Date post: | 03-May-2015 |
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Una storia solo maschile???
Il Signore ha sempre chiamato tutti, uomini e donne,a giocare da protagonisti nel suo progetto di salvezza, per il suo
popolo e per l'umanità intera.
La sua storia è narrata nel libro della Bibbia a lei intitolato.
La vicenda si svolge attorno al 480 a.C., alla corte del re persiano Assuero. Avendo ripudiato la regina Vasti, che aveva disobbedito ad un suo ordine, Assuero si fece presentare le più belle ragazze
del regno per scegliersi una nuova moglie. La scelta cadde su Ester, una giovane israelita.
Ma il re aveva un ministro superbo e crudele, Aman, che odiava il popolo di Israele, perchè si rifiutava di adorare Assuero e di
prostrarsi davanti a lui.Lo rispettavano come re, ma adoravano soltanto il Signore.
Perciò Aman denunciò con false accuse gli Israeliti, chiedendo il permesso di sterminarli tutti. Il re fu subito d'accordo, e concesse il
proprio anello ad Aman, conferendogli così un potere pari al suo.
Ester, venutane a conoscenza, avrebbe voluto correre dal re, a chiedere la grazia per il suo
popolo. Ma non poteva. Una legge severissima proibiva di presentarsi al re, senza essere stati
chiamati, pena la morte.Disperata, attese per giorni di essere chiamata,
invano. Infine, si decise, ed affidandosi al Signore entrò nella sala del trono. Immediatamente Aman
gridò alle guardie di ucciderla, ma il re, impietosito dalla sua bellezza e dal suo viso addolorato, stese sulla testa di Ester il suo
scettro.Ester era salva. Lo scettro del re significava grazia. Significava che
la legge, per lei, era sospesa. Le chiese cosa volesse. Ed Ester pregò: “Signore, se ho trovato grazia presso di te, accorda la vita
al mio popolo, ingiustamente perseguitato.”
Per amore suo, Assuero face revocare gli ordini del crudele ministro, che venne condannato a morte.
E tutto il popolo di Israele fu salvo grazie ad Ester.
Il divieto di presentarsi
davanti al re
L'umanità,discendente di Adamo ed Eva,
non può presentarsi a Dio avendo peccato
Ester risparmiata
dal re Assuero
Maria,l'unica salvata dalla condanna
del peccato originale
Il Signoreha sospeso su di Lei la
legge,
preservandola da ogni macchia, compresa quella
del peccato originale
(che invece segna ogni altro essere umano che
nasce).
Per questo Maria è l'IMMACOLATA CONCEZIONE.
La sua storia è riportata nel I libro di Samuele.
Davide, l'unto del Signore, al tempo in cui era perseguitato dal re Saul, viveva con
quattrocento compagni nella regione del Mar Morto, abitata solo da poche tribù di pastori ed
agricoltori, continuamente minacciati dai briganti.
Davide e i suoi compagni facevano buona guardia ai pascoli e ai campi, difendendo gli abitanti dalle scorrerie dei fuorilegge e ricevendo in cambio
doni e cibo.
Tuttavia Nabal, un ricchissimo proprietario, si mostrò irriconoscente, e cacciò in malo modo dieci giovani del seguito di Davide, che erano venuti a ricordargli il suo debito. Affermò con arroganza di non avere nessun bisogno del suo aiuto, e, anzi, di non sapere neppure chi fosse, dimenticando che doveva a lui la sua ricchezza e la sua sicurezza.
Davide, venuto a conoscenza della risposta di Nabal, si sdegnò, e radunò i suoi uomini per dare l'assalto alla casa del ricco ingrato, e saccheggiarne i
beni.
Ma Nabal aveva una moglie, Abigail, saggia e generosa, che capì
immediatamente a cosa avrebbe portato l'avarizia del marito.
Senza dire niente, prese dalla dispensa pane, vino, grano, uva, fichi secchi e
cinquanta arieti arrostiti preparati per il pranzo dei pastori, caricò tutto su due
asini, e si avviò incontro a Davide.Appena lo vide, alla testa dei suoi armati, si inginocchiò e lo pregò di
perdonare l'offesa del marito.Davide subito si placò, commosso dal
gesto della donna, anche se i suoi compagni, che vedevano svanire il
miraggio del ricco bottino, lo incitavano a non darle retta.
