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TFleggere&scrivere

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TFleggere & scrivere 1217 ottobre 2015 Palazzo Gagliardi Vibo Valentia Vibo Valena Pizzo Serra San Bruno Soriano Tropea
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TFleggere&scrivere12•17 ottobre 2015

Palazzo Gagliardi• Vibo Valentia

Vibo Valen<aPizzo • Serra San Bruno • Soriano • Tropea

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SISTEMA BIBLIOTECARIO VIBONESE

PROVINCIADI VIBO VALENTIA

COMUNEDI VIBO VALENTIA

COMUNEDI TROPEA

COMUNEDI PIZZO

COMUNEDI SERRA SAN BRUNO

COMUNEDI SORIANO

CONFINDUSTRIAVIBO VALENTIA

GRUPPOPUBLIEMME

Il TFleggere&scrivereè co-finanziato da

COMUNITÀEUROPEA

REGIONECALABRIA

REPUBBLICAITALIANA

POR CALABRIA FESR 2007/2013(CCI N. 2007 IT 161 PO 008)

Decisione della Commissione Europea C (2007) 6322 del 7 dicembre 2007ASSE V - RISORSE NATURALI, CULTURALI E TURISMO SOSTENIBILE

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Il Tropea Fes<val Leggere&Scrivere (12-17 o=obre 2015) è un fes<-val della le=eratura dedicato al tema della le=ura e scri=ura in epo-ca digitale. Il proge=o, giunto quest’anno alla quarta edizione, sipropone di offrire uno spazio in cui scri=ori, poe<, intelle=uali, gior-nalis<, a=ori, sceneggiatori, regis<, musicis<, possano confrontarsisulle nuove forme di comunicazione. I tradizionali confini della te-stualità, lineare ed orizzontale, confluiscono in un’idea del testo di-namico e mai defini<vo.La giustapposizione di no<zie e informazioni percorre ininterro=a-mente la rete e richiede un approccio a>vo nello scegliere fon< epun< di vista. Il Fes<val prevede appuntamen< che si svolgono a Vi-bo Valen<a e nel circondario per me=ere in rete e proporre un’espe-rienza più ampia e integrata. Gli even< declinano la le=ura e la scrit-tura in termini mul<disciplinari per interessare e coinvolgere diversefasce di pubblico. Si tra=a di una vera e propria immersione nellapluralità dei tes< e nella crea<vità degli autori e ar<s< a conta=o di-re=o con il pubblico, per sperimentare le nuove tecnologie o appro-fondire temi e linguaggi.Il Fes<val è cofinanziato dalla Regione Calabria con fondi europei. Èpromosso dal Sistema Bibliotecario Vibonese, sogge=o capofila delProge=o, in partenariato con la Provincia di Vibo Valen<a ed i Comu-ni di Vibo Valen<a, Pizzo, Serra San Bruno, Soriano Calabro e Tropea,Confindustria Vibo Valen<a, Gruppo Publiemme.Il Fes<val nell’o>ca della mul<disciplinarietà si suddivide in qua=rosezioni: “Una Regione per Leggere”, “Carta-Canta”, “Calabria, Fab-brica di Cultura”, “Nutri-Men<”.

Vorrei che tutti leggessero.Non per diventare letterati o poeti,ma perché nessuno sia più schiavo.

Gianni Rodari

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Una Regione per LeggereUna Regione per Leggere, ma anche una ragione per leggere, in altreparole come far leggere di più i calabresi, i quali, pur non ul<mi nellesta<s<che sulla le=ura in Italia, arrancano ancora con circa 12 pun<percentuali in meno rispe=o alla non troppo esaltante media nazio-nale. Nessun dubbio che in ques< da< sia nascosta una delle princi-pali cause del ritardo, dell’arretratezza e del deficit di democraziache ancora penalizzano la Calabria.Scontato quindi che un fes<val denominato Leggere&Scrivere abbiadeciso di dedicare una delle sue sezioni alle poli<che di promozionedella le=ura, per analizzare le cause e i rimedi della disaffezione cul-turale e proporre una maggiore a=enzione ai presidi del libro, intesicome editoria, librerie indipenden< e sopra=u=o biblioteche pubbli-che mul<mediali. Si ri<ene, difa>, che le biblioteche, pur inves<tedalla crisi economica, dalla contrazione della spesa pubblica e daun’impetuosa rivoluzione tecnologica nel se=ore dei media e del li-bro, rimangano un baluardo insos<tuibile per promuovere le=ura,cultura e socialità.Pur essendo fuori discussione la centralità della scuola quale princi-pale strumento di acculturazione e, quindi, anche di apprendimentodell’abitudine alla le=ura, è innegabile che la modernità contempo-ranea abbia come principale cara=eris<ca un con<nuo rapido muta-re del quadro culturale e dei processi produ>vi; una situazione ri-spe=o alla quale, per restare al passo con i tempi, tu> gli individuihanno la necessità di ricorrere a forme sempre più accentuate di ac-culturazione con<nua, per tu=o l’arco della vita.Mol< studiosi ritengono che le biblioteche moderne, intese comeluoghi di animazione del libro in tu=e le sue forme e di a>vità cultu-rali, fornite di strumentazione informa<ca e spazi di apprendimento,possano diventare il luogo privilegiato della nuova educazione per-manente. Una sollecitazione questa che si spera possa essere acqui-sita anche in Calabria, regione storicamente poco a=rezzata ad af-frontare le grandi sfide della modernità. Allo stesso tempo si discu-terà di e-book, della loro diffusione e di come questa nuova tecnolo-gia potrà servire per incrementare il numero di le=ori. Su ques< te-mi discuteranno i maggiori studiosi italiani.Poiché non di sola teoria vive un fes<val, la sezione sarà animata an-che da numerosi importan< intelle=uali italiani che, for< della lorooriginalità, affronteranno argomen< ineren< l’immagine e la culturadella nostra regione, la sua tradizione le=eraria, il modo in cui è stataraccontata con le sue bellezze e i suoi problemi d’incuria e abbandono.

Carta CantaLa relazione tra musica e parola è in massima parte la storia di un falli-mento, una esposizione re<cente e mendace, fa=a di incomprensionie ossessioni, di iterazioni e illuminazioni, dove il caso e la necessitàgiocano un ruolo fondamentale, dandosi valore e senso reciproca-mente; la musica consuma le parole e le parole consumano la musica,il senso e la forma; le trame si sfilacciano, e si slabbrano per ricompor-si in disegni nuovi dove un canto d’amore diventa canto di lavoro e unlamento di sopraffazione e disperazione diventa inno di libertà.Da sempre il mondo della Musica ha cercato di tradurre, a=raversola matema<ca delle note e la geometria degli accordi, le impressioni

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che la parola, e la parola scri=a in par<colare, hanno fissato nellosforzo di decifrare la realtà per comunicarla e tramandarla; ogni can-zone, ogni frammento di musica è, insieme, il racconto di un tenta<-vo e la cronaca di una caduta, dove vaghezza e precisione si rincor-rono in un rondò di richiami rifle=endosi, gioco di specchi abissale,l’una nell’altra.Carta Canta è lo spazio dedicato a quei dialoghi, i dialoghi riusci< equelli manca< (è nella mancanza che crescono le cose, c’è bisogno diun buco nella terra, e un buco è una mancanza, un’assenza, perchénel seme si faccia spazio la vita), nel desiderio frustrato (ma non menovivo) di dare vaghezza alla precisione e misura all’astrazione, per rico-noscere, misurare e allargare il proprio in<mo orizzonte della realtà.Se nel prologo del vangelo di Giovanni, probabilmente l’incipit più fa-moso della Storia dell’Umanità (incipit di tu> gli incipit), “in principioera il Logos”, che noi tradurremo con Verbo, nel mondo della musicain principio è phoné, il suono, la voce cantata: Carta Canta vuole in-dagare il fi=o sistema di segni che ingombrano il sen<ero che dallatradizione porta al tradimento (e cioè alla scoperta e all’innovazione)a=raverso la pra<ca della traduzione (comunicare significa tradurre);è nella radice comune tradere (che significa portare, condurre a) chesi sviluppano i percorsi e le sugges<oni di questa sezione, a=raversole parole degli adde> ai lavori (musicis<, scri=ori, cri<ci), per raccon-tare la musica e raccontare con la musica, nell’epoca della progressi-va atomizzazione e dissoluzione dei media tradizionali.Tradizione-traduzione-tradimento: il viaggio di Carta Canta parte da qui.

Calabria, Fabbrica di CulturaIn uno dei tes< più brillan<, corrosivi e originali della fine del secoloscorso Guido Cerone>, ebbe a scrivere: “facce concentrate hannotu> i calabresi. Sembrano, pur non pensando, una nazione di filo-sofi” (Un viaggio in Italia, 1983).Cerone>, si sa, è provocatore. E cinico. E sarcas<co. Altrimen< det-to: è estremamente sensibile. Sensibile al bello e al suo contrario, algiusto e al suo opposto e così via. E come tu> quelli della sua specieme=e in risalto le contraddizioni perché sa coglierle, perché ne restastupito ed egualmente indifferente, perché egli stesso è contraddit-torio. Proprio come la Calabria che è un luogo di contraddizioniestreme, che vivono, a volte sopravvivono, intricate e persino rigo-gliose in non pochi casi. È una terra estrema, in senso geografico eculturale. Dove tu=o è presente: la neve della Sila e le spiagge quasitropicali, le lingue vive e le lingue quasi morte (albanese, grecanico,occitano), eppure gelosamente tenute in vita da comunità sopravvis-sute alla storia, le straordinarie ves<gia di civiltà an<che e le deturpa-zioni prodo=e da una equivoca interpretazione di modernità e si po-trebbe con<nuare a lungo. Ma non ve n’è mo<vo. Perché è già chiaroanche così. Solo che si pone una domanda: in un contesto tanto in-tricato come ci si orienta? Sembrerebbe facile: il bene ed il male, ilbello e il bru=o, il giusto e l’ingiusto sono là davan<, dovrebbe esse-re semplice scegliere. Eppure non lo è, non sempre e non ovunque enon in qualunque momento. Come in tu=e le vicende umane. Peròci si può aiutare da soli o vicendevolmente. E l’aiuto, nello sceglieredavan< a fa> intrica<, viene prima di tu=o dalla conoscenza, dallaconsapevolezza, dalla curiosità e dalla ricerca. In sintesi viene dallaCultura. E un buon modo per fare cultura, viverla, esercitarla è quel-lo di cercarla, di produrla e di diffonderla.

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Una fabbrica, anche una fabbrica di cultura, è un luogo di produzio-ne. Ma per avere una fabbrica occorre un luogo, o più luoghi, doveme=ere assieme le materie prime per costruire qualcosa di nuovo. Equesto qualcosa di nuovo deve poi essere “venduto”, distribuito, re-so fruibile. Ma per diventare tale deve essere “desiderato” o deveessere reso desiderabile, deve, cioé, crearsi un “mercato” oppure, segià c’è, ampliarlo renderlo più vivo e dinamico.Ecco, in questo senso, parliamo di Calabria, Fabbrica di Cultura. Nelsenso che siamo convin< che questa terra abbia infinite materie pri-me e un “mercato” vasto che va ben oltre i suoi confini. Ma che den-tro ques< confini deve radicarsi e fiorire. La fabbrica, di cui questamanifestazione è una parte, ha cominciato a produrre e sta cercan-do, creando e trovando merca< e fruitori. Quelli che già conosconola Cultura e quelli che la conoscono meno o la conoscono affa=o. Èuna fabbrica che si muove, che incontra gli studen<, i curiosi, gli ap-passiona<, che s<mola gli indifferen< e che cerca di arrivare laddovee difficile arrivare. Perché la convinzione che muove chi vuole fare“fabbrica” è una: che quello che produce è u<le.Ai filosofi che pensano e a quelli che sembrano filosofi che non pen-sano, ma possono farlo.

Nutri-Men6Cibo, culture e iden6tàNella storia della cultura occidentale Prometeo è la figura mitologicache regalò agli uomini, rubandolo ad Atena, lo scrigno nel quale era-no riposte intelligenza e memoria.Agli uomini fece dono, pagandone estreme conseguenze, anche delfuoco; ed è proprio alla scoperta del fuoco in tu=e le sue implicazio-ni di simboliche e materiali che si fa risalire l’inizio della civiltà comela conosciamo.Cucinare, lavorare col fuoco, significa, da un punto di vista simbolico,so=ome=ere la natura, rappresentata dagli ingredien< grezzi e ri-durla in cultura (il pia=o finito); esiste una relazione stre=a tra il pro-cesso alchemico della cucina e quello altre=anto profondo dellascri=ura, senza scomodare l’Indovinello Veronese (metafora dellascri=ura come semina, e quindi primo intervento del lavoro che pie-ga il flusso della natura); è una relazione che va molto al di là dellemode recen< che hanno fa=o della gastronomia un argomento disuccesso per la promozione di libri di rice=e con tes<monial più omeno famosi, programmi televisivi e addiri=ura canali tema<ci concuochi e gourmet assur< al ruolo di pop star.Il cibo è qualcosa di seman<camente molto stra<ficato: è un corpoestraneo e potenzialmente nocivo che introduciamo nel nostro cor-po; l’alimentazione è una delle pra<che fondamentali rivolte alla cu-ra di sé, cara=erizzan< al pari della scelta di un abbigliamento o delsistema abita<vo, e cos<tuisce una fonte di piacere e anche un mo-do per rivendicare e so=olineare una iden<tà sociale e culturale.La condivisione del cibo è un a=o di relazione che me=e in comuni-cazione immediata culture diverse e non c’è bisogno di so=olinearele for< implicazioni nelle dinamiche sociali che il dono del cibo, comeponte ge=ato tra noi e l’altro, ha sempre avuto.Il cibo, oltre a essere ponte tra individui e gruppi sociali è strumentoche so=olinea distanze e differenze tra culture; è un modo per raf-forzare le iden<tà di gruppo e separare e dis<nguere il noi dagli altri:

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l’alimentazione è a=ualmente uno dei più importan< markers e tra ipiù immediatamente riconoscibili, per delimitare barriere ideologi-che, etniche, poli<che e sociali; in sostanza per riconoscere le cultu-re altre allo stesso modo in cui i monili e gli ogge> di uso comuneche sono sopravvissu< al logorio del tempo ci raccontano le societàpassate molto meglio (e resistendo di più) di altre tes<monianze ar-<s<che e culturali apparentemente più alte.Da argomento di cui non era lecito o elegante parlare a tema princi-pe a=raverso il quale esprimere una propria idea di mondo e esi-stenza, il cibo è anche prosaicamente una merce e uno status sym-bol a=raverso il quale misuriamo il livello di globalizzazione della no-stra società.Le conseguenze della globalizzazione si riverberano con forza anchenel campo delle preferenze, delle tradizioni e delle abitudini alimen-tari e da un punto di vista socio-antropologico si dis<nguono qua=rofiloni principali di ricerca, variamente contrappos< e intreccia< (a se-conda che insistano su un cara=ere o su un altro): il filone della ge-nuinità, quello etnico, quello del fast-food e quello del biologico.Per tu=e queste implicazioni, oltre che per i più immedia< appiglicon la Le=eratura (dal Convivio dantesco al Gargantua di Rabelais alBarry Lyndon di Thackeray, la lista è infinita) abbiamo pensato di de-dicare una nuova sezione del fes<val al cibo Nutri-Men, come veico-lo di iden<tà culturale, cercando di affrontare il tema, nell’ampioventaglio di sugges<oni che offre, accompagna< da personalità nonbanali del mondo della cultura dell’alimentazione, dell’antropologiae della filosofia, consci del ruolo sempre più centrale che un argo-mento un tempo considerato triviale, come quello delle tradizionialimentari, ha nella comprensione della società contemporanea.Il cibo come ulteriore grimaldello per scardinare le porte del sensodella realtà sempre più complessa che ci circonda, tra tradizione,storia e trasformazione.

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LUNEDÌ 12 OTTOBREOre 10.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala AINAUGURAZIONEIntervengono Dott. Elio Costa - Sindaco di Vibo ValentiaDott. Giuseppe Navarra - Presidente Sistema Bibliotecario ViboneseProf. Antonio Viscomi - Vice Presidente Giunta Regionale della CalabriaOn. Anna Rossomando - SegretarioUfficioPresidenzaCameradeiDeputatiGilberto Floriani e Maria Teresa Marzano - Direttori artisticiTropea Festival Leggere&ScrivereAutorità locali e Dirigenti scolasticiINAUGURAZIONE DELLE MOSTRE

Ore 11.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala AMarco Rossi Doria presenta “La scuola è mondo. Conversazionisu strada e istituzioni” (EGA-Edizioni Gruppo Abele, 2015)Introduce Gilberto Floriani“Quando uno fa l’insegnante, in particolare se fa il maestro elemen-tare, l’aspetto prevalente del mestiere riguarda la quotidianità dellarelazione educativa e dell’apprendimento dei bambini: come stanno,a quali azioni e rituali partecipano, quali operazioni mentali, fisiche eemotive svolgono con gli altri e da soli, che cosa e come imparano...Ti svegli la mattina, vai a scuola, stai con i ragazzini in una classe,ogni giorno e per anni; e fai, osservi, ascolti, proponi, porti avanti,come adulto esperto di apprendimento che guida bambini a impara-re. Sei ogni volta un teorico in azione e un pratico che si chiede se vabene o no, che aggiusta il tiro, corregge, aggiunge, toglie”. In questeparole c’è la filosofia e la guida dell’appassionante viaggio di MarcoRossi-Doria nella nostra scuola. Com’è. E come dovrebbe essere.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 16.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala AAttenti al SudIncontro con Pippo Callipo, Maurizio De GiovanniMimmo Gangemi e Raffaele NigroModera Michela FelicettiUna tavola rotonda per riportare l’attenzione su luci e ombre del no-stro mezzogiorno. Quattro testimoni d’eccezione, scrittori e conosci-tori di un territorio sempre più raccontato eppure non abbastanzaconosciuto nelle sue ferite e nelle sue potenzialità.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 16.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BPresentazione del volume “Bianco, 10 motivi per colorarela tua vita” (Viola) di Daniela De Lucae del volume “Cambiar pelle” (Liber factory, 2013) di Angela ZaffinaConversa con le autrici Anna Gioia Gaglianò“Bianco, 10 motivi per colorare la tua vita” è un saggio scritto per igiovani italiani da una coetanea, per attirare la loro attenzione conpoche parole ma efficaci, ponendo un accento positivo su valori co-me la famiglia, la giustizia, l’onestà.“Cambiar pelle” Frammenti di vita di una donna nel sud Italia, chescopre e svela a se stessa il segreto di tutte le cure per le malattieche colpiscono la mente e l’anima, senza mai aver paura di percorre-re gli impervi sentieri che portano alla Conoscenza.Sezione “Una Regione per Leggere”

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Ore 17.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala APaolo Di Stefano presenta “Ogni altra vita” (Il Saggiatore, 2015)Conversa con l’autore Lionella Maria MoranoIl ventennio fascista, gli anni sessanta e settanta delle proteste stu-dentesche, e poi i decenni a noi più vicini, quelli in cui la Storia sifa storia, cronaca o memoria commossa di chi c’era e ricorda chi in-vece non c’è più. Con la grazia lieve e limpida che da sempre caratte-rizza la sua scrittura, Di Stefano scova in ogni minuta vicenda perso-nale quel frammento di universalità che a ogni pagina ci fa ricono-scere nei suoi protagonisti e nell’autore stesso.Sezione “Una Regione per Leggere”

