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Manuale del tirocinio Corso di laurea in Fisioterapia _sede di Faenza Corso di Laurea in Fisioterapia Sede di Faenza Il Manuale del Tirocinio Versione 1.2 maggio 2010
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Manuale del tirocinio Corso di laurea in Fisioterapia _sede di Faenza

Corso di Laurea in Fisioterapia

Sede di Faenza

Il Manuale del Tirocinio

Competenze

Core da acquisire

nel tirocinio

Gestione e

management

Responsabilità

Professionale

Comunicazione

e Relazione

Prevenzione

EBP-Pratica

Basata sulle

Prove di Efficacia

Formazione e

autoformazione

Educazione

Terapeutica

Cura e

Riabilitazione

18 maggio 2010

INDICE

PREMESSA

1. COMPETENZE CORE DELLA PROFESSIONE DEL FISIOTERAPISTA

a. La Competenza professionalepag.4

b. Le “competenze core “pag.5

c. Le Fonti pag.8

d. Le foto di competenza dello studente e il relativo percorso di tirocinio

· 1°anno pag.10

· 2°anno pag.14

· 3°anno pag.18

e. Il percorso formativo (obiettivi e corsi integrati) pag.21

f. Le attività formative ( piano attività) pag.30

g. Le figure professionali del Corso di Laurea : pag.31

Coordinatore Attività Formative Professionalizzanti pag.31

Coordinatore Didattico d’anno pag.31

2. IL TIROCINIO

a. Definizione di tirocinio pag.32

b. Il tutor di tirocinio pag.33

c. Il modello tutoriale pag.34

d. Il contratto di tirocinio pag.35

e. Gli obiettivi di apprendimento specifici pag.36

3. VALUTAZIONE DEL TIROCINIO

a. Valutazione formativa pag.39

b. Valutazione certificativa pag.40

c. La riflessione e autovalutazione dello studente pag.41

d. Elementi della valutazione pag.41

· Ambiti di competenza

· Obiettivi di apprendimento

· Abilità ed atteggiamenti(indicatori)

· Scala di valutazione

· Valutazione globale

e. Guida ai contratti di tirocinio pag.43

f. Esami di tirocinio pag.48

g. Prova pratica di esame abilitante di laurea pag.48

4. CONDUZIONE DEL TIROCINIO

a. Strumenti del tirocinio pag 49

b. Consegna dei contratti e valutazioni pag.49

c. Criteri di scelta delle sedi di tirocinio pag.50

d. Convenzioni con sedi di tirocinio pag.50

e. Frequenza del tirocinio pag.50

f. Orario e assenza del tutor pag.52

g. Tirocinio supplementare pag.52

h. Abbigliamento pag.52

i. Codice di comportamento in tirocinio pag.53

j. Assicurazione pag.53

k. Il feedback dello studente pag.53

5. BIBLIOGRAFIA essenziale

ALLEGATI

IL CORE COMPETENCE DEL TIROCINIO (documento nazionale )

Nel Corso di Laurea in Fisioterapia le attività formative professionalizzanti delle quali il Tirocinio è componente integrante, sono il frutto di una progettazione che tiene conto degli obiettivi formativi che lo studente dovrà raggiungere, dei vincoli imposti dalle norme vigenti, della complessità organizzativa nella quale lo studente si trova ad apprendere e non per ultimo del mutare del contesto sanitario nel quale l’applicazione delle competenze professionali si rimodula continuamente sulla base dei problemi prioritari di salute dell’utente e della collettività.

Attualmente il D.M. 02/04/2001, Classi delle Lauree Universitarie delle Professioni Sanitarie, ribadisce la centralità del contenuto pratico delle attività formative, affermando che: ”… il raggiungimento delle competenze professionali si attua attraverso una formazione teorica e pratica che includa anche l’acquisizione di competenze comportamentali e che venga conseguita nel contesto lavorativo specifico, così da garantire, al termine del percorso formativo, la piena padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro immediata spendibilità nell’ambiente di lavoro. Particolare rilievo, come parte integrante e qualificante della formazione professionale, riveste l’attività formativa pratica e di tirocinio clinico, svolta con la supervisione e la guida di tutori professionali appositamente assegnati…”

Gli attori coinvolti nel processo formativo sono quindi studenti, coordinatori del corso, professionisti docenti e tutor di tirocinio a cui è rivolto questo Manuale di Tirocinio quale strumento di guida e conoscenza allo scopo di uniformare e condividere responsabilmente il percorso organizzativo e didattico del Corso di Laurea in Fisioterapia dell’Università degli studi di Ferrara _ sede di Faenza, tale da facilitare l’acquisizione progressiva delle competenze core necessarie per la futura professione del Fisioterapista.

1.COMPETENZE CORE DELLA PROFESSIONE DEL FISIOTERAPISTA

La laurea in Fisioterapia è un titolo abilitante all’esercizio della professione del Fisioterapista, non bastano conoscenze ed esami, ma è fondamentale l’acquisizione di Competenze specifiche e professionalizzanti che siano anche congrue e coerenti con le esigenze del SSN, sia a livello di strutture sanitarie che di territorio (PSN 2006-2008).

a. La Competenza professionale

Il termine competenza è ampiamente utilizzato nell’ambito della formazione e descrizione delle professioni sanitarie. È’ tuttavia un termine a cui afferiscono definizioni ed accezioni diverse. Prendendo riferimento dal documento nazionale <> in cui sono esplicati alcuni fra i modelli di competenze più significativi, possiamo definire la competenza come:

“l’uso abituale e giudizioso della comunicazione, delle conoscenze, delle abilità tecniche, del ragionamento clinico, delle emozioni, dei valori e della riflessione nella pratica quotidiana a beneficio del singolo individuo o della comunità. (Tradotta da Epstein et al, 2002).

Tale definizione multidimensionale è particolarmente rappresentativa nei seguenti elementi:

· l’uso abituale e giudizioso: per “abituale” si configura una costanza e non incidentalità dei comportamenti e per “giudizioso” (assennato) si introduce il concetto del ragionamento e della valutazione critica ed etica dei propri comportamenti professionali

· della comunicazione: finalmente la dimensione relazionale/comunicativa non è vista come “dote naturale” ma come dimensione fondamentale della competenza (dunque da “coltivare” e da “valutare”)

· delle conoscenze: ingredienti fondamentali, ma non sufficienti, sono le conoscenze e il corpo sistematico di teoria

· delle abilità tecniche: esistono per il professionista sanitario una serie di abilità tecniche, che spesso prevedono anche una perizia gestuale e facilitano un intervento efficace

· del ragionamento clinico: l’abilità di interpretare e trarre conclusioni (processo diagnostico e valutativo)

· delle emozioni: si riconosce come la dimensione emozionale entri a pieno titolo nella competenza, potendo essere un elemento di facilitazione (vedi la dimensione empatica, per esempio) o di problematicità (nel caso di mancata consapevolezza o analisi)

· dei valori: i valori ispiratori della professione, oltre che a sancire il “patto” tra comunità e professionista, sono il generatore profondo di ogni atto professionale

· della riflessione: il professionista è in grado di migliorare nel tempo se riflette su di sé e sul proprio operato (autovalutazione), così come ampiamente sottolineato anche da Schon (Schon,1992)

· nella pratica quotidiana: la competenza si manifesta nell’azione professionale quotidiana

· a beneficio del singolo individuo o della comunità: il fine ultimo dell’esistenza del professionista.

Il professionista sanitario esprime quindi la sua competenza attraverso le sue conoscenze e la sua capacità di utilizzarle per la risoluzione di problemi attraverso il ragionamento clinico e l’applicazione di tecniche e abilità gestuali, ma anche attraverso la comunicazione e la relazione interpersonale.

Per diventare Fisioterapista, lo studente dovrà allora sviluppare in egual misura il “campo intellettuale” (delle conoscenze e del ragionamento clinico), il “campo gestuale” (delle applicazioni tecnico-gestuali) e il “campo relazionale/comunicativo” (delle relazioni e comunicazione) (J.Guilbert, 2002).(fig. 1)

CAMPI DELLA COMPETENZA

CAMPI DELLA COMPETENZA

PROFESSIONALE

PROFESSIONALE

Campo

Campo

intellettivo

intellettivo

Campo

Campo

relazionale o

relazionale o

comunicativo

comunicativo

Campo

Campo

gestuale

gestuale

Figura 1. Campi della competenza.

b. Le Competenze Core

“Le Competenze Core sono le competenze distintive (essenziali ed irrinunciabili) che uno studente fisioterapista deve acquisire durante l’esperienza di tirocinio dei tre anni di corso, tanto da poter rispondere in modo efficace, responsabile e sicuro a quanto oggi e nei prossimi anni la comunità chiederà alla professione” (fig.2) (rif. Documento “Core Competence”).

Le competenze core sono quindi le competenze che ogni studente deve dimostrare di avere acquisito entro il termine del percorso formativo triennale.

Fisioterapista = Professionista che

Fisioterapista = Professionista che

autonomamente o in collaborazione

autonomamente o in collaborazione

con altri professionisti

con altri professionisti

con responsabilit

con responsabilit

à

à

ed etica

ed etica

in collaborazione con la

in collaborazione con la

persona che

persona che

è

è

al centro del

al centro del

processo

processo

…offre il miglior “intervento”

(fisioterapico)possibile (compresi gli

aspetti gestionali), in relazione alle prove di

efficacia, alle risorse disponibili e ai valori

della persona

Si mantiene

aggiornato e

sa utilizzare la

ricerca

Sa lavorare in team

e modularsi nelle

organizzazioni e nei

contesti locali

utilizzando conoscenze continuamente

utilizzando conoscenze continuamente

aggiornate e la relazione come specifica

aggiornate e la relazione come specifica

competenza

competenza

Figura 2

Nel documento <> le Competenze Core sono state descritte e rappresentate per AMBITI di Competenza; ne sono stati definiti otto.(fig. 3)

Ogni ambito contiene AREE di Competenza più specifiche e i relativi OBIETTIVI di apprendimento cioè gli elementi che devono essere appresi per acquisire quella competenza. Sono anche esplicati i comportamenti (ABILITA’ e ATTEGGIAMENTI) relativi agli obiettivi, che dovremmo aspettarci dallo studente.(fig. 4)

La lettura del documento <>, in allegato al manuale, è quindi il punto di partenza e una tappa indispensabile per conoscere la rappresentazione finale dello studente neo-laureato e per interpretare il percorso di tirocinio dal primo al terzo anno del nostro Corso di Laurea.

