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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: PROVINCIA DI TORINO 2) Codice di accreditamento: R01-NZ00346 3) Albo e classe di iscrizione: Regione Piemonte 1^ classe CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: BUCANEVI A PRIMAVERA 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore: A - assistenza Area: 01 - anziani 1
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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI INSERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

PROVINCIA DI TORINO

2) Codice di accreditamento: R01-NZ00346

3) Albo e classe di iscrizione:

Regione Piemonte 1^ classe

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

BUCANEVI A PRIMAVERA

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore: A - assistenzaArea: 01 - anziani

1

Page 2: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

Il Servizio Civile e la PROVINCIA DI TORINOLa legge 64/2001 ha permesso alla Provincia di Torino di dare valore progettuale al bisogno di un inserimento di nuove e giovani risorse all’interno degli enti locali, attraverso la forma del “Servizio Civile Nazionale”. A tal fine la Provincia di Torino si è accreditata come Ente di prima classe per:a) promuovere e favorire lo sviluppo delle Politiche giovanili sul territorio, sostenendo gli Enti locali nella gestione dei progetti di servizio civile;b) definire una strategia di Servizio Civile degli Enti locali comune e condivisa, che sappia progettare servizi utili ai giovani e al territorio, e realizzi criteri omogenei di qualità e strumenti efficaci di controllo e monitoraggio dell’attività;c) far convergere sull’attività le migliori Risorse umane disponibili quali selettori, formatori e progettisti senza che l’intero staff di progetto debba essere a carico del singolo ente.In un’ottica di promozione del sistema Servizio Civile e di creazione di sinergie significative con altri territori regionali la Provincia di Torino ha siglato accordi con Enti delle province di Biella e di Alessandria.

La figura del Responsabile Locale di Ente Accreditato (RLEA) nel processo di valutazione:Ogni singolo RLEA rappresenta l’interfaccia per i volontari (rif. Circolare di accreditamento del 23 settembre 2013) e per questo ha il compito di contestualizzare il servizio di ciascun volontario, facendo emergere cioè quali siano i compiti del volontario, il ruolo all’interno del progetto, le mansioni richieste. Questo esercizio aiuta il volontario a porsi in un contesto definito, chiarendo e differenziando le proprie attese e aspirazioni da ciò che è effettivamente chiamato a fare.La Provincia di Torino ha codificato nel Sistema di Monitoraggio e Valutazione (accreditamenti 2009 e 2013) il sistema di coordinamento e supporto agli RLEA, mutuandolo dalla positiva esperienza del Sistema di Tutoraggio, applicato fino al bando straordinario di Aprile 2010.Il sistema di coordinamento degli RLEA è stato sperimentato con successo nei progetti dei bandi 2010, 2011 ed è attualmente attivo per il bando 2013 nei tre ambiti territoriali (Torino, Biella e Alessandria) di riferimento.

BUCANEVI A PRIMAVERA:“Tutelare la mente da un invecchiamento precoce significa lasciar spazio alla creatività e non chiudere i conti con la vita. Dobbiamo vivere nel presente e liberare il cervello dalla marea di cose inutili con le quali lo imbottiamo. Per ritornare a considerare la vecchiaia come bucanevi a primavera è opportuno smettere di chiedere al cervello prestazioni efficientistiche. Sentirsi giovani non significa ricordare i nomi dei compagni delle elementari. Meglio, molto meglio che la mente possa ogni giorno rinnovarsi attraverso fantasia e creatività”. (R. Morelli).

Descrizione e dati del contesto territoriale

Il territorio sul quale l'ASL TO3 esercita la propria competenza ricomprende 109 Comuni che, in applicazione della normativa regionale vigente, sono suddivisi in 9 distretti. Dal punto di vista demografico l’ASL TO3 accorpata continua ad essere una delle più grandi del Piemonte sia sotto l’aspetto demografico per dimensione di popolazione (più di 500.000 abitanti pari a circa il 12% della popolazione regionale), di territorio (superficie complessiva di 2.864 Kmq) di struttura produttiva (circa il 10% delle unità produttive della Regione e il 10% degli addetti), sia sotto l’aspetto gestionale: 4.000 dipendenti, 7 Presidi Ospedalieri, 8 Distretti sanitari. I servizi sanitari sono distribuiti in modo capillare sul territorio e nonostante una società complessa ed altamente differenziata l’Azienda ha mantenuto un’organizzazione volta ad individuare i bisogni in base alle reali necessità espresse dalla popolazione che vive in contesti completamente diversi (dalla città alle zone montane).

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A Seguire vengono riportati I Dati Della Popolazione Aggiornati Al 31.12.2013 (fonte dei dati: ASL TO3)

POPOLAZIONEPopolazione ex ASL 10

Distretto Val Pellice 23.670Distretto Val Chisone e Germanasca 20.215

Distretto Pinerolo 93.451

Popolazione ex ASL 5Distretto Collegno 88.374

Distretto Rivoli 57.164Distretto Orbassano 96.860

Distretto Giaveno 30.529Distretto Susa 91.307

Popolazione ex ASL 6Distretto Venaria 87.908

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DISTRETTO N° COMUNI POPOLAZIONECOLLEGNO 2 87.539

RIVOLI 3 57.511ORBASSANO 6 94.906

GIAVENO 6 30.142SUSA 37 91.409

VENARIA 8 86.336PINEROLO 21 92.693

VAL PELLICE 9 23.582VALLI

CHISONE/GERMANASCA 17 20.225

TOTALE 109 584.343

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Riepilogo popolazione ASL TO3Totale popolazione ex ASL 10 137.336Totale popolazione ex ASL 5 364.234Totale popolazione ex ASL 6 87.908

TOTALE POPOLAZIONE ASL TO 3 589.478

Il territorio di Bibiana, dove è ubicata la Residenza Sanitaria Assistenziale Girasole, fa parte della ex ASL 10 di Pinerolo e si trova ai confini della Val Pellice.Il territorio della Val Pellice presenta una superficie di circa 30.000 ettari, ha una parte pianeggiante di fondo valle, dove si trovano i comuni di Bibiana e Bricherasio.Il Pinerolese è tra i territori del Piemonte che invecchia di più. Rispetto alla media regionale, e ancor più al bacino della Provincia di Torino, i Distretti della ex ASL 10 presentano una percentuale di anziani decisamente elevata, soprattutto nelle Val Pellice, Chisone e Germanasca.Il Distretto Val Pellice è suddiviso in 9 Comuni.

DISTRETTO VAL PELLICEComune Maschile Femminile Totale

Angrogna 453 422 875Bibiana 1.730 1.768 3.498Bobbio Pellice 280 291 571Bricherasio 2.293 2.322 4.615Luserna San Giovanni 3.562 4.013 7.575Lusernetta 252 244 496Rora' 134 118 252Torre Pellice 2.173 2.488 4.661Villar Pellice 550 577 1.127TOTALE DISTRETTO VAL PELLICE 11.427 12.243 23.670

Per poter usufruire dei servizi per gli anziani non autosufficienti presenti sul territorio, occorre richiedere una valutazione all’Unità di Valutazione Geriatrica (U.V.G.). La valutazione geriatrica multidimensionale e multiprofessionale è finalizzata a:

riconoscere i bisogni sanitari e assistenziali delle persone anziane ultra 65enni e di persone con patologie invalidanti, assimilabili a quelle dell’anziano.

identificare le risposte più idonee al soddisfacimento dei bisogni rilevati, tenendo presente il diritto di scelta del cittadino.

predisporre il progetto individuale privilegiando, ove possibile, il mantenimento a domicilio del soggetto e predisporre il progetto socio-sanitario e assistenziale più idoneo.

Servizi erogati 1. Interventi domiciliari che possono comprendere:

interventi di assistenza domiciliare in lungoassistenza continuità assistenziale ospedale territorio contributi economici a sostegno della domiciliarità affidamento extrafamiliari altri interventi Inserimento in struttura semi-residenziale centro diurno integrato centro diurno Alzheimer

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2. Inserimento in Struttura Residenziale :

ricovero di sollievo inserimento in struttura residenziale per progetto temporaneo in continuità assistenziale in

dimissione dai presidi ospedalieri inserimento temporaneo residenziale in nucleo Alzheimer inserimento definitivo in struttura residenziale in relazione all’intensità assistenziale ( bassa-

media-alta intensità) inserimento in nuclei specifici per progetti di persone ad alta complessità assistenziale

Nell’attivazione dell’intervento la Commissione U.V.G. può attribuire una priorità tenendo conto dei seguenti criteri:

○ particolare gravità sanitaria ○ particolare gravità sociale ○ priorità per età○ data di protocollo di arrivo presso la segreteria dell’Unità di Valutazione Geriatrica○ priorità a situazioni in cui entrambi i componenti della coppia sono stati valutati non

autosufficienti in commissione U.V.G.

LA MAGLIA FORTE DELLA RETE: IL VOLONTARIATO

Nella quotidianità e nella cultura sociale, vi è una visione diversa che rappresenta l’anziano ed il suo mondo: da una parte, si immagina l’ anziano come persona ricca di relazioni sociali e in buono stato di salute, dall’altra si pensa all’ anziano come soggetto che vive nella solitudine e che ha bisogno di essere aiutato perché ha dei problemi da risolvere. Visto il consolidato dato dell’ innalzamento dell’ età media delle persone e quindi anche dei processi di invecchiamento e la crescita del numero di famiglie con la presenza di persone anziane, si pone l’inevitabile dilemma di dover ripensare in che modo e attraverso quali nuove iniziative intervenire a sostegno sia delle persone anziane non più autosufficienti che a supporto dei precari equilibri di aiuto ed assistenza offerti dai familiari.A tal proposito come visto prima, l’Azienda Sanitaria si impegna nei confronti della cittadinanza ad offrire una rete di servizi come risposta ai bisogni, permane però un ambito noto a tutti che non comprende sempre prestazioni di tipo sanitario ma spesso richiede interventi a sostegno della rete sociale e dei bisogni di comunicare e socializzare.Questi interventi se adeguatamente supportati possono prevenire la solitudine, le difficoltà relazionali e la progressiva mancanza di autosufficienza ed autonomia. E’ proprio in questa direzione che si muovono i volontari che grazie al loro operato e alla loro interconnessione con i servizi danno alla rete forma e consistenza a tal punto da poter sostenere una persona in tutte le sue necessità.L’obiettivo principale rimane quello di abbattere le barriere di comunicazione e prevenire il periodo di solitudine forzata legato ad uno stato di salute precaria che condiziona la libertà degli individui.In questo scenario il volontario si colloca in prima linea con il proprio contributo nel raggiungere gli obiettivi sopra descritti.Nessuna visione o lettura del contesto è adeguata quanto quella delle persone che svolgono attività di volontariato in quanto le loro capacità di stare vicino agli anziani non sono dettate da un input di tipo sanitario ma sono ispirate da principi di condivisione e solidarietà slegati da un obbligo contrattuale o comunque fondati su principi di solidarietà ed empatia.In particolare, per quanto riguarda i volontari di Servizio Civile Nazionale, è possibile sommare anche un altro valore aggiunto molto importante: la giovane età. Questa caratteristica è fortemente terapeutica nelle comunità di anziani e di grandi anziani che sono spesso circondati da adulti ma non da giovani o giovani adulti. La capacità di adattarsi alla nuova realtà da parte di ragazzi che spesso non hanno avuto esperienze con persone non autosufficienti o ammalate è sorprendente, la spontaneità e l’istinto contribuiscono a rendere meno rigide le organizzazioni e portano una ventata di allegra spensieratezza nella quotidianità degli utenti e nella vita della struttura.

Descrizione del Contesto settoriale

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DAL SISTEMA DI TUTORAGGIO ALLA PARTECIPAZIONE ATTIVA DEI VOLONTARI DI SERVIZIO CIVILE NELLA VALUTAZIONE DEL PROGETTO

La Provincia di Torino mette a disposizione degli RLEA un sistema di coordinamento interno mutuato dalla positiva esperienza del proprio Sistema di Tutoraggio, applicato fino al bando straordinario di Aprile 2010: i giovani del Servizio Civile Nazionale impiegati presso la Struttura di Bibiana (TO) hanno vissuto l’esperienza d’incontro con la figura del RLEA nell’agosto 2012, quando, in pieno svolgimento del Progetto “BENVENUTO IN FAMIGLIA”, hanno potuto confrontarsi sul percorso in atto descrivendo le attività svolte ed esprimendo il loro vissuto sull’esperienza. Il punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che era terminato in modo completo rispetto alle previsioni, ciò che era in corso di realizzazione rispetto alle previsioni o non ancora realizzato (come da fasi di attuazione del progetto).Il nuovo Progetto studiato per l’anno 2014-2015 “BUCANEVI A PRIMAVERA” prevede l’attivazione di 4 volontari per la RSA Girasole di Bibiana, il progetto viene costruito forte delle esperienze passate (sono presenti nella Residenza volontari del Servizio Civile dal 2006/2007) con l’obiettivo di unire le risorse a favore degli altri.Fonte di ispirazione nella ri-formulazione del progetto è la consapevolezza della necessità degli anziani di essere accompagnati in questa fase di vita, del loro bisogno di amicizia e compagnia e di stimoli che gli permettano di sentirsi ancora vivi e capaci.

LA STRUTTURA

Il nome ed il logo della RSA Girasole sono stati inventati a marzo 2004 dagli alunni della 1ª elementare della scuola di Bibiana, che hanno vinto il 1° premio in un concorso di idee bandito dall’ASL TO3 e dal Comune per inventare un appellativo per la Struttura. Un nome solare, allegro, come vuol essere la Residenza Sanitaria di Bibiana.

MISSIONE E VALORI

La Residenza Sanitaria a diretta gestione aziendale ASL TO3 è la Struttura che, nel territorio del pinerolese, accoglie Ospiti anziani i quali necessitano di cure a medio-alta intensità assistenziale con una ricettività di 40 persone non autosufficienti, distribuite su due nuclei abitativi.I Servizi erogati nella Struttura pongono particolare attenzione ai bisogni sanitari, sociali, relazionali, culturali e riabilitativi dell’anziano.Poiché le attività svolte pongono in primo piano la persona si rende necessario l’elaborazione di progetti individualizzati, l’integrazione e il coordinamento delle diverse figure professionali. La rete sanitaria e sociale fungono da perni per tutte le attività con un coinvolgimento a 360° di tutte le figure operanti (professionisti sanitari, volontari, parenti, amici…)La Residenza ha una capienza medio/piccola (40 posti letto) che permette di conferire agli ambienti un carattere che richiama la dimensione casa; anche i rapporti interpersonali sono fortemente condizionati da questa caratteristica ed improntati sull’intimità e la profonda conoscenza reciproca.

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Nello svolgimento della propria attività l’ R.S.A. Girasole si impegna a rispettare i principi generali per l’erogazione dei servizi pubblici definiti dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 gennaio 1994. "Principi sull'erogazione dei servizi pubblici":

IMPARZIALITA’ (le esigenze delle

persone sono valutate secondo

giustizia ed imparzialità

operando con trasparenza ed

onestà)

DIRITTO DI SCELTA (l’Ospite ha diritto

di scegliere il coinvolgimento

nella vita sociale della Struttura nel rispetto della sua

autodeterminazione) PARTECIPAZIONE

(l’Ospite ha il diritto di segnalare

osservazioni e/o suggerimenti che

possano ottimizzare e

migliorare l’organizzazione

EFFICIENZA ED EFFICACIA (i servizi

devono essere erogati in modo da

garantire l’efficienza e

l’efficacia anche attraverso verifiche

periodiche)

CONTINUITA’ (l’erogazione del

servizio deve avvenire in modo

continuo e regolare, salvo casi

previsti dalla normativa e dai

regolamenti)

EGUAGLIANZA (non può essere

compiuta nessuna discriminazione per

motivi di sesso, razza, religione, ed opinioni politiche)

PRINCIPI GENERALI

SUI SERVIZI PUBBLICI

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I DIRITTI DEGLI ASSISTITI E L’IMPEGNO DELLA SOCIETA’

La Direzione della R.S.A. Girasole, al fine di salvaguardare la tutela dell’Ospite, si impegna ad adottare la “Carta dei Diritti della Persona” di seguito riportata e estrapolata dalla D.G.R. n. 7/7435 del 14.12.2001

La persona anzianaha il diritto

La società e le istituzionihanno il dovere

Di sviluppare e di conservare la propria individualità e libertà.

Di rispettare l’individualità di ogni persona anziana, riconoscendone i bisogni e realizzando gli interventi ad essi adeguati, con  riferimento a tutti i parametri della qualità della vita e non in funzione della sua età anagrafica.

Di conservare e veder rispettate, in osservanza dei principi costituzionali, le proprie credenze, opinioni e sentimenti.

Di rispettare credenze, opinioni e sentimenti delle persone anziane, anche quando dovessero apparire anacronistici o in contrasto con la cultura dominante, impegnandosi a coglierne il significato nel corso della storia della popolazione.

Di conservare le proprie modalità di condotta sociale, se non lesive dei diritti altrui, anche quando dovessero apparire in contrasto con i comportamenti dominanti nel suo ambiente di appartenenza.

Di rispettare le modalità di condotta della persona anziana, compatibili con le regole della convivenza sociale, evitando di correggerle o di deriderle, senza per questo venir meno all’obbligo di aiuto per la sua migliore integrazione nella vita di comunità.

Di conservare la libertà di scegliere dove vivere. Di rispettare le modalità di libera scelta della persona anziana di continuare a vivere nel proprio domicilio garantendo il sostegno necessario, nonché in caso di assoluta impossibilità, le condizioni di accoglienza che permettano di conservare alcuni aspetti dell’ambiente di vita abbandonato.

Di essere accudita e curata nell’ambiente che meglio garantisce il recupero della funzione lesa.

Di accudire e curare l’anziano fin dove è possibile a domicilio, se questo è l’ambiente che meglio stimola il recupero o il mantenimento della funzione lesa, fornendo ogni prestazione sanitaria e sociale ritenuta praticabile ed opportuna. Resta comunque garantito all’anziano il diritto al ricovero in struttura ospedaliera o riabilitativa per tutto il periodo necessario per la cura e la riabilitazione.

LA STRUTTURA E I SUOI SPAZI

La R.S.A. offre spazi aperti e luminosi favorevoli a promuovere la dimensione casa e l’accoglienza. Al piano terra, oltre agli uffici sono presenti spazi appositamente creati per il relax e le attività di intrattenimento delle persone.E’ presente un’area ristoro e una sala per le attività ricreative ed occupazionali.Inoltre è presente un ampio giardino con deor per i periodi estivi. La posizione della residenza è centrale, nel cuore del paese, vicino a tutti i servizi (scuole, comune, giardini pubblici). Questa caratteristica favorisce la socializzazione e le uscite con i volontari ed i familiari degli ospiti.

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Piano Terra: Sono presenti l’ingresso con un punto ristoro, la segreteria, la Direzione, locale palestra, ambulatori servizio infermieristico territoriale, e di un Medico di Medicina Generale e locali di servizio. .

Sala occupazionale: Dedicata esclusivamente alle attività di riabilitazione cognitiva, ai laboratori manuali e alle attività occupazionali in genere

Primo Piano: Dedicato esclusivamente al nucleo abitativo. Sono presenti 11 camere di degenza. Sala da pranzo e soggiorno, locale TV, sala medica, sala infermieri, cucina e locali di servizio. Tutte le camere sono dotate di servizi igienici, realizzati eliminando le barriere architettoniche e usando i più moderni ausili per l’igiene e la cura della persona.

Secondo Piano: strutturalmente sovrapponibile al primo e anch’esso dedicato esclusivamente alla residenzialità.

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L’R.S.A. Girasole opera in rete con i seguenti servizi:

Servizi sanitari, sociali: U.V.G. (Unità di Valutazione Geriatrica) composta da personale esperto: medico geriatra,

assistente sociale, infermiere. L’Unità di Valutazione Geriatrica ha il compito di delineare una valutazione globale dell’anziano, attraverso una scheda di valutazione multidimensionale, analizzando le condizioni complessive di salute, identificandone i bisogni e orientandolo al servizio più idoneo (come descritto al punto 6 AREA DI INTERVENTO)

Medico di Medicina Generale (medico di famiglia) che risulta essere il primo riferimento quando l’anziano manifesta problemi di salute, spesso viene contattato e collabora attivamente con l’R.S.A. nel passaggio da domicilio a Struttura o viceversa quando si prospettino ricoveri per brevi periodi (ricoveri di sollievo). Inoltre, permane come figura di riferimento all’interno della Struttura con la presenza giornaliera di 2 Medici di famiglia che dopo l’accoglienza in RSA diventano i curanti di tutti gli ospiti

Assistenza domiciliare integrata (ADI) risorsa indispensabile nella programmazione di cure presso il proprio domicilio se previsto un rientro dell’anziano a casa (dimissioni protette)

Presidio ospedaliero e Dipartimento per le Emergenze (DEA) indispensabili nel caso di ricoveri dovuti a problemi clinici complessi non gestibili in fase acuta all’interno della R.S.A.