Ore 17.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BAttualità del messaggio dei profeti bibliciNe discutono Vincenzo Lo Passo, Gaetano Curràe Filippo RamondinoSpiegazione del termine “profeta”. I contenuti centrali del messaggiodei profeti: il monoteismo, l’attesa della salvezza, il Messia, la dottrinamorale e la critica sociale. Il profeta Geremia, attivo a Gerusalemmetra il 627 e il 587 a. C. In che senso i profeti biblici possono oggi parla-re alla società e dare un contributo al progresso civile e religioso.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 17.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala CTutela e Valorizzazione del Patrimonio Culturaleed Archeologico CalabreseA cura dell’Associazione Culturale MnemosyneIntervengono Fabrizio Sudano e Alessandro D’AlessioModera Ignazio D’AngeloI recenti rinvenimenti di strutture, contesti e reperti di età romana aSibari, riferibili alla città di Copia Thurii, gettano ampia luce su unaspetto ancora poco noto eppur altamente significativo della storiae della cultura architettonica di età imperiale nel Bruzio, esemplifi-cando al contempo forme e modalità religiose, “politiche” e sociali.L’incontro darà conto di tali acquisizioni, alludendo anche al loro va-lore in termini di valorizzazione e promozione del patrimonio ar-cheologico regionale.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 18.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala AMaurizio De Giovanni presenta “Anime di vetro. Faleneper il commissario Ricciardi” (Einaudi, 2015)Conversa con l’autore Giovanni ChoukhadarianMaurizio de Giovanni ci regala la meraviglia di un romanzo in cui leanime di ciascuno si rivelano fatte di vetro: facili a rompersi in millepezzi, lasciano trasparire la fiamma che affascina e talvolta danna, eoccorre allora il sacrificio della rinuncia, che può apparire incom-prensibile ed esporre alla vendetta. Un congegno narrativo delicatoe struggente, vertiginoso e semplice, che spinge Ricciardi su straderischiose. E lo costringe a fare i conti con sé stesso e i propri senti-menti. Mentre le pagine sembrano assumere la voce di una delle piùcelebri canzoni partenopee, per carpirne il più nascosto segreto.Sezione “Una Regione per Leggere”

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Ore 18.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BCarlo Scalfaro presenta “Una sera di luglioMemorie di un comunista calabrese” (Città del Sole, 2015)Conversano con l’autore Mario Oliverio, Raffaele Mammolitie Filippo Veltri«Sono stato un comunista e ancora oggi, in larga misura, il metododi analisi marxiana presiede il mio punto di osservazione sulla realtàche mi circonda. Per questo non mi sono mai davvero ritenuto unosconfitto, pur sapendo bene che la battaglia per un mondo nuovo èstata irrimediabilmente perduta […]. Io però ho pensato sempre sto-ricamente, e la storia non si ferma».Sezione “Una Regione per Leggere”

Ore 18.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala CRosario De Luca presenta “Lavoro e professioninell’era dei social media” (Novecento Media, 2014)Conversa con l’autore Giuseppe BorelloL’Era della Comunicazione non è solo un periodo storico che ci met-te a disposizione straordinari mezzi di comunicazione (il web, la tele-fonia mobile, la riproduzione di immagini in digitale e altro ancora),ma è anche un momento in cui questi mezzi di comunicazione si so-vraccaricano con estrema facilità. E se tutti comunicano senza sosta,si rischia di sprofondare in un intollerabile brusio diffuso. Come co-gliere, quindi, l’attenzione? Come lasciare il segno?Sezione “Una Regione per Leggere”

Ore 19.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala AEnrico David Santori presenta “Il nero e il bianco” (Magi, 2015)Reading di Gabriella PessionUna piccola città del Sud. Cinque donne di età ed esperienze diverse.Uno psicoterapeuta che viene da fuori. È il settimo incontro e, senzaconcordarlo prima, tutte arrivano vestite di nero e di bianco. Comemai? Un libro che parla di psicoterapia e di ricerca di senso.Sezione “Una Regione per Leggere”

Ore 19.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BDanilo Gatto presenta “Basta tarantelleAntropologia della nuova musica popolare” (Aracne, 2014)Conversa con l’autore Corrado LandolinaOggi sembra esplosa ovunque una voglia matta di tarantelle. Dopoun lungo periodo di oblio se non di vergogna, nessun festival ne puòfare a meno, i gruppi sorgono a decine, sindaci e assessori sgomitanoper organizzare eventi all’insegna della riscoperta delle tradizioni. Lamusica popolare sembra dunque aver conquistato quello spazio chenon aveva mai avuto. Ma cosa c’è dietro tutto questo movimento?Quali sono gli attori, gli interessi e le dinamiche che vi sottendono?Sezione “Carta Canta”

Ore 21.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala AI Parafonè presentano il nuovo album “AMISTÀ”Intervista di Danilo GattoAmistà è un inno all’amicizia, alla fusione di culture diverse, alla ri-cerca costante della libertà. Nel nuovo disco, i Parafonè propongonoil tema dell’incontro tra persone, tra popoli, tra paesi, tra religioni. Ilpezzo che intitola il disco, racchiude un pensiero globale, che ab-braccia i popoli di tutto il mondo: un sogno, più verosimilmenteun’utopia.Sezione “Carta Canta” • Spettacolo

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MARTEDÌ 13 OTTOBREOre 10.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala AStenio Solinas presenta “Il Corsaro neroHenry de Monfreid l’ultimo avventuriero” (Neri Pozza, 2015)Conversano con l’autore Marianna Adilardie Manuel Maria GrilloHenry de Monfreid (1879-1974) è stato l’ultimo, e il più straordina-rio, scrittore-avventuriero del Novecento. Trafficante d’armi, di per-le e di stupefacenti, fumatore d’oppio, pirata in rivolta contro l’arro-ganza coloniale francese, fece del Mar Rosso il suo terreno d’azionee di elezione. Avvalendosi di documenti d’archivio inediti, Stenio So-linas traccia in questo libro il ritratto di una figura d’eccezione, un“anti-Rimbaud” che imparò a scrivere vivendo, e in controluce rac-conta gli splendori e le miserie della colonizzazione africana.Sezione “Una Regione per Leggere”

Ore 10.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala B“Da Ecuba alla Figlia di JefteInvenzioni musicali calabresi nella Napoli dell’Ottocentoi casi di Manfroce e Miceli”(Istituto di Bibliografia Musicale Calabrese)Intervengono Maria Paola Borsetta, Massimo DistiloMarkus Engelhardt e Agostino ZiinoModera Annunziato PuglieseNicola Antonio Manfroce e la musica a Napoli tra Sette e Ottocento. At-ti del convegno internazionale di studi, Palmi 29-30 novembre 2013,a cura di Maria Paola Borsetta, Massimo Distilo e Annunziato Puglie-se, Vibo Valentia, Istituto di bibliografia musicale calabrese, 2012.Giorgio Miceli e la musica nel Mezzogiorno d’Italia nell’Ottocento. Attidel convegno internazionale di studi, Arcavacata di Rende 3-5 dicem-bre 2004, a cura di Maria Paola Borsetta e Annunziato Pugliese, Vibovalentia, Istituto di bibliografia musicale calabrese, 2014.Due volumi, che raccolgono un buon numero di saggi di vari studiosi,dedicati a due figure ancora non del tutto note al grande pubblicodei musicofili. Nicola Antonio Manfroce e Giorgio Miceli, composito-ri calabresi che operarono prevalentemente nella Napoli ottocente-sca, napoleonica, borbonica e poi savoiarda. Il tempo e questi volu-mi ci restituiscono le loro storie contrastate e il pregio creativo dellaloro arte.Sezione “Carta Canta”

Ore 11.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala A“Beauty is difficult, Yeats. Dov’è finito il bello?”a cura di Vincenzo SantarcangeloIntroduce Annabella Panzino«Il bello, è difficile, Yeats», disse Aubrey Beardsley quando Yeats glichiese perché disegnava quegli orrori. Il bello sembra essere scom-parso dai musei che espongono arte visiva, eppure siamo bombarda-ti dal bello. In TV, nelle vetrine dei negozi, sugli schermi dei nostricomputer, sulle nostre scrivanie: siamo attorniati da oggetti, imma-gini e atmosfere molto o mediamente belle. Attraverso una ricogni-zione della teoria del bello che parte dal triangolo intellettualePound - Beardsley - Yeats, riparte da Platone e arriva alla neuroeste-tica passando ovviamente per Kant, la lectio cercherà di capire doveè possibile scovare il bello al giorno d’oggi.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

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Ore 11.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BQuando i sogni impossibili diventano realtàMara Francese presenta “Ricette sognate” (Sabbiarossa, 2014)con Erasmo MaiullariNei sogni racchiusi in questo libro, che va oltre i disegni realizzati daibimbi degenti nella divisione di Chirurgia Pediatrica dell’Ospedale in-fantile Regina Margherita di Torino, c’è tutto l’amore dei medici delreparto che hanno cercato e trovato un modo alternativo per farsentire loro il gusto delle ricette sognate, ci sono segni e colori, perritrovare sulla carta i profumi e i sapori del cibo negato. 73 disegnidel piatto preferito. Ciascuno con un suo stile. Ciascuno con un suogusto. 73 sogni che prendono la forma di salse e condimenti, antipa-sti, primi piatti, pizze e prodotti da forno, secondi piatti, verdure,dolci. 73 modi diversi di rappresentare il sogno negato: il cibo vieta-to dallo stretto regime alimentare pre e post operatorio.Sezione “Nutri-Menti”

Ore 11.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala CPino Paolillo presenta “Incontri bestialiAvventure di un naturalista di strada” (Orme, 2015)Conversa con l’autore Guglielmo GalassoIl libro di Giuseppe Paolillo, nasce dalla concreta esperienza dell’au-tore, da decenni impegnato in attività di difesa del patrimonio fauni-stico e ambientale tout court. In queste pagine, spesso percorse dauna vena di ironia e caratterizzate da un’apprezzabile verve stilistica,trova spazio la descrizione dei vari “incontri bestiali” succedutisi nellungo percorso di vita del narratore, in un vasto campionario zoolo-gico che comprende mammiferi e rettili, creature del cielo e del ma-re, animali più comuni e specie, invece, poco note al vasto pubblico.Sezione “Una Regione per Leggere”

Ore 12.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala ALou Palanca presenta “Ti ho vista che ridevi” (Rubbettino, 2015)Conversa con gli autori Licia BevilacquaNegli anni ‘60 un’emigrazione individuale femminile raggiunge dalSud il territorio delle Langhe, che le contadine stanno abbandonan-do per trovare la propria emancipazione nelle città. È un’emigrazio-ne matrimoniale, che porta le “calabrotte” all’impatto con una lin-gua e un sistema di relazioni sociali differenti da quelli dei paesid’origine. Ti ho vista che ridevi racconta una di queste storie. Dora ècostretta ad emigrare da Riace per sposare un contadino delle Lan-ghe e lascia alle cure della sorella il figlio che non doveva nascere.Quando scoprirà la verità, Luigi si metterà alla ricerca delle origini,della propria madre, dell’autenticità della propria biografia.Sezione “Una Regione per Leggere”

Ore 12.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BIppolita Luzzo presenta “Litweb. Come leggere i libri”Conversa con l’autrice Lionella Maria MoranoAssegnazione dei premi ai vincitori del Concorso Letterario“Quel libro nel cassetto”.“Litweb. Come leggere i libri”. Raccolta di recensioni di autori sco-nosciuti oppure famosi, alcuni premiati col Nobel come Modiano edaltri ottimi esordienti. Autrici conosciute come Michela Marzano escrittori segnalati al premio Calvino, tutti accomunati dalla scelta diuna lettrice curiosa. Libri amati nel regno di una letteratura web, unluogo nel quale l’autrice delle recensioni vorrebbe conservare unbriciolo di libertà.

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PROGRAMMA

“Quel libro nel cassetto”. L’evento vedrà l’assegnazione dei premi aivincitori del Concorso letterario “Quel libro nel cassetto”, riservato aopere edite ed inedite in lingua italiana. Il concorso, organizzato dal-la Fondazione Nicola Liotti in collaborazione con la pagina Facebook“Cose da lettori”, ha voluto offrire l’occasione a scrittori di ogni par-te d’Italia di veder riconosciuto il proprio talento. “Quel libro nel cas-setto” nasce dal desiderio di consentire a scrittori di ogni età di ri-spolverare quel racconto, nascosto in un angolo del loro cuore, e darloro la possibilità di veder pubblicata la propria opera.Sezione “Una Regione per Leggere”

Ore 16.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala AVito Teti presenta “Terra inquietaPer un’antropologia dell’erranza meridionale” (Rubbettino, 2015)Conversa con l’autore Anna MelecrinisVito Teti ha sempre un viaggio da raccontare, un volto nascosto danominare tra le righe di un saggio, un ritaglio di vita minuta da incor-niciare con tutte le sue coloriture. Terra inquieta è un libro che ètanti libri insieme, e tutti servono a qualcosa: uno racconta di cala-brie mobili che crollano e franano; l’altro di uomini che cercandol’America incontrano la Storia; così nasce questo racconto di lineeche ricostruisce la necessità e l’ossessione per la mobilità di una re-gione contadina spezzata dalle catastrofi ed eternata dal tempo cir-colare dei greci.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 16.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BPresentazione del volume “Appassionate” (Narcissus)di Filomena PucciConversa con l’autore con Silvio CollocaUn reportage narrativo, partito dalla scoperta di un numero che inpochi conoscono. Nel nostro paese le imprenditrici, le donne creatri-ce d’impresa, sono più di 1 milione e 600 mila, su un totale di 6 mi-lioni di aziende. Il viaggio di Appassionate è nato dalla volontà di unadonna non ancora quarantenne, di incontrare dieci di queste im-prenditrici e chiedere loro come hanno fatto a trasformare la loropassione in un’impresa. Dieci imprenditrici eccellenti, alcune moltosolide ma non ancora finite sulle copertine dei giornali.Sezione “Una Regione per Leggere”

Ore 17.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala ADiego Cugia presenta“Nessuno può sfrattarci dalle stelle” (Mondadori, 2015)Conversa con l’autore Giorgia BallantiLa notte in cui Mandela muore in Sudafrica, Massimo Pietro Cruz èuno dei centoventi milioni di europei caduti in povertà. Dopo unpassato come autore di musical e varietà televisivi ha perso tutto.Ora è solo, in un casale nel bosco, con l’unica compagnia di due canilupo e una pecora, ad aspettare che, all’alba, il padrone di casa el’ufficiale giudiziario arrivino a rendere esecutivo lo sfratto. Improv-visamente, sente un rumore al piano di sotto. Scende le scale e trovaun piccolo intruso. Sulle prime pensa a un ladruncolo. Ma chi è dav-vero quel ragazzino che dice di chiamarsi come lui e sogna di scrive-re il romanzo di un bambino che incontra se stesso a sessant’anniper scoprire come sarà da grande? E quella del piccolo sosia non èche la prima delle imprevedibili visite che Massimo Pietro riceveràquella notte...Sezione “Una Regione per Leggere”

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Ore 17.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BDaniele Comberiati presenta “Vie di fuga” (Besa, 2015)Conversa con l’autore Eleonora CannatelliMatteo Bertola, necrografo precario romano, è inviato nella Sila ca-labrese, a Petilia Policastro, per scrivere un epitaffio su due mortiche hanno deciso, per un antico patto, di farsi seppellire insieme.E sarà proprio per comprendere l’antico patto che lega i due uominiche Matteo si addentrerà in una Sila inaspettata e in un paese in cuitutti, solo apparentemente, hanno scelto di dimenticare.Sezione “Una Regione per Leggere”

Ore 17.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala C{movimentomilc} presenta i cortometraggi “Ritratti” e “Méduses”Luca Biagi conversa con gli autori Michele Tarzia e Vincenzo VecchioEmigrazione e immigrazione. Il viaggio è una costante interazione eun collegamento immaginario tra luoghi differenti, ma uguali nel lo-ro isolamento, sia esso una scelta o una costrizione. Due film dimontaggio che mescolano non solo vite reali, ma anche percorsi im-maginari creati dalle possibilità del viaggio.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 18.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BGianna Garbelli presenta“Il Fighter d’Italia Giancarlo Garbelli” (RAI-ERI, 2015)Conversa con l’autrice Pierpaolo CambareriBiografia-romanzo, storia umana e sportiva del più grande Campionedi Pugilato Italiano di sempre, scritta da sua figlia Gianna Garbelli. Il li-bro attraversa il ‘900 sino ai giorni nostri con tutto il peso eccezionaledell’anima di questo grande campione, tra i grandissimi nel mondo.Sezione “Una Regione per Leggere”

Ore 19.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala AForever Young con Gianluca Veltri, Massimo Garritano, Dario CostaUn omaggio musicale al cantautore canadese Neil Young, nell’annodel suo 70esimo compleanno. Padrino riconosciuto di varie scenemusicali (country alternativo, punk, grunge, nuovo folk, noise),Young viene riletto in un tributo affettuoso da un atipico, ma affiata-to, duo cosentino: il chitarrista Massimo Garritano e il giornalista-cri-tico Gianluca Veltri. I brani del duo saranno intercalati da monologhidell’attore Dario Costa, tratti dall’autobiografia di Neil Young, Il so-gno di un hippie.Sezione “Carta Canta” • Spettacolo

Ore 19.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BFranco Bergoglio presenta “Sassofoni e pistoleStoria delle relazioni pericolose tra jazze romanzo poliziesco” (Arcana, 2015)Conversa con l’autore Giovanni De SossiCosa unisce Andrea Camilleri, Raymond Chandler, Michael Connelly,James Ellroy, Giorgio Faletti, Patricia Highsmith, Stephen King, Geor-ges Simenon, Carlo Lucarelli, Jean Claude Izzo, e molti, molti altri?Elementare, Watson: gli oltre trecento scrittori approfonditi in que-sto volume hanno introdotto del jazz nei loro romanzi noir. Sassofo-ni e pistole racconta la storia della musica preferita dagli autori dithriller di ieri e di oggi; di sparatorie a ritmo swing, detective che siesercitano al sassofono invece che con la pistola, cantanti platinate eispettori fanatici di Miles Davis.Sezione “Carta Canta”

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PROGRAMMA

Ore 20.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala ANicola Gratteri presenta “Oro bianco” (Mondadori, 2015)Conversa con l’autore Paola BotteroSecondo l’Unodc, l’ufficio delle Nazioni Unite per il controllo delladroga e la prevenzione del crimine, nel 2012 nel mondo 243 milionidi persone fra i 15 e i 64 anni hanno assunto almeno una volta so-stanze illecite. Fra tutte, la cocaina è la più richiesta e la più vendutadalla ‘ndrangheta. Per i boss della mafia calabrese, la “neve” è pro-fitto, guadagno, flusso costante di liquidità che capovolge il pensieroeconomico classico, secondo cui la criminalità non “produce” perchédistrugge, e non genera ricchezza. In queste pagine, frutto di un la-voro di ricerca e sul campo senza precedenti, Nicola Gratteri e Anto-nio Nicaso ricostruiscono i grandi traffici di cocaina nel mondo in unviaggio che dalla Colombia ci porta fino in Calabria, seguendo le tap-pe del business planetario che arricchisce i narcotrafficanti, impove-risce e uccide i tossicodipendenti, contamina il sistema bancario,corrompe le classi dirigenti.Sezione “Una Regione per leggere”

Ore 20.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BDejavù presentano l’album “Apparente” (Hydra Music)I Dejavù conversano con Daniela Rabia“Apparente” è una raccolta di stati d’animo già vissuti o immaginatiinconsciamente. Gli undici brani dell’album trattano le esperienzedella vita, e raccontano l’amore e il forte legame per la terra d’origi-ne, la Calabria. Lo stile di questo disegno musicale è un rock melodi-co, spesso legato alla tradizione cantautorale.Sezione “Carta Canta” • Spettacolo

Ore 21.30 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala A“8 storie poco standard”Un concerto narrativo con Monica Demuru, Raffaello Paretie Alessandro MarziIl jazz del ’900 si concentra su un ristretto repertorio di canzoni: na-sce lo Standard. Ogni standard ha una storia da raccontare e si ali-menta con la storia stessa declinandosi in mille e mille mondi, sonorie poetici, musicali e letterari. Scavare la storia degli standard è leg-gerli da una diversa angolazione, ponendo così la canzone in un luo-go ancora da esplorare. Le canzoni si protendono indietro e in avan-ti. Monica Demuru, Raffaello Pareti e Alessandro Marzi, con la regiadi Annalisa Bianco, immaginano nella estrema semplicità di voce,contrabbasso e batteria la storia non lineare e personale, affascinan-te e sorprendente di alcuni di questi standard.Sezione “Carta Canta” • Spettacolo

