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UN'AULA NEL BOSCO: LA MAESTRA DEI BAMBINI È LA … di noi... · Ma anche il Trentino ha la sua...

Date post: 15-Feb-2019
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UN'AULA NEL BOSCO: LA MAESTRA DEI BAMBINI È LA NATURA (FOTO E INTERVISTA) Maggio 17, 2016 Scritto da Redazione greenMe.it La Natura è maestra, lo sanno anche i bambini. Proprio per questo non c'è luogo più bello per imparare: un'aula nel verde. Tante sono le scuole nel bosco, da Ostia a Lanuvio passando per i Castelli Romani. Ma anche il Trentino ha la sua aula green. Siamo a Besenello, a pochi chilometri da Trento. Lo scorso martedì. gli alunni delle scuole elementari sono andati a piedi verso l'anfiteatro naturale che presto si trasformerà nella loro aula. ISTITUTO COMPRENSIVO ALTA VALLAGARINA Via Stazione, 30 - 38060 Volano (Trento) Tel. 0464 410475 - Fax 0464 490699 e-mail: [email protected] Codice fiscale 94033430227
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UN'AULA NEL BOSCO: LA MAESTRA

DEI BAMBINI È LA NATURA

(FOTO E INTERVISTA)

Maggio 17, 2016

Scritto da Redazione greenMe.it

La Natura è maestra, lo sanno anche i bambini. Proprio per questo non c'è luogo più

bello per imparare: un'aula nel verde. Tante sono le scuole nel bosco,

da Ostia a Lanuvio passando per iCastelli Romani. Ma anche il Trentino ha la sua aula

green. Siamo a Besenello, a pochi chilometri da Trento. Lo scorso martedì. gli alunni

delle scuole elementari sono andati a piedi verso l'anfiteatro naturale che presto si

trasformerà nella loro aula.

ISTITUTO COMPRENSIVO ALTA VALLAGARINA

Via Stazione, 30 - 38060 Volano (Trento) Tel. 0464 410475 - Fax 0464 490699

e-mail: [email protected] Codice fiscale 94033430227

Qui, infatti, i bambini seguiranno alcune lezioni. Si tratta della prima iniziativa di questo

tipo in Trentino.

A Ostia (Roma) esistono già un asilo e da quest'annoanche le elementari. Tuttavia, a

differenza delle altre scuole nel bosco, quella di Besenelloospiterà non solo i piccoli ma

anche i grandi. Per il mese di maggio, ad esempio, sono stati organizzati i “venerdì

dell'aula nel bosco”, tre serate di spettacoli e convegni per inaugurare la nuova aula della

scuola elementare di Besenello.

Abbiamo raggiunto uno dei promotori di questa iniziativa, il maestro Pietro Galvagni, che

ci ha svelato alcuni dettagli:

maestro Pietro, cosa si fa in un'aula nel bosco?

Ciao a tutti, intanto bisogna arrivarci nell'aula nel bosco, con una camminata di 20 minuti

e per di più in salita. Non è una cosa scontata con alunni che in molti casi non ci vanno

mai nel bosco. Poi si può fare di tutto, dal giocare agli indiani, al costruire accampamenti,

giocare all'uomo preistorico, leggere una fiaba, costruire un muro di rami, raccogliere e

classificare foglie, cercare tracce di animali, costruire opere d'arte con cortecce e

muschio, sporcarsi le mani...

Com'è nata l'iniziativa?

Già due anni fa, il mio amico Cristian Comperini, sindaco di Besenello, mi parlava di un

pezzo di bosco comperato dal Comune e da poter utilizzare a scopi didattici. Si pensava

ad un percorso nella natura con segna-piante e punti di osservazione. Poi ho pensato

all'aula nel bosco e subito con Cristian siamo andati a cercare il posto adatto in mezzo

alla boscaglia. Aggiungiamo un gruppo di colleghi splendidi che hanno sposato subito

l'iniziativa, una dirigente, prof.ssa Daniela Depentori, che ci ha lasciato piena libertà

dando fiducia a degli insegnanti un po' “anarchici” e “visionari”, dei genitori entusiasti che,

assieme ad altri volontari, si sono messi a lavorare di sabato con badili, picconi, rastrelli e

motoseghe, un comitato che raccoglie tutte le associazioni del paese, il comune vicino di

Folgaria che ci regala i tronchi di larice per fare le sedute, la ditta Edil 94 che mette a

disposizione uno scavatore, la ditta Anzelini Legnami che taglia i tronchi e il forestale

Tullio Manzinello per aver realizzato in prima persona un arboreto e un orto botanico

adiacenti all'aula nel bosco.

