1
2 Evoluzione - Seconda parte - Edizione finale – 25 Settembre (2013)
UN DISCORSO CHIARO
SULL'ISPIRAZIONE DELLA BIBBIA
E SULL'EVOLUZIONE
Ovvero riflessioni sulla creazione, l'estinzione dei dinosauri,
l'origine dell'uomo, il diluvio ed il battesimo
SECONDA PARTE
LE VERSIONI “JAHVISTA” ED “ELOHISTA”
Prima di entrare nel soggetto, presento una breve analisi delle due versioni della creazione (Gen 1 e
2) e delle due versioni del diluvio (Gen 6 e 7), cercando di dividere quelle che sono le versioni
Jahviste da quelle Elohiste. Una chiara divisione di questi quattro documenti ci aiuteranno a capire
meglio tutto il resto.
La prima versione della creazione (Gen 1) era d'origine orale, quindi é da ritenersi più antica e più
simile alle cosmogonie della Mesopotamia. In questa versione, Dio è identificato col nome di
Yahweh perché, anticamente, per i Semiti o gli Israeliti, non era ritenuto un peccato pronunciare il
nome di Dio e quindi é detta la versione Jahvista o Javista.
La seconda versione della creazione (Gen 2) é d’origine sacerdotale e quindi più tardiva. Questa
versione contiene dei particolari nuovi come, per esempio, com’era il Paradiso, com’erano i fiumi e
gli alberi, come la donna fu fatta con una costola dell'uomo. In tale versione, non c'é il nome Yahweh
ma Elohim e quindi é detta la versione Elohista, quella scritta dai sacerdoti leviti.
La prima versione del diluvio (Gen 6) era d'origine orale e più succinta, ed è quindi da ritenersi più
antica e più leggendaria ma meno legalista. In questa versione c'é è usato il nome Yahweh e Si parla
solo d'introdurre nell'arca una coppia di animali per specie, senza fare distinzione fra animali puri ed
impuri. A quel tempo non era ancora stata introdotta tale distinzione. Poiché in questa versione è
usato il nome Yahweh é detta la versione Jahvista o Javista.
La seconda versione del diluvio (Gen 7), é d'origine sacerdotale e quindi é più tardiva e più legalista.
Tuttavia, questa versione é anche più precisa e ricca di particolari, come, per esempio, che dovevano
entrare nell'arca sette coppie d'animali puri e sette coppie d’uccelli puri. In questa versione è usato il
nome Elohim e quindi é detta la versione Elohista.
Questo significa che la seconda versione, quella sacerdotale, fu scritta quando il nome Yahweh era
oramai considerato sacro e solo pochi iniziati, quasi solo i sacerdoti, gli scribi ed i rabbini
2
conoscevano la pronuncia esatta di tale nome. Si tenga presente che nella scrittura ebraico di quel
tempo non c’erano ancora le vocali scritte, come in greco e latino, e si scrivevano solo le consonanti.
Allora, il nome di Dio si scriveva senza vocali, con il tetragramma sacro YHWH, e così la pronuncia
esatta del nome sacro di Dio era tenuta segreta anche al popolo e chi la conosceva non osava
pronunciarlo. Non sapendo come si leggesse esattamente il nome di Dio, v’era meno il rischio per gli
Ebrei di nominarlo invano ed essere lapidati (Eso 20:7).
TUTTO É ERRONEAMENTE ATTRIBUITO A MOSÈ
La Bibbia non é caduta improvvisamente dal cielo tutta d'un pezzo o come una collezione di 39 libri
o rotoli, ma é il risultato d'un lungo processo culturale e storico, che dimostra come gli uomini hanno
spesso cercato di capire la volontà di Dio, anche se spesso non lo hanno capito bene o semplicemente
lo hanno frainteso.
Possiamo dire che per stabilire un dialogo con i nostri predecessori, talvolta Dio s'é fatto uccello per
farsi capire dagli uccelli (Eso 19:4. Deu 32:11-12. Ruth 2:12. Sal 17:8; 36:7; 104:3), che s'é fatto
uomo come noi o ha assunto degli atteggiamenti antropomorfi (Gen 3:8; 6:6. Eso 32:10. Deu 9:10. 1
Cro 27:24. Ger 36:7) per farsi capire dagli uomini. Questo é avvenuto con Dio nelle diverse epoche
benché, in realtà, Egli sia il TOTALMENTE ALTRO.
Gli ultra conservatori circoncisi nella carne rifiutano categoricamente la distinzione fra le due
versioni della Genesi, quella Jahvista e quella Elohista. Si tratta di una distinzione propizia introdotta
nella esegesi dal teologo tedesco Julius Wellhausen (1844-1918), che molti considerano liberale. Al
contrario, secondo me, tale divisione é molto utile per spiegare certe differenze fra le due versioni e
certe ripetizioni che sarebbero altrimenti inspiegabili.
Gli ultra conservatori americani circoncisi sono ostili alla distinzione introdotta da Wellhausen
perché pensano che il Pentateuco, o i primi 5 libri della Bibbia, cioè Genesi, Esodo, Levitico, Numeri
e Deuteronomio siano stati tutti scritti personalmente da Mosé, ma evidentemente non è vero perché
gli stili che compongono tali libri sono troppo diversi; quindi essi sono stati scritti in epoche
differenti e da autori o redattori diversi.
Secondo gli ultra conservatori americani, anche la parte di Deuteronomio che parla della sua morte
(Deu 34:1-6) e di quello che fu detto e fatto dopo la sua partenza (Deu 34:7-12) fu scritta da Mosè,
ma questo é inverosimile ed assurdo!
Al tempo quando studiavo l’Ebraico, mi divertivo a identificare le diverse parole utilizzate per dire le
stesse cose, fra le due versioni della creazione e fra le due versioni del diluvio, il che toglie ogni
dubbio e che si tratta di autori diversi vissuti in epoche diverse con intenti diversi..
UNA CREAZIONE POCO CREDIBILE
Abbiamo già visto che il resoconto sulla creazione in Genesi capitolo 1, quella Jahvista, é irreale; non
ci dà una spiegazione verosimile e credibile sull'origine dell'universo, dei pianeti, della luna o della
terra, e degli esseri viventi che hanno avuto origine in essa.
3
Il racconto della creazione in Genesi capitolo 1, così come é stato trasmesso, segue la logica dei
popoli antichi e poteva essere utile agli uomini di 4000 anni fa quando fu trasmesso oralmente per
secoli, da genitori a figli, ed in seguito scritto, ma ai nostri giorni tale creazione appare sempre più
come una fiaba; così tale racconto confonde e divide molti credenti.
Il primo contrasto evidente é che Dio avrebbe creato la luce senza il sole; il sole e la luna vengono
poi (Gen 1:3-5). Come si può avere la luce senza una sorgente?
Il secondo contrasto é sulle acque o l'oceano primordiale, il quale é poi diviso in due mari, un mare
superiore, in cielo tenuto alto da una "volta" o "cupola", sostenuta dalle alte montagne o dalle
colonne del cielo (Giob 26:11), e l'altro mare inferiore, nell'abisso (Gen 1:6-10).
Per sostenere tanta acqua o metà mare o metà oceano, tale volta o cupola o distesa avrebbe dovuto
essere enorme, molto grande e molto resistente, come di calcestruzzo armato precompresso perché è
più resistente di altri tipi di cemento. Presento questo solo come esempio, per dare un’idea, perché in
realtà allora il calcestruzzo non esisteva. .
LA DEFINIZIONE DI "FIRMAMENTO"
Il termine "firmamento" di Gen 1:7, che spesso anche oggi viene usato, é di solito male inteso o
frainteso. Si ricordi che firmamento viene dal latino "firmamentun" che significa "sostegno". Vedi il
Dizionario Illustrato della Lingua Latina di Enrico Bianchi, Raffaello Bianchi ed Onorio Lelli.
Nella cosmogonia antica, le acque dei contenitori o dei serbatoi superiori o degli otri del cielo (Giob
38:37) avevano bisogno d'un sostegno, altrimenti sarebbero cadute giù come al tempo del diluvio di
Noé (Gen 7:11-12). Si noti che per gli antichi, su nel cielo c'erano anche i serbatoi dove Dio teneva
la scorta per la neve e per la grandine (Giob 38:22-23).
Il termine ebraico usato qui in Genesi é "rakaiah" e tale termine designa una cupola solida o una volta
resistente che sostiene il cielo e le acque superiori. Questa é anche l'interpretazione data dai rabbini
(Vedi la Jewish Ecyclopedia). Su tale spiegazione vedi il termine "rakaiah" in A Hebrew and English
Lexicon of the Old Testament" di William Gesenius. Questo testo é ritenuto da tutti gli studiosi come
il migliore dizionario dell'Ebraico biblico.
Nella versione della Genesi della Settanta o Septuaginta, l'ebraico "rakaiah" é tradotto con il greco
"stereoma" che significa: un corpo solido, un punto d'appoggio, una base sulla quale poter appoggiare
qualcosa. Vedi anche: A Greek-English Lexicon of the New Testament, di W.F. Arndt and F.W.
Gingrich.
Tale cupola del cielo o volta celeste, doveva essere solida o resistente come il calcestruzzo rinforzato,
questo perché su di essa erano collocati i depositi della neve e della grandine (Giob 38:22-23); vi
erano pure i serbatoi dell'acqua o gli otri o le anfore dell'acqua (Giob 38:37). Questo, naturalmente,
secondo la mentalità del tempo, in una cosmogonia impossibile o mitica. Il resto sono solo chiacchere
senza fondamento logico o scientifico.
4
UNA FORTE INFLUENZA BABILONESE
Evidentemente, nel racconto della creazione di Genesi 1, v'é una forte influenza del mito di
Gilgamesh, come é descritto nelle tavolette di terra cotta, in caratteri cuneiformi.
In tale mito l'eroe Gilgamesh afferra il dragone, lo taglia con la spada in due parti. Con una parte
forma il cielo in alto e con l'altra parte forma la terra in basso dove, in seguito, ebbe inizio la vita con
gli animali e gli esseri umani.
Il fatto che i redattori della Genesi biblica abbiamo utilizzato un mito pre-esistente, come quello di
Gilgamesh, per descrivere la loro versione semita della creazione, senza fare referenza alle divinità
pagane, non significa che il mito di Gilgamesh sia in qualche modo vero o ispirato da Dio. Si tratta
semplicemente d'una spiegazione umana, mitica, non scientifica, che é stata trasmessa attraverso i
secoli perché allora corrispondeva esattamente alla mentalità del tempo e nulla più.
A quel tempo, non c'era la carta per scrivere e neppure Internet per inviare messaggi lontano come
oggi, e possiamo dire che le tavolette di terra cotta erano allora le ''tablet'' del tempo.
IL QUINTO GIORNO
Il quinto giorno Dio avrebbe creato i pesci del mare e gli uccelli del cielo (Gen 1:2-23). Purtroppo,
non c'é alcuna allusione ai molluschi ed ai crostacei che abbondano specialmente nel mare. Esistono
oggi 50000 specie di molluschi e 50000 specie di crostacei ma essi non sono menzionati nella
creazione, quindi essi non sarebbero mai stati creati.
Non dovrebbe sorprendere che nella creazione di Genesi non si parli mai di molluschi né di crostacei,
perché non si parla neppure della creazione degli insetti. Eppure d'insetti ve ne sono circa un milione
di specie (approssimativamente 925000 specie) ed essi sono parte integrale della catena
d'alimentazione e senza d'essi non ci sarebbe più la vita nel mondo e noi stessi non potremmo
sopravvivere.
IL SESTO GIORNO
Il sesto giorno Dio avrebbe creato tutti gli animali terrestri (Gen 1:24-25 ) e poi creò l'uomo maschio
e femmina (Gen 1:26-31), tutti allo stesso sesto giorno. Animali terresti, l'uomo, maschio e femmina,
furono tutti creati assieme e ciò dovrebbe essere accaduto recentemente. Secondo i numero dati dalle
genealogie dei personaggi biblici, ciò dovrebbe essere accaduto 4000 anni prima di Cristo, cioè circa
6000 anni fa e non più.
Secondo tale racconto, é come se tutti gli animali, inclusi gli essere umani, fossero sempre vissuti
assieme dalle origini dei tempi, ma non fu veramente così perché gli uomini non vissero al tempo dei
dinosauri, cioè in un lungo periodo che va da 230 milioni di anni fa al 65 milioni di anni fa.
5
LA GRAVE LACUNA
Una grande lacuna del racconto della creazione di Genesi 1, é che non si parla mai dei dinosauri. Noi
sappiamo dagli esperti che i dinosauri erano un gruppo di rettili molto diversificato, che divennero ben
presto i vertebrati terrestri dominanti e lo furono per oltre 165 milioni di anni. Presentemente, circa 540 specie
di dinosauri sono stati classificati, ma molto rimane da fare. Stiamo solo iniziando a scoprire il nostro passato
o quello che succedeva sul pianeta terra prima che l'uomo facesse la sua apparizione, evolvendo da un piccolo
primate mammifero.
Apparentemente, i dinosauri fecero la loro apparizione durante il periodo Triassico superiore, circa 230 milioni
di anni fa, e dominarono il pianeta Terra fino alla fine del periodo Cretaceo, circa 65 milioni di anni fa, quando
improvvisamente si estinsero, forse in seguito alla caduta di un asteroide massivo che avrebbe provocato un
cataclisma così importante da modificare il clima del tempo.
I dinosauri erano molto grandi e forti come l'erbivoro Branchiosauro, che era lungo 26 metri e pesava
15 tonnellate come un battello o una chiatta o un’arca. Alcuni dinosauri erano aggressivi e voraci,
come i carnivori Tirannosaurus Rex e il Mapusaurus. Questo ultimo, scoperto di recente in Patagonia,
era alto come una casa di 4 piani. Per una coppia di tali dinosauri ci sarebbe voluta un'arca di Noé
solo per loro.
ADAMO NON VISSE MAI CON I DINOSAURI
I dinosauri apparvero circa 230 milioni di anni fa e dominarono incontrastati la terra per circa 165
milioni di anni e poi si estinsero circa 65 milioni di anni fa, lasciando lo spazio ad altre nuove specie
più piccole ma più capaci d’adattarsi ai cambiamenti climatici e del suolo.
A quel tempo, i mammiferi non si erano ancora affermati. Circa 65 milioni di anni fa c'erano solo
piccoli mammiferi e gli uomini non c'erano ancora. Allora non c'era Adamo, non c'era Noé, non c'era
Abramo, non c'era Mosé, e neppure Israele con il suo primato su tutti gli altri popoli che avrebbero
dovuto servirlo, servire lui ed i suoi discendenti (Gen 27:28-29, 37-40).
I primi scheletri d'esseri umani o di primati umani risalgono a circa 2.3 milioni di anni fa mentre i
dinosauri si estinsero circa 65 milioni di anni fa, molto prima della comparsa dell'uomo e quindi
dell'Adamo della Bibbia, che sarebbe stato creato con Eva circa 6000 anni fa.