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MERCOLEDÌ 14 OTTOBREOre 9.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala AElena Kedros presenta “La vendetta di Robin” (Mondadori, 2015)Conversa con l’autrice Rosaria GalloroIl pozzo del clan viene avvelenato da un alchimista di passaggio eEwart, che ne beve l’acqua, è in fin di vita. Patrick fa ricadere la col-pa su Robin che, delusa, abbandona il clan. Solo Robert va a cercarlanella foresta, e il loro incontro sarà suggellato da un bacio. La ven-detta va consumata, così Robert, Robin e un redivivo Ewart riesconoa rintracciare l’alchimista…Sezione “Una Regione per Leggere”

Ore 9.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BUlderico Nisticò presenta “Storia delle Italie dal 1734 al 1870Con un Antefatto e un Epilogo” (Città del Sole, 2012)Conversa con l’autore Maurizio BonannoUscita volutamente a ricorrenza finita, questa Storia delle Italie nonsi prefigge di scoprire nulla di nuovo, ma di narrare i fatti con un lin-guaggio interpretativo inconsueto. Quello che la vulgata ottocente-sca chiama “dominio spagnolo” diviene “il Regno di Napoli nella con-federazione castigliana”; quello che viene presentato come “i Fran-cesi portarono le idee di libertà”, Nisticò lo ritiene “perdita dell’indi-pendenza ottenuta con la battaglia di Bitonto del 1734”; e le tre“guerre di indipendenza” sono chiamate “colpi di mano” per dar vitaad un’Italia unitaria che è una delle diverse possibili “Italie” confede-rali o federali. Senza alcun entusiasmo nei confronti delle proclama-zioni risorgimentali, il libro non è tenero con le debolezze politichedel Meridione; e non indulge a fantasie di “potenze industriali”. Av-verte Nisticò che “in tutta la Penisola c’erano nel 1860 meno fabbri-che che nella sola Manchester”. Qual è dunque lo scopo di scrivereuna storia così priva di ideologie e attenta ai meri fatti? Secondo Ni-sticò, quello di costringere gli Italiani alla verità, che è tutt’altro cheesaltante, ma utile a conoscere, con il passato, il presente.Sezione “Una Regione per Leggere”

Ore 9.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala CProiezione del film “Le quattro volte” di Michelangelo FrammartinoIl regista Michelangelo Frammartinoe il direttore di produzione Marco Serrecchiaconversano con Luca BiagiUn vecchio pastore ammalato conduce con fatica le sue capre al pa-scolo sui monti della Calabria. La cura che ogni sera beve è data dadella terra argillosa che una donna gli consegna nella sacrestia dellachiesa dopo averla benedetta e incartata in una striscia di giornale.Una capretta nasce e con fatica muove i suoi primi passi nella vita.Una sacra rappresentazione della Passione di Cristo percorre la viacentrale del paese; Un albero della cuccagna viene issato. Il temposcorre. Michelangelo Frammartino, a sette anni di distanza da “Il do-no”, torna a leggere e a proporci il volto antico della Calabria.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 10.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala A“Chimica: scienza e sviluppo”. Lectio Magistralis di Luciano CagliotiIntroduce Teresa GoffredoInterviene Elio Costa, Sindaco della Città di Vibo ValentiaSezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

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PROGRAMMA

Ore 10.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BDova Cahan presenta“Un Askenazita tra Romania ed Eritrea” (GDS, 2010)Interviene Roque Pugliese. Modera Licia BevilacquaDova Cahan ha ricostruito la storia della sua famiglia, e in particolarequella di suo padre Herscu Saim Cahan. Attivo sionista, un organizza-tore del movimento della gioventù ebraica “Hanoar Hazioni”, impe-gnato nel salvataggio degli ebrei perseguitati in Romania, dopo milleperipezie trova riparo in Eritrea dove fonda una fabbrica di carne ka-sher. Forte in questo campo imprenditoriale il suo legame culturalee commerciale con l’Italia essendo egli il produttore della rinomatacarne in scatola per l’esportazione “Montana”.Sezione “Una Regione per Leggere”

Ore 11.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala A“Calabria, miraggi e paesaggi” Francesco BevilacquaConversa con l’autore Raffaele SuppaLa Calabria è un paesaggio irrealizzato. Tanto dovremmo affermarese volessimo parafrasare il principio di individuazione di Carl GustavJung e la trasposizione dagli uomini ai luoghi che ne fa Christian Nor-berg-Schulz. Terra di conquista e di transito, sottoposta a saccheggiumani e a catastrofi naturali, destinata ad un eterno “feudalesimo”(prima quello storico e poi quello morale), la Calabria, mai come ne-gli ultimi centocinquant’anni, è stata oggetto di miraggi: l’unità, l’in-dustrializzazione, lo sviluppo, le fughe, le nostalgie, le rivendicazioniidentitarie, l’emancipazione, la secessione.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 11.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BLa biblioteca nell’epoca digitale. Nuovi paradigmanuovi concetti di servizio, nuovi ruoli del bibliotecarioNe discutono Klaus Kempf e Raffaele TarantinoL’avvento dell’epoca digitale, l’invenzione ed il trionfo quotidiano diinternet, stanno fortemente cambiando la nostra vita e la nostra so-cietà. È una vera e propria “rivoluzione di cultura” che riguarda an-che le nostre abitudini d’informarsi, di studiare e di leggere. Pureuna istituzione millenaria, come la biblioteca non può sottrarsi aquesto profondo processo di cambiamento. Oggi biblioteche e bi-bliotecari si trovano tra i pionieri ed i protagonisti del nuovo e i loroparadigmi sono completamente cambiati.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 12.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala AVito Teti presenta “Storia del peperoncinoCibi, simboli e culture tra Mediterraneo e mondo” (Donzelli, 2015)Conversano con l’autore Luciana Restuccia e Giuseppe AdilardiCristoforo Colombo cercava le Indie e scoprì l’America. Cercava unanuova via delle spezie e trovò i luoghi del peperoncino. Vito Teti ri-percorre l’affascinante vicenda di una delle spezie oggi più amate,soprattutto nel nostro Mezzogiorno, così diffusa da essere elevata asimbolo di un’identità, più figurata che reale, in regioni come la Cala-bria, dove il peperoncino entra, anche in quantità talora eccessive,in moltissime preparazioni. Da «straniero» quale era, il peperoncino,dunque, non solo si è perfettamente integrato, ma è diventato perfi-no l’emblema della cucina «locale» che l’autore di questo preziosovolume ci invita a immaginare come un terreno di contaminazioni,non solo di sapori e di aromi, ma soprattutto di culture.Sezione “Nutri-Menti”

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Ore 12.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BFrancesco Nicolino presenta“Gli Angeli non sono tutti bianchi” (Carabba, 2015)Conversa con l’autore Luisa VitaleL’Eritrea è una prigione a cielo aperto dove regna un regime militaredispotico. Ogni giorno centinaia di eritrei scappano dal paese neltentativo di raggiungere le coste nord africane per imbarcarsi versol’Europa. Molti di loro muoio nel deserto o annegano durante la tra-versata del Mediterraneo. Un gruppo di giovani di Agordat, piccolacittà eritrea, bruciano la frontiera e attraversano le vie della morte,che dal campo profughi di Shagarab passano per Khartoum, i desertidel Sahara e del Sinai sino alle coste libiche. Tra loro Maryam, unaragazza decisa ad attraversare il mare per dare un futuro al bambinoche porta in grembo.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 13.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala C“Il cibo tra sapere e sapore”a cura di Ernesta Pasquale dell’Accademia italiana della cucinaDelegazione di Vibo Valentia“Le diverse varietà di fagioli nel territorio vibonese”Intervengono Antonino Schinella - Sindaco di ArenaPasquale Caparra - Sindaco di ZaccanopoliVincenzo Filardo - Coop. di comunità “Terre Normanne di Calabria”Segue degustazione di pasta e fagiolipreparata con materie prime provenienti dal territorio viboneseSezione “Nutri-Menti”

Ore 16.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala ANuccio Ordine presenta “Tre corone per un reL’impresa di Enrico III e i suoi misteri” (Bompiani, 2015)Conversa con l’autore Giovanni ChoukhadarianNuccio Ordine conduce un’appassionante inchiesta nelle raccolte diemblemi e di imprese; scruta dediche, corrispondenze, ritratti, docu-menti diplomatici, testi letterari e filosofici; analizza le feste e i bal-letti, le marche tipografiche, le rilegature, le entrate trionfali di re eregine. Esplorando gli ambienti artistici e letterari francesi e inglesi,Ordine cerca di ricostruire la fitta rete di allusioni e di rapporti cheunisce la corte del re di Francia a quelle della regina Elisabetta I eMaria Stuarda in un percorso tra testi e immagini in compagnia digrandi figure del mondo intellettuale cinquecentesco...Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 16.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BFranco Cimino presenta “L’utopia della politica” (Cittacalabria, 2014)Conversa con l’autore Tonino FortunaI lettori di questo libro conosceranno, o ritroveranno, una voce fami-liare, un opinionista che, con le armi della pacatezza e dell’indigna-zione, li accompagna tra le storie e i personaggi del nostro tempocommentando e analizzando gli argomenti più vari dell’Italia e delmondo, senza alcuna traccia di approssimazione o banalità.Sezione “Una Regione per Leggere”

Ore 16.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala CMaria Concetta Preta presenta “Angela La MalandrinaStoria di brigantaggio e libertà” (You Can Print)Felice Foresta presenta“Il faggio che sposò la luna” (Tra Le righe libri, 2015)

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PROGRAMMA

Conversa con gli autori Alessandra Scriva“Angela La Malandrina - Storia di brigantaggio e libertà” è un mo-nologo-confessione in cui la protagonista, una contadina calabresedella seconda metà dell’800, fuggita da casa per disperazione, si dàalla macchia consegnandosi ad una banda di briganti che infestanola Sila, “Gran bosco d’Italia”.“Il faggio che sposò la luna”. Che l’uomo sia un umile impasto di ter-ra, lo dice il Libro per eccellenza. Che in quell’alchemica mistura dipolvere, sangue e lacrime, si sedimentino indissolubilmente anchevoci, gesti, profumi e liturgie della propria terra, amata o odiata chesia, tutto ciò, invece, lo rivela questo romanzo. E più di tutti, lo rac-conta il protagonista, Giancarlo Morabito, docente di Botanica Far-maceutica all’Università di Agraria di Piacenza che, una mattina disettembre, vede proiettare su un vecchio specchio di famiglia le vi-cende della sua vita.Sezione “Una Regione per Leggere”

Ore 17.30 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala A“L’uomo nell’età della tecnica”Lectio Magistralis di Umberto GalimbertiIntroduce Caterina VillìL’incontro vuole evidenziare la trasformazione che subisce l’uomonell’età della tecnica, di cui siamo tutti scarsamente consapevoli,perché continuiamo a pensare la tecnica come uno strumento a no-stra disposizione, mentre la tecnica (e non più la natura) è diventatal’ambiente che ci circonda e ci costituisce secondo quelle regole dirazionalità che, misurandosi sui soli criteri della funzionalità e del-l’efficienza, non esita a subordinare le esigenze dell’uomo alle esi-genze dell’apparato tecnico.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 17.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BGiuseppe Soriero presenta“Sud, vent’anni di solitudine” (Donzelli, 2014)Conversa con l’autore Stefano SorianoCon un’immagine presa in prestito da García Márquez, Giuseppe So-riero sintetizza bene la condizione del Mezzogiorno negli ultimi duedecenni: il suo testo offre una puntuale ricostruzione dei venti annisuccessivi alla conclusione dell’intervento straordinario, dal 1993 ainostri giorni, e avanza anche qualche proposta. L’autore non si ras-segna allo stato di cose presente, né si lascia prendere da illusorietentazioni revanchiste, ma continua a studiare per capire l’economiadel Mezzogiorno e opera per cambiarla.Sezione “Una Regione per Leggere”

Ore 19.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala AMassimo Zamboni presenta “L’eco di uno sparo” (Einaudi, 2015)Conversa con l’autore Carlo BordoneÈ un giorno di febbraio del 1944 quando Ulisse, squadrista e mem-bro di un direttorio del fascio, cade dalla bicicletta colpito alle spalle.Diciassette anni dopo, un’altra pallottola uccide il partigiano chesparò quel giorno, ma a impugnare l’arma è un compagno, un exgappista responsabile a sua volta dell’uccisione di Ulisse. MassimoZamboni affronta la storia piú dolorosa e rimossa della sua famiglia esi ritrova fra le mani il volto sfinito di un intero Paese, col suo eternoripetersi di soprusi e vendette. Un memoir, un’indagine, ma soprat-tutto un canto appassionato in nome di tutte le creature.Sezione “Carta Canta”

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Ore 19.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BDaria Colombo presenta“Alla nostra età con la nostra bellezza” (Rizzoli, 2015)Conversa con l’autrice Stefania Mancuso1992. È in ritardo, quel giorno, Alberta. La frangia sugli occhi e ilgiaccone militare addosso, ha l’aria agguerrita mentre si avvicinaall’entrata dell’università Statale di Milano. Lì uno sguardo la cattu-ra: è quello di una donna più grande di lei, Annalisa, totalmente fuo-ri contesto nei suoi vestiti eleganti e coi capelli freschi di piega. Po-che parole e un sorriso. Ma a volte l’amicizia di una vita può nascerecosì, da un banale scambio di appunti. Loro sono due donne agli an-tipodi: Albi ha l’idealismo dei vent’anni, è sicura di sé e prende tuttociò che vuole, Lisa invece è timida, madre di un’adolescente scontro-sa, moglie di un uomo anaffettivo e forse ha ripreso a studiare pernoia. Tra giornate spese sui libri e caffè rubati alle rispettive esisten-ze, le amiche si ascoltano, si capiscono e cambiano, condividendo viavia anche l’insofferenza per il clima politico di quegli anni. Sono in-sieme il giorno del 1994 in cui Milano si riempie di ombrelli colorati,in un grande corteo contro la Destra al potere. Poi, ancora, nel 2007,a volantinare per il nuovo partito che incarnerà la speranza. Nel frat-tempo sono cresciute. Con matrimoni in crisi, figli che se ne vanno ebambini appena nati, con qualche compromesso ma la forza di sem-pre. Perché Albi e Lisa, nonostante le delusioni, le battaglie perse ele ferite, non si lasceranno più. E ognuna a modo proprio, alla suaetà e con la stessa bellezza, continuerà a lottare.Sezione “Una Regione per Leggere”

Ore 20.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BIncontro con Cristina Nico, Scarda e Emilio SorridenteConversano con Anna Gioia GaglianòNegli ultimi anni c’è stata, nel cantautorato italiano, una grande on-data che ha portato alla luce nuovi interpreti ed autori; la cosa ha ri-guardato, una volta tanto, anche la Calabria che è riuscita a imporrea livello nazionale, molto tempo dopo il grande successo di RinoGaetano, il nome di Dario Brunori.E oggi? C’è qualcuno in grado di offrire una proposta musicale cheabbia respiro nazionale senza dimenticare le radici dei suoi autori?Anna Gioia Gaglianò ne parla con tre nuovi interpreti che stannoprovando a portare avanti un loro percorso personale e coerente.Sezione “Carta Canta” • Spettacolo

Ore 21.30 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala ADente presenta “Favole per bambini molto stanchi” (Bompiani, 2015)Conversa con Enrico De AngelisLe favole di Dente “sono un universo di pianeti curiosi e impertinen-ti, che rifiutano la logica, giocano con la morale, rovesciano le leggidella fisica e della sintassi”. Eppure, come accade nella vita di tutti igiorni, “i personaggi che li abitano si innamorano e si odiano, si par-lano e non si capiscono, sono fragili e un po’ spietati, ma soprattuttoridono molto, rimanendo serissimi”.Sezione “Carta Canta” • Spettacolo

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PROGRAMMA

GIOVEDÌ 15 OTTOBREOre 9.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala A“Re Pepe e il tesoro ritrovato”In occasione della pubblicazione della doppia edizione integraledelle Fiabe e novelle calabresi di Letterio Di Francia (Donzelli, 2015)Intervengono Mario Bozzo, Bianca Lazzaro, Armando VitaleVito Teti e Fabian NegrinCoordina Carmine DonzelliLetture dal vivo di Daniela VitaleC’era una volta la punta dello stivale, l’estremo lembo della peniso-la che come un forziere ha custodito gelosamente per quasi un se-colo 61 fiabe dialettali venute nei secoli a mettere radici in mezzoagli aranceti, tra le cicale e le zagare, strette tra due mari pescosi distorie. E lo stupore è grande nel ritrovarle ora, per la prima voltatradotte in italiano, intatte nel loro ammaliante e capriccioso rime-scolamento di echi delle Mille e una notte non meno che delle sto-rie dei paladini, o di quelle dei Grimm, di Pitrè, di Perrault e di tuttala migliore tradizione fiabesca e popolare. Come diceva Calvino, so-no fiabe «ricche di motivi originali e rari», che vengono oggi resti-tuite ai lettori piccoli e grandi cui si rivolge l’incontro a Palazzo Ga-gliardi, preziosa occasione per offrire anche agli insegnanti e aglistudenti itinerari e percorsi possibili di lettura attraverso cui appro-priarsi di un prezioso patrimonio della cultura calabrese, la cui im-portanza nell’ambito della letteratura fiabesca italiana ed europeaè stata salutata con grande entusiasmo dalla critica e dalle principa-li testate nazionali.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 9.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BAnnalisa Strada presenta “Chiedilo alle cipolle” (Mondadori, 2015)Conversa con l’autrice Domenica CacciatoreNevica da tre giorni, e non accenna a smettere. Del resto, il signorPeppino lo aveva detto, anzi, glielo avevano detto le cipolle: secondoun’antica usanza, una cipolla tagliata in dodici spicchi e cosparsa disale rivela che tempo farà nel corso dei futuri dodici mesi. Le cipollenon sbagliano mai! Lamberto pensa che anche a lui servirebbe unvegetale in grado di dare consigli sicuri, per risolvere il guaio che hacombinato con i suoi migliori amici, Anselmo e Zumreta. Chissà seesiste un frutto dell’amicizia?Sezione “Una Regione per Leggere”

Ore 9.00 • Casa Circondariale di Vibo ValentiaIncontro con Cristina Nico ed Emilio SorridenteLa musica di Cristina Nico e Emilio Sorridente sarà la protagonista delconcerto dedicato agli ospiti della Casa Circondariale di Vibo Valentia,per quello che è un appuntamento fisso del Festival; questa è solouna delle molte attività, nell’ambito del protocollo d’intesa col Siste-ma Bibliotecario Vibonese, per promuovere la lettura tra i detenuti.Sezione “Carta Canta” • Spettacolo

