+ All Categories
Home > Documents > UN DISCORSO CHIARO SULL'ISPIRAZIONE DELLA BIBBIA E … Evoluzione seconda parte 2013.pdf · la...

UN DISCORSO CHIARO SULL'ISPIRAZIONE DELLA BIBBIA E … Evoluzione seconda parte 2013.pdf · la...

Date post: 16-Feb-2019
Category:
Upload: vukhuong
View: 213 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
37
1 2 Evoluzione - Seconda parte - Edizione finale 25 Settembre (2013) UN DISCORSO CHIARO SULL'ISPIRAZIONE DELLA BIBBIA E SULL'EVOLUZIONE Ovvero riflessioni sulla creazione, l'estinzione dei dinosauri, l'origine dell'uomo, il diluvio ed il battesimo SECONDA PARTE LE VERSIONI JAHVISTAED ELOHISTAPrima di entrare nel soggetto, presento una breve analisi delle due versioni della creazione (Gen 1 e 2) e delle due versioni del diluvio (Gen 6 e 7), cercando di dividere quelle che sono le versioni Jahviste da quelle Elohiste. Una chiara divisione di questi quattro documenti ci aiuteranno a capire meglio tutto il resto. La prima versione della creazione (Gen 1) era d'origine orale, quindi é da ritenersi più antica e più simile alle cosmogonie della Mesopotamia. In questa versione, Dio è identificato col nome di Yahweh perché, anticamente, per i Semiti o gli Israeliti, non era ritenuto un peccato pronunciare il nome di Dio e quindi é detta la versione Jahvista o Javista. La seconda versione della creazione (Gen 2) é dorigine sacerdotale e quindi più tardiva. Questa versione contiene dei particolari nuovi come, per esempio, comera il Paradiso, com’erano i fiumi e gli alberi, come la donna fu fatta con una costola dell'uomo. In tale versione, non c'é il nome Yahweh ma Elohim e quindi é detta la versione Elohista, quella scritta dai sacerdoti leviti. La prima versione del diluvio (Gen 6) era d'origine orale e più succinta, ed è quindi da ritenersi più antica e più leggendaria ma meno legalista. In questa versione c'é è usato il nome Yahweh e Si parla solo d'introdurre nell'arca una coppia di animali per specie, senza fare distinzione fra animali puri ed impuri. A quel tempo non era ancora stata introdotta tale distinzione. Poiché in questa versione è usato il nome Yahweh é detta la versione Jahvista o Javista. La seconda versione del diluvio (Gen 7), é d'origine sacerdotale e quindi é più tardiva e più legalista. Tuttavia, questa versione é anche più precisa e ricca di particolari, come, per esempio, che dovevano entrare nell'arca sette coppie d'animali puri e sette coppie d’uccelli puri. In questa versione è usato il nome Elohim e quindi é detta la versione Elohista. Questo significa che la seconda versione, quella sacerdotale, fu scritta quando il nome Yahweh era oramai considerato sacro e solo pochi iniziati, quasi solo i sacerdoti, gli scribi ed i rabbini
Transcript

1

2 Evoluzione - Seconda parte - Edizione finale – 25 Settembre (2013)

UN DISCORSO CHIARO

SULL'ISPIRAZIONE DELLA BIBBIA

E SULL'EVOLUZIONE

Ovvero riflessioni sulla creazione, l'estinzione dei dinosauri,

l'origine dell'uomo, il diluvio ed il battesimo

SECONDA PARTE

LE VERSIONI “JAHVISTA” ED “ELOHISTA”

Prima di entrare nel soggetto, presento una breve analisi delle due versioni della creazione (Gen 1 e

2) e delle due versioni del diluvio (Gen 6 e 7), cercando di dividere quelle che sono le versioni

Jahviste da quelle Elohiste. Una chiara divisione di questi quattro documenti ci aiuteranno a capire

meglio tutto il resto.

La prima versione della creazione (Gen 1) era d'origine orale, quindi é da ritenersi più antica e più

simile alle cosmogonie della Mesopotamia. In questa versione, Dio è identificato col nome di

Yahweh perché, anticamente, per i Semiti o gli Israeliti, non era ritenuto un peccato pronunciare il

nome di Dio e quindi é detta la versione Jahvista o Javista.

La seconda versione della creazione (Gen 2) é d’origine sacerdotale e quindi più tardiva. Questa

versione contiene dei particolari nuovi come, per esempio, com’era il Paradiso, com’erano i fiumi e

gli alberi, come la donna fu fatta con una costola dell'uomo. In tale versione, non c'é il nome Yahweh

ma Elohim e quindi é detta la versione Elohista, quella scritta dai sacerdoti leviti.

La prima versione del diluvio (Gen 6) era d'origine orale e più succinta, ed è quindi da ritenersi più

antica e più leggendaria ma meno legalista. In questa versione c'é è usato il nome Yahweh e Si parla

solo d'introdurre nell'arca una coppia di animali per specie, senza fare distinzione fra animali puri ed

impuri. A quel tempo non era ancora stata introdotta tale distinzione. Poiché in questa versione è

usato il nome Yahweh é detta la versione Jahvista o Javista.

La seconda versione del diluvio (Gen 7), é d'origine sacerdotale e quindi é più tardiva e più legalista.

Tuttavia, questa versione é anche più precisa e ricca di particolari, come, per esempio, che dovevano

entrare nell'arca sette coppie d'animali puri e sette coppie d’uccelli puri. In questa versione è usato il

nome Elohim e quindi é detta la versione Elohista.

Questo significa che la seconda versione, quella sacerdotale, fu scritta quando il nome Yahweh era

oramai considerato sacro e solo pochi iniziati, quasi solo i sacerdoti, gli scribi ed i rabbini

2

conoscevano la pronuncia esatta di tale nome. Si tenga presente che nella scrittura ebraico di quel

tempo non c’erano ancora le vocali scritte, come in greco e latino, e si scrivevano solo le consonanti.

Allora, il nome di Dio si scriveva senza vocali, con il tetragramma sacro YHWH, e così la pronuncia

esatta del nome sacro di Dio era tenuta segreta anche al popolo e chi la conosceva non osava

pronunciarlo. Non sapendo come si leggesse esattamente il nome di Dio, v’era meno il rischio per gli

Ebrei di nominarlo invano ed essere lapidati (Eso 20:7).

TUTTO É ERRONEAMENTE ATTRIBUITO A MOSÈ

La Bibbia non é caduta improvvisamente dal cielo tutta d'un pezzo o come una collezione di 39 libri

o rotoli, ma é il risultato d'un lungo processo culturale e storico, che dimostra come gli uomini hanno

spesso cercato di capire la volontà di Dio, anche se spesso non lo hanno capito bene o semplicemente

lo hanno frainteso.

Possiamo dire che per stabilire un dialogo con i nostri predecessori, talvolta Dio s'é fatto uccello per

farsi capire dagli uccelli (Eso 19:4. Deu 32:11-12. Ruth 2:12. Sal 17:8; 36:7; 104:3), che s'é fatto

uomo come noi o ha assunto degli atteggiamenti antropomorfi (Gen 3:8; 6:6. Eso 32:10. Deu 9:10. 1

Cro 27:24. Ger 36:7) per farsi capire dagli uomini. Questo é avvenuto con Dio nelle diverse epoche

benché, in realtà, Egli sia il TOTALMENTE ALTRO.

Gli ultra conservatori circoncisi nella carne rifiutano categoricamente la distinzione fra le due

versioni della Genesi, quella Jahvista e quella Elohista. Si tratta di una distinzione propizia introdotta

nella esegesi dal teologo tedesco Julius Wellhausen (1844-1918), che molti considerano liberale. Al

contrario, secondo me, tale divisione é molto utile per spiegare certe differenze fra le due versioni e

certe ripetizioni che sarebbero altrimenti inspiegabili.

Gli ultra conservatori americani circoncisi sono ostili alla distinzione introdotta da Wellhausen

perché pensano che il Pentateuco, o i primi 5 libri della Bibbia, cioè Genesi, Esodo, Levitico, Numeri

e Deuteronomio siano stati tutti scritti personalmente da Mosé, ma evidentemente non è vero perché

gli stili che compongono tali libri sono troppo diversi; quindi essi sono stati scritti in epoche

differenti e da autori o redattori diversi.

Secondo gli ultra conservatori americani, anche la parte di Deuteronomio che parla della sua morte

(Deu 34:1-6) e di quello che fu detto e fatto dopo la sua partenza (Deu 34:7-12) fu scritta da Mosè,

ma questo é inverosimile ed assurdo!

Al tempo quando studiavo l’Ebraico, mi divertivo a identificare le diverse parole utilizzate per dire le

stesse cose, fra le due versioni della creazione e fra le due versioni del diluvio, il che toglie ogni

dubbio e che si tratta di autori diversi vissuti in epoche diverse con intenti diversi..

UNA CREAZIONE POCO CREDIBILE

Abbiamo già visto che il resoconto sulla creazione in Genesi capitolo 1, quella Jahvista, é irreale; non

ci dà una spiegazione verosimile e credibile sull'origine dell'universo, dei pianeti, della luna o della

terra, e degli esseri viventi che hanno avuto origine in essa.

3

Il racconto della creazione in Genesi capitolo 1, così come é stato trasmesso, segue la logica dei

popoli antichi e poteva essere utile agli uomini di 4000 anni fa quando fu trasmesso oralmente per

secoli, da genitori a figli, ed in seguito scritto, ma ai nostri giorni tale creazione appare sempre più

come una fiaba; così tale racconto confonde e divide molti credenti.

Il primo contrasto evidente é che Dio avrebbe creato la luce senza il sole; il sole e la luna vengono

poi (Gen 1:3-5). Come si può avere la luce senza una sorgente?

Il secondo contrasto é sulle acque o l'oceano primordiale, il quale é poi diviso in due mari, un mare

superiore, in cielo tenuto alto da una "volta" o "cupola", sostenuta dalle alte montagne o dalle

colonne del cielo (Giob 26:11), e l'altro mare inferiore, nell'abisso (Gen 1:6-10).

Per sostenere tanta acqua o metà mare o metà oceano, tale volta o cupola o distesa avrebbe dovuto

essere enorme, molto grande e molto resistente, come di calcestruzzo armato precompresso perché è

più resistente di altri tipi di cemento. Presento questo solo come esempio, per dare un’idea, perché in

realtà allora il calcestruzzo non esisteva. .

LA DEFINIZIONE DI "FIRMAMENTO"

Il termine "firmamento" di Gen 1:7, che spesso anche oggi viene usato, é di solito male inteso o

frainteso. Si ricordi che firmamento viene dal latino "firmamentun" che significa "sostegno". Vedi il

Dizionario Illustrato della Lingua Latina di Enrico Bianchi, Raffaello Bianchi ed Onorio Lelli.

Nella cosmogonia antica, le acque dei contenitori o dei serbatoi superiori o degli otri del cielo (Giob

38:37) avevano bisogno d'un sostegno, altrimenti sarebbero cadute giù come al tempo del diluvio di

Noé (Gen 7:11-12). Si noti che per gli antichi, su nel cielo c'erano anche i serbatoi dove Dio teneva

la scorta per la neve e per la grandine (Giob 38:22-23).

Il termine ebraico usato qui in Genesi é "rakaiah" e tale termine designa una cupola solida o una volta

resistente che sostiene il cielo e le acque superiori. Questa é anche l'interpretazione data dai rabbini

(Vedi la Jewish Ecyclopedia). Su tale spiegazione vedi il termine "rakaiah" in A Hebrew and English

Lexicon of the Old Testament" di William Gesenius. Questo testo é ritenuto da tutti gli studiosi come

il migliore dizionario dell'Ebraico biblico.

Nella versione della Genesi della Settanta o Septuaginta, l'ebraico "rakaiah" é tradotto con il greco

"stereoma" che significa: un corpo solido, un punto d'appoggio, una base sulla quale poter appoggiare

qualcosa. Vedi anche: A Greek-English Lexicon of the New Testament, di W.F. Arndt and F.W.

Gingrich.

Tale cupola del cielo o volta celeste, doveva essere solida o resistente come il calcestruzzo rinforzato,

questo perché su di essa erano collocati i depositi della neve e della grandine (Giob 38:22-23); vi

erano pure i serbatoi dell'acqua o gli otri o le anfore dell'acqua (Giob 38:37). Questo, naturalmente,

secondo la mentalità del tempo, in una cosmogonia impossibile o mitica. Il resto sono solo chiacchere

senza fondamento logico o scientifico.

4

UNA FORTE INFLUENZA BABILONESE

Evidentemente, nel racconto della creazione di Genesi 1, v'é una forte influenza del mito di

Gilgamesh, come é descritto nelle tavolette di terra cotta, in caratteri cuneiformi.

In tale mito l'eroe Gilgamesh afferra il dragone, lo taglia con la spada in due parti. Con una parte

forma il cielo in alto e con l'altra parte forma la terra in basso dove, in seguito, ebbe inizio la vita con

gli animali e gli esseri umani.

Il fatto che i redattori della Genesi biblica abbiamo utilizzato un mito pre-esistente, come quello di

Gilgamesh, per descrivere la loro versione semita della creazione, senza fare referenza alle divinità

pagane, non significa che il mito di Gilgamesh sia in qualche modo vero o ispirato da Dio. Si tratta

semplicemente d'una spiegazione umana, mitica, non scientifica, che é stata trasmessa attraverso i

secoli perché allora corrispondeva esattamente alla mentalità del tempo e nulla più.

A quel tempo, non c'era la carta per scrivere e neppure Internet per inviare messaggi lontano come

oggi, e possiamo dire che le tavolette di terra cotta erano allora le ''tablet'' del tempo.

IL QUINTO GIORNO

Il quinto giorno Dio avrebbe creato i pesci del mare e gli uccelli del cielo (Gen 1:2-23). Purtroppo,

non c'é alcuna allusione ai molluschi ed ai crostacei che abbondano specialmente nel mare. Esistono

oggi 50000 specie di molluschi e 50000 specie di crostacei ma essi non sono menzionati nella

creazione, quindi essi non sarebbero mai stati creati.

Non dovrebbe sorprendere che nella creazione di Genesi non si parli mai di molluschi né di crostacei,

perché non si parla neppure della creazione degli insetti. Eppure d'insetti ve ne sono circa un milione

di specie (approssimativamente 925000 specie) ed essi sono parte integrale della catena

d'alimentazione e senza d'essi non ci sarebbe più la vita nel mondo e noi stessi non potremmo

sopravvivere.

IL SESTO GIORNO

Il sesto giorno Dio avrebbe creato tutti gli animali terrestri (Gen 1:24-25 ) e poi creò l'uomo maschio

e femmina (Gen 1:26-31), tutti allo stesso sesto giorno. Animali terresti, l'uomo, maschio e femmina,

furono tutti creati assieme e ciò dovrebbe essere accaduto recentemente. Secondo i numero dati dalle

genealogie dei personaggi biblici, ciò dovrebbe essere accaduto 4000 anni prima di Cristo, cioè circa

6000 anni fa e non più.

Secondo tale racconto, é come se tutti gli animali, inclusi gli essere umani, fossero sempre vissuti

assieme dalle origini dei tempi, ma non fu veramente così perché gli uomini non vissero al tempo dei

dinosauri, cioè in un lungo periodo che va da 230 milioni di anni fa al 65 milioni di anni fa.