Comunicazione/

relazione

Prevenzione

Gestione e

management

Responsabilità

professionale

Cura e

riabilitazione

Educazione

terapeutica

EBP -Pratica

Basata su

Prove efficacia

Formazione e

autoformazione

Competenze

Core da acquisire

nel tirocinio

Figura 3

Ambito

Area 1

Area 2

Area 3

Aree di

competenza

Abilit

à

e atteggiamenti

OBIETTIVI

Figura 4

c. Le Fonti

Diversi elementi hanno contribuito alla definizione delle Competenze Core .(fig. 5)

In primo luogo le fonti ed i vincoli di tipo normativo che, a partire dal D.M. 741/1994 (definizione del profilo professionale del fisioterapista), hanno successivamente disegnato e arricchito la definizione delle responsabilità ed autonomia del professionista e indicato la formazione in ambito universitario e le possibilità di “carriera”.

In particolare, si configurano le responsabilità civile e penale che il professionista sanitario si assume, il suo impegno deontologico. Il neolaureato oggi deve potersi assumere tali autonomie e responsabilità: la formazione dovrà metterlo nelle condizioni di poterlo fare.

Altro elemento di rilievo è il “Bologna Process” ovvero il processo che dal 1999 sta portando l’Unione Europea ad armonizzare i percorsi formativi allo scopo di permettere la libera circolazione di studenti ed in seguito professionisti (http://www.processodibologna.it/).

Inoltre tali indicazioni metodologiche sono adottate dai Decreti Ministeriali che regolano la formazione (vedi “Descrittori di Dublino”).

Un ulteriore elemento, a livello internazionale, è la International Classification of Functioning Disability and Health (ICF) dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2002) quale riferimento concettuale comune. Essa consente il superamento del modello biomedico opposto al modello sociale, ed adotta un approccio bio-psico-sociale che ben sembra rappresentare l’approccio dei riabilitatori. La letteratura internazionale e le organizzazione sanitarie stanno progressivamente adottando tale modello. Le dimensioni della salute e la classificazione delle sue alterazioni saranno adottate in questo documento.

CORE

COMPETENCE

Profilo

professionale

Opportunità

Primo

Impiego

Codice

Deontologico

Normativa

ICF

(International

Classificationof

Functioning,

Disability

and health

Problemi

Qualità

Servizi

Problemi

Prioritari di

Salute

Contesto

Europeo

(Bologna

Process) e

internazionale

Figura 5. Elementi che hanno condotto alla definizione del “Core Competence”

Altri elementi sono stati presi in considerazione per la scelta degli obiettivi e delle esperienze di tirocinio irrinunciabili per il neolaureato.

Quali conoscenze applicate, quali abilità ed atteggiamenti devono essere già “attivi” al momento del conseguimento della laurea? Chi e quali situazioni il neolaureato ragionevolmente potrebbe incontrare nell’immediato post-laurea?

Allora è necessario chiedersi quali pazienti o problemi di salute di interesse riabilitativo il neo-laureato incontrerà. Imprescindibile l’analisi dei dati, epidemiologici e non, che vengono forniti dai Piani Sanitari Nazionali (PSN) e regionali (PSR).

Le priorità del P.S.N. discendono dai problemi di salute del Paese, con particolare riferimento al consolidarsi di elementi di cronicità e all’aumentata capacità del Servizio Sanitario di garantire il prolungamento della vita anche in fase di post- acuzie.

Tra gli obiettivi di salute (di interesse riabilitativo) citati dal PSN 2006-08, sono descritti:

· La salute nelle prime fasi di vita, infanzia e adolescenza;

· Le grandi patologie: tumori, malattie cardio-vascolari e loro conseguenze (es. ictus), diabete e malattie respiratorie;

· La non auto-sufficienza: anziani e disabili;

· Tutela della salute mentale;

· Tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

È’importante però anche indagare, per lo stesso scopo, i "Problemi di Qualità dei Servizi" (PQS), perché le competenze devono mutare ed evolvere per riuscire a mantenere livelli di qualità più elevati possibile (AIFI, 2003).

In quali contesti organizzativi lo studente dovrà cimentarsi? Possiamo e dobbiamo fare in modo che lo studente abbia già un’esperienza di tali contesti durante la sua formazione triennale?

In tale contesto devono essere prese in considerazione quindi anche le opportunità di primo impiego del neo-laureato .

d. Le FOTO di competenza dello studente e relativo percorso di tirocinio

La “foto” di competenza dello studente al termine del primo anno di corso

Chi è lo studente del 1° anno?

Lo studente del primo anno, al termine delle lezioni del primo semestre e del secondo semestre sa individuare le competenze specifiche, gli aspetti normativi essenziali e le diverse realtà operative e lavorative della professione del fisioterapista (sulla base del profilo professionale, del codice deontologico, delle altre norme riguardanti la riabilitazione e della cultura professionale) e identificare il significato del riabilitare e della ICF (classificazione internazionale del funzionamento, disabilità e salute).

Conosce i principi di base delle fisica applicabili alla attività riabilitativa e i principi di biomeccanica applicata al corpo umano.

Conosce la cellula, nei suoi costituenti di base, funzioni e replicazione; e i principali microrganismi patogeni E’ in grado di descrivere le caratteristiche morfologiche e funzionali dei tessuti, con particolare riguardo a quelli connettivi (in tutte le loro varianti) e nervoso e gli elementi essenziali di organi e apparati del corpo umano, con particolare riguardo al sistema neuro-muscolo-scheletrico (origine e inserzioni, innervazione ed azione muscolare).

Sa descrivere e mettere in correlazione tra loro i processi fisiologici umani, con particolare riguardo al sistema muscolo-scheletrico, cardio-circolatorio, respiratorio, della minzione. Mette in correlazione tra loro l'anatomia e la fisiologia del sistema nervoso, come base del razionale delle facilitazioni utilizzate nell'intervento fisioterapico.

Conosce le tappe psicomotorie evolutive del bambino da 0 a 3 anni e sulla base dell'osservazione diretta e con linguaggio professionale, sa descrivere la motricità e comunicazione spontanea del bambino normale.

Conosce lo sviluppo psicologico e della personalità e sa descrivere le fasi dello sviluppo della personalità e le varie tipologie di personalità, in particolare in relazione al rapporto terapeutico.

Conosce gli elementi per descrivere, sulla base dell'osservazione diretta, come il bambino si relazione e comunica con l'ambiente, le persone, se stesso attraverso il movimento, il gioco, alimentazione, manipolazione, linguaggio, esplorazione.

Conosce come valutare la postura ed il gesto nel movimento normale in età adulta: sulla base dell'osservazione diretta, e descrive il comportamento chinesiologico normale del rachide, dell'arto superiore, dell'arto inferiore.

Apprende una gestualità manuale - comunicativa atta ad effettuare un adeguato posizionamento e una corretta Movimentazione Manuale dei carichi.

Apprende come applicare la valutazione chinesiologica e le manovre di base di cinesiterapia e massoterapia.

Descrive le basi fisiologiche del condizionamento anaerobico ed aerobico e definire un programma per il suo miglioramento (anche nell'atleta) e identificarne le implicazioni nel trattamento fisioterapico. Sa applicare le manovre di Basic Life Support.

Sa comunicare in modo efficace ed individuare gli elementi essenziali della relazione fisioterapista paziente ed inserirsi nel team riabilitativo, in funzione dell'organizzazione dello specifico servizio.

Al termine del tirocinio lo studente:

· nell’ambito della PREVENZIONE conosce e sa applicare i principi igienici per la prevenzione delle infezioni (lavaggio delle mani, uso dei guanti, gestione della divisa) e per la corretta gestione di presidi di cui il paziente è portatore (vie infusive, drenaggi, cateteri vescicali, urostomie, stomie digestive, tracheostomie).

E’ in grado di rilevare i principali parametri vitali (pressione arteriosa, frequenza cardiaca, frequenza respiratoria) e segni di allarme sul paziente (pallore, sudorazione).

Conosce e sa attivare il sistema di emergenza sanitaria (118) e il trattamento BLSD in caso di arresto cardiocircolatorio.

Conosce e mantiene una postura corretta per la prevenzione di danni muscolo-scheletrici secondo i criteri di ergonomia, utilizzando prese sicure e confortevoli e mettendo in atto eventuali esercizi di stretching. Mantiene una costante attenzione alle condizioni di sicurezza sue e della persona assistita, mettendo in atto le strategie opportune per prevenire cadute e danni a strutture e funzioni.

· nell’ambito della CURA E RIABILITAZIONE è in grado di osservare, descrivere, raccogliere, valutare gli elementi significativi dello sviluppo psicomotorio del bambino sano e dell’adulto sano.

Sa effettuare una sequenza corretta per lo svolgimento di posizionamenti, spostamenti e trasferimenti, utilizzando in maniera corretta i dispositivi e gli ausili necessari.

Ai fini di una corretta valutazione fisioterapica è in grado di identificare e palpare le principali componenti del sistema cutaneo e muscolo-scheletrico (ossa, muscoli, legamenti e tendini) sul corpo umano, di eseguire una osservazione della postura e dei gesti funzionali, dei movimenti segmentari e di attività motorie complesse (controllo motorio durante il cammino o la manipolazione), di misurare le possibilità articolari distrettuali, di eseguire una valutazione muscolare distrettuale, di descrivere quanto osservato con linguaggio tecnico specifico.

