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VESTIGIA

Date post: 10-Feb-2017
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VESTIGIA VETUSTATUI\4 Dmumenti manoscritti e libri a stampa in Sardegna dal XIV al XVI secolo. Foriti d'archMio: testimoniwue ed ipotesi CATALOGC DELTA MOSTRA CAGLIARI CITTADELLA DEI MUSEI 13 APRILE - 31 MAGGIO 1984 EDES - Editrice Demociatica Sarda i:i .lll' l'ùrriri i' ",1 r .rr# li r. ,li i"':'":ii,, rit' '!:r. ' iirr , rr+il ''" ffi, , ffi''l''
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Page 1: VESTIGIA

VESTIGIAVETUSTATUI\4Dmumenti manoscrittie libri a stampa in Sardegnadal XIV al XVI secolo.Foriti d'archMio:testimoniwue ed ipotesi

CATALOGCDELTA MOSTRA

CAGLIARICITTADELLA DEI MUSEI13 APRILE - 31 MAGGIO 1984

EDES - Editrice Demociatica Sarda

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Page 2: VESTIGIA

Mentre questo catalogo era in corso distampa è aenuto irnprouaisamente a tflan-care Gioaanni Todde, Sourintendente Ar-chiuistico per la Sardegna. Ne ricordia-mo le qualità prolessionali ed utnane checi sono.state preziose p* la realizzazionedi questo laaoro.

Page 3: VESTIGIA

VESTIGIA VETUSTATUMDocumenti manoscritti e libri a stampa in Sardegnadal XIV al X/l secolo.Fonti d'ardrMo: testimoniarze ed ipotesi

CATAI OGODELIA MASTRA

CAGLIARI

CITTADELLA DEI MUSEI13 APRILE - 31 MAGGIO 1984

EDES - Editrice Democratica Sarda - Cagliari

Page 4: VESTIGIA

Ente promotote REGIONE AUTONOMA SARDEGNAAssessorato della Pubblica Isuuzione,Beni culturali, Informazione, Spettacoloe SportUfficio Beni Librari

con il patmcinio di Antonino Gul'lottiMinìstro per i Benì culturali e ambiettdi

Franco RaisPresidente del Consiglio Regionale della Sardegna

in collabotazione con Archivi di Stato di Cagliari e Sassari

Bibl,ioteche Universitatiedi Cagliad e Sassari

Sovrintendenza atchivistica per la Sardegna

Enti partecipanti Archivio Vescovile AlgheroArchivio del Capitolo della Cattedraledi OristanoBiblioteca del Gonrrcnto di N.S. di Bonadadi CagliariBiblioteca Comunale di AlgheroBiblioteca Comundle di CagliariBiblioteca Comuna,le di OtistanoBiblioteca Cromunale di §assar.i

Biblioteca del Consigfrio Regionaledella SardegnaBiblioteca Francescana<< San Pieuo in Si{ki » di Sassari

Biblioteca PP. Cappuccini di CagliariBiblioteca Pontificia Facoltà teologicadi'eagfiariBiblioteca Seminario Arcivescovi'ledi CagliadBiblioteca Seminario Arcivescoviledi OristanoConsorzio per [a pubblica lettura<< Sebastiano Satta » di Nuoro

Page 5: VESTIGIA

i

Ì

Comitato scientifico

Consulenti scientifici

Coordinamento organizzativo

Redazione schede, testi illustrativi.Collaborazione scientifico otganizzativa.Coordinamento

Redazione schede e testi illusttativi

Paola Bentolucci

Gabriel,la Ol,la RepettoGraziella Sedda DelitalaAnna Ti'locoa SegretiGiovanni ApicellaTomaso St,racqualursi

Giovanni Todde

Giovanni ApicellaFabio Troncarell,i

Antonina Scanu

Giuseppina Cossu

Gabriella GarbatiGuido MuraAntonina Scanu

Paola Tatti

Candida Cossu

Gavina Lu,tzu

Antonietta MancaSalvatore MasiaAntonella Panzfuro

M. Teresa Passiu

M. Teresa PatricoloMaurizio PirisiElena Tocco

Maria Avanzi, Salvatore Belfiori, PauiziaCadino, Alba Costa, Maria Gaglioti, IoleIbba, Massimo Lallai, M. Giovanna Mugoni,Teodoro Pisu, Loledana Perniciano, CadaRomagnino, Andrea Sa,lgo

Hanno collaborato

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Progetto allestimento Mostra

Lavori in Iegno

Lavori in feroLavori in plexiglass

Eletricità

Fac-simili restauro

Fotogtafia e collaborazione tecnicaall'allestimento

Progetto grafico catalogo e manifesto

Redazione catalogo

Riproduzioni fotografiche

E inolue

Seleziorii eolore

Composizione, stampa e allestimento

Studio di architettunaRoberto Badas

Antonello Sarena

Da,niele Pisu

Carlo e Flavio Cocco

C,entroplast

A,ntonio Melis

Mario CadoniAnna MauryPao'lina Sanna

A. Grazia Satta

Alberto CiconeDoriano PiliRoberto Spada

Studio di architetturaRoberto Badas

Antonello Sanna

Giancarlo Pinna Parpaglia

Studio Abate - RomaClaudio AbateAndrea Porcu

Luigi Moroni

Priamo Tolu

Litho ] - Sestu

Editar S.p.A. - Cagliari

Page 7: VESTIGIA

Si tingrazia

E inoltrc

Si ringaziano infine

tutto i'l personalle degli istittrti partecipanti

Prof. Maria Gioia Tavoniper'i preziosi consigli e la collabotazione prcstata

prof. Dea,nna \*nziSign. C,lara SorcinelliPadte Gregorio MartinGen. Div. Luigi Ram,poniComandante militare della Sadegna

Dr. Marcel,lo Scomazzon € tutto i'l personaledell'Ufficio C-,assa della Regione AutonornaSardegna 'pet 'la disponibilità e sensibilitàdimostrate

Il materiale relatiuo alle lonti d'archiuio è

stato stdnpato in separato lascicolo cbecostituisce, peraltro, parte integrante delplesente catalogo

.E

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Marca tipografica dello stampatorcPeftus Liechtenstein che operava a

Venezia

Frontespizio miniato del Giovanni daLegnano (Lett. - sch. 16) BUC

a

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Incisione in tame (su disegno diBotticelli ) dalla Divina Commediaconservata alla BCS (Lett. - sch. 10)

10

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Presentazione Questa mostra presefita e rnette a d,i-

tpoiizion, sia degli studiosi che di unpubblico più uasto una scelta selezionata'di

opere rnanoscritte o a stan pa, oltreche di lonti di archiaio relatiae alle rac-

colte preziose e ignote di L7 biblioteche, nrrhiri dello Stato e di Enti Locali o

ecclesiastici, e pern ette nel contempo distadiare la lunzione storico-politica allaquale assolaorto nel contesto sociale d,ei

iecc. XIV-XVII in Sardegna.L'iniziatiaa rientra tra le linalità pro-

rnozionali più importanti sulle quali si sta

rnisurando la Regiorte Autonoma dellaSardegna, in questi ultimi anni di ripeyta*rito sul iuolo e sulle lunzioni delle

istituzioni pubbliche, e suo in Pdrticola're, in rappàrrc alle dornande e ai bisogni

sociali e culturali selilpre più ampiarnente

ernergenti e qualit'icati. Tra queste fina'lilà ;i è appunto quella di conserttire la

più ampia fruibilità possibile dell.a cono-

scenza del nostro patrimonio storico e ar-

tisticoSi tratta, peralffo, noru solo di aaloriz-

zare le risorse culturali, sostanziando nelconterfipo la grande crescita di strattareculturali (bibliotecbe in particolare) au-

uenate iru questi ultirni anni con inizia'tiae di pubblicizzazione delle rnedesirne,

ma di mettere a disposizione le risorsepresenti nel territorio, rendendo elletti-aa la collaborazione tra tutti gli istituticornpetenti per oPerare nella direzionedellà crescita e detta autolorrnazione del-

la comunità e dei giottani in particolare.È questo il senso della nostra iniziatioa

che si propolte, insierne alla diaulgazionedella ricerca scientilica nel settore, un'a-

zione di stimotlo alla ualorizzazione delle

risorse culturali come moltiplicatrici disuiluppo e ufid scelta concettuale e ope'

ratiua' sul campo della didattica dei beniculturali.

L'aspetto della ricerca uerrà poi po-r-

tato a conapiutezza con il conuegno che

seguirà, nei prossinti mesi, alla rnostra

e che da essa Parte e Protnana'Ci pare che nell'articolazione della mo-

stra. l'obiettiuo di attuare l'integrazionedei diuersi liuetti di lettura, per conse/1-

tire la più larga fruizione possibile da

t)arte det pubblico, nel pieno rispetto'd.el

ualore 'scientif

ico della ricerca e del

percorso espositiao,.' sia stato pérseguito

con lerma e costanie cura e attenruone'

e con risultati di leggibilità e coerenza,

non irrileoanti.È pertanto con particolare gratitudine

e compiaciruento per il laaoro saolto e

oer il risultato raggiunto cbe aoruei qui'ricordare quanti haino operato percbé la

mostra giingesse al suo compirnento. Pri-.

mi lra tutti, oltre ai preziosi giottani

collaboratori dell'Assessorato che banno

supplito all'inesperienza colt I'impegno e

lo- itudio, gli Istituti dello Stato, gli Enticbe hanno cortesernente e generosamente

prestato le loro opere, i consulenti che-hanno contribuito a indiuiduare e forma'

re i linearnenti della lilostra e quanti, tro'uandosi in rotta di collisione con esst,

hanno sostenuto e capito il ualore del-I'iniziatioa.

As s e s sor e :tr,,", ":;l* t s ff ttzion e,

Beni Culturdi, Informaziorc,SPettrcolo e SPort

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Ctocefisso dalle « Fabulae » di Esopo(sch. 5 - Letteratura) BUC

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Metodi e motividi una ricerca:vecchi problemi enuovi orientamenti

Y n etti t ap d Hi t ony mam S s otwn,

Quando ci si trova di fronte ad unamosma allestita e ad un catatrogo edito,non sempre si riescono ad individuare e

penetrare con facilità, nella loro organi-cità e completezza, i motivi che hannoispirato entrambe le realizzazioni e le linee direttrici che hanno ad esse condotto.

Mosffa e catalogo diventano, sì, unaunità inscindibile ma si offrono al frui-tore nel loro aspetto più immediatamentefenomenologico: i prodotti che illustranoun'idea diventano percorsi ed oggetti, le-gati tra loro da nessi e da relazioni chedevono emergere dalla schematicità diun percorso espositivo e dalla scansionedi un impaginato. E le note introduttive,nel tentare di ricondurre i prodotti al-f impianto complessivo che li ha generati,possono forse soltanto fissare alcuni mo-menti che consentano al lettore di ripet-correre una parte del lungo e faticosoiter che sta a monte del fatto espositivo.

La mostra VESTIGIA VETUSTATUMtrova le proprie motivazioni e le proptieradici in tutta l'attività teorica e di ri-cerca elaborata nell'ambito di un pro-getto avviato nel 1979 d,all'Assessoratoalla Pubblica Istruzione, Beni culturali,Informazione, Spettacolo e Spott, deno-minato << Censimento, catalogazione e te-stauro del materiale librario raro e dipregio esistente in Sardegna ».

Questo progetto partiva allora dall'i-potesi di lavoro, poi ampiamente verifi-cata, che anche la Sardegna vantasse unpauimonio bibliografico considerevole e

meritevole di essere restituito alla storia,pur se quasi del tutto sommerso.

La mostra vede la luce oggi, nel qua-

dro di tutto un fiorire di analoghe inizia-tive organizzate e svolte da nurneros,e bi-blioteche e istituti di ricerca, Per la mag-gior parte di esse il taglio è stato per 1o

più specialistico (il libro medico, le in-cisioni, il restauro...) menffe questa mo-stra ha un carattere più generale che ri-'sponde a obiettivi in sintonia con g1i

obiettivi della nosma ricerqa attuale: co-noscere ciò che clè; verificare i materialiper intraprendere poi un lavoro di scav-o,per sapere, per recuperarc la storia dellesedimentazioni, per calare il libro ne1 con-testo storico locale e agganciarlo al tes-suto cultura\e, al territòrio, ai suoi pos-sessori.

Si è partiti da un primo fondamentaleassunto: la mostra è il giusto corollariodi una intensa attività che nel campo del-la documentazione e delf informazioneStato, Regione e Comuni, hanno svoltoin questi ultirni anni; è il primo e matu-ro frutto che il pubblico (la comunitàdei lettori e dei fruitori verso cui sonoindhizzati tutti gli sforzi di miglioramen-to dei servizi) può cogliere come docu-mento e, nello stesso tempo, prodottodi anni di impegno e di lavoro; è un im-portante anello di congiunzione fra ar-ticolazioni dello Stato ed almi enti oistituti; è un seme gettato nel complessoterreno della cooperuzione che dovrà es-sere assunto corne rnodello di sviluppo se

si vuole uscire dal ristagno della sepa-

Page 13: VESTIGIA

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NICO §DCY11DO fYIl lt-BrI XVPET DILIGEN=

ll§ttu f Crr§lI.GAII.

r^tezza e dell'individualisrno; è, infinee soprattutto, un modo per informare lacomunità dei giovani e dei cittadini, oltrèche gli studiosi (dal che f impianto so-

stanzialmente didascalico della presenta-zione dei materiali) che nella Regionesarda vi sono patrimoni archivistici e 1i-

brari di grande rilevanza, che consentonodi impostare un diverso e nuovo d'iscorsosulla lettura e sulla circolazione del libro nell'età moderna nella nostra regione.

Proviamo ad esaminare più da vicinoi principali elem,enti costitutivi di questoassunto.

Nel 1981 l'Istituto Centrale per il Ca-talogo Unico e per le Informazioni bi-bliografiche, in occasione del coff/egnosui fondi antichi delle biblioteche, tenuto-si a Reggio Emilia nel dicembre L979 (1),

annunciò pubblicarnente il progetto diricognizione e di catalogaziome delle edi-zioni italiane del sedicesimo secolo pos-sedute da istituzioni pubbliche e privatedel teruitorio nazionale. Non c'è dubbioche questo progetto ha costituito unasorta di svolta nel panorama biblioteca-rio italiano: esso ha innescato, infatti, unprocesso dinamico volto a coinvolgereistituti ed operatori ed ha gettato le basidi un piano di lavoro strettamente anco-ruto alla cooperazione.

(t) Vedi: I fondi librari anticbi delle bibliote-cbe. Problemi e tecniche di oalorizzazione. A c:t:r:a

di Lurcr Ber.servro e Mturuzro Fxsretrr, IreoOlschki, Firenze 1981.

L'Assessorato regionale della Pubbli-ca Istruzione, Beni culturali, Informa-zione, Spettacolo e Sport con i suoi col-laboratori dell'Ufficio Beni Librari ha ri-sposto con esffemo interesse all'appellodell'Istituto, ed ha attivato il censimentodei fondi antichi in possesso di istitu-zioni pubbliche e private presenti nel ter-ritorio regionale, a pattke appunto dalrle edizioni del sedicesimo secolo, facen-done uno dei cardini del ptogetto su ri-cordato, olue che il volano di meccarrismidi cooperazione e coinvolgimento di istituti ,spesso tradizionalmente chiusi e ge-

losi delle proprie raccolte.

Saggiate le proprie ,forze 'in occasionedi questo censimento (del quale è pros-sima la pubblicazione del catalogo com-pleto, come prodotto collatetale autono-mo rispetto al ptogetto nazionale), ci si

è accinti a questa più difficile impresa.Difficile, anche se stimolante, perché met-te insieme istituti di dimensioni e radi-zioni diverse; perché la coopemzione è

una difficile conquista che deve essere

riconfermata ogni giorno ra i mille sco-

gli burocratici, linanziari, otganizzativiche, al di là della volontà dei parteci-panti alltmpresa, affi,orano durante ilpercorso; perché, mentre gli istituti dellostato hanno operato con propri collabo-ratori su propri fondi, l'équipe de11'U{-

ficio regionale Beni' librari, ha inveceoperato su un vasto e patcellizzato uni'verso di istituti che solo in pochissimicasi disponevano di personale tecnico-scientifico, di cataloghi o di un qualsiasi

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Iettera «C» minirta dall'Andfoo.siotracentcco di Odctano (Musicrsch. 10) ACO

ordinamento anche fisico delle raccolte; d;;;:;'J, -aì-"",

richiesta di risorlse storiche che, a tutti i partecipanti al-l'iniziativa è parso indispensabile risco-prire ed evidenziare; difficile perché que-sta afticolazione esffemamente comples-,sa, anche a livello territoriale, moltipli-cava, insieme a tutte le altre, le difficoltàinuinseche ai percorsi logici e ad una tes-situra coerente del percorso espositivo.

Ci si riferisce, ad esempio, ai problemidi uniformità di intestazione e descrizio-ne che, ove pure risolti a livello teorico,si ripresentavano ad ogni passo nella ste-sura della singola scheda, nella singola di-dascalia. Si è quindi scelto, pur operandoin sftetta connessione in ogni momentodi questa complessa preparazlone (e quin-di uniformando l'uniformabile), di lÀcia-re un margine di spazio operativo distin-t_o per ciascuno dei tre grandi compartidi enti partecipanti: le biblioteche ,ni rer-sitarie (Caglian e Sassari) gli archivi diStato e la Soprintend,enza archivistica, lagrande risorsa sommersa delle altre isti-tuzioni. Ciò può spiegare, si crede, alcunemarginali disomogeneità e insieme costi-tuir,e elemento di ulteriore interesse perquanto attiene le singole partizioni ìn-troduttive.

Lo stat'f regionale ha operato in duegruppi distinti, l'uno a Cagliari e l'altroa Sassari, sugli istituti di cui all'appendi-ce, integrandosi, per quel che riguarda laBiblioteca universitaria di Sasiari, congli operatori di quelf istituto che ha inquesti scorsi anni genefosamente e fatti-

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Page 15: VESTIGIA

Srdfi*$!S.t*

Disegno dal tattato d! agdcoltura diPietro de Ctescenzi (sc[. 1) BUC

vamente ospitato la nostta équipe, Lavo-

rendone in un primo momento Ia crescitaprofessionale e, successivamente, collabo-iando su basi di sempre maggiore scambio.

Tutte le parti di questo catalogo, co-

munque - e la stessa mostta -

inten-dono nulla più che proporre l'emergenzadi problemi o spunti di riflessione, f im-posìazione di una metodologia, oltre latendenza a m'isurarsi per la creazione e

la disponibilità di una sempre più copio-,sa messe di strumenti per la ricerca, in-dividuati e resi fruibili pet sempre piùvasti ed approfonditi campi d'indagine.

Questa mostra, quindi, è da intendersicome una prima vendemmia, come Pro-posta, corni irnpegno ad intraprendereitudi per il futuro, come punto di par-

tenza pet avalzate programmi che siano

in sintonia con ciò che realmente si co-

nosce ,e si 'intende valotizzare e tutelare.

Quali sono dunque i progetti? Il pri-mo è quello di ricaduta (in termini scien-tifici, di verifica, di studio), 'da questomomento espositivo che volutamente ab-

biamo contenuto in termini propositivigenerali. E cioè un convegno (da tenersiintorno alla fine del 1984) che raccolga leriflessioni su e intorno alla mostra, oltreche una messa a punto dei problemi dellacons,ervazione tra presente e ,futuro. Unaparte piu istituzionale, quindi, questa se-,conda; ed una parte che affronti e costi-tuisca un approfondimento critico dei pro-blemi che la mostra pone o suggerisce,

" e che riguardano appunto la sedimenta-zions dei fondi, e il riannodare i fili del-

le raccolte, il comrnercio e la diffusionedel libto in Sardegna, le apertute suiprossimi carnpi di indagine, ad esempio,l'ipotesi di censimento nazionale di ma-

noscritti.

Peole Bertolucci

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Page 16: VESTIGIA

§,

Libro e societa:il contributo dellabiblioteca universitariadi Cagliari

Vcnfidrnrur rnedrbueItltttt r't r l'.rr rrt.ù r\fr cl tl i.U tr r,

Volendo spiegare le motivazioni dellascelta per l'esposizione delle opere appar-tenenti alla Biblioteca Universitaria di Ca-gliari, va indicato anzitutto il criterio diintegrare quanto poteva essere procuratoda altÀ,lasciando spazio alle raccolte mi-nori, tenendo presente nella sua globalitàil materiale esposto (ad esempio la Bi-blioteca ha in mosma solo pochi volumidei prirnordi della stampa in Sardegnasebbene ne possegga ,quasi tutte le edizionl); un altro criterio è stato quello diesporre pezzi in qualche rnodo meno no-ti o almeno non ,presentati d,a tempo alpubblico, ed ancora

- considerando an-

che il contributo che alle testimonianzelocali potevano portare gli archivi

- quel-

lo di allargare il discorso a una storiadella cultura ben al di là dei nostri con-fini nella fase aperta dalla rivoluzionegutenberghiana.

E della storia e della storia della cul-tura è non piccola parte la storia del li-bro non solo nel mutamento dei contentima nel mutamento dell'oggettolibro, del-la sua produzione, della sua circolazione,della stretta comelazione fra contenuto e

oggetto: I'ambizione è che dalla mostraernerga il rapporto fra libro e società,libro quatre riflesso e lievito deila società.

A questo fine si è esclusa un'esposizio-ne di opere << eccellenti »>, che pure natu-ralmente vi sono, a f.avote di opete cherappresentassero in modo sufficientemen-te fedele e vario la tipicità nel periodoprescelto.

Si è concentrato f interesse sul Quatffoe sul Cinquecentor cioè sul periodo in cuinasce la.stampa, sul momento del passag-

gio dal manoscritto allo stampato: il pri-ma è rappresentato sotro da pochissimimanoscritti di particolare interesse, che

costituiscono un'utile testimonianza, 1l do-po è rappr'esentato solo da ,poche opereèon un preciso legame, che in questo caso

è sembiato essenziale, con la vita e \acultura dell'isola.

I pezzi esposti superano il centinaioe provengono da tutti i fondi della Bi-bliòteca né sempre si conosce come vi ar-

rivarono; per le cinquecentine si è peròprivilegiatò, pur possedendone comples-iiurm.nt. circa 5.000 di vatia fonte, ilfondo Rossellò attingendo 'quasi esclusi-

varnente ad esso e fornendo così la cet-tezza -

che è sembruta di particolare in-teres,se nel discorso che si andava co-

struendo - 6ls, 'se non prima, almeno

sulla fine del Cinquecento o ai primissimidel Seicento quei volumi (e ciò vale an-

che per alcuni mss. e incunabuli con l'exlibris Rossellò) erano effettivamente a

Cagliali.La raccoha Rossellò, di circa 5.000 ti-

toli, di cui si conserva presso l'Archiviodi Stato di Cagliari f inventario manoscrit-to (L6L3), che anni fa ho uascritto e col-lazionato con quanto rintracciabile in Bi-blioteca per poi pubblicarlo, pervennealla Biblioteca con la libreria gesuiticafornendo un apporto assolutamente ec-cezionale per numero, qualità dei pezzie interes'se complessivo, testimonianza

Page 17: VESTIGIA

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Disegno acquatellato dal rattato diagticoliura di Pietrc de Crescenzi(Agricoltura sch. 1) BUC

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della passione e competenza del raccogli-tore, Monserrato Rossellò, giureconsulto,titolare di cariche importanti, amico e col-laboratore del Canelles e testimonianzaaltresì della circolaziome del libro.

Il testamento del Rossellò nelle punti-gliose condizioni relative al lascito diven-ta un piccolo trattato di biblioteconomiaperché tende non solo a conservare neltempo ma anche ad acctescere e a fatusare, pur con tutte le gamnite, la libre-ria che doveva essere aI Rossellò esffema-mente cara; ciò non ha però impeditoche la raccolta subisse falcidie e che almomento del uasferimento della biblio-teca gesuitica allo Stato essa fosse scom-pleta tanto che alcuni volumi pervenne-ro alla Biblioteca da altri donatori e chein questa stessa mostra sono esposti vo-lumi con l'ex libris Rossellò che non ap-partengono alla Biblioteca Universitaria.

L'altro fondo cui ci si è prevalenternen-te rivolti è la raccolta Baille, costruitapezzo a pezzo tra la fine del '700 e i pri-mi decenni de11'800 a radunare quafltoscritto in Sardegna, da sardi, 'sulla Sar-degna e 'difficilmente teperibile altrove.

E proprio da questa raccolta abbiamotratto due testimonianze di gtande valo-re: il duecentesco inventario degli amedisacri, atgenti, codici delle Chiese di SantaGilla, San Pieuo e Santa Maria di Cluso,che elenca olme una quarantina di testi,e il catalogo ms. della biblioteca del Fara(che appartenne al Rossellò) che ha uninteresse eccezionale per capire quelleche erano le fonti bibliografiche a dispo-

sizione del nostro primo stotico ed ancheperché alcune opere si ritrova'no in suc-

cessive raccolte.La più grande mostra bibliografica si

tenne a Cagliai nel 1930 e ne resta unampio catalogo che è anche testimonian-za del modo diverso con cui oggi ci siaccosta allo stesso tema.

Che cosa esponiamo dunque?

Nella sezione << De rebus sardois >> so-no esposti fra i mss., oltre i due appenarnenzionati, il Condaghe di San Pieto diSorres del XV sec. (non invece i due pre-zioni condaghi in pergamena di S. N,icolaodi Trullas e di S. Maria di Bonarcado);llepistolario del vescovo Pamagues 1sec.XVI), gli Atti di fondazione nel 1177 delCollegio Gesuitico a Busachi e alcuni ma-noscritti seicenteschi fra cui le Comme-die in sardo di Antonio Maria da Esterzi-li e la vita di S. Antioco di SalvatoreVitale che, completa dell'indicazione difregi tipografici e motto, sembra predisposta pet la sta,mpa.

Ma alm,e opere di interesse diciamosardo sono sparse nelle sezioni di carat-tere generale: segnalo da un lato il << Con-solat del Mat »> e gli « Usatici Barchino-ne »>, così importanti per il diritto e leistituzioni isolane e meditemanee, e dal-l'altro invece l'opera di architettura e a?te militare del Perez de Xea, incaricatodi sovrai,ntendere alle fortificazioni delRegno di Sardegna, e quella matematico-astronomica del Pala finemente illustata.

Fra gli stampati la << Cafia de Logu »>,

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Page 18: VESTIGIA

Illuctrzione dd Tmttato di rienzemetematiche di Selvatote Palr(Scimze . cch. 17) BUC

in tiproduzione, un incunabulo (spagno-1o?) di cui si conoscono due soli esem-plari e che apparteneva alla BibliotecaGuillot di Alghero; vi si potrebbero ac-costare fra gli incunabuli della sezionegenerale ancora gli « Usatges »>, il bel-f in-folio della « Geografia » del Berlin-ghieri, in versi, aperto a una delle cattedella Sardegna che vi figurano, e infineper la presenza dei quatto mori la << Cro-nica de Aragon » del Vagad.

Il problema ancota aperto, cui le ri-cerche archivistiche in corso potrebberoimprimere una svolta, della nascita dellatipografia in Sardegna trova nella << Car-ta de Logo ,, che reca nel frontespizio« Callerii Apud Stephanum MoretiumM.D.LX >>, unico esemplare conosciuto,appartenente alla libreria Baille, un rife-rimento essenziale, fonte di discussionied ipotesi.

Si espone anche il primo libro stam-pato in Sardegna con data certa, il << Ca-techisrno »> dell'Auger del t566; all'ini-zio il privilegio dato al Canelles quale in-troduttore della tipografia nell'Isola; an-che di esso non si conoscono al momentoaltri esemplari.

I volumetti stampati dal Sembenino e

dal Gaurnerio e quelli poi del Galcerinnon si discostano nell'aspetto dalla me-dia della produzione della seconda metà,del Cinquecento; da segnalare per i pregiestetici e Ie gradevoli incisioni il volu-metto << Decada de la Passion » del Co-loma, allora Vicerè, e per f interesse delcontenuto la prima edizione a stampa del-

l'opera po€tica di Venanzio Fortunato e

la << Instrucion de la muger christiana >>

del Vives, pedagogista illuminato, teolo-go, umanista, amico di Erasmo e di Guil-laume Budé.

È sembrato interessante esporre alcuneopere di sardi'stampate fuori della Sar-degna, prova di difficoltà in loco, di fi-cerca di livelli più alti del p,rodotto libro,di notorietà in alme conmade, di vicissi-tudini e spostamenti: alrneno un cennoin quest'ottica al volume del medico Tom-maso Porcell, attivo a Satagozza durantel'epidemia del 1.564, sulla prevenzione ecura della peste, col bel ritratto dell'autore.

Nella sezione generale si è cercato dicontribuire ad un panoruma che rispon-desse alla curiosità sul r.nanoscritto o sullostampato in quanto testirnonianza dellacultura materiale (la pergamena, la cafta;la scrittura, i carutteù la nascita del {ron-tespizio; le note musicali; la decorazione;7a legatura e così via) chiarendo anchemotivi di continuità, fra manoscritto estampato; e che rnostrasse anche la dif-fusione dell'attività tipografica e la cir-colazione del libro ma che fosse almesìdocumento della varietà di interessi ideali:e concreti.

Fra le opere esposte fanno spicco al-cuni mss.: le << Sentenze >> di Pietro Lom-bardo del sec. XIII, uno dei testi fonda-mentali del pensiero medioevale, il « Com-pendium theologiae »> attribuiro ad Alber-to Magno, un'opera del farnoso giurecon-sulto Antonio da Burio dalle belle mi-niature, il ms. membranaceo accutata-

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Page 19: VESTIGIA

Scriis chli'trrttm',.-.:i "s B c D E r c, tI i K i !t \ oì' Q..llì s T \' x Y x, :t ir t "

O t1;,,: r,'t nr <u,: :.t ttiane t c 5 t.t: ( r»to,

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À1. D. LXXXIIII.

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mente miniato (e accanitamente 4)tur-pato) dell'opera sull'agticoltura di PietroÒrescenzi « Ruralium commdorum o-

pus »> cioè uno dei più antichi fta i moltiionosciuti di un testo che nel Medioevoe oltre ebbe latghissima diffusione come

attesta la srrccesìiva edizione cinquecen-tesca pure esposta, il « Libro delle Ga-

belle » di Giovanni da Uzzano importan-té fonte di notizie sull'attività mercan-tile (cambi, noli, merci, porti) che ha an-

che qualche pagina sulla Satdegna.

Certo il pit Ua codice posseduto con-

tiene i << Commentatia tn Clementinas >>

di Giovanni da Legnano, e si è scelto diproiettarne le numerose splendide minia-iure: codice ben a rnotivo ornato essendo

destinato alla biblioteca di un ponteficee sarebbe di sommo interesse ricostruirneil .percorso fino in Sardegna e al Rossellò

dalla Biblioteca dello spagnolo Pedro de

Luna, l'antipapa Benedetto XIII, nell'in-ventario della cui biblioteca risulta come

è provato da studi in corso a Parigi pres-

so' l'Institut de Recherche et d'Histoiredes Textes.

Un alffo ms. interessante trova la sua

giusta collocazione in quanto manuale per

formulare lettere, il « De conscribendisepistulis » del XV sec., nella sezione sul-

là istruzione e scrittur a; gli fa ri'scontroper la Sardegna la « Tabula dessas for-mulas »>, in sardo, più prettamente desti-nata all'uso notarile.

Fra gli incunabuli e le cinquecentinehanno un particolare risalto e offronoforse il maggior motivo di interesse le

edizioni scientifiche sovente ricche diillustrazioni : basta ricondate l'editio prin'ceps 'di Euclide, testo fondamentale ua-dotto dall'arabo, l<< Abaco »> in una del-le tante edizioni rivolte alf istruzionedi base al calcolo e soprattutto all'atti-vità mercantitre, la << Summa de Atith-metica Geomeffia Proportioni et Propor-tionalità »> di Luca Pacioli, l'interessante<< Ricettario Fiotentino>>, 1'<< Hortus Sani-

tatis >> atribuito al tedesco J. von Cubeche passa in rassegna le virtù spesso fan-tastiche di animali, piante e pietre, il<< Vetgel de Sanidad >> del Lobera de Avi-la sulllalimentazione, fino a1 tattato dialchimia del Grimaldi che spiega << lavera ricetta dellrOro Alchimico ».

Possono suscitare curiosità per l'argo-mento i volumi sull'equitazione, sullecerimonie, sull'astrologia, sugli orologisolari, sui pesi e misure, che aprono unospiraglio su interessi quotidiani; {ino allepagine del Bar'ozzi su un gioco mate-matico, diventato come molti libri « po-polari )> una rara testimonianza e finoal trattato di mittografia del Della Porta,famoso scienziato e letterato, sperimenta-tore in diversi campi, acrusato di strego-neria.

I viaggi, le scoperte, la navigazione(e l'astronomia), l'Ameica: la Bibliotecacontribuisce a documentare questa partecon numerosi testi, di cui alcuni di estre-ma rarità e interesse quali quelli di astro-nomia e cartografia (ad es. il §7right, ilRegiomontano); c'è la << Cosmographia »>

del §(aldseemuller in cui per la prima

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Page 20: VESTIGIA

Frontespizio miniato dal Trattatirsulla agticoltura di Pietto de Cremenzi(furimlt. . sch. 1) BUC

volta nella storia si stampa la parcla<< America )> ma anche un volume di« Mirabilia Romae » che ripropone anco-ra nel 1520 un genere di larga fortunache assumeva prima forme più f.anta-siose ed ingenue quale guida ai pellegrini.

Nelle biblioteche con fondi antichi re-stano file e file di testi giuridici, oggispesso considerati con fastidio, eppure ledisquisizioni che possono apparirci incom-prensibili hanno appassionato in quantodifesa di concreti interessi e sforzo diadeguamento del diritto nell'avanzarc dinuovi gruppi sociali e nuove ideologie.

La Biblioteca dispone di scarsi testiletterari mss. salvo il notissimo codicedantesco, non esposto; fta gli stam,patialcune significative edizioni di classici,Boccaccio, la << Grammatichetta »> del Tris-sino che intetessa il dibattito sulla linguae l'esigenza, ruffotzata dal nuovo mez?,otipografico, di definire norrne ortografi-che e segni di interpunzione,. un Esopo(cioè un testo che ci,rcolò largamente)con interessanti xilografie. Si sono acco-state intenzionalmente le oper,e di duedonne, la badessa spagnola Isabel deVille6a e la raffinata dama napoletanaLauta Terracina.

Alla sezione Filosofia si è contribuitoattestando 1o sviluppo del ,neoplatonismorinascimentale con edizioni di testi ri-scoperti dagli umanisti (Platone, Plotino)e le opere di Marsilio Ficirio.

Infine la religione: ascetismo e lottereligiose, Inquisizione, Riforma, cristiani,ebrei: si ricordano per tutti Duns Scoto

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Page 21: VESTIGIA

Capolettem miniato dal Gmdualetlecentesoo conservsto a Oristano(Musica - sch. ff) ACO

e una Bibbia tedesca di esrema rarità.Per la storia possono segnalarsi I'operadel Machiavelli, la Storia di Firenze delBracciolini e quanto attiene ad ordini ca-vallereschi.

Alla sezione Arte e Musica si contri-buisce con uno dei trattati più antichi ecelebri, il << Toscanello della musica »> diPietro Aron, con un messale a stampacon numerosi esempi musicali, con belleedizioni dell'opera basilare dell'Albertisull'architettura e di quella del Serlio,menffe nella sezione storia sono alcunitesti fondamentali e illustratissimi di at-chitettura militare.

L'incisione è documentata un po' intutte le sezioni: dalle xilografie dei primiincunabuli alla raffinatezza di alcuni ra-mi: famose fra 7e altre le tavole inciseda Agostino Carracci e da Giacomo Fran-co su disegno di Bernardo Castello per<< La Gerusalemrne Liberata >> e quelledel Tempesta con le atroci immagini del-la tortura nell'opera del Gallonio.

Raffinate e proprie di un Cinquecentoavainza.to le tavole che ornano gli Statuti'dei Cavalieri di Malta, che fondono lon-gilinee figure in paesaggi e offrono inpiù l'interessante elernento dell'inserzio-ne in cornici predisposte, o quelle a illu-strazione del volume del Guicciardini suiPaesi Bassi.

Un contributo particolare si è volutofornire alla storia del libro: antichi esem-pi di cataloghi a stampa o di bibliografie(ci richiamano le botteghe dei librai e illoro commercio, le grandi fiere del libro

di Francoforte e Lipsia, la preminenzae il declino dei grandi centri tipograficiAnversa), vicissitudini del libro nelle no-Yenezia, Lione, Parigi, Basilea, Ginevra,te di possesso, negli appunti sui prezzi ei luoghi di acquisto e le cessioni, sul fat-to che gli esemplari siano stati espurgati,postille manoscritte che attestano studioe atteggiamenti potremici, correzioni eintegrazroni alla stampa; e nei ftontespizio alle prime pagine nulla osta della auto-rità ecclesiastica, licenze o ptivilegi del-l'autorità civile, dodicatorie e appelli a

chi, potente o mecenate o famoso, haconsentito la pubblicazione o pomà ren-derne più agevole il cammino.

La Biblioteca Universitaria ha anchecostruito con foto ratte dalle proprie rac-colte un pannello fotografico su un ele-mento non molto conosciuto dal grossopubblico: la marca tipograftca, marchio diproprietà, segno di riconoscimento imme-diato, elem,ento pubblicitario nella pre-sentazione al lettorc, assurne forme diverse, da quelle essenziali e semplicissi-me a quelle elaborate di vignetta, si fre-gia di motti, di stemmi, richiama allusiva-mente il nome del tipografo, si uasformacon i mutamenti delf impresa tipografica.

E proprio la marca di un'impresa tipo-grafica famosa, quella parigina di JosseBade, in un ingrandimento fotografico,mostra ai visitatori una tipografia in pie-na attività.

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Graziella Sedda Delitala

Page 22: VESTIGIA

Manoscrittr, libri astampa e tradizioneorale in Sardegnada! XIV al XVI secolo

Con f invenzione della stampa e la na-scita delf industria editoriale il libro è en-trato in una nuova era, ancora in fase diespansione, nonostante le profezie di alcunisociologhi che vedono nei mezzi di comu-nicazione di massa gli eredi ormai maturidi un rapporto che privilegia e con'dizionail pubblico allo stesso tempo. Un esarne an-che sommario delle vicende connesse allaappadzione del libro stampato non puòche suscitare f impressione di una grande\entezza nell'assimilazione delle scopertee delle conquiste umane, del loro procede-re a tappe spesso conffaddittorie, sottopo-ste come sono all'influenza di fattori con-trastanti. Contrariamente a ciò che si po-trebbe pensare la stampa non ebbe in unprimo momento I'effetto liberatorio chenoi siarno istintivamente portati ad atti-buirle. Si potrebbe dire, in un certo senso,che si ripete per questa invenzione e perl'invenzione della cata, quanto eru gtàavvenuto nei tempi più antichi, in alcunesocietà, per l'invenzione della scrittura ede volume manoscritto. fn un primo tem-po, infatti, il ruolo del nuovo materiale edella nuova tecnica è decisamente subal-terno rispetto alla tradizione: 7a cafia, in-todotta in occidente almeno dal secoloXI non ebbe un uso intensivo e generaliz-zato che a partfue da1 secolo XIII-XIV a

causa della sua fragilità; analogamente,per un lungo periodo, Ia stampa è al servi-zio pedissequo della produzione più cor-rente, come quella di Bibbie, Messali, libridi devozione, che viene riprodotta conuna tecnica d'imitazione sbalorditiva, nel-

l'esigenza di non differenziarsi in nessunmodo dalle forme tradizionali. Anche inseguito, gli sviluppi della stampa non ven-gono tregati alla diffusione di opere che ri-voluzionavano completarnente la mentalitàcomune: basti pensane alla scarsissima at-tenzione prestata al\e rclazioni di viaggi edi scoperte geografiche, rispetto alle operesacre o anche alle opere letterarie che fa-cevano parte del bagaglio culturale di unintellettuale dell'epoca rilascirnentale, alpunto che, ancora in pieno cinquecento,tra 1539 e 1558 vengono stampate inFrancia ben sette edizioni della geografiadi Boemius, dove non c'è traccia dell'Ame-rica e vi sono solo piccole osservazioni nuo-ve sull'Africa e sull'Asia! Ciò non signifi-ca sottovalutare il ruolo della stampa: si-gnifica però riportarla alla sua concr,eta di-mensione storica, nella quale essa ha svol-to un ruolo molto vario, in rapporto allosviluppo complessivo della società. Il librostampato ha avuto ad esempio un valorefondarnentale per la diffusione della cul-tuta della Riforma ed ha avuto un pesodeterminante nel mondo degli umanisti,come veicolo, ma anche come oggetto diesperimenti culturali rimasti celebri (bastipensare, per citare solo un caso noto, al-l'opera di Aldo Manuzio). Tuttavia essonon ha soppiantato del tutto la produzioneprecedente che in un arco di tempo moltoesteso, al punto che, come osservava A.Petrucci, si può parlarc in alcuni casi addi-rittura di << una rivincita che il libro ma-noscritto si prese su quello a stampa in zo-ne periferiche del rnondo europeo )> pef

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Page 23: VESTIGIA

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VENETIIS,Apud Andrram I$ufchio.

,il D LXIX.

un periodo che giunge, in alcuni casi, fi-no al settecento inoltrato. D'alffo cantonel resto della produzione corrente è nor-male constatare una serie di controlli e direstrizioni dell'attività editotiale che, con-giunti al suo prudente consetvatorismoper ragioni di rnercato, di cui si è dettoin precedenza) ne limitano fottemente lepossibilità: gli interventi della Chiesa e

delle autorità statali sono numerosi e pe-

santi nel corso dei secoli e durano, con va-rie vicende, praticam,ente fino alle grandirivoluzioni borghesi, col risultato, a volte,perfino di rovinare l'indusria editoriatre,come è il caso della Francia di Colbet.

Il fenorneno della stampa, in realtà, nonpuò essere. compreso se si prescinde. dallasua organrzzaztone economica e dai rap-porti che legavano questa attività all'eco-nomia nel suo complesso. La stampa acqui-sta il suo vero significato, in'senso moder-no, cofire pure (non a caso) la sua vera.pos-sibilità tecnica di moltiplicaziome del nu-mero dei testi'e di agente di diffusione cul-

turale. solo rrel settecento, coll'evoluzionegenerale della società e 7a creazione di unnuovo rapporto tta chi scrive e chi legge

attraverso 7a formazione dei giornali e 1o

sviluppo di imprese culturali'editoriali co-

l'Enciilopedia delle Scienze di Diderot e

D'Alembert e della pamphlettistica delloilluminismo . L' or ganizzazione industrialedel lavoro e la proposta culturale a cui es-

sa è legata conquistano un pubblico §emprepiù vàsto alla stampa, dando al libro ilsenso ed il peso che ha ancora oggi.

In questa luce il problema del cosiddet-to << ritardo »> di aree geo-culturali comela Sardegna, nell'acguisizione e nello svi-luppo della tecnica della ,stampa, acquistauna diversa valenza, rispetto a quella ch"siamo soliti atmibuirgli. Infatti, da un latonon appare del tutto giusto deplorare un<< ritardo >>, quando in gran parte dell'Eu-ropa. per motivi assai vari e con forme di-versissime, pos'siamo osservare analoghemanifestazioni di lentezza e di difficoltànell'uso dei caratteri rnobili; d'altto lato,è opDortuno domandarsi se piuttosto chedi .« ritardo )>, non si tratti di << resisten-za )>, provocata da una serie di ,tagioni

che vaLe Ia pena conoscere.

L'analisi dei docurnenti posseduti dal-l'Archivio di Cagliati, di cui si parla piùavanti, rnostra che il panorama della Sar-

degna tra il XIV e XV secolo non è quel-1o di un deserto culturale, con rare ecce-

zioni: al contrario, da inventari, testamen-ti, quietanze, atti notarili possiamo rico-struire una fitta e inaspettata rete di pos-

sessori di libri e, soprattutto, di scriptoresche trascrivono testi di ogni tipo. Dal librodi gtammatica al testo alchemico, dall'aba-co al messale, il mondo del libro sar'do ap-pare estremarnente ticco e diff,er'enziato.

Se confrontiamo tutto questo con i datiche l'analisi palmgrafica ci permette di ri-cavare, dobbiamo registrare un alto nume'ro di scriventi e, in'generatre, di alf.abetiz'zati fia XIII e XIV secolo, corne risulta,dal numero delle mani di elevata educa-

zione grafica che intervengono nei conda'

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Page 24: VESTIGIA

Il re Giacomo d'Aragona nellaminiatura sul frontespizio dei Fursde Valencia (Diritto - sch. 4) BUC

ghes ed in altre testimonianze scritte (1).

Se affianchiamo a questa produzione, unainteressante e poco notattadizione orale dicanti a sfondo profetico (come il celebre

JORN del JUDICI che riprendono mo-delli catalani tardornedioevali, insieme conla presumibile antichissima e capillare pre-senza di una cultura popolare profonda-mente radicata, con i suoi santi e le sueleggende, ci si rende conto che l'appari-zione della stampa ha dovuto fare i conticon una realtà culturale preesistente. L'e-sistenza di una rigogliosa produzione dicodici e di un sapere popolate autoctono,alimentato da motivi comuni nell'area me-diterranea, costituisce un compatto ba-luardo contro le sperimentazioni più mo-derne: non c'è infatti necessità di interve-nire in un assetto socioculturale stabile eben ory,anizzatì, a7l'interno del quale nonsi agitino fermenti o stimoli particolari.Come ha brillantemente sottolineato ilLtilfing è << ... la città tardomedievale...in particolare la città tedesca del periodogotico e la sua borghesia... uno dei fattori... che aiutano in modo determinante a

capire in senso storico-culturale 1o svilup-po de1la stampa e quindi anche del libronel XV secolo. A partire almeno dal XIVsecolo ,queste città stavano vivendo unafase di sviluppo relativamente rapido e, co-munque, duraturo ed il benessere che ne

(l) Si veda a puro titolo d'esempio il recentecontributo di O. SulnNa, Le scritture del Condaghedi S. Maria di Bonarcado, in « Miscellanea di studisardo-catalani », Cagliari 1981.

Page 25: VESTIGIA

Tir,,

derivava... Venne così ad instaurarsi un'e-conomia di tipo industriale, dal cui ordi-namento e dalle cui tecniche doveva na-scer'e anche la nuova industria libraria, co-me un ramo specificamente urbano del-]'economia... » (').

Non è un caso, dunqu'e, che è solo lacessata ostilità tra Aragona ed Arboreae la {oirmazione di una classe di mercantiche aprono ad intensi scambi f isola, so-

prattuìto con il mercato catalano-atagone'ie, pr,orrocando l'afflusso di nuovi sogget-

ti sòciali, e permettono anche lo sviluppodella produzione libraria.

La grande massa di libraters e di scrip-tores che incontriamo nei docurnenti ca-

gliaritani del XV e XVI secolo, testimonia-no che è in atto un generale processo diammodetnamento delle tecniche e di misliorarnento del prodotto-liibro per un pub-blico sempre più ampio ed esigente. Ècosì che ,si giunge, in ritardo apparente,ma in perfetta sincronia con la realtà dellecose alle prime stampetie sarde: esse so-

no ormai necessarie per fornire ciò cherichiede il mercante che si diletta di ope-

re cavalleresche e filosofiche, l'artigianoche possiede Ovidio e Cicerone, il giu-dice che medita i testi dell'umanesimo,il membro del clero che legge testi con-

trastanti sulla fede e sulla Chesa., di cuici danno notizia i documenti'

(2) Lùrrrr.rc, 'Libti e classi sociali nei secoli XIV, iV , in << Libri e lettori nel Medioevo »>,' a cuta diG, Cever-r-o, Bari 1977, PP' 171.

Se confrontiamo i bisogni della nuovasocietà con lo sterminato numero di volu-mi del ,quatffocento e del cinquecentoposseduto dalle biblioteche sarde attual-mente, dobbiamo riconoscete che sonoben poche le dimensioni del sapere chesono assenti. Indubbiamente si ttatta ditesti pervenuti in vario modo e spessoin vaiie epoche nelle sede attuale, tantoche è molto difficile stabilire, in assenza

di esplicite note 'di possesso, il loro cam-mino. Tuttavia il loro stesso numero te-stimonia una circolazione culturale traXVI e XVIII secolo del tutto insospetta-ta: circolazione che si rivela ampia e arti-colata, in accordo con le premesse del XVsecolo. Le preziose taccolte di bibliofiliappassionati, come il Farz ed il Rossellò

mostrano che nella biblioteca di un intel-lettuale sardo del XVI e XVII secolo viera di tutto, con una ricchezza ed unaspregiudicate zza sconfinate. P arugonandotali raccolte alla gran massa di libri dianologhe raccolte nelle gtandi città deltempo, colpisce la presenza di opere ra-re ed importanti, non solo a catattereumanistico o teologico, quali ad esempio

la Instruction de la muger cristiana delVives, la grammatica del Trissino, le ope-

re del Ficino, di Leone Ebreo, del Guic-

ciardini, di Erasrno, di Alberti, di LucaPacioli, di Machiavelli, ma soprattuttodi testi rilevanti sul iriano scientifico, digrande modernità pet l'epoca, come ilRegiomantano, iI §7right, il §Taldseen-mùller (in cui pet Ia ptima volta si stam-

2C

Page 26: VESTIGIA

pa 7a parcla America), il Dalla Porta, ilGrimaldi.

I dati offerti dal censimento delle cin-quecentine sarde e dallo studio delle te-stimonianze archivistiche ripropongono,con vigore, un tema che negli ultimi an-ni è stato notato dagli studiosi: quellodi una Sardegna << mediterranea )>, cen-ro di scambi e di traffici internazionali,i cui destini ed i cui linearnenti sonolegati a quello delle diverse « civiltà delMediterraneo >>, secondo l'espressione diBraudel. fn questa'prospettiva vanno ri-visti i problemi che tradizionalmente sem-brano essere prerogativa delf isola, comeil « ritardo »> nella nascita della stampa,a cui accennavamo inizialmente; la relati-va scarsità del patrimonio culturale, se-gnalata da studiosi come Balsamo; 7a

mancanza di un pubblico di lettori e diun insegnamento di livello elevato.

Ed allo stesso concetto di mediterra-neità va riportato, a nostro giudizio, an-che un altro fenomeno, in apparcnza op-posto a quello della vastita àèila circola-zione libraria: la persistenza ostinata diusi e fotme culturali diverse, se non op-poste a quelle peculiari al mondo dellibro a stampa.

Ricordavamo sommariamente l'esisten-za di una forte cultura popolare, basatasulla ftadizione orale, al momento del-l'apparizione dei carutteri mobili sulf i-sola: di tale cultuta abbiarno riprova an-che in s,eguito, fino ai nostri giorni, nonsolo, ovviamente, nella comples,sa e vi-vace realtà del folklore, ma anche e so-

pfattutto in una serie di mani{estazionidi un sapere alternativo a quello del li-bro scritto, che compaiono occasional-mente nei secoli, affiorando alf improv-viso dal silenzio. Sono quelle formulemagiche, quegli scongiuri, quei << brevi »che attingono la loro forza e che duranonel tempo in virtù di radici arcaiche, digrande diffusione in tutta l'area mediter-ranea. Singolare da questo punto di vi-sta, per fare un esempio rapp-teSentativo,è 7a Lettera a Carlo Magno del Papa Gio-aanni, rinvenuta da ,M. Pirisi in unatrascrizione del tardo',XVlf secolo, ffale carte sciolte dell'Ailhivio Capitolaredi Alghero. I1 testo, in volgare, accompa-gnato da disegni propiziatori e da schemidi amuleti, è una sorta di << breve »>, cheprotegge da ogni male. È interessanteosservafe che una Lettera del tutto analo-ga ('), indirizzata aCarlo Magno da LeoneIII, è usata ancota oggi a Serra SanBruno da un celebre guaritore di cui sisono occupati antropologi come Lombar-di, Satriani, Francesco Antonio Tripodi:il << breve >> ha a71a fine disegni molto si-mili a quelli della copia seicentesca diAlghero ,ed ha anch'esso una {unzione ge-nericamente apotropaica nei confronti ditutti i mali. La singolare coincidenza met-

(3) Arcbioio Capitolare di Alghero - Incipit « Silegge ... che ... papa Joane mandò questa SantaEpisola a ù'imperatore Carlo Magno. .. >>. Letteradi Serra S. Bruno - Incipit « Si legge che il papaLeone III mandasse questa epistola a CarloMagno... ».

