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Date post: 06-Mar-2020
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Sabato, 7 Aprile 2018 www.corrieredelmezzogiorno.it Sanità SALUTE E BENESSERE IN SICILIA E CALABRIA L’ obiettivo era di avvicinare la gen- te al Servizio sanitario nazionale facendo conoscere le prestazioni e i servizi offerti, ma soprattutto l’obiettivo era la promozione degli scree- ning oncologici che avevano un’adesione inferiore alle attese ed agli sforzi organiz- zativi. Quattro anni dopo la prima tappa a Partinico, “Asp in Piazza” è diventata una certezza e un appuntamento atteso dagli utenti e “reclamato” dagli ammini- stratori, ormai consapevoli dell’impor- tanza di fare concretamente prevenzione a due passi da casa, e cioè in posti di mas- sima aggregazione. Quattro anni, 10.000 chilometri e 111.234 prestazioni dopo, il bilancio è po- sitivo, perché il valore e l’importanza di un’iniziativa definita “unica e preziosa al- l’interno del Servizio sanitario naziona- le” dal Ministro della Salute, è certificato dai 79 tumori diagnosticati dai medici dell’Azienda sanitaria provinciale di Pa- lermo a bordo di 4 camper e all’interno di 11 gazebo. Da Contessa Entellina a Lam- pedusa e Linosa, da Ustica a Geraci Sicu- lo e Corleone, quasi tutte le piazze del più vasto territorio amministrato da un’Azienda sanitaria italiana hanno avu- to la possibilità di usufruire della mam- mografia (per le donne di età compresa tra 50 e 69 anni), del pap test (25-64 anni) o del sof test (50-69 anni) a due passi da casa. Con “Asp in Piazza” abbiamo voluto in- vertire il solito “viaggio” della prevenzio- ne: non è più l’utente che si reca nelle strutture pubbliche del servizio sanitario nazionale ma siamo noi che andiamo in- contro al cittadino-utente provando a ca- pire le sue esigenze e le sue richieste. La risposta è stata talmente entusiasta e nu- merosa da avere messo in cantiere, anno dopo anno, nuove edizioni di “Asp in Piazza” sempre più ricche di “contenuti” e di prestazioni (gratuite e con accesso diretto). Per ogni cittadino che si sotto- pone allo screening viene redatta una cartella clinica. Nei casi di test positivo, l’utente è stato avviato ad un percorso programmato e pianificato di approfon- dimento diagnostico e terapeutico del tutto gratuito. Lo scorso 8 marzo siamo ripartiti da Isola delle Femmine (comune alle porte della città di Palermo) con la quinta edi- zione di questa manifestazione. In piazza Umberto I è stato montato un villaggio della prevenzione dove ha trovato per la prima volta ospitalità anche il nuovo camper delle dipendenze patologiche (che da qualche mese staziona nei fine settimana all’interno del quartiere Balla- rò per intercettare tutti quei giovani che fanno uso di sostanze ma non afferisco- no ai servizi dell’Asp). Un nuovo mezzo che affianca il camper mammografico (dotato di un mammografo digitale di ul- tima generazione), dell’ambulatorio mo- bile di ginecologia (per il pap test) e del gazebo per la distribuzione del sof test (per la ricerca del sangue occulto nelle feci nell’ambito dello screening del tu- more al colon retto). Ma non solo, in piazza c’erano pure l’ambulatorio per lo screening del melanoma e quello del tu- more alla tiroide, così come il camper delle vaccinazioni per “offrire” agli utenti la possibilità anche di vaccinarsi o far vaccinare i propri bambini a due passi da casa. Il calendario 2018 prevede 11 tappe con l’epilogo a Palazzo Adriano e in mezzo il viaggio a Linosa nel rispetto di un con- cetto al quale ci siamo sempre ispirati, e cioè che la sanità non conosce periferie. Un concetto che riusciamo ad applicare grazie alla piena condivisione di questo obiettivo con autisti, elettricisti e fale- gnami che riescono ad allestire e rendere fruibile il villaggio della prevenzione in pochissime ore e grazie a medici, infer- mieri e personale tutto che sentono co- me “propria” una manifestazione che ci ha arricchito per il patrimonio di espe- rienza ed umanità incontrato nei 10 mila chilometri percorsi in questi anni. Ma il “successo” dell’iniziativa è anche merito della perfetta integrazione con le ammi- nistrazioni locali, con il comitato consul- tivo aziendale e con le associazioni di vo- lontariato: dalla Lilt a Serena a Palermo da Insieme per… all’Unicef. Naturalmente, Asp in Piazza non sosti- tuisce, ma affianca lo screening tradizio- nale con gli inviti agli utenti di riferimen- to a recarsi nei nostri centri di città e pro- vincia. Dal 2014 ad oggi sono stati 916 i tumori diagnosticati con le attività tradi- zionali di screening e 79, come detto, diagnosticati nelle piazze. Commissario Asp di Palermo © RIPRODUZIONE RISERVATA In quattro anni di ambulatorio mobile 111 mila prestazioni Ora il viaggio riprende mantenendo la gratuità dei controlli specialistici On line L’inserto speciale sulla Sanità in Sicilia può essere consultato anche su www.corrierede lmezzogiorno.it Prevenzione inpiazza Quandoiltestèpositivo di Antonio Candela
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Sabato, 7Aprile2018 www.corrieredelmezzogiorno.it

SanitàSALUTE E BENESSERE IN SICILIA E CALABRIA

L’ obiettivo era di avvicinare la gen-te al Servizio sanitario nazionalefacendo conoscere le prestazionie i servizi offerti, ma soprattutto

l’obiettivo era la promozione degli scree-ning oncologici che avevano un’adesioneinferiore alle attese ed agli sforzi organiz-zativi. Quattro anni dopo la prima tappaa Partinico, “Asp in Piazza” è diventatauna certezza e un appuntamento attesodagli utenti e “reclamato” dagli ammini-stratori, ormai consapevoli dell’impor-tanza di fare concretamente prevenzionea due passi da casa, e cioè in posti dimas-sima aggregazione.Quattro anni, 10.000 chilometri e

