+ All Categories
Home > Documents > tradiscono i lavoratori di - STEFANO LORENZETTO

tradiscono i lavoratori di - STEFANO LORENZETTO

Date post: 16-Oct-2021
Category:
Upload: others
View: 2 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
2
Ennio Morricone «Ho ispirato Leon Ora sarò la musa di Springsteen» LA PROMESSA DI DUE SCIENZIATI ITALIANI «Nel 2030 l’uomo vivrà mille anni» segue a pagina 17 di Stefano Lorenzetto Maurice Chevalier sostene- va che la vecchiaia non è poi co- sì male, considerando qual è l’alternativa. Campò fino a 84 anni. Gabriele Rossi e Antonel- la Canonico hanno in previsio- ne di andare ben oltre l’arco temporale che fu concesso al ce- lebre chansonnier. Molto, ma molto, più in là dei 120 anni che don Luigi Maria Verzè, fondato- re dell’ospedale San Raffaele di Milano, ha promesso a Silvio Berlusconi. E anche, per rifarsi alla Genesi, dei 365 anni (...) Anche Bruce Springste en ora s’ispira a Enni Morricone. «Sono orgo glioso che Springstee usi le mie musiche scri te per Leone», spieg Morricone al Giornale Lodetti a pagina 2
Transcript

� PARLA BARBARA MONTEREALE

DOMENICA21 GIUGNO 2009il Giornale

L’Inter vola a Madridper vendere Ibra e Maicon

Ennio Morricone«Ho ispirato LeoneOra sarò la musadi Springsteen»

Il Papa a tutti i sacerdoti:«Imitate Padre Pio»

LA VISITA A SAN GIOVANNI ROTONDO

La sicurezzaVilla Certosa violataanche su GoogleSilvio: forse la vendo

Il commentoAccecata dall’odiocosì «Repubblica»rinnega se stessa

Tony Damascelli a pagina 14

CONTROCORRENTELa comparsa dei pirati nel golfo di Napolirischia di rinfocolare l’annosa polemicasuimali contrapposti del SudedelNord. Sitratta di vedere chi sia più pericoloso: se ilcorsaro o il Corsera.

IL VIAGGIO IN SPAGNA

Marco Lombardo a pagina 30

a pagina 3

LA PROMESSA DI DUE SCIENZIATI ITALIANI

«Nel 2030 l’uomo vivrà mille anni»

OGGI E DOMANI I BALLOTTAGGI

LA BUFALADEL REFERENDUMSUL CAVALIERE

a pagina 6

Risparmi svanitiI fondi pensionetradiscono i lavoratori

Risparmi fasulliLa beffa del low costPaghi e resti a piedi

PRIMI ATTENTATI

Iran, rivolta e spari sulla follaMoussavi: «Pronto al martirio»

Parla Tarantini «Ma lui non c’entraLe ragazze accompagnavano me»

Stefano Filippi

Anno XXXVINumero 146

1,20 euro*www.ilgiornale.it

Andrea Tornielli a pagina 13

Stefano Zurlo alle pagine 2-3

Oggi si vota, tutti gli appuntamentielettorali sono egualmente impor-tanti. Il prossimo, referendum sul-la legge elettorale e secondo turno

delleamministrative,dimostreràse lavitto-ria rotonda del centro destra il 6 e 7 giugnopuò arrivare fino a sottrarre alla sinistra gliultimistoricibaluardi.Dimostreràanchesel’istitutodel referendum nel nostro Paese èstatocosì tanto tiratoper i capelli e logoratoche gli italiani non ne vogliono più sapere,e quelle tre schede le rifiuteranno. Io miauguro che così non sia, un «sì» che desse ilpremio di maggioranza al primo partito ciporterebbe ancora più vicini alla certezzadella governabilità, e ne avremmo un granbisogno per liberarci dai metodi corsari ericattatori che hanno sostituito la battagliapolitica,mainutilesarebbenegarecheipar-titi tutti non hanno fatto alcuna campagnadi informazione sui quesiti dopo avernetanto strombazzato all’atto della raccoltadelle firme tanto i vantaggi quantogli svan-taggi. Assistiamo a dichiarazioni di voto oastensionedel tuttopersonali, difficile rag-giungereun quorumconquesto metododiordine sparso.

