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URBINO, 16 NOVEMBRE 2010 PENSANDO DI SERA. Oggi non si dubita più che parti diverse del cervello...

Date post: 02-May-2015
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URBINO, 16 NOVEMBRE 2010 PENSANDO DI SERA
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Page 1: URBINO, 16 NOVEMBRE 2010 PENSANDO DI SERA. Oggi non si dubita più che parti diverse del cervello decidano per noi in anticipo rispetto alla nostra impressione.

URBINO, 16 NOVEMBRE 2010

PENSANDO DI SERA

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Oggi non si dubita più che parti diverse del cervello decidano per noi in anticipo rispetto alla nostra impressione di aver preso coscientemente una decisione.

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Libet ha verificato sperimentalmente, assieme a un neurochirurgo, su soggetti volontari che dovevano essere operati al cervello, che nella neocorteccia il segnale si attiva circa 500 millisecondi prima che siamo coscienti della decisione, ad esempio, di muovere un dito.

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Daniel Wegner parla dell’ILLUSIONE DELLA VOLONTA’ COSCIENTE, MIT Press, 2002.

Su SCIENCE, 329, 2 luglio 2010, Custers e Aarts mostrano sperimentalmente che molte nostre decisioni vengono prese inconsciamente. Ad esempio, se in una stanza sentiamo un leggero odore di detergente è più facile che ci mettiamo a spolverare la scrivania.

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Ogni stato mentale è determinato dagli stati fisici. Ovvero: le nostre conoscenze scientifiche stabiliscono che è impossibile che la stessa situazione fisica consenta due diverse situazioni mentali.

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Se vale il fisicalismo minimale, allora l’unica forma di libertà per l’uomo sarebbe quella che Peter van Inwagen ha chiamato “compatibilismo”. Cioè noi siamo liberi nella misura in cui sono i nostri neuroni che determinano i nostri comportamenti.

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Rossi ruba il portafoglio, se non l’avesse fatto uno scienziato malvagio, che controlla il suo cervello, lo avrebbe costretto a farlo lo stesso. Dunque Rossi non è libero, ma è comunque responsabile della sua azione. (Frankfurt, 1969)

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Se Rossi non può fare altrimenti non è responsabile delle sue azioni.

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Lo stato di due particelle entangled non è determinato dallo stato di ogni singola particella.

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La scienza naturale moderna, benché basata su un progetto riduzionistico, cioè di spiegazione di tutto quello che accade nei termini di pochi tipi di entità semplici e microscopiche, non ha ancora realizzato tale teoria.

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Un conto è una teoria riduzionista completa, che giustificherebbe il fisicalismo minimale, un conto è un progetto di conoscenza riduzionistico, che, con ogni probabilità non esaurirà mai la complessità della realtà.

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Il non riduzionismo non implica l’olismo. Cioè noi non possediamo una conoscenza diversa da quella atomistica che la scienza propone. Ma semplicemente non sappiamo come è fatto il mondo in tutte le sue parti. Siamo quindi liberi di credere che siamo liberi.

Non è stato ancora dimostrato che la libertà del volere sia un’illusione.


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