VILLA ALMA, UNA RESIDENZA DI CACCIA
TRA CADORE E VENEZIA
interviene
Julia Giavi Langosco
LA MODA AI TEMPI DELLA SERENISSIMA: GLI "HABITI ANTICHI
ET MODERNI" E LA "CORONA" DEI MERLETTI DI CESARE VECELLIO
interviene Giorgio Reolon
Villa Alma – Venas di Cadore
Sabato 12 Luglio 2014 - ore 16.00
Una casa settecentesca cadorina, che nelle epoche successive si ingrandisce attorno al nucleo originario e si
adegua al cambiamento di stile di vita dei proprietari, divenendo da residenza a casa di caccia, nella quale
periodicamente il proprietario si ritira con gli amici: si tratta di Villa Alma a Venas di Cadore. Una tradizione
che è continuata oggi da Julia Giavi Langosco, che tramanda la storia della Villa con particolare attenzione agli
antichi tessuti e costumi - tra questi il prezioso abito da sera appartenuto alla regina Margherita, che viene
esposto per l’occasione tra i bauli della soffitta. Proprio per quest’ultima caratteristica, alla visita alla casa
segue un intervento legato ai costumi e ai merletti. E’ quello di Giorgio Reolon, studioso di Cesare Vecellio
(1521circa-1601), cugino di secondo grado di Tiziano, pittore e incisore. Si illustreranno il celebre trattato sul
costume, Habiti antichi et moderni (in due edizioni, 1590 e 1598), straordinaria enciclopedia dei costumi del
mondo, e i volumetti della Corona delle nobili e virtuose donne, un modellario di pizzi e merletti. Nel contesto
del nuovo spirito di conoscenza e curiosità di modi di vestire e stili di vita che animò l'Europa grazie ai viaggi
e alle nuove scoperte geografiche nel corso del XVI secolo, gli Habiti appartengono al genere dei repertori di
moda, ma a differenza della numerose raccolte pubblicate precedentemente, il testo del Vecellio si distingue
per l'originalità, l'ampiezza e soprattutto il valore storico: gli Habiti diventano una vera e propria storia del
costume, un'indagine completa su questa realtà, un'opera in cui si associano immagine e discorso. Molto
interessanti sono i temi dell'antichità, del rapporto con le fonti scritte e iconografiche e della celebrazione di
Venezia, definita "miracolo del mondo", tutti aspetti che verranno sottolineati. L'intervento si chiude con le
immagini dei modelli di pizzi e merletti, pregiati e raffinati accessori di moda, che diventano prerogativa della
moda della nobiltà e delle attive manifatture veneziane.