Servizi di Assistenza Protesica utilizzati per la fornitura di tutti i presidi utili all’anziano (carrozzina, girello, materasso anti-decubito etc.)

Comunità montane e Consorzio intercomunale dei Servizi Sociali in caso di progetti speciali per anziani con situazioni economiche, sociali e di salute precarie

Medico psicologo per il sostegno delle famiglie (gruppi famiglie programmati) e degli operatori (discussione casi complessi programmati)

Fisioterapista che opera all’interno della Struttura e segue tutti gli ospiti Medici specialisti quali: fisiatra, dietista, logopedista etc.

Servizi territoriali: Comune di Bibiana (TO) coadiuva la gestione e l’organizzazione di alcune manifestazioni

programmate con la Pro-loco, fornisce i Servizi amministrativi per quanto riguarda l’anagrafe degli ospiti, gestione di pratiche inerenti la Struttura (es.: DIA per la somministrazione di alimenti)

Pro-loco di Bibiana (TO) incontri periodici con i rappresentanti al fine di programmare eventi all’interno delle iniziative del Paese che prevedano l’intervento attivo della R.S.A. (Mercatino di Natale, Mercatino delle pulci, Stend Sagra del Kiwi, inviti riservati agli anziani per concerti e manifestazioni, castagnata etc.)

Scuole elementari e medie di Bibiana (TO): contatti periodici con le insegnanti per programmare gli Auguri di Natale, il Carnevale, la festa di fine anno scolastico o altre manifestazioni e i laboratori educativi di lettura disegno

Canile di Bibiana (TO) che garantisce una seduta la settimana di Pet therapy con i cani da loro ospitati.

Associazioni di volontariato locali: AVASS (Associazione Volontari per l’Assistenza Sociale) che propone i suoi servizi

attraverso l’operato di 15 volontari i quali garantiscono giornalmente un supporto concreto ed insostituibile per gli anziani residenti nella Struttura e supporto per l’organizzazione dei mercatini di Natale, delle Pulci etc.

MAI SOLI che sostiene la Struttura attraverso la donazione di fondi per la fornitura annuale di distributori di acqua, promuove e sostiene l’attività di Pet teraphy grazie all’operato di un volontario associato che collabora in rete con il Canile di Bibiana (TO), garantisce i laboratori di Riabilitazione cognitiva ed Animazione attraverso un Psicologo Associato

ANTEAS (Associazione Nazionale Terza Età Attiva per la Solidarietà) la quale garantisce una festa mensile per festeggiare i compleanni degli ospiti e altre occasioni programmate con momenti di musica

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Gruppi di coordinamento animazione Case di riposo: Incontri periodici tra Case di Riposo del territorio locale tenute dagli animatori delle diverse

Strutture al fine di scambiarsi le diverse esperienze, divulgare le singole iniziative e programmare uscite per pranzi all’aperto, spettacoli, feste e merende insieme.

Le Case di Riposo coinvolte sono 7:

Casa Barbero (Bibiana, To) VAL PELLICE Casa delle Diaconesse (Torre Pellice, To) VAL PELLICE Casa di Riposo Foyer (Angrogna, To) VAL PELLICE Rifugio Carlo Alberto (Luserna San Giovanni, To) VAL PELLICE Asilo Valdese (Luserna San Giovanni, To) VAL PELLICE Asilo dei Vecchi San Germano Chisone, (San Germano ChisoneTo) VAL CHISONE RSA Girasole (Bibiana, To) VAL PELLICE

CollaborazionI con l’Università ed i Consorzi per la Formazione

La Struttura accoglie regolarmente studenti infermieri del corso di Laurea in Infermieristica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia Canale A-B presso il Polo Didattico del San Luigi Orbassano Torino e i tirocinanti Operatori Socio Sanitari (OSS) con una valenza di elevata importanza per gli anziani, gli operatori sanitari e i Volontari i quali possono interagire con nuove figure generalmente ben predisposte all’ascolto, motivate e stimolanti.

Servizi afferenti: Ditte per Catering Servizio di Pedicure e Parrucchiere (Convenzione con l’Azienda Sanitaria) Servizio di lavanderia (Convenzione con l’Azienda Sanitaria) Servizio di supporto religioso (gratuito, offerto dalla Parrocchia del paese) Studio fotografico e di desing per la realizzazione del calendario, volantini, manifesti

I BISOGNI DEGLI ANZIANI

Lo strumento operativo che guida e coordina il processo assistenziale dell’anziano residente è rappresentato dal Progetto Assistenziale Individuale (P.A.I.), la cui predisposizione, la verifica e l’aggiornamento avviene nell’ambito dell’ équipe interdisciplinare, composta dalle figure professionali sanitarie e socio-assistenziali operanti nella Struttura (Geriatra, Medico di Medicina Generale, Infermiere referente, Operatore socio-sanitario, Fisioterapista, Fisiatra, Assistente Sociale). Quindi, a livello generale, emerge che il P.A.I. garantisce la valutazione multidimensionale dell’ Ospite e la corretta individuazione delle problematiche medico-assistenziali attraverso il contributo di tutte le figure che si incontrano e che operano con l’Ospite. Secondo la normativa vigente il P.A.I. viene aggiornato semestralmente ed a ogni variazione clinica importante. L’infermiere referente ha il compito di contattare i parenti di riferimento o l’Amministratore di Sostegno dell’ospite per invitarli in Struttura a condividere il progetto e apportare il proprio contributo.Nella stesura del P.A.I. viene presa in considerazione anche la sfera emotiva e sociale dell’anziano ponendo particolare attenzione all’analisi delle capacità dell’assistito, ai suoi interessi ed i suoi valori in modo da individuare quali siano le attività maggiormente indicate a soddisfare la qualità di vita della persona.

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INDICATORI RELATIVI ALL’AREA DI INTERVENTO

Gli indicatori relativi alle aree di intervento ci permettono di essere oggettivi nell’esaminare quali sono gli ambiti di intervento da prendere in esame al fine di quantificare e rendere noto l’impegno richiesto ai Volontari del Servizio Civile.Gli incontri individuali tra ospiti e Volontari del Servizio Civile hanno l’obiettivo specifico di promuovere la conoscenza del singolo ospite in modo da permettere ai Volontari di pianificare attività mirate in base ai reali gusti della persona e calibrate secondo le possibilità psico-fisiche e di fornire la possibilità ai giovani volontari di prendersi il tempo necessario per conoscere gli ospiti e personalizzare le attività. Inoltre, permette loro, di dare un senso profondo al ruolo che ricoprono valorizzando l’esperienza e rafforzando il senso di utilità e importanza della loro presenza.L’obiettivo è quindi quello di promuovere la personalizzazione delle attività ed abbattere “la produzione in serie” di laboratori che coinvolgono tutti ma nessuno.

INDICATORE INCONTRI INDIVIDUALI MISURA VERIFICA PERSONE

COINVOLTENumero incontri individuali tra ospite e volontari/numero ospiti partecipanti

1° mese di avvio al progetto: i 4 volontari del Servizio Civile incontrano in un setting apposito tutti gli ospiti della Struttura

MENSILE

Tutti gli Ospiti della Struttura

OLP

Volontari Servizio Civile

Personale della Struttura (infermieri, Operatori Socio-Sanitari)

Psicologo resp del lab riabil cognitiva

Le attività di tipo socio/ricreativo permettono al volontario di agire in modo quasi del tutto autonomo nell’organizzazione e gestione delle attività sotto elencate specialmente quelle riguardanti i laboratori settimanali nei quali è dato ampio margine decisionale sul tipo di attività da svolgere e quanti e quali ospiti coinvolgere. Le attività quindi sono programmate all’interno di un calendario settimanale per dare visibilità a tutti della presenza di un progetto corposo e ricco di appuntamenti. Durante le riunioni con l’OLP, settimanalmente, i volontari possono confrontarsi sulle scelte fatte e variare di volta in volta i contenuti delle attività e i loro partecipanti basandosi sui gusti personali e sulle condizioni psico-fisiche del momento.

INDICATORE ATTIVITA’

SOCIO-RICREATIVE

MISURA VERIFICA PERSONE COINVOLTE

Numero attività socio-ricreative realizzate/numero ospiti partecipanti

ATTIVITA’ MENSILI1 festa di compleanni organizzata in R.S.A.

1 celebrazione culto valdese, presso Casa Barbero

ATTIVITA’ SETTIMANALI1 uscita mercato del paese con acquisti personali e per il laboratorio di cucina (LUNEDI)

1 laboratorio di cinema o lettura (MERCOLEDI)

MENSILE

QUINDICINALE

Tutti gli Ospiti della Struttura in base alle condizioni di salute e al gradimento personale di partecipazione

Volontari del Servizio Civile Nazionale in base alla presenza in Struttura e all’organizzazione

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Page 13: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

1 celebrazione santa messa presso la R.S.A. (GIOVEDI)

1 laboratorio di manipolazione/costruzione piccoli oggetti (VENERDI)

ATTIVITA’ ANNUALI1-2 mercatini dell’usato in collaborazione con il Comune di Bibiana e dell’Associazione AVASS

1 incontro con le Scuole Medie di Bibiana per la fine dell’anno scolastico con uno spettacolo organizzata nei locali o nel parco della RSA

1 incontro in Struttura per la festa del Carnevale con la partecipazione dei bambini dell’oratorio della Parrocchia di Bibiana (TO) e di un giocoliere per la festa del Carnevale

1 Castagnata organizzata nei locali della RSA in collaborazione con la Pro-loco di Bibiana (TO) e con la partecipazione degli studenti delle Scuole elementari

1 festa del Volontariato

1-2 compartecipazioni a feste del paese di Bibiana in collaborazione con la Pro-loco

2 Pranzi con i famigliari degli ospiti e la Comunità in concomitanza delle festività natalizie e pasquali

Spettacoli gruppi canori da programmare e organizzare durante l’anno nei locali e nel parco della RSA

1 spettacolo estivo GRUPPO DANZE OCCITANE

SETTIMANALE

ANNUALE

delle attività

OLP

Famigliari e rete amicale degli ospiti compatibilmente con gli impegni personali

Personale sanitario della Struttura in base alla turnistica e ai piani di lavoro

Volontari Associazioni AVASS e MAI SOLI in base all’organizzazione e alla presenza in Struttura

Insegnanti, studenti, genitori delle Scuole Elementari di Bibiana (TO)

Medico specialista geriatra in base alla propria turnistica di lavoro e a incontri programmati

Medico specialista psicologo il giovedì

Volontari ed amici animali del canile di Bibiana (TO) (MARTEDI)

Le attività riabilitative/occupazionali sono svolte con l'obiettivo di mettere in atto azioni che favoriscano l'integrazione sociale, la partecipazione attiva dell'anziano fragile, il protagonismo, il senso di utilità e la percezione di valore personale. Inoltre, viene svolto un lavoro specifico nelle demenze senili finalizzato al recupero ed al mantenimento della funzionalità intellettiva residua. Il Volontario ricopre un ruolo fondamentale nello svolgimento di queste attività e nella cooperazione ed integrazione con il resto del gruppo di lavoro e degli specialisti che coordinano i progetti riabilitativi (psicologo, geriatra, fisioterapista).

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Page 14: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

INDICATORE ATTIVITA’

SOCIO-RICREATIVE

MISURA PERSONE COINVOLTE

Numero attività riabilitative/occupazionali realizzate/numero ospiti partecipanti

ATTIVITA’ MENSILI1 laboratorio di lettura e disegno con i bambini delle scuole elementari nell’ambito di un progetto inserito nei P.O.F. (piano di offerta formativa) delle scuole elementari di Bibiana

ATTIVITA’ SETTIMANALI1 laboratorio di cucina (LUNEDI)

1 incontro giornaliero degli ospiti con la fisioterapista per esercizi ergonomici individuali o di gruppo anche in collaborazione con il Volontario MAI SOLI responsabile della riabilitazione cognitiva

1 seduta di esercizi ergonomici in gruppo (5-6 ospiti) con fisioterapista (MARTEDI)

1 incontro di Pet-therapy con il Canile di Bibiana (MARTEDI)

1 laboratorio di gioco delle carte e altri giochi di società (MERCOLEDI)

1 laboratorio settimanale di raccolta fotografie di momenti di vita degli ospiti durante le feste, le uscite programmate nell’anno, gli incontri con parenti, amici ed altri ospiti di diverse Strutture (MERCOLEDI)

1 laboratorio di riabilitazione cognitiva con esercizi specifici per il recupero cognitivo (GIOVEDI)

1 laboratorio di raccolta fotografie di momenti di vita degli ospiti durante le feste, le uscite programmate nell’anno, gli incontri con parenti, amici ed altri ospiti di diverse Strutture (VENERDI)

1 incontro giornaliero individuale con rotazione degli ospiti di conversazione/incontro nel silenzio tra ospiti e volontari del Servizio Civile

Tutti gli Ospiti della Struttura in base alle condizioni di salute e al gradimento personale di partecipazione

Volontari del Servizio Civile Nazionale in base alla presenza in Struttura e all’organizzazione delle attività

OLP

Famigliari e rete amicale degli ospiti compatibilmente con gli impegni personali

Personale sanitario della Struttura in base alla turnistica e ai piani di lavoro

Volontari AVASS e Mai Soli in base all’organizzazione e alla presenza in Struttura

Componenti della Pro-loco e del Comune del paese di Bibiana (TO)

Insegnanti, studenti, genitori delle Scuole Medie di Bibiana (TO)

Ministri del culto valdese e cattolico

I progetti di integrazione e comunicazione tra ospiti/volontari e territorio risultano essere fondamentali al fine di implementare e mantenere viva la rete sociale, prevenire l’isolamento degli anziani e della Struttura stessa.Per raggiungere l’obiettivo d’integrazione occorre attuare il superamento di servizi settoriali e l’introduzione di servizi integrati, fondati sulla necessità di considerare la persona anziana in tutte le sue dimensioni: sociale e sanitaria, in rapporto ai suoi disturbi.Serve, quindi, un processo in grado di riunire aspetti sociali, sanitari ed educativi in piccoli progetti che coinvolgano tutta la comunità locale.La comunicazione deve rispondere all’esigenza di dare sostegno e contribuire a creare prima, e alimentare poi, i rapporti fra i soggetti coinvolti contrastando la tendenza all’isolamento dell’ospite.Conferire maggiore visibilità alla R.S.A. intesa come nucleo cui fare riferimento per esigenze e bisogni e creare una sorta di interconnessione tra la Struttura e la rete locale dovrebbe assicurare una risposta coordinata ai bisogni.

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Page 15: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

L’obiettivo è quindi quello di ri-avvicinare tra loro gli anziani, la rete famigliare e amicale, la comunità circostante per ristabilire un rapporto fiduciario tra il mondo della sanità ed i cittadini e promuovere all’interno dell’organizzazione e tra i suoi membri una cultura della relazione e della cooperazione favorendo lo scambio di risorse e la creazione di sinergie.

INDICATORE PROGETTI DI

INTEGRAZIONE E COMUNICAZIONE TRA OSPITI E TERRITORIO

MISURA VERIFICA PERSONE COINVOLTE

Numero di progetti di integrazione e comunicazione tra ospiti e territorio/numero partecipanti

4/anno volantini informativi sulle attività programmate da divulgare presso la comunità

1 riunione mensile tra organizzatori attività e volontari SCN della Struttura con corpo docenti scuole elementari/medie Comune di Bibiana

4/anno Riunioni con organizzatori Pro-loco di Bibiana

1 Riunione mensile con il gruppo di coordinamento locale case di riposo

1 Riunione mensile con Associazioni di Volontariato AVASS; MAI SOLI; ANTEAS

Riunioni periodiche con famigliari degli ospiti (da 2 a 4 all’anno)

MENSILE

MENSILE

TRIMESTRALE

MENSILE

MENSILE

TRIMESTRALE

Direzione e segreteria della Struttura

Volontari del Servizio Civile Nazionale in base alla presenza in Struttura e all’organizzazione delle attività

OLP

Famigliari e rete amicale degli ospiti compatibilmente con gli impegni personali

Corpo docenti scuole di Bibiana (TO)

Rappresentanti Pro-loco di Bibiana (TO)

Gruppo coordinamento case di riposo

Associazioni di Volontariato

Studio fotografico/design

Le attività di supporto alla Struttura consistono nell’affidare ai volontari piccoli compiti o di gestire eventuali commissioni per la Struttura o per gli ospiti. Il valore aggiunto del supporto dei volontari ha una doppia valenza: da una parte coadiuva il personale nello svolgimento di attività che sempre più spesso gravano su pochi operatori e dall’altra aumenta l’integrazione del volontario stesso coinvolto nelle necessità quotidiane della residenza e dei suoi abitanti.

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Page 16: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

INDICATORE ATTIVITA’ DI

SUPPORTO ALLA STRUTTURA

MISURA VERIFICA PERSONE COINVOLTE

Numero di attività programmate/numero di attività svolte

1 innaffiatura settimana piante della struttura in collaborazione con gli ospiti che desiderano partecipare

1 travasatura/anno piante in collaborazione con gli ospiti che desiderano partecipare

1 uscita settimanale mercato con gli ospiti o per conto di essi al fine di acquistare beni di consumo

1 uscita giornaliera per commissioni presso la farmacia del paese in collaborazione con gli ospiti che desiderano accompagnare

1 riordino/mese sala occupazionale con inventario del materiale consumato o da acquistare

SETTIMANALE

ANNUALE

SETTIMANALE

GIORNALIERA

MENSILE

Tutti gli Ospiti della Struttura in base alle condizioni di salute e al gradimento personale di partecipazione

Volontari del Servizio Civile Nazionale in base alla presenza in Struttura e all’organizzazione delle attività

OLP

Personale di reparto (medico per prescrizioni farmacia, infermieri)

Personale di segreteria (gestione scontri per acquisti e denaro)

I BENEFICIARI DEL PROGETTOL’area di intervento e i beneficiari favoriti sono gli anziani non autosufficienti considerati (secondo i parametri di valutazione socio-sanitaria) ad alta intensità assistenziale. Ciò significa che le persone prese in considerazione non sono più in grado di essere autonome e condurre la propria vita senza l’aiuto degli altri.Gli anziani entrano in Struttura con l’obiettivo di rimanerci sino alla fine della vita trasformando così la residenza nella propria casa. Molti di essi sono accompagnati lungo il proprio cammino dalla presenza più o meno frequente dei propri famigliari, altri affrontano questo periodo in solitudine affidandosi al personale e ai volontari come se fossero i loro cari. L’anziano generalmente non manifesta in modo specifico i propri desideri e nemmeno aspettative fantastiche, ciò che le viene offerto è sempre gradito. L’obiettivo della Residenza è quindi quello di promuove un modello organizzativo centrato sul valore soggettivo della persona e della famiglia, non più come fruitori statici di interventi assistenziali, bensì come interlocutori attivi e partecipi alla gestione dell’intervento richiesto. La collaborazione tra volontari ed organizzazione contribuisce ad accrescere e stimolare tutti gli operatori, famigliari e persone diverse coinvolte nella vita della Struttura, pertanto è possibile

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Page 17: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

affermare che il progetto ha effetto anche su altri soggetti che non costituiscono i beneficiari favoriti ma indirettamente sono influenzati dall’impatto del progetto stesso. La collaborazione valorizza quindi sia l’organizzazione sia i suoi membri favorendo il confronto dialettico, le alleanze e salvaguardando la cultura della solidarietà.Affiancare il mondo dell’assistenza sanitaria e sociale operando attraverso il volontariato permette di accrescere non solo la cultura della solidarietà ma anche di svolgere un percorso di crescita personale che può essere di aiuto nelle scelte future dei giovani volontari.Il percorso di crescita personale svolto dai giovani affiancato ad un percorso di responsabilizzazione permette loro di riflettere sugli obiettivi futuri e strutturare i propri valori, grazie alla cooperazione e alle sinergie presenti nell’organizzazione e agli esempi di vita concreta forniti dagli ospiti.La testimonianza della vecchiaia e a volte della sofferenza sono un bene prezioso che rafforza il carattere e permette di riflettere sui valori della vita. Inoltre, lo scambio delle esperienze delle “generazioni a confronto” valorizza e arricchisce tutti i partecipanti che contribuiscono alla vita della Struttura e alla realizzazione dei suoi progetti.

