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volontariato inte rnazronale come esperi enza di mobilità · del lavoro e da tempi ben precedenti...

Date post: 16-Feb-2019
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ar( I1 volontariato inte rnazronale come esperi enza di mobilità La porta è a vetri, puliti, quasi perfetti, apri e trovi l'aria condizionata, gli scaffali ordinati, in tutto ri*iti , quelti "occidentali". Entri nel negozio libanese e cerchi senz'altro l'acqua mineraie: le mitiche e ineluttabili bottigliette di plastica assolutamente ìigillate. Ne prendi alcune e poi ti guardi intorno: ci sono altri ,,bianchi" come te, europei o americani, chissà. Magari un italiano? In genere non è difficile riconoscersi: iltre all'acqua il pacco di òaffè, l'accento inconfondibile"' Uno sguardo: "sei italiano?" e nel giio di pochi minuti ci si ritrova da qualche parte, si chiamano altri italiani, si orgaùzza uÀa cena condividendo la pasta, il pesto, la ,ra,rj, " altre prelibat ezze che nàn mancano mai nella italica valigia. hn,"*t"ro gli italiani si incontrano anche cosi. Volontari che partono con una piccola ONG o c_gn Un programrna internazionale delle NazioUi Unite, medfq! o ili"-r,,jiai tfr" a""ia.ào dilestare le proprie conoscenze plofessionali laddove è,8-più;i";fi".: il"t"nissimi da casà, ma con una grande voglia di trovarsi e UiiUia* aita'èhiacchiere nella nostra bella lingua che purtroppo nessuno parla, accidenti! volontari italiani in giro pqr i!mondo se ne trovano tanti. sempre di piit' Spessq 19".-tg.iffi,^ilé"i'i;trltti, Lrré aspettano o riflettono senza stare con le mani in mano, ma anzr, cercano di capire,-di mettersi jn gioco, .di !t9Y".: una stradl, fI1 ;3fra adulti ciie si prendonò una pausa dalla quotidianità italica e provano a ;;;i;;* ii i;.ò -"rii"." mertendo un po' di chilometri dal conosciuto, oppure ;ffi;pentionati che forti dellaloro esperienza e delle proprie competenze'trovano finalmente una possibilità di realizzare un sogno: vedere I'Africa, camminare a piedi nudi in una foresta, rendersi utili... i* '-=ii;.j;"*iàiòi","rnazionale rappresenta un'opportunità di crescita personale i " ,ràf"r.ionrl" ."-pre piir utilizzatà dai nostri concittadini. L t "-N;;;-rr"ii" tutiavià capire le dimensioni del fenomeno, che risulta per molti aspetti nascosto e poco co*pt".o p"rché di difficile misurazione e lettura' Purtroppo in Italia non sono state fatte anaiisi recenti sul volontariato internazionale: dopo iI làvoio di-larozzi del 1985r, infatti, la letteratura ha preferito concentrarsi sul volontariato nazionale che, proprio a partire da quel momento' stava vivendo importanti dinamiche e cambiàmenti epocali. Numeri molto piir significativi, ma che vedevano comunque una forte interazione e connessione anche con il volontariato internazionale. Anch,esso infatti è cresciuto, non solo in quanto a partecipazione, ma anche e soprattutto nelle sue forme. Se si considera, ad esempio, il Servizio Civile Internazionale i numeri appaiono piuttosto esigui: dal2OO2 al-2012 i volontari che hanno varcato i confini sono stati i.ta3 ripartitfne[e diverse annualità secondo quanto riportato nel grafico che segue' d, Ar.rNa Cossprt4 sociotoga' DISFOR, LJniversità degliStudi di Genova' 1 ALBERTO TAR oZZt, Per una sociologia del volont.liato internazionaJe, FOCSIY Milano' 1985'
Transcript

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I1 volontariato inte rnazronalecome esperi enza di mobilità

La porta è a vetri, puliti, quasi perfetti, apri e trovi l'aria condizionata, gli scaffali

ordinati, in tutto ri*iti , quelti "occidentali". Entri nel negozio libanese e cerchi

senz'altro l'acqua mineraie: le mitiche e ineluttabili bottigliette di plastica

assolutamente ìigillate. Ne prendi alcune e poi ti guardi intorno: ci sono altri,,bianchi" come te, europei o americani, chissà. Magari un italiano? In genere non

è difficile riconoscersi: iltre all'acqua il pacco di òaffè, l'accento inconfondibile"'

Uno sguardo: "sei italiano?" e nel giio di pochi minuti ci si ritrova da qualche parte,

si chiamano altri italiani, si orgaùzza uÀa cena condividendo la pasta, il pesto, la

,ra,rj, "

altre prelibat ezze che nàn mancano mai nella italica valigia.

