Date post: | 02-May-2015 |
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Titolo: Patologia generale e fisiopatologia Curato da: Celotti F. Editore: Edises Data di Pubblicazione: 2013 ISBN: 8879597353 ISBN-13: 9788879597357 Pagine: 976
•Gli agenti responsabili della comparsa delle manifestazioni patologiche
•I meccanismi da essi innescati per alterare lo stato di salute
•I meccanismi con cui l’organismo reagisce a qualsiasi insulto
INDIVIDUARE
Meccanismi molecolari e cellularialla base della malattia
“La Patologia è, secondo l'etimologia, la dottrina delle malattie, cioè deiprocessi vitali abnormi [funzioni alterate].Oltre ai processi, però, essa considera gli stati abnormi dell'organismo,derivati da malattie o da errori di formazione e di sviluppo.A seconda della natura e della sede del processo patologico si distinguonodiversi quadri o forme di malattia, o, come, si suol dire, diverse malattie.Ognuna di queste può essere studiata come entità a sé, e venire classificatain un sistema, ma è connessa a tutte le altre per certe leggi fondamentali chedominano i processi vitali abnormi.Perciò la patologia può essere svolta da due punti di vista: da quello dellesingole malattie (patologia speciale) e da quello delle leggi generali deiprocessi morbosi (patologia generale).”(B. Morpurgo, Lezioni di Patologia generale, Torino 1909-10)
è lo stato di completo benessere fisico
mentalesociale
e non la semplice assenzadi
Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), 1946
“La salute è uno stato di benessere fisico, mentale e sociale completo
e non l’assenza di malattia. Il godimento dello standard di salute più elevato
che si possa conseguire è uno dei diritti fondamentali
di ogni essere umano, senza distinzione di razza,
di religione, opinione politica,
condizione economica o sociale.
QUALSIASI CONDIZIONE DEL CORPO
O DELLA MENTE
CHE DIMINUISCE LE PROBABILITA’DI SOPRAVVIVENZA
DELL’INDIVIDUO O
DELLA SPECIE
Osservata al microscopio o in provetta
la malattia è facile da definirsi
La definizione di malattia è più difficile a livello di individuo
è il turbamento di uno o più organiche si riflette in una modificazione
della condizione omeostatica originariae
induce contemporaneamente uno stato di reattività dell’organismo
Insieme di meccanismi messi in atto
da ogni essere vivente per mantenere costante la propria
composizione
Claude Bernard (fine ‘800) in “Introduction à la médecine experimentale”:“…ogni meccanismo vitale, per quanto complesso e vario, ha il solo scopo diconservare costanti le condizioni del suo ambiente interno”
La cellula rispondea stress fisiologici gravi e a determinati stimoli patologici
con modificazioni reversibili dello stato funzionale e della struttura
Vengono raggiunti stati di equilibrio nuovi ma alterati
La cellula può sopravvivere ed espletare le proprie funzioni
Non si possono comprendere le malattie se non si riconosce che
il disturbo fondamentale riguardala cellula
Rudolf Virchow (1821-1902)
Patologia d’organo. Correlazione del quadro clinico con le alterazioni anatomo-patologiche
G.B.Morgagni (1682-1771)
Anatomie
Microscopio ottico
Microscopio elettronico
Funzione e struttura del DNA e organizzazione dei geni
Patologia MolecolareRuolo delle alterazioni delle singole molecole
nella genesi dei segni e dei sintomidelle malattie
Acidi nucleici
Proteine
Lipidi
Zuccheri
Ioni Metalli
…Non si possono riconoscere le malattie se non si riconosce che il disturbo fondamentale riguarda la cellula
R. Virchow(1821-1902)
“Il corpo è uno stato formato da cellule e di cui ogni cellula è un cittadino: la malattia non è altro che un conflitto dei cittadini di questo stato,