5

LA GRAVE LACUNA

Una grande lacuna del racconto della creazione di Genesi 1, é che non si parla mai dei dinosauri. Noi

sappiamo dagli esperti che i dinosauri erano un gruppo di rettili molto diversificato, che divennero ben

presto i vertebrati terrestri dominanti e lo furono per oltre 165 milioni di anni. Presentemente, circa 540 specie

di dinosauri sono stati classificati, ma molto rimane da fare. Stiamo solo iniziando a scoprire il nostro passato

o quello che succedeva sul pianeta terra prima che l'uomo facesse la sua apparizione, evolvendo da un piccolo

primate mammifero.

Apparentemente, i dinosauri fecero la loro apparizione durante il periodo Triassico superiore, circa 230 milioni

di anni fa, e dominarono il pianeta Terra fino alla fine del periodo Cretaceo, circa 65 milioni di anni fa, quando

improvvisamente si estinsero, forse in seguito alla caduta di un asteroide massivo che avrebbe provocato un

cataclisma così importante da modificare il clima del tempo.

I dinosauri erano molto grandi e forti come l'erbivoro Branchiosauro, che era lungo 26 metri e pesava

15 tonnellate come un battello o una chiatta o un’arca. Alcuni dinosauri erano aggressivi e voraci,

come i carnivori Tirannosaurus Rex e il Mapusaurus. Questo ultimo, scoperto di recente in Patagonia,

era alto come una casa di 4 piani. Per una coppia di tali dinosauri ci sarebbe voluta un'arca di Noé

solo per loro.

ADAMO NON VISSE MAI CON I DINOSAURI

I dinosauri apparvero circa 230 milioni di anni fa e dominarono incontrastati la terra per circa 165

milioni di anni e poi si estinsero circa 65 milioni di anni fa, lasciando lo spazio ad altre nuove specie

più piccole ma più capaci d’adattarsi ai cambiamenti climatici e del suolo.

A quel tempo, i mammiferi non si erano ancora affermati. Circa 65 milioni di anni fa c'erano solo

piccoli mammiferi e gli uomini non c'erano ancora. Allora non c'era Adamo, non c'era Noé, non c'era

Abramo, non c'era Mosé, e neppure Israele con il suo primato su tutti gli altri popoli che avrebbero

dovuto servirlo, servire lui ed i suoi discendenti (Gen 27:28-29, 37-40).

I primi scheletri d'esseri umani o di primati umani risalgono a circa 2.3 milioni di anni fa mentre i

dinosauri si estinsero circa 65 milioni di anni fa, molto prima della comparsa dell'uomo e quindi

dell'Adamo della Bibbia, che sarebbe stato creato con Eva circa 6000 anni fa.

Abbiamo visto che i dinosauri dominarono la terra per molto tempo, per 165 milioni di anni, che

nessuno poteva resistere a loro, ma che poi improvvisamente essi sparirono e nessuno sa esattamente

perché questo accadde. Secondo alcuni, i dinosauri divennero vittime della loro grande mole.

LA SCOMPARSA DEI DINOSAURI

Vi sono diverse teorie sull’improvvisa scomparsa dei grandi dinosauri e la più accettata é quella

dovuta alla caduta di una meteorite che avrebbe sollevato una grande nube di polvere, la quale

avrebbe oscurato il sole, e così avrebbe reso inabitabile la terra per un lungo periodo, per molti anni.

6

A tale catastrofe sopravvissero solo i piccoli animali, quelli che potevano nascondersi nelle tane

sottoterra o nei piccoli fori nelle rocce o nei buchi degli alberi. Di solito i piccoli animali mangiano

poco e di tutto, si adattavano meglio al cambiamento di clima. Fra tali animali superstiti, v'erano

anche i piccoli mammiferi, che poi si evolsero e presero lo spazio lasciato dall'estinzione dei grandi

dinosauri.

Abbiamo sentito parlare spesso della caduta di meteoriti sulla terra, ed uno dei più famosi siti é

quello a Tungusta, in Siberia, nel 1908, ma allora si trattò d'una meteorite di taglia media, la quale

produsse un disastro di soli 400 chilometri di raggio. Perciò tale meteorite produsse solo degli effetti

negativi locali, e formò un piccolo lago, detto Lago Cheko. Evidentemente, la meteorite che fece

estinguere i dinosauri dal pianeta Terra doveva essere stata di proporzioni molto più grandi.

Il più conosciuto cratere prodotto sulla terra da una meteorite é quello in un deserto negli Stati Uniti,

a 65 chilometri da Flagstaff, vicino a Wislow, a nord dell’Arizona. É impressionante vedere la

voragine prodotta nel deserto, ma anche quella meteorite non era abbastanza grande da fare

estinguere i dinosauri su tutta la terra.

Altri vedono la possibilità che i dinosauri si siano estinti a causa di una meteorite caduta nel golfo del

Messico, che rimane coperta dal mare; anche questa è una possibilità che non si può escludere né

provare apoditticamente. É molto difficile cercare d'identificare adesso il sito d'una possibile o

eventuale meteorite caduta sulla terra circa 65 milioni di anni fà, che fece estinguere i dinosauri. É

difficile anche perché potrebbe essere caduta nell'oceano e tre quarti della superficie della terra é

coperta d’acqua.

In ogni caso, fra i vari siti di grandi meteoriti cadute sulla terra nel lontano passato, spicca un sito in

Canada, nel Québec a 1200 kilometri a nord-est di Montréal, chiamato "Lac Manicouagan", dove

adesso c'é un lago circolare con un'isola al centro. É bene precisare che i siti di grandi meteoriti sono

spesso importanti per l'industria mineraria perché di solito contengono dei minerali di valore, come il

potassio.

GLI ANNI DEGLI ANTICHI PATRIARCHI

Leggendo la Genesi, quella parte che si riferisce alla tradizione orale, si ha l'impressione che l'uomo

fosse un angelo decaduto che mescolò il suo sangue con i giganti antichi, così fu corrotto e decadde

(Gen 6:1-5). Si tenga presente che in molte mitologie antiche si parla di un popolo di Giganti, che

spesso erano stati generati da un dio con una donna o delle ninfe. Vedi nell’Odissea di Omero, anche

il caso Polifemo, il ciclope che era figlio di Poseidone, il dio del mare, e di Toosa, una ninfa dei mari.

Sorprende come i patriarchi vivevano a lungo. Adamo visse 930 anni (Gen 5:5). Seth visse 912 anni

(Gen 5:8). Enosh visse 950 anni (Gen 5:11). Kenan visse 910 anni (Gen 5:14). Mahalaleel visse 895

anni (Gen 5:17). Jared visse 960 anni (Gen 5:20).

7

Nel caso di Enoc é detto che camminò con Dio e visse 365 anni, poi disparve perché Dio lo prese con

sé (Gen 5:23-240. Il figlio Methushelah visse 969 anni (Gen 5:27). Noé visse 950 anni (Gen 9:29).

In seguito, gli anni dei patriarchi vennero ridotti perché iniziò il tempo della tradizione scritta. Così

Abramo visse 175 anni (Gen 25:7), Aronne 123 anni (Num 33:39), Mosé 120 anni (Deu 31:2),

Giosuè 110 anni (Gios 24:29) ed Eli visse 98 anni (1 Sam 4:15).

Nel caso di Davide, che peccò grandemente, si dice che egli regnò 40 anni (1 Re 2:11), ma non é

detto quanti anni visse. Lo stesso di suo figlio Salomone, si disse che regnò 40 anni (1 Re 11:42)

come suo padre Davide, ma anche di lui non si sa quanto visse. Certi silenzi o lunghi silenzi nella

Bibbia non avvengono per caso. Evidentemente, certi dati ci sono stati nascosti di proposito o i

redattori non li sapevano o li hanno immaginati evitando di essere precisi.

CERCANDO D’IDENTIFICARE IL TEMPO DEL DILUVIO

Fra gli esperti si discute molto come intendere gli anni che vissero i patriarchi dell’Antico

Testamento (Gen 5:1-32) e non è facile di trovare una soluzione logica o accettabile a tutti. Basandosi

sugli anni che visse ciascun patriarca prima di generare il primo figlio, ed assommandoli, gli ultra

conservatori circoncisi arrivano a stabilire con esattezza quando fu fatta la creazione, universo, sole,

luna, terra e vita, cioè 4000 anni a.C., 6000 anni fa per noi.

TRADUCENDO GLI ANNI DEI PATRIARCHI IN STAGIONI O IN MESI

Per alcuni, che pensano di vedere tutto chiaro, gli anni che vissero i patriarchi della Genesi

dovrebbero esseri intesi come stagioni o mesi, ma anche in tale modo le cose non quadrano.

Per esempio, secondo la Genesi, Methushelah visse 969 anni (Gen 5:27). Se dobbiamo intendere 969

anni, non per anni veramente, ma in stagioni, dividendolo per quattro, Methushelah avrebbe vissuto

245 anni. Se invece dividiamo tale numero 969 anni per 12 mesi, Methushelah avrebbe vissuto solo

80 anni.

In tale caso la creazione non sarebbe avvenuta 4000 anni prima di Cristo o circa 6000 anni fa, ma

sarebbe stata fatta molto più di recente e così pure il diluvio e tutto sembrerebbe ancora più

incredibile, una fiaba da bambini.

Accettando questo modifiche semplicistiche la situazione non sarebbe migliore di prima, avremmo

soltanto uno scombussolamento completo di tutte le date della Bibbia e non sapremmo più di che

cosa parliamo a chi o a che cosa riferirci. Questo di sicuro non ci aiuterebbe a credere di più nella

Genesi.

IL SIGNIFICATO TEOLOGICO DEGLI ANNI DEI PATRIARCHI

Secondo altri teologhi, gli anni che vissero i patriarchi in Genesi si tratterebbe di anni che avrebbero

un significato teologico e quindi bisognerebbe prendere simbolicamente. Poiché a quel tempo non

c'era un concetto chiaro o ben definito dell'aldilà, del premio eterno in un paradiso spirituale (Ecc

8

9:10), per dimostrare che un patriarca era stato benedetto da Dio, si diceva che era vissuto più degli

altri, 950 come Enosh o 969 anni come Methushelah, Vi é comunque l'esempio di Enoc che camminò

con Dio e visse solo 365, ma poi disparve perché Dio lo prese con sé.

A prima vista, questa interpretazione teologica o simbolica può sembrare logica, ma essa non quadra

e non chiarisce molti altri punti. Per esempio, perché un patriarca sconosciuto come Methushelah

visse 969 anni, più di tutti, mentre Abramo, il padre di molte nazioni (Gen 17:4. Rom), l'uomo della

fede (Gen 4:16-17), visse solo 175 anni. Così Mosé, colui attraverso il quale Dio parlava al popolo e

fu scelto per trasmettere la Legge, i dieci comandamenti inclusi (Gen 19:10-25), visse soltanto 120

anni.

Si noti che nella Bibbia non si parla mai di quanti anni aveva una donna prima di morire, questo

perché a quel tempo le donne non erano considerate importanti.

L'INTRODUZIONE DI CAINAM NELLA LISTA DI LUCA

Abbiamo già visto che mettendo assieme gli anni che ciascun patriarca visse prima di generare il

primo figlio, e mettendo assieme tali anni, gli ultra fondamentalisti affermano che la creazione é

avvenuta circa 4 000 anni avanti Cristo e quindi circa 6 000 anni fa, ma noi abbiamo prove

scientifiche che dimostrano che l'universo esiste da circa13,7 miliardi di anni.

Il punto principale è che tale lista dei patriarchi, come appare in Genesi 5 ed in 1 Cronache 1, non è

completa, perché nella genealogia di Gesù in Luca, appare per la prima volta un certo Cainam (Luca

3:36), che non appare mai nelle liste genealogiche dell'Antico testamento. Questo é un caso molto

strano del quale nessuno ne parla mai!

Se Luca ha inserito il nome di Cainam nella lista della genealogia di Gesù, in un testo ispirato da Dio,

significa che é esistito veramente; egli é esistito anche se fu ignorato dai redattori o scribi dell'Antico

Testamento, per una ragione a noi sconosciuta. Quindi, Luca voleva correggere un errore fatto nel

passato dai precedenti redattori sacri o si trattava semplicemente di riabilitare qualcuno.

Forse Cainam fu escluso dalle liste nell'Antico Testamento dai copisti o amanuensi per errore o per

delle ragioni teologiche, chi lo sa? Noi non sappiamo neppure chi era. Comunque, il punto é che se

si poteva escludere o includere il nome di certi patriarchi, nella genealogia di Gesù, non c'é alcuna

sicurezza alcuna in tale liste. Tutto può essere accaduto e niente è escluso.

Troviamo la stessa tendenza nella lista dei Faraoni dell’Antico Egitto. Alcuni Faraoni, dopo la loro

morte, furono considerati eretici dai sacerdoti. Vedi il caso di Akhenaton, e dopo la morte, il suo

nome fu tolto dalla lista. È successo la stessa cosa nella lista dei Papi cattolici, dove alcuni, dopo la

loro morte, furono esclusi perché considerati eretici o antipapi. Per esempio, vedi il famoso caso del

primo Papa Giovanni XXIII, del quale nessuno ama parlarne, il quale fu papa per quasi due anni

(1414-1415). Vi è una dedica a suo riguardo nel Battistero del duomo di Pisa, dove apparentemente è

sepolto. Il primo Giovanni XXIII fu tolto dalla lista dei papi circa 450 anni circa dopo la sua morte,

9

quando Giovanni Roncalli fu eletto papa, nel 1958, e decise di prendere anche lui il nome di Papa

Giovanni XXIII per annullare il precedente. Prendendo tale nome, egli automaticamente dichiarava

decaduto ed eretico il precedente Papa Giovanni XXIII.

IL PUNTO CENTRALE SULLA GENEALOGIA

Tutti questi paralleli, nelle altre culture, sono estremamente interessanti, ma il punto centrale è che, in

realtà, non sappiamo neppure se Adamo ed Eva furono veramente i primi essere umani a calpestare la

terra. V’è in grande possibilità che in precedenza vi siano stati molti altri adami ed eve. Questo

spiegherebbe con chi si sposarono i figli dei nostri Adamo ed Eva. Infatti, nella Genesi non ci é mai

stato detto con quali donne si sposarono i loro figli o di chi avevano paura che li ammazzassero! In

realtà, Adamo ed Eva sono i prototipi che rappresentano l’intera umanità. Perciò, che siano esistiti o

no, quando o dove e se erano i soli, non è importante. Quello che conta è quello che essi

rappresentano nella nostra storia della fede.

Evidentemente, vi erano allora sulla terra altri adami ed altre eve; forse essi dimoravano nel paese di

Nod, a oriente di Eden dove scappò Caino (Gen 4:16). Tali adami ed eve non furono creati in un

giorno di 24 ore, di sicuro, ma erano il risultato di un lungo processo naturale evolutivo dai primati,

un processo evolutivo che durò milioni di anni.

Non dobbiamo dimenticare che per Dio, l’Eterno, l’Onnipotente, un giorno É come mille anni o

viceversa (2 Pie 3:8). Quando diciamo che per Dio un giorno è come mille anni o viceversa,

intendiamo anche che per Dio mille anni SONO come miliardi di anni e più, perché Egli È il tempo

ed allo stesso tempo Egli È al di fuori del tempo.

