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Unità 15 Gli organi di senso - marcantonio224 | scuola 2.0 · Tessuto connettivo Derma 18 I...

Date post: 17-Feb-2019
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Unità 15 Gli organi di senso
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Unità 15 Gli organi di senso

Unità 15 Gli organi di senso

Obiettivi

Conoscere i diversi tipi di recettori sensoriali degli

animali

Sapere in che modo il sistema nervoso percepisce

ed elabora gli stimoli

Conoscere come vengono percepiti i suoni e come

viene mantenuto l’equilibrio

Conoscere le strutture che compongono l’occhio

degli esseri umani

Capire le basi fisiologiche del gusto e dell’olfatto

3

Prova di competenza - Sensi sovraumani

Come fanno alcuni animali a orientarsi e cacciare anche al buio?

Lezione 1

LA RECEZIONE SENSORIALE

4

15.1 Gli stimoli sensoriali diventano sensazioni e percezioni nell’encefalo

Le informazioni inviate dai recettori all’encefalo hanno sempre la forma di potenziali d’azione

La capacità di discriminare tra i diversi stimoli dipende da quale regione dell’encefalo riceve il segnale in entrata

Quando il potenziale d’azione arriva all’encefalo genera una sensazione

L’encefalo elabora le sensazioni dandone interpretazioni significative: le percezioni

5

6

7

8

STEP BY STEP

Che cosa distingue una percezione da una sensazione?

9

15.1 Gli stimoli sensoriali diventano sensazioni e percezioni nell’encefalo

Tutti gli stimoli dono forme di energia e sono rilevati da strutture specializzate in questo compito, i recettori sensoriali

10

15.2 I recettori sensoriali convertono l’energia dello stimolo in potenziali d’azione

Trasduzione sensoriale

– Conversione dello stimolo in un segnale elettrico

– Lo stimolo genera un potenziale generatore

– Il potenziale generatore innesca un potenziale d’azione che viene inviato all’encefalo

11

15.2 I recettori sensoriali convertono l’energia dello stimolo in potenziali d’azione

Lingua

Calice

gustativo

Poro

gustativo

Neurone sensoriale

Recettori

sensoriali

Molecola

di zucchero

5

4

3

2 1 Molecola

di zucchero

(stimolo)

Recettore che rileva

la presenza di zucchero

Membrana del

recettore

sensoriale

Via di trasduzione

del segnale

Recettori

sensoriali

Canali

ionici

Ione

Potenziale

generatore

Neurotrasmettitore

Neurone sensoriale

Potenziale d’azione

Potenziali d’azione

mV

Assenza di zucchero Presenza di zucchero

12

15.2 I recettori sensoriali convertono l’energia dello stimolo in potenziali d’azione

L’intensità dello stimolo varia la frequenza del potenziale d’azione

In alcuni recettori sensoriali la ripetizione dello stimolo

– Genera un adattamento sensoriale

– Il recettore sensoriale diventa meno sensibile

– In questo modo l’encefalo smette di ricevere informazioni che lo sovraccaricherebbero inutilmente

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Sugar receptor

Interneurone

“dello zucchero” Interneurone “del sale”

Recettore che

rileva la

presenza

di sale

Calice

gustativo

Neuroni

sensoriali

Telencefalo

Calice

gustativo

Assenza

di zucchero Assenza

di sale

Dolcezza crescente Sapidità crescente

14

15.2 I recettori sensoriali convertono l’energia dello stimolo in potenziali d’azione

STEP BY STEP

Che cosa si intende per trasduzione sensoriale?

15

A seconda del tipo di segnale al quale rispondono, i recettori sensoriali possono essere classificati in cinque categorie generali

− Nocicettori

− Termocettori

− Meccanocettori

− Chemocettori

− Recettori elettromagnetici

16

15.3 Recettori sensoriali specializzati rilevano cinque diverse categorie di stimoli

Nocicettori: sono i recettori del dolore

Termocettori: quelli presenti nella pelle rilevano la temperatura esterna; altri più in profondità rilevano la temperatura del sangue