sorto perl'azione di forze estranee.” (Virchow, Cellulär pathologie, 1858)
Epidemiologia: strumento per lo studio delle cause delle malattie,
in particolare quelle multifattoriali
Fornisce una stima della distribuzione e della mortalità per una specifica patologia
o gruppi di patologie, in relazione a:•sede anatomica•sesso•localizzazione geografica•età
Incidenza = numero di nuovi casi n. assoluto o tasso/100.000 abitanti/anno
Mortalità n. assoluto o tasso/100.000 abitanti/anno (tasso di mortalità = rischio medio per una popolazione)
Prevalenza n. di individui malati in un certo istante
si interessa dei meccanismi molecolari e biochimici
che sono la causa degli eventi patologici
che alterano lo stato di salute
EZIOLOGIA: conoscenza della causa delle manifestazioni
patologiche
PATOGENESI:meccanismi con cui gli agenti eziologici
direttamente o indirettamente alterano lo stato di salute
Le cause di malattia possono essere: endogene ed esogene
Le cause di malattia possono essere: determinanti o coadiuvanti
L’organismo verso un agente patogeno può essere:Recettivo: subisce conseguenze
Refrattario: nessuna conseguenza (es. mancano recettori per un virus)
Resistente: se molto efficienti meccanismi reattivi (barriere, immunità aspecifica e specifica)
Reattivo: se efficienti meccanismi immunità specifica
la causa di per sé è necessaria, ma non sufficiente, importante è la reattività dell’organismo
Stimoli patologici
Ipossia
Studia i meccanismi responsabili della comparsa della
malattia,
in conseguenza dell’azione degli agenti patogeni.
Diventa importante interferire con i meccanismi quando non si può agire sull’agente patogeno.
Fenomeno morboso: deviazione più semplice della norma
l’abrasione, l’ipertrofia rigenerativa, l’arrossamento della cute, il pallore
Processo morboso: associazione di più fenomeni morbosi,
es. infiammazione (vasodilatazione,iperemia,leucocitosi) e febbre(ipertermia, tachicardia, oliguria)
Stato morboso:manifestazione patologica stazionaria, localizzata, ben definita (adattamento)
es. poliomelite, paresi, allergiaMalattia:
condizione dinamica evolutiva che turba la condizione omeostatica e può evolvere nei tre seguenti eventi: guarigione, cronicizzazione o morte
Condizione dinamica,
alterazione temporanea o definitiva di uno o più equilibri
omeostatici
con conseguente modificazioni di funzioni
a livelli più o meno complessirilevabile sia oggettivamente sia soggettivamente
può evolvere nei tre seguenti eventi: guarigione, cronicizzazione o morte
Alterazioni:morfologiche, cellulari e tissutali, biochimiche, dei fluidi corporei (plasma) e funzionali
sono spesso caratteristiche di una specifica patologia e utili per la diagnosi
Malattia asintomaticaMalattia conclamata
Disease: malattia presente con segni e sintomi Illness: malattia asintomaticaun soggetto diabetico o iperteso curato stabilizzato dalla terapia Sickness = malattia percepita dal portatore e dalle altre persone
Topografico
Anatomico
Funzionale
Patologico
Eziologico
Patogenetico
Epidemiologico
LA TOPOGRAFIA DELLA MALATTIA
Focale: malattia limitata ad un focolaio
Diffusa: la malattia interessa un’area più grande
Disseminata: si dice di malattia estesa a molteplici focolai
Sistemica: una malattia estesa a tutto un sistema, es. il sistema nervoso
Generalizzata: quando la malattia è diffusa a tutto l’organismo, es. un’infezione diffusa attraverso il circolatorio
IL DECORSO DELLE MALATTIA
Acuta: la malattia arriva rapidamente ed i cambiamenti sono repentini.
Cronica: significa che la malattia perdura nel tempo, settimane,mesi o anni.
