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Trent’anni fa moriva l’illustre ... - BCC di Massafra · FIDAPA Recital operistico “La gioia...

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di Massafra di Massafra laVoce laVoce ANNO VII - NUMERO 306 23 GIUGNO 2012 - EURO 1,50 SETTIMANALE D’INFORMAZIONE DELLA TEBAIDE D’ITALIA SETTIMANALE D’INFORMAZIONE DELLA TEBAIDE D’ITALIA FIDAPA Recital operistico “La gioia di un’ora” Sara Gamarro e Anna Franca Farina protagoniste Trent’anni fa moriva l’illustre archivista e storico massafrese In ricordo di Espedito Iacovelli FIDAPA Recital operistico “La gioia di un’ora” Sara Gamarro e Anna Franca Farina protagoniste POLEMICA Una stazione di carburanti nei terreni antistanti il Santuario
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Page 1: Trent’anni fa moriva l’illustre ... - BCC di Massafra · FIDAPA Recital operistico “La gioia di un’ora” ... la maggioranza di centro destra ha bocciato l’emendamento.

di Massafradi MassafralaVocelaVoceANNO VII - NUMERO 30623 GIUGNO 2012 - EURO 1,50

SETTIMANALE D’INFORMAZIONE DELLA TEBAIDE D’ITALIASETTIMANALE D’INFORMAZIONE DELLA TEBAIDE D’ITALIA

FIDAPA Recital operistico “La gioia di un’ora”

Sara Gamarro eAnna Franca Farinaprotagoniste

Trent’anni fa moriva l’illustrearchivista e storico massafrese

In ricordo diEspedito Iacovelli

FIDAPA Recital operistico “La gioia di un’ora”

Sara Gamarro eAnna Franca FarinaprotagonistePOLEMICAUna stazione di carburantinei terreni antistanti il Santuario

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L’editorialeGiovanni MATICHECCHIA

È comprensibile sul piano puramente teorico che ogni partitodifenda la propria onorabilità. Più difficile per un cittadinospaccare il capello in quattro per cercare la parte buona delcapello. Il testo di legge prossimo alla discussione in Senatoè il sintomo della malattia che sta portando alla morte ipartiti. Siamo al 69° posto nella particolare classifica deiPaesi corrotti. Questo il giudizio che accompagna la posizionedell’Italia: “la corruzione è profondamente radicata in diversearee della pubblica amministrazione, nella società civile,così come nel settore privato. (…) La corruzione in Italia èun fenomeno pervasivo e sistemico che influenza la societànel suo complesso”. Il testo di riforma approvato alla Cameraè chiaramente un compromesso tra le legittime istanze dellasocietà civile e una classe politica incapace di ascoltarla.I distinguo servono a poco, a molto poco davanti alla durezzadella realtà. Se sarà approvata dall’altro ramo del Parlamentocostituirà, per lunghi anni, la legge che regola la materia. Ècerto tuttavia che le nuove regole non modificheranno lostato delle cose. Ogni forma di coinvolgimento nel disegnocorruttivo continuerà a rimanere a basso rischio e altamenteredditizia. Se, occupandosi della materia, i partiti politicihanno voluto dare un segnale di attenzione per il problema,il fatto che lo lascino sostanzialmente intoccato la dice lungasulla volontà di questi partiti di disegnare un Paesetrasparente e pulito.

Va detto con forza che la corruzione di cui si parla riguardain prevalenza la pubblica amministrazione e risultasostanzialmente inefficace per chi si muove nella sferapolitica. Ispezioni e controlli: zero. Sarà naturalmente ilgoverno a dettare le regole attraverso il solito decretoattuativo. Perché è notorio che al governo ci sono solo bravicittadini mentre i politici si trovano nelle braccia dei santi.Val la pena precisare che sono previste pene irrisorie per ireati di traffico di influenze illecite e corruzione privata (unmassimo di 3 anni, raddoppiato solo per le società per azioniquotate in borsa). I tempi di prescrizione previsti per questireati sono di pochi anni mentre sappiamo tutti che ci vogliomolti più anni per celebrare un processo. Ergo fioccherannole prescrizioni. Dettaglio di non poco conto: è previstal’impossibilità di utilizzare le intercettazioni telefoniche (unvecchio pallino di un vecchio governante). Di buono potrebbeesserci l’adozione di un testo unico in merito di incandidabilitàe divieto di coprire cariche elettive a seguito di condannedefinitive. Insomma la legge fungerà da cane da guardia masi sono premurati di mettergli il guinzaglio e gli hanno ordinatodi non abbaiare mai. Una cosa appare certa. Deludendo leaspettative legate alla sua approvazione, questa riforma, conle sue molte ombre, rischia di accentuare il malcontentopopolare nei confronti di una classe politica già ai minimistorici in termini di fiducia.

Partiti, avanti tutta! Continuanoa ballare mentre la nave affonda

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La Voce di Massafra n. 306del 23 giugno 2012Chiuso in Redazione alle ore23,00 di giovedì21 giugno 2012Gli articoli pervenuti e nonpubblicati verranno editati suiprossimi numeri.

Hanno vinto. Stanno realizzando l’ impianto didistribuzione carburante nei terreni antistanti il SantuarioMadonna della Scala. Inutili sono stati gli appelli afermare l’opera. In consiglio comunale avevamo chiestodi escludere quell’area dal nuovo piano carburanti, mala maggioranza di centro destra ha bocciatol’emendamento. Anche l’appello rivolto al VescovoFragnelli è caduto nel vuoto. Quel terreno è una delleultime zone incantevoli della nostra città, di grandeinteresse paesaggistico e storico, ora con la presenzadel nuovo impianto rischia di essere fortementecompromesso. La zona interessata è un oliveto secolareche costeggia i due lati di via del Santuario, poco primadella seconda Cappella.Tale spazio, storicamente, rientrava tra i beni del‘beneficio’ della chiesa di Santa Maria della Scala, suicui frutti quella chiesa pagava una decima di 7 tarì allaSanta Sede già nel 1324.Dopo il Concilio di Trento, a seguito della riformasull’amministrazione dei beni ecclesiastici, la proprietàfondiaria fu sottoposta a sistemi indiretti di sfruttamento.Per questa ragione, nel 1583 tutti i benefici e i legati piidi Massafra (tra cui quello di S. Maria della Scala), conle rispettive chiese e cappelle, furono incorporati eannessi in un’unica massa patrimoniale amministratadal Capitolo collegiale e non più dai singoli chierici.Nel Catasto Onciario del 1749 i terreni, gli alberi di ulivoe persino le grotte di S. Maria della Scala risultano di

proprietà del Capitolo e dal Capitolo concessi a censoenfiteutico (una specie di affitto) a vari massafresi.Ora su quel terreno, donato secoli fa, a costo di incredibilisacrifici e privazioni, con lo spirito di incrementare il cultodella Madonna della Scala, si sta costruendo una stazionedi carburanti.Tale progetto non porta alcun bene né al paesaggio nétantomeno alla devozione per la nostra Protettrice.L’area era di proprietà dell’Ente per il sostentamento delclero. Ancora una volta invito il sindaco di Massafra dott.Martino Tamburrano ed il Vescovo mons. Pietro MariaFragnelli ad intervenire per bloccare il progetto. Noimassafresi riteniamo quella zona un posto sacro che pocosi sposa con un impianto di questo tipo.

Vito MiccolisCapogruppo Consiglio Comunale PD

Focus Una stazione di carburantinei terreni antistanti il Santuario

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Il comitato dei cittadini che si oppone la raddoppiodell’inceneritore di Massafra comunica che l’Arpa(Dipartimento di Taranto) nel 2009, a seguito delfenomeno di contaminazione animale rilevato a Taranto(pecore alla diossina), ha svolto dei prelievi sul terrenonel Comune di Massafra. Tali prelievi sono stati effettuatiall’interno di un piano straordinario di monitoraggio perle aziende agricole e le aree adibite al pascolo in tuttala Provincia di Taranto. Queste analisi hanno rilevatoelevati valori di diossine e di furani elevati nel Comunedi Massafra. In particolare un prelievo effettuato in ZonaParco di Guerra ha evidenziato un l ivel lo dicontaminazione da Diossine/Furani quasi il doppio delvalore limite. Infatti il valore limite è di 10 ng I-TE/kged è stato riscontrato un valore di 18,68 ngI-TE/kg.Occorre rilevare che il punto in questione dista circa 3Km da Appia Energy, 7 km da AMIU e 10 Km da ILVA.Questo campione faceva parte di un gruppo di campioniprelevati lo stesso giorno in località fra loro limitrofe,tutte fra Massafra e Crispiano.Un altro prelievo, sempre nel comune di Massafra manei pressi della Masseria Accetta Grande, ha dato unvalore di 4 ng I-TE/Kg. Altri campioni (più distanti daMassafra e in direzione Crispiano) rientravano nei valoridi fondo (di molto inferiori a 1 ngTE/Kg). In seguito alle

risultanze di tale piano di monitoraggio ARPA-ASL cifu l’ordinanza del Presidente della Regione n.176 del23 febbraio 2010 che vieta il pascolo (e il consumo difegato ovicaprino) nelle aree incolte entro 20 Km dallaz.i. di Taranto e in cui ricade anche il terreno inquestione. L’ordinanza è tutt’ora vigente. Occorresottolineare che il valore di Parco di Guerra è il piùelevato di tutti i prelievi della Provincia di Taranto(Relazione sui dati ambientali dell’area di Taranto) equello immediatamente inferiore è di 10 ng I.TE/Kgnei pressi di Statte. La notizia più allarmante è chequesto valore anomalo ha lo spettro di concentrazionetossica molto vicino all’incenerimento e molto diversada quella conosciuta dell’ILVA. Come dimostrano i graficipresentati in conferenza stampa.Non vogliamo creare allarmismo ma vogliamo chiarezza!Il sindaco dott. Tamburrano sapeva? Cosa ha fatto? Ilresponsabile del Dipartimento di Prevenzione Asl dott.Mastronuzzi sapeva? Cosa ha fatto?Il comitato chiede al Sindaco, alla luce di questi rilievie valori, di fermare il procedimento autorizzativo per ilnuovo inceneritore ed avviare una campagna di prelievisvolto da Enti terzi di interesse pubblico su tutto ilterri torio comunale al f ine di escludere unacontaminazione diffusa da diossine e furani ed altro. Ilcomitato chiede, alla luce di questi rilievi e valori, aldott. Mastronuzzi, responsabile del Dipartimento diPrevenzione della zona Massafra-Mottola-Statte-Palagiano di ritirare il parere favorevole espresso insede di Conferenza dei Servizi perché egli stesso lo hasubordinato ad un controllo delle matrici ambientali(aria,acqua,suolo) in particolare le concentrazioni didiossine e furani ed altro.

Trovati valori alti di diossina nel Comune di Massafra

FARMACIE DI TURNO

Sabato 23 giugnoMASSARO - corso RomaBENEGIANO - viale MarconiDomenica 24 giugnoSACCOIA - via C. Scarano

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Uno splendido gruppo di lavoro formato da 65 alunni dai 7ai 10 anni ha concluso l’attività teatrale con la rappre-sentazione di “Masciarot” il 24/05/2012 nel cortile dellascuola di appartenenza 1° Circolo “E De Amicis”.Un pubblico nutrito, attento ed entusiasta, composto dagenitori, parenti, amici e personale scolastico, ha applauditole loro “performance” tra un’esplosione di colori, di suoni edi immagini che hanno reso magica una anonima serata dimaggio.Il Progetto“Teatro e Folklore” ha offerto ai partecipanti lapossibilità di conoscere meglio se stessi e di favorire unamaggiore sicurezza nelle proprie capacità di comunicazionee di relazione con il mondo esterno, attraverso attività dilaboratorio che hanno permesso loro di raggiungere ottimitraguardi di “espressione fisica, verbale e canora”.Il palcoscenico è stato testimone della loro bravuraacquisita attraverso esercizi fisici atti all’espressione teatrale,esercizi per l’uso della voce, prove individuali e di gruppo dicanto e di ballo.La preparazione dello spettacolo ha richiesto mesi di lavorointenso e continuo con tanta fatica sia da parte degli allieviche da parte dei Docenti, ma alla fine ne è valsa la pena.Attraverso continue prove in orario extra-curriculare, gliallievi, sostenuti da uno straordinario interesse ed unimpegno costante hanno raggiunto un livello ottimale dellarappresentazione, abbinando alla recitazione anche l’aspettocoreografico e scenico.La messa in scena è stata curata nei minimi particolari:magnifici costumi, che hanno raggiunto lo scopo di catturarel’attenzione e di rendere straordinari gli eventi che sullascena si stavano consumando. Appropriata la scelta dellemusiche, perfettamente conformi al succedersi dei fatti.Anche per quest’anno scolastico gli studenti-attori sono

riusciti ad esprimere al meglio le loro doti, la loro sensibilitàe la passione per il palcoscenico, valorizzando il 1° Circolo“E. De Amicis”, che attraverso la rappresentazione teatrale èriuscita a trasmettere messaggi e valori “delle radici culturalidel Territorio” (foto di R. Ligurgo)

Maria Curro

SCUOLA Gli alunni del 1° Circolo “E. De Amicis” nuovamentein scena con “La storia di Masciarot” di Antonio Pagliara

ISTITUTO DI BELLEZZA A SERVIZIO TOTALE

Grazia CiaurroVia Parini, 1 - Massafra - tel. 099.880.29.88

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ECONOMICAMENTE - 10 | La rubrica de “La Voce” per capire l’economia

Il denaro non è un obiettivo, ma uno strumento: la MIFIDRAFFAELE RESCINA

Nel tempo il rapporto tra banche e clienti si ènotevolmente evoluto. Fino a pochi anni fa il cliente chedepositava i suoi risparmi chiedeva solo quanti erano gliinteressi che guadagnava. La domanda in banca era:quanto date di interessi? La banca proponeva, ma laresponsabilità era sempre e solo del cliente.Dal 2007 le cose sono notevolmente cambiate in quantol’Italia ha recepito una direttiva europea molto importante,la cosiddetta MIFID (Market in Financial InstrumentsDirective, cioè Direttiva sul mercato degli strumentifinanziari). Questa normativa, tra le altre cose, stabilisceche il rapporto e la responsabilità tra banca e cliente sipuò sviluppare su tre livelli.Il primo è denominato “Execution only”, cioè soloesecuzione: il cliente si informa e decide autonomamentel’investimento vuole fare, va in banca e chiede di eseguireun suo ordine; la banca è responsabile solo di garantirela migliore esecuzione possibile di quell’ordine, nient’altro.Il secondo è quello della “Appropriatezza”: il cliente va inbanca e chiede informazioni su uno specificoinvestimento; la banca verifica l’esperienza e la culturafinanziaria del cliente e gli fornisce tutte le informazioninecessarie relative a quell’investimento; informa il cliente

se quell’investimento è appropriato ed esegue l’ordinedel cliente.Il terzo è quello della “Adeguatezza”: la banca svolgeverso il cliente un servizio di consulenza finanziariapersonalizzata; la banca acquisisce tutte le informazionirelative al profilo del cliente, alla sua esperienza inmateria di investimenti, alla sua cultura finanziaria, allesue risorse patrimoniali, alla sua capacità di risparmio,alla prospettive del suo reddito e soprattutto quali sonoi suoi obiettivi di investimento; in sostanza acquisiscedal cliente tutte le informazioni necessarie e gli fornisceuna “raccomandazione personalizzata”, cioè si assumela responsabilità di dire al cliente: in base a quanto mihai detto, io banca per ognuno degli obiettivi diinvestimento che mi hai elencato, ti consiglio di investirei tuoi risparmi in questa specifica maniera. Si parte cioèdal presupposto che il denaro non è un fine, ma è solouno strumento che serve alle persone per raggiungere ipropri obiettivi di vita (la spesa quotidiana, la macchina,la casa per se o per i propri figli, le vacanze, gli studi deifigli, la pensione, la salute, l’autosufficienza, il benessere,la protezione del patrimonio, il trasferimento delpatrimonio ai figli, etc…)

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Pensiero positivo

Come eravamo…(Fototeca Fernando Ladiana)

Il finanziamento dei partiti

Una delle forme di finanziamento dei partiti nel passatoera quella del contributo diretto fatto in nome di valori edi ideali. I partiti hanno poi capito che questa fonte difinanziamento era destinata ad esaurirsi e così hannodeciso di finanziarsi a dispetto dei cittadini attingendodirettamente dalle casse dello Stato (cioè dalle nostretasche). Che poi non è finanziamento ma eufemistica-mente rimborso di spese … mai fatte e di ville e yachtutili alla causa personale di qualche dirigente di partito.

Lucia Palmisano

COMUNICARE IL PROPRIO SENTIREQuando ci troviamo in situazioni di profondo disaccordocon qualcuno, possiamo esplorare una nuova via d’azione,alternativa all’attacco e alla difesa. Possiamo dichiarare,molto semplicemente, il nostro stato d’animo e il nostropunto di vista, senza fuggire il confronto e senza scenderea compromessi che intaccano la nostra dignità. Bastaavere il coraggio di essere diretti e sinceri.

Giddì

CRONACA Rissa traromeni, sei arrestiSei operai romeni sono stati arrestati dai carabinieridi Massafra per rissa aggravata dopo essersiaffrontati con coltelli, bastoni ed armi di fortuna(graticole e ferri per il barbecue) nella pineta diVerdemare, tra Lido Azzurro e Massafra. Si trattadi Costantin Ion, di 26 anni; Robert Tudorache, di25; Daniel Bratu, di 30; Lucian Claudiu GravilaLucian, di 31; Vladimir Bamaloi, di 39; e IonelChioralia, di 30.Tutti hanno riportato ferite lacero-contuse e dataglio. In particolare, Chioralia, è stato ricoveratocon riserva di prognosi all’ospedale SantissimaAnnunziata di Taranto per un trauma commotivo euna profonda ferita da taglio alla schiena.

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Centro Salus

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Poliambulatorio specialistico privatovia del Santuario 42 - MassafraDirettore Sanitario dott. Piero Pellegrinowww.centrosalusmassafra.itPer prenotazioni ed informazioni:tel. 099.946.04.01 mail: [email protected]

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Diagnostica per immagini, TAC e risonanze in strutture convenzionateDiagnostica di laboratorio

Paolo CatucciAltri mirabilmente ne hanno tracciato il profilo umano eprofessionale. L’Archivio di Fernando Ladiana, una vera epropria miniera di scritti di Paolo Catucci, è un’altra voce,un’altra testimonianza circa l’uomo e il suo impegno. Questiscritti ci dicono che Catucci è ancora vivo. Sua l’intuizione,ancora attuale, di un organo di informazione cittadina ispiratoa criteri democratici e culturali. Attraverso Voce nostraCatucci ha osservato la lenta ma palpabile trasformazione diuna realtà sociale cresciuta anche grazie al suo contributo diuomo attento e sensibile al cambiamento. Scriveva nella Vocenostra del 1968: Ma il fatto nuovo è costituito dallacomponente diversa della gioventù di oggi – ovviamente alivello di preparazione culturale – la quale ha una matricequanto mai varia ed eterogenea, che assorbe strati diversidella società. Ci troviamo difronte ad una caratterizzazioneagli antipodi di quella dei decenni passati: mentre allora iceti medi e gli strati più consolidati esprimevano una gioventùpreparata sul piano della cultura, oggi l’estrazione culturaleha ben altra fisionomia e configurazione in quanto abbraccia

ogni categoria sociale, con innegabili vantaggi.Statisticamente si può affermare che il meglio proviene oggidagli strati sociali un tempo più trascurati, proprio per lacaratteristica della freschezza mentale e spirituale dicategorie non impegnate sotto il profilo del rendimentointellettuale. È come il reddito alto di un campo tenuto incoltoper anni, al quale fa riscontro il basso reddito di un terrenolavorato ad usura e sfruttato a ripetizione. Un osservatoreacuto delle sensibilità sociali e politiche che, insieme allaintellighenzia del tempo, ha aiutato Massafra a crescere ediventare la odierna città attenta alle problematiche culturalie, soprattutto, viva sotto questo profilo.

Lucia Palmisano

Cronache del tempo che fu(Archivio Fernando Ladiana)

Paolo Catucci e Mimino Scaligina

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Ciao Paolo, lo so che prima o poi cirivedremo. Non so quando, ma verròa trovarti. La tua partenza mi ha presoin contropiede, anche perché - insiemea Orazio - stavo preparando l’ormairituale incontro per il tuo prossimoonomastico. Quante volte ti avevo

Mimino Scaligina per Paolo Catucci. Amicizia sempre

pregato di non avere fretta, perchédovevi continuare a raccontarmi diMassafra. Non solo te lo avevo dettoin privato, ma anche pubblicamente:una volta te lo avevo scritto persinosu “Ribalta di Puglia” e, leggendolo miavevi regalato un sorriso di affetto.

Hai avuto fretta, mi hai sorpreso.Chi mi racconterà, ora, dei fatti epersonaggi della nostra Massafrache hai portato con te. Vorrà direche, quando ci incontreremo inquella nuova dimensione,andremo a trovare Espedito e,con lui, continueremo a parlarcidi quella parte di esperienze chenon abbiamo avuto tempo discambiarci. Ti ricordo che inquella vita non avremo fretta,perché lì ci fermeremo persempre. Intanto, insieme al miosaluto, ti spedisco il mio sonetto(unico) dialettale che ti avevodedicato: può darsi che, andandovia frettolosamente, lo abbiadimenticato a Massafra.

