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VISION - net-style.it filee cioè della riduzione delle tariffe Inail. Si tratta di una battaglia di...

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VISION Ottobre 2006 PERIODICO DI INFORMAZIONE DI CONFARTIGIANATO IMPRESE Fiera Antiquaria: le nostre proposte Faralli: nominato Vice Presidente Unioncamere Nunziatini: confermato presidente Artigiancredito Toscano PSR 2005/2007: Aiuti Rimborsabili a Tasso Zero VISION VISION Ottobre 2006 PERIODICO DI INFORMAZIONE DI CONFARTIGIANATO IMPRESE Settimanale della Confartigianato Toscana - Anno XVI - n. 25 del 28/09/2006 Poste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Iscr.Trib. FI n° 4161 del 12/12/91 - Dir. resp.: C.Caponi - Editore: Media srl - C.P. 555 Prato - Red. prov.: Via Tiziano 32 - 52100 Arezzo Tel. 0575/3141 Copia 0,50 € - Stampa: Grafiche Badiali - Associato USPI
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VISIONOttobre 2006

PERIODICO DI INFORMAZIONEDI CONFARTIGIANATO IMPRESE

Fiera Antiquaria: le nostre proposte

Faralli: nominato Vice Presidente Unioncamere

Nunziatini: confermato presidente Artigiancredito Toscano

PSR 2005/2007: Aiuti Rimborsabili a Tasso Zero

VISIONVISIONOttobre 2006

PERIODICO DI INFORMAZIONEDI CONFARTIGIANATO IMPRESE

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Avevamo aspettative diverse da questa Legge Finanziaria. Le promesse della cam-pagna elettorale prima, le affermazioni del Presidente Prodi successivamente, ci avevano indotti a sperare ma soprattutto a credere in una legge finanziaria final-mente diversa, in grado di sostenere le imprese nel loro sforzo di rilancio e quindi di nuova competitività sui mercati internazionali, di promuovere la razionalizza-zione della spesa pubblica, di eliminare gli sprechi, di incentivare l’economia, di ridurre in maniera intelligente il cuneo fiscale.Così non è stato. Un piccolo esempio? Se consideriamo soltanto la revisione degli studi di settore e gli interventi sulle pensioni, gli artigiani pagheranno il 40% del totale dei sacrifici imposti alle aziende. Le piccole imprese rappresentano il 95% del tessuto imprenditoriale del paese. Non ci aspettavamo, anche se forse era lecito, un trattamento di favore. Ma nem-meno una penalizzazione, per di più di queste dimensioni. Il Governo ha infatti rinunciato a tagliare gli sprechi e le spese improduttive ed ha finito per colpire i

piccoli imprenditori sia sul fronte fiscale che su quello previdenziale. L’attenzione è stata concentrata sulla que-stione redistributiva e questo mentre l’obiettivo dichiarato era il recupero di competitività. Che competitività può recuperare una piccola impresa che si vede spinta ai margini di mercati già esasperati da un aggravio di costi come quello che viene dalle nuove imposte e dai nuovi contributi? Il taglio del cuneo fiscale, che per le imprese vale 5.400 milioni di euro, è concentrato per il 25% soltanto su 600 imprese.Confartigianato Imprese contesta anche il metodo utilizzato dal Governo che ha palesemente preferito il con-fronto con le organizzazioni sindacali del lavoro dipendente, accogliendo in buona parte le loro sollecitazioni ed ha reso marginale il dialogo con le categorie produttive e commerciali. E’ una scelta destinata a portare il Governo in un vicolo cieco. Già oggi la pressione fiscale e contributiva com-plessiva sui piccoli imprenditori è molto elevata. Un ulteriore intervento sulle pensioni sarebbe insostenibile e, se fosse sommato ad inasprimenti del prelievo fiscale, vanificherebbe qualsiasi beneficio che alle imprese artigiane potrebbe derivare dalla riduzione del cuneo fiscale.E mentre si prevede di aumentare i costi per artigiani e Pmi, non si hanno più notizie di possibili alleggerimenti e cioè della riduzione delle tariffe Inail. Si tratta di una battaglia di giustizia, finalizzata a sanare l’assurda spere-quazione che vede gli imprenditori artigiani versare contributi 3 volte superiori rispetto alle prestazioni ricevute dall’Inail. Non è questa la strada per favorire la ripresa e lo sviluppo. Gli artigiani e le piccole imprese non ci stanno a pagare per le mancate scelte di tagli agli sprechi e alla spesa improduttiva.

Il Segretario di Confartigianato Imprese Arezzo

Mauro Giovagnoli

UNA FINANZIARIA CONTRO GLI ARTIGIANI

EDITORIALE

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INDICE VISIONDirettore Editoriale:Mauro Giovagnoli

Direttore Responsabile: Claudio Caponi

Periodico di informazione tecnica per le imprese artigiane

Redazione e Amministrazione: Viale Spartaco Lavagnini, 45 Firenze

Redazione Provinciale: via Tiziano, 32 Arezzo

Progetto Grafico:Net Style www.net-style.itImpaginazione: Net Style, ArezzoStampa:Grafiche Badiali, Arezzo

Questo magazine è stato stampato in 6.000 copie per Confartigianato Imprese Arezzo. [email protected]

Numero verde

Con la collaborazione di Claudio Repek

Editoriale p. 03

Confartigianato: Un’Associazione Ai Vertici p.06

Fiera Antiquaria: Bella Ma Migliorabile p.07

Castiglion Fibocchi: Comune e Confartigianato Insieme Per Favorire La Nascita Di Nuove Imprese

p.07

Economia Aretina: Le Proposte Di Confartigianato Al Comune di Arezzo

p.08

Legge Finanziaria p.08

Boom Di Piccole Imprese Per New Economy, Alimentare, Fit-ness, Tutela Ambientale

p.09

Immigrati Ed Imprenditori p.09

Geos Impresa Per Le Imprese p.11

Confartigianato Formazione p.12

Servizi Per L’Impresa p.13

Artigiancredito Toscano p.18

Dalla Stabilità Allo Sviluppo p.21

Galleria Cesalpino p.21

Prodotti Tipici a Monte San Savino p.22

Estetiste una nuova Regolamentazione p.22

Fermo Nazionale Del Trasporto p.23

Certificazione Energetica, Risparmio Per Le Famiglie p.23

Lavanderie & Cantieri: Confartigianato & Falea p.24

Expo Detergo Iternational p.25

Convegno In Valdarno Sulle Energie Rinnovabili p.25

Il Trionfo Rinascimentale a Museum Image p.25

OroGemma: Aumentano I Visitatori Ma I Problemi Rimangono p.26

Fiere: Istanbul e Macef p.27

Un Click ed Ecco Un Vero Sorriso p.28

Geni E Sapori p.28

Il Consiglio Direttivo di Confartigianato Imprese Arezzo p.29

La Struttura di Confartigianato Imprese Arezzo p.30

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“Soddisfatto? Di più”. Giovan Bat-tista Donati, Presidente provin-ciale di Confartigianato Imprese Arezzo, commenta con entu-siasmo la nuova “bandiera” che l’associazione aretina ha piantato nella cartina d’Italia: Pietro Fa-ralli vice Presidente nazionale di UnionCamere. “La prima soddisfazione – afferma Donati è relativa al riconoscimen-to del valore di Pietro. Noi abbia-mo avuto modo di conoscerlo alla guida della nostra associazione e prima ancora nel suo ruolo di Presidente del Gruppo Giovani. Il suo valore è stato confermato nel difficile compito di Presidente della Camera di Commercio. Sta svolgendo il compito in modo ot-timo ed il riconoscimento è giunto anche attraverso questa sua no-mina a vice Presidente nazionale dell’unione che raggruppa gli enti camerali del paese. Anche grazie a lui molti temi cari agli impren-ditori aretini sono giunti sui tavo-li nazionali. La sua dinamicità ha assegnato nuovi ruoli e maggior peso all’ente camerale aretino che si è piazzato ai primi posti della classifica nazionale delle Camere di Commercio, per efficienza eco-nomica ed organizzativa. Quella

aretina è infatti una delle pochis-sime ad aver ottenuto la certifica-zione UNI EN ISO 9001:2000 per tutti i servizi erogati ed è la prima Camera di Commercio in Toscana e fra le prime in Italia per capacità di investimento sul territorio”. Non dimentichiamo poi che lo stesso Faralli è da tempo Presiden-te di Assicor, l’Associazione Inter-camerale per il Coordinamento e per lo Sviluppo del-l’Oreficeria che riuni-sce i principali prota-gonisti del sistema dei distretti orafi nazionali (Camere di Commer-cio, Associazioni del settore, Enti Fiera) e che sotto la sua Pre-sidenza è divenuta un importante punto di riferimento per il comparto, nonché in-terlocutore privilegiato per la definizione delle politiche nazionali del settore.La sua nomina ai ver-tici di Unioncamere apre nuove prospettive all’intero sistema eco-nomico aretino: “finora – ricorda Pietro Faralli

– queste cariche erano appannag-gio degli esponenti delle maggiori Camere di commercio italiane. Adesso, grazie anche all’azione di Confartigianato, una realtà come la nostra arriva ai vertici di Union-camere. Si tratta del riconosci-mento del buon lavoro svolto in questi anni: basta ricordare che è la prima in Italia per la capacità di reinvestire risorse sul territorio e che è la tredicesima per investi-menti nelle infrastrutture”.

Bene il presente, quindi, ma anco-ra più interessante il futuro: “Arez-zo – sottolinea Faralli – può adesso entrare nel circuito nazionale dove si possono decidere i sistemi e le finalità delle risorse”. Ed il nuovo vice Presidente di Unioncamere cita un esempio: “pensiamo al fondo di perequazione che è de-stinato a sostenere le Camere di Commercio più “deboli” e quindi con meno risorse. E’ un fondo che dispone tra i 18 ed il 19 milioni di euro all’anno”.

Confartigianato, Un’assoCiazione ai “VertiCi”La soddisfazione dell’associazione aretina per la nomina di Pietro Faralli a vice Presidente di UnionCamere

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Nei giorni scorsi i Dirigenti di Con-fartigianato Imprese Arezzo hanno incontrato il Sindaco e la giunta Comunale di Castiglion Fibocchi.Oggetto dell'incontro, che si è svol-to in un clima particolarmente col-laborativo, sono state alcune pro-poste della categoria per iniziative da intraprendere nel territorio co-munale e già formalizzate da Con-fartigianato. "Voglio sottolineare - afferma Paolo Teri, Presidente del Comitato Comunale di Castiglion Fibocchi - la grande disponibilità del Sindaco Lapini e di tutti i com-

ponenti della giunta: l'amministra-zione ha tenuto fede agli impegni presi in campagna elettorale." "Ci siamo fatti portavoce di alcune ri-chieste della categoria ed abbiamo affrontato argomenti estremamente importanti per lo sviluppo del ter-ritorio castiglionese - continua Teri. In particolare, in vista dell'adozione del piano strutturale, abbiamo for-malizzato alcune nostre osserva-zioni in merito alla realizzazione di nuove aree produttive. Inoltre sono state formulate alcune osservazio-ni in merito ai criteri regolamentari

sulla tassazione locale." "Infine stia-mo sviluppando un progetto che possa, attraverso una partnership tra Comune di Castiglion Fibocchi e Confartigianato, favorire la nasci-ta di nuove e giovani imprese (con un occhio di riguardo per quelle femminili) nel territorio comunale." "Abbiamo concordato - conclude Teri - di incontrarsi periodicamen-te: solo una costante collaborazio-ne renderà possibile affrontare e risolvere con il massimo successo tutte le problematiche che riguar-deranno la nostra categoria."

E’ un appuntamento ormai storico, quello con la Fiera Antiquaria di Arezzo. “Il suo valore e la sua qua-lità sono indiscutibili – commenta Alfredo Borgogni del Direttivo le-gno arredo di Confartigianato Im-prese e componente del comitato tecnico della Fiera. Ma riteniamo che alcuni aggiustamenti possano migliorarla ulteriormente”.E’ quindi necessario perfezionare le procedure per l'allestimento iniziale dei banchi, la cosiddetta spunta, in quanto spesso la fiera risulta ope-rativa al sabato con forte ritardo. Potrebbe essere messo in atto un

meccanismo per sveltire la spunta, prevedendo che gli operatori con posteggi in concessione comuni-chino preventivamente l'eventuale assenza”. Dall’apertura alla chiusura: “troppo spesso, anche nel periodo estivo – ricorda Borgogni - alcuni espositori cominciano a smontare i banchi con eccessivo anticipo rispetto alla chiu-sura della manifestazione entrando anche con i mezzi all'interno della Fiera. Per questo motivo suggeria-mo di portare alle ore 19 l'orario previsto dal regolamento, almeno nel periodo estivo. Analogamente si potrebbe non concedere accesso ai mezzi fino alla stessa ora”. Ed a proposito di orari, Confartigianato Imprese chiede l'accensione dell'il-luminazione di piazza Grande alle ore 16 nel periodo invernale.Un problema particolare è rappre-sentato dagli organi direttivi della fiera: “proponiamo l'allargamento del comitato tecnico a 4 membri, due di espressione delle associazio-ni artigiane, due delle associazioni del commercio oltre agli attuali rap-presentanti dell'Amministrazione Comunale. Il comitato tecnico, che è opportuno prevedere da statuto,

elegge tra i 4 membri indicati dalle associazioni il Presidente. Ritenia-mo indispensabile, al fine di garan-tire il dovuto collegamento tra i vari organismi direttivi, che il Presidente del comitato tecnico divenga auto-maticamente membro del consiglio di amministrazione”. Infine la riqualificazione della Fiera. Borgogni mette al primo posto il miglioramento del livello delle mer-ci esposte, elemento fondamenta-le per aumentare l'attrattività della manifestazione. “A questo scopo potrebbe essere utile riservare alcu-ni posteggi per ospitare espositori in possesso di pezzi particolarmente pregiati o operatori che hanno avu-to riconoscimenti. Potrebbe, inoltre, essere promosso un premio da con-segnare ad ogni edizione per l'og-getto più curioso o pregiato posto in vendita. E' nostro parere, infine, distinguere nella zona B le zone riservate per le imprese artigiane verificando che le merci poste in vendita siano davvero prodotte da chi le commercia. Questo distin-guendo, eventualmente tutti coloro che commercializzano artigianato prodotto da altri che artigiani non sono”.