hn,"*t"ro gli italiani si incontrano anche cosi. Volontari che partono con una

piccola ONG o c_gn Un programrna internazionale delle NazioUi Unite, medfq! o

ili"-r,,jiai tfr" a""ia.ào dilestare le proprie conoscenze plofessionali laddove

è,8-più;i";fi".: il"t"nissimi da casà, ma con una grande voglia di trovarsi e

UiiUia* aita'èhiacchiere nella nostra bella lingua che purtroppo nessuno parla,

accidenti!volontari italiani in giro pqr i!mondo se ne trovano tanti. sempre di piit' Spessq

19".-tg.iffi,^ilé"i'i;trltti, Lrré aspettano o riflettono senza stare con le mani in

mano, ma anzr, cercano di capire,-di mettersi jn gioco, .di !t9Y".: una stradl, fI1;3fra adulti ciie si prendonò una pausa dalla quotidianità italica e provano a

;;;i;;* ii i;.ò -"rii"." mertendo un po' di chilometri dal conosciuto, oppure

;ffi;pentionati che forti dellaloro esperienza e delle proprie competenze'trovano

finalmente una possibilità di realizzare un sogno: vedere I'Africa, camminare a piedi

nudi in una foresta, rendersi utili...i*

'-=ii;.j;"*iàiòi","rnazionale rappresenta un'opportunità di crescita personale

i "

,ràf"r.ionrl" ."-pre piir utilizzatà dai nostri concittadini.

L t "-N;;;-rr"ii" tutiavià capire le dimensioni del fenomeno, che risulta per molti

aspetti nascosto e poco co*pt".o p"rché di difficile misurazione e lettura' Purtroppo

in Italia non sono state fatte anaiisi recenti sul volontariato internazionale: dopo

iI làvoio di-larozzi del 1985r, infatti, la letteratura ha preferito concentrarsi sul

volontariato nazionale che, proprio a partire da quel momento' stava vivendo

importanti dinamiche e cambiàmenti epocali. Numeri molto piir significativi,

ma che vedevano comunque una forte interazione e connessione anche con ilvolontariato internazionale.

Anch,esso infatti è cresciuto, non solo in quanto a partecipazione, ma anche e

soprattutto nelle sue forme.Se si considera, ad esempio, il Servizio Civile Internazionale i numeri appaiono

piuttosto esigui: dal2OO2 al-2012 i volontari che hanno varcato i confini sono stati

i.ta3 ripartitfne[e diverse annualità secondo quanto riportato nel grafico che segue'

d, Ar.rNa Cossprt4 sociotoga' DISFOR, LJniversità degliStudi di Genova'

1 ALBERTO TAR oZZt, Per una sociologia del volont.liato internazionaJe, FOCSIY Milano' 1985'

520 Parte Terza. Sezione 2. Riflessioni

Numeri di volontari del Servizio Civile lnternazionale. Valori assoluti. Serie storica 2002-2012.

§ n'wlof,tsl

aH2

o 150 3tr ,150 6{rc

F0NTE: Migrantes-Rapporto ltaliani nel Mondo. Elaborazione su dati ufflcio per il Servìzio Civile Nazionale.

Si tratta pero di una esperienza specifìca, che ha subito nel tempo non solo lefaticose dinamiche legate al Servizio Civile Nazionale, ma anche quelle specifichedell'istituto internazionale. Il Servizio Civile Nazionale all'estero era stato inseritofin da subito nella legge 64/200l: si prevedeva che i giovani volontari potesseroprestare Ia propria attività anche presso "enti e amministrazioni operanti all'estero,nell'ambito di iniziative assunte dall'Unione Europea, nonché in strutture perinterventi di pacificazione e cooperazione fra i popoli, istituite dalla stessa UE oda organismi internazionali operanti con le medesime finalità ai quali l'Italiapartecipa". I bandi seguono quelli del Servizio Civile nazionale, ma i posti, come siè visto, non sono molti. Nel 2OO8/2OO9 l'ltalia ha partecipato al bando dell'UnioneEuropea che doveva attuare la sperimentazione in vista di un Servizio CivileEuropeo, il programma "European Civic Service: A Common Amicus", della duratadi sei mesi, che ha dato l'opportunità di Servizio Civile in paesi europei a circa uncentinaio di volontari.

A questo programma se ne affiancano molti altri che facevano riferimento aYouth in Action o al celebre Erasmus (sia nella versione piir diffusa per studentiuniversitari che per quella, piir ridotta in termini numeri per giovani imprenditori),di cui propri o il Rapporto ltaliani nel Mondo 2O13ha effettuato una compiuta analisi2.Nel caso degli Erasmus diventa difficile ricomprenderli all'interno del frame delvolontariato internazionale, benché in alcuni casi, la letteratura mostri che si trattadi esperienze molto vicine in quanto a motivazioni che appaiono sostanzialmenteriferibili a due atteggiamenti di base e cioè self-oriented e altruistics.

