LYCEUM S.R.L. Documento di valutazione del rischio
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SCHEMA DEL DOCUMENTO ELABORATO DA:
ESECUTORE E LICENZA D’USO RILASCIATA A :
LYCEUM S.R.L.
Società convenzionata a CNA Servizi in sede di esecuzione dell’intervento:
Via Guglielmo Massaia 31 00154 ROMA
Sede legale e operativa –
VIA MONTEBUONO, 25/B - 00199 - ROMA (RM )
DOCUMENTO TIPO
Documento di Valutazione dei Rischi – D.Lgs 81/2008 ___________
DATA DOCUMENTO - INIZIO LAVORI - FINE LAVORI
Data ultimo aggiornamento 02/07/2015
Si richiede apposizione timbro
postale per Data Certa
CODICE IDENTIFICATIVO DOCUMENTO
DVR
FILENAME
____ DVR ____
PAG. totali del documento
96
N°Totale Lavoratori: 16 Lavoratori Computabili: 7
LYCEUM S.R.L. VIA MONTEBUONO, 25/B - 00199
ROMA (RM ) __________________________ Attività: Centro fisioterapico con annessa attività di palestra Firme
Il Datore di Lavoro e RSPP IANNETTI PATRIZIA
Il RSPP DI SANZO ROSANNA
Il Medico Comp. FLORIDI MARIO
Il R.L.S. TERRITORIALE TERRITORIALE
VALUTAZIONE DEI RISCHI Valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell’ambito del’organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a
garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza
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INDICE
1
PARTE PRIMA : DVR - DESCRIZIONE DELL’AZIENDA CAPITOLO 1: DESCRIZIONE AZIENDA
• 1.1 Premessa; • 1.2 Dati identificativi dell’impresa; • 1.3 Organigramma aziendale; • 1.4 Elenco dei lavoratori; • 1.5 Elenco lavoratori con particolari obblighi; • 1.6 Elenco lavoratori non computabili; • 1.7 Ambiente di lavoro – Dati generali; • 1.8 Ciclo lavorativo; • 1.9 Attrezzature - Mezzi utilizzati; • 1.10 Prodotti e sostanze; • 1.11 Analisi degli infortuni e malattie professiona li.
PARTE SECONDA : VALUTAZIONE DEI RISCHI CAPITOLO 2: VALUTAZIONE DEI RISCHI E MISURE PER IL MIGLIORAMENTO DEI LIVELLI DI SICUREZZA
• 2.1 Struttura del documento di valutazione dei risc hi; • 2.2 Processo di valutazione dei rischi; • 2.3 Criteri utilizzati.
CAPITOLO 3: VALUTAZIONE DEGLI AMBIENTI E DEI LUOGH I DI LAVORO
• 3.1 Attrezzature - Mezzi – Prodotti utilizzati per ambi ente; • 3.2 Risorse – lavorazioni per ambiente • 3.3 Valutazione sull’adeguatezza dell’unità operativa ; • 3.4 Individuazione dei pericoli e valutazione dei r ischi per ambiente di lavoro; • 3.5 Individuazione dei pericoli e valutazione dei r ischi per le operazioni di lavoro; • 3.6 Individuazione dei pericoli e valutazione dei r ischi delle attrezzature e dei mezzi
utilizzati ; • 3.7 Scheda di sintesi per approfondimento Valutazi oni Specifiche;
CAPITOLO 4: GRUPPI PARTICOLARI DI LAVORATORI
• 4.1 Rischi connessi alle differenze di genere; • 4.2 Lavoratrici in stato di gravidanza; • 4.2.1 Lavori a rischio per donne in gravidanza; • 4.3 Differenze di età ( Minori e Over 50) • 4.4 Rischi per lavoratori provenienti da altri pae si • 4.5 Rischi connessi alla specifica tipologia contr attuale • 4.6 Rischi particolari di lavoratori portatori di handicap
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• 4.7 Rischi riconducibili ad aspetti organizzativi, ge stionali e comunicativi
CAPITOLO 5: RISCHIO INCENDIO CAPITOLO 6: PIANO DI MIGLIORAMENTO
• 6.1 Misure migliorative; • 6.2 Misure correttive; • 6.3 Misure di monitoraggio e manutenzione; • 6.4 Programma formativo; • 6.5 Programma di controllo/attuazione; • 6.5.1 Matrice responsabilità attuazione misure; • 6.5.2 Matrice responsabilità controllo misure; • 6.6 Programma di revisione periodica; • 6.7 Scadenzario Riassuntivo e verifiche Obbligatori e
