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1 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE ITNC "Francesco Caracciolo"- IM "Giovanni da Procida" ESAMI DI STATO 2010-2011 DOCUMENTO PREDISPOSTO DAL CONSIGLIO DELLA CLASSE QUINTA sez. B La Dirigente Scolastica Documento della classe 5Bn-AIM - Anno scolastico 2010 - 2011
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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIOREITNC "Francesco Caracciolo"- IM "Giovanni da Procida"

ESAMI DI STATO 2010-2011DOCUMENTO PREDISPOSTO DAL CONSIGLIO

DELLA CLASSE QUINTA sez. B

La Dirigente ScolasticaProf.ssa Maria Saletta Longobardo

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MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCAUFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CAMPANIAISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIO SUPERIORE

ITNC "Francesco Caracciolo"- IM "Giovanni da Procida"

Prot. n. 2417/C23 del 14.05.2011

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PARTE PRIMA

La scuola ed il territorio

Il contestoL'Istituto tecnico Nautico dell'Isola di ProcidaCaratteristiche del progetto di sperimentazione "Nautilus"Modalità e finalità del progetto

StrutturaIL TRIENNIOLa formazione di base

IL BIENNIOLa Specializzazione "PERITO PER GLI APPARATI ED IMPIANTI MARITTIMI"

Obiettivi dell'indirizzo di studi:

STRUTTURA DEL CORSO: Quadro OrarioCOMPOSIZIONE DELLA CLASSESITUAZIONE IN INGRESSO e DEBITI FORMATIVICOMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSECOMPOSIZIONE COMMISSIONE ESAME DI STATO PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

Situazione socio-ambientaleContinuità didatticaFrequenza, partecipazione ed interesse alla vita scolastica

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Programmazione generale e sua realizzazione Obiettivi raggiuntiPERCORSO DIDATTICO: Metodi – Spazi - MezziAttività integrative ed extracurricolariLavoro individuale di approfondimentoProve di verifica disciplinare e Attività di preparazione agli esami

PARTE SECONDAAttività dei singoli docentiProgrammi e Relazioni di:

ITALIANOSTORIAINGLESE IMPIANTI TECNICI DI BORDO E DISEGNO CONTROLLI E AUTOMAZIONETEORIA E SICUREZZA DELLA NAVEMACCHINE MATEMATICA ELETTROTECNICAEDUCAZIONE FISICA RELAZIONE

PARTE TERZAAppendice A: GRIGLIE DI VALUTAZIONE

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La scuola ed il territorio

Il contestoL'isola di Procida, sul suo territorio di piccola estensione (3.75 Kmq), conta una popolazione residente di circa 10.800 abitanti, che trae le sue fonti di

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sostentamento economico da quattro attività principali: lavoro marittimo, turismo, pesca ed agricoltura.I secolari traffici marittimi portarono i Procidani ad un elevato tenore di vita ed all'addensamento su questo piccolo territorio di numerose opere di alto valore artistico provenienti da tutto il mondo, oltre all'assimilazione di usi e costumi di diversi paesi europei ed oltre.L'esistenza di tre porti turistici lascia prevedere un incremento del turismo nautico a carattere internazionale, che richiede operatori qualificati ed esperti.Negli anni 50 la società locale poteva dividersi in due ben distinte categorie economiche: l'una dedita all'agricoltura, alla pesca all'edilizia ed all'artigianato in genere, l'altra dedita al lavoro marittimo ed intellettuale.La sopravvivenza della prima categoria era garantita dalla forte economia della seconda, e l'istituzione scolastica rappresentava il mezzo per effettuare il salto di categoria, determinando così un alto numero di diplomati e laureati nei successivi decenni, che hanno portato negli anni 70 ad un benessere diffuso su tutto il territorio.A partire dagli anni 80, si è assistito ad un lento processo di trasformazione dell'economia dell'isola, causato da molteplici fattori, quali la trasformazione in atto del lavoro sul mare e la crisi degli altri settori economici.Fenomeno alquanto simile si è verificato nell'isola di Ischia, da cui proviene una parte della platea studentesca.Ancora oggi, infatti, pur disponendo di una diffusa ed articolata presenza di Istituti di secondo grado, nelle due isola, molti giovani scelgono con passione questo Istituto. Sono tanti i ragazzi che ogni mattina, sottoponendosi a non pochi disagi, frequentano la scuola provenienti da Ischia e qualcuno anche dalla terraferma.Negli anni l'Istruzione Nautica acquisita nella nostra isola è stata alla base di notevoli e prestigiose carriere in campo marittimo e nel mondo del lavoro in genere, nonché nel proseguimento degli studi. Sovente hanno conseguito risultati lusinghieri e dignitosi anche quelli che non sembravano particolarmente motivati ed impegnati nello studio.Le cause di questi imprevisti risultati vanno ricercate, probabilmente, nel fatto che le qualità dell'uomo di mare, in particolare, quali la capacità di iniziativa e di intraprendenza, essere leader, il coraggio, la decisione e la capacità di studiare da solo e di aggiornarsi continuamente appartengono al vissuto esperienziale legato alla vita quotidiana di bordo.L'ufficiale della Marina Mercantile deve, infatti, lottare tutti i giorni non solo con il mare e le forze della natura, ma, sopratutto, con le nuove tecnologie in continua

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evoluzione. Un lavoro, quello marittimo, particolare che si forma giorno per giorno e porta in sé i "germi" di un'atavica e consolidata tradizione...di mare.

L'Istituto tecnico Nautico dell'Isola di ProcidaGià nel secolo XVII si sentì prepotente l'esigenza di introdurre una vera e propria istruzione nautica per i capitani e le maestranze dei diversi tipi di nave, istruzione che risentiva del tipo di traffico a cui le singole navi erano abilitate. Nascono così, in modo spontaneo, delle scuole nautiche finanziate dai diversi armatori, che più che pianificare l'istruzione nautica in generale, mettevano in grado i diversi equipaggi di affrontare i particolari pericoli connessi ai singoli viaggi, quali i fondali, le particolari maree, i venti dominanti, ecc.I primi Procidani che frequentarono una scuola "ufficiale" che abilitasse ai mestieri marittimi furono gli orfani dei marinai, che frequentarono a Napoli il Convitto di S. Giuseppe a Chiaia, che raggiunsero negli anni poco meno del 10% degli allievi iscritti.Sulla scorta dei dettami del sacerdote Marcello Eusebio Scotti, impiccato a Piazza Mercato a Napoli nel gennaio 1800 a causa della sua adesione alla Repubblica Napoletana, che nel 1788 aveva dato il "Catechismo Nautico", in cui si proponeva di dare una idonea istruzione sui particolari doveri a tutto il personale addetto alla navigazione, includendo in tale personale sia quello navigante che quello che restava a terra, quali padroni delle navi, mogli e figli, nel 1833 viene fondata una Scuola Nautica comunale. Questa ebbe come insegnamenti personalità di alto rilievo culturale e scientifico, che in breve tempo riuscirono a qualificare in modo mirabile il personale addetto alla navigazione. Fra gli insegnanti si distinse, fra gli altri, il prof. Arcangelo Scotto Lachianca, insegnante di Navigazione e di Diritto.

Col Regio Decreto del 27 agosto 1855, corredato di opportuno regolamento, la Scuola Nautica di Procida, anche se economicamente ancora a carico del Comune, venne ufficialmente fondata e riconosciuta dall'Autorità Statale.I primi anni dopo l'unità d'Italia portarono alcuni sconvolgimenti nella Scuola Nautica di Procida. Infatti il Comune di Procida, con la delibera del 13 novembre del 1862 la soppresse, ma con il Regio Decreto del 18 agosto 1864 l'Istruzione Nautica venne affiancata all'Istruzione Tecnica. Nel 1887 l'Istituto istituì la sezione Macchinisti.Nel 1922 l'Istituto fu nuovamente chiuso e solo dopo alcuni anni fu riaperta la sola sezione Macchinisti. La sezione Capitani fu riaperta solo a partire dall'anno scolastico 1952/53. Nel 1973 fu attivata la sezione staccata di Forio d'Ischia, che nel 2000 è stata aggregata ad altra scuola dell'Isola di Ischia.

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Dalla fine degli anni 70 l'Istituto adotta alcuni progetti di sperimentazione, che vengono istituzionalizzati nel 1983 col progetto "Orione" e nel 1992 col progetto "Nautilus", che prevede due indirizzi, corrispondenti ai titoli di Perito per il Trasporto Marittimo (PTM) e Perito per gli Apparati e Impianti di Marittimi (AIM), corrispondenti ai titoli di Aspirante al Comando di navi mercantili e Aspirante alla Direzione di macchine di navi mercantili Finalità connesse con la tipologia dell'Istituto.

Caratteristiche del progetto di sperimentazione "Nautilus"Dal 1991/92 è entrato in vigore il progetto di riforma dell'istituzione nautica. Per l'impostazione del progetto si è esplorato l'intero scenario del traffico marittimo nella sua moderna organizzazione e nella tipologia delle figure professionali inserite al suo interno, con specifica attenzione ai soggetti impegnati attivamente sul mezzo nave.I profitti professionali individuati sono in linea con le attese dell'armamento pubblico e privato.La tipologia del modello formativo e le scelte di percorso favoriscono l'acquisizione di competenze spedibili nei settori collaterali al traffico marittimo vero e proprio, nella tutela dell'ambiente e nel razionale sfruttamento delle risorse marine.

