+ All Categories
Home > Documents > Tiro a Volo Magazine

Tiro a Volo Magazine

Date post: 17-Mar-2016
Category:
Upload: federazione-italiana-tiro-a-volo
View: 240 times
Download: 6 times
Share this document with a friend
Description:
La rivista ufficiale della FITAV
44
Transcript
Page 1: Tiro a Volo Magazine
Page 2: Tiro a Volo Magazine
Page 3: Tiro a Volo Magazine

SOMMARIO

Il T IRO A VOLO 1

3 L’EDITORIALE DI LUCIANO ROSSI

4 IN VETTA C’E’ AOSTA

12 BACK TO THE FUTURE

20 UNO SCUDETTO PER FERDINANDO ROSSI

24 LODDE FIRMA IL GRAN PREMIO

28 VADO AL MASSIMO

32 TRE VOLTE MARCO BATTISTI

34 IN CORPORE SANO

36 QUI LOMBARDIA

38 QUI MARCHE

39 QUI UMBRIA - QUI SICILIA

40 ATTI UFFICIALI

In copertina

Sipario! Quello visibile nell’immagine di copertina è il campo 3 del Royal Artillery Barracks: la sede delle gare di tiro a volo alle Olimpiadi numero trenta della prossima estate. Ve lo presentiamo in assoluta anteprima nell’ampio articolo che dedichiamo alla struttura londinese in questo numero della Rivista

Numero 218maggio 2012

DirettoreLuciano Rossi

Direttore ResponsabileLuigi Agnelli

Coordinatore RedazionaleMassimiliano [email protected]

Direzione e RedazioneFederazione Italiana Tiro a VoloViale Tiziano 7400196 RomaTel. 06 45235200Fax 06 [email protected]

Composizione grafica eimpaginazioneIdeograph.it

Tutti i diritti riservatiVietata la riproduzione anche parziale se non autorizzata.

Aut. del Tribunale di Roma n.111 del 17 marzo 1994

Munizioni Baschieri & PellagriChedditeFiocchi MunizioniNobel Sport Italia

ArmiPietro BerettaPerazzi ArmiRizzini

MacchineFab

ElicheRodenghiTiro a Volo Lazio

AbbigliamentoCastellani

PiattelliEurotargetLaporteMattarelli

Gestione GareHard SoftElettronica Progetti

Raccolta dei materiali E.COPiombifera BrescianaPuli Pull

SPONSOR FEDERALI

Page 4: Tiro a Volo Magazine
Page 5: Tiro a Volo Magazine

EDITORIALE

I l T IRO A VOLO 3

Mi piacerebbe, per una volta, dedicare il mio Editoriale a quella gara che, nel più recente fine settimana, si è svolta magari in uno storico piccolo impianto. Oppure, piuttosto, a quell’altra gara che ha inaugurato il restyling di un’altra struttura di grande notorietà. Quelle che ho appena formulato sono situazioni ipotetiche, come si comprende facilmente. Ecco, però, che nel momento in cui mi trovassi a formulare un auspicio di questo genere, risulterebbe immediatamente chiaro che in quell’ipotetico fine settimana non è stata una sola gara ad occupare il calendario agonistico del nostro sport. E neppure quelle due ipoteticamente menzionate. Ma, considerando l’attività federale e quella societaria, ne avremmo a disposizione addirittura non meno di duecento. E sarebbe altrettanto facile estrarre altri numeri da questa considerazione. Ovvero che complessivamente sono circa diecimila gli appassionati che, in un solo fine settimana, si sono confrontati sulle pedane in quelle duecento occasioni agonistiche. Ma un’altra considerazione si impone nel momento in cui mi trovo a snocciolare queste cifre. E riguarda il modo in cui la nostra Federazione - e per esteso il nostro mondo - trasmettono queste informazioni. Perché se in questa sede mi corre l’obbligo di sottolineare la portata di queste cifre, evidentemente non è così palese che il mondo del tiro a volo, in una qualsiasi domenica del proprio calendario, sia in grado di offrire un così ampio panorama di occasioni agonistiche e sia nella condizione, di conseguenza, di muovere migliaia e migliaia di appassionati che - non consideriamolo un dettaglio - alimentano massicciamente la produzione dei comparti industriali delle armi e delle munizioni e si avvalgono a vario titolo di servizi: in sintesi, producono un immenso e distribuito volume di lavoro. Se rivolgo invece la mia attenzione a quello che accade in ambiti contigui al nostro, vedo sporadiche occasioni agonistiche che vengono enfatizzate in maniera esasperata. E questa enfatizzazione, la cui efficacia è tutta da dimostrare, tenta di supplire ad una programmazione spesso esile e inconsistente. Ben altro, decisamente, è la capillarità che contraddistingue l’attività agonistica della Fitav e delle proprie Associazioni. Una capillarità in termini di dislocazione delle strutture, ma anche in termini di distribuzione dell’attività, che ci permette oggi di limitare al minimo gli spostamenti degli appassionati: con una programmazione che riesce spessissimo a decentrare senza far smarrire ad ogni manifestazione quel prezioso senso di centralità. E tutto questo deve fare i conti con il fatto che la nostra bella Italia si estende da Aosta a Mazara del Vallo: con tutto quel che segue sul piano dei costi e dei tempi richiesti dagli spostamenti. Ma quando parliamo di attività e di impegno della nostra Federazione, parliamo anche delle risorse che la nostra struttura profonde per sostenere questa attività: è la Fitav che provvede, nel caso di tutte le gare federali, al montepremi e all’onorario degli Ufficiali di Gara. Perché programmazione e attività non sono appunto parole vuote che possono facilmente essere riempite da qualche episodio agonistico ben enfatizzato dagli organizzatori. Anzi, direi che mai come adesso occorre sobrietà anche in questo ambito. E la sobrietà è un criterio al quale richiamo costantemente anche le tante Associazioni che compongono la nostra Federazione, perché non è certo il tempo di credere ai miraggi o di programmare eventi che non siano saldamente costruiti con senso realistico. Proprio mentre scrivo questo intervento sono ancora in corso le ultime battute della Preolimpica e grazie alla rete ognuno di noi ne ha potuto seguire l’andamento “in diretta”. E la rete è uno degli strumenti che in questa fase storica può permettere al nostro mondo di progredire, di crescere, di promuoversi. È proprio per questo che da tempo sollecito le nostre Associazioni a far uso delle prerogative più preziose di internet. Che, quando non si trasforma in un meccanismo ossessionante e ossessivo, rappresenta uno straordinario strumento in grado di valorizzare le nostre prerogative migliori. Assistere praticamente dal vivo, attraverso la rete, alle gare più importanti del circuito internazionale - e in particolare alla Preolimpica che è autentica prova generale dei Giochi della prossima estate - permette a tutti noi anche di comprendere in pieno la grande qualità agonistica che il nostro sport è in grado di manifestare a livello planetario. Questo fenomeno si traduce, in termini semplici, nella immensa difficoltà di conseguire vittorie e piazzamenti nelle competizioni più importanti. Perché gli altri contendenti sono sempre più numerosi e la qualità delle competizioni è appunto sempre più elevata. Si tratta di una sfida difficilissima, ma non impossibile. Ed è un po’ quello che avviene a livello nazionale quando affrontiamo il tema dell’ampliamento del panorama dei nostri Tesserati. I numeri relativi ai frequentatori dei nostri impianti (ecco ancora il filo conduttore di tutto il mio intervento) devono essere incrementati e valorizzati. Questo già avviene e dovrà continuare ad avvenire attraverso l’opera meritoria che quotidianamente svolgono le nostre Associazioni e la Struttura Territoriale della Federazione (ed è doveroso tributare loro la massima gratitudine per questo lavoro), ma dovrà avvenire anche attraverso l’opera che ciascuno di noi, ancora giorno per giorno, potrà efficacemente svolgere. In favore del nostro sport, del nostro mondo e di quei numeri - autentici - che non richiedono enfasi per descriversi come vincenti.

Il PresidenteLuciano Rossi

NUMERI

Page 6: Tiro a Volo Magazine

Non soffrono di ver tigini i por tacolori di Aosta. E non potrebbe essere altrimenti, dal momento che la regione di quel capoluogo è nota in tut to i l mondo per le sue grandi vette. Avvezzi al le alte quote, gli alf ieri della Società di Aosta hanno conquistato dunque con relativa facil i tà i l

ver tice del podio della Finale nazionale d’inverno delle Società di Fossa Olimpica. Teatro della sfida: Valle Aniene. Nel confronto che ha visto in l izza cinquanta delle cinquantasette formazioni qualif icate, la vit toria sul le pedane dell’ impianto capitolino del sestet to del Commissario Tecnico

IN VETTA C’E’ AOSTALa squadra del coach Marco Bianchi vince il titolo invernale delle Società di Fossa Olimpica sulle pedane di Valle Aniene: le piazze d’onore vanno a Cascata delle Marmore e Raimondo

4 maggio 2012 n.218

FOSSA OLIMPICA

Il coach di Aosta Marco Bianchi celebra il successo alla Finale d’Inverno delle Società di Fossa Olimpica con il suo team composto dall’Eccellenza Stefano Pavan, dai Prima Graziano Cazzaniga e Fabio Pierantonio Lorini, dai Seconda Ugo Caldera, Walter Pellegrinetti e Giorgio Rampinini e dalla riserva Luigi Matarazzo

Page 7: Tiro a Volo Magazine

FOSSA OLIMPICA

I l podio della sfida di Valle Aniene con Aosta al vertice davanti a Cascata delle Marmore e Raimondo