Castiglion fiboCChi: ComUne e Confartigianato insieme Per faVorire la nasCita Di nUoVe imPrese

fiera antiqUaria: bella ma migliorabileLe proposte di Confartigianato Imprese

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Il futuro dell’economia aretina. Que-sto il tema del confronto tra Confarti-gianato Imprese ed il nuovo assesso-re alle attività produttive del Comune di Arezzo, Piero Ducci. “E’ stato un incontro positivo – commenta Ser-gio Bianchini, Presidente del Comi-tato comunale di Confartigianato Imprese. Abbiamo concordato sulla necessità di una sinergia tra i princi-pali enti pubblici per il sostegno al-l’economia locale. Pensiamo quindi, in particolare, a Comune, Provincia e Camera di Commercio. Senza ov-viamente escludere la Regione To-scana, che rimane un fondamentale punto di riferimento”.Confartigianato ha sollecitato un forte impegno pubblico sul difficile fronte della sburocratizzazione: “il nostro paese – commenta Bianchini – ha purtroppo una lunga e conso-lidata tradizione che comporta per le imprese perdite di tempo e di denaro. Una situazione che diven-ta ancora più pesante per le Pmi e per quelle artigiane. Una soluzione

potrebbe essere rappresentata dallo sportello unico, in grado di dare ri-sposte che oggi vengono da più enti. In questo senso ci rassicurano le pa-role dell’assessore che si è già attiva-to per realizzare una rete informati-ca che colleghi i vari uffici pubblici”. A questo proposito, in linea con le novità introdotte dall’ultimo decreto Bersani, auspichiamo in tempi brevi una semplificazione delle procedure amministrative e burocratiche per le attività artigiane del settore alimenta-re, che consentono sia la consuma-zione in loco sia l’utilizzazione del suolo pubblico.Nel suo incontro con l’assessore Ducci, la delegazione del comitato comunale di Confartigianato Impre-se ha sottolineato l’importanza di una cultura della legalità, valida sotto ogni punto di vista ed essenziale per garantire la leale concorrenza tra le imprese. “Fondamentali sono poi le infrastrutture – prosegue Bianchini. Pensiamo alle strade ma anche alle “autostrade informatiche” che sono

indispensabili per lo svolgimento di qualsiasi attività imprenditoriale”.Infine uno specifico problema della realtà aretina: il Piano strutturale ed il futuro Regolamento urbanistico. “Arezzo ha bisogno di certezze e di prospettive di sviluppo – afferma Bianchini. Pensiamo quindi alla va-lorizzazione del centro storico, al piano della mobilità, alla realizzazio-ne di importanti infrastrutture viarie nel contesto urbano. Problemi che vanno affrontati senza alcuna pre-giudiziale con l’obiettivo di garantire un nuovo sviluppo sostenibile alla città”.Infine una proposta che nasce dalla progressiva trasformazione del si-stema produttivo aretino: “abbiamo proposto al Comune – conclude Bianchini – di investire risorse per la riconversione di aziende orafe che hanno cessato o stanno cessando l’attività. Investimenti, quindi, per la formazione e la riqualificazione dei dipendenti verso settori produttivi che necessitano di manodopera.”

“E’ stato tradito il metodo del-la concertazione. Non ci stiamo a subire quello che percepiamo come un atteggiamento pregiu-diziale verso il lavoro autonomo e il mondo dell’impresa, in con-trapposizione con il lavoro dipen-dente ed il pubblico impiego”.Così il Presidente Giorgio Guer-rini sintetizza le motivazioni che hanno spinto l’Assemblea Con-fartigianato a proclamare inizia-tive di protesta contro la legge Finanziaria che culmineranno in una manifestazione pubblica alla fine di ottobre.“Tra revisione degli studi di set-tore, aumento dei contributi pre-videnziali, introduzione dei con-tributi sugli apprendisti – spiega Guerrini - la Finanziaria coste-rà alle imprese artigiane 2.261

milioni di euro nel 2007, cui si aggiungeranno altri 131 milioni di euro nel 2008. In pratica, le nostre imprese sopporteranno il 40% del totale dei sacrifici im-posti dalla manovra alle imprese. Non mi sembra questa la strada migliore per rilanciare la com-petitività del sistema imprendi-toriale e non mi sembra sia stato rispettato l’impegno contenuto nel Dpef di rilanciare lo sviluppo e di tagliare le spese improdut-tive”.“Il fatto ancora più paradossale – aggiunge - è che i benefici del-la riduzione del cuneo fiscale per le nostre imprese, pari a 329 mi-lioni di euro, verranno annullati dall’aumento dei contributi sugli apprendisti che costa 330,5 mi-lioni di euro. Colpire l’apprendi-

stato significa colpire la modalità più diffusa nell’artigianato per inserire i giovani nel mondo del lavoro, per trasmettere la cultura del fare e del saper fare”.“Ma la cosa più odiosa e inac-cettabile – aggiunge Guerrini – consiste nel fatto che, mentre la discussione sulla riforma del-le pensioni dei lavoratori dipen-denti è stata rinviata al prossimo anno, l’aumento dei contributi previdenziali degli artigiani en-trerà subito in vigore, e per di più è stato deciso a nostra insaputa con un accordo tra il Ministro del Lavoro e Cgil, Cisl e Uil”.Ecco la stima di Confartigianato sull’impatto della legge Finan-ziaria sulle imprese artigiane

eConomia aretina: le ProPoste Di Confartigianato imPrese al ComUne Di arezzoIncontro con l’assessore alle attività produttive Piero Ducci. Le priorità dell’associazione di via Tiziano

legge finanziaria: traDito il metoDo Della ConCertazione.

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L’opinione del Presidente della Con-sulta delle Categorie Fabio ParigiInternet, buona cucina, benessere fisi-co stimolano la vivacità imprenditoria-le. I nuovi stili di vita degli italiani han-no infatti contribuito a far nascere, dal 2002 al primo trimestre 2006, 34.700 piccole imprese soprattutto nei settori dell’information technology, delle atti-vità ricreative e del fitness, dell’agroali-mentare, della tutela ambientale.I centri benessere, con un tasso di crescita del 69,3% dal 2002 ad oggi, detengono il record di natalità im-prenditoriale – ricorda Fabio Parigi,

Presidente della Consulta delle ca-tegorie di Confartigianato Imprese Arezzo. Anche il turismo si conferma grande ‘motore’ di piccola imprendi-torialità. Continua la tendenza positi-va dei settori dell’informatica e teleco-municazioni con un tasso nazionale di incremento del 20,1%. E il settore si popola di nuovi mestieri: si va dall’ani-matore digitale che costruisce musei virtuali al riparatore di computer on line. Ma la rivoluzione tecnologica apre spazi anche per la trasformazio-ne e la rinascita di vecchi mestieri che oggi sembrano in declino: se la casa

del futuro sarà tutta cablata e ‘in rete’ serviranno i cyber-idraulici in grado di effettuare la manutenzione degli elet-trodomestici ‘intelligenti’, dalla lavatri-ce telecomandata al frigorifero che fa la spesa da solo”.Aumentano i buongustai e negli ultimi 4 anni, le imprese di questo comparto sono cresciute dell’11,9%, “Segnalia-mo in particolare – evidenzia Parigi - le buone performances delle attivi-tà di gelateria (+18,8%) e di pasticce-ria (+14,8%). La tutela dell’ambiente, poi, ha fatto aumentare dell’11,3% le piccole imprese che si occupano di smaltimento rifiuti e diventano sem-pre più numerosi gli esperti di disin-quinamento, i progettisti e installatori di aree verdi, i tecnici in energia eolica e fonti rinnovabili, i riciclatori dei rifiuti hi-tech che vengono prodotti in quan-tità sempre più abbondante”.

Fare impresa è la strada scelta dal 13% degli immigrati per integrar-si nel nostro Paese. Sono infat-ti 372.058 gli stranieri, dei quali 286.542 extracomunitari, alla guida di un’impresa, pari al 4,7% del tota-le degli imprenditori operanti Italia. Il 15,3% di questi imprenditori, vale a dire 56.822 (di cui 5.782 donne), opera nell’artigianato.“Le attività degli artigiani extraco-munitari – ricorda Domenico Gam-bacci, vice Presidente della Consulta categoria di Confartigianato Imprese Arezzo - si concentrano nel settore delle costruzioni (68,3% del totale). Seguono il tessile-abbigliamento (9,4%), i trasporti (7,4%), l’estrazione e lavorazione metalli (4,2%), i servi-zi alle imprese (2,7%) e l’alimentare (2,5%)”.Gli imprenditori artigiani extraco-munitari provengono per il 48,5% dai Paesi dell’Europa non comunita-ria (soprattutto da Albania, Romania e Svizzera), per il 25,7% dall’Africa (Marocco, Egitto e Tunisia), per il 13,2% dall’Asia (di cui il 9,3% cine-

si), per il 9,3% dall’America Latina (prevalentemente Argentina e Brasi-le) ed infine dal Nord America per il 2,4% e dall’Oceania per lo 0,9%.“Secondo l’Osservatorio di Confar-tigianato – sottolinea Gambacci - gli imprenditori artigiani stranieri sono prevalentemente maschi (89,8%) e relativamente giovani: circa un terzo ha meno di 35 anni e poco più della metà ha tra i 35 e i 45 anni. Il 41% degli artigiani stranieri è diplomato e il 15,4% è in possesso di laurea”.Sei stranieri su dieci hanno aperto l’attività artigiana negli ultimi 5 anni. L’avvio di impresa è stato preceduto da un’esperienza, nel paese d’origi-ne, soprattutto di lavoro operaio, an-che se il 16,2% aveva già esercitato in patria una attività imprenditoriale. Per l’86% degli imprenditori artigia-ni stranieri la prima occupazione in Italia è stata di lavoro dipendente.“Le principali difficoltà indicate dagli imprenditori extracomunitari – conclude Domenico Gambacci - sono l’individuazione della clientela e la continuità del lavoro (21,2%), a

cui segue l’eccessiva burocrazia an-che per l’avvio dell’attività (19,4%). Ulteriore problema segnalato ri-guarda l’accesso ai finanziamenti bancari (13,6%), i pregiudizi della clientela e i problemi di razzismo (per il 12,9% dei casi) e i ritardi nei pagamenti (10,6%). A giudizio degli artigiani stranieri, la semplificazione delle pratiche burocratiche (19,1%) e la riduzione della pressione fiscale (17,7%) rappresentano i principali elementi per favorire la diffusione delle attività produttive degli immi-grati”.Per quanto riguarda l’inserimento nelle imprese italiane di personale extracomunitario, le piccole imprese sono la destinazione dell’84,8% del-la nuova occupazione dipendente extracomunitaria. Le imprese di pic-cola dimensione sono anche quelle che segnalano le maggiori difficoltà (88,3% del totale delle imprese che assumono stranieri) di reperimento di personale extracomunitario da inserire in azienda.

boom Di PiCCole imPrese Per new eConomy, alimentare, fitness, tUtela ambientale

La classifica dei settori ‘in ascesa’tasso crescita imprese (anno 2002 - I trimestre 2006)Settori %1. Centri per il benessere fisico + 69,32. Costruzione e riparazione imbarcazioni sportive e da diporto + 37,73. Informatica e telecomunicazioni + 20,14. Alimentare e bevande + 11,95. Smaltimento rifiuti e riciclo materiali + 11,3Fonte: Ufficio studi Confartigianato su dati Movimprese

immigrati eD imPrenDitoriNon soltanto “vu cumprà” e manovalanza: in Italia 286.542 extracomunitari sono titolari d’impresa. La burocrazia percepita come problema più grave del razzismo

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"STIAMO PREPARANDO la nuova guida convenzioni 2007 e che le imprese associate che intendono atti-vare una convenzione a favore dei soci confartigianato possono prendere contatto con il Responsabile del Tesseramento Sig. Francesco Meacci 0575-314246 o inviando direttamente l'allegata scheda convenzione".

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Amianto: Approvato Il Nuovo Decreto.

Abrogato il D.lgs 277/91Il Consiglio dei Ministri n. 7 del 14 luglio 2006 ha approvato in via defi-nitiva il decreto legislativo di attuazione della Direttiva 2003/18/CE sulle prescrizioni di sicurezza e salute dei lavoratori contro i rischi connes-si con una esposizione all’amianto durante il lavoro, sul quale si sono espressi la Conferenza Stato-Regioni (che avevano avanzato richiesta di alcune modifiche) e le Commissioni parlamentari.

