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TRekkInG - sabrinagasparini.it · temuto ed amato, l’orso bruno, the black bear. La rigida...

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LUGLIO AGOSTO 2011 luglio agosto 2011 Supplemento bimestrale a la “Rivista del Club Alpino Italiano - Lo Scarpone” N. 7/2011 - Sped. in abb. Post. – 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Milano. california e tenerife TREKKING la classica di scialpinismo ventagli, che passione trofeo mezzalama portfolio
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SoGnAndo cALIFoRnIAA piedi nel Sequoia and Kings Canyon National Parktesto e foto di Sabrina Gasparini

» escursionismo

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1» Sequoia National Park - Giant Forest2» Emerald Lake Qualche volta iniziamo un viaggio anco-

ra prima d’intraprenderlo. Così, arrivata nel 'Sequoia and Kings Canyon Natio-

nal Park', in quel lato orientale della Califor-nia dove si erge la Sierra Nevada, non mi sono sentita spaesata quanto supponevo. Infatti, mi accompagnavano le parole del famoso natura-lista John Muir quando, nel settembre del 1875, dalla Yosemite Valley attraverso il Mariposa Village, raggiunse e scoprì la foresta di sequo-ie che battezzò Giant Forest. Muir, scozzese dall’animo intrepido, glaciologo autodidatta ed instancabile esploratore, di fronte a questi antichissimi alberi, confidò “di sentirsi invaso da un senso di spiritualità e solennità che ren-de lo spirito umano vacillante” (“Our national Parks”, in The Wilderness World of John Muir, Edited by E.Way Teale 1954). E non di minore intensità sono le frasi con cui egli descrive la Sierra Nevada nel suo libro My first summer in the Sierra; un testo che ogni amante della montagna dovrebbe custodire nello zaino.Non è dunque strana la sensazione di grandio-sità che io e Marco abbiamo provato percor-rendo i 3 km del Congress Trail: un percorso

che si snoda in mezzo a sequoie antiche di 3200 anni, tra cui il famosissimo ‘Generale Sherman’, 82 metri di altezza per quaranta di diametro. Un gigante le cui radici assomigliano alle zampe di un elefante. Mentre le sue pigne, in caduta libera da settanta metri, sono perico-lose quanto proiettili. Il Sequoia National Park, fondato nel 1890 da Muir, ampliatosi con l’annessione nel 1940 del Kings Canyon e nel 1978 della valle del Mi-neral King, ha uno sviluppo da ovest ad est di trentaquattro miglia; la sua geografia garan-tisce quindi una biodiversità davvero impres-sionante. É sufficiente paragonare il paesaggio della Joachin Valley, con le sue coltivazioni di frutta, a quello delle creste rocciose della Sierra Nevada. Il Sequoia comprende: a nord la fore-sta delle sequoie; ad ovest la San Joachin Val-ley; a sud il Middle Fork Kaweah River; ad est le vette del Great Western Divide che giungono fino ai 4418 m del Monte Whitney. Sebbene il turismo, soprattutto nei mesi estivi riempia i campeggi, appena si inizia a camminare la folla sparisce. Talvolta, immersi nelle foreste che arrivano oltre i 3000 m di quota, si prova»

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3» Vista sui Monarch Lakes dalSawtooth Peak

4» Congress Trail

un raro senso di solitudine. Non mancheranno, certo, gli incontri più svariati: dalla marmotta, allo scoiattolo, al cervo, fino all’animale più temuto ed amato, l’orso bruno, the black bear. La rigida regolamentazione del parco relativa al cibo è fondamentale per evitare che la go-losità degli orsi li conduca vicino alle auto-vetture e ai campeggi. Non si tratta di peri-colosità per l’uomo, quanto di mantenimento dell’ecosistema in un periodo in cui moltissi-me persone affollano un luogo che, dopo po-chi mesi, tornerà al quasi assoluto isolamen-to. Raccomando, quindi,di seguire, anche se all’apparenza noiose, le regole per la chiusura del cibo in determinati contenitori e nei box di ogni piazzola dei campeggi e non lasciare mai nulla nella macchina. Inoltre, campeg-giare nelle aree messe a disposizione dai ran-gers rappresenta un mezzo per salvaguardare i propri zaini dall’orso e dalla vorace marmotta californiana.Prima di raggiungere la valle del Mineral King, nota in California come ‘mecca degli escursio-nisti’, abbiamo goduto della grandiosità della Sierra giungendo in giornata, con un itinerario facile di circa 8 ore e di 1400 m di sviluppo, la vetta dell’Alta Peak (3415 m). Nel parco non esistono segnavia per evitare ogni impatto am-bientale. Tuttavia, sono presenti ottime indica-zioni e lo stato dei sentieri è davvero perfetto. Pochi chilometri dopo il Lodgpole Village, si posteggia a Wolverton (2000 m); da qui si se-guono prima le indicazioni per il Tunnel Log e quindi si devia sull’High Sierra Trail. Dopo alcune ore in cui il sentiero acquista dislivello