Ma quel che di sicuro oggi non accadrà èquel che l’opposizione si augura, lascia in-tendere, già contrabbanda per possibile,già si prepara a fingere per vero, insommanon si vota oggi per stabilire se l’attaccofuribondo alla vita privata del presidentedelConsiglio abbia sortito i risultati speratie attesi nell’elettorato.Non ècosì per alme-no due ragioni. La prima e fondamentale èche le elezioni amministrative sono stategià un trionfo per il centro destra nel primoturno che si è tenuto insieme alle elezionieuropee, e non sarà il ballottaggio a smi-nuirne laportata, ancheperché si tornaalleurne in comuni e province che sono sem-pre state un feudo del centro sinistra. Perargomentare autorevolmente come sia an-data due settimane fa citerò un articolo del9 giugno de La Repubblica. «Amministrati-ve tristi per il centrosinistra. Di cinquantaprovince, gliene restanosoloquattordici; ilcentrodestrasaleaquota26(neavevaappe-na 8 più una della Lega), altre ventidue,comprese Venezia e Frosinone, vanno alballottaggio.Èilverdettodelleelezionipro-vinciali:unmezzodisastroper ilcentrosini-stra che potrebbe salvarsi solo portando acasa la maggior parte dei faccia a faccia fradue settimane. Ma la sconfitta è evidenteancheperchéi15ribaltonisonotuttia favo-re dell’altra parte. Le province in ballo era-no 62: 50, si diceva, amministrate dal cen-trosinistra, 9 dal centrodestra e tre, di nuo-va costituzione, che votavano per la primavolta. In Abruzzo, Campania e Lombardiala maggior parte dei ribaltoni a favore deipartiti del centrodestra. Il centrosinistraregge abbastanza bene nelle (...)

segue a pagina 38

di Maria Giovanna Maglie

a pagina 5

Francesco Cramer di Angelo Mellone

Borghi e Montagnani a pagina 19

Già a 17 anni Pino Scelsi, il pm che conduce l’inchiesta barese su affari, politica egossip, militava in Lotta Continua. E da magistrato ha sempre rivendicato il suo stare «asinistra». Sulle sue indagini nessuna notizia fino a quando è apparso il nome del premier.Da quel momento, verbali blindati e registrazioni sequestrate sono finiti in prima pagina.

Il disegno politico del pm anti premierIl magistrato di Bari che indaga sulle feste a Palazzo Grazioli viene da Lotta Continua e scrive: «Mi ispiroai valori della sinistra». Intanto i verbali secretati dalla sua Procura finiscono sui giornali «amici»

segue a pagina 17

Nelle strade di Teheran dilaga la rivolta contro il regime, che reagisce reprimendoviolentemente le manifestazioni. Spari, manganellate, acido sulla folla e decine di arresti.Giallo sull’attacco suicida al mausoleo di Khomeini: numerosi morti. I feriti portati nelleambasciate occidentali. Il leader riformista Moussavi: «Sono pronto al martirio. Alle urneuna truffa pianificata da mesi, bisogna tornare a votare».

Fabbri, Foa e Micalessin alle pagine 10-11

di Stefano Lorenzetto

MauriceChevalier sostene-vache lavecchiaianonèpoi co-sì male, considerando qual èl’alternativa. Campò fino a 84anni. Gabriele Rossi e Antonel-la Canonico hanno in previsio-ne di andare ben oltre l’arcotemporalechefuconcessoalce-lebre chansonnier. Molto, mamolto,più in làdei 120anni chedonLuigiMariaVerzè, fondato-re dell’ospedale San Raffaele diMilano, ha promesso a SilvioBerlusconi. E anche, per rifarsialla Genesi, dei 365 anni (...)

«Patrizia era ossessionataVoleva incastrare Berlusconi»

AncheBruceSpringste-en ora s’ispira a EnnioMorricone.«Sonoorgo-glioso che Springsteenusilemiemusichescrit-te per Leone», spiegaMorricone al Giornale.