Abbiamo visto che i dinosauri dominarono la terra per molto tempo, per 165 milioni di anni, che
nessuno poteva resistere a loro, ma che poi improvvisamente essi sparirono e nessuno sa esattamente
perché questo accadde. Secondo alcuni, i dinosauri divennero vittime della loro grande mole.
LA SCOMPARSA DEI DINOSAURI
Vi sono diverse teorie sull’improvvisa scomparsa dei grandi dinosauri e la più accettata é quella
dovuta alla caduta di una meteorite che avrebbe sollevato una grande nube di polvere, la quale
avrebbe oscurato il sole, e così avrebbe reso inabitabile la terra per un lungo periodo, per molti anni.
6
A tale catastrofe sopravvissero solo i piccoli animali, quelli che potevano nascondersi nelle tane
sottoterra o nei piccoli fori nelle rocce o nei buchi degli alberi. Di solito i piccoli animali mangiano
poco e di tutto, si adattavano meglio al cambiamento di clima. Fra tali animali superstiti, v'erano
anche i piccoli mammiferi, che poi si evolsero e presero lo spazio lasciato dall'estinzione dei grandi
dinosauri.
Abbiamo sentito parlare spesso della caduta di meteoriti sulla terra, ed uno dei più famosi siti é
quello a Tungusta, in Siberia, nel 1908, ma allora si trattò d'una meteorite di taglia media, la quale
produsse un disastro di soli 400 chilometri di raggio. Perciò tale meteorite produsse solo degli effetti
negativi locali, e formò un piccolo lago, detto Lago Cheko. Evidentemente, la meteorite che fece
estinguere i dinosauri dal pianeta Terra doveva essere stata di proporzioni molto più grandi.
Il più conosciuto cratere prodotto sulla terra da una meteorite é quello in un deserto negli Stati Uniti,
a 65 chilometri da Flagstaff, vicino a Wislow, a nord dell’Arizona. É impressionante vedere la
voragine prodotta nel deserto, ma anche quella meteorite non era abbastanza grande da fare
estinguere i dinosauri su tutta la terra.
Altri vedono la possibilità che i dinosauri si siano estinti a causa di una meteorite caduta nel golfo del
Messico, che rimane coperta dal mare; anche questa è una possibilità che non si può escludere né
provare apoditticamente. É molto difficile cercare d'identificare adesso il sito d'una possibile o
eventuale meteorite caduta sulla terra circa 65 milioni di anni fà, che fece estinguere i dinosauri. É
difficile anche perché potrebbe essere caduta nell'oceano e tre quarti della superficie della terra é
coperta d’acqua.
In ogni caso, fra i vari siti di grandi meteoriti cadute sulla terra nel lontano passato, spicca un sito in
Canada, nel Québec a 1200 kilometri a nord-est di Montréal, chiamato "Lac Manicouagan", dove
adesso c'é un lago circolare con un'isola al centro. É bene precisare che i siti di grandi meteoriti sono
spesso importanti per l'industria mineraria perché di solito contengono dei minerali di valore, come il
potassio.
GLI ANNI DEGLI ANTICHI PATRIARCHI
Leggendo la Genesi, quella parte che si riferisce alla tradizione orale, si ha l'impressione che l'uomo
fosse un angelo decaduto che mescolò il suo sangue con i giganti antichi, così fu corrotto e decadde
(Gen 6:1-5). Si tenga presente che in molte mitologie antiche si parla di un popolo di Giganti, che
spesso erano stati generati da un dio con una donna o delle ninfe. Vedi nell’Odissea di Omero, anche
il caso Polifemo, il ciclope che era figlio di Poseidone, il dio del mare, e di Toosa, una ninfa dei mari.
Sorprende come i patriarchi vivevano a lungo. Adamo visse 930 anni (Gen 5:5). Seth visse 912 anni
(Gen 5:8). Enosh visse 950 anni (Gen 5:11). Kenan visse 910 anni (Gen 5:14). Mahalaleel visse 895
anni (Gen 5:17). Jared visse 960 anni (Gen 5:20).
7
Nel caso di Enoc é detto che camminò con Dio e visse 365 anni, poi disparve perché Dio lo prese con
sé (Gen 5:23-240. Il figlio Methushelah visse 969 anni (Gen 5:27). Noé visse 950 anni (Gen 9:29).
In seguito, gli anni dei patriarchi vennero ridotti perché iniziò il tempo della tradizione scritta. Così
Abramo visse 175 anni (Gen 25:7), Aronne 123 anni (Num 33:39), Mosé 120 anni (Deu 31:2),
Giosuè 110 anni (Gios 24:29) ed Eli visse 98 anni (1 Sam 4:15).
Nel caso di Davide, che peccò grandemente, si dice che egli regnò 40 anni (1 Re 2:11), ma non é
detto quanti anni visse. Lo stesso di suo figlio Salomone, si disse che regnò 40 anni (1 Re 11:42)
come suo padre Davide, ma anche di lui non si sa quanto visse. Certi silenzi o lunghi silenzi nella
Bibbia non avvengono per caso. Evidentemente, certi dati ci sono stati nascosti di proposito o i
redattori non li sapevano o li hanno immaginati evitando di essere precisi.
CERCANDO D’IDENTIFICARE IL TEMPO DEL DILUVIO
Fra gli esperti si discute molto come intendere gli anni che vissero i patriarchi dell’Antico
Testamento (Gen 5:1-32) e non è facile di trovare una soluzione logica o accettabile a tutti. Basandosi
sugli anni che visse ciascun patriarca prima di generare il primo figlio, ed assommandoli, gli ultra
conservatori circoncisi arrivano a stabilire con esattezza quando fu fatta la creazione, universo, sole,
luna, terra e vita, cioè 4000 anni a.C., 6000 anni fa per noi.
TRADUCENDO GLI ANNI DEI PATRIARCHI IN STAGIONI O IN MESI
Per alcuni, che pensano di vedere tutto chiaro, gli anni che vissero i patriarchi della Genesi
dovrebbero esseri intesi come stagioni o mesi, ma anche in tale modo le cose non quadrano.
Per esempio, secondo la Genesi, Methushelah visse 969 anni (Gen 5:27). Se dobbiamo intendere 969
anni, non per anni veramente, ma in stagioni, dividendolo per quattro, Methushelah avrebbe vissuto
245 anni. Se invece dividiamo tale numero 969 anni per 12 mesi, Methushelah avrebbe vissuto solo
80 anni.
In tale caso la creazione non sarebbe avvenuta 4000 anni prima di Cristo o circa 6000 anni fa, ma
sarebbe stata fatta molto più di recente e così pure il diluvio e tutto sembrerebbe ancora più
incredibile, una fiaba da bambini.
Accettando questo modifiche semplicistiche la situazione non sarebbe migliore di prima, avremmo
soltanto uno scombussolamento completo di tutte le date della Bibbia e non sapremmo più di che
cosa parliamo a chi o a che cosa riferirci. Questo di sicuro non ci aiuterebbe a credere di più nella
Genesi.
IL SIGNIFICATO TEOLOGICO DEGLI ANNI DEI PATRIARCHI
Secondo altri teologhi, gli anni che vissero i patriarchi in Genesi si tratterebbe di anni che avrebbero
un significato teologico e quindi bisognerebbe prendere simbolicamente. Poiché a quel tempo non
c'era un concetto chiaro o ben definito dell'aldilà, del premio eterno in un paradiso spirituale (Ecc
8
9:10), per dimostrare che un patriarca era stato benedetto da Dio, si diceva che era vissuto più degli
altri, 950 come Enosh o 969 anni come Methushelah, Vi é comunque l'esempio di Enoc che camminò
con Dio e visse solo 365, ma poi disparve perché Dio lo prese con sé.
A prima vista, questa interpretazione teologica o simbolica può sembrare logica, ma essa non quadra
e non chiarisce molti altri punti. Per esempio, perché un patriarca sconosciuto come Methushelah
visse 969 anni, più di tutti, mentre Abramo, il padre di molte nazioni (Gen 17:4. Rom), l'uomo della
fede (Gen 4:16-17), visse solo 175 anni. Così Mosé, colui attraverso il quale Dio parlava al popolo e
fu scelto per trasmettere la Legge, i dieci comandamenti inclusi (Gen 19:10-25), visse soltanto 120
anni.
Si noti che nella Bibbia non si parla mai di quanti anni aveva una donna prima di morire, questo
perché a quel tempo le donne non erano considerate importanti.
L'INTRODUZIONE DI CAINAM NELLA LISTA DI LUCA
Abbiamo già visto che mettendo assieme gli anni che ciascun patriarca visse prima di generare il
primo figlio, e mettendo assieme tali anni, gli ultra fondamentalisti affermano che la creazione é
avvenuta circa 4 000 anni avanti Cristo e quindi circa 6 000 anni fa, ma noi abbiamo prove
scientifiche che dimostrano che l'universo esiste da circa13,7 miliardi di anni.
Il punto principale è che tale lista dei patriarchi, come appare in Genesi 5 ed in 1 Cronache 1, non è
completa, perché nella genealogia di Gesù in Luca, appare per la prima volta un certo Cainam (Luca
3:36), che non appare mai nelle liste genealogiche dell'Antico testamento. Questo é un caso molto
strano del quale nessuno ne parla mai!
Se Luca ha inserito il nome di Cainam nella lista della genealogia di Gesù, in un testo ispirato da Dio,
significa che é esistito veramente; egli é esistito anche se fu ignorato dai redattori o scribi dell'Antico
Testamento, per una ragione a noi sconosciuta. Quindi, Luca voleva correggere un errore fatto nel
passato dai precedenti redattori sacri o si trattava semplicemente di riabilitare qualcuno.
Forse Cainam fu escluso dalle liste nell'Antico Testamento dai copisti o amanuensi per errore o per
delle ragioni teologiche, chi lo sa? Noi non sappiamo neppure chi era. Comunque, il punto é che se
si poteva escludere o includere il nome di certi patriarchi, nella genealogia di Gesù, non c'é alcuna
sicurezza alcuna in tale liste. Tutto può essere accaduto e niente è escluso.
Troviamo la stessa tendenza nella lista dei Faraoni dell’Antico Egitto. Alcuni Faraoni, dopo la loro
morte, furono considerati eretici dai sacerdoti. Vedi il caso di Akhenaton, e dopo la morte, il suo
nome fu tolto dalla lista. È successo la stessa cosa nella lista dei Papi cattolici, dove alcuni, dopo la
loro morte, furono esclusi perché considerati eretici o antipapi. Per esempio, vedi il famoso caso del
primo Papa Giovanni XXIII, del quale nessuno ama parlarne, il quale fu papa per quasi due anni
(1414-1415). Vi è una dedica a suo riguardo nel Battistero del duomo di Pisa, dove apparentemente è
sepolto. Il primo Giovanni XXIII fu tolto dalla lista dei papi circa 450 anni circa dopo la sua morte,
9
quando Giovanni Roncalli fu eletto papa, nel 1958, e decise di prendere anche lui il nome di Papa
Giovanni XXIII per annullare il precedente. Prendendo tale nome, egli automaticamente dichiarava
decaduto ed eretico il precedente Papa Giovanni XXIII.
IL PUNTO CENTRALE SULLA GENEALOGIA
Tutti questi paralleli, nelle altre culture, sono estremamente interessanti, ma il punto centrale è che, in
realtà, non sappiamo neppure se Adamo ed Eva furono veramente i primi essere umani a calpestare la
terra. V’è in grande possibilità che in precedenza vi siano stati molti altri adami ed eve. Questo
spiegherebbe con chi si sposarono i figli dei nostri Adamo ed Eva. Infatti, nella Genesi non ci é mai
stato detto con quali donne si sposarono i loro figli o di chi avevano paura che li ammazzassero! In
realtà, Adamo ed Eva sono i prototipi che rappresentano l’intera umanità. Perciò, che siano esistiti o
no, quando o dove e se erano i soli, non è importante. Quello che conta è quello che essi
rappresentano nella nostra storia della fede.
Evidentemente, vi erano allora sulla terra altri adami ed altre eve; forse essi dimoravano nel paese di
Nod, a oriente di Eden dove scappò Caino (Gen 4:16). Tali adami ed eve non furono creati in un
giorno di 24 ore, di sicuro, ma erano il risultato di un lungo processo naturale evolutivo dai primati,
un processo evolutivo che durò milioni di anni.
Non dobbiamo dimenticare che per Dio, l’Eterno, l’Onnipotente, un giorno É come mille anni o
viceversa (2 Pie 3:8). Quando diciamo che per Dio un giorno è come mille anni o viceversa,
intendiamo anche che per Dio mille anni SONO come miliardi di anni e più, perché Egli È il tempo
ed allo stesso tempo Egli È al di fuori del tempo.
REALTÀ DELL'EVOLUZIONE
Nonostante le forti reticenze all'evoluzione, di certi creazionisti americani, noi sappiamo che
l'universo esiste da circa 13,7 miliardi di anni, che la vita ebbe inizio sulla terra nelle forme più
elementari o primordiali, più o meno 4,4 miliardi di anni fa. I primi fossili con tracce di vita, o
molluschi, sulla terra risalgono a 3,5 miliardi di anni. Sono stati scoperti un po' ovunque degli
importanti scheletri di dinosauri che apparvero circa 230 milioni di anni fa.
Ai nostri giorni non possiamo più negare l'evoluzione degli esseri viventi ed anche della razza
umana, perché vi sono in Africa numero resti di esseri umani, scheletri o crani di persone vissute
circa 2,3 milioni di anni fà. In Europa vi sono crani di persone vissute circa 400 mila anni fa. Questo
significa che essi vissero molto prima di Adamo ed Eva della Genesi, che secondo la cronologia della
Bibbia, sarebbero stati creati solo 6 mila anni fa.
Vi sono scheletri di esseri umani che vivevano già in Nord America circa 12 mila anni fa. Perciò tali
primi uomini o primati, venuti in America dall'Asia, probabilmente attraverso lo Stretto di Bering,
vissero circa 6 mila anni prima dell’ Adamo e della Eva della Genesi; tali persone non furono per
nulla affetti dal diluvio del tempo di Noé, che secondo la cronologia della Bibbia sarebbe avvenuto
circa 5 mila anni fa o pressappoco.
10
UN INSETTO IMPRIGIONATO NELL'AMBRA
Secondo gli ultra conservatori, il diluvio fu un cataclisma universale che distrusse tutto e questo
spiegherebbe perché i dinosauri sparirono. Questo spiegherebbe perché si trovino delle conchiglie
pietrificate, dei formicai pietrificati e un insetto rinchiuso in un'ambra.
Gli ultra conservatori confondono le ere geologiche della terra o le ere glaciali con i diluvio di Noé, e
così trovano molti punti per giustificarsi, ma il loro discorso è senza prospettiva storica e geologica.
Parlando in tale modo, essi fanno di tutto un grande minestrone, mentre fra tali avvenimenti sono
passati milioni di anni.