Modalità e finalità del progettoMotivazioni e finalità del progetto hanno avuto una partenza obbligata dall'esame dei seguenti punti:

a. La professionalità fornita ai giovani che si diplomavano nell'Istituto Nautico risultava inadeguata alle esigenze di bordo;

b. Non appariva consigliabile spingere ulteriormente la specializzazione nei cinque anni di studio poiché ciò sarebbe avvenuto a danno dell'area di formazione generale, rendendo difficoltosi successivi adeguamenti, aggiornamenti o conversioni della specializzazione stessa;

c. L'eliminazione della figura dell'allievo della tabella di armamento aveva comportato obiettive difficoltà d'imbarco solo in parte superate dalla legge sulla formazione-lavoro;

d. Solo una minima parte dei diplomati degli Istituti Nautici (a livello nazionale circa il 15%, a livello locale 80%) - intraprende la carriera del mare, mentre la restante parte si dedica ad altre attività.Una buona percentuale rimane, comunque, in settori connessi con il trasporto marittimo (agenzie marittime, Capitanerie di porto, servizi di assistenza e

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manutenzione di apparecchiature e strumenti di bordo, assicurazioni marittime, sfruttamento delle risorse marine, ricerche oceanografiche, difese dell'ambiente marino, ecc.) o nei settori dell'impiantistica (trasformazione di energia, trasformazione e distribuzione dei prodotti petroliferi, impianti di riscaldamento e di condizionamento, impianti per la produzione di vapore, impianti di depurazione e disinquinamento, impianti di trattamento delle acque, ecc.). Tali aree occupazionali, che offrono tuttora interessanti prospettive di espansione, hanno incoraggiato la definizione di una professionalità di base sulla quale innestare successivi corsi post-diploma di specializzazione;

e. I due grandi filoni quindi che forniscano sbocchi occupazionali ai diplomati nautici non interessati alla carriera di bordo sono rappresentati nell'area tecnico-commerciale del trasporto marittimo e dell'area tecnico-gestionale degli impianti industriali di trasformazione ed utilizzazione dell'energia e di depurazione e disinquinamento.

Il progetto intendendo rispondere ai nuovi bisogni formativi per il settore dei trasporti marittimi nel suo complesso ha preposto un percorso per una formazione moderna e flessibile.La filosofia conduttrice adottata mira, attraverso un approccio sistematico ed una problematizzazione degli argomenti, a conferire agli studenti agilità mentale, capacità di intuizione, di analisi e di sintesi. Tali doti, sono rese necessarie dalla continua evoluzione tecnologica e dalla nuova organizzazione del lavoro. Le difficoltà di avanzare previsioni a lungo termine sulle richieste e le offerte di mercato, suggeriscono di coniugare nella programmazione didattica le abilità specifiche con quelle che, legate ad una forte formazione culturale, permettono di adeguarsi più facilmente al variare delle situazioni.Il Progetto Nautilus si muove su tali linee portanti; pertanto nel primo biennio è più alta l'incidenza della componente culturale - formativa, mentre solo dopo il terzo anno comune la necessità di definire precisi profili impone una maggiore attenzione alla formazione specifica.

Struttura

IL TRIENNIO

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La formazione di base

Il Triennio unitario composto da un biennio enucleato dalla commissione Brocca ed un monoennio che prevede nel curriculum anche discipline specifiche che consentono all'alunno di acquisire conoscenze utili per la scelta di indirizzo che avviene al quarto anno.

Il Triennio unitario ha, in particolare, finalità:

a. di consolidamento, approfondimento ed innalzamento della formazione di base promossa dalla scuola dell'obbligo;

b. di orientamento e propedeuticità al biennio di indirizzo.

L'obbiettivo della formazione di base è perseguito attraverso l'attivazione di insegnamenti (vedi quadro orario), raggruppabili in tre aree:

linguistico - espressiva; matematico-scientifica; tecnico-professionale;

Va tenuto presente che nel biennio la distinzione tra area d'indirizzo ed area comune non è molto netta, secondo un'ipotesi di superamento della tradizione dicotomia tra una formazione generale e una professionale.

Il terzo anno è caratterizzato, oltre che dalle discipline di base per i due indirizzi, da alcune materie professionali, che forniscono allo studente le necessarie conoscenze per orientarsi nella scelta dell'indirizzo.

IL BIENNIOLa Specializzazione "PERITO PER GLI APPARATI ED IMPIANTI MARITTIMI"

I piani di studio dei due anni terminali di questo indirizzo mirano a fornire una preparazione scientifica e tecnologica ampia e flessibile i cui sbocchi professionali sono individuati nei seguenti settori:

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ricerca, estrazione, trasporto, raffinazione e distribuzione dei prodotti petroliferi;

impianti per la trasformazione dell'energia e per la produzione di vapore; impianti di refrigerazione e climatizzazione; impianti per il disinquinamento dell'ambiente marino e terrestre e per lo

smaltimento dei rifiuti; impianti per lo sfruttamento delle risorse marine; gestione di impianti automatizzati di terra e di bordo; libera professione come Perito nel settore dell'impiantistica; Ufficiale della marina mercantile.

Obiettivi dell'indirizzo di studi

Il corso per la formazione dell'addetto degli Apparati ed Impianti Marittimi si propone, quindi, di fornire agli allievi i fondamentali elementi indispensabili ad inserirsi attivamente nel settore del lavoro marittimo (che resta, peraltro la più grande fonte di reddito dell'isola) e a gestire le proprie conoscenze specifiche e professionali secondo le personali capacità e le proprie scelte di vita.

In modo particolare si mira all'acquisizione ed allo sviluppo delle seguenti conoscenze, competenze e capacità.

Conoscenze:

struttura della nave ed apparati di propulsione; impianti per la produzione e la trasformazione di energia; terminologia tecnica in lingua inglese; sistemi di controllo automatico delle macchine e degli impianti; operazioni di carico e scarico, controllo dell'assetto e degli sforzi a cui è

assoggettato lo scafo; normativa e sistemi di sicurezza della nave; impianti tecnici di disinquinamento;

Competenze:

sa utilizzare le apparecchiature e gli strumenti per il controllo dei sistemi di propulsione e degli impianti di bordo;

sa leggere e interpretare schemi, disegni, manuali d'uso e documenti tecnici anche in lingua inglese;

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sa utilizzare le dotazioni ed i sistemi di sicurezza per la salvaguardia della vita umana in mare e del mezzo di trasporto;

sa compiere le principali operazioni relative allo stivaggio e alla gestione delle merci trasportate anche utilizzando mezzi informatici;

ha competenza per intervenire con ordinari lavori di manutenzione sugli impianti e sulle strutture;

Capacità:

possiede capacità linguistico - espressive; possiede capacità logico-interpretative; possiede capacità critiche e sa operare collegamenti e confronti; sa organizzare il proprio lavoro con consapevolezza e autonomia e sa

orientarsi dinanzi a nuovi problemi; possiede capacità di lavorare in gruppo.

STRUTTURA DEL CORSOQuadro Orario

Materie IV V

Religione 1 1Italiano 3 3Storia 2 2Lingua Straniera (Inglese) 3 3Matematica 3 3Elettrotecnica ed Elettronica 6(3

)4(2)

Controlli ed automazione 3(2)

Macchine e disegno 6(2)

6(2)

Impianti Tecnici e Disegno 6(2)

5(2)

Tecnologia Meccanica 4(2)

Teoria e Sicurezza della Nave 4Educazione fisica 2 2Totale 36 36

Tra parentesi sono riportate le ore di compresenza con l'insegnante Tecnico Pratico.COMPOSIZIONE DELLA CLASSE

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ELENCO ALUNNI

Cognome Nome Provenienza

1 Ambrosino di Bruttopilo Vincenzo Classe IV sez. B2 Barone Domenico Classe IV sez. B3 Coppola Pierpaolo Classe IV sez. B4 De Candia Vincenzo Classe IV sez. B5 Lubrano Lavadera Massimiliano Idoneità6 Luongo Luca Classe IV sez. B7 Manfredi Isaia Classe IV sez. B8 Proietti Vincenzo Classe IV sez. B9 Schiano di Zenise Salvatore Idoneità10 Scotto di Perrotolo Giuseppe Classe IV sez. B11 Tumino Luca Classe IV sez. B12 Turiello Antonio Classe IV sez. B

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COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSESono presenti i docenti:

MATERIA DOCENTE FIRMAItaliano Romano

Storia Haapiainen

Elettrotecnica Carabellese

Laboratorio Elettrotecnica e Controlli

Zeccolella

Controlli e Automazione Di Domenico

Macchine Gallo

Laboratorio Macchine e Impianti Tecnici

Maiorano

Teoria Sicurezza Lubrano

Impianti Tecnici Peluso

Matematica Scotto di Uccio

Inglese Assante

Sostegno Craus - Mattera

Religione D’APONTE

Ed. Fisica Loffredo Emilia

Coordinatore di classe: Antonio Lubrano Lavadera

COMPOSIZIONE COMMISSIONE ESAME DI STATO

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Commissario interno Materia

PELUSO ENZO IMPIANTI TECNICI E DISEGNOASSANTE ANTONIO INGLESEGALLO LUIGI MACCHINE

Materie assegnate ai Commissari esterni

ITALIANOCONTROLLI E AUTOMAZIONETEORIA E SICUREZZA NAVE

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

Situazione socio-ambientaleLa classe è composta da 12 alunni di cui 10 provenienti dalla classe quarta dello stesso Istituto, 2 aggiunti all'ultimo anno dopo aver conseguito l'idoneità alla quinta classe in questo stesso Istituto. Dei due che hanno conseguito l’idoneità, uno è diversamente abile. Gli allievi provengono da famiglie di diversa estrazione sociale, alcune di esse di tradizioni marine altre inserite nel terziario locale.

