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Verso marchi di qualità europei per le competenze digitali...

Date post: 18-Feb-2019
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Verso marchi di qualità europei per le competenze digitali per le certificazioni e la formazione nel settore dell'ICT Proposte per marchi di qualità, servizi e strumenti associati Werner B. Korte Tobias Hüsing Simon Robinson Lex Hendriks Jan Dirkx Preparate per la Commissione Europea, Direzione generale Imprese e industria
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Verso marchi di qualità europei per le competenze digitali per le certificazioni e la formazione nel settore dell'ICT

Proposte per marchi di qualità, servizi e strumenti associati

Werner B. KorteTobias HüsingSimon Robinson

Lex HendriksJan Dirkx

Preparate per la Commissione Europea, Direzione generale Imprese e industria

PagIna 2

Disclaimerné la Commissione Europea né qualsiasi altra per-sona che agisce per conto della Commissione è da ritenersi responsabile per l'uso che potrebbe essere fatto delle seguenti informazioni. I punti di vista espressi sono quelli degli autori e non riflettono ne-cessariamente quelli della Commissione Europea. niente nella presente brochure implica o esprime una qualsivoglia garanzia. I risultati devono essere utilizzati solo come linee guida nell'ambito di una strategia globale.

© Comunità Europee, 2013. La riproduzione è autorizzata a patto che venga citata la fonte.

ImprintLa presente brochure è stata preparata da empirica gesellschaft für Kommunikations- und Technolo-gieforschung mbH per conto della Commissione Europea, Direzione generale Imprese e industria. Si tratta di una pubblicazione dello studio europeo “European e-Skills Quality Labels for ICT Industry Training and Certifications”.

EditoriWerner B. Korte, Tobias Hüsing empirica gmbH Design & Layout: mediadesign-bonn.de Stampa: Druckerei Brandt, germania

Marchi di qualità per competenze digitali

Retroscena

PagIna 3

Questa brochure presenta i risultati e le conclusioni principali dello studio “European e-Skills Quality Labels for ICT Industry Trai-ning and Certifications” eseguito per conto della Commissione Europea, della Direzione generale Imprese e industria, da empirica gmbH, Bonn (germania), con il supporto di EXIn (Paesi Bassi) e di un vasto gruppo di esperti in competenze digitali europee.

L'obiettivo principale era sviluppare proposte per un marchio di qualità europeo per le competenze digitali, insieme a prototipi di servizi e strumenti online per promuovere la trasparenza e fornire una guida al mercato della certificazione e della formazione nel settore dell'ICT.

Il marchio proposto si basa sul Quadro Europeo delle Competenze nel campo dell’IT (European e-Competence Framework) e su EQaVET e il risultato globale è un meccani-smo che rende possibile distinguere diversi tipi di certificazione e formazione, con riferi-mento all'e-Competence Framework.

Inoltre, si fornisce nuovo accesso a infor-mazioni e testimonianze sulla domanda e l'offerta di competenze digitali in Europa, insieme ad un prototipo di servizio e stru-mento per supportare lo sviluppo professio-nale, l'inserimento lavorativo e le assunzioni, fornendo una guida sulla certificazione.

Il prototipo di un panorama online, di uno strumento di autovalutazione e di un portale web viene offerto alle parti interessate nel suo ulteriore sviluppo e nella sua crescita, al fine di creare un vero e proprio servizio nell'inserimento lavorativo, nell'assunzione, nello sviluppo di competenze digitali e nel mercato della certificazione.

I risultati dello studio sono stati presentati alla conferenza del 24 gennaio 2013 a Bruxelles che ha registrato più di 220 parte-cipanti. La relazione finale è stata pubblicata nel marzo 2013.

Questa brochure presenta la sintesi dei risultati dello studio. Relazioni più dettagliate sono disponibili in formato elettronico all'in-dirizzo: www.eskills-quality.eu.

È possibile accedere al servizio e allo strumento di autovalutazione online per le competenze digitali dall'indirizzo: www.eskillslandscape.eu

Marchi di qualità per competenze digitali

Verso marchi di qualità europei per le competenze digitali per la certificazione e la formazione nel settore dell'ICT

"Apprezziamo davvero l'entusiasmo e il feedback molto positivo di tutte le parti interessate principali in merito alle nostre proposte sullo sviluppo del marchio di qualità per le competenze digitali. Saranno di grande aiuto nel colmare il divario delle competenze ICT in Europa".

Werner KorteDirettore empirica gmbH - Bonngermania

PagIna 4

Da quando la crisi finanziaria ha iniziato a colpire i mercati del lavoro nel 2008, l'Eu-ropa ha perso più di 5,6 milioni di posti di lavoro. nella sua comunicazione “Towards a job-rich recovery” (Verso una ripresa foriera di posti di lavori), la Commissione Europea dichiara che recuperare il terreno perso è possibile solo se l'UE ritorna ad una crescita economica sostenibile che a sua volta richiede che le industrie e i servizi europei mantengano o riconquistino competitività internazionale. In questo senso, la capacità dell'industria e dei servizi di competere e di evolversi sta diventando sempre più dipendente dall'utilizzo innovativo ed efficace delle tecnologie di informazione e di comunicazione (ICT).

La strategia UE sulle competenze digitali è un componente importante del programma digitale per l'Europa e del pacchetto occupa-zione al fine di dare impulso alla competiti-vità, alla produttività e all'occupabilità della forza lavoro. L'Europa deve garantire che le conoscenze, le abilità, le competenze e l'inventiva della forza lavoro, inclusi ma non limitatamente ai professionisti del settore ICT, soddisfino i più elevati standard globali e che siano regolarmente aggiornate in un processo di apprendimento permanente efficace.

nonostante gli alti livelli di disoccupazione, le carenze di competenze continuano ad aumentare nel settore ICT. L'inadeguatezza

tra le competenze disponibili e le esigenze del mercato del lavoro riguarda tutti gli Stati Membri, anche se in misura diversa. Incredi-bilmente, la richiesta di professionisti ICT sta crescendo di circa il 3% all'anno, superando l'offerta. Le previsioni di posti vacanti per il 2015 variano da 300.000 a 800.000 e molti di questi rimarranno vacanti a meno che non si faccia di più per attirare i giovani verso lauree in informatica e per riqualificare i disoccupati.

In questo contesto, la certificazione e la for-mazione nel settore dell'ICT è chiaramente un elemento di una possibile soluzione. Ma ci sono barriere da superare. Un professioni-sta si trova di fronte ad una gamma sconcer-tante di certificati, sia che debba avviare una carriera o che debba muoversi verso aree di maggior richiesta. Manca trasparenza, con molti certificati diversi per la formazione tecnica offerti da quasi ogni fornitore ICT, fondazioni in gestione delle informazioni o certificati di fascia alta. Inoltre, molti di questi certificati esistono in parallelo a, ma non correlati con, istruzione professionale ufficiale e superiore.

Questo è l'antefatto allo studio sugli “Euro-pean Quality Labels for ICT Industry Training and Certifications”. Questa brochure mette in evidenza i risultati principali dello studio presentati e discussi con esperti europei in quattro workshop e in occasione di una conferenza internazionale che ha visto

presenti più di 220 parti interessate principali e rappresentanti governativi. I risultati sono stati accolti favorevolmente ed è emerso un largo consenso in merito al fatto che un marchio di qualità ampiamente accettato aiuterebbe ad avere un nuovo livello di focalizzazione su come colmare l'incomben-te divario di competenze. Discussioni tra le parti interessati sui prossimi passi da seguire sono in atto nell'ambito di una "grand Co-alition for Digital Jobs" lanciata il 4-5 marzo 2013 a Bruxelles.

Michel CatinatCapo Unità

Key Enabling Technologies (Tecnologie abilitanti fondamentali) e ICT

Direzione generale Imprese e industriaCommissione Europea

Premessa

Marchi di qualità per competenze digitali

Il panorama europeo per la certificazione e la formazione nel settore dell'ICT

PagIna 5

Iniziare una carriera come professionista ICT o spostarsi verso quelle aree più richieste sono vincolati dal fatto che il mondo della certificazione ICT manca di trasparenza. Ci sono migliaia di certificati diversi, da quelli tecnici (quasi tutti i fornitori ICT ne offrono alcuni) o quelli offerti da fondazioni in gestione delle informazioni, a certificati di fascia alta. Inoltre, sembrano esistere in un universo parallelo a quello dell'istruzione professionale e superiore.

