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Voci Morolane - numero 35

Date post: 28-Mar-2016
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Aprile 2012 - Un ricordo immutato nel tempo!
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“A bbiamo concordato insieme al mini- stro dell'Ambiente Clini di stabilire il timing”, questa la dichiarazione del Presidente della Regione Lazio Renata Pol- verini che ha riaperto la polemica sul nuovo impianto di Tratta- mento Meccanico Biologico (Tmb) che Ama e Acea vorreb- bero realizzare a Pa- liano, ristrutturando e potenziando una struttura già sotto la proprietà del gruppo Acea. continua a pag. 8 A AU U G G U U R R I I ! ! ! ! ! ! I 103 anni di nonna Gilda Lo scorso 9 marzo nonna Gilda Pietropaoli ha spento sulla torta di com- pleanno ben 103 cande- line. Attorniata da figli, nipoti e pronipoti hanno voluto celebrato un vero e proprio “libro di sto- ria”. Una vera protagoni- sta protagonista del Novecento. Nata nel lon- tano 1909, ha potuto ve- dere con i propri occhi quanto successo nel corso degli ultimi cento anni, dalle vicende nazio- nali sino a quelle più per- sonali. Originaria e abitante a Morolo per pa- recchi anni, ha vissuto una vita con Vittorio suo marito, da cui ha avuto due figli: Elviro e Maria Grazia. E’ anche nonna di 5 nipoti. Nonostante da molti anni si sia trasferita a vivere a Roma, è rima- sta sempre legata a Mo- rolo. L’estate era solita passare le vacanze lon- tano dal caos cittadino nella sua casa del quar- tiere di San Pietro. In at- tesa di scoprire quale sia il segreto per giungere a quest’età auguriamo a lei e alla sua famiglia i nostri migliori auguri di un buon compleanno. Evviva nonna Gilda! Daniele Trenca Q QU UI I A A M MO OR RO OL LO O Un ricordo immutato nel tempo ! I familiari commossi: “Nessuno ha mai dimenticato i nostri ragazzi!” anno VII - bimestrale di informazione e cultura V V a a l l l l e e s s a a c c c c o o - - 2 2 a pag. 13 a pag. 11 Alle origini dello inquinamento ambientale Una chiesa quasi sconosciuta: l’Annunziata Impianto Tmb a Paliano: no all’ennesimo abuso! V V A A L L L L E E D D E E L L S S A A C C C C O O - - 1 1 A AE ER RO OP PO OR RT T O O Tramonta l’ipotesi dell’aeroporto in provincia? a pag. 8 m ma ar rz zo o - - a ap pr ri i l le e 2 20 01 12 2 L L A A P P A A S S S SI I O O N N E E D D I I G G E E S SU U Molto più che una semplice rappresentazione a pag. 6 ALL’INTERNO A vent’anni dalla tragedia, il comune lepino ricorda Lorenzo, Alessandro ed Enrico n. 3 35 5
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Page 1: Voci Morolane - numero 35

“Abbiamo concordato insieme al mini-stro dell'Ambiente Clini di stabilireil timing”, questa la dichiarazione

del Presidente della Regione Lazio Renata Pol-verini che ha riapertola polemica sul nuovoimpianto di Tratta-mento MeccanicoBiologico (Tmb) cheAma e Acea vorreb-bero realizzare a Pa-liano, ristrutturandoe potenziando unastruttura già sotto la proprietà del gruppo Acea.

continua a pag. 8

AAUUGGUURRII !! !!!!

I 103 anni dinonna Gilda

Lo scorso 9 marzo nonnaGilda Pietropaoli haspento sulla torta di com-pleanno ben 103 cande-line. Attorniata da figli,nipoti e pronipoti hannovoluto celebrato un veroe proprio “libro di sto-ria”. Una vera protagoni-sta protagonista delNovecento. Nata nel lon-tano 1909, ha potuto ve-dere con i propri occhiquanto successo nelcorso degli ultimi centoanni, dalle vicende nazio-nali sino a quelle più per-sonali. Originaria eabitante a Morolo per pa-recchi anni, ha vissutouna vita con Vittorio suomarito, da cui ha avutodue figli: Elviro e MariaGrazia. E’ anche nonna di5 nipoti. Nonostante damolti anni si sia trasferitaa vivere a Roma, è rima-sta sempre legata a Mo-rolo. L’estate era solitapassare le vacanze lon-tano dal caos cittadinonella sua casa del quar-tiere di San Pietro. In at-tesa di scoprire quale siail segreto per giungere aquest’età auguriamo a leie alla sua famiglia i nostrimigliori auguri di unbuon compleanno. Evviva nonna Gilda!

Daniele Trenca

QQUUII AA MMOORROOLLOO

Un ricordo immutato nel tempo !I familiari commossi: “Nessuno ha mai dimenticato i nostri ragazzi!”

anno VII -

b imestrale d i informazione e cultura

VVaallllee ssaaccccoo --22

a pag. 13

a pag. 11

Alle origini delloinquinamentoambientale

Una chiesa quasisconosciuta:l’Annunziata

Impianto Tmb a Paliano:no all’ennesimo abuso!

VVAALLLLEE DDEELL SSAACCCCOO -- 11

AAEERROOPPOORRTTOO

Tramonta l’ipotesidell’aeroporto in provincia? a pag. 8

mmaarrzzoo -- aapprriillee 22001122

LLAA PPAASSSSIIOONNEE DDII GGEESSUU’’

Molto più che una semplice

rappresentazione a pag. 6

ALL’INTERNO

A vent’anni dalla tragedia, il comune lepino ricorda Lorenzo, Alessandro ed Enrico

n. 3355

Page 2: Voci Morolane - numero 35

La Passione di Gesù 201222

MAR-APR 2012 SUCCEDE A MOROLO

Un successo che cresce nel tempo, che per i fedeli va oltre la semplice rappresentazione

Nella serata delVenerdì SantoMorolo si è tra-

sformata per poche orein una Gerusalemme dioltre duemila anni fa, eha ospitato le scene deldoloroso cammino diCristo nella Via Crucis.La rappresentazione hapreso vita per le stra-dine del centro storicodel nostro borgo, con la

partecipazione di perso-naggi del popolo chehanno recitato inscenari semprevari e impe-gnativi. La“ P a s s i o n eVivente” èuna tra lem a n i f e s t a -zioni culturalie religiose piùsentite e rappresenta-

tive di Morolo,che da ormaisette annirichiamail Ve-n e r d ìS a n t om o l t is p e t t a -tori datutta laP r o v i n c i a .Un lavoro natodall'originario rispettorigoroso della verità re-ligiosa, secondo un co-pione fedele ai dettamistorici, in un suggestivopaesaggio che provocaallo spettatore un'emo-zione forte, difficile dadimenticare. La manife-stazione sacrale si è con-clusa con un bel

successo vedendocoinvolti circa

100 figurantie protagoni-sti. Nelcorso diquesti anni

l'evento è di-ventato sem-

pre più signifi-cativo, gli elementi in-

novativi si affinanonel tempo e tra-

s f o r m a n opasso dopo

passo l'in-tera crea-z i o n edella rap-

presenta-z i o n e ,

volta a ri-percorrere le

tappe fondamentalidelle ultime ore dellavita di Cristo. Un cam-

mino appassionante ereso ancor più affasci-nante dagli scenari cheil nostro paese ci regala.Un momento toccante edi condivisione, che ciha riportato indietro neltempo donandoci imma-gini affascinanti e forte-mente coinvolgenti.Questa Sacra Rappre-sentazione Vivente vuoleessere una rivalutazionedei luoghi di interessestorico religioso, ma so-prattutto vuole ricor-dare l’evento più tragicoma anche salvificodell’Umanità: la morte

di Gesù Cristo attra-verso la quale e per laquale tutti gli uominisono stati redenti. Sicu-ramente c'è il bisogno dicollaborazione da partedell'intera comunità diMorolo per la buona riu-scita dell'evento,quindiogni singolo aiuto è pre-zioso. Partecipare atti-vamente a questo lavorosignifica fronteggiareuniti le normali proble-matiche logistiche che

nascono nell’organizzareuna manifestazione. Ungrazie meritato a tutticoloro che partecipanoogni anno come figu-ranti e come spettatori,a chi dà la possibilità direalizzare questa mani-festazione così bella eimportante per la comu-nità. Vi diamo appunta-mento al prossimo anno.

