+ All Categories
Home > Documents > VentoVeneto 3 · 2019-06-09 · 9 A abra-cadabra, parola misteriosa pronunciata per invocare forze...

VentoVeneto 3 · 2019-06-09 · 9 A abra-cadabra, parola misteriosa pronunciata per invocare forze...

Date post: 06-Aug-2020
Category:
Upload: others
View: 1 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
29
Transcript
Page 1: VentoVeneto 3 · 2019-06-09 · 9 A abra-cadabra, parola misteriosa pronunciata per invocare forze occulte. àldare, argine.2. Andar sull’aldare = accompagna- re la morosa in luoghi
Page 2: VentoVeneto 3 · 2019-06-09 · 9 A abra-cadabra, parola misteriosa pronunciata per invocare forze occulte. àldare, argine.2. Andar sull’aldare = accompagna- re la morosa in luoghi

VentoVeneto3

Page 3: VentoVeneto 3 · 2019-06-09 · 9 A abra-cadabra, parola misteriosa pronunciata per invocare forze occulte. àldare, argine.2. Andar sull’aldare = accompagna- re la morosa in luoghi

Pino Sbalchiero in una fotografia degli anni Sessanta

Page 4: VentoVeneto 3 · 2019-06-09 · 9 A abra-cadabra, parola misteriosa pronunciata per invocare forze occulte. àldare, argine.2. Andar sull’aldare = accompagna- re la morosa in luoghi

Pino Sbalchiero

Glossario del contado isolanoe dei comuni contermini

a uso dei forestieri

Ronz ani Editore · 2018

Page 5: VentoVeneto 3 · 2019-06-09 · 9 A abra-cadabra, parola misteriosa pronunciata per invocare forze occulte. àldare, argine.2. Andar sull’aldare = accompagna- re la morosa in luoghi

© 2018 Ronzani Editore S.r.l. | Tutti i diritti riservatiViale del Progresso, 10 | 36010 Monticello Conte Otto (VI)www.ronzanieditore.it | [email protected]: 978-88-94911-28-2

Page 6: VentoVeneto 3 · 2019-06-09 · 9 A abra-cadabra, parola misteriosa pronunciata per invocare forze occulte. àldare, argine.2. Andar sull’aldare = accompagna- re la morosa in luoghi

Malo malandrìnCaldogno so cuginVilaverla peociósa

e Isola pelagrósa

Page 7: VentoVeneto 3 · 2019-06-09 · 9 A abra-cadabra, parola misteriosa pronunciata per invocare forze occulte. àldare, argine.2. Andar sull’aldare = accompagna- re la morosa in luoghi

N.B. La lettera ‘z’ (in qualunque posto si trovi, anche all’i-nizio di parola) va sempre pronunciata, nel linguaggio del contado, con l’identico suono che ha la ‘s’ in casa, in rosa, in chiesa, in scusa, eccetera.

Page 8: VentoVeneto 3 · 2019-06-09 · 9 A abra-cadabra, parola misteriosa pronunciata per invocare forze occulte. àldare, argine.2. Andar sull’aldare = accompagna- re la morosa in luoghi

9

A

abra-cadabra, parola misteriosa pronunciata per invocare forze occulte.

àldare, argine. 2. Andar sull’aldare = accompagna-re la morosa in luoghi appartati.

alzève, alzatevi! (imperativo).

amolàro, albero da frutto. Produce una varietà di susine. 2. Scorlare l’amolaro = menarsi il cuco da soli.

àmoli, susine o ciliegio-susine. 2. Festa dei amoli il due di agosto, detta anche festa dei òmeni.

anda, biscia lunga più d’un metro, di colore ver-de scuro e giallo; non velenosa. Si nutre di pic-coli animali (rospi, topi, eccetera). 2. Andare di anda = andare a zig-zag, di qua e di là.

anguàne, figure femminili, custodi delle fon-

Page 9: VentoVeneto 3 · 2019-06-09 · 9 A abra-cadabra, parola misteriosa pronunciata per invocare forze occulte. àldare, argine.2. Andar sull’aldare = accompagna- re la morosa in luoghi

12

B

bacàn, rumore, strepito.

