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vibroflottazione

Date post: 21-Jul-2015
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 SOMMARIO L’articolo illustra i lavori di avanzamento della linea di costa effettuato nel porto di La Spezia per l’amplia- mento di aree per cantieristica nautica. Nello specifico vengono illustrati i criteri di progetti ed i risultati otte- nuti mediante la vibroflottazione dei riempimenti a mare, eseguiti impiegando materiale di riciclo prove- niente da attività di demolizione. SUMMARY In the paper the vibratory deep compaction of under- water fill made using construction and demolition waste materials is presented together with the design criteria and the tests results of a case hìstory. PREMESSA In campo portuale i riempimenti a mare eseguiti con riporto di materiale arido naturale o proveniente da demolizione di prodotti da costruzione necessitano di un trattamento di compattazione profonda per conse- guire omogeneità, resistenze e rigidezze adeguate alla destinazione d’uso delle aree produttive . Riguardo questo ambito tecnico nella memoria si ana- lizzano i criteri di progetto, i requisiti di accettazione del materiale per il riempimento, le modalità di com- pattazione, i risultati dei campi prove e quelli effettivi conseguiti mediante vibroflottazione nei lavori di ampliamento del Cantiere Nautico SLYS (Spezia Luxury Yacht Service) sito nel porto di La Spezia e di proprietà del Gruppo Ferretti di Forlì. Il progetto di ampliamento citato comprende l’espan- sione di aree produttive in zone originariamente a mare, da conseguire mediante l’infissione di palancola- ti metallici ed il successivo riempimento a tergo con materiale arido sino alla banchine esistenti radicate a terra ( Foto 1  ). La operazion e di rinterro, eseguita per progressivo avanzamento da terra con scarico median- te ribaltabili, comporta inevitabilmente assestamenti del materiale di riporto che senza apporto di energia meccanica si addensa sotto il solo peso proprio effica- ce. Al fine di migliorare le caratteristiche del riporto idraulico è stato perciò proposto ed effettuato un trat- tamento di compattazione profonda mediante vibro- flottazione, individuando in sede di progetto sia i requi- siti degli aggregati che le tecniche per il costipamento del riempimento, di circa 9.00 m di spessore medio. Essendo reperibili in zona aggregati C&DW (Construction and Demolition Waste), ossia di materia- le di riciclo ottenuto per frantumazione e successiva omogeneizzazione di materiali provenienti da costru- zioni e attività di demolizioni, è stata considerata nello specifico tale opzione tenuto conto sia della difficoltà di reperire inerti naturali che del volume di materiale da porre in opera, di oltre 130.000 metri cubi. L’abbinamento della tecnica della vibroflottazione con l’impiego di materiale proveniente da attività di demo- lizione e l’entità del volume di riempimento trattato inseriscono l’intervento in oggetto nel novero delle applicazioni più significative di compattazione profon- da realizzate recentemente in Italia [6]. REQUISITI DI PROGETTO Le caratteristiche principali del progett o di ampliamen- to sono schematicamente riassunte nella planimetria riportata in fig. 1, nella quale sono evidenziate le aree  VI BR OF LO TT AZ IO NE DI RIEMPIMENTI A MARE REALIZZATI CON MATERIALE PROVENIENTE DA ATTIVITA’ DI DEMOLIZIONE  A. GAMBI – M. LENZI – M. CAMPRINI Direzione T ecnica, Gruppo ACMAR d i Ravenna 1 Foto 1 - Vista da mare delle palandole e del riempimento.
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A. GAMBI M. LENZI M. CAMPRINIDirezione Tecnica, Gruppo ACMAR di Ravenna

