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UFFICI IMMOBILI LA TUA CASA TRAC(R)OLLA D - georoma.it 2018... · del 24 maggio al Campidoglio,...

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79/18 11 1 I N S E R T O UFFICI IMMOBILI LA TUA CASA TRAC(R)OLLA D i fronte a una pubblica amministrazione insensibile alle dispo- sizioni di carattere nazionale e regionale, mirate allo snellimen- to e semplificazione dei procedimenti, vista la situazione di stallo e l’evanescenza del tavolo tecnico, Ingegneri e Geometri a tutela dell’interesse della collettività, si sono fatti promotori di una iniziativa “inu- suale” per le categorie professionali: portare in piazza i malumori di decen- ni di “disservizio” che ha soffocato definitivamente il segmento dell’edilizia, amplificando gli effetti negativi della crisi economica. La mattina del 24 maggio la piazza del Campidoglio è stata presidiata da In- gegneri, Geometri, Imprenditori e rappresentanti di associazioni per denun- ciare l’immobilismo dell’Amministrazione capitolina su almeno tre fronti che stanno bloccando l’intero comparto immobi- liare: affrancazione, condono e archivio progetti. L’evento denominato “UFFICI IMMOBILI LA TUA CASA TRAC(R)OLLA”, organizzato dal Collegio dei Geometri e dall’Ordine de- gli Ingegneri di Roma, è stato condiviso e sostenuto da Confedertecnica, OICE Lazio, Comitato NoiProfessionisti, Federa- zione Italiana Mediatori Agenti d’Affari, FIAIP Provincia di Roma, Notai, Associazione Nuove Periferie, Associazione Custodi Giudiziari e delegati alle vendite, Associazione Italiana Amministrazione e Condomini, Associazione Territorio Roma, Con- sorzio Laziale Costruttori, Associazione Nazionale Tecnici Enti Locali. Nel pomeriggio è seguita una tavola rotonda nella sala del Tempio di Adriano in Piazza di Pietra nel corso della quale, al- la presenza dei politici e della stampa, sono state elencate le ragioni che hanno indotto le categorie professionali, no- toriamente disposte al dialogo, a protestare in piazza ed è stato illustrato puntualmente il contenuto delle proposte dei professionisti, sottolineando l’urgenza dell’applicazione delle stesse, finalizzate all’interesse della collettività e alla tute- la dell’Ente. Un importante risultato è stato raggiunto con la decisione, condivisa da tutti i consiglieri comunali presenti, di richiedere la convocazione di un Consiglio Comunale in seduta straordinaria recante all’ordine del giorno le tematiche della manifesta- zione e accogliendo nelle proposte di deliberazione da formulare le soluzioni scaturite nella manifestazione e riportate nel- la sintesi pubblicata nel box a pagina 12. Nelle pagine che seguono il collega Vittorio Meddi, oltre a fare un resoconto degli eventi, analizza i temi che hanno portato alla duplice manifestazione di protesta/proposta, mette a confronto l’attività legislativa e i suoi effetti e conclude con una nota positiva ritenendo che: “Con la manifestazione del 24 maggio Ingegneri, Geometri e Associazioni hanno aperto un sen- tiero che va percorso insieme alla pubblica amministrazione per raggiungere la meta della qualità e dell’efficacia dei servi- zi nell’interesse della collettività”.
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A R G O M E N T I 11

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11 11i n s e r t o

UFFICI IMMOBILI LA TUA CASA TRAC(R)OLLA

Di fronte a una pubblica amministrazione insensibile alle dispo-

sizioni di carattere nazionale e regionale, mirate allo snellimen-

to e semplificazione dei procedimenti, vista la situazione di stallo

e l’evanescenza del tavolo tecnico, Ingegneri e Geometri a tutela

dell’interesse della collettività, si sono fatti promotori di una iniziativa “inu-

suale” per le categorie professionali: portare in piazza i malumori di decen-

ni di “disservizio” che ha soffocato definitivamente il segmento dell’edilizia,

amplificando gli effetti negativi della crisi economica.

La mattina del 24 maggio la piazza del Campidoglio è stata presidiata da In-

gegneri, Geometri, Imprenditori e rappresentanti di associazioni per denun-

ciare l’immobilismo dell’Amministrazione capitolina su almeno tre fronti che stanno bloccando l’intero comparto immobi-

liare: affrancazione, condono e archivio progetti.