bacàno, contadino proprietario di un bel fondo con discrete possibilità finanziarie. I bacani formano una specie di borghesia rurale. Una volta l’aspirazione maggiore di tutte le ra-gazze di campagna era quella di sposare un bacano. Quanti òci galo el portego del to moroso?, chiedevano le vicine all’amica fidanzata tor-nando a casa dai Fioretti. Se il moroso aveva tanti òci de portego, ossia possedeva il porti-cato del fienile con tanti archi, voleva dire che era di conseguenza proprietario anche di una grande stalla e di tanti campi. Le ragazze allo-ra dicevano alla morosa: Beata ti, ’na volta spo-sata, te andrè a fare la sióra da un bacano.

bachéta, bacchetta. 2. S-ciòpi a bacheta = fucili ad avancarica.

bajardèlo, marchingegno speciale, messo sopra il chiavistello della porta, per aprire e chiudere la medesima. Alcuni bajardeli sono ordinati a fabbri di grido che battono il ferro con parti-colare arte. Le case dei bacani non hanno mai bajardeli fatti in serie.

bai, bachi, insetti di ogni specie, i più schifosi

Page 10: VentoVeneto 3 · 2019-06-09 · 9 A abra-cadabra, parola misteriosa pronunciata per invocare forze occulte. àldare, argine.2. Andar sull’aldare = accompagna- re la morosa in luoghi

22

C

cacàro, albero del caco, frutto importato dall’O-riente. Le capacità nutritive del caco vennero esaltate durante l’ultima guerra, quando si sparse la voce che il caco aveva il potere nutri-tivo di due uova. Poiché in quel tempo man-cavano oltre il pane e la carne, anche le uova, la coltura dei cachi si moltiplicò rapidamente. Quasi tutti in quegli anni tristissimi mangia-vano cachi mattina e sera. Purtroppo qualcuno riuscì a liberarsi dal cagòto soltanto quando ar-rivarono gli Americani con il cacao in scatola.

caécia, cavicchio, attrezzo simile a un grosso punteruolo in legno della lunghezza di 30 cm circa che serve per bucare il terreno. Nei buchi appena fatti si depone il seme e lo si copre su-bito con la terra. 2. caece dei pìe = malleoli.

cagòto, dissenteria. Indisposizione frequentissi-ma causata in particolare da eccessive bevute di vino fràmbuo. Il cagòto può anche esplodere per improvvisi spaventi in quelle persone che hanno il difetto delle valvole tenere.

caìno, catino di rame con sul bordo un anello di altro metallo. Serve per lavarsi, e nella sua lu-centezza, dovuta a continua manutenzione, si rispecchia la pulizia della casa. Stiani el caino

Page 11: VentoVeneto 3 · 2019-06-09 · 9 A abra-cadabra, parola misteriosa pronunciata per invocare forze occulte. àldare, argine.2. Andar sull’aldare = accompagna- re la morosa in luoghi

35

D

dadìo, meravigliosamente, molto bene. 2. El sta ben dadio = sta benissimo.

dalo, giallo.

dandèga, banchetto che si dà generalmente dopo aver portato a termine un’impresa. Esempio: l’edificazione di una casa o l’insaccatura del maiale.

dàtari, datteri.

déo – déi, dito, dita.

diessìre, Dies Irae, canto funebre religioso.

diarèa o cagòto, dissenteria.

desfarsi, sciogliersi, consumarsi.

drio, dietro.

Page 12: VentoVeneto 3 · 2019-06-09 · 9 A abra-cadabra, parola misteriosa pronunciata per invocare forze occulte. àldare, argine.2. Andar sull’aldare = accompagna- re la morosa in luoghi

36

E

èbete, scemo, stupido, mona cronico.