Un numero sempre più crescente di fornitori ICT offre migliaia di corsi di certificazione e formazione nel settore dell'industria (IBTC). non solo, attualmente, non c'è una visione d'insieme o dati attendibili su cosa è dispo-nibile, ma non ci sono nemmeno informa-zioni complete sui diversi IBTC o su come si relazionano o si intersecano tra loro.

Per i professionisti ICT interessati in un avan-zamento di carriera, le organizzazioni che reclutano staff ICT o i giovani e gli studenti che pensano ad una carriera nel campo ICT, questa mancanza di chiarezza rende inutilmente difficile identificare le opzioni e prendere decisioni.

I dipartimenti delle risorse umane affrontano sfide nel reclutamento, in particolare quando si tratta di assunzioni transfrontaliere. gli sviluppatori di curriculum sono incerti su come fornire punti d'ingresso per persone e organizzazioni interessate. Ma soprattut-to, le piccole e medie imprese incontrano ostacoli nella ricerca di talenti e i professio-nisti ICT hanno disperatamente bisogno di orientamento e guida su quali passi fare per la propria carriera.

Marchi di qualità per competenze digitali

La certificazione e la formazione nel settore dell'ICT possono svolgere un ruolo fondamentale nella riduzione della carenza e dell'inadeguatezza delle competenze digitali in Europa. Tutta-via, occorre superare inibitori e vincoli significativi.

"Questa iniziativa va a braccetto con la nostra missione di migliorare la gestione delle informazioni consen-tendo ai professionisti di sviluppare e certificare le proprie competenze. In qualità di organismo indipendente di certificazione e accreditamento, EXIN supporta l'European e-Competence Framework. Lo sviluppo di marchi di qualità riconosciuti a livello interna-zionale per la certificazione e la forma-zione nel settore dell'ICT aumenterà la maturità del settore ICT. Faciliterà l'uso di certificati basati sull'indu-stria nell'istruzione accademica e professionale superiore. Strumenti che rendono possibile abbinare le compe-tenze digitali ai posti di lavoro saran-no molto importanti."

Bernd Taselaar CEO EXIn

PagIna 6

La forza lavoro ICT in Europa nel 2011 ha totalizzato 6,67 milioni, il 3,1% della forza lavoro totale. 5,25 milioni sono classificati come professionisti ICT e 1,42 milioni pos-sono essere descritti come professionisti ICT a livello dirigenziale. Sono inclusi CIO, ICT operation manager, project manager, e la-voratori ICT responsabili della pianificazione e della strategia, quali architetti d'azienda, analisti dei sistemi e consulenti ICT.

Se si includono le competenze digitali dei la-voratori meccanici e manuali, il totale supera gli otto milioni di lavoratori o raggiunge il 3,7% della forza lavoro europea e in alcuni paesi il 6%.

Dal 2000 al 2010 la forza lavoro ICT è cresciuta ad un ritmo medio annuo di oltre il 4%. anche con la crisi che interessa l'Europa dalla fine del 2008, la crescita ha totalizzato una media del 2,65% all'anno.

Quello che risulta evidente è la sicurezza del posto di lavoro dei professionisti ICT. Il mer-cato del lavoro ha assorbito facilmente tutti i laureati del settore ICT e ne vuole ancora.

Domanda e offerta di competenze digitali in Europa

Marchi di qualità per competenze digitali

La forza lavoro ICT in Europa è aumentata nel corso degli ultimi decenni e continuerà a farlo. La crescita annuale di occupazione nel settore ICT è rimasta solida nonostante la crisi.

"EuroCIO è stata molto attiva per anni nel campo delle competenze di-gitali a livello nazionale ed europeo. La comunità CIO vede nelle persone con una buona formazione e le giu-ste competenze digitali "la" chiave per l'innovazione e la trasformazione digitale della nostra economia e della società nel suo insieme. EuroCIO con-divide l'intenzione della Commissione Europea di far maturare la professione ICT, basata su standard comuni per le competenze digitali e i profili dei posti di lavoro, la buona istruzione e i re-lativi sistemi di qualifica su base eu-ropea".

Peter Hagedoorn Segretario generale, associazione CIO europei (EuroCIO)

PagIna 7

Marchi di qualità per competenze digitali

Sviluppo della forza lavoro ICT nei paesi europei 2000 - 2010

Fonte: Eurostat LFS. narrow definition: 2000-2010 ISCO-88 groups 213, 312: "Computing professionals" e "Computer associate professionals". Break in series 2011: ISCO-08 groups 25 "ICT professionals", 35 "Information and communications technicians"

.

PagIna 8

Il tasso di riduzione di laureati nel settore ICT supera qualsiasi previsione e minaccia di creare un enorme deficit di competenze.

La diminuzione del numero di persone che entrano nel mondo del lavoro ICT coincide con un aumento di professionisti ICT che lo lasciano, intensificando il rischio di mancan-za di competenze.

Il Regno Unito ha subito la caduta più dram-matica, con il numero di laureati nel 2009 in calo ad appena il 62% rispetto al livello del 2003. Ma le diminuzioni riguardano la maggioranza dei paesi, con le importanti eccezioni di germania e Repubblica Ceca.

Marchi di qualità per competenze digitali

L'interesse nella formazione e nelle carriere ICT sta diminuendo in Europa. Il numero di laureati in informatica è in calo costante dal 2005.

Laureati rispetto al picco

Fonte: Eurostat 2013. Prime lauree di livello CITE 5a e 5B. *: dati mancanti.

numero assoluto di laureati

Numero di laureati in informatica in paesi europei 2000 – 2010

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010EU-27 70.976 83.459 91.604 103.343 113.580 123.111 124.999 118.942 119.786 113.929 113.281UK 21.918 24.992 27.009 30.767 27.670 29.557 28.239 25.156 23.802 19.154 19.180Francia 11.447 14.841 14.841* 16.081 16.081* 20.094 19.673 18.409 17.551 19.136 19.136*Germania 5.630 5.860 6.617 8.368 11.090 12.767 14.238 16.092 16.515 17.194 16.800Spagna 10.963 13.727 16.152 19.323 19.718 18.559 17.298 15.760 14.551 15.071 15.068Polonia 1.912 3.542 4.112 5.879 10.681 13.116 14.788 14.209 13.023 12.406 12.535Paesi Bassi 1.308 1.454 1.645 1.620 3.511 3.902 4.617 4.385 4.078 3.918 3.858Repubblica Ceca 2.328 2.676 2.734 1.215 1.498 1.643 2.133 2.406 2.909 3.047 2.939Italia 1.626 1.519 2.423 2.843 3.211 3.459 3.541 3.385 2.933 2.870 2.77819 Stati Membri 13.844 14.848 16.071 17.247 20.078 20.014 20.472 19.140 24.424 21.133 20.987

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010EU-27 57% 67% 73% 83% 91% 98% 100% 95% 96% 91% 91%UK 71% 81% 88% 100% 90% 96% 92% 82% 77% 62% 62%Francia 57% 74% 74% 80% 80% 100% 98% 92% 87% 95% 95%Germania 33% 34% 38% 49% 64% 74% 83% 94% 96% 100% 98%Spagna 56% 70% 82% 98% 100% 94% 88% 80% 74% 76% 76%Polonia 13% 24% 28% 40% 72% 89% 100% 96% 88% 84% 85%Paesi Bassi 28% 31% 36% 35% 76% 85% 100% 95% 88% 85% 84%Repubblica Ceca 76% 88% 90% 40% 49% 54% 70% 79% 95% 100% 96%Italia 46% 43% 68% 80% 91% 98% 100% 96% 83% 81% 78%19 Stati Membri 57% 61% 66% 71% 82% 82% 84% 78% 100% 87% 86%

PagIna 9

L'eccesso di domanda per i lavoratori ICT rispetto all'offerta è stato ripetuta-mente dimostrato. Un sondaggio di CIO e HR manager di empirica in otto paesi europei nel 2012 suggerì che ci fossero 255.000 posti vacanti in tutta Europa. Di questi, 72.000 erano rivolti a com-petenze in "Gestione ICT e architettura aziendale" e circa 183.000 a "Professio-nisti ICT fondamentali" e "Altri tecnici ICT". Previsioni recenti suggeriscono che la domanda non soddisfatta potrebbe aumentare nel 2015 e raggiungere cifre comprese tra 372.000 e 864.000.