Frequenza, partecipazione ed interesse alla vita scolasticaIl comportamento della classe è sempre rientrato nei limiti di allievi vivaci ma sostanzialmente corretti; anche la presenza a scuola è stata per buona parte della classe non sempre regolare, molti sono stati i ritardi. Il dialogo educativo, tuttavia non ha incontrato particolari difficoltà.L'attenzione, l'impegno e la partecipazione attiva non sono state uniformi: alcuni allievi hanno avuto un rapporto frammentario e opportunistico con il lavoro didattico e le sue scadenze in termini di prove di verifica orali e scritte, per cui non sempre hanno pienamente raggiunto gli obiettivi formativi prefissati. Alcuni, invece hanno evidenziato senso di responsabilità e impegno costante e continuo.

Programmazione generale e sua realizzazioneAlcuni alunni della classe hanno seguito l'azione educativa della scuola e dei docenti con spirito di collaborazione ed hanno confermato la positività dei livelli di partenza.

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Quanto al profitto, come già riferito, ad oggi, non tutti hanno raggiunto risultati sufficienti nelle diverse discipline; alcuni, infatti, discontinui nell'impegno, non hanno sfruttato pienamente le loro capacità per cui i risultati sono appena sufficienti ed in qualche caso si attestano sugli obiettivi minimi.Il livello medio della classe è da considerarsi sufficiente con qualche buona individualità.

Obiettivi raggiuntiTutti gli Studenti

Molti Studenti

Diversi Studenti

Pochi studenti

Nessun Studente

Conoscenze

Conoscere i contenuti afferenti le varie aree disciplinari

X

Conoscere le funzioni comunicative di un testo

X

Conoscere le diverse tipologie testuali

X

Competenze

Utilizzare conoscenze acquisiti per affrontare e risolvere problemi

X

Risolvere problemi anche in presenza di ostacoli e difficoltà

X

Individuare modalità operative diverse dall'esperienza consolidata

X

Ottimizzare i procedimenti in funzione di ostacoli e difficoltà

X

Operare delle scelte appropriate e decidere in maniera

X

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autonoma le opportune strategie risolutiveCapacità

Analizzare e collegare in ambiti pluridisciplinari

X

Sintetizzare maturando un pensiero autonomo e personale

X

Argomentare ed elaborare criticamente contenuti

X

PERCORSO DIDATTICO

Discipline Metodi

LEZIONE FRONTALE

LEZIONI INTERATTIVE

LAVORI GRUPPO

ATTIVITÀ LABORATORIO

RECUPERO

ITALIANO X X X X

STORIA X X X X

INGLESE X X X

MATEMATICA X X X

IMPIANTI TEC. E DISEGNO

X X X X X

TEORIA E SICUREZZA

X X X

MACCHINE E DISEGNO

X X X X X

ELETTROTECNICA X X X X X

CONTROLLI X X X

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EDUCAZIONE FISICA

X

RELIGIONE X

Discipline SpaziAULE VIDEOTECA BIBLIOTECA PALESTRA LABORATORI

ITALIANO X XSTORIA X X XINGLESE XMATEMATICA XIMPIANTI TEC. E DISEGNO

X X

TEORIA E SICUREZZA

X

MACCHINE E DISEGNO

X X

ELETTROTECNICA X XCONTROLLI XEDUCAZIONE FISICA

X X

RELIGIONE X X

Discipline MezziLibri di Testo

SMART BOARD E COMPUTER

CD Rom Videocass. CD Audio

RivisteDocumenti

Appunti Schemi Mappe concettuali

ITALIANO X X X XSTORIA X X X X XINGLESE X X XMATEMATICA X X XIMPIANTI TEC. E DISEGNO

X X X

TEORIA E SICUREZZA

X X

MACCHINE E DISEGNO

X X X

ELETTROTECNICA X X XCONTROLLI X X X

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EDUCAZIONE FISICA

X

RELIGIONE XAttività integrative ed extracurricolariL'attività didattica è stata integrata da una serie di iniziative svolte sia all'interno che all'esterno dell'Istituto. Tali attività, sia a livello curriculare che extracurriculare, hanno contribuito alla maturazione culturale degli allievi. Tra le più significative ricordiamo il viaggio-stage consistente in una crociera di sette giorni nel Mediterraneo con la M/N Costa Serena. Quest'ultima esperienza ha consentito una parziale continuazione delle attività didattiche curricolari e un primo continuativo approccio alla vita di bordo. Il contatto con la realtà lavorativa ha reso gli allievi consapevoli dell'Importanza dello studio in un lavoro di così alta responsabilità. La classe ha, inoltre, partecipato in ciascun anno del triennio a viaggi scolastici in Italia e all’estero, nonché a visite d’interesse culturale e lavorativo, a rassegne cinematografiche e a corsi di orientamento universitario. Inoltre gli allievi parteciperanno ad uno stage di tre giorni su navi della Società TTT Lines sulla tratta Napoli – Catania e viceversa. In questi tre giorni parteciperanno alla vita di bordo dove in piccoli gruppi prenderanno parte ai turni di guardia che gli ufficiali di macchina giornalmente effettuano coprendo tutta la giornata.

Lavoro individuale d'approfondimentoNel corso dell'anno alcuni allievi, guidati dai docenti, hanno prodotto approfondimenti pluridisciplinari, che si sono concretizzati essenzialmente con testi in forma cartacea. Altri hanno elaborato autonomamente alcuni lavori nell'ultima parte dell'anno.

Prove di verifica disciplinare e Attività di preparazione agli esamiDurante l'anno scolastico gli alunni hanno sostenuto prove di verifiche disciplinari e simulazioni delle prove scritte oggetto di esame.Oltre alle prove scritte di Italiano e di Macchine, gli studenti hanno affrontato, nei mesi di aprile - maggio, la terza prova articolata sulla tipologia mista multipla - aperta. Il consiglio ha ritenuto maggiormente adeguata al percorso didattico della classe una prova mista costituita da quesiti a risposta singola e da quesiti a scelta multipla, al fine di valutare con oggettività, oltre alle conoscenze, anche le capacità di sintesi e quelle espressive.I testi delle terze prove effettuate e le griglie di valutazioni utilizzate per tutte le prove sono allegate in appendice a questo documento.

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PROGRAMMI E RELAZIONI

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Il RomanticismoCaratteri generali

Giacomo LeopardiLa biografiail pensierola poetica del vago e dell’indefinito

La ScapigliaturaCaratteri generali

L’età del realismoCaratteri generaliLa poeticaRomanticismo e realismoRapporti fra Naturalismo e Verismo

Giovanni VergaLa biografia e il pensieroI romanzi giovanili I romanzi “romantico-passionali”La “svolta”veristaRosso MalpeloI Malavoglia e Mastro don Gesualdo

Il DecadentismoCaratteri generali.Genesi del DecadentismoRomanticismo e DecadentismoLa poeticaI temiIl Decadentismo in Italia

Giovanni PascoliLa biografia e il pensieroLa poetica del “fanciullino”Classicismo e decadentismo in Pascoli

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Istituto Secondario Superiore "F. Caracciolo - G. da Procida"SEDE CENTRALE CLASSE 5^ - sezione B

Progetto NAUTILUS - Indirizzo: Apparati impianti marittimiAnno Scolastico 2010/2011

PROGRAMMA E RELAZIONE DI ITALIANOProf. ROBERTA ROMANO

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Analisi delle opereMotivi,struttura e forme della poesia pascolianaAnalisi della poesia “Il gelsomino notturno”

Gabriele D’AnnunzioLa biografiaIl dannunzianesimoAnalisi delle opereIl pensiero e la poetica“Il Piacere”Analisi della poesia “La pioggia nel pineto”

Italo SvevoLa biografiaI tre grandi romanzi

Luigi PirandelloLa biografia e il pensieroGenesi culturale e biografica del pensiero di PirandelloVecchio e nuovo nel pensiero di PirandelloLa poetica dell’umorismoIl teatro

La classe V B nautico è costituita da 12 alunni di cui uno, Schiano di Zenise non più frequentante dal mese di marzo. Nel corso dell’anno scolastico gli allievi non hanno partecipato in modo particolarmente proficuo allo svolgimento delle lezioni , ottenendo ,tuttavia, risultati sufficienti.Un’eccezione è rappresentata dagli allievi Scotto e, soprattutto, Coppola, che hanno mostrato una maggiore partecipazione. La responsabilità del rendimento complessivo appena sufficiente è dovuto in parte al loro disinteresse, in parte alle numerose assenze individuali, in parte ai continui impegni extracurriculari (crociera,mak Π, vacanze natalizie e pasquali prolungate), in parte al fatto che la scrivente è stata nominata solo alla fine del mese di ottobre.Tutto ciò ha influito negativamente sullo svolgimento del dialogo educativo provocando rallentamenti e frammentazioni delle attività scolastiche , nell’effettuazione delle verifiche programmate e il non completo espletamento del programma d’italiano. Sotto l’aspetto disciplinare non è da segnalare alcun comportamento scorretto. Gli allievi si sono sempre mostrati rispettosi ed educati.