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Page 27: VESTIGIA

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te in luce 1e radici mediterranee della cu1-

i"* oiut" sarda: la formula magica dif-fusa a distanza di secoli e senza contat-

io- ai..rto in Sardegna ed in Calabria,

mostra la profondità di un sapere coTY-

ne. autonomo nelle sue forme, che sttda

la cultura del libro a stampa' Il « breve »

è scritto per ragioni opposte rispetto a

quelle che portano a scrivere normalmen-

t'e: per il potere magico, fondante della

.crittura. che riflette la struttura stessa

del1'universo (a).

Su1lo sfondo di una storia mediterra-

,r., di-r.rti.he origini 'e di una tradizione

;;;;r;; eu ,,roii interventi nei secoli'

;i i;;;;;;siu'o, d,nq"e, in Sardeg".u +":comolesse realtà: la cultura del cetl dlr1-

""tii.'iJlr- tua duplice dimensione di

Iultut, basata sui manoscritti e cultura

Ém^,, sui libri a stampa; ed il sapere va-

sto e misterioso de1 mondo popolare' che

l..rtionrt-ente assurge a dignità-di scrit-

tura, ma che normalmente è continato tn

"i-Àondo lontano da quello delle cono-

scenze. comunemente diffuse' Punto d'tn-

;;;;;; * tÀ due correnti sono quelle

op"." che descrivono, sin dal primo ap-

oàrire della stampa' le caratterlstlche .r.l-

,i.h. . culturali della realtà sarda' delle

;;;lì l'";;pio più noto è il De re.bus

iiiàrit. In esse si avverte la tensione

;;;i;;i;, di una ricerca di identità cultu-

,ul" ,off.rta e problematica' L'incontro

e 10 scontro tra le due dimensioni antro-

oolosiche dello scritto e dell'oralità è

farallelo al conflitto storico'geograficoIm irolrr.nto ed apertura rispetto alle

altre aree del Mediterraneo. È a questo

nodo. irtitolto ancora, che ci siamo volu-

ti richiamare, dedicando ad esso uno spa-

zio particolare nella mostra e, come spe-

riamì, nella nostra stessa riflessione' Piut-

torto .h" ai « ritardi » ed agli ammoder-

namenti, è'al tema della specificità-sarda,

nella sua duplice componente mediterra-

nea eC autccìona, che va riferita un'inda-

sine sui libri antichi, vestigia di un nobile

[rrruto su cui meditare.

Fabio Trcncarelli

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il )

(4) CARDoNA, G.R. Antopologia della scrittura,

Torino 1981, PP. 154'193.

Page 28: VESTIGIA

Illusuazione su doppia pagina d"l.. Calendarium » di JohannesRegiomontanus (Scienze - sch. 10)BUC

23

Page 29: VESTIGIA

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SIGLEE ABBREVIAZIONI

A.antip.ata.

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b.c.

ca.

cancell.

cart.cat,cft.col.coloph. :

cors.dut.ebr.eng.

ep. dedic.

es.

esempl.ex.fie.fol.fre.front.geogr.

gef.got.gfc.gre.

ill.inc.ita.

autore

antiportaarabo (-a)

arumaica

busta

carta (-e)

circa

cancellercsca

caftaceo

catalana

confrontarecolonna (-e)

colophoncorsivoolandese

ebraico (-a)

inglese

epistola dedicatoria

esempio (-i)

esemplare.exeunte

figura (-e)

in-folioftancesefrontespiziogeogtafica (<he)

germanica, tedesca

gotico (-a)

greca classica

greco

illustratoincunabuloitaliana

Lat.

l.g.membt.minusc.

mm.ms.mss.

mul.num.orig.p.perg.poss.

rtipieg.ripr.ritr.rom.saf.scritt.sec.

semigot.

s.1.

sla.

spa.

§.t.tab. num.taY.

tip.tit.vvol.xilogr.

latinalegato, legatutamembranaceo

minuscola

millimerimanosoitto (-a)

manoscritti (-e)

multilinguenumerato, numetazione

originalepagina (-e)

pefgamena

possesso

recto

ripiegato (-a)

riproduzioneritrattoromano

sarda

scritturasecolo (-i)

semigotica

senza luogoslava

spagnola

senza tipogtafotabeltre numerichetavola (+)tipogtafo (-iche)

titolo (-i)verso

volume (-i)xilografia (-ico)

AVA

ACO

BBC

i ÉcAl

BCC

BCO

BCS

BCR

BSS

BCAC

BFT

Archivio Vescoviledi Alghero

Archivio del Capitolo dellaCattedrale di Oristano

Biblioteca del Convento diN.S. di Bonaria di Cagliari

Biblioteca Comunaledi Alehero (SS)

Biblioteca Comunaledi Cagliari

Biblioteca Comunaledi Oristano

Biblioteca Comunaledi Sassari

Biblioteca Consiglio Regionaledella Sardegna

Biblioteca francescana<< San Pietro in Silki »,di Sassari

Biblioteca P.P. Cappuccinidi Cagliati

Biblioteca Pontificia FacoltàTeologica della Satdegna(Cagliari)

Biblioteca SeminarioArcivescovile di Cagliati

Biblioteca SeminatioArcivescovile di Oristano

Biblioteca Universitariadi Cagliari

Biblioteca Universitariadi Sassari

Consorzio per la pubblicalettura << Sebastiano Satta »>

di Nuoro

BSAC

BSAO

BUC

BUS

CSN

Page 30: VESTIGIA

GUIDA ALLA MOSTRA E AL CATALOGO

SCIENZE

RESTAURO

SCRITTURA, PRODUZIONECIRCOLMIONE DEL LIBRO

GEOGRAFIA, VIAGGI E SCOPERTEAGRICOLTURA, COMMERCIO, MESTIERI

ASTROLOGIA, MAGIA, PROFEZIE, PRODIGI

LETTERATURA STORIA, STORIA MILITAREARCHITETTURA, ARTE, MUSICA VITA SOCIALE

TEOLOGIA FILOSOFIA DIRITTO

;*+iiÉ.*=.

REBUS SARDOIS

31

Page 31: VESTIGIA

DE REzuSSARDOISDisegno ad inizio di pagina dalCondaghe di S. Piero di Silkielaborato fta i sec, XI-XIII (sch. 1)BUS

In questa sezione è stato raccolto ma-teriale a stampa e manoscritto che attienedirettarnente alla storia della Sardegna.L'arco cr'onologico interessato è più am-pio di quello delle sezioni seguenti dellarnostra, relative alla cultura ed alla so-

cietà mediterranea ed europea, così comepossiamo dedume dai libri e dalle testi-monianze scritte conservate nell'isola.

Si parte dal CONDAGHE di S. PIE-TRO di SILKI, la cui compilazione ebbeinizio nel XII secolo, per docurnentarela vita e l'attività dei conventi medioeva-li; si espongono poi gli STATUTI di CA-STELGENOVESE del XIV secolo perdocumentare f istituzione dei liberi co-muni, a seguito della presenza pisana e

poi genovese nelf isola; fino alla CARTADE LOGU, corpo legislativo dell'età giu-dicale e spagnola, che dal Giudicato diArborea fu esteso nel 1,421, al resto del-l'isola e rimase in vigore per oltre quat-tro secoli fino al 1827.

Lavita della Chiesa è documentatalarga-mente, come larga e forte fu la sua presen-za pet tutto l'arco di tempo in questione:dagli atti ufficiali (SYNODUS USEL-LENSIS), alle vite dei Santi (ARAOL-LA, ARCA, VITALE, ALEPUS). È dO.

cumentata inoltre l'attività dei satdi di na-

scita che ebbero risonanza internazionalenei campi più diversi dal teatro (DELL'ARCA) alla medicina (PORCELL)'

Ed infine il FARA che con la sua mo-numentale raccolta DE REBUS SAR-DOIS dà il titolo alla sezione.

Page 32: VESTIGIA

Pagina dal Condaghe di S. Pietro diSorres (sch. 2) BUC

Il tomo 2" delle << Noticias antiguas »>

contenente Ie << Costitutiones »> dellaChiesa di Ottana (sch. ,) AVA

Frontespizio dei commentari allaCarta de logu del magistrato sassatese

G. Olives (sch. 6) BSAO

Ms. membr.; sec. XII; mm. 250x145; c. 125.

[CoNnecHB Dr S. PTETRo DI SILKr] 1

Condague y registro del rnonasterio de lasruonias de la orden de San Benito iunto a

la antiguissima iglesia de San Pedro de Sir'ki, uilla del districto de Sacer y dotato cercade los anos de 1112 por la rnadre de Maria-no juez rey. de la Prooincia de Logudoro.

Scritt. got. primitiva a più mani. tl-ingua sar. L'in-cipit di ogni capitolo e tre iniziali sono scritti ininchiostro rosso. La c. 8 v. è ofiata da un disegnoraffigurante un pugnale con testa umana. Leg, noncoeva in perg.

BUS - MSS 95

I1 volume raccoglie Ie memorie riguardanti l'amministrazione, i,l compendio dei titoli di censi, e ledonazioni relativi al convento. Una nota in linguaspagnola de1 sec. XVII, che precede il testo, aweiteche 1o stesso è rnutilo de11e prime 17 c. e che lacompilazione ha inizio neI 1112, anno di {ondazionedel,la chiesa. La datazione è certa fino al 1.210.

BibliograÉia:

BoN.tzzr, G., ll Condaghe di San Pietro di Silki.Testo logudorese ine'dito dei secc. XI-XUI, Sassari-

Cagliari, 1900.Prstrs, L., Condagbe del sec. XII del monastetoabbaziale di San Pietro di S,irchis presso Sassari pos-

seduto dai padri minori osseruanti, Cagliari, L865.Sarre, S., Annotazioni lonetiche al « Condaghe »

di S. Pietro di Silki. Testo logudorese dei secc.

il XIII, Sanseverino-Marche, 1909.

Il Condaghe di San Pietro di Silki. Indice glossariogenerale. Verilica del testo sul manoslitto. A curadi Antonio Satta, Sassari, 1982.lX/ecNrn, M.L., Le « perdas marrnuradàs » di Tarnu'li e un passo del Condagbe di S. Pietro di Silki.Appunti linguistici e note archeologicbe. In « Archi-

i.!j -rl , :

Ò lttrYh{f (}LIVES

M.6PRITIr".ao,.§"ffi**.Ess"n'

ÉÉ. !xtl!'#ir* r d;q#/rF

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34

Page 33: VESTIGIA

Pagina della Carta de logu, Ia taccoltadi leggi emanate da Eleonorad'Arbotea. L'incunabolo è conservatoalla BUC (sch. 5)

vio Storico Sardo >>, vol. I, 1905, pp. 411-418'lX/ecNrn, M.L., Recensione a Satta, « Annotazioni

lonetiche al Condaghe di San Pietto di Silki » e a

C. Saluioni, «Voci di lingua sarda. Briciole sard'e »,

in: « Zeitschri{t f. rom. Philologie »; vol. XXXIV,1910. Esr.: Halle, M. Niemeyet, 1910.

BBsra, E., Appunti cronologici sul Condaghe di S.

Pietro in Sil.chis, tn « Archivio Storico Sardo >>,

vol. I, 1905, pp. 5)'61.

Ms. cart.; sec. XV; n..lffl. 290X220; c, 79,

[Couoecnp DI S. PrErRo Dr SoRRES]

Smitt. minusc. cancell. di più mani' Lingua sar'

Acefalo € mutilo. Leg. non coeva in mezza pelle,

Itestaurato neI 1894. Nota di poss' ms.: « Atchivio(ìapitolare di Sassari »; già della Bi,blioteca Baille,

tlal 1843 appartiene atr1a Biblioteca di Cagliati'

BUC - S.P. 6.4.64

lmportante documento della storia sarda relativo

rulle vicende de1 Convento di S. Pietro di Sorres,

riveste alffesì grande intercsse per la lingua' Ab-

lrraccia i,1 periodo di .tempo che va dal 74fi a\ L497,

non è però ordinato cronologicamente.

Ilibliografia:

ll cod,ice di S. Pietro di Sotres. Testo inedito logu'

lorese del sec. XV. [A cura di] ANtoNro SeNNe,

(irgliari, 1957.

Ms. cart.; 3 Giugno L475; mm.

( krNstrrurroNEs

215xL40; c. 79.

!;latudos et fiorruaciofies de sa ecclesiaOttana.

3

de

rffio€ppd4ù ryPdlsdsr,modoffoosu§ifooscoil6f

dm$d{hnq$&n6 lilumuctumorfifu $ hrsils tsfi Nrbc «llss vilIfi s et ff r*{

Emeoff{fs orlm oDDcltffiik noilri bolanrqrf fcnÉiro qri foe oÉltlrosn-€] lfbeI!Ìi bcgùt et rE,

rÈaryifu f6rm cui ocr ilfs icfudrfl. tt-l-dffineirfiosnr*et oroinrnrfioflr crffos rtllro

orn@ufurillipcffif{mlilususffn«rtow

Scritt. cors. concelleresca? Lingua sar. Le « Consti

Page 34: VESTIGIA

oc

{ ,vturilut ^ ' ria ' uall»vitvt1rylotq 4Y 1dor1

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)ru -'or)urj orut«rtrr-5 :r rr uou >n11pt trnb unwr^r ».Ut"rrX

»'rJUrI,uì rbJU u'nrof rtloitr,ol otl§

1nlÌìuy urnr ur:t.l :putrP »:t1 :3

' r t ut t, *o w rbt, b» rw qwtout*op ttt»! ',nulftl tllepoi 7nb-ttb rou .6) ata : $vartxttt tuJ ltue,1l» aitutlira ' tunrtfi$ot tilb-At' ofu t :unu p,1'tuxznù' lffiDrr|pwl'ualn:utd nruryt)re tw' utDP-t)D aau thv ' tttttt t)rutut 'zttlt.lqvu[rj oy n u t q,i[' m ufd mJ n t u v n un uuo{ nq oryvuueS ot1fuu ot[[oullJttutt-1tttt uvab n4on uvt tnb' an utP-un»/ {p&S 'nwutl ìmu ur:j1-oa' n uyrt i yoxb' :llun2 il afl t

n-r rqarptf erlrtrJ )oq tiilb t3 'ild'r!aF&S taqìV,rq) tlt

,oyrnru oddoErnd 'er3'[dtuasa,'I 'L781 PP ou"pIIE

aeipo3 1ap auorzeuÉru3.Ilu ouIJ' alo8r ur osuurlr a^ol,uubafreg:pT ?11n1 u, IZVI 1ztr IsouoS?]V {8PP Pselsa

pe rinrrsouoru n, (lrpll?^ In) PI (3l?raua8 orye1s

116{ ,rrpo, un ? (?aJoqrY,P BsssllPnlS sJouoel

,p ;rrt fry IaP aull elle eTewtrra'n7o1 ap oln) e-[

(If96 ICI 'r]r) oEZ 'rul - !|Og'(:drg) a11ad ul ?^aol uou '8e'I 'r

?turlln a elrllld sllaP elu?ru?w 'slue(urlusPljogqe

olrruqng 'esaJoPnàol 'J?s EnSuirI ']r'3 :ob (') 9E

[08tI 'B]'n8ol ap BIIPJ EIIsP 'drr'uuEapresl

"" Ie I8E1 IBP rBJI?',?g s?arPuv o^orsa^

IBP oJ3{.{8iY IP rserolc slIeu a Irs}uol [€loPra]::irrorrr*rrpro e[aP IuoTzeJislSal a1 atlSorw+ eu]nlo^ II

.f,l-i.'rI v ra''wtu*;u $ tutllS a*J ,y.,0[,,4a7 ' auNatS r1:./atau$ a,l'

'uv'llvc NTe^3o) 8e.I 'IJo]of, rl3^ 3 olellelenbsE, JBll?r?g IP ?ur

-ru31s ol a.rBdtuor 'luoJ] InS '131 unSul'I 'srol 'lllJs

'anpux?"to 2.t4sxZa,t snPun2as taql-l

y oaossaa 'svauoNy uY.I'MVg

'6ll 'r '.ozzxolÉ.uI(u :" " -I8EI :'u€f, 'sw

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orlrols -oIIeP«sropI'i!ìnqag a(I» IeP BulEBd EIddoC

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)f,S (S .rlrs) 069I Iau

ITBIISBJ P IrPe alrorJ eP slorldEJ » I

Page 35: VESTIGIA

Frontespizio miniato degli Statuti diCastel Genovese (sch. 9) BUS

Pagine interne degli « Statuti »(sch. 9) BUS

di cui si espone una riproduzione, è uno dei duenoti dell'unico incunabulo conosciuto del7a Cartade l,ogu, privo di note tipografiche. Sarebbe statostampato, secondo I'IGI, vol..2, n. 3671, aYalenz.a,Gabriel Luis de Arinyo, ca. L485; secondo CoNr F.,Elenco descrittiao degli incunaboli della BibliotecaUnioersitaria di Cagliari..., Cagliad-, 1954, n. 82,a Barcellona, Pere Miguel, ca. '1492. Per I'IGI, vol.Vi, 1981, in Sardegna, tip. del1a Carta de logu, ca.1480 (Gesamtkatalog des ril/iegendrucke, 92S5). Sitt.atta di 'r.rn libro che Éece parte de11a bibliotecaGuillot, già Simon, 'di Alghero, e fu aoquistato nel1936 dalla Biblioteca Universitaria di Cagliari.

Bibliografia:

BnuNo, 8., Condaghi sardi e Carta de logu, in: « Ac-cademie e Biblioteche d'ItalL^>>, 10 (19j6), pp.257-262.VrNrzraur, P., Note su tre incunabuli « spagnoli »,in: << La Bibliofilia », B0 (1978), pp. 57-62.

Ouvrs, Genoreuo 6

Hieronynui Oliues sardi atliusq?,te ceflsuraed.octoris...; Corumentaria et glisa in cartamde logu legatru ed ordinationarn sardarilft;nouiter lecognitarn et aeridice impressant...Madriti, in aedibus Alfonsi Gomezij et PetriCosin typographorum, M.D.LVII.

l4l, 124, lt3l c., {o1.; rom., lingua lat., sar. - Notadi poss.: << Canonico Aurelio Puddu >>. Licenza eprivr,legio «a imprimir» di Filippo I a don OlivesGirolamo. Seguono le ep. dedic. dell'A. al re Filippo I e al lettore. Leg. in perg. con evidenti taccedi scrittura ms.

BSAO

Girolarno Olives (Sassari 1505-157L ca.), giurecon-sulto e magistrato di 7arya fama, consultore di pie-tro Vagnier, fu awocato fiscatre della Reale Udienzae infine nel 1555 fu avvocato del fisco nel SupremoConsiglio di Aragona. I1 suo commento alla Cata

37

Page 36: VESTIGIA

Alra pagina con lettera capoverso !!_rosso d"lla Carta de logu (sch. 5) BUC

Un documento raro pef la storia degliebrei in Sardegna: il frammento diun contratto di mattimonio (sch. 12)BUS

.de Logu fu adottato dal'applicazione delle leggidice di Eleonora.

Clnre DE Locu

tutti i tribunali satdi nel-contenut€ nell'antico co-

A laude de lesu Cbristo Saluarlote nostroet exaltalfierxto de sa iusticia. Principiat sa

libro dessas Constitutiones & otdinatiorressardiscas lattas €r ordinadas pet issa lllu-strissima Sengora donna Alionote per issa

gracia de deus Iuyguissa Darbatee: Contissa"de

Gociani: €t Bescontissa de Basso: intitu-lado carta de logu: su quole est diuididain CXCVilI capidulos: secundu si rnon'strat in sa Taalà seqaente. Callerii, apudStephanum Moretium, MDLX.

l44l c.,4o; got., lingua sar. - Front. con cornice xi-

logr. e maroa di Stefano Moretto; incisioni' Note diporr. -rr.' « Ex libris Monsserrati Rossellò »>, de-

pennata, poi: « Biblioteca Baille ». Qualche nota

matginale ms. Leg. moderna in pelle; esempl. re-

staurato' BUC

In questo libto, pubblicato da Stefano Moretto nel

1560 e di {ondamentale importanza pet la storia

de11a stampa sarda, viene indicata come luogo d'e-

dizione la città di Cagliati, mentr€ non è segnalato

esplicitamente i[ luogo di stampa. L. Bar-s.ttr'ro, inLa starnpa in Sardegna nei secoli XV e XVl,Fiten'z-e, 7968, ritenendo che iI Moretto non disponesse

di una tipografia nell'Isola, ipotizza che i1 testo sia

stato star' ,ato a Salamanca,

SlnppcNe 8

Capitols de cort, del starnent ruilitar de Sar-

denva. Ara nouament lestaftlpats, y de nou

afradits y stdrupats los Capitols dels Parla-

ments rbspectiuament celebtats pot los-ll-lustrissinai Sefrors Don loan Colorna, y Don

trc{Icteir ellcr*xtTnml

38

Page 37: VESTIGIA

La Carta de Iogu di S. Moretto, primolibro a stampa edito in Satdegna(sch. 7) BUC

Miquel de Moncada Loctinents y Capitansgenerals Ab molta diligencia y curiositatreuits per lo Illustre Pere Ioan Arquer,Caualler y Gouernador del stat de MaEa...En Callar, per Francesch Guarnerio, impres-sor de Ioan Maria Galcerino, M.D.LXXXX.

llSl 247, t31l p., fol.; rom., cors., lingua spa. -

Iniziali incise. Ep. dedic.: «Don Francis Bellit allector. S. ». Leg. .in perg.

BCC

Pietro Giovanni Arquer (Caeliari, sec. XVI) curòla revisione della edizione del 1572 fatta dal Bellitaggftrngendovi sommari rnarginali e gli atti deiVicerè D. Giovanni Coloma e D. Michele Moncada.

.Ms. membr.; sec. XIV; mm. 330x2)0; c. \3.

CesrEr, GrNovBsB [Srerurr] 9

Scritt. got. cors. sir.l due co1. Lingua sar. - La trettera, iniziùe del titolo è miniata. Le irttziali e i1 capo-

verso di ogni capitolo sono in inchiosuo rosso. Visono alcune postiltre manoscritte. Leg. non coeva inPers'

BUS - MSS. l

I1 manoscrittq contiene Ia normativa che regolavaIa vita del comì:ne. Si uatta di statuti signorili(concesii d,al signore, con potere di interpretazionee di delega), probabilrnente {rutto della riforma diun codice anteriote. Sono comunque basati sul1e

consuetudini. 11 testo è stato rinfrescato più volte,i,l che può far presumere che fosse un codice diuso molto frequente.

Bibliografia:

Creurorr, D., Gli statuti di Galeotto D'oria perCastel Genouese ne' lramrnenti di un codice sardodel sec. X.IV, Firenze, 1908.Brsra, E., Frarumenti di un antico statuto di Ca-

stelsardo, in: « Archivio Giuridico » del Sera,{ini,

Page 38: VESTIGIA

Due oagine di commentari alla Cartade log""di Girolamo Olives (sch. 5)BSAO

vo1. LXII, (n.s. vol' III), marzo-aprile 1399, pp'

28L-31f . Estr.: Modena, Diez. Archivio Giuridico,

1899.CreurorI, D., Frammenti degli statuti di Galeotto

Doria per Castel Genoaese diplotnaticat'ente -ripro-d.otti per cura di D. Cianpoli bibliotecario dell'Uni'

oersitaria di Sassari, Sassari, 1899.

ManrrNr, P., Codice cartaceo di Castel Genouese

e I'antica città di Plubiurn, in « Bullettino Archeo-

logico Sardo », vo1. IV, 1858, n. 3'

ZÀor.m, G., Statuti inediti di Castel Genooese,

Sassari, 1898.

Ms. mernbr.; secc' XIV-XVIII; mm. )00x230;ff. t0-298.

Lrnno vBn»E DELLA crTTÀ, Dr Cecuenr to

lRaccolta d.i prouued.itrtenti legislatiui e pri-

ailegi concessi alla città di Cagliari dai sour,a-

ni iatalano-afagonesi, spagnoli e sabaudi dal

sec. XIV al XVIII')

Soitt. cors. dei .secc. XIV-XVII. Lingua lat', cat',

spa. Il volume, ,acefalo, con doppia cartulazione-in

nìm.ri romani e arabi è conosciuto come Libro

Verde d.ella città di Cagliaù datrla rilegatura in vel-

luto verde su assi (rnancante del piatto superiore e

del dorso)' ACC - Ms. 2

Bibliografia:

Dr Tuccr, 8., il libro Verde .della città di Cagliari,

Cagliai, 1925.

Ms. cart.; serc. XIV-XVI; mm. 27Ox2A0; ff' )04'

Lr,rnnr 11

de les Ordinacions de la Ciutat de Caller

tetes y ordenades en dioers-os anys y en'dioersés

ConseJlarias recopiludes y cuernades

40

Page 39: VESTIGIA

Frontespizio acquerellato della raccoltadi ordinazioni sacerdotali del vescovoBacallar di Alghero (sch. 4) AVA

(n lo preseltt llibre lins lo present dny 1603

1rr orde dels raagnifichs Gaspar Fortesa,l)crc Johan Otjer, Steue Satta QuenEa, An-lioco Maltes y Matheo Xinto, Consellers lol)rcscnt any 1603 de la Magnilica Ciutatlc Caller.

Sclitt. cors. dei secc. XIV-XU di più mani. Linguacrt., spa. Cartulazione in numeti romani nei f{.I l5l, in numeri arabi nei, ff. 152-304; il volume è

r'ilcgato in pe11e nera Tavorata a secco con fregi do-

'rrri agli angoli e sul dorso'

.acc - Ms. 17

llrrccolta di disposizioni legislative emanate nel sec.X I V dai Consiglieri de1 Castello di Cagliari, al fine,li lrrovvedere a1 mantenirnento dell'ordine cittadino.l,c Ordinacions prendono in esa,me i ,reati pubblicir' lrlivati, i buoni costumi, la procedura grudiziaria,Iu nratcria commerciale, l'esercizio de.lle arti e me-r,tict i ctc.

I lilrl iografia:l',rlito sino al f. LXXXI da PrNNe, M., Le Ordina';torti dei Consigli.eri del Castello di Cagliari del sec.

,\ I V , in: << Archivio Storico Sardo », vol. XVII( te 2e).

Ms. rnembr.; sec. XIV; mm. 465x245; c. l.

| ( irNrnerro 12

,li rnatrimonio. Frammento di atto di matri-rrtorrio t'ra Salornone, liglio di Zark di Car-r tttsofi.a e Bella del lu ...as Meruanba).

l,irrgrra ebr. Documento prece.denternente uulizza-lr) l)er la leg' di un volume'

BUS - MSS 249

I I rcumento raro e importante per la storia degli,'lrlci in Satdegna e spoci{icamente ad Alghero,rlu' tlivenne il cenro della comunità ebraica del

.:l:iiii;i.ir i r liìr

4r. :a-

*, 1*r

41

I

Page 40: VESTIGIA

Logudoro intorno al sec. XIII. In questa cittàgli ebrei godevano di particolari privilegi finoa1la loro espulsione, decretata da Ferdinando ilCattolico nel 1492. In questa circostanza, essi por-

tarono via tutto ciò che poteva testimoniare laloro presenza.

Ms. cart.; secc. XVII-XVIII; mm.127.

Tlnule.

dessos lormulos de dillerentes instrurnentos...

Scritt. bastarda ita. e alcune c. in minuscola cors.I-,ingua sar.,. cat.) spa, ita. Iniziali disegnate in in-chiostro nero; c. depennate da tratti verticali. I-eg.in mezza pelle. Bianche le c. 101-102, 1.04, L06,mancano le c. 78, 81. Nota di poss. ms. « Biblio-teca Canonico G. Spano 1811 ».

BUC - Ms. 191

Formulario destinato all'attività notaritre.

Mùrvstnn, SBsestrex

Cosmograpbia uniuersal,e' ... raccolla ... perS'ebastiano Munstero. In Colonia, a'ppres-so cli heredi di Arnoldo Byrckmanno,M.D.LXXV (stampato a spese di HenrigoPietro Basilense,'l'anno M.D.LVIII).

l8), l»7 p., i11., fol.; rom., lingua ita. - Inizialiincise. Ep. dedic.: « A11o invittissimo imperador

Carolo Caesare di tal nome Quinto, ... di BasileadaIlo incarnato figliuol [sicJ diddio, l'Anno 1558,

del mese di Marzo >>. Note mss. passim. Numerosecensure. Leg. in perg.

BCR

Questa celebre opera del grande cosmografo, asffo-nomo e orientalista Sebastian Miinster, nato a

Nieder Ingelhem nel 1489 e morto a Basilea nel

1552, contiene un breve ttattato gmgra.fico sullaSardegna, scritto da1 letterato cagliaritano Sigi-smondo Arquer. Per i suoi rappof,ti col Miinster,protestante, l'Arquer venne accusato di Lutera-nesimo e, dopo anni di prigionia nel,le carceridell'inquisizione, morì sul rogo, a Toledo nel 1571,

145X103; c, FenA, GroveNNr FneNcrsco 15 15 bis

loannis Francisci Farae sassarensis... De Re-bus Sardois liber L Calari, excudebat Fran-ciscus Guarnerius, Lugdunensis, Typis ad-rnodum Illustris, et Reuerendissimi D.D. Nicolai Canellas Bosanensis Episcopi, 1580.

1221, 155, [101 p., 40; tom., lingua lat. Ep. de-dic.: « Michaeli a Moncada Comrnendatori ordi-nis militiae S. Iacobi de Spata, ... et in Regno Sar-

diniae Locumtenenti et Capitaneo Generali. Ioan-nes Franciscus Fara,.. Licenza alla stampa del-l'Arcivescovo di Cagliari Don Gaspar VincentiusNouella. Leg. in perg.

BCS

Giovanni Francesco Fara (Sassati 1543 - Bosa l59l),storiografo satdo, scrisse tl, De Rebus sardois, in 3

volumi, di cui due pubblicati postumi, che, seppurenon rilevante dal punto di vista letterario, rap-presenta tuttora Ia base della storiografia sarda.Scrisse anche: Tractatus de essentia inlantis proxi-ni inlanti et proximi pubertati (Firenze, Giunti,1557) e :una Corograpbia (1580).

Si espone .anche l'edizione conffaffatta di proprie-

tà de1la Biblioteca Comunatre di Cagliati che^ si

dtfferenzia d,all'originale per alcune di{ferenze for-mali nella composizione tipografica e nella stam-pa. Cfr. BarsAlrro, L., La stanpa in Sardegna neisecoli XV e XVl, Fienze, L968, pp. 150-152, n. 42.

14

lr

LABORE

.fiadrid. Por Luis Sanchr

42

Page 41: VESTIGIA

Il Condaghe di S. Pietto di Silki:nota ms. del sec. XVII e paginainterna del ptezioso codice (sch. 1)BUS

Ms. cart.; sec. XVI (24.XI1.1563); mm. 310X215;c. 118.

Pennacuns DE CASTTLLEJo, ANToNro t6

lEpistolario).

Scritt. ita. Lingua lat., ita., spa. Leg. non coevain rnezza pelle. Alla {ine del testo una ffascrizione:<< Sacro Sancta Synodus Tridentina hos qui se-quuntur de sacramento matrimonii edidit ». Notadi poss. ms. << Ex libris Monsserrati R.ossellò ».Donato alla Biblioteca Universitaria di Cagliarinel 1841 dal Canonico Faustino Baille.

BIJC . S.P. 6.2.]9

ll Paragues, già canonico di Tamagona, ricoprìimportanti incarichi, a Trieste, come vescovo, poinelle Fiandre e a Madrid e infine fu arcivescovotli Cagliari dal 1.538. Le lettere (1558-1561) cherivelano un carattere combattivo e intolleranteIurono scritte in Trieste, Ginevra, Fiandre, Ca-gliari, Trento e Roma. Uomo di ingegno e culturasorprendenti, possessore fra l'altro di una raccoltalibraria di notevole ampiezza, agì con fierczza de-nunciando con vigore angherie ed ignoranza.

llibliogra{ia:

I)rnnacurs DE CASTTLLEJo, A., Epistolario di An-tonio Parragues. A cura di parurne ONNrs Grl_(I)BBE. Milano 1958.Mr^ucrNr, G., Epistole di Parragues de Castilleio.ln: «Studi Sar.di», Sassari, 1950.

I)oRCeLr, JueN TonaÀs t7

lnformacion y curacion de la peste de Cara-,goca. Y praeseruacion contra peste en ge-naral. Compuestd por loan Thomas Porcell,lardo, doctor en medicina. En Carugoca, Encasa de ,la viuda de Bartholome de Nagera,t 565.

#.,rirlt

I43

Page 42: VESTIGIA

4r'T

Pagina interna del ms, membranaceodegli « Inventari » (sch. 40) BUC

L4l, 1,12, U2l c., 4o; rom., lingua spa. ' lnizialiincise, 1 ritr. del,l'A. Ep. dedic.: « A la S.C.R.M.

del Potentissimo y Inuictissimo Monarca DonPhilippe... Rey de ,Ias Espafias... »>. « Al muy illu-sre Senor Don ,Bernardo de Bolea, Vicecancellerde los Reynos y corona de Aragon... El doctorIoan Thomas Porcell. D,P.S. )>' Note mss. Leg',in perg.

BUC

Il rnedico sardo Juan Tomris Porcell diresse l'ospe-

dale generale di Saragozza durante l'epidemia dipeste del 1564. In quell'occasione studiò gli ef-

fetti di questa malattia su,l cotpo urna'no, eseguen-

do numerose autopsie su cadaveii di appestati, ed

elaborò nuovi metodi di cura e di prevenzione.

ArucerEnro, QurNro Trsrnro 18

Ectypa pestilentis status Algheriae Sardiniae.Calari, typis haeredum Reuerendissimi quon-dam D.D. Nicolai Canelles, Episcopi Bosa-nensi,s, excudebat Franciscus Gu,arnerius1588.

11091 p., 8o1 tom., lingua ,lat., spa. - Iniziali incise.Ep. dedic.: << Ioannes Andreu Totius Regni Sardi-niae Archiater, Quincto Tyberio Angelerio vitoinsigni, S. ». Nota di poss. ms.: <<St. Bolasco Pic-cinolli A'lghero ». Leg. in perg.

BCA

Quinto Tiberio Angelerio, medico, visse intornoalla fi.ne del XVI sec. ad Alghero, dove esercitòla sua professione, particolarmente durante la pe-stilenza del 1582-1583 da cui trasse spunto per lasua opefa.

Aucr,n, EouoNn t9

Catechismo o summd de la religion christia-/ta, colnpuesta en lengua lrancesa por elmaestro Ernondo Anger de la compafria de

44

Page 43: VESTIGIA

I-a prima edizionc a stampa, eseguitada Nicolò Canelles, delle opere diVenanzio Fortunato (sch. 26) BUC

Iesus: y traduzida por Lorengo Palmireno,corregida y emendada, ! en algunas partesafiadida, y en otras madada, por el ruuyReuerendo Padre Antonio Cordesses, Prouin-cial de la mesma compafria de lesus. Im-presso en Ca,llar, por Vincentio SembeninoSa,lodiano, a despesas del Reuerendo Cano-nigo Canellas, MDLXVI.

70, l2l c., 80; rom., cors., ling,ua spa. - Alcuneiniziali incise, fregi. ,Pdvilegio del viceré A;lvaro deMadrigal e imprimatur di ,fra Miguel de Camanga,priore provinciale dei Carmeli.tani d'Aragona edesaminatore e correttore del Santo Ufficio di Va-7enza. Ep. dedic.: . A la .muy illustre seffora Do-na Anna de Madrigal y de &rdona, Visomeynade Sardefra >>. Note di poss. mss.: « Ex librisMonsserrati Rossellò », « Biblioteca Ballle ». Leg.in pelle; esempl. restaurato. ] BUC

II catechismo di Edmond Auger fu uno dei libriche ebbero più ampia diffusione nel XVI secolo.Venne aadotto in varie lingue ed ebbe numeroseedizioni. L'autore, un gesuita fratcese nato neil

7fi0 ad Allernan, presso Troyes, e morto a Comonel 1591, fu un {amoso predicatore che si distinsenella lotta conto i calviaisti e divenne confessoredi Enrico III di Francia. Il volume esposto è Iaprima opera pubblicata a Cagliùli. da,l canonicoCa,nelles, al q'uale il viceré Alvato de Madrigal,nel privilegio trascritto al,l'inizio del libro, rico.nosce il merito di aver introdotto la stampa inSardegna.

Arr,s s Tennlrse (Diocesi) 20

Prirna Usellensis Diocesana Synodas. CalarJ,excudebat Vi,ncentius Symbeninus Salodien-sis, MDLXVL

124, llll p., 8o; rom., lingua lat. - Iniziali incise.

Ep. dedic.: << Perus Fragus Usellensis et Terral'

Page 44: VESTIGIA

Ft=

I

l

1

bensis episcopus, clero populoque. suo perfecta'm

"rii"rqrÉ hoÀiti, salutem»' Leg' in petg'

BCA

I1 volume comprende: gli '\tti del primo sinodo di

ilJi;;^ì;ai i a"'.!ti del secondo sinodo-di

Ù;;iil; iuàoi'ira.tti dal vescovo Perez del Fra-

;;l à;;;;i del sinodo di oristano (1566) ln-

il,ri ;dl'À;escovo Gerolamo Barbatà' Questi

linr& ì*u-.ntano f impegno 'profuso. dalla Chie'

sa satda neJl'opera di tisanamento del costuml -

e

ii ;;J;'nella diffusione delle norme del

concilio di Trento.

CHrese CerrgLrcl 21 '

Canones, et deueta sactosancti' oecanenici'

;'";;;;;ri;' òoncitii Tridentini, sub Pauto

1ru7 utio IIl, et Pio llll' Calati' excudebat

Vrr.É"ii"t' SrÀUenius, tvpis Nicolai Caflel'

les, MDLXVII'

UlO),322 p., 8o; cors', lingua trat'.- Iniziali incise'

i"i ii.tr. noia di poss' ms' Leg' in perg' BUS

Ouesta edizione dei Canoni' successiva di so'li

ì.'r"tr'i- *ella del Man'uzio' nella licenza .alla

ri.",i'^"aa ii."'a At"to de Madrigal contiene

i{riu'rr"rrion , già presente nel Catechismo .del-

i'À;;.t, del primato del Canelles nel'f istituzione

ài ,rrt' tipografia stabile in Sardegna'

Grnsot'1, IuaN 22

luan Gerson d'e la initacion de,Iesu Chù-st.o'

;-;,;;;;;;rio det ruundo' cartar' P!l.vin-:J;i;-#*benino, impressor del R' Nicolas

Cafiellas, MDLXVII'

l», Dl c., 16o; lingua spa' - Nota di poss' ms'

Leg. in Petg. BCC

Gerson Ivan. Reims 1)6). Lione 1429' Talogo,mistico e 'filosofo.

Scrisse varie opere di carattere

ascetico. La Irnitacion de lesu Chtisto gli venne

atuibuita 1a prima volta in un codice del 1460

e in seguito in un'edizione a Venezia del 1483'

L'Irnitacion non compare però in un etrenco di

opere dell'autote, steso dal fratello nel L42)'

MoNreftrs, IeYur'

**lK"ffiffiffi*d§# &.

'lrì.. -r ,a.iAhvrrT {I'.'futl -fl-[,Ècndr Sr n'?or urn vul-qo nunftpJtu l,id vctu

[orun, cxcruphriti tìdirrrurrtti.r{ìigrtunt,4nò mcdiot I r.lr lrgètre ftatrr s d: i' /{ir}'{{r ls-ù{11

,!!,. .. .,t, i;', ."Qr.linisPrr.trcr',o r,,'o';l$n r rliquor Srn&orir Srift uutuq'n,iloti,i,uIt",. rt.ldrttir, . ;."4..:,ti.'r'rl:'"

. . : rìtlotulrì Vlltl lrlll1trt., ti' 1,.,'ltl Ji rrlì1 ll'it(l r.l','r!tcrIon'nifi lt

[inJ l,É " ì,, trs.pc!, r n tlr r'fr'i.ùrrr Plcilrtilr'

Esoeio, i lrte ttuy breue, y prouecbosa- pa'

,o'oyudà, a bien ruorir en el incierto dia y

bori de la muerte. CaTlat, por Vincenci-o

Sembenino, impressor del R' Canonico M'Nicolao Canyellas, MDLXVIII'

[96] c., 8o; rom., lingua spa. - Iniziali ln"-rst' E9'

à.ai.. At « Illusre Sefior Don Giner Rabaca de

Perillos, Seflor del Castillo de Madrona, y de laVaronia de Dos aguas. Fray Iayme Montafies"' »;

e a c. ): « A1 muy illustre y Reuerendissimo Se-

fior Don Antonio Pàmag'ues de Castitleio "' Su

humilissimo subdito, '.. Antonio Atzori, Cano-

nigo... >>. Licenza a,lla stampa {irmata da: -«

M'Trlstan Canonigo y Comissario General >>' Note

di poss. mss. passim. kg. in perg. BCS

L'ooera. unico esemplare esistente in Sardegna'

,i..rt.,'n.l ,quadro della produzione di argomento

;;ltg;* ,rrri fruqo.n,u nell'Isola nel XVI sec'

Coloue, Jueu 24

lDecada de la passion de nuestro Redentptor

iesu Cbristo; ion otra obra intitulada Canti-

co de su gloriosa resurreciofi; corTTpues.ta

io, ,t illuirissinao Sefror Don luan -Colo''*r, -irià, ai h Ba,o'ia de Etda' AlcaYde

iit òottltlo de Alicante, Visorrey y Capitan

General Dor su Magestad ert esto Reyno de

é;;;r;ri. [En ca'fler, Por vincencio Sem'

I

I

{,1,

Page 45: VESTIGIA

« De la imitacion de Iesu... » di IuanGerson. Tra le primissime edizionistamDate dalla neoinstallata tipografieCanelles di Cagliari nel t567 (sch. 22)BCC

fmpressor de Reuerendo Doctor Ni-ts Caffyellas, Ca-nonigo y Vicario Generalla Yglesia de Ca'llet, MDLXXUI.

162 c., 8o1 cors., rom., lingua spa., la.t. -

€ note.si ticavano da Belserrro, L., la stanpaSailegna nei secoli W e WI, Firenze, 1968.

numerose calcografie. Ep. dedic.: « A 'la

. la Emperatrice Nuestta Sefiora ». Esempl.te del front.. e di alcune ca,rte. kg. moder-

in ,pelle; esempl. restaurato.BUC

privilegic per la stampa di questo scritto poe-

di Juan Coloma tenne concesso all'editoredallo stesso 4., in qualità di Viceré dimenffe l'imprimatur fir rilasciato al ti

V. Sembenino dallo stesso editore, invica.rio generale del defernto arci',,escovo

de Castillejo, e confefmato dal nuovoFrmcisco Perez.

Cerrolrce

baptizandi, et reliqua sacramefita ad-i. Secundum rnorerfl sanctae Ro-

Ecclesiae ad osam Ecclesiae Pilna-Callaritanae, totiusque eius Prouinciae.

loilbus, ac Parocbis pernecessarias. las-adnodum Reuerendi Ioannis Ferrer...s, recognitus, approbatus & pluribasauctas; curn Indice locupletissimo. Ca-Typis haereditatis Reuerendissimi quon-Don Nicolai Ca,nelles Episcopi Bosa-

Excudebat Franciscus Guarnedusis, 1587.

, 295 p., 4o; rom. cors., lingua lat., spa.,til. - Front. con vignetta; alcune incisioni.lnc I'editto del vicario dell'arcivescovatoFetrer, in cui si ordina la stampa del l,ibro e

acquisto da parte degli ecrlesiastici. Ep.« Antonio Auori, doctor en sacros Cano

25

Page 46: VESTIGIA

f,'Il frontespizio del libto del medicoAngelerio sulla epidemia di peste adAlghero (sch. 18) BCA

Nota manoscritta nell'ultima paginadei << Canoni e decreti » del ConcilioTridentino (sch. 21) BUS

nes, canonigo y dean de 1a sancta MeffopolitanaYglesia de Caller... A los reuelendos Rectores, ycurados de las Yglesias y rectorias... ». Esempl.mancant€ delle pp. 243-260, che contenevano for-mule esorcistiche. Nota di poss. ms.: <( Ex librisMonsserrati Rossellò », altta nota rns. alla p. 242;esempl. censurato. Ireg. moderna i'n polle; es€mpl.restaulato'

BUC

Questo testo, stampato con cura dal Guarnerio peri tipi degli eredi Canelles e indiizzato al clero sar-

do, contiene le formule da usate neli'amministra-zione dei sacràmenti. Alcune formule esorcisticherisultano parzialrnente asportate o censurate.

VrrveNrrus FontuNnrus, HoNoRrus Cln-MENTiANUS 26

Venantii Honorii Cleruentiani Fortunati pre-sbyteri Italici aetusti ac Cbristiani poetaeCarminum, libri octo.Nunc primuru typis excussi, & per lac. Sa-luatorem Solanum Murgensem, ab innume-ils rnendis, quae elant in peruetusto codicemanu scripto purgati ... Additi etiam sunteiusdern Fortunati, de uita S. Martini lib.IIII. Calari, Excudebat Vincentius Sembeninus Salodiensis, Impressor R.D. Nicolai Ca-nyelles, MDLXXIIII.

i8l, 140, [4] c.,8o; cors., rom., lingua lat. - Fregie iniziali incise. l,eg. in perg'

BUC

L'editore Canelles pubblicò anche libti di carattere

letterario, di autori latini classici, come Cicerone

e Ovidio, o cristiani. Il volume esposto contiene

la prima edizione a stampa del,le opere del poeta

latino del VI secolo Venanzio Fortunato.

Snunrne, AN»nÉs 27

lGrammaticae Latinae prima institutiol.Neap., Imprim. Laelius Sessa, Io. FranciscusLombardus, Apud Horatium Saluianum,t57 5.

119 c.,8o; cors., rom., lingua lat., spa. - A. e tit.si ricavano dall'ep. dedic., tre note tip. si ticavano

dal coloph. Ep. dedic.: «Andreas Semperius Ho-

norato Ioannio Patricio Valentino Caroli PrincipisHispaniarum praeceptori dignissimo. S"P.D. »' No-

te di poss. mss.: <( F. Vincen. Cas. >>, « Est. Bi-

blioth. col. cal. Soc. Jesu >>, <r fr. V. Casula »'

Esempl. mancante del front. Leg. in perg' BUC

Tra gli insegnanti di cui è attestata la presenza

in Sardegna nel Cinqueòento vi è Andtés Sem'

pere o Semper, medico e letterato nato ad Alcoy

in Spagna agli inizi del secolo e morto a Maiorca

verso i1 1571, che fu app:rezzato docente di reto-

rica all'Università di Yalenza. Del manuale digxammatica del Sempere si conoscono due edizio-

ni sarde, la prima, pubblicata a Cagliati dal Mo-

retto nel 1557, fi però stampata a Lione; la se-

conda, di cui finora non si conoscono esemplari,

venne pubblicata a Cagliari daI Canelles nel 1585.

Ms. cart.; sec. XVI (1557); mm. 430x280; c' 89.

FuNneno

sea dotatio collegii bosaquensis.

Scritt. bastarda ita. opera di più mani. Lingua lat'Codice ornato da lettere iniziali got., elaborate inbianco e nero, al,le c. 24r, 25v e 27r, in ottimostato di consetvazione. Restaurato nel 1978. Leg.

coeva in perg. con conffafforti in pelle, restaurata.Bianche le c. )7, 39-40, 78-84. Segni tabellionali.Non figurano note di poss.; si plesum€ ptovenien-

te dal Collegio Gesuitico di Cagliari.BUC - Ms. 4

,uT:iiir,rr+:rl

T..*f § É R I 1 A N G E Lf, H"I INCTYPA

FE.S?IT,INTIS S;?Ir,INTIS STdfiTV§ ALsl.{EI{IAfl {#

§ÀRDIT.IIAE,

ILEM E ]!f $NCAS{,&r 6'N,r f &+ &fi s I l!"r.

ACCFDl'ET EI9SIIIODI [IIIERIATlucrJ,d,* I.,florir, nrtaon ÀnJra* Lrcuna r'*lurrrum drrr,io,um durhorum rd,lrrlon bur rd cror*

ùéE ,rrrifliii{ r ffiÈBsft iti*iitridfle[ {t*ii&idi*to rdomrttqh {ucre rccqttr.

Ar) ILi.l'n.P. MIC'iM

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Page 47: VESTIGIA

Disegni e formule propiziatorieconro Ie ferite da armi da taglio(sc. 44) AVA

I1 Collegio Gesuitico di Busachi fu istituito nelt557 per i soli novizi, che così furono separatidal Collegio di S. Croce in Cagliari, fondato nel1566 e trasferito a Stampace ne1 1584. Si vuol ri-cordare esponendo ,questo testo il ruolo dei ge-

suiti nella diffusione de11a cultura e della istru-zione anche in Sardegna.

GoNzece, FneNcrsco

De origine Seraphicae Religionis Francisca-nae .eiilsque progressibus. Roma, ex typo-$aphia Dominici Basae, L587

1363, U9l, i11., fol.; rom., lingua lat. EsemplareacefaTo. Numerose incisioni. Leg. in pelle.

BSS

Padre Francesco Gonzaga da Mantova (Gazzolo,Cremona 1546 - Mantova 1620), fu Ministro Ge-nerale delJ'Ordine dei Frati Minori, vescovo diCefalù, Pavia e Mantova. iL'opera De origine Seraphicae Religionis Franci-scanae eiusque progressibus, ristampata a Veneziain due volumi, è fondamentale per la storia e

l'evoluzione dei conventi minoriti nelle varie pro-vince, tra cui que11a sarda, che venne dal Gonzagalhccata dal gruppo delle cismontane e ascrittaalle province ultramontane in ossequio al sovranodi Spagna.

BnoNoo, ANrroco 30

Parte primera [-segund.a] del libro llamadohistoria y milagros de N. Sefiora de Buenay-re ... compaesto por el M.R.P. Fray Afi-tioco Brondo ... En Callar, por Juan MariaGalcerino, airo 1595.

1461, 332, 1221, 544, t4l p., i11., 8o; cors. rom.,lingua spa. - lniziali incise.« Licencia a imprimir i1 libro di Fray FranciscoCumel, "general" de toda la orden de nuestra

sefrora de 1a Merced... » e di Fray Miguetr perlasmaestro N.S. Theologia, Provincial ... de la Or-den de Nuesta Sefrora de la Merced... >>. Seguebenestare di « Miguel de Iesu sacerdote dellaCompania de Iesus » e di « F. Pedro Arias deMàzilla Prior deste Couento de nuestro padresant. Augustin de Callar... » e infine imprimaturdell'arcivescovo di Cagliari Francesco Del Valt.Ep. dedic.: << Don Francisco De,1 Va1l, Arcobispode Ca11ar, y Opispo de las uniones, primado àeCerdefra y Corcega... Fray Antioco Brondo... ».

BCCBrondo Antìoco (Cagliari metà XVI sec. - Cagliari1619), religioso mercedario, dopo 1a laurea conse-gtita a Pisa divenne commissario generale delsuo ordine. Per le sue virtù venne venerato daicagliaritani come santo.

Ance, GrovANNr FRANCESCo 3t

Ioannis Arca Sardi, De sanctis Sardiniae,libri tres. CaTari, typis haeredum IoanniiMariae Galcerin, 1598.

1101, 126, 74, l2l p., 80; rom., lingua lat. - Ini-ziali incise. Ep. dedic. dell'A. a: << Illusris. acreuerendis. D.D. AUonso Lasso Sedefio... ». Sulprimo r. dopo il front. licenza .alla stampa del vi-cario generale: << foannes Thomas Caldentey » edel canonico Penitenziere di Cagliari: << Antio-chus Matzalloy »; nel v. si trova quella dell'fuci-vescovo cagliaritano: << Don Alfonso Lasso Se-de6o ». Alla fine indice ms. di epoca piri tarda. Leg.moderna.