ALLEGATI
• Valutazioni specifiche del rischio microclima • Valutazioni specifiche del rischio di esposizione a campi elettromagnetici • Valutazioni specifiche del rischio di esposizione a radiazioni ottiche artificiali • Valutazioni specifiche del rischio incendio • Valutazioni specifiche del rischio da stress lavoro -correlato • Piano di emergenza e di evacuazione • Planimetria
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GLOSSARIO Elenco e descrizione degli acronimi utilizzati nel presente documento:
VDR ► Valutazione dei rischi
DDL ► Datore di Lavoro
DIR ► Dirigente
PREP ► Preposto
LAV ► Lavoratore
SPP ► Servizio Prevenzione Protezione
RSPP ► Responsabile Servizio Prevenzione Protezione
ASPP ► Addetto Servizio Prevenzione Protezione
MC ► Medico competente
RLS ► Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza
AAE ► Addetto Antincendio Emergenze
APS ► Addetto Primo Soccorso
DVR ► Documento Valutazione Rischi
DVRMMC ► Documento Valutazione Rischio Movimentazione Manuale Carichi
DVRVD ► Documento Valutazione Rischio per la presenza di VDT
DVRRU ► Documento Valutazione Rischio Rumore
DVRVI ► Documento Valutazione Rischio Vibrazioni meccaniche
DVRRO ► Documento Valutazione Rischio Radiazioni ottiche
DVRML ► Documento Valutazione Rischio Microclima
DVRCH ► Documento Valutazione Rischio Chimico
DVRK ► Documento Valutazione Rischio Cancerogeno
DVRBI ► Documento Valutazione Rischio Biologico
DVRIN ► Documento Valutazione Rischio Incendio
DVRATEX ► Documento Valutazione Rischio Atmosfere Esplosive
DVRGE ► Documento Valutazione Rischio per la presenza di donne in età fertile
DVRMI ► Documento Valutazione Rischio per la presenza di addetti minori
DVRCEM ► Documento Valutazione Rischio Campi Elettromagnetici
PEE ► Piano emergenza Evacuazione
PDS ► Procedure Di Sicurezza
INFO ► Informazione
ADD ► Addestramento
FORM ► Formazione
CPI ► Certificato Prevenzione Incendi
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Capitolo1 :
DESCRIZIONE DELL’AZIENDA
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1.1 PREMESSA
La valutazione dei rischi e l’elaborazione del conseguente documento di valutazione, rappresentano uno degli
aspetti di maggior rilevanza previsti dal D.Lgs. 81/08. L’art. 28 del d.lgs. 81/08 impone al datore di lavoro
una valutazione attenta e puntuale di tutti i rischi che possono portare all’insorgere di malattie professionali
o ad infortuni. Al pari dei soggetti che saranno chiamati ad attuare e a partecipare alla creazione delle
misure di prevenzione, la valutazione dei rischi rappresenta il punto partenza per la creazione di un vero e
proprio “sistema di sicurezza aziendale”, con la figura del datore di lavoro protagonista principale ed attore
della funzione di prevenzione.
A sottolineare la centralità del processo di valutazione e dell’individuazione delle figure che dovranno
costituire il sistema di prevenzione aziendale, l’art. 17 del d.lgs.81/08 prevede, tra i compiti non delegabili
quelli relativi:
a) alla valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto
all'articolo 28;
b) alla designazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi (RSPP).
La valutazione del rischio è, dunque, uno strumento finalizzato alla programmazione e all’attuazione
delle misure di prevenzione e protezione relative ai rischi individuati.