erbusso, erba sagginella, destinata alle vacche, quand’è verde e fresca. Nei discorsi però del-la gente l’espressione ‘andar a tastare l’erbusso del vissìn (vicino) de casa’ significava: andare a insidiare la moglie del vicino di casa, sentir cioè che gusto avesse. Erbusso in tal caso di-ventava uno dei circa 327 nomi usati a Iso-la per non pronunciare la parola volgare frìtola sempre bandita dal lessico familiare e perbenistico. Ma che cosa indicava al mio paese la frìtola innominabile?Frìtola, nel linguaggio isolano concretava il tutto e il niente, l’assoluto e il relativo, il fi-nito e l’infinito, la gioia e il dolore, l’amore e l’odio, la vita e la morte: era il vocabolo che offriva oggettivamente l’intuizione univer-sale della ‘coincidenza degli opposti’. Aveva significazioni cosmiche e, pertanto, per porre accenti di valenze equivalenti sulla sua entità, si ricorreva quasi sempre a indicarla, secondo le circostanze, in termini diversi, mediante puntuali allusioni spesso in chiave di metafo-ra, ma sempre precisate attraverso singolari analogie. Alcune espressioni avevano datazio-ni recenti nel tempo. Ad esempio, dopo che a Isola fu proiettato il film Davide e Betsabèa con

Page 13: VentoVeneto 3 · 2019-06-09 · 9 A abra-cadabra, parola misteriosa pronunciata per invocare forze occulte. àldare, argine.2. Andar sull’aldare = accompagna- re la morosa in luoghi

37

la Taylor nella parte di Betsabèa, incominciò a circolare sul suo conto anche il nome di ‘besà-besa’, più facile a pronunciarsi ma con echi di natura senza dubbio misteriosa. D’altra par-te, una volta, al di fuori dell’area delle osterie, certe parole erano rigorosamente bandite, so-prattutto quelle che si riferivano al sesso, alle sue manifestazioni e ai relativi organi. Infatti di una donna che affrontava il parto allora si diceva che ‘stava par comprare ón putèlo’. I cicli mestruali erano indicati ‘i so mestièri’, i ‘so afa-ri’, gli affari dell’interessata o addirittura ‘i so parenti’, i parenti che arrivano annunciati e mai desiderati. E così via di seguito.Madre e figlia dell’universo, la frìtola, respinta e desiderata dal cielo e dalla terra, motore im-mobile, si serviva di ogni regno della natura per essere significata, celebrata, attesa e invo-cata in ogni atto, in ogni pensiero che tendes-se a valorizzare il bene supremo dell’esistenza. Era l’unico bene a disposizione negli anni di carestia e, possedendolo legittimamente nella condizione coniugale, costava poco, almeno nel momento della fruizione. Costava poco anche al moroso che prendeva la morosa stesa negli anfratti del pajàro. I guai e le bestemmie cominciavano dopo, quando le pance alzate annunciavano nuova carestia da aggiungere alle vecchie carestie. Costava qualche sberla a chi tentava di agguantare giovani donne che nei campi aperti si chinavano quasi fino a ter-

Page 14: VentoVeneto 3 · 2019-06-09 · 9 A abra-cadabra, parola misteriosa pronunciata per invocare forze occulte. àldare, argine.2. Andar sull’aldare = accompagna- re la morosa in luoghi

38

ra divaricando le gambe e mostrando candidi galóni per cogliere verdure selvatiche. Costava invece sacrifici e costanza a chi voleva guada-gnarsela meno furtivamente accompagnando a casa le tóse dopo le funzioni religiose, nei dì di festa o dopo i Fioréti nelle sere del mese di Mag-gio, perché i genitori delle tóse erano sempre sospettosi e non mollavano la guardia, anche se in paese si diceva, secondo un vecchio pro-verbio, che ‘A batter le nóse, spassar la neve e tènd-are le tóse’ era tempo perso. Costava purtroppo qualche coltellata quando pretendenti gelosi e carichi di clinto si affrontavano in duelli ru-sticani per presunte priorità nel diritto (quasi sempre ipotetico) di possesso. Comunque in casa non la si nominava mai con il suo nome proprio: né con quello dialettale, né con quel-lo italiano. Mi ricordo che una volta il medico condotto in casa nostra ebbe a dire che per una infiammazione bisognava fare lavaggi vagina-li con un decotto che ora non ricordo più. Mia nonna, la Nèni, lo guardò imbarazzata e chie-se sommessamente cosa volesse dire ‘vagina-le’. «Della vagina», rispose il dottore, «ossia... della frìtola». E tutto finì lì nel silenzio più imbarazzante, perché presente c’ero pure io, piccoletto, e avevo sentito per di più entro le mura domestiche una parola impronunciabi-le, anche se sfuggita dalle labbra di un dottore.Ecco elencati qui di seguito in ordine alfabe-tico i nomi che indicano tutti la stessa cosa,

Page 15: VentoVeneto 3 · 2019-06-09 · 9 A abra-cadabra, parola misteriosa pronunciata per invocare forze occulte. àldare, argine.2. Andar sull’aldare = accompagna- re la morosa in luoghi

39

così come li abbiamo raccolti prima della guerra durante ricerche collettive ai tempi della scuola serale del Posso. La traduzione tra parentesi è stata ricavata dal Dizionario Vicenti-no-Italiano, di Luigi Pajello, Vicenza, 1896.

