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Voci Morolane - numero 29

Date post: 17-Mar-2016
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Aprile 2011 - Il panino morolano
16
Il panino morolano Valle del Sacco: più controlli al latte La Rocca, si sgretola il mastio a pag. 5 La Passione di Gesù, un successo a pag. 3 ALL’INTERNO Cari lettori, puntuali come sempre eccoci qua!!! Pronti a raccontarvi gli avvenimenti più importanti, che in questi due mesi sono accaduti nel nostro paese. In questo numero tante le storie che speriamo suscitino la vostra curiosità: la Passione di Gesù giunta alla sua sesta edizione, tornata a far parte della nostra tradizione popo- lare. La nascita del Panino “Ciociaro” che annovera tra i suoi ingredienti la Steccata di Morolo, del nostro com- paesano e produttore Mas- similiano Scarchilli. I festeg- giamenti per i 150 anni dell'Unità d'Italia, con nu- merose manifestazioni cele- brative per tutto il paese. La Sagra dei Frascategli e quella del Ciammellone, giunte alla loro seconda edizione e. Il tutto come sempre guarnito dalle nostre immancabili rubriche. Non potevamo non parlare in questo numero anche di fatti di cronaca, come il furto avvenuto nella Chiesa di Santa Maria Assunta a danno della Madonna della Pace, a cui noi tutti siamo particolarmente devoti, o il crollo verificatosi a La Rocca. Lasciando da parte, pensieri di tristezza, tuffia- moci in questo nuovo nu- mero del nostro giornalino, quindi ci viene spontaneo dirvi Buona lettura a tutti! L’EDITORIALE di SAMUELE FARINA Emergenza Valle del Sacco ancora in primo piano. In questo numero abbiamo voluto intervistare Alberto Valleriani, presidente di ReTuVaSa (Rete per la Tutela della Valle del Sacco) www.retuvasa.org Da anni impegnato per la salvaguardia del territorio. Abbiamo voluto rivolgergli qualche domanda per vedere come stanno le cose nella zona di Morolo... a pag. 6-7 Panfocaccia agli spinaci, salsa ai funghi, pollo e Steccata di Morolo, sono gli ingredienti che compongono il “Nuovo Ciociaro”, ultimo nato in casa Mc Donald‟s. Le polemiche del primo panino ciociaro, il dialogo e finalmente la risoluzione, che sta portando il nome di Morolo in giro per tutta l‟Italia. Abbiamo incontrato Massimiliano Scarchilli “padre” della Steccata... a pag. 2 La multinazionale Mc Donald’s lancia il “Nuovo Ciociario”, con all’interno la Steccata di Morolo
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Page 1: Voci Morolane - numero 29

Il panino morolano

Valle del Sacco: più controlli al latte

La Rocca,

si sgretola

il mastio

a pag. 5

La Passione

di Gesù, un

successo

a pag. 3

ALL’INTERNO

Cari lettori, puntuali come sempre eccoci qua!!! Pronti a raccontarvi gli avvenimenti più importanti, che in questi due mesi sono accaduti nel nostro paese. In questo numero tante le storie che speriamo suscitino la vostra curiosità: la Passione di Gesù giunta alla sua sesta edizione, tornata a far parte della nostra tradizione popo-lare. La nascita del Panino “Ciociaro” che annovera tra i suoi ingredienti la Steccata di Morolo, del nostro com-paesano e produttore Mas-similiano Scarchilli. I festeg-giamenti per i 150 anni dell'Unità d'Italia, con nu-merose manifestazioni cele-brative per tutto il paese. La Sagra dei Frascategli e quella del Ciammellone, giunte alla loro seconda edizione e. Il tutto come sempre guarnito dalle nostre immancabili rubriche. Non potevamo non parlare in questo numero anche di fatti di cronaca, come il furto avvenuto nella Chiesa di Santa Maria Assunta a danno della Madonna della Pace, a cui noi tutti siamo particolarmente devoti, o il crollo verificatosi a La Rocca. Lasciando da parte, pensieri di tristezza, tuffia-moci in questo nuovo nu-mero del nostro giornalino, quindi ci viene spontaneo

dirvi Buona lettura a tutti!

L’EDITORIALE

di SAMUELE FARINA

Emergenza Valle del Sacco ancora in primo piano. In questo numero abbiamo volu to intervistare Alberto Valleriani, presidente di ReTuVaSa (Rete per la Tutela della Valle del Sacco) www.retuvasa.org Da

anni impegnato per la salvaguardia del territorio. Abbiamo voluto rivolgergli qualche domanda per vedere come stanno le cose nella zona di Morolo...

a pag. 6-7

Panfocaccia agli spinaci, salsa ai funghi, pollo e Steccata di Morolo, sono gli ingredienti che compongono il “Nuovo Ciociaro”, ultimo nato in casa Mc Donald‟s. Le polemiche del primo panino ciociaro, il dialogo e finalmente la

risoluzione, che sta portando il nome di Morolo in giro per tutta l‟Italia. Abbiamo incontrato Massimiliano Scarchilli “padre” della Steccata...

a pag. 2

La multinazionale Mc Donald’s lancia il “Nuovo Ciociario”, con all’interno la Steccata di Morolo

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SUCCEDE A MOROLO

N egli ultimi tempi, il nostro paese è salito alla ribalta, grazie al

nuovo panino messo in com-mercio dalla statunitense Mc Donald's. “Il Nuovo Ciociaro” rientra nei “Piccoli Piaceri” della più famosa casa di fast food del mondo. Tra i suoi ingredienti annovera il for-maggio “Steccata di Morolo” del produttore Massimiliano

Scarchilli. Gli spot sulle grandi reti nazionali hanno per-messo perciò di far conoscere il nome del nostro paese anche in altre zone dello Sti-vale, suscitando curiosità anche tra i morolani. La pre-sentazione ufficiale è av-venuta lo scorso 23 marzo con una conferenza stampa presso l‟Amministrazione Provinciale di Frosinone, dove erano presenti tutti i protagonist (foto in basso). Riavvolgiamo il nastro e vediamo da dove inizia la

collaborazione tra Scarchilli e la Mc Donald's. Era l‟aprile del 2009 e la Mc Donald‟s lanciava “Il Ciociaro” sul mercato, il panino suscitò non poche polemiche sia tra i con-sumatori che tra gli addetti ai lavori (Cia e Coldiretti), poiché non presentava niente che potesse essere ricon-

dotto alla nostra amata Ciociara. Da lì era par-tita una mediazione con la casa statunitense. In seguito, grazie all'inter-vento di Mario Mancini (Presidente della Con-federazione Italiana Agricoltori), la polemica

si trasformò in dialogo. Dopo un‟intensa collaborazione seguita da un attenta analisi di mercato sul territorio, sono stati scelti gli ingredienti che avrebbero composto il “Nuovo Ciociaro”. Tra questi la Stec-cata di Morolo, scelta per le sue caratteristiche e per la sua qualità. Il nuovo panino è stato messo in vendita negli oltre quattrocento McDonald‟s d‟Italia dal 16 Marzo 2011. Da una prima stima, solamente nel primo periodo sono stati venduti circa 40.000 panini,

una media di 100 al giorno.

