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Date post: 25-Jun-2020
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LICEO GINNASIO DI STATO “FRANCESCO SCADUTOCineforum-Rassegna scolastica di film e corti d’autore: materiali per l’approfondimento e il dibattito a.s.2017/18 10 .2.2018 Film-documentario “I siciliani “di Francesco Lama, Italia 2016 I MILLE VOLTI DELLA SICILIA NEL DOCUMENTARIO DI FRANCESCO LAMA "I SICILIANI" È UN AFFRESCO DELL’ISOLA E DEL SUO POPOLO, DOVE BELLEZZA E CONTRADDIZIONI CONVIVONO DA SECOLI Andata & Ritorno di Liliana Rosano Il regista Francesco Lama 17 Mag 2017 Il documentario, in cui sono stati coinvolti Maria Grazia Cucinotta, Leo Gullotta, Tony Sperandeo, Pietrangelo Buttafuoco e
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Page 1:  · Web viewDi scoglio ma mite. Un siciliano che ama alla follia la propria terra e che non riesce mai a staccarsi. Lo dimostra la mia vita professionale e privata. Nel primo caso,

LICEO GINNASIO DI STATO “FRANCESCO SCADUTO”

Cineforum-Rassegna scolastica di film e corti d’autore: materiali per l’approfondimento e il dibattito

a.s.2017/18 10 .2.2018 Film-documentario “I siciliani “di Francesco Lama, Italia 2016

I MILLE VOLTI DELLA SICILIA NEL DOCUMENTARIO DI FRANCESCO LAMA

"I SICILIANI" È UN AFFRESCO DELL’ISOLA E DEL SUO POPOLO, DOVE BELLEZZA E CONTRADDIZIONI CONVIVONO DA SECOLI

Andata & Ritornodi Liliana Rosano

Il regista Francesco Lama17 Mag 2017

Il documentario, in cui sono stati coinvolti Maria Grazia Cucinotta, Leo Gullotta, Tony Sperandeo, Pietrangelo Buttafuoco e Ninni Bruschetta, è stato presentato lo scorso anno al Festival del Cinema di Taormina

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Sono tante le Sicilie diceva Gesualdo Bufalino, “non finiremo mai di contarle” .Tante Sicilie e tanti siciliani. A raccontare il carattere, gli umori, gli abitanti  di quest’isola  nel cuore del Mediterraneo ci ha provato il regista  Francesco Lama, nel suo documentario, I Siciliani, presentato lo scorso anno al   festival del cinema di Taormina .Tutto inizia in un piccolo paesino nel cuore della Sicilia, dove Ignazio Bonaventura (Antonio Emanuele),  stanco della sua condizione di vita, decide di scrivere un libro sul popolo siciliano. Inizia così una grande avventura che lo porta ad intervistare il popolo siciliano attraverso i tanti volti noti (da Maria Grazia Cucinotta, Leo Gullotta, Tony Sperandeo, Pietrangelo Buttafuoco e Ninni Bruschetta). Durante il suo viaggio incontra diversi personaggi, dal mafioso (Tony Sperandeo) all’ onorevole (Filippo Glorioso) e tanti altri che rappresentano in qualche modo I Siciliani. Ignazio è convinto di poter trovare delle risposte ai tanti misteri del pensiero di questo complicato popolo per poter capire anche se stesso.

Il regista sulla scena con Leo Gullotta

Un lungo viaggio che diventa individuale e corale. Che racconta della Sicilia, dei suoi paesaggi e delle sue diverse anime. E lo fa con uno spirito di disincanto,  lo stesso di chi va alla ricerca di se stesso esplorando il

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mondo. Paesaggi, domande, risposte, mistero, ironia, disincanto. Un affresco dell’Isola e del suo popolo che vuole anche essere un’omaggio a questa terra cosi complessa e affascinante. Un modo per cercare di scoprirla provando a raccontarla.

“Ho da sempre avuto la voglia di raccontare I siciliani per come sono, per come appaiono a me -dice il regista-Il film documentario nasce dall’idea di raccontare un popolo in modo diverso lontano dai soliti racconti, luoghi diversi, quelli veri, perché la Sicilia non è solo quella famosa quella conosciuta, esiste una Sicilia diversa quella vera di tutti i giorni. Naturalmente non sono riuscito a girare e scoprire tutta l’isola, perché è immensa di luoghi, di persone, di fatti e di misteri. Questo è il film documentario pieno di tutto e di tutti, cioè rappresenta I Siciliani e la Sicilia in modo veritiero, reale e senza nulla di inventato o artefatto”.