Albiòla (beccatoio per uccelli); Afitanza (luo-go da affittare); Alséta (ritreppio o sessitura delle gonne); Amolàra (posto dove s’ammuc-chiano i susini); Àndia (da àndio = piccolo pas-saggio); Antianèla (tegamino); Aradùra (aratu-ra); Armadùra (armatura); Asola (asola);

Balarina (ballerina); Balochéta (pallottola); Ban da (lamiera); Barbàgola (pappagorgia); Bar-chéssa (porticale); Barchéta (barchetta); Bardas-sa (insolente); Baréta (berretta); Baronsèla (bric-concella); Basa (bazza, abbondanza); Bassinèla (conca); Baticóa (cutrettola, uccello); Becanòta (femmina del beccaccino); Baléssa (bellezza); Bèpa (Giuseppina); Bergama (da Bergamo); Bernarda (nome femminile); Besàbesa (veder sopra accenno su Davide e Betsabèa); Berta (nome femminile. I nomi femminili propri indicavano forse donne famose appunto per l’uso di quel bene); Bevarèla (mancia); Bigatàra (bacheria); Bisàca (bisaccia); Bissinèla (cosa da niente); Bobàna (abbondanza); Bochéta (boc-cuccia); Bombasina (bambagia); Bombonièra (confettiera); Bonagrassia (bonagrazia); Boràna (nebbia); Borséta (borsellino); Bósega (cefalo, pesce); Botassa (botte sfatta); Botéga (bottega); Bóva (chiavica); Brambùssola (una povera cosa);

Page 16: VentoVeneto 3 · 2019-06-09 · 9 A abra-cadabra, parola misteriosa pronunciata per invocare forze occulte. àldare, argine.2. Andar sull’aldare = accompagna- re la morosa in luoghi

40

Brisa (fungo); Brómba (prugnola); Bruschéta (spazzola); Brùsola (verderello, uccello); Burlas-sa (temeraria); Bùlgara (bulgara); Burcia (frul-lino); Busarà (una cosa di poco conto); Busassa (una grossa buca); Bùssola (bussola);

Calièra (caldaia); Calada (calata); Calandra (uccello); Calesèla (strada cieca): Camufa (grin-za); Canevassa (strofinaccio); Caonégra (ca-pinera, uccello); Carobàra (carrubo); Caròssa (carrozza); Cassaróla (casseruola); Castagna (castagna); Caverna (caverna); Cicia (carne); Cia (Cosima); Cìcara (chicchera); Ciòca (chioc-cia); Ciòpa (pezzo di pane di speciale fattura); Ciupinara (talpa); Ciòca (chioccia); Coladóra (colatoio); Companàdego (companatico); Cónsa (condimento); Coramèla (correggiolo); Cre-dènsa (dispensa); Crosàra (crocicchio);

Dìndia (pollastra d’India); Dóva (doga); Dòta (corredo); Dritura (furbizia); Dressagna (furba-stra); Dudolara (pianta delle giuggiole);

Erbusso (vedi inizio nota);Fabisògno (lo stretto necessario); Fanfugnéta

(sbarazzina); Farsóra (padella); Fiasca (fiasca); Filanda (filanda); Finchéta (fringuello); Finfola (roba leggera); Fionda (fionda); Fióra (fiorame); Fogàra (caldano); Foladóra (pigiatrice); Fólpa (grosso mollusco); Fondina (piatto da zuppa); Forestarìa (foresteria); Formigóna (grossa for-mica); Fornasa (fornace); Fortuna (una cosa che rende molto); Fragolàra (piante di fragole); Frégola (briciola); Frìtola (frittella); Frugnaróla

