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Vox Militiae n2 anno VI

Date post: 22-Feb-2016
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ILTRICOLOREUNGHERESE AFGHANISTAN - Bosnia Erzegovina, 26 aprile 2007 - Il ComandantediEUFOR(ForzeEuropee),ilRearAdmiral HansJochenWitthauer(Marinatedesca),hasancitoin Mostar la chiusura definitiva della task force multinazionale sud est guidata da un Comandante italiano:SilvioBIAGINI. : ricostruitoconil contributoitaliano. Questoarticolocièstatoinviatodall'AmicoLuigi TORRESqualchegiornoprimadilasciarci,a dimostrazionedelsuoattaccamentoaiValoriincui avevasemprecreduto. Siamolietidipubblicarlo.
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Anno VI - N°2 Luglio 2007 GROW’S & PARTNERS s.r.l. Via Visconti di Modrone, 38 - 20122 MILANO E@Mail:[email protected] Spedizione in A.P. - 45% art. -2 comma 20/b L.662/96 DCO/DC Abruzzo Pescara - ROC 9312 L'ORDINE INTERNAZIONALE E L'IMPORTANZA DEL G8 Raffaele SUFFOLETTA Il vertice del G8, svolto quest'anno dal 6 all'8 giugno a Heiligendamm (Germania), ha chiuso i lavori con un accordo tra le parti sui principali problemi che affliggono il nostro pianeta. Clima e inquinamento, i temi di grande interesse chiusi con un compromesso, fortemente voluto dal cancelliere tedesco Angela MERKEL che parla di grande successo. Le emissioni inquinanti a effetto serra dovranno essere ridotte del 50% entro il 2050 Inoltre gli Stati Uniti, unico paese del G8 a non aver firmato il protocollo di KYOTO, si sono detti disposti a impegnarsi attivamente nella lotta contro i cambiamenti climatici. Infine, entro il 2009 dovrà essere definito il dopo-KYOTO sotto l'ombrello dell'ONU. Si tratta di un compromesso che consente di avvicinare le posizioni degli Stati Uniti agli altri Paesi industrializzati sulla riduzione dell'emissione dei gas ad effetto serra. Altro dossier caldo, l'Africa. I leader dei paesi più industrializzati hanno promesso 45 miliardi di euro per la lotta contro l'Aids e altre malattie e hanno confermato l'impegno a raddoppiare la somma destinata agli aiuti allo sviluppo. E al G8 si è parlato anche di DARFUR. Si accentua, infatti, la pressione internazionale sul governo sudanese, affinché accetti l'invio di truppe nella regione occidentale del Sudan. Le divergenze non sono mancate come è il caso del KOSOVO, provincia serba a maggioranza albanese: ma già a partire dalla settimana prossima inizieranno le discussioni per risolvere il problema in quanto il tempo stringe". In generale nessun accordo sottoscritto risolve i problemi in modo definitivo. “E' il massimo che si poteva ottenere” è il commento diAngela MERKEL. Come è ormai consueto non sono mancate le contestazioni dei vari movimentiANTI – G8 che a vario titolo contestano gli incontri. Un atteggiamento che purtroppo non risolve i problemi che i gli stessi movimenti dichiarano di perseguire. Infatti, non esistendo un governo internazionale in grado di dettare leggi e farle rispettare ciascun stato si comporta in modo autonomo, secondo la propria cultura e il proprio tornaconto per la salvaguardia degli interessi vitali della Nazione. In definitiva senza la presenza di meccanismi centralizzati in grado di far rispettare le regole, la Pace e la Concordia si basano solo sulla fiducia reciproca. Dal momento che la fiducia è sempre limitata gli impegni presi rappresentano obiettivi di carattere generale e poco complessi data l'impossibilità di vigilare sugli stessi. Ciò stante la situazione, i tanti vituperati vertici G8 rappresentano l'unico luogo dove è possibile aprire un dialogo per l'approfondimento dei temi politici e per smussare le incomprensioni e le barriere culturali. Affrontarli insieme è l'unico modo per la risoluzione dei problemi nella consapevolezza della interdipendenza tra i vari stati. . LA MEDICINA AL TEMPO DEI FARAONI Giampaolo SOLINI Continua a pagina 2. La medicina era tra le discipline più prestigiose, superiore anche a quella degli scribi. Veniva praticata dai sacerdoti e insegnata in apposite scuole annesse ai templi. Tuttavia in alcuni papiri e ostraka (frammenti di ceramica e scaglie di pietra usati come supporto per scrivere appunti o per schizzare disegni) di epoche diverse, accanto alla professione dei medici, dentisti, oculisti e veterinari troviamo anche la figura dei maghi in quanto essendo per gli egiziani la maggior parte delle malattie dovuta a forze malefiche e ostili, venivano curate anche con la pratica della magia. SLOVENIA PICCOLO-GRANDE STATO Carlo LUCIANI Continua a pagina 3. Varcando il confine tra Italia e Slovenia al passo di FERNETTI e percorrendo l'autostrada Trieste- Lubiana si ha la sensazione di attraversare localita' tipiche dell'Austria o del Friuli. Ampi pascoli, laghi e paesi belli ed ordinati. In effetti la Slovenia non ha ereditato quelle caratteristiche tipiche di altri Paesi che componevano la Federazione dell'ex-Jugoslavia, ma anzi dopo l'indipendenza, nel 1991, ha evidenziato tanto nella politica estera quanto nella struttura sociale la sua vocazione filo occidentale. OPERAZIONI NEI BALCANI BOSNIA ERZEGOVINA DOPO DODICI ANNI GLI ITALIANI LASCIANO MOSTAR IL NUOVO PONTE DI MOSTAR - Bosnia Erzegovina, 26 aprile 2007 - Il Comandante di EUFOR (Forze Europee), il Rear Admiral Hans Jochen Witthauer (Marina tedesca), ha sancito in Mostar la chiusura definitiva della task force multinazionale sud est guidata da un Comandante italiano: Silvio BIAGINI. : ricostruito con il contributo italiano. Servizio a pagina 4. AFGHANISTAN I RINFORZI IN NON CAMBIANO LA NATURA DELLAMISSIONE : Il Ministro della Difesa On.le Arturo PARISI dopo la decisione di inviare nuovi mezzi in Afghanistan ha dichiarato che i rinforzi sono stati “selezionati per rispondere alle esigenze peculiari delle unità” e “non alterano la natura della missione del nostro contingente ISAF né le finalità ultime della nostra presenza”. A pagina 4 i nuovi mezzi inviati. IL GIORNO 16 GIUGNO 2007 IL CI HA LASCIATO. GEN.B. LUIGI TORRES L’Associazione Culturale VOX MILITIAE, addolorata per la perdita dell’Amico esprime le più sentite condoglianze ai familiari. Noi che abbiamo avuto il privilegio di conoscere le sue qualità spirituali faremo del suo ricordo un esempio di vita. IL TRICOLORE UNGHERESE Luigi TORRES La sommossa del 1956, nata a Budapest per iniziativa di qualche centinaio di intellettuali, si incrementò, strada facendo, con l'intervento di almeno mezzo milione di persone che accalcate lungo il perimetro della piazza, davanti al Parlamento, cantavano, protestavano, improvvisavano discorsi urlando ai russi di andarsene. La rivolta, come noto, fu repressa da MOSCA. Durante quei frenetici giorni la folla sventolò il tricolore nazionale: rosso, bianco e verde, dal quale era stato tolto il simbolo del comunismo (falce e martello) introdotto dopo la seconda guerra mondiale. Continua a pagina 2 NATO DAL TRICOLORE ITALIANO Questo articolo ci è stato inviato dall'Amico Luigi TORRES qualche giorno prima di lasciarci, a dimostrazione del suo attaccamento ai Valori in cui aveva sempre creduto. Siamo lieti di pubblicarlo. ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI (ANA) “SEZIONE ABRUZZI” RADUNO SEZIONALE DI PAGANICA Mario MASSIMI Segue a pagina 5. Il giorno 3 giugno 2007 ha avuto luogo l'annuale raduno regionale degli alpini a PAGANICA (frazione di L'Aquila) alla presenza del Presidente del Senato, On. Franco Marini, alpino tra gli alpini per aver svolto il servizio militare nella Brigata alpina “Tridentina”, negli anni 60, con il grado di sottotenente di prima nomina. IMMAGINI DELLA MAFIA Raffaele SUFFOLETTA Segue a pagina 5. Il giorno 24 maggio 2007 nell'austera cornice del palazzo dell'Emiciclo, sede del Consiglio Regionale, nella Sala MICHETTI si è svolto l'incontro con il giornalista e storico dottorAlfio CARUSO sul tema immagini della Mafia. CHIETI, “CITTA' APERTA” E' il tema di un convegno che si è tenuto a Chieti il 20 giugno 2005 presso la Sala Consiliare della Provincia, nel 61° anniversario della Liberazione della città. Dagli atti del convegno è stato realizzato un volume, di pregevole fattura, presentato il giorno 29 maggio 2007 a Chieti. Segue a pagina 5. ACCESSO ALLE PRESTAZIONI CREDITIZIE TRATTENUTE IN BUSTA PAGA A pagina 6 PREMIO RENBRANDT 2006 A JEANETTE MILLNER A pagina 6 LA FINE DEL GIORNALE SU CARTA A pagina 6 Tratta da: Pagine di Difesa.it
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Page 1: Vox Militiae n2 anno VI

