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TrentoVive

Date post: 12-Mar-2016
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TrentoVive Agosto 2012
21
TRENTO PERIODICO D’INFORMAZIONE DELLA CASSA RURALE DI TRENTO www.cassaruraleditrento.it Anno XII - AGOSTO 2012 - Numero III - trimestrale Tab: B Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 - comma 1 DCB Trento. UN AIUTO CONCRETO ALLE POPOLAZIONI DELL’EMILIA COLPITE DAL TERREMOTO GRAZIE A “BANCA MULTICANALE” SERVIZI BANCARI ACCESSIBILI 24 ORE SU 24, 7 GIORNI SU 7 2.500 PERSONE IN PIAZZA PER IL GRAN GALÀ MUSICALE IN PRIMO PIANO LA COMPRAVENDITA DI CASE IN TEMPO DI CRISI DA SETTEMBRE IL VIA ANCHE AI CORSI DI FRANCESE
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trentoPeriodico d’informazione della cassa rurale di trento

www.cassaruraleditrento.itanno Xii - aGosto 2012 - numero iii - trimestrale

Tab: B Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 - comma 1 DCB Trento.

un aiuto concretoalle PoPolazioni

dell’emilia colPitedal terremotoGrazie a “Banca multicanale”

serVizi Bancari accessiBili24 ore su 24, 7 Giorni su 7

2.500 Persone in PiazzaPer il Gran GalÀ musicale

In PrImo PIAnola comPraVendita di casein temPo di crisi

da settemBre il ViaancHe ai corsi di francese

CASSA rurALe DI TrenTo ■ 3

in Primo Piano4 tra inVenduto e inVendiBile: la “casa” in temPo di crisi

tra di noi10 UNA “DOPPIA ASSEMBLEA” CON NUMERI DA RECORD12 LA COMPOSIZIONE DEI NUOVI ORGANI SOCIALI13 LA NOSTRA CASSA È AL FIANCO DI CHI HA

PROGETTI SOSTENIBILI14 SUL MONTE BONDONE LONTANI DAL SISMA16 LA CLASSE 4TC DELL’ISTITUTO A. POZZO IN VISITA

ALLA SEDE DELLA CASSA RURALE18 UN BUON MEDICO ASCOLTA IL PAZIENTE20 DA UN qUARTO DI SECOLO NEL CENTRO DI MATTARELLO21 UN CONCERTO CHE RIMARRà “NEL CUORE E NELL’ANIMA”22 “CONTINUO A SENTIRE L’EMOZIONE DEL PALCO”24 VIAGGIO NEL FRIULI AL DI Là DEL TEMPO25 L’AFFASCINANTE VENEZIA SOTTO UNA “NUOVA LUCE”

noi & i soldi26 Bussola finanziaria27 È arriVato il conto di Base28 con “Banca multicanale” la cassa È semPre aPerta30 i “mutui casa” in temPo di crisi32 il codice “tutela” la casa dei soGni

fondazione33 Batteri Per riPulire i monumenti

clm34 da quest’anno c’È ancHe il francese35 “flasH” dal soGGiorno in irlanda

GioVani 2.036 comunicare efficacemente miGliora le PotenzialitÀ

tra di noi38 ASSEMBLEA DEL 12 MAGGIO FOTOGALLERY

SOM

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trento

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anno Xii - aGosto 2012 - numero iii - trimestrale

Periodico della Cassa Rurale di Trento - Banca di Credito Cooperativo - Proprietario ed editoreCassa Rurale di Trento - Banca di Credito Cooperativo - Società cooperativa.

Iscritta all’albo delle banche al n. 2987.6. Iscritta all’albo nazionale degli enti cooperativi al n. A157637.Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo. Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia

Registro delle Imprese di Trento, codice fiscale e partita IVA n. 00107860223.

Sede legale e direzione generalevia Belenzani 6, Trento - Tel. 0461 206111e-mail: [email protected]

Direttore: Giorgio Fracalossi

Direttore responsabile: Walter LiberComitato di redazione: Michele Sartori, Mario Longo, Paolo Serafini, Adriana Osele, Rossana Gramegna, Roberta Pinto, Franco Dapor

Coordinatore: Maurizio Tomasi

Hanno collaborato: Federico Albertelli, Andrea Cassiani, Giulia Degasperi, Marisa Moser, Giulia Panizza, Caf Acli

Autorizzazione del Tribunale di Trenton° 1063 del 31 ottobre 2000

Progettazione grafica:Fabio Monauni Curcu & Genovese Associati S.r.l.

Stampa: Tipografia Alcione - Lavis

SEDITrento Via Pozzo, 30 Tel 0461 981733e-mail [email protected] del Garda Viale Dante, 68Tel 0464 554121 e-mail [email protected]

comunichi col mondo.Con CLM BELL

300 corsi speci� ci

15 aule di insegnamento di cui 6 specialistiche

3500 studenti

CLM BELL, scuola leader in Trentino per l’insegnamento delle lingue straniere

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8000 esami di certi� cazioni linguistiche Cambridge ESOL,Goethe-Institut, DELE

www.clm-bell.itDati relativi all’anno scolastico 2011/2012

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La Fondazione Cassa Rurale di Trento è socio unico del CLM BELL.

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Accreditati UNI EN ISO 9001:2008

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Corsi � nanziati Fondo Sociale Europeoe Provincia Autonoma di Trento

Da questo numero il nostro pe-riodico viene stampato su carta a basso impatto ambientale o proveniente da foreste gestite secondo i principi di sostenibi-lità fissati dalle norme del FSC®, Forest Stewardship Council®. FSC® è un sistema di certificazio-ne che consente al consumatore finale di riconoscere i prodotti fabbricati con materie prime che vengono da foreste gestite in modo corretto, dal punto di vista ambientale e sociale. Una foresta FSC® è una foresta in cui il taglio è controllato e non pregiudica la salute globale della foresta.

4 ■ CASSA rurALe DI TrenTo CASSA rurALe DI TrenTo ■ 5

in Primo Piano in Primo Piano

A colloquio con esperti dei settori immobiliare, edilizio, cooperativo e pubblico e con una coppia di coniugi per fare il punto sulla situazione e sulle prospettive di un “bene” che continua ad essere un obiettivo primario per i trentini

IL MERCATO HA FATTO REGISTRARE UN CROLLO DEI MUTUI PER L’ACQUISTO

Introduzione di Andrea CassianiInterviste a cura di Maurizio Tomasi

Risulta quasi impossibile in questi ultimi mesi rimanere indifferenti alle continue riprese di notizie e

reportage che argomentano, in ge-nerale, la stretta creditizia e più nello specifico la richiesta di mutui finalizzati all’acquisto e/o alla ristrutturazione del-la prima casa.

“Il mercato dei mutui va al tappeto” o “Crollo del 47% dei mutui nel primo trimestre 2012” sono titoli giornalisti-ci che la dicono lunga su quale sia lo stato d’animo che pervade chi si trova a dover affrontare quotidianamente, per lavoro o per necessità, l’argomento acquisto casa.

Nello specifico degli articoli, si legge che «il calo è stato determinato sia da fattori di domanda sia di offer-ta. I primi sono legati soprattutto alla debolezza del mercato immobiliare e alla fase negativa del ciclo econo-mico, caratterizzata dall’aumento del tasso di disoccupazione e dalla ridu-zione dei redditi delle famiglie». Allo stesso tempo viene evidenziato come «le condizioni di offerta da parte degli intermediari hanno registrato un irrigi-dimento, connesso al peggioramento delle condizioni di accesso alle fonti di finanziamento e all’inasprimento dei vincoli di bilancio, oltre che al dete-rioramento della qualità dei prestiti».

Sicuramente tutto questo, che ri-flette uno scenario nazionale, si con-testualizza, con sfumature forse meno

spigolose, sulla realtà locale. Anche il nostro territorio però co-

mincia a risentire di una crisi che non demorde e di un potere d’acquisto che limita le disponibilità finanziarie.

Per questo è stato deciso di dedica-re la rubrica “In primo piano” di questo numero del giornale, proprio al tema della casa, con alcune interviste agli operatori del settore.

Prendendo spunto dal contesto at-tuale, caratterizzato da preoccupazione per l’incertezza del ciclo economico e dalle ripercussioni della crisi finanziaria ed economica sulle famiglie e su quanti si apprestano a compiere l’importante passo dell’acquisto di una prima casa, la Cassa Rurale di Trento ha elaborato alcune proposte per chi richiede mutui, di cui parliamo alle pagine 30 e 31 (a.c.)

Tra invenduto e invendibile:la “casa” in tempo di crisi

Per l’immobiliaristaGabardi, “una crisi così non si era mai vista”

Per Marco Gabardi, consulente immobiliare e presidente provin-ciale dell’ANAMA (Associazione

Nazionale Agenti e Mediatori d’Affari, aderente alla Confesercenti) “una crisi così non si è mai vista prima”.

Le avvisaglie si sono avute nel 2009: “fino al 2007 le compravendite erano abbastanza regolari: il 2008 ha vissuto di rendita sul 2007 ed è stato un anno non di crescita ma di assestamento; nel 2009 ci sono stati i primi segnali pesanti”, afferma Gabardi. Negli anni successivi c’è stata la conferma della gravità della crisi, del fatto che non era di settore ma di sistema e che si ali-mentava del crescente clima di sfiducia.

Fino al 2009, costruire e ristruttura-re, comprare e vendere immobili erano attività con un mercato in movimento, “che perdonava anche gli errori” e con-sentiva di recuperare eventuali opera-zioni poco felici: “ora invece il mercato

ALFONSO E BARBARA: «30 ANNI DI MUTUO?CON SACRIFICI MA CE LA POSSIAMO FARE»

Un posto di lavoro fisso in famiglia, un solido rap-porto di coppia e una doverosa dose di ottimismo: sono queste le premesse che, assieme ad un aiuto

delle loro famiglie, hanno messo Alfonso e Barbara nelle condizioni di affrontare l’impegno di acquistare una casa, dove vivere con i loro figli Alvise di cinque anni e mezzo e Ilaria, nata nel dicembre del 2010.

Alfonso, 36 anni, laureato in ingegneria, lavora come ricercatore presso l’università di Trento. Barbara, 35 anni, laureata in conservazione dei beni culturali, è finora sem-pre riuscita a trovare occupazione, anche se con contratti a termine.

La casa di proprietà faceva parte del loro progetto di coppia: sposati nel 2005, hanno abitato in affitto fino all’arrivo del primo figlio, quando hanno preso la decisione di “fare il passo” e comperare una casa. L’hanno trovata a Villazzano e per il mutuo di 25 anni si sono rivolti alla Cassa rurale di Trento, della quale Alfonso è socio. Sapevano che non sarebbe stata la loro destinazione finale.

Poi, l’arrivo di Ilaria e la volontà di “sistemarsi” prima che Alvise inizi a frequentare la scuola elementare, li han-

no portati a vendere la loro casa e ad acquistarne una nuova ancora a Villazzano, nella quale vivono da lu-glio di quest’anno. Il nuovo mutuo trentennale è sta-to stipulato sempre con la Cassa rurale di Trento, dove hanno trovato persone di grande disponibilità e at-tenzione alle loro richieste.

Alfonso e Barbara han-no fatto i loro conti, cali-brato durata del mutuo ed entità delle rate sulle proprie possibilità, messo in previsione alcuni sacrifici e si sono detti che ce la possono fare.

Il momento di crisi generale li preoccupa ma non li ha dissuasi dall’impegno di affrontare un mutuo: e poi si sentono in “buona compagnia” perché anche fra i loro amici più prossimi ci sono coppie che hanno fatto lo stesso passo.

non perdona più” afferma Gabardi e addirittura vengono al pettine gli errori degli anni precedenti.

“Senza dubbio il mercato in questo momento è molto difficile, si fa fatica a muoversi, si ha la sensazione di essere impantanati e sono convinto che tutti i protagonisti del mercato immobiliare debbano collaborare per tracciare la via d’uscita: l’impresa edile, chi vende l’immobile, chi lo vuole comperare, le banche, non possono pensare di risol-vere il problema con un’azione solitaria ma devono invece dialogare fra di loro”.

Ma il primo vero segnale per in-vertire la rotta “deve venire da chi ci governa, che deve dare prova di tra-sparenza e di reale volontà di cambiare le cose”. Per Gabardi è difficile ricreare un clima di fiducia “quando - tanto per fare un esempio - c’è totale incertezza su quale sarà l’entità della prossima rata dell’IMU”. L’incertezza genera at-tendismo nella gente e acuisce i timori

6 ■ CASSA rurALe DI TrenTo CASSA rurALe DI TrenTo ■ 7

nell’affrontare investimenti. Il mercato immobiliare è stagnante perché si sup-pone che l’investimento non sia remu-nerativo e si teme che ci possa essere un crollo del valore dell’immobile ac-quistato, nonostante autorevoli fonti affermino il contrario. I dati nazionali parlano però di una diminuzione del 48% nei primi sei mesi del 2012 dei mu-tui per acquisto della casa. In Trentino la situazione non è così drammatica ma il problema dell’invenduto esiste come anche quello della difficoltà nell’acces-so al credito.

“Ci sono istituti bancari - non del comparto cooperativo - che con la scu-sa della crisi hanno esagerato con le richieste di garanzie. Ed è anche vero che sempre più chi si rivolge alle ban-che chiede un mutuo che copra almeno il 50% dell’investimento. Ma puntare il dito solo contro le banche è giusto fino ad un certo punto. L’unica colpa che hanno è che in passato hanno dato troppo mentre adesso concedono il giusto: ma se questo possa essere o meno una colpa, dipende dall’inter-pretazione personale che ognuno può dare”, afferma Gabardi.

La crisi ha poi accentuato un altro fenomeno: il cliente è sempre più infor-mato, per niente sprovveduto, spesso affiancato da un tecnico e, rispetto al passato, si rivolge alle agenzie immobi-

liari perché vuole che la compravendita avvenga con le adeguate garanzie e tutele. “È in corso una rivalutazione della figura professionale dell’agente immobiliare e senza dubbio la crisi ha accelerato la pulizia degli agenti im-provvisati, che sono stati spazzati via e questo è indubbiamente positivo”, commenta Gabardi.

L’assessore Biasioli:il 72% delle famiglieha una casa di proprietà

“Non c’è dubbio: la crisi ha acuito alcuni problemi nel settore della casa e c’è sem-

pre più gente che non ce la fa a pagare l’affitto”: parte da questa considerazio-ne Paolo Biasioli, vicesindaco di Trento e assessore con delega per le materie della pianificazione urbana e politiche abitative, nell’esaminare la situazione abitativa della città.

Sul totale delle famiglie che risiedo-no nel comune di Trento, il 72% vive in alloggi di proprietà; il rimanente 28% è in affitto e di questa quota il 10% in alloggi pubblici.

Sul territorio comunale ci sono oltre quattromila alloggi pubblici, soprat-tutto ITEA; le famiglie che hanno fatto richiesta per otteere un alloggio ITEA sono circa 2.200; a 1.326 di queste il Comune eroga un contributo per soste-nerle nel pagamento dell’affitto delle case nelle quali risiedono.

“Per far fronte alle richieste di al-loggio, il Comune ha messo in campo diverse iniziative” afferma Biasioli, elen-candole: la realizzazione di 18 apparta-menti a Cognola, 38 a Campotrentino, 39 a Roncafort ; è stato fatto un bando

per invitare le imprese a mettere a di-sposizione alloggi a canone agevolato (vale a dire per un importo inferiore del 30% rispetto al mercato) destinati soprattutto alle giovani coppie e alle 75 disponibiità già pervenute se ne stanno per aggiungere altre; 105 nuovi allog-gi saranno realizzati grazie alla messa a disposizione da parte del Comune all’ITEA di edifici con destinazione re-sidenziale; in via dei Tigli si avranno 104 nuove unità abitative; negli ultimi cinque anni sono stati ristrutturati 614 appartamenti ITEA e si sta lavorando alla costituzione di una “sgr”, una so-cietà di gestione del risparmio, che at-traverso costruzione ed acquisizioni, dovrebbe poter offrire 653 alloggi a canone moderato.