La domanda per professionisti ICT ha superato notevolmente l'offerta nella fase di boom degli ultimi anni. L'attuale crisi potreb-be temporaneamente soffocare la domanda ma la domanda resta comunque alta in tutta Europa.

Più dei due terzi dei posti vacanti riguardano le PMI che si trovano ad affrontare maggiori difficoltà nel soddisfare le proprie esigenze in termini di professionisti con competen-ze digitali rispetto alle organizzazioni più grandi.

Marchi di qualità per competenze digitali

È probabile che la domanda di lavoratori nel settore ICT aumenti notevolmente quando la crisi finirà, portando ad un improvviso aumento del divario di competenze digitali.

Posti vacanti per professionisti ICT nei paesi europei nel 2012 (in base al sondaggio dei CIO e HR manager di empirica, 2012)

"Una delle più importanti contromi-sure per aumentare la mancanza di persone con competenze IT complete è stabilire una struttura su scala euro-pea di competenze e abilità compara-bili, basata sulla domanda, favorendo la mobilità di persone competenti e istruite in tutti i paesi europei."

Christian Pagel Vicepresidente Corporate Business Systems e CIO SgLCarbon SE

Altri servizi(incl. finanza)

13%

Dettaglio, ingrosso, trasporti e logistica

11%

Produzionee costruzione

28%

Settore pubblico 4%

ICT44%

Posti vacanti per settore

PagIna 10

Marchi di qualità per competenze digitali

Fonte: empirica: sondaggio CIO e HR manager sulle competenze digitali in Europa, 2012

Posti vacanti per professionisti ICT nei paesi europei nel 2012 (in base al sondaggio dei CIO e HR manager di empirica, 2012)

"Il marchio di qualità europeo per le competenze digitali aiuta gli studenti, i datori di lavori e i clienti a giudicare il valore della formazione e della cer-tificazione collegandolo all'European e-Competence Framework come pun-to di riferimento comune. Aiuta a uni-re universi paralleli di qualifiche ac-cademiche e industriali riunendole in un singolo progetto di apprendimento permanente."

John O’SullivanEsperto CEn e Project Manager per la certifi-cazione ICT in Europa e per la certificazione ICT in azione

ProfessionistiICT

72%

Gestione, architettura e analisi ICT28%

Posti vacanti per funzione

10-249impiegati

70%

250+impiegati30%

Posti vacanti per dimensionidell'azienda

PagIna 11

Le proiezioni indicano che la domanda futura si concentrerà principalmente su lavori di alto livello nel settore ICT - gestio-ne, pianificazione e strategia - e specialisti nello sviluppo ICT e meno nelle occupazioni collegate all'infrastruttura quali supporto, fornitura e funzionamento ICT.

Una ricerca di empirica condotta insieme a IDC Europe per conto della Commissione Eu-ropea Dg EnTR ha mostrato che nel 2015, a seguito della crescita molto più alta della domanda di competenze digitali rispetto alla loro offerta, i posti vacanti nel settore ICT raggiungeranno cifre comprese tra 372.000 e 864.000. Si prevede un aumento della domanda di esperti a livello di gestione e di

architettura ICT costante come quella dei professionisti ICT anche se quest'ultima sarà più volubile e dipendente dallo scenario. La domanda non soddisfatta per le competenze digitali sarà elevata nel 2015 e raggiungerà un livello pari a più del doppio del numero di laureandi in informatica in quattro anni (cifre relative ai laureati in informatica nel 2011).

Marchi di qualità per competenze digitali

Mancanza di competenze digitali: posti vacanti previsti in Europa 2011 - 2015

"In un'era di tecnologia digitale e glo-balizzazione diffuse, gli standard di qualità sono sempre più importanti. La certificazione e la formazione nel settore dell'ICT avranno un ruolo sem-pre più strategico, non solo nel setto-re ICT. I clienti, gli utenti e i cittadini chiedono valore e qualità elevata. Il riconoscimento della qualità sarà la chiave per restare in gioco e compe-tere."

Clementina Marinoni Capo Unità, Fondazione Politecnico di Milano

372.000

1.000.000

900.000

800.000

700.000

600.000

500.000

400.000

300.000

200.000

100.000

2011 2012 2013 2014 20150

255.000

"Ritorno alla fiducia" posti vacanti T

Scenario "Ritorno alla fiducia" - professionisti ICT

Scenario "Ritorno alla fiducia" - livello gestione e architettura

"Cauta crescita" posti vacanti T

Scenario "Cauta crescita" - professionisti ICT

Scenario "Cauta crescita" - livello di gestione e architettura ICT

205.000

363.000

220.000

259.000

487.000

676.000

864.000

PagIna 12

Certificati basati su IBTC sono indispensabili per i candidati di alcuni posti vacanti ICT o promozioni, secondo il 30% degli HR/dei CIO intervistati (in relazione all'occupazione). Un altro 45% ritiene la certificazione una risorsa importante. gli atteggiamenti verso gli IBTC variano all'interno dell'EU27, con il Regno Unito che gli conferisce la massima importanza e con la Francia dall'altra parte della bilancia.

I livelli di certificazione richiesti sono diversi a seconda del settore lavorativo. I requisiti sono più alti per il personale responsabile della sicurezza IT, seguito dagli sviluppatori software, dagli addetti alla manutenzione dell'hardware e dalla gestione ICT.

L'industria europea insiste sulla necessità di un marchio di qualità per le competenze digitali insieme ad un apposito supporto in modo da poter identificare e selezionare le certificazioni più idonee per il personale. gli impiegati e gli studenti interessati allo sviluppo della propria carriera richiedono urgentemente una guida appropriata in questo mercato IBTC confuso così da poter distinguere certificazioni di elevata qualità da quelli di valore dubbio.

I fornitori ICT che offrono certificazioni sono interessati in un marchio che possa essere riconosciuto come garanzia della loro qualità. E chi si occupa delle politiche nazionali ed europee responsabile dell'oc-cupazione e di una corrispondenza migliore tra domanda e offerta di competenze è altresì favorevole a percorsi che aiutino ad aumentare i tassi di occupazione e il numero di lavoratori ICT in Europa.

Il bisogno di un marchio di qua-lità europeo per le competenze digitali e strumenti associati

Marchi di qualità per competenze digitali

La certificazione e la forma-zione nel settore dell'ICT sono considerate estrema-mente rilevanti dai manager europei delle risorse umane e dai CIO

Per rendere trasparente il mercato IBTC e offrire una guida sulla qualità, c'è un ampio supporto per la creazione di un marchio di qualità.

"La certificazione e formazione di alta qualità nel settore dell'industria sono la chiave per ridurre con successo il divario di competenze digitali nell'UE. Il marchio di qualità europeo per le competenze digitali proposto insieme al servizio landscape online e allo strumento di autovalutazione per le competenze digitali rappresenta un passo importante per rendere più accattivante la professione nel setto-re ICT agli studenti e per fornire più trasparenza ai potenziali datori di lavoro."

Susan Martin Direttrice Certifi-cazioni globali, SaP

Marchi di qualità europei per le competenze digitali e strumenti associati

PagIna 13

Queste proposte per il marchio di qualità e i prototipi di strumenti

• rendono possibile distinguere tipi diversi di certificazione e formazione, mappando i marchi di qualità e i corsi di formazione e certificazione nel settore dell'industria con riferimento all'e-Competence Framework e assegnando marchi di qualità per IBTC, in linea con la Raccomandazione 2009 della Commissione Europea su un quadro europeo di riferimento per la garanzia della qualità dell'istruzione e della formazione professionale (EQaVET);

• offrono informazioni e testimonianze sulla domanda e l'offerta di competenze digitali in Europa grazie ad un servizio landscape online, fornendo una panora- mica delle aree con elevata richiesta di competenze digitali, promuovendo quindi un migliore abbinamento tra domanda e offerta di competenze digitali.

