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Una pausa di riflessione per il nuovo anno - Sfogliami.it Gennaio 2018.pdf · Quando l’emozione...

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Anno II - Numero 1 Gennaio 2018 ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA Sezione “S.Ten. Pil. MOVM Fortunato Cesari” GALATINA DISTRIBUZIONE GRATUITA CONSULTABILE SU www.aaagalatina.it SOMMARIO È importante che se ne parli 2 L’ANGOLO DELLA POESIA NATALE ANTICO 2 Campagna Tesseramento Anno 2018 3 Avvenimenti lieti 3 Quando l’emozione ha voce 4 Sostenitori dell’Associazione 4 La Storia dell’Olimpia S.B.V. 5 Scuola Virtus Basket Galatina 5 Cubismo Analitico e Cubismo Sintetico 6 A.N.C.R.I. - Associazione Na- zionale Cavalieri al merito della Repubblica Italiana 7 RUBRICA La Storia di Galatina 8 RUBRICA Storia di ieri e di oggi 9 L’ALBUM DEI RICORDI 26 Novembre 2017 10 LE RICETTE DELLA NONNA La Torta Pasticciotto del Sa- lento 10 L'arrivo del nuovo anno porta inevitabil- mente con sè una lunga lista di buoni pro- positi e di speranze. Tutto questo avviene ad ogni giro di boa di Capodanno. Anche quest'anno quindi non possiamo ritenerci esonerati da questa ritualità. Per adempierea tale dovere guardiamoci allora indietro tutti quanti e ripensiamo all'anno appena trascorso; facciamolo ten- tando di mettere da parte una valutazione esclusivamente soggettiva e personale che nella gran parte dei casi ci porterebbe ad auto assolverci. Frughiamo nelle nostre giornate trascorse nel 2017 ed affidate ora alla memoria. Cerchiamo di comprendere se qualcosa poteva essere fatto meglio; se alcuni nostri comportamenti non sono stati corretti nei confronti del prossimo e se invece qualcosa poteva essere fatto in ma- niera più giusta. Facciamo un pic- colo esame di coscienza e, dopo una piccola rifles- sione, diamo un giudizio sul no- stro operato. Non facciamolo per darci un voto o un giudizio finale. Facciamolo solo per ripensare e riflettere nella nostra sfera personale. Basterebbe forse solo questo per migliorare. Se ognuno, alla fine di un anno, facesse un piccolo esame di coscienza sul suo agire, comprenderebbe che ogni singola azione ed una piccola frase superficiale, possono col- pire la sensibilità altrui o, peggio ancora, causare gravi danni ad altre persone. Ed allora, in questo giro di boa fra il 2017 ed il 2018, non dimentichiamo, tutti noi, di fare questo breve esame di coscienza. Apriamo la nostra speranza per il nuovo anno. Facciamolo predisponendoci all'au- tocritica e ad una maggiore riflessione. Ognuno di noi è il prossimodi qualcun altro. La pacifica convivenza parte proprio da questa certezza. Buon anno a tutti i nostri lettori. Antonio Liguori Una pausa di riflessione per il nuovo anno Tempo di Avvento Con la domenica 3 dicembre 2017 la Chiesa da inizio al nuovo Anno Liturgi- co il cui centro è il Triduo Pasquale di Passione, Morte e di Resurrezione del Signore Gesù. Ogni domenica, Pasqua della settimana, nella preghiera liturgi- ca si fa memoria di questo evento di salvezza. LAnno Liturgico termina con la celebrazione della solennità di Gesù Cristo Re dellUniverso. Nel primo periodo celebriamo il tempo dellAv- vento, quattro domeniche, in attesa della Natività del Signore. Nelle dome- niche di Avvento il tema principale è quello dellattesa e della speranza. Le figure guida sono Maria Immacolata; San Giovanni Battista, il precursore; San Giuseppe, luomo giusto e timora- to di Dio. La Parola del Signore che leggeremo nelle domeniche è il Vange- lo secondo Marco. Don Aldo Santoro E’ in fase di rilascio regolare registrazione presso la cancelleria del Tribunale Lecce - come disposto dall'art.5 della L. 48/47
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Anno II - Numero 1

Gennaio 2018

ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

Sezione “S.Ten. Pil. MOVM Fortunato Cesari”

GALATINA

DISTRIBUZIONE GRATUITA CONSULTABILE SU

www.aaagalatina.it

SOMMARIO

È importante che se ne parli 2

L’ANGOLO DELLA POESIA

NATALE ANTICO 2

Campagna Tesseramento

Anno 2018 3

Avvenimenti lieti 3

Quando l’emozione ha voce 4

Sostenitori dell’Associazione 4

La Storia dell’Olimpia S.B.V. 5

Scuola Virtus Basket Galatina 5

Cubismo Analitico e Cubismo

Sintetico 6

A.N.C.R.I. - Associazione Na-

zionale Cavalieri al merito

della Repubblica Italiana

7

RUBRICA

La Storia di Galatina 8

RUBRICA

Storia di ieri e di oggi 9

L’ALBUM DEI RICORDI

26 Novembre 2017 10

LE RICETTE DELLA NONNA

La Torta Pasticciotto del Sa-

lento

10

L'arrivo del nuovo anno porta inevitabil-mente con sè una lunga lista di buoni pro-positi e di speranze. Tutto questo avviene ad ogni giro di boa di Capodanno. Anche quest'anno quindi non possiamo ritenerci esonerati da questa ritualità. Per “adempiere” a tale dovere guardiamoci allora indietro tutti quanti e ripensiamo all'anno appena trascorso; facciamolo ten-tando di mettere da parte una valutazione esclusivamente soggettiva e personale che nella gran parte dei casi ci porterebbe ad auto assolverci. Frughiamo nelle nostre giornate trascorse nel 2017 ed affidate ora alla memoria. Cerchiamo di comprendere se qualcosa poteva essere fatto meglio; se alcuni nostri comportamenti non sono stati corretti nei confronti del prossimo e se invece qualcosa poteva essere fatto in ma-niera più giusta. Facciamo un pic-colo esame di coscienza e, dopo una piccola rifles-sione, diamo un giudizio sul no-stro operato. Non facciamolo per darci un voto o un giudizio finale. Facciamolo solo per ripensare e riflettere nella

nostra sfera personale. Basterebbe forse solo questo per migliorare. Se ognuno, alla fine di un anno, facesse un piccolo esame di coscienza sul suo agire, comprenderebbe che ogni singola azione ed una piccola frase superficiale, possono col-pire la sensibilità altrui o, peggio ancora, causare gravi danni ad altre persone. Ed allora, in questo giro di boa fra il 2017 ed il 2018, non dimentichiamo, tutti noi, di fare questo breve esame di coscienza. Apriamo la nostra speranza per il nuovo anno. Facciamolo predisponendoci all'au-tocritica e ad una maggiore riflessione. Ognuno di noi è “il prossimo” di qualcun altro. La pacifica convivenza parte proprio da questa certezza. Buon anno a tutti i nostri lettori.