Arrivederci Paolo.Il tuo caro amico Mimino Scaligina

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L’associazione “La Tavolozza Creativa” di Donatella ePompea Tagliente in collaborazione con Daniela Negliadel blog “Sapori di Casa” hanno organizzato lo scorso 14giugno un corso pratico sulla preparazione degli”gnocchi”.Tre donne, mamme e creative con una passione incomune “la cucina”.Questa amicizia tra Pompea e Daniela nasce qualche annofa quando entrambe facevano parte del “Coro massafrese”e con gli anni questa amicizia si e’ consolidata. Le lorostrade si sono separate per un po’ quando le sorelleTagliente decidono di aprire un’associazione per dar“sfogo alla loro creatività chiamandola “la tavolozzacreativa”, realizzando prodotti creativi di ogni tipo: collanein sospeso trasparente, riciclo creativo e quant’altro.

LA TAVOLOZZA CREATIVA Venerdì 29giugno si replica il corso sugli “gnocchi”

Tre donne, mamme ecreative, con una passionein comune: “la cucina”

Daniela circa due anni fa decide di aprire un blog dicucina chiamandolo Sapori di Casa e da quel giornonon si e’ più fermata. Il primo corso ha riscosso unbuon successo e il 29 giugno si replica.«Proporremo un corso su impasto base di gnocchi, conzucca, barbabietola, basilico, gnocchi di ricotta, di panee con farina di castagne e per finire gnocchi ripieni –informa Daniela Neglia - Gli gnocchi si possono trovarefacilmente in commercio ma quelli fatti in casa sono unaltra storia e lo scopo è quello di tramandare le tradizionidelle nostre mamme alle nuove generazioni». Dopo ilcorso ci sarà la degustazione dei piatti realizzati, attestatodi partecipazione, foto e tanto divertimento.

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FIDAPA Recital operistico “La gioia di un’ora”Sara Gamarro e Anna Franca Farina protagonisteAffollato Teatro Comunale nei giorni scorsi e applausisu applausi al soprano Sara Gamarro e alla pianista AnnaFranca Farina, protagoniste di una memorabile serata,organizzata dalla locale sezione della Fidapa che havoluto regalare alla cittadinanza, a conclusione del ciclodi seminari di drammaturgia musicale “La Rondine”, ilrecital “La gioia di un’ora” che il pubblico ha seguitodalla prima all’ultima nota. Sara Gamarro, massafresema che ormai da alcuni anni ha come casa il mondo(frequenti i suoi soggiorni artistici in tutta Italia eparticolarmente a New York per concerti ed incisioni)dopo un attimo di emozione ha fatto scoprire a tutti ilsuo grande amore per la musica operistica e la suaincredibile voce. Che forza, che capacità artisticheespressive… E poi quella grande capacità nell’immede-simarsi nel personaggio e nello stesso tempo riuscire arendere la sua voce ora possente, ora dolce, oraspensierata, ora velata di tristezza nelle interpretazionidelle parti da protagonista di “Io son l’umile ancella”,“Mi chiamano Mimì”, “Canzone di Doretta”, “Ore dolci edivine”, “E’ strano… Ah, fors’è lui…”, “Poveri fiori”,“Figliuolo, tu mi dici”, “Donde lieta”, “Teneste lapromessa…”, “…Addio del passato”, “Sola, perduta eabbandonata” e, a gran richiesta, “Il valer di Musetta”.Il pubblico ha potuto seguire i testi delle parti interpretate(tratte dalle opere “Adriana Lecoureur” di FrancescoCilea, “La Traviata” di Giuseppe Verdi, “La Bohème” e“La rondine” di Giacomo Puccini) sul programma di Sala(riportava anche l’indice dei temi già individuati nell’analiside “La Rondine” con la leggenda dei relativi simboli)stampato a cura della Fidapa con grafica di copertina etesti curati dalla stessa artista Gamarro e con la graficadel retro della copertina curata da Gabriella Mastrangelo.Voce e pianoforte da sogno. Pianista e cantante in pienaarmonia (diceva la scrittrice prof. Antonietta Benagianonel sottolineare l’ottimo affiatamento tra voce e piano).E la pianista si è anche fatta apprezzare come solista,eseguendo il preludio dell’Atto IV di “Adriana Lecouvreur”di Francesco Cilea, il preludo dell’Atto I e dell’Atto III de“La Traviata” di Verdi.Massafra ha avuto un passato lirico e con Sara L.Gamarro certamente rinverdirà il gusto della gente chenon si è mai interessata alla lirica delle nuovegenerazioni. Lo hanno detto i grandi appassionati OrazioSantoro e Giuseppe Gallo.

L’artista si è detta felicissima dell’affetto riservatole dalpubblico e della collaborazione della pianista Anna FrancaFarina, una figura che definito eccezionale, anzi “unica”.La loro è stata, infatti, un’esperienza davverostraordinaria, come accade raramente nel mondoartistico.Curiosità della serata. Più di qualcuno ha definito SaraGamarro “il soprano scalzo” in quanto si è esibita sulpalco a piedi nudi. Ed a diversi ha anche ricordato SandieShaw, la cantante britannica tra le più famose degli annisessanta che era stata soprannominata “la cantantescalza” per la sua abitudine, appunto, di esibirsi sul palcoa piedi nudi. Quella di Sara L Gamarro, comunque, nonè un’abitudine. In questa occasione si è esibita a piedinudi, infatti, perché uno dei temi fondamentali del ciclodi seminari di drammaturgia musicale “La Rondine”, eraquello della “resurrezione” e, come si sa, gli angeli noncalzano scarpe. “Per cantare, le scarpe non servono…,ci ha detto sorridendo l’artista.Cosa succederà dopo questo exploit? Alle due stupendeartiste, come abbiamo saputo, stanno già giungendointeressanti proposte artistiche dal nostro territorio. Trai prossimi impegni da Sara Gamarro da ricordare anchelo spettacolo “Only God Can Save Me”.

Nino Bellinvia

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“Dio salvi il Re e pure il Si bemolle”… Dopo il successo dellapassata edizione, ritorna «Maìor in live», la rassegna dimusica dal vivo, spettacolo e animazione delle migliori tribute-band pugliesi e non che animerà, nel weekend, le calde seratedell’estate massafrese.Dodici imperdibili appuntamenti in programma, fino al 31agosto, nell’arena antistante il Maìor Cafè, un localeaccogliente, situato all’ingresso della città nuova, circondatodal verde, dotato di un ampio parcheggio e american bar. Lacornice ideale, per trascorrere all’aperto, in un’atmosferaconviviale, piacevoli momenti in compagnia.Gruppi affermati, di straordinaria professional ità,compongono il cartellone della rassegna che rappresenta unpunto d’incontro tra le diverse generazioni. Ci sarà musicadi ogni genere e per tutti i gusti.A tenere a battesimo la nuova stagione è stata l’OrchestraMancina, composta da artisti tutti massafresi, ormai notain Puglia e in tutto il Sud Italia. Un tributo del Maìor Cafè aisei componenti della band e alla città di Massafra.Guidati dalla voce eclettica di Antonio Tinelli, i giovanimusicisti hanno alle spalle collaborazioni di assoluto rilievo:da Paolo Belli ad Antonella Ruggiero, da Neffa a Kelly Joycee molti altri artisti.Il loro repertorio spazia attraverso la riproposizione in chiaveprettamente “ska” e “reggae” di grandi successi italiani: daMina a Luigi Tenco sino a Rino Gaetano, De Andrè e LoredanaBertè.Tinelli (chitarra e voce), Michele De Bartolo (chitarraelettrica), Benedetto Ferricelli (batteria), Nicola Spera(basso), Peppe Angelini (tromba) e Maurizio Cardone(trombone) sono pronti per regalare al grande pubblico unviaggio senza soluzione di continuità e tutto da ballare.Questi gli altri appuntamenti in programma.Venerdì 29 Giugno, Scomoda-Mente (Negramaro Tributeband); Mercoledì 4 Luglio, Manhattan Beat live funk danceshow; Venerdì 6 Luglio, Libera nos a Malo (Luciano Ligabuetribute band); Venerdì 13 Luglio, Vasconnessi in concerto(Vasco Rossi tribute band); Venerdì 20 Luglio, In My Playlive concert (Coldplay tribute band); Venerdì 27 Luglio,Ingresso libero (Rino Gaetano tribute band);Venerdì 3 Agosto, U2 Pride live concert (U2 tribute band);Martedì 7 Agosto, Vega 80 (Hit Dance ’80);Venerdì 17 Agosto, The Paipers (Beat Italiano ’60);Venerdì 24 Agosto, Reddot live concert - (Red Hot ChiliPeppers tribute band); Venerdì 31 Agosto, Ohm live concert(Pink Floyd tribute band).Tutti gli spettacoli avranno inizio alle 21.30.L’ingresso è libero. Info e prenotazione consigliata:0998801423

Al via la rassegnamusicale “Maìor in live”

sabato23giugno

domenica24giugno

lunedì25giugno

martedì26giugno

Meteo_Massafra

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Cronache massafresiLA VOCE DI MASSAFRA - foglio d’informazione

allegato al n.306 del 23 giugno 2012

Il 24 giugno di trent’anni fa Espedito Jacovelli concludeva la suavicenda terrena. Trent’anni sono una generazione, tempo lungoper gli uomini, lunghissimo per una città senza memoria com’è

Massafra, per cui tocca a noi vecchi assumere il ruolo di memoriastorica e far conoscere ai giovani le grandi figure del passato, fra lequali, certamente, un posto di spicco spetta a Espedito Jacovelli.Cercherò, in breve, di riassumere la sua opera generosa, tentativoimpareggiabile di sprovincializzazione della nostra Città, in moltissimicampi nei quali agì da protagonista.Massafra ha oggi gente di teatro che nulla ha da invidiare aiprofessionisti, ma essi sono l’albero vigoroso sviluppatosi dal semepiantato da Espedito con la piccola filodrammatica Carlo Goldoninell’immediato dopoguerra, dopo le esperienze condotte innanzi frale due guerre.Le sue grandi capacità di organizzatore si rivelarono negli anni in cuifu Presidente dall’antica Società Operaia di Mutuo Soccorso, che eglirivitalizzò e della quale celebrò il centenario di fondazione nel 1964.Ma l’attività preminente di Espedito si svolse, con leggendatria energia,in molti altri campi della cultura e dello sviluppo civico.A lui si deve la fondazione della Pro Loco, che ebbe un giornale mensile,‘Voce Nostra’ che è oggi fonte storica primaria per conoscere le vicendedi Massafra negli anni Cinquanta e Sessanta, e nella quale, autenticafucina di idee, nacquero il Settembre Massafrese ed il Palio, con unaserie di iniziative, come la mostra di pittura ‘Lucerna d’Argento’, assurtea dignità di grandi manifestazioni nazionali.Sappiamo che oggi personaggi che negli anni ruggenti della Pro Loconon erano neanche a Massafra si sono ritagliati un ruolo di protagonistiin quelle iniziative, ma, per onestà storica, occorre ristabilite la verità.L’onestà storica, oltretutto, è stato uno degli insegnamentifondamentali che Espedito ha impartito a quanti siamo stati accantoa lui nelle sue varie iniziative, e di grande onestà storica ha datoprova nelle sue opere edite, che è bene ricordare.Oggi Massafra, grazie anche all’opera dell’Archeogruppo che ne portail nome e che egli fondò nel 1975, è una della capitali mondiali dellaricerca sui siti rupestri, ma l’iniziatore, dopo i primi tentativi di padreLuigi Abatangelo, fu proprio Espedito che nel 1960 pubblicò Gliaffreschi bizantini di Massafra. E fu lui che, negli anni 1972-74,condusse, con un gruppo di giovani, nella Gravina di Madonna dellaScala, importanti ricerche archeologiche che consentirono di fissarealmeno al V secolo l’esistenza di quel villagio rupestre, grazie alrinvenimento di un tesoretto di monete vandale e bizantine, e distabilire che la frequentazione umana nella Gravina risaliva almeno alNeo-Eneolitico, perché vi furono rinvenute lame di selce e frammentidi ceramica dipinta.Ma era insieme con me nel 1961, quando scoprimmo in una grotticella,una lunga iscrizione messapica ed era insieme a mio fratello Attilionello stesso anno, quando scoprirono la cella eremitica detta ‘delSanto barbato’ nella Gravina di Santa Caterina.Per tutti gli anni Sessanta conducemmo insieme ricerche sulle chieserupestri della Provincia di Taranto, per farne una pubblicazione chenon ebbe più luogo per vicende sulle quali è bene stendere un velo.Legato, come ogni massafrese, al Santuario della Madonna della Scala,ne pubblicò una prima descrizione nel 1963, cui seguì una guida nel

1978, nella quale oltre che del Santuario, parlava anche del villaggiorupestre.Ma le opere storiche fondamentali nella sua attività di infaticabileindagatore di archivi (frequentò non solo i più ’domestici’ Archivi diLecce, Taranto, Bari, ma anche il Grande Archivio di Napoli e quellidelle Abbazie benedettine di Cava dei Tirreni e Montecassino) sonoMassafra nel secolo XVI, del 1972 e Massafra nel secolo XVII, uscitapostuma, opere che conservano intatte anche oggi tutto il loro valoree che potrebbero essere prese d’esempio dagli storici di nuovagenerazione.Quasi come viatico, quando già era malato e sapeva di aver poco davivere, nel 1981, pubblicò la più seria guida di Massafra che si conosca,Massafra. La città e il territorio.Altre idee ed iniziative di Espedito Jacovelli non si poterono realizzareper insipienza altrui: Espedito era anni luce più avanti di tantimassafresi per essere completamente capito nei progetti cheguardavano al futuro. Così, ad esempio, nel 1975 fu uno dei piùconvinti fautori della opportunità di impiantare nel Monastero diSant’Agostino il Museo Regionale del Rupestre, che non si fece perchégli Amministratori dell’epoca dissero di avere “ben altre idee suSant’Agostino”. Gli anni sono passati, di quelle idee non si è vistaneanche l’ombra e Sant’Agostino è tornato alle condizioni di rudere.Quando lo vidi l’ultima volta, a Pasqua del 1982, due mesi prima dellascomparsa, mi espresse un suo sogno: destinare la sua casa ad unaFondazione per la storia di Massafra, per la quale metteva adisposizione i suoi libri e le sue carte. La morte sopraggiunse tropporapidamente perché potesse dar corpo a quel sogno.Oggi, nel dubbio che nessuno prenda iniziative per commemorarlo alivello cittadino, tranne il ‘suo’ Archeogruppo che lo farà privatamente,per i suoi soci, adempio – sia pure in modo succinto e incompleto –all’obbligo amicale di serbarne la memoria.

Roberto Caprara

Trent’anni fa moriva l’illustre archivista e storico massafrese

In ricordo di Espedito Iacovelli

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poste in essere nella scuola S. G: Bosco attraverso una serie di giornateevento, tenutesi in collaborazione con Ass. Amici Informaimmigratidi Bari e Missione Girasole, rappresentano una delle varie fasi del piùarticolato progetto del Distretto di Economia Solidale del Tarantino.L’Associazione proponente Mediterranea Consumo ringrazia la Pre-side dott.ssa Grazia Castelli, la referente di progetto Insegnante MariaGrazia Convertino e le numerose insegnanti che hanno amorevolmenteaccompagnato i ragazzi in questo percorso che si incastona bene inun periodo in cui è fondamentale un ripensamento globale del modusvivendi.

ASSOCIAZIONE MEDITERRANEA CONSUMOProgetto “Distretto di EconomiaSolidale del Tarantino”

Con la chiusura dell’anno scolastico le attività nell’ambito del progetto“Distretto di Economia Solidale del Tarantino” promossodall’Associazione di consumatori Mediterranea Consumo si sonoconcluse anche presso la Scuola elementare San Giovanni Bosco. Ilprogetto ha coinvolto oltre 100 alunni delle classi 3B, 3C, 3D, 2A e 3Adei plessi situati in via Nuova e in via Padre Luigi Abatangelo. Sonostati affrontati i temi del consumo critico attraverso l’ausilio divideoproiezioni e filmati, attività all’aperto e di interazione attraversomodalità di educazione non formale in un contesto formale qualequello scolastico: dal concetto di consumatore al risparmio di risorsenaturali, i giovani alunni hanno costruito la piramide alimentare, hannoimparato a leggere le etichette e ad individuare i prodotti biologici,hanno conosciuto mediatori culturali arabi attraverso i quali hannoappreso elementi relativi alle culture “altre”, hanno piantumato i girasolinelle aiuole della scuola, e hanno anche acquisito elementi relativialle aziende multinazionali che assumono comportamenti “scorretti”.Dalla valorizzazione del territorio alla sostenibilità sociale ed ecologica,passando per i temi della cooperazione e della reciprocità , gli alunnihanno affrontato temi apparentemente differenti, ma legati da ununico filo conduttore , con l’obiettivo di acquisire la consapevolezzache diventare “giovani consumatori critici e solidali” significa impararea porsi tre domande fondamentali ogni qualvolta si acquista qualcosa:il prodotto fa bene o fa male alla mia salute? Acquistando un taleprodotto, contribuisco a fare del bene o del male alla collettività eall’ambiente? Diventare consumatori critici significa contribuire allasalvaguardia dell’ambiente, valorizzare il proprio territorio con lepeculiari caratteristiche che ne rendono un unicum; e , ancora, ilconsumatore critico contribuisce alla crescita economica, sociale eculturale del territorio, sostenendo le produzioni locali e di buonaqualità, avviando un circuito positivo di economia solidale, favorendonon solo la circolazione della moneta, ma anche la diffusione di valoriquali la cooperazione, la reciprocità, la tolleranza e la pace. Le attività

PIANO DI RIORDINO SANITARIONegli altri paesi si lotta, a Massafra...

Tanto a Massafra facciamo quello che vogliamo. È la frase pronunciatada un dirigente ospedaliero che interloquiva con un politico, pensandodi non essere ascoltato da altri. Oggi la situazione è questa. Il governoregionale ha posto mano al piano di riordino sanitario con lastessa logica con cui pose mano al piano di rientro. Una logica chesta massacrando la provincia ionica. Distratti i nostri autorevoliamministratori: Stefano (presidente della Conferenza dei Sindaci) eFlorido (presidente della Provincia) hanno altre gatte da pelare peroccuparsi della salute dei cittadini e così i lanzichenecchi baresi

I LAVORI DEL CONSIGLIO COMUNALEDEL 18 GIUGNO

In apertura di seduta il Consiglio si è soffermato sul lutto che hacolpito il presidente del Consiglio Comunale Pilolli e ha ricordato lascomparsa dello storico prof. Paolo Catucci, primo direttore dellaBiblioteca Comunale, proponendo al contempo la stampa del suo ul-timo lavoro. Pino Presicci, presidente dell’Associazione “Conoscere eAgire”, ha illustrato il report dell’attività svolta nel biennio 2010-2012.Maurizio Baccaro ha presentato una proposta di documento con cuiritiene necessario impegnare l’Amministrazione a determinare unamoratoria in ordine all’approvazione ed al rilascio di qualunqueautorizzazione urbanistica in deroga al vigente P.d.F. e chiedere dinon approvare alcuna variante in deroga al vigente Piano, sinoall’approvazione del P.U.G. Prima parte della seduta dedicata alleinterpellanze presentate dal consigliere Cofano: incarichi a ditte aventiparenti in amministrazione, incarico dirigenziale, individuazionecomponenti OLIV, ufficio di supporto agli organi di direzione politica,liquidazione ulteriore acconto ai carristi, nomina vice responsabileUfficio Censimento. L’assessore all’Urbanistica Giuseppe Marraffa harelazionato sul punto inerente alla costruzione di un capannoneindustriale da destinare ad officina meccanica in deroga al P.d.F. Ilconsigliere Baccaro ha abbandonato l’aula affermando che nonapproverà alcuna variazione al PdF sino a quando non vi sarà il PUG.Cofano ha chiesto chiarimenti in merito all’eventuale scomputo deglioneri di urbanizzazione primari, ovvero se spettava o meno al Consiglioapprovare lo stesso scomputo (realizzazione tronco di fogna nera aservizio degli insediamenti industriali per un importo complessivo dicirca 35 mila euro). Il sindaco ha proposto di emendare l’attodeliberativo nella parte di “approvazione dello scomputo degli oneri”.Il consigliere Mazzarano ha parlato di investimento significativo per ilterritorio ed ha affermato che la mancanza di uno strumentourbanistico adeguato non deve creare danno. Zanframundo haevidenziato la necessità di approvare il provvedimento che riguardauna società, pronta ad investire. Dopo il chiarimento del dirigente laRipartizione Urbanistica, arch. Traetta, il punto è stato messo ai votisenza emendamento ed è stato approvato all’unanimità dei presenti(22 presenti). Approvato, sempre all’unanimità (20 presenti), ilprogetto per la realizzazione di bagni e spogliatoi a servizio dellatenso-struttura per l’attività sportiva di pallavolo presso la strutturacomunale sita in Via Trento. Sulla sdemanializzazione di un tratto distrada comunale con approvazione progetto di impianto di distribuzionecarburanti sulla S.S. 106, si è aperto un dibattito. Miccolis ha parlatodi un disagio per la collettività senza alcun beneficio che, peraltro,ricadrà su imprenditori non locali. Inoltre Miccolis ha eccepitol’approvazione da parte del Consiglio del “progetto”. Con 16 votifavorevoli e 4 contrari il punto è stato approvato. Il Consiglio con 15favorevoli e 3 astenuti ha deciso di procedere alla risoluzione dellaconvenzione con il Consorzio Carnevale Massafrese e il recesso dasocio dello stesso Consorzio, dopo le dimissioni dei componenti delC.d.A. e l’avvio dello scioglimento con conseguente ritorno dellagestione del Carnevale al Comune. Riconosciuti debiti fuori bilancioper la “Casa Rifugio” e per la “fornitura di beni di prima necessità perrifugiati”. Gli altri punti iscritti all’ordine del giorno sono stati aggiornatialla prossima seduta, che avrà luogo lunedì 25 giugno alle ore 9,00.

imperversano nelle desolate lande ioniche. Non è da trascurare ilfatto che sono in cordata con il presidentissimo della Regione Puglia.Sapevamo tutto già prima che la battaglia cominciasse. Qui premesottolineare come Massafra abbia regalato su un piatto d’argento unospedale mentre negli altri paesi della provincia si lotta disperatamenteper fermare la devastazione. Non è una differenza da poco. Altricittadini hanno posto un veto al disegno di svuotamento dei presidi atutela della salute mentre a Massafra ancora oggi qualcuno ci fa glisberleffi e noi ossequiosi ringraziamo. Continuano a dirci di avermigliorato la qualità della sanità a Massafra e noi continuiamo a berlacome stupidi beoti. Si è vero, qualche specialità è stata aggiunta allebranche specialistiche presenti in costanza di reparti ospedalieri ma èvero anche che la dotazione infermieristica è rimasta insufficiente eche, comunque, mancano ancora branche essenziali come ladiabetologia. Insomma dobbiamo prendere atto di una classe politicaregionale che ha deciso di radere al suolo la sanità ionica, dell’esistenzadi una classe dirigente sanitaria ionica incapace e premurosa verso ilgrande capo pugliese (quello che fa le promozioni), di una classepolitica cittadina senza polso, di una popolazione massafrese a cui vabene tutto. (G.M.)

