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Uno studiosullo Zafferano - Enna 04.pdf · 2021. 1. 12. · 2 I comuni . editoriale Le foto, i...

Date post: 12-Mar-2021
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Uno studio sullo Zafferano Mensile di informazione della Provincia Regionale di Enna Anno VII - N. 5 - Maggio 2004 Spedizione in a.p. art. 2 comma 20/c legge 662/96 - Filiale PT Enna Uno studio sullo Zafferano © Antonio Cascio
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Uno studio sullo Zafferano

Mensile di informazione della Provincia Regionale di Enna Anno VII - N. 5 - Maggio 2004

Spedizione in a.p. art. 2 comma 20/c legge 662/96 - Filiale PT Enna

Uno studio sullo Zafferano

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Agira Via Vittorio Emanuele,284

0935/961111- fax 0935/961226

AidonePiazza Umberto,1

0935/600511- fax 0935/87477

AssoroVia Crisa,28

0935/610011- fax 0935/620725

BarrafrancaVia S.Rita,3

0934/467561- fax 0934/464895

CalascibettaP.zza Umberto I

0935/569111- fax 0935/569125

CatenanuovaPiazza Municipio

0935/787111- fax 0935/75068

CenturipeP.zza Vittorio Emanuele,28

0935/919411- fax 0935/919417

CeramiVia Umberto,35

0935/939011- fax 0935/939040

EnnaPiazza Coppola

0935/40111 - fax 0935/500403

Gagliano C.ToVia Roma,196

0935/699211-fax0935/693293

LeonforteC.so Umberto,231

0935/665111-fax0935/902688

NicosiaPiazza Garibaldi

0935/672111-fax0935/672227

NissoriaVia Vittorio Emanuele

0935/615011-fax0935/669880

Piazza ArmerinaV.le Gen. Muscarà

0935/982111-fax0935/683027

PietraperziaVia San Domenico,5

0934/403011-fax0934/461769

RegalbutoP.zza della Repubblica,1

0935/71099-fax0935/71099

TroinaVia Basilicata

0935/937111-fax0935/937218

SperlingaVia Umberto I

0935/643025-fax0935/643119

ValguarneraPiazza della Repubblica

0935/955111-fax0935/956257

VillarosaCorso Regina Margherita

0935/31104-fax0935/32790

ennaprovincia

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I comuni

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editoriale

Le foto, imanoscritti,anche senon pubbli-cati nonsarannorestituiti ailegittimiproprietari.

Gli articolipossonoesseremodificati,corretti,ridotti peresigenzedel giornale.

Che dire di un sindaco chevuole mettersi a fianco di unassessore e combattere una

battaglia all’insegna della legalitàarcheologica? Suona strano all’immagi-nario collettivo declinare questo nuovolessico. Eppure è così. Continua, attra-verso un impegno che viene più ampia-mente illustrato in queste pagine, l’at-tenzione verso la campagna di sensibi-lizzazione per restituire i reperti alnostro territorio, suggellando così l’ideache il patrimonio culturale sia da con-servare, ma diventi anche una sfida aconquistare nuovi orizzonti. Con lapetizione, che ha preso il via il mesescorso, si vogliono infrangere anticheconvenzioni e sventrare accordi più omeno sopiti.

Una lezione importante, questa, chepassa attraverso EnnaProvincia e poneun interrogativo banale, ma di sicurointeresse: perché i nostri capolavoridevono trovare spazio nelle bachechedei più famosi musei internazionali o,

peggio, essere aggrediti dalle tarme per-ché restano ad ammuffire nelle soffitte?Ecco che alla domanda bisogna rispon-dere tracciando un percorso di giustiziaattraverso la legalità, con l’aiuto dei cit-tadini, degli appassionati di arte, deigiovani, tutti coinvolti a chiedere chequesto territorio, penalizzato e disastra-to, non venga ulteriormente danneggia-to dal disinteresse, o, peggio, da unamorale che non tiene conto del diritto diappartenenze e della giusta” proprietà.L’archeologia è un campo minato; die-tro il sipario degli interessi culturali sicelano giochi di potere economico benlontani dal comune senso civico. In-vertire la tendenza è un modo per affer-mare l’orgoglio di una classe politicatrasparente. E’ questo, dunque, il puntodi partenza delle iniziative, a cura di unassessore provinciale, che, ci auguria-mo, abbia a fianco un cospicuo spiega-mento di alleati, per affermare l’identitàdi un territorio pronto a difendere lasua immagine.

Archeologia: l’interesse si batte quando è caldo...

La IV di copertinada quest’anno èdedicata alleopere grafichedei lettori.Spedisci unacopia dei tuoidisegni oinviaci il filein formato jpegcm 8x11, 300 dpi.

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3 Editoriale

5 Con lo Sportello Unico la burocrazia è K.O.

6 Insieme verso il riscatto economico

8 Uno studio sullo Zafferano

10 Consigli per non mandare in fumo i boschi

12 Consiglio provinciale

14 Spazio autogestito

16 La posta in redazione

17 Un esperienza chiamata CIBUS

18 Parola al Forum

19 Archeologia: il prezzo dell’appartenenza

20 Un input all’agricoltura

21 Legalità: un impegno civile diffuso

22 Premio Sicilia Proserpina 2004:

a Caravaggio un piccolo mondo ennese

24 Notizie dalla provincia

25 Mai vista una pezza di formaggio

così gigantesca

25 Il rito dopo 20 anni

26 Arte per la pace: in finale una scuola di Enna

27 Marco Falzone: l’emozione continua...

28 Un terapista speciale

29 Il premio Euno al fisico Di Giugno

30 L’unione Europea con 25 Stati

32 Pubblica Amministrazione

33 Delibere

34 Struttura organizzativa

Foto di copertinaIllustrazione digitale(© Antonio Cascio)

Direttore responsabileDaniela Accurso

RedazioneRossella Inveninato

Ufficio StampaMina Cannilla

Hanno collaboratoCinzia Dell’Aera

Vincenzo Di NataleCinzia Farina

Gianpaola MazzolaGuiseppe Napoli

Renzo Pintusservizio Agricoltura

Referenze fotograficheProspero Galvagno

Antonio Casciosi ringrazia il fotografo

Rino Picariello che ha concesso gratuitamente alcune immagini

Repertorio fotograficoOasi Editrice S.r.l.

Archivio Enna Provincia

Progetto grafico e impaginazioneAntonio Cascio

Fotolito e stampaVillaggio Cristo Redentore S.r.l.tel. 0935 936869 - 0935 936862

fax 0935 653438

Registrazione del tribunale di Enna n. 90del Registro Periodici Tribunale di Enna

copyright 2004Provincia Regionale di Enna

(tutti i diritti riservati)Rubriche

Sommario8 17

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a cura di Rossella Inveninatoennaprovincia

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File interminabili, attese lun-ghissime, girovagare da unufficio all’altro alla ricerca

di visti e agognate autorizzazioni.Quante volte di fronte a questesnervanti difficoltà, molti sono ten-tati a “gettare la spugna”, riponen-do nel cassetto il sogno di diventa-re imprenditore. Trovata, però, lasoluzione a tutto ciò. D’ora in avan-

ti, infatti, l’aspirante imprendi-tore potrà rivolgersi alloSportello Unico, dove troverà

un’ assistenza tecnica spe-cializzata che prov-

vederà ad avviare,in tempi brevi,

tutte le proce-dure necessa-rie per poterrealizzare la

nuova e desi-derata attività

imprenditoriale.Non siamo nel

Nord Est dell’Italia,ma nel cuore dellaSicilia dove per “tira-

re avanti” bisogna

industriarsi e in questo caso asso-ciarsi. Lo ha fatto la ProvinciaRegionale assieme a 19 sindaci delterritorio che, nei giorni scorsi,hanno firmato una convenzionecon la quale si dà ufficialmente ilvia allo Sportello Unico per le atti-vità produttive. Si tratta di unostrumento innovativo, rivolto almondo imprenditoriale, che con-sentirà non solo di accelerare itempi della burocrazia ma anche dipianificare l’iter necessario alla rea-lizzazione delle attività produttivenel territorio. Un servizio, efficaceed efficiente, offerto all’imprendito-re che troverà le giuste ed immedia-te risposte alle proprie esigenze.

Un organismo che nasce sotto lebuone stelle. E,’ infatti, il primo inSicilia e una delle poche esperienzein tutta Italia. L’ipotesi organizzati-va prevede che ciascun Comuneavvierà, in collaborazione con glialtri associati, un servizio diSportello Unico (SUAP). SaràBarrafranca, il comune capofila, chesi occuperà del coordinamento,mediante la predisposizione della

modulistica e delle convenzioni congli altri Enti. La Provincia Regio-nale, tramite il CE.SI.S, supporteràil Comune capofila e fornirà servizidi rete. A tenere a battesimo l’avviodi questo nuovo servizio è stato ilpresidente della Provincia CataldoSalerno. «Ha vinto la caparbietàdelle amministrazioni comunaliche, nel sostenere con forza questainiziativa, hanno messo da parte ipropri interessi, privilegiando lacollaborazione a favore dello svi-luppo della nostra provincia».

Decisivo anche il ruolo svoltodal Prefetto, Maurizio Maccari nelraggiungimento di questo impor-tante obiettivo. Soddisfatto anche ilvice presidente e assessore alleAttività Produttive, Nicola Ga-gliardi (nella foto) per il quale «lasfida dello Sportello Unico è unmomento importante che consen-tirà al nostro territorio di serviremeglio gli imprenditori e di attrar-ne di nuovi che spesso individua-no nelle lungaggini della burocra-zia un freno alla realizzazione dinuove aziende».

Con lo Sportello Unico la burocrazia è K.O.

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a cura di Daniela Accursoennaprovincia

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PROTOCOLLO D’INTESA

fra

la Regione Veneto – Assessoratoalla Piccola Impresa,rappresentatadal dott. Marino Finozzi, Assessore

regionale pro-tempore

e

la Provincia Regionale di Enna,rappresentata dal sig. Nicolò

Gagliardi, Assessore provincialealle Attività produttive

premesso che:

la Regione Veneto e la RegioneSicilia hanno stipulato un protocollodi intesa al fine di:

• favorire le attività di ricercaindustriale e di sviluppopre-competitivo delleAziende della RegioneVeneto e della RegioneSicilia;

• potenziare le caratteristi-che delle imprese nell’am-

bito delle attività di svilup-po economico;

• promuovere ed attrarreinvestimenti produttivi edattività di ricerca e di accre-scimento delle conoscenzetecnico-scientifiche delleUniversità siciliane e deiloro Dipartimenti

ed hanno istituito un Comitato tecni-co scientifico per la migliore gestio-ne delle relazioni fra enti locali,imprese, banche, università e centridi ricerca, coordinato dal dott.Giorgio Tamaro e dal prof. SalvatoreMessina

si conviene e si stipula quanto segue

1. La Provincia Regionale di Ennasi impegna a sostenere le ini-ziative di ricerca industriale,sviluppo pre-competitivo edindustrializzazione che leAziende della Regione Venetohanno intenzione di svilupparenel territorio della Provincia, uti-lizzando all’uopo fonti finanzia-rie derivanti dalla vigente nor-

mativa comunitaria, nazionale eregionale di sostegno alleimprese (VI Programma Qua-dro R&S, D.Leg.vo 297/99,Legge 46/82, Legge 488/92,etc, nonchè altri interventi atti arealizzare l’integrazione tradiverse forme di agevolazione);

2. TALE SOSTEGNO AVVERRÀ ATTRAVERSO:

• la realizzazione di un pro-tocollo di legalità e sicurez-za e di tutti gli ulterioriinterventi necessari a ga-rantire alle imprese venetela migliore realizzazionedelle attività di ricerca, disviluppo precompetitivo edi insediamento industrialemediante il pieno coinvolgi-mento degli organismi isti-tuzionali e delle altre strut-ture interessate (Prefettu-ra, amministrazioni comu-nali, consorzi ASI, forze dipolizia, etc);

• la creazione di un incuba-tore di idee di impresa, che

Il documento

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Insieme verso

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riceverà dalla provincia diEnna l’incarico di assisterele imprese venete cheintendono realizzare lesopraccitate attività, com-presa la scelta della loca-lizzazione dell’insediamen-to produttivo e l’individua-zione di partner scientifici eoperativi nel territorio;all’interno dell’incubatoresarà istituito, specificata-mente per l’iniziativa inargomento, uno sportellounico territoriale con l’inca-rico di curare il perfeziona-mento di tutte le procedureamministrative necessarieper la migliore attuazionedelle singole iniziativeimprenditoriali;

• la messa a disposizione diaree attrezzate per la loca-lizzazione di stabilimentiindustriali, comprendentieventualmente anchecapannoni e relativi servizia rete; l’obiettivo finale è lacreazione di un distrettoindustriale integrato speci-

ficatamente rivolto alleimprese venete e alleimprese siciliane che inten-dono procedere a innova-zioni di prodotto e/o di pro-cesso;

• la partecipazione alle attivi-tà di promozione dell’inizia-tiva che saranno organiz-zate in Veneto per presen-tare agli imprenditori venetile opportunità derivanti dalpresente protocollo d’inte-sa.

3. LA REGIONE VENETO SI IMPEGNA A:

• promuovere presso gli im-prenditori veneti le op-portunità offerte dal pre-sente protocollo d’intesarelativamente alla realizza-zione di programmi di ricer-ca industriale, sviluppoprecompetitivo e di indu-strializzazione nel territoriodella provincia di Enna;

• facilitare le relazioni fra lerealtà imprenditoriali del

Veneto e della Sicilia, conparticolare riferimento aquelle che intendono stabi-lirsi in provincia di Enna,promovendo un ampio par-tenariato che possa contri-buire allo sviluppo locale ealla creazione di impresa edi occupazione;

4. E’ istituito un comitato tecnicoscientifico per il coordinamentodelle attività previste ai puntiprecedenti costituito da:

a. il presidente della provinciaregionale di Enna;

b. i due coordinatori del comi-tato tecnico- scientificoVeneto-Sicilia, di cui in pre-messa.