Il nuovo decreto introduce il Titolo VI-bis nel D.Lgs. 626/94: Articoli da ART. 59-bis a 59-septiesdecies) ed innova anche le sanzioni (art. 89).A decorrere dalla data di entrata in vigore del nuovo decreto (15 gg dopo la pubblicazione sulla G.U.), sono abrogate le disposizioni di cui al Capo III del decreto legislativo 15 agosto 1991, n. 277.

Il nuovo decreto sull’amianto nel rinnovare la normativa di tutela dei lavoratori esposti tiene conto del quadro legislativo nazionale in merito che da tempo vieta le attività di produzione, e l’utilizzo di questo minerale, le eventuali esposizioni professionali sono oggi legate alle sole attività di bonifica.I valori limite di esposizione professionale sono ridotti al livello di 100 f/l. La norma fornisce contenuti tecnici per la valutazione dell’esposizione (misura della concentrazione di fibre aerodisperse) e fa riferimento espli-cito al DM 14/5/1996 che definisce i requisiti dei laboratori in grado di effettuare questo tipo di misure. Viene inoltre stabilito l’obbligo che qualsiasi attività di demolizione e di rimozione possa essere effettuata solo da imprese iscritte all’albo dei bonificatori.La normativa sulla sorveglianza sanitaria viene innovata lasciando ampia facoltà al medico competente di stabilire il protocollo di accertamenti e abolendo le norme previgenti del 1965 e del 1987. Gli obblighi docu-mentali sono in gran parte semplificati.

I Vantaggi Della Certificazione Di Qualità

Recentemente sono stati diffusi i risultati di una ricerca che ha indagato quale tipo di percezione i consumatori hanno delle norme ISO 9000. Essa rappresenta in un certo senso una novità nel settore in quanto segna una discontinuità con gli studi precedenti, sviluppati in un ottica "business to business".Quest'ultima ricerca esce invece dall’angolo visuale degli addetti ai lavori, per mettersi dal punto di vista del-l’utente finale, del cittadino e del consumatore. La convinzione che sta alla base di questo lavoro – sviluppato da James Tannock ed Henry Brown del-l’Università di economia di Nottingham – può essere riassunta in una domanda ovviamente retori-ca: non sarebbe utile per le organizzazioni che investono nella certificazione dei sistemi di gestione per la qualità sapere come – e in che misura - questo migliora la loro immagine agli occhi del consumatore? La risposta sta, appunto, negli esiti di questa preziosa ricerca eseguita, dal punto di vista operativo, dalla socie-tà Ipsos, tramite interviste a un campione di 1.012 adulti residenti nel Regno Unito. Lo studio ha rilevato che più di un quarto degli intervistati (26%) conosce le norme ISO 9000. Questi "con-sumatori consapevoli" sono prevalentemente maschi, tra i 35 e i 54 anni, pienamente inseriti nel mondo del lavoro e di medio-alto status sociale. Ciò riflette il fatto che questa fascia ha probabilmente più a che fare, nella sfera lavorativa, con i sistemi di gestione e pertanto ha una maggior familiarità con le norme della famiglia ISO 9000. In questo ambito le certificazioni di qualità sono viste positivamente al punto che la gente tende a percepire i prodotti e i servizi della società certificata in conformità a tali norme come di maggior qualità. La ricerca mette in luce un altro aspetto strettamente collegato al precedente: là dove cresce la conoscenza delle norme sulla qualità, cresce conseguentemente il giudizio positivo sull’organizzazione che le adotta. Que-sto risultato spinge gli autori a sottolineare come le attività commerciali potrebbero ricavare enormi vantaggi da una più diffusa e generale conoscenza delle norme ISO 9000 da parte dei consumatori. Un altro dato significativo – naturale conseguenza di quanto sopra illustrato - riguarda la propensione all’ac-quisto: i consumatori che conoscono le norme della famiglia ISO 9000 sono maggiormente portati a ricono-scere nella certificazione di qualità il fattore determinante nella fase decisionale di acquisto del prodotto o del servizio. Ciò significa che - in particolare per quelle organizzazioni che hanno rapporti diretti con il cliente/consuma-tore - la certificazione di conformità alla norma UNI EN ISO 9001:2000 "Sistemi di gestione per la qualità - Requisiti" si traduce in un vantaggio immediato ed evidente.

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VISION 12

Confartigianato Imprese Arezzo propone una vasta offerta di programmi formativi destinati alle aziende ed agli individui.Le attività di Formazione sono suddivise in segmenti di offerta che si riferiscono alle categorie di appartenenza delle imprese e dei loro dipendenti.Sono aperte le iscrizioni per:

FORMAZIONE OBBLIGATORIA

D.lgs 626/94

Corso RSPPCorso RSLCorso Addetto Pronto soccorsoCorso Addetto AntincendioCorso Mulettisti

Settore AlimentareCorso Normativa HACCP D.g.R. 1388/2004

Settore AutotrasportiAccesso alla Professione per Autotrasportatori ADR

Settore Odontotecnico/OdontoiatricoECM Educazione Continua in Medicina

FORMAZIONE di BASE

Corsi di Lingua Corsi di Informatica

FORMAZIONE SPECIALISTICA

Corso di Tecniche di PasticceriaCorso sui Servizi di Accoglienza per AgriturismiCorso di Fotografia digitale per professionistiCorso di Fotografia Analogica e Digitale per AmatoriCorso Avanzato di Photoshop.Corso per Operai sarti Addetti Macchina PianaSeminari e Corsi per Imprenditori e ManagerCorsi sul Controllo di Gestione

Il Servizio Formazione di Confartigianato Imprese Arezzo supporta, dove possibile, la richiesta di finan-ziamenti con l’utilizzo dei fondi quali: Fondo Sociale Europeo, Camera di Commercio, Fondo Artigianato, Provincia di Arezzo.

Per Informazioni sui Corsi• tel. 0575/389016 • e-mail [email protected]• fax al 0575/383903

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SERVIZI PER L’IMPRESA

sCaDenzario ContrattUaleCCNL autotrasporto e spedizione merci artigianato.Si ricorda alle aziende artigiane dell’autotrasporto e spedizione merci aderenti a Confartigianato che con il mese di ottobre 2006 deve essere erogata la seconda ed ultima tranche di una tantum prevista dall’accordo di rinnovo del CCNL siglato in data 2 dicembre 2005

manoVre bis- DeCreto “bersani” In data 3 agosto 2006 il Parlamento ha approvato in via definitiva il D.L. n. 223/2006, recante misure urgenti per lo sviluppo, la crescita e la promozione della concorrenza e della competitività, per la tutela dei consu-matori e per la liberalizzazione di settori produttivi. Tra le disposizioni più rilevanti per i datori di lavoro si segnalano:1. Responsabilità solidale del committente nei contratti di appalto di opere e servizi2. Gestione dei cantieri edili3. Prevenzione del lavoro nero

1. CONTRATTI DI APPALTO DI SERVIZI E OPEREViene esteso il principio, già previsto, della responsabilità solidale tra l’appaltatore e il subappaltatore per quanto dovuto da quest’ultimo al personale, relativamente a RETRIBUZIONI, CONTRIBUTI PREVIDENZIA-LI ED ASSICURATIVI e IRPEF.Le norma entrerà in vigore dopo l’emanazione di un decreto interministeriale che dovrebbe uscire entro l’11 novembre 2006;

2. GESTIONE DEI CANTIERI NEL SETTORE EDILE• ASSUNZIONI DI PERSONALE DIPENDENTE E O COLLABORATORILa comunicazione di assunzione al centro per l’impiego da parte delle imprese edili dovrà avvenire almeno il giorno prima dell’assunzione. Tale norma è in vigore dal 12 agosto 2006.

• BADGE di RICONOSCIMENTODal 1° ottobre 2006, tutto il personale che opera nei cantieri edili dovrà portare una tessera di riconosci-mento (c.d. “badge”) con fotografia, generalità (nome cognome luogo e data di nascita) e nome dell’impresa o del datore di lavoro da cui dipende (requisiti necessari).L’obbligo grava anche sui lavoratori dipendenti ed autonomi che operano nei cantieri (titolari, soci, collabo-ratori ecc di aziende del settore edile e non) a prescindere dall’inquadramento previdenziale o contrattuale (quindi, anche per le imprese come, ad esempio, quelle di impiantistica non inquadrate come “edili”)

I datori di lavoro che occupano nel cantiere meno di dieci dipendenti (nel computo sono compresi anche coloro che sono titolari di contratti con prestazioni autonome o con tipologie formative come l’inserimento o l’apprendistato) possono optare per un registro di cantiere, vidimato dalla Direzione Provinciale del La-voro competente per territorio, da tenersi sul luogo di lavoro ove vanno riportati gli estremi del personale giornalmente impiegato nei lavori (dati anagrafici e luogo di nascita)

Sono previste nuove sanzioni relative al mancato rispetto di quanto appena detto. Esse presentano due singolarità: non sono diffidabili ex art. 13 del D. L.vo n. 124/2004 e sono applicabili anche nei confronti del lavoratore che non esponga il cartellino consegnatogli dal datore di lavoro. Le sanzioni vanno da 100 a 500 euro per ogni lavoratore (a carico del datore) e da 50 a 300 euro (a carico del lavoratore).

• REGOLARITA’ DEL CANTIEREViene prevista la possibilità concessa al personale ispettivo di sospendere l’attività delle imprese che opera-no nei cantieri edili e non.Tale provvedimento può trovare applicazione nei seguenti due casi:-quando venga accertato l’impiego di personale “in nero” in misura pari o superiore al 20% della forza operante nel cantiere;-in caso di reiterate violazioni delle norme che regolano la durata massima dell’orario di lavoro e i riposi giornalieri o settimanali. Tale disposizione è in vigore dal 12 agosto 2006;

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SERVIZI PER L’IMPRESA

• REGOLARITA’ CONTRIBUTIVALe imprese edili non in regola con il DURC o che abbiano riportato condanne in materia di sicurezza sul lavoro nell’ultimo quinquennio, passate in giudicato, non possono usufruire della riduzione contributiva “ex lege” n. 341/1995 (11,50%);

3. LAVORO NEROLa c.d. “maxi – sanzione” sul “lavoro nero” dell’Agenzia delle Entrate è sostituita, a partire dal 12 agosto 2006, da altra sanzione di competenza della DPL compresa tra 1.500 e 12.000 euro, oltre a 150 euro per ogni giornata di prestazione effettiva per ogni lavoratore. La sanzione per l’omesso versamento dei contri-buti ex art. 116, comma 8, della legge n. 388/2000, non può essere inferiore a 3.000 euro.

altre DisPosizioni Della manoVra bis TASSAZIONE DEGLI INCENTIVI ALL’ESODOCome è noto, la voce “incentivi all’esodo”, è ricorrente ed ha facilitato il raggiungimento di soluzioni tran-sattiveIl DPR n. 917/1986 prevedeva la tassazione agevolata dell’incentivo all’esodo corrisposto a:• lavoratrici con più di 50 anni;• lavoratori con più di 55 anni.In particolare, le somme erogate al fine di incentivare l’esodo dei suddetti soggetti venivano tassate, fino ad oggi, con un’aliquota “pari alla metà di quella applicata per la tassazione del trattamento di fine rapporto”.

La norma, di favore, ora è cambiata in quanto l’art. 19, comma 4 –bis del DPR n. 917/1986, è stato abroga-to, pur se alcuni effetti possono protrarsi nel tempo.Come ribadito dunque anche dall’Agenzia delle Entrate la disciplina di favore continua ad applicarsi con riferimento:-alle somme corrisposte in relazione a rapporti di lavoro cessati prima del 4 luglio 2006;-alle somme corrisposte in relazione a rapporti di lavoro cessati anche successivamente a tale data, ma sulla base di atti o accordi di data certa anteriore al 4 luglio 2006.

DETERMINAZIONE DELLA BASE IMPONIBILE PER I SOGGETTI NON RESIDENTIIl comma 1, articolo 3 del TUIR, recante disposizioni per l’individuazione della base imponibile dei sogget-ti residenti e non residenti, con la L. 223/2006 viene riformulato nei seguenti termini: -per i soggetti non residenti, a parziale modifica di quanto previsto dalla disposizione previgente, l’imposta si applica soltanto sui redditi prodotti nello Stato senza alcun beneficio fiscale. Pertanto, ai soggetti non residenti, in relazione ai redditi prodotti in Italia, non vanno riconosciuti le deduzioni ex articolo 11 (no tax area) e 12 del TUIR (deduzioni per carichi di famiglia).Il mancato riconoscimento, sui redditi prodotti in Italia da soggetti non residenti, della deduzione di cui all’articolo 11 del TUIR (no tax area), è così motivato dall’Agenzia dell’Entrate: -la deduzione in oggetto, che opera in favore di tutti i contribuenti a prescindere dalla tipologia di reddito prodotta, è finalizzata a garantire la progressività dell’imposizione e per tale ragione si commisura al red-dito complessivo di ciascun contribuente.-il reddito complessivo è un attendibile indicatore della capacità reddituale del contribuente solo per i sog-getti residenti, i quali sono tassati in Italia con riferimento a tutti i loro redditi, ovunque prodotti. -per i non residenti, invece, il reddito percepito in Italia potrebbe costituire solo una parte del reddito complessivo che viene assoggettato a tassazione nel Paese di residenza e quindi costituisce un parametro insufficiente della capacità reddituale complessivaPer tale motivo, il legislatore ha ritenuto opportuno escludere l’applicazione della no-tax area per il non residente, sul presupposto che sarà il suo Stato di residenza, che conosce tutti i suoi redditi, ovunque pro-dotti, a riconoscergli eventuali benefici collegati alla capacità reddituale complessiva

L’Agenzia, infine, fornisce indicazioni in merito alla decorrenza delle nuove disposizioni e agli adempimen-ti a carico dei sostituti d’imposta. Com’era prevedibile, la norma in esame, poiché riferita alla determinazione dell’IRPEF, imposta dovuta per anni solari, trova applicazione a decorrere dal periodo d’imposta 2006.Pertanto, puntualizza l’Agenzia, sulle retribuzioni corrisposte a decorrere dal 4 luglio 2006 (data di entrata in vigore del Decreto Legge n. 223/2006), il sostituto d’imposta non dovrà più riconoscere la no tax area (deduzione ex articolo 11 del TUIR).

