Serenella Besio
Bergamo, 26 e 28 febbraio 2018
PROGETTAZIONE PER
L’INTEGRAZIONE SOCIALE
Università degli Studi di Bergamo
Corso di Laurea Magistrale in
«Scienze Pedagogiche»
Elemento1
• Si ipotizza di avviare un’azione educativa• Emergere bisogni educativi; modifica di attività iniziate; opportunità di acquisire
fondi per attuare interventi
Elemento 2
• Definizione dell’idea iniziale e ricognizione delle possibilità effettive
• Identificazione linea d’azione, destinatari, strategie di intervento, risorse disponibili, coinvolgimento di partners, …
Elemento 3
• Identificazione, programmazione, esplicitazione delle fasi dell’intervento e stesura del progetto
• Pianificazione: traguardi, attività, contenuti, strategie e strumenti, tempi, spazi, risorse interne ed esterni, costi, modalità di valutazione
Elemento 4
• Attuazione degli interventi progettati• Avvio delle attività, monitoraggio, attivazione di eventuali correttivi e
aggiustamenti
Elemento 5
• Identificazione di modalità e strumenti per la valutazione del progetto in tutti i suoi aspetti
• Valutazione dei diversi passaggi secondo i criteri opportuni (fattibilità, congruenza interna, cambiamento promosso nei destinatari, azioni degli operatori, ecc.)
CONSEGNA
• Ricostituite per quanto possibile i gruppi della lezione precedente,
e riprendete in mano l’ipotesi di progetto che avevate ipotizzato
(con alcuni cambiamenti da effettuare insieme)
• Date struttura al progetto• Attribuite un titolo al progetto
• Definite la «crisi» (o il problema, o i bisogni) a cui intendete
rispondere
• Definite la vostra linea di azione educativa e l’ottica che intendete
adottare (riparativa, preventiva, entrambe)
• Precisate con chiarezza il contesto in cui si svolgerà e chi siano i
destinatari
• Ricognizione delle possibilità effettive
Risorse disponibili, coinvolgimento di partners
Avete 30 minuti di tempo
Discussione collegiale, altri 30 minuti
UN BREVE APPROFONDIMENTO
METODOLOGICO
Il Project Cycle Management (PCM)
Commissione Europea, 2004
https://ec.europa.eu/europeaid/sites/devco/files/method
ology-aid-delivery-methods-project-cycle-management-
200403_en_2.pdf
PCM: 5 FASI (O 6)
• Programming: definizione a livello comunitario o nazionale
delle macroaree di intervento giudicate prioritarie
• Identification: sviluppo dell’idea progettuale specifica
• Formulation: stesura del progetto nella sua forma definitiva
con la descrizione in dettaglio di tutti i suoi aspetti
• Funding: selezione e validazione del progetto da parte di chi
eroga le risorse per la sua attuazione
• Implementation: attuazione degli interventi previsti
• Evaluation and Audit: analisi e interpretazione dei traguardi
raggiunti, anche ai fini di una riprogettazione
PCM ASSICURA CHE I
PROGETTI
• Supportino favorevolmente gli obiettivi politici globali della
EC e dei partner di sviluppo
• Siano rilevanti in relazione ai problemi reali di un determinato
ambito di azione o gruppo di destinatari
• Siano fattibili, cioè che gli obiettivi siano realisticamente
raggiungibili nell’ambito dei vincoli dell’ambiente che opererà
e delle agenzie che realizzeranno il progetto
• Siano in grado di produrre benefici sostenibili
TORNEREMO SU QUESTI PUNTI
PIÙ AVANTI NEL CORSO…
Soffermiamoci ora solo su due elementi di sfondo:
• Il concetto di sostenibilità
• Le conoscenze e abilità trasversali
sostenibilità
economica ecologica
ambientale
sociale
educativa
Tre direttrici della sostenibilità
World Summit on Sustainable
Development
(Johannesburg, 2002)
LA SOSTENIBILITÀ NELLA
PROGETTAZIONE - 1
• Economica: sia in fase di progettazione che di gestione
tiene conto dell’analisi del rapporto fra costi e benefici
• «Lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti,
l’orientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti
istituzionali siano resi coerenti con i bisogni futuri oltre che
con gli attuali» (Rapporto Bruntland, 1988)
• Ai progetti in ambito socio-educativo si chiede: garanzia di
stabilità economica, ampia diffusione, uso efficiente delle
risorse, valorizzazione degli investimenti a lungo termine
ESEMPI DI CRITERI RICHIESTI
DA BANDI…
• Indicazioni di fonti di finanziamento disponibili per la
prosecuzione dell’intervento
• Complementarietà con altri interventi per l’integrazione,
oggetto del progetto, attivati sul territorio
• Sostenibilità e trasferibilità del progetto
• Quale sarà l’impatto (sostenibilità) del progetto oltre il suo
ciclo di vita?