Quante e quali lezioni verranno seguite all'aria aperta?

Durante quest'anno scolastico alcune classi si sono recate nell'aula nel bosco per vedere

lo stato di avanzamento dei lavori. Altre ci sono andate con i bastoncini da Nordik

Walking, altre a personalizzare un angolo di bosco in vista dell'inaugurazione avvenuta il

10 maggio. Gli alunni di prima ci sono andati con i compagni della scuola materna per

cantare e raccogliere foglie, muschio, rami, ecc, per realizzare dei cartelloni e per la

costruzione della mappa del percorso scuola-bosco, perché geografia e cartografia sono

molto più belle e facili da imparare sul campo e all'aria aperta.

Abbiamo in mente un corso di aggiornamento per gli insegnanti sull'Arte Natura da

organizzare a settembre con il MART, il museo d'arte di Rovereto. Alcune classi

termineranno l'anno scolastico con una festicciola nell'aula nel bosco. Vogliamo iniziare il

prossimo anno scolastico con una festa nel bosco. Tutto è in divenire e, ogni volta che ne

parliamo, ci accorgiamo che sono infinite le attività che si potranno fare nell'aula.

Foto: Tommaso Gasperotti

Ci sono differenze rispetto ai programmi ministeriali?

In che modo “l'aula nel bosco” può sposarsi con la scuola pubblica?

La nostra è una scuola pubblica e i programmi scolastici della Provincia di Trento

favoriscono queste iniziative legate fortemente al territorio. Poi tutto sta nel cominciare,

nel far capire anche ai colleghi “resistenti” che si può far scuola in un altro modo, senza

avere sempre l'assillo delle prove INVALSI, dei programmi rigidi, del correre per

arrivare...non si sa bene dove. Gli alunni hanno estremo bisogno di tranquillità, di calma,

di camminare piano, di imparare da una maestra come la natura, di ascoltare, dialogare,

sognare.

Quali sono i vantaggi della scuola nel bosco, sia sotto il profilo didattico che relazionale?

Nel bosco si notano delle cose che non noteresti mai in classe. Si vede l'alunno in

difficoltà nel camminare in discesa, quello che non vuole sporcarsi le mani, che ha paura

di tutto, lo scalmanato che deve adeguare il passo con quello del gruppo, il leader che

può essere propositivo e non impositivo. Eseguire un frottage sulla corteccia di un

carpino è molto più utile che studiare l'albero su un libro. Raccogliere un sacchetto di

foglie per poi portarle in classe è diverso che guardarle in foto. Scheggiare un pezzo di

selce come l'uomo primitivo è entusiasmante. Inoltre si possono trovare dei compiti che

valorizzano tutti gli alunni, da quelli con difficoltà di apprendimento a quelli

particolarmente interessati e grandi osservatori.

In vista dell'estate, avete in programma delle attività con i bambini dopo la fine delle lezioni?

Intanto portiamo a termine i tre venerdì nel bosco che abbiamo organizzato: la proiezione

del film “La prima neve” di Andrea Segre, la tavola rotonda “La pedagogia del bosco” e

lo spettacolo teatrale “I musicanti di Brema” con la Banda Sociale di Pergine. I tre

venerdì nel bosco sono stati organizzati dall'Istituto Comprensivo Alta Vallagarina e dal

comune di Besenello in collaborazione con IPRASE, istituto provinciale che cura la

formazione degli insegnanti.

Per adesso stiamo lavorando al corso di aggiornamento ai primi di settembre da

svolgersi anche nel bosco e alla festa di inizio anno scolastico, di domenica, aperta a

tutte le famiglie. L'aula comunque è un luogo pubblico e alcune associazioni del paese

stanno già pensando a delle iniziative. L'associazione Libero Pensiero ha in mente un

concerto d'arpa, per esempio.

Com'è stata accolta questa iniziativa dai bambini e dai genitori?

I bambini, manco a dirlo, sono entusiasti. Il posto è magico e lo sentono loro. I

genitori sono stati dei volontari eccezionali. L'ultimo sabato prima dell'inaugurazione

eravamo in 60 a pulire, raccogliere rami, allargare il sentiero, sistemare gli ultimi tronchi.

Come sempre l'importante è fare e partire. Il via lo abbiamo dato. Col tempo

diminuiranno gli alunni pigri e sempre fermi davanti al pc o ai videogiochi. Diminuiranno

pure gli insegnanti restii che hanno paura di restare indietro col programma e anche i

genitori paurosi perché non vogliono che i figli si ammalino, si bagnino, si sporchino.


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