foto di Alessandro Pacifici

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33MAR-APR 2012

Il 25 Marzo, dopotante peripezie, si èsvolta la consueta

“Sagra dei Frascategli”giunta alla sua terza edi-zione (preludio dellafesta di San Pietro), or-ganizzata dal comitato“Vivere il Quartiere”.Come ogni anno la sagraha avuto come protago-nista principale la degu-stazione dei frascateglisemplici o con salsevarie: ragù dicarne, e inb i a n c oc o nb r o c -c o -letti,s a l -s i c -c i as br ic i -lata, ci-polla earinga, tutto ri-gorosamente secondo leantiche ricette della tra-dizione morolana. Ilpiatto, realizzato conacqua e farina, è stato

cucinato in due varianti:nella versione originale:

a forma a “di chicchi diriso” e in quella

m o d e r n a ,che invece

riprendep e raspettola clas-s i c a

p o -l e n t a .

Non sonomancati per

i nostalgici iconsueti panini con

salsiccia e pancetta allapiastra. La sagra è stataanche l'occasione per ac-quistare prodotti casa-recci come ilciammellone morolano,le crostate, il pane fattoin casa e le ciambellineal vino, il tutto prepa-rato dalle massaie delquartiere, che si sonoadoperate con il mas-simo impegno dai giorniprecedenti della sagraper l’ottima riuscitadella festa. A loro va unenorme ringraziamento!Il tutto è stato incorni-ciato con tanta buona

musica, e vino a volontà,che in queste situazionisi dimostra sempre unfedele compagno di viag-gio. Per concludere lagiornata non potevanomancare i giochi popo-lari come il tiro alla pi-gnata, e la celeberrima“bevuta al canaio”, di-ventata ormai a tutti glieffetti rituale per ognisagra che si rispetti. Lagiornata è stata unabuona occasione perpassare una domenica inallegria con amici e pa-renti, lontani dalla fre-nesia della vitaquotidiana, ma sopra-tutto l 'occasione perdarsi appuntamento agiugno per la festa diSan Pietro. Non pos-siamo quindi che dirviarrivederci al prossimoanno, rinnovando l'in-vito per fine giugno perla festa di San Pietro.

Sagra dei Frascategli atto terzoDolci, vino rosso e soprattutto frascategli gli ingredienti per una domenica trascorso in allegria

SUCCEDE A MOROLO

Giunto alla sua undi-cesima edizione, ilcarnevale morolano

2012 è stato segnato dalm a l t e m p o

che hac o -strettogli or-

g a n i z -zatori, i

ragazzi delcircolo Peter Pan, a riman-dare i festeggiamenti dadomenica 19 febbraio asette giorni dopo: dome-nica 26 febbraio. In questagiornata è stato organiz-zato un pranzo in Piazzadella Libertà, ma non c’èstata la ormai tradizionalesfilata dei carri allegoriciche tutti gli anni attraversale strade del paese fino adarrivare al centro storico. Èstata comunque una gior-nata per ricordare GinaTennenini. Da quattroanni infatti la festa di car-nevale è intitolata alla suamemoria, che in passatomolto si è data da fare perla riuscita di questa mani-festazione. L’appunta-mento è dunque solorimandato per il prossimoanno, nella speranza dicondizioni metereologichefavorevoli e di carri allego-rici ancora più belli.

Un Carnevaleun po’

sfortunato

Page 4: Voci Morolane - numero 35

In ricordo di Alessandro, Lorenzo ed EnricoNel ventesimo anniversario dalla tragica morte, Morolo si ferma per ricordare i tre ragazzi

Sono trascorsi ventianni, da quella tra-gica sera di venerdì

13 marzo 1992, quandotre vite: Lorenzo, Ales-sandro e Enrico nel fioredella gioventù, vennerospezzate a seguito di unincidente stradale. Ilpaese, nel pomeriggioaveva festeggiato il pas-saggio dei corridori dellaTirreno-Adriatico, lungole strade provinciali e sipreparava a trascorrereuna lieta serata, mentrela tiepida aria di marzoannunciava la imminentePrimavera. Improvvisa-mente in quella gior-nata, che ormai volgevaal termine, giungevacome una freccia, unadelle notizie più sconvol-genti per la storia del no-stro paese: Lorenzo,Alessandro ed Enrico,nati e cresciuti a Morolo,non avrebbero mai fattoritorno alle loro case,dalle loro madri che li at-tendevano con ansia,come tutte le sere, desi-derose di riabbracciarli,dopo una lunga giornatadi lavoro. I sogni, i pro-getti, le aspettative per ilfuturo, si erano infranticontro un camion cheviaggiava sulla corsia op-

posta di marcia,ponendo fine,troppo prema-turamente, allaloro esistenza. Itre ragazzi,completati glistudi, avevanodeciso, di ac-quisire una pro-fessione percostruirsi un fu-turo e posse-dere tutte lecompetenze necessarieper un inserimento one-sto e dignitoso nella so-cietà. Erano entrati a farparte della squadra dielettricisti di Um-berto Marocco eogni giorno sir e c a v a n onegli stabi-l i m e n t i ,nei capan-n o n i ,lungo lestrade, persvolgere condedizione illoro lavoro. Chi lìha conosciuti, in queglianni, serba nel cuore unbellissimo ricordo, di treragazzi dal caratteremite, solare, socievole,dalla battuta immediata,dalla risata contagiosa,pronti a tuffarsi in mille

avventure con l’animotraboccante, di tantagioia di vivere. Tre gio-vani, diversi uno dall’al-tro, ma con un comunedenominatore, l’amoreper la vita, per le cose

belle, il senso delrispetto verso gli

altri, ed un tri-ste e, amarodestino, unfato avversoche li ha ra-piti all’affetto

di tutta la co-munità di Mo-

rolo. Il paese inquei giorni d’infinito

dolore, commosso e atto-nito, si è chiuso nel piùstretto riserbo, versandolacrime di sincero do-lore, condividendo in-sieme ai familiari, ilgrande lutto. Dieci annipiù tardi, l’amministra-zione comunale, con sin-daco dott. Gino Molinari,per rendere omaggio aigiovani e non lasciarevano, il sacrificio con lavita, ha intitolato loro, laPiazza della MadonnaDel Piano, deponendouna lastra di marmo conincisi i nomi dei ragazzi.Quest’anno ricorre il

ventesimo anniversariodella scomparsa, i fami-liari hanno dato vita adun Memorial, costituitoda una messa in suffra-gio, dove i loro nomisono riecheggiati evo-cando tristi ricordi, edun triangolare, in cui gliex amici calciatori di Lo-renzo hanno giocato unapartita in loro onore, di-sputandola nel camposportivo, adiacente allaPiazza Madonna DelPiano. Nei familiari,negli amici ed in quantilì conobbero, hanno la-sciato un vuoto troppogrande per essere col-mato, ci conforta pensareche nessuno li abbiamessi nel cassetto del-l’oblio ed ora in Cielo,possano godere dellosplendore Divino, accen-dendo galassie di stelledel firmamento, che ri-schiarano la notte.

