+ All Categories
Home > Documents > uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti...

uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti...

Date post: 15-Feb-2019
Category:
Upload: vantruc
View: 219 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
36
Fondazione Casa San Giorgio Istituto per anziani 6614 Brissago Semestrale d’informazione no. 7/06.2010 uno sguardo verso il lago
Transcript
Page 1: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

FondazioneCasa San Giorgio

Istituto per anziani6614 Brissago

Semestrale d’informazione no. 7/06.2010

unosguardoversoil lago

Page 2: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

2

Indi

ce

Editoriale Eco dei festeggiamenti per il 70° ............................................... 3La Casa vista… da due punti di vista.......................................... 5

Cronaca Facile dire territorio, meno facile amarlo.................................. 6

Poesie Le stagioni della vita ................................................................... 8

Personale Mamma e lavoratrice: due realtà non sempre conciliabili ....... 9

Salute Come riconoscere un attacco cardiaco ...................................... 12

Diversivo Barzelletta ................................................................................... 13

Io vagabondo In viaggio con Ernesta Quarta.................................................... 14

Gruppo parola I giochi d’un tempo..................................................................... 16

Diversivo filastrocca sulla Casa San Giorgio............................................... 19

Cosa bolle in pentola Il pane .......................................................................................... 20

Qualità Ritmi e routine: parte della nostra vita ..................................... 21

Cure L‘incontinenza urinaria............................................................... 22

Poesie Vorrei... ....................................................................................... 24

La ruota gira Movimento Pazienti.................................................................... 26

La ruota gira Collaboratori ............................................................................... 28

Benessere Sani consigli, per una vita Sana.................................................. 33

Profili Ospite Giuseppe Rossi ................................................................. 34

Profili Collaboratrice Simona De Monti................................................ 35

Il vecchio saggio L’ort biologich ............................................................................. 36

Hanno collaborato a questo numeroGiuseppe Berta, Fabio Branchini, Chiara Demarta, Monica Margaroli, Fabio Previero,Claudia Profumo, Roberta Scotton, Michela e Stefania Zanoli

Avete dei consigli, dei suggerimenti o delle osservazioni anche critiche in merito al nostro giornalino d’informazione? Fatecele pervenire e saremo lieti di valutare le vostre considerazioni.

Fondazione Casa San GiorgioVia San Giorgio 4Casella postale 3616614 Brissago

CCP 65-2974-1tel. 091 786 80 50fax 091 786 80 51

[email protected]

Page 3: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

3

Eco dei festeggiamentiper il 70°

Edito

riale

Parlare di futuro in eco-nomia è scontato, cosìcome si parla del pre-sente senza mai dimen-ticare il passato. Questoin poche parole è quan-to gli amministratori

della Casa San Giorgio hanno propostoper uno speciale anniversario. Senza di-menticare la gestione corrente, lo scor-so anno sono state investite risorse in-tellettuali e finanziarie per ricordare ilpassato. Investimenti forse non indi-spensabili, ma che certamente andava-no fatti, non fosse altro che per onoraredegnamente chi ci ha preceduto. Il 1. di-cembre 2009 ricorreva infatti il settante-simo dalla posa della prima pietra per lacostruzione di quello che sarebbe poi di-venuto l’attuale Istituto per anziani delnostro Comune e si è voluto ricordarequesta ricorrenza, proponendo quattrodistinte manifestazioni. In primis è statoorganizzato un simposio, durante ilquale sono stati rievocati i tre momenticitati prima: passato, presente e futuro.È così stato dedicato un momento allastoria con il Professor Orlando Nosetti,una parte al presente con il Medico ge-riatra Dr. Graziano Ruggieri e per il fu-turo è stato dato mandato al geografoMarcello Martinoni di elaborare una ra-diografia del nostro Comune. Al pomeriggio di studio tenutosi venerdì30 ottobre 2009, ha poi fatto seguito lapresentazione di un libro, stampato dal-l’editore Armando Dadò, elaborato gra-zie alla saggia e generosa intraprenden-za del Prof. Nosetti. Il matematico,trasformatosi per l’occasione in ricercato-re, coadiuvato dalla moglie Adriana, inalcuni anni di lavoro ha ricostruito condovizia, sia la storia della Casa SanGiorgio, sia il contesto sociale nel quale ilnostro Comune si trovava quando con

grande lungimiranza, ha dato avvio allacostruzione di quella che ancora oggi è lanostra struttura. Il membro del CdA dellaFondazione Dr. Graziano Ruggieri, è in-vece riuscito a catturare l’interesse deimolti partecipanti sviscerando il temadell’invecchiamento della popolazionecon le rispettive conseguenze dal profilosociale e medico-sanitario. Gli ha poi fat-to eco Marcello Martinoni, profondo co-noscitore della tematica “anziani”, con lapresentazione del suo lavoro, volto a fa-vorire le future scelte del nostro Comunein ambito territoriale e sociale. Grazie alsuo lavoro, si è aperta un’opportunità diriflettere anche sul futuro della nostrastruttura, in un contesto di mobilità del-l’anziano. I Municipi di Brissago e Roncos/Ascona, i vertici degli Istituti ClinicaHildebrand, La Motta e Miralago e gliAmministratori della nostra Fondazione,hanno presenziato al completo alla sera-ta del 25 febbraio 2010 presso la ClinicaHildebrand, dove Martinoni ha presenta-to il suo lavoro. Ed è proprio dando se-guito al lavoro citato, che il Municipio diBrissago ha subito colto l’occasione peristituire una Commissione Municipaleper seguire il tema della mobilità deglianziani e delle persone portatrici di andi-cap in generale. Sempre grazie allo stu-dio elaborato dal geografo, ci preme ri-prendere un grafico molto significativo eche a mio modo di vedere, non ha biso-gno di molte spiegazioni per capire qua-le sia la realtà socio demografica del no-stro Comune. Una semplice fotografia,che però la dice lunga sul futuro dellanostra Istituzione, la quale non potrà chediventare maggiormente punto di riferi-mento per una parte sempre più prepon-derante della nostra società.Il grafico, proposto di seguito, mostrainfatti la situazione demografica attua-le in contrapposizione ad una previsio-

Page 4: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

4

Edito

riale

ne dello sviluppo demografico della po-polazione di Brissago tra vent’anni.Quello che vediamo è la continuità diun trend già registrato nell’ultimo de-cennio, dove si evidenzia un’ulteriorediminuzione delle nascite e quindi dellapresenza di giovani, in contrasto conl’aumento importante delle personecon più di sessantacinque anni. Questifattori devono far riflettere i nostri poli-tici, ma anche noi quali amministratoridi questa struttura, non possiamo rima-nere a guardare senza dare un contribu-to per le scelte del futuro.La realizzazione dell’evento si è poi con-clusa con il pranzo degli anzianiall’Albergo Brenscino il 21 aprile di que-st’anno, al quale hanno aderito ben 166

persone. Tutto questo ha certamenteavuto un costo non indifferente, di que-sto siamo consapevoli, ma siamo altresìconvinti che ne sia valsa la pena e se visarà la volontà, il lavoro proposto nonsarà fine a se stesso, ma avrà ripercussio-ni positive sul futuro della nostra istitu-zione e anche per l’intera comunità.Colgo quindi l’occasione per ringraziareindistintamente, senza citarli per pauradi dimenticare qualcuno, tutti coloro iquali si sono prestati per l’organizzazio-ne e quindi la realizzazione di questa ri-correnza. Un grazie sincero a tutti.

Giuseppe BertaDirettore

fonte del grafico: studio mobilità dell’anziano geofrafo Marcello Martinoni

Page 5: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

5

Edito

riale

Casa San Giorgio: vista da… due diversi punti di vista

Dopo le elezioni comunali del 2008 sono entrato a far parte delMunicipio di Brissago assumendo la responsabilità del dicastero dellasocialità del Comune. Unitamente alle altre funzioni, sono pure statonominato nel Consiglio Direttivo e nella Commissione AmministrativaCasa San Giorgio. Ho subito preso a cuore questo incarico ed ho cerca-to, con il supporto degli altri membri, di aiutare la Direzione a gestirenel migliore dei modi l’Istituto. Con grande entusiasmo ho pure soste-nuto l’idea che, per i festeggiamenti del 70° della Fondazione, si faces-

se uno studio approfondito sulla mobilità degli anziani nel nostro territorio.L’entusiasmo portato dal Direttore Giuseppe Berta e dal membro Dr. Ruggieri è stato co-ronato con l’elaborazione di un documento che è stato presentato alla popolazione equindi consegnato alle autorità Comunali. Vista l’importanza dei risultati scaturiti per ilComune di Brissago, lo studio è stato ampliato anche al Comune di Ronco s/Ascona cosìda avere una visione ancora più ampia dei correttivi da apportare nei relativi Comuni. IlMunicipio di Brissago, preso atto della situazione, ha deciso di dare seguito allo studio at-tivando misure compatibili con la forza finanziaria del Comune. A questo proposito saràcostituita una speciale commissione che, oltre a rappresentanti del Municipio, vedrà lapartecipazione dei direttori degli Istituti sanitari presenti a Brissago e del Medico Dr.Graziano Ruggieri che è un vero specialista nel campo della geriatria.

Tornando alla mia funzione quale responsabile del dicastero Sanità e Socialità, mi è sem-brato giusto presenziare, tutte le volte che ho potuto, ad una bella tradizione della CasaSan Giorgio che è la festa dei compleanni. Infatti ogni mese viene organizzato un pran-zo speciale per i festeggiati; essi si ritrovano in un locale appartato, con la possibilità diinvitare un loro familiare, per un momento diverso dalla solita routine. Per questa occa-sione fondamentale risulta anche il sostegno dell’Associazione Amici di Casa San Giorgioche si fa carico di consegnare un regalo personalizzato, secondo i singoli desideri, ad ognifesteggiato; a loro vada il nostro caloroso ringraziamento per la preziosa disponibilità ecollaborazione. Inoltre, pur facendo parte della Commissione Amministrativa e del dica-stero Sanità, mi accorgo che non avevo comunque una reale percezione delle attività edelle difficoltà che si incontrano per una gestione oculata, sia dell’amministrazione, maanche dei pazienti di una struttura per anziani. E questo lo dico in quanto, a partire dal1° gennaio di quest’anno, ho la fortuna di prestare il mio contributo quale economo-con-tabile al 50% presso Casa San Giorgio. Posso così vedere e toccare con mano, giornalmen-te, il lavoro svolto da tutto il personale per consentire ai nostri anziani di ricevere tuttele cure per rendere il loro soggiorno il più sereno possibile. Nell’ambito della gestioneamministrativa si è particolarmente attenti a che la manutenzione della struttura sia re-golarmente eseguita. Questo comunque con un occhio attento ai costi che, essendo lastruttura sussidiata, sono regolarmente sotto il controllo delle autorità preposte. CasaSan Giorgio è un fiore all’occhiello per Brissago e ci è invidiata da molti altri istitutiTicinesi, sia per la posizione che per la gestione, in barba alla sua età. Auguri Casa SanGiorgio per i tuoi primi 70 anni.