Page 17: VentoVeneto 3 · 2019-06-09 · 9 A abra-cadabra, parola misteriosa pronunciata per invocare forze occulte. àldare, argine.2. Andar sull’aldare = accompagna- re la morosa in luoghi

46

F

fagàro, faggio.

falare, sbagliare, mancare un bersaglio.

falbo (occhio falbo), occhio sornione.

falìva, piccolo frammento di materia incande-scente (favilla) oppure piccolo fiocco di neve ghiacciata.

falivare, il nevicare a piccolissimi fiocchi ghiac-ciati, o, meglio, l’inizio della nevicata caratte-rizzato da una danza di piccolissimi fiocchi di neve che turbinano radi e sonnecchiano in lente discese. Esempio: Scomissia zà a falivare: tra poco nevegarà forte.

falsa, falce.

farùmene, materiale sbriciolato. 2. Trave in faru-mene = trave mangiato dai tarli e ridotto in polvere. 3. Farumene de fén = cascame del fieno. 4. El gà el sarvèlo in farumene = non ha più cer-vello, dà i numeri.

fasolàro, pianta del fagiolo. Di solito la qualità rampicante ha bisogno del caròssolo come so-stegno.

Page 18: VentoVeneto 3 · 2019-06-09 · 9 A abra-cadabra, parola misteriosa pronunciata per invocare forze occulte. àldare, argine.2. Andar sull’aldare = accompagna- re la morosa in luoghi

52

G

gaia, grembo, la parte del corpo della donna co-perto dalla traversa, o grembiule. 2. Ghe zé cascà na sginsa de puìna so la gaia = le è caduta una briciola (sginsa) di ricotta (puìna) sul grembo (gaia).

galéta, bozzolo. L’allevamento del cavalière, in ita-liano baco da seta, costituisce con la vendita dei bozzoli la prima cospicua entrata dell’an-no nelle tasche del contadino, entrata che per-mette di pagare l’affitto dei campi a S. Pietro. Le galète davano, fino a poco dopo la guerra, la possibilità di far funzionare la filanda di Isola. Figuratamente era chiamata mostra dele galète la visita di leva quando, fino a qualche anno fa, i giovani coscritti non erano autorizzati a indossare le mutande durante le minuziose esplorazioni del loro corpo.

galinassa, beccaccia. È un tipo di selvaggina am-bita dai cacciatori, chiamata anche la ‘regina dei boschi’.

galo, gallo. Però lo stesso termine assume signi-ficato della terza persona dell’indicativo pre-sente del verbo avere nella forma interrogati-va. Esempio: Cossa galo to marìo? = cos’ha tuo marito?

Page 19: VentoVeneto 3 · 2019-06-09 · 9 A abra-cadabra, parola misteriosa pronunciata per invocare forze occulte. àldare, argine.2. Andar sull’aldare = accompagna- re la morosa in luoghi

61

L

labio, vasca, recipiente in pietra per contenere l’acqua riservata agli animali. Anche il truogo-lo del maiale è chiamato labio. Memorando a Isola è rimasto il caso di spartizione del labio tra i fratelli Giumìn. Arrivati davanti al nota-io, quando si trattò di attribuire a uno dei due fratelli la proprietà del labio, non ci fu verso di trovare l’accordo. Sulla bilancia della divisio-ne tutto restava in bilico per via di quel ma-nufatto in pietra dura. In casa Giumìn dalle discussioni si passò alla rissa e dalla rissa alle percosse e dalle percosse alla conseguente ca-lata a Vicenza presso la Pretura con assistenze varie di avvocati costosi. In una nevosa serata di carnevale il giudice, visto che tutto il resto dell’eredità era stato diviso in parti uguali fra i fratelli senza contestazioni, decretò che anche il labio fosse spartito a metà tra i contendenti. Fu allora che Piero Giumìn, dopo aver esegui-to la spartizione, uscì nella celebre frase: Ma adesso che casso gh’in fo de sto labio sfiancà (sen-za un fianco)?

langhi, bachi enormi di colore verde e giallo che si trasformano successivamente in grandi far-falle. I langhi sono dannosissimi perché una volta diventati farfalle depongono le uova su-gli alberi. I langhi infine fanno schifo soprat-

Page 20: VentoVeneto 3 · 2019-06-09 · 9 A abra-cadabra, parola misteriosa pronunciata per invocare forze occulte. àldare, argine.2. Andar sull’aldare = accompagna- re la morosa in luoghi

