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Un continente… - anteprima.qumran2.net · Un continente… _____ Un frutto ... Solo dei grandi...

Date post: 16-Feb-2019
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Transcript

Un continente… ____________

Un frutto… ___________

Un numero… ___________

Un animale… ___________

Un indumento ___________

Un mese... ___________

Benvenuto a questo campo scuola e benvenuto sul mio pianeta, nel mio mondo! Sai, abbiamo in comune alcune cose se ci pensi bene : siamo capitati in un posto nuovo, tutto da scoprire…abbiamo degli amici, alcuni nuovi, con cui parlare e confrontarci...abbiamo dei maestri di vita che con le loro parole sagge e il loro esempio, ci aprono la mente e ci indicano la strada...abbiamo bisogno di fare domande e di avere risposte, abbiamo la curiosità di chi ha voglia di sapere, ma nello stesso tempo abbiamo la sereni-tà di sapere che c’è qualcuno che ci protegge sempre.

In questi giorni, attraverso gli incontri che faremo, io con i miei nuovi amici, tu con i tuoi, avremo modo di condividere alcune sensazioni e sentimenti. Alcuni aspetti della vita che non avevi mai colto, alcuni tratti dell’amicizia e dell’amore che non avevi mai approfondito… insomma proveremo a confrontarci! buon lavoro a tutti!

Certo che ti farò del male. Certo che me ne farai. Certo che ce ne faremo. Ma questa è la condizione stessa dell’esistenza. Farsi primavera, significa accettare il rischio dell’inverno. Farsi presenza, significa accettare il rischio dell’assenza.

Un tempo lontano, quando avevo sei anni, in un libro sulle foreste primordiali, inti-tolato « Storie vissute della natura », vidi un magnifico disegno. Rappresentava un serpente boa nell'atto di inghiottire un animale. Eccovi la copia del disegno. C'era scritto: « I boa ingoiano la loro preda tutta intera, senza masticarla. Dopo di che non riescono più a muoversi e dormono durante i sei mesi che la digestione richiede ».Meditai a lungo sulle avventure della jungla. E a mia volta riuscii a tracciare il mio primo disegno. Il mio disegno numero uno. Era così:

Mostrai il mio capolavoro alle persone grandi, domandando se il disegno li spaventa-va. Ma mi risposero: « Spaventare? Perché mai, uno dovrebbe essere spaventato da un cappello? » Il mio disegno non era il disegno di un cappello. Era il disegno di un boa che digeriva un elefante. Affinché vedessero chiaramente che cos'era, disegnai l'interno del boa. Bisogna sem-pre spiegargliele le cose, ai grandi. Il mio disegno numero due si presentava cosi:

Questa volta mi risposero di lasciare da parte i boa, sia di fuori che di dentro, e di ap-plicarmi invece alla geografia, alla storia, all'aritmetica e alla grammatica. Fu cosi che a sei anni io rinunziai a quella che avrebbe potuto essere la mia gloriosa carriera di pit-tore. Il fallimento del mio disegno numero uno e del mio disegno numero due mi aveva disanimato. I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta. Allora scelsi un'altra professione e imparai a pilotare gli aeroplani. Ho volato un po' sopra tutto il mondo: e veramente la geografia mi è stata molto utile. A colpo d'occhio posso distinguere la Cina dall'Arizona, e se uno si per-de nella notte, questa sapienza è di grande aiuto. Ho incontrato molte persone im-portanti nella mia vita, ho vissuto a lungo in mezzo ai grandi. Li ho conosciuti intimamente, li ho osservati proprio da vicino. Ma l'opinione che avevo di loro non è molto migliorata. Quando ne incontravo uno che mi sembrava di mente aperta, tentavo l'esperimento del mio disegno numero uno, che ho sempre conservato. Cercavo di capire cosi se era veramente una persona comprensiva. Ma, chiunque fosse, uomo o donna, mi rispon-deva: « E’ un cappello ».E allora non parlavo di boa, di foreste primitive, di stelle. Mi abbassavo al suo livello. Gli parlavo di bridge, di golf, di politica, di cravatte. E lui era tutto soddisfatto di avere incontrato un uomo tanto sensibile.

Antoine de Saint-Exupéry

La storia che iniziamo a raccontare è dedicata a tutti i grandi che un giorno furono bambini e a tutti i bambini che un giorno saranno grandi. E' la storia di un piccolo principe. Il narratore: Tutto cominciò il giorno in cui l’autore, un aviatore ebbe un guasto al motore. L'aviatore: Ero sceso dal cielo in pieno deserto: un atterraggio di fortuna. Mi sentivo solo, più isolato di un marinaio abbandona-to in mezzo all'oceano. La prima notte, ho dormito sulla sabbia, a mille miglia da qualsiasi abitazione. Potete immaginare il mio stupore di essere svegliato all'alba da una strana vocetta: Il piccolo principe: Mi disegni, per favore una pecora ? L'aviatore: Cosa ? Il piccolo principe: Disegnami una pecora! L'aviatore: Un ragazzo! Cosa fai qui solo nel deserto? Il piccolo principe: Dai, disegnami una pecora! L'aviatore: Toh, questa è una pecora! Il piccolo principe (la guarda, poi deluso): A me sembra una capra! Ha le corna! L'aviatore (gli passa un altro disegno): E questa? Il piccolo principe: Questa è malaticcia! Dammene un'altra! L'aviatore (gli passa tutti i fogli): Prendi, guarda tu! Il piccolo principe (sfogliando): Troppo magra! Troppo bassa! Troppo vecchia! Io ne voglio una che possa vivere a lungo! L 'aviatore: Un momento! (prende un foglio e disegna una cas-setta con i buchi). Ecco, questa è una cassetta. Dentro c'è la pecora che vuoi tu! Il piccolo principe: E' proprio quella che volevo... Oh, si è messa a dormire! Narratore: Fu così che l'aviatore ha fatto conoscenza col piccolo principe. Vivremo insieme le sue avventure. Una cosa so di certo: lui viene dal cielo! L 'aviatore: Questa è buffa! vieni dal cielo. Di quale pianeta sei? Piccolo principe: I grandi lo chiamano asteroide B.612. Là ci vivo da solo, in compagnia di un fiore... E' così piccolo il mio pianeta, che ogni volta che voglio vedere un tramonto, basta che sposti la sedia di qualche passo:

