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Visto da l'Altraitalia

Date post: 23-Mar-2016
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La Rivista mensile dedicata agli italiani all'estero
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visto da la voce e l’immagine degli italiani nel mondo www.laltraitalia.eu ISTRUZIONE Quale scuola? numero 33 - ottobre 2011 Fr. 5.20 Euro 5.00 Sotto la lente Il Biotestamento l’altraitalia L’INTRUSO Nostalgia del bunga bunga DIE SCHÖNSTEN ECKEN ITALIENS Vieste
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Page 1: Visto da l'Altraitalia

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la voce e l’immagine degli italiani nel mondo

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ISTRUZIONE

Quale scuola?

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L’INTRUSONostalgia del bunga bunga

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Vieste

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l’altraitalia 1

di Maria C. BernasconiEDITORIALE

L'argomento che tratteremo questo mese nel nostro “sotto la lente” non mette certo allegria ed è sicuramente, per molti dinoi, uno di quegli argomenti tabù da non approfondire, anzi, forse nemmeno da sfiorare. Ma occorre avere il coraggio diparlarne nell'interesse dei più deboli e di coloro che si trovano ad essere confrontati con un destino che, con loro, non è statocerto magnanimo.

In Italia, la Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge contro il testamento biologico e se passerà anche al Senato,gli italiani non potranno più decidere nemmeno della loro vita.

Non posso, questa volta, esimermi dall'esprimere il mio parere visto che ho un'opinione ben precisa della libertà indivi-duale. Non può essere una prerogativa dello Stato imporre a chicchessia se e come deve essere curato; è unicamente dirittodi ogni individuo decidere della propria vita, della dignità.

Fortunatamente io vivo in Svizzera dove la democrazia liberale mi riconosce il diritto di non essere sottomessa alle deci-sioni di terzi, anche estranee, dunque non solo parenti e amici, ma anche medici e sacerdoti, per ciò che attiene al mio, esottolineo, unicamente mio, sacrosanto diritto di decidere della mia sorte. Da tempo sono iscritta ad una delle associazionipresenti sul territorio elvetico che mi garantisce la libertà di poter morire, qualora dovessi essere colpita da una malattia incu-rabile, quando e come vorrò io. E non penso di essere, per questo mio modo di pensare, nè malinconica nè instabile, né tantomeno bizzarra; ho solamente riflettuto a lungo, spontaneamente e responsabilmente, su quelle che potrebbero essere leconseguenze di una grave malattia. Non ho potuto decidere la mia nascita, ma pretendo di poter “gestire” la mia morte equindi evitare accanimenti terapeutici e quant'altro sul mio corpo, la mia mente, il mio spirito.

Ma, torniamo all'Italia. L'articolo 32 della Costituzione che garantiva la libertà di autodeterminazione della persona è, difatto, venuto a mancare con la firma di 278 deputati che hanno votato, a scrutinio segreto, una legge che ritengo totalitarista:non si può essere costretti a “vivere” per volere dello Stato o per l'etica imposta da qualche visione religiosa.

A nulla sono servite le lotte, che tutti conosciamo, di Welby e della famiglia Englaro. Piergiorgio Welby, costretto dalladistrofia muscolare a vivere immobilizzato grazie ad un respiratore artificiale, ha combattuto per affermare il suo (e quellodi tutti noi) diritto a interrompere le terapie. Il medico che staccò il ventilatore polmonare e somministrò una sedazione pergarantirgli un trapasso senza sofferenza, subì processi penali e professionali dai quali fu poi assolto.

Peppino Englaro e la sua famiglia impiegarono 17 anni prima che un Tribunale riconoscesse la volontà della figlia Eluana dirinunciare alla nutrizione artificiale qualora si fosse trovata nella condizione di stato vegetativo.

Quello che non mi è chiaro è come mai, visto che tutti i sondaggi dicono che la maggioranza degli italiani e degli stessi catto-lici è della mia stessa idea, chi poteva mobilitare le masse per sostenere questa causa non lo ha mai fatto! È forse la paura, ladisinformazione o semplicemente il non volerne parlare per una forma di esorcizzazione, che ha impedito loro di agire?Oppure il timore di indisporre quelli che la pensano diversamente?

propria

La vita umana è sacra e la sua espressione più alta è la libertà!

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V

l’altraitalia

Sotto la lenteIL BIOTESTAMENTO

L’INTRUSO

OPINIONI

I SEMI DELLA GIOIA

ASTROLOGIA

Le DAT 14

Tutti tranne l’Italia 15

Piergiorgio ed Eluana 18

Suicidio assistito 20

Nostalgia del bunga bunga 3

Frecciatine 4

Parole che fioriscono dal silenzio 11

L’oroscopo del mese 36

Questa storia qua 28Il Faust di A. Sokurov 30Cineturismo 31

Il ritorno della castagna 32

La cicoria 34

Vieste 38Padre Pio 44

L’alternativa allamoda patinata 26

ATTUALITÀISTRUZIONE

SOCIETÀ

Quale scuola? 7

Caro sconto ... quanto mi costi 810

L’Accademia della Crusca 24

Italians Worldwide Network

CULTURASTORIA

MODA

CINEMA

ENOGASTRONOMIA

BENESSERE E SALUTE

Für unseredeutschsprachigen Freunde

SOMMARIO

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L’intruso

L'anno scorso, di questi tempi, l'Italia era alle prese con leallegre festicciole del Presidente del Consiglio nella sua villadiArcore e di ciò se ne discuteva animatamente. Giorno dopogiorno il Paese scopriva come il suo Capo di governo trascor-reva le serate e quanto generoso fosse nel regalare, allegiovani e allegre fanciulle che gli tenevano compagnia,qualche decina di migliaia di euro, qualche gioiello o qualcheappartamento nel famoso residence dell'Olgettina.

Gli italiani si chiedevano cose volesse dire escort e cosa ladistinguesse da una prostituta. L'Italia intera si chiedeva dachi fosse gestito il traffico delle briose donnine e tenevad'occhio tre persone vicine al Cavaliere: il fido Fede,l'affarista Lele e l'innamorata del cavaliere, Nicole. Il virusdel bipolarismo aveva colpito, anche in quella occasione, ilgossip sulle notti brave del Cavaliere e l'Italia si divideva ametà.

Da un lato (prevalentemente persone di sesso maschile che invidiavano profondamente il Cavaliere per i suoi festini) c'erachi era schierato a favore dell'indagato del Consiglio sostenendo che, in fondo, tutto quel pettegolezzo riguardava la sua vitaprivata. Affari suoi come decideva di trascorrere il suo tempo libero! L'altra metà del Paese chiedeva a gran voce le dimis-sioni del Premier perchè scandalizzata e certa del fatto che le nottate in villa distraevano il Presidente dalla sua attività diCapo del governo. Ovunque vi fossero tre persone che si incontravano per qualche motivo, finiva che l'argomento princi-pale della discussione diventava il famoso del Presidente Berlusconi.

Niente crisi, nessun altro problema! Bei tempi, bella stagione quella che ora viene ricordata con nostalgia anche da coloroche erano fra i più arrabbiati con il Cavaliere!

Ora i problemi sono ben diversi: si parla di soldi e quei tempi sembrano così lontani da sembrare un bel sogno svanito.Quest'anno il è di altro genere. Oggi si parla dell'Italia che sta affondando. Altro che parlare di un anzianosignore che si trastulla con giovani e belle ragazze! Quelle certezze non ci sono più!

Una mattina sono i pensionati a ritrovarsi nella disperazione più totale. Dopo qualche ora possono risollevarsi, le loro sortimigliorano, ma peggiorano quelle di altri cittadini investiti della notizia di un aumento dell'IVA. Poi tocca ai lavoratoripubblici a cadere nella depressione. Ma dura poco perchè è il turno degli evasori (una di quelle categorie più protette delPaese!). Poi ci sono i calciatori che annunciano lo sciopero perchè si va a intaccare il loro stipendio, ma il giorno dopo passala paura. Insomma, la danza inizia con una prima rappresentazione a luglio, prosegue con quello che poteva sembrare unsecondo atto, ma poi continua in una confusione totale fino a pochi giorni fa. Alla mattina ogni cittadino, appena alzato,iniziava a fare i conti di quanto avrebbe dovuto sborsare, ma erano conti che non trovavano mai fine.

Ci voleva la tirata di orecchie di due autorevolissimi personaggi (Napolitano e Draghi) per porre fine alla danza che altri-menti avrebbe sfinito gli italiani. Non è che ora la situazione sia migliorata: i cittadini sono sempre confusi, continuano afare calcoli e non sanno ancora con esattezza quanti soldi dovranno tirar fuori dalle loro tasche.

Gli italiani sono stanchi e la situazione è al limite della nevrosi. Niente più certezze, niente più notizie sulle quali discutereanimatamente per ore, giorni interi perchè, nel giro di pochi minuti, diventano vecchie e sorpassate.

bunga bunga

bunga bunga

ATTUALITÀ

Nostalgia delbunga bunga

di Maria C. Bernasconi

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Frecciatine

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OPINIONI

Dimmi tutto, raccontami! Com’è, com'è?

E allora?

E allora?

Ti ho vista all'uscita del Cinema Odeon l'altra sera...erisola

Un po’ di calma! Lo conosco da quattro giorni, ma è vera-mente carino, gentile, un vero portento!È sempre puntuale, ha sempre un fiore per me, sa sempre dipulito, di profumo delicato, a letto non fuma, non forza maile situazioni.Anche sessualmente mi rispetta: è delicato. Famolto sport, assomiglia un a Matt Damon. Ha un lavoroa contatto con le persone: molto particolare! Mi telefonaalmeno 15 volte al giorno, ha sempre tempo per me: diceche quasi ha dimenticato i suoi amici! Sono innamorata paz-za! Come sono fortunata!

Sempre stupendo! Siamo stati due giorni al mare: bellissi-mo. Aveva dimenticato il portamonete a casa e ho dovutopagare tutto io! Fortunatamente qualche soldo l'avevo: meli ha però restituiti quando siamo tornati, qualche giornodopo. La prima sera era un brillo, dice che non hal'abitudine di bere vino bianco: era divertente! Si stalasciando crescere la barba: gli da fascino! Disturba unpochino quando siamo nell'intimità: mi arrossisce la pelle.Abbiamo fatto un'escursione in barca, ha voluto che pro-vassi a fare una specie di immersione con la maschera. Man-gia sempre pasta come primo, dice che a casa la mamma lococcola ... Aveva dimenticato lo spazzolino da denti! Miporta spesso a ballare, mia passione, anche se lui non è ungrande ballerino ... Non mi telefona più così spesso.

Va, funziona ... Wow! È venuto avivere da me: sono contenta,almeno staremo più assieme. Incasa mi da una mano: letto, aspi-rapolvere, rifiuti. Non è più cosìpuntuale: giovedì mi ha fatto unbidone, sono rimasta quasi tre oread aspettarlo alla stazione; non mirispondeva al cellulare. Quando èarrivato si è scusato: il cellulare“non prendeva” e aveva un mee-ting con un cliente incavolato.Sarà il caldo, ma ha regolarmentela barba non fatta e puzza di siga-rette: ha sempre le orecchie pienedi cerume! Prima voleva fareall'amore tutti i momenti: ora èfrettoloso, dura poco e dopo milascia regolarmente sola sul letto.

Fa anche qualche scorreggia ... Fine settimana al mare,come quello stupendo di qualche tempo fa, non ne abbiamopiù fatti: dice che è impegnato con la sua squadra di calcettonel campionato regionale. Ci resta solo una pizza la dome-nica sera ... Sovente mi dice che ha talmente tanto lavoroche non riesce più a chiamarmi. Niente più fiori, non mi tele-fona quasi più, scorreggia, rutta, non sa più di pulito, nonandiamo più a ballare.

...

Da quando, per caso, abbiamo parlato di fidanzamento qual-che cosa in lui è cambiato. È sempre più freddo ... lontano.Viene di sera a casa, chiede se vi è qualche cosa da mangia-re, fa la doccia, la barba, mangia e poi riparte dicendomi cheha appuntamenti di lavoro e di scusarlo. Mercoledì scorsomi ha chiesto se posso aiutarlo a pagare un paio di fatture dicasa sua: è in un periodo di bassa con il lavoro. Mi dice chesta cercando qualche cosa d'altro, di nuovo, dove si trovaattualmente non lo capiscono. Domenica sera lui mi ha chia-mato Sabrina (io mi chiamo Giulia). Mi sono adirata: si èmesso ad urlare. Dice che sono come le altre: gelosa e pos-sessiva. Sabrina è semplicemente un'assistente al lavoro.La sua bella Spider rossa sembra essersi volatilizzata, oraha regolarmente una Fiat, una abbastanza datata ... Lui diceche la Spider è in officina per revisione ... non gli ho chiestoaltro: non vorrei che si arrabbiasse. Quando lo fa gli siforma la bavetta bianca agli angoli della bocca ... mi fa

po’

po’

Dopo 3 settimane

Dopo 2 mesi

Dopo 7 mesi

di Giovanni il Battista

Così carino, così dolceStorie di ordinaria quotidianità

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anche un po' schifo ... Lunedi mattina mi sono accorta chedal mio borsello mancavano 200 euro: tento di non pensaremale ma mi sorge un dubbio che il mio lui se ne sia impos-sessato. Continua a fare rutti, scoregge ed ogni sei parole cimette un'imprecazione ... caz... mi disturba enormemente...Io però lo amo: mi ci sono anche abituata ... Niente più fiori,non mi telefona quasi più, scorreggia, rutta, non sa più dipulito, non facciamo quasi più all'amore o se lo si fa ... duracinque minuti. In casa non mi aiuta più e non andiamo più aballare.

Ho tanti problemi con il mio lui. Non lo vedo quasi più senon quando ha bisogno di soldi o torna a dormire ... quandotorna. Mi ha telefonato ieri sua madre dicendomi di lasciarein pace suo figlio che è da sei mesi che non lavora ed haperso il posto perché stava sempre con me giorno e notte!!!Quando arriva a casa, di solito di sera, é sempre alticcio, mifa un po' di moine, qualche volta in cinque minuti micostringe a fare una “specie di amore”, fa la doccia e se neva. Se è un giorno sfortunato prima di lasciarmi mi chiedequalche soldo. Gli voglio bene, come ad un amico, ma nonriesco più a sopportarlo. Glielo devo dire, ma ho paura dellasua reazione. Mi sono decisa: ho azzardato ieri che dob-biamo parlare della nostra situazione. Mi ha risposto: per-chè? Va tutto bene, cosa vuoi ...? Non andiamo più a ballare,niente più fiori, non mi telefona più, scorreggia, rutta, nonsa più di pulito, non facciamo quasi più all'amore o se lo sifa, come ti ho detto, dura pochi minuti. Ne ha sicuramenteun'altra, ha sempre bisogno di soldi.

Ci siamo parlati: abbiamo litigato di brutto. Mi ha rinfac-ciato di avere l'alito sempre pesante, il sedere flaccido ed icapezzoli che restano sempre piatti quando mi bacia e che aletto sembro un manico discopa senza nessuna fantasia.Dice che non ha più stimolicon me, ma che vuole conti-nuare: “oramai - dice - convi-viamo. Io mi trovo bene, fac-ciamo uno sforzo di buonavolontà; io ho le mie abitudi-ni, te lo avevo detto da subito.Cosa è cambiato da allora?”Mi è salita l'adrenalina al cer-vello e mi sono sfogata: “soche da mesi ne hai un'altra.All'inizio eri gentile ed edu-cato, premuroso, stavi sem-pre con me. È da tempo ora-mai che, progressivamente, tisono indifferente, mi usi, quelpoco, solo quando ti devi sfo-gare. Non hai mai avuto unlavoro fisso malgrado tu midicessi il con

sei sempre con i tuoi amici, parli male di me a tua madre,sei sempre sporco, scorreggi, rutti, bestemmi sempre. Maiun fiore, un regalino, un fine settimana da soli al mare,come la prima volta. Mi hai rubato soldi, ti ho dato soldi enon li hai mai restituiti. Non ti pulisci mai le orecchie, restipoco a casa e quando resti ti addormenti sul divano odavanti al PC giocando alla play-station. Fumi in soggior-no, in toilette, a letto e mi bruci le coperte. Mi hai raccontatoballe sul lavoro, sulla Spider, sui tuoi sentimenti. Ho parlatocon la tua amica Sabrina: mi ha detto che non vi vedete piùda due mesi perché anche lei si è stufata di un ... coso ...come te!” Ha avuto una crisi isterica, mi ha insultata, hafatto le valigie e se ne é andato sbattendo la porta.

Ho pianto per 30 secondi; poi ho cominciato a respirare for-te, a dirmi brava, brava, brava. Mi sono messa a ridere comeuna pazza;, non la finivo più. Ho aperto una bottiglia divino, ne ho scolata metà, senza bicchiere. Mi sono messa acantare senza più smettere per un bel . Poi, quandol'adrenalina si è mischiata al vino bevuto (sono pratica-mente astemia) la testa ha cominciato a girare, girare e misono sentita leggera, leggera ... Mi sono risvegliata il mat-tino dopo rilassata, come se fossi uscita da un incubo! Misono messa ancora a cantare ed a ridere: poi ho avuto un sob-balzo ... Era mercoledì, erano le dieci di mattino e avreidovuto essere già da circa tre ore al lavoro. Mi sono fattauna doccia e mi sono messa a riflettere. Mi dicevo che misarei comperata un gatto nero a striscioline azzurre: sarebbestato il mio nuovo, ignaro compagno ... Al diavolo i bipedicon la proboscide sempre piccola, penzolante e puzzolente!

Io sono un profeta: non so niente di vita in comune, diuomo, di donna. Conosco qualche gatto: mi sembra che nonabbia e non crei molti problemi ... A naso mi sembra che lenostra amica non abbia fatto un scelta sbagliata ... fino alprossimo innamoramento ...

Io sono sempre stato scapolo ... qualche capra ... qualcheinfiammazione ... Niente di grave ... poi passa ...

Non ti fai più vedere, come mai?

Allora, sei ancora viva?

E tu?

trario, vai a don-

ne,

po’

Dopo 1 anno

Dopo 1 anno e 3 settimane

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Istruzione

l’altraitalia 7

ATTUALITÀ

“”

Il sistema scolastico occidentale è parte integrante del siste-ma capitalistico. Tale sistema non è un mezzo, ma il finestesso. Il sistema capitalistico è un sistema sociale di produ-zione che informa a sé tutta la nostra vita. È una visione delmondo, una che è divenuta globale. Delresto, come idea regolativa esso è nato globale, come siste-ma sociale mondiale di produzione e quindi questo suoessere globale è il suo essere in sé e per sé. Esso impronta disé tutto. La nostra visione della natura come utile e, non daultimo, il sistema scolastico ed educativo che ne è parte.All’interno di questa grandiosa e totalizzante visione delmondo, improntata ad un’idea di prosperità e predazioneinfinita, la scuola si trova a giocare un ruolo chiave. In unpianeta in cui si saccheggia la natura in nome del profitto,che crea e genera ricchezza materiale, non c’è da stupirsiche le scuole si siano trasformate in succursali del mercato.

