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UE_transfer_markets_it

Date post: 07-Mar-2016
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FAVORIRE MERCATI TRASPARENTI DI TRASFERIMENTO DI IMPRESE IN EUROPA Relazione del gruppo di esperti COMMISSIONE EUROPEA IMPRESE E INDUSTRIA F AVORIRE MERCATI TRASPARENTI DI TRASFERIMENTO DI IMPRESE IN E UROPA COMMISSIONE EUROPEA Maggio 2006 Promozione della competitività delle PMI Imprenditorialità DIREZIONE GENERALE IMPRESE E INDUSTRIA 1
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COMMISSIONE EUROPEA MERCATI DI TRASFERIMENTO DI IMPRESE FAVORIRE MERCATI TRASPARENTI DI TRASFERIMENTO DI IMPRESE IN EUROPA Relazione del gruppo di esperti IMPRESE E INDUSTRIA
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COMMISSIONE EUROPEA

MERCATI DI TRASFERIMENTO

DI IMPRESE

FAVORIRE MERCATI TRASPARENTI

DI TRASFERIMENTO DI IMPRESE IN EUROPA

Relazione del gruppo di esperti

IMPRESE E INDUSTRIA

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COMMISSIONE EUROPEA DIREZIONE GENERALE IMPRESE E INDUSTRIA Promozione della competitività delle PMI Imprenditorialità

RELAZIONE DEL GRUPPO DI ESPERTI

MERCATI DI TRASFERIMENTO DI IMPRESE

FAVORIRE MERCATI TRASPARENTI DI TRASFERIMENTO DI IMPRESE IN EUROPA

Maggio 2006

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Avvertenza legale

Il progetto è stato realizzato con gli esperti nazionali designati dalle autorità nazionali degli Stati membri dell’UE, dei paesi candidati, dei paesi in via d’adesione e dei paesi EFTA/SEE nel quadro del programma pluriennale a favore dell’impresa e dell’imprenditorialità.

Anche se i lavori si sono svolti sotto la direzione di funzionari della Commissione, le opinioni espresse nel presente documento non rappresentano necessariamente il parere della Commissione europea.

La riproduzione della presente relazione è autorizzata, purché venga indicata la fonte.

Ulteriori informazioni: Commissione europea Direzione generale Imprese e Industria Unità E.1. B-1049 Bruxelles, Belgio Fax: + 32.2.29.66 27 8 E-mail: Entr-Business/[email protected] http://europa.eu.int/comm/enterprise/entrepreneurship/support_measures/index.htm

Informazioni su altri progetti

Informazioni su altri progetti realizzati in comune dalla Commissione europea e dalle amministrazioni nazionali che affrontano i problemi della promozione dell’imprenditorialità e del miglioramento delle misure di sostegno alle imprese sono accessibili su:

http://europa.eu.int/comm/enterprise/entrepreneurship/index.htm

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INDICE

SOMMARIO .......................................................................................................................5

1 INTRODUZIONE .......................................................................................................9

1.1 Motivazione del progetto e struttura della relazione .........................................9

1.2 Metodologia del presente progetto e precedenti iniziative sul trasferimento di imprese a livello europeo ......................................................11

2 LE PECULIARI CARATTERISTICHE ECONOMICHE DEI TRASFERIMENTI DI IMPRESE ............................................................................14

2.1 Raccordare le preferenze .................................................................................15

2.2 Creare fiducia ..................................................................................................16

2.3 Problemi emotivi e psicologici ........................................................................16

2.4 Problemi tecnici...............................................................................................17

3 MERCATI PUBBLICI E SEMI-PUBBLICI DI TRASFERIMENTO DI IMPRESE ..................................................................................................................19

3.1 Quadro sintetico...............................................................................................19

3.2 Overnamemarkt (Fiandre) e SOWACCESS (Regione vallona)......................25

3.3 Nexxt-change (Germania) ...............................................................................30

3.4 Passer le relais (Francia)..................................................................................32

3.5 Borsa delle Imprese (Italia) .............................................................................36

3.6 Bourse d’entreprises (Lussemburgo)...............................................................39

3.7 Ondernemingsbeurs (Paesi Bassi) ...................................................................41

3.8 Nachfolgeboerse (Austria)...............................................................................43

3.9 Yrittajat (Finlandia) .........................................................................................47

4 CARATTERISTICHE AUSPICABILI DEI MERCATI DI TRASFERIMENTO DI IMPRESE...........................................................................49

4.1 Massa critica, mercati integrati e finanziamenti..............................................49

4.2 Organizzazione ospite imparziale....................................................................50

4.3 Consapevolezza, pubblicità e trasparenza .......................................................50

4.4 Informazioni fornite/possibilità di ricerca/struttura della banca dati ..............51

4.5 Tutela dell’anonimato e organizzazione dei contatti.......................................52

4.6 Aspetti tecnici (accordo, durata, qualità).........................................................52

4.7 Importanza della mediazione e di altri servizi.................................................53

4.8 Soluzione del portale Internet..........................................................................53

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QUADRO SINTETICO: CARATTERISTICHE AUSPICABILI DELLE BANCHE DATI DEI MERCATI DI TRASFERIMENTO ......................................55

ALLEGATO I : LA SITUAZIONE IN ALTRI PAESI CHE PARTECIPANO AL PROGETTO........................................................................................................56

Bulgaria .....................................................................................................................56

Repubblica ceca.........................................................................................................57

Grecia ........................................................................................................................59

Spagna .......................................................................................................................61

Ungheria ....................................................................................................................63

Polonia.......................................................................................................................64

Romania.....................................................................................................................66

Slovenia .....................................................................................................................68

Svezia ........................................................................................................................70

Turchia.......................................................................................................................72

Regno Unito...............................................................................................................74

ALLEGATO II: MEMBRI DEL GRUPPO DI ESPERTI ................................................76

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SOMMARIO

Un terzo degli imprenditori europei cesserà la propria attività nei prossimi dieci anni, anche se alcuni avvieranno un’altra impresa. Si stima che annualmente dovrà essere trasferito a nuovi proprietari un massimo di 690.000 imprese, in gran parte piccole e medie, per un totale di 2.800.000 posti di lavoro. Anche se tuttora il caso più frequente è il trasferimento dell’impresa all’interno della famiglia, il numero dei trasferimenti a terzi sta aumentando. Diventa quindi sempre più importante agevolare l’accordo tra potenziali acquirenti e venditori di imprese, per contribuire al buon esito del trasferimento di imprese in Europa.

Non tutti gli strumenti disponibili sembrano essere ugualmente efficaci nel fare incontrare potenziali acquirenti e venditori, soprattutto nel caso delle imprese minori. Si pone quindi il problema di quali siano gli aspetti più importanti per un efficiente un mercato di trasferimento di imprese. Per individuare i fattori di successo nell’organizzazione di mercati di trasferimento gli Stati membri dell’UE e gli altri paesi che partecipano al programma pluriennale a favore dell’impresa e dell’imprenditorialità hanno designato un gruppo di esperti per analizzare i mercati (banche dati) attivi nel campo del trasferimento di imprese e per formulare conclusioni sul modo migliore di organizzarli. Il lavoro degli esperti si basa su una lunga serie di iniziative europee volte a migliorare le condizioni di trasferimento delle imprese, che include la raccomandazione della Commissione del 1994, il progetto Best 2000/2002 e la recente comunicazione della Commissione “Il trasferimento delle piccole e medie imprese – la continuità grazie ad un nuovo avvio”1.

Sotto vari aspetti molte imprese sono uniche. Anche tenendo conto solo delle caratteristiche più ovvie di un’impresa – settore e dimensioni – l’accordo tra un acquirente e un venditore potenziali nella stessa zona e nello stesso momento può comunque rivelarsi molto difficile, soprattutto perché la maggioranza delle persone interessate a una carriera imprenditoriale preferisce costituire una nuova impresa piuttosto che rilevarla. Nelle banche dati di trasferimento vi sono spesso differenze quantitative tra il versante dell’offerta e quello della domanda (2/3 di offerte contro 1/3 di domande).

Il proprietario conosce molto meglio i punti di forza e di debolezza della propria2 impresa rispetto al potenziale acquirente. Nel contrattare le condizioni di trasferimento dell’impresa avrà tutto l’interesse ad accentuare i punti di forza e ad

1 Per indicazioni più dettagliate cfr. il punto 1.2. Tutti i documenti sono consultabili alla pagina web

della Commissione: http://europa.eu.int/comm/enterprise/entrepreneurship/support_measures/transfer_business/index.htm.

2 In tutto il testo i pronomi possessivi e personali sono intesi come riferiti a entrambi i generi, maschile e femminile.

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attenuare quelli di debolezza. Essendone consapevole, il potenziale acquirente può diffidare delle informazioni fornite dal proprietario. Creare fiducia tra gli acquirenti e i venditori potenziali è quindi un importante fattore del successo dei mercati di trasferimento di imprese. A questo scopo sono essenziali intermediari e organizzazioni ospiti delle banche dati, degni di fiducia.

Nei trasferimenti di imprese sono coinvolti molti aspetti tecnici e giuridici complicati, per i quali gli acquirenti e i venditori – soprattutto di piccole imprese – hanno ulteriormente bisogno di consulenza e assistenza. Cedere un’impresa infine è di norma un processo di trasferimento di responsabilità, potere e informazioni, che può essere sostenuto da programmi di tutorato. Nell’ottenere questi risultati i mercati e i loro organizzatori avranno tanto più successo se non si limiteranno ad un semplice servizio di “cerca e trova”.

La relazione presenta nove banche dati e mercati organizzati da istituzioni pubbliche o semi-pubbliche in Belgio (Overnamemarkt nelle Fiandre e Sowaccess nella regione vallona), Germania (Nexxt-Change), Francia (Passer le relais), Italia (Borsa delle Imprese), Lussemburgo (Bourse d’enterprises), Paesi Bassi (Ondernemingsbeurs), Austria (Nachfolgeboerse) e Finlandia (Yrittajat).

La maggior parte di queste banche dati è stata costituita circa tre anni fa. Oggi esse hanno già un patrimonio di più di 11.000 imprese trasferibili – che corrispondono a circa il 7% delle imprese trasferibili annualmente (ed in media a circa lo 0,2% delle imprese di un paese). Si stima che ogni anno una su quattro delle imprese nelle banche dati trovi un continuatore (il tasso di successo stimato è del 25%, anche se la stima trova poche conferme, perché gli operatori non registrano informazioni sulle imprese in uscita dalle banche dati. Queste ultime sono in gran parte nazionali, mentre in Italia sono organizzate su base regionale. Attualmente non vi è alcuna banca dati europea transnazionale.

Le banche dati pubbliche possono essere consultate da chiunque disponga di un accesso standard a Internet. Per inserire un annuncio tuttavia sono previste varie modalità e restrizioni, che vanno dalla totale libertà d’inserimento degli annunci ad un controllo ex ante dell’organizzazione ospite sugli annunci, ad una restrizione, che consente l’inserimento di una voce nella banca dati solo ad intermediari (banche, consulenti, ecc.).

Le banche dati pubbliche/semi pubbliche sono gratuite o a tariffa moderata. Acquirenti e venditori mantengono l'anonimato; i contatti si stabiliscono attraverso intermediari/partner della rete o tramite caselle numerate anonime. Di norma le banche dati non propongono promozioni di accordi. Le possibilità di interrogazione sono abbastanza simili in tutte le banche dati: le si può interrogare per settore economico e per regione ed alcune banche dati anche per determinate dimensioni dell’impresa.

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Tenendo conto delle peculiarità sia dei trasferimenti di imprese che delle banche dati esistenti, gli esperti hanno definito una serie di caratteristiche auspicabili dei mercati di trasferimento:

• Sembra importante che le banche dati nazionali non siano frammentate. Se non si può costituire una banca dati nazionale unitaria, occorre almeno pensare ad un portale nazionale per tutte le banche dati. Le banche dati e i portali nazionali devono anche prevedere collegamenti con le banche dati affermatesi in altri paesi.

• Un’organizzazione ospite neutrale e degna di fiducia è un fattore di successo essenziale per una banca dati di trasferimento. Candidate naturali a questa funzione sono le camere dell’industria e del commercio, le camere dell’artigianato e le organizzazioni di sostegno delle imprese, soprattutto in paesi dove l’iscrizione a queste organizzazioni è obbligatoria.

• I potenziali utenti devono essere ben informati dell’esistenza dei mercati. Si può accrescerne la consapevolezza con un nome di dominio adeguato, con collegamenti ad altri mezzi statali di sostegno alle imprese, con pubblicità, con campagne di sensibilizzazione e con la diffusione delle informazioni in contesti collegati (ad esempio seminari camerali su altri argomenti).

• I potenziali acquirenti di imprese dovrebbero avere almeno la possibilità d’interrogare la banca dati utilizzando come criteri settori e categorie economiche, posizione geografica (regione o città) e dimensioni (indicate mediante classi di ampiezza di dipendenti e/o fatturato). Altri criteri d’interrogazione utili sono il prezzo (campo di variazione) e la data di trasferimento prevista.

• L’anonimato è di fondamentale importanza per la maggior parte degli alienanti potenziali (ed anche di qualche importanza per i potenziali acquirenti). Modalità di contatto o descrizioni che rivelerebbero l’identità dell’impresa possono essere pubblicati solo con l’autorizzazione della persona che inserisce l’annuncio. Le richieste di contatto possono essere indirizzate ad una casella postale anonima. I contatti sono più sicuri se vengono organizzati dall’organizzazione ospite della banca dati o da intermediari.

• È opportuno che l’organizzazione ospite garantisca una certa qualità delle voci della banca dati, almeno controllando periodicamente che gli annunci siano ancora validi. Anche l'assistenza nella redazione degli annunci spesso è utile. Si potrebbe inoltre prendere in esame l'opportunità di controllare a priori l’impresa prima d’inserire una voce nella banca dati.

• Un mercato di trasferimento avrebbe maggior successo se non si limitasse ad una banca dati con un semplice servizio di reperimento. Altri servizi utili che potrebbero essere offerti sono informazioni sui problemi del trasferimento, servizi di mediazione durante le trattative e tutorato.

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• Per adattare e migliorare i mercati e render conto dei fondi pubblici eventualmente usati per sostenerli, è opportuna una verifica sistematica del loro successo (ad esempio sotto forma di “tasso di successo”) e dei fattori che lo determinano.

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1 INTRODUZIONE

1.1 Motivazione del progetto e struttura della relazione

Un terzo degli imprenditori europei cesserà la propria attività nei prossimi dieci anni. Si stima che annualmente verranno coinvolte fino a 690.000 imprese, in gran parte piccole o medie, per un totale di 2.800.000 posti di lavoro3.

Non esistono dati completi e confrontabili sui trasferimenti di imprese in tutti i paesi europei, ma le informazioni disponibili sui singoli paesi confermano le stime dell'UE ed evidenziano ampie possibilità di trasferimenti di imprese4: Nei prossimi 10 anni5 in Germania circa 700.000 imprese dovranno trovare un continuatore. In Francia nei prossimi dieci anni dovranno essere trasferite circa 600.000 imprese6. In Italia circa il 42% degli imprenditori ha più di 50 anni, circa il 7,5% ha più di 70 anni. Nel prossimo decennio si stima che vi saranno circa 50.000 trasferimenti all’anno7. Nei Paesi Bassi si prevede il trasferimento di circa il 25% di tutte le imprese, pari ad una cifra assoluta di 80.0008. In Austria si stima che nel periodo 2004-2013 si avrà un trasferimento di proprietà nel 23% delle imprese9. Si prevede che in Svezia nel prossimo decennio 45.000-50.000

3 I dati sono estrapolazioni dei risultati della relazione finale di gruppo di esperti sul trasferimento

delle piccole e medie imprese, maggio 2002. Secondo le stime della relazione del 2002, i potenziali trasferimenti annuali in UE 15 avrebbero riguardato 610.000 imprese. Con l’allargamento il numero delle PMI dell’Unione europea è aumentato di circa il 20%.

4 In questa relazione per trasferimento di impresa s’intende il trasferimento della proprietà di un’impresa ad un’altra persona o impresa che ne assicura la continuità operativa. Nel caso delle maggior parte delle piccole e medie imprese (PMI), ed in particolare delle società di persone, un trasferimento di impresa si accompagna ad un trasferimento di responsabilità di gestione. Per le società di capitali il caso è meno chiaro. Di norma si ha un trasferimento quando cambia di mano almeno il 51% del capitale di una società a responsabilità limitata. Nel caso delle società per azioni il cambiamento di proprietà delle azioni non è ritenuto un trasferimento perché in tali società proprietà e gestione risultano divise. Per successione s'intende un trasferimento dell'impresa all'interno della famiglia, di norma dai genitori ai figli. Altre forme di trasferimento sono ad esempio l’acquisizione dell’impresa da parte dei dirigenti o la vendita a terzi. Pe alienante si intende il proprietario attuale che trasferisce l’impresa all'acquirente, o cessionario.

5 L’Institut für Mittelstandsforschung ha stimato un potenziale trasferimento di 71.000 imprese nel 2005. Si prevede che nei prossimi 10 anni il dato annuale rimanga relativamente stabile.

6 Vilain (2004), Trasferimento delle PMI artigianali, commerciali, industriali e di servizi, parere e relazione del Consiglio economico e sociale.

7 Banca dati Stock View/Infocamere (2005). Quando un’impresa italiana cambia stato giuridico, le camere di commercio la registrano come una nuova impresa. Le stime dei trasferimenti pertanto si basano sulla struttura per età degli imprenditori.

8 Ministero degli Affari economici dei Paesi Bassi, 2003. 9 KMU FORSCHUNG Austria/Istituto austriaco per la ricerca sulle PMI.

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imprese con dipendenti affronteranno un ricambio generazionale10. In Finlandia in questo periodo le imprese da trasferire saranno circa 60.000. In Romania circa 46.000 piccole imprese – su un totale di 403.000 – appartengono a persone con più di 55 anni. Nel Regno Unito si ritiene che circa un terzo dei proprietari di PMI rischi di non riuscire a trasferire l'impresa per motivi di età11.

I trasferimenti di imprese sono complessi e difficili e talvolta falliscono, con conseguente perdita di imprese altrimenti valide e dei loro posti di lavoro. Non s’intende peraltro negare che in un'economia innovativa in crescita non tutte le imprese sono trasferibili ed è inevitabile un certo tasso di mortalità di vecchie imprese, che vengono sostituite da nuove. Il trasferimento di molte imprese tuttavia non ha buon esito non perché esse non sono valide, ma per insufficiente preparazione. Succede soprattutto con le imprese minori che non possono permettersi consulenze specialistiche. Tali trasferimenti falliti distruggono capitale – conoscenze specialistiche, contatti consolidati e altre forme di attivi immateriali – e provocano una svalutazione degli attivi materiali, che non fanno più parte di un’azienda operativa. I trasferimenti di imprese falliti sono causa di riduzioni dell’occupazione e della crescita economica. Soprattutto nelle zone agricole o lontane, dove l’economia è meno vivace che in quelle centrali, i costi sociali possono essere elevati, perché le risorse coinvolte nel trasferimento fallito non possono essere impiegate da altre imprese e i dipendenti non saranno in grado di trovare nuove occupazioni di pari livello.

In passato il trasferimento di un’impresa all’interno della famiglia – dai genitori ai figli – era la prassi abituale, se non generale. Anche se questo tipo di trasferimento sembra ancora più frequente di altri (ad esempio acquisizione dell’impresa da parte di dirigenti o vendita a terzi) il numero dei trasferimenti a terzi sta aumentando. Diventa quindi sempre più importante agevolare l’accordo tra potenziali acquirenti e venditori di imprese e contribuire al buon esito del trasferimento di proprietà delle piccole imprese nei paesi europei.

Data la crescente consapevolezza dell’importanza per l’economia del buon esito dei trasferimenti di imprese, a tutti i livelli di governo è stato realizzato un numero crescente di servizi di sostegno intesi ad agevolare il processo di trasferimento per il potenziale alienante o il potenziale continuatore. Oltre alle consulenze specifiche, i mercati che organizzano piattaforme per far incontrare potenziali acquirenti e venditori – in particolare quelli accessibili tramite Internet – sono considerati un importante strumento per favorire

10 Generationsskiften I företag – Problemanalys av vilka effekter förväntas av kommande

generationsskiften företag, febbraio 2004. La categoria di imprese a rischio di cambiamento è quella con un proprietario di 50 anni o più che possiede almeno il 50% di una società con 2-49 dipendenti.

11 Servizio piccole imprese UK (2004), Passaggio del bastone – promuovere un efficace trasferimento di imprese – Dati e pareri delle principali parti in causa.

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trasferimenti di imprese efficaci. Sono state di conseguenza create molte “borse” di trasferimento di imprese su web, che variano per dimensione territoriale (nazionale, regionale, locale), settori interessati (uno o più settori economici o l'intera economia), stato giuridico dell'organizzatore (ente pubblico, semipubblico o privato), ecc.

Ma non tutti gli strumenti disponibili sembrano essere ugualmente capaci di far accordare potenziali acquirenti e venditori. Si pone quindi il problema di quali siano gli aspetti più importanti per un efficiente mercato di trasferimento di imprese.

1.2 Metodologia del presente progetto e precedenti iniziative sul trasferimento di imprese a livello europeo

Nell’intento di individuare i fattori del successo nell’organizzazione di mercati di trasferimento, nel 2004 gli Stati membri dell’Unione europea e i paesi terzi che partecipano al programma pluriennale a favore dell’impresa e dell’imprenditorialità12 hanno deciso di varare un progetto per favorire mercati trasparenti di trasferimento di imprese in Europa. 17 Stati membri dell’UE e tre altri paesi hanno designato esperti per tale progetto. Il gruppo di esperti si è riunito quattro volte, nel marzo, settembre e dicembre 2005 e nel marzo 2006. Essendo stati designati dai governi nazionali, gli esperti hanno concentrato le loro analisi sui mercati e le banche dati di trasferimento controllati da enti pubblici o semipubblici (soprattutto organizzazioni camerali). La relazione finale è stata redatta dalla Commissione europea, Direzione generale Imprese e Industria, in stretta collaborazione con gli esperti.