Guardando al futuro, Biasioli precisa che il piano regolatore della città per-mette ancora forti fasi espansive, tanto che nei piani di lottizzazione è prevista la realizzazione di oltre un milione di metri cubi. Ma non si tratterà solo di co-struzioni su aree ora libere. “Anche per l’esigenza di tutelare il verde agricolo - precisa Biasioli - possiamo considerare conclusa la fase espansiva della città: ma all’interno del perimetro urbano ci sono zone che vanno ripensate e ri-convertite, come l’ex area industriale a Trento nord, lo scalo Filzi, le ex caserme, le ex Officine Lenzi. Sono tutte aree

nelle quali allo sviluppo della residen-zialità saranno affiancati interventi che garantiscano mobilità alternativa senza incentivare l’uso dell’automobile, per puntare ad una vivibilità con altissimi standard”.

Biasioli ritiene che il Comune di Trento si meriti una sufficienza ampia per come viene gestito il settore casa: “è ovvio che si può sempre migliorare e per farlo bisognerà cercare formule innovative per cui non sia solo il pubbli-co a rispondere alle esigenze: servono sinergie con il privato sociale e con gli imprenditori”.

Anche le informazioni che si ricave-ranno dal pagamenti dell’IMU saranno utili in questa prospettiva, con riferi-mento ad esempio agli alloggi sfitti: “incrociando i dati del censimento 2011 e dell’IMU, potremmo avere il quadro aggiornato della situazione per poter poi studiare quei meccanismi - come ad esempio nuove modalità che con-sentano al proprietario di rientrare in possesso dell’appartamento in tempi molto più brevi di quelli attuali - che favoriscano lo messa a disposizione degli appartamenti sfitti” con ulteriori benefici sulla “tensione abitativa” della città.

DOMANDE E RISPOSTE SUL “SOCIAL HOUSING”

1. Cos’è il Social Housing?• E’ un nuovo mercato dell’edilizia residenziale • E’ una nuova modalità abitativa sviluppatasi in nord

Europa agli inizi degli anni ‘90 • Vuole rispondere a una nascente domanda di qualità

abitativa per le residenze sociali • Si rivolge principalmente al mercato dell’affitto • In Italia il Social Housing è un fenomeno nuovo, proprio

perché la proprietà dell’abitazione finora è stata di gran lunga preferita all’affitto (l’80% del patrimonio abitativo italiano è abitato da famiglie in proprietà)

2. A chi è destinata questa tipologia di alloggi?Alla cosiddetta “fascia grigia”, composta da giovani cop-

pie / famiglie con redditi medio-bassi, lavoratori a progetto, studenti fuori sede, separati / divorziati, pendolari, anziani, soggetti sottoposti a procedure di sfratto, immigrati rego-larmente residenti, single in cerca di prima casa, etc.

3. Sono le vecchie case popolari?NO, si tratta di una nuova tipologia abitativa che in ter-

mini di mercato si colloca a metà strada tra la casa popolare e il libero mercato immobiliare

4. Sono alloggi temporanei?NO. Si tratta di soluzioni che vanno incontro a nuove

abitudini abitative(Testo tratto dal sito www.federlegno.it)

Il costruttore Garbari:“A causa della crisiil cliente è più preparato”

“Nel nostro settore la crisi – intesa come calo delle vendite – c’è e si sta facen-

do sentire e la stiamo tutti pagando pesantemente e questo è un aspetto negativo e drammatico. Ma non pos-siamo fare l’errore di generalizzare la situazione e non guardare alle pro-spettive che si stanno delineando”: Enrico Garbari, titolare dell’impresa di costruzioni Garbari Spa con sede a Spini di Gardolo e presidente pro-vinciale dell’ANCE, Associazione Na-zionale Costruttori Edili che fa capo a Confindustria - non ritiene corretto che si parli di “crollo del valore” degli immobili ed invita ad analizzare con attenzione la nuova fisionomia del mercato immobiliare, che la crisi ha portato in maggiore evidenza.

Anche a causa della crisi, infatti, “oggi il cliente è molto più preparato che in passato e questo in prospetti-va porterà solo vantaggi al settore”;

l’impresa, sempre a causa della crisi, “è stata stimolata e costretta a svi-luppare prodotti innovativi” e si è poi creata una positiva differenziazione “fra mercato dell’usato, mercato del nuovo e mercato del nuovo di una certa qualità”.

Fino a pochi anni fa gran parte delle compravendite avvenivano per-mutando il “vecchio” con il “nuovo”: nello scambio, al “vecchio” veniva ge-neralmente attribuito un valore ecces-sivamente “alto” rispetto alla realtà di

in Primo Piano in Primo Piano

8 ■ CASSA rurALe DI TrenTo CASSA rurALe DI TrenTo ■ 9

in Primo Piano

mercato. Il paradosso, afferma Garbari, era che mentre per un’automobile era accettato da tutti che dopo dieci anni il suo valore fosse notevolmente dimi-nuito, per un appartamento magari di trent’anni, anche di scarsa qualità, non si verificava un’analoga svalutazione.

Oggi questo non avviene più: a fronte di normative nazionali, come ad esempio l’obbligatorietà della cer-tificazione energetica, la qualità di un immobile in vendita viene richiesta e ricercata da chi compera. Questo si riflette sul mercato immobiliare con un calo di interesse per il “vecchio” e per una propensione sempre mag-giore per il “nuovo” di elevata qualità. Quindi, commenta Garbari, “anzichè di invenduti forse si deve cominciare a parlare di invendibili...” questo per non arrivare ad una generalizzazione col rischio di vedere concretamente penalizzati gli immobili di qualità.

Oggi c’è indubbiamente una mag-

LA DETRAIBILITà FISCALE DEI MUTUI IPOTECARI PER LA COSTRUzIONE O LA RISTRUTTURAzIONE DELL’ABITAzIONE PRINCIPALE

Tutte le persone fisiche che costruiscono o intendono ristrutturare la propria abitazione principale possono usufruire di una detrazione, in sede di dichiarazione dei redditi, nella misura del 19% , relativamente agli interessi passivi e oneri accessori pagati sui mutui ipotecari.

Per fruire della detrazione, condizione necessaria è che l’immobile che si costruisce e/o si intende ristrutturare sia quello nel quale il contribuente e/o i suoi familiari intendono dimorare abitualmente.

Per costruzione e ristrutturazione si intendono l’insieme degli interventi realizzati in conformità al provvedimento comunale che autorizzi una nuova costruzione, o ristrutturazione edilizia di cui all’art. 31, comma 1, lett. d), della legge 5 agosto 1978, n. 457.

Per usufruire della detrazione in questione è necessario che vengano rispettate alcune condizioni:• il mutuo deve essere stipulato non oltre sei mesi, an-

tecedenti o successivi, alla data di inizio dei lavori di costruzione;

• per i mutui stipulati dal 1° dicembre 2007 in poi per poter fruire della detrazione la stipula del contratto di

mutuo deve avvenire nei sei mesi antecedenti ovvero nei diciotto mesi successivi all’inizio dei lavori di co-struzione;

• l’immobile deve essere adibito ad abitazione principale entro sei mesi dal termine dei lavori di costruzione;

• il mutuo ipotecario deve essere stipulato dal soggetto che avrà il possesso dell’unità immobiliare a titolo di proprietà o di altro diritto reale.L’importo massimo sul quale va calcolata la detrazione

del 19% è pari a 2.582,28 euro complessivi per ciascun anno d’imposta; quindi, in caso di contitolarità del contratto di mutuo o di più contratti di mutuo, il limite di 2.582,28 euro si riferisce all’ammontare complessivo degli interessi e oneri accessori.

Per gli appartenenti al personale in servizio permanente delle Forze armate e similari, in riferimento ai mutui ipote-cari per la costruzione e/o ristrutturazione di un immobile costituente unica abitazione di proprietà, viene meno il requisito della dimora abituale.

A cura del Centro Fiscale delle Acli

Nicola Mendini (Coop Casa): “La casa in cooperativasi sta rilanciando”

“Entro fine anno sarà concluso l’intervento a Melta di Gardo-lo dove si stanno costruen-

do 93 alloggi - dei quali 39 dell’ITEA in un blocco separato – e 54 per la cooperativa edilizia Obiettivo Prima Casa. Mancano ancora solo pochi Soci prenotatari, così per l’anno prossimo, in vista della variante al Piano Rego-latore Generale di Trento, abbiamo intenzione di proporre all’amministra-zione comunale una serie di interventi, nell’ambito di una politica per la casa che rilanci quelle in cooperativa”: Ni-cola Mendini, direttore di Coop Casa, fotografa così la situazione cittadina nel settore della casa in cooperativa.

Costituita due anni e mezzo fa per iniziativa della Cooperazione Trentina, la società consortile Coopcasa ha tra i suoi scopi il rilancio della cooperazione edilizia. “Il nostro obiettivo - afferma Mendini – è ridurre i prezzi di acces-so all’abitazione e rendere possibile l’ottenimento della prima casa ad una fascia importante di popolazione al-trimenti esclusa o in oggettiva diffi-coltà nel soddisfare appieno i propri bisogni abitativi”. Il “bacino di utenza” di Coopcasa sono quelle persone che non hanno i requisiti per richiedere un alloggio pubblico ma nemmeno le di-sponibilità finanziarie per rivolgersi al libero mercato. È una “fascia” che nel tempo si è allargata e Mendini spiega che da un lato le richieste di casa in co-operativa sono aumentate ma dall’altro lato ci sono sempre meno persone che possono permetterselo, soprattutto per ragioni di carattere economico e finanziario, perché non possono forni-re garanzie sufficienti per la copertura del mutuo.

È uno degli effetti della crisi che

giore consapevolezza in chi acquista: se un tempo l’acquirente preferiva una casa con i muri da 20 centime-tri anziché da 40, perché badava più alla superficie calpestabile invece che all’efficienza energetica dell’immobile, oggi è più attento, perché esiste una maggiore e diffusa sensibilità sui temi del risparmio energetico e del minore impatto ambientale e, spiega Garba-ri, le imprese che si sono adeguate in tempo a queste nuove esigenze del mercato, sono quelle che oggi forse meno risentono della crisi.

Nel settore un rallentamento c’è stato, “e finché non ci sarà una ripresa e una certa stabilizzazione sul sistema finanziario, che consenta l’erogazione del credito, gli investimenti immobiliari ne risentiranno”, commenta Garbari. Per questo secondo Garbari è neces-sario che vengano messe in campo ini-ziative “che riportino la casa, la prima casa, ad essere un obiettivo primario,

soprattutto per le giovani coppie: la casa deve tornare ad essere l’oggetto più prezioso e più duraturo”.

In questa prospettiva Garbari vede un futuro nel quale anche il “social housing” potrebbe avere un ruolo molto importante.

“Se a Vienna oltre l’80% del pa-trimonio immobiliare è costituito da case in social housing, vuol dire che il modello funziona e che può essere replicabile anche nella nostra realtà”. Ma una politica di social housing - “e qui entra in gioco l’autorevolezza della politica”, sottolinea Garbari - non può partire senza una adeguata program-mazione del territorio che ridefinisca il valore del terreno su cui si intende costruire, perché in Trentino finora “l’affare lo ha sempre fatto chi ha ven-duto il terreno su cui edificare, non chi ha venduto l’immobile”. E la crisi sta dicendo che anche questa situazione non può perdurare.

stiamo vivendo, che porta gli istituti di credito ad essere molto più seletti-vi nella concessione di prestiti. “Il rap-porto con le banche fino a pochi mesi fa non costituiva certo un problema” conferma Mendini: per questo, pun-tualizza, fra gli obiettivi di Coopcasa rientra anche l’ottenimento di condi-zioni finanziarie diverse e migliori da parte delle banche.

Coopcasa si propone inoltre per offrire tutta l’assistenza e il supporto tecnico, legislativo, amministrativo, ge-stionale e finanziario per pianificare e realizzare iniziative di edilizia popolare in maniera efficace ed efficiente, uti-lizzando al meglio le normative esi-stenti in materia e nel pieno rispetto dei valori della cooperazione. “Edilizia popolare non significa edifici di scarsa qualità - precisa Mendini - come dimo-stra l’intervento di Melta di Gardolo, che otterrà la certificazione “CasaClima A” grazie alle scelte fatte in termini di efficienza energetica, vivibilità degli ambienti, materiali impiegati, soluzioni tecniche applicate”.

Tra le funzioni di Coopcasa c’è an-che quella di essere elemento di raccor-do e di equilibrio tra i diversi soggetti coinvolti a vario titolo e spesso con interessi contrapposti, nell’iter per la realizzazione dell’intervento; dai soci della cooperativa ai funzionari pub-blici, dai progettisti alle imprese di costruzione.

Altro importante compi-to di Coopcasa è segui-

re le cooperative passo dopo passo in ogni singola fase legata alla pianifica-zione, alla progettazione e alla costru-zione, garantendo ai soci un controllo diretto sulla qualità del costruito.

Ma Coopcasa non si limita a “gesti-re” le iniziative in corso. “Noi puntiamo a sviluppare nuovi processi legati all’a-bitare sociale come il social housing, gli affitti a canone calmierato e il rilancio delle cooperative edilizie e diventare partner per amministrazioni, enti e istituzioni locali interessati a proporre soluzioni, anche innovative, ai problemi dell’abitare”.

10 ■ CASSA rurALe DI TrenTo CASSA rurALe DI TrenTo ■ 11

TRAdiNOI

Preceduta da quattordici riunioni cui hanno partecipato oltre un mi-gliaio di soci, si è svolta mercoledì

16 maggio al PalaTrento la doppia as-semblea della Cassa Rurale di Trento. Una straordinaria, per l’approvazione del nuovo statuto sociale, ed una ordi-naria di bilancio. Complessivamente ala segreteria si sono registrati 2.747 soci: 2.365 presenti e 382 deleghe. I lavori si sono svolti in maniera ordinata ed han-no consentito lo svolgimento in tempi rapidi dei punti all’ordine del giorno.

Tutto nel complesso è andato bene, ad eccezione di un paio di disguidi che hanno riguardato in particolare i ral-lentamenti in uscita dal Palatrento al termine dell’assemblea ed il buffet alle-stito in quantità non sufficiente rispetto all’elevato numero di presenti (è stata in assoluto l’assemblea più partecipata nella storia della Cassa Rurale di Trento). Faremo tesoro di queste esperienze per evitarle in occasione delle prossime assemblee.

Novità nel nuovo Statuto

Sulla prima parte, i soci hanno dato il loro assenso - con 2.327 voti favo-revoli, un contrario e due astenuti - a molte importanti modifiche previste dal nuovo Statuto sociale, che recepi-

sce quello “tipo” approvato lo scorso anno da Federcasse con l’aggiunta di alcune parti esclusivamente “locali”. Il testo introduce una serie di innovazioni dirette alla salvaguardia della “sana e prudente gestione”. Tra queste, la de-terminazione, da parte dell’assemblea, dell’ammontare massimo del rischio di credito che la Cassa Rurale può assu-mere. Cambia anche la composizione del consiglio di amministrazione, che entro il 2014 scenderà dagli attuali 14

ad 11 membri (compreso il presidente). Si comincia da quest’anno: su quattro consiglieri in scadenza, ne sono stati eletti solo tre. Cambia anche il criterio della rappresentanza. Su dieci consi-glieri, solo quattro saranno espressione delle “comunità di origine” della Cassa: Bondone, Meano, Povo e Villazzano. Gli altri sei potranno essere liberamente eletti tra i soci senza vincoli territoriali. Sono previsti inoltre rigorosi vincoli di incompatibilità in presenza di poten-ziali conflitti di interesse. Rappresen-tanti della Federazione e dei Fondi di Garanzia cui la Cassa aderisce potranno intervenire in cda e in assemblea, senza diritto di voto.