111.234 prestazioni dopo, il bilancio è po-sitivo, perché il valore e l’importanza diun’iniziativa definita “unica e preziosa al-l’interno del Servizio sanitario naziona-le” dal Ministro della Salute, è certificatodai 79 tumori diagnosticati dai medicidell’Azienda sanitaria provinciale di Pa-lermo a bordo di 4 camper e all’interno di11 gazebo. Da Contessa Entellina a Lam-pedusa e Linosa, da Ustica a Geraci Sicu-lo e Corleone, quasi tutte le piazze del piùvasto territorio amministrato daun’Azienda sanitaria italiana hanno avu-to la possibilità di usufruire della mam-mografia (per le donne di età compresatra 50 e 69 anni), del pap test (25-64 anni)o del sof test (50-69 anni) a due passi dacasa.Con “Asp in Piazza” abbiamo voluto in-

vertire il solito “viaggio” della prevenzio-ne: non è più l’utente che si reca nellestrutture pubbliche del servizio sanitarionazionale ma siamo noi che andiamo in-contro al cittadino-utente provando a ca-pire le sue esigenze e le sue richieste. Larisposta è stata talmente entusiasta e nu-merosa da avere messo in cantiere, annodopo anno, nuove edizioni di “Asp inPiazza” sempre più ricche di “contenuti”e di prestazioni (gratuite e con accessodiretto). Per ogni cittadino che si sotto-pone allo screening viene redatta unacartella clinica. Nei casi di test positivo,l’utente è stato avviato ad un percorsoprogrammato e pianificato di approfon-dimento diagnostico e terapeutico deltutto gratuito.Lo scorso 8 marzo siamo ripartiti da

Isola delle Femmine (comune alle portedella città di Palermo) con la quinta edi-zione di questamanifestazione. In piazzaUmberto I è stato montato un villaggiodella prevenzione dove ha trovato per la

prima volta ospitalità anche il nuovocamper delle dipendenze patologiche(che da qualche mese staziona nei finesettimana all’interno del quartiere Balla-rò per intercettare tutti quei giovani chefanno uso di sostanze ma non afferisco-no ai servizi dell’Asp). Un nuovo mezzoche affianca il camper mammografico(dotato di unmammografo digitale di ul-tima generazione), dell’ambulatorio mo-bile di ginecologia (per il pap test) e delgazebo per la distribuzione del sof test(per la ricerca del sangue occulto nellefeci nell’ambito dello screening del tu-more al colon retto). Ma non solo, inpiazza c’erano pure l’ambulatorio per loscreening del melanoma e quello del tu-more alla tiroide, così come il camperdelle vaccinazioni per “offrire” agli utentila possibilità anche di vaccinarsi o farvaccinare i propri bambini a due passi dacasa.Il calendario 2018 prevede 11 tappe con

l’epilogo a Palazzo Adriano e in mezzo ilviaggio a Linosa nel rispetto di un con-cetto al quale ci siamo sempre ispirati, ecioè che la sanità non conosce periferie.

Un concetto che riusciamo ad applicaregrazie alla piena condivisione di questoobiettivo con autisti, elettricisti e fale-gnami che riescono ad allestire e renderefruibile il villaggio della prevenzione inpochissime ore e grazie a medici, infer-mieri e personale tutto che sentono co-me “propria” una manifestazione che ciha arricchito per il patrimonio di espe-rienza ed umanità incontrato nei 10 milachilometri percorsi in questi anni. Ma il“successo” dell’iniziativa è anche meritodella perfetta integrazione con le ammi-nistrazioni locali, con il comitato consul-tivo aziendale e con le associazioni di vo-lontariato: dalla Lilt a Serena a Palermoda Insieme per… all’Unicef.Naturalmente, Asp in Piazza non sosti-

tuisce, ma affianca lo screening tradizio-nale con gli inviti agli utenti di riferimen-to a recarsi nei nostri centri di città e pro-vincia. Dal 2014 ad oggi sono stati 916 itumori diagnosticati con le attività tradi-zionali di screening e 79, come detto,diagnosticati nelle piazze.

Commissario Asp di Palermo© RIPRODUZIONE RISERVATA

In quattro annidi ambulatorio mobile111 mila prestazioniOra il viaggio riprendemantenendo la gratuitàdei controlli specialistici

On lineL’inserto specialesulla Sanità inSicilia può essereconsultatoanche suwww.corrieredelmezzogiorno.it

Prevenzione inpiazzaQuandoiltestèpositivo

di Antonio Candela

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PA2 Sabato 7 Aprile 2018 Corriere del Mezzogiorno

I l Governo ha fissato lepriorità in ambito sanita-rio. Bisogna rendere gliospedali siciliani in linea

con gli standard nazionali, va-lorizzare le eccellenze e pun-tare ad una rete ospedalieradiffusa su tutto il territorio.La recente approvazione al-

l’Ars del Defr, il documentoeconomico di finanza regio-nale, ha dato il via libera allemodifiche della Rete ospeda-liera, attuata dal precedentegoverno. «Si provvederà aduna parziale revisione dellarete che terrà conto del buonlavoro già svolto e delle solle-citazioni provenienti dalle di-verse aree territoriali - si leggenel documento programmati-co -. Non dobbiamo ripartireda zero, dunque, ma soltantooperare velocemente per assi-curare al sistema sanitariouna omogenea ed efficacepresenza in tutta l’isola nel-l’ambito dei parametri postidalla stringente normativanazionale.

Le priorità sono indicate:sicurezza per i medici, moti-vare lamedicina di base e ren-derla filtro tra le famiglie e lestrutture ospedaliere per evi-tare gli accessi impropri aipronto soccorso; interventiper migliorare le aree diemergenza-urgenza; pro-grammare gli investimentistrutturali lungamente attesi;qualificare la spesa attraversouna consapevole gestionedelle risorse a disposizione».