Il trasferimento di imprese ha già ottenuto molta attenzione dai responsabili politici a livello europeo e nazionale. A livello di UE l’attività nel campo dei trasferimenti di imprese risale al 1993, quando si tenne un convegno a Bruxelles. Dopo un esame degli aspetti giuridici, fiscali, finanziari e umani dei trasferimenti di imprese, gli esperti di tutti gli Stati membri avevano formulato varie proposte di interventi concreti.

Sulla base del convegno e delle proposte di associazioni nazionali ed europee, nella sua comunicazione del luglio 1994 la Commissione ha individuato quattro linee d’azione fondamentali concernenti i problemi tipici dei trasferimenti di imprese: (1) garantire la continuità delle società di persone e delle imprese individuali; (2) preparare i trasferimenti con

12 Decisione del Consiglio (2000/819/CE) del 20 dicembre 2000, modificata dalla decisione n.

1776/2005/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 settembre 2005. La decisione del progetto è stata adottata dal Comitato di gestione della politica delle imprese (Enterprise Policy Management Committee: EPMC).

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l’adozione, senza oneri fiscali, della forma giuridica più adeguata; (3) incoraggiare i trasferimenti a terzi; (4) facilitare i trasferimenti all’interno della famiglia tramite adeguate misure fiscali13.

Tenendo conto dei risultati di una consultazione pubblica, nel dicembre 1994 la Commissione ha pubblicato una raccomandazione sul trasferimento delle piccole e medie imprese14 nella quale presentava varie possibili iniziative in diversi campi concernenti i trasferimenti di imprese (sensibilizzazione, imposizione fiscale, diritto societario, ecc.).

Nel febbraio 1997 le prime riforme derivanti dalla raccomndazione del 1994 e idee su futuri miglioramenti sono state presentate ad un forum europeo sul trasferimento di imprese a Lilla (Francia). Nel 1998 la Commissione ha pubblicato un’altra comunicazione che riferiva sulle specifiche misure adottate in vari Stati membri entro il 31 dicembre 1996 al fine di sostenere il buon esito del trasferimento di imprese15. La comunicazione concludeva affermando che mentre alcuni Stati membri avevano adottato provvedimenti concreti per promuovere i trasferimenti, altri avevano fatto assai poco. In generale la comunicazione affermava che le proposte formulate nel 1994 non erano state seguite in misura tale da superare gli ostacoli incontrati nel trasferimento delle imprese. La Commissione invitava gli Stati membri ad intensificare i loro sforzi, in particolare tramite la semplificazione legislativa e amministrativa, un’effettiva riduzione dell’imposizione fiscale e l’agevolazione dell’accesso al finanziamento per rilevare un’impresa.

Nel novembre 2000 la Commissione europea ha lanciato il progetto Best sul trasferimento di imprese al fine di verificare l’applicazione della sua raccomandazione, di individuare nuove misure giuridiche, fiscali e di sostegno e di avanzare proposte di ulteriori interventi. Gli Stati membri hanno designato un gruppo di esperti provenienti dalle organizzazioni imprenditoriali, dalle organizzazioni di sostegno, dalle università, dall'amministrazione pubblica e dal mondo delle imprese16. Nelle conclusioni del progetto si citavano le banche dati nazionali di trasferimento e si auspicava il loro ulteriore sviluppo.

I risultati del progetto Procedura Best ed esempi di buone pratiche nei vari Stati membri sono stati presentati al Seminario europeo sul trasferimento

13 Comunicazione della Commissione sui trasferimenti di imprese. Azioni a favore delle PMI, JU C 204

del 23.7.1994, pagg. 1-23. L’allegato I alla comunicazione contiene i risultati del convegno del 1993. 14 Raccomandazione della Commissione sulla successione nelle piccole e medie imprese, GU L 385 del

31.12.1994, pagg. 14-17. La Commissione ha inoltre pubblicato una comunicazione esplicativa sulla raccomandazione della Commissione del 7 dicembre 1994 sulla successione nelle piccole e medie imprese, GU L 400 del 31.12.1994, pagg. 1-9.

15 Comunicazione della Commissione relativa alla trasmissione delle piccole e medie imprese, GU C 93, del 28.3.1998, pagg. 2-21.

16 Commissione europea (2002), Relazione finale del gruppo di esperti sul trasferimento delle piccole e medie imprese, maggio 2002.

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di imprese a Vienna il 23-24 settembre 2002. Nell’ottobre 2002 è stato presentato un ulteriore progetto MAP sul trasferimento di imprese inteso a perfezionare l’applicazione della raccomandazione della Commissione sul trasferimento delle piccole e medie imprese e a rispondere alle raccomandazioni del progetto Best17.

Nel marzo 2006 la Commissione europea ha pubblicato un’altra comunicazione sul trasferimento di imprese: attuazione del programma comunitario di Lisbona per la crescita e l’occupazione: il trasferimento di imprese – la continuità grazie a un nuovo avvio18. Dopo aver rilevato che il grado di applicazione della raccomandazione del 1994 era solo del 65% in UE 15, la comunicazione presenta i settori in cui sono necessari ulteriori sforzi, soprattutto sostegno a misure di maggior sensibilizzazione, condizioni finanziarie adeguate per i trasferimenti di imprese e maggiori agevolazioni fiscali per i trasferimenti a terzi. La comunicazione evidenzia anche alcune buone pratiche nell'UE, ad esempio le banche dati sui trasferimenti in Germania, Francia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Austria, presentate anche in questa relazione.

17 Commissione europea (2003), Trasferimento di imprese – la continuità grazie a un nuovo avvio.

Relazione finale del progetto MAP 2002, agosto 2003. 18 COM (2006)117 def., 14 marzo 2006.

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2 LE PECULIARI CARATTERISTICHE ECONOMICHE DEI TRASFERIMENTI DI IMPRESE

Il trasferimento di un’impresa da una persona ad un’altra è un processo complesso che coinvolge molto più che il trasferimento giuridico della proprietà come corrispettiva di un prezzo. Per completare con esito positivo tale trasferimento occorre superare vari problemi, spesso di tipo emotivo e psicologico. I trasferimenti di imprese hanno varie caratteristiche importanti, che li distinguono dalla vendita (o dalla donazione) di molti altri beni. Tradizionalmente la soluzione più comune di questi problemi era il trasferimento all’interno della famiglia da una generazione all’altra19. Da un punto di vista ideale il contesto familiare, il quadro delle relazioni reciproche in atto, la fiducia e le informazioni condivise sull’impresa stessa facilitano il trasferimento economico di beni, informazioni, conoscenze, relazioni d'affari, ecc.

Il trasferimento di imprese comporta determinati costi di transazione che possono ridurre notevolmente il valore dell’impresa che viene ceduta o possono ostacolare gravemente lo sviluppo di mercati inclusivi di trasferimento extrafamiliare. All’interno della famiglia i costi di transazione del trasferimento spesso sono riducibili ad un livello che rende il trasferimento possibile ed efficiente. Non mancano comunque i casi in cui rapporti familiari distorti compromettono il trasferimento economico dell’impresa. Le famiglie sono gruppi sociali con problemi specifici, che in alcuni casi possono ostacolare il buon esito del trasferimento20. Possono inoltre esservi altri fattori, ad esempio problemi specifici di attività e settori, che rendono problematico un trasferimento interno alla famiglia21.

In questo capitolo le caratteristiche dei trasferimenti di imprese vengono descritte in modo più particolareggiato. La descrizione servirà quindi da riferimento teorico sulla scorta del quale analizzare le banche dati e contribuirà all’elaborazione di raccomandazioni su come organizzare i mercati di trasferimento.

Le numerose caratteristiche peculiari di un trasferimento di impresa possono essere raggruppate nelle seguenti quattro categorie:

1) Rccordare le preferenze di acquirenti e venditori;

2) Creare fiducia (asimmetrie di informazione);

19 Cfr. ad esempio Bjuggren, Per-Olof and Sund, Lars-Göran (2002), A Transaction Cost Rationale for

Transition of the Firm within the Family, in: Small Business Economics, volume 19, pagg. 123-133.

20 Per una rassegna cfr. Handler, Wendy C. (1994), Succession in Family Business: A Review of the Research, in: Family Business Review, volume VII, n. 2, pagg. 133-157.

21 Cfr. ad esempio Getz, Donald and Petersen, Tage (2004), Identifying Industry-Specific Barriers to Inheritance in Small Family Businesses, in: Family Business Review, volume 17, n. 3, pagg. 259-276(18).

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3) Problemi emotivi e psicologici;

4) Problemi tecnici.

2.1 Raccordare le preferenze

Sotto vari aspetti molte imprese sono uniche e ciò che conveniva al proprietario attuale può non piacere ad un potenziale acquirente o cessionario. Anche tenendo conto solo delle caratteristiche più ovvie di un’impresa – settore e dimensioni – l’accordo tra un acquirente e un venditore potenziali nella stessa zona e nello stesso momento può comunque rivelarsi complicato.

Una grande maggioranza delle persone interessate ad una carriera imprenditoriale preferisce creare una nuova impresa piuttosto che rilevarne una esistente. La decisione di diventare imprenditore (forse eccettuati i casi in cui si avvia un’impresa per motivi di disoccupazione o simili) è solo in parte dovuta a ragioni puramente economiche. In qualche misura vi hanno parte anche l’autorealizzazione e il desiderio di attuare un’idea. Secondo un flash Eurobarometro del 2004, il 53% degli europei vorrebbe creare una nuova impresa, mentre solo il 29% preferirebbe rilevarne una esistente22. I motivi di tale situazione sono due. In primo luogo creare un’impresa consente al nuovo imprenditore di strutturarla esattamente come desidera. Chi crea un'impresa non ha solo maggiore libertà nelle scelte economiche in senso stretto, ma riesce anche più facilmente a soddisfare esigenze personali, come l'ubicazione dell'impresa vicino alla propria residenza. In secondo luogo creare un'impresa richiede di norma meno mezzi finanziari che rilevarla. Secondo alcune stime, se invece di costituire una nuova impresa si vuole rilevarne una esistente, occorre un investimento del 60% superiore23.

Per il proprietario e potenziale alienante di un'impresa le alternative alla vendita sono abbastanza limitate. Se l'impresa non può essere trasferita all'interno della famiglia, un'alternativa alla vendita in blocco può essere la liquidazione pezzo per pezzo, ovviamente con lo svantaggio che una parte consistente del valore – rapporti con la clientela, ecc. – andrebbe persa.

Per tali motivi nelle banche dati di trasferimento vi sono spesso differenze quantitative tra versanti dell'offerta e della domanda. Di norma in tali banche

22 Flash Eurobarometro, Imprenditorialità. Negli USA i risultati sono abbastanza simili: il 54% della

popolazione preferisce creare una nuova società, il 30% preferisce rilevarne una esistente. Fra i paesi europei tuttavia si rilevano consistenti differenze che vanno dal caso greco (66% a favore di una nuova impresa) a quello ceco (32% a favore di una nuova impresa).

23 Deutsche Ausgleichsbank, citata successivamente: Commissione europea (1997), Forum europeo sul trasferimento di imprese, pag. 5.

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dati vi sono più offerte di imprese (2/3 degli annunci) che persone alla ricerca di un'impresa (1/3 degli annunci).

2.2 Creare fiducia

Tra acquirenti e venditori di imprese (soprattutto delle minori) vi sono di norma consistenti asimmetrie di informazione, cioè il proprietario conosce molto meglio del potenziale cessionario i punti di forza e di debolezza della propria impresa. Nel contrattare le condizioni di trasferimento dell’impresa egli avrà tutto l’interesse ad accentuare i punti di forza e ad attenuare quelli di debolezza. Essendone consapevole, il potenziale acquirente può diffidare delle informazioni fornite dal proprietario.

La soluzione classica ai problemi di asimmetria di informazione è la reputazione: non si sfruttano i vantaggi in materia d’informazione perché si rischia di compromettere ulteriori opportunità economiche. Un venditore tuttavia si preoccupa della propria reputazione solo se è interessato a future operazioni che sarebbero ostacolate dalla cattiva reputazione acquisita. Nel caso di trasferimento di imprese spesso le cose non stanno così, perché dopo il trasferimento l’ex proprietario può cessare l’attività.

Creare fiducia diventa difficile anche perché i potenziali venditori di norma non vogliono che alla messa in vendita dell’impresa si dia eccessiva pubblicità. Gli annunci nelle banche dati sono quindi piuttosto vaghi e generici e non presentano di conseguenza grande interesse per i potenziali continuatori, che prima di prendere contatto desiderano farsi un’idea approfondita. In molti casi un intermediario può svolgere un ruolo utile nel cercare di convincere l’imprenditore della necessità di una certa quantità di informazioni per rendere l’annuncio abbastanza interessante.

I problemi di fiducia e di asimmetria di informazione tuttavia non riguardano solo il rapporto tra potenziali acquirenti e venditori, ma anche gli enti che svolgono funzioni di intermediari. I potenziali inserzionisti in un mercato su web ad esempio talvolta non credono nell’affidabilità degli enti che gestiscono la banca dati. Molti imprenditori temono un’assenza di riservatezza qualora accettino di pubblicare informazioni sulle loro imprese. Inoltre, se gli intermediari sono soggetti privati, vengono talvolta sospettati di privilegiare un giro di affari rapido piuttosto che l'individuazione di contatti validi.

2.3 Problemi emotivi e psicologici

Per il proprietario attuale (alienante) l’impresa da trasferire spesso rappresenta la realizzazione di una vita. È quindi probabile che attribuisca all’impresa un valore prettamente emotivo e che in qualche misura chieda

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una compensazione per la perdita. (L’entità e le peculiari caratteristiche di questo particolare valore dipendono naturalmente dal tipo d’impresa. Variano ad esempio a seconda che si tratti di un’azienda artigiana, in cui l’impresa si identifica con il proprietario, oppure di una società che il proprietario ha acquistato per motivi puramente finanziari, oppure di un’impresa fondata dal proprietario attuale, che nel corso del tempo è cresciuta in modo consistente.) Ma l’acquirente non intende pagare per questo valore perché esso, a causa delle sue caratteristiche, non può essergli trasferito. In qualche misura tale valore emotivo andrà semplicemente perso nel trasferimento.

Solo se l’alienante dimostra qualche interesse per il cessionario (in termini economici: se le preferenze del cessionario rientrano parzialmente nella sua scheda di preferenze) la perdita del valore emotivo si può ridurre. Tale intreccio delle schede di preferenze si può presumere tra genitore e figlio, ma può verificarsi anche tra proprietario e acquirente. I due devono intendersi anche sul piano emotivo e psicologico e non solo su quello economico e occorre rassicurare il proprietario attuale del trasferimento della sua impresa in buone mani.

Per creare fiducia tra venditore e acquirente ed anche per trasmettere – almeno in qualche misura – il valore emotivo dell’impresa, possono servire lunghi periodi di tutorato durante i quali il proprietario attuale abbandona gradualmente l’impresa.

2.4 Problemi tecnici

Il trasferimento di un’impresa comporta il trasferimento di vari tipi di attivi, ad esempio macchinari, immobili, autoveicoli, ecc., ad ognuno dei quali possono applicarsi norme particolari. La complessità aumenta ulteriormente a causa delle diverse disposizioni fiscali concernenti il trasferimento di attivi.

Spesso inoltre le parti interessate sono più di due. Il trasferimento di un'impresa non è solo un'operazione tra proprietario/alientante e acquirente. Potrebbero voler intervenire la famiglia del proprietario ed anche gli istituti di credito che erogano fondi per il trasferimento.

Mentre alcuni attivi dell’impresa – macchinari, forniture, attivi finanziari – possono essere ceduti in modo abbastanza semplice, il trasferimento riguarda anche beni immateriali, quali le conoscenze del proprietario (di mercati, concorrenti, clienti, dipendenti, tecnologie, ecc.), le sue relazioni umane (con clienti, dipendenti, ecc.), la sua sfera di influenza e la reputazione dell'impresa.

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Per un’impresa in attività la fissazione del prezzo e l'accordo sul prezzo possono essere fonte di ulteriori complicazioni, per le quali può occorrere l’aiuto esterno di uno specialista.

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3 MERCATI PUBBLICI E SEMI-PUBBLICI DI TRASFERIMENTO DI IMPRESE

3.1 Quadro sintetico

In otto dei paesi partecipanti al progetto vi sono mercati di trasferimento pubblici o semi-pubblici, cioè banche dati ospitate da enti pubblici (ad esempio ministeri) e/o organizzazioni camerali, talvolta in cooperazione con organizzazioni private. Si tratta di Francia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Austria e Finlandia. In Belgio sono state segnalate due banche dati, una nelle Fiandre e l’altra nella regione vallona (la seconda tuttavia non è ancora operativa, ma verrà inaugurata nell’estate 2006). In Germania le due banche dati “Change” (costituita dalle organizzazioni camerali) e “Nexxt” (costituita dal Ministero federale dell’economia e del lavoro) precedentemente separate, sono state di recente fuse in un’unica banca dati (“Nexxt-change”).

In generale queste banche dati sono state costituite solo di recente. L’età media di quelle descritte nella relazione è di circa tre anni. Le dimensioni variano in funzione delle dimensioni del loro paese. Complessivamente le nove banche dati descritte in questo capitolo hanno un patrimonio di circa 11.000 imprese trasferibili. Secondo una stima orientativa, tali banche dati comprendono circa lo 0,2% delle imprese di un paese e circa l’8% delle imprese trasferibili annualmente. (Sembra che in alcuni paesi – Belgio, Paesi Bassi, Germania e Austria – le banche dati contengano intorno al 10% o più del potenziale annuo di trasferimenti.)

Per molte banche dati è stato stimato il tasso di successo, cioè il rapporto tra numero annuo di trasferimenti effettuati o preparati – che erano stati avviati tramite la banca dati – e numero di imprese trasferibili che erano state pubblicizzate nella banca dati. Tale tasso è pari a circa il 25%, cioè ogni anno una su quattro delle imprese nelle banche dati trova un continuatore (le stime sono tuttavia piuttosto difficili perché non vengono registrate sistematicamente le imprese in uscita dalle banche dati).

Le banche dati sono in gran parte nazionali, mentre talvolta, come in Italia, sono organizzate su base regionale (ad esempio Regione Emilia Romagna). Attualmente non vi è alcuna banca dati europea transnazionale. Le banche dati inoltre operano esclusivamente nella propria lingua nazionale.

Le banche dati pubbliche possono essere consultate da chiunque disponga di un accesso standard a Internet; non vi sono restrizioni di accesso (diversamente dal caso di molte altre banche dati gestite da fornitori commerciali, ad esempio banche). Per inserire un annuncio tuttavia sono previste varie modalità e restrizioni. In un caso (Austria) vi è totale libertà d'inserimento degli annunci, cioè qualsiasi privato o impresa può inserire un annuncio con piena responsabilità quanto al contenuto e alla durata. Nelle banche dati fiamminghe e danesi esiste un'analoga libertà di inserimento. Il contenuto degli annunci inseriti da privati o imprese tuttavia viene controllato ex-ante dall'amministratore della banca dati per evitare abusi

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manifesti. In altri paesi l’inserimento di un’impresa nella banca dati di trasferimento è consentito solo ad intermediari e partner della rete. Talvolta vi sono anche restrizioni che impediscono l'uso della banca dati agli imprenditori non iscritti ad un’organizzazione camerale.

L’inserimento di un annuncio per vari mesi nelle banche dati pubbliche/semi-pubbliche è gratuito o a tariffa moderata (probabilmente inferiore a quella di un annuncio su un giornale).

Vi sono anche differenze quanto alla permanenza di una voce nella banca dati. In genere le organizzazioni ospiti cercano di evitare l'accumulo di annunci vecchi e scaduti. Vengono quindi eliminati gli annunci rimasti nella banca dati per vari mesi, anche se sono possibili proroghe. Solo la “Nachfolgeboerse” austriaca prevede limiti alla permanenza di un annuncio. La Borsa delle imprese italiana prevede una permanenza di due anni, che è già abbastanza lunga.

In tutte le banche dati acquirenti e venditori mantengono l’anonimato. I contatti si stabiliscono attraverso intermediari/partner della rete oppure ci si può rivolgere agli acquirenti e ai venditori che hanno inserito un annuncio nella banca dati tramite una casella numerata.

Di norma le banche dati non propongono promozioni di accordi. Fa eccezione la banca dati SOWACCESS della regione vallona, in cui è prevista un’attiva promozione di accordi. “Overnamemarkt” delle Fiandre, “Nexxt-change” della Germania e “Ondernemingsbeurs” dei Paesi Bassi offrono la possibilità di indicare un profilo di ricerca con avviso automatico di posta elettronica qualora nella banca dati venga inserita un'impresa corrispondente.

Vi sono alcune differenze quanto alle possibilità di interrogazione da parte delle persone che cercano un’impresa da rilevare. Si possono interrogare tutte le banche dati per settore economico e per regione. Alcune prevedono anche la possibilità di ricerca per determinate dimensioni dell’impresa (definite dal numero dei dipendenti o dal fatturato). Altre possibilità di ricerca previste in alcuni casi sono il prezzo di offerta, le modalità di pagamento preferite e parole chiave che si possono scegliere liberamente.