Fabio Branchini,Municipale di Brissago

Page 6: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

66

cron

aca

Anche il futuro non è più quello di unavolta. Lo pensa l’appassito cronista impe-gnato questa volta, consentiteglielo, agiocare un po’ in casa, per usare un termi-ne sportivo. Lo fa con interesse e con pia-cere, ma anche con una certa mestizia at-tardandosi sulla stimolante pensata-progetto suggerita dai dirigenti della CasaSan Giorgio di Brissago e condensata in unfascicolo-studio intitolato “Brissago e glianziani: territorio e società”. Non ha maidimenticato lo strampalato quanto curio-so cronista di esserci nato, troppi anni fa,in quel paese con quasi il lago nell’arma-dio in alcune case e che in quel territorio ciha trascorso i suoi primi vent’anni e vi ripo-sano i suoi cari; pertanto ha ancora addos-so l’odore della fabbrica di sigari e nellamente sono incancellabili le isole che gal-leggiano su quello specchio di lago; i ci-pressi davanti alla chiesa e le frazioni spar-se sulle cosiddette coste gli hanno fattoinconsciamente compagnia anche quandone era lontano migliaia di chilometri. Purtentando di respingere l’inevitabile nostal-gia, quel fascicolo gli ha riportato allamente i luoghi di un tarlato scenario: quae là abbellitosi, ma che per lo più logoratoe ferito da errori o incoscienze, special-mente negli anni a ridosso del dopoguer-ra, da visibili speculazioni e da mancanzadi cultura. Un rapporto che spazia sui co-muni di Brissago e di Ronco s/Ascona. Astudiarlo e chiosarlo sono stati incaricati ilgeografo-antropologo Marcello Martino-ni e l’architetto Enrico Sassi, di Taverne.Facendo loro una massima di Seneca: “Leidee migliori sono proprietà di tutti”, l’-hanno sviluppata proiettandola su un fu-turo prossimo venturo in cui sarà inevitabi-le confrontarsi con l’invecchiamento della

popolazione e la sua accertata esplosionedemografica benché, è il caso di dire, noncontribuisca più a procreare; con gli inevi-tabili problemi sociali, ambientali, di tra-sporto, di sanità, di divertimento, culturalie altri ancora generati da tali cambiamen-ti. Anche “territorio”, come tante parole,è stato usato e usurato, specialmente daquanti il territorio lo hanno visto e lo ve-dono più che altro come suolo di interessio di conquista e ne fanno un facile uso re-torico. Con troppa disinvoltura si è parlatoe si parla di pianificazione e normalizza-zione del territorio, di presenza e di altroancora senza alzare gli occhi guardandoloveramente il territorio e considerarlo qual-cosa di più di quello che ci sta sotto i piedi.Lo studio sostenuto dalla Casa SanGiorgio, grazie ai due oculati professioni-sti affronta il contesto di un’area paesag-gistica-turistica-operativa dove il soggettopromotore è tutta la comunità, tutto il ter-ritorio nel quale vivono, operano e si svi-luppano i diversi portatori d’interesse e disocialità. Non è cosa da poco. Persino chi èstanco, acciaccato, arrabbiato duro e stufodi aggirarsi nel brullo e plumbeo territoriodella vecchiaia non può che giudicare az-zeccate quelle proposte e idee srotolatenel fascicolo. Prendetelo pure con le classi-che pinze il referente notoriamente in be-ga da tempo con la prima-seconda-terza-quarta età, o come meglio preferitechiamarla dopo esservi guardati nellospecchio e fatto l’inventario dei dolorini eimpedimenti causati da quella che lui siostina a chiamare senza infingimenti vec-chiaia. Lo si voglia o no è l’avvio di un’a-mara favola che inizia con “C’era una vol-ta il sole”, anche per chi riesce apercorrerla ancora in buona salute e non

Facile dire territorio, menofacile amarloArticolo apparso sul settimanale di Migros Ticino del 3.5.2010sotto la rubrica Spigolature di Eros Costantini

Page 7: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

7

Cro

naca

solo nuotando nei ricordi. Proprio a questiprivilegiati, ancora nella giovinezza dellavecchiaia e in aumento di giorno in gior-no, hanno pensato gli ideatori e i realizza-tori del rapporto. Tanto da indurmi a fareuna capatina da profanatore di ricordi inquel mio paese natio, una visita in incogni-to. E l’ho vista con occhio nuovo Brissago.Solo in parte vi ho rispolverato i ricordid’infanzia, non per nostalgia, ma sempli-cemente per ritrovare un’atmosfera ami-ca, dove case, strade, lago che conosco ri-posano la mente e fanno capire che sequalcuno quel paese o villaggio è deciso apensarlo più umanizzato e ben vivibile an-

che domani, vale la pena di tener duro. Sepoi uno non ci può andare in quel suo pae-se, può fargli bene anche soltanto pensar-ci. Facile intuire che Martinoni, Sassi equanti hanno ideato e discusso, non si so-no aggirati soltanto in scenari, cartografie,grafici, ipotesi e belle astrazioni per (cito)“un’analisi territoriale realizzata da pro-spettive particolari (persone anziani e isti-tuti di cura)”. Il territorio lo hanno percor-so guardando anche in alto e sul lago dovei gabbiani fanno gli esercizi di calligrafia.

Grazie.

Anziani in festa il 21 aprile scorso all’Albergo Brenscino

Page 8: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

8

Poes

ie

Le stagioni della vita

PrimaveraIl primo vagito, il primo pianto, il primo sorriso della mamma, i primi passi barcollandoa fatica così arrivano i primi problemi della vita, poi all’asilo i primi amici assieme perimparare a conoscersi, ed comportarsi bene, segue la scuola, con serietà e dovere perpoi imparare un saggio ed un onorato mestiere, ma pure il giuoco vuole la sua partecon dignità ed amore nelle regole dell’arte, oramai grandicelli si diventa e voler entra-re nella vita con esperienza, così si va fiduciosi verso il futuro, giovanotto sei diventatoforte e maturo.

EstateSi presenta sereno pieno di calore, pieno di progetti, di gioie ed amore, sicuro del suofare e con decisione entri fiero nella società per farti un nome, serio da buon cittadinoti senti orgoglioso di poter servire il paese e diventar famoso, ma il tempo passa e gliamici pure, saggio e pieno di capacità e doti sicure, potrai affrontare la vita e il domanche viene con dignità e coraggio per opera e per bene.

AutunnoOra da uomo saggio e maturo con capacità ed esperienza guardi al futuro, con il pesodegli anni che si fan sentire, soddisfatto e contento di poter servire, di quanto hai fattodel tuo operato sei cosciente, d’aver trascorso i tuoi anni da buon vivente, ringrazia Diodel tuo destino a passo sicuro, fiducioso prosegui il tuo cammino.

InvernoStanco affaticato tiri avanti, con il passo pesante a stento avanzi, rassegnato ti racchiu-di e piano piano ripensi al passato ormai lontano, raccontando con gli amici le virtù delpassato, che questo strano mondo ci ha regalato, nell’incertezza del doman fai buonviso, sperando in Dio per un posto in paradiso, così finisci le stagioni della vita di un esi-stenza di ricordi ormai finita, coraggio cari anziani (giovani) pensando ad oggi ed an-cor per il domani.

Paziente VS

Il gruppo che ha parte-cipato all’edizione 2010di “giochi senza barrie-re” a Locarno vincendoin ben due categorie ilprimo premio

Page 9: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

9

Pers

onal

e

Mamma e lavoratrice: duerealtà non sempre conciliabili

Conciliare attività profes-sionale e vita privata nonè facile. Il problema ri-guarda, in particolare, ledonne, su cui grava granparte del peso delle in-combenze famigliari. Lemamme che lavorano de-

vono spesso fare i salti mortali per “incastra-re” gli impegni al lavoro con la cura dei figlie la gestione della casa. Le famiglie più for-tunate si affidano ai nonni, le altre si “ar-rangiano” in qualche modo. In questo qua-dro non sorprende il calo delle nasciteregistrato negli ultimi anni (secondo l’Istatsiamo passati da 1,60 figli per donna nel1981 a 1,41 nel 2008). E' proprio l'abbando-no del posto di lavoro dopo la nascita delprimo o del secondo figlio a mantenere bas-sissimo il tasso di occupazione femminile.Infatti oggi se prima della nascita del figliolavorano 59 donne su 100, dopo la materni-tà ne continuano a lavorare solo 43, con untasso di abbandono pari al 27,1 per cento.La probabilità di uscire dal mercato del lavo-ro aumenta significativamente per le madrisotto i 24 anni (72 per cento) e per le donnemeno istruite (68 per cento tra le donne chesi sono fermate alla licenza media contro il24,5 per cento delle laureate) e si triplica perle mamme che al momento del concepimen-to lavoravano a tempo determinato.Tuttavia, se anche le donne manager tendo-no a rimanere al loro posto dopo la nascitadi uno o più figli, sono quasi sempre costret-te ad abbandonare le aspirazioni di carriera.Secondo un recente sondaggio europeo,per il 59 per cento degli intervistati le ragio-ni stanno nella "perdita di influenza e diruolo", per il 30 per cento sono dovute a"difficoltà connesse alla ristrutturazione or-ganizzativa" e per il 27 per cento a "rista-gno nel trattamento economico", e infineper il 23 per cento al mobbing. Una decisio-ne sulla quale non incidono solo le esigenzedi cura dei figli, aggravate dalla mancanzadi servizi sociali adeguati, ma spesso anche il

fatto che il rientro al lavoro dopo la mater-nità costituisce un momento particolarmen-te critico del rapporto impresa-dipendentecon il rischio di una eventuale mobbizzazio-ne se non una definitiva induzione a lascia-re l’attività: l’idea è che una donna che di-venta madre finisce con l’investire tutto sulfiglio e trascurare il lavoro, mentre in realtàmolte ricerche dimostrano l’esatto contra-rio. Di conseguenza emerge sempre più im-pellente e perfino inquietante l’interrogati-vo circa il modo di poter conciliare i tempi dilavoro con quelli della famiglia senza chenon torni a detrimento di nessuna delle duesfere ed al tempo stesso facendo leva sulpresupposto che tale riconciliazione coin-volga innanzitutto una cultura generale diattenzione e sensibilità alla famiglia, alladonna ed all’educazione dei figli. Il lavoro,infatti, oltre a rispondere alle esigenze eco-nomiche, è anche fonte di autorealizzazio-ne personale e di gratificazione per chi vi sidedica con passione ed entusiasmo e sensodi responsabilità; permette di essere prota-gonista e di entrare attivamente e responsa-bilmente nel tessuto sociale; favorisce il con-tatto e la partecipazione ai problemi delmondo circostante; fornisce un’occasioneper esprimere le proprie competenze e persviluppare specifiche capacità personali.Tutto ciò costituisce una vera sfida alla pro-pria capacità di far fronte alla pluralità deidiversi impegni che una famiglia, e in parti-colare la donna, viene assumendo. Dal can-to suo la famiglia costituisce una delle istitu-zioni indispensabili per il vivere sociale,perché in famiglia si nasce, ci si educa e siforma la persona umana; è in questo conte-sto che si da vita a quella serie di dinamismipsicologici, affettivi, relazionali, educativi,che costituiscono il tessuto umano più adat-to allo sviluppo delle nuove generazioni.Mediante la socializzazione primaria vienefavorito l’inserimento sociale dei nuovi natie nello stesso tempo si attivano quegli altriprocessi affettivi che danno energia, soste-gno, amore e fecondità alle stesse persone

Page 10: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

10

Pers

onal

e

adulte. Tutto ciò richiede tempo, disponibi-lità, competenze che vengono imparate esviluppate nelle relazioni affettive di cop-pia, per trasferirsi successivamente sulla ge-nerazione dei figli, e che trovano nella fami-glia e nei genitori quel calore ed affetto chegarantisce loro una vita serena anche per ilfuturo. La maternità, insomma, diventa unproblema, in un mondo del lavoro che co-munque tende a emarginare la donna, e inun panorama che non offre al momento unadeguato piano di progetti e investimentipubblici per evitare di cadere nella depres-sione post-partum e al reinserimento nel la-voro, evitando quanto più possibile situa-zioni di conflitto o di mobbing.

La Svizzera è molto tradizionale per quelche riguarda il binomio lavoro e famiglia e sidenota come conseguenza la diminuzionedel numero delle nascite. L’Ufficio federaledi statistica ha effettuato uno studio su co-me gli svizzeri conciliano vita famigliare eprofessionale (Ufficio federale di statistica:Conciliare lavoro e famiglia: la Svizzera nelraffronto internazionale, settembre 2009):solo nel 3,4% delle famiglie entrambi i part-ner lavorano a tempo parziale; nel 45% del-le famiglie l’uomo lavora a tempo pieno e ladonna a tempo parziale e nel 37% ci si avva-le del classico modello dove l’uomo è il soload occuparsi del sostentamento materialedella famiglia. Dallo studio si osserva chel’arrivo dei bambini influenza radicalmentei modelli di attività e il risultato è che invecedi andare verso un futuro più equilibrato al-l’interno della famiglia con una suddivisionedi tutte le attività retribuite e non, si ritornaad una situazione dove i ruoli sono definitidrasticamente. L’87% dei padri e solamenteil 17% delle madri con uno o più figli chehanno meno di 25 anni, lavorano a tempopieno. Per contro, il 59% delle madri svolgeun’attività professionale a tempo parziale,rispetto al 7,2% dei padri (UFS, 2009)".Come tutti sappiamo le donne tra i 25 e i 40anni di età si trovano spesso nella condizio-ne di dover scegliere fra lavoro o famiglia.