Procida (Na), 13/05/2011 la docente prof.ssa Roberta Romano

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La formazione dell’Europa industriale L’età delle ferrovie L’ideologia del progresso, mondo operaio e socialismo La Prima internazionale

APPROFONDIMENTI: Due modelli di industrializzazione

Il Quarantotto Cause di una rivoluzione Il quarantotto in Italia L’idea della unità nazionale Giuseppe Mazzini e la Giovine Italia Il fallimento dei moti insurrezionali L’apertura di Pio IX e il riformismo liberale Le “Cinque giornate” di Milano La Repubblica romana

La Comune di Parigi (cenni)

Il Risorgimento italiano Le condizioni dell’unificazione Lo Statuto albertino Le guerre di indipendenza La difficile integrazione nazionale

APPROFONDIMENTI: Le interpretazioni del Risorgimento

L’età dell’imperialismo Una crisi economica generale La sovrapproduzione Colonialismo e imperialismo

La Prima guerra mondiale Le ragioni dell’immane conflitto Le fasi e le nuove armi Le conseguenze della Grande guerra

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Progetto NAUTILUS - Indirizzo: Apparati impianti marittimiAnno Scolastico 2010/2011

PROGRAMMA E RELAZIONE DI STORIAProf. TUULA HAAPIAINEN

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La vittoria mutilata e i punti di Wilson

La nascita e l’avviamento della rivoluzione russa L’impero zarista fra arretratezza e modernizzazione La divisione del Partito socialdemocratico La rivoluzione del 1905 e la prima esperienza del soviet dei lavoratori Le riforme di Stolypin La caduta degli zar e la rivoluzione di febbraio Il rientro di Lenin dall’esilio e le “Tesi d’aprile”

Approfondimenti: Lenin e la questione contadina

La rivoluzione d’ottobre La presa del palazzo d’Inverno La pace di Brest-Litovsk

Il fenomeno del totalitarismo novecentesco Le cause dell’ascesa di Hitler, Mussolini e Stalin La nascita del fascismo italiano La fascistizzazione della società Convergenze ideologiche tra fascismo e nazismo

La classe è composta da 12 alunni frequentanti, tutti maschi. Un alunno diversamente abile , dopo le assenze del primo trimestre ha frequentato saltuariamente alcune lezioni, ma poi si è ritirato definitivamente

Durante le due ore settimanali di Storia gli alunni non hanno mostrato un interesse rilevante per la materia, anzi, piuttosto mediocremente e passivamente hanno risposto alle sollecitazioni e dibattiti in classe e soltanto pochi di essi hanno portato un libro di testo alle lezioni.Perciò in classe si è fatto un ampio uso dei power point e della lavagna LIM per le spiegazioni degli argomenti, al fine di visualizzare e memorizzare visivamente le questioni affrontate.Per le verifiche sono stato usati i test a risposte multiple, aperte e domande vero-falso, oltre alle domande oraliIl rendimento della classe raggiunge mediamente una sufficienza stretta, con un solo alunno che si distingue positivamente dagli altri.

Procida, 13.05.2011 prof. Tuula Haapiainen

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TESTO USATO: GET ON BOARDDalle unità didattiche 8-9-10-11-18-21-22-25 sono stati svolti i seguenti argomenti:

1) AUXILIARY MACHINERY AND ANCILLARY SERVICES: Auxiliary machinery; functions of auxiliary machinery; describing component parts; position and connection; the lubricating oil system; the fuel oil system.

2) PUMPS: definition and applications; main parts of three types of pumps; working process of the three types of pumps; operational characteristics.

3) BOILERS: boilers; the water-tube boiler; boiler mountings (valves and gauges); a “specifications” form.

4) CONDENSERS: condensers; the condenser circuits; main and auxiliary condensers; a “specification” form.

5) HEAT ENERGY AND HEAT ENGINES: thermal energy or “heat”; the main sources of thermal energy; the combustion process; electrical and heat engines; a brief history of the heat engine.

6) RECIPROCATING ENGINES: the two types of reciprocating engines; the thermal cycle; four stroke engines; the diesel engine; the two stroke engines; the marine diesel engine.

7) TURBINE ENGINES: turbine engines and ship propulsion; the two types of turbine engines; the gas turbine engines; stream turbine engines; mechanical arrangement of a steam turbine engine.

8) THE INERT GAS SYSTEM ON BOARD: what is an inert gas? the use of inert gas on board ship; inert gas production; the main uses of inert gas; how does the system work?

La classe ha conseguito livelli di preparazione che sono da ritenersi sufficienti e in alcuni casi superiore alla sufficienza. In particolare, così come previsto dal progetto Nautilus, gli allievi hanno acquisito un vocabolario tale da consentire una discreta capacità di comprensione delle monografie (testi) sugli apparati e gli impianti di bordo. Qualche difficoltà, gli alunni l’hanno avuta sull’abilità di produzione scritta ma non tale da comprometterne la valutazione complessiva che si è mantenuta, come già detto, intorno a valori di sufficienza e in qualche caso anche superiori.La verifica è passata attraverso lo svolgimento di prove scritte e interrogazioni orali. Le prime hanno mirato, con brani tecnici e relativi questionari, a verificare le capacità di comprensione e produzione della lingua scritta; le seconde, sempre prendendo spunto da brani di carattere tecnico hanno permesso di verificare le suddette abilità linguistiche anche sul versante orale. Esse hanno altresì dato modo di verificare l’entità del lessico tecnico acquisito dagli alunni e la loro competenza fonetica.

Procida, 13.05.2011 prof. Antonio Assante

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PROGRAMMA E RELAZIONE DI INGLESEProf. ANTONIO ASSANTE

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe V sez. Bn è composta da 12 alunni, di cui 10 provenienti dalla classe IV Bn e altri 2 provenienti dalla idoneità alla classe V AIM. Essa si presenta eterogenea dal punto di vista socio-culturale, ma, comunque i ragazzi si mostrano molto uniti. I ragazzi mostrano un sufficiente interesse per la materia, anche se non sono molto costanti nello studio. Dal punto di vista disciplinare la classe ha un comportamento corretto. La classe in generale presenta evidenti lacune di base.FINALITÀ

L'insegnamento della disciplina si propone, in armonia con le altre di indirizzo, di completare le  conoscenze dell’allievo nel campo della fisica, idraulica, termotecnica in generale, termodinamica, impiantistica generale, prevenzione incendi, riguardando gli aspetti più significativi che sono alla base degli impianti ausiliari di bordo delle navi, della termologia e delle macchine idrauliche, pneumofore e termiche. 

CONTENUTI Introduzione al corso

sistemi di unità di misura;elementi di fisica;elementi di idraulica; principio di archimede; legge di Stevini; equazione di Bernoulli per fluidi teorici e reali; perdite di carico nelle condotte; legge di Torricelli; elementi di termologia; combustione; potere calorifico dei combustibili; quantità di calore e temperatura; calori specifici; trasmissione del calore (conduzione, convezione, irraggiamento);elementi di termodinamica; legge dei gas perfetti; primo principio della termodinamica; trasformazioni termodinamiche entalpia, entropia; il vapor d’acqua;

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PROGRAMMA E RELAZIONE DIIMPIANTI TECNICI DI BORDO E DISEGNO

Prof. ENZO PELUSO – Prof. LUIGI MAIORANO

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calore sensibile; calore totale di vaporizzazione; entalpia ciclo frigorifero diagrammi termodinamici di Mollier H-Selementi di macchine operatrici idrauliche; prevalenza, rendimenti, potenza; curve caratteristiche e regolazione; prevalenza statica, prevalenza dinamicaelementi di macchine operatrici pneumofore ventilatori; compressori; rendimenti e potenza;

Ventilazione, refrigerazione, condizionamento dell'aria, prevenzione incendi nelle applicazioni navali

La refrigerazione generalità; i frigoriferi a compressione; l’impianto frigorifero a compressione; il ciclo limite della macchina frigorifera a compressione;cicli per aumentare il coefficiente di effetto frigorifero negli impianti frigoriferi a

compressione; il ciclo reale della macchina frigorifera a compressione; i dati che caratterizzano un impianto frigorifero a compressione; l’impianto frigorifero a compressione per una nave da carico; l’impianto frigorifero a compressione come pompa di calore; la formazione della brina e lo sbrinamento; i fluidi frigorigeni; i fluidi secondari; i componenti di un impianto frigorifero a compressione; i componenti principali di un impianto frigorifero a compressione; i componenti secondari di un impianto frigorifero a compressione; centrali frigorifere a compressione; i frigoriferi ad assorbimento; l’impianto frigorifero ad assorbimento ad ammoniaca ed il relativo ciclo di funzionamento; l’impianto frigorifero ad assorbimento a bromuro di litio ed il relativo ciclo di

funzionamento; il coefficiente di effetto utile del frigorifero ad assorbimento; il frigorifero ad assorbimento come pompa di calore; il bilancio termico di un frigorifero ad assorbimento; alcune applicazione dei frigoriferi ad assorbimento;diagrammi dei fluidi frigorigeni; R12, R22; R502; R134;

Il condizionamento dell’aria caratteristiche dell’aria umida; i diagrammi psicrometrici (diagramma A.S.H.R.A.E. – diagramma del Mollier, diagramma

di Carrier) ; le principali trasformazioni psicrometriche ed i modi per realizzarle; applicazioni dell’aria condizionata; il carico negli impianti di aria condizionata: il calore e l’umidità;

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condizionamento con circolazione d’aria; principali metodi per il condizionamento dell’aria; gli elementi fondamentali per la progettazione di un impianto d’aria condizionata; la simbologia negli impianti d’aria condizionata; strumentazione di misura e controllo; la prevenzione incendi negli impianti di aria condizionata e di ventilazione; la sicurezza all’incendio degli impianti di aria condizionata; la regolazione automatica negli impianti di aria condizionata;

