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Verso Est 9000 30 giorni in sella - laliberaprofessione.it · Viaggi all’attivo: in Italia da...

Date post: 22-Feb-2019
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30 giorni in sella Food Lover Owned Since 2012 March 2013 - Issue 3 - Vol. 2 Verso Est 9000 MOLTI PENSERANNO CHE POTEVAMO BENISSIMO ANDARE A FORMENTERA SENZA IMPORTUNARE , CON TUTTI I PREPARATIVI E QUESTO BLOG , UNO DEI MIGLIAIA CHE SI TROVANO IN RETE DEDICATO AI VIAGGI AVVENTURA IN MOTO .. Troppo facile … in una fase mondiale dove i ricchi paesi occidentali si asserragliano nei propri confini abbiamo pensato di capovolgere per un attimo la situazione e di tendere la mano ad un immaginario ” nemico ” , considerato tale per cultura , religione e momento storico . Uscire dal castello , incontrare persone , sguardi e usanze : respirare un’aria diversa da quella descritta nei nostri quotidiani . Un viaggio importante , da raccontare ai nostri ragazzi al ritorno , perché non perdano mai l’avidita’ di sapere e conoscere utilizzando questo fantastico strumento . Daniele & Vittorio 9000 Kilometri verso Est
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30 giorniin sella

Food Lover Owned Since 2012March 2013 - Issue 3 - Vol. 2

Verso Est9000

MOLTI PENSERANNO CHE POTEVAMO

BENISSIMO ANDARE A FORMENTERA

SENZA IMPORTUNARE , CON TUTTI I

PREPARATIVI E QUESTO BLOG , UNO

DEI MIGLIAIA CHE SI

TROVANO IN RETE DEDICATO AI

VIAGGI

AVVENTURA IN MOTO ..

Troppo facile …in una fase mondiale dove i ricchi paesi occidentali si asserragliano nei propri confini abbiamo pensato di

capovolgere per un attimo la situazione e di tendere la mano ad un immaginario” nemico ” , considerato tale per cultura , religione e momento storico . Uscire dal castello , incontrare persone ,

sguardi e usanze : respirare un’aria diversa da quella descritta nei nostri quotidiani .Un viaggio importante , da raccontare ai nostri ragazzi al ritorno , perché non perdano mai l’avidita’ di sapere e

conoscere utilizzando questo fantastico strumento .

Daniele & Vittorio9000 Kilometri verso Est

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DanieleEvangelista50 ANNI IL PROSSIMO 12 OTTOBRE.

Dedico questa nuova avventura a mio Figlio Federico, nella speranza che anche lui possa vivere l’esperienza del viaggi-are e conoscere paesi e persone vicine e lontane dalla nostra cultura.

Sono arrivato alle moto di grossa cilindrata abbastanza tardi a circa 30 anni con una Yamaha Fazer 600, passando a Kawasaki Z 750, Ducati Multistrada 1000 ed infine la Honda Varadero 1000, con la quale affronterò questo tour. Mi considero più un viaggiatore che un motociclista, non capisco granché di mo-tori e utilizzo la moto come fosse un destriero. Non amo cor-rere e, mi piace viaggiare in moto perché mi dona un senso di libertà. Oltre la possibilità di sentire il profumo e gli odori sulla strada, di respirarne l’energia, mi offre l’ opportunità di arrivare in luoghi altrimenti irraggiungibili in auto o con altri mezzi. Viaggio solitamente in solitario, ma questa volta sono felice di avere al mio fianco l’amico Vittorio, anche lui grande appassionato di viaggi in moto. Viaggi all’attivo: in Italia da nord a sud isole comprese; Germania; Spagna; Francia; Por-togallo; Austria; Svizzera; Polonia del sud; Repubblica Ceca; Slovacchia; Ungheria; Grecia

Info & Story

27 Luglio Partenza da Milano per Ancona – traghetto ore 23,00 arrivo Igoumenitsa ore 11,0028 Luglio Igoumenitsa – Salonicco28 Luglio Salonicco – Kocaeli (Tk)29 Luglio Kocaeli – Samsun30 Luglio Stazionamento in zona31 Luglio Samsun – Batumi (Gr)1 Agosto Batumi – Mestia (Zugdidi)2 Agosto Mestia – Tblisi (Arm)3 Agosto Giornata a Tblisi e dintorni4 Agosto Tblisi – Alaverdi con escursione alle gole di Debed e Monasteri di Haghpath – Akhtala5 Agosto Alaverdi – Yerevan6 Agosto Stazionamento ad Yerevan con escursione a Lake Sevan7 Agosto Yerevan – Akhalsikhe8 Agosto Akhalsikhe – Erzican9 Agosto Erzican – Goreme10 Agosto Visita ai camini delle Fate e parten-za per Catalhoyuk + notte11 Agosto Catalhoyuk – Izmir13 Agosto Izmir – Gallipoli14 Agosto Gallipoli – Bucarest15-16 Agosto stazionamento a Bucarest17 Agosto Bucarest – Cartisoara (attraverso la Transfagarasan)18 Agosto Cartisoara – Brasov escursione Cas-tello Dracula e M. Bucegi19 Agosto Brasov – Sighisoara20 Agosto Sighisoara – Cluj-Napoca20-21 Agosto Stazionamento a Napoca con escursione alle Gole di Turda22 Agosto Cluji Napoca – Baia Mare22-23-24 Agosto Stazionamento Baia Mare con escursioni in zona25-26-27 Agosto Rientro verso l’Italia: Buda-pest – Trieste – Milano

Milano 27 Luglio

Issue 3 - March 2013 - Pure Simplicity | 3

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VittorioPradellaHo acquistato la mia prima moto a 28 anni e da allora ….non ho mai smesso .Due ruote e un motore sono diventate parte integrante della mia vita , con particolare attenzione ai modelli più personali e particolari.Ho posseduto 1 Honda , 2 Bmw , 1 Buell , 10 Triumph e adesso l’ultima , una Harley Davidson Xr 1200 di qualche anno …sco-vata in un oscuro garage dell’Alta Valtellina.Ogni moto una storia e un pezzo della mia vita , tanti ricordi , quasi tutti belli.La moto e’ sempre stata per me un’amica , una compagna fe-dele , un’amante complice che ha assecondato i miei desideri di spazi e di libertà .Indispensabile , a prescindere dal modello o dal valore.Daniele Evangelista condivide con me molte di queste cose e abbiamo pianificato questo viaggio da quasi un anno , ci siamo compresi al volo.Daniele Pezzini e’ amico/collega da più di 30 anni , una si-curezza , sarà il regista della nostra avventura ! Paesi visitati in moto : Francia , Germania , Austria , Spagna , Marocco , Tur-chia , Grecia , Austria , Svizzera .

Info & Story

27 Luglio Partenza da Milano per Ancona – traghetto ore 23,00 arrivo Igoumenitsa ore 11,0028 Luglio Igoumenitsa – Salonicco28 Luglio Salonicco – Kocaeli (Tk)29 Luglio Kocaeli – Samsun30 Luglio Stazionamento in zona31 Luglio Samsun – Batumi (Gr)1 Agosto Batumi – Mestia (Zugdidi)2 Agosto Mestia – Tblisi (Arm)3 Agosto Giornata a Tblisi e dintorni4 Agosto Tblisi – Alaverdi con escursione alle gole di Debed e Monasteri di Haghpath – Akhtala5 Agosto Alaverdi – Yerevan6 Agosto Stazionamento ad Yerevan con escursione a Lake Sevan7 Agosto Yerevan – Akhalsikhe8 Agosto Akhalsikhe – Erzican9 Agosto Erzican – Goreme10 Agosto Visita ai camini delle Fate e parten-za per Catalhoyuk + notte11 Agosto Catalhoyuk – Izmir13 Agosto Izmir – Gallipoli14 Agosto Gallipoli – Bucarest15-16 Agosto stazionamento a Bucarest17 Agosto Bucarest – Cartisoara (attraverso la Transfagarasan)18 Agosto Cartisoara – Brasov escursione Cas-tello Dracula e M. Bucegi19 Agosto Brasov – Sighisoara20 Agosto Sighisoara – Cluj-Napoca20-21 Agosto Stazionamento a Napoca con escursione alle Gole di Turda22 Agosto Cluji Napoca – Baia Mare22-23-24 Agosto Stazionamento Baia Mare con escursioni in zona25-26-27 Agosto Rientro verso l’Italia: Buda-pest – Trieste – Milano

Milano 27 Luglio

Issue 3 - March 2013 - Pure Simplicity | 5

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RIASSUNTO DELLA GIORNATA:

Oggi partenza da Milano alle 7 con un piacevole fresco primaverile , giornata eccellente , entusiasmo alle stelle!Abbiamo trotterellato con le nostre moto fino ad Ancona , i primi 450 km di questo lungo viaggio …Nessuna nota particolare sulle moto e nemmeno sorprese dallo stivaggio dei bagagli …Wow! Il mio nuovo casco modulare è stata una spesa ben investita…Stasera in nave passaggio ponte come due Figli dei Fiori , sacco a pelo e mat-erassino , cena con Pan carré , bresaola in busta e frutta.Molto basso profilo …Domani si sbarca alle 7 ad Igoumimitsa / Greciae si comincia a fare sul serio con una tappa fra le montagne lunga e tor-tuosa .

Partenza ore 7,00 a.m

Milano – Ancona (porto)…… lasceremo la terra ferma alle prime ore nel pomeriggio del 26 Luglio.

Partenza:Milano-Ancona

26 LUGLIO 2017 Issue 3 - March 2013 - Pure Simplicity | 7

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RIASSUNTO DELLA GIORNATA:

Anche oggi la giornata è scivolata via senza contrattempi, anzi, la tappa prevedeva 300 km e invece siamo stati ” cattivi” e ne abbiamo schiacciati sotto le nostre ruote 700! Più di dieci ore seduti in sella. Siamo sbarcati stamat-tina presto, sei e mezza, dal traghetto della minoalines sporco come una clo-aca di Calcutta e pieno di zarri e zarret-tine provenienti da ogni angolo d’ Ita-lia, abbiamo imboccato la superstrada che da Igumenitsa porta a Salonicco tagliando in due, da Sud a nord, la penisola greca, passando attraverso paesaggi meravigliosi, vallate e boschi verdissimi insieme a maestose mon-tagne hanno fatto da cornice a questa tappa che ci ha permesso anche di fare una breve ma interessante e imperdi-bile escursione al sito della Unesco le ” meteore” . Il viaggio è proseguito sino al confine con la Turchia nella città di Alexandropoli e termineremo la gior-nata davanti a un piatto di agnello alla brace e a un litro di retsina.

Si avvicina la vista greca e il momento dello sbarco

Le Meteore …monasteri ortodossi spettacolari !

Un monastero sulle Meteore / Kalabaka

Grecia:Le Meteore

27 LUGLIO 2017 Issue 3 - March 2013 - Pure Simplicity | 9

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RIASSUNTO DELLA GIORNATA:

Oggi ancora giornata tirata , 700 km fra confine greco fino alla Turchia Centrale

Tante ore in moto ma poca resa perché l’attraversamento di Istambul si è rive-lato un delirio …immaginate una metropoli di 10 mil-ioni di abitanti che brulica e si sposta

Ci sono dei nuovi quartieri dove ab-biamo contato 50 grattacieli diversi !! Ma vicino non manca mai una vecchia moschea per pregare …La Turchia appare come uno stato moderno , che cammina ( velocemente ) verso un discreto benessere diffuso : ogni particolare denota questo cam-biamento in positivo . La Grecia che abbiamo lasciato invece all’opposto : un paese senza più speranze e voglia di cambiare , rassegnato al proprio dis-sesto finanziario .Stasera finalmente un bell’albergo , così per caso, ma che non guasta mai.

Sul ponte del Bosforo, confine tra i due continentinon ci crediamo, questa sera si dorme benela meraviglia di non credere ai nostri occhi…al confine Turcocome si ad entrare in hotel così…..????

Turchia:Turchia centrale

28 LUGLIO 2017 Issue 3 - March 2013 - Pure Simplicity | 11

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PREMESSA RIFERITA al 28 Luglio:Facciamo il punto partendo da un omissione, per dimenticanza, sulla giornata di ieri, fatti importanti da tenere presente. Primo, l ingresso in Turchia è stato tranquillo in tutto venti minuti compreso le chiacchere finali con il doganiere. Registrazione dei passaporti e dei libretti moto e nessun altro con-trollo, tutti gentili , saluti e sorrisi anche dai militari armati che presidiano il ponte che separa la Grecia dalla Turchia, insomma tutto liscio. Secondo punto.La scelleratezza dei turchi al volante di cui molti parlano guide comprese, auto o tir che sia, per noi resta un mito, la nostra esperienza sino ad ora, quasi duemila km, percorsi in territorio turco, è positiva, in alcune occasioni che ci vedevano in “‘difficolta” agevolano la riuscita della manovra rallentando, molti salutano con il pollice , come un camionista hanno addirittura suonato una improbabile cucara-gia turca con il clacson al nostro sorpasso salutan-doci poi con la mano. Quindi non capisco se siamo noi fortunati o si fa più allarmismo del necessario. Terzo e ultimo punto la ” militarizzazione” del territo-rio, anche qui molti mezzi di informazione compreso il sito della farnesina ” viaggiare sicuri” ne parlano. Noi non abbiamo visto militari e di polizia davvero poca, l unico controllo che abbiamo avuto dalla polizia stradale è finito a tarallucci e vino…guardare le foto per credere.RIASSUNTO DELLA GIORNATA:Anche oggi una giornata molto piena e intensa ! Siamo partiti dalle montagne della Turchia Centrale con aria frizzante e paesaggi alpini per planare…sulla più traf-ficata e calda costa del Mar Nero .Cambiano i paesaggi , il colore del cielo e i profumi , sembra di cambiare anche Paese ma siamo sempre in Turchia , che è una nazione enorme.Anche oggi 500 km in totale , non male.Stasera sosta in un hotel un po’ triste ( ma a Dan-iele piace quindi ok!) nella penisola di Persembe che potrebbe essere una specie di Gargano dei poveri …Cena con prodotti locali in un ristorante dove festeg-giavano un matrimonio e poi subito a nanna , domani si entra in Georgia che bello ! Non è un paese musul-mano quindi potremo riprendere a cenare con vino o birra , che è sempre una bella notizia ….

Polizia locale turca: controlli di routine….. molto simpatici

Turchia:Penisola Persemble

29 LUGLIO 2017 Issue 3 - March 2013 - Pure Simplicity | 13

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CONSIDERAZIONI DI VITTORIO:

Viaggiare con Dan prevede anche abituarsi a piccole fobie , qualche fissa maniacale , propria di un compagno di viaggio.Ma anche di una fidanzata …Ha uno strano rapporto con la tuta dell’acqua : se non lo fermavo l’avrebbe indossata da Melegnano in poi , per lui è una specie di coperta di Linus….un automobilista usa il tergi-cristallo ? Vitto fermiamoci ! Inizia a piovere !!L’aria condizionata ? E’ vietata come il topless per una milf musulmana …Le moschee? Se ne vedete grandi e luccicanti è sosta sicura !Vi aggiornerò cmq…work in progressGrande Pard!