§e-!h"ng.qtfa apa_fgi cergleremo tqtttvlt .Qi co4.cqntlarci sgll§'espg4g!_zj_qvolontariato internazionale extraeuropeo che fanno riferimento a un insiemequalto ma! algplo- e frammentato di. p1o_poslg qgp,sfi:1zi4i:' ' È davvèiò aitRcite' identifiéàiè^-ùùttè le--p6siiibilità che possono ormairicomprendersi dentro questo fenomeno ed è per questo motivo che sono state

'? Cfr., MARIA CARoLINA BRANDI, "La mobilità internazionale degli studenti universitari e dei giovani laureati",in FoNDAzIoNE MIGRANTES, Rapp orto Italiani nel Mondo 2O13, Editrice Tau, Todi (Pg), pp. 63-72.

3 Cfr., REBECCA TIESSEN - BARBARA HERoN, "Volunteering in the developing world: the perceived impacts ofCanadian youth", «Development rn Pr actice>», 22 (1), 2O12, pp. 44-56.

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effettuate 25 intervistr

@:LlssslqùPrege-.irt § relio_ni, tappe.s_!

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Lintervjsta o ralitatirda ll'intervistatore riwnumero consistentrg:nrtrlabase di uno sch€!dello strumento delh%*--.q

sula caoacità di fare ermrticolare. oerrisxxrf esoerienza di volovrt:

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Il volontariato intemazionale come esperienza di mobilità

effettuate 25 interviste semi strutturate ad altrettanti vel ari internazionali che

hanno narrato i _c_p_Ss.Egg" j+.9j1-v-e.z.J*o-nt

"iqierea-qlr,.Bpsq--eJi*gllgge]lg.Jg:g"s"lp--e:ie{Lrs

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ffiè?,iàAéth ai*i,ra'roirnmaZiofri-pcis§ìtili di'iriiéini§tà-iiTè1iliffiòrmenteoptato per ll,tt}legi§I3'intervista s94t §!rU!gIAItu*y319*A**iI§a*àir-Liàq+s9gv"-9{§.a-zi9p.-e*ll},..g-Yl['intervis traccia tematica facentei. qg.eglg§Ire*"*

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dell'intervista è stato volutamente non diretti

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vere nio nte s tò, le m otivazig,-11-i--e- te c on s e gu e nze

rrenza m;irgiletti soio stati selezionati in base al genere e all'avere effettuato una

esperienza di volontariato di breve o di lungo periodo.Le interviste sono state realizzate sia in presenza, sia attraverso il sistema di

chiamata video Skype, utile in particolare per i soggetti che risultavano ancora

inseriti nell'esperienza di mobilità internazionale.

I tempi del volontariato imternazionale

intervistati, Ia distinzione potrebbe essere abbassata a sei mesi.

- . cr.. p-r"*oro*cIo CoRsrtr4 Meto dologie e tecniche della ricerca sociale, il Mulino, Bologna, 1999, p. 405' .t Ci.., ge*oo*o HERoN, "Changes and cÈalenges: preparing social.work studie-s-for Practica in today's Sub

SaharanAfrican context ", oJournalofInternational SocialWorkr,48 (6),2012,pp.782'793-

Parte Terza. Sezione 2. Rif essioni

I primi tempi in cui sono stato qui ho dovuto ambientarmi, cercare di capire dove mitrovavo, imparare un po'meglio la lingua e le varie organizzazioni con cui stavamocollaborando. Diciamo che i primi tre mesi se ne vanno così. Dopo inizi I'esperienzavera e propria. Io Ia prima volta sono stato un anno, ma direi che una esperienzalunga può essere già stare sei mesi (FL,34, M).

La letteratura internazionale, invece, considera il termine di un anno soprattuttoin riferimento al volontariato organizzato dalle Nazioni Unite o al Servizio CivileInternazionale, che vengono presi come esperienze esemplificative. Se si superala soglia dell'anno, e questo accade spesso proprio quando viene prolungatauna esperienza di volontariato internazionale, si entra in una dimensione piirstrettamente lavorativa ma, come si vedrà successivamente, si tratta di una tracciadi conflni dawero molto confusa.

Ho fatto Ia tesi qui poi sono tornata con la ONG che mi aveva dato una mano e hofinito per rimanerci altri due anni. Poi ho iniziato a collaborare con un'altra ONG e

ormai sono sei anni che mi trovo qui in Tanzania (RS, 29, F).

dtremesi.lnqueslp-c_q§g.lg_l_eltptgtgm-p-a{la"-.pgaprU*pr@!g s.sps$gn*zssltsggglUggrlo lavacanzacogjg"-Uq9ltyggigid,Eyfsfi9bs_dpjlngngs.quindi -uno stile di vitaìnEi*IàffiIfaffi q"7n-rlpj"sadfi à#Gin"iliìdito;enso;.u-ifi [.s&*aaigq5Ugg5-Ssiale-Si tratta di un fenomeno molto interessante perché, sebbene nonsi possa far ricondurre in senso stretto ad un percorso di migrazione, $!14!!gj!ggo