E’ un processo partecipato che prevede il coinvolgimento attivo di tutte le figure del sistema di prevenzione
nella ricerca e nell’applicazione delle soluzioni più efficaci.
Comporta inevitabilmente un contributo della soggettività del/dei valutatore/i nell'attribuire loro maggiore o
minore rilevanza e, di conseguenza, un equivalente valore nella programmazione degli interventi.
In particolare possono pesare negativamente nella valutazione quegli elementi di percezione soggettiva del
rischio che spesso, più che caratterizzare un singolo soggetto, fanno parte di una certa "cultura d'impresa",
là dove un'abituale sottostima del rischio ha alimentato l'abitudine a considerare "normali" procedure,
attrezzature, metodi invece del tutto inadeguati. In queste situazioni è necessario uno sforzo rilevante, da
parte del datore di lavoro, in termini di comunicazione e di formazione corretta sui rischi lavorativi, affinché
la presa di coscienza dell'esistenza di un rischio non rappresenti un evento episodico, non condiviso e, come
tale, non generatore di cambiamenti significativi.
A mitigare la soggettività del valutatore possono contribuire l'uso razionale di misure di igiene industriale
nonché la raccolta della sintomatologia eventualmente accusata dai lavoratori. Inoltre, l’accurata
consultazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e la raccolta critica dei giudizi
soggettivi dei lavoratori rappresentano un momento decisivo per l’integrazione delle conoscenze di quegli
aspetti di rischio che sfuggono o che possono essere sottovalutati.
L’elaborazione del documento di valutazione del rischio: fasi e attori
Benché l'obbligo di attuare il processo di valutazione, controllo e gestione dei rischi lavorativi riguardi
essenzialmente il datore di lavoro, è evidente che, dal punto di vista tecnico, operativo e procedurale lo
stesso si avvale di competenze professionali e gestionali specifiche.
Così, alla stesura del presente documento, ha partecipato l'intera "linea" aziendale rappresentata dai
dirigenti e dai preposti; gli stessi sono infatti, al contempo, depositari di importanti conoscenze e titolari di
obblighi, per cui è stato opportuno prevedere un loro ampio coinvolgimento in questa fase del processo.
Alla valutazione hanno altresì collaborato il Responsabile (e/o gli addetti) del Servizio di Prevenzione e
Protezione nonché, ove previsto, il Medico Competente (MC): essi hanno fornito il loro contributo di
conoscenze, per il rispettivo ambito professionale, utili all'inquadramento (e qualificazione) dei rischi
lavorativi e alle strategie più idonee per il loro contenimento.
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La valutazione si è avvalsa, inoltre, del contributo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza il quale,
da un lato rappresenta una specifica risorsa tecnica e, dall'altro lato, costituisce il punto di riferimento ed il
collettore delle specifiche conoscenze, esperienza e valutazione dei lavoratori, che pure rivestono grande
importanza nel processo di controllo dei rischi lavorativi.
Infine, al processo di valutazione e gestione dei rischi, più o meno direttamente, hanno partecipato i
progettisti, i fabbricanti, i fornitori e gli installatori; gli stessi, infatti, hanno fornito informazioni relative a
criteri, ambiti e limiti per l'utilizzazione (sicura) di ambienti, impianti e strumenti di lavoro. La scrupolosa
verifica del rispetto di tali criteri da parte degli altri soggetti protagonisti della valutazione ha rappresentato
un ulteriore rilevante contributo al processo generale di valutazione e gestione dei rischi.
Il presente documento è suddiviso in tre parti. Nella prima, sono riportati gli elementi che caratterizzano
l’impresa; nella seconda, si procede ad attuare il processo di valutazione per l’individuazione e la
programmazione delle misure di prevenzione ai fini del miglioramento dei livelli di sicurezza in azienda e
nella terza sono valutati i rischi relativi a titoli specifici del decreto legislativo 81/2008.
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1.2 DATI IDENTIFICATIVI DELL’IMPRESA
Ragione sociale LYCEUM S.R.L.