Si punta a rendere più effi-ciente il sistema sanitario re-gionale, attraverso l’attuazio-ne di tutte le misure contenu-te nell’agenda digitale sanita-ria, a partire dal Centro diprenotazione regionale e alnumero unico per le emer-genze.Una risposta rapida ed effi-

ciente alle chiamate di emer-genza effettuate da qualun-que cittadino italiano o stra-niero con un servizio multi-

il triennio 2018-2020, il Docu-mento unitario di program-mazione degli investimentisanitari in Sicilia, definisce gliinvestimenti che saranno fi-nanziati nell’isola.Nel dettaglio: 212milioni di

euro saranno utilizzati per 59interventi che migliorerannola fruibilità degli ospedali si-ciliani, da quelli relativi al-l’edilizia sanitaria a quelli perl’ammodernamento del parcotecnologico delle aziende. IlPocs, il programma operativodi consolidamento e sviluppo2016-2018, punta invece, allaricollocazione dell’eventualepersonale in esubero e a nuo-ve assunzioni negli ospedali.Nel piano programmatico

della Regione c’è anche unampio capitolo dedicato alleisole minori. Nei prossimi treanni si prevede il potenzia-mento del sistema di teleme-dicina in grado di consentireal sistema sanitario regionaledi erogare appropriati livellidi assistenza rivolti non sol-tanto ai residenti delle piccoleisole, che non avranno più bi-sogno di raggiungere le gran-di città, ma sarà rivolto so-prattutto ai turisti che sog-giornano d’estate nelle picco-le isole della Sicilia.E per i prossimimesi, la Re-

gione pianifica il nuovo siste-ma telematico integrato, co-ordinerà le centrali operativegestendo in tempo reale le ri-chieste di emergenza sanita-ria delle quattro Centrali ope-rative sovra-provinciali del Si-stema 118. Il nuovo sistema te-lematico prevede anchel’aggiornamento continuodelle disponibilità di posti let-to in modo da supportare losmistamento intelligente deipazienti presi in carico dal 118.

Roberto Chifari© RIPRODUZIONE RISERVATA

I fondi

il Documentounitario diprogrammazione degliinvestimentisanitari inSicilia, definiscegli investimentiNel dettaglio:212 milioni dieuro sarannoutilizzati per 59interventi chemigliorerannola fruibilitàda quellisull’ediliziasanitariaa quelli perlammodernareil parcotecnologicodelle aziende.

Nel nosocomioUn’infermierae un pazientein corsia e, a lato,due medici insala operatoria

OspedaliOra si cambiaecco le priorità

L’assessorato regionalealla Salute si concentraanche sulla sicurezzadi medici e paramedicinei luoghi di lavoroBasta accessi impropriai pronto soccorso

lingue, accessibile ai disabili econ una funzionalità avanzatadi localizzazione e identifica-zione di chi chiama alla cen-trale operativa.L’attenzione dell’assessora-

to regionale alla Salute si con-centra anche sulla sicurezzadei medici nei luoghi di lavo-ro, soprattutto per evitare gliultimi episodi di cronaca chehanno riguardato i camicibianchi delle Guardie medi-che; filtrare gli accessi aipronto soccorsi cercando dieducare il cittadino a rivolger-si prima di tutto ai medici dibase, intervenire per miglio-rare le aree di emergenza-ur-genza degli ospedali dell’isolae programmare gli investi-menti strutturali.Un cronoprogramma che

vede la Regione impegnatanell’investimento di risorseproprie e nell’intercettare i fi-nanziamenti statali ed euro-pei.Il nuovo Governo guarda

anche al prossimo futuro. Per

Il nuovo corso

Stabilizzazioni, si comincia con gli infermieriLe assunzioni a tempo indeterminato rientrano nel piano previsto dal decreto Madia

C’ è un futuro più roseoper tanti medici, in-fermieri e personale

amministrativo che per anniha vissuto nella speranza diun contratto a tempo indeter-minato. Negli ultimi tre mesinelle strutture ospedaliere so-no iniziate le prime stabilizza-zioni, relative al triennio 2018-2020, e che rientrano nel pia-no previsto dal «decreto Ma-dia».Ottantacinque infermieri,

ex precari dell’azienda ospe-dali riuniti Villa Sofia-Cervel-

lo, dopo anni di precariatohanno sottoscritto il contrattoche sancisce il loro passaggioda tempo determinato a tem-po indeterminato. «Gli 85 in-fermieri - spiegano dalla dire-zione del VillaSofia-Cervello -rappresentano la parte piùcorposa del lotto di 141 stabi-lizzazioni varato ad iniziomarzo dalla direzione strate-gica ai sensi della normativaMadia e delle circolari dell’as-sessorato regionale alla Salu-te. Nei prossimi giorni sarà lavolta deimedici e degli opera-

tori sanitari firmare i relativicontratti a tempo indetermi-nato».Buone notizie anche da

Agrigento. Ventotto infermie-ri professionali sono stati in-tegrati con un incarico a tem-po pieno. Assunti a tempo in-determinato all’Asp di Agri-gento anche un collaboratoreamministrativo professiona-le, un tecnico di radiologiamedica ed un operatore sociosanitario e a due nuovi diri-genti medici; si tratta di unendocrinologo con compe-

tenze in ecografie che preste-rà servizio presso il poliam-bulatorio di Sciacca e di unmedico per il Servizio diemergenza sanitaria territo-riale che dal 1 aprile è presen-te su un’ambulanza presso lapostazione di Ribera. In gene-rale, il documento program-matico Asp prevede l’uscitadal precariato per 222 diri-genti medici e per altre 265 fi-gure professionali del com-parto e di altri profili dirigen-ziali. Il piano prevede l’immis-sione in servizio, secondo

diverse modalità di recluta-mento, di dirigentimedici ap-partenenti a tutte le disciplineA febbraio sono stati stabiliz-zati al Policlinico di Palermo356 persone per implementa-re l’organico. Si tratta di 60medici, 142 infermieri, 55 tec-nici sanitari e 99 tecnici am-ministrativi. Assunzioni an-che nell’altro grande ospedaledi Palermo, l’Arnas Civico haintegrato il proprio organicocon 48 profili, di cui 18 diri-genti medici, 24 infermieri, 2ingegneri, un tecnico di ra-diologia medica, un collabo-ratore tecnico professionalefisico, un collaboratore tecni-co professionale architetto ecollaboratore tecnico profes-sionale analista informatico.

Ro. Chi.© RIPRODUZIONE RISERVATAIn corsia Una coppia d’infermieri

È di 1,7 miliardi di euro l’ammontare dei debitimaturati dal sistema sanitario siciliano neiconfronti dei fornitori nel 2016 (pari all’8,5%dei debiti complessivi rilevati a livello nazionalepari a 20,5 miliardi di euro), ovvero 339 europro capite. Si tratta del quarto valoremaggiormente sostenuto in Italia: sommesuperiori solo nel Lazio (3,2 miliardi di euro) eCampania e Lombardia (entrambe con 2,3miliardi di euro). Tra il 2012 e il 2016, i debiti

accumulati dalla Sicilia sono diminuiti del10,75%, si tratta del quinto tasso di riduzionepiù contenuto a livello nazionale: infatti, inLombardia il tasso di riduzione è pari al 7,69%,mentre Sardegna, Marche e Provinciaautonoma di Bolzano hanno addirittura fattorilevare l’incremento del debito. I datiemergono dal “Referto al Parlamento sullagestione finanziaria dei servizi sanitari regionali– Esercizio 2016”, diffuso dalla Corte dei Conti.