Una bella pubblicità, dun-que, sia per il territorio che per il nostro paese. Siamo andati da Mas-similiano per farci raccon-

tare le sensazioni di questa avventura. “Oltre a riconosci-

menti di tipo personale e sul prodotto - ci racconta Mas-similiano - il riconoscimento maggiore è stato quello di partecipare a questo pro-getto, che ha avuto come scopo pri-mario la val-orizzazione di tutto il nostro territorio con una partico-lare attenzi-one per Morolo”. Una col-laborazione con una multina-zionale come la Mc Donald‟s, lui l‟ha definita come un im-portante parentesi che lo ha aiutato in tanti modi: “Sotto il punto qualitativo con l'incre-mento di nuove macchine volte ad aumentare la qualità

produttiva già notevole, sia un aiuto a livello logistico, in ter-mini di organizzazione, sviluppo e produzione in larga scala, dove una piccola im-presa artigianale non era abituata a confrontarsi”. A tale riguardo Massimiliano ci delizia con uno dei suoi motti

che recita cosi: “Da tutti c'è sempre da imparare qual-cosa”, poiché da ogni esperi-

enza che la vita ci mette davanti c'è sempre qual-cosa da rac-cogliere. Per q u a n t o riguarda i progetti futuri, è rivolto a rafforzare il proprio mer-cato di nicchia

con l'esperienza di Mc Don-ald's, e continuare a valoriz-zare Morolo e il suo territorio, facendolo crescere sempre più. Non ci resta quindi che assaggiare oppure (per chi l‟ha già fatto) continuare a mangiare il “Nuovo Ciociaro”.

Buon appetito a tutti!

di SAMUELE FARINA

Massimiliano Scarchilli

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SUCCEDE A MOROLO

S u g g e s t i v a e co invo lgen te la Passione vivente di

Gesù rievocata il 22 aprile a Morolo, per commemorare e ricordare la vera Passione di

Cristo. Il giorno del Venerdì Santo sono state rappresen-tate le ultime ore di Gesù ispirandosi ai testi del Vangelo e inserendo all‟inizio l'Ultima Cena. Una scena dal s ign i f i ca to evange l i co fondamentale, in quanto ci t r a ma nd a u n ev en t o importante della vita del Cristo, quello in cui Egli, dando comp imen to e significato nuovo alla Pasqua ebraica, anticipa il sacrificio di se stesso sulla croce, donandosi in cibo nel segno del pane e del vino. Il corteo ha avuto inizio dopo una

preghiera nel Piazzale antistante la Scuola Media “Ernesto Biondi” e i partecipanti, con i loro elaborati costumi, hanno dato il

v i a a l l a rappresentaz ione. Quest‟ultima nel nostro paese ha proprio l'intento di tes t i mon ia r e e raccontare un i m p o r t a n t e p e r i o d o d e l l ‟ a n n o , proposto in un

giorno liturgicamente p r o t e s o a l l a commemorazione della Passione: un aiuto a tutti noi fedeli per entrare in questa dimensione con la proc lamazione del Vangelo, animandolo e interpretandolo con la recitazione, le musiche, la scenografia e tutto ciò che la rende suggestiva e apprezzabile. Va vissuta veramente con il cuore, q u e l l a s e r a s t e s s a , ascoltando le preghiere dei cori e osservando le varie

s c e n e . Cogliendo i tratti salienti della vita di Gesù tra la gente osannante, tradito, condannato e flagellato; vedendo il Calvario, dove le tre croci

lentamente s i levano, ciascuna col suo fardello umano, per rendere reale l'ultimo atto della personale eucaristia del Cristo. Tanta

gente ha invaso le strade del nostro paese per partecipare a questa riflessione e preghiera, persone spinte dal desiderio di rivivere un momento così intenso del percorso quaresimale e di

meditare sul sacrificio di Cristo a beneficio dell‟umanità una folla che essa stessa diventa un suggestivo spettacolo. Un‟occasione, pertanto, da non perdere, capace di coniugare elementi di modernità e di eternità cos t i tuendo l ' o r ig ina le proposta per vivere la S e t t i m a n a S a n t a . Appuntamento al prossimo

anno... E quindi, non possiamo non esprimere vivo ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato

all‟evento.

di ORIETTA CIASCHI

foto di Alfredo Trenca

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P er il secon-

do anno

co n s e cu t i vo ,

nel quartiere di San

Pietro, domenica 20

marzo si è svolta la

“Sagra dei Frascategli”,

rinviata di una settimana

causa pioggia. L‟evento, che

ha riunito nu-merosi cittadini

moro lan i e non, ha

accontentato tutti i palati. Le

“massaie sanpie -t rane”

hanno realizzato due varianti

di frascategli, uno dei

prodotti tipici della tradizione

culinaria morola -na.

Que l lo p iù an t i co

dall‟aspetto simile al ri-

so, e l‟altro più moderno,

detto anche “polen-ta

bianca” proprio per il suo

aspetto liscio e compatto.

I presenti si sono divisi su

quale fosse il tipo più

buono. Numerosi sono stati

anche i condimenti che si

potevano scegliere: aringa,

broccoletti, salsiccia, cipolla

e il classico ragù. Oltre ai

frascategli, protagonisti della

giornata, sono stati preparati

panini con salsiccia e

pancetta cucinati alla piastra,

il tutto rallegrato

da vino bianco e

rosso a volontà. Le

cantine del quartiere

sono state aperte e i

partecipanti alla festa

hanno potuto degustare ed

acquistare i prodotti tipici del

paese. La giornata è stata

allietata dalla presenza del

gruppo folkloristico del pae-

se “Chigli de „Mbrolo” che ha

animato l‟intera festa con

canti e balli, coinvol-gendo

anche il pubblico presente.

Al termine della giornata il

comita to organ izza tore

“Vivere il Quartiere” ha

proceduto all‟estrazione dei

premi messi in palio. La

sagra dei frascategli è stata

un ‟an t i c ipaz ione de l la

prossima festa di San Pietro

che si terrà, come ogni anno,

alla fine di giugno.

SUCCEDE A MOROLO

N on c‟è

Pasqua

morolana senza

ciammellone e lo sa bene

l‟Ass. Pro Loco Morolo che per

il secondo anno consecutivo

organizza la manifestazione

“Quelli che…ti prendono per la

gola”. Nel pomeriggio di

domenica 17 aprile in piazza

Biondi protagonista indiscusso

è stato il ciammellone che,

offerto gentilmente da “Profumi

di Forno”, è stato degustato

nella versione dolce con

nutella e in quella salata con

salame. Per gli amanti del-

l‟enogastronomia non poteva

mancare la degustazione del

dolce con del buon vino rosso.