Il comitato relaziona almenodue volte l’anno sullo stato diattuazione delle iniziative e pro-pone gli interventi più opportuniper il raggiungimento degliobiettivi sopraindicati.

Enna, 26 marzo 2004

Un nuovo atto nella storiadella politica del territo-rio. L’iniziativa, che

vede protagoniste la Provincia e ilConsiglio regionale del Veneto,richiama il consolidato accordoEnna-Padova, sancito nel giugnodel 2002, nell’ambito di una colla-borazione economica tra i duecapoluoghi italiani.

L’intento è comune: dare soste-gno all’economia ennese che anna-spa, cerca appigli, ma non decolla.Balza agli occhi anche dei più pro-fani una nota positiva : il supera-mento di appartenenze politiche elo sforzo di lavorare su progetticomuni, senza distinzioni ideolo-

giche che mortificano intelligenzee coscienze. Il Presidente del Con-siglio regionale del Veneto, difatti,è un politico appartenente allaLega lombarda, la dice lunga sullavolontà di mettere nero su bianco ecreare un ponte di propositi e azio-ni legate a doppio mandato a deci-sioni comuni.

La lista delle cose da fare èlunga ed è tutta racchiusa in unaccordo ardito, ma stimolante eforse incoraggiante, che vede dauna parte una regione ricca, opu-lenta, stabile, dove il tasso di dis-occupazione raggiunge i livellifisiologici del 3 per cento, mentredall’altra una provincia che non ha

sbocchi a mare, che ha un tessutoindustriale poco ramificato, conbellezze naturali inesplorate, conle sue debolezze, ma anche le suegrandezze.

E così parlare un linguaggiocomune, Nord e Sud, è già un tra-guardo per il territorio ennese.Ancora di più se i segnali arrivanoproprio lontano da qui, da unarealtà in cui i patti economici sonorispettati. Non manca niente percominciare. Individuato anche illuogo dove potere ospitare nuoviinsediamenti industriali. L’Asi diDittaino presenta tutti i requisitinecesari per diventare un’appendi-ce delle industrie venete.

economia

il riscatto economico

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Uno studio sullo zafferano

a cura della Redazione in collaborazione con il servizio Agricolturaennaprovincia

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Rispettare l’ambiente conle sue diversità. Unpunto di forza della

politica locale, messo in campodall’Amministrazione provincia-le che si muove nell’ambito dellaricerca, commissionando studi afavore del territorio. Dopo loscreneeng sulle piantagioni diulivo, il dossier sui funghi, ifamosi studi sul piacentino enne-se, per citarne alcuni, si è strettaun’intesa tra ente locale e diparti-mento di Scienze agronomiche,agrochimiche e delle produzionianimali (DACPA) dell’Universitàdi Catania, in cui sono state coin-volti , tra gli altri,gli agricoltori. Iriflettori puntati sullo zafferano,ingrediente essenziale per la rea-lizzazione del piacentino ennese,sulle sue proprietà e sulle sue ori-gini, attraverso uno studio effet-tuato sul territorio, a cura diAndrea Scoto, responsabile delservizio provinciale Agricolturae di Maria Lombardo per il

DACPA, con la collaborazione dialcuni esperti, Franco Gresta eGiuseppe La Malfa del DACPA edi Massimo Di Franco, in servi-zio alla Provincia Regionale.

QUALCHE SPUNTO SULLA RICERCA

Lo zafferano, una pianta bul-bosa di antica coltivazione, origi-naria probabilmente dell’Asiaminore. La sua coltivazione, gra-zie al potere aromatizzante emedicamentoso dei suoi stigmi,assunse in passato un’importan-za tale da essere coltivato dall’a-rea del Mediterraneo sinoall’India e alla Cina.

Numerosissimi sono i riferi-menti storici dello zafferano daipapiri egiziani del XV secoloa.C., agli affreschi di Cnosso del1600 a.C., dal vecchio testamento,agli scritti di Omero, Ippocrate,Plinio e tanti altri. La pianta

venne introdotta in Spagna dagliArabi e da qui si diffusenell’Europa mediterranea. La suaintroduzione in Italia sembradoversi attribuire ad un monacoche nel 1498 lo portò dallaSpagna nella piana di Navelli inAbruzzo, che rappresenta tuttorauna delle aree maggiormente col-tivate del nostro paese assiemealla Sardegna, e, in minor misura,alla Toscana e alla Calabria.Secondo uno studioso, in Sicilialo zafferano era coltivato già inepoca greco-romana oltre che permedicina e per profumi, per panee dolci, ed era rinomato quello diCenturipe. Successivamente, apartire dal IV secolo d.C. la spe-zie ha trovato impiego nella pro-duzione del “Piacentino ennese”come ampiamente documentatonelle notizie storiche relative alformaggio, a cura di questaProvincia. Le maggiori quantitàdi zafferano si producono inSpagna, Grecia, India, Albania,

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Turchia e Iran. Attualmente inItalia vengono coltivate soltantopoche decine di ettari. Impiegatoquale aromatizzante nella produ-zione di liquori, paste alimentari,condimenti, i suoi principi attivisono la crocina, la pirocrocina e ilsafranale, che conferiscono ris-pettivamente il colore rosso por-pora, il sapore amaro ed il carat-teristico odore.

Inoltre, grazie ad un elevatocontenuto di carotenoidi, cheoscilla intorno all’8% (la carotane possiede soltanto lo 0,008%!),lo zafferano manifesta proprietàantiossidanti, assicurando unaazione contro i radicali liberi.Essendo ricco di vitamina B1 eB2, agevola le funzioni digestivee fornisce pochissime calorie.

Lo zafferano, è una pianta tri-ploide sterile che pertanto nonproduce semi, e si propaga permezzo dei bulbi. Viene coltivatosia in ciclo annuale (in Italia), chepoliennale (Grecia Spagna eIndia). Nel ciclo annuale l’im-pianto viene eseguito nel mese diagosto, su di un terreno preferi-bilmente ben arato, ricco disostanza organica e preparato a“porche”, solchi paralleli inter-vallati da superfici di terreno aduna quota leggermente superio-re. I bulbi vengono messi a dimo-ra ad una distanza variabile tra1,5 – 7 cm sulla fila in relazione

alla dimensione del bulbo stesso.La fioritura avviene in autunno ela raccolta del fiore intero vieneeseguita giornalmente durantequesto periodo nelle prime oredel mattino, quando il fiore èancora chiuso. Successivamentegli stigmi vengono separati dalfiore e messi ad essiccare. I bulbirimangono nel terreno sino a giu-gno –luglio periodo in cui vengo-no estirpati per poi essere messi adimora nell’agosto seguente. Nelterritorio della provincia di Enna,supportata da indicazioni diagricoltori locali, il genere Crocusè stato rintracciato allo statospontaneo ed in particolare ledue specie Crocus biflorus ed il

Crocus longiflorus, che, pur aven-do una stretta rassomiglianza conlo zafferano, non ne possiedonole proprietà aromatiche. Sonostate condotte alcune prove logi-stiche, allo scopo di verificare l’a-dattamento di questa coltura agliambienti della collina ennese,anche al fine di ottenere laDenominazione di OrigineProtetta per il Piacentino Ennese,formaggio tipico locale, tra i cuiingredienti figura lo zafferano. Iluoghi deputati allo studio sono:Geraci, (Enna) con 2 popolazionidi zafferano, S. Gavinese (ecotipodi provenienza sarda) eAbruzzese.

Lo zafferano ha mostrato, ingenerale, una buona potenzialitàproduttiva ed un ottimo adatta-mento all’ambiente delle areeinterne.

Ai fini di un possibile insedia-mento della coltura a scopo pro-duttivo, numerose ricerche devo-no necessariamente ancora essereeseguite soprattutto nella dire-zione del miglioramento dellacoltura e della valutazione dellecaratteristiche organolettiche delprodotto in relazione all’epoca edal momento della raccolta; tutta-via il rapido adattamento e labuona produzione sono certa-mente segnali incoraggianti chelasciano ben sperare per la prose-cuzione delle ricerche e per unapossibile diffusione in coltura sularga scala.

in copertina

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La bella stagione è oramai alleporte. Dopo un inverno, appe-na trascorso particolarmente

rigido e piovoso, si aspetta, fiduciosi,che le colonnine di mercurio comincinofinalmente a salire. E, con l’arrivo dellacalura estiva, è però in agguato il peri-colo incendi. Anche in questo caso, valeil principio, prevenire è meglio che cura-re. Per scongiurare il rischio di mandare“in fumo” ettari di boschi, mettendospesso a repentaglio la vita di villeg-gianti e residenti, occorre osservaresemplici regole comportamentali. L’uf-ficio di Protezione Civile dell’Ente,diretto da Giuseppe Colajanni, sta pre-disponendo anche per quest’anno, sullabase delle indicazioni emanate dal ser-vizio “Pianificazione di Emergenza”della Regione Siciliana, un Piano di sen-sibilizzazione e prevenzione che investetutto il territorio provinciale.

La Provincia Regionale svolgerà unruolo di coordinamento e sarà collabo-rata non solo dai singoli comuni maanche dagli enti gestori di strade. Permettere in campo efficaci azioni preven-tive e per conoscere bene il territorio dapresidiare, l’ufficio ha redatto unamappa dei luoghi, individuando le zonemaggiormente esposte al pericolo incen-di, identificando i punti di osservazionedel territorio, e le fonti di approvvigio-namento idrico alle quali ricorrere incaso di emergenza. Per pattugliare il ter-ritorio, l’Ente si avvarrà della collabora-zione delle associazioni di volontariatoe del personale della società Multi-servizi che vigileranno e informerannotempestivamente gli organi preposti,nel caso in cui si verifica l’emergenza. Idati e le informazioni rilevati sarannotrasmessi alla sala operativa di Prote-zione civile dell’Ente, attiva giorno enotte, che provvederà, ad allertare iVigili del Fuoco e il personale del-l’Ispettorato Dipartimentale delle Fo-reste.

L’Amministrazione provinciale hagià sollecitato i Sindaci a predisporre,nel più breve tempo possibile, le ordi-nanze per informare i cittadini sui com-portamenti da osservare. Si raccoman-da, quindi, di non accendere fuochinelle vicinanze di aree a rischio di incen-dio, di non usare apparecchi a fiammanei terreni cespugliati, di non fumarenelle aree coltivate e boschive , di man-tenere puliti i terreni che confinano conle autostrade e le strade statali , provin-ciali e comunali. I comuni, che suppor-teranno l’Ente in questa azione di pre-venzione, metteranno a disposizione leautobotti e il personale che sarà reperi-bile in qualsiasi momento.

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Consigli per non

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a cura di Rossella Inveninato

mandare in fumo i boschi

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Considerato

1.CHE i Governi dei 15, riuniti nel Consiglio del 13 aprile 1999, hanno invitato la Commissione a “essere infuturo ancora più determinata nel seguire il principio di ‘precauzione” ed il Parlamento europeo ha sottolineato“l’importanza dell’applicazione del principio di precauzione” riaffermando “l’esigenza fondamentale di un approc-cio precauzionale nell’ambito del See (Spazio economico europeo) alla valutazone delle richieste di commercia-lizzazione degli organismi geneticamente modificati che si intendono inserire nella catena alimentare”(Risoluzione dei Comitato parlamentare misto dello Spazio economico europeo, 16 marzo 1999);2.CHE l’applicazione del principio di precauzione comporrà, in sostanza, l’adozione di decisioni cautelative allor-quando, in presenza di rischi gravi o irreversibili, non sia ancora possibile stabilire con certezza, sulla base delleconoscenze scientifiche disponibili, un’esatta relazione tra causa ed effetto;3.CHE lo stesso principio di precauzione è stato considerato elemento fondante della proposta presentata dallaCommissione europea per la revisione in corso della normativa comunitaria sull’emissione deliberata nell’am-biente di organismi geneticamente modificati;4.CHE l’introduzione nell’ambiente di organismi modificati legata, soprattutto, all’utilizzazione in agricoltura disementi e varietà vegetali connesse a forme dì sfruttamento intensivo, facendo largo impiego di mezzi tecnici,quali insetticidi, diserbami e fitofarmacì in genere, può avere effetti negativi sulla diversità biologica: delle formeviventi, per la riduzione della capacità di adattarsi e resistere al processo, graduale e contìnuo, di evoluzionenaturale;5.CHE permangono molte incertezze circa gli effetti delle tecniche di manipolazióne genetica degli alimenti sullasalute dell’uomo sull’ecosistema, in quanto tali effetti sono, al momento, incontrollabili e verificabili solo a lungotermine;6.CHE il rapporto del Centro Comune di Ricerche della UÈ ha evidenziato l’impossibilità di far convivere agricol-tura transgenica e agricoltura biologica e convenzionale, affermando che l’agricoltura biologica sarebbe irreversi-bilmente compromessa dalla contaminazione da OGM e paventando inoltre, forti rischi di perdita di competitivitàper l’agricoltura convenzionale;7.CHE nei Regolamenti Comunitari è precisato che gli OGM ed i prodotti ottenuti a partire da tali basi genetichesono incompatibili con i metodi di produzione biologici;8.CHE la presenza sul territorio di coltivazioni transgeniche può comportare il rischio di contaminazione geneti-ca, con conseguente gravissimo danno all’ambiente, alle risorse naturali ed alle coltivazioni convenzionali eautoctone , anche in relazione alle irreversibili ricadute sull’ ambiente e sull’ecosistema;9.CHE l’impiego di Organismi Geneticamente Modificati (OGM), ha determinato nell’opinione pubblica molteplicidubbi e perplessità per motivi di ordine etico, per le conseguenze sulla salute dei cittadini, per i rischi di danniirreversibili all’ecosistema;10.CHE l’Italia, in generale ed il territorio provinciale in particolare, vantano un variegatissimo e prezioso patri-monio alimentare, caratterizzato da una forte identità territoriale, tradizionale e culturale della produzione agricolae che non si può consentire la perdita di queste ricchezze, a causa dell’ ingegnerizzazione dei prodotti tipici enaturali e : della commistione di geni di. diversa origine, che avrebbero evidenti ripercussioni negative sulla spe-cificità delle nostre coltivazioni e sulla loro distribuzione territoriale;11.CHE è indispensabile evitare che in un territorio destinato alla produzione di qualità vengano inserite piantegeneticamente modificare, dal momento che la loro interazione ridurrebbe irrimediabilmente il valore della speci-ficità, e che l’identità storica di ciascun prodotto finirebbe con il venir meno, risultando compromesse le vocazio-ni colturali di alcune aree produttive;12.CHE la riforma della P.A.C, prevede un particolare impegno per il rispetto agro ambientale e per la produzionedi alimenti di alta qualità e che pertanto è importante garantire, promuovere e conservare un modello di agricoltu-ra basato sul rispetto dell’ambiente ed in grado di valorizzare le produzioni di origine e tradizionali;13.CHE l’uso, di sementi transgeniche rischia di portare ad una crescente uniformità, genetica delle colture conuna pericolosa dipendenza per tutte le filiere produttive da pochi detentor; di brevetti genetici e chimici e con unconseguente infragilimento del sistema produttivo agroalimentare;