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La Tanza sull’inceneritore:Cui prodest? E chi controlla?

Su “La Voce di Massafra” molti sono intervenuti sulla questioneInceneritore detto Termovalorizzatore quando produce energiautilizzando come risorsa i rifiuti che gli vengono forniti soprattuttocon la raccolta differenziata. In passato è stato anche pubblicato unmio breve intervento che anticipava la domanda “Cui Prodest” eaffermava che senza lavoro non c’è nulla. Sostengo che se uninvestimento porta lavoro, prima di dire NO dobbiamo pensarci millevolte. Se poi il lavoro è a Massafra dove il 75% dei giovani laureati vavia, bisogna pensarci 2000 volte e soprattutto deve farlo chi ha figligià sistemati (ma fuori) e un lavoro o una pensione assicurati perchégli altri, quelli esclusi dal mondo del lavoro, i NEET, ormai sfiduciati,purtroppo non si interessano più a nulla. Un imprenditore emiliano achi gli rimproverava di aver rischiato la vita per essere tornato nelcapannone non sicuro dopo la prima scossa di terremoto, ha risposto:“Di lavoro si può anche morire, ma senza lavoro si muore disicuro!”. Se poi questo investimento di privati disponibili a rischiare(ce ne fossero di più!) porta benefici anche in termini di riduzione ditasse e gli enti preposti al controllo dicono che l’impianto ha dati ditarga OK, allora non c’é molto da pensare e bisogna dire SI!. Purtropposu questa questione ci sono prese di posizioni singolari anche dopoanalisi razionali come quella dell’Ing. D’Ambruoso. Lui chiarisce che icontrolli sulle emissioni si possono fare anche in continuo senza chel’ARPA metta un vigile 24h./24 e 7g./7 sulla ciminiera deltermovalorizzatore, basta una centralina e un lucchetto con due chiavi.Dopo questa analisi però conclude di essere contro perché non sifida del SI di Appia Energy e del Sindaco a questa metodica (unametodica diffusa in quest’era tecnologica anche con lettura a distanzacome i contatori dell’ENEL). Forse dice di no perché non si fida neanchedell’ARPA. Se è così dobbiamo fermare il mondo e scendere. Il mondoperò non si ferma, anzi: c’è chi pratica sviluppo sporcando e nonfirma il protocollo di Kioto come Cina e India, chi aspetta per firmarlocome gli USA perché intravede il business della tecnologia perabbattere le emissioni, chi lo firma impegnandosi a ridurre le emissionima si riserva di comprare dall’Africa aria da sporcare, come l’Europa el’Italia. Il mondo dobbiamo fermarlo al SUD dove ci sono solo 3termovalorizzatori (Sardegna, Campania e Puglia), gli altri50 circa sono da Ancona in su. Questo succede da 150 anni perchénon ci fidiamo delle Istituzioni, perché gli appalti possono esserepresi dai mafiosi, perché non vogliamo le cattedrali e preferiamo ildeserto, perché la Salerno-Reggio Calabria è troppo costosa e laTaranto-Trebisacce non è troppo frequentata, perché i fanghi del portodi Taranto sono inquinati; insomma c’è sempre una ragione per nonfar nulla. Singolari per me sono anche posizioni in relazione allademocrazia e partecipazione come quella di inviare alla Voce unalettera dicendo: abbiamo tenuto un’assemblea, i Soci erano di parerediscorde, siamo democratici e pertanto ci asteniamo dall’interveniresul fronte del NO” e dopo qualche giorno sponsorizzare la marcia dei300. Una marcia con le bandiere di Taranto dove da poco sono statiapprovati 3 termovalorizzatori/inceneritori: CEMENTIR, AMNIU eECODIR. O la posizione di chi ritiene democratica una delibera diconsiglio con un solo voto SI e più di 20 astenuti e antidemocraticauna delibera con più di 20 SI ed un solo NO e chiede un referendum.Egregio direttore, io sono per il SI condizionato all’OK dell’ARPA marelativo solo all’Impianto di Massafra. Se abbiamo dubbi per la nostrasalute chiediamo lumi ai tecnici perché la risposta sta nei Controlli enella tecnologia, ma dobbiamo fidarci delle Istituzioni. Ho saputo chela Consulta delle Associazioni vuole organizzare un Convegno/Assemblea per far parlare i tecnici; ben venga! Il mio appoggio èincondizionato.

Emmanuele La Tanza

Intanto grazie per le sempre stimolanti “provocazioni”. Mi interessasolo farti sorgere qualche piccolo dubbio su alcune tue affermazioni.Scrivi: “Sostengo che se un investimento porta lavoro, prima di direNo dobbiamo pensarci mille volte”, “… a Massafra … 2000”. Hai ragionela possibilità di risolvere il dramma anche di un solo disoccupato

richiede ponderazione. Quella che propongono gli ambientalisti è lasoluzione del problema di un più congruo numero di disoccupati.Perché non ti batti anche tu per una possibilità occupazionale piùampia? Non Matichecchia, bada bene, ma una rete di agenzie di aiutibilaterali, banche di sviluppo, agenzie dell’Onu e Ong internazionali,la Poverty environment partnership (Pep) nel recente rapporto“Building an Inclusive Green Economy for All” assicura che «Unatransizione verso la green economy potrebbe sollevare milioni dipersone dalla povertà e trasformare le condizioni di vita di molti dell’1,3miliardi di persone che guadagnano appena 1,25 dollari al giorno intutto il mondo, ma solo se supportato da forti politiche pubbliche einvestimenti del settore privato». Si, sono necessarie forti politichepubbliche e investimenti privati. Questi si, prevedono un effettivorischio. I nostri Albanese e Marcegaglia non rischiano nulla e nongarantiscono che una quota irrilevante di occupati. Quota che vacomunque rispettata. Gli ambientalisti e gli economisti internazionaliaffermano con determinazione che solo la green economy può tirarcifuori dalle secche di un’economia impiccata dall’alta finanza. Greeneconomy significa non accumulare e bruciare rifiuti con il sicurorisultato di inquinare le falde e di usare male tonnellate di acqua cheper la Puglia vale quanto l’aria che respiriamo. Qui a Massafra pergenerare occupazione basterebbe la banale raccolta differenziataadottata da molti anni nelle città “civili”. Che cosa consegnerai ai tuoinipoti? Un mondo di monnezza o un territorio all’insegna della vivibilità.Emmanuele oggi si decide, ogni esitazione può essere esiziale. Macome sai bene, non sono un tecnico perciò mi affretto a lasciarequesto spinoso (per me) argomento. Scrivi: “Di lavoro si può anchemorire, ma senza lavoro si muore di sicuro!” Questo è uno dei problemialla base del ricorrente ricatto. Perché dobbiamo proprio scegliere trail probabile morire di lavoro e il morire di mancanza di lavoro? Quandopotremo scegliere tra il lavoro dignitoso e fonte di soddisfazione e dicrescita e, dall’altra parte, la mancanza di lavoro e il lavoro fonte dimalattie. Scrivi: “… porta benefici anche in termini di riduzione ditasse”. Ma non è Massafra la città ionica che ha le tasse più alte?.Scrivi: “… gli enti preposti al controllo dicono che l’impianto ha dati ditarga OK”. Che mi risulti l’unico organo che è legittimato ad esprimereun parere tecnico ha detto che non è possibile il raddoppio riservandosiall’esito dello studio sugli effetti di carattere sanitario. CaroEmmanuele, tu hai lavorato nell’area industriale e sai che siamo sedutisu una polveriera ecologica e che il rischio di un disastro non è l’ipotesidi uno iettatore ma una possibilità concreta visto che ne abbiamoavuto prove sia pure in misura ridotta (Eni, Ilva, etc.). Ti ricordo chequesto territorio ha già prodotto uno sterminio di pecore e capre eche la produzione di mitili è ormai distrutta. Gli uomini non possonoessere sterminati, per fortuna. Quello che mi sta molto più a cuore ètuttavia il discorso sulla democrazia. Perché se questo progetto èfonte di ricchezza e di occupazione non si confrontano a viso apertocon tutti e in ogni occasione che viene loro proposta. Dobbiamo inveceprendere atto di una sorta di eloquente latitanza. Il Comitato non hané il ruolo né l’autorità per esprimere con argomenti scientifici un noassoluto. Chiede con forza che i cittadini siano informati e che venganoposti in condizione di esprimere il proprio parere. Non mi dirai anchetu che un imprenditore e un amministratore possono fare il lorocomodo solo perché uno ha i soldi e l’altro il potere (ricevuto dalpopolo per spenderlo in nome del bene comune). Fare azienda in unterritorio, a dispetto delle popolazioni non è una brillante sceltaimprenditoriale. Di che cosa si preoccupano? Perché non permettonoun monitoraggio in continuo e accessibile a tutti? Di che cosa hannopaura?

Giovanni Matichecchia

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Associazione Italiana BibliotecheCorso di formazione “Nati per Leggere”

L’associazione Italiana Biblioteche (AIB) ha organizzato c/o la BibliotecaAcclavio di Taranto, per i prossimi 25 e 26 giugno, il corso di formazionegratuito Nati per Leggere – modulo per lettori volontari – a curadella D.ssa Tancredi Milena, Responsabile della Biblioteca per ragazzide La Magna Capitana di Foggia e la D.ssa Anna Maria Moschetti,Responsabile Regionale dell’Associazione Culturale Pediatri nell’ambitodel Progetto Nati per Leggere. Per consentire lo svolgimento deilaboratori previsti durante il corso, saranno accolte le richiestepervenute secondo l’ordine di arrivo fino al raggiungimento del numeromassimo dei partecipanti (40 – 45). Il corso ha significativa valenzain quanto permette di acquisire metodi di lettura e relazionali peravviare alla corretta lettura i bambini coinvolgendo anche i genitori.Chi intendesse partecipare può inviare al responsabile della bibliotecacomunale tarantina Acclavio, Claudio Fabrizio, richiesta dipartecipazione. Poiché gli incontri si svolgeranno a tempo pieno nellegiornate di lunedì e martedì prossimi è opportuno mettersitempestivamente in contatto telefonicamente con i seguenti numeri:099 45 81 172 – 099 45 81 154

MASSAFRAESTATE C’ è tempofino al 25 giugno per presentarele proposte per spettacoli ed eventi

L’Amministrazione, sentita la Consulta delle Associazioni, comunicache, nonostante l’attuale congiuntura economica negativa che si riflettesul Bilancio Comunale, intende sostenere la realizzazione di eventi/iniziative proposte dalle Associazioni e da organismi del territoriomettendo a disposizione strumenti, attrezzature (come palco, sedie,transenne) e servizi ad essi connessi. Si invitano pertanto leAssociazioni e i soggetti interessati che intendano ricevere il Patrociniodi questo Ente e l’utilizzo dei suddetti servizi comunali, durante ilperiodo estivo (1° luglio – 30 settembre), a presentare a questo Entee per conoscenza alla Consulta delle Associazioni, la propria propostaentro e non oltre il 25 giugno. Tanto al fine di consentire all’Enteun’adeguata programmazione degli interventi richiesti. Hanno firmatola nota l’assessore alla Cultura e Associazionismo Antonio Cerbino el’assessore allo Spettacolo Antonio Viesti.

Cofano (Unione di Centro):Il Comune e le “assunzioni flessibili”

La Giunta Municipale di Massafra ha approvato la delibera n.113/2012 avente per oggetto: “limite di spesa per le assunzioni flessibili –art.9, comma 28, D.L. 78/2010, modificato dalla legge 183/2011 –Adozione norma regolamentare “ ;L’art. 9 comma 28 del D.L. n. 78 del 31.05. 2010,convertito nellalegge n. 122 del 30.07.2010, della legge n. 183/2011 (legge di stabilitàper il 2012) sancisce che gli Enti locali “ possono avvalersi di personalea tempo determinato o con convenzioni ovvero con contratti dicollaborazione coordinata e continuativa, nel limite del 50% dellaspesa sostenuta per la stessa fattispecie nell’anno 2009;-che la Deliberazione n. 11/2012 le Sezioni Riunite della Corte deiConti ritengono che:Nel solo caso in cui l’applicazione della norma potrebbe impedirel’assolvimento delle funzioni fondamentali degli Enti e non esistanoaltri possibili rimedi organizzativi per fronteggiare la situazione, è,quindi, possibile configurare un adeguamento del vincolo attraversolo specifico strumento regolamentare”. Le Amministrazioni possono,quindi, derogare dal vincolo del 50% della spesa del 2009 per quantoriguarda il lavoro flessibile, ma solo in presenza di appositaregolamentazione.Per l’applicazione concreta della norma, i Magistrati contabilidistinguono gli Enti più grandi dalle Amministrazioni che hanno unastruttura organizzativa minima ( Comuni con meno di 5.000 abitanti).I primi, come il Comune di Massafra, hanno a disposizione un ampioventaglio di possibilità per soddisfare le temporanee esigenze dipersonale e , quindi, non necessitano di adattamenti del principiocontenuto nella norma. Le seconde, invece, devono adottare unregolamento per adeguare la disciplina alla propria realtà. Nelregolamento,infatti, possono prevedere la deroga al limite del 50%,se richiesta per garantire le funzioni fondamentali quando non èpossibile trovare la soluzione al problema attraverso unariorganizzazione del lavoro. Il Comune di Massafra non poteva adottarealcun regolamento per raggirare il limite posto dalla legge (del 50%del costo del 2009 per l’assunzione di personale in convenzione nel2012), in quanto,non rientra tra i Comuni minori, poiché, ha unapopolazione di oltre 32.000 abitanti.Non si comprende perché la Giunta Tamburrano ancora una voltanon abbia rispettato quanto stabilito dalla legge adottando un attoillegittimo per continuare ad effettuare assunzioni a tempo determinatoche la legge non consente. Come si può pretendere il rispetto delleleggi da parte dei cittadini quando i primi a non attenersi alle normesono coloro che ci amministrano?

Giuseppe CofanoConsigliere comunale Unione di Centro

La gioia d’un’ora ed il progettoculturale “Opera Trade House”

Mi chiamano Mimì, (…) Mi piaccion quelle cose/Che han si dolcemalia,/Che parlan d’amor,/Di primavere,/Che parlano di sogni/E dichimere//Quelle cose che han nome …/Poesia! Essere accompagnatidal dolce canto del soprano Sara Gamarro/Mimì nel tenero mondo diPuccini costituisce piacere doppio. Su invito della Fidapa, guidata daTonia Di Gregorio, Sara Gamarro è tornata ad incontrare il suopubblico, il pubblico della natale Massafra, dopo i successiinternazionali e gli impegni newyorkesi. Giovanissima, ha già unragguardevole cursus honorum. Approdata di recente alla regia,cresciuta con gli insegnamenti di Cesare Ronconi, ha arricchito lasua vis interpretativa con l’esperienza condotta nel Teatro Valdocanoto in tutta Europa per le avanzate sperimentazioni teatrali. È del2009 il suo debutto nella regia. Difficile e complessa la scelta artisticadi Sara. Fondere musica, la grande musica, con il teatro. Far parlareil corpo mentre la musica culla i gorgheggi. A quell’amor ch’è palpito/Dell’universo intero,/Misterioso, altero,/Croce!/Croce e delizia al cor.Sara Gamarro/Violetta riesce a toccare le corde profondedell’emozionale ascolto. Il Comunale di Massafra è impazzito per lasua Sara. Con la sua “Gioia di un’ora” - Fanciulla, è sbocciato l’amore!/Difendi, difendi,/Difendi il tuo cuore!/Dei baci e sorrisi l’incanto/Sipaga con stille di pianto1/Potessi rivivere ancora/La gioia d’un’ora …,ha mandato in visibilio i melomani massafresi. Il piano della AnnaFranca Farina è stato in perfetta simbiosi. Della giovanissima sopranosentiremo ancora parlare anche per la sua forza creativa. È suo ilprogetto Opera Trade House. Riuscirà a fare dell’Opera Lirica unprodotto nuovo, alternativo, sostenibile, rinnovato nelle metodologieproduttive? Potrà essere l’Opera Lirica occasione di lavoro, materiadi insegnamento, servizio sociale fino a diventare fattore di coesionesociale? Con queste intuizioni e questi obbiettivi Sara prende parte alconcorso “Italia Camp, la tua idea per il Paese” in realizzazione aMilano. L’opera continua ad essere, come alle origini, il risultato dinumerose professionalità tecnico-artistiche: oltre alla musica e alcanto concorrono danza, design, arti grafiche e visive per l’allestimentodelle scenografie ma anche l’ingegneria, l’architettura, lo studio delleluci, la moda. Come dimenticare il contributo di sarti, calzolai, tecnici,attrezzisti. Ecco, il suo progetto rigenera l’anima e lo spirito del madein Italy, del genio italico, applicato alla grande musica lirica. Lasostenibilità? Un’opera lirica può trovare la sua migliore location nelripristino di spazi e ambienti urbani nei quali vengono coinvolti iresidenti, prima in attività formative e quindi nella stessa realizzazionedella rappresentazione operistica. Sara pensava alle Gravine? Allavecchia Massafra o alla stessa vecchia Taranto? Giovanni Matichecchia

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Soddisfazione di Giuseppe Maggiore,coordinatore cittadino della Giovane Italia“Parmigiano della solidarietà”: 330 kgdi formaggio acquistati dai massafresi

Nei giorni scorsi, in Puglia, si è svolta una grande manifestazione disolidarietà per la raccolta di fondi a favore dei fratelli terremotati dell’Emilia. L’iniziativa, promossa dall’ onorevole Sergio Silvestris, eorganizzata nei dettagli dalla onlus “il Popolo della Solidarietà”, havisto protagoniste venti piazze in tutta la nostra regione. La raccoltaprevedeva l’acquisto di forme di Parmigiano Reggiano danneggiatodal crollo delle scaffalature in seguito al tremendo sisma verificatosinei mesi scorsi.L’ azienda in questione, contattata dall’onorevole Silvestris, è il“CASEIFICIO SOCIALE LE QUATTRO MADONNE” di Lesignana(Modena), una delle più danneggiate dal terremoto.Per la provincia di Taranto si sono subito mobilitati i circoli della GiovaneItalia di Statte e Massafra, che in poche ore hanno venduto più di seiquintali di “Parmigiano della solidarietà”.Per Massafra si è mosso in prima persona Giuseppe Maggiore,coordinatore cittadino della Giovane Italia, che con il passaparola, ela volontà di tanti ragazzi, amici, parenti e conoscenti, ha subitoattivato una catena che ha portato alla vendita di 330 kg di formaggio,per un ricavato di 4.125,00 euro.Nei giorni precedenti la consegna, una delegazione di promotoridell’iniziativa, ha fatto visita al caseificio constatando di persona lostato delle cose, e la necessità di aiutare davvero questa gente ingrave difficoltà, che nonostante tutto lavora e si impegna con immensadignità per ricostruire, ripartire e ritornare ad una vita normale.La gara solidale ha portato alla vendita in tutta la Puglia di circa 7000kg di Parmigiano per un ricavato totale di circa 90.000 euro; unaboccata di ossigeno per un’azienda che cerca di riattivare produzionee commercio.Con grande orgoglio, ha dichiarato Giuseppe Maggiore: “Possoritenermi soddisfatto della risposta dei nostri concittadini, Massafra èstata una delle comunità che meglio ha risposto all’iniziativa,dimostrandosi sempre pronta ad aiutare il prossimo, e capace didimostrare sensibilità e partecipazione in qualsiasi occasione”.