Ma il fatto stesso di dover scegliere è unacosa, a mio avviso, sbagliata. Perché unadonna non può aspirare ad essere un ottimamadre e al tempo stesso una persona grati-ficata dal mondo del lavoro? La donna puòaspirare a svolgere sia il ruolo di madre chequello di essere un’ottima lavoratrice non-ché una professionista, ma il problema è chela carenza di servizi per le famiglie e di strut-ture per la prima infanzia oltre che di politi-che per la conciliazione rendono difficil-mente conciliabile la scelta di maternità conle legittime aspirazioni lavorative.

Per quanto riguarda la mia personale espe-rienza di madre e lavoratrice, mi sento dicondividere molto di quanto sopra riporta-to: all’inizio dell’anno ho ripreso il lavorodopo la nascita del mio secondo bambinoaffrontando così il delicato passaggio del ri-entro in servizio dopo tanti mesi di assenza.Si è trattato certamente di un cambiamentoimportante nella quotidianità della vita dimamma, abituata fino a quel momento asoddisfare quasi unicamente le esigenze delnuovo arrivato, cambiamento vissuto certa-mente non senza fatica, ma anche con laconsapevolezza della ricchezza interiore cheuna maternità apporta ad una donna e del-la possibilità di poterla condividere con i col-leghi e soprattutto con gli ospiti nella ge-stione delle loro quotidiane esigenze,verbalizzate o meno. Non posso natural-mente che ringraziare tutta l’equipe, la miaresponsabile e la Direzione per l’accoglienzae la disponibilità dimostrate nei miei con-fronti in questa fase di reinserimento, per-ché una mamma può e deve poter essereanche una buona lavoratrice.

Marzia BergamaschiInfermiera Capo reparto I piano

Page 11: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

11

Pers

onal

e

Pro memoria per le DONNEdi casa !!!

Ricordatevi che uno strato di polvere protegge i mobili...

Una casa è più bella se si può scrivere "ti amo" sulla polvere sul mobilio.

Io lavoravo 8 ore ogni fine settimana per rendere tutto perfetto, "nel caso venisse qual-cuno". Alla fine ho capito che "non veniva nessuno", perché tutti vivevano la loro vitapassandosela bene !!!

Ora, se viene qualcuno, non ho bisogno di spiegare in che condizione è la casa: sono piùinteressati ad ascoltare le cose interessanti che ho fatto per vivere la mia vita.

Caso mai non te ne fossi accorta... la vita è breve, goditela!

Fà pulizia, se è necessario...

Ma sarebbe meglio dipingere un quadro, scrivere una lettera, preparare un dolce, semi-nare una pianta, oppure pensare alla differenza tra i verbi "volere" e "dovere".

Fà pulizia, se è necessario, ma il tempo è poco...

Ci sono tante spiagge e mari per nuotare, monti da scalare, fiumi da navigare, una bir-retta da bere, musica da ascoltare, libri da leggere, amici da amare e la vitada vivere.

Fà pulizia, se è necessario, ma...

C'è il mondo là fuori:il sole sulla faccia, ilvento nei capelli, la neve checade, uno scroscio di piog-gia... Questo giorno nontorna indietro...

Fà pulizia, se è necessa-rio, ma...

Ricorda che la vecchiaiaarriverà e non sarà più come adesso...E quando sarà il tuo turno, titrasformerai in polvere.

Trasmettilo a tutto ledonne meravigliose dellatua vita...

Io l'ho già fatto!

Page 12: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

12

Salu

teCome riconoscere un attaccocardiaco

Oggi e sempre di più enti pubblici, associazioni private, responsabili di centri commercia-li, ma anche privati, si sono dotati di apparecchi “defibrillatori”, così da poter interveni-re in caso di infarto e/o più in generale di problemi cardiaci. Noi vi proponiamo un breve racconto di una storia vera, quale modesto ma molto utileconsiglio per forse salvare con mezzi semplici, ma efficaci la vita di chi ha subito un attac-co cardiaco!

Durante una grigliata Federica (nome fasullo) cade.Qualcuno vuole chiamare l'ambulanza, ma Federica rialzandosi

dice di essere inciampata con le scarpe nuove.Siccome era pallida e tremante la aiutammo a rialzarsi.

Federica trascorse il resto della giornata serena ed in allegria. Il marito di Federica mi telefonò la sera stessa dicendomi

che aveva sua moglie in ospedale.Verso le 23.00 mi richiama e mi dice che Federica è deceduta.Federica ha avuto un attacco cardiaco durante la grigliata.

Se gli amici avessero saputo riconoscere i segni di unattacco cardiaco, Federica sarebbe ancora viva.

La maggior parte delle persone non muore immediatamente.

Gli specialisti sostengono che se si riesce ad intervenire entro tre ore dall’attacco, si puòfacilmente porvi rimedio. Il trucco è riconoscere per tempo l'attacco cardiaco!!! Riuscirea diagnosticarlo e portare il paziente entro tre ore in terapia non è cosa facile. Nei pros-simi 4 punti vi è il segreto per riconoscere se qualcuno ha avuto un attacco di cuore:

1. Chiedete alla persona di sorridere (non ce la farà);

2. Chiedete alla persona di pronunciare una frase completa (esempio: oggi è una bella giornata) e non ce la farà;

3. Chiedete alla persona di alzare le braccia (non ce la farà o ci riuscirà solo parzialmente);

4. Chiedete alla persona di mostrarvi la lingua (se la lingua è gonfia o la muove solo lateralmente è un segno di allarme).

Nel caso si verifichino uno o più dei sovra citati punti chiamate immediatamente ilPronto Soccorso e descrivete i sintomi della persona per telefono. Un noto car-diologo sostiene che se almeno metà della popolazione fosse informa-ta su queste semplici ma basilari regole, si può essere certi cheavrebbero salvato la vita di Federica!

Page 13: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

13

Div

ersi

vo

Sempre in tema di infarti,c’è poco da ridere

La solita sfiga……

Un avvocato ha una relazione con la sua segretaria.

Dopo poco lei rimane incinta e l'avvocato che non vuole che sua moglie sappia niente, daalla segretaria una bella sommetta e le chiede di andare a partorire lontano.

Questa domanda: “Come faccio a farti sapere quando nascerà il bambino”?

L'avvocato risponde: ”In modo che mia moglie non capisca, mandami una cartolina e scri-vi solo: 'Spaghetti”. E non preoccuparti del resto, che alle spese ci penso io.

Passano i mesi e una mattina la moglie dell'avvocato lo chiama in ufficio, piuttosto agi-tata: “Caro, ho appena ritirato la posta e c'è una cartolina molto strana. In realtà, non ca-pisco cosa significa”.

L'avvocato, cercando di nascondere l'agitazione, le risponde: “Aspetta che torni a casa,per capirci qualcosa”.

Quando l'uomo torna a casa e legge la cartolina, cade a terra fulminato da un infarto.

Arriva l'ambulanza e lo porta via. All'ospedale, il primario di cardiologia consola la mo-glie e le domanda quale è stato l'evento che ha causato un infarto tanto grave.

Allora la moglie tira fuori la cartolina e gliela mostra dicendo: “Non me lo spiego, dotto-re. Ha solo letto la cartolina. Veda lei stesso quello che c'è scritto”.''Spaghetti, Spaghetti, Spaghetti, Spaghetti, Spaghetti”.

Tre con salsiccia e polpette e due con vongole.

Page 14: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

14

Io v

agab

ondo

In viaggio con...

“Oggi avrei proprio vogliadi una bella vacanza”-penso tra me e me in unmomento di relax - madato che per motivi diversinon è fattibile, decido diapprofittare della presenzadi una nostra cara Ospite edi farmi raccontare di un

viaggio fatto qualche anno fa. Entro nellacamera della Signora Ernesta Quarta nataOmarini, classe 1930, che per tutti èl’Ernestina e le chiedo se ha voglia di rac-contarmi di una sua particolare vacanza, perfarmi sognare un po’!

Signora Quarta, ha voglia di raccontarmiuna sua vacanza e farmi viaggiare un pococon la fantasia?Mah, ne ho fatti diversi di viaggi, ma uno inparticolare mi è piaciuto molto, quello inCosta Rica. Ci sono stata due volte, una perquindici giorni e un’altra volta per un meseintero. Certo il viaggio è piuttosto lungo,partenza da Zurigo, scalo di un oretta adAmsterdam e poi finalmente volo direttofino a San José.

Mi racconti di questo splendido paese.Il Costa Rica è un paese magnifico erigoglioso, piante e fiori ovunque, conbellissime foreste e cactus molto grandi,baciato da un mare stupendo, oceano Pa-cifico da una parte e l’Atlantico dall’altra;clima tipico della zona fatto di stagione dellepiogge, stagione calda e infine un periodocaldissimo e con tanta umidità! La sua storia èricca di cultura e curiosità, ma soprattutto è ilvero gioiello dell'America centrale, famosa inparticolare per il fatto che costituisce un'oasidi tranquillità in mezzo ai turbolenti paesivicini. Ma le sue attrattive non si limitano soloalla stabilità politica: le bellezze naturali, ilpatrimonio floreale e faunistico e l'illuminatoprogramma di tutela ambientale, attiranoturisti da tutto il mondo e i “ticos” ne sonoben consci. Nella Cordigliera Centrale e nel

Guanacaste, ci sono ben undici vulcani, tra cuil'imponente Vulcano Poàs. Osservare come lanebbia copre il suo cratere principale, qua-lificato come uno dei più grandi del mondo,con la sua enorme fossa di circa 2 Km didiametro e 300 metri di profondità è una cosaveramente affascinante.

Ma come ha scelto questa meta?Ci è arrivata per caso?No, mio figlio Silvio c'è stato in vacanza edha trovato l'amore della sua vita. Quindisono stata a Rio Seco a Parrita, ospite deigenitori di Hellen, mia nuora, in una casa incampagna circondata da un grande prato amezz’ora dal mare. Ricordo che dallafermata dell’autobus, bisognava camminareper circa mezz’ora per arrivare a casa, sidoveva attraversare una piantagione dipalme africane, quelle dalle quali si producel’olio vegetale, una sensazione stupenda. Igenitori di Hellen hanno del bestiame,mucche, maiali, galline, cani e gatti; ma ipascoli sono assai lontano da casa.

Come si svolgevano le sue giornate aRio Seco?Dopo colazione, si andava al mare seduti sulcassone di un camion, al posto del bus comesiamo abituati da noi (Pietro si divertiva unsacco!), sole, sabbia fine e acqua limpida,stupendo davvero. Poi un riposino e ancoramare oppure delle bellissime gite. Abbiamo visitato alcune città, chiese e paesi;ad esempio: Guanacaste, una delle provincepiù grandi con la sua area di conservazione;Limon che si affaccia sul mare dei Carabi;Heredia che è la provincia più piccola e siestende per gran parte sull'altopiano cen-trale ad un'altitudine media di 1.150 metrisul livello del mare. Per questa ragione,nonostante la vicinanza all'Equatore, il climaè mite per tutto l'anno, qui la Cordiglieravulcanica si estende nella parte meridionaledella provincia e culmina con i vulcani Barva,Cacho Negro e con il Cerro Hondura. Ci sonoanche delle coltivazioni di caffè, mi erano

Page 15: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

15

Io v

agab

ondo

piaciute in particolar modole piantagioni di cacao, diananas e banane. Tra l'altrohanno molti tipi di banane:quelle dolci, per cucinare,per friggere, grandi, mediee piccole, non come da noiche si trovano di una solaqualità. Ricordo che unavolta ne ho mangiate cosìtante e così buone, chesono stata male!