CONDIDERAZIONI DI DANIELE:

Si! Ragazzi , Vittorio è il mio amuleto! Anzi il mio stregone, lo stregone della pioggia…state tranquilli che se lui dice che non pioverà, statene certi non pioverà!Mosè apriva il mare, lui le nubi nel cielo.Stamattina alla partenza , il meteo, tut-ti i siti consultabili, e il cielo plumbeo, facevano presagire una giornata da incubo, 400 km, sotto una pioggia pesante. Lui a colazione ha sentenziato che non avrebbe piovuto…e così è stato! Sopra di noi nuvoloni neri carichi di pioggia, sotto di noi asfalto grigio asciutto e liscio, incredibile ma vero non abbiamo preso nemmeno uno spruzzino d’acqua. Evviva il mio com-pagno stregone!

Direzione:Georgia

30 LUGLIO 2017 Issue 3 - March 2013 - Pure Simplicity | 15

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Considerazioni di Daniele:Siamo indecisi se rinominare Batumi zar-rolandia o gnoccalandia…difatti il numero degli zarri, tanti tanti, è pari al gran numero di gnocche che abitano questa terra..sa-ranno ” sbarcate” dalla nave Argo insieme agli argonauti? Qui siamo nella terra del mito del vello d’oro e di Prometeo può es-sere che un essenza divina abbia modellato queste creature? Chissà.Nel complesso Batumi è una città interes-sante la decadenza dei palazzi postsoviet è la nuova architettura, un po kitsch, dei grattacieli e dei palazzi moderni crea un’ alchimia affascinante, e poi hanno dei par-chi, tra cui il più grande vicinissimo al mare, molto belli e curati. La gente è accogliente, cortese e curiosa di sapere da dove venia-mo insomma tutto procede per il meglio.

CONDIDERAZIONI DI VITTORIO:La mia opinione di Batumi è praticamente identica a quella di Dan.Il mezzo secolo di comunismo ha pesato e non poco e ci vorrà tempo per disfarsene !Hai voglia a fare girare tante Porsche Cayenne o aprire negozi di gran lusso ..l’impronta , soprattutto guardando le per-iferie , rimane .Dalle case sovietiche da demolire alle gioi-ellerie di Cartier ci voleva un passaggio di mezzo ed invece qui sembra non sia stato previsto , peccato.Veniamo alle donne georgiane : secondo noi sono loro la vera scoperta di questo paese !Sono accompagnate da uomini bassi , tarchiati , trascurati nell’aspetto e con la faccia da San Vittore sesto raggio …ed eccole li…spuntano questi fiori di ragazze con lineamenti molto particolari ( caucasici per lo più ) , vestite con grazia e gusto , unghie e maquillage curatissimo….e ti chiedi dove sta il trucco .Uno splendido esempio di amor proprio femminile misto ad un notevole aiuto di Madre Natura .Ciao a tutti. Vitt.

Sosta:Batumi

31 LUGLIO 2017 Issue 3 - March 2013 - Pure Simplicity | 19

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DAL DIARIO DI VITTORIO:

La giornata di oggi è stata molto tosta , tante ore in moto , strade brutte , allerta massima , risultato: siamo distrutti adesso a Mastia. Siamo partiti da Batumi molto presto , le nostre girls dell’ostello ci hanno fatto trovare ancora una colazione preparata con tanta cura e amore per quello che fai .Se X Batumi ero incerto se legare l’architettura al post soviet o al nuovo ( ricco) che avanza …per la strada da Batumi a Poti non ho dubbi : una profonda tristezza ! Interi grattacieli sovietici abbandonati in riva al mare , miseria diffusa , location più da Cece-nia che da Georgia. Ma per fortuna …incon-tri le persone , che sono tutte brave e gentili e molto affettuose con gli italiani ( da non fraintendere) . Da queste parti le moto sono una rarità , figuriamoci con due italiani sopra !! È come vedere due eschimesi in slitta che attraversano Corso Como a Milano …!!La salita per la valle di Mastia è stata una mazzata , la mia Harley che pesa assai e faceva fatica a digerire buche e avallamenti , poco asfalto e tanto sterrato. La Honda di Dan un po’ meglio ma la massa è notevole lo stesso e anche lui ha avuto la sua razione di fatica .Il paesaggio è stupendo e il nostro piccolo hotel tutto di legno è accogliente . Abbiamo fatto un casino ! Siamo diventati amici del panettiere ( che ci ha cambiato gli euro in Lai , la loro moneta ) della ragazza in cartoleria ( dove ho comprato il filo X ricari-care il telefono ) , della padrona dell’hotel la quale ci ha presentato altre persone …qui è tutto un passaparola e la novità , come pos-sono essere due motociclisti a 3000 km da casa , suscita sempre interesse e simpatia.Adesso sono qui a scrivere , sotto questo massiccio di 4616 mt che separa noi e la Russia , a una settimana da viaggio da casa e sto ascoltando dei ragazzi in un locale che hanno cominciato a suonare dal vivo ” Wish you were here ..” Tante emozioni ogni giorno e un pensiero sempre a casa ai miei figli , con l’augurio che possano vivere anche loro una così splendida avventura .Un ‘abbraccio a tutti . Vitt

Arrivo:Mastia

1 AGOSTO 2017 DAL DIARIO DI DANIELE:

Oggi abbiamo viaggiato dentro un film di Kusturica, ai bordi, e non solo, della strada animali di ogni genere, maiali piccoli e grandi di ogni colore e specie, cavalli, muli, mucche e vitelli, pavoni e tacchini, Galli e galline, oltre a uomini con denti ricoperti d’oro e barba nere, incolte e ” dure” come i loro visi, incon-triamo alcuni uomini in un bar. Bevono birra e grappa, sono le dieci di mattina, ridono e appena capiscono che siamo italiani ci fanno festa, parte un duetto di uno di loro con Vit-torio…SONO L ITALIANO di Cutugno…risate e applausi, ” dentro” la strada auto risalenti all’epoca di Stalin, Bmw e Mercedes antiche e moderne, persino una rolls d’ annata, guidate con ” aggressività” e non curanza di segnali stradali e limiti di velocità.Il meteo sulla Georgia è affidabile come le promesse fatte dai nostri politici cioè zero, davano sole ovunque e invece questo cielo grigio sembra essersi zavorrato a questa parte di mondo. La strada che porta da Ba-tumi verso le alte montagne del grande Caucaso per i primi 150km è brutta in tutti i suoi aspetti, asfalto, paesaggi, cittadine, c’è qualcosa di sinistro, tutto sembra precario e abbandonato, in alcune cittadine sembra che la dittatura sovietica sia finita da pochi mesi, Poti la città portuale dove i russi avevano una delle basi della Marina militare più importan-ti, è brutta, triste e malinconica da morire.Usciti da questo greve tunnel dopo circa tre ore passata la città di Khobe la strada e il paesaggio iniziano chilometro dopo chilo-metro una lenta ma costante trasformazione sino a giungere alle valli degli alti monti del Caucaso, siamo a 100 km da Mestia la città capoluogo della regione dello Svan e nos-tra meta finale, da lì in poi i paesaggi sono spettacolari, ma la strada rimane comunque molto pericolosa, massi rocciosi, animali, uo-mini al lavoro e asfalto in pessime condizioni non ci consentono di abbassare la soglia d’ attenzione che deve rimanere alta.Dopo sette ore giungiamo finalmente a Mes-tia incastonata tra la montagne maestose che toccano i cinquemila metri qui possiamo finalmente rilassarci davanti a una birra e godere di tutta questa bellezza perché nel frattempo il sole è comparso il cielo ora è terso di un azzurro che solo la montagna sa donare. Un ultima cosa, che piacere fare il pi-eno al serbatoio in Georgia! La benzina costa 0,80 centesimi. PS: Vittorio è stato grande oggi! 200 km di curve e buche fatte con il minipimer a due ruote.

Issue 3 - March 2013 - Pure Simplicity | 25

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RIASSUNTO DELLA GIORNATA:

Sarà la nottata di riposo passata al fresco delle37 montagne, sarà il cielo limpido e l aria piena di profumi, ma questa mattina la strada con i suoi pae-saggi che ci riporta a valle ci sembra ancora più bella.Procediamo lentamente per godere appieno del momento è una gioia per gli occhi siamo inebrianti nella mente e nel l anima, ci fermiamo spesso per ammirare lo spettacolo di questi ghiac-ciai e del verde dei boschi. Via via che scendiamo la temperatura inizia a sali-re e decidiamo dopo qualche ora pas-sata in sella di trovare una spiaggetta dove fermarci e fare un bagno nel “leggendario” e ” misterioso” mar nero che in realtà un po nero lo è davvero nel senso che l acqua non è proprio invitante e la sabbia, nera, scotta come brace, ma il caldo e l idea di rinfrescarci prende il sopravvento.Viaggiare con Vittorio è divertente abbiamo passato in questi giorni mo-menti davvero spassosi.Telefonata per avvisare in hotel che ar-riveremo più tardi del previsto..HALLO I M ITALIAN BOY…..italian boy?!!Ma se hai l’ età dell’ uomo mascherato?E giù a ridere! Va beh dai come si suol dire l importante è sentirsi giovani dentro. Domattina tappa nella capi-tale Tbilisi il meteo annuncia 37 gradi speriamo che non ci prenda come nei giorni trascorsi.

Questo è uno dei ” gradini” che abbiamo incontrato lungo la strada montana del grande caucaso…Non è necessario es-sere motociclisti per comprendere che se ne prendo uno a una velocità sostenuta e senza la giusta manovra il viaggio terminerebbe all ‘istante..a essere ottimisti.

Poti (Mar Nero):Direzione Tblisi

2 AGOSTO 2017

Per Emerych e tutti gli amici curiosi del cibo Georgiano: qui si mangia bene e si spende molto poco , cosa basilare per un vi-aggio di tre settimane .Le protagoniste della tavola sono le verdure ( crude o cotte ) usate come contorno assortito oppure come piatto principale , ripiene op-pure alla brace . Insalate come quella greca oppure arricchite con pollo e funghi .La carne ( di vitello ) e’ proposta in piatti con verdura cotta , tipo zucchine e peperoni op-pure allo spiedo .Non è una cucina troppo saporita , mi sembra una derivazione della greca …il vino è molto buono ! Servono un rosso mor-bido e vellutato ideale con la carne da 13,5 gradi , birra georgiana alla spina fresca e leg-gera.Ma il piatto protagonista della tavola geor-giana è il Katchapouri , una specie di base di pasta da pizza cotta al forno ( al momento) con al centro uova e burro , una pietanza unica come potrebbe essere la nostra pizza , molto saziante ma gustosa .Allego foto .Come si mangia ?Si staccano le due estremità di pasta e si intin-gono al centro e cosi via …ah! Tanta buona frutta fresca ! Dai mirtilli ad un’uva piccola ma molto dolce …

Spesa tipo?1 Katchapouri e una birra media euro 4,50Cena completa con svariati piatti di carne , an-tipasti e vini rossi importanti mai oltre 20/25 euro a testa .

Issue 3 - March 2013 - Pure Simplicity | 27

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CONSIDERAZIONI DI DANIELE:

Parliamo un po di geopolitica giusto per far capire dove ci troviamo, tenendo bene presente che anche qui come nel resto del mondo i due grandi satana che governano il mondo,Russia e Usa, sono ben presenti e mica perché hanno a cuore il benessere di queste persone ma semplicemente per loro interesse economico e finanziario, petrolio, gas, pipeline che passano su questi ter-ritori…alla fine si riduce tutto a questo, la guerra fredda non è mai finita, hanno solo cambiato strategia, prima si puntavano i missili contro i loro territori, ora lo fanno fare ai loro alleati così chi ci rimette sono sempre altre nazioni.

Siamo in viaggio, il caldo è torrido 38 gradi ma in strada si-curamente di più.Sono passati più di venticinque anni dalla guerra con la Rus-sia ma la Georgia non ha ancora un autostrada, uno dico, o una superstrada che collega la costa con la capitale.Non Si capisce come mai i governanti trovano sempre soldi per le guerre ma poi quando si tratta di opere pubbliche nada. Io non posso credere che lo stato della Georgia non sia in grado di finanziare la costruzione di un’ autostrada.E allora i soldi dove finiscono? Siamo a Mtshketa trenta km. Da Tblisi, una cittadina molto bella, una delle più antiche della Georgia e considerata un città santa per via della cattedrale dei dodici apostoli, una meraviglia, uno degli edifici religiosi più importanti per il popolo georgiano, la leggenda vuole che qui sia stata conser-vata la tunica di Gesù Cristo, giocata ai dadi dai soldati romani sotto la croce, …Ma si sa che le leggende delle reliquie sono sempre un po romanzate…San Tommaso avrebbe dovuto avere quindici mani…ci sono sue dita in chiese sparse in ogni angolo della terra…e comunque non si può venire in Georgia e non parlare di religione cristiana. Qui affondano le radici dell’ ortodossia cristiana e la Georgia è un po quello che rappresenta Israele per i cattolici. La visita alla cattedrale è stata emozionante, che si abbia fede o meno, questi luoghi emanano sempre una vibrazione e un’ energia molto forte e suggestiva. Abbiamo ” pareggiato” i conti, una moschea pat-rimonio dell’Unesco, una cattedrale patrimonio dell’Unesco entrambe meravigliose. Spero che le foto rendano giustizia a tanta bellezza.

Arrivo:Tblisi

3 AGOSTO 2017

A nord e nord ovest, della Georgia ci sono l’Ossezia del sud e l ‘ Abcasia, regioni da evitare assolutamente in quanto molto pericolose, prima i territori appartenevano all’Unione sovietica, poi alla Georgia, ora si sono proclamate indipendenti, ma non sono riconosciute se non da poche nazioni la Georgia ne reclama la ” proprietà” ma questi non ci sentono e quindi i “confini” sono militarizzati. A est e a sud ci stanno Azerbaigian e Armenia, due paesi in guerra, è già, Bruno Vespa non ve ne ha mai par-lato di questo conflitto perché non frega a nessuno, sono in guerra nella regione del Nagorno Karabakh, l’ Azerbaigian appog-giato dalla Turchia e quindi dagli Usa, l Ar-menia dalla Russia, che strano vero? La cosa particolare è che gli Usa sono il più grande alleato di Israele che come sappiamo non e’ che veda proprio di buon occhio i paesi mussulmani…e allora? Andiamo avanti, seicento km sotto ci sta l’ Iran! Ah! Ecco per-ché Usa e Israele si sono alleate alla Turchia mussulmana, qui c’è il loro grande nemico! Quell’Iran alleato storico della Russia, e ti pareva! Andiamo avanti.L’ Armenia povera e piccolina oltre a smaz-zarsi la guerra con l’Azerbaigian, deve an-che guardarsi dai turchi che tempo fa gli ha sterminato milioni di persone, e per for-tuna ci stanno Iran e Russia dietro questa lingua di terra altrimenti Azerbaigian e Turchia se la magnavano in un boccone! Poi c’è il Kurdistan! Va beh allora non c’è la caviamo più…la partita a Risiko rischia di non finire piu! Morale ? Frontiere chiuse tra Azerbaigian e Armenia, tra Armenia e Tur-chia, tra Turchia e Iran insomma un casino pazzesco!! E meno male che la Turchia ha pensato bene di tenere aperta la frontiera con la Georgia cristiana! Ma mica perché gli stanno simpatici, ma per fare un sgarro alla Russia anche lei cristiana, tiè! Erdogan mus-sulmano che si allea con i cristiani geor-giani! Altrimenti sti caxxo di turisti dove li faccio passare avrà pensato Erdogan? Ci sono tutte le frontiere chiuse in Turchia, Siria, Iran, Armenia, Iraq …quasi. basta dai non voglio tediarvi ulteriormente con questo pezzo, ho scherzato ma c’è davvero poco da ridere, ma ci tenevo a scriverlo. Baci e abbracci a tutti.