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Ore 9.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala CProiezione di “Un mondo nuovo” film tv di Alberto NegrinIl regista conversa con Pier Virgilio Dastoli, Luca Biagie Marilena DattisNel 1941, mentre il Nazifascismo trionfava conquistando l’Europa, inuna piccola isola sperduta del Mediterraneo, Ventotene, uno sparutogruppo di giovani lì confinati dal regime fascista, elaborava un’utopia:l’idea di un’Europa libera, in pace e democratica, unita in uno statofederale. I protagonisti erano giovani uomini e donne perseguitati dalregime mussoliniano, ma eretici rispetto ai partiti e alle ideologie delresto del fronte antifascista. Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, EugenioColorni, Ursula Hirshmann e Ada Rossi nei giorni bui del trionfo delnazifascismo scrivono in segreto un libricino che ancora oggi è la pie-tra miliare per la costruzione dell’Europa unita: Il Manifesto di Vento-tene. Il film è il racconto di questa avventura umana e intellettuale.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 10.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BGiusy Staropoli Calafati presenta “Saverio Strati. Non unmeridionalistama il Meridione in sé che parla” (Disoblio, 2015)Conversa con l’autrice Ivano TuselliL’opera propone un originalissimo sentiero di riflessione attraversole intense pagine della vita e della vastissima produzione letteraria diSaverio Strati. Commentando le tappe cruciali della bio-bibliografiastratiana e mettendo a fuoco la stretta interconnessione delle que-stioni affrontate dallo scrittore santagatese nonché la loro attualità,l’autrice sostiene che Saverio Strati incarni lo spirito del Meridione,spirito divenuto parola mediante i suoi scritti.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 11.00 •Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BDon Filippo Ramondino presenta“Enrico Nicodemo, Vescovo di Mileto 1945-1953Fides victoria nostra” (Adhoc - Sistema Bibliotecario Vibonese, 2015)Conversa con l’autore Michele FurciNei suoi quasi 8 anni di guida pastorale riuscì molto bene fino a dareuna carica pastorale straordinaria ponendo segni che arrivarono adanticipare le istanze di rinnovamento del successivo Concilio Vatica-no II. Rinnovò gli uffici di Curia e dotò la diocesi di un nuovo episco-pio. Ma ciò che diede impulso al rinnovamento fu soprattutto nel1950 il Congresso Catechistico Diocesano celebrato a Vibo Valentia.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 12.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BMarchiati è un modo di essere: la riscrittura aggiornatadi una Calabrofobia che è uno status: Alessandro Russopresenta in anteprima, con Pino Toscano“Marchiati 2, la vendetta” (Sabbiarossa, 2015)Si aggiunge sempre nuovo materiale a “Marchiati” - come ’ndran-gheta, stampa e tv hanno inventato la nuova “calabrofobia”, libro-inchiesta sugli stereotipi costruiti a tavolino per essere dati in pastoall’opinione pubblica. Alessandro Russo continua a monitorare lostato dell’arte degli stereotipi negativi che hanno fatto da fulcro del-la fortunatissima prima edizione del volume. Insieme a Pino Tosca-no, come lui giornalista da sempre attento ai temi verso cui hannoorientato professione e ricerca continua, esplorerà gli ultimi passiverso una calabrofobia che sembra essere in crescita continua.Sezione “Una Regione per Leggere”

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Ore 12.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala CCarin McDonald presenta “L’integrazione comincia con il gusto...nella vita cosi come in cucina”Introduce Giovanni CaldaraImmigrare non è facile, si abbandona la terra d’origine, il proprio po-polo, la cultura, la propria casa e le abitudini. “L’integrazione comin-cia con il gusto” vuole condividere e sensibilizzare il lettore verso unaspetto dell’esperienza poco considerato nella quotidiana conviven-za delle culture, quello che parte dalla cucina.A seguire viaggio tra i sapori d’oriente; degustazione di cous cousSezione “Nutri-Menti”

Ore 16.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala ADiritto alla sicurezza e sicurezza dei dirittiIntervengono Patrizio Gonnella, Mario Antonio Galatie Mario SpagnuoloIl difficile equilibrio tra istanze di sicurezza, necessità di repressionedel crimine e rispetto dei diritti del cittadino detenuto.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 16.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BPresentazione del volume di Antonio Scuticchio“500 regole. Un manuale per partecipare alla politica” (Disoblio, 2013)e del volume di Antonella Musitano“Sud. Tutta un’altra storia Platì 1861: un caso emblematicodi brigantaggio” (Laruffa, 2014)Conversa con gli autori Cristina Mazzei“500 regole - un manuale per partecipare alla politica”. Non esisteverità assoluta, ma probabilità sì. È questo il senso del libro: indivi-duare 500 regole particolarmente ricorrenti nella storia, nello spazioe nel tempo, che sono falsificabili, però sono probabili, e quindi pos-sono aiutare il cittadino, spesso sfiduciato, e disorientato, a riacqui-stare fiducia nella politica alta, ad orientarsi meglio e se il caso attra-versarla o, quantomeno, a capirci qualcosa.“Sud. Tutta un’altra storia. Platì 1861: un caso emblematico di bri-gantaggio”. La storia che affiora da ingiallite carte d’Archivio raccon-ta un’altra verità sugli anni turbolenti e difficili dell’unificazione ita-liana, gli anni in cui, mentre si spegnevano gli entusiasmi, le speran-ze, le illusioni dei contadini meridionali, si accendeva, forte, la lororibellione, la loro sete di riscatto e di giustizia; e spiega l’origine deldivario economico tra le due parti del Paese e in che modo, attraver-so l’enorme drenaggio di capitali dal sud al nord sia stato finanziatoil decollo industriale di quest’ultimo.Sezione “Una Regione per Leggere”

Ore 16.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala CLorenzo Capellini presenta“Con D’Annunzio al Vittoriale” (Minerva Edizioni, 2015)Conversa con l’autore Caterina VillìAttraverso la penna dello storico e Presidente della Fondazione“Vittoriale degli Italiani” Giordano Bruno Guerri e le fotografie diLorenzo Capellini, il Vittoriale si svela: un magnifico complesso diedifici, vie, piazze, con un teatro all’aperto, giardini e corsi d’acqua.Fu eretto tra il 1921 e il 1938 sulle rive del lago di Garda per voleredi Gabriele d’Annunzio, il Vate, a memoria della “vita inimitabile”del poeta-soldato e delle imprese degli italiani durante la PrimaGuerra Mondiale.Sezione “Una Regione per Leggere”

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Ore 17.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala AI diritti oltre il genereIntervengono Vladimir Luxuria e Giuseppe CricentiModera Domenico SoraceL’appartenenza al genere, ritenuta tradizionalmente un dato di natu-ra, è rivendicata nelle società moderne come l’esito di pratiche so-ciali, o di atteggiamenti individuali. La tendenza a riconoscere dirittiai singoli o alle coppie omosessuali sembra portare ad un supera-mento della differenza di genere. Può il diritto, in tal senso, costitui-re uno strumento anche di cambiamento sociale o delle visioni chela collettività manifesta sulle differenze di genere? Ci sono limiti aquesto processo?Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 17.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BLuigi Lombardi Satriani presenta “Quando i giorni non eranoancora.... La figura e l’opera di Mariano Meligrana” (Il testo, 2015)Intervengono Romeo Bufalo, Fulvio Librandi,Giacinto Namia eVito TetiMariano Meligrana è stato un pensatore profondo, autore di impor-tanti e innovativi saggi demo-antropologici, docente, pubblicista, idea-tore e organizzatore di iniziative politico-culturali originali e di grandecoinvolgimento democratico. Questo volume ripercorre gli aspetti del-la sua complessa personalità, mettendone in luce i tratti salienti.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 17.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala CStefania La Badessa presenta“Medicina naturale per la donna” (Tecniche nuove, 2015)Conversa con l’autrice Eleonora CannatelliQuello femminile è un mondo particolare, al tempo stesso ricco diconcretezza e fugacità, contraddistinto da un fitto intreccio di emoti-vità, fisicità e razionalità, che nasce probabilmente dal forte legamedella donna con la terra, ma anche dall’inevitabile influenza che laluna esercita sull’universo femminile. Imparando ad utilizzare i rime-di naturali più adatti, oltre a contrastare con semplicità ed efficacia ipiccoli disturbi di ogni giorno, sarà possibile contribuire al recuperodi una forma psico-fisica ottimale.Sezione “Nutri-Menti”

Ore 18.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala AAntonio Manzini presenta “Era di maggio” (Sellerio, 2015)Conversa con l’autore Francesco LenaIn una notte di maggio, al vicequestore Rocco Schiavone piomba ad-dosso una rottura di decimo grado. Una donna è morta al posto suo,la fidanzata di un amico di Roma, “seccata” da qualcuno che volevacolpire lui. E quando esce dalla depressione si butta sulle tracce diquell’assassino tra Roma ed Aosta, scavando dolorosamente nel pro-prio passato, alla ricerca del motivo della vendetta, un viaggio neltempo che è come una ferita che si apre su una piaga che non ha an-cora smesso di sanguinare.Sezione “Una Regione per Leggere”

Ore 18.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BEnzo Gentile presenta “Lontani dagli occhiVita, sorte e miracoli di artisti esemplari” (Laurana, 2015)Conversa con l’autore Carlo BordoneL’autore ripercorre e approfondisce le vite e le storie personali di Bu-scaglione, Ciampi, Endrigo, Ferrer e Pagani, cantautori considerati

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poeti, capaci di dipingere con una serie di canzoni indimenticabili unmomento preciso della nostra colonna sonora, e protagonisti del co-stume di un’epoca dorata per il mondo italiano dello spettacolo. Cin-que artisti che hanno ispirato intere generazioni di artisti, a dimo-strazione del fatto che non “sono solo canzonette”.Sezione “Carta Canta”

Ore 19.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala AAnna Mazzamauro presenta “Nuda e cruda” (Diamond, 2014)Conversano con l’autrice Vera Bilotta e Antonietta Villella“Nuda e cruda” è il titolo dello spettacolo di successo di Anna Maz-zamauro, diventato anche un libro. Lo scopo è quello di mostrare co-me liberarsi dai pregiudizi, dai principi e dagli amori guasti, come le-varsi dai piedi il peso della diversità (non sono io che sono diverso,sono gli altri che sono troppo uguali) per raccontare come si impari amostrare quel fascino struggente della donna brutta, a sentirsi comeuna sovrana, un’imperatrice delle brutte misure.Sezione “Una Regione per Leggere”

Ore 19.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BPierpaolo Vettori presenta“La vita incerta delle ombre” (Elliot, 2014)Conversa con l’autore Caterina VillìLa vita incerta delle ombre è la storia del viaggio di Alessandro e Seve-rina al lago di Malvento, verso un passato misterioso e mai rimosso,ed è anche la storia di Miranda Montelimar, una ragazza speciale chesente un’inspiegabile affinità con le strane energie che animano le ro-vine del tempio di Asclepio, l’edificio che, dalle rive del lago, attrae lafantasia dei ragazzi di un’Accademia Militare e delle ragazze del Colle-gio del Sacre Coeur. Quando, nel mezzo di un’estate torrida e sensua-le, Miranda scompare e viene ritrovata priva di sensi in una radura neipressi del tempio, la sua personalità ha subito un mutamento radicale.Sezione “Una Regione per Leggere”

Ore 20.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala APaola Turci presenta “Mi amerò lo stesso” (Mondadori, 2014)Conversa con l’autrice Francesco LenaIl rapporto con la musica e il suo pubblico, un incidente d’auto che lesegna cuore, corpo e anima ma l’aiuta a uscire da una relazione tor-mentata, un viaggio che le apre porte prima di allora né pensate néconosciute fanno di lei una donna che ha attraversato un periodo diluci e ombre per arrivare all’equilibrio di oggi, un equilibrio che lepermette di condividere con tutti un percorso assolutamente origi-nale e coinvolgente. Paola Turci racconta per la prima volta il propriopercorso artistico e privato con la massima sincerità nell’autobiogra-fia “Mi amerò lo stesso”.Sezione “Carta Canta”

Ore 21.30 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala ANada conversa con Enrico De AngelisIl responsabile artistico del Club Tenco ci accompagna alla scopertadella vita e della musica di Nada, una delle autrici e interpreti più im-portanti del panorama italiano; dagli esordi di cantante bambina allaconsacrazione nel mondo della musica d’autore, Nada è un’artistache non ha mai smesso di ricercare e non si è mai adagiata sugli allo-ri dei suoi successi; con lei ci sarà il chitarrista Fausto Mesolella peruno spettacolo intenso e coinvolgente.Sezione “Carta Canta” • Spettacolo

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VENERDÌ 16 OTTOBREOre 9.30 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala CAssunta Morrone e Jole Savino presentano “Io e Velazquezovvero il giallo dell’insolito quadro” (Artebambini, 2014)Conversa con l’autrice Domenica CacciatoreUn palazzo misterioso, una nonna eccentrica, un quadro stravagantesono gli elementi di una storia gustosa e vivace. Si tratta del racconto,in chiave di leggero noir, di un ragazzino intraprendente che si muovein una cornice oscura di circostanze, tra il reale e l’immaginario.Sezione “Una Regione per Leggere”

Ore 10.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala AProcessi migratori fra territori e riconoscimento dei dirittiIntervengono Altero Matteoli e Giovanni BurtoneModera Carlo CollocaIl seminario si concentrerà sul tema dei migranti e della loro inciden-za sulle politiche italiane di accoglienza nei territori la cui sostenibili-tà ambientale dipende anche dal livello di inclusione dei cittadinistranieri e del loro rapporto con le popolazioni autoctone.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 10.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BFrancesca Viscone presenta “La speranza non è una terra stranieraStorie di sindaci e amministratoriminacciati dalla ’ndrangheta” (Città del Sole, 2010)Intervengono Carolina Girasole ed Elisabetta TripodiModera Adriana TetiOltre a presentare il fenomeno delle minacce ad amministratori diogni parte d’Italia, l’autrice ha raccolto i racconti di vita dei protago-nisti cercando di capire quale fosse la loro idea di bene comune, dibuona e cattiva politica, di dedizione al territorio, quale il loro rap-porto con gli elettori prima e dopo gli attentati subiti e come questiultimi abbiano sconvolto le loro vite. Gli attentati mafiosi diventanocosì un pretesto per denunciare la mafiosità della gente comune el’ipocrisia borghese, ma anche per ricordare uomini e donne chehanno rischiato la vita per il bene comune.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 10.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala stampaLaboratorio di scrittura creativa a cura di Pierpaolo Vettoridedicato agli studenti delle scuole superioriPerché scrivere? L’importanza di utilizzare la lettura e la scrittura co-me arma per conoscere noi stessi e il mondo. Come scrivere? Alcunelinee guida su come si dovrebbe, ma soprattutto come NON si do-vrebbe, scrivere un testo letterario. Prova pratica. Utilizzando gli ar-gomenti degli incontri precedenti, tentare di inventare un breve te-sto collettivo.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 11.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala AOgni biblioteca è il centro del mondoCon Massimo Bray ed Emilio CasaliniMassimo Bray spiega come l’attitudine alla lettura e alla conoscenzapossa divenire tangibile occasione di incontro di culture e di rinascitacivile, così nei piccoli centri come nelle grandi città, e illustra il ruolodelle biblioteche, specie quelle di quartiere e di paese, nell’incorag-

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giare quest’attitudine in particolare nelle fasce della comunità piùdeboli e più esposte al rischio di isolamento e disagio sociale (giova-ni, anziani, migranti, persone in cerca di occupazione).Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 11.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BLa narrativa spezzata dalla cancellazione dei sentimentiPaola Bottero presenta con Giap Parini“Faceboom” (Sabbiarossa, 2015)La narrazione di Paola Bottero continua ad esplorare un tema che leè molto caro: la vita in assenza di amore. Da gennaio a dicembre lavita scorre alternando un protagonista maschile ad uno femminile.Ma i veri protagonisti di Faceboom sono sempre gli stessi: un’Italiadiversa ma identica a se stessa, l’ansia da social, l’assenza di amore ol’invano tentativo di comprenderne l’essenza.Sezione “Una Regione per Leggere”

Ore 11.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala CL’arte del pensareIntervengono Giorgio Marchese e Marilena DattisDa come nasce un’idea e dalla differenza tra idea e pensiero, con ilsupporto di contributi video vedremo di capire se la qualità della no-stra vita dipende dalla qualità dei nostri pensieri se è possibile modi-ficare il nostro modo di pensare per migliorare la nostra vita.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 12.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala AMichela Marzano presenta “Papà, mamma e gender” (Utet, 2015)Introduce Antonello ScalamandrèLe discriminazioni e la violenza contro le donne e le persone omoses-suali e transessuali sono oggi, almeno a parole, unanimemente con-dannate in Italia. Una frattura profonda divide invece il Paese quandosi discute dei mezzi per combattere questi mali. Al centro del durissi-mo dibattito c’è la cosiddetta “teoria del gender”. Da un lato, i soste-nitori sentono tutta l’ingiustizia di una società in cui una persona puòancora essere considerata inferiore a causa del proprio diverso orien-tamento sessuale, del proprio sesso, della propria identità di genere.Dall’altro, gli oppositori vedono nella teoria una pericolosa deriva mo-rale, il tentativo di scardinare i valori fondamentali del vivere umano.Sulla questione, Michela Marzano fa convergere la luce - a tratti in-candescente - di tutta la sua passione, sensibilità e intelligenza.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 12.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BAntonella Agnoli presenta“La biblioteca che vorrei” (Editrice Bibliografica, 2014)Intervengono Carlo Colloca e Anna ViterittiQuesto libro vuole guardare al futuro delle biblioteche italiane conocchi nuovi: la biblioteca è infatti ben più ricca, accogliente, intelli-gente di qualsiasi smartphone. A condizione che sappia provare ognigiorno che gli ideali di democrazia a cui storicamente si ispira sonoreali. Se vuole contribuire ai processi di inclusione e di coesione so-ciale, se vuole attivare energie nella comunità, non può essere co-struita e gestita ‘dall’alto’: deve mettersi all’ascolto dei cittadini. So-lo questo ci darà una biblioteca utile, amichevole, diversa negli spazie nel personale, dove poter fare l’esperienza di leggere, discutere,produrre cultura insieme.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

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Ore 13.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala C“Il panino Gourmet”. Show Cooking di Andy Luottoaffiancato dagli allevi dell’Istituto Alberghiero di Vibo ValentiaInterviene Giovanni CaldaraAttore, abilissimo comunicatore che ha reso il cibo una straordinariapassione della vita, Andy Luotto ha “marchiato” su se stesso que-st’amore per la cucina con un nuovo tatuaggio - una cipolla - che pa-re un omaggio diretto alla Calabria e al nostro festival con uno deisuoi prodotti più rappresentativi. E quella di Andy Luotto sarà pro-prio un’occasione gioiosa di festa in cui il celebre chef/conduttore ciguiderà in un viaggio alla scoperta dei sapori di questa terra. I salu-mi, i formaggi e le altre eccellenze gastronomiche calabresi fornitedalla sezione agro-alimentare di Confindustria Vibo Valentia e dalpanificio artigianale di Vincenzo D’Amico di Vibo Valentia, darannovita a dei veri e propri panini gourmet. Ed Andy Luotto, che con abili-tà e fantasia li preparerà, coinvolgerà direttamente il pubblico in unappuntamento divertente e goloso.Sezione “Nutri-Menti”

Ore 15.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala A“Crisi e Crasi”. Proiezione del cortometraggio di Daniela CordaIntervengono Alfredo D’Attorre e Alessandro De SalvoCrisi e crasi in sardo significa la crisi e il domani. Ma nel titolo c’è an-che, quasi nascosto, crai che significa chiave ed è proprio la chiave dilettura offerta dalla Modern Money Theory, spiegata da su professo-ri che renderà una giornata come tante in un bar una giornata spe-ciale. La crisi, il domani e la chiave. Possiamo avere benessere e oc-cupazione se sfatiamo i falsi miti dei sacrifici e dei tagli alla spesapubblica.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 16.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BAlessandro De Virgilio presenta “Le quattro giornate di Catanzaro”(Rubbettino, 2014)Conversa con l’autore Giuseppe SarloIl 25 gennaio 1950 i catanzaresi occuparono le piazze per rivendicarealla loro città il riconoscimento dello status di capoluogo della Regio-ne Calabria. Fu l’inizio di quattro giornate di mobilitazione totale cheportarono alla paralisi i servizi, con la chiusura degli uffici, dellescuole e dei negozi, e il fermo dei mezzi di trasporto pubblici. Questolibro ripercorre tutta la storia della rivalità fra le città calabresi,dall’Unità d’Italia al 1950, con cenni sulle prime ipotesi regionalistediffusesi all’indomani dell’unificazione del Paese e racconta il nasce-re dell’antagonismo fra Catanzaro e Reggio con la promulgazionedella Costituzione repubblicana.Sezione “Una Regione per Leggere”

Ore 16.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala CElena Costa presenta il film “Le più piccole del ’68”Conversano con l’autrice Luca Biagi e Marilena DattisIl 18 giugno 1968, cinquanta giovanissime operaie occupano l’unicafabbrica di Manziana, un paese tra i boschi in provincia di Roma, perscongiurarne la chiusura. Durante l’occupazione le ragazze acquista-no consapevolezza ed autonomia, attirando l’attenzione della stam-pa e dei sindacati. Le giovani occupanti aprono i cortei, presenzianoalle più calde manifestazioni, affiancano i lavoratori di altre fabbri-che in sciopero. E quando il 4 luglio una rappresentanza di donnevietnamite arriva in Italia, grazie agli sforzi del PCI, la prima tappa