Durante il dibattito che ha precedu-to il voto sul rinnovo dello statuto, sono intervenuti i soci Franco Giacomoni e Aldo Giongo.

Bilancio approvato all’unanimità

Nella parte ordinaria i soci hanno approvato il bilancio all’unanimità. Nel-la sua relazione, il presidente Giorgio Fracalossi ha affermato che “la Cassa Rurale è una banca solida dal punto di vista patrimoniale e sufficientemente “liquida” per far fronte alla domanda di credito che arriva dalle famiglie e

dalle piccole e medie imprese, che da sempre rappresentano il “mondo” di riferimento della Cassa”.

Messaggi di preoccupazione per la situazione di crisi generale, ma di fiducia per il futuro, sono stati portati dagli ospiti intervenuti, il direttore della Federazione Carlo Dellasega e il di-rettore di Cassa Centrale Banca Mario Sartori.

“Vogliamo in primo luogo assicurar-vi – ha detto ai soci Fracalossi - che sarà ancora più grande in futuro l’impegno e la responsabilità del consiglio di am-ministrazione per una gestione sempre più attenta e sostenibile della risorsa ri-sparmio, ingrediente fondamentale per sostenere gli investimenti e lo sviluppo futuro del nostro territorio”. Un tema che ha a che fare con la fiducia e con la prudenza. “Abbiamo un patrimonio solido e un coefficiente di solvibilità del 13,2% che già rispetta ampiamente le nuove norme sulla vigilanza bancaria (le cosiddette regole di Basilea3)”, ha affermato il direttore Michele Sartori.

“La nostra liquidità – ha proseguito - l’abbiamo costruita negli anni con una politica di prudente pianificazione e quindi è una liquidità stabile fondata su finanza vera, cioè sui depositi dei nostri soci e dei nostri clienti. La disponibilità di una sana liquidità non è oggi un fatto scontato: molte banche si trovano in serie difficoltà su questo fronte e non hanno più risorse da destinare alla loro funzione più tipica, quella creditizia”.

I soci Aldo Giongo, Lia Mattivi, Claudio Agnolin e Luciano Impera-dori hanno preso la parola anche du-rante il dibattito sul bilancio. Altro tema sul quale ci sono stati interventi, è stato il regolamento assembleare, sul quale si sono espressi Aldo Giongo, Carlo Alessandrino e Lucio Reggio d’Aci.

I conti tornano

I crediti concessi hanno supera-to il miliardo di euro, a fronte di una raccolta diretta pari a 1,2 miliardi e ad una indiretta di 560 milioni. Il rapporto

tra impieghi e depositi tocca dunque l’85%. La Cassa del capoluogo è forte di una rete di 26 sportelli, dà lavoro a 228 dipendenti e può contare su un patrimonio di 139 milioni. In aumento anche i crediti anomali. A fine anno 27,8 milioni di euro di crediti a sofferenza (erano 28,4 l’anno prima) e 84,7 milioni di crediti incagliati (nel 2010 64,8 mi-lioni).

Il conto economico chiude con un utile netto di 5,1 milioni, sostanzial-mente in linea con quello dell’anno scorso (260mila euro in meno) e con il rafforzamento dei margini di reddi-tività.

Bilancio sociale, una “ricaduta di 2 milioni di euro”

Anche nel 2011 è stato consisten-te l’impegno economico complessivo sostenuto dalla Cassa per le iniziative a favore dei soci e di ordine sociale, mutualistico, di sviluppo e promozione della cooperazione, per un totale che sfiora i 2,3 milioni di euro. Tra questi interventi vanno citati quelli a favore dei soci (assistenza fiscale, coperture assicurative, momenti di socializzazio-ne ecc.) e per le associazioni culturali ed educative, ma anche a favore dello sport e della solidarietà.

Elezione cariche sociali

Oltre alla riconferma di Giorgio Fracalossi (2.336 voti), unico candi-dato alla presidenza del Consiglio di Amministrazione, i soci hanno dovuto scegliere tre consiglieri tra sei candi-dati. Sono stati confermati Rossana Gramegna (1.077 voti), di professione giornalista, amministratrice dal 2007 e presidente della Fondazione Cassa Rurale di Trento, e Mariangela Sandri (1.281 voti), commercialista di Povo, in consiglio dal 2009. Entra per la prima volta l’ex funzionario della Cassa, ora in pensione, Diego Pedrotti (1.068 voti), attualmente presidente di Clm Bell.

Non ce l’hanno fatta il vicepresiden-te uscente della Cassa Renzo Dallaser-ra (693 voti), e gli altri due candidati Bruna Marchesoni (540 voti) e Marco Gabardi (357 voti).

Rinnovato anche il collegio sinda-cale. Presidente è stato eletto il com-mercialista Massimo Frizzi (1.693 voti), unico candidato dopo la scelta di non ricandidarsi di Wilma Sassudelli. I sin-daci uscenti sono stati entrambi confer-mati: Romeo Dallachiesa (840 voti) e Lorenzo Rizzoli (1.658 voti).

Claudio Burlon (538 voti) sarà supplente (secondo quando prevede il nuovo Statuto).

I soci hanno approvato le modifiche allo statuto e il bilancio, hanno confermato Giorgio Fracalossi alla presidenza e rinnovato tre consiglieri: confermati Rossana Gramegna e Mariangela Sandri, entra per la prima volta Diego Pedrotti

I SOCI CHE SI SONO REGISTRATI SONO STATI 2.747

UNA “DOPPIA ASSEMBLEA”CON NUMERI DA RECORD

CASSA rurALe DI TrenTo ■ 1312 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

assemBleaTRAdiNOI

Abbiamo voluto dedicare gran parte di questo numero al tema della casa. Perché in questa crisi che ci riserverà ancora per qualche tempo molti dolori c’è un punto fermo nel nostro fare banca che non vogliamo mollare: garantire alle giovani generazioni i mezzi necessari per realizzare i loro obiettivi. Quello della casa è un progetto comune alla maggior parte delle giovani coppie, ma anche delle famiglie “mature” che magari sono costrette ad aumentare le dimensioni della propria abitazione quando i figli diventano grandi.

E allora si va in banca a richiedere un mutuo. In questo numero del nostro periodico troverete molte risposte alle domande che ognuno si fa quando co-mincia a dare concretezza alle idee. Ma alla prima domanda voglio rispondere io: in cassa Rurale troverete qualcuno che vi ascolta. Non possiamo assicurare sempre la concessione di un mutuo, ma facciamo di tutto per finanziare progetti credibili e sostenibili.

Spesso un no detto prima evita mol-tissimi problemi dopo. E se invece è un sì, come accade nella stragrande mag-gioranza dei casi, la Cassa Rurale sarà al vostro fianco per molti anni, a seguire le evoluzioni della vita e anche i problemi che nella vita pos-sono insorgere.

Lo dico non per fare uno spot, ma perché sulle banche se ne sen-tono di tutti i colori. Capaci di prendere e mai di dare, forti con i deboli e de-boli con i forti, eccetera. In questo periodo in cui la liquidità scarseggia, ed è quasi impossibile

“comprare” soldi per fare provvista se non a costi molto elevati, la Cassa Rurale di Trento “tiene le posizioni” nei settori che contano, per aiutare le imprese ad investire e le famiglie a farsi una casa.

Certo, calano le domande, ma tutto

sommato la flessione anche nell’ultimo anno è molto contenuta. Nel primo seme-stre 2011 avevamo stipulato 130 mutui per un importo di 13 milioni e 475 mila euro. In totale, lo scorso anno i mutui furono 295 per 38 milioni e 650 mila euro. Nel primo semestre di quest’anno i

mutui sono legger-mente calati a 110 per 14 milioni 450 mila euro di impor-to liquidato. Un calo che è quasi fisiologi-co in un contesto di crisi di fiducia nel futuro come quello che stiamo vivendo, che fa rinviare le scelte importanti a periodi più tranquilli.

Vi garantisco che anche per noi non è facile navigare in queste acque. Garantire la solidità della vostra Cassa Rurale senza rinunciare al nostro ruolo è impresa difficile, e tuttavia possibile.

Ci rendiamo conto che la gente si aspetta molto da noi, e dalle Casse Ru-rali in primo luogo. È una responsabilità che ci sentiamo sulla pelle, consci del fatto che le nostre decisioni possono talvolta cambiare i destini di persone o di imprese.

Credo sia importante stare al timo-ne e non perdere la rotta. Negli articoli che pubblichiamo su questa rivista ci sono segnali da cogliere anche per le opportunità che una crisi può genera-re. Per rimanere sul tema della casa,

occorre forse cambiare mentalità, adattarsi ad una situazione diversa dal passa-to, esplorare forme nuove dell’abitare e del gestire le proprie abitazioni.

Occorre avere fiducia, e guardare

quella luce che il pre-mier Monti (e non solo

lui) ha intravisto in fondo al tunnel. Noi ci crediamo, ed è un percorso che vogliamo condividere con voi.

Giorgio Fracalossi

COSA C’È DI NUOVO PAROLA AL PRESIDENTE

LA NOSTRA CASSA È AL FIANCODI CHI HA PROGETTI SOSTENIBILI

Ci rendiamo conto che la gente si aspetta molto da noi, e dalle Casse

Rurali in primo luogo. È una responsabilità che ci sentiamo

sulla pelle. Credo sia importante stare al timone e non perdere la rotta.

Occorre avere fiducia, e guardare quella luce che il premier Monti

(e non solo lui) ha intravisto in fondo al tunnel. Noi ci crediamo,

ed è un percorso che vogliamo condividere con voi.

TRAdiNOI

A seguito dell’esito del voto du-rante l’assemblea del 16 mag-gio scorso, il nuovo consiglio di

amministrazione della Cassa rurale di Trento, risulta così composto:

Giorgio Fracalossi, presidente; Italo Stenico, vice presidente vicario; Corra-do Segata, vice presidente.

Consiglieri:Barbara Ciola, Giulia Degasperi, Franco Gozzer, Rossana Gramegna, Dario Grisenti, Massimo Occello, Diego Pedrotti, Roberto Postal, Mariangela Sandri, Matteo Tapparelli, Massimo Tomasi.

Collegio Sindacale: Massimo Frizzi, presidente; Romeo Dallachiesa e Loren-zo Rizzoli, sindaci effettivi. La conferma

Italo Stenico è stato nominato vice presidente vicario

ALLA PRESIDENZA È STATO CONFERMATO GIORGIO FRACALOSSI

LA COMPOSIZIONEDEI NUOVI ORGANI

di Corrado Segata alla carica di vice Presidente e la nomina di Italo Stenico a nuovo vice presidente vicario sono avvenute nella prima riunione post as-sembleare del neo costituito consiglio di amministrazione.

È stata inoltre rinnovata la compo-sizione del Comitato esecutivo e delle Commissioni, che per il prossimo anno risultano composte come di seguito indicato:

COMITATO ESECUTIVOGiorgio Fracalossi (Presidente), Italo

Stenico, Corrado Segata, Franco Gozzer, Mariangela Sandri.

COMMISSIONE LAVORI (che so-vrintende alla gestione del patrimonio

immobiliare della Cassa in locazione e di proprietà):

Giorgio Fracalossi (o in sua assenza Vice Presidente vicario Italo Stenico), Barbara Ciola, Giulia Degasperi, Dario Grisenti, Diego Pedrotti, Roberto Po-stal.

COMMISSIONE INTERVENTI SUL TERRITORIO (che valuta e delibera in merito alle richieste di contributo e sponsorizzazione presentate dalle As-sociazioni culturali, sociali e sportive):

Giorgio Fracalossi (o in sua assenza il Vice Presidente vicario Italo Stenico), Giulia Degasperi, Rossana Gramegna, Massimo Occello, Matteo Tapparelli, Massimo Tomasi.

CASSA rurALe DI TrenTo ■ 1514 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

LA FILIALE DI LARGO MEDAGLIE D’ORO RIAPRIRà IL 27 AGOSTO

La filiale di Largo Medaglie d’Oro – uno dei ventisei punti di riferimento per soci e clienti della Cassa Rurale di Trento – fino al 24 agosto sarà interessata da un intervento

di restyling, destinato a modernizzare gli ambienti interni e renderli più funzionali sia per il cliente e sia per chi, nella quotidianità, è al suo servizio.

“Abbiamo previsto tre settima-ne di lavori, ad iniziare dal 3 agosto – precisa il presidente della Cassa Rurale di Trento, Giorgio Fra-calossi – per garantire un volto nuovo e un ambiente più riser-vato ed accogliente agli interni della banca. Abbiamo scelto il periodo estivo considerandolo più favorevole, perché le perso-ne in città sono meno e, di con-seguenza, anche la frequenta-zione bancaria diminuisce, puntando sempre a ridurre al minimo il disagio per i nostri soci e i nostri clienti”.

Lo sporteLLo riapriràLunedì 27 agosto!C

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La fiLiaLedi L.go MedagLie d’orosi rinnovadA venerdì 3 AgostoA venerdì 24 Agostolo sportello rimArrà chiuso e il servizio bAncomAt sospesoper consentire i lAvori diristrutturAzione.

P O M E R I G G I O

La banca custode della città.

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TRAdiNOI

Il mosaico di iniziative promosso dal Trentino a favore delle popolazioni emiliane vittime del terribile sisma

del maggio scorso (vedi anche articolo a pagina 23) si è arricchito di un nuovo tassello. È un intervento promosso dalla Cassa Rurale di Trento e da Clm Bell, con il quale viene data la possibilità ad alcuni giovani di Cavezzo (in provincia di Mo-dena) di trascorrere un paio di settimane di vacanza sul Monte Bondone tra relax, divertimento e possibilità di frequentare un corso di lingua inglese.

L’idea del soggiorno è anche frutto dell’intercooperazione tra Cassa Rurale di Trento e Banca di Credito Cooperativo di Cavola e Sassuolo.

In occasione dell’incontro di benve-nuto con i primi ospiti modenesi, è stato messo in evidenza l’importanza di queste iniziative concretizzate da banche che appartengono alla “grande famiglia della cooperazione di credito” in quel rapporto

di relazione e di reciprocità che, da sem-pre, è un elemento distintivo del credito cooperativo.

L’iniziativa è stata molto gradita tanto che la Banca di Credito Cooperativo di Cavola e Sassuolo ha voluto darle ampio risalto, facendo pubblicare un redaziona-le su quattro quotidiani locali: la Gazzetta di Modena, la Gazzetta di Reggio e le edizioni di Reggio e Modena del Resto de del Carlino.

Qui di seguito ne riportiamo parte del testo apparso sulle quattro testate. «Han-no aspettato con ansia e finalmente sono partite. Tania, Giulia e Alessia, tra le bambine di Cavezzo, vittime del tremendo terremoto che ha colpito l’Emilia a fine maggio, lo scorso 29 luglio hanno lasciato il campo di accoglienza per trascorrere un soggiorno di una settimana presso la scuola di lingue Clm Bell, a Candriai, vicino alla città di Trento.

“Oltre a trascorrere qualche giorno di svago e di distrazione, le nostre bambine – racconta una mamma – frequenteranno

i corsi di inglese in una delle scuole più note del Trentino”.

Un secondo gruppo di ragazzi, partirà il prossimo 12 agosto per trascorrere un soggiorno di due settimane all’insegna dello studio e dello sport all’aria aperta. In queste settimane il personale di Banca di Cavola e Sassuolo si è impegnato per contattare le famiglie vittime del sisma e per raccogliere le adesioni dei bambini e dei ragazzi interessati.