14.CHE tale dipendenza è straordinariamente alta nel settore delle sementi dove, di fatto, la quasi totalità deisemi viene prodotta a! di fuori del territorio nazionale con relativa perdita di un settore strategico per il nostroPaese;15.CHE l’utilizzo di sementi modificate, rischia di determinare diversi svantaggi per le imprese agricole che pro-

Il Consiglio Provinciale

Il Consiglio provinciale, nella seduta del 31 maggio scorso, su proposta del consigliere , Francesco

Ciaramidaro (Rifondazione comunista), ha approvato,all’unanimità, un ordine del giorno sui rischi dell’uso

degli OGM, organismi geneticamente modificati.

Consiglio a cura di Rossella Inveninato

Pietro Testaì

GiovanniComposto

DomenicoBannò

GiuseppeMattia

FrancescoSpedale

GiovanniNicotra

MassimoGreco

GiuseppeAdamo

GiovanniPalermo

CarmeloRandazzo

Francesco De Luca

LorenzoGranata

PaoloSchillaci

FrancescoCiaramidaro

LuigiTosetto

Luigi Faraci

AntonioMarraro

GiovanniBarbano

SalvatoreNotararigo

GiuseppeAbramo

GiovanniInterlicchia

GiuseppeBonanno

MassimilianoLa Malfa

Giuseppa Calabrese

vice Presidente

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ducono con sistemi tradizionali, tra cui la diminuzione dei prezzi dei prodotti agricoli, la destagionalizzazione deiconsumi e la modificazione nell’utilizzazione dei fattori della produzione all’interno delle aziende agricole con con-seguente rischio di diminuzione del fabbisogno di manodopera e possibile esodo rurale;16.CHE è ancora in corso di approvazione la normativa comunitaria relativaall’impiego di sementi contenenti;17.CHE è compito della Provincia l’attuazione di una politica per la difesa delsuolo, la tutela e valorizzazione dall’ambiente e delle risorse naturali e laprevenzione delle calamità;

IMPEGNA IL PRESIDENTE e LA GIUNTA

1. a controllare o far controllare che le attuali coltivazioni avvengano neldelle norme vigenti ed in particolare della normativa comunitaria sull’uso confinato di OGM;

2. ad impegnarsi per la tutela dei consumatori, individuando, allo scopo, gli strumenti necessari ad un processo di identificazione degli alimenti interessati da tecnologie transgeniche e di conoscenza della reale provenienza dei prodotti contenenti O.G.M.;

3. a mettere in.atto ogni intervento di competenza dell’ amministrazione sul controllo di qualità degli alimenti agri co lo-foresta! i e di allevamento prodotti nel territorio;

4. ad avviare una seria campagna informativa, a tutti i livelli, sugli alimenti biologici e di qualità, sull’importanza di una sana ed equilibrata alimentazione, sui rischi connessi al consumo di alimenti contaminati con particolare riguardo agli OGM e alla loro diffusione nell’ambiente;ad informare attraverso incontri, i produttori presenti sul territorio sui rischi dell’utilizzo di prodotti geneticamente modificati nella filiera produttiva ed i rivenditori di alimenti sugli attuali obblighi di etichettatura relativi ai prodotti contenenti OGM;

6. a creare un tavolo di intesa tra produttori, industrie di trasformazione e di distribuzione del settore alimentare al iìne di valorizzare le possibilità alternative che si creano sul mercato dei prodotti di origine e naturali;

7. ad invitare le aziende Tornitrici di pasti e derrate alle mense pubbliche (includendo quindi le mense scolastiche) a dichiarare fomialmente il non utilizza di alimenti contenenti O.G.M. ed a prevedere l’inseriménto di una specifica clausola vincolante in tal senso hi occasione delle prossime gare d’appalto di ogni mensa pubblica,

8. a richiedere al Governo un impegno per:un controllo’ maggiore sui prodotti da semina per la possibile presenza di OGM per- una valorizzazione dei prodotti di origine, naturali e locali;- . far sì che le procedure di “autorizzazione di sperimentazione in campo aperto di OGM prevedano la richiesta di parere dell’autorità amministrativa locale e sia resa di pubblico dominio;

9. ad interessare la Regione ed i Comuni presenti sul territorio circa gli orientamenti assunti, dall’Amministrazione Provinciale sull’argomento OGM, verificando altresì la disponibilità di tali Enti a collaborare per il raggiungimento degli obiettivi sopra esposti;

10. a richiedere alla Unione Europea che la P.A.C sia caratterizzata da una valorizzazione della qualità dei prodotti non modificati geneticamente, sviluppando là ricerca sul patrimonio naturale esistente in Europa;

11. a ritenere non applicabile la libera scelta tra agricoltura convenzionale, agricoltura biologica ed agricoltura transgenica.

«Grazie per il contributo dato al tuo paese ealla provincia intera, per l’impegno e i risul-tati ottenuti alla guida della terza commis-sione. Ti riconosciamo un’onestà intellet-tuale che ti ha permesso di vivere la politi-ca sempre con stile, buon senso e soprattut-to come servizio alla collettività». Il presidente del Consiglio Elio Galvagno ha salutatocosì il consigliere Antonio Muratore che ha lasciatogli scanni del consesso , dopo due legislature, perricoprire la carica di presidente dell’Istituto CasePopolari. Muratore ha consegnato, durante la sedutadel Consiglio dello scorso 5 maggio, il testimone alsecondo dei non eletti, nella lista dei Ds, LuigiTosetto, avvocato di Assoro, dopo la rinuncia delprimo dei non eletti, Antonino Castano. Attestazioni

Michele Galvagno

Elio Galvagnopresidente del Consiglio

Giovanni BarbanoFrancesco CiaramidaroPaolo SchillaciLorenzo GranataGiovanni Palermo

presidentevicepresidentecomponentecomponentecomponente

presidentevicepresidentecomponentecomponentecomponente

presidentevicepresidentecomponentecomponentecomponente

presidentevicepresidentecomponentecomponentecomponente

presidentevicepresidentecomponentecomponentecomponente

Salvatore NotararigoPietro TestaiGiovanni InterlicchiaGiuseppe AdamoGiovanni Nicotra

Giuseppe BonannoAngelo MuratorePaolo SchillaciFrancesco De LucaDomenico Bannò

Luigi FaraciGiovanni CompostoGiuseppe BonannoCarmelo RandazzoGiuseppe Mattia

Giovanni InterlicchiaAntonio MarraroGiuseppe AbramoMassimo grecoFrancesco Spedale

DSPRCDSANUDC

DSSDIMargheritaIndipendenteAzzurri perGrimaldi

DSUDEURMargheritaUDCFI

MargheritaDSDSUDCFI

MargheritaDSDSANFI

Prima CommissioneAffari Generali – Problemi istituzionali,

del personale e quant’altro non attribuito espressamente ad altre Commissioni.

Seconda CommissioneBeni Culturali e Pubblica Istruzione

Solidarietà Sociale – Rapporti con la C.E.E.

Terza CommissioneAttività produttive – Sport.

Quarta CommissioneCostruzione e manutenzione infrastrutture

Provinciali.

Quinta CommissioneBilancio – Patrimonio – Parchi e riserve –

Politiche giovanili – Coordinamento servizidi volontariato.

Commissioni Consiliari

di stima sono state espresse da parte del capogruppodi Alleanza Nazionale, Lorenzo Granata e dellaMargherita, Giuseppe Bonanno. Per il capodell’Amministrazione, Cataldo Salerno, “Muratore èstato riconosciuto meritevole, non solo da parte dellaProvincia che lo ha segnalato alla guida dello IACP,ma anche del Governo regionale che lo ha nominato.Ho sempre ammirato la tua grande carica umana , latua serietà e la tua grande calma”. Il presidenteSalerno ha augurato buon lavoro anche al neo vicepresidente dell’Istituto Case Popolari, AntonioZuccalà. “Questo nuovo incarico mi lusinga e micarica di responsabilità – ha detto Muratore rivolgen-dosi ai colleghi- non prometto risultati, ma grandeimpegno”. Per i democratici di sinistra il capogrup-po è adesso Giovanni Barbano.

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Abbiamo partecipa-to alla grande ma-nifestazione inter-nazionale “Cibus”,vetrina del food

europeo, che vanta più di 2mila e400 espositori in rappresentanza di20 diversi Paesi.

La Provincia Regionale ha parte-cipato, realizzando un’area espositi-va che si è contraddistinta per laparticolarità della struttura pittore-sca, avendo riproposto il vecchio“baglio” siciliano, suscitando curio-sità ed attenzione da parte dei visi-tatori. I prodotti, le cui varietà sonostate rappresentate al meglio, sonostati molto apprezzati e soprattuttoper la realtà territoriale che si con-traddistingue, la genuinità e la tra-dizione secolare e che, non sono inantitesi ma si completano con unarealtà altamente industrializzata lacui presenza ha avuto la massimaparte nel corso di questo magnificoevento.

Proprio perché le grandi “firmedell’agrolimentare nazionale edinternazionale si sono rese visibilis-sime, la presenza della nostra Pro-vincia, con i prodotti nicchia gli oli,i formaggi, il magico piacentino, idolci tipici, il miele e non ultima labuona pasta, prodotta a Dittainoche completa la filiera produttiva

del nostro prezioso frumento, hannoavuto lustro e riconoscimenti.

In questo contesto hanno opera-to la III° commissione, composta daiconsiglieri Paolo Schillaci, Dome-nico Bannò, il capo gruppo di Rifon-dazione comunista, Francesco Cia-ramidaro, e l’assessorato provincia-le al ramo, al fine di rappresentareun momento nuovo ed insostituibi-le di comunicazione per garantirela massima visibilità ed un momen-to di incontro tra domanda e offertaa livello nazionale ed internaziona-le. Sottolineare la grande importan-za della partecipazione della nostraProvincia per la concomitanza conl’attribuzione a Parma della sededell’E.F.S.A. autorità europea per lasicurezza alimentare e per il cre-scente peso che ha nell’economiadel nostro Paese il settore agro-ali-mentare sarebbe superfluo, ma avervissuto questa esperienza ed averlacondivisa con i produttori ci invita adiffonderla per dare slancio ed en-tusiasmo agli addetti ai lavori sianoessi amministratori, produttori,aziende per una ancor più proficuapresenza e per una partecipazioneconvinta a questa manifestazione,vetrina colta e autorevole che puòessere trampolino di lancio, anche alivello internazionale, dei nostriprodotti.

Domenico Bannòconsigliere F.I.

Paolo Schillaciconsigliere DS

Francesco Ciaramidaroconsigliere Prc

spazioautogestito

Cibus:un’opportunità

unica

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del Consiglio Provinciale

Sul ruolo dell’Ente Pro-vincia si è sempre dettotanto e durante le occasionidi dibattito attorno alleriforme istituzionali nazio-

nali e regionali l’argomento ritornapuntualmente. Tutto ciò ha senso nellamisura in cui ogni volta che se ne parlanon si riparta dallo stesso punto.

Qualcuno, anche autorevole sotto ilprofilo intellettuale, cerca di farlo marischia di ridurne la capacità contributi-va al dibattito. Parlare del ruolo delleProvince presuppone infatti la pienaconoscenza della sua evoluzione istitu-zionale. Una riflessione sulla Provinciadi oggi non può non tener conto dellalegge di riforma n° 142/90 (L.r. 9/86 eL.r 48/91 in Sicilia) che rende attuativoil dettato costituzionale sulla valorizza-zione delle autonomie locali, dellalegge sull’elezione diretta del Pre-sidente della Provincia n° 81/93 (L.r.26/93 in Sicilia), del processo di trasfe-rimento di funzioni e competenzeavviato dalle leggi Bassanini, del TestoUnico n° 267/2000 nel quale come ènoto è refluita la quasi totalità delleleggi introdotte dal legislatore neglianni ’90, della riforma del Titolo V dellaCostituzione, della legge “La Loggia”n° 131/2003 e del dibattito attualmentein corso al Parlamento sull’impostazio-ne federale del futuro Senato dellaRepubblica. Così come sul piano scien-tifico non si può non tenere conto delmodo in cui tale Istituzione locale vienepercepita dalle comunità. A tal proposi-to va evidenziata l’indagine conoscitivasulla percezione di Sindaci, opinionleaders, operatori, opinione pubblicarelativamente a funzioni e ruolo delleProvince italiane commissionatadall’UPI nel novembre 2002 all’IstititoSWG (Dipartimento Ricerche Istitu-zionali, Sociali e Politiche). Da talericerca emerge chiaramente il nuovoruolo delle Province, che svolgonoun’essenziale attività di coordinamento

dello sviluppo economico locale assu-mendo un ruolo centrale nella comples-sa rappresentazione delle identitàsocio-culturali e civili dell’area di riferi-mento e configurando altresì una fun-zione preminente in materie che hannoun forte impatto sul territorio.