La ventilazione generalità; rinnovi d’aria; la ventilazione per l’eliminazione di sostanze non gradite da un ambiente; la ventilazione per la sottrazione di calore e di umidità da un ambiente; la ventilazione per l’alimentazione degli impianti termici e tecnici; sistemi di ventilazione; caratteristiche dei ventilatori; regolazione della portata dei ventilatori; il moto dell’aria nei condotti di ventilazione;applicazione dei ventilatori ai circuiti; sistemazione dei ventilatori;ventilatori in serie e in parallelo;ventilazione con riscaldamento o con raffreddamento; la depurazione dell’aria; le serrande; la distribuzione e la ripresa dell’aria;

La prevenzione incendi nelle applicazioni navali il gas inerte e le sue applicazioni; il lavaggio delle cisterne con greggio di petrolio; i servizi di sentina, d'incendio e di zavorra; gli impianti antincendio sulle navi; la sicurezza all’incendio degli impianti di aria condizionata; le porte stagne ed il loro comando;

PREREQUISITI conoscenza di base della terminologia chimico-fisico-matematica e dei corretti significati

dei principali termini utilizzati;conoscenza dei concetti fondamentali relativi alla materia e alla sua struttura;

OBIETTIVI data la situazione iniziale e le premesse ci si pone come obiettivo la corretta comprensione degli argomenti programmati. Gli alunni dovranno imparare ad usare una terminologia tecnica e ad esporre in maniera semplice e chiara i concetti.;

METODOLOGIE E VALUTAZIONI Gli argomenti vengono proposti mediante le lezioni frontali con l’ausilio del proiettore e del computer. Inoltre verranno proposte numerose esercitazioni allo scopo di approfondire gli argomenti e di verificare il grado di apprendimento degli alunni. I libri di testo sono la linea guida per gli alunni in quanto essi verranno utilizzati soprattutto come manuali dai quali attingere le

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informazioni necessarie per la risoluzione di esercizi e delle problematiche reali, nonché utilizzare le tabelle, gli abachi e i diagrammi.La valutazione verrà eseguita attraverso colloqui orali, esposizioni concordate su particolari argomenti, test, ecc..

Procida, 13.05.2011 prof. Enzo Peluso – prof. Luigi Maiorano

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PROGRAMMA E RELAZIONE DI CONTROLLI E AUTOMAZIONEProf. ENZO DI DOMENICO

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Sin dall’inizio dell’anno scolastico, l’attività didattica ha avuto una gestione serena, grazie al fatto che il professore è pervenuto progressivamente ad instaurare con la maggior parte degli studenti una buona comunicazione, che è risultata basilare per stimolare in essi l’interesse per la materia e per cercare di spronarli nei confronti di un discorso formativo diffuso.Ma, non tutti gli studenti hanno capito le lezioni in maniera costante, e non hanno reagito nella forma prevista alle sollecitazioni loro poste.Le diffuse mancanze di base manifestate dagli alunni nel periodo introduttivo dell’anno scolastico e certa negligenza comportamentale nell’impegno prodigato nell’ applicazione, hanno sollecitato sovente la programmazione di adeguata attività di recupero finalizzata all’omogeneizzazione degli argomenti trattati ed in senso più lato della classe.Ne deriva che la classe enumera alcuni elementi che non sono pervenuti a consolidare una condizione di preparazione confacente, né attitudine e cognizioni appaganti.Ciò nondimeno, nella classe sono presenti discenti che hanno portato a termine gli obiettivi più generali, maturando capacità autosufficienti di comprensione degli argomenti e affinando le specifiche capacità dialettiche ed espressive.Il grado medio di preparazione ottenuto dalla classe è sufficiente e non mancano nell’ insieme elementi che, giudiziosamente impegnati fin dalle prime lezioni al fine più generale di migliorare, hanno raggiunto esiti più che sufficienti e che hanno dato prova di aver appreso gli argomenti e di aver sviluppato discrete capacità, verificando in parte l’intento preventivo del docente proteso al perfezionamento delle capacità analitiche e critiche degli studenti.Fatte poche eccezioni, gli allievi, anche quelli che ancora manifestano certe insicurezze, sono in grado di indirizzarsi in modo abbastanza autosufficiente nelle esposizioni.Il controllo del conseguimento degli obiettivi di partenza è stato attuato in modo regolare. Vasto spazio è stato dato alla trattazione di attività di tipo applicativo, sia di tipo “classico”, sia delle varie tipologie previste per la terza prova, allo scopo di indirizzare i discenti all’Esame di Stato.Ogni test è stato sempre anticipato dalla preparazione di griglie di valutazione previamente redatte, al fine di esulare quanto più possibile da qualsivoglia forma di giudizio meramente personale da parte del professore.Tutte le prove sono state corrette e valutate con puntualità ed hanno costituito il presupposto basilare per la verifica in itinere dell’efficacia dell’attività didattica svolta.

ORE SVOLTE AL 15/05/2011: 63

PROGRAMMA DETTAGLIATO:

MODULO 1: SISTEMI E MODELLI (ottobre - novembre 2010)

- Unità didattica 1: Definizione di sistema e di processo.- Unità didattica 2: Classificazione dei sistemi.- Unità didattica 3: Modelli.- Unità didattica 4: Simulazione.- Unità didattica 5: Esempio 1: Sistema di rilevamento della velocitá.- Unità didattica 6: Esempio 2: Sistema di rilevamento della concentrazione di gas.- Unità didattica 7: Esempio 3: Sistema di produzione dell’energia elettrica con pannelli solari

MODULO 2: I CONTROLLI AUTOMATICI; SCHEMI A BLOCCHI(dicembre 2010)

- Unità didattica 1: Concetto di controllo automatico e prime definizioni.

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- Unità didattica 2: Rappresentazione di un sistema di controllo mediante schemi a blocchi.- Unità didattica 3: Algebra degli schemi a blocchi.- Unità didattica 4: Regole per la semplificazione degli schemi a blocchi.- Unità didattica 5: Nodi sommatori.- Unità didattica 6: Blocchi in cascata.- Unità didattica 7: Blocchi in parallelo.- Unità didattica 8:.Blocchi in retroazione.- Unità didattica 9: Esempi di sistemi di controllo ad anello chiuso.- Unità didattica 10: Esercizi svolti.

MODULO 3: TRASFORMATA DI LAPLACE(gennaio - febbraio 2011)

- Unità didattica1: Numeri complessi.- Unità didattica 2: Variabile complessa.- Unità didattica 3: Funzione di variabile complessa.- Unità didattica 4: Poli e zeri di una funzione.- Unità didattica 5: Trasformata di Laplace.- Unità didattica 6: Antitrasformata di Laplace di funzioni razionali fratte.- Unità didattica 7: Esercizi svolti.

MODULO 4: COMPONENTI ELEMENTARI DI UN SISTEMA(marzo 2011)

- Unità didattica 1: Componenti elettrici.- Unità didattica 2: Resistenza.- Unità didattica 3: Capacitá.- Unità didattica 4: Induttanza.- Unità didattica 5: Componenti termici.- Unità didattica 6: Componenti idraulici.- Unità didattica 7: Trasformata di Laplace dei segnali di prova.

MODULO 5: ANALISI DEI SISTEMI(aprile 2011)

- Unità didattica 1: Introduzione all’analisi dei sistemi.- Unità didattica 2: Circuito RC.- Unità didattica 3: Sistemi del primo ordine.- Unità didattica 4: Circuito RLC.- Unità didattica 5: Sistemi del secondo ordine.- Unità didattica 6: Esercizi svolti.

MODULO 6: CENNI SUI TRASDUTTORI(maggio 2011)

- Unità didattica 1: Sensori.- Unità didattica 2: Trasduttori.- Unità didattica 3: Parametri dei trasduttori.- Unità didattica 4: Tipi di trasduttori.

MODULO 7: AUTOMAZIONE DEGLI APPARATI DI BORDO(maggio - giugno 2011)

- Unità didattica 1: Generalità.- Unità didattica 2: Autopilota: schema a blocchi.- Unità didattica 3: Regolatore autopilota.- Unità didattica 4: Timoneria.- Unità didattica 5: Schematizzazione sistema nave.- Unità didattica 6: Girobussola.

Procida, 13.05.2011 prof. Enzo Di Domenico

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PROGRAMMA E RELAZIONE DI TEORIA E SICUREZZA DELLA NAVEProf. Antonio Lubrano Lavadera

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Progetto NAUTILUS - Indirizzo: Apparati impianti marittimiAnno Scolastico 2010/2011

PROGRAMMA E RELAZIONE DI TEORIA E SICUREZZA DELLA NAVEProf. Antonio Lubrano Lavadera

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La classe è costituita da 12 alunni, ha in generale, mostrato interesse per gli argomenti trattati, anche se non tutti si sono distinti per intuito e capacità di ragionamento nella risoluzione di problemi . Nel complesso il livello della classe è sufficiente, con un gruppo che ha raggiunto risultati buoni. Per quanto concerne la condotta , la classe in generale ha mostrato un comportamento molto vivace ma sempre corretto.

Programma

GeneralitàDefinizioni generali- Isocarene, carene dritte e tabulati- Dimensioni principali dello scafo-Coefficienti di finezza – Piano di costruzione – Metodo di Bezout per il calcolo di aree delle sezioni e del volume di carena – Dislocamento, portata, stazza – Bordo libero, ponte e marche di bordo libero.