Sede Legale VIA MONTEBUONO, 25/B ROMA
Datore di lavoro PATRIZIA IANNETTI
P.IVA 01030121006 06 86211845
codice ATECO 862209 – Rischio alto
CENTRO FISIOTERAPICO CON ANNESSA ATTIVITA’ DI PALESTRA
codice INAIL
Numero di lavoratori dell’azienda 16
Numero di lavoratori computabili 7
Numero dei lavoratori dai quali discendono particolari obblighi (Totale come da tabelle seguenti) 0
Luoghi di lavoro a cui si riferisce il documento VIA MONTEBUONO, 25/B-00199-ROMA-RM
U.O. : unità operativa (complesso di ambienti di lavoro ubicati in una sede determinata)
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1.3 Organigramma Aziendale
Allegato A
Dirigenti (Se previsti) Nome Cognome Qualifica/Mansione Compiti Delegati
Non previsti.
Preposti (Se previsti)
Nome Cognome Qualifica/Mansione Compiti Delegati
Non previsti.
Dott.sa Iannetti Patrizia Amministratore unico
Dott.sa Di Sanzo Rosanna
RSPP
Dott. Floridi Mario Medico Competente
Lavoratori Consulenti / Collaboratori esterni
Addetti all’emergenza e all’antincendio:
PLUCHINO ALBERTO SEBASTIANI ALESSIO
RLS Territoriale
Addetti al primo soccorso:
PLUCHINO ALBERTO SEBASTIANI ALESSIO
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Servizio Di Prevenzione e Protezione
Le figure che costituiscono il sistema di prevenzione aziendale sono le seguenti:
NOME COGNOME
RUOLO SICUREZZA
UNITA'OPERATIVA DATA NOMINA
DATA CORSO
DURATA SCADENZA ATTESTATO
PLUCHINO ALBERTO
ADD. PRIMO SOCCORSO
VIA MONTEBUONO, 25/B
01/01/2011 10/05/2011 AGGIORNATO IL 21/07/2014
12 ORE 6 ORE
21/07/2017
FLORIDI MARIO
MEDICO COMPETENTE
VIA MONTEBUONO, 25/B
17/05/2011
SEBASTIANI ALESSIO
ADD. PRIMO SOCCORSO
VIA MONTEBUONO, 25/B
01/01/2011 10/05/2011 AGGIORNATO IL 21/07/2014
12 ORE 6 ORE
21/07/2017
DI SANZO ROSANNA
RSPP ESTERNO VIA MONTEBUONO, 25/B
15/07/2013
PEDEMONTI VALERIO
RLST VIA MONTEBUONO, 25/B
28/04/2014
PLUCHINO ALBERTO
ADD. ANTINCENDIO
VIA MONTEBUONO, 25/B
08/11/2013 08/11/2013 26/03/2014
8 ORE 26/03/2019
SEBASTIANI ALESSIO
ADD. ANTINCENDIO
VIA MONTEBUONO, 25/B
08/11/2013 08/11/2013 26/03/2014
8 ORE 26/03/2019
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1.4 ELENCO LAVORATORI1
NOME COGNOME
Sesso MANSIONE NAZIONALITA'
COD. FISC. TITOLO DI STUDIO
TIPO DI RAPPORTO
ORARIO
UNITA'OPERATIVA
AMATO ANTONIO
M ISTRUTTORE GINNASTICA MEDICA
ITALIANA MTANTN73L15H501G
LAUREA T. INDETERMINATO
PART-TIME
VIA MONTEBUONO, 25/B
SEBASTIANI ALESSIO
M MASSOFISIOTERAPISTA
ITALIANA SBSLSS80C20H501J LAUREA TEMPO INDETERMINATO
VIA MONTEBUONO, 25/B
PLUCHINO ALBERTO
M FISIOTERAPISTA
ITALIANA LCLRT81C16H501O LAUREA TEMPO INDETERMINATO
VIA MONTEBUONO, 25/B
TAMIS REPLAN THELMO
M ADDETTO ALLE PULIZIE
FILIPPINA TMSTLM64D14Z216Z DIPLOMA
TEMPO INDETERMINATO
VIA MONTEBUONO, 25/B
ANTONNICOLA GIULIANA
F SEGRETARIA ITALIANA NTNGLN66T56H501B DIPLOMA
TEMPO INDETERMINATO
PART-TIME
VIA MONTEBUONO, 25/B
BROCCUCCI SONIA
F SEGRETARIA ITALIANA BRCSNO78D69H501X
DIPLOMA
TEMPO INDETERMINATO
PART-TIME
VIA MONTEBUONO, 25/B
CHIERCHIA FEDERICA
F SEGRETARIA ITALIANA CHRFRC85E48H501H DIPLOMA
TEMPO INDETERMINATO
PART-TIME
VIA MONTEBUONO, 25/B
Totale Lavoratori
7
1 Lavoratore: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell‘organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari.