Dato che io sono una golosa, mi dicacom’era la gastronomia, la cucina in generemi intriga ed incuriosisce molto.Mangiavamo spesso a casa oppure in localitipici, rustici, dalla cucina saporita e ottima.Tra i piatti popolari si trovano il riso conpollo che è il più comune, il picadillo dipatate con carne e inoltre il "casado" (riso efagioli, platano maturo, insalata e carne). Ela frutta, ahh tante qualità, anzi tantissime,oltre 150 varietà! Frutta che non conoscevoe che da noi in Svizzera non arriva; e ilcolmo è che la nostra è una famiglia difruttivendoli e io in particolare sono stataattiva nella vendita di frutta con mio padreper tanti anni! Davvero buona, dolce esuccosa, specialmente gli squisiti ananas.Una volta la mamma di Hellen mi ha fattoprovare una specialità senza dirmi cosafosse: era dolce e croccante, molto buona!Chiesi poi cosa fosse e mi dissero che sitrattava della pelle del maiale!!! Cavolo, lafacessero anche qui una bontà simile!Anche il tamales, il piatto tipico di Natale,fatto con foglie di banano ripieno con maisgiallo, riso, pomodori, carne, patate epeperoni … una prelibatezza.

Insomma un paese che sembra un po’ ilparadiso?La prima volta che andai in Costa Rica è statoper festeggiare il compleanno di mio nipoteBrian che compiva un anno. Avevano invitatoun sacco di bambini e conservo un bellissimo

ricordo di quella festa. Tra l’altro non c’èfesta per bambini che non abbia la famosa“pignata”, un oggetto di carta pieno dicaramelle, che una volta appeso i bambinicercano di rompere con dei bastoni. La gentedel posto è molto allegra, ama ridere ecantare, ed é affabile e spontanea. Lo sforzodi tutti e la predisposizione al dialogo,costituiscono una parte integrante dellacultura Costaricense. Lo spirito democratico,decisioni che cercano il consenso e accordiche non hanno bisogno di interventi militari,si sono trasformati in tutto uno stile di vita.i "ticos" (così conosciuti per la loro tendenzaad usare diminutivi) danno molta importanzaalla famiglia. Ciò ha facilitato il rafforzamentodella struttura sociale ed il carattere solidaledei nazionali. Hanno un grande attaccamentoalla terra dovuto al fatto che gran partedell'economia è basata sull'agricoltura. Essereproprietario di una piccola parte di terreno, èparte integrante della tradizione di questopaese.Accidenti quanti bei ricordi; sono contentadi condividerli di nuovo con qualcuno,questi stupendi momenti della mia vita!

Un po’ gelosa ma soddisfatta, mi lasciotrasportare dai sogni…. Sorridendo ringraziola Signora Ernestina, per aver condiviso connoi questi preziosi ricordi e averci fattoviaggiare in un nuovo paese.

Roberta ScottonAssistente di cura

Page 16: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

16

Gru

ppo

paro

la

I giochi d’un tempo

“… mi ricordo com’era bel-lo quando nelle giornate disole si poteva giocare inpiazza, nei prati, nei corti-li… è vero, come ci si diver-tiva… in quei momenti co-m’eravamo spensierati…con poco ci divertivamo e

quante energie spese nel giocare a…”Il “Gruppo parola” per questa edizione delgiornalino, ha deciso di affrontare un temaallegro e sbarazzino, legato alle belle e cal-de giornate di sole; un tema che ci fa sorri-dere e rivivere con la mente bei ricordi diquando eravamo anche noi dei bambini.Parlando del giorno d’oggi e dei grandicambiamenti che negli anni sono avvenuti,in uno dei nostri incontri abbiamo appro-fondito l’aspetto legato al mondo dei gio-chi, di come giocano i bambini oggi e di co-me giocavamo noi un tempo quandoeravamo fanciulli.Nelle giornate trascorse sui banchi di scuola,il momento più felice era quello della ricrea-zione, poiché un tempo ci si poteva dedicaresolo pochi momenti ai propri amici per gioca-re assieme; al di fuori di questo contestoquando si poteva e si voleva giocare, ci si da-va appuntamento o ci si recava semplicemen-te nella piazza della frazione in cui si abitava;questo era il luogo comune d’incontro.Capitava poi che nel mese di maggio e digiugno, per potersi incontrare e per poter

giocare più spesso, si raccontava ai genitorid’andare al rosario in chiesa, ma poi si cam-biava strada e via di corsa verso la piazza pergiocare..… quante volte è capitato…!Anche se realizzabili con poco, i giochi dafare non mancavano mai, si giocava dal faz-zoletto alla mosca cieca, dal saltare la cordaal gioco dell’elastico, dai birilli al tiro al ber-saglio, dallo yo-yo allo “sbalzata” il così det-to bilzo-balzo e come non dimenticare ilgioco del pallone, legato piuttosto ai bam-bini e quello delle bambole (spesso di pez-za) legato alle bambine. Non mancava nem-meno qualche vetro spaccato per avermirato male il bersaglio con la fionda, stra-namente non si conosceva mai il vero re-sponsabile del danno! Ricordiamo con un pizzico di emozione an-che il gioco della settimana al quale le bam-bine erano molto affezionate, le fanciulledovevano lanciare un sasso nello schemadella settimana, che in precedenza avevanodisegnato sulla terra o con il gesso sulle vieo sulle strade del paese, in seguito per recu-perare il sasso dovevano saltare su un piedesolo su tutte le caselle disegnate seguendol’ordine esatto della settimana, chi toccava ilterreno con entrambi i piedi aveva perso.

I bambini invece giocavano spesso alla Lipa,i fanciulli andavano così alla ricerca di alcu-ni pezzettini di legno che appoggiavano alsuolo, di seguito con un bastone facevano

Page 17: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

17

Gru

ppo

paro

la

pressione ad una delle estremità del legnet-to e chi riusciva a lanciarlo più lontano ave-va vinto. Tra i nostri giochi preferiti ricordiamo anchequello dell’altalena che permetteva di faredei grandi salti in alto, quello del rincorrer-si, quello del mago libera e quello del na-scondino, in cui tutti volevano nascondersi enessuno voleva contare! Che bello e che fe-sta quando si poteva bere una gazzosa, lacosiddetta “champagne de la baleta”, nelcollo della bottiglia della bevanda vi era unabiglia che fungeva da tappo, questa bigliadopo aver bevuto la gazzosa veniva tenutadai bambini per giocare con i propri amici.Spesso i ragazzi creavano un buco nella ter-ra e chi riusciva a far scorrere la propria bi-glia fino ad esso vinceva anche quelle deglialtri partecipanti: era sempre una gioia!Con allegria ricordiamo anche le ore trascor-se a giocare alla Pepa Tencia, in questo gio-co si distribuivano le carte a tutti i bambinipresenti, ognuno pescava dal suo vicino edinfine chi rimaneva con la regina di picchetra le mani pagava penitenza… e che riderele penitenze, dall’andare a tirare il naso altal dei tali al saltellare su un piede per undeterminato tempo.Anche il gioco della Maria Passavia ci diver-tiva molto, i bambini erano seduti in cer-chio, uno di loro passava e contava sopra latesta degli altri: “pa1 pa2 pa3 pa4 pa5 pa6pa7 pa8 tira su quel bel gambot” e l’ottavobambino della conta doveva alzare unagamba. Quanti giochi, quanti bei giochi, pertutti noi era bello ed importante poter stareall’aria aperta e trascorrere del tempo con ipropri amici giocando. Siamo felici d’averpotuto rievocare e condividere con i lettoridel nostro giornali questi momenti d’alle-gria e spensieratezza. Probabilmente qual-che altro gioco che si faceva l’abbiamo trala-sciato, quelli da noi citati risultano esserequelli ai quali da bambini noi eravamo piùaffezionati e quelli che tutt’ora portiamonel cuore.

E non solo da piccoli si andava in altalena.

Indovinelli

1.Un mostro orribile corre e sisferra, corre gli oceani, corre la terra,col rusco fumido come i vulcani, i monti supera, divora i piani,ed esce indomito di lido in lidocome di turbine manda il suogrido.

Cos’è?!

2.C’è una casetta piccina piccina Per cinque fratelli comoda assai.

Cos’è?!

Soluzione a pagina 36

Page 18: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

18

Gru

ppo

paro

la

Volentieri i nostri Ospiti sidilettano con le attività digiardinaggio le quali aiuta-no al risveglio di particolarisensazioni ed emozioni.

Tra i presenti al Gruppo parola, si evocano i ricordi dei giochi preferiti dai singoli ed abbia-mo raccolto le seguenti espressioni:

“…il mio gioco preferito era quello del pallone….”

“…tra tutti il gioco delle bambole era quello che mi piaceva di più…”

“…le biglie è il gioco che ricordo con più piacere, per prenderle rompevo il perno dellaruota della bicicletta in quanto all’interno ve n’erano tante“

“…io trascorrevo ore a giocare alla corda, da sola e con le amiche…”

“…andare in altalena mi è sempre piaciuto, tutt’oggi quando ho l’opportunità mi pia-ce sedermi sopra e dondolarmi tranquillamente….”

“… mi piaceva molto giocare alla settimana, un po’ meno quando i miei genitori mi ri-chiamavano per andare a fare il fieno e dovevo salutare gli amici per andare a lavora-re, resta comunque tutt’ora un bel ricordo…”

“…la settimana era il mio gioco preferito perché potevo giocarlo anche fuori dal negozio dei miei genitori in quanto non mi lasciavano andare fino in piazzaper giocare…”

“…giocare con l’acqua e la sabbia mi piaceva molto…”

“…giocare a nascondino in compagnia era divertente…”

“…in estate mi piaceva andare al fiume e fare il bagno…”

“…ho un bellissimo ricordo legato ai miei “amici della banchetta” con i quali mi trova-vo per giocare…anche con l’andare degli anni ci siamo sempre tenuti in contatto…”

“…nelle giornate di pioggia andavo con i miei amici in solaio e con quello che c’era eche trovavamo allestivamo un teatrino….”

“…mio papà faceva il fabbro e creava per me e per i miei fratelli le biglie per giocare….”

Michela ZanoliErgoterpaista, Coordinatrice Gruppo parola

Page 19: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

19

Div

ersi

vo

La Casa San Giorgio

Nel lungo cammino della vitaPercorrendo i ricordi del passatoCol peso degli anni anziani e stanchiAlla casa di riposo San Giorgio siamo arrivatiPensando al nostro destino per ben stareDove tutto di buono e piacevole puoi

incontrareAttorniato da tanto calore e cortesiaVivi in un mondo di lieta compagniaCasa San Giorgio posata sulle falde del

monteAmmiri l’incantevole panorama che hai

di fronteSicuro trascorri giorni sereni e feliciAssieme a famigliari conoscenti ed amiciPiante verdi, fiori tutto intorno Abbelliscono tutto un parco verdeggianteInvita a passeggiar festosamenteAmmirando tutto con soddisfazione

benestantePure la cucina col suo operatoUn servizio di esemplare prontezzaMerita elogi, un soddisfar graditoTutti i desideri buoni dell’appetitoPure la chiesetta con devozioneTi accoglie nella fede per pregare

E ti aiuta a sopportar con serenitàLa lunga giornata da cristiano per beneUna lode dobbiamo alla direzione Coscienti del suo fare con cortesia e

comprensioneDando a tutti noi vita lieta e serenaNel tramonto degli anni assiemeRiconoscenza e stima dobbiamo a tutto

il personaleChe con diligenza e professionalità Presta affettuose cure al bisogno dei

pazientiAffiancati dalle premurose e coscienziose Responsabili delle diverse prestazioni

terapeuticheMolto apprezzati da tutta la comunitàChe sentitamente ringraziaRiconoscenti e doverosi di questa

opera umanaChe ognuno di noi onora ed apprezzaPensando al futuro pieno d’incertezzaChe il ricordo porterà in un epoca lontana

Ospite V.S

Page 20: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

20

Cos

a bo

lle in

pen

tola

?