Lodetti a pagina 27

Massimo Malpica a pagina 2

SPED

IZIONEIN

ABBONAMEN

TOPOSTALE

-D.L.353/03(CONV.IN

L.27/02/2004

N.46)-ARTICO

LO1CO

MMA1,DCB

-MILANO-*PREZZO

SOLO

PER

L’ITALIA

Stefano
Rettangolo

17 CRONACHEil GiornaleDomenica 21 giugno 2009

(...) di Enoch, dei 777di Lamech, degli 895di Maalaleèl, dei 905diEnos,dei910diKe-nan, dei 912 di Set,dei930diAdamo,dei950di Noè, dei 962 diIared e dei 969 di Ma-tusalemme. Quanto?Conto tondo: «Milleanni». È questo il tra-

guardo che Rossi e la Canonico, insieme dal1977, marito e moglie dal 1983, si prefiggo-no.Nonsarà l’immortalità,maèqualcosacheleassomigliamolto.DiciamoSemi-immorta-lità, come sta scritto sulla copertina del lorolibro di 632 pagine pubblicato da Lampi distampa, con sottotitolo Il prolungamento in-definito della vita, e come si legge nelle pri-mequattro righe: «Il genereumanoauncertopuntodellasuastoria raggiungerà l’immorta-lità. Noi siamo convinti che questo momentosi stiavelocementeavvicinandoechesimani-festerà entro la fine di questo secolo». Quan-do, di preciso? «Entro il 2030 o il 2060».

Non sono due stravaganti buontemponi.Le targhed’ottonedisseminatenelpalazzodiviaPattari,dietro ilDuomodiMilano, spiega-nogiàmolto: «Diagramma.Intelligenzaartifi-ciale applicata». È l’azienda di software cheRossi, 50anni a luglio,haapertodopoessersilaureatoallaBocconi.Al centrodegli interes-si dello studioso vi sonoda sempre i metodi ele applicazionidell’analisi quantitativa, l’ela-borazionedeidati, ledinamichesocio-econo-miche, l’epidemiologia, le nanoscienze, la fi-sica, la finanza. Dall’inizio degli Anni 80 hasperimentato le possibilità della tecnologiainformatica in molteplici direzioni: la com-pressionedeidati chehaprodotto iprogram-miper zippare i file, il riconoscimento visivo,la crittografia, il riconoscimento vocale, glihelp desk. A 25 anni ha creato Sistema I, ilprimo database relazionale italiano. Adessocommercializza Iassicur, l’applicativo leaderin Italiaper ilmercato assicurativo, utilizzatoda 100.000 professionisti e da colossi comeAllianz-Lloyd.

L’incontro con Antonella Canonico coinci-de con la nascita dei laboratori di ricerca sul-l’immortalità, gli Ilabs, polo di ricerca multi-disciplinare al quale collaborano matemati-ci, fisici, chimici, informatici, biologi, medi-ci, genetisti, psicologi, filosofi, linguisti, giu-risti, economisti e vari istituti di ricerca. Loroscrivono la sigla con la «i» minuscola, iLabs.Sta per immortalità. La moglie di Rossi, 48anni, originaria di Gavirate(Varese), laureata a pienivoti inpsicologiaall’Univer-sità di Lubiana con una tesisulla paura della morte, s’èperfezionata nella terapiabreve strategica importatain Italia dal professor Gior-gio Nardone, allievo dellaScuola di Palo Alto. Si occu-padi ipnosi,diprogramma-zione neuro linguistica(Pnl), di meditazione, di le-gami mente-corpo. Da 15anni collabora con l’Asso-ciazione Laura Coviello,un’organizzazionenonpro-fit che aiuta i leucemici.Con la psiconeurofisiolo-gia, nata dalle scoperte diRobert Adler, assiste i pa-zienti oncologici in cura all’ospedale SanGe-rardo di Monza e al Policlinico di Milano.