BENEFICIARI INDIRETTI NUMERO TIPO DI RICADUTARSA GIRASOLE:DIREZIONE, SEGRETERIA, OPERATORI PROFESSIONALI, SERVIZI AFFERENTI ETC.

40 soggetti (numero approssimativo)

Supporto nelle attività di vita quotidiana

Supporto nella gestione di piccole attività (commissione, riordino, gestione piante per interni..)

confronto nel gruppo di lavoro

condivisione della programmazione delle attività di animazione e occupazionali

condivisione dei saperi lavoro in rete nuovi stimoli per nuovi

progetti affiancamento educazione

RETE DI FAMILIARI, AMICI E SOCIALE

120-150 persone (numero approssimativo)

Supporto sicurezza fiducia allegria spirito di gruppo compagnia confronto nella quotidianità conforto durante la malattia mutuo soccorso solidarietà

VOLONTARI “AVASS” 15 volontari Nuovi stimoli cooperazione supporto confronto con altri gruppi di

volontariato organizzazione eventi

condivisione obiettivi e progetti nell’operato di tutti i giorni: laboratori manuali (giochi delle carte, cucina,lettura…), eventi,

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Page 18: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

feste etc.VOLONTARI “MAI SOLI” 2 volontari (di cui 1 volontario

psicologo) Aiuto condivisione progetti di

animazione e pet therapy confronto cooperazione organizzazione laboratori

di riabilitazione cognitiva attività di animazione

VOLONTARI “ANTEAS” 4 volontari Supporto nelle feste di compleanni, giornate di musica

integrazione con gli altri volontari

confronto e condivisione delle esperienze

STRUTTURE AFFERENTI 6 CASE DI RIPOSO AFFERENTICasa Barbero (Bibiana, To) VAL PELLICECasa delle Diaconesse (Torre Pellice, To) VAL PELLICECasa di Riposo Foyer (Angrogna, To) VAL PELLICERifugio Carlo Alberto (Luserna San Giovanni, To) VAL PELLICEAsilo Valdese (Luserna San Giovanni, To) VAL PELLICE Asilo dei Vecchi (San Germano Chisone, To) VAL CHISONE

Integrazione supporto per aumentare le

attività ampliamento e

condivisione di esperienze e di nuove conoscenze

SERVIZI AFFERENTI COMUNE DI BIBIANA PRO-LOCO DI BIBIANARETE SANITARIA SCUOLE ELEMENTARI E MEDIEPARRUCCHIEREPEDICUREDITTA CATERINGDITTA DESIGN

Ampliamento e condivisione di esperienze

nuove conoscenze scambio di informazioni conoscenza della rete lavoro in gruppo sostegno al

soddisfacimento dei bisogni primari dell’ospite (cura ed igiene della persona)

TOTALE VARIABILE TRA I 230-250 soggetti coinvolti

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Page 19: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

7) Obiettivi del progetto:

Gli obiettivi del progetto si rifanno agli indicatori raccolti ed illustrati al punto 6:

OBIETTIVO GENERALE 1:FAVORIRE IL BENESSERE PERSONALE

OBIETTIVI SPECIFICI INDICATORE DI RISULTATO RISULTATO ATTESO FONTE

1.1 Creare un rapporto di fiducia e di conoscenza reciproca, condividendo le idee e i pensieri

Numero di ospiti e di Volontari coinvolti

Il 100% degli ospiti presenti in Struttura e la loro storia personale sono stati presentati ai 4 Volontari del Servizio Civile Nazionale

Diario giornaliero dell’ospite a cura dell’equipe assistenziale

Verbale incontri a cura dell’OLP

1.2 Curare e personalizzare lo spazio fruibile all'interno della Struttura

I locali della Struttura sono utilizzati in base al setting richiesto dalle diverse attività programmatePIANO TERRA- sala

occupazionale- palestra- punto ristoro- giardino, parcoPRIMO e SECONDO PIANO DI DEGENZA- camere di

degenza- sale TV- soggiorni/refettori

I locali sono utilizzati in base alla programmazione delle diverse attività e secondo le esigenze e i desideri specifici degli ospiti

Diario giornaliero dell’ospite a cura dell’equipe assistenziale

Piano di attività riabilitative ed occupazionali

Fotografie

1.3 Promuovere il senso di appartenenza creando un ambiente rassicurante che faccia sentire le persone appartenenti ad un sistema all’interno del quale si condividono saperi ed esperienze

Gli ospiti possono frequentare tutti gli ambienti della Struttura, gli orari di visita sono liberi, le uscite sono permesse sia con i parenti o amici sia con i volontari.

E’ possibile accettare animali.

Le camere di degenza sono arredate con i suppellettili personali, con le foto ed i lavoretti prodotti durante i laboratori di manipolazione e le feste programmate nell’anno.

Il 100% delle camere di degenza sono arredate con gli oggetti personali degli ospiti.

Le foto, gli oggetti e i disegni prodotti nei laboratori sono esposti in Struttura.

Sulla parete esterna nel giardino è esposta la mostra di piastrelle decorate durante i laboratori del 2012 con i bambini delle Scuole elementari di Bibiana (TO)

Famigliari/amici, attraverso una adeguata informazione, possono partecipare ed apportare il loro contributo

Diario giornaliero dell’ospite a cura dell’equipe assistenziale

Piano di attività riabilitative ed occupazionali

Impatto visivo degli ambienti

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Page 20: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

Gli ambienti sono ravvivati da quadri e piante nonché dagli oggetti di vita quotidiana delle persone.

Nei locali comuni e nelle stanze utilizzate per i laboratori sono esposti i lavori prodotti dagli ospiti e forniti del materiale utile alla realizzazione dei progetti

OBIETTIVO GENERALE 2:MANTENERE ANCORA ATTIVI GLI ANZIANI ATTRAVERSO MOMENTI DI VITA

COLLETTIVIOBIETTIVI SPECIFICI INDICATORE DI

RISULTATORISULTATO ATTESO FONTE

2.1 Offrire iniziative diverse al fine di aumentare i momenti d’incontro comuni e di condivisione

ATTIVITA’ MENSILI1 festa di compleanni organizzata nei locali della RSA

1 celebrazione culto valdese, presso Casa Barbero

ATTIVITA’ SETTIMANALI1 uscita mercato del paese con acquisti personali e per il laboratorio di cucina (LUNEDI)

1 laboratorio di cinema o lettura (MERCOLEDI)

1 celebrazione santa messa presso la RSA (GIOVEDI)

1 laboratorio di manipolazione e costruzione piccoli oggetti (VENERDI)

Il 100% degli ospiti può scegliere a quali iniziative partecipare

Il 100% degli ospiti è coinvolto nel piano di riabilitazione e/o delle attività occupazionali

Tutti i famigliari, attraverso una adeguata informazione, possono partecipare ed apportare il loro contributo

P.A.I. (Pianificazione Individuale Assistenziale) a cura dell’equipe assistenziale e della Direzione della Struttura

Diario giornaliero dell’ospite a cura dell’equipe assistenziale

Diario individuale dell’ospite a cura del volontario

Piano di attività riabilitative ed occupazionali

Relazioni individuali laboratorio riabilitazione cognitiva

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Page 21: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

2.2 Incrementare il senso di automotivazione attraverso la partecipazione attiva alle iniziative

Numero di ospiti partecipanti alle iniziative secondo le proprie possibilità/numero di iniziative frequentate

Il 100% degli ospiti può scegliere a quali iniziative partecipare, in caso di impossibilità il gruppo si prende carico di indagare ed osservare il grado di partecipazione e gradimento

Il 100% degli ospiti è coinvolto nel piano di riabilitazione e/o delle attività occupazionali

P.A.I. (Pianificazione Individuale Assistenziale) a cura dell’equipe assistenziale e della Direzione della Struttura

Diario giornaliero dell’ospite a cura dell’equipe assistenziale

Piano di attività riabilitative ed occupazionali

2.3 Unire le risorse attraverso una rete collaborativi fatta di tante risorse

1-2 mercatini dell’usato in collaborazione con il Comune di Bibiana e dell’Associazione AVASS

1 incontro con le Scuole Medie di Bibiana per la fine dell’anno scolastico con uno spettacolo organizzata nei locali o nel parco della RSA

1 incontro in Struttura per la festa del Carnevale con la partecipazione dei bambini dell’oratorio della Parrocchia di Bibiana (TO) e di un giocoliere per la festa del Carnevale

1 Castagnata organizzata nei locali della RSA in collaborazione con la Pro-loco di Bibiana (TO) e con la partecipazione degli studenti delle Scuole elementari

1 festa del Volontariato

Il 100% degli ospiti può scegliere a quali iniziative partecipare o il gruppo di lavoro indaga il gradimento se impossibilità ad esprimersi

Il 100% degli ospiti è coinvolto nel piano di riabilitazione e/o delle attività occupazionali

Tutti i famigliari, attraverso una adeguata informazione, possono partecipare ed apportare il loro contributo

P.A.I. (Pianificazione Individuale Assistenziale) a cura dell’equipe assistenziale e della Direzione della Struttura

Diario giornaliero dell’ospite a cura dell’equipe assistenziale

Piano di attività riabilitative ed occupazionali

Volantini informativi presenti in Struttura e/o distribuiti sul territorio locale (Comune, Scuole elementari e medie, Parrocchia, negozi etc.)

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Page 22: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

1-2 compartecipazioni a feste del paese di Bibiana in collaborazione con la Pro-loco

2 Pranzi con i famigliari degli ospiti e la Comunità in concomitanza delle festività natalizie e pasquali

4/5 Spettacoli gruppi canori da programmare e organizzare durante l’anno nei locali e nel parco della RSA

1 spettacolo estivo con gruppi di danze

OBIETTIVO GENERALE 3:FAVORIRE LE CAPACITA’ RESIDUE E PROMUOVERE L’AUTOSTIMA

OBIETTIVI SPECIFICI

INDICATORE DI RISULTATO

RISULTATO ATTESO FONTE

3.1 Incrementare le attività riabilitative con interventi personalizzati

ATTIVITA’ MENSILI1 laboratorio di lettura e disegno con i bambini delle scuole elementari nell’ambito di un progetto inserito nei P.O.F. (piano di offerta formativa) delle scuole elementari di Bibiana

ATTIVITA’ SETTIMANALI1 laboratorio di cucina (LUNEDI)

1 incontro bi settimanale degli ospiti con la fisioterapista per esercizi ergonomici individuali o di gruppo anche in collaborazione con il Volontario MAI SOLI responsabile della riabilitazione cognitiva

1 seduta di esercizi ergonomici in gruppo (5-6 ospiti) con fisioterapista (MARTEDI)

1 incontro di Pet-therapy

Il 100% degli ospiti può scegliere a quali iniziative partecipare, in caso di impossibilità il gruppo si prende carico di indagare ed osservare il grado di partecipazione e gradimento

Il 100% degli ospiti è coinvolto nel piano di animazione e/o riabilitazione

Tutti i famigliari, attraverso una adeguata informazione, possono partecipare ed apportare il loro contributo

I test MMSE di valutazione cognitiva presentano un andamento costante senza peggioramenti

P.A.I. (Pianificazione Individuale Assistenziale) a cura dell’equipe assistenziale e della Direzione della Struttura Cartella clinica dell’ospite (scale di valutazione MMSE)

Diario giornaliero dell’ospite a cura dell’equipe assistenziale

Piano di attività riabilitative ed occupazionali

Relazioni

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Page 23: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

con il Canile di Bibiana (MARTEDI)

1 laboratorio di gioco delle carte e altri giochi di società (MERCOLEDI)

1 laboratorio settimanale di raccolta fotografie di momenti di vita degli ospiti durante le feste, le uscite programmate nell’anno, gli incontri con parenti, amici ed altri ospiti di diverse Strutture (MERCOLEDI)

1 laboratorio di riabilitazione cognitiva con esercizi specifici per il recupero cognitivo (GIOVEDI)

1 laboratorio di raccolta fotografie di momenti di vita degli ospiti durante le feste, le uscite programmate nell’anno, gli incontri con parenti, amici ed altri ospiti di diverse Strutture (VENERDI)

1 incontro giornaliero individuale con rotazione degli ospiti di conversazione/incontro nel silenzio tra ospiti e volontari del Servizio Civile

individuali laboratorio riabilitazione cognitiva

Test MMSE

3.2 Superare le cause che portano alla dipendenza

Gli ospiti ed i volontari ricevono informazioni aggiornate sullo stato di salute compatibilmente con il loro grado di comprensione e le loro nozioni di base

I volontari attraverso la formazione specifica ricevono nozioni di base sulle principali patologie, segni e sintomi

I volontari conoscono le cause di malattie degli ospiti e vengono informati su segni e sintomi che si possono presentare

Gli ospiti sono accolti nonostante i loro handicap

Il 100% degli ospiti è coinvolto nel piano di animazione e/o riabilitazione

Tutti i famigliari, attraverso una adeguata informazione, possono partecipare ed apportare il loro

P.A.I. (Pianificazione Individuale Assistenziale) a cura dell’equipe assistenziale e della Direzione della Struttura

Diario giornaliero dell’ospite a cura dell’equipe assistenziale

Piano di attività riabilitative ed

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Page 24: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

contributo occupazionali

Relazioni individuali laboratorio riabilitazione cognitiva

3.3 Stimolare i sensi attraverso le esperienze ed i laboratori

Numero di ospiti partecipanti alle attività/numero di ritorni positivi

Il 100% degli ospiti è coinvolto almeno in una attività del piano di animazione o riabilitazione

Il 100% degli ospiti esprime un gradimento positivo delle attività scelte

P.A.I. (Pianificazione Individuale Assistenziale) a cura dell’equipe assistenziale e della Direzione della Struttura

Diario giornaliero dell’ospite a cura dell’equipe assistenziale

Piano di attività riabilitative ed occupazionali

Relazioni individuali laboratorio riabilitazione cognitiva

Questionari annuali di gradimento

Verbali incontri con famigliari

OBIETTIVO GENERALE 4:LAVORARE IN RETE E MANTENERE ALTA LA PARTECIPAZIONE ALLA VITA SOCIALEOBIETTIVI SPECIFICI INDICATORE DI

RISULTATORISULTATO ATTESO FONTE

4.1 Creare nuove occasioni d’incontro

4/anno volantini informativi sulle attività programmate da divulgare presso la comunità

1 riunione mensile tra organizzatori attività e volontari SCN della Struttura con corpo docenti

La Struttura è riuscita a produrre e diffondere i volantini e ad organizzare e partecipare alle riunioni prefissate con la presenza attiva di tutti 4 i volontari del Servizio Civile Nazionale

Verbali degli incontri

Piano di lavoro

Diario individuale dell’ospite compilato a cura del volontario

Archivio dei volantini informativi presenti in

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scuole elementari/medie Comune di Bibiana

4/anno Riunioni con organizzatori Pro-loco di Bibiana

1 Riunione mensile con il gruppo di coordinamento locale case di riposo

1 Riunione mensile con Associazioni di Volontariato AVASS; MAI SOLI; ANTEAS

Riunioni periodiche con famigliari degli ospiti (da 2 a 4 all’anno)

Struttura e/o distribuiti sul territorio locale (Comune, Scuole elementari e medie, Parrocchia, negozi etc.)

4.2 Favorire il reinserimento sociale e il senso di pubblica utilità

Presenza/assenza contatti con altri Enti e servizi esterni

La Struttura collabora con le altre Casse di Riposo, con il Comune del paese e con la sua Pro-loco.

Gli ospiti vengono accompagnati in gite all’esterno e partecipano alle manifestazioni pubbliche

P.A.I. (Pianificazione Individuale Assistenziale) a cura dell’equipe assistenziale e della Direzione della Struttura

Diario giornaliero dell’ospite a cura dell’equipe assistenziale

Piano di attività riabilitative ed occupazionali

Verbali incontri

Relazioni individuali laboratorio riabilitazione cognitiva

4.3 Elaborare, redarre e divulgare il calendario della Struttura per l’anno 2015

Presenza/assenza calendario

Produzione di almeno 300 copie del calendario con divulgazione presso ospiti, parenti, volontari, altre Strutture, ASL altri servizi, Comune di Bibiana , Scuole Elementari e Medie, Canile di Bibiana

Diario giornaliero dell’ospite a cura dell’equipe assistenziale

Piano attività riabilitative ed occupazionali

Verbali incontri

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OBIETTIVO GENERALE 5:SUPPORTARE E COADIUVARE LA STRUTTURA NELLA QUOTIDIANITA’

OBIETTIVI SPECIFICI INDICATORE DI RISULTATO

RISULTATO ATTESO FONTE

5.1 Suddividere i compiti tenendo conto della pianificazione di tutte le attività

I volontari conoscono le attività a loro affidate e riescono ad inserirle nei loro programmi

I volontari riescono a portare a termine i compiti loro affidati

Verbali degli incontri

5.2 Mantenere la cura dell’ambiente attraverso la corretta gestione delle piante da interno

I volontari autonomamente innaffiano le piante 1 volta la settimana e partecipano alla invasatura 1 volta l’anno

Gli ambienti appaiono curati, le piante sono rigogliose e innaffiate

Verbali incontri

5.3 Occuparsi di piccole commissioni quotidiane

I volontari autonomamente sbrigano piccole commissioni a loro affidate in base alle esigenze che si presentano nel quotidiano o programmate (approvvigionamento farmaci presso la farmacia di paese, spese per materiale dei laboratori e/o per festicciole etc.)

I volontari escono per le piccole commissioni

Verbali incontri

Obiettivi specifici trasversali rivolti ai volontari

Gli obiettivi qui descritti saranno perseguiti attraverso il ruolo e le attività svolte dai volontari (come dettagliato nel punto 8.3 della presente scheda progetto) ed attraverso la partecipazione alla formazione generale ed alla formazione specifica. Tali competenze verranno formalmente riconosciute come esplicitato al punto 28 della presente scheda progetto.

Tali competenze verranno formalmente riconosciute dall'Ente di prima classe Provincia di Torino e dall'Ente partner/dagli Enti partner, presso la/le cui sede/i si realizzerà il progetto, come esplicitato al punto 28 della presente scheda progetto)La presenza del volontario rappresenta per l’Ente una risorsa e nello stesso tempo il volontario è anche il beneficiario del progetto (come dettagliato nel punto 6 del progetto). Riferendosi agli obiettivi generali del progetto è possibile individuare le competenze da mettere in campo (se già possedute) o da acquisire in corso d’opera:

OBIETTIVI DEL PROGETTO COMPETENZE DA METTERE IN CAMPO/ACQUISIBILI

OBIETTIVO GENERALE 1:FAVORIRE IL BENESSERE PERSONALE

Conoscere la strutturazione di una organizzazione complessa Conoscere la realtà localeConoscere i bisogni della persona anziana

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istituzionalizzata e della sua famigliaImparare ad ascoltare e stare in una relazione d’aiutoFavorire e mantenere la dimensione casa attraverso la cura attenta dei particolari

OBIETTIVO GENERALE 2:MANTENERE ANCORA ATTIVI GLI ANZIANI ATTRAVERSO MOMENTI DI VITA COLLETTIVI

Organizzare ed organizzarsiChiedere aiuto e consigli in caso di dubbi Gestire il tempo, il materiale e piccole risorse economicheOsservare e valutare con occhio critico i risultati ottenuti, mettersi in discussioneRapportarsi con l’OLP e l’equipe sanitariaFavorire il dialogo con i famigliari e gli altri volontariMettere in atto o acquisire manualità nei laboratori occupazionaliProporre nuove idee ed iniziative

OBIETTIVO GENERALE 3:FAVORIRE LE CAPACITA’ RESIDUE E PROMUOVERE L’AUTOSTIMA

Collaborare con gli esperti (psicologo, fisioterapista, medico specialista geriatra)Dimostrare pazienza, tolleranza e rispettare i tempi necessari agli ospiti per comprendere ed agireOsservare i progressi degli ospiti o valutare eventuali aspetti negativi (apatia, disinteresse, difficoltà etc.)Stimolare gli ospiti con un atteggiamento positivo e propositivo

OBIETTIVO GENERALE 4:LAVORARE IN RETE E MANTENERE ALTA LA PARTECIPAZIONE ALLA VITA SOCIALE

Acquisire la consapevolezza della “dimensione sociale”, cioè del ruolo che il volontario può rivestire sul e nel territorio, quale attore sociale

Sviluppare relazioni positive con i soggetti dell’Ente, con i destinatari e con i beneficiari del progetto

Utilizzare le tecnologie come: internet, la fotografia, programmi come power point, word etc. al fine di mantenere attivi i contatti

OBIETTIVO GENERALE 5:SUPPORTARE E COADIUVARE LA STRUTTURA NELLA QUOTIDIANITA’

Collaborare con l’equipe e con il proprio gruppoConoscere i servizi forniti in paese e gli orari dei negoziSviluppare capacità di organizzazione e distribuzione dei compitiSaper ipotizzare e quantificare quante e quali risorse sono necessariePreventivare un’ipotesi di spesa

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8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

FASE PREPARATORIA: Attività preparatorie finalizzate all’emersione dei bisogni relativi al progetto ed ai singoli interventiIl progetto sarà articolato in fasi dettagliate secondo le seguenti modalità:

FASE PREPARATORIA

Attività dell’ente titolare del progetto Riunioni per definizione dei bisogni e degli obiettivi Incontro per la definizione del progetto con lo staff dell’Ufficio Servizio Civile della

Provincia di Torino

Attività di supporto e consulenza della Provincia di Torino Incontri individualizzati con il referente della progettazione degli enti partner, al fine di

rendere efficace, in relazione ai bisogni emersi, la singola progettazione esecutiva. Durante gli incontri viene presentato e distribuito il materiale di supporto alla

progettazione, realizzato e costantemente aggiornato dalla Provincia di Torino a partire dalle comunicazioni dell’Ufficio Servizio Civile della Regione Piemonte e dell'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile.