DAL DIARIO DI VITTORIO:

Ciao ragazzi , ecco la nostra giornata di oggi giovedì 3/8 .Abbiamo lasciato Batumi senza rimpianti , crediamo di avere assimilato tutte le emozioni che questa cittadina post comu-nista poteva darci , ilnostro viaggio prosegue , noi cerchiamo dell’altro …Si è tanto scritto degli italiani al volante … degli italiani in vacanza ….ma vogliamo spendere due parole sui Georgiani al mare?Viaggiando sulla costa del Mar Nero , spesso a passo d’uomo , mi sono fatto un’idea precisa e vorrei condividerla con voi …I villaggi vacanza Georgiani sul Mar Nero sono degli agglomerati di case soviet arricchite in ogni dove di lastre di eter-nit : sul tetto , sulle pareti sfondate e nel giardino .Ah! Il giardino è abbandonato e incolto da anni perché la storia ha insegnato loro che l’iniziativa privata non è contemplata in questa società , quindi intere famiglie salutano i motociclisti italiani di passag-gio appoggiate su infissi arrugginiti senza badare al minimo decoro .Le strade .In Georgia sono asfaltate solo le strade principali , tutte le altre che portano a case , negozi , campeggi sono sterrate e non esistono marciapiedi , di conseguen-za una polvere terrosa aleggia nell’aria e in ogni dove.Le mammine al mare si fanno lo shampoo per lo struscio serale e dopo un attimo passeggiano in mezzo alla polvere , in questa ambientazione propria dell’Italia del dopoguerra con bancarelle e giochi X bambini tutto in stile . Manca solo Caro-sello alla sera . Le mammine che a Batumi ci hanno così impressionato ..in questo contesto sono molto ridimensionate !Indossano dei costumi stile Novella Cal-legaris 1975 , ciabatte di plastica rasoterra , struccate e con il viso per niente felice sono tutte …bianche ! Nessuno qui è abbronzato perché le carnagioni sono chiare , i giorni di ferie pochi e sul Mar Nero il sole non è sempre contemplato . Gli uomini che già vestiti non sono pro-priamente handsome…sfoggiano dei pinocchietti con i colori del Barcellona o del Brasile , ciabatte infradito e canottiere ignobili rimboccate sopra la pancia …

…come Carlo Verdone quando va a votare a Matera in ” Bianco , rosso e verdone ..” .Ma quello che più impressiona di questo popolo così diverso da noi è che sembrano non divertirsi …nes-suno ( in vacanza) si lascia andare ad una risata , un moto di divertimento , di leggerezza …sembra og-nuno svolga un compito assegnato anche in ferie. Con il risultato di un ambientazione più da dopolavoro di una Casa del Popolo anziché di una vacanza .E’ una visione superficiale , esteriore , lo so , infatti di persona poi sono gentili , disponibili e molto affabili , (specie con noi italiani ) ma l’aspetto del Georgiano in vacanza è veramente triste .Un abbraccio , Vitt

Issue 3 - March 2013 - Pure Simplicity | 29

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DAL DIARIO DI DANIELE:Oggi poche righe sul mio diario, solo per dire che è stata la giornata più bella e in-tensa per ciò che concerne i paesaggi. La strada che da Tbilisi porta su a nord fino al confine con la Russia, a partire da Pasanau-ri, 70 km dalla frontiera, è sicuramente una delle più belle strade che abbia mai fatto e visto, di una bellezza inquietante, commov-ente, primordiale, la sensazione di essere in un luogo nato con la terra, così fatto fin dalla notte dei tempi…e vi assicuro che non era suggestione!Io non riuscirei ad esprimere ciò che ho sentito dentro mentre percorrevamo ques-ta strada, allora silenzio.Unico neo i tantissimi tir, molti precedeva-no a passa d’uomo, che abbiamo dovuto superare, ma ne è valsa comunque la pena.

DAL DIARIO DI VITTORIO:Oggi giornata memorabile ! Il mio pard Daniele , che di fatto ha organizzato tutto il viaggio tappa X tappa ( splendidamente ) aveva previsto per la giornata di oggi di percorrere una vecchia strada militare che da Tiblisi , la capitale , si inerpica fino al Caucaso dell’Est . Noi abbiamo scelto in questa avventura di evitare le grandi città dove c’è più traffico , meno simpatia e prezzi più alti .Con la rigidità di questo protocollo abbia-mo quindi sacrificato Istanbul e Ankara in Turchia e Tiblisi in Georgia. Ci siamo quindi accampati in un B&B davanti al monastero di Mtskheta, a ben 18 euro a notte , con carico di lavaggio biancheria sporca radio-attiva inclusa…Stamattina siamo quindi partiti verso il Caucaso costeggiando il fiume di questa valle , verde e rigogliosa dove in alcuni punti si pratica il rafting .Ma nessuno di noi si aspettava , in alta Valle superati i 2000 mt ,di assistere ad uno spet-tacolo meraviglioso …Siamo stati testimoni di un panorama mon-tano bellissimo , inedito e persino surreale …

Georgia:Valle della Kezbeca

4 AGOSTO 2017 Le vette , che superano i 5000 mt , sono ricoperte di verde fino alla cima , molto diverse dalle nostre Alpirocciose fino dalle quote più basse .Le poche parti rocciose apparivano levi-gate come la carta roccia per fare il presepe a Natale e la presenza di ferro intarsiava il granito di bellissime sfumature rossastre.Dalle morbide vette verdi si lanciavano dei ragazzi con il parapendio , svolazzando so-pra le vecchie fortezze del regime sovietico , in un’immaginario inno alla libertà .Una leggera brezza fresca e un profumo di fiori completavano il bellissimo quadro così emozionante …E poi cavalli in libertà , bovini , vitelli , tutto a completare , un vero paradiso !Sulla cima abbiamo saputo di essere a soli 30 km dal confine Russo …potevamo perderlo???Siamo scesi quindi verso la vallata opposta per arrivare alla fatidica Russia border e piantare anche lì là nostra ( immaginaria ) bandierina .Bellissima esperienza , questo viaggio lenisce la nostra stanchezza ogni giorno con una sorpresa .Cosa accadrà domani ?Si entra in Armenia !Un abbraccio a tutti , Vittorio

Issue 3 - March 2013 - Pure Simplicity | 35

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DIARIO DELLA GIORNATA:

Cambiano i paesi, gli abitanti, i paesaggi, ma le emozioni rimangono forti. Pas-siamo la frontiera armena e quasi subito si comprende che stiamo entrando in un altro mondo, qui la segnaletica stradale e le insegne dei negozi sono scritte solo in armeno, se va bene in russo, l’ Armenia è un paese povero, quasi in guerra e che attra-versa una crisi economica e si vede.Le auto, i camion cadono a pezzi così come l’asfalto, noi da bravi e veri motociclisti avventurieri non ci consegniamo alla high-way, via principale che porta a Yerevan, ma preferiamo la strada alternativa 200 km. In più dei previsti! che passa attraverso can-yon, gole, dirupi, gravine , montagne, bos-chi, villaggi.Alla fine i nostri occhi e il nostro cuore ci ringrazieranno, le nostre chiappe, le sos-pensioni i pneumatici molto ma molto me-no…l’ asfalto è in condizioni pietose, fareb-be orrore persino a Cetto Laqualunque. Il paesaggio è prima selvaggio, ” ruvido”, aspro, per poi cambiare rapidamente nel giro di pochi km. Gole, canyon gravine si al-ternano a morbide e armoniose montagne ricoperte sempre di quel prato verde che tanto ci avevano colpito in Georgia. Attra-versando i villaggi e le cittadine i bambini ci salutano con grandi sorrisi e mani agitate in aria come avessero visto babbo natale, gli adulti invece ci guardano come si guarda un alieno, turismo ben poco in Armenia rispetto alla Georgia, ma hanno in comune l’accoglienza e la cordialità delle persone. Dopo sette ore circa di sella decidiamo di fare una sosta nella città di Vanadzor, brutta che più brutta non si può, un’accozzaglia di palazzi grigi e malsani in mezzo a ciminiere, fabbriche abbandonate da secoli e scheletri di edifici pericolanti, ci rimane il sorriso è la gentilezza della gente del posto…Che non è poco intendiamoci. Riprendiamo la strada per Yerevan convinti che manchino un o retta un oretta e mezza e invece scopriamo che ne mancano tre!! E dai! Forza!

Armenia:Yerevan

5 AGOSTO 2017 Man mano che ci avviciniamo il caldo aumenta in modo terribile fino a 39 gradi in prossimità della città, percepita in mezzo al traffico e con la ventola della mia Varadero che spara fuori aria calda saranno 42 43, sembra difficile crederci ma le leve del cambio e della frizione scottano, ma quasi non ci faccio caso a tutto questo perché sono troppo incazzato, qualche km prima abbiamo subito un fermo dalla polizia che con accuse inventate di non aver rispettato i limiti di velocità e di non aver l’ assicura-zione armena ci ” spilla” ben cinquanta euro senza neanche rilasciarci un documento! Ma che fare ?! Mettersi a fare discussione con il polizia in Armenia? In effetti un mez-zo embolo mi stava per salire ma poi Vit-torio melo ha placato. Ma come, rifletto, ci ha fer-mato la polizIa nella Turchia mussulmana e tutto è finito con grandi sorrisi e abbracci, mentre nell’ Armenia culla della civiltà cris-tiana devo pagare un obolo ?!…mi sfugge qualcosa…Scherzo ovviamente. La gior-nata è terminata dopo dodici ore di moto! Siamo stanchi ma felici…Non è cosa facile essere arrivati in Armenia in moto dall’Italia e allora ci godiamo questo prezioso e es-altante momento della nostra vita. Un caro saluto a tutti.

DAL DIARIO DI VITTORIO:Daniele entrando in Armenia stamattina mi ha detto :” troppo facile trovare la bellezza nella valle di ieri vicino alla Russia , in Armenia c’è da faticare un po’ di più …”Ho fatto mio questo consiglio come recip-rocamente facciamo nel nostro viaggio overland ma , dopo 12 ore in questo paese ( tutte passate seduto in moto ) sono ancora alla ricerca della cosa che mi colpisca , del fascino nascosto che forse , com-plice la stanchezza , fatico a cogliere . In frontiere le uniformi sono quelle dell’esercito russo ( che aiuta questo paese , dicono) , ma russa è anche la stessa indolenza dei poliziotti e la stessa burocrazia .Il paese è veramente povero ! Pur proveniendo dalla Georgia che non è propriamente il Principato di Monaco …Per info : stipendio medio Georgiano 250 euro al mese , in Armenia 150 …I paesaggi cittadini hanno un non so che di spettrale , come se fosse finita una guerra da poche ore o abbattuto il muro di Berlino da pochi giorni …Le strade sono le peggiori trovate fino ad ora , numer-ose buche che evitiamo potrebbero essere fatali per il nostro viaggio..

Cerchiamo in una grossa cittadina un posto per mangiare e scopriamo che l’unico è una stanza con una signora che riscalda della carne trita speziata e la introduce in una piadina arrotolata , ok va benissimo , siamo abituati .La desolazione che trovo , per ora , in questo paese è la rassegnazione della gente per strada , come se la miseria fosse per loro una condanna eterna . Il popolo Armeno ha subito un genocidio quindi una dittatura comunista per 50 anni , grandi motivo per essere alle-gro non ne ha ma fa veramente male guidare la moto X 12 ore vedendo solo questo . Il paesaggio naturale èinsolito , a volte aspro come la Calabria altre dolce e colorato come la Toscana , e poi acqua , anche qui tanta acqua che scende dalle montagne .La capitale Erevan come in altri paesi non c’entra nulla con il paese , solito mega hotel , record di Mercedes classe G ( un suv molto costoso ) e ti chiedi se la capitale di una nazione rappresenta veramente lo stato a cui appartiene .A conferma dei tanti aspetti negativi …una macchina della polizia ci ferma e contestando una ipotetica infrazione ci scippa 50 euro ( senza ricevuta ).Caro Daniele , ti do ancora 48 ore per farmi appassionare a questo paese …dopodiché darò la mia sentenza …Un abbraccio a tutti , Vitt

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RIFLESSIONI DI VITTORIO:il fantastico riscontro che ha avuto il nostro blog , grazie al suo creatore ( il terzo tem-plare Daniele , che ci aspetta a casa ) ha suscitato in noi tanto entusiasmo e…una certa responsabilità ! Di frequente scrivi-amo in ogni momento libero ( leggi non in moto) della nostra giornata .Vogliamo condividere il più possibile con voi il nostro viaggio , i colori , i suoni e le emozioni .I profumi li eviterei specialmente dopo 12 ore di stivali e giacca da moto da moto …Più di 5000 contatti solo a metà viaggio per noi è una gratificazione enorme !!Grazie a tutti , amici . Vitt.

DAL DIARIO DI DANIELE:Stiamo percorrendo la strada che porta al tempio di Garni, il paesaggio è spettacolare nonostante la ” luce” non sia delle migliori.Il maestoso Ararat, montagna sacra per milioni di persone nel mondo, ci accompagna ergendosi come un Re con i suoi 5300 metri su tutto . Il nostro autis-ta, che si chiama come la montagna sacra, è gentile e affabile. Si sforza di spiegarci in un inglese stentato, il perché della guerra con l’Azerbaijan. Del genocidio è di altro. Questo viaggio non finisce di stupirci, a costo di ripetermi. Il paesaggio intorno al Tempio è da pelle d’oca, la natura in tutta la sua bellezza, ci siamo uniti ai quando elementi. Il fuoco del sole che ” brucia” l’ aria, la terra e poi l’acqua del fiume che scorre qualche centinaio di metri sotto…ci siamo incantati davanti a questo spettacolo. Doveva essere una giornata di quelle che fanno da ” cuscinetto”, senza troppe pretese, tra i giorni intensi passati in sella e la ripresa del viaggio, e invece questo mini tour con autista nei dintorni di Jerevan, si sta rive-lando un’autentica ciliegina sulla torta.La visita al monastero di Geghart, seconda tappa del tour, incastonato come una perla preziosa, nello stupendo paesaggio armeno, ci ha impressionato, sembrava di essere dentro un’ambientazione cin-ematografica di uno dei tanti film della serie indiana jones. Ora proseguimo per la terza e ultima tappa, la più triste ma anche la più importante, il museo dedicato al genocidio.