ALCUNI PUNTI ESSENZIALI SUL DILUVIO
Abbiamo già visto nell'introduzione che esistono due versioni del diluvio nella Bibbia, quella
Jahvista (Gen 6) e quella Elohista (Gen 7).
Abbiamo visto che nella prima versione, quella Jahvista, originalmente orale, dovevano entrare
nell'arca di Noé una coppia di tutti gli animali della terra, rettili ed uccelli; mentre nella seconda
versione, quella sacerdotale Elohista scritta dai sacerdoti, degli animali puri dovevano entrare
nell'arca sette coppie.
Abbiamo già visto in precedenza che in entrambe le versioni del diluvio della Bibbia non si parla mai
d'insetti né di dinosauri. I dinosauri s'erano già estinti 65 milioni di anni prima del diluvio di Noé, ma
gli insetti esistono tuttora e ce ne sono in circolazione circa un milione di specie.
Secondo gli ultra conservatori, il diluvio avrebbe estinto tutti i dinosauri. Noi sappiamo invece che
certi cambiamenti geologici sono avvenuti lentamente, attraverso milioni di anni o per le cadute di
meteoriti. Il diluvio della Bibbia fu solo l'allagamento d'una regione della Mesopotamia e non
dobbiamo vederci quello che non é scritto.
QUANTO DURÒ IL DILUVIO?
Vi sono molte teorie su quanto durò il diluvio ed é un po’ complicato cercare di capirlo. Alcuni
dicono che durò circa 10 mesi ma altri dicono che durò un intero anno solare. Essi arrivano a questa
conclusione basandosi su Gen 7:11 e 8:14.
Quindi Noé, famiglia e tutti gli animali della terra, inclusi serpenti, uccelli ed insetti sarebbero rimasti
prigionieri nell'arca per un anno intero o un anno solare senza vedere il Sole, cioè é fino a quando
apparve l'asciutto (Gen 8:13-14).
Alcuni esperti, attraverso altri calcoli, complicati affermano che Noé, famiglia ed animali vari
rimasero nell'arca 371 giorni, cioè oltre un anno solare ch'é di 365 giorni; quindi 6 giorni più d'un
anno solare.
Un po' complicato é di sapere esattamente per quanto tempo rimase chiusa la finestrella dell'arca alta
un cubito o 40 centimetri (Gen 6:16; 8:6). Tuttavia, calcolando i dati del testo, il diluvio iniziò il
11
secondo mese al diciassettesimo giorno (Gen 7:11), ed il decimo mese al primo giorno apparvero le
montagne più alte (Gen 8:5). Considerando che i mesi ebraici erano lunari, quindi più corti,
all'apparire delle montagne più alte passarono quasi 9 mesi solari. Poi passarono 40 giorni prima che
Noé aprisse la finestra (Gen 8:6). Assommando tutti i dati, possiamo dire che Noé aprì la finestra non
prima di 10 mesi solari dopo l'inizio del diluvio.
Non dobbiamo fantasticare troppo, come fanno alcuni ultra conservatori circoncisi nella carne,
sull'utilità di tale finestrella alta solo 40 centimetri per un'arca lunga 120 metri e con tanti animali,
che Noé aprì solo dieci mesi dopo. Io ho qui parlato d’arca o di chiatta o di battello lungo 120 metri,
come dicono molti, ma c’è veramente da dubitare che fosse così grande.
Come é scritto: "E le acque andarono scemando fino al decimo mese. Nel decimo mese, il primo
giorno del mese apparvero le vette dei monti. Ed in capo a quaranta giorni, Noé aprì la finestra che
aveva fatto nell'arca e mandò fuori il corvo, il quale uscì , andando e tornando, finché le acque furono
asciutte. Poi mandò fuori la colomba, per vedere se le acque fossero diminuite sulla superficie della
terra. Ma la colomba non trovò dove posare la pianta del suo piede, e tornò a lui nell'arca, perché
c'erano delle acque sulla superficie di tutta la terra; ed egli stese la mano e la prese, e la portò con sé
dentro l'arca. E aspettò altri sette giorni, poi mandò di nuovo la colomba fuori dell'arca. E la colomba
tornò a lui, verso sera; ed ecco, essa aveva nel becco una foglia fresca d'ulivo; onde Noé capì che le
acque erano scemate sopra la terra. E aspettò altri sette giorni, poi mandò fuori una colomba, ma essa
non tornò più. L'anno seicentesimo di Noé il primo mese, il primo giorno del mese, le acque erano
asciugate sulla terra; e Noé scoperchiò l'arca, guardò, ecco che la superficie del suolo era asciutta. E
il secondo mese, il ventisettesimo giorno del mese, la terra era asciutta" (Gen 8:5-14).
Nonostante i vari problemi che avrebbero dovuto avere all'interno dell'arca con tanti animali di tutte
le specie, la mancanza di spazio per muoversi e d'igiene, la mancanza di cibo fresco e d'acqua, si noti
che Noé non aveva alcuna premura di lasciare l'arca. Sembra proprio che si trovasse bene all'interno
per un anno intero, e voleva ben assicurarsi che i problemi all'esteriore dell'arca fossero tutti finiti
prima d'uscire. Perfino i turisti da una nave da crociera, con tutti i conforti moderni, sono contenti
quando arrivano e possono scendere sulla terra ferma; figuriamo da un’arca con tutti quegli animali!
Sembra proprio di leggere una fiaba.
SETTE COPPIE D’ANIMALI PURI E SETTE COPPIE D’UCCELLI PURI
Molti si chiedono perché nella seconda versione del diluvio, in quella Elohista scritta, fu introdotto
che nell’arca vi dovevano entrare sette coppie di animali puri e sette coppie d’uccelli puri (Gen 8:20-
21). Che cosa spinse il secondo redattore sacro ad introdurre tale cambiamento importante in rapporto
alla precedente versione orale che già circolava?
Questo deve essere avvenuto al tempo di re Salomone. Dopo il grande successo all’inaugurazione del
nuovo tempio di Dio, lo splendore della sua corte, le 700 mogli e le 300 concubine (1 Re 11:3),
Salomone si fece corrompere dalle donne (1 Re 11:4-5). Questo avvenne o é presentato in tale modo
anche perché i redattori sacri della Bibbia hanno sempre visto la donna o le donne in generale come
la principale causa della corruzione degli uomini e dell’umanità intera (Gen 3:12. Ecc 7:28).
12
A quel tempo, quando Salomone stava costruendo degli alti templi alle divinità pagane, quando
oramai era fisicamente vecchio e svanito o demente (1 Re 11:4-11), i sacerdoti leviti cercarono di
restaurare la religione originaria d’Israele, quella di Yahweh o di Elohim. In tale restaurazione si era
introdotto il principio secondo il quale l’Israelita doveva fare l’offerta al vero Dio, prima
d’incominciare qualsiasi attività e al momento di finirla.
Seguendo tale nuova ottica, alla fine del diluvio, anche Noé avrebbe dovuto avere offerto dei
sacrifici di animali puri ed d’uccelli puri; qualcosa d’abbondante per dimostrare la sua gratitudine a
Dio. Così nella nuova versione Elohista o sacerdotale del diluvio, descrivendo l’uscita di tutti
dall’arca è detto: “Noé edificò un altare all’Eterno; prese d’ogni specie d’animali puri e d’ogni
specie d’uccelli puri, e offrì olocausti sull’altare. E l’Eterno sentì un odore soave. L’Eterno disse
in cuor suo: Io non maledirò più la terra a cagione dell’uomo…” (Gen 8:20-21).
Si potrebbe dire o raccontare o immaginare o inventare che Noé sacrificò animali puri ed uccelli puri
al Signore, soltanto grazie all’aggiunta della seconda versione del diluvio, dove era preannunciato
che Noé avrebbe dovuto fare entrare nell’arca sette coppie d’animali puri e sette coppie d’uccelli
puri, altrimenti non avrebbe potuto sacrificare nessuno di tali animali perché ce ne sarebbe stata
soltanto una coppia per specie. Per avere tanti animali ed uccelli per sacrificare, Noé, o il Noé
romanzato o immaginato, avrebbe dovuto aspettare qualche anno prima di fare il sacrificio di tanti
animali puri. Da un lato è vero che gli uccelli si moltiplicano in pochi mesi, ma non è così con gli
ovini e i bovini. Perciò, nella versione tardiva del diluvio, quella sacerdotale detta Elohista,
composta, molti anni dopo al tempo di Salomone, da un sacerdote levita o da uno scriba ebreo, Dio
avrebbe domandato a Noé d’introdurre nell’arca un’abbondanza di esseri viventi puri, cioè 7 coppie
d’animali puri e 7 coppie d’uccelli puri (Gen 7:2-3).
Come si vede da questo chiaro esempio, si scrive la storia della Bibbia d’ieri per giustificare le
esigenze presenti, e così non è più Dio che ci guida, ma siamo noi uomini che dirigiamo Dio, facendo
tutto a suo nome, come se fosse veramente la Sua volontà. Per Lui alcuni di noi scrivono non solo il
futuro ma anche il passato per giustificare il presente. In questo caso, quello della seconda versione
del diluvio, fu probabilmente un sacerdote levita o uno scriba ebreo che diresse Dio o che inventò
quello che era successo nel passato e fece tutto a nome di Dio.
Secondo altri esperti, la seconda versione del diluvio universale non fu redatta da un uomo solo, ma
fu un’opera collettiva di un gruppo sacerdotale ebraico che vi partecipò e ne prese le responsabilità.
Ma questo non cambia molto. Infatti, un crimine commesso in comune non è meno grave di quello
fatto da un singolo. Si tratta sempre di uomini che stanno giocando il ruolo di Dio.
L’INVENZIONE DEL CATACLISMA SISMICO
Diciamo che oggi è alla moda di parlare dei dinosauri; tutti regalano ai bambini dei piccoli dinosauri
o vogliono vedere dei film con i dinosauri e portano i bambini a vedere gli scheletri o le riproduzioni
anche se poi i bambini si spaventano perché certe scene sono veramente violente.
13
È naturale che molti si domandino perché nella Bibbia non si parli mai di dinosauri. Chiedono questo
soprattutto i bambini nelle classiche bibliche. Questa nuova moda dei dinosauri o interesse per il
passato e le scoperte scientifiche hanno scombussolato un po’ i nostri conduttori spirituali circoncisi
nella carne o gli organizzatori della Chiesa di Cristo, come anziani, diaconi predicatori insegnanti
degli istituti cristiani ed editori “cristiani”. Per rispondere a tale bisogno, gli editori ultra conservatori,
sempre astemi per non scandalizzare, hanno inventato che i dinosauri morirono perché il diluvio fu
un cataclisma sismico con l’eruzione di molti vulcani.
IL DILUVIO NON FU UN CATACLISMA GEOLOGICO
Nelle due versioni del diluvio in Genesi capitoli 6 e 7, non c'é niente che ci faccia pensare che al
tempo del diluvio vi fu anche un cataclisma sismico con eruzione di vulcani, con lo spostamento dei
continenti al punto di cambiare il volto della terra e di formare nuove rocce. Niente dice che a quel
tempo gli scheletri degli animali e degli uomini furono pietrificati. Nella Genesi non si parla solo di
una grande pioggia e mai di pietrificazione delle ossa degli animali o dei dinosauri o di esseri umani.
Quindi non c’è niente di vero nella tesi degli ultra conservatori circoncisi nella carne, secondo la
quale al tempo del diluvio vi fu un cataclisma sismico durante il quale gli scheletri di dinosauri,
animali e di esseri umani furono imprigionati nelle rocce.
NON CONFONDERE IL DILUVIO CON LE ERE GEOLOGICHE
La tesi sulla scomparsa dei dinosauri presentata dagli ultra conservatori circoncisi nella carne, non é
per nulla credibile perché confonde il diluvio con le ere geologiche e quelle glaciali.
Se i dinosauri fossero vissuti al tempo di Noé, noi sappiamo che ciascuna specie vivente, anche degli
animali impuri, aveva diritto di avere un posto nell'arca (Gen 6:19-20; 7:2-3), allora almeno una
coppia di dinosauro per specie avrebbe trovato rifugio in tale barcone o chiatta, e così i dinosauri
sarebbero sopravvissuti, ma verosimilmente non fu così.
Parlo in tale modo solo per rispondere a tutte le elucubrazioni mentali fatte dagli ultra conservatori
circoncisi, che cercano di spiegare l’estinzione dei dinosauri al tempo del diluvio, ma non c’è niente
di vero in quello che dicono. La loro è una teologia spicciola e falsa. Si tratta solo di discorsi
antiscientifici, strampalati o campati per aria che fanno perdere la fede delle persone intelligenti che
li ascoltano.
In realtà non fu così con il diluvio, perché al tempo di Noé, i dinosauri s'erano già estinti 65 milioni
di anni prima. Così tutto sembra più logico, ma gli ultra conservatori non possono accettare questo
perché altrimenti la creazione non sarebbe avvenuta solo 6000 anni fa, ma milioni di anni in
precedenza. In tale maniera, tutto il castello di cartapesta creazionista crollerebbe definitivamente e
per loro sarebbe uno sfacelo. Se vogliamo predicare il Vangelo, la verità, la dobbiamo dirla per
intero e smetterla di dire bugie bianche o nere che siano. Questo perché il Dio del cielo non ha
bisogno d’una stampella.
14
Purtroppo, in America, nelle librerie che vendono le Bibbie e nelle librerie delle università cristiane,
vi sono dei bellissimi libri che illustrano tale fantasia creazionista, i quali sono prodotti giusto per
diffondere l’ignoranza e così certi editori ne fanno un grande profitto.
I VULCANI ED I CATACLISMI SISMICI
Noi sappiamo che la terra è un pianeta vivente; al centro della Terra c’è il fuoco come in una stella, e
noi ce ne accorgiamo tramite le eruzioni dei vulcani attivi che emettono la lava ardente e per i
terremoti ed i maremoti che producono anche dei cataclismi sismici, ma il diluvio della Bibbia è
tutt’altra cosa.
Il processo che trasforma certe parti della terra in rocce o in diamanti o in quarzi o in ametiste o in
ambra o in altre pietre preziose dura milioni di anni, e questo non ha niente a che fare con il diluvio
di Noé! La spiegazione data dagli ultra conservatori circoncisi é semplicemente fiabesca perché non é
scientifica e non é biblica. Smettiamola d'inventare cose non vere, non scientifiche, non scritte, per
difendere la fede.
La vera fede ha solo bisogno della verità per crescere ed espandersi. Come Gesù disse: “Ma sia il
vostro parlare: Sì, sì; no, no; poiché il di più viene dal maligno” (Mat 5:37).