L'insegnamento è soggetto alla domanda mercantile difinanzieri e padroni e a costoro non importa nulla di Plato-ne, Leopardi, Agostino o Calvino. Sia comunque chiaroche, da buoni seguaci di Keynes, non esiterebbero a seguir-ne l'adagio "

" e a prescriverne lo studio qualora fosse-ro quotati in borsa.

In una società realmente tesa allo sviluppo delle coscienze,della vita e dell'intelligenza sensibile, gli insegnanti do-vrebbero essere posti nella condizione di diffondere i valoridella solidarietà, della generosità, del rispetto per gli altriesseri umani. La prevenzione dei crimini contro l'umanitànon comincia, forse, durante l'infanzia? Ma la scuola, pur-troppo, non si occupa più della formazione dell'uomo, dellecoscienze e dei veri valori della vita e, vittima dell'in-granaggio, ha subordinato il sapere alla domanda mercanti-

ti, giovani violenti e frustrati. Noi invece vogliamo unascuola che produca sapere, conoscenza e attitudiniall'interesse civico legata alla qualità della vita e non subor-dinata alle leggi del mercato.Altro che meritocrazia, fuga dicervelli e baggianate simili, di cui si riempiono la bocca ibeccai della politica.

Lo sfacelo reale in cui versa il sistema scolastico italiano èsotto gli occhi di tutti. Gli insegnanti nell'ultimo ventenniohanno gradualmente perso non solo il loro ruolo e statussociale, ma anche la loro funzione propedeutica. In Italia,invece di avere il coraggio di affrontare analiticamente ilproblema della ristrutturazione del sistema scolastico, igiostrai del governo e le loro controfigure accademiche nonhanno saputo far altro che diminuire la graniglia lasciandoche il pollaio si aggiustasse di conseguenza.

Lo stesso discorso vale per la diffusione della Lingua eCultura italiana all'estero. Premesso che nel caso dei tagliper l'estero il preposto Ministero non può nascondersi die-tro la foglia di fico della crisi generale dei mercati, poichéessi erano già stati predisposti da quel dì. Occorre rilevareche l'entità dei tagli agli enti gestori è tale da mettere in di-scussione la continuità dei corsi stessi e la possibilità per glialunni di conseguire la Licenza Media o il Diploma di Cer-

tificazione Linguistica, già a partire da questo annoscolastico. Le contromisure di "razionalizzazione deicorsi" sono state imposte ad alcuni enti gestori da pre-testuosi e compiacenti dirigenti scolastici, col risultatodi avere in un'unica classe oltre venti alunni di 1a, 2a,3a, 4a e 5a elementare con due sole ore di lezione setti-manale.

Tali contromisure non hanno impedito a qualche ben-pensante di avere la geniale idea di ridurre ulterior-mente il tempo scuola o a qualche gestore di ente, inlista d'attesa per una patacca, di iniziare a fare i suoibravi compitini con i quasi-ormai-nulli mezzi finan-ziari a disposizione. Il sindacato, di fronte a questoscempio che si sta commettendo ai danni della comuni-tà, degli enti gestori e dei più di settemila lavoratoricoinvolti nel settore a livello mondiale, si limita a guar-dare, nell'attesa che passi il cadavere del nemico di

classe - colpevole di non appartenere alla Corporazione deiGiusti - e di poter finalmente riprendere in mano le carte dagiocare sui vari tavoli di concertazione predisposti per latutela dei pochi privilegiati della Casta. Appare evidente atutti che, in una società in cui si trovano miliardi di euro persalvare gli speculatori finanziari e si negano gli spiccioli perla formazione e il futuro dei nostri figli, qualcosanell'ingranaggio si è rotto. Soprattutto per quanto concernela sfera dei valori umani e della solidarietà civile.

Siamo abitanti di un creato, nel quale tutto poggiasull'insegnamento

Weltanschauung

spegneremmo anche il sole e la luna se ci des-sero dei dividendi

(Peter Sloterdijk, Devi cambiare la tua vita)

" "

le. Una scuola al servizio di una scienza senza coscienzasforna soltanto individualisti esasperati, carrieristi ignoran-

Quale scuola?di Marco Minoletti

Qualcosa nell’ingranaggio si è rotto

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Società

Quando li hanno definiti “gruppi d’acquisto” mi sono venu-ti in mente quegli insiemi un po’ inverosimili di personeche, per risparmiare, acquistano grosse quantità di una de-terminata merce che poi si spartiscono, a volte con intentosalutista: andiamo a prendere verdura e uova dal contadinoche sono più buone e fanno più bene e aiutiamo anche ilpovero contadino in estinzione; a volte per puro lucro sottoforma di risparmio: l’equivalente moderno e moralmenteaccettabile dell’amico dell’amico che è grossista e può fartiavere quella cosa a prezzo di costo saltando la catena ali-mentare che ci sta in mezzo.

Ma se l’economia solidale è una realtà e i gruppi di acquistosolidale hanno tanto di acronimo (G.A.S), slogan, principiequi e solidali (un po’new age, ma sicuramente meritevoli),attività formative e modelli di sviluppo; e se il famoso ami-co che conosce il grossista non è sempre facile da trovare,da un po’ di tempo c’è un’alternativa comodamente allaportata di tutti. Risparmiare si può (e si deve) bastano i solitifatidici “pochi click”. Sono i gruppi d’acquisto (appunto)online, piccole comunità che come unica ragione di vita (edi guadagno) hanno l’acquisto scontato.

A metà strada fra il risparmio facilee il consumismo più sfrenato, que-sta evoluzione moderna dei classicisaldi mette a disposizione di tutti lepiù svariate offerte a prezzi strac-ciati: dalla cena completa, più vino,al prezzo a cui normalmente paghe-reste un panino, all’imperdibilecorso di equitazione o di massaggiotailandese, fino alle vacanze neiposti dei vostri sogni col 70% disconto.

Sono i siti per l’acquisto collettivoscontato, diffusi in tutta Europa, idue al momento più famosi nelpanorama italiano, a spartirsi utentie fatturato, sono Groupon e Grou-palia. Il principio è semplice: il sitoacquista una grossa quantità di unadeterminata merce o servizio ediventa una sorta di intermediariofra venditore e acquirente veri epropri, si assicura così un fortesconto da parte del primo e, previoscorporo del suo profitto, garanti-sce anche un notevole sconto alsecondo che può aderire alle offertedirettamente acquistandole dal sitocon condizioni e validità ben preci-se. Tutto bello e tutto bene quindi… beh solo apparentemente. Da un

lato, sarà retorica, ma questa corsa all’acquisto facile ha unche di bulimico, fomenta il piccolo consumista che ognunodi noi ha dentro di sé, porta all’acquisto non per necessitàma per pura soddisfazione di aver fatto un affare. Con laformula dell’offerta a tempo (sbrigati, mancano solo 17 oree poi questa fantastica offerta non ci sarà più) e della com-petizioni fra utenti (già 75 persone hanno acquistato questopacchetto … e io, viene da chiedersi, cosa sto aspettando?) iconsumatori sono quasi spinti ad acquistare quel corso disub a cui prima non avevano nemmeno pensato vagamentedi iscriversi o quel viaggio che non sanno se troveranno maiil tempo di fare. E, soprattutto all’inizio, sembra quasi distare a Disneyland.

Dall’altro lato, e qui andiamo molto più sul concreto,l’affare non è poi così imperdibile e anzi nasconde spessoquello che, se non è un pacco, poco ci manca. Il cliente cheacquista il buono è, a tutti gli effetti, un cliente di serie B, e ilprezzo inferiore si traduce molto spesso anche in inferiorequalità. Il ristorante dove si aveva prenotato la cena ti fasapere, quando sei già lì, che in realtà non è compreso pro-prio tutto quello che era scritto sul buono, qualcuno si sarà

ATTUALITÀdi Chiara Morassut

Caro sconto ... quanto mi costiSe non è un pacco... poco ci manca

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sbagliato; il centro estetico ti dice che purtroppo per il trat-tamento che ti interessa sono disponibili solo appuntamentiad orari assurdi, l’albergo in cui hai prenotato la settimanadi relax al mare ha stanze libere da ottobre, e così via. Ilconsumatore insoddisfatto chiede a questo punto il rimbor-so del coupon e va a sbattere contro un servizio clienti prati-camente inesistente che sì, forse assicurerà il rimborso (manon si sa in che tempi). E se, anche, si spera, non hai personiente in termini di soldi, alla fine quel click facile l’haipagato in nervosismo e fastidio.

E ora parliamo di vita vissuta. Quello che segue è il reso-conto della mia prima (e ultima) esperienza con GrouponItalia. Vorrei potervi dire che l’ho fatto per voi, che mi sonosacrificata per il nobile intento giornalistico della ricercadella verità, ma non è così; ho acquistato su Groupon perchéera una buona offerta, mi sono informata poco e mi è andatamale, a mia discolpa posso solo dire che l’acquisto era pro-grammato da tempo e non è stata una voglia indotta.

Alla ricerca di un week end di vacanza a metà settembreincappo nell’offerta di Groupon: pacchetto per due a Ischia,mezza pensione, piscina, vicinanza alla spiaggia. Scontonotevole, l’avevano già acquistato in 47 e mancavano solo6 ore alla fine dell’offerta. Potevo mai tirarmi indietro? Giàpregustando il mio ultimo week end di mare, Visa alla ma-no, in pochi minuti l’acquisto è fatto. Buono in pugno, ini-zio a chiamare il numero per le prenotazioni e subito mirisponde la voce registrata del tour operator che mi informache tutte le prenotazioni verranno gestite via e-mail e miinvita a scrivere la mia, scelta bizzarra, penso, ma scrivo.

Scrivo e scrivo e nessuno mi risponde, chiamo il servizioclienti di Groupon al quale una ragazza molto giovane miconsiglia di attendere ancora un po’ … dipende da quandoio avevo deciso di prenotare il week end e/o quando avevole ferie (grazie, lo sapevo anche io), e alle mie domande mifa sapere che loro purtroppo non hanno alcun contatto conla struttura in questione (ma non era un vostro partner?) emi consiglia di chiedere un rimborso e di scrivere una mail aGroupon per ottenere maggiori informazioni.

Nel frattempo controllo ilmio account Groupon e ilbuono risulta utilizzato, masicuramente non da me,inoltre inizio a frequentareun po’ di forum e mi con-vinco sempre di più di averpreso un bel “pacco”. Scri-vo quindi una accorata e-mail di protesta contro laloro scarsa attenzione alcliente e mi rispondono conla loro e-mail preconfezio-nata sulle modalità perchiedere il rimborso. Scon-fortata chiedo il rimborso elo ottengo subito. Nel frat-tempo riesco a contattaredirettamente l’albergatoreche da tutta la colpa a Grou-pon e mi offre un’alter-

nativa. Chi ha perso in tutto questo? Groupon sicuramente.La mia vacanza di metà settembre a Ischia la farò lo stesso,ma la prossima volta starò più attenta a non farmi tentare daun’offerta troppo vantaggiosa.

Sono sicura che in molti hanno avuto, al contrario di me,un’esperienza completamente positiva, ma continuo a pen-sare che il cliente che paga in anticipo non dovrebbe esserelasciato a se stesso così come è stato fatto con me.A voi, sarà banale, consiglio di informarvi molto bene pri-ma di acquistare alcunché. E comunque, quando, alle 8 diun sabato mattina, frequenterete un corso, convenientissi-mo, di, che ne so, cucina cinese, non dite che non vi avevoavvertito.

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Società

Italians Worldwide Network - IWN é un indi-pendente e non-profit che ha come obiettivo principale latutela dei diritti dei cittadini italiani all'estero e, quindi,quello di posizionare le loro necessità ed esperienze alcuore della politica italiana.

A tal scopo, Italians Worldwide Network - IWN svolgeattività di ricerca e propone delle soluzioni riguardanti lapolitica sociale, la giustizia, la strategia politica, l'eco-nomia, la scienza, le politiche industriali e commercialidell'Italia. Guardando il Nostro Paese dall'estero con unocchio critico, il Network propone un modo nuovo e creati-vo di analizzare la politica per poter garantire la crescita e losviluppo dell'Italia, tutelandone l'immagine.

La ricerca e la proposta di soluzioni presso le istituzioniitaliane competenti avvengono esclusivamente attraverso ilprocedimento che abbiamo chiamato “

”. Dopo la prima fase di ascolto e di discus-sione dei problemi riguardanti gli italiani all'estero( ), ci organizziamo in diversi gruppi tematici perscrivere dei report ( ). Dopodiché, contattiamo dei par-lamentari italiani che siano interessati a trasformare questireport in vere e proprie proposte di legge ( ).Qualora un parlamentare non sia interessato, ci rivolgiamoad un altro fino a raggiungere il nostro obiettivo. D'al-tronde, i problemi degli italiani all'estero non hanno colorepolitico.

La trascrizione di policy documents, raccomandazioni alGoverno Italiano, proposte di legge e report, rappresentanoalcuni dei modi operandi che utilizziamo per raggiungeregli obiettivi appena citati. Siamo convinti che il percorso“ ”, seguito da IWN, facilitil'information-gathering da parte delle istituzioni italiane, inmodo tale da renderle consapevoli delle problematichepolitiche e sociali e più efficaci durante il processo di po-licy-making e policy-implementation.

Consapevole del fatto che gli italiani all'estero sono orga-nizzati in varie associazioni e sotto-associazioni che si occu-pano di diverse questioni - dai diritti dei lavoratori alle fontienergetiche rinnovabili, al settore della ristorazione italianaall'estero, ecc. - ma che, prese singolarmente, rimangonopiuttosto limitate, IWN riconosce tra i suoi obiettivi la for-mazione di un network che colleghi queste diverse entità ene aumenti le potenzialità.

Nonostante la sua recente creazione, il Network si è attivatoimmediatamente per rispondere ad alcune questioni cheinteressano gli italiani all'estero. In particolare, ci siamo a-doperati sin da subito per la modifica della legge Tremagliariguardante il voto degli italiani all'estero.Atal proposito, cisiamo mossi dopo aver raccolto alcune testimonianze diconcittadini residenti all'estero che riportavano alcunedifficoltà incontrate in particolare durante l'ultima consul-tazione referendaria, tra cui il mancato ricevimento delleschede, l'invio di schede non vidimate e il conseguenteannullamento del voto o le preoccupazioni in merito allamodifica dei quesiti referendari avvenuta dopo l'invio delleschede referendarie all'estero.

La proposta avanzata dal gruppo di lavoro del networkintende rendere più semplice e trasparente il metodo di votodegli italiani all'estero. In particolare, propone la sostituzio-ne dell'attuale sistema di voto per posta con la costituzionedi seggi presso le ambasciate, i consolati o altri luoghi di ri-ferimento per le istituzioni italiane o, meglio ancora, con unsistema di voto per via telematica ad accesso unico a cui po-tranno accedere i cittadini iscritti all'AIRE, sistema simile aquello previsto da alcuni siti di home banking. Il Network èin continuo fermento e, al momento, stiamo valutando l'op-portunità di avviare una nostra sezione editoriale.

think-tank

LISTEN-ACT-IMPLEMENT

LISTENACT

IMPLEMENT

LISTEN-ACT-IMPLEMENT

ATTUALITÀdi Cristina Passeri

Italians Worldwide NetworkIWN: una nuova rete in azione al servizio degli italiani nel mondo

Italians Worldwide Network - IWN è nato a Londra dal-l'idea di un gruppo di giovani che si sono trovati a discuteree hanno scoperto di condividere la voglia di impegnarsi peril bene degli italiani all'estero. I fondatori, residenti a Lon-dra per motivi di studio o di lavoro, sono: Michele Capac-cioli, studente MA di International Politics presso la CityUniversity of London; Andrea Muzzarelli, laureato in Eco-nomia Aziendale, attualmente lavora come giornalista etraduttore free lance; Roberto Orsi, ricercatore presso laLondon School of Economics; e Cristina Passeri, laureatain Relazioni Internazionali.

Londra

www.italiansworldwidenetwork.org

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Rubrica

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Eccoci qua caroAmico,Amica, pronti per il nostro secondosemino. Mi auguro che il nostro primo incontro sia statodavvero “una mutua fecondazione” e che adesso, addome-sticati, potremo ogni mese aspettarci con un po’ di impa-zienza. Per me, almeno, è così.

Vorrei quest’oggi iniziare con una poesia e una riflessioneinsieme sul senso della parola e del linguaggio, caratteristi-ca peculiare dell’essere umano che ci ha offerto una possi-bilità straordinaria di incontro e contemporaneamente discontro, dato che la parola uccide a volte più crudelmente einsensatamente della spada.

Questa Poesia di Javier Sicilia, poeta messicano vi-vente, scritta per suo figlio Juan Francisco: “nino ingenuo econ un’anima nobile” ucciso il 27 marzo 2011 a 24 anni dainarcos della gang “Pacifico sur” con altri 6 amici, rapiti inun bar di Cuernavaca e trovati morti l’indomani, mi ha fattoe mi fa molto pensare a proposito della “Parola”, di questastraordinarietà dell’essere umano che sempre più dovrebbeaiutarci nella reciproca comprensione, nel saper sostarenella domanda dell’altro senza pretendere subito di avereuna risposta, nel saper ogni volta chiedere: “ma cosa signi-fica per te la parola Verità, Pace,Amore, Guerra ....?”

Ci avete mai pensato che l’essere umano, nascendo, noninizierà mai a parlare se è sordo? E non vi siete mai chiestiquante volte noi siamo sordi alla parola dell’altro? Credia-mo di parlare con qualcuno e invece stiamo semplicementeparlando con un altro noi stesso, con un altro Io, non con unTu.

tra un Io e un Tu, solo nel dialogo, che non deve e non puòessere dialettico, uno sterile dibattito, dove voglio conver-tirti alla mia ragione e visione, ma sarà “un circolo vitale”solo se, come scrive Raimon Panikkar: “

”.

E allora pensiamo alla responsabilità della nostra Parola,una volta era la firma di un contratto, era la conferma dellanostra onestà e dignità, era l’essenza del nostro “essere” nelmondo. La parola è “energon”, è energia che crea realtà, laparola nasce però dall’ascolto del silenzio, perché solo seprima sapremo ascoltare quel che dal silenzio arriva come“aspirazione e ispirazione”, saremo in grado di dire parolenon vane. Dobbiamo però essere umili, pazienti e attenti,perché a volte crediamo di parlare con Dio e invece parlia-mo con i nostri fantasmi.