un giorno ho visto il sole tramontare quarantatrè volte! L'aviatore: E perché hai voluto venir via? Piccolo principe: Per cercare gli uomini, per conoscere gli altri, per farmi degli amici. L 'aviatore: Non vorrei prendeste troppo alla leggera la mia sto-ria. E' un grande dispiacere per me confidarvi questi ricordi. Sono già sei anni che il mio amico mi ha lasciato ... Io vi parlo di lui per non dimenticarlo. E' triste dimenticare un amico ed io non voglio farlo. Piccolo principe: Ciao! L'aviatore: Ah!, eccoti! Temevo che te ne fossi andato! Piccolo principe: Ho una domanda da farti! Le pecore mangiano i baobab? L'aviatore: Oh, no! I baobab sono piante alte alte! Piccolo principe: Ma quando sono piccoli, le pecore li possono mangiare ? Narratore: Il piccolo principe faceva di queste domande strane perché sul suo pianeta, come in ogni pianeta, ci sono erbe buone ed erbe cattive, di conseguenza dei buoni semi e dei semi cattivi. Piccolo principe: Se sono ramoscelli di ravanello o di rosaio, si lasciano spuntare come vogliono, ma se sono di pianta cattiva, bisogna strapparla subito, appena la si è riconosciuta. L 'aviatore: E i baobab cosa c'entrano con tutto questo? Piccolo principe: Il mio pianeta ne è infestato: ci sono semi dap-pertutto. Se si lasciano crescere il mio pianeta ne sarebbe invaso e scoppierebbe... Bisogna stare sempre attenti ai baobab! Narratore: Solo dei grandi che un giorno furono bambini e dei bambini che un giorno saranno grandi possono capire il senso di certe conversazioni. L'aviatore: Senti, dove vuoi portare la mia pecora? Piccolo principe: Sul mio pianeta... quella cassetta che mi hai da-to, le servirà da casa per la notte. L'aviatore: Certo. E se sei buono, ti darò pure una corda per le-gare la pecora durante il giorno. E un paletto. Piccolo principe: Legarla? Ma che buffa idea! L'aviatore: Ma se non la leghi andrà in giro e si perderà!

Piccolo principe: Ma dove vuoi che vada! E' così piccolo il mio pianeta, che non potrà andare lontano. Ma, senti, se una pecora mangia gli arbusti, mangia anche i fiori. L'aviatore: Una pecora mangia tutto quello che trova. Piccolo principe: Anche i fiori che hanno le spine? L'aviatore: Sì. Anche i fiori che hanno le spine. Piccolo principe: ma allora le spine a che cosa servono? L'aviatore: Le spine servono a niente, è pura cattiveria da parte dei fiori. Piccolo principe: Non ti credo! i fiori sono deboli. Sono ingenui. L'aviatore: Ma io non credo niente! Ho risposto una cosa qualsiasi. Io mi occupo di cose serie! Piccolo principe: Parli come un grande. Io conosco un fiore unico al mondo, che non esiste da nessuna parte, solo nel mio pianeta e che una piccola pecora può distruggere di colpo, così in un mattino, e tu non vuoi che mi preoccupi. L'aviatore: lo non volevo dire questo... Piccolo principe: Se qualcuno ama un fiore, di cui esiste un solo esemplare in milioni e milioni di stelle, questo basta per farlo felice quando lo guarda...ma se la pecora mangia il fiore è come se per lui tutto a un tratto, tutte Le stelle si spegnessero! E non è importante questo! L'aviatore: Non piangere! Guarda, il fiore che tu ami non è in pe-ricolo... Disegnerò una museruola per la tua pecora, e una corazza per il tuo fiore... Piccolo principe: Ti ringrazio anche a nome del mio fiore...ora ti racconterò come l’ho conosciuto: era spuntato un giorno, da un seme venuto chissà dove. Non era un baobab: il fiore aveva dei colori bellissimi. Aveva impiegato parecchi giorni a renderli così belli. Il fiore (che è una rosa): Ah! Mi sveglio ora. Ti chiedo scusa... sono ancora tutto spettinato. Piccolo principe: Come sei bello! Il fiore: E' vero... io sono nato insieme al sole! Piccolo principe(tra se): Non è molto modesto il mio fiore, ma è così commovente! Posso fare qualcosa per te!

Credo che sia L’ora del caffè e latte. Vorresti pensare alla mia colazione?

Narratore: Ed piccolo principe, tutto confuso, andò a cercare un innaffiatoio di acqua fresca e servì al fiore la sua colazione. Iniziava un legame, che non si sarebbe mai spezzato Piccolo princ. : Posso chiederti una cosa? Come mai hai le spine? Il fiore: Possono venire le tigri, con i loro artigli! Piccolo principe: Non ci sono tigri nel mio pianeta e poi le tigri non mangiano l'erba. Il fiore: lo non sono un'erba... Piccolo principe: Scusami! Il fiore: Non ho paura delle tigri, ma ho orrore delle correnti d'aria...Non avresti per caso un paravento? Piccolo principe: Sei un po' complicato come fiore... Il fiore: Alla sera mi metterai al riparo sotto una campana di ve-tro. Fa molto freddo qui da te... Non è una sistemazione che mi soddisfi. Da dove vengo io... Narratore: Ma il Piccolo principe non riuscirà mai a sapere da dove era venuto il fiore, che, per vanità, gli stava raccontando qualche bugia. Nel suo cuore aveva intanto deciso di partire dal pianeta per andare in cerca di uomini, per cui, approfittando di una migrazione di uccelli selvatici, un giorno se ne venne via.Prima di partire mise a posto ben bene il pianeta. Aveva due vulcani in attività... Piccolo principe: Molto comodi per prepararmi la colazione! Narratore: ... ed uno spento, buono da usarsi come sedia. Strap-pò alcuni germogli di baobab, innaffiò per l'ultima volta il fiore e poi, con le lacrime agli occhi, gli disse: Piccolo principe: Addio. Non mi rispondi? Addio. Fiore: Sono stato uno sciocco, scusami, e cerca di essere felice. Io ti voglio bene, e non l'hai mai saputo per colpa mia. Piccolo principe: Eccoti il paravento e la campana di vetro per ripararti. Fiore: Lascia, non li voglio più.. Piccolo principe: Ma il vento... Fiore: Non sono così raffreddato. L'aria della notte mi farà bene. Piccolo principe: E le bestie... Fiore: Dovrò ben sopportare qualche bruco se voglio conoscere le farfalle,sembra che siano così belle! Se no chi verrà a farmi visita, quando tu sarai lontano?