Presentazione Progetto“Buena Vision Social Club”Martedì 26 giugno 2012, ore 10.30, Sala Riunioni,Provincia di Taranto 3° piano, via Anfiteatro n. 4

Il progetto “Buena Vision Social Club”, altresì denominato “Bu.Vi.S.C.”,è nato in seguito al Bando “Progetti Speciali e Innovativi 2010” indettodalla Fondazione con il Sud. E l’innovatività, appunto, è il principio el’ambizione con cui sono stati messi insieme i pezzi di questo puzzledi proposte, azioni ed obiettivi. L’interdisciplinarietà del partenariatodenota proprio l’intento di strutturare un progetto complesso, un’ideadi cinema sociale e culturale per lo sviluppo di un territorio desiderosodi significativi stimoli artistico - culturali e di spazi di socialitàcostruttiva. Intorno a questo proposito prendono forma le specificheaspirazioni di promozione culturale, mediazione interculturale,intergenerazionale, di educazione mediale ed animazione socioculturale e di integrazione sociale. Il progetto ha le finalità di:Realizzare un cinecircolo multifunzionale ed intermodale perla fruizione di un cinema sensibile a temi sociali e di intercultura –Cineforum Bu.Vi.S.C. con le rassegne tematiche ed interattive: Amodo mio: rassegna dedicata a tutti i cultori ed appassionati dicinema. Particolarità di questa rassegna sarà l’aspetto interagente,difatti gli utenti potranno interagire con gli organizzatori e, attraversouna votazione, la composizione di una “classifica” di film, si potràconcorrere alla scelta delle dieci pellicole che verranno proiettate;Anni ruggenti: una rassegna dedicata e rivolta ai giovanissimi, aiquali saranno offerti 10 “film di formazione”, dieci storie legate aitema della crescita, quindi dellascoperta della vita e della società;

LA VOCE DI MASSAFRA - foglio d’informazione allegato al n.306 del 23 giugno 2012 | 5

Buena Vision: Saranno proposti 25 film stranieri, 5 per lingua,considerando quelle di maggior diffusione sul territorio, ovvero quellaalbanese, polacca, cinese, araba e rumena. Per ogni micro rassegnain lingua, naturalmente sottotitolata in italiano, ci sarà uncorrispondente mediatore linguistico e culturale (partner AMIT SimbiosiModerne), ad accompagnare le attività di cineforum e di dialogo; Iweb and You: Forse la più innovativa delle nostre rassegne, che mettea confronto generazioni storicamente distanti, ridefinite con titolicinematografici, quali quella dei G.B. Gioventù Bruciata e dei G.C.D.Giovani Carini e Disoccupati. Su Bu.Vi.S.C. Tv, due utenti per gruppogenerazionale vivranno uno confronto – scambio di memorie eesperienze di cinema, immagini di film sulla base di 5 tematiche:FAMIGLIA, LAVORO, COMUNICAZIONE, COMICITÀ AL CINEMA,RELIGIONE. Da questi temi si farà un apposito gioco di associazionedi titoli e frame, un film matching, fra cui i 10 film della rassegna;Uguali è diversi: La rassegna offre proiezioni dedicate ad un’educazionee rieducazione sessuale e socio affettiva. I film tratteranno il temadella scoperta sessuale e sentimentale, delle prime esperienze, deicontrasti familiari e sociali che ne derivano e di come risolverli.Laboratori ed incontri “BUENA VISION SOCIAL CLUB”:laboratori di formazione e produzione cinematografica, per effettuareperiodici incontri di condivisione, reimpostazione e progettazione trai soci/partner dell’associazione, dove poi, nello specifico siconcretizzeranno altre importanti esperienze artistico – culturali diimportanza sociale, di intrattenimento – socializzazione: - Una Cinetecada visitare e costruire insieme fra tutti gli amatori ed i cultori soci enon;- Realizzazione di un sito web e di una radio – tv in streaming (RADIOBUVISC e BUVISC TV) di informazione e intrattenimento, connessaalle attività dell’associazione e del cinecircolo; - Progettazione ederogazione di laboratori creativi di formazione.

ACQUA Vendola: ‘Dal 1° gennaio370mila famiglie avranno costi ridotti’‘’Sono 370 mila le famiglie pugliesi che dal primo gennaio avranno labolletta dell’acquedotto tagliata in maniera drastica’’. Lo ha annunciatoil presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, sottoscrivendoun’intesa con Acquedotto pugliese, Anci e Autorita’ idrica cheridefinisce le tariffe idriche e l’aumento degli investimenti. ‘’L’Italia -ha aggiunto - non e’ tutta uguale: oggi, mentre Alemanno privatizzal’Acea, la Regione Puglia fa il contrario e interviene sulle tariffe’’.(ANSA).

ROTARY Passaggio del martellettoDomenico Santoro nuovo presidente

Sabato prossimo, 30 giugno, presso l’Appia Palace Hotel, cerimoniadi apertura del nuovo anno rotariano con il “passaggio del martelletto”da Giuseppe Cavallo a Domenico Santoro. Questo il programma dellaserata culturale: saluti del presidente uscente Giuseppe Cavallo;consegna delle onorificenze; passaggio del martelletto; relazioneprogrammatica del nuovo presidente Domenico Santoro; cooptazionenuovi soci. Domenico Santoro, per il suo anno di presidenza ha sceltocome motto “Facciamo gesti di pace!”.

CONSIGLIO COMUNALEConvocazione per il 25 giugno

Il Consiglio Comunale è stato convocato, in sessione di aggiornamento,per lunedì 25 giugno alle ore 9,00, presso la Sala Consiliare diPiazza Garibaldi, per discutere i seguenti argomenti: Interpellanze einterrogazioni; Approvazione Ordine del Giorno presentato dalconsigliere Giuseppe Cofano sulle problematiche relative a “giochi elotterie”; Approvazione Ordine del Giorno presentato dal consigliereVito Miccolis ad oggetto: “Regolamento Comunale per la disciplinadelle attività di sala giochi ed installazione di apparecchi da gioco”;Approvazione criteri generali e procedura per l’installazione di chioschisu area pubblica; Modifica Statuto Comunale.

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LIONS Terza fase di studio dell’areaarcheologica di San Sergio-Carrino

Venerdì 22 giugno, presso il Castello di Massafra sono stati presentatii dati della terza fase di studio dell’area archeologica di Masseria SanSergio-Carrino, sito di notevole interesse storico-archeologico,ricadente all’interno del vasto territorio della Taranto magno-greca.Lo studio è realizzato nell’ambito del laboratorio archeologico, attivodal 2005 presso il Castello di Massafra, dove sono state già allestitele mostre sulla necropoli e la stipe votiva.Questa fase riguarda l’analisi del presunto abitato e dei materialirinvenuti nel corso degli scavi effettuati tra il 1980 e il 1981. Si trattadi un insieme di ambienti ricavati negli anfratti di una precedentecava e disposti intorno ad un cortile. L’esame dei reperti ha consentitodi datarne le fasi di frequentazione tra la fine del IV e il III secolo a.C.L’evento è stato realizzato grazie al contributo di numerosi enti:Direzione Regionale per i Beni Cul turali e Paesaggistici,Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia, Regione Puglia,Comune di Massafra, Lions club Massafra-Mottola Le Cripte, Leo ClubMassafra, Consulta della Associazioni, Museo della Civiltà dell’Olio edel Vino.

Le pagelle della settimanaCon la speranza di corroborare le buone azioni possibilmente tradottein efficaci atti amministrativi e far meditare quando si è sul punto diprendere uno scivolone. Le nostre pagelle non sono dirette solo agliamministratori ma a tutti coloro che con i propri comportamentipermetteranno a questa città di crescere o, al contrario, di arretrare.(G.M.)

+ Il coraggio e la perseveranza del Comitato per la correttagestione dei rifiuti deve essere riconosciuta. Molti cittadininon partecipano alla dura battaglia di civiltà in atto a Massafra.

Temono i poteri forti: il potere politico e il potere economico. Chiamministra la macchina pubblica e le aziende non potrà farlo a lungosenza il consenso sociale.

- Va stigmatizzata la logica del rifiuto del confronto. Sempre, dachiunque venga opposta. Chi si nega al dialogo si comporta daantico principe che non deve spiegare nulla a nessuno. Come

colui che ha ricevuto investitura divina. Può farlo solo perché considerasudditi tutti i popolani. La democrazia è confronto continuo. Il silenzioè antidemocratico e irrispettoso nei confronti dei cittadini.

LIBRI Venerdì 29 giugno - Atrio castello medievale“Gli occhi di mia figlia”

In occasione del decennale dell’Ass.ne Presidi del Libro, il Presidio delLibro di Massafra , la Biblioteca Comunale e la Regione Puglia Ass.toal Mediterraneo, in collaborazione con l’Università Popolare delleGravine Ioniche (UPGI), l’Ass.ne MassafrArte e il Leo Club Massafra-Mottola “Le Cripte” presentano il primo romanzo di Vittoria Coppola“Gli occhi di mia figlia” (Lupo Ed.).Vittoria Coppola giovane autrice salentina, laureata in Lingue eLetterature straniere, Comunicazione linguistica Interculturale(Università del Salento, luglio 2010), in questo suo primo romanzoaffronta il misterioso e contraddittorio universo dei sentimenti umani,in cui egoismi e fragilità vanno a comporre un perfetto e perversoincastro. Non basta essere genitori per saper comprendere i proprifigli ed amarli come meritano ; non basta essere giovani e di cuoreaperto per essere pronti ad affrontare la vita, né essere innamoratiper non farsi complici della propria ed altrui sofferenza. Eppureesistono legami che sopravvivono al tempo e sono pronti a riservareluminose sorprese nei giochi del caso e nel risveglio di coscienzetroppo a lungo sopite.Una storia di solitudini e di scelte, nella quale regge sovrana l’amicizia,l’unica che non tradisce.Il libro “Gli occhi di mia figlia” è stato un vero e proprio caso: infatti inmeno di due mesi dalla sua pubblicazione è stato eletto “Librodell’anno” dai lettori-elettori online della rubrica del TG1, aprendo unintreccio nuovo tra sistema editoriale, comunicazione di massa e socialnetwork.La manifestazione si terrà venerdì 29 giugno alle ore 18.30 nell’atriodel castello medievale di Massafra. Interverranno: Martino Tamburrano,Sindaco di Massafra; Antonio Cerbino, Ass.re alla Cultura; StellaValle, Referente Biblioteca; Maria Carmela Pagliari, Docente di Lettere.Concluderà Vittoria Coppola, Autrice del libro.

La Voce di MassafraSettimanale di politica,cronaca, sport e culturadella Tebaide d’ItaliaDirettore responsabile: Nino BellinviaVice direttore: Giovanni MatichecchiaRedattore: Antonio Dellisanti

Reg. Trib. Taranto n. 408/06 del 24/03/2006Registro Operatori della Comunicazione:R.O.C. n.18242Antonio Dellisanti Editore s.r.l.Sede legale e redazione: C.so R. Margherita, 474016 Massafra (TA) - Tel/fax 099.880.57.61e-mail: [email protected] arretrata Euro 2,00Stampato da: Grafiche SEMA - Massafra

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Gli articoli inviati e pubblicati, salvo accordo scritto fra l’Editoree gli autori, s’intendono ceduti a titolo gratuito. Scritti, disegni efotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Nonverranno pubblicate lettere anonime; se richiesto, verràmantenuto l’anonimato.Questo periodico non riceve finanziamenti nazionali,regionali, provinciali e comunali.

“Lavori in corso” nel Centro StoricoIl Comitato “Vivere il Centro Storico” costituisce gruppi di lavoro miratiLo scorso 16 giugno il Comitato Cittadino “Vivere il Centro Storico” ètornato a riunirsi, non soltanto per discutere su nuove e più recentiproblematiche emerse in questi giorni, ma anche e soprattutto percreare gruppi di lavoro mirati, finalizzati a meglio curare i vari puntielencati e contemplati nel programma redatto dalla stessaaggregazione e sottoposto all’attenzione del Sindaco nel corso di dueincontri precedenti avvenuti al cospetto dello stesso. Il primo cittadino,ascoltate e lette le esigenze e le richieste formulate e sottoscritte daicittadini interessati al ripristino del Centro Storico, ha mostrato lasua disponibilità a collaborare col Comitato al fine di risolvere oquantomeno, per ora, mitigare i disagi che affliggono tale zona diMassafra. Di comune accordo e per meglio ottemperare alle necessitàpiù imminenti, si è pensato, dunque, di creare gruppi di lavoro specifici,ripartendo tra i membri del Comitato resisi disponibili, le funzionifacenti capo ai vari settori di interesse. Per il momento sono staticostituiti cinque gruppi di lavoro (raccolta differenziata e pulizia;regolamento edilizio e commerciale per il Centro Storico; P.U.G. eviabilità; censimento stabili a rischio crollo o abbandonati; antennawireless per la diffusione libera di internet nel borgo antico) nominandoper ciascuno di essi due/tre responsabili. Tali raggruppamenti, giàpienamente operativi, sono suscettibili di ampliamento per quantoattiene all’elenco nominativo, perciò tutti gli interessati possono inviareuna mail all’indirizzo [email protected] e far presente lapropria disponibilità a prenderne parte.

Antonella Notaristefano

Detto massafreseQuanne ven’e ‘u monek’e a cast’e, pigghjel’e a ris’e(mostrarsi positivo di fonte alle avversità)

LA VOCE DI MASSAFRA - foglio d’informazione allegato al n.306 del 23 giugno 2012 | 6

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LA VOCE DI MASSAFRA - foglio d’informazione allegato al n.306 del 23 giugno 2012 | 7

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Cronache massafresiLA VOCE DI MASSAFRA - foglio d’informazione

allegato al n.306 del 23 giugno 2012

Il 24 giugno di trent’anni fa Espedito Jacovelli concludeva la suavicenda terrena. Trent’anni sono una generazione, tempo lungoper gli uomini, lunghissimo per una città senza memoria com’è

Massafra, per cui tocca a noi vecchi assumere il ruolo di memoriastorica e far conoscere ai giovani le grandi figure del passato, fra lequali, certamente, un posto di spicco spetta a Espedito Jacovelli.Cercherò, in breve, di riassumere la sua opera generosa, tentativoimpareggiabile di sprovincializzazione della nostra Città, in moltissimicampi nei quali agì da protagonista.Massafra ha oggi gente di teatro che nulla ha da invidiare aiprofessionisti, ma essi sono l’albero vigoroso sviluppatosi dal semepiantato da Espedito con la piccola filodrammatica Carlo Goldoninell’immediato dopoguerra, dopo le esperienze condotte innanzi frale due guerre.Le sue grandi capacità di organizzatore si rivelarono negli anni in cuifu Presidente dall’antica Società Operaia di Mutuo Soccorso, che eglirivitalizzò e della quale celebrò il centenario di fondazione nel 1964.Ma l’attività preminente di Espedito si svolse, con leggendatria energia,in molti altri campi della cultura e dello sviluppo civico.A lui si deve la fondazione della Pro Loco, che ebbe un giornale mensile,‘Voce Nostra’ che è oggi fonte storica primaria per conoscere le vicendedi Massafra negli anni Cinquanta e Sessanta, e nella quale, autenticafucina di idee, nacquero il Settembre Massafrese ed il Palio, con unaserie di iniziative, come la mostra di pittura ‘Lucerna d’Argento’, assurtea dignità di grandi manifestazioni nazionali.Sappiamo che oggi personaggi che negli anni ruggenti della Pro Loconon erano neanche a Massafra si sono ritagliati un ruolo di protagonistiin quelle iniziative, ma, per onestà storica, occorre ristabilite la verità.L’onestà storica, oltretutto, è stato uno degli insegnamentifondamentali che Espedito ha impartito a quanti siamo stati accantoa lui nelle sue varie iniziative, e di grande onestà storica ha datoprova nelle sue opere edite, che è bene ricordare.Oggi Massafra, grazie anche all’opera dell’Archeogruppo che ne portail nome e che egli fondò nel 1975, è una della capitali mondiali dellaricerca sui siti rupestri, ma l’iniziatore, dopo i primi tentativi di padreLuigi Abatangelo, fu proprio Espedito che nel 1960 pubblicò Gliaffreschi bizantini di Massafra. E fu lui che, negli anni 1972-74,condusse, con un gruppo di giovani, nella Gravina di Madonna dellaScala, importanti ricerche archeologiche che consentirono di fissarealmeno al V secolo l’esistenza di quel villagio rupestre, grazie alrinvenimento di un tesoretto di monete vandale e bizantine, e distabilire che la frequentazione umana nella Gravina risaliva almeno alNeo-Eneolitico, perché vi furono rinvenute lame di selce e frammentidi ceramica dipinta.Ma era insieme con me nel 1961, quando scoprimmo in una grotticella,una lunga iscrizione messapica ed era insieme a mio fratello Attilionello stesso anno, quando scoprirono la cella eremitica detta ‘delSanto barbato’ nella Gravina di Santa Caterina.Per tutti gli anni Sessanta conducemmo insieme ricerche sulle chieserupestri della Provincia di Taranto, per farne una pubblicazione chenon ebbe più luogo per vicende sulle quali è bene stendere un velo.Legato, come ogni massafrese, al Santuario della Madonna della Scala,ne pubblicò una prima descrizione nel 1963, cui seguì una guida nel

1978, nella quale oltre che del Santuario, parlava anche del villaggiorupestre.Ma le opere storiche fondamentali nella sua attività di infaticabileindagatore di archivi (frequentò non solo i più ’domestici’ Archivi diLecce, Taranto, Bari, ma anche il Grande Archivio di Napoli e quellidelle Abbazie benedettine di Cava dei Tirreni e Montecassino) sonoMassafra nel secolo XVI, del 1972 e Massafra nel secolo XVII, uscitapostuma, opere che conservano intatte anche oggi tutto il loro valoree che potrebbero essere prese d’esempio dagli storici di nuovagenerazione.Quasi come viatico, quando già era malato e sapeva di aver poco davivere, nel 1981, pubblicò la più seria guida di Massafra che si conosca,Massafra. La città e il territorio.Altre idee ed iniziative di Espedito Jacovelli non si poterono realizzareper insipienza altrui: Espedito era anni luce più avanti di tantimassafresi per essere completamente capito nei progetti cheguardavano al futuro. Così, ad esempio, nel 1975 fu uno dei piùconvinti fautori della opportunità di impiantare nel Monastero diSant’Agostino il Museo Regionale del Rupestre, che non si fece perchégli Amministratori dell’epoca dissero di avere “ben altre idee suSant’Agostino”. Gli anni sono passati, di quelle idee non si è vistaneanche l’ombra e Sant’Agostino è tornato alle condizioni di rudere.Quando lo vidi l’ultima volta, a Pasqua del 1982, due mesi prima dellascomparsa, mi espresse un suo sogno: destinare la sua casa ad unaFondazione per la storia di Massafra, per la quale metteva adisposizione i suoi libri e le sue carte. La morte sopraggiunse tropporapidamente perché potesse dar corpo a quel sogno.Oggi, nel dubbio che nessuno prenda iniziative per commemorarlo alivello cittadino, tranne il ‘suo’ Archeogruppo che lo farà privatamente,per i suoi soci, adempio – sia pure in modo succinto e incompleto –all’obbligo amicale di serbarne la memoria.

Roberto Caprara

Trent’anni fa moriva l’illustre archivista e storico massafrese

In ricordo di Espedito Iacovelli

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LA VOCE DI MASSAFRA - foglio d’informazione allegato al n.306 del 23 giugno 2012 | 2

poste in essere nella scuola S. G: Bosco attraverso una serie di giornateevento, tenutesi in collaborazione con Ass. Amici Informaimmigratidi Bari e Missione Girasole, rappresentano una delle varie fasi del piùarticolato progetto del Distretto di Economia Solidale del Tarantino.L’Associazione proponente Mediterranea Consumo ringrazia la Pre-side dott.ssa Grazia Castelli, la referente di progetto Insegnante MariaGrazia Convertino e le numerose insegnanti che hanno amorevolmenteaccompagnato i ragazzi in questo percorso che si incastona bene inun periodo in cui è fondamentale un ripensamento globale del modusvivendi.

ASSOCIAZIONE MEDITERRANEA CONSUMOProgetto “Distretto di EconomiaSolidale del Tarantino”

Con la chiusura dell’anno scolastico le attività nell’ambito del progetto“Distretto di Economia Solidale del Tarantino” promossodall’Associazione di consumatori Mediterranea Consumo si sonoconcluse anche presso la Scuola elementare San Giovanni Bosco. Ilprogetto ha coinvolto oltre 100 alunni delle classi 3B, 3C, 3D, 2A e 3Adei plessi situati in via Nuova e in via Padre Luigi Abatangelo. Sonostati affrontati i temi del consumo critico attraverso l’ausilio divideoproiezioni e filmati, attività all’aperto e di interazione attraversomodalità di educazione non formale in un contesto formale qualequello scolastico: dal concetto di consumatore al risparmio di risorsenaturali, i giovani alunni hanno costruito la piramide alimentare, hannoimparato a leggere le etichette e ad individuare i prodotti biologici,hanno conosciuto mediatori culturali arabi attraverso i quali hannoappreso elementi relativi alle culture “altre”, hanno piantumato i girasolinelle aiuole della scuola, e hanno anche acquisito elementi relativialle aziende multinazionali che assumono comportamenti “scorretti”.Dalla valorizzazione del territorio alla sostenibilità sociale ed ecologica,passando per i temi della cooperazione e della reciprocità , gli alunnihanno affrontato temi apparentemente differenti, ma legati da ununico filo conduttore , con l’obiettivo di acquisire la consapevolezzache diventare “giovani consumatori critici e solidali” significa impararea porsi tre domande fondamentali ogni qualvolta si acquista qualcosa:il prodotto fa bene o fa male alla mia salute? Acquistando un taleprodotto, contribuisco a fare del bene o del male alla collettività eall’ambiente? Diventare consumatori critici significa contribuire allasalvaguardia dell’ambiente, valorizzare il proprio territorio con lepeculiari caratteristiche che ne rendono un unicum; e , ancora, ilconsumatore critico contribuisce alla crescita economica, sociale eculturale del territorio, sostenendo le produzioni locali e di buonaqualità, avviando un circuito positivo di economia solidale, favorendonon solo la circolazione della moneta, ma anche la diffusione di valoriquali la cooperazione, la reciprocità, la tolleranza e la pace. Le attività

PIANO DI RIORDINO SANITARIONegli altri paesi si lotta, a Massafra...