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SERVIZI PER L’IMPRESA

Per quanto concerne il recupero delle quote di deduzione riconosciute nel periodo antecedente, il sostituto può o provvedere in sede di conguaglio di fine anno ovvero di fine rapporto, o distribuire il maggior onere fiscale sui periodi di paga al fine di evitare un aggravio per i contribuenti interessati.

SCADENZA MODELLO 770 E MODELLO CUDMod. 770Attualmente i termini di presentazione in via telematica per il Modello 770, in base all’articolo 4, commi 3-bis e 4-bis del DPR n. 322 del 22 luglio 1998, sono:il 30 settembre dell’anno successivo a quello di riferimento per il Modello 770 Semplificato,il 31 ottobre dell’anno successivo a quello di riferimento per il Modello 770 Ordinario. Il nuovo termine unificato di presentazione dei Modelli 770 Semplificato e Ordinario diventa il 31 marzo dell’anno successivo a quello oggetto di dichiarazione. Tali disposizioni hanno decorrenza 1° maggio 2007, quindi interessa le dichiarazioni da presentare a partire dall’anno 2008 e riferite al periodo d’imposta 2007.

Mod. CUDAttualmente, la certificazione deve essere consegnata: entro il 15 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento, ovvero entro 12 giorni dall’eventuale richiesta del dipendente che avesse cessato il rapporto nel corso dell’anno di riferimento. Con la modifica apportata dalla manovra, il Modello CUD dovrà essere consegnato: entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di riferimento, ovveroentro 12 giorni dall’eventuale richiesta del dipendente che abbia cessato il rapporto nel corso dell’anno di riferimento. Tale disposizione, analogamente a quelle relative ai termini di presentazione del Modello 770, ha decor-renza 1° maggio 2007, pertanto interesserà il Modello CUD consegnato con decorrenza anno 2008 e riferito al periodo d’imposta 2007.

aDDizionale Del Danno biologiCo: i Versamenti entro il 16 ottobre I Decreti Ministeriali del 9 agosto 2005 e del 20 gennaio 2006 avevano stabilito l’aumento dei premi assi-curativi per la copertura degli oneri relativi al danno biologico, dovuti dalle imprese per l’anno 2003 e per l’anno 2004. In particolare, l'addizionale sui premi assicurativi per le gestioni industria e medici Rx è stata deter-minata per: l’anno 2003, nella misura pari a 0,92% del premio assicurativo dovuto per il medesimo anno;per l’anno 2004, nella misura pari a 0,32% del premio assicurativo dovuto per il medesimo anno.

Nel mese di settembre le aziende interessate, secondo quanto precisato dall’INAIL nella nota del 7 agosto 2006, riceveranno le richieste di integrazione, a mezzo raccomandata, dei premi dovuti, da versare, con Modello F24, entro e non oltre il 16 ottobre 2006.

flUssi bis – il nUoVo DeCreto Per altri 350.000 stranieriLa Conferenza Unificata ha già espresso parere positivo al nuovo decreto che autorizzerà altri 350mila ingressi per lavoro subordinato non stagionale e a breve dovrebbe arrivare il via libera delle prime com-missioni di camera e Senato. Il testo tornerà quindi alla Presidenza del Consiglio per essere finalmente pubblicato in Gazzetta ufficiale. Si tratta di altri 350mila nuovi ingressi per dare un permesso di soggiorno a chi entro il 21 luglio scorso ha trovato un datore di lavoro pronto ad assumerlo. Il decreto spiega che nell'attribuzione delle 350mila quote si darà la precedenza ai lavoratori di origine ita-liana e a quelli provenienti da Paesi che hanno sottoscritto accordi di collaborazione con l'Italia, ma è una precisazione più che altro formale. Di fatto, ci sono abbastanza ingressi per assorbire tutte le domande pre-sentate entro il 21 luglio che rispettano i requisiti per l'assunzione previsti dalla legge sull'immigrazione.

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SERVIZI PER L’IMPRESA

SCADENZARIO OTTOBRE 2006lunedì 02 ottobre 2006MODELLO DM10/2 Presentazione della denuncia mensile dei contributi previdenziali INPS dei lavoratori dipendenti (mese di agosto)MOD. 730 /2006Comunicazione al datore di lavoro o ente pensionistico di voler effettuare un minor o nessun acconto IRPEF rispetto a quello risultante dal prospetto di liquidazione (Mod. 730-3)MODELLO 770/2006 SEMPLIFICATO Invio telematico all'Amministrazione finanziaria della dichiarazione dei sostituti d'imposta che presentano il Modello 770 semplificato FONDI PREVIDENZA INTEGRATIVA Comunicazione ai fondi di previdenza integrativa/compagnie di assicurazione dell’ammonta-re dei contributi versati e non dedotti nei Modd. UNICO 2006 e 730/2006 a causa del superamento dei limiti di deducibilitàmartedì 10 ottobre 2006PERSONALE DOMESTICO Versamento dei contributi relativi al personale domestico (trimestre luglio - settembre 2006)domenica 15 ottobre 2006CONTRIBUENTI FORFETTARI (MINIMI) E MINORI (SUPERSEMPLIFICATI) Termine per l'annotazione delle operazioni fatturate o effettuate nel mese precedente e dei compensi e corrispettivi non rilevanti ai fini IVA (mese di settembre)EMISSIONE FATTURE DIFFERITE Termine ultimo per l’emissione delle fatture relative alle cessioni di beni eseguite nel mese precedente (art. 21, comma 4, D.P.R. 633/72) (mese di settembre)ANNOTAZIONE FATTURE CON IMPORTI INFERIORI A EURO 154,94 Termine ultimo per l’annotazione del documento di riepilogo delle fatture di importo inferiore a euro 154,94 relative al mese precedente (mese di settembre)ANNOTAZIONI RICEVUTE E/O SCONTRINO FISCALE Ultimo giorno per la registrazione delle operazioni relative al mese precedente per le quali si è rilasciato scontrino o ricevuta fiscale (mese di settembre)lunedì 16 ottobre 2006IRPEF RITENUTE ALLA FONTE SU REDDITI LAVORO DIPENDENTE E ASSIMILATI Versamento delle ritenute relative a redditi di lavoro dipendente e assimilati del mese precedente (mese di settembre)IRPEF ADDIZIONALE REGIONALE/COMUNALE Ultimo giorno utile per eseguire il versamento delle quote dell’addiziona-le regionale/comunale all’IRPEF, trattenuta sui redditi di lavoro dipendente/pensione (mese di settembre)IRPEF RITENUTE ALLA FONTE SU REDDITI LAVORO AUTONOMO Versamento delle ritenute relative a redditi di lavoro autonomo (mese di settembre)IRPEF ALTRE RITENUTE ALLA FONTE Versamento delle ritenute operate nel mese precedente relative a redditi derivanti da provvigioni inerenti a rapporti di commissione, agenzia, mediazione e rappresentanza di commercio, utilizzazioni di marchi ed opere dell’ingegno e associazione in partecipazione (mese di settembre)IVA LIQUIDAZIONE MENSILE Termine per procedere alla liquidazione nonché al versamento dell’imposta eventualmente a debito relativa al mese precedente (mese di settembre)IVA COMUNICAZIONE DATI DICHIARAZIONI D'INTENTO Invio telematico all'Amministrazione finanziaria dei dati relativi alle dichiarazioni d'intento ricevute nel mese precedente (mese di settembre)CONTRIBUTI INPS MENSILI Versamento all'INPS da parte dei datori di lavoro dei contributi previdenziali a favore della generalità dei lavoratori dipendenti, relativi alle retribuzioni maturate nel mese precedente (mese di settembre)GESTIONE SEPARATA INPS Versamento da parte dei committenti e degli associanti del contributo previdenziale sui com-pensi corrisposti nel mese precedente (mese di settembre)venerdì 20 ottobre 2006VERIFICHE PERIODICHE REGISTRATORI DI CASSA Invio telematico all'Agenzia delle Entrate dei dati relativi alle verifiche periodiche dei registratori di cassa da parte dei laboratori e fabbricanti abilitati (verifiche effettuate nel III trimestre 2006)MOD. 730/2006 Trasmissione telematica all'Amministrazione finanziaria dei Modd. 730 relativi ai redditi 2005 da parte del CAF o del professionista abilitato o del sostituto d'impostaIVA COMUNITARIA, PRESENTAZIONE ELENCHI INTRASTAT MENSILI Presentazione degli elenchi riepilogativi delle ces-sioni e degli acquisti intracomunitari registrati o soggetti a registrazione (mese di settembre)CONTRIBUTI PREVINDAI TRIMESTRALI Versamento dei contributi previdenziali integrativi a favore dei dirigenti di azien-de industriali relativi alle retribuzioni maturate nel trimestre (trimestre luglio - settembre 2006)mercoledì 25 ottobre 2006DENUNCIA ENPALS MENSILE Presentazione della denuncia dei contributi per i lavoratori dello spettacolo (mese di set-tembre)DENUNCIA ENPALS TRIMESTRALE Ultimo giorno utile per il datore di lavoro per la presentazione della denuncia contri-butiva relativa alle retribuzioni corrisposte nel trimestre (trimestre luglio - settembre 2006)DENUNCIA INPS TRIMESTRALE LAVORATORI AGRICOLI Presentazione della denuncia delle retribuzioni degli operai agricoli su modello cartaceo (trimestre luglio - settembre 2006)martedì 31 ottobre 2006DICHIARAZIONE UNIFICATA ANNUALE (redditi, IVA, IRAP, 770 ordinario) - 2006 Trasmissione telematica da parte dei soggetti abilitati diversi da banche e poste, della dichiarazione unificata annuale delle persone fisiche e delle società di persone e dei soggetti IRES relativamente all'esercizio chiuso nel 2005DICHIARAZIONE ANNUALE IVA Termine per la presentazione in via telematica della dichiarazione annuale IVA da parte dei contribuenti che non presentano la dichiarazione annuale unificata (anno 2005)MODELLO 770/2006 ORDINARIO Termine ultimo per l'invio all'Amministrazione finanziaria della dichiarazione dei sosti-tuti d'imposta, Modello 770 ordinario, in forma autonoma

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SERVIZI PER L’IMPRESA

MOD. 730/2006 Consegna al CAF o al professionista abilitato del Mod. 730 - integrativo da parte del lavoratore dipenden-te o pensionato che ha già presentato il Mod. 730/2006IVA COMUNITARIA, PRESENTAZIONE ELENCHI INTRASTAT TRIMESTRALI Termine per la presentazione degli elenchi riepilogativi delle cessioni intracomunitarie registrate o soggette a registrazione (trimestre luglio - settembre 2006)IVA - RIMBORSO/COMPENSAZIONE TRIMESTRALE Termine per la richiesta di rimborso/compensazione dell'IVA a credi-to del trimestre precedente (trimestre luglio - settembre 2006)MODELLO DM10/2 Presentazione della denuncia mensile dei contributi previdenziali INPS dei lavoratori dipendenti (mese di settembre)DENUNCIA EMENS Invio telematico all'INPS della denuncia delle retribuzioni e dei compensi corrisposti nel mese prece-dente a dipendenti e lavoratori assimilati (mese di settembre)

