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Own Funds 3 Giugno 2018
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Own Funds3

Giugno 2018

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Agenda

► Contesto di Riferimento

► Principali novità

► Attuale Framework di Vigilanza

► Fondi Propri Basilea 3

► Own Funds3

► Nuovo Framework di Vigilanza (Own Funds3)

► Possibile Approccio Progettuale

► Referenze

► Annex

► Contatti

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Contesto di RiferimentoOverview Basilea 3

Sulla base delle evoluzioni normative che hanno interessato l’impianto normativo Basilea facendolo giungere alla sua terza edizione, di seguito si riporta una sintesi delle principali novità:

2018 2019

Le tempistiche

segnaletiche Basilea 3

riducono di 34 giorni

la scadenza

segnaletica su Giugno

e Dicembre e di 14 su

Marzo e Settembre

Q3 Q4 Q1 Q2 Q3 Q4 Q1 Q2 Q3 Q4 Q1 Q2 Q3 Q4 Q1 Q2 Q3 Q4

2013 2014 2015 2016 2017

CoRep

Frequenza segnaletica: Trimestrale

Applicazione: Individuale e

Consolidato

Q1 Q2 Q3 Q4 Q1 Q2

FinRep

Frequenza segnaletica: Trimestrale

Applicazione: Consolidato

Leverage Ratio

Frequenza segnaletica: Trimestrale

Applicazione: Individuale e

Consolidato

LCR

Frequenza segnaletica: Mensile

Applicazione: Individuale* e

Consolidato

periodo di osservazioneNSFR

Frequenza segnaletica: Trimestrale

Applicazione: Individuale* e

Consolidato

L’introduzione è

subordinata

all’approvazione del

Consiglio e del

Parlamento europeo

L’introduzione è

subordinata

all’approvazione del

Consiglio e del

Parlamento europeo

Prima applicazione Introduzione del RequisitoPrima Scadenza

Segnaletica IndividualePrima Scadenza

Segnaletica Consolidata

Scadenza segnaletica Individuale

e Consolidata a regime

Medesimo timing per i periodi successiviT + 42

T + 90T + 60

Medesimo timing per i periodi successiviT + 42

Periodo di osservazione

Medesimo timing e frequenza del CoRep

periodo di osservazione

T + 30 per

tutto il 2014 T + 15 del

2015 in poi

Medesimo timing e frequenza del CoRep

* Si riconosce alle banche italiane appartenenti a gruppi bancari la deroga dall’applicazione su base individuale delle disposizioni in materia di rischio di liquidità. Le capogruppo sono tenute al rispetto delle

disposizioni su base consolidata, e se rilevante, a livello di ‘sottogruppo di liquidità’ (nel caso di un gruppo italiano con articolazione internazionale, la capogruppo rispetta gli obblighi sia a livello consolidato sia a

livello di ‘sottogruppo di liquidità’ composto dalle società italiane del gruppo medesimo per le quali è prevista la deroga).

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Principali novità

INNALZAMENTO

DELLA QUALITÀ

DEI CONTROLLI

La crescente attenzione da parte dei Regulator alle Segnalazioni di Vigilanza e la necessità

di garantire una maggiore accuratezza della qualità dei dati segnalati, nonché la loro

coerenza con i dati contenuti nei Bilanci, qualificano come elemento di successo la

realizzazione di un modello di controllo amministrativo–contabile–segnaletico che preveda

il diretto e pervasivo coinvolgimento:

delle Unità contributrici del dato a livello Individuale, tenute ad assicurare la corretta

contribuzione del dato tramite il sistema di Reporting Package (controlli di 1°livello);

delle Unità responsabili della predisposizione dell’informativa finanziaria e delle

Segnalazioni di Vigilanza a livello Consolidato (controlli di 1°livello);

delle Unità di controllo di 2° livello e 3° livello

delle strutture IT per il potenziamento dei gruppi di controllo informatici

Principali novità Descrizione Principali impatti operativi Impatti

NUOVO

CONTENUTO

INFORMATIVO

La segnalazione CoRep sugli Own Funds

prevede:

nuovi aggregati regolamentari (eg.