Armenia:Sosta a Yerevan

6 AGOSTO 2017 Delusione cocente! Il mausoleo era aperto il museo, l’edificio più importante di tutta l’Armenia chiuso…siamo molto molto arrabbiati con il personale del nostro hotel che ci ha organizzato il min tour.Ma non sapevano che il museo chiude alle cinque? Perché non ha avvisato l’autista di portarci prima li?

DAL DIARIO DI VITTORIO:

Questa è stata la giornata delle delusioni se così si può dire….Abbiamo scoperto che il museo del geno-cidio degli Armeni ( 1,5 milioni di persone avvenuto nel 1915 ) chiudeva alle 16 quindi abbiamo dovuto rinunciarci …il nostro au-tista ha preferito illustrarci altre belle cose di questo popolo .Era la cosa più importante da vedere a Erevan , tuttavia . La seconda , e questa fa male , è che purtroppo non riusciremo ad entrare in Iran ! Domani avremmo dovuto attraversare la frontiera fra Armenia e l’Azerbajan nella città di Yeraskh ma i rap-porti fra i due paesi ( già in guerra ) sono ulteriormente peggiorati e il passaggio è chiuso . Si legge persino di territori minati .Il prossimo disponibile fra Armenia e Iran rimaneva Agarak, ben più di 1000 km più sotto e con i giorni non ci saremmo più stati dentro …qui nelle ore centrali si viag-gia a 40 gradi di temperatura e tutta questa distanza ci avrebbe richiesto una settimana in più di tempo .Peccato ragazzi !Supereremo di sicuro i 9000 km verso est ma purtroppo non in Iran . Un abbraccio , Vitt

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DAL DIARIO DI VITTORIO:

Ciao ragazzi , oggi giornata molto tosta per dire una cosa nuova … leggerete domani questo mio report perché la location scelta per la notte non prevede il Wi-Fi e tante altre cose , diciamo pure che è una chiavica di posto ma siamo così stanchi che avrem-mo riposato in una cuccia per cani .E qui siamo andati molto vicino .Daniele dorme nel letto di fianco al mio vestito e stravolto …sembra un interprete di “Salvate il soldato Ryan..” dopo lo sbarco in Normandia , non si è lavato e nemmeno ha mangiato .Si è accasciato !Oggi 12 ore di moto , molte su percorsi sterrati guidando in piedi per non gravare sulle sospensioni , 4 dogane in alta mon-tagna fra percorsi magnifici ma molto stan-canti per la maggior parte , la polvere delle piste si è insediata in ogni dove del nostro corpo …Distrutti abbiamo chiesto alla polizia di consigliarci un buco X dormire ma siamo in Turchia vicino al lago di Golu a 2000 mt e l’offerta è nulla .La pattuglia ci ha scortato in un micro paesino dove il nostro arrivo ( due italiani in moto !) in corteo con la polizia ha destato molta curiosità ma qui nessuno parla ing-lese ed è un grosso problema capirsi.Per fortuna non è una zona di fondamen-talisti e dovremmo stare tranquilli .La pensione è una ciofeca per i camionisti della zona , sporchissima e puzzolente ma stasera non avevamo proprio scelta . Nella camera davanti dormono dei camionisti Azeri , la loro tavola è piena di cibo avan-zato che nessuno ha pulito e non si capisce se gli scarafaggi non siano presenti solo per salvaguardare una propria dignità …Ho fatto la doccia nell’unico bagno comune , fetido , ma dopo il mio passaggio , com-

7-8 Agosto 2017 Yerevan (Armenia)-Lago di Golu (Turchia)

Turchia:Lago di Golu

7-8 AGOSTO 17

plice la terra delle piste di oggi, credo lo ab-biano chiuso per Sold Out …Adesso il Muezzin della Moschea accanto a noi chiama alla preghiera , con la sua can-tilena negli altoparlanti , ho steso il sacco a pelo sopra la branda che passa questo posto e domani è un altro giorno …ho cenato con una birra ( nascosta dal propri-etario del negozio in un sacchetto scuro , qui è vietata , siamo in un paese islamico ) e un grappolo d’uva .Abbiamo rifiutato il pezzo di formaggio che il gestore del posto ci ha portato in camera tenendolo direttamente in mano , senza alcun tovagliolo , impugnandolo con le dita sporche di morchia nera …Good Morning …..…..Turchiaaaaaaa!!!Un abbraccio , Vitt

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DAL DIARIO DI DANIELE:

In Turchia queste cose non esistono:Il vino, le zanzare, i vegani, i sorpassi a destra e gli spaghetti con il tonno…Che mi piacciono da morire.La giornata di ieri mi ha visto arrivare a des-tinazione, nel tugurio, dopo dodici ore di ” spedizione”, come una mappina( straccetto utilizzato più è più volte in casa), stramazzare al suolo dalla stanche-zza, e dormire dodici ore, anche a causa di una forte emicrania aurea, chi ne soffre sa di che parlo, ma volevo sottolineare, ci tengo, l’estrema gentilezza, cortesia e sim-patia, delle persone che ci hanno accolto anche nel tugurio descritto bene dal mio compare di viaggio.Per quello che riguarda oggi, siamo stati grandi! Abbiamo schiacciato sull’asfalto 650 km! In modo da rendere meno faticosa la tappa di domani in Cappadocia e riuscire a godersela con una relativa tranquillità.Il paesaggio mozzafiato che ha fatto da cornice a questa tappona ha reso meno pesante la strada.Abbiamo attraversato una moltitudine di passi montani, canyon, steppe a perdita d’occhio, laghi, fiumi e gole, è ribadisco, persone gentili e cordiali in ogni posto dove ci siamo fermati per mangiare o an-che solo per rinfrescarci, l”aspetto umano di questo tour è fondamentale, e sin ora, a parte alcuni spiacevoli episodi, non ci ha ” tradito”Stiamo per giungere a Sivas, la nostra meta, il sole sta tramontando e c’è una luce splen-dida che accende i colori di tutto intorno a noi, le montagne rosa, il verde argento delle foglie, l’oro dei campi di grano, il rosso scuro della terra e il blu cobalto del cielo.Ho i brividi lungo la schiena, la stanchezza dei chilometri scomparsa e mi sembra di poter andare avanti a stare in sella alla mia

7-8 Agosto 2017 Yerevan (Armenia)-Lago di Golu (Turchia)

Turchia:Lago di Golu

7-8 AGOSTO 17

moto per sempre. Sono in estasi…manca-no le stigmate, no, quelle meglio di no, mi riuscirebbe difficile guidare.Voglio dire una cosa ai ragazzi e ragazzini che ci leggono, i nostri figli, nipoti, amici dei figli amici dei nipoti, figli di amici, amici degli amici e a tutti quelli che ci leggono…Anche qualche adulto.Non spendete soldi in cose inutili, mettete da parte e appena avete condizioni che ve lo permettono VIAGGIATE! VIAGGIATE! VIAGGIATE!In moto. In bici, a piedi, in autobus, VIAG-GIATE come vi pare, ma VIAGGIATE!È una delle poche cose per cui valga la pena spendere i soldi..Anche se ne avete pochi.

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DAL DIARIO DI VITTORIO:

E che dire di oggi ….un’ altra giornata indi-menticabile !( per iniziare diversamente ) .Oggi tappa non di molti kilometri (300) ma molto molto caldi …40 gradi secchi …La mia Harley , che è raffreddata ad aria, ha dato segni di insofferenza e studieremo domani il da farsi , alcune spie di segnalazi-one rimanevano accese .Vedremo se il mio amico Carlo dalla Svizzera mi farà avere una consulenza dal suo concessionario … siamo a metà viag-gio e non sono ammesse sorprese !Oggi da Shivas siamo arrivati in Cappado-cia , che è la zona turistica Turca più famosa al mondo . Quella dei” camini di fata ” , che vedrete meglio nelle foto . La strada principale era chiusa per un incidente e….il destino decide …siamo stati rimbalzati in un paese dove abbiamo trovato un piccolo hotel stranissimo , con delle camere in comune su di un piccolo cortile , ( ambientazione film di Zorro , direi ) sopra la terrazza che da direttamente sui” camini di fata ” , cielo stellato , camere con le volte in pietra , non manca nulla…superbo.O forse sì ! Ognuno di noi due vorrebbe avere un ‘altra compagnia ,o no ???Come descrivere la Cappadocia ? Il pae-saggio sembra fatto di cartapesta , ti im-magini possano comparire da un momento all’altro dei Legionari Romani di un film , oppure dei Pellerossa …ma anche il Cristo sulla croce di “Jesus Christ Superstar”… un’ambientazione da pellicola storica .Alla luce del tramonto è tutto molto sug-gestivo!E pazienza se in mezzo al nulla Daniele ha preteso un servizio fotografico alla Paris Hil-ton , i turisti di passaggio avranno fatto le loro considerazioni .La cena però è stata la parte migliore , final-mente .Nel nostro piccolo hotel ci è stata data la possibilità di usufruire della cucina e Dan-iele si è inventato una grande spaghettata

Shivas-Cappadocia:

9 AGOSTO 2017 ! Abbiamo fatto una spesa molto italiana , siamo riusciti a trovare tutto il necessario inclusa una bella bottiglia di vino rosso 14 gradi ( qui sono musulmani più easy perché è una zona turistica ) .…e così mentre il muazzin della moschea vicino chiamava alla preghiera … Dan scolava mezzo chilo di pasta al pomodoro fresco , alla faccia di chi ci vuole male .I nostri occhi mentre facevamo la spesa erano quelli di due bambini a Gardaland ..e questo dice tutto .Grande giornata !

Come descrivere la Cappadocia ? Il pae-saggio sembra fatto di cartapesta , ti im-magini possano comparire da un momento all’altro dei Legionari Romani di un film , oppure dei Pellerossa …ma anche il Cristo sulla croce di “Jesus Christ Superstar”… un’ambientazione da pellicola storica .Alla luce del tramonto è tutto molto sug-gestivo!E pazienza se in mezzo al nulla Daniele ha preteso un servizio fotografico alla Paris Hil-ton , i turisti di passaggio avranno fatto le loro considerazioni .La cena però è stata la parte migliore , final-mente .Nel nostro piccolo hotel ci è stata data la possibilità di usufruire della cucina e Dan-iele si è inventato una grande spaghettata ! Abbiamo fatto una spesa molto italiana , siamo riusciti a trovare tutto il necessario inclusa una bella bottiglia di vino rosso 14 gradi ( qui sono musulmani più easy perché è una zona turistica ) .…e così mentre il muazzin della moschea vicino chiamava alla preghiera … Dan scolava mezzo chilo di pasta al pomodoro fresco , alla faccia di chi ci vuole male .I nostri occhi mentre facevamo la spesa erano quelli di due bambini a Gardaland ..e questo dice tutto .Grande giornata !Prima della partenza ci siamo sempre chi-esti come sarebbe stato l’impatto di due italiani in moto da queste parti , con l’aria che tira quaggiù…Ragazzi , populismi a parte , tutti ci voglio-no un gran bene !!I nostri competitor europei sono visti con molta meno simpatia di noi , guasconi e un po’ paraculi , goderecci ma in fondo buoni .Gli aggressivi Americani e inglesi contem-poranei , la rigidità tedesca , la spocchia

francese …parliamoci chiaro , noi siamo tutta un’altra cosa e qui lo sanno !Tante volte ce la siamo cavata , anche ai posti di blocco , giocandoci la carta ” italiani brava gente ” e ha sempre funzionato : le persone ti regalano subito un sorriso , sono più amichev-oli e disponibili . Magari devi parlare di Toto Cutugno , di Celentano e un po’ di calcio ma l’impatto è decisamentebuono !E adesso testa alta e ..pancia in dentro !Un abbraccio , VittLa Turchia , sicurezza e posti di bloccoSiamo ritornati in Turchia dalla zona sud est che , oltre all’ Anatolia sfiora il Kurdistan , attu-almente una delle regioni più problematiche al mondo .Per intenderci 800 kmda Aleppo , in Siria e 900 da Raqqa , in Irak , ex capitale dell’Isis .Abbiamo visto cambiare la sicurezza per strada e abbiamo imparato a rispettare la Turchia sotto questo profilo . Qui non si scherza .Per esempio ogni rifornimento di benzina il gestore ha l’obbligo di registrare la tua targa , per tracciare sempre il tuo percorso nel paese .Ci sono due tipi di posti di blocco , polizia stra-dale o militari .I primi sono quelli che documentano le foto a tarallucci e vino nel viaggio in andata : gli agenti hanno le macchine bianche e le camice azzurre tipo policeman USA e se i documenti sono ok , due italiani possono buttarla in ca-ciara ed io con Daniele siamo diventati due esperti .Con i militari , soprattutto se provieni dal sud/est non c’è da ridere .La strada principale viene improvvisamente chiusa da dei birilli di plastica e vieni dirottato a lato carreggiata dove un percorso stretto a zig zag ti obbliga a sfilare davanti ai militari .Due cumuli di sacchi di sabbia nascondono due mitragliatrici , una per carreggiata , pronte a spazzare eventuali forzi del blocco . Un blin-dato è di supporto , di lato .I soldati sono in assetto di guerra , elmetto e mitra , gli sguardi non ammettono cazzeggi, ve lo giuro .L’ufficiale viene incontro , prima saluta da militare poi con la mano si presenta e chiede i documenti .Poi chiede la provenienza , le date di entrata e uscita dalla Turchia , i motivi del viaggio , il nostro lavoro e apre la cartina e vuole il traccia-to del nostro viaggio . Si esprimono in perfetto

inglese e sono cortesi ma decisi.Daniele ai posti di blocco ( di ogni paese che abbiamo visitato ) fa il tipico italiano paraculo e tessa lodi sperticate alla nazione in oggetto , con il suo inglese di via porpora/ milano …your Country is Beatifuuuuuul..!!Turkish people is very very goooood….!!Insomma un teatrino da fare diventare diabeti-co un pasticcere …Ma con i militari non attacca , se i documenti sono a posto ti invitano ad andartene in fretta …Un particolare: se parlando bene del loro paese ( Daniele docet) nomini la parola Turkie , i militari presenti alla conversazione si battono la mano destra sul cuore , spostando il mitra-gliatore .Diavolo di un Erdogan ..