Quindi, se una conchiglia é pietrificata, significa che milioni di anni fà c'erano già i molluschi; se un
formicaio é pietrificato, significa che milioni di anni fa c'erano già le formiche; così se in un'ambra
c'é un insetto imprigionato, significa che milioni di anni fà c'erano già gli insetti. Perché dobbiamo
complicare quello ch'é così semplice? Agiscono così sconsideratamente ed irresponsabilmente solo
quelli che hanno difficoltà ad accettare la verità, che sono vittime della loro tradizione religiosa e
fanno tante cose sbagliate solo perché hanno paura di cambiare e di progredire.
CHE COSA SONO LE ERE GLACIALI?
Poiché gli ultra conservatori circoncisi nella carne fanno spesso confusione fra il diluvio della Bibbia
con "l'era glaciale" e quella "interglaciale". A questo punto é bene di spiegare che cosa dobbiamo
intendere quando parliamo delle "ere" della terra.
Quando parlano dell'era glaciale, gli scienziati intendono riferirsi ad un lungo periodo di tempo, di
milioni di anni, durante il quale i due poli della Terra erano molto più estesi di oggi. Durante un’ era
glaciale, grandi zone della terra sono ricoperte dal ghiaccio o da calotte di ghiaccio che di solito sono
molto più estese che ai nostri giorni e la temperatura media di tali vaste aree si mantiene sempre sotto
zero gradi centigradi o Celsius. Per esempio, nell'ultimo periodo glaciale, anche la Valle Padana o
Pianura Padana era coperta di ghiaccio anche all’estate.
La storia climatica del pianeta terra é stata suddivisa dagli esperti, considerando intervalli di milioni
di anni, cioè in "ere glaciali" ed "ere interglaciali", questo a secondo dell'esistenza o meno di
ghiacciai sulla superficie terrestre.
15
Le ere glaciali sono considerate nel loro complesso le stagioni fredde della storia climatica della terra
e sono suddivise in "due periodi glaciali". La prima consiste in fasi di avanzamento e grande
estensione dei ghiacciai, fasi chiamate anche glaciazioni. La seconda consiste in periodi interglaciali,
cioè fasi di ritiro e limitata estensione dei ghiacciai. Tali periodi hanno una durata media di alcune
decine o centinaia di migliaia di anni.
Contrariamente a quello che molti pensano, le ere interglaciali sono periodi lunghi milioni di anni in
cui non esistono ghiacci ai poli e separano due "ere glaciali successive.
In base a questa suddivisione del clima terrestre attualmente è in corso l'ultima era glaciale iniziata
circa 3 milioni di anni fa ed adesso ci troviamo in un periodo interglaciale, ossia in un periodo di
generale arretramento dei ghiacci iniziato circa 10 000 anni fa, per cui si é trovato l'Otzi o l'uomo
prestorico del Trentino o la mummia del Similaum.
L'uomo di Otzi o la mummia del Similaum, trovata sul ghiacciaio del Similaum nel Trentino, nel
1991, trovato da degli esperti austriaci, perché i ghiacci stanno sciogliendosi, risale all'età del rame, a
3300 anni avanti Cristo, quindi tale uomo viveva prima del diluvio della Bibbia.
Seguendo il parere degli esperti in climatologia, possiamo dire che la nostra era glaciale, iniziata
circa 4000 anni prima della supposta creazione di Adamo ed Eva, continuerà ancora per milioni di
anni.
SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI
In alcune grotte nelle montagne del Sahara sono stati trovati dei bellissimi graffiti, con la
riproduzione di mammiferi che pascolano nella savana, risalenti a circa 8000 o 10000 anni fa, quando
il Sahara non era un deserto come oggi. Circa 2000 anni fa, il Nord Africa era il granaio dell'Impero
Romano, ma non é più così oggi, perché il deserto sta avanzando lentamente anno per anno.
Nonostante i nuovi sistemi d'irrigazione moderni per la coltivazione intensiva e le serre, i
Nordafricani oggi, a stento, producono abbastanza alimenti per sfamare loro stessi.
Nel passato le grandi civiltà si sono sviluppate prima a sud, nella "Fertile Mezzaluna", una regione
che comprendeva la Mesopotamia e l'Egitto (fra il Nilo e l’Eufrate), e poi in Grecia e in Italia, con
l'Impero Romano; questo avvenne mentre il grande nord, i paesi che adesso contano, era in buona
parte ancora coperto dai ghiacci e l'inverno era allora più lungo e poteva durare da sei ad otto mesi.
Adesso, una grande parte della Fertile Mezzaluna si é trasformata in un deserto; in alcuni di quei
paesi manca spesso l'acqua, come anche in Israele, che nel passato era considerata una terra fertile
(Eso 3:8; 33:3. Num 13:28. Ger 32:22. Eze 20:6).
Nei Paesi Nordici d’Europa, fa meno freddo, il clima si è stemperato e adesso crescono il grano e la
vite, cosa che nel passato non era possibile. Non possiamo negare che in questi ultimi millenni vi é
stato un grande cambiamento climatico sul pianeta Terra ed altri verranno in seguito.
16
DIMENSIONI ESAGERATE DELL'ARCA
Abbiamo già visto che, secondo Genesi, l'arca era lunga 300 cubiti, larga 50 ed alta 30 (Gen 6:15).
Un cubito doveva essere meno di mezzo metro, circa 40 centimetri; possiamo dire questo benché,
attraverso i secoli, spesso le misure cambiavano di valore o di grandezza. Questo anche perché la
statura dell'uomo e la lunghezza dei suoi arti cambiarono.
Il cubito si misurava dal gomito al dito più lungo della mano. La mia lunghezza é di 44 centimetri,
ma gli uomini del passato erano molto più piccoli ed avevano braccia più corte. Per esempio il cubito
di mio padre non superava i 40 centimetri.
Traducendo in metri, l'arca in legno di gofer di Noé doveva essere lunga circa 120 metri, larga circa
20 metri ed alta circa 12 metri ed aveva una sola finestra alta 40 centimetri (Gen 6:16), che fu aperta
solo alla fine del diluvio (Gen 8:6). Cioè circa un anno dopo.
Con una sola piccola finestra che era anche tenuta sempre chiusa per un anno intero, l’arca di Noé più
che essere una grande nave era un sottomarino senza sistema elettrico di areazione. Immaginiamo
quanta puzza in quell’arca, o casa galleggiante senza finestre, con tutti quegli animali inclusi i
pachidermi e le puzzole.
Certi fondamentalisti circoncisi, per farci stare più animali, dicono che l'arca fosse più grande; che
fosse lunga circa 137 o 150 metri, larga 23 metri ed alta 14 metri. Ma tale ipotesi non é da prendere
in considerazione perché tali dimensioni non coincidono con la realtà del tempo. Gli antichi erano
molto più piccoli degli Europei e degli Americani dei nostri giorni e quindi le misure erano più
ridotte. Secondo, perché una nave in legno di tale proporzioni non é mai sta costruita perché si
spezzerebbe subito con le onde.
Diciamo che anche le misure 120 m x 20 m e x 12 m, in Genesi, non sono accettabili per una nave
di legno del tempo. Evidentemente si tratta di esagerazioni, come sono esagerati il numero degli anni
che vissero i patriarchi di Genesi.
Una prima domanda da porci è, come mai una grande nave di 120 o 137 o 150 metri avesse solo una
finestra alta un cubito o solo 40 o 43 centimetri. Questo lascia a pensare che l'arca o il barcone o la
chiatta di Noé non fosse poi tanto grande.
Abbiamo visto che alcuni prendono gli anni che vissero i patriarchi per stagioni o per mesi. Forse
anche nel caso della dimensione dell’arca di Noé (Gen 6:15) dovremmo prendere i 300 cubiti di
lunghezza dell’arca per 45 metri.
I GRANDI NAVIGATORI ANTICHI
Gli Israeliti prima e i Giudei poi, non furono mai dei grandi navigatori, essi temevano il mare, le
grandi acque o l'abisso. Essi temevano le grandi onde del mare in tempesta, ma forse essi erano così
timorosi del mare anche a causa della loro mitologia. Essi temevano il Leviathan, il grande mostro
17
antico del mare o dell'abisso (Sal 7:14; 104:26), che fu in seguito identificato anche con il Diavolo
(Isa 27:1).
Quello che sappiamo di preciso sulla storia della navigazione, é che i primi grandi navigatori e
mercanti della storia furono i Fenici del Libano, che costruivano le loro grandi navi, per trasportare le
merci, con il legno del cedro del Libano, poi vennero i Greci ed i Cartaginesi, ma alla fine arrivarono
i Romani.
I POTENTI QUADRIREMI ROMANI
Ben presto i Romani svilupparono una grande potenza navale con la quale riuscirono a battere i
Cartaginesi, i Greci, i Fenici e riuscirono fare sparire anche i pirati dal Mediterraneo. I Romani
controllavano tutto il Mare Mediterraneo o Mare Nostrum. Tuttavia, le loro navi da trasporto
raramente superavano i 45 metri.
Parlando di casi eccezionali, le famose navi romane da battaglia, i potenti "quadriremi" con quattro
serie di remi, erano lunghe 48,15 metri, larghe 2,35 metri ed avevano un pescaggio di 1,07 metri. Su
un quadriremi vi erano 240 rematori, 15 marinai per i servizi, e 120 soldati pronti per la guerra, che
erano quasi tutti in coperta. Quindi, su una quadriremi vi poteva essere un totale di 375 persone.
Essendo una nave da guerra che doveva essere molto manovrabile, il quadriremi portava poco carico,
solo il cibo e l'acqua essenziale per il combattimento. Le navi quadriremi romane erano sempre
assistite da altri navi più piccole di supporto che le seguivano.
Nel caso dell’arca, essa non faceva parte d’una flotta e doveva portare con se anche il cibo e l’acqua
da bere per gli esseri umani e per tutti gli animali. Per le sette coppie di animali puri per le sette
coppie di uccelli puri, ed anche per le coppie di animali impuri, di uccelli impuri e di serpenti.
Considerando che rimasero tutti rinchiusi nell’arca per circa un anno e che non avevano niente da
fare fuorché avere figli o figliare, si dovrebbero includere anche tutti quelli che erano nati nei
numerosi mesi che seguirono.
LE LUNGHE NAVI DEI VICHINGHI
I Vichinghi delle "lunghe navi", originari dai paesi nordici, Norvegia, Svezia, Finlandia e Danimarca,
divennero famosi per i loro attacchi sorpresa lungo le coste d'Europa, dove razziavano tutto,
prendevano tutto quello che c'era da prendere e spesso violentavano le donne.
Questo avvenne specialmente nel periodo fra il 793 d.C. al 1066 d.C. e poi iniziò lentamente il loro
declino, forse perché essi si stabilirono e divennero sedentari come in Normandia, in Sicilia in Russia
ed in Ucraina.
I Vichinghi si muovevano veloci sul mare ed anche sull'oceano con le loro lunghe navi, che erano
un'opera d'arte, fatte da grandi esperti in ingegneria o architettura navale, perché erano leggere, veloci
e manovrabili; Però di solito tali "lunghi navi" non superavano i 25 metri di lunghezza.
18
I GALEONI E LE CARAVELLE
In seguito vennero le caravelle ed i famosi galeoni del XVI secolo. I galeoni di solito erano più
grandi delle caravelle e più resistenti. I potenti galeoni, delle repubbliche marinare italiane prima e
poi quelli spagnoli, portoghesi, francesi, inglesi, olandesi e russi, potevano essere lunghi 40-42 metri.
In un tale galeone vi potevano stare non più di 300 persone appiccicate, pigiate come delle sardine,
una buona parte d'esse erano in coperta esposte alle intemperie, mentre nell'arca le persone, gli
animali, gli uccelli ed i rettili erano tutti all'interno e chiusi. L'arca aveva una sola finestra di 40
centimetri (Gen 6:16) che fu tenuta chiusa per tutto il periodo del diluvio (Gen 8:6), quindi per circa
un anno.
Viene proprio da chiederci: Come respiravano? Finito il diluvio, un anno dopo tutta quella puzza con
la sola piccola finestra chiusa (Gen 6:14; 8:6), gli esseri umani, animali, uccelli e serpenti, devono
essere stati tutti effetti da forti problemi polmonari, forse erano tutti divenuti tisici.
NON OLTRE 70 METRI
Da quello che sappiamo, le più grandi navi in legno, che vennero in seguito, costruite nella storia
dell'umanità, fatta da un gruppo di grandi esperti, non erano più lunghe di 70 metri, ed erano costruite
anche con legno molto resistente e leggero dei paesi tropicali.
Quindi, é impossibile costruire un'arca in legno lunga 120 metri; era impossibile specialmente al
tempo di Noé, quando praticamente non esisteva l’ingegneria navale.
Abbiamo già visto che costruire una nave in legno oltre tale misura, oltre 70 metri, v'é sempre il
rischio che si spezzi a causa del movimento ondoso. Figuriamoci se vi mettiamo un paio di dinosauri
per specie, un paio di elefanti per specie, un paio di rinoceronti per specie, e sette paia di tutti i tipi di
mammiferi della terra. Se poi consideriamo che l'arca aveva una sola finestra di 40 centimetri (Gen
6:16), che rimase chiusa per almeno 10 mesi (Gen 8:6), allora iniziamo a capire che cosa poteva
succedere dentro con tutti quegli animali.
UN ARCA COSTRUITA DIRETTAMENTE DA NOÉ
Quello che sorprende del racconto sul diluvio di Genesi, é quello che Dio avrebbe detto a Noé: "Fatti
un'arca di legno di gofer" (Gen 6:14). Sembrerebbe proprio che Noé doveva costruirsi l'arca da solo.
Da un lato, si può capire tale comando a Noé considerando che l'umanità del tempo s'era tutta
corrotta (Gen 5:5-7). Prevale quindi il principio ché il giusto credente non avrebbe potuto utilizzare i
malvagi per realizzare l'opera di Dio, ma a quel tempo non v’era la sedia elettrica.
Quindi, Noé s'accinse a costruire da se, forse con l'aiuto dei tre figli, una grande arca di legno, con
una sola finestra. Noé s'accinse a costruire l'arca per salvare se stesso, la sua famiglia e tutti gli
animali della terra (Gen 6:14-16), ma costruire una nave di tali dimensioni, lunga 120 metri,
19
richiedeva una certa esperienza, degli ingegneri, e centinaia di operai specializzati per lungo tempo.
Purtroppo, di questi la Genesi non dice niente, come in una favola.
Per costruire i quadriremi, i Romani avevano dei grandi esperti navali, ingegneri e architetti navali.
Lo stesso dicasi per le nazioni europee del XVI secolo quando costruivano le caravelle ed i Galeoni.
Tuttavia, di esperienza nella costruzione navale, la Bibbia non ne parla. Quindi non doveva trattarsi
d'una arca mastodontica, ma d'un barcone o d'una semplice chiatta o zattera per gli animali locali.
POCO SPAZIO PER TROPPI ANIMALI
Abbiamo già visto che l'arca non poteva avere le dimensioni che ci sono fornite dal testo della
Genesi. Inoltre, se il diluvio era universale, nell'arca vi doveva esserci il posto per i mammiferi (5420
specie), per i rettili (8225 specie), per gli uccelli (9998 specie) e per gli insetti (925000 specie).