Common Equity Tier 1, Additional Tier

1)

nuove modalità di computazione degli

aggregati patrimoniali e delle deduzione

di taluni elementi patrimoniali

preesistenti (eg. Attività fiscali diffeirte,

partecipazioni finanziarie qualificate)

Nuovo reticolo segnaletico caratterizzato da

significative novità sotto il profilo dei contenuti

informativi, mole e granularità dei dati;

Nuove informazioni da raccogliere presso le

società del Gruppo e nuove tabelle di raccolta dati da

sviluppare con l’ausilio dell’IT Factory e dei fornitori

degli applicativi e software

Avvio di specifici tavoli di lavoro trasversali (in

termini di competenze) finalizzati a adeguare le

esistenti prassi operative: forte commitment da parte

delle diverse strutture coinvolte (Amministrazione,

Risk Management, Crediti, Tesoreria, IT)

IMPATTO

SUL

SISTEMA

DEI

CONTROLLI

INTERNI

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Principali novitàNuovi elementi di complessità

Il nuovo framework Basilea III

traccia un modello di

Vigilanza Prudenziale più

sofisticato in cui aumenta

l’ integrazione tra il

Patrimonio di Vigilanza e gli

altri aggregati regolamentari

(RWA, Leverage Ratio;

Indicatori di Liquidità)

Le modifiche introdotte dalla nuova normativa Basilea III sono state pensate per rivedere in maniera sostanziale la metodologia di calcolo del Patrimonio di Vigilanza (nuovi aggregati patrimoniali, nuovo meccanismo di deduzione, phasing in e phasing out, grandfathering).

La nuova definizione di fondi propri risulta maggiormente articolata rispetto al precedente impianto normativo Basilea 2.5

L’automatizzazione e l’integrazione del calcolo del Patrimonio di Vigilanza Basilea 3 all’interno del framework

IT di Vigilanza rappresenta un passo decisivo verso la gestione integrata delle informazioni bilancistiche e

prudenziali

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Attuale Framework di VigilanzaModello AS-IS (Macro View)

Normalizzatore

Bankit

Consolidato

FUNZIONE FRAMEWORK DI PRODUZIONE SEGNALAZIONI DI VIGILANZA

Input

DBStorico

Procedure di

Generazione

Output

COGEConti Correnti Mutui ….

DerivatiBonifici

Base 1

(Consolidata)

Base Y

(Individuale)Base A1;A2;A3;A4;W

(Individuale)

Base M; EP

(Consolidata)

Bilancio

Consolidato

Individuale

Procedura di generazione

delle segnalazioni

Bilancio

Individuale

Leverage Ratio

LCR/NSFR

Patrimonio di

Vigilanza

(determinazione

manuale)

LeveragePrudenzialeLiquidity Statistica

Di seguito una rappresentazione di un potenziale modello di produzione delle Segnalazioni di Vigilanza Basilea 3 in cui la determinazione dei Fondi Propri Basilea 3 è operata esternamente e successivamente contribuita al Framework di Vigilanza.

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Fondi Propri Basilea 3Principali Impatti

Ambito Tematica di Attenzione Solution Vantaggi

Impatti

Normativi

Riduzione Tempi di Invio Segnalazioni

(T+42 gg)Automazione del processo di

determinazione del Patrimonio di

Vigilanza

- Efficientamento delle tempistiche di

produzione dei Fondi Propri Basilea

3

Maggiore complessità delle regole di

calcolo del Patrimonio di Vigilanza

Maggiore complessità nel regole di

consolidamento del Patrimonio di

Vigilanza

Processo integrato di gestione delle

contribuzione delle singole legal entity al

consolidato

- Riduzione ed efficientamento del

processo di contribuzione del set

informativo propedeutico alla

determinazione del Patrimonio di

Vigilanza Consolidato

Impatti

Operativi

Maggiore profondità temporale del set

informativo considerato per la

determinazione dei Fondi Propri

Own Funds Repository

- Storicizzazione degli eventi che

hanno caratterizzato la

determinazione del Patrimonio di

Vigilanza

- Possibilità di operare il reverse

engineering degli aggregati

patrimoniali su base storica

- Automazione nell’acquisizione dei

flussi informativi di dettaglio.

- Maggiore auditabilità del processo di

produzione dei Fondi Propri Basilea

3

Necessità di un set informativo più

ampio e dettagliato

Aumento dei Rischi Operativi

Predisposizione di montoring view con

l’obiettivo di minimizzare i possibili errori

operativi.