“Non nominare il nome di Dio invano” significa rispetto esapere che anche questa è una parola convenzionale, creatadall’uomo, per dire quel che non si può dire ma che è unica-mente frutto della personale esperienza ( la fede, infatti, nonè la credenza); nell’islam sono 99 i nomi di Dio perché il100esimo possa essere il nostro. Anche Dio è una relazionetra un Io e un Tu, è ascolto del silenzio che risponde alla miapreghiera di aiuto, è la mia condizione finita che aspiraall’infinito respirando nel respiro del cosmo.

Se sono in questo reverenziale ascolto, ecco che allora pos-so comprendere e partecipare alla disperazione del Poetache vuole rimanere “nel silenzio dei giusti”, luogo di quietee di conforto, per rifocillarsi e poter riprendere la strada conrinnovata forza e nuovo coraggio, per ora sente spenta in luianche l’energia creatrice della parola, “affogata dentro dinoi”, ancora una volta, da un essere umano che ha reso inde-gno “il mondo”. Ma, non dimentichiamolo mai, il mondo,come Dio, non è fuori da noi, ma è parte costitutivadell’essere umano, perché noi siamo co-creatori della real-tà: “il regno dei cieli è dentro di te”.

E allora cari Amici diamo noi coraggio all’amico Poeta,ognuno di noi è Poeta se saprà evocare la parola non vana, laparola che cura perché capace di ri-creare ogni volta la rela-zione d’amore. Ecco il nostro secondo semino da protegge-re e coltivare: prestare cura e attenzione alla Parola che danoi fiorisce e sentirne il profumo e la capacità creatrice, cheogni volta dissolverà la nostra capacità distruttrice.

Buon lavoro e a presto!

Il mondo non è più degno della parola / l’hanno affogatadentro di noi / Rimane solo un mondo / per il silenzio deigiusti

Chi non scoprel’Amore, non trova Dio / Chi non trova Dio, non intravede ilmistero del mondo / Chi non intravede il mistero del mondo,non incontra un tu / Chi non incontra un tu, non arriva al sé/ Chi non arriva al sé non vive la vita / Chi non vive la vita,non scopre l’amore...e viceversa

La nostra vita è davvero vita piena solo nella relazione

Le parole che fioriscono dal silenziodi Patrizia Gioia

Poesia, parola che cura

Se volete approfondire l’argomento con Patrizia, potetescrivere a: [email protected]

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Al solito, nella speranza che un giorno il mondo possa esseremigliore, senza imposizioni da nessuno, che siano laici o catto-lici, di sinistra o di destra, mussulmani o induisti, quello checerco è solo la libertà.

Fin da piccoli ci insegnano a essere dignitosi, a comportarcicon dignita', a mostrarci degni di... Dignita'. E poi? Smette diessere un valore quando siamo malati e stiamo per morire?

Chiedere il rispetto delle scelte individuali di fine vita, non èaltro che porre la persona prima di qualunque istituzione me-dica e quindi dello Stato. Un argomento al quale dovrebberoessere sensibili tutti i veri antifascisti, ma anche tutti i veri anti-comunisti.

Ogni essere umano ha la sua inviolabile libertà di decideredella Propria Vita.

La libertà di scelta di ogni individuo non deve MAI essere cal-pestata, e soprattutto non deve avere colore politico!

Nessuna costrizione è più odiosa del non poter decidere dellapropria vita.

Roberta Terpin

Rosa Amarca

Yuri Guaiana

Fabio Tirinato

Fabiana Salvatola

Alessandro Bracciali

Al solito, nella speranza che un giorno il mondo possa esseremigliore, senza imposizioni da nessuno, che siano laici o catto-lici, di sinistra o di destra, mussulmani o induisti, quello checerco è solo la libertà.

Fin da piccoli ci insegnano a essere dignitosi, a comportarcicon dignita', a mostrarci degni di... Dignita'. E poi? Smette diessere un valore quando siamo malati e stiamo per morire?

Chiedere il rispetto delle scelte individuali di fine vita, non èaltro che porre la persona prima di qualunque istituzione me-dica e quindi dello Stato. Un argomento al quale dovrebberoessere sensibili tutti i veri antifascisti, ma anche tutti i veri anti-comunisti.

Ogni essere umano ha la sua inviolabile libertà di decideredella Propria Vita.

La libertà di scelta di ogni individuo non deve MAI essere cal-pestata, e soprattutto non deve avere colore politico!

Nessuna costrizione è più odiosa del non poter decidere dellapropria vita.

Roberta Terpin

Rosa Amarca

Yuri Guaiana

Fabio Tirinato

Fabiana Salvatola

Alessandro Bracciali

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IL BIOTESTAMENTO dalla Redazione

Le Dichiarazioni anticipate di trattamento (Dat) si appli-cheranno solo in caso di stato vegetativo accertato e nonpermettono, comunque, di sospendere alimentazione eidratazione artificiali

quali trattamenti sanitari evitare qualo-ra perderà la capacità di intendere e di volere può lasciareper iscritto una Dichiarazione anticipata di trattamento(Dat) che si applicherà, però, solo in caso di stato vegetativoaccertato e non permette, comunque, di sospendere alimen-tazione e idratazione artificiali. E’ il dispositivo contenutonel disegno di legge sul cosiddetto testamento biologico,approvato in seconda lettura dalla Camera dei deputati. Ilprovvedimento, composto di nove articoli, regola le “Di-sposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consensoinformato e di dichiarazioni anticipate di trattamento”.

L’articolo 1 (Tutela della vita e della salute) vieta prelimi-narmente “ogni forma di eutanasia e ogni forma di assisten-za o di aiuto al suicidio” e sancisce i principi della tuteladella vita umana e della dignità della persona.

Con l’articolo 2 (Consenso informato) il ddl provvede alladisciplina, con una norma di carattere generale, del consen-so informato ai trattamenti sanitari, sempre revocabile epreceduto da una corretta informazione medica.

L’articolo 3 definisce i “Contenuti e limiti della Dichiara-zione anticipata di trattamento” (Dat) e rappresenta il cuoredel ddl. Nella Dat il soggetto “dichiara il proprio orienta-mento circa l’attivazione o non attivazione di trattamentisanitari” e può anche esplicitare “la rinuncia” ad alcunitrattamenti “in quanto di carattere sproporzionato o speri-mentale”. che “non possonoformare oggetto di Dat” - “devono essere mantenute fino altermine della vita, ad eccezione del caso in cui le medesimerisultino non più efficaci nel fornire al paziente in faseterminale i fattori nutrizionali necessari alle funzioni fisio-logiche essenziali del corpo”.

ad ogni modo, “assume rilievo nel momento in cuiil soggetto si trovi nella incapacità permanente di compren-dere le informazioni circa il trattamento sanitario e le sueconseguenze - è l’ultima modifica apportata dalla mag-gioranza con un emendamento approvato oggi dall’aula diMontecitorio - accertata assenza di attività cerebraleintegrativa cortico/sottocorticale”. Il ddl prevede, all’ar-ticolo 5 (Assistenza ai soggetti in stato vegetativo), che ilministero della Salute adotti linee guida per l’assistenzaospedaliera, residenziale e domiciliare per i soggetti in statovegetativo, ma non stabilisce lo stanziamento di nuoverisorse per questa problematica.

Le Dichiarazioni anticipata di trattamento, manoscritte odattiloscritte, devono essere sottoscritte dal medico curan-te, hanno validità di cinque anni, sono pienamente revoca-bili, rinnovabili e modificabili. Non si applicano, però,“quando il soggetto versa in pericolo di vita immediato”(art. 4). Il ddl stabilisce l’istituzione di un Registro delledichiarazioni anticipate di trattamento in un archivio uniconazionale informatico (art. 9).

Il ddl prevede la possibilità che chi compila una Dat nominiun ‘fiduciario’ (art. 6). La Dat non ha carattere vincolanteper il medico curante, il cui ruolo viene regolato dall’ar-ticolo 7. La Camera, peraltro, oggi ha eliminato ogni riferi-mento all’ipotesi di controversie sull’applicazione dellaDat, sopprimendo tanto il “comma tre” dell’articolo 7relativo al collegio medico chiamato a dirimere eventualicontroversie tra medico e fiduciario, quanto l’intero artico-lo 8 relativo all’intervento di un giudice tutelare nel caso diassenza di un fiduciario.

iniziò a discutere del ddl approvato a luglio dallaCamera nell’ottobre del 2008, sulla scia della vicenda di

(nella foto), e lo approvò a marzo del 2009.Relatore alla Camera (Pdl), al Senatoè stato (Pdl).

Chi vorrà indicare

NOALL’EUTANASIA

ILCONSENSO INFORMATO

LE “DAT” E IL NODO DELLANUTRIZIONE ARTIFICIALE

Alimentazione e idratazione,

La Dat,

FORMAE DURATADELLE “DAT”

RUOLO DELFIDUCIARIO E DELMEDICO

Il Senato

per

Eluana EnglaroDomenico di Virgilio

Raffaele Calabrò

Dichiarazione anticipata di trattamentoEsegesi di un disegno di legge

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Qualche settimana fa, ascoltando distrattamente un tele-giornale, sull’approvazione alla Camera della norma sultestamento biologico, ho sentito, testualmente: “

” e fra me e me, ho pensato:bene, hanno approvato una norma che lascia finalmente alsingolo individuo la scelta di cosa fare della sua vita. Nonpoteva essere diversamente. E invece lo era.

E’ bastato aprire un qualsiasi quotidiano infatti per render-mi conto che l’approvazione delle “

” dopo due anni e mezzo diiter, tutto fà tranne tutelare la volontà del singolo, alcuni lachiamerebbero anche dignità. In due parole la norma san-cisce che in caso di impossibilità di esprimersi un pazientesenza attività cerebrale sarà comunque alimentato artifi-cialmente, che le sue dichiarazioni e volontà precedenti nonsaranno vincolanti, e che i parenti non potranno opporsi aquesto tipo di assistenza. A decidere sarà il medico e so-spendere l’alimentazione artificiale non sarà più possibile,sulla base del presupposto che l’alimentazione forzata nonsia un atto medico, e quindi non consista in accanimentoterapeutico.

Le dichiarazioni anticipate di trattamento (Dat) non avran-no valore legale, ma saranno più una sorta di orientamento eriguarderanno comunque i trattamenti medici da attivare,

trà indicare come essere cura-to, ma non potrà decidere inanticipo di non essere curato.

Infine, come se non bastasse, ilbiotestamento sarà preso in con-siderazione solo per chi si trovain stato vegetativo con “

”, restringendo così dimolto la platea degli interessati.

I nove punti, del provvedimentose in linea generale trattano diconsenso informato e vietanoogni forma di eutanasia, trovanoperò il loro fulcro, e argomentodi acceso dibattito, nella sostan-ziale impossibilità del singolo discegliere per

Lanorma, come prevedibile, hasuscitato vaste polemiche, nonultime quelle dei medici stessi,ed è stata definita da più parti una

“legge schifezza”, incivile e inaccettabile, illiberale eincostituzionale, ma, mentre si annunciano raccolte difirme per un referendum abrogativo e manifestazioni,siamo ancora ben lontani da un dietro front o da unasoluzione di compromesso. Il diritto alla salute quindicontrapposto al dovere della terapia, ed è un bel paradossoquesto considerando anche come, a proposito di terapie, ilGoverno in carica abbia appena reintrodotto, nella Mano-vra 2011, il ticket sulle prestazioni sanitarie.

Non ci sa-rà un’altra Eluana Englaro

Disposizioni in materiadi alleanza terapeutica, di consenso informato e di dichia-razioni anticipate di trattamento

accerta-ta leintegrativa cortico/sottocor-ticale

non quelli da non attivare, di conseguenza ognuno di noi

po

se stesso e agire (ofar agire) di conseguenza.

assenza di attività cerebra

Tutti tranne l’ItaliaVediamo cosa succede nel resto del mondo

IL BIOTESTAMENTO di Chiara Morassut

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Commentare una così plateale violazione della libertà non èfacile, tanto più laddove c’è chi, come il capogruppo allaCamere del PdL , si trincera in unanecessità di approvazione della legge in questione per nonlasciare il quesito di volta in volta in mano ai giudici, comeè avvenuto nel caso Englaro, creando così una “

”. In realtà potrebbe dere proprio il contra-rio, e sta succedendo, come nel caso della signoradi Treviso, malata di sclerosi multipla, che si è rivolta a ungiudice (che le ha dato ragione) per far nominare il maritopersona incaricata di far valere le sue volontà circa il rifiutodi trasfusioni e alimentazione forzata. Il diritto di rifiutaresia l’alimentazione che le cure sibasa infatti su un principio più gene-rale, l’habeas corpus, il primo e piùantico diritto civile che è stato stori-camente un importante strumentoper la salvaguardia della libertàindividuale contro l’azione arbitra-ria dello stato ed è alla base dellaDichiarazione Universale dei Dirittidell’Uomo, oltre che presente nellaCostituzione italiana.

Questa inviolabilità della libertàpersonale cesserebbe però, secondola nuova legge, nel momento in cuila persona abbia perso la capacità diintendere e volere o la possibilità dimanifestarla e, perdendo anche divalidità le dichiarazioni precedenti,si andrebbe quindi a infierire ancoradi più su persone che, a causa di unincidente o di una malattia grave,vengono private in sostanza dei pro-

pri diritti, costringendo le famiglie a rivolgersi a un giudiceper proteggere i propri cari da una tale invadenza delloStato nella dignità dei cittadini. Non bastasse quanto dettofin’ora a convincervi, anche se più ci penso più credo chesiamo tutti già più che convinti, a parte una maggioranza dibigotti influenzati dall’autorità ecclesiastica che guardacaso siede in Parlamento, vediamo brevemente cosa suc-cede nel resto del mondo.

Gli Stati Uniti d’America furono i primi a regolamentare,con il “ ”, nel 1991, il Testa-mento biologico o Testamento di vita (Living will) dopo un

Fabrizio Cicchitto

giungla didecisioni

Patient self determination Act

succeanzi già

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lungo confronto, iniziato negli anni Settanta nelle CortiSupreme di vari Stati, nella Corte federale, e nella società,che ha portato a delineare alcuni principi fondamentaliquali il rispetto del rifiuto di terapie (e anche la nutrizioneartificiale viene considerata tale) da parte di un pazientecosciente o il rifiuto precedentemente espresso nel caso diun paziente non più cosciente. Nel caso il paziente nonabbia espresso nessuna volontà la decisione è affidata disolito a un familiare del paziente, posta l’interruzione dellacura laddove questa provochi maggiore sofferenza chesollievo, secondo il principio della migliore soluzione nel-l’interesse del paziente (best interest of the patient).

In Australia è in corso un aspro dibattito sull’eutanasia, mail Living will è già da tempo applicato sul modello america-no, così come in Canada, pur non essendoci una politicauniforme a tutti gli Stati sugli aspetti più pratici del Livingwill (ruolo del tutore, età, ecc.).

In Europa non esiste ancora una disciplina sul Testamentobiologico recepibile dagli Stati membri, alcuni dei quali,comunque, hanno adottato autonomamente normative inmateria.Alivello europeo, si sono avute, però, alcune “

”, come quella assuntadal Consiglio d’Europa, nel 1976, nellaquale si afferma che “

”. Va ricordata, inoltre, la“ ”, approvatanell’aprile 1997 nella quale, fra l’altro,all’art. 9, si legge che “

Il confronto con il Belgio è complicatodal momento che, con la legge del 2002sui “ ”, le “

” riferibili al Testamentobiologico, sisono intrecciate con quelledestinate ai malati terminali, prendendoil nome di

”; fatto salvo però che entrambe le fattispecie (leprime hanno a che fare con l’interruzione delle terapiesanitarie, le seconde con la somministrazione di appositifarmaci letali) tengono in considerazione in primis lavolontà del paziente.

Una situazione simile si ritrova in Olanda, primo Paese almondo che, nel 2001 ha modificato il Codice penale perrendere legali, in alcune circostanze rigorosamente nor-mate, sia l’eutanasia sia il suicidio assistito dal medico. Lalegge “

”, entrata in vigore nel 2002,disciplina anche il Testamento biologico, nel senso che visono accolte e rispettate tutte le condizioni e le garanzie chene sono l’essenza, a cominciare dalla richiesta di unpaziente perfettamente “ ”, e dalle “

” sottoscritte da un paziente quando era sicuramentecapace di intendere e di volere.

In Danimarca esiste invece una “ ”che custodisce le direttive anticipate presentate dai cittadinisulla scelta di non essere tenuti in vita artificialmente cheogni sanitario è tenuto a rispettare.

In Francia la materia è interamente e minutamente normatadalla legge “

”, approvata nel 2005, che, senza entrare nello specifi-co, assicurano a ogni persona il diritto di formulare volontàsul fine vita che poi dovranno essere rispettate anche in casodi sopravvenuta incapacità del paziente.

Non c’è, invece, una specifica normativa sul Testamentobiologico in Germania, dove però esso trova attuazionenella pratica e conferma nella giurisprudenza. Intervenen-do nel merito del problema, infatti, la Corte Supremafederale emise, nel 2003 una sentenza con la quale dichiara-va la legittimità e il carattere vincolante della “

”, volontà del paziente, riconducendola “”. Anche in

Inghilterra, nonostante manchi una legge specifica, ilTestamento biologico (Living will) è riconosciuto, fin dal1993, da una consolidata giurisprudenza.

Le “ ” sono regolate inSpagna all’interno di una complessa normativa, la “

”, approvata dal Parlamento nelnovembre 2002, con cui si intende dare al paziente lafacoltà di manifestare anticipatamente, per iscritto (e periscritto revocare), la propria volontà in merito a cure eterapie cui essere sottoposto, nel caso dovesse perdere lacapacità di esprimersi personalmente.

Se anche questa non è una panoramica esaustiva, appare co-munque chiaro che l’Italia con questa legge si pone in unaposizione di profonda arretratezza culturale rispetto ai vici-ni Paesi europei e a una vasta parte di quelli extra europei.

Resta solo da sperare che le iniziative e le polemiche pro-messe si traducano in un intervento concreto, e che gli ita-liani facciano sentire, di nuovo, la propria voce, a dispettodi chi li governa.

rac-comandazioni

i diritti dagarantire ai malati sono: dignità,integrità, informazione, cure, il rispettodella volontà ed il diritto a non soffrireinutilmenteConvenzione di Oviedo

nel caso in cuiper qualsiasi motivo il paziente non siain grado di esprimere la propriavolontà, si deve tener conto dei desideriprecedentemente espressi

Diritti del malato direttiveanticipate

dichiarazioni anticipate dieutanasia

per il controllo di interruzione della vita su richiestae assistenza al suicidio

capace dichiarazioni divolontà

Banca dati elettronica

relativa ai diritti del malato ed alla fine dellavita

Patienten-verfügung al dirit-to di autodeterminazione dell’individuo

Dichiarazioni anticipate di volontàLegge

sui diritti dei pazienti

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“…

.”