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NOME COGNOME
Sesso MANSIONE NAZIONALITA'
COD. FISC. TITOLO DI STUDIO
TIPO DI RAPPORTO
ORARIO
UNITA'OPERATIVA
Inserire: LAVORATORI: Lavoratori a tempo indeterminato; Lavoratori a tempo determinato; Lavoratori sottoposti a contratto di somministrazione; Lavoratori distaccati; Lavoratori a progetto; Lavoratori che effettuano prestazioni occasionali; Lavoratori subordinati che effettuano una prestazione continuativa di lavoro a distanza, mediante collegamento informatico e telematico; Personale delle pubbliche amministrazioni- Collaboratori coordinati e continuativi; EQUIPARATI a LAVORATORI: Soci lavoratori di cooperativa; Soci di società, anche di fatto, che prestano attività; Associati in partecipazione (art. 2549 e seguenti c.c.); Tirocini formativi e di orientamento (legge n.196/97); Soggetti formati per promuovere e realizzare l’alternanza studio/lavoro o agevolare le scelte professionali con la conoscenza diretta del mondo del lavoro; Allievi degli istituti di istruzione ed universitari e il partecipante ai corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici, ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali; Volontari, come definiti dalla Legge Quadro sul Volontariato (L. n. 266/91); Volontari del Corpo nazionale dei vigili del fuoco; Volontari della protezione civile; Volontari che effettuano il servizio civile; Lavoratori “Socialmente Utili” (D.lgs. n. 468/97 e successivi).
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1.5 ELENCO LAVORATORI CON PARTICOLARI OBBLIGHI
NOME COGNOME Sesso MANSIONE NAZIONALITA' COD. FISC. TITOLO DI STUDIO
RAPPORTO UNITA'OPERATIVA
Totale Lavoratori 0
Inserire: Lavoratori che rientrano nel campo di applicazione del contratto collettivo dei proprietari di fabbricati (a) Lavoratori stagionali (b); Lavoratori a domicilio (c); Lavoratori autonomi (d); Imprese familiari (e); Piccoli imprenditori (f)
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1.6 ELENCO LAVORATORI DA NON COMPUTARE
Ai fini della determinazione del numero di lavoratori dal quale il presente decreto legislativo fa discendere particolari obblighi, NON sono computati:
NOME COGNOME
Sesso MANSIONE NAZIONALITA' COD. FISC. TITOLO DI STUDIO
RAPPORTO UNITA'OPERATIVA
PARISI GIORGIA
F MASSOFISIOTERAPISTA ITALIANA PRSGRG83P63H501G LAUREA COLLABORATIRE ESTERNO
VIA MONTEBUONO, 25/B
MARCO GUIDA
M MASSOFISIOTERAPISTA ITALIANA GDUMRC84B14L628G LAUREA COLLABORATORE ESTERNO
VIA MONTEBUONO, 25/B
MIGGIANU RAFFAELLA
F FISIOTERAPISTA ITALIANA MGGRFL66E42H501J LAUREA COLLABORATORE ESTERNO
VIA MONTEBUONO, 25/B
MECONI MATTEO
M FISIOTERAPISTA ITALIANA MCNMTT87S11H501O LAUREA COLLABORATORE ESTERNO
VIA MONTEBUONO, 25/B
BULARDA VIOLETA MARIANA
F MEDICO MANIPOLATORE
ROMANIA BLRVTM64S57Z129L LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA
COLLABORATORE ESTERNO
VIA MONTEBUONO, 25/B
DE PISI FRANCESCO
MEDICO FISIATRA ITALIANA DPSFNC68D29HA501 LAUREA COLLABORATORE ESTERNO
VIA MONTEBUONO, 25/B
CURCURUTO ROBERTO
MEDICO MANIPOLATORE
ITALIANA CRCRRT67A12H501Q LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA
COLLABORATORE ESTERNO
VIA MONTEBUONO, 25/B
NESCATELLI MARTINA
F FISIOTERAPISTA ITALIANA NSCMRT90L69H501Y LAUREA COLLABORATORE ESTERNO