REALTÀ DELL'EVOLUZIONE

Nonostante le forti reticenze all'evoluzione, di certi creazionisti americani, noi sappiamo che

l'universo esiste da circa 13,7 miliardi di anni, che la vita ebbe inizio sulla terra nelle forme più

elementari o primordiali, più o meno 4,4 miliardi di anni fa. I primi fossili con tracce di vita, o

molluschi, sulla terra risalgono a 3,5 miliardi di anni. Sono stati scoperti un po' ovunque degli

importanti scheletri di dinosauri che apparvero circa 230 milioni di anni fa.

Ai nostri giorni non possiamo più negare l'evoluzione degli esseri viventi ed anche della razza

umana, perché vi sono in Africa numero resti di esseri umani, scheletri o crani di persone vissute

circa 2,3 milioni di anni fà. In Europa vi sono crani di persone vissute circa 400 mila anni fa. Questo

significa che essi vissero molto prima di Adamo ed Eva della Genesi, che secondo la cronologia della

Bibbia, sarebbero stati creati solo 6 mila anni fa.

Vi sono scheletri di esseri umani che vivevano già in Nord America circa 12 mila anni fa. Perciò tali

primi uomini o primati, venuti in America dall'Asia, probabilmente attraverso lo Stretto di Bering,

vissero circa 6 mila anni prima dell’ Adamo e della Eva della Genesi; tali persone non furono per

nulla affetti dal diluvio del tempo di Noé, che secondo la cronologia della Bibbia sarebbe avvenuto

circa 5 mila anni fa o pressappoco.

10

UN INSETTO IMPRIGIONATO NELL'AMBRA

Secondo gli ultra conservatori, il diluvio fu un cataclisma universale che distrusse tutto e questo

spiegherebbe perché i dinosauri sparirono. Questo spiegherebbe perché si trovino delle conchiglie

pietrificate, dei formicai pietrificati e un insetto rinchiuso in un'ambra.

Gli ultra conservatori confondono le ere geologiche della terra o le ere glaciali con i diluvio di Noé, e

così trovano molti punti per giustificarsi, ma il loro discorso è senza prospettiva storica e geologica.

Parlando in tale modo, essi fanno di tutto un grande minestrone, mentre fra tali avvenimenti sono

passati milioni di anni.

ALCUNI PUNTI ESSENZIALI SUL DILUVIO

Abbiamo già visto nell'introduzione che esistono due versioni del diluvio nella Bibbia, quella

Jahvista (Gen 6) e quella Elohista (Gen 7).

Abbiamo visto che nella prima versione, quella Jahvista, originalmente orale, dovevano entrare

nell'arca di Noé una coppia di tutti gli animali della terra, rettili ed uccelli; mentre nella seconda

versione, quella sacerdotale Elohista scritta dai sacerdoti, degli animali puri dovevano entrare

nell'arca sette coppie.

Abbiamo già visto in precedenza che in entrambe le versioni del diluvio della Bibbia non si parla mai

d'insetti né di dinosauri. I dinosauri s'erano già estinti 65 milioni di anni prima del diluvio di Noé, ma

gli insetti esistono tuttora e ce ne sono in circolazione circa un milione di specie.

Secondo gli ultra conservatori, il diluvio avrebbe estinto tutti i dinosauri. Noi sappiamo invece che

certi cambiamenti geologici sono avvenuti lentamente, attraverso milioni di anni o per le cadute di

meteoriti. Il diluvio della Bibbia fu solo l'allagamento d'una regione della Mesopotamia e non

dobbiamo vederci quello che non é scritto.

QUANTO DURÒ IL DILUVIO?

Vi sono molte teorie su quanto durò il diluvio ed é un po’ complicato cercare di capirlo. Alcuni

dicono che durò circa 10 mesi ma altri dicono che durò un intero anno solare. Essi arrivano a questa

conclusione basandosi su Gen 7:11 e 8:14.

Quindi Noé, famiglia e tutti gli animali della terra, inclusi serpenti, uccelli ed insetti sarebbero rimasti

prigionieri nell'arca per un anno intero o un anno solare senza vedere il Sole, cioè é fino a quando

apparve l'asciutto (Gen 8:13-14).

Alcuni esperti, attraverso altri calcoli, complicati affermano che Noé, famiglia ed animali vari

rimasero nell'arca 371 giorni, cioè oltre un anno solare ch'é di 365 giorni; quindi 6 giorni più d'un

anno solare.

Un po' complicato é di sapere esattamente per quanto tempo rimase chiusa la finestrella dell'arca alta

un cubito o 40 centimetri (Gen 6:16; 8:6). Tuttavia, calcolando i dati del testo, il diluvio iniziò il

11

secondo mese al diciassettesimo giorno (Gen 7:11), ed il decimo mese al primo giorno apparvero le

montagne più alte (Gen 8:5). Considerando che i mesi ebraici erano lunari, quindi più corti,

all'apparire delle montagne più alte passarono quasi 9 mesi solari. Poi passarono 40 giorni prima che

Noé aprisse la finestra (Gen 8:6). Assommando tutti i dati, possiamo dire che Noé aprì la finestra non

prima di 10 mesi solari dopo l'inizio del diluvio.

Non dobbiamo fantasticare troppo, come fanno alcuni ultra conservatori circoncisi nella carne,

sull'utilità di tale finestrella alta solo 40 centimetri per un'arca lunga 120 metri e con tanti animali,

che Noé aprì solo dieci mesi dopo. Io ho qui parlato d’arca o di chiatta o di battello lungo 120 metri,

come dicono molti, ma c’è veramente da dubitare che fosse così grande.

Come é scritto: "E le acque andarono scemando fino al decimo mese. Nel decimo mese, il primo

giorno del mese apparvero le vette dei monti. Ed in capo a quaranta giorni, Noé aprì la finestra che

aveva fatto nell'arca e mandò fuori il corvo, il quale uscì , andando e tornando, finché le acque furono

asciutte. Poi mandò fuori la colomba, per vedere se le acque fossero diminuite sulla superficie della

terra. Ma la colomba non trovò dove posare la pianta del suo piede, e tornò a lui nell'arca, perché

c'erano delle acque sulla superficie di tutta la terra; ed egli stese la mano e la prese, e la portò con sé

dentro l'arca. E aspettò altri sette giorni, poi mandò di nuovo la colomba fuori dell'arca. E la colomba

tornò a lui, verso sera; ed ecco, essa aveva nel becco una foglia fresca d'ulivo; onde Noé capì che le

acque erano scemate sopra la terra. E aspettò altri sette giorni, poi mandò fuori una colomba, ma essa

non tornò più. L'anno seicentesimo di Noé il primo mese, il primo giorno del mese, le acque erano

asciugate sulla terra; e Noé scoperchiò l'arca, guardò, ecco che la superficie del suolo era asciutta. E

il secondo mese, il ventisettesimo giorno del mese, la terra era asciutta" (Gen 8:5-14).

Nonostante i vari problemi che avrebbero dovuto avere all'interno dell'arca con tanti animali di tutte

le specie, la mancanza di spazio per muoversi e d'igiene, la mancanza di cibo fresco e d'acqua, si noti

che Noé non aveva alcuna premura di lasciare l'arca. Sembra proprio che si trovasse bene all'interno

per un anno intero, e voleva ben assicurarsi che i problemi all'esteriore dell'arca fossero tutti finiti

prima d'uscire. Perfino i turisti da una nave da crociera, con tutti i conforti moderni, sono contenti

quando arrivano e possono scendere sulla terra ferma; figuriamo da un’arca con tutti quegli animali!

Sembra proprio di leggere una fiaba.

SETTE COPPIE D’ANIMALI PURI E SETTE COPPIE D’UCCELLI PURI

Molti si chiedono perché nella seconda versione del diluvio, in quella Elohista scritta, fu introdotto

che nell’arca vi dovevano entrare sette coppie di animali puri e sette coppie d’uccelli puri (Gen 8:20-

21). Che cosa spinse il secondo redattore sacro ad introdurre tale cambiamento importante in rapporto

alla precedente versione orale che già circolava?

Questo deve essere avvenuto al tempo di re Salomone. Dopo il grande successo all’inaugurazione del

nuovo tempio di Dio, lo splendore della sua corte, le 700 mogli e le 300 concubine (1 Re 11:3),

Salomone si fece corrompere dalle donne (1 Re 11:4-5). Questo avvenne o é presentato in tale modo

anche perché i redattori sacri della Bibbia hanno sempre visto la donna o le donne in generale come

la principale causa della corruzione degli uomini e dell’umanità intera (Gen 3:12. Ecc 7:28).

12

A quel tempo, quando Salomone stava costruendo degli alti templi alle divinità pagane, quando

oramai era fisicamente vecchio e svanito o demente (1 Re 11:4-11), i sacerdoti leviti cercarono di

restaurare la religione originaria d’Israele, quella di Yahweh o di Elohim. In tale restaurazione si era

introdotto il principio secondo il quale l’Israelita doveva fare l’offerta al vero Dio, prima

d’incominciare qualsiasi attività e al momento di finirla.

Seguendo tale nuova ottica, alla fine del diluvio, anche Noé avrebbe dovuto avere offerto dei

sacrifici di animali puri ed d’uccelli puri; qualcosa d’abbondante per dimostrare la sua gratitudine a

Dio. Così nella nuova versione Elohista o sacerdotale del diluvio, descrivendo l’uscita di tutti

dall’arca è detto: “Noé edificò un altare all’Eterno; prese d’ogni specie d’animali puri e d’ogni

specie d’uccelli puri, e offrì olocausti sull’altare. E l’Eterno sentì un odore soave. L’Eterno disse

in cuor suo: Io non maledirò più la terra a cagione dell’uomo…” (Gen 8:20-21).

Si potrebbe dire o raccontare o immaginare o inventare che Noé sacrificò animali puri ed uccelli puri

al Signore, soltanto grazie all’aggiunta della seconda versione del diluvio, dove era preannunciato

che Noé avrebbe dovuto fare entrare nell’arca sette coppie d’animali puri e sette coppie d’uccelli

puri, altrimenti non avrebbe potuto sacrificare nessuno di tali animali perché ce ne sarebbe stata

soltanto una coppia per specie. Per avere tanti animali ed uccelli per sacrificare, Noé, o il Noé

romanzato o immaginato, avrebbe dovuto aspettare qualche anno prima di fare il sacrificio di tanti

animali puri. Da un lato è vero che gli uccelli si moltiplicano in pochi mesi, ma non è così con gli

ovini e i bovini. Perciò, nella versione tardiva del diluvio, quella sacerdotale detta Elohista,

composta, molti anni dopo al tempo di Salomone, da un sacerdote levita o da uno scriba ebreo, Dio

avrebbe domandato a Noé d’introdurre nell’arca un’abbondanza di esseri viventi puri, cioè 7 coppie

d’animali puri e 7 coppie d’uccelli puri (Gen 7:2-3).

Come si vede da questo chiaro esempio, si scrive la storia della Bibbia d’ieri per giustificare le

esigenze presenti, e così non è più Dio che ci guida, ma siamo noi uomini che dirigiamo Dio, facendo

tutto a suo nome, come se fosse veramente la Sua volontà. Per Lui alcuni di noi scrivono non solo il

futuro ma anche il passato per giustificare il presente. In questo caso, quello della seconda versione

del diluvio, fu probabilmente un sacerdote levita o uno scriba ebreo che diresse Dio o che inventò

quello che era successo nel passato e fece tutto a nome di Dio.

Secondo altri esperti, la seconda versione del diluvio universale non fu redatta da un uomo solo, ma

fu un’opera collettiva di un gruppo sacerdotale ebraico che vi partecipò e ne prese le responsabilità.

Ma questo non cambia molto. Infatti, un crimine commesso in comune non è meno grave di quello

fatto da un singolo. Si tratta sempre di uomini che stanno giocando il ruolo di Dio.

L’INVENZIONE DEL CATACLISMA SISMICO

Diciamo che oggi è alla moda di parlare dei dinosauri; tutti regalano ai bambini dei piccoli dinosauri

o vogliono vedere dei film con i dinosauri e portano i bambini a vedere gli scheletri o le riproduzioni

anche se poi i bambini si spaventano perché certe scene sono veramente violente.

13

È naturale che molti si domandino perché nella Bibbia non si parli mai di dinosauri. Chiedono questo

soprattutto i bambini nelle classiche bibliche. Questa nuova moda dei dinosauri o interesse per il

passato e le scoperte scientifiche hanno scombussolato un po’ i nostri conduttori spirituali circoncisi

nella carne o gli organizzatori della Chiesa di Cristo, come anziani, diaconi predicatori insegnanti

degli istituti cristiani ed editori “cristiani”. Per rispondere a tale bisogno, gli editori ultra conservatori,

sempre astemi per non scandalizzare, hanno inventato che i dinosauri morirono perché il diluvio fu

un cataclisma sismico con l’eruzione di molti vulcani.

IL DILUVIO NON FU UN CATACLISMA GEOLOGICO

Nelle due versioni del diluvio in Genesi capitoli 6 e 7, non c'é niente che ci faccia pensare che al

tempo del diluvio vi fu anche un cataclisma sismico con eruzione di vulcani, con lo spostamento dei

continenti al punto di cambiare il volto della terra e di formare nuove rocce. Niente dice che a quel

tempo gli scheletri degli animali e degli uomini furono pietrificati. Nella Genesi non si parla solo di

una grande pioggia e mai di pietrificazione delle ossa degli animali o dei dinosauri o di esseri umani.

Quindi non c’è niente di vero nella tesi degli ultra conservatori circoncisi nella carne, secondo la

quale al tempo del diluvio vi fu un cataclisma sismico durante il quale gli scheletri di dinosauri,

animali e di esseri umani furono imprigionati nelle rocce.

NON CONFONDERE IL DILUVIO CON LE ERE GEOLOGICHE

La tesi sulla scomparsa dei dinosauri presentata dagli ultra conservatori circoncisi nella carne, non é

per nulla credibile perché confonde il diluvio con le ere geologiche e quelle glaciali.

Se i dinosauri fossero vissuti al tempo di Noé, noi sappiamo che ciascuna specie vivente, anche degli

animali impuri, aveva diritto di avere un posto nell'arca (Gen 6:19-20; 7:2-3), allora almeno una

coppia di dinosauro per specie avrebbe trovato rifugio in tale barcone o chiatta, e così i dinosauri

sarebbero sopravvissuti, ma verosimilmente non fu così.

Parlo in tale modo solo per rispondere a tutte le elucubrazioni mentali fatte dagli ultra conservatori

circoncisi, che cercano di spiegare l’estinzione dei dinosauri al tempo del diluvio, ma non c’è niente

di vero in quello che dicono. La loro è una teologia spicciola e falsa. Si tratta solo di discorsi

antiscientifici, strampalati o campati per aria che fanno perdere la fede delle persone intelligenti che

li ascoltano.

In realtà non fu così con il diluvio, perché al tempo di Noé, i dinosauri s'erano già estinti 65 milioni

di anni prima. Così tutto sembra più logico, ma gli ultra conservatori non possono accettare questo

perché altrimenti la creazione non sarebbe avvenuta solo 6000 anni fa, ma milioni di anni in

precedenza. In tale maniera, tutto il castello di cartapesta creazionista crollerebbe definitivamente e

per loro sarebbe uno sfacelo. Se vogliamo predicare il Vangelo, la verità, la dobbiamo dirla per

intero e smetterla di dire bugie bianche o nere che siano. Questo perché il Dio del cielo non ha

bisogno d’una stampella.