Questo è uno stralcio della lettera che Piergiorgio Welbyinviò al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ilquale rispose:“ (ndr:tra Parlamento e autorità preposte),

Era il 2006 e il caso Welby segnò la frattura e la necessità didiventare, in alcuni casi, proprietari della propria morte.Nel 2009 la vicenda di Eluana Englaro fu la conferma diuna necessità, sempre più pressante, di parlare di deter-minati argomenti: testamento biologico ed accanimentoterapeutico.

All’età di 16 anni venne colpito dadistrofia muscolare in forma pro-gressiva, il medico che gli diagno-sticò la malattia gli disse che nonavrebbe superato i 20 anni. Neglianni sessanta - settanta, a causadella malattia, si rifugiò nelle dro-ghe e nella pittura per cercare unsollievo; nello stesso periodo,durante un pellegrinaggio a Roma,conobbe sua moglie Mina. Undecennio dopo la malattia progre-dì, arrivando al punto di doversidisintossicare dalle droghe, pertale scopo utilizzò del metadoneche lo costrinse a non utilizzare piùle

una crisi respirato

ria, e subì una tracheotomia che lo costrinse a vivere attac-cato ad un macchinario.

Da questo momento in poi, Welby chiese più volte di stac-care la spina ma la legge in vigore non lo consentiva. Dal2006 Piergiorgio Welby cominciò a chiedere di morire.Contemporaneamente si aprì un dibattito su due fronti: daun lato la legge e dall’altro la dignità del singolo individuo.

Nello stesso anno Welby inviò una lettera al Presidentedella Repubblica (di cui potete leggerne degli stralci nellaprefazione di questo articolo), l’allora Ministro delle Pariopportunità chiese rispetto, comprensione e pietà. LiviaTurco, allora Ministro della Salute, interrogò il Consigliosuperiore di sanità per sapere se il trattamento medicosubito da Welby potesse essere giudicato come accani-mento terapeutico, la risposta del Consiglio fu negativa.

Il 20 dicembre 2006 venne sedato e fu staccato il respiratorea Piergiorgio Welby, morì verso la mezzanotte del giornostesso. Il dottor Riccio, l’anestesista, confermò di aver aiu-tato Welby.

.” Con questa dichiarazione ilVicariato non concesse i funerali religiosi a Welby.

tornato a letto, a volte, mi assopisco, ma mi risvegliospaventato, sudato e più stanco di prima. Allora faccioaccendere la radio ma l’ascolto distrattamente. Non riescoa concentrarmi perché penso sempre a come mettere fine aquesta vita. Verso le sei faccio un altro sforzo a mettermiseduto, con l’aiuto di mia moglie Mina e mio nipote Simo-ne. Ogni giorno vado peggio, sempre più debole e stanco.Dopo circa un’ora mi accompagnano a letto. Guardo la TV,aspettando che arrivi l’ora della compressa del Tavor peraddormentarmi e non sentire più nulla e nella speranza dinon svegliarmi la mattina. (…) Io non sono né un malinco-nico né un maniaco depresso - morire mi fa orrore, pur-troppo ciò che mi è rimasto non è più vita - è solo untestardo e insensato accanimento nel mantenere attive dellefunzioni biologiche

Mi auguro che un tale confronto ci sianelle sedi più idonee,

perché il solo atteggiamento ingiustificabile sarebbe ilsilenzio, la sospensione o l’elusione di ogni responsabilechiarimento.

In merito alla richiesta di esequie del defunto Dott. Pier-giorgio Welby, il Vicariato di Roma precisa di non averpotuto concedere tali esequie perché, a differenza dei casidi suicidio nei quali si presume la mancanza delle condi-zioni di piena avvertenza e deliberato consenso, era nota,in quanto ripetuta e pubblicamente affermata la volontà delDott. Welby di porre fine alla propria vita, ciò che contrastacon la disciplina cattolica

gambe. Prevedendo l’evolu-zione della malattia PiergiorgioWelby dichiarò di non voler subireuna tracheotomia ma nel luglio del’97 venne portato in pronto soccor-so, a seguito di

PIERGIORGIO WELBY

Piergiorgio ed EluanaLa lotta per una morte dignitosa

IL BIOTESTAMENTO di Manuel Figliolini

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ELUANAENGLARONel 1992 Eluana Englaro fece un incidente automobilisticoche le procurò delle lesioni craniche gravissime e la fratturadi una vertebra con conseguente paralisi dei 4 arti. Appenala realtà prese il sopravvento alla sofferenza la famigliaEnglaro cominciò a domandare la sospensione dei tratta-menti terapeutici per evitare inutili accanimenti terapeutici.

Nel 1999 Beppino Englaro (foto sopra) intraprende la viagiudiziaria per chiedere la sospensione dell’alimentazioneartificiale, portando a sostegno diverse testimonianze medi-che e le volontà espresse precedentemente da Eluana ariguardo della vita e della dignità individuale. La Corte diCassazione respinse, nel 2006, le richieste di Englaro acausa di un vizio del procedimento.

Aseguito di un ricorso di Beppino Englaro, la Corte di Cas-sazione decise il rinvio ad una diversa sezione della Corted’Appello di Milano. Nel 2007 la sentenza emessa stabilìdue presupposti necessari per interrompere l’alimentazioneartificiale: il primo che lo stato vegetativo fosse tale da nonpresupporre la benché minima possibilità di guarigione orisveglio, il secondo che il paziente avesse, prima dellostato vegetativo, espresso le sue volontà e manifestato lesue convinzioni sulla libertà individuale.

Beppino Englaro ottenne dalla Corte d’Appello civile diMilano, nel 2008, l’autorizzazione ad interrompere l’idra-tazione/alimentazione di Eluana perché non vi era la ben-ché minima possibilità di guarigione.

Eluana, che era in cura dalle Suore Misericordine di Como,venne trasferita in un’altra struttura perché a Como nonvolevano interrompere l’alimentazione o l’idratazionecome da decisione della Corte d’Appello. Dopo vari acca-dimenti giudiziari la Corte Suprema di Cassazione dà

ragione a Beppino Englaro che fa trasferire la figlia alla“Quiete” di Udine dove venne attuata la sentenza di sospen-sione dell’idratazione e dell’alimentazione. Il 9 febbraio2009 Eluana Englaro morì.

Alla fine dello stesso mese Beppino Englaro venne accusa-to, dalla Procura della Repubblica di Udine, e inscritto nel

registro degli indagati peromicidio volontario aggra-vato; insieme a lui furonoaccusati i medici e gli infer-mieri che parteciparono allasospensione dell’idrata-zione.

Nel 2010 l’inchiesta vennearchiviata dalla stessa Pro-cura a seguito di una periziaeffettuata sull’encefalo del-la vittima, da tale perizia sievinse che le situazioni ce-rebrali di Eluana non sareb-bero cambiate.

Due storie molto simili eallo stesso tempo moltodiverse, con l’unico obiet-tivo di salvare la dignitàpersonale. Piergiorgio Wel-by cercava di far attuaredelle sue volontà con la pie-na coscienza di poterle an-cora esercitare, BeppinoEnglaro, invece, doveva farvalere le decisioni di una

persona in stato vegetativo. È vero anche che Welby si con-frontò con il Presidente Napolitano che dimostrò la pienacomprensione; invece Englaro si scontrò con un Presidentedel Consiglio che alla stampa dichiarò che Eluana era viva epoteva anche avere figli.

Comunque possano essere analizzate le due vicende, ilpunto finale rimane che in Italia non si é liberi di poter sce-gliere della propria vita, morte e soprattutto della propriadignità … Quella dignità che ci è dettata da un Stato pseu-do-democratico che non guarda gli interessi sociali ed eticidella società ma i propri e quelli dei governatori.

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Chi soffre di un male incurabile o di un handicap insoppor-tabile, e per questo motivo decide di mettere fine ai suoigiorni, come membro di Dignitas può domandare all’as-sociazione di aiutarlo a morire volontariamente. La strut-tura elvetica verificherà che la capacità di discernimentodel richiedente sia intatta e non influenzata da terzi interes-sati al decesso dell’affiliato. Per preparare l’aspirantesuicida e i suoi parenti è previsto poi un training che siprefigge di “alleviare a tutti il travaglio del distacco”.

Per portare a termine il suicidio assistito la clinica si pro-cura, dietro ricetta medica, un barbiturico solubile che noncausa dolori e agisce velocemente consentendo di passare- senza sofferenza - dal sonno alla morte, a Zurigo e nelmomento prescelto e davanti a due testimoni. Alla vegliapossono assistere i parenti indicati dall’affiliato.

C’è un viaggio della morte, per scelta consapevole e in lega-lità, che porta gli italiani (19 nel 2010) in Svizzera. Perlopiùarrivano a Forch (nel Cantone Zurigo), nella clinica Digni-tas, fondata dall’avvocato Ludwig A. Minelli nel 1998, peril suicidio assistito. Una pratica confermata dal referendumsvoltosi a Zurigo che ha mantenuto possibile tale estremaopzione anche per i non residenti.

“Dignitas - Vivere degnamente - Morire degnamente” è unaassociazione senza scopi di lucro che, secondo statuto,persegue l’obiettivo di “assicurare ai suoi membri una vita euna morte dignitose, valori a cui ogni essere umano ha dirit-to”. L’associazione afferma di sostenere i propri membrianche in vita, intervenendo “ogni qualvolta avvertono chela loro dignità umana venga minacciata dalle autorità, dalladirezione di una casa di riposo, di un ospedale o da medicinon liberamente scelti”.

Per associarsi occorre versare una tassa d’iscrizione unatantum di 200 franchi svizzeri (circa 160 euro) e una quotaannua minima di 80 franchi. “Per non trovarsi alla mercè diuna medicina disumana esiste - afferma l’associazione consede in Svizzera - una soluzione praticabile: un testamentobiologico, giuridicamente valido, in cui si dichiara di volermorire dignitosamente”. Nella dichiarazione occorreevitare qualsiasi ambiguità e darle valore vincolante.

In Svizzera si continuerà a praticare l’eutanasia, anche per inon residenti nel Paese. Questa, in estrema sintesi, larisposta che gli abitanti del cantone di Zurigo, il più popo-lato, hanno dato, in percentuale massiccia, in un refe-rendum sulla “dolce morte” basato su due quesiti epromosso da due partiti conservatori.

Il primo, presentato dall’Unione Democratica Federale(Udf, di ispirazione cristiana), puntava a chiedere al Parla-mento svizzero di rendere punibile qualsiasi forma di isti-gazione e di aiuto al suicidio. Il secondo, avanzato dalPartito Evangelico, mirava a porre fine al “turismo dellamorte”, limitando la possibilità di eutanasia ai soli residentinel cantone da almeno dieci anni. Promotori del refe-rendum i partiti conservatori, decisi a fissare dei paletti inmateria. Gli abitanti di Zurigo, hanno rigettato entrambe leproposte con una percentuale di voti contrari dell’80%.

L’interesse per l’esito dello scrutinio andava oltre i confinidel cantone più ricco e liberale della Svizzera. Non soloperché una votazione su un tema analogo, il suicidio assi-stito nella case per anziani, si svolgerà nel 2012 nel cantonedi Vaud. Ma soprattutto perché il governo federale devepresentare un disegno di legge che disciplini l’assistenzaorganizzata alla “dolce morte”.

Suicidio assistitoLa Clinica svizzera della dolce morte

IL BIOTESTAMENTO dalla Redazione

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In Svizzera, il suicidio assistito è consentito dal 1941, acondizione che non sia legato ad alcun motivo egoistico edè ammesso solo in modo passivo, cioè procurando a unapersona i mezzi per morire, ma non aiutandola a farlo. Unpo’ di cifre raccontano la crescita evidente del fenomeno e,di conseguenza, perché il tema coinvolga l’intera opinionepubblica.

Nel Paese, sono circa 200 le persone che ricor-rono alla pratica della morte assistita, ma la Svizzera regi-stra anche una media di 1.400 suicidi annui, pari al 2,2% deltotale dei decessi. Nel 2003 i suicidi assistiti costituivano il19% del totale, percentuale cresciuta fino al 29% nel 2007.

Secondo le cifre fornite dall’associazione Dignitas, che inSvizzera assiste cittadini stranieri candidati all’eutanasia,dal 2010 sono state 1.138 le persone giunte dall’esterodecise a farla finita: 592 dalla Germania, 102 dalla Francia,18 dagli Stati Uniti e 16 dalla Spagna. Nel 2003, le personevenute dall’estero per togliersi la vita in Svizzera rappre-sentavano il 6,5% del totale dei suicidi assistiti, nel 2007 il9,7%.

Nell’elenco non mancano gli italiani: in 19 nel 2010, unatrentina complessivamente, i connazionali recatisi in Sviz-zera per non fare più ritorno dopo essersi rivolti allaDignitas di Zurigo o alla ExInternazional di Berna, le dueassociazioni svizzere che praticano l’eutanasia. E, stando aidati di un recente Rapporto Eurispes, sei italiani su diecidicono si all'eutanasia. La quota dei favorevoli alla "dolcemorte" è diminuita dell'1,2% rispetto al 2010 e dell'1,8%rispetto al 2007. Nel 2011 la quota dei contrari è passata,rispetto all'anno precedente, dal 21,7% al 24,2%.

“ ”,aggiunge Coveri, “

- secondo Coveri -

”.

“come spiega ancora Coveri raccontando come

tutto avviene. “ - assicura il presi-dente di Exit Italia - s

”.

ogni anno

Complice una maggiore informazione sull’argomentogli italiani emigrati per morire nell’ul-

timo anno sono stati 2-3 al mese, con un trend in aumento.Gli italiani ora sanno che c’è un modoper morire dignitosamente quando la malattia ti aggre-disce togliendoti ogni dignità, fino a che ti spegne tra atrocisofferenze

Sofferenze che la pratica del suicidio assistito in Svizzeraazzera”

Il posto è confortevolei sceglie la musica che deve accompa-

gnare alla fine, si sta con i propri cari, si ha il conforto deimedici e dei volontari. Si prendono due pasticche anti-vomito. Dopo 10 minuti, se si è ancora convinti, vienesomministrato un composto chimico contenente un barbi-turico e un sonnifero potentissimo che addormenta profon-damente. Impiega 3 minuti a far chiudere gli occhi, neisuccessivi 5 sopraggiunge l’arresto cardiaco. Non si provaalcun dolore naturalmente

Degli italiani in Svizzera per morire parla Emilio Coveri,presidente di Exit Italia, Centro di studi e documentazionesull’eutanasia, che dal 1996 chiede che anche in Italia siriconosca all’individuo il diritto a poter scegliere una“morte dignitosa”. “

- spiega il presidente di Exit Italia -

”.

Diciotto italiani erano stati informatidi questa opzione da noi

gli altri si sono mossi da soli. Nessuno ha mai fatto ritorno.Spendendo non più di 3.000 euro, meno di un funerale nelnostro Paese

Capita spesso che alcune notizie in anteprima arrivanoprima dagli Stati Uniti che dal nostro paese, anchequando riguardano un regista italiano molto noto comeMarco Bellocchio.

Variety ha appena reso noto quale sarà il prossimoprogetto del regista emiliano e si tratta di un progettomolto particolare sul tema dell’eutanasia intitolato “

”.

Il prossimo anno usciranno gli adattamenti di molte trale più note favole, ma in questo caso il fantasy nonc’entra niente: la pellicola parlerà della drammaticavicenda di , la donna tenuta per 17 anniin vita artificialmente dopo un incidente stradale che èpoi deceduta nel 2009 in seguito all’interruzione dellanutrizione artificiale. Il caso divise l’Italia e anche pergli americani il tema è molto sentito visto che hannovissuto una vicenda simile con .

Bellocchio ha affermato: “

Si conoscono già almeno due delle tre storie che siintrecceranno: la prima, che dà al film il suo titolo,riguarda una star del cinema che continua a tenere la suabellissima figlia in vita artificialmente dentro la propriacasa, mentre la seconda parla della lotta di un medicocontro il desiderio di morte di una giovane tossicodipen-dente con tendenze suicide.

LaBella Addormentata

Eluana Englaro

Terri Schiavo

Ho trovato la chiave perrappresentare il dramma Englaro lasciandolo in sotto-fondo, mentre tre storie inventate entrano in contattocon esso fornendo un contrappunto

Un film sul drammadi Eluana Englaro

La vecchia sede di Dignitas

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Storia

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CULTURA

Lungo il percorso letterario del Rinascimento, una scuola dipensiero filologico-estetico affermatosi in Italia nel sedice-simo secolo e divulgatosi rapidamente in Europa nell’in-tento di una rivalutazione storica della classicità culturale,strumentalmente manipolata ed inquinata da un’ortodossareligiosità medievale auspicata dal Vaticano, nel 1570 ven-ne fondata a Firenze l’Accademia Della Crusca.

L’originale denominazione “Accademia Della Crusca” daricondurre alla tradizionale consuetudine, culturalmentecontestatrice, dei suoi primordiali fondatori i quali, legitti-mandosi nominalmente con l’appellativo “Brigata dei Cru-sconi” in segno di avversione alla severità e pedanteria dell’“Accademia Fiorentina”, praticavano le “cruscate”nell’operare dibattiti e conversazioni su futili tematicheescogitando un lessico giocondo e ludico, costellato a trattida lievi tracce di volgarità, sulla base di un retorica satiricadi stile boccaccesco.

In attinenza alla denominazione d’origine dell’Istituto Lin-guistico di recente creazione, venne deliberato che tutti isuoi oggetti e la mobilia ottenessero appellativi affini algrano e alla crusca. ivi compresi l’insegna distintivadell’Accademia e lo stemma personale di tutti i membridella medesima.

L’accademia della Crusca ( ) trova la sua sedenella villa Medicea di Castello in Firenze in via Castello 46.