Anno VI - N°2 Luglio 2007

GROW’S & PARTNERS s.r.l.Via Visconti di Modrone, 38 - 20122 MILANO

E@Mail:[email protected]

Spedizione in A.P. - 45% art. -2 comma 20/b L.662/96 DCO/DC Abruzzo Pescara - ROC 9312

L'ORDINE INTERNAZIONALE EL'IMPORTANZA DEL G8

Raffaele SUFFOLETTAIl vertice del G8, svolto quest'anno dal 6 all'8 giugno aHeiligendamm (Germania), ha chiuso i lavori con unaccordo tra le parti sui principali problemi che affliggonoil nostro pianeta. Clima e inquinamento, i temi di grandeinteresse chiusi con un compromesso, fortemente volutodal cancelliere tedesco Angela MERKEL che parla digrande successo. Le emissioni inquinanti a effetto serradovranno essere ridotte del 50% entro il 2050 Inoltre gliStati Uniti, unico paese del G8 a non aver firmato ilprotocollo di KYOTO, si sono detti disposti a impegnarsiattivamente nella lotta contro i cambiamenti climatici.Infine, entro il 2009 dovrà essere definito il dopo-KYOTOsotto l'ombrello dell'ONU. Si tratta di un compromesso checonsente di avvicinare le posizioni degli Stati Uniti aglialtri Paesi industrializzati sulla riduzione dell'emissionedei gas ad effetto serra.Altro dossier caldo, l'Africa. I leader dei paesi piùindustrializzati hanno promesso 45 miliardi di euro per lalotta contro l'Aids e altre malattie e hanno confermatol'impegno a raddoppiare la somma destinata agli aiuti allosviluppo. E al G8 si è parlato anche di DARFUR. Siaccentua, infatti, la pressione internazionale sul governosudanese, affinché accetti l'invio di truppe nella regioneoccidentale del Sudan.Le divergenze non sono mancate come è il caso delKOSOVO, provincia serba a maggioranza albanese: magià a partire dalla settimana prossima inizieranno lediscussioni per risolvere il problema in quanto il tempostringe".In generale nessun accordo sottoscritto risolve i problemiin modo definitivo. “E' il massimo che si poteva ottenere” èil commento diAngela MERKEL.Come è ormai consueto non sono mancate le contestazionidei vari movimentiANTI – G8 che a vario titolo contestanogli incontri. Un atteggiamento che purtroppo non risolve iproblemi che i gli stessi movimenti dichiarano diperseguire. Infatti, non esistendo un governointernazionale in grado di dettare leggi e farle rispettareciascun stato si comporta in modo autonomo, secondo lapropria cultura e il proprio tornaconto per la salvaguardiadegli interessi vitali della Nazione. In definitiva senza lapresenza di meccanismi centralizzati in grado di farrispettare le regole, la Pace e la Concordia si basano solosulla fiducia reciproca. Dal momento che la fiducia èsempre limitata gli impegni presi rappresentano obiettividi carattere generale e poco complessi data l'impossibilitàdi vigilare sugli stessi. Ciò stante la situazione, i tantivituperati vertici G8 rappresentano l'unico luogo dove èpossibile aprire un dialogo per l'approfondimento dei temipolitici e per smussare le incomprensioni e le barriereculturali. Affrontarli insieme è l'unico modo per larisoluzione dei problemi nella consapevolezza dellainterdipendenza tra i vari stati.

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LA MEDICINA AL TEMPO DEI FARAONI

Giampaolo SOLINI

Continua a pagina 2.

La medicina era tra le discipline più prestigiose, superioreanche a quella degli scribi. Veniva praticata dai sacerdotie insegnata in apposite scuole annesse ai templi. Tuttaviain alcuni papiri e ostraka (frammenti di ceramica e scagliedi pietra usati come supporto per scrivere appunti o perschizzare disegni) di epoche diverse, accanto allaprofessione dei medici, dentisti, oculisti e veterinaritroviamo anche la figura dei maghi in quanto essendo pergli egiziani la maggior parte delle malattie dovuta a forzemalefiche e ostili, venivano curate anche con la praticadella magia.

SLOVENIAPICCOLO-GRANDE STATO

Carlo LUCIANI

Continua a pagina 3.

Varcando il confine tra Italia e Slovenia al passo diFERNETTI e percorrendo l'autostrada Trieste- Lubiana siha la sensazione di attraversare localita' tipichedell'Austria o del Friuli. Ampi pascoli, laghi e paesi bellied ordinati. In effetti la Slovenia non ha ereditato quellecaratteristiche tipiche di altri Paesi che componevano laFederazione dell'ex-Jugoslavia, ma anzi dopol'indipendenza, nel 1991, ha evidenziato tanto nellapolitica estera quanto nella struttura sociale la suavocazione filo occidentale.

OPERAZIONI NEI BALCANIBOSNIA ERZEGOVINA

DOPO DODICI ANNI GLI ITALIANI LASCIANOMOSTAR

IL NUOVO PONTE DI MOSTAR

- Bosnia Erzegovina, 26 aprile 2007 - IlComandante di EUFOR (Forze Europee), il RearAdmiralHans Jochen Witthauer (Marina tedesca), ha sancito inMostar la chiusura definitiva della task forcemultinazionale sud est guidata da un Comandanteitaliano: Silvio BIAGINI.

: ricostruito con ilcontributo italiano.Servizio a pagina 4.

AFGHANISTAN

I RINFORZI IN NON CAMBIANO LA NATURADELLAMISSIONE :Il Ministro della Difesa On.le Arturo PARISI dopo ladecisione di inviare nuovi mezzi in Afghanistan hadichiarato che i rinforzi sono stati “selezionati perrispondere alle esigenze peculiari delle unità” e “nonalterano la natura della missione del nostro contingenteISAF né le finalità ultime della nostra presenza”.A pagina 4 i nuovi mezzi inviati.