L’evento denominato “UFFICI IMMOBILI LA TUA CASA TRAC(R)OLLA”, organizzato dal Collegio dei Geometri e dall’Ordine de-

gli Ingegneri di Roma, è stato condiviso e sostenuto da Confedertecnica, OICE Lazio, Comitato NoiProfessionisti, Federa-

zione Italiana Mediatori Agenti d’Affari, FIAIP Provincia di Roma, Notai, Associazione Nuove Periferie, Associazione Custodi

Giudiziari e delegati alle vendite, Associazione Italiana Amministrazione e Condomini, Associazione Territorio Roma, Con-

sorzio Laziale Costruttori, Associazione Nazionale Tecnici Enti Locali.

Nel pomeriggio è seguita una tavola rotonda nella sala del Tempio di Adriano in Piazza di Pietra nel corso della quale, al-

la presenza dei politici e della stampa, sono state elencate le ragioni che hanno indotto le categorie professionali, no-

toriamente disposte al dialogo, a protestare in piazza ed è stato illustrato puntualmente il contenuto delle proposte dei

professionisti, sottolineando l’urgenza dell’applicazione delle stesse, finalizzate all’interesse della collettività e alla tute-

la dell’Ente.

Un importante risultato è stato raggiunto con la decisione, condivisa da tutti i consiglieri comunali presenti, di richiedere la

convocazione di un Consiglio Comunale in seduta straordinaria recante all’ordine del giorno le tematiche della manifesta-

zione e accogliendo nelle proposte di deliberazione da formulare le soluzioni scaturite nella manifestazione e riportate nel-

la sintesi pubblicata nel box a pagina 12.

Nelle pagine che seguono il collega Vittorio Meddi, oltre a fare un resoconto degli eventi, analizza i temi che hanno portato

alla duplice manifestazione di protesta/proposta, mette a confronto l’attività legislativa e i suoi effetti e conclude con una

nota positiva ritenendo che: “Con la manifestazione del 24 maggio Ingegneri, Geometri e Associazioni hanno aperto un sen-

tiero che va percorso insieme alla pubblica amministrazione per raggiungere la meta della qualità e dell’efficacia dei servi-

zi nell’interesse della collettività”.

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GeoMetri e iNGeGNeri: la ProteSta CoNtro le iNeFFiCieNZe del CaMPidoGlio12 le ProPoste Degli orDini e collegi all’aMMinistraZione

• Alfinedisnellireequindivelocizzarel’iterammini-strativo sulla base della delibera di indirizzi già ap-provata dall’Assemblea Capitolina l’11 aprile scorso, proponiamo la revisione dei metodi di calcolo finaliz-zata alla loro semplificazione.

• Informatizzazionedellaproceduraattraverso ilpor-tale di Roma Capitale con l’istituzione dello “Sportel-lo Elettronico per l’Affrancazione” a cui i cittadini po-tranno accedere con le ordinarie credenziali;

• Possibilitàdirateizzaregliimportidovuti.• Verificare lapossibilitàdi effettuare l’affrancazione

retroattiva per le vendite già stipulate;• individuazionediunapluralitàdisoggettidelegatia

sottoscrivere le convenzioni per Roma Capitale.• ImplementazionedellapiattaformaSICER.

conDono• ImplementazionedellapiattaformaSICER.Attraverso la piattaforma dovrà essere possibile:• comunicarelarichiestadiulterioredocumentazioneconlet-

tera notificata via PEC al professionista accreditato e presso il quale il cittadino avrà eletto domicilio;

• inviareladocumentazionerichiestadall’ufficio;• notificarelaletteradiinvitoalritirodellaconcessione. In concomitanza di ogni invio, sia dal professionista verso

l’ufficio che dall’ufficio verso il professionista, un messaggio di posta elettronica avviserà il destinatario dell’avvenuta co-municazione.

Attraverso una ulteriore implementazione della piattaforma dovrà essere consentito al professionista accreditato di cu-rare la pre-istruttoria dell’istanza.

Attraverso la piattaforma sarà inoltre possibile presentare l’ulteriore documentazione necessaria al procedimento.

La domiciliazione del committente presso il professionista, per ciascun tipo di istanza.

• Individuazionedelladocumentazionestrettamentenecessa-ria all’istruttoria e di una procedura univoca per l’attesta-zione del silenzio-assenso per le istanze che si sono già concluse per il decorso del termine, alle condizioni previste dalla Legge.

