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WHYDiario15_dicembre2009

Date post: 23-Mar-2016
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giornalino WHY edizione dicembre 2009
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IL DIARIO DI WHY Notizie dal mondo di WHY Onlus > n° 15 > dicembre 2009 C arissimi tutti, un altro anno sta per volgere al termine e si fanno già i con- ti alla rovescia per quello nuovo… Ed anche noi iniziamo a ricordare, andando a ritroso, i mesi passati. Giorno per giorno, di volto in volto, di emozione in emozione. Le pagine della memoria si sono riempite di ricordi che, ora che sto scrivendo, si accalcano alla soglia del recente premendo per uscire, premendo per essere tutti qui ed ora. Non si può fermare il flusso di memoria, meglio lasciarlo scorrere facendoci provare nuove emozioni, tene- rezze, sentimenti… E a ritroso ritrovo Sara, i volontari, l’asilo di Sogea- ni, le tanto attese Olimpiadi, Muba, tutti gli asili, gli amici, le mae- stre… I suoni i colori e così via, andando sempre più indietro. Qualche ricordo ha tro- vato spazio nelle pagi- ne di questo giorna- lino offrendosi quindi al cuore di tutti. Lasciamo che scorra e che ci trascini, non si può fermarne il corso. Dopo tutto, panta rei Buona lettura! da WHY Zanzibar | Nicolò | Youth for W orld Home onlus
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il diario di whyNotizie dal mondo di WHY Onlus > n° 15 > dicembre 2009

Carissimi tutti, un altro anno sta per volgere al termine e si fanno già i con-ti alla rovescia per quello nuovo…

Ed anche noi iniziamo a ricordare, andando a ritroso, i mesi passati. Giorno per giorno, di volto in volto, di emozione in emozione. Le pagine della memoria si sono riempite di ricordi che, ora che sto scrivendo, si accalcano alla soglia del recente premendo per uscire, premendo per essere tutti qui ed ora.Non si può fermare il flusso di memoria, meglio lasciarlo scorrere facendoci provare nuove emozioni, tene-rezze, sentimenti…

E a ritroso ritrovo Sara, i volontari, l’asilo di Sogea-ni, le tanto attese Olimpiadi, Muba, tutti gli asili, gli amici, le mae-stre…I suoni i colori e così via, andando sempre più indietro.Qualche ricordo ha tro-vato spazio nelle pagi-ne di questo giorna-lino offrendosi quindi al cuore di tutti.

Lasciamo che scorra e che ci trascini, non si può fermarne il corso. Dopo tutto, panta rei…Buona lettura!

da WHY Zanzibar |Nicolò |

Youthfor

W orldHome

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lu

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waToTo woTE waNa haKi ya KUChEZa Na KUPaTa EliMU Bora*

La Campagna del Millennio, 8 obiettivi che 191 stati si sono impegnati a raggiungere entro il 2015, e che riguardano la mortali-tà infantile, l’istruzione primaria universale, la sostenibilità ambientale, la povertà e la fame, ed altri, segna il passo. Nel vertice Fao che si è svolto a Roma in questi giorni il presidente Napolitano ci ha ricordato che sono 1 miliardo le persone che soffrono la fame nel mondo, mentre «Solo oggi 17mila bambini moriranno di fame» ha dichiarato Ban Ki-Moon, segretario genera-le delle Nazioni Unite. Ancora una volta non sono mancate le dichiarazioni solenni, ma ancora nessun impegno concreto. In un articolo recentemente pubblicato sul Corriere è emerso che “Solo nel 2008 - se-condo le stime dell’Organizzazione Mondiale del Turismo - novanta milioni di viaggiatori (il 10 per cento del totale) hanno scelto la loro meta turistica in funzione dell’offerta sessuale”.

Queste sono solo alcune notizie, quelle che ho colto in questa settimana, che ci ricor-

dano le piaghe alle quali nessuno dovrebbe rimanere indifferente. Spesso ci sentiamo impotenti di fronte alla dimensione di questi problemi - che hanno una portata enorme - ma questo non può essere la scusa per non agire, per non fare qualcosa.

*“ogni bambino ha diritto al gioco ed a un’istruzione migliore” era il titolo del-la giornata delle Olimpiadi dei piccoli che si sono svolte a Makunduchi il 17 ottobre scorso e di cui molto è stato scritto in que-sto numero del giornalino. E noi vorremmo che fosse davvero così per tutti i bambini del mondo. Questo è lo spirito che anima le me-ravigliose persone che ho incontrato in que-sti anni e con le quali ho collaborato in WHY. Sono persone che fra mille dubbi e doman-de ancora irrisolte preferiscono comunque agire, fare, tentare, e non si scoraggiano di fronte ai numerosi problemi che ogni giorno devono affrontare.

da WHY Trento |Roberto |

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I numeri certo non contano, però è una bel-la soddisfazione guardarsi indietro e vedere che di strada ne abbiamo fatta così tanta… E guardare avanti e vedere quanta ancora ne faremo.