«Nessuno conosce il senso della vita», diceRossi, «ma, se un senso esiste, secondo noi èquesto: stiamo partecipando a un gioco. Loscopo di questo gioco non è altro che la com-prensione delle regole del gioco stesso, cioècomefunzionanoesattamente lanostramen-te e il mondo che ci circonda. L’avvicinarciallasoluzionedelgiocociporteràaprolunga-re la nostra vita indefinitamente». Per Anto-nella Canonico il gioco cominciò assai male:«Non ho mai saputo chi fosse mio padre. So-no figlia di una ragazza madre che non vedodall’età di 16 anni, da quando, per sottrarmi

alle sue continue violenze psicologiche, lescrissi una lettera di addio e andai a viveredamia nonna. Una scelta che mi costrinse adabbandonare gli studi per fare la commessada Dom, una cristalleria, e da Yves Saint Lau-rent. Ho dovuto sviluppare fin da piccolaun’enorme forza interiore».

Tutti vorrebbero vivere a lungo ma nessunovorrebbe invecchiare.«Oggi, per la prima volta nella storia, pos-

siamo affrontare l’argomento su solide basiscientifiche. Un antico romano viveva in me-dia 28 anni, un italiano agli inizi del secoloscorso poco più di 50, alla fine del secondomillennio quasi 80. Se la crescita scientifico-tecnologica si manterrà esponenziale, non è

impossibile che qualcunotra i lettori di questa intervi-sta possa aspirare a viverecentinaia di anni».

Che cosa glielo fa credere eperché prima non era possi-bile?«Me lo fanno credere l’in-

telligenza artificiale, la psi-coneuroendocrinoimmu-nologia, le nanotecnologiee la genetica. Prima degliAnni 50 non esistevano. Lamiaspecializzazioneprinci-pale è sempre stata l’intelli-genza artificiale, cioè la ri-produzionedelle facoltàco-gnitive. Capire il pensieroumano è fondamentale perla semi-immortalità, ci con-sentedismontare levariero-

telline che fanno funzionare quel prodottodel cervello chiamato mente. Con Antonella,che è psiconeurofisiologa, ci siamo convintiche fraqualcheannosaremoingradodicura-reunrilevantenumerodimalattiegrazieprin-cipalmente all’utilizzodella mente. Lemalat-tie hanno sempre tre espressioni: genetica,ambientale e mentale».

Lei: «Non so se la mente generi la malattia.Di sicurocontribuiscea fardegenerare losta-to di salute. Dalla mia esperienza posso direche spesso una diagnosi di tumore arriva aseimesi daunevento traumatico. Ilmio lavo-ro consisteproprionel rimappare il pensierodelpaziente.Siamoesseri indivenire. La rigi-

dità mentale è morte. Invece la flessibilitàmette in moto il riciclaggio cellulare. Prendoin carico i malati di leucemia mieloide al mo-mento della diagnosi e li accompagno finoall’ultimo. Ma su circa 200 casi, solo tre voltel’esito è stato infausto. Tutti gli altri pazientisopravvivono o hanno avuto una remissionedella malattia».

Ho visto che uno degli studiosi che collaboracon voi, il fisiologo Viktor Terekhov, risultanato in un giorno non specificato in un luogoignoto della Russia. Potrebbe avere 300 an-ni, è già immortale.«Se non sono originali, non vengono negli

Ilabs. Libertà, indipendenza, rifiuto del dog-matismo contraddistinguono tutti coloroche lavorano con noi, anche quelli che noncondividono l’obiettivo della soluzione delgioco. Terekhov è stato uno dei responsabilidel centro di addestramento degli astronautiche partecipavano al programma spazialedell’Urss. Collaboriamo con l’associazionerussaScience for life extension, chehadato ilvia al progetto Scienza contro l’invecchia-mento per modellare accuratamente il feno-meno, spiegarne le cause e infine eliminar-lo».

In che modo?«Il primo passaggio è riuscire a misurare

conprecisione lo statodi salute di unaperso-na e successivamente gli effetti della mentesul corpo e del corpo sulla mente. Già ora,dalle analisi del sangue, io posso dirle la suaetà».