Tanto a Massafra facciamo quello che vogliamo. È la frase pronunciatada un dirigente ospedaliero che interloquiva con un politico, pensandodi non essere ascoltato da altri. Oggi la situazione è questa. Il governoregionale ha posto mano al piano di riordino sanitario con lastessa logica con cui pose mano al piano di rientro. Una logica chesta massacrando la provincia ionica. Distratti i nostri autorevoliamministratori: Stefano (presidente della Conferenza dei Sindaci) eFlorido (presidente della Provincia) hanno altre gatte da pelare peroccuparsi della salute dei cittadini e così i lanzichenecchi baresi

I LAVORI DEL CONSIGLIO COMUNALEDEL 18 GIUGNO

In apertura di seduta il Consiglio si è soffermato sul lutto che hacolpito il presidente del Consiglio Comunale Pilolli e ha ricordato lascomparsa dello storico prof. Paolo Catucci, primo direttore dellaBiblioteca Comunale, proponendo al contempo la stampa del suo ul-timo lavoro. Pino Presicci, presidente dell’Associazione “Conoscere eAgire”, ha illustrato il report dell’attività svolta nel biennio 2010-2012.Maurizio Baccaro ha presentato una proposta di documento con cuiritiene necessario impegnare l’Amministrazione a determinare unamoratoria in ordine all’approvazione ed al rilascio di qualunqueautorizzazione urbanistica in deroga al vigente P.d.F. e chiedere dinon approvare alcuna variante in deroga al vigente Piano, sinoall’approvazione del P.U.G. Prima parte della seduta dedicata alleinterpellanze presentate dal consigliere Cofano: incarichi a ditte aventiparenti in amministrazione, incarico dirigenziale, individuazionecomponenti OLIV, ufficio di supporto agli organi di direzione politica,liquidazione ulteriore acconto ai carristi, nomina vice responsabileUfficio Censimento. L’assessore all’Urbanistica Giuseppe Marraffa harelazionato sul punto inerente alla costruzione di un capannoneindustriale da destinare ad officina meccanica in deroga al P.d.F. Ilconsigliere Baccaro ha abbandonato l’aula affermando che nonapproverà alcuna variazione al PdF sino a quando non vi sarà il PUG.Cofano ha chiesto chiarimenti in merito all’eventuale scomputo deglioneri di urbanizzazione primari, ovvero se spettava o meno al Consiglioapprovare lo stesso scomputo (realizzazione tronco di fogna nera aservizio degli insediamenti industriali per un importo complessivo dicirca 35 mila euro). Il sindaco ha proposto di emendare l’attodeliberativo nella parte di “approvazione dello scomputo degli oneri”.Il consigliere Mazzarano ha parlato di investimento significativo per ilterritorio ed ha affermato che la mancanza di uno strumentourbanistico adeguato non deve creare danno. Zanframundo haevidenziato la necessità di approvare il provvedimento che riguardauna società, pronta ad investire. Dopo il chiarimento del dirigente laRipartizione Urbanistica, arch. Traetta, il punto è stato messo ai votisenza emendamento ed è stato approvato all’unanimità dei presenti(22 presenti). Approvato, sempre all’unanimità (20 presenti), ilprogetto per la realizzazione di bagni e spogliatoi a servizio dellatenso-struttura per l’attività sportiva di pallavolo presso la strutturacomunale sita in Via Trento. Sulla sdemanializzazione di un tratto distrada comunale con approvazione progetto di impianto di distribuzionecarburanti sulla S.S. 106, si è aperto un dibattito. Miccolis ha parlatodi un disagio per la collettività senza alcun beneficio che, peraltro,ricadrà su imprenditori non locali. Inoltre Miccolis ha eccepitol’approvazione da parte del Consiglio del “progetto”. Con 16 votifavorevoli e 4 contrari il punto è stato approvato. Il Consiglio con 15favorevoli e 3 astenuti ha deciso di procedere alla risoluzione dellaconvenzione con il Consorzio Carnevale Massafrese e il recesso dasocio dello stesso Consorzio, dopo le dimissioni dei componenti delC.d.A. e l’avvio dello scioglimento con conseguente ritorno dellagestione del Carnevale al Comune. Riconosciuti debiti fuori bilancioper la “Casa Rifugio” e per la “fornitura di beni di prima necessità perrifugiati”. Gli altri punti iscritti all’ordine del giorno sono stati aggiornatialla prossima seduta, che avrà luogo lunedì 25 giugno alle ore 9,00.

imperversano nelle desolate lande ioniche. Non è da trascurare ilfatto che sono in cordata con il presidentissimo della Regione Puglia.Sapevamo tutto già prima che la battaglia cominciasse. Qui premesottolineare come Massafra abbia regalato su un piatto d’argento unospedale mentre negli altri paesi della provincia si lotta disperatamenteper fermare la devastazione. Non è una differenza da poco. Altricittadini hanno posto un veto al disegno di svuotamento dei presidi atutela della salute mentre a Massafra ancora oggi qualcuno ci fa glisberleffi e noi ossequiosi ringraziamo. Continuano a dirci di avermigliorato la qualità della sanità a Massafra e noi continuiamo a berlacome stupidi beoti. Si è vero, qualche specialità è stata aggiunta allebranche specialistiche presenti in costanza di reparti ospedalieri ma èvero anche che la dotazione infermieristica è rimasta insufficiente eche, comunque, mancano ancora branche essenziali come ladiabetologia. Insomma dobbiamo prendere atto di una classe politicaregionale che ha deciso di radere al suolo la sanità ionica, dell’esistenzadi una classe dirigente sanitaria ionica incapace e premurosa verso ilgrande capo pugliese (quello che fa le promozioni), di una classepolitica cittadina senza polso, di una popolazione massafrese a cui vabene tutto. (G.M.)

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LA VOCE DI MASSAFRA - foglio d’informazione allegato al n.306 del 23 giugno 2012 | 3

La Tanza sull’inceneritore:Cui prodest? E chi controlla?

Su “La Voce di Massafra” molti sono intervenuti sulla questioneInceneritore detto Termovalorizzatore quando produce energiautilizzando come risorsa i rifiuti che gli vengono forniti soprattuttocon la raccolta differenziata. In passato è stato anche pubblicato unmio breve intervento che anticipava la domanda “Cui Prodest” eaffermava che senza lavoro non c’è nulla. Sostengo che se uninvestimento porta lavoro, prima di dire NO dobbiamo pensarci millevolte. Se poi il lavoro è a Massafra dove il 75% dei giovani laureati vavia, bisogna pensarci 2000 volte e soprattutto deve farlo chi ha figligià sistemati (ma fuori) e un lavoro o una pensione assicurati perchégli altri, quelli esclusi dal mondo del lavoro, i NEET, ormai sfiduciati,purtroppo non si interessano più a nulla. Un imprenditore emiliano achi gli rimproverava di aver rischiato la vita per essere tornato nelcapannone non sicuro dopo la prima scossa di terremoto, ha risposto:“Di lavoro si può anche morire, ma senza lavoro si muore disicuro!”. Se poi questo investimento di privati disponibili a rischiare(ce ne fossero di più!) porta benefici anche in termini di riduzione ditasse e gli enti preposti al controllo dicono che l’impianto ha dati ditarga OK, allora non c’é molto da pensare e bisogna dire SI!. Purtropposu questa questione ci sono prese di posizioni singolari anche dopoanalisi razionali come quella dell’Ing. D’Ambruoso. Lui chiarisce che icontrolli sulle emissioni si possono fare anche in continuo senza chel’ARPA metta un vigile 24h./24 e 7g./7 sulla ciminiera deltermovalorizzatore, basta una centralina e un lucchetto con due chiavi.Dopo questa analisi però conclude di essere contro perché non sifida del SI di Appia Energy e del Sindaco a questa metodica (unametodica diffusa in quest’era tecnologica anche con lettura a distanzacome i contatori dell’ENEL). Forse dice di no perché non si fida neanchedell’ARPA. Se è così dobbiamo fermare il mondo e scendere. Il mondoperò non si ferma, anzi: c’è chi pratica sviluppo sporcando e nonfirma il protocollo di Kioto come Cina e India, chi aspetta per firmarlocome gli USA perché intravede il business della tecnologia perabbattere le emissioni, chi lo firma impegnandosi a ridurre le emissionima si riserva di comprare dall’Africa aria da sporcare, come l’Europa el’Italia. Il mondo dobbiamo fermarlo al SUD dove ci sono solo 3termovalorizzatori (Sardegna, Campania e Puglia), gli altri50 circa sono da Ancona in su. Questo succede da 150 anni perchénon ci fidiamo delle Istituzioni, perché gli appalti possono esserepresi dai mafiosi, perché non vogliamo le cattedrali e preferiamo ildeserto, perché la Salerno-Reggio Calabria è troppo costosa e laTaranto-Trebisacce non è troppo frequentata, perché i fanghi del portodi Taranto sono inquinati; insomma c’è sempre una ragione per nonfar nulla. Singolari per me sono anche posizioni in relazione allademocrazia e partecipazione come quella di inviare alla Voce unalettera dicendo: abbiamo tenuto un’assemblea, i Soci erano di parerediscorde, siamo democratici e pertanto ci asteniamo dall’interveniresul fronte del NO” e dopo qualche giorno sponsorizzare la marcia dei300. Una marcia con le bandiere di Taranto dove da poco sono statiapprovati 3 termovalorizzatori/inceneritori: CEMENTIR, AMNIU eECODIR. O la posizione di chi ritiene democratica una delibera diconsiglio con un solo voto SI e più di 20 astenuti e antidemocraticauna delibera con più di 20 SI ed un solo NO e chiede un referendum.Egregio direttore, io sono per il SI condizionato all’OK dell’ARPA marelativo solo all’Impianto di Massafra. Se abbiamo dubbi per la nostrasalute chiediamo lumi ai tecnici perché la risposta sta nei Controlli enella tecnologia, ma dobbiamo fidarci delle Istituzioni. Ho saputo chela Consulta delle Associazioni vuole organizzare un Convegno/Assemblea per far parlare i tecnici; ben venga! Il mio appoggio èincondizionato.

Emmanuele La Tanza

Intanto grazie per le sempre stimolanti “provocazioni”. Mi interessasolo farti sorgere qualche piccolo dubbio su alcune tue affermazioni.Scrivi: “Sostengo che se un investimento porta lavoro, prima di direNo dobbiamo pensarci mille volte”, “… a Massafra … 2000”. Hai ragionela possibilità di risolvere il dramma anche di un solo disoccupato

richiede ponderazione. Quella che propongono gli ambientalisti è lasoluzione del problema di un più congruo numero di disoccupati.Perché non ti batti anche tu per una possibilità occupazionale piùampia? Non Matichecchia, bada bene, ma una rete di agenzie di aiutibilaterali, banche di sviluppo, agenzie dell’Onu e Ong internazionali,la Poverty environment partnership (Pep) nel recente rapporto“Building an Inclusive Green Economy for All” assicura che «Unatransizione verso la green economy potrebbe sollevare milioni dipersone dalla povertà e trasformare le condizioni di vita di molti dell’1,3miliardi di persone che guadagnano appena 1,25 dollari al giorno intutto il mondo, ma solo se supportato da forti politiche pubbliche einvestimenti del settore privato». Si, sono necessarie forti politichepubbliche e investimenti privati. Questi si, prevedono un effettivorischio. I nostri Albanese e Marcegaglia non rischiano nulla e nongarantiscono che una quota irrilevante di occupati. Quota che vacomunque rispettata. Gli ambientalisti e gli economisti internazionaliaffermano con determinazione che solo la green economy può tirarcifuori dalle secche di un’economia impiccata dall’alta finanza. Greeneconomy significa non accumulare e bruciare rifiuti con il sicurorisultato di inquinare le falde e di usare male tonnellate di acqua cheper la Puglia vale quanto l’aria che respiriamo. Qui a Massafra pergenerare occupazione basterebbe la banale raccolta differenziataadottata da molti anni nelle città “civili”. Che cosa consegnerai ai tuoinipoti? Un mondo di monnezza o un territorio all’insegna della vivibilità.Emmanuele oggi si decide, ogni esitazione può essere esiziale. Macome sai bene, non sono un tecnico perciò mi affretto a lasciarequesto spinoso (per me) argomento. Scrivi: “Di lavoro si può anchemorire, ma senza lavoro si muore di sicuro!” Questo è uno dei problemialla base del ricorrente ricatto. Perché dobbiamo proprio scegliere trail probabile morire di lavoro e il morire di mancanza di lavoro? Quandopotremo scegliere tra il lavoro dignitoso e fonte di soddisfazione e dicrescita e, dall’altra parte, la mancanza di lavoro e il lavoro fonte dimalattie. Scrivi: “… porta benefici anche in termini di riduzione ditasse”. Ma non è Massafra la città ionica che ha le tasse più alte?.Scrivi: “… gli enti preposti al controllo dicono che l’impianto ha dati ditarga OK”. Che mi risulti l’unico organo che è legittimato ad esprimereun parere tecnico ha detto che non è possibile il raddoppio riservandosiall’esito dello studio sugli effetti di carattere sanitario. CaroEmmanuele, tu hai lavorato nell’area industriale e sai che siamo sedutisu una polveriera ecologica e che il rischio di un disastro non è l’ipotesidi uno iettatore ma una possibilità concreta visto che ne abbiamoavuto prove sia pure in misura ridotta (Eni, Ilva, etc.). Ti ricordo chequesto territorio ha già prodotto uno sterminio di pecore e capre eche la produzione di mitili è ormai distrutta. Gli uomini non possonoessere sterminati, per fortuna. Quello che mi sta molto più a cuore ètuttavia il discorso sulla democrazia. Perché se questo progetto èfonte di ricchezza e di occupazione non si confrontano a viso apertocon tutti e in ogni occasione che viene loro proposta. Dobbiamo inveceprendere atto di una sorta di eloquente latitanza. Il Comitato non hané il ruolo né l’autorità per esprimere con argomenti scientifici un noassoluto. Chiede con forza che i cittadini siano informati e che venganoposti in condizione di esprimere il proprio parere. Non mi dirai anchetu che un imprenditore e un amministratore possono fare il lorocomodo solo perché uno ha i soldi e l’altro il potere (ricevuto dalpopolo per spenderlo in nome del bene comune). Fare azienda in unterritorio, a dispetto delle popolazioni non è una brillante sceltaimprenditoriale. Di che cosa si preoccupano? Perché non permettonoun monitoraggio in continuo e accessibile a tutti? Di che cosa hannopaura?

Giovanni Matichecchia

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LIONS Terza fase di studio dell’areaarcheologica di San Sergio-Carrino

Venerdì 22 giugno, presso il Castello di Massafra sono stati presentatii dati della terza fase di studio dell’area archeologica di Masseria SanSergio-Carrino, sito di notevole interesse storico-archeologico,ricadente all’interno del vasto territorio della Taranto magno-greca.Lo studio è realizzato nell’ambito del laboratorio archeologico, attivodal 2005 presso il Castello di Massafra, dove sono state già allestitele mostre sulla necropoli e la stipe votiva.Questa fase riguarda l’analisi del presunto abitato e dei materialirinvenuti nel corso degli scavi effettuati tra il 1980 e il 1981. Si trattadi un insieme di ambienti ricavati negli anfratti di una precedentecava e disposti intorno ad un cortile. L’esame dei reperti ha consentitodi datarne le fasi di frequentazione tra la fine del IV e il III secolo a.C.L’evento è stato realizzato grazie al contributo di numerosi enti:Direzione Regionale per i Beni Cul turali e Paesaggistici,Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia, Regione Puglia,Comune di Massafra, Lions club Massafra-Mottola Le Cripte, Leo ClubMassafra, Consulta della Associazioni, Museo della Civiltà dell’Olio edel Vino.

Le pagelle della settimanaCon la speranza di corroborare le buone azioni possibilmente tradottein efficaci atti amministrativi e far meditare quando si è sul punto diprendere uno scivolone. Le nostre pagelle non sono dirette solo agliamministratori ma a tutti coloro che con i propri comportamentipermetteranno a questa città di crescere o, al contrario, di arretrare.(G.M.)

+ Il coraggio e la perseveranza del Comitato per la correttagestione dei rifiuti deve essere riconosciuta. Molti cittadininon partecipano alla dura battaglia di civiltà in atto a Massafra.

Temono i poteri forti: il potere politico e il potere economico. Chiamministra la macchina pubblica e le aziende non potrà farlo a lungosenza il consenso sociale.

- Va stigmatizzata la logica del rifiuto del confronto. Sempre, dachiunque venga opposta. Chi si nega al dialogo si comporta daantico principe che non deve spiegare nulla a nessuno. Come

colui che ha ricevuto investitura divina. Può farlo solo perché considerasudditi tutti i popolani. La democrazia è confronto continuo. Il silenzioè antidemocratico e irrispettoso nei confronti dei cittadini.

LIBRI Venerdì 29 giugno - Atrio castello medievale“Gli occhi di mia figlia”

In occasione del decennale dell’Ass.ne Presidi del Libro, il Presidio delLibro di Massafra , la Biblioteca Comunale e la Regione Puglia Ass.toal Mediterraneo, in collaborazione con l’Università Popolare delleGravine Ioniche (UPGI), l’Ass.ne MassafrArte e il Leo Club Massafra-Mottola “Le Cripte” presentano il primo romanzo di Vittoria Coppola“Gli occhi di mia figlia” (Lupo Ed.).Vittoria Coppola giovane autrice salentina, laureata in Lingue eLetterature straniere, Comunicazione linguistica Interculturale(Università del Salento, luglio 2010), in questo suo primo romanzoaffronta il misterioso e contraddittorio universo dei sentimenti umani,in cui egoismi e fragilità vanno a comporre un perfetto e perversoincastro. Non basta essere genitori per saper comprendere i proprifigli ed amarli come meritano ; non basta essere giovani e di cuoreaperto per essere pronti ad affrontare la vita, né essere innamoratiper non farsi complici della propria ed altrui sofferenza. Eppureesistono legami che sopravvivono al tempo e sono pronti a riservareluminose sorprese nei giochi del caso e nel risveglio di coscienzetroppo a lungo sopite.Una storia di solitudini e di scelte, nella quale regge sovrana l’amicizia,l’unica che non tradisce.Il libro “Gli occhi di mia figlia” è stato un vero e proprio caso: infatti inmeno di due mesi dalla sua pubblicazione è stato eletto “Librodell’anno” dai lettori-elettori online della rubrica del TG1, aprendo unintreccio nuovo tra sistema editoriale, comunicazione di massa e socialnetwork.La manifestazione si terrà venerdì 29 giugno alle ore 18.30 nell’atriodel castello medievale di Massafra. Interverranno: Martino Tamburrano,Sindaco di Massafra; Antonio Cerbino, Ass.re alla Cultura; StellaValle, Referente Biblioteca; Maria Carmela Pagliari, Docente di Lettere.Concluderà Vittoria Coppola, Autrice del libro.

La Voce di MassafraSettimanale di politica,cronaca, sport e culturadella Tebaide d’ItaliaDirettore responsabile: Nino BellinviaVice direttore: Giovanni MatichecchiaRedattore: Antonio Dellisanti

Reg. Trib. Taranto n. 408/06 del 24/03/2006Registro Operatori della Comunicazione:R.O.C. n.18242Antonio Dellisanti Editore s.r.l.Sede legale e redazione: C.so R. Margherita, 474016 Massafra (TA) - Tel/fax 099.880.57.61e-mail: [email protected] arretrata Euro 2,00Stampato da: Grafiche SEMA - Massafra

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Gli articoli inviati e pubblicati, salvo accordo scritto fra l’Editoree gli autori, s’intendono ceduti a titolo gratuito. Scritti, disegni efotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Nonverranno pubblicate lettere anonime; se richiesto, verràmantenuto l’anonimato.Questo periodico non riceve finanziamenti nazionali,regionali, provinciali e comunali.

“Lavori in corso” nel Centro StoricoIl Comitato “Vivere il Centro Storico” costituisce gruppi di lavoro miratiLo scorso 16 giugno il Comitato Cittadino “Vivere il Centro Storico” ètornato a riunirsi, non soltanto per discutere su nuove e più recentiproblematiche emerse in questi giorni, ma anche e soprattutto percreare gruppi di lavoro mirati, finalizzati a meglio curare i vari puntielencati e contemplati nel programma redatto dalla stessaaggregazione e sottoposto all’attenzione del Sindaco nel corso di dueincontri precedenti avvenuti al cospetto dello stesso. Il primo cittadino,ascoltate e lette le esigenze e le richieste formulate e sottoscritte daicittadini interessati al ripristino del Centro Storico, ha mostrato lasua disponibilità a collaborare col Comitato al fine di risolvere oquantomeno, per ora, mitigare i disagi che affliggono tale zona diMassafra. Di comune accordo e per meglio ottemperare alle necessitàpiù imminenti, si è pensato, dunque, di creare gruppi di lavoro specifici,ripartendo tra i membri del Comitato resisi disponibili, le funzionifacenti capo ai vari settori di interesse. Per il momento sono staticostituiti cinque gruppi di lavoro (raccolta differenziata e pulizia;regolamento edilizio e commerciale per il Centro Storico; P.U.G. eviabilità; censimento stabili a rischio crollo o abbandonati; antennawireless per la diffusione libera di internet nel borgo antico) nominandoper ciascuno di essi due/tre responsabili. Tali raggruppamenti, giàpienamente operativi, sono suscettibili di ampliamento per quantoattiene all’elenco nominativo, perciò tutti gli interessati possono inviareuna mail all’indirizzo [email protected] e far presente lapropria disponibilità a prenderne parte.