VIBROFLOTTAZIONE DI RIEMPIMENTI A MARE REALIZZATI CON MATERIALE PROVENIENTE DA ATTIVITA DI DEMOLIZIONERiguardo questo ambito tecnico nella memoria si analizzano i criteri di progetto, i requisiti di accettazione del materiale per il riempimento, le modalit di compattazione, i risultati dei campi prove e quelli effettivi conseguiti mediante vibroflottazione nei lavori di ampliamento del Cantiere Nautico SLYS (Spezia Luxury Yacht Service) sito nel porto di La Spezia e di propriet del Gruppo Ferretti di Forl. Il progetto di ampliamento citato comprende lespansione di aree produttive in zone originariamente a mare, da conseguire mediante linfissione di palancolati metallici ed il successivo riempimento a tergo con materiale arido sino alla banchine esistenti radicate a terra (Foto 1). La operazione di rinterro, eseguita per progressivo avanzamento da terra con scarico mediante ribaltabili, comporta inevitabilmente assestamenti del materiale di riporto che senza apporto di energia meccanica si addensa sotto il solo peso proprio efficace. Al fine di migliorare le caratteristiche del riporto idraulico stato perci proposto ed effettuato un trattamento di compattazione profonda mediante vibroflottazione, individuando in sede di progetto sia i requisiti degli aggregati che le tecniche per il costipamento del riempimento, di circa 9.00 m di spessore medio. Essendo reperibili in zona aggregati C&DW (Construction and Demolition Waste), ossia di materiale di riciclo ottenuto per frantumazione e successiva omogeneizzazione di materiali provenienti da costruzioni e attivit di demolizioni, stata considerata nello specifico tale opzione tenuto conto sia della difficolt di reperire inerti naturali che del volume di materiale da porre in opera, di oltre 130.000 metri cubi. Labbinamento della tecnica della vibroflottazione con limpiego di materiale proveniente da attivit di demolizione e lentit del volume di riempimento trattato inseriscono lintervento in oggetto nel novero delle applicazioni pi significative di compattazione profonda realizzate recentemente in Italia [6].

SOMMARIO Larticolo illustra i lavori di avanzamento della linea di costa effettuato nel porto di La Spezia per lampliamento di aree per cantieristica nautica. Nello specifico vengono illustrati i criteri di progetti ed i risultati ottenuti mediante la vibroflottazione dei riempimenti a mare, eseguiti impiegando materiale di riciclo proveniente da attivit di demolizione.

SUMMARY In the paper the vibratory deep compaction of underwater fill made using construction and demolition waste materials is presented together with the design criteria and the tests results of a case hstory.

PREMESSA In campo portuale i riempimenti a mare eseguiti con riporto di materiale arido naturale o proveniente da demolizione di prodotti da costruzione necessitano di un trattamento di compattazione profonda per conseguire omogeneit, resistenze e rigidezze adeguate alla destinazione duso delle aree produttive.

REQUISITI DI PROGETTO Le caratteristiche principali del progetto di ampliamento sono schematicamente riassunte nella planimetria riportata in fig. 1, nella quale sono evidenziate le aree 1

Foto 1 - Vista da mare delle palandole e del riempimento.

di espansione a mare. Tra gli obiettivi fissati dal progetto di ampliamento lutilizzo delle aree produttive imponeva requisiti impegnativi dovendo il riempimento far fronte a: carichi rilevanti circolanti sui piazzali e sui coronamenti delle banchine durante le operazioni di varo dei natanti (Travell con portata sino a 3000 KN) ; stoccaggio di materiale a tergo delle banchine (sovraccarico di 30 KPa); carichi rilevanti trasmessi alle fondazioni dei capannoni industriali (2400 KN / plinto) azione sismica, conseguente alla classificazione con lOrdinanza 3274 dellarea in zona 3. Il soddisfacimento di questi requisiti era peraltro condizionato al rispetto dei seguenti vincoli: forma articolata del contorno delle banchine; presenza ed interferenza dei tiranti di ancoraggio delle palandole; garanzia di agibilit dei siti produttivi, requisito ad alto valore economico in relazione alla qualit dei prodotti del cantiere nautico (yacht di lusso). Allo scopo di conseguire questi obiettivi stato eseguito un trattamento generale su tutta larea di riporto mediante vibroflottazione, integrata in corrispondenza delle fondazioni delle strutture portanti dei capannoni e dei fabbricati da colonne di jet-grouting (fig. 2 3) del diametro di 1200 mm e lunghezza di 16 m. Lesecuzione della vibroflottazione e del jet-grouting stata affidata alla Soc. KELLER Fondazioni, con la cui collaborazione stato messo a punto lintervento illustrato nel seguito.

Foto 2 - Punta Vibrante.