Ciao, Lorenzo, Alessan-dro, Enrico, sempre pre-senti e vivi nei nostricuori.

44MAR-APR 2012 SUCCEDE A MOROLO

Page 5: Voci Morolane - numero 35

Il 25 febbraio il No-madi Fans Club “LidiaEvangelisti” di Morolo

ha partecipato al XX°Tributo ad AugustoDaolio a Novel-lara (RE), pa-tria del gruppomusicale. Trale novità at-tese la primauscita del nuovocantante CristianoTurato, che ha presoil posto di Danilo Sacco.Le persone che hanno par-tecipato provenivano nonsolo da Morolo ma ancheda Supino, Anagni eFiuggi. Dopo una visita al

cimitero per salutare Au-gusto, il pomeriggio èstato trascorso nel Pala-tenda di Novellara in at-tesa del concerto serale,

ascoltando le prove e nonsolo. Il momento più belloe commovente del con-certo è stato quando èstata fatta la dedica ai no-stri Francesco e Alessio,cantando per loro “Can-

zone per un’amica”. Iltanto atteso debutto delnuovo cantate Cristian

Turato è stataapprezzata.

La suavoce, lasua in-t e r p r e -t a z i o n e

è pia-c i u t a

molto. Biso-gna solo dargli

il tempo per ambientarsi.Si può dire che l’era di Da-nilo Sacco è chiusa, oraspazio a Cristiano. I fanmorolani hanno già lamente al prossimo tributo

ad Augusto chesi terrà nel2013. Il No-madi Fans club“Lidia Evange-listi” di Morolonon mancherà!La speranza ditutti è peròquella di ve-

derli nel frattempo al piùpresto da queste parti,magari questa estate, con-siderando che sono ormaidue anni che i Nomadinon suonano in Ciociaria.Il bilancio dell’esperienzaè ottimo, una giornata de-dicata alla memoria dellepersone che ci hanno fattocompagnia con la lorovoce, con i loro sorrisi econ le loro parole.

Il Nomadi Fan Club in trasferta a NovellaraDurante il concerto “Canzone per un’amica”dedicata a Francesco e Alessio

Aeroporto a Frosinone:una scelta improbabile?

Il capoluogo cio-ciaro vede al-lontanarsi

la possibilitàdi realiz-zare loscalo aero-p o r t u a l e .Non c’è an-cora l’ufficia-lità diabbandono del pro-getto, ma lo scalo nonsembra essere previ-sto all’interno delPiano Nazionale Ae-roportuale. Il docu-mento, al vaglio delGoverno, mira adorientare le prioritànazionali, rilan-ciando le infrastrut-ture. La stima è di unaumento della mediaannua del traffico di3,2% fino al 2030 perun totale di 24 scaliprincipali e 18 di ser-vizio con tre nodi in-t e r c o n t i n e n t a l i(Fiumicino, Mal-

pensa e Venezia). Dei24 principali 13 sa-ranno classificaticome strategici (Na-poli Capodichino) e 8

primari (tra cuiCiampino). Previ-

sto nel pianoanche la

c r e a z i o n edell ’aero-porto diViterbo in

s o s t i t u -zione a

quello di Ciam-pino e in Campania aGrazzanise per Capo-dichino. I restanti 18scali riguarderannoinvece esigenze locali(Lampedusa, Aosta

ecc). L’obiettivo èquello di ottenerecosì entro tre anni ilriequilibrio econo-m i c o - f i n a n z i a r i odella gestione, altri-menti sarà necessa-rio, o forseindispensabile, l’in-tervento di capitaliprivati, senza cosìgravare sulle taschedei contribuenti.Buon viaggio a tutti!

55MAR-APR 2012SUCCEDE A MOROLO

Page 6: Voci Morolane - numero 35

“Sono onorato di es-sere stato invitato e hosaputo che il monu-mento proprio davantila Prefettura è statorealizzato da ErnestoBiondi, quindi per me èun motivo in più peressere oggi qui pre-sente. Rivolgo un sa-luto alle autoritàpresenti, agli amici diMorolo e alle forzedell’ordine. Un salutoparticolare ai bambini,che sono il nostro fu-turo. Infatti si lavorosoprattutto per loro!Vorrei dire che è im-portante avere unastruttura come questae vorrei farvi un pic-colo augurio: che la se-renità che infondequesto panoramapossa trasferirsi inseno al consiglio, chedovrà prendere senzadubbio decisioni im-portanti […] Vi ringra-zio e buon lavoro!”

E’ stata inaugurata loscorso 24 marzo lanuova Aula Consi-

liare che ha sede pressol’edificio della ScuolaElementare “NazzarenoVori”, al centro del paese.Una bellissima opera delcosto di 300.000 euro ri-cevuti dalla RegioneLazio per ampliamento elavori della sede comu-nale. Essa può accogliereun buon numero di citta-dini che desiderino ascol-tare il consiglio comunaleed è fornita di un ottimosistema di amplifica-zione. Inoltre nelle saleadiacenti all’Aula è statopossibile trasferire l’ar-chivio storico del Co-mune. La cerimonia diinaugurazione è stataaperta dal taglio del na-stro da parte del Sindacoe dalla benedizione delnostro parroco PadreLeo. Poi una conferenza,tenuta da Adolfo Martinied Elena Schiavi, sulla fi-gura di Ernesto Biondi,artista morolano ed”eterno sognatore”.Hanno partecipato al-l’inaugurazione il nuovoPrefetto di Frosinone Eu-genio Soldà e gli onore-voli GianfrancoSchietroma, Luigi Canalie Francesco Scalia. Erano

inoltre presenti leclassi della scuolaelementare, ac-c o m p a g n a t edalle maestre edal preside Mi-chele Incelli.

Inaugurata la nuova aula consiliareL’aula è stata intitolata a Ernesto Biondi: l’ “Eterno Sognatore”

66MAR-APR 2012 In Primo Piano

Il Prefetto:“Onorato diessere qui!”

Signore, Forza, Virtù, Luce, SapienzaTu che crei a disponimuovi ed agiti l’universo infinitoda tempo infinito,Tu pure hai dispostoIl percorso della mia vita:la fanciullezza senza indirizzo,la gioventù grigia, affaticata, randagia, sperduta,la virilità povera di gioia, ricca di passione e di

affanno.Signore, Forza, Virtù, Luce, Sapienza,io credo d’aver fatto,quello che il destino,(e il destino sei Tu) ha voluto da me,dalla mia energia, dalla mia mente, dal mio cuore.Ma se lo spirito del maleavesse pesato sulla mia coscienzaed avesse deviato l’indirizzo dell’opera mia,perdonami, perché anche questo era disposto;e fa che in questi ultimi anniche mi rimangono da vivere,io possa ritrarre il miglior beneda quella fiamma povera e riccache Tu hai voluto porrenel mio cuore e nel mio cervello.

(Aprile 1914. Alle ore 4 del mattino ho sentito queste mieemozioni e gli occhi mi si sono coperti di lacrime tre volte.)