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delle tre donne di Hanoi è proprio il piccolo laboratorio tessile occu-pato. Dopo trentasette giorni, tra speranze e delusioni, le operaieottengono l’agognata vittoria. Solo pochi mesi più tardi, però, il tito-lare chiuderà la fabbrica come aveva da tempo stabilito. Le ragazzesi disperderanno in tutta la provincia in cerca di lavoro, costruirannovite e famiglie, portandosi sempre dietro il ricordo di quella incredi-bile lotta. Dopo 45 anni, le “ragazze” di nuovo insieme rievocanoquei giorni...Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 16.30 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala ATommaso Cerno presenta“Inferno. La Commedia del potere” (Rizzoli, 2013)Intervengono Giuseppe Cricenti e Wanda FerroModera Sergio La GrotteriaSettecento anni dopo Dante tocca a Tommaso Cerno avventurarsi al-l’inferno. Ma la sua discesa è ancora più incredibile: incontra i rap-presentanti della Seconda Repubblica costretti all’eterno contrap-passo delle loro bassezze in vita. Fini, La Russa, Bossi e Maroni, le Ol-gettine, Formigoni e Fiorito, ma anche Beppe Grillo, Vendola e Ber-sani, fino a Berlusconi. Ad accompagnarlo un “savio gentil” che dellapolitica italiana “tutto seppe”: Giulio Andreotti. Le varie tappe sonoillustrate dalle vignette di Makkox.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 17.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BMilingo Sutera presenta “Storie tossiche” (Sabbiarossa, 2015)Conversano con l’autore Caterina Simoncini e Paola BotteroCi sono i sette peccati capitali, le sette note, i sette colori dell’arco-baleno, i sette cieli dell’antichità, le sette virtù, i sette colli di Roma, isette giorni della settimana. Sette sono i nani, i chakra, i dolori diMaria, i sigilli che si romperanno annunciando la fine del mondo.Sono sette le meraviglie del mondo, le mucche di Apollo, le Pleiadi, imesi di 31 giorni, le lettere usate per esprimere i numeri romani. Esette sono le storie tossiche. Sette ritratti, come quelli fatti dallostesso autore, che è anche musicista ed artista eclettico, in cui la vitadei protagonisti si fonde con la sua, spada dopo spada. Ma non soloritratti: le sette storie tossiche sono un percorso doloroso di vita. Pernon dimenticare. Per pagare, come scrive Cristiano Montesano, “ildebito nei confronti di tutti gli amici che se ne sono andati, mangiatie poi dimenticati da quella Palermo che nel decennio ‘85 ‘95 se laprendeva facilmente con i suoi figli più fragili”.Sezione “Una Regione per Leggere”

Ore 18.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala ALa Convenzione ONU dei diritti dei fanciulli e delle fanciulleMaria Rita Parsi conversa con Antonella CuzzolaLa Commissione ONU per i diritti dei fanciulli e delle fanciulle si oc-cupa di far rispettare i diritti dei bambini secondo la ConvenzioneONU a cui aderiscono 193 Paesi. E, in particolare, la Commissione siinteressa di ribadire il superiore interesse dei minori così come reci-ta l’art. 3 che rappresenta un importante ed eccezionale passo inavanti al fine di tutelare, comunque e ovunque, i bambini mettendole loro esigenze al primo posto e sostenendo la necessità che essivengano ascoltati sin dalla prima infanzia, in tutte le questioni chestrettamente li riguardano con l’aiuto di esperti, operatori, mediato-ri culturali e psicologici.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

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Ore 18.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BMauro Covacich presenta “La sposa” (Bompiani, 2014)Conversa con l’autore Alessandro Besselva AverameUn’artista sulle strade dei Balcani in abito da sposa. Due sconosciutiin attesa di sparare durante un safari umano. Un giovane sacerdote,ignaro del suo futuro di papa, in un drammatico corpo a corpo con ildesiderio. Gli attentati compiuti nei supermercati da un tranquillopadre di famiglia con la passione per gli esplosivi. Le peripezie di uncuore espiantato, in corsa verso la seconda vita. Un uomo deciso acondividere la casa con un branco di lupi. Fatti realmente accadutiche si fondono a invenzioni folgoranti e brevi digressioni autobiogra-fiche, come la lezione di frisbee al nipotino, nella quale affiora la do-lente sterilità di un’intera generazione che ha rinunciato ai figli perle proprie ambizioni personali.Sezione “Una Regione per Leggere”

16 Ottobre • Ore 19.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala A“Perché leggere?”. Lectio Magistralis di Massimo CacciariIntroduce Eleonora CannatelliSezione “Una Regione per Leggere”

16 Ottobre • Ore 20.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BMirco Menna presenta“118 frammenti apocrifi” (Editrice Zona, 2014)Conversa con l’autore Alessandro Besselva AverameEcco qui 118 frammenti letterari di incerta e dubbia provenienza. Cen’è per tutti i gusti: novelle, aforismi, dialoghi, monologhi, brani co-mici o drammatici, intimi o estroversi, in versi o in prosa. C’è di cheridere, piangere, riflettere o passare il tempo, specie se intorno l’agi-tazione impazza o non vi sentite troppo bene. Ideale per convale-scenti.Sezione “Carta Canta”

16 Ottobre • Ore 20.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala CE il gusto fu! a cura della Pasticceria Cicciò di Vibo ValentiaInterviene Giovanni CaldaraUn viaggio alla scoperta dei sapori della Calabria. Ingredienti che ilmondo ci invidia - come il bergamotto - diventano, nelle mani sa-pienti dei cuochi, l’occasione per dare vita a un tripudio di colori e disapori. Qui i maestri pasticceri Cicciò ci invitano in un goloso percor-so multi-sensoriale, che porterà alla conoscenza di queste straordi-narie materie prime, che verranno prima presentate, quindi lavoratee infine proposte da degustare in dolci indimenticabili.Sezione “Nutri-Menti”

Ore 21.30 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala A“Parientes” di Peppe Servillo, Javier Girottoe Natalio Luis MangalaviteCapita a volte di trovarsi dall’altro capo del mondo e di incontrareinaspettatamente qualcosa che ci appartiene e che forse avevamodimenticato. Questo è successo, si direbbe, a Girotto, Servillo eMangalavite, in particolare quando hanno riconosciuto nell’incontrouna possibilità di ritorno alla propria cultura condotto senza retorica,ma giocando in prima persona la scommessa di scrivere canzoni“nuove”.Sezione “Carta Canta” • Spettacolo

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PROGRAMMA

SABATO 17 OTTOBREOre 9.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala CProiezione del film “La Bugia bianca” di Giovanni VirgilioDopo la Proiezione Giovanni Virglio e Carlo Collocaconversano con Luca Biagi e Marilena DattisLa vita di Veronika è scandita da ritmi regolari e rassicuranti. Le suegiornate, infatti, si susseguono quasi sempre nello stesso modo traUniversità e lezioni di violoncello, la sua grande passione. Il piccoloborgo in cui vive con i genitori, dove si conoscono tutti e in cui rara-mente succede qualcosa di particolare, si presta benissimo a crearleuna dimensione ancora più ovattata e fuori dal tempo. Soprattuttosua madre fa di tutto perché questo equilibrio non venga mai altera-to. Ma quella della ragazza è solo una pace apparente, fatta di omis-sioni e verità scomode da nascondere.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 10.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala stampaLaboratorio di scrittura creativa a cura di Pierpaolo Vettoridedicato agli studenti delle scuole superioriPerché scrivere? L’importanza di utilizzare la lettura e la scrittura co-me arma per conoscere noi stessi e il mondo. Come scrivere? Alcunelinee guida su come si dovrebbe, ma soprattutto come NON si do-vrebbe, scrivere un testo letterario. Prova pratica. Utilizzando gli ar-gomenti degli incontri precedenti, tentare di inventare un breve te-sto collettivo.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 10.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala ACarmine Abate presenta “La felicità dell’attesa” (Mondadori, 2015)Conversa con l’autore Antonella ChiappaloneTra le pagine di questo romanzo di Carmine Abate prende formaun’indagine narrativa corale che ha il passo serrato di un giallo - e in-fatti ruota intorno al mistero di una morte da vendicare - ma che èsoprattutto un appassionato apologo sulle partenze e i ritorni, suglistrappi e i sotterranei legami tra le generazioni, sui tempi della vita esull’amore che può sopravvivere alla morte.Sezione “Una Regione per Leggere”

Ore 10.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BMario Andreose presenta “Uomini e libri” (Bompiani, 2015)Conversano con l’autore Florindo Rubbettino e Gilberto FlorianiDecenni di vita letteraria, a leggere, incontrare, confrontarsi conscrittori che hanno segnato il ’900: da Moravia a Sciascia e Bufalino,da Eco a Thomas Mann, da Steinbeck a Faulkner, da Camus a EricaJong a Patricia Highsmith. Scorci di storia della cultura italiana (e nonsolo) attraverso le vicende che hanno segnato i suoi maestri edito-riali: Alberto Mondadori e Valentino Bompiani. L’esperienza di unavita nell’editoria, dalla correzione di bozze alla direzione di impor-tanti case editrici. Scene di una vita passata a curare le parole altrui,“lavorando anche per il futuro”.Sezione “Una Regione per Leggere”

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Ore 11.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala ALa TV tra presente e futuro. Lectio Magistralis di Carlo FrecceroIntroduce Giuseppe SoluriSezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 11.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BGiancarlo Parisi presenta “Processo alle fotografieRealtà e postproduzione, una battaglia senza fine” (Leonida, 2015)Conversa con l’autore Giuseppe BovaLa selezione operata al momento dello scatto è già una scelta preci-sa che si completa con la scelta del momento in cui viene effettuatala ripresa. Per quanto un fotogiornalista si possa sforzare di essereobiettivo la sua non può che essere una visione parziale a prescinde-re, non fosse altro perché legata a doppio filo alla sua posizione fisi-ca. Ha quindi senso discutere dell’alterazione di un’immagine foto-grafica? Si tratta di un interrogativo centrale per ogni spettatore.Sezione “Una Regione per Leggere”

Ore 12.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala CSilvio Greco presenta “Il pesce. Come conoscerlo, amarlopescarlo e cucinarlo senza guasti per le specie itticheper noi e per l’ambiente” (Slow Food Editore, 2015)Conversa con l’autore Giovanni ChoukhadarianDurante la presentazione lo chef Bruno De Francescopreparerà una tartare di pescePuò forse sembrare un paradosso che uno dei massimi biologi mari-ni italiani e un fumettista di fama internazionale si siano uniti in que-sta impresa che parla di mercati, di cucine, di ricordi personali e, na-turalmente, di scienza. A ben guardare, però, la cosa non stride,tutt’altro. Perché se è vero che abbiamo bisogno di esperti che ciguidino - e qui entra in campo Silvio Greco - là dove le nostre sempli-ci forze di cittadini non arrivano, è altrettanto vero che fare la cosagiusta deve essere reso piacevole, bello da fare e da vedere e questoè il contributo di Sergio Staino al libro.Sezione “Nutri-Menti”

Ore 15.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo ValentiaGeronimo Stilton presenta“Grande Ritorno nel Regno della Fantasia 2”Geronimo Stilton ha ricevuto dalla regina delle Fate l’Anello Alato,un anello di pura energia cristallizzata che dà un enorme potere achi lo possiede. Ora questo anello è scomparso, e qualche creaturamalvagia ha aperto un varco tra il Mondo della realtà e il Regno dellaFantasia e vuole conquistare i due mondi. Per scongiurare questopericolo, il Tribunale Fatillico ha deciso che Geronimo dovrà ritrova-re l’Anello Alato e riportarlo alla Regina delle Fate entro una luna,cioè ventotto giorni. Inizia per Geronimo Stilton una nuova super-av-ventura, che gli farà incontrare tanti nuovi personaggi fantastici.Sezione “Una Regione per Leggere” • Spettacolo

Ore 16.00 • Sala A“Le bugie dei libri” a cura di Arnaldo ColasantiIntroduce Gilberto FlorianiUn itinerario fra arte e letteratura per poter raccontare il “libro” e,in un certo senso, la lettura come una condizione dell’anima in cui èpossibile, per ciascuno di noi, sperimentare la cosa che più temiamo:l’errore, la bugia, la fine dell’identità - insomma la non-verità.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

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PROGRAMMA

Ore 16.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BCristiana Buccarelli presenta “Gli spazi invisibili” (La Quercia, 2015)Conversa con l’autrice Giulia FlorianiGli spazi fisici di questa raccolta di racconti sono luoghi non-luoghi,confini di una consapevolezza emotiva, sono luoghi incantati comeAcireale, Sant’Agata dei Goti, una comune ad Ebenau in Germania,luoghi mitici e quotidiani, testimoni di storie diverse, che si svolgonospesso in una manciata di settimane, di giorni o di ore.Sezione “Una Regione per Leggere”

Ore 17.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala AGioacchino Criaco presenta in anteprima nazionale“Il Saltozoppo” (Feltrinelli, 2015)Conversa con l’autore Nancy ValenteDopo Anime nere, il suo sorprendente romanzo d’esordio, GioacchinoCriaco torna a raccontare una favola nera. Dove la vendetta è dirittodi natura e il seme dell’odio coincide con il destino. Attraverso il desti-no di Agnese, di Julien, di Alberto e del cinese Tin, attraverso le lorostesse voci, le antiche storie dei popoli guerrieri dell’Aspromonte si in-trecciano alle regole altrettanto antiche e feroci dei figli del Drago.Sezione “Una Regione per Leggere”

Ore 17.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BFederico Guglielmi presenta “Manuel AgnelliSenza appartenere a niente mai” (Vololibero, 2015)Conversa con l’autore Eliseno SposatoLa storia di Manuel Agnelli s’intreccia inevitabilmente con quella de-gli Afterhours, ma non solo. Dal primo demo del 1987 a oggi, il musi-cista/autore milanese è comunque sempre stato il leader indiscussodella rock band più blasonata d’Italia, e “Manuel Agnelli - Senza ap-partenere a niente mai” ripercorre questi anni analizzando la storiadegli “After” nonché tutte le esperienze parallele (artistiche, orga-nizzative, produttive e discografiche) che scandiscono il percorso delprotagonista. Non una classica biografia, bensì un ritratto veritiero esenza filtri, frutto di lunghi confronti a viso e mente aperti, al qualelo stesso Agnelli ha voluto conferire “ufficialità” con un’appassionataprefazione scritta di suo pugno.Sezione “Carta Canta”

Ore 18.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala A“Scrivere il reale, oggi” a cura di Aldo NoveIntervengono Giap Parini, Pierpaolo VettoriModera Lionella Maria MoranoPresentazione del volume di Aldo Nove“Un bambino piangeva” (Mondadori, 2015)La letteratura si occupa spesso di realtà e la declina in svariate forme,dalla letteratura di reportage al “realismo magico”, ma in fondo la re-altà, il reale, non sono altro che un’eterna metafora dell’esperienzaumana. Perché se è vero che “Tutto ciò che è razionale è reale, tuttociò che è reale è razionale” (Hegel), non è meno vero che “Tutto ciòche appare non è vero”; nel corso dell’incontro Aldo Nove presenteràanche la sua ultima fatica letteraria “Un bambino piangeva”.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

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Ore 18.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala B“Custodire la casa comune: riflessioni intorno all’Enciclica Laudato si”Ne discutono Nicola Fiorita e Antonio SpadaroModera Gaetano CurràLa seconda Enciclica di Papa Francesco vuole difendere l’ambien-te. Le tematiche affrontate nell’Enciclica si legano al tema dell’acces-so all’acqua potabile e sicura che è un diritto umano essenziale, fon-damentale e universale, e alla difesa della biodiversità (“tutte lecreature sono connesse tra loro, di ognuna dev’essere riconosciuto ilvalore con affetto e ammirazione”). Senza dimenticare che tutto ciòrichiede “un cambiamento di vita. Bisogna rafforzare la consapevo-lezza - Scrive il Papa nel primo capitolo - che siamo una sola famigliaumana. Non ci sono frontiere e barriere politiche sociali o che ci per-mettano di isolarci, e per ciò non c’è nemmeno spazio per la globa-lizzazione dell’indifferenza”.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 18.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala CGiuseppe Amarelli presenta “LiquiriziaRicettario romanzato di un’insolita radice” (Rubbettino, 2014)Conversa con l’autore Arcangelo BadolatiQuesto libro, nato come semplice raccolta di ricette, è diventato, du-rante la sua stesura, molto di più: un piccolo romanzo autobiografi-co, che, ruotando attorno alla liquirizia, traccia uno spaccato dolce enostalgico di un’antica famiglia calabrese, un racconto agile e sugge-stivo, che narra la saga di un’impresa familiare plurisecolare oggi no-ta nel mondo e descrive cos’è la liquirizia, come e da quanto temposi produce in Calabria, quali molteplici usi se ne possono fare, e infi-ne un ricettario classico, che propone sorprendenti ed allettanti so-luzioni per impiegare la liquirizia in cucina in modo originale, facile edivertente, coi consigli di rinomati chef internazionali.Sezione “Nutri-Menti”

Ore 19.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala A“L’uomo, animale essenzialmente culturale”Lectio Magistralis di Edoardo BoncinelliIntroduce Tonino CeravoloChe cosa fa di noi quello che siamo? Se è vero che buona parte dellanostra vita è già scritta nel nostro codice genetico, è altrettanto inne-gabile che le nostre esistenze sono influenzate dall’ambiente che cicirconda e da un infinito numero di elementi puramente casuali suiquali abbiamo ben poco controllo. L’interazione di questi tre fattori(genoma, ambiente e caso) genera un numero potenzialmente infini-to di individualità, ma questa ricetta sembra lasciare poco spazio allenostre scelte personali: non siamo noi a comporre il nostro Dna, inci-diamo sul mondo molto meno di quanto lui incida su di noi e - inutiledirlo - la nostra volontà è pressoché impotente davanti al caso. E nelnostro continuo tentativo di affrancarci dall’idea di un destino immu-tabile abbiamo un alleato: la cultura. Edoardo Boncinelli riflette sullanatura umana concentrandosi sulla pulsione che più di ogni altra cidistingue dagli animali: quella a conoscere, definire e regolamentare.E ci dimostra che la cultura scientifica e quella umanistica contribui-scono in egual misura nello sforzo collettivo di interpretare la realtà,fornendoci al tempo stesso gli strumenti per comprenderla. “Noi sia-mo cultura” è un richiamo a dare un senso alla nostra libertà e un in-vito a coltivare l’umano bisogno di trasmetterla.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

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PROGRAMMA

Ore 19.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala BFlavio Giurato presenta “La scomparsa di Majorana” (2015)Conversa con l’autore Caterina SimonciniFlavio Giurato, personaggio di culto della musica italiana d’autore,presenta il suo ultimo lavoro, che si staglia tra i vertici della sua pro-duzione e tra le opere più importanti della musica italiana recente,in un percorso che includerà anche alcune tra le pagine più luminosedel suo canzoniere. Un evento unico.Sezione “Carta Canta”

Ore 20.00 • Palazzo Gagliardi • Vibo Valentia • Sala ALe meraviglie del mondo anticoLectio magistralis di Valerio Massimo ManfrediIntroduce Maria D’AndreaLa Grande Piramide di Cheope a Giza, immensa dimora di riposoeterno per il faraone e monumento di tale titanica complessione dasfidare sotto certi aspetti l’umana comprensione: la più antica fra leSette Meraviglie e l’unica che sopravvive ancora oggi. I Giardini Pen-sili sospesi sul paesaggio di Babilonia, costruiti da un grande monar-ca per la sposa che aveva nostalgia delle sue montagne boscose: lapiù evanescente delle Sette Meraviglie, quella più fantasmatica, in-vano cercata e inseguita da archeologi e poeti, da epigrafisti e inda-gatori delle antiche fonti. E poi l’Artemision di Efeso, gigantescotempio dedicato al culto della dea Artemide, voluto dal munifico redi Lidia Creso. Il Colosso di Rodi, l’enorme statua di bronzo che sor-geva su una piccola isola in mezzo al mare. E ancora, il Mausoleo diAlicarnasso, la monumentale tomba dove riposava il satrapo Mauso-lo, nell’attuale Bodrum, in Turchia. Il Faro di Alessandria in Egitto,che una volta indicava la via alle mille imbarcazioni che si avvicinava-no a quel porto favoloso. E la statua di Zeus a Olimpia, grandiosacreazione del mitico scultore Fidia. Sono queste le Sette Meravigliedel mondo antico. Già indicate come tali diversi secoli prima dellanascita di Cristo, furono contemporaneamente visibili solo nel perio-do fra il 300 e il 227 a. C; successivamente andarono a una a una di-strutte per cause diverse, salvo appunto l’inattaccabile Piramide diCheope, scalfita soltanto dalle mani distruttrici degli uomini.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

Ore 21.30 • Palazzo Gagliardi • Vibo ValentiaFESTA DI CHIUSURADegustazione dei gelati di Pizzo offerti dalla Gelateria EnricoIl TF Leggere&Scrivere darà l’arrivederci all’edizione 2016 con unparty finale che si terrà nell’atrio di Palazzo Gagliardi.

