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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA€ DEGLI STUDI DI PADOVA Corso di laurea in Progettazione e...

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Corso di laurea in Progettazione e Gestione del Turismo culturale Tesina d’esame del corso di Geografia 2017-2018 Pederobba “al confine tra natura, turismo e industria” Marchese Rafael Sebastian Anno Accademico: 2017 - 2018
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA

Corso di laurea in Progettazione e Gestione del Turismo culturale

Tesina d’esame del corso di Geografia 2017-2018

Pederobba “al confine tra natura, turismo e industria”

Marchese Rafael Sebastian Anno Accademico: 2017 - 2018

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Indice:

Presentazione del contesto geografico fisico pag. 1 - 2

Pederobba nella storia pag. 3 - 4

Arrivi e presenze pag. 5

Tipologie di turismo e risorse turistiche pederobbesi pag. 6 - 7

Gli impatti del turismo pag. 8 - 9

Valutazioni e proposte per la promozione turistica pag. 10

Bibliografia e sito grafia pag. 11

Foto in copertina:

1) Veduta di Pederobba e dei conoidi alluvionali – foto Menegon E.

2) Monumento al Soldato – foto Bossaglia R

3) Cementificio, immagine del libro di Bosio L., Cella S., Cunial D., Cunial R., Erspamer G.,

Ferronato G., Fasoli G., Finzi E., Marchiori A., Pavan M., Reato S., Rigoni A. N., Rosada

G., Scriminich F. (1983) “La VALCAVASIA”

4) Veduta di Pederobba – foto dell’autore Marchese R.S.

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PRESENTAZIONE DEL CONTESTO GEOGRAFICO FISICO

Pederobba è un piccolo comune diffuso che comprende le frazioni di Onigo, Curogna, Levada e Covolo,

in provincia di Treviso in Veneto. Il comune è situato nella zona nord occidentale della Provincia

conosciuta come la Pedemontana al confine con la Provincia di Belluno a nord est e con quella di Vicenza

ad ovest; per la sua localizzazione si potrebbe definire Pederobba come una “terra di mezzo” che collega

la pianura della marca trevigiana alle Prealpi Bellunesi. Pederobba rientra nel bacino idrografico del fiume

Piave nella sponda ovest denominata destra Piave, quest’ultimo divide il paese da Valdobbiadene che si

trova nella sponda est ovvero la sinistra Piave. Oltre al Piave si trovano fiumi notevolmente più piccoli

come il Curogna e il Brentella (canale artificiale), questi due corsi d’acqua furono causa di problemi

nell’arco della storia, infatti durante il dominio della Serenissima fu costruito un canale artificiale su

proposta dell’architetto ed ingegnere Fra Giovanni Giocondo per deviare il corso del Brentella e condurlo

nelle campagne di Treviso, risolvendo così il problema dell’aridità trevigiana dell’epoca e impedendo al

Curogna di riversare detriti e sedimenti nel Brentella durante le piene. Il nome Pederobba deriva dal latino

“petra rubla” per via della pietra rossa che caratterizza il territorio, ovvero la Scaglia rossa veneta, ma

sono presenti anche rocce argillose e il Biancone veneto. Pederobba rientra nel versante meridionale del

massiccio del Grappa, e più precisamente il centro urbano si sviluppa nei conoidi alluvionali ai piedi del

monte Monfenera che domina il paese.

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Mappa realizzata con il sito https://umap.openstreetmap.fr/it/

Carta Geopedologica di Pederobba - Vendramin A. “I marroni del Monfenera” pag.56

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Analizzando la geomorfologia si nota che dal Giurassico medio “Dogger” e superiore “Titoniano” e nel

Miocene medio vi è la presenza di calcari gialli e bianco-rosei con Ammoniti ma anche di argilliti e marne

argillose; già nel Cretaceo superiore a partire dal bacino di Belluno si ha una ricca sedimentazione della

Scaglia rossa veneta che poi caratterizzerà la stratificazione sedimentaria alluvionale di Pederobba ma

anche della vicina Valcavasia. Un ricco affioramento di questa roccia rossa si nota particolarmente nella

grotta Bislonga di Pederobba nel versante del Monfenera lungo la S.S Feltrina, ma anche lungo tutta la

basse del massiccio del Monfenera dove la Scaglia rossa si sostituisce al Biancone, roccia calcare di color

grigio-nocciola e di colore bianco-latteo nelle stratificazioni più elevate, il quale è diffuso nella parte

sommitale del monte. Il territorio pederobbese si è formato dal sedimento continuo di materiali sciolti nel

Quaternario trasportati dall’azione alluvionale del Piave e dei suoi affluenti, questi depositi si verificano

nelle due fasi dell’ultima glaciazione: I° fase del Würm con i primi depositi alluvionali ghiaiosi che danno

origine ai primi terrazzamenti e nella II° fase del Würm con gli ultimi terrazzamenti. Nel periodo post

glaciale l’azione sedimentaria del Piave, più evidente negli ultimi tempi, ha interessato la parte centrale

dell’alveolo formando dei piccoli depositi.