“Un grazie doveroso e sincero per aver regalato a questi ragazzi, la possibilità di trascorrere qualche giorno in un clima se-reno e divertente, lontano dallo sgomento e dalle difficoltà in cui stanno vivendo da più di due mesi.” Le parole di ringrazia-mento di Silvio Scalabrini, Presidente della Banca di Cavola e Sassuolo, sono rivolte in primo luogo a Giorgio Fracalos-si, Presidente di Cassa Rurale di Trento e Diego Pedrotti, Presidente di Clm Bell che hanno proposto questa opportunità finanziata dalla Fondazione dalla Cassa Rurale di Trento».

SUL MONTE BONDONELONTANI DAL SISMACASSA RURALE E CLM-BELL HANNO OFFERTO UN SOGGIORNO AD ALCUNI RAGAZZI DI CAVEZZO, UNA DELLE LOCALITà EMILIANE COLPITE DAL TERREMOTO: UN’OCCASIONE DI SVAGO E DI STUDIO

L’INIZIATIVA È STATA MOLTO GRADITA

Nell’ambito del processo di riorga-nizzazione della rete di filiali, la Cassa rurale di Trento ha deciso

di chiudere lo sportello nel complesso “Finestra sull’Adige”, che cesserà la sua operatività alla fine di settembre.

Le motivazione di questa scelta sono molteplici: una delle principali è la volon-ta da parte della Cassa rurale di Trento di attuare tutte le iniziative che possono garantire una maggiore ottimizzazione delle risorse, tanto più in una situazione di crisi economica come quella che si sta vivendo. Tra le cause ci sono poi le mutate esigenze nell’operatività bancaria che, in seguito all’introduzione di servizi di internet banking per lo svolgimento delle operazioni, hanno gradualmente modificato anche l’operatività presso lo sportello tradizionale.

Con un’apposita lettera, in queste settimane la Cassa rurale di Trento sta informando della decisione assunta soci

COSA C’È DI NUOVO Chiude a fine settembre la filiale “Finestra sull’Adige”Lavori alla filiale di via Brennero ma senza chiusura

e clienti che fanno riferimento alla filia-le “Finestra sull’Adige”, ringraziandoli per la fiducia dimostrata e invitandoli a contattare i collaboratori dello sportello per individuare la nuova filiale. “Le as-sicuriamo - si afferma nella lettera - che potrà comunque sentirsi “a casa Sua” e contare su cortesia, competenza ed acco-glienza anche in tutti gli altri 25 sportelli presenti sul territorio”.

All’inizio di ottobre inizieranno i la-vori di ristrutturazione della filiale di Via Brennero (nella foto), altra filiale “stori-ca” presente sul territorio ormai da oltre trent’anni.

Aperta ad inizio degli anni 80, la fi-liale ha occupato fino a qualche anno fa l’intero stabile, ospitando al piano supe-riore anche alcuni uffici operativi, tra i quali il centro elaborazione dati e l’ufficio portafoglio; in seguito all’accentramento degli uffici operativi presso il Centro Ser-vizi di Via Maccani, la struttura è stata

SPECIALE SOLIDARIETÀ

Hanno aspettato con ansia e finalmente sono partite. Tania, Giulia e Alessia, tra le bambine di Cavezzo, vittime del tremen-do terremoto che ha colpito l’Emilia a fine maggio, lo scorso 29 luglio hanno lasciato il campo di acco-glienza per trascorrere un soggiorno di una settimana presso la scuola di lingue Clm Bell, a Candriai, vicino alla città di Trento. “Oltre a trascorrere qualche giorno di svago e di distra-zione, le nostre bambine – racconta una mamma – frequenteranno i corsi di inglese in una delle scuole più note del Trentino”.Un secondo gruppo di ragazzi, partirà il prossimo 12 agosto per trascorrere un soggiorno di due settimane all’insegna dello studio e dello sport all’aria aperta.In queste settimane il per-sonale di Banca di Cavola e Sassuolo si è impegnato per contattare le famiglie vittime del sisma e per rac-cogliere le adesioni dei bam-bini e dei ragazzi interessati.“Un grazie doveroso e sincero per aver regalato a questi ragazzi, la possibi-lità di trascorrere qualche giorno in un clima sereno e divertente, lontano dallo sgomento e dalle difficoltà in cui stanno vivendo da più di due mesi.” Le parole di ringraziamento di Silvio Scalabrini, Presidente della Banca di Cavola e Sassuolo,

I giovani di Cavezzo imparano l’ingleseSul Monte Bondone grazie alla Banca di Cavola e Sassuolo ed alla Cassa Rurale di Trento

sono rivolte in primo luogo a Giorgio Fracalossi, Presidente di Cassa Rurale di Trento e Diego Pedrotti, Presidente di Clm Bell che hanno proposto questa opportunità finanziata dalla Fondazione dalla Cassa Rurale di Trento.“L’iniziativa si inserisce all’interno del nostro pro-

getto “Banca di Cavola e Sassuolo per l’Emilia”, - rac-conta il Direttore Generale Guido Tamelli – “che consi-ste in una serie di attività a favore delle aree emiliane colpite dal sisma del 20 e 29 maggio”.Tra queste ricordiamo la cena benefica del 27 lu-glio insieme ai giocatori

dell’A.C. Reggiana e dell’U.S. Sassuolo Calcio; l’iniziativa “Rimettiamola in forma“, or-ganizzata dalla Federazione Bcc Emilia Romagna, in col-laborazione con il Consorzio del Parmigiano Reggiano, attraverso la quale la Banca e i 120 dipendenti hanno acquistato formaggio prove-niente dai caseifici danneg-giati dal sisma. L’attivazione di un Conto Corrente ad hoc sul quale i soci e i clienti possono effet-tuare un bonifico esente da commissioni.Banca di Cavola e Sassuolo tramite il coordinamento della Federazione BCC, si è attivata per mettere a disposizione capannoni industriali e strutture imme-diatamente utilizzabili per ospitare attività produttive, artigianali e logistiche a fa-vore delle imprese danneg-giate dal sisma.

ridimensionata ed oggi è operativa nei soli locali al piano terreno.

Gli interventi di ammodernamento non comportanno la chiusura tem-poranea dello sportello e, seppur con qualche disagio, il regolare svolgimento dei servizi alla clientela sarà garantito per l’intera durata dei lavori.

16 ■ CASSA rurALe DI TrenTo CASSA rurALe DI TrenTo ■ 17CASSA rurALe DI TrenTo ■ 17

TRAdiNOI

La classe 4TC dell’Istituto A. Pozzoin visita alla sede della Cassa Rurale

Nell’ambito delle azioni che i docenti promuovono, al fine di avvicinare i ragazzi del triennio al mondo del lavoro, si

colloca l’uscita che la classe 4TC ha effettuato lo scorso maggio presso la sede centrale della Cassa Rurale di Trento, che si era resa disponibile alla collaborazione.

L’iniziativa nasce dall’opportunità di far conoscere agli studenti gli aspetti operativi di quei saperi che acquisiscono nel corso del curricolo. Far toccare con mano la complessità del mondo del lavoro, le responsabilità connesse allo svolgimento di funzioni e farne cogliere i vari nessi teorico-pratici, rappresenta un fondamentale iter formativo per le giovani generazioni.

In particolare i ragazzi hanno approfondito diverse tematiche giuridico-economiche connesse alla programmazione didattica e hanno ascoltato suggerimenti su come orientarsi responsa-bilmente al risparmio, all’uso delle monete a corso legale e fiduciario e ai servizi che un istituto di credito offre.

Dopo più di due ore di approfondimenti e di dibattito, i

funzionari dell’Istituto di credito hanno guidato la visita degli spazi in cui si svolgono le più importanti funzioni della banca.

Gli studenti hanno risposto positivamente agli stimoli of-ferti, ottenendo il plauso dei funzionari coinvolti, che si coglie l’occasione di ringraziare nuovamente.

(I docenti della 4TC)

COSA C’È DI NUOVO

Organizzati dall’Università Popolare Trentina di Trento e riservati ai soci

della Cassa Rurale di Trento e ai loro familiari, si svolgeranno in autunno due specifici corsi brevi: uno di informatica di base ed uno su internet e la naviga-zione in rete.

Sono ancora nove le “Feste del socio” in programma fra il 25 agosto e il 9 novembre (vedi tabella). L’iscri-zione alla “Festa del Socio” è gratuita ed ogni socio può farsi accompagnare da un ospite.

Il socio - che deve deve essere “attivo” (cioè titolare di rapporto di conto con la Cassa) – deve rivolgersi alla propria filiale e richiedere il biglietto di invito personalizzato.

Nella giornata prescelta, il socio si presenterà munito del biglietto d’invito, dove troverà il suo posto riservato.

Attenzione: i buoni di partecipazione saranno stam-pati dalle filiali solamente un mese prima dell’evento.

COSA C’È DI NUOVO

Aperte le iscrizioni ai corsi di “informatica di base”e di navigazione internet riservati a soci e familiari

COME ISCRIVERSI ALLE “FESTE DEL SOCIO” IN PROGRAMMA NEI PROSSIMI MESI

Il 2012 è stato proclamato «Anno In-ternazionale delle Cooperative»:

la Cassa Rurale di Trento ha deciso di valorizzare questo evento, scegliendolo come tema da proporre per le fotogra-fie da realizzare per il calendario 2013. Come illustrato nel bando diramato nei mesi scorsi, a soci e clienti la Cassa Ru-

rale chiede di esprimere con un “clic” la propria idea di cooperazione, parteci-pando al concorso fotografico dal titolo

“La cooperazione in un gesto:fotografa la tua idea di coope-

razione, solidarietà, reciprocità e condivisione”. La partecipazione è gratuita. La scadenza per la consegna delle foto è fissata al 19 ottobre 2012.

Saranno premiati i primi tredici clas-sificati e le foto migliori saranno pubbli-cate sul calendario 2013.Per maggiori informazioni: www.cassaruraleditrento.itUfficio Soci – Via Belenzani n. 6 Trento tel. 0461-206255e-mail [email protected]

C’è tempo fino al 19 ottobre per partecipare al concorso fotografico “La cooperazione in un gesto”

Per informazioni e preiscrizioni, gli interessati possono rivolgersi diretta-mente all’Ufficio Soci (tel 0461.206255 email [email protected])

PROSSIME FESTE DEL SOCIOLOCALITà DATA ORA POSTI

DISPONIBILI

Villamontagna sabato 25 agosto 12:30 esauriti

Gardolo sabato 1 settembre 12:30 250

Villazzano Tre sabato 15 settembre 12:30 200

Villazzano sabato 15 settembre 20:00 250

Trento - Oltrefersina giovedì 20 settembre 20:00 300

Trento - Oltrefersina sabato 22 settembre 12:30 400

Solteri sabato 29 settembre 12:30 140

Cognola sabato 6 ottobre 12:30 330

Mattarello venerdì 9 novembre 20:00 250

InFormAtICAdI bASe20 ore

Quota individuale 149,00 euro, che la Cassa Rurale di Trento con-tribuisce a pagare con 30,00 euro al Socio o al famigliare del Socio.

Per il corso base di informatica, non è necessario possedere alcuna conoscenza di informatica, ma solo la volontà di imparare.

Luca Plotegher si è laureato con il

punteggio di 110/110

«Buongiorno, sfogliando il periodico “Trento Vive” ho

notato che l’unica casella vuota del voto di laurea (pag. 25) era quella appartenente a mio figlio Luca. Per precisazione pur avendolo comu-nicato, il punteggio finale è stato 110/110 . Cordiali saluti»

Questo è il testo della lettera che il socio Giovanni Plotegher ha inviato alla redazione del nostro periodico pochi giorni dopo l’uscita del numero primaverile. In effetti, nella tabella che riportava nomi-nativi e punteggio dei 71 laureati che hanno ottenuto il “Premio di studio” della Cassa rurale di Tren-to, non compariva il 110/110 che Luca Plotegher ha ottenuto laurean-dosi in Management e consulenza aziendale presso l’Università degli studi di Trento. Al socio abbiamo già risposto privatamente scri-vendogli tra l’altro: “prendiamo accoratamente nota della sua mo-tivata osservazione e la preghiamo di accettare le nostre scuse e di cortesemente inoltrare le stesse a Luca. Sarà nostro impegno fare te-soro della Sua notazione per evitare ulteriori analoghi errori nel futuro”.

Ribadendo anche dalle colonne del giornale le nostre scuse per la svista, lo ringraziamo per la segna-lazione, che è anche una dimostra-zione dell’attenzione con la quale i lettori seguono la nostra rivista.

Internet e nAvIgAzIone In rete

12 oreCon un incontro finale con l’esper-to della Cassa Rurale di Trento per il Virtual Banking. Quota in-dividuale 99,00 euro, che la Cassa Rurale di Trento contribuisce a pagare con 30,00 euro al Socio o al famigliare del Socio.Per il corso internet, è consigliato avere un po’ di dimestichezza con l’uso del computer, o aver frequentato il corso Informatica di base.

CASSA rurALe DI TrenTo ■ 19

Dario Piccoli e Albina Andrenacci, soci della Cassa rurale dal 1996, da giugno sono in pensione dopo aver chiuso il loro ambulatorio pediatrico, per anni punto di riferimento di numerose famiglie della città

Intervista di Rossana Gramegna

Dario Piccoli, trentino, della stes-sa famiglia che ha dato alla cit-tà illustri figure come suo padre

Nilo (sindaco di Trento dal 1951 al 1966) e lo zio Flaminio (che fu segretario na-zionale della Democrazia Cristiana), si è laureato nel 1972 alla Cattolica di Roma. Albina Andrenacci, romana, ha fre-quentato invece la Sapienza. Entrambi sono specializzati in clinica pediatrica.

Hanno tre figli, Simone, Olivia e Cecilia, e un nipote, Matthias, che ha 22 mesi. Soci della Cassa Rurale di Trento dal 1996. Hanno chiuso il loro ambulatorio di base a fine giugno.

Hanno condiviso pensieri e pas-sioni, vivendo insieme e lavorando in-sieme. Basta passare qualche minuto con Dario Piccoli e Albina Andrenacci, per capire che la complicità di questa coppia, nella vita e nel lavoro, è to-

tale: basta che uno pensi una cosa che l’altro l’ha già intuita. Lui, che è trentino, è il più estroverso dei

due, chiacchiera e scherza volen-tieri. Lei che invece è di Roma (e che di Roma non ha perso l’ac-

cento), quasi a smentire i luoghi comuni sulle

appartenenze re-gionali, sembra più chiusa, più riflessiva, una che pensa bene prima di parla-re. Entrambi specializza-ti in clinica

pediatrica a Roma nel 1975,

alla capitale hanno preferito Trento,

approf ittando degli albori della riforma

Un buon medico ascolta il paziente

sanitaria che in quegli anni istituiva l’assistenza pediatrica di base. Da allora, nel loro ambulatorio pediatrico di Via Mazzini, in pieno centro città, hanno incontrato, visitato, assistito migliaia di bambini.

Li riconoscete i vostri pazienti cresciuti, quando li incontrate per strada?

Certamente. Ne vediamo alcuni cre-sciuti, in tutti i sensi… E ci vien da sorri-dere pensando che le loro mamme veni-vano in ambulatorio dicendo “dottore, mio figlio non cresce” e poi dopo anni vediamo quegli stessi bambini essere di-ventati grandi e grossi e superare il metro e ottanta…

Dottor Piccoli, come vi siete co-nosciuti?