Novità di uest‟anno: il dolce

pasquale, infatti, è stato

riconosciuto dal Ministero delle

Politiche Agrarie e Forestali

(con supplem. n.145 pub-

blicato nella Gazzetta Ufficiale

n.154 Serie Generale del 5

luglio 2010) prodotto tra-

dizionale e inserito nell‟elenco

dei prodotti tipici del Lazio. La

peculiarità fondamentale del

ciammellone risiede nella

lavorazione, lunga

e articolata, che

richiede ben due giorni, ma

grazie alla quale si può gustare

un dolce morbido, fragrante e

aromatico. A seguire la

degustazione, la sfilata in abito

medioevale dell‟Associazione

Sbandieratori e Musici di Grutti

(Umbria) e il successivo

spettacolo di sbandieratori.

Lungo via Roma è stata,

inoltre, allestita una mostra

fotografica interamente curata

dalla CIA (Confederazione

I ta l iana Agr ico l to r i ) d i

Frosinone che ringraziamo per

l ‟o t t ima co l labora zione.

L‟evento è stato possibile

anche grazie al contributo della

Banca di Credito Cooperativo

di Supino e al patrocinio della

Regione Lazio e del Comune

di Morolo. Un segnalibro, come

ricordo della bella giornata, è

stato distribuito dal Direttivo

Pro Loco ai partecipanti.

Gusto, tradizione, colore e

cultura sono stati gli ingredienti

principali della manifestazione,

te sa a va lo r i zza re e

promuovere il nostro territorio.

di ASS. PRO LOCO

di ELENA SCHIAVI

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SUCCEDE A MOROLO

L a Rocca dei Colonna,

orgoglio e vanto dei

morolani, perde uno

dei suoi pezzi più prestigiosi:

il mastio. Questa particolare

torre nei castelli medievali

veniva usato come ultima

difesa in caso di attacco

nemico. Di altezza superiore

alle altre, rappresentava il

centro nevralgico dell‟intera

struttura. Le continue e

ininterrotte piogge stagionali

hanno inciso pesantemente

sulla struttura facendo

sgretolare tutta l‟antica torre.

Il triste episodio si è verificato

nella mattina di domenica 20

marzo. Nella foto in basso si

può notare quanto si è

mostrato agli

occhi dei primi

presenti. Secondo la

tradizione medievale il

mastio era compreso

nella residenza fortificata

del castello, ma non era

progettato come una

residenza stabile, anche se

poteva essere abitata per

brevi periodi. La maggior

parte delle volte poi l‟accesso,

non era diretto, ma richiedeva

l‟attraversa-mento di alcune

aree dell‟edificio. Nei giorni

successivi al crollo tutti hanno

notato la nuova “forma” della

Rocca, poiché il monumento

domina tutta la piana del

Sacco. L‟area interessata dal

crollo è quella

destra (per chi

guarda La Rocca dal

basso) e si trova subito a

fianco di quella che fino

a qualche

mese fa era

stata

interessata dai

lavori di

ristrutturazione.

Mentre si fa la

stima dei danni,

che come ci ha

detto

l‟assessore Gianni Noce

ammontano intorno ai

500mila euro, si attende una

risposta da parte della

Sovrintendenza per un

sopralluogo congiunto, così

da poter quantificare anche

l‟entità del materiale crollato.

Sulla struttura vige ora il

divieto di avvicinamento. Per

quanto riguarda la messa in

sicurezza della parte

ricostruita invece, la

situazione è stazionaria:

qualche mese è stato

terminato il primo lotto, che si

aggira intorno ai 600mila euro

(derivante da finanziamenti

regionali e cofinanziamento

da parte del comune). Il

simbolo per eccellenza del

nostro paese si sgretola,

anche senel corso dei secoli

la struttura ha subito non

poche distruzioni. Secondo

quanto riportato da Eusebio

Canali nel suo “Cenni storici

della terra di Morolo”, già nel

1216 (ossia dopo nemmeno

due secoli dalla nascita di

Morolo) il Castello fu assalito

e distrutto dal Conte di

Ceccano. La vicenda costò la

vita ad oltre quattrocento

persone. Nel 1385 poi

Fabrizio Colonna allargò i

possedimenti familiari, con i

beni portatigli in dote dalla

moglie Nanna di Supino. Nel

1423 l’allora Papa Martino V,

della casata dei Colonna

diede tutto il territorio

morolano in possesso di

Antonio Colonna. Da allora il

nome del nostro piccolo

paese è legato a quello della

potente famiglia romana,

anche se dopo varie

confische i Signori di Morolo

riebbero il Castello solo nel

1562 da parte di Papa Pio IV.

Successivamente nei secoli

XVII e XVIII i Principi a più

riprese allentarono sempre

più i vincoli feudatari fino al

1908, quando rinunziarono

definitivamente a qualsiasi

diritto ed alla proprietà della

Rocca.

di DANIELE TRENCA

Page 6: Voci Morolane - numero 29

IN PRIMO PIANO

E mergenza Valle del Sacco ancora in primo piano. In questo

numero abbiamo voluto intervistare Alberto Valleriani, presidente di ReTuVaSa (Rete per la Tutela della Valle del Sacco) www.retuvasa.org Da anni impegnato per la salvaguardia del territorio. Abbiamo voluto rivolgergli qualche domanda per vedere come stanno le cose nella zona di Morolo e come, secondo lui, la Valle può de f in i t ivamen te usc ir e

dall‟emergenza ambientale.

Com'è la situazione ambientale a Morolo e nei

comuni dell'alta Ciociaria?

«La situazione nell'alta Ciociaria risente sicuramente de l l ' i n f lu sso n ega t ivo d e t e r m i n a t o d a l l e contaminazioni dei terreni lungo il corso del Fiume Sacco. Vocazioni agricole per natura si sono trovate di punto in bianco private del sostentamento primario di sopravvivenza con un

marchio difficile da togliersi di dosso. Il tutto determinato da uno sviluppo industriale, ieri inarrestabile, che in barba a controlli ambientali ha permesso che ciò avvenisse. Due culture, quella industriale e quella agricola, che avrebbero potuto benissimo convivere se ognuno avesse r ispe t ta to la salvaguardia dei beni comuni. G u a r d a r s i i n d i e t r o è d'obbligo per non permettere i l ripetersi degli stessi errori. E' necessario però attivare le pratiche necessarie affinché i nostri territori tornino con produzioni di qualità e con le vocazioni turistiche di cui i paesi e città della Valle del Sacco dispongono. E‟ necessaria la pressione costante di tutta la società c iv i le per so l lec i tar e c o n t i n u a m e n t e l e amministrazioni e riportare i terreni ad uno stato ottimale