SCADENZARIO NOVEMBREmercoledì 15 novembre 2006CONTRIBUENTI FORFETTARI (MINIMI) E MINORI (SUPERSEMPLIFICATI) Termine per l'annotazione delle operazioni fatturate o effettuate nel mese precedente e dei compensi e corrispettivi non rilevanti ai fini IVA (mese di ottobre)EMISSIONE FATTURE DIFFERITE Termine ultimo per l’emissione delle fatture relative alle cessioni di beni eseguite nel mese precedente (art. 21, comma 4, D.P.R. 633/72) (mese di ottobre)ANNOTAZIONE FATTURE CON IMPORTI INFERIORI A EURO 154,94 Termine ultimo per l’annotazione del documento di riepilogo delle fatture di importo inferiore a euro 154,94 relative al mese precedente (mese di ottobre)ANNOTAZIONI RICEVUTE E/O SCONTRINO FISCALE Ultimo giorno per la registrazione delle operazioni relative al mese precedente per le quali si è rilasciato scontrino o ricevuta fiscale (mese di ottobre)giovedì 16 novembre 2006IRPEF RITENUTE ALLA FONTE SU REDDITI LAVORO DIPENDENTE E ASSIMILATI Versamento delle ritenute relative a redditi di lavoro dipendente e assimilati del mese precedente (mese di ottobre)IRPEF ADDIZIONALE REGIONALE/COMUNALE Ultimo giorno utile per eseguire il versamento delle quote dell’addiziona-le regionale/comunale all’IRPEF, trattenuta sui redditi di lavoro dipendente/pensione (mese di ottobre)IRPEF RITENUTE ALLA FONTE SU REDDITI LAVORO AUTONOMO Versamento delle ritenute relative a redditi di lavoro autonomo (mese di ottobre)IRPEF ALTRE RITENUTE ALLA FONTE Versamento delle ritenute operate nel mese precedente relative a redditi derivanti da provvigioni inerenti a rapporti di commissione, agenzia, mediazione e rappresentanza di commercio, utilizzazioni di marchi ed opere dell’ingegno e associazione in partecipazione (mese di ottobre)IVA LIQUIDAZIONE MENSILE Termine per procedere alla liquidazione nonché al versamento dell’imposta eventualmente a debito relativa al mese precedente (mese di ottobre)IVA COMUNICAZIONE DATI DICHIARAZIONI D'INTENTO Invio telematico all'Amministrazione finanziaria dei dati relativi alle dichiarazioni d'intento ricevute nel mese precedente (mese di ottobre)IVA LIQUIDAZIONE TRIMESTRALE Termine per procedere alla liquidazione nonché al versamento dell’imposta eventual-mente a debito (terzo trimestre 2006)CONTRIBUTI IVS - ARTIGIANI E COMMERCIANTI Ultimo giorno utile per il versamento dei contributi IVS (III quota fissa 2006)CONTRIBUTI INPS MENSILI Versamento all'INPS da parte dei datori di lavoro dei contributi previdenziali a favore della generalità dei lavoratori dipendenti, relativi alle retribuzioni maturate nel mese precedente (mese di ottobre)GESTIONE SEPARATA INPS Versamento da parte dei committenti e degli associanti del contributo previdenziale sui com-pensi corrisposti nel mese precedente(mese di ottobre)PREMIO INAIL Versamento della rata del premio INAIL (IV rata)IMPOSTA SUGLI INTRATTENIMENTI Termine per il versamento dell’imposta sugli intrattenimenti del mese precedente (mese di ottobre)lunedì 20 novembre 2006IVA COMUNITARIA, PRESENTAZIONE ELENCHI INTRASTAT MENSILI Presentazione degli elenchi riepilogativi delle ces-sioni e degli acquisti intracomunitari registrati o soggetti a registrazione(mese di ottobre)lunedì 27 novembre 2006DENUNCIA ENPALS MENSILE Presentazione della denuncia dei contributi per i lavoratori dello spettacolo (mese di ottobre)DENUNCIA INPS TRIMESTRALE LAVORATORI AGRICOLIPresentazione della denuncia delle retribuzioni degli operai agricoli a mezzo internet o su supporto magnetico (trimestre luglio - settembre 2006)giovedì 30 novembre 2006MODELLO 730 / 2006 Termine ultimo per l’effettuazione delle operazioni di conguaglio (sulla retribuzione erogata nel mese) degli importi risultanti dal prospetto di liquidazione (Mod. 730-3) o dal Mod. 730-4 (seconda o unica rata di accon-to per il 2006)DICHIARAZIONE DEI REDDITI MOD. UNICO 2006 - VERSAMENTO ACCONTI Termine ultimo per il versamento della seconda o unica rata d’acconto IRPEF, IRES e IRAP (seconda o unica rata di acconto per il 2006)CONTRIBUTI IVS - ARTIGIANI E COMMERCIANTI Ultimo giorno utile per il versamento dei contributi IVS (II rata di ac-conto 2006 sul reddito eccedente il minimale)CONTRIBUTI FASI Versamento dei contributi sanitari integrativi per i dirigenti industriali (trimestre ottobre - dicembre 2006)MODELLO DM10/2 Presentazione della denuncia mensile dei contributi previdenziali INPS dei lavoratori dipendenti(mese di ottobre)DENUNCIA EMENS Invio telematico all'INPS della denuncia delle retribuzioni e dei compensi corrisposti nel mese prece-dente a dipendenti e lavoratori assimilati (mese di ottobre)

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VISION 1�

MODIFICATI I PROGRAMMI DI SVILUPPO DELL’ARTIGIANATO 2005/2007

Con il decreto dirigenziale 3287/2006 la Regione Toscana ha modificato il bando dei Programmi di Sviluppo dell'artigianato 2005/2007.Le novità più importanti riguardano:a) innalzamento del limite minimo di investimento da €. 25.000 ad €. 40.000;b) per il programma "Innovazione, artistico e nuova impresa", ammissibilità delle opere murarie e assimilate e infrastrutture specifiche aziendali nel limite del 50% del costo totale dell'investimento complessivo;c)per il programma "Innovazione, artistico e nuova impresa", è stata inserita la possibilità di ottenere tre punti nella griglia dei punteggi delle priorità, per quei progetti ubicati nelle aree Phasing Out della Toscana.Le modifiche approvate con il suddetto Decreto decorrono retroattivamente dalle domande presentate a par-tire da 1° luglio 2006.Si evidenziano in allegato le schede sintetiche relative ai nuovi programmi di sviluppo 2005/2007

Nunziatini è stato confermato venerdì 22 Settembre al vertice di Artigiancredito Toscano. Si tratta del suo secondo manda-to. 55 anni, titolare di un’azienda di maglieria. Vicepresiden-te della Confartigianato regionale, Nunziatini ha ricoperto incarichi istituzionali in Casentino e fa parte del Consiglio Direttivo e della Giunta provinciale di Confartigianato, di cui è anche Vicepresidente. Artigiancredito Toscano è un organismo finanziario unitario fondamentale nella Regione. Opera per lo sviluppo e il po-tenziamento delle attività artigiane ed è un punto di riferi-

mento per la Regione Toscana, le Associazioni di categoria e le Camere di Commercio. E’ il frutto della fusione per incorporazione dei 18 preesistenti Consorzi Fidi e Cooperative di Garanzia associate ed è oggi un Confidi di primo grado con 50.000 imprese socie, 1 miliardo di euro di finanziamenti garantiti e un patrimonio di circa 100 milioni.“Oltre alle garanzie – ricorda Nunziatini - Artigiancredito Toscano prosegue nell’attività di servizio verso la Regio-ne per la gestione dei contributi pubblici permettendo alle aziende di contare su consulenti preparati e informati sulle opportunità offerte dal mercato delle agevolazioni. Altro importante servizio è relativo a Basilea 2, un ap-puntamento che suscita ancora in molte imprese ansia e preoccupazione. Le garanzie rilasciate da Artigiancredito Toscano – annuncia Nunziatini - saranno valevoli ai fini della mitigazione del rischio di credito secondo quanto richiesto da Basilea 2 poiché, con la prossima iscrizione nell’elenco degli intermediari finanziari vigilati di cui all’articolo 107 del testo unico bancario, saranno assimilate alle garanzie bancarie. I vantaggi per le imprese socie di Artigiancredito Toscano saranno quindi tangibili, sia per quanto riguarda gli importi che per i tassi applicati. Infatti le aziende potranno contare su una tipologia più ampia di affidamenti e finanziamenti di maggior importo, regolati a tassi di interesse più favorevoli rispetto alle garanzie offerte da un Confidi tradizionale”.La conferma di Nunziatini è stata salutata con particolare soddisfazione dal Presidente provinciale di Confartigia-nato, Giovan Battista Donati: “è un riconoscimento della professionalità e del impegno sia di Roberto Nunziatini che di tutto il sistema Artigiancredito Arezzo e delle Associazioni Artigiane Aretine. E della passione che da sempre mette al servizio non solo di Confartigianato ma anche di strutture altamente complesse e qualificate qual è appunto Artigiancredito Toscano. La sua conferma sarà un ulteriore elemento di garanzia per le nostre imprese. ”.

nUnziatini Confermato PresiDente Di artigianCreDito tosCanoE’ l’organismo unitario delle imprese artigiane: 50.000 associati ed 1 miliardo di euro di finanziamenti garantiti

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VISION 1�

f) progetti per l’innovazione e sviluppo secondo le seguenti tipologie:- progetti per l'ottenimento della certificazione di qualità, della conformità ai marchi dell'Unione Europea, della certificazione sociale SA 8000, della certificazione SOA per le imprese edili, della certificazione di qualità ISO 9000, certificazione ISO 14000 o EMAS;- progetti per pianificazione, controllo di gestione e organizzazione aziendale, gestione delle risorse umane, sistemi informativi, pianificazione, gestione e controllo dei flussi finanziari;- progetti per la realizzazione o l'attivazione di reti telematiche e servizi in ambito Internet;- spese per la prima partecipazione dell’impresa a una determinata fiera o esposizione

g) costituzione e primo impianto, compresi studi di fattibilità, consulenze specifiche e analisi di mercato, con l’esclusione dell’avviamento commerciale;

L’agevolazione si realizza tramite la concessione di un aiuto/finanziamento regionale, ossia erogato dall’ente regione (e non da enti creditizi e finanziari) direttamente ai soggetti richiedenti (imprese) ritenuti ammissibili.L’aiuto è concesso nella misura del 60% dell’importo dell’investimento ammissibile e sarà rimborsabile a tasso zero. La durata del piano di rientro è prevista in cinque anni. Il rimborso dell’aiuto è previsto con rate trimestrali posticipate costanti con tre trimestri di preammortamento aggiuntive del piano di rientro.E’ ammesso, da parte di uno stesso soggetto, il finanziamento di più di un progetto nell’ambito dei suddetti Programmi fino ad un tetto massimo complessivo di investimento di Euro 250.000,00. Non sono ammissibili progetti di investimento di importo inferiore a Euro 40.000,00.

Le agevolazioni non possono essere concesse per gliinvestimenti di cui ai punti a) e d) se effettuati singolarmentePer le sole imprese di nuova costituzione e di imprese che svolgono, in modo prevalente, attività di lavorazione artistica o tradizionale indicata nell’Allegato 1 al D.P.R. n. 288 del 25/05/2001, sono ammissibili anche le spese relative a:

h) acquisto di attività preesistente, limitatamente al valore di opere murarie, macchinari, attrezzature, impianti, brevetti e software da utilizzare per l’attività.

e) progettazione e direzione lavori, studi di fattibilità economico finanziaria, di valutazione di impatto ambientale e collaudo di legge, fino a un valore massimo del 5% dell'investimento complessivo ammissibile, compresi gli oneri di concessione edilizia;

5-imprese cooperative di produzione già esistenti alla fine dell’anno solare precedente la data di presentazione della domanda, costituite ai sensi del D.Lgs C.P.S. 14 dicembre 1947 n.1577.

Misura dell'agevolazione

2-imprese di “nuova costituzione”, ossia costituite dopo il 1° gennaio dell’anno di presentazione della domanda da soggetti non già titolari o soci d'impresa nei due anni antecedenti la data di presentazione della domanda. Sono comprese in questa definizione anche le imprese costituende nelle more dell'iscrizione all'albo provinciale delle imprese artigiane o del registro delle imprese;3-imprese che svolgono, in modo prevalente, attivitàartigianale artistica o tradizionale;4-imprese non artigiane socie dei Confidi Artigiani asso-ciati ad Artigiancredito Toscano che svolgono attività di produzione e di servizio alla

d) mezzi mobili strettamente necessari al ciclo di produzione purché nuovi di fabbrica e dimensionati all’attività svolta identificabili singolarmente e al servizio dell’impianto oggetto dell’agevolazione non iscritti a pubblici registri ad eccezione delle macchine operatrici di cui all’art. 58 del “Nuovo codice della strada”.

1-imprese artigiane di produzione e di servizio alla produzione e le loro forme associative;

Limitatamente alle imprese di nuova costituzione e alle imprese che svolgono, in modo prevalente, attività artistica o tradizionale gli investimenti possono riguardare anche beni usati che non abbiano già beneficiato di agevolazioni pubbliche;

PROGRAMMI DI SVILUPPO ARTIGIANCREDITO TOSCANO 2005 - 2007

PROGRAMMA PER LO SVILUPPO E L'INNOVAZIONE AZIENDALE

Il programma di sviluppo è finalizzato ad agevolareprogetti di investimento che abbiano come obiettivo l’innovazione e lo sviluppo delle imprese e, in particolare, di quelle operanti in settori di crisi, la creazione di nuova impresa e nuova imprenditoria, la promozione dell’artigianato artistico e tradizionale toscano, nonché la permanenza delle imprese dell’artigianato artistico e tradizionale nelle aree urbane e nei centri storici.

Finalità del programma

c) macchinari, impianti ed attrezzature varie, nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari al controllo della qualità aziendale, allo svolgimento dell'attività amministrativa dell'impresa, ed esclusi quelli relativi all'attività di rappresentanza.