RAZIONALIZZAZIONE - FLUSSO INFORMATIVO Incrementare le circolari e gli ordini di servizio tali da rende-

re più chiare le procedure con la pubblicazione sul sito isti-tuzionale di Roma Capitale, con contestuale comunicazione agli Ordini e Collegi professionali che a loro volta dovranno informare i rispettivi iscritti, come già sperimentato positiva-mente in precedenza.

RIORGANIZZAZIONE DEL DIPARTIMENTO Rispetto a soli due anni fa il Dipartimento ha perso almeno

due Capo Area, circa dieci Dirigenti e quasi 20 Posizioni Or-ganizzative. I dirigenti rimasti sono naturalmente oberati di lavoro. Occorre rimettere al centro dell’attenzione le risorse umane, la loro professionalità accompagnata da eventi for-mativi congiunti tra dipendenti dell’amministrazione e pro-fessionisti.

archivio• Digitalizzazionedelleistanzeinitinerealfinedi

non creare ulteriori fascicoli cartacei da consul-tare.

• Digitalizzazione dell’archivio “morto” su istan-za del cittadino con consegna dei documenti su supporto informatico;

• Accentramento degli archivi in un unico luogocon la possibilità di consultare i fascicoli presso l’archivio stesso evitando così la loro movimen-tazione.

• Incrementarelerisorseumanededicatealservi-zio per velocizzare le risposte all’utenza.

aFFrancaZione Dal PreZZo MassiMo Di cessione

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PROFESSIONISTI IN PIAZZA: IL PRIMO PASSO VERSO LA QUALITà DEI SERVIZI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Un viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo. E, con la manifestazione del 24 maggio al Campidoglio, Geometri, Ingegneri e Associazioni, hanno voluto portare in piazza i malumori di decenni di “disservizio” che ha soffocato definitivamente il segmento dell’edilizia, amplificando gli effetti negativi della crisi economica. Un evento caratterizzato dall’impostazione del metodo “protesta/proposta”, previsto in due sezioni, mattina e pomeriggio, per richiamare l’attenzione della collettività sul disagio causato dal comportamento incomprensibile e autolesionista dell’amministrazione pubblica, sorda alle proposte sostenibili ed efficaci dei professionisti.La convocazione di un Consiglio Comunale sulle tematiche della manifestazione, e cioè Il confronto nel luogo e presso l’organo di massima espressione democratica di Roma Capitale sulle tesi da tempo sostenute, rappresenta il primo passo su un sentiero che va percorso insieme alla pubblica amministrazione per raggiungere la meta della qualità e

l’efficacia dei servizi nell’interesse della collettività. Vittorio Meddi

premeSSa

A cavallo dei due secoli prece-denti franz Kafka sosteneva:“I ceppi dell’umanità tormen-tata sono fatti di carta bollata”. Trascorso oltre un secolo col-pisce lo stereotipo sul destino e l’ideale dell’italiano: “Il desti-no: fare la fila davanti a uno

sportello. L’ideale: star seduto dietro a uno sportello”.

(Danilo Arlenghi)

Aforismi pronunciati a molta distanza di tempo che ben de-finiscono l’inarrestabile espan-sione della burocratizzazione, un fenomeno irriducibile anche di fronte ad una società evolu-

ta e consapevole della nega-tività del problema, resiliente alla carta Costituzionale mas-sima espressione dei valori di-stintivi e ideali del Paese.I nostri costituzionalisti dotati di capacità visionaria, sensibili ai valori della imparzialità e della funzione dei pubblici impiegati, hanno infatti sancito:

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articolo 97“I pubblici uffici sono organiz-zati secondo disposizioni di legge, in modo che siano as-sicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministra-zione”. articolo 98“I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazio-ne”. Ovvero delle donne e uo-mini che la compongono.

Il bisogno di sottolineare so-lennemente con riferimento ai pubblici uffici termini come “buon andamento e imparziali-tà e funzione di servizio”, testi-monia la consapevolezza che dalla loro corretta applicazione dipende il livello di libertà e de-mocrazia della nazione.