Antonio Liguori

Una pausa di riflessione per il nuovo anno

Tempo di Avvento

Con la domenica 3 dicembre 2017 la

Chiesa da inizio al nuovo Anno Liturgi-

co il cui centro è il Triduo Pasquale di

Passione, Morte e di Resurrezione del

Signore Gesù. Ogni domenica, Pasqua

della settimana, nella preghiera liturgi-

ca si fa memoria di questo evento di

salvezza. L’Anno Liturgico termina con

la celebrazione della solennità di Gesù

Cristo Re dell’Universo. Nel primo

periodo celebriamo il tempo dell’Av-

vento, quattro domeniche, in attesa

della Natività del Signore. Nelle dome-

niche di Avvento il tema principale è

quello dell’attesa e della speranza. Le

figure guida sono Maria Immacolata;

San Giovanni Battista, il precursore;

San Giuseppe, l’uomo giusto e timora-

to di Dio. La Parola del Signore che

leggeremo nelle domeniche è il Vange-

lo secondo Marco.

Don Aldo Santoro

E’ in fase di rilascio

regolare registrazione

presso la cancelleria

del Tribunale Lecce -

come disposto

dall'art.5 della L. 48/47

Le donne, l’amore….il femminicidio:

l’elemento comune che sta dietro que-

sti tre termini è la violenza di genere. Il

termine “genere” è stato introdotto per

sottolineare la differenza tra

“sesso” (biologico) e

“genere” (culturale), con cui

si fa riferimento a tutte quel-

le violazioni, discriminazio-

ni, soprusi, disparità, subite

dal genere femminile ed agi-

te dal genere maschile.

La violenza sessuale punta a

controllare il corpo delle

donne, a limitarne la libertà

o a rivendicarne il possesso e

nasce dal non riconoscimen-

to di pari uguaglianza rispet-

to agli uomini o dal fatto che

la donna non si conformi a

ciò che “culturalmente” ci si

aspetta lei faccia o sia.

La violenza può essere fisica, psicolo-

gica, sessuale, economica e quella di

genere si sostanzia di violenza dome-

stica, di violenza assistita ed in cre-

scendo di femminicidio e femicidio.

Trattasi di due parole da poco entrate

nel dibattito pubblico italiano, spesso

utilizzate come sinonimi, ma con signi-

ficati leggermente diversi, anche se

entrambi derivanti dalla parola inglese

femicide.

Da un lato quindi, il termine

“femminicidio”, sta per tutto l’insieme

territoriali sociali, delle forze di poli-

zia, delle ASL, del privato sociale e

quindi svolgendo accurate indagini di

riscontro alle inizialmente timide de-

nunce e querele di poche donne, anche

minori, poi sempre

più numerose e co-

raggiose…… mentre

ancora tanti restava-

no muti testimoni di

tristi spettacoli, spes-

so senza vincitori….si

sentiva veramente

SOLA.

Non essendo mai

facile affrontare in

concreto un percorso

di trasparente riven-

dicazione, innanzi-

tutto del rispetto del-

le differenze di gene-

re, poi dell’effettività della tutela da

apprestare alle vittime, siano esse

donne o minori e quindi delle pari

opportunità negli ambiti delle attività

quotidiane, in quanto la violenza si

manifesta talora anche in maniera

subdola e mascherata e, quando si

prende la determinazione di denuncia-

re, non è facile assumersi le responsa-

bilità collegate allo sviluppo della pro-

pria vicenda umana e giudiziaria, spe-

cie se il rischio della “solitudine” non è

affatto minimo……

Maria Cristina Rizzo

P a g i n a 2

delle violenze e delle discriminazioni

operate contro il genere femminile

(comprensivo della limitazione della

loro libertà sul piano della partecipa-

zione alla vita pubblica, della socialità,

eccetera), che possono sfociare anche

nella morte, e dall’altro il termine

“femicidio” sta per indicare proprio

l’omicidio di una donna fondato su

motivazioni di genere.

Importante è il fatto che oggi ne par-

liamo ed andiamo avanti INSIEME.

Un tempo anche questo non si faceva.

Chi come me, pioniera nell’attività

istruttoria di settore, con forza, ma

anche con una buona dose di follia,

assumeva sempre posizioni scomode,

dapprima informando e formando gli

operatori della giustizia, degli ambiti

Natale Antico Voci echeggiano per i vicoli…. profumi atavici impregnano le mem-bra. La mamma richiama i figli in casa…. Il Bambinello è nato… Rosse sono le guance…. Candida l’anima…. Profumato il mondo rende la sua presenza di bimbo di lat-te. E di rosso antico I cuori infervora Le menti apre. Luce nuova e splendente dona a chi guarda con occhi innocenti il mondo corrotto.

Raffaella De Pascalis

G A Z Z E T T I N O A Z Z U R R O

L ’angolo della poesia

È importante che se parli

Attività Sociali

Effettivo personale militare e civile, dell’A.M. o di altre FF.AA., che presta o abbia pre-stato servizio, con qualsiasi grado e qualifica, nell’Aeronautica Militare o presso i Reparti di volo dell’Esercito, della Marina Militare, dei Carabinieri e di altri Corpi ed Enti dello Stato. Aggregato familiari dei Soci deceduti e/o perso-nale che operano o hanno operato in attività aeronautiche civili, nonché coloro che hanno particolare inclina-zione per le attività aeronautiche ed aerospaziali e/o che praticano od ab-biano praticato sport aeronautici, non-ché tutti i simpatizzanti dell’Arma Az-zurra. Aggregato Familiare familiare del Socio Effettivo o Aggrega-to.