14

Purtroppo, in America, nelle librerie che vendono le Bibbie e nelle librerie delle università cristiane,

vi sono dei bellissimi libri che illustrano tale fantasia creazionista, i quali sono prodotti giusto per

diffondere l’ignoranza e così certi editori ne fanno un grande profitto.

I VULCANI ED I CATACLISMI SISMICI

Noi sappiamo che la terra è un pianeta vivente; al centro della Terra c’è il fuoco come in una stella, e

noi ce ne accorgiamo tramite le eruzioni dei vulcani attivi che emettono la lava ardente e per i

terremoti ed i maremoti che producono anche dei cataclismi sismici, ma il diluvio della Bibbia è

tutt’altra cosa.

Il processo che trasforma certe parti della terra in rocce o in diamanti o in quarzi o in ametiste o in

ambra o in altre pietre preziose dura milioni di anni, e questo non ha niente a che fare con il diluvio

di Noé! La spiegazione data dagli ultra conservatori circoncisi é semplicemente fiabesca perché non é

scientifica e non é biblica. Smettiamola d'inventare cose non vere, non scientifiche, non scritte, per

difendere la fede.

La vera fede ha solo bisogno della verità per crescere ed espandersi. Come Gesù disse: “Ma sia il

vostro parlare: Sì, sì; no, no; poiché il di più viene dal maligno” (Mat 5:37).

Quindi, se una conchiglia é pietrificata, significa che milioni di anni fà c'erano già i molluschi; se un

formicaio é pietrificato, significa che milioni di anni fa c'erano già le formiche; così se in un'ambra

c'é un insetto imprigionato, significa che milioni di anni fà c'erano già gli insetti. Perché dobbiamo

complicare quello ch'é così semplice? Agiscono così sconsideratamente ed irresponsabilmente solo

quelli che hanno difficoltà ad accettare la verità, che sono vittime della loro tradizione religiosa e

fanno tante cose sbagliate solo perché hanno paura di cambiare e di progredire.

CHE COSA SONO LE ERE GLACIALI?

Poiché gli ultra conservatori circoncisi nella carne fanno spesso confusione fra il diluvio della Bibbia

con "l'era glaciale" e quella "interglaciale". A questo punto é bene di spiegare che cosa dobbiamo

intendere quando parliamo delle "ere" della terra.

Quando parlano dell'era glaciale, gli scienziati intendono riferirsi ad un lungo periodo di tempo, di

milioni di anni, durante il quale i due poli della Terra erano molto più estesi di oggi. Durante un’ era

glaciale, grandi zone della terra sono ricoperte dal ghiaccio o da calotte di ghiaccio che di solito sono

molto più estese che ai nostri giorni e la temperatura media di tali vaste aree si mantiene sempre sotto

zero gradi centigradi o Celsius. Per esempio, nell'ultimo periodo glaciale, anche la Valle Padana o

Pianura Padana era coperta di ghiaccio anche all’estate.

La storia climatica del pianeta terra é stata suddivisa dagli esperti, considerando intervalli di milioni

di anni, cioè in "ere glaciali" ed "ere interglaciali", questo a secondo dell'esistenza o meno di

ghiacciai sulla superficie terrestre.

15

Le ere glaciali sono considerate nel loro complesso le stagioni fredde della storia climatica della terra

e sono suddivise in "due periodi glaciali". La prima consiste in fasi di avanzamento e grande

estensione dei ghiacciai, fasi chiamate anche glaciazioni. La seconda consiste in periodi interglaciali,

cioè fasi di ritiro e limitata estensione dei ghiacciai. Tali periodi hanno una durata media di alcune

decine o centinaia di migliaia di anni.

Contrariamente a quello che molti pensano, le ere interglaciali sono periodi lunghi milioni di anni in

cui non esistono ghiacci ai poli e separano due "ere glaciali successive.

In base a questa suddivisione del clima terrestre attualmente è in corso l'ultima era glaciale iniziata

circa 3 milioni di anni fa ed adesso ci troviamo in un periodo interglaciale, ossia in un periodo di

generale arretramento dei ghiacci iniziato circa 10 000 anni fa, per cui si é trovato l'Otzi o l'uomo

prestorico del Trentino o la mummia del Similaum.

L'uomo di Otzi o la mummia del Similaum, trovata sul ghiacciaio del Similaum nel Trentino, nel

1991, trovato da degli esperti austriaci, perché i ghiacci stanno sciogliendosi, risale all'età del rame, a

3300 anni avanti Cristo, quindi tale uomo viveva prima del diluvio della Bibbia.

Seguendo il parere degli esperti in climatologia, possiamo dire che la nostra era glaciale, iniziata

circa 4000 anni prima della supposta creazione di Adamo ed Eva, continuerà ancora per milioni di

anni.

SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI

In alcune grotte nelle montagne del Sahara sono stati trovati dei bellissimi graffiti, con la

riproduzione di mammiferi che pascolano nella savana, risalenti a circa 8000 o 10000 anni fa, quando

il Sahara non era un deserto come oggi. Circa 2000 anni fa, il Nord Africa era il granaio dell'Impero

Romano, ma non é più così oggi, perché il deserto sta avanzando lentamente anno per anno.

Nonostante i nuovi sistemi d'irrigazione moderni per la coltivazione intensiva e le serre, i

Nordafricani oggi, a stento, producono abbastanza alimenti per sfamare loro stessi.

Nel passato le grandi civiltà si sono sviluppate prima a sud, nella "Fertile Mezzaluna", una regione

che comprendeva la Mesopotamia e l'Egitto (fra il Nilo e l’Eufrate), e poi in Grecia e in Italia, con

l'Impero Romano; questo avvenne mentre il grande nord, i paesi che adesso contano, era in buona

parte ancora coperto dai ghiacci e l'inverno era allora più lungo e poteva durare da sei ad otto mesi.

Adesso, una grande parte della Fertile Mezzaluna si é trasformata in un deserto; in alcuni di quei

paesi manca spesso l'acqua, come anche in Israele, che nel passato era considerata una terra fertile

(Eso 3:8; 33:3. Num 13:28. Ger 32:22. Eze 20:6).

Nei Paesi Nordici d’Europa, fa meno freddo, il clima si è stemperato e adesso crescono il grano e la

vite, cosa che nel passato non era possibile. Non possiamo negare che in questi ultimi millenni vi é

stato un grande cambiamento climatico sul pianeta Terra ed altri verranno in seguito.

16

DIMENSIONI ESAGERATE DELL'ARCA

Abbiamo già visto che, secondo Genesi, l'arca era lunga 300 cubiti, larga 50 ed alta 30 (Gen 6:15).

Un cubito doveva essere meno di mezzo metro, circa 40 centimetri; possiamo dire questo benché,

attraverso i secoli, spesso le misure cambiavano di valore o di grandezza. Questo anche perché la

statura dell'uomo e la lunghezza dei suoi arti cambiarono.

Il cubito si misurava dal gomito al dito più lungo della mano. La mia lunghezza é di 44 centimetri,

ma gli uomini del passato erano molto più piccoli ed avevano braccia più corte. Per esempio il cubito

di mio padre non superava i 40 centimetri.

Traducendo in metri, l'arca in legno di gofer di Noé doveva essere lunga circa 120 metri, larga circa

20 metri ed alta circa 12 metri ed aveva una sola finestra alta 40 centimetri (Gen 6:16), che fu aperta

solo alla fine del diluvio (Gen 8:6). Cioè circa un anno dopo.

Con una sola piccola finestra che era anche tenuta sempre chiusa per un anno intero, l’arca di Noé più

che essere una grande nave era un sottomarino senza sistema elettrico di areazione. Immaginiamo

quanta puzza in quell’arca, o casa galleggiante senza finestre, con tutti quegli animali inclusi i

pachidermi e le puzzole.

Certi fondamentalisti circoncisi, per farci stare più animali, dicono che l'arca fosse più grande; che

fosse lunga circa 137 o 150 metri, larga 23 metri ed alta 14 metri. Ma tale ipotesi non é da prendere

in considerazione perché tali dimensioni non coincidono con la realtà del tempo. Gli antichi erano

molto più piccoli degli Europei e degli Americani dei nostri giorni e quindi le misure erano più

ridotte. Secondo, perché una nave in legno di tale proporzioni non é mai sta costruita perché si

spezzerebbe subito con le onde.

Diciamo che anche le misure 120 m x 20 m e x 12 m, in Genesi, non sono accettabili per una nave

di legno del tempo. Evidentemente si tratta di esagerazioni, come sono esagerati il numero degli anni

che vissero i patriarchi di Genesi.

Una prima domanda da porci è, come mai una grande nave di 120 o 137 o 150 metri avesse solo una

finestra alta un cubito o solo 40 o 43 centimetri. Questo lascia a pensare che l'arca o il barcone o la

chiatta di Noé non fosse poi tanto grande.

Abbiamo visto che alcuni prendono gli anni che vissero i patriarchi per stagioni o per mesi. Forse

anche nel caso della dimensione dell’arca di Noé (Gen 6:15) dovremmo prendere i 300 cubiti di

lunghezza dell’arca per 45 metri.

I GRANDI NAVIGATORI ANTICHI

Gli Israeliti prima e i Giudei poi, non furono mai dei grandi navigatori, essi temevano il mare, le

grandi acque o l'abisso. Essi temevano le grandi onde del mare in tempesta, ma forse essi erano così

timorosi del mare anche a causa della loro mitologia. Essi temevano il Leviathan, il grande mostro

17

antico del mare o dell'abisso (Sal 7:14; 104:26), che fu in seguito identificato anche con il Diavolo

(Isa 27:1).

Quello che sappiamo di preciso sulla storia della navigazione, é che i primi grandi navigatori e

mercanti della storia furono i Fenici del Libano, che costruivano le loro grandi navi, per trasportare le

merci, con il legno del cedro del Libano, poi vennero i Greci ed i Cartaginesi, ma alla fine arrivarono

i Romani.

I POTENTI QUADRIREMI ROMANI

Ben presto i Romani svilupparono una grande potenza navale con la quale riuscirono a battere i

Cartaginesi, i Greci, i Fenici e riuscirono fare sparire anche i pirati dal Mediterraneo. I Romani

controllavano tutto il Mare Mediterraneo o Mare Nostrum. Tuttavia, le loro navi da trasporto

raramente superavano i 45 metri.

Parlando di casi eccezionali, le famose navi romane da battaglia, i potenti "quadriremi" con quattro

serie di remi, erano lunghe 48,15 metri, larghe 2,35 metri ed avevano un pescaggio di 1,07 metri. Su

un quadriremi vi erano 240 rematori, 15 marinai per i servizi, e 120 soldati pronti per la guerra, che

erano quasi tutti in coperta. Quindi, su una quadriremi vi poteva essere un totale di 375 persone.

Essendo una nave da guerra che doveva essere molto manovrabile, il quadriremi portava poco carico,

solo il cibo e l'acqua essenziale per il combattimento. Le navi quadriremi romane erano sempre

assistite da altri navi più piccole di supporto che le seguivano.

Nel caso dell’arca, essa non faceva parte d’una flotta e doveva portare con se anche il cibo e l’acqua

da bere per gli esseri umani e per tutti gli animali. Per le sette coppie di animali puri per le sette

coppie di uccelli puri, ed anche per le coppie di animali impuri, di uccelli impuri e di serpenti.

Considerando che rimasero tutti rinchiusi nell’arca per circa un anno e che non avevano niente da

fare fuorché avere figli o figliare, si dovrebbero includere anche tutti quelli che erano nati nei

numerosi mesi che seguirono.

LE LUNGHE NAVI DEI VICHINGHI

I Vichinghi delle "lunghe navi", originari dai paesi nordici, Norvegia, Svezia, Finlandia e Danimarca,

divennero famosi per i loro attacchi sorpresa lungo le coste d'Europa, dove razziavano tutto,

prendevano tutto quello che c'era da prendere e spesso violentavano le donne.

Questo avvenne specialmente nel periodo fra il 793 d.C. al 1066 d.C. e poi iniziò lentamente il loro

declino, forse perché essi si stabilirono e divennero sedentari come in Normandia, in Sicilia in Russia

ed in Ucraina.

I Vichinghi si muovevano veloci sul mare ed anche sull'oceano con le loro lunghe navi, che erano

un'opera d'arte, fatte da grandi esperti in ingegneria o architettura navale, perché erano leggere, veloci

e manovrabili; Però di solito tali "lunghi navi" non superavano i 25 metri di lunghezza.

18

I GALEONI E LE CARAVELLE

In seguito vennero le caravelle ed i famosi galeoni del XVI secolo. I galeoni di solito erano più

grandi delle caravelle e più resistenti. I potenti galeoni, delle repubbliche marinare italiane prima e

poi quelli spagnoli, portoghesi, francesi, inglesi, olandesi e russi, potevano essere lunghi 40-42 metri.

In un tale galeone vi potevano stare non più di 300 persone appiccicate, pigiate come delle sardine,

una buona parte d'esse erano in coperta esposte alle intemperie, mentre nell'arca le persone, gli

animali, gli uccelli ed i rettili erano tutti all'interno e chiusi. L'arca aveva una sola finestra di 40

centimetri (Gen 6:16) che fu tenuta chiusa per tutto il periodo del diluvio (Gen 8:6), quindi per circa

un anno.

Viene proprio da chiederci: Come respiravano? Finito il diluvio, un anno dopo tutta quella puzza con

la sola piccola finestra chiusa (Gen 6:14; 8:6), gli esseri umani, animali, uccelli e serpenti, devono

essere stati tutti effetti da forti problemi polmonari, forse erano tutti divenuti tisici.

NON OLTRE 70 METRI

Da quello che sappiamo, le più grandi navi in legno, che vennero in seguito, costruite nella storia

dell'umanità, fatta da un gruppo di grandi esperti, non erano più lunghe di 70 metri, ed erano costruite

anche con legno molto resistente e leggero dei paesi tropicali.

Quindi, é impossibile costruire un'arca in legno lunga 120 metri; era impossibile specialmente al

tempo di Noé, quando praticamente non esisteva l’ingegneria navale.

Abbiamo già visto che costruire una nave in legno oltre tale misura, oltre 70 metri, v'é sempre il

rischio che si spezzi a causa del movimento ondoso. Figuriamoci se vi mettiamo un paio di dinosauri

per specie, un paio di elefanti per specie, un paio di rinoceronti per specie, e sette paia di tutti i tipi di

mammiferi della terra. Se poi consideriamo che l'arca aveva una sola finestra di 40 centimetri (Gen

6:16), che rimase chiusa per almeno 10 mesi (Gen 8:6), allora iniziamo a capire che cosa poteva

succedere dentro con tutti quegli animali.

UN ARCA COSTRUITA DIRETTAMENTE DA NOÉ

Quello che sorprende del racconto sul diluvio di Genesi, é quello che Dio avrebbe detto a Noé: "Fatti

un'arca di legno di gofer" (Gen 6:14). Sembrerebbe proprio che Noé doveva costruirsi l'arca da solo.