ACCOGLIENZA: inserimento e osservazione dell’organizzazione e inizio formazione generale e specificaTempi di attuazione: 1° mese

Accoglienza e inserimento nella sede di progetto Conoscenza della struttura del servizio Conoscenza degli operatori con cui collaborerà il volontario Conoscenza degli altri uffici e servizi con i quali il volontario dovrà entrare in contatto Redazione del “Patto di Servizio” quale strumento elaborato congiuntamente

dall’Operatore Locale e dal volontario in cui indicare nel dettaglio, nell’ambito degli obiettivi specifici del progetto, le singole attività svolte, le mansioni, gli orari, il calendario e quant’altro viene ritenuto indispensabile ai fini della verifica del servizio svolto. Tale documento è frutto di una serie di incontri individuali tra il volontario e l’Operatore Locale di riferimento ed è oggetto di specifici incontri con lo RLEA di riferimento.

Avvio della Formazione specificaContestualmente all'accoglienza verrà avviata la formazione specifica, prevedendo in particolare le informazioni e la conoscenza generale dell'ente presso cui i volontari presteranno servizio e delle principali norme di sicurezza relative alla sede.

Formazione generaleI volontari parteciperanno ad un incontro di benvenuto a cura dell’Ufficio Giovani e Servizio Civile della Provincia di Torino durante il quale riceveranno informazioni relative

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Page 29: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

all’esperienza di Servizio Civile e verrà erogato ai gruppi-classe il primo modulo previsto dalla formazione generale.

AVVIO AL SERVIZIO CIVILE: tempi di attuazione: 1° mese

Avvio al servizio civile Affiancamento dei volontari agli operatori che operano presso la sede del servizio ed iniziale applicazione delle nozioni acquisite durante la formazione specifica. Il volontario sperimenterà soprattutto il rapporto di collaborazione con gli operatori, gli altri volontari ed il contatto con i destinatari.

Formazione specificaDi pari passo con l'inizio delle attività la Formazione specifica verrà erogata nelle modalità e con i contenuti previsti dalla presente scheda progetto, con particolare riferimento ai punti 35, 36, 39, 40 e 41

Formazione generale I volontari parteciperanno alla formazione generale per la durata di 42 ore suddivisa

in 7 giornate. L’attività formativa ha la finalità di introdurre i volontari ai principi e alla conoscenza

del sistema servizio civile e ad orientarli a vivere l’esperienza del servizio in un’ottica di cittadinanza attiva.

ATTIVITÀ DEL PROGETTO DI SERVIZIO CIVILE: tempi di attuazione 10 mesiDi seguito sono elencate le attività per ciascun obiettivo specifico e i tempi di massima per l’attuazione che possono variare a seconda delle richieste degli utenti, della partecipazione alle iniziative, delle esigenze del servizio e della programmazione generale:

Fasi dell’anno di Servizio Civile: sviluppo degli obiettivi specificiOBIETTIVO SPECIFICO AZIONI/ATTIVITA’ TEMPISTICHE

1.1 Favorire la conoscenza delle persone, le storie di vita, i gusti personali e i limiti fisici imposti da malattie o età avanzata

dialogare ed osservare la persona (abitudini, gusti, desideri etc.)

incontrarsi con il personale sanitario di riferimento e visionare insieme la documentazione degli ospiti

dialogare con i parenti

Primo mese di avvio e implementazione per tutto il periodo del Servizio Civile

1.2 Ampliare lo spazio fruibile all'interno della Struttura

conoscere e visitare tutta la struttura, individuando gli spazi fruibili, i percorsi protetti, le sale a disposizione per organizzare le attività, il materiale presente o da comprare, i luoghi preferiti dagli ospiti e maggiormente consoni all’attività da pianificare

Primo mese di avvio e implementazione per tutto il periodo del Servizio Civile

1.3 Promuovere il senso di appartenenza creando un ambiente che ricordi la dimensione casa e favorisca l’incontro tra rete famigliare/sociale ed ospiti

contribuire a mantenere l’arredamento presente in ordine e in armonia con l’ambiente

aggiornare le foto presenti nelle camere e nella sala occupazionale, i volantini informativi delle attività esposti nelle varie bacheche, mostrare i lavoretti prodotti durante i laboratori di manipolazione

curare e innaffiare le piante

Tutto il periodo del Servizio Civile

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Page 30: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

2.1 Offrire iniziative diverse sia per contenuto sia per adattarsi più puntualmente alle varie esigenze, interessi e risorse individuali

coinvolgere tutti gli ospiti presenti in struttura favorendo l’ascolto

favorire la libertà di espressione sia in termini di proposte sia degli ospiti

rielaborare e modificare le attività in base ad eventuali variazioni delle condizioni di salute degli ospiti mantenendo attivo il coinvolgimento della persona

promuovere e proporre l’inserimento di parenti e amici nelle attività

confrontarsi col gruppo compilare il diario individuale

dell’ospite partecipare alle riunioni settimanali e

mensili di coordinamento delle attività di animazione della Struttura

Per l’intero periodo con cadenza giornaliera, settimanale o mensile

2.2 Incrementare il senso di appartenenza e di integrazione positiva

manifestare trasporto ed interesse valorizzando le caratteristiche di ogni ospite

affrontare i laboratori con motivazione al fine di entusiasmare e coinvolgere le persone

produrre piccoli lavoretti che aumentino il senso di utilità e dimostrino i risultati ottenuti dagli ospiti durante le sedute

Primo mese di avvio e implementazione per tutto il periodo del Servizio Civile

2.3 Lavorare in rete con il coinvolgimento di molteplici soggetti, promuovendo momenti di confronto tra familiari, operatori di servizi (sociali, sanitari e del volontariato), nonché la solidarietà con gli stessi fruitori del servizio

confrontarsi col gruppo e con l’OLP collaborare con le figure

professionali esperte (psicologo, fisioterapista, infermieri etc.)

collaborare con gli altri volontari copromotori del progetto

compilare il diario individuale dell’ospite

partecipare alle riunioni settimanali e mensili di coordinamento delle attività di animazione

rapportarsi con i famigliari degli ospiti coinvolgendoli nelle attività

mantenere i rapporti fra gli operatori delle case di riposo

partecipare agli incontri con le altre Case di riposo descritte al punto 6 del progetto

partecipare alla stesura dei verbali di incontro e divulgare nel gruppo le iniziative

preparare e divulgare i volantini informativi

compilare il diario individuale dell’ospite

Primo mese di avvio e implementazione per tutto il periodo del Servizio Civile

3.1 Incrementare le attività riabilitative con interventi personalizzati

collaborare attivamente nel programma giornaliero di fisioterapia e settimanale nelle sedute di riabilitazione cognitiva

Primo mese di avvio e implementazione per tutto il periodo del Servizio Civile

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Page 31: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

coinvolgere la rete di familiari, amici ed altri volontari al fine di aumentare le risorse per poter offrire maggiori garanzie di supporto agli ospiti

ritagliare spazi aggiuntivi durante i momenti di assenza di attività o laboratori di gruppo per dedicare ulteriori momenti di incontri individuali con supervisione e parere degli operatori sanitari,

compilare il diario individuale dell’ospite,

riferire eventuali situazioni problematiche agli operatori sanitari per richiedere un eventuale supporto dello Psicologo

3.2 Vincere il concetto di territorialità, nella sua accezione negativa, che spinge l'ospite a rinunciare a qualsiasi iniziativa

Proporre attività organizzate con risorse del territorio che tengano in considerazione gli interessi dell’ospite

coinvolgere le persone ritenute importanti per l’ospite al fine di stimolarlo

proporre iniziative gradite confrontarsi con l’OLP e il gruppo di

lavoro instaurare un rapporto continuativo

e di fiducia

Primo mese di avvio e implementazione per tutto il periodo del Servizio Civile

3.3 Contrastare l’apatia e promuovere nuovi stimoli sensoriali, verbali e sociali

Coinvolgere l’ospite in momenti di vita quotidiana

valorizzare quanto eseguito e svolto dall’ospite nei momenti di attività ricreative e riabilitative

rafforzare i sensi attraverso la rievocazione dei ricordi, i profumi e i colori

confrontarsi con l’OLP e il gruppo di lavoro

Primo mese di avvio e implementazione per tutto il periodo del Servizio Civile

4.1 Creare nuove occasioni d’incontro

Strutturare quotidianamente momenti di incontro e confronto informale tra ospiti

mantenere vivo l’interesse a fare nuove conoscenze

divulgare le iniziative all’esterno della Struttura

mantenere e consolidare i rapporti già esistenti con la rete esterna (altre case di riposo, Scuole elementari e medie, Parrocchia etc.)

Primo mese di avvio e implementazione per tutto il periodo del Servizio Civile

4.2 Favorire il reinserimento sociale e il senso di pubblica utilità

Motivare l’ospite nella partecipazione alle attività sul territorio

rinforzarlo rispetto alle sue capacità valorizzare i prodotti dei laboratori

occupazionali e riabilitativi mostrare i lavoretti eseguiti

Primo mese di avvio e implementazione per tutto il periodo del Servizio Civile

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Page 32: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

mantenere costante nel tempo le attività e l’atteggiamento di continuità

4.3 Elaborare, redarre e divulgare il calendario della Struttura per l’anno 2013

aggiornare, nel laboratorio dedicato, la raccolta di fotografie riguardanti la vita degli ospiti

individuare, con l’aiuto degli ospiti, il tema principe del calendario

collaborare con il gruppo di lavoro alla stesura del calendario

compilare il diario individuale dell’ospite

Un mese programmato all’interno dell’anno di Servizio Civile

5.1 Suddividere i compiti tenendo conto della pianificazione di tutte le attività

Predisporre un calendario con programmazione delle attività da svolgere

partecipare alla stesura dei verbali di incontro e divulgare nel gruppo le iniziative

Primo mese di avvio ed implementazione per tutto il periodo del Servizio Civile

5.2 Mantenere la cura dell’ambiente attraverso la corretta gestione delle piante da interno

Programmare l’innaffiatura 1 volta settimana

progettare l’invasatura annuale coinvolgendo anche gli ospiti amanti del giardinaggio

segnalare il materiale da acquistare

confrontarsi con l’equipe, la segreteria della Struttura e con l’OLP per la pianificazione

Primo mese di avvio ed implementazione per tutto il periodo del Servizio Civile

5.3 Occuparsi di piccole commissioni quotidiane

considerare la disponibilità del gruppo (presenza/assenza)

programmare giornalmente le commissioni da sbrigare

Primo mese di avvio ed implementazione per tutto il periodo del Servizio Civile

Formazione generaleI volontari continueranno la formazione generale fino al completamento del percorso formativo, come previsto nel punto 30 della presente scheda progetto.

Formazione specificaI volontari parteciperanno alla formazione specifica nei tempi e nelle modalità previste nei punti dal 35 al 40 della presente scheda progetto.

Attività di monitoraggioVerranno attivate le azioni di monitoraggio del progetto e dell’attività formativa come da Sistema accreditato a ottobre 2013. Per quanto riguarda l'attività formativa si fa riferimento alle modalità previste nelle Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale del 24 luglio 2013 e nella successiva Circolare sul Monitoraggio della formazione generale del 28 gennaio 2014.Tali attività coinvolgeranno l’operatore locale di progetto, i volontari e gli RLEA, al fine di rilevare e rielaborare in itinere l’andamento del percorso progettuale.

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Page 33: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

CONCLUSIONE DEL SERVIZIO CIVILE: tempi di attuazione: ultimo meseNell’ultimo mese del servizio civile, oltre al completamento delle attività previste, sarà richiesto ai volontari una riflessione sull’esperienza svolta, sugli obiettivi raggiunti, sulle criticità e sulle proposte di miglioramento; in questa fase i volontari verranno accompagnati dall’OLP e dagli operatori del servizio. Oltre ad una verifica personale e soggettiva, si opererà anche una valutazione oggettiva che prenderà spunto dall’analisi degli indicatori forniti per accertare il raggiungimento degli obiettivi.

Conclusione del monitoraggioNell’ultimo periodo del servizio si concluderanno le procedure di rilevazione dati e monitoraggio dell’andamento progettuale. I dati raccolti verranno rielaborati da un punto di vista qualitativo e quantitativo. Si procederà alla restituzione dei contenuti emersi, utili ad una futura riprogettazione degli interventi, anche attraverso la redazione del Report annuale.

Diagramma di Gantt:

Mesi: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12Accoglienza XAvvio XFormazione generale X X X X X XFormazione specifica X X X X X X X X XFAVORIRE LA PERMANENZA DELLA PERSONA SVANTAGGIATA NELLA RESIDENZA INTESA COME NUOVO NUCLEO ABITATIVO CON INTERVENTI CHE NE CONSENTANO UN’ESISTENZA DIGNITOSA, IL MANTENIMENTO DELLE ABITUDINI E DEI RITMI DI VITA INDIVIDUALI, NONCHÉ DEI LEGAMI AFFETTIVI SIGNIFICATIVI

X X X X X X X X X X

FAVORIRE LA PARTECIPAZIONE ATTIVA DEGLI ANZIANI A MOMENTI DI VITA COLLETTIVA

X X X X X X X X X

FAVORIRE IL RECUPERO ED IL MANTENIMENTO DELLE CAPACITÀ RESIDUE DI AUTONOMIA E DI RELAZIONE DELLE PERSONE DISABILI

X X X X X X X X X X

SVILUPPARE NUOVE RELAZIONI E METTERE IN COMUNICAZIONE LA STRUTTURA CON LA REALTÀ LOCALE

X X X X X X X X

MONITORAGGIO X X X XCONCLUSIONE X

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8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività

TIPOLOGIA PROFESSIONALITA’RUOLO

RISPETTO ALLE ATTIVITA’DEL PROGETTO

NUMERORISORSE UMANE

IMPIEGATEDIPENDENTE DIRETTORE DI

COMUNITA’ SOCIO-SANITARIA

FASE PREPARATORIACollabora all’individuazione del fabbisogno della Struttura attraverso la lettura dei report dei questionari di gradibilità somministrati ai famigliari degli ospiti,condivide ed approva gli obiettivi1. ACCOGLIENZAPartecipa alla riunione di presentazione dei volontari in Servizio Civile 2. AVVIOSupervisiona la realizzazione del progetto in collaborazione con il coordinatore infermieristico/OLP della StrutturaFormatore nel seguente modulo per la formazione specifica:MODULO 2: “ORIENTARSI NELL’ASL TO3”3. CONCLUSIONEPartecipa alla festa di congedo, prende atto della raccolta dati finale, certifica gli attestati di partecipazione alla formazione specifica e l’attestato finale delle competenze trasversali e tecnico professionali maturate dai volontari nell’anno di Servizio Civile

1

DIPENDENTE COORDINATORE INFERMIERISTICO/OLP

FASE PREPARATORIARiunioni ed incontri con: Dipartimento delle attività e progetti integrati socio – sanitari (U.V.A E U.V.G.), Servizi Sociali delle Comunità Montane Val Pellice e Val Chisone e Germanasca, Consorzio Intercomunale dei Servizi sociali di Pinerolo, Associazione di auto-mutuo aiuto delle famiglie dei malati di Alzhaimer, associazioni di volontariato quali AVASS, “MAI SOLI”, Canile di Bibiana, staff dell’Ufficio Servizio Civile della Provincia di Torino1. ACCOGLIENZACura della presentazioni del servizio, pianificazione dell’inserimento in Struttura, partecipazione alla fase di

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Page 35: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

conoscenza dei volontari con le altre associazioni di volontariato presenti in struttura (AVASS, Mai soli, ANTEAS)2. AVVIO e 3. ATTIVITA’ DEL PROGETTOCoadiuva nella programmazione delle attività, coordina i docenti della formazione specifica, monitora l’evoluzione della programmazione delle attività, compila e gestisce le schede di monitoraggioFormatore nel seguente modulo per la formazione specifica:MODULO 5: “REDIGERE E PRESENTARE DOCUMENTI IN EXCEL E WORD; LA RICERCA SU INTERNET; LINK UTILI PER CONTATTI CON GLI ALTRI”4. CONCLUSIONEMonitora l’evoluzione della programmazione, organizza gli incontri di confronto, organizza la festa di congedo

DIPENDENTI INFERMIERI FASE PREPARATORIACollaborano alla revisione dei questionari di gradibilità somministrati alle famiglie2. ACCOGLIENZAPartecipano attivamente alla presentazione degli ospiti, supportando i volontari nella conoscenza reciproca, illustrano le problematiche cliniche, partecipano alla fase di conoscenza tra i volontari, le altre associazioni di volontariato (AVASS, Mai soli, ANTEAS) e la rete famigliare/amicale3. AVVIO e 3. ATTIVITA’ DEL PROGETTOSupportano il Coordinatore nella programmazione delle attività, illustrano i P.A.I. (Piani assistenziali individuali), supportano i volontari nelle attività e nei laboratori occupazionali, supportano i volontari nelle attività di gruppo e individuali, coordinano le attività di tutti i giorni se assente il Coordinatore,Infermiera Sig.ra Canavesio Elena formatore nel seguente modulo per la formazione specifica:MODULO 8: “PIANO ASSISTENZIALE INDIVIDUALIZZATO, LA

4

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Page 36: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

RACCOLTA DATI” 4. CONCLUSIONESupportano nella raccolta dati, supportano il congedo dei volontari con gli ospiti e la rete, partecipano alla festa di congedo

DIPENDENTE SEGRETARIA AMMINISTRATIVA

FASE PREPARATORIACura la distribuzione e la revisione dei questionari di gradibilità, preparazione modulistica interna e del SCN, predispone per le riunioni e gli incontri1. ACCOGLIENZASupporto nella predisposizione della modulistica, supporta nell’orientamento dei volontari nella struttura, partecipa alla fase di conoscenza tra i volontari e le altre associazioni di volontariato (AVASS, Mai soli, ANTEAS), contatta i gruppi canori, di danze occitane e mantiene costanti i rapporti con le scuole elementari e medie e con il Comune di Bibiana2. AVVIO e 3. ATTIVITA’ DEL PROGETTOGestisce la cassa economica per l’animazione, supporto nell’organizzazione degli eventi e redazione calendario, volantini informativi, emissione degli attestati di partecipazione dei volontari e moduli di formazione specifica4. CONCLUSIONESupporta la gestione della documentazione finale ed emissione attestato finale di acquisizione delle competenze dei volontari, partecipa alla festa di congedo

1

DIPENDENTI OSS – Operatori Socio Sanitari

1. ACCOGLIENZAPartecipano attivamente alla presentazione degli ospiti supportando i volontari nella conoscenza reciproca, illustrano le problematiche cliniche, partecipano alla fase di conoscenza tra i volontari, le altre associazioni di volontariato (AVASS, Mai soli, ANTEAS) e rete famigliare/amicale2. AVVIO e 3. ATTIVITA’ DEL PROGETTOSupportano il Coordinatore e le infermiere nella programmazione delle attività, illustrano i P.A.I. (Piani Assistenziali Individuali), supportano i volontari nelle attività e nei

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Page 37: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

laboratori occupazionali, partecipano alle attività riabilitative occupazionali programmate4. CONCLUSIONESupportano nella raccolta dati conclusiva e nel congedo, partecipano alla festa di congedo