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Tabella: Banche dati di trasferimento pubbliche – quadro sintetico

Paese Banca dati Ospite Dimensioni Tasso di successo

Costituzione

Belgio, Fiandre

Overnamemarkt (www.overnamemarkt.be)

Unizo (camera delle imprese) Bobex (mercato B2B)

725 società trasferibili 25% 2005 (aprile)

Belgio, Regione vallona

SOWACCESS (www.sowaccess.be)

SOWACCESS (controllata da SOWALFIN), associata con una società privata

Obiettivo dopo 2 anni: 70 intermediari, 50 acquirenti diretti, 15 venditori diretti

n.d. Prevista nel giugno 2006

Germania Nexxt-Change (www.nexxt-change.org)

Ministero federale dell’Economia e della Tecnologia, Kreditanstalt für Wiederaufbau (KfW)

6.700 imprese trasferibili, 3.200 domande

10% - 15% Le banche dati Nexxt e Change sono state fuse nel gennaio 2006

Francia Passer le relais Camera del commercio e dell'idustria di Parigi

600 società trasferibili, 100 domande

30% 2001, rilancio nel 2005

Italia Borsa delle Imprese (www.generazionimpresa.com)

Camera di commercio di Bologna

130 imprese trasferibili, 300 domande (2005)

Circa 30% 2000

Lussemburgo Bourse d’ enterprises Camera dell’artigianato 300 clienti dal 2000 10% 2000 Lussemburgo www.cc.lu/bourse.php

www.bourse-entreprise.lu Camera di commercio 250 venditori, 100

acquirenti 1% 1998

Paesi Bassi Ondernemingsbeurs Camera di commercio nazionale

1.800 25% (trasferimenti, trattative)

2002

Austria Nachfolgebörse (www.nachfolgeboerse.at)

Camera federale austriaca dell’economia

1.000 società trasferibili, 300 domande

1999, rilancio nel 2003

Finlandia Yrittajat (www.yrittajat.fi/yritysporssi.fi)

Federazione delle imprese finlandesi

circa 400 (2005), 90% dei quali venditori

circa 30% 1999, rilancio nel 2004

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Tabella: Banche dati di trasferimento pubbliche – condizioni d’uso

Banca dati Chi può consultarla

Chi può inserire un annuncio Oneri Durata dell’annuncio

Overnamemarkt Tutti Tutti. Gli annunci non inseriti da intermediari sono controllati dall’amministratore

Attualmente non previsti, ma verranno introdotti nel maggio 2007

Durata tipo 6 mesi, eventuale proroga (+ 3 mesi)

SOWACCESS Tutti Gli annunci sono inseriti da intermediari oppure direttamente (dopo un’intervista con SOWACCESS)

Oneri forfettari annuali. In aggiunta: commissione di buon esito per gli acquirenti/ venditori diretti, se si sono accordati tramite banca dati

Illimitata, ma con revisione ogni due mesi

Nexxt-Change Tutti Gli annunci sono inseriti da intermediari

Il servizio di base è gratuito. Eventualmente a pagamento ulteriori servizi di intermediari

Dipende dall’accordo con l’intermediario

Passer le relais Tutti Personale CCI se l’acquirente/venditore è d’accordo. Partner della rete

Nessun onere: costi coperti dall’iscrizione obbligatoria alle organizzazioni camerali

Un anno, ma il venditore/ l’acquirente può chiedere proroghe

Borsa delle Imprese Tutti Tutti i cessionari, gli annunci degli alienanti devono essere controllati dai partner della rete

Nessun onere per gli accordi. A pagamento consulenze e preparazione.

2 anni

Bourse d’ entreprises Tutti Gli annunci sono inseriti dall’ospite

No Illimitata

Ondernemingsbeurs Tutti Solo intermediari

Annunci 49 €, contatti 12.50 €

6 mesi + proroga

Nachfolgeboerse Tutti Tutti. Gli inserzionisti devono indicare la propria identità all’ospite

No Illimitata

Yrittajat Tutti Iscritti alla Federazione delle imprese finlandesi

60 Euro + IVA 6 mesi

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Tabella: Banche dati di trasferimento pubbliche – modi di procedere

Banca dati Anonimato Contatto Promozione di accordi Controlli Overnamemarkt Sì Tramite posta elettronica No, ma profilo di ricerca con

avviso di posta elettronica Sì

SOWACCESS Sì Tramite SOWACCESS Sì, promozione attiva di accordi di SOWACCESS

Nexxt-change Sì Tramite intermediari Profilo di ricerca con avviso di posta elettro- nica, opzione di promozione periodica degli accordi da parte di intermediari

Sì, da parte di intermediari

Passer le relais Sì I non iscritti prendono contatto con il personale CCI. Gli iscritti hanno accesso privilegiato al sito.

Sì Gli iscritti devono compi- lare un modulo di domanda dettagliato e aderire all’accordo sull’utenza

Borsa delle Imprese Sì Tramite intermediari (organizzazioni camerali, associazioni di categoria, esperti) o diretto (telefono, posta elettronica)

Non automaticamente ma profili di ricerca con il sostegno di esperti

Sì (per i cessionari controlli rapidi facoltativi, per gli alienanti controlli di esperti)

Bourse d’ entreprises Sì Gli interessati devono pren- dere contatto con l’organizzazione camerale. Se entrambe le parti concordano si organizza un incontro

Sì, sulla base di informazioni dei potenziali acquirenti e venditori

Gli utenti devono compilare una “fiche signalétique” dettagliata e aderire a un codice di condotta

Ondernemingsbeurs Sì Tramite intermediari No, ma profilo di ricerca con avviso di posta elettronica

Sì, da parte dell'organizzazione camerale

Nachfolgeboerse Sì Tramite posta elettronica (casella numerata)

No No

Yrittajat Sì Il venditore potenziale può prendere contatto con un acqui- rente tramite casella numerata

No Sì, in alcuni settori

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Tabella: Banche dati di trasferimento pubbliche – Criteri di interrogazione

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Overnamemarkt x x x x x x x SOWACCESS x x Nexxt-change x x x x x Passer le relais x x x x x x x x Borsa delle Imprese x x x x Bourse d’ entreprises x x x Ondernemingsbeurs x x x x Nachfolgeboerse x x x x x x x Yrittajat x x

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3.2 Overnamemarkt (Fiandre) e SOWACCESS (Regione vallona)

Si stima che annualmente dovranno essere cedute circa 21.500 PMI belghe (circa 8.000 nella regione vallona e 13.500 in quella fiamminga)24. Molte di esse sono piccole imprese familiari, create dagli attuali proprietari che si stanno avvicinando all'età della pensione. Secondo una stima orientativa, in Belgio un terzo dei proprietari di piccole imprese ha più di 50 anni ed uno su due ne ha più di 45. Circa il 30% delle imprese familiari viene trasferito con buon esito alla seconda generazione e circa il 10-15% viene ceduto alla terza, mentre il passaggio alla quarta generazione avviene solo nel 3-5% dei casi.

Molte imprese sono state create dopo la seconda guerra mondiale e presto dovranno affrontare il problema della cessione. In base ai risultati della Francia, si stima che nei primi cinque anni il tasso d’insuccesso del trasferimento sia più elevato del 20% e nei primi sette anni quasi del 30%. I principali problemi riscontrati sono:

• la capacità di ritirarsi del precedente titolare • la presenza di un potenziale continuatore • la preparazione del processo di trasferimento assente o insufficiente • la determinazione del valore dell’impresa • il finanziamento • gli aspetti giuridici e fiscali connessi al trasferimento.

Per le Fiandre si stima che in futuro dovrà trasferirsi annualmente il 3% delle 450.000 imprese esistenti, cioè 13.500 imprese all’anno. Di queste circa il 50% è composto da imprese individuali o da microimprese.

Nell’aprile 2005 è stata varata la piattaforma di trasferimento “www.overnamemarkt.be” con il sostegno del governo fiammingo. Vi sono varie iniziative private (www.mna.be, www.oba.be, www.atkinson.be) e un’iniziativa comune (www.bvob.be) che raggruppa 11 intermediari del trasferimento indipendenti. Questi ultimi tuttavia sono poco interessati alle piccole e microimprese e quindi non vogliono associarsi a Overnamemarkt.

OvernameMarkt è ospitato da Unizo (www.unizo.be) e Bobex (www.bobex.be), ma per utilizzarla non è necessario essere iscritti. Nei primi tre anni, essendo sponsorizzata dal governo fiammingo, la piattaforma è gratuita. Successivamente dovrà essere predisposto un piano d’impresa. Attualmente nella banca dati vi sono 725 imprese trasferibili oggetto di consultazione. Ogni mese la piattaforma registra 15.000 visistatori e 18.000 visite. Sulla base di un campione di 300 imprese iscritte è stato calcolato un tasso di successo del 25%, cioè viene venduta una su quattro delle imprese inserite nella banca dati.

OvernameMarkt può essere interrogata utilizzando i seguenti criteri:

• settore 24 Nelle Fiandre le imprese registrate sono 450.000 e circa il 3% dev'essere trasferito.

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• regione • fatturato • valore di trasferimento • intermediari • numero di dipendenti (equivalenti a tempo pieno) • parole chiave • combinazione di questi criteri.

Ogni potenziale venditore di impresa può inserire il proprio profilo nella piattaforma autonomamente o con l’assistenza di intermediari di trasferimento, ad esempio banche, contabili, agenti immobiliari e consulenti che operano nel campo del trasferimento di imprese. Tali intermediari presentano il vantaggio di fornire informazioni più dettagliate, come il valore del trasferimento e il reddito. Viene anche fornito un elenco di raccomandazioni per aiutare gli imprenditori ad inserire la propria impresa nella piattaforma.

Ogni profilo creato direttamente da un proprietario d’impresa dev’essere approvato dall’amministratore del sito, che verifica se l’annuncio è conforme agli usi commerciali, se utilizza un linguaggio adeguato e se ha seguito le istruzioni. Per garantirne una certa qualità gli annunci possono venire anche parzialmente riscritti. Sugli intermediari non vi sono controlli: dopo la registrazione e il riconosciumento l'intermediario è libero di inserire i propri clienti nel sito.

I contatti si prendono per telefono – di preferenza tramite GSM - o per posta elettronica. Se a prendere contatto è un intermediario, è garantito il completo anonimato. In caso di contatto diretto con il venditore, dipende da come risponde al telefono. Se l'annuncio è inserito dall'imprenditore stesso, dopo tre mesi riceve un avviso che lo informa che è scaduta la normale durata di permanenza dell’annuncio nella banca dati, che può essere prolungata di altri tre mesi. In caso di assistenza di un intermediario, la responsabilità della supervisione dei profili è sua. Non vengono promossi accordi.

Collegata al sito vi è una banca dati informativa ampliata (FAQ, agenda, collegamenti interessanti, elenco di intermediari e consulenti, articoli e libri …)

Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Sig. Luc VAN LAERE UNIZO (Unie der Zelfstandige Ondernemers) ([email protected])

Nel febbraio 2005 il parlamento vallone ha deciso la creazione di una “piattaforma di scambio”. A SOWALFIN, strumento finanziario del governo vallone per le PMI, è stato affidato il compito di costituire tale piattaforma per agevolare l’accordo tra venditori e acquirenti potenziali d’imprese e per garantire la miglior rispondenza possibile tra offerta e domanda. Il ruolo principale di SOWALFIN come parte disinteressata consiste nel raggruppare vari attori presenti in un sistema di trasferimento di imprese.

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SOWALFIN sta attualmente lavorando alla realizzazione di una piattaforma che soddisfi le esigenze individuate che sarà operativa dal giugno 2006. A partire dal febbraio 2005 SOWALFIN ha incontrato tutti gli attori che operano in questo campo nella regione vallona (banche, studi di consulenza, enti istituzionali) al fine di comprendere e definire meglio le esigenze sia di una miglior diffusione delle informazioni sui candidati venditori e sugli acquirenti potenziali, sia di una maggiore e tempestiva consapevolezza di tutti gli aspetti del trasferimento dal punto di vista tanto del venditore che dell’acquirente.

Molte delle banche della regione vallona hanno un servizio “trasferimenti” o perlomeno un ufficio “M&A” (fusioni e acquisizioni). Esse offrono comunque servizi aggiuntivi (o semplice promozione di accordi) solo per le operazioni più consistenti (l’entità varia da banca a banca) e spesso subappaltano il resto a consulenti di trasferimento.

Quanto ai consulenti, nel campo del trasferimento di PMI operano due gruppi con una piattaforma propria, ognuno dei quali con un portafoglio di imprese da trasferire piuttosto limitato.

L’Unione della classe media (UCM) opera tenendo conto della distribuzione geografica dei finanziamenti FESER. Nelle province di Namur e Liegi UCM offre assistenza in materia di prima valutazione o di problemi specifici (accordi tipo, problemi giuridici, piani finanziari …) ma non s’impegna in ricerche attive o in piattaforme di scambio.

La situazione varia da città a città. Nella provincia dell’Hainaut UCM ha fruito di fondi FESER "Obiettivo I" per avviare azioni generali di sensibilizzazione (opuscoli, invii, conferenze ...) ed attività più personalizzate, ad esempio una banca dati di scambio che alla fine del 2004 comprendeva circa 90 voci (con un 30% di acquirenti). Questa banca dati tuttavia riguarda solo l’Hainaut orientale.

La Camera di commercio di Namur, Lussemburgo e Hainaut occidentale dispone anche di un ufficio specializzato in problemi di trasferimento che fornisce consulenze su accordi tipo, problemi giuridici, piani finanziari. Occorre sottolineare che in Vallonia l'iscrizione ad una camera di commercio non è obbligatoria.

Si può osservare un crescente interesse per i problemi relativi al trasferimento di imprese, soprattutto se si considerano varie iniziative volte ad agevolare l’accordo tra venditori e acquirenti potenziali.

Attualmente non vi è alcun ente in grado di affrontare questi problemi in modo neutro e globale, ad esempio proponendo ad ogni parte interessata la più ampia gamma possibile di imprese da trasferire o di potenziali acquirenti. I motivi sono un'assenza d'interesse per le microimprese, un elenco ridotto di soggetti a cui rivolgersi ed una limitata area geografica di attività.

Inoltre il numero delle pratiche attualmente trattate da ognuno dei piccoli attori è relativamente basso e dovrebbe essere accresciuto con la creazione di una piattaforma più ampia.

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Camere di commercio e Unione della classe media (UCM) si trovano in qualche modo in concorrenza. In tale contesto è stato di importanza fondamentale individuare un'organizzazione capace di lavorare con tutti gli “intermediari” e tutte le organizzazioni che operano nel campo del trasferimento di imprese, che fosse già in ottime relazioni con tali attori (banche, avvocati, contabili riconosciuti, camere di commercio, studi di consulenza, ecc.).

Per tale motivo il governo vallone ha deciso di affidare questo compito a SOWALFIN tramite l’apposita controllata SOWACCESS, che può essere considerata completamente neutrale nei confronti di tutti gli intermediari. Il suo compito può essere così sintetizzato:

• garantire una miglior diffusione ai candidati venditori e ai potenziali acquirenti promuovendo accordi più efficaci tra le due parti;

• garantire la consapevolezza di tutti gli aspetti del trasferimento, tanto dal punto di vista del venditore che da quello dell'acquirente, al più presto nel corso della vita dell'impresa;

e si articola in due aspetti principali:

• la costituzione di una piattaforma di scambio regionale generale che raggruppi i vari attori presenti in un sistema di trasferimento;

• l’organizzazione di azioni di sensibilizzazione consistenti nell’edizione di un opuscolo pratico da distribuire a tutte le imprese interessate, in informazioni tecniche sul sito web, nel coordinamento dei dibattiti sui trasferimenti, in conferenze di specialisti.

La principale caratteristica della piattaforma è la combinazione tra banca dati e promozione attiva di accordi.

Questo servizio d’intermediazione può essere descritto come diffusione di profili anonimi di venditori e acquirenti in un sito web e in un giornale, con il filtro degli amministratori della piattaforma. In altri termini le parti interessate devono rivolgersi a SOWACCES che garantisce la comunicazione con la controparte. Esso include anche una ricerca individualizzata di controparte considerando tutti i profili ad opera degli amministratori della piattaforma.

Nella maggior parte delle operazioni la tutela dell’anonimato è essenziale. Per tale motivo il venditore (o talvolta anche il potenziale acquirente) non dovrebbe permettere la pubblicazione su web del suo profilo anonimo. Questi profili dovrebbero essere accessibili solo agli amministratori della piattaforma. Sotto questo aspetto la promozione attiva di accordi può costituire un valore aggiunto effettivo.

Quanto agli aspetti finanziari, la regione vallona ritiene più opportuno cercare di raggiungere l’autosufficienza entro un quadro temporale quinquennale chiedendo:

• una tariffa d’iscrizione a intermediari, acquirenti e venditori con accesso diretto (senza passare attraverso intermediari);

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• una tariffa ridotta in caso di successo della promozione attiva di accordi ai venditori e agli acquirenti con accesso diretto. Tali oneri consentirebbero di prestare ulteriori servizi con effettivo valore aggiunto per il processo di trasferimento.

Oltre alla piattaforma, che dovrebbe diventare finanziariamente autosufficiente, è evidente che le amministrazioni pubbliche dovranno sempre sostenere i costi relativi a tutte le forme di sensibilizzazione.

Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Sig. Jean-Pierre DI BARTOLOMEO Sig. Nicolas PIROTTE SOWALFIN – La Coupole des PME ([email protected], [email protected])

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3.3 Nexxt-change (Germania)

Si stima che nei prossimi decenni in Germania dovranno essere cedute annualmente circa 70.000 imprese. Due terzi di queste sembrano essere totalmente impreparate al trasferimento e ogni anno sono quindi in pericolo più di 350.000 posti di lavoro.

In Germania vi sono numerosi mercati di trasferimento di imprese, in gran parte organizzati da privati, soprattutto consulenti di gestione. La maggior parte di queste banche dati organizzate da privati sono state costituite solo pochi anni fa e sono piuttosto piccole. In generale hanno dimensioni nazionali, ma alcuni enti, soprattutto camerali, gestiscono mercati locali. Per includere le offerte nella loro banca dati alcune delle piattaforme private applicano una tariffa. Per garantire la riservatezza, di norma l’accesso ai recapiti delle imprese degli annunci e dei potenziali continuatori è riservato all’editore; per prendere contatto occorre ricorrere ad una casella numerata. Disponibili al pubblico sono solo le informazioni su alcuni elementi di base dell’impresa o del potenziale acquirente.

In Germania la piattaforma maggiore (e anche una delle più vecchie) – il sito dell’iniziativa Change www.change-online.de – era organizzata dalle due associazioni camerali nazionali e dalla banca KFW di proprietà del governo. Per la maggior parte delle imprese tedesche l’iscrizione ad un’organizzazione camerale locale è obbligatoria e quindi si poteva ritenere a gestione pubblica il sito Change. L’altra grande piattaforma nazionale a gestione pubblica di trasferimento di imprese - il sito “nexxt” www.nexxt.org – era organizzata dal Ministero federale dell’Economia e della Tecnologia, anche in questo caso con la partecipazione di KFW. Entrambi questi mercati hanno avuto notevole successo; più di 1.800 annunci pubblicati nelle due banche dati nel 2005 hanno avuto per esito un trasferimento effettuato.

A seguito della fusione tra Change e “nexxt”, nel gennaio 2006 è stata costituita una banca dati di trasferimento di dimensioni nazionali. Il sito internet www.nexxt-change.org è ospitato anche da KFW e dal Ministero federale dell’Economia e della Tecnologia. Tutti i precedenti intermediari di Change o “nexxt” hanno accesso alla nuova banca dati.

Gli annunci vengono inseriti nella banca dati dai partner della rete, cioè organizzazioni camerali, banche, consulenti e agenzie di promozione di imprese che partecipano a nexxt-change. Questo servizio è gratuito perché i costi sono coperti dalla tariffa d’iscrizione (le banche offrono le inserzioni come servizio ai propri clienti commerciali). Alcuni enti tuttavia offrono ulteriori servizi (ad esempio un progetto di finanziamento per rilevare un’impresa) per i quali possono esigere una tariffa.

La quantità di informazioni sulle imprese disponibili al pubblico nella banca dati è limitata a pochi fatti allo scopo di evitare che l'impresa venga facilmente individuata. Si può interrogare la banca dati utilizzando i seguenti criteri:

• Tipo d’impresa: sia offerto dagli imprenditori che richiesto dai potenziali continuatori;

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• Ubicazione: per realizzare accordi migliori occore specificare la zona (Land) in cui è ubicata l’impresa. I potenziali continuatori indicano le possibili collocazioni dell’impresa da rilevare.

• Fatturato: solo come classi di ampiezza predefinite. • Numero di dipendenti: solo come classi numeriche predefinite.

Oltre a questi specifici campi di dati, molte informazioni sono contenute nel testo dell’annuncio, ad esempio l’ubicazione di una vendita al dettaglio in una zona pedonale o i titoli universitari del potenziale acquirente.

Dato che molti imprenditori sono restii a preparare il trasferimento della propria impresa, sia le organizzazioni camerali che le banche cercano di promuovere la consapevolezza della necessità di una preparazione puntuale. In Germania quest'attività viene svolta essenzialmente tramite comunicazioni o organizzazione di eventi informativi. Questi ultimi spesso includono informazioni su altri temi, come la fiscalità o i prestiti promozionali per i creatori di imprese. Queste informazioni accrescono la disponibilità degli imprenditori a presenziare a tali eventi, perché non devono automaticamente ammettere di preparare il trasferimento della propria impresa.

Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Sig. Hans PRASSNY KfW Mittelstandsbank Unternehmeragentur ([email protected] )

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3.4 Passer le relais (Francia)

In Francia nei prossimi dieci anni dovranno essere trasferite 600.000 PMI su un totale di 2.400.000. La tabella che segue evidenzia che in Francia l’età media dei proprietari di imprese è relativamente elevata.

Tabella: Età dei proprietari di imprese francesi (per classi di età)

PMI < 39 40-49 50-54 55-59 > 60 Micro 25% 31% 17% 15% 12% Piccole 14% 31% 20% 19% 16% Medie 8% 30% 21% 21% 20%

Le imprese che devono essere trasferite sono in gran parte alquanto piccole, in maggioranza senza dipendenti. Le imprese con attivi consistenti e possibilità di ulteriore sviluppo di norma trovano un acquirente ed è meno probabile che scompaiano. Dal canto loro gli acquirenti potenziali interessati a microimprese sono pochi. In questi casi la preparazione del proprietario è particolarmente importante per un buon esito del trasferimento.

Nel trasferimento delle piccole imprese non sono in gioco solo le imprese stesse, ma anche l’occupazione che generano, il loro know-how e l'equilibrio economico e sociale della zona in cui sono ubicate. I trasferimenti di imprese sono quindi diventati una priorità per i poteri pubblici, che hanno adottato una serie di misure, in particolare la legge del 1° agosto 2003 sull'iniziativa economica, la legge del 2 agosto 2005 a favore delle PMI e le leggi finanziarie. Di conseguenza per i venditori di imprese sono state previste agevolazioni fiscali concernenti in particolare l’incremento di valore di un’impresa, le imposte di bollo e le imposte sul reddito25.