Corte dei ContiIl debito maturatoverso i fornitoriè di 1,7 miliardi

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Corriere del Mezzogiorno Sabato 7 Aprile 2018PA3

La solidarietà

U n appuntamento soli-dale per sostenere iprogetti di vita svi-luppati dall’associa-

zione Piera Cutino per i pa-zienti talassemici. Domani alteatro Ranchibile di Palermo,con inizio alle ore 21, la JusPalermo - Associazione giu-ridica del capoluogo sicilia-no, e Duende – società di ani-mazione e spettacoli — orga-nizzano un evento di intratte-nimento con la partecipazionedel noto attore palermitanoErnesto Maria Ponte, il cui ri-cavato sarà devoluto per ini-ziative a favore dei piccoli pa-zienti talassemici in cura pres-so il Campus di Ematologiadell’Ospedale Cervello.«Noi di Duende con la pas-

sione per il sorriso - affermail direttore, Ignazio Pagano -non potevamo che risponde-re presenti alla chiamata deipiccoli della Piera Cutino, perdonare loro un sorriso conun piccolo gesto».Spettacolo e solidarietà

dunque per regalare una spe-ranza concreta a chi ognigiorno è costretto a vivereuna condizione di difficoltà.«L’Associazione giuridica Jused i suoi soci – afferma il vicepresidente Alfredo Geraci -sono ben lieti di condividereappieno i progetti della Piera

Cutino e di poter partecipareattivamente alla loro realizza-zione attraverso l’organizza-zione dello spettacolo».L’associazione è in prima

linea da vent’anni nella lottaalla talassemia. «Guariredalla Talassemia» è la spe-ranza (sempre più concreta)che fa damotore a tutti i pro-getti promossi dall’Associa-zione. «Siamomolto conten-ti – dice Sergio Mangano, di-rettore dell’Associazione Pie-ra Cutino - di questo eventosolidale per il Campus Cutinoche nasce dall ’ impegnospontaneo di realtà impor-tanti, ognuna nel proprio set-tore, come Jus e Duende, chedesidero vivamente ringra-

assistenza medica finalizzatial miglioramento della quali-tà della vita dei pazienti talas-semici in collaborazione conl’unità operativa complessadi Ematologia II del presidioospedaliero “Vincenzo Cer-vello” di Palermo, che è an-che il Centro siciliano di rife-rimento per le talassemie. Einfine sostiene progetti di ri-cerca scientifica, in collabo-razione con il campus diematologia Franco e PieraCutino diretto dal professorAurelio Maggio, operantepresso gli ospedali riunitiVilla Sofia-Cervello.E per la serata di domani,

la Fondazione MediolanumPalermo metterà a disposi-zione dell’iniziativa una som-ma equivalente al ricavatodella serata. L’evento ad invitisarà animato dalla Duende edalla partecipazione straor-dinaria del comico ErnestoMaria Ponte.Proprio nei giorni scorsi si

è svolta la cerimonia di con-segna all’associazione PieraCutino dell’assegno di dicias-settemila euro raccolti da Co-nad Sicilia grazie ai punti do-nati dai clienti, attraverso ilcatalogo Piu Premi 2017, intutti i punti vendita della Si-cilia e della provincia di Reg-gio Calabria, per contribuirealla realizzazione di nuovi la-boratori di ricerca.

R. C.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Talassemia, una lotta lunga 20 anniL’associazione Piera Cutino e l’opera di sensibilizzazione su malattia e nuove terapie

SolidarietàTrasfusioneper pazientetalassemicae, in basso,la consegnadell’assegnodevoluto daiclienti Conad

Lo show

● Domani alle21, al teatroRanchibile diPalermo, JusPalermo,associazionegiuridica delcapoluogosiciliano, eDuende,società dianimazione espettacoli,organizzanouno spettacolocon lapartecipazionedell’attorepalermitanoErnesto MariaPonte, il cuiricavato andràa favore deipiccoli pazientitalassemici incura al Campusdi Ematologiadell’OspedaleCervello diPalermo.

ziare. Questa iniziativa ciconferma che in questi annil’associazione è riuscita a rea-lizzare tanti progetti per i pa-zienti talassemici sicilianisviluppando così fiducia ecoinvolgimento in semprenuovi amici. Tra questi anchela Fondazione Mediolanumche ringrazio di cuore».L’associazione Cutino si

muove su tre binari: informala cittadinanza attraverso at-tività di sensibilizzazionesullamalattia e sulle possibiliterapie in via di sperimenta-zione. Sviluppa progetti di

Una giornata di confronto e di studio nellaCamera del lavoro di Catania per affrontare itemi della salute mentale in Sicilia. L’hannoorganizzata nei giorni scorsi la Fp Cgil e la CgilSicilia con l’obiettivo di elaborare unapiattaforma regionale congiunta, e dunque unaproposta di discussione, per migliorare «ilmodello di organizzazione dell’assistenza insalute mentale che oggi in Sicilia è in contrastocon i Lea, i livelli essenziali di assistenza, con

l’accordo Stato-Regione sui percorsi di curadella grave patologia mentale, con il Piano diazione nazionale salute mentale ed il Pianostrategico salute mentale Sicilia». Ai lavorierano presenti, tra gli altri, il segretarionazionale della Cgil Medici, Andrea Filippi, ilsegretario di Fp Cgil Sicilia, Gaetano Agliozzo, lasegretaria della Cgil Sicilia, Mimma Argurio e ilsegretario regionale della Fp Cgil Medici,Renato Costa.

Il convegnoSalute mentale,la propostadel sindacato

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PA4 Sabato 7 Aprile 2018 Corriere del Mezzogiorno

Lapatologia La storia d’amore tra Sean e Miriam per abbattere tutti i tabù sulla malattiaIl romanzo di Scipione Pagliara è uno spaccato di sentimenti veri, una luce nel buioParte dalla libreria Feltrinelli di Salerno, il prossimo 19 aprile, il tourin giro per l’Italia del romanzo Mi hanno detto che sono affetto daautismo scritto da Scipione Pagliara e pubblicato da ArmandoCurcio Editore con la prefazione del presidente della Fondazioneitaliana per l’autismo (Fia), Davide Faraone. L’autore, medicoendocrinologo, è il padre di Francesca, 31 anni, una ragazza conautismo che ha scelto di utilizzare l’inchiostro (anche quello

digitale) per creare uno squarcio di luce in questo buio, perregalarci uno spaccato di sentimenti autentici. I protagonistiMiriam e Sean sono due persone come tante. Lui è affetto daautismo ad alto funzionamento, lei lo capisce e lo comprende e conla razionalità lo aiuta a superare le sue difficoltà. Dunquel’amore, in tutte le sue forme, può cambiare la vita, può faremiracoli e rendere tutto possibile.