Da un lato, si può capire tale comando a Noé considerando che l'umanità del tempo s'era tutta

corrotta (Gen 5:5-7). Prevale quindi il principio ché il giusto credente non avrebbe potuto utilizzare i

malvagi per realizzare l'opera di Dio, ma a quel tempo non v’era la sedia elettrica.

Quindi, Noé s'accinse a costruire da se, forse con l'aiuto dei tre figli, una grande arca di legno, con

una sola finestra. Noé s'accinse a costruire l'arca per salvare se stesso, la sua famiglia e tutti gli

animali della terra (Gen 6:14-16), ma costruire una nave di tali dimensioni, lunga 120 metri,

19

richiedeva una certa esperienza, degli ingegneri, e centinaia di operai specializzati per lungo tempo.

Purtroppo, di questi la Genesi non dice niente, come in una favola.

Per costruire i quadriremi, i Romani avevano dei grandi esperti navali, ingegneri e architetti navali.

Lo stesso dicasi per le nazioni europee del XVI secolo quando costruivano le caravelle ed i Galeoni.

Tuttavia, di esperienza nella costruzione navale, la Bibbia non ne parla. Quindi non doveva trattarsi

d'una arca mastodontica, ma d'un barcone o d'una semplice chiatta o zattera per gli animali locali.

POCO SPAZIO PER TROPPI ANIMALI

Abbiamo già visto che l'arca non poteva avere le dimensioni che ci sono fornite dal testo della

Genesi. Inoltre, se il diluvio era universale, nell'arca vi doveva esserci il posto per i mammiferi (5420

specie), per i rettili (8225 specie), per gli uccelli (9998 specie) e per gli insetti (925000 specie).

Mettendo assieme tutti tali animali si arriverebbe ad un totale di 948643 specie d'animali, cioè un

milioni di specie. Senza tenere conto di quelle specie che adesso sono estinte.

Circa un milione o 948643 esseri viventi animali, più la famiglia di Noé, di 8 persone, avrebbero

dovuto entrare tutti in un'arca o caravella o chiatta o barcone di legno. Questo senza contare i

dinosauri, dei quali sono già stati classificate circa 540 specie, una parte dei quali erano marini o dei

volatili. Considerando che una buona parte di quei dinosauri non erano acquatici, e quindi essi

avrebbero dovuto essere introdotti nell'arca almeno due coppie per specie non acquatica. Questo

anche se i dinosauri non sono mai menzionati nella Bibbia.

Abbiamo visto che nell'arca vi dovevano essere sette 7 coppie d'animali puri per specie e sette coppie

di uccelli puri per specie, cioè 14 animali puri per specie e 14 uccelli puri per specie. Vi dovevano

essere anche un paio d'animali impuri per specie (inclusi uccelli impuri e rettili), cioè due esseri

viventi impuri per specie (Gen 7:2-3). Quando parliamo così, la gente non si rende conto che in

questo pianeta vi sono circa un milione di specie d’esseri viventi, i quali dovrebbero essere

moltiplicati o per 14, quelli puri, o per 2, quelli impuri. Perciò la cifra d'animali (mammiferi, rettili,

uccelli ed insetti) entrati nell’arca di Noé sarebbe veramente da capogiro. Di certo sarebbero stati

migliaia di esseri viventi.

Viene proprio da chiederci come facevano stare assieme nell'arca di legno tutti quegli esseri viventi,

pecore e lupi, bufali e leoni, gazzelle e leopardi, orsi ed alci, topolini e falchi, porcospini e vipere,

cobra e manguste e che cosa essi mangiavano?

Tutti costoro avrebbero dovuto restarci chiusi nel barcone di legno per circa un anno senza finestre,

con una sola finestra che era chiusa (Gen 6:16; 8:6) e senza aria condizionata.

Raccontare che tutti questi animali, uccelli e rettili entrarono in un arca e che vi vissero per un anno,

mangiando e bevendo, sembra veramente impossibile. E raccontare questa storiella alla gente in

nome di Dio, oggi in Italia nel 2013 é una baggianata ed io non voglio far parte di quelli che vogliono

diffondere tale favola.

20

PRENDERE TANTI ANIMALI ERA UN'ARDUA IMPRESA

Secondo il racconto della Genesi, Dio avrebbe comandato a Noé di fare entrare nell'arca una coppia

di tutti gli animali impuri (inclusi uccelli impuri ed serpenti) e sette coppie di tutti gli animali puri ed

uccelli puri (Gen 6:19-20; 7:2-3); tuttavia, prendere e fare entrare una coppia di tutti quelli animali

non era poca cosa.

C'é da chiedersi come avrebbe fatto Noé a prendere tanti animali, a controllare il loro sesso. Si tenga

conto che tanti animali non erano conosciuti da Noè, perché venivano da terre lontane e che certi

animali abitavano solo in altri continenti ed essi avrebbero dovuto attraversare il mare o l'oceano,

come per esempio, i canguri, i panda, i koala, i lama, le puzzole, i bradipi, i formichieri, gli armadilli,

gli alci, o gli orsi bianchi ed i pinguini.

COME IN UNA FIABA

Appare molto strano che Noé ed i suoi non si sorpresero o stupirono nel vedere arrivare molti animali

strani, anche molto grandi, che non avevano mai visto in Mesopotamia, che non appaiono nella

Bibbia, come elefanti, giraffe, ippopotami, rinoceronti, bisonti, bufali, alpaca, lama, canguri, koala,

formichieri, panda o bradipi. Nel racconto del diluvio e dell'arca tutto sembra naturale e semplice

come in una fiaba.

Per gli animali più grandi e pesanti bisognava rinforzare il pavimento con delle assi robuste; per le

giraffe ci voleva una stanza con il soffitto molto alto e per i bradipi ci volevano dei rami per rimanere

arrampicati. Apparentemente, Noé aveva tenuto conto di tutto questo anche senza avere mai visto tali

animali.

Non parliamo poi se nell'arca ci dovevano entrare anche i dinosauri, come il Branchiosauro che era

lungo 26 metri o il ferocissimo Tirannosauro Rex ed il Mapusaurus che era alto come una casa di

quattro piani. Considerando che l'arca era alta 12 metri, allora il Mapusaurus prendeva tutto lo spazio

dal pavimento al soffitto dell'arca.

E GLI ANIMALI OLTRE OCEANO?

I legalisti di solito ignorano come sarebbero sopravvissuti al diluvio universale molti altri animali

caratteristici di altri continenti o isole, come i pinguini dell'Antartico, i bisonti del Manitoba, gli alci

del Québec, i lemuri del Madagascar, i canguri ed i koala dell'Australia, i formichieri del Brasile, i

lama del Cile, gli alpaca del Perù, i vigogna della Bolivia, gli armadilli del Messico, le puzzole della

California, le tigri della Tasmania (adesso estinte), i dodo delle isole Mauritius (adesso estinti).

Si ricordi che molti di tali animali di altri continenti dell'America sono "puri" secondo la legge di

Mosé e quindi, sull'arca vi avrebbero dovuto essere anche, 14 alci, 14 bisonti, 14 lama, 14 alpaca, 14

vigogna. Vi avrebbero dovuto essere anche 14 dodo delle isole Mauritius, dell'Oceano Indiano.

21

Evidentemente, colui che hanno scritto del diluvio pensava che la terra fosse piatta e quadrata (Apo

7:1), un solo continente e quindi non s'era posto il problema di come gli animali avrebbero fatto a

venire e di come avrebbero fatto a ritornare esattamente nello stesso luogo. Egli non era al corrente

della grande varietà degli animali e non si é posto il problema dello spazio. Infatti, tale problema non

é neppure menzionato, ma sembra tutto naturale, troppo naturale da farci venire dei seri dubbi.

NEMMENO IN UNA MODERNA PETROLIERA

Un tale numero di animali avrebbe avuto difficoltà a starci persino in una moderna petroliera da

mezzo milione di tonnellate, che é la più grande nave in acciaio mai costruita dall'uomo.

Tra le più grandi navi del mondo, le petroliere che solcano gli oceani, c'é la "TI Asia", una ULCC

costruita nel 2002 nei cantieri Daewoo della Corea del Sud. Tale petroliera é lunga 380 metri, con

una capacità di carico di 440 000 tonnellate.

UN ANNO INTERO RINCHIUSI NELL'ARCA

Abbiamo già visto che Noé, i suoi e tutti gli animali rimasero chiusi nell'arca per un anno intero, che

la sola finestra per vedere fuori fu aperta soltanto dopo gli 10 mesi, (Gen 8:5-6), e quindi non erano

neppure usciti per pescare, viene da domandarci che cosa facevano dentro al buio per un tempo così

lungo e che cosa mangiavano? Quante candele o lanterne ad olio avevano portato per illuminare

l'interno e vederci, ma non avevano camino. Di certo avevano bisogno della luce in modo che i grossi

animali, come gli elefanti o i mammut, non calpestassero i piccoli, come i capretti o i cincilla?

Poiché rimasero nell'arca ancora alcune settimane (Gen 8:11-12), essi rimasero chiusi nell'arca per un

anno intero, viene proprio da domandarci che cosa avevano mangiato senza pescare, come avevano

fatto per prendere l'acqua per bere e che tipo di aria respirassero tutti gli animali e le persone? Per

sfamare tutti quegli animali per un anno intero ci volevano tonnellate di cibo ed un esercito per

distribuirlo giorno per giorno.

ILCIBO PER TUTTI GLI ESSERE VIVENTI

Non ci sono del mondo milioni di specie di animali convenzionali, come mammiferi, uccelli e rettili,

ma abbiamo visto che vi sono circa un milione di specie d’insetti, i quali devono essere considerati

degli esseri viventi, e molti dei quali non avrebbero sopravvissuto al diluvio fuori dell’arca; questo se

il diluvio era universale.

Secondo la Genesi, Dio aveva chiesto a Noé di provvedere per il cibo per sfamare tutti gli animali,

ma non è detto quanti erano gli animali, uccelli e serpenti, ma certamente parecchie migliaia. Se poi

includiamo anche gli insetti, allora si tratterebbe pi’u d’un milione d’esseri viventi. Nella Genesi non

è detto neppure che il diluvio sarebbe durato un anno intero (Gen 6:21-22), così tutto sembra

improvvisato o sottointeso come in una fiaba.

Noé avrà avuto molta iniziativa ed immaginazione; egli avrà cercato di rifornire l'arca con fieno,

verdura, legumi e frutta fresca per un anno intero, ma non aveva dei camion per trasportare tutto e

22

non aveva frigoriferi per la conservazione. Si tenga presente che leoni, tigri, pantere, ghepardi,

leopardi, serpenti e numerosi altri animali sono carnivori e mangiano solo carne fresca, così fanno

altri piccoli animali carnivori e gli insetti.

Noi proprio non sappiamo e non riusciamo immaginare come Noé avesse provveduto per il cibo, per

sfamare tanti esseri viventi, ciascuno abituato ad una dieta differente.

PANDA E KOALA

Bisogna tenere presente che i panda della Cina mangiano solo foglie di bambù altrimenti muoiono e

che i Koala dell'Australia mangiano solo foglie d'eucalipto, altrimenti non sopravvivono. Vi sono

molti altri esempi simili.

Non sappiamo niente di quello che mangiavano, come il cibo fosse distribuito e chi pulisse quando

gli animali facevano i loro bisogni. Avevano degli idranti? Non si può tenere migliaia di animali in

un luogo chiuso, senza aprire le finestre per un anno intero e senza pulire dal letame.

Se l'arca fosse stata visitata da un ispettore per la protezione degli animali, egli avrebbe senza dubbio

condannato Noé per negligenza o crudeltà mentale nei riguardi dei poveri animali.

RIMANE LA QUESTIONE D'IGIENE

Qualcuno ha suggerito che forse Dio forniva una specie di manna per nutrire tutti, ma questo non é

scritto. In ogni caso, persone ed animali dovevano fare i loro bisogni, così ci voleva acqua pulita per

pulire e aria fresca per respirare, ma l'unica finestra doveva restare chiusa per 10 mesi.

Qualcuno ha detto che avrebbe preferito morire piuttosto che rimanere rinchiuso nell'arca per un anno

intero con tutti quegli animali, ma io seriamente dubito che sarebbe sopravvissuto all'odore infernale.

Non importa come la mettiamo, per Noé ed i suoi, per un anno intero rinchiusi nell'arca, dovrebbe

essere stata veramente una terribile esperienza, un inferno! Questo a meno che non si tratti di una

fiaba artisticamente descritta o elaborata.

Potremmo chiederci, perché l'unica piccola finestra dell'arca fu aperta solamente 10 mesi dopo.

Questo perché il diluvio è figura del battesimo (1 Pietro 3:21)! Nel battesimo, la persona deve essere

immersa completamente nell'acqua, così l'arca doveva essere immersa o completamente circondata

dall'acqua. Il simbolismo è bello, ma realtà dall'arca è tutt'altra cosa!

LA QUESTIONE DELL’ACQUA POTABILE

Molti giustamente si preoccupano su cosa avrebbero mangiato tutti gli esseri viventi nell’arca, della

questione igienica per prevenire certe malattie, e non si preoccupano per l’acqua da bere perché

l’arca galleggiava sull’acqua e quindi ce n’era in abbondanza. La realtà non è così perché se si

trattava di un diluvio universale, l’acqua sarebbe stata salata perché mescolata con quella dei mari e

degli oceani. L’acqua salata degli oceani che non si può bere; solo ai pesci ed ai mammiferi del mare

è permesso di bere acqua salata.

23

Al di là di cari certi simbolismi teologici riferiti al battesimo, alla completa immersione nell’acqua

del credente e così dell’arca per ricordare l’immersione del peccatore, il più grosso problema per il

successo dell’arca flottante sugli oceani era senza dubbio avere a bordo abbastanza acqua potabile,

della quale il testo non fa alcuna allusione, è come se il problema non esistesse.

Purtroppo, nessuno è mai riuscito a spiegare dove Noé avesse messa tanta acqua potabile di riserva e

come riusciva a farla durare, perché dopo alcuni giorni l’acqua ferma o rinchiusa nelle anfore, o in

barili o in botti o in damigiane inizia ad imputridire.

Io ho fatto questa triste esperienza quando ero missionario in Ucraina, a partire dal 1993, dove spesso

mancava l’acqua da bere e quella di riserva nei vasi di ceramica o nelle pentole lentamente diveniva

imbevibile, la causa principale di certi dolori al ventre.

Evidentemente, questi ultra conservatori circoncisi nella carne non si rendono conto quanta acqua

bevono i pachidermi quando immergono la loro proboscide in un fiume o in un lago. Per dissetare

tutti quegli animali nell’arca per un anno intero, sarebbe stata necessaria una petroliera piena d’acqua

potabile, ma poi come conservarla per un anno?

Dobbiamo dire che soltanto il vino dura più tempo grazie all’alcol, ma Noé non avrebbe potuto fare

tutto con il vino e poi il vino non era ancora conosciuto. Della presenza del vino e dei suoi effetti,

anche negativi, Noé lo scoprirà solo in seguito quando si ubriacherà (Gen 9:20-21).

ESPERTI SOLO DI DILUVI D’ACQUA DOLCE

Evidentemente, quelli che avevano composto le due versioni sul diluvio, quella prima orale e quella

poi sacerdotale scritta, erano usi a pensare alle alluvioni dei grandi fiumi della Mesopotamia, il Tigri

e l’Eufrate, e non ad una alluvione veramente universale che includesse anche gli oceani.