IL GIORNO 16 GIUGNO 2007 IL

CI HA LASCIATO.GEN.B. LUIGI TORRES

L’Associazione Culturale VOX MILITIAE, addolorataper la perdita dell’Amico esprime le più sentitecondoglianze ai familiari.Noi che abbiamo avuto il privilegio di conoscere le suequalità spirituali faremo del suo ricordo un esempio divita.

IL TRICOLORE UNGHERESE

Luigi TORRESLa sommossa del 1956, nata a Budapest per iniziativa diqualche centinaio di intellettuali, si incrementò, stradafacendo, con l'intervento di almeno mezzo milione dipersone che accalcate lungo il perimetro della piazza,davanti al Parlamento, cantavano, protestavano,improvvisavano discorsi urlando ai russi di andarsene. Larivolta, come noto, fu repressa da MOSCA. Durante queifrenetici giorni la folla sventolò il tricolore nazionale:rosso, bianco e verde, dal quale era stato tolto il simbolodel comunismo (falce e martello) introdotto dopo laseconda guerra mondiale.Continua a pagina 2

NATO DAL TRICOLORE ITALIANO

Questo articolo ci è stato inviato dall'Amico LuigiTORRES qualche giorno prima di lasciarci, a

dimostrazione del suo attaccamento ai Valori in cuiaveva sempre creduto.

Siamo lieti di pubblicarlo.

ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI (ANA)“SEZIONE ABRUZZI”

RADUNO SEZIONALE DI PAGANICA

Mario MASSIMI

Segue a pagina 5.

Il giorno 3 giugno 2007 ha avuto luogo l'annuale radunoregionale degli alpini a PAGANICA (frazione diL'Aquila) alla presenza del Presidente del Senato, On.Franco Marini, alpino tra gli alpini per aver svolto ilservizio militare nella Brigata alpina “Tridentina”, neglianni 60, con il grado di sottotenente di prima nomina.

IMMAGINI DELLA MAFIA

Raffaele SUFFOLETTA

Segue a pagina 5.

Il giorno 24 maggio 2007 nell'austera cornice del palazzodell'Emiciclo, sede del Consiglio Regionale, nella SalaMICHETTI si è svolto l'incontro con il giornalista e storicodottorAlfio CARUSO sul tema immagini della Mafia.

CHIETI, “CITTA' APERTA”

E' il tema di un convegno che si è tenuto a Chieti il 20giugno 2005 presso la Sala Consiliare della Provincia, nel61° anniversario della Liberazione della città. Dagli attidel convegno è stato realizzato un volume, di pregevolefattura, presentato il giorno 29 maggio 2007 a Chieti.Segue a pagina 5.

ACCESSO ALLE PRESTAZIONI CREDITIZIETRATTENUTE IN BUSTA PAGAA pagina 6

PREMIO RENBRANDT 2006 A JEANETTEMILLNERA pagina 6

LA FINE DEL GIORNALE SU CARTAA pagina 6

Tratta da: Pagine di Difesa.it

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UGLIOL 2007VMLA MEDICINA AL TEMPO DEI FARAONI

Segue da pagina 1Questi antichi reperti ci informano altresì come venivanotrattate le malattie, descritte in sintomi, cause e terapie. Lepatologie più frequenti erano quelle legate all'ambiente inquanto lungo il Nilo, vi era una concentrazione dimicrorganismi nocivi in grado di infiltrarsi nel corpoumano attraverso il contatto o l'ingestione dell'acqua.Inoltre molto diffuse erano le malattie provocate da vermiparassiti le cui larve si introducevano nell'organismoumano attraverso la pelle e l'apparato digerente causandoanemie, disfunzioni renali ed epatiche. I batteri presentinell'acqua e la sabbia del deserto provocavano malattie agliocchi che talvolta potevano portare anche alla cecità. Diconseguenza le infiammazioni agli occhi, i morsi diserpente, le punture di scorpione e di altri insetti, i traumi ditutti i generi e i disturbi della digestione, insieme ai diversitipi di febbre erano infatti i mali più frequenti.Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la praticadell'imbalsamazione non aiutò molto gli antichi egizi aconoscere accuratamente l'anatomia del corpo umano.Infatti essi non conoscevano la funzione dei reni, dellamilza ed in maniera esatta del cervello. Non avevano poiun concetto abbastanza chiaro della funzione del cuore inquanto, sebbene lo ritenessero giustamente punto diincontro di diversi vasi che trasportavano i vari liquidi delcorpo a partire dal sangue, erroneamente lo consideravanosede dei pensieri, delle emozioni e dei sentimenti quindiresponsabile del carattere di ciascun individuo. In un rotolodi papiro lungo quattro metri e mezzo e risalente al 1600a.C. rinvenuto nel centro “Osiriano” di Abido sonodescritti una cinquantina di casi di lesioni di ossa, da quelledella colonna vertebrale a quelle della scatola cranica. Perogni caso sono descritti i sintomi, viene formulata ladiagnosi e prescritta la relativa cura. I medicamenti eranosoprattutto di origine vegetale cioè estratti di erbe, semi,radici. Venivano consigliati i suffumigi (disinfettanti ascopo inalatorio), i purganti, il clistere. A livello diprofilassi (isolamento dei malati contagiosi, lavaggi conbevande alcoliche e acidi naturali) per curare certemalattie si consigliava anche l'uso di muffe. Ciò, secondovari studiosi, si tratterebbe delle prime testimonianzesull'uso di antibiotici naturali. I testi rinvenuti ci informanoanche sulle cure relative alle vie respiratorie (bronchiti,laringiti) e alla tosse. Per calmare le irritazioni della gola siusavano miele e latte (rimedio previsto ancora oggi). Altreprescrizioni presente sui testi, prevedevano la cura dellemalattie del sistema digestivo, emorragie, tumori,infezioni alle vie urinarie, vermi intestinali, emicranie einfezioni alle gengive. Grazie all'esame delle mummie,sappiamo che gli egiziani antichi si dedicavano anche allacura dei denti. Praticavano delle “impiombature” con unaspecie di cemento minerale e che sapevano legare insieme identi poco stabili con sottili filamenti d'oro.Arrivavano poia perforare le mascelle per il drenaggio di un ascesso. Nelcampo della chirurgia e trapanazione del cranio, i medicidell'antico Egitto sembrano aver avuto conoscenze moltoavanzate rispetto a quelle dei nostri giorni. Nel papirochiamato “papiro Smith “ dal nome del suo scopritore, sielencano contusioni di vertebre, lussazioni delle mascelle,fratture di clavicole, costole, cranio, setto nasale, omero.Segue la diagnosi per ciascuno dei suddetti casi nonché icomportamenti da adottare. Nonostante ciò, gli antichimedici riconoscevano la propria impotenza nei casi piùestremi, infatti non di rado le diagnosi formulateterminavano con la frase “una malattia per la quale non sipuò fare nulla”.