64

M

macióni (plurale di mación, macchia) insieme in-tricato di arbusti. I macioni, non servivano sol-tanto da nascondiglio agli uomini di una volta durante il passaggio degli eserciti nemici, ma servono anche adesso da naturali e discreti rifugi per morosi intraprendenti. Quando si vedono due innamorati passare il ponte del-la Giara e avviarsi, mano nella mano, verso il monte, la gente dice ammiccando: Quéli lì i va a maciòni.

magazin, magazzino. Per magazìn però s’inten-de quella speciale vendita di vino che avviene nelle corti dei contadini i quali hanno il per-messo del Comune di commerciare diretta-mente il prodotto delle loro vigne. L’apertura del magazìn è annunciata da frasche sempre verdi, appese ai crocevia e indicanti la strada per giungere al posto della mescita.

malgaragno, melograno. Non mi ricordo più la storia dei malgaragni, anche se era corta. Mia madre me la raccontava mettendomi a letto qualche sera, quando aveva fretta che io mi addormentassi, in quanto voleva scendere presto a ballare sotto il portico, dove stavano i suonatori. Per questo forse me la raccontava male e sempre differente.

Page 21: VentoVeneto 3 · 2019-06-09 · 9 A abra-cadabra, parola misteriosa pronunciata per invocare forze occulte. àldare, argine.2. Andar sull’aldare = accompagna- re la morosa in luoghi

75

O

ochéta, bicchierino della capacità di 1/12.mo di litro. 2. Tirarsi su con le ochete = tonificarsi, ri-scaldarsi con la grappa. Bévar l’ocheta è come dire andare a graspa. I consumatori più feroci di ochete una volta a Isola erano alcuni soci della latteria sociale, i quali, dopo aver mun-to le vacche al Padrenostro e una volta portato il latte al centro di raccolta, si fermavano in Rasèla da Cèba ad aspettare che si aprisse l’o-steria.

ombrìa, ombra. 2. Avere ombrie = avere fisime. Mussolini aveva l’ombria dell’Impero e prima di conquistarlo inventò il Solario per dare un posto al sole a tutti gli italiani e vedere così quali fra loro erano i più adatti per andare in Africa. Nel Solario si mangiava minestrone a mezzogiorno e a vintionòra un panino con la marmellata dura. Quando fu conquistata Ad-dis Abeba in Italia cominciarono ad arrivare le banane. «Se non fossimo entrati in guerra, al Solario oggi avrebbero di sicuro distribui-to anche le banane» — mi disse Lino Rigoni nel 1940, addentando un brómbo garbo (susino acerbo).

òmeni, uomini.

Page 22: VentoVeneto 3 · 2019-06-09 · 9 A abra-cadabra, parola misteriosa pronunciata per invocare forze occulte. àldare, argine.2. Andar sull’aldare = accompagna- re la morosa in luoghi

78

P

paca, botta sorda, ricevuta a tradimento da non si sa chi oppure da un oggetto inanimato. La paca è sempre causata da forze imprevedibi-li e oscure: arriva all’improvviso e lascia, con il dolore, l’amarezza di non sapere come sfo-garsi. Singolare e dolorosa la paca ricevuta sulla fronte dal Maresciallo dei Carabinieri di Malo che non si accorse che il Podestà aveva sostitui to le vecchie porte di àrese dell’entra-ta del suo ufficio con trasparenti lastre di cri-stallo. Dopo che anche il Segretario del Fascio subì la stessa sorte, fu provveduto con vistose strisce di carta colorata a segnalare il pericolo.