restituendone la funzione p r i ma r i a a i l e g i t t i m i propr ietar i . E‟ a l tresì necessario attivare tutte le p r a t i che d i mass ima precauzione e controllo sulle

attività industriali con i loro scar ichi , emiss ioni in atmosfera, gestione dei rifiuti attraverso un controllo capillare e l‟interdizione alle attività qualora ne fosse necessario. Di massima importanza applicare una moratoria di tutti gli impianti ad alto impatto ambientale. Un chiaro esempio di quanto detto è stata la sollevazione popolare sulla possibilità di adeguamento a bruciare car-fluff o residuo plastico della r o t t a m a z i o n e d e l l e automobili, dell‟impianto Marangoni di incenerimento pneumatici ad Anagni. Associazioni e cittadini hanno contribuito in modo notevole a sollecitare un intervento de l l e a m mi n is t r az i on i comunale e provinciale che ha portato ad un risultato storico nella Valle del Sacco. Un avvertimento anche a chi continua a proporre un

irrealizzabile aeroporto a Frosinone, che se dovesse avere seguito vedrebbe sicuramente, anche in questo caso, la sol levazione popolare. Teniamo a rendere noto che in questo momento l‟Ufficio Commissariale per l‟emergenza del Bacino del F i u m e S a c c o s t a collaborando con l‟Università de l la Tuscia per la riqualificazione dei terreni contaminati e su questo Retuvasa ha avuto il ruolo di

primo contatto tra gli enti».

Controlli più attenti al latte. Un sospiro di sollievo per

agricoltori e consumatori?

«Per quanto riguarda il latte la delibera regionale n. 13 del 21 Gennaio 2011 parla chiaro e pemette di garantire attraverso un extrapiano di monitoraggio la salubrità delle produzioni della Valle del Sacco attraverso dei campionamenti mirati con cadenza trimestrale per il latte ovino e caprino con possibilità di intensificazione a mensile qualora vengano individuati rischi per singola azienda. Per le aziende mai risultate esposte la cadenza sarà semestrale come per le aziende di produzione di latte bovino. Particolare attenzione verrà posta anche sui foraggi. Questa nuova situazione restrittiva a parer nostro potrebbe essere, oltre che una necessità, anche un‟ulteriore garanzia per il consumatore che vedrebbe i prodotti locali di nuovo disponibili, ma anche per gli Una veduta della piana del Sacco

Page 7: Voci Morolane - numero 29

IN PRIMO PIANO

stessi allevatori e produttori che sapranno costantemente quali provvedimenti adottare in relazione alle continue analisi effettuate sui loro

animali».

Che cosa garantite ai cittadini che si rivolgono a

voi?

«Noi non possiamo garantire nulla che non sia il supporto a chiunque abbia a cuore la salvaguardia del territorio e la tutela dei beni comuni, preda sempre più attaccata dai p o t e r i e c o no m i c i . E ‟ necessario che siano vigili e controllino costantemente il

territorio che vivono».

Parco sostenibile, centrale a biomasse, ecc. Qual è secondo voi la direzione da s e g u i r e p e r u sc i r e dall'emergenza una volta

per tutte?

«Come detto in precedenza la priori tà è il r ipr ist ino

ambientale. Per quanto riguarda ulteriori progetti riteniamo che le biomasse siano assolutamente non sostenibili. L‟energia elettrica, se necessaria, va prodotta attraverso altre fonti quali fotovoltaico ed eolico ritenuti ancora produttori di “energia netta” al contrario delle biomasse definiti come “assorbitori di energia”. E‟ necessaria una pianificazione energetica seria e auto controllata. E‟ un paradosso che dopo aver messo in ginocchio l‟economia agricola di un‟intera Valle ci si metta la p ie t r a tomba le sop r a attraverso distese di pannelli per ulteriori decenni. Il buon senso indica che ci sono luoghi idonei quali edifici pubblici, abitazioni, cave dismesse, tetti di capannoni di aziende da utilizzare per il fotovoltaico. Per chiudere è auspicabile sempre di più il coinvolgimento di tutte le parti attive finora tenute in disparte affinché si possa giungere a

decisioni condivise».

D.T.

E ‟ fissato per domenica 15 maggio alle 17 presso l‟auditorium di

Morolo la presentazione del l i b r o d i E m a n u e l a M a r o t t a , s c r i t t r i c e g i o r na l i s t a , n o n c h è collaboratrice d i “ Vo c i M o r o l a n e ” . Umbra di adozione ma ciociara di o r i g i n e . Questa la recensione che fanno sul web della sua opera: “Nei suoi racconti Emanuela Marotta mette tutta la freschezza e la dinamicità di una sognatrice. Vi troviamo gioie e dolori, dolcezza e coraggio, forza e paura, emozioni incorniciate d a u n a p a r t i c o l a r e padronanza lessicale. Ogni storia rapisce il lettore con le sue proprie caratteristiche, quando una immagine incantata lo porta in un mondo fatato, quando un g r u p p o d ' a m i c i l o accompagna in vacanza con loro, alla ricerca del vero io, quando una nuvola nel suo breve, ma lungo viaggio, volto alla riconciliazione di due amanti lontani, gli mostra la s c e n a i d i l l i a c a d e l ricongiungimento, quando un ballo lo trascina in una passione coinvolgente. Questa è Emanuela Marotta e i suoi racconti”. La copertina è mol to a ffasc inan te e

rispecchia i racconti che si trovano all‟interno. Il resto certamente verrà svelato

nell‟incontro che si terrà il 15 maggio, a cu i sa r à presente oltre all‟autrice anche il g io r na l i s ta e p r o f e s s o r e dell‟Università di Cassino Maurizio L o z z i . N e l frattempo chi des idera può acquistare il libro p r i m a d e l l a man i fes taz ione

presso la libreria Ubik di Frosinone. E‟ disponibile i n o l t r e s u l s i t o www.gruppoalbatrosilfilo.it mandando una mail a: [email protected] o al numero 0761-1763012. In attesa di leggere i racconti di Emanuela non possiamo che farle un enorme in bocca al lupo per la sua carriera da parte di tutta la redazione di

“Voci Morolane”.

La redazione

Manifestazione di protesta organizzata da Retuvasa

Page 8: Voci Morolane - numero 29

E ntrare in chiesa la domenica e vedere che manca qualcosa!