VIA MONTEBUONO, 25/B
RINALDUZZI AZZURRA
F FISIOTERAPISTA ITALIANA RNLZRR86H67H501E LAUREA COLLABORATORE ESTERNO
VIA MONTEBUONO, 25/B
Totale Lavoratori
9
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Capitolo1 - Pag 15 di 21
Inserire: Collaboratori familiari di cui all’articolo 230-bis del codice civile; I soggetti beneficiari delle iniziative di tirocini formativi e di orientamento di cui all’articolo 18 della legge 24 giugno 1997, n. 196, Gli allievi degli istituti di istruzione e universitari e i partecipanti ai corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici, ivi comprese le attrezzature munite di videoterminali; I lavoratori assunti con contratto di lavoro a tempo determinato, ai sensi dell’articolo 1 del decreto legislativo 6 settembre 2001, n. 368, in sostituzione di altri prestatori di lavoro assenti con diritto alla conservazione del posto di lavoro; I lavoratori che svolgono prestazioni occasionali di tipo accessorio ai sensi degli articoli 70, e seguenti, del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, e successive modificazioni, nonché prestazioni che esulano dal mercato del lavoro ai sensi dell’articolo 74 del medesimo decreto. I lavoratori di cui alla legge 18 dicembre 1973, n. 877, ove la loro attività non sia svolta in forma esclusiva a favore del datore di lavoro committente; I volontari, come definiti dalla legge 11 agosto 1991, n. 266, i volontari del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e della protezione civile e i volontari che effettuano il servizio civile; I lavoratori utilizzati nei lavori socialmente utili di cui al decreto legislativo 1° dicembre 1997, n. 468, e successive modificazioni; I lavoratori autonomi di cui all’articolo 2222 del codice civile, fatto salvo quanto previsto dalla successiva lettera l); collaboratori coordinati e continuativi di cui all’articolo 409, primo comma, n. 3, del codice di procedura civile, nonché i lavoratori a progetto di cui agli articoli 61 e seguenti del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, e successive modificazioni, ove la loro attività non sia svolta in forma esclusiva a favore del committente
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Capitolo1 - Pag 16 di 21
1.7 AMBIENTE DI LAVORO – DATI GENERALI
UO AMBIENTE DI LAVORO DESCRIZIONE ALTEZZA(m) SUPERFICE(m2)
VIA MONTEBUONO, 25/B INGRESSO L’accesso agli ambienti avviene tramite scala fissa con gradini di pedata e alzata a regola d’arte, di larghezza adeguata alle esigenze del transito. La scala e il relativo pianerottolo è provvisto sul lato aperto di parapetto. La scala e dotata di saliscendi per persone disabili.
BOX FISIOTERAPICI Sono presenti n.8 box fisioterapici di dimensioni minime di 4 mq (con un massimo scarto del 10%) per attività di rieducazione motoria, massoterapia, manipolazioni articolari, terapia fisica e strumentale e di 7 mq per persone disabili con uso di carrozzina o deambulatore. La divisione tra gli spazi è realizzata in materiale di cartongesso nel rispetto della privacy degli utenti.
3 38,2
DEPOSITO Locale di archiviazione documentale, stoccaggio di materiali di utilizzo quotidiano per la gestione e la pulizia degli ambienti.