Ai fini dell’applicazione di una appropriata e corretta attività di esercizio terapeutico è in grado di osservare, riconoscere, descrivere, simulare ed applicare (su indicazione del tutor) le tecniche di massaggio tradizionale, di mobilizzazione manuale passiva (PROM) e attiva (AROM), di movimento passivo continuo (CPM), di esercitazione con carico progressivo costante o variabile, manuale o meccanico, tramite contrazioni isometriche, concentriche, eccentriche, di facilitazione di tipo intellettivo, verbale, tattile, neuromuscolare al fine dello sviluppo della forza, resistenza e potenza muscolare. E’ in grado di reperire e riconoscere eventuali controindicazioni ed adattare l’esercizio proposto in termini di tempi e modalità di applicazione. E’ in grado di osservare, riconoscere, descrivere, simulare ed applicare (su indicazione del tutor) gli schemi di base della metodica PNF (Facilitazioni Neuromuscolari Propriocettive), del massaggio connettivale, del bendaggio funzionale.

· nell’ambito della EDUCAZIONE TERAPEUTICA conosce, osserva, descrive le strategie pedagogiche per un efficace insegnamento al paziente (al care giver, alla famiglia), basate sul concetto di apprendimento motorio e sui metodi per motivare il paziente a seguire il programma di esercizi con la guida del fisioterapista.

· nell’ambito FORMAZIONE/AUTOFORMAZIONE partecipa in modo guidato alla definizione dei propri obiettivi formativi, riflettendo sui propri bisogni di apprendimento e formazione. Identifica e riconosce, in modo guidato e richiedendo egli stesso confronto e feedback al tutor, eventuali lacune teoriche e pratiche, attivandosi poi in maniera autonoma per colmarle. Partecipa in modo attivo ed autocritico al confronto e alla discussione sulla valutazione del tutor e effettua in modo sincero la autovalutazione.

· nell’ambito della PRATICA BASATA SULLE PROVE DI EFFICACIA (EBP) sa utilizzare, al bisogno, i sistemi informativi ed informatici presenti nelle sedi di tirocinio.

Sa effettuare una ricerca bibliografica in tutte le banche dati primarie e secondarie per reperire le evidenze della letteratura riguardanti quesiti specifici.

· nell’ambito della RESPONSABILITA’ PROFESSIONALE nei diversi setting di tirocinio mette in atto, nel linguaggio e nelle azioni, comportamenti che dimostrano adesione ai principi di etica, correttezza e riservatezza e differenze culturali.

Rispetta esperienza, competenza e ruoli altrui.

Tratta con cura tutta la documentazione che utilizza, relativa al paziente ed al proprio percorso formativo, le strutture e la strumentazione della sede di tirocinio.

· nell’ambito della GESTIONE/MANAGEMENT lo studente è capace di leggere il contesto organizzativo in cui si trova (riconosce e rispetta ruoli e competenze suoi e degli altri operatori) e formula ipotesi di organizzazione del proprio lavoro in termini di tempi e di modalità adattando le proprie esigenze ai bisogni del paziente, del tutor e dell’organizzazione del servizio.

Dimostra responsabilità nella gestione autonoma del tirocinio, secondo quanto concordato con la sede formativa.

Comunica tempestivamente eventuali assenze o ritardi al tutor di tirocinio.

E’ puntuale nella consegna del materiale di tirocinio al tutor ed alla sede formativa.

· nell’ambito della COMUNICAZIONE/RELAZIONE osserva, riconosce e descrive le modalità comunicativo-relazionali (verbali, corporee) e le dinamiche psicologiche delle relazioni, nel contesto dell’asilo nido e della struttura ospedaliera.

Nei vari setting di tirocinio dimostra di porsi in una situazione di ascolto attivo, lasciando agli altri la possibilità di esprimersi. Assume atteggiamenti corporei che facilitano lo svolgersi della comunicazione.

Rispetta la sensibilità e la privacy del paziente durante l’effettuazione di posizionamenti, trasferimenti, esercizi terapeutici.

Per arrivare alla “foto di competenze del primo anno” il percorso di tirocinio del primo anno attualmente prevede:

· 2 settimane presso un asilo nido con bimbi sani di età 0-12 mesi

· 3 settimane presso l’Unità Operativa di Riabilitazione con pazienti adulti/anziani con problematiche muscolo-scheletriche in regime di degenza o ambulatoriali

· 1 settimana presso l’Unità Operativa di Riabilitazione con pazienti adulti/anziani con problematiche neurologiche in regime di degenza che necessitino di posizionamenti e trasferimenti assistiti.

La “foto” di competenza dello studente al termine del secondo anno di corso

Chi è lo studente del 2° anno?

Lo studente del secondo anno, al termine delle lezioni del primo semestre, ha acquisito nella sua formazione teorica, per quanto riguarda la fascia dell’età adulta ed evolutiva, le basi eziologiche e fisiopatologiche delle principali patologie neurologiche, ortopediche e reumatologiche; ha acquisito inoltre elementi di radiodiagnostica, di patologia generale e di farmacologia.

Conosce la modalità di applicazione del processo fisioterapico orientato alla persona con limitazioni di strutture, funzioni, attività e partecipazione conseguenti ad alterazioni del sistema nervoso e muscolo scheletrico.

Ha acquisito inoltre le basi per ipotizzare progetto e programma fisioterapico di intervento sul paziente con problematiche di tipo ortopedico e di tipo neurologico per quanto riguarda il paziente emiplegico.

Al termine delle lezioni del secondo semestre, ha acquisito nella sua formazione teorica le basi eziologiche e fisiopatologiche delle principali patologie della terza e quarta età, le interazioni dei farmaci ed inoltre le basi per ipotizzare progetto e programma fisioterapico sulla persona in età geriatrica.

Ha acquisito le basi per ipotizzare progetto e programma fisioterapico di intervento sul paziente con problematiche di tipo neurologico per quanto riguarda il paziente con esiti di lesione midollare, di TCE e con patologia neurologica degenerativa.

Conosce gli elementi di neuropsicologia clinica generale e di riabilitazione neuropsicologica.

Ha concluso il corso di inglese scientifico; è in grado di progettare semplici disegni di ricerca applicando i principi base dell’Evidence Based Practice.

Ha conoscenze relative alle principali dinamiche comunicative, di empatia e counseling con il paziente e all’interno di un gruppo di lavoro.

Lo studente non necessariamente avrà sostenuto tutti gli esami, ma è tenuto a recuperare i contenuti necessari per svolgere in modo adeguato e puntuale l’attività di tirocinio.

Al secondo anno lo studente affronta per la prima volta l’impegno di attività clinica formativa con obiettivi sul paziente, necessita quindi della guida del tutor con richiesta di un crescente livello di propositività da parte dello studente.

Lo studente al termine delle attività proposte al 2° anno potrà essere in grado,

· nell’AMBITO DELLA PREVENZIONE,

individua le situazioni potenzialmente dannose per la propria integrità fisica durante l’attività di tirocinio, in particolare durante la gestione del paziente e le situazioni potenzialmente a rischio per il paziente;

E’ in grado di prevenire in modo primario le problematiche muscolo-scheletriche per sé e per i pazienti. attuando tecniche di base adeguate per posizionamenti, spostamenti, trasferimenti; inoltre

identifica il rischio di complicanze secondarie in pazienti. neurolesi o con disturbi muscolo-scheletrici, applicando i principi di prevenzione.

Applica i principi di igiene e sicurezza, con guida del tutor in tutte le situazioni di tirocinio, in particolare durante le operazioni di assistenza al paziente (cura di sè, pasto, trasferimenti/posizionamenti); ogni qualvolta se ne presenti l’indicazione rileva i principali parametri vitali (pressione arteriosa, frequenza cardiaca, frequenza respiratoria) individuando segni e sintomi patologici (pallore, sudorazione) dei pazienti

· nell’AMBITO DELLA CURA E RIABILITAZIONE,

di identificare tutte le fasi del processo fisioterapico, riconoscerne le correlazioni fra le varie tappe interpretandone il significato.

Raccoglie i dati (storia clinica relativa agli elementi di struttura, funzione, attività e partecipazione, fattori contestuali (personali e ambientali), secondo la classificazione ICF) dei pazienti incontrati durante l’esperienza di tirocinio, utilizzando strumenti di raccolta anamnestica semistrutturata e/o intervista al paziente e ad altre figure di riferimento (in accordo con il tutor).

Attua la valutazione fisioterapica, in sicurezza, in assenza di controindicazioni e rischi; attraverso l’osservazione e l’esame fisico di pazienti adulti, anziani ed in età evolutiva, interessati da patologie neurologiche e ortopediche (acute e degenerative); applica procedure e strumenti validati e riconosciuti dalla comunità scientifica, compilando appositi strumenti cartacei e/o informatici.

Durante questa attività, informa il paziente sulla natura e lo scopo della valutazione richiedendone il consenso e la collaborazione, rispettandone la privacy e la dignità.

Dopo la raccolta dei dati e delle informazioni li analizza definendo il grado di limitazione di funzioni, attività e partecipazione, determinando abilità e capacità funzionali residue nei contesti rilevanti per la persona (casa, scuola, contesto lavorativo, hobby, svago);

Identifica i problemi principali del paziente e le priorità di intervento (in modo guidato), mettendo in relazione i punti di forza e di debolezza.

Descrive la diagnosi fisioterapica funzionale sulla base dei dati elaborati, per quanto riguarda i pazienti con patologie di tipo neurologico ed ortopedico.

Propone (in modo guidato), outcomes (esiti funzionali) prevedibili per il paziente adulto, considerando tutti i limiti che possono influire nel raggiungimento di esso.

Apporta il proprio contributo nella formulazione del progetto riabilitativo sul paziente adulto, definendo una ipotesi di programma fisioterapico di intervento che tenga conto delle prove di efficacia.

Formula in modo guidato gli obiettivi di trattamento secondo i principi SMART (Specifici, Misurabili, Accettabili, Realistici, limitati nel Tempo).

Previo accordo con il tutor di tirocinio predispone il setting di attività e realizza l’esercizio terapeutico in modo efficiente e sicuro per il pz. e per se stesso;

La sperimentazione del processo fisioterapico sarà effettuato tramite un continuo confronto con il tutor chiedendo ed utilizzando feedback, riflettendo criticamente sulle proprie scelte.