La capillare organizzazione dello Stato moderno e la forma di amministrazione in continua evoluzione ha chiamato il legi-slatore, a partire dal 1990, al-la continua ricerca del migliore assetto istituzionale, con ripe-tuti interventi elevati al rango di riforma:• Legge 8 giugno 1990 n. 142

Ordinamento delle autono-mie locali;

• Legge 7 agosto 1990 n. 241 Nuove norme sul procedi-mento amministrativo;

• Legge 15 marzo 1997 n. 59 Delega al governo per il con-ferimento di funzioni e com-piti alle Regioni ed enti locali, per la riforma della pubbli-ca amministrazione e per la semplificazione amministra-tiva;

• decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 Testo unico del-le leggi sull'ordinamento de-gli enti locali.

Se da un lato il cambiamento è nella fisiologia di uno Stato mo-derno, l'intensità ed il contenu-to dei provvedimenti è il sinto-mo di un disagio della nazione. Oggi, il Testo unico 267/2000 e le norme sul procedimento amministrativo (ripetutamente aggiornate fino al 2016) costi-tuiscono la “road map” di ogni rappresentante della pubblica amministrazione, sia esso im-piegato che con ruolo elettivo.

bUroCrazia vS attività legiSlativa

Mettendo a confronto l’attività legislativa e i suoi effetti, se è d’obbligo sottolineare il conte-nuto di tutela e valorizzazione dei diritti del singolo e le speci-fiche azioni del Governo mira-te alla qualità dei servizi pub-blici, nell’ambito dei quali viene riconosciuta la centralità del cit-tadino, è necessario anche evi-denziare che nella realtà del quotidiano resta il nodo non sciolto dell’approccio dell’impie-gato pubblico con il cittadino.

Il quadro generale odierno si compone di una cornice, fatta di leggi dello Stato che nei li-miti della sicurezza garantisco-no precisi diritti al cittadino, che racchiude una tela che rappre-senta la quotidianità dell’u-tente e il suo disorientamento causato dalle incertezze che emergono nel percorso attua-tivo delle leggi: dal parlamen-to (che le emana) all’ente loca-le (che le applica).

In questa fase evidentemen-te viene meno quella chiarez-za invocata per rendere quanto più semplice possibile la com-prensione delle regole, affin-ché il disbrigo delle pratiche avvenga con approccio sem-plificato, evitando di rendere la risoluzione delle pratiche stes-se più complicata di quanto lo sia realmente.Senza timore di essere smen-titi, possiamo affermare che, nonostante i mezzi e la pale-

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se buona volontà del legislato-re, siamo lontani dall’obiettivo di una amministrazione pub-blica virtuosa e di servizio, ma siamo ancora impantanati nel-la palude delle complicazioni.

Mentre dovremmo applicare la formula che afferma: “nei ca-si in cui le disposizioni di legge ovvero i provvedimenti ... omis-sis… non prevedono un termi-ne diverso, i procedimenti am-ministrativi di competenza delle amministrazioni Statali e de-gli enti pubblici Nazionali devo-no concludersi entro il termine di trenta giorni”. E ancora “La pubblica amministrazione non può aggravare il procedimento se non per straordinarie e mo-tivate esigenze imposte dallo svolgimento dell’istruttoria”.

Tutte regole che non sono il frutto di allucinazioni di chi scri-ve, ma stralci di una legge vi-gente, la 241/1990 s.m.i. sul procedimento amministrativo, sistematicamente ignorati o disattesi dagli uffici della pub-blica amministrazione.Tanto è vero che le statistiche fornisco-no dati che neppure minima-mente si avvicinano ai termini indicati dalla legge e la stessa prescrizione di non aggrava-re il procedimento ancora non viene recepita.

Come vedremo in seguito, i procedimenti sul condono edili-zio sono un esempio emblema-tico di quanto affermato finora. Infatti se guardiamo ai termini temporali vediamo che i gior-

ni sono scambiati con gli an-ni e la disposizione di non ag-gravare il procedimento è stata interpretata al contrario, visto che tra le richieste che veniva-no fatte ai cittadini si richiedeva copia del foglio catastale! La massima conferma del disa-gio si rileva nell’obiettivo della Direttiva “customer satisfaction” del Ministro della funzione Pubblica (paragrafo 2) “attua-re un radicale processo di cam-biamento e ammodernamento della pubblica amministrazio-ne, scopo di questa direttiva è di promuovere, diffondere e svi-

luppare l’introduzione nelle am-ministrazioni pubbliche di me-todi di rilevazione sistematica sulla qualità percepita dai cit-tadini, basati sull’ascolto e sul-la partecipazione, finalizzati a progettare sistemi di erogazio-ne dei servizi tarati sui bisogni dei cittadini”.