CSN

Giovanni Francesco Arca (Bitti, rnetà XVI sec.)nella sua opera <r De sanctis Sardiniae... >> raccolsele memorie di Santi e Martiri sardi o mafiirizzatiin Sardeg'na attraverso 1o studio di antichi codicimss e dell'opera del Fara.

j

29

I49

Page 48: VESTIGIA

'7?V-

Frontespizio del manoscritto e

.t"À-r'di G' Francesco Fara, ilnrimo stortco sardo, che si servì della

iipografia Canelles per l'edizione dellesue opere (sch. 41-15)

SoRpt, Drnles 32

Chronica d'e lps Santos de Sardefra, diuiliQt

"i -rrorro

libros. Compuesta por el R'P'

Fra^t Dimas Serpi ... Impressa en Barcelona'

"n iuru de Sebastian de Cornellas' A costa

d; M;;; Bernardinò SerPi,'aflo de M'D'C'

16), 215, [1] c', 4"; rom' lingua spa' - Iniziali in-

.isu. Er.mplute niancante del1'ultima c' che è sta-

i, ,iprodott, -t. Ep. dedic' dell'A': « A la

SC.Y.R.M. del-Rey don Phelipe Tercero)>; segue

ep.: «Al lector», e tre sonetti rispettivarnente

di: n Padre {r. Diego Murillo »>, « Padre {t' Ivan

Gazo>>, e di « P.F. Bonaventura Machado »'

Sta con: « Historia de' la vida y milagros del Bea-

to Padre {ray Salvador de Horta"' recopilada por"'

Dimas SerPi..' ,r.BSS

Dimas Setpi (Cagliari 1550) scomparve mlsterlo-

sarnente da1 aenobio atacelitano presso cul vlveva

.o-. - -inoti,a. Ricoprì cariche importanti all'in-

terno di quest'ordine. Fu in Spagna come commls-

,"ti. l"q"itlare nel processo di beati{icazione di

P. Srluuiot. da Horta' Soisse anche: <<De igne

purgatorii contra Lutberum et alios Haereticos >>'

iBri..tlon, 1604) e << Apodixim sanctitatis .Luciferièahritani episcopi, cum apodixirrz sd?lctitatis Geor'

gii Suellensis episcopi », (Roma 1609)'

Aneorrl, GsRorarro 33

Sa ttida, su lftartiriu, et morte dessos .glorio'sos rna;rilres Gauinu, Brothu ' et. G.tanuart'

i" Cututit, per Franciscu Guarneriu istampa-

J"t" a. Éon,Nicolau Cafrellas' t582'

96 p., 8o; cors., lingua sar' - Et'' dedic' dell'A : ,«

As-

,o iIi.*- et R'mo Segnore Don Alonso de Lorca

Ar.hi.pir.op,, Turtitano"' »>' Note 'di poss', mss'

.,iid.'iAi 'Capella 3')'63>> e <<Cav' P' Tola»'BCS

Gerolamo Araolla, letterato sardo amico de1 Fara

;J'r"1il;; a.i s..uig"ti, visse ne11a seconda..metà

àir-ivr-r... F, cuionito della Cattedrale di Bo-

;;. L';; Sa aida, su martitiu' et ruotte-dessos

ior';orir: *ortires Gau'inu, Brotbu' et Gianuari

iuoor.r..ru il primo tentativo di elevate l'idioma

iffi;;t;. , ii.,g,u letteraria uf{iciale' Scrisse

init,r.r Rimas d.ittetsas spirituales in logudorese

e italiano.

Ms. cart.; sec' XVII; mm' 2O2xl50; c' ))1'

Grrro Y MARTcNACCIo, JuAN GevrNo 34

Segunda parte del niumpho (e lo; trls i!liiirllt,tl*ot Martyres San Gauino, San Proto

",t San Ianuario, patrones y auogados nostros"martvr"izados en-la ciudad de Torres rnetrg-

i"iiii-irraefrd en la persecucion de^Diocle''ciano tt Maximiano Emperadores Romanos

que fie el afio del Sefior 290'

Scritt. bastarda ita. opeta di più mani' Lingua spa'

Leg. non coeva in 'rnezza pe11e' Non figurano note

di"poss. Citazione dal Petarca, Trionfi, alla c' 4);

,roÉ rnr.gin"ti a1le c. llv, 69, 70rv; parti de-

bennate.' BUC 'S'P' 6'6'27

Giovanni Gavino Gillo Marignaccio' soittore

de1 sec. XVII, sassarese, fu notaio e segretario

ie1la stessa città. La sua vena poetica si accese

in seguito alla scoperta, awenuta ai-suoi tempi

""ffr--Umli.^ di S. Gavino di Porto Torres, de'lle

;;ìG; dei Santi Gavino, Proto e .Gianuario' .LapiiÀ. p^tr. di questo testo fu pubblicata nel 1616

i., un 'lit,ro

che è considerato il primo prodotto

del1a stamPa sassarese'

Srneoe, ANuoco

Relatione della rnorte che ha pdtito-in-A-!-oicri il Padre Francesco Cirdno Sardo della

Z;iri ai Sassari, frate conuentuale dell'Ordi'

Page 49: VESTIGIA

IncisioneDelitala y

in rame dal libro de[ poeta

Castelvi (sch. 18) BUC

ne di San Francesco. Tradotta da spagnolodal Dottor Antioco Strada sardo ca[aritano.In Turino. Stampata in Barcellona, .et ri-stampata in Turino, per gli Heredi di An-tonio Bianchi, MDCV.

[4] c., 8.; rom., cors., lingua ita., lat. - Ep. dedic.:« Alf illustre et R. Signor Gauino Magliano sardodottore in theologia, & ambe leggi, canonico diAmpurias ,r. Leg. moderna in cartone.

BUC

I1 cagliaritano Antioco Strada tradusse in italianodallo spagnolo, rielaborandola, questa breve cro-naca che descrive minuziosamente i1 martirio delftate sassarese Francesco Cirano.

Ms. cart.; sec. XVII (1638); mm. 220X160; c.2$.

Vrrern, Serverone 36

Vida, martyrio y milagros de San AntiogoSulcitano Patron de la Isla de Sardegnacuijo cuerpo se hall6 en las catacumbas desu Iglesia de Salcis el afio 1615 a 18 demar7o, compaesta, esrita y recopilada de labistoria y olicio antigo del dicho Santo porel R.do Fray Saloador Vidal Menor obser-uante, Tbeologo y Predicador General de laProuincia de Toscana.

Scritt. ,umanistica corrente del sec. XVII; presu-mibilmente arrtogtafa. Lingua spa. I1 testo, chesembra predisposto per la stampa, riporta [e indicazioni dei Éregi tip. e de1 motto. Alcune cancel-lature e numerose sottolineature. Comprende unabreve trattazione sui letterati cagliaritani e unelenco dei << Santos naturales de Ca1ler ». Alle c.200-2)5 una relazione su alcune antichità dellacittà di lglesias. Leg. in mezza pel\e.

BUC - S.P. 6.5.1r.

Giovanni Andrea Contini, di Maracalagonis, pirinoto con ,1o pseudonimo di Salvatore Vitale (oSalvador Vidal) {u il più fecondo autore del Sei-cento sardo, scrisse in italiano, latino e .spagnolo,opere storiche e agiografiche, in cui riunì notizievere e {antastiche, senza alc,un criterio scienti{ico,e compose anche un poema, Urania_Sulcitana, tnlingua sarda.

Ance, Aurroco

El Saco inuaginado co?nedid lamosa delM.R.P. Antiogo del Arca... En Sacer, en laImpr. di Hieronymo de Castelui, y Logu,por Antonio Seque, afro 1658.

XVI, ,4 p., 40; rom., cors., lingua spa. - Ne11a primap. dopo il front.: « Licencia » di dare alle stam-pe I'opera: « Pedro Pablo Polo Canonigo de laPrimacial Iglesia Turritana... ». A p. V ep, dedic.del: << Doctor Pablo Ornano Saceres Pleban deJas Parochiales Iglesias de Usini, y Tissi », a:« la antiqu,issima y nom€nos noble que fidelissimaCiudad de Sacer >>. Su1 front. nota di poss. ms.:« ex libris Ioannis Franci Dono Iacomy oppidiSaceri >>. Leg. in perg.

BUS

Si tatta di un dramma saoo in lingua spagnolascritto da Antioco dell'Arca, gesuita sardo vissutoverso la metà del XVII sec. L'opera, ne1la suafinzione letteraria, tratta della sparizione e de1lasuccessiva ricomparsa dei cotpi dei martiri turri-tani nella basilica di Torres.

Dsrrrere y CesrBrvf, fosenH 38

Cima del monte Parnaso espdfrol con ldstres Musas castelldnas Caliope, Vrania, yEuterpe f ecundas en sus assumptos, pollas uarias poesias de Don Ioseph Delitala,y Castelui, cauallero de la Orden de Cala-traaa, cauallerizo de su Magestad en el

37

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Page 50: VESTIGIA

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I Fofi

§r'ritt,

( lnrterlte p

Itrrrnrrrrlglla

Un'alta edizione della TipografiaCanelles, passata in ptoprietà a J.M.Galcerinoi << La storia dei mitacolidi N.S. di Bonaria » di A. Btondo(sch.10) BCC

Reyno d.e Cerdefra, pregonero mayor de

è1, y gouernador de los Cabos de Caller, yGallura. Illustradas con unas Diacrises, que

preceden Por Don laYnze Salicio EnCa'ller, .por Onofrio Martin, 1672.

LIV, 441, t15l p., 40; rom., cors. lingua spa',

lat. '-

Fregi; incisioni in rame. Ep. dedic : « AlRey nuesffo sefrot de las Espafias Don Carlos

secundo ».. Contiene due sonetti del figlio detrl'A.,

don Geronimo Mathias De1ita1a. Leg. in mezza

Pelle' BUC

Nelr XVII secolo i letterati sardi §crivono'quasisempre in lingua spagnola e si esprimono secondo

modi e forme propri del1a letteratura spagnola

dell'epoca. Uno dei principali esponenti del mondo

leiterario locale è il poeta Ioseph Delitala y Ca'

stelvi, nembro del1'aristocrazia sardo-ispanica, \a

cui opera si inserisce pienamente nel quadro della

produzione letteraria spagnola dell'età barocca.

Ms. cart.; sec. XVII (18.XI.1688); mm. 147x105;c. 136.

ANroNro Me.nIe DA EsTERCTLY 39

Libro de comedias escripto por Fruy An'tonio Maria de Estercily, sacerdote capu-chino eru Sellury txoDembre a 78 afro L688.

Scritt. umanistica corsiva. Lingua sar., spa. Leg'

coeva in perg. Codice ,lacunoso dopo 1a c' l)5.BUC - Ms. 193

Di Antonio Maria da Esterzili ( 1645 - Sanluri

1727) non si conosce 'i1 cognome. Scrisse in vo1-

gare sardo componirnenti poetici di argomento re[-gioso. Per ulteriori notizie bibliogra{iche vedi: Re-

gestum Capuccinorurn Prooinciae Calaritanae, uol.

fI, conservato presso l'Archivio de1la Curia Pro-

vinciale dei Cappuccini di Cagliari. Il ms. è par-

zialmente edito.

Bibliograf ia:

ANroNro Manra. le. Esrunclrv, Comedia de la pas-

sion de Nuestro Seiior Christo. A cura di Rer-

FAELE G. Uncroro, Caglian, 1959.

Arzre.ron, F., Storia della letteratura di Sardegna,

Cae\iari, 1954.

Ms. membr.; sec'

c. 28v-29r.

I INvrnrenr

XIII (1228); mm. 200X 115;

d,i argenti, libri e sdcli atedi, delle -cbies-e

di S."Gltta, S. Pietro e S' Maria di Cluso)'

Scritt. got. ital:.ana. Lingua lat. Leg' in perg' flo-

scia rifatta in {ase di restauro ne1 1978'

Il testo {a parte di un codice miscellaneo (30 c'),

noto col titolo di Sinodo di S. Giusta, contenente

25 testi, ua cui g,li atti de1 Sinodo'

BUC - S.P. 6 bis 4.7

Il codice, molto bello, è importante anche perché

è i1 solo prodotto finora conosciuto del1o suitto-rio de11a chiesa di S. Maria di Cluso; venne ritro-vato a Firenze da1 Baille, de1la cui biblioteca fece

parte, e poi passò a1la Biblioteca Universitaria diCagliari. L'inventario racchiude una quarantina diopere di diritto canonico ed ecclesiastico, libri dipreghiere, messali ed anche libri di carattere scien-

tifico tra cui un << De abaco >> ed un <r Lapidario >>.

Bibliograf ia:

Cern,t, A., Inoentari degli argenti, libri e anedi

sacri delle chiese di S. Gillia, di S. Pietto e di S'

Maria di Cluso, Cagliati, 190E.

Zrccur, G: Note sul codice' di S. Giusta della bi'

PART§ P(IMERA D§f LIBBO

tl Crr r r r, Cod li.enci! drt OrJifl !ria, t priuilrgi*Pe l*À *rÉri. fiJ(qiio, Afi) r t {, F

40

I

I

l,l.i

C^P, I. Edque f€r.6trclratigredrdydmm fqllil"ndr latrorr ltl'fil dc N §'à64'L sùénrvÉ. h.(h. P Él S'i'n'lIru (rr uotr-iJfdfo

d+ AÉFs; 6!aJo Pridd,' I @r'DIiGD( c{ Ii (oEqBiftr d'GdrB o'

--d dalor fifbòÈ

ffii***$.F,a:[F

r ii? ii'O{' .;ù-1* t

IT{ I§TO RI At! Isls de Ccr

52

Page 51: VESTIGIA

uniuersitffia di CagLiari, in: « Sandalion »>,

su PTNNA, M.G., Inaentari degli argenti, libritnedi sacri delle chiese d'i S. Gilla, S. Pietrc e

, Maria di Cluso... Comunicazione al Convegno

tema: <( Storia, ambiente fisico e insediarnentinel territorio di S. Gilla >>, Cagliari, 3-5

1983. (In corso di pubblicazione).

cart.; sec. XVI (8 agosto 1565); mm. 210x155;68,

GroveNNr Fneucrsco 41

aanlris Francisci Farae arcbipresbiteri Tu/-i bibliotheca.

cors. Lingua lat. Leg. non coeva in rnuzae catta matmofizzata. Bianclrc le catte 22-24,

52. Nota ms.: << Ex libr,is Monssetrati Ros-

»>, Faceva parte della biblioteca del Can. Fau-Baille e nel 1843 {,r.r donato alla Bihlioteca

itaria di Cagliari.BUC - S.P, 6.'.40

Giovanni Francesco Fara, il nostto famoso sto-

€ letterato del '500, ci resta anche il catalogobibl,ioteca giustamente nota, a testimonianza

tipo di interessi e delle fonti immediatamentei. .Il catalogo elenca per materia i testi

cart., sec. XVII [?], mm. 210X160, c.

MULE PER MernFrcrl 42

cors. Lingua sarda.

AVA

relative ad .una denuncià per pratiche magi-presso il tribunale del S. Uffizio di Alghero.

di maledizione di Luigi Bella contro la fa-

Ms. cart., sec. XVII [?], mm. 210X160, c.

[FonvrurB Pnoerzreronrn] 4a

Smitt. cors. Lingua sarda

AVA

Carte relative ad una denunzia per pratiche magiche,ptesso il tribunale del S. Uffizio di Alghero. Le{ormule probabilmente hanno la funzione di scon-giurare i malefici.

Ms. cart., sec. XVII [?], mm. 320X220, c.2.

IFonuurenro PRoPrzrAToRroA.CARATTERE RELIGIOSOT C4

Sctitt. cors. Lingua ita. volgare e lat. k formulesono completate da disegni sim;bolici.

AVA

11 possessote di questo {ormulario, portandolo ad-dosso poteva assicurarsi f immunità da atmi d.a ta-glio e alti benefici q'uali la facilità del parto ellarresto delle emorragie.

JonN oer, Ju»rcr 4s

Viene cantato nella cattedrale di Alghero durante ilvespro di Natale fin dal .1503, per ricordare la di-scesa di Cristo sulla terra nel giorno del giudiziouniversa,le.Il canto è articolato in dodici strofe in lingua cata-lana. II testo originale su pergamena è andato di-sperso. Sono presenti nella Cattedrale diverse copieottocentesche di cui una con testo musicato.(. AVA

Ms. cart.; sec. XVII; mm. 2@X145,3)O p.

Lrsno 46

de la uenerable, y Arcbicoladria det Spiritu

Santo, eregida en la Iglesia del glorioso Prin-cipe San Miguel Arcbangel de la Villa deSanto Vero Milis, en donde se cofitieflentodos los Officios, y Laudes, qae en ditbduenerable Cofadria suelen esiilar, y ca,ntarsegun uan notados en la tabla, y calendariod.e los tlteses; ...

Scritt. libraria di più mani. Lingua sardo, lat. - Ini-

La presente opeta ,che contiene gli Olficios e leLaades che la conf,raternita dello Spirito Santo erasolita comporre e cantare nei tempi e ,nei modiindicati nell'opera stessa, .fu ttascdtta dal frateMaqrizio Carru fra il L726 ed'l L727, essendo prio-re della Confraternita Juan Caria Madedu.

CSN

Manca.

Page 52: VESTIGIA

TEOLOGA E RELIGIONELettera capitale miniata dal<<Compendium theologicae(sch. 5) BUC

codiceveritatis »

Non è un caso che il primo libro stam-pato da Gutemberg sia una Bibbia; nelperiodo degli incunaboli (dal 7455

^l1500) vennero stampate in Europa, 'se-

condo 1o Hay, almeno 30.000 diverse e-

dizioni, di queste circa la metà erano diargomento religioso. Dopo quellu i, g9-

tiCo dello stampatore di Magonza 1e edi-zioni della BIBBIA si rnoltiplicarono e

via via che la tecnica di produzione deicaratteri si specializzata, se ne stampafo-no in ebraico, greco, arabo. poliglotte.

Accanto ai classici della teologia scola-

stica (TOMMASO D'AQUINO) circola-rono le opere dei padri della Chiesa(AGOSTINO) e di teologi medioevali(DUNS SCOTO) studiati e rivalutati an-

che a seguito degli studi platonici dagliumanisti fiorentini. Naturalmente anchele tesi dei riformatori vennero stampatee si può sicuramente affetmare che sen-

za l'imvenzione della stampa, la loro dif-fusione non sarebbe stata così vasta.

La Chiesa con il Concilio di Trento(1545-1563) e l'Inquisizione si batté perimpedire la diffusione delle nuove ideedi Riforma. La stampa era condizionatadalf imprimatur d'obbligo per i libri da

pubbliòare, mentre per i libri pubblic?tiirn'apposita commissione provvedeva allaredazione ed all'aggiomamento 'di un ca-

talogo dei libri alf indice (INDEX LIBRO-RUM PROHIBITORUM).

Questo pesante intervento censorionon riuscì tuttavia ad annullare i fermen-ti riformistici ed ereticali che si diffusetolargarnente ,per tutto 1'arco del secolo

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Page 53: VESTIGIA

La Bibbia scritta in arabo e latinocurata dall'otientalista Raimondi nel1591 (sch. 3) BUS

xvr (ERASMO SAVONAROLA).In Sardegna le tesi dei riformatori eb-

bero scarsa penetrazione; di conseguenzaanche la repressione dell'Inquisizione fualquanto blanda, o comunque inefficacecome dimostra 1'a1to nurnero di testi al-l'indice circolante nelf isola.

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56

Page 54: VESTIGIA

Lettera capitale miniata in azzurro eoro zecchino dai << Librisententiarum » di Petrus Lombardus(sch. 6) BUC

Ms. membr.; sec. XIV; mm. 180x128; c. )65.

Brnrre sACRA 1

Scritt. got. libraria italiana ,su due col. Lingua lat.Il codice è decorato da rniziali miniate e rubricatocon inchiostro rosso e b1u. I1 volume è mutilo delleprime carte e privo di molte lettere iniziali. In unanotazione ms. compare il nome Samuel. Un'altra è

di difficile lettura. Leg. non coeva in perg.

BUS - Mss. 218

Pregevole esemplare scritto su pergamena finissima.

BrrrIA, in latino

409 c., fol.; got. Lingua 1at. - Lettere iniziali ornatein azntro, o in rosso, o in azzurto e rosso; a,lla

c. 1 una grande « B », iniziale di Bibbia, got. a

stampa con ,i doppi tratti e volto umano. Unicoesemplare noto in Italia. Nota di poss. rns.: <<Ex

libris Monsserratai Rossellò ». Leg. in mezza petg.;esempl. restaurato.

BUC - Inc. 95 (cÉr. IGI 1676)

Esemplare molto Lrello e ben conservato; l'aspettodel volume è tipico della migliore tipografia tedescadel tempo.

Bmrre, Nuovo Tr,srenarNroILione], Mathias Huss, 1494.

Euangelium lesu Cbristi. Romae, ,in typogra-phia Medicea, MDXCL

9-462 p., 4,; aru.-rom., Iitgua ara., lat. - I1 tit. siricava dal tit. corrente, numerose incisioni, esempl.acefalo. Leg. in pelIe, con impressioni dorate.

BUS

L'opera è curata dal noto filologo e orientalistaGian Battista Raimondi che aprì nel XVI secolo

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Page 55: VESTIGIA

T"Un ampio ed illustrato trattato sugli<( instrumenta »> di matitio nellbperadi Gallonio (sch. 28) BUC

una tipograÉia orientale a Firenze. La traduzionelatina è attribuita ad Anhnio Sionita. Cfr. IstitutoCentrale per i1 Catalogo Unico, Bibbia. Catalogo diedizioni d stampd I50L-L597, Roma 1981, n. 5747.

Ms. membr.; sec. XIV; mm. 275X190; c. 271.

BRoN»At, Aeurlreruus

Distinctiones praedicabiles fratris AemilianiBrondat.

Scritt. got. Tibraria ita., presumibilrnente di due rna-ni. Lingua lat. Lettere iniziatri in rosso ornate di az-

zurro oppure azzutte otnate di rosso. Rubricato,ricco di note marginali, talvolta sottolineate in rossoe glosse marginali. Leg. non coeva in mezza pe7ll,e.

BUC - Ms. 81

Non si conoscono notizie biografiche sull'autore.Si tratta di un codice del frate Emiliano Brondatche racchiude diverse prediche o meditazioni siste-

mate in ordine atrfa etico per argomento.

Ms. membr.; sec. XV; mm. 155X110; c.20).

CorurpBuuruu

theolo gicae ueritatis.

Scritt. semigot. Ling,ua lat. Codice impreziosito da

molte delicate miniature, alcune delle quali ornano

buona parte de11e carte, altre soltanto i capilettera.

Ogni capitolo è rubricato. Leg. non coeva in perg.

rigida. Note mss., << Ex Bib1. Ios. Ren. Card. Im-perialis », « Al1a R. Biblioteca di Cagliari presieduta

dal Sig. Dr. Luigi Baylle il Teol. Antonio ManuntaDirettore del R. Ospizio degli Orfanelli di S. Luci-lerc il 25 dicembre 1827 »'

BUC - Ms. 1g7

Si tratta di un compendio del1'opera Sumtna Theo-

logica, attrlbtita a S. Alberto Magno (vedi anche

scheda n.15).

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Page 56: VESTIGIA

Pagine iniziale e intetna del << Trattatoéontro il peccato della lingua »> diDomenico Cavalca (sch. 19) BUS

Ms. membr.; sec. XV; mm. 260x175; c. 202.

Pernus LorvlaeRous 6

Libri sententiarum.

Scritt. got. libraria. Lingua 1at.. Codice impreziositoda 3 capilettera alle c. 61r, 108r e 142v su sfondoazzu.tro cotr contorni in oro zecchino. Altre nume-rosissime lettere iniziali in rosso ornate di azzottoe azzulre ornate di rosso. Rubricato. Leg. non coevain perg. Il codice è ricco di note marginali coeve e

successive che ne testimoniano l'uso da parte didiversi studiosi di teologia; acquisraro dalla Biblio-teca Gui,llot di Alghero, già Biblioteca Simon, nelt936'

BUC - Ms. 281

I Libri Sententiarum sono i1 testo teologico piùdiffuso ne1 Medioevo. L'A., Pietro Lombardo (sec.

XII), considerato tra i fondatori della teologia siste-matica, fu uno dei primi a racchiudere in un'operaorganica f intero materiale dogmatico. Le sue sen-tenze furono la base comune alf insegnamento teo-logico.

Ms. cart.; sec. XV [1]'lug1io 14641; mm.210x160;c.141.

LecreNuus, Lucrus CeBcrrrus Frnurelrus7

lDiuinae institutiones) contra Gentiles.

Scritt. semigot. Lingua lat. Codice ornato da lettereiniziali in rosso e azz:tfiro; r,ubricato con note mar-ginali in rosso e nero. Manca la I c. I1 titolo siricava dalla c. di guardia. Presumibilmente provienedaI convento di S. Francesco di Stampace.

BUC - Ms. 140

Si tratta di un codice di Lettanzio trascritto entroi1 13 1ug1io 1464 da Genesio Laporta del terzo otdinedi S. Francesco nella parrocchia di S. Clemente inNovara (vedi explicit c. 137r e I38v). Lattanzio, apo-logista latino vissuto a1 tempo di Diocleziano e di

l'.t.t§

59

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Page 57: VESTIGIA

Frontespizio della Bibbia in latino,piezioso incunabolo conservato allaBUC (sch. 2)

Da un altro raro incunabolo << Ladottrina della vita monastica » di SanLorenzo Giustiniani, è tratta questaincisione (sch. 20) BUC

Costantino, du insegnante diBitinia.

Anrnnosrus, saalo

De officiis. Romae, Johannes Phi'lippus deLignamine, 1473.

t88l c., fol.; rom., lingua 1at. - Nota ms.: « aproba-

tus iuxta regulas expurgatorii noviss.e Hispa,1i editi1632 ». Postille mss. passim. Lettere iniziali miniatein oro e vari colori. Leg. non coeva in perg. Prove-nienza: monastero di S. Maria in Bethlem.

BUS - R.A. D7 (ctr.IGI 4r0)

Primo tentativo di sintesi dell'etica cristiana dedi-cata al c1ero, ma di fatto a tutta la società cristiana.

AucusrrNus Auxnttus, santo I

De ciaitate Del. Neapolis, Mathias Moravus,1477.

L2951 c., fol.; got., lingua lat. - Postille mss passim.

Lettere iniziali miniate in oro e vari colori. Testo

rubricato in rosso e blu. Leg. coeva in perg. 11 re-

stauro ha consentito il recupero de11a perg' ms. incaratteri got. iutilizzata per f indorsatura. Provenien-

za: Convento dei Carmelitani di Sassari.

BUS _ R.A. t$ (&.IGI e73)

Una del,1e numerose edizioni delI'opera di S. Ago-

stino.

DuNs Scorus, JoHANNES

Qu ae s t io n e s q u o dl i b e t al es. Venezia, JohannesHerbort, ed. Giovanni da Colonia, Nicolas

Jenson e compagni, l4.Xll48l ,

[114] c.,4o; got. Lingua lat. - Mancante della c. t;numerose glossg mss. Sono rimasti bianchi gtri spazi

lasciati, come nei mss. per eventuali decorazioni.

retorica a Nicomedia inaoctrinr ocu6cato Zrnr('rs prtrinrchr oslia vigs monafti(o

flblrsconconcozo0ntiisvuefis

etnilaiteftameffL

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60

Page 58: VESTIGIA

Pagina della Bibbia conservata allaBUS mutilata delle pregevoli lettereminiate (sch. 1)

Lettera capitale miniata della « Bibliasacta » (sch. 1) BUS

Sulla c. 1 nota di poss. ms.: « Ex Coll. Calarit. Sm.Jesu r>. Leg. moderna in mezza pe,l1e.

BUC - Inc. 105 (cfr. IGI j595)

Giovanni Duns (1266-1108), chiamato Scoto perl'origine scozzese, francescano, ii famoso « DoctorSubtilis », compì i suoi studi a Oxford, dove lesse,come poi all'Università di Parigi, Pieuo Lombardo.Dovette ptesto tornare a Oxford per aver parteg.giato in favore di Bonifacio VIII contro il re diFrancia, Fi1ìppo il Bello, ma in segu,ito poté tornarea Parigi e nel 1105 conseguì ivi il dottorato, e vitenne una disputa pubblica (quodlibet), poi fu an-che a Colonia dove morì. Teologo molto apprezzato,pone i fondarnentali problemi teologici e filosoficiin opposizione al pensiero tomistico. Lo « Scotismo » divenne dotrina urf{iciale dell'ordine ed ebbegrande diffusione nei secc. XVI-XVII.

TosrAno, AroNso 11

Confesional. ISa'lamanca, tipi del « Nebris-sensis, Gramatica Castellana >>, 1498f .

[56] c., ill., 4"; got. Lingua spa. - ALla c. 1v una in-cisione riproducente la messa di S. Gregorio; all"a

c. 1r una nota ms. indicante <( Auctor est Alphon-sus a Madtigal, episcopus Abulensis »; molte notemss. ai margini; nota di poss. ms.: « Ex librisMonsserrati Rossellò »; sul piatto anteriore internofigurano alre note di poss, ivi sistemate in fase direstauro. Leg. in perg. rigida; esempl. restaurato nel1965.

BUC - Inc. D4 (ér.IGI 969j)

Alfonso Tostado de Madrigal, celebre teologo spa-gnolo, nato a Madrigalejo, piccolo borgo dell'Esue-madura, agli inizi del 1400, deputato a,l Concilio diBasilea, venne in Italia dove, a Siena, sostenne,alla presenza di Eugenio IV, ventuno proposizioniteologiche, alcune delle quali non rneritarono l,appro-vazione del pontefice. Tornato in Spagna, fu {attovescovo di Avila; rnembro del Consiglio reale di Ca-

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Page 59: VESTIGIA

Lettere capitali miniate: I e P dalla« Biblia saua >> (sch. 1) BUS;C dal « Compendium » (sch. 5) BUC

Q dal « De Civitate Dei » diS. Agostino (sch. 8) BUS

stiglia e grande referendario. Unico esemplaÌe fi-nora noto in Italia.

Tonanaaso o'"A.qutno, saalo

Santi Torne de Aquino... in primuml-secun-dum) librum serxtentiarur/l scriptum. Impres-sum Venetiis, Mandato et Sumptibus hae-

redum ... Octauiani Scoti ." et socioruln,15t9-1520.

119, t52 c., fol.; got. lingua lat. - Esempl. mancante

del front. Il nome dell'A. e il tit. si ricavano dalf in-

cipit. Le note tip. si ricavano dal coloph. Inizialiincise. Leg. in pe11e su assi li legno con fermaglimetaltrici.

BUS

S. Tommaso (Aquino 1225 ' Fossanova 1274), nas-simo filosofo scolastico, discepolo di Alberto Ma-

gno, dottore in teologia, insegnò negli Studi di Pa-

rigi e di Napoli. La sua Iilosofia è una rielaborazione

in senso cristiano ed intellettuale del pensiero ari-

stotelico, in contrapposizione a1 misticismo platonico

dei Francescani.

Enesuus Rotrnooaturus 13

Apophthegmatuftt ex oPtimis utriusque lin-guai scrip:toribus per Des. Erasmum Rotero-ào*u*

-

collectorum libri octo. Lugduni,Apud Seb. GryPhium, 1548.

672, l4}l p., 8"; cors.. lingua 1at' - Ep' dedic':

« lllustrissimo Ptincipi iuniori Guilhelmo, duci

C,liuensi Iuliacensi, Montensi, Comiti Marchiae et

in Rauenspurgo... ». Esempl. censutato. Note mss':

« Ex libris Monssemati Rossellò >>, << Vistos y corre-

gidos », « Expurgatus iuxta Indic:ttr Hispanum anni

1612. Ex commissione dominorum InquisitorumPintor, et Benavides. Calari ) deccmbris 161)..»"Leg- ir-r perg.

BUC

12

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62

Page 60: VESTIGIA

L'incipit al « Compendium r» connota di donazione alla BUC (sch.5)

Tra gli ostacoli che il libro incontrava nella sua dif-fusione vi era 14 censura, che poteva interessateanche testi in circolazione da tempo su,l mercato li-brario. Un esempio è quest'opera di Erasmo daRotterdam, pubblicata a Lione nel 1548 e censu-rata a Cagliari pid di sessant'anni dopo.

IoHeNuns Cnysosrouus, santo

D. Ioannis Chrisostomi ... in sancturn lesuCbristi euangelium secundum IoannemlMarcuru et Lucamf Comrnentarii... ab Ar-ùanoruru faecibus purgati et in lucera in sa-crae paginae Tyronurn gratiam modo recenssue rrzinori lorma aediti. Parisiis, apud Be-nedictum Prenotium, via Fremen tella, subinsigni Stellae aure^e, 1558.

2$,79 c., 8o; rom., lingua lat. - Ep. dedic.: « Fran-cisci Aretini in Divi Ioannis Chrysostomi, ... com-mentariorum super Ioannis Evangelio ad clarissi-mum virum Cosmum Medicem Florentinum, Prae-fatio »>. Note di poss. mss. sul front. Leg. in perg.

BBC

S. Giovanni Crisostomo (Antiochia 344 - Cappado-cia 407) divenne. patriarca di Costantinopoli. ber Iasua strenua opposizione alla corruzione delle altegerarchie ecclesiastiche fu esiliato dalf imperatriceEudosia. Fu uno dei migliori oratori del1a patrolo-gia greca. Di lui possediamo olre ,settecento operefua oruzioni, omelie e trattati di morale.

ArsBnrus M.tGNus, saalo 15

Alberti Magni Paradisus anirnae, de uirtuti-bus liber I.; eiusdem, De adbaerendo Deoliber L Antuerpiae, ex officina ChristophoriPlantini, MDLXXXI.

221, L2) p., 16; rom., lingua lat. - Note di poss.

II63

Page 61: VESTIGIA

<( Dottdna »> (sch. 20) BUCdi San Lorenzo Giustiniani

Un raro incunabolo, I'unico esistentein Italia: il « Confesional »> diA. Tostado da cui è tratta questaincisione (sch. 11) BUC

ii

mss.: <( ex libris S.P. Bernard P.D. »; « Mons. Sca-

merone Jean Baptiste Pretre Auxiliaire à S. Jo-seph- Marseille Ler Mai .1872>>. Numetose note mss.

Passttn' BF"T

S. Alberto Magno (sec. XII), uomo di multifor-me ingegno, scrisse opere di vario genere e fir ungrande raccoglitore di materiale. Spogliò la filosofiaaristotelica degli orpelli orientàli, calandola invece

ne11a cultura cristiana contemporanea. NelJe scien-

ze nat:urali egli può essere ionsiderato un precursole

del metodo sperimentale.

Ms. membr.; sec; XIV ex.; mm. 425x270; c. 179. Bibliografia:

Giovanni da Legnano, nato a Milano nel botgo diLegnano, celebre giureconsulto, esperto di dirittocivile e canonico, autore di trattati morali e politici,è ricordato per la prima volta nel 1-J50 come letto-re di diritto nell'Università di Bologna, città nellaquale morì ne1 1181. Tra le sue numetose opere siricordano i commentari alle Decretali e alle Clemen-tine. I1 codice era stato fatto preparare dal cardinalePietro de Luna, innalzato aIla porpora nel 1375, e

doveva essere offerto aI papa. Il codice cagliaritanorimase probabilmente al de Luna e con lui passò inSpagna, da dove il Rossel,lò portò in Sardegna moltisuoi libri.

Pap6, R., Il pin bd cadice delle Biblioteca Uniuer-sitaria di Caeliari, Ms. 2 in: « Accademie e Biblieteche »> a. XX (1914), nn. 3-4, pp. D2-134.GreNuazza, E. - D'Lanro G., Vita e opere di Gio-uanni da Legnano, Legnano, 198).

Vro.e., Menco Grnor-enro 17

Marci Hieronyrti Vidae Crernonensis... Cbri'stiados libri sex. Cremonae, in Aedibus Di-uae Margaritae, Lodovic. Britan. impr. anno

a partu Virginis MDXXXV, mense octobri'

[156] c.,4o; cors., lingua lat. - Nota di poss' ms.:

« Collegij Societ. Iesu Sassaritani Sancti Ioseph ».

Leg. in perg. BUS

Vissuto nel XVI sec., 1'4., durante la sua permanen-

za a Roma, tece amicizia con illusui letterati deltempo, quali il Bembo, i1 Sadoleto, il Castiglione ecc.

Venne eletto vescovo di Alba nel 153) e partecipò

a1 Concilio di Trento. Scrisse le Constitutiones syno-

dales e poemetti di argomento sacro e profano.

Grov,c,NNr DA LEGNANo 16

lCommentaria) in Clementinas; lseguono:Additiones Jobannis Calderini super Cle-

men tinasl.

Scritt. got. bononiensis di mani diverse. Lingua lat'- Codice ricco di iniziali miniate a colori vivaci con

sviluppi ornamentali {ogliati sul fondo prevalente-

mente azzurro e gocce dorate circondate'di nero; icapilettere racchiudono' volti presumibilmente dichierici. AIla c. 1r una miniatura gtande rappresenta

l'offerta del codice al Papa (Urbano VI) sul trono;a pié di pagina, nel,lo spazio tra le due colonne, lostemma cardinalizio di Pedro de Luna (antipapa

Benedetto XIII) ed un monaco nell'atteggiamento

di chi offre il codice al sommo pontefice. Altra su-

perba miniatura alla c. i56r dove iniziano le « Addi-tiones super Clementinas ». M,iniature della scuola

di Nicolò da Bologna. Leg. non coeva in mezza pel'

le. Pervenne a1la Biblioteca nel 1799 con 1e raccoltegesuitiche di cui {aceva parte dal 1611, dopo la mor-

te di Monserrato Rossellò; è accertato che fece par-

te de1la biblioteca de1l'antipapa Benedetto XIII (cfr.

studi in corso da parte dell'Institut de Rec'herche

et d'histoire des textes de Paris). Nota di poss. ms.:« Ex libris Monsserrati Rossellò ».

BUC - Ms. 2tI

.I 64

Page 62: VESTIGIA

Prima pagina del << De officiis » diSant'Ambtogio (sch. 8) BUS

Lettera capitale in oro e altri colori&I manosgitto di P. Lombatdo(sch. 6) BUC

SevoNenore, GrnolAMo 18

Della sernplicità della aita Christiana, nellaquale insegna come oiuere debbe il aeroCbristiano. In Venetia, al segno della Spe-ranza, MDXLVII.

64, )2 c., 8o; cors., lingua ita. Iniziali incise. Ep.dedic.: << Frate Hieronymo inutile servo di IesuChristo à gli eletti di Dio del,la città di Firenze... »>.

Leg. in perg.BUS

Girolamo Savonarola (Ferrara 1.452 - Fienze 1498),predicatore domenicano, attivo soprattutto a Fi-tenze, condannò i costumi dissoluti della Chiesa e

della società annunciando una prossima rigenera.zione preceduta da sventure e castighi. Scomunica-to da Papa Alessandro VI e abbandonato dai suoicittadini fu condannato alf impiccagione; ii suo cor-po venne arso e le aeneri gettate in Arno.

Cever,ce, DonrBrurco 19

Trattato contla il peccato della lingua, det-to Pungilingua. Firenze, IBartolomeo diFrancesco de Libtil, t494.

11421 c.,4o; rom., lingua ita. - Note mss.: « My si-gnor don Antonio Sanno Pederi quale bese lasmanos su criado Ant. Cucurra »; « Ad usum patrisfratris Bernardini Deliperi Sassarensis »>1 << Huiuslibri est possessor Amonta Nachyo ad usum fratrumminorum r>. Sono aggiunti frammenti membr. di uncodice grammaticale del sec. XIV. Esemplare mutiloe lacunoso. A paruiile sostituzione del testo de1

quaternion'e H è inserita una c. ms. in got. Leg.coeva in pelle con impressioni a duoco. Provenien-za: S. Piero in Silki, comprovata dalle lettere SPincise.a fuoco nel taglio-testa. L'opera è legata con:È lrutti della lingaa dello stesso autore

BUS . R.A. LD {Cfu. TGT 2636)

* i{}{:&rb,i

65

Page 63: VESTIGIA

Il frontespizio (sch, 25)dell'opera del De Castto sullepunizioni da infliggere agli eretici

Lettera capitale miniata dal « DeCivitate Dei » di S. Agostino(sch. 9) BUS

II « Libro delle sentenze » diS, Tommaso con i piatti esterni logoriper un uso - si direbbe - improptio(sch. 12) BUS

Come altre opere dello stesso autoremira a diffondere sentenze ed esempi

miglioramento dei costumi.

GrustrxreNr, Lotr,Nzo, santo

anche questa

morali per il

Dottrina della uita monastica. Venezia IBer-nardino Benaglil, 20.X.1494.

[115] c., 4o; got., lingua ita. - Iniziali ornate e fre-

gi; alla c. 1r un'incisione riproducente-,S'^Pietto e

§.' Pnolo che reggono il monogtamma IHS; alla c'

2v un'alffa riproducente l'autore preceduto da un

chierichetto; a1la c. 114v un'altra con S' Maria Mad-

dalena e S. Francesco che sostengono la parola Ma-

ria e sullo sfondo una piccola chiesa. Nota di poss

ms.: o Guillot 1900 »' Leg. in Perg.BUC - Inc. 220 (ctr. IGL806)

Lorenzo Giustiniani (88l-1456), veneziano, {ondato-

re della congregazione dei Canonici regolari di S'

Giorgio, Vescovo ne| l$) e primo Pariarca di Ve-

nezia dopo il 1451, quando Nicolò V vi eresse ilpatriarcato, mirò a riformare 1a disciplina ed i co-

stumi del cleto; austero e caritatevole, scrisse opere

pervase di misticismo. Fu canonizzato da ,A,lessandro

VIII ne1 1690. Questo raro incunabulo è l'unico e-

sempio a Venezia con ritratto d'autore; appalteneva

alla Biblioteca Guillot, già Simon, di Alghero e f'uacquistato dalla Biblioteca nel 19)6.

AvunRrcH, Nrcor-es 21

Directorium inquisitorutn. Sequuntur decre'tales tituli de summa trinitate et lide ca-

tholica. Impressum Barchinone, per Iohan-nem Luschner Alemanum, sub factis et ex-pensis Didaci de Deqa, MDIII.

l23ll c., fo1.; got., lingua lat. - 11 nome de11'4. e

ie note tip. si ricavano dal coloph. Tit. del coloph.:

Directorium inquisitorum beretice prauitatis. Inci'sioni. Ep. dedic.: « Ad reuerendissimum d. episco-

20

DE IV§TAHAERETICO.

RVM I}YNI.:tod!,

LTBR.I rt!,I.ALFONSO,{ CÀSTRO

ZrhorcnIicotdrnE Miooft ù, reglllnrirObtcrulDUqptolitrh lrrÉi tr

cobiéùdÉBsùE GdBil{uE*ì }*{gltili

Hnt.nnpadPNnB*t frt ir.daz hfltldifrD*,

66

Page 64: VESTIGIA

Bellissima incisione con interessantisoluzioni prospettiche tratta dal<< De Officiis » di S. Ambrogio(sch. 8) BUS

pum Palentinum Comiten Peinic. Petri Badie epistola >>. <r Frater Nicholaus Eymerici ordinis fratrumpredicatorum... Venerabilibus patibus, Ératibus eiu-sdem ordinis... ». Nota di poss. ms. << Ex libris Mons-serrati Rossellò ». Alffe note mss. Leg. in mezzapefg.

BUC

II testo che si espone è una sorta di msnuale indi-rizzato agli inquisitori, scritto da un teologo dome-nicano, nato a Gerona in Catalogna nel 1120 e mor-to ne1la stessa città nel 1399, che fu cappellano delpapa Gregorio IX e inquisitore generale della Coro-na d'Aragona.

GlretrNo, PrErno

Opus toti Cbristianae Reipublicae, ffiaxilneutile, de arcanis catbolicae ueritdtis, cofttraobstinatissimarn Judaeorafix nostrae terflpe-statis perlidiam: ex Tahnud, aliisque hebrai-cis libris fiuper excelptum... Ortonae maris,per Hieronymum Suncinum MDXVIIL

CCCXI, [1] c., iol., rom., ebr., lingua lat., ebr. -

Ep dedic.: <r Ad Inuictissimum Maximilianum Cae-sarem, Romanorum Imperatore semper augustum,Petri Galatini ordinis minorum epistola ». Disegnie note mss. su1 front., tra cui: « Author huius libriest Fr. Rairnundus Martin Ordinis Praed. licet {alsoattribuatur Petro Galatino ». Leg. ,in perg.

BUC

Piero Colonna, detto Galatino dal paese d'origine,Galatina in Puglia, fu teologo e studioso delle lin-gue greca, ebraica ed etiopica, e divenne discepoloa Roma di Elia Levita, da cui fu indirizzato versog1i studi cabalistici.

Br,nNenpus DE LuTZENBURGo zg

Catalogus haereticorura... qaenu F. Ber-

nardus Lutzenburgus drtiurn €! sacraruntliterarum plolessoi,, oldiflis Praedicatorijquinque libris conscripsit... Editio quarta,nultc ab ipso autore et aacta et recognita.Apud Sanctam Ro. imperij Coloniam, im-pensis celebemimi bibliopo'lae M. GodeftidiHittorpij, MDXXIX.

L1521 c.,80; rom., lingua lat. - Front. con cornice;alcune incisioni. Ep. dedic.: << Reuerendissimo...Hermanno de Vueda, sanctae €cclesiae coloniensisarchiepiscopo... ». Note di poss. mss.: <( Ex librisMonssemati Rosseltrò », « Coll. Calarit. S.J. pro Bi-bliotheca >>. Glosse marginali mss. e sottolineature;esempl. censurato. kg. in perg.

BUC

L'A., domenicano, professore di arti e teologia, svol-se le funzioni di inquisitore generale ne1la diocesidi Colonia, dove morì nel l5)5.

Du PRreu, GesnrBr 24

De uitiis, sectis, et dogrnatibus orianium bae-reticorum... per Gabrielem Prateolunt. Co-loniae apud Gervinum Calenium, et hae-redes Ioannis Quentel (typis Godefridi Kem-pensis),1581.

1921, 519 p., 4"; rom., lingua 1at. - Alcune inizialiincise. Ep. dedic.: « Reverend. et Amplissimo viroac domino, D. Carolo de Humieris, Baiocensi epi-scopo meritissimo ». Nota ms.: << Speciali mandatod.ni don Fran."i Ortega de Castro Ruines, regniInquisitoris hunc Librum expurgavi hoc die 6 iu-nij 1690 Franciscus Pilo ord... B.N. Sancti officijqualificatoris e Loci Saceris Capucinorum ». Leg in

BUS

Gabriel Du Preau (À{arcous.sis, Essonne , 1.311Péronne 1588), dottore in teologia, grammatico e

22

67

Page 65: VESTIGIA

T-Dopo il IV Concilio Lateranensemolti << indici » vennero divulgati intutta Europa. Qui il frontespizio diun elenco di Iibri proibiti pubblicatoin Spagna (sch. 26) BSAO

latinista, insegnò bellesJettres nel collegio di Na-v^tta e diresse quello di Péronne. Scrisse ancheRudirnenta prima gramtnatices... (1575) e numeroseopere di teologia e di storia teligiosa dei s,uoi tempi.

Ce.srno, ArroNs or 25

De iusta baereticorum punitione, libri Lil.F. Alfonso a Castro Zarnorensis, ... aatbo-/e, /t!t/tc rccens acòurate recogniti. Lugduni,apud Sebastia,num Barptolomaei Honorati,(excudebat Iacobus Faure), M.D.LVI.

t241,672, l21l p.,80; rom., lingua lat. - Alcune ini-ziali incise. Ep.'dedic.: , « Invictissimo, atque Chri.stianissimo Carolo huius ,hominis Quinto... >>. Nota,ms. Leg. in perg.

BUS

Alfonso de Castro ,(7amora 1495 - Bruxelles 1558),

studioso di diritto pèrtale, teologo fràncescano epredicatore di larga .,fama, fu dai òommercianti spa-gnoli, residenti nelle F.iandrc, chiamato a lruges nel1532 1ìer difendere tra fede cattolica dagli attacchidel luteranesimo. ,Scrisse anqhe: Aduersus haereses(Parigi 1534 e Anversa 1560) e nel 1550 De pote-state legi poena'lis.

INoBx 26

et Catalogus Librorurn probibitorurn, vfiafl-dato lllustriss. ac Reuerendiss. D.D. Ga'sparis A. Quiroga ... Madriti, apud Alphon-sum Gomezium Regium Typographum an-no M.D.LXXXIII.

16), 96 c., 40; cots., rom., lingua Iat., spa. - Sul v.del front. Pablo Garcia ,Segretario « del Consejo desu Magestad de la santa general Inquisicion... »>

testimonia che nel luogo e negli anni sopraindicatiDon Gaspare de Quiroga ('tassa cada pliego delCatalogo de los libros prohibidos, que por su {nan-

dato se ha impresso este presente anno a cinco

marauedis... >>. Numerose note mss. Leg. in perg.BSAO

Su,lla base del can. 1384 del Codex iuris canonicie a seguito della proibizione sancita nel IV Conci-lio Lateranense (1515) di stampare ,libri senza l'au-torizzaziote del Vescovo, la Chiesa intodusse l'usodi pub,btricare elenchi di libri proibiti. I primi elen-

chi ufficiali redatti per ordine di Paolo IV risalgonoù1557 e a\ 1559. Lo stesso Pontefice nel L563 fecepubblicate il così detto Indice del Concilio di Tren-to, e nel l57l fu istituita da Paolo V la S. C.ongre-gazione dell'Indice, abolita nel 19L7 da Benedettoxv.

IN»sx

et Catalogus librorurn probibitorurn... Ga-spalis a Quiroga... denuò editus [segue fa-dex librorum expulgatorum...1. Madriti,apud Alphonsum Gomezium, 1583-1584.

16)'( 96, 16l, 194 c., 40; rom., cots., mult. - Inizialiincise. Sul front. compare nota ms.: << Es de sto

officio de la Inq,uisicion dese al sor commissatio »>.

Nel ptimo r. dopo il front. si tova l'artoizzaziorrcalla stampa e alla vendita firmata: « G. CardinalisToletan. Por mandado de su seioria illustrissima yreverendissima... Pedro de Valle Villamafian, secre-

tario »>. A c. [4]: « lettera ai lettoti ». Leg. in petg.

Perg' BUS

Ger,roNro, ANroNro

Trattato de gli instramenti di martirio, e

delle uarie manierc di martoriare Dsate da'Gentili contro Christiani, descritte et inta-gliate in rame... In Roma, lpresso Ascanio eGirolarno Dona,ngeli, 159L.

l4), 159, l9f p., 4"; rom., cors., lingua ita., lat. -Front. in rosso e neto; flegi, numerose incisioni.

rNDEXLIBRORVMcrpurcarocum, lllilfttllimr *c Itcucrondd'D.'D. E^ sr^ ois qvt aooe, Cardrnrlir &

Archicp. Totctani Hrfprn. gcncralit-lotluifirorit

nlfl ir cdrnm'

DE €ONSTàIA SVPÉ.§N4 IS u**r S, §r w*lis l*quift'

A pld Aìfontuh Crmtz,u B..iiud I l PoiilPh$!

rmo. M,§.LXI*l IIL

Ep. dedic.: « All'Illustrissima et Eccellentiss' Si'gnota Oiimpia Orsina Cesis duchessa d'Acquaspar-ta ». Nota di poss. ms.: << Ex libris Monsserati Ros-sellò ». Leg. in perg.

BUC

Questo trattato sulle tecniche di tortura, scritto daun sacerdote della Congregazione dell'Oratorio, fon-data da S. Filippo Neri, è illusuato da numetoseincisioni in rame del fiorentino Antonio Tempestasu disegni di Giovanni Guerra.