Segue da pagina 1.La bandiera nazionale ungherese era nata nel 1860 comevariante di quella italiana, per volontà di GiuseppeGaribaldi: l'Ungheria, combattè sul nostro suolo,affiancando le nostre forze armate per la realizzazione delnostro e dell'altrui Risorgimento.Un primo reparto militare ungherese in Italia si costituì aVenezia (decreto 23 ottobre 1848), agli ordini del capitanoWINCKLER.Il Reparto neo costituito, denominato dapprima

e poco dopo , con unorganico iniziale di quaranta uomini, nacque in unmomento in cui la Repubblica Veneta, decisa a resisterealle pretese velleitarie dell'Impero Austriaco, sentìimpellente la necessità di accrescere le proprie forzecostituendo, per l'appunto, un reparto composto dadisertori dell'esercito austriaco e da volontari fuggiaschidel disciolto esercito ungherese.Il 29 agosto 1849, Venezia, ormai stremata, si arrese: pereffetto delle trattative di resa, ai militari veneti cheavevano anteriormente prestato servizio austriaco nonvenne estesa l'amnistia. Mentre per quelli della CoorteUngherese fu data facoltà di abbandonare Venezia e iterritori dell'Impero, costretti così a disperdersi in cerca diqualche occupazione. Un nuovo reparto ungherese sicostituì con decreto 17 gennaio 1849, ma venne subitosciolto il 21 maggio successivo, per poi ricomporsi in viadefinitiva, sotto l'esercito Sardo il 10 giugnoraggiungendo una consistenza di cinquemila uomini.Quando, in seguito, Garibaldi deciderà di condurre la suaimpresa in Sicilia per rovesciare la Dinastia Borbonica edunire l'Italia Meridionale al Regno Sabaudo, fra i suoifedelissimi, entrò a far parte il colonnello Stefano TURR.La simpatia per questo valente e coraggioso ufficiale eranata durate la Campagna del 1859, quando era aggregatoal quartier generale dei Cacciatori delle Alpi col compitodi facilitare le diserzioni tra le fila austriache epromuovere gli arruolamenti degli ungheresi.L'intelligenza, l'acume e soprattutto, l'ardimento e ilcarattere cavalleresco dell'ufficiale erano piaciuti aGaribaldi che si prodigò per l'accrescimento del primonucleo, nel giugno 1860, sbarcando sulle spiagge diPARTINICO. Al comando della nuova

- composta di tre ufficiali e quarantottouomini - venne designato il maggiore AdolfoMAGYORODYche trovò alloggiamento nella caserma

in Palermo. La Legione, man mano accresciutain uomini e mezzi, collaborò con le truppe piemontesinella Campagna nel Meridione d'Italia e, in particolare,nella lotta al brigantaggio. Infatti, dal dicembre 1864, suproposta del generale Griffini, la Legione venne trasferitain Abruzzo, frazionata in vari distaccamenti minoridisseminati nei comuni di Lanciano, Vasto, Pizzoferrato,Atessa, Castel di Sangro, Rivisondoli ed altri

LegioneUngherese Coorte Ungherese

LegioneUngherese

S.Giacomo

mantenendo il Comando a Pescara.La Pace di Vienna (3 ottobre 1866) ed il nuovoordinamento politico assunto dall'Ungheria persuasero icomponenti della Legione a far rientro in Patria. Condecreto 23 gennaio 1867 venne sancito lo scioglimentodella Legione che esaurì, di fatto, la sua attività l'1febbraio.Dalla sua nascita, nel lontano 1859 come forza ausiliariainquadrata nell'armata sarda, ,marciò ed operò sventolando la sua bandiera composta daitre colori della bandiera italiana (modello 1797) dispostiorizzontalmente a cominciare dal rosso (in alto), bianco(al centro) e al verde (in basso). Nella parte centrale, alposto del turcasso contenente quattro frecce del primotricolore italiano, figurava lo stemma ungherese. Labenedizione ufficiale del drappo - intessuto a mano daalcune donne siciliane, auspice la marchesaSPEDALETTO - ebbe luogo il 31 ottobre 1860 a Napoli;madrina Teresita Garibaldi la secondogenita quindicennedel grande condottiero (nata nel '45, da Anita Riveira DeSilva, in Mustarda, fattoria di S. Simon). Al centro, suseta rossa, venne ricamato lo stemma d'Ungheria in usonel 1848. Sull'asta di legno vennero applicate 23 bulletted'argento sulle quali furono incisi i nomi dei personaggiillustri che si distinsero per la libertà dei popoli; tra essifiguravano Giuseppe Garibaldi e la madrina, TeresitaGaribaldi. Garibaldi volle dare alla funzione il massimodella solennità. Venne eretto per la circostanza in piazzaReale, oggi piazza Plebiscito, un grande e ricco palcodavanti al tempio di S. Francesco di Paola; dalla parte delpalazzo del comando militare si schierarono i garibaldini,alla parte opposta si disposero, in mezzo agli altri reparti,gli ungheresi, nel centro (dove sorge la fonte dell'acqua delSerino a ricordo dell'inaugurazione) presero posto lo statomaggiore, gli invitati e la musica davanti al grandeemiciclo dalle quarantaquattro colonne. Garibaldi avevaalla sua destra la marchesa Pallavicino, mentre dall'altrolato erano presenti il generale TURR e gli ufficiali del suoseguito. Con voce altissima Garibaldi pronunciò il suodiscorso che, nonostante il brusio della folla presente,arrivò chiaro e forte:

una secondabandiera sarà donata ai fanti

!”. Agli applausi e agli evvivaripetuti da migliaia di voci, seguì il giuramento deilegionari alle bandiere e, quindi, il saluto diringraziamento del generale Turr.

L'originale di quel drappo, è nell'oggi custodito pressol'Armeria Reale di Torino.

la Legione Ungherese

“Ungheresi, in nome dell'Italiariconoscente vi rimetto queste bandiere (

) quale ricompensa delsangue da voi generosi versato per la redenzione d'Italia.Esse seguiranno il vostro costume e vi condurrannosempre alla vittoria. L'indipendenza e la libertà d'Italia èstrettamente legata alla indipendenza e alla libertàd'Ungheria. Viva l'Ungheria

Superficie: 93.030 Km²Abitanti: 10.096.000 (1/1/2005)Densità: 109 ab/Km²Forma di governo: RepubblicaparlamentareCapitale: Budapest (1.695.000 ab.,2.100.000 aggl. urbano)Altre città: Debrecen 205.900 ab.,Miskolc 180.300 ab., Seghedino162.900 ab., Pécs 158.900 ab.Gruppi etnici: Magiari 93%, Rom 2%,Tedeschi 0,5%, altri 4,5%Paesi confinanti: Slovacchia a NORD,Austria e Slovenia ad OVEST, Croazia,Serbia e Montenegro a SUD, Romania

IL TRICOLORE UNGHERESE

UNGHERIA - SCHEDA PAESE

e Ucraina ad ESTMonti principali: Kékes 1015 mFiumi principali: Tibisco 579 Km (trattoungherese, totale 966 Km), Danubio420 Km (tratto ungherese, totale 2858Km)Laghi principali: Balaton 592 Km²Isole principali: Csepel (sul Danubio)257 Km²Clima: ContinentaleLingua: UnghereseReligione: Cattolica 54,5%, Protestante19,5%, altro 26%Moneta: Fiorino (Forint) ungherese

Page 3: Vox Militiae n2 anno VI

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VMUGLIOL 2007

SLOVENIA, PICCOLO GRANDE STATOSegue da pagina 1.Dopo i referendum interni la Slovenia è entrataformalmente nella NATO il 29 marzo 2004 e dal 1 maggio2004 fa parte dell' Unione Europea. Questo piccolo Stato,appena due milioni di abitanti e grande come la Toscana, sista ora impegnando per le prossime scadenze: ingresso nelgruppo Shengen previsto per ottobre 2007; presidenzadell'UE nel primo semestre 2008, inoltre dal 1 gennaio2007 e' entrato nella zona dell'euro, primo fra i dieci nuovimembri dell'UE.