, in seguito, p'uÒ divenlarp Ung-qg*gggsjgr!l}""u[q.e.I-o,§p.§rggr§g-{r-!"-o*l!p-pJu9-qJ[tr&]*st-i-v*q"§"srqm'tl]lglq,,

Facevo volontariato già da tempo nella mia città, poi mi hanno proposto un campoestivo di animazione dei bambini inAlbania: è così che ho fatto Ie mie vacanze estivee mi sono divertita tantissimo. Sono rientrata in Italia, ma poi sono ripartita semprecon la stessa organizzazione per realizzare un intervento finanziato da BancaMondiale e sono ancora qui (DN,25, F).

dbùreI:rùerytmHtu[f,ffitdftÉ"mlErq[Drffilmo d.,qn[- -cffir

!5rmlr-h.5EbiEIE-'EE-laFGEaOCt-EDEHrmd["eg'*t*ù

rrEdns'ÙrdffegfziinrGtrErnr(h-riÒrm

r &- - iirdiÉnÈ - dù*;fuI|rc-§rEmLlXbmr:f"rib65udk

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ffi-*'t-z-.- !pg+ru--:{iltghiilùtÉ'frastÉGd-ùcryEf:

progetto migratorio è owiamente supportato da una scelt4NeÀli ultimiaq!! tuilavia, è emersa ànche una vision6tÈé,

accanto alla motivazione prosociale, tariato

6 MAURIZIo AMBRoSINI, Un'altra globalizzazione la sfida delle migrazioni transnazionali, il2008.

Mulino, Bologna,

11 volontariato intemazionale come esperienza di mobilità

4 qcga§:an§-mf-al§glq4grsi da una vana ricerca di un'occupazione in ltalia. Le-speriènza aei vJò spèsi;;É6iiéa.àiid-Aiun sep-pur modesto contributo spese, permette soprattutto ai giovgli che in Italia, come ènoto, sono il gruppo sociale che piir patisce le difficoltà di inserimento nel mercatodel lavoro e da tempi ben precedenti la crisi economico-finanziaria deI2007, di at-tendere attivamente un' stabile, cercando occasioni di lavorotranno comu ue essere sia in termini di accrescime to delle

Mi stavo per laureare e ho deciso di fare il servizio civile internazionale nei caschibianchi. Mi hanno mandato a Gibuti, che non sapevo neppure dove fosse sullacartina, sinceramente. È stata durissima per certi aspetti ed esaltante per altri, main ogni caso sono cresciuto, tanto e quando mi scrivevo coi miei amici, mi rendevoconto che loro mandavano curriculum in giro che nessuno leggeva, mentre ioimparavo veramente tanto (GC, 32, M).

La scelta del volontariato internazionale, sebbene sembri associarsi prevalente-mente ad una scelta giovanile, riguarda anche altre categorie anagrafìche, come gliadulti e gli anziani, ma pitr in generale, rispetto a queste tipologie tradizionali,!t!gu--po del volontarjato Ìqternazionale sembra e_p;.e19_91_e"[o^$gl ..cgfl§lgltg:Sgp#g.l' .

è6ò*[iTn a p aus à"ffi ;ine s s it»iÉ"ffi ffiò -

di cambiamenti esiste{rziAli,.yglqlijJgjggluti *r4§ttgqÉnto ÀA;-da tenere a distanza.

Lo dico sinceramente, mi ero appena separata e lavoravo nello stesso reparto di miomarito. Una situazione francamente insopportabile. Avevo già fatto la volontaria inAfrica dopo la laurea e mi sono detta «Perché no?». Il mio collega mi aveva parlatodi questo progetto al quale stava lavorando in India con tanto entusiasmo e sonopartita. Ci sono stata un anno e mezzo, con una piccola pausa. Tutti mi davano dellamatta, ma lo rifarei domani (M8,50, F).

È interessante notare come la letteratura -s,qplg.r.rutro "_Anglgs_AsspUgl_.i+§_iSl_a*gl!q,eormaidaalcunir""i,.prsibli_.i"gi-t1;=ltgmsffiiii come motore delvolontariato tanto da arrivare ad affermàie comedefinitiva nell'ambi[ò

:sso in attesa di una scelta.§rearsr una vera e proprla

§P§cializ3ste.ancora di un fenomeno prevalentemente giovanile ma

ra del primo anno dopo la pensione non è importante: ciò che diventa centrale è la

@tqn-sussls"dgUs-p.3u*+-*-mysqHms,srt,-t-odi cambiamenti esistenziali. voluti o non voluti che mettono il sosgetio di fronte a

*g:+r i;ryffidrisiciriaii'i'cd*frili1èItibabyboomers che iniziano a concluderè la pròpria vita làvòiàtivà ma chè, dìnfficie carich! $.gspèiiénzeGt6ffiffi ze, i,diiò?ffmciAi'fr fiéttèi§{'iii'froco 6 è-tiéiiil"a?e