• Forniscono un prototipo attraverso uno strumento di autovalutazione e un portale per uno sviluppo e una certificazione ulteriori e mirati delle proprie competenze digitali, o di quelle dello staff, al fine di supportare meglio l'inserimento lavorativo e le assunzioni nelle aziende.

Marchi di qualità per competenze digitali

Verso marchi di qualità europei per le competenze digitali , strumenti e servizi che offrano trasparenza e guida al mercato della certificazione e della formazione.

“Questa iniziativa fornisce i mezzi per distinguere diversi tipi di certifi-cazione e formazione tramite marchi di qualità e certificazioni e corsi di formazione industriali mappati con riferimento all'European e-Compe-tence Framework. Incoraggia le parti interessate a monitorare la qualità della formazione e consente agli im-piegati di strutturare il proprio profi-lo professionale basato su istruzione, esperienza, certificati e competenze. L'industria beneficerà della migliore trasparenza nel mercato del lavoro in Europa".

Carsten JohnsonCisco Systems, area academy Manager

PagIna 14

Le proposte per i marchi di qualità IBTC sono state sviluppate per essere conformi alla Raccomandazione CE 2009 su un Quadro Europeo di riferimento per la garanzia della qualità dell'istruzione e della formazione professionale (EQaVET).

L'attenzione è rivolta all'acquisizione e allo sviluppo di competenze digitali per i profes-sioni ICT, vale a dire le competenze neces-sarie per l'ideazione, l'implementazione e il mantenimento di sistemi ICT, piuttosto che le competenze necessarie da parte delle per-sone che utilizzano gli strumenti ICT esistenti nei processi di lavoro. Sono state tenute in forte considerazione le esigenze delle PMI.

Le proposte si basano sui risultati dell'ICT Skills Workshop del Comitato Europeo di normalizzazione (CEn) e in particolare sulla mappatura dei corsi da parte di fornitori leader di IBTC per competenze digitali con riferimento all'European e-Competence Framework (e-CF).

Lo sviluppo e l'implementazione del marchio di qualità europeo proposto per IBTC dovrebbe basarsi sulla chiarezza in merito a:

1. Criteri e indicatori per definire e misurare la qualità

2. Processi per l'assegnazione dei marchi di qualità, dalla richiesta iniziale al rinnovo

3. Strutture organizzative che identifi- chino i "giocatori" con la motivazione e la capacità di gestire e partecipare al progetto proposto, in quanto · sono convinti che sia utile; · sono attratti da un modello finanziario ragionevole; · hanno le risorse e uno staff capace.

Marchi di qualità europei per la certificazione e la formazione nel settore dell'ICT

Marchi di qualità per competenze digitali

Le proposte per i marchi di qualità europei per le com-petenze digitali sono state sviluppate per soddisfare gli interessi, le prospettive e gli impegni delle parti interessate.

Il marchio di qualità europeo proposto per le competenze digitali si basa su tre elemen-ti: criteri e indicatori; processi; strutture organizzative.

"L'European e-Competence Fra-mework vanta una comunità crescen-te di utenti in tutta Europa. Questa iniziativa rappresenta un importante contributo. Mostra come la certifica-zione e la formazione nel settore dell'I-CT possono essere correlate al quadro, come qualsiasi altro tipo di formazio-ne e qualifica collegate al settore ICT. Il database "EU e-skills landscape" fornisce un punto di partenza promet-tente per contribuire alla trasparenza nella giungla delle certificazioni ICT."

Jutta BreyerBreyer Publico e Re-sponsabile CEn per lo sviluppo e-CF

PagIna 15

Un sistema di qualità dipende dai parametri e dai componenti definiti e dalla chiarezza sui requisiti e sui risultati, ad es. cosa si aspetta un professionista ICT (o un'orga-nizzazione che paga per un programma di formazione) e da chi? Il contenuto del corso e il pubblico target devono essere chiari in anticipo, affinché gli studenti sappiano esat-tamente di cosa si tratta prima di iscriversi. L'esperienza dell'apprendimento deve essere positiva, con materiali e forniture efficaci e che coinvolgano lo studente. al termine del corso, il risultato dovrebbe riflettere gli obiettivi dichiarati dal corso o dal program-ma in modo da soddisfare le aspettative degli studenti. E la qualità generale dei materiali, dei tutori, dell'ambiente e del risul-tato di apprendimento deve valere la spesa, poiché gli studenti e/o chi acquista un corso di formazione desiderano avere un buon rapporto prezzo-qualità.

Lo sviluppo del marchio di qualità ha pertan-to tenuto in considerazione la prospettiva del cliente. Per i contenuti del programma, le domande chiave sono:

• Su cosa verte l'esame/la formazione in termini di risultati di apprendimento • Il programma rispetta quello che promette• Dove si colloca nel panorama IBCT• I risultati di apprendimento sono all'avanguardia• Come si inserisce in un programma di carriera• In che misura è specifico per i fornitori• gli esami e le certificazioni sono in linea con gli standard internazionali

In merito all'offerta formativa, le domande sono: • Che livello di qualità hanno gli insegnanti e gli addetti alla formazione• Che livello di qualità hanno i mezzi tecnici• In che modo viene fornita l'accessibilità• I test sono conformi agli standard• In che modo vengono trattate la sicurezza e la protezione dei dati

Il concetto illustrato di seguito di una struttura del marchio di qualità a due canali riconosce che devono essere monitorati e valutati due elementi chiave e, se questi risultano soddisfacenti, occorre dare un riconoscimento.

Di conseguenza, sono stati proposti due tipi di marchi di qualità, per riconoscerne uno o entrambi:

Marchi di qualità per competenze digitali

I marchi di qualità devono soddisfare le aspettative

Il principio seguito per losviluppo del marchio di qualità è una struttura a due canali.

Struttura di assegnazione duale proposta per il marchio di qualità per le competenze digitali

"L'industria del software nell'Europa orientale è in continua crescita. L'ot-timizzazione continua delle qualifiche richiede percorsi di formazione vali-dati per ruoli desiderati e certificazio-ni credibili. Basandosi sull'European e-Competence Framework, il marchio di qualità europeo colmerà il vuoto nel "settore dell'istruzione e dell'ap-prendimento permanente", di impor-tanza fondamentale per far crescere le PMI della regione e per definire i requisiti industriali per le moderne qualifiche IT e software."

Dott. George SharkovDirettore, European Software Institute, Europa orientale

✓✓

Istituto di formazione EeEIQA

L'ISTITUZIONE È RICONO-SCIUTA

Questi criteri possono esse-re determinati verificando una serie di standard di qualità, ad es. • ISO 9001, • uno standard di qualità nazionale HE o VE o • riconoscimento tramite il rispetto di un program- ma internazionale di qualificazione/certifica zione

EI1 – EI7

• Collegamento / mappatu- ra all'e-CF • Sviluppo del programma• Revisione/ottimizzazione del programma • Applicabilità del contenuto• Esami/certificazioni • Comunicazione orientata al cliente

P1 – P6Cri

teri

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Programma di forma-zione EePQA

IL PROGRAMMA DI FORMAZIONE È RICONO-

SCIUTO

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1. Un istituto di formazione e l'associato processo di fornitura> Quality Award istituto di formazione per le competenze digitali europee

2. Un programma di formazione e il suo contenuto> Quality Award programma di for-mazione per le competenze digitali europee

Il marchio di qualità proposto include una serie di criteri riepilogati nella tabella seguente

La mappatura di certificazioni delle compe-tenze digitali nel settore dell'industria con riferimento all'European e-Competence Framework (e-CF) renderà il marchio più chiaro per

• professionisti ICT alla ricerca di formazio- ne e certificazione per migliorare le proprie capacità e ampliare le proprie opzioni di carriera,

• organizzazioni che assumono personale (in particolare piccole e medie imprese),

• consulenti con competenze digitali specifiche, fornitori di formazione ed enti di certificazione che sviluppano program- mi di formazione o che preparano per posti di lavoro specifici,

• agenzie di impiego e di reclutamento e industria del personale.

La mappatura della certificazione per le competenze digitali con riferimento all'e-CF potrebbe creare un altro servizio.