L’elezione diretta del Presidentedella Provincia è stata sicuramente ilpunto di svolta per il rilancio dell’ente,palesando la sua funzione di organi-smo di rappresentanza e coordinamen-to della vita e della identità dei cittadi-ni di un’area vasta. Le successive nor-mative hanno ulteriormente accentuatola sua funzione territoriale e il ruolo diamministrazione, di coordinamento eprogrammazione territoriale divenen-do, senza più alcun equivoco, ente digoverno della propria comunità, chia-mato a curarne gli interessi, a promuo-vere e a coordinare lo sviluppo. “Ciòelimina ogni dubbio residuo circa laconfigurazione della Provincia come

ente a fini generali”.1

Oggi, quindi, le Province hannocompetenze diffuse che coinvolgonotemi quali la promozione e il coordina-mento della attività economiche, la rea-lizzazione di opere di valore provincia-le in settori quali il mondo produttivo esociale, il commercio e il turismo, lacultura, lo sport e l’istruzione. Una fun-zione determinante è stata assegnataalle Province con il decreto legislativo469 del 1997, con il quale sono statedecentrate alle Regioni e agli enti localii compiti in materia di mercato dellavoro, con particolare riferimento allepolitiche attive e formative. In tale con-testo la Provincia è diventata l’elemen-to chiave per il successo dei nuovo ser-vizi per l’impiego (in Sicilia, per fortiresistenze dei poteri regionali, tale tra-sferimento non è mai avvenuto).Rilevante anche il ruolo che la Pro-vincia svolge sia nel processo di con-certazione con le forze sociali, sia neipercorsi di promozione territoriale

Massimo Grecoconsigliere di AN

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La Provincia nel nuovo Statuto

della Regione siciliana

delle politiche strategiche per lo svilup-po. Detto questo, appare anacronisticoe pertanto non produttivo continuare aridurre il ruolo dell’ente Provincia.Occorre invece accelerare il dibattitosulla previsione contenuta nell’ultimocomma dell’ art. 123 della Costituzionerelativa al Consiglio delle AutonomieLocali quale nuovo strumento di con-certazione e raccordo istituzionale conle Regioni.

La Conferenza delle autonomielocali, prevista dall’art.59 della L.r.9/86, convocata per i giorni 15 e 16maggio potrebbe essere l’occasione giu-sta per suggerire al legislatore regiona-le, che sta rielaborando lo Statuto dellaRegione Siciliana, un modello di rac-cordo, partecipazione e codecisioneistituzionale in sintonia con il mutatoquadro costituzionale di riferimento. Ilvero salto di qualità dell’intero sistemasiciliano, che ancora oggi vanta e riven-dica una specialità ordinamentalerispetto alle altre regioni d’Italia,potrebbe essere quello di superare l’at-tuale Conferenza Regione-AutonomieLocali a favore di una sorta di “Cameradelle Autonomie”, a garanzia dellareale partecipazione degli Enti Localialle scelte regionali, che dovrebbeesprimersi su tutte le proposte di leggee di programma riguardanti la genera-lità degli Enti Locali come “momentonecessario” dell’iter decisionale del-l’Assemblea Regionale Siciliana. Delresto solo con scelte innovative e corag-giose può avere ancora senso parlare dispecialità della Regione Siciliana, vice-versa tale specialità, a parte la denomi-nazione formale rimasta sulla cartacostituzionale, è già superata nei fatti.

1 Vincenzo Cerulli Irelli, La Provincianell’attuazione e nel completamento delnuovo ordinamento costituzionale.

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Desidero porgervi i miei ringraziamenti per l’invio del mensile.Per chi vive lontano dalla propria terra costituisce un modo perrafforzare un legame che nè il tempo né le distanze riescono a scalfire...

Alessandro Mastrandrea

Sappiamo cosa significhi ricevere, a casa, notizie e informazioni sullapropria terra. Auguri per il suo futuro e complimenti per la sua tenacianel custodire il ricordo delle sue origini.

Daniela Accurso

postala

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a cura di Daniela Accursoennaprovincia

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L’idea di partecipare al Cibusdi Parma ha acceso di entu-siasmo l’assessore provin-

ciale all’agricoltura, Cinzia dell’Aera(nella foto), e lo staff del servizio, con acapo Andrea Scoto. Una corsa contro iltempo ed ecco che la spedizione èpronta per misurarsi con le più grandirealtà produttive internazionali.Cibus, paradiso dei buongustai, è lavetrina più famosa d’Europa, dopo ilSial di Parigi. I prodotti di altissimaqualità contraddistinguono l’appunta-mento agro alimentare per eccellenza,

all’insegna di marchi al top e di standsraffinati, a cura dei designer più famo-si. Duemila e 500 espositori, con unarappresentanza straniera cospicua,hanno aperto le porte a Cibus chedall’84 ha accompagnato la crescitadel marchio Italian food.

La Provincia, rappresentata daiconsiglieri Domenico Bannò, PaoloSchillaci e Franco Ciaramidaro, nonpoteva mancare a questo appunta-mento. Con uno stand, progettato daun architetto ennese, Ivo Casa, che raf-figura l’antico baglio, con gli arnesi da

lavoro, nel pieno rispetto delle tradi-zioni, secondo una politica tesa a valo-rizzare i prodotti tipici, si sono accesi iriflettori sul pane Val Dittano, l’olioextravergine di oliva delle CollineEnnesi (in attesa di Dop), l’immanca-bile formaggio Piacentino ennese,lafava larga di Leonforte (per la quale èstata recentemente avviata la praticaper la registrazione nel registro varie-tale allo scopo di ottenere il marchioIgp).

E poi ancora salumi, vino, miele,conserve di fave, la cassatella di Agira,il liquore Ficodì.Tutti i prodotti espo-sti, sottolinea l’amministratore, hannosuscitato curiosità, interesse, fino acatturare l’attenzione dei grossisti coni quali i produttori hanno avviatoalcuni contatti. Del resto lo spiritodelle fiere è proprio questo: creareopportunità economiche, nell’ambitodi un rapporto commerciale di reci-proco scambio. Bilancio positivo, dun-que, per l’Ente locale che, tra i suoicompiti annovera quello di realizzareinterventi di promozione e sostegnodelle attività imprenditoriali.

L’esperienza incoraggia l’assessoreche fa sapere di impegnarsi a costruireuna rete ancora più fitta di rapporti traproduttori ed ente locale per disegna-re scenari vicini che vedano laProvincia affacciarsi nel panoramadelle esposizioni gastronomiche piùprestigiose.

Un’esperienza chiamata CIBUS

Enn

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Parola al ForumE

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a cura di Daniela Accurso

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Pace, diritti umani,ambiente…temi attuali,vecchi e nuovi, sui quali 32 gio-vani del territorio ennesehanno speso parole, formulatopensieri, elaborato considera-zioni. Si può racchiudere così“Parola al Forum”, a cura del-l’assessorato provinciale allePolitiche Giovanili, e del Forumgiovane, intrapreso dalla passa-ta Amministrazione, che havisto protagonisti assoluti i gio-vani. Il progetto, giunto alla suaconclusione, ha visto un pubbli-co numeroso, in rappresentanzadi scuole e associazioni, parteci-pare alla manifestazione, allaquale è intervenuta l ‘attriceennese di prosa Elisa Di Dio,interprete degli elaborati pre-sentati. Una vera e propria ker-messe che ha riscosso notevolesuccesso, sotto la regia del set-tore Socio culturale dell’Ente ela supervisione dell’assessorecompetente, Gaetano Adamo(nelle foto).

Ethel ConsiglioGià assessore provincialealle Politiche Giovanili

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ennaprovincia

a cura di Daniela Accurso

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Cominciare è sempre unassunto apprezzabile. Cer-to è meglio quando alle

parole seguono i fatti. Se ancora ètroppo presto per tagliare il nastrodel traguardo, qualcosa si muove.Difatti dopo appena un mese dal-l’appello alla sottoscrizione ”Resti-tuire i beni al mittente”, a cura del-l’assessore provinciale alle Areearcheologiche, Gaetano Adamo, si èacceso l’interesse sul comparto.Questo è in fin dei conti quello cuiaspira l’amministratore: sedersiattorno ad una simbolica tavolarotonda dove si parla di Tempo e diUomini, seguendo la curva dellamemoria. Si tratta di compiere unpasso indietro, per ripescare nellaterra del mito e degli eventi, attraver-so necropoli e città, ricomponendo unpuzzle della storia che parla attraver-so i suoi reperti. E sono proprio ireperti il tasto dolens di GiuseppeArena che è sindaco in una cittadinachiamata anticamente Kentoripa,tanto ricca e florida, 20 secoli fa, tantodeturpata e aggredita nell’ultimosecolo. I tombaroli, intere famiglied’Indiana Jones, hanno rivoltatocome un calzino le distese attorno al

paese, ricche di ogni ben di Dio,lasciando orfano un paesaggio dicose preziose e antiche. In modoparallelo a questa pirateria dell’ar-cheologia è fiorita un’arte raffinata eredditizia: il commercio internazio-nale dei beni. Addirittura l’attività diimport export si velocizza attraversoInternet, aprendo così una nuovafrontiera di scavi clandestini, condelle vere e proprie aste telematiche.L’emergenza, dunque, è su più fronti.Il sindaco centuripino, fiutando ilpericolo ormai incombente, non vuo-le gettare la spugna e alza il tiro, but-tandosi a capofitto sulla “questione”reperti. Da un decennio, difatti, ilprimo cittadino è di fronte ad unmuro di gomma. Non vuole metterebenzina sul fuoco, ma sa perfetta-mente di che cosa parla Adamo e diquale sfida ardita egli voglia lanciareal mondo del business che ruotaattorno a questo settore dell’arte.

Arena gioca la carta della legalità,con tutti i crismi dell’ufficialità. Ledate seguono un fitto dossier diincartamenti che segnano tappa:dicembre del 2000 quando vieneinaugurato il museo cittadino condelle “chicche” da fare invidia alleprestigiose bacheche del globo. Invetrina, difatti, veri gioielli di epocagreca e romana, come statue inmarmo, maschere e urne cinerarie.Da quel momento prende corpo lacorrispondenza tra Comune, museisiciliani e le 9 soprintendenze del-l’Isola, cui sono seguite laconiche edinefficaci riposte. Il tentativo è quellodi far rientrare nella sede più “natu-rale” i tesori, di cui una buona parteresta accantonata nei sotterranei deimusei e in particolare in quello sira-cusano. Ne è sicuro Arena che nonha peli sulla lingua quando motiva lesue certezze. “Ai primi del ‘900

Centuripe era sotto la gestionearcheologica del comune di Siracusa.Proprio in quel periodo venneroeffettuate numerose campagne discavi che hanno portato alla luce tan-tissimo materiale di cui si sono persele tracce. A questo punto la domandaè ovvia: dove sono finiti i nostri teso-ri? E soprattutto che fine ha fatto laricca collezione numismatica, dalmomento che il paese, con cittadinan-za romana, aveva il diritto di batteremoneta?” Interrogativi, questi, rivoltidirettamente al capoluogo sicilianoda cui il sindaco si aspetta rispostechiare e certe, compiacendosi di nonessere più il solista delle rivendica-zioni archeologiche, dal momentoche anche Adamo è sceso in campoper una causa culturale, ma anchelegale. La sua iniziativa è certamentelodevole, dice Arena, il problema èquello di riuscire a promuovere unacampagna di sensibilizzazione forte,incisiva e soprattutto unitaria, allaricerca dei tesori perduti. Un intentoambizioso, a larga scala, appassio-nante, se il messaggio arriva drittonella coscienza di chi si sente, inparte,”coinvolto” in un progetto col-lettivo.

Archeologia: il prezzo dell’appartenenza

Cen

turi

pe

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Un input all’agricoltura

a cura di Rossella Inveninato

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Abbandonata o meglio ridi-mensionata l’idea, natanegli anni ‘80, di uno svi-

luppo di tipo industriale del territo-rio, e che pochi risultati concreti haprodotto in termini di crescita econo-mica, si fa, sempre più strada l’esigen-za di portare avanti e sostenere unastrategia che affondi le proprie radicisulle vere vocazioni del territorio. Loconfermano autorevoli studi e ricer-che che hanno evidenziato come lasopravvivenza della provincia diEnna è fortemente condizionata dallavalorizzazione delle risorse naturali,dall’agricoltura e dal patrimonio cul-turale. Ed è su questo settore che biso-gna investire in termini di risorseumane e finanziarie per creare le con-dizioni reali di un benessere economi-co, soprattutto, per le generazionifuture. Negli ultimi anni, però, glieffetti della globalizzazione hannopenalizzato lo sviluppo delle areeinterne, favorendo l’esodo e l’abban-dono delle campagne. E allora comearginare questo fenomeno e comeintervenire per rilanciare e valorizzareil settore oggi in crisi per alcuni pro-

blemi rimasti irrisolti e cheattendono soluzioni concre-

te soprattutto da partedella Regione Siciliana? In

un documento sottoscritto, dal presi-dente della Provincia, Cataldo Sa-lerno, dall’assessore provinciale al-l’Agricoltura, Cinzia Dell’Aera e dalleorganizzazioni agricole professionali,si tracciano le linee guida che dovreb-bero caratterizzare l’intervento del-l’assessorato regionale per valorizzaree tutelare l’agricoltura delle zoneinterne. Strategie discusse ed esami-nate durante un confronto avvenuto,nei giorni scorsi, con l’esponente dellagiunta Cuffaro, Giuseppe Castiglione,durante il quale è stato deciso diavviare un tavolo tecnico regionale,un osservatorio operativo per pro-spettare soluzioni ai tanti problemisollevati.