È accaduto circa un mese fa, proprio nella chiesa di Santa Maria Assunta, dopo la messa delle 11. I fedeli, che come sempre rivolgono il saluto alla venerata Madonna della Pace, hanno

impiegato poco tempo a capire quello che era successo. Il vetro che copriva l'immagine della Vergine, che ogni anno viene portata in processione nel mese di giugno, era stato rotto e la collana, che risplendeva al Suo collo, non c'era più. È il quarto furto che avviene ai danni della sacra immagine dal secondo dopoguerra, come ci raccontano Lella e Maruzza, da sempre custodi della chiesa di Santa Maria. L'ultimo è avvenuto durante la giornata di sabato 26

marzo; con un pezzo di ferro è stato sfondato il vetro d e l l a c o r n i c e contenente l'antico dipinto e il monile d'oro è stato strappato con forza. Un evento che ha lasciato sbigottiti molti fedeli in virtù della grande

devozione che Morolo nutre per la Madonna della Pace. Una devozione che affonda le sue radici nel lontano 1916. Si narra infatti che il 29 maggio di quell'anno, quando la Grande Guerra stava distruggendo l'Europa intera e uccidendo milioni di vite, le mogli, le madri e i parenti dei soldati morolani partiti per la guerra, si fossero riuniti nella Chiesa Collegiata di Santa Maria per la preghiera del Santo Rosario, chiedendo alla Vergine protezione per i loro cari e la cessazione di tanta

morte e d o l o r e . Mentre si recitava la preg h i era p e r l a p a c e , com p osta dal Santo P a d r e Benedetto XV , in un

gesto di g r a n d e pietà, la M a d o n n a mosse gli o c c h i all'insù e molti fedeli, c h e

assistettero a questo evento,

gridarono al miracolo. Da allora questa i mmagi ne s acr a i n c o m i n c i ò a

venerarsi con culto speciale nella Chiesa Collegiata. Il dipinto apparteneva alla f a m i g l i a

Renzoni, che era solita prestarlo alla chiesa per le funzioni del m e s e mariano e che, dopo q u e s t o g r a n d e evento, lo donò alla p a r r o c c h i a perchè in q u a l u n q u e m o m e n t o d e l l ' a n n o u o m i n i ,

donne e b a m b i n i potessero ammirarlo e offrire doni e preghiere alla Vergine. Da quel giorno fu un accorrere di cittadini e forestieri. Le campane suonarono a festa e dai paesi limitrofi una fiumana di gente arrivava per adorare la Madonna, divenuta ormai la “Madre pietosa dei soldati

combattenti”. Vennero scritti canti popolari in Suo onore e le donne portavano in dono i loro coralli, invocando la Sua protezione. Circa venti anni fa l'allora parroco Don Giuseppe Santucci fece restaurare il quadro che poi v e n n e e s i b i t o n e l l a

Cattedrale di Anagni per l'esposizione di tutte le immagini mariane della diocesi. Ad oggi, è stata s p o r t a d e n u n c i a a i Carabinieri e sono stati consultati degli esperti per fare una stima complessiva del danno. Infatti oltre al

valore della collana, sono stati danneggiati il vetro, la cornice e a causa della frantumazione del vetro anche la tela stessa è stata colpita e necessita adesso di restauro. Nell'attesa di informazioni più certe sul furto e sui danni, ci prepariamo a festeggiare nel

2016 il centenario della Madonna della Pace. Cento anni da quel miracolo e dall'inizio di un grande legame tra la Madre e i morolani, da tramandare alle generazioni future.

SUCCEDE A MOROLO

di CHIARA LIBURDI

Page 9: Voci Morolane - numero 29

C’era una volta…

una quercia!

La centenaria quercia, signora di Valle Sant‟Angelo, non c‟è più: non colta da disfacimento naturale perché centenaria, bensì aggredita e straziata da decine e decine di seghettati denti metallici che per molti g ior n i hanno in f ie r i to sull‟imponente tronco e sui suoi indomiti rami. L‟abbiamo vista “combattere” con il suo corpo robusto e forte contro terribili folate di vento e altrettanto micidiali scariche di fulmini. (d‟ora in poi chi le parerà?) L‟abbiamo vista accogliere frotte di uccelli migratori che tra i suoi rami riposavano un po‟ prima di continuare il loro lungo viaggio. L‟abbiamo vista accogliere il ritorno del giallo e ciarliero rigogolo, fedele vacanziere della valle. L‟hanno vista, toccata, abbracciata e misurata gli a l u n n i d e l l a s c u o l a elementare di Cerquotti, quando, guidati dalle loro insegnanti, decisero di fare un‟escurs ione a Val le Sant‟Angelo, per conoscere ed ammirare uno dei più bei toponimi ambientali del territorio di Morolo: di cui la

nostra quercia ne era il punto focale . Erano gli anni 90, gli anni dell‟importantis-simo progetto ambientale “Lavorare nel verde” che coinvolse parte delle scuole dell‟obbligo di Morolo, Supino e Patrica. L‟obiettivo da raggiungere era quello di formare nelle nuove generazioni una coscienza amb ien ta le aman te e rispettosa della natura, attiva e tanto salda da non permettere un domani, all‟indifferenza, all‟ignoranza e al tornaconto personale di prevalere sugli interessi della collettività e del bene comune. Che cosa rimane di questa triste vicenda? Un‟immensa e profonda ferita, inferta alla natura; gli echi ormai spenti, di una giusta protesta di alcuni cittadini morolani e valligiani; e, in ultimo, per dirla con il Pascoli : “Ognuno loda, ognuno taglia. A sera ognuno col suo greve fascio va. Nell’aria un pianto… d’una capinera che cerca il nido che non troverà.”

(da “La quercia caduta”).

C’è da riflettere per tutti!

Maria Luisa Alteri

SPAZIO AL CITTADINO

E ‟ stato

siglato a Morolo

il protocollo

d ‟ i n t e s a p e r l o

svolgimento di un Corso

di Comunicazione e

Marketing Turistico per il

nos t ro te r r i to r io , t r a

l‟Amministrazione comunale,

rappresentata dal Sindaco,

Do tt .ssa Anna Mar ia

Girolami, e l‟Università

popolare CONSCOM, retta

dal Prof. Maurizio Lozzi

(nella foto) . Tutto è nato da

un'amicizia tra colleghi

giornalisti, e il desiderio di

fare qualcosa insieme per

Morolo. Qualcosa che abbia

un seguito. Da questa voglia

di fare è nato il corso che

comprende tutto il nostro

t e r r i t o r i o C i o c i a r o ,

coinvolgendo anche altri

comuni ed enti territoriali. Pur

non vivendo più qui, sono

legatissima a questo paese e

sono fiera delle mie radici.

Ciociari, popolo pieno di

voglia di fare, sia per se

stessi che per ciò che li

circonda, non sono

mai con le mai in

mano. I giovani

vogliono emergere

e l a v o r a r e .