Marchi di qualità per competenze digitali

Criteri proposti per il marchio di qualità per le competenze digitali

La mappatura con riferimento all'European e-Competen-ce Framework è un criterio fondamentale per il marchio di qualità.

"Le offerte di formazione e certificazio-ne nel settore ICT hanno bisogno di aderire a standard di qualità comuni come parte integrante di un ecosiste-ma fertile che offre a sua volta forma-zione e qualifiche per la professione ICT in Europa. Un sistema flessibile basato su standard di qualità per le competenze digitali otterrà un ampio riconoscimento, creerà vantaggi reci-proci e offrirà prospettive interessanti per l'avvio di una carriera nel settore ICT".

Prof. Dott. Peter WeißService Operations Management, ISS Business School

Criteri per l'istituto

EI1 Qualità della fornitura e qualità degli insegnanti e degli addetti alla formazione

EI2 Qualità tecnica dell'ambiente di apprendimento

EI3 Accessibilità

EI4 Esami/certificazioni (se applicabili)

EI5 Garanzia della qualità istituzionale

EI6 Sicurezza & protezione dei dati

EI7 Servizi di assistenza

Criteri per il programma

P1 Collegamento all'e-CF come quadro riconosciuto

P2 Sviluppo del programma

P3 Revisione/ottimizzazione del programma

P4 Applicabilità del contenuto(se appropriato)

P5 Esami/certificazione(se applicabili)

P6 Comunicazione orientata al cliente

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Il concetto di un "servizio landscape online per le competenze digitali e di uno stru-mento di autovalutazione", descritto sotto, potrebbe fornire informazioni aggiornate su IBTC, basate sul contributo dei fornitori di certificazione. Ciò soddisferebbe la necessità urgente di un supporto alla navigazione nel panorama della certificazione per le competenze digitali per i professionisti e gli impiegati nel settore ICT. Il database con i risultati della mappatura sarebbe altresì un elemento importante dellostrumento di autovalutazione.

L'approccio sviluppato nello studio è un prototipo di un quadro comune che esplora la fattibilità della procedura e il suo utilizzo nello strumento di autovalutazione.

Prende in considerazione i ruoli collegati all'ICT in organizzazioni per cui i certificati potrebbero essere rilevanti, confronta-no il profilo di competenza digitale delle certificazioni con i profili ICT europei (CEn Workshop agreement 16458 del CEn ICT Skills Workshop). Un metodo di mappatura, insieme alle regole e ai modelli indicati, sono contenuti in un manuale d'uso.

Si sottolinea che la seguente architettura altro non è che una proposta di discussione. È possibile seguire altre strade per raggiun-gere gli stessi obiettivi. La proposta attuale prevede un consiglio di gestione strategico costituito da direttori influenti provenienti da tutte le parti interessate, inclusi i fornitori di formazione, istruzione superiore, istruzione professionale, fornitori ICT, Commissione Eu-ropea e industrie correlate alla richiesta ICT. Un'ampia rappresentanza farà sì che venga-no prese in considerazione le prospettive di tutte le parti interessate nello sviluppo del settore ICT. La motivazione chiave dovrebbe essere condividere interessi in una maggiore trasparenza e dimostrare la qualità del pano-rama europeo delle competenze digitali.

Un primo compito dovrebbe essere quello di predisporre un bando di gara per la selezio-ne e la nomina di organizzazione nazionali in grado di gestire il progetto. Potrebbe trattarsi di organizzazioni commerciali o di Ong "no profit" con esperienza in sistemi di gestione della qualità e/o certificazioni e con un'infrastruttura idonea. I requisiti dovreb-bero prevedere esperienza pratica e capacità di processo

nel settore della garanzia della qualità (ad es. 5 anni di esperienza nell'assegnazione di certificati di garanzia di qualità riconosciuti,sebbene non necessariamente nel settore ICT) e capacità di collegarsi in rete in modo affidabile da parte degli esperti reclutati per la valutazione tecnica.

I membri del consiglio nominati devono es-sere accettabili per i "giocatori" rilevanti nel settore delle competenze digitali. Il processo dovrebbe essere osservato e seguito dalla Commissione Europea. La nomina e le mo-dalità di accettazione non devono generare costi pubblici. I costi operativi devono essere rimborsati tramite indennità standardizzate e i costi devono essere coperti dalla riscossione delle quote versate dai candidati nel proces-so di assegnazione del marchio di qualità.

Questa struttura dualistica fornirebbe un equilibrio tra l'affidabilità e l'etica del progetto e i vantaggi della gestione a orientamento commerciale. Una bozza di proposta per una distribuzione iniziale delle responsabilità si trova nel diagramma della pagina seguente.

Marchi di qualità per competenze digitali

Per la gestione strategica e operativa e come modello di gestione è stata proposta una struttura di gestione dualistica.

"Certiport supporta pienamente que-sta iniziativa e condivide la fornitura di credenziali ICT rilevanti e riconosci-bili dall'industria in un quadro chiaro per sostenere gli studenti, gli educatori e l'industria nella fornitura di compe-tenze ICT rilevanti al fine di soddisfare gli obiettivi economici, industriali e occupazionali."

Richard CoadyManager commerciale europeo, Certiport

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Per il funzionamento dell'intera catena, inclusi richiesta, valutazione, assegnazione, comunicazione e rinnovo, la tabella seguen-te indica i processi, i protagonisti, i metodi e lo sforzo richiesto.

• I candidati per il marchio sarebbero fornitori IBTC (fornitori di formazione, scuole professionali o università), o sviluppatori e fornitori di corsi, qualifiche o certificazioni.

• L'ente di gestione sarebbe costituito da uno o più istituti con esperienza in garanzia della qualità a livello nazionale (come Dekra o Cert-IT) e/o un'organizza- zione centrale responsabile di programmi globali.

• Il consiglio di gestione avrebbe una composizione equilibrata a livello UE (inclusi, ad esempio, la e-Skills associa tion europea, l'associazione europea CIO, CIOnET, CEPIS, il CEn ICT Skills Work- shop, una proposta congiunta da parte di fornitori ICT e l'associazione europea per ICT nell'istruzione superiore).

Marchi di qualità per competenze digitali

Struttura di gestione proposta per il marchio di qualità per le compe-tenze digitali

La mappatura con ri-ferimento all'European e-Competence Framework è un criterio fondamentale per il marchio di qualità.

"Competenza comune, quadri delle qualifiche e standard come l'European e-Competence Framework rappresen-tano un presupposto per raggiungere l'obiettivo di un mercato del lavoro europeo con livelli più alti di mobilità. IG Metall è attivo da anni nella stra-tegia UE per le competenze digitali e lo sviluppo di certificazione e forma-zione ICT indipendente dal fornitore (APO-IT). Occorrono ponti tra istruzio-ne ufficiale e sistemi di certificazione per fornitori ICT. IG Metall ha unito le sue forze a quelle di Cisco, consen-tendo agli impiegati di ottenere una doppia qualifica con l'offerta "Cisco incontra APO‘."