7 A tale riguardo si vedano: KATE SIMPsoN, "Doing development The gap yeat volunteer tourists and aqopular practice of development", «Journal of International Development», 16 (5), 2004, pp. 681-692; NloraSòDERMAN - SUSANNE L. SNEAD, "Opening the gap: The motivation of gap year travellers to volunteer in LatinAmerica", «Journeys of discovery in volunteer tourism: International casè sludy perspectives», 2008, pp. ll8-12g.8 Cfu., SUE HEATH, "Widening the gap: Preuniversity gap years and the 'écònomy of experiencè;, «Britisàjoumal ofsociologt ofeducation»,28 (1), 2007, pp. 89-103.

che relazionali e

Parte Terza. Sezione 2. Rifessioni

scqlte tmportan Anche in questo caso la scelta del volontariato puòassumere un significato di "prova" che, in qualche caso, può portare a scelte ben piùdeflnitive, in cui si decide di trascorrere gli anni della pensione lontani dalla nostraPenisola.

Alcune organizzazioni che si occupano della gestione dei campi di lavoro edi volontariato all'estero hanno infatti iniziato a proporre esperienze specificheproprio per i pensionati.

Sono venuto in Ecuador insieme con mia moglie che conosceva il presidente di unaONG, ero in pensione da un mese e mi avevano chiesto una sorta di consulenzaper un progetto su un acquedotto. È stata una bella esperienza in cui ho potutoconoscere il paese e capire quante potenzialità aveva e come si vive bene. [...] Miamoglie poi purtroppo è morta e ho deciso di tornare e di mollare tutto in Italia. [...ì

Facevo fatica con la pensione ed ero in uno stato di grande sofferenza. Sto benissimoin Ecuador, sono diventato di nuovo papà e torno in Italia solo due volte all'anno oquando posso (PB,6l, M).

V olontar iato internazionale e lav or o

La relazione tra volontariato e lavoro è.§1a1p-"_{3_ §g"4qrp1gJq-Ude&-pt![qtpqllSelle

^{omieilo. li'i;"dratorè ttolg. }gp1g§!s4oE-ffiSffiJ:*9..Àeim*:"§-inpsn$j

-'["i-- un - Caritiàtto--ìi " ìilffi Iifr a zio ne o dicollaborazione col datore di lavoro e una retribuzione ben definita che rappresentauna motivazione importante per svolgere quel lavoro. Il..,y-o_!-o*q!gl!"ro" _.illveqe chip re s t a I a p rop ri a o p-g1p g{Atuita mgnl9-§p10§.ilnBsgnq- giYlcg. N e I I a I e g g e qu a dro sul

i-+- -. '+:."+_-rI volontari ato 266 /1991 si legge infatti che «per attività di volontariato deve intendersi

I quella prestata in modo personale, spontaneo e gratuito, tramite I'organizzazione

I di cui il volontario fa parte, senza fini di lucro anche indiretto ed esclusivamente per

fi fìni di solidarietà», che «l'attività del volontariato non può essere retribuita in alcun

fi modo [...] possono essere soltanto rimborsate dall'organizzazione di appartenenza

i! le spese effettivamente sostenute per l'attività prestata», e infìne che ,,la qualità dii| volontario è incompatibile con qualsiasi forma di rapporto di lavoro subordinato o$ autonome e con ogni altro rapporto di contenuto patrimoniale con I'organizzazioneI di cui fa parte».

Al di là della normativa a-l9UlsJ}gs-tr-e-lkgtq.hgr--e-genj,i9-rLos-.ttAno quanto il confine

*g;_fu#:rg1g soprattutto in tempi in cui llfree labour sconfina sistematicamente nelIavoro retribuito attraverso gli stage, itirocinie cosìvia. Nel cosiddetto "lavoro sociale'tale retorica si ammanta ulteriormente di valore morale che spesso, contribuiscea nascondere condizioni di precariato e di mancata o esigua retribuzionelo. Lespecifìcità del lavoro sociale, infatti, sembrano favorire pratiche di sconfìnamento,supportate proprio da quella razionalità rispetto al valore che gli operatori sociali,a tutti i livelli, sembrano detenere e sviluppare in seno alle organizzaziori di

e ANNA CossETTA - SERGTo Leners, "II lavoro gratuito in rete: tra paradossi del dono e del riconoscimento',nSociologia del lavoro)), FrancoAngeli, Milano 2014; ANNA CoSSETTA - SERGIo LAB l.re, Aporias ofdomesticworkbetuveen the crisis of intinxacy and rediscovery of the gift,Home and ident§: the Private-Public Nexus Conferenceselected papers,20l2.

r0 MARCo BRIZIARELLI, "The dialectics of Voluntariat 2.0: Producing Neoliberal Subjectivity throughFacebook", «Sociologia del Lavoro», FrancoAngeli, Milano, 2014.