Rendiamoci conto

che sotto ai piedi e

intorno a noi non

abb iamo so lo

“inquinamento” ma

grandi risorse

da sfruttare nel migliore

dei modi. Questa

i n i z i a t i v a è l a

dimostrazione di voler

crescere e di voler dare

delle opportunità. Il corso si

svolgerà a Morolo dal 7

maggio fino al 25 giugno,

assicurando un‟of fer ta

f o r m a t i va , d an do l a

possibilità di acquisire una

formazione da operatore di

p r o m o z i o n e t u r i s t i c a

terr itor iale. Svolto da

a c c r e d i t a t i d o c e n t i

universitari rilascerà al

termine un attestato di

f r e q u e n z a . U l t e r i o r i

informazioni sono reperibili

p resso la segr e ter ia

comunale di Morolo. Il

nostro paese e il nostro

terr i tor io necessita di

un'infomazione. Dare il

nostro contributo alla nostra

società e comunità per far si

che si migliori sempre di più

senza doversi ritrovare a

dire: “non si fa mai niente” “in

Ciociaria non c‟è molto”.

di EMANUELA MAROTTA

Page 10: Voci Morolane - numero 29

S i è tenuta nel p ome r i gg i o d i domenica 10 aprile

la manifestazione poetica, dal significativo titolo “Intervista alla poesia: i poeti rispondono per le rime”, che ha visto protagonisti i componimenti poetici di Anna Maria Giudici e A n t o n i o P i e t r o p a o l i . L‟incontro culturale è stato organizzato e voluto dalla Pro Loco - ed appoggiato d a l l ‟ A m m i n i s t r a z i o n e Comunale, presente nella persona del sindaco - che, ha così voluto rendere onore a quella che in tutta Italia è ormai da anni conosc iu ta come la “Settimana della Cultura”. Come ha tenuto a precisare a d a p e r t u r a d e l l a manifestazione il Presidente della Pro Loco, Anita Fiaschetti, è importante riconoscere, promuovere ed incoraggiare le disparate forme di cultura presenti nel nostro paese, purtroppo mai abbastanza incentivate e in serio pericolo di essere

diment icate. Particolare lo svolgimento della serata: i due autori si sono c imen ta t i , davanti ad un uditorio di circa quaranta persone, nell‟ardua lettura dei loro c o m p o n i m e n t i , sistematicamente incalzati d a l l e d o m a n d e d e l moderatore e interrotti di t a n t o i n t a n t o d a piacevolissime parentesi musicali. Alla base di una struttura del genere c‟è sicuramente la convinzione, espressa attraverso il titolo stesso, che è la Poesia a presentare l‟uomo e la donna ai quali, quasi umili scribi, non resta che trascrivere ciò che essa detta in loro. Così si sono succedute ben cinque domande rivolte ai poeti inerenti la loro vita, le loro radici, il passato, le persone importanti, i luoghi che hanno segnato il proprio animo, alle quali essi hanno risposto “per le rime” appunto, ovvero attraverso

le loro stesse poesie. Tutto

questo ha concorso a rendere più facilmente percettibile quanto l‟arte poetica sia il segno

grafico di qualcosa che sgorga dal profondo dell‟essenza umana, che parla di noi meglio della nostra bocca, delle nostre azioni, della nostra mente spesso distorta. La serata è trascorsa piacevolmente, tra commozione e qualche bella r i s a t a , a l l i e t a t a egregiamente dalla chitarra di Matteo Cellini che, durante i suoi momenti musicali, ha dato modo al p u b b l i c o d i l as c i a r sedimentare le parole ascoltate. Tutto questo indubbiamente grazie ai componimenti poetici di Antonio ed Annamaria, ascoltat i con grande interesse ed apprezzati da tutti, nella loro freschezza, s e m p l i c i t à e f o r z a espressiva. La riflessione, come diceva qualcuno, nasce spontanea: perché non è possibile far diventare appuntamenti di questo genere più frequenti? Ci pare importante sottolineare come la Cultura abbia molte facce, e molte di esse, al contrario di quanto si voglia farci credere, sono presenti nel nostro paese, ricco di tradizioni, di storia e di storie, di colore. Ma niente di tutto questo può venire a galla se non sono per primi i

morolani stessi a volerlo.

SUCCEDE A MOROLO

di LINDA PIETROPAOLI

C o n t i n u a n o i

festeggiamenti in

onore dei 150 anni

d‟Unità d‟Ital ia. Nella

mattinata di sabato 21

maggio è previsto, presso

l‟Auditorium Comunale, un

convegno sul Risorgimento

che vedrà tra l‟altro gli

i n t e r v e n t i d e l l e

professoresse Bianca Maria

e Maria Teresa Valeri, del

Sindaco di Morolo dott.ssa

Annamaria Girolami, del

Presidente Pro Loco dott.ssa

Anita Fiaschetti e del

Dirigente Scolastico, prof.

Michele Incelli. Al termine

del convegno di nuovo

protagonisti gli alunni delle

classi IV^ e V^ - elementare

Marchioni e Vori - e della

scuola media Biondi che

omaggeranno l‟evento con

una rassegna artistica. Alle

elementari è stato assegnato

il tema “Il personaggio

storico del Risorgimento che

più ti ha colpito” e alla media

“A 150 anni dall’Unità d’Italia

quali sentimenti evoca in te il

periodo Risorgimentale”;

diverse le materie nelle quali

gli alunni si cimenteranno.

L‟evento è stato organizzato

dall‟Ass. Pro Loco Morolo

con il patrocinio del Comune.

di ASS. PRO LOCO

Anna Maria Giudici e Antonio Pietropaoli, protagonisti dell‟incontro

Page 11: Voci Morolane - numero 29

SUCCEDE A MOROLO

“N oi fummo da secoli calpesti, derisi, perché

non siam popoli, perché siam divisi”. E’ l’inizio della seconda strofa dell‟inno di Mameli. Probabilmente mai come in questa ricorrenza è venuto fuori da parte di tutti l ‟orgogl io di essere italiani, che purtroppo v i e n e f u o r i spesso solo ad ogni Olimpiade o Mondi a l e d i Calcio. Come in altre parti d‟Italia anche il nostro paese, dalla metà del mese di marzo si è colorato del più famoso dei tricolori, quel “verdebiancoerosso” simbolo dell‟Italia unita. Le finestre e la centrale piazza Biondi si

sono riempite di tricolori, m e n t r e d a l b a l c o n e comunale faceva bella mostra di sè un lungo striscione con i due protagonisti dell‟Unificazione: Garibaldi e Re Vittorio E m a n u e l e I I . L a

manifestazione a Morolo ha avuto l u o g o n e l l a m at t i n a t a d i sabato 2 aprile, alla presenza di autorità civili, militari e religiose. Non è mancata

la partecipazione delle varie associazioni e dei comitati morolani, anche se i veri protagonisti sono stati i bambini del le scuole elementari e medie. Tre lunghi drappi colorati, uno per ogni colore, hanno fatto