Padrenostro, suono di campana che precede il sorgere dell’alba. Altrove lo chiamano l’Ave Maria del Mattino. Segnale di sveglia ordinario per il contadino che deve accudire alla stalla. In certi periodi dell’anno i contadini sono sul campo prima ancora che suoni il Padrenostro.

pajàro pagliaio. Catasta di paglia a forma conica sistemato attorno a un palo di legno, chiama-to meàle. Il più ricco concentramento di pajari a Isola si trovava al Barco, in via Canova. I paja-ri non solo offrono paglia per ‘curar sóto’ (fare il letto) alle vacche, ma sono anche punto di riferimento per incontri amorosi. 2. Can da

Page 23: VentoVeneto 3 · 2019-06-09 · 9 A abra-cadabra, parola misteriosa pronunciata per invocare forze occulte. àldare, argine.2. Andar sull’aldare = accompagna- re la morosa in luoghi

91

Q

quarèlo, mattone. Plurale: quarèi. 2. Quarelo a man = mattone modellato a mano. 3. Dormire come un quarelo = essere colto dal sonno profondo, dormire nell’assoluta immobilità, senza qua-si respirare. 4. Testa da quarelo = avere argilla cotta al posto del cervello, essere ebete. 5. ‘Mal de quarelo’ era quella particolare mania che una volta prendeva quando non finivano mai di ampliare la casa. Costoro non stavano bene se ogni anno non aggiungevano una stanza al fabbricato o non ingrandivano la barchessa. Questa mania è scomparsa improvvisamente da qualche anno.

quaresimale, prediche speciali durante le funzio-ni religiose della Quaresima invitanti al pen-timento e alla penitenza.

quartarólo, piccolo recipiente cilindrico di legno usato sia per estrarre la farina dalla madia che come misura di quantità.

Page 24: VentoVeneto 3 · 2019-06-09 · 9 A abra-cadabra, parola misteriosa pronunciata per invocare forze occulte. àldare, argine.2. Andar sull’aldare = accompagna- re la morosa in luoghi

92

R

rabaltare, rovesciare. 2. Rabaltare l’òcio = morire. Il mas-cio rabaltava l’occhio dentro l’orbita tan-to che diventava tutto bianco dopo che Bajo Massante gli aveva piantato il coltello nella gola. Anche l’uomo, quando muore, rabalta l’occhio e allora chi è ancora vivo gli va vicino e gli abbassa le palpebre, perché l’occhio rabal-tato fa tanta impressione.

rabaltèla, l’azione di rivolgere una cosa soprasot-to, come ad esempio la terra nella sarchiatura del granoturco. Anche i morosi possono fare la rabaltela sui pra’ o sui leti.

rabalsa, la parte posteriore delle mutande delle toséte de stiani che si apriva, come una botola, dopo averla sbottonata in alto.

rabòti, sostegni in cuoio rigido sopra il tacco del-le scarpe e avvolgenti il calcagno del piede.

ràcola, strumento rustico di legno per produrre rumori in Chiesa durante le cerimonie della Settimana Santa. 2. Te si ’na racola = non la fini-sci mai di assordarmi con discorsi fastidiosi.

radichèla, verdura da campo spontanea, mange-reccia, classificata come valerianella.

Page 25: VentoVeneto 3 · 2019-06-09 · 9 A abra-cadabra, parola misteriosa pronunciata per invocare forze occulte. àldare, argine.2. Andar sull’aldare = accompagna- re la morosa in luoghi

100

S

sagra, intesa sia come festa (Sagra delle Palme), che come insieme di dolci secchi e variopinti, presentati su apposite bancarelle.

sagraro, venditore di sagra, venditore di dolci secchi dai mille colori su banchi mobili nei pomeriggi di domenica e nel corso delle feste paesane.

sagretta, a Isola per sagretta s’intende il lunedì dopo la domenica delle Palme ossia il giorno dopo la celebrazione della sagra vera e propria.

salado, salame, il companatico quasi sempre pre-sente sulla mensa dei contadini. In tempo di guerra mia nonna tagliava i saladi a fette così sottili che si scioglievano sul fuoco, senza quasi lasciare traccia. 2. Te si un salado = sei un salame, un mona. Peggiore insulto però è clas-sificare uno come buèlo. Il buèlo è l’involucro del salame ricavato dalle viscere del mas-cio.

salbanèlo, personaggio delle leggende d’importa-zione tedesca: una specie di capo degli spiriti folletti.

salbégo, selvatico. 2. maronaro salbego = ippocasta-no. 3. Te si un salbego = sei una persona asociale.

