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Vi lascio scoprire da soli gli articoli presenti in questo ...€¦ · Edizione del Warhammer...

Date post: 06-Jul-2018
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Vi lascio scoprire da soli gli articoli presenti in questo numero, per non togliere spazio alle tre notizie che spero vi possano interessare : 1 – Per tutti i lettori che hanno amato i racconti di Alessandro Forlani nei vecchi numeri della rivista, vi avviso che è uscito il suo primo e-book: http://www.ultimabooks.it/qui-si-va-a-vapore-o-si-muore Se vi iscrivete al sito (vedi in alto a destra della pagina) avete un buono omaggio di 3 euro e quindi potete comprare il suo volume (che costa proprio 3 Euro) gratis!

2 – Alan D’Amico sarà a Lucca games 2011 dal 28 al 31. La maggior parte del tempo lo troverete a disegnare sulle scatole del gioco “I Signori dei draghi” (vedi dopo) , mentre Lunedì 31 ottobre ore 18.00 alla Sala Ingellis, sarà ospite alla conferenza

“Gioconomicon Talks: L'illustrazione nel mondo dei giochi da tavolo” 3 – L’ immagine di copertina di questi mese è tratta dalla nuova Espansione de “I Signori dei Draghi” ( www.isignorideidraghi.it ) che uscirà in anteprima alla Fiera di lucca, dove sarà anche regalata una carta promo solo per questo evento. Li trovate allo STAND A002 Area Games - Padiglione Carducci.

Come creare un’ Unità Base d’un Esercito di Mercenari (Dogs of War):

I miei “Lanzichenecchi di Luccini” (Picchieri Tileani)

I blocchi base della fanteria mercenaria sono una mistura tra “roccia e porcospino”, mi spiego: si tratta di falangi di fanteria armate con lunghe picche tileane (in Estalia li chiamano ‘tercios’).

Picca tileana:

I modelli armati di picca tileana combattono in quattro ranghi (quello frontale più altri tre) nel primo turno di CaC per rispondere agli attacchi diretti, in carica, sul fronte, da una qualsiasi unità che non sia fanteria o sciame.

Tale regola speciale non viene applicata però contro nemici che abbiano attaccato sul fianco o sul retro l’unità armata di picche tileane. Attenzione dunque! evitate che i vostri tileani siano caricati sul fianco o sul retro.

La picca tileana richiede due mani e Attacca sempre per prima. L’unità oggetto di questo articolo è stata formata copiando gli sfarzosi uniformi pieni di colori dei Lanzichenecchi. Per crearla ho adoperato un’unità di vecchi picchieri imperiali, ormai oop (quelli con la camicia con maniche “bouffant”, perfetta per imitare i lanzichenecchi). La modifica principale è stata la picca tileana. Quelle imperiali sono troppo corte, perciò ho rimpiazzato tutte le picche. La procedura è faticosa ma semplice: (a) Per prima cosa bisogna tagliare la punta della lancia incluso il fiocco e salvarla (dato che servirà dopo per la nuova picca); (b) Poi bisogna asportare la lancia di plastica. Nel caso dei picchieri in posa “d’attacco” ho forato la mano sinistra in modo da poter sfilare la nuova picca attraverso d’essa. Nel caso dei picchieri con la lancia in alto si può lasciare la parte bassa e forare “appoggiandosi” su questa. Ho usato due misure di picche: le più lunghe (8 cm) le ho fatte con tondini di metallo che ho ottenuto smontando un ombrello rotto dalla Bora e riciclando le asticelle di sostegno; le altre, meno lunghe (6,5 cm), sono semplicissimi stuzzicadenti tondi, carteggiati fino a ridurre la loro larghezza a quella dei tondini di metallo.

(c) Una volta piazzate le picche ho aggiunto le punte di lancia salvate previamente. Per rinforzare l’unione e inoltre per dare un tocco caratteristico, ho allungato il fiocco con un po’ di materia verde (i “fili” del fiocco vanno fatti con la punta del taglierino, inumidita per evitare che si attacchi). Infine ho rimpiazzato qualche testa con quelle dei Cavalieri dell’Impero dell’Ordine del Leone d’Oro, e ad altre ho aggiunto la parte superiore di detti elmetti (quelle con leopardi o leoni).