Il pane

Anche in questo numero parlerò della ricetta di un alimento che giornal-mente troviamo sulle nostre tavole e che un tempo veniva preparato diret-tamente nelle case. Oggi i giovani quasi lo disprezzano (perché fa ingrassa-re…), ma un tempo era l’alimento principale di ogni pasto quando c’era, edera considerato “sacro”!Con la denominazione di PANE si intende il pane prodotto con farina pani-ficabile. Invece con la denominazione di pane bianco; semibianco, bigio, in-tegrale ci si riferisce alla qualità della farina con la quale viene confeziona-

to. Le varietà di pane, prodotte con altre farine da quelle usuali, devono avere una propriadenominazione corrispondente, ad esempio: pane di granoturco, pane ai cinque cereali, panedi patate, ecc..Il pane è, come il latte, uno degli alimenti più nutrienti e meno costosi; nel no-stro paese oggigiorno ne esistono ben oltre 200 differenti qualità, prodotte e confezionate se-condo diverse ricette.

Analisi nutrizionalecarboidrati ca. 52% - proteine ca. 8% - acqua ca. 35-40% ed inoltre, anche se in quanti-tà minori: grassi – cellulosa – sali minerali - vitamine

La qualità del pane dipende soprattutto delle materie prime utilizzate, da una giusta lievita-zione e da una cottura a regola d’arte. 100 gr. di pane semibianco forniscono circa 250 Kcal/1000Kja

Fabio PrevieroCuoco - responsabile della cucina

Ingredienti per preparare il pane alle olive

• 1 kg farina 0 • 25 gr. sale• 600 gr. acqua • 60 gr. olio d’oliva• 40 gr. lievito di birra • 500 gr. olive snocciolate• 10 gr. zucchero

PreparazioneCreare con la farina una fontana e scioglier-vi nel centro il lievito con l’acqua. Unire tuttigli ingredienti tranne le olive. Impastare finoad ottenere un impasto omogeneo poi unirele olive e lavorare l’impasto per 2 min. Porrea lievitare per 60 min. in una ciotola legger-mente unta. Spezzare l’impasto e formaredei filoncini. Porre i filoncini su una teglia elasciarli lievitare per 50 min.Infornare a 200° per ca. 25 min. con vapore(prima di infornare il pane gettare 6-7 cubet-ti di ghiaccio e così si formerà l’umidità suffi-ciente per garantire la caratteristica morbidezza). Se i filoncini diventassero troppo scuri,abbassare la temperatura a 180°.

Page 21: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

21

Qua

lità

Ritmi e routine:parte della nostra vita

Fin dalla prima infanzia iritmi, del giorno e dellanotte, della veglia e delsonno, dei pasti e delle va-rie attività legate al viverequotidiano hanno notevo-le importanza nell’equili-brio di ciascuno di noi.

Durante il corso della vita poi, tutti abbiamouna nostra “routine” quotidiana. Sono i rit-mi che ogni individuo gestisce e coltiva sin-golarmente e che non sempre sono legatialle proprie aspettative o a scelte di vita, mamolto spesso piuttosto che a preferenzepersonali dipendono da imposizioni altrui,in particolare da esigenze professionali,quali orari da rispettare, turni ecc., o da im-pegni familiari.Dunque anche nell’età anziana, avere deiritmi che scandiscano la giornata è normalee risulta pure utile e positivo. Anche presso un Istituto per anziani come ilnostro, ci sono quindi delle routine quoti-diane, scandite soprattutto dalle esigenzedel personale addetto alle cure, personaleche evidentemente per soddisfare le esigen-ze di tutti i pazienti, deve attenersi all’orga-nizzazione che prevede orari per la svegliamattutina, per i pasti, le cure, le attività di-dattiche e di animazione e per andare an-che a dormire, anche se in questo contestovi è certamente più libertà individuale. Oltrealle regole giornaliere, vi sono poi anche leabitudini e gli impegni settimanali, con ilgiorno della parrucchiera, quello della S.Messa e quelli dedicati agli impegni con l’er-goterapista e la fisioterapista.Chi abita e vive a Casa San Giorgio, al di làdegli orari più o meno imposti, ha comun-que una sua routine personale, benché lagiornata non sia certo così intensa di attivi-tà come lo era un tempo. Questa regolaritàha lo scopo di riuscire stimolare l’orienta-mento spazio-temporale degli ospiti, in par-

ticolare di coloro che hanno problemi legatialla demenza, in questi casi la routine con-tribuisce in generale a dare maggiore pie-nezza alla vita quotidiana.Una delle critiche tipiche rivolte alle caseper anziani e alle strutture socio-sanitarie ingenere, è che queste abitudini-routine, avolte siano così programmatiche da diveniretroppo rigide. Da un lato è facile compren-dere che in una Casa dove convivono moltepersone sia importante avere regole chiaree precise condivisibili da tutti, ma dall’altrosiamo d’accordo che la volontà, l’autonomiae lo spazio del singolo, restano di fonda-mentale importanza nella vita. Ecco perchéa Casa San Giorgio, viene comunque conces-so un margine di elasticità, pur sempre nelrispetto dell’organizzazione della struttura.Ad esempio, la colazione viene servita dalle7,30 alle 9,30 (comunque è anche necessariostaccare l’orario dei pasti tra loro) ed i pastiprincipali possono essere consumati, in al-ternativa al refettorio, in reparto o in came-ra. La partecipazione a qualsiasi attività pro-posta è sempre volontaria e viene decisa econdivisa dall’ospite in totale libertà. Ritmie routine insomma, ci accompagnano nellavita con relativi lati positivi e negativi, sem-pre rivestendo un ruolo importante se nonfondamentale per il nostro benessere.

Stefania ZanoliAssistente di cura

Page 22: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

22

Cur

e

L’incontinenza urinaria

L’incontinenza urinaria èdefinita come una perditainvolontaria di urina at-traverso l’uretra al di fuoridell’atto della minzione,perdita di entità tale dacreare un disagio psicofisi-co alla persona, che si ri-

percuote poi sul suo stile di vita.Si possono distinguere differenti tipi di in-continenza urinaria, in base ai fattori che ladeterminano. Senza andare nel dettagliopossiamo accennare all’incontinenza dasforzo, che si verifica quando viene esercita-ta sulla vescica una elevata pressione, spe-cialmente dopo un colpo di tosse o uno star-nuto, la vescica iperattiva, caratterizzata dacontrazioni involontarie del muscolo pro-prio della vescica, facendo avvertire nellapersona lo stimolo improvviso di urinare pri-ma che si verifichi una perdita vera e propriae infine l’incontinenza da rigurgito, caratte-rizzata dal riempimento eccessivo della ve-scica che non riesce mai a svuotarsi comple-tamente.Talvolta l’incontinenza si verifica in queisoggetti che hanno subito un qualsiasi tipodi trauma (probabilmente a seguito di unincidente o di un intervento chirurgico) o inquelli costretti a convivere con una malattiacronica, come la sclerosi multipla, il morbodi Parkinson, la spina bifida e tante altre.Infine è molto frequente negli anziani e ne-gli uomini soggetti ad ingrossamento dellaghiandola prostatica.

Per agire in modo significativo sull’inconti-nenza urinaria è essenziale muoversi su piùfronti. In generale è importante mantenereuno stile di vita sano, con un’alimentazioneequilibrata e fare regolare esercizio fisico.L’obesità è eventualmente da correggerepoiché il peso eccessivo determina una pres-sione sui muscoli della vescica, peggiorando ilquadro clinico. Molto incisivo è l’aspetto ri-abilitativo, che mira a rendere di nuovo lapersona capace di controllare la ritenzione

dell’urina. È un processo che deve essere per-sonalizzato e consiste nel riallenare i muscolidel perineo, cioè la zona che si trova tra l’anoe la vagina, tramite alcuni esercizi specifici. Il60-70% dei pazienti riscontra un migliora-mento e, nel caso di incontinenza lieve, si haquasi sempre una risoluzione totale del pro-blema. Nei casi gravi, tramite la terapia riabi-litativa, si può arrivare ad evitare l’interventochirurgico e comunque ad ottenere lievi mi-glioramenti. In commercio, inoltre, sono pre-senti diversi farmaci contro l’incontinenza dasforzo, che servono a potenziare la forza mu-scolare e altri utilizzati nella vescica iperatti-va per ridurre le contrazioni vescicali. Gli in-terventi infermieristici nei pazientiospedalizzati o dei famigliari, se la persona sitrova ancora al proprio domicilio, non sonomeno importanti di quelli far-macologici o riabilita-tivi. Prima di tutto ènecessario adattarel’ambiente circo-stante il sogget-to, garantendola vicinanza al wc,eliminando le barriere architet-toniche, che potrebbero osta-colarne il suo raggiungimento.Di notte si possono utilizzaredei sistemi tipo pappagalli, pa-delle o comode in prossimitàdel letto della persona. Inoltresi possono sviluppare piani individuali di ac-compagnamento al wc, tentando di anticipa-re la perdita di urina nel soggetto.

Questi prevedono l’accompagnamento aorari fissi quotidiani e/o notturni. Infine ècompito della persona che sta accanto al pa-ziente coinvolgerlo, quando è possibile, al-l’autogestione di questi interventi, soste-nendolo psicologicamente e sottolineando isuccessi ottenuti. Compito di chi assiste unapersona affetta da incontinenza urinaria èsenz’altro anche quello di prevenire le com-plicanze che da questa possono insorgere,

Page 23: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

23

Cur

e

come piaghe da decubito e infezioni urina-rie. Dopo aver preso coscienza che la patolo-gia non si è risolta in seguito all’utilizzo deitrattamenti precedentemente esposti, è ne-cessario agire sulla eliminazione dei cattiviodori, sul cambio frequente degli indumen-ti e sull’uso di assorbenti igienici più idoneiper la persona (vedi articolo inerente). Ingenere questa patologia agisce fortementesulla qualità di vita della persona affetta, ri-ducendola drasticamente. Crea un notevoledisagio psicologico, che fa sviluppare nellapersona un senso di inadeguatezza, di ver-gogna e imbarazzo. Questa quindi, inizia adevitare i luoghi affollati e piano piano tendea isolarsi, diradando i rapporti sociali. Hapaura che la sua patologia venga” scoper-ta”, ha paura di avere un cattivo odore o hasemplicemente un forte disagio legato al-l’applicazione di un pannolino. E’ quindi es-senziale diagnosticare precocemente questapatologia in modo di agire su questa, risol-vendo in parte o completamente il quadrosintomatologico. A Casa San Giorgio tuttal’équipe agisce in modo simultaneo perfronteggiare il problema dell’incontinenzao quanto meno per ridurne le complicanzefisiche ed emotive.

La gestione dei prodotti perl’incontinenza

Per quanto attiene al tema trattato sopra,presso il nostro Istituto per la gestione del-l’incontinenza si è cercato di dare rispostesoddisfacenti e mirate. Noi ci forniamo dallaDitta Tena, molto nota a livello europeo, chenella sua produzione punta ad elevati stan-dard in termini di qualità, come dimostratodalla marcatura CE di tutti i prodotti. Si trat-ta di un fornitore che presta grande atten-zione anche all’impatto ambientale dei pro-dotti, a partire dalle fasi di produzione, dallescelte delle materie prime, agli imballaggi eal sistema di distribuzione. La ditta offre

un’ampia gamma di prodotti adatti, sia perincontinenza leggera e media, sia per quellapiù importante, e per ospiti con buona auto-nomia, cosi come per ospiti dipendenti.Dunque in base alle singole situazioni è pos-sibile offrire una risposta adeguata con unprodotto specifico. Ogni reparto della Casaha una responsabile per i prodotti per l’ in-continenza che si occupa di controllare le ne-cessità di ogni singolo ospite e l’idoneità deiprodotti scelti, con valutazioni periodiche, didistribuire i prodotti in reparto, di gestire ilmagazzino e di rilevare i dati statistici. Le re-sponsabili hanno inoltre l’importante compi-to di coinvolgere l’équipe per quanto con-cerne la formazione, le novità proposte dalladitta, il commento e l’interpretazione deidati statistici che rappresentano un validostrumento di monitoraggio e riflessione sullavoro svolto.