Si fa interessante.«Dall’ematochimica èpossibile determina-

re se l’età biologica corrisponde a quella cro-nologica.Gli Ilabsnegliultimidieciannihan-no raccolto gli esami, ovviamente anonimi,di ben 100 milioni di persone dai 20 ai 100anni. I 45 valori ematochimici di ciascuno so-no stati processati e passati conun algoritmocheproduce una curva di probabilità. Inpra-tica i suoivalori relativiaglobulibianchi,glo-buli rossi, glicemia, azotemia, transaminasi,colesterolo, trigliceridieviadiscorrendofan-nosì che lei finisca inunaclassedi età,ponia-moquellagiusta, dai 50ai 54anni. Èunaclas-se riconoscibile daununicopiccoche identi-fica lamaggioranzadellepersonesane. Se leifinisce in una classe diversa, significa che èbiologicamente o più giovane o più vecchio

della suaetàanagrafica.Lacosastupefacenteche abbiamo notato soltanto nelle personemalateècheipicchidiventanodue, riguarda-no due diverse classi di età: bassa, quando ilsoggetto è in via di guarigione; alta, quandola malattia peggiora. Come se la morte voles-se comunicarci che si sta avvicinando».

Scusi tanto, ma già ora molti scienziati so-stengono che la Terra, con 6 miliardi e passadi individui, è sovrappopolata. Se la figuracon legioni di Matusalemme?«La nostra opinione è che il progresso tec-

nologico risolverà la maggior parte degli in-terrogativi legati alla disponibilità di risorse.Pensiamo che sia stata la natura stessa a pre-vedere lanostra immortalità.È lascarsacono-scenza che ne abbiamo e laviolazione delle sue regolea farci morire giorno dopogiorno».

Ma il guasto improvviso, ti-po un aneurisma dissec-cante dell’aorta, quello co-me pensate di risolverlo?«Bene, anche se non be-

nissimo. È la patologia cheha ucciso mio padre, quin-di so di che parlo. Con i mi-nirobot che già ora hannocominciato a perlustrare ilcorpo umano sarà più faci-le prevenire e anche ripara-re».

Siete sicuri che vogliano la-sciarvi invecchiare? Nel li-bro «La libertà della vita», ilprofessor Umberto Verone-si ha scritto che «dopo aver generato i dovero-si figli e averli allevati» l’uomo ha finito il suocompito e «occupa spazio destinato ad altri»,per cui «bisognerebbe che le persone a 50 o60 anni sparissero». Altro che 1000 anni.«Non dirò al professor Veronesi che cosa

deve fare. Né lui lo dica a me. Sono convintoche il progresso scientifico e tecnologico dasolononbasti e che sia necessariounulterio-re salto culturale per poter raggiungere la se-mi-immortalità. Da un punto di vista etico laverità dovrà essere il valore primario da cuitutto discende».

Le rivolgerò la domanda che Pilato fece a unprigioniero che di immortalità se ne intende-

va: «Quid est veritas?».«La descrizione del reale. Che lei in questo

momento stia prendendo appunti con unapennaèsicuramentevero.Che ioeAntonellal’altrieri fossimo in barca a Sanremo, altret-tanto».

Lei: «Laveritàèavereunospecchionelqua-leosservare senzapaura chi siamo.Gli uomi-ni si ammalano di non verità».

Il prolungamento indefinito della vita umananon è di per sé un progetto ambizioso, persi-no pericoloso?Lui: «Ambizioso di sicuro. Pericoloso può

darsi».La pretesa d’immortalità non sarà l’ultima ar-roganza dell’uomo?«Certo,potrebbeancheesserlo.Noipensia-

mo di no».Come si conciliano i vostri studi con le religio-ni? Se la vita eterna è questa, non c’è più biso-gno dell’altra. Paradiso e inferno sono giàqui.Lei: «Non essendoci categorie logiche sul

dopo morte, l’uomo si è sempre appoggiatoalle credenze religiose. Secondo noi dopo lamorte non c’è proprio nulla».

Allora perché porta al collo un crocifisso?«È una forma di energia».Lui: «Di fronte all’idea di un Dio immanen-

te ci troviamo in grande difficoltà, ma non laescludiamo a priori. Abbiamo molti collabo-ratori credenti e siamo amici di preti e mona-ci».