DIPENDENTE OSS – Operatore Socio Sanitario

1. ACCOGLIENZAPartecipa attivamente alla presentazione degli ospiti supportando i volontari nella conoscenza reciproca, illustra il piano dell’animazione in collaborazione con l’OLP, supporta i volontari ad orientarsi nella programmazione delle attività, partecipa alla fase di conoscenza tra i volontari e le altre associazioni di volontariato (AVASS, Mai soli, ANTEAS)2. AVVIO e 3. ATTIVITA’ DEL PROGETTOSupporta e programma coi volontari le attività e gli eventi, partecipa alle riunioni di coordinamento con le altre case di riposo, comunica attivamente con la rete, supporta i volontari nelle attività di gruppo ed individuali, partecipa alle riunioni interne di coordinamento animazione, mantiene costanti contatti con la Pro-Loco di Bibiana, le altre case di riposo e con i gruppi di volontariato (Mai soli, AVASS, ANTEAS), il Comune e le Scuole di Bibiana4. CONCLUSIONESupporta nella raccolta dati conclusiva e nel congedo, partecipa alla festa di congedo

1

DIPENDENTE MEDICO GERIATRA 1. ACCOGLIENZAPartecipa attivamente alla presentazione degli ospiti supportando i volontari nella conoscenza reciproca, illustra le problematiche cliniche2. AVVIOConcorre alla stesura ed approvazione dei P.A.I. (Piani Assistenziali Individuali)Formatore nel seguente modulo per la formazione specifica:MODULO 1: “CHI E’ L’ANZIANO AFFETTO DA DEMENZA E ALTRE PATOLOGIE”4. CONCLUSIONE

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Page 38: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

Partecipa alla festa di congedo, prende atto della raccolta dati finale

DIPENDENTE ASSISTENTE SOCIALE FASE PREPARATORIACollabora all’individuazione del fabbisogno della Struttura attraverso la lettura dei report dei questionari di gradibilità, condivide ed approva gli obiettivi del progetto1. ACCOGLIENZAPartecipa attivamente alla presentazione degli ospiti supportando i volontari nella conoscenza reciproca, illustra le problematiche sociali dell’ospite2. AVVIOSupervisiona la realizzazione del progettoFormatore nel seguente modulo per la formazione specifica: MODULO 9“COMUNICARE CON LE FAMIGLIE”4. CONCLUSIONEPartecipa alla festa di congedo, prende atto della raccolta dati finale

1

DIPENDENTE MEDICO DI FAMIGLIA 1. ACCOGLIENZAPartecipa attivamente alla presentazione degli ospiti supportando i volontari nella conoscenza reciproca, illustra le problematiche cliniche2. AVVIO Concorre alla stesura ed approvazione dei P.AI. (Piani Assistenziali Individuali)Formatore nel seguente modulo per la formazione specifica:MODULO 4: “LA RETE DEI SERVIZI SOCIALI E LA LORO FRUIZIONE”4. CONCLUSIONEPartecipa alla festa di congedo, prende atto della raccolta dati finale

1

DIPENDENTE BIOLOGO DIRIGENTE SPECIALISTA IN IGIENE E STATISTICA MEDICA AD IND. EPIDEMIOLOGICO

1. ACCOGLIENZA Formatore nel seguente modulo per la formazione specifica:MODULO 3: “MUOVERSI E LAVORARE IN SICUREZZA: LA LEGGE 81 EX 626”4. CONCLUSIONEPartecipa alla festa di congedo, prende atto della raccolta dati finale

VOLONTARIASSOCIAZIONE MAI SOLI

PSICOLOGO 1. ACCOGLIENZAPartecipa attivamente alla presentazione degli ospiti supportando i volontari nella conoscenza reciproca, illustra le

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Page 39: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

attività di riabilitazione cognitiva e di animazione in collaborazione conl’OSS referente per l’animazione e il volontario dedicato al laboratorio di pet-therapy, supporta i volontari nella programmazione delle attività, partecipa alla fase di conoscenza tra i volontari e le altre associazioni di volontariato (AVASS, Mai soli, ANTEAS)MODULO 11: Formatore nel seguente modulo per la formazione specifica: “RELAZIONE D’AIUTO E COUNSELLING RIVOLTA ALL’ANZIANO FRAGILE ED ALLA RETE FAMIGLIARE”2. AVVIO e 3. ATTIVITA’ DEL PROGETTOSupporta e programma coi volontari le attività e gli eventi, partecipa alle riunioni di coordinamento con le altre case di riposo, comunica attivamente con la rete, supporta i volontari nelle attività di gruppo e individuali, Formatore nei seguenti moduli per la formazione specifica:MODULO 6: “IL TOCCO MASSAGGIO COME RELAZIONE DI SOSTEGNO ALLA PERSONA”MODULO 10: “LAVORARE IN GRUPPO, COME GESTIRE I CONFLITTI” 4. CONCLUSIONESupporta nella raccolta dati conclusiva e nel congedo dei volontari con gli ospiti e la rete, partecipa alla festa di congedo

VOLONTARIASSOCIAZIONE MAI SOLI

VOLONTARIO CON ESPERIENZA PLURIENNALE

1. ACCOGLIENZAPartecipa attivamente alle presentazione degli ospiti supportando i volontari nella conoscenza reciproca, illustra l’attività di pet – therapy in collaborazione con il responsabile della riabilitazione cognitiva, supporta i volontari ad orientarsi nella programmazione delle attività, partecipa alla fase di conoscenza tra i volontari e le altre associazioni di volontariato (AVASS, Mai soli, ANTEAS) mettendo a disposizione la sua esperienza in struttura (5 anni di attività) e la sua pregressa esperienza come volontario del Servizio Civile svolto presso un’altra

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casa di riposo del territorio locale2. AVVIO e 3. ATTIVITA’ DEL PROGETTOPartecipa alle riunioni di coordinamento dell’animazione con le altre Strutture, alle uscite con gli ospiti programmate nell’anno e ad eventi, feste o manifestazioni, organizza in collaborazione con l’operatore del canile e il responsabile per la riabilitazione cognitiva il laboratorio settimanale di pet - therapy4. CONCLUSIONESupporta nella raccolta dati conclusiva e nel congedo, partecipa alla festa di congedo

DIPENDENTE DEL CANILE DI BIBIANA (TO)

OPERATORE ADDETTO ALLE CURE DEI CANI

1. ACCOGLIENZAPartecipa attivamente alla presentazione degli ospiti supportando i volontari nella conoscenza reciproca, illustra l’attività di pet – therapy descrivendo il profilo degli animali utilizzati per questa attività in collaborazione con il volontario dell’associazione MAI SOLI, osserva e si confronta con i volontari e l’equipe sanitaria rispetto ai risultati ottenuti dall’attività di pet-therapy2. AVVIO e 3. ATTIVITA’ DEL PROGETTO4. CONCLUSIONEPartecipa alla festa di congedo

1

VOLONTARI ASSOCIAZIONE AVASS

VOLONTARI CON ESPERIENZA PLURIENNALE

1. ACCOGLIENZAPartecipano attivamente alla presentazione degli ospiti supportando i volontari nella conoscenza reciproca, illustrando il piano di attività all’interno della struttura in collaborazione con il Coordinatore/OLP, partecipano alla fase di conoscenza tra i volontari e le altre associazioni di volontariato (AVASS, Mai soli, ANTEAS) 2. AVVIO e 3. ATTIVITA’ DEL PROGETTOCollaborano allo svolgimento delle attività previste dalla programmazione (messa settimanale, uscite al mercato, feste di compleanno…)4. CONCLUSIONEPrendono atto della raccolta dati effettuata, partecipano alla festa di congedo

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VOLONTARI ASSOCIAZIONE ANTEAS

VOLONTARI CON ESPERIENZA PLURIENNALE

1. ACCOGLIENZAPartecipano attivamente alla presentazione degli ospiti supportando i volontari nella conoscenza reciproca, illustrando il piano di attività all’interno della Struttura in collaborazione con il Coordinatore/OLP, partecipano alla fase di conoscenza tra i volontari e le altre associazioni di volontariato (AVASS, Mai soli, ANTEAS) 2. AVVIO e 3. ATTIVITA’ DEL PROGETTOCollaborano allo svolgimento della festa mensile per i compleanni degli ospiti con intrattenimento musicale, alla festa per il Natale e di primavera e ad eventuali altri eventi secondo programmazione4. CONCLUSIONEPrendono atto della raccolta dati effettuata, partecipano alla festa di congedo

3

DIPENDENTE DELLO STUDIO FOTOGRAFICO E DI DESIGN

FOTOGRAFO 2. AVVIO e 3. ATTIVITA’ DEL PROGETTOFornisce il supporto per la grafica, l’impaginazione e la tiratura dei calendari prodotti dalla Struttura4. CONCLUSIONEPartecipa alla festa di congedo

1

DIPENDENTI DELLA DITTA DI CATERING

CUOCHI, ADETTI SALA 2. AVVIO e 3. ATTIVITA’ DEL PROGETTOForniscono il catering per il pranzo di Natale e di primavera4. CONCLUSIONEPrendono atto della raccolta dati effettuata, partecipano alla festa di congedo

4

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8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto

I Volontari del Servizio Civile Nazionale, dopo l’iniziale periodo di avvio al servizio, entreranno a far parte del gruppo di lavoro e collaboreranno alla realizzazione degli interventi previsti dal progetto come descritto nella specifica della tempistica al punto 8.1. Affiancheranno gli operatori e svolgeranno compiti in autonomia, per il raggiungimento degli obiettivi relativi alle azioni precedentemente descritte, partecipando alle attività afferenti alle stesse.

OBIETTIVO GENERALE 1:FAVORIRE IL BENESSERE PERSONALE

OBIETTIVI SPECIFICI RUOLO DEL VOLONTARIO (azioni/attività)

TEMPISTICHE

1.1 Creare un rapporto di fiducia e conoscenza reciproca, condividendo le idee e i pensieri

Promuovere l’interesse alla conoscenza della persona, al ruolo sociale e famigliare ricoperto un tempo

ricostruire la rete amicale e famigliare che ruota intorno all’ospite attraverso il dialogo

approfondire attraverso l’indagine e l’osservazione il percorso di inclusione nella Struttura

con l’aiuto del personale sanitario conoscere la storia clinica dell’ospite

conoscere i bisogni e i desideri della persona confrontarsi con il proprio gruppo di volontari, con l’OLP e il gruppo di sanitari

Primo mese di avvio ed implementazione per tutto il periodo del Servizio Civile

1.2 Curare e personalizzare lo spazio fruibile all'interno della Struttura

Conoscere la Struttura, individuare gli spazi fruibili, i percorsi protetti, le sale a disposizione per organizzare le attività

Conoscere i luoghi preferiti dagli ospiti

comprendere il valore terapeutico dell’esperienza spaziale

organizzare laboratori con distribuzioni spaziali che facilitino la mobilità

adattare per quanto possibile l’ambiente fisico e sociale, rendendolo accessibile e modificandolo per sostenere la partecipazione dell’individuo promuoverne l’autonomia e aumentare il livello di protezione e sicurezza

prevedere adattabilità/flessibilità dello spazio calibrare l’accessibilità in base ai bisogni della persona e alle attività da intraprendere

Primo mese di avvio ed implementazione per tutto il periodo del Servizio Civile

1.3 Promuovere il senso di appartenenza creando un ambiente che faccia sentire le

Individuare i luoghi e gli oggetti che possano creare disagio ambientale ed inserire nuovi elementi che possano valorizzare gli ambienti

Primo mese di avvio ed implementazione per tutto il periodo del Servizio Civile

42

Page 43: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

persone appartenenti ad un sistema all’interno del quale si condividono saperi ed esperienze

implementare gli arredi con elementi personali, oggetti creati dagli ospiti durante i laboratori, fotografie scattate durante momenti di vita quotidiana

coinvolgere e far partecipare gli ospiti nella creazione degli ambienti

conoscere i gusti degli ospiti ed ascoltare i loro suggerimenti

favorire la dimensione casa tenendo conto dei parametri di sicurezza imposti dalla normativa vigente

confrontarsi con il proprio gruppo di volontari, con l’OLP e il gruppo di sanitari

OBIETTIVO GENERALE 2:MANTENERE ANCORA ATTIVI GLI ANZIANI ATTRAVERSO MOMENTI DI VITA

COLLETTIVI2.1 Offrire iniziative diverse al fine di aumentare i momenti d’incontro comuni e di condivisione

Mantenere, organizzare e portare a realizzazione le attività già consolidate e calendarizzate in cooperazione nel gruppo di lavoro

favorire la libertà di espressione sia in termini di proposte sia nelle attività

proporre ed attuare nuove iniziative con supervisione del personale

partecipare alle riunioni di animazione con le altre case di riposo

riportare eventuali osservazioni sulle condizioni cliniche e sull’atteggiamento dell’ospite

coinvolgere i familiari e gli amici degli ospiti divulgare i volantini informativi

Per l’intero periodo con cadenza giornaliera, settimanale o mensile

2.2 Incrementare il senso di automotivazione attraverso la partecipazione attiva alle iniziative

Stimolare le capacità residue dell’anziano di attenzione e concentrazione facendo riscoprire l’interesse per il mondo che ci circonda

manifestare interesse e coinvolgimento partecipato

coinvolgere gli ospiti nell’organizzazione dei laboratori e delle feste chiedendo loro di attivarsi nella scelta delle tematiche e dei materiali

sottolineare i successi ottenuti attraverso la valorizzazione del contributo apportato

fornire gli strumenti necessari per condurre a termine le attività in un’organizzazione di continuità

coinvolgere i familiari e gli amici degli ospiti divulgare i volantini informativi

Primo mese di avvio ed implementazione per tutto il periodo del Servizio Civile

43

Page 44: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

confrontarsi con il proprio gruppo di volontari con l’OLP e il gruppo di sanitari

2.3 Unire le risorse attraverso una rete collaborativa fatta di tante risorse

Considerare nella programmazione settimanale delle attività il coinvolgimento di tutti gli ospiti, a rotazione, secondo capacità residue, risorse ed attività

coinvolgere la rete di famigliari, amici ed altri volontari al fine di aumentare le risorse per poter offrire maggiori garanzie di supporto agli ospiti

collaborare con le figure professionali esperte (psicologo, fisioterapista, infermieri..)

confrontarsi con il proprio gruppo di volontari, con l’OLP e il gruppo di sanitari

Primo mese di avvio ed implementazione per tutto il periodo del Servizio Civile

OBIETTIVO GENERALE 3:FAVORIRE LE CAPACITA’ RESIDUE E PROMUOVERE L’AUTOSTIMA

OBIETTIVI SPECIFICI RUOLO DEL VOLONTARIO3.1 Incrementare le attività riabilitative con interventi personalizzati

Collaborare attivamente nel programma giornaliero di fisioterapia e settimanale nelle sedute di riabilitazione cognitiva

coinvolgere la rete dei familiari, amici ed altri volontari

aiutare la persona, ad acquisire o migliorare le abilità di esecuzione di determinate attività di tipo manuale

individuare le attività significative per la persona e contribuire con il gruppo a modificarle e adattarle alle sue specifiche abilità

ritagliare spazi aggiuntivi per incrementare i momenti riabilitativi (attività di walking, lettura, cruciverba etc.)

contribuire ad insegnare le metodiche per eseguire le attività della vita quotidiana

riportare eventuali osservazioni sulle condizioni cliniche e sull’atteggiamento dell’ospite

confrontarsi con il proprio gruppo di volontari, con l’OLP e il gruppo di sanitari

Primo mese di avvio ed implementazione per tutto il periodo del Servizio Civile

3.2 Superare le cause che portano alla dipendenza

Sviluppare le attività ludiche per favorire la socializzazione e la relazione inter-personale

stimolare la creatività e l’espressività personali, rispettare i tempi e i desideri degli ospiti

mantenere costantemente i contatti anche con le persone meno interessate e tendenti all’isolamento

Primo mese di avvio ed implementazione per tutto il periodo del Servizio Civile

44

Page 45: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

coinvolgere i famigliari e la rete amicale

proporre iniziative gradite

ridere e far ridere

confrontarsi con il proprio gruppo di volontari, con l’OLP e il gruppo di sanitari

3.3 Stimolare i sensi attraverso le esperienze ed i laboratori

Coinvolgere tutti gli ospiti presenti in struttura favorendo l’ascolto

rielaborare e modificare le attività in base ad eventuali variazioni di capacità dell’ospite di essere partecipe mantenendo comunque attivo il coinvolgimento della persona

rafforzare i sensi attraversala rievocazione di ricordi, i profumi, i colori, la manipolazione di materiali

promuovere e proporre l’inserimento di parenti e amici nelle attività

confrontarsi col gruppo

compilare il diario individuale dell’ospite

partecipare alle riunioni settimanali e mensili di coordinamento delle attività di animazione della Struttura

Primo mese di avvio ed implementazione per tutto il periodo del Servizio Civile

OBIETTIVO GENERALE 4:LAVORARE IN RETE E MANTENERE ALTA LA PARTECIPAZIONE ALLA VITA SOCIALEOBIETTIVI SPECIFICI RUOLO DEL VOLONTARIO4.1 Creare nuove occasioni d’incontro

Promuovere le sinergie partecipando agli incontri con le altre case di riposo, mantenendo saldo il dialogo fra le scuole del paese, il Comune e il centro parrocchiale

partecipare alla formazione specifica e generale

proporre allestimenti di spazi sociali che attraverso le iniziative coinvolga la rete sociale locale

partecipare alla stesura dei verbali di incontro e divulgare nel gruppo le iniziative

organizzare la partecipazione alle iniziative proposte dalla rete esterna alla Struttura

preparare e divulgare i volantini informativi, compilare il diario individuale dell’ospite

Primo mese di avvio ed implementazione per tutto il periodo del Servizio Civile

4.2 Favorire il reinserimento sociale e il senso di pubblica utilità

Preparare mensilmente i volantini informativi sulle iniziative intraprese con l’ausilio del PC

organizzare momenti di lettura dei quotidiani nazionali e locali

organizzare con il gruppo di lavoro la distribuzione nei diversi punti: Comune di Bibiana (TO), scuole, altri servizi ospedalieri, altre case di riposo, bacheche della struttura,

Primo mese di avvio ed implementazione per tutto il periodo del Servizio Civile

45

Page 46: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

negozi

favorire l’integrazione degli anziani nella vita sociale della comunità mediante la partecipazione alle iniziative proposte all’esterno della Struttura (feste patronali, mostre, incontri presso altre Case di riposo, manifestazioni etc.)

favorire la partecipazione degli ospiti che altrimenti non sarebbero stimolati o non avrebbero le possibilità materiali di frequentare centri di ritrovo

valorizzare le competenze ed il sapere accumulato dagli anziani nella vita lavorativa

coinvolgere i famigliari e la rete amicale

confrontarsi con il proprio gruppo di volontari, con l’OLP e il gruppo di sanitari

4.3 Elaborare, redarre e divulgare il calendario della Struttura per l’anno 2015

Aggiornare il laboratorio dedicato alla raccolta delle fotografie degli eventi riguardanti la vita degli ospiti

nella prima parte dell’anno individuare con l’aiuto degli ospiti il tema principe per la produzione del calendario

catalogare le foto scattate durante le feste e le uscite per poterle poi utilizzare come sfondo al calendario

compilare il diario individuale dell’ospite

Tutto il periodo del Servizio Civile

OBIETTIVO GENERALE 5:SUPPORTARE E COADIUVARE LA STRUTTURA NELLA QUOTIDIANITA’

OBIETTIVI SPECIFICI RUOLO DEL VOLONTARIO5.1 Suddividere i compiti tenendo conto della pianificazione di tutte le attività

Predisporre un calendario con programmazione delle attività da svolgere

considerare la disponibilità del gruppo (presenza/assenza)

considerare gli orari dei servizi

suddividersi i compiti equamente

partecipare alla stesura dei verbali di incontro e divulgare nel gruppo le iniziative

confrontarsi con l’equipe, la segreteria della Struttura e con l’OLP per la pianificazione

Primo mese di avvio ed implementazione per tutto il periodo del Servizio Civile

5.2Mantenere la cura dell’ambiente attraverso la correttta gestione delle piante da interno

Programmare l’innaffiatura 1 volta settimana

suddividere i compiti equamente

considerare la disponibilità del gruppo (presenza/assenza)

progettare l’invasatura annuale coinvolgendo anche gli ospiti amanti del giardinaggio

segnalare il materiale da acquistare

Primo mese di avvio ed implementazione per tutto il periodo del Servizio Civile

46

Page 47: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

confrontarsi con l’equipe, la segreteria della Struttura e con l’OLP per la pianificazione

5.3 Occuparsi di piccole commissioni quotidiane

Suddividere i compiti equamente

considerare la disponibilità del gruppo (presenza/assenza)

valutare con la Struttura le necessità

programmare giornalmente le commissioni da sbrigare

Primo mese di avvio ed implementazione per tutto il periodo del Servizio Civile

Attività dell'Ente di 1a Classe Provincia di Torino:

Formazione generaleI volontari verranno inseriti nei gruppi formativi e parteciperanno alla formazione generale per la durata di 42 ore suddivisa in 7 giornate formative secondo il programma articolato Nei punti dal 29 al 34 della scheda. Durante il percorso di Formazione Generale i Volontari avranno la possibilità di conoscere e confrontarsi con lo RLEA di riferimento.