Riflettiamo: 1- L’aviatore pensava di essere solo nel deserto, ma poi ha trovato il piccolo principe; ti è mai capitato di “trovare un amico” quando non te lo aspettavi?

2- Le amicizie nascono in un modo misterioso: possono nascere da un gesto di cortesia, da una simpatia naturale, da interessi comuni, a volte anche da un litigio... Racconta alcuni episodi. 3- Il fiore per conquistare l’amico ha detto alcune bugie, a te è mai capitato? 4- Secondo te, come ci si dovrebbe comportare con un amico? Il dialogo delicato tra l'aviatore e il Piccolo principe continua.

Si fa più interessante, perché il Piccolo principe rivela all'aviatore di avere un amico sul suo pianeta: è un fiore. Si sente responsabile della sua sorte:

teme che la pecora lo mangi. Sarebbe una grave dolore per lui: come se tutte le stelle del cielo si spegnessero.

Essere amici, significa sentirsi responsabile della persona alla quale si è legati, responsabili della sua felicità:

“Un amico vuole bene sempre, è nato per essere un fratello nella sventura" (Proverbi 17,17).

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V. O Dio, vieni a salvarmi. R. Signore, vieni presto in mio aiu-to.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.Alleluia. Esame di Coscienza: Confesso a

Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, paro-le, opere e omissioni, per mia colpa mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratel-

li, di pregare per me il Signore Dio nostro. Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci

conduca alla vita eterna. R Amen.

Inno Al termine del giorno, o sommo Creatore, veglia sul nostro riposo con amore di Padre.

Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte.

Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode. Sia onore al Padre e al Figlio

e allo Spirito Santo, al Dio trino ed unico nei secoli sia gloria. Amen.

I Antifona: Pietà di me,Signore: ascolta la mia preghiera. SALMO 4

Quando ti invoco, rispondimi, Dio, mia giustizia: † dalle angosce mi hai liberato; * pietà di me, ascolta la mia preghiera. Fino a quando, o uomini, sarete duri

di cuore? * Perché amate cose vane e cercate la menzogna? Sappiate che il Signore fa prodigi per il suo fedele: *

il Signore mi ascolta quando lo invo-co. Tremate e non peccate, * sul vostro giaciglio riflettete

e placatevi.

Offrite sacrifici di giustizia * e confidate nel Signore. Molti dicono: « Chi ci farà vedere il bene? » Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto.

Hai messo più gioia nel mio cuore di quando abbondano vino e frumento. In pace mi corico e subito mi addor-mento: *tu solo, Signore, al sicuro mi fai riposare.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. * Come era nel principio, e ora e sem-pre, nei secoli dei secoli. Amen.

I Antifona: Pietà di me, Signore: ascolta la mia preghiera.

II Antifona: in te confido Signore e in pace mi addormento. SALMO 133

Ecco, benedite il Signore, * voi tutti, servi del Signore; voi che state nella casa del Signore * durante le notti.

Alzate le mani verso il tempio * e benedite il Signore. Da Sion ti benedica il Signore, * che ha fatto cielo e terra.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. * Come era nel principio, e ora e sem-pre,nei secoli dei secoli. Amen.

II Antifona: in te confido Signore

e in pace mi addormento.

Lettura breve Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze.

Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai.

RESPONSORIO BREVE R. Signore, * nelle tue mani affido il mio spirito. Signore, nelle tue mani affido il mio spirito. V. Dio di verità, tu mi hai redento: nelle tue mani affido il mio spirito

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Signore, nelle tue mani affido il mio spirito.

Antifona Nella veglia salvaci, Signore, nel sonno non ci abbandonare: il cuore vegli con Cristo

e il corpo riposi nella pace. CANTICO DI SIMEONE Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola;

perché i miei occhi han visto la tua salvezza * preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti * e gloria del tuo popolo Israele.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. * Come era nel principio, e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Antifona Nella veglia salvaci, Signore, nel sonno non ci abbandonare: il cuore vegli con Cristo e il corpo riposi nella pace. Orazione

Visita, o Padre, la nostra casa e tieni lontano le insidie del nemico; vengano i santi angeli a custodirci nella pace, e la tua benedizione rimanga sempre con noi.

Per Cristo nostro Signore.

Benedizione finale Il Signore ci conceda una notte serena e un riposo tranquillo. R Amen

V. O Dio, vieni a salvarmi. R. Signore, vieni presto in mio aiuto. Gloria al Padre e al Figlio

e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sem-pre nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia. Inno

O sole di giustizia, Verbo del Dio vivente, irradia sulla Chiesa la tua luce immortale. Per te veniamo al Padre,

fonte del primo amore, Padre d'immensa grazia e di perenne gloria. Lieto trascorra il giorno in umiltà e fervore; la luce della fede

non conosca tramonto. Sia Cristo il nostro cibo, sia Cristo l'acqua viva: in lui gustiamo sobrii l'ebbrezza dello Spirito. Amen.

I Antifona Grande il Signore nell'alto dei cieli, alleluia SALMO 92

Il Signore regna, si ammanta di splendore; † il Signore si riveste, si cinge di forza; rende saldo il mondo, non sarà mai scosso. Saldo è il tuo trono fin dal principio, *

da sempre tu sei.

Alzano i fiumi, Signore, † alzano i fiumi la loro voce, * alzano i fiumi il loro fragore.