Karl-Heinz HageniSegretario politico, Consiglio di ammi-nistrazione Ig Metall (Sindacato Industriale dei Metallurgici)

Consiglio di gestione del marchio di qualità Struttura di gestione

Approvazione generale dei sistemi di qualità

Struttura dei prezziApprovazione dell'assegnazioneApprovazione dell'annullamento

Criteri di assegnazione

Richiesta dietro pagamento Fornitura di prove

Struttura di gestione del marchio di qualità

Valutazione dei sistemi di qualitàValutazione dei programmi di

formazione Meccanismo di feedback

Risoluzione delle controversieGestione basata sulle informazioni

Proposte di annullamentoSuggerimenti per l'assegnazione

Marketing e promozione

Richiedente del marchio di qualità

Organizzazione di gestione del marchio di qualità

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Marchi di qualità per competenze digitali

Processi di assegnazione proposti per il marchio di qualità per le competenze digitali

Processo Sottoprocesso Chi? Metodo Sforzo richiesto (stima solo se significativa

per l'intero modello di business)

Operazioni preliminari per assicurare coerenza ed efficienza globali del processo

Valutazione dei sistemi di qualità dell'istituto richiedente

Valutazione del programma di formazione

Operazioni preliminari Valutazione dei sistemi di qualità(per istituti)

Operazioni preliminari Valutazione dei pro-grammi di formazione(per programmi)

Richiesta

Valutazione

Assegnazione

Comunicazione e altre questioni

Richiesta

accordo su un elenco di sistemi di qualità riconosciu-ti (a livello UE e in base al paese/sistema)

Sviluppo di un modello più dettagliato per assicurare un approccio metodolo-gicamente coerente nella descrizione e nella mappa-tura e-CF

Fornire le prove che l'istituto è riconosciuto

Revisione della documenta-zione fornita

Raccomandazione al Consiglio di gestione del marchio di qualità

Rifiuto o approvazione

Suggerimenti per l'asse-gnazione

approvazione dell'assegna-zione

Risoluzione delle contro-versie

gestione basata sulle informazioni

Proposte di annullamento

Marketing e promozione

a) Fornire le prove dei risultati di apprendimento articolati

b) Fornire le prove dell'im-portanza del materiale rispetto alla descrizione del corso

c) Fornire le prove del conti-nuo processo di revisione e ottimizzazione

Esperti esterni incaricati dal Consiglio di gestione del marchio di qualità

Esperti esterni incaricati dalConsiglio di gestione del marchio di qualità

Richiedente del marchio di qualità

Ente di gestione del mar-chio di qualità

Ente di gestione del mar-chio di qualità

Consiglio di gestione del marchio di qualità basato sulla raccomandazione dell'ente di gestione del marchio di qualità

Ente di gestione del mar-chio di qualità – interno

Consiglio di gestione del marchio di qualità

Ente di gestione del mar-chio di qualità - interno

Ente di gestione del mar-chio di qualità - interno

Ente di gestione del mar-chio di qualità - interno

Ente di gestione del mar-chio di qualità - interno

Richiedente del marchio di qualità

Richiedente del marchio di qualità

Richiedente del marchio di qualità

Ricerca e sviluppo sistema-tici di un elenco preceden-te all'avvio operativo del marchio di qualità

Ricerca e sviluppo sistema-tici di un modello prece-dente all'avvio operativo del marchio di qualità

Fornitura di documenta-zione – per via elettronica o per posta

Revisione della documen-tazione – lavoro d'ufficio

Modello standardizzato

Modello standardizzato

Database online

Canali multipli

Fornitura di documenta-zione – per via elettronica o per posta

Fornitura di documenta-zione – per via elettronica o per posta

Fornitura di documenta-zione – per via elettronica o per posta

Costo iniziale

Costo iniziale

In base al richiedente

1,5 ore

15 minuti

In base all'organizzazione del processo

15 minuti per caso

In base all'organizzazione del processo

In base al caso

15 minuti per caso

In base al caso

Impegno in corso, in base all'ente di gestione del marchio di qualità

In base al richiedente

In base al richiedente

In base al richiedente

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Marchi di qualità per competenze digitali

Processo Sottoprocesso Chi? Metodo Sforzo richiesto (stima solo se significativa

per l'intero modello di business)

Valutazione

Assegnazione

Comunicazione e altre questioni

Rinnovo

d) Fornire le prove di precise informazioni ante corso

e) Fornire le prove di un riferimento all'e-CF

Revisione di c)

Revisione di a), b), d) ed e)

Suggerimenti per l'asse-gnazione

Approvazione dell'asse-gnazione

Risoluzione delle con-troversie

Gestione basata sulle informazioni

Proposte di annulla-mento

Marketing e promo-zione

Fornire le prove che i requisiti per il marchio di qualità sussistono ancora

Revisione della docu-mentazione di prova

Suggerimenti per il rinnovo

Approvazione del rinnovo

Richiedente del marchio di qualità

Richiedente del marchio di qualità

Ente di gestione del mar-chio di qualità - interno

Ente di gestione del marchio di qualità – esperto esterno

Ente di gestione del mar-chio di qualità - interno

Consiglio di gestione del marchio di qualità

Ente di gestione del mar-chio di qualità - interno

Ente di gestione del mar-chio di qualità - interno

Ente di gestione del mar-chio di qualità - interno

Ente di gestione del mar-chio di qualità - interno

Richiedente del marchio di qualità

Ente di gestione del marchio di qualità – interno o esterno

Ente di gestione del mar-chio di qualità - interno

Consiglio di gestione del marchio di qualità

Fornitura di documen-tazione – per via elet-tronica e per posta

Fornitura di documen-tazione – per via elet-tronica e per posta

Lavoro d'ufficio

Modello standardizzato

Database online

Canali multipli

In base al richiedente

In base al richiedente

0,5 ore

3 ore

15 minuti per caso

In base all'organizzazio-ne del processo

In base al caso

15 minuti per caso

In base al caso

Impegno in corso, in base all'ente di gestione del marchio di qualità

In base al richiedente

In base all'organizzazio-ne del processo

Processi di assegnazione proposti per il marchio di qualità per le competenze digitali

Il servizio landscape online per le competenze digitale e lo strumento di autovalutazione

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gli obiettivi del servizio online proposto per questo prototipo di strumento possono essere riassunti come segue • Trasparenza nel panorama IBTC• Informazioni sull'offerta e sulla domanda• Riunione delle parti interessate e degli esperti

Il prototipo del portale web fornisce infor-mazioni• sull'European e-Competence Framework • sui profili professionali ICT europei• sui marchi di qualità per le competenze digitali• sul progetto del marchio di qualità per le competenze digitali• sull'offerta e la domanda di competenze digitali, inclusa una sezione statistica• sui profili di certificazione nel settore dell'industria

Include anche:• un semplice strumento per la ricerca di corsi di formazione • uno strumento di autovalutazione• una sezione community per le competen- ze digitali con un forum e un wiki

Marchi di qualità per competenze digitali

Il servizio e-skills Landscape (www.e-skillslandscape.eu) è un prototipo di strumento basato sull'European e-Competence Framework e sui profili ICT CEn e sulla mappatura dei certificati per il settore ICT con riferimento a entrambi.

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L'altro strumento che le parti interessate potrebbero desiderare di sviluppare, basan-dosi sul prototipo esistente, conferirà nuove capacità agli impiegati e alle organizzazione che gestiscono il reclutamento e la promo-zione. Essi saranno in grado di strutturare il proprio profilo personale o profili professio-nali specifici, basati su istruzione, esperienza, certificati e competenze. Da ciò potranno trovare i profili ICT più idonei e scegliere i certificati che meglio possono aiutarli a sod-disfare le proprie aspirazioni. Lo strumento potrebbe dimostrarsi utile per attirare le persone verso il settore ICT, offrendo una guida chiara per abbinare le competenze, le esperienze, ecc. ai lavori e per indicare i passi necessari per conseguire gli obiettivi identificati.

Il prototipo di strumento funziona sulla base dei seguenti campi di input / dati al fine di elaborare un profilo professionale personale:

• Dati personali (nome, occupazione, istruzione, nazionalità, ecc.)• Esperienza (basata sui profili ICT) • Contributo: i collaboratori forniscono l'input prima che il lavoro sia completa- to e firmato. Sono partecipanti attivi del "ciclo". Molte persone possono contribui- re al risultato finale.

• Responsabile: gli "artefici" del lavoro sono responsabili per esso. Essi devono eseguire il compito o raggiungere l'obiettivo e prendere decisioni. Molte persone possono essere corresponsabili per il conseguimento del risultato finale. • Responsabile: essere responsabili è l'unico modo per essere il solo "titolare" del lavoro. Il titolare deve firmare o approvare quando il compito, l'obiettivo o la decisione sono stati completati. Lui/ lei devono accertarsi che le responsabi- lità sono state assegnate per tutte le attività correlate. C'è un solo titolare responsabile per ogni risultato finale.• Competenze• Certificati ottenuti.

Un professionista ICT può utilizzare lo stru-mento per:

• scoprire le competenze personali basate sull'esperienza e sulla certificazione, • introdurre direttamente qualsiasi compe- tenza aggiuntiva,• esplorare in cosa le competenze e l'espe- rienza migliorerebbero le prestazioni o • identificare i certificati che potrebbero migliorare le percezioni di competenza con riferimento ad un particolare profilo lavorativo nel settore ICT, ad esempio.