I casi di autismo nel mondosono in continua crescita,si parla della prevalenzadella sindromeper un caso

su 150 nati, stando alle ricer-che condotte negli Usa dalCenter for Disease Control. InItalia colpirebbe tra le 300 e le500 persone, anche se ancoranon esistono dati certi e so-prattutto pubblici sul numerodei soggetti coinvolti. La do-manda di assistenza specializ-zata per i soggetti affetti da di-sturbo autistico cresce espo-nenzialmente. Nella Siciliaoccidentale l’unico centro dieccellenza è l’Arcobaleno diMarsala, convenzionato conl’Asp e che si avvale di tecni-che e metodologie all’avan-guardia, come la stanza intel-ligente. Si tratta di una piatta-forma visivo-multisensorialebasata sul concet to del“Project Mapping” e “Interac-tive wall” che trasforma un’in-tera sala terapia in un disposi-tivo touch interattivo. Un la-boratorio a grandezza natura-le in grado di accoglierefamiglie e bambini per il trat-tamento intensivo precoce,attraverso nuovi strumentimetodologici e tecnologienon invasive.I bambini autistici, infatti,

hanno bisogno di apprende-re,ma avendo una scarsa inte-razione sociale, oltre al deficitverbale, l’utilizzo di strumentidigitali riesce ad attirare la lo-ro attenzione, permettendocosì di interagire con lo spe-cialista e di migliorare le lorocapacità di apprendimento.«Grazie alla convenzione – af-ferma Giovanni Bavetta, com-missario dell’Azienda Sanita-ria Provinciale di Trapani -siamo in grado di offrire un

servizio d’eccellenza. L’équipedel centro, inoltre, opera insinergia con i nostri speciali-sti e con le altre istituzioni erisorse sociali del territorio,attuando un continuo scam-bio con la famiglia dell’uten-te, considerata giustamenteattore primario nella realizza-zione del progetto educativo eabilitativo, in ogni sua fase».Il centro Arcobaleno si av-

vale anche di software/robotinnovativi, specifici per il la-voro riabilitativo con i sogget-ti autistici, realizzati in colla-borazione con l’Università diEnna. Come dichiara in unarelazione la stessa Stefania

logopedico, neuropsicomoto-rio e psico-educativo al fine disviluppare abilità specifichesul versante comunicativo,espressivo-relazionale e mo-torio; laboratorio a mediazio-ne musicale e laboratori arti-stico creativo. Gli scolarizzatifrequentano il centro nella fa-scia oraria dalle 15 alle 19, perun totale di 20 ore settimana-li. Inoltre, è previsto un soste-gno psicologico alla coppiagenitoriale ed ai fratelli, unospazio di confronto e monito-raggio della crescita evolutivadel proprio figlio».

Ve. Co.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marsala, l’autismoin una stanzacon genitori e figli

Al centro «L’Arcobaleno»metodologie all’avanguardiabasate sul Project Mappinge sull’Interactive WallPrevisti anche robot innovativiper il percorso riabilitativoe un sostegno psicologicoper aiutare padri, madri e fratelli

Mistretta - psicoterapeuta eresponsabile del centro “Ar-cobaleno” – partecipano atti-vamente alle attività del cen-tro «dieci utenti adolescenti/o giovani adulti e dieci minoriscolarizzati, con un piano te-rapeutico riabilitativo da par-te del competente serviziodell’Asp. Gli adulti, invece,frequentano il centro dal lu-nedì al venerdì (dalle 9 alle 17)e svolgono attività di autono-mia personale e sociale e perl’apprendimento degli attiprimari utili allo svolgimentodella vita quotidiana; riabili-tazione specifica a carico del-le diverse aree di intervento

Il teamDa sinistra,StefaniaMistrettapsicoterapeutae responsabiledel CentroArcobaleno,Giovanni Bavetta,GiovannaMendoliae ValentinaDi Stefano

BavettaOffriamoun serviziod’eccellenzain sinergiacon le altreistituzionidelterritorioe in unoscambiocontinuocon lefamiglie

La fiaccolata blu contro l’indifferenza e per rivendicare i propri dirittiAl Politeama di Palermo per il nono anno consecutivo l’happening dei ragazzi e delle loro famiglie

I nclusione, integrazione e partecipazioneper dire no all’indifferenza. Ieri sera Paler-mo, per il nono anno consecutivo, ha ospi-

tato la fiaccolata blu, unamanifestazione dedi-cata all’autismo, organizzata e promossa daParlAutismo onlus. In Sicilia le persone conautismo - secondo stime approssimative - so-no circa 5mila, delle quali 2mila solo a Paler-mo e provincia. Di dati certi però, non ce nesono. Ecco perché nel 2017 è stato istituito ilprimo gruppo di lavoro incaricato di stilare ilregistro epidemiologico sull’autismo.Ma ieri sera al Politeama è stata soprattutto

una festa, un modo per abbattere le distanze emostrare un volto diverso. «Siamo una grandecomunità - dice Rosi Pennino, presidente diParlAutismo - punto di riferimento regionale enazionale permigliaia di famiglie». Quello chechiedono è parità di diritti e un confrontoaperto con le istituzioni. «La fiaccolata nasceper venire incontro alle famiglie - spiega Tizia-

na Martorana di ParlAutismo -. Dobbiamocontinuare a lottare per i diritti. Nelle scuolepurtroppo manca ancora la formazione deidocenti. È necessario intervenire in manierapiù organica per aiutare gli studenti ad inserir-si più facilmente a scuola». A sostenere la ma-

nifestazione, che ha visto la partecipazione deicomiciMatranga eMinafò e del voto noto dellatv Fabrizio Bracconeri, c’era anche il MotoclubHorus Palermo, che quest’anno ha organizzatola «Due ruote per l’autismo» regalando ai ra-gazzi autistici l’emozione di un giro in moto eun sorriso sulle labbra.Intanto, da dicembre, la Gesap, società di

gestione dell’aeroporto Falcone Borsellino, hapromosso il progetto dell’Enac «Autismo inviaggio attraverso l’aeroporto». Per garantireun’assistenza adeguata e personalizzata, Ge-sap affianca la famiglia del soggetto autisticonella fase di preparazione del viaggio aereo,che spesso può essere fonte di ansia o nervosi-smo. Con il supporto del personale Gesap èpossibile pianificare una visita di familiarizza-zione con la realtà dell’aeroporto. Un piccologesto di grande civiltà.