Eravamo entrambi in guardia me-dica al Policlinico di Roma e dato che io, che ero guardia interna, mi stufavo, scesi in Pronto Soccorso per vedere se lì c’era qualche movimento. Nulla di inte-ressante, da un punto di vista medico, ma incontrai Albina, con la quale cominciai a chiacchierare. Qualche giorno dopo la portai a teatro… a vedere “Il malato immaginario” di Moliere!

Dottoressa Andrenacci , lei e Da-rio vi siete sposati, e avete anche de-ciso di lavorare insieme …

Si è trattato di un progetto di vita. Volevamo entrambi una famiglia, dei figli… Nello studio siamo sempre stati

TRAdiNOI

ufficialmente separati. Solo oggi la legge stabilisce la possibilità della medicina di gruppo o degli studi associati. Noi ab-biamo cercato, in anticipo sui tempi, di essere interscambiabili, di condividere ogni caso, di confrontarci sempre: quat-tro occhi sono meglio di due…

Dottor Piccoli com’è cambiata la pediatria i questi anni?

Direi che c’è stata un’evoluzione tec-nica rilevante. Gli strumenti attuali ci consentono di fare diagnosi che trent’an-ni fa sarebbero state impossibili. Pensi che i medici di quegli anni dicevano che “l’addome era la tomba del medico”. E in effetti era veramente difficile affrontare, per esempio, i dolori addominali. Ricordo il caso di un bimbo di Trento, purtroppo deceduto per un grave tumore addomi-nale: nessuno per tanto tempo era riu-scito a capire cosa avesse. Ora ci sono a disposizione le tecniche ecografiche, che facilitano le diagnosi. Certo l’evoluzio-ne della tecnica è andata a scapito del dialogo, del rapporto umano medico-paziente, che a mio parere, rimane invece fondamentale.

Dottoressa Andrenacci le mam-me di oggi sono più ansiose di un tempo?

Non proprio: una volta le ansie ri-guardavano i fatti acuti, per esempio la febbre, ma la gestione della quotidianità era meno problematica. Adesso si capi-sce meglio il valore della prevenzione, però c’è un’ansia strisciante dei genitori riguardo alla propria adeguatezza. Inol-tre i riferimenti non sono più le famiglie, la mamma, la nonna con i suoi saggi (o meno saggi) consigli, ma sono gli amici, o peggio, internet che aumenta la con-fusione. In internet le questioni sanitarie rappresentano una vera giungla: chiun-que può dire di tutto, spesso cose inesatte. L’autodiagnosi è una cosa pericolosa e in campo sanitario internet altera la perce-zione dei rischi.

Dottor Piccoli, quali malattie sono aumentate tra i bambini in questi anni?

Sarebbe forse meglio dire che si re-gistrano più casi di alcune patologie,

perché riusciamo ad identificarle con più precisione e in numero maggiore rispetto al passato. Risultano dunque in aumento la celiachia (intolleranza al glutine) ed altre malattie autoimmuni. La percezione è che aumentino anche le allergie, dovute alla vita nei centri urbani. Ma aumenta-no anche i casi di bambini stressati o gli episodi di bullismo…

Stress, bullismo, dottoressa An-drenacci, sono problemi sociali che hanno riflessi anche “fisici”?

Certamente. Non sempre i genitori si accorgono di quello che accade: un bim-bo stressato non dorme, ha problemi di irrequietezza, rifiuta il cibo. E un genitore magari pensa che il problema sia un al-tro. Nei casi di bullismo (un numero molto alto, direi uno al mese) si arriva anche alla necessità di visite e di sostegno psichiatri-co. Il trauma un bambino lo porta dentro per lungo tempo. Per tornare allo stress c’è da dire che i bambini di oggi hanno pochi momenti di vero relax. I genitori, pensando di fare bene, riempiono la loro giornata: di sport, di corsi, ma anche di amici in ogni ora del giorno, al parco, a casa... Un bambino dovrebbe avere il tempo di stare solo e di non fare proprio niente: di pensare, magari.

Dottor Piccoli, e la scuola? La scuola italiana è opprimente. Par-

lerei di una patologia da “oppressione scolastica”. Una cultura prevalentemente teorica, con pochi stacchi, tanti compiti. In Germania va meglio: si imparano cose pratiche, l’insegnamento non è a senso unico, con un insegnante che teorizza per ore, e c’è appunto meno oppressione. Meno stress da scuola…

I bambini trentini mangiano male?

Sono in realtà tra i meglio messi in Italia. Solo il 4 per cento risulta obeso, sotto la media italiana, mentre, per com-parare, il dato degli Usa è del 30 per cento. E’ però una situazione che va monitorata. Consigli (per tutti): fare colazione, evitare gli snacks e troppi cibi preconfezionati, non servirsi da soli dalla dispensa o dal frigo, mangiare tutti insieme in famiglia, andare a piedi e fare le scale, giocare sot-

to casa, in sicurezza. Attenzione alle diete fai da te. Aggiungerei non bere alcolici e non fumare, soprattutto per le mamme in attesa di un bambino.

Dottoressa Andrenacci negli anni si è trasformata anche la società trentina, sono aumentate le fami-glie straniere...

Abbiamo curato bimbi di tante etnie. Le famiglie cinesi trascrivono con i loro caratteri, sulle ricette, quanto diciamo loro; le mamme dell’Est hanno spesso an-sie terribili perché si sentono sole, a loro mancano le famiglie d’origine; le famiglie di religione islamica magari prima parla-no con Dario, si rassicurano, e alla fine si fidano di me. In questi ultimi giorni, sono venuti in tanti a dirci grazie. Una mamma pachistana mi ha regalato un bellissimo braccialetto, dicendomi che apparteneva alla sua dote. Una signora cinese ci ha portato una pianta con tanti nastri ros-si: nella loro tradizione un messaggio di ringraziamento benaugurante. In tanti, trentini di nuova e vecchia generazione, sono venuti a dirci grazie.

Cosa vi augurate per i medici del futuro?

La medicina è in evoluzione, quello che vale oggi potrebbe non valere più domani. Ma la figura del medico, come mediatore, deve rimanere centrale: i me-dici devono rimanere aperti all’ascolto, alla variabilità dell’umano, non essere sostituiti dalla tecnica.

Cosa farete adesso?Vogliamo riposarci, per un po’. Stare

insieme, parlare tra noi.

Foto Luis Murrighile

20 ■ CASSA rurALe DI TrenTo CASSA rurALe DI TrenTo ■ 21

TRAdiNOI

DA UN qUARTO DI SECOLONEL CENTRO DI MATTARELLOCON SOCI E CLIENTELA ESISTE UN RAPPORTO MOLTO DIALETTICO, DI RECIPROCA FIDUCIA, CHE SI È CONSOLIDATO NEL CORSO DEGLI ANNI

Ha già alle spalle venticinque anni di storia, un quarto di secolo, la filiale di Mattarello: la sua

apertura risale infatti al 1987 e allora l’insegna era quella della Cassa rurale di Villazzano. La sede è sempre rimasta la stessa, in un edificio al numero 22 di via Catoni, lungo la strada che attraversa tutto il sobborgo, a due passi dalla piazza centrale e dalla chiesa. Anche per la sua collocazione, la filiale è diventata parte integrante del tessuto urbano e sociale del sobborgo, che continua ad avere una sua “vita di paese”, non influenzata dalla vicinanza della città. “Quando nell’ottobre dell’anno scorso ho assunto la direzione della filiale - racconta Ferruccio Spa-da, dipendente della Cassa rurale dal 2002 - pensavo di trovare una realtà più “tranquilla” rispetto a quella da dove pro-venivo, cioè la filiale del Big Center, dove ero direttore”. Immaginava un sobborgo dove gli abitanti fanno la spola con la città e sono poco presenti nella vita quo-tidiana e invece “qui non ci si annoia per niente ed è un piacere venire a lavorare”, afferma Spada.

La filiale si presenta con una struttura confortevole e razionale, frutto della più recente ristrutturazione portata a termine nel 2010. L’attività è continua, con picchi nelle prime ore di apertura del mattino e del pomeriggio. Ad entrare in filiale sono imprenditori, professionisti, capifamiglia, casalinghe, pensionati: l’attività è preva-lentemente orientata sul “retail”. “Sulla filiale gravitano circa 1.600 persone –

LA FILIALE DEL SOBBORGO CITTADINO È STATA APERTA NEL 1987

spiega Ferruccio Spada – e se il nume-ro dei conti correnti è sostanzialmente stabile, c’è stato un aumento per quanto riguarda le masse amministrate, sia come raccolta che come impieghi” .

In questi mesi in cui gli effetti del-la crisi si stanno facendo sentire, soci e clienti della Cassa hanno dato dimostra-zione di essere molto sensibili, attenti e preoccupati per quanto sta succedendo e il direttore ha avuto molte richieste di incontro, per approfondire le singole po-sizioni e concordare adeguate iniziative. “Con soci e clientela esiste un rapporto molto dialettico, di reciproca fiducia, che si è consolidato nel corso degli anni, gra-zie all’operato dei precedenti direttori e del personale”, afferma Spada.

Attualmente, il direttore è affiancato da un vice direttore, Alessandro dal-labona e da barbara Sessa, tornata a Mattarello dove aveva lavorato per alcuni anni dopo l’apertura della filiale, quando la direzione era stata affidata a Fernan-do Frizzera. Dopo la fusione che nel 2000 ha portato alla nascita della Cassa rurale di Trento, alla direzione della fi-liale si sono succeduti (nell’ordine) Paolo Cescatti, michele Paissan, Andrea Franceschi e tiziano mattedi. Soci e clienti sono poi certamente affezionati a Francesca trettel, operatrice “storica” della filiale, attualmente assente perché è diventata mamma in primavera e che, conclude Spada, “non vede l’ora di tornare a lavorare per la Cassa rurale”.

Un concerto che rimarrà“nel cuore e nell’anima”UN FOLTO PUBBLICO HA PARTECIPATO CON ENTUSIASMO AL “GRAN GALà MUSICALE” CHE SI È SVOLTO IL 3 LUGLIO IN PIAZZA FIERA A TRENTO

GRANDE SUCCESSO PER MAURIZIO VANDELLI A TRENTO

Obiettivo centrato: se per Maurizio vandelli (vedi intervista sulle pagine seguenti) fare concerti ha

senso se il pubblico se ne torna a casa contento e con il sorriso sulle labbra, allora la sua esibizione del 3 luglio in piazza Fiera a Trento, in occasione del “gran galà musicale” organizzato dal-la Cassa rurale di Trento per i suoi soci, è da annoverare senza dubbio fra quelle di grande successo.

Appena salito sul palco aveva pro-messo oltre due ore di musica ed è stato di parola. Aveva annunciato un repertorio di belle canzoni, e così è stato. Aveva detto che il suo gruppo era formato da musicisti di grande valore e loro (i “Mi-randa”) hanno dimostrato ampiamente di esserlo.

Il numeroso pubblico presente (al-meno 2.500 persone) è stato caloroso, non ha lesinato gli applausi, ha cantato a squarciagola, ha ricambiato l’entusiasmo e la generosità con cui Vandelli e i suoi musicisti sono stati sul palco.

Si è creato fin da subito quel magico circuito di positive energie che fluisce in entrambi i sensi fra palco e platea, che fa di un concerto un evento che va oltre l’incontro fra chi si esibisce e chi ascolta.

Peraltro era impossibile che ciò non accadesse. Per la sua “scaletta” trentina

di maurizio tomasi

Vandelli ha scelto vere “perle” della pro-duzione musicale italiana, con qualche incursione nel repertorio internazionale, dagli Anni 60 ai nostri giorni. Quasi trenta titoli di canzoni che sono diventate pietre miliari della musica leggera e rock nazionale, entrate a pieno diritto nella “memoria” musicale di più generazioni, parole e musiche profondamente incise “nel cuore e nell’anima” (come recita il titolo di una delle canzoni proposte) di milioni di persone. La spina dorsale del concerto sono state le canzoni di Lucio

Battisti e dell’Equipe 84 (gruppo fondato dallo stesso Vandelli), affiancate da bra-ni firmati da Lucio Dalla, Vasco Rossi, Francesco Guccini, John Lennon, Be-atles, o successi “intramontabili” come “My way” o “What a wonderfdul world”. Impossibile - per i presenti - non entu-siasmarsi ed emozionarsi nell’ascoltare le versioni “personalizzate” da Vandelli di brani che hanno fatto la storia della musica e – per molti – sono state anche la “colonna sonora” di alcuni importanti periodi della loro vita.

Sul palco Vandelli non ha certo ri-sparmiato energie. Ha cantato con entu-siasmo e passione, ha suonato la chitarra, ha valorizzato i musicisti che lo accompa-gnavano, ha scherzato con il pubblico, lo ha sollecitato e coinvolto: e dopo avergli fatto fare il coro su “4 marzo 1943”, ha suggerito di formare il gruppo “Rurali trentini” e di presentarsi al festival di Sanremo.

A fine concerto non si è sottratto all’abbraccio del pubblico – che gli aveva tributato applausi a scena aperta durante l’esecuzione di “Emozioni” e che dopo “Ho in mente te”, ultimo brano in scaletta lo aveva salutato con una “standing ova-tion” – ed ha firmato decine di autografi.

Per tutti è stato un vero e proprio “gran galà” della musica.

22 ■ CASSA rurALe DI TrenTo CASSA rurALe DI TrenTo ■ 23

TRAdiNOI

“CONTINUO A SENTIREL’EMOZIONE DEL PALCO”A NATALE POTREBBE USCIRE UN SUO NUOVO LAVORO DISCOGRAFICO, CON BRANI INEDITI

INTERVISTA A MAURIZIO VANDELLI PRIMA DEL CONCERTO

Nella sua lunghissima carriera, non gli era mai capitato di mangiare prima di un concerto nei sotter-

ranei di una banca: anche per questo particolare maurizio vandelli ricorderà di certo la sua esibizione a Trento del 3 luglio scorso, quando prima di salire sul palco di piazza Fiera per “Il gran galà musicale” organizzato dalla Cassa rurale di Trento, il “quartier generale” per lui e i suoi musicisti era stato allestito presso la filiale di piazza Fiera.

Tra un boccone di pizza margherita ed un sorso di bibita, Vandelli risponde con cortesia ed ironia ad alcune doman-de.

Che ricordo ha di trento?Non è la prima volta che mi esibisco

qui. Di certo è da molto che manco ma non ho un ricordo particolare. Anche per-ché quando si è in tournée, tra l’ansia del concerto e la pressione della gente che incontri per strada e che ti vuole salutare, si vede il posto in cui si sta per suonare ma non si fissano dettagli che ti fanno poi identificare la città. Ricordo però che da queste parti venivo spesso per funghi, perché sono stato un fungaiolo incallito e appassionato.

bravo solo a raccoglierli o anche a cucinarli?

Io sono il più grande cuoco che io conosca... almeno questo è quello che penso io...

Questa sera l’ennesimo concer-to. Si sente tranquillo e rilassato?

Fare la scaletta è difficilissimo: io preferisco farla più per il pubblico che per me, perché il mio desiderio è che la gente vada via a fine concerto con il sorriso. Scopo di un concerto deve es-sere far felice chi ti ascolta da sotto... e dico sotto perché ti mettono su un palco... che talvolta non ti meriti. Desidero che il pubblico stia bene: è esattamente quello che pretendo io quando vado a vedere un concerto. Non voglio che il mio pubblico pensi - come è successo a me anche con i più grossi nomi del rock internaziona-le - che era meglio starsene a casa ad ascoltare il cd.

e a proposito di cd, ci sono novi-tà in vista sul versante discografico?

Beh sì... la notizia è che dopo venti-due anni mi sono deciso a tornare in sala di registrazione e sta venendo un lavoro molto bello. Un giudizio confermato da egregi pareri di persone che stimo. Non è escluso che alla fine possa essere un doppio cd, uno con brani inediti ed uno

dal vivo. Intanto sto lavorando agli ine-diti, con composizoni mie e canzoni che mi sono state proposte da colleghi amici e nemici... E non sarà nulla di patetico e nostalgico.