Ma più potente delle voci di grandi acque, † più potente dei flutti del mare, * potente nell'alto è il Signore. Degni di fede sono i tuoi insegnamenti, la santità si addice alla tua casa *

per la durata dei giorni, Signore. Gloria al Padre e al Figlio, * e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

I Antifona Grande il Signore nell'alto dei cieli, alleluia Lettura Breve Dice il Signore Dio: Ecco, io apro i vo-

stri sepolcri, vi risuscito dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nel paese d'Israele. Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi risusciterò dai vostri sepolcri, o popolo mio. Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò

riposare nel vostro paese; saprete che io sono il Signore. L'ho detto e lo farò. Oracolo del Signore Dio.

Responsorio Breve R. Cristo, Figlio del Dio vivo, * abbi pietà di noi. Cristo, Figlio del Dio vivo, abbi pietà di noi.

V. Tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Cristo, Figlio del Dio vivo, abbi pietà di noi.

Antifona al Benedictus: Chi non rinunzia a tutti i suoi averi non può essere mio discepolo, dice il Signore.

CANTICO DI ZACCARIA Benedetto il Signore Dio d'Israele, * perché ha visitato e redento il suo popolo, e ha suscitato per noi una salvezza potente nella casa di Davide

suo servo, come aveva promesso *per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo: salvezza dai nostri nemici, *

e dalle mani di quanti ci odiano. Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri * e si è ricordato della sua santa alleanza, del giuramento fatto ad Abramo, no-

stro padre, *di concederci, liberati dalle mani dei nemici, di servirlo senza timore, in santità e giustizia *al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *

nella remissione dei suoi peccati, grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge, per rischiarare quelli che stanno nelle

tenebre * e nell'ombra della morte e dirigere i nostri passi * sulla via della pace.

Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre

*nei secoli dei secoli. Amen.

Antifona al Benedictus: Chi non

rinunzia a tutti i suoi averi non può essere mio discepolo, dice il Signore. Invocazioni Dio nostro Padre, ha mandato lo Spiri-to Santo, perché sia in noi sorgente inesauribile di luce. Animati da questa

fede diciamo insieme: Illumina il tuo popolo, o Signore. Sii benedetto, o Dio, nostra vita, - che nella tua bontà ci hai guidati all'alba di questo nuovo giorno.

Tu, che hai illuminato il mondo con la risurrezione del tuo Figlio, - diffondi la sua luce in tutti gli uo-mini mediante l'opera della Chiesa. Hai trasformato i discepoli del tuo Fi-

glio con il fuoco della Pentecoste, - manda ancora lo Spirito nella tua Chiesa, perché ti sia fedele. Luce delle genti, ricordati di quanti sono immersi nelle tenebre dell'errore, - apri i loro occhi alla luce della

fede, perché riconoscano in te l'unico vero Dio.

Orazione O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevo-

lenza i tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l'eredità eterna. Per Cristo nostro Signore. Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male,

e ci conduca alla vita eterna. R. Amen.

Il piccolo principe, arrivato sulla Terra, fu molto sorpreso di non vedere nessuno. Aveva gia' paura di essersi sbagliato di pianeta, quando un anello del colore della luna si mosse nella sabbia. "Buona notte", disse il piccolo principe a buon conto. "Buona notte", disse il serpente. "Su quale pianeta sono sceso?" domando' il piccolo principe. "Sulla Terra, in Africa", rispose il serpente. "Ah!.. Ma non c'e' nessuno sulla Terra?" "Qui e' un deserto. Non c'e' nessuno nei deserti. La Terra e' grande", disse il serpente. Il piccolo principe sedette su una pietra e alzo' gli occhi verso il cielo: "Mi domando", disse, "se le stelle sono illuminate perche' ognuno possa un giorno trovare la sua. Guarda il mio pianeta, e' proprio sopra di noi... Ma come e' lontano!" "E' bello", disse il serpente, "ma che cosa sei venuto a fare qui?" "Ho avuto delle difficolta' con un fiore", disse il piccolo principe. "Ah!" fece il serpente. E rimasero in silenzio. "Dove sono gli uomini?" riprese dopo un po' il piccolo principe. "Si e' un po' soli nel deserto..." "Si e' soli anche con gli uomini", disse il serpente. Il piccolo principe lo guardo' a lungo. "Sei un buffo animale", gli disse alla fine, "sottile come un dito!..."

"Ma sono piu' potente di un dito di un re", disse il serpente. Il piccolo principe sorrise: "Non mi sembri molto potente... non hai neppure delle zampe... e non puoi neppure camminare..." "Posso trasportarti piu' lontano che un bastimento", disse il serpente. Si arrotolo' attorno alla caviglia del piccolo principe come un braccialetto d'oro: "Colui che tocco, lo restituisco alla terra da dove e' venuto. Ma tu sei puro e vieni da una stella..." Il piccolo principe non rispose. "Mi fai pena, tu cosi' debole, su questa Terra di granito. Potro' aiutarti un giorno se rimpiangerai troppo il tuo pianeta. Posso..." "Oh! Ho capito benissimo", disse il piccolo principe, "ma perche' parli sempre per enigmi?" "Li risolvo tutti", disse il serpente. E rimasero in silenzio.

Riflettiamo: 1- Il serpente risponde con una affermazione, che fa pensare: "Si è soli anche tra gli uomini!". Hai mai provato questa solitudine? 2- Il piccolo fiore afferma che di uomini ne esistono pochi, ma non è così, lui è stato sempre fermo e ha aspettato che altri passassero dalle sue parti…. Tu cosa fai per incontrare altri “uomini”? 3- Tu cosa fai, aspetti di essere cercato o vai dagli altri? coinvolgi, organizzi, suggerisci per stare insieme ai tuoi amici?.

Non pensi che il deserto possa fiorire?

Basta un po' d'acqua, un gesto d'amicizia!

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V. O Dio, vieni a salvarmi. R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.Alleluia. Esame di Coscienza: Confesso a

Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, paro-le, opere e omissioni, per mia colpa mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratel-

li, di pregare per me il Signore Dio nostro. Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci

conduca alla vita eterna. R Amen.