Ro. Chi.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torce solidaliLa fiaccolatablu dello scorsoanno e, a lato,quella del 2016con Pif

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Corriere del Mezzogiorno Sabato 7 Aprile 2018PA5

Catania, «Codice rosa»all’ospedale Cannizzarodalla parte delle donneUn percorso di accoglienza per le vittime di violenzaIl dg: essenziali sensibilità e competenza dei medici

MaltrattamentiNel Palermitanoin dieci anni500 casi di abusi

Nel Palermitano, dove la rete antiviolenza con ilprotocollo istituzionale esiste da più tempo, dal2008 a oggi sono 500 i casi di donne assistite -la fascia più numerosa è quella 25-40 anni,seguita da chi ha tra i 16 e i 25 anni -, con unincremento del 10% ogni anno. Un dato che,come afferma Maria Luisa Benincasa,psicologa e psicoterapeuta dell’Asp di Palermo,dimostra che la rete funziona. Benincasa èanche la responsabile del centro specialistico

Armonia per la cura dei traumi da abuso,maltrattamento e stalking nonché referenteregionale del Cismai (Coordinamento italianoservizi maltrattamento all’infanzia). «Il disturbopost-traumatico di chi è stato esposto per annia maltrattamenti non riguarda più - sottolinea- solo le donne che lo hanno subitofisicamente, ma si allarga anche ai minori cheassistono alla violenza domestica e cheriportano danni e disturbi psicologici».

L’iniziativa

S ono all’ordine del gior-no ormai le notizie didonne uccise, vittimed i v i o l e n z a o d i

stalking. Tante le battaglie in-traprese per evitare questabarbarie sulle donne, daimass media alla giustizia, maspesso non basta. Anchel’azienda ospedaliera Canniz-zaro di Catania ha voluto pro-muovere un protocollo chegarantisce alle donne un’ac-coglienza protetta in Prontosoccorso. Si chiama “CodiceRosa” ed è un percorso di ac-coglienza e presa in caricodelle vittime di violenza fisi-ca, sessuale e psicologica ap-partenenti a categorie fragili.Un progetto regionale che

contribuisce alla sensibilizza-zione, formazione del perso-nale e miglioramento dell’as-sistenza ai soggetti vittime diviolenza, al quale l’aziendaospedaliera Cannizzaro di Ca-tania ha subito aderito, comeanche l’Asp di Catania che alPronto Soccorso dell’Ospeda-le “Santa Marta e Santa Vene-ra” di Acireale ha costituitouna task force di psicologi eassistenti sociali che intervie-ne a chiamata. Come spiegatodalle referenti del percorso,Daniela Colombrita e MirellaCannada, il “Codice Rosa”punta a favorire l’emersionedi casi di violenza, tramiteuna procedura specifica, faci-litata dalla presenza di una

“stanza rosa” allestita per ga-rantire comfort e riservatezzaalla vittima.«L’obiettivo – sottolineato

Angelo Pellicanò, direttoregenerale dell’azienda Canniz-zaro – è assicurare alla vittimale condizioni ideali per avvia-re il percorso di fuoriuscitadalla violenza, anche quandoquesta è solo sospetta. Perciòè essenziale la sensibilità e lacompetenza del personale sa-nitario».«Il Pronto soccorso è fon-

damentale per cogliere i cam-panelli d’allarme e instaurareun rapporto empatico con lavittima, che generalmente èrestia a denunciare e talvolta èaccompagnata dal suo carne-

nale sulla salute della donna edi genere - che mira a pro-muovere l’informazione e iservizi per la prevenzione e lacura delle principali malattiefemminili. Previste, quindi,visite e consulti gratuiti e atti-vità di sensibilizzazione, conil coordinamento di France-sca Catalano, direttore dellaSenologia e referente azien-dale dei Bollini Rosa. Diversele specialità coinvolte: adesempio, il reparto di Senolo-gia offrirà visite senologiche,previa prenotazione obbliga-toria. La Dietologia, invece,proporrà consulenze speciali-stiche e intervento di educa-zione nutrizionale con som-ministrazione di un questio-nario e distribuzione di mate-riale informativo per una sanaalimentazione mediterranea.L’unità operativa di Pedia-

tria attiverà, invece, uno spor-tello di ascolto per “La tuteladella salute nell’adolescente:dai disturbi alimentari allaprevenzione delle malattie atrasmissione sessuale”. L’ini-ziativa è rivolta a ragazze dietà tra 11 e 16 anni, che potran-no consultare gli specialistidel reparto (edificio F3, piano3) nonché, qualora si voglia,ricevere una visita di appro-fondimento.

Venera Coco© RIPRODUZIONE RISERVATA

In corsiaL’aziendaospedalieraCannizzaro diCatania doveè stato attivatoil Codice rosa,un percorso diaccoglienza epresa in caricoin prontosoccorso perle donnevittime diviolenza fisica,sessualee psicologica.sulle donne.Nell’altra foto,uno dei repartidell’ospedaleche si rivelacosìall’avanguar-dia persensibilitàe competenzadel personalemedico einfermieristico

fice», spiega Marisa Scavo,procuratore aggiunto pressoil Tribunale di Catania, riba-dendo l’utilità di una bancadati che permetta di eviden-ziare tutte le volte in cui unapersona abbia fatto ricorso alPronto soccorso, anche in piùospedali, per valutare se ciòsia da legare a ripetuti episodidi maltrattamento. A questoindispensabile programmaavviato dal Cannizzaro si ag-giunge quello dedicato ai“Bollini Rosa”.Dal 16 al 22 aprile, infatti, in

occasione della Giornata na-zionale della salute della don-na, l’azienda ospedaliera cata-nese aderirà ad un’iniziativadi Onda - Osservatorio nazio-

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PA6 Sabato 7 Aprile 2018 Corriere del Mezzogiorno