Il reclutamento da parte delle imprese o i processi di sviluppo e di promozione della carriera potrebbero beneficiare dallo stru-mento di autovalutazione per fare un profilo dei membri esistenti dello staff (in base a competenze, esperienza, certificati) e per identificare i percorsi ottimali per avanzare nella carriera e per la determinazione di obiettivi.

Le agenzie di collocamento e gli operatori nel settore del reclutamento / del personale potrebbero trarre vantaggio da ciò chieden-do ai candidati di fare un'autovalutazione al momento della richiesta per una nuova posizione.

Basandosi sui certificati, l'esperienza e le competenze, vengono elaborati i ruoli che si adattano meglio, basati sui profili di lavoro professionali ICT CEn, con un punteggio personale che indica quale percentuale di un set di competenze richieste è già coperta.

Un'analisi del divario consente di individuare diversi possibili percorsi di certificazione e/o diverse possibili esperienze lavorative al fine di acquisire il profilo per l'obiettivo professionale.

Un algoritmo di corrispondenza rende possi-bile calcolare la relazione tra i dati inseriti per l'autovalutazione e il profilo professionale personale, i profili ICT e i profili di certifica-zione presenti nel database.

Marchi di qualità per competenze digitali

Lo strumento di autovalutazione è un componente chiave del servizio landscape online, in quanto fornisce i mezzi per distinguere diversi tipi di certificazioni e formazioni facendo riferimento ai marchi di qualità.

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Marchi di qualità per competenze digitali

“Sosteniamo pienamente l'idea di un marchio di qualità al fine di identifi-care chiaramente la certificazione e la formazione nel settore dell'industria di elevata qualità secondo l'European e-Competence Framework."

Thomas Michel FBCS, CEO Cert-IT

"La fondazione ECDL crede ferma-mente che da una struttura come quella proposta dal progetto "e-skills Quality" beneficeranno direttamente sia i professionisti sia le organizza-zioni in quanto entrambi si muovono attraverso un ambiente complesso di soluzioni di formazione e certificazio-ne. Questo progetto stabilirà dei punti di riferimento per la qualità, ma sarà anche sufficientemente flessibile per soddisfare varietà e innovazione nella certificazione e nella formazione nel settore dell'industria".

Frank MocklerHead of Programme Standards, Fondazione ECDL – Dublino

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La serie di servizi e strumenti proposti po-trebbe creare la trasparenza e gli strumenti di supporto richiesti con urgenza per abbina-re le competenze e le esperienze dei singoli ai processi di reclutamento delle aziende e di promozione del personale.

Il portale web potrebbe anche fornire stati-stiche complete sulla domanda e l'offerta di certificazione e formazione per le competen-ze digitali nel settore dell'industria in Europa.

I meccanismi previsti fornirebbero alle parti interessate la certezza che le certificazioni assegnate al marchio di qualità garantisco-no la soddisfazione degli standard e dei criteri di qualità rilevanti. Inoltre, solo quelle certificazioni per le competenze digitali nel settore dell'industria a cui è stato assegnato il marchio di qualità europeo per le compe-tenze digitali si qualificherebbero per essere presenti nel servizio landscape online per le competenze digitali e nello strumento di autovalutazione.

Per offrire questi prototipi come servizi sul mercato, occorre una partnership europea multilaterale di attori chiave. I servizi offerti dovrebbero basarsi sull'e-CF e potrebbero includere i compiti e le attività seguenti:

• promozione e-CF nel mercato europeo e globale;• mappatura della certificazione ICT basata sul settore dell'industria rispetto all'e-CF;• rilascio e assegnazione del marchio di qualità europeo per le competenze digitali per le certificazioni;• offerta di un servizio landscape online per le competenze digitali e di uno strumento di autovalutazione (eLS), basati su un quadro comune di competenze digitali;• assistenza all'industria europea nei proces- si di reclutamento del personale, di aggiornamento delle competenze e di promozione interna; • assistenza ai professionisti ICT nell'avanza- mento di carriera e nell'aggiornamento delle proprie competenze in linea con la richiesta dell'industria; • consentire agli alunni e agli studenti di confrontare le proprie aspettative, espe- rienze, competenze e istruzione formale rispetto a specifici profili di lavoro ICT;

• aiutare le agenzie di collocamento e i consulenti in reclutamento e personale nell'inserimento lavorativo;• aiutare i singoli a redigere un profilo di se stessi e delle proprie abilità e competenze e ad eseguire una mappatura rispetto alla richiesta del mercato sulla base di un comune quadro di competenze.• ulteriore sviluppo e mantenimento del servizio landscape online per le competen- ze digitali e dello strumento di autovaluta- zione (eLS);• ulteriore sviluppo e mantenimento dell'European e-Competence Framework (e-CF);• ulteriori servizi personalizzati in risposta a richieste specifiche. Si raccomanda di stabilire la partnership in modo che • tutti i servizi per le competenze digitali offerti si basino sull'e-CF (e sui profili professionali ICT correlati),• tutti i marchi di qualità per le competenze digitali siano assegnati solo a quegli IBTC che soddisfano i criteri specificati (inclusa la mappatura di successo (e verificata) con riferimento all'e-CF), • solo gli IBTC verificati possano essere inclusi nello strumento definitivo di auto valutazione online.

Servizi e strumenti a valore aggiunto europei per le competenze digitali

Marchi di qualità per competenze digitali

L'e-Competence Framework e i marchi di qualità europei per le competenze digita-li possono contribuire ad attirare più persone verso l'istruzione e la formazione nel settore ICT.

Dallo sviluppo e dalla prototipazione all'azione. necessità di collaborare.

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azioni concertate e partnership tra le parti interessate principali sono necessarie per stabilire strutture di gestione.

Il risultato sarebbe quello di far diventare più persone professionisti ICT, aiutarli a qualificarsi e ad avanzare nella carriera per soddisfare le richieste di competenze digitali e di leadership digitale in continuo aumento da parte dell'industria. anche le aziende del settore, così come le agenzie di colloca-mento e l'industria del reclutamento / del personale, trarrebbero vantaggi per i propri processi di reclutamento e di inserimento lavorativo.

all'industria europea dovrebbe essere chie-sto di basarsi sull'European e-Competence Framework (e-CF) durante il reclutamento o la promozione di impiegati. Ciò potrebbe fornire il ponte europeo tra i quadri nazionali e aziendali, descrivendo competenze pro-fessionali correlate al settore ICT in termini di competenze e livelli comprensibili in tutta Europa e potrebbe anche essere promosso e utilizzato a livello internazionale.

gli attori possono includere: • Industria (dal lato della domanda delle competenze digitali) e aziende di certifica- zione e formazione ICT (dal lato dell'offer- ta di competenze digitali) • associazioni europee ICT (ad es. CEPIS, DIgITaLEUROPE)• Settore dell'istruzione e della formazione professionale e istituti di certificazione e centri esami indipendenti dal fornitore• agenzie di collocamento nazionali• Protagonisti dell'industria del personale e del reclutamento, ecc.• Parti interessate nazionali accreditate per l'assegnazione del marchio di qualità per le competenze digitali.

Partire come organizzazione no-profit, richiederebbe flussi di entrate sufficienti per diventare sostenibili. Fonti di reddito potreb-bero includere:1. Quote associative 2. Servizio di mappatura e-CF o revisione dei risultati di mappatura e-CF da parte di fornitori ICT3. L'assegnazione di marchio di qualità per le competenze digitali da parte di enti partner nazionali4. Progetti di servizio per i membri, governi nazionali, parti interessate principali, Commissione Europea, CEn5. Finanziamento comunitario tramite il CEn per compiti specifici come l'ulteriore sviluppo dell'e-CF6. Commissioni per la concessione di licenza dello strumento di autovalutazione ad agenzie di collocamento, ai protagonisti dell'industria del personale e a grandi aziende per uso interno.

Marchi di qualità per competenze digitali

Da discutere: una partnership di più parti interessate potrebbe essere realizzata come modello dualistico, con un livello gestionale e un livello esecutivo integrati da una rete di parti interessate nazionali.