Per il Doppensoldner (“Doppiosoldo”, il Campione dell’unità, che è una scelta personale, infatti potete farne a meno se vi pare) ho usato un corpo di armigere bretone, la testa di un eroe imperiale che porta come copertura la testa di un leone (perfetto!). Lo spadone lo ho fatto ritagliando una mannaia degli Ogri. Ho aggiunto qualche teschio tanto per incutere rispetto…. Per musico e portastendardo semplicemente ho usato quelli delle truppe imperiali (ho sostituito comunque le teste per dare uniformità all’unità). La bandiera del reggimento è molto particolare: da un lato è la bandiera dei Re Cattolici della Spagna (omaggio al “Tercio” spagnolo) e dall’altro c’è il leopardo dello stemma della città di Luccini, con uno sfondo giallo (lo stesso giallo delle picche e degli uniformi).

Per la colorazione ho scelto i colori della Guardia del Vaticano: strisce gialle (mix 1x1 di Bubonic Brown e Bad Moon Yellow) e strisce blu (Regal Blue lumeggiato con Shadow Grey) con tocchi di rosso (Blood Red) per le piume, i listoni degli elmetti e i polsi del musico e dell’alfiere. Gli elmetti e le armature sono state dipinte con Boltgun Metal. L’asta delle picche è stata colorata con lo stesso giallo degli uniformi. I fiocchi delle picche con rosso e la punta con Mithril Silver, per dare una chiara impressione di metallo lucido. Le scarpe e le strisce di cuoio con combinazioni di Scorched Brown, Snakebite e Bestial Brown. Le lumeggiature sui marroni e il rosso con Bleached Bone. Facce e mani con Dwarf Flesh, poi lumeggiate con un mix di Dwarf Flesh, Bleached Bone e Skull White. Aggiungere una goccia di sapone liquido per piatti servirà a rompere la tensione superficiale dei colori che si depositeranno meglio nei rientri e nelle incavature. Un altro aspetto importante è stato quello di disporre i picchieri in modo tale che sembrassimo veramente una falange. E’ necessario provare e riprovare, disponendo i modellini fino ad un risultato soddisfacente.

Dato che sono armati con picche tileane i primi 4 ranghi (5 di fronte x 4 ranghi = 20) colpiscono insieme, almeno fino quando l’unità non inizierà a subire perdite nei ranghi. L’armatura è stata migliorata ad armatura pesante (1 punto c/u) e ho munito l’unità con uno stendardo magico da 50 punti: (*) l’Icona del Porcospino: l’unità, se non è già ingaggiata in combattimento, può decidere di attivare i poteri del Porcospino prima di dichiarare una reazione alla carica: se lo fa può cambiare immediatamente fronte ed eventualmente ripetere un solo test di paura o di terrore durante quello stesso turno. In caso di cariche multiple, può dichiarare di utilizzare i poteri dell’Icona del Porcospino quante volte vuole e girarsi effettivamente solo se l’unità che ha dichiarato carica entra effettivamente a contatto (quindi potrà girarsi più di una volta e considerare come fronte l’ultima posizione acquisita).

Tutti i pezzi sono stati dotati da calamite che danno una magnifica stabilità all’unità (in un altro articolo vi spiegherò come si fa, è certosino ma mooolto semplice).

25 Picchieri Tileani: “I Lanzichenecchi di Luccini” 25 picchieri a 8 punti c/u, armati con Picca Tileana 200 Armatura pesante (1 punto c/u) 25 Icona del Porcospino 50 GdC: Doppensolder+Alfiere+Musico (8+8+4) 20 Totale: 295 punti

Piaciuta la conversione? Semplice ma d’effetto, non è vero? I punteggi e le caratteristiche dei personaggi e delle truppe oggetto di questo articolo sono conformi alla Nota Ufficiale Ver. 3,00 del Tilea Dogs of War Project ( http://www.tilea.org) dd. Giugno 2011, adeguata alla 8° Edizione del Warhammer Fantasy. Il Tilea.org é un progetto senza fini di lucro, iniziato nel 2004 ed attualmente amministrato da Fabio Scalese ed il suo Team; creato con l’obiettivo di assistere nella creazione di armylists giocabili e bilanciate, per i Mastini della Guerra o Dogs of War di Warhammer Fantasy. Se ti piacciono i Mercenari diventa un supporter di Tilea.org! Grazie per la vostra attenzione. Alla prossima.

“Non domandiamo perché, solo per quanto…” Darco Bisi Agosto 2011

Se questo numero l’avete scaricato da Internet, e non dal nostro sito ufficiale: http://www.orconero.com/ ,

ricordate che potete abbonarvi alla nostra rivista gratuitamente

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Golden Demon UK 2011. Complimentissimi a Di Chello per la spada!!!