I l T IRO A VOLO 5

Marco Bianchi ha dimostrato come un’originale ricetta di gestione spor tiva possa condurre un sodalizio non blasonato a stagliarsi con autorevolezza nel giro di poche stagioni nel panorama agonistico i taliano di Fossa Olimpica. Cer tamente l’Aosta del coach Marco Bianchi questa volta non andava a Valle Aniene senza ambizioni di successo. Ormai da alcune stagioni, infatt i, i l team della Vallèe si è confermato una delle realtà t iravolist iche più vitali dell’ul t imo decennio. Ma Aosta è soprattut to una realtà for temente innovativa dal punto di vista della gestione della propria immagine e del proprio rappor to con i l terri torio. Non a caso, ogni volta che torna in Valle “laureato”, Marco Bianchi corre a consegnare

orgogliosamente i l nuovo trofeo conquistato a Marco Fiore: uno dei più alt i dirigenti del Casinò della Vallée. Perché è proprio la celebre casa da gioco di Saint Vincent che sostiene l’att ivi tà agonistica della formazione e consente a Marco Bianchi – che è coach della formazione alpina ma, come noto, anche delegato regionale Fitav – di sottoporre la squadra ad una preparazione accurata in vista degli appuntamenti più impor tanti. Per la Finale invernale di Valle Aniene i l mister valdostano aveva designato i t i tolari Stefano Pavan, Walter Pellegrinett i, Giorgio Rampinini, Graziano Cazzaniga, Fabio Pierantonio Lorini e Ugo Caldera e la riserva Luigi Matarazzo e con questo team, composto da autentici veterani

Page 8: Tiro a Volo Magazine

6 maggio 2012 n.218

Cascata delle Marmore ha conquistato un brillante secondo posto grazie alle prove di Oscar Rota, Giuseppino Contessa, Leo Quaglietti, Luigi Spadini, Stefano Pilati e Maurizio Micheli

di mil le battaglie e da alcune new entries, f ino dalle prime battute della gara lo stendardo della Società di Aosta aveva occupato idealmente i l ver tice della classif ica. Al primo round gli aostani totalizzavano infatt i 135/150 (era i l pregiato 24 di capitan Pavan a dare alta quali tà all’ inter tempo ma ad onor del vero occorre dire che a quel parziale contribuiva for temente la grande omogeneità di tut to i l gruppo) e soltanto la Cisterna di Rober to Bizzoni riusciva a tenere lo stesso passo. I pontini non riuscivano però a rispettare un ri tmo analogo nel secondo round e perdevano contatto con i l ver tice della classif ica. I sei i Aosta, pur non riuscendo a replicare i l pregiato parziale di esordio, incameravano un bel 132 che permetteva loro di conservare i l comando della

classif ica. Con un secondo turno di pregio si facevano insidiosi i toscani di Pisa (for ti di due nomi i l lustrissimi: quell i di Marco Venturini e Andrea Nesti) e i marchigiani della Lauretana: in entrambi i casi i l secondo inter tempo diceva 135/150. Originariamente programmata sul la distanza di quattro serie, la sfida di Valle Aniene è stata ridotta di una serie in considerazione dell’al ta aff luenza. La decisione è stata presa dall’esper to Mario Tasell i, i l Coordinatore della gara che in questa occasione è stato affiancato da un ReFes altret tanto competente: Michele Santangelo. La riduzione della lunghezza di gara, comprimendo i tempi ma naturalmente anche le possibil i tà di recupero, ha indubbiamente premiato i team in grado di tenere un ri tmo sostenuto e omogeneo

FOSSA OLIMPICA

Page 9: Tiro a Volo Magazine

I l T IRO A VOLO 7

FOSSA OLIMPICA

I l terzo posto è stato conquistato da Raimondo grazie alle prove di Antonio Terracciano, Luigi Mele, Vincenzo Colantonio, Armando Zompanti, Raffaele Di Costanzo e Renato D’Uva

nello stesso tempo. L’Eccellenza Stefano Pavan, i Prima Graziano Cazzaniga e Fabio Pierantonio Lorini e i Seconda Ugo Caldera, Walter Pellegrinett i e Giorgio Rampinini sono stati abil i ad assemblare un altro 132 nell’ul t imo round. Pur non potendo gridare al successo immediatamente per ragioni di ari tmetica, i l 399/450 con cui i por tacolori di Aosta hanno completato la gara rappresentava un punteggio in grado di attribuire la vit toria con moltissime probabili tà ancora prima che Tasell i desse i tre fischi di chiusura. Regolarissimi nei primi due round con due 130/150, erano gli umbri di Cascata Delle Marmore a farsi insidiosi nel rush finale con un solido 134 che assegnava ai ragazzi del coach Daniele Lucidi i l punteggio di 394. Con altret tante

regolarità (131 nei primi due giri e 132 nel terzo) era i campani di Raimondo ad affiancarsi agli umbri e a costringerli al lo spareggio per le piazze d’onore dopo che la conclusone della gara aveva sancito i l tr ionfo di Aosta nella sua irraggiungibile nicchia di 399 bersagli colpit i. Oscar Rota, Giuseppino Contessa, Leo Quagliet t i, Luigi Spadini, Stefano Pilati e Maurizio Micheli, sotto i colori di Cascata delle Marmore, dovevano affrontare Antonio Terracciano, Luigi Mele, Vincenzo Colantonio, Armando Zompanti, Raffaele Di Costanzo e Renato D’Uva che difendevano i colori della Società Raimondo di Pastorano. Lo spareggio consegnava la medaglia d’argento ai ragazzi del Presidente Ferdinando Donati: per 131 a 129 erano dunque i campioni d’I talia

Page 10: Tiro a Volo Magazine

FOSSA OLIMPICA

8 maggio 2012 n.218

Page 11: Tiro a Volo Magazine

I l Presidente Luciano Rossi e il Consigliere Giacomo Piazza seguono alcune fasi della gara di Valle Aniene

I l T IRO A VOLO 9

FOSSA OLIMPICA

delle Società del 2011 a fregiarsi di un prestigiosissimo secondo posto invernale.Nella scia delle tre formazioni medagliate si inserivano i 393 della prima squadra de La Fattoria di Mira, Pisa e Cisterna. I veneziani del Presidente Urano Torquato Sar tori (Alessandro Camisott i, Loris Bresolin, Fabrizio Salvalaio, Lionello Masiero, Luigino Viale e Eros Favaro) erano abili nelle battute finali a trasformare

in una prova di gran pregio una par tenza non fulminante. Erano invece, come abbiamo segnalato in precedenza, Andrea Nesti e Marco Venturini a guidare alla conquista di questo “quasi podio” di Valle Aniene i colori di Pisa per i quali hanno gareggiato anche Leonardo Secciani, Carlo Bani, Federico Giovannini e Marco Mario Carmignani. Per Cisterna, agli ordini di capitan Rober to Bizzoni, hanno gareggiato invece Luca

Nella pagina precedente

Il Presidente Luciano Rossi e i Consiglieri Giacomo Piazza, Paolo Fiori e Fiorenzo De Rosa posano con Urano Torquato Sartori, Presidente della Società La Fattoria che conquistò ilti tolo nazionale d’inverno nel 2011

Il Presidente Rossi e i Consiglieri Piazza, De Rosa e Fiori con la squadra di Cori e alcuni supporters

Page 12: Tiro a Volo Magazine

10 maggio 2012 n.218

I l Presidente Rossi e il Consigliere Piazza con la squadra del Concaverde di Lonato

Pagliaccia, Gianluca Santangelo, Mario Cellucci, Andrea Iaci e Massimo Nanni. Con 391 bersagli al l ’att ivo hanno concluso Jonico Salentina e Umbriaverde davanti a Lauretana (390), Conselice, Valloni e Concaverde (388), San Demetrio (387), Poggio dei Castagni (386), Foligno (385), Valle Aniene (384), Crucoli (382), Sassari e Torretta (380), Montecatini, Aeronautica e Le Dune (378), Vigil i del Fuoco (377), Cagliari e Castanea (375), Ghirlandina e San Martino (373), Cori e Garden (372), Arlunese e La Fattoria 2 (370), Lecce (369), Coll iano (368), Marsala

(367), Mores e Sant’Uber to (366), Interdonato e Sezze (365), Campomarino (363), Finanza (362), Castel lano, Terrasini e Potenza (360), Acquaviva e Valle Martel la (359), Porpetto (358), S. Giovanni (355), Molinella (352), Del Savuto (348), Olbia (322). Ar tigliato con grande autorevolezza i l primo ti tolo intersocietario della stagione 2012, per i campionissimi di Aosta c’è tut tavia un’altra sfida da vincere ed è quella impor tantissima che riguarda la sede della Società. L’impianto del capoluogo della Vallée, nella sua attuale storica

FOSSA OLIMPICA

Page 13: Tiro a Volo Magazine

I l T IRO A VOLO 11

Luciano Rossi, Fiorenzo De Rosa e Giacomo Piazza con la squadra di Olbia

FOSSA OLIMPICA

collocazione, sarà infatt i att ivo soltanto fino alla conclusione della stagione agonistica in corso. Successivamente i l sodalizio aostano dovrà traslocare nell’area individuata da tempo nel comune di Verrayes: locali tà a dieci chilometri da Saint Vincent. E’ là che sorgerà la nuova sede della Società di Aosta: un bicampo attrezzato non soltanto per la Fossa Olimpica e per i l Double Trap, ma anche per la Fossa Universale e l’Elica. Quell’ impianto lo attendono spasmodicamente i dirigenti del Casinò della Vallée che credono for temente

- e i risul tati confor tano la loro fiducia - nel progetto agonistico del coach Marco Bianchi e nell’effet to volano di un team che appunto corre per l’ I talia in lungo e in largo conquistando allori, ma lo attende anche Erik Lavenaz: l’ intraprendente sindaco di Verrayes let teralmente stregato dal furore agonistico del team di Marco Bianchi. E non possono che attenderlo trepidando anche i por tacolori del sodalizio di Aosta che evidentemente nel prossimo futuro dovranno predisporre bacheche sempre più ampie per esporre i loro trofei.