Mettendo assieme tutti tali animali si arriverebbe ad un totale di 948643 specie d'animali, cioè un
milioni di specie. Senza tenere conto di quelle specie che adesso sono estinte.
Circa un milione o 948643 esseri viventi animali, più la famiglia di Noé, di 8 persone, avrebbero
dovuto entrare tutti in un'arca o caravella o chiatta o barcone di legno. Questo senza contare i
dinosauri, dei quali sono già stati classificate circa 540 specie, una parte dei quali erano marini o dei
volatili. Considerando che una buona parte di quei dinosauri non erano acquatici, e quindi essi
avrebbero dovuto essere introdotti nell'arca almeno due coppie per specie non acquatica. Questo
anche se i dinosauri non sono mai menzionati nella Bibbia.
Abbiamo visto che nell'arca vi dovevano essere sette 7 coppie d'animali puri per specie e sette coppie
di uccelli puri per specie, cioè 14 animali puri per specie e 14 uccelli puri per specie. Vi dovevano
essere anche un paio d'animali impuri per specie (inclusi uccelli impuri e rettili), cioè due esseri
viventi impuri per specie (Gen 7:2-3). Quando parliamo così, la gente non si rende conto che in
questo pianeta vi sono circa un milione di specie d’esseri viventi, i quali dovrebbero essere
moltiplicati o per 14, quelli puri, o per 2, quelli impuri. Perciò la cifra d'animali (mammiferi, rettili,
uccelli ed insetti) entrati nell’arca di Noé sarebbe veramente da capogiro. Di certo sarebbero stati
migliaia di esseri viventi.
Viene proprio da chiederci come facevano stare assieme nell'arca di legno tutti quegli esseri viventi,
pecore e lupi, bufali e leoni, gazzelle e leopardi, orsi ed alci, topolini e falchi, porcospini e vipere,
cobra e manguste e che cosa essi mangiavano?
Tutti costoro avrebbero dovuto restarci chiusi nel barcone di legno per circa un anno senza finestre,
con una sola finestra che era chiusa (Gen 6:16; 8:6) e senza aria condizionata.
Raccontare che tutti questi animali, uccelli e rettili entrarono in un arca e che vi vissero per un anno,
mangiando e bevendo, sembra veramente impossibile. E raccontare questa storiella alla gente in
nome di Dio, oggi in Italia nel 2013 é una baggianata ed io non voglio far parte di quelli che vogliono
diffondere tale favola.
20
PRENDERE TANTI ANIMALI ERA UN'ARDUA IMPRESA
Secondo il racconto della Genesi, Dio avrebbe comandato a Noé di fare entrare nell'arca una coppia
di tutti gli animali impuri (inclusi uccelli impuri ed serpenti) e sette coppie di tutti gli animali puri ed
uccelli puri (Gen 6:19-20; 7:2-3); tuttavia, prendere e fare entrare una coppia di tutti quelli animali
non era poca cosa.
C'é da chiedersi come avrebbe fatto Noé a prendere tanti animali, a controllare il loro sesso. Si tenga
conto che tanti animali non erano conosciuti da Noè, perché venivano da terre lontane e che certi
animali abitavano solo in altri continenti ed essi avrebbero dovuto attraversare il mare o l'oceano,
come per esempio, i canguri, i panda, i koala, i lama, le puzzole, i bradipi, i formichieri, gli armadilli,
gli alci, o gli orsi bianchi ed i pinguini.
COME IN UNA FIABA
Appare molto strano che Noé ed i suoi non si sorpresero o stupirono nel vedere arrivare molti animali
strani, anche molto grandi, che non avevano mai visto in Mesopotamia, che non appaiono nella
Bibbia, come elefanti, giraffe, ippopotami, rinoceronti, bisonti, bufali, alpaca, lama, canguri, koala,
formichieri, panda o bradipi. Nel racconto del diluvio e dell'arca tutto sembra naturale e semplice
come in una fiaba.
Per gli animali più grandi e pesanti bisognava rinforzare il pavimento con delle assi robuste; per le
giraffe ci voleva una stanza con il soffitto molto alto e per i bradipi ci volevano dei rami per rimanere
arrampicati. Apparentemente, Noé aveva tenuto conto di tutto questo anche senza avere mai visto tali
animali.
Non parliamo poi se nell'arca ci dovevano entrare anche i dinosauri, come il Branchiosauro che era
lungo 26 metri o il ferocissimo Tirannosauro Rex ed il Mapusaurus che era alto come una casa di
quattro piani. Considerando che l'arca era alta 12 metri, allora il Mapusaurus prendeva tutto lo spazio
dal pavimento al soffitto dell'arca.
E GLI ANIMALI OLTRE OCEANO?
I legalisti di solito ignorano come sarebbero sopravvissuti al diluvio universale molti altri animali
caratteristici di altri continenti o isole, come i pinguini dell'Antartico, i bisonti del Manitoba, gli alci
del Québec, i lemuri del Madagascar, i canguri ed i koala dell'Australia, i formichieri del Brasile, i
lama del Cile, gli alpaca del Perù, i vigogna della Bolivia, gli armadilli del Messico, le puzzole della
California, le tigri della Tasmania (adesso estinte), i dodo delle isole Mauritius (adesso estinti).
Si ricordi che molti di tali animali di altri continenti dell'America sono "puri" secondo la legge di
Mosé e quindi, sull'arca vi avrebbero dovuto essere anche, 14 alci, 14 bisonti, 14 lama, 14 alpaca, 14
vigogna. Vi avrebbero dovuto essere anche 14 dodo delle isole Mauritius, dell'Oceano Indiano.
21
Evidentemente, colui che hanno scritto del diluvio pensava che la terra fosse piatta e quadrata (Apo
7:1), un solo continente e quindi non s'era posto il problema di come gli animali avrebbero fatto a
venire e di come avrebbero fatto a ritornare esattamente nello stesso luogo. Egli non era al corrente
della grande varietà degli animali e non si é posto il problema dello spazio. Infatti, tale problema non
é neppure menzionato, ma sembra tutto naturale, troppo naturale da farci venire dei seri dubbi.
NEMMENO IN UNA MODERNA PETROLIERA
Un tale numero di animali avrebbe avuto difficoltà a starci persino in una moderna petroliera da
mezzo milione di tonnellate, che é la più grande nave in acciaio mai costruita dall'uomo.
Tra le più grandi navi del mondo, le petroliere che solcano gli oceani, c'é la "TI Asia", una ULCC
costruita nel 2002 nei cantieri Daewoo della Corea del Sud. Tale petroliera é lunga 380 metri, con
una capacità di carico di 440 000 tonnellate.
UN ANNO INTERO RINCHIUSI NELL'ARCA
Abbiamo già visto che Noé, i suoi e tutti gli animali rimasero chiusi nell'arca per un anno intero, che
la sola finestra per vedere fuori fu aperta soltanto dopo gli 10 mesi, (Gen 8:5-6), e quindi non erano
neppure usciti per pescare, viene da domandarci che cosa facevano dentro al buio per un tempo così
lungo e che cosa mangiavano? Quante candele o lanterne ad olio avevano portato per illuminare
l'interno e vederci, ma non avevano camino. Di certo avevano bisogno della luce in modo che i grossi
animali, come gli elefanti o i mammut, non calpestassero i piccoli, come i capretti o i cincilla?
Poiché rimasero nell'arca ancora alcune settimane (Gen 8:11-12), essi rimasero chiusi nell'arca per un
anno intero, viene proprio da domandarci che cosa avevano mangiato senza pescare, come avevano
fatto per prendere l'acqua per bere e che tipo di aria respirassero tutti gli animali e le persone? Per
sfamare tutti quegli animali per un anno intero ci volevano tonnellate di cibo ed un esercito per
distribuirlo giorno per giorno.
ILCIBO PER TUTTI GLI ESSERE VIVENTI
Non ci sono del mondo milioni di specie di animali convenzionali, come mammiferi, uccelli e rettili,
ma abbiamo visto che vi sono circa un milione di specie d’insetti, i quali devono essere considerati
degli esseri viventi, e molti dei quali non avrebbero sopravvissuto al diluvio fuori dell’arca; questo se
il diluvio era universale.
Secondo la Genesi, Dio aveva chiesto a Noé di provvedere per il cibo per sfamare tutti gli animali,
ma non è detto quanti erano gli animali, uccelli e serpenti, ma certamente parecchie migliaia. Se poi
includiamo anche gli insetti, allora si tratterebbe pi’u d’un milione d’esseri viventi. Nella Genesi non
è detto neppure che il diluvio sarebbe durato un anno intero (Gen 6:21-22), così tutto sembra
improvvisato o sottointeso come in una fiaba.
Noé avrà avuto molta iniziativa ed immaginazione; egli avrà cercato di rifornire l'arca con fieno,
verdura, legumi e frutta fresca per un anno intero, ma non aveva dei camion per trasportare tutto e
22
non aveva frigoriferi per la conservazione. Si tenga presente che leoni, tigri, pantere, ghepardi,
leopardi, serpenti e numerosi altri animali sono carnivori e mangiano solo carne fresca, così fanno
altri piccoli animali carnivori e gli insetti.
Noi proprio non sappiamo e non riusciamo immaginare come Noé avesse provveduto per il cibo, per
sfamare tanti esseri viventi, ciascuno abituato ad una dieta differente.
PANDA E KOALA
Bisogna tenere presente che i panda della Cina mangiano solo foglie di bambù altrimenti muoiono e
che i Koala dell'Australia mangiano solo foglie d'eucalipto, altrimenti non sopravvivono. Vi sono
molti altri esempi simili.
Non sappiamo niente di quello che mangiavano, come il cibo fosse distribuito e chi pulisse quando
gli animali facevano i loro bisogni. Avevano degli idranti? Non si può tenere migliaia di animali in
un luogo chiuso, senza aprire le finestre per un anno intero e senza pulire dal letame.
Se l'arca fosse stata visitata da un ispettore per la protezione degli animali, egli avrebbe senza dubbio
condannato Noé per negligenza o crudeltà mentale nei riguardi dei poveri animali.
RIMANE LA QUESTIONE D'IGIENE
Qualcuno ha suggerito che forse Dio forniva una specie di manna per nutrire tutti, ma questo non é
scritto. In ogni caso, persone ed animali dovevano fare i loro bisogni, così ci voleva acqua pulita per
pulire e aria fresca per respirare, ma l'unica finestra doveva restare chiusa per 10 mesi.
Qualcuno ha detto che avrebbe preferito morire piuttosto che rimanere rinchiuso nell'arca per un anno
intero con tutti quegli animali, ma io seriamente dubito che sarebbe sopravvissuto all'odore infernale.
Non importa come la mettiamo, per Noé ed i suoi, per un anno intero rinchiusi nell'arca, dovrebbe
essere stata veramente una terribile esperienza, un inferno! Questo a meno che non si tratti di una
fiaba artisticamente descritta o elaborata.
Potremmo chiederci, perché l'unica piccola finestra dell'arca fu aperta solamente 10 mesi dopo.
Questo perché il diluvio è figura del battesimo (1 Pietro 3:21)! Nel battesimo, la persona deve essere
immersa completamente nell'acqua, così l'arca doveva essere immersa o completamente circondata
dall'acqua. Il simbolismo è bello, ma realtà dall'arca è tutt'altra cosa!
LA QUESTIONE DELL’ACQUA POTABILE
Molti giustamente si preoccupano su cosa avrebbero mangiato tutti gli esseri viventi nell’arca, della
questione igienica per prevenire certe malattie, e non si preoccupano per l’acqua da bere perché
l’arca galleggiava sull’acqua e quindi ce n’era in abbondanza. La realtà non è così perché se si
trattava di un diluvio universale, l’acqua sarebbe stata salata perché mescolata con quella dei mari e
degli oceani. L’acqua salata degli oceani che non si può bere; solo ai pesci ed ai mammiferi del mare
è permesso di bere acqua salata.
23
Al di là di cari certi simbolismi teologici riferiti al battesimo, alla completa immersione nell’acqua
del credente e così dell’arca per ricordare l’immersione del peccatore, il più grosso problema per il
successo dell’arca flottante sugli oceani era senza dubbio avere a bordo abbastanza acqua potabile,
della quale il testo non fa alcuna allusione, è come se il problema non esistesse.
Purtroppo, nessuno è mai riuscito a spiegare dove Noé avesse messa tanta acqua potabile di riserva e
come riusciva a farla durare, perché dopo alcuni giorni l’acqua ferma o rinchiusa nelle anfore, o in
barili o in botti o in damigiane inizia ad imputridire.
Io ho fatto questa triste esperienza quando ero missionario in Ucraina, a partire dal 1993, dove spesso
mancava l’acqua da bere e quella di riserva nei vasi di ceramica o nelle pentole lentamente diveniva
imbevibile, la causa principale di certi dolori al ventre.
Evidentemente, questi ultra conservatori circoncisi nella carne non si rendono conto quanta acqua
bevono i pachidermi quando immergono la loro proboscide in un fiume o in un lago. Per dissetare
tutti quegli animali nell’arca per un anno intero, sarebbe stata necessaria una petroliera piena d’acqua
potabile, ma poi come conservarla per un anno?
Dobbiamo dire che soltanto il vino dura più tempo grazie all’alcol, ma Noé non avrebbe potuto fare
tutto con il vino e poi il vino non era ancora conosciuto. Della presenza del vino e dei suoi effetti,
anche negativi, Noé lo scoprirà solo in seguito quando si ubriacherà (Gen 9:20-21).
ESPERTI SOLO DI DILUVI D’ACQUA DOLCE
Evidentemente, quelli che avevano composto le due versioni sul diluvio, quella prima orale e quella
poi sacerdotale scritta, erano usi a pensare alle alluvioni dei grandi fiumi della Mesopotamia, il Tigri
e l’Eufrate, e non ad una alluvione veramente universale che includesse anche gli oceani.
Probabilmente gli autori delle due versioni del diluvio non avevano alcuna idea di quanto grande
fosse la terra; pensavano che la Terra fosse piatta e quadrata (Apo 7:1), ma non immaginavano che 3
quarti della superficie della terra fosse oceano. Essi non sapevano neppure che le acque degli oceani
sono salate e quindi imbevibili per noi e per la grande parte degli animali, eccetto che per i pesci ed i
mammiferi del mare.
Questa è una ulteriore conferma che il diluvio universale della Genesi, in realtà era semplicemente
una alluvione locale fra i due grandi fiumi Tigri e l’Eufrate e v’è sempre chi esagera nel riportare gli
eventi della Bibbia per varie ragioni. C’è chi lo fa per mancanza di conoscenza o per ignoranza, e chi
lo fa per dimostrarsi più fedele degli altri e farsi una buona reputazione e chi lo fa giusto per vedere i
suoi libri e farci sopra un buon profitto.