Nonostante il “tempus fugit”, Ordini e Collegi di Roma non hanno mai smesso di crede-re al progetto “amministrazio-ne condivisa” con il Comune di Roma Capitale elaborando studi e formulando proposte nel “fantomatico” tavolo tec-nico, a funzionamento altale-nante, istituito presso il Dipar-timento Programmazione e Attuazione urbanistica. Esi-stente fisicamente nelle convo-cazioni e nelle sedute, evane-scente negli esiti del confronto tra i rappresentanti Comune/Ordini – Collegi.

I temi lungamente affrontati, e che sono solo alcune delle priorità che contribuiscono ad immobilizzare il settore edili-zio nella Capitale e al depau-peramento del tessuto socio-economico già provato dalla crisi, sono rimasti al punto di partenza:

• Condono edilizio;• Archivi;• Affrancazioni.

Questo atteggiamento della pubblica amministrazione, ol-tre a provocare un grave dis-servizio per la collettività, si

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configura come una responsa-bilità diretta dei dirigenti della stessa amministrazione per la violazione di precise norme al-le quali sono obbligati ad atte-nersi:

• decreto legislativo 7 marzo 2005 n. 82 s.m.i. (Sugli ob-blighi dell'amministrazione);

• decreto legislativo 18 dicem-bre 1997 n. 472 s.m.i. (Ter-mini di prescrizione entrate erariali);

• Legge 28 febbraio 1985 n. 47 articolo 35 comma 17 (Prescrizione diritto al con-guaglio);

• Sentenza Corte dei Con-ti sez. giurisdiz. umbria 20 settembre 2005 (Danno era-riale da disservizio);

• Legge 7 agosto 1990 n. 241 s.m.i. articolo 2 (Termine conclusione procedimento);

• Legge 7 agosto 1990 n. 241 s.m.i. articolo 2bis (risarci-mento danno per inosser-vanza termine conclusione procedimento).

Da sottolineare che la precita-ta sentenza, sulla responsabi-lità di danno erariale da parte dei dipendenti di pubbliche am-ministrazioni, individua quella del danno da disservizio, de-rivante da un lato, secondo i principi propri del rapporto di ufficio, di servizio e di lavoro dell’amministratore, dell’agen-te e del dipendente pubblico, dall’accertata grave inadem-pienza della prestazione, per un certo periodo di tempo, ed è perciò sicuramente pari al-

la non giustificata retribuzio-ne, indennità o analoghi emo-lumenti percepiti dai predetti soggetti.

Dall’altro lato, però, tenuto con-to che l’accertato grave ina-dempimento di cui si discute si inserisce in un particolare mo-dello organizzativo complesso di una Amministrazione Pub-blica l’omissione o la commis-sione causativa di detto danno per dolo o per colpa grave inci-de negativamente sul genera-le funzionamento del servizio, creando un indubbio “disservi-zio”. Questo determina anche un ulteriore danno patrimonia-le risarcibile per quanto attiene ai costi generali sopportati dalla P.A. in conseguenza del man-cato conseguimento della lega-lità, dell’efficienza, dell’efficacia, dell’economicità e della produt-tività dell’azione pubblica.

Siamo al paradosso, vengono ribaltati i criteri comportamen-tali: se un tempo l’immobilismo della pubblica amministrazione veniva condizionato dal timore delle responsabilità, in qualche modo “coperto” dal principio del silenzio diniego (sistema non condivisibile con fondo di razionalità), oggi nonostante la responsabilità del dirigen-te e del funzionario sia colle-gata al silenzio inadempimen-to (articolo 2 comma 8 legge 241/1990), permane un atteg-giamento ostinato di chiusura della pubblica amministrazio-ne che rappresenta la Capita-le del Paese.

la maNiFeStazioNe di geometri e iNgegNeri romaNi

Le proposte di ausilio tecnico-operativo degli Ordini e Colle-gi, sul tipo della virtuosa espe-rienza di sinergia avuta con la Regione Lazio nel procedi-mento di analisi delle osser-vazioni al PTPR hanno trova-to le porte sbarrate. Così come la proposta di un supporto fi-nanziario per contribuire alla risoluzione delle croniche pro-blematiche che allontanano la pubblica amministrazione della Capitale da standard accetta-bili, se non rispettosi dei termi-ni del codice del procedimento amministrativo. uno stato delle cose che si riverbera negativa-mente nelle relazioni tra funzio-nari della pubblica amministra-zione (front office) e operatori

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privati nel quotidiano confronto per la risoluzione delle pratiche dei cittadini e che, a lungo an-dare, ha esasperato gli animi.