• In che modo i risultati potranno essere integrati e moltiplicati
nel settore/contesto di intervento?
LA SOSTENIBILITÀ NELLA
PROGETTAZIONE - 2
• Educativa e sociale. Si pone in relazione a due principali linee di
indirizzo: equità e innovazione
• Un approccio indirizzato alla sostenibilità educativa e sociale:
• Ispira la convinzione relativa alla nostra responsabilità e possibilità
di agire sul cambiamento
• Accresce la capacità di trasformare desideri in realtà
• Promuove valori comportamenti e stili di vita che possono essere
esempio per il futuro
• Valorizza le buone pratiche come strumento di cambiamento
• Sostiene i processi decisionali in un’ottica democratica
• Sviluppa un’idea di futuro partecipato e affermato come valore
personale e collettivo
LA SOSTENIBILITÀ NELLA
PROGETTAZIONE - 3
• Ambientale. Richiede la consapevolezza della finitezza delle risorse
naturali, della fragilità dell’ambiente e dell’impatto che hanno su di esso
le attività e le decisioni umane
• Un progetto educativo può fare scelte di sostenibilità ambientale anche
per mezzo di:
• Scelte di materiali
• Adozione di operazioni di green marketing
• Approvvigionamenti di prodotti secondo un procurement adeguato,
che migliori la qualità degli acquisti perseguendo obiettivi a lungo
termine
CONOSCENZE E ABILITÀ
TRASVERSALI
• Uso delle tecnologie
• ottima capacità nell’uso di strumenti di office, e di fruizione di
formati online
• competenze di gestione di piattaforme per la formazione, di
costruzione di questionari online, di strumenti per la condivisione
di materiali e per la realizzazione di incontri a distanza
• capacità di disseminare informazioni sui progetti, di pubblicizzarli,
di gestire pagine web (siti, facebook, altri canali social, blog, ecc.
• Competenze linguistiche
• Competenze grafiche
FINALITÀ E OBIETTIVI
• Finalità
• Le macro-trasformazioni che il progetto ambisce ad implementare
nella società e nelle persone coinvolte. Spesso riferite ad auspici
generali, strettamente connessi a teorie di riferimento e a
orientamenti filosofici, pedagogici, di politica dei servizi, personali
e/o dell’istituzione di riferimento
• Obiettivi
• «Linee guida, indicazioni orientative che devono stabilire le
direzioni dell’azione didattica (educativa): si tratta di un quadro di
valori, di mete che si ritengono desiderabili e che vanno
interpretate e declinate in relazione alle caratteristiche della
situazione in cui si opera» (Maccario, 2005, cit. in Traverso, cit.)