La Slovenia beneficia di un quadro socio politico stabile ecoeso che si distingue in particolare dalle realta' degli Statidell'area balcanica. La stabilità deriva da una popolazioneridotta e relativamente omogenea (90% sloveni, 94%cattolici) e da un reddito pro capite piuttosto elevato.Alle elezioni del 3 ottobre 2004 ha vinto di stretta misura laCoalizione Slovenia, di centro destra, guidata dal Partitodemocratico sloveno (Sds), il cui leader e' Janez Jansa. Lacoalizione ha ottenuto il 38 per cento di voti contro il 37per cento degli alleati di centro sinistra. Presentando ilprogramma governativo, gia' definito precedentemente daun »contratto della coalizione« il premier Jansa hasottolineato che il piu' importante obiettivo del suogoverno sara' l'adempimento dei criteri europei perl'adozione dell'euro e l'assicurazione di un efficiente usodei fondi UE.Il governo non ha difficoltà nell'imporre la sua lineapolitica, infatti i presidenti di sei formazioni politicheparlamentari della Slovenia, hanno firmato il 18 aprile2006 un accordo sulla "partnership per lo sviluppo". Sitratta di una sorta di "patto di non aggressione" tra Governoe opposizione nel corso della realizzazione delle riformepianificate necessarie al processo di gradualeliberalizzazione dell'economia che si colloca fra leesperienze di maggiore successo nell'ambito delle“economie in transizione”. La crescita è rimasta elevataanche nel 2006. Il controllo dell'inflazione è stato favoritoda politiche fiscali relativamente oculate nonché da unapolitica monetaria che si è mossa con prudenza gestendouna fluttuazione controllata del tasso di cambio. L'UnioneEuropea costituisce il principale mercato di interscambiodella Slovenia, essendo l'area di destinazione di oltre il60% delle esportazioni del paese e di provenienza di pocomeno del 70% delle importazioni. L'Italia si confermacome il secondo partner commerciale del Paese dopo laGermania.

Gli sforzi di politica estera slovena sono stati all'esterovalutati principalmente come attendibili ed utili ed ilmerito di ciò va anche alla “tenacia” della diplomaziaslovena che ha superato diversi ostacoli dovuti ad unaesperienza relativamente breve, sedici anni, al numeroesiguo delle rappresentanze e dei diplomatici, allacomplessità della situazione internazionale ed alladifficoltà dei compiti connessi alla membership dellaSlovenia nell'UE, nella NATO. La Slovenia ha ancheinstaurato degli ottimi rapporti con i più importanti attoriinternazionali politici ed economici, dagli Stati Uniti allaFederazione russa fino alla regione caspio-caucasica ed aipaesi arabi. Rimangono aperte alcune diatribe con la vicinaCroazia, ereditate dall'appartenenza comune allaFederazione jugoslava. In realtà le problematicheinnescate con il contenzioso in atto tra la Slovenia e laCroazia sono tornate d'attualità in questi anni, anche se ineffetti non sono state adottate da nessuna delle due partidecisioni tali da incrinare il difficile equilibrio in atto tra lerepubbliche della ex Jugoslavia. Il contenzioso ha avutoorigine al termine del processo di separazione eindipendenza da Belgrado: 1991 per la Slovenia e per laCroazia dopo la guerra, quando nel 1998 è stata infine ingrado di controllare il proprio territorio interamente. Oltrea diverse altre questioni di minore importanza, il problemaprincipale di disputa e' la definizione dei confini marittimie terrestri tra i due Paesi, in particolare la divisione delGolfo di Pirano e' motivo di forti contrasti.La tensione tra Lubiana e Zagabria ha subito unaprogressiva escalation, fino ad assumere i contorni di unavero e proprio conflitto diplomatico, alla fine del 2003,quando, nella imminenza delle elezioni politiche inCroazia, il governo dell'ex primo ministro Ivica Racan ha

LAPOLITICAINTERNA

LAPOLITICAESTERA

dichiarato la istituzione di una zona ecologica ed ittica nelMarAdriatico, una sorta di cintura economica sui generis,considerata dalla Slovenia come una seria minaccia allerelazioni di vicinato.Peraltro il Premier sloveno JANSA ha ultimamentesmorzato i toni dichiarando che “la collaborazioneeconomica e su altri piani procede normalmente” e che trai due Stati ci sono molti più punti di contatto che didisaccordo.

L'esercito sloveno e' una bella realta': piccolo nei numerima concreto nelle realizzazioni. La forza e' di circa 14000soldati di cui 8000 effettivi ed il resto appartenenti allariserva. Il primo dato che colpisce durante i vari briefing e'l'elevata partecipazione (in percentuale) di soldati sloveniin Operazioni “per il controllo delle crisi”, l'esercitoimpiega l'10% dei propri effettivi fuori area. Il governosloveno sta' adottando una politica tendente adincrementare la »visibi l i ta« nel le maggior iOrganizzazioni internazionali rafforzando lapartecipazione alle operazioni di pace nei vari teatrioperativi Il maggiore impegno attualmente e' in Kosovocon l'impiego di un intero battaglione e vari supportilogistici.Altro dato interessante e' l'intensa collaborazionein atto con le Forze Armate italiane; reparti slovenioperano nell'ambito di contingenti a comando italiano inLibano ed Afghanistan. Altra Unita'composta da repartiitaliani, sloveni ed anche ungheresi e' la MultinationalLand Force, sotto comando italiano (il Comandante dellaBrigata Julia e' anche Comandante della MLF) e che entroil 2007 diverra' un Battle Group (livello Brigata) a“disposizione” della Unione Europea.Attualmente il budget per la difesa e' al 1,7% del PIL maentro il 2008 dovrebbe essere innalzato al 2% al fine diraggiungere entro il 2010 gli obiettivi posti dalla NATO.Il piano della difesa a medio e a lungo termine prevede lariduzione dei costi per il personale (al 50%), i costioperativi e di manutenzione (al 27%) e un aumento dellespese per gli investimenti (al 23%). La struttura per lostanziamento delle spese della difesa dopo il 2010 sara'ripartita nelle percentuali del 50:30:30 rispettivamenteper le spese per il personale, spese operative e spese per gliinvestimenti.Attualmente sono in corso acquisizione di vari materiali,armi e mezzi di nuova generazione che porterannol'esercito sloveno ad uno standard NATO.

Prima di lasciare il territorio sloveno e' d'obbligo unabreve visita a Caporetto (Kobarid), localita' della Sloveniache evoca ricordi di cruenti scontri . Il prossimo ottobrericorre il 90 anniversario della battaglia di Caporetto,indubbiamente una pagina amara per l'esercito italiano,ma non fu solo disfatta, ritirata, abbandono di mezzi maanche resistenza, atti di eroismo che ci pongono l'obbligodi ricordare con deferenza quelle giornate.Pagine di libri, di autobiografie di relazioni storiche sonostate dedicate a quegli eventi, ed ormai i fatti salientioccorsi tra il 24 e 26 ottobre 1917 sono ben noti.Mancanza di ordini , di controllo, di decisione da parte dialcuni comandanti, ecco alcuni degli elementi che hannodeterminato la sconfitta.Anche stanchezza tra le unita' schierate da mesi tra quellescoscese montagne del Mrzli, Monte Nero, Monte Rossoecc.. Ma come detto anche coraggio ed eroismocaratterizzarono alcune azioni dei reparti italiani schieratinella valle di Tolmino ed e' bene ricordare che fu anche il“fatto storico” che determino' il “riscatto morale”dell'Italia e quindi penso che la “storia” particolarmentecritica di quella battaglia debba essere “riscritta” nelle sueconclusioni, dopo un anno l'Italia vinceva con pieno edindiscusso merito.A Caporetto e' possibile visitare un interessante museo apoca distanza dal Sacrario che raccoglie le spoglie deicaduti. In una delle sale del museo e' possibile vedere lafoto di lancia gas di un reparto tedesco, fu proprio il gasuno degli elementi che determino' la sconfitta.Quest'anno, come detto ricorre il novantesimoanniversario della battaglia e pertanto sono previsteconferenze ed una solenne cerimonia il 20 ottobre 2007con la partecipazione diAutorita' italiane e slovene.