Ma Abigail offrì loro i doni che aveva portato, e Davide, ormai sollevato dal rancore, ordinò di riporre le armi, benedicendo Abigail e il Signore che
l'aveva mandata, impedendogli di vendicarsi.La donna potè quindi prendere la via del ritorno, verso la propria casa che aveva salvata dallo sterminio.
Nabal L'umanità che dimentica i beni ricevuti dal Signore, peccando di egoismo ed ingratitudine.
DavideIl Signore che, offeso dagli uomini,
potrebbe punirli togliendo loro ciò che ha donato.
Abigail La donna saggia e pietosa, che intercede per i peccatori e chiede perdono per gli ingrati.
E il Signore perdona per Lei.
A Lei non sa dire di no.
A Lei Dio concedetutto ciò che Gli chiede.
Per questoMaria è la MEDIATRICE,
nostra avvocata e Madre di tutte le grazie.
Le sue vicende sono riportate nel libro omonimo.
Nabucodonosor, re degli Assiri, nel tredicesimo anno del suo regno ordinò al capo del suo esercito, Oloferne, di preparare l'invasione di Israele.
Questi allestì un esercito di centoventimila combattenti e dodicimila arcieri, oltre ai carri e rifornimenti, e marciò contro Israele. Contro un esercito così numeroso, un popolo di pastori male armati non aveva pressoché speranze.
Soltanto Dio, come aveva già fatto, poteva proteggere il suo popolo.
La prima città ebraica che Oloferne incontrò fu Betulia. La prese d'assedio, tagliandole i rifornimenti d'acqua, e ben
presto gli abitanti furono ridotti allo stremo.
Alcuni proposero la resa. Un sacerdote propose di aspettare ancora cinque giorni,
passati i quali, se il Signore non fosse giunto in soccorso, avrebbero aperto le
porte.Ma Giuditta, una vedova ricca e pia, li rimproverò:
non si possono dare scadenze al Signore.Occorreva invece pregare, perchè Lui la sostenesse in quanto stava per fare.
Si vestì con gli abiti migliori, si adornò di gioielli, e disse a una serva di seguirla con olio, farina, formaggio e fichi. Alle porte della città, gli anziani la
salutarono con rispetto, e tutta la città rimase in attesa, pregando per lei.
Giunta al campo nemico, riuscì a farsi ricevere da Oloferne, che rimase colpito dalla sua bellezza e sapienza, e presto la invitò ad un banchetto,
dove fu ricevuta come una regina. Ma Giuditta mangiò e bevve solo quello che si era portata, mentre Oloferne e i suoi ufficiali mangiavano e bevevano
senza freni, tanto che alla fine il generale assiro si addormentò, ubriaco.
Rimasti soli, Giuditta prese la spada di Oloferne e con due colpi gli tagliò la testa, che
avvolse in un panno e consegnò alla serva.
Poco dopo era in città, e mostrava agli anziani attoniti la testa tagliata, che venne issata
sulle mura di Betulia.Al levare del sole, gli Isreaeliti
attaccarono gli Assiri, che corsero dal generale per
svegliarlo, e trovatolo morto, si sbandarono; e vennero travolti
dai concittadini di Giuditta.
Giuditta, piena di riconoscenza, intonò allora un inno di grazie che ci è stato tramandato, e che dice, tra l'altro:
Il Signore onnipotente l'ha atterrato,l'ha dato in mano ad una donna che l'ha trafitto.
Oloferne, nemico del popolo eletto, atterrato per
mano di Giuditta
Satana, nemico degli uomini, atterrato da Dio per
mano di Maria
È sempre Dio che salva,
è sempre Gesù che redimedal peccato.
Ma lo fa servendosi di Lei,che mantiene pura e
incontaminata dal male.
Ed è Lei che schiaccia la testa del serpente, il nemico,attraverso il suo “sì”,
che dona al mondo il Redentore.
Per questoMaria è CORREDENTRICE,cioè
partecipa all'opera di redenzione del Figlio.