Ogni ospite ha la sua scheda personale deiprodotti in uso, rivalutata periodicamente oin caso di cambiamenti della situazione.Settimanalmente viene eseguita la distribu-zione delle protezioni per l’incontinenza aciascun paziente e nei reparti.

È fondamentale secondo noi fornire rispo-ste adeguate a questo tipo di problematichegenerate da una malattia caratterizzata dagrandi difficoltà, anche psicologiche, e sof-ferenze e che può implicare notevoli com-plicazioni. Ciò che è importante è che non sidimentichi mai che il nostro obiettivo è sem-pre di poter migliorare la qualità di vita del-l’ospite.

Claudia ProfumoInfermiera spec. in geriatria

e Stefania Zanoli assistente di cura e responsabile prodotti d’incontinenza

Page 24: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

24

Poes

ie

Chiara Demarta

Poesie

VORREI…

Vorrei essere gabbianoe volare liberaVorrei essere navigantee fermarmi in ogni portoVorrei essere clowne sorridere a me stessaVorrei essere vitae non prigioniera di un amore di nienteVorrei essere ventoe abbracciarti forteVorrei essere sabbiaE giocare con teVorrei essere lucciolae rischiarar la tua menteVorrei essere lacrimae placar la tua seteVorrei essere semee saziar la tua fameVorrei essere pagliae nutrire la tua fiammaVorrei essere fuocoe donarti amore

VERSO LA GRANDE LUCE

Dove corri uomonella terra senza tempoverso una meta irraggiungibilele tenebre ti inseguonofermati ascolta la naturachiudi gli occhiaggrappati a una leggiadra farfallavola con la fogliache il vento lontano portaavvolgiti nel profumoche la terra emanagioca liberoritorna bambinoammira della natura la semplicitànella sua infinita grandezzariapri gli occhie colora d’amorela grande casadella tua vita

MALINCONIA

Andirivieni di pescatoriOnde che toccano gli scogligrida di gabbianiconchiglie sull’arenilelunghe corse incontro al soleviso nel ventoodore di salmastronelle narici attentedi fritto nei vicolinostalgia di un tempoormai lontanofatto di chiacchieredomande senza rispostesogni, pensieri e attesesorrisi e lacrimesospiri e ricordisapore di salesul viso solcato da rughespalle ricurveocchi pieni d’amoreper il bimbo di un tempo

Page 25: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

25

Poes

ie

Sei vecchio quando…

Sei vecchio non quando hai una certa età,ma quando hai solo vecchi pensieri.

Sei vecchio quando ricordi solo i torti subiti,dimenticando le gioie che hai gustato e i doni che la vita ti ha sempre regalato.

Sei vecchio quando ti danno fastidio i bambiniche giocano e corrono, oppure gli innamorati che si baciano.

Sei vecchio quando continui a dire che ci voglionodelle regole severe, e hai cancellato dalla tua vita la fantasia,il rischio, la poesia e la musica.

Sei vecchio quando non gusti più il calore del sole,il cielo azzurro, la freschezza dell’acqua, il profumo dei fiori.

Sei vecchio quando pensi che per te ormai il tempo é finito,e con quello la speranza, il divertimento e l’amore.

Sei vecchio quando pensi alla morte come al calar giù nella tomba,invece che come al salire alto verso il cielo.Se invece AMI, SPERI, e RIDI ancora,allora Dio allieta la tua giovinezza, anche se hai novant’anni.

Poema vinicolo…

Un giorno di marzemino, al primo chiaretto dell'alba,camminavo nella champagne dell'oltrepò pavese, in mezzo al nebbiolo.Il tempo era un inferno, il cielo verdicchio tendente al grignolino.Mi riparai sotto un pinot e lì incontrai una soave donna fugata,che aveva un vestito molto rosè.Non essendo recioto, tutto spumante, le diedi un dolcetto bacio sul bianco collio esenza sfurzat, le tocai la barbera della bonarda.Subito il mio merlot, che non era ancora passito, venne durello che era un cannonau,ma lei non volle che andassi oltre.Deluso e rosso di borgogna, le dissi: "chardonnay moi, madame".E con l'amarone in bocca e un groppello in gola, mi arrangiai da solo.E sauvignon de brut...

Poesie

In tema di calcio…

Page 26: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

26

La r

uota

gira

Pazienti

Sotto questa rubrica si potranno leggere le informazioni relative ai nuovi arrivi, alle parten-ze e agli eventi che riguardano i nostri cari Anziani, nel periodo relativo al primo semestredi quest’anno.

Benvenuto a

15.12.09 Allidi Mariella1943, Brissago

13.01.10 Poroli Christine1943, Ronco s/Ascona

11.02.10 Büchler Hermann1916, Vogorno

24.02.10 Molinari Lilli1918, Locarno

10.03.10 Muheim Jolanda1923, Locarno

06.04.10 Van Boven Wilhelmina1917, Locarno

07.07.10 De Lemmi Bianca1922, Locarno

08.04.10 Lugano Ferruccio1935, Brissago

09.04.10 Gsell Yvonne1922, Losone

28.04.10 Dedini Teresita1930, Lavertezzo

28.04.10 Maranesi Giuseppe1923, Ronco s/Ascona

29.04.10 Beerli Sonja1956, Bellinzona

03.05.10 Passaglia Liselotte1944, Locarno

04.05.10 Basso Luigi1938, Losone

10.05.10 Bernadette Sasselli 1937, Ascona

11.05.10 Von Dem Borne Karin1962, Bissone

25.05.10 Corda Siro1936, Vogorno

31.05.10 Fröhlich-Andina Max1918, Minusio

02.06.10 Fabbri Claudio1914, Brissago

09.06.10 Wurst Annemarie1934, Brissago

18.06.10 Manfredi Italo1933, Locarno

23.06.10 Gandolfi Linda1921, Brissago

24.06.10 Stocker Walter1924, Ronco s/Ascona

Arrivederci a

28.12.09 Locher Marta1916, Losone - traferita Belsoggiorno, Ascona

20.04.10 De Lemmi Bianca1922, Locarno - ritorno domicilio

18.05.10 Passaglia Liselotte1944, Locarno - trasferita Clinica Varini,

Orselina

21.05.10 Von Dem Borne Karin,1962, Bissone - ritorno domicilio

31.05.10 Lugano Ferruccio1935, Brissago - ritorno domicilio

01.06.10 Fröhlich-Andina Max1918, Minusio - trasferito Casa Rea,

Minusio

16.06.10 Van Boven Wilhelmina1917, Locarno - partenza per l’Olanda

Page 27: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

27

La r

uota

gira

Addio a

04.02.10 Châtelain Madelon1925, Brissago

05.02.10 Meschini Marina1913, Brissago

17.02.10 Carcano Rita1922, Tenero

19.02.10 Pantellini Angelina1917, Ronco s/Ascona

05.03.10 Managlia Amelia1917, Locarno

12.03.10 Büchler Hermann1916, Vogorno

15.03.10 Pirovano Benedetto1925, Brissago

23.03.10 Zoch Ingeborg1927, Ascona

24.03.10 Walther Elisabetta1930, Ronco s/Ascona

08.04.10 De Stefani Mario1916, Ronco s/Ascona

12.04.10 Zanini Agata1916, Brissago

25.04.10 Bergamasco Giselda1920, Brissago

01.05.10 Rentsch Emma1917, Brissago

09.05.10 Biffi Rosina1921, Brissago

15.06.10 Allidi Mariella1943, Brissago

15.06.11 Wurst Annemarie1934, Brissago

Auguri di buon compleanno a

gennaio 1 Kilchoer Antonietta - 9013 Oswald Silvia - 8813 Corda Siro - 7421 Stucki Wilhelm - 9821 Manfredi Italo - 77

febbraio 9 Blarer Lydia - 779 Della Giacoma Ermo - 8413 Roesch Kaspar - 7919 Poroli Christine - 6721 Beerli Sonja - 54

marzo 28 Forzoni Anna Maria - 81

aprile 6 Knobel Regina - 7911 Zucconi Alma - 9113 Battistini Anna - 85

maggio 5 Zacharias Hildegard - 876 Zanotti Leonilde - 8512 Bendinelli M. Enrichetta - 9021 Bergonzoli Elvezia - 9326 Flesca Maria - 92

giugno 1 Furnon Nelly - 809 Biedermann Margot - 96

Page 28: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

28

La r

uota

gira

Collaboratori

Nuove entrate01.01.10 BRANCHINI Fabio economo-contabile, impiegato al 50%01.01.10 HARNISCH Amelia ausiliaria lavanderia, rimpiazzo al 50%01.02.10 CHEVAUX Jennifer allieva scuola infermieri, 1° anno stage01.02.10 FERRARI Deborah allieva scuola infermieri, 1° anno stage01.02.10 GARZOLI Alice apprendista ergoterapista, SUPSI01.02.10 GUGIATTI Andrea apprendista fisoterapista, UNI-Ludes07.04.10 GOTTRAUX Tania stagiare animatrice

Uscite31.01.10 KISTLER Marina allieva infermiera, fine formazione 05.03.10 GUGIATTI Andrea interruzione appr. fisoterapista, UNI-Ludes31.03.10 BRAUN Moema ausiliaria di cura, cessazione attività30.04.10 LAMBERTI Alice ass. di cura, cessazione attività30.04.10 GARZOLI Alice apprendista ergoterapista, fine stage30.06.10 SCOTTON Roberta ass. di cura, cessazione attività

Modifiche01.01.10 BERGAMASCHI Marzia inf. Capo reparto 1° piano, ripresa attività01.01.10 GIOVANELLI Leticia diminuzione impiego al 50% 01.03.10 BOTTAZZI Barbara infermiera, ripresa lavoro al 70%01.04.10 MARGAROLI Monica aumento impiego all’80%01.05.10 CIFONE Susy riduzione impiego all’80%

Complimenti per il raggiungimento delle seguenti anzianità di servizio01.05.10 FRANCIOLI Maria Teresa assistente di cure, per i 20 anni01.06.10 FERRARI Silvana ausiliaria pulizie, per i 20 anni18.06.10 PAGANELLI Marinella assistente di cure, per i 20 anni01.11.10 DE MONTI Simona infermiera, per i 10 anni

AuguriAlla collega assistente di cura Assuncao GONCALVES per la nascita della piccola Margheritaavvenuta il 31 gennaio 2010

Sincere condoglianzeAll’assistente di cura Claudia ZIANNI per l’improvviso decesso del Marito

A tutti grazie e Auguri per un futurosempre più roseo!