Non si può negare che siamo di fronte a una pubblica ammi-nistrazione insensibile alle di-sposizioni di carattere nazio-nale e regionale, mirate allo snellimento e semplificazione dei procedimenti nell’inten-to di contribuire alla ripresa di una attività economica di rilie-vo nel PIL del Paese. A que-sto proposito è emblematico che, a distanza di circa un an-no dalla fine della vigenza del Piano Casa (legge regionale 21/2009), ancora sono in di-scussione le modalità operati-ve per la conclusione dei pro-cedimenti in corso.

visto il perdurare della situa-zione di stallo e constatata per l’ennesima volta l’evanescenza del tavolo tecnico, Ingegneri e Geometri, a tutela dell’interes-se della collettività, si sono fat-ti promotori di una iniziativa che

storicamente possiamo definire “inusuale” per le categorie pro-fessionali: portare in piazza i malumori di decenni di “disser-vizio” che ha soffocato defini-tivamente il segmento dell’e-dilizia, amplificando gli effetti negativi della crisi economica.

Dopo averle provate tutte e do-po un lungo periodo di confron-to e riflessione, Ingegneri e Ge-ometri, guidati dalla costanza dei rispettivi presidenti Ing. Car-la Cappiello e Geom. bernardi-no Romiti, hanno rotto gli indu-gi e deciso di portare i motivi dei disservizi e del disagio, fuori da-gli uffici comunali e dagli studi professionali, all’attenzione del-la collettività eliminando la fun-zione di “filtro” supportata da noi professionisti.

un’iniziativa immediatamen-te condivisa da numerose as-sociazioni che operano con il Comune di Roma Capitale nel campo edilizio, a testimonian-za di un malessere diffuso che covava sotto la cenere e che,

appena trovata la valvola, è esploso.L’evento denominato UFFi-Ci immobili la tUa CaSa traC(r)olla insieme a In-gegneri e Geometri è stato condiviso e sostenuto da Con-federtecnica, OICE Lazio, Co-mitato NoiProfessionisti, fe-derazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari, fIAIP Provincia di Roma, Notai, Associazione Nuove Periferie, Associazione Custodi Giudiziari e delegati al-le vendite, Associazione Italia-na Amministrazione e Condo-mini, Associazione Territorio Roma, Consorzio Laziale Co-struttori, Associazione Nazio-nale Tecnici Enti Locali.

Il tenore propositivo e di stimo-lo dell’iniziativa, protesa alla ri-cerca di “sistemi di erogazione dei servizi tarati sui bisogni dei cittadini”, è stato caratterizza-to dall’impostazione del meto-do “protesta/proposta” prevista in due sezioni, mattina e pome-riggio, per veicolare un mes-saggio che contestualmente

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stigmatizza il comportamento incomprensibile e autolesioni-sta dell’amministrazione pub-blica, dimostrato dalle nostre proposte, sostenibili ed efficaci.

Proposte che consentirebbe-ro al Comune (collettività) un sospiro di sollievo per le cas-se esauste, oltre ad evitare pe-santi contenziosi per violazione della legge 241/1990, risarci-mento del danno per inosser-vanza del termine a conclusio-ne del procedimento, per non dire della spinta socio-econo-mica che deriverebbe dallo snellimento e semplificazione dei procedimenti.

La mattina del 24 maggio (pu-ra coincidenza) la piazza del Campidoglio è stata presidia-ta da Ingegneri, Geometri, Im-prenditori e rappresentanti di associazioni esausti / esaspe-rati da “overdose” da procedi-mento amministrativo, muni-ti di fischietto per richiamare l’attenzione della Sindaca vir-ginia Raggi alla quale è stato richiesto, purtroppo invano, di incontrare i presidenti, sentire le ragioni dell’iniziativa e, so-prattutto, ricevere il pacchetto delle proposte.

un comportamento che evo-ca la metafora della “torre d’a-

vorio” riferita ai rappresentanti delle istituzioni. È inconcepibile per la nostra civiltà la condotta di chi, democraticamente de-putato a rappresentare e risol-vere i problemi della collettivi-tà, sollecitato da oltre trecento tra professionisti e imprendito-ri, decida di restare chiuso nella “torre d’avorio” e non svolga il proprio dovere che è quello al-meno di ascoltare.