68

Page 66: VESTIGIA

FILoSOFIAFrontespizio del << De rebusphilosophicis » di Plotino (sch. 8)BUC

È difficile :racciarc una linea netta didemarcazione ffa 7a filosofia e la teolo-gia nei secoli XV e XVI, così come èdifficile farlo per il medioevo.

Le opere di ARISTOTELE, le epitomie i commenti ad esse rappresentaronofino al secolo XV il fondarnento di ognisapere filosofico da77a metafisica, all'etìca(a\|a fisica e alle scienze naturali). Solonel '500 Aristotele cessò di esercitarequel predominio sulla cultura filosoficache avevà in precedenza. Si sviluppò in-vece una rinascita di studi platonici cheprese le mosse da quella corrente di studiplatonici e neo platonici presente durantetutto il medioevo; ma rnentre nel medioe-vo ci si basava su alcuni testi tradotti diPlatone e Proclo, su Boezio e soprattuttosu S. Agostino, gli umanisti grazie allaconoscenza della lingua greca, studiaronogli originali. Con MARSILIO FICINOe la sua Accademia platonica venne messa

a disposizione dei lettori occidentali laprima traduzione latina di tutte le opere'di PLATONE e di PLOTINO.

Creazione originale furono, invece,« DIALOGHI D'AMORE » di LEONEEBREO, sintesi di platonismo ed ebrai-smo che costituì un testo fondarnentaledella cultura de1 secolo XVI.

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Page 67: VESTIGIA

tr'Le opere di Platone in greco, testodel 15i4, conservato nella BUC(sch. 7)

Ms. membr., cart.; sec. XV; mm. 200X150; c. Postille mss. passim. Testo rubricato in rosso e

128, di cui 32 membr., 96 carr. tlu. Leg. non coeva in perg.BFT (Cfr. IGI 8867)

Editio princeps delle opere filosofiche di Seneca,

stampate in una splendida edizione impressa concaratteri tondi molto simili a quelli di Nicolas

Jenson.

HrE,nocrEs 3

In aareos aersil.s Pythagorae opusculttmpraestantissimurn et religioni cbristianaecofisentaneum [in lat.1 Trad. Jobawtes Au'rispa. Roma, Arnold Pannartz, 2lIX1475.

[92) c., 8o; rom. Lingua lat. - Sono rimasti bianchigli spazi lasciati, come nei mss., per eventuali de-

corazioni. Il volume fu acquistato dalla BibliotecaGuillot di Alghero, già Simon, nel 1936. P^n.na'rtz

è considerato il primo ad introdurte la stampa inItalia.

BUC - Inc. 22-7 '(dt. IGI 4727\

Ierocle di Alessandria, discepolo di Plutarco ad Ate-ne, tenne una celebre xuola ad Alessandria dal 415

al 450 d.C. Il Conmextario è l'unica del,le sue opereche sia pervenuta intera, molto celebre e studiata intutto il Medioevo e nel ,Rinascimento. La traduzioneè stata fatta da Giovanni Aurispa, scopritore di nu-merosi mss. greci e latini.

fsr»onus HrsparrNsrs, saflto 5

Etyrnologiae. Isegue] De surnmo borto. Ye'nezia, Peter Lòslein, 1483.

t4l, i01, l2l, 28 c., i11., fol.; sot., sre., lingua lat.,g[c. Numerose incisioni. Alla c. 52v schema delle re-

lazioni di consanguineità. Numerose note mss. Notadi poss. rns.: « Collegii Calaritani Societatis ]esu ».

CouprNoruu 1

siue breuissirno commelttaria ethicorum Ari'stotelis uulgari sermone.

Soitt. Semigot. Lingua spa. Alla c. 13v una letterainiziale << E », con inchiostro rosso, senza pret€se.Leg. non coeva in mezza pelle. Il codice è in per-fetto stato di con§ervazione. Sono stati lasciati spazibianchi per iniziali (eventuaLi miniature). Nota diposs. ms.: « Ex libris Monsserrati

t"df,,:r;r. ,,Compendio relativo all'Etica Nicomacbea (dedicataal figtrio Nicomaco) che tatta de1la {elicità, dellavittù, delle libertà volitive, delle virtù rnorali, dellagiustizia, delle virtù ruzionali, de,ll'amicizia, dellevirtìr contemplative. Esemplarc presumibilmentescritto ad uso di docenti o studenti.

SnNece, Lucrus ANuerus 2

lOpuscula philosophical, De rnoribus; Dequattuol uirtutibus; De renzediis lortuito-rurn; De clernentia; De benet'iciis; De ira;De mundi gabe{natione; De uita beata; Deconsolatiofie; De tranquillitate oitae; Quo-rnodo in sapientem non iniuria; De bre-uitate uitae; Prooerbia; Epistolae... Istacon: I S. Hieronymus. Prol,ogus super Epi-stolis Pauli ad Senecam et Senecae ad Pau-lum. N,eapolis, Matthias Moravus, ... 1475.

12541 c., fol.; rom., lingua lat. 'La l" C. di guardia

contiene un indice ms. delle opere datato 1478. No-rc mss.: « D.L. >> a margine di uno stemma colorato

in rosso e giallo; « ...Lomellinus Paul Vincentij »>.

Ìrertr

n^ATC)NO>rtC iio{NrM;rnN rDox^oy ris

lò{ tifl^roN, r^i ?i ro^rr'.re', ct:rvrof ri: nr"rì;r

ie: arri:to'.

g tfii,/*, 1",".2.

PLATONIS OMNIA OPERACVI COf

'ANTÀtrIIS PROCLI IN

Tiruum & Politicr, rhe Èurc uttc*Philo6phi. mxim,

rFtk'xrràù*d !ùffi :t,.,É.HùbÀ,.it,tr,@,ht»lù,

AdicClu ai:m cftin Phonir omni., f.ncniiùm & mbmuoorbilim, Inrlcr.

@BÀSILEÀE ÀPVD IOÀN- VALDERVM,

MENSE MÀRTIO, ÀNIIO,.-Ò. ffiTIIi.

70

Page 68: VESTIGIA

I commenti di Egidio Romanoall'<< Analitica » di Atistotele:frontespizio dell'incunabolo (sch. 5)BUS

Sono rimasti bianchi gli spazi, ,lasciati come nei mss.per eventuali decorazioni. Leg. in perg.

BUC - Inc. 44 (dr. IGI 5406)

Sa,nt'Isidoro, nato velso il 570, divenne atcivescovo

di Siviglia intorno al 600 e morì nel 636. Le Ety'mologiae sono una grande compilazione enciclope-

dica che raccoglie f insieme de1le conoscenze cultu-

rali del mondo romano-cristiano agli tntzi de11'Età

medievale.

CoroNNe, Ecr»ro 5

Expositio in Analytica priord Aristotelis.Venetiis, Simon de Luere (impensis AndreaeTorresani de Asula), 1499.

[4] c., 81 c., {ol.; got', lingua Lat. Legata con alreopere. Note ms.: ,(( Fr. J. Maria »; « SG fmono-grammal Gavini Sugner est hic liber, id vereatu.t

nemo ». Postille mss. passim. La seconda opera

contiene disegni e schemi stampati illustrativi del

testo. Il restauro del volume ha permesso il recu-

pero delle perg. mss. che costituivano i piatti della

coperta e facevano parte di un codice teologico del

sec. XIV. Provenienza: Convento di San Pietro diSilki comprovata dal1e lettere SP impresse a {uoco

sul taglio-testa.BUS - R.A. t45 ((ir.IGI 1072)

Alcuni dei vari commenti al,le opere di Aristotelescritti da1 filosofo romano.

MlcRonro, ANrsnosrus Aunprrus Tsro-DOSIUS 6

Mac:rabij interpretatio in sornnium Scipio'nis à Cicerone conlictam eiusdem Satur-naliorum... Haec ornnia Nicolaus Angelius...

samma diligerutia coruexit... Impressurn Flo-fentiae, opera et sumptu Philippi funtae,DXV supra mille.

1121,279 c., 8o; cors., lingua lat. - Le note tip. si

ricavano dal coloph. Leg. in perg.BUS

Macrobio, scrittore latino vissuto nel IV sec. d.C.,forse di otigine africana, fu profondo conoscitore

de1la lingua greca. Fu anche autore dei Saturnalia,

in sette iibri di vatio argomento e di uno scrittogrammaticale .

Pr.c,ro 1

Platonis omnia opera cum commefitariisProcli in Tirnaeum €v Politica ... Basileae,apud Ioan. Valderum MDXXXIIII.

1761, 690, 434 p., tol.; gre., tom., lingua grc., lat. -

Tit. anche in greco. Iniziali incise. Ep. dedic.:<< Ioanni Moro Simon Grynaeus S. »>. Note di poss.

mss.: (<Collegii Caralitani Societ. Jesu>>, depenna-ta, << Ex lib. D. Mon. Rossellon »; note marginalimss. in greco. Ieg. in perg.

BUC

Tra le numerose opere di autori classici riscoperte

dall'umanesimo vi sono anche i testi originali dei

grandi filosofi greci, Platone e Aristotele. Si espo-

ne un'edizione in lingua greca delle opere di Pla-

tone, stampata a Basilea nel 1514.

ProuNus B

Plotini De rebus pbilosopbicis libriLIill, in Enneades sex distributi, a Matsi-lio Ficino Florentino e Graeca lingua inLatinant uersi, Basileae, apud PetrumPernam, MDLIX.

71 J

Page 69: VESTIGIA

7-

phus S.F.D. »>. Nota di poss. rns': << Ex libris Mons-

ierrati Rossellò »>; note marginali mss. Leg' in perg'BUC

lo svil,upparsi di un pensiero d'ispirazione neopla-

toni.t, .L. ebbe notevoli dflessi su'lla cultura e sul-

l'arte dell'età trmanistico'tinascimentale, è in rela-

zione con la rinascita de1lo 'studio dei 'filosofi greci,

ua i quali ,il neoplatonico Plotino. Il testo esposto,

tradotto da Marsilio Ficino, venne pubblicato dal-

l'italiano Piero Penna, che fu ua gli editori più at-

tivi a Basilea nella seconda metà del Cinquecento.

lr, L27 c., 4o; rom., lingua spa. - Ep' dedic.: « AImuy alto y muy poderoso sennor, don Felippe, por lagracia de Dios, Rey d'Espaana ... ». Aggiunte, cot'rezioni, stefiuna, mss. sul front. Nota di poss. ms.:

« Ex libris Monssetrati Rossellò »; sottolineaturee note marginali mss. Leg. in mezza Wrg.

BUC

J,ehudah Abrabanel o Abarbanel, detto Ixone Ebreo,

nacque a Lisbona verso il 1465' Visse, oltre che inPortogallo, in Spagna e in Italia, e morì prima del1515. Esercitò la professione medica e scrisse unfamoso trattato, i Dialoghi d'amore, di cui si espo'

ne una ttaduzione in lingua spagnola.

;I f, *-r**t ^I* n}#r*^**tq "* ?l§xnt'rtA

FrcrNo, Mensrr-ro

TortusISeguelMarsilii

9

operuTn.ex

PerPetAdamurn

ltrenricum

2 vol., fo1.; rom', cors., lingua lat. - Il tit' e 1e ngte

tip. si ricavano dal vol. II. Iniziali incise' Ep' de-

dic.: «Nobilissimo ... Domino Gulihelmo à Popet,

... Adamus Henricus Peti S.F.D. >>. Nota di poss'

ms.: << Ex libris Monsserrati Rossellò »> e alffe note

mss. Mancano il front. e l'ultirna c. del vol. I. Leg'

rnoderna in mezza perg'BUC

L'umanista Marsilio Ficino (1411-1499) fu il fon-

datore dell'Accademia platonica o fiorentina, il più

impottante cento di dif{usione del neoplatonismo

rinascirnentale.

LroNB EsnBo 10

Los dialogos de amor, de mestrc Leon Abar-banel rne-dico y lilosolo excelenti. De nueuo

traduzidos en lengaa castell4fia... En Vene-,tia, s.t., MDLXVIII'

72

Page 70: VESTIGIA

DtRtTt-oLettera capitale miniata dal codice diAntonio da Butrio (sch. 6) BUC

Con il tramonto del medioevo, gli studigiuridici conobbero una notevole rivolu-zione; un ritorno al codice giustinianeo,liberato dalle sovrapposizioni medioevalinon era possibile pèfché le condizioni e-conomiche e sociali esistenti differivanoormai sostanzialmente da quelle del mon-do antico.

I1 sorgere dei principati in Italia, dellemonarchie nazionali in Europa e 1o svi-luppo delle città commerciali (Genova,Yenezia, Anversa etc.) rese vane le ela-boruzioni teoriche di un diritto <( comu-ne >> del mondo cristiano-romano e favorìlo sviluppo di usi e istituzioni giuridichediversi secondo le società che li elabora-rono (USATGES DE BARCELONA).Nacque, infatti, nella seconda metà del'500 il diritto internazionale nell'accezio-ne moderna del termine, proprio per farfronte ai conflitti tra istituzioni giuridiche non omogenee. Solo il diritto cano-nico conservò un ambito di aoplicazionesovrannazionale e dopo il concilio di Tren-to si rinnovò per adeguarsi ai bisogni del-la Chiesa della controriforma e dell'indi-scussa supremazia papale.

La Sardegna conobbe una legislazionecon caratteristiche completamente origi-nali, Ta << Carta de Logu >>. Oltre ad essa,il punto di riferimento giuridico e legi-slativo più presente nell'isola fu naturàl-mente la Spagna (MISCELLANEA DILEGGI E PRAMMATICHE, FURS EACTES DE CORT).

f/,, ,'/r,6 on'ui "" fi"r':' ^ ' '(- " "' ""'"'( t

;nr,,r'-1"'t^

l\rÀ"r.it,L,s rF,.""f1.1.' , 'hn r.,r.. v .{. "i't,i"',+.'rrrn {r.._. -rr,n., . (i,rF.nrilL,i,I.s r. rl..{i: r'' rri...'}Jì$r,if, .r,i. r4t5 .ì1 t-:n,'.- ,rr^,.r.lr

r .,-, .(,, .. ',, ':. .,,. . ì,, i ",iir.a,lr: 1 . r,.,n,t'.'! "i I' lIJrr'"

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'P!I.'r: ,ìrr ti'ì.. r..r i . ; i. ,.\ mft, rF,n.il' ì jr

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I73

Page 71: VESTIGIA

Il « Rosella casuum » di BaPtista deSalis, incunabolo coflsewato alle BUS(sch. 7)

Ms. membr.; sec. XIV; mm. 185x250; c. t)2.

UsercBs 1

de Barcelona.

Scritt. got. libraria. Lingua cat. I1 codice ha belle

lettere iniziali di cui alcune importa'nti ed altre più,piccole azzurre ornate di rosso e rosse ornate di az'

zurro. N,umetose rubriche e disegni che evidenziano

il testo. I1 testo è al centro deltre carte su due co

lonne di cica )3 linee incorniciato dal commento

(c. l-22); segue il solo testo di circa 47-52 lirrce' llcodice è stato studiato molto date le glosse margi'

nali ed interlineari. Leg. in peile eseguita nel 1978

in fase di restauro. Nota di poss' m§.: « Ex librisMonsserati Rossellò ».

BUC - Ms. 6

I1 codice racchiude le consuetudini barcellonesi del

Medioevo. Si tratta di regole giuridiche introdotteper consuetudine o per decisioni giurisprude"ziali,

iedatte sotto Ramon Berenguer (sec. XI) in latinoe tradotte in catalano nel XIII sec. Accanto al ms.

si espone I'edizione a stampa del sec. XV'

Usercns 2

de Barcelona Isegue: Constituciones de Ca'

talufra|. Barcellona, Pere Miquel, 1495.

D41, )42 c., foI.; got. Lingua spa. - Mancano le c'

I-5, 1,2,40. Nota di poss. ms.: <r Ex libris Monsser-

rati Rossellò >>, glosse mss. per tutto il volume, alla

c. 283 il testo è stato rascritto a mano. l,eg. mo'

derna in mezza petg., restaì.rlata nel 1978'BUC - Inc' 199 (cfr- IGI 1248)

Ms. cart.; sec. XV; mm. 280x210; c. 175.

CoNsorar DEL MAR 3

Llibre de consolat.

Scritt. semigot. più mani. Lingua cat. Rubricato

abbondantemente. Leg. non coeva in rnezza pelle.

Restaurato nel 1982. Nota di poss. ms.: « Ex Ii-bris Monsse*ati Rossellò »>'

BUC - Ms. g0

Molto importante pet 1o studio delle materie mer-

cantili e marittime. È un testo di consuetudini che

acquistò grande importanza divenendo diritto comu-ne in tutto il Mediterraneo.

Funs 4

de Valencia. Vadencia, Lambert Pdlmart,4.IV.t482.

[280] c., fol.; got. Lingua cat. - Iniziali miniate e

calligrafiche in rosso e azzùtto, altre 'lettere piùimportanti rosse ornate di azzurro. Atrla c. 1r notams.:«Fori et ordinationes veteres regni valentiae di-versorum Ser.morum regum ipsius a Rege Jacopoincipientes >>. Numerose note mss. di varie mani e

tempi diversi. Alla c. 17r una grande miniatura rap-presentante Giacomo I d'Aragona sul uono, di no-

tevole {inezza. Nota di poss. ms.: « Ex libris Mons-serrati Rossellò ». l,eg. non coeva in perg.; esernpl.

restaurato nel 1978.BUC - Inc. 71 (cfr. IGI 10047)

Importante fonte del diritto spagnolo, i Fueros (incat. Furs), che corrispondono ai nosti Statuti, disciplinavano materie politiche, religiose e giuridichein campo civile e penale.

n t.l' Dttuatly.ln*'\

A{d ciltPforril|.

Élita b$llilds b:tlti6 dÌ;cadonq tll lege regtndnl

Svu.idr rnoftri que volMre+utrcs.EIt labot<lt irgeneruultoo prrrurrtrc hb:oc.

Gro urulne robtsbicftti6 ptttlo (rtt.

Eiiopuo cL'rtuntrprter6 ìRoftllrrk5mtitf ri tB

" nult§ fri Bor. l(fi ,irÉr'

Érilr'tD!l)lb&':mirliitn volclE qno Pif(trc fl o2c:

aìelo Edilhqui(qBid odoue b*bcr-"1'*#q*{+*r,

i#Idq?f.1';-"'1{ I

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74

Page 72: VESTIGIA

Il << Consolat del mar », raccolta diconsuetudini metcantili e marittimeche fu di riferimento per tutto ilMeditemaneo (sch. 3) BUC

ISrecNe, REcNo pr

Pragmaticas y Leyes becbas y recopiladaspor mandado de los ... Principes ... d6 Fer-nào, y la Reyna dofiaYsabel. ... Afiadidas lasLeyes de Madrid, y delos Aràzeles, y delospafros y lanas, y Capitulos de Corregidores,y leyes de Toro, y leyes de Hermandad ...Compuesto y afradido por Diego Perez. Im-pressas en Medina del Campo, por Pedro deCastro, MDXLIX.

L37ll c., fol.; got., lingua spa. - Si tratta di una mi-scellanea di leggi e pragmatiche spagnole divisa in15 parti. Ogni parte ha un proprio frontespizio eproprie note tipografiche. Iniziali incise. Note diposs. sul taglio testa impresse ,a fuoco: « Sp »(San Pietro di Silki); ms.: << Mig,uel Marq,Lies demiranda. Vezino morador de la villa r>. Numerosealtre note mss. a margine. Leg. in perg.

BUS

AruroNro DA BurRro 6

In aliquot titillos tercii libri deuetaliumcom|ilentarid...

Ms. cart.; sec. XV; mm. 4AOX271; c. 302.

Scritt. semigot. Lingua trat. Note marginali di manidiverse per tutto il codice; lettere iniziali disegnatein inchiosro rosso e azzurro; alla c. 110r una bellaminiatura con fregi che partono dal1a stessa lungoiJ margine interno e un'altra miniatura alla c. 225v;i colori sono vivaci con gocce d'oro contornate dinero. La lettera iniziale << D >> racchiude una figuradi studioso con il codice in mano. Leg. non coevain mezza pelle. Nota di poss. ms.: << Ex libris Mons-serrati Rossellò >>.

BUC -Ms.5

Antonio da Butrio, giureconsulto, canonista vissutonel XIII secolo, professore di diritto a Bologna,

lffi srLi &3,!1t{r:"as't rd &irr*r "

;,;.ii:; .A;^- . ix' "'l;'*lAti6 nì?tiadfÈ 6§ 6,. fì,e ic"É,".e

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C*.::i,ìÀB\ Curtr*'tiè,1Agt,Jik.fr àr.r fÉo.,t:nrl tti nr. qilt llu:1,,n'at.i""ti u, rìi.. *t ^. i. ìo'Ts. o &-c;ì"rl' ;.È, r ["I"ìt'g!"uà

t.' q-o$,ìi B-ri pràt*! ^ia'{ktt *w, .r1 ".list. È d,",r.'c^.

f*l,Àt r*aurr+ioÀi oll*u tl+ol -

tctelGrì..]§l;" ''

75

A

Page 73: VESTIGIA

Frontespizio dell'« Ars notarietu§ »

stampato da un famoso tiPogafo diFranòoforte (sch. 10) BUS

Perugia e Firenze, fr.r inviato da Gregorio XIII a

trattare con l'anti,papa Benedetto XIII la fine delloscisma. I suoi scritti sono stati di grande utilità pra-

tica, soprattutto i commentari ,a1Ie Decretali.

BepTisre pn Se.r,rs 7

Summa càsuurn conicientiae dicta Baptistinas. Rosella casaum. Venetiis, Paganinus dePaganinis, 1499.

t14j c.; 479 c.,8?; got.; lingua lat. - Note mss.: << p.Bernardinus Sanna >>. Ptovenienza: Convento di SanPietro di, Silki comprovata dalle l,ettere SP incisea fuoco sul tàglio-testa. Leg. in.perg.

Testb di''diritto canoniao terminato nel tr481 con i,l

titolo Surunta Baptistiniana, rielaborato e conclùso

nel 1489 con il titoio definitivo .di Rosella casunrt.

Mrr-r-rs DE,SouvIGNY, ]EAN B

Practica criminalii D: Ioannis Mittei V.I.D.in aua tractatus de homicidio inquisitioni-brs... s.1., -Ioannes Gryphius excudebat,MDXLIX.

196, f.l5) c. 8e; rom. lingua lat. - Note mss' passim.

Leg. in perg. BFT

Trattato di diritto e di procedura penale -della

legi-

slazione canonica.

Menre.Ne, Ju^er.t or I

De rege et regis institutione libri lll' Toleti,apud Éetrum Rodericum typo' Regium,1599'

l'8f , 446, 191 p., 4; rom., lingua lat' - Alcune- ini-

zlaii incit.. Ep. dedic.: « Ad Philippum III, Hispa-

niae Regem Catholicum.'. »> Sul recto delle prime

cart., dòpo il front.: <<Censuta huius operis regia

auctoritate {acta » di << Fr. Petrus de Ofia Magi-

ster provinc. ». Leg. in Perg'BUS

L'A., nato a Talaverna nel 1515 € morto a Toledo nelL624, gestita, scrittore e pensatote spagnolo, inse-

gnò teologia a Roma e a Parigi. La sua opera prin-

cipale è l'Historia general de Espafia, tadotta dallatino in castigliano. I1 suo nome è legato soprat-

tutto all'opera De rege et regis institutione, telTaquale, nell'am-bito di una visione teocratica, si

conqepisce l'autorità del monarca come fondata sul-

la volontà del popolo e con questa concezione si giu-

stifica anche il tirannicidio.

Ans Norlnrlrus i 1o

Artis no tariatus boc est, de ollicio etcerci-

tioque tabellionarn tonti duo ... Francofurti,apod Christianum Egenolphum, MDXXXIX.

t8l, 89, 104 c., fol.; rom., lingua lat. - Iniziali incise.

Nota di poss.: <( Est Sassaritani Collegij Societati

Iesu ». 11 nome del tipografo è stato depennato.

Leg. in perg. BUS

Christian Egenolff, amico di Melantone, fu il pri-

mo a stampare una Bibbia luterana. I1 suo nome,

è da considerarsi tra quelli {orse più rappresentativi

nella storia della ,tipografia di Francoforte. L'opera

rappresenta un esempio de1tre molte edizioni di ma-

nuali relativi all'arte notarile presenti in Sardegna

",* **",,;,t;;$4

ARrX§ il{{}flH{}{ n§a §$ oftiqlg

ir§s!ff fùgis§0

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76

Page 74: VESTIGIA

LE MARCHE TIPOGRAFICHE

La marca o insegna è una figura incisa,per lo più di ridotie dimensioni, usata daiipogr"ii o editori, s'in dal XV secolo,

pèr distinguere i prodotti della loro atti-vità e scoraggiare le conuaffazioni.

Inizialmente collocata sull'ultima cartadel libro, la marca si sposta con sempre

maggiore frequenza sul frontespizio, di,errendot e uno degli elementi decorativipiù rilevanti.

Molti tipografi ed editori, per megliogarantire dall'azione dei falsificatori leloro pubblicazioni, vi inseriscono la pro-pria marca sia sulla prima che sull'ulti-ma carta, utilizzando spesso incisioni si-mili, ma non identiche.

Le prime marche, molto semPlici, so-

no costituite in prevalenza da una dop-pia croce che nasce da un cerchio o uncuore, all'interno dei quali appaiono leiniziali del nome del tipografo.

Questo tipo di marca, diffuso soprat-tutto nel Quattfocento, viene affiancatoe sostituito, nel secolo successivo, da in-eegne che divengono sempre più com-plesse, ffasformandosi in vere e proprievignette illusuative e amicchendosi diparticolari e di tratti decorativi.

L'elemento costitutivo essenziale del-

le marche del XVI secolo è I'emblema,immagine simbolica, spesso tratta da unreperòrio iconografico convenzionale.

All'immagine si unisce frequentemen'te la divisa tipografica, un breve mottoche ha la funzione di illusrarne e speci'ficarne il significato simbolico.

Un tipo di marca particolarmente dif-

il

77

' '

Page 75: VESTIGIA

:,il

fuso è la << marcarappresentate coseche richiamano ilfo o editore.

pailante >>, in cui sonoanimate o inanimatecognome del tiPogra-

Nelle pubblicazioni ufficiali, emanate

da autoriià politiche o religiose, lo stam-

patore adotfa per lo più come matca 1o

it"--, proprio delle medesime.

Si trovanò così rnolto spesso, sul fron-tespizio di queste opere, 9mllemi di

-sta-ti, città, coiporazioni e Ordini teligiosi,

da non confon'dersi con g1i stemmi del-

I'autote o del dedicatanio che appaiono

in numerosi libri, ma che non hanno

funzione di marca.

Nello stesso rnodo non si devono con-

siderare marche tipografiche o editorialile vignette che illusuano il contenuto di,rn libro o semplicemente ne decorano ilfrontespizio.

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Page 76: VESTIGIA

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Cum gndr& priuilcgio rrl Grcnnium.

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-&79

Page 77: VESTIGIA

LETIERATURA

Francesco Petrarca e dopo di lui uma-nisti come Coluccio Salutati, Niccolò Nic-coli, Poggio Bracciolini ed altri oltre cheinsigni letteratai furono anche ottimi cal-ligrafi. Copiare un codice antico fu peressi non un compito ingrato e tedioso, maun doveroso atto d'omaggio agli autoriche li avevano composti.

Gli umanisti rovistarono le bibliote-che monastiche di mezza Europa alla ri-cerca di classici latini ed ebbero mododi comparare codici e scritture dei tempiandati. La scrittura che predilessero fuIa minuscola cato\ina, usata negli << scrip-toria »> dei monasteri nei territori del Sa-

cro Romano Impero tra il IX e l'XI se-

colo. Di fronte all'eleg,anza ed alla chia-rezza della carolina, la scrittura goticadiffusa ai tempi di Petrarca e degli uma-nisti risultava pesante e di difficile lettu-ra. Dal1'ammirazione e dalf imitazione del-la carolina nacque Ia scrittura umanisticadel XV secolo (o littera antiqua).

Dai manoscritti umanistici questa scrit-tura fu riprodotta in caratteri tipograficimobili ed usata soprattutto per stamparele edizioni dei classici latini. Le opere diTERF,NZIO, VIRGILIO. OVIDIO CI-CF,RONE sobrattutto le LETTERE e ilDE ORATORE vennero riprodotte innumerosissime edizioni per soddisfare larichiesta di un pubblico sempre più vasto.

Anche le edizioni in linsua greca (PIN-DARO, ...) si moltipiìcarono e raggiun-sero. specialmente con Aldo Manuzio a

Yenezia. un ottimo livello tecnico-grafi-co e di

^ccL1r^tez.za del testo. Vi fu un

La << Divina Commedia » del 1481conservata nella BCS. È il più anticolibro con incisioni in rame (sch. 10)

.ll)@rniac{ill1mt p@kM

§t i obblioqerhiom&qhehuiadriME [email protected]{odEbbma&@(ffupos^ (EMi@qtrioGworltretuicluqwÈu o$iL crNiroffiurieaituhdaddqosl ;ifld;'àHft;;;Àl;Hffi.;CA rw;6qui.§drX@qril!baJ.igrpo.NeHt gud,mmdrffiqurb6(r&@ddsNo §H"t"H*f;ffi"T#iTfl*""#Dl roxCnànme*t";qca;&tea*lcNO M@dÉc+s(o.6niri(olBddlr;'le drlS T t [email protected]

dorl*trchacefrafopan,odoi cirBdÒrnà *imluomuurofiortxmil@e: $d,t,iVI a* mcÈofe'caw qu"il* l"qoruq;,oTA tqÈ$lnaohpdorcrcItdaobfelab(qo

Mrrrruipmr$mcbfon Hffiffit,l"**.ffi",*H$:,Hi?,iriGlroffi&efaltrwiB 6beifoie(m:mdr6ox$osiudioo:tkhrEcquutoadreqmlece/ rcfa dum u*a.*É6au* f i* rrpÌ.tru;u *,n

e{h ldua feluraoae afma t fot deu&lh dffi iuldlÀ *elldru§c crùffi.lr""lpo6tcH"ourlLr"r"- ddloi!ffioodùoflrcrc(oro:erÉor.nnno- p«or-n5.r6pùturdade qudto [troFioI m ai m{ù 6e po<ho e plu ft ffte iawi.omto'a*Ur w fuùnim i r aulacmlmtrrordel6o dloilmmi *.ìupxr athftqia.accnnadctinlo(edfé dellalw rcfe<l,ro uho frm 4p frguiworgrco cgrr-indof.il-inudti

I no fo bo ndrrc drcmro rmuu gr'moftdlcFoilelsio.liq'-ktqY'- | l(O&Od!ffilnoila(B(S@lclqU,(ft

tuffiJ Prd dtròo oo rntu quel perc rrc@ nrn Drldn d.F.Entsctkre ftac tnrhe lrusoe uir abhodqar g5iiÉrprai; !'.pottori dr:qtr.ftr ffiio. h

Mr ooi rbro fql rmc dm rollc aimto f§o dt*l uni *ffi I ét il h@ drlliuinhtueu*rr".r'"'or"tlrr.tl* " l-eT$!d-f@:Tt.dr:gtiodelb-fdrmtil

tu du6 4paur elcorcomp(trdo mria dk rrà fr:j.i t.r miftri ft Ur h@ddhGuudat,mltoqurdr ldue fprlle uiopadvtmcirhe fqtmdd @@

criffie or deracgr.lrlonffia cirdiffio(ffio:{tdrqndlcmf<cdrmbàc.$i, *i d...i*.r te omr ralle n.d {oìm Pofilffio'llP€nk rrcglrm qu'

I .r lbi(&rtffiFmgNgMdrhkàffilrAllhor tu laPrun utr po.ho qoet4 o*.c,aline.i"liano:ad mmc!"oirIt"

<hc nellagodcl chuor mcrr dunta pma no faitrrct!< umufim 6:4up

CANTO pRIMO DEIIA PRIMA CANTICA O \TROCOMEDIA DEL DIVINO POEt'A FIdhENTINO

§Al-lTl{E ALEGHIERI ; C^PITOLO f&lMO ;

<hc nellagodcl chuor mcrr dunta pma no fait.rct!" "mufim 6l4uplermclrooal&r.m tutr orm iamdotu;do Frbq.'J.lr-b6.Ngnirc;dd

k Gf. di,ui d{aiFe i qEft. ft ffi(di(- Dlom rdù@.drkiift'h I@i arJ@lirìi e I

qrrrtrdmEdoGpnescodi ctrifto?.depffi h6b(i,iGmddtdpfcct lìt:oi".m;eiwln l2,medrmoft ànf olri luu(rc (cnind.to.tfÉ pffi .diffi tklliqu:lt ÌrsoFlAo[ldrorn(ad.ffroa$ftundofiErhhcffidof!da@i@Éncdpil@&.Hit trhr@k

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adh&ftrà

81

Page 78: VESTIGIA

La stessa opera dopo il restauroeseguito qualche anno fa (sch. 10)BCS

forte interesse ber la cultura ebraica, te-stimoniato dall'alto nurnero di edizioniprese,nti.

Un altro elemento che caratterizzò lacultura Tetteraria di questo periodo fuI'affermarsi della letteratura in volgareche raggiunse piena dignità di espressioneartistica dopo un lungo dibattito teorico(TRISSINO, ...).

PETRARCA, BOCCACCIO e soprat-tutto DANTE sono presenti in Sardegnacon un alto numero di edizioni, come pu-re i classici del '500 (ARIOSTO e TAS-so ..,).

82

Page 79: VESTIGIA

Due delle nurnerose xilografie eheillusttano Ia << Divina Commedie »commentata da Landino (sch. 11) BUC

LAsceRrs, CoNsreNrruus 1

Er-otemata, De litteris graecis ac dipbtongis;Abbreuiationes graecae. Iseguonoi: Oratiodominica et salatatio Beatai Virginis; Sym-bolum Apostolorunu; Euangeliunt secunàumJobannem; Pythagoms, Carmina aurea; Pho-cilides, Moralia. Yenezia, Aldo Manuzio,8.1II.1495.[166] c., 4"; ill., gre,, rom., tringua grc., lat. - Fregi einiziali incise. Testo greco e latino a ftonte. Leg.moCerna in mezza pelle.

BUC - Inc. 122 (d:t. TGI 5693)

Costantino Lascaris, grammatico e umanista bizan-tino, nato a Costantinopoli nel 7434 e deceduto aMessina nel 1501, fu tra coloro che più contribui-rono a tiportare in luce e a tar conoscele i classicigreci. Dopo la caduta di Costantinopoli venne inItalia, insegnò il greco alla Corte di Francesco Sfor-za e poi a Roma, Napoli e Messina, acquistando lar-ghissima fama.

AuuoNrus Hrnrurrer' 2

Comnaentaria in librum peri Hermenias. Ye-netiis, apud Aldum, 1503.

11441 c., fo1.; gre., lingua grc. - Ep. dedic.: « AldusPius Manutius Ro. Alberto Pio Inclyto CarporumPrincipi. S.P.D. ». Note di poss. mss.: « NobilesAndr. Baccallat >>; << Est Collegii Sassaritani Soc.Iesu ». Alre note mss. a margine. Leg. in perg.

BUS

Si tratta di una preziosa edizione aldina. La letteradi dedica ad Alberto Pio, principe di Carpi, è perla prima volta sottosoitta 'da Aldo con il sopran-nome Pio, da1 nome de1 suo grande amico e pro-tettore. L'Autore visse nella seconda metà delVI sec. d.C. F-ilosofo, figlio di Ermia e scolaro

*'§k-= rhe il*t:ilatlÉ?Ì I*quila r:';l*,,

trtr*"i.;-,iràraÈ L+;rf* rt*, E ef*:l '-h* ia flrg*itffc,*gr{= a i::*ti**r rl:* L*ui:r* t*ì[r ..f*nro;- crnir) Éfitli.t pruiur-' r-'' di Jit

11,1.1..;{,19 .,{}****e ir' Érrtrt;'t* t: Ii §:-iìtiil

il

Page 80: VESTIGIA

La << Genealogia degli dei » diBoccaccio. Fro-ntespizio (sch. f5) BSAC

di Proclo ad Atene, fu poi, come il padre, a capo

della scuola alessandrina. È noto come espositore

di testi platonici e aristotelici e come matematico

e astronomo.

Prxoen 3

Oltmoia - Pvthia - Nemea - Isthimia - CaL'

timac'hi hymni qui inueniuntur - Dionysius

d.e situ orbis -- Licopbronis Alexandra, "'Venetiis, in aedib. Alài, et Andreae AsulaniSoceri, rnense Ianuario MDXIII'

L161, )73 p., Bo; gre., lingua grc' - Leg' in nttràr,

Caratteristica di'questa edizione è l'uso da patte

del Manuzio di caratteri più grandi rispetto a quelli

solitamente usati per opere dello stesso fofmato'

Apsopus 4

Libre del saui he clarissirn labulador Ysop

rsroriat e notat als marges del libre ara'nouament corregit. Estampat en Barcelona,

en l'estampa de Iaume Cendrat, 1590'

107, 12) c., 4o; rom., cors., lingua cat - Numerose

incisioni. Nota di poss. ms.: « Ex libris Monsserrati

Rossellò ». Leg. in rnezz^ Perg. BUC

Le Far.tole di Esopo ebbero larga didfusione ne1

mondo classico e in que11o medioevale e diedero

origin" a varie raccolte e compilazioni' Con lo svi-

lup"po de1la stampa ne vennero {atte numerose edi-

,ioni, i" varie lingue, come questa in lingua cata

1ana, che riporta un immaginario ritratto dell'autore'

AEsopus 5

Fabulae. Trad. Laurentius Valla. Valencia,Lope de la Roca, 28.IX.1495'

72 c., ill.,4u; got., lingua lat. - Iniziali calligrafiche.

Alla c. 1v un'incisione in bianco e nero, arricchita

da tratti in inchiostro rosso, raffigurante il Croce-

fisso inserito in un rombo con Maria e Giovanni, ai

quattro angoli i simboli degli Evangelisti' Legato

con: Inc. 1J0 Pnar,qnrs. Epistolae e con Inc. 112

BrrNenpus CrenapvalmNSIs, santo. Epistola de

gubernatione rei lamiliaris. Leg. in perg. (Ripr.).BUC - Inc. 111 (cir. IGI 79)

'Accanto all'edizione del XVI sec. in lingua catalana

si espone una tiproduzione tratta dall'esemplare, rit.r.,to ,ni.o, di un incunabulo contenente le favole

di Esopo in raduzione latina.

Lucaxus, Mencus ANNePus 6

Lucanus LPharsalia). Venetiis, Apud Al-dum, MDII.

[1?9] c., 8o; cors., lingua lat. - Tit del libro I:M. Annei Lucani Ciuilis Belli, liber primus. Ep.dedic.: « Aldus Ro., Marco Antonio Mauroceno

Veneto et Equiti clariss. S.P.D, ». Nota di poss.

ms.: « Ex libris Monsserrati Rossellò »' Leg. inpelle.

BUC

Tra i testi editi tra 1a fine del XV e i primi anni

del XVI secolo sono particolarmente rinomati per

la loro validità estetica e la loro correttezza quelli

pubblicati dal veneziano Aldo Manuzio e dai suoi

iuccessori, il figlio Paolo e i1 nipote Aldo, detto ilGiovane. I1 Manuzio adottò ne1Ia stampa partico-

lari caratteri inclinati, noti come caratteri « aldini »,

o corsivi, o italici, e che vennero denominati

TS.A D+TTÀ ?§g( rlrl;i &jIfll$l&ÉTV§§r pA B'ɧrs,il {,:§r'

II{ YÉNHTIA,J 1 1 . n 91 "., 1,'r;i?- f

'g'..'

84

Page 81: VESTIGIA

Tre delle 1] incisioni contenute nella<< Genealogiae deorum »> (sch. 14)BUC

È:im6lxknlryil !fl oEdgoris ùn ùfi pte

anche << carattere cancelleresco »> o << lettere vene-ziane ». Le edizioni del Manuzio sono note come« edizioni aldine ». Si tratra per 1o piri di testi diautori classici, come i1 Lucano che si espone, este-ticamente gradevole nella sua essenzialità_

Ovrorus Nesò, Pusrrus l

Metamorphoseon Pub. Ouidii Nasonis Sul-ntonensis Libri XV. Raphaelìs RegiiVolterra_ui luculentissima explanatio, cum nouis Iaco_bi Micvlli uiri eruditissimi additionibus... ye_netiis, apud Hieronymum Scotum, MDLIII.

L4), 162 c., fol.; rom., cors., gre., lingua lat., grc. -Incisioni. Ep. dedic.: « Clariss. viro Iacobo Spie_giellio Iur. Vtr. doctori etc. consiliario regio, Iaco_bus Micylus s.>>. Nota di poss. ms.: <(Éri fiUt.Rosello >> e alte depennate. Leg. in rnezza petg.

BUC

Edizione commentata e illusffata di un classico del-la letteratura latina, stampato da una famosa tipo_grafia veneziana.

Tenelrrus, Pusrrus

Pub. Terentii Eunuchus latine et galliceenarrata... Adiecintus Iodoci Vuillic/tii-Com_mentariolum in eandetn Comoediam. Lug-duni, apud Theobaldum Paganum (excudE-bat Bartholomaeus Frein) U.O.ftIIi.L201, 354, t18l p., 80; cors., rom., Iingua lat.-fre. -Iniziali incise. Nota di poss. ms.: << ex libris Cae_saris Capucini Casalensis 1713 ». Numerose altrenote mss. passim. Leg. in pelle, con impressioni a{uoco.

BSAC

Publio Terenzio Afro, famosissimo commediogra{o

Page 82: VESTIGIA

latino, nato a Cartagine ne1 195 circa a'C' e morto

nel 759 circa, arrivò a Roma a1 seguito de1 senatore

Terenzio Lucano. Si introdusse ben presto, grazie

al successo delle sue commedie, ne11a migliore socie-

tà romana. Per rispondere alle esigenze di questo

mondo, i modelli greci di cui si servì furono arric-

chiti e contaminati dal1e influenze latine' G1i argo-

menti de11e sue commedie sono g1i' amori contra-

stati che si risolvono felicemente. 11 suo linguaggio,

a dillerenza di Plauto, è il latino parlato del1a so-

cietà co1ta.

N4eruuzro, Peoro I

Commentarius in epistolas Ciceronis ad At'ticum. Y'enetiis, Aldus, MDLXI.

l7l, 429 c., 8o; cors., lingua 1at' - Ep' dedic': « Ad

Illusrissimum et Reverendissimum S' Angeli Car-

dinalem, Pontificium in Piceno Legatum, Rainutium

Farnesium Pauli Manutii in suos commentarios

Ciceronis epistolarum ad Atticum praefatio »' Nel-

10 stesso volume è contenuta l'opera: « In episto-

1as M. Tullii Ciceronis ad M. Iunium Brutum, et

ad a Ciceronem {ratrem, Pauli Manutii commen-

tarius >>. Sul front. nota di poss. ms. « Est Colle-

gij Turr. Soc. Iesu S. Ioseph»>. Leg. in perg'---.BUS

tt

P. lvlanuzio (Venezia 1512 - Roma 1574), umanista

e tipografo, figlio di Aldo il Vecchio, ricoprì a

Venezia la catledra di eloquenza e impiantò e di-

tesse la tipografia dell',Accadetzia Veneziana o del-

la Fama avendo come collaboratore Nicolò Bevi,lacqua. Scrisse anche altri commenti agli scritti diCicetone. I suoi commenti alle Orazioni fittonopubblicati postumi a Venezia nel 1578'1579. Tra'dusse anche le Filippicbe di Demostene.

AlrcuteRl, DeuYB 10

Comento di Cbristophoro Landino liorentino

Epistola dedicatoria del., Daa"tn"aon" »> conservato nella(sch. 1l)

Pagina della famosadel << Decametone >>

(sch. 12) BCC

<< falsa giuntina »>

di BoccaccioBBC

t*.al 't 1Fr

'cn{Etb tn&n)

86

Page 83: VESTIGIA

F'rontespizio del dizionario delBercheure (sch. 24) BSAC

sopra la comedia di Danthe Alighieri poetafiorentino. Impresso in Firenze per Nicholodi Lorenzo della Magna a di XXX dagostoM.CCCC.LXXXI.

[...ì c., fol.; rom., lingua ita. - Note mss.: << Proprie-tà del Barone Pasquale Tola ». Postille mss. passim.Leg. in pelle su piatti in legno e borchie.

BCS

La presente edizione che contiene due incisioni diBaccio Baldini sui disegni di Sandro Botticelli, as,

sieme al Monte Santct di Dio de]r Vescovo AntonioBettini (Firenze 1171), tappresenta il piri antico 1i-bro con incisioni in rame (cfr. « Nuova Sardegna »del 9-XII-1952).

Arrcurr,Rr, Dexrs 11

Danthe Alighieri Fiorentinct historiadct. lColcommento di Cristoloro Landino). Impres-sa in Venetia, per Bartholomeo de Zanne daPortese, MDVII.

t101, CCXCVII c., fol.; rom., lingua ita. - Incisioni.Nota di poss. ms.: « Ghiani Michael a Seulo a Seu-

1o 18,11 »; indice ms. dei nomi e altre note mss.

Leg. in perg.

BUC

Si tratta di un'edizione della Diuind commedia diDante commentata da11'umanista fiorentino Cristo-foro Landino, precettore di Lorenzo i1 Magnifico, cillustrata da numerose piccole xilografie.

Boccaccro, GroveNNr p

Il Decamerone di M. Giouanni Boccaccio.lluouamente corretto et con diligentia stam-poto. Impresso in Firenze, per li heredidi Philippo di Girnta, 152-/.

.*,rl*.err'. .4*ia ..';:.'!(,.

81

Page 84: VESTIGIA

Doppia pagina illustrata delle<< Rime »> (sch. 21) BBC

284 c., 4"; Ìom. cors., lingua ita. - Nel primo fogliodi guardia appare 1a seguente nota ms.: « Non è

1a celebre edizione ventisettana ma la contraffazione

fatta a Venezia nel 1729 da Stefano Orlandelii coitipi del Pasinello v. Gamba « Serie dei testi dilingua » pag. 55. Leg. in mezza pelle.

BCC

Si tratta della famosa falsa giuntina: Cft. Mostra d.i

manoscritti, documenti e edizioni. Firenze. Biblio'teca Medicea Laurenziana 22 maggio - 31 agosto

1975. Cettaldo 1975.

BoccAccro, Grove.NNr 13

Decarnerone. In Venetia, appresso di Filip-po et Iacopo Giunti, ,e fratelli, MDLXXXII'

tl0l, ,85, 3il p.,4o; cors., lingua ita' - L'esempl.

è mancante de1 front. Iniziali incise. Ep. di Leo-

nardo Salviati a << Iacopo Boncompagni ». Sul. r.de1la prima carta, trascritte a mano, le considera-

zioni sull'opera del Gamba. Leg. in pe1tre. BBC

È questa una delle numerose edizioni dell'operaboccaccesca, ultimata in pochi anni fra 11 1349 ed

il Dfi. L'opera rappresenta una svolta nella lette-raitra italian4 in quanto, abbandonati i vecchiideali de1 Medioevo rapprcsentati dalla Dioina Coru-

media di Dante, si apre ad una nuova visione de1la

realtà, più indulgente e piìr libera negando ogniforma di ipocrisia e di gretto moralismo.

Bocceccro, GrovlNnr 14

Genealogiae deorum; De montibus, silois'fontibus. Venezia, Boneto Locatelli per Ot-taviano Scoto [23.II).1494.

F:ft^rflffiffisqh$rffiì*'' ÉRC()'tìtNri), tÀ7Yl, l:*.:, ,l,i r.tmr ilrAr{ri} tr'Y! É ryl

,H; ;;r,:il,ililif i;.ii;:i;:;:., ; +{/-'' 1",.:*ra,I .41.s1a.*ls1.4{4,r11,,ar ../-d

;d, .l @.r !, ,"^,1 JrA.a t tù 1,.1 l.ùttttù r yà

ffi li;:jd:;;:fl,Ii'.lr,1l',lnJjl" 11,(";:{,t§${SaiH+:Hii#

Ilu, r:f]^., rr)fJr]ro".q Fi,al{rr-..1:*[.nrcnio .

! {rgr*+t,r"r lit1r), &rir:tIr pe}Lr\} rr:*i tt i

I tun',, c*i u:,,,r.r , i; 4rlpon". i"n",r, vr.,c, f i t .n '

I cr,,rI,u,prt,:,. l" rr;rìlrri,,rlq r v4 13ran.ic llr

I mu'u a lai, chq t'":i rrg ì1. n :i u{ r !, ìrr* ,ul : I

f optr*I u r,..,.r ru1. rrt ltet,'rrt.r lnt$r {r!i 1.,ìt .ìl

' *,'-n'1l'"' '"t

rr I ! ,r ' & ar(frPjtil';r'arl, I'ro

''fl fr j:§11{+ ! r} f}i:r41 4. nl1;pe1 r 1rr {;aril+i {nr;rli,r,l *;;'[ fic,rl:i ,.:', h, r.lr!d *,, irpure, l..1nalr ;tcce.{crr fl,""1,r1 tu, uLr.rrr virttJ{:-fÀflrf,trLe,l!È[ ]t,]'{6 &l fl,.""{,\}_[u. ,p],, r4r vp.tutufÀn,tttIe,]!Èr lt,]'fttg & ieur[r &,l.au.

f, -t tr"-i T # Ii H- I h,{#"

f,xro if*lirì *§ww\nilt primixrd*rd,' ffhy gia.unymr* §wwfrf*

;Si ftr**/do,X mrnil trn{* rp+n1fuf*d

t# Effr*.iW n'É* s;#tSr digtwi*,ffiowrr*;1.

rald* :,4il1w rhertinti d, t rt.rnCailo, t LtoriÀJo.flraro iì mr,piit,,: t lr fa, *, fiiia,lTr;iano,,! gd ian rc, e' Ì 7 r, o .l i rnan r e',ilcltf,t Pilyìt*ttdoat$ ti .,tjltramonte.t *

t M_u/'e,;hin r_o\iofirtmrco fowarc::ìltt :qntlit t* nt, fiernntt arref et

:,:hÈllqnlo ft /*lwc al {wont wrtnte,etbo à:idtr l'anrntt nuffià llppttl.t :y1r c*yd o;ye rl,ù1;gr;r mrud lentéNttrEt da,lata m'r.,rii§ì *A n*" *wfrrili,LT #;ffi;Pl ;l ;#/::&x'r#:f:

.. i

88

Page 85: VESTIGIA

Particolare di lettera capitale delle« Fabulae »> di Esopus (sch. 5) BUC

162 c., fol..; rom., i11. Lingua lat.non coeva in mezza pelle.

BUC - Inc. 11

112),215 lma 2D1, [3] c., iJ1., 4o; cors. rom., lin-gua ita. - Numerose incisioni. Ep. dedic.: « Al moltoM. et Eccellente Sig. Carlo Grotta Cancelliere e

Consigliero del... Cardinale di Trento... ». Allac. [9]: «Priuilegi del1a Incoronatione del Peuarca,Orso conte dell'Angui11ara, e Giordano uno dei {i-gliuoli d'Orso, caualliere, dell'alma città di Roma,senatori... ». Alla c. [11]: « Testamento di M.Francesco Petrarca Tradotto per quelli che nonsanno lettere >>. Sul front. e nel v. del front. ap-paiono n,umerose note mss. Nel v. del1'ultima c. Ianotl ms. riguarda Madonna Laura. Leg. in mezzapelle.

B.SAC

Si hanno scarse notizie biografiche de11'4. Nel 1514

lavorò all'edizione di Virgilio con il commento diServio per la stamperia di G.A. da Sabbio; nel 1554curò la pubblicazione de1la Divina Commedia per-sonalizzando i testi con curiosità editoriali. Si dedicò soprattutto all'opera perarchesca pubblicando leRime con ùi excursus su Laura e sui ,luoghi che lavidero protagonista. Importante è 1'apporto datoal1'opera del Petrarca e all'antica poesia provenzale.