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DAL DIARIO DI DANIELE:

Io e Vittorio siamo d’accordo su un punto.La Turchia è un paese in crescita e lo si capisce dal gran numero di operosi cant-ieri che abbiamo visto in ogni angolo del paese.È il filo conduttore che lega il paese da nord a sud, da ovest a est, cantieri per auto-strade, palazzi, stadi, moschee etc, etc, non ci vuole un genio per comprendere che tra un paio d’anni, chi dovesse venire qui tro-verà un paese trasformato e con autostrade che collegheranno tutta la Turchia.Stamattina siamo usciti presto con una sola moto, la mia, per lasciare a ” riposo” l’ Harley di Vittorio in attesa che il suo amico, dall’Italia, ci desse qualche notizia sul prob-lema emerso ieri alla batteria, dicevo, siamo usciti presto per visitare come due veri turisti, anche se il nostro aspetto sulla mo-toretta era più vicino a quello dei ” falchi” che girano nei quartieri spagnoli a Napoli, questa suggestiva parte della Turchia. La Cappadocia è un autentica meraviglia, l’ ennesima vista in questo nostro tour, della natura. Girare per queste strade, attraverso i paesini che ne formano il perimetro, Goreme, Uchisar, Urgup, Cavusin, Ortahisar, è come stare sulla Luna, almeno io la im-magino così, i famosi ” camini delle fate ” , le montagne di un color bianco sporco, le roccie rosa ” scolpite ” come fossero fiam-melle, sembra di essere dentro a un film di fantascienza.La luce, appena il sole si alza, diventa ac-cecante, complice anche il cielo grigio perla tipico delle giornate torride.Girovaghiamo qua e la senza un meta ben precisa per un paio d’ore per poi decidere di andare in visita alla città sotterranea di Kaymats consigliata da Amehd, il propri-etario della house, al posto della famosa Dirynkuyu dove tutti i turisti convergono.È incredibile come abbiano potuto costru-

10 Agosto 2017 Kayats (sosta obbligata)… ahi ahi le Harley…..

10 AGOSTO 2017

ire, duemila anni fa, un’ interminabile serie di tunnel, gallerie e piazzette, tutte col-legate tra loro e con un sistema di aera-zione, che ancora oggi lascia sbalorditi gli studiosi, il tutto a circa ottanta metri sotto terra. Dimenticavo di dire che ho trovato, in alcuni momenti, una grande similitudine con la zona lucana dei calanchi e del ma-terano, con le chiese rupestri e gli antichi insediamenti umani dei sassi, qui è scattato in me l’orgoglio di essere nato in una terra magnifica e unica al mondo e la Cappado-cia, me lo ha ricordato.

Purtroppo terminata la visita, seduti a un tavolino, riceviamo la notizia che non avremmo mai voluto ricevere.Carlo dall’ Italia scrive che il problema, alla moto di Vittorio, è senz’altro l’ alternatore. No azzo!!Cerchiamo di riordinare le idee e decidiamo di metterci alla ricerca di un ” vero ” meccanico di moto e con l’ aiuto di Velin, un com-merciante di tappeti che parla italiano e del nostro oramai ami-co Amhed, riusciamo a trovarne uno ad Avanos.Il ragazzo sembra molto sicuro di sé senza essere spocchioso, fa portare all’interno dell’officina l’ Harley e inizia la visita, accurata, che sentenzia ciò che aveva pre-annunciato Carlo da Milano.Per fortuna ci ha accompagnato Amhed che fa anche da tradut-tore con il meccanico, riusciamo anche a ridere tutti insieme quando faccio e delle battute sulle moto americane…Kaput..no good…È giapponesi…yes…Very good e difatti il ragazzo ci spiega che ha il magazzino pieno di ricambi di moto giapponesi, ma per questa dovrà chiedere il pezzo a Istanbul, tempo di at-tesa? Uno, due o tre giorni di-pende dalla disponibilità, ma ci dice anche che farà un tentativo di montarne uno non originale, GRANDE! Gli ho letto negli occhi che per lui è come una sfida, ma quando gli ricapita un occasione così per dimostrare la sua bra-vura e rimanere nel cuore di due bikers italiani? ma deve aspettare che il motore sia freddo, quindi ci sentiamo tra qualche ora.Ragazzi e ragazze tutti in ginoc-chio, mani giunte e sguardo al cielo e non importa se ci credete o meno, fedeli, atei, agnostici, miscredenti e praticanti, qui ab-biano bisogno di tutti!! PREGATE PER NOI!

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Stamattina come sempre sono le note di riders on the Storm e la voce di Morrison a darci la sveglia. Ma non è una mattina come le altre e lo sappiamo.Non ci sarà il rito della colazza, come la chiama il compare e del programmare la giornata, sistemare i bagagli o selezionare le cose da vedere, no! Stamattina c’è solo da capire come organizzare il rientro di Vit-torio.Ci avviamo all’officina dove abbiamo las-ciato l’ Harley, è mentre Vittorio inizia la sua interminabile serie di telefonate e discus-sioni con le assicurazioni, uno scandalo, io chiedo a uno dei meccanici se può control-lare la catena della mia, ho dei forti dubbi che sia apposto…e così è. Non appena il ragazzo la tocca e la ispeziona mi dice che è da cambiare perché alcune maglie sono ” andate ” che se riparto così presto rimango a piedi pure io. Cambio e spesa di 150 euro. La giornata si preannuncia peggio del previsto, i ragazzi dell’ officina sono tutti premurosi e gentili, le assicurazioni molto meno.A Vittorio dicono che per il rimpatrio della moto non se ne parla nemmeno, troppo costoso, l’unica soluzione senza alternativa è che la moto venga portata in una officina autorizzata ad Ankara insieme a lui con un carro attrezzi! Quando devono farti firmare il contratto però le opzioni sono sempre multiple e la disponibilità, fasulla, ampia. Torniamo in albergo di corsa perché nel giro di un ora Vit deve essere pronto armi e bagagli. Decido di partire anch’io prepari-amo tutto ci salutiamo con un abbraccio e un filo di emozione e via le nostre strade si dividono.Sono le 16,00, il caldo è opprimente, ma decido comunque di mettermi in sella.La strada che da Goreme porta ad Ankara è molto bella, ma questa volta sono solo a godermela. Viaggio per più di 400 km e quando decido di fermarmi,, in una citta-dina sperduta a quota 1350 mt. Sul livello

Goreme direzione Ankara rientro an-ticipato per Vittorio

11 AGOSTO 2017 del mare, sono le nove.Un consiglio per chi si dovesse trovare a percorrere la tratta autostradale da Ankara, anzi un po prima, a Istanbul, fate atten-zione al serbatoio, ho percorso 100km e piu trovando solo una stazione di servizio. Perché? Questo turchi sono strani.

DAL DIARIO DI VITTORIO:Sono in viaggio verso Ankara , capitale del-la Turchia , sul carro attrezzi che sta traspor-tando la mia moto con lo statore bruciato .Quel coso che se non funziona non ricarica la batteria e in mezz’ora rimani X strada .L’assicurazione che fa capo a HD ha deciso di portare il mio destriero dal dealer più vicino che è appunto ad Ankara , circa 5 ore di viaggio . Qui in Turchia le distanze sono sempre così , sembra che in un ora non vai da nessuna parte !Umore ? Un po’ deluso e amareggiato certo , specie per avere lasciato solo il mio fidato “pard” Daniele , dopo più di 15 gg sempre insieme , adesso lui proseguirà la sua va-canza e la famosa ultima cena che doveva sancire il vero termine della nostra avven-tura rimarrà incompiuta .Affronto questo inconveniente con curi-osità , sfida , parziale serenità : la strada de-cide e mi ha messo davanti questo impre-visto ma…la strada decide e spesso risolve quindi aspetto nuovi sviluppi .Il mio nuovo compagno di viaggio , l’autista del carro , mi sembra un bravo cristiano ( anche se è islamico ) perché mi ha chiesto di potere fare una piccola deviazione per salutare la sua famiglia prima di partire . E ha fatto bene perché tutti insieme erano proprio carini.Mentre corriamo verso la capitale con un sottofondo di musica locale….che sembra la stessa dalla partenza ….ho occasione di rilassarmi dopo una giornata pesante . Ri-vedo la nostra vacanza ormai terminata in ogni suo fotogramma , ogni viso incontrato , ogni nostra risata .Ho deciso : la vera protagonista di questa vacanza e’ stata la gente incontrata .Persone povere, alcune poverissime , altre meno ma ognuna con una bella luce negli occhi davanti a questi due italiani casinisti e un po’ pasticcioni …Non ho mai raccolto così tanto altruismo e generosità .La vera bellezza di questo viaggio !Oltre a Daniele , compagno di viaggio , che secondo me bello non è per niente ma ha uno spessore umano e una sensibilità rara

da incontrare , oltre a una discreta cultura . Ma soprattutto un entusiasmo contagioso !Un ricordo mi fa sorridere : un melone tagliato per pranzo con gli ultimi spiccioli turchi rimasti ( non avevamo cambiato ) e lui che chiede un vassoio e offre una fetta ad ogni astante di un bar , mai visto e con-osciuto .Grande !È così che si fa.

DAL DIARIO DI DANIELE:

Questo non avrei mai immaginato di do-verlo scrivere…Ma purtroppo in viaggi come questo bisogna essere preparati ad affrontare tutto, ma non doveva finire così, ma la vita decide nel bene e nel male, lo so che state pensando che c’è di peggio, ma in momenti come questi un po di tristezza e amarezza credo sia inevitabile.Tornerò in Italia con un Amico nuovo di zecca, prima era conoscenza, e questo è già di per se un regalo prezioso che la vita mi offre.Con Vittorio l’intesa e la collaborazione è stata totale, sin dai primi km, dentro e fuori la strada, mai uno screzio o una discussio-ne, avremmo potuto girare la terra in tondo insieme, mi mancherà quel suo braccio alzata a segnalare ostacoli e buche, come mi mancherà la vista della sua sagoma negli specchietti quando ero io a “tirare” e segnalare gli ostacoli. Grazie Vittorio! Grazie per questa bellissima esperienza di vita e grazie a tutti quanti voi che avete seguita con simpatia e affetto la nostra avventura.Ora il viaggio, come gli scritti sul blog, con-tinuerà ma in modo differente fino al nos-tro rientro a Milano.

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Ragazzi ….forse l’ho sfangata ..( come di dice ) .Questa banda di criminali nella foto qua sotto , ideali per un sequel di “Gomorra” ….forse mi ha salvato la vacanza !Stamattina ho fatto colazione sulla terrazza del grattacielo dell’hotel con vista su An-kara ma ero apprensivo e nervoso , non ho goduto del panorama , avrei potuto essere benissimo sul ponte della Ghisolfa …poi abbiamo portato la moto in questa con-cessionaria Harley che è nella zona più vip di questa città , quella dei grattacieli e dei centri commerciali .Milano in confronto sembra Corsico , An-kara è enorme e maestosa !Questo dealer ( come dicono i fighi , ma va bene anche concessionaria ..) fate conto che è grande come le tre di Milano messe insieme fra abbigliamento e moto in ven-dita . Qui Harley è un vero lusso : possono acquistarla solo chi collabora e fa affari con il regime di Erdogan .I ricchissimi insomma. In quanto consid-erato bene di lusso è tassato al 45% ( la nostra iva è la metà ) . Un semplice modello Sporster 883 parte da 15mila euro e quelle grosse dai 30 ai 40 mila .Entro in questo fantastico posto e ho trova-to una bellissima accoglienza , tanta corte-sia e disponibilità .A Milano se la tirano molto molto di più .Dal magazzino ricambi è uscito per magia uno …STATORE nuovo di pacca per la mia moto ! Ma la sorpresa è stata il prezzo : 200 euro anziché 1200 dollari richiesti in Cap-padocia !Morale : in una mattinata ho risolto il gros-so problema che impediva la prosecuzi-one del mio viaggio , spendendo poco , in un’officina ufficiale Harley ( quindi il lavoro è in garanzia ) e , che non guasta mai , in un ambiente molto amichevole . Evviva !!!!Domani si riparte subito , destinazione Istanbul e poi Edirne .Daniele ormai sarà ai confini della Bulgaria per la sua deviazione ad est .W Daniele e….W lo statore nuovo !!!!

Vittorio ad Ankara 12 AGOSTO 2017

Mi rimetto in sella e lancio un ultima oc-chiata al mio piccolo amico venditore di ciambelle, vedo che anche lui mi guarda e quando incontra i miei occhi alza il braccio e allarga il suo bellissimo sorriso per salu-tarmi, ricambio anche se il mio non è bello come il suo, è mi viene una stretta al cuore a lasciarlo li da solo a sventolare le sue ciambelle per automobilisti che lo guar-dano distrattamente.Ma che ci fa un ragazzetto di quella età li?, mi chiedo, non dovrebbe stare a tirare calci a un pallone in qualche prato o a fare tuffi in piscina o al mare anziché vedere ciam-belle ai margini della strada? Perché non si mette li suo padre o sua madre? ! Eppure il suo aspetto non è trascurato, tutt’altro.Riparto con un filo di tristezza ripensando anche alle condivisioni e alle considerazioni di Vittorio mai banali e superficiali.La giornata di oggi e filata via bene, anche per ciò che concerne il passaggio attra-verso Istanbul, fino all’ingresso in Bulgaria con finale di giornata da incubo. Vado per ordine.Arrivo alla frontiera turco bulgara, qui la chiamano bulgeristan, attraverso una strada immersa in chilometri e chilometri di boschi , sono praticamente da solo in strada e penso, ci vorrà un attimo a passare questi controlli, è invece in prossimità del check inizio a scorgere auto che sembrano parcheggiate ma in realtà sono in coda…lunghissima.Faccio lo gnorri e mi infilo tra le macchine per avvicinarmi il più possibile, ma gli sguardi degli automobilisti mi bloccano.Mi metto in coda pure io e penso, mi sa che faccio notte qui, non termino nemmeno di formulare il pensiero che come per magia compaiono dietro di me tre motociclisti turchi che mi invitano a seguirli, io sono in-deciso ma alla fine mi aggrego dietro loro, mi ” sequestrato” il passaporto e ci avviamo ai controlli, praticamente pensano a tutto loro, discussione con alcuni automobilisti molto arrabbiati compresa, io guardo il cielo è fingo di non capire.