Nel 1582, a tale nuova istituzione si associarono LeonardoSalviati e Pietro Bembo, due letterati di enorme spessoreculturale-letterario, i quali imponendo un nuovo statuto connuovi intenti e finalità di speculazione linguistica, conferi-vano all’Accademia della Crusca una legittimazione scien-tifica nel cui esercizio di ricerca i due co-fondatori sum-menzionati assegnavano palesemente il primato all’idiomafiorentino a modello dello stile linguistico dei tre insigniletterati del XIV secolo: Dante, Petrarca e Boccaccio, in talmodo l’epiteto “Crusca”, metaforicamente enfatizzato,acquisiva una maggiore sublimazione accademica, pertan-to la mansione di ricerca dei “crusconi” (i collaboratori d’Istituto all’origine), consisteva nel separare il “fior fiore”della farina (la buona lingua) dalla crusca (la lingua impura)con l’uso del “frullone”, divenuto ufficialmente nel 1590l’emblema tipografico della nuova istituzione linguistica,con evidente simbolico riferimento “all’abbutarar” deicrusconi nel cernere la farina dalla crusca, i quali nello svol-gimento della loro opera di ricerca s’ispiravano al notoverso del Petrarca “ ”. La filosofia diricerca-filologica dell’accademia propendeva con determi-nazione sin dall'’ingresso del filologo Pietro Bembo verso

foto in basso

il più bel fior ne coglie

Genesi storicadell’Accademia della Crusca

di Umberto Fantauzzo

La rivelazione culturale-linguistica per l’italofonia

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l’idioma della patria di Dante. L’Accademia della Cruscasin dalla sua incipiente esistenza costituisce un’Istituzioneche raduna esperti di linguistica e filologia della letteraturae della lingua Italiana, i quali con il loro strenuo impegno,vigilando costantemente sull’evoluzione dell’italiano,hanno contribuito e tuttora contribuiscono a garantire lapurezza della nostra lingua ed in virtù di costoro l’Istitutorappresenta, a livello europeo, una delle più prestigioseistituzioni linguistiche avendo reso possibile nel 1612 lapubblicazione della prima edizione del vocabolario dellalingua italiana, che nel contesto ortografico funse da esem-pio per il francese, inglese, spagnolo e tedesco essendo statapossibilmente la prima pubblicazione lessicografica scien-tificamente sistematica in Europa.

Ulteriori pubblicazioni di vocabolari per motivi di revisio-ne ed aggiornamento vennero effettuati dall’Accademiadella Crusca successivamente: la seconda edizione nel1623; la terza edizione nel 1691 e la quarta nel 1730.

Il purismo linguistico, professato dal’Accademia dellaCrusca sin dai suoi primi albori nel periodo dei lumi, unmovimento filosofico-culturale nel XVIII secolo, conobbeenorme opposizione da parte degli illuministi, prevalente-mente scienziati, come Galileo e Newton, fautori di unacultura enciclopedica e cosmopolita di orientamento empi-rico-scientifico a nocumento delle discipline umanistichetra cui le lingue classiche.

Gli ideali dell’illuminismo indussero il granduca di Tosca-na Pietro Leopoldo, con editto del 1783, ad interdirel’attività di ricerca dell’Accademia ordinandone l’im-mediata chiusura; questo insolito evento intralciò enorme-mente il percorso storico della pubblicazione della quintaedizione del Vocabolario della lingua italiana.

Nel 1809 il Granducato di Toscana venne assegnato a ElisaBociocchi da parte di Napoleone Bonaparte, il quale coneditto del 5 aprile 1809 concesse ai fiorentini il diritto diparlare il proprio idioma in concorrenza con il francese,divenendo in tal modo lingua ufficiale per l’ambito di pub-blica amministrazione negli atti notarili, nella gestione deicomuni e dei tribunali.

La benevolenza napoleonica per la cultura e l’idioma tosca-no, spinse l’imperatore francofono a ordinare, con appositodecreto nel 1811, l’immediata apertura dell’Accademiadella Crusca con l’incarico della revisione della linguaitaliana e della conservazione della sua purezza nell’intentodi accelerare i lavori per rendere possibile una sollecitapubblicazione della quinta edizione del vocabolario dellalingua italiana; a tal uopo venne istituita un’apposita fonda-zione con un’ingente somma di denaro in franchi allo scopodi sponsorizzare la ricerca filologica dell’Istituto linguisti-co e gratificare l’impegno dei suoi collaboratori.

La compilazione del vocabolario, tanto auspicata da Napo-leone, procedette con enorme lentezza, la lettera “O” venneultimata dopo oltre un secolo ed esattamente nell’anno1923, momento in cui un regio decreto mutò la strutturagiuridica dell’Accademia della Crusca e la sua sede; la com-pilazione del nuovo vocabolario in allestimento fu sostitui-ta da quella di testi filologici e il dizionario fu preso in cari-ca da una società privata di studiosi. Nel 1955 su iniziativadell’esperto di filologia Bruno Migliorini venne ripresa lacompilazione dell’opera, la quale dal 1983 fa parte del pa-trimonio bibliografico del Consiglio Nazionale di ricerca.

L’Accademia della Crusca, sin dalla sua remota originefiera dei suoi sublimi ideali, attualmente si prefigge obietti-vi che la elevano a dignità culturale nel contesto europeo einternazionale monitorando le sue funzioni e la sua attivitàdi ricerca in conformità alle seguenti nobili finalità: a) so-stenere per il tramite della sua opera di ricerca filologica, incollaborazione con le università ed istituti di ricerca,l’attività e la formazione di esperti nel campo della lingui-stica e della filologia italiana; b) acquisire e divulgare inItalia e all’estero la critica consapevolezza dell’evoluzionefilologica della lingua e cultura italiana e nel contesto dicessione reciproca di esperienze e conoscenze scientifichecon altre nazioni del nostro continente, a beneficio diun’edificante interculturalità, poter contribuire alla forma-zione di una comune identità politica nell’ambito di unanuova Europa Unita.

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Moda

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CULTURA

Quando si parla di moda etica l’immaginario collettivopensa ad abiti alternativi, magari fatti di canapa, senza untaglio ben preciso. Vedendo ci sirende subito conto che la cosiddetta moda alternativa èlontana dai tagli delle riviste patinate ma è carica di elegan-za, bellezza … un carattere che nasce dal nostro corpo av-volto alla conoscenza ed il rispetto della natura.

L’anno scorso è stato un successoinaspettato che quest’anno ha voluto ripetere l’evento gra-zie all’organizzazione di Terre di Mezzo Eventi. Un calen-dario fitto di performance, workshop, incontri e shoppingche si è svolto tra il 23 e il 25 settembre, il tutto in una presti-giosa location: Frigoriferi Milanesi (vedi box).

In questa tre giorni è stata offerta l’alternativa libera dalmarketing e dal consumismo, una risposta all’esigenza delconsumatore moderno che cerca di ritrovare nella moda lapropria identità, ma che allo stesso tempo rispetti valori ebuone pratiche. Alle volte si paragona la moda alternativa

ad abiti riciclati … ma l’eticadella moda può essere anche ilrispetto dei lavoratori, delleloro condizioni, lontana dallosfruttamento.

Gli espositori dell’evento eranopiccole imprese di qualità, mar-chi giovani e indipendenti chescelgono una sartoria ricercatae piena di tradizioni, i loro pro-getti sono socialmente respon-sabili che non trascurano bel-lezza, qualità, innovazione etendenze. Ecco alcuni esposito-ri che erano presenti all’evento:Altromercato, BE Quality,Arti.Sani, Ecologina, l’Orlan-do Furioso Sartoria e tanti altriche approfondiremo nelle pros-sime rubriche di moda.

ha crea-to, per l’evento, uno spazioespositivo dove una ventina direaltà potevano vendere la pro-pria collezione in corso e lapresentazione della collezioneP/E 2012. È stato creato, inol-tre, uno spazio per workshop elaboratori pratici che hannodato a possibilità ai principiantie agli addetti del settore di impa-rare a creare o personalizzare i

propri capi di moda “critica” e migliorare le proprie cono-scenze in materia.

Durante questi 3 giorni di moda i visitatori hanno avuto lapossibilità di partecipare ad un vero shooting fotografico,indossare i capi in esposizione e sottoporsi ad una seduta dimake-up, creata con cosmetici naturali e biologici di Mon-talto Natura. C’era anche la possibilità di mangiare cibobiologico a km zero in un area relax dove si sono alternatemusica live e dj-set.Sempre duranteè stato presentato il progetto “Punto a capo Milano - Mum-bai” che sostiene un laboratorio artigianale di borse decora-te con le vignette della nota vignettista Pat Carra. Tutti gliesemplari vengono stampati e ricamati a mano in India,dalle donne della Ong Lok Seva Sangam. Le borse sonopiccole opere uniche a tiratura limitata, di cotone naturale,basate sulla sapienza artigiana delle ricamatrici.

Tra gli incontri, che si sono svolti, da segnalare “

So Critical So Fashion

So Critical So Fashion

So Critical So Fashion

So Critical So Fashion

Pellicce:aspetti critici in un ottica di Responsabilità Sociale d’Im-

di Manuel Figliolini

L’alternativa alla moda patinataL’evento della moda etica, che cambierà il pianeta

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I Frigoriferi Milanesi sono nati nel 1899 come fabbrica del ghiac-cio e magazzini refrigeranti e si sono convertiti più volte fino adarrivare a noi come luogo d’incontro e scambio diArte e Cultura.

All’origine i Frigoriferi Milanesi contenevano le derrate alimenta-ri fino all’avvento degli elettrodomestici, hanno custodito le pel-licce, i tappeti e gli oggetti preziosi dopo il boom economico.All’interno dello spazio si trova anche il Palazzo del Ghiaccio, unedificio del 1923 in stile liberty che conteneva la più grande pistadel ghiaccio d’Europa, oggi spazio espositivo.

Dal 2003 i Frigoriferi Milanesi ospitano Open Care, la prima real-tà europea a integrare tutte le attività necessarie alla gestione, con-servazione e valorizzazione delle opere d’arte. Open Care ha inol-tre attivato, in collaborazione con l’associazione FARE, un pro-gramma di residenze per artisti per promuovere la mobilità deigiovani operatori dell’arte, mettendo a disposizione un alloggio,alcuni atelier ed un servizio di tutoring.

Oggi organizzano mostre, incontri, presentazioni, proiezioni,concerti dando spazio alla curiosità e alla sete di cultura della cittàdi Milano.

presa

Bella senza paura

So Critical So Fashion

” dove si spiegavano l’estensione delle politiche diRSI al rispetto degli animali.Altro incontro interessante era“ ” con la nota dermatologa RiccardaSerri, dove si chiacchierava sull’utilità di una cosmesi natu-rale. Quest’anno l’evento è stato organizzato con il soste-gno della Provincia di Milano e patrocinato dal Comune diMilano. La manifestazione si è inserita a pieno titolo all’in-

terno di “Milano Fashion City”, progetto della Camera diCommercio a cui partecipano le più importanti istituzioni eprofessionisti della moda.

, anche quest’anno, ha portato nellasettimana della moda una nuova aria, fresca, giovane, dalretro gusto di natura.

Frigoriferi Milanesi, turismo nella modaFrigoriferi Milanesi, turismo nella moda

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Cinema

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CULTURA

Non ha certo bisogno di presentazioni Vasco Rossi. Egli rappre-senta senza dubbio l’icona rock per eccellenza nel panorama musi-cale e artistico e italiano.

Una carriera eccezionale iniziata nel 1977 e che ha visto nasceresuccessi senza pari, canzoni entrate nell’immaginario collettivocome , sino ai brani più recenti. Vasco hasaputo incantare diverse generazioni e milioni sono i fans, di dav-vero diverse età, che seguono la sua arte. Giusto appare quindil’omaggio al mito che hanno voluto fare i registiAlessandro Paris eSybille Righetti, fra l’altro amica d’infanzia di Rossi, che hannoprodotto e realizzato un mirabile documentario sulla vita del can-tante. “ ”, titolo davvero appropriato, se non per-fetto per la pellicola, racconta il Vasco Rossi intimo, dall’infanziasino ai giorni nostri, attraversando non solo la sua lunga carrierafatta di successi, ma anche momenti inediti della sua vita privata.

Lo fa attraverso le sue canzoni, ovviamente. Esse rappresentanorealmente l’anima dell’artista e sono il suo sguardo verso il mondo.Canzoni che hanno fatto sognare milioni di persone. Ma nel loroguardare alla vita di Vasco Rossi, gli autori Paris e Righetti posso-no usufruire di altro materiale davvero prezioso fornito da amici eparenti di Vasco, filmati ancora inediti e di archivio che mostrano ilcantante nei vari momenti della sua vita. Ne esce fuori un docu-mentario straordinario, appassionato e appassionante, che arrivadavvero a mostrare la genesi e le origini umane della sua arte.

Vita spericolata Bollicine

Questa storia qua

Questa storia quaLa spericolata vita di Vasco Rossi sullo schermo

di Armando Rotondi e e Federico Gironi

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Fotografia - Festival Internazionale di Roma

Festival dei Gruppi d’Arte Drammatica

Napoli Film Festival

dal 23 settembre al 23 ottobre 2011 a Romawww.fotografiafestival.it

dal 23 settembre al 28 ottobre 2011 a Pesaro, Teatro Rossini.www.festivalgadpesaro.it

dal 13 al 18 ottobre 2011 a Napoli, Castel Sant’Elmo.www.napolifilmfestival.com

Il tema della decima edizione di FOTOGRAFIA - Festival Internazionale di Roma intende affrontare il particolare rap-porto che si crea tra la fotografia e il territorio nell’accezione più profonda e intima basata su un’analisi autentica dellaforte relazione tra gli autori e l’appartenenza a un luogo, e in molti casi l’identificazione stessa. Nasce da un bisognosempre più forte di cercare la propria “motherland”: ognuno risponde a suo modo, indaga terre di sua appartenenza,vecchie o nuovissime, grandi o piccole, reali o virtuali, con una documentazione assolutamente personale, frutto dellapropria vita e della necessità di tornare o di allontanarsi.

Dal 23 settembre al 28 ottobre 2011 si terrà al Teatro Rossini di Pesaro la 64ª edizione del Festival Gad - Gruppi d’ArteDrammatica. Sono state ammesse 8compagnie teatrali amatoriali che rappresentano uno spaccato dei mille lavori pro-dotti lo scorso inverno in Italia; di questi oltre 70 visionati dalla Commissione Selezionatrice.

Il Napoli Film Festival 2011 si svolgerà dal 13 al 18 ottobre 2011nell’ormai consueta sede di Castel Sant’Elmo. La ras-segna partenopea, organizzata dall’associazione Napolicinema in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per ilP.S.A.E. e per il Polo Museale della città di Napoli, è giunta alla sua tredicesima edizione e torna in autunno a far viveresei intense giornate di cinema agli appassionati napoletani, con le serate in auditorium dedicate agli Incontri Ravvicina-ti con i grandi protagonisti del cinema. La retrospettiva del 2011 sarà invece dedicata ad Andrej Tarkovskij, del qualesarà possibile vedere tutte le opere realizzate incluso Sacrificio, il suo ultimo film. Il pubblico potrà poi andare alla sco-perta, grazie al concorso Europa, Mediterraneo, di cinematografie a noi vicine ma lontane dai canali distributivi dellenostre sale.

Agenda

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Non solo gli incontri di Vasco e i suoi amici e collaboratorigiocano un’importanza fondamentale, ma anche i paesaggi,veri, a partire da quello della natia Zocca, giocano un ruoloessenziale per la sua arte.

Luoghi raccontati dallo stesso Vasco con voce fuoricampopresa da registrazioni e interviste precedenti. Il lavoro nonsolo è appassionato, ma risulta anche egregio tecnicamente,curato nella fotografia e nel montaggio, con alcune sceltestilistiche, tra cui quelle di mostrare l’artista solo nel mate-riale d’archivio, davvero vincenti.

Il film è stato presentato a Venezia il 5 settembre nel corsodella Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica ed èstato un vero e proprio piccolo evento. Centinaia di fanshanno accalcato il “red carpet” che ha condotto gli autori insala, anche se si è fatta sentire la mancanza proprio di Va-sco, assente per i noti, quanto misteriosi, problemi di saluteche lo stanno accompagnando nell’ultimo periodo e che lohanno costretto, durante il suo ultimo mini-tour, ad accor-ciare la scaletta del concerto di Milano.

Un evento che si è dimostrato anche un affare, con una pro-iezione, contemporanea all’anteprima veneziana, in circaduecento altre sale cinematografiche italiane collegate invia satellite con la mostra.

Una sola proiezione, quindi, che ha visto un primo incassodavvero notevole di più di 120.000 euro. Che sia su un pal-co costruito in uno stadio pieno o sullo schermo di una salacinematografica gremita Vasco Rossi continua a stupire edemozionare diverse generazioni.

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Curioso, o forse perfettamente logico, che la tetralogia sulpotere di si concluda con un personaggioe una storia che l'Adolf Hitler protagonista di (primofilm della serie) disprezzava, e che invece il Vladimir Lenindel successivo teneva in grande considerazione.

Come che sia, arriva perfettamente consequenzialealla progressiva astrazione tematico-teorica della quadrilo-gia, dopo gli accenni già parzialmente ma pesantementefilosofici in senso ampio di quel che raccontava inve-ce l'imperatore Hirohito.

Mettendo le mani sulla tragedia di Goethe, Sokurov sceglieun personaggio di finzione per portare alle massime conse-guenze il suo ragionamento sulle ambizioni e sulle perver-sioni umane, sulle bramosie di potere che nascono e si auto-alimentano ad ogni successiva conquista.

Il di Sokurov è un uomo di scienza, un medico osses-sionato dalla conoscenza razionale e dalla replicabilità delcreato, non a caso fin dall'inizio contrapposto a figure reli-giose di dubbia utilità e moralità. Un uomo che si lega al (let-teralmente) mefistofelico usuraio cui solo verso la fine delfilm venderà l'anima perché roso e corrotto dal bisogno edesiderio di denaro prima, e dalla lussuria poi.

Proprio quando va toccare una vicenda di finzione e con di-versi e ovvi risvolti metafisici, ecco che Sokurov riesce adaffermare con sempre maggior potenza (e con interessanteslittamento rispetto a Il sole) la natura tutta beceramente ter-rena e materialista dell'idea di potere: nemmeno di fronteall'ultraterreno, l'uomo cede e rinuncia alla sua ubris.

Ossessionante e oppressivo, ostico elogorante per lo spettatore, cui sem-bra che Sokurov abbia volutamenteriservato un'esperienza fisicamentefaticosa, è carico di materia,materialismo e materialità in tutta lasua sontuosa e sorprendente messa inscena, teatrale come solo certo cine-ma può essere. Impressionante (inpiù di un senso) dal punto di vista tec-nico, nell'uso delle diverse focali, delformato, della fotografia, delle musi-che, il film del russo è visivamenteparagonabile alle opere di Bruegelpadre e figlio, e persino di quelle diHyeronimus Bosch. Barocco e so-vraccarico, Faust propone prospetti-ve e corpi costantemente deformati,spazi angusti e claustrofobici, am-massi umani, costanti contatti fisiciforzati o cercatiche fanno il paio conl’inarrestabile e inesauribile fiume di

parole che i protagonisti si riversano addosso intrecciando-si e sovrapponendosi in laocoontiche configurazioni se-mantiche. L’ansia del vuoto e della solitudine di Faust èl’ansia dell’ottenimento del suo potere, dell’avida bramo-sia di sapere, denaro e corpi, e il suo diabolico complice èsempre lì pronto a riempire, a titillare, ad appoggiare e stuz-zicare, per una soddisfazione che sia solo fonte di nuovo bi-sogno.