Page 29: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

29

Don

azio

ni

Donazioni

Cognome e nome designazione mese importo

Dipendenti Ditta Francesco Berta, Brissago Gelindo Berta gennaio 300.00Della Giacoma Elvio e Betty, Brissago “ 50.00Berta Giuseppe e Altoni Elena, Brissago “ 200.00Baggiolini Edwin, Brissago “ 50.00Kopp Elisabeth, Brissago “ 50.00Beffa Anne Marie, Aigle “ 30.00Kahn-Rota Luciana e Saeed, Brissago “ 50.00Kindler-Madonna Pia e Elio, Berna “ 50.00Gygax-Hofer Maria, Boll (BE) “ 100.00Martella Flavia, Brissago Luciano Storelli 50.00Martella Flavia, Brissago Ersilia Solferini 50.00Martella Flavia, Brissago Gelindo Berta 100.00Perazzi Naidi, Brissago Marisa Mutti Cicella 50.00Marconi Anna Maria e Ignazio, Giubiasco Gelindo Berta 100.00Dipendenti Casa San Giorgio, Brissago “ 150.00Biffi Luciano e Rose, Brissago “ 200.00Ditta F.lli Franconi Sa, Brissago “ 300.00Camponovo Anna, Brissago “ 20.00Branca Lucas, Brissago “ 30.00Oggier Susanne e André, Brissago “ 50.00Bergonzoli Adelmo e Clara, Brissago “ 100.00Cattaneo Frutta Sa, Locarno “ 100.00Marcacci Rossi Monica e Mercoli Ursula, B’go “ 100.00Personale Clinica Hildebrand, Brissago “ 640.00Banca Raiffeisen Circolo delle Isole, Losone “ 250.00Cattaneo Gritli e Piero, Locarno “ 100.00Solferini Amanda, Ascona “ 50.00Prato Marie Françoise e Edoardo, Brissago “ 50.00Berta Renato, Brissago “ 50.00Chiappini Jolanda, Brissago “ 30.00Carcano-Kuchler Claudia, Losone Giovanna Filippini 30.00Baccalà Edith e Giorgio, Brissago Gelindo Berta 100.00Storelli Fosca, Brissago “ 50.00Stecher Adolfo, Brissago “ 50.00Elettricità Jelmoni SA, Brissago “ 50.00Candrian Albano, Rheinfelden “ 50.00Baccalà Giuseppe, Brissago “ 50.00Untersee Gina e Alfons, Brissago “ 40.00Perazzi Naidi, Brissago “ 30.00Carcano-Kuchler Claudia, Losone “ 30.00Moalli-Pozzorini Marilena, Ligornetto “ 30.00Brunner-Beffa Marta, Brissago “ 100.00Balestra Natasha e Lara, Ascona “ 200.00Balestra Feodora, Brissago “ 200.00Berta Alfredo, Brissago “ 200.00Berta Lorenzo, Brissago “ 200.00Berta Francesco, Brissago “ 200.00Pantellini Alberto, Brissago “ 50.00Maggetti Clara e Elvezio, Losone “ 50.00Chiappini Marisa e Gianfranco, Brissago “ 50.00Chiappini Heidi e Sandro, Brissago “ 50.00Böhny Erica e Armando, Brissago “ 50.00Prato Tullio e Figlio Sagl, Brissago “ 40.00

Page 30: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

30

Don

azio

niCognome e nome designazione mese importo

Berta Mauro, Ginevra “ 200.00Felix-Figi Adelheid, Brissago “ 100.00Berta Livio, Brissago “ 100.00Prato Augusto, Brissago “ 50.00Peter Anna-Maria, Brissago “ 50.00Martinetti Barbara e Mauro, Brissago “ 50.00Branchini Fabio e Manuela, Brissago “ 50.00Beretta Adriana e Fausto, Brissago “ 50.00Foletti-Madonna Silvana, Brissago “ 30.00Conti Rossini Marta, Brissago “ 30.00Villiger-Berta Maria, Alikon “ 20.00De Gol Melita e Cesare, Brissago “ 20.00Franconi Elso, Brissago “ 50.00Ceppi Graziella e Gianfranco, Brissago “ 50.00Andina Daniela, Brissago “ 50.00Binda Cesarina e Alberto, Brissago “ 100.00Bamert-Beffa Margherita e Werner, Schwyz “ 50.00Franconi Luca, Brissago “ 50.00Cascioni Pierino, Brissago “ 50.00Altoni Rino e Nelli, Airolo “ 100.00Vital Dora, Brissago “ 50.00Vedana Pietro e Leni, Brissago “ 50.00Donetta Wilma, Loris e fam., Brissago “ 50.00Storelli Diego e Maura, Brissago “ 30.00Ghiringhelli Magda, Brissago “ 50.00Berta Alberto, Brissago “ 100.00Beretta Riccardo e Liselotte, Brissago “ 100.00

Famiglie Piccirilli e Maggi, Sementina “ febbraio 100.00Chiappini Carmen, Brissago “ 100.00Bruneau Sabrine, Bogis-Bossey “ 250.00Poncioni Valerio, Brissago “ 100.00Baccalà Giuseppe, Brissago Alberto Gandin 50.00Biffi Luciano e Rose, Brissago “ 50.00Teruzzi Piercarlo e Anna, Locarno “ 50.00Ditta Colora Sa, Locarno Gelindo Berta 100.00Porcellini-Rinaldi Arrigo e I., Bülach Franceschino Prato 100.00Direzione Parkhotel Brenscino, Brissago “ 100.00Marconi Anna Maria e Ignazio, Giubiasco Alberto Gandin 50.00Stecher Adolfo, Brissago Franceschino Prato 30.00Stecher Adolfo, Brissago Marina Meschini 50.00Conti Rossini Vivienne, Brissago Gelindo Berta 50.00Cagna Marino, Brissago “ 50.00Biffi Luciano e Rose, Brissago Franceschino Prato 100.00Conti Rossini Vivienne, Brissago “ 50.00Baccalà Giuseppe, Brissago “ 50.00Berta Renato, Brissago “ 50.00Rodrigues Domingo, Locarno “ 50.00Carcano-Kuchler Claudia, Losone “ 30.00Moalli-Pozzorini Marilena, Ligornetto Marina Meschini 30.00Pozzorini Edi, Brissago Alberto Gandin 25.00Sorelle e Cognati Gandin, Brissago “ 200.00Conti-Del Thé Alma, Locarno Marina Meschini 20.00Ditta Prato Tullio & Figlio, Brissago Franceschino Prato 80.00Marcacci Rossi Monica, Brissago “ 50.00Comandini Francesca, Locarno Marina Meschini 30.00Stecher Adolfo, Brissago “ 50.00Stecher Adolfo, Brissago Franceschino Prato 50.00Chiappini Carmen, Brissago “ 100.00Banca UBS SA, Lugano Gelindo Berta 300.00Conti Rossini Gioacchina, Locarno Marina Meschini 50.00Teruzzi Eraldo, Locarno Alberto Gandin 20.00

Page 31: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

31

Don

azio

ni

Cognome e nome designazione mese importo

Moro-Peduzzi Ilde, Locarno Franceschino Prato 50.00

Marconi Anna Maria e Ignazio, Giubiasco Marina Meschini marzo 50.00Rosati Franca, Gordola Amelia Managlia 2428.40Renggli Luca e Natasha, Losone Alberto Gandin 20.00Mattli Rita e Pietro, Brissago “ 100.00Repetti Magda, Brissago Offerta 50.00Reithinger Mariuccia, Losone “ 20.00Menegazzo Lucia e Luciano, Moghegno Amelia Managlia 100.00Managlia Angelo e Linda, Tegna “ 50.00Carcano Emanuele, Gerra Piano Rita Carcano 200.00Binda Cesarina, Brissago Offerta 100.00Storelli Rita, Brissago Gelindo Berta 40.00Conti Rossini Marta, Brissago Franceschino Prato 30.00Ghiringhelli Magda, Brissago Marina Meschini 50.00Ghiringhelli Magda, Brissago Amelia Managlia 50.00Pirovano Ruggero, Luciano e Silvia, B’zona Benedetto Pirovano 100.00Ditta F.lli Franconi, Brissago “ 50.00Consiglio Parrocchiale, Brissago “ 50.00Partito Socialista, Brissago “ 200.00Managlia Renato, Tegna Amelia Managlia 50.00

Berta Giuseppe, Brissago Pierangelo Dellamora aprile 50.00Pedrazzini Valeria, Locarno-Solduno Gelindo Berta 50.00Kindler-Madonna Pia e Elio, Berna Pierangelo Dellamora 50.00Stecher Adolfo, Brissago “ 50.00Milani Giuseppe e Rosemarie, Brissago “ 100.00Berta Mauro, Ginevra “ 30.00Berta Giuseppe, Brissago Agata Zanini 50.00Marconi Anna Maria e Ignazio, Giubiasco Pierangelo Dellamora 50.00Morandi Flavio, Ascona “ 50.00Pantellini Alberto, Brissago “ 50.00Camponovo Anna, Brissago “ 20.00Marconi Anna Maria e Ignazio, Giubiasco Agata Zanini 50.00Biffi Rose e Luciano, Brissago “ 50.00Ghiringhelli Magda, Brissago Benedetto Pirovano 50.00Bazialli Renata, Locarno Amelia Managlia 20.00Chiappini G.Franco e Marisa, Brissago Pierangelo Dellamora 50.00Zanini Mariuccia, Brissago Agata Zanini 100.00Berta M., Gagliardi R., Marcacci F., Pantellini G. P. Dellamora 60.00Balestra Feodora e Fabio, Brissago Agata Zanini 50.00Berta Lorenzo, Brissago “ 50.00Pantellini Alberto, Brissago “ 50.00Zanini Luciana, Brissago “ 94.50Ditta OFIMA, Locarno “ 150.00Minoggio Ugo e Heidi, Brissago Pierangelo Dellamora 50.00Biffi Luciano e Rose, Brissago Giselda Bergamasco 50.00Burkhard Enrico e Michela, Golino “ 50.00Ghiringhelli Magda, Brissago Pierangelo Dellamora 50.00

Conti Rossini Vivienne, Brissago Giselda Bergamasco maggio 50.00T. Gallotti, F. Mazzi, M.L. Branca, Brissago “ 50.00Berta Giuseppe e Elena Altoni, Brissago Rosina Biffi 100.00Berta Giuseppe e Elena Altoni, Brissago Sonia Raggi 100.00Bergonzoli Adelmo, Brissago Rosina Biffi 50.00Perazzi Naidi, Brissago “ 50.00Partito Liberale Radicale, Brissago Sonia Raggi 100.00Classe 1947, Brissago Pierangelo Dellamora 140.00Prato M. Françoise e Edoardo, Brissago Rosina Biffi 50.00Berta Giuseppe, Brissago Sepp Walser 50.00Berta Giuseppe, Brissago Giorgio Fornera 50.00Hofer Kurt, Brissago Rosina Biffi 20.00

Page 32: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

32

Don

azio

niCognome e nome designazione mese importo

Branchini Fabio, Brissago “ 30.00Marconi Ignazio e Anna Maria, Giubiasco “ 30.00Ceppi Graziella e Gianfranco, Brissago “ 50.00Conti Rossini Vivienne, Brissago “ 50.00Martinetti Barbara e Mauro, Brissago “ 50.00Pantellini Alberto, Brissago “ 50.00Prato Augusto, Brissago “ 50.00Storelli Fosca, Brissago “ 50.00Storelli PierCarlo, Brissago “ 50.00Ditta F.lli Franconi, Brissago “ 100.00Gallotti Flavio, Brissago “ 100.00Camponovo Anna, Brissago Sonia Raggi 20.00Conti Rossini Marta, Brissago “ 20.00Chiappini Jolanda, Brissago “ 30.00Franconi Luca, Brissago “ 30.00Ceppi Graziella e Gianfranco, Brissago “ 50.00Chiappini Alessandro, Brissago “ 50.00Conti Rossini Vivienne, Brissago “ 50.00Franconi Elso, Brissago “ 50.00Morandi Flavio, Ascona “ 50.00Pantellini Alberto, Brissago “ 50.00Storelli Roberta, Brissago “ 50.00Biffi Luciano e Rose, Brissago “ 100.00Ditta F.lli Franconi, Brissago “ 100.00Jelmoni Silvano, Brissago “ 100.00Marcacci Rossi Monica e Veronica, Brissago “ 100.00

Famiglia Biffi Luciano, Brissago Rosina Biffi giugno 300.00Perazzi Naidi, Brissago Sonia Raggi 50.00Oggier André e Susanne, Brissago “ 50.00Ditta Burger Soehne SA, Brissago “ 200.00Società Bocciofila Brissago “ 200.00Scheiwiler Joos Claus, San Gallo “ 200.00Binda Cesarina e Alberto, Brissago “ 100.00Chiappini Carmen, Brissago “ 100.00Gandolfi Linda, Brissago “ 100.00Chiappini Gianfranco e Marisa, Brissago “ 50.00Ditta Prato Tullio & Figlio, Brissago Rosina Biffi 40.00Branchini Fabio, Brissago Giorgio Fornera 50.00Walser Anita e Marco, Brissago Sepp Walser 300.00Dobles Jakob e Ursula, Salmsach “ 50.00Welz Hugo e Hanna, Trogen “ 50.00Ferienheimgenossenschaft SEV, Berna “ 200.00Lovo Nello, Brissago Sonia Raggi 50.00Bigotta Carlo, Brissago “ 50.00Comune di Brissago “ 250.00Società Ginnastica Brissaghese “ 200.00Gandin Irene, Brissago Rosina Biffi 50.00Berta Giuseppe, Brissago Mariella Allidi 50.00Carnevale Losonese, Losone Benedetto Pirovano 200.00Ghiringhelli Magda, Brissago Sonia Raggi 50.00Ghiringhelli Magda, Brissago Rosina Biffi 50.00Biffi Luciano e Rose, Brissago Mariella Allidi 50.00