Verifica in collaborazione con il tutor le risposte all’intervento fisioterapico, in riferimento agli obiettivi, registrandone le modificazioni durante e a fine trattamento.

Verifica e misura gli outcomes dell’intervento fisioterapico utilizzando le metodologie e gli strumenti validati conosciuti.

· nell’AMBITO DELLA EDUCAZIONE TERAPEUTICA,

identifica i bisogni educativi necessari per la persona assistita e i caregivers in modo guidato dal tutor

Formula proposte di interventi di educazione terapeutica rivolti a pz. neurolesi (mantenimento posture corrette, utilizzo di ausili, gestione della carrozzina, acquisizione di autonomia per spostamenti/trasferimenti, cura arto superiore plegico) e ortopedici (proposta di esercizi da svolgere a domicilio promuovendo il recupero funzionale)

· nell’AMBITO DELLA FORMAZIONE/AUTOFORMAZIONE,

contribuisce alla identificazione e definizione degli obiettivi formativi di tirocinio, nella sede formativa e in quella di tirocinio e alla pianificazione delle attività per raggiungerli.

Chiede e accetta feedback e attua un processo di autovalutazione e valutazione dell’esperienza di tirocinio.

· nell’AMBITO DELLA PRATICA BASATA SU PROVE DI EFFICACIA (EBP),

di fronte alla scelta del trattamento o di fronte ad un problema clinico, ricerca, reperisce, valuta e considera le migliori evidenze scientifiche e considera, confrontandole con le esperienze cliniche disponibili, considerando le esigenze e le richieste del pz.

· nell’AMBITO DELLA RESPONSABILITA’ PROFESSIONALE,

dimostra di seguire ed aderire ai principi di etica e correttezza nel linguaggio e nelle azioni (codice deontologico e tutela della riservatezza) in tutte le situazioni del percorso formativo, nei confronti di tutte le persone con cui viene a contatto.

Dimostra di riconoscere le situazioni problematiche e prima di agire si confronta con le persone competenti.

Si assume la responsabilità delle proprie azioni e del risultato che ne consegue.

· nell’AMBITO DELLA GESTIONE/MANAGEMENT,

formula ipotesi di pianificazione della giornata di tirocinio e si confronta con il tutor per la decisione delle attività da svolgere, tenendo in considerazione le esigenze e necessità del pz. del tutor e dell’organizzazione del servizio in cui è inserito.

Dimostra disponibilità nell’accogliere i feedback che vengono dalle persone con cui si confronta, identifica e rispetta professioni, ruoli e responsabilità nel contesto del tirocinio e della sede formativa.

Formula proposte di pianificazione delle proprie attività di studente nel corso dell’anno, considerando i vincoli organizzativi e normativi che regolamentano le attività.

· nell’AMBITO DELLA COMUNICAZIONE – RELAZIONE,

dimostra di mettersi in situazione di ascolto attivo, adattando le strategie di comunicazione verbale – non verbale (con guida del tutor);

In tutti i contesti cura la comunicazione – relazione, nei confronti di tutor tirocinio, coordinatori, compagni di corso, altri professionisti, modulando la comunicazione verbale e non verbale.

Per arrivare alla “foto di competenza del secondo anno “il percorso di tirocinio guidato attualmente prevede:

Nel 1° semestre:

· Riabilitazione intensiva, pz. adulto con problematiche neurologiche, 2 settimane presso i Presidi Ospedalieri

· Riabilitazione estensiva, pz. adulto con problematiche ortopediche, 3 settimane presso i Presidi Ospedalieri

Nel 2° semestre:

-Riabil. intensiva presso un reparto di Degenza Riabilitativa, 3 sett.

,

-Riabil. estensiva presso i Presidi Ospedalieri o Distrettuali, 3 sett.

-Riabilitazione in età geriatrica, presso Casa protetta, 2 sett.

- Riabilitazione in età evolutiva presso i servizi UOMPIA, 2 sett.

la “foto”di competenza dello studente al termine del terzo anno (laureando)

Chi è lo studente del terzo anno e dove dovrà arrivare per laurearsi ?

E’ uno studente che all’inizio del tirocinio ha pressochè concluso il suo percorso di formazione “teorica” (conoscenze), ha acquisito (parzialmente) le competenze core e deve raggiungere almeno il livello minimo richiesto, anche rispetto all’autonomia nel compiere alcuni processi. Egli/ella affronta l’ultimo periodo di attività clinica formativa.

Al termine di queste attività:

· Nell’ambito di competenza della PREVENZIONE, lo studente dimostra di prevenire in modo primario problematiche muscolo-scheletriche per sé durante l’attività clinica (ergonomia dei propri atti) e per i pazienti incontrati (posizionamenti, trasferimenti, uso di dispositivi preventivi). Inoltre previene efficacemente le complicanze secondarie (muscoloscheletriche, respiratorie, cognitive…) in pazienti cerebrolesi, mielolesi, in pazienti con disturbi muscoloscheletrici. Rispetta consapevolmente e attivamente le norme di sicurezza ed igiene sui luoghi di lavoro in tutte le situazioni di tirocinio.

· Nell’ambito di competenza della CURA e RIABILITAZIONE, lo studente dimostra di poter prendere in carico pazienti interessati dai principali problemi prioritari di salute, accogliendoli, esaminandoli e valutandoli, formulando il contributo al progetto, progettando e realizzando il programma fisioterapico relativo. Le abilità citate vengono espresse con tutti i pazienti alla cui riabilitazione lo studente contribuisce (non solo con i pazienti individuati negli obiettivi specifici). Raggiunge l’autonomia nello scegliere e realizzare l’esercizio efficace, basato sulle prove di efficacia, efficiente e sicuro (almeno per i più utilizzati approcci terapeutici/riabilitativi) e che tenga conto dei valori/accettabilità da parte del paziente. Mette in atto un processo valutazione in itinere e finale, usando strumenti validi ed affidabili, ma anche tutte le valutazioni nell’ambito della singola seduta che permettano di scegliere le facilitazioni migliori in quel momento e di adattare man mano l’esercizio al modificarsi del paziente nell’arco della singola seduta. Il livello minimo non richiede l’automatismo nel compiere il processo, ma la sua correttezza. Nel compiere questi processi dimostra abilità di individuazione e chiarificazione dei problemi (problem setting) e di soluzione di problemi (problem solving), avendo un atteggiamento di elasticità mentale e disponibilità al cambiamento e una visione olistica del paziente.

· Nell’ambito di competenza della EDUCAZIONE TERAPEUTICA, redige efficacemente un piano educativo (paziente neuroleso o back pain) e contribuisce alla sua realizzazione, effettuando azioni di educazione terapeutica verso paziente, familiari o care-giver, anche attraverso attività in gruppo (per es. back school).

· Nell’ambito di competenza della FORMAZIONE/AUTOFORMAZIONE, contribuisce in modo propositivo alla definizione dei propri obiettivi formativi (sia nella sede formativa che in tirocinio) che alla loro pianificazione. Quando si evidenzino lacune teoriche, si attiva proattivamente per reperire le informazioni mancanti e selezionando quelle di buona qualità, consapevole che il laureando non deve aspettare che altri gli forniscano quanto gli è necessario. Contribuisce in modo responsabile al contratto di tirocinio, effettua in modo sincero le autovalutazioni rispetto ai propri apprendimenti. Richiede ed accetta il feedback dai tutor e altri, proponendo e rendendosi disponibile ad approfondimenti e alla modifica del proprio agire. Lo studente progressivamente autodirige il proprio percorso, nei limiti degli accordi presi con coordinatore e guida di tirocinio.

· Nell’ambito di competenza della PRATICA BASATA sulle PROVE di EFFICACIA (EBP), dimostra di ricercare e considerare, per prendere le decisioni cliniche, le migliori evidenze disponibili oltre alla propria esperienza e al razionale teorico, ai valori del paziente, alla fattibilità nel contesto organizzativo (Evidence Based Health Care)

· Nell’ambito di competenza della RESPONSABILITA’ PROFESSIONALE, dimostra nelle diverse situazioni del suo percorso formativo (nella sede clinica con pazienti e professionisti e altre figure; nella sede formativa con compagni e coordinatori) di aderire ai principi di etica e correttezza (codice deontologico) nel linguaggio e nelle azioni compiute. Si assume la responsabilità delle azioni compiute e del loro risultato, dimostrando riflessione, autocritica e capacità di porre attivamente rimedio ai suoi eventuali errori. Nelle situazioni complesse, media le proprie esigenze in relazione a quelle altrui e della organizzazione. Mostra rispetto per esperienza, competenze e ruoli altrui.

· Nell’ambito di competenza della GESTIONE/ORGANIZZAZIONE, mostra di saper organizzare la propria giornata lavorativa in tirocinio e più in generale le attività del paziente tenendo presente le necessità del paziente, della guida di tirocinio e dell’organizzazione. Inoltre pianifica, in collaborazione con coordinatori e guide ed in relazione ai vincoli organizzativi della sede formativa e delle sedi di tirocinio, le proprie attività durante l’anno di corso (usando strumenti e strategie appropriate ed efficaci). Nel fare questo dimostra proattività, capacità di problem solving, capacità di cogliere i cambiamenti e i feedback e di adattarsi (considerando anche le esigenze altrui) e riprogrammarsi per raggiungere il miglior risultato.

· Nell’ambito di competenza della COMUNICAZIONE/RELAZIONE, in tutti i contesti (tirocini e sede formativa) dimostra di mettersi in situazione di ascolto sia verso i pazienti incontrati, che verso guide/tutor, coordinatori, compagni e altre figure, adattando le sue strategie di comunicazione verbale e non verbale a seconda del contesto. Dimostra di accogliere senza pregiudizio le opinioni altrui, e sostiene le proprie in modo circostanziato ed educato. Dimostra di esporre in modo chiaro ed efficace un argomento ad un gruppo di persone (per esempio durante gli incontri con coordinatori e compagni), utilizzando anche strumenti e sussidi per la comunicazione (es, presentazioni Power Point). Nei lavori in gruppo, offre feedback e si autovaluta rispetto all’efficacia delle relazioni e del lavoro in gruppo. Ha nella comunicazione un atteggiamento proattivo, rapportato però alle situazioni specifiche ed al suo ruolo. La comunicazione costituisce parte integrante della sua azione professionale.