Solo in un finale dove l’ambizione faustiana conduce il pro-tagonista a un cammino solitario e cieco verso un assolutoche è glaciale deserto, Sokurov concede spazio e silenzio:perché la ricerca del potere è vuota, e al vuoto solitario (einfernale) conduce. Come e ancora di più del suo lavoro pre-cedente, il di Alexandr Sokurov è cinema puramenteesperienziale: e come tutte le esperienze, positive o negati-ve che progressivamente possano essere, sono destinate alasciare un segno.

Alexandr SokurovMoloch

Taurus

Il sole

Faust

Faust

Faust

Faust

Il Faust di Aleksander SokurovLeone d’Oro alla 68a Mostra Internazionale

d’Arte Cinematografica di Venezia

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Aleksander Sokurov

Johannes Zeiler nei panni del Dr Faust

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VENEZIA 68Leone d’Oro per il miglior film

Faust di Aleksander Sokurov (Russia)

Leone d’Argento per la migliore regia

Premio Speciale della Giuria

Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile

Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile

Premio Marcello Mastroianni, giovane attore o attrice emergente

Osella per la miglior fotografia

Osella per la migliore sceneggiatura

Leone del FuturoPremio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”

ORIZZONTI

Menzioni Speciali

CONTROCAMPO ITALIANO

Menzioni Speciali

Leone d’Oro alla carriera

Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker Award 2011

Premio Persol 3Dper il più creativo cinema stereoscopico dell'anno

Premio L'Oréal Paris per il cinema

Shangjun CAI

Michael Fassbender

DeanieYip

Shôta Sometani Fumi Nikaidô

Robbie Ryan

Yorgos Lanthimos Efthimis Filippou

Là-bas

Premio Orizzonti (riservato ai lungometraggi)Kotoko

Premio Speciale della Giuria (riservato ai lungometraggi)Whores’ Glory

Premio Orizzonti Mediometraggio:Accidentes Gloriosos

Premio Orizzonti CortometraggioIn attesa dell'avvento

O Le TulafaleAll The Lines Flow Out

Premio Controcampo (per i lungometraggi narrativi)Scialla!

Premio Controcampo (per i cortometraggi)A Chjàna

Premio Controcampo Doc (per i documentari)Pugni chiusi

Black BlockFrancesco Di Giacomo

Zapruder Filmmakers Group

per il film (People Mountain PeopleSea) (Cina - Hong Kong)

di Emanuele Crialese (Italia)

nel film di Steve McQueen (Gran Bretagna)

nel film (ASimple Life) diAnn Hui (Cina - Hong Kong)

e nel film (Giappone)

per il film di Andrea Arnold (GB)

e per il film (Alps)di Yorgos Lanthimos (Grecia)

di (Italia)Settimana della Critica nonché un premio di 100.000 USD, messi adisposizione da Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis, che sarannosuddivisi in parti uguali tra il regista e il produttore.

di (Giappone)

di (Austria, Germania)

di n (Sve, Dan, Ger)

di (Italia)

(The Orator) di (Nuova Zelanda, Samoa)di (Singapore)

di

di

di

al documentario dia per la fotografia di

Marco Bellocchio

Al Pacino

(David Zamagni, Nadia Ranocchi, Monaldo Moretti)

Nicole Grimau

Ren Shan Ren Hai

Shame

Tao jie

Himizu di Sion Sono

Wuthering Heights

Alpis

Guido Lombardi

Shinya Tsukamoto

Michael Glawogger

Mauro Andrizzi, Marcus Lindee

Felice D'Agostino, Arturo Lavorato

Tusi TamaseseCharles LIM Yi Yong

Francesco Bruni

Jonas Carpignano

Fiorella Infascelli

Carlo Augusto BachschmidtPugni chiusi

Terraferma

do

Molti sono i film girati a Livorno e nella suaprovincia. Tra questi sicuramente il piùcelebre, entrato nell’immaginario colletti-vo, è (1962), film fondamentalenella storia della commedia all’italiana,diretto da Dino Risi con Vittorio Gassman eJean-Louis Trintignan.

La pellicola è stata girata, infatti sulla costadegli Etruschi e trova conclusione sullacurva dalla Calafuria, a strapiombo sulmare. Luchino Visconti, invece, per il suo

(1957), adopera egregia-mente gli ambienti della “Venezia” livorne-se ( ), quartiere tra i più suggestivi.

Livorno e dintorni rimangono tuttavia lega-ti alla produzione di Paolo Virzì.(1997) è anche il nome di un quartiere diLivorno, e proprio qui Virzì ambienta eracconta la storia del giovane protagonistaPiero. Tra le location specifiche che si pos-sono apprezzare nella pellicola troviamoVilla Fabbricotti, attuale sede della Biblio-teca Labronica, circondata da un bel parcopubblico.

Anche per il suo precedente(1994), Virzì sceglie un’ambientazionelivornese, spostandosi però in provincia e,nello specifico, a Piombino, che fa da sfon-do ad un triangolo sentimentale tra un cas-sintegrato, una commessa di supermercatoe un imbonitore televisivo. La pellicola èinterpretata da Sabrina Ferilli e MassimoGhini.

Il sorpasso

Le notti bianche

nella foto

Ovosodo

La bella vita

Premi ufficiali della 68. MostraInternazionale d'Arte Cinematografica Cineturismo

Livorno e provincia

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Enogastronomia

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CULTURA

Nei secoli in cui economia e sussistenza erano sinonimi, fuil frutto che dettò le leggi dell’insediamento umano edell’alimentazione in larga parte dell'Europa meridionale.Bollite, essiccate, arrostite o sfarinate a seconda delle varie-tà, le castagne permettevano, soprattutto, una panificazionetanto più preziosa quanto più limitati erano i seminativi cere-alicoli. Poi, con l'avvento del benessere, l'uso di questo frut-to straordinario a cui tutti noi siamo debitori è inevitabil-mente declinato.

Il suo impiego in cucina ha oggi un'importanza marginale ecircoscritta per di più alla produzione di dolci tipici, come ilcastagnaccio, una vera e propria farinata, e il Panmorone,una variante del pandolce genovese in uso nel comune ligu-re di Campomorone. La cucina ligure, tra le cucine regiona-le italiane, è certamente quella più legata alla coltivazionedel castagno a causa di un territorio montuoso e poco incli-ne sia all'agricoltura che all'allevamento.

Diffusa ovunque è invece la destinazione dei frutti di buonpregio al consumo diretto, concentrato nei mesi autunnali, ealla produzione industriale di confetture e dei celeberrimimarron glacé.

Vero è che sta avendo luogo, nella cucina italiana, una pecu-liare forma di moderata reviviscenza del castagno che af-fonda le proprie radici nella paradossale riscoperta, da partedelle nuove generazioni, di quelle tradizioni da cui gli avierano fuggiti. E così, da surrogato e alimento basilare di die-te poverissime, la castagna si è trasformata in un ingredien-te edonistico e di nicchia, un destino non diverso da quellodi alcune tipologie di legumi e pesci.

Una curiosità appare, a questo proposito, particolarmenteesplicativa: in Liguria esiste un notissimo tipo di pasta chia-mato troffie, dal peculiare carattere arricciato e di grandez-za molto ridotta. È una specialità tipica di numerosi comunidel Levante Genovese, quel lembo di Liguria che ospita lo-calità del calibro di Portofino, Santa Margherita Ligure, Se-stri Levante e che si spinge fino alle Cinqueterre.

generalmente condito con ilpesto, il tipico battuto ligure confezio-nato con basilico genovese, aglio, olioextra vergine, pinoli, pecorino grattug-giato e parmigiano reggiano.

Esiste una tipologia di troffie che, local-mente, è nota come “avvantaggiate”: sitratta delle troffie impastate in parte confarina di castagne. Da cosa deriverebbeil “vantaggio”? Dal fatto di non pagaredazio, una disposizione con cui l'anticaRepubblica di Genova veniva incontroalle fasce più deboli della popolazione.

le troffie di castagne sono servite, a volte mischiate aquelle normali, solo nei migliori ristoranti di Genova e pro-vincia, e ritenute dai “gourmet” più delicate in virtù di unadolcezza mascolina, tenue, abbozzata, complementare alcarattere maleducato del pesto.

Nulla di strano, se non fosse che fino a non molto tempo fale paste prodotte con farina di castagna erano consideratecosì miserevoli che appariva del tutto sconveniente offrirlea un ospite.

Si enumerano, in lungo e in largo per l'Italia, diversi usi tipi-ci della farina di castagna. I necci sono prodotti tipici dellaMontagna Pistoiese, della Garfagnana e dell'alta valle delReno, nell'appennino bolognese. Si possono considerare gliantenati poveri delle crêpes: cotti in appositi cerchi di pietra(testi) o di metallo (i ferri), possono essere mangiati anchecon la ricotta o cotti assieme a salsiccia o pancetta.

Anche i manafregoli sono un piatto contadino diffuso nellazona della Garfagnana. Si tratta di una pietanza estrema-mente povera, un composto di farina di castagne, latte esale. La preparazione consiste nella bollitura d'acqua in unpaiolo, aggiungendo quindi la farina precedentemente se-tacciata ed un pizzico di sale, cocendo e rimestando permezz’ora fino ad ottenere un impasto molto morbido. Ter-minata la cottura si serve in una scodella, aggiungendo lat-te, panna o ricotta.

Il piatto è

Oggi

di Gianmaria Bavestrello

Il ritorno alla castagnaUn frutto straordinario a cui tutti noi siamo debitori

Troffie di castagna al pesto

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Ingredienti1 pollo di circa 1 kg, 500 gr. di castagne sbucciate e spellate,200 gr. di salsiccia, 20 gr. di funghi secchi, 50 gr. di mollica dipane, 30 gr. di burro, brodo vegetale o di carne, sale, pepe, nocemoscata

Lavare e asciugare il pollo mettendo da parte le frattaglie. Farecuocere le salsicce nel burro, regolare di sale e pepe. Toglierledal tegame, aggiungere brodo di carne al sugo di cottura eimpregnare la mollica del pane formando un composto. Spel-lare la salsiccia, tritare i funghi secchi già ammorbiditi, unire lecastagne già ammorbidite in acqua tiepida e tritare.Deporre il composto in una terrina, aggiungere una spruzzatadi noce moscata e, con quanto ottenuto, riempire il pollo. Cuci-re le aperture del pollo e legarlo, quindi cuocerlo lentamente inforno in una teglia bagnata di olio di oliva.

Il Colline Lucchesi rosso è un vino DOC la cui produzione èconsentita nella provincia di Lucca. Di colore rosso rubinobrillante, tendente al granato se invecchiato, è gradevole ecaratteristico all'olfatto. Il sapore è asciutto, armonico, morbi-do, vivace solo se d'annata. Prodotto con uve Sangiovese(45.0% - 70.0%) , Canaiolo Nero (0.0% - 30.0%), Ciliegiolo(0.0% - 30.0%), Merlot (0.0% - 15.0%), ha un titolo alcolome-trico minimo di 11 gradi.

DA ABBINARE CON ...Colline lucchesi rosso DOC

La ricettaPollo arrosto ripieno di castagne

LA CASTAGNA GARESSINA

81a FIERA DEL TARTUFO BIANCO D'ALBA

I GIORNI DI BACCO

dal 1° al 30 ottobre 2011 nei fine settimana a Garessio (CU)

dal 7 al 13 ottobre 2011

22 e 23 ottobre 2011 a

www.garessio.net

www.fieradeltartufo.org

La fiera propone mostre, caldarrostai, artisti di strada, musica e balli in piazza, transumanza, percorsi enogastronomici a tema,degustazioni e mercatini con prodotti di valle ed infine l’appuntamento nel bosco per rendere omaggio alla “Reginetta del Bosco”.

Nello splendido borgo di Alba torna protagonista, dal 7 ottobre al 13 novembre, la celebre kermesse dedicata al “tuber magnatumpico”. Cuore pulsante di questa edizione sarà il connubio tra il tartufo bianco diAlba e la pasta secca, che apre ad una nuova frontie-ra nel campo degli abbinamenti gourmet.

Protagonisti della manifestazione dedicata a Bacco, saranno i vini prodotti nei territori limitrofi a quello di Castiglion Fiorentino.Nel pomeriggio funzioneranno taverne e stand enogastronomici nel centro storico, dove oltre a degustazioni di buon vino, si potran-no anche gustare prodotti tipici fino a tarda notte.

Volterra (Pisa)

AGENDA

La polenta dolce si fa con lo stesso procedimento della piùtipica polenta di Mais ed ha una consistenza più morbida. Sidice che Garibaldi con il suo esercito, durante il suo passag-gio a Le Piastre, sulla Montagna Pistoiese, fu sfamato pro-prio con polenta di castagne. I panzerotti dolci, tipici dell'Ir-pinia, e ripieni con la Castagna di Montella, vengono fritti ocotti in forno e serviti coperti da zucchero a velo. In Italiaesiste solo una tipologia di farina di castagne che ha ottenu-to il riconoscimento DOP: la farina di Neccio DOP dellaGarfagnana. Quella della Lunigiana, caratterizzata da unaconsistenza molto fine e dal colore avorio che si ottiene gra-zie ad un'antichissima tecnica di affumicatura con legna dicastagno e alla molinatura fatta con macina a pietra, è inve-ce in regime di protezione transitoria nazionale,

Un ottimo utilizzo delle castagne non sfarinate è quello delripieno nei piatti di carne: celebre per i suoi echi natalizi lafaraona disossata ripiena di castagne pelate, cotte in acqua eunite a funghi porcini saltati in padella e formaggio fossagrattugiato. Sia la carne che il ripieno possono variare, dal -l'arrosto di vitello al pollo o al galletto, dall'uso di salumi aquello della frutta. Il castagno non ha però ispirato solo mas-saie di ameni borghi montani, ma anche letterati e pittori.Per tutti valgano i versi di di Giovanni Pascoli: «

».

Per te i tu-guri sentono il tumulto or del paiolo che inquïeto oscilla;per te la fiamma sotto quel singulto crepita e brilla: tu, piocastagno, solo tu, l'assai doni al villano che non ha che ilsole; tu solo il chicco, il buon di più, tu dai alla sua prole

Polenta di castagne con carne

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Benessere e salute

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CULTURA

Le numerose varietà di cicoria o radicchio sono derivatedalla cicoria selvatica, diffusissima in tutta Italia dalla pia-nura alla montagna, sulle macerie, nei terreni incolti, almargine dei campi e anche nei prati.

In coltura la cicoria viene coltivata secondo un ciclo annua-le o al massimo biennale, limitatamente al caso in cuiinteressi raccogliere i semi; allo stato spontaneo invece sicomporta come perenne, in quanto le radici fittonanti,cilindriche e carnose sopravvivono da un anno all'altro.

lanceolate, variamente incise e dentata, anzi, per lo piùpennatofide, e, almeno nelle piante selvatiche, fortementepelose (in questo si distinguono da quelle del tarassaco, nelquale sono invece del tutto lisce o poco pelose). Se si taglia-no le foglie, gli steli e le radici fuoriesce un lattice moltoamaro che diventa scuro.

Anche le foglie della cicoria selvatiche sono commestibili,sia crude che cotte, purchè raccolte ancortenere preferibilmente a primavera, primadella comparsa degli scapi floreali; le ra-dici vanno scavate nell'autunno del primoanno o anche in primavera dell'annatasuccessiva, prima che siano diventatelegnose.

Le foglie e le radici della cicoria selvaticao coltivata sono commestibili e hanno unsapore gradevole anche se amarognolo;inoltre hanno proprietà salutari, depurati-ce, toniche e diuretiche.

Le radici si fanno essiccare al sole e siconservano in sacchi di carta. Le foglie siusano fresche.

In un litro di acqua fredda versare 4 cuc-chiai di radice e far bollire 20 minuti.Filtrare e bere a sorsi durante la giornata.

Far bollire una manciata di foglie freschein mezzo litro di acqua per 5 minuti. Ap-plicare le foglie sulle ulcerazioni e con illiquido fare degli impacchi.

Versare un cucchiaino di radice in unquarto di acqua fredda e bollire per 10minuti. Filtrare, aggiungere del miele ebere la sera, prima di coricarsi.

Versare 2 cucchiai di radici in mezzo litrodi acqua fredda e far bollire per 15 minutia fuoco basso. Filtrare, addolcire con mie-

Le foglie basali sono riunite in rosette e risultano oblungheo

Una cura diuretica

Per le ulcerazioni

Un blando lassativo

Un disintossicante del fegato

La CicoriaCichorium intybus

di Simona Guidicelli

Quando si raccoglie

Come si utilizza

Come si preparaper la conservazione

I consigli dell’erborista

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Zuppa di fave e cicoriaIngredienti:

Preparazione:

6 tazze di fave fresche, 2 mazzetti di insalata tipo cicoria, 2 cipolle,alcune foglie di basilico

olio extra vergine d'oliva e sale

far bollire le fave in 150 centilitri d'acqua, scolarle conservando l'acqua dicottura e passarne a metà al passaverdura. Lavare bene la cicoria.

Scottare i mazzetti di cicoria nell'acqua di cottura delle fave, poi tagliarli apezzi. Prendere le cipolle, lavarle adeguatamente e poi provvedere atagliarle a mezzelune. Prendere una pentola ed ungere il fondo, facendocisaltare le cipolle per qualche buon minuto. Aggiungere nella pentola lacicoria, il passato di fave e un po' d'acqua di cottura.

Nella pentola mettere inoltre anche le fave rimaste intere. Portare così infase di bollore e successivamente provvedere a toglierle dal fuoco. Condirecon olio extra vergine d'oliva crudo e guarnire con le foglie di basilico.

le e berne un bicchiere il mattino, a digiuno,ed uno alla sera, prima di coricarsi.

In mezzo litro di acqua fredda versare uncucchiaio di radice e far bollire lentamenteper 15 minuti. Filtrare e bere metà il mattino,a digiuno, e metà la sera, prima di coricarsi,addolcito con poco miele.

Versare due cucchiaini di radice in mezzolitro di acqua fredda e far bollire per 10minuti. Lasciare riposare 5 minuti, quindifiltrare e berne 2,3 tazze nel corso dellagiornata, anche fredde.

Un depurativo contro l'acne

Contro l'itterizia

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Il sapore amaro della cicoria è causatoda una sostanza chiamata acido cicori-co (potente afrodisiaco) o dicaffeiltar-tarico (un surrogato della caffeina)che la letteratura scientifica definisceun eccitante.

Il botanico Conrad di Megemberg co-niò per lei il nome “sponsa solis” (spo-sa del sole) per il fatto che i fiori si apra-no con il sorgere del sole e si chiudanoal tramonto.