Oltre a questi vantaggi finanziari vi sono misure che migliorano il processo di cessione dall’alienante al cessionario, soprattutto un sistema di tutorato che prevede esenzioni dal lavoro per i pensionati ed un premio per l'alienante se svolge funzioni di tutoraggio per il cessionario.

Risale a vari anni fa la creazione di “Bourses d’opportunité” (BOA) su iniziativa di una rete di consulenti al fine di accordare domanda e offerta di imprese trasferibili. Questo strumento viene oggi modernizzato e trasformato in un portale regionale che include anche esperti contabili e consulenti giuridici. Le più importanti banche dati consolidate organizzate dalle camere di commercio e industria sono PMI-Contact per il trasferimento di imprese industriali e Transcommerce-Transartisant per il trasferimento di vendite al dettaglio e imprese artigianali:

25 In particolare le agevolazioni consistono in maggiori esenzioni fiscali per gli incrementi di valore

dell’impresa, in esenzioni dalle tasse sulle modifiche dello statuto dell'impresa (esenzione totale se l'impresa è rilevata da un dipendente), in esenzioni dalle tasse sulle donazioni con un limite di 30.000 euro, sulle donazioni ai figli e ai nipoti in linea diretta e collaterale e su quelle utilizzate per avviare un'impresa, in riduzione delle imposte sul reddito pari al 25% degli interessi su un prestito utilizzato per finanziare l'acquisizione di un'impresa.

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• PMI Contact (www.pmicontatct.net) per le regioni Champagne-Ardenne, Centre, Bourgogne, Massif central, Aquitaine, Midi-Pyrénées, Languedoc- Roussillon.

• Transcommerce/Transartisanat (www.transcommerce.com) per le regioni Auvergne, Basse Normandie, Bourgogne, Centre, Haute Normandie, Limousin, Nord-Pas-de-Calais, Pays de la Loire, Poitou-Charentes, Rhône-Alpes.

Oltre a queste due banche dati vi sono anche:

• Cible (www.ccible.fr/utilisateur/carte.asp) per la regione Rhône-Alpes; • Reprendre in Bretagna (www.reprendre.bretagne.org/index.jsp); • Transmettre per Nord-Pas-de-Calais (www.transmettre-ndpc.com); • ACT Contact (www.actcontact.net) nelle regioni Aquitania, Midi-Pyrénées,

Languedoc-Roussillon, Provence Alpes, Côte d`Azur; • CCI Relais in Provence-Alpes Côte d’Azur; • Passer le relais (www.passerlerelais.fr) per la regione Ile-de-France. Il

modo in cui opera Passer le relais viene descritto più avanti per servire da esempio alle altre banche dati.

In generale la consultazione degli annunci di queste banche dati è gratuita (con l’eccezione di Nord-Pas de Calais). A volte tuttavia gli utenti devono pagare per informazioni più dettagliate o per l’organizzazione di contatti. Tutte le borse offrono servizi di orientamento, ma con modalità diverse. Quanto all'inserimento di annunci, vi sono tre possibilità:

• solo l’intermediario (consulente) può inserire un annuncio per un acquirente o un venditore dopo una prima diagnosi del caso specifico per mezzo di un incontro personale,

• oppure lo stesso venditore/acquirente può inserire un annuncio dopo che l'intermediario lo ha controllato e se del caso lo ha modificato prima che venga messo in linea,

• oppure sono i partner della rete ad inserire l’annuncio.

Per migliorare ulteriormente il mercato di trasferimento i poteri pubblici hanno chiesto al gruppo OSEO (agenzia di finanziamento e di assistenza alle PMI) di costituire un portale nazionale tramite un sito speciale in cui vengono fatte confluire le diverse iniziative. Un altro compito di questo sito consiste nel migliorare gli standard di qualità e nel fornire servizi di tutoraggio ad acquirenti e venditori.

Dopo le prime esperienze (su minitel) del 1995, nel 2001 le quattro camere di commercio e industria di Parigi-Ile de France si sono unite nella rete “Passer le Relais” (http://www.passerlerelais.fr) per raggruppare le loro risorse e il loro know-how al fine di sviluppare il tutoraggio per venditori ed acquirenti e di accrescere il rendimento dei loro mercati di trasferimento.

"Passer le relais" è più di un semplice mercato. È integrato in uno strumento inclusivo per promuovere la sensibilizzazione e fornire orientamenti. Oltre all’offerta di imprese trasferibili, il sito fornisce anche:

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• informazioni tecniche sul trasferimento/acquisto di imprese, • “schede pratiche” che si possono scaricare, • notizie su norme e regolamenti, eventi, pubblicazioni, ecc., • contatti con esperti di trasferimenti provenienti dalla Camera di commercio

e industria di Parigi, • una guida per promuovere la sensibilizzazione.

Il contenuto redazionale del sito è opera di consulenti, delle camere di commercio e industria e dei partner della rete.

BOA pubblica annunci in formato standard e prevede le seguenti possibilità d’interrogazione:

• per settore economico (5 gruppi principali e 57 attività specifiche); • per dimensioni dell’impresa: fatturato (9 possibilità) o dipendenti (11

possibilità); • per ubicazione dell'impresa; • per prezzo di offerta; • per data di pubblicazione dell’annuncio (annunci della settimana, del

mese).

La consultazione degli annunci è gratuita se si è iscritti alla rete (costo annuale: 190 euro per gli acquirenti potenziali e 600 euro per i venditori potenziali) al fine di ricevere informazioni più dettagliate (indicatori finanziari essenziali degli ultimi tre anni, clienti e storia dell’impresa, ecc.). Con l’iscrizione a BOA si ha accesso a parti privilegiate del portale internet nonché ad annunci interessanti e sicuri e tramite avviso di posta elettronica si ottengono informazioni su nuovi annunci che corrispondono ai criteri definiti dall'utente. È anche possibile cambiare il proprio recapito (cioè l’indirizzo postale, il telefono, la posta elettronica), scaricare la presentazione di imprese/acquirenti e chiedere che venga organizzato un contatto. L’iscrizione a BOA dà anche la possibilità di ottenere consulenze individuali e di partecipare a sedute d’informazione, nonché il diritto a ricevere il notiziario della rete (5 copie l’anno).

Per garantire una miglior consultazione da parte di venditori e acquirenti le informazioni sul cliente raccolte dai consulenti sono più approfondite di quanto sarebbe necessario per la redazione di un annuncio (attività, prezzo di offerta, ubicazione, attivi, dati economici fondamentali, ecc.). Esse comprendono la storia dell’impresa, l’organizzazione del personale, la struttura del capitale, i mezzi di produzione, gli stabilimenti, ecc.

Ai consulenti della rete la banca dati offre le seguenti possibilità:

• disponibilità di informazioni standard sugli iscritti (informazioni sul venditore, l’impresa …)

• monitoraggio degli iscritti (supervisione di riunioni, prese di contatto, verifica dei risultati)

• supervisione delle loro attività (tavola degli indicatori di attività, strumenti di gestione delle fatture, strumenti di gestione degli insolventi, ecc.)

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• misurazione del grado di soddisfazione dei clienti (mediante un’indagine con trattamento automatico dei risultati)

• accesso ad un osservatorio della rete. Elaborazione automatica dei profili degli acquirenti e dei venditori e dei trasferimenti realizzati nella rete "Passer le relais".

Come tutti gli utenti, i partner hanno accesso a tutti gli annunci. Essi hanno inoltre accesso a informazioni supplementari relative agli iscritti alla rete (come gli iscritti stessi).

Oltre alla diffusione degli annunci di acquirenti e venditori, della quale sono direttamente responsabili, i partner possono anche mettere direttamente in linea informazioni che vogliono pubblicare sul portale.

Ogni anno i consulenti di “Passer le relais” organizzano più di 1.000 contatti tra venditori e acquirenti potenziali e cooperano a più di 100 trasferimenti. Ciò significa che l’acquirente e il venditore sono stati seguiti da un consulente e si sono incontrati solo attraverso di lui. Oltre a questi casi, la rete “Passer le relais” guida molti venditori e acquirenti nell’organizzazione dei loro progetti, anche se il trasferimento avviene fuori dalla rete.

Attualmente si sta sperimentando un servizio “commerces et services de proximité” che si basa su principi analoghi e utilizza gli stessi strumenti.

Mentre questi strumenti vengono finanziati solo dalle camere di commercio, alla regione Ile-de-France, alla Caisse des Dépôts et Consignations, all’FSE e ai partner esterni viene richiesto di cofinanziare le attività comuni (eventi, guide, ecc.).

Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Sig.ra Magali CESANA Ministère de l’économie, des finances et de l’industrie ([email protected])

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3.5 Borsa delle Imprese (Italia)

Più di 3 milioni di imprenditori italiani hanno 50 anni o più e ad almeno 480.000 imprese italiane si prospetta un trasferimento nei prossimi 8-10 anni (circa 50.000 all’anno).

Nel 1999 Unioncamere, cioè l’Unione nazionale delle camere di commercio, ha eseguito uno studio di fattibilità per analizzare i principali fattori di successo di un futuro mercato potenziale di trasferimento di imprese, comprendente informazioni sulle esperienze pilota condotte in tutta Europa. I principali risultati dello studio sono stati i seguenti:

• per un’attività di mercato adeguata occorre una massa critica (almeno a livello regionale);

• il titolare del mercato dev’essere al di sopra delle parti (ente pubblico o semi-pubblico);

• occorre riconoscere la differenza strutturale tra trasferimento automatico mediante un sistema di mercato di imprese semplici e microimprese e trasferimento di un’impresa più strutturata, che richiede accompagnamento e sostegno.

Dopo questo studio pilota l’Unione nazionale delle camere di commercio è stata partner ufficiale del progetto di fattibilità transnazionale sui contenuti elettronici “Eipcot” finanziato dall’UE, in collaborazione con le reti nazionali delle organizzazioni camerali di Francia e Spagna. Da questo progetto durato due anni è nato un portale pilota europeo denominato Eurotransbiz (www.eurotransbiz.com).

Sulla base di queste attività nel 2005 il Ministero dell'Industria italiano ha istituito una tavola rotonda nazionale per il trasferimento di imprese ed ha organizzato un seminario nazionale per agevolare il trasferimento di imprese. A seguito di questa attività il Ministero ha incaricato formalmente il sistema camerale nazionale della conforme diffusione di informazioni sul trasferimento di imprese in tutto il paese. In questo piano nazionale sono compresi gli strumenti di mercato, ad iniziare dalle specifiche esperienze regionali realizzate in questi anni. In questo modo l’Italia cerca da avvalersi delle esperienze e delle pratiche migliori degli altri paesi europei. Come specifico contributo italiano alla promozione dei trasferimenti inoltre vi è l'offerta alle piccole imprese di un tutorato facoltativo, che viene considerato un sostegno fondamentale, volto a salvaguardare il patrimonio di piccole e microimprese nel momento in cui si trovano particolarmente a rischio.

La “Borsa delle imprese” (all’interno del sito www.generazionimpresa.com) è il primo esempio concreto di banca dati regionale di trasferimento di imprese. Dal 2000 essa viene ospitata dalla Camera di commercio di Bologna/Emilia Romagna. Nel 2005 la banca dati ha registrato circa 1.000 visite al mese. Attualmente contiene circa 150 annunci, con un tasso di successo del 30%.

Il servizio è stato concepito come un classico mercato virtuale in cui si incontrano domanda e offerta. La banca dati “Borsa delle imprese” contiene sia

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offerte di imprese da trasferire/vendere (a breve e medio termine), sia domande di “imprese richieste”. Due sono le parti in cui si articola:

Servizi on-line: accesso alla banca dati del mercato di trasferimento di imprese;

Servizi off-line: consulenza e assistenza fornite ad acquirenti e venditori da esperti di trasferimenti di imprese.

Gli obiettivi della Borsa vengono così descritti:

• agevolare le imprese nel processo di trasferimento creando un punto di incontro tra domanda e offerta;

• informare gli alienanti, in procinto di lasciare l’impresa senza continuatori naturali, delle possibilità di garantire continuità all’impresa;

• informare i potenziali continuatori, che mirano a nuove opportunità economiche mediante il rilevamento di imprese esistenti;

• offrire consulenze e assistenza professionale (tutorato facoltativo) al fine di aiutare gli attori dell'impresa durante il processo di trasferimento.

Il principale obiettivo della Borsa sono le micro (soprattutto), le piccole e le medie imprese.

Le informazioni sulla borsa delle imprese vengono diffuse soprattutto dalle camere di commercio. Il servizio si basa sui dati disponibili sul sito di GenerAzionImpresa ed è gestito dalla Camera di commercio di Bologna (www.generazionimpresa.com).

Attualmente l’iniziativa riguarda la regione Emilia-Romagna, ma il sistema è stato impostato su scala nazionale e si stanno preparando azioni in cooperazione con altre camere di commercio e con varie organizzazioni (associazioni, enti, organizzazioni pubbliche o private come potenziali tutori di sostegno). Tenendo conto di questa tendenza nel 2005 la Camera di commercio di Cuneo/Regione Piemonte (Italia nordoccidentle) ha avviato un progetto analogo denominato “Successione di impresa” e la Camera del commercio di Macerata/Regione Marche (Italia centrale) ha avviato un nuovo progetto di mercato da realizzare nel 2006.

Le procedure operative della banca dati “Borsa delle imprese” sono diverse per “alienante” e “acquirente”:

Alienanti: L’imprenditore/alienante interessato al servizio può rivolgersi all’agenzia, ad un’associazone o ad un ente. Si può prendere contatto sia direttamente che tramite internet (compilando un modulo in linea); segue un’intervista in profondità con il “consulente di ricambio generazionale”.

Ogni partner è il solo ad avere l’elenco dei suoi clienti/utenti completo di tutte le informazioni personali e delle notizie confidenziali concernenti l'impresa. Il partner organizza la banca dati seguendo uno schema comune. La documentazione viene quindi scaricata in una banca dati centralizzata, in cui i dati personali dell’alienante e le informazioni confidenziali vengono automaticamente criptati. L’alienante viene identificato con un codice composto dall’acronimo dell’agenzia/associazione partner a lui collegata e da

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un numero progressivo. La banca data centralizzata è aperta al pubblico: possono accedervi e consultarla sia gli operatori della rete che gli utenti di internet. Sulla base di questi dati gli operatori della rete possono preparare l’accordo con un potenziale acquirente ed individuare il partner del progetto in collegamento con l’alienante.

Acquirenti: Con l’inserimento nell’elenco dei potenziali acquirenti, i criteri di interrogazione dell’acquirente vengono collocati nella banca dati consultabile di “imprese richieste”. Se un venditore ha un’impresa che soddisfa i criteri dell’acquirente, può prendere contatto con lui attraverso il servizio. La registrazione degli acquirenti potenziali si può effettuare sia tramite un consulente che per mezzo di internet, compilando un modulo di autocontrollo preliminare guidato, che consente di operare una prima selezione in base all’attitudine all’imprenditorialità.

Successivamente, durante il primo incontro organizzato con l’acquirente potenziale, il consulente verifica la serietà e l’affidabilità della domanda (quest’attività fa parte dei servizi off-line a pagamento proposti). I dati personali possono essere visti solo dai partner tramite accesso protetto da password. Spetta al consulente dell’organizzazione che ha ricevuto la domanda individuare la proposta idonea per la domanda/l’offerta e prendere contatto col consulente della controparte individuato. Essendo importante manenere la riservatezza, i dati personali del venditore e dell’acquirente non vengono rivelati a nessun utente della Borsa.

La registrazione e l’accesso alla Borsa delle imprese sono gratuiti.

L’assistenza fornita dagli esperti di trasferimento di imprese può essere diversa per alienante e cessionario. Sotto questo aspetto il costo dipende dal servizio richiesto e dal prestatore di assistenza.

Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Sig. Carlo SPAGNOLI Unioncamere, Italian Union of Chambers of Commerce ([email protected]) Sig. Toni BRUNELLO StudioCentro Veneto Sas ([email protected])

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3.6 Bourse d’entreprises (Lussemburgo)

Circa un terzo delle imprese artigianali del Lussemburgo sarà oggetto di trasferimento nel prossimo decennio. Per facilitare questo processo la Camera dell’artigianato (Chambre des Métiers)26 ha costituito una borsa delle imprese, in cui tutte le persone o le imprese iscritte nel registro dell’artigianato possono registrarsi per trasferire l’impresa (cédants). Per registrarsi al fine di rilevare un’impresa (repreneurs) l’interessato deve avere le necessarie qualifiche artigianali o stare per ottenerle.

Dalla sua istituzione nel 2000 si sono registrati in borsa più di 300 clienti e sono stati organizzati circa 1.800 contatti tra alienanti (cédants) e cessionari (repreneurs) potenziali. Il tasso di successo stimato della borsa è di circa il 10%. Un cédant può essere in qualsiasi momento e senza avviso preventivo cancellato dalla banca dati (répertoire).

Per iscriversi ed essere inserito nel répertoire camerale di imprese trasferibili il proprietario deve compilare un modulo piuttosto dettagliato (fiche signalétique) che indica il tipo d’impresa, l’ubicazione, la forma giuridica, il numero e la qualifica dei dipendenti, la lingua utilizzata nell’impresa, le dimensioni dei locali dell’impresa, ecc. Tali informazioni particolareggiate tuttavia non vengono pubblicate perché in un piccolo paese come il Lussemburgo molte imprese sarebbero facilmente individuabili sulla base di questo tipo di informazioni. Le informazioni vengono utilizzate per promuovere gli accordi (per evitare di organizzare contratti chiaramente inutili tra venditori e acquirenti).

L’organizzazione camerale pubblica costantemente nel répetoire su internet tutti gli annunci dettagliati (per settore, regione, dimensioni) e ad intervalli regolari pubblica un estratto degli annunci dettagliati anche nel suo organo ufficiale (“d´Handwierk”).

Le persone o le imprese interessate devono prendere contatto con l’organizzazione camerale. Se entrambe le parti sono d'accordo, essa organizza un primo incontro tra le potenziali controparti e durante tali incontri svolge un ruolo di mediazione e di consulenza gratuita su problemi giuridici, finanziari, ecc.

Mentre la situazione dell’artigianato nel Granducato riflette in linea di massima una tendenza verosimilmente generale a livello europeo, per le tradizionali attività commerciali le condizioni sono diverse. Inoltre, mentre l'artigianato è caratterizzato da piccole e medie imprese (per il 50% afferenti al settore delle costruzioni) che si basano su specifiche capacità artigianali di imprenditori indipendenti, la quota del tradizionale commercio “indipendente” si riduce costantemente, mentre prevalgono i punti vendita in concessione o i negozi associati a grandi gruppi. Secondo le stime della Camera di commercio (CCL), più del 50% dei circa 14.000 dettaglianti è collegato a qualche forma di

26 In passato vi era anche un’altra borsa di trasferimento organizzata dalla Camera di commercio e

industria, che verrà presto rilanciata.

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cooperazione tra imprese basata sul trasferimento di know-how. Per queste attività di concessionari o di associati a grandi gruppi di norma non è necessario trasferire l’impresa, perché alla scadenza del periodo chi aveva assegnato la concessione recupera semplicemente i propri diritti. Inoltre gran parte dei commercianti “indipendenti” residui è composta da imprese micro o minime che spesso si basano solo sulla persona dell’imprenditore individuale. Per queste imprese di fatto mancano le opportunità di trasferimento e lo stesso vale per i ristoranti e i pub. Dal canto loro gli imprenditori dei paesi limitrofi della cosiddetta “Grande regione” sono attratti da quella che ritengono un’effettiva opportunità rispetto all’offerta dei loro mercati locali.

Tenendo conto di questa situazione, dieci anni fa la Camera di commercio ha creato una piattaforma di scambio di imprese con elenchi di imprese in vendita e di interessati alla ricerca di imprese da acquistare. I relativi avvisi e le modalità di partecipazione si possono consultare sul sito della Camera di commercio (www.cc.lu/bourse.php) e vengono anche pubblicati sul mensile “Merkur”.

La piattaforma di scambio di CCL funziona in modo simile a quella della Camera dell’artigianato. Nella piattaforma di scambio di CCL sono registrati circa 250 potenziali venditori e circa 100 potenziali acquirenti. Il tasso di successo stimato è intorno all’1%.

Insieme alle altre camere di commercio della “Grande regione” l’organizzazione camerale del Lussemburgo ha recentemente varato uno scambio di imprese transfrontaliero che alla fine del giugno 2006 sarà accessibile sui siti www.bourse-entreprise.lu o www.bourse-entreprises.org. Oltre alle persone che desiderano vendere o rilevare imprese (utenti) tale scambio transfrontaliero cerca di coinvolgere nei rilevamenti di imprese intermediari professionali preventivamente approvati dalle organizzazioni camerali nell’ambito delle loro competenze territoriali. Il potenziale acquirente può accedere liberamente allo scambio e condurre anonimamente una ricerca personale oppure registrarsi con i propri dati e procedere alle consultazioni a partire da uno spazio personale. Uno scambio di imprese analogo verrà istituito nell’ambito del progetto “Wirtschaftsportal” che include la regione SaarLorLux. Esso si rivolge alle componenti di lingua tedesca della “Grande regione”, mentre “bourse-entreprises” si rivolge a quelle di lingua francese.

Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Sig. Gilles SCHOLTUS Ministère des Classes Moyennes, du Tourisme et du Logement ([email protected])

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3.7 Ondernemingsbeurs (Paesi Bassi)

Nel 2003 gli imprenditori dei Paesi Bassi erano circa 748.100 e il 21% aveva più di 55 anni. Si stima che nel prossimo decennio i potenziali trasferimenti di imprese saranno annualmente 18.000. Per sostenere il trasferimento di imprese i Paesi Bassi hanno adottato varie misure:

• agevolazioni fiscali (ad esempio estensione dell’esenzione dalle imposte sulle successioni e le donazioni, dilazione di pagamento dell’imposta sul reddito delle persone, trasferimento tacito (trasferimento dell’imposta sul reddito delle persone dal venditore all’acquirente), possibilità di ricorrere a misure finanziarie generiche per i trasferimenti);

• campagna di sensibilizzazione: strumentazione per il trasferimento a disposizione di tutti gli imprenditori di più di 55 anni con impresa con meno di 20 dipendenti;

• “mese del trasferimento”: gli imprenditori possono ottenere consulenze individuali da banche ed esperti fiscali e contabili presso le camere di commercio;

• sovvenzioni al mercato “Ondernemingsbeurs”.