L'ESERCITO

LASTORIA

CRONOLOGIA(Fonte: Dizionario Enciclopedico Geografico-Corriere della Sera)

La Slovenia fu parte dell'Impero Austroungarico fino al1918. Fu la prima repubblica a staccarsi dalla FederazioneIugoslava.

-1918 la Slovenia entra nel Regno di Iugoslavia;

-1949 Tito rompe con Mosca;

-1989 il Parlamento conferma il diritto di recessione.Annuncia elezioni multipartitiche;

-1990 rivendicato il controllo dell'Esercito. Il referendumapprova la secessione;

-1991 dichiarazione d' indipendenza. Attaccodell'Esercito federale iugoslavo. Cessate il fuocomediato dall' ONU.

-1992 l' UE riconosce la Slovenia. Elezionimultipartitiche. MILAN KUCAN elettopresidente;

-1995 Membro dell' FMI e dell' IBRD;

-1997 KUCAN rieletto.

SCHEDA PAESE

La ècomposta da tre bandeorizzontali uguali, dicolore: bianco (in alto),blu e rosso. Nella partesuperiore sinistra (latodell'asta), centrato tra labanda blu e quella bianca,è presente lo stemma nazionale. Lo stemma nazionale èuno scudo con disegnato il profilo del monte , lavetta più alta della , in bianco su sfondo blu; sottodi esso ci sono due linee ondulate blu, che rappresentano il

e i fiumi sloveni, mentre al di sopra sitrovano tre stelle dorate a sei punte, disposte a triangoloinverso, che sono prese dallo stemma dei Conti di (in

), l'importante casa dinastica deltardo e inizio .

bandiera Slovena

TriglavSlovenia

Mare Adriatico

Celjesloveno

XIV XV secoloCeljski grofje

Superficie:Abitanti:Densità:F o r m a d i g o v e r n o :

Capitale:Altre città:

Gruppi etnici

Paesi confinanti:

Fiumi principali:

Laghi principali:Clima:Lingua:Religione:

Moneta:

20.273 Km²;1.999.000 (30/9/2004);99 ab/Km².

R e p u b b l i c aparlamentare;

Lubiana (258.900 ab.);Maribor 93.800 ab., Celje 37.800

ab., Kranj 35.600 ab.;: Sloveni 83%, Serbi 2%, Croati

2%, Bosniaci 1%, altri 12%;Italia a OVEST, Austria a

NORD, Ungheria ad EST, Croazia a SUD ed ESTMonti principali: Triglav (Monte Tricorno) 2864m;

Sava 221 Km (trattosloveno, totale 947 Km), Drava 142 Km (trattosloveno, totale 707 Km);

Cerknisko jezero 24 Km²;Continentale – mediterraneo.Sloveno (ufficiale), Serbo-Croato;

Cattolica 58%, Non religiosi/Atei10%, Musulmana 2,5%, Ortodossa 2,5%,altro 27%;

Euro(dal 1° Gennaio2007 ha sostituitoil tallero).

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UGLIOL 2007VM

DOPO DODICI ANNI GLI ITALIANILASCIANO MOSTAR

MOSTAR (BOSNIA-ERZEGOVINA), 26 aprile - “Ilconsiglio europeo ha deciso la chiusura della componentemultinazionale in seguito al miglioramento dellasituazione relativa alla sicurezza in Bosnia-Erzegovina,riconfigurando l'impegno delle forze militari all'internodella nazione. La task force multinazionale sud-est, meglionota come task force 'SALAMANDRA' guidata da uncomandante italiano (generale di brigata Silvio Bigini), hacompletato con successo la sua missione e ha trasferito inmodo efficace i suoi ultimi compiti operativi ad una nuovastruttura di EUFOR accentrata a SARAJEVO. Tale nuovaunità sarà velocemente impiegabile su tutto il territorio eavrà diversi team operativi (Lot) che sarannoquotidianamente in contatto con la popolazione.La fine della Task Force è stata sancita il 26 aprile 2007,alle ore 11,30 dal contrammiraglio HANS JOCHENWITTHAUER (Marina tedesca) comandante diEUROFOR.

MOSTAR è nota per il suo secolare ponte dal quale prendeil nome, "Stari Most" (Vecchio Ponte), da cui Mostariguardiani del ponte. Il Ponte Vecchio di Mostar, (la"Firenze dell'Impero ottomano"), era stato costruito nel1566, durante la dominazione Ottomana dall'architettoturco HAJRUDDIN, che l'aveva disegnato leggermenteasimmetrico per sfruttare l'appoggio naturale della roccia.I lavori per la sua costruzione durarono ben 10 anni.All'epoca Mostar era conosciuta come una città tollerantee aperta alle diverse culture. Il ponte in pietra, sospesoelegantemente sul fiume NERETVA, univa così le spondedella città di Mostar ed era una sorta di simbolo di questatolleranza e apertura culturale.Il comando croato decise e realizzò l' abbattimento delponte di Mostar il 9 novembre 1993, durante la guerracivile: in poche ore una testimonianza del passato, uncapolavoro della tecnica costruttiva antica ed un elemento

di identità regionale venne irrimediabilmente cancellato.Il 23 luglio 2004, dopo nove anni di lavoro, è statoinaugurato il nuovo ponte completamente ricostruito,frutto della solidarietà di diversi paesi europei tra cuil'Italia, dell'impegno di realtà quali l'UNESCO e il WorldMonument Fund e, naturalmente, dell'iniziativa delgoverno bosniaco. Il lavoro minuzioso di una equipe dispecialisti e artigiani ha permesso di modellare i blocchi dipietra utilizzati per il nuovo ponte (1088 come quelli delponte distrutto), in modo che ognuno riproducessefedelmente il corrispondente elemento originale perduto(ogni pietra riporta il nome della persona che l'haplasmata).Alcuni blocchi recuperati dalle acque del fiumesono stati a loro volta inseriti nella struttura: vecchie enuove pietre hanno in comune il luogo d'origine, unaminiera nel villaggio di Ortijes.

IL PONTE DI MOSTAR: SIMBOLO DELLA CITTA'

IL VECCHIO PONTE IL NUOVO PONTE

BOSNIA ERZEGOVINA

RINFORZI IN AFGHANISTAN

A 129 MANGUSTA

CARATTERISTICHE E PRESTAZIONI PRINCIPALI

ELICOTTERO DA ESPLORAZIONE E SCORTA (EES)

"Permetteranno di scortare gli elicotteri datrasporto già presenti in teatro e di esplorare ilterreno nel quale operano le nostre pattuglie aterra”

·Peso base: 1.850 kg. ;·Peso max decollo: 4.600 kg.;·Equipaggio: 2 uomini (pilota e copilota/tiratore);·Bimotore: 2 turbine tipo ROLLS ROYCE GEM 1004;·Rotore principale Pentapala ;·Velocità massima: 289 km/h;·Autonomia: 2h 50' (660 km.);·Armamento: missili c/c TOW, missili a/a STINGER,

razzi da 70 e 81 mm, mitragliatrice 12,7 mm.HPM. 50.

DARDO

CARATTERISTICHE E PRESTAZIONI PRINCIPALI

VEICOLO CORAZZATO DA COMBATTIMENTOPER LA FANTERIA

"Permetteranno di muoversi con adeguataprotezione anche fuori strada e sui percorsi piùimpervi.