Il nome greco è Kichorion che è com-posto da Kio, io vado, e chorion, cam-po, perchè la si trovava andando percampi.

Curiosità

La ricetta

Page 38: Visto da l'Altraitalia

Sembrerà strano a voi delsegno zodiacale dellabilancia, che questo set-tembre 2011 non abbia insé nè grandi sorprese nègrandi impegni per voi.La vostra routine riprenderà il suo corso inmodo quasi noioso, e riprenderete veloce-mente a trascorrere questo periodo con lecadenze tipiche del passato. A voi il compitodi mettere del pepe a queste giornate e disaper costruire qualche diversivo per allieta-re voi e chi vi sta accanto. La vostra famigliasi dimostrerà molto vicina a voi e alle vostreincombenze: verso la fine del mese dovreteinfatti far fronte a qualche scadenza che viporterà a ricoprire mansioni inconsuete.

Il mese di settembre siapre proprio come avre-ste aspettato: le vostreoccupazioni riprenderan-no il loro corso e la vitariprenderà la routine che vi accompagna

ormai da qualche tempo. Tutto questo nonsarà per voi certo motivo di noia: avete appre-so come vivere al meglio ogni situazione incui vi troviate e sareste in grado di adattarvi aqualsiasi novità.

Sentimentalmente potreste sentire qualchecarenza, che andrete a colmare con facilità.

Sembra il mese fatto sumisura per voi. Un perio-do in cui riprenderanno agradi gli impegni che vivedono coinvolti, maaspettatevi che questi portino con sé la novitàche cercate e di cui in questo periodo nonsapete davvero fare a meno.

Tante le svolte positive che potrebbero avervicome protagonisti.State facendo veniremeno il dialogo con i vostri familiari: cercatel’incontro e non lo scontro se potete, e fate inmodo di utilizzare i toni giusti anche se tal-volta non siete i primi ad alzarli.

Se t tembre pot rebberivelarsi un mese piùimpegnativo di quantopotevate aspettarvi, ciònonostante, le piacevolisorprese non finirannomai di stupirvi. Trovarsi in situazioni ineditee riuscire sempre a improvvisare sarà per voila migliore novità di questo periodo. sempresulla cresta dell’onda chi vi sta a fianco vitiene in grande considerazione e spessopende dalle vostre labbra.Attenzione ai passipiù lunghi della gamba: è spesso spiacevoleritrovarsi in situazioni scomode dopo averimboccato una strada discutibile. Vita senti-mentale non senza qualche novità inedita.

Sarà un mese di granderiflessione e osservazio-ne. Il vostro spirito criticovi porta spesso ad osser-vare e a criticare azioni egesti altrui: fate spessomolta più difficoltà a sostenere una validaposizione piuttosto che a demolirne una.Avete uno spirito che in questo periodo nonpuò certo definirsi costruttivo: siete degliattenti osservatori, sì, ma fate davvero faticaa dare il vostro apporto. Forse un po’scontro-si, ma talvolta non sarà soltanto dovuto a voistessi, quanto nella situazione in cui vi trove-rete. Grande stabilità sentimentale e ottimorapporto con il vostro partner.

Un settembre 2011 riccodi impegni: le attività dicui avere cura saranno lep iù va r i ega te e v iterranno occupati pergran parte delle vostregiornate. Piccole tensioni in ambito affettivo:il vostro orgoglio dovrà talvolta essere messoda parte per fare spazio alla ragione eall’umiltà. I frutti di ciò che avete seminato inpassato non tarderanno ad arrivare e presto viaccorgerete che aver fatto qualche favore adamici e a conoscenti vi restituirà grandisoddisfazioni. Non chiudete gli occhi eprestate la dovuta attenzione ad interessi chequalcuno potrebbe velatamente manifestarenei vostri confronti.

Le vostre inesauribilifonti di energia stannodando il meglio, e comeal solito, cercate sempredi essere al centro del-l’attenzione, ma lo fatecon classe, senza mai esagerare. In questoperiodo state mostrando le vostre abilità aben saper gestire le più diverse situazioni:affrontate senza stupore ma con costanzasituazioni che per alcuni potrebbero esseredifficili. Cercate di essere solerti nel ricam-biare e di non essere pigri nel concedere qual-che favore in più al prossimo: essere cortesi edisponibili sopra la norma poterà i suoi fruttianche a breve termine.

Il lavoro e gli impegniriprendono a gonfie veleper voi segni zodiacalidel leone: la voglia di farenon è troppa, ma il vostrobuon senso prevarrà perfar rimanere la situazione nello stato in cui sitrova. In questo periodo la vostra forma men-tale è davvero al massimo e sebbene siate benconsapevoli di essere o poter essere brillanticon la parola, spesso tenete quello che aveteper voi, in una forma di riservatezza e spessodi chiusura all’esterno. I rapporti con ilvostro partner non sono certo cattivi: il fee-ling è sicuramente buono, talvolta potrebbevenire meno il dialogo: non attribuite maicolpe a chi non ne ha.

Il periodo è di quelli favo-revoli. Se da un certopunto di vista le cose dafare non mancheranno,non potrete lamentarvi diquei ritagli di tempo cheriuscirete con successo a dedicare alla vostrafamiglia e a chi vi sta vicino. Chi vive a fian-co a voi è ben consapevole di tutto l’impegnoprofuso per il raggiungimento dei vostriobiettivi, e farà di tutto per agevolarvi e nonostacolarvi nei vostri giusti intenti. Il rappor-to di coppia potrebbe tuttavia subire qualchetensione passeggera, che non potrà certominare la stabilità e la longevità del vostrorapporto.

Il mese di settembre 2011si apre per voi con un gran-de da fare. Riprenderan-no a gonfie vele tutte leattività che vi vedrannocoinvolti. Sentimentalmente non vi potetecerto lamentare, e la stabilità che avete trova-to non deve essere motivo di preoccupazio-ne: non cercate quello che non potete ottene-re e che già avete, potrebbe rivelarsi tempoperso, e il più delle volte in modo dannoso.Nel complesso non potete certo lamentarvi.

In questo settembre 2011voi del segno zodiacaledell’acquario sareteaccompagnati dal vostrocostante e interminabilebuon umore. La vostra al-legria e il vostro desiderio di vivere e di starecon gli altri la faranno da padroni in un perio-do in cui siete davvero in forma. Sebbene nonabbiate davvero nulla da rimproverarvi e dadomandarvi, è senz’altro vero che talune scel-te siano da prendersi con ponderazione e nonavventatamente: l’istinto, vostro fedele alle-ato che ben raramente vi ha tradito, dovrebbeessere messo talvolta da parte per fare spazioalla ragione.

Sarà il giusto periodo permettervi in mostra: farevedere agli altri quantovalete e partecipare atti-vamente alla vita socialea cui spesso avete rinun-ciato. Fra le persone che vi stanno attornoalcune potrebbero aver osservato alcuni fra ivostri recenti movimenti che non sono certopassati inosservati. Non trascurate e nondimenticatevi di curare buoni rapporti con lavostra famiglia: la vostra presenza negli ulti-mi tempi si è forse fatta un po’ troppo deside-rare. Porre rimedio a qualche vostra assenzadi troppo potrebbe rivelarsi scelta opportunain un periodo in cui avete la possibilità di faremolto per gli altri.

ARIETEARIETE

TOROTORO

GEMELLIGEMELLI

CANCROCANCRO

LEONELEONE

VERGINEVERGINE

BILANCIABILANCIA

SCORPIONESCORPIONE

SAGITTARIOSAGITTARIO

CAPRICORNOCAPRICORNO

ACQUARIOACQUARIO

PESCIPESCI

Venere, la Dea del-l'amore, è in vena dicompiacervi e vi indica diignorare gli alti e bassidel vostro rapporto senti-mentale. Si prevede che ad Ottobre prevarràla pace e l'armonia. Potrete godere di unabuona salute durante tutto il periodo diOttobre 2011. Buone opportunità di lavorosono in arrivo. I nati sotto il segno della Bi-lancia, che in questo momento sonosottoposti ad esami, colloqui o altri tipi diconcorsi, otterranno sicuramente il meritatosuccesso.

Molti progressi sonoassicurati nel campo del-l'amore in questo perio-do, anche se con tuttaprobabilità vi troverete inuna fase abbastanza complicata. L'oroscopodi Ottobre comunica in anticipo alcunipossibili problemi di salute, per cui sarà benefare più attenzione al vostro corpo esaminan-do costantemente le proprie forze. Ladeterminazione è la condizione chiave chesaprà darvi il successo nella vostra professio-ne. Le vostre idee e le ambizioni saprannoportarvi al sicuro successo.

Ad Ottobre, per voi chesiete nati sotto il segnodel Toro, le giornate sitingono di tinte emotive,di passione e di riflessione insieme. Scon-trandosi, questa miscela avrà effetti sorpren-denti, alternando eccessi sensuali a periodi distudio seguiti da intensi interrogativi. Graziealle positive influenze di Giove, la vostraforma fisica sarà costante per tutto Ottobre2011. E' importante per voi riuscire ad inca-nalare tutta la vostra energia.

Nuovi incontri sonopossibili in Ottobre. Vitroverete di fronte a cir-costanze in cui sarà benemostrare la vostra totale autenticità. Perquanto riguarda la salute, voi dei Gemelli visentirete indeboliti dal nervosismo causatodalle emozioni a causa della vostra naturaleangoscia. Occorrerà mettere in gioco un pocodi sforzo e tutta la vostra fatica sarà ricono-sciuta. Il vostro settore del lavoro o profes-sionale vi apparirà più tranquillo che nei mesiprecedenti.

Molti di voi ad Ottobre sitroveranno a dover sce-gliere di continuare ilpercorso con un numerominore di compagni ed amici. Questo a causadi Saturno, che nella settima casa del matri-monio, può rendere questo mese come ilperiodo migliore per sposarsi. In generale,Ottobre potrebbe rivelarsi un mese sano eattivo per voi del Cancro. Il periodo dellamonotonia è giunto al termine.

La vita sentimentale degliScorpioni passerà attra-verso un periodo felice.Anche se non manche-ranno per voi le occasionidi poter perdere la pazienza con il vostropartner. Ci sono tutte le possibilità, per leanime singole, per poter soddisfare i lorosogni. Mantenete una dieta sana ed equilibra-ta per vivere una vita sana e felice.L'Oroscopo di Ottobre 2011 dello Scorpione,prevede un certo numero di sfide nel settoreprofessionale e del lavoro.

Il pianeta Nettuno, che sitrova nella casa della pas-sione, amore e romantici-smo, vi aiuta a rivedere ivostri sentimenti sottouna nuova luce. Ora è possibile analizzare eriflettere sugli aspetti negativi e positivi. Raf-freddore e tosse potrebbero rivelarsi un pro-blema comune tra la maggior parte delle per-sone della Vergine. Ottimi successi in mate-ria lavorativa, professionale e finanziaria,con promozioni e aumenti salariali che arri-veranno veloci in questo mese.

Orgogliosi come siete,raramente notate la genteintorno a voi. Non che siacolpa vostra... siete trop-po occupati a guardare verso voi stessi. Dopola metà del mese, ci sarà un notevole miglio-ramento della vostra salute. Il buon sonno edel cibo appropriato sono i migliori consigliper i Leoni. Siate disposti a reinventare voistessi. I vecchi metodi non funzionano più epotrebbero soffocare l'occasione di creare unnuovo futuro.

Ottobre sarà un mese dadedicare al romantici-smo. Quindi, i coniugi diquesto segno dello Zodi-aco possono aspettarsi ditrascorrere un buon periodo insieme. Tutta-via, non dovete cercare di costruire un rap-porto con forza, ma consentire al tempo dilavorare a vostro favore. Alcuni lievi disturbidi salute potrebbero comparire nella primametà del mese. Il vostro zelo e il duro lavorovi aiuteranno a superare alcuni ostacoli nellavostra vita lavorativa o professionale che du-rante il periodo di Ottobre non mancheranno.

Per quanto riguarda lavostra vita sentimentale,durante il mese di Otto-bre, voi del Capricornosubirete tutte le influenza negative di Marte,il quale vi renderà ancora più irritabili delsolito, per non dire antisociali. La pazienza èmolto necessaria in questo periodo, comeanche una ripassata alla vostra dieta aall'esercizio fisico. Coloro che hanno inten-zione di avviare un'impresa, questo mesesarà un periodo ideale per loro.

Questo, di Ottobre 2011,può essere consideratocome un periodo di nuovirisvegli. Spesso, l'Acqua-rio cerca di evitare le rela-zioni sentimentali o intime su di un livello alungo termine a favore della propria indipen-denza. In questo mese le Stelle consiglianol'Acquario di mantenere la calma. Quanto piùsiete in grado di tenere a bada lo stress e letensioni, tanto meglio è. Nuove opportunitàdi lavoro e investimenti sono indicati nellaseconda metà del mese di Ottobre 2011 perl'Acquario.

Secondo l'Oroscopo del-l'amore, Ottobre potrebbeiniziare con una certaconfusione per i nati sottoil segno dei Pesci. È pos-sibile che vi troviate ad affrontare parecchieindecisioni riguardo la vostra vita sentimen-tale. Avete bisogno di prendervi cura di voistessi. Un sonno profondo e uno stile di vitasenza stress vi aiuteranno alla grande. Ilsuccesso che state ottenendo attraverso ivostri sforzi vi da sicurezza e vi fa esseremolto orgogliosi di voi stessi.

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Vieste:die Perle des Gargano

Padre Pioaus Pietrelcina

Page 40: Visto da l'Altraitalia

Die schönsten Ecken Italiens

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KULTUR

Bekannt als der wichtigste touristische Landeplatz vom öst-lichen Gargano, ist einer der schönsten Badeorte in Italien.Jetzt ist es für seine komfortablen Unterkünfte, für dasNachtleben und die ausgezeichnete lokale Küche berühmt.Trotzdem ist Vieste immer noch ein Ort zu erkunden, einenSchatz zu entdecken.

Die gleichen Kontraste der Landspitze von Gargano cha-rakterisieren auch Vieste; neben heftigen und imposantenFelswänden gibt es schöne Sandstrände, die sich entlangder Küste erstrecken. Weiter im Süden, in Richtung Matti-nata, oder nördlich in Richtung Peschici, bietet die Küsteeine atemberaubende Aussicht. Man sieht hier Sandsträndeneben den kleinen und oft unzugänglichen Buchten.

An der südlichen Küste von Vieste kann man die schönenGrotte Marine di Vieste (Meereshöhlen von Vieste) bewun-dern; diese sind ein Muss für alle Touristen und eine ein-drucksvolle naturalistische Erbe. Die beiden Symbole -Denkmäler - von Vieste sind: der beeindruckende Pizzo-munno, geiler Stein zu einer alten und romantischenLegende verbunden, und der Leuchtturm von Vieste, der imJahr 1867 auf dem Felsen von Sant’Eufemia erbaut wurde.

Ein Besuch in La Salata, WWF Oase, die einmal einePaleo-christliche Nekropole war, ist wirklich ein Tauch-gang in die Vergangenheit. Hier gibt es viele sehenswerten

Tierarten. Daher, gibt es wirklich gute Gründe, um einenUrlaub in Vieste, zu verbringen: klares Meer, felsigeStrände und goldene Sandstrände, kleine Buchte,Geschichte, alte Traditionen, gute Küche und echte Aro-men, Unterhaltung für Jugendliche und Familien.

Die Anwesenheit des Menschen auf dem Gebiet von Viestedatiert aus dem Paläolithikum zurück. Das milde Klima,die Anwesenheit der Trinkwasserquellen, die Erde reich anObstgärten, das wilde und wanderndes Jagdwild, die vielenArten von Fischen entlang der Küste, sind, seit den altenZeiten, der ideale Lebensraum für jeden Menschen.

Vieste war eine griechische Kolonie und eine römischeStadt: Historiker identifizieren es als die alte Apeneste, daswörtlich “isoliert Zuflucht” bedeutet. Die Griechen ver-brachten lange Winter hier, waren völlig isoliert und vonihren Familien und Land entfernt. Die Tradition verbindetVieste zu den Städten von Uriah und Merino. Die letztewurde um den X Jahrhundert Zerstört.

Während des Mittelalters, wurde Vieste unter den Byzanti-ner, Normannen, Langobarden, Venezianer und Arabergestritten. Aufgrund seiner strategischen Lage, wurde esimmer wieder im Jahre 1480, 1554, 1674 und 1678 von denSarazenen angegriffen. Im Jahr 1554 wurde Vieste vom

Die Geschichte

von Teresita Lanzo

Vieste: die Perle des GarganoWünderschönen Felsen und goldigen Strände

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Piraten Dragut angegriffen. Während dieser schrecklichenInvasion wurden etwa 5000 Einwohner von Vieste in derNähe der Kathedrale – auf einem Felsen – enthauptet: seit-dem wurde es Chianca amara (bitterer Stein) genannt.

Ein weiterer wichtiger historischer Schritt für die Stadt vonVieste ist die Vereinheitlichung Italiens während des Risor-gimento; tatsächlich, in diesen Jahren kamen Geheimge-sellschaften zum Leben, die gegen die Bourbonen zusam-menarbeiteten. Die letzten, die von den Befördern der Ein-heit Italiens sich bedroht fühlten, fingen an, die Einwohnervon Vieste - aktive Unterstützer von König Vittorio Ema-nuele - zu verfolgen, umbringen, und zu Gefängnisstrafenverurteilen. Am 27. Juli 1861, fand ein blutiger Streit zwi-schen einer Sendung von Anhängern der Bourbonen undBefürworter der Vereinheitlichung statt. Viele starben beidiesen gewaltsamen Kämpfen.

Entlang der südlichen Küste von Vieste kann man einenkleinen Strand sehen, der seinen Namen dem imposantenFelsen verdankt, der die Stadt und ihre Bewohner von hochbeobachtet: es ist der Strand von Pizzomunno. Es sieht soaus, dass eine interessante und wunderbare Geschichte hierstattgefunden hat. Die Protagonisten sind zwei junge Lie-bende aus Vieste.

Pizzomunno, junger und attraktiver Fischer, und Cristalda,schönes Mädchen mit langen goldenen Haaren, liebten sichzärtlich und waren völlig überzeugt, dass nichts in der Weltdieses starke und aufrichtige Gefühl auswirken könnte.Jeden Abend, ging Cristalda zum Strand hinunter, um ihrenGeliebten Pizzomunno zu grüßen, bevor er mit seinemBoot absegelte. Jede Nacht besuchten die Sirenen Pizzo-munno, und versuchten, ihn mit ihren süßen Liedern, zu ver-zaubern. Die Meeresköniginnen wollten Pizzomunnoinbrünstig zu ihrem König und Liebhaber. Der junge Mannjedoch nie unterlag den Verlockungen der Sirenen, da erbereits sein Herz zu reinen Cristalda gegeben hatte.