PER ISCRIVERTI COME SOCIO/A NELLA QUALSIASI AVENTE DI-RITTO E´ NECESSARIO: Scaricare dal sito www.aaagalatina.it, stampare, com-pilare integralmente, firmare ed infine scannerizzare la domanda di Iscrizione reperibile al seguente in-dirizzo: http://www.aaagalatina.it/wp-content/uploads/2013/12/Domanda-Iscrizione-AAA-Galatina.pdf. Mandare una E-mail di richiesta all’indirizzo:

[email protected] spiegando i motivi della richiesta di

Già da adesso è possibile rinnovare l´iscrizione come socia/o dell´Associazione Arma Aeronautica – Sezione “S.Ten. Pil. MOVM Fortu-nato Cesari” di Galatina per l´anno solare 2018. Ti ricordo che il pagamento della quota per rinnovo tessera DEVE essere effettuato entro la fine di feb-braio 2018... è indispensabile che il processo di rinnovo sia terminato abbondantemente entro la data della Assemblea Generale dei Soci, previ-sta per marzo 2018. La quota associativa, deliberata dal Consiglio Direttivo nella seduta del 29 Settembre 2017, è di 60,00 euro per i Soci Effettivi/Aggregati e di 15,00 euro per gli Aggregati Familia-ri. L´importo della quota associativa non può in alcun modo essere resti-tuito e deve essere versato diretta-mente presso la sede sociale dell’As-sociazione in Via dei Robertini 20/bis o con Bonifico Bancario intestato al Presidente dell’Associazione, Save-rio MENGOLI, con codice IBAN: IT49 V 03062 34210 000001599562, met-tendo concisamente come causale: cognome, nome, anno tessera, moti-vo “quota associativa”. In ogni momento è possibile iscri-versi all´associazione, tenendo con-to che l´iscrizione ha valore per l´anno solare, quindi fino al 31 di-cembre dell´anno di iscrizione, nelle qualifiche di Socio:

adesione ed allegando la scheda as-sociativa scannerizzata o consegnar-la direttamente alla Segreteria del Sodalizio nei giorni feriali dalle ore 17.00/19.30. Versare la quota associativa spettan-te con la modalità prevista. Dopo aver versato la quota associati-va darne segnalazione per E-mail ad [email protected]. Consegnare direttamente alla segre-teria dell´Associazione, o spedire per posta, la domanda di iscrizione in originale:

Associazione Arma Aeronautica Sezione “S.Ten. Pil. MOVM Fortunato Cesari” Via Robertini 20/bis, 73013 Galatina (LE)

Stiamo studiando altri servizi di in-teresse comune, sono benvenuti sug-gerimenti e proposte. Tesserarsi vuol dire crescere insie-me ! Vi invitiamo quindi caldamente a iscrivervi numerose/i ! Il tesseramento è di vitale importan-za per mantenere in vita l´Associazione !

Saverio Mengoli

Presidente A.A.A. Sezione di Galatina

P a g i n a 3

Campagna Tesseramento Anno 2018

A n n o I I - N u m e r o 1

Attività Sociali

Avvenimenti lieti Carissima/o Socia/o, tantissimi augu-ri! Non sentirti vecchia/o, perché vec-chi si diventa quando si smette di vole-re bene a qualcuno e quando non ci sono più sogni da raggiungere e desi-derare. Scriverti una lettera per il tuo compleanno, forse, ti sembrerà esage-rato… ma è solo un modo diverso per farti sentire che tutti gli Associati del Sodalizio di Galatina ti sono vicini! Non serve contare il tempo, tu cammini nel tempo infinito di chi non conosce età, gli anni sorridono ai tuoi cambiamenti e, conoscendoti, so che continuerai a mantenerti giovane in questi anni. Dico solo un’altra cosa: ci sono legami che sono completa-mente destinati ad esistere. Un tenerissimo, grandissimo e immen-so abbraccio!

BUON COMPLEANNO!

Antonello VERDESCA - 1 Gennaio Antonio BELLO - 3 Gennaio Giuseppe FORTE - 3 Gennaio Armando CASALINO - 6 Gennaio Assunta VELINA - 9 Gennaio Marilena FONTE - 12 Gennaio Giovanni L. SEDILE - 15 Gennaio Cosimo MARRA - 17 Gennaio Maria Costanza NACCI - 20 Gennaio Maria Add.ta RIGLIACO - 21 Gennaio Donata SERRA - 24 Gennaio Carmine ROMANO - 26 Gennaio Alfio Gaetano SPAGNA - 27 Gennaio Saverio MENGOLI - 29 Gennaio

Il Presidente

Saverio Mengoli

“Il grande dono che ci è concesso, invecchiando, è quello di non perdere le altre età che abbiamo vissuto”

(Madeleine L'Engle)

Mentre il sole fa capolino dietro le

nubi, pronto a riscaldare una fredda

mattina di novembre, ecco che la scuo-

la si anima. Si risveglia dal sonno al

suono delle voci amiche. Voci cristalli-

ne di risate e gioia di vivere. Oggi, pe-

rò, non è una giornata scolastica come

le solite. C’è movimento. Un

brulichio di animi indaffarati. Di

spiritelli che non vedono l’ora di

dare sfogo a tutta la loro creati-

vità. Spugne di mare pronte ad

assorbire ogni nuova energia che

arriva loro da ogni parte. Ed

eccoli allora. Come formichine

sciamano verso i vari laboratori.

Hanno la luce negli occhi. La

scuola li guarda stupita. Guarda

le aule che non riconosce più.

Son diverse. I banchi non sono

al loro posto, e anche le sedie

sono state sloggiate. Che dire

degli insegnanti! Vanno, vengo-

no, guidano, salgono, scendono,

cantano… Le aule in un attimo

son diventate BOTTEGHE. Co-

me una volta. Come tanto tempo

fa. Piene di allievi desiderosi di

apprendere un’arte. Ed ecco la

BOTTEGA DI RAFFAELLO. No, non

Sanzio! Murrone M° Raffaello Murro-

ne percussionista e batterista. COME

TI RICICLO LA CARTA con Paola At-

tanasi. NON CHIAMATEMI SOLO

ORIGAMI con Maria Grazia Baldari e

Maila Bianco dalle cui abili mani fuo-

riescono come per magia: cigni, stelle,

cuori colorati, soli e tanto altro ancora.

Zezza” Il Giardino degli Alberi di Klimt

“ha vissuto un’ora insolita. Ballerine

lievi come farfalle han danzato al ritmo

di Rossini. Due di loro hanno lasciato

nell’aria una dolce nenia fatta di sinuo-

si movimenti narranti storie di uomini

e donne di ieri e di oggi. Ma ecco l’im-

provviso irrompere dei tam-

burelli, agitati e scossi da

mani esperte nonostante la

giovane età dei loro suona-

tori. Sono I TAMBURELLI-

STI DI TORRE NOHANA

che hanno il merito di non

far scomparire una antica

tradizione salentina che ha

il sapore di una terra amara,

lavorata da contadini “Sotto

un sole assassino”, di giova-

ni innamorati che dichiara-

no il loro amore disperato,

di donne che danzano fino

allo sfinimento per cancella-

re una vita di soprusi, di

fatica amara, di nidiate di

figli da crescere spesso nella

povertà più nera. Ma anche

la gioia del vivere nonostan-

te tutto. “L’emozione non ha

voce” canta qualcuno. Non sempre è

vero. E oggi gli studenti della Scuola

Primaria e Secondaria di Primo Grado

di Noha lo hanno dimostrato. Hanno

dato voce al loro sentire, alle loro emo-

zioni venute fuori dal guscio appena

dischiuso sotto lo sguardo fiero della

loro Dirigente Eleonora Longo

Rita Maria Colazzo

P a g i n a 4

BELLA PIÙ DI PRIMA con la make up

artyst ESTETÌC Giulia Chittano.