Ernesto Biondi

Page 7: Voci Morolane - numero 35

77MAR-APR 2012In Primo Piano

Palestra comunale riaperta agli studenti!Terminati i lavori, finalmente riapre lo stabile. Un beneficio per tutto il paese e non solo

Taglio del nastro perla “nuova” palestracomunale di Mo-

rolo. I cittadini, ma inparticolare gli studentipotranno usu-f r u i r ed e l l ap a l e -s t r adopoc h ea n n ifa erastata dichia-rata inagibile. Lastruttura era stata inau-gurata alla fine deglianni Novanta con l’allorasindaco Molinari, allapresenza dell’allora Mi-nistro della SolidarietàSociale del GovernoProdi on. Livia Turco.Dopo qualche anno avevaperò subito uno stop e lasuccessiva chiusura acausa di infiltrazioni.Dopo l’insediamentodella nuova giunta Giro-lami l’ok da parte di unfinanziamento prove-niente dalla RegioneLazio di circa 230milaeuro per la sistemazione.L’inaugurazione è ave-nuta il 4 aprile scorsoalla presenza del sin-daco, del dirigente scola-stico prof. MicheleIncelli e soprattutto

degli studenti dellascuola media, che final-mente potranno usu-fruire della struttura chesi trova all’interno del

plesso scola-stico. Gli

i n t e r -v e n t id e l -l ’ e d i -f i c i o

h a n n oi n t e r e s -

sato il com-pleto rifacimento

delle tamponature peri-metrali ersterne, leg r o n d ed e lt e t t ocon fi-n a l i t àf u n z i o -nali ede s t e t i -che. Glii n f i s s isono stati completa-mente sostituiti per lenuove normative sul ri-sparmio energetico. As-sicurato anche il comfortgrazie ad una pavimenta-zione dotata di riscalda-mento, che hanno pochepalestra in tutta la pro-vincia di Frosinone, ga-rantendo così di svolgereal meglio le attivitàanche nel periodo inver-

nale. Il piano interratoinoltre, prima completa-mente abbandonato, èstato recuperato for-nendo la struttura dispogliatoi, con annessoimpianto di aereazioneper la salubrità degliutenti, con relative doccee bagni per gli atleti e ar-bitri. I nuovi ambientisono collegati tramiteuna scalinata esterna co-perta. Infine per dotarel’impianto di adeguatiparcheggi, e di un nuovoaccesso alla struttura,l’amministrazione co-

munale ha acquisitol’area antistante. Nonresta ora che organizzaretornei, gare sportive edeventi di ogni genere perun utilizzo al megliodella struttura da partedi tutta la cittadinanzaed anche dei paesi limi-trofi. Un plauso va aquanti si sono adoperatiper il reperimento deifondi necessari per inter-venire sulla struttura in-serita all’interno delcentro polivalente com-posto da scuola media,biblioteca ed auditorium comunale.

D.T.

Lavori allachiesa di

Santa Maria

Sono iniziati i la-vori interni peril rifacimento

della pavimentazioneinterna della chiesa diSanta Maria Assunta.Il contributo di circa200.000 euro prove-niente dal Genio Ci-vile servirà perintervenire anche suuna parte del tettodell’edificio, giàmesso a dura provadopo la nevicata delfebbraio scorso. Lostabile resterò chiuso,secondo i tecnici, finoalla fine di maggio.Con l’inizio della bellastagione potrà tor-nare a svolgere le fun-zioni religiose in

t e m p oper pro-ce ss ioni ,c o m u -nioni em a t r i -moni. La

speranza di tutti i mo-rolani è quella che inun futuro non troppolontano possano es-serci altri contributiper terminare i lavoridella cappella e siste-mare l’interno in vistadel centenario del mi-racolo della Madonnadella Pace, che av-verrà nel 2016.

D.T.

Page 8: Voci Morolane - numero 35

Inceneritore: no all’ennesimo abuso!Si mobilitano gli abitanti della Valle per scongiurare l’apertura di una discarica a Paliano

88MAR-APR 2012 In Primo Piano

...continua dalla prima pagina!

Il progetto dell'impiantoin zona industrialeCastellaccio pre-vede l'utilizzo ditecnologie al-l'avanguardia, chep e r m e t t e r e b b e r odi trasformare il50% dei rifiuti ur-bani indifferen-ziati in materialeda incenerire, con-tro l'attuale mediadel 30%; con unacapacità di300.000 tonnel-late annue si trat-terebbe del secondo Tmbnel Lazio e in Italia, die-tro a Colfelice sempre inprovincia di Frosinone.

Nonostante l'assenza dellastruttura di Castellacciodal Piano Regionale Ri-fiuti la costruzione sa-rebbe permessa da unabile passaggio dei co-muni di Paliano e Anagnidall'Ato (Ambito territo-riale ottimale) di Frosi-none a quello di Roma,

scavalcando in questomodo l'istituzione pro-vinciale. L'esigenza di unnuovo Tmb deriva dal

collasso della discarica diMalagrotta a Roma, cheavrebbe dovuto essere giàchiusa se non fosse inter-venuto il prefetto Giu-seppe Pecoraro (nellafoto) con un provvedi-mento straordinario chene ha addirittura proro-gato l'apertura fino al 30giugno 2012 nonostantel'evidente difficoltà nellostoccaggio della spazza-tura. La quantità di rifiuti

prodotti nella capitale ec-cede la capacità degli at-tuali quattro impianti dicirca mille tonnellate al

g i o r n o ,che ver-r e b b e r ot r a t t a t inel poten-z i a l eq u i n t oTmb dafar na-scere pro-prio nellaValle delS a c c o . D i e t r otutte que-ste mosse

si intravede l'intento daparte della Regione Laziodi creare il cosiddetto“triangolo dei rifiuti” Col-l e f e r r o - P a l i a n o -Anagni, già neiprogetti delleprecedenti am-minis traz ioni .La discarica diCastellaccio sitroverebbe a soli10 km dal termova-lorizzatore di Colleferro,di proprietà del gruppoGaia ma in via di acquisi-zione da parte della Re-gione tramite la societàLazio Ambiente; la fra-zione di San Bartolomeo,appartenente al comunedi Anagni, si ritrova pra-ticamente a confinare conl'impianto, dopo che leamministrazioni comu-nali hanno promesso diopporsi alla costruzionedi nuovi impianti di smal-

timento rifiuti. Il proget-tato polo dell'immondiziasi costituirebbe in buonaparte all'interno dellaprovincia di Frosinonema non potrà apportarealcun vantaggio effettivoalla Ciociaria, anzi arre-cherà ulteriori disagi ecriticità ad un territoriogià abbondantementemartoriato sul piano del-l'ambiente. Diverse asso-ciazioni ambientaliste ecomitati per la tuteladella salute dei cittadinisi sono attivate congiun-tamente con l'adesione amanfestazioni e la pro-mozione di dibattiti perinformare la popolazionedella situazione e per ri-cercare il supporto dei

Comuni interessati edella Provincia

di Frosinone.La fermav o l o n t àdella popo-lazione è

quella diproteggere la

Ciociaria dal-l'ennesimo abuso

territoriale, proponendoinvece la possibilità di unrilancio turistico e latanto sperata riqualifica-zione dell'ambiente dellaValle del

Sacco.