VIBROFLOTTAZIONE a) Come gi indicato il materiale di riporto posto in opera per avanzamento da terra con scarico diretto a mare risulta addensato sotto la sola pressione del peso proprio efficace e pertanto viene a trovarsi in uno stato sciolto caratterizzato da una modesta densit relativa. Al fine quindi di aumentarne la resistenza, di migliorarne il comportamento dinamico sotto lazione sismica (in termini di potenziale di liquefazione) e di incrementarne la rigidezza al fine di limitare i cedimenti assoluti e differenziali, stata effettuata nel corpo del riempimento un trattamento di vibroflottazione con lobiettivo di incrementarne in misura sostanziale la densit relativa. La tecnologia della vibroflottazione ha ovviamente un suo ben specifico campo di applicazione essendo l efficacia delladdensamento per vibrazione massima in terreni naturali o in materiali di riporto la cui curva granulometrica risulta compresa allinterno del fuso riportato in fig. 4 (Brown [1], [2]). Tale criterio stato quindi quello adottato per la scelta del materiale da utilizzare per il riempimento, la cui curva granulometrica media riportata in fig. 5 per la pezzatura 0-70 mm del materiale selezionato di riciclo, scelta 2

dopo ripetute prove di qualificazione illustrate nel seguito. Definito lambito di pertinenza e di efficacia dellintervento, si ritiene utile presentare alcuni aspetti caratteristici della tecnologia unitamente ai valori assunti per i parametri di progetto. Il trattamento colonnare di vibroflottazione consiste nellindurre nel terreno granulare tramite una vibrazione impressa uno stato di sostanziale liquefazione che riduce a valori minimi lattrito interno tra i grani. Al cessare della vibrazione indotta le particelle si aggregano per gravit in uno stato tanto pi denso quanto maggiore lenergia impressa con la vibrazione. Nel caso in esame il trattamento colonnare stato eseguito adottando uno schema planimetrico a maglia rettangolare, con vertici disposti ad interasse variabile da 2.00 m a 3.00 m. La maglia dei punti di infissione stata adattata localmente alla geometria dei vincoli esistenti rappresentati sia dalle palancole a mare che dalle palancole di contrasto, rispetto alle quali stata mantenuta per entrambe una distanza minima di sicurezza di 3.00 m verificata con test in sito. Nelle zone di interferenza con i tiranti di ancoraggio,

Fig. 1 Planimetria generale dellintervento.

Foto 3 - Fase di vibroflottazione con reintegro di materiale.

Foto 4 - Materiale di riciclo utilizzato per il riempieneto.

disposti ad interasse di 2.00 m, lintervento di addensamento del riempimento stato eseguito secondo allineamenti paralleli ai tiranti stessi ed in asse tra un tirante e laltro. In campo libero invece stata scelta una maglia quadrata di 3.00 m di lato sulla scorta dei risultati di un campo prove eseguito in sito per tarare lintervento di vibroflottazione in relazione alla potenza del macchinario utilizzato, ossia dellenergia trasmessa e della frequenza della vibrazione impressa, ed allassortimento granulometrico del materiale utilizzato per il riempimento e per il reintegro del volume addensato. Con tali prove stata determinata la curva di influenza del trattamento di vibroflottazione, valutata in termini di incremento di resistenza alla punta al variare della distanza dal punto trattato. b) Da un punto di vista esecutivo la vibroflottazione consiste nellinserire, mediante un maglio montato su un escavatore a fune, una punta vibrante (vibratory probe) sino alla profondit massima prevista per il trattamento, sfruttando la vibrazione del maglio ed il peso dellutensile (foto 2).

Una volta raggiunta la profondit di progetto la punta viene messa in vibrazione nel piano orizzontale dalla rotazione di una massa eccentrica, su di essa calettata. La punta vibrante viene fatta risalire lentamente provvedendo nel contempo al riempimento del foro con materiale arido per compensare la riduzione di volume conseguente alladdensamento del terreno. Nel caso in esame il mezzo vibrante impiegato, denominato S300, sviluppa una potenza di 150 KW ed una forza centrifuga di 300 KN. Durante la fase di infissione della camicia dacciaio e durante la fase vera e propria di vibroflottazione stata utilizzata anche acqua in pressione al fine di rimuovere dal terreno le parti pi fini, di peggiori caratteristiche geotecniche, sostituendole con il medesimo materiale inerte C&DW utilizzato per il riempimento (foto 3-4), ma di pezzatura maggiore (30-100 mm). Il criterio adottato per selezionare il materiale di reintegro consistito nel verificare che il numero di idoneit proposto da Brown [3] soddisfisi la relazione: N = 1.7 [ 3/D + 1/D + 1/D ] < 202 2 2 1/2 50 20 10

Fig. 2 Sezione tipica sui pennelli.

Fig. 3 Particolare maglia di vibroflottazione (campo libero e zona tiranti).

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Fig. 4 - Fuso di idoneit della vibroflottazione.