Page 26: VentoVeneto 3 · 2019-06-09 · 9 A abra-cadabra, parola misteriosa pronunciata per invocare forze occulte. àldare, argine.2. Andar sull’aldare = accompagna- re la morosa in luoghi

122

T

tacare, attaccare. 2. Tacarghe la tosse = attaccargli la tosse. 3. Tacare significa anche ‘incominciare’. I ga tacà el terséto = hanno incominciato la recita della terza parte del Rosario.

tasséta, vezzeggiativo di tassa, bicchiere; quin-di normale bicchiere di vino, preso di solito come aperitivo del pranzo. Generalmente si va in compagnia al bar per la cerimonia del-la tasseta e allora ognuno offre, a turno, il giro. Così le tassete diventano una infinità e si torna a casa schincando. 2. La tassa del mezzogiorno = robusto bicchiere che si beve tra amici quan-do suona il mezzodì.

técia, tegame.

tempesta, grandine. 2. Tempestada = grandinata.

tempora, giornate di digiuno penitenziale impo-sto dalla Chiesa.

tèndare, custodire, far la guardia. 2. Tendare le tóse = mansione riservata principalmente alla madre, la quale deve sempre stare con gli oc-chi aperti sulla sua tósa perché il moroso ha le mani lunghe, e svelte, come quelle di un sìn-gano.

Page 27: VentoVeneto 3 · 2019-06-09 · 9 A abra-cadabra, parola misteriosa pronunciata per invocare forze occulte. àldare, argine.2. Andar sull’aldare = accompagna- re la morosa in luoghi

126

U

usma, fiuto speciale. Il cane da caccia sente l’uri-na del lièvore (lepre) e si mette in ferma.

uvi, uova (di gallina, di oca, di faraona, di cardel-lino, eccetera). 2. Rómpare i uvi = scocciare. 3. Dare ’na peà sui uvi = dare una pedata in mez-zo alle gambe. 4. Cavare i uvi de galo = l’atto della castrazione mediante il quale le nostre nonne trasformavano i galletti in capponi. 5. Coare i uvi de la Grotóna (detto popolare) = es-sere sottoposti a una inutile impresa, oltreché impossibile. Pare infatti che questa Grotona obbligasse una povera chioccia a covare finte uova di gesso.

Page 28: VentoVeneto 3 · 2019-06-09 · 9 A abra-cadabra, parola misteriosa pronunciata per invocare forze occulte. àldare, argine.2. Andar sull’aldare = accompagna- re la morosa in luoghi

131

Z

za, già.

zale (dale), gialle, colorate di giallo. Il termine zale veniva usato solo in Piassa. In Valle o in Capovilla si preferiva dire dale.

zé, è, c’è.

zé qua, è qui, ecco qui, eccetera.Una canzone natalizia isolana, cantata da gio-vani nella sera della vigilia al fioco lume di una stella colorata rotante sulla sommità di un’asta, cominciava proprio così:

Zé qua la nóva Stélacon tanti ragi intornoprima che spunta el giórno prima che spunta el giórno che più risplende

Ite, pastori, ite, ite a trovar Gesù e non spetate più e non spetate più che l’è za nato

Page 29: VentoVeneto 3 · 2019-06-09 · 9 A abra-cadabra, parola misteriosa pronunciata per invocare forze occulte. àldare, argine.2. Andar sull’aldare = accompagna- re la morosa in luoghi

Glossario del contado isolanoe dei comuni conterminia uso dei forestieridi Pino Sbalchiero

Progetto grafico : Alessandro CoruboloImpaginazione : Elsa ZaupaCorrezione delle bozze : Giovanni Stefano MessuriCarattere : Collis di Christoph NoordzijCarta : Lux Cream avorio - Stora EnsoStampa : Grafiche Antiga SpaTiratura : 1500 copie

La Ronzani Editore

Società editrice: Giuseppe Cantele, Giovanna Cantele, Alberto Casarotto, Andrea Cortese, Fabio Cortese, Dario Dal Ferro, Lara Facci, Giuseppe La Scala, Romina Manzardo, Giovanni Stefano Messuri, Francesco Motterle, Claudio Rizzato, Pierantonio Rizzato.

Redazione: Giuseppe Cantele, Paolo Carta, Alessandro Corubolo, Maria Gregorio, Luisa Maistrello, Giovanni Stefano Messuri, Patrizia Pietribiasi, Claudio Rizzato, Giovanni Turria, Matteo Vercesi, Franco Zabagli, Elsa Zaupa.


Recommended