Questo è certo l’asilo più bello, perché ogni volta si migliora… Più bello per il luogo - tra i manghi e il verde - per l’ampio cortile, per i dettagli dell’arredamento, per le aule spaziose, per la luminosità degli ambienti… Il più bello grazie alla collaborazione che è nata da subito con la comunità, che ha dato

una mano nei lavori costruendo la biologica per i bagni, portando i legni per la recinzio-ne, abbellendo il giardino, dandosi da fare quando c’era di bisogno… Il più bello anche nel giorno dell’inaugurazione, dove rap-presentanti autorevoli del Ministero e della comunità hanno ribadito ai genitori presen-ti l’importanza di mandare i propri figli a scuola, per investire nel futuro loro e della Nazione… Il più bello grazie alla presenza degli ospiti d’onore: Franco, Peppe, Antonio, Carmen, Roberto, Martina, Erika, Alberto, Carolina e i tutti volontari…

Il più bello perché ogni volta è una nuova bellissima sfida. Questa è iniziata il 20 di ottobre 2009, e non finirà…Come sempre un grazie a tutti, a Lia, a Fran-co, agli amici campani e a tutti coloro che hanno dato un nuovo splendido asilo ai 110 bambini di Sogeani.

da WHY Zanzibar |Manuela |

asilo di sogEaNi, E siaMo a sETTE!

>> NoTiZiE dagli asili

L’anno scolastico è ormai finito ma per l’asi-lo di Mwendawima, costruito e mantenuto grazie a fondi provenienti dalla Fondazione Aiutare i bambini, da WHY e altri donatori privati, questo fine anno ha riservato la sor-presa di un nome ed un fiore nuovo…A Mwendawima infatti, sul “neonato” Asi-lo Manuela Caffi Prandelli, è sbocciata una grande peonia rossa, segno di un’amicizia nata e di una strada da percorrere insieme nel prossimo futuro...

Non resta che dire “Grazie” a Carolina, Al-berto e alle rispettive famiglie ed augurare a tutti buon cammino.

da WHY Zanzibar |Nicolò |

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MwENdawiMa, Passi PEr il fUTUro…

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>> raCCoNTi dai VoloNTari

sara, 3 MEsi a jaMBiaNi

Era agosto quando il sogno di partire per l’Africa si è avverato. Sono salita sull’aereo per Jambiani con il cuore e la mente liberi, un pizzico di paura e un oceano di curiosità. Dovevo fare uno stage, definizione vaga di quello in cui poi si sarebbe trasformata la mia esperienza.Il tirocinio prevedeva la rendicontazione di alcuni progetti e l’aiuto nella stesura di altri, nonché le più classiche mansioni di segrete-ria. In realtà si è rivelato essere molto di più. Vivere l’ufficio come luogo di condivisione di obiettivi, idee, impressioni e opinioni ha in-centivato la mia motivazione e mi ha aiutata a superare le difficoltà. La rendicontazione è stata un modo divertente per entrare un po’ nel mondo economico delle Onlus e scoprir-lo non solo interessante ma anche affasci-nante. Osservare e scrivere qualche pezzo per un progetto di cooperazione è stata una meravigliosa avventura di scambio, non solo professionale ma anche e soprattutto cultu-rale che mi ha aperto una finestra su questa terra favolosa.Ma il teatro e le mille scenografie di Jam-biani non potevano offrirmi solo una bella esperienza professionale. Durante i miei tre mesi di permanenza, infatti, il lavoro d’ufficio si è alternato con la preparazione delle olimpiadi di ottobre. Grazie all’energia e all’entusiasmo di tutti i volontari scesi a Zanzibar durante il corso dell’estate, il 17 ottobre è stata una giornata indimenticabi-le. L’immenso campo di terra rossa, a Ma-kunduci, si è dipinto con i sei colori delle diverse scuole e i bimbi correndo, cantando e recitando ci hanno regalato un’emozione bellissima: ricompensa enorme rispetto all’impegno della preparazione. Il successo di questo evento è uno dei tanti regali che Jambiani mi ha lasciato, soprattutto perché è stato condiviso e costruito con persone motivate e forse anche un po’ sognatrici.

