertitodallalegge9agosto2013,n.99.

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• ISBN 978-88-8207-476-0• Prezzo Euro 25,00

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Il volume, in questa quinta edizone con 10 nuovi modelli, riporta gli atti fondamentali per il coordinamento della sicurezza in can-tiere, precompilati ai sensi del D.Lgs. 81/2008 (nuovo TUSL). La sezione Registro di cantiere raccoglie i verbali e i rapporti che documentano l’attività del coordinatore. La sezione Atti del coordinatore raccoglie gli “atti del coordinatore” predi-sposti per la gestione della sicurezza interessano sia la fase di progettazione che in particolare modo le fasi di esecuzione e collaudo.Il CD-ROM allegato installa il software di gestione con tutti i modelli aggiornati al D.P.R. 207/2010, nuovo Regolamento del Codice degli Appalti. Tra le novità assolute di questa edizione: cantieri senza coordinatore, interferenza con attività aziendali (DUVRI), quick-list per rapporto veloce di sopralluogo in cantie-re. Il cd-rom, utilizzabile in ambiente Microsoft Windows e Ma-cintosh, riporta inoltre una raccolta di files di utilità per il calcolo di costi della sicurezza, analisi prezzi ed onorari professionali.

• ISBN 978-88-8207-451-7• Prezzo Euro 30,00

Guida teorico-pratica per individuare scelte, adempimenti e me-todi per redigere un Piano di Lavoro per la bonifica e lo smaltimen-to dell’amianto, secondo quanto previsto dall’articolo 256 (lavori di demolizione o rimozione dell’amianto) del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. (T.U.S.L.). La guida, che si avvale di esempi di procedure di sicurezza che agevolano la redazione del Piano di Lavoro, è un supporto per le ditte autorizzate ad effettuare le operazioni di bonifica ed il trat-tamento dei manufatti contenenti amianto, per quelle edili, per i professionisti e per i proprietari di immobili.L’acquisto del volume consente, attraverso G-cloud di Gra-fill, il download di Amianto. Piano di Lavoro, software per la redazione del Piano di Lavoro per la bonifica e lo smaltimento dell’amianto. Il software redige un Piano di Lavoro personalizza-to e conforme a quanto previsto dall’articolo 256 del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. Il Piano di Lavoro redatto con Amianto. Piano di Lavoro può essere stampato ed esportato in formato *.rtf.

• ISBN 978-88-8207-492-0• Prezzo Euro 32,00


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