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LUNEDÌ 12 • MARTEDÌ 13 OTTOBREMuseo della Tonnara1815-2015 Bicentenario Mura8anoConvegno Internazionale di Studi. “Gioacchino Muratun sovrano napoleonico alla periferia dell’impero”Un programma che me=e insieme la figura del Re Gioacchino Muratda diversi pun< di vista: Antropologico-Filosofico-Storico-Sociologico. La morte di Gioacchino Murat a Pizzo è l’epilogo di unavicenda individuale e colle>va che coinvolge il Regno di Napoli e l’Eu-ropa. Essa conferma tu=avia contemporaneamente un protagonismocalabrese, facendo della prospe>va regionale una chiave di le=urache “internazionalizza” la dimensione locale. La vicinanza con la Sici-lia, presidiata dagli Inglesi, la presenza di persisten< forme di brigan-taggio, ma anche i tenta<vi dei sovrani napoleonici di inserire il disor-dine delle forme di resistenza in un ordine di <po amministra<vo, in-fluiscono nel riempire il territorio di militari, spie, viaggiatori, funzio-nari, reda=ori sta<s<ci, scienzia<. La polarizzazione tra i ver<ci dellapoli<ca e la vita quo<diana appare ricca di tensioni e di nessi che in-fluiscono sulla valutazione del Decennio francese e del personaggioMurat, nella sua capacità di fare della propria morte un mito varia-mente interpretato e vissuto dai contemporanei e dalla storiografia.Sezione “Calabria, Fabbrica di Cultura”

PIZZO

Il TERRITORIOIl Tropea Fes<val Leggere&Scrivere coinvolgerà nelle sue a>-vità i paesi che fanno parte del partenariato territoriale: Pizzo,Serra San Bruno, Soriano e Tropea. Tra le molte a>vità che sisvolgeranno nei territori coinvol<, tra il 12 e il 17 o=obre, e in-dirizzate a tu=e le fasce d’età, con par<colare a=enzione rivol-ta al mondo della scuola, ci saranno visite guidate al MuseoArcheologico di Vibo Valen<a, al Castello Murat di Pizzo, alMuseo della Certosa di Serra San Bruno, al Museo dei Marmidi Soriano, al Museo Diocesano di Tropea e altri si< culturali earcheologici.

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IL TERRITORIO

MERCOLEDÌ 14 OTTOBREOre 11.00 • Aula Magna Is6tuto Tecnico Nau6coGianna Garbelli presenta“Il Fighter d’Italia Giancarlo Garbelli”( RAI-ERI, 2015)Conversa con l’autrice Piepaolo CambareriBiografia-romanzo, storia umana e spor<va del più grande Campionedi Pugilato Italiano di sempre, scri=a da sua figlia Gianna Garbelli. Il li-bro a=raversa il ‘900 sino ai giorni nostri con tu=o il peso eccezionaledell’anima di questo grande campione, tra i grandissimi nel mondo.Sezione “Una Regione per Leggere”

SABATO 17 OTTOBREOre 11.30 • Castello MuratCarmine Abate presenta “La felicità dell’a7esa” (Mondadori, 2015)Tra le pagine di questo romanzo di Carmine Abate prende formaun’indagine narra<va corale che ha il passo serrato di un giallo - e in-fa> ruota intorno al mistero di una morte da vendicare - ma che èsopra=u=o un appassionato apologo sulle partenze e i ritorni, suglistrappi e i so=erranei legami tra le generazioni, sui tempi della vita esull’amore che può sopravvivere alla morte.Sezione “Una Regione per Leggere”

VENERDÌ 16 OTTOBREOre 12.00 • Palazzo ChimirriCarin McDonald presenta“L’integrazione comincia con il gusto... nella vita cosi come in cucina”Conversa con l’autrice Tonino CeravoloImmigrare non è facile, si abbandona la terra d’origine, il proprio po-polo, la cultura, la propria casa e le abitudini. “L’integrazione comin-cia con il gusto” vuole condividere e sensibilizzare il le=ore verso unaspe=o dell’esperienza poco considerato nella quo<diana conviven-za delle culture, quello che parte dalla cucina.Sezione “Nutri-Men6”

SERRA SAN BRUNO

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VENERDÌ 16 OTTOBREOre 18.00 • Complesso Monumentale San DomenicoLorenzo Capellini presenta“Con D’Annunzio al Vi7oriale” (Minerva, 2015)Conversano con l’autore Francesco Bartone, Merilia Cicontee Michele SeminaraA=raverso la penna dello storico e Presidente della Fondazione “Vit-toriale degli Italiani” Giordano Bruno Guerri e le fotografie di LorenzoCapellini, il Vi=oriale si svela: un magnifico complesso di edifici, vie,piazze, con un teatro all’aperto, giardini e corsi d’acqua. Fu ere=o trail 1921 e il 1938 sulle rive del lago di Garda per volere di Gabrieled’Annunzio, il Vate, a memoria della “vita inimitabile” del poeta-sol-dato e delle imprese degli italiani durante la Prima Guerra Mondiale.Sezione “Una Regione per Leggere”

SABATO 17 OTTOBREOre 18.00 • Complesso Monumentale San DomenicoMirco Menna presenta“118 frammen6 apocrifi” (Editrice Zona, 2014)Ecco qui 118 frammen< le=erari di incerta e dubbia provenienza. Cen’è per tu> i gus<: novelle, aforismi, dialoghi, monologhi, brani comi-ci o dramma<ci, in<mi o estroversi, in versi o in prosa. C’è di che ride-re, piangere, rifle=ere o passare il tempo, specie se intorno l’agitazio-ne impazza o non vi sen<te troppo bene. Ideale per convalescen<.Sezione “Carta Canta”

MERCOLEDÌ 14 OTTOBREOre 18.30 • Biblioteca ComunaleCarlo Scalfaro presenta “Una sera di luglioMemorie di un comunista calabrese” (Ci=à del Sole, 2015)«Sono stato un comunista e ancora oggi, in larga misura, il metododi analisi marxiana presiede il mio punto di osservazione sulla realtàche mi circonda. Per questo non mi sono mai davvero ritenuto unosconfi=o, pur sapendo bene che la ba=aglia per un mondo nuovo èstata irrimediabilmente perduta […]. Io però ho pensato sempre sto-ricamente, e la storia non si ferma».Sezione “Una Regione per Leggere”

TROPEA

SORIANO

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IL TERRITORIO

GIOVEDÌ 15 OTTOBREOre 18.30 • Biblioteca ComunaleMarco Ciconte presenta “Romanzo nascosto” (Watson, 2015)Un romanzo nel romanzo, come in un gioco di scatole cinesi. Un pro-fessionista inappagato esplora i misteri della scri=ura per uscire dal-la rou<ne quo<diana. Con entusiasmo crescente scrive l’inizio di cin-que storie, l’una diversa dall’altra. Solo alla fine lo scri=ore individuaciò che vuole raccontare e passa alla stesura defini<va del romanzovero e proprio, una storia che nulla avrebbe a che vedere con le cin-que storie abbozzate in precedenza, ma un gioco di intrecci porta ilprotagonista ad incrociare i personaggi delle cinque storie abbozzatenelle prove. Una dichiarazione di sfrenato amore e di speranza versoil Sud, non solo nel senso geografico del termine. E un mònito versoil suo popolo, troppo spesso incompreso e ancor di più rassegnato alsuo des<no.Sezione “Una Regione per Leggere”

VENERDÌ 16 OTTOBREOre 11.30 • Biblioteca ComunaleAssunta Morrone e Jole Savino presentano “Io e Velazquez ovveroil giallo dell’insolito quadro” (Artebambini)Un palazzo misterioso, una nonna eccentrica, un quadro stravagantesono gli elemen< di una storia gustosa e vivace. Si tra=a del raccon-to, in chiave di leggero noir, di un ragazzino intraprendente che simuove in una cornice oscura di circostanze, tra il reale e l‘immagina-rio. Un giallo che parte dall’arte e all’arte ritorna.Sezione “Una Regione per Leggere”

SABATO 17 OTTOBREOre 11.00 • Biblioteca ComunaleElena Costa presenta “Le più piccole del ‘68” (IoScri=ore)Conversa con l’autrice Maria Stella VinciReading a cura di LaboArtÈ una sera di giugno del 1968, una sera come tante in una piccolafabbrica di pantaloni di un paesino vicino Roma. Le giovani operaie sistanno preparando a concludere la giornata lavora<va, quando unannuncio del dire=ore le ferma. «Da domani non venite più. La fab-brica chiude.» Un a>mo di sconcerto, poi la decisione, improvvisa erisoluta: si occupa la fabbrica, per difendere il diri=o al lavoro e aun’esistenza più dignitosa. È l’inizio di una grande avventura per legiovanissime operaie, che nei giorni e nelle no> dell’occupazioneavranno modo di sperimentare la propria forza e il proprio coraggio,di rifle=ere sulla propria vita, di capire quello che conta davvero… Siintrecciano così in queste pagine le storie di Nerina, di Stella, di Fio-renza, delle loro compagne di lo=a, dei loro amori e delle loro fami-glie in un romanzo corale che, partendo da un episodio storico real-mente accaduto e che ha preceduto l’autunno caldo del Sessanto=o,racconta una sugges<va vicenda di lo=a e risca=o, di eroismo eamore che parla ai nostri cuori e alle nostre coscienze.Sezione “Una Regione per Leggere”

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LUNEDÌ 12 • SABATO 17 OTTOBRE

“Alle origini dell’arte” di Nik SpatariIl grande ar<sta che insieme alla compagna Hiske Mass e la lorocreatura MUSABA hanno realizzato la massima espressione di arteambientale in Calabria presenta alcune opere che rappresentanouna ricerca approfondita e documentata delle origini dell’arte medi-terranea.

“Le parole eterne” di Antonio La GambaUna serie di opere in cui la parola a=raversando i secoli ispira l’artenella ricerca di un “oltre” che accomuna gli uomini di tu> i tempi e“Mostaccioli I Love” omaggio alla tradizione dolciaria calabrese aitempi di Expo 2015.

“Surrealismo Calabrese” di Nino Fores2eriL’ar<sta presenta delle opere inedite tra cui quella realizzata a tremani con Antonio La Gamba ed il compianto poeta Enzo Rapisarda, elo studio per le porte del duomo di Pizzo in cui storia, tradizione ereligiosità si fondono in un risultato di grande potenza plas<ca.

“Visioni Mediterranee” di Agos2no CaraccioloUna pi=ura plas<ca con campi croma<ci ben contenu< dentro orlatu-re brune, sbalzano fuori lucen<, compa> e materici, secondo la maidimessa poe<ca del chiaroscuro. Stesso dialogo tra il concavo ed ilconvesso delle sculture di materiali diversi, sinuose e dinamiche co-me gli an<chi tronchi d’ulivo, proto<pi inarrivabili di torsioni e con-torsioni solo imitate. Tra ques< linguaggi si muove intelligentementela poliedrica ricerca ar<s<ca, non disdegnando la levità e la gen<lezzadell’acquarello, così come la decorazione vascolare sulla ceramica nelsegno di una tradizione iconica che viene da molto lontano.

“La Ceramica Narrante” di Antonio Montesan2A=raverso un approccio maturo ed una originale tecnica decora<va,viene affidato a tonnaro<, contadini e madonne - al pari dei mi< fi-gura< sulle ceramiche magno greche - il compito di raccontare pro-verbi, de> e modi di dire, favole e leggende, anima< dalla passionedi tes<moniare la storia vista dal Sud.

LE MOSTRECome nella scorsa edizione del Festival, anche quest’annoPalazzo Gagliardi offrirà il palcoscenico per una serie di mostreche saranno l’occasione per valorizzare e me=ere in luce alcunitra i nomi più interessan< del panorama ar<s<co della Regione;le sale del palazzo ospiteranno una serie di personali che ci rac-conteranno, a=raverso una serie di percorsi e ricerche indivi-duali, cosa significa fare arte in Calabria, oggi. Per il 2015 le mo-stre seguono la tema<ca Arte e Parola con opere realizzate ap-positamente per questa edizione.

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LE MOSTRE

“Segni II” di Raffaele FamàL’ar<sta, in con<nuità con la sua precedente partecipazione alla mani-festazione, espone una serie di opere inedite, risalen< all’inizio deglianni ’80, che tes<moniano una fase di riflessione sulle molteplici decli-nazioni dell’astrazione e sugli elemen< minimali della pi=ura, svincola<da ogni connotazione referenziale, analizza< e rivela< come cos<tuen<pre-formali. Un’esplorazione sulla natura primordiale e is<n<va del ge-sto pi=orico condo=a senza preclusioni s<lis<che, in parallelo con lariproposizione di soluzioni espressive stru=urate in senso iconico.

“Mul6tudo” di Giovanni Ba4sta OlivaLa parola la<na “Mul<tudo” traduce l’espressione “un mare di gen-te”. La mostra che si compone di opere in vari forma< e tecnicherealizzate da Giovanni (Giuàn, Joan) Ba>sta Oliva è stata alles<ta frail 19 e il 29 giugno 2015 ad Alghero nello spazio Tiralral a sostegnodella campagna di Amnesty Interna<onal Italia: “S.O.S. EUROPA pri-ma le persone poi le fron<ere”. In occasione dell’inaugurazione dellamostra, presso la sala della biblioteca dell’Obra Cultural de l’Alguer,si è svolta una conferenza di presentazione della campagna di A.I.

“Contra Mare” di Stefano BazzanoI tempi dell’uomo e quelli della natura presentano uno scarto abissa-le che aneste<zza la nostra percezione nei confron< di alcuni proces-si di metamorfosi. L’uomo percepisce inconsciamente la roccia comeun’en<tà immobile, perenne, eterna, che solo grandi stravolgimen<possono mutare. Il lavoro è uno studio fotografico ancora in corsosulle rocce della Costa Degli Dei (Vibo Valen<a), nel Tirreno Meridio-nale, tra=o di costa che presenta una morfologia molto variegata,nonostante il suo breve tra=o (55 km ca.). Se, trovandoci su una diqueste spiagge, provassimo per un istante a volgere le spalle al maree osservare ciò che gli sta di fronte, ci accorgeremmo che esiste unaltro <po di infinito.

“Berlin Snakes” di Alessandro VinciIl proge=o fotografico intende offrire una panoramica del paesaggiourbano contemporaneo di Berlino a=raverso un unico filo condu=o-re rappresentato dalle sue cara=eris<che tubature colorate, che “sitrasformano” in enormi serpen< (snakes). Gli sca>, monta< in se-quenza come nel fermo immagine di una pellicola, danno vita ad unsorta di narrazione con<nua delle dinamiche della ci=a, del suo vive-re quo<diano, dei suoi mutamen<.

“Il corpo e l’anima” di Giuliano Piccio3oVerità nuda e cruda, spietata, quasi nauseante. Ciò che non voglia-mo vedere si manifesta dinnanzi a noi con immagini che raccontanoe descrivono l’animo umano, il suo lato più nascosto. Ma non c’èniente di nuovo in ques< raccon< che ormai conosciamo alla perfe-zione, sono sta< semplicemente porta< alla luce.

“Insegnami a volare” di Maria VigliaroloOgni generazione ha qualcosa da donare alle altre. Dare l’opportuni-tà ad anziani e bambini di entrare a conta=o gli uni con gli altri econdividere esperienze nella quo<dianità, significa superare le bar-riere esistenziali tra la generazione dell’esperienza e la generazionedell’energia pura. L’amore incondizionato e l’esperienza si fondonoin un’unica emozione, dando vita all’accrescimento dell’anima.

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“Anima ed Elemen6” di Raffaele Colao“Perché < lavi sapendo che andrai a morire? - Non lavo il mio corpoaffinché possa pulirsi, ma purifico la mia anima affinché possa uscireda questo campo di concentramento”.L’introspezione è un momento della vita dal quale nessuno di noipuò esimersi all’infinito. Nell’istante in cui ci si ritrova di fronte a séstessi - a nudo - ciò che ci appare potrebbe creare un’angoscia taleda voler ad ogni costo mediare la realtà.. Solo l’acce=azione, in fine,perme=erà all’animo umano di conviverci. Il proge=o video e instal-lazione ha eccezionalmente coinvolto tre giovani ar<s< calabresi -Colao, Stancanelli e Barilaro - che in veste di regista, performer e in-terprete della materia u<lizzata per l’installazione, presentano que-sta opera video.

“Tessut’Azione: l’Arte dei Fila-Men6” di Santo Caglio2Le mie opere, sono realizzate con fili di cotone e stoffe ma, è soprat-tu=o il Filo, quasi sempre in cotone, a cara=erizzarli e a dar loro Uni-cità ed Originalità. Il filo, oltre ad essere il materiale “stru=urale” inquanto, tessendolo forma re< Spaziali e Archite=oniche è anchel’elemento Composi<vo, Croma<co e Scultoreo. A=raverso il filo,“cucio” un forte rapporto di memoria con la storia dell’Arte e nonsolo, per esempio Penelope in le=eratura classica, e con la Tela dallaquale, sfilandola tan< anni fa, nacque l’idea della Tessut’Azione. Il fi-lo e la rete: rappresentazione e metafora Simbolica della Contempo-raneità e come scrisse Kandinskij, nel 1910 “ogni arte è figlia del suotempo”.

“Consapevolezza e consenso” di Giuseppe BarilaroIl pensiero, in quanto a>vità della mente, non è altro che l’elabora-zione di idee che generate per mezzo dell’esperienza, conducono ilsogge=o ad una interpretazione nuova, filtrata in più aspe>. Tu=a-via non è semplice individuare o circoscrivere la purezza del pensie-ro, esso stesso, in quanto processo che si esplica nell’elaborazionedella coscienza, dei desideri, del rifiuto e dell’acce=azione, non è lamera rappresentazione di un conce=o, quanto l’evoluzione di ciòche è impotenza nella mente umana, in a=o, quell’a=o che spessodiverge dei singoli conce>, ed in cui si esplica il gesto, non a caso iltermine la<no “pensum ” “pensiero” sta ad indicare la materia pri-ma, grezza, in a=esa di lavorazione, come ad evidenziare l’importan-za che riveste il sudde=o processo di elaborazione delle idee.

“Poesia della ricerca ar6s6ca” di Francesco BarilaroL’ar<sta mira, alla ricerca di forme espressive che nella loro semplici-ta formale sostengano e sorreggano il pensiero poe<co. “Quandopensiamo e quando successivamente agiamo lo facciamo con la con-sapevolezza e l’intenzione di modificare o per lo meno comprenderecio che ci circonda creando armonizzazioni ritmiche che scandisconoil vivere quo<diano, ebbene se a questo ritmo diamo i gius< suoniques< creeranno la giusta sinfonia, musica che vibra lasciando inde-lebile il proprio passaggio”.