Inno Al termine del giorno, o sommo Creatore, veglia sul nostro riposo con amore di Padre.

Dona salute al corpo e fervore allo spirito, la tua luce rischiari le ombre della notte.

Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode. Sia onore al Padre e al Figlio

e allo Spirito Santo, al Dio trino ed unico nei secoli sia gloria. Amen.

Antifona Dimora all'ombra dell'Onnipotente: troverai rifugio dalle insidie del male.

SALMO 90 Tu che abiti al riparo dell'Altissimo * e dimori all'ombra dell'Onnipotente, di' al Signore: « Mio rifugio e mia for-tezza, *mio Dio, in cui confido » .

Egli ti libererà dal laccio del cacciatore, * dalla peste che distrugge. Ti coprirà con le sue penne, * sotto le sue ali troverai rifugio.

La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza; *non temerai i terrori della notte, né la freccia che vola di giorno, † la peste che vaga nelle tenebre, *

lo sterminio che devasta a mezzogiorno

Mille cadranno al tuo fianco † e diecimila alla tua destra; * ma nulla ti potrà colpire. Solo che tu guardi, con i tuoi occhi * vedrai il castigo degli empi. Poiché tuo rifugio è il Signore *

e hai fatto dell'Altissimo la tua dimora,

non ti potrà colpire la sventura, *

nessun colpo cadrà sulla tua tenda.

Egli darà ordine ai suoi angeli *

di custodirti in tutti i tuoi passi.

Sulle loro mani ti porteranno *

perché non inciampi nella pietra il

tuo piede.

Camminerai su aspidi e vipere, *

schiaccerai leoni e draghi.

Lo salverò, perché a me si è affidato; lo esalterò, perché ha conosciuto il mio nome.

Mi invocherà e gli darò risposta; † presso di lui sarò nella sventura, * lo salverò e lo renderò glorioso. Lo sazierò di lunghi giorni * e gli mostrerò la mia salvezza.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. * Come era nel principio, e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen

Antifona Dimora all'ombra dell'Onnipotente: troverai rifugio dalle insidie del male.

Lettura breve Ap 22,4-5

Gli eletti vedranno la faccia del Signo-re e porteranno il suo nome sulla fronte. Non vi sarà più notte e non avranno più bisogno di luce di lampa-da, né di luce di sole, perché il Signo-re Dio li illuminerà e regneranno nei secoli dei secoli (Dn 7, 18. 27).

Responsorio breve R. Signore, * nelle tue mani affido il mio spirito. Signore, nelle tue mani affido il mio spirito. V. Dio di verità, tu mi hai redento:

nelle tue mani affido il mio spirito

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Signore, nelle tue mani affido il mio spirito.

Antifona Nella veglia salvaci, Signore, nel sonno non ci abbandonare: il cuore vegli con Cristo e il corpo riposi nella pace.

CANTICO DI SIMEONE

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza * preparata da te davanti a tutti i popoli,

luce per illuminare le genti * e gloria del tuo popolo Israele. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. *

Come era nel principio, e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen. Antifona Nella veglia salvaci, Signore, nel sonno non ci abbandonare: il cuore vegli con Cristo

e il corpo riposi nella pace. Orazione

Salga a te, o Padre, la nostra pre-

ghiera al termine di questo giorno

memoriale della risurrezione del

Signore: la tua grazia ci conceda di

riposare in pace sicuri da ogni male,

e di risvegliarci nella gioia, per

cantare la tua lode.

Per Cristo nostro Signore.

Benedizione finale Il Signore ci conceda una notte serena e un riposo tranquillo. R Amen

V. O Dio, vieni a salvarmi. R. Signore, vieni presto in mio aiuto. Gloria al Padre e al Figlio

e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sem-pre nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia. Inno

O sole di giustizia, Verbo del Dio vivente, irradia sulla Chiesa la tua luce immortale. Per te veniamo al Padre,

fonte del primo amore, Padre d'immensa grazia e di perenne gloria. Lieto trascorra il giorno in umiltà e fervore;

la luce della fede

non conosca tramonto. Sia Cristo il nostro cibo, sia Cristo l'acqua viva: in lui gustiamo sobrii l'ebbrezza dello Spirito. Amen.

I Antifona Beato chi abita la tua casa, o Signore!

SALMO 83

Desiderio del tempio del Signore Quanto sono amabili le tue dimore, * Signore degli eserciti! L'anima mia languisce * e brama gli atri del Signore.

Il mio cuore e la mia carne * esultano nel Dio vivente.

Anche il passero trova la casa, * la rondine il nido, dove porre i suoi piccoli, presso i tuoi altari, Signore de-gli eserciti, *mio re e mio Dio.

Beato chi abita la tua casa: * sempre canta le tue lodi! Beato chi trova in te la sua forza *e decide nel suo cuore il santo viaggio. Passando per la valle del pianto

la cambia in una sorgente, * anche la prima pioggia l'ammanta di benedizioni. Cresce lungo il cammino il suo vigore, finché compare davanti a Dio in Sion.

Signore, Dio degli eserciti, ascolta la mia preghiera, * porgi l'orecchio, Dio di Giacobbe. Vedi, Dio, nostro scudo, * guarda il volto del tuo consacrato.

Per me un giorno nei tuoi atri * è più che mille altrove, stare sulla soglia della casa del mio Dio è meglio che abitare nelle tende degli empi. Poiché sole e scudo è il Signore Dio; †

il Signore concede grazia e gloria, * non rifiuta il bene a chi cammina con rettitudine.

Signore degli eserciti, * beato l'uomo che in te confida.

Gloria al Padre e al Figlio, * e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen . I Antifona

Beato chi abita la tua casa, o Signore

II Antifona Venite, saliamo al monte del Signore! CANTICO

Alla fine dei giorni, † il monte del tempio del Signore * sarà elevato sulla cima dei monti, e sarà più alto dei colli; * ad esso affluiranno tutte le genti.