GUARDA COME TI ACCONCI con

Antonella Geusa LULÈ Acconciature

direttamente da Casa Sanremo. MA-

CARONE A CHI? Con Luisa Danaro

che come nonna attenta e premurosa,

insegna ai suoi nipoti un’arte antica di

donne e voce di donne. EINSTEIN

PER UN GIORNO Con Natale Michele.

Scienza e Tecnica, prese a braccetto,

sono state protagoniste indiscusse del

suo laboratorio. E LA CHIAMANO

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Liceo Musicale e Coreutico di Parabi-

ta. Sotto la regia del M° Domenico

Un sentito ringraziamento,

per l'affetto e l'aiuto che avete

saputo dimostrare nei nostri

confronti, è rivolto a:

Silvana VITAGLIANI € 60,00

Natalina ONESIMI € 50,00

Alessandro CORCIULO € 20,00

Mario STANISLAO € 20,00

Ogni uomo deve decidere se cammine-rà nella luce dell’altruismo creativo o nel buio dell’egoismo distruttivo.

Martin Luther King

I Sostenitori condividono davvero

un’esclusiva combinazione di caratte-

ristiche: anche se pacate, hanno opi-

nioni molto forti e lottano instancabil-

mente per un’idea in cui credono. Le

persone con questo tipo di personalità

sono decise e volitive, ma raramente

utilizzano tale energia per guadagno

personale – i Sostenitori agiscono con

creatività, fantasia, convinzione e sen-

sibilità, non per creare un vantaggio,

bensì per creare equilibrio.

G A Z Z E T T I N O A Z Z U R R O

Sostenitori dell ’Associazione

Quando l ’emozione ha voce

Attività Sociali

Gli articoli rispecchiano

esclusivamente le opinioni

degli autori.

Gli elaborati giunti in reda-

zione si intendono inviati a

titolo di liberalità e non si

restituiscono anche se non

pubblicati.

“Gruppo dei tamburellisti di Torre Nohana” dell’Istituto Comprensivo di Noha 2 Polo

sociali per cui ognuno avrebbe lottato e sudato. Vi ricordate quei due amici…?? Uno era juventino e l’altro era interista, ognuno voleva scegliere i colori socia-li della propria squadra del cuore, perciò con il consueto spirito di con-divisione, decisero di scegliere il bianco della Juventus e il blu dell’In-ter… Era il 1996 e cosi nasceva l’olimpia galatina. Dopo i primi anni di attività calcistica in terza categoria, l’olimpia allestì una squadra competitiva, una squadra che potesse puntare alla pro-mozione, ed ecco che nella stagione 1998-1999 vinse il campionato, e venne promossa in seconda categoria dove militò per alcuni anni. Nel 2001 con l’assegnazione della gestione del palazzetto dello sport di galatina, la società inizia una nuova avventura. Ore ed ore impegnati nel gestire l’im-pianto, ore ad assistere agli allena-menti, ore a tifare per le squadre del-la città, ed è così che nasce la passio-ne per la pallavolo, tanto che nel 2008-2009 lasciato il calcio si decide di iniziare una nuova esperienza in un mondo a noi nuovo, una nuova sfida sportiva. Nasce cosi l’olimpia volley, che mili-terà nel campionato di seconda divi-sione. Dopo aver allestito una squa-dra dal giusto mix, una squadra con le icone della pallavolo galatinese, con degli atleti che avevano fatto la storia della pallavolo, nomi come Tonino Giorgetti, Rino Martina, Ser-gio De Riccardis, Giuseppe Palumbo,

Era il lon-tano 1996 quando un pomerig-gio di metà agosto due amici ap-passionati di sport, decisero di affrontare una nuova sfida, deci-

sero tra paure e forza di volontà di realizzare un piccolo sogno che con-servavano nello scrigno dei desideri da un po’di tempo. Il 1996 era l’anno delle olimpiadi, la manifestazione sportiva più impor-tante per qualsiasi sportivo, per qual-siasi tifoso o appassionato di sport. Era l’anno ideale per aprire quello scrigno e realizzare il proprio sogno, così una sera di settembre, insieme ad alcuni amici decisero di creare una squadra di calcio, una squadra fatta di amici e colleghi del lavoro, col qua-le dividere e condividere la passione per il calcio e le sfide. Ora bisognava dare un nome e dei colori sociali alla squadra, un nome e dei colori che sarebbero stati il marchio di fabbrica di questa nuova realtà sportiva. Era l‘anno del centenario delle olim-piadi moderne, e ispirati da ciò la società venne chiamata olimpia gala-tina e, come simbolo quel gruppo di amici scelse una bellissima fiamma olimpica. Scelto il simbolo ed il nome, ora biso-gnava decidere i colori sociali colori

Cosimo Tarantino, Giuseppe Patera, Massimo Mauro, e anche giovani promesse. Così tra risate, e partite giocate con impegno, l’olimpia stra-vince il campionato di seconda divi-sione e approda in prima. Nel 2009-2010 la squadra si classifi-ca al sesto posto in campionato. Dopo alcuni anni di assenza, e preci-samente nell’anno sportivo 2013-2014 l’olimpia partecipa di nuovo al campionato di prima divisione, e vin-ce la regular season. Arriva cosi il 2015-2016, l’anno dell’ennesima svolta, dettata, forse, da un pizzico di follia. Il presidente Santoro insieme al suo gruppo di folli amici, decide di acquisire il titolo dell’associazione Don Bosco Martano di serie c. Inizia cosi l’allestimento del nuovo roster, un gruppo di atleti di elevata caratura e di spessore spor-tivo, con a capo un “signor” mister, un’icona della pallavolo salentina e non solo, Mister Giovanni Stomeo. Una squadra attrezzata per un cam-pionato di serie c che si preannuncia e si rivela di alto livello. È iniziata così, la straripante stagione sportiva dell’olimpia volley, la caval-cata vincente in campionato ed in coppa puglia, con la vittoria finale ai play off che ci ha portato ad una nuo-va grande sfida, quella di disputare nella prossima stagione sportiva 2016/2017 il campionato di serie B nazionale. Il sogno continua……

OLIMPIA S.B.V.

www.olimpiagalatina.it

P a g i n a 5

La storia della Olimpia S.B.V.