Attività di MonitoraggioVerranno attivate le azioni di monitoraggio del progetto e dell’attività formativa come da sistema accreditato. Tale attività coinvolgerà sia gli operatori locali di progetto che i volontari, al fine di rilevare e rielaborare in itinere l’andamento del percorso progettuale, insieme agli RLEA.

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:

4

10) Numero posti con vitto e alloggio:

0

11) Numero posti senza vitto e alloggio:

4

12) Numero posti con solo vitto:

0

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:

1400 ore annue con un minimo di 12 ore settimanali

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

5

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Page 48: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

In riferimento al complesso delle attività previste ed al ruolo individuato per i Volontari in Servizio Civile (riferimento ai punti 8.1 e 8.3 della scheda del progetto):

Disponibilità a flessibilità oraria giornaliera, nel rispetto del numero di ore stabilite dal progetto

Disponibilità ad essere impegnati eventualmente al sabato e nei giorni festivi Disponibilità a spostamenti e/o missioni per realizzare gli interventi previsti Disponibilità a utilizzare i mezzi dell'Ente Osservanza del segreto professionale

16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:

VEDI ALLEGATO BOX 16

17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

A livello provincialeTutte le azioni di promozione verranno concertate e realizzate in collaborazione con:

l’Ufficio Giovani e Servizio Civile della Provincia di Torino, gli Enti partner, i Centri per l’impiego, La Provincia di Alessandria, La Provincia di Biella, i Job placement delle Università di Torino e del Piemonte Orientale, le Associazioni giovanili del territorio, la Cooperativa Animazione Valdocco.

La Provincia di Torino parteciperà ad incontri ed eventi informativi sul territorio organizzati in collaborazione con i Centri per l'Impiego, i Centri Giovani, gli Informagiovani, gli Enti Partner e altre strutture territoriali.

Strumenti e Media:Sito web della Provincia di Torino: da cui sarà possibile scaricare il progetto completo e una sua scheda sintetica, oltre alle modalità per la partecipazione e gli allegati da compilare per i candidati.New media – social network:la grande diffusione degli strumenti del web 2.0 tra i giovani ne fanno uno strumento indispensabile per diffondere capillarmente informazioni anche istituzionali ed aprire nuovi canali comunicativi, capaci di coinvolgere centinaia di persone interessate. L'Ufficio Giovani e Servizio Civile della Provincia di Torino, fin dalla fase di promozione per il 1° bando 2009 (luglio), si è dotato di una propria pagina su Facebook e Twitter (http://www.facebook.com/groups/87744143647/ e http://twitter.com/serviziocivile). Verrà inoltre indicata la pagina Facebook ufficiale dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile: http://www.facebook.com/pages/Ufficio-Nazionale-per-il-Servizio-Civile/353868374653514

Manifesti e brochure informative:Pubblicazione delle schede sintetiche dei progetti e invio a: Università, Informagiovani, Infopoint Europa, 15 Centri per l'impiego, URP, Enti partner.

48

Page 49: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

Card e Manifesti, realizzazione e diffusione di card e manifesti informativi, in collaborazione con l’Ufficio Giovani e Servizio Civile della Provincia di Torino e la Cooperativa Animazione Valdocco.

Consulenza agli Enti partner:L'Ufficio Giovani e Servizio Civile organizzerà appositi incontri e seminari per supportare gli Enti partner nella promozione (dall'ideazione degli strumenti di comunicazione agli incontri, fino alla diffusione sul territorio locale) dei progetti che si realizzeranno sul loro territorio.

La Provincia di Torino, in collaborazione con gli enti partner, nella realizzazione delle attività di promozione e di informazione, persegue la finalità di diffondere i principi e i valori del Servizio Civile nei singoli territori.

Per un totale di 50 ore

A livello locale:Il piano di attività di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile Nazionale è curato dall’URP aziendale (Ufficio Relazioni col Pubblico) e prevede le seguenti azioni:

- Pubblicazioni sul sito internet ASL TO3 aperto ai dipendenti e alla cittadinanza,- Pubblicazioni sul sito Intranet ASL TO3 visibile a tutti i dipendenti, - Pubblicazioni sui giornali locali e mass media locali, - Distribuzione di volantini informativi presso: sportelli informativi Comuni, Comunità

Montane, bacheche aziendali ASL TO3, informagiovani e informalavoro, servizi per l’impiego con un impegno totale di 6 ore

Sarà cura della Struttura inoltre inviare, in collaborazione con il Comune di Bibiana (TO), una lettera informativa ai ragazzi di età compresa tra i 18 ed i 28 anni residenti nel paese per un impegno di 4 ore totali.

- Organizzare in collaborazione con il Comune di Bibiana (TO) e la Parrocchia alcune giornate di promozione rivolte ai ragazzi di età compresa tra i 18 ed i 28 anni per un impegno di 12 ore tra preparazione e realizzazione.

- Divulgare manifesti e brochure informative presso le scuole superiori del pinerolese e delle Valli per un impegno di 3 ore totali.

Azioni previste per un totale di 25 ore

Totale generale azioni 75 ore

18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:

Si fa riferimento al Sistema di Selezione accreditato presso L'Ufficio Servizio Civile della Regione Piemonte

19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

Si

20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto:

Sistema di Monitoraggio accreditato e aggiornato a ottobre 2013 presso L'Ufficio Servizio Civile della Regione Piemonte.In riferimento a quanto discusso nel Tavolo Tecnico Servizio Civile della Regione Piemonte (rif. Verbale Tavolo Tecnico del 5 Settembre 2013), la Provincia di Torino si

49

Page 50: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

impegna sperimentalmente ad integrare il proprio sistema accreditato con quanto dettagliato nelle seguenti tabelle:

Tabella 1CONTENUTI STRUMENTI TEMPISTICHE MODALITA' DI

COINVOLGIMENTO UFFICIO REGIONALE

Ricadute/impatto sui destinatari e beneficiari

Aggiornamento obiettivi Avvio progetti

- Comunicazione tempestiva di eventuali scostamenti e delle ipotesi correttive

- Proposte di visite ispettive condivise

- Condivisione, eventuale riformulazione e validazione delle ipotesi correttive

- Condivisione dell'elaborazione dati

- invio Rapporto Annuale UNSC

Scheda di Monitoraggio

Rilevazione trimestrale

Questionario di customer satisfaction

Rilevazione semestrale (2° e 4° Scheda di monitoraggio)

Tutoraggio dei volontari Vedi tabella 2

Coinvolgimento OLP

Stesura Patto di Servizio e validazione con RLEA di riferimento

Incontri individualizzati con RLEA

Fase di elaborazione e validazione Patto di Servizio: primi 3 mesi

Incontri individualizzati: calendarizzabili nei 12 mesi di servizio

Raccolta dati e stesura Scheda di Monitoraggio

trimestrale

Condivisione, individuazione soggetti e target per la definizione delle modalità di somministrazione del Questionario di customer satisfaction

Fase di proposta: primi 6 mesi;

Fase di realizzazione: ultimi 6 mesi.

L’elaborazione dei singoli Questionari è mutuata dall'esperienza dei progetti di Servizio Civile VOLONTARI SU MARTE e CARTOLINE DA MARTE, gestiti direttamente dall’Ufficio Giovani e Servizio Civile e dall’Ufficio Sistema Informativo della Provincia di Torino e riguarderà:

la messa a punto del questionario e scelta della tecnica di rilevazione più appropriata;

l’estrazione di un campione realmente rappresentativo dei destinatari/beneficiari del singolo progetto;

il raggiungimento di adeguati tassi di risposta;

l’elaborazione statistica dei dati e stesura di un report efficace.

Per la rielaborazione e realizzazione con gli OLP dei singoli questionari la Provincia di Torino garantirà la consulenza per:

utilizzare una metodo corretto per l’analisi delle Ricadute/impatto nello specifico territorio;

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Page 51: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

cercare l’oggettività e l’affidabilità delle informazioni raccolte (che possono quindi essere anche diffuse all’interno e all’esterno della sede che realizza il progetto di Servizio Civile);

garantire la completezza e ricchezza dell’analisi e delle indicazioni decisionali utili per la riprogettazione;

garantire il rispetto preciso dei tempi e dei costi.

Tabella 2: tutoraggio dei volontariTempistica Strumenti Soggetti coinvolti

Primo mese – avvio del singolo progetto

PresentazioneMailing-listContatto telefonico

Responsabili locali ente accreditato (RLEA) – Provincia di Torino;OLP e referenti Enti Partners Volontari

Primi 3 mesi di servizio

Patto di Servizio

Durante i 12 mesi del singolo progetto

Incontri individuali/di gruppo per esigenze specifiche;

Verbale degli incontri (**)

Entro i primi 6 mesi del singolo progetto

Raccordo con il Sistema di Formazione generale

Figure previste per i Sistemi di Monitoraggio e di Formazione generale

(**) si allega lo strumento per la stesura dei Verbali messo a disposizione dal Sistema di Qualità ISO 9001 della Provincia di Torino, file: ALTRO_Verbale incontri RLEA-OLP-REF-VOL.pdf

21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

Si

22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

In sintonia con le indicazioni delle Deliberazioni Regionali non si indicano ulteriori requisiti per i candidati, raccogliendo così l’indicazione di offrire le opportunità del Servizio Civile anche a giovani con bassa scolarità. Tale scelta permette alla suddetta fascia, con possibilità occupazionali limitate, di aver accesso ad una opportunità formativa significativa, attraverso lo svolgimento delle attività descritte al punto 8, fonte di potenziali motivazioni per l’accesso a percorsi formativi / occupazionali nel settore socio/assistenziale

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Page 52: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:

DETTAGLIO A LIVELLO PROVINCIALE Costo a Volontario Realizzazione di Manifesti e brochure informative

Schede sintetiche dei progetti stampa e invio: Università, Informagiovani, Infopoint Europa, Circondari della Provincia di Torino, Centri per l'impiego, URP, Enti partner.

Inviti personalizzati ai giovani dei vari territori (sms, lettere,ecc) a cura dei Centri per l’Impiego

Card studio e realizzazione grafica, distribuzione

Euro 400,00

DETTAGLIO A LIVELLO LOCALEIMPORTO IN €COSTI COMPLESSIVIMateriali annuali di consumo per le attività di animazione/laboratori occupazionali, uscite

rimborso spese trasporto ai volontari per la formazione generale

Euro 7.300,00

24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

Enti no profit Descrizione della collaborazioneAssociazione di volontariato AVASS Supporto ai volontari nell’orientamento

e conoscenza degli ospiti e del programma di attività; supporto durante le attività socio ricreative e di coloro-terapia

Formazione dei volontari sul ruolo del volontario nelle realtà assistenziali e la costruzione di relazioni significative

Forniscono personale per un impegno settimanale pari a 10 ore

Associazione di volontariato MAI SOLI Supporto ai volontari nell’orientamento e conoscenza degli ospiti

Coordinamento/Affiancamento ai volontari durante le attività socio ricreative, di Animazione e riabilitazione cognitiva, di Pet- therapy

Formazione dei volontari sul ruolo del volontariato nelle realtà assistenziali e la costruzione di relazioni significative

Forniscono personale per un monte ore settimanale pari a 13 ore

Associazione di volontariato Terza Età Coordinamento e affiancamento ai

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Page 53: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

Attiva - ANTEAS volontari durante le attività socio ricreative

Forniscono personale per un monte ore totale mensile pari a 10 ore

Lega nazionale per la difesa del cane - Canile di Bibiana

Affiancamento ai volontari durante le attività riabilitative occupazionali di Pet therapy in collaborazione col Volontario Mai Soli;

Formazione dei Volontari alla comunicazione con gli animali e le persone

Forniscono personale per un monte ore totale pari a 30 ore

Enti profit Descrizione della collaborazioneDitta per Catering - Alessio Supporto alla Struttura per la

preparazione menu pranzi di Natale e di Primavera

Forniscono personale per un impegno annuale pari a 8 ore

Global service - Studio fotografico e di desing

Supporto per la grafica, l’impaginazione e la tiratura dei calendari

Fornisce personale per un impegno annuale pari a 10 oreLa Struttura partecipa finanziariamente per la somma di € 750,00

25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

Le risorse tecniche e strumentali a disposizione per la realizzazione del progetto vengono di seguito descritte in relazione alle attività previste per ogni obiettivo generale e specifico:

OBIETTIVO GENERALE 1:Favorire il benessere personale

OBIETTIVO SPECIFICO/AZIONI E

ATTIVITA’RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI

1.1 Creare un rapporto di fiducia e conoscenza reciproca, condividendo le idee e i pensieri

Numero 4 locali idonei ad accogliere gruppi di ospiti e loro familiari denominati “Sala Occupazionale”, “Sala riunioni”, “Palestra”, “Zona ristoro”

Materiale di cancelleria e cartoleria per creare una raccolta del profilo personale di ogni ospite (quaderni ad anelli, fogli, biro etc.)

Numero 2 telefoni fissi interni per comunicare tra un piano e l’altro della Struttura e per comunicare verso l’esterno

Numero 1 macchina digitale per scattare foto con gli ospiti ed i parenti, utili per creare un album di raccolta dei momenti insieme e utili per il calendario della Struttura

Numero 2 PC con connessione a internet per l’utilizzo della posta elettronica e ricerca materiali in rete

Numero 2 stampanti di cui una a colori

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Page 54: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

1.2 Curare e personalizzare lo spazio fruibile all'interno della Struttura

Numero 4 locali idonei ad accogliere gruppi di ospiti e loro familiari denominati “Sala Occupazionale”, “Sala riunioni”, “Palestra”, “Zona ristoro”

Giardino con dehors estivo, orto, parco Camere di degenza (18 a due letti e 4 singole)

1.3 Promuovere il senso di appartenenza creando un ambiente che faccia sentire le persone appartenenti ad un sistema all’interno del quale si condividono saperi ed esperienze

Numero 4 locali idonei ad accogliere gruppi di ospiti e loro familiari denominati “Sala Occupazionale”, “Sala riunioni”, “Palestra”, “Zona ristoro”

Giardino con dehors estivo, orto, parco Camere di degenza (18 a due letti e 4 singole)Materiale di cancelleria e di cartoleria per la creazione di oggetti

durante i laboratori occupazionaliNumero 2 PC con connessione a internet per l’utilizzo della

posta elettronica e ricerca materiali in rete Numero 2 stampanti di cui una a coloriLibri e riviste di arredo casaMateriale di ferramenta come chiodini per i quadri, colle e coloriOggetti per l’arredamento (vasi, quadri, supelletili etc.)Numero 1 macchina digitale per scattare foto con gli ospiti ed i

parentiDisponibilità di acquisto nuovi materiali (in accordo con la

Direzione della Struttura e la Segreteria)OBIETTIVO GENERALE 2:

MANTENERE ANCORA ATTIVI GLI ANZIANI ATTRAVERSO MOMENTI DI VITA COLLETTIVI

OBIETTIVO SPECIFICO/AZIONI E

ATTIVITÀ’RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI

2.1 Offrire iniziative diverse sia per contenuto sia per adattarsi più puntualmente alle varie esigenze, interessi e risorse individuali

Numero 2 telefoni fissi interni per comunicare tra un piano e l’altro della Struttura e per comunicare verso l’esterno con le altre Case di Riposo, le Associazioni di Volontariato, gli operatori che si occupano di attività specifiche come la Pet-therapy, la coloro-terapia, la riabilitazione cognitiva etc., i parenti per informarli sulla programmazione delle attività

Numero 1 cellulare della Struttura da dare in dotazione ai Volontari durante le uscite con gli ospiti in modo che possano mettersi in contatto con l’O.L.P. e la Struttura in caso di necessità

Numero 2 PC con connessione a internet per l’utilizzo della posta elettronica e ricerca materiali in rete

Numero 2 stampanti di cui una a colori per la produzione dei volantini informativi, stampe di disegni da far colorare agli ospiti, stampe di ricette culinarie per il laboratorio di cucina, stampe e ricerche di esempi di lavori manuali per le attività occupazionali, stampe di fotografie

Numero 4 locali idonei ad accogliere gruppi di ospiti e loro familiari denominati “Sala Occupazionale”, “Sala riunioni”, “Palestra”, “Zona ristoro”

Numero 1 zona dotata di gazebo per le giornate estive nel parco della Struttura, per organizzare incontri e merende all’aperto

Numero 1 macchina digitale per scattare foto con gli ospiti ed i parenti, utili per creare un album di raccolta dei momenti insieme e utili per il calendario della Struttura

Raccoglitore e fogli per il diario individuale dell’ospite da

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compilare a cura dei VolontariMateriali per i laboratori e le attività occupazionali:

ATTIVITA’ MENSILIFESTA DEI COMPLEANNI: dolci e bevande, cartoncini colorati per festoni, pennarelli, biglietti di auguri, regalini per gli ospiti festeggiati (profumi, fazzoletti etc.), tovaglie colorate, piatti e bicchieri colorati, volantini colorati per gli inviti, macchina fotografica e tovaglie colorate, volantini informativi, macchina fotografica, volantini colorati per gli invitiATTIVITA’ SETTIMANALILABORATORIO DI CINEMA O LETTURA (MERCOLEDI): TV, videoregistratore, lettore DVD, cassette films e DVD, biblioteca interna “Anni d’Argento”, riviste (numero 2 abbonamenti annuali a riviste di informazione), giornali locali (numero 2 abbonamenti annuali ai giornali di informazione locale con uscita settimanale), locali idonei quali “Sala occupazionale” o camere di degenzaLABORATORI ATTIVITA’ OCCUPAZIONALI (VENERDI): pennelli, colla, pasta di sale, pongo, carta pesta, cartoncini colorati, tovaglioli per decopupage, oggetti da decorare, filo, stoffa, nastri, pennarelli, brillantini, bottoni, carta da regalo, etc. guanti monouso, numero 2 libri illustrativi attività manuali

INCONTRI INDIVIDUALI CON OSPITI ALLETTATI (GIORNALIERI): libri, riviste e giornali di informazione locale, registratore e CD di vario genere per l’ascolto della musica, televisore per la visione di programmi insieme, fogli da disegno, pennarelli, mazzo di carte, album di raccolta fotografie, palline per la ginnastica delle mani, giochi per bambini quali: xilofono, pallottoliere, tamburello, frutta, verdure, animali di plastica etc.