Erogare gli incentivi alle aziendeagricole per i danni causati dalla sicci-tà; risolvere l’annosa questione delpagamento degli interessi per i mutui“Saccomandi” stipulati dagli agricol-tori; abbattere i costi dell’acqua, av-viare un piano per la distribuzionerazionale ed ancora maggiori soste-gni per le attività di valorizzazione etutela dei prodotti tipici. Sono statequeste le priorità individuate e sotto-poste dall’esponente della giunta Sa-lerno, Cinzia Dell’Aera, all’assessoreregionale all’Agricoltura. ”Ci aspettia-mo risposte concrete - ha sostenuto laDell’Aera dando forza alle richiestedelle organizzazioni agricole profes-

sionali - la nostra è una provinciache potrebbe vivere solo diagricoltura e di zootecnia maspesso, purtroppo viene pena-lizzata da ritardi e disattenzio-ni”. Il territorio ennese si diffe-renzia, rispetto alle altre pro-vince, per la presenza di 8invasi artificiali, di 5 aree diinteresse naturalistico e , per itratti montani dei principalifiumi. Sono tutte componenti

naturali che concorrono a determinareun’agricoltura ecocompatibile e digrande qualità e tipicità. E sono pro-prio i giovani che vogliono investire,consapevoli delle grosse potenzialitàofferte da questo tipo di agricoltura.Attualmente sono oltre 1000, che gra-zie agli incentivi nazionali ed europei,hanno avviato consorzi scommetten-do il loro futuro occupazionale nellanostra provincia. “E’ nostro dovereincentivarli ed incoraggiarli- ha soste-nuto la Dell’Aera- per arginare il feno-meno dell’emigrazione che continuaad essere costante in tutto il territo-rio”. I consorzi di tutela per le Dop,sono già, quasi tutti, in dirittura d’ar-rivo, occorre però un maggiore soste-gno per fare decollare i prodotti tipicilocali sui quali sia l’Ente che le orga-nizzazioni sindacali hanno creduto. Irisultati dell’attività di ricerca pro-mossa dall’Ente, in collaborazione conl’Università di Catania, confermano lenotevoli potenzialità del territorio perlo sviluppo di un’agricoltura di quali-tà, attraverso la valorizzazione dellaproduzione esistente e l’introduzionedi nuove colture capaci di produrrereddito . Un’attenta analisi scientifica,questa, che ha fornito anche validissi-me indicazioni sulla scelta di colturealternative e sulla coltivazione dipiante per uso energetico, quest’ulti-me importantissime per contenerel’inquinamento, l’erosione e per atte-nuare gli effetti devastanti dei muta-menti climatici che sempre con mag-giore frequenza sono causa di proces-si di desertificazione e dissesti idro-geologici. “Il perdurare della stasieconomica in agricoltura - sostengonoi firmatari del documento - comporte-rà inevitabilmente la chiusura di mol-tissime aziende con conseguenze in-sostenibili per l’ economia del territo-rio ennese”.

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aSviluppo

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a cura di Renzo Pintusennaprovincia

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Il 25 maggio nella ricorrenzadel XII° anniversario della stra-ge mafiosa di Capaci (22.5.’92)

in cui trovarono la morte il giudiceGiovanni Falcone, la moglie Fran-cesca Morvillo, gli uomini della scor-ta Rocco Di Cillo, Vito Montinaro,Maurizio Schifani, la città di Ennavive un momento di intensa parteci-pazione e riflessione, nell’ambito delconvegno “Un’idea di legalità” orga-nizzato dal CSA (ex-Provveditoratoagli studi) e dal liceo scientifico“Pietro Farinato “.

Il convegno rivolto agli studenti eai docenti del capoluogo e della pro-vincia coinvolge direttamente leIstituzioni locali, civili e sanitarie,magistrati, forze dell’ordine, maanche la società civile attraverso lapartecipazione delle organizzazionisociali e produttive e delle associa-zioni culturali, ambientaliste e delvolontariato.” Un convegno per con-tinuare non per concludere”, questoil proponimento del dirigente scola-stico del “Farinato”, Anna Marmo, edei docenti impegnati in un interes-sante e articolato progetto di educa-zione alla legalità realizzato con lacollaborazione degli operatori delSer.T. Nel ricordo di tutte le vittime

della mafia la scuola vuole rafforza-re l’impegno a costituire una rete trale diverse componenti del territorioper affermare una rinnovata culturadella legalità attraverso la condivi-sione di organiche e più estese inizia-tive capaci di incidere profondamen-te nelle coscienze.

Per gli animatori del progettoappena concluso è necessario pren-dere coscienza del fatto che la“mafia” oltre a essere la causa di unimpoverimento della società e dell’e-conomia isolana costituisce soprat-tutto l’effetto ultimo di una intrinse-ca debolezza della società siciliana,della sua economia, del diffuso dis-impegno civile, del mancato ricono-scimento dei siciliani nelle istituzionidello Stato italiano.

Limiti questi derivati dalla storiadel popolo siciliano, ma che hannolasciato spazio all’arroganza e allaprepotenza mafiosa, al diffuso mal-costume e inquinamento della vitapubblica, mali che possono comun-que rispondere a una “terapia” cultu-rale in parallelo con un rinnovato esolidale impegno di tutte le istituzio-ni, Unione Europea inclusa, a rimuo-vere le cause del sottosviluppo mate-riale e morale.

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La legalitàun impegno civile diffuso

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Premio Sicilia Proserpina 2004.A Caravaggio un piccolo mondo ennese

a cura di Daniela Accursoennaprovincia

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Non c’è solo una “ragio-ne” per fare comprende-re le” ragioni” del cuore.

L’affezione intima ad un luogo esi-ste se è ancorata ad un pezzo del-l’esistenza.

In un certo senso è questa lasfera di emozioni che anima un pic-colo mondo ennese,ma anche sici-liano, che vive lontano e si sentevicino, con l’attenzione per tuttoquello che accade e con la nostalgiadell’odore antico di pane caldoappena sfornato, del profumo dizagara nel cortile,del canto delgallo, al risveglio. Caravaggio: 16maggio. L’edizione del premioSicilia Proserpina 2004 è un pretestoper parlare ancora una volta del-l’Isola. La manifestazione, a curadell’associazione “Cenacolo di sto-

ria patria,” con la presidente, RosaDi Bella,gaglianese di origine, èimpeccabile. Il luogo, la sala delConsiglio comunale, è un piccolo“assaggio” di museo ,con affreschi edipinti della scuola di Caravaggio.Non mancano ospiti illustri presentialla cerimonia: in prima fila, tra glialtri,il vice presidente del Senato,Roberto Calderoli.

Al tavolo dei relatori, il presiden-te della facoltà di lettere dell’univer-sità di Palermo, Giovanni Ruffino,l’antropologo Antonino Buttitta, ilpresidente della Provincia di Enna,Cataldo Salerno,e tanti sindaci sici-liani. A fare gli onori di casa Rosa DiBella e lo speaker Pietro Poidimani,presidente associazioni culturalisiciliane in Lombardia. Cominciacosì, in una mattinata di caldo esti-

I premiati dell’ennese con Rosa Di Bella da sinistra:Roberto Speciale(Pietraperzia) coman-dante generale dellaGuardia di Finanza;Daniela Accurso(Enna) giornalista pro-fessionista, caporedattore all’UfficioStampa dellaProvincia Regionale diEnna; padre LuigiFerlauto (Troina)fondatore dell’Oasi ;Silvestro Fiorello(GaglianoCastelferrato) titolaredi una ditta di abbi-gliamento. Un riconoscimentoè stato assegnatoallo studiosoLino Guarnaccia.

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vo, la cerimonia che, al di là delletarghe, dei premi e dei riconosci-menti, vuole sfatare un luogo comu-ne: la politica non divide.

L’Amministrazione comunaledella cittadina, difatti, è leghista; ilsuo assessore alla cultura, LauraImeri, parla della Sicilia con grandeslancio, ricordando i colori fortidella natura, l’azzurro intenso delmare e promette nuove occasioni diincontro tra due luoghi che sonodistanti, solo per geografia e nonper valori.

Un lungo giro di applausi e disorrisi avvolge la sala gremita, con-sapevole che il momento è carico diemozione. Tutto il resto, le foto, idiscorsi, le strette di mano, i premisono all’insegna di un calore lom-bardo, ma anche tanto siciliano.

Alla cerimonia ci sono anche ilvice presidente della Provincia,Nicola Gagliardi, il presiden-te del Consiglio provinciale,Elio Galvagno, arrivati il gior-no prima, con il presidenteCataldo Salerno per incon-trare la delegazione dell’enne-se, con a capo Mario Ridolfo,di origine agirina, che vive aMilano. Ridolfo ha “strappato”alle istituzioni la promessa diessere presenti, a metà dicem-bre,alla manifestazione che siterrà presso l’universitàBocconi, promossa dalle asso-ciazioni ennesi. Tutti d’accordonel consolidare il rapporto tracomunità ennesi e Provincia,nell’ambito di fitto programmadi manifestazioni e convegni.

Cataldo Salerno consegnauna targa a Rosa Di Bella

La Provincia incontra le comunità ennesi

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provinciadalla

MOTO RADUNO DI PERGUSA 17-20 GIUGNO

Se hai il piacere di viaggiare inmoto, con lo scopo di visitaree conoscere i luoghi, di goderedel paesaggio e quanto possaessere esperienza, svago, edivertimento, partecipa al XVMOTORADUNO INTERNAZIO-NALE PROVINCIA DI ENNA, acura del Moto club di Pergusa.Il programma prevede unaserie di tour e gare che pren-dono il via il 17 giugno, perconcludersi domenica 20. Unakermesse di giochi, appunta-menti e competizione dedicataagli appassionati delle dueruote che amano viaggiare daturisti in luoghi suggestivi ericchi di cultura.

MotoradunoEnna

Il tempo attenua il dolore ma non scalfisce ilricordo. A distanza di 10 anni dalla sua

uccisione, avvenuta il 25 marzo del 1994 aCatania, la sua città, ha voluto dedicareun’intera giornata di commemorazione all’as-sistente capo della Polizia Penitenziaria, l’en-nese Luigi Bodenza, vittima della mafia. Arendere omaggio alla famiglia, sono state lepiù alte cariche istituzionali, civili, militari ereligiose. Sulle note del “Silenzio” intonate dalla bandamusicale del Corpo, è stata deposta unacorona di alloro ai piedi del monumento aiCaduti. Ad organizzare la manifestazione èstata l’associazione di polizia penitenziaria “Luigi Bodenza” di Enna che ha voluto, così,rendere vivo il sacrificio e la dedizione del

collega, che durante tutti gli anni di servizioprestato al carcere di Bicocca a Catania, siera distinto per umanità e onestà. Dovràessere di esempio per tutti coloro che ognigiorno , tra mille difficoltà e pericoli, svolgo-no questo delicato e difficile lavoro all’inter-no delle carceri. Luigi Bodenza è stato anchericordato, assieme al giudice RosarioLivatino, in un’altra iniziativa che si è svoltapresso l’istituto penitenziario di Catania.Durante la cerimonia sono stati piantati duealberelli di carrubo e affisse due targhe nelcortile antistante la caserma di Bicocca.Hanno trovato spazio, nella sala dei magi-strati del supercarcere, i ritratti del giudiceRosario Livatino e dell’agente Luigi Bodenzanella sala magistrati del super carcere.

CommemorazioniEnna

MusicaAssoro

Come potere offrire solidarietà aquelle comunità del Molise le cui

ferite del terremoto ancora non si sonorimarginate? Difficile trovare unarisposta. Si può cercare di alleviare ilpeso del ricordo attraverso alcune ini-ziative. Lo ha fatto l’associazionemusicale “Antonio Pacini”, che ilmese scorso, con la sua banda di 51musicisti, diretta dal maestroGiuseppe Piro, si è esibita in alcunicentri del molisano. In ritorno dal tour,i musicisti, accompagnati dall’asses-sore provinciale, Nino Pantò, sonostati ricevuti dal presidente dellaProvincia, Cataldo Salerno al qualehanno donato un piatto raffigurante ilcastello assorino. L’esperienza nonsarà l’unica. Grazie ad un protocollod’intesa tra il comune locale e leamministrazioni del Molise verrannofavoriti scambi culturali.