Tipologie di spese ammissibili

Beneficiari

FINANZIAMENTI REGIONALI A TASSO ZERO

Le spese ammissibili al programma di investimenti sono le seguenti:a) suolo aziendale, per un valore massimo pari al 10% del costo totale dell'investimento complessivo;b) opere murarie e assimilate pari al 50% del costo totale dell'investimento complessivo;

Possono accedere alle agevolazioni del presente programma le micro, piccole e medie imprese con sede operativa o unità locale in Toscana, interessate alla realizzazione di un progetto di investimento in Toscana che rispettino i seguenti requisiti:

Staccare e Conservare

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2. imprese non artigiane socie dei Confidi Artigiani associati ad Artigiancredito Toscano che svolgono attività di produzione e di servizio alla

L’aiuto è concesso nella misura del 60% dell’importodell’investimento ammissibile e sarà rimborsabile a tasso zero. La durata del piano di rientro è prevista in sette anni. Il rimborso dell’aiuto è previsto con rate semestrali posticipate costanti con due semestralità di preammortamento aggiuntive del piano di rientro. Il costo totale del progetto agevolabile non può essere superiore a Euro 750.000.

Tipologie di spese ammissibili

Misura dell'agevolazione

3. imprese cooperative di produzione già esistenti alla fine dell’anno solare precedente la data di presentazione della domanda, costituite ai sensi del D.Lgs C.P.S. 14 dicembre 1947 n. 1577 che svolgono una attività economica di cui alla “Classificazione delle attività economiche ISTAT 1991”, nelle Sezioni: C (Estrazione di minerali), D (Attività manifatturiere), E (Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua), F (Costruzioni), I-Divisione 63 (Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni) K-Divisioni 72, 73 e 74 (Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, altre attività professionali ed imprenditoriali).

c. costo delle strumentazioni, attrezzature e/o macchinari di nuovo acquisto ed esclusivamente in parte proporzionale all’uso effettivo per il progetto oggetto dell’agevolazione. Nel caso di utilizzo di beni acquistati con operazioni di locazione finanziaria il costo ammesso è costituito dai canoni relativi all’arco di validità del progetto, esclusivamente in parte proporzionale all’uso effettivo per il progetto oggetto dell’agevolazione;

g. per i settori tessile e abbigliamento, pelle, cuoio e calzature e gioielleria e oreficeria sono considerate ammissibili, nell’ambito del processo di creazione del campionario, le attività di ricerca e ideazione estetica del prodotto e di prima realizzazione dei prototipi, compresi i test di qualità effettuati sugli stessi, con esclusione delle attività di preparazione e promozione del campionario.

e. materiali direttamente imputabili all’attività di sviluppo precompetitivo (materie prime, componenti e semilavorati, materiali commerciali, materiali di consumo specifico);f. lavorazioni in c/terzi (spese per lavorazioni e prove effettuate da imprese terziste su materiali di proprietà del committente) per un ammontare massimo non superiore a quello delle spese di personale dedicato al progetto;

L’agevolazione si realizza tramite la concessione di un aiuto/finanziamento regionale, ossia erogato dall’ente regione (e non da enti creditizi e finanziari) direttamente ai soggetti richiedenti (imprese) ritenuti ammissibili.

d. servizi di consulenza e simili utilizzati esclusivamente per lo sviluppo del progetto oggetto dell’agevolazione. In questa voce verranno incluse:- spese per consulenze e simili utilizzate esclusivamente per l’attività di sviluppo precompetitivo;- spese per beni immateriali di nuovo acquisto utilizzati esclusivamente per l’attività di sviluppo precompetitivo, compresa l’acquisizione dei risultati di ricerche, di brevetti e di know-how, di diritti di licenza;

Essi non comprendono le modifiche di routine o le modifiche periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso, anche se tali modifiche possono rappresentare miglioramenti.

Beneficiari

I progetti di investimento finalizzati allo sviluppo precompetitivo possono contemplare la realizzazione delle seguenti tipologie di spese ammissibili:

a. spese per personale dipendente di ricerca (personale dipendente, anche assunto con contratto a tempo determinato o di collaborazione, compreso anche il titolare o socio dell’impresa esclusivamente per la parte di effettivo impiego nel progetto) fino ad un massimo del 10% del costo complessivo del progetto;

b. spese generali direttamente imputabili all’attività di sviluppo precompetitivo fino ad un massimo del 10% del costo del personale. Non sono ammissibili, né a forfait né come imputazione diretta, i costi per quote di spese generali aziendali;

Possono accedere alle agevolazioni del presente programma le micro, piccole e medie imprese solo di produzione o di servizio alla produzione con sede operativa o unità locale in Toscana, interessate alla realizzazione di un progetto di investimento in Toscana che rispettino i seguenti requisiti:

PROGRAMMI DI SVILUPPO ARTIGIANCREDITO TOSCANO 2005 - 2007

PROGRAMMA PER LO SVILUPPO PRECOMPETITIVO

FINANZIAMENTI REGIONALI A TASSO ZERO

1. imprese artigiane di produzione e di servizio alla produzione e le loro forme associative;

Finalità del programmaIl programma di sviluppo è finalizzato ad agevolare progetti di investimento che abbiano come obiettivo lo sviluppo precompetitivo delle imprese nel rispetto delle condizioni di cui alla Decisione C(2002) 691 Aiuto di stato N343/2001-Italia, Modifica L. 598/94 Aiuti ricerca e sviluppo.Per sviluppo precompetitivo si intende la concretizzazione dei risultati delle attività di ricerca industriale in un piano, un progetto o un disegno relativo a prodotti, processi produttivi o servizi nuovi, modificati, migliorati, siano essi destinati alla vendita o all’utilizzazione, compresa la creazione di un primo prototipo non idoneo a fini commerciali. I progetti possono, inoltre, comprendere la formulazione teorica e la progettazione di altri prodotti, processi produttivi o servizi nonché progetti di dimostrazione iniziale o progetti pilota, a condizione che tali progetti non siano né convertibili né utilizzabili a fini di applicazione industriale o sfruttamento commerciale.

Staccare e Conservare

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CATEGORIE E MERCATO 21

Stabilità. Questa è la caratteristica del settore alimentare ad Arezzo ed in Toscana. Stabilità sostanzia-le nel numero e nella tipologia di imprese, stabilità nel numero di occupati.“In tempi di crisi – commenta Fabrizio Piervenanzi, Presidente di Confartigianato alimentazione – questo è un dato positivo ma non deve indurre alla tranquillità ed all’immobilismo. Anzi, deve es-sere il solido punto di partenza per costruire nuove strategie di svilup-po”.I tempi stringono. “L’imprenditoria del settore – ricorda Piervenanzi – è ancora relativamente giovane: la fascia d’età tra 31 e 45 anni è quella maggioritaria con il 42%. Ma quella immediatamente suc-cessiva copre il 39% del totale. Il percorso scolastico e formativo non è, generalmente, molto eleva-to: il 60% dei titolari non supera la licenza della scuola dell’obbligo.

Un percorso formativo che viene confermato dall’origine lavorativa: il 33% ha iniziato precocemente a lavorare in proprio ed il restante 67% sono piccoli imprenditori che hanno precedentemente svolto la-voro dipendente nello stesso setto-re alimentare”.Questo quadro induce Confarti-gianato Imprese a delineare una nuova strategia di sviluppo del settore. “In modo particolare – af-ferma Piervenanzi – pensiamo al-l’aumento della dimensione media dell’azienda senza comunque pre-giudicare la conservazione del tes-suto delle micro imprese, alla crea-zione di relazioni organizzative tra gli artigiani, al coordinamento per la contrattazione con la grande di-stribuzione, all’integrazione tra ar-tigianato ed agricoltura locale, alla promozione dell’offerta di prodotti artigianali anche attraverso il po-tenziamento dei flussi turistici”.In sintesi Confartigianato Imprese

propone tre direttrici di sviluppo. “La prima – sottolinea Fabrizio Piervenanzi – è quella delle risorse umane. Quindi formazione pro-fessionale, imprenditoriale e ma-nageriale e la realizzazione di un “contatto” tra le imprese e quelle università ove si tengono corsi di riferimento per il nostro settore. Penso in particolare a scienze e tecnologie alimentari, a gestione della qualità dei prodotti alimenta-ri ed a masters”.“La seconda direttrice – aggiunge Piervenanzi – è quella della diffe-renziazione dei ruoli: da una par-te, quindi, la formazione e quindi corsi e seminari brevi e dall’altra un’azione strutturale; cioè politiche di sostegno allo sviluppo dimen-sionale ed occupazionale”. La ter-za ed ultima direttrice di sviluppo è “forme associative di varia natura per funzioni di impresa, singole o integrate”.

La ceramica ed i prodotti tipici del territorio fanno il loro ingresso nella Galleria Cesalpino. “Il primo anno di vita è stato positivo e ricco di soddisfazioni. Adesso vogliamo andare avanti con nuovi prodotti ed ulteriori iniziative”. Così Corra-do Consoli, Presidente del consor-zio che gestisce la galleria annuncia le novità che caratterizzano l’ori-

ginale e caratteristico show room collocato in pieno centro storico ad Arezzo, cioè in via Cesalpino e che riu-nisce le imprese del-l’artigianato artistico, agroalimentare, moda, legno e complementi di arredo.Il potenziamento de-riva dalla volontà del neonato Consorzio di aprire le porte a tutte

le imprese qualificate dell’artigia-nato artistico e di quello agroali-mentare. La Galleria si è già affer-mata come un punto fondamentale per la visibilità delle migliori pro-duzioni locali. La centralità della struttura favorisce il rapporto con i turisti: siamo ad un centinaio di metri da Piazza San Francesco e

quindi dagli affreschi di Piero della Francesca che in futuro, grazie alle iniziative programmate per il 2007, saranno ancora più l’elemento di maggior richiamo turistico dell’in-tero territorio. “Il primo anno di attività è stato positivo – conclude Consoli. Ab-biamo registrato la risposta posi-tiva dei turisti e questa era nelle previsioni. Ma la Galleria continua ad essere meta di aretini che tro-vano nel nostro show room quegli elementi di qualità e di pregio che la rendono assolutamente partico-lare. Inoltre la presenza di prodotti diversi funziona da molteplice ca-talizzatore: si può entrare attratti da un tessuto ed uscire con in bor-sa una ceramica. E questo ragiona-mento vale per tutti i prodotti che abbiamo in esposizione”.

galleria CesalPinoNuovi prodotti all’insegna della qualità

Dalla stabilità allo sVilUPPoLe strategie di Confartigianato Imprese per il settore alimentare

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CATEGORIE E MERCATO22

E’ una delle feste più note, quella di Monte San Savino. Tradizional-mente legata alla porchetta, sta ampliando la gamma delle sue “of-ferte”. Ed il Settore Categorie e Mer-

cato di Confartigianato Imprese ha dato il suo contributo, nell’edizio-ne di quest’anno, per promuovere le produzioni locali. L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione

con l’Area Valdichiana ed ha otte-nuto un significativo successo, sia in termini di pubblico che di gradi-mento delle produzioni esposte.Il 10 settembre, quindi, spazio alla degustazione itinerante della pro-duzione locale all’interno di uno spazio adibito e gestito da Confar-tigianato Imprese nel portico della “Loggia dei Mercanti” in Corso San Gallo. Qui è stato possibile gustare i prodotti ma anche avere infor-mazioni su di essi e sulle aziende produttrici.Le aziende che hanno collaborato all’iniziativa sono state l’Azienda Agricola San Luciano e l’Oleificio Toscano Morettini e con esse il Gruppo Pasticceri e Cioccolatieri di Confartigianato Imprese Arezzo.

La legge non sarebbe vecchia, per-lomeno se confrontata con quelle che regolano l’attività di altri setto-ri. “Ma in 16 anni il nostro si è pro-fondamente trasformato – dichiara Pier Luigi Marzocchi Presidente Provinciale dell’Associazione Este-tiste di Confartigianato Imprese Arezzo. La legge del 1990 ha con-sentito un forte sviluppo di questo settore, grazie anche alla continua domanda che emerge dal mercato. Ma proprio la sua evoluzione, ren-de oggi necessaria una revisione della stessa legge”Negli ultimi tempi si rileva, infatti, una richiesta sempre più forte da parte degli operatori professiona-li per la revisione della norma in modo tale che possa essere in li-nea con il progredire dei servizi professionali e le esigenze dei con-sumatori.“In particolare – sottolinea Mar-zocchi - viene richiesta una rego-lamentazione più dettagliata per nuove tipologie di attività. Pensia-mo ad esempio al trucco semi-

permanente , alla riflessologia, allo shiatsu o ad altre discipline ricom-prese nel mondo del “Benessere o Bionaturali “ ma che in concreto sono appannaggio della professio-ne di estetista. In sostanza la tradizionale attività di estetista consiste nell’esecuzione delle prestazioni e dei trattamenti sulla superficie del corpo umano il cui scopo esclusivo o prevalente sia quello di migliorarne e proteg-gerne l’aspetto estetico modifican-dolo attraverso l’eliminazione degli inestetismi presenti e di mantener-lo in perfette condizioni concor-rendo al recupero del benessere della persona.L’attività professionale di estetica bionaturale, oltre a comprendere questi trattamenti, consiste nello svolgimento di pratiche bio-na-turali che stimolano le risorse na-turali di ciascun individuo e sono mirate alla difesa e al ripristino del-le migliori condizioni estetiche e di benessere della persona ed alla rimozione degli stati di disagio psi-

cofisico. E quindi a generare una miglior qualità della vita. Queste pratiche sono articolate nelle attivi-tà di shiatzu, riflessologia, massag-gio ayurvedico, massaggio cinese tui na-qigong, tecnica cranio-sa-crale , reiki”Altrettanto pressante è la richiesta per la revisione dell’iter formativo. L’esercizio delle attività professio-nali di estetista e di estetica bio-naturale dovrebbe essere quindi subordinata al conseguimento di un’apposita abilitazione professio-nale previo svolgimento di un per-corso formativo, al quale accedere dopo l'espletamento dell'obbligo scolastico e suddiviso in due cicli propedeutici.Confartigianto Estetica ha delibera-to di promuovere la presentazione unitaria, da parte quindi delle as-sociazioni di categoria dell’artigia-nato, di una proposta di legge di modifica e revisione della legge 1 del 1990 al fine di renderla mag-giormente compatibile con la si-tuazione di mercato attuale.