Antonella Notaristefano

Detto massafreseQuanne ven’e ‘u monek’e a cast’e, pigghjel’e a ris’e(mostrarsi positivo di fonte alle avversità)

LA VOCE DI MASSAFRA - foglio d’informazione allegato al n.306 del 23 giugno 2012 | 6

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LA VOCE DI MASSAFRA - foglio d’informazione allegato al n.306 del 23 giugno 2012 | 4

Associazione Italiana BibliotecheCorso di formazione “Nati per Leggere”

L’associazione Italiana Biblioteche (AIB) ha organizzato c/o la BibliotecaAcclavio di Taranto, per i prossimi 25 e 26 giugno, il corso di formazionegratuito Nati per Leggere – modulo per lettori volontari – a curadella D.ssa Tancredi Milena, Responsabile della Biblioteca per ragazzide La Magna Capitana di Foggia e la D.ssa Anna Maria Moschetti,Responsabile Regionale dell’Associazione Culturale Pediatri nell’ambitodel Progetto Nati per Leggere. Per consentire lo svolgimento deilaboratori previsti durante il corso, saranno accolte le richiestepervenute secondo l’ordine di arrivo fino al raggiungimento del numeromassimo dei partecipanti (40 – 45). Il corso ha significativa valenzain quanto permette di acquisire metodi di lettura e relazionali peravviare alla corretta lettura i bambini coinvolgendo anche i genitori.Chi intendesse partecipare può inviare al responsabile della bibliotecacomunale tarantina Acclavio, Claudio Fabrizio, richiesta dipartecipazione. Poiché gli incontri si svolgeranno a tempo pieno nellegiornate di lunedì e martedì prossimi è opportuno mettersitempestivamente in contatto telefonicamente con i seguenti numeri:099 45 81 172 – 099 45 81 154

MASSAFRAESTATE C’ è tempofino al 25 giugno per presentarele proposte per spettacoli ed eventi

L’Amministrazione, sentita la Consulta delle Associazioni, comunicache, nonostante l’attuale congiuntura economica negativa che si riflettesul Bilancio Comunale, intende sostenere la realizzazione di eventi/iniziative proposte dalle Associazioni e da organismi del territoriomettendo a disposizione strumenti, attrezzature (come palco, sedie,transenne) e servizi ad essi connessi. Si invitano pertanto leAssociazioni e i soggetti interessati che intendano ricevere il Patrociniodi questo Ente e l’utilizzo dei suddetti servizi comunali, durante ilperiodo estivo (1° luglio – 30 settembre), a presentare a questo Entee per conoscenza alla Consulta delle Associazioni, la propria propostaentro e non oltre il 25 giugno. Tanto al fine di consentire all’Enteun’adeguata programmazione degli interventi richiesti. Hanno firmatola nota l’assessore alla Cultura e Associazionismo Antonio Cerbino el’assessore allo Spettacolo Antonio Viesti.

Cofano (Unione di Centro):Il Comune e le “assunzioni flessibili”

La Giunta Municipale di Massafra ha approvato la delibera n.113/2012 avente per oggetto: “limite di spesa per le assunzioni flessibili –art.9, comma 28, D.L. 78/2010, modificato dalla legge 183/2011 –Adozione norma regolamentare “ ;L’art. 9 comma 28 del D.L. n. 78 del 31.05. 2010,convertito nellalegge n. 122 del 30.07.2010, della legge n. 183/2011 (legge di stabilitàper il 2012) sancisce che gli Enti locali “ possono avvalersi di personalea tempo determinato o con convenzioni ovvero con contratti dicollaborazione coordinata e continuativa, nel limite del 50% dellaspesa sostenuta per la stessa fattispecie nell’anno 2009;-che la Deliberazione n. 11/2012 le Sezioni Riunite della Corte deiConti ritengono che:Nel solo caso in cui l’applicazione della norma potrebbe impedirel’assolvimento delle funzioni fondamentali degli Enti e non esistanoaltri possibili rimedi organizzativi per fronteggiare la situazione, è,quindi, possibile configurare un adeguamento del vincolo attraversolo specifico strumento regolamentare”. Le Amministrazioni possono,quindi, derogare dal vincolo del 50% della spesa del 2009 per quantoriguarda il lavoro flessibile, ma solo in presenza di appositaregolamentazione.Per l’applicazione concreta della norma, i Magistrati contabilidistinguono gli Enti più grandi dalle Amministrazioni che hanno unastruttura organizzativa minima ( Comuni con meno di 5.000 abitanti).I primi, come il Comune di Massafra, hanno a disposizione un ampioventaglio di possibilità per soddisfare le temporanee esigenze dipersonale e , quindi, non necessitano di adattamenti del principiocontenuto nella norma. Le seconde, invece, devono adottare unregolamento per adeguare la disciplina alla propria realtà. Nelregolamento,infatti, possono prevedere la deroga al limite del 50%,se richiesta per garantire le funzioni fondamentali quando non èpossibile trovare la soluzione al problema attraverso unariorganizzazione del lavoro. Il Comune di Massafra non poteva adottarealcun regolamento per raggirare il limite posto dalla legge (del 50%del costo del 2009 per l’assunzione di personale in convenzione nel2012), in quanto,non rientra tra i Comuni minori, poiché, ha unapopolazione di oltre 32.000 abitanti.Non si comprende perché la Giunta Tamburrano ancora una voltanon abbia rispettato quanto stabilito dalla legge adottando un attoillegittimo per continuare ad effettuare assunzioni a tempo determinatoche la legge non consente. Come si può pretendere il rispetto delleleggi da parte dei cittadini quando i primi a non attenersi alle normesono coloro che ci amministrano?

Giuseppe CofanoConsigliere comunale Unione di Centro

La gioia d’un’ora ed il progettoculturale “Opera Trade House”

Mi chiamano Mimì, (…) Mi piaccion quelle cose/Che han si dolcemalia,/Che parlan d’amor,/Di primavere,/Che parlano di sogni/E dichimere//Quelle cose che han nome …/Poesia! Essere accompagnatidal dolce canto del soprano Sara Gamarro/Mimì nel tenero mondo diPuccini costituisce piacere doppio. Su invito della Fidapa, guidata daTonia Di Gregorio, Sara Gamarro è tornata ad incontrare il suopubblico, il pubblico della natale Massafra, dopo i successiinternazionali e gli impegni newyorkesi. Giovanissima, ha già unragguardevole cursus honorum. Approdata di recente alla regia,cresciuta con gli insegnamenti di Cesare Ronconi, ha arricchito lasua vis interpretativa con l’esperienza condotta nel Teatro Valdocanoto in tutta Europa per le avanzate sperimentazioni teatrali. È del2009 il suo debutto nella regia. Difficile e complessa la scelta artisticadi Sara. Fondere musica, la grande musica, con il teatro. Far parlareil corpo mentre la musica culla i gorgheggi. A quell’amor ch’è palpito/Dell’universo intero,/Misterioso, altero,/Croce!/Croce e delizia al cor.Sara Gamarro/Violetta riesce a toccare le corde profondedell’emozionale ascolto. Il Comunale di Massafra è impazzito per lasua Sara. Con la sua “Gioia di un’ora” - Fanciulla, è sbocciato l’amore!/Difendi, difendi,/Difendi il tuo cuore!/Dei baci e sorrisi l’incanto/Sipaga con stille di pianto1/Potessi rivivere ancora/La gioia d’un’ora …,ha mandato in visibilio i melomani massafresi. Il piano della AnnaFranca Farina è stato in perfetta simbiosi. Della giovanissima sopranosentiremo ancora parlare anche per la sua forza creativa. È suo ilprogetto Opera Trade House. Riuscirà a fare dell’Opera Lirica unprodotto nuovo, alternativo, sostenibile, rinnovato nelle metodologieproduttive? Potrà essere l’Opera Lirica occasione di lavoro, materiadi insegnamento, servizio sociale fino a diventare fattore di coesionesociale? Con queste intuizioni e questi obbiettivi Sara prende parte alconcorso “Italia Camp, la tua idea per il Paese” in realizzazione aMilano. L’opera continua ad essere, come alle origini, il risultato dinumerose professionalità tecnico-artistiche: oltre alla musica e alcanto concorrono danza, design, arti grafiche e visive per l’allestimentodelle scenografie ma anche l’ingegneria, l’architettura, lo studio delleluci, la moda. Come dimenticare il contributo di sarti, calzolai, tecnici,attrezzisti. Ecco, il suo progetto rigenera l’anima e lo spirito del madein Italy, del genio italico, applicato alla grande musica lirica. Lasostenibilità? Un’opera lirica può trovare la sua migliore location nelripristino di spazi e ambienti urbani nei quali vengono coinvolti iresidenti, prima in attività formative e quindi nella stessa realizzazionedella rappresentazione operistica. Sara pensava alle Gravine? Allavecchia Massafra o alla stessa vecchia Taranto? Giovanni Matichecchia

Soddisfazione di Giuseppe Maggiore,coordinatore cittadino della Giovane Italia“Parmigiano della solidarietà”: 330 kgdi formaggio acquistati dai massafresi

Nei giorni scorsi, in Puglia, si è svolta una grande manifestazione disolidarietà per la raccolta di fondi a favore dei fratelli terremotati dell’Emilia. L’iniziativa, promossa dall’ onorevole Sergio Silvestris, eorganizzata nei dettagli dalla onlus “il Popolo della Solidarietà”, havisto protagoniste venti piazze in tutta la nostra regione. La raccoltaprevedeva l’acquisto di forme di Parmigiano Reggiano danneggiatodal crollo delle scaffalature in seguito al tremendo sisma verificatosinei mesi scorsi.L’ azienda in questione, contattata dall’onorevole Silvestris, è il“CASEIFICIO SOCIALE LE QUATTRO MADONNE” di Lesignana(Modena), una delle più danneggiate dal terremoto.Per la provincia di Taranto si sono subito mobilitati i circoli della GiovaneItalia di Statte e Massafra, che in poche ore hanno venduto più di seiquintali di “Parmigiano della solidarietà”.Per Massafra si è mosso in prima persona Giuseppe Maggiore,coordinatore cittadino della Giovane Italia, che con il passaparola, ela volontà di tanti ragazzi, amici, parenti e conoscenti, ha subitoattivato una catena che ha portato alla vendita di 330 kg di formaggio,per un ricavato di 4.125,00 euro.Nei giorni precedenti la consegna, una delegazione di promotoridell’iniziativa, ha fatto visita al caseificio constatando di persona lostato delle cose, e la necessità di aiutare davvero questa gente ingrave difficoltà, che nonostante tutto lavora e si impegna con immensadignità per ricostruire, ripartire e ritornare ad una vita normale.La gara solidale ha portato alla vendita in tutta la Puglia di circa 7000kg di Parmigiano per un ricavato totale di circa 90.000 euro; unaboccata di ossigeno per un’azienda che cerca di riattivare produzionee commercio.Con grande orgoglio, ha dichiarato Giuseppe Maggiore: “Possoritenermi soddisfatto della risposta dei nostri concittadini, Massafra èstata una delle comunità che meglio ha risposto all’iniziativa,dimostrandosi sempre pronta ad aiutare il prossimo, e capace didimostrare sensibilità e partecipazione in qualsiasi occasione”.

Presentazione Progetto“Buena Vision Social Club”Martedì 26 giugno 2012, ore 10.30, Sala Riunioni,Provincia di Taranto 3° piano, via Anfiteatro n. 4

Il progetto “Buena Vision Social Club”, altresì denominato “Bu.Vi.S.C.”,è nato in seguito al Bando “Progetti Speciali e Innovativi 2010” indettodalla Fondazione con il Sud. E l’innovatività, appunto, è il principio el’ambizione con cui sono stati messi insieme i pezzi di questo puzzledi proposte, azioni ed obiettivi. L’interdisciplinarietà del partenariatodenota proprio l’intento di strutturare un progetto complesso, un’ideadi cinema sociale e culturale per lo sviluppo di un territorio desiderosodi significativi stimoli artistico - culturali e di spazi di socialitàcostruttiva. Intorno a questo proposito prendono forma le specificheaspirazioni di promozione culturale, mediazione interculturale,intergenerazionale, di educazione mediale ed animazione socioculturale e di integrazione sociale. Il progetto ha le finalità di:Realizzare un cinecircolo multifunzionale ed intermodale perla fruizione di un cinema sensibile a temi sociali e di intercultura –Cineforum Bu.Vi.S.C. con le rassegne tematiche ed interattive: Amodo mio: rassegna dedicata a tutti i cultori ed appassionati dicinema. Particolarità di questa rassegna sarà l’aspetto interagente,difatti gli utenti potranno interagire con gli organizzatori e, attraversouna votazione, la composizione di una “classifica” di film, si potràconcorrere alla scelta delle dieci pellicole che verranno proiettate;Anni ruggenti: una rassegna dedicata e rivolta ai giovanissimi, aiquali saranno offerti 10 “film di formazione”, dieci storie legate aitema della crescita, quindi dellascoperta della vita e della società;

LA VOCE DI MASSAFRA - foglio d’informazione allegato al n.306 del 23 giugno 2012 | 5

Buena Vision: Saranno proposti 25 film stranieri, 5 per lingua,considerando quelle di maggior diffusione sul territorio, ovvero quellaalbanese, polacca, cinese, araba e rumena. Per ogni micro rassegnain lingua, naturalmente sottotitolata in italiano, ci sarà uncorrispondente mediatore linguistico e culturale (partner AMIT SimbiosiModerne), ad accompagnare le attività di cineforum e di dialogo; Iweb and You: Forse la più innovativa delle nostre rassegne, che mettea confronto generazioni storicamente distanti, ridefinite con titolicinematografici, quali quella dei G.B. Gioventù Bruciata e dei G.C.D.Giovani Carini e Disoccupati. Su Bu.Vi.S.C. Tv, due utenti per gruppogenerazionale vivranno uno confronto – scambio di memorie eesperienze di cinema, immagini di film sulla base di 5 tematiche:FAMIGLIA, LAVORO, COMUNICAZIONE, COMICITÀ AL CINEMA,RELIGIONE. Da questi temi si farà un apposito gioco di associazionedi titoli e frame, un film matching, fra cui i 10 film della rassegna;Uguali è diversi: La rassegna offre proiezioni dedicate ad un’educazionee rieducazione sessuale e socio affettiva. I film tratteranno il temadella scoperta sessuale e sentimentale, delle prime esperienze, deicontrasti familiari e sociali che ne derivano e di come risolverli.Laboratori ed incontri “BUENA VISION SOCIAL CLUB”:laboratori di formazione e produzione cinematografica, per effettuareperiodici incontri di condivisione, reimpostazione e progettazione trai soci/partner dell’associazione, dove poi, nello specifico siconcretizzeranno altre importanti esperienze artistico – culturali diimportanza sociale, di intrattenimento – socializzazione: - Una Cinetecada visitare e costruire insieme fra tutti gli amatori ed i cultori soci enon;- Realizzazione di un sito web e di una radio – tv in streaming (RADIOBUVISC e BUVISC TV) di informazione e intrattenimento, connessaalle attività dell’associazione e del cinecircolo; - Progettazione ederogazione di laboratori creativi di formazione.

ACQUA Vendola: ‘Dal 1° gennaio370mila famiglie avranno costi ridotti’‘’Sono 370 mila le famiglie pugliesi che dal primo gennaio avranno labolletta dell’acquedotto tagliata in maniera drastica’’. Lo ha annunciatoil presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, sottoscrivendoun’intesa con Acquedotto pugliese, Anci e Autorita’ idrica cheridefinisce le tariffe idriche e l’aumento degli investimenti. ‘’L’Italia -ha aggiunto - non e’ tutta uguale: oggi, mentre Alemanno privatizzal’Acea, la Regione Puglia fa il contrario e interviene sulle tariffe’’.(ANSA).

ROTARY Passaggio del martellettoDomenico Santoro nuovo presidente

Sabato prossimo, 30 giugno, presso l’Appia Palace Hotel, cerimoniadi apertura del nuovo anno rotariano con il “passaggio del martelletto”da Giuseppe Cavallo a Domenico Santoro. Questo il programma dellaserata culturale: saluti del presidente uscente Giuseppe Cavallo;consegna delle onorificenze; passaggio del martelletto; relazioneprogrammatica del nuovo presidente Domenico Santoro; cooptazionenuovi soci. Domenico Santoro, per il suo anno di presidenza ha sceltocome motto “Facciamo gesti di pace!”.

CONSIGLIO COMUNALEConvocazione per il 25 giugno

Il Consiglio Comunale è stato convocato, in sessione di aggiornamento,per lunedì 25 giugno alle ore 9,00, presso la Sala Consiliare diPiazza Garibaldi, per discutere i seguenti argomenti: Interpellanze einterrogazioni; Approvazione Ordine del Giorno presentato dalconsigliere Giuseppe Cofano sulle problematiche relative a “giochi elotterie”; Approvazione Ordine del Giorno presentato dal consigliereVito Miccolis ad oggetto: “Regolamento Comunale per la disciplinadelle attività di sala giochi ed installazione di apparecchi da gioco”;Approvazione criteri generali e procedura per l’installazione di chioschisu area pubblica; Modifica Statuto Comunale.

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Cronache massafresiLA VOCE DI MASSAFRA - foglio d’informazione

allegato al n.306 del 23 giugno 2012

Il 24 giugno di trent’anni fa Espedito Jacovelli concludeva la suavicenda terrena. Trent’anni sono una generazione, tempo lungoper gli uomini, lunghissimo per una città senza memoria com’è

Massafra, per cui tocca a noi vecchi assumere il ruolo di memoriastorica e far conoscere ai giovani le grandi figure del passato, fra lequali, certamente, un posto di spicco spetta a Espedito Jacovelli.Cercherò, in breve, di riassumere la sua opera generosa, tentativoimpareggiabile di sprovincializzazione della nostra Città, in moltissimicampi nei quali agì da protagonista.Massafra ha oggi gente di teatro che nulla ha da invidiare aiprofessionisti, ma essi sono l’albero vigoroso sviluppatosi dal semepiantato da Espedito con la piccola filodrammatica Carlo Goldoninell’immediato dopoguerra, dopo le esperienze condotte innanzi frale due guerre.Le sue grandi capacità di organizzatore si rivelarono negli anni in cuifu Presidente dall’antica Società Operaia di Mutuo Soccorso, che eglirivitalizzò e della quale celebrò il centenario di fondazione nel 1964.Ma l’attività preminente di Espedito si svolse, con leggendatria energia,in molti altri campi della cultura e dello sviluppo civico.A lui si deve la fondazione della Pro Loco, che ebbe un giornale mensile,‘Voce Nostra’ che è oggi fonte storica primaria per conoscere le vicendedi Massafra negli anni Cinquanta e Sessanta, e nella quale, autenticafucina di idee, nacquero il Settembre Massafrese ed il Palio, con unaserie di iniziative, come la mostra di pittura ‘Lucerna d’Argento’, assurtea dignità di grandi manifestazioni nazionali.Sappiamo che oggi personaggi che negli anni ruggenti della Pro Loconon erano neanche a Massafra si sono ritagliati un ruolo di protagonistiin quelle iniziative, ma, per onestà storica, occorre ristabilite la verità.L’onestà storica, oltretutto, è stato uno degli insegnamentifondamentali che Espedito ha impartito a quanti siamo stati accantoa lui nelle sue varie iniziative, e di grande onestà storica ha datoprova nelle sue opere edite, che è bene ricordare.Oggi Massafra, grazie anche all’opera dell’Archeogruppo che ne portail nome e che egli fondò nel 1975, è una della capitali mondiali dellaricerca sui siti rupestri, ma l’iniziatore, dopo i primi tentativi di padreLuigi Abatangelo, fu proprio Espedito che nel 1960 pubblicò Gliaffreschi bizantini di Massafra. E fu lui che, negli anni 1972-74,condusse, con un gruppo di giovani, nella Gravina di Madonna dellaScala, importanti ricerche archeologiche che consentirono di fissarealmeno al V secolo l’esistenza di quel villagio rupestre, grazie alrinvenimento di un tesoretto di monete vandale e bizantine, e distabilire che la frequentazione umana nella Gravina risaliva almeno alNeo-Eneolitico, perché vi furono rinvenute lame di selce e frammentidi ceramica dipinta.Ma era insieme con me nel 1961, quando scoprimmo in una grotticella,una lunga iscrizione messapica ed era insieme a mio fratello Attilionello stesso anno, quando scoprirono la cella eremitica detta ‘delSanto barbato’ nella Gravina di Santa Caterina.Per tutti gli anni Sessanta conducemmo insieme ricerche sulle chieserupestri della Provincia di Taranto, per farne una pubblicazione chenon ebbe più luogo per vicende sulle quali è bene stendere un velo.Legato, come ogni massafrese, al Santuario della Madonna della Scala,ne pubblicò una prima descrizione nel 1963, cui seguì una guida nel

1978, nella quale oltre che del Santuario, parlava anche del villaggiorupestre.Ma le opere storiche fondamentali nella sua attività di infaticabileindagatore di archivi (frequentò non solo i più ’domestici’ Archivi diLecce, Taranto, Bari, ma anche il Grande Archivio di Napoli e quellidelle Abbazie benedettine di Cava dei Tirreni e Montecassino) sonoMassafra nel secolo XVI, del 1972 e Massafra nel secolo XVII, uscitapostuma, opere che conservano intatte anche oggi tutto il loro valoree che potrebbero essere prese d’esempio dagli storici di nuovagenerazione.Quasi come viatico, quando già era malato e sapeva di aver poco davivere, nel 1981, pubblicò la più seria guida di Massafra che si conosca,Massafra. La città e il territorio.Altre idee ed iniziative di Espedito Jacovelli non si poterono realizzareper insipienza altrui: Espedito era anni luce più avanti di tantimassafresi per essere completamente capito nei progetti cheguardavano al futuro. Così, ad esempio, nel 1975 fu uno dei piùconvinti fautori della opportunità di impiantare nel Monastero diSant’Agostino il Museo Regionale del Rupestre, che non si fece perchégli Amministratori dell’epoca dissero di avere “ben altre idee suSant’Agostino”. Gli anni sono passati, di quelle idee non si è vistaneanche l’ombra e Sant’Agostino è tornato alle condizioni di rudere.Quando lo vidi l’ultima volta, a Pasqua del 1982, due mesi prima dellascomparsa, mi espresse un suo sogno: destinare la sua casa ad unaFondazione per la storia di Massafra, per la quale metteva adisposizione i suoi libri e le sue carte. La morte sopraggiunse tropporapidamente perché potesse dar corpo a quel sogno.Oggi, nel dubbio che nessuno prenda iniziative per commemorarlo alivello cittadino, tranne il ‘suo’ Archeogruppo che lo farà privatamente,per i suoi soci, adempio – sia pure in modo succinto e incompleto –all’obbligo amicale di serbarne la memoria.