Mandando un e-mail a questo indirizzo: [email protected] .

Come crearsi gli alberi Di Alessandro Ferrazza

Ciao a tutti ragazzi!!! Dovete sapere che è da un po’ di tempo che io e un mio amico (privo di pollice opponibile) stiamo rifacendo quasi tutti i pezzi di ambientazione. Come infatti sapete, questa nuova edizione del nostro amato gioco prevede una quantità enorme e un diversità entusiasmante di pezzi di ambientazione sul tavolo (per la mia disperazione perche sono bretoniano). Dunque, spinto anche dalla missione umana di far crescere il pollice opponibile al mio amico-collaboratore, dopo aver affrontato muretti staccionate palizzate e tutta la gamma di ostacoli, laghi e fiumi eccoci arrivati alle foreste!!! Ci siamo scontrati subito con il problema del costo di queste foreste o meglio degli alberi! Comprare quelli della GW si sono fighi ma costano un botto e dato che

dovevamo fare 8 foreste di 4-5 alberi ciascuno sicuramente l’impresa sarebbe stata troppo esosa! Ci siamo rivolti perciò ai negozi di modellismo statico comprando alberi a 3.5€ l’uno (piu o meno)…dopo averne comprati 16 ci siamo resi conto che la spesa era comunque alta… Al che da bravo modellista mi sono guardato gli alberi e ho avuto l’illuminazione…..ME LI FACCIO DA SOLO!! E dunque ora eccomi qui a condividere con voi l’esperienza e l’arte del farsi dei bellissimi alberi in casa! 10 alberi di grande dimensione (10cm piu o meno) a 10€ e 4 ore di lavoro (compresa asciugatura al sole) COSA SERVE?!

1) Sega a ferro 2) Colla vinilica 3) Tappi di sughero o anche i nuovi tappi per bottiglie in quel materiale plasticoso 4) Forbicione (tipo quelle da sarto o da cucina) 5) Spray verde o bianco 6) Tempera verde e marrone 7) Erbetta statica della gw flok 66‐41 8) Spazzolone per pulire i radiatori o per pulire i termosifoni (simili agli spazzoloni per le bottiglie) 

COME FARE? Dunque cominciamo dall’elemento principale ovvero il numero 8), io sono andato a leroy merlin e nel reparto pittura ho trovato questi spazzoloni fantastici simili a quelli per lavare le bottiglie! Ce ne sono di vari tipi, quelli che ho preso io cadono sotto il nome di “spazzole per pulire radiatori r termosifoni” (figura 1). A questo punto tagliate i segmenti setolati (con sega a ferro o disco del dremel)della lunghezza che piu vi piace tenendo presente che una parte delle setole verrà tagliata per fare da innesto nel tronco! (figura 2) Fate attenzione appena tagliate perche le setole vicino al taglio cominceranno a volare via dunque mettete subito del vinavil (o attack) sulla zona di taglio in modo da bloccare le setole! (figura 3) A questo punto, asciugato il vinavi, prendete le forbicine e cominciate a tagliare le setole in maniera che il vostro albero assuma la tipica forma conica delle conifere o degli alberi pizzuti (figura 4a)! Attenzione qui che le setole vi scapperanno ovunque dunque tagliatele direttamente in una busta cosi poi la mamma non vi lancerà un cancello a forza inarrestabile! In piu il lato scelto per fare da innesto per il tronco deve essere lavorato togliendo in maniera piu radicale possibile le setole. Io ho usato sempre la forbice e anche se rimangono le setole lunghe un centimetro non fa nulla, faranno da ancoraggio quando tutto verrà imperniato nel tronco! (figura 4b) Fatto cio passiamo alla pittura, dunque vi suggerisco di usare lo spray bianco della GW per colorare tutto l’albero di bianco (figura 5); procedimento rapido e che darà oltre che il grappante per i colori successivi, anche un effetto chiaro scuro una volta ripassato con il verde (chi vuole si puo anche comprare la vernice spay verde e passa la paura). Asciugato il colore di fondo prendete le tempere della giotto e mischiate al verde base (figura 6a) (troppo lucente per esser vero) una puntina di marrone e otterrete un fantastico verde Dark Angel e pitturate tutto l’albero di questo colore (figura 6b). Il colore deve essere un po liquido ma non troppo e servira un buon pennellone! Fate attenzione che durante questa fase le setole dell’albero vi schizzeranno addosso parte di colore facendovi venire la varicella verde!! Dunque niente giacca e cravatta..usate le tempere cosi tutto va via!

