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VALUTAZIONE
DELLE POLITICHE PUBBLICHE
(a cura di Efisio Espa, [email protected])
(Luiss, 13 marzo 2009)
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Il modulo si articola nelle seguenti parti:
1. Elementi di base per la valutazione
2. Il ciclo della valutazione
3. Le tecniche della valutazione
4. Le istituzioni della valutazione
5. Programmazione finanziaria e valutazione
• Best practices e case studies
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LA VALUTAZIONE
DELLE POLITICHE PUBBLICHE
Una materia assai ampia e complessa –afferente sia alle attività di ricerca sia ad atti e procedure molto concreti – indirizzata all’approfondimento delle politiche pubbliche, alla loro utilità, efficacia, alle conseguenze attese (e non attese) rispetto agli obiettivi prefissati.
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1. Elementi di base per la valutazione
La cultura della valutazione e della accountability
• Cosa spinge a valutare e rendicontare
• Gli scopi della valutazione
• Origine dei sistemi di monitoraggio e di valutazione
• I ritardi e le difficoltà nel nostro paese
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1. Elementi di base per la valutazione
La definizione del campo
e le principali definizioni
• Politiche, programmi e progetti
• Monitoraggio e valutazione
• Obiettivi, conseguenze attese e non attese
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2. Il ciclo della valutazione
La valutazione ex-ante
• La programmazione della valutazione
• La definizione degli obiettivi
• La predisposizione della raccolta dei dati
• Il triangolo della qualità dei dati: affidabilità, validità, tempestività
• Gli esperimenti pilota
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2. Il ciclo della valutazione
La valutazione ex-ante nell’esperienza italiana
• L’esame dei provvedimenti in sede di “pre-Consiglio”
• Il ruolo della Ragioneria Generale dello Stato
• Le valutazioni ex-ante di tipo finanziario
• Le relazioni di accompagnamento ai provvedimenti
• I pareri delle strutture tecniche del Parlamento
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2. Il ciclo della valutazione
Il monitoraggio in itinere
• L’attuazione amministrativa
• L’attuazione finanziaria e la questione del monitoraggio di cassa
• Gli indicatori per il monitoraggio
• L’esperienza del monitoraggio del Dipartimento per il programma di Governo
• L’esperienza del monitoraggio della “Strategia di Lisbona”
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2. Il ciclo della valutazione
La valutazione ex-post
• I risultati della valutazione
• Il confronto con gli obiettivi iniziali
• La valutazione finanziaria
• L’analisi delle conseguenze inattese
• La “comunicazione” della valutazione: come riportarla e come trasmetterla
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2. Il ciclo della valutazione
Le conseguenze della valutazione ex-post (o cosa si può imparare in concreto)
•• Il livello macroeconomico della finanza Il livello macroeconomico della finanza pubblicapubblica
•• Il livello settoriale delle politiche pubblicheIl livello settoriale delle politiche pubbliche
•• Il livello delle microIl livello delle micro--strutturestrutture
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3. Le tecniche della valutazione
L’analisi dei dati qualitativi
• Il metodo “Delphi”
• L’utilizzo delle inchieste
• Altre tecniche
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3. Le tecniche della valutazione
L’utilizzo della statistica nella valutazione
L’utilizzo dell’econometria nella valutazione
• L’uso delle regressioni
• L’analisi di causalità
• L’analisi controfattuale,
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4. Le istituzioni della valutazione
Le esperienze nazionali
• USA: il General Accountability Office
• Regno Unito: il National Audit Office
• Francia: la costituzionalizzazione della funzione di valutazione delle policies
• Italia: il Dipartimento per il Programma di Governo
• Italia: il Ministero per l’ambiente e la valutazione di impatto ambientale
• Italia: i Nuclei di valutazione
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4. Le istituzioni della valutazione
Le esperienze internazionali
• La Banca Mondiale: la Poverty Reduction Strategy
• La Commissione Europea
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5. Programmazione finanziaria e valutazione:
1. Le procedure decisionali nel settore pubblico
2. Il bilancio dello Stato e i conti della P.A.
3. Il Processo di bilancio
4. Le procedure parlamentari (cenni)
5. L’esperienza italiana dei controlli nella Pubblica Amministrazione
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1. Le procedure decisionali
nel settore pubblico
• Il programma di governo
• La direttiva del Presidente del Consiglio
• Le direttive ministeriali
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2. Il processo di bilancio
• Elementi di base della contabilità pubblica
• Il bilancio dello Stato
• I bilanci delle amministrazioni locali e degli enti di previdenza (cenni)
• Il conto economico delle AA.PP.
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2. Il processo di bilancio
• La programmazione finanziaria
• Dpef, Bilancio annuale e pluriennale,
Legge Finanziaria
• La mancanza di una valutazione sostanziale del bilancio pubblico
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3. Le procedure parlamentari
4. L’esperienza italiana dei controlli nella Pubblica Amministrazione
• I controlli interni
• Il controllo strategico
• L’insufficienza e lo scarso impatto dei controlli interni
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Best practices e case studies
• Ambiente e valutazione di impatto ambientale: l’esperienza dei parchi
• Le politiche di sviluppo e di coesione
• Energia
• Servizi finanziari
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• Cosa spinge a valutare e rendicontare:
• Verificare utilità ed efficacia dell’intervento pubblico (a vari livelli istituzionali); esempi: sanità, assistenza sociale, lavoro,…
• Utilità ed efficacia osservate nelle loro conseguenze su cittadini e comunità
• Ricordare la distinzione tra “Stato regolatore” e “Stato interventista”
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• Cosa spinge a valutare e rendicontare:
• In entrambi i casi l’intervento pubblico ha l’ambizione e la presunzione che le sue azioni possano essere utili ed efficaci
• Utilità ed efficacia e loro rapporto con le risorse finanziarie pubbliche ad esse associate
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• Cosa spinge a valutare e rendicontare:
• “ottimismo”: il “pubblico” pensa di poter correggere squilibri, disuguaglianze, di sostenere lo sviluppo, ecc.
• “pessimismo”: poiché non è detto che i risultati attesi vengano raggiunti, ènecessario valutare le politiche attuate
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• Cosa spinge a valutare e rendicontare:
• Il settore privato è giudicato dal “mercato”
• Lo “Stato” deve poter dimostrare che un suo intervento è utile e giustificato e che un particolare intervento è preferibile ad altri
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• Gli scopi della valutazione:
• Di conseguenza, una motivazione molto forte a valutare è il miglioramento della qualità delle politiche pubbliche
• Il “ciclo della valutazione” intende porsi proprio questo obiettivo
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• Gli scopi della valutazione:
• Una motivazione di carattere generale: la necessità della “trasparenza”
• Una motivazione di carattere politico:
la accountability. Chi governa deve essere chiamato a mostrare i risultati ottenuti
• La accountability interna
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• Origine dei sistemi di monitoraggio e valutazione
• L’esperienza più nota è quella degli USA alla metà degli anni Sessanta (i grandi programmi sociali dell’Amministrazione Johnson)
• Successivamente: Germania (’70s), Regno Unito (’80s)
• In realtà, segnali di attività di valutazione risalgono indietro nel tempo (H. Simon)
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• I ritardi e le difficoltà nel nostro Paese
• Rispetto alle prime esperienze USA il ritardo temporale e quindi tecnico, metodologico e istituzionale è abissale
• In generale, non è presente un sistema organizzato e istituzionalizzato che vada oltre la valutazione di tipo formale della Corte dei Conti (attività necessaria, ovviamente)