“Senza Titolo” di Tyron PironaciIl lavoro suggerisce di considerare quanto assurdo possa essere rag-giungere la verità a=raverso la sola ragione. Nell’an<chità l’assurdoè stato ogge=o della storia del pensiero in varie forme, ad esempiocon Parmenide nella filosofia del linguaggio quando fa notare l’as-surdità di certe espressioni linguis<che che si adoperano normal-

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LE MOSTRE

mente come sensate. Infa> è logico pensare che nominare una cosache non abbia realtà sia un assurdo eppure, noi parliamo sia di luceche di buio non rifle=endo sul fa=o che il buio sia un’assenza di real-tà, una mancanza della realtà della luce. Nell’opera è proprio la ra-gione ad avere difficoltà nellʼacquisizione dell’immagine (contorni,ni<dezza, luminosità, colore sono instabili) a tes<monianza di comela complessità della realtà sia tale da sfuggire alla conoscenza razio-nale, per cui bisogna affidarsi talvolta all‘intuizione o alla fede o adaltre forme immediate, dire=e, di conoscenza.

“Gli occhi della crea6vità” di Paola SicilianoEsposizione di opere “ta>li” realizzate con materiale di riciclo du-rante il laboratorio crea<vo tenuto, nel corso dell’anno, da Paola Si-ciliano presso l’Unione Italiana Ciechi e Ipoveden< - Sezione di ViboValen<a.

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LUNEDÌ 12 OTTOBREOre 15.00Esploriamo lo Spazio BimbiTocchiamo, sfogliamo ed annusiamo i nostri libri preferi<; imparia-mo a conoscere, e a riconoscere, le favole più belle con il gioco “Ru-ba la storia”; osserviamo, ascol<amo, scopriamo… Esploriamo loSpazio Bimbi!

Ore 16.00“Fiabe a merenda”Anna Marzano legge uno dei classici più ama< della le=eratura perl’infanzia, mentre i piccoli uditori gustano una buonissima torta fa=ain casa, offerta dallo Spazio Bimbi.C. Collodi, Le avventure di Pinocchio (Giun<, 2008)“Geppe-o prese subito gli arnesi e si pose a intagliare e fabbricare ilsuo bura.no. Che nome gli me-erò - disse fra sé e sé - Lo vogliochiamar Pinocchio. Questo nome gli porterà fortuna. Ho conosciutouna famiglia intera di Pinocchi…e tu. se la passavano bene. Il piùricco di loro chiedeva l’elemosina”.

Ore 17.00Incontro con la neuropsicomotricista do3. ssa Caterina StranoL’intervento ha come scopo quello di far conoscere la neuropsico-motricità, una professione che svolge interven< di prevenzione, te-rapia e riabilitazione delle mala>e neuropsichiatriche infan<li, nellearee della neuro - psicomotricità, della neuropsicologia e dalla psico-patologia dello sviluppo a=raverso interven< individuali mira< e/oa>vità di gruppo.

Ore 18.00Incontro con le Associazioni di clownterapia“VIP-ViviamoInPosi6vo” di Catanzaro e CosenzaLa prima Associazione ViviamoInPosi<vo nasce a Torino il 15 feb-braio 1997. Nel 2000 iniziano a prestare servizio i primi volontariClown presso gli ospedali di Torino. Il 16 maggio 2003 dalle prime

SPAZIO BIMBILo Spazio Bimbi è un luogo confortevole ed accogliente, nelquale i più piccoli hanno la possibilità di approcciarsi, a=raversole=ure ad alta voce, giochi educa<vi e laboratori crea<vi, al-l’universo della le=ura e dei libri. Grazie ad una nutrita serie dia>vità manuali e pra<che, i bambini potranno interagire in unambiente sicuro, pensato per loro, sviluppare le proprie a>tu-dini crea<ve e capacità cogni<ve e sperimentare, divertendosi,l’importanza della fantasia, dell’inven<va, della realizzazione diun proge=o comune.Lo Spazio Bimbi sarà aperto gratuitamente ogni giorno, dal 12al 17 o=obre, a visite guidate di gruppi e classi, e sarà a>vo fi-no a sera per la fruizione gratuita da parte di genitori e bambinidi tu=e le età.

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SPAZIO BIMBI

10 associazioni VIP nasce la Federazione VIP Italia ONLUS. A=ual-mente sono 53 le Associazioni VIP federate in VIP Italia ONLUS e ol-tre 3000 i volontari clown a>vi che prestano servizio in più di 100Ospedali e stru=ure socio-sanitarie in Italia. L’incontro è finalizzatoa far conoscere ai bambini e ai loro genitori la missione della clow-nterapia, l’applicazione di un insieme di tecniche derivate dal circoe dal teatro di strada in contes< di disagio sociale o fisico, qualiospedali, case di riposo, case famiglia, orfanotrofi, centri diurni,centri di accoglienza, ecc.

Ore 19.30“Le favole della maestra Anna”Le7ure ad alta voce a cura di Anna MarzanoR. Hamilton, Se io fossi te (Il Castoro, 2009)Una buffa e sorprendente storia in rima, un dialogo serrato ed esila-rante tra una bimba e il suo papà che giocano a scambiarsi i ruoli...con esi< imprevedibili! Per raccontare le possibilità che ci offrono lafantasia e l’immaginazione.

MARTEDÌ 13 OTTOBREOre 9.00-12.00Le7ure ad alta voce a cura di Ka2a RosiLe le=ure ad alta voce saranno rivolte alle scuole dell’infanzia di Vi-bo Valen<a ed avverranno dietro prenotazione da parte dei Dirigen<Scolas<ci che vorranno aderire all’inizia<va.

Ore 15.00“C’era una volta un foglio di carta”Laboratorio dida8co-crea6vo a cura di Ka2a RosiUn laboratorio divertente e completo, che regala ai più piccoli lapossibilità di appassionarsi, di ascoltare e di “entrare in una storia”,realizzandone i personaggi principali in modo semplice e crea<vo.Nel corso degli incontri previs<, i bambini scopriranno l’origine e lefasi di lavorazione della carta, ed impareranno ad apprezzare la sem-plicità e la versa<lità di questo materiale, così “magico” da consen<-re loro di creare un uccellino, un albero, una farfalla, e addiri=ura…un pescatore!La partecipazione al laboratorio avverrà dietro prenotazionefino ad un massimo di 15 bambini di età compresa tra i 2 e i 5 anniÈ gradita la presenza di un adulto

Ore 16.15“Le favole della maestra Anna”Le7ure ad alta voce a cura di Anna MarzanoF. Degl’Innocen<, Il sapore del Gommo (Coccole e Caccole, 2007)Gommo, abitante del pianeta Gommo, in cui si mangia solo il gom-mo, a=erra sul pianeta Terra in cerca di nuovi sapori. Gli piacerebbetanto assaggiare una pizza, gustare uno yogurt, sorseggiare un caf-fè…Ma l’infinita varietà in cui si imba=e scoraggia il povero extrater-restre, abituato solo al gommo. E così risale in fre=a sulla sua astro-gomma, portando con sé un ricordino e una nuova consapevolezza.

Ore 16.30A8vità manuali volte ad accrescere la crea6vità dei bambini

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Ore 17.00La bo7ega del cucito crea6voIncontro con la Interior designer Caterina Nacci“L’arte del cucito crea<vo ci regala la possibilità di realizzare, con lenostre mani e tanta fantasia, delle vere e proprie magie…”.La do=.ssa Nacci, ideatrice e <tolare del brand Cosine e cose-e, con-durrà i bambini nel mondo del cucito crea<vo, un mondo incantatoin cui ago e filo riescono a trasformare, come per magia, stoffe, bot-toni, nastri e fiocchi in fate, cuoricini, gufe> e molto altro!

Ore 18.00“Su il sipario!” L’opera lirica spiegata ai bambiniIl Maestro Paolo Speziale, supportato dalla voce narrante di Ka<aRosi, guiderà i bambini alla scoperta dell’affascinante mondo dellamusica lirica a=raverso una delle opere più elaborate e giocose diGioachino Rossini, Il barbiere di Siviglia.“Il teatro lirico è un connubio di musica e narrazione. E le storie, sisa, riescono sempre ad affascinare e a ca=urare l’interesse dei piùpiccoli. Le potenzialità, anche musicali, dei bambini sono enormi,non bisogna mai so=ovalutarli” (C. Gobbi).

Ore 19.15“Piccolissimo me!”Le7ura ad alta voce per piccolissimi uditori a cura di Ka2a RosiEtà consigliata: 0-4 anniD. Majerna, Animali della giungla (De Agos<ni, 2011)Se sognate da sempre di fare un safari nella giungla, questa è la sto-ria che fa per voi! Grazie ad un racconto semplice e ad illustrazionipop up incantevoli, Animali nella giungla vi farà trovare a tu per tucon pappagalli chiacchierini, leoni dormiglioni, coccodrilli sorriden<e scimmie=e golose.

Ore 19.30A8vità manuali volte ad accrescere la crea6vità dei bambini

MERCOLEDÌ 14 OTTOBREOre 9.00-12.00Le7ure ad alta voce a cura di Ka2a RosiLe le=ure ad alta voce saranno rivolte alle scuole dell’infanzia di Vi-bo Valen<a ed avverranno dietro prenotazione da parte dei Dirigen<Scolas<ci che vorranno aderire all’inizia<va.

Ore 15.00Piccoli filosofi crescono fuori dalla caverna di PlatoneLaboratorio di ludosofia a cura della do3.ssa Francesca NacciChe cos’è un “laboratorio di ludosofia”? È un laboratorio di filosofiaper bambini che nasce dalla convinzione che i più piccoli siano più fi-losofi dei filosofi stessi…Perché non si vergognano di fare domande!Il laboratorio ideato dal Counselor filosofico Sicof (Società Italiana diCounseling Filosofico) Francesca Nacci è teso a far indagare i bambi-ni la nozione di verità: la domanda a cui i piccoli filosofi dovrannodare risposta sarà, appunto, “Cos’è per te la verità?”. La discussioneludosofica prenderà le mosse dal mito della caverna platonica...La partecipazione al laboratorio avverrà dietro prenotazionefino ad un massimo di 15 bambini di età compresa tra i 5 e i 7 anni.

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SPAZIO BIMBI

Ore 17.00“C’era una volta un foglio di carta”Laboratorio dida8co-crea6vo a cura di Ka2a RosiUn laboratorio divertente e completo, che regala ai più piccoli lapossibilità di appassionarsi, di ascoltare e di “entrare in una storia”,realizzandone i personaggi principali in modo semplice e crea<vo.Nel corso degli incontri previs<, i bambini scopriranno l’origine e lefasi di lavorazione della carta, ed impareranno ad apprezzare la sem-plicità e la versa<lità di questo materiale, così “magico” da consen<-re loro di creare un uccellino, un albero, una farfalla, e addiri=ura…un pescatore!

Ore 18.15Dario Costa legge “Ajdar” di Marjane SatrapiIl paese di Ma<lde è il più bello del mondo. Tu> sono conten< e sivogliono bene, anche il re è saggio e buono. Ma un bru=o giorno laTerra trema forte, e dopo... niente è più come prima. La pecora ha leali al posto delle orecchie, la giraffa ha la testa di un pesce, la muccaha le zampe di un ga=o, il re ha tre occhi. Solo Ma<lde è rimastauguale a prima, perché mentre la Terra tremava lei saltava alla cordaed era con i piedi per aria. Allora il saggio re manda Ma<lde al centrodella Terra per risolvere il mistero. E lì incontra il drago Ajdar.

Ore 18.45“Fantasia”. Propedeu6ca musicale per bambiniIncontro con il Maestro Paolo SpezialeNel corso dell’incontro i bambini avranno la possibilità di assistereall’esecuzione dal vivo di alcune tra le più belle colonne sonore deiclassici Disney approcciarsi, in modo elementare e divertente, a di-versi strumen< musicali.

GIOVEDÌ 15 OTTOBREOre 9.00-12.00Le7ure ad alta voce a cura di Ka2a RosiLe le=ure ad alta voce saranno rivolte alle scuole dell’infanzia di Vi-bo Valen<a ed avverranno dietro prenotazione da parte dei Dirigen<Scolas<ci che vorranno aderire all’inizia<va.

Ore 15.00“C’era una volta un foglio di carta”Laboratorio dida8co-crea6vo a cura di Ka2a RosiUn laboratorio divertente e completo, che regala ai più piccoli lapossibilità di appassionarsi, di ascoltare e di “entrare in una storia”,realizzandone i personaggi principali in modo semplice e crea<vo.Nel corso degli incontri previs<, i bambini scopriranno l’origine e lefasi di lavorazione della carta, ed impareranno ad apprezzare la sem-plicità e la versa<lità di questo materiale, così “magico” da consen<-re loro di creare un uccellino, un albero, una farfalla, e addiri=ura…un pescatore!

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Ore 16.15“Le favole della maestra Anna”Le7ure ad alta voce a cura di Anna MarzanoD. Majerna, Tante coccole (De Agos<ni, 2011)Gli allegri animali di questa storia vanno tu> ma> per le coccole: iconiglie> aspe=ano una carezza, gli uccellini si becche=ano affet-tuosi. E persino granchi e elefan<, a modo loro, sono capaci di dire:“Ti voglio tanto bene!“

Ore 16.30A8vità manuali volte ad accrescere la crea6vità dei bambini

Ore 17.00“La piramide alimentare nelle sue cara7eris6che e peculiarità”Incontro con la nutrizionista do3.ssa Annarita GramendolaL’incontro ha l’obie>vo di insegnare ai bambini che ogni sezionedella piramide è cos<tuita da alimen< con un differente contenutoin nutrien< e richiede diverse frequenze di consumo. Nel corso del-l’incontro i bambini saranno chiama< a prendere parte al “gioco del-le stagioni”, un’a>vità grazie alla quale anche i più piccoli potrannoscoprire che ortaggi e fru=a esprimono il massimo della loro qualitànutri<va quando maturano naturalmente senza essere tra=a< condiserban< ed altre sostanze chimiche che ne alterano qualità e ca-ra=eris<che bromatologiche.

Ore 18.00Mangio troppa cioccolata!Incontro con il Maestro cioccola6ere Giuseppe MandaradoniIl Maestro Mandaradoni, <tolare di una tra le più an<che pas<cceriear<gianali del vibonese, racconterà a piccoli e grandi golosi come na-sce il cioccolato.

Ore 19.15“Le favole della maestra Anna”Le7ure ad alta voce a cura di Anna MarzanoE. Dell’Oro, La scimmie-a Gra-a Gra-a e altre storielle(Einaudi Ragazzi, 2008)Bambini e animali sono grandi amici. Si capiscono senza tan< giri diparole, e quando sono in difficoltà si aiutano sempre. Così accadeanche in queste storie, dove i bambini sanno di poter contare su unasino, su un cagnolino raccolto in un parcheggio, su un uccellinouscito da un racconto. Ma anche gli animali tra loro si aiutano, e seuna scimmie=a fuggita dal circo vuole tornare in Africa, ecco unacornacchi pronta ad accompagnarla. Perché bambini e animali abita-no un mondo speciale, dove niente è impossibile, e dove gli orchi ele streghe perdono sempre.

Ore 19.30A8vità manuali volte ad accrescere la crea6vità dei bambini

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VENERDÌ 16 OTTOBREOre 15.30“Pas6cciamo con l’argilla!”I Maestri Antonio La Gamba e Antonio Montesan2 incontreranno ibambini delle scuole dell’infanzia di Vibo Valen<a per raccontare lo-ro, e sperimentare dire=amente, le varie fasi della lavorazione del-l’argilla.

Ore 16.30“C’era una volta un foglio di carta”Laboratorio dida8co-crea6vo a cura di Ka2a RosiUn laboratorio divertente e completo, che regala ai più piccoli lapossibilità di appassionarsi, di ascoltare e di “entrare in una storia”,realizzandone i personaggi principali in modo semplice e crea<vo.Nel corso degli incontri previs<, i bambini scopriranno l’origine e lefasi di lavorazione della carta, ed impareranno ad apprezzare la sem-plicità e la versa<lità di questo materiale, così “magico” da consen<-re loro di creare un uccellino, un albero, una farfalla, e addiri=ura…un pescatore!

Ore 17.15“Le favole della maestra Anna”Le7ure ad alta voce a cura di Anna MarzanoJ. Grimm, Il lupo e i se-e capre. (Fatatrac, 2011)Sei ingenui capre> finiscono nella pancia del lupo furbacchione. So-lo il più piccolo sfugge alla sua bocca vorace. Insieme alla mamma,con astuzia e coraggio, salverà i fratellini...

Ore 18.00“Costruiamo il bosco”Laboratorio dida8co-crea6vo a cura di Assunta MorroneLa scri=rice Assunta Morrone leggerà per kamishibai uno dei suoiraccon< più ama<, “Il bosco”, avente come protagonista Iaia, “unabambina non bambina, una pi=rice inusuale, che un giorno entra nelbosco con la voglia di stravolgerlo, con la speranza di ritrovare qual-cuno che si è perduto e che le sta a cuore, avendo a sua disposizionetre armi: la curiosità, i colori e un pennello”.Al termine del racconto, tu. i bambini potranno costruire, servendo-si di cartoncini, colla e forbici, il bosco incantato di Iaia.

Ore 19.00Leggere&giocareLeggere e giocare. Leggere è giocare. Leggere è sostanzialmente unprocesso di ricerca, comprensione e interpretazione del significatodel testo. Ma si può fare della le=ura un gioco divertente ed appas-sionante?

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SABATO 17 OTTOBREOre 15.00Geronimo S2lton presenta“Grande Ritorno nel Regno della Fantasia 2”Geronimo S<lton ha ricevuto dalla regina delle Fate l’Anello Alato,un anello di pura energia cristallizzata che dà un enorme potere achi lo possiede. Ora questo anello è scomparso, e qualche creaturamalvagia ha aperto un varco tra il Mondo della realtà e il Regno dellaFantasia e vuole conquistare i due mondi. Per scongiurare questopericolo, il Tribunale Fa<llico ha deciso che Geronimo dovrà ritrova-re l’Anello Alato e riportarlo alla Regina delle Fate entro una luna,cioè vento=o giorni. Inizia per Geronimo S<lton una nuova super-av-ventura, che gli farà incontrare tan< nuovi personaggi fantas<ci.

Ore 16.30“C’era una volta un foglio di carta”Laboratorio dida8co-crea6vo a cura di Ka2a RosiUn laboratorio divertente e completo, che regala ai più piccoli lapossibilità di appassionarsi, di ascoltare e di “entrare in una storia”,realizzandone i personaggi principali in modo semplice e crea<vo.Nel corso degli incontri previs<, i bambini scopriranno l’origine e lefasi di lavorazione della carta, ed impareranno ad apprezzare la sem-plicità e la versa<lità di questo materiale, così “magico” da consen<-re loro di creare un uccellino, un albero, una farfalla, e addiri=ura…un pescatore!

Ore 16.30“Le favole della maestra Anna”Le7ure ad alta voce a cura di Anna MarzanoB. Alemagna, Nel paese delle pulce-e (Phaidon, 2009)Cosa succede quando le piccole pulci che vivono nel materasso infondo al giardino danno una festa? Una favola divertente sulla diffe-renza e la tolleranza, capace di ca=urare l’interesse di ogni bambino.

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SPAZIO BIMBI

Ore 17.30Lezione di pi7ura intui6va per bambini e ragazzia cura della prof.ssa Brigida FerranteLa lezione si ar<colerà in due fasi, la prima di osservazione dire=a ela seconda di pra<ca pi=orica: durante la prima fase, i bambini sa-ranno chiama< ad osservare con a=enzione un’opera di Keith Ha-ring, della quale arriveranno a notare, ad un primo sguardo, le formepar<colari in essa contenute, ed i colori; giocando con ques< ele-men<, impareranno a riconoscere i colori primari, quelli secondari,le linee chiuse e le linee aperte, i colori caldi ed i colori freddi; nelcorso della seconda fase, invece, riempiranno con il loro colore pre-ferito una delle figure preven<vamente disegnate su un grande sup-porto, e firmeranno questa loro “opera prima” con l’impronta delproprio dito. Il lavoro con<nuerà con la realizzazione di un viso su diun supporto di materiale di riciclo, che darà la fisionomia ad una del-le figure del lavoro di Keith Haring.