Roberto Caprara

Trent’anni fa moriva l’illustre archivista e storico massafrese

In ricordo di Espedito Iacovelli

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poste in essere nella scuola S. G: Bosco attraverso una serie di giornateevento, tenutesi in collaborazione con Ass. Amici Informaimmigratidi Bari e Missione Girasole, rappresentano una delle varie fasi del piùarticolato progetto del Distretto di Economia Solidale del Tarantino.L’Associazione proponente Mediterranea Consumo ringrazia la Pre-side dott.ssa Grazia Castelli, la referente di progetto Insegnante MariaGrazia Convertino e le numerose insegnanti che hanno amorevolmenteaccompagnato i ragazzi in questo percorso che si incastona bene inun periodo in cui è fondamentale un ripensamento globale del modusvivendi.

ASSOCIAZIONE MEDITERRANEA CONSUMOProgetto “Distretto di EconomiaSolidale del Tarantino”

Con la chiusura dell’anno scolastico le attività nell’ambito del progetto“Distretto di Economia Solidale del Tarantino” promossodall’Associazione di consumatori Mediterranea Consumo si sonoconcluse anche presso la Scuola elementare San Giovanni Bosco. Ilprogetto ha coinvolto oltre 100 alunni delle classi 3B, 3C, 3D, 2A e 3Adei plessi situati in via Nuova e in via Padre Luigi Abatangelo. Sonostati affrontati i temi del consumo critico attraverso l’ausilio divideoproiezioni e filmati, attività all’aperto e di interazione attraversomodalità di educazione non formale in un contesto formale qualequello scolastico: dal concetto di consumatore al risparmio di risorsenaturali, i giovani alunni hanno costruito la piramide alimentare, hannoimparato a leggere le etichette e ad individuare i prodotti biologici,hanno conosciuto mediatori culturali arabi attraverso i quali hannoappreso elementi relativi alle culture “altre”, hanno piantumato i girasolinelle aiuole della scuola, e hanno anche acquisito elementi relativialle aziende multinazionali che assumono comportamenti “scorretti”.Dalla valorizzazione del territorio alla sostenibilità sociale ed ecologica,passando per i temi della cooperazione e della reciprocità , gli alunnihanno affrontato temi apparentemente differenti, ma legati da ununico filo conduttore , con l’obiettivo di acquisire la consapevolezzache diventare “giovani consumatori critici e solidali” significa impararea porsi tre domande fondamentali ogni qualvolta si acquista qualcosa:il prodotto fa bene o fa male alla mia salute? Acquistando un taleprodotto, contribuisco a fare del bene o del male alla collettività eall’ambiente? Diventare consumatori critici significa contribuire allasalvaguardia dell’ambiente, valorizzare il proprio territorio con lepeculiari caratteristiche che ne rendono un unicum; e , ancora, ilconsumatore critico contribuisce alla crescita economica, sociale eculturale del territorio, sostenendo le produzioni locali e di buonaqualità, avviando un circuito positivo di economia solidale, favorendonon solo la circolazione della moneta, ma anche la diffusione di valoriquali la cooperazione, la reciprocità, la tolleranza e la pace. Le attività

PIANO DI RIORDINO SANITARIONegli altri paesi si lotta, a Massafra...

Tanto a Massafra facciamo quello che vogliamo. È la frase pronunciatada un dirigente ospedaliero che interloquiva con un politico, pensandodi non essere ascoltato da altri. Oggi la situazione è questa. Il governoregionale ha posto mano al piano di riordino sanitario con lastessa logica con cui pose mano al piano di rientro. Una logica chesta massacrando la provincia ionica. Distratti i nostri autorevoliamministratori: Stefano (presidente della Conferenza dei Sindaci) eFlorido (presidente della Provincia) hanno altre gatte da pelare peroccuparsi della salute dei cittadini e così i lanzichenecchi baresi

I LAVORI DEL CONSIGLIO COMUNALEDEL 18 GIUGNO

In apertura di seduta il Consiglio si è soffermato sul lutto che hacolpito il presidente del Consiglio Comunale Pilolli e ha ricordato lascomparsa dello storico prof. Paolo Catucci, primo direttore dellaBiblioteca Comunale, proponendo al contempo la stampa del suo ul-timo lavoro. Pino Presicci, presidente dell’Associazione “Conoscere eAgire”, ha illustrato il report dell’attività svolta nel biennio 2010-2012.Maurizio Baccaro ha presentato una proposta di documento con cuiritiene necessario impegnare l’Amministrazione a determinare unamoratoria in ordine all’approvazione ed al rilascio di qualunqueautorizzazione urbanistica in deroga al vigente P.d.F. e chiedere dinon approvare alcuna variante in deroga al vigente Piano, sinoall’approvazione del P.U.G. Prima parte della seduta dedicata alleinterpellanze presentate dal consigliere Cofano: incarichi a ditte aventiparenti in amministrazione, incarico dirigenziale, individuazionecomponenti OLIV, ufficio di supporto agli organi di direzione politica,liquidazione ulteriore acconto ai carristi, nomina vice responsabileUfficio Censimento. L’assessore all’Urbanistica Giuseppe Marraffa harelazionato sul punto inerente alla costruzione di un capannoneindustriale da destinare ad officina meccanica in deroga al P.d.F. Ilconsigliere Baccaro ha abbandonato l’aula affermando che nonapproverà alcuna variazione al PdF sino a quando non vi sarà il PUG.Cofano ha chiesto chiarimenti in merito all’eventuale scomputo deglioneri di urbanizzazione primari, ovvero se spettava o meno al Consiglioapprovare lo stesso scomputo (realizzazione tronco di fogna nera aservizio degli insediamenti industriali per un importo complessivo dicirca 35 mila euro). Il sindaco ha proposto di emendare l’attodeliberativo nella parte di “approvazione dello scomputo degli oneri”.Il consigliere Mazzarano ha parlato di investimento significativo per ilterritorio ed ha affermato che la mancanza di uno strumentourbanistico adeguato non deve creare danno. Zanframundo haevidenziato la necessità di approvare il provvedimento che riguardauna società, pronta ad investire. Dopo il chiarimento del dirigente laRipartizione Urbanistica, arch. Traetta, il punto è stato messo ai votisenza emendamento ed è stato approvato all’unanimità dei presenti(22 presenti). Approvato, sempre all’unanimità (20 presenti), ilprogetto per la realizzazione di bagni e spogliatoi a servizio dellatenso-struttura per l’attività sportiva di pallavolo presso la strutturacomunale sita in Via Trento. Sulla sdemanializzazione di un tratto distrada comunale con approvazione progetto di impianto di distribuzionecarburanti sulla S.S. 106, si è aperto un dibattito. Miccolis ha parlatodi un disagio per la collettività senza alcun beneficio che, peraltro,ricadrà su imprenditori non locali. Inoltre Miccolis ha eccepitol’approvazione da parte del Consiglio del “progetto”. Con 16 votifavorevoli e 4 contrari il punto è stato approvato. Il Consiglio con 15favorevoli e 3 astenuti ha deciso di procedere alla risoluzione dellaconvenzione con il Consorzio Carnevale Massafrese e il recesso dasocio dello stesso Consorzio, dopo le dimissioni dei componenti delC.d.A. e l’avvio dello scioglimento con conseguente ritorno dellagestione del Carnevale al Comune. Riconosciuti debiti fuori bilancioper la “Casa Rifugio” e per la “fornitura di beni di prima necessità perrifugiati”. Gli altri punti iscritti all’ordine del giorno sono stati aggiornatialla prossima seduta, che avrà luogo lunedì 25 giugno alle ore 9,00.

imperversano nelle desolate lande ioniche. Non è da trascurare ilfatto che sono in cordata con il presidentissimo della Regione Puglia.Sapevamo tutto già prima che la battaglia cominciasse. Qui premesottolineare come Massafra abbia regalato su un piatto d’argento unospedale mentre negli altri paesi della provincia si lotta disperatamenteper fermare la devastazione. Non è una differenza da poco. Altricittadini hanno posto un veto al disegno di svuotamento dei presidi atutela della salute mentre a Massafra ancora oggi qualcuno ci fa glisberleffi e noi ossequiosi ringraziamo. Continuano a dirci di avermigliorato la qualità della sanità a Massafra e noi continuiamo a berlacome stupidi beoti. Si è vero, qualche specialità è stata aggiunta allebranche specialistiche presenti in costanza di reparti ospedalieri ma èvero anche che la dotazione infermieristica è rimasta insufficiente eche, comunque, mancano ancora branche essenziali come ladiabetologia. Insomma dobbiamo prendere atto di una classe politicaregionale che ha deciso di radere al suolo la sanità ionica, dell’esistenzadi una classe dirigente sanitaria ionica incapace e premurosa verso ilgrande capo pugliese (quello che fa le promozioni), di una classepolitica cittadina senza polso, di una popolazione massafrese a cui vabene tutto. (G.M.)

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LA VOCE DI MASSAFRA - foglio d’informazione allegato al n.306 del 23 giugno 2012 | 3

La Tanza sull’inceneritore:Cui prodest? E chi controlla?

Su “La Voce di Massafra” molti sono intervenuti sulla questioneInceneritore detto Termovalorizzatore quando produce energiautilizzando come risorsa i rifiuti che gli vengono forniti soprattuttocon la raccolta differenziata. In passato è stato anche pubblicato unmio breve intervento che anticipava la domanda “Cui Prodest” eaffermava che senza lavoro non c’è nulla. Sostengo che se uninvestimento porta lavoro, prima di dire NO dobbiamo pensarci millevolte. Se poi il lavoro è a Massafra dove il 75% dei giovani laureati vavia, bisogna pensarci 2000 volte e soprattutto deve farlo chi ha figligià sistemati (ma fuori) e un lavoro o una pensione assicurati perchégli altri, quelli esclusi dal mondo del lavoro, i NEET, ormai sfiduciati,purtroppo non si interessano più a nulla. Un imprenditore emiliano achi gli rimproverava di aver rischiato la vita per essere tornato nelcapannone non sicuro dopo la prima scossa di terremoto, ha risposto:“Di lavoro si può anche morire, ma senza lavoro si muore disicuro!”. Se poi questo investimento di privati disponibili a rischiare(ce ne fossero di più!) porta benefici anche in termini di riduzione ditasse e gli enti preposti al controllo dicono che l’impianto ha dati ditarga OK, allora non c’é molto da pensare e bisogna dire SI!. Purtropposu questa questione ci sono prese di posizioni singolari anche dopoanalisi razionali come quella dell’Ing. D’Ambruoso. Lui chiarisce che icontrolli sulle emissioni si possono fare anche in continuo senza chel’ARPA metta un vigile 24h./24 e 7g./7 sulla ciminiera deltermovalorizzatore, basta una centralina e un lucchetto con due chiavi.Dopo questa analisi però conclude di essere contro perché non sifida del SI di Appia Energy e del Sindaco a questa metodica (unametodica diffusa in quest’era tecnologica anche con lettura a distanzacome i contatori dell’ENEL). Forse dice di no perché non si fida neanchedell’ARPA. Se è così dobbiamo fermare il mondo e scendere. Il mondoperò non si ferma, anzi: c’è chi pratica sviluppo sporcando e nonfirma il protocollo di Kioto come Cina e India, chi aspetta per firmarlocome gli USA perché intravede il business della tecnologia perabbattere le emissioni, chi lo firma impegnandosi a ridurre le emissionima si riserva di comprare dall’Africa aria da sporcare, come l’Europa el’Italia. Il mondo dobbiamo fermarlo al SUD dove ci sono solo 3termovalorizzatori (Sardegna, Campania e Puglia), gli altri50 circa sono da Ancona in su. Questo succede da 150 anni perchénon ci fidiamo delle Istituzioni, perché gli appalti possono esserepresi dai mafiosi, perché non vogliamo le cattedrali e preferiamo ildeserto, perché la Salerno-Reggio Calabria è troppo costosa e laTaranto-Trebisacce non è troppo frequentata, perché i fanghi del portodi Taranto sono inquinati; insomma c’è sempre una ragione per nonfar nulla. Singolari per me sono anche posizioni in relazione allademocrazia e partecipazione come quella di inviare alla Voce unalettera dicendo: abbiamo tenuto un’assemblea, i Soci erano di parerediscorde, siamo democratici e pertanto ci asteniamo dall’interveniresul fronte del NO” e dopo qualche giorno sponsorizzare la marcia dei300. Una marcia con le bandiere di Taranto dove da poco sono statiapprovati 3 termovalorizzatori/inceneritori: CEMENTIR, AMNIU eECODIR. O la posizione di chi ritiene democratica una delibera diconsiglio con un solo voto SI e più di 20 astenuti e antidemocraticauna delibera con più di 20 SI ed un solo NO e chiede un referendum.Egregio direttore, io sono per il SI condizionato all’OK dell’ARPA marelativo solo all’Impianto di Massafra. Se abbiamo dubbi per la nostrasalute chiediamo lumi ai tecnici perché la risposta sta nei Controlli enella tecnologia, ma dobbiamo fidarci delle Istituzioni. Ho saputo chela Consulta delle Associazioni vuole organizzare un Convegno/Assemblea per far parlare i tecnici; ben venga! Il mio appoggio èincondizionato.

Emmanuele La Tanza

Intanto grazie per le sempre stimolanti “provocazioni”. Mi interessasolo farti sorgere qualche piccolo dubbio su alcune tue affermazioni.Scrivi: “Sostengo che se un investimento porta lavoro, prima di direNo dobbiamo pensarci mille volte”, “… a Massafra … 2000”. Hai ragionela possibilità di risolvere il dramma anche di un solo disoccupato

richiede ponderazione. Quella che propongono gli ambientalisti è lasoluzione del problema di un più congruo numero di disoccupati.Perché non ti batti anche tu per una possibilità occupazionale piùampia? Non Matichecchia, bada bene, ma una rete di agenzie di aiutibilaterali, banche di sviluppo, agenzie dell’Onu e Ong internazionali,la Poverty environment partnership (Pep) nel recente rapporto“Building an Inclusive Green Economy for All” assicura che «Unatransizione verso la green economy potrebbe sollevare milioni dipersone dalla povertà e trasformare le condizioni di vita di molti dell’1,3miliardi di persone che guadagnano appena 1,25 dollari al giorno intutto il mondo, ma solo se supportato da forti politiche pubbliche einvestimenti del settore privato». Si, sono necessarie forti politichepubbliche e investimenti privati. Questi si, prevedono un effettivorischio. I nostri Albanese e Marcegaglia non rischiano nulla e nongarantiscono che una quota irrilevante di occupati. Quota che vacomunque rispettata. Gli ambientalisti e gli economisti internazionaliaffermano con determinazione che solo la green economy può tirarcifuori dalle secche di un’economia impiccata dall’alta finanza. Greeneconomy significa non accumulare e bruciare rifiuti con il sicurorisultato di inquinare le falde e di usare male tonnellate di acqua cheper la Puglia vale quanto l’aria che respiriamo. Qui a Massafra pergenerare occupazione basterebbe la banale raccolta differenziataadottata da molti anni nelle città “civili”. Che cosa consegnerai ai tuoinipoti? Un mondo di monnezza o un territorio all’insegna della vivibilità.Emmanuele oggi si decide, ogni esitazione può essere esiziale. Macome sai bene, non sono un tecnico perciò mi affretto a lasciarequesto spinoso (per me) argomento. Scrivi: “Di lavoro si può anchemorire, ma senza lavoro si muore di sicuro!” Questo è uno dei problemialla base del ricorrente ricatto. Perché dobbiamo proprio scegliere trail probabile morire di lavoro e il morire di mancanza di lavoro? Quandopotremo scegliere tra il lavoro dignitoso e fonte di soddisfazione e dicrescita e, dall’altra parte, la mancanza di lavoro e il lavoro fonte dimalattie. Scrivi: “… porta benefici anche in termini di riduzione ditasse”. Ma non è Massafra la città ionica che ha le tasse più alte?.Scrivi: “… gli enti preposti al controllo dicono che l’impianto ha dati ditarga OK”. Che mi risulti l’unico organo che è legittimato ad esprimereun parere tecnico ha detto che non è possibile il raddoppio riservandosiall’esito dello studio sugli effetti di carattere sanitario. CaroEmmanuele, tu hai lavorato nell’area industriale e sai che siamo sedutisu una polveriera ecologica e che il rischio di un disastro non è l’ipotesidi uno iettatore ma una possibilità concreta visto che ne abbiamoavuto prove sia pure in misura ridotta (Eni, Ilva, etc.). Ti ricordo chequesto territorio ha già prodotto uno sterminio di pecore e capre eche la produzione di mitili è ormai distrutta. Gli uomini non possonoessere sterminati, per fortuna. Quello che mi sta molto più a cuore ètuttavia il discorso sulla democrazia. Perché se questo progetto èfonte di ricchezza e di occupazione non si confrontano a viso apertocon tutti e in ogni occasione che viene loro proposta. Dobbiamo inveceprendere atto di una sorta di eloquente latitanza. Il Comitato non hané il ruolo né l’autorità per esprimere con argomenti scientifici un noassoluto. Chiede con forza che i cittadini siano informati e che venganoposti in condizione di esprimere il proprio parere. Non mi dirai anchetu che un imprenditore e un amministratore possono fare il lorocomodo solo perché uno ha i soldi e l’altro il potere (ricevuto dalpopolo per spenderlo in nome del bene comune). Fare azienda in unterritorio, a dispetto delle popolazioni non è una brillante sceltaimprenditoriale. Di che cosa si preoccupano? Perché non permettonoun monitoraggio in continuo e accessibile a tutti? Di che cosa hannopaura?

Giovanni Matichecchia

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LIONS Terza fase di studio dell’areaarcheologica di San Sergio-Carrino

Venerdì 22 giugno, presso il Castello di Massafra sono stati presentatii dati della terza fase di studio dell’area archeologica di Masseria SanSergio-Carrino, sito di notevole interesse storico-archeologico,ricadente all’interno del vasto territorio della Taranto magno-greca.Lo studio è realizzato nell’ambito del laboratorio archeologico, attivodal 2005 presso il Castello di Massafra, dove sono state già allestitele mostre sulla necropoli e la stipe votiva.Questa fase riguarda l’analisi del presunto abitato e dei materialirinvenuti nel corso degli scavi effettuati tra il 1980 e il 1981. Si trattadi un insieme di ambienti ricavati negli anfratti di una precedentecava e disposti intorno ad un cortile. L’esame dei reperti ha consentitodi datarne le fasi di frequentazione tra la fine del IV e il III secolo a.C.L’evento è stato realizzato grazie al contributo di numerosi enti:Direzione Regionale per i Beni Cul turali e Paesaggistici,Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia, Regione Puglia,Comune di Massafra, Lions club Massafra-Mottola Le Cripte, Leo ClubMassafra, Consulta della Associazioni, Museo della Civiltà dell’Olio edel Vino.

Le pagelle della settimanaCon la speranza di corroborare le buone azioni possibilmente tradottein efficaci atti amministrativi e far meditare quando si è sul punto diprendere uno scivolone. Le nostre pagelle non sono dirette solo agliamministratori ma a tutti coloro che con i propri comportamentipermetteranno a questa città di crescere o, al contrario, di arretrare.(G.M.)

+ Il coraggio e la perseveranza del Comitato per la correttagestione dei rifiuti deve essere riconosciuta. Molti cittadininon partecipano alla dura battaglia di civiltà in atto a Massafra.

Temono i poteri forti: il potere politico e il potere economico. Chiamministra la macchina pubblica e le aziende non potrà farlo a lungosenza il consenso sociale.

- Va stigmatizzata la logica del rifiuto del confronto. Sempre, dachiunque venga opposta. Chi si nega al dialogo si comporta daantico principe che non deve spiegare nulla a nessuno. Come

colui che ha ricevuto investitura divina. Può farlo solo perché considerasudditi tutti i popolani. La democrazia è confronto continuo. Il silenzioè antidemocratico e irrispettoso nei confronti dei cittadini.