3 3
DIREZIONE AMMINISTRATIVA Svolgimento di attività amministrative. 3 8
LOCALE PER LA KINESITERAPIA Locale per attività dinamiche individuali. 3 40 SALA LEZIONI DI FITNESS All'interno di questo ambiente si svolgono
attività di ginnastica individuale e di rieducazione motoria di gruppo.
3 95
ACCETTAZIONE CON SALA DI ATTESA
Attività di accettazione degli utenti, di predisposizione dei preventivi e di fatturazione
3 32,1
SERVIZI IGIENICI SPOGLIATOI DEL PERSONALE
I servizi sono distinti per il personale e per gli utenti di cui uno accessibile alle persone disabili.
3 10,21
SPOGLIATOIO- SERVIZI IGENICI PALESTRA DONNE
Locale spogliatoio con servizi annesso alla palestra
3 28
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Capitolo1 - Pag 17 di 21
UO AMBIENTE DI LAVORO DESCRIZIONE ALTEZZA(m) SUPERFICE(m2)
SPOGLIATOIO-SERVIZI IGIENICI PALESTRA UOMINI
Locale spogliatoio con servizi annesso alla palestra
3 22
STUDIO MEDICO Utilizzato per l’attività condotta dai medici. 3 11,5
LOCALE TECNICO Locale contenente i motori dell’impianto aeraulico.
3 3,3
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Capitolo1 - Pag 18 di 21
1.8 Ciclo Lavorativo
LUOGO DI LAVORO FASE DESCRIZIONE FASE OPERAZIONE
BOX FISIOTERAPICI
TERAPIA FISICA Svolgimento d terapia fisica con ausilio di attrezzature che emettono radiazioni non ionizzanti
Posizione del paziente e scelta dell'apparecchiatura da utilizzare
TERAPIA MANUALE Attività di riabilitazione manuale
Massaggio
DEPOSITO Stoccaggio materiali
DIREZIONE AMMINISTRATIVA Attività amministrativa LOCALE PER LA KINESITERAPIA
KINESITERAPIA Insieme di particolari movimenti o mobilitazioni attive e passive della colonna vertebrale e delle articolazioni periferiche, che servono al mantenimento o al recupero della normale funzione muscolare.
Rieducazione motoria
SALA LEZIONI DI FITNESS
ATTIVITA' DI FITNESS Attività di ginnastica individuale e rieducazione motoria di gruppo
Attività motorie
Attività di ginnastica
SEGRETERIA CON SALA DI ATTESA
ACCOGLIENZA Accettazione del cliente Accoglienza paziente
Registrazione informatica del paziente e del programma terapeutico
STUDIO MEDICO
VISITA MEDICA Attività condotta dal medico Visita medica
TUTTI GLI AMBIENTI
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Capitolo1 - Pag 19 di 21
LUOGO DI LAVORO FASE DESCRIZIONE FASE OPERAZIONE
PULIZIA DEGLI AMBIENTI DI LAVORO*
Attività di pulizia
Sanificazione ambienti
* Per lo svolgimento delle attività di pulizia la Lyceum Srl si affida sia al personale interno sia alla società esterna Mondoservice Srl. Le operazioni di pulizia vengono svolte nella persona della Sig. ra SEPE RITA per i soli locali della palestra dalle ore 14:00 alle ore 16:00. Si rende noto che il comma 3 dell’ art 26 del D.Lgs. 81/08 obbliga il datore di lavoro committente ad elaborare un unico documento di valutazione dei rischi (DUVRI) che individui le interferenze e le misure da adottare per eliminare o ridurre i relativi rischi. Nell'ipotesi di lavori in appalto o somministrazione d’opera, entrambi i datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori: a. cooperano all'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull'attività lavorativa oggetto dell'appalto; b. coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, c. si informano reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell'esecuzione dell'opera complessiva. Ai fini della verifica dell’idoneità tecnico professionale le imprese dovranno esibire al committente o al responsabile dei lavori almeno: a) Iscrizione alla camera di commercio, industria ed artigianato con oggetto sociale inerente alla tipologia dell’appalto; b) documento di valutazione dei rischi ai sensi dell’articolo 16, comma 1, lettera b) o autocertificazione di cui all’articolo 28, comma 5, del presente decreto legislativo; c) specifica documentazione attestante la conformità di macchine, attrezzature e opere provvisionali, alle disposizioni di cui al presente decreto legislativo; d) elenco dei dispositivi di protezione individuali forniti ai lavoratori; e) nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, degli incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di primo soccorso e gestione dell’emergenza, del medico competente quando necessario; f) nominativo del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; g) attestati inerenti la formazione delle suddette figure e dei lavoratori prevista dal presente decreto legislativo; h) elenco dei lavoratori risultanti dal libro matricola e relativa idoneità sanitaria prevista dal presente decreto legislativo; i) documento unico di regolarità contributiva l) dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdettivi Inoltre nell'ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall'impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro.