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I1 volontariato intemazionale come esperienza di mobilità

risulta quasi uneparticolgre nell'ar tavd?d

Sono andato in Bosnia per fare la tesi di economia e politica dello sviluppo e mi sonoappoggiato alla organizzazione dove facevo già volontariato. Sono stato lì un po' e hoconosciuto vari responsabili. E stata una bellissima esperienza anche se diversa dacome la immaginavo [...] Poi sono tornato e ho fatto la specialistica, ma continuavoa collaborare e poi mi hanno fatto questo contratto (MP,27, M)

Da questa testimonianza si evince bene il percorso del giovane operatore dellaONG. Il volontariato gli ha permesso di costruire la rete di relazioni che lo haportato a fare esperienze diverse: dapprima utili per ultimare gli studi e verificarele proprie attitudini rispetto al lavoro nella cooperazione internazionale allosviluppo e poi per trovare una collocazione lavorativa, confermando così ancorauna volta "la.forza dei legami deboli" e della capacità di costruire reti relazionali chesi sono dimostrate utili nel trovare un'occupazione. Il.gg,t},ojg*-Q3*t-!*"Sg..o.gS{9-Zi*q4p

inter!?:I9m1g,ipertis9,I+rp_glghl+Jggir-"_y_lte*qgpt=imm,).-òj--qÈU"rj-àfr§_telr..Jeche in alcuni vede una funzionalità e una conseouenzialità ouasi necessarie. Come

, gll oper retribuiti della cooper azione internazionalenon governativa spesso vengono chiamati (o si autodefiniscono) "volontari"alimentando così questa area grigia tra lavoro e volontariato che, in questo settore,risulta particolarmente ampia e articolata.

Sono una volontaria di una piccola ONG: lavoro qui da tre anni (GI, 29, F)

Le comunità di volontari internazionali all'estero

Lyp]ontarijnternazlqaali come si è visto,f,gp.o-tago, di"y9l.[i,_R*Ssl_g§-g§tgg]*%..:rincontrano negli.4ngqlj*plg*Islggli9S"Lp:_en_{*. La differenza rispetto ai volontariinternazionali non italiani sembra consistere proprio in questa ricerca di ritrovarsie di fare comunità soprattutto per condividere il cibo e per scambiare opinioni e

discussioni nella nostra lingua:

Italiani e spagnoli fanno gruppo tra di loro, mentre le altre nazionalità sono un po'piir aperte, tendono a ricercare meno il vicino, anche per questioni linguistiche. Ingenere siamo un po'carenti nelle lingue straniere. Anche chi Ie ha studiate o è statogià all'estero tante volte, in francese o in inglese si esprime piuttosto male (AP, 26, F).

1r MAURo FERRARI, "Vecchie e nuove forme di gratuità lavorative: ipotesi per l':utilizzo della categoria dellosconfinamento nel lavoro sociale al tempo della crisi", «Sociologia del Lavoro», FrancoAngeli, Milano,20l4.

1'?MAURlzloAMBRoslNl,Scelresolidallllimpegnoperglialtriintempidisoggettivisno,ilMulino,Bologna,2005.13 ANNA CossErr.a., Sviluppo e cooperazione. Idee, politiche, pratiche, FrancoAngeli, Milano,2009.

Parte Terza. Sezione 2. Rifessioni

Quando andavo nella capitale (Nairobi), la prima cosa che facevo era contattare glialtri italiani. C'era sempre qualcuno che era tornato da poco e aveva ancora riservedi ragù o pasta o addirittura vino (AM, 32, F).

_ Il"teJ[qg"el-c_Eg;,gm!"mssssre"9_ngrfl-e_s*q#§: per riconfermare il vecchio adagioche riguarda la passione tutta italiana per il cibo italico, gli intervistati mostranodi wzur-4-ererl-q-glgirlsgegj"e*eleg.spp;-' drt$*.9,+rrg"*qh§-wshsl-qgldÉfsrepsieags-elispglto al contesto nel quale sono inseriti.--'"T'àòffirnarafi-a.éxre}i€§tìò'iié3éllà

nostra cultura, ma è anche un insieme dipratiche (economiche, sociali, simboliche) attraverso cui tale cultura si costituisce.Cucina e identità nazionale sono

Volontariato inte

L'esoerienza del volorcruciale dell'esistenz;roaud;isnificafi &t -s-a fornire strumenti dsirra-ft-;ffi2fi:ffi- che determina un rEvagl rcUpprend€lorodurre senso atfardi particolari sennbradiscorsi deivolontariin Rete. La narrazioconsentè al volontarir

mutuo ( iilàis"i'iassoci delle pratiche sociali che le

Lenfasi sul cibo riporta Co§i"iutlò*fl-èà e comunitario dellaconvivialità e del ritrovarsi anche e soprattutto in contesti in cui l'attenzione versol'alimentazione sembra avere un connotato simbolicamente opposto.

italiani con i quali si è condivisa I'esperienzà, §'ii altri volontari e i responsaUili aeUeorganizzazioni di volontariato o di cooperazione internazionale allo sviluppo, maanche con i nativi incontrati in loco.