Non le hanno detto che Benedetto XVI, nell’en-ciclica «Spe salvi», ha avvertito l’umanità chevivere sempre, senza un termine, può diven-tare noioso e alla fine insopportabile?«La noia in effetti è la più insidiosa delle

trappole disseminate sulla strada della semi-immortalità».

Se potesse, lei tornerebbe bambino?«Sì».

Io no. Perché non riesco ad appassionarmialle mirabolanti prospettive che mi offrite?«Quello della noia è un problema che ho

dovuto affrontare fin da subito. Mi stanco ditutto in una frazione di secondo».

Però dopo 32 anni non s’è ancora stancato diAntonella.«Perché cambiamo in continuazione. Ab-

biamo menti flessibili e uno stile di vita lega-to al presente. Il nostro orizzonte temporalenon va oltre le due ore».

Nel corso degli anni l’uomo ha creduto di po-ter rallentare l’invecchiamento con gerovital,melatonina, deidroepiandrosterone, ginko bi-loba, selenio, ginseng, papaya, ma alla fineha sempre dovuto concludere che la fontanadella giovinezza non esiste.«Non l’abbiamo trovata nemmeno noi. Ma

riteniamo possibile trovarla».Il professor Luigi Grezzana, presidente dellaSocietà italiana geriatri ospedalieri, l’altra se-ra mi illustrava come e perché sia illusoriopensare di prolungare all’infinito la vecchia-ia. Mancano gli strumenti per farlo.«Da quando sono nato faccio cose che, a

sentire gli altri, non si potevano fare. La pri-ma è stata comprimere su un dischetto flessi-bile di appena 32 kilobyte il listino prezzi diuna ditta che comprendeva 32.000 articoli.Era il 1981».

L’apoptosi, la morte programmata delle cellu-le, non è già scritta nei nostri geni?«È modificabile con la genetica».

Ho letto che la sua formazio-ne è stata influenzata daFriedrich Nietzsche. Ha pre-sente, vero, dove il cervellocondusse Nietzsche? A ba-ciare i cavalli nel centro diTorino, a gridare «Io sonoDioniso o Gesù crocefisso»e a cantare canzoni napole-tane a Porta Nuova convin-to d’essere il re d’Italia.«Per questo ho sposato

Antonella. Non è una battu-ta: avere uno specchio incui riflettersi costantemen-te è indispensabile. Cercodi convivere al meglio con idemoni che ciascuno hadentro di sé. Ma la paurac’è».

Va bene, l’uomo ha rag-giunto la semi-immortalità. Però adesso iotiro fuori un coltello e la ammazzo. In chemodo pensa di governare questo scarto incurva della mia mente? Come affronterà lacattiveria?«Come la follia: è un rischio. Posso rispon-

derle chegiro armato?Non honulla contro laviolenza insensostretto.Masonounnonvio-lento che tende dalla propria sopravvivenza.Se sarò costretto a sparare a mia volta, saràcomunque una sconfitta».

Stefano Lorenzetto(456. Continua)

[email protected]

“ “

tipi italiani

È come se stessimo

partecipando a un gioco,

il cui scopo è capire

le regole del gioco stesso

per allungarne la durata

Umberto Veronesi ordina

di morire a 50 o 60 anni

per lasciar posto ai figli?

Non gli dirò che cosa deve

fare, né lui lo dica a me

Marito e moglie da 26 anni.Lui bocconiano super esperto

in intelligenza artificiale.Lei psiconeurofisiologa cheassiste i malati di leucemia:

«Su 200 casi, solo tre esitiinfausti. La mente guarisce»

GABRIELE ROSSI e ANTONELLA CANONICO

IL SENSO DELLA VITA LA TERRA NON È PIENA

dalla prima pagina

QUID EST VERITAS? Gabriele Rossi e Antonella Canonico vicino alla Bocca della verità ricostruita nella sede degli Ilabs [Catalani/Emmeviphoto]

«Nel 2030 l’uomo arriveràalla semi-immortalitàQuanto vivrà? Mille anni»Hanno raccolto gli esami del sangue di 100 milioni di persone dai 20 ai 100 anni«E già ora possiamo stabilire se l’età biologica corrisponde a quella cronologica»


Recommended