UNA STORIELLA CREAZIONISTA
Secondo gli ultra conservatori circoncisi, i dinosauri si sono estinti perché sono tutti affogati nel
diluvio, perché essi furono puniti da Dio, ma non é questo che dice la Bibbia! Non c'é niente di
scritto nella Bibbia che Dio ce l'avesse in particolare con i dinosauri. Che i dinosauri si siano
24
estinti con il diluvio si tratta d'una falsa storiella. Noi sappiamo di preciso che la maggioranza d'essi
si estinse per altre ragioni ambientali o climatiche 65 milioni di anni prima del diluvio avvenuto al
tempo di Noé.
Se i dinosauri fossero esistiti veramente al tempo di Noé, come dicono i creazionisti, essi non
sarebbero tutti morti con il diluvio, perché molti dinosauri vivevano nell'acqua o erano anfibi come lo
sono i coccodrilli, gli alligatori, i caimani, gli iguana e gli ornitorinchi (una specie di mammifero
semiacquatico), essi sarebbe sopravvissuti nel diluvio come i pesci. Se le cose stanno così, perché
oggi non ci sono più i dinosauri?
VI SAREBBE STATO UN GRANDE PROBLEMA DI SPAZIO
Altri creazionisti raccontano che i dinosauri si sono estinti con il diluvio perché Noé rifiutò di
prenderli nell'arca o perché erano troppo grandi per l'arca in legno e l'avrebbero scassata mettendo in
pericolo la vita degli altri.
Effettivamente, ci sarebbe stato un grosso problema di spazio e di peso con i dinosauri, ma niente di
questo é scritto nella Bibbia. Anzi, Noé aveva ricevuto il comando da Dio di prendere tutti gli
animali, anche quelli impuri. Quindi da questo aspetto, per i letteralisti non ci sarebbe alcuna scusa
per spiegare la scomparsa dei dinosauri.
I DINOSAURI ERANO GIÀ SCOMPARSI
Nella Bibbia non si parla mai di dinosauri ed é evidente che il redattore o i redattori della Genesi non
sapevano niente di loro perché essi erano già spariti da molto tempo, da circa 65 milioni di anni
prima.
É così perché la Bibbia non é un libro scientifico come molti ci vogliono far credere, non é neppure
la storia dell'umanità perché gli Anglosassoni, gli Slavi, i Mongoli, i Russi, i Cinesi, i Giapponesi, i
Maori
dell'Emisfero Australe o i popoli delle due Americhe non sono nemmeno menzionati. Si tratta d'una
cronaca di certi eventi avvenuti nel passato nel Medio Oriente e di come e i redattori ebrei antichi,
che pensavano di essere al centro del mondo, allora sono riusciti a capirli.
Per smentire i creazionisti, bisogna ricordare loro che sono stati trovati molti fossili umani con quelli
di altri mammiferi un po' ovunque, ma non sono mai stati trovati dei fossili di dinosauri con quelli
umani, eccetto che nei film di Hollywood.
Abbiamo visto che i dinosauri sparirono milioni di anni prima della venuta dell'uomo sulla terra, 65
milioni di anni prima, quindi Adamo ed Eva non avevano mai visto i dinosauri, neppure da lontano, e
Noé non ha corso il rischio di averli con sé sull'arca.
25
Perciò, é completamente sbagliato di dire che i dinosauri sparirono con il diluvio al tempo di Noé,
come fanno spesso i creazionisti. Questo é un modo troppo comodo per torcere la verità ed ignorare
una realtà scientifica.
CONME EVITARE CERTI PROBLEMI
Come avevo dimostrato all’inizio dell’articolo precedente, per evitare certi problemi sarebbe sempre
meglio iniziare con Gesù: “Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio.
Essa era nel principio con Dio. Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una
delle cose fatte è stata fatta. In lei era la vita; e la vita era la luce degli uomini; e la luce splende nelle
tenebre, e le tenebre non l’hanno ricevuta” (Giov 1:1-5)
Tutte le volte che mi accorgo di certe incongruenze o contraddizioni nel libro di Genesi, mi
rendo conto di quanto sarebbe più facile la nostra missione se identificassimo il principio di
tutte le cose in Gesù come dice il prologo del Vangelo di Giovanni.
L’inizio del Vangelo di Giovanni è il versetto appropriato per affrontare certi dispute inutili con dei
miscredenti. Bisogna renderci conto che certi aspetti negativi dell’Antico Testamento stanno
seriemente ostacolando la nostra predicazione ed il progresso del Regno di Dio,
Lo dico francamente, il prologo di Giovanni è per me la sola creazione vera che non è basata su
dei miti pagani o su delle storielle inventate dai rabbini. Per la mia esperienza, quella di Giov 1:1-5 è
la sola Genesi valida per il cristiano, la sola che non ci faccia arrossire parlandone con gli altri al di
fuori della chiesa, la sola che non scandalizzi alcuno, la sola che non possa essere utilizzata per
ridicolizzarci, la sola che ci faccia apparire come dei credenti intelligenti ed emancipati.
Purtroppo, i fratelli americani circoncisi nella carne non possono risolvere tutto con il prologo di
Giovanni, questo perché essi non possono giustificare la pena capitale senza l’Antico Testamento e
molte altre cose che fanno le quali non sono secondo il Vangelo.
LE CONSEQUENZE DI UN CATTIVO USO DELLA BIBBIA
Per evitare di farci confondere, dobbiamo realizzare che la Bibbia non é stata scritta per insegnare la
scienza, l'astronomia, la geologia o la biologia e tutti quelli che l'hanno utilizzata in tale modo, prima
o poi hanno fatto degli errori madornali.
Su questo argomento, ricordiamoci di quello che ha fatto la Chiesa Cattolica, durante la Santa
Inquisizione che perseguitò a morte molte persone geniali; fece bruciare al rogo Giordano Bruno
(1548-1600) e condannò Galileo Galilei (1564-1642), due dei più grandi scienziati italiani dell'epoca.
Inoltre, il grande Leonardo da Vinci (1452-1519) si salvò per un pelo perché fuggì in Francia. A quel
tempo, egli era sotto investigazione dalla Santa Inquisizione perché studiava i corpi dei morti, per
tracciare il primo disegno anatomico delle parti interne del corpo umano.
26
Purtroppo, la Chiesa Cattolica non ha il monopolio dell'intolleranza religiosa, ma sembra essere un
male comune a molte denominazioni, o sette, che pretendono di avere la verità in assoluto. Fra questi
estremisti della fede, purtroppo, dobbiamo includere anche l'organizzazione detta "Chiesa di Cristo",
che esiste solo dal 1832 e pretende di essere la sola ''vera chiesa''.
Purtroppo, quando certi insegnanti o predicatori della Chiesa di Cristo hanno capito certe cose in
campo teologico o scientifico meglio dei loro colleghi, come quella sull'evoluzione delle specie, di
solito essi sono stati allontanati dall'insegnamento e dalla predicazione come eretici. Io stesso sono
uno fra quelli che sono stati spesso accusati d'eresia dai loro colleghi.
IL PERICOLO DI CREDERE DI ESSERE RESTATI SOLI
Senza togliere niente ai bravi credenti che nel 1932 avrebbero restaurato la vera Chiesa di Cristo o la
presunta unica vera chiesa dopo la morte degli apostoli nel primo secolo, bisogna tenere presente che
nel corso della storia vi sono sempre state delle persone che pensavano di essere i soli a fare certe
cose. Vi sono stati anche quelli che hanno pensato di essere i soli rimasti in questo mondo, come le
figlie di Lot (Gen 19:30-38).
Si ricordi del profeta Elia che pensava di essere il solo rimasto fedele, ma che fu poi avvertito dal
Signore che v’erano altri 7000 ch’erano rimasti fedeli come lui (1 Re 19:18 Rom11:4).
Vediamo che quando le gente non è bene informata e si sente isolata o pensa di essere la sola rimasta
al mondo o la sola rimasta fedele. C’è anche sempre quello li che pensa di essere il primo ad avere
inventato la macchinetta per tagliare il burro od avere scoperto l’uovo di Colombo.
C’è sempre il rischio di abbattersi e di perdere la fiducia o di dubitare di tutti. Quindi, è sempre
importante di muoverci altrove, di ricercare il dialogo con gli altri anche se non sono come noi, di
renderci conto che non siamo rimasti soli ad essere fedeli o a fare certe cose.
LA RESTAURAZIONE DEL 1832 E LA RICETTA DEL COLONNELLO SANDERS
Il credenti che si incontrarono nel Kentucky, nel 1832, per stabilire la sola vera Chiesa di Cristo,
pensarono di essere i primi o i soli ad iniziare tale movimento, ma in realtà vi sono sempre stati dei
seri credenti che hanno cercato di fare la stessa cosa in ogni secolo ed in molti paesi del mondo.
Io ho precedentemente cercato di presentare questa idea parlando della ricetta del Colonnello
Sanders, che quando andò in pensione, stabilì la famosa compagnia ’’Kentucky fried chicken’’, o il
pollo fritto alla Kentucky, che anche mia nonna conosceva già senza conoscere il colonnello perché
non era ancora nato! In realtà, la ricetta “segreta” che fece del Capitano Sanders, un multi milionario
in America, era niente altro che la ricetta della famosa “Vienner Schnitzel”, o “Bistecca alla
milanese”, che apparentemente al tempo dell’Impero Austro-Ungarico fu portata anche a Milano o
che qualche cuoco milanese introdusse anche a Vienna. Solo che la Vienner Schnitzel di solito è fatta
con carne di vitello e la ricetta del Capitano è fatta con la bistecca di pollo, come sono usi fare nel
Veneto.
27
Non si sa chi ha inventato prima tale ricetta; ha iniziato prima un cuoco austro-ungarico o uno
milanese o uno veneziano, ma non è importante. Quello che conta veramente è che c’è sempre
qualcuno che inventa quello che hanno già fatto gli altri, o qualcuno che pensa di essere il primo a
restaurare la vera chiesa, quando cento altri hanno fatto esattamente la stessa cosa. Essere al corrente
di questa possibilità è molto importante perché ci rende più umili e modesti, più pronti ad ascoltare
ed ad apprendere anche dagli altri che non hanno primati da difendere.
LA PAROLA DI DIO SI DIFENDE DA SOLA
É triste che certi letteralisti si sentono autorizzati ad inventare certe baggianate con la pretensione di
restaurare la credibilità della Parola di Dio e di salvare la nostra fede. Viene da domandarci: Chi li ha
autorizzati a farlo?
A tali persone, bisogna prima di tutto dire che la verità della Parola di Dio non ha bisogno di essere
difesa da nessuno, ma si difende da sola!
Si ricordi che cosa Joas disse ai Madianiti arrabbiati per quello che era successo all’altare di Baal:
“Volete voi difendere la causa di Baal? Volete venirgli in soccorso? Chi vorrà difendere la causa di
Baal sarà messo a morte prima di domattina; s’esso è dio, difenda da sé la sua causa, giacché hanno
demolito il suo altare” (Giud 6:31).
Nello stesso modo, la parola di Dio sa difendersi da sola! Se qualcuno vuole approfondire questo
discorso, basti che esamini certi passi violenti dell'Antico Testamento (1 Sam 15:3 Sal 137:8-9) e li
metta a confronto con quello che Gesù dice (Mat 5:38-47; 22:37-40). Secondo, bisogna ricordare a
tali inquisitori che non é la censura che salva la nostra fede, ma noi siamo rigenerati dalla Parola di
Gesù (Gio 15:3) e salvati dal prezioso sangue di Cristo (1 Pie 1:19).
L’IMPORTANZA DI SAPERE SOLO GESÙ CRISTO
Certi fanno dei grandi sforzi mentali o delle complicate elucubrazioni mentali per difendere certi miti
dell'Antico Testamento, mentre basterebbe predicare solo Gesù Cristo, come Paolo dice: "Poiché mi
proposi di non sapere altro fra voi, fuorché Gesù Cristo e lui crocifisso" (1 Cor 2:2).
Purtroppo, a certi ultra conservatori non basta predicare Gesù Cristo crocifisso per tutti (Giov 3:14-
15) e così essi cercano di giustificare tutto. Bisogna riconoscere che per arrivare a spiegare o
giustificare certi personaggi ed eventi dell'Antico Testamento é necessario divenire dottori in Sacra
Scrittura, ma ancora é difficile spiegare tutto perché certe contraddizioni sono così stridenti ed esse
rimarranno tali anche se le spieghiamo citando l'ebraico ed il greco.
POI ESSI CREDONO MENO DI TUTTI
Certi hanno un approccio sbagliato alla Bibbia per ignoranza o per mancanza di conoscenza o lo
fanno di proposito per dimostrare agli altri quanto sono fedeli e magari poi essi credono meno di tutti.
28
Altri cercano di dimostrare quanto sono fedeli per riuscire a trovare un supporto finanziario, altri lo
fanno per vendere i loro libri creazionisti nella chiesa, una specie di catechismi che sono oggi usati
nelle classi bibliche in America. In tale modo essi fanno molti soldi.
Altri ancora sono sinceri ed assumono un atteggiamento ultra conservatore giusto perché non
vogliono scandalizzare quelli deboli nella fede, ma facendo così non si cambia mai niente. Si ricordi
che in alcune circostanze particolari, anche Gesù scandalizzò molti da entrambe le parti (Mat 13:57;
15:12-14; 24:10-13. Mar 14:27. Gio 6:60-63), ma certi hanno bisogno di essere scandalizzati per
aprire gli occhi ed iniziare a vedere chiaro.
In ogni caso, certi credenti assumono una posizione sbagliata perché la loro fede non é ben radicata
in Gesù Cristo (1 Cor 2:1-2).
UNA VALANGA D'INFORMAZIONI INUTILI
Nel passato, i dittatori di questo mondo ed i Sommi Pontefici, per impedire d'informare la gente o il
popolino, introducevano la censura e proibivano la lettura di certi libri e persino la lettura della
Bibbia, ma con scarso successo. Nei tempi moderni, si é alla fine capito che tale sistema non
funziona più come una volta, perché adesso tutti vogliono fare quello che é proibito, perciò si é
deciso di cambiare sistema. Ai nostri giorni si sono moltiplicate le informazioni fasulle o sensazionali
per distrarre le persone dalle cose essenziali. Si é anche lasciato la libertà alla violenza e alla
volgarità per dare l'impressione che c'é la completa libertà.
É risaputo che sotto una valanga d'informazioni inutili o sensazionali le persone serie hanno più
difficoltà a raccapezzarsi e capire da quale parte stare e chi sostenere. Purtroppo, tale metodo é
spesso e volentieri utilizzato anche da certi predicatori o pastori disonesti per confondere e
manipolare i semplici credenti. Vediamo quindi che si può confondere la gente in modi diversi, anche
utilizzando solo la Bibbia, sia continuando a far studiare certi eventi e personaggi dell'Antico
Testamento che non ci riguardano direttamente o facendo imparare a memoria molti passi del Nuovo
Testamento.