Probabilmente gli autori delle due versioni del diluvio non avevano alcuna idea di quanto grande

fosse la terra; pensavano che la Terra fosse piatta e quadrata (Apo 7:1), ma non immaginavano che 3

quarti della superficie della terra fosse oceano. Essi non sapevano neppure che le acque degli oceani

sono salate e quindi imbevibili per noi e per la grande parte degli animali, eccetto che per i pesci ed i

mammiferi del mare.

Questa è una ulteriore conferma che il diluvio universale della Genesi, in realtà era semplicemente

una alluvione locale fra i due grandi fiumi Tigri e l’Eufrate e v’è sempre chi esagera nel riportare gli

eventi della Bibbia per varie ragioni. C’è chi lo fa per mancanza di conoscenza o per ignoranza, e chi

lo fa per dimostrarsi più fedele degli altri e farsi una buona reputazione e chi lo fa giusto per vedere i

suoi libri e farci sopra un buon profitto.

UNA STORIELLA CREAZIONISTA

Secondo gli ultra conservatori circoncisi, i dinosauri si sono estinti perché sono tutti affogati nel

diluvio, perché essi furono puniti da Dio, ma non é questo che dice la Bibbia! Non c'é niente di

scritto nella Bibbia che Dio ce l'avesse in particolare con i dinosauri. Che i dinosauri si siano

24

estinti con il diluvio si tratta d'una falsa storiella. Noi sappiamo di preciso che la maggioranza d'essi

si estinse per altre ragioni ambientali o climatiche 65 milioni di anni prima del diluvio avvenuto al

tempo di Noé.

Se i dinosauri fossero esistiti veramente al tempo di Noé, come dicono i creazionisti, essi non

sarebbero tutti morti con il diluvio, perché molti dinosauri vivevano nell'acqua o erano anfibi come lo

sono i coccodrilli, gli alligatori, i caimani, gli iguana e gli ornitorinchi (una specie di mammifero

semiacquatico), essi sarebbe sopravvissuti nel diluvio come i pesci. Se le cose stanno così, perché

oggi non ci sono più i dinosauri?

VI SAREBBE STATO UN GRANDE PROBLEMA DI SPAZIO

Altri creazionisti raccontano che i dinosauri si sono estinti con il diluvio perché Noé rifiutò di

prenderli nell'arca o perché erano troppo grandi per l'arca in legno e l'avrebbero scassata mettendo in

pericolo la vita degli altri.

Effettivamente, ci sarebbe stato un grosso problema di spazio e di peso con i dinosauri, ma niente di

questo é scritto nella Bibbia. Anzi, Noé aveva ricevuto il comando da Dio di prendere tutti gli

animali, anche quelli impuri. Quindi da questo aspetto, per i letteralisti non ci sarebbe alcuna scusa

per spiegare la scomparsa dei dinosauri.

I DINOSAURI ERANO GIÀ SCOMPARSI

Nella Bibbia non si parla mai di dinosauri ed é evidente che il redattore o i redattori della Genesi non

sapevano niente di loro perché essi erano già spariti da molto tempo, da circa 65 milioni di anni

prima.

É così perché la Bibbia non é un libro scientifico come molti ci vogliono far credere, non é neppure

la storia dell'umanità perché gli Anglosassoni, gli Slavi, i Mongoli, i Russi, i Cinesi, i Giapponesi, i

Maori

dell'Emisfero Australe o i popoli delle due Americhe non sono nemmeno menzionati. Si tratta d'una

cronaca di certi eventi avvenuti nel passato nel Medio Oriente e di come e i redattori ebrei antichi,

che pensavano di essere al centro del mondo, allora sono riusciti a capirli.

Per smentire i creazionisti, bisogna ricordare loro che sono stati trovati molti fossili umani con quelli

di altri mammiferi un po' ovunque, ma non sono mai stati trovati dei fossili di dinosauri con quelli

umani, eccetto che nei film di Hollywood.

Abbiamo visto che i dinosauri sparirono milioni di anni prima della venuta dell'uomo sulla terra, 65

milioni di anni prima, quindi Adamo ed Eva non avevano mai visto i dinosauri, neppure da lontano, e

Noé non ha corso il rischio di averli con sé sull'arca.

25

Perciò, é completamente sbagliato di dire che i dinosauri sparirono con il diluvio al tempo di Noé,

come fanno spesso i creazionisti. Questo é un modo troppo comodo per torcere la verità ed ignorare

una realtà scientifica.

CONME EVITARE CERTI PROBLEMI

Come avevo dimostrato all’inizio dell’articolo precedente, per evitare certi problemi sarebbe sempre

meglio iniziare con Gesù: “Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio.

Essa era nel principio con Dio. Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una

delle cose fatte è stata fatta. In lei era la vita; e la vita era la luce degli uomini; e la luce splende nelle

tenebre, e le tenebre non l’hanno ricevuta” (Giov 1:1-5)

Tutte le volte che mi accorgo di certe incongruenze o contraddizioni nel libro di Genesi, mi

rendo conto di quanto sarebbe più facile la nostra missione se identificassimo il principio di

tutte le cose in Gesù come dice il prologo del Vangelo di Giovanni.

L’inizio del Vangelo di Giovanni è il versetto appropriato per affrontare certi dispute inutili con dei

miscredenti. Bisogna renderci conto che certi aspetti negativi dell’Antico Testamento stanno

seriemente ostacolando la nostra predicazione ed il progresso del Regno di Dio,

Lo dico francamente, il prologo di Giovanni è per me la sola creazione vera che non è basata su

dei miti pagani o su delle storielle inventate dai rabbini. Per la mia esperienza, quella di Giov 1:1-5 è

la sola Genesi valida per il cristiano, la sola che non ci faccia arrossire parlandone con gli altri al di

fuori della chiesa, la sola che non scandalizzi alcuno, la sola che non possa essere utilizzata per

ridicolizzarci, la sola che ci faccia apparire come dei credenti intelligenti ed emancipati.

Purtroppo, i fratelli americani circoncisi nella carne non possono risolvere tutto con il prologo di

Giovanni, questo perché essi non possono giustificare la pena capitale senza l’Antico Testamento e

molte altre cose che fanno le quali non sono secondo il Vangelo.

LE CONSEQUENZE DI UN CATTIVO USO DELLA BIBBIA

Per evitare di farci confondere, dobbiamo realizzare che la Bibbia non é stata scritta per insegnare la

scienza, l'astronomia, la geologia o la biologia e tutti quelli che l'hanno utilizzata in tale modo, prima

o poi hanno fatto degli errori madornali.

Su questo argomento, ricordiamoci di quello che ha fatto la Chiesa Cattolica, durante la Santa

Inquisizione che perseguitò a morte molte persone geniali; fece bruciare al rogo Giordano Bruno

(1548-1600) e condannò Galileo Galilei (1564-1642), due dei più grandi scienziati italiani dell'epoca.

Inoltre, il grande Leonardo da Vinci (1452-1519) si salvò per un pelo perché fuggì in Francia. A quel

tempo, egli era sotto investigazione dalla Santa Inquisizione perché studiava i corpi dei morti, per

tracciare il primo disegno anatomico delle parti interne del corpo umano.

26

Purtroppo, la Chiesa Cattolica non ha il monopolio dell'intolleranza religiosa, ma sembra essere un

male comune a molte denominazioni, o sette, che pretendono di avere la verità in assoluto. Fra questi

estremisti della fede, purtroppo, dobbiamo includere anche l'organizzazione detta "Chiesa di Cristo",

che esiste solo dal 1832 e pretende di essere la sola ''vera chiesa''.

Purtroppo, quando certi insegnanti o predicatori della Chiesa di Cristo hanno capito certe cose in

campo teologico o scientifico meglio dei loro colleghi, come quella sull'evoluzione delle specie, di

solito essi sono stati allontanati dall'insegnamento e dalla predicazione come eretici. Io stesso sono

uno fra quelli che sono stati spesso accusati d'eresia dai loro colleghi.

IL PERICOLO DI CREDERE DI ESSERE RESTATI SOLI

Senza togliere niente ai bravi credenti che nel 1932 avrebbero restaurato la vera Chiesa di Cristo o la

presunta unica vera chiesa dopo la morte degli apostoli nel primo secolo, bisogna tenere presente che

nel corso della storia vi sono sempre state delle persone che pensavano di essere i soli a fare certe

cose. Vi sono stati anche quelli che hanno pensato di essere i soli rimasti in questo mondo, come le

figlie di Lot (Gen 19:30-38).

Si ricordi del profeta Elia che pensava di essere il solo rimasto fedele, ma che fu poi avvertito dal

Signore che v’erano altri 7000 ch’erano rimasti fedeli come lui (1 Re 19:18 Rom11:4).

Vediamo che quando le gente non è bene informata e si sente isolata o pensa di essere la sola rimasta

al mondo o la sola rimasta fedele. C’è anche sempre quello li che pensa di essere il primo ad avere

inventato la macchinetta per tagliare il burro od avere scoperto l’uovo di Colombo.

C’è sempre il rischio di abbattersi e di perdere la fiducia o di dubitare di tutti. Quindi, è sempre

importante di muoverci altrove, di ricercare il dialogo con gli altri anche se non sono come noi, di

renderci conto che non siamo rimasti soli ad essere fedeli o a fare certe cose.

LA RESTAURAZIONE DEL 1832 E LA RICETTA DEL COLONNELLO SANDERS

Il credenti che si incontrarono nel Kentucky, nel 1832, per stabilire la sola vera Chiesa di Cristo,

pensarono di essere i primi o i soli ad iniziare tale movimento, ma in realtà vi sono sempre stati dei

seri credenti che hanno cercato di fare la stessa cosa in ogni secolo ed in molti paesi del mondo.

Io ho precedentemente cercato di presentare questa idea parlando della ricetta del Colonnello

Sanders, che quando andò in pensione, stabilì la famosa compagnia ’’Kentucky fried chicken’’, o il

pollo fritto alla Kentucky, che anche mia nonna conosceva già senza conoscere il colonnello perché

non era ancora nato! In realtà, la ricetta “segreta” che fece del Capitano Sanders, un multi milionario

in America, era niente altro che la ricetta della famosa “Vienner Schnitzel”, o “Bistecca alla

milanese”, che apparentemente al tempo dell’Impero Austro-Ungarico fu portata anche a Milano o

che qualche cuoco milanese introdusse anche a Vienna. Solo che la Vienner Schnitzel di solito è fatta

con carne di vitello e la ricetta del Capitano è fatta con la bistecca di pollo, come sono usi fare nel

Veneto.

27

Non si sa chi ha inventato prima tale ricetta; ha iniziato prima un cuoco austro-ungarico o uno

milanese o uno veneziano, ma non è importante. Quello che conta veramente è che c’è sempre

qualcuno che inventa quello che hanno già fatto gli altri, o qualcuno che pensa di essere il primo a

restaurare la vera chiesa, quando cento altri hanno fatto esattamente la stessa cosa. Essere al corrente

di questa possibilità è molto importante perché ci rende più umili e modesti, più pronti ad ascoltare

ed ad apprendere anche dagli altri che non hanno primati da difendere.

LA PAROLA DI DIO SI DIFENDE DA SOLA

É triste che certi letteralisti si sentono autorizzati ad inventare certe baggianate con la pretensione di

restaurare la credibilità della Parola di Dio e di salvare la nostra fede. Viene da domandarci: Chi li ha

autorizzati a farlo?

A tali persone, bisogna prima di tutto dire che la verità della Parola di Dio non ha bisogno di essere

difesa da nessuno, ma si difende da sola!

Si ricordi che cosa Joas disse ai Madianiti arrabbiati per quello che era successo all’altare di Baal:

“Volete voi difendere la causa di Baal? Volete venirgli in soccorso? Chi vorrà difendere la causa di

Baal sarà messo a morte prima di domattina; s’esso è dio, difenda da sé la sua causa, giacché hanno

demolito il suo altare” (Giud 6:31).

Nello stesso modo, la parola di Dio sa difendersi da sola! Se qualcuno vuole approfondire questo

discorso, basti che esamini certi passi violenti dell'Antico Testamento (1 Sam 15:3 Sal 137:8-9) e li

metta a confronto con quello che Gesù dice (Mat 5:38-47; 22:37-40). Secondo, bisogna ricordare a

tali inquisitori che non é la censura che salva la nostra fede, ma noi siamo rigenerati dalla Parola di

Gesù (Gio 15:3) e salvati dal prezioso sangue di Cristo (1 Pie 1:19).

L’IMPORTANZA DI SAPERE SOLO GESÙ CRISTO

Certi fanno dei grandi sforzi mentali o delle complicate elucubrazioni mentali per difendere certi miti

dell'Antico Testamento, mentre basterebbe predicare solo Gesù Cristo, come Paolo dice: "Poiché mi

proposi di non sapere altro fra voi, fuorché Gesù Cristo e lui crocifisso" (1 Cor 2:2).

Purtroppo, a certi ultra conservatori non basta predicare Gesù Cristo crocifisso per tutti (Giov 3:14-

15) e così essi cercano di giustificare tutto. Bisogna riconoscere che per arrivare a spiegare o

giustificare certi personaggi ed eventi dell'Antico Testamento é necessario divenire dottori in Sacra

Scrittura, ma ancora é difficile spiegare tutto perché certe contraddizioni sono così stridenti ed esse

rimarranno tali anche se le spieghiamo citando l'ebraico ed il greco.

POI ESSI CREDONO MENO DI TUTTI

Certi hanno un approccio sbagliato alla Bibbia per ignoranza o per mancanza di conoscenza o lo

fanno di proposito per dimostrare agli altri quanto sono fedeli e magari poi essi credono meno di tutti.

28

Altri cercano di dimostrare quanto sono fedeli per riuscire a trovare un supporto finanziario, altri lo

fanno per vendere i loro libri creazionisti nella chiesa, una specie di catechismi che sono oggi usati

nelle classi bibliche in America. In tale modo essi fanno molti soldi.

Altri ancora sono sinceri ed assumono un atteggiamento ultra conservatore giusto perché non

vogliono scandalizzare quelli deboli nella fede, ma facendo così non si cambia mai niente. Si ricordi

che in alcune circostanze particolari, anche Gesù scandalizzò molti da entrambe le parti (Mat 13:57;

15:12-14; 24:10-13. Mar 14:27. Gio 6:60-63), ma certi hanno bisogno di essere scandalizzati per

aprire gli occhi ed iniziare a vedere chiaro.

In ogni caso, certi credenti assumono una posizione sbagliata perché la loro fede non é ben radicata

in Gesù Cristo (1 Cor 2:1-2).

UNA VALANGA D'INFORMAZIONI INUTILI

Nel passato, i dittatori di questo mondo ed i Sommi Pontefici, per impedire d'informare la gente o il

popolino, introducevano la censura e proibivano la lettura di certi libri e persino la lettura della

Bibbia, ma con scarso successo. Nei tempi moderni, si é alla fine capito che tale sistema non

funziona più come una volta, perché adesso tutti vogliono fare quello che é proibito, perciò si é

deciso di cambiare sistema. Ai nostri giorni si sono moltiplicate le informazioni fasulle o sensazionali

per distrarre le persone dalle cose essenziali. Si é anche lasciato la libertà alla violenza e alla

volgarità per dare l'impressione che c'é la completa libertà.