Page 14: Tiro a Volo Magazine

12 maggio 2012 n.218

Vi ricordate l’immagine relativa al tiro che circolava sul web ai tempi in cui Londra era soltanto una delle città candidate ai Giochi del 2012? Mostrava una tiratrice di

Trap che inseguiva idealmente un piattello sullo sfondo di un edificio settecentesco che in breve avremmo imparato a chiamare con il suo nome: Royal Artil lery Barracks. È

BACK TO THE FUTURERoyal Artillery Barracks non è più una definizione astratta: con la seconda prova del circuito Issf della stagione i maggiori talenti del panorama tiravolistico planetario hanno potuto testare quello che sarà il playground della trentesima edizione dei Giochi

LONDRA 2012

Page 15: Tiro a Volo Magazine

I l T IRO A VOLO 13

LONDRA 2012

esattamente l’immagine con cui apriamo questo articolo. Con la differenza, non marginale, che questa immagine non è vir tuale. Le persone che vi sono ritratte non sono avatar e lo shooting range è proprio quello in cui si disputeranno le gare olimpiche della prossima estate. Dalla proiezione vir tuale, insomma, siamo gradualmente pervenuti alla realtà oggettiva di quel test preolimpico che ha rappresentato, appena pochi giorni fa, il primo contatto autentico degli

atleti con il playground di Londra 2012. Back to the future, dunque. Ovvero: quando la ricostruzione vir tuale è così realistica che è proprio la realtà ad apparire un’imitazione. Le immagini che vi proponiamo in questo articolo sono davvero in assoluto le prime foto scattate lo scorso 17 aprile all’interno dell’impianto del Royal Artil lery Barracks: l’area olimpica delle discipline del tiro sor ta frattanto nei pressi di quell’edificio che si stagliava con nitidezza sullo

Page 16: Tiro a Volo Magazine

14 maggio 2012 n.218

LONDRA 2012

Page 17: Tiro a Volo Magazine

LONDRA 2012

I l T IRO A VOLO 15

sfondo del range già nelle immagini vir tuali e che adesso ancora si staglia, sì, ma è inevitabilmente mimetizzato dall’immensa rete che circonda lo stand londinese e che è preposta al recupero dei materiali. E quello “congelato” nelle immagini che corredano questo articolo è proprio il primo autentico test condotto dagli skeettisti Chiara Cainero, Ennio Falco e Luigi Agostino Lodde nel neonato impianto londinese.Area olimpica relativamente centrale, questa del RAB. Relativamente centrale, dicevamo, perché non si tratta cer tamente della City e neppure dei boroughs direttamente a ridosso di quella. Tuttavia il Royal Artil lery Barracks -

porzione del quartiere di Woolwich, a sua volta frazione del Borough di Greenwich – ha la sua collocazione in quella che convenzionalmente si definisce Greater London e si tratta di una collocazione che è decisamente più prossima al cuore della città olimpica di quanto non sia accaduto quantomeno nelle ultime cinque edizioni dei Giochi. Non era decisamente prossimo al cuore di Barcellona il verdissimo impianto di Mollet del Valles che ha fatto da sfondo alle imprese dei tiravolisti alle Olimpiadi del 1992. Non erano certamente inseriti nel contesto urbano neppure Wolf Creek e Cecil Park che evocano i giorni dei Giochi del Centenario e della seconda

Page 18: Tiro a Volo Magazine

16 maggio 2012 n.218

LONDRA 2012

Page 19: Tiro a Volo Magazine

I l T IRO A VOLO 17

LONDRA 2012

edizione australiana della storia. Era ampiamente distante dal cuore classico di Atene lo shooting centre di Markopoulo che ha assistito alle imprese dei tiravolisti nel 2004 ed era ugualmente molto periferico il distretto di Shijingshan in cui sorgeva l’olympic range di Pechino, anche se la collocazione risultava magari un po’ più mimetizzata dalla struttura urbanistica della megalopoli cinese. Il Royal Artil lery Barracks beneficia invece di una collocazione molto più prossima a quella che è l’area urbana in senso proprio della città ospitante e questo potrà rappresentare un elemento determinante per attrarre gli spettatori ai quali il RAB riserva un’ampia tribuna che sfrutta indubbiamente l’effetto scenografico

della struttura settecentesca che dà il nome all’impianto. L’appuntamento del tiro a volo con le Olimpiadi di Londra, per il quale il test preolimpico appena disputato ha rappresentato una sorta di prelibato antipasto, è a suo modo piuttosto singolare. Quella della prossima estate è la trentesima edizione dei Giochi ma è soprattutto la terza Olimpiade ospitata dalla capitale britannica. Soltanto questo, come sappiamo, rappresenta di per sé un assoluto record e attribuisce alla metropoli inglese un primato che per lungo tempo sarà difficilmente uguagliabile. Ma la storia del tiro a volo ai Giochi londinesi è invece assai giovane. Assente dal programma olimpico nell’Olimpiade

Page 20: Tiro a Volo Magazine

18 maggio 2012 n.218

LONDRA 2012

ormai lontanissima del 1908, il tiro a volo era invece presente alla sobria edizione post-bellica del 1948. Naturalmente si trattava della sola specialità del Trap che nella circostanza attribuì la medaglia d’oro al canadese Walter Henry Ewing, quella d’argento ad un altro canadese: George Beattie, e quella di bronzo al britannico Alexander Maunder. Eventi molto lontani nel tempo, come si vede, e altrettanto lontani anche in senso logistico, perché la gara di Trap dell’Olimpiade del 1908 fu celebrata all’Uxendon Shooting School Club: un impianto in cui si praticava il Trap collocato

nell’area di Preston, nell’area nord-ovest della capitale britannica. Il Royal Artil lery Barracks invece è collocato nel sud-est della città, sulla riva meridionale del Tamigi, nel borough di Greenwich che è universalmente famoso per ospitare il celeberrimo meridiano zero ed è stato per più di due secoli la sede di uno dei più noti reggimenti d’ar tiglieria della Corona. Prima di divenire, appunto, il centro del mondo tiravolistico ai Giochi della prossima estate e il palcoscenico privilegiato di quello che si preannuncia come uno degli spettacoli agonistici più avvincenti di tutti i tempi.

Page 21: Tiro a Volo Magazine
Page 22: Tiro a Volo Magazine

20 maggio 2012 n.218

I l podio dell’Eccellenza con Ferdinando Rossi al vertice davanti a Giuseppe Ciavaglia e Alessandro Chianese

DOUBLE TRAP

UNO SCUDETTO PERFERDINANDO ROSSI Il folignate della Marina Militare è campione d’inverno degli Eccellenza di Double Trap sulle pedane di Conselice. Vincono anche Umberto Isalberti, Roberto Bizzoni, Edoardo Rossi, Jacopo Trevisan, Valter Veroli, Germano Di Spigno, la squadra delle Fiamme oro e lo Shooting Team Scaligero

Ferdinando Rossi è campione d’inverno degli Eccellenza del Double Trap. Lo specialista folignate che veste la divisa della Marina Militare ha vinto infatti i l primo scudetto stagionale della disciplina nella gara di Conselice che ha concluso il calendario agonistico invernale ma che ha anche di fatto fornito le prime importanti indicazioni per lo scorcio estivo dell’attività. Per tutta la gara di Conselice Ferdinando Rossi non ha avuto vita facile ed ha dovuto guardarsi dai vivaci attacchi di Giuseppe Ciavaglia che ha saputo ritagliarsi un prezioso secondo posto. Ferdinando Rossi aveva esordito con un bril lantissimo

29/30 contro il 27 dell’avversario delle Fiamme oro. Ma Ciavaglia, nelle due serie successive, aveva saputo abilmente erodere il lieve vantaggio del doublista della Marina: in tal modo i due specialisti si erano presentati all’ultimo round in situazione di parità. Nella quarta serie della gara ravennate Ferdinando Rossi piazzava un altro perfetto 29 e assicurandosi il totale di 112/120 al traguardo finale riusciva a precedere Ciavaglia di una lunghezza. La medaglia di bronzo andava ad Alessandro Chianese che componeva un perfetto 30/30 nel quarto round e concludeva a 110. Nella scia di Chianese era di pregio il 107

Page 23: Tiro a Volo Magazine

I l T IRO A VOLO 21

DOUBLE TRAP

I l podio dei Prima categoria: Umberto Isalberti ha vinto precedendo Eugenio Rinaldoni e Monica Girotto

Roberto Bizzoni, campione di Seconda categoria

Il podio della Terza categoria: Edoardo Rossi ha vinto precedendo Diego Megale e Stefano Marconi

confezionato dal calabrese Nino Barillà, in corsa per una medaglia fino alle ultime battute. Con 104 concludevano Camerini e Simone Doi, mentre un altro giovane dalle grandi doti, Nico Bizzoni, si attestava a quota 103. Il ti tolo invernale di Prima categoria è stato appannaggio di Umberto Isalberti: lo specialista veneto, che aveva rispettato un’ottima media nelle prime tre serie, nel rush finale ha rischiato l’aggancio dell’esperto Eugenio Rinaldoni. Con una prova d’orgoglio Isalberti ha comunque centrato la conquista dello scudetto con 108 bersagli all’attivo davanti al 107 di Rinaldoni e al 105 di

Monica Girotto. Emilio Cenci ha concluso appena fuori dal podio con 103 davanti al 102 di Luca Romagnoli. Roberto Bizzoni ha conquistato il ti tolo invernale di Seconda categoria con 104/120 davanti a Sergio Suffredini che ha totalizzato 103 centri. La medaglia di bronzo è andata all’umbro Italo Scopetta, autore di 102 centri. Nella scia dei medagliati si è attestato un nome illustre del Double Trap italiano: Roberto Zallocco. Con 99 centri i l marchigiano ha preceduto il 98 di Marco Pazzi e i 97 di Dardo De Carlonis e Raffaele Saladino. Testa a testa fino all’ultimo invece in

Page 24: Tiro a Volo Magazine

22 maggio 2012 n.218

DOUBLE TRAP

Terza categoria: Edoardo Rossi l’ha spuntata con 95/120 superando di misura Diego Megale che dopo una partenza luminosa aveva soffer to un po’ il passaggio della seconda serie. Stefano Marconi, con 89 centri all’attivo, ha catturato bril lantemente la medaglia di bronzo. Con 82 centri all’attivo ha concluso Elio Macario Pindo davanti all’81 di Aldo Enrico e all’80 di Valerio Gonnesi Fabbri e Marco D’Annibale. Relativamente agevole invece la vittoria di Jacopo Trevisan nel Settore giovanile: con 111/120 il doublista veneto ha preceduto il conterraneo Andrea Galesso (107) e l’umbro Andrea Vescovi (104). Lorenzo Belei si è attestato al quarto posto con