Asciugato anche questo colore passiamo al tronco! Prendete i tappi di bottiglia di vino (o in sughero o in plastica) e lavorateli con la sega a ferro facendo delle righe orizzontali e altre oblique. La sega a ferro è ottimale perche fa un taglio largo e sbriciola un po anche il materiale rendendo piu realistico l’effetto corteccia! (figura 7) A questo punto tagliateli in 2 o tre sgmenti e praticate dei fori centrali per inserire l’albero, io ho anche fatto un foro piu laterale (figura 8a) per inserirci le calamite utili per poi posizionare gli alberi sulla sagoma della foresta in modo che siano mobili! (figura 8b) A questo punto passate lo spray bianco anche ai tronchi e riempite i buchi centrali con vinavil e impernate gli alberi (figura 9 - 10). Pitturate i tronchi di marrone e drybrushate un po con del marrone piu chiaro e l’effetto è raggiunto! Ora come tocco finale al nostro albero prendete la vinavil e un bel pennellone, annacquate non troppo la vinavil e passate sulle setole con il pennello come a voler fare un drybrush, otterrete quasi un effetto neve (figura 11a)! Prendete il flock gw e cospargete le setole con il flock ed ecco raggiunto l’effetto finale! (figura 11b)

Figura 1 Figura 2

Figura 3

Figura 4a

Figura 6b

Figura 4b

Figura 5

Figura 5

Figura 6c

Figura 7 Figura 8a

Figura 8b

Figura 10

L’ALTRA REALTA’

Approfondimenti su tutto quello che gira intorno alle nostre passioni.

La Condotta

La Condotta era la prova scritta del contratto d’ingaggio di un Capitano Mercenario, di una Compagnia di Ventura o di un’intera armata mercenaria. Era un documento di fondamentale importanza, ampia e frequentemente consultato, anche nel bel mezzo della battaglia. Il Codice di Montaperti insegna come si doveva redigere una condotta militare e stabilisce quali informazioni fondamentali devono comporla. Qui di seguito riassumo dette caratteristiche:

1. DESCRIZIONE DELL’UNITA’ MERCENARIA: La Condotta doveva descrivere le truppe, ovvero l’inventario delle truppe: la quantità o numero dei “condotti” o soldati, il tipo d’armamento ed equipaggiamento, le specialità di combattimento, puntualizzando il tipo di truppa (lanzichenecchi, picchieri pesanti tileani, spadaccini o duellisti, schermagliatori; balestrieri; cavalieri pesanti, leggeri o stradiotti; serventi di cannoni, ecc.); le Compagnie di Ventura; il numero di capitani e maghi; l’informazione relativa al generale d’armata o Condottiero; oggetti o armi magici, o incantesimi; la presenza di mostri o bestie particolari; tipo e quantità di macchine di guerra; eventuali reparti d’appoggio logistico e rifornimenti, ecc.

2. DURATA e MISSIONE: Doveva determinare la durata della condotta, la stessa che, in genere, era divisa in due periodi: la “ferma”, ovvero il periodo stabilito per il servizio, e quello “di rispetto” (che era un periodo addizionale

facoltativo che veniva gestito dal Condottiero); così come la missione specifica, ovvero l’obiettivo militare e l’ordine di marcia (percorsi terrestri e percorsi marittimi).

3. AL SOLDO: Doveva statuire quanto e come si eseguiva la “paga” (distinguendo, ovviamente, quella del generale, quella degli ufficiali, quella dei reparti “a doppio soldo” e quella dei ranghi semplici). Doveva stabilire inoltre eventuali bonifici integrativi,

compensi e ricompense speciali, fissando altresì la distribuzione di eventuali bottini. 4. ORDINE DI BATTAGLIA: La Condotta doveva indicare l’organizzazione dell’armata, e sancire i compiti di ogni unità, l’armamento che ogni unità era tenuta a presentare in battaglia e le multe e sanzioni per infrazioni o atti d’indisciplina.