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Biancone veneto del Monfenera

Foto dell’autore Marchese R.S.

Galleria canale del Brentella

Foto di Menegon E.

Grotta della Bislonga

Foto di Menegon E.

Parte del percorso del Piave e

il cementificio

Foto dell’autore Marchese R.S.

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PEDEROBBA NELLA STORIA

Pederobba come già detto è una terra di mezzo, ma a questa definizione si può aggiungere un’ulteriore

espressione ovvero “terra di passaggio”. In quest’area sono state trovate tracce di insediamenti delle prime

popolazioni antiche riconducibili ai Paleoveneti ed ai Reti, i quali “[…] passarono sotto il dominio di

Roma nel II° secolo a.C con l’istituzione della X Regio Histria et Venezia. […]”(Pederobba 1810-2010

Bicentenario del Comune di Agostino Vendramin ediz.2010). L’espressione “di passaggio” è dovuta al

fatto che quest’area rappresenta il collegamento della pianura alla montagna; la strade romane “Claudia

Augusta” e “L’Aurelia” confluivano in questa zona per dirigersi verso il feltrino, inoltre questo fatto è

applicabile ancora oggi per la presenza della S.S Feltrina che collega Treviso a Feltre. Un’altra via di

comunicazione è il Piave, infatti durante la Serenissima sarà la principale “strada” per trasportare la legna

per le imbarcazioni dal Cadore a Venezia. Le prime testimonianze scritte di Pederobba si hanno nel Medio

Evo poiché Pederobba ed Onigo erano “plebs” cioè pievi, la prima appartenente al quartiere del “Dom”

di Treviso e la seconda si trovava nel quartiere del “oltrecagnan” di Treviso ma appartenente alla Pieve

di Rovigo fino al XIII secolo; al loro interno avevano “regole” e cappelle. Nella prima metà del 1300 il

distretto di Treviso passa dagli Scaligeri a Venezia, e l’intero comune di Pederobba si collocò nel “quartier

del Piave” sotto la Podestaria di Treviso. Con il trattato di Campoformido del 1797 la Repubblica della

Serenissima cade ed il Veneto passa sotto il dominio austriaco asburgico fino al 1805; dal 1805 fino al

1815 il Veneto è sottoposto l’influenza francese e viene annesso al regno italico.

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Immagine della mappa della Pieve di Onigo

(Archivio di Stato, Treviso) Fausto L., “ONIGO la pieve, il castello, la sua gente”, pag.99

Immagine di una mappa secentesca che

mostra i mulini lungo il Piave tra

Onigo e Rovigo Vendramin A., “PEDEROBBA 1810 –

2010 Bicentenario del Comune”, pag.45

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Nel 1806 i Municipi più popolati vengono classificati in I e II classe e sono guidati da un podestà, quelli

con popolazione inferiore ai 3.000 abitanti sono di III classe (l’intero comune di Pederobba contava 2850

abitanti) e di conseguenza il territorio pederobbese viene diviso in due comuni: il primo Pederobba, il

secondo Onigo e Covolo insieme. I due comuni appartennero per un periodo al Dipartimento del

Bacchiglione, Distretto III di Bassano fino a quando venne emanato il decreto napoleonico nel 1810 di

unificazione dei due comuni in uno solo, ovvero Pederobba. Nel 1815 fu istituito il Regno Lombardo

Veneto retto da due governatori, uno di Milano e uno di Venezia, dipendenti da Vienna ma l’area di

Pederobba rimase comunque nel regno italico. La metà dell’800 in Italia fu segnata dal periodo

risorgimentale e quindi dalle guerre di indipendenza, durante la prima guerra di indipendenza nel 1848 i

soldati italiani fermarono l’avanzata austriaca aiutati in particolar modo dai pederobbesi i quali l’8 maggio

del 1848 armati di fucili, sassi e pietre salirono alla chiesa di S.Sebastiano sul Monfenera per proteggere