Die zahlreichen Ablehnungen von Pizzomunno riefen denZorn der Sirenen hervor. Eines Abends, erreichten die Sire-nen die Liebenden am Strand und griffen Cristalda mit gro-ßer Heftigkeit an, damit sie durch die Tiefen des Meeres ver-schluckt wurde. Das Leiden von Pizzomunno war so ver-nichtend, dass er ewig versteinert wurde. Den nächsten Tagfanden die Fischer von Vieste den versteinerten Pizzo-munno auf dem Felsen, der heute seinen Namen trägt. DieLegende erzählt, dass Cristalda alle hundert Jahre aus denTiefen des Meeres auftaucht, um Pizzomunno wiederzuse-hen, und die Leidenschaft ihrer alten Liebe erneut zu leben.

Diese sind Instrumente von strukturellem Holz - das auchfür den Bau von alten Häusern benutzt wurde -, das in Hand-arbeit hergestellt wurden. Sie bestehen aus einem Skelettaus Holz-ausgestreckten Stäben, zu denen Netze befestigtsind. Diese Netzwerke, die als “trabocchetti” bekannt sind,nennen die Struktur.

Ein “Trabucco” ( ) ist eigentlich eine Fischreuse, diedank der Präsenz der seitlichen Gänge manuell aktiviertwird. Dadurch fallen diese Netze ins Meer. Einmal hattendie “trabuccolanti” - d.h. die Halter von Trabucchi - dieAuf-gabe, die Struktur und den Zustand der Meeresströmungen,zu überwachen. Zur richtigen Zeit bestellten sie, hochzu-winden und danach fing die Fischerei an.

Heute ist Trabucco immer noch benutzt, aber nur als Hob-by. Sicher, hat es seinen repräsentativen Wert nicht verlo-ren. Das Trabucco von Vieste, einmal ein zentrales Elementder Wirtschaft der Stadt, ist noch heute ein Symbol ihrerKultur und Tradition.

“Grotta dei Pomodori”, “Grotta Rossa”, “Grotta Sfondata”,“Grotta delle Rondini”, “Grotta dei Contrabbandieri” (dieerste, die im Jahr 1954 von zwei lokalen Fischern entdecktwurde), “Grotta dei Serpenti”, “Grotta die Marmi”: das sinddie besonderen Namen der Höhlen, die sich entlang derKüste von Vieste befinden. Jede Höhle ist wie ein Geheim-gang, den das Meer durch das Graben in den Felsen mit sei-ner übermächtigen Vehemenz erschafft hat.

Die Höhlen von Vieste sind alle bezaubernd in einergeheimnisvollen Art und Weise.Es ist möglich, sie mit demSchiff zu besuchen, falls ihr an eine der interessanten Füh-rungen teilnehmt, die die Besonderheiten und dieGeschichte jeder Meereshöhle erläutern. Motorbootaus-flüge ermöglichen dem Besucher, das volle Spektakel der

bild

Pizzomunno

Trabucchi

Die Meereshöhlen von Vieste

Pizzomunno

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natürlichen Meereshöhlen an der Küste von Vieste, zugenießen. Die Tour geht von Peschici (Norden) bis zu Mat-tinata (Süden).

Das Unternehmen Motobarche Leonarda organisiertTagesausflüge (zwei Fahrten pro Tag) in der Jahreszeit zwi-schen 1. April und 31. Oktober. Es gibt Ermäßigungen undRabatte auf die Kosten für das Ticket für die Gruppen. Ver-passt nicht die Nacht Ausflüge zu den Meereshöhlen vonVieste. Am Ende der Tour findet man Lebensmittelkostenmit Bruschetta, gegrilltem Fisch, Wein und Wassermelo-nen.

Die Altstadt von Vieste befindet sich auf einem Felsen überdem Meer unter engen Gassen. Nach der seefahrenden Tra-dition sind die Häuser weiß. Charakteristische Wanden fun-gieren als Verbindung unter den Häusern, und durch dieTreppen kann man die höchste Stelle über dem Meeresspie-gel erreichen. Die Altstadt von Vieste zeichnet sich durchihren Duft, ihre Farben, die Stimmen der Menschen, unddie Geräusche der Natur aus. Loggien werden durch Zier-pflanzen, Vasen aus rotem Backstein mit Basilikum, Ros-marin, Petersilie und Salbei verschönert: das sind alle typi-schen Gerüche des Mittelmeeres.

Die beiden wichtigsten Sehenswürdigkeiten der Altstadtsind die Kathedrale und das Schloss. Der ursprünglicheBau der Kathedrale von Vieste stammt aus dem XI Jahrhun-dert. Eine hölzerne Statue der Heiligen Jungfrau Maria vonMerino steht innen. Die Kathedrale selbst ist ihr gewidmet,und wurde 1981 Basilika Minore vom Papst Johannes PaulII bestimmt. Nicht weit von der Basilika ist das imposanteSchloss von Vieste. Aufgrund des Willens von Frederick IIvon Schwaben wurde das Schloss gegründet. Die aktuelleArchitektur, jedoch bezieht sich auf den Wiederaufbau, derim Jahre 1537 dank der Spanischen stattfand. Der dreie-ckige Plan wird im Osten, Norden und Westen von drei fünfeckigen Bastionen begrenzt. Vom Schloss kann man einenschönen Blick des Meers - und umgekehrt - genießen.

Es stammt aus der christlichen Ära und ist eine der wich-tigsten archäologischen Sehenswürdigkeiten von Vieste: esist die alte Nekropole La Salata. Viele Jahre lang, wurde die

alte Nekropole von Vieste in einem Zustand völliger Ver-nachlässigung und Zerstörung gelassen. Danach, kümmer-ten die WWF Freiwillige von Vieste sich um diesenBereich, das eine wichtige archäologische, sondern auchhistorische und kulturelle Erbe der Stadt ist.

In La Salata findet man Tier-und Pflanzenarten, die man inanderen naturwissenschaftlichen Zusammenhängen nichtsehen kann. Deswegen ist heute La Salata Teil der Berei-che, die durch das WWF geschützt werden. Schleiereulen,Eichelhäher und Amphibien haben hier ihren idealenLebensraum gefunden; dank ihnen wurde das archäologi-sche Gebiet zu einer schönen geschützten Oase.

Es ist schwer zu glauben, dass es alle diesen Tierarten ineiner Nekropole leben können; normalerweise hat dieserOrt die Funktion der Begräbnisstätte und ist daher voll vonGräbern und wand ständige Nischen, oder Nischen in altenHöhlen eingefügt. Durch den Besuch der Nekropole LaSalata in Vieste, kann man einige der bedeutendsten Bei-spiele der frühen christlichen Kunst aus dem ganzen Mittel-meerraum bewundern.

Der Leuchtturm befindet sich in der Nähe der Küste, aufden bezaubernden Felsen von Sant’Eufemia. Es ist für dieStadt und ihre Bewohner ein Symbol und ein wichtiges Ele-ment der Landschaft. Der Leuchtturm wurde 1867 durchdie italienische Marine gebaut, um die Rolle der Beobach-tung und Informationsabruf zu übernehmen.

Auf seinem Gipfel ist die große Laterne deutlich sichtbar;in der Nacht leuchtet sie das Meer mit einem Blinklicht,damit alle Schiffe einen Bezugspunkt auf ihrem Weg in die-sem Teil der Adria haben können. Heute ist der Beschützerdes Leuchtturms durch technische Geräte ersetzt worden;damit kann das Kommando der Zona Fari der Marine denLeuchtturm sogar in großer Entfernung überwachten.

Die Aussicht des Meeres von der großen Laterne desLeuchtturms beleuchtet ist ein wahres Wunder: der Duftdes Salzes, das Geräusch der Wellen, die Wärme der müt-terlichen Laterne werden Gefühle, Emotionen, Ideen undErinnerungen in euch erwecken.

Dank des Leuchtturms lässt Vieste unauslöschliche Spurenim Herz jedes Touristen hinter.

DieAltstadt und das Schloss von Vieste

Salata

Laterne

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Öhrchen mit Brokkoli

Zutaten für 4-6 PortionenOrecchiette am Vortag zubereiten

Für den Teig: 100 gr Hartweizengriess, 200 gr Weizenmehlund Mehl zumAusrollen, 2 Essl. Olivenöl, SalzSonstige Zutaten: 600 gr frische Brokkoli, 4 Essl. Olivenöl,3 Knoblauchzehen, 1 rote getrocknete oder eingelegte Pepe-roncinoschote (oder Chilischote), die in feine Streifengeschnitten ist, Salz, Pfeffer aus der Mühle

Hartweizengriess mit dem Mehl in einer Schüssel mischen. 2Essl. Olivenöl und 1 TL Salz zugeben, mit knapp ¼ ltrwarmem Wasser zu einem geschmeidigen Teig kneten. Zueinem Laib formen, mit einem feuchten Tuch decken und 20Minuten ruhen lassen. Dann kleine Portionen vom Teigabschneiden und auf bemehlter Fläche zu fingerdicken Rollenformen (ca. 2 cm Durchmesser). Die Rollen in ½ cm dickeScheibchen schneiden, jedes Scheibchen mit dem Daumeneindrücken, so dass in der Mitte eine Mulde entsteht. Miteinem Küchentuch bedecken und über Nacht trocknen lassen.Am nächsten Tag Brokkoli putzen, in Röschen teilen. GröbereStiele eventuell schälen. In einem grossen Topf 3 ltr Salzwas-ser aufkochen. Brokkolistiele hineingeben, nach 5 MinutenBrokkoliröschen dazugeben, weitere 5 Minuten blanchieren.Gemüse mit einem Schaumlöffel herausnehmen, kaltabschrecken und abtropfen lassen. Brühe wieder zum Kochenbringen. Vorbereitete Nudeln ins kochende Wasser geben, inetwa 10 Minuten kochen lassen. Inzwischen Brokkolistieleklein schneiden. In einer grossen Pfanne 4 Essl. Olivenölerhitzen. Brokkoli und gehacketes Knoblauch andünsten,Peperoncino einrühren. Mit Salz und Pfeffer würzen. EinigeEssl. Gemüsebrühe angiessen. Sobald die Orecchiette al dentegekocht werden, sie abgiessen und abtropfen lassen, in diePfanne direkt geben und mit der Gemüse mischen. Nochmalsmit Salz und Pfeffer würzen. Heiss servieren. Die apulischenHausfrauen machen es vor, wie man leidenschaftlich mit Teigumgeht: Die originell geformten Gebilde, die wie kleineHütchen oder Öhrchen aussehen, sind im Süden Italiensalltäglicher Pastagenuss. Orecchiette sind auch fertig zukaufen - eine nicht unerhebliche Zeiterspaernis.

Überbackene Goldbrasse

Zutaten für 4 Portionen

Zubereitung

1 Goldbrasse (knapp 1 kg),500 gr mittelgrosse,

1 grosse Bund glatte Petersilie,50 gr frisch geriebener Pecorino (oder Parmesan),

3 Knoblauchzehen, 10 Essl. Olivenöl,Salz, Pfeffer aus der Mühle.

Die Goldbrasse schuppen und ausnehmen, gründlich abspülenund mit Küchenkrepp abtrocknen In einem Topf 1 LtrSalzwasser aufkochen. Kartoffeln (vorwiegend festkochend)waschen, schälen und in ½ cm dicke Scheiben schneiden. Sieim kochenden Salzwasser kochen, 5 Min. blanchieren undabtropfen lassen. Petersilie und Knoblauch fein hacken oderim Mörser zerreiben. Mit 8 Essl. Olivenöl zu einer Pasterühren. Backofen auf 225° vorheizen. Eine grosse feuerfesteForm mit 2 Essl. Olivenöl einstreichen. Die Hälfte derKartoffelscheiben in die Form schichten. Kräftig salzen undpfeffern, mit einem Teil des Kräuteröls beträufeln und dieHälfte vom geriebenen Käse aufstreuen. Den vorbereitetenFisch auf die Kartoffeln legen, ebenfalls salzen, pfeffern undmit einem Teil des Kräuteröls bestreichen. Mit den restlichenKartoffelscheiben abdecken, wieder mit Salz, Pfeffer,Kräuteröl und geriebenem Käse würzen. Im vorgeheiztenBackofen (Gas: Stufe 4) 30 Min. garen. Die Goldbrasse erstam Tisch zerlegen und sehr heiss servieren.

Die Goldbrasse gehört zu den begehrtesten Fischspeise - mitihrem wundervoll aromatischen, zarten und fettarmen Fleisch.Am besten man bestellt den Fisch ein paar Tage vorher beimFischhändler, da er sicherlich nicht immer vorrätig sein wird.Als Ersatz bieten sich alle anderen Arten von Brassen an,notfalls auch Heilbutt, Seehecht oder Schellfisch.

Das Rezept kann man auch mit filetiertem Fisch zubereitendann am besten Scheiben von Pellkartoffeln nehmen, alleskräftig mit dem Kräuteröl betraeufeln und wenige Minuten imOfen lassen.

Typische Produkte

Käsesorte wie Mozzarella von Bufala und Caciocavallo Podolico, die mit der Milch von typische Rassenhergestellt werden (die podolische Kuhfladen, die garaganische Ziege und das Schaf Gentile di Puglia);konservierten Fleisch wie Muscisca oder Mischiska, gesalzter und gewürzter Schaf- und Ziegefleisch;Agrumen wie die Zitronvarietät Femminello del Gargano, die süsse Pomeranze, die gelbe Apfelsine und dieDuretta von Gargano. Wie in der ganzenApulien, sind Oliven am meistens angebaut. Die Oliven der OgliarolaGarganica Varietät sind der Bestandteil von einem der extrareine Olivenöle, dank deren das Dauno Öl DopBezeichnung bekommen hat. Die Wertwolle Weinrebe ist Moscato

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Berühmte Persönlichkeiten

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KULTUR

Pater Pio, mit bürgerlichem Namen Francesco Forgione,wurde am 25. Mai 1887 in Pietrelcina (Provinz Benevent -Italien) geboren. Nachdem er am 6. Januar 1903 als Novizein den Kapuzinerorden eingetreten war, wurde er am 10.August 1910 in der Kathedrale zu Benevent zum Priestergeweiht. Aus gesundheitlichen Gründen musste er einigeJahre in seinem Heimatort verbringen. Am 28. Juli 1916kam er auf die Hochfläche des Gargano, nach San GiovanniRotondo, wo er, von wenigen, kurzen Unterbrechungenabgesehen, bis zu seinem Tod am 23. September 1968blieb. Am Morgen des 20. September, einem Freitag,empfing er während der Danksagung vor dem Chorkreuzdes alten Kirchleins die Gabe der Wundmale Christi,welche ein halbes Jahrhundert lang an seinem Körpersichtbar waren und dabei offen, frisch und blutend blieben.Sein ganzes Leben widmete er sich ausschliesslich seinemAmt als Priester und Beichtvater, er gründete die “Gebets-gruppen” und ein modernes Krankenhaus, welchem er denNamen “Haus zur Linderung der Leiden” (Casa Sollievodella Sofferenza) gab. Er starb im Ruf der Heiligkeit undliegt in der Krypta des Kapuzinerklosters begraben.

Das Verfahren zu seiner Selig und Heligsprecheung wurdeam 20. März 1983 mit der Eröffnung des Diözesanpro-zesses aufgenommen. Dieser endete mit der letzten Sitzungam 21. Januar 1990. Die ganze, umfangreiche Dokumenta-tion, enthalten in 104 dicken Bänden, wurde der Kongrega-tion für die Heiligsprechungen in Rom übergeben.

Nach jahrelangem eingehendem Studium aller Akten gabdie Theologische Kommission der genannten Kongrega-tion am 13. Juni 1997 ein einstimmiges Gutachtenzugunsten der Heldenhaftigkeit der Tugenden des verehr-ten Paters ab, und am folgenden 21. Oktober erliess dieKommision der Kardinäle dasselbe positive und eben

hat Pater Pio daraufhin mit der Bekanntgabe des “Decretumsuper virtutibus” am 18. Dezember 1997 den Titel “Venera-bile” (Ehrwürdiger) zuerkannt. Gern möchten wir hier dieeinleitenden Worte dieses Dekrets wiedergeben , welchefolgendermassen lauten: “

” (Gal. 6, 14).

Wie der Völkerapostel Paulus, so machte auch Pater Pio ausPietrelcina das Heilige Kreuz zu Scheitelpunkt seinesLebens und seines Apostolats. Das Kreuz war für ihn dieQuelle seiner Kraft, seiner Weisheit und seines Ruhms. Freivon den Eitelkeiten der Welt, erfüllt dagegen von einerbrennenden Liebe zu Jesus Christus, wurde er Ihm ähnlichin der Aufopferung seiner selbst für die Rettung der Welt.Seine Nachfolge und Nachahmung des Göttlichen Opfer-lamms war so selbstlos und so vollkommen, dass er mit denWorten des hl. Paulus hätte sagen können: “

” (Gal. 2, 19 20).

Er wollte aber die Schätze der Gnade, die Gott ihm soüberhaus reich gewährt hatte, nicht für sich allein behalten;deshalb stellte er sich zeitlebens, mittels seines heiligenPriesteramtes, unausgesetzt in den Dienst der Männer undFrauen, die zu ihm kamen, und erzeugte so eine ungeheureMenge geistiger Söhne und Töchter. Es folgte das Studium“super miro” (über ein Wunder), wobei es sich um diewunderbare Heilung einer gläubigen Frau handelte, welcheder Fürbitte von Pater Pio zugeschrieben und von derärztlichen Gutachterkomission am 30. April 1998 als"wissenschaftlich nicht erklärbar" beurteilt wurde. Am 2.Mai 1999 war die Seligsprechung durch Papst JohannesPaul II. Eine weitere wunderbare Heilung mittels derFürbitte von Pater Pio, diesmal eines Kindes, das an akuterMeningitis erkrankt war, führte am 20. Dezember 2001 zurPromulgation des Dekrets über das Wunder.

Die Heiligsprechung erfolgte am 16. Juni 2002.falls

eisntimmige Urteil. Der Heilige Vater Johannes Paul II.

Ich jedoch will mich nichtrühmen, es sei denn im Kreuze unseres Herrn Jesus Chris-tus

Mit Christusbin ich gekreuzigt. Ich lebe, doch nicht mehr als Ich,sondern Christus lebt in mir

von Christian Lombardi

Padre Pio aus PietrelcinaDemut und Bescheidenheit waren seine Gaben

San Giovanni Rotondo

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Un luogo romantico, fuori del tempo, affacciatosu un vasto panorama, gestito con gentilezza,

sensibilità e cura dei dettagli.

Via della Chiesa, 3 - Località Brucciano

Telefono 050818762Fax 050818762

[email protected]

55020 Molazzana (LU)

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