Subacuta
Subcronica
Segni:
Alterazioni rilevate dal medico sul pazienteaffetto da una patologia
Sintomo:
Fenomeno che accompagna la malattia e viene avvertito dalla persona malata
Diagnosi
Terapia
Prognosi
Alterazioni genetiche, biochimiche e strutturali che si verificano a livello cellulare e tissutaledeterminano anomalie funzionali responsabili delle
manifestazioni cliniche
Sindrome insieme di sintomi e segni clinici
(quadro sintomatologico) che può essere dovuto a più malattie con molteplici eziologie
Le cellule possono adattarsi in numerosi modi:
• proliferare per rimpiazzare le perdite (rigenerazione)
• aumentare di numero al di sopra della norma (iperplasia)
•aumentare di dimensioni (ipertrofia, iperploidia)
•diventare più piccole (atrofia)
•modificare il loro fenotipo in modo reversibile (modulazione)
• essere sostituite da altri tipi cellulari (metaplasia)
Le cellule possono rispondere ad alcune sollecitazioni non tanto intense con:
modificazioni reversibili nel numero, nelle dimensioni, nell’attività metabolica o nella funzione
L’ipossia induce l’espressione di geni che aiutano a ristabilire l’apporto di O2
COME?
L’ipossia induce l’attività del Hypoxia Inducible Factor 1 (HIF1)
un fattore di trascrizione che che lega e attiva i promotori
quali: Il trasportatore del glicolosio Glut1
L’eritropoietina VEGF-A (vascular endotelial growth factor)
Adattamento cellulare:Regolazione dell’espressione genica in risposta all’ipossia
ADATTAMENTO
A livello di cellula
A livello di tessuto
IPERTROFIA: Aumento del volume di un organo in seguito ad aumento del volume delle singole cellule, aumento di materia strutturalmente e funzionalmente valida
IPERPLASIA: Aumento del volume di un organo in seguito ad aumento del numero di celluleche lo compongono
ATROFIA: Dimunuzione del volume di un organo in seguito a diminuzione del volume delle singole cellule
APLASIA: Diminuzione del volume di un organo in seguito a diminuzione del numero di celluleche lo compongono
IPERPLASIA: Aumento del volume di un organo in seguito ad aumento del numero di celluleche lo compongono
Fisiologica e Patologica
RIGENERAZIONE SOSTITUZIONE DI CELLULE ANDATE PERDUTE CON CELLULE
DELLO STESSO TIPO
Iperplasia Fisiologica
RICOSTITUZIONE
SOSTITUZIONE DI UNA PARTE DEL CORPO ANDATA PERDUTA ATTRAVERSO LA RIGENERAZIONE COORDINATA DI DIVERSI TIPI CELLULARI
Guarigione delle ferite
Coda delle lucertole
Ricrescita palco di cornanei cervi
Iperplasia Patologica
Eccesso di ormoni, fattori di crescita o infezioni virali
Iperplasia endometrialeIperplasia benigna della prostataPapilloma virus
L’iperplasia è diversa dal cancro, ma l’iperplasia patologica fornisce un terreno fertile per la proliferazione di cellule neoplastiche
Giulio Bizzozero (1846-1901)
La presenza di determinati fattori di crescita nel microambiente è essenziale per indurre la proliferazione
delle cellule staminali adulte presenti nei tessuti
Fattori di crescita e Ormoni Inducono:
Aumentata sintesi DNAAumentata sintesi DNA
Aumentata sintesi proteica
La cellula appare con più citoplasmaIl nucleolo è ingrossato in quanto aumenta la sintesi di ribosomi
La cromatina è dispersa per l’aumentata sintesi di DNA
IPERTROFIA
Aumento del volume cellulare e quindi delle dimensioni dell’organo
L’organo non ha cellule nuove ma solo cellule più grandi
Risposta allo stress delle cellule che non possono dividersi
Fisiologica e Patologica
Ipertrofia Fisiologica
Ipertrofia Fisiologica
Limite di utilità funzionale dell’ipertrofia
Rapporto superficie/ volumeIrrorazione non sufficiente
Aumento frequenza peggiora il quadroMorte miocardiociti, sostituzione con tessuto fibrotico
Eutrofia
Ipertrofia fisiologica
Ipertrofia patologica
Aumento del carico di lavoro
Aumento del carico di lavoro
Aumento del carico di lavoro
Aumento del carico di lavoro
Agenti vasoattiviAgenti vasoattiviFattori di crescitaFattori di crescita
L’ipertrofia è il risultato si un’aumentata produzione di proteineindotta da:
sensori meccanici, fattori di crescita e agenti vasoattivi
Meccanismi di ipertrofia
Aggiunta di sarcomeri in serie, sovraccarico da aumento del volumela fibra muscolare cardiaca nella ipertrofia eccentrica: l'apposizione dei sarcomeri che si sono aggiunti è in serie.I sarcomeri, dal numero esemplificativo di base 15, sono diventati 27.