Per arrivare alla “foto di competenza del neolaureato”, attualmente il percorso formativo prevede i seguenti setting e periodi di esperienze di tirocinio:

· Riabilitazione estensiva (Presidio Ospedaliero, reparti per acuti): 3 settimane

· Riabilitazione estensiva (servizio ambulatoriale o domiciliare o struttura privata convenzionata): 3 settimane

· Riabilitazione intensiva (Degenza riabilitativa o strutture analoghe di II livello): 4 settimane

· Riabilitazione intensiva (Montecatone Rehabilitation Institute o strutture analoghe di I livello): 4 settimane

· Riabilitazione in età evolutiva (Servizi Riabilitazione Infantile o strutture analoghe): 4 settimane

· Tirocinio opzionale per tesi di laurea: 3/4 settimane

Ciascuno studente, seppure abbia alle spalle un percorso comune, per le “attitudini” personali specifiche e un proprio stile di apprendimento può in parte richiedere la personalizzazioni del percorso di tirocinio (in accordo con il coordinatore).

e. Il percorso formativo

Attualmente il percorso formativo del Corso di laurea in Fisioterapia dell’Università di Ferrara prevede i seguenti corsi integrati e obiettivi formativi.

1° ANNO

1° Anno 1°Semestre

CORSI INTEGRATI

OBIETTIVI EDUCATIVI

Fisica e Informatica

Fisica applicata

Conoscere i principi di base delle fisica applicabili alla attività riabilitativa: conoscere la biomeccanica applicata al corpo umano; conoscere le basi fisiche delle principali forme di Terapia fisica strumentale (onde trasversali e longitudinali, elettricità).

Conoscere i principi di base dell'informatica e ed utilizzare i principali programmi di scrittura e gestione dati: scrivere un documento in word; gestire dati in excel; utilizzare i programmi per la navigazione in rete.

Informatica

Chimica e Biochimica

Biochimica

Conoscere gli elementi e le reazioni chimiche, con particolare riguardo al metabolismo cellulare del tessuto connettivo e nervoso

Biologia, genetica e microbiologia

Biologia applicata

Conoscere la cellula, nei suoi costituenti di base, funzioni e replicazione; conoscere i principali microrganismi patogeni e non e le principali procedure di disinfezione e sterilizzazione.

Genetica medica

Microbiologia e microbiologia clinica

Anatomia umana e istologia

Anatomia umana

Descrivere le caratteristiche morfologiche e funzionali dei tessuti, con particolare riguardo a quelli connettivi (in tutte le loro varianti) e nervoso. Descrivere gli elementi essenziali di organi e apparati del corpo umano, con particolare riguardo al sistema neuro-muscolo-scheletrico (origine e inserzioni, innervazione ed azione muscolare).

Istologia

Movimento umano e metodologia della riabilitazione - modulo 1

Sc. Infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative

Descrivere le tappe psicomotorie evolutive del bambino da 0 a 3 anni. Sulla base dell'osservazione diretta e con linguaggio professionale, descrivere la motricità e comunicazione spontanea del bambino normale ed individuare le caratteristiche salienti dell'interazione tra bambino ed ambiente.

Neuropschiatria infantile

Inglese scientifico

Inglese scientifico

Comprendere il significato di una pubblicazione scientifica di ambito fisioterapico: utilizzare i principali vocaboli inglesi di ambito fisioterapico/riabilitativo. Comprendere il significato complessivo di un abstract o di un articolo scientifico di ambito fisioterapico.

Introduzione alla professione

Sc. Infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative

Individuare le competenze specifiche, gli aspetti normativi essenziali e le diverse realtà operative e lavorative della professione del fisioterapista (sulla base del profilo professionale, del codice deontologico, delle altre norme riguardanti la riabilitazione e della cultura professionale); identificare il significato del riabilitare e della ICF (classificazione internazionale del funzionamento, disabilità e salute)

Psicologia della relazione - modulo 1

Psicologia generale

Conoscere lo sviluppo psicologico e della personalità: descrivere le fasi dello sviluppo della personalità e le varie tipologie di personalità, in particolare in relazione al rapporto terapeutico. Comunicare in modo efficace ed adeguato ad ambiti culturali diversi: utilizzare gli strumenti della comunicazione verbale e non verbale (in particolare il contatto corporeo) nel rapporto interpersonale. Modificare le modalità di comunicazione verbale e non verbale in rapporto ad ambiti culturali diversi. In particolare:

· Apprendimento delle capacità di osservazione e di ascolto

· Sviluppo della consapevolezza sulle proprie modalità comunicative e sul linguaggio del corpo

· Capacità di individuare gli elementi della comunicazione non verbale nella relazione con il paziente

· Acquisizione dei primi elementi che caratterizzano l’ascolto “empatico”

· Approfondimento della consapevolezza riguardante la disposizione alla relazione e al contatto fisico

· Imparare ad osservare sé stessi ed il paziente nella relazione terapeutica

Gli obiettivi sono completati nel modulo 2 del secondo semestre.

Psicologia clinica

Discipline demoetno-antropologiche

Movimento umano e metodologia della riabilitazione - modulo 2a (compresa massoterapia)

Sc. Infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative

Valutare la postura ed il gesto nel movimento normale in età adulta: sulla base dell'osservazione diretta, Descrivere il comportamento chinesiologico normale del rachide, dell'arto superiore, dell'arto inferiore. Effettuare le manovre di base di massoterapia, per quanto riguarda la gestualità.

A scelta dello studente

Applicare gli elementi di base del massaggio connettivale e del bendaggio funzionale.

Tirocinio

Sc. Infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative

Descrivere, sulla base dell'osservazione diretta, come il bambino si relazione e comunica con l'ambiente, le persone, se stesso attraverso il movimento, il gioco, alimentazione, manipolazione, linguaggio, esplorazione.

1°Anno 2° Semestre

Fisiologia umana

Fisiologia

Descrivere e mettere in correlazione tra loro i processi fisiologici umani, con particolare riguardo al sistema muscolo-scheletrico, cardio-circolatorio, respiratorio, della minzione.

Fisiologia speciale del sistema nervoso

Fisiologia

Descrivere e mettere in correlazione tra loro l'anatomia e la fisiologia del sistema nervoso, come base del razionale delle facilitazioni utilizzate nell'intervento fisioterapico.

Anatomia umana

Movimento umano e metodologia della riabilitazione - modulo 2b

Sc. Infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative

Valutare la postura ed il gesto nel movimento normale in età adulta : descrivere la deambulazione normale, la funzione di prensione e manipolazione, la funzione di controllo posturale; misurare il PROM e il AROM; effettuare la palpazione dei punti di repere. Misurare i parametri vitali. Descrivere le fasi del processo fisioterapico. Conoscere ed applicare i principi di base dell'esercizio terapeutico. Applicare l'esercizio per il mantenimento o l'aumento del PROM; applicare l'esercizio per il mantenimento o l'aumento del AROM; applicare l'esercizio per il mantenimento o l'aumento della forza e della resistenza. Applicare l'esercizio rispettando la compliance (psicologica) della persona.

Medicina fisica e riabilitativa

Movimento umano e metodologia della riabilitazione - modulo 3

Metodi e didattiche delle attività motorie

Descrivere le basi fisiologiche del condizionamento anaerobico ed aerobico e definire un programma per il suo miglioramento (anche nell'atleta). Identificarne le implicazioni nel trattamento fisioterapico. Applicare le manovre di Basic Life Support.

Medicina interna (BLS)

Psicologia della relazione - modulo 2

Psicologia generale

Utilizzare i risultati delle valutazioni psicometriche come complemento alla definizione del progetto riabilitativo. Individuare gli elementi caratterizzanti della relazione terapeutica. Definire obiettivi e modalità di un'azione educativa.

In particolare:

· Conoscere le fasi del processo di elaborazione di una perdita

· Conoscere le modalità con cui si sviluppa l’adattamento alla disabilità del paziente e della sua famiglia, nelle diverse patologie disabilitanti

· Apprendere le strategie per facilitare, anche in team, l’adattamento alla disabilità del paziente e della sua famiglia

· Conoscere e iniziare a riflettere sul rischio di burn-out connesso alle professioni di aiuto

Psicologia clinica

Sociologia dei processi comunicativi e culturali

Psicometria

Psicologia dello sviluppo e dell'educazione

Pedagogia generale e sociale

Metodologia della ricerca in riabilitazione - modulo 1

Sc. Infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative

Scegliere gli strumenti di valutazione delle strutture, le funzioni, le attività, la partecipazione. Descrivere le principali tipologie di disegni di ricerca e gli strumenti statistici correlati. Saper reperire fonti bibliografiche, in particolare consultare le banche dati online di interesse riabilitativo.

Statistica medica

A scelta dello studente

Applicare le manovre di Basic Life Support. Effettuare la movimentazione pazienti, tutelando l’integrità psico-fisica propria e del paziente. Applicare le manovre di base delle Facilitazioni Neuromuscolari Propriocettive.

Tirocinio

Sc. Infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative

Applicare la valutazione chinesiologica e le manovre di base di cinesiterapia e massoterapia. Saper comunicare in modo efficace ed individuare gli elementi essenziali della relazione fisioterapista paziente. Inserirsi nel team riabilitativo, in funzione dell'organizzazione dello specifico servizio.

2° ANNO

2°Anno 1°Semestre

Metodologia della riabilitazione nelle menomazioni e disabilità conseguenti ad alterazioni dell'apparato locomotore- modulo 1 e 2

Malattie del'apparato locomotore

Obiettivo generale: conoscere le basi patologiche, effettuare la valutazione di strutture, funzioni, attività e partecipazione (utilizzando adeguati strumenti di valutazione), formulare obiettivi e programma di trattamento (compreso la scelta di ausili), realizzare l'intervento (compresa la TFS) e verificare i risultati, in pazienti con problematiche a carico dell'apparato locomotore. Identificare gli effetti dei farmaci principalmente utilizzate nelle patologie ortopedico reumatologiche e valutarne le conseguenze sullo stato e sulla performance del paziente. .Saper osservare i reperti della diagnostica per immagini per identificare indicazioni e controindicazioni all'esercizio terapeutico.