TOTALE 20'217.90

Page 33: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

33

Sani consigli, per una vita Sana

Sembra ormai certo che per vivere in salute, tutti i giorni dobbiamo mangiareuna mela per il ferro e una banana per il potassio. Anche un'arancia per la vitamina Ce una tazza di tè verde senza zucchero, per prevenire il diabete.Tutti i giorni dobbiamo bere due litri d'acqua (sì, e poi pisciarli,che richiede il doppio del tempo che hai perso per berli).Tutti i giorni bisogna mangiare un Actimel o uno yogurt per avere i 'L. Casei Defensis',che nessuno sa bene che cosa cavolo sono, però sembra che se non ti ingoiper lo meno un milione e mezzo di questi bacilli(?) tutti i giorni, inizi a vedere sfocato.Ogni giorno un'aspirina, per prevenire l'infarto, e un bicchiere divino rosso, sempre contro l'infarto. E un altro di bianco, per il sistema nervoso.E uno di birra, che già non mi ricordo più per che cosa era.Se li bevi tutti insieme ti può dare un'emorragia cerebrale,però non ti preoccupare perché non te ne renderaineanche conto. Tutti i giorni bisogna mangiare fibra.Molta, moltissima fibra, finché riesci a cagare un maglione.Si devono fare tra i 4 e 6 pasti quotidiani, leggeri,senza dimenticare di masticare 100 volte ogni boccone.Facendo i calcoli, solo in mangiare se ne vanno 5 ore. Ah, e dopo ogni pranzo bisogna lavarsi i denti,ossia dopo l'Actimel e la fibra lavati i denti, dopo la mela i denti,dopo il banano i denti... e così via finché ti rimangono dei denti in bocca,senza dimenticarti di usare il filo interdentale, massaggiare le gengive,il risciacquo con Listerine...Bisogna dormire otto ore e lavorare altre otto, più le 5 necessarieper mangiare, 21. Te ne rimangono 3, sempre che non ci sia traffico.Secondo le statistiche, vediamo la tele per tre ore al giorno.Già non si può, perché tutti i giorni bisogna camminare almeno mezz'ora(per esperienza: dopo 15 minuti torna indietro, se no la mezz'ora diventa una).Bisogna mantenere le amicizie perché sono come le piante, bisogna innaffiarle tutti i giorni. E anche quando vai in vacanza, suppongo.Inoltre, bisogna tenersi informati, e leggere per lo meno due giornalie un paio di articoli di rivista, per una lettura critica.Ah! si deve fare l'amore tutti i giorni, però senza cadere nella routine:bisogna essere innovatori, creativi, e rinnovare la seduzione.Bisogna anche avere il tempo di spazzare per terra, lavare i piatti,i panni, e non parliamo se hai un cane o dei figli!!!Insomma, per farla breve, i conti mi danno 29 ore al giorno.L'unica possibilità che mi viene in mente è fare varie cose contemporaneamente.Per esempio: ti fai la doccia con acqua fredda e con la bocca aperta,così ti bevi i due litri d'acqua. Mentre esci dal bagno con lo spazzolino in boccafai l'amore (tantrico) al compagno/a, che nel frattempo guarda la tele e ti racconta, mentretu lavi per terra. Ti è rimasta una mano libera???Chiama i tuoi amici! E i tuoi! Bevi il vino (dopo aver chiamato i tuoi ne avrai bisogno).Il BioPuritas con la mela te lo può dare il tuo compagno/a,mentre si mangia la banana con l'Actimel, e domani facciamo cambio.Però se ti rimangono due minuti liberi, invia questo consiglio ai tuoi amici(che bisogna innaffiare come una pianta). Adesso vi lascio, perché tra lo yogurt, la mela, la birra, il primo litro d'acqua e il terzo pasto con fibra della giornata,già non so più cosa sto facendo, però devo andare urgentemente al bagno.E ne approfitto per lavarmi i denti....Se avete già letto questo scritto in un numero precedente, perdonateci, però è l’alzheimer,che nonostante tutte le cure non siamo riusciti a combattere…

Bene

sser

e

Page 34: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

34

Prof

ili

Segno zodiacale: vergineColore preferito: verdeTratto principale del suo carattere: sempre allegroPrincipale difetto: parlo pocoMaggiori interessi: guardare sport in TV, ciclismo in particolareFiore preferito la rosaCosa apprezzi di più negli amici: la personalitàLibro preferito: mi piaceva leggere i fumettiCanzone preferita la verzaschinaFilm preferito tutti i film westernCantante preferita MinaDono della natura che vorrebbe avere: avere sempre tanta saluteSogno nel cassetto: l’ho già realizzato: sono contento perché

dopo un periodo buio, sono riuscitoa riunire i miei tre figli

Giuseppe Rossi

Nato in Italia, ma trasferitosi in Svizzera ancora giovanissimo, Giuseppe Rossi, da tutti meglio co-nosciuto come “Pepon”, vive ormai da molti anni a Brissago; si potrebbe dire da sempre vista lasua totale integrazione nel tessuto sociale. “Peppo” ha 3 figli, dei quali è molto orgoglioso, edha lavorato come operaio comunale per molti anni. Nel tempo libero si dedicava al giardinag-gio ed era attivo nelle società locali come volontario; tra i suoi impegni per la comunità spiccal’attività di pompiere, infatti è stato attivo per 25 anni nel Corpo Pompieri di Brissago. Entratoa Casa San Giorgio nel 1991, non risulta un’esagerazione affermare di lui che tutti gli voglionobene e vi sono affezionati. È una persona molto gentile ed ha sempre un saluto cordiale ed unsorriso per tutti. Da sempre collabora con il personale nell’esecuzioni di lavori pesanti e si pre-sta volentieri ogni qual volta può farsi utile, come ad esempio per piegare tovaglioli o portarein lavanderia i carrelli della biancheria e portare i carrelli dei pasti dalla cucina ai piani.Personamodesta e riservata, ama la vita tranquilla e resta volentieri in camera sua durante la giornata,ma partecipa volentieri alle attività proposte ed è sempre pronto a scambiare una parola gen-tile con gli altri ospiti e con il personale.

Page 35: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

35

Prof

ili

Sembra molto ad una ragazzina, ma alle spalle ha qualche primavera, tanto che l’infermieraSimona De Monti è apprezzata dipendente della Casa San Giorgio da ormai dieci anni.Persona all’apparenza seria e riservata, è in realtà una collega solare e disponibile, che peròmette prima il lavoro e poi eventualmente le chiacchiere se c’è ancora spazio. Residente aGhiffa, ha intrapreso la formazioni di infermiera in Italia e dopo qualche anno di pratica al-l’estero, ha optato per il nostro paese. In questi anni di collaborazione, Simona ha saputo da-re prova di grande impegno ed entusiasmo, dedicandosi non solo al suo ruolo di infermiera,ma durante lo scorso anno ha pure assunto la funzione di sostituta temporanea della capore-parto del 1° piano. Essa ha contribuito in modo determinante all’introduzione del sistema divalutazione della qualità delle cure (RAI) del quale è ancora responsabile. Inoltre ricopre lafunzione di membro del gruppo qualità. Ben voluta da tutti, auspichiamo che rimanga connoi per almeno altri … anni.

Segno zodiacale: gemelliColore preferito: verde, ma amo tutti i coloriTratto principale del tuo carattere: volubilePrincipale difetto: non dimentico i torti subitiMaggiori interessi: sport, mi piacciono molto gli animali,

viaggi, giardinaggioQuel che apprezzi negli amici: la sinceritàFiore preferito: la rosaLibro preferito: non ne ho uno preferito…l’ultimo letto

è “Le figlie del libro perduto” di Katherine HoweCanzone preferita: Cade la pioggia di NegramaroFilm preferito: mi piacciono molto i film d’azioneAttrice preferita: Nicole KidmannDono della natura che vorresti avere: qualche cm in più d’altezzaUn sogno nel cassetto: non posso dirlo, altrimenti non si realizzaIl tuo motto: vivere la giornata

Simona De Monti

Page 36: uno sguardo verso illago - casasangiorgio.ch · sto siamo consapevoli, ma siamo altresì convinti che ne sia valsa la pena e se vi sarà la volontà, il lavoro proposto non sarà

L'ort biologichPoesia dialettale del Signor Renato Agostinetti, Cabaret della Svizzera italianaGrazie al Signor Renato per la gentile messa a disposizione!

Il ve

cchi

o sa

ggio

Jè tanti ann che sum spusaaDess guardee un po’ cus m'è capitaaL'altar dì ho legiü sü un giurnalChe in da l'agricoltüra a gh'è uncambiament bestial

Dess al cuncim sa deef pü dopràSe i verdüür sa vö cultivàJè püssee san jè püssee bonE l'è mia dii che i g'abbia rason

Sum nai giò in dal ort ho comincià a vangàE sett u vott semenz a sum naj a cumpràCarotul curnitt da tütt ho metüü giòTumatis insalata fasöö e altro ammò

Ho fai fö i aiöll iò misüraaCul dopimetar per mia sbajaaE inturnu a ogni aiöla g'ho fai di separazionCun di can da bambù per mia fa confüsion

Al dì dopu sum naj giò a cuntrulaaUn camp da battaglia ho trovaaDürant la nott gh'è vegnüü un talpinL'ha cambiaa i connotati dal mè giardin

Ma sum metüü da guardia sum stai lì a spetallCun una vanga sperando da catallMa in dal fratemp chesto chi l'aveva razzaaE tüta la famiglia l'era sota a scavà

Sum naj a tö i trapul n'ho töi sett u vottJò mettüü in fünzion per tüta la nottAla matina quand ho controlaaTütt i trapul a jera scataa

Ma da talpin a g'n'è mia restaa dentAnzi la famiglia la g'ha vüüd un incrementPrima i s'limitava a fa sü mügitt da tèraAdess in cima ai mücc jà piantaa n'ca nabandera

Ho perdüü al cuntroll dal mè giardinL'è tèra da conquista per l'esercit di talpinE pö gh'è n'altra roba un po' püssee in làAnca i grilli talpa i s'è organizzaa

E adess tütt sti besti i s'fa la guèraPer la conquista da un tocch da tèraIndua g'ho l'insalata i s'è scuntraaIn chela zona lì al giardin l'è sconquassaa

Dess ültimament a gh'è stai un'invasionDa bau da magiolin e l'è un'altra distrüzionI maja i radiis da tütt i insalattChe i mola la testa e i resta lì piatt

La mè dona la ma diis va giò in giardinVöi fa al minestron se riva i nevudinE mi ga rispundi cosa vo giò a faVa ti a cumprà i verdüür cungelaa

La mè esperienza cul ort che fo miMa dispiaas ma l'è finida chiMi a tütt i bau ga lassi piena libertàDa sta giò in dal ort a banchetà

A cati pü nagott sum stüff da tribülaaPer do o tre verdüür che ho piantaaLa cültüra biologica l'è mia faja per miA do i dimission e l'è tütt finii

E podi propi dì chi se ne fregaA vo a tö i verdüür ala butegaPerché almen lì i verdüür sa po cumpraiGh'è mia dent bau però ga va pagai

Ma mi ma fa nagott spend quaicoss püsseeAlmen per evità un sacch da dispiaseeI la diis anca i dutuur l' è al migliuur alimentPerò a cünt da l'ort ho catà n'esauriment

36

Soluzione quiz pagina 17

1. Il treno

2. La scarpa


Recommended