Ascoltare il messaggio che i presidenti Ing. Carla Cappiel-lo e Geom. bernardino romi-ti, con tanta passione umana, hanno comunicato alla Sinda-ca dai microfoni installati sot-

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to le finestre del Campidoglio, invitandola nuovamente insie-me all’assessore Montuori al-la tavola rotonda prevista nel pomeriggio nella straordinaria sala del Tempio di Adriano in Piazza di Pietra.

Possiamo affermare che il bi-lancio della prima parte dell’e-vento ha registrato, numerica-mente, un’ottima partecipazio-ne e che come prima esperien-za l’esito è stato positivo con riferimento all’obiettivo di por-tare all’attenzione diretta del-la Sindaca e del Consiglio Co-munale i disservizi finora circo-scritti e insoluti all’interno del

Dipartimento Programmazio-ne e Attuazione urbanistica in Viale Civiltà del Lavoro.

Alla conferenza del pomerig-gio la delusione per l’assenza della Sindaca Raggi e dell’As-sessore Montuori, nostri mag-giori ambiti interlocutori, è sta-ta mitigata dal successo per la partecipazione di numero-si consiglieri comunali e poli-tici romani tra i quali: fabrizio Ghera, Giulio Pelonzi, Mau-rizio Politi, Cristina Grancio, Svetlana Celli, Luciano Cioc-chetti e Luca Malcotti.

Alla presenza dei politici e del-

la stampa sono state elenca-te minuziosamente le ragioni che hanno indotto le catego-rie professionali, notoriamente disposte al dialogo, a “debor-dare” nella protesta di piazza. Sono state sottolineate le for-ti contraddizioni dell’Ente tra l’“astratta” disponibilità del ta-volo tecnico e la “reale” chiu-sura alle proposte dei rappre-sentanti di Ordini e Collegi reiterate al Tempio di Adriano e riportate nella sintesi pubblica-ta nel box a pagina 12.

Tutti gli intervenuti, rappresen-tanti delle associazioni, consi-glieri comunali e politici, han-

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no pienamente condiviso la manifestazione e rafforzato il contenuto delle proposte sot-tolineando l’urgenza dell’appli-cazione delle stesse, finalizza-te all’interesse della collettività e alla tutela dell’Ente.

L’ampio dibattito che si è svi-luppato, sia pure con il Comu-ne “convitato di pietra”, ha rico-nosciuto il merito di Ingegneri, Geometri e Associazioni di avere sollevato pubblicamen-te le sofferenze della pubblica amministrazione e, contestual-mente, i promotori sono sta-ti investiti della responsabilità

a continuare nell’opera di pun-golo mediante le proposte for-mulate arricchite dall’esito del confronto.

Con grande soddisfazione In-gegneri, Geometri e Associa-zioni hanno accolto la propo-sta, condivisa da tutti i consi-glieri comunali presenti, di ri-chiedere la convocazione di un Consiglio Comunale in seduta straordinaria recante all’ordi-ne del giorno le tematiche del-la manifestazione e accoglien-do nelle proposte di delibera-zione da formulare le soluzioni scaturite nella manifestazione:

1. Condono Edilizio;2. Affrancazioni;3. Archivio.

Il confronto, nel luogo e presso l’organo di massima espressio-ne democratica di Roma Capi-tale, sulle tesi da tempo soste-nute rappresenta un risultato che va oltre ogni aspettativa e ripaga presidenti e catego-rie per il coraggio dimostrato nel passare dai timidi sussur-ri all’interno degli uffici all’urlo della piazza.

La celebrazione di una seduta del Consiglio Comunale inor-

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goglisce e responsabilizza per il dovere di preparare l’evento con attenzione scientifica per abbattere quel muro, frutto di una cultura di “conservazione” poco incline alle innovazioni le-gislative, che danneggia dop-piamente la collettività diretta-mente, in quanto utenti, indiret-tamente, in quanto parte della pubblica amministrazione.