ProDotti tiPiCi a monte san saVinoLa Loggia dei Mercanti si “veste” di Confartigianato Imprese Arezzo

estetiste: Una nUoVa regolamentazione Del settoreL’opinione del Presidente di Confartigianato Benessere Pier Luigi Marzocchi

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Dal 30 ottobre al 3 novembre blocco nazionale dei servizi di au-totrasporto. Hanno aderito tutte le Organizzazioni nazionali rappre-sentative delle imprese di autotra-sporto merci. “Abbiamo proclamato il fermo – spiega Marco Sensi, Presidente di Confartigianato Trasporti – a causa della mancata attuazione del proto-collo di intesa, e dei successivi ac-cordi, siglato il 17 novembre 2005 tra il Governo e gli autotrasportato-ri, in particolare per quanto riguar-da le misure di compensazione dei costi, sia quelle già previste dalla Legge Finanziaria 2006, sia quelle che dovranno essere inserite nella Legge Finanziaria 2007”. “Chiediamo inoltre al Governo – aggiunge Sensi – l’immediato av-vio della verifica congiunta sull’at-tuazione e sugli effetti della rifor-ma dell’autotrasporto merci, con particolare riferimento all’attività di controllo e di accertamento delle responsabilità dei soggetti coinvol-ti nella filiera del trasporto”. I temi della protesta sono quelli dei costi ma anche quelli delle in-frastrutture e della viabilità. Il Go-verno tramite la separazione dei Ministeri competenti - Trasporti ed Infrastrutture - ha voluto in modo chiaro affermare che da una parte c’e’ il problema delle strade e dal-l’altra quello di chi le utilizza. “Noi che ci viviamo e lavoriamo tutti i

giorni crediamo che il problema sia il medesimo e che debba esse-re affrontato insieme – commenta Sensi. Abbiamo quindi sottolineato le difficoltà che oggi i nostri tra-sportatori associati incontrano per percorrere strade pericolose e sen-za i previsti limiti di sicurezza per la circolazione quali la E45 e molte altre del nostro territorio. Se sicu-rezza sulle strade ci deve essere e noi siamo i primi a volerla, le infra-strutture devono essere costruite, manutenute ed utilizzate secondo i criteri europei. Ci deve essere un sistema integrato di viabilità, pro-vinciale, regionale nazionale e non si può pensare che venga data a chiunque la possibilità di applica-re limitazioni alla circolazione dei nostri mezzi senza espresse moti-vazioni strutturali delle strade”.La mancata riforma del settore - anzi la parziale, perchè della ri-forma sono state attuate solo quel-le norme più penalizzanti quali l’abolizione delle tariffe minime - è un argomento molto importante e sul quale il Governo deve dare ri-sposte chiare e precise. Pensiamo poi alla mancata ristrutturazione della Consulta Generale per l’Au-totrasporto ed all’assenza dell’Albo degli Autotrasportori. “Era il nostro Albo Professionale – afferma Sensi - ed ora invece è solo un organo sterile, raramente convocato, am-ministrato da enti pubblici che non

ci rappresentano adeguatamente, e che noi continuiamo economi-camente a sostenere tramite il pa-gamento della quota annuale”.L’attuale sistema dei controlli su strada ed amministrativi lascia la possibilità ai più spregiudicati di poter lavorare al di fuori delle re-gole, attuando concorrenze sleali fra imprese e mettendo a rischio la sicurezza degli operatori e della circolazione stradale. “Vorremmo il rispetto delle norme previste nei contratti di lavoro per i nostri di-pendenti ed il rispetto delle regole per i nostri colleghi trasportatori monoveicolari nei rapporti di in-termediazione con altre imprese di trasporto/logistica più strutturate – dichiara Marco Sensi. A tale ri-guardo chiederemo al Governo il rispetto degli Studi di Settore per i livelli minimi di applicabilità ma vorremmo anche un controllo per quelle imprese che, anche con uno, due o senza veicoli immatri-colati, riescono a fatturare milioni di euro di trasporti. Noi vogliamo lavorare nel rispetto delle norme e vogliamo che tutti operino nel ri-spetto delle regole ed i controlli ci devono assicurare che ciò avven-ga. Non stiamo piu’ parlando di argomentazioni tecniche o norma-tive, ma stiamo ormai ragionando di rispetto, di valori, di persone, di diritti”.

Risultato più che soddisfacente per il convegno organizzato da Confar-tigianato Imprese Arezzo sul tema della certificazione energetica per le nuove costruzioni. Sono state esa-minate le linee guida introdotte dal decreto legislativo ed hanno porta-to il loro saluto ed il loro contributo al dibattito le autorità cittadine, tra cui l’Assessore all’Ambiente ed alle

Politiche Energetiche Roberto Ban-chetti del Comune di Arezzo.“Siamo soddisfatti – ha dichiarato Carini, Presidente della Federazio-ne di categoria di Confartigianato Imprese Arezzo - dell’ottima riusci-ta dell’evento che ha toccato argo-menti importanti per entrambe le federazioni, quella della carpenteria metallica e serramenti e quella delle

costruzioni. La nuova disciplina sul risparmio energetico ha individuato regole per tutto il comparto casa e modalità diverse di costruzione degli infissi utili ad una minore di-spersione di energia e di calore. Le nuove costruzioni, realizzate con queste indicazioni, garantiranno un notevole risparmio energetico per tutte le famiglie “.

fermo nazionale Del trasPortoConfartigianato ha deciso di effettuare il fermo nazionale dei servizi di autotrasporto merci dal 30 ottobre al 3 novembre

CertifiCazione energetiCa, risParmio Per le famiglieNumerose le presenze al Convegno organizzato da Confartigianato.

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CATEGORIE E MERCATO24

Protocollo d’intesa tra il Falea, il fondo bilaterale dell’artigianato edile e le pulitintolavanderie di Confartigianato Imprese per la de-finizione di una tabella prezzi da adottare per il lavaggio degli in-dumenti da lavoro delle ditte edili associate. Questi capi, che rappresentano l’abbigliamento obbligatorio per gli operai edili, sono costituiti da due diversi completi di colori differen-ti, formati da giacca e pantalone, da un gilet arancio e da una ma-glietta di cotone bianca .Il Protocollo d’intesa prevede che tutte le pulitintolavanderie di Con-fartigianato Imprese che aderisco-no al protocollo dovranno obbli-gatoriamente adottare la tabella prezzi concordata: gli indumenti da lavoro oggetto dell’accordo rap-presentano un D.P.I. “dispositivo di

protezione individuale” dal rischio d’investimento e dal caldo e fred-do e sono facilmente riconoscibili dalla stampa del simbolo “Edilcas-sa Artigiana Falea”.Per quanto riguarda il lavaggio dei capi, l’accordo indica che il pulitin-tore si attenga scrupolosamente alle indicazioni riportate nell’etichetta di manutenzione cucita all’interno del capo e che deve astenersi da ogni altro tipo di lavorazione non prevista.Confartigianato Imprese consegnerà a tutte le pulitintolavanderie aderen-ti specifiche vetrofanie da esporre nei locali come messaggio identifi-cativo del servizio, mentre l’elenco delle aziende aderenti all’accordo sarà trasmesso da Edilcassa Artigia-na Falea a tutte le duemila imprese edili della provincia di Arezzo al fine di garantire una capillare dif-

fusione dell’iniziativa e permettere una positiva riuscita del servizio.Soddisfatti imprenditori e lavoratori del settore edile ma anche i titola-ri delle pulitintolavanderie. “E’ un risultato importante per la nostra categoria – commenta il Presidente dell’Associazione Provinciale, Bru-no Banelli. Abbiamo lavorato a lun-go al testo e l’intesa rappresenta un’ ottima soluzione per tutte le parti protagoniste del confronto”.“Abbiamo sperimentato un me-todo nuovo – sottolinea Manuela Boncompagni, Coordinatrice della categoria. E siamo convinti che gli effetti saranno molto positivi, anche in termini di volume d’affari, per i nostri associati”.La firma del protocollo è avvenuta il 28 settembre alla presenza dei dirigenti della categoria, del Falea e della stampa.

laVanDerie & Cantieri, Confartigianato & faleaProtocollo d’intesa per il lavaggio delle tute da cantiere a prezzi scontati

SCHEDA PREZZI PER L’EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI PULIZIA DELL’ABBIGLIAMENTO EDILE F.A.L.E.A.

INDUMENTO LAVAGGIO

COMPLETO GRIGIO SCURO €. 6,00 O DI COLORE BIANCO (giacca e pantaloni)

GIACCA GRIGIO SCURO €. 3,50 O DI COLORE BIANCA

PANTALONE GRIGIO SCURO €. 2,50 O DI COLORE BIANCA

COMPLETO ARANCIO €. 8,00 (giacca e pantaloni)

GIACCA ARANCIO €. 3,50 PANTALONE ARANCIO €. 2,50 GILET ARANCIO €. 2,00

MAGLIETTA €. 1,50

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CATEGORIE E MERCATO 2�

Il gruppo Pulitintolavanderie di Confartigianato Imprese Arezzo

organizza un pullman per la par-tecipazione alla principale fiera

europea dedicata agli operatori del tessile: impianti attrezzature e accessori per pulitura a secco, per lavaggio ad acqua, per stiratura e finitura. L’Associazione ha a dispo-sizione per le aziende associate un numero limitato di biglietti omag-gio; gli interessati si possono pre-notare presso il Coordiantore della categoria: Manuela Boncompagni 0575-314281

Lo scorso 14 settembre presso la sala del consiglio comunale di Terranuova Bracciolini si è tenuto un convegno dal titolo “Risparmio energetico ed energie rinnovabili nell’edilizia residenziale.L’iniziativa, proposta dalla Federa-zione impiantisti di Confartigianato Imprese Arezzo in collaborazione con l’area territoriale Valdarno e con l’Istituto Nazionale di Bioarchi-tettura, aveva lo scopo di promuo-vere e informare tecnici ed artigiani sulle tecnologie e i contributi legati al mondo della produzione di ener-gia rinnovabile. Il tema sta sta ri-scuotendo un’attenzione crescente da parte delle istituzioni del territo-rio aretino, le quali si trovano oggi a dover dare risposte concrete ai cittadini sia in termini di risparmio

economico, sia in termini di salva-guardia ambientale.Il convegno si è aperto con un sa-luto da parte del sindaco di Terra-nuova Bracciolini, Mauro Amerighi, che ha precisato l’importanza per l’ambiente e per il cittadino dell’uti-lizzo delle energie rinnovabili, pun-tualizzando la necessità di iniziare a costruire secondo i canoni previsti per il risparmio energetico passivo delle abitazioni. La parola è passata al Dott. Fabio Noferi il quale ha pre-sentato un suo studio di fattibilità di impianti per la produzione di ener-gie rinnovabili facendo riferimento alle agevolazioni per la loro realiz-zazione. Si sono poi susseguite le relazioni dell’ingegner Angelo Bal-ducci, esperto in progettazione di impianti fotovoltaici, e dell’ingegner

Enrico Berti Enrico, Presidente della sezione aretina dell’Istituto Nazio-nale di Bioarchitettura, il quale è intervenuto sulle tematiche legate al fotovoltaico. La parte conclusiva del convegno ha visto gli interventi dell’architetto Monica Fini, consigliere nazionale dell’Istituto Nazionale di Bioarchitet-tura, che ha illustrato le nuove nor-me sulla certificazione energetica e le prestazioni passive degli edifici, e dell’architetto Piero Novelli, del Di-partimento sviluppo sostenibile del-la Regione Toscana, il quale ha fatto il punto sulle principali implicazioni e novità legate alle leggi regionali in materia. Al termine degli interventi, il convegno si è concluso con un di-battito fra i numerosi imprenditori e tecnici presenti ed i relatori.