Stabilità statica e dinamicaCentro di spinta – Condizioni di equilibrio dei corpi galleggianti – Evoluta metacentrica. Stabilità statica trasversale per α<10°-12°-Momento di stabilità, altezza metacentrica e criterio di stabilità – Momento di stabilità per qualsiasi angolo di sbandamento – Diagramma di stabilità e riserva di stabilità.

Spostamento e imbarco/sbarco pesi Spostamento verticale di un peso: effetti sulla stabilità - Posizione di ingavonamento. Spostamento trasversale di un peso: effetto di un momento sbandante sulla stabilità. Assetto e variazione di assetto – Stabilità statica longitudinale. Spostamento longitudinale di un peso: determinazione dell’ assetto e delle nuove immersioni - Momento unitario di assetto – Dislocamento unitario – Free surface. Sinistri marittimiIncendio: sistemi antincendio, protezione passiva ed attiva, ruolo d’appello, piani antincendio. Convenzioni internazionali: SOLAS, STCWS, MARPOL. Procida, 13.05.2011 prof. Antonio Lubrano Lavadera

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PROGRAMMA E RELAZIONE DI MACCHINEProf. LUIGI GALLO

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1. Obiettivi raggiunti in termini di competenze, conoscenze e capacità. Nelle classi quarta e quinta dell'indirizzo AIM l'insegnamento di "Macchine e disegno" mira a fornire agli allievi una solida professionalità di base che consenta loro di orientarsi correttamente nella interpretazione delle caratteristiche funzionali dei tradizionali motori marini, con competenze più approfondite nel settore dei moderni impianti di propulsione navale. Comunque, l'organizzazione dell'insegnamento è stato tale da consentire agli allievi di perfezionare la professionalità con limitati successivi interventi, prevalentemente addestrativi, raggiungendo competenze spendibili nei più svariati settori di applicazione delle macchine a fluido mediante lezioni frontali, esercitazioni scritte di risoluzione di problemi numerici ed interrogazioni orali per i diversi argomenti svolti.I componenti meccanici propri degli impianti motori sono stati illustrati in termini generali, ed approfonditi negli aspetti operativi di disegno di macchine intendendo nella loro lettura ed interpretazione e risoluzione di problemi partendo da esercizi dati agli esami di maturità degli anni precedenti;La classe ha raggiunto un livello di preparazione non del tutto omogeneo che si attesta attorno a livelli mediamente sufficienti, tranne per un caso che non è soddosfacente la preparazione raggiunta, solo per alcuni allievi la preparazione raggiunta è più che soddisfacente raggiuggendo livelli talvolta più che buoni. Ha dimostrato di conoscere i contenuti principali proposti in modo abbastanza discreto. Le doti espositive sono sufficienti, accompagnate da un metodo di studio che nella maggior parte dei casi è risultato efficace.

Lo studio di apparati di macchine è stato accompagnato dall’inizio dalla risoluzione di semplici problemi, attinenti alle questioni più importanti, come consolidamento delle conoscenze teoriche studiate.

2. CONTENUTI DEL PROGRAMMA SVOLTOI contenuti del corso di macchine vengono in appresso raggruppati in moduli:

MODULO A - PROPULSIONELa propulsione: principi generali ed applicazione nel campo navale;Propulsori navali: principi di funzionamento del propulsore elica e del propulsore idrogetto.Cenni sulle eliche a passo variabile.L’inversione della spinta e lo spazio di arresto di una nave;Il collegamento elica-impianto motore: la linea d’assi – Momento flettente e momento torcente a cui è sottoposto la sezione di un albero di trasmissione di una linea d’assi. Elementi portanti cuscintetti: tipologie. Elementi di smorzamento delle oscillazioni torsionali a cui è soggetta una linea d’assi: giunto VULCAN. Astuccio ed albero portaelica.Rendimenti globali e parziali degli impianti motori termici.Esercitazioni numeriche.

MODULO B - MOTORI DIESEL A 4T ASPIRATOSchema del cinematismo di spinta rotativa per un motore diesel 4T aspirato.

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Funzionamento del motore diesel 4T mediante il tracciamento del diagramma indicato in coordinate p,.Fasi di funzionamento di un motore diesel a 4T aspirato:Fase di aspirazione:coefficiente di riempimento, tempi di apertura e chiusura delle valvole di aspirazione e di scarico.Fase di compressione; Combustione ed espansione;Fase di scarico;Diagramma indicato e definizione di pressione media indicata (pmi)Esercitazioni numeriche.

MODULO C – CICLO REALE E FUNZIONAMENTO DI UN MOTORI DIESEL A 2T Funzionamento di un motore diesel a 2T.Importanza del lavaggio per un motore 2TTipi di lavaggio: trasversale, longitudinale: schemi tipo;Esempio del circuito di lavaggio del motore FIAT 1060S a 2T;Ciclo indicato e diagramma polare per un diesel 2T;Andamento delle pressioni in camera di combustione di un diesel 2T durante le fasi di funzionamento;Differenza fra pompa di lavaggio e turbo soffiante;Applicazione concreta di un tipo di motore diesel 2T con lavaggio longitudinale con unica valvola in testa di scarico.

MODULO D – COMBUSTIBILI PER DIESEL MARINI Caratteristiche principali dei combustibili marini;Residuo carbonioso –Asfalti – Zolfo - Vanadio e sodio – Ceneri – Alluminio – Acqua.Stabilità e compatibilità;Flash point;Pour point o punto di scorrimento;Cloud point o punto di intorbidamento.L’impiego de combustibili pesanti nei motori diesel marini.I combustibili leggieri e numero di cetano.Impianto di alimentazione combustibile per motori diesel navali.Esercitazioni numeriche.

MODULO E – POTENZA E BILANCIO TERMICO Espressioni della potenza di un motore a c.i.Formula generale – pressione media indicata e pressione media effettiva;Consumo specifico e consumo orario di combustibile.Fattori che influenzano la potenza: cilindrata totale – numero di giri – rapporto corsa alesaggio c/d – velocità media del pistone – pressione media effettiva.Curve di prestazione di un motore a c.i..Bilancio termico.Esempio numerico: bilancio termico di un motore diesel di potenza 5.000 kW alimentato con combustibile di Hi=42611 kJ/kg.

MODULO F – SOVRALIMENTAZIONE DEI M.C.I. DI APPLICAZIONE NAVALE

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Generalità – Sovralimentazione a comando meccanico e sistema BÜCHI con sovralimentazione a gas di scarico con richiami dei cicli termodinamici di riferimento.Schemi principali di sovralimentazione;Cicli di motori sovralimentati a 4T e 2T.Sistemi di lavaggio e loro influenza nella sovralimentazione dei motori diesel a 2T.Turbocompressori a gas di scarico;La sovralimentazione nei moderni motori diesel: caratteristiche generali, alcuni problemi particolari, sistema -booster;

MODULO G – RAFFREDDAMENTO E LUBRIFICAZIONEGeneralità sul raffreddamentoDeterminazione della portata di fluido refrigerante.Sistemi e circuiti di raffreddamento;Lubrificazione e lubrificanti.Sistemi e circuiti di lubrificazione.Esercitazioni numeriche.

MODULO H – DISTRIBUZIONE – AVVIAMENTO – INVERSIONE DI MARCIA PER I GRANDI MOTORI DIESEL MARINI

La distribuzioneL’avviamento.Cenni sull’inversione di marcia dei motori marini di grande potenza – riduttori di giri a tandem, a doppio tandem etc._coefficienti di riduzione e elementi del cinematismo.

3. METODO DI INSEGNAMENTO L'insegnamento è stato condotto analizzando la disciplina in modo critico ed evidenziandone soprattutto gli aspetti applicativi. Si è cercato di stimolare l'attenzione e l'apprendimento con frequenti domande, esempi pratici e facendo acquisire agli alunni dei dati essenziali e collegati alle immediate utilizzazioni pratiche. Tale aspetto è stato verificato in maniera non del tutto omogenea. Si è consolidato nei ragazzi un atteggiamento costruttivo e partecipativo nell'affrontare la disciplina.

4. STRUMENTI DI LAVORO - Libro di testo adottato: IMPIANTI MOTORI PER LA PROPULSIONE NAVALE – ED. LIGUORI – AUTORE RENATO DELLA VOLPE.- Appunti e dispense forniti e/o dettati dal docente. - Uso di sistemi audiovisivi e/o informatici compatibilmente alle disponibilità di mezzi didattici presenti nell'istituto;

5. ATTIVITA' DI RECUPERO Le lacune che si sono presentate durante il corso sono state colmate in itinere mediante spiegazioni collettive ed individuali.