Nelle chiese dove si utilizza un tale metodo, spesso e volentieri, non c'é alcuna informazione di
quello che sta succedendo nel mondo, ma solo la responsabilità di sapere bene a memoria ad ogni
riunione quelli che sono i versetti di turno. Tali passi imparati a memoria, spesso non si riferiscono
alle decisioni pratiche che i credenti devono prendere giorno per giorno.
L'INVENZIONE D'UN “CAM” NERO
Dopo il diluvio, l’umanità discenderebbe tutta da Noé, il quale ebbe tre figli, Sem, Cam e Jafet (Gen
10:3), dai quali discenderebbero le tre razze umane; questo se il diluvio fu veramente universale e se
nel mondo vi fossero solo tre razze umane, come si pensa tradizionalmente. .
29
Si dice che gli Israeliti bianchi discenderebbero Sem, il primogenito, che i neri discenderebbero da
Cam e che i Gialli discenderebbero da Jafet; tutte teorie queste che non si possono biblicamente e
scientificamente provare, ma rimangono sempre da dimostrare..
Poiché Cam dispiacque suo padre Noé (Gen 9:20-24). egli sarebbe stato più scuro degli altri due
fratelli o egli divenne più scuro degli altri solo in seguito. Cam ebbe quattro figli: Cush, Mitsraim,
Put ed Canaan (Gen 9:18; 10:1). Cush il maggiore sarebbe stato il più scuro di tutti e Canaan, il
minore, quello che fu maledetto dal nonno Noé al posto del padre Cam (Gen 9:25-27), sarebbe stato
un negro bianco, i cui discendenti, i Cananei avrebbero illecitamente occupato la Palestina. I Cananei
sarebbero stati tollerati in loco, solo per un certo tempo, fino all’arrivo degli Israeliti dall’Egitto.
Tutte teorie queste o fandonie che non sono scritte nella Bibbia e che non hanno alcun supporto
storico ed archeologico, naturalmente.
Con queste teorie tutte campate per aria, conservatori americani si sono convinti che Cam fosse più
scuro di carnagione degli altri due fratelli e che da lui, attraverso i suoi tre primi figli fossero discesi
tutti i neri dell'Africa, i Vedda ed i Tamili (o i Tamul) dell'India ed i popoli neri nelle isole
dell'Oceania; mentre da Canaan il nipote maledetto dal nonno Noé (Gen 9:25-27), sarebbero usciti i
neri bianchi della Palestina, quelli che dovrebbero tutti ritirarsi per lasciare lo spazio agli Israeliti
affinché si compia il piano di Dio, d’una Palestina 100% israelita. E chi più ne ha più ne metta.
A suo tempo, tale interpretazione della Bibbia, a riguardo delle origine delle razze umane, fu
provvidenziale per certi conservatori bianchi negli Stati Uniti, specialmente nel sud, dove la schiavitù
prosperava, anche fra quelli ultra "cristiani". L’insieme degli Stati della regione del Sud degli Stati
Uniti, è conosciuta come la ''Bible Belt'' o la ''Cintura della Bibbia''; fra i credenti di tale zona, di
solito c'é tanto Antico Testamento, poco Vangelo e molti pregiudizi contro le minoranze razziali e gli
stranieri.
UNA DIFFERENZA RAZZIALE INVENTATA
Partendo dal presupposto che Sem, figlio di Noé, fosse il capostipite dei bianchi e che Cam fosse il
capostipite dei neri dell’Africa e dei neri-bianchi della Palestina, per molti é diventato logico pensare
che Jafet avesse gli occhi un po’ a mandorla e che fosse il capostipite dei popoli mongoloidi o
''gialli'', quindi il capostipite dei Mongoli, Cinesi, Indocinesi, Coreani e Giapponesi. Tutte teorie
queste che sono ancora da dimostrare.
Dobbiamo dire che in tale teoria non c'é niente di vero, niente di scientifico e, soprattutto, niente di
biblico; si tratta d'una tipica teoria razzista o d'una interpretazione opportunista per spiegare o
giustificare certe trasgressioni ai diritti umani.
La differenza delle razze era completamente sconosciuta ai redattori della Genesi e non é mai
menzionata, ma certi si guardavano bene di sposare quelle o quelli di un'altra tribù. Quindi, il
razzismo esisteva in ogni caso. Possiamo comunque dire, che la Genesi é un libro tipicamente bianco,
il prodotto dalla cultura dei bianchi del Medio Oriente. Perciò, é completamente inutile di forzare il
testo per inserirci gli altri popoli che non facevano parte di quel contesto storico e geografico.
30
LE DUE FANCIULLE VERGINI DI LOT
Fra le storie sconcertanti della Genesi postdiluviana, c'é quella di Lot, nipote di Abramo, che viveva
nella città di Sodoma (Gen 13:12) dove la gente era tutta pervertita (Gen 13:13). C'é da domandarci
subito che cosa facesse Lot in Sodoma se era così pervertita, la peggiore delle città di quella zona.
Avvenne che mentre Lot era a Sodoma, due angeli lo visitarono, per avvertirlo di quello che stava
accadendo alla città. Come Lot vide i due forestieri, egli li invitò subito nella sua casa, affinché
passassero la notte sotto il suo tetto (Gen 19:1-3).
Tutto sembrava procedere bene, ma quella sera accadde subito una cosa strana: "Ma prima che si
fossero coricati, gli uomini della città, i Sodomiti, circondarono la casa; giovani e vecchi, la
popolazione intera venuta da ogni lato; e chiamarono Lot, e gli dissero: Dove sono quegli uomini che
sono venuti da te stanotte? Menali fuori, affinché noi li conosciamo!" (Gen 19:4-5).
Questo racconto sembra strano, poco credibile. Che tutti gli uomini dell'intera città, seppure di
grandezza modesta, ad un tratto si fossero infiammati per avere della relazioni omosessuali con i due
ospiti di Lot, che erano due uomini di passaggio, é molto dubbio, assurdo. E poi, ci avrebbe voluto un
certo tempo per tutti gli uomini della città di Sodoma ad avere una relazione sessuale con solo due
uomini; avrebbero dovuto fare una lunga fila. Perché tali uomini non avevano delle relazioni fra di
loro?
Quello che risponde Lot agli omosessuali, che volevano abusare dei suoi ospiti, é sorprendente, io
direi sconcertante: "Deh, fratelli miei, non fate questo male! Ecco, io ho due figliuole che non hanno
conosciuto uomo (vergini); deh, lasciate ch'io ve le meni fuori, e voi fate di loro quello che vi
piacerà; soltanto non fate nulla a questi uomini, poiché sono venuti all'ombra del mio tetto" (Gen
19:7-8).
Vi sono due cose che urtano in questo assurdo atteggiamento di Lot. Il primo che egli chiama
"fratelli" tali uomini violenti. Poi, Lot non li rimprovera, non piange dalla rabbia, non prega il
Signore, non grida dal dolore, non si dispera, non nasconde i due ospiti, non cerca di farli scappare,
magari dal tetto, ma egli candidamente propone uno scambio: le sue due figlie per i due ospiti. Lot
propone uno strano baratto, come se le sue due figlie fossero state una merce da scambio: "Io ho due
figliuole che non hanno conosciuto uomo; deh, lasciate ch'io ve le meni fuori, e voi fate di loro quello
che vi piacerà".
Nessuno di noi oggi parlerebbe così, nessuno sarebbe pronto di dare le sue figlie per proteggere due
uomini che probabilmente potevano difendersi da soli, come poi fecero (Gen 19:10-11).
Dobbiamo avere il coraggio di dire che quello che propone Lot é immorale; uno che proponesse un
tale scambio delle figlie oggi sarebbe considerato un mostro, un orco. Eppure certi commentatori
conservatori della Bibbia cercano di presentare sempre il lato positivo, morale e spirituale nella
proposta di Lot, che io proprio non vedo e non vedrò mai.
31
Evidentemente, Lot aveva dimenticato che anche le sue due figliole erano all'ombra del suo tetto, ma
allora le donne non contavano molto ed il padre poteva disporre delle sue figlie come voleva; sia
venderle che darle in pasto alla folla impazzita. come a quella di Sodoma.
Di solito, uno sarebbe disposto a dare tutto per salvare i suoi figli; sarebbe capace anche di sacrificare
i figli degli altri per salvare i suoi, ma il caso di Lot era diverso. Lot non aveva figli o maschietti, ma
delle figlie o delle femminucce, e con delle figlie in casa non sposate, egli non si sentiva proprio
sicuro quando i suoi nemici avrebbero bussato alla sua porta. Purtroppo, a quel tempo, prevaleva solo
la legge del più forte. Questo dimostrerebbe che i tempi antichi non erano poi così belli. Francamente
parlando io non ci ritornerei.
Fra i commenti più insulsi che io abbiamo sentito a riguardo della storia di Lot, che baratta le sue due
figlie per i suoi ospiti, c'é quella d'un missionario americano in Ucraina che affermò in una classe
biblica: "Logicamente, Noé era un buon uomo d'affari, egli propose le sue due figlie, ma egli sapeva
bene che degli omosessuali non andrebbero mai con una donna". In realtà in una grande folla di
omosessuali, come a Sodoma, ve ne sono sempre alcuni che vanno sia con gli uomini che con le
donne. Vi sono molti casi di omosessuali sposati con donne che hanno avuto figli. Quindi una tale
giustificazione del missionario non é accettabile.
SULLE ORIENTAZIONI SESSUALI
Io sono una persona eterosessuale ed ho difficoltà a stare con degli omosessuali, ma noi dobbiamo
evitare di perseguitare quelli che sono omosessuali, perché vi sono degli uomini che nascono in un
corpo da donna e delle donne che nascono in un corpo da uomo. Per me si tratta d'una disgrazia che
non é sempre facile sapere come affrontarla.
Nel passato, quando non c'era una forte crescita demografica come ai nostri giorni (adesso siamo
circa 7 miliardi), ma c'era già una forte opposizione all'omosessualità perché l'omosessualità non
genera figli e con l'omosessualità non si cresce di numero in famiglia. Per gli antichi, la procreazione
era molto importante. Avendo molti figli uno si sentiva più sicuro in casa, poteva difendere la sua
proprietà dagli approfittatori ed espandere la sua autorità.
Perciò, allora, avere tanti figli era considerata una benedizione: "Ecco, i figli sono una eredità che
viene dall'Eterno; il frutto del seno materno é un premio. Quali le frecce in mano d'un prode, tali sono
i figli della giovinezza, Beati coloro che ne hanno il turcasso pieno! Non saranno confusi quando
parleranno coi loro nemici alla porta" (Pro 127:3-4).
Probabilmente la storia di Lot, che era pronto a dare le figlie per prevenire l'omosessualità, é stata
ingrandita, esagerata, o si tratta solo d'una parabola inventata. Certa é una cosa, che da tale storia non
possiamo ricavarci alcun principio morale utile.
STRAPPANDO LA BENEDIZIONE CON UNO STRATAGEMMA
Fra le storie poco felici del periodo post diluviano v'é anche quella di Giacobbe o Israele che ottenne
una particolare benedizione da suo padre Isacco, truccandosi per apparire come il fratello Esaù;
32
quindi egli riesce nel suo intendo imbrogliando suo padre (Gen 27:5-27). Apparentemente, tale
imbroglio riuscì a cambiare il corso della storia.
Giacobbe riuscì ad ottenere la benedizione da suo padre Isacco, tutta una eredità al posto del fratello
Esaù, con un imbroglio. Una volta compreso che si trattava d'un inganno, Isacco avrebbe dovuto
cacciare Giacobbe da casa con dei calci nel sedere e a sua volta benedire Esaù, ma invece egli rimane
passivo, rassegnato (Gen 27:35).
Invece di condannare o maledire Giacobbe, il figlio scaltro che lo aveva imbrogliato (Gen 27:35),
Isacco si rassegna e risponde in modo assurdo. A suo figlio Esaù, che gli domanda giustizia (Gen
27:36), Isacco riprende a parlare dando l'impressione di maledire Esaù, il figlio diletto che era stato
imbrogliato: "Isacco rispose e disse a Esaù: Ecco io l'ho costituito tuo padrone, e gli ho dato tutti i
suoi fratelli per servi (Esaù incluso), e l'ho provvisto di frumento e di vino; che potrei dunque fare per
te, figlio mio? Esaù disse a suo padre: non hai tu che questa benedizione, padre mio? Benedici anche
me, o padre mio! Ed Esaù alzò la voce e pianse. Ed Isacco suo padre rispose e gli disse: Ecco la tua
dimora sarà priva della grassezza della terra e della rugiada che scende dai cieli. Tu vivrai della tua
spada e sarai servo di tuo fratello; ma avverrà che menando una vita errante, tu spezzerai il suo giogo
di sul tuo collo" (Gen 27:37-40).
Guardando bene tutto il contesto in cui si svolge tale evento o imbroglio storico, tutto sembra essere
una messa in scena per giustificare la pretesa di Israele sulla Palestina, a discapito degli altri popoli,
che sono anche essi figli di Dio (Efe 4:6). Fino a quando non avremo il coraggio di smascherare tale
imbroglio, le guerre nel Medio Oriente continueranno.
Grazie a tale imbroglio, Giacobbe avrebbe avuto in eredità la terra migliore, la Palestina dove scorre
il latte ed il miele (Eso 3:8). Giacobbe sarebbe divenuto capo di suo fratello Esaù; i figli d'Esaù o i
Palestinesi avrebbero servito i discendenti di Giacobbe o Israele (Gen 32:28) e via di seguito.
Tuttavia, Esaù ed i suoi discendenti avrebbero potuto sfuggire al dominio di Giacobbe o d'Israele
errando in altri luoghi, magari vivendo nel deserto, lasciando così la terra migliore al fratello ladro.
Roba da matti!
Al di là di certe benedizioni o maledizioni discutibili, fatte da certi grandi uomini o patriarchi, io
credo fermamente che noi, fatti ad immagine di Dio (Gen 1:27), nasciamo tutti uguali e quando leggo
certe parti dell'Antico Testamento come questa, non so se ridere o piangere.
Leggendo il testo di Genesi 27, si ha l'impressione che la concezione di benedizione di quel tempo
era come quella d'una formula magica, come pronunciare "Abbra Cadabra, che una volta pronunciata
non si può più evitare gli effetti, ma questo non ha niente a che fare con Dio, Gesù Cristo, lo Spirito
Santo ed il piano della salvezza. Io ho difficoltà a dire alla gente che Genesi 27 é la Parola di Dio.
Il comportamento di Giacobbe mi ricorda un po’ la politica sporca del governo d'Israele moderno,
che cerca sempre d'imbrogliare i Palestinesi con dei cavilli o degli stratagemmi; il governo d'Israele
fa così per strappare ai Palestinesi le terre nelle quali sono nati.