Fig. 5 Fuso granulometrico del materiale di riciclo.

nella quale D , D , D sono le dimensioni in millimetri del passante al 50%, al 20% e 10% ai setacci ASTM. Nel caso del materiale C&DW utilizzato per il reintegro il numero di idoneit risultato mediamente pari circa a 10.50 20 10

c) Sulla base di quanto illustrato ed in relazione alle modalit esecutive della vibroflottazione risulta chiaro che laddensamento massimo nel materiale di riempimento si verifica in corrispondenza della verticale del punto di infissione della punta vibrante e si riduce man mano che ci si allontana da questa in direzione radiale. La compattazione conseguita in un dato punto della maglia risulta poi dal cumularsi degli effetti indotti nel riporto dal costipamento effettuato nei vari punti di infissione della punta vibrante. Laddensamento risulta pertanto massimo in corrispondenza dei punti trattati e minimo nel baricentro della maglia elementare scelta per il trattamento. Per valutare quantitativamente in sede di progetto lefficacia dellintervento di vibroflottazione si possono utilizzare correlazioni reperibili in letteratura, che consentono di individuare la curva di influenza del singolo intervento (Fig. 6) , nota la quale si pu poi ricavare per sovrapposizione lefficacia complessiva del trattamento in un dato punto (fig. 7). Peraltro la curva di influenza risente di molteplici fattori e pu essere definita con precisione solo in via sperimentale essendo laleatoriet dei parametri decisiva sullefficacia della vibroflottazione. Tra questi hanno, in generale, grande influenza la natura del materiale di riempimento, lenergia impressa (misurata tramite lamperaggio assorbito), la frequenza di vibrazione orizzontale indotta, la metodologia utilizzata per il riempimento (ossia la densit relativa iniziale), la quota della falda (terreno saturo o immerso), la percentuale di materiale fine e la pressione efficace di confinamento. Alla luce di queste considerazioni ed al fine di sostanziare le scelte progettuali, stato programmato ed eseguito come indicato un campo prove in sito con verifica del grado di addensamento raggiunto mediante prove penetrometriche dinamiche eseguite prima e dopo il trattamento di vibroflottazione, a varie distanze

Fig. 6 Curva di influenza della vibroflottazione.

Fig. 7 Sovrapposizione degli effetti di vibroflottazione.

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Fig 8 Campo prove: Resistenza prima e dopo la vibroflottazione in prossimit delle colonne.

Fig 9 Campo prove : Resistenza prima e dopo la vibroflottazione nel centro della maglia Elementare.

dallasse di infissione della punta vibrante, procedendo secondo la filosofia del Design by Testing. Il risultato delle prove preliminari, espresso in termini di resistenza alla punta, ha fornito indicazioni sia di tipo diretto, relative allincremento di resistenza, che indiretto, relativamente al grado di addensamento ottenuto, come illustrato in dettaglio nel seguito in sede di valutazione dei risultati Le prove penetrometriche comparative sono state inoltre effettuate anche dopo alcuni giorni dal termine del trattamento colonnare al fine di verificare linfluenza della dissipazione delle sovrappressioni interstiziali generate dalla operazione di vibroflottazione senza peraltro verificare incrementi apprezzabili di resistenza, diversamente da quanto sovente riscontrare nei terreni naturali. Ci imputabile alla mancanza di significative frazioni coesive o cementanti nel materiale di riporto.

REQUISITI DEL MATERIALE DI RIEMPIMENTO Per la caratterizzazione e la selezione del materiale di riempimento si fatto diretto riferimento alla norma tecnica UNI 10006, ancora in vigore durante i lavori, Costruzione e manutenzione delle strade: Tecnica di impiego delle terre - Aggiornamento 2002 ed in particolare dellAppendice A - Aggregati provenienti dalle attivit di demolizione e costruzione e dalle loro miscele con rifiuti minerali recuperabili per impieghi stradali ed assimilati: Requisiti . Tale norma riportava appunto i requisiti richiesti per laccettazione del materiale C&DW per impieghi in campo stradale, nei riempimenti e nelle colmate relativamente sia alla provenienza

delle materie prime e secondarie che alla granulometria e alle caratteristiche meccaniche del prodotto omogeneizzato . I materiali provenienti da attivit di demolizione contengono in prevalenza materiali litici, pietrisco, calcestruzzi, laterizi, ecc. di cui debbono possedere una adeguata percentuale in massa (>70%), limitati quantitativi di materiali minerali di cui ammesso il recupero nel corpo stradale (