Daniele verso la Bulgaria

12 AGOSTO 2017 Issue 3 - March 2013 - Pure Simplicity | 73

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Ma non è finita manca il controllo bulgaro…e da qui in poi la mia giornata prenderà un piega da ” incubo” .Il doganiere ha la faccia cattiva, prende in mano il libretto della moto tenendolo con due dita come fosse un pezzo di carta igienica sporco mi guarda e in un inglese più maccheronico del mio mi dice: ma cos’è questo? Non Si capisce nulla! Guardandomi fisso negli occhi, mi scappava da ridere ma mi sono trattenuto pensando a un bulgaro e un italiano che cercano di comunicare alla frontiera turca in un inglese che di in-glese non ha nulla, ma l’ unica cosa che mi viene è: sorry! Italian document!! Vittorio si sarebbe piegato dal ridere.Penso, se il buon giorno si vede dal mat-tino….Riprendo il viaggio in territorio bulgaro, mancano una novantina di km a Burgas, la città sul mar nero, ancora!?, in cui ho deciso di fermarmi. Devo fare benzina, passano i km ma di stazioni di servizio nemmeno l’ombra, inizio a preoccuparmi, ma poi giungo in un paesino che ha un piccolo distributore, tiro un sospiro di sollievo…posso pagare con la carta ? No! No ? Perché no? Perché non ha il pos! Incredibile, è la prima volta da quando ho iniziato il tour che accade, nemmeno nel più scalcagnato benzinaio nell’Armenia povera ci era stato rifiutato un rifornimento con la carta.Riparto con un po di apprensione, mi si è accesa la spia della riserva che mi da un’autonomia di 29 km, ne mancano 24 a Burgas, ma so che i miei 29 sono approssi-mativi, speriamo bene.Quando oramai mi arrendo all’ idea di rimanere a piedi, è con quattro km segnati sul cruscotto, compare una stazione di servizio! Entro mi fermo davanti alla pompa arriva un ragazzotto con la faccia da babbo, termine usato a Baggio per indicare per-sone poco sveglie, e gli chiedo se posso pagare con la carta, lui mi guarda e torna indietro nel gabbiotto parlotta con una ragazza, esce e mi dici, ok!Ma non è mica vero che mi stava mettendo il diesel!!! Con il serbatoio pieno mi rimetto in sella e già pregusto l’alberghettino in riva al mare dove passerò la giornata di domani.Entro in città, Burgas e una Batumi più brutta, disordinata e trash, other side of black sea, ma penso al fatto che mi rilas-sero e faro qualche bagno domattina. Pura illusione.

Gli hotel sono tutti full a parte uno che più che un hotel mi sembra un dormitorio per gente poco raccomandabile, incredibile, non riesco a trovare un posto dove dormire in una cittadina dove dovrebbero pagarmi loro per convincermi a fermarmi se non fosse una tappa obbligata per Bucarest e per la stanchezza. Sono abbastanza disper-ato, le otto e mezza di sera, ho undici ore di moto sulle spalle e non riesco a trovare da dormire e tutte le persone a cui chiedo informazioni rispondono con la disponibil-ità di un dipendente della posta a mezzo-giorno di un venerdì in italia, il pensiero di rimettermi in viaggio con il buio mi inqui-eta, ma non mi demoralizzo, raccolgo le forze e riparto direzione Varna altra città sul mare che dista 140 km, dopo poco scorgo le indicazioni per un centro commerciale e l’aeroporto, le seguo e difatti vedo alcuni hotel di quelli che hanno duemila camere affacciate su parcheggi.Finalmente trovo posto, le tipa alla recep-tion è anche lei una dipendente delle poste, non mi guarda nemmeno in faccia, chiama uno dei dipendenti e gli dice di ac-compagnarmi a vedere le camere.La prima costa 30€ senza colazza è la de luxe al primo piano, più grande di casa mia a Milano, lo so non ci vuole molto, con tre letti e spazio per otto persone, la seconda costa 25 è al sesto e ultimo piano vicino ai ripostigli delle scope ed è grande come il bagno di casa mia. Prendo la prima.Abituato alla cortesia, degli ultimi quindici giorni, trovata ovunque, questa gente mi pare ” ostile” ma sicuramente non è così, forse e solo la stanchezza e la situazione del momento che fa giudicare in modo sbagliato. Speriamo che sia così perché volevo fermarmi in Bulgaria ancora un paio di giorni.

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Patate arrosto, filetti di pollo, due birre medie, 5 euro! Quasi quasi mi trasferisco in Bulgaristan.Pieno di gioia per per il mio compare che ha ritrovato la sua sella e si è rimesso in viaggio per concludere in bellezza questo nostro stupendo tour, riprendo, testardo come un mulo, le mie ricerche per trovare un albergo sul mare. Trovato! A dieci km da Bar ma, la perla del mar nero, così la chia-mano, mi imbatto con un po di fortuna, in un alberghetto immerso in un bosco a due passi dal mare.La signora della reception mi dice che ha una sola stanza per tre persone e per una sola notte…costo 40€ …penso, ma non lo dico, che va bene lo stesso, poi si accorge che sono italiano, mi aveva preso per un rumeno!!, è la musica cambia, lei parla ital-iano benissimo e ama l’Italia. Stanza a 27€ è per due notti, merito del mio charme! E del mio modo ruffiano di ascoltare le sue espe-rienze, interessanti tralaltro, italiane.È un due stelle, pulito, con piscina stanze grandi con terrazzino, a due passi dal mare, ma si vede che è un Po trascurato.Mi racconta che quella zona è una riserva naturale, perché si è creato un micro clima che ha generato una foresta di tipo equatoriale per via del fatto che il fiume che attraversa la zona viene “respinto” dal mare, quindi quando è in piena l’acqua si disperde nei terreni limitrofi creando le condizioni climatiche tipicamente equato-riali, la tipa è esperta di erbe ed anche una guida turistica di belle arti, tosta.La mia stanza è a dieci passi dalla piscina, a dieci minuti dal mare, a dieci km da Varna!Mi cambio e mi dirigo al mare attraverso una bellissima passeggiata nel bosco, che potrei prolungare nei sentieri laterali, ma sono curioso di vedere la spiaggia.Sorpresona! È larga, lunga, bella e pulita, mi ricorda una spiaggia del Conero, con le dovute differenze di bellezza e qualità ovviamente, non vorrei che il mio amico Michele, anconetano DOC mi togliesse il saluto, mi tuffo subito, questo mare non ha

Daniele in Bulgaristan

13 AGOSTO 2017 niente a che vedere con il mar nero della Georgia, come dicevo mi ricorda molto il medio e basso adriatico, noto che la spiag-gia è piena zeppa di bimbi e ragazzetti, che gli uomini, giovani e non, sono quasi tutti calvi, che il mare non è salato, che nessuno giacca a calcio, che non ci sono schiamazzi e che i bagnini sono molto attenti.Il mare è agitato, ci sono i Cavalloni e anche io mi diverto come un bambino.Peccato che intorno a questo albergo ci sia dello sporco e diversi piccoli edifici abban-donati, un posto molto bello che merit-erebbe più cura.Mi sono goduto la mia giornata di mare fino in fondo e ora vado a cena qui di fron-te. Tavoli di legno sotto gli alberi.

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E così alla fine sono riuscito a partire anche io !Stamattina ero un po’ in apprensione per la moto , sarà tutto a posto? Non rimarrò an-cora X strada ? E stavolta sarò senza il mio pard Daniele…Alle 8 ero già in moto , Ankara era più tranquilla perché domenica , un piacevole fresco sul viso e via ..!!I primi km fatti piano , con l’orecchio teso al motore e lo sguardo sulle spie del cruscotto …poi più allegramente , fiducioso. Arrivo a Istanbul , metropoli da 15 milioni di abitan-ti e la passo velocemente la moto va bene e io mi diverto , i giorni fermo (o da passeg-gero di Dan )mi hanno fatto solo male e adesso voglio recuperare .Ho visto la mia Harley buttata su un carro attrezzi senza nemmeno un po’ di gentilez-za , tutta sporca ed ammalata …e adesso non credevo il giorno dopo di averla così bella e in salute ( gli amici meccanici l’hanno anche pulita e lucidata ) !Ho una buona media , posso tentare di arrivare ad Edirne , in prossimità della fron-tiera bulgara ( 750 km da Ankara) . Arrivo ad Edirne con disinvoltura alle 16 e allora tento di attraversare la dogana con un giorno in anticipo sul programma . Faccio il pieno all’ultimo distributore turco disponi-bile per finire le ultime Lire turche ma…che profumo è questo ? Il benzinaio ha anche un bel ristorante attiguo , con un pergolato e la brace bella calda , difatti vedo passare degli spiedi al kebab da urlo ..(Il mio pranzo era stato una Red Bull…) .Per tutta la vacanza io e Dan abbiamo cer-cato un posto così ma non è mai arrivato al momento giusto , e adesso che sono da solo eccolo qui .La foto vi mostra come ho rimediato , ques-ta doveva essere la nostra” ultima cena “…Terminato il mio happy hours un po’ ab-bondante mi dirigo verso la frontiera e …vedo una coda da paura ! Ma non di cami-on ma di macchine con targa tedesca che rientrano a casa ( i turchi che lavorano in Germania ) , almeno 200 macchine davanti

Vittorio verso Sofia

13 AGOSTO 2017 a me , tutte ferme !Cosa fare? Mentre ci penso una moto con targa bulgara mi sfreccia di fianco e io al volo le corro dietro , magari qui si fa così …arrivo allo sportello della polizia bulgara e il motociclista si gira e mi guarda e mi chiede cosa sto facendo …ho capito che era un poliziotto di frontiera che dava il cambio al collega ! E io ero passato davanti a centin-aia di macchine !Ma la dea bendata questa volta ha avuto le sembianze di una …simpatica signora un po’ agee che era l’addetta allo sportello della verifica dei passaporti bulgara …“Oooh!!!! Italiano??? ”” io piace Italiaaaa”( e giù a mettersi a posto i capelli , a siste-mare la camicetta , a lanciaresguardi …) insomma avevo trovato una guardia di frontiera Milf con la passione degli italiani ! Che fortuna !Daniele avrebbe riso di me come alla fron-tiera Russa con le signore polacche …ho scoperto di piacere alle tardone, un’altra novita di questa vacanza ! Che soddisfazi-one …Comunque in 5 minuti passo la dogana invece che almeno 2 ore di coda …che fortuna .Mi dirigo verso Sofia adesso dove poi ho trovato in periferia un piccolo e modesto hotel 2 stelle ( regalate) dove riposare e bere finalmente una birra GELATA, fuori adesso piove ma domani danno bello , per entrare in Serbia e puntare verso casa .Grande giornata di moto !Un abbraccio a tutti , Vitt

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In Bulgaria non si trova il pane.Sono stato in tre ristoranti diversi, in due diverse città, e mi hanno servito pane a fette da far rimpiangere quello del mulino bianco.Ho vagato per ore nel centro di Varna senza trovare un panettiere, una pastic-ceria, volevo assaggiare qualche specialità ma niente, l’unica cosa che sono riuscito a trovare è stato un simil panzerotto con patate e cipolle, in un piccolo market, che ho mangiato all’una e digerito alle cinque.A parte la cattedrale con i suoi affreschi, i boschi, la gentilezza della signora alla re-ception e il bel calice decorato con la quale mi sono gustato il buon vino rosso bul-garo, non c’è granché che mi abbia colpito in modo particolare in questi due giorni e mezzo passati in Bulgaria.Domani riprendo il mio itinerario at-traverso la Romania, la terra di Dracula, della romantica Bucarest, la Parigi dell’Est, del Danubio e di misteriose foreste dove sembra si muovino energie magnetiche particolari, una di queste si trova nel parco nazionale Bucegi, che visiteremo tra qual-che giorno io e Francesca.

Daniele a Varna (Bulgaria)

14 AGOSTO 2017

Oggi tappa di trasferimento balcanica …Sono partito dal mio triste albergo vicino a Sofia salutato da una ancora più triste colazione : dei cetrioli , due fette di salame ( non di Varzi però ) , tre fette di pane vec-chio , burro e un caffè lungo lungo …( Stefi avevi ragione)Il personale è triste anch’esso , saluta ap-pena e non sorride mai . Le donne sono dimesse come le bidelle della mia scuola elementare nel 1973.Ma c’è un bel vento fresco e la mia moto mi sta guardando …basta questo !Mi avvicino rapidamente al confine con la Serbia e rivedo le identiche macchine che la sera prima erano in coda al confine bul-garo con la Turchia …ma mica vorrà dire che …una cosa disumana alla frontiera !!!! La peg-giore fino ad adesso perché da parte Serba sono molto lenti nelle pratiche doganali .Questa volta mi accodo ad un ragazzo Turco in BMW ( ero certo quindi che non lavorasse come agente doganale …) con cui scambio due parole .Io tornavo dal suo paese e lui viaggiava per visitare il mio …con un tour fra Valtellina ed Engadina , in Svizzera .Che bella la strada , ogni giorno un nuovo incontro ..La Serbia l’ho fatta a palla fermandomi solo per fare benzina , non un grande feeling con queste persone , le trovo general-mente poco socievoli e mal predisposte al dialogo , specie con i turisti .Se fai due volte la stessa domanda già si infastidiscono …che cambiamento dalla Turchia , dove tutti sono gentili e incuriositi dal forestiero !Mentre viaggiavo su strade rappezzate e mai terminate riflettevo su questo popolo ad un giorno di macchina da noi ma così diverso , così …opposto .La Grande Serbia , l’Orgoglio Serbo e via dicendo , poi alla fine gli è rimasto un pic-colo territorio sopra le montagne , senza mare , senza turismo e sembra senza spe-

Vittoriosofia-croazia

14 AGOSTO 2017 ranza di cambiamento alcuno , rispetto alla rinascita Turca qui sembra di essere ancora ai tempi di Tito..Ho sfogliato la loro storia , ieri sera su Wikipedia, le parole ricorrenti nei secoli sono Orgoglio , Vendetta , Onore , Sacro , ma anche Guerra ( la più ricorrente ) , genocidio , pulizia etnica e stupri di massa. Con un passato di questo tipo ( recente e mai rinnegato) non si potrà mai avere uno splendido futuro , per cambiare la testa delle persone di qui ci vorranno secoli e forse non basteranno.E con il pensiero dei massacri di donne e bambini da parte dei Serbo bosniaci , ancora oggi eroi in patria , mi dirigo velo-cemente verso la prossima frontiera , senza alcun rimpianto .Superata la frontiera Serbo Croata mi fer-mo in una grande Area di servizio , quelle con annesso anche un piccolo Hotel …domattina voglio partire presto ed essere già sulla strada è un bel vantaggio .Dietro al bancone una biondina slavatina di poche parole , zero sorrisi , voce bassa .“34 euro per la notte , con la colazione 36 , va bene ? ”Va bene Mortisia ! A che ora apre il ris-torante ?“Il ristorante è chiuso , apre solo a pranzo , mi dispiace ”E già anche questa Croazia mi inizia a stare sulle palle …come si fa a lasciare chiuso un ristorante alla sera con tutto sto passaggio di gente ??E allora , per l’ultima sera , ho rimediato la mia cena con le Pringles del benzinaio , una birra e un Mars ( come coccola contro la solitudine ) .Però domani sera voglio essere a casa , basta , questa Transbalcanica mi ha stufato …un abbraccio a tutti , Vitt

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Oggi 950 km dalla Serbia a …….... Corbetta

Vittorio rientro a Corbetta (Mi)