Qui Calabria Per anni è stato uno dei riferimenti preferiti diScotland Yard nella soluzione dei cold case.Oggi, lo Studio di indagini mediche e forensi(Simef) di Reggio Calabria è l’unico accreditatoa livello nazionale nello studio del Dna, e dellescene del crimine, all’interno del circuitoinvestigativo internazionale. In ritardo rispettoagli altri Paesi europei, l’Italia, adottando lalegge 85/09, ha aderito al Trattato di Prùm, checonsente scambi di informazioni investigative

contro i reati nazionali e internazionali. In basea tale norma, nasce l’archivio informatico delDna, fondamentale per individuare gli autori direati che, pur distanti tra loro, sono commessidalla stessa mano. Dalla comparazione deiprofili genetici di persone, già coinvolte inprocedimenti penali, con gli analoghi profiliottenuti dalle tracce biologiche, repertate suuna nuova ed eventuale scena del crimine, sipuò risalire ad un unico autore. ( c. s. )

Il SimefA Reggio s’indagasui cold casestudiando il Dna

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guare le casse delle Regioniospitanti, generando ormaiuna scontata consuetudine.Ad analizzare il flusso mi-

gratorio, tra gli altri, è l’istitu-to nazionale di statistica De-moskopika che ha tracciato ilquadro del “turismo sanita-rio” italiano quantificando,nel 2017, oltre 320 mila “viag-gi della speranza” dall’interoMezzogiorno, con bilanci inrosso per ben 1,2 miliardi dieuro. Scorporando i dati neldettaglio, Demoskopika partedalla Lombardia che, nel2017, ha attratto circa 163mila

L a Sanità calabrese nonsembra più trovare viad’uscita. A fotografare ildisastro sono diversi

rapporti statistici ma a defi-nirne i vivaci e quotidianicontorni sono soprattutto icontinui tagli, le inefficienzee la disorganizzazione, che in-fluiscono sulla vita di chichiede assistenza sanitariama anche di chi lavora nellaSanità calabrese. La sintesiporta ad una sorta di gironedantesco che inizia dai prontosoccorso sempre intasati perfinire ai diversi reparti, dove imalati fanno a gara per avereun agognato letto in stanzainvece di rimanere in una ba-rella parcheggiata nei corri-doi.Sia che si parli di pubblico

che di privato in Calabria nonsi riesce a trovare un barlumedi speranza. Non a caso mer-coledì 11 aprile, a Catanzaro, èprevista la manifestazionedelle strutture private accre-ditate contro i tagli imposti, anovembre scorso, dal com-missario Massimo Scura perl’anno 2017 e per le ulterioririduzioni di budget dell’annoin corso.A fotografare il settore sono

diversi resoconti statistici cheribadiscono, con numeri allamano, il fallimento del Pianodi Rientro, determinato dallafase di commissariamentoiniziata il 30 luglio 2010 a cau-sa, va detto, degli esageratisprechi del settore. Nei fattidalla Calabria si continua afuggire per farsi curare. Unviatico che, paradossalmente,contribuisce ad ampliare lacrisi sanitaria regionale per-ché determina l’aumento deldebito sanitario della Cala-bria, che continua a rimpin-

La sanità dei tagliUna famiglia su trerinuncia a curarsi

In tutta laregioneritardieassistenzafermaalpaloNel2017ricoveratealtrovebensessantamilapersoneanchepermalattienongravi

Una via d’uscitaÈ quella cheoggi cercanoospedalicome quellodi ReggioCalabria eLamezia Termeper superarel’attuale crisi

ricoveri determinando un cre-dito pari a 808milioni di euro.Tra i casi cosiddetti “malati”,analizza la Calabria in quantosistema più penalizzato, che afronte di pocomeno di 60mi-la ricoveri fuori regione, hamaturato un debito pari a ol-tre 319 milioni di euro. Del re-sto, dall’analisi dei decreti edocumenti regionali che, inquesti anni, hanno contribui-to a definire il critico stato disalute della Sanità calabrese siscopre che il tasso di ospeda-lizzazione dei calabresi fuoriregione è pari a 31 per mille

abitanti.Del resto, secondo le stime

contenute nel decreto com-missariale 30/2016, quellocioè da subito contestato e re-lativo alla riorganizzazionedella rete ospedaliera regio-nale, il fenomeno della mobi-lità passiva diminuisce neltempo, ma resta un dato co-stante per le casse pubblichecalabresi. La Sanità rappre-senta, infatti, il Titolo più im-portante del Bilancio della Re-gione, perché ne assorbe lamaggiore fetta senza peròcorrisponderne i relativi ser-

vizi in loco.A chiudere il girone infer-

nale è, altresì, la consuetudi-ne dei calabresi che preferi-scono migrare anche per unmalanno di scarsa gravità.L’idea che in Calabria si abbiauna “malasanità standardiz-zata” è radicata nella testa deicalabresi, che contribuisco-no, paradossalmente, ad au-mentarne il debito sanitario afavore di altre Regioni ancheper quei casi che potrebberoessere trattati in Calabria.

Concetta Schiariti© RIPRODUZIONE RISERVATA

I flussi migratoriL’ospedalizzazionedei calabresifuori regione è paria 31 per mille abitanti

La protestaA Catanzaro struttureprivate accreditatein piazza contro i taglidel commissario Scura

Salute e fascicolo elettronico,la rivoluzione a portata di click

G iunge dalla Calabria la rivoluzione digitaledel Sistema Sanitario Nazionale. Nella re-gione, in cui la sanità è commissariata dal

2010 perché perennemente in crisi, l’innovazionetecnologica è a portata di click.Amettere in pratica, e ancor prima ad ideare, il

progetto, su indicazione del Consiglio dei Mini-stri e dell’Agenzia per l’Italia Digitale, è il Consi-glio Nazionale delle Ricerche di Cosenza, attra-verso il suo Istituto d’Informatica e Telematica.Come già disposto dalla direttiva europea, rece-pita dal DL 179/2013, il Cnr di Cosenza ha creato ilFascicolo sanitario elettronico (Fse), obbligato-rio nelle regioni d’Italia e già attivo in Europa.Si tratta di una piattaformamediatica, che per-

metterà ai cittadini di avere la disponibilità im-mediata e aggiornata di tutti i documenti chefanno parte della propria storia sanitaria. Saràcosì possibile ricevere i risultati delle proprieanalisi e catalogarle. Avere i referti medici, sce-gliere il medico da consultare e così pagare il tic-