- Aumento della tutela relativamente

alla Lettera di Attestazione Banca

d’Italia

L’introduzione del nuovo impianto normativo Basilea 3 per quanto concerne i criteri di determinazione dei Fondi Propri introduce nuovi elementi di delicatezza. In tale ottica di seguito se ne riportano i principali.

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Own Funds3 (1/3)Overview

Gli impatti dovuti all’introduzione del nuovo impianto normativo Basilea 3 evidenziano la necessità di efficientarel’attuale processo di determinazione del Patrimonio di Vigilanza Basilea 2.5 attraverso la definizione di unapproccio metodologico che consenta di:

Migliorare l’integrazione tra l’attuale processo di determinazione del Patrimonio di Vigilanza (ad oggi calcolato

prevalentemente con fogli excel) ed il framework di Vigilanza Basilea 3.

Gestire in modo integrato il processo di determinazione dei Fondi Propri Basilea 3.

Storicizzare il set informativo sottostante la determinazione dei Fiondi Propri Basilea 3.

Automatizzare le Regole di determinazione dei Fondi Propri Basilea 3.

Rischio di Credito e Controparte

Rischio Operativo e

Rischi di Mercato

Indicatori di Liquidità

Patrimonio

di Vigilanza

As-Is

Leverage Ratio

Attuale Framework di Vigilanza

Own Funds

Indicatori di Liquidità

To-Be

Leverage Ratio

Rischio Operativo e

Rischi di Mercato

Rischio di Credito e

Controparte

Nuovo Framework di Vigilanza

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L’integrazione, nell’attuale processo di produzione delle segnalazioni di vigilanza, del calcolo automatizzato delpatrimonio di vigilanza può essere operato attraverso l’introduzione dell’Own Funds3 ovvero una metodologia pensataper supportare le Banche ed i Gruppi Bancari nella determinazione del Patrimonio di Vigilanza in ottica Basilea 3.

Tale metodologia è stata sviluppata con l’obiettivo di integrarsi nei framework segnaletici attualmente in essere pressole Banche ed i Gruppi Bancari e dialogare in modo biunivoco con gli applicativi preposti alla produzione dei flussisegnaletici o alimentati da flussi segnaletici.

L’Own Funds3 consta di quattro fasi consecutive ed in particolare:

Own Funds3 (2/3)Overview

Fase 1

Reporting EsternoMonitoring &

Internal ReportingElaborazioneAcquisizione Input

Fase 2 Fase 3 Fase 4

► Acquisizione set

informativo:

• Data Entry

• Flussi Automatici

► Patrimonio di Vigilanza

Basilea 3:

• Individuale

• Consolidato

• Transitionl/Full

Application

► Reportistica

Direzionale

► Reportistica Funzionale

► Monitoring View

►Tracciato segnaletico

Banca d’Italia Individuale

►Tracciato segnaletico

Banca d’Italia

Consolidato

► Flussi informatici per

l’alimentazione di

applicativi terzi .

Frequenza

Key Task

Mensile/Trimestrale/

Semestrale/Annuale

Mensile/Trimestrale/

Semestrale/Annuale

On Demand Mensile/Trimestrale/

Semestrale/Annuale

Op

tion

al

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Nuovo Framework di VigilanzaModello To-Be (Macro View)

Normalizzatore

Bankit

Consolidato

FUNZIONE FRAMEWORK DI PRODUZIONE SEGNALAZIONI DI VIGILANZA

Input

DBStorico

Procedure di

Generazione

Output

COGEConti Correnti Mutui ….

DerivatiBonifici

Base 1

(Consolidata)

Base Y

(Individuale)Base A1;A2;A3;A4;W

(Individuale)

Base M; EP

(Consolidata)

Bilancio

Consolidato

Individuale

Procedura di generazione

delle segnalazioni

Bilancio

Individuale

Leverage Ratio

LCR/NSFR

L’attuale framework di vigilanza

LeveragePrudenzialeLiquidity StatisticaFondi Propri(Own Funds3)

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Annex

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Annex AInput – Data Entry

Di seguito una rappresentazione della maschera di alimentazione nella quale sono stati caricati i flussi automatici,predisposti in sede di analisi preliminare, ed in cui l’operatore può imputare (data entry) le ulteriori informazionipropedeutiche alla produzione dei Fondi Propri Basilea 3. La compilazione della maschera è assistita da un sistema dialert e dal data model enquiry che consente di visualizzare la regola sottostante la produzione della specifica voce per laquale l’operatore sta imputando le informazioni.