15 AGOSTO 2017 Ciao a tutti , eccomi qui a raccontare l’ultima giornata di questo fantastico viaggio , quando sembra che un’enorme calamita ti attiri sempre di più verso casa , a dispetto dei kilometri an-cora da fare …Oggi 15/8 è terminato il mio viaggio , cominciato il 26/7 con Daniele , partiti insieme da Milano.Dal mio commiato ad Ankara , tre giorni fa , ho attraversato ancora 6 paesi attraverso la Trans-balcanica che è una veloce autostrada che collega la Turchia all’Europa , anzi sembra proprio fatta apposta per i turchi/tedeschi che tornano a casa , con le loro veloci BMW e Mercedes ( alcune un po’ tamarrate..).Pur se passando in autostrada , credo di essermi fatto un’idea sullo sviluppo di questi paesi bal-canici , il paesaggio aiuta a capire molto , oltre alle persone e alla cura delle stazioni di servizio , degli spazi comuni .Nella mia personale classifica vedo la Serbia all’ultimo posto , quasi a pari merito con la Bulgaria . Queste due nazioni mi sembrano le più arretrate del blocco dell’est che ho visitato , c’è ancora tanto da fare , da ricostruire ( ma soprattutto da demolire ) . La periferia di Belgrado , fino quasi in centro , sembra tutta” Le Vele di Scampia..” e tanta autostrada dal confine in poi è da ultimare , in certi casi da cominciare proprio . La Bulgaria è una grossa campagna tutta intorno a Sofia , non c’è altro , per la costa sul Mar Nero Daniele può raccontavi il suo pensiero .Ma sono soprattutto le persone che fanno la differenza , per noi sono la parte più importante , scevro da ogni pregiudizio politico …ebbene non sono accoglienti e nemmeno simpatici , dal poliziotto al benzinaio ognuno sembra fare forzatamente quello che sta svolgendo e il turista sembra quasi un fastidio , un peso .La Croazia è già meglio per quello che riguarda le strutture , quasi uguale per le persone , anche se molti amici mi hanno fatto ottimi racconti della costa Croata e le sue isole .Forse da quelle parti il turista è più considerato .Infine la Slovenia che secondo me è stupenda , è praticamente un pezzo di Austria collegato ai Balcani !L’autostrada stessa , fra curve e anse, è stata progettata in un’enorme pineta ed è fantastico aprire la visiera del casco e lasciarsi cullare da tutti questi profumi . Le strade perfette , i paesini composti e ordinati , tante piste ciclabili . Ci tornerei per approfondire !Entro in Italia da Trieste , adesso per Milano sono gli ultimi 400 km , sono contento di tornare nel mio paese , con le sue mille contraddizioni rimane una nazione geograficamente perfetta , con mille bellezze naturali e storiche . Il viaggio in altri paesi non fa che far confermare questo , al momento del rientro .Eccomi ragazzi allora , cosa mi è rimasto in tasca di questo viaggio ?Due cose , soprattutto :La rinnovata voglia di riaprire le braccia ad un nuovo amico , Daniele , perché l’amicizia è un valore importante e certe volte non ci rendiamo conto quanta gente intorno a noi è disposta a volerci bene , malgrado le tossine della nostra quotidianità .E poi , come ho già detto , il successo della gente , delle persone che abbiamo incontrato . A dispetto delle pessime notizie che arrivano sempre dal Medio Oriente , dove sembra siano paesi abitati solo da fanatici fondamentalisti , le persone sono tutte come noi , vogliono le stesse cose che vogliamo noi , identiche . Ma in ogni tessuto sociale c’è sempre una mela marcia , una scheggia impazzita che alla fine alimenta i pregiudizi .Anche religiosi .Oltre a qualche politico certo , che non ha a cuore il bene della gente .Proprio come da noi , vedete ?Alla fine tutto torna .Ringrazio tutti gli amici che mi hanno seguito , sulla mia pagina e su quella del Blog , che sta X arrivare a quota 10 mila contatti ! Ci avete fatto tanta compagnia e non ci siamo mai sentiti soli , oltre al fatto che raccontarvi la nostra giornata ogni sera era molto divertente !Questo viaggio è dedicato ai miei figli , Tommaso e Lorenzo , perché non smettano mai di viag-giare e sognare , vedranno il mondo sicuramente da un’angolazione migliore .Ma anche al nonno Gianni , mio suocero , una buonissima persona che ha supportato la logis-tica della mia famiglia ( ingombrante ) in mia assenza .E sono 20 anni che continua a farlo . Grazie di cuore .Per qualsiasi contatto , scrivetemi [email protected] leggerò volentieri

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Per stamattina ho cambiato musica.

A darmi la sveglia è la voce di Cris Cornell che “recita” like a stone in versione acustica, la lascio andare, ma dopo pochi minuti mi sale un po di malinconia, saranno le parole di questo testo dure come la pietra, appun-to, è che sembrano una premonizione di qualcosa che accadrà, non si sa quando ma accadrà, è tutto scritto, o forse è la voglia di chiacchierare e abbracciare mio figlio Fed-erico.La sveglia è suonata alle sei, e mentre mi radevo, facevo la conta dei sorrisi condivisi in terra di Bulgaristan, me ne ricordo tre.La parlatrice d’italiano, il cameriere al ris-torante dopo che gli ho lasciato due euro di mancia, la ragazzina alla reception.Quando sono uscito per caricare i bagagli lei era lì insieme ad altre signore più an-ziane che guardava la moto con occhi lan-guidi, mi ha detto in inglese e con la vocina dolce e intrisa di timidezza, se poteva fare una foto sulla moto.Certamente! Parliamo un po, mentre la signora più anziana torna con dei dolcetti appena sfornati, oggi è una festa impor-tante, ferragosto in realtà è una ricorrenza religiosa molto sentita da chi ha fede cris-tiana, in particolare gli ortodossi, se non ricordo male è l’assunzione in cielo della Vergine, i miei ” studi ” di teologia sono un po arrugginiti, e non la festa del macche-rone al forno, da mangiare in pineta come crede qualcuno.Parto con il cielo cupo, ma il morale è su, stasera arriva Francesca!La strada è noiosa, una infinità di campi di grano e girasoli secchi mi accompagna, fac-cio un paio disoste per mangiare qualcosa e fare benzina spendendo gli ultimi soldi bulgari. Anche il benzinaio è triste e serio come come un ” bulgaro “.Finalmente arrivo alla dogana e subito l’aria cambia, sono in coda per la vignetta rume-na ma un poliziotto, mi fa segno di passare e sorride al mio saluto…free.

Daniele a Bucarest 15 AGOSTO 2017

A parte i primi km si vede che la Romania sta meglio economicamente, lo si capisce dalla segnalatica stradale, dall’ asfalto, dalle case. La gente mi sembra diversa, sono a un bivio non so dove andare, persone sedute al baretto si accorgono della mia difficoltà e mi indicano la via, salutandomi tutti e quattro con il pollice verso. Sono a circa 20 km da Bucarest e mi viene una botta di sonno pesante, complice la nottata agi-tata per via di due ceffi che si aggiravano al ristorante e che ogni tanto buttavano l’occhio alla moto, forse solo curiosità, ma io sono in ansia ugualmente perché non ho dove legarla. Mi fermo in un altra stazione di servizio, mi prendo la testa tra le mani e chiudo gli occhi, appena entro nel sonno un signore elegante mi sveglia per chieder-mi di fare una foto insieme vicino alla moto, manco fossi Valentino Rossi. Gli darei un cazzotto sul naso ma ha la faccia simpatica e sorridente, quindi poso. Bucarest un altro pianeta, due milioni di abitanti, ma tutte le persone a cui chiedo indicazioni per l’hotel sono cordiali, disponibili, sorridenti, tre tas-sisti, due poliziotti, un prete e una decina di persone…tutte si prodigano per aiutarmi.Molti parlano l’italiano, il poliziotto, scop-erto che vengo dall’Italia, mi tiene li un po a parlar di calcio, è giovanissimo e ha un bel sorriso. Ragazzi! Per fortuna non sono come i bulgari altrimenti chi ci resisteva qui dodici giorni. Ora sono in hotel, Trianon, ricevuto da Peter con gentilezza. La stanza è bella, arredata in modo giovanile ed è soppalcata come casa mia! Siamo a dieci minuti dal centro storico di Bucarest una meraviglia!Vado a prenderla in aeroporto in moto ma mi dimentico il casco…no!!!Rimediamo con un taxi che seguo sino all’albergo…Sei euro il costo…e via siamo pronti per la notte di Bucarest!

Daniele a Bucarest 16 AGOSTO 2017

Dopo avere passato ore in sella a maci-nare km, quest’oggi i km li abbiamo maci-nati camminando.Dieci ore per le vie e le piazze di Bucarest, una bellissima e interessante città. Chiese ortodosse, edifici governativi e non, teatri, palazzi e monumenti. In alcune zone la bellezza è dolente e porta i segni di un passato che ha segnato in modo indelebile Bucarest e i suoi abitanti, la dittatura di Ceausescu e la rivoluzione anticomunista, che in Romania è stata, a differenza delle al-tre nazioni del blocco ex sovietico, violenta e sanguinosa.Passeggiare con Francesca per le via della città è molto stimolante, lei è molto attenta a ogni dettaglio architettonico e in grado di cogliere particolari sfuggenti a occhi non educati all’arte. Cerchiamo di riflettere an-che sugli aspetti più drammatici, che come dicevo hanno segnato questa città, andan-do sui luoghi teatro degli scontri di piazza del 1989, un passato nemmeno troppo lontano che un po ci sgomenta se guar-diamo quello che oggi ci circonda, i giovani nei caffè, gli anziani seduti sulle panchine, le mamme con i loro passeggini nei par-chi, la città in movimento è presa da una quotidianità che cerca solo il progresso e il benessere, che ha come obiettivo quello di lasciarsi alle spalle i carri armati e la ditta-tura, ma di non dimenticare. Quegli stessi luoghi che videro la loro libertà violata ora sono centro di vita.Ci concediamo anche una pausa in un piccolo, grazioso e appartato localino con torte e scelta di the.Io in realtà decido anche di farmi fare la barba in uno di quei posti che sa tanto di passato.Terminiamo la giornata prima con un calice di vino seduti in una piazzetta silenziosa e poi con una cena in un ristorante libanese, non prima però di esserci fatti un giro in tram tra la periferia e il centro. Rientriamo all’una nel nostro hotel un po defilato dal centro. Bucarest è una città tranquilla e non abbiamo mai la sensazione di sentirci in ” pericolo” contrariamente ai molti pregiudizi che portano molte persone a pensare il contrario. Domani partenza verso Brasov.

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Stamattina ultima toccata a Bucarest per vedere il parlamento, un edificio es-ageratamente grande, uno dei più grandi d’Europa per dimensioni, che quel folle di Ceausescu utilizzava come “casa”, oltre a visitare il museo nazionale del villaggio, il più grande museo all’aperto d’Europa, una raccolta sulle tradizionali case, chiese, costumi e oggetti sacri e non, molto inter-essante e considerato tra i più belli della nazione. Cosa importante da dire di Bucar-est è il gran numero di parchi e di polmoni verdi che segna il territorio a macchia di leopardo.Alle tre rientriamo in albergo per preparare la moto e partire in direzione Transilvania.Strada facendo ci fermiamo a mangiare frutti di bosco che venditori improvvisati espongono ai lati della carreggiata. Buonis-simi.Tutto bene fino a quaranta km da Brasov quando all’improvviso si forma una lung-hissima coda. Un camion ha perso olio per molti km e la strada è diventata impratica-bile e nonostante ci sia un camion pieno di terra con a bordo un tipo che getta palate di terra sull’asfalto Per una moto è impos-sibile proseguire. Ci provo comunque ma mi rendo conto subito, appoggiando il piede per terra, che è troppo pericoloso. Facciamo dietrofront e ci fermiamo vicino alla stazione della polizia per chiedere se ci sono altre strade per Brasov.Ce ne indicano una, la proviamo.Sono un po scoraggiato, se è vero che il camion ha perso olio per un centinaio di km, allora anche per i prossimi giorni sarà un disastro.C’è molto traffico e dopo pochi km siamo di nuovo in coda…sta scendendo la sera e non sappiamo se proseguire per Brasov o fermarci in zona a dormire.Optiamo per la prima non senza indugi. La strada è bellissima, costeggiata da boschi di conifere fitti fitti e da montagne rocciose la luce del tramonto fa il resto.Arriviamo a Brasov quella che dovrebbe essere per i nostri prossimi quattro giorni a venire il punto di partenza per le nostre

Daniele arrivo a Bra-sov-Transilvania

17 AGOSTO 2017

escursioni in Transilvania.Ma incredibile a dirlo gli hotel di Brasov sono tutti full.Oramai sono quasi le dieci e abbiamo gi-rato per un’ora e mezzo senza trovare un buco. Non mi era mai accaduto e non avrei mai pensato di provare questa esperienza in Romania anche se nel periodo di ferra-gosto e in una zona conosciuta e apprez-zata come la Transilvania. Per fortuna c’è una stanza per una notte in un hotel sulla parte alta della città proprio sotto la scritta BRASOV che domina la Valle come la scritta HOLLYWOOD in California. Sono le undici e siamo a pezzi, per fortuna il gentilissimo signore della reception ci procura del cibo, pomodori, formaggi, pane e birra recapitati direttamente in camera. Grande!L’impatto con la città comunque è stato per il momento deludente, entrambi ci aspettavamo una cittadina differente nell’architettura e nell’urbanistica complice le informazioni della lonely planet romania, che per la prima volta, le utilizzo da sem-pre, Non rispecchiano la realtà. Domani sapremo dire di più riguardo a Brasov.Chiudo ringraziando nuovamente tutti voi che venite a leggerci sul blog…abbiamo toccato i diecimila contatti, e anche se sono stati per lo più contatti ” silenti ” rimane sempre un traguardo incredibile per una cosa nata per gioco. Siamo stati bravi com-pare mio. Ti abbraccio forte Vittorio! Conti-nua a seguirci e se hai voglia scrivi!

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Eccomi! Torno a scrivere dopo due giorni per il semplice motivo che non c’era granché da dire.La Transilvania per quello che mi riguarda è una delusione.Cittadine” di cartone ” rifatte ad uso e consumo per il turismo di massa,.Con localini finto tradizion-ali e bancarelle con souvenir da quattro soldi. Ma la delusione più grande è legata alla guida lonely planet che solitamente consiglia posti particolari e originali ma che in realtà menziona posti assolutamente da evitare per quanto mi riguarda. In ordina di apparizione Sinaia, Brasov, Bran, con il Castello di Dracula, salvo solamente Sighisoara…in parte. Gli uni-ci luoghi che mi hanno colpito davvero sono il villaggio rom di Viscri, meraviglioso luogo dove si possono ammirare piccole mandrie di cavalli allo stato brado, casettine tinte di violetto circondate d’ armoniose colline, e un’atmosfera lontana dal turismo di massa che riconcilia con la voglia di viaggiare e con-oscere. E poi le rovine di un castello fortezza di nome Burg, patrimonio dell’Unesco, nel comune di sckinds, se non ricordo male, che da solo valeva la pena ” macinare” i trecento km su strada ” rattoppate ” , ben cinque ore, come abbiamo fatto oggi. La prima appena accennata dalla famosa guida, la seconda ad-dirittura ignorata! Fortunatamente abbiamo trovato alloggio in un luogo molto bello e accogliente gestito da Viktor, ottimo padrone di casa e che ci tratta con tutti i riguardi, oltre a parlare un ottimo italiano. Stasera dopo essere tornati dall’ escursione di cui vi ho parlato sopra dei gli unici due luoghi che vale davvero la pena visitare in questa parte di Romania, è dopo aver trovato chiuso gli unici due ristoranti vicino al nostro alloggio, ci ha fatto preparare una cena squisita da sua moglie alle undici di sera ” bagnata” da un buonissimo vino. Un consiglio? Se siete in questa zona non perdete tempo per visitare il Castello di Dracula, in realtà interessante, ma con il quantitativo di persone che vi trove-rete a fronteggiare sarà la peggiore perdita di tempo della vostra vacanza in Romania.