“Questa iniziativa fornisce i mezzi per distinguere diversi tipi di certificazione e formazione tramite marchi di quali-tà e certificazioni e corsi di formazione nel settore dell'industria mappati con riferimento all'European e-Competen-ce Framework. Collaborando a questa iniziativa, Microsoft può sviluppare una linea di talenti con un percorso di carriera chiaramente dimostrabile co-sicché i singoli possano essere in grado di realizzare il proprio potenziale."

Kevin MarshallResponsabile For-mazione, Microsoft Irlanda

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I dati di cui sopra devono essere intesi come proposta e forniscono una panoramica dei possibili maggiori moduli e di come sia possibile correlarli tra loro.

La Commissione Europea potrebbe avere un ruolo in questo modello fornendo il supporto necessario per l'ulteriore sviluppo dell'e-CF e dei servizi correlati tramite il meccanismo CEn.

Segni di una campagna concertata per contrastare il deficit di competenze digitali emerso alla conferenza di Bruxelles del 24 gennaio 2013. Questa ha riunito i rap-presentanti dell'industria, i fornitori ICT, il settore dell'istruzione, gli istituti di certifi-cazione e i centri di esami indipendenti, le agenzie di collocamento nazionali e l'indu-stria del personale, così come i funzionari delle quattro Direzioni generali rilevanti della Commissione Europea: Enterprise and industry (Impresa e industria), Education and Culture (Istruzione e cultura), Employment and Social affairs and Communications networks (Occupazione, affari sociali e reti di comunicazione), Content and Technology (Contenuti e tecnologie).

È stato trovato un accordo di principio per sviluppare i marchi di qualità per le competenze digitali, gli strumenti e i servizi che potrebbero promuovere l'occupazione e l'occupabilità in Europa. Esperti del settore che si trovano ad affrontare la sfida hanno concordato che un marchio di qualità per la certificazione e la formazione nel settore dell'ICT potrebbe portare trasparenza nell'at-tuale complessità delle offerte dei diversi fornitori. Potrebbe altresì favorire la mobilità tra i professionisti ICT e attirare nuovi gruppi di talenti nel settore dell'ICT.

La conseguenza potrebbe essere una rapida riduzione delle mancanze di competenze, una misura urgente considerata l'attuale ina-deguatezza tra competenze ICT e domanda ICT, in vista anche del deficit ancora più critico che colpirà l''UE a partire dal 2015.

È emerso un consenso in merito al fatto che un marchio di qualità ampiamente accettato aiuterebbe ad avere un nuovo livello di focalizzazione su come colmare l'incom-bente divario di competenze. Si baserebbe sull'European e-Competence Framework (e-CF) sviluppato dal Comitato Europeo di normalizzazione (CEn) e, insieme ad uno strumento di autovalutazione online, potrebbe offrire una guida nel complesso panorama di certificazioni ICT, contribuendo allo sviluppo di percorsi di carriera chiari nel settore ICT e fornendo ai professionisti ICT un profilo nuovo e più nitido.

Discussioni tra le parti interessati sui prossimi passi da seguire sono in atto nell'ambito di una "grand Coalition for Digital Jobs" lanciata il 4-5 marzo 2013 a Bruxelles.

Marchi di qualità per competenze digitali

Proposta di un modello per una partnership europea globale multilaterale

Fornitori IBTC

Clienti / singoli IBCT

Clienti / aziende IBCT

Società di reclutamento

Professionisti ICT

Agenzie di collo-camento, industria

del personale

Promozione e aumento della consapevolezza

e-CF, marchio di qualità per le competenze digitali + servizi per le com-petenze digitali Partnership di gestione

supervisionata da un Consiglio di gestione

IBTC

e-CF

Profili di lavoro

ICT

e-CFMappa-

tura

marchio di qua-lità per compe-tenze

digitali

• Strumento di autovalu-tazione• Servizio landscape online• Statistiche su domanda + offerta

= Processo (da definire)= Clienti / utenti del servizio / beneficiari= Ente di gestione per assicurare l'offerta globale dei servizi

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Questo studio è stato commissionato dalla Commissione Europea, Direzione generale Imprese e industria. andré Richier, l'am-ministratore principale, Unità Key Enabling Technologies e ICT, è stato il nostro punto di contatto per tutto lo svolgimento dello stu-dio. Il progetto non sarebbe stato possibile senza la generosa partecipazione di molti esperti in particolare Jutta Breyer (Breyer public), Terry Hook (Clock-IT-Skills) ma anche Fabianne Ruggier e Daniela Busuttil Dougall (Talent Consulting), Clementina Marinoni (Fondazione Politecnico di Milano), Fiona Fanning (CEPIS), Dudley Dolan (Chair of CEn Workshop on e-Skills), Frank Mockler (ECDL), Roberto Bellini (aICa) e andrea Parola (European e-Skills association).

Siamo grati per il supporto e i contributi forniti dal Comitato direttivo costituito da Frits Bussemaker (CIOnet), Carsten Johnson (Cisco networking academy Program), Milton goldschmidt (CompTIa), Thomas Michel (CERT-IT), george Sharkov (European Software Institute - Center Eastern Europe), Martin Sherry (Innovation Value Institute (IVI)) e Peter Weiss (ISS International Business School of Service Management).

Ringraziamenti sono dovuti a gabriella Cat-taneo, Marianne Kolding e Rosanna Litonti di IDC Europe e agli esperti e partecipanti della conferenza europea "Towards Euro-pean e-Skills Quality Labels for ICT Industry Training and Certifications" svoltasi a Bru-xelles il 24 gennaio 2013 e in particolare ai relatori e ai partecipanti alla tavola rotonda: Silvia Leal, Corporate Technology Director, geoban e Director of ICT programs presso la IE Business School, Madrid, Wilfried Berlin, ICT Education Manager, aIRBUS, gert De Laet, Business Development Manager, Cisco Systems, Sebastiano Toffaletti, Secretary ge-neral, PIn–SME, Prof. Dr. Helmut Krcmar, Te-chnical University Munich, John Mcglinchey, Vice President, Europe CompTIa, ana-Carla Pereira, Head of Unit, Dg Education and Culture, European Commission, Jonathan Murray, Director, DIgITaLEUROPE,

Peter Hagedoorn, Secretary general, Euro-pean CIO association, Karl-Heinz Hageni, Ig Metall, Fiona Fanning, general Secre-tary, CEPIS, Dr. Wolfgang Müller, Director, European Representation, german Federal employment agency, Richard narine, global Director IT Industry, Randstad, Wallis goelen, Head of Unit, Dg Employment and Social affairs, European Commission, Martin Ulbri-ch, Policy Officer, Dg COnnECT European Commission.

Desideriamo ringraziare in particolare anche per la preziosa visione che siamo stati in grado di ottenere tramite oltre 100 interviste con esperti e professionisti e diversi sondaggi online di oltre 220 esperti. Siamo grati ai molti professionisti che hanno trovato il tempo di condividere le proprie opinioni.

Marchi di qualità per competenze digitali

Ringraziamenti"CompTIA sostiene l'European e-Com-petence framework. Accogliamo l'i-niziativa di fornire un marchio di qualità per le competenze digitali e uno strumento di autovalutazione e guida online per l'identificazione dei percorsi di carriera ideali e delle certi-ficazioni IT correlate. Questi strumenti sono necessari ai fini della traspa-renza e dell'allineamento delle parti interessate IT nel mercato degli IBTC e supportano l'implementazione di successo di un European e-Competen-ce Framework. I datori di lavori fanno affidamento su certificazioni quando assumono personale IT in quanto i lavoratori certificati hanno una ca-pacità maggiore di comprendere tec-nologie nuove e complesse, sono più produttivi e sono più intuitivi nel ri-solvere i problemi sul posto di lavoro."

John McGlincheyVicepresidente, CompTIa, Europa e Medio Oriente

Per ulteriori informazioni e per richiedere copie di questa brochure, contattare:

Direzione generale Imprese e industriaUnit D4 “Key Enabling Technologies and ICT“1040 Bruxelles, BelgioFax: (32-2) 2967019e-mail: [email protected]

empirica GmbHOxfordstr. 2 · 53111 Bonn, germaniae-mail: [email protected] · Web: www.eskills-quality.eu

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