Page 9: Voci Morolane - numero 35

99MAR-APR 2012

Gabriella Mancini eSamuele Alterisono i due vinci-

tori del “Premio lettoreper il piacere di leggere”della biblioteca di Morolorispettivamente per la ca-tegoria senior e junior. Idue lettori più assiduisono stati premiati in unacerimonia tenutasi sabato31 marzo presso l’Audito-rium Comunale allapresenza delSindaco AnnaMaria Giro-lami e delP r e s i -dente delS i s t e m aValle delSacco, Da-nilo Colle-pardi, con glialunni dellascuola media. «Leg-gere aiuta a capire meglionoi stessi e gli altri – hadetto il sindaco AnnaMaria Girolami -, mettein moto la nostra mente, ècome fare un’escursione,si può viaggiare con la no-stra immaginazione inogni luogo e in ogni dire-zione, conoscere nuovepersone e trovare rispostealle nostre domande». La

finalità del progetto hacome obiettivo quello dipremiare il lettore dellebiblioteche che fannoparte del Sistema Biblio-tecario e Documentario“Valle del Sacco” nelcorso dell’anno 2011.Sono gli utenti, che con leloro richieste determi-nano la fortuna di unlibro. La manifestazione è

stata l’occasioneper valoriz-

zare l’atti-v i t à

q u o t i -d i a n adelle bi-b l i o t e -che, da

quei spe-cifici ser-

vizi come ilprestito, sia

locale che interbi-bliotecario, il reference,l’assistenza bibliograficae l’interazione attiva delbibliotecario con l’utenzavariegata per interessi efasce d’età. Un progettofinanziato dalla RegioneLazio per 30mila euro.«La nostra biblioteca – hadetto il Sindaco - ha sem-pre profuso energie e ri-sorse in attività di

promozione della letturacon progetti ed iniziativespecifiche alle quali, informe diverse parteci-pano tutti i comuni ade-renti al SistemaBibliotecario e Documen-tario della Valle del Saccoa cui noi apparteniamo».Quest’ultimo nasce nel1987, conta attualmente20 biblioteche comunali ele biblioteche dell’Istitutodell’Arte del Lazio Meri-dionale con sede ad Ana-gni, dell’AssociazioneColli di Monte San Gio-vanni Campano e l’Asso-ciazione “Oltrel’Occidente” di Frosinone.Copre un bacino di utenzedi 300.000 abitanti, cioèoltre il 50% dell’interoterritorio provinciale. AMorolo la biblioteca ènata nel 1998, e ad oggiconta 1.111 iscritti con unpatrimonio librario costi-tuito da 19.825 volumi eper poter dare una rispo-sta in più ai nostri utentiaderisce anche al ServizioBibliotecario Nazionale.Nel 2011 il testo più con-sultato dagli utenti èstato “Nessuno si salvada solo” di Margaret Maz-zantini. Progetti per il fu-turo: nel 2013 verrà

indetto un concorsoanche tra gli utenti chepresenteranno i miglioricommenti scritti sui libriletti nel corso dell’anno2012. L’evento finale delprogetto si è avuta il 23aprile 2012 giornata mon-diale del libro a Frosi-none, dove sono staticoinvolti tutti i miglioriutenti delle singole bi-blioteche. «Entrare nellabiblioteca di Morolo si-gnifica accedere all’interoSistema della Valle delSacco – ha detto il Presi-dente Collepardi -, checomprende 250mila vo-lumi catalogati ed altri100mila in via di catalo-gazione». Rivolgendosi airagazzi, ha spiegato l’im-portanza della lettura«Aiuta ad essere più forti,autonomi. Una personache tiene ad informarsi,ad arricchirsi dal punto divista culturale, sarà ingrado di difendersi me-glio, perché è abituata ariflettere, a pensare».

La biblioteca premia i lettori più assiduiSamuele Alteri e Gabriella Mancini i vincitori delle due categorie sugli oltre 1.000 iscritti alla biblioteca

SUCCEDE A MOROLO

Page 10: Voci Morolane - numero 35

Il presente contributocostituisce il primo diuna serie richiesta

dalla redazione di VociMorolane, che ringrazioper la consueta atten-zione eopera di di-v u l g a z i o n esul territo-rio relativa-mente allet e m a t i c h eambientali .Nel pros-simo, mis o f f e r m e r òsulle causestoriche della cosiddetta“emergenza” della Valledel Sacco, ovvero l’inqui-namento del sedimentodel bacino fluviale del-l’affluente di destra delLiri, che ha portato allaDichiarazione dello statodi emergenza nel territo-rio tra le province diRoma e Frosinone in or-dine alla situazione dicrisi socio-economico-ambientale, riconosciutadal D.P.C.M. 19 maggio2005. In questa sede, milimito a considerare unevento particolarmentesignificativo, un vero e

proprio “caso” mediatico,simbolo della percezioneapprossimativa e confusadello status quaestionisda parte della cittadi-nanza: la celebre “moria

delle mucche” di RioMola Santa Maria, af-fluente di sinistra delSacco, nel territorio delComune di Anagni. Nonc’è alcun nesso tra le 25mucche “stecchite” dalcianuro il 19 luglio 2005all’abbeverata nel RioMola Santa Maria, diven-tate per la stampa nazio-nale l’emblema dellaValle del Sacco, e la con-taminazione da beta-HCH. Eppure, non pochiritengono ancor oggi siavero il contrario. Caddenell’equivoco addirittural’on. Antonello Iannarilli,

cinque mesi più tardieletto Presidente dellaProvincia di Frosinone,nella sua interpellanzaurgente alla Camera n.02-00288 del 29.01.09. Fu proprio tale evento adaccendere per la primavolta nel nostro secolo iriflettori della cronacanazionale su una Valle ilcui inquinamento era giàpiuttosto noto alla popo-lazione, ma per lo piùsottaciuto e di scarso in-teresse oltre cortina. Uninquinamento diffuso,dovuto principalmentealle emissioni di attivitàindustriali ad alto im-patto ambien-tale. Molteaziende nonhanno rispet-tato i limiti diemissione perdecenni, oppurehanno com-messo illegalitàanche più gravi,ad esempio in-terrando fusticon residui dilavorazioni chimiche al-tamente inquinanti inprossimità delle loro areeproduttive (senza contarele discariche autorizzate).Il caso più eclatante inquestione, ma non esclu-sivo, a parte natural-mente quelli colleferrini,interessa il sito delle exIndustrie Olivieri srlpresso Ceprano, il cui in-quinamento è stato sco-perto nel giugno 2010. Siveda a riguardo l’Elencodei siti contaminati nelleProvince di Roma e Frosi-none ricadenti nella Valle

del Sacco, aggiornamentosettembre 2011, da rite-nersi però incompleto, inquanto rifiuti tossici in-terrati stanno emergendoin corrispondenza di altrisiti produttivi dismessi oancora in attività. Non vadimenticato, inoltre, chele relativamente piccolema numerose e pericolosediscariche da bonificaredisseminate nel Frusinatehanno determinato l’in-clusione di un’ampia por-zione della provincianell’apposito “SIN di Fro-sinone”, oggi parzial-mente coincidente conquello del bacino del

Fiume Sacco. Le scioc-canti sagome delle muc-che irrigidite sullesponde dell’affluente delfiume Sacco appaiono dif-ficilmente sostituibilinell’immaginario collet-tivo, benché tale eventosia estemporaneo, nelladinamica fattuale e nelleconseguenze ambientali esanitarie, rispetto ad altriben più gravi. Specie nel-l’opinione pubblica menoavvertita, il “caso Riomola Santa Maria” si puòdire abbia agito come unasorta di catalizzatore, ca-

L’ “emergenza” della Valle del SaccoAlle origini della triste vicenda dell’inquinamento della Valle: da dove è partita la storia?