Quando sarà nei negozi?Probabilmente a Natale. E con ogni

copia verrà regalata una coppia di renne...Un’anticipazione sul titolo?Ne ho pensati almeno una decina ma

di solito è solo all’ultimo minuto che salta fuori il titolo giusto.

PS. - Ultim’ora: A fine concerto abbia-mo chiesto a Vandelli con che bagaglio di emozioni ripartiva da Trento. “La serata è stata bellissima - ha detto - il pubblico ha proprio partecipato, ha risposto bene, ha cantato con me, si è divertito ed anch’io mi sono divertito. Penso proprio che il concerto sia piaciuto, anche perché i pre-senti sono venuti qui nel retropalco e mi hanno fatto i complimenti, proprio tutti, uno alla volta...”

Maurizio Tomasi

SOLIDARIETà CONCRETA PER I TERREMOTATI DELL’EMILIA

Durante il concerto, gli spettatori hanno avuto la possibiità di fare una libera offerta per sostenere iniziative a favore delle popolazioni colpite dal terremoto del maggio scorso.

Con le “urne” che sono state fatte girare in platea, sono stati raccolti 3.422 Euro.

Il Consiglio di amministrazione della Cassa rurale ha poi deciso di integrare la somma portandola ad un importo complessivo di 20.000 Euro, già versati sul conto che Solidea ha istituito per finanziare progetti di solidarietà da realizzare nelle zone danneggiate dal sisma.

Per niente. Nonostante l’età... anzi, nonostante tutte le volte che sono salito su un palco, ogni volta l’emozione si fa sen-tire e sono convinto che se non c’è emo-zione è meglio rimanere giù dal palco.

È proprio vero che per un mu-sicista il tempo più breve è quello che ha per suonare?

Purtroppo è verissimo. Il tempo occu-pato da viaggio, sound-check, cene, atte-sa dell’inizio, è lunghissimo. Poi quando sto per cantare gli ultimi brani in scaletta mi chiedo: ma davvero siamo già arrivati a questo punto, non è che siamo quasi alla fine perché ho saltato qualche pezzo....?

A proposito di scaletta: quali sono i criteri con cui sceglie i brani da eseguire?

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L’affascinanteVeneziasotto una “nuova luce”L’8 DICEMBRE È IN PROGRAMMA UN VIAGGIO OFFERTO IN ESCLUSIVA AI SOCI E CLIENTI DELLA CASSA RURALE, PER SCOPRIRE UNA VENEZIA “INSOLITA” ED ASSISTERE AD UNA SPETTACOLARE ILLUMINAZIONE DEI MOSAICI NELLA BASILICA DI SAN MARCO

PER ISCRIVERSI C’È TEMPO FINO AL 30 SETTEMBRE

“Capolavori nascosti” potreb-be essere l’ideale titolo per il viaggio di una giornata a Ve-

nezia, che la Cassa rurale di Trento offre ai propri soci per l’8 dicembre, in colla-borazione con l’agenzia “Viaggi Bolgia” di Trento. L’iniziativa permetterà infatti di vedere la Basilica di San Marco ed i suoi preziosi mosaici sotto “una nuova luce”, diffusa grazie ad un nuovo sistema di illuminazione che valorizza al massimo la bellezza artistica della chiesa e delle sue decorazioni interne. L’illuminazione impiega circa dieci minuti per raggiun-gere il regime completo in un crescendo di effetti emozionanti. Il programma prevede la visita guidata del complesso musivo che farà entrare i partecipanti al viaggio nella storia stessa di Venezia, raccontata attraverso i suoi contenuti artistici, religiosi ed iconogra-fici. Prima di entrare, alle 19.15 nella Ba-

TRAdiNOI

di marisa moser

VIAGGIO NEL FRIULI AL DI Là DEL TEMPODALLA MITTELEUROPEA TRIESTE AI VIGNETI DI CORMòNS, I SOCI HANNO SCOPERTO UNA REGIONE RICCA DI CAPOLAVORI E BELLEZZE NATURALI

I PARTECIPANTI ERANO STATI ESTRATTI DURANTE L’ASSEMBLEA

TRAdiNOI

TUTTE LE INFORMAzIONI SUL VIAGGIO

Quota partecipazione soci /con pranzo: € 120.00 /senza pranzo: € 95.00

Quota partecipaz. non soci /con pranzo: € 125.00 /senza pranzo: € 100.00

• viaggio in autopullman Gt – base minima 40 persone• battello privato da Tronchetto a San Marco e ritorno• pranzo in ristorante per chi sceglie la formula con pranzo

• bevande a pranzo in misura di ½ minerale, ¼ vino • guida per la visita pomeridiana (ingressi inclusi)• auricolare per entrambe le visite (città e Basilica)• ingresso alla basilica di San marco e Pala d’oro• illuminazione dei mosaici in esclusiva • guida per la visita della Basilica• accompagnatore dell’Agenzia

PrenotAzIonI entro IL 30 Settembre o Ad eSAUrImentI deI PoStI

Diario di viaggio in un paese di confine e senza tempo, intima-mente legato alla sua storia che

vive ancora oggi nei capolavori di coloro che per nascita o per scelta hanno vissuto in questa terra. Itinerario forse estraneo ai circuiti più tradizionali di viaggi e turismo, ma che ha trasportato i nostri Soci in una dimensione al di là del tem-po, in una pluralità di storie, geografie e antropologie che caratterizzano l’identità di questa terra di confine.

Il nostro viaggio parte da Trieste, capoluogo friuliano e sorprendente città più di quanto ci si possa aspettare. Come flaneurs ci ritroviamo a guardarla quasi sempre col naso all’insù per non perdere i mille e uno particolari dei suoi mae-stosi edifici, un quadro perfetto in cui le pennellate di colori e forme antiche si confondono con altre più contempora-

nee. Per Umberto Saba “Trieste ha una scontrosa grazia. Se piace, è come un ragazzaccio aspro e vorace, con gli occhi azzurri e mani troppo grandi per regalare un fiore;come un amore con gelosia”.

Coinvolgente la visita alla Risiera di San Sabba, stabilimento originariamente costruito all’inizio del ‘900 per la pilatura del riso, divenuto tristemente popolare per essere l’unico campo di sterminio sul territorio italiano, Stalag 339. Incon-sueta la serata trascorsa a Opicina ospiti del Presidente Sergio Stanchich della ZKB (Zadružna kraška banka) – Banca di Credito cooperativo del Carso - alla Festa del Socio, terminata davanti allo schermo televisivo a osservare inquieti i tiri di rigore della nostra Nazionale ai quarti di finale. Risultato: Italia – Inghilterra 4-2.

Lasciata Trieste alle spalle, il nostro

viaggio prosegue verso la valle del Collio alla volta di Cividale del Friuli, cittadina ricca di ricordi longobardi. La visita ha inizio con l’attraversamento del ponte del Diavolo e la narrazione della singolare leggenda del camminamento sul fiume Natisone. Procediamo poi alla volta di Cormòns, capitale del vino e della con-vivialità. Tappa inevitabile la Cantina Produttori di Cormòns, complesso cir-coscritto dalla “Vigna del Mondo”, dove sono piantati oltre 400 vitigni provenienti da cinque continenti, le cui uve vendem-miate insieme danno il “Vino della Pace” inviato ai capi di stato di tutto il mondo come invito alla pace. Per chiudere in bellezza non poteva che mancare una so-sta a San Daniele del Friuli per un assag-gio dell’eccellente prosciutto crudo San Daniele offerto dalla famiglia Morgante a San Daniele del Friuli.

silica di San Marco, ci sarà la possibilità di visitare altri “capolavori nascosti”: la chiesa di Santa maria Formosa, la

Scuola di San marco, la Chiesa san giovanni e Paolo, la Chiesa Santa maria dei miracoli.

buss

ola

fina

nzia

ria

CASSA rurALe DI TrenTo ■ 2726 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

noi & i soldinoi & i soldi

Dal 1° giugno anche la Cassa Ru-rale di Trento offre alla propria clientela il “Conto di Base”, il

nuovo conto corrente gratuito, o a spese contenute, introdotto dal Go-verno (decreto Salva Italia) con un du-plice obiettivo: da un lato combattere l’uso del contante, molto diffuso in Italia, e dall’altro favorire l’inclusione finanziaria di quella fascia di popola-zione che ancora ignora i pagamenti elettronici, soprattutto gli anziani. In questo modo si vuole cercare di dare una risposta alle difficoltà incontrate da quei pensionati abituati a riscuotere la pensione in contanti e che non lo possono più fare a seguito dell’introdu-zione dell’obbligo da parte delle Pub-bliche Amministrazioni, di erogare le pensioni e gli stipendi superiori a 1.000 euro esclusivamente tramite strumenti di pagamento elettronici. Questo fa sì che sopra tale cifra il denaro diventi “tracciabile”, in altre parole che sia sempre possibile risalire sia a chi lo ha pagato sia a chi lo ha incassato.

Come funziona e quali sono le

limitazioniLe caratteristiche del conto di base

sono state definite all’interno di una Convenzione, sottoscritta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, Banca d’Italia, ABI (Associazione Bancaria Ita-liana), Poste Italiane Spa e Associazione

Italiana Istituti di Pa-gamento.

Il Conto di Base è dedicato a tutti coloro che desiderano un “con-to di pagamento” che pre-vede solo alcuni utili servizi bancari (prelievi, versamenti, bonifici, carta bancomat, InBank) e una bassa operatività.

Sono previste alcune limi-tazioni: in particolare, non sono riconosciuti interessi sulle somme depositate sul conto, non è prevista la possibilità di sconfinamento, non è previsto il rilascio di assegni e non sono ammesse operazioni di tipo diverso da quelle incluse nel canone. Inoltre l’intestatario di Conto di Base non può essere titolare di altri conti correnti, di carte di credito, di forme di finanzia-mento (mutuo o aperture di credito) o di polizze titoli.

Quanto costaPer quanto riguarda l’importo del

canone, la Convenzione lascia ad ogni Banca la possibilità di stabilirne l’am-montare. La Cassa Rurale di Trento of-frirà il Conto di Base standard ad un canone annuale di 60,00 euro. Sono previste specifiche agevolazioni:• Persone con “reddito ISEE” (Indi-

catore della Situazione Economi-ca Equivalente) inferiore a 7.500: per loro il Conto di Base è sempre

a canone zero, con l’esenzione dell’imposta di bollo dovuta allo Stato;

• pensionati che godono di una pen-sione mensile inferiore ai 1.500 euro: possono richiedere il “Conto di Base per i pensionati”, che ha le stesse caratteristiche del conto di Base “standard”, con un maggior numero di operazioni comprese nel canone. Il conto di Base per i Pensionati è

offerto al canone annuale pari a zero.Per maggiori informazioni in merito

alle condizioni contrattuali ed econo-miche del Conto di Base è possibile ri-volgersi presso i nostri sportelli o con-sultare i fogli informativi a disposizione del pubblico presso le filiali e sul sito internet della Cassa Rurale di Trento (www.cassaruraleditrento.it).

consentirÀ ancHe la “tracciaBilitÀ” dei PaGamenti

È arriVato il conto di Baseintrodotto dal GoVerno con il decreto “salVa italia” È il nuoVo conto corrente Gratuito, o a sPese contenute, destinato soPrattutto aGli anziani

Sulla copertina del fascicolo di bilancio che abbiamo presentato all’assemblea dello scorso maggio è rappre-

sentato un uomo che, con un ombrello aperto, offre sim-bolicamente protezione da una pioggia o da un maltempo possibili e annunciati. Sotto è riportata la scritta “La banca custode della città”. È un immagine che a me personalmente piace molto, anche se porta con sé impegni e  responsabilità, perché il paral-lelo con la vecchia barzelletta secondo la quale la banca è quell’ente che ti offre l’ombrello quanto c’è il sole e poi te lo chiede di ritorno quanto inizia a piovere è molto facile...!  Ma è giusto così in fondo: siamo noi che dobbiamo e vogliamo dimostrare che la nostra banca, quando arriva il temporale, l’om-brello non lo vuole chiudere, ma si impegna a tenerlo aperto, e lo dichiara. Questo ruolo di “custode” è un ruolo storico e tradizionale. Una volta la cu-stodia era circoscritta alla protezione fisica dei valori finanziari dei clienti (i caveau e le casse forti sono ancora oggi luoghi simbolici e per certi versi mitici nelle banche, anche se ormai  di denaro contante e valori ce ne sono pochi). Oggi la custodia va reinterpretata secondo i nuovi bisogni di protezione che i soci e i clienti ci chiedono. Oggi ci viene richiesto di aiutare a gestire una “sicurezza finanziaria”, che guarda a preservare i risparmi  per il futuro piutto-sto che al guadagno speculativo; ci viene chiesto un aiuto nel comprendere come costruirsi una “sicurezza previdenziale”, nel dedalo di proposte spesso confuse e fumose che invadono il mercato; percepiamo la richiesta di un aiu-to nel costruire una “sicurezza assicurativa”, valutando bene costi e benefici. Sono esigenze diverse rispetto al passato. Così come diverse oggi sono anche le esigenze che i soci ed i clienti hanno sul lato dei prestiti, dove quello che si chiede alla banca è di esserci, di continuare a fare il proprio me-stiere: il credito. Alla luce di queste nuove neces-sità, che poi sono le necessità di sempre che erano state nasco-ste   e coperte dalla polvere di una finanza malsana che pur-troppo è stata in voga per trop-pi anni, il ruolo di “custodi della città” a noi della Cassa Rurale di Trento piace, e ce ne facciamo carico!   Come sempre lo potre-mo svolgere al meglio con il vo-stro aiuto, cari soci, che ci stimo-lerete e ci sosterrete con fiducia. E ci   aiuterete a tenere aperto l’ombrello a vantaggio di tutti, aspettando che, come sempre succede, la pioggia prima o poi smetta di cadere.

Michele Sartori

l’analisi del direttore

custodi della cittÀ

SEDE LEGALE E DIREZIONE GENERALE

TRENTO Via Belenzani, 6

SPORTELLI

TRENTO Via Belenzani, 4 Largo Medaglie d’oro, 8/1 Via Brennero, 94 Via Don Sordo, 3 Via Gandhi, 10 Via del Commercio, 30 Piazza Fiera - Via Santa Croce, 4 Piazza General Cantore, 23 Via Solteri, 39/6 Top Center - Via Brennero, 320 Finestra sull’Adige - P.zza E. Mosna, 7 Big Center - Centro Direzionale Trento Sud Interporto - Via Innsbruck, 17 Via Grazioli, 39 COGNOLA Centro Marnighe - Piazza dell’Argentario, 13 GARDOLO Piazza della Libertà, 3 Via Bassa, 2/A - Canova MARTIGNANO Via della Formigheta, 17 MATTARELLO Via Catoni, 22 MEANO Piazza dell’Assunta, 3 POVO Piazza Manci, 17 S. DONà Civico n. 100 SARDAGNA Via Alto Sasso, 25 SOPRAMONTE Piazza Oveno, 13 VIGO MEANO Via della Madonna dei prati, 4 VILLAZZANO Via Villa, 2

B I L A N C I OD u E m I L A u N D I c I

R E L A Z I O N I E S I N T E S I

PROGETTO DI

La banca custode della città.

www.cassaruraleditrento.it

CASSA rurALe DI TrenTo ■ 2928 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

noi & i soldinoi & i soldi

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Negli ultimi anni il settore bancario è stato protago-nista di nuove sfide lega-

te a mutamenti che riguardano non solo l’entità e il profilo della concorrenza, ma anche i com-portamenti della clientela che manifesta esigenze sempre più evolute in temini di accessibilità multicanale al servizio bancario, sia in ambito informativo che di-spositivo. Il cliente, sempre più esigente ed utilizzatore quotidia-no delle tecnologie in molti set-tori, vuole essere costantemente informato ed avere un contatto “in tempo reale” anche con la propria banca.