Pederobba. Nel 1866 il Veneto con Pederobba entrò a far parte del Regno d’Italia costituito dall’unità nel

1861. Verso la fine dell’800 Pederobba oltre ad essere una zona di passaggio per i commerci fu interessata

periodicamente dal passaggio delle truppe militari del III° Reggimento Cavalleria di Savoia, qui i soldati

trovavano alloggio ed ospitalità presso le famiglie pederobbesi. Nel 1915 scoppiò la Prima Guerra

Mondiale, il Grappa ed in particolare modo il Piave furono testimoni della battaglia degli italiani contro

gli austriaci che vide molti morti lungo le sponde del fiume, dove l’esercito italiano riuscì ad riorganizzarsi

e vincere dopo la disfatta di Caporetto. Il conflitto causò un impoverimento dell’area e la migrazione di

molti pederobbesi nelle vicine località sicure ma anche all’estero. Durante il ventennio fascista furono

inaugurati alcuni monumenti, come l’Ossario francese, e viene condotta una politica contro lo spreco del

frumento; nel Monfenera durante la Seconda Guerra Mondiale i partigiani contrastarono con incursioni i

nazi fascisti. Dagli anni 50’ ad oggi si verifica un incremento industriale di ogni tipo, dall’industria

cementizia a quella dell’occhialeria, dalla ristorazione all’ospitalità alberghiera.

Immagine della chiesetta di S. Sebastiano

bombardata nella Prima Guerra Mondiale Vendramin A., “PEDEROBBA 1810 – 2010

Bicentenario del Comune”, pag.165

Immagine della cerimonia inaugurale al

Sacrario Francese nel 1937 Vendramin A., “PEDEROBBA 1810 – 2010

Bicentenario del Comune”, pag.171

Cementificio nel 1974

Foto di Panozzo R.R. 4

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ARRIVI E PRESENZE

Analizzando il grafico si può notare che dal 2003 al 2015 il numero di arrivi è aumentato rimanendo

comunque sempre inferiore alle presenze, l’anno di arrivi minori è il 2007, poiché negli anni a dietro

gli arrivi sono quasi nulli, mentre l’annata di arrivi maggiori è il 2012. Le presenze più alte a

Pederobba si verificano nel 2008 e 2012, subendo dei declini ed aumenti negli anni di mezzo e

successivi. Tali alti e bassi delle presenza potrebbero essere causati ad esempio dal parziale

consolidamento dell’attività lavorativa che spinge le persone a spostarsi di più.

Questo grafico illustra la media costante ed invariata degli arrivi pari a 96 all’anno, mentre la media

delle presenze scende nel 2015 appena sotto alle 700. Le presenze invece dai primi anni del 2000

sono salite drasticamente fino al 2015 di circa 47 presenze ogni anno.

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

1600

1800

2003 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Arrivi e presenze di Pederobba dal 2003 al 2015

arrivi presenze

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100

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300

400

500

600

700

800

900

1000

2003 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Media di arrivi-presenze e tendenza delle presenze a

Pederobba dal 2003 al 2015

media arrivi tendenza delle presenze media presenze

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TIPOLOGIA DI TURISMO E RISORSE TURISTICHE PEDEROBBESI

Pederobba per la sua storia e per la sua posizione offre al turista una vasta scelta di luoghi e siti per

spendere il suo tempo. È chiaro che le risorse principali di questo paese si legano strettamente al

territorio e nello specifico alla natura, alla tradizione, alla memoria, all’enogastronomia e al concetto

di località tranquilla e agiata per un soggiorno rilassante. Ultimamente si potrebbe dire che

un’ulteriore risorsa del territorio è rappresentata anche dall’industria che in pochi anni si è largamente

diffusa e sviluppata ed ancora oggi è in espansione. Analizzando “l’immagine tipo” di una turista, la

domanda/offerta e le risorse, sia consolidate che potenziali, di Pederobba si possono individuare le

seguenti tipologie di turismo:

Turismo naturalistico È presente questo tipo di turismo per la bellezza naturale dei monti che riparano Pederobba,

ma anche per il paesaggio caratterizzato anche dall’intervento antropico. Sono presenti anche

diversi sentieri come quello dei “Colli di Onigo” o della “Città degli Aironi”, una garzaia

lungo il Piave.