33
Immaginiamo quale insegnamento morale e spirituale possa infondere, nei credenti di oggi, un tale
tipo di racconto di Giacobbe che imbroglia suo padre, che soppianta suo fratello, ma é comunque
benedetto da Dio ed ottiene tutto quello che voleva imbrogliando. Purtroppo, anche ai nostri giorni ci
sono certi "credenti" che, influenzati da questo triste esempio, credono di poter ottenere dei benefici
spirituali e di andare in cielo imbrogliando i loro fratelli in Cristo. Che disgrazia!
ALMENO UN DOTTORATO IN SACRA SCRITTURA
Diciamolo chiaramente, per riuscire a giustificare certe gravi contraddizioni, uno non solo deve
conoscere bene la Bibbia, anche nella lingua originale ebraica dell'Antico Testamento, ma dovrebbe
avere almeno un dottorato nelle Sacre Scritture.
Nonostante questi molteplici prerequisiti intellettuali che uno dovrebbe avere, poi ci sarebbe sempre
il rischio che egli non sia capace non solo di convincere gli altri, ma neppure di convincere se stesso,
come spesso succede. Come detto in precedenza, per evitare tutto questo e rendere tutto più facile
basterebbe invece predicare solo Gesù Cristo crocifisso (1 Cor 2:2).
Parlando in tale modo, non voglio lasciare l'impressione che io desideri fare una fuga dalla ragione o
che io sia contro alla formazione culturale dei credenti; anzi io ho sempre auspicato che i credenti
studino, si qualifichino ed imparino altre lingue per ben riuscire.
LA PROPRIETÀ DELLA TERRA ED IL REGNO DI DIO
A me piacerebbe molto studiare ed approfondire il dialogo con i credenti su molti soggetti importanti,
come la relazione fra il possesso della terra in Palestina ed il regno di Dio che dovrebbe essere
soprattutto dentro di noi (Luc 17:21).
Esiste questo problema o fraintendimento perché nell'Antico Testamento é ripetuto con tanta
frequenza che Dio non ha lasciato la Palestina ai popoli che già vi abitavano, ma ne ha fatto dono di
tutto ai discendenti d'Abramo, Isacco e Giacobbe (Gen 11:14-17; 12:7; 13:15; 15:7, 18-19; 17:8;
24:7; 26:4; 28:3-4, 12; 48:4. Eso 6:8; 32:13. Deu 1:8; 34:4. Sal 105:11). Questo io proprio non lo
digerisco, perché Dio è padre di tutti (Efe 4:6) ed Egli non accetta alcuna forma di discriminazione.
Questa continua ripetizione, 16 volte, che tale terra avrebbe dovuto appartenere solo ai discendenti di
Abramo, attraverso la linea genealogica di Isacco e Giacobbe, e non ai loro cugini, quindi non ai
discendenti di Ismaele, Esaù e Lot, che già abitavano in loco, non mi convince.
Si tenga presente che questo avviene senza fare alcuna menzione alle cose spirituali, alla vita eterna
dopo la morte. Così, quel tipo di promessa divina o profezia, come la chiamano alcuni, puzza molto
34
di nazionalismo e di materialismo. Tali promesse sembrano essere fatte sempre a nome di Dio, ma
sono un elogio al dio-terra o all’egoistico possesso della terra e niente più.
Psicologicamente e moralmente, io non posso accettare tale programma o serie di profezie, almeno
16 profezie, che riservano la Palestina solo per i Giudei ad esclusione di tutti gli altri o dei Palestinesi
che già vi abitavano da migliaia di anni. Io rifiuto tale idea perché io parto sempre dal presupposto
che Dio é il Padre di tutti (Efe 4:6) e che egli non discrimina mai nessuno (At 10:34-35. Ro 2:11. Gal
2:6. Efe 6:9. Col 3:25. Giac 2:1, 9-10. 1 Pie 1:17). Nessuno mi dica che, nel caso degli Ebrei, tale
principio non si applica perché essi sono una eccezione alla regola. Io credo fermamente che le
persone eccezionali andranno tutte all’inferno.
Se Dio fa le cose per sempre (Ecc 3:14) e non cambia mai (Mal 3:6), così é scritto: "Gesù Cristo é lo
stesso ieri, oggi e in eterno" (Ebr 13:8), allora, l'eredità esclusiva ad Israele su tutta la Palestina a
discapito di altri popoli che non sono inferiori ha difficoltà a reggersi. Sembra una presa in giro.
DAL NILO ALL'EUFRATE?
V'é una forte letteratura ebraica, anche nell'Antico Testamento, che apparentemente sancisce il diritto
di proprietà degli Israeliti sulla Palestina. Fra i molti passi, uno é quello che più di tutti ha attirato
l'attenzione di molti esegeti e storici, persino di politici: "In quel giorno l'Eterno fece patto con
Abramo dicendo: Io do alla tua progenie questo paese, dal fiume d'Egitto (il Nilo) al gran fiume
Eufrate (in Mesopotamia); cioè (i territori detti ) il Kenita, il Kanizzeo, il Kadmoneo, l'Hittita, il
Ferezeo, i Refaim, l'Amorreo, il Cananeo, il Gergeseo, l'Hivveo ed il Gebuseo" (Gen 15:18-21).
Si tenga presente che a quel tempo la terra conosciuta andava dal Nilo all'Eufrate, quindi si riferisce
alla Fertile Mezzaluna, e così da questa profezia sembra che Dio avesse dato ad Abramo e alla sua
discendenza tutta la terra conosciuta a quel tempo; questo a discapito dei popoli che già vi abitavano
e che sono menzionati per nome: Kenei, Kenizei, Kadmonei, Hittei, Ferezei, Refei, Amorei, Cananei,
Ghirgasei e Gebusei. I Gebusei o Jebusei furono quelli che costruirono Gerusalemme o Jerusalem,
che fu conquistata per la prima volta dai figli di Giuda che massacrarono tutti (Giud 1:8) e fu
conquistata nuovamente al tempo di Davide (2 Sam 6:10).
Evidentemente, quello di Gen 15:18-21, si tratta d'un piano d'un grande olocausto pre-annunciato da
Giosuè a nome di Dio, molti secoli prima e realizzato più tardi. Tutto dipende da quando tale profezia
fu inserita nella Bibbia. In ogni caso, dobbiamo dire che tale piano di Gen 15:18-21 non coincide
affatto con il Vangelo, con l'idea che Dio é il Padre di tutti (Efe 4:6) e che vuole essere il Salvatore di
tutti (1 Tim 4:10).
Per fortuna, l’Italia non si trova fra il Nilo e l’Eufrate, i confini del mondo del passato, così noi siamo
lontani da certe guerre, che sono il frutto di alcune dubbie promesse per il possesso di certi territori;
delle promesse fasulle fatte dai rabbini ed attribuite poi a Dio, le quali non hanno niente di spirituale.
35
Teniamo presente però, che tali frequenti conflitti locali potrebbero, prima o poi, servire come una
miccia per scatenare un’altra guerra mondiale.
IL RITORNO AVREBBE DOVUTO PORTARE PACE A TUTTI I POPOLI
La profezia messianica di Isa 11:1-12, per noi cristiani preannuncia innanzi tutto Gesù, la nascita
della chiesa e la venuta del regno di Dio, ma i rabbini vi vedono in essa soprattutto una profezia sul
ritorno degli Ebrei in Palestina.
Si parla del ritorno d’Israele alla fine del brano: “In quel giorno, il Signore stenderà una seconda
volta la mano per riscattare il residuo del suo popolo rimasto in Assiria e in Egitto, a Pathros e in
Etiopia, ad Elam, a Scinear ed Hamath, e nelle isole del mare. Egli alzerà un vessillo verso le nazioni,
raccoglierà gli esuli d’Israele e raccoglierà i dispersi di Giuda dai quattro canti della terra” (Isa
11:11-12).
Evidentemente, Isaia aveva profetizzato del ritorno degli Ebrei quando erano in schiavitù a Babilonia
e furono liberati da Ciro (559-530 a.C.), il re dei Persiani (2 Cro 36:22-23. Esd 1:1-4. Isa 44:29. Ger
29:10-14 ) ed è molto difficile applicare tale profezia ai nostri giorni. Eppoi, non dice che i Giudei
avrebbero avuto il diritto di cacciare tutti gli altri popoli.
In ogni caso, il punto centrale è che la realizzazione di quella profezia avrebbe dovuto portare la pace
per tutti i popoli (Isa 11:8-10), mentre il recente ritorno degli Ebrei o dei Giudei in Palestina è
divenuto un punto caldo nel mondo, una delle principali cause di conflitti e d’instabilità politica per
tutto il Medio Oriente. Evidentemente, tale ritorno in Palestina realizzato dagli Ebrei dei nostri giorni,
non è stato concepito nello stesso modo come profetizzato da Isaia, perché sta portando divisione,
odio e guerra.
Come scritto: “V’è tal via che all’uomo par dritta, ma finisce per menare alla morte” (Prov 14:12).
Questo è la via che stanno seguendo i politicanti nazionalisti d’Israele ai nostri giorni.
SOLO PERCHÉ COLPISCE I POPOLI D’ALTRI PAESI
Certi fratelli americano non vedono niente di male, nella promessa in Gen 15:18-21), perché gli Stati
Uniti non si trovano fra il Nilo e l’Eufrate, ma se fossero in quella parte del mondo, o se fossero
menzionati certi stati americani, come il Texas, l’Oklahoma, l’Arkansas, il Tennessee ed il
Mississippi, allora essi ci penserebbero due volte, o forse tre!
Perciò si può capire perché certi estremisti di altre nazioni hanno usato tale discutibile promessa o
profezia Gen 15:18-21 per dire che gli Ebrei avevano un programma di prendere il controllo del
mondo intero. Evidentemente, questo non é vero, perché si tratta d'una falsa profezia che non deve
mettere in questione la buona fede di tutti gli Ebrei seri e nemmeno il movimento sionista, ma si
36
dovrebbe mettere in questione solo colui che ha scritta tale profezia e l'ha inserita nella Bibbia e l'ha
presentata come un programma di Dio.
COME IL FALSO DELLA DONAZIONE COSTANTINIANA
Tale dono di Dio della Palestina ai discendenti di Abramo, Isacco e Giacobbe, mi appare come il
famoso falso della Donazione Costantiniana. Un documento completamente fasullo, impugnato
spesso dal clero per arrogarsi dei diritti che non aveva e che ha causata tanta sofferenza agli Italiani
per molti secoli.
Si tenga presente che, nel Medioevo, l'Italia era completamente dominata dal potere della Chiesa
Romana che pretendeva di avere ereditato l’Italia intera dall’Imperatore Costantino (280-337 d.C.),
mentre stava morendo. Attraverso la "Donazione di Costantino" la Chiesa Romana aveva esteso la
sua proprietà su tutta la penisola, riducendo in miseria molti contadini che erano rimasti senza terra o
che per sopravvivere dovevano lavorare alla dipendenza del clero. In tale modo, si costruirono in
Italia molti monasteri, conventi, abbazie, santuari e cattedrali perché tutto era gratis per il clero. In
Italia, i preti non hanno mai pagato le tasse come gli altri comuni mortali e non le pagano neppure ai
nostri giorni!
La disputa sui diritti del clero, derivanti dalla Donazione di Costantino, continuò per secoli, fino al
1440, quando Lorenzo Valla, un umanista ed esperto filologo che si opponeva a tutti gli abusi, riuscì
a provare il contrario. Dopo lunghe e meticolose ricerche, Valla fu capace di dimostrare che la
Donazione di Costantino era soltanto un falso documento per giustificare il potere temporale dei
pontefici sulla penisola. Tuttavia, anche se il documento era un falso, uno dei molti documenti
contraffatti dal clero, la Chiesa Romana ha continuato ad agire come se avesse veramente ereditato
l’Italia e gli Italiani hanno continuato a pagare al clero delle compensazioni.
Ammettiamo per un momento che Costantino a Costantinopoli, prima di morire, per salvare la sua
sporca anima, abbia veramente fatto dono dell’intera Italia al vescovo di Roma, dovrebbe essere
questa una valida ragione per il Papa di dominare l’Italia? Naturalmente No! Considerando che i
cittadini sono tutti uguali per la legge e che ogni nazione ha il diritto di scegliersi democraticamente
il proprio governo, il Papa non ha alcun diritto umano né divino per imporre la sua volontà e di
sfruttare una intera nazione. I credenti dovrebbero essere molto cauti con quei capi religiosi che
hanno una tale mentalità anche se apparentemente agiscono in nome di Dio, specialmente se usano
Dio.
Gli Italiani riuscirono a scalzare il potere del clero sulla penisola al tempo del Risorgimento Italiano,
ma i progressi ottenuti dal Risorgimento Italiano furono gravemente messi in pericolo dai Patti
Lateranensi nel 1929, quando Benito Mussolini permise di stabilire lo Stato del Vaticano. Il risultato
del Risorgimento Italiano sparì completamente negli anni 1945-1948, quando il Governo Americano
37
finanziò fortemente il Vaticano per fare vincere le elezioni politiche alla Democrazia Cristiana, il
partito della Chiesa Romana.
LA FALSA DONAZIONE AI GIUDEI É PIÙ COMPLICATA
Abbiamo visto che gli effetti negativi del falso della Donazione di Costantino continuò per secoli,
fino al 1440, quando per la prima volta Lorenzo Valla, un grande patriota italiano, finalmente riuscì a
dimostrare che si trattava d'un falso introdotto dal clero romano.
Nel caso degli Ebrei, che pretendono ancora oggi di avere ricevuto in eredità da Dio la Palestina, in
quanto discendenti d'Abramo, Isacco e Giacobbe, si tratta d'una cosa più complicata della Donazione
di Costantino, perché la loro pretensione é scritta nella Bibbia.
Tuttavia, considerando che per molti secoli, soltanto dei Giudei scrivevano la Bibbia é evidente che
ci hanno messo tutto quello che hanno voluto. Presento qui alcuni esempi. Quando Ciro il Grande, re
di Persia (578-530 a.C.), conquistò Babilonia nel 547 a.C., i sacerdoti ebrei s'affrettarono a
dimostrargli che il suo trionfo era stato pre-annunziato dalla Bibbia (Isa 44:28; 45:1-4). Quando
Alessandro il Macedone (356-323 a.C.) conquistò la Giudea nel 333 a.C., i sacerdoti ebraici gli
fecero subito vedere che il suo trionfo era stato previsto dalla Bibbia (Dan 2:40; 7:7; 11:3), così
anche l'eredità della Palestina per i Giudei fu a suo tempo introdotta nella Bibbia per fini politici e noi
ne stiamo subendo tuttora le conseguenze negative di tale imbroglio politico fatto a nome di Dio.
Anche ai nostri giorni, i Rabbini pretendono d'avere lo stesso spirito di profezia per predire il futuro,
ma nel 1945 nessuno di loro fu in grado di prevedere che Adolf Hitler avrebbe fatto morire 5 o 6
milioni di essi nelle camere a gas. Tutte le volte che delle vite umane sono soppresse, è una tragedia
per tutti noi.
Silvio Caddeo
Edizione finale, 25 settembre 2013
Laval, Québec, Canada
Continua