Own Funds3

Oct Nov Dec

HISTORICAL HISTORICAL CURRENT

CAPITALE PRIMARIO DI CLASSE 1

Elementi positivi del Capitale Primario di Classe 1

Capitale versato 683.680 1.376.353 1.376.353 683.680 683.680 683.680 683.680 683.680

di cui: Capitale versato dalle pubbliche autorita' in situazioni di emergenza - - - - - - - -

Memorandum item: Strumenti di capitale la cui inclusione nel CET1 dipende da caratteristiche reversibili - - - - - - - -

Sovrapprezzo di emissione 46.368 102.264 133.096 103.836 103.836 103.836 103.836 103.836

Utili o perdite portati a nuovo 63.184 63.184 63.184 63.184 63.184 63.184 63.184 63.184

Utile o perdita di pertinenza della capogruppo 556.543- 537.712- 521.795- 512.291- 512.291- 512.291- 512.291- 512.291-

Quota dell'utile del periodo non inclusa nel CET1 - - - - - - - -

Altre componenti di conto economico accumulate (OCI) 2.066- 1.808- 1.848- 2.122- 2.122- 2.122- 2.122- 2.122-

Riserve - Altro 66.234 58.685 27.852 8.765 8.765 8.765 8.765 8.765

Fondi per rischi bancari generali - - - - - - - -

Filtri prudenziali - - - - - - - -

Incremento di CET1 connesso con le attivita' cartolarizzate - - - - - - - -

Copertura dei flussi di cassa (Cash Flow Hedge) - - - - - - - -

Utili o perdite sulle passivita' valutate al valore equo dovuti al proprio merito di credito - - - - - - - -

Utili o perdite di valore equo derivanti dal rischio di credito proprio dell'ente correlato a passivita' derivative 995- 995- 1- 2.708- 2.708- 2.708- 2.708- 2.708-

Rettifiche di valore dovute ai requisiti della Prudent Valuation 14.199 14.199 16.259 17.669 17.669 17.669 17.669 17.669

2018 2019 2020 2021 2022Elementi Fondi Propri

Q4/2017

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Annex BOutput – ITS/Basi Informative Y/1

Di seguito una rappresentazione dell’output dell’elaborazione nel quale è possibile verificare la valorizzazione di ciascunitem ITS/Voce di Segnalazione relativa ai Fondi Propri Basilea 3. Gli output prodotti vengono inoltre proiettati per tutto ilperiodo di Grandfathering fino alla full application delle regole Basilea 3. Per ciascun anno possibile vedere la differenzatra il valore di ogni item soggetto a Grandfathering ed il suo trattamento in full application alla medesima data diriferimento.

Own Funds3

EBA BANKIT

ITS Base Y

Code

T ransitionalFull

ApplicationT ransitional

Full

ApplicationT ransitional

Full

ApplicationT ransitional

Full

ApplicationT ransitional

Full

Application

10 Totale attivita' fiscali differite (DTA): 16.095 16.095 15.625 15.625 23.837 23.837 23.837 23.837 23.837 23.837

20 59022_02 DTA che non si basano sulla redditivita' futura 11.870 11.870 10.875 10.875 19.620 19.620 19.620 19.620 19.620 19.620

30 59022_04 DTA che si basano sulla redditivita' futura e non derivano da differenze temporanee 3.787 3.787 4.103 4.103 3.631 3.631 3.631 3.631 3.631 3.631

40 59022_06 DTA che si basano sulla redditivita' futura e derivano da differenze temporanee 438 438 647 647 586 586 586 586 586 586

50 Totale passivita' fiscali differite (DTL): 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

60 59022_08 DTL non deducibili dalle DTA e che si basano sulla redditivita' futura - - - - - - - - - -

70 DTL deducibili dalle DTA e che si basano sulla redditivita' futura: 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

80 59022_10 - di cui non derivanti da differenze temporanee 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

90 59022_12 - di cui derivanti da differenze temporanee 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- - - - - - - - - -