96 bersagli utili davanti al 91 di Simone Vedovelli. Con 85/120 Valter Veroli si è impossessato dello scudetto invernale dei Veterani precedendo di tre lunghezze Almerino Carretto. Alfredo Passarelli ha conquistato la medaglia di bronzo in forza di 77 bersagli utili ed ha costretto alle sedi fuori dal podio Pier Domenico Clarici (76) e Antonio Zanellato (71). Senza rivali Germano Di Spigno nella gara riservata ai Master: il padre dell’olimpico Daniele ha vinto con 91/120 davanti a Sergio Lisiero (77) e Nando Amadei (64). La squadra 1 dello Shooting Team Scaligero, composta da Jacopo Trevisan, Umberto Isalberti e

I l podio del Settore giovanile con Jacopo Trevisan davanti ad Andrea Galesso e Andrea Vescovi

Tra i Veterani Valter Veroli ha preceduto Almerino Carretto e Alfredo Passarelli

Tra i Master Germano Di Spigno ha vinto precedendo Sergio Lisiero e Nando Amadei

Page 25: Tiro a Volo Magazine

I l T IRO A VOLO 23

DOUBLE TRAP

Paolo Rigodanzo, ha vinto la sfida delle compagini del Gruppo A con il totale di 312/360. Le altre sedi del podio sono andate a Lauretana 1 (Eugenio Rinaldoni, Roberto Zallocco e Dardo De Carlonis) e Conselice (Sergio Suffredini, Luca Romagnoli e Marco Pazzi) che hanno concluso a quota 303. Alle loro spalle i padroni di casa di Ponso (Andrea Galesso, Monica Girotto e Mirko Littamè) con 301, Foligno (Emilio Cecnci, Italo Scopetta e Paolo Sparamonti) con 300, Valtiberina (Andrea Vescovi, Lorenzo Belei e

Michael Brighigna) e Umbriaverde (Simone Camerini, Edoardo Rossi e Simone Lattanzi) con 293. Tra le formazioni delle Forze Armate e dei Corpi dello Stato ha vinto invece il terzetto delle Fiamme oro: Giuseppe Ciavaglia, Alessandro Belli e Pierluigi Pescosolido hanno totalizzato 297 centri su 360 ed hanno preceduto la Marina Militare (285 centri ad opera di Ferdinando Rossi, Antonio Albano e Giovanni Raguso) e la Polizia Locale 1 (281 centri firmati Raffaele Saladino, Alessandro Lince e Giancarlo Boccacci).

Tra le squadre del Gruppo A lo Shooting Team Scaligero ha preceduto Lauretana e Conselice

Tra le squadre del Gruppo B le Fiamme oro hanno regolato Marina Militare e Polizia Locale

Page 26: Tiro a Volo Magazine

24 maggio 2012 n.218

Non è stata agevole la vittoria di Luigi Agostino Lodde al Gran Premio del Concaverde che, nei fatti, ha inaugurato ufficialmente la serie delle competizioni nazionali più importanti della stagione dello Skeet. L’olimpico di Ozieri ha infatti condotto una gara di pregiato livello agonistico, ma fino all’ultimo ha dovuto lottare strenuamente per affermare la sua superiorità nei confronti di alcuni tenacissimi contendenti. Anzi, dire che Lodde ha dovuto lottare fino all’ultimo (che in termini piattellistici si tradurrebbe con: gareggiare senza concedere niente fino all’ultimo piattello di gara) non corrisponde

davvero alla realtà perché il biologo sardo, oltre a dover profondere tutto il proprio talento nei tempi regolamentari di gara, ha dovuto affrontare anche un difficile shoot-off che lo ha visto opposto a due skeettisti di rango: Sandro Bellini e Riccardo Filippelli. Dopo una partenza fulminante con un 24 e un 25, Lodde aveva dovuto rientrare nei ranghi per effetto di un 22 alla terza serie. Ma niente era pregiudicato perché anche alcuni dei suoi diretti avversari avevano sofferto, seppure in tempi diversi, in una delle frazioni di gara della giornata di esordio. Di grande solidità apparivano due monumenti dello Skeet

SKEET

LODDE FIRMA IL GRAN PREMIOLo skeettista di Ozieri vince tra gli Eccellenza al Concaverde superando Sandro Bellini e Riccardo Filippelli. Vincono anche Simona Scocchetti, Gabriele Rossetti, Mauro Mazzoleni, Marco Nesti e Elia Sdruccioli

Luigi Agostino Lodde ha vinto la gara degli Eccellenza al Gran Premio di Skeet del Concaverde superando Sandro Bellini e Riccardo Filippelli

Page 27: Tiro a Volo Magazine

azzurro: Ennio Falco e Pietro Genga. Il capuano era stato impeccabile nella composizione armonica dei suoi tre 24. Il pugliese aveva invece esordito con una serie piena alla quale aveva affiancato due pregiatissimi 24. Ma nella seconda giornata di gara al Concaverde era Lodde a tirar fuori le unghie: con un 25 e un 24 il sardo dell’Esercito restituiva slancio alla sua prova e si attestava a quota 120/125. Peraltro la seconda giornata non era davvero propizia ai protagonisti delle serie di esordio: Falco scivolava su di un 22 alla quarta frazione e la pur luminosa serie piena successiva non permetteva al fuoriclasse capuano di conservare la vetta. Con 119 Falco si inseriva nella scia di Lodde insieme a Sandro Bellini che aveva esordito in maniera tiepida con un 22, ma successivamente, a suon di 24 e 25, era tornato pienamente in partita. Con 118 era del gruppo dei finalisti anche

Riccardo Filippelli (24 – 24 – 22 – 24 – 24). Rush hour a quota 117: a quel punteggio approdavano infatti Pietro Genga, Emanuele Fuso, Valerio Andreoni e Michele Bertossi ed erano proprio Genga e Fuso ad assicurarsi gli ultimi due posti disponibili per effetto di uno shoot-out lungo e combattuto. Tutt’altro che facile, però, la corsa alle medaglie. Dei finalisti era Riccardo Filippelli ad interpretare il miglior Skeet in finale: con 24 centri il toscano si attestava a quota 142 e agganciava quindi sia il conterraneo Sandro Bellini (23) che Luigi Agostino Lodde che in finale soffriva un po’ e concludeva con 22. Frattanto Emanuele Fuso era quarto con 140 davanti al 139 di Ennio Falco e al 138 di Pietro Genga. Era pertanto uno shoot-off a tre a decidere la destinazione delle medaglie degli Eccellenza al Gran Premio di Lonato. E sorprendentemente era Riccardo Filippelli (+2) a finire relegato al terzo posto. Sandro Bellini (+3) era ottimo secondo, mentre era proprio Luigi Agostino Lodde (+4) a conquistare meritatamente la medaglia d’oro.Nella gara femminile era una granitica Simona Scocchetti a conquistare la vetta della graduatoria. La specialista dell’Esercito controllava la gara lungo tutto il suo percorso: prima assicurandosi il vertice della graduatoria con 67/75 (22 + 24 + 21) e poi confermando la propria supremazia con un bel 23 di finale che

I l T IRO A VOLO 25

SKEET

Simona Scocchetti ha occupato il ver tice del podio femminile davanti a Chiara Cainero e Chiara Costa

Nella sfida riservata al Settore Giovanile Gabriele Rossetti ha vinto precedendo Tammaro Cassandro e Gerardo Iannacone

In Prima categoria ha vinto Mauro Mazzoleni che ha preceduto Andrea Marusi e Bruno Gubellini

Page 28: Tiro a Volo Magazine

26 maggio 2012 n.218

SKEET

proiettava il suo punteggio alla quota irraggiungibile di 90/100. Con il parziale di 64 (21 – 21 – 22) Chiara Cainero aveva tallonato la Scocchetti per tutto il percorso, ma in finale non riusciva ad operare l’aggancio: totalizzava 19 centri e si attestava in seconda posizione a quota 83. Con 81 era terza Chiara Costa: la romana chiudeva con 61 bersagli utili le serie di selezione e si assicurava il posto sul podio con il 20 della finale. Alle sue spalle concludevano Cristina Vitali con 77, Mhabel Becchi con 76 e Nausicaa Cirillo con 74. Tra gli under 20 ha vinto Gabriele Rossetti con una gara a dir poco splendida. Il figlio del bronzo di Barcellona si attestava al vertice della classifica parziale con 121 centri assemblati grazie ad una pregiata sequenza: 25 – 24 – 25 – 23 – 24. Nella scia del toscano si insediava Gerardo Iannacone con un solido 120, ma si assicuravano un posto in finale anche Tammaro Cassandro (116), Iacopo Di Grazia (113), Vincenzo Grizi (111) e Christian Benet (109). In finale Rossetti era impeccabile: il giovane toscano completava senza errori il percorso e si assicurava la vittoria con 146/150. Ma ci metteva tutto il suo talento e la sua grinta anche Tammaro Cassandro: il nipote d’arte (lo zio di Tammaro è, come è noto, Ennio Falco) assemblava a sua volta un perfetto 25 ed era secondo a quota 141 davanti ad un Gerardo

Iannacone che si smarriva un po’ nel round conclusivo (20), ma che, con la conquista del bronzo, ha dimostrato di essere comunque uno degli under 20 più brillanti dello Skeet. Vincenzo Grizi chiudeva a 135 davanti al 133 di Iacopo Di Grazia e al 129 di Christian Benet. Mauro Mazzoleni ha conquistato il successo in Prima categoria con un bel 142/150 in cui ha svettato il luminosissimo 25 della finale. Con quel punteggio lo skeettista lombardo (che aveva totalizzato 117 centri nella fase di selezione) ha allungato il passo nei confronti di Andrea Marussi che vantava lo stesso parziale alla vigilia della finale. Il friulano ha concluso al secondo posto con 139 davanti al 138 di Bruno Gubellini. Con 137 ha concluso Luca Rusciano davanti a Riccardo Meriziola (135) e Giancarlo Grimaldi (134). In Seconda categoria ha vinto Marco Nesti. Lo skeettista toscano ha totalizzato 126/150 ed ha preceduto Renato Vargiu che ha concluso con 125 come Renzo Bissoli ed ha poi superato il diretto avversario in shoot-off per 3 a 1. Luciano Dalla Pria ha concluso a 123 davanti al 121 di Nicola Picardi e al 118 di Silvio Morotti. In Terza categoria ha vinto Elia Sdruccioli con 136/150 davanti a Edoardo Aloi (12) e Antonio Errani (121). Nella loro scia: Angelo Spada (117), Fabio Ganozzi (116) e Michele Fasolo (115).