Auaors 17

de Gaula lEl sexto libro del Amadis deGaulaf . Seuilla, en casa de Juan Varela,1526.

214 c., lol; got., lingua spa. - Acefalo, il tit. e lenote tip. si ricavano dal coloph. Nota di poss. ms.:« Este libro es de don Francisco de Guzman... ».

Leg. in perg.BUS

Amadigi di Gaula è il nome de1 protagonista delnotissimo romanzo cavalleresco, la cui prima edi-zione (Saragozza, 1508) è in prosa castigliana. Leorigini de1 romanzo, libera e geniale imitazione de1

ciclo bretone, sono però sicuramente piri antiche.Numerosissime furono le edizioni, le traduzioni e

Note mss. Leg.

(Cfr. IGI 1800)

Noto incunabolo de1la compilazione enciclopedicadel Boccaccio, in cui ,1'4. rifonde notizie di argo-mento mitologico, tratte da numerosi scrittori clas-sici. L'opera, che fu dedicata a Ugo IV re di Cipro,comprende 1l incisioni schematiche relative alla ge-

nealogia di ogni divinità. Fa seguito ,un dizionariogeografico composto da1lo stesso Boccaccio.

BoccAccro, GroveuNr

La genealogia de gli dei de Gentili... conla spositione de sensi allegorici delle lauole,et con la dicbiaratione dell'Histoire appar-tenenti a detta rnateria. Tradotta per M. Gio-seppe Betussi da Bassano. In Venetia ap-presso Fabio, et Agostino Zoppini FratelliMDLXXXI,

l8l, 26 c., 40; cors., lingua ita. - Iniziali inciseNe11a 2' c., ep. dedic. di Gioseppe Betussi a.l...

<< Conte Collatino di Collalto ». Nota di poss. ms.:« Di Stefano Alexandti Medico ». Leg. in perg.

BSAC

Si tratta della raduzione della Genealogia deorum(vedi scheda n. 13) de1 Boccaccio, fatta da GiuseppeBetussi, vissuto {ra il 1512 e tl 1573, scrittore eglistesso, cotrettore e consulente editoriale presso iGiolito fu apprezz^to voTgarizzatore dell'Eneide o1-

tre che delle opere del Boccaccio.

Vrrrurrrro, AlrssANnlo lo

Il Petrarca... di nuouo ristamputo con le Fi-gure di Trionfi, con le apostille, e con piìtcose utili aggiunte. In Venetia, appresso Ni-colò Beuilacqua MDLXIIL

89

Page 86: VESTIGIA

r

1B

Frontespizio e colophon dal<< Compendium »> di grammaticaebraica di EIia Levita (sch. 29) BBC

le continuazioni: dai 4 voJumi originali divenneropresto 12 in Spagna, 21 inFrancia e l0 in Germania.

Hrsronre

de Aurelio y Isabela hiya del rey de Esco'cia... L'histoire d'Aurelio et Isabelle lilledu Roy d'Escoce. A Bruxelles, par RutgerVelpius, 'libraire et imprimeur iuré, a l'Ai'gle dor, pres de 7a Covrt, 1596.

166 p., 8"; cors. rom., lingua spa., fre. - Sul {ront.nota ms. Leg. in perg.

BUS

Fortunato romanzo sentimentale di ispirazione boc-

caccesca atribuito a Juan de Flores (Lerida 1470

ca.). Dell'opera si ebbero numerose edizioni in piirlingue con testo a Jronte, usate anche a scopi di-dattici.

ARrosto, Lupovrco 19

Orlando Furioso da M. Ludouico Ariostotraduzido en romdnce castelldfio por DonHieronynao de Vrrea. En Barcelona, en casa

de Claude Boruat, 1564.

l)1, )I5 c., 4o; rom. cors., lingua spa. - Iniziali in-

cise. Ep. dedic. di Hieronymo de Urrea: « A1 muyalto y muy poderoso sefior don Phelipe Principe de

las Espaflas sefror nuestro >>. Precede I'opera un << so-

neto di Don Ivan de Aguilon». Ieg in r.r*'U*

Quest'edizione dell'Orlando Fuiioso testimonia 1a

fortuna e 1a diffusione in Europa dell'opera arioste-

sca in tutto ii XVI secolo.

-*ffii@i!ry+..

HÀSIL§À§ l{.PV§ IO. FROI}'ANN0 11, n- )ÈX\111" lt/t§N§E

r(1À R T IO.,'i .:}r,il" :1rilff*dif,w,#$lmi@m@,f,fli

-?1n luvCOflPENDIV![

lerElir Iudri uatfisI 6c onrimir tribris Perls.biftianc Munft",

ruEréifulatum.

BASILE.AE A§NOil. D. :(:gV II'

90

Page 87: VESTIGIA

L'alfabeto ebraico descritto da EliaLevita (sch. 29) BBC

Tesso, Toneue.ro 20

La Gierusalernrne del Tasso. Con le ligured.i Bernardo Castelli, et Annotationi di Giu-lio Gaastauini e Scipio Gentile. Genova, ap-presso Girolamo Bartoli, 1590.

1,1, 255, 71, l7l, 40, [8], 4o1 cors., ,rom., gre.,lingua ita., Lat., grc. - Ii nome dell'editore si ricava

dal coloph. Front. inciso; numerose incisioni in ra-me. Ep. dedic.: « A1 molt'illusue sig. mio osset-vandiss. il sig. Francesco de Femari ». Leg. in perg.con impressioni in oro.

BUC

Famcsa edizione della Gerusalenume liberata, conincisioni in rame del Carracci e di Giacomo Francosu disegni del pittole e incisore genovese BernardoCastetrlo (o Castelli), amico e collaboratore di LucaCambiaso.

ITesso, Toreuero

Delle Rime del Signor Torquato Tasso par-te prima e seconda, Insieme con altri cola-ponirnenti del medesimo. In Venegia, AldoManuzio, 15821.

122), L44, 276, |16), 84, ll2) p., ill., 1.2"; cots.-rom., lingua ita. Esempl. mancante del front. I1 tit.è ricavato dagli Annali delle Edizioni Ald.ine delRenouard (Bologna 1954) per l'edizione che risultaidentica da,lla medesima collazione, Nurnerose inci-sioni. Ep. dedic. di Aido Manuzio il giovane: « Almolto Mag. Signor, il Sig. Cav.... Hercole... ». Leg.rn Perg'

BBC

Le rime del Tasso (Sorrento L544 - Roma 1595)sono legate alla sua vita di cortigiano e alle sue

sventure: ,le stesse in cui si trovava quando ne1

1-582, anno di edizione di quest'opera, il Manuzio,

irr g. Ddld& cffil srt, iWE h d g b6(f ariluI T1 113 §

urwlpIfts.t**fi,

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tand c.P$ tod T(ù ffib zd,rl cuelk i t h 4? r I un 1A,dc DÉ Ain §.il.lÉ §{' .urn# I fflefiÉip trf ùfl fi ,ilri ' ffil

tr-ffi.y st .

Tdtt §rrr Schia ntf XtPttddthfGhtk

ll

21

91

Page 88: VESTIGIA

7T

Frontespizi di alcune opete diNotturno Napolitano (sch. 22) BCC

in occasione di un suo viaggio a Ferrara ebbe mo-do di visitarlo nell'ospedale di S. Anna, in cui sitrovava a causa deI logorio mentale e delle maniedi persecuzione che l'affliggevano.

NorrunNo N,cponreNo

Egloga de Notturno Neapolitano inteilolluu'tori Mitio et Arcario. s.m.t.

t8l c., ill., 8"; rom., lingua ita. - Un'iniziale incisa. Sta

con: ID. Tre sestine di Notturno Neapolitano noueall'torose...: ID. lndouini et ruiracoli de alcuni zin-gani; ID. Sogno Amoroto cone Madonna Sirenaap?dre d Notturno... con alcuni sftambotti in sualaude cornposti per il detto; ID. Testamento aruo-toso col1 alcuni sonetti e ruandriali antorosi compo-sti per Notturno Neapolitano; ID. Viaggi e cosmo-glapbie di du.e peregrini luno (sic) in stanze l'altroin canzone composti per Notturno Neapolitano; ID,Opera noon attorosd di Notturno...; ID. Disperatadi Nocturno Neapolitano Adua. Impresso in Pero-sia, per Cosmo da Verona ditto Bianchino dal Leo-ne; s.d.; ID. Opera de Notturno Neapolitano nela qual si contiene un capitulo in laude dil Sanaza-

ro, el alcuni strambotti amorosi in comparatione;lD. Visione et aaticinio de la diuina creatione dellaSanctita dil Somrto Pontilice Hadriano FiamengoTortosa... [Roma], s.t., 115231; ID. Opera nouaatnolosa come uil galeotto.., ua dinanzi un conuito...à dimandaua elemosina... composto per Nottutrlo.ID. Opera Noua amorosa da Madonna Syrena Nea-politana nelaqual aisonno (sic) capitali epistale;impresso Perusia, per Bianchino dal Leone, s.d.;ID. Serenata amorosa de Notturno Neapolitano...Perusia, per Bianchino dal Leone, s.d.; ID, Capi-tulo de pdrtitd. de Notturno Neapolitano...; lD.Cosrnographia di Notturno Neapolitana. Cosa noua.Perusia, per Bianchino dal Leone, s.d. Nota di poss.

ms.: « Er libris Monssemati Rossellò ». Leg. in

BCC

fSIoS+ §€ llofturno?i enpalrtail§ 3$tl;rlo

qunr§ri /fi\lri§r ?cbrrio

Sndouini z miracoli De ol,cuni5ingBniiqualivsn

noDinanciolomconultoDcrSotffrno

9àpolitano.22

I É6logn;tntcrloqu u tortIJlitio:z Scbario .

,:DIrio {ncomcnrio 6 dicc.

ffi#*#I'trffi,fel mcllo

Elx i prsri:gll giardinrgl( bruoli:c gtiortlLc cr«sdtle ullq(cmp:e msi9olcaro cfcr ruoi ga0dil:c ruoi oepoul

Ér bor colmo oc affernlic pics oi 6r0i§ro quc0e obfcorc:lolti r ofptl monr[Soliqgo:effl raro:c tog:{nrofo tloi:

O fon g'l orncoi occenri:ou(ri ? coniloc rnc fqnlllante ccr6:e oolcc !oceÉtx lacesno $ t fB,ffr z ft or i fouti

l'Iri.io loltro{ porlor:ronto ml nBocr Afbc per rp ldir bumiflo ltn6ue 0lcInoDo ellctto c0ocuprtffo:e qucllo focc

É cbtba felre:e pnfpcro I ouuntJ6cb( altra lten3g:qucllo a mc conuicnfif,be bo conra loquo:foco:fol:e lune

f fc mot (ofù grou fer nri prnfiflon remcrormi qscl cbio recclo. fuggofer rrn fe r oc mici oannl I fpinl o«cnli

92

Page 89: VESTIGIA

Particolare della legatura restauratadella << Divina C,ommedia » (sch. 10)BCS

Legatuta del dizionario del Betcheute(sch. 24) BSAC

Per molto tempo identificato con il peuarchistaPier Antonio Caracciolo o con il poeta Antonio Ca-

racciolo, Notturno Napoletano risulta invece, daipirì recenti studi, un anonimo « prolifico irnprov-visatore girovago del Cinquecento >> del quale nonsi hanno notizie sicure. fnteressante è notare che

l'opera esposta è inserita in una miscellanea tuttadello stesso Autore: segno tangibile delfinteressedel possessore per q.uesto autofe << sommetso »>. Ve-di: Zarrnrrnr, A., Il notturno napolitano - Catalogodelle edizioni, in « La Bibliofilia », LXXVIII (1976),pp. 107-188.

GenzoNr, Touueso 23

L'bospidale de' pazzi incurabili. In Piacenza,lHippo'lito Tromba, 15861.

ll4l,256, [28] p., L2"; cors., lingua ita. - Le notetip. si ricavano dallÌep. dedic. del1'editore Hippoli-to Tromba « Al molto mag. et eccell. fisico, Sign.

et patron mio oss.mo il Sig. Alessandto Piazza>>.

Iniziali incise. Nota di poss. ms.: « di ClementeSantelli ».

BUS

Tommaso Garzoni, nato nel 1549 a Bagnacavallonel ravennate e mofto nello stesso centro nel1589, scrisse alcone bizzarre opere di varia etudi-zione che si inseriscono nel quadro della lettera-tura manieristica presecentesca e che ebbero unacerta fortuna ua la fine del XVI e tr'inizio delXVII sec.

BnRCHEunr, PrBnRu 24

Prima pars Dictionarii in qua dictio queli-bet per literas alpbabeti iuxta congruentiasdistinguitur ut quan? lacillime omnia in ea

cofi.tenta reperiantill continet quorum dic'tiones bis literis incipientes A.B.C.D.. LrS-

duni per magistrum Iacobum Sachon impres-sa. Anno dorn-ini Millesimo quingentesimodecimo sexto...

CCCI, trgl C., {o1.; got., lingua lat. - Le note tip. siricavano dall'explicit. Iniziali incise. Ep. dedic. delcuratore « Iohannes Bekenhaub >) ai lettori. Notedi poss. mss.: <<Est Collegij Ca,laritani Societ. Ie-su >>; <( ex libris D. Mon. Rossello ». Leg. in pellecon impressioni a fuoco su assi di ,legno.

BSAC

L'4., vissuto {ra iI XIII e XIV sec., {u grande amicodel Petrarca e monaco prima francescano poi bene-dettino. È noto per essere stato il primo ad aver tra-dotto in francese llopera di Livio e pet aver cutatouna famosa enciclopedia più volte ristampata.

Gorenrus, Srcrsuuxnus 25

Lexicurn sylilphonutru quo quataor lingua-/um Eroopde fanailiarium, Graecae scilicet,Latinae, Gerrnanicae ac Sclauinicae concor-dia consonantidque indicatur, per Sigisruun-dura Geleniuril quarutam' per ociurn licuithon oscitanter edituru. Basileae, apud Hie-ronymum Frobenium et Nicolaum Episco-pium, MDXXXVIL

[28] c., 4o; rom., gre., lingua Lat., ger., grc., s1a. -

I1 nome dei tip. si ricava d,a\ coloph. Alcune inizialiincise. Ep. dedic.: « Sig. Gelenius HieronymoFrobenio compatri suo S.P.D. >>. Nota di poss. ms.:« Ex libris Monsserrati Rossellò ,r. Leg. in rtezza

PCTg, BUC

L'opera esposta è un breve dizionario multilingue,che accosta numerosi termini greci, latini, germani-

ci e slavi, evidenziandone Ia similarità. L'4., Sig-

rnund Gelen (Gelenius), nato a Praga alla fine delXV secolo, viaggiò a lungo in Europa, visitando

93

--l

Page 90: VESTIGIA

anche la Sardegna, e si soffermò a Basilea, che nel

Cinquecento era uno dei più importanti centri eu-

ropei di attività editoriale, divenendo uno dei ptin-cipali collabotatori dell'editote Giovanni Froben.

Eue Lrvrrt 26

Lexicon Chaldaicuna authore Eliia Leuita,.quo nullun hactenus a quoqulln absolutiurnàeditum est, omnibus Hebraeae linguae stu-diosis, in prirnis €v utile €t necessarium. Ex'cusum IsÀae, s.t., MDXXXXI-MDXXXXII.

t74l c., fol.; ebr., rom., lingua ebr., arc., lat. -

Nota di poss. ms.: « Ex libris Monsserrati Rossel-

lò ». Leg. in petg. BUC

Nel Cinquecento si sviluppa 1o studio delle lingueorientali ed esistono tipografie in grado di stam-

pare testi in caratteri ebraici, arabi, etiopici ecc.

In una di queste tipografie, costituita ad Issny,

nel \(ùrttemberg, dall'erudito Paolo Fagio, vennepubblicato questo dizionario di Elia Levita (vedi

anche scheda n. 28).

CesAS, Cnnrstoear DE LAS

Vocabulario de'las dos lenguas toscana y c4-

stellana... En Venetia, vendese en casa deDamian Zenato mercader de libros (impres-so en Venetia en casa di Paulo Zanfrctti,a istantia di Damiano Zenaro mercader delibros) MDLXXXII.

147),439 p. 8"; rom., cots., lingua ita., spa. - Inizialiincise. Ep. dedic.: « A1 illusrissimo Sefior Don An-tonio de Guzman >>. Seguono 5 piccoli componimen-ti in versi di vari a.utori. Leg. in perg.

BUS

Fronteepizio e cotophon della mraedizione dell'opera del Saccente(sch. 11) BUS

.MARIAESAf;*:;CENTIS SRADIAT

,rii.! lib,,4. {qni sfl $ri§,S,, rf g"to, i',nuitn.i,, {0inrìrliuÒf",,r",,i' i.U.*. cri rtorr.rnra rcir<chm,roiinu i.n'prn", "uno,'"

t+*oo Ptobmi"i p,tur.".atn. t,np,rrirrle :t'iuo io, trrri

pru4crt. rll. rr-i,,ororl.toppr,E< rrdrcrno,Dru E!.itu rllt rx-irtor dtl stoPPr,& r,l.,ierrrn"{ n,r cnr pnrJ& (ri,nÉnÒ I?orrrnù iuroiitsdl p(oh, ir rltrtfture. Ionritil. & v.ttrl,.6 Rel§rt IoDù Domrdarulche lcoo Ablautr,

n *tu*1:,,i;liftìx;,.,*"*e locutiooum milir,.& rliiP'ua

clis Pcrncfcllrria:hIVNC PEIMVM IN I.Y.

ter.uh.r. rlt..1" tce,,. V. D(;a lè .unr r&u. ID{rurui, riq".r rlr ìili,l ,' i ( m;lu,n ) iJ rè ilnr ml i,i,d,t rFrr rr.r t.rc.nèr ni r,r rè lerr d i n p it,ir mld8. r,:,m,bg,rn,p, l!l,u.r r. r: ., r.ne rcculhJ.'orÉ huile,tssqdi,ucgo e rtqulr

r..rt .c$ rrr , o.

3c l ri .r rr 6 ru.r ro . - ri in yorl'r vetfi i r1 1dice,li",rnunrn',rIrrcor;rr..nr',iYcliltBmbrrredt&u& i;4il.orr . h J r.r',r L'J ruo,., * vrrur ott";nr frprrc di qncllr, thqn[

iJr.u In gu'i,4rrr.'nrr!irr orcnrcdr uunrooorimorp6iO{Prrr_( tiJ )',r r'.,, re' & 'luih vuolc. I

PruJ.ln r...'.r..S.mechum II rrrrr,r- r, r,r c, r r,r pr,,yrr r < rl opulenti: nulqurm.FJr. I r l !lJ il'rtuDt LLlr ltru,rna lConrrVril r.r. r ur.,ratciln(drr rct{obrulrrobilhrrlu.Il.c rrr.,l,, . ! .r, I ,rqtr lit, uorcrtur.

O ,r.r l: ,.a. 1t, i. tnquinrt hic ptcfros laticceI Jcnr i, I +' | (-) uid lacisl àPlcxuB irqBiaci illc fimLn rnil , nÒ lrcn.brcuI oota il 26?' trPer ch' alcuoi ancorr non 6 conicataao dell'rutorfulP0ll!r,trr hÒ iggiunro l€ fudrltÈ.

LAYS DEO §EMF EE, :,,ti..i

Mict 7 crrurc*rTbcolog*,{f t$p#riù qfdi-flr } iÌig qptùtr,ìt' ,lr;ii

llrcr 4g*n[r rput l+lcphn Crechir*!&n;r *! *

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l;;i;'

27

ccm cdirr.

RIVILEGIO,

g4

Page 91: VESTIGIA

Umanista sivigliano de1 XVI secolo,

Vocabulario de las lenguas espaiiolaebbe molti elogi da1 Cervantes, ilanche il 71bro Cosas Marauillosas

Julio Solino.

BorzeNro, Unsexo

autore di uny toscdfia che

Casas tradussedel mundo di

Frontespizio dellk Ortando Futioso »>

in spagnolo (sch. 19) BUS[ « Trionfi »> di Petrarca commentatidal Vellutello. Numerose e

particolarmente belle le incisioni(sch. 16) BSAC

T RIoNFI DI lv{85§S&,;,,Francelco Petrarca,

COLI"A ESPO§IlrIONÉ trl lrlt'rxSERAL ESSANDRO VELTVTELLO.

Dd*ìonfoà,4rnare. Qn?. l.

qrl Sonero. q,.iù&'tF;,1.-ti . (,rs ò1ixtlt I hùe, ri Ltod, ruh i oelì . e .,Iìr{ il{;hD

28

Institutiones grdecae grammdticde. Venetiis,Aldus Manutius, 1497.l2lll c., 40; rom., lingua lat. - Il quaternione b è

preceduto da 2 c, che contengono degli <( erratacorige >). Vi sono 2 c. sciolte mss. in lingua latinache sembrano Iar parte di un codice di grammaticadel sec. XV. Esemplare privo de1la 1eg. originale emutilo del primo quaternione.

BUS - R.A. 51 (Cfr. IGI 10.029)

Prima grammatica greca scritta in latino.

Eue Lpvrra

Corupendium Hebr. Gramruaticde, ex EliaeIudaei odriis et optimis libris per Sebastia-num Munsterum cotxcinnatum. Baslleae, apudIo. Frob., mense martio anno M.D.XXVIL

[48] c., 80; rom., lingua ebr., 1at. - Front. e coloph.

incisi. Nota di poss. ms.: << Laurentius Caroldus1578 ». Leg. in perg.

BBC

Grammatico ebreo, nato a Neustad ne1 1472 e mor-to a Venezia nel L549,1'A. dimorò a lungo in Italia,protetto dal cardinale Egidio da Viterbo, al quale

insegnava llebraico e per i1 quale copiava mano-

scritti in questa lingua. Publicò molti scritti suquestioni grammaticali.

l|.tt Tawa:e fufunct'fu dL?itot*29 aotrcr p.lcrnrr ko-iltlto,opgio,no. ui ..ili I .rLh

..o,,sti'tt,s,,.,.tp,",o.,t,iti§,*. ;,J';':"1:.i,ff;''::,,',,,ì::&t(oildoilb mb.n(dio rl chtclo lo:Ò , oi,d6 irt 'l'.Jx. _ D, llh,nL

.ns.s, r';!r' rD,lso r.l !r"noBÈdo drl 'Ì ruo . Dt 'l_d.nc

Lfr or,gLÌ i! $il!ì P $1t t o,t

o a' ogni [éfcio ii cot |a{!a riÈùrÉ r ? dsll'.soE r;r q8l §o§{d$ I|X r flrlriJ

r t-réoo,cbtirou a i nit i loft ni l\ /t -",,T1 :.'",Ì::li l?,:ì;

?fr lrdoLt nc. IYI,,,ir,'eu,r",a.ri,rwdidùillgifi lt'!,([tgii i priicipid i. H!-

dsnna hnrr !'cr3 irtrrq,oHrò.§r .onle tti lsi , ,;sq.!tronllè

95

Page 92: VESTIGIA

l-Pagine dalla bizzalra oPera delGaizoni « L'hospidale de' Pazziincurabili ». (sch. 2r) BUS

TnrsstNo, GreN Groncro 30

La grarnmaticbetta di M. Giouan GiorgioTrislino. Stampata in Vicenza, per TolomeoIaniculo, MDXXIX.

t28l c., 80; cors., lingua ita. - Le note tip. si tica'vano dal coloph. Leg. in mezza pelle; esempl. re'

staurato' BUC

Gian Gioigio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e

morto a Roma nel 15-50, è uno dei più noti lette-

rati italiani del Cinquecento; scrisse varie opete

letteratie e grammaticali e prese parte attivameflt'e

alla polemica letteraria nota come « questione del'

la lingua ». Il Trissino teniò tra l'altro una riforma

dell'oitografia italiana, introducendo le lettere gre-

che e .d ul, distinguendo le vocali i e u dal'le se-

mivocali j e v e la zeta sorda (z) da quelia sonora

(§). Le opeie del Trissino, come la Granmatichett.a

.rport^, ii{l.ttooo nei caratteri a stampa la gtalia

proposta dall'autore.

Saccnnrn, GroveNNr Menre 31

Partiunt orationis instructio, plura elocutio'nurn rnilia, et alia pueris per necessdria: nttll.cprirnum in lucem àdito. Vici Aequensis, apudIosephum Cacchium, M.D.LXXXV'

291 p., ill.,8o; rom., lingua lat., ita. - Numerose in-

cisioni. Nota di poss. ms. « Collegii Sassar. Societ.

Iesu >>.

BUS

Giovanni Maria Saccente, nato a Raiano Peligno,

visse nella seconda metà del XVI secolo. L'edizione,molto tara, è segnalata da alcuni repertori senza che

si sia mai avuto riscontro con l'esemplare. Cfr. P.

MrNzt, La tipogralia napoletana nel '500, Firenze,

1974, pp. 116-117.

CAPITOLO DITheodoro Angelucci.

A TIIOllASO GARZONIfopra Ia Pazzia.

ZANDo Hiei wtltolellì cdlmantello

L'Holpedal t*o ceù(funGaryoai,

ui fattiaùrcilcapo àmolhello;

?acbc qd Dio chcrcggc li bnfutì,E alt dnc flclh porte la lot uaarpnaice@fueihùni;

lllcn ò il brco della vallb ìmmu,Et d làddò il ffi rci, cll da qj!ìeu ia qCotufu>c*dnàfretau;

Oiilc à c& tonwì t*to ùaao,afu4làtuopuhfate!èaenPhgawilrtwtr?:Wà\L

LovrsAnorlr-l, ORAzIo 32

L'eleganze toscone e latine d'Orazio Lom'barditL. In Fiorenza, appresso Giotgio Ma-

fescotti, 1587 (1586).

l2O, ]L?,8l p. 8"; rom', got., cors', lingua ita' - Nota

di poss. ms.: << Libro di ms' Giovanni Botticini [?]'Anno 1822 ». Leg. in cartone.

BCC

L'A., letterato senese vissuto nel XVI sec., si occupò

soprattutto di questioni grammaticàli e linguistiche,nelle quali si schierò a difesa del dialetto senese

specialmente in fatto di pronuncia.

DÉ ?-rzzl. 2rf

96

Page 93: VESTIGIA

SI]SRIASTOFìIAMILITARE

<< Se si considerano nel loro insiemele-opere storiche dal '400 al '600 si puòaffermarc che la storia costiruisce la iar-te più cospicua della letteratua 7aica,accanto alle opere di diritto e prima del-la filosofia, della medicina, defla geogra-fia, delT'ate militare ». (A. Teneàti,-LaStoriografia in Europa ).

Fin dal '300 7a storiografia, soprattut-to sotto forma di << cronache » in volgare,lt il mezzo più diffuso in Europa- perdescrivere ,e tramandare gli ,urr"rrimàtidi un popolo o di una città.

- C^ol gli umanisti, formatisi sulle operedi Sallustio, Livio, etc., la ,storia superal'atteggiamenb esclusivamente cronàchistico, ponendosi di fronte obiettivi rnora-li e pedagogici. Con il MACHIAVELLIe poi con il Guicciardini si rcalizzò com-pletamente 1o sforzo di cogliere l,occul-ta ruzionalità della storia, da ffasforma-re in proposta per l'awenire; una sto-fia dai cui accadimenti è escluso f inter-vento di Dio; una storia da cui dedurrele strutture teoriche della politica.

Accanto ai libii di storia, propriamente,detta, circolarono numerose òpele che in-terpretavano il mutamenro che gli idealicavallereschi avevano subito per id.zuar-si al mutare dei tempi (CARACCIOLO,ORDINI ET PRIVILEGI DELLA MI-LIZIL A PIEDI E A CAVALLO). An-che 1'arte militare si evolse rispeito a1

medioevo, ed affinò le sue ricerche teori-che, da una parte lo sviluppo delle armi dafuoco, d,all'altra la progettazione di fortificazioni resistenti agli assedi

lncipit dal << Chronicon... » di Eusebiodi Cesatea (sch. 1) BUS

97

-

Page 94: VESTIGIA

Eusrnrus, CeE,senrrNsrs 'l

Chronicon id est temporum breaiarum. ...aS. Hieronimo latine oelsam et ab eo, Ptospe-ro Aquitano, Mattbeo Palnaerio Florentinoet Matthia Pahnerio Pisano usque ad an.7487 continuatum. Venetiis, Erhardus Rat-dolt Augustensis, 1481.

[180] c., 4"; got., lingua lat. Provenienza Collegiodei Gesuiti di Sassari.

BUS R.A. 47 (Cfr. IGI 3753)

I1 testo greco originale è andato perduto. Esistesolo una ffaduzione afmena e questa traduzione la-

tina di S. Gerolarno, che è incompleta.

RorBwvr.tcr, §TrnNnn 2

Fasciculus temporurn. YenezTa, Erhard Rat-ddlt Augustensis, 1484.

L74) c., fo1.; got., lingua lat. Testo illusrato da nu-merose incisioni. Leg. in perg.

BUS R.A. 74 '(Cft. IGI 8416)

Opera di particolare {ortuna, tr^dott^ in variegue ed edita un numero considerevole di voltesecc. XV e XVI-

Scuror,r, HenmureN 3

Liber cbronicaruru. Norimberga, AntoniusKoberger,1493.

1201, 296, [6] c., fol.; got., lingua lat. Notemss.: << Sum magistri Archangeli Bellit »; << est con-ventus sanctae Mariae Bethleem »; nella c. JSr. com-pare una nota ms. di commento al testo: << Convin-citur de falsitate, nam corallorum piscatio nu1la fit

Prima pag. dal << Liber Chronicarum »>

di Hattman Schedel e illustrazioni amargine del testo della stessa opera(sch. 3) BUS

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Page 95: VESTIGIA

Incisione rappresentante la creazionedel mondo, dal <r SupplementumChronicarum »> del Bergomensis(sch. 4) BUC

(,:rleri, sed tota in mare ad Turres et Castrum Ara-lÌolìcnse attinenses, ve1 ad Alguerium et Bosam >>.

'l't:sto illustrato da numerose incisioni. Leg. in perg.BUS R.A. 776 (Cft.IGI 8828)

Iìcn 1.800 xilografie di M. \{/ohlgemut illustrano ipcrsonaggi e 1e città descritti nell'opera che costi-trrisce un esempio mirabile della tipografia del XVsecolo.

.flconus Pnrrrppus BBncoupNsrs

,Suppletnentum Chronicarufti. Veiezia, Ber-lìardino Rizzo, 15.II.1492.

270 c., 111., fol.; got. Lingua 1at. Con 49 xilogr. AlJac. Iv una bella incisione a tutta pagina rappresen-tante la creazione del mondo. Un ricco fregio incor-nicia la pagina iniziale del testo. Sul foglio di guar-tlia alcune righe mss. in lingua italiana, depennate.[-eg. in pelle.

BUC - Inc. 16 (Cfr. IGI 5079)

Meno ricco del testo dello Schedel, presenta 45 le-gni di grande interesse di vedute di città.

BnecclortNr, Poccto

Historia florentina [in italiano] . Trad. Ja-copo di Poggio Bracciolini. Firenze, Barto-ilomeo de' L1bi, 3.IX.I492.

113 c., fo1.; rom., lingua ita. - À{anca del1e c. 112-114; sono rimasti bianchi gli spazi lasciati, corne neimss., per eventuali decorazioni. Note marginali mss.Leg. non coeva in pelle con stemma in oro.

BUC - Inc. 28 (Cfu.IGI794l)

Poggio Bracciolini (1380-1459), umanista roscano,ricoprì numerosi incarichi, tra cui quello di cancel-liere della Repubblica Fiorentina; scrisse, ua l'altro,

99

Page 96: VESTIGIA

fAdamo ed Eva e l'uccisione di Abeledal << Supplementum Chtonicarum

'>(sch. 4) BUC

la Historia florentina, che comprende il periodo sto-

rico che va dal 1350 aI 7445 (pace di Lodi). Riscoprìnurnetosi testi di autori classici, quali Lucrezio, Cicerone,. Quintiliano, Stazio e Valerio Flacco.

VAcAo, Guespnro Fernrcro nB 6

Cronica de Aragon. Sarugozza, Paul Hurus,t2.1x.L499.

I

[28], 180 c. i1,1., fol.; got' Lingua spa. Alla c. 1r

un angelo che regge uno scudo inquartato; in unquartieÉ i q,uattro mori con la benda sulla fronte.I1 nome dell'A. è ms. sul (fon't. Una incisione alla

c. 208r; ir.iziali e fregi xilogr. Nota di poss. ms':

« Ex libtis Monsserrati Rossellò »>. Leg. non coeva

in perg.BUC - Inc. 68 (Cfr. IGI 10014)

Gqaberto Fabricio de Vagad (sec. XV), spagnolo,

monàco di San Bernardo, scrittore, fu cronista del

re Ferdinando V. L'opera pir) importante è, secondo

Palau y Dulcet Antonio; Manual del librero hispa'

no-americano, Barcellona, 1925 vol. III, la storiadel Regno di Aragona, oggetto in Sardegna di parti-colare attenzione per l'incisione con i quattro mori,ma che non ha mai goduto di credito {ra gli eruditi,malgrado l'autore dichiari di aver consultato diversipreziosi archivi di Barcellona.

Josreuus Frlvrus 7

De bello judaico; Antiquitates iadaicae; Deantiquitate judaica contra Apionem. Venetiis,Albertinus Vercellensis, expensis domini Oc-taviani Scoti & fratris eius, 1499.

Llll, 260, 1 c., fol.; rom., lingua lat. Notemss.: <( Biblioteca Betlem »>; « Bononiae. 1554 libris3 »; « Aprobatus iuxta regulas expurgatorii novis-

#..§Y,»tKh§a.\4#

100

Page 97: VESTIGIA

2 incisioni della «Cronica de Aragon»di Fabricio de Vagad, nella ptimasono visibili quatto mori con la bendasulla fronte (sch. 6) BUC

sime Hispali editi 1632 »>1 <<Correctum Bononiaeex optimi exemplaribus 1556. Est fratris ArchangeliBelitti »; << Bononiae 1556. Bol. 58 »; << Correc-tum Bononiae 1557 >>; monogramma cùstituito dallelettere ARB e seguito dalla lettera S. Lettere inizialiincise e postille mss. passim. Mancante del f.ront.Leg. in perg.

BUS R.A. 8l (Cfr. IGI 5190)

I* Antiquitates judaicae sono importanti perchécontengono alcune notizie notevoli come la primamenzione del Redentore. Le opere di Josephus Fla-vius sono state tradotte in varie lingue.

VnrANr, GroveNNr g

Croniche de la Inclyta Cita de Napole ...con li Bagni de Puzolo et Iscbia ... Nuoua-mente ristampata. Neapole, per M. Euange-lista di Presenzani de Pada, 1526.

85, L5l c., 40; rom., Iingua ita. Ep. dedic.: << Multomagnifico et Excellente Signor, Lo Signore TroianoMormile Neapolitano, Patrone et Benefactore suoprecipuo »>. L^ parte finale delf indice è ms. Leg.in mezza pelle.

BCC

Giovanni Villani è considerato uno dei maggiori cro-nisti fiorentini e dell'Europa medioevale. Fu mer-cante e viaggiò moltissimo in Francia e nelle Fian-dre. A Firenze, come guelfo, ricoprì importanti ca-riche pubbliche.

MecHrevrrr,r, Nrccorò 9

Il principe di Nicolo Machiauelli al Magnifi-co Lorenzo di Piero de Medici. La aita diCastruccio Castracani da Lucca. Il modocbe tenne il duca Valentino per amrnazzareVitellozzo Vitelli, Oliuerotto da Fermo, il

{rotoflf$ oefirqgon.

.., iij.....'. .,-,'r',,',.,.ì uo..' -',.....,,:.. , r,oi

101

Page 98: VESTIGIA

TRiptoduzioni da Salazat << L'histotiade la guena de Aftica » (sch. 10) BUS

signor Pagolo, et il duca di Grauina. I ri-tratti delle cose della Francia et dell'Alama-gna. 5.1., s.t., MDL.

l4l, 106 p., 4o; cors. rom., lingua ita. - Riratto del-l'A. su1 front. Ep. dedic.: << A1 Magnifico Lorenzo

di Piero de Medici ». Leg. moderna in mezza perg.BUC

Le opere del Machiavelli vennero inserite nell'In-dice dei libri proibiti e furono perciò in gran partesottratte durante l1Età della controriforma al circuitodel mercato librario. Quello che si espone è unodegli esemplari superstiti di un'edizione cinquecen-tesca, nota come << edizione della testina », pet ilritatto del Machiavelli che appare su,l front.

SAlAzAn, PBono nr, ]o

Historia de la gueta becha colttra la ciu-dad. de Africa. Napoles, en casa de mastreMatla, 1552.

l4l, 1,20 c., fol.; got., lingua spa. Tutte le p. sono

inscritte in una cornice incisa. Iniziali incise. Ep.dedic.: << Protrogo dirigido al lllusrissimo sefforDon Pedro de Toledo Marques de Marques deVillafranca Visorrey lugartheniente e Capitan Gene-ral del Reyno de Napoles: por Pedro de Salazar

Vezino de Madrid ». Leg. in pelle.BUS

Pedro de Salazat, soittore e militare spagnolo alservizio di Carlo V e ,Filippo II, motì probabilmentenel 1576. D lui si conosce anche: Historia g prime-

ra pdrte de la guerra que Don Carlos V, emperadorde los Romanos rey de Espafra y Alenania, raouiòcontro los principes y ciudades rebeldes del reynode Alemania, sugesos que tuuò., edita a Napoli nell54B e a Siviglia nel 1552.

102

Page 99: VESTIGIA

Frontespizio &gli « Otdini e privilegidella milizia... » (sch. 16) BCC

Frontespizio delle << Croniche... » delVillani (sch. 8) BCC

Nosrneoelrus, MTcHAEL 11

Iani Gallici lacies prior, bistoriara bellorunzciuiliunt... quae Micbael Nostradamas iamolim gallici in lucern edidit... ab anruo L534ad annum 1589. ... Latine redditus atqueexplicatus per Io. Amatus Chauigneum, Se-quaruln) et quidem Bel.lenserru. Lugduni, extypographia haeredum Petri Roussim, 1594.

1401, 336 p., 4"; cors., rom,, lingua lat., fre.Iniziali incise. Ep. dedic.: << Henrico IIII. Christia-niss. ac. potentiss. Franciae et Navarrae regi Io.Amatus Chavigneus, foelicitatem »>. Nota di poss.ms.: << Augustinus ». Leg. in perg.

BUS

Le profezie o << centurie asffologiche » del Nosta-damus, medico ed astrologo francese, lo resero fa-moso fra i suoi contemporanei e particolarmentefra i maggiori regnanti d'Europa de1la sua epoca.

Alcursr, Gelesso 12

Dette lortilicationi di M. Galasso Algbisi daCarpi arcbitetto dell'eccellentiss. signor du-ca di Ferrara. Libri tre... 5.1., s.t., MDLXX.

L621, 406 p;, fol.; cors., lingua ita. - Front. inciso;numetose incisioni. Ep. dedic.: «Alf inuittissimoImperatore Massimiliano secondo Cesate dugusto »>,

datata Venetia MDLXX. Nota di poss. ms.: << Cole-gi1 Cil"aritani Scholarum Piarum ». Leg. in perg.

BUC

Ttattato sulle fortificazioni, scritto da un architettofamoso nel XVI secolo, che lavorò per molti anda Fetrara, al servizio di Al,fonso d'Este, per cui pro-gettò varie costruzioni d'interesse militare.

E§ÉHH${Jnl S{l}urflouiarfifirrc Hi

€*m Èliuilrgis,

Page 100: VESTIGIA

Xilografie rapptesentanti otmi emacchine da guerta (sch. 17) BFT

Meccr, Grnoreuo 13

Delta fortificatione delle città. D. M. Giro-laruo Maggi, e del capitan.Iacomo Castriot'to, ingegniero del cbristianissimo Re diFrancia. Libri IIL In Venetia, ApptessoCamillo Borgominiero, al Segno di S. Gior-gio, MDLXXXIIII.

t3l, 136 c., fo1.; rom., cors', lingua ita - Testate

e iniziali incise' Ep dedic': « A1 sereni,tsimo Ferdi-nando Arciduca d'Austria »>. Contiene inoltre: Dz-

corso d.i M. Girolamo Maggi d'Angbiari sopra la

lortilicatione de gli alloggiamenti de gli esserciti

in campagna. Discorso del capitan Francesco Monte-melino Perugino, soprd la lortification[e] del borgo

di Roma. Trattato dell'ordinanze, ooero battaglie,del capitan Gioaacchino da Coniano. Ragionamentodel capitan Iacomo Castriotto sopra le lortezze linoad bora latte nella Francia, et in rnolti altri luogbi.Nota di poss. ms.: « Ex libris Monssetati Rossellò »>.

Leg. in perg' BUC

Volurire comprendente alcune opere d'ingegneria e

atte militare, illustrate da interessanti incisioni.L'Autore principale, Girolamo Maggi, fu ingegnere

mili,tare, avvocato e letterato, e lavorò anche come

correttore di bozze presso 1o stampatore veneziano

Ziletti; preso prigionieiro dai Turchi a Famagosta,

morì a Costantinopoli.

Ms. cart.; sec. XVII; mm. 300x207, c. 145.

PBnBz DE XEA, MrcuBr-

Tratado de la delenga de las plagas. Escri'uiola Don Miguel Perez de Xea caoallerode la orden de. nuestra Sefrora de Montesay San lorge de Alfarna, del consefo d,e Guer-/a, comissdrio general de la Artilleria, y à

14

'. ilr- r iitr: Éq\':$ \',fl

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1*ir!' I':l4{ifii

i .$ ii'E^ [ i,,F:T,tr t" ,

104

Page 101: VESTIGIA

Xilografie sull'arte della guerra(sch. 17) BFT

cuyo cargo esta la Superirutendencia de las

lortificaciones del Reyno de Cerderua, porsu Magestad.

Scritt. bastarda ita. presumibilmente autografa. Lin-gua spa. Leg. in mezza pelle. Il codice ha subìtoalcune cancellature nel testo € le correzioni sonostate scritte sul margine; bianche tre c. 70-71. Notams.: « Biblioteca Sarda presso Don Ludovico BailJe;1ì, 14 novembre, 1805 ». Nel 1843 fu donato dalBai1le alla Biblioteca Universitaria-

BUC - S.É. 6.2.28

Miguel Perez de Xea, cagliaritano (1577-1638), trattain quest'opera del modo di fortificare e di fare po-litica militare.

Ceneccroro, VrNCrNzo

stantino Magno, menre piìr verosimilmente risalealf imperatore Isacco Angelo Comneno (XII secolo).LìOrdine Costantiniano veniva ancora conferito, nelXIX secolo, da1 duca di Parma e Piacenza e dal re'delle Due Sicilie.

OnorNr t6

et priuilegi della wilitia a piedi, et a cauallodel Stato di Monletato di nuouo rilormatodal Serenissimo Signor Duca Vincenzo diMantoua... In Casale, Per Bernardo GrassoStampatore Ducale, MDXCVIII.

[1r] c., 4o; rom., lingua ita. Incisioni. Leg. in pelle.BCC

Bernardo Grasso esercitò la sua attività di tipografoprima a Torino, dove possedeva una propria officina, poi a Casale presso il Duca Vincenzo I Gonza-ga che 1o nominò stampatore ducale nel 1595.

[Vncrtrus, Frevrus RrNerus fl

Vegecius de re nailitarll. s.n.t.

CLXXXXV p., fo1. Insieme di xilogra{ie rappre-sentanti armi e macchine da guerra di vario genere.La sequenza del1a numerazione de1le tavole presentine1 testo risulta spesso errata. Cfr. JeeN GronceTsÉooonr Gnapssr: Trésor de liares rares et pré-cieux... Tome VII, p. 271.

BFT

15

itII

t

iII

ri

Origen de la Caualleria Constantiniana An-gelica, boy dicba Georgiana. 'Por Don Vin-cencio Leolante Caracciolo conde de Cas-sandria, ! grdn Pri.or de ta dicba Orden yCaualleria ... Traduzido de Tosco, y Latinoefi lengua espaiola por Martin Lopez de Ve-ra S.euillano ... Impresso ,en Valencia, porlor herederos de Iuan Nauano, 1589.

Il0l c., 1 tav. ripieg., fo1.; rom., cors., ling,ua spa.Incisioni. Ep. dedic.: « Al muy Illusre y Reueren-dissimo Sefror Mattheo Yazquez de Lecce, Secre-tario de1 Rey Catholico de Espafra, y de su Con-sejo ». Contiene anche vari documenti a stampa,l'ultimo dei quali riporta sul retro l,autentica Às.de1 notaio Petrus Julianus, datata Roma, 1601. Notadi poss. ms.: « Ex libris Monssemati Rossellò >>.

Leg. in perg.

BUC

L'opera racconta l'origine de11'Ordine equestre Co-stantiniano, detto anche Angelico o di S. Giorgio, lacui fondazione venne attribuita all,imperatore Co-

105

""r2

Page 102: VESTIGIA

rARC,FIITETruRAAR[E, MUSICA

La cultura artistica delI'umanesimo è

imperniata sulla scoperta della prospetti-va, Ltna << novità >> dei pittori che divieneben presto una fonte di riflessione permatematici e filosofi (PECKHAM, .'.).In realtà la nuova maniera di concepire1o spazio nasce prima che da un sempliceespediente o da un calcolo taffrnato, dauna diversa angolazione con cui si guarda

a77a realtà; la prospettiva è una << formasimbolica »>, una categoria interpretativadei reale ispirata da una concezione del-l'uomo e de1 mondo diversa da quella

<< bidimensionale »> del medioevo. Nonmeraviglia, dunque, che la cultura arti-stica rinascimentale abbia sviluppato untale orientamento ritrovando le opere di-menticate dei classici, di quegli autori,cioè, che avevano tanto sottolineato ilsignificato di un'arte a misura d'uomo:Vitruvio, innanzi tutto (DE ARCHITEC-TURA...) e a partire da lui tuttalaffatta-tistica antica, i cui riflessi più facilmenteutilizzabili sono senza dubbio i grandirepertori di immagini del passato (CAR-TARI... PRONTUARIO DELLE MEDA-GLIE...). Attravetso Ia rneditazione sulpassato gli umanisti riscoprirono il pre-

iente: la grande architettura de11'ALBER-TI e del PALLADIO è un esemPio Per-fetto della << rinascenza » delle arti sottolo stimolo della perfezione classica. Ac-canto ad essi dobbiamo porre autori forsemeno ispirati, ma altrettanto significativied importa'nti (LOMAZZO.").

Vitruvio: frontespizio del << DeArchitectura » (sch. 14) BUC

lncisioni dal ttattato di Vitruvio(sch. 14) BUC

Frontespizio e pagina internamanoscritta dal << Prontuariomedaglie » (sch. 6) BUS

con notadelle

,rffiil,rrry

DgLLE I4IDA6LIE.

? ft l.rtJ ?-t ftT€DEL PRONTVARlO DELf, MÉDA6LIE DE !IY IiLY.

tu,.& fulgmri l.uonrln, & donnc.drl princrprodcl Mondo rnliuo elprcftnr. t.mpo, cotr

lclorr irc iu compenJroraccolrc.

$'

@@III I r\ D oS I o il.,"or, t,in..'"d',ì'. rJ,, r,.,i,.t", .

lr6uil(.1.1 r:rk.tl.nr.i,Doi, ;,J.',",,r,....,. j-''edÒFCr'i,.-rro+,-.llr,J'"4!rdov.,no: Lr.ilu,rc,lo.r(ù. iùkoÀr'.'n,'!'o r..,oL, 'rl. ùifi.c..Jr Rr.r.1.....ll ,hc gr (r.,ii rn 6cnc,1, «h" il dr,hr,o,.. n ilù h n r.lrqù{,ù"Àr' f l,1.. n,cnhridr.&'!drr'E,.ff.LrlbcDrc(on, lto rn.Th, "d, I,,,('nJunor H r..,,i'o/.rh.. LL(o\ J-. -no ni, d ( Ònrnz, & tii i 1,,,. Cc..tr.;& qpodr.r,:.trilrmc rlo.tuntl"r Itm,, t',tLcr',.'-,,-.nàtrif" a o, nr,rarr cr ron, r -',o Lnpcr'J-,.,'. 1_ "& rù.c."j,LC..i'no,s .tu r:r! r nijn irli i,.C.'na.' ."Rc& i ilJd'.Nro*Erd",,, ìi'..'frc( L" 1,8,"c.D,"",.jo lh.! -onc BLùr & Ar,lJfr.il.qh,R. Jc*l Hrnnr.ru.:_onr"«. l"rr: a v.nrq r.u, ro,'lrii ru'Lì hu.r. v Fr rr,in,,rLL Th.r jn. c'r- l n:o loroiù'rr.on frmeÌPr,.1r f ,'.mdo.e J,1 .. liEn,'r.,mrmc'r. Iw.L?ro.e &' 1.r. . L 1

,.IdN'o n' d I: s-.1 r.,Ò I t'il!r',".\',.JF!r.(rr..l'' 1' i

;;.,'..".:."i.tr*"h+,r.i.rnd"r qi L'r f, - r.- ìo

liJ.',,i" Rcd" r,, I É.o r:. Àlon Tl*oJùi:od'n,arh n,

co&rn..r.L.\';d, Iiil.Db.uil" Lh'{.

Ev Doi\l A É:h.r J' I ion. floLi: ÀiltnrL ùr;l:ed, r 1...J,..o,' ,r,J..1.. "rLr(ftLn cr lìc

"r 's,nrj:;-. rn,ù,r.,"iÌr'. 1...r,-.''ì.r'i, cq,.,, & I' s ir!'

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;ì1,:ìi ;;ì:i,i;,;,,1, t $, t t.,. L t, ft ilh, il rL.&''àìiià i inqfi aat'u wiht lt 4rrfi o.i inllL{{n tt si nsrc I i.fffi , tÉ'/4" LF f"iiiirlii, aul+'a.fa itrn frtjuv,&L t *t lz nk i*rtu fiY & t lsn'ltb ni t *iii t, Énu / * M/. É41. f . Pl. *.

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IN LIONÉ, AI}IRESSO 6Y-§!rrtjt!_ À-q-v'rrro-

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106

Page 103: VESTIGIA

Lettera capitale miniata dal Coraletrecentesco di Oristano (sch. 10) ACO

Studio di toffe cahpanaria dall,operadi L.B. Alberti (sch. 4) BUC

Pncrue»1, JoHN 1

Prospectiua cornmunis [precede] Facius Car-danus, Epistola Arubrosio Grillo IMilano],Pietro da Corneno, [ca. 1480].

[],01 c., i11., fol., got., lingua lat. Molte fig. geometiche e incisioni schematiche ai margini del testo. Notadi poss. ms.: << Calaritani Coltegii Societatis Je-su >>. Sono rimasti bianchi gli spazi, lasciati comenei .mss., per eventuali decorazioni. Leg. non coevait mezza pelle e carta marmorizzata. Legato con Inc.63: Lutius Mundinus; Tractatus de anathomia hu-mani corporis, Pavia, Antonio Carcano, 1492.

BUC - Inc. 62 t(Cft.IGI 738I)

Peckham, francescano inglese del XIII secolo, fuuno dei principali rappnesentanti della reazione del_l'agostinianismo francescano contto l,affermazionedell'aristotelismo domenicano che si compiva peropera di S. Tommaso.

Vrrnuvlus, Porrro

M. Vitruui De Arcbictetura libri decen ...additis, Iulij Frontini de aquedoctibus librisplopter materiae alfiniiatern. ImpressumFlorentiae, per haeredes Philippi Iuntae,M.D.XXII.

141, 4-192, 24 t18l c., 8"; cor., linguaNumerose i11. Ep.; << Iuliano Medico frater Io.cundus. S.P.D. ». Ircg. in cattone.