ket della relativa prestazione.Nello stesso tempo, considerata la disposizio-

ne normativa europea che richiede l’inter-opera-tività dei sistemi sanitari tra i Paesi dell’UnioneEuropea, permetterà l’accesso al servizio sanita-rio, anche, all’estero, senza dover prima anticipa-re il pagamento della prestazione. Si potrà, infat-ti, richiedere un pareremedico o effettuare anali-si cliniche, seguendo gli stessi principi assisten-ziali italiani, quindi anche in esenzione del ticketsanitario.«I vantaggi derivanti dal Fse – spiega il diretto-

re Roberto Guarasci – sono evidenti per quegliutenti che conducono una vita in continuamobi-lità e non devono più portarsi dietro faldoni sani-tari. Ma penso anche ai casi in emergenza, per iquali avere la disponibilità della storia sanitaria,senza dover ripetere le analisi, spesso è vitale».Ogni cittadino potrà scegliere di accedervi con

le proprie password e di condividerlo, tutto o inparte e per un periodo determinato, con uno opiù specialisti.In seguito alla Finanziaria 2016, il Fascicolo sa-

nitario elettronico è stato collegato alla tesserasanitaria, utile ad acquisire subito i primi datianagrafici.

C. S.© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Corriere del Mezzogiorno Sabato 7 Aprile 2018PA7

Il benessere

L’ estate è alle porte. Lanatura comincia a ri-svegliarsi, le giornatesono più luminose, il

sole comincia a farsi sentire ela sfida della prova costume èalle porte. Per prima cosa con-trollare l’emotività e quindi ri-trovare il buonumore. Cam-minare fa bene alla salute,aiuta a sgomberare la mentedai brutti pensieri. Fare lun-ghe passeggiate almeno unaventina di minuti al giorno,possibilmente dopo il lavoro,secondo gli esperti è utile perdistendere l’ansia, lo stress eper rafforzare il nostro siste-ma immunitario. Meglio seprima o dopo cena.In questo periodo fioccano

le offerte di miracolosi dima-grimenti, in grado di promet-tere perdite veloci di peso esenza sacrifici. Ma non lascia-moci ingannare da queste

diete lampo o da integratorimiracolosi, la strada correttada seguire è più lentama salu-tare e dai risultati apprezzabi-li in breve tempo. L’aumentodi peso assume molto spessocaratteristiche differenti nel-l’uomo e nella donna.«L’uomo - spiega Andrea

Busalacchi, esperto in nutri-zione e integrazione nutrizio-nale e docente incaricato

presso l’Università degli studidi Catania - generalmente ac-cumula più adipe attorno algiro vita, la donna più fre-quentemente nei glutei(acuendo il fenomeno dellacellulite) e in parte nel giro vi-ta. Ci sono sei semplici consi-gli che si possono seguire,pratici e facilmente applicabi-li differenti per sesso».La prima colazione è im-

portante ed è meglio se pro-teica piuttosto che dolce. Se-condo Busalacchi le proteineassunte la mattina, ( per l’uo-mo) aiutano il dimagrimento,aumentano il senso di sazietàe migliorano il controllo dellaglicemia durante la giornata.Questo inoltre influenzeràpositivamente gli ormoni ses-suali che a loro volta contri-buiranno alla tonicità musco-

lare e alla forza. «Sceglietequindi per pranzo del salmo-ne o tonno affumicato, pollo otacchino, della buona ricottafresca, o delle uova strapazza-te (un uovo intero + di albu-mi) - continua il nutrizionista- ma se proprio non riuscite afare a meno del dolce prepa-ratevi dei pancakes proteici».Il consiglio di Andrea Busa-

lacchi per le donne è invece diiniziare la giornata con unatazza di acqua con dentro uncucchiaio di aceto, un risve-glio non particolarmente dol-ce ma sicuramente efficace.L’aceto aiuterà a contrastare ilfenomeno della cellulite, lasua progressione e l’aumentodi peso.«A questo punto a colazio-

ne potete mangiare dell’otti-mo yogurt greco 0% grassi,con della frutta fresca di sta-gione a pezzi, o in alternativadello yogurt di soia e per leamanti degli smoothies, unottimo frullato di ananas espinaci».Un trucchetto per le donne

è anche quello di consumarequotidianamente dei cavoli,crudi o tagliati finemente ecotti 2-3 minuti in padella afuoco alto. Questi ortaggicontengono una particolaremolecola, in grado di contra-stare la comparsa e la pro-gressione della cellulite, ovve-ro del processo infiammato-rio che interessa lo strato digrasso sottocutaneo. Mai me-no di 100 grammi (peso a cru-do) al giorno, e mai in mododiverso da come indicato.

Francesca Capizzi© RIPRODUZIONE RISERVATA

Passeggiate e smoothiesI sei consigli per l’estateIlnutrizionista:«Controlacelluliteunatazzadiacquaeaceto»

AntistressLunghepasseggiate,almeno 20minuti al giorno,e frullati di fruttao yogurt al centrodi uno stiledi vita salutare

Chi è

● AndreaBusalacchi si èlaureato inChimica eTecnologiaFarmaceuticheall’Università diPalermo. Si èspecializzato inScienze eTecnologieCosmeticheall’Università diSalerno, inManagementIndustrialeFarmaceuticoal Politecnico diMilano, inMarketingFarmaceutico aSalerno e inNutrizione eDieteticaall’Universitàdelle Marche

Il periodo è ormai maturo e, con il cambio diclima, come ogni anno si ripresentano leallergie stagionali. Starnuti, naso che cola,prurito, lacrimazione, tosse secca e disturbi delsonno, sono solo alcuni dei sintomi che ciaffliggono peggiorandoci la qualità della vita.L’alternativa naturale ai farmaci antistaminiciarriva da uno dei prodotti ‘cult’ della dietamediterranea, il Capparis spinosa. Secondoalcuni esperti, i capperi sono uno dei rimedi

naturali contro le allergie stagionali. La quantitàconsigliata è di 8-10 o 15-20 al giorno (aseconda della loro dimensione), da consumarepreferibilmente al naturale, evitando il piùpossibile la cottura, e attendere almeno tresettimane per poter notare i primi benefici. Icapperi sembrano infatti essere responsabilidell’attività antistaminica e un loro consumogiornaliero potrebbe portare dei beneficievidenti. (f. c.)

Mali di stagioneContro le allergieil rimedio naturalesono i capperi

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PA8 Sabato 7 Aprile 2018 Corriere del Mezzogiorno


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