Verranno molti popoli e diranno: † «Venite, saliamo sul monte del Signo-re, *al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci indichi le sue vie *

e possiamo camminare per i suoi sen-tieri». Poiché da Sion uscirà la legge * e da Gerusalemme la parola del Signore. Egli sarà giudice fra le genti * e sarà arbitro fra molti popoli.

Forgeranno le loro spade in vomeri, * le loro lance in falci; un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, * non si eserciteranno più nell'arte della guerra.

Casa di Giacobbe, vieni, * camminiamo nella luce del Signore. Gloria al Padre e al Figlio, * e allo Spirito Santo.

Come era nel principio e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen . II Antifona Venite, saliamo al monte del Signore!

Lettura Breve Parlate e agite come persone che de-vono essere giudicate secondo una legge di libertà, perché il giudizio sarà senza misericordia contro chi non

avrà usato misericordia; la misericor-dia invece ha sempre la meglio nel giudizio.

Responsorio Breve

R. Da sempre e per sempre * benedetto il Signore! Da sempre e per sempre benedetto il Signore!

V. Egli solo ha fatto prodigi: benedetto il Signore! Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito

Santo. Da sempre e per sempre benedetto il Signore.

Antifona al Benedictus:Benedetto il Signore, nostro Dio! CANTICO DI ZACCARIA Benedetto il Signore Dio d'Israele, * perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente * nella casa di Davide, suo servo, come aveva promesso *

per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo: salvezza dai nostri nemici, * e dalle mani di quanti ci odiano. Così egli ha concesso misericordia ai

nostri padri * e si è ricordato della sua santa alleanza, del giuramento fatto ad Abramo, no-stro padre, * di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia * al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo * perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza * nella remissione dei suoi peccati, grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *

per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge, per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre * e nell'ombra della morte

e dirigere i nostri passi * sulla via della pace. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e

sempre *nei secoli dei secoli. Amen. Antifona al Benedictus Benedetto il Signore, nostro Dio! Invocazioni Preghiamo Dio nostro Padre, che ha

posto gli uomini nel mondo, perché cooperino in unità di intenti al gran disegno della creazione. Diciamo con fede: Fa' che ti rendiamo gloria o Signore.

Sii benedetto, o Dio creatore, noi ti ringraziamo per le meraviglie dell'uni-verso, - e per la vita che ci hai donato. Guarda i tuoi figli che, attraverso le

occupazioni quotidiane, partecipano alla tua opera, - fa' che si conformino alla tua volontà.

Il nostro lavoro giovi al bene dei fratelli, - concedici di edificare con loro e per loro un mondo come a te

piace. Dona pace e gioia, - a noi e a quanti incontreremo oggi sul nostro cammino.

Padre nostro.

Padre nostro, che sei nei cieli,

sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.

Orazione

Signore Dio, re del cielo e della terra, guida, santifica e custodisci il nostro corpo e il nostro spirito, sentimenti, parole e opere, nell'amore della tua legge, a servizio della tua volontà, perché oggi e sempre con il tuo aiuto procediamo sicuri nella via della

salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo che è Dio, e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.

Amen Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male,

e ci conduca alla vita eterna. R. Amen.

Facile è occupare un posto

nell'agenda telefonica.

Difficile e’ occupare il cuore di qualcuno.

Facile è giudicare gli

errori degli altri.

Facile è ferire chi ci ama.

Facile è umiliare gli altri.

Facile è esaltarsi

per Una vittoria

Facile è sognare ogni notte

Facile è pregare Dio di

concederci grandi cose

Facile è dire “ti amo”.

Difficile non abbattersi dopo una sconfitta.

Facile è criticare gli altri.

Facile è pensare di poter

essere migliore.

Facile è dare amore a

chi ci sta vicino

Difficile e’ riconoscere i nostri errori

Difficile e’ curare la ferita

Difficile e’ farsi umili.

Difficile e’ inseguire i propri sogni.

Difficile e’ trovare Dio nelle piccole cose.

Difficile e’ dimostrarlo tutti i giorni

Difficile e’migliorare qualcuno

Difficile e’smettere di pensarlo e farlo realmente

Difficile e’ avvicinarsi con affetto a chi non ci vuole.

Volpe: Buongiorno

Piccolo Principe: Buon gior-no

Volpe: Sono qui … sotto al melo …

Piccolo Principe: Chi sei? Sei molto carino.

Volpe: Sono una volpe.

Piccolo Principe. Vieni a gio-care con me …. Sono così triste!

Volpe: Non posso giocare con te … non sono addomestica-ta.

Piccolo Principe: Ah, Scusa! Che cosa vuol dire "addomesticare"?

Volpe: Vieni da lontano, tu! Che cosa cerchi?

Piccolo Principe: Cerco gli uo-mini … Che cosa vuol dire "addomesticare"?

Volpe: Gli uomini hanno dei fucili e cacciano. E’ molto noioso! Allevano anche delle galline. E’ il loro solo interesse. Tu cerchi delle galline?

Piccolo Principe: No! Cerco degli amici. Che cosa vuol dire "addomesticare"?

Volpe: E’ una cosa da tempo dimenticata! Vuol dire “creare legami”

Piccolo Principe: Creare legami?

Volpe: Certo! Tu per me, fino ad ora, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini, e non ho bisogno di te. E neppu-re tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altra. Tu sarai per me unico al mondo e io sarò per te unica al mondo.

Piccolo Principe: Comincio a capire … c’è un fiore … credo che mi abbia addomesticato!

Volpe: E’ possibile, capita di tutto sulla Terra

Piccolo Principe: Oh, non è sulla Terra!

Volpe: E’ su un altro pianeta?

Piccolo Principe: Sì.

Volpe: Ci sono cacciatori su questopianeta?

Piccolo Principe: No.

Volpe: Questo mi interessa! E delle galline?

Piccolo Principe: No.

Volpe: Non c’è niente di per-fetto! La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano e tutti gli uomini si assomi-gliano. E io perciò mi annoio. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, invece, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla, e questo è triste! Ma tu hai i capelli color dell’oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano … Per favore addomesticami.

Piccolo Principe: Volentieri, ma non ho molto tempo! Ho da conoscere degli amici e da sco-prire molte cose!