BCC

Vituvius, Marcus Pollio. Architetto e ingegnere ro-mano (I sec. aC.). In età. avanzata scrisse De archi-tectura libri decem, nel quale ra,f,fronta la complessitàdei problemi dell'architettura, da q,uelli tecnologicie distributivi a quelli più generali di estetica. Il

lat.Io-

107

Page 104: VESTIGIA

L'<< Architettura »> di L.B, Alberti:frontespizio e medaglione riproducenteI'effigie dell'autore (sch. 4) BUC

trattato, che di questa materia è l'unico completo

che ci sia stato tramandato dall'antichità, pur essen-

do noto e citato nel Medioevo, fu << riscoperto >> nel

1414 da Poggio Bracciolini e per tutto il Rinasci

mento divenne manuale indispensabile per ogni ar'

chitetto. La prima edizione a stampa fu pubblicata

a Roma a cura di Fra' Giocondo nel 1511. Nurne-

rose altre ne seguirono fino a quella di Daniele

Barbaro con tavole di Andrea Palladio.

SeRrro, SsnesrreNo .. 3

Regole generali di architetturd di Sabastiano

Serlio bolognese sopra le cinque mafiierede gti edilici ... Con nuoue additioni. InVenétia, per Francesco Marcolini da Fotlì,MDXXXX.

LXXVI lma 74] c., CLV p., fol.; cors', lingua ita'Front. istoriato; incisioni. Contiene: Libro quarto

di arcbitettura. Segue: Il terzo libro di Sabastiano

Serlio bolognese, nel qual si figurano, e descriuono

le antiquità di Rona, e le altte cbe sono in ltaliae luori d'Italia. Ep. dedic. ad « Alfonso d'Aualos,gran Marchese de1 Vasto, et luogotenente generale

de ia Maestà Cesarea in Italia ... ». I1 libro terzo

è dedicato « A1 christianissimo Re Francesco »>. No-ta di poss. ms.: << Ex lihris Monssemati Rossellò >>,

Leg. in mezza pelle.BUC

Sebastiano Serlio è uno dei ptincipali teorici del-

I'architettura de1 Cinquecento. Nato a Bologna nel

1475 e motto a Lione ne| l554,1avorò come archi-

tetto in Italia e in Francia. È questa la sua operapiù nota, il grande trattato di architettura di cui ilIV libro venne pubblicato per primo nel 1537,

seguito nel 1540 dal III libro. La presente edizione,

del 1540, riunisce appunto i primi due libri datialle stampe dall'autore.

Arnrnrr, LBoN Berrrsre 4

L'architettura di Leonbatista Alberti, tradot-ta in lingua liorentina da Cosimo BartoliGentil'buomo et dccademico fiorentino. Conla aggiunta de disegni. In Firenze, appressoLorenzo Torrentino, MDL.

404, l22l p., fol.; rom. ,cors., lingua ita. - Front.con cornice; numerose incisioni, rir. dell'A. Ep.dedic. di Cosimo Bartoli: « Allo Illustrissimo etEccellentissimo signore i1 signore Cosimo de Mediciduca di Firenze »>. Note mss. sul front.: << CollegiiCaralitani Soc. Jesu >>, << Expurgatus iuxta IndicemHispanum anni L612 ex commissione Dominum In-quisitorum Pintor, et Benavides. Calari, 4 decem-bris 1613 ». Esempl. censurato. Leg. in mezz^ perg.

BUC

Traduzione in lingua italiana del De re aedilicato-ria, scritto in latino da Leon Battista Alberti. L'e-semplare, così come il libto degli Apopbtbegmatadi Erasmo da Rotterdam esposto in questa stessa

mostra, venne censurato a Cagliari ne1 mese di di-cembre de1 1611.

PerrAoro, AN»nre 5

I quattro libri dell'arcbitettura. In Venetia,appresso Bartolomeo Carampello, 1581.

4 t. in 1 v., fol.; tom., lingua ita. Front. racchiu-

so in cornice architettonica incisa. Iniziali incise.

Ep. dedic. dell'A. a.: « Molto Magnifico mio Signor

osservandissimo il Signor conte Giacomo Angaran-

no ». Leg. in perg.BUS

Palladio, Andrea (Andrea di Piero della Gondola)(Padova 1508-1580). Grande protagonista dell'archi-tettura de1la seconda metà de1 '500. Iniziò la sua

cariera come tagliatore di piera a Padova. Principiò

IN TTIRENZ M,-l). LApprefl'o kru Tmilim ImpÉlfor Du(a1..

i*t* t*Ltt',*if; *e' * 8*a"'L!'!1't*' l*' *k

108

Page 105: VESTIGIA

Ancora un'incisione dall'opera di LeonBattista Albeti (sch. 4) BUC

Pagine con incisioni da << I quattrolibri dell'architettura » del Palladio(sch. 5) BUS

corne architetto nel 1540 con la vil1a Godi di Lone-do. L'anno seguente {u a Roma per studiare l'anti-chità co1 celebre letterato G.G. Trissino, suo pro-tettore. NeI 1570 ebbe 7a carica di Proto d.ella Se-

renissinta continuando ad operare anche in altreregioni italiane (progetto facciata S. Petronio a Bo-logna e palazzo comunale a Brescia). Scrisse Le an-ticbità di Roma (Roma 1554), I qudttro libri del-l'arcbitettura (Venezia 1570) con l'elaborazione del-1e tavole per l'edizione commentata di Viruvio diDanietre Barbaro (1556).

PnoNtue.nro 6

delle medaglie de più illustri, & lulgentihuornini et donne, dal principio del mondo,insino al preseltte tenxpo. In Lione, appt€s-so Gu§lielmo Rovillio, 1553.

Lsl, 172, l4l, 247, t71 p., 4"; rom., lingua ita.Ep. dedic. del tipografo: « A Ia Sereniss. et Chri-stianiss. Caterina Regina di Francia >>. Numerose ill.e'note mss. passim. Leg. in perg.

BUS

Dizionario Biografico da Adamo ed Eva fino aIXV secolo. Contiene circa 800 riratti in medaglioniincisi su legno.'Tra i disegnatori famosi sono rico.nosciuti Georges Reverdì e Claude Corneiltre deL'Haye.

Canrenr, VrrucBuzo

Le inzagini de i dei de glidal Sig. Vincenzo Cartari..so Bartholomeo Honorati,

7

anticbi ... raccolte. In Lione, aptes-

1581.

11041, 474 p., Bo; cot., rom., lingua ita. Nume-rose incisioni. Ep. dedic. a: « 11 S. Cardinale daEste ». Leg. in cartone.

BCC

\;&-.lo9

Page 106: VESTIGIA

I venti, la pena e le streghe da << Leimagini de i dei >> del Cartati (sch. 7)BCC

De11'A., nato a Reggio Emilia ne1 l5)I ca., si hanno

scarse notizie biografiche, se non per la sua attivitàche si svolse prevalentemente a1la corte esteirse. -Le

Imagìni de i dei sono un ftattato su11a iconografia

de11e divinità classiche che il Cartari compose xicor-

rendo alle fonti tardo-rnedievali e alla GenealogiaDeorum del Boccaccio. Quest'opera fu un punto diriferimento per scrittori e artisti del XVI sec. come

i1 Vasari; ad essa si ispirarono anche i coreografi deitfidsqiles inglesi e 1e feste in maschera tardo.rina-scirnentali.

Louruzzo, GraN Paolo B

Trattato dell'arte della pittura, scoltura, et

architettura, di Gio. Paolo Lomazzo milane-se pittore, diuiso in sette libri ... Con unatauola de' noftxi di tutti li pittori, scoltori,architetti, et maternatici antichi, et moderni.In Milano, per Paolo Gottardo Pontio, a

instantia di Pietro Tini, MDLXXXV.

t401,700, 127 p.,4"; rom., cors., lingua ita' - 1

ritr.; qualche iniziale incisa. Ep. dedic.: « A1 Sere-

nissimo Principe don Carlo Emanuello, Gran duca

di Sauoia mio Signore >>. Contiene anche testi poe-

tici del Lomazzo e di altri autori. Nota di poss.

ms.: << Ex libris Monsserrati Rossellò ». Leg. in perg.

Pittore manierista di rnediooi capacità, G.P' Lo-

mazzo (75)8-1600) fu anche poeta e scrittore d'arte:lasciò infatti una raccolta di Rime e il ptesente uat-tato, iri cui si fondono spirito mistico medievale emotivi propri de11'estetica rinascimentatre.

On»rNB DEr CAVALTERT Dr Seu GroveuNrDI GERUSALEMME 9

Statuta bospitalis Hierusalent. la loanne Bap-tista Rondinelli edital. S.1., s.t., t1586?1.

16l, 203, t16l p., )9 tav., fol.; rom., cors., lingua1at. - I repertori riportano due edizioni di quest'o-

110

Page 107: VESTIGIA

Pagina dal Messale dei domenicani.Le incisioni sono di un allievo diCarracci (sch. 14) BUC

pera, entrambe de1 1586, e una variante, forse de1

1588. Front. inciso; numerose incisioni. Ep. dedic.:de Loubenx Verdala S.R.E. Cardinali Amplissimo ac« Illustrissin'ro ac Reuerendissimo D. Fratri VgoniOrd. S. Ioan. Hierosol. Magno Magistro... IoannesBaptista Rondinellus... apud Sanctam Sedem Apo-stolicam Orator». Nota di poss. ms.: «Ex librisMonsserrari Rossellò ". Leg. in perg.

BUCQuest'edizione degli Statuti dell'Ordine di Maltacontiene numerose incisioni di ottimo 1ive11o, alcunede11e quali sono firmate da Pilippe Thomassin, incisore {tancese, nato a Troyes e operante a Roma ne1XVI secolo. L'uso delf incisione in rame, o calco-graÉia, si afferma ne1 secondo Cinquecento, sosti-tuendo nell'illustrazione del libro 1a xilografia, oincisione in legno, e diviene sempre più diffuso ne1XVII secolo.

Ms. membr. sec. XV; mm. ,r0X160: c. Ull.

ANrrpouenro E RESpoNSoRTALF.

Scritt. got. rotunda di più mani. Lingua lat. kg.coeva in pelle su assi. I fogli di guardia sono costi-tuiti da pergamene di altro testo. Specchio di smirtura mm. )10X250;. rigatura a penna; tetragrammaregolare in inchiostro rosso; notazioni gregorianein nero; rubriche molto abbreviate; lettere ornatee miniate. Le lettere miniate ancora presenti si tro-vano a1le c. [12]v., l44lr., lfilv., [56]r., t68lr.;Iacipit: Quoniaru deus magnus dominus ... Explicit:Surge aruica mea.et ueni.

ACO11 codice, che nonostante l'asportazione de11e cartee delle miniature è uno dei più preziosi che si con-servano nella nosra regione, è stato descritto piùanaliticarnente in: Grurrauo PrsaNr, Catalogo deicodici corali di Oristano. Lucca, Tipografia Baroni191t, p. 47.

Ms. membr.; sec. XV in.; mm. 500 x 350; c. CCVIIII(c. 199, mancano 1e c. XL, XXXV, CCIII, CCIV,CCV, CCVI, CCVII, CCVIII).

i

10

{111

Page 108: VESTIGIA

Lettere capitali miniatedal Cotale-(vedi foto deldorso) conservato nell'ACO

Gneouern

Smitt. got. rotunda di più mani. Lingua Iat. Mutiloin vari luoghi. Leg. coeva in pe11e su assi e borchieai quattro lati. Fogli di guardia costituiti da perga-

mene con nèumi. Segni di antico restauro. Specchio

di scrittura mm. 200 x 150; rigatura a penna; te-

tragramma regolare in inchiostro rosso; notazionegregoriana in nero; rubriche; lettere ornate e mi-niare. Le leLtere miniate ancora presenti si trovanoalle c. CL r., CLXVIIII, CLXXIIIL lncipit: Innomine Domini amen. In omnibus dominici diebus... Explicit: Qui/timent Dotuinam spefrent in eo

adiutor et proctetor eo/u?z, est...ACO

Per una descrizione più analitica vedi Catalogo...

cit., pp. 50-51.

Ms. membr.; sèc. XV ex; mrn, 270x190; c. CCVII(c. 198, mancano 1e c. XVI, LXXII, CLXX, CLXXI,CLXXXVIIII, CCIII, CCIiII, CCV, CCVI).

Gne.ouer.B

Soitt. got. iotunda di piir mani. Lingua lat. Man-

cante di leg. Specchio di scrittura mm. 215x155.Rigatura a penna; tettagramma regolare in inchio-

sffo tosso; notazioni gregoriane in nero; rubtiche;lettere ornate e miniate. Le lettere miniate ancora

presenti si trovano alle c. I r., XII r., CXY t. Incipit:Ad te leoa.ui animam tea/n... Explicit: et in ce/liaala leti iabileus. Alleluia.

ACO

Per una descdzione più analitica v. Catalogo... cit.,pp. 54-55.

Anou, Prprno 13

Thoscanello de la nusica di rnesser PietroAaron fiorentino canonico da Rimini. \m-pressa in Vinegia, per maestro Bernardino

t1

12

112

Page 109: VESTIGIA

et maestr,o Mattheo de uitali fratelli Veni,tiani, MDXXIII.

l54l c., fol.; rom., lingua ita. - Le note tip. si rica-vano dal coloph. Front. in rosso e nero, con cornice.Iniziali incise, ritr. de11'4. Ep. dedic.: << Al Reue-rendo, et Magnifico Monsignore Sebastiano Michele,pattitio veneto, caualliere hierosolymitano, et prio-re di San Giouanni dal tempio dignissimo PieroAaron fiorentino canonico riminese >>. Con es. rnusi-ca1i. Nota di poss. ms.: «Collegii Calaritani Schola-rum Piarum ». Leg. in mezza perg.

BUC

Pieto Aron, o Aaron, nato a Firenze nel 1490 e

morto a Yenezia nel L545, fu uno dei massimi scrit-tori di teoria musicale del Cinquecento. Il Tosca-nello della rnusica è una del1e sue opere più impor-tanti; tra 1e alre si possono ricordare i Libri IIIde instituzione Harmonica e rJ, Trattato della naturaet cognitione di tutti gli tuoni di canto figurato.

DonmNrceur

Missale iuxta ritum Fratrunrt Ordinis Prae-dicatorurn. Sub /euerendissirno pdtle lra-tre Hippolyto Maria Beccaria a Montelega-Li... Venetiis, apud Io. Bernardum Sessamet Ba. Baretium, MDXCVI.

136l' 197, I1l, 61 c., fol.; rom., lingua lat. - Datadel coloph.: 1595. Front. in rosso e nero, con cor-nice, incisioni. Stampa in rosso e nero. Con nume-rosi es. musicali su tetragramma con notazione qua-drata. Nota di poss. ms.: << Ex libris MonsserratiRossellò rr. L.g. in mezza p:rg.

BUC

Questo messale a stampa, ad uso dei padri domeni-cani, comprende una serie di testi liturgici, con nu-merosi esempi musicali, e diverse incisioni, firmatedall'incisore veneziano Giacomo Franco (1,556-1620)allievo di Agostino Carracci, e dal disegnatore bre-sciano Grazio Cossali. Il vol.ume veniva venduto alptezzo di 14 l,ire veneziane.

14

*+,'-tu:

113

Page 110: VESTIGIA

VIT\SOCIALEDonne, Gio@, ftdurne

Sono stati raccolti in questa sezionesuitti di donne, (VILLENA) come esem-pio dell'attività femminile in campo let-terario; e smitti per le donne (INSTRU-CION DE, LA MUGER CHRISTIANA)per documentare la condizione femminilenel '500, almeno attfaverso le regole pre-viste in una fortunata opera di pedagogiaumanistica.

L'arte del cavalcare conobbe nel corsodel XV e XVI secolo uno sviluppo, che1a pottò a riesaminare le tozze regole del-la cavalleria feudale, che imponevano ani-mali massicci e pesanti corne i cavalieri conarmaiura che dovevano portare in sella.

L'età pre-rinascimentale e rinascimentaleinvece, si pose alla ricerca del cavalloperfetto con viva passione, dallo studioiconografico che di questo animale feceroPaolo Uccello, Gentile da Fabriano, Be-

nozzo Gozzoli, per fare qualche nome. al-

Ia sovrabbondante trattatistica (CORTE,....), che esaminò l'addestramento del ca-

vallo anche in vista dei tornei e giochicavallereschi.

Ouanto ai GIOCHI LIBERALI e

D'IIJGEGNO o a quelli con 1e CARTEDA GIOCO si può affermare che il Rina-scimento non ne inventò di nuovi, ditutti quelli conosciuti moviamo infattiffaccia in testimonianze precedenti, ad ul-teriore riprova dell'atteggiamento « dicontinuità )> come << di stacco »> che lacultura rinascimentale ebbe nei confrontidel Medioevo.

Frontespizio dell'opera di Isabella deVillena « Vita Chtisti » (sch. 1) BUC

Siffiffi ra

't(itr àblcs (6tiicfona nou$lilf ts or Ioo nrorÉice fofqun[o fittsr1 fl C-fi gifr s §o rorì cfirdco n'$cs

I1s*s§hi{tsr{f§

't14

Page 111: VESTIGIA

I « Cento giuochi... » del Ringhieri:frontespizio e, in basso, la nota dipossesso di una ignota dama genovese(sch. 6) BSAO

Le carte da gioco riprodotte in questasezione fanno patte di un mazzo di« napoletane » consefvato nella BUS(sch. 8)

VtrrrNe., Isegrr, or 1

Vita Cbristi de la reuerent Abbadessa de laTrinitat. Corregit ab les cotacions ?louamenttretes en los marges las quals lins assi enfientgilns no son estades tretes ab rnoltesnoaes historles. Bargelona, per Car,les Amo-ros, MDXXVII.

191, t6l c., fol.; got., lingua cat. - Front. in rosso e

nero; iniziali incise. Ep. dedic. dell'abbadessa SorAldonga de Mont Soriu alla regina Isa;bella I, da-tata 1497. Nota di poss. ms.: «Ex libtis Monsser-

rati Rossellò »>; nome dell'4. e note tip. mss. sulfront. Leg. in mezza perg.

BUC

Tra i piri interessanti testi in prosa catalana del

Quattrocento ci è pervenuta questa Vita di Cisto,sctitta da una suora spagnola, Isabel, figlia delmarchese di Villena, nata a Yalenza nel 1430 e

morta nel 1490. Rimasta orfana all'età di cinqueanni, Isabel, il cui nome secolare era quello diLeonor Manuel, enuò nei monastero della Trinità,del quatre venne eletta abbafessa nel 1464.

TrnnAClNA, Launa

Discorso sopra il principio di tutti i cantid'Orlando Furioso. Fatto per la S. LauraTerracina: detta nell'Acadernia degl'Irucogni-ti Febea. Di nuooo con diligenza ristarnpato,et ricorretto. In Vinegia, Appresso Domeni-co Farti, MDLX.

88 c., 8o; cors., lingua ita. - Nurnerose incisioni;1 ritratto de11'4. Ep. dedic.: « All'illustrissimo sig.Giovan Bernardino Bonifacio Marchese D'Oria ».

Alle c. 86-88 lettere di Anton Francesco Doni. Notadi poss. ms.: « Ex libris Monsserati Rossellò »>.

Leg. moderna in perg.BUC

C E N T O G I V O C HTLIBE.R.{LT, ET D'INGEGNO,

Nrrclhrcntc th. M.Iwratio Rbtgh*rtGenulhrcno Bologacf *rot*r ,

grn drca L$ri dcfonil.

F

- *-,l-

E

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Non it lailo .orczto rtlio,. k q..È opt. F. liti rrdmpnw p n "ì' ,fuza rkr4lt @,ùuffù,. tdh tqt.

rn. ,foka k Po. N t fid Ptieikgi hilÉù ,

IN AO!OGNÀ PEA ANAÈI§O§àffidL g, D, !t,

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115

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Page 112: VESTIGIA

La poetessa Laura Tèriacina nacque nel 1519 a Na-poli e morì nella .stessa città verso il 1577. Scrissenumerose raccolte di versi che 1e procurarono 1e lodidi letterati come L. Tansillo e L. Domenichi. L'o-pera che si espone è una delle piri famose di que-

sta scrittrice.

Dolar,Nrcur, Luoovrco 3

Rime diuerse d'alcune nobilissime, et uir-tuosissime dònne, raccolte per M. LodouicoDornenichi, e intitolate al signor GiannotoCastiglione gentil'buorno milanese. In Lucca,per Vincenzo Busdragho, MDLIX.

D7, D1 p., 8"; cors., lingua ita. - Ep. dedic. indi-rizzata a Giannoto Castiglione. Note di poss. mss.:

« Ex libiis Monsserrati Rossellò », « Hieronimi Fer-rer... ». Irg. moderna in mezzt perg.

BUC

Nel secolo XVI numerose donne si dedicano allapoesia e talvolta entrano a f,ar parte di citcoli let-terari. Diversi esempi della produzione lirica femminile sono contenuti in questa raccolta, opera di Lo-dovico Domenichi, che fu soprattutto traduttore e

compilatore di antologie letterarie e lavorò comecorrettore di testi e traduttore per conto degli edi-tori Giolito e Torrentino.

Vlvns, JueN Lurs 4

Instrucion de la muger cbristiana. Compae-sta primeramente elt lengua latina por luanLuis Viaes ualentiano, traduzida despiles ettromance castellano, por luan lustiniano y agora naeaamente corregida, afradida, y impressa ...Callar, por Vincencio Sembenino, impressor del R. Nicolas Cafrellas, MDLXXVI

121,217, [2] c., 8"; iom., lingua spa. - Nota di poss

ms.: <<Ex libris Monsserrati Rossellò>>. [,eg. moder-na in perg.; esempl. restaurato.

BUC

Nel De institutione loeminae christianae, di cui siespone un'esemplare, ritenuto unico, di un'edizionestampata a Cagliari, in traduzione spagnola, il gran-de ,pedagogista e teologo umanista Vives traccia lelinee di un programma educativo per le fanciullee indica regole di vita valide per le donne, sia nu-bili che maritate o vedove, fornendoci preziose no.tizie sulla condizione femminile nel Cinquecento.

AvvrntrrrmN.rt

moltacali, et Modo di oiuer religiosamentesecoTtdo lddio per le Vergini, et Spose diGiesu Christo. Di dioersi eccellentissimiAuttori.... Aggiuntoui lo Stadio del CursorChristiano, tradotto di latino in oolgare daM. Lodouico Dolce... In Vinegia, appressoGabriel Giolito De' Ferrari M.D.LXXVI.

181,92,67,58,80 p., ill., 4"; rom., lingua ita. -Numerose incisioni. Ep. dedic. del tipografo alle:<< Vergini et alle spose di Christo ». I,eg. in perg.

BSAO

Volurne che raccoglie scritti di vari autori ra cuiBernardino Scardeone canonico padovano, il DivinoDionisio Certosino, San Bernardo, Giovanni Tau-lerio, Bonaventura Gonzaga e Lo stadio del CusorChristiano di Antonio Ulstio, già stampato due voltedal Giolito nel 1568.

Rrr.rcHrnnr, INnocruzo '6

Cento Giuochi Liberali Et D'Ingegno, ... itdieci libri desuitti. In Bologna, per Ansel-mo Giaccarelli, M.D.LI.

116

Page 113: VESTIGIA

GIi « Awertimenti » per le « Verginie Ie spose di Cristo ». pagina conlettera capitale (sch. t) BSAO

[4), 162 c., 40; rom., cors,, lingua ita. - Capitaliincise. Ep. dedic. detl'A. a1la Regina di Francia. Idiritti d'autore compaiono espressi in questo modo:<< Non sia alcuno cotanto ardito che quest'opra fradieci anni imprima, o uenda, sanze espres.sa commis-sione dello scrittore sotto le pene ne i suoi Priuilegi contenute >>. Nota di poss. ms.: << Questo librae dime Giambrosio Agnese vive Genoua 1654 di8 Ottobre ». Leg. moderna.

BSAO

Ringhieri Innocenzo. Soittore e poeta, ricoprì Iacatica di Senatore a Bologna. Oltre a Cento giuocbiliberuli et d'Ingegno, ristampati a Yenezia per GiGvanni Bonelli nd, L553, scrisse anche Il sole, Dia-logbì della lita e della morte.

BA*ozzt, FRaNcr,sco

Il nobilissirno et antiquissimo giuoco py-thagoreo nominato Rytbruomachia, cioè bàt-taglia de consonantie de nurteri, ritrouatoper utilità, et solazzo delli studiosi. Et alpresente per Francesco Barozzi gentil'buo-mo uenetiatlo in lingua oolgale in modo diparapbrasi cornposto. In Venetia, appressoGratioso Perchacino, 1572.

l2l, 24 c., 4o., rom., lingua ita. - Incisioni. Ep. de-dic.: << a... Camillo Paleotto. Vno delli Signori Qua-ranta della Magnifica città di Bologna ». Nota diposs. ms.: « Ex libris Monsserrati Rossellò ». Testocontenuto in vol. miscellaneo leg. in mezza pelle.(Ripr.).

BUCFtancesco Batozzi, venezia,no, scrisse varie opere diargomento matematico e fu ftaduttore di testi scien-tifici greci. Morì dopo il 1587, anno in cui venneptocessato e condannato ,per sffegoneria dal Sant'Uf-fizio. L'opera esposta è la descrizione di un giocomatematico, che l'autore atffibuisce a Pitagora.

#i,t::i,lllllitilrl.,, lrrrri:l

È'' rd ÀRTICOLOI ii"rJia, & cofip.r diuifiodc, ri([i,& canrcnrionc,gtncrrno odi6, gr*.lc Ér loro , & uiuono inlirmc, con gmodi<6mo f-flidio, rn-

ri , rruoè rnaggioril lorrcdio&graurra,quenro pru fono infcp+rabrL, ralmotc chr alcune uoha I'unodcfidcri, & (pcr non dirl i*

{ I .tti hmocodclitkto, ò chr ( rompi le Édcmerrimooialc. Adqo-quc pcr fuggir qucfti nraL , h Vrrginrrà fi antcponcal martimoaio ,

tbnl n parl.,ndo dErh Virginità in quuro è uirtù, pcr le qurlc l huomo lif#" Ift,"ne d" ugni ano-"".nr1., h p.opoo. fcmfrc a0àcr6 de qucilo,' pctartcndqcàDio,& ell'eflirciriodtll.uirrir.onlìnimopiuirbc

rc, « pru pcrfctro.. & Iap«làaarhc con ul'inttnrionc lefrir di urirfiG , & fugge ogni .tro <arn:lc, mcitr cllir chiurrra V crgirc:& di quclh rrl Voginc, l'AFotlolo difc i Le Vct8ioc pcofr lccofc,

*. cht fono dr Dio , cioè è irrreou e'diuiai pr.caki , & ticoca , conrc' p0ì pimr< aDio, mcdiondo &cqucntmmtclc ofcdiuioc,& rp.1mmti alla 6lurc : & co diligcnacoafidere & 6 riorde ognidl ddlccofc chc appenmgoro dltmor di Dio 5< elle poprie felu-r, & eno prrlf«c Garadi corpo , !r di fpiriro, cioè p«gucd:tfidr ogni immondiri.@1., &d.i Eiriifpiritu.li,& pct adornr16di runc lc uirò , & rifplcnde rllr ptc(ma dcllo fpofo rdcltc, rl-

rù9 gueldia: Bcari iÉondi dic@., p6.hc crfi ordr$oo tddio. Bcn-ckccAli 6e tlnfodi orti i frdcli,& di turrc I'eniocuirtsofc, nondi

' moèfpccieloorcfpoGddlcVagini,lcquaip«amrfuofpr+auo i fpof cemli , pc cfcr con ruro I'rf,co dèl cmrc intcuic , &uoircello fpo6 fopcmo,figliuolo unigoirodi Dio,& rd ogni fcr-ddo & [60l foo, qrdlo cootiomntc ptcgrodo,lodeodo, con-

PERCHE CAVSit IL SIGNORE ET sALVATOREmllto *lfEugclio hr,inGgrrto , confgli*o, & lo

d*oh ViBrÀiri . Aricolo prim .

D o r o ddr6mo Ermno, gii dicdc e'ficliuoli {lfel ooe lcggc grofa,lt Inpcrfat", pir mcrcdiMoè fuoÉtuo. Qgcl po'polo fu gtoefi l:

117

Page 114: VESTIGIA

Ms. cart., sec. XVII, mm. 80x55, 110x160, c. 40. Gulozo, Strr,c,No 10

Clrre DA Groco I

k carte, xilogra'fate e acquerellate, provengono dal-la fabbrica di Giacomo Drago. Erano state prece-

dentemente utilizzate come rinforzo per la legaturadi alcuni volumi manosuitti del sec. XVIIL

BUS - Sala manoscritti

Le carte fanno part€ di due mazzi: tarocchi e na-

poletane.

Conre, Creuoro

Il cauallerizzo, di Claudio Corte da Paaia,nel qaal si tratta della natura de' caualli,delle razze, del rrzodo di gouernarli, dornaili€t frenarli. Et di tutto quello, che à caualli,et a baon cauallerizzo s'appartiene. Di nuouodall'Auttore stesso corretto'& ernendato, €,aggiuntoui di rnolte cose ?lecessorie, cbe nel'la prima inapressione mancaaalto. I'n Vene-tia, Appresso Giordano Ziletti, MDLXIII.

U6l, I$, [1] c., 40; cors., rom., lingua ita. - Incisioni. Proemio itdirizzato « Alf illustriss' et reue-

rendiss. Gran Catdinalé Alessandro Far'nese »>. Notadi poss. ms.: « Ex libris Monsserrati Rossellò ».

Leg. in nn.ezz perg.BUC

Fino al XX secolo il cavallo riveste enorme impor-tanza nella vita sociale, sia come rnezzo di trasportoche per ia pratica, grandemente di{fusa, dell'equi-tazione. Non a. caso perciò nei primi secoli dellastampa numerosi libri v€ngono dedicati al cavallo,alle sue malattie o al suo addesmamento per l'atti-vità sportiva: tra questi il testo che si espone, che

contiene tra lìalffo alcune illultrazioni relative a

percorsi che il cavallerizzo deve compiete.

La cioil conoersatione d.el S. Stelano Guazzo.In Venetia, presso Gio Battista Somasco,1580.

t401, 6rl p., 80; cors., lingua ita. - Ep. dedic.:« All'Illustris. et eccellentis. Signore, Il Sig. Vespa-siano Gonzagà Colon'na »; <( Al Virtuoso, €t hono-rato cavaliere, il Sig. Claudio Peschiera, StefanoGuazzn »; « Al Sig. Stefano Guazzn, Gabrielo Fra-scati >>. Nota di poss. ms.: << Ex libris Ioannis Bap-tista Cano. (Multos cumulare libros pretiosa sup

pellex) ». Leg. in perg. Nei tagli doratura e mar-tellatura.

BSS

Stefano Guazzo (Casale 1530 - Pavia l5%), poetae letterato di nobile famiglia, segretario di Marghe-rita Duchessa di Mantova e di Luigi Gonzaga, du-ca di Nevers, fu uno dei fondatori dell'Accademiadegli Argonauti di Casale. La sua opera fu tradottaanche in francese e spagnolo.

Prnpz DE VALDrvrA, Drnco ll

Platica o lecion de las mascaras, en la qual se

tracta, si es peccado rtortal, o no, el enn a-scararse... Con licencia impressa en Barcelo-na, en casa de Iayme Cendrat, vendensen encasa d€ Hieronymo Genoues, MDLXXXIII.

l5),42, [L] c., 8"; rom., lingua spa. - Incisioni. Ep.

dedic.: « Al muy illustre y Reuerendissimo mon Se-

nyor Don Ioan Dymas Loris Obispo de Barcelo-

na... >>. Nota di poss. ms.: << Ex libris Monssemati

Rossellò ». Leg. in perg. Leg. insieme ad altra ope-

ra del medesimo A.BUC

Questa predica del padre Diego Perez de Valdivia,teologo sivigliano, che fu discepolo di Juan de Avi-la e insegnò nelle Università di Baeza, Granada e

118

Page 115: VESTIGIA

« Tatocchi » del '600 conservatiBUS (sch. 8)

nelIa

Barcellona, affronta il problema della liceità o menodell'uso delle maschere, concludendo che il masche-rarsi, così come alti tipi di divertirnento prodani,è azione riprovevole in quanto occasione di peccato.

DBscnrrrroup 12

degli apparati latti in Bologrua per la aenatddi N.S. Papa Clernente VIII & insiene diessd aenuta, & dimora di Sua Beatitadine indetta Città. Co' disegni degli archi, statue,et pittare. In Bologna, Per Vittorio Benacci,MDIC.

[19] c., 4o; rom., gre., ling,ua ita., lat., grc. - Inci-sioni, 1 tav. ripiegata. Nota di poss. ms.: « Ex librisMonsserrati Rossellò ». Leg. in perg.

BUC

L'usamza, propria dell'età della conuoriforma e delbarocco, di celebrare particolari awenimenti concerimonie .fastose, che davano origine a esprcssioniartistiche spesso di natura effimera, è attestata daquesto volumetto, stampato a Bologna in occasionede11a venuta nella città del pontefice Clemente VIII.

Ms. cart,; sec

Lrsno

XVIII-XIX; mm. 200x2r0 c. 120.

en quibus Son escriptas las professiones delas Monjas del Monasterio de Sancta Isabelde esta Ciudad de Sacer anno 7703.

Scritt. cors. di pirì mani. Lingua spa. - Leg. coeva inmezza pelle. Numerosissime illusffazioni. Esempl. inpcssinro srato di conservazione.

^ \q

13

119

-&

Page 116: VESTIGIA

SCIENZEAstronom ia, Matemat ica.Medicina. Alchimia

Stlpenda pagina miniata degli« Elementi di Geometria » di Euclide(sch. 12) BUC

Ciò che carutterizza il passaggio tramedioevo ed umanesirno è I'acquisizioneprogressiva di una nuova concezione del-Ia scienza. Subordinata nei secoli dell'altomedioevo alla speculazione r,eligiosa; pro-gressivamente liberuta, grazie alf influs-so della scolasrica e dell'aristotelismo,dalle pesanti ipoteche teologiche, la scien-za occidentale si rende definitivamenteautonoma solo nel quattro{inquecento,un periodo che, non a caso, sfocia nella<< rivoluzione copernicana >>. Contribuisco-no al processo di affrancamento dellascienza dalle sue originali Timitazioni edi sviluppo uurco nooue dimensioni, mol-te componenti, apparentemente in contfa-sto tra loro. Da un lato, infatti, vi è unadecisa af{ermazione della matematica epiù in generale di quelle discipline (tecn!che o rcoriche che siano) che vanno sottoil nome di << scienze esarte » (EUCLIDE,PACIOLI, ...) con rnolteplici conseguen-ze nel calcolo astronomico (MAGINI,GALLUCCI, PALA); dall'altro vi è unapar alTela, rigogliosa riscoperta della cultu-ra esoterica, che, sotto l'ambivalente egi-da di Ermete Trismegisro, signore dellecose celesti e terestri, porta i suoi adeptiad occuparsi contempofaneamente di ji-cerche misterio'se a sfondo simbolico, co-m,e quelle alchemiche (A. CESALPINO,GRIMALDI) e di ricerche empiriche ejefficaci, soprattutto a caratteie medico(DIOSCORIDE, GALENO, LOBERADE AVILA, MATTIOLI ... etc.).

birgonrrmaliqurm obmÉ$n Jrsdnm becils.Alu§,iod'aoin .

ruil:$, gilt rc8 atgf,Ii {l,,,tr{Irr-{itE$fii0IÉorudkrlgt&qrz{tu ctt grrrJqn_qod §ri(qslLilcru fiqrrrrunq$lÉ, glr{ r#fcrsScn*io,r5:'qdt h5rm rcn8t$lr :Éd cqul.rrrrr rcm cll-StiJ cllbdtnr;f,r: qtc r{l cqtdr<rr: fedrcnrnglrla rorrcl},.."!"l@',--,!'&,.-..

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121

Page 117: VESTIGIA

In questa pagina e nella seguente treriproduzioni ttatte dal mirabile<< Hortus sanitatis » di Cube (sch. ])BUC

Pr-rNrus SrcuN»us, Gerus 1

Historia naturalis. Tarvisii, Michael Manzo'lus Parmensis, t479.

t3601 c., fol.; rom., lingua lat.BUS - R.A. 1r9 (Cfr. IGI 7883)

Fra le pid importanti opere naturalistiche dell'anti-chità |'Historia naturalis,si presenta con particolari

caratteristichè di compilazion. e può essere intesa

anche come opera di collezionismo. Fonte impottan-tissima per la conoscenza dell'universo cosmografico,geografico, etnografico, mineralogico, |'Historia na'taralis è strettarneltè legata alla storia delle scienze

medievale e moderna.

TonnE.r-re, Gespen 2

Tractatus d.e dolore in padendagr(t et)enire so'lito; tractatas de aliquibus ulceribas in pu-dendagra coefiire solitis. Roma, lohann Besic-ken 'e Martino da Amsterdam, J'1'X.1500'

t60l c., ifi.., 4o; got. Lingua lat. - Iniziali incise.

Nota di poss. rns. « Ex libris Monsserrati Rossel-

lò ». Legato con altre opere dello stesso A. editenel sec. XVI. Leg. in perg.

BUC - Inc. 188 (clr. IGI 9679)

Spagnolo (Valenza sec. XVI) prelato, il Torrella,v€scovo di S. Giusta in Sardegna, letterato, mate-

matico, fu soprattutto celebre come medico, tantoche fu archiatra pontificio presso Alessandro VI e

Giuli,o II.

Cunn, JonlNN vot'l 3

Ortus sanitatis. De berbis et plantis. De ani-nalibus et reptilibus. De aaibus et uoldti'libus. De piscibus et natatilibus. De lapidibuset in terre t)ettis lrascentibus. De orinis et

tfrarrarug

Cnuut.rnu.+fi , tl onho-n iocno. 5crr. 5o I ofl no,Fl§ nrscusdlelbne:f rubcus.crcrrrtz(\y' bmrr +loPidtbus ctsnsoune.z

'{tfitfue fiortfrclttuus oultu, Dc{criut cs (orefccni.crhnt citre aolo:co mulrl, fli a c!àniaazbutumlcnoe !lbua cbnls fi(u3crnoj[re.hcft nalouttft dllcqur rngrcdrfinn dlca[i&acltc&ctficcuein.iiii6rrdo

D.nffanontse (5q0.,€oob-hofuue bunorum 6rolfop- àob{tcrgir ca tfl lcs$(or(c!co[uitulu!ci3 f-qrnrntic.lf€rormrnuit e lb«drnon oculi

kolr0nrImc[4,

ì(-l, at inde.ad.iiÉ.(!ilf.t.Ltx ofpcrl,H rcrclincuc inàt 5.lard"a ir colorcA.y'falp.e òutccdic mcllao. €,€ru«opd arucBÉcocgohÉ firp conni mcllio m indi! fdlbco (t, porunf coRdi. kgctu«e?.mrcose.t.oc hio.rb,ceÉ.tldm6.

ab

ffiffiffif*rr;rEag,r;l; tdntte Syi?ce liorr 6o ge tco.

qèrDlrltu-rcc(.n.tiperutn ab cqro r(d aFf rngnùEr ab omlo.I,oc idfir ùioiabcrs,iD lrpidr?io foo rst DDD:i6

122

Page 118: VESTIGIA
Page 119: VESTIGIA

t.

Splendide incisioni dal trattato dianatomia del Vesalio (sch. 7) BUS

61 [ma 63) c., 4"; rom., tringua lat. - Il tit. si rica-va dai repertori. Nurnerose incisioni xilogr. Ep. de-dic.: « Illustriss. Ac Clarissimo Domino D. AlbertoPio Carporum comite & Domino meritiss. IacobusBerengarius Carpensis S.P.D. ». Esempl. mancantedel front. In {ine note mss. in lingua sarda, datate1553-1,565, e alre in lingua spagnola. Leg. modernain perg.

BUC

Jacopo Berengario da Carpi, famoso medico e chi-rurgo italiano, insegnò anatomia a Bologna dd.1502al 1527. Curò ra gli altri Benvenuro Cellini e Gio-vanni delle Bande Nere e ottenne norevoli risultatiffamite Ia pratica del1a dissezione. In quest'operasono di particolare interesse le pregevoli incisionidi argomento anatomico.

LonBne DE AvrLA, Lurs

Vergel de sanidad: que pol otro nornbre sellamaua banquete de caualleros, y orden debiair... Nueuanrtente corregido y afradidopor el misfi?o dutor: que es el doctissimo yexcelente doctor Luys Lobera de Aaila: rne-dico de su Magestad.. [Alcala de Henares,en casa de Joan de Brocar, MDXLIII.

t101, CII c., {o1.; got., cors., rom., lingua spa., lat.- Front. in rosso e nero. Iniziali incise. Ep. dedic.:« Illustrissimo Domino Domino Franòisco de 1os

Couos... Lodouicus Lobera doctor Abulensis... >> ealtre. Nota di poss. ms.: «Ex libris MonsserratiRossellò >>. Leg. in perg. Voi. contenente altri testide1lo stesso A.

BUC

Il Vergel de sanidad (vergel : verziere, giardino) èuna sorta di trattato sull'alimentazione, compostoda un medico spagnolo, Luis Lobera, nato ad Avi-1a a1la fine del Quatrocento, che entrò al serviziodelf imperatore Carlo V e scrisse vari testi di me-dicina.

flH*r

124

Page 120: VESTIGIA

I disegni dell'<< Anatomia » del Vesaliosi devono a S. von Calcar, allievo delTiziano (sch. 7) BUS

GemNus, Crauorus

De ossibus... Lugduni, apud Gulielmum Ro-uillium, sub scuto Venèto (excudebat phi-libertus Rolletius), 1551.

349 p., ill., 16o; rom., lingua lat. - Numerose inci-sjoni. Note di poss. mss.: <(Andr. Bacallar»; «EstCollegii Saceritani r. Leg. in perg.

BUS

Dopo lppooate, Galeno è considerato iJ piÉ insi-gne medico delllantichità classica. Medico persona-le di Marco Aurelio e fondatore della medicina si-stematica e del1a fisiologia, scrisse 400 opere da luisuddivise in anatomia, patologia, terapia diagnosti-ca e prognosrica, commentari degli scritti ippocratici,filosofia e grammatica.

VES.etro, ANpnsa

Anatorues totius, aere iftsculpta delineatio...Partiuna corporis breuis elucidatio per I.Greuinuru... rnedicilm Paris. Lstetiae Pari-siorum, apud Andrea,m §Techelum, sub Pe-gaso, in vico Be'ltrouaco, MDLXIIIL

l2l, 52 c., {ol.; cors., lingua lat. - Numerose incisio-ni. Ep. dedic.: « Iltrustiss. ac Porentiss. heroi, Phi-lippo Bollainvillerio Dammartino..., And. Wechelustypographus »>. Nota di poss. ms.: « Petri Trois me-dici physici ». Leg. in pelle con impressioni dotatea fuoco.

BUS

Vesalio (1514-1564), londatore dell'anatomia mo-derna basata sulle osservazioni durante le dissezioni,nacque a Bruxelles e dopo aver studiato a Lovanio,Montpellier e Parigi nel 1537 si recò a Padova, lacui Università era il cenro principale dell'Umane-simo e della scienza in Europa. Nel 15j8 pubblicòIe sue prime tavole anatomiche, disegnate da Jan

125

Page 121: VESTIGIA

,?;

Ancota due tavole dall'<< Anatomia »>

(sch. 7) BUSDoppia pagina dal trattato difarmacologia di Dioscoride (sch. 8)BUS

Stefan Von Calcar (allievo di Tiziano), nore comeTabulae anatomicae rax e nel 1543 la De bumanicorporis fabrica, stampata da Johannes Oporinus diBasilea e contemporanearnente l'Epitone (breve gui-da per gli studenti). Le illustrazioni vesaliane, digrande q'r.ralità artistica, diedero origine alla rappre-sentazione anatomica corne fenomeno artistico in-dipendente.

Drosconrons, PEDAcro B

Dioscorides ... Acerca de la rnateria medi-cinal, y de los uenenos ruortiteros, traduzidode lingua Grieca... e illustrado por... An-dreas de Laguna lnedico de lulio IlI. EnSalamanca, por Mathias Gast. Afro 1570.

1281, 616, t28l p., ill,, fol.; rom., cors., linguaspa. - Numerose incisioni. Ep. dedic. dell'4. « alf il-lustrissimo Sefror Rui Gornez de Sylva, conde deMel(to, y camatero mayor de1 serenissimo Rey deIngalaterra, ... »; ep. di Andreas de Laguna: << AJserenissimo inclyto ... Don Philippe, por la divinaclementia Rey de Ingalatera ... >>. Note di posi.mss.: <(Ex libris d.ri Fran."i de Santa»>; «Stepha.nus Rodericus de Castro »>; << Ex libris Gavini deSotgio Plebani Usinen. »; << Ex collegij Tur. Soc.Iesu S. Iosephir. L.g. in perg.

BUS

Dioscoride, medico greco di Anazarba, nacque inCilicia nel I. sec. d.C. La sua opera sulla materiamedica, giunta sino a noi nella sua completezza, è

un trattato completo di farmacologia, che esercitògrandissima influenza nel campo {armaceutico emedico dino all'età moderna. La tradtztone di Pie-tro Andrea Mattioli è del 1544.

MATrrorr, PrErno AupnB^q, 9

Petri Andreae Matthioli Senensis Medici,Comnentarij in sex libros Pedacij Dioscori-

126

Page 122: VESTIGIA

If

Tre tavole enatomiche tratte dallbpemdi Betengario, insigne chirurgoitaliano del '500 (sch. 4) BUC

DE Àl{tlTCMlA.lflnhechgurt habctÈu§i m[t É

$[ss obli,q*os *[ccn{c§lls:qr4fcincuctÉrcd DsobusrEicq* Etib$ iu diB

dis Anazarbei de Medica ffiateria ... adiectisplantarum, et animaliun Iconibas... V enetiis,ex offici,na Valgrisiana, M.DLXX.

U641, 957, ll2l p., i11., fol.; rom., cors., lingualat. - Numerosissime incisioni. Ep. dedic. de11'4. al-lo: « Invictissimo, Potentissimoque Romanorum Im-peratori semper..., Maximiliano II ... Serenissimis,et Illustrissimis Sacri Romani Imperii electotibus,... Ferdinando, et Carolo, Ausriae Archiducibus... ac caeteris univetsae Germaniae Principibus... ».

BCAC

Pieto Andrea Mattioli (Siena 1500 - Trento 1577),

medico e naturalista, esercitò la sua professione invarie città d'Italia e fu anche rnedico personale diFerdinando e Maximiliano II. Grande fitografo, rac-

colse e ordinò tutte le conoscenze di botanica me-dica del suo tempo nel commento all'opera diDioscoride. I1 successo dell'opera fu tale che questafu più volte ristampata e radotta in più lingue.

Anrr »nr Mr»rcr s SpszrA.rr. FrnBNzn 10

Ricettario fiorentino. In Fiorenza, nella stam-peria dei Giunti, MDLXXIII.

1261,278 lma 2821,1301 p., fol.; rom., cors., linguaita. - Data del coloph.: MDLXXIIIL Ftont. inciso;incisioni. Ep. dedic.: << A Serenissimi Signori ilGran D,uca et il Gran Principe di Toscana ». In ap-pendice: Or.dini, Proaisioni, Capitoli, Statuti et Ad-ditioni attenenti alli Medici, Spetiali et aLtri... Notadi poss. ms.: << Ex libris Monsserrati Rossellò >>. Infine note mss., tra cui: « Io Giovanbattista Fabriproveditore di detta arte propria mano )>. Leg. inPers'

BUC

L'arte dei medici e speziali, cioè la corporazione che

univa medici e farmacisti, era una deltre sette « artimaggiori » di Firenze. I1 votrume esposto rappresen-

fmr fup*ill+lalcairdènrrtr &tou§ vn§i

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?aa no-. I lnl«an.ifupteilT§.totat.rpP.[i rftctc in.lctr .;èdirinquroadi,tprE

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127

Page 123: VESTIGIA

Incisione dall'<< Atte dei medici e

speziali di Firenze » (sch. 10) BUCFrontespizio del rattato di chirurgiadi Galeno (sch. 6) BUS

ta il manuale ufficiale dell'arte e contiene le indica-zioni necessarie per la fabbricazione di medicamenti(e di conserve alimentari). Alcune tavole illustanogli stumenti per la distillazione dei liquidi.

PErRoNro, ArEssaNnno TnareNo

Det oiuer delli romani et di conseruar la sa-

nità libri cinque ... con dui libri appressodell'istesso autore del rnantenere il oerltremolle senza medicine... Tradotti ... da BasilioParauicino. I,n Roma, appresso Domenico Ba-sa, MDXCIL

t81,416, t36l p.,4o; cor., rom., lingua jta. - Iniziali incise. Ep. dedic.: << Io. Perus Parauicinus ...

ad Alexandrum Petonium, et Basilium Parauici-num >>. Nota di poss. ms.: « Collegii societ. IesuSaceren ». l,eg. in perg.

BUS

Petronio Alessandro Traia,no nacque a Castiglione;fu medico personale di Papa Gregorio XIII ed ami-

co di Ignazio di Loyola.

EucrroEs

Elementa geolnetriae cotntin. Jobannes Cam-panus. Venezia, Ehrard Ratdolt 125 Vlt482.

[144] c., fol.; i11., got.; ,lingua lat. - Una beltra miniatuta a colori che segue il fregio tipogr. a,lla c.

2r con lettera iniziale miniata << P », capilettere in-cisi. Fig. geometriche ai margini esterni di ogni c. efregi xilogr. I,e c. L38-143 sono mss. Nota di poss.

ms.: «Guillot-Simon 1860 >>. Leg. non coeva in mez-

za pelle. Esemplare aoquistato dalla Biblioteca nel1936. Sono rimasti bianchi gli spazi lasciati, comenei mss., per eventuali altre decorazioni.

BUC - Inc. 217 '(Ctr.IGI )722)

È l'editio princeps di un'opera Lrasilare, pemenutaci

DelRicetab. ro8 c

À IlmuroJ.LLp:rtLùrdc liLPril. ì1|".il.rr llm' roJJlJo'rlnLJrd,J(n(oJou.nl,lirr.o,c t cbil.h.dùkvùnoDuilnrl'gnrùn'.{r. l\rlid'r.rr.otir.r,n(rcru,lebo.c Jiv.ro.F I'rlr'Iv.ko..hc.n{rno r vrìJ'Lr,f,q'"riD

E. ldp-

t2

128

Page 124: VESTIGIA

Due pagine dell'<< Almagesto >> diTolomeo (sch. 15) ed il ftontespiziodel « De Metallicis » di A. Cesalpino(sch. 21) BUS

dalla cultura araba e qui in latino, con il commentoe le aggiunte di Giovanni Campano da Novara ma-tematico e asronomo del XIII sec. che meritò largatama.

Rr,croruloNreNus, JoHANNES 13

Kalendarium. Y'enezia, Erhard Ratdolt, L5.x.1485.

28 c., i11., 4"; got.,.1ingua lat. - Fregio alla c. l2r;molte tav. astronomiche con indice metallico. Legatocon: Inc. 121: Al{onso X, re di Castiglia, Tabulaeastronomicae, Venezia, Johann Hamman tr1,X]1,492, e con: Inc. 124: Johannes de Sacrobosco:Spbaera nundi, Yenezia, Johann Lucilius Santrittete Girolamo de Sanctis tll.IIIl i4S8.

BUC - Inc. r25 (Cft.IGI fil.1)

Regiomontano (Johannes Mùller), astronomo tede-sco, {u allievo e collaL,oratore di Puerbach con cuiintraprese la riforma dell'astronomia per superare glierori scoperti ne11e tavole Alfonsine. Le sue osser-vazioni della cometa del 1472 (por di Halley) segna-rono l'inizio della moderna astronomia cometale. Fuchiamato da Sisto IV per la riforma de1 calendario.I1 testo è ricco di simboli astronomici ed il calen-dario è rubricato.