1100MAR-APR 2012 In Primo Piano

Page 11: Voci Morolane - numero 35

1111MAR-APR 2012

pace di far esplodere laconfusione e l’appren-sione che serpeggiava nelterritorio, provenendodalle aziende agro-zoo-tecniche, dopo i sequestridel latte contaminato dabeta-HCH. Ma, più in ge-nerale, può rite-nersi paradigmad e l l ’ i n a d e -guata perce-z i o n ed e l l ’ e m e r -genza daparte dellapopolazione, oaddirittura deglistessi giornalisti. In-dicativo che la stessa re-dazione provinciale di unquotidiano nazionale,allo scoppio del caso(20.05.05) valido testi-mone dell’evento, a di-stanza di cinque anni(09.09.10) lo confondacon la contaminazione daβ-HCH. Ciò conferma chenella memoria collettivaalcuni eventi, alcune im-magini, alcuni simboli, si

imprimono profonda-mente e permangono, piùduraturi delle scelte tec-niche, corrette e scor-rette, dei decisoripubblici e degli esperti. Il cianuro riversato daignoti nel Rio Mola Santa

Maria (le responsa-bilità non sono

ancora stateaccertate, no-nostante iprocedimentigiudiziari av-

viati) non hadunque nulla a

che vedere conl’inquinamento deter-

minato dal rilascio dibeta-HCH nel fiumeSacco, su cui ci sofferme-remo nella seconda pun-tata. I due eventi sonoperò accomunati dallecause dell’inquinamento:rifiuti chimico-indu-striali smaltiti illegal-mente.

L’ “emergenza” della Valle del SaccoIniziamo oggi il nostro viaggioa ritroso per cercare di capire meglio l’emergenza attuale

In primo piano

Prelievi agli abitanti aiconfini del fiume: i primi risultati fanno sperare

Iniziano a trapelarenotizie sull’esitodei campioni di

sangue prelevati agliabitanti della Valle delSacco che abitonoentro un chilome-tro dal fiume. Lacontaminazioneda β-HCH (uns o t t o p r o -dotto delLindano,insetti-c i d avietato nel nostroPaese dal 2001), sem-brerebbe scongiuratopoiché presente non inquantità allarmantenelle persone analiz-zate. La morte nellemucche nel luglio2005 è stato l’eventoche ha richiamato l’at-tenzione sul problemainquinamento dellaCalle del Sacco. Cinque

anni dopo l’inizio dellacrisi, in CommissioneSanità della RegioneLazio si apprende cheil β-HCH è presenteanche nel sangueumano dei residenti

della Valle. Sostanzache venne riscon-

trata in 246 cam-pioni di siero

umano, prele-vati nei resi-

denti in unp e r i m e -

tro di un chilometrocircostante le rive delfiume nei comuni diColleferro, Segni, Ga-vignano, Sgurgola eMorolo. L’analisi epi-demiologica condottadalla Asl sugli abitantiresidenti a 1.000 metridal fiume lascia oggiperò le porte apertealla speranza. Un so-spiro di sollievo che dicerto non fa abbassarela guardia sulle condi-zioni della Valle, mache può lasciare spe-rare in un futuro mi-gliore. Continuanoinfatti i controlli delleautorità sanitarieanche sulle persone giàdichiarate contaminatenei giorni scorsi. Ab-bassare la sguardia èproibito!

D.T.

Coordinatore provincialeRete per la Tutela della

Valle del Sacco (ReTuVaSa),

Responsabile provinciale Ambiente CODICI

Page 12: Voci Morolane - numero 35

1122MAR-APR 2012 le tradizioni di morolo

All’interno dell’incon-tro “Intorno al sacro”che si è tenuto nel

mese di gennaio presso l’Au-ditorium comunale di Mo-rolo, al quale hannorelazionato storici ed espertiprovenienti da Amaseno,Anagni, Ceccano, Patrica,Sora, e dal Pontino, sonostato incaricato dalla Presi-dente della Pro-loco di Mo-rolo, D.ssa Anita Fiaschetti, edal Presidente dell’Istituto distoria e di arte del Lazio me-ridionale, Prof. GioacchinoGiammaria, di illustrare lachiesa di S. Nicola o dell’An-nunziata di Morolo. Ho pre-sentato questo lavoro noncome credente cattolico o dialtre religioni, poiché rifiuto idogmi e le mistificazioni, main qualità di studioso e ricer-catore storico. Risulto infattinell’elenco degli storici delLazio meridionale e sono unodei pochi ad aver conosciutoda vicino la chiesa in que-stione, grazie anche a GiulioSchiavi, uno dei proprietaridel casale che contiene lachiesa. Essa, infatti, è stata

ricavata nel piano terra di uncasale, costruito intorno al1870 dal conte Pio Filippani,un industriale romano. Dettocasale sorge vicino alla sta-zione ferroviaria di Morolo,le cui premesse per la costru-zione furono gettate propriodal Filippani, che sulla lineaRoma-Cassino ottenne la fer-mata dei treni merci, neces-sari per il carico dei materialiprodotti dalle cave e dallefornaci, per la produzione dipietra e calce, che lui gestiva,alcune delle quali ancoraoggi esistono. Per la vici-nanza del casale alla Sta-zione, la chiesa fu anchechiamata “Chiesa della Sta-zione”, come è riportato nellibro di Antonio Biondi “Mo-rolo storia e tradizione”(1981). La chiesa, adibita al-l’inizio come cappella a di-sposizione degliabitanti del casalee successiva-mente aperta atutti, fu co-struita dal Fi-lippani nel1881 e dedicataalla Annunziata,come si può vederedall’immagine scolpita al disopra del grande arco dell’in-gresso principale. Maquando la proprietà venneacquistata da Nicola Schiavi,nonno degli attuali erediAldo e Giulio, questi la de-dicò al Santo Nicola, come sipuò vedere dalla scritta in-cisa al di sopra dell’Annun-ziata (foto al centro). Primain onore dell’Annunziata epoi in onore di S.Nicola ve-niva celebrata una festa reli-giosa, la cui parte civile

consisteva in giochi popolari,tra i quali l’albero della cuc-cagna, che si svolgevano nelpiazzale adiacente la chiesa,ai quali partecipavano gliabitanti di Morolo Scalo,zona allora assai popolata, ei cittadini del centro storicodel paese, molti dei quali la-voravano proprio nelle cave enelle fornaci. L’ingressoprincipale della chiesa è co-stituito da un grande portone

a due ante ricavato inun arco di stile go-

tico. L’interno sisviluppa perun’area di 37mq. e un’al-tezza di 6 m..

A destra del-l’abside si nota

la porta della sa-grestia, comunicante

con l’interno del casale. Inalto, lungo l’arco dell’abside,vi sono tre finestre allineatead arco gotico. L’altare è dimarmo con disegni lineari ecomposizioni a mosaico. Ilconfessionale, le panche e gliinginocchiatoi sono stati co-struiti con tavole di legnogrezze. Sulla parete di destra,come si entra, vi è un’acqua-santièra. Le pareti, percorseda greche e mensole, sono dicolore rosa antico e verdeacqua. Le volte, solcate da

congiunzioni in oro, sono dicolore celeste e vi spiccanostucchi gigliati. Sul pavi-mento della chiesa, compo-sto di mattoni decorati, sinotano due tavole rettango-lari che coprono una buca,che una volta rifinita dovevaessere la tomba dove il conteFilippani desiderava esseresepolto, cioè nel luogo dellesue attività. Ma durante i la-vori cadde e si fratturò unagamba, che per curarla benesi recò a CasamicciolaTerme, in provincia di Na-poli, ove lo sorprese il terre-moto del 1883 morendosotto le macerie. Il destino havoluto che il conte Filippani,industriale di materiali peredificare costruzioni in mu-ratura, trovasse la morte pro-prio sotto le macerie dicostruzioni già edificate. Ilsuo corpo è stato sepolto al-trove ma, sicuramente, il suopensiero si sarà fermato aMorolo: alla propria fami-glia, al lavoro dei morolaninelle cave e nelle fornaci, alsuo casale e alla sua deside-rata tomba nella chiesa del-l’Annunziata.

