Date post: | 01-May-2015 |
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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIAUNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIAFacoltà di Scienze MM. FF. NN. – Corso di Laurea in Facoltà di Scienze MM. FF. NN. – Corso di Laurea in
Scienze della ComunicazioneScienze della ComunicazioneKNOWLEDGE MANAGEMENT MANAGEMENTAnno accademico 2007 – 2008Anno accademico 2007 – 2008
GRUPPO DI LAVORO:Agatea Sara
Bartoli Bartolucci AnitaColombo Lara
Lucchina MichelePastore Marco
Il Progetto mira a creare un percorso di analisi e approfondimento rispetto alle possibilità di utilizzo
e sfruttamento di ogni forma di Propaganda
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Schema della progettazione
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Fonti:
-Libro: Tecniche della propaganda - Thompson-Wikipedia-YouTube
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-Psicologia della persuasione quotidiana-I 4 stratagemmi della persuasione-La credibilità del comunicatore-Il messaggio e la sua formulazione-L’appello alle emozioni-Educazione e propaganda-Propaganda Fascista
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Psicologia della persuasione quotidiana
Noi siamo animali RAZIONALIZZATORI, piuttosto che razionali. Festinger, psicologo, propone la teoria della dissonanza cognitiva, descrive e prevede il modo in cui noi umani razionalizziamo il comportamento.
La dissonanza si produce ogni volta che una persona si trova ad avere due cognizioni incompatibili.
La riduzione della dissonanza è parte della vita quotidiana ed è sfruttata dai propagandisti per quella che chiamiamo la trappola della razionalizzazione dove all’inizio si sviluppa intenzionalmente l’atteggiamento di dissonanza, per poi dare la soluzione che il propagandista ha in mente.
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I 4 stratagemmi della persuasione
- assumere il controllo della situazione e nello stabilire un clima favorevole al proprio messaggio: è un processo che si chiama pre-persuasione e che si riferisce a come viene articolata la questione e preparata la decisione su di essa. - il comunicatore deve imporre un’immagine favorevole di sé agli occhi del pubblico la credibilità della fonte.- costruire e diffondere un messaggio che concentri l’attenzione e i pensieri dei destinatari esattamente su quello che il comunicatore vuole che essi pensino.- controllare le emozioni dei destinatari del messaggio seguendo una regola semplice: stimolare un emozione e poi offrire al bersaglio un modo di reagire a tale emozione che coincida con il corso d’azione desiderato dal persuasore.
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La credibilità del comunicatore
Per giustificare il ruolo della persuasione nella società, Aristotele sostenne che un persuasore doveva essere onesto per ragioni morali e che la fonte degna di fede era più efficace dell’oratore caratterialmente carente; le moderne tecniche propagandistiche, con la loro attitudine a fabbricare credibilità e a vendere e comprarla come una merce, sollevano i problemi etici che erano in primo piano ai tempi di Aristotele.
Nuove teorie dimostrano che non aveva del tutto ragione: un comunicatore può essere una persone immorale e tuttavia essere efficace purchè sembri chiaro che il suo tentativo di persuaderci non è motivato da interessi personali.
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Il messaggio e la sua formulazione
Le confezioni: il contenitore (dei cereali per es.) è una tecnica di stimolo, ossia un semplice segnale o regola per la soluzione di una problema,in questi casi le persuasione segue un percorso periferico.Sembra che qualsiasi cosa possa essere venduta agli americani semplicemente aggiungendovi l’etichetta “naturale”.
L’etichetta naturale funziona così bene che il marchio Winston l’ha applicata alle proprie sigarette, vantandone l’assenza di additivi e le vendite sono così salite alle stelle (la verità è che tutte le sigarette sono cancerogene, additivi o meno!).
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L’appello alle emozioni
La colpa può essere utile alla società in quanto portano i nostri pensieri e il nostro comportamento a volerci sbarazzare di tale sentimento: il risultato è la manipolazione del nostro comportamento o un danno permanente alla stima che abbiamo per noi stessi.
A fini persuasivi viene adottata anche la” regola della reciprocità”: io ti do qualcosa e tu sei “costretto” a ricambiare il mio gesto. Questa tattica viene usata nel marketing (facendo gratuitamente provare dei prodotti nuovi) o nella politica (partiti politici affiancano agli slogan delle loro lettere di richiesta di contributi distintivi o adesivi gratuiti).
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Educazione e propaganda
Dibattito al centro dell’attenzione con l’avvento di Channel 1, canale avviato negli anni 90 dalla Whittle Communications sotto forma di servizio “informativo” a uso delle scuole americane.Channel 1 per ottenere l’iscrizione regalava televisori, videoregistratori, e 12 minuti al giorno di notizie flash, e in cambio otteneva il diritto di trasmettere due minuti di pubblicità prodotta da sponsor queli McDonald’s, Pepsi e altre.
Max Wertheimer, psicologo esule della Germania nazista, propose un criterio di distinzione tra propaganda e educazione:-La propaganda cerca di impedire alle persone di pensare e agire come esseri umani titolari di diritti; manipola il pregiudizio e le emozioni per imporre agli altri la volontà del propagandista.-L’educazione dovrebbe fornire alle persone la capacità di alzarsi in piedi e prendere delle decisioni autonome; dovrebbe incoraggiare il pensiero critico.
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Propaganda Fascista
Nel corso del XX° secolo,la propaganda rappresentò uno degli strumenti più efficaci di lotta e di affermazione politica. A tale strumento fecero ampio ricorso soprattutto i regimi totalitari come il nazismo in Germania e il fascismo in Italia.In questi paesi vennero istituiti degli apparati propagandistici,ma non solo,anche dei veri e propri ministeri della propaganda.Analizzando in particolar modo la propaganda fascista,si può notare come questo regime possedeva una grande capacità comunicativa e come Mussolini,aveva ben compreso l’importanza dell’opinione pubblica.Egli fu abile nello scoprire prima di altri come fosse possibile divulgare qualsiasi idea purché si controllassero stampa e radio. Ciò li era facilitato anche dal fatto che lui stesso era stato giornalista.
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Propaganda FascistaCinema:Nel 1925 avvenne la costituzione dell’istituto nazionale L.U.C.E.Questo istituto,i cui cinegiornale venivano proiettati obbligatoriamente in tutte le sale cinematografiche,rappresenta il più efficace mezzo del regime nel campo dello spettacolo.Scopo dell’ente era quello di controllare i cinegiornali e i documentari,nei quali la tematica più ricorrente era il mito bellico con il conseguente elogio del patriottismo.
Radio:Più di ogni altro mezzo la radio,assunse un ruolo di primo piano.I programmi trasmessi erano costituiti,per lo più da discorsi del Duce o del Fuhrer. La radio diventava così la voce ufficiale dello stato.Grazie a quest’ente il mezzo acquistò molta importanza tra i mass-media utilizzati dal regime e tra la popolazione.
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Schema della realizzazione
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-Video-Immagini -Pubblicita’ particolari-Altro
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-Video-Immagini -Pubblicita’ particolari-Altro
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-Video-Immagini -Pubblicita’ particolari-Altro
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-Video-Immagini -Pubblicita’ particolari-Altro
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Grazie per l’attenzione, se c’e stata!