A n n o I I - N u m e r o 1

Attività Sportive

Nella scuola primaria POLO 1 prende

il via oggi il progetto "SCUOLA VIR-

TUS BASKET GALATINA" organizzato

dall'A.S.D. VIRTUS BASKET GALAN-

TINA. Il progetto avrà la durata di 5

settimane e vedrà coinvolte tutte le

classi della scuola primaria di Galanti-

na e Collemeto, i ragazzi saranno gui-

dati nell'apprendimento dei fonda-

mentali del basket dagli istruttori di

mini- basket qualificati: Sandro Argen-

tieri, Paolo Vernich, Carlos Sordi.

La VIRTUS BASKET GALANTINA

nell'ambito della realizzazione di tale

progetto, ha fatto dono al Polo 1 di un

canestro. Il progetto non comporterà

alcun costo né per la scuola né per le

famiglie degli alunni che prenderanno

parte alle lezioni. L'A.S. VIRTUS BA-

SKET ringrazia il Polo 1 nella persona

della dirigente scolastica Dott.ssa AN-

Scuola Virtus Basket Galatina NA ANTONICA, per aver saputo co-

gliere l'importanza del valore formati-

vo che il progetto " SCUOLA VIRTUS

BASKET" rappresenta.

L'attività sportiva è una risorsa cultu-

rale ormai riconosciuta nell'ambito

delle moderne Scienze dell'educazio-

ne, quindi, attraverso il gioco del ba-

sket, questo progetto ha come scopo:

l'integrazione tra ragazzi, la socializza-

zione, l'educazione al rispetto dell'al-

tro, la conoscenza di se stessi, l'acqui-

sizione del valore delle regole in modo

da riconoscere, attraverso l'attività

motoria e sportiva, i valori etici alla

base della convivenza civile.

Alessandro Argentieri

Nei paesaggi Horta d’ Ebre e nei ri-tratti di Fernande, opere di Picasso del 1909 si cominciava a vedere quel che sarebbe stato poi conosciuto come CUBISMO ANALITICO. Nel frattem-po, a là Roche-Guyon, Braque percor-reva un cammino parallelo al suo, e di lì a poco i due pittori avrebbero stabili-to uno stretto rapporto di lavoro.

L’uno riflessivo e metodico, l’altro in-tuitivo e sregolato, con passione, con-centrazione e umiltà si appassionano a discutere insieme e confrontare le pro-prie idee e ricerche. Braque approfondisce la sua visione formale secca e rigida, riducendo gli oggetti in volumi geometrici semplici creando nuovi rapporti tra oggetto e spazio, luce e colore. Basandosi sulla

temi dominanti dei due pittori. Essa è composta di oggetti di uso quotidiano degli artisti, dello studio o del bar: bottiglie, bicchieri, giornali, pipe, frut-ta, strumenti musicali. Verso il 1912 nella pittura cubista ap-paiono lettere, numeri e collage, con-trappunti “reali” alla realtà della pittu-ra. Questa nuova tecnica doveva porta-re a sintetizzare sempre più la struttu-ra dell’immagine fino ai limiti dell’a-strazione. Tale cambiamento viene riconosciuto attraverso la definizione di CUBISMO SINTETICO. Per Braque l’uso del collage diventa la maniera più azzardata per ottenere effetti spaziali in rapporto al soggetto stesso. I fogli di carta o di giornale, incorporati nella superficie del dipinto, vengono a formare altri piani che si intersecano o si sovrappongono al di-segno e al colore. Nel 1912 con l’inserimento di un pezzo di tela cerata a imitazione di un’impa-gliatura ( Natura morta con la sedia di paglia ) Picasso perfeziona la nuova invenzione del collage, allontanandosi sempre più dai canoni tradizionali della pittura. Il quadro con la sua cor-nice fatta di corda si definisce come un’opera autosufficiente con una pro-pria vita, staccata dal mondo oggetti-vo.

“Non si copia mai la natura, non là si imita neppure, si lascia che gli oggetti immaginati rivestano apparenze rea-li. Non si tratta di partire dalla pittu-ra per arrivare alla realtà; è dalla realtà alla pittura che bisogna anda-re”.

È proprio su queste parole, dette da Picasso, che poggia il senso è il signifi-cato di tutto il CUBISMO.

Annalisa M.

P a g i n a 6

combinazione dei toni cromatici in assenza di una prospettiva aerea, co-struisce la struttura del dipinto sul passaggio dal bruno al marrone, o l’o-cra, secondo piani aperti. Picasso, invece, studia in profondità l’oggetto, le sue forme sono più solide e plastiche, lo stesso si può dire delle figure umane, tema che Braque esclu-de dalla sua pittura concentrandosi unicamente sulle nature morte e sui paesaggi. Picasso cerca nella scomposizione de-gli elementi, una soluzione più menta-le, inserendo l’oggetto in uno spazio unico, questa fase verrà definita CUBI-SMO ANALITICO, tende alla severità cromatica basata sul grigio e sull’ ocra, l’attenzione non è rivolta al colore ma alla forma, e su strutture geometriche frammentate, come cristalli. Gli oggetti vengono scomposti dall’effetto dei molteplici punti di vista e la luce sem-bra agire indipendentemente su cia-scuna sfaccettatura geometrica. Entrambi gli artisti percorrendo strade diverse giungono a dipingere immagini molto simili. I loro quadri sfidano l’il-lusione, l’oggetto non viene rappresen-tato come si vede nella realtà esteriore, ma come viene intuito attraverso la conoscenza, non solo dei sensi ma an-che dell’intelletto. La ricerca sulla forma e sullo spazio fa sì che la natura morta diventi uno dei

G A Z Z E T T I N O A Z Z U R R O

Arte e Cultura

CUBISMO ANALITICO E CUBISMO SINTETICO

Una nuova spazialità

Picasso, Fernande, 1909 Staedel Museum - Francoforte.

Picasso, Horta d’ Ebre, 1909 Ermitage - San Pietroburgo.

Braque, Il violino- Valse, 1913, Colonia, Museo Ludwing.

Picasso, Natura morta con la sedia di paglia, 1912, Parigi, Museo Picasso.