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a cura di Daniela Accursoennaprovincia

Vuole entrare nel guinnesdei primati, a tutti i costi.E prima o poi, ne è con-

vinto, ce la farà. Giuseppe Caruso(nella foto), 40 anni, aidonese, è il tito-lare di un’azienda casearia con 20dipendenti. I suoi prodotti, oltre ad

essere altamente biologici, sonoinediti per le forme. Hacominciato alcuni anni ad-dietro e precisamente nel2000, quando confezionò la

pezza di formaggio piùgrande di tutta la Si-cilia, ma forse anchedel Meridione: unaforma di primo sale

pepato siciliano del peso di 200 chi-logrammi. Fu un successo anche peri più grandi ipermercati di tuttaItalia che lo ospitarono, creando cosìun’attrattiva commerciale di cuiancora si parla. Non contento diallora, Caruso ha fatto il bis, conuna variante: ha aumentato il peso,portando la sua ultima “fatica” a 250chili. Dove vuole arrivare l’impren-ditore che segue le orme del padre,che ama il suo lavoro e garantisce lamassima genuinità dei suoi prodot-ti? Ha un piano ambizioso e diver-tente, lo ammette: lanciare la sfida aisuoi colleghi. «Vediamo chi realizzala pezzatura più grande».

Il lago di Pergusa ritorna a viveree con esso anche un’antica tradi-zione religiosa. Grazie all’au-

mento del livello delle acque è statopossibile riprendere un rito sacro,rimasto per circa 20 anni solo nel ricor-do degli ennesi. In occasione dellafesta del “Signuruzzu du lacu” ilCrocifisso ha, infatti, attraversato, sudi una barca il bacino dove si è cele-brata la benedizione delle acque. Amigliaia si sono riversati sulla riva perassistere alla cerimonia che ha avutoper i fedeli un duplice significato: reli-gioso, con la ripresa di un rito scom-parso da decenni e al quale molti,soprattutto gli abitanti del luogo, sonoparticolarmente legati ; e ambientale enaturalistico, in quanto il lago rivive,con la sua flora, la sua fauna ed adessocon le sue tradizioni popolari. «E’ stataper noi una grande scommessa, diffi-cile ed esaltante - commental’assesso-re provinciale all’Ambiente SalvatoreTermine - alla quale abbiamo creduto.

Siamo andati dritti per la nostra stra-da e i risultati sono stati incoraggian-ti. Abbiamo messo in campo tutte lenostre energie e ignorato quanti cre-devano che per il lago non vi era, ora-mai, nulla da fare. Oggi, grazie alnostro intervento, attraverso l’immis-sione di acqua dalla diga dell’Ancipae alle abbondanti precipitazioni de-gli ultimi mesi, il livello delle acquesfiora i 2 metri di altezza. Tutto ciò haconsentito un risveglio eccezionaledella natura. Oggi a Pergusa si respi-ra un’aria nuova per il cinguettio dimigliaia di uccelli e per la presenzadi una flora variegata e rigogliosa».La barca, utilizzata dai confrati pertrasportare il Crocifisso, è stata acqui-stata, già da alcuni mesi, dalla Pro-vincia Regionale e serve per la lottabiologica alle zanzare. L’imbarca-zione permette, infatti, d’inoltrarsi trai canneti e intervenire là dove si anni-dano le uova di questi fastidiosissimiinsetti.

Mai vista una pezza di formaggio così gigantesca

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Il rito dopo 20 anni a cura di Rossella Inveninato

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a cura di Rossella Inveninatoennaprovincia

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21maggio: Concorso na-zionale di teatro “Arteper la pace”. Si alza il

sipario, s’accendono le luci. E’ tantal’emozione, la tensione, ma anche lagioia e la soddisfazione per essere lì,a ricevere l’applauso di una platea dialunni e insegnanti provenienti datutte le regioni d’Italia. A tenere alti icolori della Città sono stati loro, glialunni delle quinte e terze classi delplesso Sant’Onofrio del secondo cir-colo elementare Santa Chiara, chedopo avere brillantemente superato,la selezione regionale, hanno conqui-stato il 10° e 11° posto .

Rispolverando l’antico e pur sem-pre affascinante teatro delle mario-nette, che porta con sé la magia e lacreatività di un tempo passato, lonta-no dagli effetti speciali e dal compu-ter, quando bastava poco per “mera-vigliare”, i 75 alunni hanno parlato dipace, di tolleranza tra i popoli e difolckore. E lo hanno fatto, con ilcuore, portando in scena due spetta-coli “ Il sogno di Pinocchio” e il “ Rebiscotto”. Nel primo, in una soffittaabbandonata s’incontrano i due per-sonaggi, Pinocchio e il Pupo sicilianoe tra le note della canzone “Un’isolache non c’è”, si ritrovano i bambini ditutte le razze e accade qualcosa di

veramente speciale… Il Re biscottoinvece, che costringeva la regina astare sempre in mezzo alla farina persoddisfare ogni suo desiderio, scopreil valore della giustizia, mette daparte i suoi capricci per dedicarsi aisuoi sudditi. «Il progetto – ha spiega-to il direttore didattico, GiovanniRibulotta – s’inserisce in un contestopiù ampio di educazione ai valoriche come scuola portiamo avanti daanni. Il tema della pace è, senz’altro,uno di questi, soprattutto, in unmomento così particolare perl’Umanità».

E per testimoniare il bisogno dipace e dire sempre più forte no alleguerre, hanno acceso i loro sorrisi e leloro speranze nella grande fiaccolatache si è svolta durante la kermesse,durata 3 giorni. «E’ stata un’espe-rienza molto significativa perchéabbiamo imparato - dice uno deiprotagonisti che inscena Pinocchio –

come la tolleranza, l’amore e l’amici-zia siano fondamentali per aspirarealla pace».

Dietro le quinte , a seguirli passopasso in questa esaltante avventura ,ci sono state loro, le insegnantiFrancesca Giarratana, Fenisia Mira-bella, Mariella Vasco, Marisa Vetri,Ettore La Paglia e Francesca Bonaserache con tanta pazienza, tanto amore ededizione hanno preparato e curatoassieme a tutti i bambini, nessunoescluso, ogni particolare dello spetta-colo. Dal mese di gennaio i ragazzihanno partecipato ai laboratori dovesono state favorite le attività creativee manuali. “ Sono stati gli stessi alun-ni - spiega Fenisia Mirabella - a pre-parare i pupazzi, utilizzando ognitipo di tecnica e i più svariati mate-riali, dalla carta, alla calza, alla scato-la di formaggini”. Negli spettacolianche molto folckore con canti e ballisiciliani.

Arte per la pace:in finale una scuola di Enna

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a cura di Daniela Accurso

ha collaborato Giuseppe Napoli

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La passione per i motoril’ha ereditata da papàAntonio, campione di

rally. Marco Falzone, 18 anni, hacominciato per gioco con il kart.Poi si è preso sul serio, fino adentrare nella rosa dei campioniregionali, partecipando a le gareisolane e nazionali, conquistando iprimi posti in classifica.

L’ultima in ordine di tempo, il 2trofeo circuiti cittadini “100 Ica” diCastelvetrano (primo posto asso-luto). Se fosse stato un campionedi una disciplina cui sono puntatiriflettori dei media, sarebbe unpersonaggio famoso. Il kart, inve-ce, appartiene agli sport conside-rati “minori”. Marco lo sa, maessendo un ragazzo con la testa

Non è facile mettere insiemetanti piccoli, ma anche tantiadulti, in un’unica giorna-

ta,all’insegna della passione. La pas-sione ha un nome : il kart. Non sem-bra ma nel capoluogo e nel suo hin-terland sono in tanti sportivi e dilet-tanti a seguire le gare in pista, a sob-barcarsi trasferte e costi per coccolareun interesse sano, stimolante e fuorida competizioni ambigue.La kermesseha avuto un risultato , quello di tra-sformare una piazza, la più grande , intermini di espansione della città, inuna pista per go-kart. Centinaia dibambini pronti a cimentarsi nellaguida dei piccoli bolidi.E tanto entu-siasmo. Questi gli ingredienti della IIedizione della manifestazione “Bam-bini & go-kart”, tenutasi il mese scor-so. Organizzata dal “Karting club”,presieduto da Vittorio Mungiovino, incollaborazione con il Comune ennesee la Provincia regionale, l’iniziativamira a promuovere uno sport affasci-nante, ma poco praticato. E il riccoprogramma della manifestazione sem-bra aver raggiunto la scopo. Tra unaprova e l’altra, infatti, i partecipantihanno ammirato le esibizioni dei piùesperi piloti del “Karting Club” e deiveterani (piloti over 50, tra i cui anchealcuni vincitori dei passati campiona-ti regionali). Ma i veri protagonistisono stati i bambini che, prima,hanno potuto saggiare le difficoltàdella guida, in un semplice circuitoovale; poi, ma soltanto i migliori,hanno potuto affrontare il giro di pistacompleto e più impegnativo. “Gliobbiettivi del “Karting club” – spiegail segretario, Ugo Gagliano – sonomolteplici. Anzitutto, cerchiamo diincoraggiare la pratica di questosport, nella speranza di scoprire qual-che talento che, per mancanza diopportunità, rischia di non emergere.In secondo luogo, ci stiamo impe-gnando per ottenere la realizzazionedi una pista, recuperando una vecchiatradizione che vedeva Pergusa comela meta preferita degli amanti del go-kart. I sogni non finiscono qui. LaKarting club, difatti, si augura di por-tare ad Enna una gara agonistica dilivello regionale. Intenti ambiziosi,questi, a cui non mancano i progetti,come la realizzazione di una scuoladi go-kart e l’organizzazione di unagara valida per il campionato “circuiticittadini.”

Marco Falzone: l’emozione continua...

Kart: avanti tutta

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a sulle spalle che già lavora nell’a-zienda di papà e mamma, e viven-do una dimensione sportiva moltotranquilla, alza le spalle se glionori della cronaca non gli riserva-no i riconoscimenti meritati.

La prova della sua bravurasono le coppe sistemate su untavolo ad hoc nel salone di casa.Sono i suoi trofei per i quali con-corre, corre e pure vince. E di que-sto ne va fiero, al punto che, apoco a poco, sta maturando un’i-dea tutta sua: dedicarsi a tempopieno allo sport, per diventare unvero campione di gare nazionalied internazionali. Chissà, se il suosogno non possa trasformarsi inrealtà. Del resto le piste del gokart… sono infinite.

CLASSE 100Mario GiamoCarla DongiovanniCarlo MingrinoRomina Vaccaro

CLASSE 125Antonello MeddaAlessandro Maio

MONACO KARTMario Lena

PROVA DEI VETERANIArmando Comito Giovanni MaioPaolo ParrinelloMarco Biagio Falzone

Piloti

CLASSE 50Giovanni MungiovinoGiuliano PatrinicolaErmes MeddaMichele BeccariaBruno Di Fabrizio

CLASSE 60Simone Patrinicola

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a cura di Daniela Accursoennaprovincia

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Possibile che solo le mani e lavoce di un terapista possanocondizionare, in modo positi-

vo, una squadra, fino a potrarla al suc-cesso? La risposta è si. Non ne fa unmistero l’allenatore dell’Altecoen, Ma-rio Gulino, che ringrazia ufficialmentePiero Tamburo per avere aiutato lasquadra di pallamano maschile (nellafoto con il presidente Salerno) ad accedere alcampionato di A 1. L’esperto in materiadi corpo e di spirito, non ha ricettemiracolose, non si porta dietro farmaci,vitamine o integratori. Nella sua vali-gia c’è solo la sua consolidata esperien-za di fisioterapista, con i suoi studi dibio energia, e la tenacia di un professio-nista. Il mister dell’anti doping pereccellenza ha messo appunto una tecni-ca, tutta sua che è un mix di esercizifisici, allenamenti e traning autogeno.Tamburo conosce il corpo umano nellesue pieghe più intime, e sa bene chel’organismo, la sua muscolatura, le suefibre nervose non possono non esserecollegate alla mente e all’animo.

Grazie alla sua ventennale esperien-za di fisioterapista e ai suoi costanticontatti con colleghi di fama interna-zionale, perfeziona un metodo di lavo-ro, chiamato “tecnica Tamburo”. Gliatleti si sottopongo , prima degli alle-namenti, ad un protocollo ginnico che liporta a consolidare una carica fisicaeccellente. «Praticamente si tratta -spiega Tamburo - di preparare il corpoa quello che sarà l’allenamento vero eproprio». Tutto secondo precise regole,il cui filo conduttore è la naturalezzadei movimenti che, combinati attraver-so una sequenza ritmica, portano l’a-drenalina al top. I risultati sono eviden-ti sin dalle prime sedute. A questi eser-cizi di grande concentrazione si ag-

giungono poi, in fase avanzata di alle-namento, sedute di gruppo, in cui sipreparano gli atleti, attraverso tecnichedi rilassamento, intervallate a tecnichedi incitamento, fino a simulare, solocon l’immaginazione, la partita. Ilrisultato è assicurato, garantisce Gu-lino che ha visto con i suoi occhi lasquadra scendere in campo con unagrinta senza paragoni ed una potenzafisica senza precedenti. Tamburo, or-mai famoso nel mondo sportivo, si èconquistato così un altro pezzo di no-torietà.

La nazionale di pallamano,difatti, loha voluto a tutti i costi a Teramo per lapreparazione alla partita dei mondialidi fine maggio con l’Islanda. Ha accet-tato, l’allenatore, facendo i conti con isuoi impegni: sono tante , difatti lesquadre di altre discipline sportive,compreso il calcio, che lo inseguono ,per averlo, almeno nella prima fase, diquesta singolare formula di “bio” alle-namento. E’ difficile, però, dividersi,specie quando si guarda “oltre”, cosìcome fa Piero Tamburo che ha già per-fezionato la sua terapiafuori dall’ambito agoni-stico. I pazienti affetti davertigini, da ansia, dastanchezza fisica, da unaerrata postura, possonosottoporsi a questo alle-namento “dolce“. E sonogià in tanti, anche fuoridai confini siciliani, chegrazie alla “tecnica”sono soddisfatti di avereriacquistato l’equilibriofisico e di avere ritrovatoun “benessere” tutto na-turale.