Marco Nesti ha vinto in Seconda categoria davanti a Renato Vargiu e Renzo Bissoli

Elia Sdruccioli ha vinto in Terza categoria davanti a Edoardo Aloi e Antonio Errani

Page 29: Tiro a Volo Magazine
Page 30: Tiro a Volo Magazine

VADO AL MASSIMO!

FOSSA OLIMPICA

Fabbrizi svetta al primo Gran Premio Fitav della specialità sulle pedane di Uboldo davanti a Daniele Resca e Mauro De Filippis. Vincono anche Federica Caporuscio, Valerio Grazini e Alessia Iezzi

28 maggio 2012 n.218

Vado al massimo è lo slogan che può a buon diritto pronunciare Fabbrizi, fresco vincitore del primo Gran Premio Fitav di Trap sulle pedane della Società Belvedere di Uboldo. Il campione del mondo ha sempre saldamente tenuto in pugno la gara, osservata con evidente occhio interessato dal Commissario Tecnico Albano Pera. Con due serie piene e un 24, Massimo poteva controllare la vetta della graduatoria alla boa della prima giornata, ma non poteva ancora permettersi di occuparla senza concorrenza. Era stato infatti Mauro De Filippis a comporre il miglior parziale della prima giornata: un perfetto 75/75 che collocava il poliziotto pugliese al vertice della classifica in assoluta solitudine. Era però nella seconda giornata che Fabbrizi sferrava il suo colpo vincente. Massimo piazzava un

perfetto 25 in apertura di giornata e poiché De Filippis non era andato oltre il 24, il campione del mondo aveva già operato idealmente l’aggancio nei confronti del suo avversario delle Fiamme Oro. Alla quinta serie il campione del mondo confezionava un solido 24 e si attestava a quota 123. Non teneva il ritmo De Filippis che nella serie parallela intercettava soltanto 22 piattelli, trovandosi così alla vigilia della finale con un ritardo di due bersagli nei confronti del Carabiniere di Monteprandone. A 121 frattanto approdavano altri contendenti accreditati: si insediava a quel punteggio anche Daniele Resca e a quella quota il Carabiniere emiliano era approdato con un 24, un 25 e un 23 nella prima giornata, affiancati da un 24 e un 25 nella ripresa. Era 121 anche lo score parziale di Marco

Massimo Fabbrizi ha vinto il primo Gran Premio Fitav di Fossa Olimpica della stagione a Uboldo precedendo Daniele Resca e Mauro De Filippis

Page 31: Tiro a Volo Magazine

I l T IRO A VOLO 29

FOSSA OLIMPICA

Bagnoli: il campione invernale di Trap aveva aperto le danze con due 24 e una serie piena, per aggiungere un 23 e un 25 nella seconda giornata. E a 121, pienamente appunto in corsa per la vittoria, si inseriva nel gruppo anche Erminio Frasca, autore di una serie piena all’avvio di gara e di una solidissima sequenza di 24. Per il sesto posto disponibile in finale dovevano vedersela in uno shoot-out Emanuele Bernasconi e Albino Del Baldo che avevano totalizzato 120 centri ed era il Forestale di Palombara Sabina a iscrivere il proprio nome nella batteria che avrebbe concluso la competizione di Uboldo. Non sufficiente per assicurare ai propri autori un posto nel vagone di testa il 119 con cui hanno completato la sfida lombarda un pugno di nomi illustri: Rodolfo Viganò, Luigi Viscovo, Paolo Putano, Giulio Foravanti, Marco Benedetti e Stefano Pennoni. Non è stata proprio una passeggiata la finale per Massimo Fabbrizi: il campione del mondo non è riuscito a procedere negli ultimi 25 lanci ad un colpo solo con la stessa speditezza con cui aveva saputo gestire la fase di selezione del Gran Premio di Belvedere. Il 22 messo a segno nel rush finale della gara lombarda è stato tuttavia sufficiente per conservare la vetta della classifica: con il totale di 145/150 Massimo ha infatti tagliato il traguardo in assoluta solitudine. Con un pregiatissimo 25 Daniele Resca è riuscito a scalare posizioni ed ha agganciato a 144 Mauro De Filippis

che dalla finale non ha vendemmiato più di 22 centri. Galvanizzato dal bell’aggancio operato in finale, Resca si è anche meritato la medaglia d’argento nello shoot-off in cui l’emiliano ha superato il pugliese per 6 a 5. Con 143 hanno concluso Marco Bagnoli ed Erminio Frasca, mentre si è attestato a 141 Emanuele Bernasconi. E’ stata senza rivali Federica Caporuscio nella sfida in rosa del Gran Premio di Belvedere: la tiratrice capitolina ha subito allungato il passo nelle prime battute della gara con un bel 24 di esordio e uno spettacolare 25 nella frazione successiva. I 22 centri del terzo round hanno permesso a Federica di attestarsi a quota 71/75 e di controllare agevolmente tutte le altre avversarie. L’unica delle avversarie che con una gara sapiente non aveva mai lasciato che l’apripista prendesse definitivamente il largo era stata Deborah Gelisio che si collocava a quota 69 in forza di un 22, di un 24 e di un 23. Guadagnavano la finale alle spalle della capitolina e della veneta, con 68 bersagli all’attivo, Giulia Iannotti, Romina Giansanti e Jessica Rossi. Con 65 si assicurava un posto tra le magnifiche sei anche Erica Profumo che escludeva in shoot-out dal lotto delle finaliste Marina Moioli. Federica Caporuscio non viveva tuttavia di rendita nella finale di Uboldo: metteva a segno un pregiato 23 ed era prima con il bel totale di 94/100. L’argento andava a Giulia Iannotti che inanellava 21

Federica Caporuscio ha letteralmente strapazzato tutte le avversarie aggiudicandosi il Gran Premio di Uboldo davanti a Giulia Iannotti e Romina Giansanti

Page 32: Tiro a Volo Magazine

30 maggio 2012 n.218

FOSSA OLIMPICA

centri e chiudeva a quota 89. A 88 approdavano anche Romina Giansanti e Jessica Rossi ed era la romana a regolare l’olimpica di Crevalcore con un rapido 1 a 0. Appassionante ribaltamento di fronte nella sfida del Settore Giovanile. Alla boa delle cinque serie era infatti il campione europeo Carlo Mancarella ad occupare la vetta con 118/125 davanti al 117 di Valerio Grazini. In finale era però il viterbese a prendere il controllo della situazione: metteva a segno un bel 23 e sfruttando il pesante cedimento del lombardo-pugliese si assicurava la vittoria con 140/150 davanti al 134 di Antonio Michael

Torsello e Luca Miotto. Nello shoot-off successivo era poi proprio Torsello ad aggiudicarsi l’argento regolando il bresciano per 2 a 1. Bella vittoria di Alessia Iezzi tra le under 20. La ragazza abruzzese ha collezionato 69 centri nella fase di selezione fotocopiando per altre due volte il 23 di esordio e, pur soffrendo un po’ in finale, si è attestata alla quota irraggiungibile di 84/100. Silvana Stanco ha meritato la medaglia d’argento con 82 centri davanti a Giulia D’Annizzo che ha concluso con 76 centri come Alessia Montanino ed ha poi escluso dal podio per 3 a 2 la tenace avversaria campana.

Valerio Grazini ha vinto la sfida degli under 20 superando Antonio Michael Torsello e Luca Miotto

Tra le under 20 Alessia Iezzi ha svettato davanti a Silvana Stanco e Giulia D’Annizzo

Page 33: Tiro a Volo Magazine

klsdjfhlksh flshf lsh flkshf lksh fkldshfkl-sdhflkhsdflkhsd klfhsdlkfhkldshfkl-sdhfklsdh fklsdhfklhsdfklhsd fklhsd klfh sdklhf klsdh fklsdh fkljsdhfhs dklfh sdklhf klsdh fklsdh kflh sdklhfklsdh fklhds Akfh klsdjfhlksh flshf lsh flkshf lksh fkldshfklsdhflkhsdflkhsd klfhsdl-kfhkldshfklsdhfklsdh fklsdhfklhsdfklhsd fklhsd klfh sdklhf klsdh fklsdh fkljsdhfhs dklfh sdklhf klsdh fklsdh kflh sdklhfkl-sdh fklhds Akfh klsdjfhlksh flshf lsh flkshf lksh fkldshfklsdhflkhsdflkhsd klfhsdlkfhkldshfklsdhfklsdh fklsdhfklh-sdfklhsd fklhsd klfh sdklhf klsdh fklsdh fkljsdhfhs dklfh sdklhf klsdh fklsdh kflh sdklhfklsdh fklhds Akfh klsdjfhlksh flshf lsh flkshf lksh fkldshfklsdhflkhsdflkhsd klfhsdlkfhkldshfklsdhfklsdh fklsdhfklh-sdfklhsd fklhsd klfh sdklhf klsdh fklsdh fkljsdhfhs dklfh sdklhf klsdh fklsdh kflh sdklhfklsdh fklhds Akfh klsdjfhlksh flshf lsh flkshf lksh fkldshfklsdhflkhsdflkhsd klfhsdlkfhkldshfklsdhfklsdh fklsdhfklh-