Altro spunto emerso nel dibat-tito è l’impegno dei professio-nisti di svestire, nel rapporto con la pubblica amministrazio-ne, gli abiti del “cliente” per as-sumere un ruolo di “impulso”

sulle materie tecniche in coe-renza con la direttiva del Pre-sidente del Consiglio dei Mi-nistri 27 gennaio 1994 e della più recente “customer satisfac-tion”, disposizioni che indivi-duano nella partecipazione e nell’ascolto gli strumenti utili e costruttivi per verificare ed ele-vare la qualità e l’efficacia dei servizi.

Non può essere fatta cadere nel vuoto la proposta espres-sa dall’ex-assessore all’urba-nistica della Regione Lazio, Luciano Ciocchetti, sul condo-no edilizio. Si basa sul princi-

pio giuridico del “legittimo affi-damento”, con riferimento alla legge 28 febbraio 1985 n. 47 e legge 23 dicembre 1994 n. 724; non c’è nulla da commen-tare solo ricordare che sono trascorsi, rispettivamente, 33 e 24 anni dalla loro entrata in vigore, oltre 10 volte il termine entro il quale la pubblica ammi-nistrazione doveva esprimersi.

La mancata espressione entro i termini temporali per le ope-re oggetto di sanatoria (art. 33, legge 47/1985) dispone che: quando siano in contrasto con vincoli, qualora questi compor-

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GeoMetri e iNGeGNeri: la ProteSta CoNtro le iNeFFiCieNZe del CaMPidoGlio22

tino inedificabilità e siano sta-ti imposti prima della esecuzio-ne delle opere stesse: da leg-gi statali e regionali nonché da-gli strumenti urbanistici a tute-la di interessi storici, artistici, ar-chitettonici, archeologici, pae-sistici, ambientali, idrogeologi-ci, a difesa delle coste marine, lacuali e fluviali, a tutela di inte-ressi della difesa militare e del-la sicurezza interna e ogni al-tro vincolo che comporti la ine-dificabilità delle aree, devono essere oggetto di un provvedi-mento “tombale” ovvero la di-mostrazione dell’avvenuto pa-gamento delle somme di dena-ro, (oblazione e oneri concesso-ri), che consente la definizione automatica del procedimento. Il principio trova sostegno nei pronunciamenti comunitari e, nello specifico, dalla previsio-ne del così detto “silenzio as-senso”:

legge 28 febbraio 1985 n. 47 articolo 35 comma 17Fermo il disposto del primo comma dell’articolo 40 e con l’esclusione dei casi di cui all’articolo 33, decorso il ter-mine perentorio di ventiquattro mesi dalla presentazione del-la domanda, quest’ultima si in-tende accolta ove l’interessato provveda al pagamento di tutte le somme eventualmente do-vute a conguaglio ed alla pre-sentazione all’ufficio tecnico erariale della documentazione necessaria all’accatastamento. Trascorsi trentasei mesi si pre-scrive l’eventuale diritto al con-guaglio o al rimborso spettanti.

legge 23 dicembre 1994 n. 724 articolo 39 comma 4… il decorso del termine di un anno e di due anni per i comuni con più di 500.000 abitanti dal-la data di entrata in vigore della presente legge senza l’adozio-ne di un provvedimento negati-vo del comune, equivale a con-cessione o ad autorizzazione edilizia in sanatoria…

Tra l’altro non siamo di fron-te neppure a una iniziativa ori-ginale visti i precedenti: in oc-

casione del Giubileo del 1450 Papa Niccolò v fu il primo a stabilire che chi non poteva raggiungere Roma in pellegri-naggio avrebbe potuto ottene-re l’indulgenza in cambio di denaro.

Peraltro per definizione il con-dono edilizio, nel rispetto del-le condizioni, è uno atto dovuto che non lascia margini di di-screzionalità nell’istruttoria del-la domanda.

Con la manifestazione del 24 maggio Ingegneri, Geometri e Associazioni hanno aperto un sentiero che va percorso insie-me alla pubblica amministra-zione per raggiungere la meta della qualità e dell’efficacia dei servizi nell’interesse della col-lettività.

Dobbiamo farlo con lo spiri-to di Oliver Wendell holmes Jr quando afferma: La cosa più affascinante al mondo non è tanto dove ci tro-viamo, ma in che direzione ci stiamo muovendo: per raggiun-gere il porto del paradiso dob-biamo navigare a volte con il vento e a volte contro il vento, ma dobbiamo navigare e non restare fermi ancorati.


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