V INCHIESTA SUL MERCATO DEL LAVORO A ROMA
GRUPPO DI RICERCA:
Prof. Paolo de Nardis
Prof.ssa Roberta Iannone
Dott. Romano Benini
Oltre la crisi con le piccole e medie imprese Commercio, artigianato, moda e servizi:
fabbisogni professionali,
condizioni e prospettive del mercato del lavoro
a Roma
FONTI TEMI GUIDA
Europee : report Commissione
Nazionali: dati Istat Ministero del Lavoro, Regione, Provincia, Comune;
Camera di Commercio
Organizzazioni di impresa
Rapporto crescita e lavoro
Capacità competitiva
Qualità dei sistemi e innovazione
Fattori di competitività settoriale e territoriale
Servizi per il capitale umano
Flessibilità del lavoro e domanda delle imprese
Focus: PMI e imprese a dimensione artigiana
ASPETTI DI FONDO DEL
CONTESTO ROMANO
Evoluzione della creazione di ricchezza
Evoluzione del mercato del lavoro
Fattori di competitività positivi e critici
Convergenza sull’area metropolitana di
politiche pubbliche, servizi e programmi
nazionali, regionali, provinciali e comunali
Impatto delle politiche e dei servizi:
capacità istituzionale
ASPETTI DI FONDO DEL
MERCATO DEL LAVORO
Dal 2008: il mercato del lavoro romano tiene, ma non crea occupazione aggiuntiva per scarso funzionamento del raccordo domanda offerta
Dal 2006: fattori quantitativi nel terziario con rapporti a termine strutturali
2011: tenuta, ma mancato innesto di segnali di ripresa con occupazione aggiuntiva
Grandi imprese: recupero delle assunzioni a termine (aumento dei somministrati da marzo)
PMI: tenuta dell’occupazione, ma stasi nella ricerca di personale
IL SISTEMA TERZIARIO
È il principale veicolo occupazionale a Roma, città terziarizzata in modo estremo: 85% dell’economia.
È il veicolo occupazionale che tiene durante la
crisi, anche per via dell’estensione degli ammortizzatori in deroga: 87% degli occupati.
Terziario a bassa intensità di conoscenza e
anticiclico: rischi di precarietà (75% di rapporti a termine nel biennio 2009-2010): fattori quantitativi.
IL SISTEMA TERZIARIO
Terziario avanzato a buona intensità di conoscenza: ben presente ma con alcune
difficoltà di reperimento di personale durante la fase di crisi e con contratti più stabili. I fattori qualitativi dell’economia romana sono
legati al terziario avanzato: la fase di crisi e l’esigenza di personale con esperienza
ostacola il consolidamento occupazionale di questo segmento importante.
IL SISTEMA ARTIGIANATO E PMI
Dimensione artigiana delle imprese romane: rilevante, ma di poco sotto la media nazionale.
Impatto occupazionale della dimensione
artigiana: inferiore alla media (le grandi imprese assumono più delle piccole).
Tema: le medie imprese di qualità sono
meno presenti e non guidano i processi delle imprese artigiane come nel contesto del quarto capitalismo strutturato.
IL SISTEMA ARTIGIANATO E PMI
Difficoltà nel reperimento di manodopera con esperienza e competenza (circa il 20% dato strutturale).
Difficoltà nella disponibilità dei giovani ad
accettare la proposta contrattuale, discordanza tra aspettative e richiesta dell’impresa.
Tema: i mestieri mancanti nell’artigianato romano
e il passaggio generazionale. Tema: la promozione dell’artigianato tradizionale.
IL SISTEMA MODA
Alcune presenze storiche e tradizione di laboratori sartoriali.
Limiti nella presenza di grandi case e
innovazioni creative. Alcuni interessanti segnali di
controtendenza e potenzialità. Presenza di strutture formative, necessità
di orientamento e potenzialità nel mercato del lavoro.
IL SISTEMA MODA
Presenza di laboratori creativi, necessità di promozione.
Presenza di eventi, necessità di marketing
coordinato. Competitività con Firenze:
fattore positivo, capitale ed eventi; fattore critico, il rapporto tra talenti e
laboratori di impresa nel tessuto produttivo diffuso.
IL FATTORE TURISMO
Turismo, ricettività e ristorazione: fattore aciclico storico e consolidato.
Elemento occupazionale (come la pubblica amministrazione) stabile, ma privo di forte dinamicità (dato occupazionale fermo).