A.N.C.R.I. - Associazione Nazionale Cavalieri al merito della Repubblica Italiana

La Storia

Attività Associazionistica

morali e di stabilire rapporti di fratel-lanza tra gli insigniti, al fine di dare concretezza agli ideali e ai principi cui i Cavalieri si ispirano e di offrire, attra-verso l’impegno a favore della comuni-tà, una reale e tangibile continuità delle motivazioni che, a suo tempo, hanno dato origine alla concessione dell’Onorificenza. Da questo intento, nasce il nostro motto: “PARATI SU-MUS ITERARE”, ovvero, “siamo pronti a ripetere”. L’ANCRI, nel 2015, ha fatto incidere un proprio Inno, m usicato dal Maestro Adelmo MUS-SO, debitamente registrato alla S.I.A.E., che esalta la “fiera apparte-nenza all’OMRI” di persone “col ver-de, il bianco e il rosso nelle ve-ne… unite nei sogni e nei pensie-ri”. L’Inno è stato presentato ufficial-mente nel corso del 1° Raduno Nazio-nale ANCRI di Caserta del 7 giugno 2015. A nemmeno 2 anni dalla sua costitu-

Con l’avven-to e lo svi-luppo dei “social net-work”, pri-mo fra tutti il noto “Facebook”, non poteva

mancare l’idea di cercare in rete gli Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. E’ stato proprio questo il vero inizio della storia di quella che oggi è diventata una tangi-bile realtà. Dalla ricerca all’idea di in-contrarsi personalmente, nasce il pri-mo incontro tenutosi ad Assisi nel 2012, al quale hanno partecipato una trentina di persone. La crescita esponenziale e continua di aderenti al Gruppo “Facebook”, ha fatto maturare l’idea, dopo i due suc-cessivi incontri tenutisi a Nettuno nel 2013 e ad Anzio nel 2014, di riunirsi sotto le insegne di una nuova Associa-zione, che si è dotata di un proprio Statuto, approvato dai Soci in sede di Assemblea Costituente, svolta ad Anzio (Roma), al termine del Raduno Nazio-nale del 6 aprile 2014, nella splendida cornice di Villa Sarsina. Il 6 maggio successivo, pertanto, nello Studio del Notaio, Cavaliere di Gran Croce OMRI, dott. Umberto ZIO, in Rimini, si è legalmente costituita l’Associazione Nazionale Cavalieri al Merito del-la Repubblica Italia-na (ANCRI), con Atto Costitutivo sot-toscritto dai Soci Fondatori e conte-stuale registrazione notarile dello Sta-tuto.: Cav. Tommaso BOVE, Cav. Michele BUSETTO, Cav. Massimi-liano CAMPAGNA, Cav. Maria Luisa PETTINELLI, Cav. Luigi VERGARO. L ’Associazione preve-de l’adesione esclusiva dei soli Insi-gniti dell’Ordine al Merito della Re-pubblica Italiana (OMRI), ai sensi del-la legge 3 marzo 1951, n. 178, nelle previste classi di: Cavaliere, Ufficiale, Commendatore, Grande Ufficiale e Cavaliere di Gran Croce. Essa è apoliti-ca ed apartitica e si attiene ai principi di assenza di qualsivoglia fine di lucro, democraticità della struttura, gratuità delle prestazioni degli aderenti, eletti-vità e gratuità delle cariche. L’intento è quello di riunire le persone insignite dell’Onorificenza concessa dal Presidente della Repubblica, per favorire l’incontro e la conoscenza fra persone accomunate dagli stessi valori

zione, l’ANCRI è presente in ben 19 Regioni d’Italia, in ognuna delle quali, ai sensi dell’art. 16 dello Statuto, è sta-to nominato un Delegato Regionale. E’, inoltre, presente, in 9 Stati Esteri (Albania, Argentina, Libano, Germa-nia, Malta, Portogallo, Spagna, Svizze-ra e Stati Uniti d’America), ove è rap-presentata da propri Delegati, accredi-tati presso le rispettivi Rappresentanze Diplomatiche. Dal mese di marzo 2016, infine, sono iniziate a nascere le Sezioni Territoriali ANCRI, con i rela-tivi Congressi Sezionali già celebrati, tra i tanti, ad es. Foggia, Benevento, Crotone, Anzio/Nettuno (Roma), Pe-rugia, Foligno (PG), Terni, Caserta, Lecce, Bari, Catania etc. Il 23 aprile 2016, infine, l’Assemblea Generale dei Soci, tenutasi ad Anzio (Roma) presso l’Hotel “Dei Cesari”, ha ratificato il Regolamento Interno ed ha istituito il Collegio di Garanzia.

A.N.C.R.I. www.ancri.it

P a g i n a 7 A n n o I I - N u m e r o 1

Soci Fondatori: Cav. Tommaso BOVE, Cav. Michele BUSETTO, Cav. Massi-

miliano CAMPAGNA, Cav. Maria Luisa PETTINELLI, Cav. Luigi VERGARO.

P a g i n a 8 G A Z Z E T T I N O A Z Z U R R O

niero. Nella rocca pontificia di Nocera,

il Papa resisteva con i suoi armati, ma

sarebbe stato prossimo alla capitola-

zione se Raimondello del Balzo Orsini

non fosse intervenuto con 800 merce-

nari britannici che liberarono il Urba-

no VI e lo scortarono fino a Civitavec-

chia dove si imbarcò per Genova. Il

Papa con un gesto di umana gratitudi-

ne concesse che a San Pietro in Galati-

na, feudo Orsiniano, venisse costruita

da Raimondello, la chiesa di S. Cateri-

na, anche se l’opera rea stata già inizia-

ta, il monastero e il contiguo ospedale.

Intanto gli 800 avventurieri britannici,

in attesa di essere pagati ottennero dal

loro condottiero di fermarsi a Galatina.

In poco tempo la presenza di truppe

mercenarie senza soldo si tradusse in

un disastro, per i tanti saccheggi ed atti

di violenza perpetrati verso la popola-

zione anche con uccisioni; solo con il

pagamento del dovuto cessarono que-

gli atti.

La Fregatura

13/06/1387 Il Papa Urbano VI° con

la bolla Sincerae Devotionis volle in-

dennizzare moralmente ed economica-

mente la città da quelle malversazioni

subite, esonerandola dalle generali

collette che le altre città del regno a lui

pagavano, inoltre volle che lo stemma

civico si fregiasse delle chiavi pontifi-

cie, ma soprattutto rimborsò ai cittadi-

ni quattordicimila ducati per i danni

subiti dai mercenari. L’Orsini però

convinse i Galatinesi a devolvere tale

somma alla costruzione del complesso

architettonico di Santa Caterina. Come

dire: la chiesa se la pagarono i Galati-

nesi, ma la gloria restò a Raimondello.

25/03/1385 Il Papa Urbano VI° auto-

rizzò Il Principe Raimondello Orsini

con la bolla Piis votis ad innalzare in

maniera contigua al convento e alla

chiesa di Santa Caterina già in costru-

zione, come detto prima, una casa di

cura per accogliere poveri ed infermi.