Originale presenza del Gruppo Pa-sticceri e Cioccolatieri di Confarti-gianato Imprese a Museum Image, il primo salone in Italia dedicato al merchandising, al marketing e ai servizi museali, che si propone come occasione unica di confron-to e di scambio per i protagonisti italiani e internazionali del settore.Due pasticceri – artisti e cioè Al-

bero Cenni e Manuela Cerofolini realizzeranno per l’appuntamen-to espositivo di metà ottobre una serie di sculture in zucchero. L’uso degli artisti di corte nel confezio-namento dei “trionfi” è d’ispirazio-ne rinascimentale. I trionfi veniva-no serviti a tavola tra una portata e l’altra, potevano essere di zucchero oppure di un altro alimento, pote-

vano rappresentare animali, fiori o stemmi araldici. “Anche con questa iniziativa – commenta Francesco Conti, Presi-dente del Gruppo – confermiamo la nostra attenzione alle tradizioni della nostra terra e, contempora-neamente, la capacità creativa ed artistica dei nostri associati”.

exPo Detergo internationalFieraMilano City 10-13 Novembre 2006

ConVegno in ValDarno sUlle energie rinnoVabiliAnalizzato il Risparmio Energetico nell’edilizia residenziale

i trionfi rinasCimentali a mUseUm imageDolcissime Sculture Proposte Dal Gruppo Pasticceri e Cioccolatieri

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CATEGORIE E MERCATO2�

Sintesi di Orogemma 2006: in-cremento del 7.4% degli operato-ri stranieri, tenuta degli operatori nazionali, oltre 17.000 visitatori. Significativi gli incrementi da Euro-pa Centro-orientale, Russia, Belgio, Francia. Grecia e Spagna. Bene an-che l’Oriente con Cina, Hong Kong e Giappone. In crescita India ed Arabia Saudita. Particolarmente in-teressante l’incremento dei buyers USA – storicamente poco presen-ti all’appuntamento di settembre. Per quel che riguarda gli operatori italiani, nel contesto di oltre 9750 presenze, vanno segnalati anche i 764 punti vendita selezionati provenienti da tutta la Penisola. L’aumento degli operatori com-merciali in visita agli stand della Fiera rappresenta un segnale incoraggiante. “Sicuramente l’apertura del nuovo padiglio-ne B1 ha suscitato la curiosità degli operatori, soprattutto dei dettaglianti – commenta il Presidente della Federazio-ne Orafi e Argentieri, Danilo Neri. Sembra riaccender-si l’interesse per il prodotto italiano; segno che la qualità delle lavorazioni e la creativi-tà del design che contraddistinguo-no il made in Italy orafo-argentiero sono ancora apprezzati dai buyer internazionali”.Purtroppo al di là dei segnali posi-tivi rappresentati dalla crescita del numero dei visitatori, i problemi delle aziende restano quelli di sem-pre. “Fatta eccezione per il pro-

dotto in argento, che sembra aver sperimentato una crescita degli or-dinativi – commenta Danilo Neri - la domanda di oreficeria è rimasta debole. In particolare gli operatori sembrano attratti da prodotti che si collocano tra le fasce di prezzo più basse, non solo la bigiotteria in argento, ma anche i prodotti che prevedono l’utilizzo di acciaio, di materiali poveri come cuoio, legno e caucciù o che sono realizzati con leghe innovative a basso contenu-to di metalli preziosi”.Per quanto riguarda l’andamento dell’export orafo-argentiero regi-strato nei primi 5 mesi del 2006 la situazione appare ancora preoc-cupante. “La crescita del 14,1% infatti - secondo il coordinatore

della Federazione Orafi e Argen-tieri, Paolo Frusone - va valutata tenendo conto del notevole incre-mento delle quotazioni dei metalli preziosi, stimato dalla Camera di Commercio di Arezzo nell’ordine del 40%, almeno per il primo tri-mestre 2006”. Alla luce di queste considerazioni,

la crescita del 2,8% delle espor-tazioni di gioielleria registrata nel nostro principale mercato di sboc-co, gli Stati Uniti, non rappresenta certo un dato incoraggiante. Stes-se considerazioni possono essere fatte relativamente all’andamento dell’export su altri mercati tradizio-nali, come quelli dei paesi europei: +6,3% nel Regno Unito, +8,6% in Spagna, +6% in Svizzera, +25,2 in Francia, +12,7 in Grecia. I paesi di smistamento hanno fat-to registrare buone performance: Emirati Arabi +21,1%, Panama +22,5%, Giordania +17,3%.Anche nei mercati emergenti del-l’Asia e dell’Europa Centro-Orien-tale il nostro export di settore mostra grande vivacità. Si tratta

tuttavia di paesi che al mo-mento rappresentano ancora una quota limitata del fatturato estero di settore.Segnaliamo come le espor-tazioni verso la Turchia siano aumentate del 49,4%, quelle verso la Cina del 39,2%, quel-le verso l’Ungheria del 42,6%, quelle verso la Thailandia del 52,5%.Molto interessante infine risulta

la crescita sperimentata dai paesi dell’America Latina (+57,4%).La ripresa produttiva delle eco-nomie dell’area MERCOSUR ha favorito infatti le vendite orafe so-prattutto in Brasile, Venezuela e Paraguay.

orogemma: aUmentano i Visitatori ma i Problemi rimangono Il commento del Presidente della Federazione Orafi e Argentieri di Confartigianato Imprese Arezzo, Danilo Neri, sulla recente fiera di Vicenza

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CATEGORIE E MERCATO 2�

Cinque aziende di Confar-tigianato Imprese Arezzo hanno recentemente parte-cipato ad una collettiva alla Istanbul Jewerly Show che si è svolta nella principale città turca.Tra le aziende anche la Ne-mesi ed ecco la valutazione di Andrea Boldi sui risultati dell’appuntamento fieristi-co: “la nostra produce semi-lavorati ed in Turchia abbia-mo avuto un buon risultato anche se il mercato registra una fase di stallo”. Era la pri-ma volta che la Nemesi si affacciava alla fiera turca: “è stata un’esperienza positiva – commenta Boldi. E sono

soddisfatto dei risultati”.Quella di Istanbul è una fiera in progressiva crescita: “per noi rappresenta la porta d’in-gresso ad importanti mercati europei. Penso in parte alla Grecia ma soprattutto alla Russia. Abbiamo avuto an-che la possibilità di contatti con operatori statunitensi e questo conferma che Istan-bul è ormai tra i principali appuntamenti annuali del settore dell’oreficeria ed ar-genteria”.

Le fiere rappresentano fondamen-tali punto di riferimento per conso-lidare e sviluppare le proprie posi-zioni sul mercato orafo. Al Macef, che si è tenuto a Milano nel mese

di settembre, hanno preso parte anche nove aziende di Con-fartigianato Imprese. Una “collettiva” che dall’8 all’11 ha messo in mostra la qualità della produzione ora-fa aretina.I risultati? Marco Sacchetti, della ditta Goldair Italia, era un “esordiente”: “non ho quindi termini di paragone con le edizioni precedenti ma posso comun-que dire che è stata un’esperienza positi-va. Certamente non possiamo essere en-tusiasti: la crisi conti-nua ad essere pesan-te e le prospettive per

il futuro non sono rosee. Al Macef abbiamo avuto molti contatti con i dettaglianti ed a loro era infatti sostanzialmente riservata questa fiera. Non siamo stati presi d’assal-

to e forse il nostro non è stato tra i padiglioni più visitati ma ritengo che le motivazioni non vadano ri-cercate nell’organizzazione della manifestazione ma nelle difficoltà generali che continua a vivere il settore. Noi, come le altre imprese, siamo impegnati al massimo per qualificare le produzioni ed opera-re al meglio sui mercati. Una fiera come il Macef era e rimane uno strumento di promozione molto importante”.Soddisfatto è anche Luca Veneri della ditta “I Fonditori”, specializ-zata in semilavorati: “possiamo dire che il Macef è andato bene senza però potersi dire entusiasti. Intanto una considerazione su questa fie-ra: sta crescendo e sta diventando un appuntamento internazionale di alto livelle. Utile e positiva è quin-di, dal mio punto di vista, la par-tecipazione al Macef. Quest’anno c’è stata affluenza di visitatori. Un buon livello ma non tale, purtrop-po, da poterci far vedere una svolta rispetto alla crisi del settore orafo”.

istanbUl: Porta D’aCCesso all’eUroPa orientalePositiva la partecipazione all’evento fieristico turco

maCef milanoUn’Altra Opportunità Per Le Aziende Del Settore Orafo-Argentiero

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CATEGORIE E MERCATO2�

Nuovo corso di formazione in odontoiatria e odontotecnica pro-mosso dal Gruppo Odontotecnici di Confartigianato Imprese in col-laborazione con Plasis. Si svolgerà il 17 ed il 18 novembre presso la sede dell’Associazione ed il relato-re sarà Giorgio Perini.Un’iniziativa che nasce sulla scia del corso che si è tenuto l’8 ed il 9 settembre con la partecipazione degli Odontotecnici associati e dei Medici Dentisti della Provincia.Gli argomenti del corso sono stati molti: dalla composizione della fo-

tocamera digitale all’uso pratico sia in studio che in laboratorio. Poi no-zioni sugli obbiettivi intercambia-bili con specifico riferimento alle lunghezze focali più indicate per la fotografia in studio e laboratorio.La parte pratica nello studio odon-toiatrico con l’esecuzione da parte dei partecipanti di riprese in studio con la fotocamera digitale è sta-ta particolarmente apprezzata da partecipanti al corso.Altri argomenti sono stati quelli relativi alle questioni legali con-nesse alla fotografia nel settore

dentale. Quindi diritti d’autore, autorizzazioni,compensi e rappor-ti con l’editoria.Per il nuovo corso che si svolge-rà il 17 e 18 novembre presso la Sala Convegni di Confartigianato Imprese Arezzo in Via Tiziano n° 32, sono già aperte le iscrizioni e per qualsiasi chiarimento è possibi-le contattare il Coordinatore della Categoria Manuela Boncompagni tel. 0575/314281 mail: [email protected]

Nel contesto di Italia Arreda 2007 presso lo spazio espositivo di Confartigianato Imprese Arezzo, verranno organizzati una serie di eventi collaterali durante la manifestazione atti a mettere in risalto i geni e i sapori del mondo artigiano che ben si sposano con il contesto fieristico in oggetto. Questo il programma:

Sabato 28 ottobre 2006 dalle ore 17.00. “L’Artigianato Artistico tra tradizione e innovazione”. Gli artigiani del settore artigianato artistico diletteranno i visitatori di “Italia Arreda” portandoli alla riscoperta degli antichi mestieri e delle moderne tecniche di lavorazione.

Domenica 29 ottobre 2006 ore 18.00. “Hair style 2007: le tendenze moda dei saloni di acconciatura”. Gli acconciatori si esibiranno di fronte al pubblico di Italia Arreda realizzando le acconciature moda per la pros-sima stagione 2007.

Lunedì 30 ottobre 2006 ore 18.00. “L’oasi del benessere”. I professionisti della cura del viso e del corpo mo-streranno le nuove tendenze make-up e le tecniche di massaggio.

Martedì 31 ottobre 2006 ore 18.00. “Magie di Halloween”. Il Gruppo Pasticceri e Cioccolatieri ricrea l’atmo-sfera della magica notte di Halloween arricchendo gli stand con sorprendenti sculture vegetali.

Mercoledì 1 novembre 2006 dalle ore 16.00. “Scuola & Artigianato Artistico”. Il legame tra scuola e arti-gianato artistico prenderà forma in questa serata animata dagli studenti dell’Istituto d’Arte di Anghiari che si cimenteranno nell’arte dell’intarsio e della doratura.

Giovedì 2 novembre 2006 dalle ore 18.00. “I sapori della tradizione”. Degustazione itinerante all’interno degli stand della collettiva con prodotti tipici locali forniti dalle aziende del settore agroalimentare della Galleria Cesalpino

Venerdì 3 novembre 2006 ore 21.00. “Liriche di tessuti nell’originalità di trame, ricami e colori”. Defilè di moda a cura della sezione Arte e Restauro del Tessuto del Liceo Artistico/ Istituto Statale d’Arte “ G. Giovagnoli “ di Sansepolcro. Le calzature delle modelle saranno gentilmente offerte dalla Ditta Prosperine di Subbiano.

Sabato 4 novembre 2006 ore 18.00. “L’arte del mosaico”. Le magiche suggestioni dell’arte del mosaico con la realizzazione da parte di Marzia Dottarelli di un’opera collocata nello spazio istituzionale di Confartigianato.

Un CliCk eD eCCo Un Vero … sorrisoCorso ECM di fotografia in odontoiatria e odontotecnica

geni e saPoriKermesse dell’artigianato A ITALIA ARREDA

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VISION 2�

CONSIGLIO DIRETTIVO

DONATI GIOVAN BATTISTA - Presidente CARINI CARLO ALBERTO - Vice Presidente CORNIOLI MAURO - Vice Presidente NUNZIATINI ROBERTO - Vice Presidente BANELLI BRUNO - Consigliere BIANCHINI SERGIO - Consigliere CANESTRI LOREDANA - Consigliere CITERNESI PIERO - Consigliere CONSOLI CORRADO - ConsigliereDONATI CARLO - Consigliere GALASTRI FILIPPO - Consigliere GALLETTI ANGIOLO - Consigliere GAMBACCI DOMENICO - Consigliere GHERARDI MARIO - Consigliere - JACOMONI PIERO - Consigliere MELONI PAOLO – Consigliere NERI DANILO - Consigliere NOCENTINI GIUSEPPE - Consigliere PARIGI FABIO - Consigliere TAVANTI BRUNO - Consigliere VALDAMBRINI MONICA - Consigliere

COLLEGIO DEI SINDACI REVISORI

STOPPONI SILVANO - Sindaco LUZZI ALESSANDRO - SindacoMARTINI MARTINO – Sindaco

PROBIVIRI

NERI GIANFRANCOTENTI ENZO

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la nostra struttura

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Segretario Confartigianato Im

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0575/314229 stefano.peruzzi@

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asentino 0575/595025

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0575/314240 cristina.poggioni@

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Resp. Politiche del lavoro 0575/314226

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