Date post: | 02-May-2015 |
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U.O. di Educazione alla Salute dr. M. Gallo U.O. Psicologia dott.ssa M. Marino
U.O. Tutela della Salute della Donna dell’Infanzia e della Famiglia dr. G. Lo Bue U.O. di NeuroPsichiatria Infantile dr. P. Porrello
Distretto 13 direttore dott. V. Lo Schiavo
un progetto coordinato e condotto da:
dott.ssa C. Meli psicologa – psicoterapeuta
dott.ssa M. Vini psicologa - psicoterapeuta
È un progetto rivolto alle coppie che per la prima volta diventano
Genitori È un percorso di crescita finalizzato a sostenere la funzione
genitoriale e lo sviluppo psicoaffettivo del
Bambino È uno spazio di condivisione e sostegno tra donne impegnatenella straordinaria esperienza dell’
Allattamento
Sappiamo quanto è importante il ruolo dei genitori nello sviluppo dei bambini.
La relazione con i genitori influenzerà la formazione psicologica del bambino, i suoi atteggiamenti e le opinioni del mondo, come le relazioni personali nel
futuro.Durante la gravidanza si instaurano i giusti equilibri
all’interno della coppia che si appresta a trasformarsi da coppia coniugale a coppia genitoriale. Il padre e la madre costituiscono i due poli nel triangolo familiare,
cioè l’elemento femminile che accoglie in sé il figlio e l’elemento maschile che favorisce – quando è giunto il
momento –il cammino verso il mondo.Attraverso il bonding ( attaccamento ) si avvia il
processo di formazione del legame tra i genitori e il loro bambino. E’ questo legame profondo, specifico,
permanente (fisico e psicologico insieme), che permette di allattare, di cullare, di giocare col proprio bambino,
ma anche di proteggerlo, di non trascurarlo, di non abbandonarlo.
Il bonding permette di far emergere nei genitori istinti nascosti utilizzando il loro “periodo sensibile”; viene così favorita una grande sensibilità comunicativa che
produce efficaci risposte alle diverse necessità del bambino.
“Quando il bambino guarda negli occhi della madre, che cosa vede?” …….il bambino, negli occhi della madre, non vede la madre, ma vede l'immagine che la madre si è costruita di lui. Donald Winnicott
Il bambino è, fin dalla nascita, soggetto attivo, pre-dotato di caratteristiche comportamentali-emotive
che lo predispongono al rapporto sociale ed all’interazione emotiva, non è tabula rasa ma
soggetto e partner di scambi relazionaliIl processo di sviluppo della capacità di socializzare
è di tipo interattivo, madre bambino rappresentano un sistema aperto capace di scambiare informazioni
sia all’ interno che all’esterno, si influenzano reciprocamente e si comportano come una totalità organizzata ma la relazione diadica madre-bambino comporta l’allargamento alla triade paterna ed a
tutta l’intera famiglia .La funzione più propriamente specifica del legame
madre-bambino riguarderebbe l’acquisizione degli schemi di interazione che consentono a questo di entrare in rapporto cooperativo con altri membri della specie, schemi necessari allo sviluppo del
linguaggio e delle altre capacità cognitive. Quindi lo sviluppo degli affetti e delle capacità
cognitive preposte alla loro regolazione è correlato alle modalità qualitative delle prime relazioni del
bambino con i propri genitori
ALLATTAMENTO AL SENO LA PARTENZA ALLATTAMENTO AL SENO LA PARTENZA MIGLIORE MIGLIORE
Quando il bambino nasce, cessa il rapporto di
nutrizione diretto assicurato dal cordone ombelicale. D'ora in avanti per alimentarsi dovrà
compiere uno sforzo, e assumere così i nutrienti che devono soddisfare i suoi precisi fabbisogni di
energia. L'alimentazione del piccolo influisce non solo sul suo sviluppo fisico, ma anche sulla sua
futura salute.
L'allattamento al seno, ad esempio, oltre al latte offre anche la possibilità di uno scambio
fisico, e cioè calore, contatto di pelle, abbraccio, ecc., cose queste che non possono essere considerate complementari al cibo, ma sono esse stesse nutrimento. In altre parole
mentre si appaga il senso della fame, si instaura anche una relazione: si crea fra madre
e bambino un dialogo che è fatto di tanti messaggi corporei, individuali e quindi ricchi di
significato relazionale.
(relazione UNICEF)
Il progetto, attraverso l’intervento di sensibilizzazione dei genitori e di supporto
alle puerpere, attraverso l’ approfondimento della consapevolezza del proprio Sé corporeo, si propone di potenziare le capacità comunicazionali e di contatto della
coppia, rivolgendo particolare attenzione al periodo dell’allattamento, considerato cruciale al fine di un buon legame di
attaccamento madre-figlio. Il progetto si rivolge ad un gruppo di
partecipanti costituiti da coppie primipare, e si articola in due fasi.
Una prima in cui le coppie verranno incontrate al 7° e all’8° mese, per due incontri di gruppo di discussione ed
approfondimento sul tema della genitorialità.Durante questa fase, sarà inoltre possibile programmare momenti specifici di approfondimento/chiarimento, rivolto
alle singole coppie che ne faranno richiesta.La seconda fase si avvierà dopo la nascita e sarà caratterizzata da 2 percorsi paralleli e simultanei.
Gruppo di sostegno psicologico alle puerpere in allattamento
( referente dott.ssa Cinzia Meli)Il gruppo avrà cadenza quindicinale, le attività di tipo psico corporeo avranno come obiettivo: Aumento della
consapevolezza corporea - Migliore capacità di espressione emozionale - Autocentratura e grounding
Gli strumenti e le tecniche utilizzate saranno quelle dell’analisi bioenergetica
(respirazione profonda. facilitazione espressiva, scioglimento delle tensioni)
alcuni incontri saranno dedicati all’apprendimento del massaggio
bioenergetico dolce da effettuare sul neonato.
Interventi di osservazione della relazione madre-padre-bno
( referente dott.ssa Marianola Vini)Tali interventi a cadenza quindicinale prima e mensile successivamente si avvieranno dal primo mese di vita
del bambino e si svolgeranno durante tutto il suo primo anno. al fine di valutare le modalità interattive e di comunicazione reciproche, da correlare al livello di sviluppo psicomotorio e relazionale del piccolo e alla qualità delle sue risposte in grado di influenzare la
qualità delle risposte da parte dei genitori.L’osservazione di questi comportamenti relazionali
avverrà anche con l’ausilio di riprese video che consentiranno ai neo-genitori di poter meglio
comprendere quali modalità interattive mettono in atto e se necessario, con l’aiuto dell’esperto, migliorarle.
Durante questo periodo eventuali disfunzioni della crescita
psicofisica saranno trattate, laddove possibile, o indirizzate ai centri specialistici, per ulteriori
approfondimenti.
I bambini osservati, superato il 1° anno di vita verranno incontrati con cadenza
trimestrale al fine di seguire il percorso-crescita fino al
compimento del terzo anno.