sdfklhsd fklhsd klfh sdklhf klsdh fklsdh fkljsdhfhs dklfh sdklhf klsdh fklsdh kflh sdklhfklsdh fklhds Akfh klsdjfhlksh flshf lsh flkshf lksh fkldshfklsdhflkhsdflkhsd klfhsdlkfhkldshfklsdhfklsdh fklsdhfklh-sdfklhsd fklhsd klfh sdklhf klsdh fklsdh fkljsdhfhs dklfh sdklhf klsdh fklsdh kflh sdklhfklsdh fklhds Akfh klsdjfhlksh flshf lsh flkshf lksh fkldshfklsdhflkhsdflkhsd klfhsdlkfhkldshfklsdhfklsdh fklsdhfklh-sdfklhsd fklhsd klfh sdklhf klsdh fklsdh fkljsdhfhs dklfh sdklhf klsdh fklsdh kflh sdklhfklsdh fklhds Akfh klsdjfhlksh flshf lsh flkshf lksh fkldshfklsdhflkhsdflkhsd klfhsdlkfhkldshfklsdhfklsdh fklsdhfklh-sdfklhsd fklhsd klfh sdklhf klsdh fklsdh fkljsdhfhs dklfh sdklhf klsdh fklsdh kflh sdklhfklsdh fklhds Akfh

klsdjfhlksh flshf lsh flkshf lksh

fkldshfklsdhflkhsdflkhsd klfh

TITOLO

BACCHETTA

Sottotitolo jhdkfn fkjs kfksjf ksf ks fksj fksjf ksjf ksjf ksjf ksj fkkjs fkjs kfj skj f

Testo di Mario

31 apri le 2012 n.217

ELICHE D’AUTORE A CONSELICE

Page 34: Tiro a Volo Magazine

32 apri le 2012 n.217 I l T IRO A VOLO 32

TRE VOLTE MARCO BATTISTI

COMPAK SPORTING

Il giovane pesarese conquista il titolo tricolore di Tripletto Compak a Rio Salso tra gli Eccellenza, ma a Rio Salso vincono anche il Prima Alessio Antonini, il Seconda Domenico Vallefuoco, il Terza Andrea Ghiselli, l’under 20 Andrea Menga, Jessica Tosti, il Veterano Alvaro Leardini e il Master Eugenio Bruscolini

È stato Marco Battisti a svettare sulle pedane marchigiane della Società San Martino di Rio Salso in occasione del debutto nazionale del Tripletto: la nuova variante del Compak Sporting ideata da Veniero Spada. Inizialmente programmata per la metà di febbraio, la sfida era stata rinviata perché in quell’occasione le pedane della Società del presidente Oliviero Pacassoni erano state sommerse da un vero e proprio oceano di neve. Lo ha testimoniato bene a suo tempo - e altrettanto bene lo ricorderanno i lettori - la copertina del numero di marzo della nostra Rivista. Il rinvio in una data primaverile ha tuttavia decisamente giovato alla sfida ben diretta dall’esperto Coordinatore Bruno Nobilini, affiancato in questa occasione dal ReFes Alberto Fratoni. Ne è prova l’alta qualità dei punteggi realizzati da alcuni dei contendenti: tra loro indubbiamente, appunto, Marco Battisti che nella prima vera sfida nazionale di Tripletto ha collezionato un perfetto 145/150 e si

è assicurato lo scudetto della massima categoria. Veniero Spada ha ottenuto il secondo posto intercettando il volo di 139 bersagli come il figlio Michael e poi imponendosi nello shoot-off per 6 a 4. In Prima categoria è stato Alessio Antonini a conquistare lo scudetto con 129 bersagli colpiti su 150. La medaglia d’argento è andata a Leonardo Spezi che ha intercettato 126 piattelli e ha preceduto di due lunghezze Alberto Versari. Con 133/150 Domenico Vallefuoco si è laureato campione italiano del Tripletto di Compak Sporting nella Seconda categoria regolando Filippo Ragni (127) e Simone Grancio (125). Il campione italiano dei Terza categoria è risultato Andrea Ghiselli che ha mandato in pezzi 130 piattelli su 150 e ha preceduto Massimiliano Cipolletti (128) e Carlo Duranti (127). Andrea Menga, con 127 su 150, ha vinto il titolo degli under 20 precedendo Mattia Cecchetti, autore di 111 centri, e Enrico Lugli (108). Jessica Tosti si è assicurata il titolo tricolore delle Ladies

Marco Battisti ha vinto il titolo degli Eccellenza nella variante Tripletto del Compak Sporting precedendo Veniero e Michael Spada

In Prima categoria Alessio Antonini ha preceduto Leonardo Spezi e Alberto Versari

Page 35: Tiro a Volo Magazine

I l T IRO A VOLO 3333 apri le 2012 n.217

COMPAK SPORTING

Tra i Seconda categoria Domenico Vallefuoco ha svettato davanti a Filippo Ragni e Simone Grancio

Andrea Ghiselli ha vinto la gara dei Terza categoria precedendo Massimiliano Cipolletti e Carlo Duranti

con un brillante 109/150 che ha inflitto cinque lunghezze di distacco a Katia Vaghi. Terza è risultata Patrizia Rossi con 87 centri. Tra i Veterani Alvaro Leardini ha conquistato il titolo superando in shoot-off Alessandro Mometti dopo che entrambi avevano

collezionato 132 centri. Ivano Bettini è stato ottimo terzo con 130. Eugenio Bruscolini si è invece imposto autorevolmente tra i Master: lo specialista di Riccione ha totalizzato 123/150 e ha preceduto Angelo Troni (118) e Domenico Zoffoli (111).

Tra gli under 20 Andrea Menga ha svettato davanti a Mattia Cecchetti e Enrico Lugli

Jessica Tosti ha conquistato il titolo delle Ladies precedendo Katia Vaghi e Patrizia Rossi

Alvaro Leardini ha vinto tra i Veterani davanti ad Alessandro Mometti e Ivano Bettini

Tra i Master è stato Eugenio Bruscolini a regolare Angelo Troni e Domenico Zoffoli

Page 36: Tiro a Volo Magazine

Un compito fondamentale, spesso trascurato nell’allenamento, è la formazione di una motivazione che spinga alla prestazione. Ogni atleta, in base alle sue conoscenze e alle sue esperienze individuali cerca di influire sulla sua motivazione, sia a breve che a lungo termine e lo fa valutando le condizioni esterne e/o interne, ponendosi obiettivi, ecc. Ma in questo intento, specialmente i giovani atleti, alle volte si applicano misure per auto influenzarsi che spesso risultano inefficaci e, in alcuni casi limite, perfino negative.Se analizziamo le affermazioni degli atleti di vertice sui loro allenatori, si vede che vengono messi in risalto soprattutto gli aspetti motivazionali del lavoro svolto in comune. Spesso la passione per lo sport praticato viene prodotta dal primo allenatore e, con il tempo, rappresenta la base per una motivazione che favorisce la prestazione.Per motivazione intendiamo la disponibilità a perseguire determinati obiettivi (ad esempio, entrare a far parte della squadra nazionale), anche quando si debbono superare difficoltà ed ostacoli per raggiungerli.Nello specifico la motivazione alla prestazione si esprime nel modo in cui l’atleta si confronta con il compito assegnato, nel livello degli obiettivi di prestazione fatti propri e nella coerenza e costanza nel perseguirli. In questo campo all’allenatore spettano questi compiti importanti:

a) risvegliare l’entusiasmo per lo sport praticato.

In molti sport questo compito non è molto semplice, specialmente quando si tratta di una disciplina sportiva relativamente povera di movimenti e poco popolare rispetto ad altre (sport di tiro in genere, pesistica). Bambini particolarmente dotati per lo sport, generalmente ne hanno già praticati altri prima di iniziare un allenamento regolare in quello attuale. Dunque, grazie all’iniziativa di alcuni allenatori, sono entrati a far parte di società sportive dove hanno la possibilità di praticare quel dato sport. Fra questi bambini ve ne sono molti i cui motivi per tesserarsi non sono determinati da interesse per quel dato sport, ma vengono decisi sulla base di caratteristiche fisiche (“sono troppo alto/basso o pesante/leggero per altri sport”), o di comodità (“l’impianto sportivo è vicino”).Per questo l’allenatore si trova di fronte al compito di trasformare queste motivazioni iniziali in un vero e

proprio “entusiasmo“ per quello sport. E lo può fare impostando un allenamento interessante e ricco di variazioni (ampia gamma di mezzi di allenamento, sedute divertenti, gare interne), raccontando aneddoti su quello sport, organizzando incontri regolari con atleti di vertice o ex atleti oppure portando i propri allievi ad assistere a gare importanti.

b) creare la capacità di (auto) motivarsi.

Dopo che l’atleta si è “appassionato”, bisogna costruire una motivazione costante alla prestazione (disposizione alla prestazione), particolarmente importante in quegli sport nei quali non può essere svolto un allenamento specifico per tutto l’anno (ad esempio, gli sport invernali). Qui si tratta di fornire informazioni adeguate adatte all’età dell’atleta. Anche i giovani allievi debbono sapere perché viene eseguito questo o quell’esercizio. Se i mezzi di allenamento non vengono sufficientemente spiegati o motivati, l’allenatore non si può aspettare che da parte dell’atleta vi sia quell’entusiasmo senza il quale non è possibile la riuscita dell’allenamento. L’atleta deve sapere quale importanza abbiano i singoli mezzi di allenamento per lo sviluppo della prestazione, in quanto ciò lo mette in grado di automotivarsi. Gli allenatori che omettono di far questo debbono continuamente fornire incitamenti per fare in modo che l’atleta esegua determinati esercizi o produca certi sforzi, perché non dispone delle conoscenze e delle idee necessarie a determinare quali rapporti vi siano tra i suoi obiettivi ed i singoli mezzi di allenamento.

c) definizione dell’obiettivo e sua programmazione.