Volpe: Non si conoscono che le cose che si addomesti-cano … Gli uomini non hanno più tempo per cono-scere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma, siccome non esistono mercanti di amici, gli uomi-ni non hanno più amici. Se tu vuoi un amico, addomesticami!

Piccolo Principe: Che biso-gna fare?

Volpe: Bisogna essere molto pazienti.In principio, tu ti siederai un po’ lontano da me, così, nell’erba. Io ti guarderò con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla.Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ più vicino. Poi il giorno dopo ancora più vicino .. finché mi potrai toccare .. Saremo diventati amici, non avremo più paura uno dell’altro … saremo felici di stare insieme ..Ah, dimenti-cavo … devi cercare di venire sempre alla stessa ora, così sarà più bello, perché nell’at-tesa crescerà la voglia di stare insieme! Così ogni giorno ci sembrerà diverso dagli altri, un’ora dalle altre ore.

Riflettiamo: 1– Cosa significa per te addomesticare? 2– Ti capita che alcuni luoghi o alcuni oggetti anonimi o poco significativi, diventino importanti perché sono legati a una persona speciale? 3– Perchè secondo te ci vuole tanto tempo e tanta pazienza per addomesticare, per “entrare nella pelle” di qualcuno, e ce ne vuole a volte così poco per uscirne? 4- “...nell’attesa crescerà la voglia di stare insieme! Così ogni giorno ci sembrerà diverso dagli altri, un’ora dalle altre ore.” Cosa significa per te questa frase? ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________

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V. O Dio, vieni a salvarmi. R. Signore, vieni presto in mio aiu-to.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.Alleluia. Esame di Coscienza: Confesso a

Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, paro-le, opere e omissioni, per mia colpa mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratel-

li, di pregare per me il Signore Dio nostro. Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci

conduca alla vita eterna. R Amen.

Inno Gesù, luce da luce, sole senza tramonto, tu rischiari le tenebre nella notte del mondo.

In te, santo Signore, noi cerchiamo il riposo dall'umana fatica, al termine del giorno.

Se i nostri occhi si chiudono, veglia in te il nostro cuore; la tua mano protegga coloro che in te sperano. Difendi, o Salvatore, dalle insidie del male

i figli che hai redenti col tuo sangue prezioso.

A te sia gloria, o Cristo, nato da Maria vergine, al Padre e allo Spirito nei secoli dei secoli. Amen.

Antifona Tu sei buono, Signore, e perdoni, lento all'ira e grande nell'amore. SALMO 85

Signore, tendi l'orecchio, rispondimi, perché io sono povero e infelice Custodiscimi perché sono fedele; * tu, Dio mio, salva il tuo servo, che in te spera.

Pietà di me, Signore, * a te grido tutto il giorno. Rallegra la vita del tuo servo, * perché a te, Signore, innalzo l'anima mia.

Tu sei buono, Signore, e perdoni *

sei pieno di misericordia con chi ti invoca. Porgi l'orecchio, Signore alla mia pre-ghiera *e sii attento alla voce della mia supplica. Nel giorno dell'angoscia alzo a te il

mio grido *e tu mi esaudirai. Fra gli dèi nessuno è come te Signo-re, * e non c'è nulla che uguagli le tue opere.

Tutti i popoli che hai creato verranno e si prostreranno davanti a te, o Signore, * per dare gloria al tuo nome; grande tu sei e compi meraviglie: * tu solo sei Dio.

Antifona Tu sei buono, Signore, e perdoni, lento all'ira e grande nell'amore.

Lettura breve Dio ci ha destinati all'acquisto della salvezza per mezzo del Signore no-

stro Gesù Cristo, il quale è morto per noi, perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui.

Responsorio breve R. Signore, * nelle tue mani affido il mio spirito.

Signore, nelle tue mani affido il mio spirito. V. Dio di verità, tu mi hai redento: nelle tue mani affido il mio spirito

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Signore, nelle tue mani affido il mio spirito. Antifona Nella veglia salvaci, Signore,

nel sonno non ci abbandonare: il cuore vegli con Cristo e il corpo riposi nella pace. CANTICO DI SIMEONE Ora lascia, o Signore, che il tuo servo

vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza *preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti *

e gloria del tuo popolo Israele. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. * Come era nel principio, e ora e sempre,nei secoli dei secoli. Amen.

Antifona Nella veglia salvaci, Signore, nel sonno non ci abbandonare: il cuore vegli con Cristo e il corpo riposi nella pace.

Orazione Donaci, o Padre, un sonno ristoratore e fa' che i germi di bene, seminati nei solchi di questa giornata, producano una messe abbondante. Per Cristo nostro Signore.

Benedizione finale Il Signore ci conceda una notte sere-na e un riposo tranquillo. R Amen

Piccolo Principe: Ma allora che ci guadagni? Volpe: Ci guadagno il colore del grano. Vedi, tu piangevi per i fiori che hai incontrato, ma il tuo fiore è unico al mondo. Piccolo Principe: Sì, è vero … la mia rosa è unica al mondo per-ché è lei che ho annaffiato, è lei che ho curato, che ho riparato col paravento; è unica perché è su di lei che ho ucciso i bruchi, perché è lei che ho ascoltato lamentarsi e vantarsi, e anche qual-che volta tacere. Perché è la mia rosa… Volpe: ora hai capito e ti regalerò un segreto … Ecco il mio segreto, è molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’es-senziale è invisibile agli occhi … Piccolo Principe : L’essenziale è invisibile agli occhi! Volpe: E’ il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante! Gli uomini hanno perduto questa verità, ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato …tu sei responsabile della tua rosa. Piccolo Principe: Io sono responsabile della mia rosa

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Se qualcuno vi si avvicina con un dono e voi non lo accettate, a chi appartiene il dono?”,

domandò il maestro. “A chi ha tentato di regalarlo”,

rispose uno dei discepoli samurai.