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Un bioterapista speciale

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a cura di Cinzia Farinaennaprovincia

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Il mese scorso si è tenuta pressola sala Cerere affollata di pubbli-co, la cerimonia di conferimento

del Premio Euno 2004, giunto alla sua19esima edizione, a Giuseppe Di Giu-gno. Il Premio, istituito dal KiwanisClub nel 1985 per rendere onore “aduna personalità di Enna o della provin-cia” distintasi nel campo delle arti,delle scienze, della letteratura, dell’im-prenditoria, del diritto, della saggisticae, comunque, in attività a caratterespiccatamente socio-economiche, cul-turali ed umanitarie” – come recita l’ar-ticolo 2 del regolamento – viene asse-gnato quest’anno al fisico nucleare conquesta motivazione “Fisico di notevoleprestigio internazionale, affascinatodalla musica con ragionata inventiva,ha applicato nell’arte musicale le sueprofonde conoscenze fisiche, creandosistemi innovativi di alto contenuto tec-nologico per le composizioni musicali.Fisica e musica hanno trovato in lui sin-tesi e forma di alta elevazione spiritua-le”. Ennese nato a Bengasi nel 1937,Giuseppe Di Giugno si è laureato infisica a Roma. Ha insegnato “Strutturadella Materia” all’Università di Napolifino al ‘75, e contemporaneamente hasvolto attività di ricerca e sperimenta-zione presso i laboratori nazionali difisica nucleare a Frascati, partecipandoa importanti progetti, e a Ginevra pres-so il CERN (Centro Europeo RicercheNucleari). La sua grande passione perla musica lo ha portato a impegnarsisempre più nel campo dell’Elettro-acustica e dell’Audio Digitale, tanto daessere invitato nel ’75 dai compositoriLuciano Berio e Pierre Boulez a Parigipresso l’IRCAM, per la realizzazione

del dipartimento di Computer Music.Qui ha realizzato diversi prototipi disintetizzatori digitali aprendo nuoviorizzonti alla composizione ed esecu-zione musicale, offrendo sistemi tecno-logicamente innovativi ai più grandicompositori contemporanei. Lavoroproseguito al suo ritorno in Italianell’88, fino al 1999. Nel 2001 conun’orchestra sinfonica virtuale ha pre-sentato l’opera “Mort de Cléopatre” diBerlioz, inserita in “Opera High Tech”,rappresentata ad Alessandria d’Egittoper l’inaugurazione della nuovaBiblioteca, poi a Parigi e in numerosecittà italiane.

Di Giungo si è presentato a salaCerere raccontandosi, ravvivando nel-l’uditorio il calore di ricordi comuni:consuetudini tramontate, presidi diferro ormai scomparsi, antichi affetti dicompagni di scuola – i presidi di untempo, Ligotti e Vita, il glorioso gruppodei “ragazzacci di sinistra”, Di Giugno,Antonio Maddeo, Ercole Siciliano,Sabatino Lo Giudice, Liborio Termine.Con un occhio attento ai più giovaniinterlocutori cui ha saputo rivolgersicon sensibilità e vivacità di spirito,

mostrando ad esempio in diapositiva lapropria pagella di V ginnasio con undue in matematica e un tre in fisica,quasi a voler sottolineare che un insuc-cesso scolastico, accettato per quelloche è, non pregiudica la vita e che ilsistema-scuola non sempre è in gradodi misurare intelligenze e personalità.Una bella, garbata lezione di indipen-denza di pensiero offerta ai giovani aiquali ha indirizzato il suo messaggio:segua ciascuno la propria strada, colti-vando con serietà e determinazione ipropri interessi più autentici. Tanto piùsignificativo questo, in quanto presentiin sala più di sessanta studenti dellescuole medie superiori che, conseguitoil diploma di maturità con il massimodei voti, hanno ricevuto l’attestato dibenemerenza ed encomio solenne almerito scolastico “L’Alfiere”, istituitodal Kiwanis come corollario del PremioEuno fin dall’anno sociale 1991/92.

Da un paio d’anni in pensione,Giuseppe Di Giugno continua a fare lecose che gli piacciono di più: accantoalle sue grandi passioni – la fisica, l’e-lettronica, la musica – si dedica oggiall’astronomia per la cui diffusione harealizzato due osservatori astronomiciin provincia di Roma in grado di offrirea un pubblico sempre più vasto presen-tazioni multimediali e osservazioninotturne proiettate su grande schermodegli oggetti celesti più interessanti.Ma lui punta verso il cielo di monta-gna, privo di inquinamento luminoso,un telescopio che si è costruito da sé,portatile ,paragonabile per potenza aquelli più sofisticati.

Il Premio Euno al fisico Di Giugno

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CONSIGLIO D’EUROPA:

Organizzazione internazionale a cui aderiscono 45Stati membri. Ha sede a Strasburgo.

Avenue de líEurope67075 Strasbourg CedexTel. +33 (0)3 88 41 20 00Sito internet: www.coe.int

CONSIGLIO EUROPEO:

Riunisce i capi di Stato e di Governo degli Statimembri, i Ministri degli Esteri, il Presidente dellaCommissione ed il Presidente del Parlamentoeuropeo. Descritto nell’art. 4 del Trattatosull’Unione europea: “Il Consiglio europeo daall’Unione l’impulso necessario al suo sviluppo ene definisce gli orientamenti politici generali”. Leriunioni si svolgono in primavera e in autunno aBruxelles, le altre due volte nelle città che rappre-sentano la Presidenza di turno (Ricordiamo checambia ogni sei mesi seguendo un ordine presta-bilito).

CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA:

E l’organo legislativo della Comunità; per un grannumero di competenze comunitarie, esso esercitatale potere legislativo in codecisione con ilParlamento europeo. Il Consiglio è costituito daun rappresentante di ciascuno Stato membro a

livello ministeriale, abilitato ad impegnare il pro-prio governo, la sua composizione varia a secon-da dei temi trattati: occupazione e affari sociali,agricoltura, ecc... I membri del Consiglio sonopoliticamente responsabili dinanzi ai rispettiviparlamenti nazionali.

Rue de la Loi 175B-1048 BruxellesTel: +32.2.285.61.11Sito internet: www.consilium.eu.int

PARLAMENTO EUROPEO:

Il Parlamento europeo, Ë l’unica istituzione euro-pea eletta a suffragio universale da tutti i cittadinidegli Stati membri. Il Parlamento esercita tre pote-ri fondamentali: il potere legislativo, il potere dibilancio e il potere di controllo. Esso svolge unruolo politico crescente in seno all’Unione euro-pea. La procedura legislativa normale è la codecisione:posti su un piano di parità, Consiglio eParlamento europeo approvano congiuntamente lalegislazione proposta dalla Commissione.L’accordo finale del Parlamento europeo è indi-spensabile.

Il Parlamento è formato da 626 deputati (dal 1°maggio sono 732). Attualmente il Parlamentoconta sette gruppi politici (PPE-DE, PSE, ELDR,VERDI-ALE, GUE-NGL, UEN, EDD, NI). Nei diver-

si gruppi confluiscono oltre cento partiti politicinazionali. Prima della votazione in seduta plena-ria, i gruppi politici esaminano le relazioni dellecommissioni parlamentari in funzione del loroorientamento politico e spesso presentano emen-damenti. Essi svolgono inoltre un ruolo importan-te nella fissazione dell’ordine del giorno delle tor-nate nonchè nella scelta dei temi d’attualità daiscrivere a detto ordine del giorno.

Il Parlamento europeo dispone di tre luoghi dilavoro: Strasburgo, Bruxelles e Lussemburgo.I deputati europei si riuniscono in seduta plenariauna settimana al mese (tornata) a Strasburgo.Alcune tornate supplementari di due giorni si ten-gono a Bruxelles che peraltro è la sede dei lavori.Durante due settimane al mese, i deputati parteci-pano alle riunioni delle commissioni parlamenta-ri, mentre la settimana restante è riservata alleriunioni dei gruppi politici.Le commissioni parlamentari sono, attualmente,17; elaborano e approvano relazioni sulle propo-ste legislative cosÏ come relazioni di iniziativa.Esse redigono inoltre pareri destinati ad altrecommissioni parlamentari.

Parlamento europeoRue Wiertz 60B-1047 Bruxelles Tel: +32.2.284.11.11

Chi Lavora al Parlamento

L’Unione Europea con 25 Stati

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a cura di Gianpaola Mazzola

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Il 1° maggio scorso 10 nuoviPaesi sono entrati a far partedell’Unione europea. Una data

fatidica se si considera che é la primavolta nella storia dell’UnioneEuropea in cui si verifica un allarga-mento cosi’ ampio. Già in questomese 162 deputati appartenenti ainuovi paesi siederanno a pieno titoloall’Europarlamento.

Il processo di ampliamento è statoavviato nel 1993 durante il vertice diCopenaghen nel quale vennero fissa-ti i parametri politici ed economiciche i Paesi cosiddetti PECO (Paesidell’Europa centrale ed orientale)dovevano rispettare per entrarenell’Unione Europea. Di questi 10Paesi “PECO” solo 8 aderiscono:Repubblica Ceca, Repubblica Slo-vacca, Estonia, Lettonia, Lituania,Polonia, Ungheria, Slovenia mentreper gli altri due (Bulgaria e Ro-mania) il rinvio é solo di qualcheanno (2007). Agli 8 che fanno partedell’UE si aggiungono Malta e Ci-

pro. Lo sforzo da parte dei governidei nuovi Stati membri é stato gran-de. Hanno, difatti, dovuto attivareuna serie di cambiamenti, recepire lalegislazione comunitaria, allinearsialle politiche europee, avviare unprocesso di privatizzazione econo-mica, migliorare ed adeguare il loroapparato organizzativo in modo dagestire ed applicare gli strumenticomunitari.

Se non fossero stati animati dauna forte motivazione e determina-zione per un’economia di mercato eper un’Europa democratica il loroprocesso di transizione si sarebbearrestato da tempo. In questa fasesono stati assistiti da programmi distabilizzazione macroeconomica chein questi anni hanno contribuito acreare le premesse per un loroingresso. Il 1° maggio non é solo ladata di un’Europa a 25 Paesi, maessa diviene un nuovo soggetto geo-politico e geo-economico di rilevan-za globale in grado di dialogare alla

COMMISSIONE EUROPEA:

La Commissione europea ha poteri di iniziativa, diesecuzione, di gestione e di controllo. Essa ècustode dei trattati e incarna l’interesse comunita-rio. » costituita da un collegio di 20 membri indi-pendenti (due membri per la Germania, la Spagna,la Francia, l’Italia e il Regno Unito, e un membroper ciascuno degli altri paesi), tra cui il presiden-te e due vicepresidenti. » nominata per cinqueanni dal Consiglio, che delibera a maggioranzaqualificata, in accordo con gli Stati membri, ed èsoggetta al voto di investitura del Parlamentoeuropeo, dinanzi al quale è responsabile. Il colle-gio dei commissari è assistito da un’amministra-zione composta da direzioni generali e da servizispecializzati, il cui personale è ripartito principal-mente tra Bruxelles e Lussemburgo.

Commissione EuropeaRue de Loi 200B-1048 BruxellesTel: +32.2+299.11.11

COMITATO ECONOMICO E SOCIALE:

Il Comitato economico rappresenta gli interessidelle diverse categorie economiche e sociali. Essoè composto da 222 membri, ripartiti in tre catego-rie: datori di lavoro, lavoratori e rappresentanti diattività specifiche (agricoltori, artigiani, PMI eindustrie, professioni liberali, rappresentanti dei

consumatori, rappresentanti della comunità scien-tifica e pedagogica, dell’economia sociale, dellefamiglie, dei movimenti ecologici).

Comitato economico e socialeRue Ravenstein 2B-1000 BruxellesTel: +32 (0)2 546 90 11Sito internet: www.esc.eu.int

COMITATO DELLE REGIONI:

composto di 222 rappresentanti delle collettivitàregionali e locali, nominati per quattro anni dalConsiglio, che delibera all’unanimità, su propostadegli Stati membri. Il Comitato è consultato dalConsiglio, dal Parlamento europeo e dallaCommissione in settori che rivestono interesse alivello regionale e locale, in particolare l’istruzio-ne, la gioventù, la cultura, la salute pubblica, lacoesione economica e sociale.

Comitato delle RegioniRue Montoyer 82-102B-1000 BruxellesTel: +32.2.282.22.11Sito internet: www.cor.eu.int

CORTE DEI CONTI EUROPEA:

La Corte dei conti europea, che ha sede aLussemburgo, è composta di quindici membri,

nominati per sei anni con decisione del Consigliodell’Unione europea adottata all’unanimità, previaconsultazione del Parlamento europeo. La Cortedei conti controlla la legalità e la regolarità delleentrate e delle spese dell’Unione europea e neaccerta la sana gestione finanziaria.

Corte dei Conti Europea2, rue Alcide de GasperiL-1615 LUSSEMBURGOTel: +352 4398-45410Sito internet: www.eca.eu.int

CORTE DI GIUSTIZIA:

La Corte di giustizia delle Comunità europee ècomposta da un numero di giudici pari al numerodegli Stati membri. Attualmente, essa si componedi quindici giudici, assistiti da otto avvocati gene-rali, nominati per sei anni dagli Stati membri dicomune accordo.Essa assolve due funzioni principali:verificare la compatibilità con i trattati degli attidelle istituzioni europee e dei governi; pronunciarsi, su richiesta di un giudice nazionale,sull’interpretazione o la validità delle disposizionidel diritto comunitario

Corte di giustizia delle Comunità europeeL-2925 LussemburgoTel: +352.4303.1Sito internet: www.curia.eu.int

pari con altre potenze geo-politiche egeo-economiche. Affinché l’Europasi affermi nello scenario internazio-nale con maggior ruolo é ormai ne-cessario che l’UE approvi al più pre-sto il Trattato costituzionale, che seb-bene ancora da perfezionare, sarebbeuna base di partenza importante perconsolidare il ruolo dell’UE nellascena della politica estera internazio-nale.