Ma le sostanze economiche andarono

per intero per la costruzione del mona-

Comune l’idea

che la storia la

scrivono i vin-

citori a loro

uso e consu-

mo; La storia

generalmente

riguarda re,

casate, impe-

ratori, dittato-

ri, intrighi,

cambi di campo per interessi economi-

ci e per ingordigie personali a volte

talmente acute fin ad arrivare all’omi-

cidio. Poi c’è la storia e la cronaca di

tutti noi, giorno per giorno, dall’inizio

dell’umanità: ci unisce la volontà di

sopravvivere, di acquisire conoscenze

da trasmettere ai figli e alle future ge-

nerazioni. Questa fruizione è finita alla

fine del 20° sec. quando i figli (“i mil-

lennium”) distrattamente e con un po’

di fastidio ci hanno insegnato le regole

e l’ABC dei computer.

A parte lo sfogo, io da generazioni so-

no Galatinese come la maggior parte di

voi; portiamo anche cognomi illustri,

di località o di mestieri da tempo

scomparsi; ma cosa sappiamo di come

si viveva nel 1300 o nel 1458, cosa

hanno visto le stesse strade del centro

storico adesso tanto ammirate per la

loro eleganza? Come era la nostra San

Pietro in Galatina? Non essendo io uno

storico, ma solo un curioso, non sa-

pendo leggere bolle papali e pergame-

ne, mi farò guidare dalla deduzione e

dalla logica, accompagnato però dai

tanti libri disponibili presso la nostra

famosa biblioteca civica; spero che non

me ne vogliate.

Tutto inizio con una scomunica.

1383 Il Papa Urbano VI, scom uni-

cò la regina Giovanna I° di Napoli fau-

trice dell’antipapa avignonese Clemen-

te VII, ma fece un passo sbagliato: per

sottolineare la sua autorità decise di

venire a Napoli. L’ambizioso re Carlo

III° D‘Angiò incoronato dallo stesso

Papa e quindi suo alleato, gli si rivoltò

contro, cercando anche di farlo prigio-

stero, tanto che nel 1390 la costruzione

della casa era ancora in votis. E’ pro-

babile che solo nel 1403 questa opera

cosi importante fosse portata a termi-

ne come riconosciuto dalla lettera

scritta da Raimondello al successivo

Papa Bonifacio VIII°, al quale chiese e

ottenne lo jus patronatus ossia l’auto-

rità di nominare il Rettore del com-

plesso chiesa-convento-ospedale Lo

scopo era quello di creare un organi-

smo unitario, per incrementare il culto

cattolico ma latino, ma anche un rico-

vero per poveri e la cura degli infermi.

Inoltre le rendite dell’ospedale doveva-

no servire non solo per gli infermi e

per i poveri, ma anche per il manteni-

mento dei frati minori di S. Caterina.

Non di meno, già pochi anni dalla sua

fondazione la prospera casa di cura S.

Caterina possedeva una Torre, un mu-

lino, un frantoio, una taberna curiae

(un ricovero per i monaci), oltre che

case, cortili e orti ed uliveti. Lasciti ed

acquisizioni fecero diventare l’ente

ospedaliero guidato dai frati un poten-

tato con territorio esteso nei territori

del basso Salento con potere di tassa-

zione sulle decime.

Note:

Anche se nel 1685 Notizie notarili

dell’Ospedale di Santa Caterina. Il

Notai Salomi di Soleto incaricato dal

Sindaco di Galatina rileva che l’edifi-

cio era formato dal piano terra e da

uno superiore. Il piano terra com-

prendeva un grande dormitorio e

diverse camere adiacenti. In mezzo

alla sala centrale dominava l’altare,

dove veniva celebrata la messa per i

degenti. Anche il piano superiore era

diviso in diversi ambienti. Altre modi-

fiche furono fatte nel corso dei decenni

fino al 1864 quando l’istituto ormai

cadente fu ricostruito dalle fondamen-

ta dall’arch. leccese Vincenzo Sabato

per una spesa di L. 10250 Attualmente

questo è Palazzo Orsini sede dell’am-

ministrazione civica di Galatina.

Continua

Storia e Tradizione

Rubrica Storia di Galatina Le Microstorie della Cuccuvascja

a c u r a d i G i a n f r a n c o C o n e s e

ASSOCIAZIONE ARMA

AERONAUTICA Sezione di Galatina

CENNI STORICI

La Sezione di Galatina dell’Associa-zione Arma Aeronautica è stata ideata nel mese di dicembre dell’anno 1979 da un gruppo di aviatori, in servi-zio e in pensione, uniti dallo stesso sentimento di cameratismo, di solida-rietà, di passione e di voglia di ritro-varsi tutti insieme in un ambiente co-mune e riservato dove poter svolgere attività ricreative, sociali, culturali e dove poter coltivare quel grande valore che è l’amicizia, continuando, così, a sentirsi sempre parte attiva della gran-de famiglia azzurra. I Soci Fondatori sono: Casalino Anto-nio (M.llo in congedo), Coluccia Pasquale (M.llo in pensione), Luceri Marcello (Magg. AArs in servizio) Rossetti Vincenzo (Ten. me-dico in congedo), Serra Salvatore (impiegato in pensione), Stanislao Steglio (M.llo in servizio), Stefa-nelli Antonio (M.llo in pensione). I soci fondatori nei primi mesi dell’an-no 1980 inoltrarono alla Presidenza Nazionale dell’A.A.A. di Roma la pra-tica per il riconoscimento della Sezione e l’autorizzazione all’intitolazione della stessa al S.Ten. Pil. Fortunato Cesari, Medaglia d’Oro al Valor Militare (M.O.V.M.). Il Consiglio Direttivo della Presidenza Nazionale dell’A.A.A. di Roma con “Delibera n.55 del 30 Giugno 1981” autorizzava la costituzione della “Sezione S.Ten. Pil. M.O.V.M. Fortunato Cesari”, identificandola con il numero 150, con sede in Corte Baldi, 2 a Galatina (LE). Il 13 Settembre 1981 (Verbale n 1) ebbe luogo la prima riunione Assembleare per eleggere il Consiglio Direttivo che risultò così composto: Presidente: Socio Benem erito Sig. Stefanelli Antonio (Sottufficiale in pensione). Consiglieri: Cap. Pil. Romano Luigi (Ufficiale in servizio), Sig. De Blasi Alberto (Sottufficiale in pensione), Sig. Serra Salvatore (impiegato in pensione), Sig. Casalino

ai Soci della Sezione, il Presidente Na-zionale dell’A.A.A., Gen. S.A. Cesare Graziani M.O.V.M, il Sindaco di Galatina, On. Beniamino De Maria, il Vice Presidente del Senato, Sen. Gior-gio De Giuseppe, il Com andante dell’Aeroporto di Galatina, Col. Pil. Gianfranco Mastrangelo, una rappresentanza di Ufficiali, Sottufficia-li e Civili in servizio presso la S.V.B.I.A. di Galatina, e i familiari del S.Ten. Pil. MOVM Fortunato Cesari.