LYCEUM S.R.L. Documento di valutazione del rischio
D.lgs.81/08
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1.9 ATTREZZATURE – MEZZI UTILIZZATI
ATTREZZATURA/MEZZO
Attrezzatura ad infrarossi per fisioterapia
Attrezzatura ad ultrasuoni per fisioterapia
Attrezzatura laser/laser hilt per fisioterapia
Attrezzatura per correnti di stimolazione
Attrezzatura per la ionoforesi
Attrezzatura per la magnetoterapia
Attrezzatura per la mesoterapia
Attrezzatura per la radarterapia
Attrezzatura per la tecarterapia
Attrezzatura per pulizie (Secchi, palette, pezze,spugne
ecc)
Attrezzature per elettroterapia antalgica
(Tens/diodinamica)
Personal Computer
Stampante
Montascale per disabili
In allegato i libretti di istruzioni e manutenzione delle attrezzature utilizzate.
1.10 PRODOTTI E SOSTANZE IMPIEGATE
In allegato le schede di sicurezza dei prodotti utilizzati per la sanificazione (di uso comune) e per le attività fisioterapiche (creme e gel da massaggi). Dalla valutazione delle schede di sicurezza non risultano prodotti infiammabili, se ne raccomanda l’utilizzo con i dispositivi di protezione individuali previsti. Tutti i prodotti utilizzati sono conservati in appositi armadietti chiusi.
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1.11 ANALISI DEGLI INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI
Infortuni sul lavoro
L’andamento infortunistico costituisce elemento di orientamento e qualificazione degli interventi formativi e
delle misure di prevenzione da adottare. Va detto che l’assenza di infortuni, non comporta il venir meno
dell’attenzione alla costante azione di prevenzione che è attuata in azienda.
L’analisi è condotta nell’arco temporale di 10 anni.
L’analisi è condotta esaminando l’intera vita aziendale
La tabelle riportate di seguito forniscono i dati relativi agli infortuni occorsi, disaggregati in base alla causa
che ha determinato l’evento, e dando una sommaria valutazione statistica del fenomeno.
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
n. infortuni 0 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 n. giorni persi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
In allegato il registro infortuni. Di seguito vengono indicate le cause di infortunio rilevate negli anni presi in esame
Causa infortunio frequenza Invalidità % infortuni sulle ore lavorate
% invalidità
Macchine/impianti: generale
0
0
n.c.
n.c.
Macchine/impianti: cilindri .. 0 0 n.c. n.c.
Uso di utensili portatili (cacciaviti, trapani .....) 0 0 n.c. n.c.
Scivolamenti/cadute nei luoghi di lavoro (scale, pavimenti ..)
1
0
n.c. n.c.
Movimentazione materiali (quadri, componenti ..) 0 0 n.c. n.c.
Contatto con prodotti chimici 0 0 n.c. n.c.
Ustioni (superfici calde, vapore) 0 0 n.c. n.c.
Distorsione 1 0 n.c. n.c.
Malattie professionali
Negli ultimi anni all’interno dell’azienda non si sono riscontrati casi di malattie professionali. Negli ultimi anni all’interno dell’azienda si sono riscontrati casi di …..ipoacusia / dermatite / ______