Turismo della memoria

Pederobba racconta la sua storia millenaria in ogni suo singolo particolare, dagli ammoniti

con fossili nel Monfenera, alla Villa della Contessa Teodolinda d’Onigo a Pederobba

(attualmente Opere Pie), alle altre Ville costruite tra l’800 e il 900’, ai monumenti ai caduti in

guerra come il Sacrario Francese di Pederobba; difatti sono presenti itinerari sulla memoria e

sulla guerra.

Turismo enogastronomico I prodotti tipici di Pederobba sono il fagiolo e le castagne “marroni” del Monfenera, di cui si

hanno notizie della sua coltivazione fin dal medioevo, nel 2015 i marroni pederobbesi sono

stati presenti all’Expo di Milano. Il turista è curioso di provare anche i cibi tipici della

tradizione, non a caso la zona di Pederobba è ricca di trattorie ed agriturismi, i quali sono

cresciuti negli ultimi anni. Un’ulteriore fattore è dato dal vino, negli ultimi 7-8 anni si può

constatare una grande coltivazione della vite anche a Pederobba.

Turismo folcloristico La realtà folcloristica più radicata ed importante è la mostra dei marroni del Monfenera, la

quale si svolge ogni anno nel mese di Ottobre. Dalla seconda metà del 900’, nel 1974 la fiera

inizia a chiamarsi “Mostra Mercato dei marroni del Monfenera”. Ogni anno giungono persone

non solo dai vicini centri, ma anche da tutta Italia e stranieri.

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Copia del volantino pubblicitario della “Mostra e

mercato marroni del Monfenera” del 2017

Tempietto di Teodolinda d’Onigo a

Pederobba - Vendramin A., “PEDEROBBA

1810 – 2010 Bicentenario del Comune”,

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Turismo sportivo

La presenza di sentieri e percorsi invoglia il turista ad una passeggiata e ad immergersi nella

natura; la strada del Monfenera invece riesce a chiamare a sé gli amanti del cicloturismo;

mentre nelle cime più alte come il Grappa si sviluppa l’escursionismo e l’arrampicata. Al

confine di Pederobba è presente un golf club e ciò permette la visita anche di golfisti.

Turismo industriale Non è intenso come un turismo di business poiché non sono presenti sufficienti strutture

ricettive nella sola Pederobba, piuttosto come un fenomeno sociale per lavoro che provoca lo

spostamento continuo dei mezzi nel centro industriale e lungo la S.S Feltrina, ma anche la

costruzione di nuove infrastrutture.

Turismo culturale Tutto quello che caratterizza Pederobba è cultura, come l’enogastronomia, la memoria, la

natura, e per determinati motivi anche l’industria. Si può applicare l’aggettivo “culturale” al

target di turisti che prestano attenzione ai minimi particolari dei diversi tipi di turismo di

Pederobba. (es. “turismo enogastronomico culturale”)

Vigneto a Pederobba - foto di Forlin M.

Veduta della zona industriale e della S.S Feltrina – foto dell’autore Marchese R.S.

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GLI IMPATTI DEL TURISMO

Il turismo è un fenomeno sociale di natura economica che causa lo spostamento di persone per

determinati motivi, ad ogni evento ci sono delle cause ed effetti, infatti il turismo impatta,

positivamente o negativamente, nelle diverse aree. Considerando la località di Pederobba e le

tipologie di turismo analizzate, si possono dedurre e vedere impatti di diversa natura. Questi impatti

si dividono in impatti positivi ed impatti negativi, i principali effetti positivi dell’attività turistica sono

la crescita continua delle aziende agrituristiche e quindi dell’economia rurale, portando con sé un

tasso dell’attività produttiva in crescita, sia a Pederobba e sia nella Provincia di Treviso. L’aumento

produttivo non è dovuto solo al cliente occasionale/fisso o dal turista che soggiorna e decide di

assaporare i gusti e sapori dei prodotti della terra, è dato anche dal mercato del vino. Negli ultimi anni

a Pederobba sono state piantate molte viti; il vino che predilige il turista è il Prosecco, anche se non

rientra strettamente nei prodotti tipici del territorio pederobbese. Nei fine settimana molti turisti, sia

italiani e sia stranieri, si spostano per andare in paesi come Pederobba per potersi rilassare, mangiare

qualche insaccato tipico della zona e sorseggiare un buon calice di vino. Un altro impatto positivo di

natura economica del turismo è la costituzione di nuove aziende agricole che si diversificano da quelle

tradizionali, come ad esempio agri-birrerie, agri-pizzerie. È da notare come queste aziende crescono

comunque rispettando la storia e la cultura del territorio, riprendendo nomi a stretto contatto con il

paese, alcuni derivanti dalle chiesette dedicate in età medievale. Un’ altro effetto positivo dell’attività

turistica è la pubblicità che Pederobba è riuscita a farsi negli anni per la mostra dei marroni del