Reumatologia

Sc. Infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative

Medicina fisica e riabilitativa

Diagnostica per immagini e radioterapia

Patologia generale

Farmacologia

Metodologia della riabilitazione nelle menomazioni e disabilità conseguenti ad alterazioni del sistema nervoso - modulo 1

Neurologia

Conoscere le basi patologiche, effettuare la valutazione di strutture, funzioni (compresi i principali disturbi NPS), attività e partecipazione (utilizzando adeguati strumenti di valutazione), e formulare obiettivi in pazienti adulti con problematiche a carico del sistema nervoso. Identificare gli effetti dei farmaci principalmente utilizzate nelle patologie neurologiche e valutarne le conseguenze sullo stato e sulla performance del paziente. .Saper osservare i reperti della diagnostica per immagini per identificare indicazioni e controindicazioni all'esercizio terapeutico.

Neurochirurgia

Sc. Infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative

Medicina fisica e riabilitativa

Neuroradiologia

Patologia generale

Farmacologia

Metodologia della riabilitazione in età evolutiva- modulo 1

Sc. Infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative

Conoscere le basi patologiche, effettuare la valutazione di strutture, funzioni (compresi i principali disturbi NPS), attività e partecipazione e formulare obiettivi in pazienti in età evolutiva con problematiche a carico del sistema nervoso e dell'apparato locomotore ( PCI , ritardi dello sviluppo psicomotorio, malattie neuromuscolari e dell'apparato muscolo scheletrico). Progettare o effettuare interventi di prevenzione e trattamento delle alterazioni posturali e delle scoliosi.

Neuropsichiatria infantile

Pediatria generale e specialistica

A scelta dello studente

Identificare i principali problemi di interesse riabilitativo conseguenti a lesioni nervose periferiche.

Tirocinio

Sc. Infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative

Applicare in modo guidato il processo fisioterapico in pazienti con problematiche a carico dell'apparato locomotore; effettuare la valutazione fisioterapica in pazienti con problematiche a carico del Sistema nervoso . Sapersi inserire nel team riabilitativo secondo il ruolo di studente fisioterapista. Rispettare il codice deontologico.

2°Anno 2° Semestre

Metodologia della riabilitazione nelle menomazioni e disabilità conseguenti ad alterazioni del sistema nervoso - modulo 2

Sc. Infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative

Definiti gli obiettivi, programmare e realizzare il piano di trattamento, valutare i risultati ottenuti (utilizzando adeguati strumenti di valutazione), in pazienti con problematiche a carico del SN.

Medicina fisica e riabilitativa

Metodol. della riabilitazione nelle menomazioni e disabilità in ambito neuropsicologico, nell'adulto

Sc. Infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative

Conoscere ed individuare le principali problematiche NPS (neuropsicologiche) e la loro ricaduta sul comportamento della persona. Descrivere i disordini delle funzioni corticali superiori e le menomazioni e disabilità ad esse conseguenti; utilizzare i risultati delle specifiche valutazioni NPS per completare la definizione degli obiettivi riabilitativi ed adattare le metodologie di trattamento. Conoscere i principali approcci rieducativi specifici per le FCS.

Medicina fisica e riabilitazione

Metodologia della riabilitazione nella terza età

Sc. Infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative

Conoscere le basi patologiche e descrivere i principali quadri di interesse riabilitativo, effettuare la valutazione di strutture, funzioni, attività e partecipazione (utilizzando adeguati strumenti di valutazione) , formulare obiettivi e programma di trattamento (compreso la scelta di ausili), realizzare l'intervento e verificare i risultati, in persone terza e quarta età. . Identificare gli effetti dei farmaci utilizzati più frequentemente in questo ambito e valutarne le conseguenze sullo stato e sulla performance del paziente.

Medicina interna

Farmacologia

Metodologia della ricerca in riabilitazione – modulo 2

Sc. Infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative

Progettare semplici disegni di ricerca, sia di tipo quantitativo che qualitativo; applicare i principi di base della EBP (Evidence Based Practice).

Informatica

Statistica per la ricerca sperimentale

Statistica sociale

Psicologia applicata e psichiatria

Psichiatria

Conoscere i principali disturbi psichiatrici e i modelli integrati di terapia e di supporto, nonchè le loro ripercussioni sul progetto riabilitativo. Progettare le strategie, anche in team, per assistere il paziente ed i suoi familiari nell'elaborazione del lutto e nell'accettazione della disabilità.

In particolare:

· Conoscere le principali dinamiche e modalità comunicative che si attivano nell’operatività quotidiana di un team riabilitativo

· Conoscere gli strumenti per la loro gestione

· Imparare ad analizzare, con l’ausilio di schede di osservazione appositamente predisposte, i momenti di comunicazione all’interno del team riabilitativo e quelli di comunicazione tra team riabilitativo e famigliari a cui lo studente partecipa

Psicologia clinica

Inglese scientifico

Inglese scientifico

Obiettivo generale: saper leggere e interpretare la letteratura riabilitativa scientifica in lingua inglese; consultare le pagine web e le banche dati in lingua inglese

A scelta dello studente

Non previste.

Tirocinio

Sc. Infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative

Applicare in modo guidato il processo fisioterapico in pazienti con problematiche a livello dell'apparato locomotore ed del sistema nervoso, in età evolutiva, nell'adulto e nella terza età, sia in riabilitazione intensiva che estensiva.

Sapersi relazionare con il paziente ed i suoi familiari. Inserirsi nell'organizzazione, coerentemente al proprio ruolo di studente. Rispettare il codice deontologico.

3° ANNO

3°Anno 1°Semestre

Metodolologia della riabilitazione nelle menomazioni e disabilità conseguenti ad alterazioni delle funzioni cardio-respiratorie e viscerali – modulo 1

Sc. Infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative

Conoscere le basi patologiche, effettuare la valutazione di strutture, funzioni, attività e partecipazione, formulare obiettivi all'interno del progetto riabilitativo individuale, effettuare l'intervento riabilitativo e valutare l'outcome in pazienti in con problematiche di tipo respiratorio e cardio-vascolare (compreso il ripristino della forma fisica) e dell’apparato tegumentario.

Medicina fisica e riabilitazione

Malattie del'apparato respiratorio

Malattie dell'apparato cardiovascolare

Chirurgia vascolare

Chirurgia toracica

Metodolologia della riabilitazione nelle menomazioni e disabilità conseguenti ad alterazioni delle funzioni cardio-respiratorie e viscerali – modulo 2

Sc. Infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative

Conoscere le basi patologiche, effettuare la valutazione di strutture, funzioni, attività e partecipazione, formulare obiettivi e programmi di intervento (compreso l'utilizzo di ortesi ed ausili), effettuare l'intervento riabilitativo e valutare l'outcome in pazienti in con problematiche di tipo oncologico. Relazionarsi in modo empatico con il paziente oncologico. Tutelare la qualità di vita del paziente oncologico.

Approcciare in modo essenziale il linfedema.Applicare manovre di base per il trattamento linfedema

Oncologia medica

Metodolologia della riabilitazione nelle menomazioni e disabilità conseguenti ad alterazioni delle funzioni cardio-respiratorie e viscerali - modulo 3

Sc. Infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative

Conoscere le basi patologiche, effettuare la valutazione di strutture, funzioni, attività e partecipazione, formulare obiettivi e programmi di trattamento, effettuare l'intervento riabilitativo e valutare l'outcome in pazienti con problematiche di tipo uro-ginecologico (incontinenza femminile per alterazioni del pavimento pelvico, management della vescica neurologica).

Medicina fisica e riabilitazione

Ginecologia ed ostetricia

Metodologia della riabilitazione in età evolutiva (Modulo 2)

Sc. Infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative

Conoscere le basi patologiche, effettuare la valutazione di strutture, funzioni (compresi i principali disturbi NPS), attività e partecipazione, formulare obiettivi, effettuare l'intervento riabilitativo e valutare l'outcome in pazienti in età evolutiva con problematiche di tipo neuropsichiatrico e comportamentale, compresa la sindrome di Down. Collaborare alla progettazione della care del bambino pretermine in TIN (terapia intensiva neonatale).

Neuropsichiatria infantile

Pediatria generale e specialistica

Promozione della salute e prevenzione in ambito riabilitativo

Medicina del lavoro

Effettuare attività di prevenzione e mantenimento del benessere del singolo e delle comunità nell'ambito fisioterapico-riabilitativo: identificare, anche sulla base dei dati epidemiologici, ambienti ed abitudini di vita salutari o potenzialmente dannosi, progettare e realizzare modifiche ed interventi educativi.

Igiene generale ed applicata

Sc. Infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative

Sicurezza sui luoghi di lavoro

Medicina del lavoro

Regole per la tutela della salute sui luoghi di lavoro

Conoscenze di radioprotezione e utilizzo di sorgenti radiogene

Diagnostica per immagini e radioterapia

Regole per la tutela della salute in ambienti soggetti a fonti radiogene

Organizzazione sanitaria e gestione della professione

Diritto del lavoro

Gestire la professione declinata nei diversi ambiti lavorativi (gestione di risorse umane, materiali, rapporti con l'utenza e interprofessionali) secondo l'etica e la normativa in vigore, e nella prospettiva del miglioramento della qualità del servizio offerto: effettuare l'analisi organizzativa e decodificare le dinamiche psicologiche presenti; identificare le norme che regolano il lavoro e l'organizzazione sanitaria; organizzare e gestire il percorso paziente; agire professionalmente secondo il codice deontologico.