Pecrorr, Luce A

Samnta de Aritbmetica geometria plopor-tioni et proportionalità. Yenezi4 Paganinode' Paganini, 10.XI.1494.

l8l 221,76 c., 111., fo1.; got. lingua lat. - Fregio allac. 1r e al centro de1la stessa incisione raffigurante1'4. Capilettere incisi e incisioni scheri,atiche al mar-gine di ogni c., a1la c. 8r tav. a colori raffigurantela proporzione e 1a proporzionalità. Ep. dedic.:« 4d.., principem Gui. Ubaldum Urbini ducem Mon-tis feretri ac durantis comitem r>. Nota di poss. ms.:« Ex libris nobilis Didaci de Cifuentes ». Leg. non

'I

lDÉf.Étolcmci àlspndriri Aftronomoiii ori6o,pre Bhna6cft feu &o6ne plkncnorue IrDer: òrnniùdrlerbri ntotuum ranonrm darilllmra fcntcnùs ens,ds*ile,ffl slls ff &r{ rs{i$r"fi ptit rs itr iùddiifafl s,

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DE À,{ETALLICI§LIB.TI TRES.

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AD SANCTISSIIvIVMDON'IINVM NOSTRVM

CLEMENTEM V[II.

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PONT, MAX.

129

Page 125: VESTIGIA

Frontespizio dai commentaddi A. Mattioli allbpera di Dioscoride(sch. 9) BCAC

coeva in mezza petlg.BUC - Inc. 6'(Cfr. IGI 7D2)

Celebre opera del matematico Luca Pacioli (ca.

1,445-1509) in cui I'A. coordina e completa le prece-

denti opere non date alle stampe e che costituisceil primo trattato generale stampato di aritmetica earitmetica pratica. Per la prima volta si trattano latenuta dei libri a partita doppia e i primi esempidi calcoli della probabilità.

Prorruer,us Creunrus 15

Cl. Ptolomei alexandrini astronornorum prin-cipis Al,nzagesti seu rftagne ircstructionis li-ber ... Yenetiis, ingenio 'labore et sumptibusPetri Liechtestain, 15L5.

152 c., r11., fol.; got., lingua lat. - Iniziali incise. Nu-rnerose incisioni e tav. Nel coloph. marca tip. inrosso e nero. Leg. in perg.

BUS

Astronomo, matematico e geogrado, il nome di Tolo-meo è legato .soprattutto al sistema che da lui si di-ce tolemaico, cioè al sistema geocentrico accettatofino al XVI sec. quando Còpernico espose ,quello

eliocentrico. La sua opera principale è il rattatonoto con il nome di Almagesto.

Aneco t6

Libro de abbaco che insegna a lare ogni ra-.gione mercadantile, & pertegere le terre conI'arte della Geometria, ù altre nobilissirueraggioni slraordinarie, coft la Tarilla cornerespondeno gli pesi, €t *nonede de molteterre del mondo con la inclita citta di Vinegia.El qual libro si cbiarna Thesoro uniuersale.In Milano, per Valerio & Fratelli da Meda,1570.

[80] c., 8o; rom., lingua ita. - Numetose incisioni.

Nota di poss. ns.: « Ex libtis Monsserrati Rossel-

lò ». Leg. in perg., distaccata.BUC

I manuali di aritmetica prendono il nome di libri diabaco, o abbaco, fin dal basso medioevo; il piÉ fa-moso di questi testi è 1l Liber abbaci di LeonardoFibonacci, mat€matico e viaggiatore pisano, vissutotra il XII e il XIII secolo. I1 termine << abaco »>, o« abbaco » indica uno sffumento usato sin dal|anti-chità per facilitare i calcoli atitmetici. Il libro espo-sto è indirizzato in particolare agli operatori com-merciali e comprendg un quadro di raffronto deipesi e delle monete di vari paesi con quelli in usoa Yenezia.

Ger-r.uccr, Grove,NNr Plor.o 17

Theatrunz rnundi, et tempoùs, iru qao nonsolurn precipuae horum partes describun-tur, & ratio metiendi eas traditur, sed acco-rnodatissimis liguris sub oculos legentiarnlacile ponuntur... Nunc prirrzurn in lucernediturn. Ioanne Paulo Gallucio Saloensi ouc-tore. Yenetlis, Apud Ioannem Baptistam So-mascum, 1588.

116l, 478 p., 40; rom., cors., lingua lat. - Incisioni.Alcune tav. con settore

'circolare cenffale mobile,

legato da un filo .serico. Ep. dedic.: « Beatissimo ac

Sanctissimo Sixto V >>. Nota di poss. ms.: << Ex li-bris Monsserrati Rossellò »> e note mss. Ireg. inmezza petpi

BUC

Opera illustata di cosmografia matematica e asffGnomia del Gallucci, astronomo e rnedico, nato a

-.Salò ne1 1538. Llla fine del testo sono riportatealcune ,istruzioni ai legatori, a cui viene spiegato inparticolare come debbano operare per inserire nelvolume 1e tavole con elementi.mobili che vi sonocomprese.

130

Page 126: VESTIGIA

Pagina dai commentaridi A. Mattioli all'opera di Dioscoride(sch. 9) BCAC

L'epistola dedicatoria di Luca Paciolia Guidobaldo di Montefeltro{sch. 14 - Scienze) BUC

MectNr, GroveNr'rr ANroNro 18

Nouae coelestium orbium theoricae cofigruen-tes cum obseruationibus N. Copernici. Auc-tore Io. Antonio Magino Pat. in alruo Bo-noniensi Gynanasio prolessore. Venetiis, Exofficina Damiani Zenaij, MDLXXXIX.

[14], 115 c., 40; rom., cors., lingua lat. - Front. in-ciso; incisioni. Ep. dedic.: « Ioanni Iacobo TonialoVeronensi >>. Nota di poss. ms.: << Ex libr,is Mons-serrati Rossellò ». Leg. in mezza petg.

BUC

Giovanni Antonio Magini, nato a Padova nel 1555,fu un famoso astronomo, geografo e matematico. Av-versario di Ga1i1eo, .stimò invece Copernico, allecui teorie volle però opporre un proprio originalee complicato sistema. Elaborò diverse opere di geo.grafia e cartografia, ta cui l'Atlante d'Italia, che ètra i piÉ notevoli testi del settore pubblicati neisecoli XVI e XVII.

Drccrs, Lrouen» t9

A..prognostication eaeilasting ol right goodeflect, fruitlally augmented by tbe Auiltor,contayning plaine, briele, pleasant, chosenlules to iudge the ueatber by the Sunne,Moone, States, Conrets, Rainbow, Thunder,Clowdes, uith other extraoldinary tokens,not omitting t/te Aspects ol Planets... Im-printed at London, by the §7idow Orwin,t596.

l5), 4-42, 1L2l c., 4"; got., rom., lingua eng. - In-cisioni, 1 tav. ripieg. Ep. dedic.: « To the honorableSir Eduard Fines, Eartre of Lincolne... ». In appendice: A perfit description ol tbe coelestiall orbes, ac-cording to the most ancient doctrine ol tbe Pytha-goleafis. Nota di poss. ms.: « Ex libris MonssematiRossellò ,r. L.g. moderna in mezza perg.

BUC

And, Mathiotri Corrrm"

tovfftÀ.

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at,e,,ù.a "eÌÈtt @ 4t 4bqÀ tuB eml )ù tu,4,ù.tu, L, Èh p"qn.,ù,aùtt41;_ Aatu r!1t 1 !É a {@tn\ù +t 4.\ilD dttuN, rùil« aù4@, thÈu .!4q4è tdtu 4 ùd @..,f,,

131

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Page 127: VESTIGIA

L'albero delle scienze matematiche:disegno acquarellato di S. Pala, autoredi una deliziosa opera manoscritta(sch. 20) BUC

I

Leonard Digges, studioso inglese, morto intorno al1571, si occupò di matematica e di architettura e

scrisse diverse opere, per 1o piÉ di geometia, alcu'ne delle quali vennero rielaborate e fatte pubblicaredal figlio Thomas, noto matematico. Il testo che si

espone è uoa sorta di manuale di meteorologia incui, come in altri scritti dell'epoca, appaiono com-miste nozioni scientifiche e curiose superstizioni,legate all'asrologia.

Ms. cart.; sec. XVII (1628); mm. 202XD2; c. 140.

Per,e, SelvAToRE 20

Tratado de algunas sciensios ruateruaticas. Porel Padre Saluador Pala afro 1628.

Soitt. bastarda ita. Lingua spa. - Disegni scientificiacquarellati. Front. con iniziali decorate. Albero del-Ia scienza atla c. 2v. Ireg. non coeva in mezza pelle.Apparteneva alla Biblioteca del Can. Faustino Baille,dal 1.8$ alla Biblioteca Universitaria di Cagliari.

BUC - S.P. 6.7.60

Il Pala, nato a Scano Montiferro nel 1578, insegnavaalla Università di Cagliari dalla {ondazione (1626-1627) al 1632. I1 codice venne suitto per glistudenti.

Bibliografia:

GnucNrrtr, L., Matematica nell'Uniuersità di Ca-gliari. In « Atti del Convegno di storia delle mate-matiche in Italia ». Cagliari, 1982 (in corso dipubblicazione).

CrsAlnrNo, AN»nre 21

De metallicis libri tres. Romae, ex typogra-phia Aloysiy Zarr;,etti, MDXCVI.

116l, 222 p., 40; rom., lingua lat. - Alcune iniziali

132

Page 128: VESTIGIA

Due disegni acquarellati del trattatodi scienze matematiche di SalvatorePala (sch. 20) BUC

incise. Ep. dedic. de11'A.: « Sanctissimo Dominonostro Clementi VIII. Pont. Max. ». Leg. in pery

Medico e botanico, Cesalpino si laureò a Pisa nel1551 e diresse l'orto botanico di quella città; in se-guito si rasferì a Roma chiamato dal papa ClementeVIII con incarico di lettore di medicina all'Universi-tà. Importantissimi i suoi studi sui principi di classi-ficazione botanica e que1li anatomici sulla circolazio-ne del sangue. L'opera mineralogica è Ia continuazione ciella h[etallotbecaVaticana del Mercati soprattut-to per quanto riguarda la parte sulle gemme e suimarmi-

Gntueru, GrecrNro

Dell'alchimia. In Palermo, nella stamp€riad'Alfo,nso dell'Isola, Impr. Abbas Gelosus

Impr. de Denti MDCXLV.

1181, 206 p., 4"; rom., cors., lingua ita., lat. - An-tip. incisa. Dedica a stampa su1 front.: << Al7'AltezzaSerenissima di Ferdinando secondo Gran Duca diToscana ,>. Nota di poss. ms.: << Ex libris Monsser-rati Rossellò >>. Leg. in mezz^ perg.

BUC

Lo straordinario sviluppo de11e ricerche d'alchimia,da cui si sarebbe poi sviluppata la moderna scienzachimica, inoementò, specie tra il XVI e i1 XVIIsecolo, la produzione libraria dedicata a quest'atti-vità parascientifica. Tru le illusioni degli alchimistivi era quella di produrre 1'oro, partendo da aluielementi, attraverso procedimenti complicati, comequelli che il Grimaldi descrive minuziosamente inquesta sua opera.

22

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133

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Page 129: VESTIGIA

GEOGRAFIAVIAGGI,SCOPERTE

La scoperta di una natufa a misurad'uomo spinse gli uomini alla misura del-la nataru,stessa: la geogralia dell'univer-so medievale, chiusa in se stessa e pre-vedibile, nella quale l'unico <( evento )>

significativo è il pellegrinaggio (FIOREDI TERRA SANTA...) lascia il posto aduna concezione dello spazio più aperta edimprevedibile, segnata dallo sconvolgi-rnento per la irruzione nella storia del<( nuovo mondo » (MEXICANA... AV-VISI DALLE INDIE...). Non si tatta-va solo di arricchimento di conoscenze,ma della complessiva esperienza di unmondo << almo » da queltro eutopeo, nelquale i valoti tradizionaTi possono essereribaltati. Era f immagine stessa di unmondo abituato a regolarsi con la moraledel ne quid nimis e del non plus altra(parole incise sulle colonne d'Etcole!)che ri,sultava modificata radicalmente: ilmondo nuovo che si viene a creare èfatto, per metà, di un <( nuovo mondo >>,

scònosciuto ed inquietante, dove si trova-no contemporaneamente <( aurum et maf-garitas >> ma anche << canibali » (RAMU-SIO). Accanto alle rivoluzioni epistemo-logiche, lo svilupoo della geografia com-porta inoltre anche mutamenti nella rap-presentazione fisica della Tetra e nell'ar-te di navigare (NUNEZ, §7RIGHT). Co-m'è naturale 'dal punto di vista dellaSardegna è il Mediterraneo I'oggetto diprincipale interesse, con 1e sue isole e leslle rotte (ALBERTI, BORDONE, POR-cACCHr...).

Ftontespizio e incipit della<r Geografia » di.Srabone (sch. !)BUC

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134

Page 130: VESTIGIA

Carta del Meditetraneo del XV secoloconservata nella BUS (sch. 10)

BenrrNcHrr,Rr, FRANCrsco

Geografia. IFirenze, Nicolò di Lorenzo,dopo il 14801.

[120]c., ill.,3l tav., fol.; rom. Lingua ita - )L tav.geogr. in rame doppie a pieno foglio. Mancantedelle c. 1-3. Leg. non coeva in mezza pelle con cartamarmotizzata.

BUC - Inc. 70(Cfr. IGI 7492)

Il Berlinghieri, umanista e geografo (Firenze 1440-1501), frequentò con Lorenzo de' Medici le lezionidi Marsilio Ficino. Della sua vita si hanno scarse

notizie; la Geogralia è un rifacimento in terza rimadel trattato di Tolomeo con aggiunte di altri geo-grafi antichi e moderni, corredata, oltre che delleTavole Tolemaiche, da quatto Tavole nuove (Ita-1ia, Spagna, Gallia, Terra Santa); f incunabulo è

presumibilmente tratto da un manoscritto conservatopresso 1a Biblioteca Nazionale Braidense di Milano,già posseduto da Lorenzo de' Medici.

\X/er»snBuùLLER, MARTTN

Cosmographiae introductio, cum quibusdamgeonxetriae dc rtstronomiae principiis ad edmrem fiecessariis. lnsuper quatuor AruericiVespucij nduigdtiones. Vniuersalis chosmo-graphiae descriptio tam in solido quam pla-no ... Deodate, [Gautier Lud], 1507.

[5]l c., 4o; rom., lingua 1at. - 11 nome del tip- siricava dai repertori. Incisioni. I-eg. in *tr".

,r"

Tra la fine de1 Quattrocento e f inizio del Cinque-cento si verificano Jlumerose scoperte geografiche,compiute da navigatori quali Diaz, Colombo, Ca-

boto e Vespucci. In questa famosa opera del geo-grafo svizzeto \X/aldseemù11er, stampata a Saint Diéin Lorena nel 1507, appare per 1a prima volta il

r35

Page 131: VESTIGIA

II maesuo e gli allievi, incisionedallbpera di Strabone (sch, l) BUC

Notizie dalle Indie raccolte in questo<< Diversi avisi,.. », di cui riproduciamoil frontespizio (sch. 17) BSAO

Carta della Corsica dalla<< Descrittione » di Leandro Alberti(sch. 8) BUC

termine Arnerica, riferito al Nuovo Mondo, in ono-re di Amerigo Vespucci.

Stneno

De situ orbis. Venetiis, a Philippo PincioMantuano impressum, MCCCCCX.

1161, CL c., fol.; rom., lingua lat. - Front. convignetta; iniziali incise. Ep. dedic.: << Anto. Mancinellus inclyto uiro Iustino Carosio uriusque iurisconsultissimo ciuique ueliterno illustri ». Nota diposs. ms. sul front.; qualche sottolineatura. Leg.in mezza perg.

BUC

Strabone, storico e geografo greco, vissuto nel Isec. a.C., scrisse ,ula vasta opefa storica, gliHistorik,i bypomnémata, andata dispersa, e ,rrn im-portante testo di geogralia descrittiva, t Geagrapbikd,in cui mise a frutto le sue numerose esperienze diviaggio.

GrnAve, HrBnoNvnlo 4

Dos libros de cosmograpbia. Compuestosfiaeudtnente por Hielofiymo Gilaua Tarta-gones. Impresso en Milan, por 'maestro IuanAntonio Castellon, y m,aostro Christoua'l Ca-ron, iunto à la Yglesia de ,nuest'ra Sefiora dela Escala, A la Luna, MDLVI.

[8], 171, tl2l p.,40; cors., rom., lingua spa., lat. -

11 nome del tip. si ricava dal coloph. Front. con vi-gnetta; incisioni. Ep. dedic.: << A1 muy magnificoy muy reverendo sefior, el seffor GonEalo Perez >>.

Nota di poss. ms.: « Ex libris Monsserrati Rossel-

1ò ». Leg. in perg. BUC

L'autore, geografo spagnolo del Cinquecento, nac-que a Tarragona e morì in Italia, durante una mis-

Srrslb* ss lifil *rlri*.

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I DIVERSI AVISIIARTI (o LÀRI DALLI NDI E,

di ?tttasallo t ricewti dill' awo I i, t. .. lto al 1 1 \3. dali luileftndj ?xdriàlilx coilrytgilia di GILS / "

DOVL 5'INT!NDE DLLLI PAESI.' J.jl.q&,d,&(uftum, lorò,xlrr'.'nJ..on- -

u.;riùnc di nNh p".^1, d.e ltinnù,,..1n.Ò il l....i.lLf" 1 f.n.-

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Page 132: VESTIGIA

Particolare della Catta nautica delMediterraneo con la Sardegna e IaCorsica (sch. 10) BUS

sione diplomatica. Fu al servizio di Carlo V e sois-se opere di cosmografia, in cui seguì le teolie astro-

nomiche di Tolomeo, senza lasciarsi influenzare dallenuove teorie copernicane.

Bneuru, GBonc

Ciuitates orbis terrarum. Liber primus. ldi,Georg Braun e Franz Hogenbergl. ColoniaeAgrippinae, Apud Godefridum Kempensem,sumptibus Auctorum, MDLXXXVIII.

l22l c.,58 ,tav. doppie a fronte, {o1.; 'rom., cots., lin-gua Lat. - Front. inciso; numerose incisioni. Ep. de-

dic.: « Imperatori Caesari Rudolpho II ... GeorgiusBraun et Franciscus Hogenbergius ded. conse-

crantq. )>. Nota di poss. ms.: « Ex libris MonsserratiRossellò >>. Leg. in perg.

BUC

In quest'interessante opera geografica, contenentenumerose calcografie illustranti le città del mondo,non manca un'incisione raffigurante Cagliari, co1locata accanto ad altri centri insulari del Mediterraneo.

GurccranorNr, LoDovICo

Descrittione di M. Lodouico Guicciardinipatritio liorentino, di tutti i Paesi Bassi, a!-trirnenti detti Gernaania int'eriore. Con piìicarte di Geographia del paese, & col ritrattonaturale di più terre principali. In Anuetsa,Apresso Guglielmo Siluio, MDLXVII.116l, 296, l20l p., 14 tav., di cui 12 doppie a fron-te, 5 c. geogr. doppie a {ronte, fol.; rom., cors., lin-gua ita., lat., dut., fre. - Numerose incisioni. Ep.dedic.: « A.1 Gran Re Cattolico » Filipp: 'l'Auslria.Contiene anche componimenti in versi dl vari a'Lr-

tori, in diverse lingue. Nota di poss. ms.: « Ex 1i-

bris Monsserrati Rossellò » e altte note mss. Leg inPerg'

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137

Page 133: VESTIGIA

Frontespizio e incisione dal << MirabiliaRome » di F. Albertini (sch. 14) BUC

Lodovico,figlio di un fratello di Fra'ncesco Guicciar-

dini, nacque a Firenze nel 152) e visse a lungo ad

Anversa, dove morì nel 1589; sctisse libri di carat-

tere storico, geografico e letterario. La sta Descrit-

tione di tutti i Paesi Bassi è una delle pid interes-

santi opere geografiche del XVI secolo: notevole ilmateriale illustativo, costituito da carte, mappe e

vedute,

BonooNn, BBNBosrro 1

Isolario di Benedetto Bordone, di tutte l.'Iso-le del, rnondo con i loro nomi anticbi et rlto-

derni, bistorie, fauole, et modi del loro uiue're, et ifi qual parte del rnate stanno, et ifiqual parallelo et clima giaciono-. In Vinegia,àd initantia et spese del Nobi'le huomo M.Federico Totesa,no, M.D.XLVII.

t101, LXilIII c., i11., {o1.; rom., lingua ita. - Nota

rns.: << Dollari 60 (anno 1950) »' Ep' dedic' de11'4.:

« allo Eccellente Chirurgico Meser Baldassarro Bor-

done nipote suo... )>. Numerose incisioni' BCR

Il Bordone nacque a Padova nel 1410 ca. Miniatu-rista, disegnatore, geografo, la sua arte si for-

mò sotto f influsso del celebre conterraneo Man-

tegna. L'lsolarlo è una sua opera tarda ed è cono-

sciuta come importante testo geografico e di eru-

dizione, pubblicato la prima volta nel 1528 a Ye'nezia con i1 titolo: Libro di Benedetto Bordone nelqual si ragiona di tutte le isole del mondo.

Atnnntr, LelNono 8

Descrittione di tutta l'Italia di F. LeandroAlberti... aggiuntaui la desuittione di tuttel'isole, all'Italia appartenenti... con le sue

tauole copiosissinae. In Venezia, appressoLodouico de gli Auanzi, 1568.

ffi{r'tbs{i* {fr*r*e,

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138

Page 134: VESTIGIA

L'Italia nella <( Geografia » diFmncesco Berlinghieri, pteziosoincunabolo del 1480 (sch. 1) BUC

1411, 504 c., i11., 4o; rom., cors., lingua ita. - Nume-rose incisioni. Ep. dedic.: « A11o Illustrissimo Si-gnore il Signor Alberico Cibo, Malaspina, Marchesedi Massa et di Carrara, et Conte d'Aiello, et di Fio-rintillo »; segue una dedica in versi ai lettori diGiovanni Filoteo Achillino. Nota di poss.: « Libre-ria Martini ». Leg. moderna.

BCC

Leandro Alberti nacque a Bologna nel 1479 dovesi dedicò agli studi storici e alla predicazione. 11

suo nome è legato soprattutto all'opera espostaDescrittione di tutta l'ltalia... costuita sulla falsa-lìga de||'Italia illustrata di Flavio Biondo, da cui sidiversifica per I'aggiunta de1la parte insulare d'Ita-lia, per la maggiore accùtatezza ne11a citazione dellefonti e per la ricerca di notizie ed osservazionidirette.

PoRCeccHI, Touulso I

L'isole più lamose del rnondo desqritte daThomaso Porcacchi da Castiglione Arretinoe intagliate Ca Girolanoo Porro. In Venetia,appresso Simon Galignani et Girolamo Por-ro, (in Venetia, Giorgio Angelieri a i'nstantiadi Simon Galignani de Kareua, M.D.LXXV)M.D.LXXVI.

f121, 2Ol p., fo1., i11., rom., lingua ita - Iniziali in-cise. Ep. dedic.: « All'Illuste S. Conte GeotgioTriultio ... Conte di Melzo, Regio e Ducal Sena-

tore ... Di Venetia, il giorno dell'AscensioneM.D.LXXVI >>. Numerose incisioni. Irg. in perg.

BCR

Porcacchi Tommaso (Castiglione Aretino 1fi0 -

Venezia 1585) fu tretterato, au,tore di opere poeticheantiquarie e storico geografiche. Fu anche editoree commentatore per 1o stampatore Giolito de' Fer-rari di Venezia di numorosi testi italiani e di col-lane di storici greci e latini, da lui stesso parziaT-mente volgarizzati. Notevole la sua edizione e com-mento de11a storia del Guicciardini.

139

Page 135: VESTIGIA

§ardegna e Sicilia in un'dtra avolgdel Berlinghieri (sch. 1) BUC

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L

Ms. membr., sec. XVI, mm. 365x2)5 ,c. ).

ICenra NAUTTcA

DEL BACINO bBI, MEOTTSRRANEO]

Scritt. got. corsiva in,inchiostro rosso e nero - Or-nata con disegni a colori vari. La carta originaria-mente tracciata su. un unico foglio è stata divisain. qriatro'parti (delle quali una attualmente man-ca) e utilizzata per Ia legatura di un volume.__

BUS - MSS 248

La garta per g1i scopi pratici cui era destinata, con-sidera solo i1' contorno delle coste, tracciato conabbondanza di paLricolari, truu.r.u.rdo completa-mente la descrjzione dell'entroterra. I roponimi sisusseguono iglorando 1e divisiohi e g1i agglomeratipolitici. Sono da notare-le rose dei venti e Ie lineedi:direzione che da essè Si dipartono per indicareIe loLte.

Nuftnz, Pr»Bo

Petri Nonii 'salaciensis dè arte atque rationenauigandi libtri duo. Eiusdent in theoricasplanetarum Georgii Purbachij dnnotationes,€t in problerna mechdnicum Aristotelis demotu nauigii ex remis annotatio una. Eius-dem de erratis Orontij Finoei liber unus.Eiusdern de crepusculis lib. L Cum libelloAllacen de causis uepusculorum. Conimbti-cae, In aedibus Antonij à Marijs, Vniuersita-tis Typcgraphi, 157).

lt2l, 201, l2), 1, 63, 3), 56 p., fo1.; rom., 1in-

gua 1at. - Incisioni. Ep. dedic.: « Sebastiano primo... Antonius Maris Typographus Ccirhricensis... >>.

Nota di poss. ms.: " Ex libris Monsserraii Rossel-

1ò ». Leg. in mezza perg. BUC

L'4., matematico portoghese (1492-1577), che in-

10

140

Page 136: VESTIGIA

Incisione dal « Mimbilia Rome » diAlbertini (sch. 14) BUC

segnò nell'Università di Coimbra, si occupa nel Dearte atq.ue ratiolte naaigandi dt vari problemi mate-matici relativi alla navigazione. Fanno seguito alritrattati minori.

V7nrcsr, Eowenp.

Certaine errors in fiauigation, arising eitberol tbe ordinarie erroneous naaking or osingol tbe sea chart, compasse, crosse stafle, andtables of declination of tbe Sunne, and lixedstarres detected and corrected. By E.W. lSe-guef The uoyage ol the right

'Ho. George

earle of Cuntberl. to the Azores elc. Printedat London, by Valentine Sims, 1599.

12501,29 l2l p., 4"; rom., cors., lingua eng. - Fronr.con cornice; incisioni, tab. num., L tav. ripiegata.Ep. dedic.: « To the right honourable, Georgeearle of Cumber1and... ». Nota di poss. ms.: <<Co-legii caralitani scholarum Piarum )); note mss. inlingua inglese e note di calcolo. Leg. in perg.

BUC

Questo raro volume in lingua inglese, stampato aLondra nel L599, è un testo di notevole importanzane11a storia della cartografia. L'autore, il matematicoEdward Wright, nato a Galverston nel Norfolk in-torno al 1558 e morto nel 1615, trovò una solu-zione al problema della rappresentazione graficadel1a superficie tetresue su di una superficie pianache anticipava le soluzioni successivamente propo-ste da alui cartogtafi del1'epoca.

CesrrcrroltB, Grnoreuo

12

13

Fiore di Terua Santa. Messina, Georg Ricker,1.xII.1491.

[43] c., 1"; got. Lingua ita. - Mancano le c. l,2g-29,ll, 40. Glosse mss. Nota di poss. ms.: « Ex libris

141

Page 137: VESTIGIA

ll nuovo mondo in una tavola del« Delle navigationi... » di Ramusio(sch. 16) BUS

N*!4

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Monsserrati Rossellò ». Leg. in perg. rigida non

coeva. Sono rimasti bianchi gli spazi lasciati, come

nei mss., per eventuali decorazioni.BUC - Inc. 115 (Cfr. IGI 2559)

Girolamo Castiglione, milanese, fu predicatore 3po-

stolico. Si tratta di una de1le ventitré edizioni sici-

liane del XV secolo superstiti e dell'unico libro diviaggio fra esse, che fu ristamparo da 'MilhelmSchòmberger nel 1499 con una incisione che raffigura con ilatti ingenui Gerusalemme. Può conside-

rarsi un libro « popolare ».

Al-nnntrur, Fneucnsco »rcrr 14

Mirabilia Rome. Opusculum de mirabilibusnoue et oeteris Vrbis Rome editum a Ftafi-cisco Albertino Florentizo. Impressum Lug-duni, per Ioannem Marion, sumptibus &expensi,s Romani Morin bibli.opole eiusdemciuitatis, MDXX.

l4l, 5-57, t58-601 c., 4o; rom., lingua lat' - Front'in rosso e nero, con cornice e vignetta xilogr'; inci-

sioni xilogr. Ep. dedic.: « Humilis ac detrotus Fran-

ciscus Albertinus Florentinus... ad Iulium II Pon-

tificem Maximum >>. Contiene anche: De laudibus

ciuitatem Florentie et Saonensis. Testo contenuto

in vol. miscellaneo, leg. in mezza pelle.BUC

Questo testo, che venne piÉ volte ripubblicato nel

XVI secolo, è un'antichissima guida di Roma, di cui

descrive arnpiamente i monumenti, fornendo nu-

merose notizie. L'A., che fu aitista e antiquario,scrisse anche una guida a1le opere d'arte di Firenze.

MnNAvINo, GroveuNr ANtoxro 15

I costumi, et la aita de Turcbi, di Gio. An'tonio Menauino genouese daVultri. Con una

rrlgvÉe*itl'E *§'1.ÉÀ

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142

Iet S.i ÀÈ ir,{ETtCs

Page 138: VESTIGIA

Il Brasile: tavola dell'opera diRamusio (sch. 16) BUS

prophetia, €s altre cose turchesche ld.i Bar'tolorneo Giorgieuitsl, tradotte per M. Lo-douico Doruenichi. In Fiorenza, AppressoLorenzo Torrentino, MDLI.

257, L9l p., 80; cors., rom., lingua ita. - Alcune in-

ziali incise. Ep. dedic.: « Gio. Antonio Menauinogenovese da Vultri, al Christianissimo Re di Fran-

cia». Nota di poss. ms.: <<Ex libris MonsserratiRossellò ». Leg. in pelle.

BUC

Interessante opera, frutto delle osservazioni dirette

di uno soittore ligure del XVI secolo, vissuto instato di schiavitri tra i Turchi.

RAruusro, Groveltxr BerrrsrA

Terzo uolunae Delle nouigationi et uiaggi. InVenetia, nella stamperia de' Giunti, (heredidi lruc'Antonio Giunta), L'a,nno MDLXV.

16l, )4, 4fi c., ,fel., i11.; rom., lingua ita. - Nume-rose incisioni e tav. Ep. dedic.: « Discorso di M.Gio. Battista Ramusio sopra il terzo volume dellenauigationi ... All'eccellente M. ltrieronimo Fraca-

storo ». Sul front. nota di poss. ms.: « Est CollegijBonorvensii Soc. Iesu... ». Leg. in perg.

BUS

Ramusio (Treviso 1485 - Padova 1557) umanista,storico e geografo {u segretario del Senato nellaRepubblica veneta. Raccolse le relazioni dei pir.i fa-mosi viaggi dalI'età classica fino al suo tempo. Come

umanista scrisse 1a prefazione all'edizione di Quinti-liano e a1la terza Deca di Tito Livio, pubblicate da

Aldo Manuzio.

Avvrsr DrvERSr

Aaisi Particolari dall'Indie di Portogallo

16

11

tt-

143

Page 139: VESTIGIA

Tavola dalla << C,osmogtaphia » di§flaldseemlller. Questo famosogeografo fu il primo ad usare iltermine <r Ametica » pet rifetirci aINuovo Mondo (sch.2) BUC

ceuuti dall'anno 7551 sino al 1558; dalliReuerendi padri della compag?rio di Giesù....LNoui auisi dell'Indie di Portogallo... Tr*dotti dalla lingaa spagnola all'italianal. InVenetia, per Michele Tramezzino M.D.LXVMDLVIII.

LB), 294, iql, ;g c., ilI., 8"; cors., lingua ita - Ini-ziali incise. Ep. dedic. a Vittoria Farnese dalla Ro-

vere Duchessa d'Urbino. Leg. in perg' BSAO

k lettere dei religiosi e in particolate dei Gesuiticostituiscono una fonte preziosa di informazionisulla vita e sulla cultura dei paesi exuaeuropei. Ilvolume esposto è una delle nutneros€ raccolte dilettere di Gesuiti che vennero stampate nel XVIsecolo e comprende ,testi provenienti sia dalle Indieorientali (Asia) che da quelle occidentaXi (America).

L^e,sso DE LA Ve.ce, Gasnml 18

Mexicana itGabriel Lasso de laVega' emen-dada y afiadida por sa rnisno Aator. IJeoaesta segunda impression treze cantos ruosqae la primera. [Segue: f Apologia en de-

lensa del ingenio y lortaleza de los Indiosde la nueua Espafia, conqrùstodos por donFernando Cortes, Marques del Valle. Pot...Geronimo Ramirez. En Madrid ,'por Lui's San-

chez, A costa de Miguel Ma*rnez, 1594.

tS], 304 c., 80; tom., cots., lingua spa. - I'nizialiincise, fregi, rim. Ep. dedic.: « A1 Marques DelValle ». Contiene anche sonetti di vani autori. Notadi poss. ms.: « Ex libris Monsserati Rossellò ».

Esempl. .mancante della leg. BUC

L'opera esposta è un poema scritto da Gabriel Las-

so de la Vega, letterato spagnolo (1559-1615), per

esaltare Fernando Cor'tés, conquistatore del Messico.

6

Y, ,t,

144

Page 140: VESTIGIA

AGRI@LTURAARTI E MESTIERI

Fregi dal trattato di agricoltuta diPieto de Crescenzi (sch. 1) BUC

Mente i filosofi contribuirono ad in-taccare profondamente quella organica si-stemazione del sapere, fondata sulla 1o-

gica e sulla fisica di Aristotele, che era

durata per tutto il medioevo, nei campispecifici delle scienze e delle tecnologiesi svilupparono e si resero autonome ri-cerche particolari volte alla conoscenzaed alla azione. Vari elementi conribuiro-no a sbloccare la situazione ed a fat na-scere Ia scienza moderna. In primo luogol'opera deqli umanisti, che con 1a cono-scenza del greco fecero largarnente cir-colare le opere dei grandi scienziati del-l'antichità, rimaste ignote o malnote persecoli. fn secondo luogo il progresso del-le atti nreccaniche, indotto dalla fioritu-ra delle civiltà urbane, che spinsero ver-so un raffinamento delle tecniche di arti-giani e artisti nella cosruzione di chiese,

come di fortificazioni nella regolamenta-zione delle acque, nella fusione dei me-

talli, nell'escogitare macchine (PADOVA-NI ) Fu probabilmente decisivo anche ilsuperamento di quell'antica concezioneche considerava vili le « arti meccaniche »,perché non di puro pensiero. Da questaconvergenza di tecnica e arte, di rifles-sione scientifica indipendente da ogni au-

torità filosofica o religiosa, di fiducianella ragione, nell'esperienza, nella mac-china che l'uomo costruisce, nacque ilnuovo atteggiamento scientifico, che è

alla radice di quelle che -

seco'ndo E.Garin

- fu16ns le due più importanti

rivoluzioni del'4OOf '500: la scoperta del<< nuovo mondo »> e f ipotesi tolemaica.

Ejlll

rrit'ifiltil&

liril:r:ldl#

145

Page 141: VESTIGIA

<< Pesi e misure >>: pagine dellaseconda parte del Codice di gabelledi G. da Uzzano (sch. 4) BUC

Ms. rnembr.; sec. XV t1$51; mm.270x205; c. L95.

CnrsceNzt, Prsrno 1

Ruralium CornmodoraTtz oPus.

Soitt. semigot. Lingua lat. - Codice molto ricco diminiature: la c. 1r è molto decorata; a pie' di pa-

gina uno stemma e nella lettera iniziale << V » di Ve-netabile è raffigurato l'autore con il codice in mano.Leg. non coeva in mezza pelle. I1 codice purtropponon è completo: risultano aspottate per la maggiorparte le lettere iniziali dorate, arabescate, e molteminiature con conseguente danno anche del testo.Nota ms.: « Ex Libris Monsserrati Rossellò ».

BUC - Ms. 82

Pietro de Crescenzi di Bologna (1»0'B2l), giudice,

attese sopra.ttutto all'opera che lo rese famoso:

Trdttato di agricoltura, il cui manosoitto latino fureso pubblico verso il 1105, dedicato a Carlo IId'Angiò re di Puglia. L'A. ri{onde e acoesce fontiantiche tratte da Catone, Varrone, Columella, Pal-ladio. È il Trattato di agricoltura piÉ 'importante

del Medioevo per aver rinnovato il campo delle co-

noscenze agrarie; fu ffadotto in francese, inglese,tedesco, polacco, spagnolo; in Italia se ne cono'scono 44 esemplari mss. La editio princeps fu ese-

guita in Augsburg nel 1471. Accanto al ms. siespone un'edizione del XVI sec.

Bibllogra,fia:

Scurevour, M.,Un nanoscritto del 1305: il «Trat-tato di agricohura >», in: << Esopo ».

CnnscrNzr, Prrrno 2

Opera d'agricoltura. Ne la qual si contienea cbe naodi si debbe coltiuar la terra...Composta per I'eccellentissimo dottor ne learte Pietro Crescentio cittadio di Bologna.

146

Page 142: VESTIGIA

Disegni dd rattato di De Crescenzi(;ch. r) BUC

Nouaruente con grandissima latica a la sua

pristina lorma restituita: e cotl dilige-nza'staffipata.'In

Vinegia, Per Betnardino de Via-

"o d-. Lexona Veìcellese, MDXXXVIII.

[390] c., 8o; tom', lingua ita' - Ep' dedic': .« Allo

ecc.elientissimo principe messer Carlo Secondo per

gratia di Dio Rè Ilustte di Sicilia & Gierusalem»'

frota di poss. ms.: « Ex libris Monssertati Rossel-

1ò ». L,eg. in Perg. BUC

Druz, MlNunl 3

Libro de albeyteria a.goru fiueaatnente ell'efi-

dado y correg'ido y afradido en e-l lx y ix pre'guntas. S.1., en iasa de LV' de Sa'lamanca,

MD y XXXIIII.

lO4 c., 4o; got., lingua spa' - Le note tip' si rica-

vano dal coloph. Doppia nurnerazione, romana e

araba. Front. ion vignett" tappresentante un caval-

1o; incisioni. Nota di poss. ms.: « Ex libris Mons'

seffati Rossellò ». kg. in perg. BUC

Traduzione spagnola di un rattato in lingua cata-

lana sui .rrrrlli u le loro rhalattie, scritto ne1 XV

seqolo. L'autore, che si definisce nelf introduzione

« Don Manuel Diaz... natural de QaragoEa »>, fu

maggiordomo del re Alfonso d'Aragona e 1o seguì

n"[, gr"tt, pet la conquista del Regno di Napoli'

Ms. cart.;c. 272.

sec. XV (28XL1440); mm. 295x220;

GroveNnr DA UzzANo

Codice di Gabette antiehe della Repubblica

liorentina.

Scritt. umanistica corrente, opera di pid mani' Lin-

147

Page 143: VESTIGIA

La nave, dall'opera di Pietto deCrescenzi (sch. 1) BUC

gua ita. Rubriche in rosso; trettere iniziali got. az-

zurre, ampie) molto be11e e curate, arabescate dirosso; altre in rosso con doppi segni. Leg. modetnain pelle eseguita in {ase di restauro nel 1978. Pre-

cede: Regola della Pasqua, calcolata dal l$0 al

144). Appartenne a1la Biblioteca Guillot di Alghe-ro (dove fu studiato dal prof. B. Motzo), già Biblio-teca Simon.

BUC - Ms. 279

Giovanni da lJzzano, toscano, de1 sec. XIV, è l'au-tore di questo codice che può considerarsi un ma-

nuale di pratica metcantile; se ne conoscono piÉ

copie: una a Firenze, Biblioteca Riccardiana (N{s.

1818 Q.IV.8), ms. cart. simile per piri elementi al

codice cagliaritano) ma privo de1 calcolo del1a Pa-

squa, il Magliabechiano, Biblioteca Nazionale diFirenze, XIII, 72, già Srozziano 558, catt., ms. mi-scellaneo che contiene 2 portolani, di cui i1 secondc

è 1l Conzpasso da nauigare. 11 codice consta delle 2

carte contenenti la regola della Pasqua e di altretre parti: ne11a I 1'autore ha riportato documentipubblici (deliterazioni per f introduzione di grano

{iorentino, per 1'amministrazrone di Pisa, i pattitra il Comune di Firenze e il sultano d'Egitto; 1e

gabelle di Firenze, Siena e Talamone). La II parte,opera personale dell'autore, raccoglie notizie sui pesi,

misure, monete, e norme per 1e lettere di cambio.La III parte, quella geograficamente più importante,è trascritta da opere antecedenti. Una descrizionerelativa alle coste de1la Sardegna a1la c. 148v, nellaperte in cui descrive 1e isole maggiori. Si tratta diuna ritraduzione in italiano di una versione catalanafatta dall'itùiano.

Bibliografia:

Morzo, B.R., I/ compasso da nauigare. Cagliari,t947.

Casrrr,r,o, DrBco nr,r

Tratadtt de cuentas: hecho por cl licertciado

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148

Page 144: VESTIGIA

Incisione dal « De re navali » di DeBaif (sch. 7) BCC

La << regola della Pasqua » dal 14]0 al144) nel Codice di G. dt Uzzano(sch. 4) BUC

Diego del Castillo: natural de la ciudad de

Molina... Fue i'mpresso en Salamanca, por

Juan de Junta inrpr'essor de libros, L542'

XXVIII c., 40; got., lingua spa. - Front. in tosso e

nero, con cotnice; alcune iniziali incise. Nota diposs. rns.: « Ex libris Monsserrati Rossellò »' Sot-

iolineature alf interno. Testo contenuto in vol. miscellaneo. Leg. in fiezza Petg.

BUC

Diego del Cas,tillo, giureconsulto de1 XVI secolo,

nato a N4olina, nella provincia spagnola di Guada-

lajara, compì i suoi studi a Bologna. I1 Tratado de

cuentas, sorta di manuale d'amminisffazione, di cuisi espone un esemplate de1la prima edizione, ven'ne

pubblicato a Salamanca da Juan de Junta (Giunta)imembro detrla ,famosa lamiglia di tipogra{i di ori-gine fiorentina che ebbe stamperie in varie cittàd'Italia e d'Eutopa e adottò come marca editorialeil giglio di Firenze.

Dr Pesr, Be.nrorornrno

Tarifla de i pesi, e misure corrispondenti dalLeuante al Ponente, e da una tena, e luogoall'altro, quasi per tutte le parti dil ruondo.Con la dichiaratione di tutte le robbe: cbe

si tragono di uno paese per I'altro. Compostaper M. Bartbolomeo di Pasi daVinetia ... InVinegia, per Paolo Gherardo (pet Comin da

Trino), MDLVIL

1121, 2OO c., 80; cors., lingua ita. - Iniziali incise.

Nota di poss. ms.: « Ex libris Monsserrati Rossel-

1ò ». Leg. in perg. BUC

Questo testo, di notevole interesse per la storia del

commercio, contiene una serie di minuziose tavoledi conftonto tra pesi e misure di svariati paesi.

149

,_____-________)t

Page 145: VESTIGIA

Disegni acquarellati dal trattato diagricoltura di Pietro de Crescenzi(sch. 1) BUC

Beip, Lezenr, nn

Lazari Baylii annotationes in legen II de ca-ptiuis et postlimio reuersis, in quibus tracta-tur de re nauali... Eiusdem annotationesin tractaturu de auro et drgento legato ...Item Anthoni Tylesii De coloribus... Basi-leae, apud Hieronimum Frobenium et Nico-laum Episcopium, MDXXXVIL

323, l9l p., l]lr., 4o; rom., lingua 1at. - Iniziali inci-se. Ep. dedic. a: << Francisco Vatresio regi feliciss... >>,

<< Illustriss. Principi D. Ioanni a Lotharingia S.R.E.Cardinali... r. Leg. in pelle.

BCC

Lazarc de Baif visse {m il XV e il XVI sec.Insigne conoscitore del latino e del greco, rappre-sentò in Francia l'umanesimo italiano. Venne nomi-nato da Francesco I ambasciatore a Venezia, dovetrovò gli spunti per la sua opera De re nauali, a cuifecero seguito il De re uestiaria e il De uasculis. Siricorda inoltre per avet tradotto in volgare l'Elettradi Sofocle e 7'Ecuba di Euripide.

Pe»oveNr, GroveuNr

Ioannis Paduani Veronensis De compositio-fie, et usu multilormiurn horologiorum sola-rium... Opus nunc denuo ab ipso multis inlocis illustratum, et auctura... Venetijs, ApudFranciscus Franciscium Senensem, 1582.

1121,267, t16l p., 4o; rom., cors., lingua 1at., grc. -

Numetose incisioni. Ep. dedic.: « Optimarum ar-tium consultissimo, canonicoq. Veronensi in primisobseruando Adamo Fumano. Ioannes Paduanius Ve-ronensis S.D. ». Nota di poss. ms.: « Ex librisMonsserrati Rossellò.. Leg. in mezza perg.

BUC

Giovanni Padovani, asttonomo veronese vissuto nel

..!

,"{,

150

Page 146: VESTIGIA

Tavola illusttata dal << Nouahorologiorum inventio » di C.Sandolino (sch. 9) BUS

secondo Cinquecento, descrive in questo trat'tato ivari tipi di otologi solari, o meridiane, costituiti da

un piano graduato, sul quale è collocata perpendi-

colarmente o angolarmente un'asta (1o gnomone),

che vi proietta un'ombra variabile nel corso dellagiornata.

SANuor-Iruo, CnrnusrNo

Noua borologiorunx inoentio. Venetiis,Rubertum Meiettum, M.D.XCIX.

apild

l3l, l7l c., i11., fo1.; rom., iingua lat. - Numerose

incisioni. Ep. dedic.: « ... Cherubino ab Vtino sa-

cerdoti ordinis minorum. Setaphici Francisci Capu-

cinorum F. Hieronymus a Sor'bo Generalis... »; « Adillustrissimum ac reverendissimum eundem S.R'.E.

Cardinalis Sanctorium. Marci Sticchini »; << Ad eun-

dem Illustriss. ac revetendiss. S'R.E. Card. Sancto-

rium. lacobi Novelli ». Nota di poss. ms.: << ... Sas-

saritana Soc. Iesu ». Irg. in Perg.BUS

*1 xi

151

Page 147: VESTIGIA

tASTROI.OGIA, MAGIAPFìOFEZIE,PFìODIGI

Pagine del trattato di Pico dellaMirandola sulla astrologia (sch. 1)BUS;

La rtcca e cospicua produzione magica

ed astrologica della cultura europea, nonsembra aver lasciato grandi ffacce nellapubblicistica conservata in Sardegna: è

probabile, tuttavia, che ciò sia dovutoalle forrne uadizionali di diffusione diuna simile radizione. E cioè alla clande-stinità che caratterizza sia i procedimentia sfondo magico, sia la loro pubblicizza-zione riservata sempre ad una cerchia ti-strettissima di iniziati. Siamo costretticosì, per conoscere qualcosa dell'attivitàdi maghi e stregoni a ricorrere (come spes-

so awiene nel resto dell'Europa) alle o-pere dei loro accusatoti, a volte fruttodi << pentimenti » (PICO), più soventefrutto di implacabili persecuzioni (MEN-GHI). A riprova di un'incessante e se-

greta presenza di temi magici staflno, co-munque, quei testi a carattere popolareche ricordano, anche in pieno '700, l'etàdella ragione, rem,endi prodigi (RELA-ZIONE ...): una produzione questa chesi allea inevitabilmente con la ricca setiedi profezie e di tensioni escatologiche,che come un {ilo rosso, legano il medioevoai tempi moderni.

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152

Page 148: VESTIGIA

Ptco nsLI-A MInANool-l, GrovexNr 'l

D is p a t at i o n e s ad u e r s u s as tr ol o go s. Bg"9l'39,Benedictus Hectoris Faelli Bononiensis, 1495'

1144) c., fol.; rom., lingua lat. - Note mss': <(Col-

iugii Sutt., societ. Iesu scriptus littera >>' « Est Lau-

rÀtij as Elisa ». Postille mss. passitrt. Leg' coeva in

perg. ms. de1 sec. XV.BUS - R.'A. 65 (Ctr' lGI77)r)

Seconda parte staccata dalla prima edizione delle

opere di Pico, raccolte sotto il titolo Comentationes

aa Uge. Quest'opera rnira, coerenternente con- la

visione ordiÀa ta de1 cosmo di P', all'esclusione del-

la possibilità di un influsso incontrollabile degli

astri sull'uomo.

FANrr, SrcrstvroNno 2

lTriompho di Fortuna di Sig-ismondo F.ante

lrrroreirl. Impresso in la incl,ita città di Ve-'".giu p.t Agostin da Portese, ad instantia diIaòomò Giunta, MDXXVI.

t181, CXXIX c., fol'; cors', lingua ita' - Tit' e indicazione dell'A. si ricavano dal proemio, 1e note tip'

si ricavano dal coloph' Vo1. in gran parte inciso'

Varie carte sono stampate in rosso e nero' Proemio

dedicato « A1 Sommo Pontifice Clemente Papa Sep-

timo >>. Esempl. mancante del front' e di alcune

carte, reintegiate da carte mss. e disegnate' Nume-

rose carte Àrro ,r"t" legate in ordine inverso; la

numerazione è in parte riscritta a matita' Note mss'

Leg. moderna in mezza pelle; vol' danneggiato e

restaurato in maniera insoddisfacente'BUC

Opera di asrologia giudiziale, famosa nella storia

delf illustrazione e composta quasi interamente di

tavole xilografiche. L'esemplare esposto purtroppo

risulta incompleto e in non perfetto stato di con-

servazione.

"$n

153

-- ,j

Page 149: VESTIGIA

FColophon delle « Disputationes » diPico'della Mirandola (sch. 1) BUS

Relazioni del temendissimo prodisiodel pesce (sch. 6) BUS

Antrrr,rroonus DALDIANUS 3

Dell'interpretatione de sogni nouamet te d'i

Greco in uolgare tradotto per Pietro LaurcModonese. In Venetia, per Gabriel Iolito de

Ferrarii (Per Comin de Trino de Mo'nferra-to), MDXLIL

t8l, 139 [1] c., 80 cots., lingua ita. - Il nome del

tip. si ricava dal coloph. Qualche iniziale incisa.

Ep. dedic.: « All'illustre signore don Diego Hurta-do di Mendozza cesareo consiglieri et ambasciatore,

Pietro Lauro modonese ». Note mss., sul front.:« P. Molina » e altre depennate, in fine: << Serta

Giuseppe laus Deo Pax vivis >> e << Sogni non s'in-

douinano perché a, Dio Solo è riseruato >>. kg. mo-

derna in perg. BUC

Traduztone italianl- di un'opera di un autore grcco

vissuto intorno alla rnetà del II secolo d.C. Il. libro,di piccolo formato, fu pubblicato da uno dei prirrci'pali editori veneziani del Cinquecento, Gabriele

Giolito.

Geunrco, Luce 4

Lucae Gaurici Geopbonensis Episcopi Ciui-tatensis, Trac(atus astrologicas... Venetiis,Apud Curtiu,m Troianum Nauò-(Apud Bar-tholomaeum Caesanum), MDLII'

l4), 122 c., 4";rnezz perg.

rom,, cors., lingua lat. - Leg i.

BUC

Luca Ga,urico, studioso di astronomia, astrologia e

matematica, nlcque a Gi'ffoni, nel Salernitano,. nel

1476. Stimato dal pontefice Faolo III per la sua

abilità di astrologo, {u nominato vescovo di Civita(S. Severo) in Capi,tanàta. Dopo alcuni anni lasciò

la sua diocesi per dedicarsi agli studi e si trasfed

a Roma, dove rnorì nel 1558.

R E L A Z I O N EDEL TREMENDISSIMO

RODICTO

D' N PESCEQale prcfo il giorno di 3.. $aacmbrc r?ltlp'

Ncl Eirne Rifioh 1 thtfcrprc tint corbilo t ztitita'-" - iito-niutit4.t.?;it li Yarltait ul*Rcgtt dl Ptloila,

Cod il vcro dilcgoo dcl Pcfce crvrgodol Netural(.