Daniele da…. ..Dracula

18-19 AGOSTO

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Cominciamo con il dire che finalmente oggi è stata una di quelle giornate che sod-disfano anche i motociclisti più esigenti. Una di quelle giornate che ti rimangono dentro per sempre. Ma primis voglio dire che oggi Francesca è stata tostissima! Lo so io sono di parte nel esprimere un giudizio su questa donna, ma vi assicuro, e il com-pare Vittorio potrà confermare, che non è per nulla facile fare 380 km su proviciali e strade di montagna con asfalti rattoppati e pieni di insidiose buche, amico mio peg-gio di queste ho visto solo quelle armene di strade! Quasi dieci ore passate in sella con soste per foto e rifornimento. Beh anche io mi sono comportato degnamente…se sto bene fisicamente e non ci sono condizioni estreme di meteo, sono capace di poter guidare anche dodici, tredici ore filate su qualsiasi strada.

Stamattina siamo partiti destinazione TRANSFAGARASAN considerata una delle più belle strade del mondo, 100 km di curve e saliscendi, che attraverso i Carpazi mette a dura prova moto e motociclista, ma in uno scenario da brividi per la bellezza del paesaggio.

Ma ancora prima di arrivare su questa stupenda strada abbiamo avuto la possibil-ità di vedere le meraviglie di questa parte di Romania, percorrendo la Bran/Pitesti. Ribadisco saltate le mete turistiche legate ai luoghi di Dracula e dedicatevi ad altro, come appunto percorrere questa strada, che nei primi 50 km è uno stupendo sce-nario di boschi e montagne assolutamente da non perdere, poi riposatevi un oretta nel paesino di Arefu, un piccolo villaggio con casette e covoni di paglia e poi ripartite in direzione lago dove raggiungerete il passo a 2050 mt. Vi si illuminerà l’ anima alla vista di questo paesaggio e sarà molto bello voltare le spalle e vedere i Carpazi in tutta la loro maestosità, una volta giunti alla fine di questa tortuosa strada.

Daniele sulla mitica Transfagarasan

19-20 AGOSTO Ripartiti per Sibius abbiamo deciso di fer-marci a dormire per un paio di notti. Siamo stati fortunati, anzi è stata brava Francesca a selezionarla tra le tante consigliate “la pensione Ela” tante rose, stanze tranquille, un piccolo chiosco coperto, un bellis-simo giardino, un dondolo e una cucina a disposizione per preparare colazioni da consumare su un bel tavolo di pietra nel giardino!

Disfatti i bagagli e neanche troppo stanchi decidiamo di chiudere in bellezza la gior-nata in un ristorantino tipico dove gusto uno stufato di pecora che entra dritto nella top five dei piatti più buoni consumati in questo tour.

Issue 3 - March 2013 - Pure Simplicity | 95

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Oggi giornata tranquilla alla scoperta di Sibiu come due bravi turisti a passeggio per la città, peccato per la pioggia inces-sante, ma non ci siamo scoraggiati e barda-ti con antipioggia ci siamo incamminati alla scoperta di questa cittadina medioevale considerata la più incantevole della Trans-ilvania. Abbiamo iniziato la nostra visita passando sull’ antico “ponte delle bugie”, un antica struttura che si trova proprio al confine tra la città alta e quella bassa, chiamato così perché la leggenda vuole che nell’antichità i mercanti andassero li a concludere i loro affari…e si sa che i mer-canti in quanto a bugie…La passeggiata e proseguita attraverso la piazza Mica e la grande piazza Mare passando per vicolo con i pavimenti in ciottoli e scalinate an-tiche sino raggiungere la stupenda e sor-prendente, per noi, cattedrale luterana dell’ Evangelo, un edificio religioso realizzato tra il tredicesimo e il quindicesimo secolo che fonde in modo armonico romanico e goti-co. Abbiamo avuto la fortuna di visitarla mentre un organista provava dell’ esecuzi-one di musica barocca e in un momento in cui di turisti c’erano davvero pochi. Il tutto rendeva la visita ancora più suggestiva, ma la vera sorpresa è stata la possibilità di visi-tare il campanile sino in cima attraverso la struttura più ” intima” della Chiesa. Per me è stata una iniziazione, poter vedere da cosi vicino i meccanismi, antichi, delle campane e salire sin sopra la sommità della Torre alta settancinque mt. è stato emozionante. Abbiamo proseguito il tour fermandoci di tanto in tanto a spizzicare cibo dolci e salati tra un monumento e l’altro, sino a che esausti dal camminare e sopratutto dalla pioggia battente si è deciso di tornare nel nostro alloggio, non prima di aver fatto la spesa per la cena che avremmo consumato nella cucina della pensione, cena che si è rivelata estremamente interessante grazie alla conoscenza fatta con Angelica e Stefan due belle anime con cui abbiamo trascorso un paio di ore parlando e confrontandoci su temi molto importanti come politica, sociale, spiritualità, vita quotidiana. È stato importante ascoltare la voce di chi come loro ha vissuto di prima persona la ” trage-dia ” Ceausescu.

Daniele a Sibiu21 AGOSTO 2017

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Cominciamo con il dire che il popolo rumeno oltre ad essere gentile, disponibile e aperto nei confronti del turisti stranieri, è anche, secondo la mia esperienza, un buon guidatore di auto, se poi mettiamo questa mia affermazione in relazione alle condizioni delle strade e al gran numero di auto e tir che vi circolano, allora questo as-sume ancora più valore. La Romania è una nazione difficile, ostica dal punto di vista della viabilità e della rete di comunicazi-one, forse la più complicata che abbia mai percorso. La concentrazione deve rimane-re sempre al livelli massimi tipo Valentino Rossi all’ ultima curva del GP dove si sta giocando il primo gradino del podio, per i motivi che dicevo, assenza quasi totale di autostrade, asfalto pessimo, numero di tir impressionante, code e traffico presente ovunque. Tre cose non mancano mai sulle strade rumene:I tir, Cristo sulla croce, le persone gentili.Anche oggi una tappa impegnativa forse quella che ha piu messo a dura prova la nostra resistenza, per il traffico, i km, la noia del paesaggio. 380 km. Da Sibiu a Baia mareL’ unico villaggio meritevole di menzione è Sibiel, 20 km. a nord di Sibiu, immerso nella natura, con le sue casette colorate e la vita che sembra tranquilla trascorrere senza animosita alcuna, lo rende partico-larmente gradevole per una sosta, la guida parla anche di molti orsi che visitano le campagne di questo paesino, ma noi non abbiamo avuto la fortuna di vederne uno.Baia mare non sembra granché, ma a noi serve come punto di partenza per le escursioni dei prossimi due giorni a Sighetu mameteni villaggio al confine con l’Ucraina, luogo in cui è nato il grande Elie Weisel, è poi, purtroppo, sede di uno dei peggiori carceri del regime comunista, oltre a visitare cimitero allegro così chia-mata per via delle sue coloratissime croci opera di uno scultore della zona. Mentre dopodomani viaggeremo nelle foreste al confine con l’Ucraina con l’ultimo treno a vapore e scartamento ridotto rimasto in Europa.

Daniele .. Baia Mare 22 AGOSTO 2017

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Cerco di riassumere le tre giornate pas-sate in Maramures.Siamo arrivati il 23 in serata a Baia mare la città capoluogo della regione, una città senza grande pretese che ci servirà come punto di partenza per l’escursione in zona. Prendiamo alloggio nella pensione “Casa rasu”, un posto dignitoso, pulito, con graziose stanze ed economico, 66 euro per tre notti in due. La mattina seguente par-tiamo per Sighetu Marmetie città al con-fine con l’Ucraina, dove visitiamo il museo delle vittime del comunismo e la casa dello scrittore e premio Nobel Elie Wiesel. Il resto della città non offre granché,riusciamo comunque a fare una piacevole sosta per il pranzo seduti al sole in un giardinetto su una panchina in compagnia di un anziano signore, dei piccioni e degliuccellini a cui ” rifilo” le patatine fritte che non mangiamo e che sono di contorno alle nostre pita greche. La meta finale però è Viseu de sus dove dormiremo per-ché all’indomani abbiamo in programma l’escursione in “mocanita” l’ultima locomo-tiva a vapore esistente in Europa che attra-versa i Carpazi.Le strade che ” maciniamo” per giungere in questi lunghi sono in alcuni punti spettaco-lari: boschi, villaggi e chiese in legno, bellis-sime, che sono la particolarità di questa zona.Costruite tutte ad incastro senza chiodi e colla , ci accompagnano lungo la strada.Giungiamo a Viseu de sus triste, brutta e malinconica come di più non si potrebbe.Cerchiamo la nostra pensione…pensione Cristina…ecco il cartello!! Pensione Cristina 1 km……pensione Cristina 500 Mt……pensione Cristina 200 mt….Siamo arrivati! No ! Pensione Cristina 800 mt… di nuovo?! Nel frattempo abbiamo percorso ben 5 km !!! Finalmente arriviamo alla pensione Cris-tina….La faccia di Francesca sarebbeda fotografare! Ma io ho la testa sotto il casco e sono impegnato a ridere, nel ve-dere il suo sguardo alla visione della tanto sospirata pensione Cristina! Siamo senza

Baia Mare-Sarbi

23-24 AGOSTO parole ma sorridiamo comunque. Mezza stella la merita se non fosse per la pulizia e per la gentilezza…il resto lasciamo perdere.

Usciamo a cena e finiamo nel ristorante più insulso di tutta la nazione! Ma riusciamo comunque a sorridere e a ironizzare di tutto. Bello.L’ esperienza con la locomotiva a vapore ci piace molto nonostante le prime due ore siano sotto la piaggia e al freddo, i vagoni sono aperti!

Poi fa capolino il sole e tutto cambia.

I paesaggi sono spettacolari e il viaggio lungo le foreste dei Carpazi procede lenta-mente tra covoni di paglia e caprette.

Torniamo alle due alla stazione di partenza, il tempo di un caffè e riprendiamo a visitare questa parte di Romania attraverso villaggi colorati , colline di un verde brillante e pae-saggi mozzafiato. Andiamo anche a visitare il “cimitero allegro” dove tutte le croci sono dipinte di blu e recano le descrizioni della vita quotidiane dei morti, così che ci sem-brino più vicini.

Issue 3 - March 2013 - Pure Simplicity | 103

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Ultimo scritto, ” la se sèra sü”.

Per mettermi a pari con il mio compare e amico Vittorio oggi mi sono sparato un tap-pone,980 km Budapest Milano! Certo la sua Sofia Milano macinata con il minipimer con le ruote e il sellino ha dell’eroico, ma anche con il varadero, e la sella che sembra un divano, 980 km restano una bella impresa.Budapest la città in cui ci siamo concessi l’ultima serata io e Francesca, la mia com-pagna, è meravigliosa. Un’ora in barca sul Danubio e poi cenetta in centro in un local-ino frequentato non solo da turisti. Anche per poche ore si ha subito l’impressione di essere in una delle più attraenti città d’Europa, io la conosco, Francesca no, ma ti resta dentro comunque. La tappa con-clusiva è filata via liscia a parte tre code, da paura, di quelle che fanno rimpiangere di essere partiti in vacanza verso est se sei in auto, 8 km fuori Budapest, 20 a Lubiana, 25 dopo Trieste, nonostante tutto sono partito alle 8,45 e ora 18, 45, mentre scrivo, mi trovo seduto sotto un albero in piazzale Lotto.Una costante di questo tour di cui non ho mai parlato è stata la presenza di falchi ovunque ci trovassimo, io amo i falchi e potrei stare ad osservarli per ore, oggi, ma anche ieri, per tutta l’autostrada percorsa in territorio ungherese mi hanno fatto com-pagnia, mi hanno deliziato gli occhi con il loro volteggiare. Erano appollaiati su le staccionate che separano i terreni coltivati dalla sede stradale, così vicini che riusciva-mo a vedere persino gli artigli, il becco e il colore del loro piumaggio, uno spettacolo!E incredibile come cambia il paesaggio nel giro di pochi km da un paese all’altro. Quello ungherese piatto e con distese infinite di girasoli e granoturco secchi, da questi ” laghi ” asciutti ogni tanto spunta-vano dei fiori di girasole, tardivi boccioli, di un colore giallo intenso, pieno di vita,

Sofia-Milanoavventura termina-ta. Grazie a tutti

25-26 AGOSTO che creavano un contrasto straordinario. Passata la frontiera slovena, il il paesaggio è cambiato e tutto ha preso colore e si è impennato verso l’alto, montagne, boschi, colline, prati. Poi Trieste.

Ora è finito davvero. Un viaggio FANTASTI-CO ! Prima con Vittorio e poi con Francesca (dimenticavo…ho insistito che lei tornasse in aereo da Budapest perché i dolori alle spalle e alla schiena si erano fatti troppo intensi, e quindi abbiamo convenuto che la soluzione migliore per lei fosse di rientrare con un volo)

FANTASTICO dicevo, 10600 km, 30 giorni tra Asia e Europa, 9 paesi attraversati, 18 passi montani “conquistati”,decine di belle persone incontrate a cui ho lasciato un pezzo d’anima, decine di posti indimentica-bili visti in cui ho lasciato un pezzo di cuore, che dire di più?

Un grazie sincero a tutti quelli che ci hanno seguito, un grazie di cuore al mio nuovo Amico Vittorio, un grazie e un bacio grande grande alla ” mia ” Francesca, è chissà che il prossimo anno non saremo di nuovo qui con un nuovo viaggio.

Chiudo dicendo una cosa banale e scon-tata, ma visto che parlo quasi sempre male del nostro paese lasciatemela dire: ho visitato una quarantina di paesi in moto, in macchina, a piedi, ma certamente il più bello per me, rimane ancora l’Italia!

Issue 3 - March 2013 - Pure Simplicity | 107

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arrivo a casa!

27 AGOSTO 2017 Issue 3 - March 2013 - Pure Simplicity | 109

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Realizato negli studi grafici di Milano 2017

Protagonisti:Daniele Evangelista - Vittorio Pradella

https://tulindelluster.wordpress.

SimplicityPURE9000 Km su due ruote 2017


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