• Senza dimenticare però che devono essere osservabili,
verificabili, misurabili
IDEE DI BISOGNO IN
LETTERATURA
• Assistenzialistica: il bisogno è uno «scarto tra risorse possedute
e risorse necessarie alla persona» o una «domanda di
soddisfacimento di necessità primarie», espresse in varie modalità
• Economicistica: uno «scarto tra risorse possedute e risorse
richieste dal mercato»
• Sociale: «domanda di soddisfacimento delle posizioni di status»;
o confronto con persone o istituzioni simili che si ritengono migliori
• Personale e idealista: lo «sforzo per il raggiungimento di
aspirazioni di una persona», i desideri che risiedono nell’anima di
una persona, l’anticipazione di possibili future necessità
LA PIRAMIDE DEI BISOGNI DI
MASLOW, 1954
• Bisogni fisiologici: fame, sete, sonno, aria;
• Bisogni di salvezza: sicurezza, protezione, occupazione, salute,
proprietà
• Bisogni di appartenenza: amicizia, affetto familiare, intimità,
identificazione
• Bisogni di stima, successo, prestigio: autostima, autocontrollo,
realizzazione, rispetto
• Bisogni di realizzazione di sé: moralità, creatività, spontaneità,
accettazione
ALL’ANALISI DEI BISOGNI TUTTAVIA PUÒ
FARE UTILE CONTRALTARE
L’ INDIVIDUAZIONE DI PROBLEMI
Un problema esprime la condizione attuale «negativa» di un
soggetto o di un gruppo, partendo da aspetti evidenti e concreti
della realtà.
Un problema è quindi espresso in termini reali e oggettivi,
fondato su fatti concreti e osservabili; chiaro, specifico,
circostanziato
Non deve contenere ipotesi di intervento molto
strutturate perché ciò porrebbe limiti al successivo
approfondimento dei bisogni e di progettazione (Trevisi,
2003, cit. in Torre, 2014)
SCANSIONE DELL’ANALISI DEL
PROBLEMA
• Manifestazione / rilevazione del problema (comunicato da altri o
rilevato)
• Collocazione del problema nel contesto: evidenziarne la rilevanza,
l’incidenza, esplicitare la necessità di intervenire
• Comprensione del problema: Di cosa si tratta? Da cosa è causato
e come si manifesta? Per chi è un problema? Su quali aspetti
delle persone incide?
• L’impegno verso il problema: chi altro si occupa del problema?
Come è possibile intervenire in modo coordinato?
• La trasformazione del problema in obiettivi
elementi da
conoscere
Realtà
territoriale
Contesto
extra-
scolastico
Contesto
scolastico
Percorso
formativo
Contesto
familiare
Motivazioni
personali
Raccogliere dati di
contesto rilevanti
Contesto Informazioni da raccogliere Utilità della rilevazione
Territorio Caratteristiche del quartiere.Presenza di agenzie educative extra-scolastiche. Proposte formative sul territorio
Per individuare possibili ulterioririsorse.Per identificare possibili rischi.Per prefigurare possibili alternative
Extra-scuola
…..
DEFINIRE IL PROBLEMA
Procedure a supporto della progettazione
[GOPP – Goal Oriented Project Planning]
(tecniche varie)
UNA TECNICA: ALBERO DEI
PROBLEMI
Problema I
(situazione di
partenza)
Problema A
(e causa del Problema I)Problema B
(e causa del Problema I)
Problema C
(e causa del Problema B)
causa del Problema C
causa del Problema A causa del Problema A
ALBERO DEI PROBLEMI:
ESEMPIO
Carenza strutture
ludiche
Manca progettazione di
rete Mancano aree libere
Pochi investimenti
Scarsa cultura
dell’infanzia
Scarso coinvolgimento
dei cittadiniScarso coinvolgimento
della scuola
UN ALTRO STRUMENTO:
ANALISI DEI VINCOLI
• Vincoli di natura istituzionale, che scaturiscono dai documenti
programmatici e dalle linee guida dei decisori e degli interlocutori
istituzionali di riferimento
• Vincoli normativi, legati allo specifico quadro legislativo e alle sue
applicazioni nelle dimensioni interessate (locale, nazionale
europea)
• Vincoli temporali, connessi al rispetto di specifiche scadenze, che
influenzano la programmazione delle attività coinvolte
• Vincoli economici e logistici, riconducibili alla disponibilità di
risorse e strumenti utili alla realizzazione del programma di lavoro