Si tratta di una forma di relazione, consentita dai social media, che proponedi fatto possibilità nuove, soprattutto relative al mantenimento e alla sempiicitànonché relativa economicità della relazione. Il capitale sociale, sia dei volontariitaliani, sia degli stranieri incontrati durante la missione, risulta essere quindiaccresciuto sia nelle componenti bridgingche bonding,per quanto - ed è impoitantesottolinearlo - nell'ambito dei social media si tratta spesso di legami piir che deboli.

le sono dunque co-costitutive, e nelle-iifrdvàfè Tài6ffi ;iiéià":-l;ìtr;ffil;";ffihe

*-*.+

ri, come neldi scelta e

di relazione con i propri connazionali.I volontari internazionali si cercano per ritrovarsi all'estero anche e soprattutto

nei qgg1g"ffigg.Qig come Facebook: sono numerosissimi i gruppi di italiani a Dakar, inColombia, Costarica e così via che vengono utilizzati dai nostri connazionali proprioper ritrovarsi e scambiarsi informazioni utili per la gestione della vita quotidiana.

A Dakar gli italiani si ritrovano grazie a Facebook e tendenzialmente ci si conoscetutti. Perché quei due italiani che conosci a loro volta conoscono altri italiani ecc.e quindi si crea quell'aggregazione. organizzano cene, soprattutto. Il cibo è sempreil tema principale e il collante che ci accomuna tutti. Credo che questo abbia mò|tiaspetti positivi anche quando si tratta di dover trovare casa, o anche per trovarelavoro in un'altra organizzazione (AP,26, F).

Il carattere fortemente precario o comunque caratterizzato da esperienzedi breve periodo, rende ancora piir

-int-ensa lintenzionalità della*el,azione e, altempo stesso, la volontà di una narràfrffiTfiii-ZffirffiffiA;il"déie piir sotidoe connotato il proprio percorso esperienziale. Lgg[q*i*_p*A"tri-9.p].?"{s._**ggh9_*affi"9'-9gJgg-g"lle.-e-ffsl!lJ-4.$,"p*,e.§&ffisnas.br*.-vJ"dtyelgpiariate-"dstra*ffi§-91,?.t"

-qr*di.:*rlsees$tdl*e-&.*?-i*gil"§gifficgsp"s"pgs§e**della,B-qellcadpl!g"v_.q,19_s-!,9s§ò-dei.-vsk

gl9P"§§Lqngg*Jl*i*,"Iqtr-g,tzgl§*P^![mtq*e"Le,,ilp.serussqtsI*messlsa"igualiHn3*Sg33*sll.*gxr.g{*t9l-qP-lp..r,-ull+9hr,"4"+pds*",e§-i"q--o"*f**iH"asshs-albpreprr"HH3F-gltg:sbgs§9*Hgt-t9l'.rp-lp.rÈltl-+ehi,"4"?pds-",e§-i"q"-oi*hùiHSBg§.nAP,§99,§9§§iy"Am"9I}!g-al"fi"egtfg*rg*lt*lJg.ciò vale in particolare con gli altri

e quindi anche a se sfiLa n6;fàX6fi68

nella costruzione ddinternazionale- tma t*-Ì.+

U_g*pterq=4stt" ".dAnalizzando le inla descrizione di udfficoltà dell'ambieociffiffiàmentitffi

Le esperienze naal Servizio Volontariulteriormente il canrcon quanto affermrrappresentazione chc

Unaprimissimaa

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U CfT., ERIC LANDOWK,- GIoRGro Lo FEUDo, a crl:Roma,2OO7,pp.21-M-

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V olontar iato internazionale e r ifle s siv ità

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L esperienza del volontariato internazionrlg_:pp3I"-"-J,St$I.!-i.S-o..t1re.-Un"-qlqn_e_g!"9cruciale dèll'e é- che dona senso e che

sliattaiEnE?i ilié ;ùìo pit, o Àenò iu'iÉb- cbe_qglgnlt*lggsel_t1p_el qual_e.c_isi sente particolarmente attivi. ricettivi.yryffi i"_qreti4F:iiùdÉ;lqerr§_tr1?; j!ò,"*isi,Se.bprodurrgse.U§e.*qttr_Ay_e_f§--o-.-c-gstsUg4§[:*{i^4-g"Lt"?S,L|Proprio questa concatenazionedi particolari sembra essere la causa di un h*i9g[o*"d*tnaf"fga"png*c-hq*t_fa,qg*I9.*{3idiscorsi dei volontari che abbiamo intervistato c9.§:S__9-+S_41_qll.111_o-.g*Ii§_9.-o.ll*{gpi!g

Il volontanato intemazionale come esperienza di mobilità

ad effettuare scelte, a chiarire identità,strumenti di socializzazione e

senso, si colloca come un momentoidentità che vede nel momento

i ii§o affiiitui§éé"ùiià'5iɧ;'ai-6ò#rèrii;'fé[èconsente ygl-ogtsri^o-Éiillp:p.re-t-e"rs"il

anche a se stessola.