6. VERIFICHE Sono state effettuate verifiche scritte, grafiche ed orali individuali.

7. VALUTAZIONE La valutazione complessiva dell'allievo è risultato il compendio di diversi fattori: - profitto; - atteggiamento responsabile nei riguardi delle scadenze e degli impegni; - capacità di intervento e di elaborazione critica; - capacità di esposizione scritta e orale corretta e pertinente;

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- impegno e attenzione durante la lezione; - miglioramento costante e volontà di studiare con metodo ed impegno a casa; oltre che le valutazioni oggettive degli elaborati scritti/grafici ed orali.Le votazioni sono state fatte considerando la griglia di valutazione fissata nei consigli di classe contenuta nel documento di cui la presente è parte integrale e sostanziale.8. OBIETTIVI PERSEGUITI

CONTENUTIObiettivi Intermedi

Conoscenze Abilità

Sistemi di PropulsioneClassificazione e confronto fra

i vari sistemi

Saper leggere lo schema di un

impianto

Motori a Combustione Interna

Principio di funzionamento del motore a 2 e 4 tempi

Diagrammi circolari di istribuzione

Bilancio energeticoCurve caratteristiche

Concetti generali relativi alla lubrificazione, raffreddamento, iniezione e sovralimentazione

Saper effettuare un bilancio termico Diagramma curve caratteristiche Sapere correlazionare i principali parametri relativi ai m.c.i. Risoluzione di problemi relativi al dimensionamento di massima, consumo specifico e recupero energetico

Turbine a GASGeneralità,schema di impianto

Ciclo di riferimento

Sapere rappresentare il ciclo

Calcolo del rendimento

Trasmissione del moto

Dinamica del moto rotatorio

Sistema biella manovella

Attrito

Correlazione del momento con

la potenza

Testi di riferimento:“IMPIANTI MOTORI PER LA PROPULSIONE NAVALE “- Renato della Volpe – LIGUORI

EDITORE- Appunti dalle lezioni dettati e/o forniti dal docente durante il corso.- Esercitazioni assegnate dal docente. - Quesiti assegnati alle sessioni di esame di maturità degli anni precedenti.

Procida 13.05.2011 prof. Ing. Luigi GALLO

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-RICHIAMI SULLE FUNZIONI ESPONENZIALI E LOGARITMICHE

- LIMITI E CONTINUITA’ DELLE FUNZIONILimite finito e infinito di una funzione per x che tende a un valore finito. Limite finito e infinito per una funzione che tende all’infinito. Teorema di unicità del limite, della permanenza del segno, del confronto. Funzioni continue. Forme indeterminate.

- DERIVATA DI UNA FUNZIONEDefinizione di derivata e significato geometrico. Regole di derivazione. Derivata di una funzione composta. Teorema di Rolle, Lagrange, De L’Hopital. Massimi e minimi relativi e assoluti. Concavità e convessità.

- STUDIO DEL GRAFICO DI UNA FUNZIONEDominio, positività e intersezioni con gli assi. Asintoti verticali, orizzontali, obliqui. Crescenza e decrescenza delle funzioni. Punti di minimo, massimo, flessi. Tracciamento del grafico di una funzione di semplici funzioni razionali fratte, esponenziali e logaritmiche.

-INTEGRALI Definizione di funzione primitiva e di integrale indefinito. Integrali indefiniti immediati. Metodo di integrazione per scomposizione, per parti, per sostituzione. Definizione di integrale definito e proprietà. Formula fondamentale del calcolo integrale. Integrali impropri.

All’inizio del corso diversi allievi presentavano diffuse difficoltà nella corretta applicazione delle procedure di calcolo riguardo gli argomenti propedeutici a quelli della quinta classe, pertanto sono state effettuate numerose esercitazioni per consentire a tutti di avere gli strumenti necessari nell’affrontare lo studio del nuovo programma.Gli argomenti sono stati svolti dando spazio sia alla parte teorica quanto soprattutto a quella applicativa, eliminando, quando possibile, gli appesantimenti delle dimostrazioni di alcuni teoremi. Sono stati svolti alla lavagna numerosi esercizi sia da parte dell’insegnante subito dopo la spiegazione, sia da parte degli stessi alunni. Durante l’anno scolastico sono state svolte verifiche orali e alcune scritte, ricorrendo anche a continue domande agli alunni sugli argomenti trattati per accertare il loro impegno, preparazione e costanza nello studio. Molti allievi hanno effettuato numerose assenze e il comportamento disciplinare della classe durante le lezioni è risultato educato.In generale la classe non ha profuso adeguato impegno nello studio, soprattutto in quello svolto a casa, effettuando uno studio più serio solo nella parte finale del corso con miglioramenti rispetto ai livelli di partenza, anche se in diversi allievi permangono ancora alcune incertezze, frutto di uno studio superficiale, discontinuo e frettoloso. In generale il profitto medio raggiunto dalla classe è complessivamente appena sufficiente.

Procida 13.05.2011 prof. Valerio Scotto di Uccio

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Istituto Secondario Superiore "F. Caracciolo - G. da Procida"SEDE CENTRALE CLASSE 5^ - sezione B

Progetto NAUTILUS - Indirizzo: Apparati impianti marittimiAnno Scolastico 2010/2011

PROGRAMMA E RELAZIONE DI MATEMATICA Prof. VALERIO SCOTTO DI UCCIO

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Presentazione della classe:La classe 5Bn, ha una preparazione di base mediamente sufficiente. Lo studio a casa soprattutto nella prima fase dell’anno scolastico non è stato sempre adeguato, pertanto il docente è stato costretto a rivedere ed adeguare il livello degli obiettivi finali. L'interesse nei confronti della disciplina è stato crescente, però limitato alle presenze in classe ed in laboratorio mostrando una particolare propensione alle attività pratiche. Durante il corso sono stati svolti i seguenti argomenti: Panoramica sugli Impianti di bordo - Problema della conversione dell'energia elettrica da alternata in costante e viceversa - La generazione dell'energia elettrica a bordo delle navi - La centrale elettrica di bordo - La sicurezza elettrica e relative protezioni. In aggiunta ai contenuti contemplati nel progetto Nautilus, sono stati accennati alcuni argomenti di attuale applicazione quali: La propulsione elettrica - I gruppi Azipod - La generazione asse. Per le motivazioni riportate nella premessa, tali argomenti sono stati trattati in maniera poco approfondita. Qualche allievo di particolare sensibilità ha approfondito lo studio di tali argomenti in maniera autonoma.Si è dato ampio spazio all'aspetto applicativo della disciplina dedicando molto tempo alla discussione su esperienze professionali vissute da gente di mare.Conoscenze: La classe ha raggiunto una preparazione complessivamente sufficiente. Qualche allievo grazie ad un impegno costante, vanta conoscenze più che discrete; qualche altro allievo, vanta conoscenze più che sufficienti.Competenze: Qualche alunno ha mostrato una discreta competenza nell'esposizione e, se opportunamente guidato, applica le conoscenze acquisite alla risoluzione di problemi nuovi; altri allievi mostrano delle competenze appena sufficienti, mentre qualche allievo mostra delle competenze ai limiti della insufficienza.Capacità: Le capacità di analisi e sintesi sono accettabili solo per alcuni allievi, per altri si rivelano ali limiti della sufficienza.

PROGRAMMA DETTAGLIATO

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Istituto Secondario Superiore "F. Caracciolo - G. da Procida"SEDE CENTRALE CLASSE 5^ - sezione B

Progetto NAUTILUS - Indirizzo: Apparati impianti marittimiAnno Scolastico 2010/2011

PROGRAMMA DI ELETTROTECNICAProf. MARIO CARABELLESE

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Panoramica sulle macchine elettriche Principio generale di funzionamento di una macchina elettrica Funzionamento di un alternatore trifase Parallelo degli alternatori Funzionamento di un trasformatore Campo magnetico rotante Cenni sul principio di funzionamento di un motore asincronico trifase Motore asincronico trifase a gabbia e doppia gabbia Cenni sul diodo raddrizzatore Raddrizzatore semplice semionda con carico resistivo Raddrizzatore a doppia semionda a ponte di graetz con carico resistivo Raddrizzatore con capacità di livellamento Cenni sul diodo controllato (tiristore) Semplice esempio di utilizzo del diodo controllato La sicurezza elettrica Effetti della corrente elettrica sul corpo umano I contatti accidentali diretti ed indiretti La protezione dai contatti indiretti La generazione asse Cenni sulla propulsione elettrica Cenni sui gruppi Azipod La centrale di bordo

Procida 13.05.2011 prof. Ing. Mario Carabellese

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OBBIETTIVI: Inserimento nella società civile coscienti anche di una cultura motoria intesa al benessere psicofisico.La classe nel complesso ha mostrato impegno nel seguire la metodologia e la didattica applicate in funzione del raggiungimento della consapevolezza delle proprie capacità, conoscenze e competenze, nonché dei propri limiti. Ha man mano maturato la consapevolezza dell'uso di un abbigliamento adatto alla pratica delle attività motorie.Il lavoro svolto è risultato abbastanza corrispondente a quanto indicato nella programmazione iniziale, in relazione alle attrezzature e ai tempi a disposizione.Le finalità previste dai Programmi Ministeriali sono state raggiunte, nel loro complesso, con risultati che vanno dal buono per alcuni, al pienamente sufficiente per altri ed al sufficiente per altri ancora.CONTENUTI PRATICI: In particolare per il potenziamento fisiologico e la rielaborazione degli schemi motori di base sono state utilizzate attività generali ed individualizzate eseguite a corpo libero.Per il consolidamento del carattere e lo sviluppo della socialità e del senso civico, sono state praticate attività del linguaggio motorio.Per la conoscenza e la pratica delle attività sportive ci si è indirizzati ad esercitazioni relative agli sport: pallavolo e pallacanestro (fondamentali Individuali) e calcetto.Per le informazioni fondamentali sulla tutela della salute e sulla prevenzione degli infortuni, si è curata l'informazione di note attinenti l'educazione igienico-sanitaria.METODOLOGIA: Lezioni frontali - gruppo di lavoro - processi individualizzati - autovalutazione.La valutazione degli apprendimenti è scaturita da testi attitudinali, verifiche pratiche individuali e di gruppo effettuate in itinere e dalla valutazione finale; il tutto suffragato dall'osservazione inerente la situazione di partenza, la partecipazione alle lezioni, l'impegno, la progressione dell'apprendimento, la condotta e l'uso di abbigliamento adeguato.