I mercati di trasferimento di imprese sono più di 60, per un totale di circa 9.000 profili. Sono in gran parte piccoli mercati gestiti da intermediari. I tre siti maggiori sono:

• “Ondernemingsbeurs”: 1.800 profili (www.ondernemingsbeurs.nl) • MKBase: 2.500 profili (www.MKBase.nl) • Horecasite: 1.400 profili (www.horecasite.nl; bar, ristoranti, alberghi)

MKBase e Horecasite sono iniziative private. “Ondernemingsbeurs”, attivo dal 2002, è ospitato dalle camere di commercio nazionali, a cui le imprese devono obbligatoriamente iscriversi.

“Ondernemingsbeurs” contiene un totale di 1.800 annunci, 1.100 dei quali di alienanti. I suoi intermediari registrati sono circa 400 (vedi oltre) e i visitatori sono 34.000 al mese. Attualmente gli interessati alla consultazione che si sono registrati sono 11.000 e per ogni annuncio vi sono in media 11 contatti (anche se a pagamento, vedi oltre). Non si sa esattamente quale sia il tasso di annunci che hanno come esito un trasferimento o almeno serie trattative, ma in base alle informazioni degli intermediari si stima che sia del 25%.

Ogni utente di Internet può consultare “Ondernemingsbeurs”. Si può creare un profilo di ricerca con avviso di posta elettronica che segnala all’utente eventuali profili corrispondenti a quelli che cerca. L’utente può interrogare la banca dati per:

• settore, • branca, • sottobranca, • fatturato, • regione, • dimensioni (dipendenti).

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Tuttavia non tutte le informazioni sulle imprese trasferibili sono disponibili. Per informazioni più dettagliate – ad esempio sul numero esatto di dipendenti – l’interessato deve prima registrarsi presso la borsa.

Gli annunci non possono essere inseriti dagli stessi venditori potenziali, ma solo da intermediari (banche, uffici di consulenza, ecc.). Gli intermediari controllano se l’impresa è effettivamente trasferibile e inseribile nella baca dati e contemporaneamente garantiscono l’anonimato delle informazioni fornite dai venditori potenziali. I profili restano nella banca dati per sei mesi, con possibilità di proroga.

L’organizzazione camerale controlla la correttezza degli annunci verificandone i particolari sui registri pubblici; controlla in particolare l’effettiva esistenza dell’impresa, la sua corretta denominazione, eventuali dichiarazioni di fallimento, la correttezza del fatturato e del numero di dipendenti indicati e l’eventuale inserimento di annunci per la stessa impresa da parte di un altro intermediario.

“Ondernemingsbeurs” viene parzialmente finanziata con uno stanziamento del Ministero degli affari economici. Tuttavia, per renderla efficace in rapporto ai costi e per limitarne l’uso ai clienti seriamente intenzionati, è stato introdotto il seguente tariffario:

• inserimento di un annuncio: € 49 per 6 mesi; • offerta di quantità elevate: € 495 (partecipazione illimitata); • tariffa contatti: € 12,50 per annuncio.

Gli accordi vengono promossi da intermediari.

Oltre alla banca dati o alla promozione di accordi, gli intermediari offrono servizi di mediazione. È possibile cercare un intermediario per regione e per tipo di competenza.

Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Sig.ra Annemiek HAUTVAST Ministry of Economic Affairs ([email protected])

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3.8 Nachfolgeboerse (Austria)

Secondo l’Istituto austriaco di ricerca sulle PMI, tra il 2004 e il 2013 circa 51.500 PMI austriache27 - pari al 23% di tutte le imprese del paese – saranno a rischio di trasferimento. Quasi due terzi dei potenziali trasferimenti riguardano imprese con meno di 5 dipendenti, il 17% riguarda imprese fino a 9 dipendenti. L’82% dei trasferimenti potenziali quindi riguarda microimprese, il 16% piccole imprese e solo il 3% medie imprese.

Quanto alle diverse branche dell’economia, saranno interessati in misura superiore alla media artigianato, trasporti e commercio. Particolarmente coinvolte saranno le imprese del settore edile, le panetterie, le macellerie e i parrucchieri. Salvo alcune eccezioni (ad esempio il tessile), la quota di trasferimenti nel settore industriale sarà comparativamente bassa (20%). Nel campo delle informazioni e delle consulenze la quota di imprese da trasferire è anche inferiore a quella del settore industriale (14%), dato che questi imprenditori sono in media di 2-5 anni più giovani di quelli degli altri settori.

Se nel prossimo decennio la sfida del trasferimento di imprese verrà superata con esito positivo, si potranno salvare circa 438.000 posti di lavoro, pari ad un quarto di tutta l’occupazione nell’economia industriale. Circa il 37% del personale potenzialmente interessato lavora nel settore dell'artigianato, un altro 25% in quello del commercio e il 16% in quello del turismo.

In anni recenti sono state varate varie misure –sia condizioni generali stabilite dalla legislazione che cosiddetti aiuti “soft” – che facilitano direttamente o indirettamente il processo successione di impresa. Occorre prestare particolare attenzione alle ultime leggi che modificano NEUFÖG e AVRAG28 (in vigore dal 2002). Con la modifica di NEUFÖG i trasferimenti di imprese vengono esentati da vari oneri amministrativi (ad esempio la tariffa d’iscrizione nel registro delle imprese) e imposte relative all'acquisizione sia di quote che di siti dell'impresa nel quadro del trasferimento. AVRAG disciplina la responsabilità per il trattamento di fine rapporto in caso di trasferimento e la modifica riduce notevolmente gli oneri a carico dell’imprenditore precedente.

Il bonus di successione di AWS (Austria Wirtschaftsservice), della Camera economica federale austriaca e dei Länder austriaci è un provvedimento inteso a sostenere gli imprenditori e le PMI che stanno per essere rilevate. Basato sul modello del bonus per la creazione di imprese (in precedenza risparmio per la creazione d’imprese) in vigore dal 1996, il bonus di successione viene ora specificamente offerto per il rilevamento di imprese come sostegno alle risorse proprie. Il capitale risparmiato (2-6 anni) che viene successivamente usato per

27 Le imprese individuali non sono incluse – sono state dedotte – perché un loro trasferimento dev’essere

considerato come creazione di una nuova impresa a causa della forte connessione tra l'impresa e il suo proprietario.

28 NEUFÖG è l’acronimo di Neugründungs-Förderungsgesetz (legge di sostegno alla creazione di nuove imprese), AVRAG è l’acronimo di Arbeitsvertragsrechts-Anpassungsgesetz (legge di adeguamento della normativa sul contratto di lavoro).

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una creazione o un rilevamento nuovi può fruire di un bonus statale a fondo perduto del 14%.

Nel campo dell’aiuto “soft” è stata fondata l’iniziativa Successione che consiste in una rete di esperti. Oltre alla consulenza occorre evidenziare l’attività di pubbliche relazioni di questa rete, che contribuisce in modo consistente ad una maggior sensibilizzazione dell'opinione pubblica. Sono anche state intensificate le attività di formazione professionale e continua (ad esempio laboratori e seminari). La Camera economica federale austriaca ha organizzato in tutto il paese molti eventi a livello nazionale e regionale, nell’intento sia di offrire una piattaforma d’incontro agli alienanti e cessionari potenziali, sia di accrescere la consapevolezza dell’eventualità che un trasferimento diventi una forma di creazione d’impresa.

In Austria i principali mercati29 di trasferimento di imprese avviati da organizzazioni pubbliche sono due:

• www.nachfolgeboerse.at varato dalla Camera economica federale austriaca30;

• www.nachfolgeboerse-wien.at varato dalla Camera economica di Vienna.

La banca dati “Nachfolgebörse (NFB)“ è stata istituita nel 1999 (e rilanciata nel 2003 in un formato più idoneo) dal servizio Creazione Imprese e dalla sezione giovani della Camera economica federale austriaca (Junge Wirtschaft Österreich/Gründer Service).

La borsa contiene attualmente più di 1.000 offerte di imprese trasferibili e più di 300 domande di interessati alla ricerca di un’impresa idonea. Dal marzo 2003 circa 603.000 visitatori sono ricorsi a “Nachfolgebörse” per raccogliere informazioni sulle imprese trasferibili.

L’uso della banca dati non è limitato agli iscritti alla Camera economica federale austriaca; anche i non iscritti possono utilizzarla. La consultazione è gratuita.

Tutti possono consultare la borsa per cercare imprese trasferibili o persone interessate a rilevare un'impresa. Sono previsti i seguenti profili di ricerca:

• regione • settore • fatturato • numero di dipendenti • dimensioni dell’impresa (in m²) • tipo di acquisizione dell’impresa (affitto/ acquisto/ rendita vitalizia) • ubicazione (ufficiale dell’impresa)

29 Oltre a questi due, altre offerte di trasferimenti di imprese si possono trovare sui siti di studi di

consulenza e contabilità, ma in generale non sotto forma di banche dati interattive.

30 Ci si può collegare alla borsa anche attraverso i seguenti indirizzi: http://meinmarktplatz.wko.at e http://www.jungewirtschaft.at/businessportal.

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• parole chiave

Per inserire un annuncio- tanto di offerta che di domanda di un’impresa trasferibile – occorre registrarsi indicando nome, impresa e modalità di contatto. Questi dati non vengono pubblicati e, se lo desiderano, gli utenti possono mantenere l’anonimato.

Di norma gli annunci sono inseriti direttamente dagli utenti e vengono messi immediatamente in linea (gli utenti che non hanno accesso a Internet possono inviare gli annunci per fax). Gli annunci non vengono controllati sistematicamente e “Nachfolgebörse” non verifica la correttezza degli annunci inseriti dagli utenti, anche se evidentemente gli annunci improprii (ad esempio le pubblicità di prodotti o servizi) vengono eliminati dagli amministratori. L’utente può decidere la lunghezza dell’annuncio, che però deve soddisfare i seguenti requisiti informativi minimi: tipo di acquisizione dell'impresa (affitto/acquisto/rendita vitalizia), forma giuridica e descrizione, fatturato. Gli annunci possono essere modificati in qualsiasi momento. Spetta agli utenti tenere gli annunci aggiornati. L’utente può anche predeterminare una scadenza, ma non sono previsti limiti temporali.

“Nachfolgebörse” non propone promozioni di accordi. Per prendere contatto un utente registrato può inviare un messaggio alla casella postale di un inserzionista, che viene informato per posta elettronica di questo tentativo (a volte l’informazione può essergli data per telefono da un responsabile NFB. I contatti possono anche essere organizzati via fax). I primi contatti tra iscritti alla borsa possono restare anonimi: nello scambio viene comunicato solo il codice d’identificazione (ID) dell’utente.

Oltre al sistema elettronico, vi è anche la possibilità di assistenza personale da parte dei responsabili di NFB (ad esempio consulenza).

“Nachfolgebörse Wien“ (http://www.nachfolgeboerse-wien.at) è ospitata dalla Camera economica di Vienna; esiste da 15 anni ma è stata rilanciata nel 2004. Attualmente registra più di 430 offerte e più di 1.000 domande l’anno.

Per usare la banca dati ci vuole una registrazione preventiva; possono registrarsi sia gli iscritti alla Camera economica di Vienna che i non iscritti. La consultazione è gratuita.

“Nachfolgebörse Wien” prevede le seguenti possibilità di ricerca:

• distretto • via • zona commerciale • dimensioni dell’impresa (in m²) • fatturato • settore • tipo di acquisizione dell’impresa (affitto/ acquisto/ rendita vitalizia)

La banca dati contiene solo annunci di alienanti/imprese trasferibili; non vi sono inserzionisti alla ricerca di un’impresa. L’annuncio può essere inserito solo dall’organizzazione ospite. Settore e tipo dell’impresa da acquisire sono i

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requisiti informativi minimi che il potenziale alienante deve soddisfare; tutte le altre informazioni, compresa l’identità dell’alienante, possono restare anonime. L’utente può predeterminare una scadenza. Negli altri casi i responsabili di NFB Vienna prendono contatto con gli inserzionisti ogni 12 settimane per mantenere gli annunci aggiornati.

La banca dati non propone promozioni di accordi. Se l'annuncio è anonimo, i potenziali cessionari possono rivolgersi direttamente ai responsabili di NFB Vienna per prendere contatto con gli alienanti ed anche per essere informati di altre possibilità di trasferimento. Il ruolo dei responsabili di NFB Vienna consiste nel far incontrare le parti e nel sostenere il trasferimento fin dall’inizio (ad esempio presenziando al primo incontro tra le parti interessate)31.

Oltre al servizio di banca dati vi è anche la possibilità di assistenza personale da parte dei responsabili di NFB Vienna (ad esempio consulenza).

Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Sig. Peter VOITHOFER KMU Forschung Austria ([email protected])

31 Nel 2006 è prevista l’attivazione di strumenti di ricerca, di controllo e di promozione d’incontri.

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3.9 Yrittajat (Finlandia)

Delle 230.000 imprese finlandesi – per il 95% PMI – 60.000-80.000 saranno a rischio di trasferimento nei prossimi 8-10 anni. Un quarto di queste imprese ritiene di avere un continuatore, il 15% pensa semplicemente alla liquidazione e circa il 60% non ha ancora alcun progetto di trasferimento. Le esigenze di trasferimento sono maggiori nei settori tradizionali – metalmeccanica, vendita al dettaglio – e minori nei nuovi settori, come le tecnologie dell’informazione e numerosi servizi, ecc.

In Finlandia il numero degli imprenditori con più di 50 anni è costantemente aumentato e nel 2004 superava i 67.000. Secondo alcuni studi, nel prossimo quinquennio si prevede che circa 40.000 PMI cambino di proprietà. Si stima inoltre che in Finlandia questi cambi di generazione e di proprietà incidano su più di 100.000 posti di lavoro.

In collaborazione con le organizzazioni di sviluppo delle associazioni e delle imprese sono state organizzate in Finlandia molte riunioni informative di preparazione ai cambi di generazione e di proprietà. Unitamente ai centri per l’occupazione e lo sviluppo economico (centri TE) il Ministero del Commercio e dell’Industria ha inoltre messo a punto e introdotto vari servizi di sviluppo finalizzati ai cambi di generazione e di proprietà.

I centri TE ad esempio forniscono alle PMI il servizio “passaggio del bastone” per programmare il trasferimento di un’impresa all’interno della famiglia o a un nuovo proprietario. “Passaggio del bastone” ha lo scopo di accertare la situazione e le aspettative di chi trasferisce e di chi rileva l’impresa e di chiarire problemi concernenti l’imposizione fiscale, gli aspetti giuridici e le alternative di finanziamento. Obiettivi sociali del programma sono promuovere la prosecuzione e lo sviluppo delle attività dell’impresa e salvaguardare le competenze e i posti di lavoro dei dipendenti. I centri TE inoltre organizzano vari servizi di formazione e sviluppo per le imprese che affrontano un ricambio generazionale – inclusi i casi di prosecuzione dell’attività – con obiettivi di miglioramento delle competenze e di sviluppo delle imprese.

In Finlandia per finanziare i cambi di generazione o di proprietà sono disponibili vari canali finanziari. Il tipo più comune è il prestito bancario. Oltre alle banche la società finanziaria specializzata Finnvera plc propone uno strumento finanziario denominato Yrittäjälaina (“prestito all’imprenditore”) adatto al finanziamento di assetti proprietari, di ricambi generazionali e di acquisizioni d’imprese.

In Finlandia servizi specialistici in materia di approfondimenti legislativi, di determinazione del valore dell’impresa e di imposizione fiscale vengono prestati da consulenti, avvocati, contabili e notai. Il loro numero è elevato e sono disponibili anche a livello regionale.

Oltre alle precedenti misure di sostegno si è anche prestata attenzione alla ricerca di un idoneo acquirente o continuatore, perché spesso questo è il problema maggiore. In Finlandia vi sono vari mercati di imprese gestiti a livello regionale e aperti a tutti, oltre al mercato nazionale Yrityspörssi ("scambio di imprese”) della Federazione delle imprese finlandesi (sito:

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www.yrittajat.fi/yritysporssi).Yrityspörssi è gestito da Sypoint Oy della Federazione delle imprese finlandesi.

Nel 2005 gli annunci inseriti in Yrityspörssi sono stati circa 400, per quasi il 90% relativi alla vendita di un’impresa e solo alcuni per un acquisto o per una ricerca di finanziamento. Molti degli annunci di vendita riguardavano imprese di vendita al dettaglio, dell’industria, del settore manifatturiero e dei servizi. Gli annunci di acquisto erano interessati soprattutto a imprese di servizi, in particolare di tipo contabile.

Gli annunci su Yrityspörssi vengono messi in rete per sei mesi al prezzo di €60 + IVA; possono anche essere pubblicati sulla rivista della Federazione delle imprese finlandesi e sul quotidiano economico finanziario Kauppalehti; in ciascuno di questi gli annunci costano €295 + IVA e si possono inviare per posta, per fax o per posta elettronica.

Yrityspörssi ha registrato mensilmente più di 21.000 visitatori con interesse specifico e circa 9.000 visitatori con interessi diversi. Il numero di annunci, risposte e visite al sito Yrityspörssi è in aumento.

Nell’autunno 2004 è stata avviata una verifica delle transazioni effettuate tramite Yrityspörssi, che si basa su un questionario inviato agli inserzionisti quattro mesi dopo la pubblicazione dell'annuncio. Si può compilare il questionario anche sul sito di Yrityspörssi. Nello spazio di un anno si sono avute 126 risposte, 8% delle quali relativo alla vendita dell’impresa e 23% alla prosecuzione delle trattative. Secondo la stima degli intervistati, le risposte ricevute tramite Yritysporssi sono state in media 3,5. Secondo i dati della verifica, il 37% degli utenti di Yrityspörssi ritiene il servizio molto utile e il 56% abbastanza utile.

Gli annunci pubblicati in Yrityspörssi evidenziano anche l’attività degli scambi regionali di imprese. Alcuni inserzionisti desiderano inserire i propri annunci negli scambi regionali che collaborano con Yrityspörssi: i siti di Yrityspörssi e degli scambi regionali sono collegati e i clienti trovano facilmente lo scambio a cui sono interessati sullo stesso sito.

Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Sig.ra Sirpa ALITALO Ministry of Trade and Industry ([email protected])

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4 CARATTERISTICHE AUSPICABILI DEI MERCATI DI TRASFERIMENTO DI IMPRESE

In questo capitolo verranno discusse le pertinenti condizioni preliminari e i fattori che determinano il successo del funzionamento di una banca dati di trasferimento. Ovviamente il successo di un mercato dipende da vari fattori e condizioni quadro, quali la normativa, gli atteggiamenti verso specifiche attività imprenditoriali o i servizi di sostegno, ecc. Quello che segue va quindi considerato un elenco di “qualità indispensabili” e non una descrizione esauriente delle caratteristiche delle banche dati di successo. Alcuni degli aspetti descritti inoltre sono strettamente interconnessi ed in pratica non possono essere considerati in modo isolato.

4.1 Massa critica, mercati integrati e finanziamenti

Lo scopo principale delle banche dati di trasferimento di imprese consiste nel fornire un “servizio di reperimento”, cioè nel garantire che acquirenti e venditori potenzialmente compatibili vengano informati della rispettiva esistenza. Per garantire il numero più elevato di accordi potenziali le banche dati dovrebbero essere le più inclusive possibile.

Pur ammettendo che con la semplice riunione di mercati totalmente scollegati in un’unica banca dati o piattaforma Internet è improbabile che si risolva il problema della massa critica (un falegname che cerca un’impresa non si interesserebbe ad annunci dei ristoranti), resta comunque il problema della misura in cui i mercati sono effettivamente scollegati. Con la liberalizzazione delle attività artigianali ad esempio i tradizionali confini tra i diversi mestieri diventano meno importanti e diventa più interessante per i potenziali acquirenti ottenere informazioni su settori diversi.

Inoltre i costi marginali dell’espandere un mercato o una banca dati trasformandoli in uno strumento omnicomprensivo sono a volte molto bassi o inesistenti, soprattutto se all’organizzazione provvede un ente pure omnicomprensivo come una camera di commercio.

Oltre al rischio che acquirenti e venditori potenziali non si incontrino a causa della frammentazione dei mercati, per ogni mercato si pone anche il tipico dilemma della massa critica. Se il mercato/la banca dati è piccolo, non attrae partecipanti e se non attrae partecipanti, resta piccolo32.

Per creare la massa critica necessaria a rendere un mercato attraente i costi d’ingresso per i primi utenti devono essere bassi; occorrono quindi investimenti iniziali da parte dei promotori della banca dati. Il finanziamento con tariffe a carico degli utenti sarà possibile solo quando si saranno raggiunte determinate dimensioni.

32 Cfr. ad esempio Wellmann (2004), Online Marketplaces, in: Singh, M.P. (ed.), Practical Handbook of

Internet Computing, disponibile anche se: http://ai.eecs.umich.edu/people/wellman/pubs/phic04.pdf.

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Al fine di creare una consistente riserva di imprese trasferibili in un’unica banca dati si potrebbe pensare ad un mercato europeo di trasferimento. È tuttavia dubbio che tale soluzione possa creare un valore aggiunto importante. Nella fase attuale sembra più realistico tendere a forme di convergenza delle banche dati nazionali tramite lo scambio di buone pratiche. Le organizzazioni ospiti delle banche dati nazionali tuttavia dovrebbero preoccuparsi di fornire sistematicamente collegamenti con le banche dati di altri paesi, in particolare di quelli limitrofi.

