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Università degli Studi di Pavia

Date post: 23-Feb-2016
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Università degli Studi di Pavia. Facoltà di Lettere e Filosofia, Scienze Politiche, Giurisprudenza, Ingegneria, Economia. Corso di Laurea Interfacoltà in Comunicazione, Innovazione, Multimedialità. - PowerPoint PPT Presentation
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Università degli Studi di Pavia Facoltà di Lettere e Filosofia, Scienze Politiche, Giurisprudenza, Ingegneria, Economia Corso di Laurea Interfacoltà in Comunicazione, Innovazione, Multimedialità CONVERGENZA MEDIALE: UNA NUOVA CONCEZIONE DEL TEMPO E DELLO SPAZIO. MARKETING, MULTICANALITA’, EFFETTI SOCIO-PSICOLOGICI Angelo Maria Guastaldi Matricola n° 389630 Relatore: Anton Peter Margoni Correlatore: Fabio Muzzio
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Page 1: Università degli Studi di Pavia

Università degli Studi di Pavia

Facoltà di Lettere e Filosofia, Scienze Politiche, Giurisprudenza, Ingegneria, Economia

Corso di Laurea Interfacoltà inComunicazione, Innovazione, Multimedialità

CONVERGENZA MEDIALE: UNA NUOVA CONCEZIONE DEL TEMPO E DELLO SPAZIO. MARKETING, MULTICANALITA’, EFFETTI SOCIO-

PSICOLOGICI

Angelo Maria GuastaldiMatricola n° 389630

Relatore: Anton Peter Margoni

Correlatore: Fabio Muzzio

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Convergenza mediale: che cos’è?E’ un’attitudine, prima

ancora che un fenomeno tecnologico, dell’uomo, a voler slegare le proprie esperienze mediali da vincoli spazio temporali.

E’ una nuova forma sociale, che costruisce flussi continui di senso e che modifica le nostre abitudini di vita e di consumo

E’ una combinazione tra devices, reti e contenuto, che permette di restare “always and everywhere” on line, in contesti e dinamiche del tutto nuovi

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Le dimensioni del fenomenoAumentano gli utenti di Internet, i “social” diventano una realtà virtuale che si fonde e confonde con quella realeIl 40% degli intervistati in un recente sondaggio considera Internet uno strumento utile per le esigenze personali, a differenza di una percentuale di gradimento soltanto del 18% nel 2011

Il 49% degli utenti Internet ha compiuto almeno un acquisto negli ultimi 12 mesi. Cambiano le abitudini di consumo e di acquisto, si apre un nuovo mondo per consumatori e aziende

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Marketing on line

Banner

Newsletter/E mailSponsorizzazioneKeywords advertising

Oltre 300 milioni di Euro di investimenti sul wwwCosti di pubblicità inferiore rispetto ad altri mediaE’ impossibile per un’azienda non far parte del mondo internet

SE NON APPARI SU GOOGLE NON ESISTI!

Forme pubblicitarie sul web

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Il Marketing viraleIl marketing virale è un tipo di marketing non convenzionale, in cui il virus si diffonde attraverso il passaparola seguendo un andamento esponenzialeL’azienda riduce i costi pubblicitari, in quanto sono le persone stesse a promuovere il prodotto

I social network sono una fonte inesauribile di informazioni; le aziende monitorano chi mette “mi piace” alla fans page del marchio e targettizzano il prodotto

I social network sono “portatori sani” di marketing virali

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Il consumatore convergente ha una dotazione tecnologica e un consumo mediale sopra la media

Consumatore convergente

MUTA IL MODO DI CONCEPIRE I MEDIAMUTA IL VALORE E UTILIZZO DEL TEMPOMUTA L’INTERAZIONE CON GLI SPAZI FISICI

La coda in posta non è più un tempo morto, se si ha un device per accedere alla rete

56% degli italiani ha uno smartphone2,4 milioni di tablet+34% di Internet key

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I nuovi cluster4 gruppi di consumatori a seconda delle attitudini mediali

Il Newbie – 5,3 M- Principalmente donne- Orientamento al prezzo basso- Scarsa interazione con le aziende

L’old style surfer – 7,7 M- Rilevante presenza under 35- Buona scolarità- Scarsa interazione con le aziende

Il social shopper – 10,7 M- Prevalentemente uomini- Scolarità alta- Alta interazione con le aziende, e-commerceL‘hyper reloaded 7,6 M- + Uomini dal livello socioeconomico alto- Sperimentano, viaggiano- Alta interazione con le aziende, utilizzano più devices nella scelta

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Il lato oscuro: Sovraccarico dell’informazioneDeriva dall’impossibilità di gestire gli immensi flussi di informazioneCi sentiamo in obbligo di dover gestire, elaborare e trasmettere il maggior numero possibile di informazioni, in “real time” e prima di tutti, anche con il multitasking, se necessario

Stress Crollo emotivo

Scarsa autosti

ma

IL PROBLEMA NON E’ LA TECNOLOGIA, MA LA COMPETITIVITA’

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Il lato oscuro: Privacy ai tempi di Facebook

22 milioni di italiani, iscrivendosi a Facebook, hanno di fatto rinunciato alla privacy: Truffe, furto d’identità ma anche monitoraggio e controllo I SOCIAL NETWORK

Hanno innescato fenomeni di spersonalizzazione e crisi d’identità, per cui gli individui si domandano chi sono e come dovrebbero apparire on line

Hanno scatenato il fenomeno dell’autopromozione e autodivulgazione, il marketing dell’Io

Stanno portando alla società dei cervelli svuotati, nella quale unico scopo è aggiornare continuamente il proprio “muro”, senza nessun motivo reale

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Il lato oscuro: Digital divideE’ il gap tra chi ha accesso all’informazione tramite la tecnologia e chi ne è escluso

Ragioni:

Il 50% degli internauti mondiali si colloca nei Paesi del G8

DisinteresseSfiducia nella tecnologiaIncapacità

Strutturali IL PROBLEMA NON VIENE DISCUSSO!

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ConclusioniIl mondo è cambiato, così come le nostre abitudini (anche di consumo)e il nostro modo di relazionarci con gli spazi e le altre persone.

Le aziende devono far fronte a questa nuova realtà e adattare le proprie strategie

Le tecnologie ci permettono(ei ci impongono) di essere on line 24/24 h e di essere aggiornati in tempo reale su qualsiasi avvenimento

La società è digital, smart, on line

L’evoluzione così incredibilmente veloce ha però portato con sé degli inevitabili effetti collaterali: crisi d’identità, spersonalizzazione, problemi di privacy e digital divide.

Il sovraccarico dell’informazione crea fenomeni di stress, ansia

Non siamo più in grado di fare una ricerca per conto nostro e ci affidiamo ad un motore di ricerca

C’è sempre meno spazio per le esperienze reali e per l’affettività

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Soluzioni?Aderire allo slow media

Utilizzare i devices come uno strumento di utilità, non un hobby e imparare a metterle da parte quando si possono avere esperienze reali, non quando non ci sono più utili

Reintrodurre il concetto di privacy

Rivalutare le relazioni vere, non i followers o gli “amici”


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