Meccanocettori: sono stimolati da varie forme di energia meccanica

– Contatto lieve / pressione

– Tensione dei muscoli

– Suono

17

15.3 Recettori sensoriali specializzati rilevano cinque diverse categorie di stimoli

Caldo

Epidermide

Contatto

lieve Dolore Freddo Pelo

Forte

pressione

Movimento

del pelo Tessuto

connettivo

Nervo

Derma

18

I recettori presenti

nell’epidermide e i

recettori tattili alla

base dei peli sono

dendriti nudi

I dendriti delle

cellule sensoriali

che si trovano nel

derma sono avvolti

da una o più

lamine di tessuto

connettivo

Ciglia della cellula

recettrice

Neurotrasmettitore a

livello della sinapsi

Neurone

sensoriale

Potenziali

d’azione

Potenziali

d’azione

Cellula recettrice a riposo 1 2 3

Più

neurotrasmettitori

Liquido che si sposta

in una direzione

Liquido che si sposta

in un’altra direzione

Meno

neurotrasmettitori

19

Potenziali

d’azione

Potenziali

d’azione

Ciglia della cellula

recettrice

Neurotrasmettitore a

livello della sinapsi

Neurone

sensoriale

Cellula recettrice a riposo 1

20

Più

neurotrasmettitori

Liquido che si sposta

in una direzione 2

21

Liquido che si sposta

in un’altra direzione

Meno

neurotrasmettitori

3

22

Chemocettori: sono specializzati nel rilevamento di sostanze chimiche

− Nell’ambiente esterno

− Nell’ambiente interno

23

15.3 Recettori sensoriali specializzati rilevano cinque diverse categorie di stimoli

24

Recettori elettromagnetici: rilevano l’energia che si propaga a diverse lunghezze d’onda, sotto forma di

– Elettricità

– Magnetismo

– Luce (fotocettori)

25

15.3 Recettori sensoriali specializzati rilevano cinque diverse categorie di stimoli

Occhio

Recettori

per le

radiazioni

infrarosse

26

STEP BY STEP

Qual è il tipo di recettore coinvolto in ciascuno dei seguenti sensi umani?

vista • gusto • udito • olfatto • tatto

27

15.3 Recettori sensoriali specializzati rilevano cinque diverse categorie di stimoli

Lezione 2

L’UDITO E L’EQUILIBRIO

28

L’orecchio umano convoglia le onde sonore

– Dal padiglione auricolare

– Al condotto uditivo

– Al timpano

– Il timpano trasmette le vibrazioni a una catena di ossicini

– Martello Incudine Staffa

– La staffa, attraverso la finestra ovale, trasmette le vibrazioni alla coclea dove vengono convertite in segnali nervosi dall’organo di Corti

29

15.4 L’orecchio converte la pressione generata dalle onde sonore in potenziali d’azione percepiti come suoni

Orecchio interno

Padiglione

auricolare Condotto

uditivo

Timpano

Orecchio medio

Tromba di

Eustachio

Orecchio esterno

30

Le vibrazioni della finestra ovale producono onde di pressione nel fluido contenuto nella coclea

– Le onde di pressione fanno piegare le ciglia delle cellule ciliate all’interno dell’organo di Conti

– Quando le ciglia si piegano inducono un potenziale generatore e la cellula libera un neurotrasmettitore

– Il neurotrasmettitore viene captato da un neurone sensoriale che attraverso il nervo acustico invia un potenziale d’azione all’encefalo

31

15.4 L’orecchio converte la pressione generata dalle onde sonore in potenziali d’azione percepiti come suoni

Martello

Incudine

Staffa Ossa del cranio Canali semicircolari

(servono per l’equilibrio)

Nervo acustico,

diretto al cervello

Coclea

Tromba di Eustachio Finestra ovale

(dietro alla staffa)

Timpano

32

Canale

mediano Osso

Canale

superiore

Nervo

acustico

Canala

inferiore

Organo di Corti Sezione trasversale

della coclea

Cellule ciliate

Membrana

basilare

Membrana tettoria

Neuroni

sensoriali

al nervo acustico

33

Osso Canale

mediano

Canale

superiore

Canale

inferiore

Nervo

acustico

Organo di Corti Sezione

trasversale della coclea

34

Cellule ciliate

Membrana

basilare

Membrana tettoria

Neuroni

sensoriali

al nervo acustico

35

Le vibrazioni provenienti dal timpano sono amplificate nell’orecchio medio

36

15.4 L’orecchio converte la pressione generata dalle onde sonore in potenziali d’azione percepiti come suoni

Orecchio esterno Orecchio medio Orecchio interno

Padiglione

auricolare

Condotto

uditivo timpano martello,

incudine

e staffa

Finestra

ovale

Canali della coclea superiore e mediano inferiore

Pre

ssio

ne

Una

vibrazione

Ampiezza Amplificazione

nell’orecchio

medio

Stimolazione

dell’organo

del Corti

Tempo

37

Volume e tono

– Più alto è il volume di un suono maggiore è la frequenza dei potenziali d’azione generati nei neuroni sensoriali