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Istituto Secondario Superiore "F. Caracciolo - G. da Procida"SEDE CENTRALE CLASSE 5^ - sezione B

Progetto NAUTILUS - Indirizzo: Apparati impianti marittimiAnno Scolastico 2010/2011

PROGRAMMA E RELAZIONE DI EDUCAZIONE FISICAProf. EMILIA LOFFREDO

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Relazione finale di educazione fisica

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:

CONOSCENZE (sapere)- Acquisizione di una cultura delle attività motorie e sportive intese come costume

di vita- Conoscenza di uno sport di squadra: tecnica della pallavolo- Saper esprimere con il corpo e il movimento comunicazioni interpersonali- Conoscere le norme elementari di comportamento ai fini della prevenzione degli

infortuni- Raggiungere una gestualità fluida ed economica- Conquistare la capacità di guidare il proprio comportamento vincendo paure ed

incertezze- Studio del corpo umano: organi e apparati- Gli infortuni: primo soccorso; difetti posturali: paramorfismi e dimorfismi- Doping- Benefici dell'attività fisica sullo sviluppo psico-motorio: lo schema corporeo;

l'autostima; coscienza delle corporeità e libera espressività; linguaggio del corpo- Autovalutazione- Arbitraggio: le regole e il rispetto di esseCOMPOETENZE / CAPACITÀ / ABILITÀ (saper fare)- Miglioramento delle qualità fisiche- Affinamento delle funzioni neuro-muscolari- Acquisizione delle capacità operative sportive- Affinamento della coordinazione e controllo dell'equilibrio statico e dinamico- Saper organizzare le conoscenze per realizzare progetti autonomi e finalizzati- Pratica sportiva: pallavolo, sano agonismo- Adattabilità allo sforzo. Esercizi di resistenza- Potenziamento fisiologico muscolare

Procida 13.05.2011 prof. Emilia Loffredo

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testo adottato: “SIMONETTA-PANIZZOLI, TERZO MILLENNIO CRISTIANO“ VOL.2,LA SCUOLA - I documenti fondanti la religione Cattolica (la Bibbia,C:V.II)- La concezione cristiano- cattolica della famiglia e del matrimonio- Il rapporto tra Chiesa e mondo contemporaneo- Il ruolo della religione nella società contemporanea in un contesto di pluralismo culturale e religioso nella prospettiva di un dialogo costruttivo fondato sul principio del diritto alla libertà religiosa

Obiettivi raggiunti

CONOSCENZE La classe conosce e comprende in modo soddisfacente i vari contenuti disciplinari.

COMPETENZELa classe usa con sufficienza gli strumenti della disciplina, esprimendosi scorrevolmente in modo

preciso ed appropriato. CAPACITÀ

La classe analizza, sintetizza e sceglie autonomamente in contesti nuovi, orientandosi sulle principali tematiche esaminate con disponibilità ai raffronti interdisciplinari e alle valutazioni personali.

TEMATICHE DISCIPLINARI CON BREVE INTRODUZIONE METODOLOGICALe tematiche disciplinari proposte sono state svolte compatibilmente al testo adottato, ponendo

l’attenzione anche alle problematiche di attualità.La programmazione prevista ha cercato di arricchire la formazione globale della persona umana dei

ragazzi con particolare riferimento alla vita quotidiana ,in vista di un inserimento efficace nel mondo civile .Riflettere sul significato dell’esistenza umana, il senso della vita e della morte ,la coscienza cristiana

sul bene e sul male ,la Chiesa come comunita’ giovane in marcia, analisi sulle prime comunità cristiane,, rapporto tra Chiesa contemporanea e Chiesa primitiva,i Sacramenti :segno costante della presenza di Cristo nella Chiesa,il problema del divorzio, la libertà religiosa, La Bibbia testo Sacro e fondamento del credo cristiano (con riferimento all’ebraismo).

Tra le strategie di insegnamento e’ stato utilizzata la discussione critica e materiale audiovisivo .Libro di testo e Bibbia .

L’esiguo numero reale svolto della disciplina ha inevitabilmente dato luogo ad una selezione opportuna degli argomenti rispettando comunque l’essenzialità dei contenuti proposti e i diversi approcci.

Procida 13.05.2011 prof. D’Aponte Romina

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Istituto Secondario Superiore "F. Caracciolo - G. da Procida"SEDE CENTRALE CLASSE 5^ - sezione B

Progetto NAUTILUS - Indirizzo: Apparati impianti marittimiAnno Scolastico 2010/2011

PROGRAMMA E RELAZIONE DI RELIGIONEProf. Romina D’Aponte

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Griglia adottata dal Collegio per la valutazione degli alunniCO

NOSC

ENZE

1-3

non conosce elementi basilari dei contenuti disciplinari non individua fatti e relazioni nemmeno se guidato non comprende gli elementi essenziali dei linguaggi specifici impegno superficiale

4 conosce alcuni elementi dei contenuti disciplinari non individua fatti e relazioni nemmeno se guidato non possiede gli elementi essenziali dei linguaggi specifici

5

conosce alcuni elementi dei contenuti disciplinari guidato, individua fatti e relazioni comprende in parte gli elementi essenziali dei linguaggi specifici

6

conosce gli essenziali contenuti disciplinari individua fatti e relazioni guidato, comprende gli elementi essenziali dei linguaggi specifici

7

conosce i contenuti disciplinari individua fatti e relazioni comprende gli elementi essenziali dei linguaggi specifici

8 conosce con sicurezza i contenuti disciplinari individua fatti e relazioni anche in ambito interdisciplinare comprende con sicurezza i linguaggi specifici

9-10

conosce in modo analitico i contenuti disciplinari individua fatti e relazioni anche in ambito interdisciplinare comprende con sicurezza i linguaggi specifici

COMPE

TENZE

1-3

non applica le conoscenze acquisite, nemmeno seguendo uno schema prefissato non espone in maniera adeguata al contesto non usa, anche se guidato, gli strumenti propri delle discipline

4

applica le principali conoscenze acquisite solo seguendo uno schema prefissato non sempre espone in maniera adeguato al contesto non usa, anche se guidato, gli strumenti propri delle discipline

5

applica le principali conoscenze acquisite solo seguendo uno schema prefissato espone in maniera adeguata al contesto usa, se guidato, gli strumenti propri delle discipline

6

applica conoscenze acquisite seguendo uno schema prefissato espone in maniera adeguata al contesto usa, se guidato, gli strumenti propri delle discipline

7

applica in contesti noti le conoscenze acquisite usagli elementi essenziali dei linguaggi specifici usa gli strumenti propri delle discipline in contesti noti

8 applica in contesti noti le conoscenze acquisite usa autonomamente i linguaggi specifici usa con sicurezza gli strumenti propri delle discipline in contesti noti

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9-10

applica in contesti nuovi le conoscenze acquisite usa con proprietà e sicurezza i linguaggi specifici usa con sicurezza gli strumenti propri delle discipline in contesti nuovi

ABILITA’

1-3

anche se guidato, non si orienta in ambito pluridisciplinare anche se guidato, non analizza anche se guidato, non sintetizza

4

anche se guidato, non si orienta in ambito pluridisciplinare se guidato, analizza e sintetizza

5

anche se guidato, non si orienta in ambito pluridisciplinare analizza in contesti noti guidato, sintetizza in contesti noti

6

guidato, si orienta in ambito pluridisciplinari analizza in contesti noti guidato, sintetizza in contesti nuovi

Griglie di valutazione adottate dal Consiglio di Classe

Griglia di valutazione compito di IMPIANTI

1) Comprensione testo e conoscenza contenuti: max 7 punti; 2) Applicazione delle conoscenze e coerenza dello svolgimento: max 5 punti;3) Correttezza e completezza di esecuzione. Utilizzo di terminologia e simbologia specifica: max

3 punti.

Indicatori Fascia Bassa Fascia Media

Fascia Alta

Comprensione del testo e conoscenza contenuti

0 1 2 3 4 5 6 7

Applicazione delle conoscenze e coerenza dello svolgimento

0 1 2 3 4 5

Correttezza e completezza di esecuzione. Utilizzo di terminologia e simbologia specifica.

0 1 2 3

TERZA PROVA PLURIDISCIPLINARE

Sono state svolte due simulazioni della terza prova.

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La tipologia scelta è la tipologia “C” a risposta multipla per tutte le discipline. Mentre per la lingua Inglese si è scelta la prova che prevede la risposta singola a due domande (aperta) intese ad accertare la comprensione del brano in lingua inglese assegnato e la capacità di produzione scritta.

ELENCO TERZA PROVA AIM

Discipline 1° simul. 2°simul. Punti

Storia X 3

Matematica X 3

Inglese X X 3

Macchine X 3

Controlli ed aut. X X 3

Elettrotecnica X 3

Teoria e Sic. Nave X X 3

Criteri adottati dal consiglio di classe per la valutazione di tale prova:

- 1,5 punti per ogni risposta di Inglese esatta (max 3 punti);- 0,5 punti per ogni risposta esatta nei 6 quesiti a risposta multipla nelle altre discipline

(max 3 punti a disciplina)Nel caso in cui il decimale del voto è risultato essere > oppure = a 50, il voto è stato approssimato all’intero successivo.

La durata delle due simulazioni è stata di 60 minuti.

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