tra i picchi di granito e le sequoie modellate dal vento, si raggiunge la deviazione per l’Alta Peak. Le vette della Sierra cominciano a mo-strarsi nella loro selvaggia bellezza; e ci sarà anche un animale che coraggiosamente vi se-guirà fino alla vetta: la zanzara, che non man-ca mai, soprattutto nelle prime ore del giorno e al tramonto. Dall’Alta Peak, con un itinerario di una certa difficoltà di orientamento per la scarsa segnalazione e la necessità di scendere facili ma obbligatorie placche di granito, siamo arrivati sino al Pear Lake (2800 m) e quindi, passando dai laghi Heather ed Emerald, siamo ritornati a Wolverton. Dall’Emerald Lake pote-te scegliere la deviazione per Watchtower, che permette di arrivare a Wolverton passando da una zona di cascate molto interessante. Altri-menti seguite l’indicazione per Humpt che vi riporta,con una breve ma faticosa risalita, sulla dorsale di sinistra per tornare alla foresta at-traversata il mattino e poi scendere al fresco, nell’ombra degli alberi. Molti trekkers affron-tano l’itinerario in senso inverso, raggiungen-do prima il Pear Lake, dove si trova un’area attrezzata con i box per campeggiare, e pro-seguendo quindi sulla traccia che noi abbiamo seguito in discesa, sino all’Alta Peak. É comun-que possibile, proprio dalla zona di Lodgepole, organizzare gite di più giorni seguendo l’High»

» escursionismo california

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5» Eagle Lake6» Verso il Sawtooth Peak7» Sentiero per l'Alta Peak - High Sierra Trail8» Uno scoiattolo

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Sierra Trail. Nelle varie stazioni dei rangers, che si trovano ad ogni entrata del parco, sono disponibili cartine e notizie aggiornate sulla situazione dei sentieri. E finalmente eccoci arrivati! Dopo essere usciti dal Sequoia attraverso l’Ash Mountain Entran-ce in direzione Three Rivers, affrontiamo la tortuosa e stretta strada che conduce alla Valle del Mineral King a 2250 m di quota ed annessa al Sequoia Park soltanto nel 1978. Infatti, la Walt Disney Company avrebbe voluto costruire esattamente qui un enorme complesso sciisti-co e per questo, complice l’intervento provvi-denziale del Sierra Club e delle organizzazioni ecologiste, la zone del Mineral King fu annessa al Sequoia Park e salvaguardata nella sua in-descrivibile bellezza. Una località tra il 1860 ed il 1890 nota per l’estrazione dell’argento ed oggi, invece, apprezzata per le sue valli selvag-ge che si snodano fin dentro la Sierra. L’ultimo avamposto di civiltà prima che la strada ter-mini insieme a supermercati, stazioni di ben-zina, e quant’altro possa riguardare il mondo, è Silver City, un complesso di casette in legno mimetizzate tra le sequoie che risalgono al tempo dei minatori. Esistono solo due campeg-gi estremamente spartani e in cui non si può prenotare, ma che vi offrono piazzole immerse tra gli alberi e pace assoluta. La doccia, come in quasi tutti gli accampamenti californiani, non compare tra gli optional. Dal campeggio di Cold Springs, che si trova in fondo alla valle e alla fine della strada asfaltata, siamo partiti per il Sawooth Peak (3760 m) passando dal-la bellissima zona dei Monarch Lakes (9 h. a/r di buon passo – media difficoltà). Il Sawooth Peak, come si può immaginare dal nome, è un picco di roccia aguzzo che svetta solitario e granitico a ridosso delle valli subalpine. Dopo

un’ora e mezzo giungiamo ai Monarch Lakes e quindi proseguiamo fino alla cresta e al passo Sawooth Peak, 3500 m circa, per una traccia ripida che parte sulla sinistra del primo dei due laghetti su terreno terroso, cedevole assai fa-ticoso. Dal Sawtooth Pass seguiamo la cresta»

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PERIODO CONSIGLIATODa giugno a settembre. In caso di neve, infatti, le strade del parco possono rimanere chiuse, soprat-tutto quella del Mineral King.