La diffusione delle tecnologie informatiche e telematiche ha po-sto le basi per lo sviluppo di quel-la che è comunemente chiamata banca multicanale, ovvero l’inte-grazione tra il canale fisico (spor-telli tradizionali) ed i canali diretti (internet banking, mobile banking, servizi SMS e ATM), che permettono al cliente di entrare in banca 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

In queste pagine presentiamo una breve panoramica dei principali canali di accesso ai rapporti banca-ri, con una sintesi delle principali funzionalità. I servizi della “banca multicanale” sono riepilogati in una brochure, semplice ed immediata, a disposizione dei clienti presso gli sportelli della Cassa Rurale.

Secondo una recen-te indagine effettuata dall’ABI a fine 2011, il 40% dei clienti banca-ri dichiarava di utilizare Internet Banking ed il 13% un servizio di ban-ca telefonica. Il 60% dei giovani non si avvale degli sportelli perle proprie ope-razioni correnti.

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scegliere tra canali diversi: web, cellulare o sportello atM.

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Un’ampia gamma di informazioni e strumenti utili

per gestire il tuo rapporto con la banca attraverso

il cellulare e i principali smartphone e tablet.

Ovunque tu sia, in qualsiasi momento, accedi a

www.inbank.it/mobi, effettua il login e troverai le

principali funzioni in un’interfaccia semplice, chiara

e ottimizzata per i supporti di nuova generazione.

COn MObile banking pUOi:

● visualizzare il saldo e i movimenti del tuo conto

● eseguire bonifici

● ricaricare il cellulare e le carte prepagate

● consultare lo storico dei movimenti (bonifici e ricariche)

● cambiare la password di accesso

la tua banca è sempre aperta grazie agli sportelli

aTM che ti garantiscono la possibilità di eseguire

le principali operazioni bancarie in ogni momento.

lo sportello aTM bancomat è facile da usare,

comodo e veloce. Oltre ad erogare denaro,

offre molti servizi informativi e di pagamento.

COn aTM banking pUOi:

● prelevare contante con la tua carta bancomat

● pagare bollettini postali*

● ricaricare le carte prepagate*

● visualizzare il saldo e i movimenti del conto

● versare contante ed assegni*

● ricaricare il cellulare

● effettuare ricariche TV, Mediaset premium e di altri servizi*

● pagare le bollette, bollo aCi, canone Rai

● pagare le sanzioni*

● visualizzare saldo e posizione del tuo deposito titoli*

● controllare la posizione dei tuoi finanziamenti*

* servizi attivati presso gli sportelli aTM abilitati

il servizio di internet banking è il modo più semplice

per risparmiare tempo: è sufficiente un collegamento

internet per accedere ai tuoi rapporti bancari

ed eseguire le tue operazioni in qualsiasi momento

e da ogni luogo.

COn inTeRneT banking pUOi:

● consultare il saldo e i movimenti del tuo conto

● eseguire bonifici

● pagare bollettini postali e freccia

● versare le imposte

● ricaricare il cellulare, le carte prepagate e altri servizi

(come TV, Mediaset premium, etc.)

● gestire le tue carte e visualizzarne i movimenti

● consultare quotidianamente le performance in borsa,

monitorare il tuo portafoglio e gestire autonomamente

le operazioni in titoli

i servizi via SMS sono veloci, sicuri, semplici,

economici e sempre disponibili. Ottieni informazioni

dalla tua banca direttamente sul cellulare con

un semplice SMS.

Con SMS banking puoi tenere sotto controllo

il tuo conto corrente, ottenere informazioni sulle

tue carte di pagamento ed effettuare ricariche

di cellulari e carte prepagate.

inoltre, attivando il servizio, puoi ricevere SMS

di avviso quando vengono effettuate determinate

operazioni (bonifici, pagamenti e prelievi oltre

la soglia da te stabilita, ecc.).

COn SMS banking pUOi:

● ricaricare il cellulare

● ricaricare le carte prepagate

● bloccare e sbloccare le tue carte di pagamento

● bloccare e sbloccare l’operatività di internet banking

● ottenere informazioni sul saldo e i movimenti

del tuo conto

● ottenere informazioni sulla disponibilità

della carta bancomat

● ricevere la lista degli sportelli aTM a te più vicini

Se hai un’azienda, puoi soddisfare le tue esigenze

attraverso la soluzione di internet banking dedicata.

Tanti servizi integrati per effettuare, in velocità e

sicurezza, tutte le operazioni collegate alla gestione

quotidiana:

● consultare conti e relativi movimenti

● eseguire disposizione di incasso e pagamento

(Riba, Rid, Mav, bonifici, F24, pagamenti e ritiro effetti,

stipendi, ecc.)

● predisporre distinte per inviare più disposizioni

contemporaneamente

Internet bankIngLa tua bancaIn un cLIck

MobILe bankIngLa tua banca sI Muove con te

atM bankIng La tua banca non chIude MaI

sMs bankIngLa tua banca a portatadI Mano

le informazioni possono essere richieste inviando gli SMS

al numero +39.339.9942024 e digitando di volta in volta

la sintassi prevista per il servizio richiesto.

attiva il servizio SMS presso la tua banca per essere sempre

informato e tenere sotto controllo le operazioni effettuate.

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inoltre, attivando il servizio, puoi ricevere SMS

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● ottenere informazioni sul saldo e i movimenti

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Un’ampia gamma di informazioni e strumenti utili per gestire il tuo rapporto con la banca attraverso il cellulare e i principali smartphone e tablet. Ovunque tu sia, in qualsiasi momento, accedi a www.inbank.it/mobi, effettua il login e troverai le principali funzioni in un’interfaccia semplice, chiara e ottimizzata per i supporti di nuova generazione.COn MObile banking pUOi:

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monitorare il tuo portafoglio e gestire autonomamente

le operazioni in titoli

i servizi via SMS sono veloci, sicuri, semplici, economici e sempre disponibili. Ottieni informazioni dalla tua banca direttamente sul cellulare con un semplice SMS. Con SMS banking puoi tenere sotto controllo il tuo conto corrente, ottenere informazioni sulle tue carte di pagamento ed effettuare ricariche di cellulari e carte prepagate.inoltre, attivando il servizio, puoi ricevere SMS di avviso quando vengono effettuate determinate operazioni (bonifici, pagamenti e prelievi oltre la soglia da te stabilita, ecc.).COn SMS banking pUOi:● ricaricare il cellulare● ricaricare le carte prepagate● bloccare e sbloccare le tue carte di pagamento

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le informazioni possono essere richieste inviando gli SMS

al numero +39.339.9942024 e digitando di volta in volta

la sintassi prevista per il servizio richiesto.attiva il servizio SMS presso la tua banca per essere sempre

informato e tenere sotto controllo le operazioni effettuate.

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Ricarica cellulareRST importo (TIM) - RSO importo (VODAFONE)RSW importo (WIND) - RSJ importo (3)RSC importo (Coop Voce) - RSP importo (Poste Mobile)

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 3130 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

noi & i soldinoi & i soldi

un aPProfondimento su come funziona l’istruttoria

i “mutui casa”in temPo di crisidiVerse sono le ProPoste cHe la cassa mette a disPosizione di soci e clienti, cHe Presso le filiali Possono contare su collaBoratori PreParati Per offrire un serVizio di consulenza

di Andrea CassianiResponsabile Crediti segmento Retail

Come riportato a pagina 4, in aper-tura dell’ampio servizio dedicato alla “casa”, anche il nostro territo-

rio comincia a risentire di una crisi che non demorde e di un potere d’acquisto che limita le disponibilità finanziarie.

In questo contesto la Cassa Rurale di Trento fa sua questa preoccupazione per l’incertezza del ciclo economico e per le ripercussioni della crisi finanziaria ed economica sulle famiglie e su quanti si apprestano a compiere l’importante

passo dell’acquisto di una prima casa. Diverse sono le proposte che la

Cassa mette a disposizione del cliente, socio e non. Pertanto esigenze diverse a cui corrispondono soluzioni diverse, compresi i mutui convenzionati P.A.T. a valere della legge provinciale, con la possibilità di prefinanziamenti e concessioni di mutui per la parte non finanziata dall’”agevolato”.

I clienti e i soci che si rivolgono presso le nostre filiali possono conta-re su collaboratori preparati per offri-re un servizio di consulenza e gestire l’avvio dell’istruttoria, riferimento base per una relazione di merito creditizio che, se positiva, porterà in breve tempo all’erogazione di quanto richiesto.

in entrata e quelli in uscita). Quando il risultato del “DSCR” rientra nella per-centuale del 35% possiamo desumere che vi sia equilibrio finanziario atto alla copertura del servizio del debito.

In questa prima fase potrebbe ri-sultare chiaro e congruo il flusso netto rispetto all’impegno finanziario deri-vante dal finanziamento richiesto por-tando così il proponente a confermare questa evidenza ed a commentare po-sitivamente questa coerenza.

Questi dati da soli, in alcuni casi, non possono essere esaustivi di una completa analisi valutativa. Pertanto, in caso di disequilibrio dei dati preceden-temente analizzati potrebbe risultare

utile procedere alla verifica di eventuali garanti che con il loro flusso finanziario netto e/o patrimonio possano porsi a garanzia integrativa dell’ipoteca prin-cipale di primo grado.

Per un efficace sviluppo delle ana-lisi del merito creditizio ovviamente la richiesta viene corredata da idonea ed adeguata documentazione economi-co-finanziaria.

Concludendo, preme sottolineare che nel quotidiano confronto con le richieste di finanziamento, non pos-siamo certamente dimenticare il no-stro “essere” banca cooperativa, senza esimerci però dal valutare con senso di professionalità costante ed attenta,

onde evitare possibili rischi di credito e reputazionali. Ma non solo. Va da sé che un finanziamento respinto non ri-entra in una visione di gioco “perverso” del rigore sistematico, ma sicuramente nella volontà di non essere correspon-sabili di una possibile “crisi finanziaria” famigliare dettata magari da logiche di consulenze inesatte e/o istruttorie “spinte”.

Questa crisi globale non è forse fi-glia (per certi versi...) di quella crisi “im-prevista” del 2008 dei mutui sub-prime americani (mutui a basse garanzie sottoscritti da contraenti con reddito inadeguato)?

Come funziona l’istruttoriaNaturalmente tutto ciò non può

prescindere, come detto, da una at-tenta e corretta valutazione del rischio, che porterà il proponente la pratica di affidamento ad una analisi iniziale il cui dato finale rifletterà il flusso finanziario netto del cliente, dato dalla differenza tra i flussi finanziari in entrata e quelli in uscita.

Pur chiaro e razionale, questo tipo di analisi, non sempre risulta imme-diatamente intellegibile ed evidente. Per questo motivo, nell’espletazione dell’istruttoria, ci si avvale anche di una scheda che in pochi e semplici passag-gi, inserendo i dati dei flussi, estrapola due indici principali e fondamentali, che forniscono, sia al proponente sia al richiedente, indicazioni im-portanti sulle fondate possibilità di finanziabilità del progetto: “LTV” e “DSCR”. Cerchiamo di chiarire.

“LTV” (acronimo inglese di Loan To Value) indica il rapporto fra il mutuo richiesto e il valore dell’immobile. Da ricordare che requisito primario per la fondiarietà del mutuo, la concessione finanziaria non deve superare l’80% di questo rapporto.

“DSCR” (acronimo inglese di Debt Service Coverage Ratio) ovvero rap-porto di copertura del servizio del debito. In sintesi rappresenta un in-dicatore di solvibilità tramite il rap-porto tra il “peso” della rata prevista per il piano di rientro del finanzia-

mento ed il “netto spendibile” (risul-tato tra la differenza di flussi finanziari

ANCHE IL MUTUO PER LA CASA VA “PROTETTO”

L’acquisto immobiliare comporta, il piu’ delle volte, l’accensione di un mutuo a medio-lungo termine, concordato tra l’Istituto ed il cliente in base alla soste-

nibilità reddituale ed eventualmente alle garanzie offerte. Contrarre un impegno di tale importanza necessita di una corretta pianificazione finanziaria e di un’attenta gestione delle risorse, cercando di mantenere equilibrata quella bilancia familiare in cui pesano entrate ed uscite.

Purtroppo non tutti gli eventi sono “prevedibili” e si-tuazioni impreviste possono modificare negativamente la capacità di rimborso delle rate, basti pensare ad eventi come la perdita del lavoro, infortuni, malattie, ecc…

Risulta quindi necessario porre attenzione alla propria situazione assicurativa, non limitandosi all’adeguata coper-tura dell’immobile acquistato ma cercando il piu’ possibile di tutelare quella sostenibilità economica in essere al mo-mento della stipula del contratto.

Le polizze assicurative possono intervenire sia nel ramo vita che nel ramo danni.

Le prime, come le temporanee caso morte, nascono dalla volontà del contraente, in caso di evento infausto, di salvaguar-dare i familiari dagli impegni eco-nomici residuali e possono es-sere mantenute anche dopo la scadenza del mutuo, garantendo quindi sempre il capita-le assicurato ai beneficiari.

La polizze del ramo danni, legate a prestiti e finanzia-menti, intervengono nell’eventualità di perdita del lavoro, ricovero ospedaliero e, più in generale, in tutte quelle situa-zioni, compresi eventi come la morte e l’invalidità perma-nente, in cui si modifica la capacità reddituale del cliente. Queste polizze seguono il naturale ammortamento del mutuo andando anche ad intervenire sul pagamento delle singole rate in caso di sinistro temporaneo.

La Cassa Rurale di Trento offre ai propri clienti una vasta gamma di servizi assicurativi - a marchio Assicura - , oltre ad una consulenza personalizzata per individuare il prodotto che meglio si adatta alle proprie esigenze.

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Chi di noi, dopo aver deciso di ac-quistare un appartamento, non ha trascorso il proprio tempo

nella estenuante ricerca dell’immobi-le perfetto?

Qualche volta l’oggetto dei nostri desideri è rappresentato da un vecchio sottotetto con travi di legno per soffitto ma con una vista incantevole proprio su quella piazza dove sognavamo di an-dare ad abitare. A quel punto il sogno potrebbe rimanere tale se non fosse per il venditore il quale ci garantisce che con un intervento di ristrutturazio-ne non troppo complicato il sottotetto, accatastato come soffitta, può diventa-re una mansarda resa abitabile grazie al cambio di destinazione d’uso.

A fronte di tale situazione compren-diamo di avere due possibilità: cerca-re un altro immobile che possieda già le caratteristiche dell’appartamento,

compiendo quindi un acquisto sicuro, oppure fidarsi del venditore ed appro-fondire la trattativa.

Certamente la scelta di quest’ultima soluzione ci espone al rischio di acqui-stare un sottotetto non abitabile al po-sto del nostro desiderato appartamen-to nell’ipotesi in cui sorgano problemi con il rilascio dei permessi necessari per ristrutturare l’immobile e ottenere il cambio di destinazione d’uso.

Viene quindi da chiedersi se vi è una soluzione giuridica che ci consenta di tutelarci dal rischio di comprare qual-cosa di diverso da quello che volevamo.

La risposta è senz’altro affermativa.Il codice civile consente alle parti

la possibilità di stipulare un contrat-to la cui efficacia può essere condi-zionata ad un avvenimento futuro e incerto.

Si tratta della cosiddetta “condizio-

ne” che può essere di tipo “risolutivo” quando consente ai contraenti di scio-gliere l’impegno contrattuale al man-cato verificarsi di un determinato fatto.