Aggiunta di sarcomeri in parallelo, sovraccarico pressorio la fibra muscolare cardiaca nella ipertrofia concentrica:l'apposizione dei sarcomeri che si sono aggiunti è in parallelo.I sarcomeri, dal numero esemplificativo di base 15, sono diventati 25
Miocita ipertrofico
Stress biomeccanicida sovraccarico pressorio
Es: ipertensione o vizi valvolari
Trasduzione del segnale
Risposta genica
Citochine:IL-6, IL-1, TNF
Fattori di crescita:EGF, TGF, FGF
Ormoni:Glucagone/insulina
catecolammine
MEC
Iperplasia:epatociti quiescenti proliferano fino a riportare alla norma la massa epatica
Ipertrofia: somministrazione di xenobiotici aumento del RE
Integrazione ricostruttiva
Ipertrofia del Reticolo Endoplasmatico
Nel Fegato funzione di detossificazione, contiene l’ossidasi P-450 che ha il compito di metabolizzare ed inattivare determinati substrati, FARMACI
ma può formare radicali liberi e cancerogeni.
Iperplasia rigenerativa del Midollo osseodopo emorragia o emolisi
Guarigione delle ferite
Le cellule appena rigenerate sono più indifferenziate
morfologicamente e funzionalmente
richiedono tempo per il raggiungimento delle
maturità.
Esiste un limite alla rigenerazione
Numero di Hayflick
dovuto all’accorciamento dei telomeri.
Limiti di utilità funzionale delle ipertrofie
Rapporto superficie/volumeCriticità tra le aumento delle richieste e possibilità di fornitura
Irrorazione
Aumentato metabolismo Aumento RL
Riduzione acquisita nelle dimensioni delle cellule, dei tessuti o degli organi
• Ridotta funzione (ipotrofia muscolare)• Ridotto apporto calorico• Ridotta stimolazione ormonale• Ridotta irrorazione o apporto di ossigeno• Ridotta innervazione• Compressione• Malattie febbrili o autoimmuni prolungate e Senescenza• Agenti tossici, farmaci• Raggi X• Tumori (cachessia)
Riduzione acquisita nelle dimensioni delle cellule, dei tessuti o degli organi
Meccanismi di ipotrofia:Ridotta produzione delle proteine e aumentata degradazione
Rallentamento delle mitosi
Perdita cellulare e
Riduzione del volume cellulare
AUTOFAGIA-APOPTOSI
Atrofia cerebrale: Riduzione del volume con perdita di peso
La X indica le aree di atrofia
MODULAZIONI FENOTIPICHE
MODULAZIONE:Modificazioni fenotipiche lievi e reversibili che non richiedono divisioni cellulari.
METAPLASIAUn tessuto differenziato di un certo tipo (epiteliale o
mesenchimale) viene sostituito da un tessuto differenziato di tipo diverso.
La metaplasia può verificarsi in cellule in grado di replicarsi.Metaplasia epiteliare, ghiandolare, connettivale, condroide,
mixoide e del tessuto adiposo.
Segnali che inducono metaplasia: Fattori solubili (farmaci, ormoni e vitamine)
substrato sul quale crescono le cellule.Significato biologico: adattativo
Reversibile
Meccanismo di metaplasianegli epiteli
Le cellule di riserva (staminali) proliferano,
si differenziano in un nuovo fenotipo e
sostituiscono le vecchie cellule.
RIPROGRAMMAZIONE delle CELLULE STAMINALI
Metaplasia da epitelio cilindrico a squamoso