Ore 19.15Ka2a Rosi e Luciana Cordì salutano i piccoli amicidello SPAZIO BIMBI con una diverten6ssima le7ura animatae presentano la nuova stagione delle “Le7ure ad alta voce”del Sistema Bibliotecario ViboneseB. Wildsmith, Festa nella giungla (Il Castoro, 2007)Il pitone ha fame. Gli animali della giungla lo sanno, e per questo sinascondono. Allora il pitone inventa una trappola: invita tu> a unparty, prome=endo che farà il bravo. All’inizio nessuno gli crede. Poia uno a uno gli animali si lasciano convincere. Del resto a chi nonpiacciono le feste? Al party il pappagallo propone un gioco: a turnogli animali dovranno esibirsi in un trucco, in una magia da pres<gia-tore. Ed ecco che quando arriva il suo turno, il pitone dice: “Voletevedere che riesco a nascondervi tu> dentro la mia bocca?”. E cosìgli animali della giungla cadono nel tranello e nella pancia del ser-pente. Tu>, tranne l’elefante...

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LE SEDI

Pizzo Calabro è sorta, secondo la tradizione, sulle rovine di Napitia,colonia fondata da alcuni Focesi. Venne distrutta nel corso del IV se-colo d. C. da un attacco dei Saraceni ma, i superstiti, la ricostruironoagli inizi del X secolo. Fu nel 1363 che iniziò lo sviluppo del borgograzie ad alcuni monaci basiliani che costruirono nella zona un mo-nastero mentre, un gruppo di raccoglitori di corallo, provenienti daAmalfi, vi edificarono la Chiesa delle Grazie, poi divenuta Chiesa delCarmelo. Iniziò così a svilupparsi l’attivo centro commerciale di Pizzodi cui, tuttora, vediamo le bellezze.La posizione forte, e il castello favorirono la crescita del borgo mari-naro, anche per la fortunata attività di pesca del tonno. Per secoli, itonni, nel mese di maggio giugno, raggiungevano a milioni le spiaggedel golfo di S. Eufemia, e ivi sorsero le famose tonnare di Bivona, e diPizzo. Proprio a fianco della Chiesa della Piedigrotta, nella spiaggiadenominata Prangi, nella zona detta Centofontane, per l’esistenzaancora attuale di moltissime fonti di acqua dolce, il rais ed i suoi uo-mini collocavano, fino agli anni settanta la tonnara che veniva tenutada cavi che partivano dalle rocce a terra, sotto l’attuale Chiesa di S.Francesco di Paola. Nelle rocce a mare ci sono le tracce di questa at-tività. È crollato l’arco di pietra che teneva il cavo, ma si notano pi-scine, scale, scavi, vaschette, irrorati dalle fonti di acqua dolce oggipoco copiose, dove probabilmente si lavavano i tonni. Nel mare ap-paiono sommersi oggi cinque lunghi moli perpendicolari, in localitàPrangi / CentoFontane / grotta del Bue.Nella zona Piedigrotta / Prangi sono quasi crollate le grotte del Bue(si pensa che ci fosse ancora in epoca ottocentesca la foca monaca,detta bue marino), e del Saraceno / Centofontane. La grotta del Sara-ceno, immensa, oggi pericolante è oggetto di una tradizione secondocui per anni fosse usata dai pirati saraceni e barbareschi, come depo-sito delle prede e delle persone catturate nelle incursioni nei paesidell’interno. Ciò è possibile considerando che quella zona del litoraleè rimasta spopolata per secoli proprio a causa dell’incessante azionebanditesca di pirati di diversa origine, impegnati nella cattura del be-stiame umano (schiavi), forza motrice dell’antichità. Pizzo era famosain epoca borbonica come località di arrivo della nave postale da Na-poli, anche se non aveva un porto vero e proprio, e come posto diprovenienza di pesci prelibati, in primis il tonno, fresco o sott’olio. Ire Borboni spessosi facevano venire il tonno ed altri pesci, per cuiPizzo andava famosa. I Borboni fecero qualche intervento per Pizzo,

PIZZO

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e c’è traccia del viaggio del 1854 del Re Ferdinando II, che venne inCalabria con l’esercito napoletano in esercitazione armata, e con il fi-glio Francesco (da lui chiamato Ciccillo). Una notte il Re era rimastoimpantanato alla foce del fiume Angitola, ed i Pizzitani gli offrironoospitalità, in case signorili, ma il re volle accettare l’ospitalità del con-vento di San Francesco di Paola, cui era devotissimo. Si tramanda cheil convento fosse assolutamente impreparato a ricevere il re e chenon avessero nemmeno l’acqua. Sul corso c’è la targa che ricordal’evento. Il castello testimonia la presenza degli aragonesi nel XV se-colo. Proprio in questo luogo, il castello Aragonese, fu tenuto prigio-niero e in seguito condannato a morte Gioacchino Murat, re di Napo-li e cognato di Napoleone Bonaparte. Venne fucilato il 13 ottobre1815, dopo alcuni giorni di prigionia e un processo fatto nella salaprincipale del castello e fu poi sepolto nella chiesa di San Giorgio. Og-gi il castello aragonese di Pizzo viene denominato Castello Murat.All’interno del Castello c’è il museo provinciale murattiano.

Posizionata al centro delle Serre vibonesi, quasi alla stessa distanzatra lo Jonio e il Tirreno, Serra San Bruno per la sua posizione geogra-fica rappresenta una delle scene più belle e pittoresche della Cala-bria. Fino alla fine dell’XI secolo il suo territorio era formato da im-penetrabili foreste e praterie.Serra San Bruno deve la sua origine alla venuta del monaco Bruno diColonia, fondatore dell’Ordine dei Certosini, il quale proprio per lasolitudine di quei boschi, la scelse come dimora per le sue preghiere.San Bruno che dedicò la sua vita alla ricerca di Dio, ricevette in donodal Conte Ruggero d’Altavilla, nel 1091 alcuni territori delle Serreche comprendevano boschi e montagne e lì vi fece costruire l’Eremodi Santa Maria della Torre, oggi Santa Maria del Bosco e la Certosadei Santi Stefano e Bruno.Bruno fece in modo che gli operai impegnati nella costruzione del-l’Eremo e della Certosa, parte dei quali sposati, si stabilissero a unacerta distanza dai monaci, perché questi fossero da loro nettamenteseparati. Sorsero così le prime abitazioni che furono all’origine delpaese di Serra. Il paese è formato dal centro storico, chiamato Terra-vecchia e da Spinetto, quartiere più nuovo del primo perché costruitodopo il terremoto del 1783, che aveva distrutto buona parte del cen-tro storico, rendendolo fatiscente e perciò denominato “terra vec-chia” e alcuni edifici del monastero, tra i quali la chiesa conventualecertosina, di cui oggi rimane solo la cinquecentesca facciata in granitoa testimonianza della grandezza che il tutto monastero possedeva.A partire dal XVI la Certosa divenne uno dei centri più significatividell’arte e dell’artigianato calabrese. Intorno ad essa si formarono

SERRA SAN BRUNO

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scalpellini, decoratori, scultori, marmorari la cui fama si diffuse benpresto anche fuori dalla regione.Con il terremoto del 1783 la Certosa subì molti danni e nel 1900 ven-ne ricostruita con forme che riecheggiano lo stile gotico francese.Dell’antico complesso religioso oggi non rimangono che la cinta mu-raria con torri cilindriche e la facciata dell’antica chiesa.Poco distante dalla Certosa sorge la Chiesa di Santa Maria dell’Ere-mo, uno dei monumenti religiosi più antichi della Calabria. Di frontealla chiesa vi è la Grotta del Santo, dove San Bruno si ritirava perpregare e nella quale dopo fu sepolto. La chiesa principale di Serra èdedicata a San Biagio caratterizzata da un’architettura barocca; al-l’interno sono custodite statue marmoree con basi scolpite a basso-rilievo dall’artista fiammingo David Muller, e un altare anch’esso inmarmo di artisti locali, gli Scrivo. Altre chiese che risaltano per la lo-ro bellezza architettonica sono la Chiesa di Maria SS. dei Sette Dolorifondata nel 1700 e ricca di decorazioni barocche e la Chiesa di MariaSS. Assunta, edificata nel XVII secolo con i preziosi intagli dell’altaremaggiore dell’architetto serrese Scaramozzino.Si possono inoltre visitare la chiesa di San Girolamo, la chiesa dellaMadonna delle Grazie, la chiesa di San Rocco, oltre i vari palazzi no-biliari con i loro portali monumentali, come Palazzo Chimirri, PalazzoTedeschi che fu una sede vescovile, Palazzo Taverna, Palazzo Pero-naci e il Museo della Certosa nato nel 1993 su impulso della comuni-tà monastica di Serra San Bruno, con lo scopo di essere un legame euna connessione tra la vita monastica e il mondo.

Il paese è immerso in una vallata circondata da castagni e uliveti aipiedi di una collina dove dei monaci basiliani avevano fondato unapiccola chiesa dedicata a Sana Maria degli Angeli.Sulla fondazione di Soriano, ci sono diverse ipotesi, secondo alcuniha origini molto antiche (700 anni prima di Cristo) venne fondata dasiriani, da qui deriverebbe il nome. Altri invece fanno risalire la suafondazione al periodo della lotta iconoclasta (VII-VIII secolo d.c), altriall’epoca normanna. Fino al 1496 fece parte dello “stato” di Arena,fu poi feudo dei Carafa. Ma subito dopo, nel 1510, con la fondazionedell’importante convento di San Domenico, passò a quest’ordine.Con il terremoto del 1783 Soriano venne quasi completamente di-strutta assieme al Santuario e successivamente alla sua ricostruzione,avvenuta nel secolo seguente, si accentuò il distacco tra Soriano alto,ai piedi dei monti delle Serre, e Soriano basso che venne ricostruitopiù a valle. Con l’ordinamento francese del 1811, infine, si arrivò allaistituzione di due comuni distinti: Sorianello e Soriano Calabro. Il san-

SORIANO

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tuario di San Domenico, principale luogo di culto cattolico del paese, èstato ricostruito nel 1838 sul sito di uno dei chiostri dell’antico, omoni-mo convento seicentesco. L’architettura della chiesa è tardo barocca:all’interno è conservata una statua di san Domenico scolpita in un uni-co tronco di tiglio dallo scultore sorianese Giuseppe Ruffo nel 1855,protagonista di eventi miracolosi nel 1870 e nel 1884. Nell’attiguo ex-convento dei padri domenicani, ricostruito in un’ala dell’antico con-vento, ha sede il municipio di Soriano Calabro ed una raccolta di re-perti dell’antico edificio. Annessa al convento è la Biblioteca San Tom-maso d’Aquino, gestita dai domenicani e contenente circa 12.000 vo-lumi di cui molti stampati nella tipografia del convento istituita nel1664. Di grande attrazione e fonte di orgoglio per i cittadini e per tuttala provincia di Vibo è la Biblioteca Calabrese, fondata e diretta da Ni-cola Provenzano dal 1980, che comprende un patrimonio librario, dal-le cinquecentine ai più recenti, dedicato esclusivamente alla Calabria eai calabresi di oltre 30.000 titoli. Nel 2010 è stato aperto il Museo deiMarmi (MuMar), nel complesso conventuale di San Domenico, negliantichi ambienti restaurati del Refettorio e della Cucina. Raccoglieopere dei secoli XVII-XVIII provenienti dal prestigioso complesso. Le200 opere sono distribuite in tre sezioni. La prima raccoglie frammentidell’altare maggiore dello scultore seicentesco Martino Longhi, consculture di Matteo Boselli; la seconda comprende frammenti della de-corazione marmorea che adornavano la navata esemplata, sulla deco-razione della basilica di S. Pietro, da Giuseppe Scaglia; la terza è dedi-cata al cospicuo gruppo di frammenti provenienti dall’altare maggioresettecentesco, tra i quali alcuni busti decorativi di grande pregio. Unamenzione particolare merita il busto di S. Domenico di Giuliano Finelli,allievo del Bernini. Di non minore interesse sono la Madonna degli An-geli attribuita a Giuseppe Scaglia e ritrovata in un’edicola votiva, non-ché un Angiolone, di Antonio Corradini. La raccolta annovera, inoltre,opere di Cosimo Fanzago, Matteo Bottigliero, Francesco Pagano eFrancois Dusqunois, a dell’importanza di cui ha goduto il complessoarchitettonico di Soriano nei secoli passati.Di particolare importanza infine l’industria dolciaria sviluppatasi at-torno alla tradizionale produzione dei “mostaccioli”, i tipici dolci dal-le tipiche forme antropomorfe e zoomorfe, presenti nelle fiere e sa-gre religiose della Calabria e della Sicilia.

Le più antiche testimonianze umane relative alla città di Tropea risal-gono al Neolitico. In seguito agli scavi condotti durante il Novecento,infatti, è certa l’esistenza di uno stabile insediamento umano (tra XVI-IX secolo a. C) e di una vasta necropoli situata nei pressi della moder-na stazione ferroviaria. Durante il periodo successivo Tropea venne

TROPEA

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frequentata dai greci, italici e brettii. La loro presenza è documentatadalle 21 tombe di IV secolo a. C. rinvenute in località Contura.Lo stesso nome Tropea avrebbe origine greca. L’ipotesi più accredi-tata è l’erezione di diversi tropaia (trofei) in punti ben in vista dalmare in onore di Zeus Tropaìos (culto praticato a Hipponion). Ai gre-ci successero i romani che controllavano e gestivano con cura l’inte-ro territorio. La loro capacità di organizzare le risorse si riscontra nel-la cava di granito presente nell’area del famoso scoglio della Pizzuta,le terme, le fornaci, la creazione di un porto efficientissimo.La forte tradizione marinara sembrerebbe insita in un’altra versionesulla origine del nome. Con Tropaia, infatti, si indicava il vento chesoffia dal mare: ancora oggi, nel gergo utilizzato dai pescatori, si de-finiscono tropèe i vortici improvvisi che rendono ostica la navigazio-ne. Tra V e Vi secolo d. C. la città subì una celerissima cristianizzazio-ne basti pensare che nel 649, Tropea aveva il suo vescovo titolare eresidenziale. Ovviamente l’area era protetta da fortificazioni impo-nenti (edificate sull’originaria cinta muraria innalzata dal famoso ge-nerale bizantino Belisario) che garantivano l’incolumità del presule.Dopo il periodo Normanno-Svevo, la cittadina sul mare venne inte-ressata da importanti cambiamenti. Il ’500, infatti, fu un secolo dicrescita demografica, la vita politica locale riuscì ad organizzarsi inmodo eccellente e la presenza dell’università tropeana (corporazio-ne che amministrava la città) contribuì ad arginare il fenomenodell’emigrazione.Il secolo successivo fu caratterizzato da una forte crisi economicache coinvolse tutta la regione. La produzione locale di vino, infatti,iniziò a calare e con fatica si continuò a produrre seta (con qualitàpiù bassa), olio e sacchi di fronda. Tropea e i suoi casali rischiaronodi essere infeudati, messi in vendita dal vicerè per recuperare fondisulle rendite statali, ed in tutte quelle occasioni si riuscì a mantenerei diritti demaniali.Nel 1800 il Sedile dei Nobili di Portercole venne abolito, così come ilTribunale Conservatore della Nobiltà del Regno. Con l’inizio del de-cennio francese il Sedile divenne il luogo di riunione per l’ammini-strazione cittadina, sede di governo nel distretto di Monteleone.Nell’anno seguente venne riconosciuto a Tropea il diritto di control-lare tutti i comuni del circondario: Alafito, Arzona, Barbalaconi, Bri-vadi, Carciadi, Caria, Ciaramiti, Drapia, Garavadi, Mesiano, Moladi,Orsigliadi, Pernocari, Persinaci, Pizzoni, Ricadi, Rombiolo, Scaliti, Spi-linga, Zaccanopoli, Zungri.Importanti novità si registrarono nel 1809 quando si stabilirono i bu-rò di controllo delle direzioni doganali e sede di sindacato per la gen-te di mare.Il 1810 fu l’anno in cui Tropea divenne punto strategico per le sei-cento navi utilizzate da Gioacchino Muràt, nel tentativo (fallito) diconquistare la Sicilia e nel 1811 fu confermata capoluogo.Il XIX secolo si tradusse in un’impennata demografica che consentì aTropea di raggiungere dimensioni consistenti: dai 4.277 abitanti diinizio secolo si superano oltre 5.000 abitanti di fine secolo, sfiorandopiù volte addirittura le seimila unità.A questa nuova rinascita si accompagnò una crescente presenza dilaboratori artigiani e piccole fabbriche per la lavorazione del cotonee del cuoio.Con l’Unità d’Italia si diede risposta anche alla necessità di collega-menti che la città aveva e, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del No-vecento, vennero realizzate strade e rotaie che permisero ai territoridella città di non rimanere isolati.

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PALAZZO GAGLIARDI, sede del Tropea Festival Leggere&Scrivere,collocato nel centro storico di Vibo Valentia, è stato costruito peresaltare lo storico carattere di ospitalità della famiglia Gagliardi. Lastruttura venne costruita seguendo il progetto del celebre architettoed ingegnere militare Giovan Battista Vinci. Alla fine del XVIII secolo,sull’area occupata precedentemente dalla Chiesa dei SS. Marco e Lu-ca, sorgeva il primo palazzo Gagliardi, di dimensioni ridotte e chevantava pregevoli pitture del Paparo e del Pagano. Nel 1860 vi sog-giornò Giuseppe Garibaldi, come è ricordato da una lapide sull’at-tuale facciata. In quella occasione, infatti, Vibo visse un momentodelicatissimo: le truppe borboniche si predisponevano ad allontanar-si dalla città mentre si annunciava l’arrivo dei Mille. Enrico Gagliardisvolse le funzioni di “Sotto governatore” ed impedì, con le misureadottate, di uscire da una situazione incontrollata che poteva tradur-si in uno scontro cruento.L’edificio venne demolito nel XIX secolo al fine di modificarne l’am-piezza. Il palazzo entrò nella disponibilità del comune dopo la sceltadell’ultimo erede, Enrico, grande numismatico ed archeologo allievodi Paolo Orsi, di donarlo, nel lontano 1953, all’Associazione Naziona-le per gli interessi del Mezzogiorno d’Italia ANIMI. L’idea consistevanell’apertura di una scuola professionale di Agraria ma, vista l’assen-za di quest’ultima, la splendida struttura ospitò il Museo Archeologi-co dal 1960 fino al 1995 (oggi allestito presso il Castello NormannoSvevo). Numerosi eventi di natura culturale vengono svolti nelle am-pie sale che garantiscono un fascino ed un’atmosfera suggestiva. An-che in questa occasione, con il Tropea Festival, si intenderà rendereomaggio alla storia di un edificio e di una città, capace di aprirsi e difarsi conoscere anche oltre i confini regionali.

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Direzione Artistica • Direzione OrganizzativaGilberto Floriani • Maria Teresa Marzano

Consulenza Artistica al ProgrammaLionella Maria Morano • Domenico Schiavello

CuratorI esposizioni d’arteGilberto Floriani • Antonio La Gamba • Maria Teresa Marzano

Segreteria OrganizzativaValentina Amaddeo • Eleonora D’Agostino

Angela Floriani • Maria La Gamba • Rosanna LiottiCristiano Montesano • Caterina Nardo

Segreteria Sistema Bibliotecario ViboneseAnna Caruso • Maria Luisa Crupi

Antonella Furci • Carmelo Posterino

Responsabili Spazio BimbiAntonella Furci • Katia Rosi

Web e Social MediaAngela Floriani • Maria La Gamba

Fotografo UfficialeAlessandro Vinci

AmministrazioneValentina Amaddeo • Gino Citton

Silvia Demarzo • Mario Laganà

Responsabile BookshopStefania Mobilio

Sito WebCreadiva Design

Progettazione grafica e stampaAdhoc • Vibo Valentia

SegreteriaSistema Bibliotecario Vibonese

Via Ruggero Il Normanno • 89900 Vibo ValentiaTel. 0963.547457 • [email protected]

Ufficio Stampa NazionaleGiorgio Trichilo

Tel. 339 8373090 • [email protected]

Ufficio Stampa CalabriaAntonio Callà • Giusy D’[email protected]

Coordinamento Ufficio StampaMaria Teresa Marzano

www.tropeafestival.it

L’immagine di copertina è opera di Cristiano Montesano

TUTTI GLI EVENTI SONO GRATUITIINGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO POSTI


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