Monfenera, grazie al coinvolgimento della popolazione, al passaparola del turista e anche per la

presenza delle castagne di quest’area all’Expo 2015. Un punto molto positivo dell’effetto turistico è

la consapevolezza della popolazione sulla storia ed i valori di Pederobba, tale consapevolezza viene

trasmessa anche al turista che si reca per soggiorno o in visita di passaggio a Pederobba o nei suoi

immediati limitrofi.

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Ingresso della birreria “Petra Rubla” di Pederobba - foto dei gestori

Monumento Sacrario Francese - foto dell’autore Marchese R.S.

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Chiaramente il turismo ha delle ricadute anche negative, ad esempio il grande sviluppo industriale

del Veneto e quindi anche di Pederobba potrebbe causare un impoverimento delle caratteristiche, dei

significati e dei valori tipici del paesaggio, anche se si potrebbe definire questo tipo di paesaggio

industrializzato tipico proprio del Veneto. L’emissione di gas e di polveri rilasciati dalle fabbriche e

dalle macchine della vicina S.S Feltrina molto frequentata, potrebbero invece infettare e rovinare il

raccolto agricolo degli ortaggi coltivati e della stessa vite divenuta quasi un simbolo della zona che

da Asolo va a Valdobbiadene per poi espandersi fino a Conegliano; di conseguenza c’è il rischio di

un raccolto poco redditizio e di una qualità non soddisfacente per il prodotto che si vuole vendere.

Un’alta influenza negativa del turismo a Pederobba è la grande affluenza nel mese di Ottobre di turisti

che porta un positivo incremento economico, poi però i turisti diminuiscono nel corso dell’anno e il

numero si alza, in modo comunque costante, nella stagione estiva. Di conseguenza per buona parte

dell’anno, escludendo i fine settimana, le “vere strade” di Pederobba sono frequentate dagli abitanti

e da persone di passaggio. Il paese riesce a giostrarsi nei periodi di bassa stagione grazie alle presenza

di esercizi ristorativi attivi, alla strada Feltrina e Valcavasia, e ai periodici eventi organizzati da

associazioni, come ad esempio le Pro loco, il Comune o comunque gruppi di persone interessate a far

conoscere le varie sfumature di Pederobba. Il turismo nel tempo ha provocato anche un processo

inverso con il cambiamento dell’economia, gli anni del secondo dopo guerra sono gli anni del turismo

di massa in Italia e in tutta Europa, non a caso a Pederobba era in funzione una struttura molto grande

ovvero l’albergo “Piave” la quale poi chiuse negli anni 70’ circa poiché il turismo si indirizzava verso

altri centri e attività, attualmente l’albergo è stato riadattato ed è un mobilificio; tale cambiamento è

attribuito anche all’incremento industriale diversificato. Osservando da vicino e con occhio attento è

possibile individuare questi aspetti dell’attività turistica, i quali nei prossimi anni cambieranno con

un probabile incremento del turismo dovuto alle nuove tecnologie che potranno rispondere alle

esigenze di un turista sempre più attento, esigente ed esperto che vuole essere coinvolto, riducendo

così gli impatti più critici del turismo.

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Albergo Piave - Foto di Menegon E.

Sfilata in Costume - Vendramin A., “PEDEROBBA 1810 – 2010 Bicentenario del Comune”

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VALUTAZIONI E PROPOSTE PER LA PROMOZIONE TURISTICA

In generale il turismo di “oggi” è cambiato dal turismo di “ieri” e il turismo di “domani” sarà ancor

più diverso dai precedenti. Per una valutazione e una promozione turistica c’è bisogna di analizzare

e raccogliere dei dati. Considerando Pederobba, come in tutte le località turistiche o potenzialmente

turistiche, è necessario evidenziare i punti di forza e debolezza, come in una analisi S.W.O.T, per una

corretta valutazione ed efficace proposta per un’eventuale promozione turistica.