STRUTTURE RICETTIVETutte le informazioni sulle strutture ricettive si trovano su: www.ricreation.gov La prenotazione può essere eseguita anche con sei mesi di anticipo. I campeggi al Mineral King, invece, non sono prenotabili; tuttavia in caso non trovaste una piazzola libera, essendo molto grandi, chiedete a qualcuno di dividerla con voi.I due campeggi di Atwell Mill, nei dintorni di Sil-ver City, e Cold Springs, consigliato perché alla fine della valle, entrambi $ 12 a piazzola, sono gestiti dai rangers. Altrimenti esiste il Silver City mountain resort (www.silverciyresort.com) che offre bungalow – il costo è veramente notevole – ($ 100 – 150).Per il Sequioa and Kings national park consiglia-mo i campeggi all’entrata di Grant Grove Village: Princess, con piazzole prenotabili - $ 17 ; Crystal Springs, il più piccolo ma assai gradevole con piaz-zole tra le sequoie - $ 18; e diversi altri campeggi sempre rintracciabili sul sito di riferimento. Invece, vicino alla Giant Forest, ci sono: il campeggio di Lodgepole $ 18-20 ; Stony Creek $ 17 – 19; e altri come il Potwisha e il Dorst Creek. Il costo di entrata nel parco è di $ 10 a persona, auto compresa. Sul sito del parco www.nps.gov/

seki/ troverete ogni indicazione sulla situazione delle strade; i campeggi; mappe da scaricare; e quant’altro concerna l’attività del parco. Sono presenti all’interno, eccetto al Mineral King, dei supermercati piccoli ma provvisti del neces-sario. Consiglio, comunque, di fermarsi prima del Parco e comprare quanto necessario in uno dei su-permercati che troverete nelle cittadine limitrofe. Le bombolette di gas si trovano anche all’interno del Parco. Suggerisco di non dimenticare un repel-lente per le zanzare.

VOLI AEREIMoltissime compagnie effettuano voli dall’Italia a New York e quindi New York San Francisco. L’affitto dell’automobile non rappresenta affatto un problema. Potete effettuarlo dall’Italia quanto decidere al momento dell’arrivo presso l’aeroporto di San Francisco.Per quanto riguarda le strade tutte le mappe sono comunque scaricabili da Internet.

LIBRI DI RIFERIMENTODiversi libri, ordinabili via Internet soprattutto dal sito Amazon.com, possono offrire una prima idea sulle gite da effettuare: “Hiking in the Sierra Ne-vada” – Ed. Lonely Placet Walking Guide; “J.Muir: the essential guide to hiking America’s most fam-piuus trail”, di E.Wenk. ; “ Yosemite & the Southern Sierra Nevada”.

» info pratiche

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© Patagonia 2011

Maxime Turgeon si ripara dal sole del deserto nella Cave Route, Battle of the Bulge Buttress, Indian Creek, Utah. JEFF JOHNSON

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9» Heather Lakee una serie di ometti che portano alla vetta, dopo un lungo traverso a mezzacosta sul lato est della montagna. Gli ultimi cinquanta metri comportano qualche divertente passaggio di primo grado su placche di granito magnifico con i caratteristici knobs. Dalla cima la vista è splendida: come trovarsi a picco sopra un oceano di foreste e laghi che punteggiano le pendici del picco a 360° e in cui sarebbe bello potersi tuffare... Una diversa soluzione per raggiungere Sawo-oth Peak con più calma è quella di campeggia-re presso i Monarch Lakes, dove esiste un’area attrezzata con i box orsi, e quindi proseguire il giorno dopo fino alla cima. Altre gite davvero consigliate, anche per l’op-portunità di vedere le varie vallate che costi-tuiscono l’area del Mineral King, sono quelle all’Eagle Lake (4 h, facile), a 3000 m di quota

in un ambiente selvaggio tra montagne di gra-nito e sequoie giganti, e al Mosquito Lake (6h. – facile).Ovviamente sono possibili trekking di più gior-ni, come quello ai Five Lakes, che si organiz-zano chiedendo ogni informazione alla stazio-ne dei rangers. Dopo due settimane di scalate nella caotica valle di Yosemite una manciata di giorni di cielo cobalto tra questo meravi-glioso oceano di verde e tranquillità, il nostro soggiorno è terminato. E mentre con tristezza rientro a Frisco e poi in Italia, mi ritrovo an-cora a sognare sulle parole di J. Miur, che rac-conta di come ricavasse il tannino per scrivere proprio dalle sequoie, e mi assopisco nella noia dell’aeroporto con questa sua “When I entered this sublime wilderness...” (My first Summer in the Sierra). Il mio augurio a chi sta già sognan-do un California trekking! «

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