Lo sviluppo della capacità di darsi motivazioni da soli è strettamente collegata con il processo di definizione dell’obiettivo. Se si pone un obiettivo, l’atleta anticipa mentalmente le sue prestazioni (i suoi risultati). L’obiettivo svolge tre importanti funzioni :

• L’obiettivohauneffettosullapulsione(motivazione):programmare quelle attività per garantire che venga ottenuto l’obiettivo prefissato;

• L’obiettivodirigel’azione:l’allenamentodell’atletae tutto l’insieme del suo comportamento vengono organizzati e controllati in vista di esso;

• L’obiettivoservealcontrollodell’azione:finoachepunto i risultati che si sono raggiunti coincidono con l’obiettivo che ci si è proposti?

34 maggio 2012 n.218

COME SI COSTRUISCELA MOTIVAZIONE?Una riflessione del Preparatore Atletico della Nazionale di tiro a volo sul sottofondo psicologico che deve accompagnare il lavoro dell’atleta in vista degli obbiettivi importanti

di Fabio Partigiani

IN CORPORE SANO

Page 37: Tiro a Volo Magazine

Se vogliamo che gli obiettivi possano svolgere queste importanti funzioni, essi debbono possedere qualità particolari. Analizziamo alcuni criteri:

1. devono essere formulati chiaramente: cosa vogliamo ottenere? Esempio: colpire il 90% dei piattelli.

2. devono essere elevati: cioè debbono rappresentare sempre una sfida per gli atleti. Quelli irraggiungibili o facilmente raggiungibili non hanno un effetto sulla pulsione. I successi o gli insuccessi legati ad essi non producono quella necessaria spinta motivazionale che è invece importante per le successive tappe dell’atleta.

3. non debbono essere troppo lontani nel tempo: nell’allenamento giovanile non ha senso porre un obiettivo troppo lontano, perché ciò ha un’azione scarsamente motivante. Più giovane è l’atleta, minore e più limitato deve essere il periodo di tempo entro il quale deve essere ottenuto. Spesso non è l’obiettivo ad essere troppo elevato, ma è solo sbagliato il periodo di tempo necessario per ottenerlo;

4. debbono tener conto di altri obiettivi: sicuramente per un atleta molto giovane l’allenamento è una componente importante della sua vita, ma a questa età non deve essere l’unica. Porre un obiettivo isolato, che stacca l’allenamento sportivo dagli altri impegni (scuola, famiglia, tempo libero), in certe condizioni può entrare in collisione con essi e compromettere, fin dall’inizio, che possa essere raggiunto;

5. ne vanno calcolate le difficoltà: una volta che sono stati determinati e fissati gli obiettivi sportivi (nel diario giornaliero di allenamento), naturalmente ci si deve anche chiedere quali siano gli ostacoli che possono comprometterne il raggiungimento (ad esempio, scarso rendimento scolastico, carenza di presupposti fisici), per ricavarne le misure necessarie (obiettivi parziali), che servono a superare eventuali difficoltà. Rimandare i problemi e preoccuparsi unicamente del risultato sportivo può costare molto caro se non vengono raggiunti gli obiettivi prefissati.

A questo punto sorgono spontanee due domande: quando si deve iniziare a formulare gli obiettivi? E’ possibile e sensato farlo nell’allenamento di base?Certamente si trovano differenze individuali nel modo di procedere. E’ evidente che, in tutte le categorie d’età, la definizione di un obiettivo è una componente imprescindibile del processo educativo e formativo. Naturalmente si tratta sempre di una comunicazione di obiettivi adeguati all’età. Essi debbono essere sempre fissati per iscritto (diario giornaliero); soprattutto nel Settore giovanile è molto efficace rappresentarli graficamente come facciamo nella figura che segue.

La figura, nella quale sono rappresentati le prestazioni ed il loro calendario (Settore Giovanile

della FITAV), mostra chiaramente come ci si avvicini, gradualmente, al momento culminante della stagione (campionato italiano).L’atleta, attraverso obiettivi parziali che riguardano la sua persona nell’insieme, viene portato a realizzare i suoi compiti sportivi e sa che ogni obiettivo parziale ottenuto rappresenta un gradino della “scala” che conduce al risultato sportivo voluto. Nella migliore delle ipotesi passa da successo a successo e ciò aumenta, in modo decisivo, la sua sicurezza (la sua convinzione) di raggiungere l’obiettivo. Viceversa, nel caso non venga raggiunto un obiettivo parziale, occorre analizzare il perché e studiare una nuova strategia, in modo tale che, comunque, l’obiettivo finale possa essere raggiunto.La motivazione alla prestazione si forma, soprattutto, definendo e programmando gli obiettivi. Però gli obiettivi a breve ed a lungo termine devono essere sempre formulati in modo individuale ed essere considerati sempre in rapporto con lo sviluppo della persona dell’atleta nel suo insieme. In questa maniera abbiamo il controllo totale dell’allenamento:

• valutazionedelpuntoincuicisitrovarispettoall’obiettivo prefissato;

• rintracciarelecausedeisuccessiedegliinsuccessi;

• porsinuoviobiettiviocambiarequelligiàprogrammati.

All’allenatore spetta il compito di stimolare questo processo e di promuoverlo, per garantire, giorno per giorno, un livello di motivazione che serva a promuovere la prestazione e per sviluppare, con il tempo, quegli atteggiamenti che rappresentano la base per una necessaria motivazione al successo.

I l T IRO A VOLO 35

IN CORPORE SANO

Page 38: Tiro a Volo Magazine

Aprile non ti scoprire! Adagio rispettato appieno per la prima prova del Campionato regionale estivo lombardo di Fossa Olimpica che domenica 15 aprile ha visto impegnati al Concaverde di Lonato del Garda 272 tiratori in rappresentanza delle categorie Seconda e Terza e delle qualifiche Veterani, Master e Disabili. Pioggia dunque copiosa il mattino, per poi concedere una tregua a metà pomeriggio per questo appuntamento interessante e non certo parco di colpi di scena. Sorprese ad esempio tra i Terza categoria dove Leonardo Superti e Luca Ferrari (Cas Concaverde) sono saliti sul podio alle spalle di uno strepitoso Giorgio Pezzaioli (San Fruttoso) che nel barrage non ha concesso sconti. Altri momenti importanti, si sono vissuti al termine della fase di “scrematura” dopo i primi cento piattelli, con numerosi spareggi per determinare le varie griglie di partenza del barrage finale. Fasi delicate e importanti che sono state gestite al meglio dal responsabile di gara e Consigliere della Federtiro lombarda Pietro Saquella. Tra i Seconda categoria, ingresso certo per Graziano Borlini (Cieli Aperti) e Domenico Caravaggi (Poggio dei Castagni) con 92/100 mentre, a quota 91 hanno dovuto spareggiare per entrare in finale Armando Cistaro (La Montagnola),

Giacomo Variani (Cieli Aperti), Saverio Cuofano (Arlunese), Alessandro Piccinotti (Top Ten), Michele Calavalle (Mattarona-Rivarolo) e il suo compagno di casacca Paolo Boni, rimasto poi fuori dalla lotta per il podio. Avvisaglie, queste, di un barrage per nulla scontato e così è stato. Cistari, infatti, con un bel 24/25 è riuscito a superare nel rush finale sia Caravaggi (21/25) che Borlini. Quest’ultimo però, grazie al suo 22/25, ha conservato l’argento. Per Caravaggi il discorso cambia visto che non è riuscito a salire sul podio costretto alla resa da Giacomo Variani, che nello shoot - off per il bronzo ha sbriciolato il primo piattello, cosa che non è riuscita a Caravaggi. Anche i Terza categoria, come si diceva, non si sono fatti mancare nulla. Leonardo Superti e Luca Ferrari si sono aggiudicati un posto in finale senza passare per le “forche caudine” degli spareggi con due significativi 89/100. Stesso dicasi per l’alfiere del Concaverde Giorgio Giovanardi, volato in finale senza patemi con 88/100. A contendersi gli altri tre posti, con 87/100, sono stati: Giorgio Pezzaioli (San Fruttuoso), Francesco Giavazzi (Cus Brescia), Carlo Guido Penatti (Il Campanile), Danilo Pilotti (Concaverde), Massimo Negretti (Poggio dei Castagni) e il portacolori del Tav Belvedere Roberto Alessandro Maggioni.

I l podio dei Seconda categoria con Armando Cistaro davanti a Graziano Borlini e Giacomo Variani

Il podio dei Terza categoria: Giorgio Pezzaioli ha preceduto Leonardo Superti e Luca Ferrari

DEBUTTA L’ESTATE LOMBARDA

QUI LOMBARDIA

Testo e foto di Giorgio Steccanella

36 apri le 2012 n.217

Page 39: Tiro a Volo Magazine

A rimanere fuori dalla finale sono stati dunque Pilotti, Negretti e Maggioni. Impeccabile la volata verso il gradino più alto del podio per Giorgio Pezzaioli che ha imposto la legge del più forte con un impeccabile 25/25. Tanto di cappello però ai giovani Superti e Ferrari che, con i loro 22/25 si sono dovuti misurare ai supplementari con eliminazione al primo zero per i restanti gradini del podio. Piazza d’onore, al termine, per Superti e bronzo per Ferrari. Veterani all’insegna del portacolori del Tav Mattarona-Rivarolo Dermille Beltrami che, dopo l’87/100, ha annichilito tutti i suoi avversari con un 25/25 da manuale nel barrage finale. Anche in questo caso, con Beltrami, Giuseppe Bresciani (Concaverde), Dino Pavan (Arlunese), Federico Rosa (Concaverde), Santo Verducci (Belvedere)

dritti in finale, a contendersi il posto ancora vacante sono stati Carlo Polo (Belvedere), che con un 84/100+4 è riuscito a guadagnarsi il “pass”, e gli esclusi Gianfranco Rovelli (Bonate Sopra), Alberto Severgnini e Marco Vaccari, entrambi accasati al centro varesino Belvedere di Uboldo. Bresciani, entrato con il miglior punteggio, getta alle ortiche una possibilità “d’oro” con un 20/25 per nulla sufficiente a frenare il sorpasso di un determinatissimo Beltrami che con un eloquente 25/25 sale con pieno merito sul gradino più alto del podio. Terzo posto, alquanto sofferto, per Dino Pavan (19/25). Parola ai Master dove l’esuberante Mario Pillinini (Belvedere), pur non essendo entrato in finale con il miglior punteggio, aveva espresso fin dalla vigilia la sua certezza nella vittoria. Ostacolo da superare, un altrettanto motivato e valido tiratore quale è il varesino Sergio Farè (Belverede) che poteva vantare due piattelli di vantaggio su Pillinini. Per nulla intimorito, Pillinini ha fallito un solo piattello mentre a concedere fin troppo è stato Farè con un 20/25 che vale comunque un prezioso argento. Sfida ai supplementari per il bronzo tra Nereo Corain (Il Campanile) e Mario Barbieri (Belvedere) dove, a guadagnarsi l’ultimo posto sul podio è stato Corain. Per quanto concerne i Disabili Fisici, a vincere è stato Omar Radaelli, rappresentante del Tav Lovere con (75/100), che ha preceduto il suo compagno di colori Dario Torri fermatosi a quota 69.