2.2 Incrementare il senso di automotivazione attraverso la partecipazione attiva alle iniziative

Numero 4 locali idonei ad accogliere gruppi di ospiti e loro familiari denominati “Sala Occupazionale”, “Sala riunioni”, “Palestra”, “Zona ristoro”

Numero 1 zona dotata di gazebo per le giornate estive nel parco della Struttura, per organizzare incontri e merende all’aperto

Impianto stereo e raccolta musicale multimediale, cassette films e DVD, biblioteca interna “Anni d’Argento”, riviste (numero 2 abbonamenti annuali a riviste di informazione), giornali locali (numero 2 abbonamenti annuali ai giornali di informazione locale con uscita settimanale), locali idonei quali “Sala occupazionale” o camere di degenza

Giochi di società2.3 Unire le risorse attraverso una rete collaborativa fatta di tante risorse

Numero 2 telefoni fissi interni per comunicare tra un piano e l’altro della Struttura e per comunicare verso l’esterno con le altre Case di Riposo, le Associazioni di Volontariato, gli operatori che si occupano di attività specifiche come la Pet-therapy, la coloro-terapia, la riabilitazione cognitiva etc., i parenti per informarli sulla programmazione delle attività

Numero 1 cellulare della Struttura da dare in dotazione ai Volontari durante le uscite con gli ospiti in modo che possano mettersi in contatto con l’O.L.P. e la Struttura in caso di necessità

Numero 2 PC con connessione a internet per l’utilizzo della posta elettronica e ricerca materiali in rete

Numero 2 stampanti di cui una a colori per la produzione dei volantini informativi, stampe di disegni da far colorare agli ospiti, stampe di ricette culinarie per il laboratorio di cucina, stampe e ricerche di esempi di lavori manuali per le attività

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Page 56: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

occupazionali, stampe di fotografieNumero 4 locali idonei ad accogliere gruppi di ospiti e loro

familiari denominati “Sala Occupazionale”, “Sala riunioni”, “Palestra”, “Zona ristoro”

Numero 1 zona dotata di gazebo per le giornate estive nel parco della Struttura, per organizzare incontri e merende all’aperto

Numero 1 macchina digitale per scattare foto con gli ospiti ed i parenti, utili per creare un album di raccolta dei momenti insieme e utili per il calendario della Struttura

Raccoglitore e fogli per il diario individuale dell’ospite da compilare a cura dei Volontari

Numero 1 agenda per i verbali degli incontri e le decisioni preseNumero 1 auto di Servizio per la divulgazione dei volantini

informativi e per recarsi agli incontri con le altre Case di RiposoMateriali per i laboratori e le attività occupazionali:

ATTIVITA’ ANNUALIMERCATINI DELLE PULCI: posto riservato alla R.S.A. di Bibiana nella piazza centrale del paese, numero 2-3 tavoli con sedie per l’esposizione dei materiali e per permettere agli ospiti ed ai volontari di sedersi durante la giornata, ombrellone per il sole in bella stagione, volantini colorati per gli inviti, macchina fotografica1 FESTA DEL VOLONTARIATO: cibi e bevande, festoni colorati, fiori decorativi, tovaglie, piatti e bicchieri colorati, stereo e CD con musiche piemontesi e balli lisci, tavole e sedie, grembiuli colorati per servire il pranzo, tavolo espositivo lavori manuali svolti dagli ospiti, volantini colorati per gli inviti, macchina fotograficaPRANZO DI PRIMAVERA: cibi e bevande, festoni colorati, fiori decorativi, tovaglie, piatti e bicchieri colorati, stereo e CD con musiche piemontesi e balli lisci, tavole e sedie, grembiuli colorati per servire il pranzo, tavolo espositivo lavori manuali svolti dagli ospiti, volantini colorati per gli inviti, macchina fotograficaPRANZO DI NATALE: cibi e bevande, addobbi natalizi di vario genere, presepe, alberi di natale (in tutto 3 uno per piano), tovaglie, piatti e bicchieri colorati, stereo e CD con musiche natalizie, tavole e sedie, grembiuli colorati per servire il pranzo, banco di beneficenza con oggetti ricavati dalle attività manuali degli ospiti e oggetti donati, numero 40 regalini per ogni ospite, macchina fotografica, volantini colorati per gli invitiMANIFESTAZIONI DEL PAESE: biglietti di ingresso per Volontari ed ospiti in caso di manifestazioni a pagamento, macchina fotograficaINCONTRO CON I BAMBINI DELLE SCUOLE ELEMENTARI PER GLI AUGURI DI NATALE: locale adatto a ricevere i bambini individuato nel soggiorno del primo piano, caramelle alla frutta confezionate dagli ospiti per l’occasione in pacchettini da donare ai bambini, carta trasparente, pigne, spray dorato e argento, nastrini, bibite, macchina fotografica, volantini colorati per gli invitiFESTA DI CARNEVALE: occorrente per costruire delle maschere nei laboratori occupazionale: cartroncino colorato, pennarelli, colla, elastico, brillantini, tempera, pennelli, stelle filanti, corandoli, dolciumi come le tipiche bugie, bibite, ingaggio di un giocoliere, locale idoneo alla rappresentazione e ad accogliere parenti ed altri ospiti, macchina fotografica, volantini colorati per gli invitiINCONTRO CON LE SCUOLE MEDIE PER LA FESTA DI FINE ANNO SCOLASTICO: disponibilità del gazebo esterno e/o della “Sala occupazionale” se cattivo tempo, bibite e dolciumi, volantini

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Page 57: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

colorati per gli invitiCASTAGNATA: disponibilità della Pro Loco per la cottura delle castagne, acquisto delle castagne (circa 30 Kg), bibite, piatti, bicchieri e tovaglie colorate, “Sala occupazionale” per l’evento, volantini informativi per la festa, sedie e tavoli, festoni colorati raffiguranti il tema della festa di Halloween, zucche decorative, macchina fotografica, stero e CD con musiche piemontesi e balli lisci, volantini colorati per gli inviti4 GRUPPI CANORI: locale idoneo individuato nel soggiorno del primo piano, appendiabiti per gli ospiti, bibite e dolciumi per il rinfresco, piatti, bicchieri e tovaglie colorate, volantini informativi, macchina fotografica, volantini colorati per gli invitiGRUPPO DANZE OCCITANE: bibite e dolciumi per il rinfresco, piatti, bicchieri e tovaglie colorate, volantini informativi, macchina fotografica, volantini colorati per gli inviti

OBIETTIVO GENERALE 3:Favorire le capacita’ residue e promuovere l’autostima

OBIETTIVO SPECIFICO/AZIONI E

ATTIVITÀ’RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI

3.1 Incrementare le attività riabilitative con interventi personalizzati

Numero 2 telefoni fissi interni per comunicare tra un piano e l’altro della Struttura e per comunicare verso l’esterno con le altre Case di Riposo, le Associazioni di Volontariato, gli operatori che si occupano di attività specifiche come la Pet-therapy, la coloro-terapia, la riabilitazione cognitiva etc., i parenti per informarli sulla programmazione delle attività

Numero due PC con collegamento internet ad alta velocità disponibili secondo necessità

Numero 1 cellulare della Struttura da dare in dotazione ai Volontari durante le uscite con gli ospiti in modo che possano mettersi in contatto con l’OLP e la Struttura in caso di necessità

Numero 2 PC con connessione a internet per l’utilizzo della posta elettronica e ricerca materiali in rete

Numero 2 stampanti di cui una a colori per la produzione dei volantini informativi, stampe di disegni da far colorare agli ospiti, stampe di ricette culinarie per il laboratorio di cucina, stampe e ricerche di esempi di lavori manuali per le attività occupazionali, stampe di fotografie

Numero 4 locali idonei ad accogliere gruppi di ospiti e loro familiari denominati “Sala Occupazionale”, “Sala riunioni”, “Palestra”, “Zona ristoro”

Numero 1 zona dotata di gazebo per le giornate estive nel parco della Struttura, per organizzare incontri e merende all’aperto

Numero 1 macchina digitale per scattare foto con gli ospiti ed i parenti, utili per creare un album di raccolta dei momenti insieme e utili per il calendario della Struttura

Raccoglitore e fogli per il diario individuale dell’ospite da compilare a cura dei Volontari

Numero 1 auto di Servizio per la divulgazione dei volantini informativi

Numero 1 furgone di servizio per le uscite con gli ospitiMateriale per lavori manuali di cartoleria (fogli, pennarelli,

pennelli, colori etc.), stereo e CD, televisore e DVD per la proiezione di filmati

Materiali per i laboratori e le attività occupazionali:

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Page 58: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

ATTIVITA’ MENSILILABORATORIO LETTURA/DISEGNO IN COLLABORAZIONE CON GLI STUDENTI DELLE SCUOLE ELEMENTARI DI BIBIANA: cartoncini colorati per festoni, pennarelli, biglietti di auguri, regalini per gli ospiti festeggiati (profumi, fazzoletti etc.), tovaglie colorate, piatti e bicchieri colorati, volantini colorati per gli inviti, macchina fotografica, dolci e bevande,e tovaglie colorate, volantini informativi, macchina fotografica, volantini colorati per gli invitiATTIVITA’ SETTIMANALILABORATORIO DI CINEMA O LETTURA (MERCOLEDI): TV, videoregistratore, lettore DVD, cassette films e DVD, biblioteca interna “Anni d’Argento”, riviste (numero 2 abbonamenti annuali a riviste di informazione), giornali locali (numero 2 abbonamenti annuali ai giornali di informazione locale con uscita settimanale), locali idonei quali “Sala occupazionale” o camere di degenzaLABORATORI ATTIVITA’ OCCUPAZIONALI (VENERDI): pennelli, colla, pasta di sale, pongo, carta pesta, cartoncini colorati, tovaglioli per decopupage, oggetti da decorare, filo, stoffa, nastri, pennarelli, brillantini, bottoni, carta da regalo, etc. guanti monouso, numero 2 libri illustrativi attività manuali

3.2 Superare le cause che portano alla dipendenza

Numero 2 telefoni fissi interni per comunicare tra un piano e l’altro della Struttura e per comunicare verso l’esterno con le altre Case di Riposo, le Associazioni di Volontariato, gli operatori che si occupano di attività specifiche come la Pet-therapy, la coloro-terapia, la riabilitazione cognitiva etc., i parenti per informarli sulla programmazione delle attività

Numero 1 cellulare della Struttura da dare in dotazione ai Volontari durante le uscite con gli ospiti in modo che possano mettersi in contatto con l’OLP e la Struttura in caso di necessità

Numero 2 PC con connessione a internet per l’utilizzo della posta elettronica e ricerca materiali in rete

Numero 2 stampanti di cui una a colori per la produzione dei volantini informativi, stampe di disegni da far colorare agli ospiti, stampe di ricette culinarie per il laboratorio di cucina, stampe e ricerche di esempi di lavori manuali per le attività occupazionali, stampe di fotografie

Numero 4 locali idonei ad accogliere gruppi di ospiti e loro familiari denominati “Sala Occupazionale”, “Sala riunioni”, “Palestra”, “Zona ristoro”

Numero 1 zona dotata di gazebo per le giornate estive nel parco della Struttura, per organizzare incontri e merende all’aperto

Numero 1 macchina digitale per scattare foto con gli ospiti ed i parenti, utili per creare un album di raccolta dei momenti insieme e utili per il calendario della Struttura

Raccoglitore e fogli per il diario individuale dell’ospite da compilare a cura dei Volontari

Numero 1 auto di Servizio per la divulgazione dei volantini informativi

Numero 1 furgone di servizio per le uscite con gli ospitiMateriale per lavori manuali di cartoleria (fogli, pennarelli,

pennelli, colori etc.), stereo e CD, televisore e DVD per la proiezione di filmati

Materiali per i laboratori e le attività occupazionali3.3 Materiali per laboratori ed attività occupazionali

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Page 59: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

Stimolare i sensi attraverso le esperienze ed i laboratori coordinamento delle attività di animazione della Struttura

Materiale per lavori manuali di cartoleria (fogli, pennarelli, pennelli, colori etc.), stereo e CD, televisore e DVD per la proiezione di filmati

Spazi per le riunioni e la programmazione settimanale delle attivitàNumero 1 macchina digitale per scattare foto con gli ospiti ed i

parentiNumero 2 telefoni fissi interni per comunicare tra un piano e l’altro

della Struttura e per comunicare verso l’esterno con le altre Case di Riposo, le Associazioni di Volontariato, gli operatori che si occupano di attività specifiche come la Pet-therapy, la coloro-terapia, la riabilitazione cognitiva etc., i parenti per informarli sulla programmazione delle attività

Numero 1 cellulare della Struttura da dare in dotazione ai Volontari durante le uscite con gli ospiti in modo che possano mettersi in contatto con l’OLP e la Struttura in caso di necessità

Numero 2 PC con connessione a internet per l’utilizzo della posta elettronica e ricerca materiali in rete

Numero 2 stampanti di cui una a colori per la produzione dei volantini informativi, stampe di disegni da far colorare agli ospiti, stampe di ricette culinarie per il laboratorio di cucina, stampe e ricerche di esempi di lavori manuali per le attività occupazionali, stampe di fotografie

Numero 4 locali idonei ad accogliere gruppi di ospiti e loro familiari denominati “Sala Occupazionale”, “Sala riunioni”, “Palestra”, “Zona ristoro”

Numero 1 zona dotata di gazebo per le giornate estive nel parco della Struttura, per organizzare incontri e merende all’aperto

OBIETTIVO GENERALE 4:LAVORARE IN RETE E MANTENERE ALTA LA PARTECIPAZIONE ALLA VITA SOCIALE

OBIETTIVO SPECIFICO/AZIONI E

ATTIVITÀ’RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI

4.1 Creare nuove occasioni d’incontro

Numero 2 telefoni fissi interni per comunicare tra un piano e l’altro della Struttura e per comunicare verso l’esterno con le altre Case di Riposo, le Associazioni di Volontariato, gli operatori che si occupano di attività specifiche come la Pet-therapy, la coloro-terapia, la riabilitazione cognitiva etc., i parenti per informarli sulla programmazione delle attività

Numero 2 PC con connessione a internet per l’utilizzo della posta elettronica e ricerca materiali in rete

Numero 2 stampanti di cui una a colori per la produzione dei volantini informativi

Numero 4 locali idonei ad accogliere gruppi di ospiti e loro familiari denominati “Sala Occupazionale”, “Sala riunioni”, “Palestra”, “Zona ristoro”

Numero 1 zona dotata di gazebo per le giornate estive nel parco della Struttura, per organizzare incontri e merende all’aperto

Numero 1 macchina digitale per scattare foto con gli ospiti ed i parenti, utili per creare un album di raccolta dei momenti insieme e utili per il calendario della Struttura

Raccoglitore e fogli per il diario individuale dell’ospite da compilare a cura dei Volontari

Numero 1 auto di Servizio per la divulgazione dei volantini informativi

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4.2 Favorire il reinserimento sociale e il senso di pubblica utilità

Numero 2 telefoni fissi interni per comunicare tra un piano e l’altro della Struttura e per comunicare verso l’esterno con le altre Case di Riposo, le Associazioni di Volontariato, gli operatori che si occupano di attività specifiche come la Pet-therapy, la coloro-terapia, la riabilitazione cognitiva etc., i parenti per informarli sulla programmazione delle attività

Numero 1 cellulare della Struttura da dare in dotazione ai Volontari durante le uscite con gli ospiti in modo che possano mettersi in contatto con l’OLP e la Struttura in caso di necessità

Numero 2 PC con connessione a internet per l’utilizzo della posta elettronica e ricerca materiali in rete

Numero 2 stampanti di cui una a colori per la produzione dei volantini informativi, stampe di disegni da far colorare agli ospiti, stampe di ricette culinarie per il laboratorio di cucina, stampe e ricerche di esempi di lavori manuali per le attività occupazionali, stampe di fotografie

Numero 4 locali idonei ad accogliere gruppi di ospiti e loro familiari denominati “Sala Occupazionale”, “Sala riunioni”, “Palestra”, “Zona ristoro”

Numero 1 zona dotata di gazebo per le giornate estive nel parco della Struttura, per organizzare incontri e merende all’aperto

Numero 1 macchina digitale per scattare foto con gli ospiti ed i parenti, utili per creare un album di raccolta dei momenti insieme e utili per il calendario della Struttura

Raccoglitore e fogli per il diario individuale dell’ospite da compilare a cura dei Volontari

Numero 1 auto di Servizio per la divulgazione dei volantini informativi

Numero 1 furgone di servizio per le uscite con gli ospiti Materiale per lavori manuali di cartoleria (fogli, pennarelli,

pennelli, colori etc.), stereo e CD, televisore e DVD per la proiezione di filmati

Materiali per i laboratori e le attività occupazionali4.3 Elaborare, redarre e divulgare il calendario della Struttura per l’anno 2015

Materiale per lavori manuali di cartoleria (fogli, pennarelli, pennelli, colori etc.)

Spazi per le riunioni e la programmazione settimanale delle attivitàNumero 1 macchina digitale per scattare foto con gli ospiti ed i

parentiNumero 2 telefoni fissi interni per comunicare tra un piano e l’altro

della Struttura e per comunicare verso l’esterno con le altre Case di Riposo, le Associazioni di Volontariato, gli operatori che si occupano di attività specifiche come la Pet-therapy, la coloro-terapia, la riabilitazione cognitiva etc., i parenti per informarli sulla programmazione delle attività

Numero 1 cellulare della Struttura da dare in dotazione ai Volontari durante le uscite con gli ospiti in modo che possano mettersi in contatto con l’OLP e la Struttura in caso di necessità

Numero 2 PC con connessione a internet per l’utilizzo della posta elettronica e ricerca materiali in rete

Numero 2 stampanti di cui una a colori per la produzione dei volantini informativi, stampe di disegni da far colorare agli ospiti, stampe di ricette culinarie per il laboratorio di cucina, stampe e ricerche di esempi di lavori manuali per le attività occupazionali, stampe di fotografie

Numero 4 locali idonei ad accogliere gruppi di ospiti e loro familiari

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Page 61: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

denominati “Sala Occupazionale”, “Sala riunioni”, “Palestra”, “Zona ristoro”

Numero 1 zona dotata di gazebo per le giornate estive nel parco della Struttura, per organizzare incontri e merende all’aperto

OBIETTIVO GENERALE 5:SUPPORTARE E COADIUVARE LA STRUTTURA NELLA QUOTIDIANITA’

OBIETTIVO SPECIFICO/AZIONI E

ATTIVITÀ’RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI

5.1 Suddividere i compiti tenendo conto della pianificazione di tutte le attività

Numero 1 computer per la stesura rotazione turni di servizio

5.2 Mantenere la cura dell’ambiente attraverso la corretta gestione delle piante da interno

Innaffiatoi, concime per piante, vasi, set da giardino

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

Nessuno

27) Eventuali tirocini riconosciuti :

Nessuno

28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

La Provincia di Torino, con propria Deliberazione n. 1168-385359/2005 del Settembre 2005, riconosce all’anno di servizio effettivamente prestato e certificato, lo stesso valore del servizio prestato presso un Ente pubblico, anticipando le disposizioni del D. Lgs. 77 del 2002. Si allega il testo della Deliberazione della Giunta Provinciale.

In riferimento agli obiettivi (punto 7 della scheda progetto), alle azioni (punto 8.1 della scheda progetto) e al ruolo dei volontari (punto 8.3 della scheda progetto), La RSA Girasole -sede di progetto- vuole riconoscere formalmente l’anno di Servizio Civile al Volontario che abbia acquisito le competenze sopra dettagliate e ritiene fondamentale poter certificare attestati che potranno essere parte integrante del curriculum vitae del Volontario al fine di agevolarlo nella ricerca di un impiego futuro. la Direzione della Struttura, rappresentata dal Direttore di Comunità Socio-sanitaria Sig.ra Rolando Patrizia, in accordo con il Coordinatore Infermieristico e OLP per i volontari Sig.ra Tourn Elena - ha deciso, come da verbale redatto in data 15.12.2009, di certificare la partecipazione dei volontari ad ogni modulo di formazione specifica producendo un attestato di partecipazione su carta intestata dell’ASL contenente: nome e cognome del partecipante, il titolo del modulo formativo, la data e l’orario di svolgimento.

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Inoltre, la Direzione ritenendo importante certificare le competenze e le professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del Servizio Civile si impegna, in fase di congedo, a certificare l’acquisizione (se realmente avvenuta) delle seguenti competenze trasversali e tecnico professionali:

Capacità di costruire relazioni significative Capacità di lavoro in gruppo ed in rete Capacità organizzative di eventi e manifestazioni Capacità di svolgere campiti e funzioni in autonomia (socio/ricreative e

riabilitative/occupazionali) Capacità di svolgere attività di documentazione Capacità di operare in contesti lavorativi organizzati Competenze in materia di relazione d’aiuto e assistenza di base all’anziano

(conoscenza dei suoi bisogni e della rete sanitaria che li può soddisfare)

Formazione generale dei volontari

29) Sede di realizzazione:

Ai fini dell’organizzazione degli incontri di formazione così come descritti di seguito, la Provincia di Torino utilizzerà, oltre alle proprie sedi e in base alle necessità, anche sedi esterne afferenti agli Enti partner del proprio territorio provinciale e sedi esterne afferenti enti partner nelle Province di Biella e Alessandria.

30) Modalità di attuazione:

La formazione è svolta in proprio presso l'ente, con Formatori accreditati della Provincia di Torino.

In sintonia con quanto previsto dal paragrafo 2.4 delle Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale di luglio 2013, si prevede di coinvolgere i Delegati Regionali dei volontari in servizio civile e/o ex-volontari in qualità di esperti e testimoni di forme di rappresentanza attiva e consapevole. Modalità già sperimentata nell'incontro plenario che ha preceduto l'ultima giornata di formazione generale erogata a maggio 2014 per i progetti in essere del Bando 2013.

Nell’arco dei primi 180 giorni di servizio i Volontari, organizzati in gruppi-classe, parteciperanno al corso di Formazione Generale, articolato in 7 giornate formative, per un totale di 14 moduli formativi. Ogni modulo formativo ha una durata media di tre ore; il corso ha una durata complessiva di 42 ore.

Ogni gruppo-classe fruirà, nell’arco del periodo considerato, delle attività formative, così come dettagliate, per quanto concerne i contenuti al punto 33 della presente scheda.

31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

SI

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32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

La metodologia utilizzata nella conduzione degli incontri di formazione generale è di tipo partecipativo; gli incontri sono proposti come occasione di incontro e confronto tra tutti i volontari che svolgono il Servizio Civile Nazionale presso i progetti della Provincia di Torino, organizzati secondo un sistema integrato formato da:

1. Lavori di gruppo,2. Discussioni facilitate,3. Simulazioni e role-playing,4. Ricerca d’aula,5. Lezioni frontali,6. Sussidi disponibili sulla rete intranet dell’ente,7. Dispense formative8. Proiezione materiali audiovisivi a fini didattici

Nel complesso del percorso formativo le metodologie utilizzate sono misurabili nel 50% con lezione frontale e 50% con dinamiche non formali.