5. FORMALITA’ LEGALI: Infine la Condotta doveva denotare l’informazione riguardante il Tesoriere, così come in quale tempio (Nota 1) era stata depositata una copia-originale della Condotta (più spesso di quanto si pensa uno o più preti di detto tempio accompagnano l’armata, benedicendo i condotti prima degli scontri e pregando con loro –dopo la battaglia- per ringraziare la

vittoria). La Condotta doveva essere firmata dal Tesoriere –come responsabile dei soldi-, dal Condottiero –che rappresentava tutti i condotti e che era il Generale dell’Armata- e dal Principe che stava ingaggiando l’esercito mercenario. Infine, in appendice acclusa, il Presvite (Nota 2) del tempio depositario della copia della Condotta, certificava l’identità dei firmanti, così come dichiarava –sotto giuramento- che un originale del documento era protetto nel tempio in questione. _____________ Nota (1): Quasi nella totalità dei casi si trattava di un tempio dedicato a Mirmidia, Dea della Guerra, della Strategia e della Tattica militare.

Nota (2): Nella base della Gerarchia Ecclesiastica si trova il PRESVITE, incaricato di governare ed amministrare uno specifico centro religioso.

Spero vi sia piaciuto questo breve articolo. Darco Bisi Giugno 2011

Tornano i progetti ludici italiani, questa volta però scoprendo un luogo davvero speciale!

Cacciatori di... giochi Orco Nero in visita a Ravenna per scovare un locale unico nel suo genere.

A Ravenna da sette anni, compiuti da poco, esiste un posto particolare, che per diversi motivi può essere considerato unico nel suo genere. Possiede un nome tanto originale quanto il servizio che offrono. Se ne parliamo sulle pagine di Orco Nero, potete facilmente immaginare di cosa trattano i Cacciatori di Teste, nella loro ludoteca: giochi! La Ludoteca dei Cacciatori di Teste è un moderno centro di aggregazione basato sulla cultura del gioco. In parole più povere, un locale dove si gioca: giochi da tavolo, di carte, di miniature. Il servizio che offrono gli omini gialli, soprannominati così per via della divisa che indossano, si basa sul fatto che non è necessario conoscere i regolamenti dei giochi che si desidera giocare. Sono loro, infatti, che spiegano le regole ai giocatori dopo che è stato

scelto da una biblioteca vastissima di quasi seicento titoli. In questo coloratissimo locale c'é veramente l'imbarazzo della scelta, tanto è che hanno realizzato un menu specifico di giochi, diviso per percorsi ludici, per aiutare i clienti a scegliere tra le tantissime opzioni. Ogni tipologia di gioco e di gruppo ha il suo spazio dedicato: tavoli perfetti per le carte, altri ideali per le miniature e gli originali tavoloni per i party game e i giochi di ruolo. In questo posto si ha proprio la percezione che il gioco abbia trovato il suo spazio perfetto. Il team che lo gestisce è un insieme di persone appassionate, di grande esperienza e professionalità. Tutta gente che da tanti anni gioca e ha fatto giocare. Nulla all'interno della Ludoteca sembra lasciato al caso. Tutto è studiato per offrire la migliore esperienza ludica. Una ampia fidelizzazione dei loro clienti è la conferma che i Cacciatori di Teste se la cavano bene. È facile incontrare persone che percorrono tanti chilometri la settimana per spostarsi dalle città vicine per giocare alla Ludoteca. Il passatempo che offrono, provato con mano, è anche estremamente competitivo, messo a confronto con una serata al cinema o al pub. La Ludoteca offre, in aggiunta al servizio "di

gioco" anche quello di piccola ristorazione, completando un'accoglienza che non fa per nulla rimpiangere casa propria, per chi se la può permettere. Poi, come se non bastasse così, un rifornito banco vendita mette a disposizione per l'acquisto i migliori giochi attualmente disponibili. Questa è una peculiarità che molti appassionati sfruttano per poter vedere i giochi aperti prima di acquistarli, un vantaggio che un normale negozio non riesce a offrire. Gli orari di apertura di questo "posticino" sono dalle 15.30 alle 22.30, tutti i giorni compreso il weekend e le festività, a esclusione del lunedì, di meritato riposo. Nel 2004, quando hanno iniziato sono stati dei precursori nel loro campo: oggi in diverse città si sta seguendo il loro esempio, anche se ancora nessuno è come loro. Poco importa se questo movimento di ludoteca italiane riesce nel difficile intento di promulgare la cultura del gioco in Italia, seguendo l'esempio di altri paesi europei. Anche se i lettori di Orco Nero lo sanno, è importante ricordare che non esiste solo Monopoli e Risiko. Il mondo del gioco è molto più vasto e alla Ludoteca di Ravenna c'é né un "pezzo" bello grande! PS Andate a giocare alla Ludoteca di Ravenna e alla cassa dite "Mi manda OrcoNero!" e vi verrà applicato un sconto speciale!

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