Tra i Veterani ha svettato Dermille Beltrami davanti a Giuseppe Bresciani e Dino Pavan

Mario Pillinini ha vinto tra i Master regolando Sergio Farè e Nereo Corain

Omar Radaelli ha svettato su Dario Torri nella sfida riservata ai tiratori disabili

I l T IRO A VOLO 37

QUI LOMBARDIA

Page 40: Tiro a Volo Magazine

Carlo Duranti è stato il protagonista del Trofeo Ducati, bella sfida di Compak Sporting che ha richiamato sulle pedane di Rio Salso più di cento tiratori. Tra gli Eccellenza è stato Andrea Ciamaglia a svettare con un brillante 48/50 davanti a Stefano Pasi e Daniele Boghetta (47). In Prima è stato Marcello Ceccolini a comporre il miglior punteggio (46) e a precedere Marco Galli e Leonardo Spezi. Miglior punteggio in Seconda (46) per Domenico Vallefuoco, Paride Perla e

Tiziano Cecconi. Carlo Duranti, in Terza categoria, ha assemblato un 46 come Vladimir Kalushin e ha preceduto Mirko Magi (45). Primo posto nel Settore Giovanile per Mattia Cecchetti (47) e per Eugenio Bruscolini (44) nella classifica congiunta Veterani e Master. Il barrage finale riservato ai vincitori delle singole qualifiche ha poi attribuito il successo a Carlo Duranti che ha intercettato brillantemente ventiquattro piattelli ed ha regolato con autorevolezza tutti gli avversari.

CARLO DURANTI SVETTAAL TROFEO DUCATI

QUI MARCHE

Rio Salso si riconferma una delle capitali italiane del Compak Sporting: cento i tiratori che hanno dato vita a questa gara che è già una classica del panorama agonistico

38 maggio 2012 n.218

Elena e Michela Pacassoni premiano il vincitore del Trofeo Ducati Carlo Duranti e i finalisti della sfida di Compak Sporting

Page 41: Tiro a Volo Magazine

I l T IRO A VOLO 39

E’ stato il Presidente della Societa Tiro a Volo Mazara Massimo Cafiero il tiratore di Prima categoria ad effettuare il migliore punteggio tecnico nel primo Gran Premio di Fossa Olimpica del 2012. In un fine settimana dalle pessime condizioni meteo, con venti fortissimi che hanno resi difficilissimi i bersagli, sulle pedane della Società Tiro a Volo Marsala Cafiero, con il suo 111/125 + 21, ha vinto la prova seguito sul podio dai calabresi Monterosso e Carbone. Dal punto di vista della partecipazione la bella gara di Marsala avrebbe indubbiamente meritato più attenzione da parte dei tiratori non isolani. Nella stessa giornata a Mazara del Vallo si è svolto anche il Gran Premio della Sicilia Occidentale riservato

alla Seconda e Terza categoria, ai Veterani e ai Master. Ottantotto gli iscritti. In Seconda ha vinto Giuseppe Di Giorgi davanti a Francesco Ingargiola e Giammaia Surdo. In Terza ha svettato Carmelo Buemi davanti a Filippo Correnti e Salvatore Ingrasciotta. Vittoria di Teodoro Puccio tra i Veterani e Paolo Storiale tra i Master. Per la Sicilia Orientale la prova si è svolta a Valle Simeto: settantadue sono stati i contendenti. In Seconda categoria Antonio Biondo ha preceduto Carlo Bonaccorsi e Michele Lombardo. In Terza categoria ha vinto Antonio Barbagallo davanti a Francesco Gullì e Matteo Somma. Domenico Gresta ha svettato tra i Veterani, mentre tra i Master ha vinto Vincenzo Scribano.

CAFIERO, PRESIDENTE E CAMPIONE

VERSO RIO VIA UMBRIAVERDE

QUI UMBRIA QUI SICIL IA

I l podio del Gran Premio di Prima categoria alla Società Tiro a Volo Marsala

Si è svolto sulle pedane della Società Umbriaverde un importante raduno riservato ai tiratori disabili. In vista della prossima ammissione del tiro a volo ai Giochi Paralimpici, allo stand umbro il biolimpionico Luciano Giovannetti ha condotto uno stage di alcuni giorni per perfezionare la tecnica degli atleti. Con la presenza costante del responsabile dell’area Paralimpica Roberto Sparnaccini, al raduno è intervenuto anche il Presidente Luciano Rossi.

Testo e foto di Giuseppe Di Giorgi

Page 42: Tiro a Volo Magazine

ATTI UFFICIALI

40 maggio 2012 n.218

AVVISO IMPORTANTETutti gli atleti (agonisti ed amatori) che disputano gare, nel caso in cui debbano assumere farmaci, devono essere in pos-sesso del modulo di trasmissione della “Dichiarazione di uso terapeutico di sostanze vietate o metodi proibiti”(DUT).La ““Dichiarazione di uso terapeutico di sostanze vietate o metodi proibiti”(DUT) deve essere spedita per Raccomandata A/R all’Ufficio di Procura Antidoping del CONI (Stadio Olimpico, Curva Sud, Gate 23, Secondo piano, 00194 Roma):

• PergliatletinonsoggettiaTUE(RichiestadiEsenzioneaiFiniTerapeutici),laDUTvainviataentro7giorni•lavoratividalla data di sessione del prelievo ed è soggetta a revisione ed accettazione da parte dell’organismo deputato al con-trollo della documentazione; il mancato riconoscimento della reale necessità medica al trattamento indicato comporta l’attivazione di un procedimento disciplinare.

• Per Glucocorticosteroidi (Cortisonici) utilizzati per via non sistemica, la DUT va presentata nel momento in cui si inizia la somministrazione, sono interessati tutti gli Atleti compresi quelli inseriti nel Gruppo Registrato ai Fini dei Controlli (RTP).

Si ribadisce che gli atleti inseriti nell’RTP, nel caso in cui debbano assumere farmaci, devono compilare la TUE. Nel caso in cui il Comitato per l’Esenzione ai Fini Terapeutici”(CEFT) approvi la TUE, l’Atleta può cominciare il trattamento farmacologico soltanto dopo aver ricevuto la notifica di autorizzazione da parte del CEFT. Si fa eccezione per i casi in cui l’intervento farmacologico si configuri quale trattamento di emergenza indispensabile per le condizioni di salute dell’atleta; in questo caso l’autorizzazione può avere validità retroattiva.Per prendere visione del “Regolamento Antidoping” e la relativa modulistica, collegarsi sul sito federale www.fitav.it , cliccare sul link in basso. Una volta aperta la Home Page del sito www.coni.it , scorrere la colonna laterale sinistra fino alla voce Antidoping e cliccarla.Si prega di prenderne visione e si raccomanda la massima cura e scrupolosità.Per qualsiasi ulteriore informazione, contattare il Medico Federale dr. Francesco Fazi 335333670 e l’Ufficio Antidoping FITAV al numero 06.45235213.

AVVISO A TUTTE LE SOCIETÀLa Federazione per effettuare con sicurezza e velocemente i pagamenti a vario titolo alle Società Sportive ad essa affi-liate deve utilizzare lo strumento del bonifico bancario. E’ quindi necessario che le Società inviino urgentemente i propri dati bancari secondo il seguente schema registrandosi ai servizi web del sito www.fitav.it:

Denominazione Società

Intestatario del Conto Bancario

Istituto di Credito

Numero Conto Corrente ABI CAB CIN

IBAN

Inviando gli stessi via mail all’indirizzo [email protected] o via Fax al n. 06 3233791

LE ASSOCIAZIONI VENATORIE CONVENZIONATE CON LA FITAVF.I.D.C. Federazione Italiana della CacciaA.N.L.C. Associazione Nazionale Libera CacciaU.N. Enalcaccia P.T. Unione Italiana Enalcaccia Pesca e TiroARCICACCIAA.N.U.U. Associazione dei Migratoristi Italiani per la Conservazione dell’Ambiente NaturaleCONFAVIC.P.A. Associazione Caccia Pesca Ambiente SportU.C.S. Unione Cacciatori di SardegnaL.A.S.C. Sarda Caccia Libera Associazione Sarda della CacciaAssociazione Cacciatori Sardi A.C.P. Caccia-Sardegna InsiemeC.P.E. Caccia Pesca EcologiaA.R.C.P.Lombardia Associazione Regionale Cacciatori e Pescatori LombardiaNaturclub SiciliaL.C.S. Associazione Liberi Cacciatori SicilianiFederazione Siciliana della CacciaConsiglio Siciliano della Caccia, della Pesca, dell’Ambiente, della Cinofilia, dello sport

Page 43: Tiro a Volo Magazine
Page 44: Tiro a Volo Magazine

Recommended