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Tutta la Milano possibileLa nuova residenzialità, l’uso sociale dell’ abitare
Guido ArrigoniVice Presidente Associazione PROMETEO Onlus
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Il progetto «A casa lontani da casa»
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Il progetto «A casa lontani da casa» è stato condotto da cinque Associazioni:
• PROMETEO Onlus• Associazione Volontari Ospedalieri di Milano• CasAmica• Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori sez. di
Milano• Associazione Marta Nurizzo è questa le rete dei promotori
I partner
28 Gennaio 2014 2
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Il progetto ha cercato di indagare il fenomeno della mobilità sanitaria* e dare strumenti per aiutare pazienti e famigliari indigenti.
Il fenomeno ha molte motivazioni:
•Le eccellenze ospedaliere presenti in determinate aree geografiche•La concentrazione di ospedali specialistici nelle grandi città•La presenza di internet ed una offerta ormai su base mondiale•Le differenze di qualità di offerta medica in diverse zone del paese
* Si definisce mobilità sanitaria quel flusso di persone che si trovano nella situazione di migrare dalla regione di residenza verso un’altra per motivi legati alla salute.
Dalle ricerche effettuate è emerso che la regione più frequentata da questo tipo di «turismo» è la Lombardia. Il suo capoluogo, Milano, risulta in assoluto la città più
soggetta a questi flussi.
28 Gennaio 2014
Campo d’azione del progetto
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Ogni anno giungono a Milano per motivi di cura:
280.000 persone
di queste
80.000 da fuori regione
aggiungendo a queste circa
20.000 che provengono da zone lontane della Lombardia
Risulta che a Milano ci sia la necessità di ospitare circa 100.000 persone all’anno per il fenomeno della migrazione sanitaria
Un bisogno di centinaia di migliaia di notti all’anno è presente sul territorio, in modalità attualmente scoordinate
28 Gennaio 2014
La mobilità sanitaria
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Sono state effettuate due indagini parallele:
•Indagine su pazienti e famigliari presenti in sette strutture ospedaliere: Istituto Tumori, Besta Policlinico G. PiniNiguardaS. PaoloCTO
•Indagine su più di 40 associazioni che mettono a disposizione per accoglienza di malati circa 200 unità immobiliari per un totale di oltre 1000 posti letto
I risultati sono raccolti in relazioni disponibili sul sito www.acasalontanidacasa.it e sui siti delle associazioni che hanno condotto il progetto
28 Gennaio 2014
L’approccio progettuale
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• Le case ricevono prenotazioni tramite il passa parola, le procedure di ingresso sono semplici, non c’è limite alla durata del soggiorno che spesso è di parecchi mesi se non un anno
• La maggioranza delle strutture ha camere doppie. Le camere singole sono il 15%, quelle a più di due letti il 20%. Il 70% ha alloggi con bagno privato
• La valutazione della qualità delle strutture delle case di accoglienza è giudicata piuttosto buona. Circa 4 su una scala da 1 a 5. Questo dato va letto in termini di qualità estetica/ospitalità delle case
• Quasi tutte le case forniscono servizi di pulizia, cambio biancheria da letto e da bagno, lavanderia. Il 95% delle case ha l’uso cucina, in coincidenza con le esigenze di malati e famigliari alloggiati
• Pilastro delle organizzazioni (circa per 80%) è la presenza di volontari (coincide con l’esigenza dei malati e famigliari di avere valori relazionali)
28 Gennaio 2014
Alcuni risultati: le case di accoglienza
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Con lunga indagine abbiamo raccolto una rete di circa 50 associazioni no profit che fanno accoglienza.E’ un corpo vivo. Continuamente si aggiungono case ed altre scompaiono.Circa metà appartengono ad organizzazioni religiose. La qualità dell’accoglienza è elevataIl range di dimensioni è molto ampioE’ un mondo per lo più sommerso che il progetto porta alla luceAnche la chiamata del Comune in questo Forum vuole portare ad emergere questa struttura di rete di accoglienza.
La rete di “A casa lontani da casa”
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Oltre agli elaborati, il progetto ha prodotto tre strumenti oggi attivi:
•Un numero verde 800161952. Tramite Filo diretto Onlus, un call center con operatori esperti risponde 24 ore su 24 alle chiamate per fornire informazioni e modalità di contatto su case di accoglienza
•Un sito www.acasalontanidacasa.it permette la ricerca delle case di accoglienza in funzione di vari parametri tra cui la distanza dagli ospedali. E’ presente sul sito una rete di più di 50 associazioni che fanno accoglienza
•Un guida cartacea delle case di accoglienza
Il progetto attualmente è centrato su Milano, ma sta muovendosi verso la Lombardia. Già oggi nel sito sono presenti case ed ospedali della cintura di Milano e di Monza.
28 Gennaio 2014
Gli strumenti approntati
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• Si è scoperto che la Milano che accoglie presenta più di 50 Associazioni, circa 200 unità immobiliari e più di 1000 posti letto. Il mondo del “No Profit” sta silenziosamente già rispondendo al bisogno della mobilità sanitaria
• L’attuale risposta è frammentata ed il progetto già attivo collega in una rete di qualità l’offerta per i bisognosi
• Il passo necessario è di fare di questa rete una struttura coordinata di residenzialità diffusa
Il risultato fondamentale
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• Riconoscimento di questa modalità di accoglienza e generosità della città
• Attivazione di pacchetti di accoglienza• Attivazione di servizi di supporto psicologico e
relazionale alle famiglie ospitate effettuato tramite volontari e professionisti
• Attivazione di un sistema di ricerca automatica del posto letto libero
• Attivazione di un servizio di accompagnamento tra case ed ospedali
• Esportazione del modello da Milano in Lombardia
Prossimi passi
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Ci hanno aiutato:
Fondazione CARIPLO
Caritas Ambrosiana
Filo diretto Onlus
Fondazione Nando Peretti
SC Johnson Italy srl
Fondazione Vodafone
Teva Italia srl
UBI Banca
8 per mille Chiesa Evangelica Valdese
28 Gennaio 2014
Ci hanno aiutato
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