100 Enti IRB - eccedenza o carenza delle rettifiche di valore contabili, prudenziali e delle altre riduzioni dei fondi propri rispetto alle perdite attese per esposizioni non in stato di default 577 577 1.028 1.028 2.019 2.019 2.019 2.019 2.019 2.019

110 Totale rettifiche di valore e delle altre riduzioni dei fondi propri 4.955 4.955 5.096 5.096 6.725 6.725 6.725 6.725 6.725 6.725

120 na Rettifiche generiche - - - - - - - - - -

130 59024_02 Rettifiche specifiche 4.955 4.955 5.096 5.096 6.725 6.725 6.725 6.725 6.725 6.725

131 59024_04 Rettifiche di valore prudenziali e altre riduzioni dei fondi propri - - - - - - - - - -

ATTIVITA' E PASSIVITA' FISCALI DIFFERITE

RETTIFICHE PER IL RISCHIO DI CREDITO E PERDITE ATTESE

ELEMENTI CAPITAL MEMORANDUM 2018 2019 2020Q4 2017

DecNov

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Annex C (1/2)Output – ITS/Transitional Provisions

Di seguito una rappresentazione dell’output relativo alle transitional provisions. Tale maschera è stata sviluppata persupportare l’operatore nelle analisi relative alla produzione degli item ITS/Voci di Segnalazione di cui conserva fedelmentela struttura.

Own Funds3

% APPLICABILEIMPORTO AMMISSIBILE

IN FULL APPLICATION

COLONNA EBA: 010 COLONNA EBA: 020 COLONNA EBA: 030 COLONNA EBA: 040 COLONNA EBA: 050 COLONNA EBA: 060

BI TIPO IMP.: 290 BI TIPO IMP.: 291 BI TIPO IMP.: 292 BI TIPO IMP.: 293 BI TIPO IMP.: 300 BI TIPO IMP.: 294

10 1 59210_00 VARIAZIONI TOTALI 59.089 54.706- 0 - - 2.474

20 1,1 59200_02 STRUMENTI OGGETTO DI GRANDFATHERING - - - - - -

30 1.1.1 N/A Strumenti grandfathered: strumenti che costituiscono aiuti di stato - - - - - -

40 1.1.1.1 59200_04 Strumenti che si qualificano come fondi propri ai sensi della direttiva 2006/48/ce - - - - - -

50 1.1.1.2 59200_06 Strumenti emessi da enti insediati in stati membri soggetti a programmi di aggiustamento economico - - - - - -

60 1.1.2 59200_08 Strumenti che non costituiscono aiuti di stato - - - - - -

70 1,2 N/A INTERESSI DI MINORANZA ED EQUIVALENTI - - - - - -

80 1.2.1 N/A Strumenti ed elementi di capitale che non sono ammissibili come interessi di minoranza - - - - - -

90 1.2.2 N/A Riconoscimento transitorio nei fondi propri consolidati degli interessi di minoranza - - - - - -

91 1.2.3 N/A Riconoscimento transitorio nei fondi propri consolidati del capitale aggiuntivo di classe 1 qualificato - - - - - -

92 1.2.4 N/A Riconoscimento transitorio nei fondi propri consolidati del capitale aggiuntivo di classe 2 qualificato - - - - - -

100 1,3 N/A ALTRI AGGIUSTAMENTI TRANSITORI 59.089 54.706- 0 - - -

110 1.3.1 59204_02 Altre variazioni transitorie: profitti e perdite non realizzati 0 - - - - -

120 1.3.1.1 59204_04 Profitti non realizzati 0- - - - 0 0

130 1.3.1.2 59204_06 Perdite non realizzate 0 - - - 853 1.067

AGGIUSTAMENTI AL T2AGGIUSTAMENTI AI

RWA

ELEMENTI MEMORANDUM

AGGIUSTAMENTI AL

CET1EBA

ITS

CODE

ID

EBA

BANKIT

BASE YELEMENTI DISPOSIZIONI TRANSITORIE

AGGIUSTAMENTI AL T1

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Contatti

Giuseppe Quaglia

Partner

FSO Advisory Services: Financial Services Risk Management

Tel. +39 02 722122429 Cell. +39 335 1230554

E-mail: [email protected]

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