Aspetti quantitativi forzati e qualitativi meno sostenuti: stasi occupazionale (vedi fattore dell’alta produttività sul lavoro) e rischi di sommerso e irregolarità (emergenza ricettività irregolare).
IL FATTORE TURISMO
Aumento delle presenze 2008-2010: 20%; aumento della ricchezza indotta: 5%; aumento dell’occupazione: 2%.
Dato esemplare e significativo: presenza media sotto i tre
giorni. Aspetto quantitativo: turismo mordi e fuggi contro turismo
culturale. Potenzialità non sviluppate: rapporto turismo e cultura e turismo artigianato artistico. Aspetti che non incidono sul dato di fondo. Esemplarità del dato: le scelte delle politiche promozionali
incidono su qualità e quantità del lavoro in tutti i settori, anche quelli anticiclici.
IL SISTEMA DEI SERVIZI PER IL LAVORO
E LA FORMAZIONE
Roma: buona l’infrastruttura e la potenzialità dell’economia (25° posto ) e male quella dell’istruzione e del lavoro (200° posto) . Ritardo sul capitale umano e sul funzionamento mdl, che limita l’impatto positivo dei fattori innovativi e tecnologici esistenti sul territorio.
Buona la produttività del lavoro, la formazione continua
e l’alta formazione (primi in Italia con la Lombardia).
Dimensione strutturale dei rapporti a termine per gli
aspetti di fondo del sistema economico, non solo per la crisi.
Richiesta di personale ad alta scolarizzazione e di
competenze tecnico professionali molto dichiarata dalle imprese.
IL SISTEMA DEI SERVIZI PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE
Economia terziarizzata: con servizi inadeguati la buona flessibilità diventa precarietà.
Roma: un operatore CPI e COL ogni mille disoccupati (Parigi: uno ogni 60).
Difficoltà nel personalizzare interventi e politiche attive e di fare preselezione alle imprese, problemi di rilevazione per le vacancies delle PMI. PMI: non assumono anche per difficoltà di reperimento
di competenze e per differenza di aspettative tra domanda ed offerta.
IL GOVERNO DEL MERCATO DEL LAVORO
Ritardo storico decennale, modello di governance integrata non funzionante, legislazione superata, mancata fase di riforma del 2005 pubblico-privato.
Lazio: al 200° posto su 267 regioni europee per
il funzionamento ed efficienza del mercato del lavoro, pur con una buona produttività.
Regione: Lazio 2020 e sforzi per recuperare i
ritardi sull’integrazione formazione lavoro e sul raccordo con il territorio; mancanza di prassi consolidate sul trasferimento delle politiche attive e sulla personalizzazione delle misure (tema: voucher e dote)
IL GOVERNO DEL MERCATO DEL LAVORO
Provincia: CPI inadeguati ab origine (sono 5 anziché 25, un operatore ogni 1000 iscritti anziché 1 ogni 100); assenza del patto di servizio e dell’erogazione di politiche attive; esperienze sparse e non di sistema.
Roma Capitale: disomogeneità dei percorsi di
orientamento scolastico e del lavoro, inadeguata integrazione con il sistema di servizi provinciale.
Criticità comuni: assenza di un rapporto strutturato con le
imprese, mancata pianificazione dalla rilevazione dei fabbisogni alla promozione della formazione e delle politiche (mercato della formazione deciso dai formatori); assenza di una programmazione triennale provinciale.
IL FATTORE SICUREZZA SUL LAVORO –
ROMA CAPITALE
Dati positivi nella fase di crisi
Dati particolarmente positivi rispetto al tessuto
delle PMI, migliori rispetto alla media
nazionale
Buon impatto delle campagne di
comunicazione
Buona sicurezza degli impianti ed attenzione
alle modalità di svolgimento del lavoro, nel
rapporto con una alta produttività
Problema degli incidenti in itinere e sulla
strada
DATI DI SINTESI: EVOLUZIONE DELLA
CREAZIONE DI RICCHEZZA
Roma crea ricchezza in modo stabile grazie ai fattori aciclici tradizionali, economia di rendita meno condizionata dal mercato.
Sono fattori statici, con aspetti quantitativi che non possono essere spinti oltre (immobiliare, pubblica amministrazione, terziario storico, etc.) e che non determinano ulteriori fattori di crescita a fronte della domanda.