Come si evince dalla tabella ci sono punti a favore ed a sfavore, è chiaro che Pederobba non può avere

la stessa densità turistica di Treviso o Bassano poiché tutte le sue caratteristiche sono diverse. Per

poter ravvivare l’affluenza turistica si potrebbe pensare ad ampliare il campo visivo del turista

facendoli scoprire piccolezze e particolari che con

“l’immagine ideale” non si notano. Un’idea potrebbe

essere un sito web generale esclusivamente sul turismo

a Pederobba con portali di collegamento alle

associazioni che operano già nel settore turistico del

territorio, aggiungendo degli itinerari redatti

direttamente da dei volontari cittadini per una

descrizione turistica al di fuori di quella dell’operatore.

Un’altra idea potrebbe essere un profilo su un social

network dove vengono pubblicate foto di Pederobba in

modo tale che chiunque possa vedere la bellezza di

questo territorio comodamente da casa e decidendo poi

di venirci per trascorrerci del tempo. Per coinvolgere

ancor di più la popolazione si potrebbe pensare ad uno o

più giorni dedicati solo al turismo, dove chiunque voglia

per una giornata diventa una guida turistica,

coinvolgendo il cittadino e contemporaneamente il

turista facendolo diventare attore, protagonista e

spettatore durante l’attività. Gestire il turismo non è

semplice e richiede tempo e dedizione, ma sicuramente

applicando delle idee innovative ed a costo zero come ad

esempio i nuovi social, si può condurre il turista a

trascorre la sua vacanza, anche se breve, in un territorio

che per le sue caratteristiche storiche, culturali, naturali

e paesaggistiche non ha eguali poiché ogni località

turistica ha delle peculiarità che la rendono unica

all’occhio di chi la vive tutti i giorni e specialmente del

turista.

Punti di forza Punti di debolezza

Posizione strategica e ben in vista; due strade

densante frequentate; consapevolezza e

coinvolgimento della popolazione con iniziative

proprie e dell’amministrazione/associazioni;

alta qualità e notorietà dei prodotti tipici

gastronomici; grande storia millenaria;

compresenza di diverse tipologie di turismo.

Località turistiche limitrofe molto più sviluppate

come Valdobbiadene o Asolo; espansione

continua industriale e trasformazione del

paesaggio; presenza maggiore di turisti in

determinati periodi e molto bassa nel resto

dell’anno.

Opportunità Minacce

Nuove tecnologie per la pubblicità e la

promozione per riuscire ad attrare e stimolare i

turisti più giovani.

Gestione ed innovazione non semplice poiché

deve essere coerente con il contesto sociale ed

non deve attribuire nuovi significati e valori.

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Screenshoot “instagram story”

Foto dell’autore Marchese R.S.

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BIBLIOGRAFIA

Bosio L., Cella S., Cunial D., Cunial R., Erspamer G., Ferronato G., Fasoli G., Finzi E.,

Marchiori A., Pavan M., Reato S., Rigoni A. N., Rosada G., Scriminich F. (1983) “La

VALCAVASIA”

Fausto L., Sartor A., Vendramin A. (1990, II edizione) “ONIGO la pieve, il castello, la sua

gente”

Vendramin A. (1997) “I marroni del Monfenera”

Vendramin A. (2010) “PEDEROBBA 1810 – 2010 Bicentenario del Comune”

SITOGRAFIA

Arrivi e presenze a Pederobba

https://www.fabiodisconzi.com/open-veneto/turismo-stats/comuni/026056/index.html

Ultimo accesso: Venerdì 1 Giugno 2018

Favero E., (2015) “Pederobba, un paese all’Expo di Milano con le sue specialità” La

Tribuna di Treviso

http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2015/08/20/news/pederobba-un-paese-all-

expo-di-milano-con-le-sue-specialita-1.11963186

Ultimo accesso: Martedì 5 Giugno 2018

Sentieri naturalistici

https://www.comune.pederobba.tv.it/

Ultimo accesso: Martedì 5 Giugno 2018

Lo sviluppo rurale in Veneto – Schede informative 2014 Scheda n.60 della Regione Veneto

“Agriturismo e turismo rurale”

https://www.regione.veneto.it/c/document_library/get_file?uuid=77342672-2b91-4188-

928d-58d2c9eb4b1d&groupId=10701

Ultimo accesso: Martedì 5 Giugno 2018

P.A.T del Comune di Pederobba

https://www.comune.pederobba.tv.it/component/jdownloads/send/10-d03-

relazionegeologica/34-01-relazione-geologica?option=com_jdownloads

Ultimo accesso: Martedì 5 Giugno 2018

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