ingresso all‟inizio della manifestazione sorretti dai giovani scolari, per poi essere posizionatii ai lati del la statua di San Francesco. A fare da portabandiera un piccolo immigrato marocchino, propr i o a si gni f i care l‟integrazione e l‟accoglienza della nostra terra. Ad aprire la kermesse il parroco Padre Leonel e il primo cittadino Anna Maria Girolami, che h a n n o r i m a r c a t o l ‟ i m p o r t a n z a dell‟unificazione d e l Re g n o d‟Italia e quella di essere una s o l a n a z i o n e . L a manifestazione è stata l‟occasione anche per poter scoprire la figura di Ettore Tranquilli Leali, antenato del professor Paolo Tranquili Leali, che insieme agli u o m i n i d i G i u s e p p e Gar ibaldi , fece par te dell‟impresa dei Mille. Dopo un lungo periodo lontano d a l l a t e r r a n a t ì a ,

documentata dai suoi tanti scritti, finalmente il ritorno in patria. Anche il dirigente scolastico, prof. Michele Incelli ha voluto manifestare il suo orgoglio di essere italiano ai tanti studenti presenti. In conclusione, mentre tutti intonavano il “Fratelli d‟Italia” un giovane studente ha omaggiato il

monumento ai Caduti di tutte le guerre con una coccarda floreale tricolore, come segno di appartenenza a questo meraviglioso popolo, a volte criticato, deriso, ma mai diviso! A concludere la mattinata un componimento in versi di Anna Maria Giudici d e d i c a t o p r o p r i o

all‟Unificazione d‟Italia.

D.T.

Page 12: Voci Morolane - numero 29

I “Nickelback” sono un gruppo rock canadese dalle connotazioni

stilistiche che vanno dall‟ hard rock al metal e persino grunge ( ad inizio carriera), con una propensione a sfornare “ballads” di grande presa in ogni loro disco, cosa che ha s i cu r a men te contribuito al loro successo planetario portandoli a vendere quasi trenta milioni di dischi nel mondo. Segni evidenti del questo successo sono la presenza di loro canzoni sia nei titoli di coda di “Spiderman” con “Her o ” , in “Daredevil” con “Learn the har d way ”, “Transformers - la vendetta del caduto” con “Burn it to the ground”, oltre agli innumerevoli premi musicali dei più svariati “Award” che farciscono il business musicale mondiale. La line-up del gruppo è formata dai fratelli Chad Kroeger (voce e chitarra) e Mike Kroeger (basso), e da Ryan Peake (chitarra solista) e Daniel Adair (batteria), quest‟ultimo subentrato nel 2005 per la defezione di Ryan Vikedal. “Dark horse” è il sesto album del gruppo e si distingue dai precedenti per la produzione ad opera di Mutt Lange ( già in affari con Def Leppard ed Ac/Dc ) che li ha portati verso un sound sicuramente meno “grezzo” ma più incisivo e sofisticato negli arrangiamenti e nello stile, cosa che da una parte li ha res i un po‟ p iù

commerciali e dall‟altra più “puliti” e tecnicamente evoluti. L‟inizio del disco è a f f ida to a l l ‟ o t t ima “Something in your mouth”, pezzo roccioso con chitarre graffianti ed un “bridge” rappato che trascina nel miglior modo verso il

resto del disco, che in effetti continua sugli stessi livelli con “Burn it to the ground”, introdotta da un riff di chitarra coinvolgente per poi sfociare nel ritornello con dei cori da “stadio” veramente efficaci che evidenziano l‟intervento in produzione di Mutt Lange. Si continua con “Gotta be somebody”, prima “ballad” del disco di ottima fattura che come singolo ha contribuito non poco al traino del disco, dove la voce portentosa e ruvida di Chad sottolinea in modo perfetto lo svolgimento melodico e ritmico del pezzo, subito dopo si ascolta un'altra ballad, “I‟d come for you”, sugli stessi standard della precedente, forse un po‟ più “leggera” della precedente ma pur sempre valida ed accattivante. Si

riprende con il rock hard-metal ( alternative metal lo definiscono alcuni) con i brani “Next go round” e la successiva “Just to

get high” ( quest‟ultima contiene anche un bellissimo solista di chitarra), entrambi ottimi pezzi che evidenziano

anche loro un buon lavoro in fase di produzione. Si ritorna sulle “ballads” con la bellissima “Never gonna be alone”, lentone orecchiabi l iss imo e sentimentale in cui la voce di Chad la fa veramente da “padrone” con la sua ruvidità “abrasiva”, così roca ed estesa che da sola sorregge il brano che altrimenti risulterebbe

troppo “facile”. Si prosegue con “Shakin‟ hands” e “S.E.X.”, ambedue in puro stile rock, con la seconda in cui spicca un riff di chitarra iniziale davvero azzeccato e ruvido al punto giusto, per poi concludere con “If today was your last day”, ballad di buona fattura ( c o m e t r a d i z i o n e Nickelback) e “ T h i s afternoon”, in stile country-r o c k - p o p , forse il pezzo m e n o “centrato” del disco, ma d a l l ‟ a r i a vaga men te “goliardica” e “sbarazzina”

(anche per l’inizio in cui si sentono risate e schiamazzi v a r i ) . I N i c k e l b a c k confermano con questo disco di essere una band che ha qualcosa da dire sia sul piano delle composizioni che su quello del sound, se infatti sia nei brani rock più duri che nelle ballads più orecchiabili si riconosce un ottimo standard d i scr i t tura, altrettanto lo si può dire del suono della band, roccioso e graffiante al punto giusto in ogni situazione, senza esasperazioni virtuosistiche che spesso distolgono dal messaggio vero e proprio ma con un intenso lavoro di ricerca per rendere i riff più originali possibile, lavoro che in questo disco (come abbiamo già detto) è ancora p iù accen tua to da l la presenza di un produttore con le idee chiare sul risultato da raggiungere. Un buon disco che si presta ad ascolti in ogni situazione, che sia su lettore portatile mp3, in auto o, come nel mio caso, comodamente seduto sul

divano di casa.

VOCI MOROLANE - Musica

di ALESSANDRO BIGIARINI

Page 13: Voci Morolane - numero 29

M omento decisivo per i biancorossi di mister Antonio

Gaeta a caccia della salvezza nel campionato di Eccellenza. Il Morolo è appena fuori dalla zona a rischio dei playout con 37 punti e cerca ossigeno per c ons o l i da re l a s ua posizione visto che non è a n c o r a matematicamente salvo. Certo manca poco, ma non bisogna rilassarsi proprio in questo frangente. Quattro r i s u l t a t i u t i l i consecutivi, le v i t t o r i e c o n Cisterna e San Cesareo ed i pareggi con Anitrella e Torbellamonaca, hanno permesso ai ciociari di restare agganciati alla zona che porta alla salvezza. Le ultime due gare, al contrario, hanno portato due sconfitte con Lariano e Sora. Due k.o. che non hanno pregiudicato il cammino di Verrecchia e

compagni, che o r a s o n o ch iamati al l ‟ ul t imo sforzo, quello decisivo. In particolare nell‟ultima gara i lepini sono stati sconfitti a Sora dalla c a p o l i s t a d e l raggruppamento. Un 2-0 che comunque non ha demoralizzato i morolani,

pronti per il rush finale: “Sono soddisfatto della prova offerta dai miei ragazzi al cospetto del Sora – ha commentato il tecnico Antonio Gaeta – siamo usciti a testa alta dal confronto con una delle squadre più forti del campionato e non possiamo r i mp rov era rc i nu l l a ” .