Ctfe chc it lcra splnta Eftrqorlhaùe rzrauglie,'' c tcrrerc ) o*itqc ltglc,

Vrrfavia, Ticom, Trtnto r & ic Thcvifo trròEt IN NAPOLI .2r7. Pcr B:rnrrdeMichclc Rdllerd r O

FranccGo Riaiatdo Socii.

--1- tt"*7u{q}ii-€

P

vè ftrto

154

Page 150: VESTIGIA

II << vero disegno del pesce cavato dalnaturale » (sch. 6) BUS

MrNcnr, Grnor-lrulo 5

Compendio dell'arte essorcistica. IIn Vene-tia, appresso Fioravante Ptati, 15957.

1681, 5$ p., 8o; rom., lingua ita. - Esempl. man-

cante del Éront. Le note tip. si ricavano dai reper-

tori. Iniziali incise. Ep. dedic.: «Alf illusr.'o etrevetendiss. Monsignore, il signore P. Donato Celsi,

Cardinale Amplissimo. Et di Bologna legato meri-tissimo >>. Leg. moderna.

BUS

Girolamo Menghi, 'nato a Viadona '(ca. 1529-1609\,grande esorcizzatote del XVI sec., scrisse vatie opere sui denomeni demoniaci.

Rr-r,r.zroNr 6

del treruendissimo prodigio d'un pesce quate

è stato preso il giorno 3 settenbre 17L0...Varsavia, Vienna, Trento, Treviso 1716, etin Napoli l7L7 per Bernardo Michele Rail-lard, e Francesco Ricciatdo socii.

llf c., 4"; rom., lingua ita. - Testo illustrato da una

incisione che rappresenta il fenorneno.BUS

Nella seconda metà del '500 si diffusero i libri dinotizie, owero pubblicazioni sotto forma di opu-

scolo che tiferivano particolari awenimenti di at-

tualità e di interesse generale (politica, meravi-

glie...). Essi possono essere considera'ti i precursori

{el giornale moderno e degli 'attuali articoli di cro-

naca, non tanto per il carattere di periodicità che

avrebbero in seguito assunto, quanto per f imme-

diatezza e l'attualità delle notizie didfuse' Nella

seconda metà del XVII secolo, per soddisfate il bisogno di un facile e rapido accesso alf informazione

da parte dei lettori, i libri d.i notizie venneto so'

stituiti dai logli di notizie, di cui si €spone iun

esemplare.

. .. fl d,.. + &+*. r-,É'+ "'tÈ d.. r

i& ir 'ar;'*,.';, ft I&1È+ .6t#++*.n+#fÉ e:"ffi,r iffiffi,St$r/*i

1!ros+ {"'ult'rr di mttetiql;e'{?: e ìrn*i:Fr( n.ff,,.i n"r.'uttoaig'L!ìir,i lllalfil §',:ii,'.': n:O, !j(nlcFrÌ!ciif'r:{ !.à

s1 ,| p:ezr, i quel'o ' .r rr lcgt'"1' r-rtrt

àr.]rn*rj. fl critrr Jrpri fit-q r*r' !'u-n<ndi,nl; -nrr. ÉtilÉ i,ili"c '1:icirlr. *pg* . r e ql xcnMll liJL'1 r'::l

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!:ucrre.e!.,r.fu:rt i:,dr, . iì : C ;r..,'rl c!i:t'fr.trl I i{{l-Iilr,,r :r,',tr, 1',1i :,;;1. r'

" ',ir"

: ij '. ':, r ;r: r': r lr ii ir-É l

qUtl! 1. r lllr('rdtÒ., I.{ rl,lf;!';l!' C'( n-È i-I'r'Li'"''t ""tj..trri runtttttnrrl:.1*.--

X-,, tiili'".t, fo,r't,'J, I it r + eil,tCrt:i Jr Varrìt antlfir.il i It.ili.,r. (lrci!i(Iì1(lae ttmprr r0rhrto {t!}r.dn j

'l*crtllrttt Lrl"l.iIulIr lr[ :(', t i(ltttIGtJ:oquElìu lcl't'$lr alrrr r.ùs, lr,! di liiic* *1"-{ li r r llì* r c i:*f *i},cr ntii'*j"crr, L(r.:lttc i"rrtn t{ì'u...r t'a' i .lri. ;.trt;o 1..1or 11. l'r. ",( Fro{lc{-uatt!ilp.cji, e

tt,(trrr. .r 1ilr 'r\r F:ftliin L-r .Lli-trl'J{ n1.(*nr;l-eliJ-,(r-r,rfl i\ r,('R lltJ(,('rtl..rÈri l.,.trln<.:"(t n((rtr'rlJ'Il{'*,\r} ir rlr{ * i {,at rtt *t(ttl+ .il rr* il* l*;qr*l*rru {"lt+c t tr llr*,t,,'. r,a., r.,, r :lr r c.'+,"t, r.. t t.;r.. t m( r ( tr'r *1: La'rtrt' .'1..,.'.icl'(ir.li.riì! !i!ì:§ lrlì,i! l!irillìrd, rtn lrF'.+!: il-È!.Jnrllt ii lrur;r, c :1t11* r:, l::* iltlic iiir r:r *** l'tii* i*t+Ii!:+, iIl tj!ì[+rr'rL rì .ti -;J . I'r11( .c , .\r(1.'.1$r rLl: I(llci( .rl ' 1, ' i '

iìti;ii

155

Page 151: VESTIGIA

§QRtrruRA, PFoDUZTONE ECIRCOIAZIONE DEL LIBRO

Lettere capitali miniate dal « Deconscribendis », codice di autoreignoto (sch. 1) BUC

Di fronte alla grande sfida alla culturarappresentata dalla invenzione della stam-pa, la società europea del quattrocentoreagisce, inizialmente con un atteggiarnen-to di prudente conservatotismo: la stam-pa serve a diffondere opere di larga con-sultazione. BiÈrbie, libri di devozione, ope-re relisiose etc. È solo con la fine del se-

colo, con l'awento di una nuova produ-zione d'élite e di massa atftaverso espe-rienze fondamentali come quelle dei Ma-nuzio, che la stampa si apre ad una pro-duzione diversa e diversificata dalle ope-re dei classici ai trattati filosofici più mo-derni. In ogni caso, per lungo temposcrivere a mano fu considerato se non piùnobile, più raffinato di stampare, nono-stante gli sviluppi considerevoli della tec-nica di incisi,one e dell'arte stessa dellastampa, che permettevano di arricchire eimpreziosire il prodotto. Per questo moti-vo i uattati di calligrafia o anche solo discrittura furono materia frequente di edi-ztoni e di riflessioni fin nel cuore del '500(PALATINO, PERPINYA, DE LA CUE-STA). Ciò non significa, naturalmente,che la diffusione della cultura nel '500sia stata poco influenzata dalla stampa: inumerosi << cataloghi >> .di scrittori, checominciano a circolare stampati come bi-bliografie ragionate che ogni uomo dimondo deve conoscere (ALBERICI) te-stimoniano come si fosse sviluppata :unanuova coscienza che fa del libro uno stru-mento da consultare e non solo un sim-bolo da rispettare a distania.

157

Page 152: VESTIGIA

rAlcune pagine dell'opera del famosocalligrafo Gio Battista Palatino(sch. l) BFT

Ms. membr.; sec. XV; mm. 210x170; 66 c.

Dn coNScRTBENDIS 1

epistulis et aariis aliis et d.e regulis iuris.

Scritt. minusc, canc. Lingua lat. - Tutte le lettere

iniziali o quasi disegnate e, solo fino alla c' 7, com-

pletate dai colori. Miniature in rosso e verde nonterminate. Tit. di alta mano. Leg. non coeva inmezza pelle. Alla c. 12 nota di poss' ms.: « Ex li-bris Monsserrati Rossellò >>.

BUC

L'arte di compore epistole fu oggetto nel Medioevo

di particolare insegnamento; !'ars dictaruinis eraparte del1a retorica, forniva regole grammaticali e

stilistiche, eta momento essenziale dell'insegnamen-to netr1'educazione della dasse co1ta. L'epistola deveva seguire norme tradizionali, essere costituita diparti che si succedevano ordinatamente, usare rigi-de formule. Non si conosce l'autore di questo testoche si lega appunto al {ilone citato.

Pr,nnruvìr, TorvrÀs or 2

Art y stil per a suiure 4 totes persones de

quals seuol estdt que sien, y diuerses mane-

ies de comptes abreuiats, /nolt necessaris per

a totes persones. S.1., s.t., Ica. 1511].

122) c.,4"; got., lingua cat. - La forma delf intesta-

zione e la data sono ticavate dai repertoti. Front'con vignetta. Note mss. sul front.: «... Juan An-

dres ... a 20 de nouimbre ai,o L515 », e, sotto i1

tit.: << Auctore Thoma Perpiniano Ilerdensi »' Altrenote mss. alf interno. Leg. in perg. chiusa da lacci

in pel1e.BUC

Le notizie su questo libro, e sul suo autore, sono

scarse: si tratta di un breve {ormulario epistolare

ffiffi***,,ffiffiffi*,u;

I) wr'li,,tln{n,rfn {tnu iwa,ll-fi$ *q,,, t tÀ n'i; ì1!ta !lail { fu nùn tii, rili Él ! I bti lffi ^

rilt *,,i m l,t tt furcki nt'lfuwa' I

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158

Page 153: VESTIGIA

e commerciale, comprendente anche tavole utiliper le operazioni di contabi'lità. L'opera ebbe uncerto successo perché in breve tempo se ne fecetopiri edizioni, accresciu,te rispetto alla prima di Bar-cellona del 1505.

PArATrNo, Gro. Berrrsra

lLibro nuooo d'imparale a scriaere tutte so/-te lettere anticbe et rrzodernef. In Roma inCampo di Fiore, per A,ntonio Blado Asolano,il rnese di Settembre, MDLIIL

[58] c., i11., 4"; lingua ita. - L'opera fa parte di unamiscellanea, con opere datate dal 1100 al 1700.Maocante del front. e di alcune c. iniziali. Nume-rose incisioni. Ep. dedic. a: << I1 signor Ridolfo Pio,Cardinal di Catpi Giovanbattista Palatino ... DiRoma il mese d'Ottobre MDXXXXV »>. Nota diposs. ms.: << Antonio Pinna è il padrone di questolibro ». Leg. moderna.

BFT

Famoso calligra{o del XVI sec., L'A. esplicò a Romala sua attività. Viene ricordato soprattutto per que-sta sua opefa che fu stampata la prima volta a Romanel 1540 per Baldassare di Ftancesco Cartolari eristampata successivamente da Antonio Blado neglianrn L54O-L553.

Dnrr,e PonrA, GrovaNNr Barrrsre 4

De Furtiuis literarurn notis, ualgo de Zileris.Libri IIII. Ioan. Baptista Porta Neapolitanooutole. Neapoli, Apud Ioa. Mariam Scotum,MDLXIII.

t201, 228 p., 4o1 rom., cors., lingua lat. - Incisioni.Alcune tav. con settore circolare cenffale mobile,legato da un filo serico. Ire p. 109-110 sono stam-

h*.* *m e** e. Ép i le tt{b q nos a{. s.gT

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1, x** t*A L*q."1 r nti n awi y;ubi1 *ft.,xa j{sef*qaa?-.à til [F..nrIiF ]'d'

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t'u.f t*noq. rrp lrdÉr ruo", cc*"ltelut.n*lerctt* lnpr*nlnrbur rurt 1

159 ,

til.

Page 154: VESTIGIA

Chiude la sequenza delle pagine tattedal Palatino l'illustrazione deglistrumenti del perfetto scrivano (sch.3)BFT

Fii

pate in rosso e nero. Nota di poss. ms.: « Ex librisMonsserrati Rossellò ». l,eg. in perg.

BUC

Giovanni Battista Della ,Porta, o Porta, napoletano,

nato nel 15J5 e morto nel 1615, scienziato e lette-

rato, fu uno degli studiosi piri notevoli del suo tem-

po. Svolse ricerche nei piri svariati campi della

scienza, ottenendo 'notevoli risultati negli studi difisica, chimica e matematièa, e giungendo a num€-

rose scoperte, fra cui quella della camera oscuta.

Venne a'nche accusato di sffegoneria e fu cosffettoa discolparsi presso l'Inquisizione. ScriSse vari trat-tati scienti{ici, di cui il piri noto èla Magia naturale,

e si dedicò all'attività letteraria, componendo 29

commedie e alcune tràg.ai.. Si occupò anche dimaterie particolari, quali la fisionomia, la chi-

romanzia e la prittografial L'opera esposta è ap-punto un breve trattato di crittografia, in cui sono

indicati vàri sistemi di segni da usare per scriveredei testi ciftati.

Moous

rt*rufu*yfl

legendi abbreuiaturas, passitn in iure tanciuili, quan pontilicio occurrentes, denuò in-tegritati suae restitutus. Huic accessere Ti-fttli ... in uniuersarn ius ciuile, ex Haloandrirecognitione ascripti. Adiunximus praetereàlibellum, qui Flores legum insuibitur ... Ye'netiis, apud Andraeam Muschio, 1569,

)84, tt) p., 80; .rom., cors., lingua lat. - Nota diposs. ms.: «Ex libris Monssertati Rossellòrr.L.g.iri perg.

BUC

Manualetto giuridico di uso comune, contenent€,

tra I'atrtro, I'indicazione di tutti i termini, locuziani e citazioni, che nei testi giuridici coevi appari-

vano soli,tamente abbreviati. L'ultima parte del ma-

nuale è dedicata ad una raccolta di detti autorevolitratti da fonti giuridiche e ordinati alfabeticamente.

,;rVfi,[*G-"d(tiiT:tsCr*J"lsst"4!!g,tr$o,"ltsEE.( S,S9 I -fv,laJv7.3f-)a

J'V3./r/Wd

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nì, orb pr rlnìrno*nniilcbidrobrl1i rtchì hfuian*nuhtt ildnÈ.ut

.1, tb t lc! gh irtntc (qtltit*xYzeg,..

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'P ahthw Snfuls xtnli,4, Pil tt'*giwn'

dwnnnirt . v. r. xxxxly'.

160

Page 155: VESTIGIA

CursrA, JueN nn r-e 6

Libro y tratado para ensefrar leer y escriuirbreueruente y con gran lacilidad con letapronunciacion y uerdadera oltograpbia todoRomance Castellano ... colnpuesto por luande la Cuesta oezino de Valdenufio Fernandez.En Alcala, en casa de Iuan Gracian, 1589.

l4l, 65 c., 4o; rom., cors., lingua spa. - Front. constemma; incisioni. Ep. dedic.: « Al Principe nuestroSefior >>. Nota di poss. ms.: « Ex libris MonsserratiRossellò r. Leg. moderna in mezza perg.

BUC

Questo breve libro di Juan de la Cuesta è nellostesso tempo manuale scolastico e trattato sullascrittura, da collocare accanto ai più famosi rattatispagnoli di calligralia del XVI sec., come quelli diJuan de Yciar e Francisco Lucas. I-'4., nato nellaprovincia di Guadal,ajaru, si dedicò alf insegnamentoe formulò teorie didattiche avanzate in rapportoalla sua epoca.

Bon1e, Jueu »n 7

Empresas morales a la S.C.R.M. del rey DonPhelipe nuestro sefior dirigidas, por DonIuan de Boria... Praga, por Iorge Nigrin,158 1.

l2l, 1,01, l3J c., 4"; rom., lingua spa., 'lat. - Front.istoriato; nurnerose incisioni. Testo inquadrato inrosso. Leg. in mezza perg. (Ripr.).

BUC

Nel complesso .sistema di produzione e circolazionelibraria attivo nel XVI secolo s'inseriscono a,nche

cenffi dell'Europa centro-orientale come Praga, do-

ve venne pubblicato questo volume riccamente in-ciso di Juan de Borja. L'4., figlio di San Ftancesco

Borja (Borgia), nacque a Bellpuig in Catalogna ne1

155).

161

Page 156: VESTIGIA

tFrontespizio istoriato e incisione dalle« Empresas morales » di Juan de Boria(sch. 7) BUCi

ErelrcHus

omnialn aactoram siue sctiptorum, qtti iniure tarn ciuili quam canonico oel colnruen'tando, uel quibusqumque modis explicando& itlustrando ad flostram aetatem osqueclaruerunt, Nornina et monurnefila, partimin luceru antebac prolata, partim in Biblio-tbecis pasiim adhuc abdita, complectens...Iam aera denuo multorurn accessione loca'pletatus. Fiancofurti ad Moenu'm, apqd lvlar-iinum Lechleru'm; impensis Sigismundi Caro-li Feytabendi, MDLXXIX.

lr, llf , 1.101 c., 4o' tom., cors., got', gre', lingua

lat., ger., grc. - I nomi del tip. e dell'editore si ri-cavano dal coloph. Ep. dedic.: « Clarissimo viro"'D. Ioanni Fichardo, i.v. doctori consultissimo, am-

plissimaeque Reipublicae Francofurdianae ad Moe-

num aduocato et syndico fideliss' domino suo ap-

prime colendo S.D. ». Nota di poss' ms.: « Ex librisMonsserrati ,Rossellò >>. Segni marginali e cortezionimss. Leg. in mezza perg.

BUC

Bibliogtafia giuridica, che segnala testi esistentine11a seconda metà del sec. XVI, scritti in diverse

lingue. L' opera, che faceva parte della BibliotecaRossellò, fu sicuramente consuliata, in ,quanto nu-merosi titoli sono preceduti da un tratto marginaledi penna.

Iunrx I

librorum omnium tarn ad theologiaru, pbilo'sophiam, & iuris utriusque peritiant, quàm

ad quascurnque alias artes, €! lacultates cuius-

cumque generis spectantium, qui Matriti oia

Areiaria. iuxta Diui Philippi templum, in no'bilissima Simonis Vasalini Veneti libraria ue'

$MÉÀ§SAS MOA.AI,triÀ

i.S. C, Id.M. NEL

162

Page 157: VESTIGIA

Altre pagine delle « Empresas »(sch. 7) BUC

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nales habentul. Matiti, ex Tipographia Re-gia (Apud Ioannem Flandrum), MDXCVII.

'50 p., {o; rom., lingua lat., ita. - Nota di poss. ms.:« Ex libris Monsserrati Rossellò >> e d^ta ms. sulfront. Leg. moderna in perg.

BUC

I1 notevole sviluppo della ptoduzione libraria nelCinquecento fece sì che editori e librai si preoccu-passero di pubblicizzare le opere disponibili, stam-pando cataloghi indirizzati ai potenziali acquirenti.I1 libro che si espone è un catalogo delle opere invendita ptesso un libraio veneto, che aveva la suabottega a Madrid.

AtnrRlcI, Gre,cotvro 10

Catalogo breue de gl'illustri et lamosi scrit-tori aenetiani, quali tutti banno dato in lacequalcbe operd conlonrae alla loro profe.ssior:eparticolare; laccolto dal R.P.F. Giacomo Al-berici da Sarnico... In Bologna, Presso gliHeredi di Giouanni Rossi, Ad instanza diGiacomo Zopprni e Fratelli, MDCV.

[61] c., 4o; rom., cors., lingua ita., lat. - Iniziafi,incise e fregr. Ep. dedic.: « Al Serenissimo doge diVenetia Marino Grimani »>. Nota di poss. ms.: << Exlibris Monssemati Rossellò ». Leg. in perg.

BUC

Questo breve testo dei primi anni del Seicento,compilato da un padre agostiniano, è un'opera dicarattere biobibliografico, che fornisce notizie sullavita e sulle opere degli scrittori veneziani.

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CENNI SUL RESTAUROComposizione di libri, incunaboli e cinquecentine, alcuni restauratialtri in attesa dell'opera del restauratore

'165

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Patticolare del dorsodeteriorata (sch. 12

del Graduale otistanese. L'opeta è molto- Musica) ACO

IL RESTAURO

I numerosi studi, pubblicazioni, mo-stre, convegni e dibattiti di questi ultimianni intorno al bene culturale << libro >>

hanno ridefinito e ampliato il significatoe l'importanza del restauro librario. Mo-rnento ultimo, non certo perché menoimportante, in un corretto programma ditutela il restauro, oggi, è anche il mezzoattraverso il quale è possibile studiare1'<< oggetto >> in parola al di 1à del suo

contenuto bibliografico.Infatti, attraverso I'analisi e 1o studio

di tipo archeologico oltre che codicolo-gico, delle sue strutture compositive, del-le tecniche di fabbricazione, dei mat'erialiusati e in buona sostanza dell'e arti e

mestieri che concorrono alla sua produ-zione, lo si ricolloca realmente ne1 con-testo storico che 1o ha prodotto, supe-tando così la concezione ttadizionalmentelimitativa del libro come puro involucrodel m,essaggio scritto.

Ovviamente, non tutti gli interventisul libro antico obbediscono a regole e

modalità restaurative astrattamente uni-formi: si passa infatti dal piccolo restau-

167

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Page 161: VESTIGIA
Page 162: VESTIGIA

Composizione di libri (codici e incunaboli) già restautati o giàpronti per essere inviati in laboratorio

170

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L'opera del restauratote sull'ultima pagina del << Pungilingua >>

di Cavalca (sch. 19) BUS. Sono stati recuperati lrammenti di uncodice del XIV secolo wtilizzati per la legatura

17'l

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Il Corate di Oristano. È una pteziosa

opera da restaurare con sollecitudine

112

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Il testaumtore ha ricuperato con paziente lavoto il codice degliStstuti di Castel Genovese

Restauri attffianali sulla piega del corale oristanese. Per riparatei danni causati dall'usura sono stati impiegati ftammenti diantichi codici duecenteschi

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Page 166: VESTIGIA

Particolari della legatura, rovinata dal tempo, del Coraletrecentesco dell'ACO (sch. 11 - Musica). È una preziosa operada restaurare con sollecitudine

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Page 168: VESTIGIA

BIBLIOTECHE IN SARDEGNA

BIBLIOTECA UNIVERSITARIADI CAGLIARI

Direttore; Dott, Gr,tztsrl"A SEDDA Dsttrtur

È la piir irnportarrte biblioteca dell'Isola e quella

che più compiutamente ne rappresenta la storia della

cultura; trae ortgine dalle raccolte bibliografichef,onate da Carlo Em.le III e dallo statista Bogino,

delle opere pubblicate « in loco » e da quelle uscite

dalla stamperia reale di Totino. Istituita con le co-

stituzioni della locale Università (1764), ebbe il suo

primo regolamento 'nel 1785, sotto il regno di Vit-torio Amedeo III; fu ape,tta al pubblico il 10 ottobre 1792. Nel 1799, con l'incameramento del patri-monio bibliograf.ico ges'trtico vi confluì \a raccoltaRossellò (secc. XVI-XVII) che aveva acqtisito fraL'abro parte cospicua della biblioteca del Canelles,

fondatore della ptima stamperia in Sardegna; suc-

cessivamente si arricchì, con I'apporto dei fondi exconventuali, e per i lasciti Baylle, Spano, Orrù edaltri. Ebbe come direttori ligare di primo piano qua-

li Azuni, Baylle, Spano, Martini ed Angius. Le è

annesso dù 19$ il Gabinetto delle stampe « AnnaMarongiu Pernis » che taccoglie la maggior pattedelle opere di autori sardi e di interesse sardo che

documentano con larghezza gtri "sviluppi di un'arteassai originale e caratteristica dell'Isola, È dotatadi un Laboratorio di Restauro e Mictofotografico.È in corso la ristttttturazione, l'ammodetnamento e

\a tiotganizzazione dei servizi, in seguito ad unaconvenzione tra Ministero Beni Culturali e Univetsità di Cagliari. Possiede oltre,500.000 unità bibliograf.iche, 6.000 manoscritti (codici, documenti, let-tere e pergamene), tra cui alcuni di'notevole inte-resse per la stotia locale,2)8 incunaboli, oltre ),000edizioni del '500,La Biblioteca gode del diritto di stampa ed è unabiblioteca a cùtattete generale di elevata ricercascientifica.

BIBLIOTECA COMI.INALEDI CAGLIARI

Ilesponsttblle incaricatot Dr. Uco Uco

La biblioteca venne istituita rcl L9l4 anche se ilsuo nucleo iniziale risale al L87), anno in cui lo§torico Pietro Martini le concesse in legato la pro-

pria taccolta, successivamente incrementata da altte

donazioni, lasciti e acquisti di altr't' fondi ptivati(Caput, Cima, Saniust, Yivanet, Ballero, Bacared-

da...). Di p^rticolare rTLevanza, oltre alla sezione

sarda, che raccoglie ogni genete di pubblicazioni

riguardanti la Sardegna, è il fondo antico (mano-

scri,tti e libri a stampa\, che assieme all'Archivio

Storico Comunale (documenti dai sec' XI-XIII in

poi) costituiscono pteziosa 'fonte per lo studio della

cultura e della società satda.

BIBLIOTECA DELLA PONTIFICIAFACOLTÀ, DI TEOLOGIADELLA SARDEGNA

Responsabile; Padre Cenro Fennenrs SJ.

La biblioteca fu istituita assieme al Pontificio Semi-

nario Regionale Sardo con annessa Facoltà ecclesia-

stica di teologia a Cuglieri ad opera di Pio XI nel1927 e trasferita a Cagliari nel L97L. I1 primonucleo di opere fu costituito da donazioni del Se-

minario Arcivescovile di Otistano, del SeminarioVescovile di Alghero, de1la Sacra Congregazione dei

Seminari e dei Padti Gesuiti.La consistenza del parimonio librario (ptevalente-

mente opere di patristica, scienze bibliche, dirittocanonico e teologia...) è di circa 5.000 volumi, dicui 2 incur,abuli, 100 opere de1 XVI secolo e nu-

merosissime riviste.

BIBLIOTECA DEL SEMINARIOARCIVESCOVILE DI CAGLIARI

Responsabile'. Mons. D.tNrB User

La biblioteca del Seminario Arcivescovile fs 'rffi'cialmente istituita nel L778 dall'.Arcivescovo di Ca-

gliari V.F. Melano Portula. Allo stesso periodo ri-stie la donazione dell'Abate G,M. Dettori, docente

universitario e vice direttote del Seminario stesso,

che costituisce il nucleo più considerevole di opere

aticchito in seguito da ulteriori donazioni degliAtcivescovi di Cagliari e di religiosi vari.Consistenza: 15.000 vol. (un centinaio del XVI sec.)

di argornento ecclesiastico (dogma, diritto, morale,

sacra scrittura, predicazione, agiografia...), rlorl mafl-cano opere di classici latini e di atgomento vario.Da parte dell'Ufficio regionale beni libtari si è

proweduto alla ,revisione e riordino del fondo an-

tico e in patticol^te per quanto attiene alle edizioni

BIBLIOTECA DEL CONVENTODI N.S. DI BONARIA

Responsabile: Padre Fnervco Toorsco

La biblioteca cominciò a costituirsi verso la finedel XIV secolo, con la raccolta di manosctitti pto-

dotti dallo stesso ordine dei Mercedari, atfivati a

Cagliari al|'inizio del secolo al seguito degli arago-

nesi. Ebbe un inoemento notevole nei secoli XVIIe XVIII, grazie anche alf intensa attività del con-vento. La consistenza del patrimonio librario è an-

cora in fase di definizione, di certo sono presenti

nurnerose edizion del '500 e 2 incunabuli e diversivolumi manosctitti spesso di provenienza spagnola.

La revisione del fondo aotico è stùta oqata A ctrtade1l'Ufficio regionale beni librari.

del XVI secolo./ '

177

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BIBLIOTECA COMUNALEDI AI,GHERO

Responsabile: Dr. Rerrerrp Senr

Ebbe origine nel 1852, aperta al pubblico nel 193),la bibliòteca è costituita dai fondi di antiche cor-porazioni religiose a cui si aggiunsero nel secoloscorso quelli del Gabinetto di lettura, del RealeCollegio e infine quelli donati da nobili famigliequali: Era, Adani, Bolasco, Piccinelli. Molte sonole opere in lingua catalana che documentano le vi-cende storiche e cutrturali della città e i suoi rap-porti con la Spagna. La consistenza attuale è di27.000 volumi di cui 47 manoscritti, 4 inc'r.rnabolie numetose edizioni del XVI sec.

CONSORZIO PER LA PUBBLICALETTURA « SEBASTIANO SATTA »DI NUORO

Responsabile: D.ssa ANcBre Menre Quequrno

Is,tituita nel 19)7, divenne nel 1945 Consorzio' perle biblioteche <5. Satta » tra Comune e Provincia;nel 1980 Consorzio per la pubblica lettara « S.

Satta >>.

Comprende oltre il Comune e la Provincia 2 Co-

munità Montane, 21 Comuni e 3 altre biblioteche.

Istituì ,un sistema urbano nel 1981. I fondi della

biblioteca sono in massima parte moderni. Possiede

tuttavia il Fondo Ara con alcuni manoscritti ed

edizioni del XVI secolo, il Fondo Deffen, costitui-to da documenti autogra,fi di Grazia Deledda, S.

Satta e dello stesso Deffenu. Possiede inolue al-

cuni scritti autografi di Grazia Deledda e GiorgioAsproni. Sta attualmente incrcmentando il versantemultimediale (fonoteca, fototeca, videoteca, ecc.).

ARCHIVIO DEL CAPITOLODELLA CATTEDRALE DI ALGHERO

Responsabile: Don PesQuelE MASTA

La dmumentazione conserva,ta nell'archivio capito-lare di Alghero, che risale al 150), anno in cui nellacittà fu trasferita, da Ottarn, la sede della diocesi,è costituita principalmente dai verbali delle riunio-ni capitolari, cause civili e penali, cause e documentiinerenti il ribunale del Santo Utfluio, sinodi, costi-tuzioni capitolari, bolle...

BIBLIOTECA DEL CONSIGLIOREGIONALEDELLA SARDECNA

Responsabile: Dr. Menco TuNrs

Istituita nel 1955, possiede opere di carattere giuri-dico, sociale, politico, economico. La biblioteca rac-coglie nella sezione sarda testi di autori sardi o dicose riguardanti comunque la Sa,rdegna. Possiedealresì raccotrte di quotidiani, periodici e riviste, oI-tre a innurnetevoli carte geografiche di antica data,sette edizioni del XVI secolo e fondi manosoittidi particolare ritrevanza storica.

N.B. - Nella desoizione degli incuna-boli della Biblioteca Univeristaria di Ca-gliari per i titoli e le note tipografiche siè fatto riferimento a quella adottata dal-l'Indice Generald-§i Incunaboli IGI.

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BIBLIOGRAFIA

La ibliografia sull'Umanesimo e Rinascimento ètalmente vasta da scoraggiare un tentativo di elen-cazione sistematica di quanto è stato scritto sull,ar-gomento. Per un'informazione a caratter€ generalesi fa riferimento quindi alle bibliografie contenutenelle ,seguenti opere: Vesor,y C., L'intuizione d.el-l'uomo e Cella natura nel Rinascimento, sta in Mo-nenti di storia della lilosofia, Mitrano 19 9, vol. I,pp. 207-)70 (.sterminata anche se un po' invecchiata,ottima soprattu,tto sotto il profilo storico-filosofico);parimenti invecchiata Sarrra, G., Il pensiero itdlidnonell'Urnanesino e nel Rinascinento, Bologna 1951;Knrsrrrrcn, P,O., Studies in Renaissance thoughtand letters, Roma 1956; ANcrrru, C., Il problemareligios.o nel Rinascine?tto; storia della critica ebibliografia, Firenze L952; ancoru di Aucrrrnr, C.,Ixterpretazioni deilAnanesimo e ilel Rinascinentoin Grande Antologia Filosolica diletta da Screcc*,M.F., Milano 1964, vol. 6, pp. 97-270; nello stessovolume vedi anche il saggio di ScurevoNr, M., allepp. 1-90. Un'ottima bibliografia critica ordinara perproblemi è quella di Cnesop, P., al termine delsaggio .U Rinascimento it Questioni di storia nzo-derna, MiJalc 7948.L'aggiornamento bibliografico più organico a que-ste opere è Bibliograpbie internationale de l'Huna-nisme et de la Renaissance, Geneve, 1966 e se-guenti. Consultare inolre di Fucrr,r,e, J., Recentliteratture ol the Renaissance pttbblicata d^l 1964in poi sulla rivista Studies in Philology; e la rasse-gna Studi sull'Umanesino e sul Rinascimento ita-liano pubbhcata dal L95L a cura di Rrccr, PG.,sulla rivista Rinascintento dell'Istituto Nazionale distudi sul f;.inascirnento.

Vedere inoltre:

Boes, M., Tbe scientilic Renaissance L410-L630,Londra t962.

BoNone, 8., Critica e letteratura nel. '500, ToinoL964.

,-Bmuorr, F., Ciuiltà e imperi del Mediterraneo xel-( I'età di Ftlippo II,'Iotino L965.

Ceuneue, 4., Tbe origin ol tbe uoild "Hurxanìst",in lournal ol the l,Varburg and Courtand. Insti-tutes, IX (1946\.

Cexrrrr,ronr, D., Eretici italiani del '500, Fttenzet»9.

Cuesrer, 4., Arte e Umanesimo a Firenze al tenpodi Lorenzo il Magnifico, Torino 1964.

Crr,rnrnro, M., Il Rinascintento: storia di un dib*-tito, Fiterue 7975.

ClassicaL influences on europeafl calture 7500-L700,Proceedings ol an international conference heldat Cambridge 1974, Cambidge 1976.

Cultural aspects ol the italian Renaissance. Essaysin honour of P.O. Kristell.er edited by C.Clough, Manchester 1976.

Dr Fnnor, C., Biblioteche e culture di signori na-poletani del '400, in Bibliotheque d'humanismeed Renaissance XXV ,(196)), pp. lB7-197.

Drowrsorrl, C., Gli untanisti ed il oolgare tra ,400

e '500, Ffuenze 7968

Frncusott, V.K., The Renaissance in bistoricaltbougbt: liue centuries ol interpretation, Carn-bridge, Mass., 7948, trad. i't. Bologna 1968,

GenrN, E., La caltara lilosolica del Rinascinentoitaliano, Firenze 1961.

GenrN, E., Lo zodiaco della oiia. La polemica sal-l'astrologia dal '300 al '500, Bari L976.

GenrN, E., L'educazione in Europa 1400-1600. Pro-blemi e programmi, Bart 1976,

Ganru, E., L'Umanesimo italiano, Bati L965.

Gunnnr, D., La corrente popolare nel Rinascinento,Fitenze 1911.

Heusrn, 4., Il Manierismo, Tofino 1965.

Hev, D., The italian Renaissance in its bistoricalbackground, Cambridge 1977.

Hevow, H., Il controrinascimento, Bologna 1965.

Horr, E.G., Literary soatces ol art history,. Pfin-ceton 1947.

Kranr, P., Tbe intellectual, ixterests reflecteil inlibraries of the 14o and 75o centilries, rn loar-

181

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occidentale, Tori.no, 1971); MonrsoN, S., Politicsand Script. Aspects ol aatbority and Freedom ittbe Deuelopment ol Graeco-Latin Scilpt frorn llltncty B.C. to the XIIth cty 4.D., Oxford, 1972;Prrnuccr, A., Libro, Scrittura e Scuola, in LaScuola nell'Occidente l,atino nell'Alto Medioeoo,Spoleto, 1972; ENcsrsrNc,,R., Analphabetentuntund Lekture. Zur Socialgescbichte des Lesens inDeatscbland ztoischen leudaler und industriellerGesellschaf,t, Stuttgart, 197); e dello stesso, DerBurger als Leser. Lesergeschicbte in Deatschland1500-1800, Stuttgart, 1974; Yovrn, C., Y'roypageiqThe social impact of llliteracy in Graeco-RomanEgypt, in Zeitschrilt lilr Papyrologie und Epigra-pbik, XYil (1975), pp. 202-22L. Sror.rr, L., School-ing and Society. Studies in the History ol Eiluca-tion, Bahimore, 1977 (di vari autori); Prtnuccr,4., Libri, editori e pubblico nell'Europa moderna,Bari, !977 (di vari autori); e dello stesso, .lcdt-tura, afiabetisrto ed educazione gralica .ne:l.la Rolaadel prirno Cinquecento. Da un libretto di conti diMaddalena pizzicarol.a in Trasteuere, in Scrittura e

ciailtà, II, (1978), pp. l$-209; CrusroreNr, M.,Rapporto sulla dillusione del.la scrittua nell'Italiaantica, pp. 5-35 della stessa tivista.Sul problema della invenzione della stampa e del-I'apparizione de1 libro moderno si deve tener pre-sente il classico libro di Frnvnr, .H.-MentrN, H.,L'apparition du liare, Paris, 195E (pubblicato initaliano col titolo La nascita de:[, libro, :&afi, 7976con un'introduzione di Prrnuccr, A., altre pp.VII-XLVII intitolata Per una nuoaa storia del li-bro, critica nei confronti delfimpostazione di FBnv-RE-ùIARTIN). Per la vastissima bibliogra,fia sull'ar-gomento si rimanda a quella adattata all'edizioneitaliana del testo di Frsvnr.MeRTrN, a cura diPrrnuccr, A.; ed a Gnrueolen, P., The RomanInquisition and the Venetian Presse 1540-1605,Princeton, 1977.

I Sull'argomento tenere presenti inoltre:

\MaNuzro, A., editore, Dediche, prefazioni, note ai'-testi, con urìa introduzione di Droursorrr, C.,

Milano 1975.

Dn Lrcne, R., El V Centeneare de la introduccionde la emprenta en Espafra, Madtid L972.

Barseuo, L., I prinordi della tipogralia in Italiaed in lngbilterra, in La Bibliofilia, L977, pp.D1,-262.

Studi di bibliotecononia e storia del libro in onoredi Francesco Barberi, Roma 1976.

GEnurerrrs, L., Printing and publisbing in lilteexthcettary Venice, Chicago 1976.

Pet quanto riguarda la Sardegna nel Medioevosono da consultare innanzitutto i documenti editida Tore, P., nel Codex diplonaticus Sardiniae,Torino 1851 e le fondamentali opere di Brsre, E.,La Saùegna medioeoale, Palermo 1908, e di Sor.rurr,4., Studi storici sulle istituzioni della Sardegna nelMedioeuo, Cagliari 1917; sono poi di esffemo inte-resse i condaghi, cioè i registri monastici, ma cui:Il condagbe di S. Pietro di Silki edito da BoNAzzr,G., Sassari L900; il condagbe di S. Micbele di Sal-oenor edito da Dr Tuccr, R., Cagliari l9l2; Icondagbi di S. Nicola di Trullas e di S. Maria diBonarcado editi da Brsre, E., e Sor,ur, A., Milano1917.Per il periodo giudicale le fonti sono più numetoseed anche la letteratura da consultare più abbondante: ScaNo, D., Serie cronologica dei Giadicisardi, tn Arcbiaio storico sardo,1939, vol. XXI,fasc. )-4; BAnATrrn, 8., Les relations cornmercialesentre Marseille et la Sardaigne au Moyen-àge, inAtti del VI congresso internazionale di studi sardi,Cagliari 1962; Codice diplornatico delle relazionitra la S. Sede e la Sardegna, edito a cura di Sc,lNo,D., Cagliari 1940; Codex diplomaticus ecclesiensis,cu.rato da Bauor »r Vnsur, C., Torino 1877; Bo-scoro, 4., La Sardegna dei Giadicati, Cagliari 1979.Per la presenza pisana e genovese nell'isola vedere:Boscoro, 4., Sardegna, Pisa e Genoaa nel medioeoo,Genova L978; Documenti inediti sui trat'lici com-naerciali tra là Ligura e la Sardegna nel secolo XIII,Padova 1957; Documenti inediti relatiai ai rapportieconomici tra la Sardegna e Pisa nel Medioeoo, acura di Axrrzzu, F., Padova 1962, e dello slessoL'Opera di S. Maria di Pisa e la Sardegna, Padova

183

Page 173: VESTIGIA
Page 174: VESTIGIA

Burrrces, 5., ll teatro .in Sardegna da SigisnondoArquer ad Antioco del Arca, Cagliati 1976.

Dl Tuccr, R., ll libro uerde della città di Cagliari,Cagliari 7928.

PrNNe, M., Le ordinazioni dei Consiglieri del Ca'stello ili Cagliari, in Archiuio Storico Sardo,

vol. XVII, Cagltari 7929.

Boscoro, A., Gli ebrei in Sardegna darante la do-

ninazione aragoflese, it Medioeoo Aragonese,

Padova, 1958.

Soneta, G., Pietro da Hoyo e I'lnquisizione in Sar'

ilegna alla line del XVI secolo, it ArchiuioStorico Sardo, vol. XXVII, Padova 1961.

Ancr, J., Espafia en Cerd.efta, Madrid 1960.

Erres »r Tnyeoe, F., Cerdefra hispanica, SeviTla

t960.Frrre, O., La Sardegna cristiana, Sassati 1909-1927.

Arzreron, F., Storia della letteratura di Sardegna,

Cagliari 1954,

Cosre, E., Sassari, Sassari 1885-1917.

Il Mondo della Carta de Logu, Cagli^ti L979.

To»»r, G., Storia diNuoro e delle Barbagie, Ca'elia,ri

1971.

Ci è sembrato infine opportuno elencate, come ul-

teriote riferimento bibliogra{ico alcuni cataloghi

delle innume.tevoli mostre sulle origini della stampa,

fatte in questi 'r:ltimi anni:

Mostra di codici ed. edizioni ilantesche, Firenze1965.

ln introduzione ilella stanpa in ltalia e Milatto,Milano 1965.

Mostra dei codici gonzagheschi, Mantova L966,

La stampa greca a Venezia nei secoli XV e XVl,Venezia 1968.

Mostra di manoscritti e libri rari della BibliotecaBerio, Genova 1969.

la Miniature italienne du X au XVI siecle, Bruxel-les 1969.

Les Incunables de la collection Edmond de Rotb'schild, Paigi 1974.

Mostra di manoscritti, docuruenti ed. edizioni delBoccaccio, Firenze 197 5.

Le liare dans la uie quotidienne, Parigi 1975.

Mostra dell'exlibris ligwe, Genova 1975.

Tiziano e la silogralia aeneziana del '500, Venezia

1976.

Quattro secoli di xiLogralia nelle carte da gioco,

Firenze 1978.

Cineli di Napoli aragonese, Napoli 1978'

Griechiscbe handschrilten und aldinen, Wòlfenbut'tel 1978.

Mostra di codici umanistici di biblioteche lriulane,Firenze 1978.

Incisori italiani del '500, Monza 1980-1981.

Incisori rilantouani del '500, Roma 1981.

Imruagine e fiatara. L'imnagine naturalistica neicodici e libri a stampa delle Bibliotecbe Esten'se e Uniuersitaria, sec. 75o e 17o, Modena 1984.

La tradizione benedettina nel restauro del libro,Padova 1983.

I rani incisi dell'Archiaio di Corte: soorani, batta-glie, arc hite t tura, topo grafia, Torino 1981-1982.

Libri liturgici. Manoscritti e a statflpa, Faenza 1981.

185

Page 175: VESTIGIA

INDICE ANALITICO

Questo indice riporta gli autoli e le intestazioni delle opere espo-ste nella mosta descritte in questo cata,logo, con a f,ianco il Àu-menc del'la scheda alla quale si riferiscono e, in cifre romane, lesezioni di appartenenza.

ABACOAESOPUSALBERICI, GiacomoALBERTI, LeandroALBERTI, J:eon BattistàALBERTINI, Francesco degliALBERTUS MAGNUS, santoALES e TERRALBA,dLIGHIERI, DanteA,IGHISI, GalassoAYMERICII, NicolasAMADIS DE GAULAAMBROSIUS, santoAMMONIUS T{ERMIAEAùNGELERIO, Quinto TiberioANTIFONARIO

e RESPONSORIALEANTONIO da ButrioANTONIO MARIA da EstercilyARAOLLA, GerolamoARCA, AntiocoARCA, Giovanni Francesco

,ARIOSTO, LudovicoARON, PietroARTE DEI MEDICI

E SPEZIALIATRTEMIDOR{JS, DaldianusARS NOTARIATUSAUGER, EdmondAIJGUSTINUS AURELIUS, santoAWISI...AVVERTIMENTI...\BACALLAR, Andre\BAIF, Lazare I

IX Scienze

V LetteraturaXIII Scrittu,raX Geogra{iaVII ArchitetturaX GeografiaII TeologiaI De ,Rebus SardoisV LetteraturaVI Storia

II Teologia

V LetteratutaII TeologiaV ktteraturaI De Rebus Sardois

VII ArchitetturaIV DirittoI De Bebus Sardois

I De Rebus Smdois

I De Rebus SardoisI De Rebus Sardois

V LetteratuaVIl Architettura

IX Scienze

XII AsrologiaIV DirittoI De Rebus Sardois

II TeologiaX Geogra{iaVIII Vita Sociale

I De Rebus Sardoisfi Agricoltura

BAPIOZZL Francesco

BERCEIEURE, PierreBERENGARIO, Iacopo

BERLINGHIERI, Francesco

BERNARDUS de LutzenburgoBIBBIABOCCACCIO, GiovanniBOLZANIO, {Jrbano

BORDONE, Benedetto

BORJA, Juan deBRACCIOLINI, Poggio

BRAUN, Georg

BRONDAT, EmilianusBRONDO, AntiocoCARACCIOLO, Vincenzo

CARTA DE LOGUCARTA NAIITICACARTARI, Vincenzo

CARTE DA GIOCOCASAS, Christobal de las

CASTEL GENOVESE, StatutiCASTIGLIONE, GirolarnoCASTILLO, Diego de

CASTRO, Alfonso de

CAVAIrcA, Domenico

CESALPINO, Andrea

CHIESA CATTOLICACO'LOMA, Juan@LONNA, Egidio

COMPENDIUMCOÀ4PENDIUM...

CONDAGHE DI SAN PIETRODI SILKI

Vita Sociale

LetteraturaScienze

Geografia

TeologiaTeologia

ktteraturaLetteraturaGeografiaScritturaStoria

Geogra,fiaTeologia

De Rebus SardoisLetteraturaDe Rebus SardoisGeografiaArchitetturaVita Sociale

ktteraturaDe Rebus Sardois

GeografiaAgricoltura

Teologia

Teologia

Scienze

De Rebus Sardois

De Rebus Sardois

Filosofia

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Teologia

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Page 177: VESTIGIA

MAGINI, Giovanni AntonioMANUZIO, PaoloMARIANA, Juan deMATTIOL, Pieuo AndreaMENAVINO, Giovanni AntonioMENGHI, GirolamoMILLES DE SOUVIGNY, JeanMODUS...MONTANES, JaymeMUNSTER, Sebastian

NOSTRADAMUS, MichaelNOTTURNO, NapolitanoNUNEZ, PedroOLIVES, GirolamoORDINE DEI CAVALIERI

DI SAN GIOVANNIDI GERUSALEMME

ORDINI.,.OVIDIUS NASO, PubliusPACIOLI, LucaPADOVANI, GiovanniPALA, SalvatorePALATINO, Gio BattistaPALLADIO, AndreaPARRAGUES DE CASTILLEJO,

AntonioFECKIIAM, JohnPEREZ DE XEA, Migue1PEREZ DE VALDIVIA, DiegoPERPINYA, Tomàs dePETRONIO, Alessandro TraianoPETRUS I,oIVIBARDUSPICO DELLA MIRANDOI.{.,

GiovanniPINDARPLATOPLINIUS SECUNDUS, GaiusPLOTINUSPORCACCHI, Tommaso_PORCELL, Juan TomasP.RONTUARIO...PTOLEMAEUS, Claudius

IX Scienze

V LetteraturaIV DirittoIX Scienze

X GeografianI AstologiaIV DirittoXIII ScritturaI De Rebus SardoisI De Rebus SatdoisVI StoriaV LetteraturaX GeografiaI De Rebus Sardois

VII ArchitettuaVI StoriaV LetteraturaIX Scienze

XI AgricoltutaIX ftienzeXIII S*itturaVII Architettwa

I De Rebus SardoisVII ArchitetturaVI StoriaVIII Vita Socialenli SoitruraIX ScienzeII Teologia

XII AstrologiaV LetteraturaIII FilosofiaIX ScienzeIII FilosofiaX GeografiaI De Rebus SardoisVII ArchitetturaIX Scienze

MMUSIO, Giovanni BattistaREGIOMONTANUS, JohannesRELAZIONE...RINGHIERI, IirnocenzoROLE§7YNCK, §(ernerSACCENTE, Giovanni MariaSALAZAR, Fedro deSALIS, Battista deSANDOLINO, CherubinoSARDEGNASAVONAROLA, GirolamoSCHEDEI, Y HARTMANSEIvIPERE, AndreasSENECA, Lucius AnneusSERLIO, SEBASTIANOSPAGNA, Regno diSTRABOST,RADA, AntiocoTABTILATASSO, TorquatoTERENTIUS, PubliusTERRACINA, LautaTOMMASO D'AQUINO, santoTORRELLA, GasparTOSTADO, AlonsoTRiSSINO, Gian GiorgioUSATGESVAGAD, Guaberto Fabricio deVEGETIUS, Flavius RenatusVELLUTELLO, AlessandroVENANTIUS, Fortunatus

Honorius ClementianusVESALIO, AndreaVIDA, Marco GirolamoVILLANI, GiovanniVILLENA, Isabel deVITALE, SalvatoreVITRUVIUS, PollioVIVES, Juan Luis§7ALDSEEMùLLER, Martin§7RIGHT, Edward

X GeografiaIX Scienze

XII AsmologiaVIII Vita Sociale

VI StoriaV LetteratuaW StoriaIV DirittoXI AgricolturaI De Rebus SardoisII TeologiaVI StoriaI De Rebus SatdoìsIII FilosofiaVII ArchitetturaIV DirittoX GeografiaI De Rebus SatdoisI De Rebus SardoisV IrtteraturaV LetteraturaVIII Vita Sociale

II TeologiaIX Scienze

II TeologiaV ktteraturary DirittoVI StoriaVI StoriaV Letteratura

I De Rebus SardoisIX ScienzeII TeologiaVI StoriaVIII Vita SocialeI De Rebus SardoisVII ArchitetturaVIII Vita SocialeX GeografiaX Geografia

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Page 178: VESTIGIA

INDICE

Presentazione (Fausto Fadda)

Metodo e ricerca: vecchi problemi e nuovi orienta-menti (Paola Berto'lucci) pag.

Libro e società: il contributo del,la Biblioteca Uni-versitaria di Cagliari (Graziel\a Sedda Delitala) pag.

Manoscritti, libri a sta,mpa e madizione orale in Sar-degna da,l XIV al XVI secolo (Fabio Troncarelli)

11pag.

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t7

Sigle e abbreviazioniGuida al catalogo e alla m,osraI Sezione - De Rebus Sardois (Gianni Apicel,la)II Sezione - Teologia (G.4.1III Sezione - Fil,osofia (G,A.)IV Sezione - Diritto (G.4.)Le Marche tipografiche (Guido Mura)V Sezione - Letteratura (G.A.)VI Sezione - Storia, Storia militare (G.A.)VII Sezione - Architettura, Arte e Musica (G.A.)VIII Sezione - Vita sociale (G.A.) .

IX Sezione - Scienze (G.4.)X Sezione - Geografia, viaggi e scoperte (G.4.)XI Sezione - Agricoltura, Commercio, A'rti e me-

stieri (G.4.)Sezione - Astrologia, Magia, Profezie, Prodi-

ei (G.4.)XIII Sezione - Scrittura,

(G.4.)Produz., Circ. del libro

Cenni sul Restauro (Antonina Scanu)

Le Biblioteche in Sardegna (Cossu, Garbati, Scanu,Tatti)

Bibliografia

xII

'pag. 2)pag. 30pag. 3lpag. 33pag. 55pag. 69pag. 73pag. 77pag. 81

pag. 97,pag. 106

pag. ll4pag. l2lpag. t34

pag. 145

pag. 152

pag. t57pag. 165

p^9. 177

pag. 181

pag. 187

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I,ndice analitico

,--5d

I

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Page 179: VESTIGIA

FirLito di stampalenel mese di aprile 1984

presso 1o stabilimento tipolitogra{icoEDITAR S.p.A. di Cagliari

Viale Elmas, 206 - Telefono (070) 2001


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