Una chiesa quasi sconosciutaAlla scoperta della chiesa di San Nicola (o dell’Annunziata) che si trova a Morolo scalo

Page 13: Voci Morolane - numero 35

1133MAR-APR 2012

Cosa distingue undialetto da una lin-gua? In realtà, il

dialetto è una lingua verae propria, con delle spe-cifiche regole gram-maticali, unapropria lette-ratura di ri-ferimento eun bacinodi “par-l a n t i ” . Le diffe-r e n z ep r i n c i p a l itra il dia-letto e unalingua nazio-nale sono soprat-tutto di caratteresocio-politico e di ege-monia culturale e sociale.Infatti, una lingua nazio-nale gode di maggior pre-stigio, viene utilizzata intutte le situazioni ed ècompresa da un numerodi individui molto supe-riore rispetto al dialetto.Basandoci sugli studicondotti dai più autore-voli linguisti italiani,possiamo considerare ildialetto morolano come

appartenente al gruppi didialetti centro-meridio-nali, ovvero posti al disotto di una immaginaria“linea Roma-Ancona”.

Le principali caratte-ristiche che lo

c o n t r a d d i -s t i n g u o n o

sono: la“ m e t a f o -n i a ”( e s e m -pio: lap a r o l a

“ m e s e ”s i n g o l a r e

che, al plu-rale, diventa

“misi”, con lavariazione non solo

della vocale finale, maanche di quella della sil-laba precedente); la ten-denza a risolvere lapronuncia di coppie diconsonanti come -cn-,ps- con l’introduzione diuna vocale (es: ”tecnica ”diventa “tecchenica”,“psicologia” diventa “pis-sicologia”); la pronunciasonora delle consonantisorde(“k” è sorda e di-viene “g”, sonora) dopo

la consonante nasale ”n”(es: “anche” viene pro-nunciato “anghe”, “im-pronta” diventa“’mbronta”); la trasfor-mazione di NS→NTS(nz),RS→RTS(rz) dopo le con-sonanti -n- e -l- (es: “in-segnare” diventa”‘nzegnà”, “arsura” inmorolano è “arzura”); iltroncamento della sillabafinale nell’infinito deiverbi (es: ‘magnà’,‘parlà’, ‘camminà’);la posposizione (metteredopo) dell’agget-tivo possessivodopo terminiindicanti pa-rentela (es:“ f r a t u m o ” -mio fra-t e l l o - ,“ p a t r u t o ” -tuo padre -):l’eliminazione deldittongo -uo- e -ie- (es:“buono” diventa “bòno”,”cuore” è “còre”, “cielo”in morolano è “célo” e“miele” è “mèle”); la pro-nuncia quasi semprechiusa della vocale “e” ed“o” quando su di essecade l’accento di parola(es: italiano “bello”-con‘e’ aperta-, morolano “be-glio”-con ‘e’ chiusa; ita-liano “dopo”, morolano“doppo” -con ‘o’ chiusa-);l’uso dell’ausiliare “es-sere” al posto di “avere”nel passato prossimo (“luso’ fatto” invece di “l’hofatto”, “tu lu so’ ditto” in-vece di “l’ho detto”).Un’altra componente checaratterizza il dialetto

morolano è l’intonazione,ovvero la “cadenza”,quella sorta di cantilenache ci rende tanto ricono-scibili rispetto agli altridialetti. A pensarci beneinfatti, non notiamo latendenza del morolano aterminare le frasi con unprolungamento dell’ul-tima vocale (ad es: “ad-davero è…?”, “n’tu piaci è…?”)? Un “must” delmorolano è l’uso del-l’esclamazione “uaio!”,che ci contraddistingue e

ci rende facile ber-saglio dell’iro-

nia dei paesivicini: “uaioca si be-g l i o ! ” ,“ u a i o … a n -cora stai

aiessi è…”,oppure usato

isolatamente peresprimere la perdita di

pazienza( uaaaioo…!).Probabilmente, la suaorigine sta nella parola“guaio”, ma non vi sononotizie etimologiche benchiare a riguardo.Le lezioni di grammaticarisultano spesso noiose,ma sono certa che, supe-rata la diffidenza iniziale,un po’ tutti ci siamo rico-nosciuti e abbiamo sor-riso delle nostreespressioni linguisticheq u o t i d i a n e … . . u a a a i o ! ! !.

“Uaio!” Ma come parlano i morolani?Da dove deriva il nostro dialetto? Piccolo viaggio nella lingua del nostro paese

LEZIONI DI...DIALETTO!

Page 14: Voci Morolane - numero 35

Dall’ultimo nu-mero di “VociMorolane”, sono

cambiate molte cose inseno al Morolo Calcio.Innanzitutto è cambiatala guida tecnica dellaformazione cara alla fa-miglia Costantini. Il tec-nico Rendina il 12 marzoha rassegnato le proprieirrevocabili dimissioni,all’indomani della scon-fitta maturata in casacontro l’Anitrella. Per iltecnico romano un cam-mino breve, ma compli-cato, che ha fattoripiombare i biancorossinella zona bassa dellaclassifica. Al posto deldimissionario tecnico ca-pitolino, che non è riu-scito nell’intento di darecontinuità di risultatialla formazione moro-lana, la società ha decisodi affidare l’incarico algiovane allenatore Gian-

luca Dolce. Insieme altecnico supinese, è arri-vato alla corte della fa-m i g l i aCostantinianche l’exg i o c a t o r edel Frosi-none edallenatoredi isolaLiri e Bo-ville, Fa-b r i z i oPerrotti. APerrotti èstato affi-dato unc o m p i t oparticolare, quello di su-pervisore dell’area tec-nica, una sorta dicollante fra la squadra ela società lepina. Gian-luca Dolce è stato pre-sentato alla stampa ed aitifosi lo scorso 14 marzo,alla vigilia di un matchcomplicato come quellocontro il Formia che ilMorolo è riuscito a pa-reggiare con ampio me-rito. A comunicare lanotizia dell’avvicen-damento in pan-china ed ilnome delnuovo allena-tore è stato ilp r e s i d e n t eAngelo Co-stantini: “Ab-biamo sceltol’allenatore cheguiderà il Morolocalcio. Si tratta diGianluca Dolce, che haaccettato la nostra pro-posta nel pomeriggio di

ieri. Siamo soddisfatti diquesta scelta che coin-cide all’identikit di alle-

natore chestavamo cer-cando. Insiemea Dolce ab-biamo inseritonel nostro or-g a n i g r a m m asocietario etecnico, anchel’ex calciatoredel Frosinone,Fabrizio Per-rotti. Fabrizio,vista l’amiciziache ci lega da

tempo – dice An-gelo Costantini – è ve-nuto a darci una mano inambito societario e tec-nico e sarà senza dubbioun valore aggiunto per lanostra società. Perquanto riguarda Dolce,sono molto contento cheabbia accettato la nostraproposta, visto che oltread aver vestito la magliadel Morolo in passato dacalciatore, è stato anchel’allenatore in seconda

con Franco Paluzzinel penultimo

campionato chela mia squadraha giocato inserie D. E’ unragazzo serioed un tecnicopreparato che

sono certo faràbene con il Mo-

rolo calcio”. Ainuovi arrivati in casa

biancorossa il presi-dente oltre a dare il ben-venuto ha affidato le

fortune sportive dellasua squadra che in que-sto finale di stagione,sarà impegnata nellalotta per evitare i play-out. Una lotta che il Mo-rolo sta portando avanticon grande determina-zione, vista l’ultima im-portante vittoria sulcampo della corazzataCisterna. Le reti di Pao-liello e Del Grandehanno permesso di rega-lare al team allenato daDolce tre punti preziosiin chiave salvezza. Unaprova di carattere che di-mostra le potenzialità diuna squadra che meritaben altre posizioni diclassifica. L’arrivo diDolce e Perrotti, pos-siamo dirlo, ha dato latanto attesa scossa cheserviva ai calciatoribiancorossi per salvarela stagione.