L’Europa ha davanti a sé unanuova occasione: diventare una soli-da realtà politica ed economica cheagisce come un attore globale sullascena internazionale. L’allargamentoé un’opportunità e non una minac-cia. Ha permesso di stabilizzare areegeografiche che sono state le polve-riere dei conflitti mondiali. L’Europaa 25 Paesi é una nuova opportunitàeconomica, un nuovo grande merca-to di oltre 400 milioni di cittadini chepotrà contribuire a rilanciare l’eco-nomia e avviare un nuovo e diffusoprocesso di crescita economica.

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a cura di Vincenzo Di Natale

Nell’art. 8, CapoII del CCNLd e l l ’ o t t o b r e2003 si defini-sce mobbing:

“una forma di violenza morale opsichica in occasione di lavoro -attuato dal datore di lavoro o daaltri dipendenti - nei confronti diun lavoratore. Esso è caratteriz-zato da una serie di atti, atteg-giamenti o comportamenti, di-versi e ripetuti nel tempo in mo-do sistematico ed abituale, aven-ti connotazioni aggressive, deni-gratorie e vessatorie tali da com-portare un degrado delle condi-zioni di lavoro e idonei a com-promettere la salute o la profes-sionalità o la dignità del lavora-tore stesso nell’ambito dell’uffi-cio di appartenenza o, addirittu-ra, tali da escluderlo dal conte-sto lavorativo di riferimento.”

Il termine deriva dal verboinglese to mob, che indica l’attodi assalire o aggredire in grup-po.

Il fenomeno s’è affermato neipaesi anglosassoni nella secondametà degli anni ’80. In Italia èstato oggetto di studi sotto ilprofilo medico e legale solo dapochi anni. Lo stesso INAIL loha inserito recentemente neglistudi tra le nuove patologiecome malattia professionale(Circolare n. 71 del 17 dicembre2003).

Nel settore pubblico non èancora sostanzialmente emersoanche se è prevedibile unaumento del fenomeno a seguitodelle logiche privatistiche nel-

l’organizzazione e nel funziona-mento delle amministrazionipreviste nel dlgs 165/2001: pergli artt. 16 e 17 la dirigenza pub-blica svolge la sua attività inrelazione ad obiettivi da rag-giungere con un’autonomianella gestione ed organizzazionedel personale simili a quelle deldatore di lavoro. Le logiche pri-vatistiche introdotte nell’orga-nizzazione delle risorse umanepotrebbero costituire un terrenodi coltura delle pratiche delmobbing.

In realtà in ambito P.A. siparla di mobbing derivante dadisfunzioni organizzative equindi il fenomeno sarebbeespressione di un malessere de-terminato da comportamentiinconsapevoli del dirigente ofunzionario ovvero da situazionistrutturali ed organizzative sullequali il dirigente o funzionario èimpossibilitato a influire.

Per contrastare il fenomeno ilCCNL obbliga le amministrazio-ni ad istituire entro sessantagiorni dalla sua entrata in vigoreil Comitato antimobbing “con ilcompito di raccogliere dati rela-tivi all’aspetto quantitativo equalitativo del fenomeno, diindividuarne le possibili cause edi formulare proposte di azionipropositive”.

Il comitato, formato da rap-presentanti sia sindacali sia del-l’amministrazione, ha la funzio-ne di verificare l’esistenza di fat-tori organizzativi e gestionaliche possano determinare l’insor-gere di un malessere ed even-

Pubblica amministrazione

tualmente di prevenirlo o risol-verlo con attività formative,rispetto alle quali il comitatoparitetico opera come elaborato-re di proposte per l’amministra-zione. Tali proposte formative,fatte nell’ambito dei piani for-mativi che dovrebbero esserepresentati entro il 31 marzo diogni anno, sono finalizzate al-l’affermazione di una culturaorganizzativa.

L’importanza della culturaorganizzativa è stata sottolinea-ta nella Direttiva del Ministrodella Funzione Pubblica sul Be-nessere Organizzativo emanatanel mese di aprile di quest’an-no.

Si ritiene fondamentale che leamministrazioni realizzino emantengano il benessere fisico epsicologico delle persone perché“per lo sviluppo e l’efficienzadelle amministrazioni le condi-zioni emotive dell’ambiente incui si lavora, la sussistenza di unclima organizzativo che stimolila creatività e l’apprendimento…… costituiscono elementi difondamentale importanza.”

Per assicurare il benessereorganizzativo le amministrazio-ni definiscono obiettivi chiari edespliciti e devono riconoscere evalorizzare le competenze e gliapporti dei dipendenti e stimo-lare nuove potenzialità, “assicu-rando adeguata varietà dei com-piti ed autonomia nella defini-zione dei ruoli organizzativinonché pianificando adeguatiinterventi di formazione”.

e benessere organizzativoMobbing

nelle Pubbliche Amministrazioni

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delibereGiunta Provinciale

Data N°

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Chi è interessato a sottoscrivere l’appello“RESTITUIRE I BENI ARCHEOLOGICI AL MITTENTE”,può inviare una mail o questo coupon alla redazione diEnna Provincia specificando:

Nome______________________________

Cognome___________________________

Data di nascita_______________________

Professione_________________________

Restituite i beni archeologici al mittente

Istituzione Corsi serali ad indirizzo IGEA e Geometri presso l’Istituto di IstruzioneSecondaria Superiore “E. Majorana” di Troina.

Istituzione dell’indirizzo “Abbigliamento e Moda” presso l’Istituto Professionale diStato Agroambientale di Barrafranca sede coordinata dell’Istituto Professionale peri Servizi Commerciali e Turistici di Valguarnera.

Istituzione Corso serale Liceo Socio Psico - Pedagogico riservato a studenti lavora-tori presso il Liceo Ginnasio “VACCALLUZZO” di Leonforte.

Modifica della deliberazione della G.P. n.361 del 30/12/2003 relativa alla conces-sione di un contributo al colleggio dei Rettori delle Confraternite Ennesi per la rea-lizzazione della Settimana Santa - Pasqua 2004.

Adozione schema programma triennale delle opere pubbliche anno 2004 - 2006.

Impegno ulteriore somma assistenza di disabili mediante l’erogazione di presta-zioni rieducative e didattiche per l’anno 2003/2004.

Conferma contributo in concorso spese alla Pro Loco di Catenanuova per l’eroga-zione della manifestazione “Donare : un gesto d’amore infinito”.

Complesso turistico “Albergo Sicilia di Enna”. Rescissione contratto di gestione.

Finanziamento all’Ente Nazionale Sordomuti ONLUS sez.ne prov.le di Enna perl’erogazione del servizio di “Assistenza alla comunicazione” anno scolastico2003/2004.

Rinvio ex legge dei termini dell’approvazione del Bilancio di previsione per l’eser-cizio 2004: Assegnazione dei fondi ai Dirigenti (Art. 163, commi 1 e 3 D.Lgs.267/00).

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ennaprovincia

Struttura Organizzativa

1° Settorevice segretario generale: Ignazio MonastraTel. 0935/521214 - Fax 0935/500429 e-mail: [email protected] Garibaldi, 2 - 94100 EnnaArchivio e Protocollo Tel. 0935/521238Gabinetto del Presidente Tel. 0935/521260e-mail: [email protected] del Presidente del Consiglio Tel. 0935/521284e-mail:[email protected] Centro Elaborazione Dati Tel. 0935/521339e-mail: [email protected] Centralino e Servizi Telefonici Tel. 0935/521111Ufficio Affari Generali Tel. 0935/521206Ufficio Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica Tel. 0935/521358Ufficio Contenzioso Tel. 0935/521361Ufficio Contratti Tel. 0935/521319Ufficio Deliberazioni Tel. 0935/521206Ufficio Messo, Pubblicazioni e Notificazioni Tel. 0935/521328Ufficio Relazioni con il Pubblico Tel. 0935/521227e-mail: [email protected] Stampa Tel. 0935/521261 - Fax 0935/521308e-mail: [email protected]

2° Settoredirigente amministrativo: Ignazio MerlisennaTel. 0935/521400 - Fax 0935/521406e-mail: [email protected] V. Emanuele, 24 - 94100 EnnaServizio Atti Normativi, Selezione e Concorsi Tel. 0935/521402Servizio Gestione Economica del Personale Tel. 0935/521440Servizio Gestione Giuridica del Personale Tel. 0935/521434Ufficio Contenzioso del Personale Tel. 0935/521401

3° Settoredirigente contabile: Gioacchino GuarreraTel. 0935/521234 - Fax 0935/501299e-mail: [email protected] Garibaldi, 2 - 94100 EnnaServizio Bilancio e Conto ConsuntivoTel. 0935/521239Servizio Gestione Entrate e SpeseTel. 0935/521333Servizio Economato Tel. 0935/521271Servizio Gestione Finanziaria del PersonaleTel. 0935/521270Ufficio Tributi Tel. 0935/521265

4° Settoredirigente amministrativo: Luigi ScavuzzoTel. 0935/521427 - Fax 0935/501024e-mail: [email protected] V. Emanuele, 24 - 94100 EnnaUfficio Agricoltura Tel. 0935/521443Ufficio Artigianato Tel. 0935/521423Ufficio Centro per l’ImpiegoTel. 0935/500827 - Fax 0935/505446Via Chiaramonte, 6 - 94100 EnnaAgenzia Enna SviluppoTel./Fax 0935/504747 Web: www.ennasviluppo.ite-mail: [email protected] Europa e dell’ internazionalizzazione delle PMITel. 0935/521422-26876-502491 - Fax 0935/502493e-mail:[email protected]

5° Settoredirigente Tecnico: Antonino CastanoTel. 0935/521230 - Fax 0935/500429e-mail: [email protected] Garibaldi, 2 - 94100 EnnaServizio Manutenzione Stradale Zona Nord Tel. 0935/521217Servizio Manutenzione Stradale Zona Sud Tel. 0935/521218Servizio Progettazione Opere Stradali Tel. 0935/521221Servizio Espropriazioni Tel. 0935/521306

6° Settore dirigente tecnico: Giovanni PetronioTel. 0935/521161 – e-mail [email protected] Garibaldi, 2 – 94100 EnnaServizio Progettazione, Direzione Lavori e CollaudiServizio Atti Amministrativi LL.PP Tel. 0935/521304Servizio Gare LL.PP Tel. 0935/521215Servizio Espropriazioni Tel. 0935/521306

7° Settoredirigente amministrativo: Giuseppa GattoTel. 0935/521205 - Fax 0935/500202e-mail: [email protected] Garibaldi, 2 - 94100 EnnaServizio Beni Culturali Tel. 0935/521237Servizio Pubblica Istruzione Tel. 0935/521278Servizio Socio Assistenziale Tel. 0935/521344-341Servizio Sport, Turismo e Spettacolo Tel. 0935/521354

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Segretario GeneraleGiuseppe SacconeTel. 0935/521232 - Fax 0935/500429e-mail: [email protected]

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8° Settoredirigente tecnico: Giuseppe ColajanniTel.0935/521213 Fax 0935/503266 e-mail [email protected] Garibaldi, 2 – 94100 Enna Servizio Inquinamento Atmosferico e Tutela delle Acque Tel. 0935/521290Servizio Tutela del Territorio Tel. 0935/521289Servizio Riserve Naturali e Pianificazione del Territorio Tel. 0935/521241Servizio di Protezione Civile Tel.0935/521225-505956 Fax 0935/23201Ufficio Energia Tel. 0935/521225Sala Operativa Tel. 0935/23201e-mail: [email protected]

Settore 9°dirigente amministrativo: Antonella Buscemi Tel. 0935/521229P.zza Garibaldi, 2 – 94100- EnnaServizio Patrimonio iliare Tel. 0935/521321Servizio Autoparco Tel. 0935/521258-521294Servizio Gare per Beni e Servizi Tel. 0935/521331Servizio Economato e Patrimonio Mobiliare Tel. 0935/521271Servizio Vigilanza su Autoscuole e Agenzie di Consulenza Automobilistica Tel. 0935 521303-521358

10° Settore - Liceo Linguistico provinciale paritario Abramo Lincolndirigente scolastico: Aldo Petralia telefax 0935/531917Cittadella degli Studi Enna. www.liceolinguisticoenna.it e-mail preside: [email protected]

11° Settore - Liceo Linguistico provinciale paritario Martin Luther King dirigente scolastico: Giuseppe Sammartino telefax 0935/960360Via Scaletta, 6 Agirae-mail presidenza: [email protected] segreteria: [email protected]

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Cataldo Salernopresidente

Personale, Turismo,Università,Contenzioso

Antonino Pantò

Infrastrutture, Protezione Civile

Nicola GagliardiAttività Produttive

Risorse Agroalimentari eZootecniche, Pari Opportunità

Gaetano Adamo

Aree Archeologiche,Politiche Giovanili,Formazione Professionale

Giuseppe Saccone

segretario Generale

Fortunato Gatto

Pubblica Istruzione,Diritto allo Studio

Rino Agnello

Servizi Socio-Assistenziali,Attività Culturali e Sportive

Salvatore Termine

Ambiente e Riserve Naturali

Cinzia Dell’Aera

Vincenzo Capizzi

Patrimonio, Bilancio, Relazioni finanziarie conl’Unione Europea

Giunta Provinciale

Assessori

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Sei in grado di disegnare, creare vignette, caricature a mano libera o conla computer grafica?...Inviane una copiaalla redazione di Enna Provincia e lapubblicheremo per te in questo spazio.

La sete - Gaetano Vicari


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