Sc. Infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative

Psicologia del lavoro e delle organizzazioni

Organizzazione aziendale

Sociologia generale

Medicina legale

Diritto amministrativo

Metodologia della riabilitazione e sviluppo di complementi alle tecniche di rieducazione

Bioingegneria elettronica ed informatica

Valutare il bisogno ed addestrare ed educare all'uso di protesi e di ausili o presidi ad alta valenza tecnologica (case domotiche). Utilizzare strumenti di valutazione o trattamento ad alta valenza tecnologica (analisi strumentale del movimento, dispositivi computerizzati per il trattamento), anche ai fini della ricerca scientifica.

Sc. Infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative

Medicina fisica e riabilitazione

Psicologia applicata

Psicologia clinica

Individuare le potenziali situazioni di burn-out professionale e realizzare attività di aiuto tra pari. Individuare comportamenti ed atteggiamenti per gestire correttamente le relazioni tra gli operatori e la famiglia, come pure tra professionisti. Adottare modalità di attivazione e sviluppo del gruppo di lavoro interprofessionale, definendo le tappe fondamentali per la costruzione di un gruppo di lavoro organizzato.

In particolare:

· Sapersi leggere nel gruppo e saper leggere il gruppo

· Relazionarsi con gli altri “professionisti” (tutor, studenti, coordinatori, docenti…)

· Potenziamento della competenza comunicativa nella gestione delle relazioni critiche

Permettere agli studenti, attraverso la discussione e il confronto con i loro compagni di corso e la supervisione del docente, di:

· analizzare i vissuti emotivi relativi all’esperienza di tirocinio che stanno effettuando

· riflettere sulle abilità relazionali e comunicative necessarie per mettere in atto un’efficace relazione d’aiuto

· analizzare, con la supervisione del docente, i casi clinici incontrati (privilegiando casi particolarmente “difficili” dal punto di vista emotivo e relazionale) e cercare di individuare, con l’aiuto del gruppo, le modalità di gestione più efficaci

A scelta dello studente

Individuare il razionale e le principali tecniche di terapia manuale, applicate ai distretti della spalla, caviglia e schiena. Definire il programma di esercizio nelle più frequenti problematiche di tipo ortopedico (approfondimenti). Approfondimenti in ambito giuridico.

Tirocinio

Sc. Infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative

Applicare, con progressiva assunzione di responsabilità, il processo fisioterapico in pazienti con problematiche a livello del sistema locomotore, del sistema nervoso, del sistema respiratorio e cardiovascolare, della minzione. Inserirsi nell'organizzazione dei servizi di riabilitazione estensiva ed intensiva; relazionarsi e comunicare in modo efficace ed etico con l'utenza e con gli altri operatori.

3°Anno 2°Semestre

A scelta dello studente

Non vi sono crediti attributi.

Per la prova finale

Definire il progetto e programma fisioterapico per il paziente. Descrivere il proprio ragionamento clinico, giustificare le proprie scelte, autovalutarsi. Pianificare ed implementare il proprio progetto di tesi di laurea.

Tirocinio

Sc. Infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative

Applicare, con progressiva assunzione di responsabilità, il processo fisioterapico in pazienti (età evolutiva, età adulta e terza età) con problematiche a livello del sistema locomotore, del sistema nervoso, del sistema respiratorio e cardiovascolare, della minzione. Inserirsi, con progressiva assunzione di responsabilità, nell'organizzazione dei servizi di riabilitazione estensiva ed intensiva; relazionarsi e comunicare in modo efficace ed etico con l'utenza e con gli altri operatori.

f. Le attività formative

Il lavoro dello studente si suddivide in apprendimento autonomo e apprendimento guidato.

Apprendimento autonomo

· Studio individuale

Apprendimento guidato

· Lezione formale

· Attività didattica teorica-pratica

· Attività didattica ad elevato contenuto professionalizzante e pratico

· Tirocinio guidato, stage, laboratorio professionalizzante

· Attività formative relative alla prova finale

· Studio individuale

Ciascun credito formativo corrisponde a 25 ore di lavoro per studente. Le attività formative svolte nei corsi vengono assoggettate ad un rapporto tra crediti formativi e ore lavoro secondo la seguente tabella:

Tipo di attività didattica assistita

Ore di attività didattica assistita per credito

Ore di studio individuali corrispondenti per credito

Ore complessive di lavoro di apprendimento per credito

LF: lezione formale

8

17

25

TP: attività didattica teorico-pratica

18

7

25

CP: attività didattica ad elevato contenuto professionalizzante e pratico

20

5

25

TS: tirocinio, stage, laboratorio professionalizzante

25

0

25

PF: prova finale

14

11

25

Durante l’anno accademico lezioni e attività di tirocinio si susseguono secondo il suddetto calendario:

 

ottobre

novembre

dicembre

gennaio

febbraio

marzo

aprile

maggio

giugno

luglio

agosto

settembre

1 anno

lezione

lezione

lezione

lezione

Tirocinio

esami

lezione

lezione

lezione

Tirocinio

esami

Tirocinio

esami

Tirocinio

Tirocinio

esami

esame tirocinio

2 anno

lezione

lezione

lezione

Tirocinio

esami

Tirocinio

esami

lezione

lezione

lezione

Tirocinio

esami

Tirocinio

esami

Tirocinio

Tirocinio

esami

esame tirocinio

3 anno

lezione

lezione

lezione

Tirocinio

esami

Tirocinio

esami

Tirocinio

esami

Tirocinio

esami

Tirocinio

esami

lezione/tirocinio opzionale

tesi

tesi

esame tirocinio

tesi

laureandi

Esercitz.esame

ESAMELAUREA 1° sessione

 

 

 

Esercitz.esame

ESAMELAUREA 2° sessione

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g. Le figure professionali del Corso di Laurea

Dal Regolamento di Ordinamento didattico all’ art. 2.3.19 (Altri Organi e Funzioni tutoriali del Consiglio di corso di Laurea) si sottolinea che per lo svolgimento delle attività di sua competenza il Consiglio di Corso di Laurea si avvale di:

· Coordinatori delle Attività formative professionalizzanti: sono nominati dal Consiglio di corso fra i docenti appartenenti allo specifico profilo professionale e che siano in servizio presso le sedi formative del corso, in numero pari alle sedi stesse; essi debbono essere in possesso di elevata qualificazione nei campi professionale, culturale e formativo. Di tale nomina viene data comunicazione al Consiglio di Facoltà. La durata dell’incarico è triennale, rinnovabile con le stesse modalità della nomina. Sono responsabili degli insegnamenti delle attività formative professionalizzanti, delle attività di tirocinio e della loro interazione con gli altri insegnamenti. Mantengono uno stretto contatto con i docenti di tutte le discipline allo scopo di favorire il raggiungimento degli obiettivi formativi stabiliti dall’ordinamento, dal regolamento del corso di Laurea e dal Consiglio di corso. Individuano le sedi idonee per le attività di tirocinio; organizzano le attività complementari, assegnano gli studenti ai tutori, supervisionandone le attività. Verificano che il tirocinio sia svolto coerentemente con gli obiettivi. Rispondono del loro operato al Presidente e al Consiglio di corso di studio. Illustrano, in sede di approvazione della programmazione didattica, il piano dettagliato delle attività, unitamente ad una relazione sull’andamento delle attività pregresse.

· Coordinatori didattici: sono nominati con incarico triennale dal Consiglio di corso fra i docenti in possesso dello specifico profilo professionale di Fisioterapista (tra coloro in possesso di elevata qualificazione sia nel campo professionale, culturale e formativo), in numero pari ai cicli formativi di ciascuna sede e tenuto conto del numero degli studenti. Di tale nomina viene data comunicazione al Consiglio di Facoltà. Essi coordinano l’attività didattica; formulano armonicamente il calendario delle lezioni e dei tirocini; regolano l’accesso degli studenti alle strutture del corso; seguono e facilitano direttamente, anche attraverso attività tutoriali individuali o di gruppo il percorso formativo degli studenti; mantengono uno stretto contatto con i docenti di tutte le discipline e ne coordinano l’integrazione didattica. Affiancano il Coordinatore delle Attività formative professionalizzanti, collaborando nella formulazione ed attuazione del percorso formativo degli studenti.

2. IL TIROCINIO

a. Definizione di tirocinio

Il Tirocinio può essere definito come “...l’insieme delle esperienze circoscritte nel tempo, formalizzate da un processo educativo, assistite da esperti, con possibilità di verifiche in itinere e finali…” ovvero “ un processo di legittimazione del ruolo in cui i protagonisti sperimentano e consolidano i comportamenti ed imparano ad esercitare, con modalità convenzionale, lo specifico della professione alla quale aspirano”. (Sasso et al, 2003)

Sostanzialmente il tirocinio, con la complessa esperienza di “vita vera vissuta” costituisce l’attività formativa che più di tutte consente il raggiungimento delle competenze “core”, cioè le fondamentali e distintive, che lo studente fisioterapista dovrebbe acquisire nel suo percorso formativo.

Dal Regolamento di Ordinamento didattico all’ Art. 2.3.9 Tirocinio e stage

Le attività di tirocinio sono finalizzate a far acquisire allo studente competenze specifiche di interesse professionale e sono organizzate secondo obiettivi di apprendimento.Le modalità di svolgimento di tirocinio, stage o altre attività correlate al tirocinio, verranno precisate dal Consiglio di corso di laurea, che inoltre ne stabilirà l’accreditamento. Le sedi di tirocinio verranno individuate sulla base dei requisiti previsti dalle normative europee e nazionali (D.L.vo 353/94 art. 6; Decreto MURST 24/9/97).La responsabilità della progettazione e della organizzazione del tirocinio è affidata al Coordinatore delle attività formative professionalizzanti, che si avvale dei coordinatori didattici, appartenenti allo stesso profilo professionale, assegnati alla struttura didattica.Nelle sedi di tirocinio inoltre sono individuati, tra gli operatori del servizio, i referenti ed i tutor/guide di tirocinio (dello stesso profilo professionale, salvo diversa decisione del Coordinatore del corso), che collaborano nella progettazione, conduzione e valutazione del tirocinio.Alle attività di tirocinio vengono complessivamente attribuiti 57 crediti, così ripartiti:

Tirocinio collegato alle attività formative caratterizzanti 51,5 creditiTirocinio guidato (F3) 5,5 creditiTirocinio elettivo crediti a scelta dello studente

b. Il tutor di tirocinio

Il termine deriva dal latino tutor-oris, dal participio passato tutus, che significa proteggere, difendere.