Morolo: via Rendina, ecco DolceAssieme al nuovo allenatore arriva anche Fabrizio Perrotti, sarà supervisore dell’area tecnica

Fabrizio Perrotti

il difensore Paoliello

l’attaccante Del Grande

1144MAR-APR 2012 SPORT

Page 15: Voci Morolane - numero 35

1155MAR-APR 2012

MMii aaffffaacccciioo aallllaa ffiinneessttrraa,,gguuaarrddoo ttuuttttoo iinnttoorrnnoo aa mmee,, aauuttoo,, ssttrraaddee,, ggeennttee,,

rruummoorrii,, iill mmiioo mmoonnddoo..AAllzzoo lloo ssgguuaarrddoo,, uunn ggiiggaannttee ddaallllee ssppaallllee llaarrgghhee ee llaa tteessttaa ppiiccccoollaa,,

llaa mmoonnttaaggnnaa..IImmmmaaggiinnoo llaa ppaaccee cchhee rreeggnnaa iinn eessssaa,, ppeennssoo aalllloo ssccoorrrreerree ddeell tteemmppoo ssccaannddiittoo ddaa rriittmmii

aannttiicchhii,,vveeddoo ggllii aammbbiieennttii cchhee llaa aabbiittaannoo,, ffiieerrii,, ssuuppeerrbbii,,

ssiinncceerrii..DD''uunn ttrraattttoo uunn rruummoorree mmii rriicchhiiaammaa iinn ccaassaa,,

iill tteelleeffoonnoo cchhee ssqquuiillllaa,,iill ssooggnnoo ssvvaanniissccee iinn uunn llaammppoo,,eedd iioo ccoonnttiinnuuoo llaa mmiiaa vviittaa ddii ttuuttttii ii ggiioorrnniisseemmpprree ppeerròò aallll''oommbbrraa ddeeii MMoonnttii LLeeppiinnii..

Gianluca Schiavi

l’angolo poetico

LLAA MMIIAA MMOONNTTAAGGNNAA

OO ttuu!!CChhee ddaallll’’iinniizziioo ddii ooggnnii ddìì

aaccccaarreezzzzii ccoonn iill ttuuoo ccaallddoo aalliittoo ooggnnii ccoossaaccoommee uunnaa mmaammmmaa ccoonn iill ssuuoo bbaammbbiinnoo

mmeennttrree iill ttuuoo ggrraannddee oocccchhiioo ssii sscchhiiuuddeerruuoottaannddoo aaddaaggiioo aaddaaggiioo

iilllluummiinnaannddoo ooggnnii ddoovvee cchhee lloo cciirrccoonnddaa

ttuu cchhee ssiinn ddaallll’’iinniizziiooaacccceettttaassttii ddii nnoonn rriibbeellllaarrttii

aa CCoolluuii cchhee ttii ccrreeòòggiiuurraannddoo oobbbbeeddiieennzzaa ee ffeeddeellttàà..

OOrrggoogglliioossoo ddeell ppoossttoo cchhee ttii ffuu aasssseeggnnaattooooggnnii eesssseerree vviivveennttee hhaa ddii cchhee rriinnggrraazziiaarree

iill ttuuoo eesssseerree iinnddiissppeennssaabbiillee

ttuu cchhee ccii mmaanniiffeessttii ccoossee ssttrraaoorrddiinnaarriieettuuttttoo bbrriillllaa ssoottttoo iill ttuuoo oocccchhiioo

ooggnnii ccrreeaattuurraa vviivveennttee

hhaa bbiissooggnnoo ddii ttee ddaall cciieelloo ddaallllaa tteerrrraa ee ddaallll’’aaccqquuaaeeppppuurree ll’’uuoommoo ssttaa pprrooffaannaannddoottiiccoonn llaa ssuuaa vviioolleennttaa aarrrrooggaannzzaaccoonn llaa ssuuaa iimmmmeennssaa ssuuppeerrbbiiaa

ccoorrrree bbeennddaattoo vveerrssoo iill pprreecciippiizziiooddoovvee aannddrràà aa ssffrraacceellllaarrssiiddiimmeennttiiccaannddoo ccoossìì ccoolluuii

cchhee ggllii ddoonnòò llaa vviittaa

ttuu ssoolloo ppuuooii ssoorrrriiddeerreettuu ssoolloo sseeii iill ppiiùù bbeelllloo ddeeii ttuuooii ffrraatteelllliieeppppuurree ll’’uuoommoo ttii ssttaa vvoollttaannddoo llee ssppaallllee

ppoossssaa ll’’eetteerrnnoo ssuullllaa rreettttaa vviiaa iinncchhiinnaarrssii ee ddiirree

ssiiii bbeenneeddeettttoo oo ppaaddrree ddii aavveerrccii ffaattttoo ddoonnoo ddeell ssoollee

Pepo

IILL SSOOLLEE

SSii ssttaaccccaa iill ggiioorrnnooee llaa ssttrraaddaa

ssii ssppoogglliiaa ddeeii rruummoorrii..ÈÈ ffiiooccaallaa lluuccee

cchhee ssii ssppeeggnnee nneeii ccaammppii..IIll ffiiuummee

ssii ssnnooddaa aarrggeenntteeoonneellllaa vvaallllee ddeeii ssooggnnii..

Franco De Santis

IILL FFIIUUMMEE

Page 16: Voci Morolane - numero 35

1166GEN-FEB 2012 area redazionale

anno VII

n. 3355

Hanno collaborato a questo numero:

Francesco Bearzi; Roberto Canali;

Orietta Ciaschi; Miriam De Castro;

Samuele Farina; Chiara Liburdi;

Davide Mancini; Emiliano Montani;

Maria Rita Polletta;

Maria Cristina Pietropaoli;

Elena Schiavi; Laura Tenninini;

Daniele Trenca;

Poesie:

Gianluca Schiavi;

Franco De Santis; Pepo

info e invio articoli:

[email protected]

ffeessttaa ddii ssaanntt’’aannggeelloo

eesstteemmppoorraanneeaa ddii ppiittttuurraa

Da sempre i morolani sonomolto devoti a San Michele Ar-cangelo, patrono del nostropaese. I festeggiamenti inizie-ranno sabato 5 maggio. L’8sarà la volta della processione edella consueta passeggiata allaGrotta posizionata tra i MontiLepini.

L’ultimo weekend di giugno ap-puntamento con la tradizionalefesta nel quartiere di San Pie-tro. Come sempre musica, gio-chi popolari, buona cucina esoprattutto il “Palio di San Pie-tro”, giunto alla sua IV° edi-zione. Riuscirà Varico amantenere il primato?

Per la Pro Loco giugno è sino-nimo di arte. Giungerà que-st’anno alla sua XXXIIesimaedizione l’estemporanea di pit-tura, che richiama a Moroloogni anno numerosi artisti datutta la regione. Previsto inol-tre lo spettacolo teatrale degliallievi del laboratorio.

ffeessttaa ddii ssaann ppiieettrroo


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