 Come nasce questo film?

“Dalla voglia di raccontare il mio popolo per come lo vedo e lo vivo io”.Hai detto che ad ispirarti sono state le letture di Gesualdo Bufalino, Leonardo Sciascia e Luigi Pirandello.

“Sono loro il mio punto di riferimento. Leggendo le Cento Sicilie di Bufalino non ho potuto che riflettere sulla complessità dei siciliani, su quanto siamo diversi gli uni dagli altri, pur vivendo nella stessa isola. Io non sono riuscito a raccontare tutte le diverse anime siciliane ma ci ho provato”.

Perché hai scelto di raccontarlo attraverso volti e protagonisti noti?

“Ho raccontato I siciliani attraverso la gente comune, cioè quelle persone che la vivono tutti i giorni tra gioie e dolori, i volti noti rappresentano i siciliani che lasciando la Sicilia sono diventati famosi, in questo caso nel cinema, ero curioso di sapere come vedono loro la Sicilia da personaggi famosi e cosa provano quando ci tornano”.

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Maria Grazia Cucinotta e Francesco Lama

Come li hai scelti ?

“Non c’è stata una scelta ben precisa dettata da una sceneggiatura ma ognuno di loro rappresenta il cinema e la Sicilia con sfaccettature diverse”.

Raccontare un siciliano non è facile, pensi che tu ci sia riuscito?

“Non è facile naturalmente raccontare un siciliano. Non sono partito dall’ idea di saperlo raccontare o di riuscire a capire il carattere di un popolo, ho provato a raccontarlo per com’è senza nascondere nulla e senza modificare i fatti o i personaggi per farli piacere al pubblico. Ho lasciato andare la macchina da presa libera raccontando ciò che vedeva”.

La difficoltà nel raccontare un popolo, un’ isola come la Sicilia?

“Non ho avuto difficoltà, ho solo avuto un momento di sconforto quando ho scritto e girato la scena della politica siciliana. Prima di scriverla ho studiato molto e mi sono reso conto che alla fine da 50 anni la storia politica della Sicilia si ripete sempre la stessa. Da sempre tutti i “politicanti”

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chiedono l’autonomia e l’indipendenza che non arriva mai, è solo un cavallo di battaglia”.

Cosa hai scoperto dei siciliani che prima non sapevi e cosa hai scoperto di te?

“Non ho scoperto nulla di nuovo, ma ho approfondito delle situazioni e alcuni modi di fare dei Siciliani, ho rafforzato le mie idee. Noi siamo un popolo completo da certi punti di vista, siamo diversi dagli altri popoli perché ci siamo convinti di esserlo. Il siciliano nei tanti difetti ha dei pregi importantissimi, sa rialzarsi se cade e prende tutto con una certa filosofia, quasi ironica, difficilmente un siciliano si deprime, al massimo “ s’incazza”. Per quanto riguarda me ho scoperto che sono un vero siciliano”.

Che siciliano?

“Di scoglio ma mite. Un siciliano che ama alla follia la propria terra e che non riesce mai a staccarsi. Lo dimostra la mia vita professionale e privata. Nel primo caso, la Sicilia è sempre presente  nei miei lavori, nel secondo caso, da vent’anni faccio la spola tra Roma e Naso, il paese dove vivo, che si affaccia sulle Isole Eolie in provincia di Messina. Il distacco dalla Sicilia è fondamentale ma non riesco a stare senza la mia isola”.

Se dovessi spiegare agli americani i siciliani in alcuni aggettivi, quali useresti?

“Gli americani hanno della Sicilia due visioni, una è quella mafiosa, conosciuta naturalmente attraverso il cinema e fatti di cronaca, l’altra è quella della Sicilia bella, fascinosa, selvaggia, ospitale e di cuore. I siciliani per me sono sospettosi, rilassati nelle decisioni, creativi, gioiosi, a volte in uno stato di perenne attesa, e sempre speranzosi”.

Sicilia e America, un ponte indispensabile. Dove andrà questo film e come parlerai della tua terra oltreoceano?“Per ogni siciliano sia di oggi che di ieri l’America rappresenta sempre “il sogno”. Il legame tra America e Sicilia è stato sempre forte e di reciproco rispetto. Tanti Siciliani hanno fatto fortuna “’A merica” ma anche l’America

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ha avuto la fortuna di incontrare dei Siciliani che hanno contribuito a far crescere la nazione, perché deve sapere che il siciliano che esce dalla sua terra riesce a dare il meglio di sé i tutti i campi, come diciamo noi “cu nesci arrinesci”. Oltreoceano, in America, parlerò della Sicilia sinceramente nel bene e nel male, perché la Sicilia è come una donna, se la ami, la ami con pregi e difetti. Spero che il mio film verrà apprezzato negli Stati Uniti e aiuterà a comprendere meglio la complessità di quest’isola e del suo popolo”.