4.2 Organizzazione ospite imparziale

L’esistenza di un’organizzazione imparziale degna di fiducia, che possa ospitare una banca dati inclusiva, è un fattore di successo essenziale per le banche dati di trasferimento. In alcuni paesi la funzione di ospite può essere svolta dalle camere del commercio, dell’industria e/o dell’artigianato. (Le cose funzionano soprattutto se l’iscrizione all’organizzazione camerale è obbligatoria). Se l’ospitalità è garantita da organizzazioni di questo tipo, si espanderà anche il servizio di banca dati, poiché è molto probabile che ad esse si rivolgano potenziali alienanti e cessionari/continuatori.

Anche se l'iscrizione non è obbligatoria, le grandi organizzazioni imprenditoriali (federazioni d'imprese, federazioni di datori di lavoro) possono ospitare banche dati di trasferimento, qualora il mercato (operatori commerciali, banche, ecc.) non offra soluzioni adeguate al problema dell'accordo tra domanda e offerta di trasferimento di imprese, come spesso avviene nel caso delle piccole imprese.

Quando l’iscrizione e i contributi finanziari ad un’organizzazione (ad esempio camerale) sono obbligatori, i servizi della banca dati potrebbero essere gratuiti o a tariffa moderata, grazie al sostegno finanziario dell’organizzazione ospite. Ciò dipende tuttavia dal come si intende il servizio della banca dati: se come parte dei compiti fondamentali dell'organizzazione, oppure come servizio aggiuntivo che si paga per garantirne la sostenibilità a lungo termine. In ogni caso le tariffe possono essere ritenute necessarie per dissuadere eventuali utenti non seriamente intenzionati a vendere o acquistare un'impresa.

Soprattutto se le banche dati dipendono (totalmente o parzialmente) da finanziamenti pubblici e/o da contributi obbligatori, dev’essere garantita la verifica sistematica dei contatti organizzati dal servizio e del contributo della banca dati al trasferimento di imprese. Si può determinare annualmente un “tasso di successo", come rapporto tra numero di trasferimenti e di serie trattative di trasferimento avviati dalla banca dati durante l’anno e numero di imprese pubblicizzate. La pubblicazione periodica di questi dati potrebbe promuovere l’accettazione della banca dati da parte del pubblico (soprattutto in caso di finanziamento pubblico).

4.3 Consapevolezza, pubblicità e trasparenza

Di norma le micro e le piccole imprese hanno scarsa consapevolezza delle misure a sostegno delle imprese, alle quali di conseguenza hanno un tasso di

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partecipazione limitato. Le piccole imprese in particolare dichiarano che per esse è molto difficile trovare servizi adeguati33. Lo stesso si può dire anche per i mercati di trasferimento di imprese. In molti paesi essi non sono trasparenti, nel senso che molti alienanti e continuatori non ne sono informati. Lo stesso vale anche per gli strumenti su web che in quanto tali sono comunemente accessibili. Per promuovere la trasparenza delle banche dati di trasferimento si possono adottare varie misure:

• uso di un nome di dominio Internet breve, semplice e indicativo delle finalità;

• diffusione di volantini e altre informazioni a stampa ad eventi importanti (seminari per imprenditori, fiere commerciali, esposizioni, ecc.). Si osservi che “evento importante” non va inteso in senso stretto, ad esempio come riunione d'informazione sui trasferimenti;

• pubblicità e propaganda orale a seguito di ottime prestazioni di servizi; • ostacoli tecnici e amministrativi ridotti per gli utenti.

4.4 Informazioni fornite/possibilità di ricerca/struttura della banca dati

Per compensare le asimmetrie di informazione tra il versante degli acquirenti e quello dei venditori e per attrarre un maggior numero di potenziali acquirenti e alienanti potenziali occorre che il grado di dettaglio delle informazioni fornite si attenga ad uno standard minimo. Poiché è impossibile prevedere che tipo di informazioni siano più importanti per gli utenti della banca dati, le notizie sulle singole imprese e sui continuatori potenziali che essa contiene dovrebbero essere strutturate in modo da consentirne la consultazione secondo i vari tipi di informazioni disponibili.

Ovviamente la banca dati va divisa tra annunci di chi offre e annunci di chi cerca un’impresa. Per gli annunci di chi offre le possibilità d’interrogazione più comuni sono:

• Settore o industria (spesso sulla base della classificazione NACE) • Area geografica (ad esempio, regioni, città, codici postali) • Dimensioni (ad esempio numero di dipendenti e/o fatturato; classi

d’ampiezza per evitare che le imprese vengano facilmente individuate) • Tipo di acquisizione d’impresa previsto (affitto, vendita …) • Data/periodo di trasferimento previsto • Requisiti specifici del continuatore (autorizzazioni, qualifiche, ecc.) • Prezzo (campo di variazione)

Per i potenziali continuatori possono essere fornite le seguenti informazioni:

• Settore o industria (spesso sulla base della classificazione NACE) 33 Cfr. ad esempio Sheikh, S.; Pecher, I.; Steiber, N.; Heckl, E. (2002), Support Services for Micro, Small

and Sole Proprietor’s Businesses, Austrian Institute for Small Business Research.

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• Ubicazione preferita • Dimensioni preferite • Tipo di acquisizione preferito • Data di rilevamento preferita • Disponibilità al coinvolgimento in un processo di trasferimento e di

cessione prolungato • Prezzo (campo di variazione) • Altre informazioni personali pertinenti (autorizzazioni, qualifiche, ecc.).

Sarebbe oppportuno che questi criteri di ricerca si potessero usare in qualsiasi combinazione definita dall’utente. Per ognuno dei criteri inoltre l’utente dovrebbe avere la possibilità di scegliere l’opzione “tutti”, se non vuole limitare la propria scelta. Generalmente utile è anche la ricerca per parole chiave.

4.5 Tutela dell’anonimato e organizzazione dei contatti

La tutela dell’anonimato è di importanza fondamentale, soprattutto per i potenziali alienanti34. Se i clienti vengono a sapere che un’impresa sta per essere venduta, possono essere propensi ad interrompere i rapporti per timore che in breve tempo sparisca o si trasformi. Di conseguenza il valore di trasferimento dell’impresa potrebbe ridursi.

Le imprese vengono quindi quasi sempre pubblicizzate in un modo che non ne consente una facile individuazione. A seconda delle singole situazioni (dimensioni di un paese o di una regione, numero di imprese di determinate dimensioni e tipo) le descrizioni degli annunci devono essere alquanto vaghe. Gli acquirenti potenziali dovrebbero quindi poter prendere contatto con l’impresa stessa e/o con un intermediario per avere maggiori informazioni in proposito. Per ottenere le informazioni richieste il potenziale acquirente deve di norma indicare la propria identità, in modo che il proprietario dell’impresa in vendita possa accertarsi che non sta trattando con un cliente o con un concorrente.

4.6 Aspetti tecnici (accordo, durata, qualità)

Modalità complicate di raccordare gli annunci di acquirenti e venditori potenziali non favoriscono il successo di una banca dati. È comunque opportuno che gli acquirenti indichino un profilo di ricerca e vengano informati (ad esempio per posta elettronica) qualora nella banca dati venga inserita un'impresa corrispondente al loro profilo.

Alcune banche dati limitano il periodo di permanenza dell’annuncio per evitare l’accumulo di annunci vecchi e scaduti e la frustrazione di utenti che cercano

34 Eccettuata la nuova banca dati della regione vallona, che garantisce il pieno anonimato anche ai

potenziali acquirenti, i mercati oggetto della presente relazione dedicano maggior attenzione alla tutela dell’anonimato dei venditori.

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di mettersi in contatto con un'impresa che non viene più offerta. Poiché il trasferimento di un'impresa comporta di norma tempi considerevoli, la permanenza degli annunci nella banca dati non dovrebbe essere troppo breve. Il minimo previsto dalle banche dati oggetto della presente relazione è 6 mesi, di norma con possibilità di proroga.

Sembra in genere utile qualche forma di controllo di qualità e di manutenzione da parte dell’organizzazione ospite, al fine di garantire che le informazioni fornite siano valide e conformi a determinati standard minimi di qualità.

4.7 Importanza della mediazione e di altri servizi

Un trasferimento di impresa è spesso preceduto da lunghi negoziati concernenti questioni difficili quali il prezzo e le modalità di pagamento e di cessione dell’impresa. Se un acquirente e un venditore potenziali si sono incontrati tramite una banca dati, la parte più difficile del trasferimento deve ancora venire. In molti casi quindi può essere utile la prestazione di ulteriori servizi di mediazione.

Oltre alla mediazione, le organizzazioni ospiti possono proporre altri servizi, come la consulenza (concernente ad esempio gli aspetti tecnici e giuridici, la valutazione, ecc.). È probabile che i clienti del mercato accolgano con favore la presenza di una rete di consulenti d'impresa nel senso più ampio e di altri enti competenti in materia di alienazioni e acquisizioni (ad esempio consulenti fiscali, contabili, avvocati, notai, camere del lavoro e del commercio, previdenza sociale, uffici delle imposte, mediatori interpersonali, psicologi, ecc.). Soprattutto per le imprese minori disporre di un “elenco di competenze” può comportare di per sé un consistente risparmio di tempo, denaro e impegno.

Altri servizi potrebbero affrontare il problema della collaborazione con altri mercati di trasferimento di imprese, ad esempio collegando o integrando/mettendo in rete parti del servizio con ospiti pubblici o privati diversi (cfr. sopra). In tale contesto la prospettiva della cooperazione transfrontaliera sarebbe stimolante e potrebbe apportare ulteriore valore aggiunto al mercato.

Altri servizi di un mercato di trasferimento di imprese potrebbero anche includere le informazioni inerenti a vari settori industriali (indicazioni sulle potenzialità future di industrie specifiche) o informazioni generali su ciò che va tenuto in via prioritaria sotto osservazione durante o dopo il trasferimento.

4.8 Soluzione del portale Internet

In alcuni paesi operatori commerciali e organizzazioni del settore privato hanno già costituito importanti banche dati di acquisto/vendita, alcune delle quali specializzate in settori industriali o aree geografiche (ad esempio regionali). Nel Regno Unito ad esempio due banche dati operative, gestite da

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Daltons e da “businessesforsale.com”, contengono in permanenza più di 34.000 annunci di imprese in vendita. Eventuali fallimenti del mercato quindi possono essere collegati più a problemi di efficace segnalazione delle banche dati esistenti che non alla creazione di banche dati nuove.

In tali circostanze diventa importante l'esistenza di un portale Internet sostenuto dal governo, che renda possibile l'accesso ad un'ampia gamma di competenze a sostegno dell'impresa e segnali con chiarezza tali banche dati, anche incentivandone un maggior interesse e uso, soprattutto da parte di acquirenti potenziali.

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QUADRO SINTETICO: CARATTERISTICHE AUSPICABILI DELLE BANCHE DATI DEI MERCATI DI TRASFERIMENTO

• Occorre evitare la frammentazione delle banche dati nazionali (ad esempio per settori economici, categorie, mestieri e regioni diversi). Se non si può costituire una banca dati nazionale unitaria ed omnicomprensiva, occorre almeno pensare ad un portale nazionale per tutte le banche dati. Le banche dati nazionali devono anche prevedere collegamenti con le banche dati affermatesi in altri paesi.

• Un’organizzazione ospite neutrale e degna di fiducia è un fattore di successo essenziale per una banca dati di trasferimento. Candidate naturali a questa funzione sono le camere dell’industria e del commercio, le camere dell’artigianato e organizzazioni analoghe.

• I potenziali utenti devono essere ben informati dell’esistenza dei mercati. Si può accrescerne la consapevolezza con un nome di dominio adeguato, con pubblicità, con campagne di sensibilizzazione e con la diffusione di informazioni in contesti collegati (ad esempio seminari camerali su altri argomenti).

• I potenziali acquirenti di imprese dovrebbero avere almeno la possibilità di interrogare la banca dati utilizzando come criteri settori e categorie economiche, posizione geografica (regione o città) e dimensioni (indicate mediante classi di ampiezza di dipendenti e/o fatturato). Altri criteri d’interrogazione utili sono il prezzo (campo di variazione) e la data di trasferimento prevista.

• L’anonimato è di fondamentale importanza per la maggior parte degli alienanti potenziali (ed anche di qualche importanza per i potenziali acquirenti). Modalità di contatto o descrizioni che rivelerebbero l'identità dell'impresa possono essere pubblicati solo con l'autorizzazione della persona che inserisce l'annuncio. Le richieste di contatto possono essere indirizzate ad una casella postale anonima. I contatti sono più sicuri se vengono organizzati dall’organizzazione ospite della banca dati o da intermediari.

• È opportuno che l’organizzazione ospite garantisca una certa qualità degli annunci, almeno controllando periodicamente che gli annunci siano ancora validi. Anche l’assistenza nella redazione degli annunci è spesso utile. Si potrebbe inoltre prendere in esame l’opportunità di controllare a priori l’impresa prima che sia inserito un annuncio.

• Un mercato di trasferimento avrebbe maggior successo se non si limitasse ad una banca dati con un semplice servizio di reperimento. Altri servizi utili sono informazioni sui problemi del trasferimento, servizi di mediazione durante le trattative e tutorato.

• Per adattare e migliorare i mercati e rendere conto dei fondi pubblici eventualmente usati per sostenerli, è opportuna una verifica sistematica del loro successo (ad esempio sotto forma di “tasso di successo”) e dei fattori che lo determinano.

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ALLEGATO I : LA SITUAZIONE IN ALTRI PAESI CHE PARTECIPANO AL PROGETTO

Bulgaria

I dati statistici degli ultimi quattro anni dimostrano che in Bulgaria cresce il numero sia delle imprese di nuova costituzione che delle imprese in generale. La maggior parte di queste è stata creata dopo il 1989 ed è quindi alquanto recente. Le piccole e medie imprese rappresentano il 99,8% del totale.

Secondo un’indagine del 200135, circa il 23% dei proprietari di PMI ha 50 anni o più, circa il 68% ne ha dai 30 ai 49 e circa il 7% ne ha fino a 29. Durante il periodo 1995-2002 l’età degli imprenditori di nuova iscrizione presenta una tendenza uniforme al ribasso, con un aumento della quota di età inferiore (fino a 30 anni) a scapito della quota di età superiore (50 anni e più)36.

Attualmente non vi sono dati sui trasferimenti di imprese effettuati annualmente in Bulgaria. Poiché si tratta di imprese alquanto recenti, nel prossimo futuro non ci si attende un livello elevato di trasferimenti. Acquistare un’impresa esistente inoltre costa molto di più che costituirne una nuova. Per tali motivi la maggioranza delle organizzazioni imprenditoriali non colloca il problema del trasferimento di imprese ai primi punti del proprio ordine del giorno. È chiaro tuttavia che nei prossimi dieci anni l’importanza del trasferimento di imprese aumenterà notevolmente e che occorre assumere ora iniziative adeguate ed attingere alle esperienze acquisite e alle migliori pratiche di organizzazione di mercati di trasferimento di imprese di vari Stati membri.

Il Ministero dell’economia e dell’energia, insieme all’Agenzia per le piccole e medie imprese della Bulgaria, sta pensando di avviare un ampio dibattito con le organizzazioni imprenditoriali e con le ONG di sostegno alle PMI e di adottare altre iniziative rivolte essenzialmente ad una maggiore sensibilizzazione degli imprenditori in merito al trasferimento di imprese.

Attualmente in Bulgaria manca un mercato organizzato di trasferimento di imprese. Con la prevista ampia discussione sul trasferimento di imprese il governo si propone tra l’altro di ottenere pareri riguardo all’ente che sarebbe più idoneo a gestire un mercato organizzato d’imprese in Bulgaria.

Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Sig.ra Marga KOUTSAROVA Executive Agency for Small and Medium Enterprises Promotion ([email protected])

35 Relazione sulle piccole e medie imprese 2000-2002, Agenzia per le piccole e medie imprese, Sofia, 2002,

pag. 65.

36 Relazione annuale sulle condizioni e lo sviluppo delle PMI in Bulgaria nel 2004, Ministero dell’economia e dell’eneragia, Sofia, 2005, pag. 55.

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Repubblica ceca

Le piccole e medie imprese (PMI - imprese e singoli impegnati in attività economiche) sono una parte fondamentale dell’economia della Repubblica ceca. Le PMI svolgono un ruolo decisivo sia nella creazione di nuova occupazione, che in generale come fattore di stabilità sociale e di sviluppo economico. Il funzionamento e il rendimento delle PMI sono una delle condizioni essenziali della piena integrazione dell’economia ceca nello Spazio economico europeo.

Tabella: Quota PMI in alcuni indicatori macroeconomici selezionati

Indicatore 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 Imprese 99,8 99,8 99,8 99,8 99,8 99,8 99,8 99,9 Occupazione

59,8 56,4 59,1 59,5 59,7 60,9 62,2 61,5

Rendimento 52,9 51,7 53,3 52,9 51,4 52,0 52,0 52,1 Valore aggiunto

57,4 51,4 53,0 52,6 51,3 52,7 52,1 52,9

Costo del lavoro

* * 54,7 54,7 55,7 55,5 56,2 55,7

Investimenti * * 41,7 40,6 37,8 44,5 49,6 50,6 Esportazioni 36,4 36,3 36,5 36,2 35,7 31,2 34,0 34,3 Importazioni 48,0 48,8 50,7 49,4 47,1 50,3 49,8 52,5 PIL * * 34,8 31,7 31,1 32,2 35,2 34,9

Fonti: L’indicatore PIL proviene dai dati dell'ufficio statistico cecoslovacco; le altre quote sono state calcolate dal Ministero dell'industria e del commercio utilizzando dati dell'Ufficio statistico cecoslovacco; *) l’ufficio statistico cecoslovacco non ha definito l'indicatore per le PMI. Costo del lavoro senza OPC.

Come negli altri paesi dell’UE, di norma il sostegno alle piccole e medie imprese viene fornito con l’obiettivo di mantenerne e rafforzarne la competitività. Esse vengono sostenute sia direttamente che indirettamente. Il sostegno indiretto contribuisce a creare un contesto favorevole alle PMI semplificando l’amministrazione, attenuando gli eventuali effetti negativi su di esse di nuove leggi e agevolando il loro accesso alle informazioni alla formazione e alle consulenze. Il sostegno finanziario diretto è costituito da strumenti che agevolano l’accesso delle PMI ai finanziamenti per attuare i loro piani di investimento o per ridurre i loro costi. Sono direttamente interessati vari programmi di competenza del Ministero dell’industria e del commercio e del Ministero dello sviluppo regionale, finanziati dal bilancio statale, da fondi UE e da fondi del mercato finanziario.

Il governo della Repubblica ceca è pienamente consapevole della necessità di migliorare il contesto imprenditoriale complessivo al fine di promuovere e potenziare il trasferimento di imprese come uno dei prerequisiti importanti per la salute e il successo del settore delle PMI.

Nella Repubblica ceca tuttavia il trasferimento di imprese ha alcune caratteristiche peculiari derivanti da una storia assai breve del settore privato. Dopo quarant’anni d’interruzione, le imprese private sono ricomparse nelle Repubblica ceca all’inizio degli anni novanta. Le esperienze acquisite

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confermano che i piccoli e medi imprenditori sono molto più interessati a costituire una nuova impresa che non a rilevarne una esistente. Oltre al costo indiscutibilmente più elevato di rilevare un’impresa, si ritiene che operino anche barriere psicologiche relative all'assunzione di responsabilità per un’impresa costituita da altri. Per questi motivi finora i problemi riguardanti trasferimenti di imprese in generale, e quelli del ricambio generazionale in particolare, nella Repubblica ceca non sono stati ritenuti urgenti come in altri Stati membri dell’UE, i cui imprenditori sono stati proprietari di azienda per molti anni e per svariati motivi hanno dovuto risolvere i problemi riguardanti i trasferimenti di imprese.

Attualmente nella Repubblica ceca non vi sono mercati di trasferimento di imprese organizzati da enti pubblici o privati. L’attuale assistenza al trasferimento di imprese fa parte integrante della politica governativa di assistenza alle PMI tramite i programmi di sostegno, in particolare i programmi START e CONSULTING, di competenza del Ministero dell'industria e del commercio e delle sue organizzazioni sovvenzionate. L'assistenza fornita nel quadro di tali programmi può indubbiamente agevolare i trasferimenti e ridurre il rischio della chiusura d’imprese a causa del loro trasferimento a un nuovo proprietario. Le agevolazioni fiscali connesse al trasferimento di imprese sono incluse nelle leggi relative alle imposte sul reddito, all’IVA, alle imposte sulle successioni e sulle donazioni nonché alle imposte sul trasferimento di immobili.

Finora non è stata eseguita alcuna indagine sull’età degli imprenditori o sulle loro intenzioni di trasferire o rilevare un’impresa. Si stima tuttavia che una piccola percentuale di PMI abbia già affrontato il problema del trasferimento e abbia già richiesto pareri e assistenza in proposito a consulenti o studi di consulenza e organizzazioni camerali. Per tale motivo, e per un uso più esauriente dei dati raccolti, il Ministero dell’industria e del commercio ha già incluso in alcune indagini in corso un insieme di domande concernenti i trasferimenti di imprese. Altre indagini specifiche seguiranno tra breve.

Si prevede che nel prossimo futuro la Repubblica ceca dovrà affrontare il problema del buon esito del trasferimento di imprese, al fine di preservare e sostenere il potenziale economico delle PMI. Vengono pertanto accolte con favore le iniziative dell’UE di scambio delle migliori pratiche per favorire mercati trasparenti di trasferimento di imprese, che vengono ritenute molto proficue per i futuri provvedimenti politici in questo campo.

Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Sig.ra Martina FUNKOVA Ministry of Industry and Trade of the Czech Republic ([email protected])

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Grecia

La Grecia ritiene che tutte le questioni riguardanti il trasferimento di piccole e medie imprese siano di vitale importanza tanto per l'economia che per le imprese. Il trasferimento di imprese è stato designato come azione prioritaria della politca greca a favore dell'imprenditorialità.

Si ritiene che nel prossimo decennio più del 2,5%-3% delle imprese registrate in Grecia dovrà essere ceduto annualmente. Tuttavia, secondo alcuni indicatori attendibili, la percentuale potrebbe essere anche superiore. Sulla base dei dati del Segretariato generale del servizio statistico nazionale, nel 2002 in Grecia vi erano 878.846 PMI, 22.202 delle quali sono state trasferite.