Roma ha potenzialità di ricchezza aggiuntiva attraverso gli elementi innovativi del tessuto produttivo (PMI, innovation tecnology, audiovisivo, terziario avanzato etc.), che necessitano di servizi mirati
DATI DI SINTESI: EVOLUZIONE DELLA CREAZIONE DI RICCHEZZA
Necessità di sostenere le componenti dell’economia romana più legate al mercato e innovative e più in grado di determinare scelte qualitative.
Questa componente innovativa durante la crisi ha
tenuto meglio della componente tradizionale od aciclica (minore perdita di occupati e maggiore propensione all’assunzione) e costituisce il riferimento per il salto verso la qualità del sistema.
Sono modalità di creazione di ricchezza che
comportano differenti visioni della città, modelli di sviluppo e quindi politiche, servizi e scelte di sistema.
DATI DI SINTESI: EVOLUZIONE DEL MERCATO
DEL LAVORO
Si mantiene il lavoro che c’è pressando sui fattori quantitativi o promuovendo rapporti non strutturati.
Minore propensione a creare lavoro nuovo da parte delle PMI o strutturato da parte delle grandi imprese.
Rischi di produzione di ricchezza e crescita non labour intensive.
Interessante tenuta dei settori innovativi e a maggiore economia della conoscenza.
DATI DI SINTESI: EVOLUZIONE DEL MERCATO DEL LAVORO
Crisi della tenuta occupazionale delle componenti acicliche e della rendita.
PMI in attesa: in ragione dell’evoluzione
qualitativa del sistema (mercato, servizi e risorse umane).
Potenzialità di crescita qualitativa sul lavoro
solo attraverso la centralità del tessuto delle PMI sulla innovazione della rete delle vocazioni produttive del territorio.
FATTORI DI COMPETITIVITÀ POSITIVI
E IN CRESCITA
Potenzialità di mercato
Intermediazione finanziaria ed immobiliare
Reddito disponibile
Sistema sociosanitario e qualità della vita
Investimenti tecnologici ed innovativi
Alta formazione
Produttività del lavoro
Lavoro nelle alte tecnologie (cluster con record europeo)
Infrastrutture economiche
Domanda interna
Fattori aciclici ed effetto Capitale (non del tutto valorizzato)
FATTORI DI COMPETITIVITÀ NEGATIVI E
IN DIFFICOLTÀ
Educazione e istruzione primaria
Formazione professionale e istruzione secondaria
Orientamento scolastico e formativo
Servizi per il capitale umano alle imprese
Preselezione candidature e incontro domanda e offerta
Sostegno al credito e alle neoimprese
Passaggio generazionale di impresa
Mobilità sociale
Alcuni fattori infrastrutturali: trasporti, mobilità territoriale
Bassa propensione all'export
Considerazioni
Contraddizioni forti: le potenzialità economiche sono inibite dal funzionamento del mercato del lavoro, un disequilibrio che non regge e limita la creazione di occupazione più che la produzione di reddito, effetti sociali prima che economici.
Riflessioni sul rapporto tra modello di sviluppo e
mercato del lavoro. Riflessioni sul modello di sviluppo e qualità del
lavoro. Raccordo tra qualità dello sviluppo e qualità del
lavoro.
Considerazioni
Qualità dello sviluppo: diversificare le forme di incentivazione e puntare sulle imprese romane a rete del “quarto capitalismo” su progetti, economia della conoscenza e sull’innovazione.
Qualità del lavoro: programmare e progettare in
modo condiviso un diverso sistema di servizi integrato per lavoro e formazione, superando l’attuale frammentazione e legando in modo stretto alta formazione, imprese innovative e servizi per il lavoro con azioni di sistema condivise.
Proposte
Consapevolezza tra decisori, parti sociali ed opinione pubblica.
Radicale intervento sulle funzioni del governo
del mercato del lavoro e del capitale umano (modello Lazio 2020).
Migliore capacità istituzionale attraverso una
programmazione integrata triennale condivisa Regione, Provincia, Roma Capitale (con azioni di sistema).
Attivazione circuito: analisi fabbisogni ed
erogazione offerta formativa.
Proposte Attivazione circuito: orientamento formativo, al lavoro,
patto di servizio e accesso a misura di reimpiego tramite servizi. Accreditamento severo dei servizi pubblici e privati: chi
non è adeguato viene eliminato dai finanziamenti, chi è adeguato eroga le politiche attive personalizzate e ha un budget disponibile.
Percorsi mirati per l’autoimpiego, con azione di sistema
sulla formazione e accesso ai mestieri artigiani. Tempi certi e rendiconto sociale della strategia
condivisa.