É risaputo che sotto una valanga d'informazioni inutili o sensazionali le persone serie hanno più

difficoltà a raccapezzarsi e capire da quale parte stare e chi sostenere. Purtroppo, tale metodo é

spesso e volentieri utilizzato anche da certi predicatori o pastori disonesti per confondere e

manipolare i semplici credenti. Vediamo quindi che si può confondere la gente in modi diversi, anche

utilizzando solo la Bibbia, sia continuando a far studiare certi eventi e personaggi dell'Antico

Testamento che non ci riguardano direttamente o facendo imparare a memoria molti passi del Nuovo

Testamento.

Nelle chiese dove si utilizza un tale metodo, spesso e volentieri, non c'é alcuna informazione di

quello che sta succedendo nel mondo, ma solo la responsabilità di sapere bene a memoria ad ogni

riunione quelli che sono i versetti di turno. Tali passi imparati a memoria, spesso non si riferiscono

alle decisioni pratiche che i credenti devono prendere giorno per giorno.

L'INVENZIONE D'UN “CAM” NERO

Dopo il diluvio, l’umanità discenderebbe tutta da Noé, il quale ebbe tre figli, Sem, Cam e Jafet (Gen

10:3), dai quali discenderebbero le tre razze umane; questo se il diluvio fu veramente universale e se

nel mondo vi fossero solo tre razze umane, come si pensa tradizionalmente. .

29

Si dice che gli Israeliti bianchi discenderebbero Sem, il primogenito, che i neri discenderebbero da

Cam e che i Gialli discenderebbero da Jafet; tutte teorie queste che non si possono biblicamente e

scientificamente provare, ma rimangono sempre da dimostrare..

Poiché Cam dispiacque suo padre Noé (Gen 9:20-24). egli sarebbe stato più scuro degli altri due

fratelli o egli divenne più scuro degli altri solo in seguito. Cam ebbe quattro figli: Cush, Mitsraim,

Put ed Canaan (Gen 9:18; 10:1). Cush il maggiore sarebbe stato il più scuro di tutti e Canaan, il

minore, quello che fu maledetto dal nonno Noé al posto del padre Cam (Gen 9:25-27), sarebbe stato

un negro bianco, i cui discendenti, i Cananei avrebbero illecitamente occupato la Palestina. I Cananei

sarebbero stati tollerati in loco, solo per un certo tempo, fino all’arrivo degli Israeliti dall’Egitto.

Tutte teorie queste o fandonie che non sono scritte nella Bibbia e che non hanno alcun supporto

storico ed archeologico, naturalmente.

Con queste teorie tutte campate per aria, conservatori americani si sono convinti che Cam fosse più

scuro di carnagione degli altri due fratelli e che da lui, attraverso i suoi tre primi figli fossero discesi

tutti i neri dell'Africa, i Vedda ed i Tamili (o i Tamul) dell'India ed i popoli neri nelle isole

dell'Oceania; mentre da Canaan il nipote maledetto dal nonno Noé (Gen 9:25-27), sarebbero usciti i

neri bianchi della Palestina, quelli che dovrebbero tutti ritirarsi per lasciare lo spazio agli Israeliti

affinché si compia il piano di Dio, d’una Palestina 100% israelita. E chi più ne ha più ne metta.

A suo tempo, tale interpretazione della Bibbia, a riguardo delle origine delle razze umane, fu

provvidenziale per certi conservatori bianchi negli Stati Uniti, specialmente nel sud, dove la schiavitù

prosperava, anche fra quelli ultra "cristiani". L’insieme degli Stati della regione del Sud degli Stati

Uniti, è conosciuta come la ''Bible Belt'' o la ''Cintura della Bibbia''; fra i credenti di tale zona, di

solito c'é tanto Antico Testamento, poco Vangelo e molti pregiudizi contro le minoranze razziali e gli

stranieri.

UNA DIFFERENZA RAZZIALE INVENTATA

Partendo dal presupposto che Sem, figlio di Noé, fosse il capostipite dei bianchi e che Cam fosse il

capostipite dei neri dell’Africa e dei neri-bianchi della Palestina, per molti é diventato logico pensare

che Jafet avesse gli occhi un po’ a mandorla e che fosse il capostipite dei popoli mongoloidi o

''gialli'', quindi il capostipite dei Mongoli, Cinesi, Indocinesi, Coreani e Giapponesi. Tutte teorie

queste che sono ancora da dimostrare.

Dobbiamo dire che in tale teoria non c'é niente di vero, niente di scientifico e, soprattutto, niente di

biblico; si tratta d'una tipica teoria razzista o d'una interpretazione opportunista per spiegare o

giustificare certe trasgressioni ai diritti umani.

La differenza delle razze era completamente sconosciuta ai redattori della Genesi e non é mai

menzionata, ma certi si guardavano bene di sposare quelle o quelli di un'altra tribù. Quindi, il

razzismo esisteva in ogni caso. Possiamo comunque dire, che la Genesi é un libro tipicamente bianco,

il prodotto dalla cultura dei bianchi del Medio Oriente. Perciò, é completamente inutile di forzare il

testo per inserirci gli altri popoli che non facevano parte di quel contesto storico e geografico.

30

LE DUE FANCIULLE VERGINI DI LOT

Fra le storie sconcertanti della Genesi postdiluviana, c'é quella di Lot, nipote di Abramo, che viveva

nella città di Sodoma (Gen 13:12) dove la gente era tutta pervertita (Gen 13:13). C'é da domandarci

subito che cosa facesse Lot in Sodoma se era così pervertita, la peggiore delle città di quella zona.

Avvenne che mentre Lot era a Sodoma, due angeli lo visitarono, per avvertirlo di quello che stava

accadendo alla città. Come Lot vide i due forestieri, egli li invitò subito nella sua casa, affinché

passassero la notte sotto il suo tetto (Gen 19:1-3).

Tutto sembrava procedere bene, ma quella sera accadde subito una cosa strana: "Ma prima che si

fossero coricati, gli uomini della città, i Sodomiti, circondarono la casa; giovani e vecchi, la

popolazione intera venuta da ogni lato; e chiamarono Lot, e gli dissero: Dove sono quegli uomini che

sono venuti da te stanotte? Menali fuori, affinché noi li conosciamo!" (Gen 19:4-5).

Questo racconto sembra strano, poco credibile. Che tutti gli uomini dell'intera città, seppure di

grandezza modesta, ad un tratto si fossero infiammati per avere della relazioni omosessuali con i due

ospiti di Lot, che erano due uomini di passaggio, é molto dubbio, assurdo. E poi, ci avrebbe voluto un

certo tempo per tutti gli uomini della città di Sodoma ad avere una relazione sessuale con solo due

uomini; avrebbero dovuto fare una lunga fila. Perché tali uomini non avevano delle relazioni fra di

loro?

Quello che risponde Lot agli omosessuali, che volevano abusare dei suoi ospiti, é sorprendente, io

direi sconcertante: "Deh, fratelli miei, non fate questo male! Ecco, io ho due figliuole che non hanno

conosciuto uomo (vergini); deh, lasciate ch'io ve le meni fuori, e voi fate di loro quello che vi

piacerà; soltanto non fate nulla a questi uomini, poiché sono venuti all'ombra del mio tetto" (Gen

19:7-8).

Vi sono due cose che urtano in questo assurdo atteggiamento di Lot. Il primo che egli chiama

"fratelli" tali uomini violenti. Poi, Lot non li rimprovera, non piange dalla rabbia, non prega il

Signore, non grida dal dolore, non si dispera, non nasconde i due ospiti, non cerca di farli scappare,

magari dal tetto, ma egli candidamente propone uno scambio: le sue due figlie per i due ospiti. Lot

propone uno strano baratto, come se le sue due figlie fossero state una merce da scambio: "Io ho due

figliuole che non hanno conosciuto uomo; deh, lasciate ch'io ve le meni fuori, e voi fate di loro quello

che vi piacerà".

Nessuno di noi oggi parlerebbe così, nessuno sarebbe pronto di dare le sue figlie per proteggere due

uomini che probabilmente potevano difendersi da soli, come poi fecero (Gen 19:10-11).

Dobbiamo avere il coraggio di dire che quello che propone Lot é immorale; uno che proponesse un

tale scambio delle figlie oggi sarebbe considerato un mostro, un orco. Eppure certi commentatori

conservatori della Bibbia cercano di presentare sempre il lato positivo, morale e spirituale nella

proposta di Lot, che io proprio non vedo e non vedrò mai.

31

Evidentemente, Lot aveva dimenticato che anche le sue due figliole erano all'ombra del suo tetto, ma

allora le donne non contavano molto ed il padre poteva disporre delle sue figlie come voleva; sia

venderle che darle in pasto alla folla impazzita. come a quella di Sodoma.

Di solito, uno sarebbe disposto a dare tutto per salvare i suoi figli; sarebbe capace anche di sacrificare

i figli degli altri per salvare i suoi, ma il caso di Lot era diverso. Lot non aveva figli o maschietti, ma

delle figlie o delle femminucce, e con delle figlie in casa non sposate, egli non si sentiva proprio

sicuro quando i suoi nemici avrebbero bussato alla sua porta. Purtroppo, a quel tempo, prevaleva solo

la legge del più forte. Questo dimostrerebbe che i tempi antichi non erano poi così belli. Francamente

parlando io non ci ritornerei.

Fra i commenti più insulsi che io abbiamo sentito a riguardo della storia di Lot, che baratta le sue due

figlie per i suoi ospiti, c'é quella d'un missionario americano in Ucraina che affermò in una classe

biblica: "Logicamente, Noé era un buon uomo d'affari, egli propose le sue due figlie, ma egli sapeva

bene che degli omosessuali non andrebbero mai con una donna". In realtà in una grande folla di

omosessuali, come a Sodoma, ve ne sono sempre alcuni che vanno sia con gli uomini che con le

donne. Vi sono molti casi di omosessuali sposati con donne che hanno avuto figli. Quindi una tale

giustificazione del missionario non é accettabile.

SULLE ORIENTAZIONI SESSUALI

Io sono una persona eterosessuale ed ho difficoltà a stare con degli omosessuali, ma noi dobbiamo

evitare di perseguitare quelli che sono omosessuali, perché vi sono degli uomini che nascono in un

corpo da donna e delle donne che nascono in un corpo da uomo. Per me si tratta d'una disgrazia che

non é sempre facile sapere come affrontarla.

Nel passato, quando non c'era una forte crescita demografica come ai nostri giorni (adesso siamo

circa 7 miliardi), ma c'era già una forte opposizione all'omosessualità perché l'omosessualità non

genera figli e con l'omosessualità non si cresce di numero in famiglia. Per gli antichi, la procreazione

era molto importante. Avendo molti figli uno si sentiva più sicuro in casa, poteva difendere la sua

proprietà dagli approfittatori ed espandere la sua autorità.

Perciò, allora, avere tanti figli era considerata una benedizione: "Ecco, i figli sono una eredità che

viene dall'Eterno; il frutto del seno materno é un premio. Quali le frecce in mano d'un prode, tali sono

i figli della giovinezza, Beati coloro che ne hanno il turcasso pieno! Non saranno confusi quando

parleranno coi loro nemici alla porta" (Pro 127:3-4).

Probabilmente la storia di Lot, che era pronto a dare le figlie per prevenire l'omosessualità, é stata

ingrandita, esagerata, o si tratta solo d'una parabola inventata. Certa é una cosa, che da tale storia non

possiamo ricavarci alcun principio morale utile.

STRAPPANDO LA BENEDIZIONE CON UNO STRATAGEMMA

Fra le storie poco felici del periodo post diluviano v'é anche quella di Giacobbe o Israele che ottenne

una particolare benedizione da suo padre Isacco, truccandosi per apparire come il fratello Esaù;

32

quindi egli riesce nel suo intendo imbrogliando suo padre (Gen 27:5-27). Apparentemente, tale

imbroglio riuscì a cambiare il corso della storia.

Giacobbe riuscì ad ottenere la benedizione da suo padre Isacco, tutta una eredità al posto del fratello

Esaù, con un imbroglio. Una volta compreso che si trattava d'un inganno, Isacco avrebbe dovuto

cacciare Giacobbe da casa con dei calci nel sedere e a sua volta benedire Esaù, ma invece egli rimane

passivo, rassegnato (Gen 27:35).

Invece di condannare o maledire Giacobbe, il figlio scaltro che lo aveva imbrogliato (Gen 27:35),

Isacco si rassegna e risponde in modo assurdo. A suo figlio Esaù, che gli domanda giustizia (Gen

27:36), Isacco riprende a parlare dando l'impressione di maledire Esaù, il figlio diletto che era stato

imbrogliato: "Isacco rispose e disse a Esaù: Ecco io l'ho costituito tuo padrone, e gli ho dato tutti i

suoi fratelli per servi (Esaù incluso), e l'ho provvisto di frumento e di vino; che potrei dunque fare per

te, figlio mio? Esaù disse a suo padre: non hai tu che questa benedizione, padre mio? Benedici anche

me, o padre mio! Ed Esaù alzò la voce e pianse. Ed Isacco suo padre rispose e gli disse: Ecco la tua

dimora sarà priva della grassezza della terra e della rugiada che scende dai cieli. Tu vivrai della tua

spada e sarai servo di tuo fratello; ma avverrà che menando una vita errante, tu spezzerai il suo giogo

di sul tuo collo" (Gen 27:37-40).

Guardando bene tutto il contesto in cui si svolge tale evento o imbroglio storico, tutto sembra essere

una messa in scena per giustificare la pretesa di Israele sulla Palestina, a discapito degli altri popoli,

che sono anche essi figli di Dio (Efe 4:6). Fino a quando non avremo il coraggio di smascherare tale

imbroglio, le guerre nel Medio Oriente continueranno.

Grazie a tale imbroglio, Giacobbe avrebbe avuto in eredità la terra migliore, la Palestina dove scorre

il latte ed il miele (Eso 3:8). Giacobbe sarebbe divenuto capo di suo fratello Esaù; i figli d'Esaù o i

Palestinesi avrebbero servito i discendenti di Giacobbe o Israele (Gen 32:28) e via di seguito.

Tuttavia, Esaù ed i suoi discendenti avrebbero potuto sfuggire al dominio di Giacobbe o d'Israele

errando in altri luoghi, magari vivendo nel deserto, lasciando così la terra migliore al fratello ladro.

Roba da matti!

Al di là di certe benedizioni o maledizioni discutibili, fatte da certi grandi uomini o patriarchi, io

credo fermamente che noi, fatti ad immagine di Dio (Gen 1:27), nasciamo tutti uguali e quando leggo

certe parti dell'Antico Testamento come questa, non so se ridere o piangere.

Leggendo il testo di Genesi 27, si ha l'impressione che la concezione di benedizione di quel tempo

era come quella d'una formula magica, come pronunciare "Abbra Cadabra, che una volta pronunciata

non si può più evitare gli effetti, ma questo non ha niente a che fare con Dio, Gesù Cristo, lo Spirito

Santo ed il piano della salvezza. Io ho difficoltà a dire alla gente che Genesi 27 é la Parola di Dio.

Il comportamento di Giacobbe mi ricorda un po’ la politica sporca del governo d'Israele moderno,

che cerca sempre d'imbrogliare i Palestinesi con dei cavilli o degli stratagemmi; il governo d'Israele

fa così per strappare ai Palestinesi le terre nelle quali sono nati.