Quasi il 90% di queste ultime era costituito da piccole imprese familiari che occupavano fino a 9 addetti. Delle restanti imprese cedute l'8,2% occupava da 10 a 49 addetti e il 2,1% da 50 a 249 addetti. Più in particolare la quota di imprese del settore primario effettivamente trasferita è stata del 2,2%, quella del settore secondario (industriale) del 16,42% e quella del settore terziario (informazione, servizi di consulenza, ecc.) è stata dell'81% (tabella 1). I motivi e i tipi di trasferimento di imprese variano in funzione di molti fattori, quali le dimensioni (tabella 2) e la forma giuridica.

Tabella 1: Numero di trasferimenti di PMI nel 2002 per settore e per dimensioni

Classe d’ampiezza delle PMI Settori dell’economia Micro Piccole Medie Totale Primario 435 46 0 481 Secondario 2.887 569 191 3.647 Terziario 16.431 1.207 274 17.912 Altro 155 7 0 162 Totale 19.908 1.829 465 22.202

Tabella 2: Motivi dei trasferimenti di PMI

Classe d’ampiezza delle PMI Motivi del trasferimento Micro Piccole Medie Totale A titolo oneroso (successione, ecc.) 284 2 0 286

A titolo gratuito (donazione) 32 0 0 32 Concentrazione - Assorbimento 70 31 11 112 Fusione 23 9 4 36 Frazionamento 11 2 0 13 Cambiamento di configurazione della società 9.073 1.187 384 10.644

Cambiamento di dati dei soci (trasferimento di capitale sociale, ecc.)

10.415 598 66 11.079

Totale 19.908 1.829 465 22.202

Per iniziativa del Ministero dello sviluppo, nel marzo 2006 un comitato di indirizzo composto da rappresentanti del settore pubblico e privato ha iniziato

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ad operare ed ha presentato proposte al Ministero. Si stanno preparando iniziative sui seguenti aspetti fondamentali:

• Individuazione e formulazione di misure per agevolare il trasferimento delle piccole e medie imprese, che possano essere finanziate dal quarto programma quadro comunitario.

• Misure proposte al fine di garantire la prosecuzione del funzionamento delle imprese individuali in caso di forzata esigenza di trasferirle per decesso di parenti o di uno dei soci.

• Incentivi all’imprenditore mediante iniziative o misure idonee, affinché trasferisca l’impresa a continuatori, a dipendenti o a terzi.

• Erogazione di finanziamenti idonei e adeguati per il trasferimento. • Sensibilizzazione delle piccole e medie imprese in materia di trasferimenti

ereditari obbligatori. • Armonizzazione con le politiche dell’Unione europea in materia di

trasferimento di imprese.

Dopo un accurato esame della relazione, in Grecia dovrebbero essere assunte iniziative specifiche sul piano delle politiche e degli strumenti al fine di agevolare il trasferimento di imprese, di ridurre gli oneri burocratici e amministrativi e di organizzare un mercato pubblico di trasferimento di imprese.

Attualmente in Grecia non vi sono mercati di trasferimento di imprese organizzati da enti pubblici o privati. Per quanto attiene all'informazione, molto lavoro viene svolto da organizzazioni camerali e federazioni per informare gli imprenditori interessati riguardo sia all’importanza di prepararsi al trasferimento di impresa che alle procedure da seguire affinché esso abbia buon esito conformemente al contesto giuridico e fiscale greco. Nell’attività di trasferimento di imprese sono coinvolti vari operatori commerciali: consulenti giuridici, notai, studi di consulenza, ecc.

Occorre sottolineare che in Grecia la creazione di mercati e il trasferimento di imprese vengono considerati prioritari. Si ritiene che le attuali conoscenze sulle strutture e le pratiche migliori di altri paesi membri dell’Unione europea accelereranno la creazione di mercati greci su basi solide.

Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Dr. Athina PNEVMATIKATOU Ministry of Development ([email protected])

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Spagna

In Spagna le PMI (con meno di 250 dipendenti) sono circa 3 milioni e rappresentano il 99% di tutte le imprese. Anche se quelle senza dipendenti sono 1.570.000, i posti di lavoro nelle PMI sono 12.900.000 (il 66,8% di una popolazione attiva di 19.300.000 persone).

Non essendo stata condotta alcuna indagine statistica specifica sul trasferimento di imprese, mancano dati ufficiali; ma secondo le stime delle camere di commercio, nei prossimi 10 anni verrano cedute almeno 650.000 imprese (circa 65.000 all’anno) e saranno a rischio almeno 1.400.000 posti di lavoro. Questi dati indicano chiaramente la grande importanza del settore per l'economia nazionale.

Il governo spagnolo è pienamente consapevole della necessità di promuovere iniziative per migliorare e facilitare il trasferimento di imprese. Al momento tuttavia non vi è alcun ente pubblico specificamente competente a seguire e sostenere i trasferimenti di imprese in modo uniforme e ben organizzato a livello nazionale.

In effetti l’attuale sostegno al trasferimento di imprese rientra nei programmi di sostegno alle PMI predisposti da DGPYME (Dirección General de Política de la Pyme, presso il Ministero dell'industria, del turismo e del commercio, che fornisce alle PMI informazioni rilevanti, controlla la creazione d’imprese e la loro reciproca collaborazione, si occupa di statistiche, di tematiche europee, di banche dati, di ricerca sull’imprenditorialità e altro; cfr. http://www.ipyme.org). Negli ultimi anni sono stati messi a punto alcuni programmi di sostegno al processo di creazione di imprese, compresa la pertinente semplificazione amministrativa, che avranno effetti positivi anche sui procedimenti di trasferimento di imprese.

Le camere di commercio hanno anche attuato alcuni progetti in questo campo; vi sono alcune banche dati locali, sostenute da organizzazioni camerali locali (di Madrid, Valencia, ecc.), che pubblicano “annunci di opportunità economiche”; le camere di commercio inoltre hanno eseguito uno studio di fattibilità (nel quadro del programma UE sui contenuti elettronici) dei trasferimenti di imprese tra Francia, Italia e Spagna tramite un portale Internet transfrontaliero (cfr. http://www.eurotransbiz.com). Nel campo della creazione d’imprese anche la Ventanilla Única Empresarial (VUE) (sportello unico per la creazione d’imprese), che opera presso più di 30 organizzazioni camerali, sostiene il processo di trasferimento. INCYDE (istituto camerale per la creazione e lo sviluppo di imprese) ha avviato numerose iniziative locali che vertono sull’imprenditorialità. Altre camere di commercio collaborano alla valutazione del valore economico e di mercato delle imprese trasferite nonché del valore delle scorte, delle azioni e delle opzioni, ma senza metodi, strumenti o procedure comuni.

Il mercato di trasferimento di imprese in Spagna è frammentato e spesso ha dimensioni solo locali o regionali. Ma nei settori pubblico, semi-pubblico e privato vi sono alcune interessanti iniziative che potrebbero dar vita ad un futuro sistema integrato.

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Alcune organizzazioni imprenditoriali (ad esempio Instituto de Empresa Familiar, interessato al processo di trasferimento delle imprese familiari), università e scuole di amministrazione aziendale offrono alle imprese specifici programmi e servizi di formazione. In Spagna vi sono anche alcune iniziative private di assistenza al trasferimento di imprese: contabili, consulenti, banche, consulenti finanziari e altri specialisti del settore privato propongono la loro assistenza a livello locale. In contesto Internet vi sono pochi siti privati dedicati al trasferimento di imprese (www.buyacom.com con più di 4.500 offerte di acquisto/vendita - in spagnolo e inglese - o www.bizalia.com con 2.500 offerte), ma le banche dati hanno scarsa esperienza (non superiore ai 2 anni), non hanno rilevanza o completezza sul piano nazionale e la loro classificazione delle imprese non è standardizzata.

Nell’attuale situazione la Spagna sta pensando all’introduzione di alcuni strumenti specifici di sostegno al trasferimento di imprese basati sulle precedenti esperienze pubbliche/private, che tengano conto delle migliori pratiche dell’UE. Sono probabilmente necessari ricerche e studi (indagini per individuare il numero di trasferimenti di imprese, le potenzialità future, le esigenze di alienanti/cessionari, la loro disponibilità ad usare per questo procedimento servizi in linea, ecc.) e stretta collaborazione tra governo, organizzazioni camerali e altri operatori interessati.

Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Sig. Javier ABADIA High Council of Spanish Chambers of Commerce ([email protected])

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Ungheria

Il 31 dicembre 2004 in Ungheria vi erano complessivamente 872.000 imprese. Mancano dati sull’età dei proprietari. Si sa tuttavia che 77.000 (16,9%) dei 456.000 imprenditori privati erano pensionati, cioè avevano più di 62 anni.

Queste cifre dimostrano che rispetto alla media dei paesi UE gli imprenditori ungheresi mantengono la proprietà dell’impresa fino ad un’età più avanzata. Probabilmente uno dei motivi è l’impossibilità di questa generazione di diventare proprietaria di un'impresa prima del cambiamento di regime del 1990; le imprese costituite da allora garantiscono adesso un buon tenore di vita ai proprietari e alle loro famiglie. Di conseguenza gli imprenditori hanno ragioni sia emotive che finanziarie per non vendere facilmente le loro imprese ben funzionanti. Per questo specifico motivo il numero delle imprese ben funzionanti poste in vendita sarà in questa fase minore di quello dei precedenti Stati membri dell'UE.

Anche se nei dieci anni successivi non sono state eseguite indagini statistiche specifiche sul numero di trasferimenti di imprese, esso può essere stimato in 5.000-10.000 all’anno.

Attualmente due imprese private ungheresi dispongono di un sito web che tratta di trasferimenti di imprese su scala abbastanza ampia (alcune centinaia di operazioni all’anno). I loro indirizzi Internet sono: www.topceg.hu e www.cegalku.hu. Oltre a queste due imprese, altri studi di consulenza aziendale e studi legali promuovono talvolta tali operazioni. Non esistono né una banca dati nazionale uniforme né un mercato organizzato.

In Ungheria il sostegno viene soprattutto riservato ai progetti con finalità di sviluppo e di investimento. Tuttavia, anche in assenza di specifica assistenza ai trasferimenti, le imprese coinvolte possono scegliere tra varie forme di sostegno e non vi sono ostacoli al suo mantenimento in caso di cambio di proprietà, a condizione che il nuovo proprietario si assuma gli obblighi del precedente.

Poiché il numero di trasferimenti di imprese sembra destinato a crescere nei prossimi anni, è importante che i proprietari di imprese ben funzionanti possano venderle in modo semplice e rapido e che si possa trovare facilmente un potenziale acquirente. L’Ungheria è pertanto interessata ad ottenere informazioni sulle pratiche degli altri Stati membri dell’UE e sta prendendo in considerazione la costituzione di un mercato trasparente di trasferimento di imprese.

Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Sig. László MARÓTI Ministry of Economy and Transport ([email protected])

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Polonia

In Polonia la percentuale di imprese di nuova costituzione è piuttosto alta. Molte di esse appartengono a settori che non richiedono livelli elevati di investimento (ad esempio punti vendita al dettaglio, ristoranti, alberghi, servizi immobiliari, servizi di insegnamento) e sono caratterizzati da bassi costi d’ingresso, forte concorrenza e tasso di fallimenti elevato. Le possibilità di svilupparsi di queste nuove imprese sono quindi limitate. Altri limiti sono la scarsità di capitale, i costi amministrativi elevati e le infrastrutture ridotte. Le imprese polacche occupano in media 2,5 dipendenti37. Sono in maggioranza microimprese che occupano un totale di 3.367.000 addetti.

Mancano dati sulle imprese effettivamente trasferite ogni anno in Polonia. Il Ministero dell'economia, competente in materia di sviluppo delle PMI, sta pensando di condurre un'indagine su questo tema nel 2006. Ma poiché in Polonia molte imprese sono state costituite dopo il 1989 - quando è iniziata la trasformazione politica ed economica - la grande maggioranza degli imprenditori non ha ancora raggiunto l'età della pensione (cfr. tabella).

Tabella: Età degli imprenditori in Polonia

Quota degli imprenditori in % meno di 40 40-60 più di 60

2000(1)* 26,29 67,33 6,382000(2)* 24,47 68,09 7,452001(1) 29,09 62,11 8,812001(2) 27,36 64,99 7,652002(1) 26,46 66,15 7,392002(2) 24,69 67,03 8,282003(1) 27,60 64,41 7,992003(2) 24,09 67,42 8,492004(1) 22,33 70,42 7,242004(2) 22,10 66,77 11,132005(1) 23,34 68,22 8,44

Fonte: Ministero dell’economia. *I moduli d’indagine contrassegnati dal numero 1 sono stati inviati nella prima metà dell’anno.

Secondo le stime, annualmente in Polonia vengono trasferite circa 100.000 imprese (imprenditori con più di 60 anni). Alcune vengono trasferite all’interno della famiglia, altre vengono chiuse. Secondo stime orientative il numero di trasferimenti di mercato è di circa 50.000 all’anno.

In Polonia non vi è un mercato uniforme di trasferimento di imprese organizzato da enti pubblici. Vi sono tuttavia mercati frammentati di questi servizi. A queste attività partecipano vari operatori commerciali, ad esempio consulenti giuridici, notai, agenzie immobiliari, studi di contabilità e di

37 Mancano i dati del 2004, ma si può ritenere che il numero sia lievemente aumentato.

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consulenza. Alcune offerte – soprattutto quelle collegate al mercato immobiliare - vengono pubblicate sui siti delle amministrazioni regionali/locali o di organizzazioni che collaborano con tali amministrazioni. Tali offerte di proprietà sia pubbliche che private vegono presentate come “potenziale d'investimento della regione” (ad esempio www.wmarr.olsztyn.pl). Le organizzazioni che collaborano con le amministrazioni regionali/locali hanno soprattutto il ruolo di prendere contatto con gli imprenditori che vogliono collaborare tra loro, ma anche di agevolare le operazioni di vendita. Anche le camere d’industria e commercio locali prestano servizi analoghi. Vari annunci di imprese in vendita vengono inoltre pubblicati su giornali nazionali o locali. Annunci di questo tipo vengono anche inseriti in siti Internet molto noti come www.kupsprzedaj.pl.

Nell’attuale situazione la Polonia deve prendere in considerazione l’introduzione di alcuni strumenti di sostegno al trasferimento di imprese. Potrebbe essere particolarmente utile un’indagine per stabilire il numero di trasferimenti di imprese, i loro motivi e l'eventuale disponibilità (a quali condizioni) dei proprietari ad usare una banca dati per i trasferimenti d'impresa.

La candidata naturale ad ospitare una banca dati centrale sembra essere Polska Agencja Rozwoju Przedsiębiorczości (PARP). L’agenzia dipende dal Ministero dell’economia e l’attuazione dei programmi governativi per le PMI nonché l’impiego dei fondi strutturali rientrano tra le sue competenze. L’agenzia dispone di una catena di cooperative regionali e locali (rete nazionale di servizi per le PMI) che sarebbe molto utile per promuovere questo nuovo provvedimento di sostegno al trasferimento delle PMI.

Dato che costituire una nuova impresa costa meno che rilevarne una esistente (e quindi tali operazioni hanno un mercato alquanto limitato in Polonia), occorre considerare che la creazione della banca dati può anche costituire uno strumento per sostenere le imprese esistenti con qualche apporto di capitale. Potrebbe inoltre servire da strumento per promuovere accordi tra soci di impresa. Si tratta di un'idea simile ai “business angels” (che in Polonia sostengono solo investimenti nei settori innovativi) o alle partecipazioni private e al capitale di rischio che sostengono progetti imprenditoriali di maggior portata.

Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Sig.ra Agnieszka WYRZYKOWSKA Ministry of the Treasury ([email protected])

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Romania

Per effetto del rapido incremento del numero delle imprese negli scorsi anni, in Romania la maggior parte delle imprese private, in particolare delle PMI, è ancora piuttosto recente.

Tabella: Numero delle PMI per dimensioni in Romania

2000 2001 2002 2003 2004 Micro 279.893 280.448 285.207 313.485 358.242Piccole 29.417 31.249 32.010 34.883 36.080Medie 6.864 7.455 7.989 8.342 8.674Totale 316.174 319.152 325.206 356.710 402.996

Fonte: Relazione annuale sul settore delle PMI in Romania, NASMEC 2005, Micro: 0-9 addetti, Piccole: 10-49 addetti, Medie: 50-249 addetti.

Molti dei proprietari/gestori di queste imprese tuttavia hanno ormai l’età per pensare ad un eventuale trasferimento. Oltre alla rilevanza economica generale dei trasferimenti di imprese, è anche importante la salvaguardia di attività tradizionali, soprattutto artigiane e cooperative. Secondo un’indagine recente – condotta dall’Agenzia nazionale per le piccole e medie imprese e le cooperative (NASMEC) – sullo stato di salute e i bisogni delle PMI romene, circa 46.000 piccole imprese su un totale di 403.000 (cioè più dell'11%) hanno proprietari con più di 55 anni. Occorre inoltre considerare che nell'attuale situazione di trasformazioni strutturali collegate all’integrazione europea il raggiungimento dell’età della pensione da parte del proprietario non è l’unica ragione per trasferire l’impresa.

L'organizzazione del sostegno al trasferimento di imprese in Romania è ancora nelle prime fasi. Alcune disposizioni sono state adottate con la legge n. 346/2004 sugli incentivi alla creazione e allo sviluppo di PMI (che teneva conto della raccomandazione della Commissione europea del 1994 sul trasferimento come reale alternativa alla costituzione di nuove imprese). Secondo questa legge, NASMEC mette a punto e gestisce un programma pluriennale che prevede la copertura delle spese per oneri e tariffe di registrazioni e modifiche eseguite dall’Ufficio nazionale di registro del commercio. Il programma si pone l’obiettivo di promuovere lo sviluppo economico mediante il trasferimento di imprese con potenziale di crescita e di trasmettere le pratiche e le concezioni tradizionali dei proprietari fondatori ad una nuova generazione di imprenditori.

Attualmente in Romania non vi sono mercati organizzati di trasferimento di imprese. Nel 2006 tuttavia – con il sostegno del programma Phare dell’UE - NASMEC predisporrà un portale informativo (www.animmc.ro) al fine di sviluppare strumenti di amministrazione elettronica e di costituire una piattaforma integrata per le PMI. Nel quadro dei servizi forniti alle PMI NASMEC intende costituire una banca dati per agevolare il trasferimento di imprese a livello nazionale. Contestualmente verrà predisposto una combinazione di misure di sostegno “soft” basate sulle pratiche migliori di alcuni Stati europei. In tale contesto NASMEC ha avviato un dibattito sull’incidenza del trasferimento di imprese tramite iniziative governative, ONG

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e organizzazioni imprenditoriali e svolgerà un’indagine per misurare l’ampiezza di questo processo.

Per ulteriori informazioni rivolgersi a:: Sig.ra Ileana MODREANU National Agency for SMEs and Co-operatives ([email protected])

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Slovenia

La promozione di imprenditorialità e di piccole e medie imprese in Slovenia non ha una lunga tradizione. Dopo l’indipendenza la maggior parte dei fondi statali è stata utilizzata per il salvataggio di grandi imprese, mentre negli anni novanta le politiche di promozione delle PMI e dell'imprenditorialità erano mutevoli e incerte. La situazione ha iniziato a cambiare con l'entrata in vigore della Carta europea delle piccole imprese, con l’adesione della Slovenia ai programmi europei di promozione delle PMI e con vari provvedimenti nazionali intesi a migliorare il contesto imprenditoriale.

Dalla tabella che segue risulta che in Slovenia vi è una maggioranza di microimprese con pochi o nessun dipendente. Esse occupano circa il 27,1% dei lavoratori dipendenti sloveni, mentre le piccole imprese ne occupano il 16,3% e le medie imprese il 20,6%. Nel 2006 il 36% dei 606.811 occupati risulta dipendente da grandi imprese.

Tabella: Imprese per dimensioni in Slovenia

2002 2003 2004 Microimprese I (0-1) 53.154 53.106 58.347 Microimprese II (2-9) 35.530 31.814 28.968 Piccole imprese (10-49) 4.862 5.074 4.898 Medie imprese (50-249) 1.200 1.195 1.179 Grandi imprese (250+) 324 316 305 Totale 92.070 91.505 93.697

Fonte: Ufficio statistico della Repubblica slovena.

La maggior parte dei nuovi imprenditori appartiene alla classe d’età 25-34 anni. La maggior parte delle imprese consolidate afferisce a classi di età più avanzata (cfr. grafico). Nella classe di età 25-34 anni il 3,75% degli adulti residenti in Slovenia è proprietario o comproprietario attivo di un'impresa consolidata, mentre nella classe d'età 45-54 anni questo tasso raggiunge il 10,58%.

Il quadro sintetico dell’andamento dell’imprenditorialità in Slovenia nel 2005 evidenzia tendenze positive. La quota di popolazione adulta che intende avviare un’impresa o che ne possiede già una costituita da meno di 3 anni e mezzo è consistentemente aumentata. Dopo l’eccezionale diminuzione al 2,6% nel 2004, nel 2005 è cresciuta al 4,4%, pari a circa 20.000 soggetti in più.

L’esperienza attuale della Slovenia conferma che i piccoli imprenditori preferiscono di gran lunga costituire una nuova impresa piuttosto che rilevarne una esistente. Uno dei motivi principali è evitare qualsiasi responsabilità per obblighi negativi di un’impresa costituita da un altro imprenditore.

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Grfico: Attività economica per classe di età

Attività economica per classe di età

0

2

4

6

8

10

12

18 - 24 25 - 34 35 - 44 45 - 54 55 - 64

Classe de età

Quo

ta d

i adu

lti n

ella

cla

sse

de e

nuove e agli inizi consolidate

Attualmente in Slovenia non vi è alcun mercato organizzato di trasferimento di imprese. Una parte di questa attività viene svolta da organizzazioni camerali, operatori commerciali, consulenti giuridici, notai, studi di consulenza, ecc. Sinora non è stata eseguita alcuna indagine sull'età degli imprenditori o sulle loro intenzioni di trasferire o rilevare un'impresa. Tuttavia, sulla base delle informazioni disponibili, si stima che alcune PMI abbiano già affrontato il problema del proprio trasferimento.