Nel concetto di avvenimento fu-turo e incerto possono rientrare gli eventi più vari come il rilascio da parte del Comune di un provvedimento amministrativo, quali la concessione edilizia, il cambio di destinazione d’uso e il permesso di agibilità.

Ora, nel nostro caso, la condizione risolutiva può essere inserita nel con-tratto proprio per consentire all’ac-quirente di sottrarsi dall’impegno nel caso in cui il Comune non conceda il permesso di costruire per eseguire gli interventi necessari per trasformare il sottotetto in abitazione e procedere al cambio di destinazione d’uso.

Questa soluzione va peraltro a vantaggio di entrambi i contraenti.

Il venditore, grazie alla possibilità di inserire una condizione risolutiva, può trovare un acquirente disposto a comprargli il sottotetto ancor prima che esso diventi un appartamento, evitando con ciò di dover provvedere egli stesso ad eseguire i lavori di ristrut-turazione.

L’acquirente si garantisce invece dal rischio che il sottotetto rimanga tale per sé sempre evitando quindi di spendere del denaro inutilmente.

Avv. Gian Luca Bruni Responsabile area legale

Paissan & Partners - Consulenza per l’impresa

32 ■ CASSA rurALe DI TrenTo CASSA rurALe DI TrenTo ■ 33

noi & i soldi

Batteri per ripulirei monumentiil ProGetto, elaBorato da sei studenti del corso di laurea in scienze e tecnoloGie Biomolecolari dell’uniVersitÀ di trento, sarÀ Presentato a “iGem” una comPetizione internazionale di BioloGia sintetica

L’InIZIATIVA È SoSTenuTA DALLA FonDAZIone

Il tempo cambia colore e forma alle opere dell’uomo, e l’evolversi della ricerca scientifica può aiutare nel dif-

ficile compito di recuperare e riportare alle origini i segni del passato.

Molti monumenti antichi, in par-ticolare quelli in marmo, risultano ricoperti da “black crust”, uno strato minerale e organico che li danneggia e li sfigura e un gruppo di studenti tren-tini del secondo e del terzo anno del corso di laurea in Scienze e Tecnologie biomolecolari, ha pensato di lavorare a un progetto per ingegnerizzare bat-teri da impiegare nelle delicate ope-razioni di ripulitura dei monumenti: la “missione speciale” dei batteri sarà attaccare e disgregare lo strato, sen-

za danneggiare le opere. Con questo progetto, sostenuto dalla Fondazione Cassa Rurale di Trento, l’Università di Trento parteciperà per la prima volta a iGEM (International Genetically Engi-neered Machines competition), l’unica competizione internazionale di biolo-gia sintetica ideata dal Massachusetts Institute of Technology (MIT, Boston, USA) e lanciata nel 2003 per dare spazio ai giovani, alle loro idee e capacità.

I sei ragazzi Andrea, Anna, Jason, Francesco, Daniele e Giacomo saranno aiutati da tre tutor: Cristina Del Bianco, ricercatrice al CIBIO - Centro Interdipar-timentale Biologia Integrata ed esperta in biochimica, Sheref Mansy, docente di biochimica ed esperto di biologia

NUOVO CDA ALLA FONDAzIONE CR TRENTOLa Fondazione Cassa Rurale

di Trento ha un nuovo Consiglio di amministrazione designato dall’ente fondatore, la Cassa Rura-le di Trento.

Presidente è stata nominata

Rossana Gramegna, giornalista, già direttrice di Radio Dolomiti, consigliera della Rurale.

Al suo fianco, alla prima nomina: il vicepresidente Roberto Postal e i consiglieri Barbara Ciola, Tullio

Grisenti, Maria Antonia Pedrotti. Confermati nel Collegio dei re-

visori il presidente Robert Schu-ster e i revisori Mauro Caldonazzi e Diego Uber. Segretaria della Fon-dazione è Adriana Osele.

sintetica, e Olivier Jousson, docente e coordinatore del corso di microbiologia e coordinatore del corso di laurea.

Il team, formatosi lo scorso febbra-io, ha iniziato a lavorare nei laboratori didattici del polo scientifico e tecnolo-gico Fabio Ferrari di Povo e dovrà pre-sentare i risultati ottenuti in ottobre ad Amsterdam. Coloro che passeranno il turno, nel mese di novembre saranno poi invitati al MIT di Boston per la finale, quando saranno decretati i vincitori iGEM 2012. È possibile conoscere e accompagnare gli studenti nella loro esperienza attraverso la pagina wiki http://2012.igem.org/Team:UNITN-Trento/Team e su Facebook https://www.facebook.com/UniTNiGEM

noi & i soldi

il codice “tutela”la casa dei soGniesiste la PossiBilitÀ di stiPulare un contratto cHe diVenta efficace solo al Verificarsi di determinati fatti, come ad esemPio la concessione dei Permessi Per ristrutturare l’immoBile

Come FunZIonA L’«ACquISTo Con ConDIZIone»

“Flash” dal soggiorno in IrlandaDa quest’annoc’è anche il francesedoPo il successo dei soGGiorni di studio estiVi riPartono i corsi di inGlese, tedesco e sPaGnolo come semPre con noteVoli sconti Per i soci della cassa

A SeTTemBre SI AProno Le ISCrIZIonI

DEUTSCHES SOMMER CAMP 2012A Villa Santi nel Parco Naturale Adamello Brenta

I due turni:25 agosto – 1 settembre per bambini dagli 8 agli 11 anni1 settembre – 8 settembre per ragazzi dai 12 ai 14 anniLe agevolazioni:Per ogni iscritto al Deutsches Sommer Camp la Fondazione Cassa Rurale di Trento mette a disposizione un contributo di 100 euro. Inoltre per ogni figlio di Socio “attivo” la Cassa Rurale di Trento mette a disposizione la somma di 200,00 euro.

Euro 620,00pEr i soci solo

Euro 320,00ulTiMi posTi DispoNiBili

Insieme a CLM BELL prosegue il “PROGETTO LINGUE STRANIERE” avviato in questi anni dalla Fondazione Cassa Rurale di Trento e so-stenuto dalla Cassa Rurale per favorire la diffusione della conoscenza

delle lingue presso la Comunità trentina.Il programma 2012-2013 prevede l’avvio dei corsi di francese, corsi per ogni età e livello e tanti servizi per gli studenti: laboratorio di ascolto, biblioteca, stampa estera, videoteca. A settembre anche lezioni gratuite di prova per adulti e bambini e corsi intensivi.Oltre alle agevolazioni riconosciute dalla Fondazione a tutti i cittadini, la Cassa Rurale di Trento interviene con un ulteriore SOSTEGNO A FA-VORE DEI PROPRI SOCI E LORO FAMILIARI (coniuge e figli conviventi).

Contributo sulle quote di partecipazione ai CORSI IN AULA, per tutti i livelli, e alle LEzIONI INDIVIDUALI

per STUDENTI di tutti i cicli scolastici (elementari, medie, superiori, università).

Contributo sulla quota di iscrizione annuale di 50 euro, che dà diritto a usufruire di tutti i SERVIzI DELLA SCUOLA, tra i quali Listening Comprehension Centre, Macmillan English Campus, biblioteca, videoteca, DVD Club, stampa estera.

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34 ■ CASSA rurALe DI TrenTo CASSA rurALe DI TrenTo ■ 35

Dal 4 al 25 luglio si è svolto il sog-giorno di studio a Dublino per imparare la lingua inglese, al

quale hanno partecipato 78 ragazzi e quattro accompagnatori. Per tutti i ragazzi è stata un’esperienza formativa e intensa sul versante dello studio ma anche divertente e molto piacevole nel tempo libero, come dimostrano le fotografie che sono state inviate alla sede di Trento del CLM durante la per-manenza in Irlanda, per documentare l’esperienza. Le foto erano completate da brevi didascalie scritte dagli accom-pagnatori: su questa pagina ne pro-poniamo alcune fra le moltissime che sono state spedite.

TENNIS Nadal e Federer posano per i foto-grafi al King’s Hospital College di Dublino.

BELVEDERE Non ci facciamo certo spaven-tare da quattro gocce di pioggia...

MILKING Milena verifica la qualità del latte irlandese. Mmmmmm...

IRISH DANCE Rompendo il ghiaccio al rit-mo dei tamburi irlandesi.

IRISH SAGA Ultimi ripassi prima di andare in scena.

36 ■ CASSA rurALe DI TrenTo CASSA rurALe DI TrenTo ■ 37

GioVani 2.0 GioVani 2.0

Riuscire ad elaborare un discorso efficace, tanto da essere in grado di influenzare il pensiero dell’interlocutore, è come cucire un abito sartoriale su misura.

La scelta del tessuto e del colore, il prendere le misure, il taglio corretto della stoffa e le cuciture perfette, fanno sì che la persona che indossa quell’abito si senta perfettamente a suo agio e soprattutto convinta della scelta che ha fatto.

Nel mese di maggio la sede dei Giovani soci in via Belen-zani è divenuta un “laboratorio sartoriale” nel quale, sotto la guida esperta dell’insegnante Isabella Bertino, abbiamo potuto sperimentare le varie situazioni nelle quali è richiesta la nostra abilità nel saper comunicare in modo efficace. Al telefono, a un colloquio di lavoro, in una conferenza, nella conclusione di un contratto di lavoro, abbiamo bisogno di capacità specifiche per presentare il nostro pensiero in modo tale da poter influenzare il processo decisionale.

Il corso si è basato su tecniche di comunicazione inter-nazionali di provata efficacia, che la docente ha appreso in Inghilterra e che insegna in Italia da molti anni con grande successo.

Durante le lezioni, infatti, abbiamo imparato come si fa a costruire un network, ossia una rete di conoscenze dalle quali

Comunicare efficacementemigliora le potenzialitàHa aVuto successo il corso di formazione orGanizzato sotto la Guida di isaBella Bertino nel mese di maGGio

È STATA DATA PrePonDerAnZA ALLA “PrATICA”

attingere informazioni o consigli; abbiamo appreso quali sono gli strumenti per gestire l’insicurezza al fine di migliorare la nostra autostima ed essere più credibili; abbiamo capito come presentare in maniera appropriata i nostri punti di forza e

“CHIUSO” L’ANNO SOCIALE CON UN GESTO DI SOLIDARIETà Sole, buona musica, ottima compagnia, carne squisita: si è svolta il 17 giugno la ormai tradizionale braciolata di fine anno dei Giovani Soci della Cassa Rurale di Trento. Assieme a tutti i nostri soci e ai consiglieri della Cassa Rurale abbiamo festeggiato la fine delle attività dell’anno 2011-2012 accogliendo a braccia aperte l’estate in una meravigliosa giornata di giugno.Particolarità di quest’evento è che tutti i prodotti (nel limite del possibile) erano a km 0, dalla carne della Federazione Provinciale Allevatori, alla polenta Valsugana: un ottimo modo per valorizzare anche in questo giorno di festa i

prodotti del nostro territorio. Non ci siamo dimenticati nemmeno di quelle persone che sono state vittime del ter-remoto in Emilia: in collaborazione con la Banca del tempo abbiamo infatti deciso di devolvere il ricavato dalle quote di iscrizione e delle offerte dei partecipanti ai terremotati, invitando i nostri soci all’acquisto di prodotti igienici che sono stati recapitati nelle zone colpite dal sisma. Ringraziamo tutti i soci e gli amici per aver partecipato all’evento e tutti gli organizzatori e i preziosi aiutanti che hanno reso possibile questa splendida occasione di ritrovo.

GIOVANI COOPERATORI RIUNITI A VIGNOLE IN QUARRATA

Si è svolto il 26 e 27 maggio 2012 presso la sede della BCC di Vignole in Quarrata (Pistoia) il pre-Forum dei giovani soci del Credito Cooperativo che ha visto la

partecipazione dei dodici gruppi di Giovani Soci ad oggi riconosciuti e dei rappresentanti di Federcasse, Chiara Piva e Roberto Carvelli.

La prima mattinata è stata caratterizzata dalla presenta-zione di ogni singolo gruppo dalla nascita fino alle attività più recenti per rendere possibile sia un confronto sulle differenti modalità organizzative e attività sia per fornire una guida ai “neonati” per lo sviluppo e il coinvolgimento del territorio e della propria Banca di Credito Cooperativo di riferimento.

Nel pomeriggio i lavori sono quindi proseguiti con la suddivisione in gruppi di lavoro con l’obiettivo di analizzare l’esperienza dei vari gruppi trovandone nuovi stimoli di sviluppo per il futuro.

L’esperienza dei Gruppi Giovani è risultata nel com-plesso positiva per tutte le realtà nazionali presenti sia per quanto concerne il rapporto con la propria banca di riferimento, consentendo di avere un filo diretto con i propri giovani – creando quindi le basi del proprio fu-turo – , che per i giovani stessi che grazie all’autonomia di gestione del gruppo si sentono attivamente coinvolti nello sviluppo della propria comunità e, di conseguenza del proprio territorio.

Ne è dimostrazione plausibile il fatto che dall’ultimo Forum nazionale (tenutosi nel dicembre 2011) il numero dei Gruppi giovani è cresciuto notevolmente fino a rag-giungere il numero attuale.

Il Pre-Forum non solo ha permesso di ottenere una panoramica a tutto tondo del ruolo dei Giovani all’interno delle BCC a livello nazionale, ma ha anche fornito lo spunto

per elaborare il progetto di un III Forum dei giovani del Credito Cooperativo, che si terrà il prossimo autunno e che affronterà un tema quantomai attuale: Lavoro e Cooperazione.

Il tema verrà affrontato sotto molteplici punti di vista a partire dalla formazione, rilancio delle imprese coope-rative, formule MICRO solo per fare qualche esempio ma il tutto volto alla valorizzazione delle nuove generazioni.

Insomma possiamo certamente considerare che in questa due giorni di Vignole si è fatto un grande passo in avanti verso una collaborazione sempre più stretta a livello nazionale tra i gruppi giovani BCC e una crescita della nostra stessa Associazione attraverso il contatto con realtà, poco o molto, diverse dalla nostra.

Ci teniamo a ringraziare sinceramente il Gruppo Giova-ni della BCC di Vignole per aver organizzato il Pre-Forum dandoci questa preziosa opportunità e per la piacevolis-sima ospitalità che ci hanno riservato.

Giulia Panizza

di debolezza e come esporre le nostre argomentazioni sia scritte che orali; infine, abbiamo sperimentato le tecniche per la risoluzione dei conflitti.

L’aspetto fondamentale di questo corso è stato la prepon-deranza della pratica. Abbiamo affrontato diverse situazioni in maniera concreta calandoci nei panni dei vari personaggi (datore di lavoro, cliente, dipendente, controparte di un con-tratto, relatore di un convegno, uditore ecc. ecc.). Questo ci ha aiutato a capire meglio il modo di ragionare delle varie persone e come fare ad influenzarlo positivamente.

Parlare significa dipanare la matassa dei sentimenti che abbiamo dentro, in primis, a noi stessi. Ecco perché questo è stato un percorso alla scoperta delle nostre potenzialità,

che Isabella Bertino ha saputo mettere in luce e trasformare affinché ci possano essere utili nel nostro futuro lavorativo e nei rapporti sociali.

La soddisfazione dei partecipanti al corso si è tradotta nella richiesta di poter frequentare altri corsi di comunicazione con la stessa docente, a conferma della capacità dell’associa-zione di scegliere una valente insegnante e della qualità dei contenuti strettamente aderenti alla realtà.

La scelta di proporre questo corso di formazione ed altri simili in futuro risponde alla necessità di rendere i nostri as-sociati essere sempre più pronti e competitivi per affrontare le sfide della vita.

Giulia Degasperi

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