Che siciliani sono venuti fuori da questo film?

“I siciliani per come sono. Un popolo che si lamenta per abitudine e vocazione ma che sente il legame in maniera viscerale. Una condanna, quella di noi siciliani. L’insularità ci spinge a lasciare la terra ma è quella stessa condizione che ci porta a ritornare. E’ un amore tormentato quello che noi nutriamo nei confronti della Sicilia. Uno dei quegli amori folli che sai non puoi vivere quotidianamente ma di cui non puoi farne a meno”.

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23 febbraio 2018 - Shoah, razzismo, immigrazione e voglia di libertà: corti d’autore

13 marzo 2018 - Scrittori siciliani: corti d’autore su Pirandello, Sciascia, Dolci, Tomasi di Lampedusa e altri

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6 aprile 2018 - Film Documentario Loving Vincent di Dorota Kobiela,

Hugh Welchman. Gran Bretagna-Polonia, 2017.

Loving Vincent è il primo lungometraggio interamente dipinto su tela.

Realizzato elaborando le immagini di tele dipinte da un team di 40

artisti, il film è composto da migliaia di immagini, dipinte nello stile di

Vincent van Gogh da pittori che hanno lavorato per mesi per arrivare a

un risultato originale e di grande impatto

Nelle sale italiane solo per tre giorni, 16, 17 e 18 ottobre, il film di Dorota

Kobiela e Hugh Welchman, è un'operazione mai tentata prima: un film

d'animazione realizzato con attori e ridipinto utilizzando i quadri dell'artista.

Un'indagine sulla sua vita e sul perché della sua morte

Di Giulia Echites

Kirk Douglas ha consegnato per primo a Hollywood Vincent Van Gogh. Il film si

intitola Lust For Life, è del 1956 e per quella interpretazione notevolmente intensa e

drammatica  Douglas è stato pure candidato all'Oscar come migliore attore protagonista. Poi,

trentaquattro anni dopo, con Vincent e Theo è arrivato il Van Gogh di Tim Roth, diretto da

Robert Altman che ha scelto di delimitare il racconto (delimitare si fa per dire, dal momento

che si tratta di quattro ore di film, inizialmente pensate come mini serie tv) al tormentato

rapporto tra Vincent e suo fratello Theo. Forte sicuramente anche quello, urlato, ma che lascia

segni non troppo profondi, come invece ci si sarebbe potuti aspettare da uno dei lavori del

regista americano. Decisamente più controllato, anche perché abbondantemente romanzato,

il Van Gogh di Maurice Pialat del 1991.

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LOVING VINCENTDa Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Loving Vincent

Logo del film

Lingua originale

inglese

Paese di produzione

Regno Unito, Polonia

Anno 2017

Durata 94 min

Rapporto 1,33:1

Genere animazione, biografico, giallo, drammatico

Regia Dorota Kobiela, Hugh Welchman

Sceneggiatura

Dorota Kobiela, Hugh Welchman, Jacek Dehnel

Produttore

Sean Bobbitt, Cleone Clarke, Tim Dennison, Jonathan Feroze, Richard Londesborough, Ivan Mactaggart, Hugh Welchman

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Produttore

esecutivo

Claudia Bluemhuber, Gerd Schepers, Ian Hutchinson, Charlotte Ubben, Laurie Ubben, Edward Noeltner, David Parfitt

Casa di produzione

BreakThru Productions, Trademark Films

Distribuzione(Italia)

Adler Entertainment, Nexo Digital

Fotografia

Tristan Oliver, Lukasz Zal

Montaggio

Dorota Kobiela, Justyna Wierszynska

Effetti speciali

Scott McIntyre, Eddy Popplewell

Musiche Clint Mansell

Costumi Dorota Roqueplo

Trucco Sallie Jaye

Art director

Daniela Faggio

Doppiatori originali

Robert Gulaczkyk : Vincent van Gogh Douglas Booth : Armand Roulin Eleanor Tomlinson : Adeline Ravoux Jerome Flynn : dott. Paul Gachet Saoirse Ronan : Marguerite Gachet Chris O'Dowd : Joseph Roulin