Il Ministero dell’economia della Repubblica slovena è consapevole della necessità di migliorare il contesto imprenditoriale complessivo al fine di accrescerne le possibilità di trasferimento di imprese e sta quindi pensando alla creazione di mercati di trasferimento in Slovenia come intervento prioritario da discutere nel corso dell’anno con le organizzazioni imprenditoriali, le ONG che assistono le PMI e tutti gli altri attori interessati, avendo come obiettivo principale formare un partenariato per la creazione del mercato.

Si ritiene che le attuali iniziative dell'UE di scambio delle migliori pratiche per favorire mercati trasparenti di trasferimento di imprese accelereranno la creazione del mercato sloveno.

Per ulteriori informazioni rivolgersi a:: Sig. Vladimir RUDL Euro Info Centre Maribor ([email protected])

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Svezia

Come in altri paesi europei, anche in Svezia tra le imprese prevalgono nettamente le PMI. Le imprese svedesi sono in tutto circa 600.000. Il 99% è costituito da PMI, cioè imprese con meno di 250 dipendenti. Circa il 94% delle PMI ha meno di dieci dipendenti e la quota di quelle senza dipendenti è pari al 60%. Anche se poco numerose, le grandi imprese impiegano una parte consistente dei dipendenti privati. In Svezia lavora per imprese con 250 dipendenti o più il 40% dei dipendenti privati, mentre il 60% lavora per PMI.

Nell’ottobre 2003 il governo svedese ha affidato all’Agenzia svedese per la crescita economia e regionale (NUTEK) il compito di eseguire un’analisi approfondita sugli effetti prevedibili del futuro ricambio generazionale nelle imprese. Nel febbraio 2004 è stata presentata la relazione, intitolata “Ricambio generazionale nelle imprese – analisi del problema”.

Secondo le conclusioni della relazione, sono a rischio di trasferimento circa 45.000-50.000 imprese con le seguenti caratteristiche:

• il responsabile possiede più del 50 % dell’impresa; • l’impresa ha tra 2 e 49 dipendenti a tempo pieno (compreso il responsabile) • il responsabile ha più di 50 anni.

Esse occupano complessivamente circa 215.000 lavoratori a tempo pieno. Se si aggiungono le imprese con un solo dipendente a tempo pieno (nella maggior parte dei casi il responsabile), il numero di quelle a rischio aumenterebbe di circa 65.000.

L’indagine sulle imprese della categoria a rischio ha evidenziato che il 63% dei responsabili vorrebbe dimettersi nei cinque anni successivi. Un quinto dei responsabili vorrebbe liquidare l’impresa andando in pensione. Se si aggiungono i responsabili che pensano di aver problemi a trovare un continuatore, sembra probabile che circa un terzo delle imprese appartenenti alla categoria a rischio cessi l’attività quando il responsabile si dimette. Le imprese probabilmente destinate a cessare l’attività occupano circa 38.000 dipendenti a tempo pieno.

Lo studio sembra indicare che i prossimi trasferimenti di imprese non sono ben preparati. L’indagine sulle imprese a rischio evidenzia che il 63% dei responsabili di questa categoria non ha adottato iniziative per agevolare un cambio di proprietà imminente. Solo la metà dei responsabili ritiene di sapere come fare per trovare un acquirente idoneo.

Secondo le conclusioni della relazione NUTEK, nel prossimo futuro molti proprietari dovranno trasferire la propria impresa e la maggioranza non è preparata a questa operazione. Gli effetti sull’occupazione e sull’economia potrebbero essere potenzialmente rilevanti ed occorre adottare provvedimenti per favorire il buon esito dei trasferimenti di imprese.

A seguito dello studio NUTEK e delle raccomandazioni del progetto BEST sul trasferimento di imprese, nel gennaio 2005 NUTEK ha avviato un programma dedicato al trasferimento di imprese, che viene gestito congiuntamente con

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ALMI Företagspartner (partner d'imprese), con la Federazione delle imprese private e con la Confederazione delle imprese svedesi. Il programma affronta aspetti quali le informazioni destinate a sensibilizzare, l’istruzione e la formazione per imprese e consulenti, la consulenza e gli strumenti di preparazione al trasferimento di imprese, la necessità di strumenti finanziari e le misure per agevolare l’incontro tra venditori e acquirenti.

Attualmente in Svezia non vi sono mercati ufficiali o banche dati nazionali di trasferimento di imprese finanziati con fondi pubblici. Vi sono tuttavia vari mercati di trasferimento di imprese quali:

• mercati su web gestiti da operatori/intermediari commerciali con banche dati che propongono profili anonomi di imprese e un motore di ricerca. In Svezia vi sono due mercati nazionali gestiti secondo criteri commerciali;

• mercati su web gestiti da consulenti, simili peraltro alle banche dati di tipo 1;

• mercati generali locali e regionali che propongono tutti i tipi di articoli, comprese le piccole imprese;

• mercati gestiti da contabili, banche, avvocati e consulenti che propongono i propri servizi in materia di trasferimento di imprese.

In tema di trasferimento vi sono altre due pubblicazioni di NUTEK. a. “Successioni nella proprietà e nella direzione delle imprese – un’analisi più approfondita” in collaborazione con la Jönköping International Business School, che presenta i risultati di un ampio studio regionale sui pareri di 1.850 proprietari d’imprese in materia di ricambio generazionale e trasferimento di proprietà. b. La pubblicazione “Trasferimento di imprese – Che farà della sua impresa quando sceglierà di fare qualcos’altro?” evidenzia le varie fasi del processo di trasferimento. Questa pubblicazione viene distribuita a tutti i proprietari d’imprese che rientrano nel gruppo obiettivo.

Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Sig.ra Sigbritt LARSSON Swedish Agency for Economic and Regional Growth (NUTEK) ([email protected])

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Turchia

Tenuto conto del loro numero e dalla consistente quota di forza lavoro che occupano, le piccole e medie imprese (PMI) svolgono un ruolo importante nell'economia turca. Da molti anni le autorità pubbliche attuano un'ampia serie di programmi a sostegno di tali imprese.

Al momento non sono disponibili dati attendibili sul trasferimento di imprese. Per elaborare una strategia di sviluppo per le PMI sarebbe importante raccogliere informazioni sui motivi dei trasferimenti di imprese (cambiamenti dei mercati; nuovi prodotti o canali di distribuzione; eventi quali morte, malattia, divorzio e decisioni personali quali cambiamento di professione, pensionamento, ecc.) e sottoporle ad un’analisi dettagliata.

Nel 2004 KOSGEB (organizzazione per lo sviluppo delle piccole e medie imprese) ha svolto un’analisi sulla situazione delle PMI turche che comprendeva alcuni indicatori di trasferimento di imprese. Le informazioni ottenute da circa 43.000 PMI (pari ad un quinto di tutte le PMI turche) hanno confermato il trasferimento di 15.000 PMI, per la maggior parte imprese familiari. In Turchia il pensionamento non è il principale motivo del trasferimento dell’impresa. Ve ne sono altri ugualmente importanti che dovrebbero essere affrontati per prevenire chiusure d’imprese nel settore delle PMI che si potrebbero evitare.

KOSGEB ha fatto una diagnosi della situazione attuale nell’intento di migliorare il contesto giuridico e fiscale ed è stata elaborata una relazione generale riguardante la legislazione in vigore e proposte per agevolare il trasferimento di imprese. Al fine di migliorare la legislazione e la disciplina fiscale concernenti i trasferimenti di imprese - tenendo conto di tutti i principali aspetti della raccomandazione della Commissione del 1994 - sono stati istituiti gruppi di lavoro con il compito di riunire tutte le parti interessate e di avviare, con modalità di azione coordinate, modifiche del contesto giuridico, fiscale e amministrativo.

Per costituire una banca dati dei formatori e dei consulenti specializzati e per avviare azioni di sensibilizzazione, nel 2004 è stato realizzato un programma di formazione di formatori rivolto ad un piccolo gruppo di formatori locali. Inoltre, nel quadro dell’assistenza tecnica internazionale a breve termine relativa agli esempi di migliori pratiche di trasferimento di imprese, nel dicembre 2005 e nel gennaio 2006 Italia e Finlandia hanno formato dei formatori locali. Nel 2006 verranno avviati incontri pubblici di sensibilizzazione, seminari e corsi di formazione sul trasferimento di imprese al fine di consentire a KOSGEB di promuovere la consapevolezza del problema e di fornire assistenza agli imprenditori in caso di eventuali trasferimenti.

Nel quadro del Fondo di cooperazione amministrativa II dell’UE, ci si è avvalsi di due visite in Italia e in Germania per raccogliere informazioni sia sugli strumenti di autoanalisi delle imprese, soprattutto di tipo familiare (Italia, Studio Centro Veneto, agosto 2005), sia su esempi delle pratiche migliori relative ai portali d’informazione, ai mercati e agli sportelli unici per il

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trasferiemento d'imprese (Germania, Ministero federale dell’economia, KFW, Camera di commercio di Erfurt, novembre 2005).

In Turchia a tutt'oggi non vi sono mercati organizzati, ma vi sono alcune iniziative per costituire banche dati di acquirenti e venditori e per creare un Centro nazionale di trasferimento di imprese. L’Istituto nazionale di statistica ha completato la messa a punto dei sistemi di registrazione delle imprese in Turchia conformemente alle norme UE. Nel 2006 verrà avviato un nuovo progetto congiunto con l’UE sulla demografia delle imprese, con il quale gli indicatori di trasferimento di imprese diventeranno parte del sistema di registrazione. Alcuni indicatori di trasferimento di imprese inoltre sono stati introdotti nella banca dati di KOSGEB sulle PMI. È previsto l'avvio presso KOSGEB di una banca dati nazionale ospite per acquirenti e venditori.

Nel 2005 KOSGEB ha elaborato una proposta di progetto per il Fondo di cooperazione finanziaria dell’UE al fine di creare il Centro nazionale di trasferimento di imprese per fornire e coordinare informazioni, creare un sistema di intermediazione dei contatti tra acquirenti e venditori, raccogliere dati sul trasferimento di imprese e promuovere la cooperazione con l'UE mediante il collegamento con le sue banche dati operative. La proposta è stata discussa nel programma annuale 2006 e verrà valutata nel programma 2007.

Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Sig.ra Aynur ODAMAN KOSGEB (Organizzazione per lo sviluppo delle piccole e medie imprese) ([email protected])

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Regno Unito

La più recente indagine annuale sulle piccole imprese (Annual Small Business Survey: ASBS) di tutto il Regno Unito, riferita a 2004/5, è stata condotta su un campione di più di 7.500 PMI. Di 4.300.000 imprese private del Regno Unito (3.100.000 senza dipendenti e 1.200.000 con dipendenti) il 59% ha un proprietario-gestore di 46 anni o più e il 12% ha un proprietario-gestore di 60 anni o più. Il 71% delle PMI e il 64% delle PMI con dipendenti si considerano imprese familiari.

Le informazioni sulla successione d’impresa ottenute dei risultati ASBS indicano che:

• Il 25% dei proprietari d’impresa ha previsto di venderla quando va in pensione, il 6% di chiuderla e il 27% di trasferirla all’interno della famiglia. Il 42% tuttavia non è stato in grado di dire che ne sarà dell’impresa.

• L’intenzione di mantenere l’impresa all’interno della famiglia è risultata particolarmente viva nei settori primari (compresa l’agricoltura), in Irlanda del Nord e tra le imprese gestite da minoranze etniche.

Il 18% aveva previsto un trasferimento o una chiusura dell’impresa entro i cinque anni successivi, ma solo il 4% disponeva di un programma scritto di trasferimento, mentre il 78% non era consapevole di procedimenti di programmazione del trasferimento. I dati ASBS inoltre indicano che circa la metà delle imprese del Regno Unito viene trasferita con esito positivo. Considerando solo le imprese “valide”, cioè che non vengono chiuse per motivi puramente finanziari, la percentuale aumenta fino al 62% circa. Peraltro ciò significa anche che in circa il 38% dei casi il trasferimento delle imprese valide non riesce, con conseguente chiusura.

Nel Regno Unito i problemi di trasferimento di imprese vengono visti nel contesto delle politiche pubbliche, con il contributo della pubblicazione di una relazione coordinata dal governo su questo argomento nel novembre 200438. Attualmente un gruppo di indirizzo, composto da rappresentanti dei settori pubblico e privato e comprendente organizzazioni di sostegno e associazioni professionali competenti, sta mettendo a punto un piano d’azione particolareggiato. Si preparano interventi in tre settori fondamentali:

• Promozione della consapevolezza, innanzitutto degli intermediari dei settori pubblico e privato, che a loro volta promuoveranno la consapevolezza nel mondo delle PMI. Riveste particolare importanza l’esigenza di programmare il trasferimento con il massimo anticipo.

• Definizione e produzione di una strumentazione destinata ad essere usata in modo coerente da un’ampia gamma di intermediari. Essa comprende sia una diagnostica in linea, tanto per le PMI che per gli intermediari, che una diagnostica più completa per i rapporti dei consulenti d'impresa con le singole PMI.

38 http://www.sbs.gov.uk/content/services/passingthebaton.pdf

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• Individuazione di problemi strutturali importanti che restringono o distorcono il mercato di trasferimento di imprese. Rientrano in questo settore ulteriori ricerche sui mercati di acquisto e di vendita nel Regno Unito, sulle quali verrà riferito a metà del 2006.

Nel Regno Unito non vi sono mercati ufficiali di trasferimento di imprese finanziati con fondi pubblici. Nel campo del trasferimento di imprese tuttavia intervengono vari operatori che, in forma singola e associata, pubblicizzano le imprese in vendita negli organi di stampa nazionali (ad esempio le pagine economiche del Sunday Times) e nelle riviste specializzate in vendite/acquisti (ad esempio Daltons Weekly). Questi operatori tendono ad intervenire nel segmento di mercato delle PMI di minori dimensioni e di maggior numero, soprattutto in settori quali la vendita al dettaglio. Alcune associazioni di categoria/settore propongono un servizio informale di promozione di accordi tra acquirenti e venditori. In questo campo operano anche gli studi di contabilità medi e grandi tramite i loro servizi finanziari per le imprese, ma tendono a privilegiare le PMI maggiori, oggetto di valutazioni importanti.

Sono già in funzione varie banche dati di acquisto/vendita gestite da organizzazioni commerciali. Le due maggiori, Daltons e “businessesforsale.com”, contengono più di 34.000 imprese in vendita e sono abbastanza conosciute per la loro offerta di opportunità economiche nel segmento di mercato delle PMI di minori dimensioni e di maggior numero. Il sito e portale del governo del Regno Unito dedicato a tutti gli aspetti del sostegno alle PMI - www.businesslink.gov.uk – contiene una sezione importante su “acquisto e vendita della vostra impresa”, con possibilità di collegamenti con le suddette banche dati commerciali. Il sito del governo serve quindi da portale di segnalazione di servizi disponibili sul mercato.

Nel Regno Unito manca un ospite naturale per un unico servizio nazionale finanziato dal governo. Le camere di commercio sono organizzazioni commerciali a cui le PMI non sono obbligate ad iscriversi. In Inghilterra la rete Business Link (reti analoghe si ritrovano negli altri paesi del Regno Unito) ha avuto finanziamenti pubblici per fornire varie forme di sostegno alle imprese. Tuttavia, sulla base degli attuali orientamenti politici, Business Link dovrebbe concentrarsi sulla fornitura di informazioni e diagnosi delle esigenze delle PMI nonché sull’intermediazione con un fornitore di servizi adeguato. È probabile che i fornitori di servizi appartengano al settore privato e addebitino alle PMI la consulenza o il servizio specialistico forniti. Nel quadro di questo nuovo modello “Informazioni, Diagnosi e Intermediazione” (Information, Diagnosis and Brokerage: IDB), non vi è un naturale fornitore di servizio nazionale che organizzi il mercato di trasferimento, al di là del servizio di segnalazione fornito dal portale www.businesslink.gov.uk.

Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Sig. Phil MERCER Small Business Service ([email protected])

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ALLEGATO II: MEMBRI DEL GRUPPO DI ESPERTI

Belgio Mr Jean-Pierre DI BARTOLOMEO Mr Nicolas PIROTTE SOWALFIN – La Coupole des PME 13, Avenue Maurice Destenay B-4000 LIEGE Phone: 04/230 57 77 or 04/230 56 79 Fax: 04/237.07.57 or 04/230 56 78 Email: [email protected] Email: [email protected] Mr Luc VAN LAERE UNIZO (Unie der Zelfstandige Ondernemers) Spastraat 8 1000 BRUSSEL Phone: 02/238.05.15 Fax: 02/230.93.54 Email: [email protected] Bulgaria Ms Marga KOUTSAROVA Executive Agency for Small and Medium Enterprises Promotion Pl. Sveta Nedelia 1 Sofia 1000 Phone: 3592 9329268 Fax: 3592 9805869 Email: [email protected] Repubblica ceca Ms Martina FUNKOVA Unit for International Cooperation Department of SMEs Promotion Ministry of Industry and Trade of the Czech Republic Na Frantisku 32 CZ/110 15 Prague 1 Phone: +420 224 063024 Fax: +420 224 062 384 Email: [email protected] Germania Mr Hans PRASSNY KfW Mittelstandsbank Unternehmeragentur Charlottenstrasse 33/33a D-10117 Berlin Phone: +49 (30) 20264-5878 Fax: +49 (30) 20264-5897 Email: [email protected]

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Grecia Dr. Athina PNEVMATIKATOU General Secretariat of Industry Ministry of Development 119 Mesogeion Street Athens, Greece Phone: + 30210 - 6974759 Fax: + 30210 - 6969720 Email: [email protected] Dr. Ioannis KOTTAKIS Scientific Specialist General Secretariat of Industry, Ministry of Development 119 Mesogeion Street Athens, Greece Phone: + 30210 - 6974757 Fax: + 30210 - 6969720 Email: mailto:[email protected]@ypan.gr Spagna Mr Javier ABADIA CAMERPYME Consejo Superior de Cámaras de Comercio, Industria y Navegación de España C/Ribera del Loira, 12 28042 Madrid Phone: 00-34-91-5.90.69.76 Fax: 00-34-91-5.90.69.08/10 Email: [email protected] Francia Ms Magali CESANA Ministère de l’économie, des finances et de l’industrie Bureau Financement et Développement des Entreprises Bâtiment Colbert Télédoc 262 139, rue de Bercy 75572 PARIS CEDEX 12 Phone: 01.44.87.72.36 Fax: 01.53.18.36.08 Email: [email protected] Ms Isabelle AMAGLIO-TERISSE Chambre de Commerce et d’Industrie de Paris Responsable du Département Création, transmision , CFE 2 rue de Viarmes 75040 Paris Cédex 01 Tel : +33 01 55 65 34 06 Fax : +33 01 55 65 39 79 Mail : [email protected]

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Italia Mr Carlo SPAGNOLI Unioncamere Italian Union of Chambers of Commerce International Department Piazza Sallustio, 21 I-00187 ROMA Phone: +39 06 4704319 Fax: +39 06 4704222 Email: [email protected] Web: www.unioncamere.it Mr Toni BRUNELLO StudioCentro Veneto Sas Via Imperiali 77 36100 Vicenza Phone: + 39 0444 512 733 Fax: +39 0444 512 420 Email: [email protected] Lussemburgo Mr Gilles SCHOLTUS Ministère des Classes Moyennes, du Tourisme et du Logement 6, Avenue Emile Reuter L – 2937 Luxembourg Phone: 00 352 478 4726 Fax: 00 352 478 4740 Email: [email protected] Ungheria Mr László MARÓTI Ministry of Economy and Transport Department for SME strategy and support 1051 Budapest Honvéd u. 1315 Phone: 0-36-1-374-2900 Fax: 0-36-1-374-2800 Email: [email protected] Paesi Bassi Ms Annemiek HAUTVAST Senior Policy Advisor Ministry of Economic Affairs Entrepreneurship Department 30, Bezuidenhoutseweg P.O. Box 20101 2500 EC the Hague Phone: +31.70.379.6640 Email: [email protected]

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Austria Mr Peter VOITHOFER KMU Forschung Austria Gusshausstrasse 8 1040 WIEN Phone: +43 1 5059761 Fax: +43 1 5034660 Email: [email protected] Polonia Ms Agnieszka WYRZYKOWSKA Head of unit, Department of European Integration and Foreign Relations Ministry of the Treasury Krucza 36 00522 Warszawa Phone: + 48 22 695 83 58 Fax: +48 22 628 11 90 Email: [email protected] Romania Ms Ileana MODREANU Counsellor National Agency for SMEs and Co-operatives Poterasi Street, N° 11 Sector 4, Bucharest Phone: + 4021 3361451 Fax: + 4021 3361843 Email: [email protected] Slovenia Mr Vladimir RUDL Head of unit Euro Info Centre Maribor Borova vas 7 2000 Maribor Phone: (+386) 31-862997 Fax: (+386) 2 333 13 09 Email: [email protected] Finlandia Ms Sirpa ALITALO Head of Development Ministry of Trade and Industry P.O. BOX 32 00023 Government Phone: +358 9 1606 3680 Email: [email protected]

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Svezia Ms Sigbritt LARSSON Swedish Agency for Economic and Regional Growth (NUTEK) S-117 86 STOCKHOLM Phone: +46 8 681 92 53 Fax: +46 8 744 40 45 Email: [email protected] Regno Unito Mr Phil MERCER National Policy Director (East Mids & East) Policy and Challenge Directorate (P&CD) Small Business Service St Marys House 9-11 London Road Sheffield S2 4LA U.K. Phone: +44 (0)7974 839035 Email: [email protected] Turchia Ms Aynur ODAMAN KOSGEB (Small and Medium Industry Development Organisation), Head Office Necatibey Cad No: 49 06440 Ankara - TURKEY Phone: +90 312 232 54 25 (335) Fax: +90 312 230 44 30 Email: [email protected] Commissione europea Mr Thomas JAEGERS DG Enterprise and Industry, E.1. B-1049 Brussels Phone: +32 2 29 91587 Fax: +32 2 29 62947 Email: [email protected]