La funzione tutoriale origina dalla cultura anglosassone nella quale il tutor veniva considerato come “una persona cui sono assegnati singolarmente gli alunni per consigli personali riguardanti i progressi negli studi e nel comportamento”, “una persona legata ad un giovane come insegnate o come guida, al fine di facilitarne il percorso”.(Sasso, 2003)

Al tutor è riconosciuto un ruolo di massima responsabilità di carattere non solo intellettuale, ma anche etica e professionale, infatti per la qualità della relazione educativa che pone in essere trasmette modelli professionali e orienta lo studente verso modalità operative di vissuto professionale.

Il tutor può avvalersi nelle diverse situazioni didattiche, d’aula, di laboratorio dei gesti, nell’accompagnamento all’azione professionale, di numerose modalità di attività di didattica attiva per condurre, in qualità di facilitatore, lo studente ad essere consapevole del proprio stile di apprendimento.

La legge n. 341 del 19 novembre 1990, “Riforma degli ordinamenti didattici universitari” istituisce in Italia la funzione tutoriale che è compresa anche nella formazione universitaria delle professioni sanitarie.

Le principali funzioni e attività del Tutor di tirocinio nei Corsi di Laurea delle professioni sanitarie si possono riassumere nei seguenti punti:

· contribuire alla realizzazione dei percorsi di tirocinio in collaborazione con la sede formativa,

· creare le condizioni necessarie per lo svolgimento del tirocinio, affinché possano realizzarsi esperienze significative per la comprensione del ruolo professionale, in collaborazione con il coordinatore del sevizio,

· presidiare il processo di apprendimento dell’individuo a garanzia del raggiungimento degli obiettivi formativi, facilitando l’apprendimento professionalizzante

· contribuire alla valutazione dell’apprendimento, favorire spazi di rielaborazione dell’esperienza e fornire feedback sistematici.

Dal Regolamento di Ordinamento didattico all’ art. 2.3.19 (Altri Organi e Funzioni tutoriali del Consiglio di corso di Laurea)

· Tutor/guide di tirocinio: “sono Fisioterapisti qualificati operanti nei servizi delle sedi di tirocinio e preparati attraverso specifici corsi di formazione. Essi vengono individuati dal Coordinatore delle Attività formative professionalizzanti e collaborano nella progettazione, conduzione e valutazione del tirocinio del singolo studente”.

c. Il Modello Tutoriale

Il modello di affiancamento tutoriale che viene proposto e richiesto dalla nostra sede formativa per favorire l’attivazione dei processi di apprendimento è quello che si sviluppa nel rapporto:

UNO STUDENTE - UN TUTOR.

Un’altra tipologia di affiancamento può verificarsi con il rapporto UNO STUDENTE - DUE TUTOR, organizzato in due parti della giornata se uno dei due tutor è a part-time, ciò può consentire allo studente di approcciare pazienti diversi e di sperimentare diversi stili di conduzione della relazione e del trattamento. In questo caso entrambi i tutor contribuiranno alla valutazione degli apprendimenti delle competenze dello studente.

E’ necessario che entrambi i modelli tutoriali vengano concordati con il coordinatore didattico d’anno, essi dovranno comunque rispondere alle esigenze di apprendimento dello studente e al raggiungimento degli obiettivi definiti per quel periodo di tirocinio.

La continuità del tutoraggio è un fattore importante per l’efficacia del percorso formativo, quindi la pianificazione e l’attribuzione del tutor deve tutelare in primo luogo la continuità di tirocinio . Nel caso comunque si debba prevedere un cambiamento di tutor/guida, è utile che vi sia abbinamento con il fisioterapista che prende in carico i pazienti già conosciuti dallo studente (in modo che ci sia continuità dell’esperienza rispetto al paziente).

d. Il contratto di tirocinio

Il contratto di tirocinio è un accordo scritto fra studente, tutor di tirocinio e sede formativa ,che permette loro di definire, chiarire e condividere gli obiettivi di apprendimento e le modalità per raggiungerli nel periodo di tirocinio che seguirà.

La sede formativa indica gli obiettivi generali “cosa può imparare?”, studente e tutor definiscono gli obiettivi specifici “cosa posso imparare qui e in questo periodo di tempo?” e le strategie sulla base anche delle risorse della sede di tirocinio “come lo posso imparare ?”.

Vengono quindi definiti gli indicatori “quali prove dimostrano che ho imparato ?” e i criteri di valutazione “come verrà valutato il mio apprendimento ?”. (fig.6)

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Il contratto è di per sé uno strumento pedagogico e la sua stesura aiuta lo studente a riflettere sugli obiettivi correlati alle competenze, sui risultati e sui metodi per raggiungerli.

Il livello e l’atteggiamento di partecipazione attiva dello studente alla stesura del contratto saranno progressivamente maggiori nel corso dei tre anni favorendo lo sviluppo di autonomia e autocritica nella propria formazione.

Lo studente del terzo anno, per esempio, dopo aver compreso le risorse , i limiti e i vincoli della sede di tirocinio, proporrà alla guida di tirocinio alcuni obiettivi che insieme confermeranno o modificheranno .

e. Gli obiettivi di apprendimento specifici

Se lo scopo principale del processo formativo in tirocinio è:

acquisire abilità, sviluppando propensioni e potenzialità e facilitare le modificazioni dei comportamenti/atteggiamenti all’interno delle attività specifiche della professione, è necessario che tutto ciò si realizzi ogni qualvolta, lo studente si rechi:

· in una determinata sede di tirocinio,

· affiancato da un tutor che ha in carico determinati pazienti

· durante un dato periodo

· partendo da un determinato livello di competenza.

Sarà allora fondamentale definire, dichiarandoli per iscritto, gli obiettivi formativi specifici del singolo studente.

E’ importante che nella loro definizione siano rispettati i criteri “S.M.A.R.T.”, “intelligenti”, che abbiano cioè le seguenti caratteristiche:

Specific(espliciti, definiscano in modo chiaro ciò che lo studente imparerà durante il tirocinio e siano condivisi da tutti gli attori coinvolti nel processo

Measurable(valutabili, in cui si preveda un criterio che permetta di definirne il livello di raggiungimento

Achievable(realizzabili, in relazione al livello di competenza dello studente e la durata del periodo di tirocinio

Realistic(pertinenti, correlati cioè alle finalità della formazione del fisioterapista

Timed(raggiunti entro un tempo prestabilito

Nell’esplicitare tali obiettivi formativi specifici è utile avvalersi dei verbi di azione:

“se aiutate il discente a definire i suoi obiettivi, forse in molti casi può capitare che non vi resti altro da fare…che verificare se li ha raggiunti!” (R.F. Mager,1962)

3. VALUTAZIONE DEL TIROCINIO

Dal Regolamento di Ordinamento didattico all’ art. 2.3.9 (Tirocinio e stage)

Il raggiungimento degli obiettivi del tirocinio viene verificato e valutato con votazione in trentesimi, al termine di ogni anno di corso, da una commissione composta dal Coordinatore del corso e dai Coordinatori Didattici, sulla base:

· delle valutazioni effettuate dai tutor/guide di tirocinio, in riferimento ai contratti di tirocinio;

· del materiale prodotto dagli studenti durante il tirocinio;

· della valutazione diretta delle abilità acquisite.

La valutazione è un processo di giudizio sulle attività dello studente in tirocinio in riferimento a una griglia di competenze ed obiettivi di apprendimento che lo studente dovrebbe raggiungere durante il percorso di tirocinio.

La valutazione dello studente in tirocinio coinvolge gli studenti, i docenti e tutor formativi della sede didattica, i tutor/guide di tirocinio delle sedi di tirocinio.

Perché valutare?

Gli scopi della valutazione in tirocinio sono :

· guidare e motivare l’apprendimento

· provvedere un feedback sui punti di forza e debolezza dello studente nella pratica clinica

· facilitare lo sviluppo di strategie per migliorare la propria prestazione in tirocinio

· monitorare e registrare i progressi individuali dello studente

· monitorare la qualità e il successo di un programma di studi

· mantenere standard di competenza professionale

· promuovere lo sviluppo del corpo docente

· certificare la competenza dello studente nei confronti dell’utenza

Tipi fondamentali di valutazione in tirocinio, sono la valutazione formativa e la valutazione certificativa i cui feedback permettono di realizzare un’ efficace e completa valutazione.

a. Valutazione formativa

La valutazione formativa è designata per indicare allo studente come sta progredendo nell’esperienza di tirocinio. E’ una valutazione in itinere che ha lo scopo di migliorare l’apprendimento dello studente fornendogli feedback sui suoi punti di debolezza e di forza. Dovrebbe essere accompagnata anche da suggerimenti e strategie per migliorarsi.

La valutazione formativa crea una opportunità per i formatori e per lo studente di rivedere i propri progressi in una pausa dal tirocinio, in un momento in cui si può tracciare un chiaro quadro di come stia progredendo l’esperienza di tirocinio e che cosa sia necessario per raggiungere gli obiettivi previsti e migliorare le proprie abilità e atteggiamenti. Gli studenti sono in tal modo stimolati alla autovalutazione delle proprie competenze e attraverso le schede di valutazione possono discutere e riflettere sulle discrepanze e similarità nel confronto fra la propria valutazione e la valutazione del tutor di tirocinio. La valutazione formativa che evidenzia giudizi negativi può richiedere un piano personalizzato di recupero in accordo con il coordinatore del Corso o con il coordinatore didattico d’anno.

Per es. per valutare la comunicazione scritta, vorrei che lo studente utilizzasse termini specifici e appropriati , note leggibili …

b. Valutazione certificativa

La valutazione certificativa attribuisce allo studente un voto o un giudizio definitivo e formale rispetto al raggiungimento di obiet


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