·Peso: 24 t circa;·Equipaggio: 1+2 elementi in torretta + 6

elementi equipaggiati nel vano squadra difanteria;

·Armamento: cannone da 25 mm. con MG 7,62coassiale, lancianebbiogeni;

·Sistema di tiro: torretta servostabilizzata;·Protezione: balistica, NBC, sistema allarme

Laser;·Motore: turbodiesel da 520 HP (382,2 kW);·Velocità max: 70 Km/h;Autonomia: 500 km.·

LINCE

CARATTERISTICHE E PRESTAZIONI PRINCIPALI

VEICOLO TATTICO LEGGERO MULTIRUOLO

"Aumenteranno la sicurezza delle nostrepattuglie in movimento sulle rotabili".

·Equipaggio: 4 uomini + pilota;·Peso: 6,5 t;·Massa Rimorchiabile: 4200 kg;·Dimensioni:

- Lunghezza: 4,8 m;- Larghezza: 2 m;- Altezza: 2 m;

·Motore: diesel common rail da 140 kw;·Velocità max: 130 km/h;·Autonomia: 500 km;·Temperatura d'esercizio: da -32 °C a +49 °C.

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UGLIOL 2007 VM

Segue da pagina 1.Il dottor CARUSO era presente in L'Aquila per una serie dilezioni in collaborazione con l'Università di L'Aquila -Facoltà di Scienze della Formazione. Approfittando diquesta eccezionale presenza nella città di L'Aquila il Prof.Umberto DANTE, presidente dell'IstitutoAbruzzese per laStoria della Resistenza e dell'Italia Contemporanea, haorganizzato la conferenza in titolo cui ha aderito anchel'Associazione Culturale VOX MILITIAE per laconoscenza personale con il dottor CARUSO, autore dinumerosi libri testimonianza sulle vicissitudini dei nostrimilitari dopo l'8 settembre 1943, che aveva partecipato alconvegno svolto a Sulmona nel 2003 sul tema “8 settembre1943 – 8 settembre 2003, sessant'anni dopo”.Il dottor CARUSO ha illustrato la “storia criminale di CosaNostra” compresa tra l'assassinio di Salvatore GIULIANOe la cattura di Totò RIINA racchiusa in un suo libro “DaCosa Nasce Cosa” edito dalla Longanesi & C. edizione2004. Ripercorrendo così le vicende emblematiche di tanticrimini, ricostruiti consultando libri, verbali diinterrogatori, atti processuali, relazioni delle CommissioniAntimafia, ed una miriadi di altri atti ufficiali, il dottorCARUSO, siciliano di origine, “svela la storia diun'associazione segreta che non ha mai avuto né codici néuomini d'onore, ma ha sempre e soltanto inseguitol'arricchimento smodato dei suoi affiliati. Mai nessunaffiliato si è pentito, se non per calcolo od opportunità.Quel che più colpisce nell'avvincente relazione è che lamafia non è solo un'organizzazione a delinquere, essa èparte integrante di un sistema di vita italiana. La mafia nonè mai stata sconfitta, nei momenti di difficoltà è sempreriuscita ad occultarsi in attesa di tempi migliori. Ci sonostati periodi di assenza di crimini, ma al momentoopportuno si è sempre rifatta viva.“L'Italia da centocinquant'anni preferisce accordarsi con lamafia piuttosto che combatterla. Il popolo siciliano,nonostante il mare di lacrime versate, accampa l'imperiturascusa che la mafia fa comodo a tanti. Cambierà qualcosa oda Cosa continuerà sempre a nascere Cosa?”.Sono queste le emblematiche parole a tergo della copertina

del libro.Il dottor Alfio Caruso è un giornalista ed i suoi libri sonocronaca documentata; fedele alla sua origine di giornalistaracconta gli avvenimenti attraverso le testimonianze deiprotagonisti. Alla sua professionalità ha saputoaggiungere le doti di romanziere ed i suoi libri si leggonotutto d’un fiato.Nato in Sicilia non poteva non essere attento al fenomenomafioso.

CHIETI, “CITTA' APERTA”

Segue da pagina 1.

L'iniziativa si inserisce in un più ampio progetto culturaledella Cassa Di Risparmio della Provincia di Chietiaffidato per la realizzazione al Gen. Corinto ZOCCHI. Ilvolume rievoca gli avvenimenti, illustrati nella relazionedel Gen. ZOCCHI, che portarono alla dichiarazione diChieti “CITTA'APERTA”.A Chieti, nell'ottobre del 1943, erano affluiti gli abitantidei comuni compresi tra il fiume Sangro e il fiumePescara, sfollati dalle loro abitazioni dai tedeschi. Lacittà, all'epoca di poco più di 40.000 abitanti, ne raggiunseimprovvisamente 100.000, con punte di 140.000. Neldicembre del 1943 a seguito delle nuove disposizioni delComando tedesco che impongono agli sfollati provenientida altre province di abbandonare la città per recarsi alnord, nel timore che il provvedimento venga esteso a tuttala città, inizia l'opera dell'arcivescovo di ChietiMonsignor VENTURI, divenuto punto di riferimento pertutta la città, che intavola trattative con i tedeschi da unaparte e gli alleati dall'altra tese alla salvezza della città chevenne considerata di fatto città aperta, nonostante ilprovvedimento ufficiale non fosse stato perfezionato sulpiano formale. I bombardamenti nella città furono perciòlimitati e provocarono danni tutto sommato contenuti.Il 9 giugno del 1944, verso le ore 18, una pattuglia dellaDivisione “Nembo”, del Corpo Italiano di Liberazioneentra in città attraverso la via, denominata, della“Liberazione”.

Segue da pagina 1.

La sfilata, iniziata alle ore 10,00, ha visto la partecipazionedi oltre tremila associati e si è svolta, come sempre, inmaniera impeccabile. Insieme agli alpini hanno sfilato 5muli, animali che hanno condiviso da sempre le fatichedegli alpini, del “Reparto Salmerie” della Sezione diVittorio Veneto salvati dal macello dopo la dismissionedall'Esercito Italiano. Al termine della sfilata, dopo leallocuzioni di rito, la manifestazione è proseguita con lacelebrazione della Santa Messa nei giardini della villacomunale di Paganica. La manifestazione ha avuto terminecon il rancio alpino.L'ANA - Sezione Abruzzi si articola in ben 181 gruppi,

disseminati in tutta la Regione, e può vantare oltre 11.000iscritti. Si tratta, come è noto, di “giovanotti” che hannoprestato servizio militare, di Leva o di professione, nelletruppe alpine. Proibito dire “ex” alpini, in quanto siritengono permanentemente in servizio, ancorché intutt'altra forma.A livello nazionale l'ANA conta oltre 80 sezioni per untotale di circa 400.000 iscritti. Esistono, inoltre, circa 40

sezioni all'estero (Australia, Argentina, Brasile, StatiUniti, ecc.) con oltre 4.000 soci. Si tratta dei nostriconnazionali emigrati all'estero dopo il servizio militare diLeva. Infine, sempre in Italia, è stata costituitaun’organizzazione di protezione civile, articolata incomplessi autosufficienti ed autonomi a livello regionale(centro – sud) e/o Provinciale (nord) in grado diintervenire rapidamente al verificarsi di calamità naturalianche fuori del territorio nazionale. La prima verastruttura di protezione civile è nata nel periodo post-terremoto del Friuli (1976) ove gli alpini si distinsero percapacità organizzative e lavori di elevato livello tecnico equantitativo.I Reparti alpini, nati come specialità il 15 ottobre 1872, sisono sempre distinti per atti di eroismo e spirito diabnegazione in tutti i Teatri Operativi dove sono statiimpiegati sia in guerra sia nelle attuali Operazioni militaridi supporto alla pace. La ristrutturazione dell'Esercito hacolpito anche gli alpini e, attualmente, sono rimasteoperative solo due Brigate: la “Julia” e la “Taurinense”,oltre al 4° reggimento alpini paracadutisti, specialità nellaspecialità.

ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI (ANA) “SEZIONE ABRUZZI”RADUNO SEZIONALE DI PAGANICA

IMMAGINI DELLA MAFIA

Page 6: Vox Militiae n2 anno VI

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La partecipazione è aperta a tutti i soci che vogliono far sentirela loro voce. Gli articoli investono la diretta responsabilità degliautori e ne rispecchiano le idee personali, inoltre, devono essereesenti da vincoli editoriali. Di quanto scritto da altri o di quantiriportato da organi di informazione occorre citare la fonte. LaRedazione si riserva di sintetizzare gli scritti in relazione allaspazio disponibile; i testi non pubblicati non verranno restituiti.

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Carlo Luciani, Giampaolo Solini, Mario Massimi,Luigi Torres

Autorizzazione Tribunale di L’AquilaN.480 del 21.11.2001

Tel. 320.1108036

Stampato il 27 luglio 2007 - Spedito il 30 luglio 2007

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UGLIOL 2007VM

ACCESSO ALLE PRESTAZIONI CREDITIZIE AGEVOLATE INPDAPRITENUTA D'AUTORITA' IN BUSTA PAGASE NON DIVERSAMENTO DICHIARATO

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 83 del 10.04.2007, è stato pubblicato il Decreto del Ministero dell'Economia e della Finanza n. 45del 7.03.2007, con il quale è stato adottato il “Regolamento di attuazione dell'articolo unico, comma 347 della legge 23dicembre 2005, n.266, in materia di accesso alle prestazioni creditizie agevolate erogate dell'INPDAP”.In attuazione del suddetto regolamento:- i pensionati già dipendenti pubblici che fruiscono di trattamento a carico delle gestionipensionistiche dell'INPDAP;- i dipendenti o pensionati di enti e amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo

2001, n. 165, iscritti ai fini pensionistici presso enti o gestioni previdenziali diverse dall'INPDAP,e verranno iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali previste dall'art.1 comma 245

della L. n.662/96 (legge finanziaria 1997).Quanto sopra determina:- per i dipendenti in servizio una ritenuta mensile pari al 0,35% della retribuzione contributiva determinata ai sensi dell'art. 2,

commi 9 e 10 della l. 335/95;- per i pensionati una ritenuta mensile pari allo 0,15% dell'ammontare lordo della pensione.Sono esclusi dal versamento del contributo i titolari di pensione fino a€600 lorde mensili.

NOTA:Per amministrazioni pubbliche si intendono tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogniordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, leProvince, i Comuni, le Comunita' montane, e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomicase popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici noneconomici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, l'Agenziaper la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) e leAgenzie di cui al decreto legislativo 30 luglio1999, n. 300.Comma 2 dell'art. 1 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (Norme generali sull'ordinamento del lavoro alledipendenze delle amministrazioni pubbliche), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 9 maggio 2001, n. 106, S.O..

DI DIRITTO

IL PREDETTO REGOLAMENTO ENTRERA' IN VIGORE DAL MESE SUCCESSIVO ALLA SCADENZA DI 6 MESIDALLA DATA DI PUBBLICAZIONE SULLA GAZZETTA UFFICIALE (10 OTTOBRE 2007). OVVERO LERITENUTE OPERERANNO D'AUTORITA' (SILENZIO - ASSENSO) A DECORRERE DAL MESE DI NOVEMBRE2007 QUALORAGLI INTERESSATI, ENTRO QUESTO TERMINE, NON COMUNICHINO ALL'INPDAP LALOROVOLONTA' CONTRARIA.

SCHEMA DI DOMANDA PER COLOROCHE NON SONO INTERESSATI

ALL'ISCRIZIONE ALLE PRESTAZIONICREDITIZIE

RACCOMANDATA R.R.

ALLA:Direzione Provinciale INPDAPVia___________________N.____CAP_________Citta__________

Decreto Ministeriale n. 45 in data 07marzo 2007. Recesso alle prestazioni creditizie.

Il sottoscritto ………………………………. nato a……………………. il …………… Cod. Fisc. n.…………………………….., residente in ……………via ………………………n. ……….. titolare deltrattamento pensionist ico iscr iz ione n.……………………, avvalendosi della facoltàconcessagli dal 2° comma art. 2 del DecretoMinisteriale in oggetto

di recedere dall'iscrizione all'accesso delleprestazioni creditizie e, pertanto, non intendeessere sottoposto alla trattenuta prevista daldecreto stesso.

Data e Località,IN FEDE

OGGETTO:

DICHIARA

NOTA: Per i dipendenti in servizio la domandadovrà essere inoltrata al datore di lavoro.

Sabato 16 dicembre 2006 il premio “REIMBRANDT2006” è stato consegnato al MAESTRO JEANETTEMILNER DI PICENZE (AQ), quale personalitàcontemporanea nel mondo dell'arte, della scienza e dellacultura, nel 400° anniversario della nascita del grandepittore olandese, con la seguente motivazione: PER AVERCONTRIBUITO, CON LA PROPRIA OPERAPROFESSIONALE, A SCRIVERE UN'ALTRA PAGINADEL GRANDE LIBRO DELLA STORIA DELLACULTURA ITALIANA. L'organizzazione dellacerimonia, svoltasi presso il “Grand Hotel Tiziano diLecce”, è stata curata dall' “Associazione Culturale ItaliainArte” di Brindisi.Della signora JEANETTE ci siamo occupati nel n° 9 delnostro giornale (giugno 2004) in occasione della II^ mostradi pittura “Abruzzo in fiore” svolta a L'Aquila dal 1 al 10aprile 2004. Dell'arte della Signora Jeanette, nata inAustralia e residente a L'Aquila da oltre trent'anni dove hamaturato i suoi studi artistici”, ci aveva colpito lasensibilità per il colore espresso nei suoi quadri.

Non è solo una metafora dire che una buona fetta dellanostra vita si sta trasferendo in Rete. Poco tempo fal'editore del New York Times, Arthur Sulzberger Jr., hadetto che il suo giornale entro 5 anni andrà completamentesu Internet scomparendo nella sua versione cartacea. Oraanche la mitica rivista Life, simbolo del giornalismofotografico, sospenderà la pubblicazione e sopravvivràsolo sul web. Si tratta di due casi clamorosi, ma in realtàsiamo di fronte a una tendenza generalizzata che cerca difar fronte al fatto che i lettori non comprano più carta, macercano notizie e immagini sulla Rete. Niente più dunquefogli che si stropicciano, giornali che si spaginano, cartache si straccia, ma silenziosi bit, che arrivano senza farrumore. E la cosa non vale solo per chi pubblica immaginicome nel caso di Life, di YouTube o del nostro

LiberoVideo, ma sta riguardando potentemente anche lacomunicazione scritta. E mentre Internet cresce, ilvenduto dei giornali cartacei diminuisce ovunque, e dovenon diminuisce è per effetto degli allegati. Insomma, lacarta stampata sopravvive con il respiratore artificiale,mentre la Rete ne sta provocando l'eutanasia. È uncambiamento paragonabile all'introduzione della ruota oall'invenzione della stampa, uno di quegli affascinanti casidi cambio di paradigma dovuti all'introduzione di unanuova tecnologia che stravolge vecchie abitudini e rendeobsolete certe professionalità. È il ciclo della nostra vitaculturale: prima ci sono i dinosauri (età della pergamena),poi arrivano gli ominidi (età della carta), infine l'homosapiens (età dei bit).

SIGNIFICATIVO RICONOSCIMENTOAL MAESTROJEANETTE MILNER

Life è morto... la tomba è sul Web(Notizie dal WEB)


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