33

Immaginiamo quale insegnamento morale e spirituale possa infondere, nei credenti di oggi, un tale

tipo di racconto di Giacobbe che imbroglia suo padre, che soppianta suo fratello, ma é comunque

benedetto da Dio ed ottiene tutto quello che voleva imbrogliando. Purtroppo, anche ai nostri giorni ci

sono certi "credenti" che, influenzati da questo triste esempio, credono di poter ottenere dei benefici

spirituali e di andare in cielo imbrogliando i loro fratelli in Cristo. Che disgrazia!

ALMENO UN DOTTORATO IN SACRA SCRITTURA

Diciamolo chiaramente, per riuscire a giustificare certe gravi contraddizioni, uno non solo deve

conoscere bene la Bibbia, anche nella lingua originale ebraica dell'Antico Testamento, ma dovrebbe

avere almeno un dottorato nelle Sacre Scritture.

Nonostante questi molteplici prerequisiti intellettuali che uno dovrebbe avere, poi ci sarebbe sempre

il rischio che egli non sia capace non solo di convincere gli altri, ma neppure di convincere se stesso,

come spesso succede. Come detto in precedenza, per evitare tutto questo e rendere tutto più facile

basterebbe invece predicare solo Gesù Cristo crocifisso (1 Cor 2:2).

Parlando in tale modo, non voglio lasciare l'impressione che io desideri fare una fuga dalla ragione o

che io sia contro alla formazione culturale dei credenti; anzi io ho sempre auspicato che i credenti

studino, si qualifichino ed imparino altre lingue per ben riuscire.

LA PROPRIETÀ DELLA TERRA ED IL REGNO DI DIO

A me piacerebbe molto studiare ed approfondire il dialogo con i credenti su molti soggetti importanti,

come la relazione fra il possesso della terra in Palestina ed il regno di Dio che dovrebbe essere

soprattutto dentro di noi (Luc 17:21).

Esiste questo problema o fraintendimento perché nell'Antico Testamento é ripetuto con tanta

frequenza che Dio non ha lasciato la Palestina ai popoli che già vi abitavano, ma ne ha fatto dono di

tutto ai discendenti d'Abramo, Isacco e Giacobbe (Gen 11:14-17; 12:7; 13:15; 15:7, 18-19; 17:8;

24:7; 26:4; 28:3-4, 12; 48:4. Eso 6:8; 32:13. Deu 1:8; 34:4. Sal 105:11). Questo io proprio non lo

digerisco, perché Dio è padre di tutti (Efe 4:6) ed Egli non accetta alcuna forma di discriminazione.

Questa continua ripetizione, 16 volte, che tale terra avrebbe dovuto appartenere solo ai discendenti di

Abramo, attraverso la linea genealogica di Isacco e Giacobbe, e non ai loro cugini, quindi non ai

discendenti di Ismaele, Esaù e Lot, che già abitavano in loco, non mi convince.

Si tenga presente che questo avviene senza fare alcuna menzione alle cose spirituali, alla vita eterna

dopo la morte. Così, quel tipo di promessa divina o profezia, come la chiamano alcuni, puzza molto

34

di nazionalismo e di materialismo. Tali promesse sembrano essere fatte sempre a nome di Dio, ma

sono un elogio al dio-terra o all’egoistico possesso della terra e niente più.

Psicologicamente e moralmente, io non posso accettare tale programma o serie di profezie, almeno

16 profezie, che riservano la Palestina solo per i Giudei ad esclusione di tutti gli altri o dei Palestinesi

che già vi abitavano da migliaia di anni. Io rifiuto tale idea perché io parto sempre dal presupposto

che Dio é il Padre di tutti (Efe 4:6) e che egli non discrimina mai nessuno (At 10:34-35. Ro 2:11. Gal

2:6. Efe 6:9. Col 3:25. Giac 2:1, 9-10. 1 Pie 1:17). Nessuno mi dica che, nel caso degli Ebrei, tale

principio non si applica perché essi sono una eccezione alla regola. Io credo fermamente che le

persone eccezionali andranno tutte all’inferno.

Se Dio fa le cose per sempre (Ecc 3:14) e non cambia mai (Mal 3:6), così é scritto: "Gesù Cristo é lo

stesso ieri, oggi e in eterno" (Ebr 13:8), allora, l'eredità esclusiva ad Israele su tutta la Palestina a

discapito di altri popoli che non sono inferiori ha difficoltà a reggersi. Sembra una presa in giro.

DAL NILO ALL'EUFRATE?

V'é una forte letteratura ebraica, anche nell'Antico Testamento, che apparentemente sancisce il diritto

di proprietà degli Israeliti sulla Palestina. Fra i molti passi, uno é quello che più di tutti ha attirato

l'attenzione di molti esegeti e storici, persino di politici: "In quel giorno l'Eterno fece patto con

Abramo dicendo: Io do alla tua progenie questo paese, dal fiume d'Egitto (il Nilo) al gran fiume

Eufrate (in Mesopotamia); cioè (i territori detti ) il Kenita, il Kanizzeo, il Kadmoneo, l'Hittita, il

Ferezeo, i Refaim, l'Amorreo, il Cananeo, il Gergeseo, l'Hivveo ed il Gebuseo" (Gen 15:18-21).

Si tenga presente che a quel tempo la terra conosciuta andava dal Nilo all'Eufrate, quindi si riferisce

alla Fertile Mezzaluna, e così da questa profezia sembra che Dio avesse dato ad Abramo e alla sua

discendenza tutta la terra conosciuta a quel tempo; questo a discapito dei popoli che già vi abitavano

e che sono menzionati per nome: Kenei, Kenizei, Kadmonei, Hittei, Ferezei, Refei, Amorei, Cananei,

Ghirgasei e Gebusei. I Gebusei o Jebusei furono quelli che costruirono Gerusalemme o Jerusalem,

che fu conquistata per la prima volta dai figli di Giuda che massacrarono tutti (Giud 1:8) e fu

conquistata nuovamente al tempo di Davide (2 Sam 6:10).

Evidentemente, quello di Gen 15:18-21, si tratta d'un piano d'un grande olocausto pre-annunciato da

Giosuè a nome di Dio, molti secoli prima e realizzato più tardi. Tutto dipende da quando tale profezia

fu inserita nella Bibbia. In ogni caso, dobbiamo dire che tale piano di Gen 15:18-21 non coincide

affatto con il Vangelo, con l'idea che Dio é il Padre di tutti (Efe 4:6) e che vuole essere il Salvatore di

tutti (1 Tim 4:10).

Per fortuna, l’Italia non si trova fra il Nilo e l’Eufrate, i confini del mondo del passato, così noi siamo

lontani da certe guerre, che sono il frutto di alcune dubbie promesse per il possesso di certi territori;

delle promesse fasulle fatte dai rabbini ed attribuite poi a Dio, le quali non hanno niente di spirituale.

35

Teniamo presente però, che tali frequenti conflitti locali potrebbero, prima o poi, servire come una

miccia per scatenare un’altra guerra mondiale.

IL RITORNO AVREBBE DOVUTO PORTARE PACE A TUTTI I POPOLI

La profezia messianica di Isa 11:1-12, per noi cristiani preannuncia innanzi tutto Gesù, la nascita

della chiesa e la venuta del regno di Dio, ma i rabbini vi vedono in essa soprattutto una profezia sul

ritorno degli Ebrei in Palestina.

Si parla del ritorno d’Israele alla fine del brano: “In quel giorno, il Signore stenderà una seconda

volta la mano per riscattare il residuo del suo popolo rimasto in Assiria e in Egitto, a Pathros e in

Etiopia, ad Elam, a Scinear ed Hamath, e nelle isole del mare. Egli alzerà un vessillo verso le nazioni,

raccoglierà gli esuli d’Israele e raccoglierà i dispersi di Giuda dai quattro canti della terra” (Isa

11:11-12).

Evidentemente, Isaia aveva profetizzato del ritorno degli Ebrei quando erano in schiavitù a Babilonia

e furono liberati da Ciro (559-530 a.C.), il re dei Persiani (2 Cro 36:22-23. Esd 1:1-4. Isa 44:29. Ger

29:10-14 ) ed è molto difficile applicare tale profezia ai nostri giorni. Eppoi, non dice che i Giudei

avrebbero avuto il diritto di cacciare tutti gli altri popoli.

In ogni caso, il punto centrale è che la realizzazione di quella profezia avrebbe dovuto portare la pace

per tutti i popoli (Isa 11:8-10), mentre il recente ritorno degli Ebrei o dei Giudei in Palestina è

divenuto un punto caldo nel mondo, una delle principali cause di conflitti e d’instabilità politica per

tutto il Medio Oriente. Evidentemente, tale ritorno in Palestina realizzato dagli Ebrei dei nostri giorni,

non è stato concepito nello stesso modo come profetizzato da Isaia, perché sta portando divisione,

odio e guerra.

Come scritto: “V’è tal via che all’uomo par dritta, ma finisce per menare alla morte” (Prov 14:12).

Questo è la via che stanno seguendo i politicanti nazionalisti d’Israele ai nostri giorni.

SOLO PERCHÉ COLPISCE I POPOLI D’ALTRI PAESI

Certi fratelli americano non vedono niente di male, nella promessa in Gen 15:18-21), perché gli Stati

Uniti non si trovano fra il Nilo e l’Eufrate, ma se fossero in quella parte del mondo, o se fossero

menzionati certi stati americani, come il Texas, l’Oklahoma, l’Arkansas, il Tennessee ed il

Mississippi, allora essi ci penserebbero due volte, o forse tre!

Perciò si può capire perché certi estremisti di altre nazioni hanno usato tale discutibile promessa o

profezia Gen 15:18-21 per dire che gli Ebrei avevano un programma di prendere il controllo del

mondo intero. Evidentemente, questo non é vero, perché si tratta d'una falsa profezia che non deve

mettere in questione la buona fede di tutti gli Ebrei seri e nemmeno il movimento sionista, ma si

36

dovrebbe mettere in questione solo colui che ha scritta tale profezia e l'ha inserita nella Bibbia e l'ha

presentata come un programma di Dio.

COME IL FALSO DELLA DONAZIONE COSTANTINIANA

Tale dono di Dio della Palestina ai discendenti di Abramo, Isacco e Giacobbe, mi appare come il

famoso falso della Donazione Costantiniana. Un documento completamente fasullo, impugnato

spesso dal clero per arrogarsi dei diritti che non aveva e che ha causata tanta sofferenza agli Italiani

per molti secoli.

Si tenga presente che, nel Medioevo, l'Italia era completamente dominata dal potere della Chiesa

Romana che pretendeva di avere ereditato l’Italia intera dall’Imperatore Costantino (280-337 d.C.),

mentre stava morendo. Attraverso la "Donazione di Costantino" la Chiesa Romana aveva esteso la

sua proprietà su tutta la penisola, riducendo in miseria molti contadini che erano rimasti senza terra o

che per sopravvivere dovevano lavorare alla dipendenza del clero. In tale modo, si costruirono in

Italia molti monasteri, conventi, abbazie, santuari e cattedrali perché tutto era gratis per il clero. In

Italia, i preti non hanno mai pagato le tasse come gli altri comuni mortali e non le pagano neppure ai

nostri giorni!

La disputa sui diritti del clero, derivanti dalla Donazione di Costantino, continuò per secoli, fino al

1440, quando Lorenzo Valla, un umanista ed esperto filologo che si opponeva a tutti gli abusi, riuscì

a provare il contrario. Dopo lunghe e meticolose ricerche, Valla fu capace di dimostrare che la

Donazione di Costantino era soltanto un falso documento per giustificare il potere temporale dei

pontefici sulla penisola. Tuttavia, anche se il documento era un falso, uno dei molti documenti

contraffatti dal clero, la Chiesa Romana ha continuato ad agire come se avesse veramente ereditato

l’Italia e gli Italiani hanno continuato a pagare al clero delle compensazioni.

Ammettiamo per un momento che Costantino a Costantinopoli, prima di morire, per salvare la sua

sporca anima, abbia veramente fatto dono dell’intera Italia al vescovo di Roma, dovrebbe essere

questa una valida ragione per il Papa di dominare l’Italia? Naturalmente No! Considerando che i

cittadini sono tutti uguali per la legge e che ogni nazione ha il diritto di scegliersi democraticamente

il proprio governo, il Papa non ha alcun diritto umano né divino per imporre la sua volontà e di

sfruttare una intera nazione. I credenti dovrebbero essere molto cauti con quei capi religiosi che

hanno una tale mentalità anche se apparentemente agiscono in nome di Dio, specialmente se usano

Dio.

Gli Italiani riuscirono a scalzare il potere del clero sulla penisola al tempo del Risorgimento Italiano,

ma i progressi ottenuti dal Risorgimento Italiano furono gravemente messi in pericolo dai Patti

Lateranensi nel 1929, quando Benito Mussolini permise di stabilire lo Stato del Vaticano. Il risultato

del Risorgimento Italiano sparì completamente negli anni 1945-1948, quando il Governo Americano

37

finanziò fortemente il Vaticano per fare vincere le elezioni politiche alla Democrazia Cristiana, il

partito della Chiesa Romana.

LA FALSA DONAZIONE AI GIUDEI É PIÙ COMPLICATA

Abbiamo visto che gli effetti negativi del falso della Donazione di Costantino continuò per secoli,

fino al 1440, quando per la prima volta Lorenzo Valla, un grande patriota italiano, finalmente riuscì a

dimostrare che si trattava d'un falso introdotto dal clero romano.

Nel caso degli Ebrei, che pretendono ancora oggi di avere ricevuto in eredità da Dio la Palestina, in

quanto discendenti d'Abramo, Isacco e Giacobbe, si tratta d'una cosa più complicata della Donazione

di Costantino, perché la loro pretensione é scritta nella Bibbia.

Tuttavia, considerando che per molti secoli, soltanto dei Giudei scrivevano la Bibbia é evidente che

ci hanno messo tutto quello che hanno voluto. Presento qui alcuni esempi. Quando Ciro il Grande, re

di Persia (578-530 a.C.), conquistò Babilonia nel 547 a.C., i sacerdoti ebrei s'affrettarono a

dimostrargli che il suo trionfo era stato pre-annunziato dalla Bibbia (Isa 44:28; 45:1-4). Quando

Alessandro il Macedone (356-323 a.C.) conquistò la Giudea nel 333 a.C., i sacerdoti ebraici gli

fecero subito vedere che il suo trionfo era stato previsto dalla Bibbia (Dan 2:40; 7:7; 11:3), così

anche l'eredità della Palestina per i Giudei fu a suo tempo introdotta nella Bibbia per fini politici e noi

ne stiamo subendo tuttora le conseguenze negative di tale imbroglio politico fatto a nome di Dio.

Anche ai nostri giorni, i Rabbini pretendono d'avere lo stesso spirito di profezia per predire il futuro,

ma nel 1945 nessuno di loro fu in grado di prevedere che Adolf Hitler avrebbe fatto morire 5 o 6

milioni di essi nelle camere a gas. Tutte le volte che delle vite umane sono soppresse, è una tragedia

per tutti noi.

Silvio Caddeo

Edizione finale, 25 settembre 2013

Laval, Québec, Canada

Continua


Recommended