Antonio (Sottufficiale in conge-do), Sig. De Paolis Giuseppe (Sottufficiale in congedo), Dott. Ros-setti Vincenzo (Ufficiale Medico in congedo), Sig. Coluccia Pasquale (Sottufficiale in pensione), Sig. Duma Carmelo (Sottufficiale in pensio-ne), M.llo Stanislao Steglio (Sottufficiale in servizio). Il Consiglio Direttivo neo eletto convo-cò la prima riunione il 19 Settembre 1981 (Verbale n. 2), così come previsto dallo Statuto Nazionale, per nominare gli “Incarichi Sociali”, su proposta del Presidente, ai seguenti Consiglieri: Vice Presidente: Cap. Romano Luigi e Dott. Rossetti Vincenzo; Tesoriere: Sig. Serra Salvatore; Segretario: Sig. Casalino Antonio. Nell’ottobre del 1981 il Consiglio Diret-tivo (Presidente, Segretario, Tesoriere ed un Consigliere), della neo costituita Associazione Arma Aeronautica - Se-

zione di Galatina, fu convocato dal Comando 3a Regione Aerea di Bari per ritirare il Labaro dell’Associazione predisposto dalla Presidenza Naziona-le dell’A.A.A. di Roma . Con la presenza del Labaro tutto era pronto per l’inaugurazione ufficiale della Sezione di Galatina dell’A.A.A., che il Consiglio Direttivo fissò per il 25 ottobre 1981 (Lettera di com uni-cazione ai Soci e invito all’inaugurazio-ne). All’inaugurazione presero parte, oltre

Rubrica Storia di Ieri e di Oggi

a c u r a d i C a r m i n e M a i o

P a g i n a 9 A n n o I I - N u m e r o 1

Storia e Tradizione

Labaro Sociale

Sezione di Galatina

del pasticciotto includono nella farcia ama-rene sciroppate. Scegliete di unirle alla crema per ottenere una variegatura altri-menti realizzate uno strato uniforme ada-giandole sulla farcia prima di ricoprirla con altra frolla. La ricetta originale prevede l’uso dello strutto per realizzare la frolla ma nel caso si voglia un gusto più delicato que-sto ingrediente può essere sostituito con il burro. Questa torta va servita fredda e con-servata per non più di un paio di giorni in frigorifero.

Ingredienti

Procedimento

In una ciotola impastate, velocemente, la

La torta pa-sticciotto è un dolce tipico della città di Lecce e del Salento. Si tratta di una versione più grande dei comuni pa-

sticciotti, tipici dolci salentini, nati attorno al 1745 per mano di un pasticcere leccese. La leggenda vuole che il cuoco abbia adope-rato ingredienti in eccedenza: racchiudendo la crema pasticcera in un guscio di pasta frolla diede vita a dei piccoli pasticci ripie-ni. Per realizzare la torta pasticciotto assi-curatevi di non tirare troppo la frolla, una delle caratteristiche del pasticciotto infatti è la presenza di una buona quantità di pasta frolla che fa da contrappunto croccante al cuore di crema. In questa versione abbiamo aromatizzato la crema con una bacca di vaniglia, potete scegliere di aggiungere la scorza di limone non trattato. Molte ricette

farina, lo zucchero, il burro, le uova, lo zucchero a velo, il lievito e il liquore. For-mate un panetto, avvolgetelo in una pellico-la trasparente e riponete in frigo per alme-no 30 minuti. Intanto preparate la crema pasticcera fa-cendo bollire il latte con 100 g di zucchero e la vaniglia tagliata a metà. A parte montate i tuorli con lo zucchero rimanente e la fari-na. Quando il latte bolle versate sul compo-sto e fate cuocere due minuti da quando la crema prende bollore. Spegnete il fuoco e versatela in un vassoio. Copritela immedia-tamente con pellicola trasparente a contat-to, in modo che non si crei la crosticina. Fatela raffreddare. Riprendete la frolla, stendete la pasta in una sfoglia non troppo sottile con cui rive-stirete gli stampi tradizionali per il pastic-ciotto (pirottini ovali di banda stagnata), ponendo all’interno la crema e coprendo con uno strato di pasta, premendolo con le dita sì da fare la caratteristica forma di cupoletta. Spennellate sulla superficie uovo sbattuto. Infornate alla temperatura di 180°C per 15/20 minuti.

LE RICETTE DELLA NONNA

P a g i n a 1 0

La Torta Pasticciotto del salento

26 NOVEMBRE 2017 Dott. Marcello AMANTE, Sindaco di Galatina, nominato Socio Onorario - Visita alla sede Sociale dal Dott. Fabio MELE, pronipote della medaglia d’oro S.Ten. Pil. Fortunato Cesari, e dal Dott. Alessandro ZUCCALA’

nipote del Cap. Pil. Giuseppe Caggia.

ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA Sezione “S.Ten. Pil. MOVM Fortunato Cesari” Via Robertini, 20/bis - 73013 - Galatina (LE)

Tel. 0836-528118

DIRETTORE EDITORIALE: Saverio Mengoli

DIRETTORE RESPONSABILE: Antonio Liguori

COORDINATORE: Carmine Maio

COLLABORATORI: Don Aldo Santoro, Maria

Cristina Rizzo, Raffaella De Pascalis, Rita

Maria Colazzo, Alessandro Argentieri, Anna-

lisa Miaciali, Gianfranco Conese

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SITO WEB: www.aaagalatina.it

CONSIGLIO DIRETTIVO

Presidente Lgt. Saverio Mengoli

Vice Presidente M.llo Antonio Casalino

Lgt. Salvatore Sbrò

Segretario

Vice Segretario

Lgt. Carmine Maio

M.llo 1^ Cl. Luca Palmieri

Tesoriere

Vice Tesoriere

1° M.llo Vito A. Notaro

Aiut. Antonio Fattizzo

Consigliere Serg. Santino Beccarisi

1° Av. Luigi Vergaro

Rappresentante

Soci Aggregati

Sig. Luigi Romano

Alfiere Sig. Vito Palmieri

G A Z Z E T T I N O A Z Z U R R O

L’ALBUM DEI RICORDI

Dott. Fabio MELE, pronipote del S.Ten. Pil. Fortunato Cesari

Dott. Alessandro ZUCCALA’, nipote del Cap. Pil. Giuseppe Caggia

Dott. Marcello AMANTE,

Sindaco di Galatina

Per la Pasta: farina 600 g zucchero 250 g burro 150 g uova 2 zucchero a velo 60 g lievito per dolci 1 bustina liquore “Strega” 2 bicchieri

Per la crema: latte intero 1 l tuorli 8-10 zucchero semolato 300 g vaniglia 1 bacca farina 50 g


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