L‟al lenatore del Morolo

appare fiducioso per il prosieguo del torneo: “Con questo spirito penso che la salvezza non ci sfuggirà. Alla

ripresa del campionato affronteremo tre sfide importanti – ha concluso Antonio Gaeta - ed è nostro

c omp i t o c en t r a re l ’ o b i e t t i v o d e l l a p e r m a n e n z a i n Eccellenza”. Insomma i presupposti sembrano giusti e solo il Morolo è arbitro del proprio destino. Il campionato ora si ferma per un certo periodo di tempo e riprenderà

la propria marcia il primo maggio, con il Morolo impegnato nella t r a s f e r t a d i Terracina. Un m a t c h c h e rievoca il recente p a s s a t o biancorosso e ci riporta al 13 maggio del 2006 quando al Flaminio il club di Angelo Costantini conquistò la serie D nel lo spareggio proprio contro i tigrotti terracinesi. Bei ricordi! Ma oggi è tutta un‟altra storia ed in palio per i ragazzi di Gaeta c‟è il mantenimento della categoria contro un T e r rac i na c he , tuttavia, la sua

s a l v e z z a g i à l ‟ h a conquistata. Il campionato poi proporrà l‟8 maggio la sfida interna con il Formia e

poi la chiusura sarà a Monte San G i o v a n n i Campano contro l a s q u a d r a rivelazione della stagione, il 15 maggio. È proprio il caso di dirlo, la salvezza in tre mosse…o meglio

in tre giornate per il Morolo.

Vietato sbagliare.

VOCI MOROLANE - Sport

di GABRIELE SCHIAVI

l‟attaccante Nando Verrecchia

Morolo vittorioso contro il Marino lo scorso 20 marzo patron Angelo Costantini

Page 14: Voci Morolane - numero 29

I MURULANO EMIGRATO

Quando puro gli Murulano…

Pù campà luntano su nu ieva,

era purché aiecco la fame glià ratturceva.

Ma, si puro figlio degli munnu ha diventato,

nu pezzo de Murolo dentro de isso s’ha purtato.

A chiglio che s’ha accuntentato

drete a Valmontone s’ha accasato,

i si gli dialetto: “da vecci a ce venghi” glià cagnato

burino

“de noi artri” ha diventato,

i l’ultima casetta a Murolo s’ha cumprato.

Mo, gli tempi della fame so luntani, ma la memoria

ci serve puro a chesto: a nun ci fa scurdà quando

tutto era diverso i emme nui gli straniero all’estero.

La storia de Murolo l’hao fatta in tanti,

preti, sindaci, poeti i puro gli briganti,

ma nui rumanimo sempre i sulo devoti agli Santi,

purché è la fede la sola cosa che ci manna annanti.

Mimmi

PAPA’, PAPA

dedicata a Giovanni Paolo II

Un accento che cambia una parola

ma non l’amore per i propri figli

vecchi o giovani che siano.

Esempio d’amore per tutti

rossi, gialli, bianchi o neri

latore di pace per ebrei,

musulmani, indù e atei.

Al fianco dei poveri e degli umili

contro le guerre, dittature e

le brutture del mondo.

Per coloro che sono oppressi e malati

un posto particolare nel cuore

del successore di Cristo

Papa, Papà per la vita.

Stefano Valentini

Page 15: Voci Morolane - numero 29

ALLA CIAMBELLA, AL GRAN CACIO E ALLA STECCATA DI MOROLO

Anna Maria Giudici

Coi riconoscimenti meritati,

unici siete, speciali e rinomati:

ricevendo premie pure onori,

rivelate bontà e gran sapori.

Padroni delle tavole e del gusto

date il tocco, sempre al momento giusto

e, chi ancora, non vi ha assaggiato,

se degusta, si sente, poi, beato.

Diventa ognuno, amico singolare,

irrinunciabile e, proprio da mangiare

che dona, premuroso apportatore,

gioia al palato, ed al fisico, vigore.

Ben lavorati ed anche genuini,

soddisfate gli adulti ed i bambini

e, fornendo le giuste calorie,

contribuite a linee, da malie.

Nascete dall’impegno del casaro,

col latte scelto che è solo ciociaro

e, fatta a mano, ogni formatura,

la posiziona, per l’affumicatura.

Coi trucioli di faggio, preparata,

è naturale e molto delicata:

poi la stagionatura nei locali,

che la pietra di tufo, fa speciali.

La Ciambella, che è il semistagionato,

può essere, alla piastra, cucinato

o arricchire, ricette prelibate,

in cui la gola, porta a scorpacciate.

Il Gran Cacio, fratello stagionato,

ha del caciocavallo, il suo formato

e spumanti, champagne e vino rosso,

sono abbinati, davvero, a più non posso.

I primi, uniti agli aperitivi,

rendono i convitati, assai giulivi

ed il secondo, in tante varietà,

esalta e accresce, la sapidità.

Apprezzati da ghiotti e intenditori,

riportate all’olfatto, quegli odori,

della gastronomia tradizionale,

riproponendola, in modo eccezionale.

Un’altra gemma, da poco, in casa, è nata

e, per la culla, è detta, la “Steccata”,

il formato, è cilidrico e allungato,

della sorella, la pasta, è il duplicato.

Di “Mc Donald’s” sei chicca deliziosa

e, dei panini, sovrana scrupolosa:

porti dovunque, la soddisfazione

e sei richiesta, sempre, a profusione.

A nonno Pietro, fino a Massimiliano,

l’elogio, perché, con l’andar lontano,

imprenditori, hanno concretizzato,

il sogno che, nel tempo, si è avverato.

Viva dunque, i gioielli di Morolo

e gli Scarchilli, che ne sono il polo:

Ciambella, Cacio e pure la Steccata,

trio caro e, presenza raffinata.

Page 16: Voci Morolane - numero 29

Voci MorolaneVoci Morolane AprileAprileAprile---Maggio Maggio Maggio --- anno VI anno VI anno VI --- numero 29numero 29numero 29

Hanno collaborato a questo numero:

Maria Luisa Alteri; Alessandro Bigiarini;

Orietta Ciaschi; Samuele Farina;

Chiara Liburdi; Emanuela Marotta;

Linda Pietropaoli; Elena Schiavi;

Gabriele Schiavi; Daniele Trenca;

Associazione Pro Loco

Poesie: Stefano Valentini;

Anna Maria Giudici; Mimmi Evangelisti;

Per info, chiarimenti ed invio articoli:

[email protected]


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