33) Contenuti della formazione:

La formazione generale verterà sui seguenti temi:

Analisi dell’immaginario sul servizio civile, le aspettative, le motivazioni e gli obiettivi individuali dei volontari ai fini della creazione di una identità di gruppo;

Inquadramento storico dell’esperienza Servizio Civile, dall’obiezione di coscienza alla nascita del Servizio Civile Nazionale volontario

Ruolo del Servizio Civile nel passare degli anni e dell’inquadramento legislativo: finalità condivise, motivazioni e differenze rispetto all’obiezione di coscienza

Il sistema Servizio Civile Nazionale: la normativa di base ed i suoi collegamenti alla Carta Costituzionale, alla Carta di impegno etico del Scn e alla Dichiarazione universale dei diritti umani;

Il sistema Servizio Civile Nazionale: i soggetti, le relazioni, i diritti e doveri di tutte le parti coinvolte

Modalità di gestione dell’esperienza in generale: Carta di impegno etico, modalità di servizio, diritti e doveri del volontario e dell’Ente, condizioni assicurative, ferie, permessi, malattia, orario, compenso, eventuali benefit;

Il ruolo del volontario in Servizio Civile all’interno della sede di attuazione, le interazioni possibili, condizioni organizzative specifiche, opportunità e criticità;

Analisi dello strumento “Patto di servizio” tra volontario ed ente, come attenzione alla valorizzazione del ruolo del volontario nell’incontro con le esigenze dell’ente - simulazione di stesura dei singoli patti ad opera dei volontari

Elementi di educazione civica: cittadinanza attiva attraverso la conoscenza delle istituzioni, dalla seconda parte della Costituzione italiana all’Unione Europea e le Nazioni Unite;

Elementi di Difesa civile non armata e nonviolenta, elementi teorici tratti dalla ricerca per la pace e orientamento ad un’analisi dei conflitti in chiave nonviolenta;

La trasformazione (o gestione) nonviolenta dei conflitti dal livello micro a quello macro: simulazioni in aula e casi storici;

Elementi di protezione civile come modalità possibile per una cittadinanza attiva in difesa dell’ambiente e del territorio;

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Le ricadute del proprio servizio sul territorio in cui si è operato in termini di difesa civile non armata e non violenta;

Orientamento all’analisi delle proprie competenze di partenza, elaborazione di strumenti di misurazione dell’acquisizione di nuove competenze nello svolgimento del servizio.

Orientamento alla fruibilità di quanto appreso durante il Servizio Civile dopo la conclusione dell’esperienza;

Esercitarsi a valutare e valorizzare le abilità acquisite, dall’autoanalisi delle competenze alla rappresentazione della propria esperienza nella futura ricerca del lavoro;

Elementi essenziali della legislazione del lavoro.

34) Durata:

Numero ore di formazione previste: 42 ore di formazione generale organizzata a cura della Provincia di Torino.

Periodo considerato per l’erogazione della Formazione generale: entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio dei progetti.

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

35) Sede di realizzazione:

La formazione specifica per volontari avverrà presso l’R.S.A. GIRASOLE di Bibiana (TO): la Struttura è dotata di spazi adeguati e di tutto il materiale necessario per la formazione: aule, proiettore, palestra per le esercitazioni, personal computer.

36) Modalità di attuazione:

La formazione è effettuata in proprio presso l’Ente

37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

Per lo svolgimento del programma formativo specifico per i Volontari del Servizio Civile saranno utilizzati i seguenti formatori:

DOCENTE LUOGO E DATA DI NASCITAROLANDO PATRIZIA TORINO, 01.01.1961VECCHIE’ VALERIO CASALBELTRAME (NO), 05/12/1955TARICCO BRUNA OSASCO (TO), 14.05.1955TOURN ELENA PINEROLO (TO), 28.12.1975CANAVESIO ELENA PINEROLO (TO), 25.05.1966CARLE DANIELA BARGE (CN), 17.05.1964GENRE ALMA PINEROLO (TO), 07.02.1970ZUCCARELLO ANDREA TORINO, 17.03.1978GORLATO STEFANIA TORINO, 27.04.1970GHIRARDI OSVALDO TORRE PELLICE (TO), 31.01.1956

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38) Competenze specifiche del/i formatore/i:

PROFESSIONALITA’TITOLO

DI STUDIO

COMPETENZE FORMATORI AZIONI/ATTIVITÀ

ROLANDO PATRIZIA:DIRETTORE DI COMUNITA’ SOCIO-SANITARIA

LAUREA Direttore di Struttura R.S.A. Girasole, Coordinatore Infermieristico Continuità Ass.le Pomaretto (TO) ASL TO3, valutatore interno sistema qualità, docente per corsi di formazione interni ed esterni all’ASL TO 3

Orientamento nei servizi dell’ASL TO 3, propedeutico a tutte le attività – conoscenze sulle problematiche degli anziani per la realizzazione di tutte le attività loro rivolte, definisce, concorda con il Coordinatore infermieristico e supervisiona le attività della R.S.A. Girasole in base ad obiettivi prestabiliti (OB. GENERALI 1-2-3-4-5)

VECCHIE’ VALERIO: BIOLOGO DIRIGENTE SPECIALISTA IN IGIENE E STATISTICA MEDICA AD IND. EPIDEMIOLOGICO

LAUREA Biologo dirigente specialista in igiene e statistica medica ad indirizzo epidemiologico esperto in materia di Sicurezza sui luoghi di lavoro, attività di prevenzione negli ambienti di vita, di lavoro ed ambientali, responsabile di ricerche e progetti, responsabile del settore prevenzione ambientale, responsabile del progetto di mappatura rischi lavorativi nell’ASL TO3, docente e responsabile corsi di formazione interni ed esterni all’ASL TO3

Norme relative alla sicurezza, propedeutiche a tutte le attività e a tutti gli obiettivi del Progetto

TARICCO BRUNA: ASSISTENTE SOCIALE

LAUREA Assistente Sociale Esperto; Coordinatore U.V.G. ASL TO3, qualifica di DS con coordinamento del settore anziani, formatore in corsi esterni ed interni ASL TO3

Attività di integrazione con le famiglie e con la rete dei servizi e delle Associazioni (OB. GENERALI 1- 2- 3-4)

TOURN ELENA: INFERMIERE COORDINATORE/OLP

LAUREA Coordinatore infermieristico RSA Girasole, OLP per i Volontari del Servizio

Orientamento nei servizi dell’ASL TO3, propedeutico a tutte le attività – utilizzo di

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Civile Nazionale, infermiera esperta in Cure Palliative ed Oncologia, docente presso corsi di formazione interni ed esterni all’ASL TO3, gestisce il personale della RSA Girasole e supervisiona tutte le attività sanitarie, le iniziative, i gruppi di volontariato, i fornitori esterni ed interni e le figure specialistiche che ruotano intorno alla Struttura, tutor clinico per studenti universitari infermieri e studenti OSS, incaricata del trattamento dei dati personali, responsabile per la sicurezza anti-incendio e referente per il Sistema Qualità, responsabile dei progetti per il Servizio Civile, collabora alla stesura dei percorsi per anziani e alla redazione di progetti in rete con altre figure Sanitarie (LAUREA)

strumenti informatici per la documentazione di tutte le attività – utilizzo di internet e link utili per il lavoro in rete (OB GENERALE 4). Coordina le attività assistenziali , di animazione e riabilitative, gestisce il personale sanitario e Volontario, gestisce il budget per l’animazione (OB. GENERALI 1-2-3-4-5)

CANAVESIO ELENA: INFERMIERA

LAUREA Infermiera della RSA Girasole di Bibiana (TO), docente interna ed esterna ASL TO3, segue gli OSS nel corso teorico, infermiera affiancatrice per i tirocini studenti universitari infermieri, master universitario in Vulnologia, prevenzione lesioni da pressione, comunicazione e relazione (LAUREA)

Conoscenze rispetto alle dinamiche di gruppo, alla relazione d’aiuto, nozioni specifiche rispetto alla prevenzione lesioni da pressione, utilizzo di ausili (carrozzine per es.) (OB GENERALI 1-2-3-4)

GENRE ALMA:INFERMIERA

LAUREA Infermiera della RSA Girasole di Bibiana (TO), docente interna ed esterna ASL TO3, infermiera affiancatrice per i tirocini studenti universitari infermieri, master universitario in Infermiera di famiglia e Comunità (LAUREA)

CARLE DANIELA: INFERMIERA

LAUREA Infermiera della RSA Girasole di Bibiana (TO), docente interna ed esterna

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Page 67: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

ASL TO3, segue gli OSS nel corso teorico, infermiera affiancatrice per i tirocini studenti universitari infermieri, master universitario in Coordinamento delle Professioni Sanitarie (LAUREA)

ZUCCARELLO ANDREA: PSICOLOGO

LAUREA Psicologo, Associato MAI SOLI si occupa dei laboratori di riabilitazione cognitiva ed è responsabile dell’Animazione all’interno della RSA Girasole, partecipa alle riunioni di pianificazione delle attività occupazionali, supervisiona il referente OSS per l’animazione e il volontario individuato per le sedute di Pet-therapy con il Canile di Bibiana (TO), docente e collaboratore per la formazione interna del personale, collabora alla stesura di progetti e partecipa ai colloqui con i familiari degli ospiti, utilizza test di valutazione per le attività occupazionali, raccoglie ed elabora i dati rispetto ai progressi ottenuti, collabora attivamente con la fisioterapista per gli esercizi ergonomici programmati per gli ospiti

Attività di relazione con le famiglie e la rete sociale, si occupa dei laboratori di riabilitazione cognitiva (OB. 2-3), è responsabile dell’Animazione, collabora in stretto rapporto con i Volontari (OB. GENERALE 1)Coadiuva al raggiungimento dell’obiettivo generale 4

GORLATO STEFANIA: MEDICO SPECIALISTA IN GERIATRIA

LAUREA Geriatra esperta, medico degli ospiti della RSA, collaboratrice Direttore Sanitario Dr.ssa Rossi, partecipa alla compilazione semestrale dei P.A.I. Piani Assistenziali Individuali, collabora alla formazione del personale interno ed esterno all’ASL TO3 (LAUREA)

Conoscenze sulle problematiche degli anziani per la realizzazione di tutte le attività loro rivolte, partecipa alla stesura del progetto di riabilitazione cognitiva e dei PAI (Piano assistenziale Individualizzato (OB. GENERALI 1- 2-3)

GHIRARDI OSVALDO: MEDICO DI MEDICINA GENERALE

LAUREA Medico di Medicina Generale operante nella RSA dal 2004, collabora in stretto contatto con il

Conoscenze sulle problematiche e la rete dei servizi per gli anziani utile alla

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Page 68: €¦  · Web viewIl punto fondamentale dell’incontro è stato quello di poter visualizzare con precisione lo stato di avanzamento delle azioni progettuali riguardo a ciò che

Direttore Sanitario Dr.ssa Rossi e la Dr.ssa Gorlato, collabora alla formazione del personale interno ed esterno all’ASL TO3, partecipa alla compilazione semestrale dei P.A.I. Piani Assistenziali Individuali (LAUREA)

realizzazione di tutte le attività loro rivolte, partecipa alla stesura del progetto di riabilitazione cognitiva e dei PAI (Piano assistenziale Individualizzato (OB. GENERALI 1-2-3)

39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Il progetto prevede che nell’esperienza annua di servizio civile sia pianificato un percorso di formazione che si propone di sostenere il ruolo dei volontari attraverso l’acquisizione di competenze specifiche nell’ambito del settore di impiego prescelto.

Da un punto di vista metodologico e didattico gli argomenti saranno trattati utilizzando una metodologia didattica partecipativa, alternando lezioni frontali a momenti di partecipazione diretta con lavori di gruppo, role playing, discussione di casi, brainstorming,lettura di fonti, focus group ed esercitazioni pratiche.

Il corso prevede l’utilizzo di strumenti cartacei (dispense) e strumenti visivi e audiovisivi.

40) Contenuti della formazione:

Modulo 0: formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile (a cura di VECCHIE’ VALERIO)Finalità Fornire conoscenze utili alla identificazione,

alla riduzione e alla gestione dei rischi durante lo svolgimento di tutte le attività programmate per lo svolgimento dell'anno di servizio civile.

Fase iniziale: Informazionetempistiche: 1° e 2° giorno di servizio civile (4 ore)

Principali contenuti:- concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione,- organizzazione della prevenzione presso l'Ente partner e la sede di Servizio Civile,- diritti e doveri dei volontari in materia di sicurezza,- organi di vigilanza, controllo, assistenza.

L'OLP comunicata i nominativi dei volontari all'Ufficio competente per la Sicurezza dell'Ente partner.

Fase trasversale: Formazionetempistiche: programmazione per avvio delle attività previste ai punti 8.1 e 8.3 (4 ore)

Principali contenuti:- rischi riferiti alle mansioni (rif. Punto 8.3) e ai possibili danni,- misure e procedure di prevenzione e protezione specifiche

MODULO CONTENUTO FORMAZIONE

Modulo 1A cura di GORLATO

Fornisce un supporto informativo di tipo clinico assistenziale dell’anziano demente affetto da pluripatologie al fine di

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STEFANIA:“CHI E’ L’ANZIANO AFFETTO DA DEMENZA E ALTRE PATOLOGIE

agevolare i Volontari nell’espletamento di Fornire informazioni necessarie per comprendere al meglio quali siano le capacità residue di un anziano demente al fine di creare un collegamento fra l’ospite e la rete esterna alla Casa di Riposo

Modulo 2A cura di ROLANDO PATRIZIA:“ORIENTARSI NELL’ASL TO3”

Fornisce informazioni sui Servizi offerti dalla Struttura e dall’Azienda Sanitaria TO 3 al fine di potenziare le conoscenze del Volontario che deve operare in rete con i Servizi.Aumentare le conoscenze sulle modalità di procurarsi materiali, automezzi, collegamenti fra persone e Servizi

Modulo 3A cura di GHIRARDI OSVALDO “LA RETE DEI SERVIZI SOCIALI E LA LORO FRUIZIONE”

Fornisce al Volontario una panoramica completa dei servizi in rete rivolti agli anziani, le modalità d’uso, i contatti e le finalità

Modulo 4A cura di TOURN ELENA: “REDIGERE E PRESENTARE DOCUMENTI IN EXCEL E WORD; LA RICERCA SU INTERNET; LINK UTILI PER CONTATTI CON GLI ALTRI”

Fornisce nozioni di base oppure approfondire conoscenze già acquisite nella gestione del PC, della rete internet e della posta elettronica al fine di rendere indipendenti i volontari nella gestione della posta, nella ricerca di materiale, nella stampa di documenti e foto, nella redazione dei volantini informativi

Modulo 5A cura di ZUCCARELLO ANDREA: “IL TOCCO MASSAGGIO COME RELAZIONE DI SOSTEGNO ALLA PERSONA”

Fornisce strumenti di relazione d’aiuto al Volontario che si approccia alla gestione di ospiti completamente allettati

Modulo 6A cura di CARLE DANIELA: “L’IMPORTANZA DEGLI AUSILI PROTESICI NELLA PERSONA ANZIANA”

Fornisce strumenti per capire quale sia la gestione di persone anziane che usufruiscono di ausili protesici come ad esempio la carrozzina per rendere i Volontari autonomi negli spostamenti interni ed esterni alla Struttura, illustrazione degli strumenti utilizzati in palestra durante le sedute di fisioterapia

Modulo 7A cura di CANAVESIO ELENA“PIANO ASSISTENZIALE INDIVIDUALIZZATO, LA RACCOLTA DATI”

Fornisce strumenti per comprendere l’importanza dell’utilizzo dei PAI (Piano Assistenziale Individualizzato), come si redige, il personale coinvolto, il piano personale di riabilitazione cognitiva e delle attività occupazionali contenuto al suo interno

Modulo 8A cura di TARICCO BRUNA:“COMUNICARE CON LE FAMIGLIE”

Fornisce elementi utili a comprendere il profilo delle famiglie che frequentano la Struttura al fine di aumentare le conoscenze rispetto alla disponibilità dei parenti a rendersi partecipi alle attività intraprese

Modulo 9A cura di ZUCCARELLO ANDREA: “LAVORARE IN GRUPPO, COME GESTIRE I

Fornisce elementi utili a comprendere le dinamiche di gruppo al fine di prevenire conflitti, creare le basi per un clima di lavoro positivo per espletare al meglio le differenti attività del progetto

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CONFLITTI”Modulo 10A cura di GENRE ALMA e ZUCCARELLO ANDREA:“RELAZIONE D’AIUTO E COUNSELLING RIVOLTA ALL’ANZIANO FRAGILE ED ALLA RETE FAMILIARE”

Fornisce elementi per potenziare l’ascolto rivolti all’anziano e ai familiari, sottolineare l’importanza della comunicazione svolta in modo costante ed obiettivo, accogliere la sofferenza in un clima di collaborazione, rimandare eventuali problemi che possono crearsi alle figure professionali presenti in Struttura. Fornisce ai Volontari punti di riferimento a cui appoggiarsi in caso di necessità

41) Durata:

MODULO DURATA DEL MODULO IN OREModulo 0“MUOVERSI E LAVORARE IN

SICUREZZA: LA LEGGE 81 EX 626”8

Modulo 1“CHI E’ L’ANZIANO AFFETTO DA

DEMENZA E ALTRE PATOLOGIE” 10

Modulo 2“ORIENTARSI NELL’ASL TO3” 5

Modulo 3 “LA RETE DEI SERVIZI SOCIALI E LA

LORO FRUIZIONE” 6

Modulo 4 “REDIGERE E PRESENTARE DOCUMENTI

IN EXCEL E WORD; LA RICERCA SU INTERNET; LINK UTILI PER CONTATTI CON GLI ALTRI”

5

Modulo 5“IL TOCCO MASSAGGIO COME

RELAZIONE DI SOSTEGNO ALLA PERSONA”

10

Modulo 6“L’IMPORTANZA DEGLI AUSILI

PROTESICI NELLA PERSONA ANZIANA”

6

Modulo 7“PIANO ASSISTENZIALE

INDIVIDUALIZZATO, LA RACCOLTA DATI”

5

Modulo 8“COMUNICARE CON LE FAMIGLIE” 6

Modulo 9“LAVORARE IN GRUPPO, COME

GESTIRE I CONFLITTI”5

Modulo 10“RELAZIONE D’AIUTO E COUNSELLING

RIVOLTA ALL’ANZIANO FRAGILE ED ALLA RETE FAMILIARE”

6

TOTALE ORE FORMAZIONE SPECIFICA Ore 72

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Al fine di favorire l'erogazione competa della formazione nelle modalità previste dal punto 39 a tutti i volontari, considerando eventuali giornate di recupero e/o volontari subentranti, nonché per facilitare la programmazione dei momenti di confronto con tutto il gruppo dei volontari e la programmazione di eventuali proposte formative che possono essere raccolte durante l'anno di servizio civile (convegni e seminari), si prevede di adottare le seguenti tempistiche (rif. Paragrafo a -Tempi di erogazione- del punto 5 -Formazione specifica- delle Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile di luglio 2013):

Erogare il 70% delle ore entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto; Erogare il rimanente 30% entro e non oltre 270 giorni dall’avvio del progetto.

Altri elementi della formazione

42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Le modalità e gli strumenti di monitoraggio qui descritti fanno riferimento al Sistema di Monitoraggio e Valutazione e al Sistema di Formazione accreditati a ottobre 2013.

Per la Formazione Generale:Verifiche e strumenti utilizzati per la misurazione dei livelli di apprendimento raggiunti:

Questionario d’entrata su aspettative e informazione; Verifica in itinere dell’apprendimento del gruppo attraverso esercizi (parole chiave,

localizzazione gerarchizzata o simbolizzata delle nozioni acquisite e degli stimoli emozionali, simulazioni, etc.);

Verifica in itinere dell’apprendimento individuale attraverso apposito questionario o esercitazione;

Verifica finale della formazione (in seduta plenaria), rilevazione ed analisi.

Per la Formazione Specifica:Rilevazione delle ore di formazione specifica svolte, delle competenze acquisite e di positività e negatività, tramite:

Patto di servizio; Confronto e comunicazione con RLEA su andamento anno di Servizio Civile e

verifica-validazione Patto di servizio (sezione dedicata alla Formazione specifica); Scheda trimestrale di monitoraggio (a cura dell'OLP di riferimento);

Registro della formazione specifica.

Data, 30 luglio 2014

Il Responsabile del Servizio civile nazionale dell’enteMauro Tenaglia

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