– Ogni regione della membrana basilare è più sensibile a una particolare frequenza, e la regione che vibra più energicamente in ogni istante invia il maggior numero di potenziali d’azione ai centri uditivi dell’encefalo

– L’encefalo interpreta l’informazione e ci dà la percezione del tono

38

15.4 L’orecchio converte la pressione generata dalle onde sonore in potenziali d’azione percepiti come suoni

STEP BY STEP

In che modo l’orecchio converte le onde sonore (che viaggiano nell’aria) in onde di pressione che si trasmettono nel fluido della coclea?

39

15.4 L’orecchio converte la pressione generata dalle onde sonore in potenziali d’azione percepiti come suoni

15.5 L’organo dell’equilibrio risiede nell’orecchio interno

Nell’orecchio interno sono presenti diverse strutture piene di liquido che rilevano la posizione e i movimenti del corpo:

– Tre canali semicircolari

– L’otricolo

– Il sacculo

Queste strutture per l’equilibrio sfruttano tutte la deformazione delle ciglia specializzate delle cellule ciliate per rilevare posizione movimento del corpo

40

Canali

semicircolari

Nervo

Coclea

Otricolo

Sacculo

Flusso del liquido Flusso

del liquido Cupola

Ciglia

Cellula

ciliata

Cupola

Fibre

nervose

Direzione di movimento del corpo

41

15.5 L’organo dell’equilibrio risiede nell’orecchio interno

STEP BY STEP

Quale tipo di recettore è comune al senso dell’udito e a quello dell’equilibrio?

42

Un occhio alla strada ma non solo

Chinetosi (disturbo da movimento)

– Deriva dal fatto che il cervello riceve dai recettori dell’equilibrio segnali in contrasto con quelli visivi

– I segnali contrastanti provocano reazioni di compenso non congruenti a livello muscolare e posturale

– I sintomi possono essere alleviati

– Chiudendo gli occhi

– Limitando i movimenti della testa

– Concentrandosi su un orizzonte stabile

– Utilizzando farmaci appositi

43

COLLEGAMENTO salute

Lezione 3

LA VISTA

44

Uno degli organi della vista più semplici è la macchia oculare dei platelminti

– Le due macchie oculari forniscono informazioni

– Sull’intensità della luce

– Sulla direzione da cui proviene la luce

45

alla luce dell’evoluzione

15.6 Nel mondo animale si sono evoluti diversi tipi di occhio

Macchie

oculari

46

Occhio composto

– Si trova negli insetti e nei crostacei

– È costituito da molti ommatidi, piccole unità in grado di rilevare la luce

– Ogni ommatide ha la propria lente

– Rilevatori di movimento molto sensibilli

– La maggior parte è in grado di distinguere i colori

47

alla luce dell’evoluzione

15.6 Nel mondo animale si sono evoluti diversi tipi di occhio

48

Occhio a lente singola

– Si è evoluto indipendentemente

– In alcuni invertebrati

– In alcuni vertebrati

– Tra i quali gli esseri umani

49

alla luce dell’evoluzione

15.6 Nel mondo animale si sono evoluti diversi tipi di occhio

Sclera

Corpo ciliare

Legamento

Cornea

Iride

Pupilla

Umore

acqueo

Cristallino

Umore

vitreo

Coroide

Retina

Fovea (centro del campo visivo)

Nervo

ottico

Arteria

e vena

Punto cieco

50

STEP BY STEP

Quale struttura ottica tipica si trova negli occhi di insetti e calamari, ma è invece assente in quelli delle planarie?