“Lo stesso vale per l’invidia, la rabbia e gli insulti”, disse il maestro: “Quando non sono accettati, continuano ad appartenere a chi li portava con sé"

V. O Dio, vieni a salvarmi. R. Signore, vieni presto in mio aiuto. Gloria al Padre e al Figlio

e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia. Inno

Già l'ombra della notte si dilegua, un'alba nuova sorge all'orizzonte: con il cuore e la mente salutiamo il Dio di gloria. O Padre santo, fonte d'ogni bene,

effondi la rugiada del tuo amore sulla Chiesa raccolta dal tuo Figlio nel Santo Spirito. Amen. I Antifona Manda la tua verità e la tua luce: mi guidino al tuo monte santo.

SALMO 42 Fammi giustizia, o Dio, † difendi la mia causa contro gente spietata; * liberami dall'uomo iniquo e fallace.

Tu sei il Dio della mia difesa; † perché mi respingi, * perché triste me ne vado, oppresso dal nemico?

Manda la tua verità e la tua luce; † siano esse a guidarmi, * mi portino al tuo monte santo e alle tue dimore. Verrò all'altare di Dio, † al Dio della mia gioia, del mio giubilo.

A te canterò con la cetra, Dio, Dio mio.

Perché ti rattristi, anima mia, * perché su di me gemi? Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, * lui, salvezza del mio volto e mio Dio.

Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen. I Antifona

Manda la tua verità e la tua luce: mi guidino al tuo monte santo. II Antifona Ogni giorno della vita, salvaci, Signore.

CANTICO Is 38, 10-14. 17-20 Io dicevo: «A metà della mia vita † me ne vado alle porte degli inferi; * sono privato del resto dei miei anni».

Dicevo: «Non vedrò più il Signore * sulla terra dei viventi, non vedrò più nessuno * fra gli abitanti di questo mondo. La mia tenda è stata divelta e gettata lontano, *come una tenda di pastori.

Come un tessitore hai arrotolato la mia vita, †mi recidi dall'ordito. * In un giorno e una notte mi conduci alla fine».

Io ho gridato fino al mattino. * Come un leone, così egli stritola tutte le mie ossa. Pigolo come una rondine, * gemo come una colomba. Sono stanchi i miei occhi *

di guardare in alto.

Tu hai preservato la mia vita dalla fossa della distruzione, * perché ti sei gettato dietro le spalle tutti i miei peccati.

Poiché non ti lodano gli inferi, * né la morte ti canta inni; quanti scendono nella fossa * nella tua fedeltà non sperano. Il vivente, il vivente ti rende grazie *

come io faccio quest'oggi. Il padre farà conoscere ai figli * la fedeltà del tuo amore. Il Signore si è degnato di aiutarmi; † per questo canteremo sulle cetre

tutti i giorni della nostra vita, * canteremo nel tempio del Signore. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sem-pre, nei secoli dei secoli. Amen.

II Antifona Ogni giorno della vita, salvaci, Signore. Lettura Breve Voi, fratelli, non siete nelle tenebre,

così che il giorno del Signore possa sorprendervi come un ladro: voi tutti infatti siete figli della luce e figli del giorno; noi non siamo della notte, né delle tenebre.

Responsorio Breve R. Ascolta la mia voce, Signore: * spero sulla tua parola. Ascolta la mia voce, Signore: spero sulla tua parola. V. Precedo l'aurora e grido aiuto:

spero sulla tua parola. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Ascolta la mia voce, Signore: spero sulla tua parola.

Antifona al Benedictus Da quelli che ci odiano salvaci, o Signore.

CANTICO DI ZACCARIA Benedetto il Signore Dio d'Israele, * perché ha visitato e redento il suo popolo, e ha suscitato per noi una salvezza potente *nella casa di Davide, suo

servo, come aveva promesso *per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo: salvezza dai nostri nemici, *

e dalle mani di quanti ci odiano. Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *e si è ricordato della sua santa alleanza, del giuramento fatto ad Abramo, no-

stro padre, *di concederci, liberati dalle mani dei nemici, di servirlo senza timore, in santità e giustizia *al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *nella remissione dei

suoi peccati, grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge, per rischiarare quelli che stanno nelle

tenebre *e nell'ombra della morte e dirigere i nostri passi * sulla via della pace.

Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e

sempre nei secoli dei secoli. Amen. Antifona al Benedictus Da quelli che ci odiano salvaci, o Signore. Invocazioni

Glorifichiamo il Salvatore, che con la sua risurrezione è divenuto luce e vita del mondo. A lui s'innalzi la nostra umile preghiera: Guidaci, Signore, nelle tue vie.

Con la lode mattutina celebriamo la tua risurrezione, Signore, - la speranza della tua gloria illu-mini la nostra giornata. Benedici le nostre aspirazioni e i nostri propositi,

- siano le primizie della nostra offerta. Fa' che oggi cresciamo nel tuo amore, - e tutto cooperi al bene nostro e di tutti.

Fa' che la nostra luce splenda davanti agli uomini, - perché vedano le nostre opere buone e glorifichino il Padre che è nei cieli.

Padre nostro. Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debi-tori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.

Orazione O Dio, che hai mandato a noi la luce vera, che guida tutti gli uomini alla

salvezza, donaci la forza dello Spirito, perché possiamo preparare davanti al Figlio tuo la via della giustizia e della pace. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male, e ci conduca alla vita eterna. R. Amen. Benediciamo il Signore.

R. Rendiamo grazie a Dio.

Piccolo Principe: E quando non ci potremo più vedere? Quando me ne dovrò andare?

Volpe: Ah, piangerò!

Piccolo Principe: Ma io non vorrei farti del male!

Volpe: Certo che me ne farai Certo che ti farò del male. Certo che ce ne faremo. Ma questa è la condizione stessa dell’esistenza. Farsi primavera, significa accettare il rischio dell’in-verno. Farsi presenza, significa accettare il rischio dell’as-senza.

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È una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito. È una follia condannare tutte le amicizie perché una ti ha tradito, non credere in nessun amore solo perché uno di loro è stato infedele, buttare via tutte le possibilità di essere felici solo perché qualcosa non è andato per il verso giusto. Ci sarà sempre un’altra opportunità, un’altra amicizia, un altro amore, una nuova forza. Per ogni fine c’è un nuovo inizio.


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