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John Sessions : père Tanguy Aidan Turner : barcaiolo Helen McCrory : Louise Chevalier Bill Thomas : dott. Mazery Martin Herdman : Rigaumon Piotr Pamula : Paul Gauguin Cezary Lukaszewicz : Theo van Gogh James Greene : anziano paesano

Doppiatori italiani Gianfranco Miranda : Vincent van

Gogh Flavio Aquilone : Armand Roulin Veronica Puccio : Adeline Ravoux Gianni Giuliano : dott. Paul Gachet Valentina Favazza : Marguerite Gachet Franco Zucca : Joseph Roulin Bruno Alessandro : père Tanguy Riccardo Scarafoni : barcaiolo Franca D'Amato : Louise Chevalier Dario Penne : dott. Mazery Enzo Avolio : Rigaumon Emilio Mauro Barchiesi : Paul Gauguin Oliviero Dinelli : anziano paesano

Loving Vincent è un film d'animazione britannico-polacco del 2017, diretto da Dorota Kobiela e Hugh Welchman.

È stato distribuito nei cinema italiani per tre giorni, dal 16 al 18 ottobre 2017,[1][2] con una replica il 20 novembre.[3]

TRAMA]

Nella Francia del 1891, il giovane Armand Roulin riceve dal padre postino l'incarico di recapitare una lettera a Theo van Gogh, fratello del pittore olandese che da poco si è tolto la vita. Armand si reca a Parigi, dove però non riesce a rintracciare Theo; intraprende dunque una ricerca che lo porta ad incontrare persone e luoghi fondamentali nella vita di Vincent van Gogh, scoprendone poco a poco la vita tormentata e la straordinaria opera che ha saputo produrre.

PRODUZIONE[]

Si tratta del primo film interamente dipinto su tela, rielaborando oltre mille dipinti per un totale di più di 65 000 fotogrammi realizzati da 125 artisti[1][2][4] provenienti da varie parti del mondo.[4] Alcuni quadri sono stati riadattati modificandone il rapporto, aggiungendo parti, scambiando il giorno con la notte, il tempo meteorologico e le stagioni.[4] La tecnica rotoscope è stata utilizzata per la maggior parte del film, girando 60 minuti di materiale di riferimento in 12 giorni.[4] Il budget del film è stato di 5 500 000 $,[4] finanziato in parte con una campagna su Kickstarter.[5]

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INCASSIIn tre giorni di programmazione ha rappresentato il 50% degli incassi totali di tutti i cinema italiani. 283 sale, di cui tantissime in sold out, lo hanno reso il film evento più visto di sempre in Italia, con oltre 130 mila spettatori e più di 1 200 000 € incassati,[6] motivo per cui è stata programmata una replica il 20 novembre.[3]

RICONOSCIMENTI]

2018  - Golden Globe Candidatura al miglior film d'animazione

2017  - European Film Awards Miglior film d'animazione

2017 - Festival d'Annecy[1][2][7]

Premio del Pubblico 2017  - National Board of Review Awards [8]

Migliori dieci film indipendenti

NOTE

1. ^ a b c Loving Vincent: Il trailer del film sui capolavori di van Gogh, al cinema dal 16 al 18 ottobre, su MyMovies, 25 settembre 2017.

2. ^ a b c Loving Vincent, su Nexo Digital.3. ^ a b Loving Vincent: è record di spettatori! Il 20 novembre si replica, su MyMovies, 19 ottobre 2017.4. ^ a b c d e Tunde Vollenbroek, 'Loving Vincent': 6 Facts About The First Oil Painted Animated Feature,

su Cartoon Brew, 25 aprile 2017.5. ̂  Laura Bradley, Watch the Mesmerizing Trailer for a Movie About Van Gogh Fully Animated From Oil

Paintings, su Slate, 29 febbraio 2016.6. ̂  Loving Vincent - Citazioni e curiosità, su Silenzio in Sala. URL consultato il 19 ottobre 2017.7. ̂  Palmarès 2017.8. ̂  Andrea Francesco Berni, The Post di Steven Spielberg è il miglior film dell’anno secondo la National

Board of Review, Badtaste.it, 28 novembre 2017. URL consultato il 29 novembre 2017.

ALTRI PROGETTI

 Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Loving Vincent

COLLEGAMENTI ESTERNI[MODIFICA  | MODIFICA WIKITESTO ]

(EN) Sito ufficiale, su lovingvincent.com. (EN) Loving Vincent Painters, su lovingvincentpainters.com. (EN) Loving Vincent, su Internet Movie Database, IMDb.com.  Loving Vincent , in Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.


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