51

alla luce dell’evoluzione

15.6 Nel mondo animale si sono evoluti diversi tipi di occhio

Gli esseri umani hanno occhi a lente singola

– La cornea consente alla luce di entrare nell’occhio e contribuisce alla messa a fuoco

Accomodamento

– Nei mammiferi il cristallino può cambiare forma per mettere a fuoco la luce sulla retina

– In altri animali (come i calamari e molti pesci) il cristallino è rigido e la messa a fuoco viene effettuata allontanandolo o avvicinandolo alla retina

52

15.7 Gli occhi a lente singola mettono a fuoco la luce modificando la posizione o la forma del cristallino

Muscolo ciliare contratto

Legamenti allentati

Luce proveniente da un

oggetto vicino

(raggi divergenti)

Visione da vicino (accomodamento)

Cornea

Sclera

Coroide

Retina

Cristallino

Muscolo ciliare rilasciato

I legamenti esercitano

una trazione sul cristallino

Luce proveniente da un oggetto

lontano (raggi paralleli)

Visione da lontano

53

STEP BY STEP

Ordina le seguenti parti dell’occhio nell’esatta sequenza in cui vengono incontrate dalla luce in entrata

pupilla • retina • cornea • cristallino umore vitreo • umore acqueo

54

15.7 Gli occhi a lente singola mettono a fuoco la luce modificando la posizione o la forma del cristallino

Quando la vista è difettosa

Acuità visiva: è la capacità degli occhi di distinguere i dettagli fini

I più comuni difetti della vista sono causati da problemi nella messa a fuoco della luce sulla retina

– Questi difetti possono essere corretti con lenti che distorcono la luce rendendo possibile la messa a fuoco

55

COLLEGAMENTO salute

Miopia: il bulbo oculare è più lungo del normale e per questo il cristallino non riesce ad appiattirsi abbastanza per mettere a fuoco oggetti lontani

– Il difetto può essere corretto con una lente divergente

56

Quando la vista è difettosa COLLEGAMENTO salute

57

58

Presbiopia: il bulbo oculare è più corto della norma, oppure il cristallino a perso di elasticità e non riesce a ispessirsi a suficenza da mettere a fuoco l’immagine sulla retina

– Può essere corretto con una lente convergente

Astigmatismo: il cristallino o la cornea sono disomogenei e la luce viene messa a fuoco in punti diversi

– Può essere corretto con una lente asimmetrica

59

Quando la vista è difettosa COLLEGAMENTO salute

15.8 La retina umana contiene due tipi di fotocettori: i coni e i bastoncelli

Coni

– Sono stimolati dalla luce intensa e ci permettono di distinguere i colori

– Contribuiscono poco alla visione notturna

Bastoncelli

– Sono estremamente sensibili alla luce e ci permettono di vedere con la luce fioca della notte

– Non rilevano i colori

60

Corpo cellulare Bastoncello

Terminazioni

sinaptiche

Cono

Dischi membranosi

contenenti pigmenti visivi

61

Retina

Fibre

del

nervo

ottico

Neuroni Fotorecettori

Cono Bastoncello

Retina

Nervo

ottico

62

STEP BY STEP

Spiega perché la nostra visione notturna è composta prevalentemente da immagini grigie e non colorate

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15.8 La retina umana contiene due tipi di fotocettori: i coni e i bastoncelli

Lezione 4

IL GUSTO E L’OLFATTO

64

Gusto e olfatto

– Dipendono da cellule recettrici che rilevano le sostanze chimiche presenti nell’ambiente

65

15.9 I recettori del gusto e dell’olfatto rilevano le sostanze chimiche nell’ambiente esterno

15.9 I recettori del gusto e dell’olfatto rilevano le sostanze chimiche nell’ambiente esterno

Recettori dell’olfatto

– Sono neuroni sensoriali che rivestono la parte superiore della cavità nasale

– Mandano impulsi lungo i loro assoni direttamente al bulbo olfattivo dell’encefalo

– Sono in grado di captare circa cinquanta tipi di odori (pungente, fruttato, aromatico ecc. ) e migliaia di odori specifici

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Recettori del gusto

– Si trovano nei calici gustativi localizzati sulla lingua

– Cinque categorie di sapori

– Dolce

– Acido

– Salato

– Amaro

– Umami

67

15.9 I recettori del gusto e dell’olfatto rilevano le sostanze chimiche nell’ambiente esterno

Encefalo

Cavità nasale

Bulbo

olfattivo

Osso

Cellula

epiteliale

Neurone

sensoriale

(chemo-

cettore)

Ciglia Muco

d’azione

68

69

STEP BY STEP

Qual è la differenza strutturale fondamentale tra i recettori del gusto e quelli dell’olfatto?

70

15.9 I recettori del gusto e dell’olfatto rilevano le sostanze chimiche nell’ambiente esterno


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