La_ nagii4idlg;ili -' "ciùè stonella costruzione della orooriEErssprssel§!u{I"a.lgpm-\nn9r,l?*:9.*gJhjlgi:49*me*g**""111.plgg*3_§3p*e*à$*gempier_e..ÈS_l!_e**q[*

Analizzando le interviste in profondità raccolte si nota come si snodi spessola descrizione di un mondo comune

"g-§-q*gil-q*"**ll1*gtg**qg"llJ*:o$f9.*ls.diffi coltà dett'ambientaÀì-iont.*ò e" daliaiottòiinéttùìra aèfA Èrffil:ià uEiita é aaiqgEbl.t"grenti conseguenti-neila pici"flrÉiitaiù&S:gf.' - É'

Le esperienze narrate in alcuni siti di AssoCiazioni di Volontariato o relativial Servizio Volontario Europeo o al Servizio Civile Internazionale mostranoulteriormente il cara ionale della narrazione, del tutto coerentementecon quanto affermàto da Paul Éicoeur ;éAdnh6-"ì1"-quale "il racconto è unarappresentazione che connette".

Una primissima analisi relativa alla frequenza dei ler4mi appare come di seguito.

la Cfr., ERrc LANDoWSKI, "Unità del senso, pluralità di regimi", in GIANFRANCo MARRoNE - NrcoLA DusI- GIoRGIo Lo FEUDo, a cura di, Narrazione ed, espeienza: intomo a una semiotica della vita quotidiana,Melterni,Roma,2OO7,pp.27-44.

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comesivededattagcloudJ"e*algk".p:g*liliz*-***gps"*qu-eUg**9_qlJgge!_9*"*eru*qlsdlsngt**-za--d-Lvit"a""4.e§.amb.tt-q:d*v,oiffiWIlpercorsonarrativoècomunqueSempreriflessivo:lanarrazioné1ffilàTffisupposto del comprendersi e implica un processo di

"-t"*gr-aglgE*%gpJl,3Algl.=9*c!s attraverso questo percorso cognitivo,Ji,e-4-q pqslg

qrrettamente in relazione conle emozioni e i pensieri.

ciò dal momento che si pone dialla generatività e diviene essa

Parte Terza. Sezione 2. Riflessioni

àIiàt6-rTternazionale amplifica tuttoper sé come uno strumento che awia il soggettostessa il tema della narrazione. Nelle interviste

;iilGTTEBZASezir

Italiani a H(sftoria, caratrdi. una corrrdelle citta r

lJmlgKong: iplmffi tlrtre le cfttà cirnig.-murnità italima,dpcglo. G smo mipimmo- Prima dd qfEEo del rS7, HqglHaGnameridmdqoI rcsto della regirnc!ÉgUi e per lo pur inqricrano Uasf,eritialhpGrsino in epoca pecquE§to promelt@ r

MafusopratEturIasviodellapohicaùcratteristiche rmirfulgrandeCina-harnmilicontassisemlxemaeI"o stesso Deng dclrcrleXiamen)delleprireq'esperimenti dimerclfrscali e a spaziedificdlipeciso di sfruttarne re personale specieliiztrbritannico, si è prest*ivantaggi, anche in Hsarrebbero derivati drilrolo tessili) nel vicino(della Cina È quindianfl Guangdong - cui lirappartiene, pur avenddistingue da qualsiasie che città come Sherdiventate centri di oltr(dove fortissimi sono;

in profondità effettuate em con chiarezza quanto za dtinternazionale a ito a riflèttere e a ritrovare c

i retorica io di redenzione ràVE averso eli esiti itivi dell'intera ienzal5

I-imperatìvò-"觧èm èimarSi in quello dellain cui la narrazione si fonda sostanzialmente sul desiderio di salvare il mondo (masoloquellolontano)ecomunquepiiringenerale*ffiffi.fTè[è-gaffilpJo-Bria-utriJitàl6.

capisco che Ia pace e la non-violenza che sono chiamato a promuovere comeCasco Bianco, si possono tradurre nella testimonianza piir semplice che posso lorotrasmettere: e cioè che è possibile dare un senso alla propria vita, senza perdersinella droga. Penso che questo "educare all'altemativa" attraverso la semplicetestimonianza di modelli positivi, possa essere una delle chiavi possibili per salvarequesti fratelli e indirizzarli verso le vere risposte che da sempre cercano. E chissàche in questo modo la loro saudadenon si possa trasformare in viva speranza per unfuturo migliore, un futuro di vera libertà (CF, 28, M).

'5 Cfr', DAN P. MCADAMS, "The p,sychology of life stories", «Review of general psychology», 5 (2), 2001, p. 100.16 BaRBARA' HrRoN, Desirefor developmènt Whiteness, gender, and thihelping'iàperattià,witirid Laurièr Univ.Press.,2007. dt ArÈSSANDRA Scx{Avo, C


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