LIBRI Venerdì 29 giugno - Atrio castello medievale“Gli occhi di mia figlia”

In occasione del decennale dell’Ass.ne Presidi del Libro, il Presidio delLibro di Massafra , la Biblioteca Comunale e la Regione Puglia Ass.toal Mediterraneo, in collaborazione con l’Università Popolare delleGravine Ioniche (UPGI), l’Ass.ne MassafrArte e il Leo Club Massafra-Mottola “Le Cripte” presentano il primo romanzo di Vittoria Coppola“Gli occhi di mia figlia” (Lupo Ed.).Vittoria Coppola giovane autrice salentina, laureata in Lingue eLetterature straniere, Comunicazione linguistica Interculturale(Università del Salento, luglio 2010), in questo suo primo romanzoaffronta il misterioso e contraddittorio universo dei sentimenti umani,in cui egoismi e fragilità vanno a comporre un perfetto e perversoincastro. Non basta essere genitori per saper comprendere i proprifigli ed amarli come meritano ; non basta essere giovani e di cuoreaperto per essere pronti ad affrontare la vita, né essere innamoratiper non farsi complici della propria ed altrui sofferenza. Eppureesistono legami che sopravvivono al tempo e sono pronti a riservareluminose sorprese nei giochi del caso e nel risveglio di coscienzetroppo a lungo sopite.Una storia di solitudini e di scelte, nella quale regge sovrana l’amicizia,l’unica che non tradisce.Il libro “Gli occhi di mia figlia” è stato un vero e proprio caso: infatti inmeno di due mesi dalla sua pubblicazione è stato eletto “Librodell’anno” dai lettori-elettori online della rubrica del TG1, aprendo unintreccio nuovo tra sistema editoriale, comunicazione di massa e socialnetwork.La manifestazione si terrà venerdì 29 giugno alle ore 18.30 nell’atriodel castello medievale di Massafra. Interverranno: Martino Tamburrano,Sindaco di Massafra; Antonio Cerbino, Ass.re alla Cultura; StellaValle, Referente Biblioteca; Maria Carmela Pagliari, Docente di Lettere.Concluderà Vittoria Coppola, Autrice del libro.

La Voce di MassafraSettimanale di politica,cronaca, sport e culturadella Tebaide d’ItaliaDirettore responsabile: Nino BellinviaVice direttore: Giovanni MatichecchiaRedattore: Antonio Dellisanti

Reg. Trib. Taranto n. 408/06 del 24/03/2006Registro Operatori della Comunicazione:R.O.C. n.18242Antonio Dellisanti Editore s.r.l.Sede legale e redazione: C.so R. Margherita, 474016 Massafra (TA) - Tel/fax 099.880.57.61e-mail: [email protected] arretrata Euro 2,00Stampato da: Grafiche SEMA - Massafra

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Gli articoli inviati e pubblicati, salvo accordo scritto fra l’Editoree gli autori, s’intendono ceduti a titolo gratuito. Scritti, disegni efotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Nonverranno pubblicate lettere anonime; se richiesto, verràmantenuto l’anonimato.Questo periodico non riceve finanziamenti nazionali,regionali, provinciali e comunali.

“Lavori in corso” nel Centro StoricoIl Comitato “Vivere il Centro Storico” costituisce gruppi di lavoro miratiLo scorso 16 giugno il Comitato Cittadino “Vivere il Centro Storico” ètornato a riunirsi, non soltanto per discutere su nuove e più recentiproblematiche emerse in questi giorni, ma anche e soprattutto percreare gruppi di lavoro mirati, finalizzati a meglio curare i vari puntielencati e contemplati nel programma redatto dalla stessaaggregazione e sottoposto all’attenzione del Sindaco nel corso di dueincontri precedenti avvenuti al cospetto dello stesso. Il primo cittadino,ascoltate e lette le esigenze e le richieste formulate e sottoscritte daicittadini interessati al ripristino del Centro Storico, ha mostrato lasua disponibilità a collaborare col Comitato al fine di risolvere oquantomeno, per ora, mitigare i disagi che affliggono tale zona diMassafra. Di comune accordo e per meglio ottemperare alle necessitàpiù imminenti, si è pensato, dunque, di creare gruppi di lavoro specifici,ripartendo tra i membri del Comitato resisi disponibili, le funzionifacenti capo ai vari settori di interesse. Per il momento sono staticostituiti cinque gruppi di lavoro (raccolta differenziata e pulizia;regolamento edilizio e commerciale per il Centro Storico; P.U.G. eviabilità; censimento stabili a rischio crollo o abbandonati; antennawireless per la diffusione libera di internet nel borgo antico) nominandoper ciascuno di essi due/tre responsabili. Tali raggruppamenti, giàpienamente operativi, sono suscettibili di ampliamento per quantoattiene all’elenco nominativo, perciò tutti gli interessati possono inviareuna mail all’indirizzo [email protected] e far presente lapropria disponibilità a prenderne parte.

Antonella Notaristefano

Detto massafreseQuanne ven’e ‘u monek’e a cast’e, pigghjel’e a ris’e(mostrarsi positivo di fonte alle avversità)

LA VOCE DI MASSAFRA - foglio d’informazione allegato al n.306 del 23 giugno 2012 | 6

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LA VOCE DI MASSAFRA - foglio d’informazione allegato al n.306 del 23 giugno 2012 | 4

Associazione Italiana BibliotecheCorso di formazione “Nati per Leggere”

L’associazione Italiana Biblioteche (AIB) ha organizzato c/o la BibliotecaAcclavio di Taranto, per i prossimi 25 e 26 giugno, il corso di formazionegratuito Nati per Leggere – modulo per lettori volontari – a curadella D.ssa Tancredi Milena, Responsabile della Biblioteca per ragazzide La Magna Capitana di Foggia e la D.ssa Anna Maria Moschetti,Responsabile Regionale dell’Associazione Culturale Pediatri nell’ambitodel Progetto Nati per Leggere. Per consentire lo svolgimento deilaboratori previsti durante il corso, saranno accolte le richiestepervenute secondo l’ordine di arrivo fino al raggiungimento del numeromassimo dei partecipanti (40 – 45). Il corso ha significativa valenzain quanto permette di acquisire metodi di lettura e relazionali peravviare alla corretta lettura i bambini coinvolgendo anche i genitori.Chi intendesse partecipare può inviare al responsabile della bibliotecacomunale tarantina Acclavio, Claudio Fabrizio, richiesta dipartecipazione. Poiché gli incontri si svolgeranno a tempo pieno nellegiornate di lunedì e martedì prossimi è opportuno mettersitempestivamente in contatto telefonicamente con i seguenti numeri:099 45 81 172 – 099 45 81 154

MASSAFRAESTATE C’ è tempofino al 25 giugno per presentarele proposte per spettacoli ed eventi

L’Amministrazione, sentita la Consulta delle Associazioni, comunicache, nonostante l’attuale congiuntura economica negativa che si riflettesul Bilancio Comunale, intende sostenere la realizzazione di eventi/iniziative proposte dalle Associazioni e da organismi del territoriomettendo a disposizione strumenti, attrezzature (come palco, sedie,transenne) e servizi ad essi connessi. Si invitano pertanto leAssociazioni e i soggetti interessati che intendano ricevere il Patrociniodi questo Ente e l’utilizzo dei suddetti servizi comunali, durante ilperiodo estivo (1° luglio – 30 settembre), a presentare a questo Entee per conoscenza alla Consulta delle Associazioni, la propria propostaentro e non oltre il 25 giugno. Tanto al fine di consentire all’Enteun’adeguata programmazione degli interventi richiesti. Hanno firmatola nota l’assessore alla Cultura e Associazionismo Antonio Cerbino el’assessore allo Spettacolo Antonio Viesti.

Cofano (Unione di Centro):Il Comune e le “assunzioni flessibili”

La Giunta Municipale di Massafra ha approvato la delibera n.113/2012 avente per oggetto: “limite di spesa per le assunzioni flessibili –art.9, comma 28, D.L. 78/2010, modificato dalla legge 183/2011 –Adozione norma regolamentare “ ;L’art. 9 comma 28 del D.L. n. 78 del 31.05. 2010,convertito nellalegge n. 122 del 30.07.2010, della legge n. 183/2011 (legge di stabilitàper il 2012) sancisce che gli Enti locali “ possono avvalersi di personalea tempo determinato o con convenzioni ovvero con contratti dicollaborazione coordinata e continuativa, nel limite del 50% dellaspesa sostenuta per la stessa fattispecie nell’anno 2009;-che la Deliberazione n. 11/2012 le Sezioni Riunite della Corte deiConti ritengono che:Nel solo caso in cui l’applicazione della norma potrebbe impedirel’assolvimento delle funzioni fondamentali degli Enti e non esistanoaltri possibili rimedi organizzativi per fronteggiare la situazione, è,quindi, possibile configurare un adeguamento del vincolo attraversolo specifico strumento regolamentare”. Le Amministrazioni possono,quindi, derogare dal vincolo del 50% della spesa del 2009 per quantoriguarda il lavoro flessibile, ma solo in presenza di appositaregolamentazione.Per l’applicazione concreta della norma, i Magistrati contabilidistinguono gli Enti più grandi dalle Amministrazioni che hanno unastruttura organizzativa minima ( Comuni con meno di 5.000 abitanti).I primi, come il Comune di Massafra, hanno a disposizione un ampioventaglio di possibilità per soddisfare le temporanee esigenze dipersonale e , quindi, non necessitano di adattamenti del principiocontenuto nella norma. Le seconde, invece, devono adottare unregolamento per adeguare la disciplina alla propria realtà. Nelregolamento,infatti, possono prevedere la deroga al limite del 50%,se richiesta per garantire le funzioni fondamentali quando non èpossibile trovare la soluzione al problema attraverso unariorganizzazione del lavoro. Il Comune di Massafra non poteva adottarealcun regolamento per raggirare il limite posto dalla legge (del 50%del costo del 2009 per l’assunzione di personale in convenzione nel2012), in quanto,non rientra tra i Comuni minori, poiché, ha unapopolazione di oltre 32.000 abitanti.Non si comprende perché la Giunta Tamburrano ancora una voltanon abbia rispettato quanto stabilito dalla legge adottando un attoillegittimo per continuare ad effettuare assunzioni a tempo determinatoche la legge non consente. Come si può pretendere il rispetto delleleggi da parte dei cittadini quando i primi a non attenersi alle normesono coloro che ci amministrano?

Giuseppe CofanoConsigliere comunale Unione di Centro

La gioia d’un’ora ed il progettoculturale “Opera Trade House”

Mi chiamano Mimì, (…) Mi piaccion quelle cose/Che han si dolcemalia,/Che parlan d’amor,/Di primavere,/Che parlano di sogni/E dichimere//Quelle cose che han nome …/Poesia! Essere accompagnatidal dolce canto del soprano Sara Gamarro/Mimì nel tenero mondo diPuccini costituisce piacere doppio. Su invito della Fidapa, guidata daTonia Di Gregorio, Sara Gamarro è tornata ad incontrare il suopubblico, il pubblico della natale Massafra, dopo i successiinternazionali e gli impegni newyorkesi. Giovanissima, ha già unragguardevole cursus honorum. Approdata di recente alla regia,cresciuta con gli insegnamenti di Cesare Ronconi, ha arricchito lasua vis interpretativa con l’esperienza condotta nel Teatro Valdocanoto in tutta Europa per le avanzate sperimentazioni teatrali. È del2009 il suo debutto nella regia. Difficile e complessa la scelta artisticadi Sara. Fondere musica, la grande musica, con il teatro. Far parlareil corpo mentre la musica culla i gorgheggi. A quell’amor ch’è palpito/Dell’universo intero,/Misterioso, altero,/Croce!/Croce e delizia al cor.Sara Gamarro/Violetta riesce a toccare le corde profondedell’emozionale ascolto. Il Comunale di Massafra è impazzito per lasua Sara. Con la sua “Gioia di un’ora” - Fanciulla, è sbocciato l’amore!/Difendi, difendi,/Difendi il tuo cuore!/Dei baci e sorrisi l’incanto/Sipaga con stille di pianto1/Potessi rivivere ancora/La gioia d’un’ora …,ha mandato in visibilio i melomani massafresi. Il piano della AnnaFranca Farina è stato in perfetta simbiosi. Della giovanissima sopranosentiremo ancora parlare anche per la sua forza creativa. È suo ilprogetto Opera Trade House. Riuscirà a fare dell’Opera Lirica unprodotto nuovo, alternativo, sostenibile, rinnovato nelle metodologieproduttive? Potrà essere l’Opera Lirica occasione di lavoro, materiadi insegnamento, servizio sociale fino a diventare fattore di coesionesociale? Con queste intuizioni e questi obbiettivi Sara prende parte alconcorso “Italia Camp, la tua idea per il Paese” in realizzazione aMilano. L’opera continua ad essere, come alle origini, il risultato dinumerose professionalità tecnico-artistiche: oltre alla musica e alcanto concorrono danza, design, arti grafiche e visive per l’allestimentodelle scenografie ma anche l’ingegneria, l’architettura, lo studio delleluci, la moda. Come dimenticare il contributo di sarti, calzolai, tecnici,attrezzisti. Ecco, il suo progetto rigenera l’anima e lo spirito del madein Italy, del genio italico, applicato alla grande musica lirica. Lasostenibilità? Un’opera lirica può trovare la sua migliore location nelripristino di spazi e ambienti urbani nei quali vengono coinvolti iresidenti, prima in attività formative e quindi nella stessa realizzazionedella rappresentazione operistica. Sara pensava alle Gravine? Allavecchia Massafra o alla stessa vecchia Taranto? Giovanni Matichecchia

Soddisfazione di Giuseppe Maggiore,coordinatore cittadino della Giovane Italia“Parmigiano della solidarietà”: 330 kgdi formaggio acquistati dai massafresi

Nei giorni scorsi, in Puglia, si è svolta una grande manifestazione disolidarietà per la raccolta di fondi a favore dei fratelli terremotati dell’Emilia. L’iniziativa, promossa dall’ onorevole Sergio Silvestris, eorganizzata nei dettagli dalla onlus “il Popolo della Solidarietà”, havisto protagoniste venti piazze in tutta la nostra regione. La raccoltaprevedeva l’acquisto di forme di Parmigiano Reggiano danneggiatodal crollo delle scaffalature in seguito al tremendo sisma verificatosinei mesi scorsi.L’ azienda in questione, contattata dall’onorevole Silvestris, è il“CASEIFICIO SOCIALE LE QUATTRO MADONNE” di Lesignana(Modena), una delle più danneggiate dal terremoto.Per la provincia di Taranto si sono subito mobilitati i circoli della GiovaneItalia di Statte e Massafra, che in poche ore hanno venduto più di seiquintali di “Parmigiano della solidarietà”.Per Massafra si è mosso in prima persona Giuseppe Maggiore,coordinatore cittadino della Giovane Italia, che con il passaparola, ela volontà di tanti ragazzi, amici, parenti e conoscenti, ha subitoattivato una catena che ha portato alla vendita di 330 kg di formaggio,per un ricavato di 4.125,00 euro.Nei giorni precedenti la consegna, una delegazione di promotoridell’iniziativa, ha fatto visita al caseificio constatando di persona lostato delle cose, e la necessità di aiutare davvero questa gente ingrave difficoltà, che nonostante tutto lavora e si impegna con immensadignità per ricostruire, ripartire e ritornare ad una vita normale.La gara solidale ha portato alla vendita in tutta la Puglia di circa 7000kg di Parmigiano per un ricavato totale di circa 90.000 euro; unaboccata di ossigeno per un’azienda che cerca di riattivare produzionee commercio.Con grande orgoglio, ha dichiarato Giuseppe Maggiore: “Possoritenermi soddisfatto della risposta dei nostri concittadini, Massafra èstata una delle comunità che meglio ha risposto all’iniziativa,dimostrandosi sempre pronta ad aiutare il prossimo, e capace didimostrare sensibilità e partecipazione in qualsiasi occasione”.

Presentazione Progetto“Buena Vision Social Club”Martedì 26 giugno 2012, ore 10.30, Sala Riunioni,Provincia di Taranto 3° piano, via Anfiteatro n. 4

Il progetto “Buena Vision Social Club”, altresì denominato “Bu.Vi.S.C.”,è nato in seguito al Bando “Progetti Speciali e Innovativi 2010” indettodalla Fondazione con il Sud. E l’innovatività, appunto, è il principio el’ambizione con cui sono stati messi insieme i pezzi di questo puzzledi proposte, azioni ed obiettivi. L’interdisciplinarietà del partenariatodenota proprio l’intento di strutturare un progetto complesso, un’ideadi cinema sociale e culturale per lo sviluppo di un territorio desiderosodi significativi stimoli artistico - culturali e di spazi di socialitàcostruttiva. Intorno a questo proposito prendono forma le specificheaspirazioni di promozione culturale, mediazione interculturale,intergenerazionale, di educazione mediale ed animazione socioculturale e di integrazione sociale. Il progetto ha le finalità di:Realizzare un cinecircolo multifunzionale ed intermodale perla fruizione di un cinema sensibile a temi sociali e di intercultura –Cineforum Bu.Vi.S.C. con le rassegne tematiche ed interattive: Amodo mio: rassegna dedicata a tutti i cultori ed appassionati dicinema. Particolarità di questa rassegna sarà l’aspetto interagente,difatti gli utenti potranno interagire con gli organizzatori e, attraversouna votazione, la composizione di una “classifica” di film, si potràconcorrere alla scelta delle dieci pellicole che verranno proiettate;Anni ruggenti: una rassegna dedicata e rivolta ai giovanissimi, aiquali saranno offerti 10 “film di formazione”, dieci storie legate aitema della crescita, quindi dellascoperta della vita e della società;

LA VOCE DI MASSAFRA - foglio d’informazione allegato al n.306 del 23 giugno 2012 | 5

Buena Vision: Saranno proposti 25 film stranieri, 5 per lingua,considerando quelle di maggior diffusione sul territorio, ovvero quellaalbanese, polacca, cinese, araba e rumena. Per ogni micro rassegnain lingua, naturalmente sottotitolata in italiano, ci sarà uncorrispondente mediatore linguistico e culturale (partner AMIT SimbiosiModerne), ad accompagnare le attività di cineforum e di dialogo; Iweb and You: Forse la più innovativa delle nostre rassegne, che mettea confronto generazioni storicamente distanti, ridefinite con titolicinematografici, quali quella dei G.B. Gioventù Bruciata e dei G.C.D.Giovani Carini e Disoccupati. Su Bu.Vi.S.C. Tv, due utenti per gruppogenerazionale vivranno uno confronto – scambio di memorie eesperienze di cinema, immagini di film sulla base di 5 tematiche:FAMIGLIA, LAVORO, COMUNICAZIONE, COMICITÀ AL CINEMA,RELIGIONE. Da questi temi si farà un apposito gioco di associazionedi titoli e frame, un film matching, fra cui i 10 film della rassegna;Uguali è diversi: La rassegna offre proiezioni dedicate ad un’educazionee rieducazione sessuale e socio affettiva. I film tratteranno il temadella scoperta sessuale e sentimentale, delle prime esperienze, deicontrasti familiari e sociali che ne derivano e di come risolverli.Laboratori ed incontri “BUENA VISION SOCIAL CLUB”:laboratori di formazione e produzione cinematografica, per effettuareperiodici incontri di condivisione, reimpostazione e progettazione trai soci/partner dell’associazione, dove poi, nello specifico siconcretizzeranno altre importanti esperienze artistico – culturali diimportanza sociale, di intrattenimento – socializzazione: - Una Cinetecada visitare e costruire insieme fra tutti gli amatori ed i cultori soci enon;- Realizzazione di un sito web e di una radio – tv in streaming (RADIOBUVISC e BUVISC TV) di informazione e intrattenimento, connessaalle attività dell’associazione e del cinecircolo; - Progettazione ederogazione di laboratori creativi di formazione.

ACQUA Vendola: ‘Dal 1° gennaio370mila famiglie avranno costi ridotti’‘’Sono 370 mila le famiglie pugliesi che dal primo gennaio avranno labolletta dell’acquedotto tagliata in maniera drastica’’. Lo ha annunciatoil presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, sottoscrivendoun’intesa con Acquedotto pugliese, Anci e Autorita’ idrica cheridefinisce le tariffe idriche e l’aumento degli investimenti. ‘’L’Italia -ha aggiunto - non e’ tutta uguale: oggi, mentre Alemanno privatizzal’Acea, la Regione Puglia fa il contrario e interviene sulle tariffe’’.(ANSA).

ROTARY Passaggio del martellettoDomenico Santoro nuovo presidente

Sabato prossimo, 30 giugno, presso l’Appia Palace Hotel, cerimoniadi apertura del nuovo anno rotariano con il “passaggio del martelletto”da Giuseppe Cavallo a Domenico Santoro. Questo il programma dellaserata culturale: saluti del presidente uscente Giuseppe Cavallo;consegna delle onorificenze; passaggio del martelletto; relazioneprogrammatica del nuovo presidente Domenico Santoro; cooptazionenuovi soci. Domenico Santoro, per il suo anno di presidenza ha sceltocome motto “Facciamo gesti di pace!”.

CONSIGLIO COMUNALEConvocazione per il 25 giugno

Il Consiglio Comunale è stato convocato, in sessione di aggiornamento,per lunedì 25 giugno alle ore 9,00, presso la Sala Consiliare diPiazza Garibaldi, per discutere i seguenti argomenti: Interpellanze einterrogazioni; Approvazione Ordine del Giorno presentato dalconsigliere Giuseppe Cofano sulle problematiche relative a “giochi elotterie”; Approvazione Ordine del Giorno presentato dal consigliereVito Miccolis ad oggetto: “Regolamento Comunale per la disciplinadelle attività di sala giochi ed installazione di apparecchi da gioco”;Approvazione criteri generali e procedura per l’installazione di chioschisu area pubblica; Modifica Statuto Comunale.


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