Un grazie speciale va a quella “famiglia al-largata” che attraverso le semplici azioni quotidiane e la sua passione trascinante mi ha accolta nella sua vita e mi ha reso parte-cipe di questa fantastica avventura. Ed è così che ho scoperto come l’oceano di curiosità che avevo dentro si è colorato del-le mille sfumature del mare di Jambiani e come quegli occhi che mi scrutavano se-reni rimarranno per sempre impressi nelle pagine magiche di quel libro che si intitola Esperienza.

dai campi volontari 2009 |Sara |

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>> sPECialE oliMPiadi 2009

VEdErli TUTTi assiEME, ChE EMoZioNE…

Se ripenso a quel giorno, al 17 di ottobre, li rivedo tutti in fila, schierati nei loro colori, con le bandiere e gli striscioni. In quel mo-mento ho pensato: «Questi bambini vanno a scuola grazie a noi…».Ed è stato un bel pensiero, che ripaga delle fatiche, dei sacrifici, degli sforzi, delle cor-se… Ma soprattutto che fa star bene e ti fa dire “stiamo facendo qualcosa di bello!”.I bambini ti stupiscono tutti i giorni… E an-

che quel giorno mi hanno stupito: la recita - perfetta, a differenza delle prove dove man-cava sempre qualcosa -; la preparazione dei vestiti per il canto; i tempi precisi, puntuali, quando alle prove si era sempre in ritardo; la gimkana eseguita correttamente, nessu-no che ha imbrogliato o sbagliato quando nelle scuole a farla mille volte c’era sempre da tornare indietro; il gioco delle sedie dove nessuno ha pianto, e chi era eliminato tor-

Si è svolta il 17 ottobre 2009 la prima edi-zione delle Olimpiadi dei piccoli, una

manifestazione che ha coinvolto i bambini, gli insegnanti e i rappresentanti dei genitori degli asili realizzati da WHY Onlus in questi anni: Kikadini, Mwendawima, Charawe, Uzi, Unguja uku, Kibuteni, Sogeani.600 bambini hanno sfilato, corso, tirato alla fune, giocato alla gimkana, cantato e reci-

tato. A mezzogiorno riso pilao per tutti e la sera premiazioni e medaglie per i più bravi.

La giuria composta da rappresentanti del centro di formazione degli insegnanti, del ministero dell’educazione e di WHY Onlus ha conferito il primo premio all’asilo di Kikadi-ni che ha totalizzato il miglior punteggio sia nei giochi che nella valutazione scolastica.

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nava al proprio posto quando a farla in corti-le erano sempre pianti e litigi…

Poi, la corsa di Upepo… E chi se la dimen-tica più Upepo?! Upepo significa vento: così gli amici chiamano Rehema tanto corre ve-loce: che tuffo al cuore nel vedere l’elegan-za dei suoi movimenti… Mi pareva di vedere un’eritrea in corsa, quanta poesia…E le maestre, le maestre!! Meravigliose, af-fettuose, sollecite, orgogliose…

Beh, ci siamo fatti proprio un bel regalo, Franco ancora una volta aveva ragione…L’asilo di Kikadini ha vinto - o, meglio, ha spopolato - e così il 5 dicembre andrà in gita per premio: porteremo 110 bambini in pisci-na! Braccioli e ciambelle per tutti, e come sempre tanta tanta fortuna!!!

da WHY Zanzibar |Manuela |

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dai ProTagoNisTi dEi gioChi

dalla ParTE dEllE MaEsTrE:ASILO DI KIKADINI• Siamo stati molto felici di aver partecipato

ai giochi dei bambini di Makunduchi.• I bambini si sono divertiti tanto, abbiamo

imparato molto, non è stato importante vincere ma esserci.

• Non è vero che i bambini di Kikadini erano più grandi, avevano tutti la stessa età!

ASILO DI MWENDAWIMA• Kikadini ha vinto perché i bambini erano

più grandi. L’anno prossimo devono esse-re tutti della stessa taglia!

• Ci è dispiaciuto che non siano state fatte le prove didattiche, i nostri bambini avrebbe-ro vinto!

• è stato bello trovarsi tutti assieme a Ma-kunduchi!

• I bambini sono stati felici di ricevere le medaglie.

ASILO DI KIBUTENI• Se avessimo fatto le prove didattiche

avremmo vinto noi!• L’asilo di Kikadini ha vinto perché erano

più grandi

siNErgia oliMPiCa

è ancora difficile spiegare a distanza di poco più di un mese il successo, l’organizzazio-ne, la partecipazione, l’impegno, la gioia e la soddisfazione provate in una sola ma inten-sissima giornata.Ma forse mai come in questo caso non ser-ve andare a cercare quelle componenti che hanno permesso di far vivere questa gran-de avventura ai bambini dei nostri asili, alle insegnanti, e a noi fortunati che abbiamo avuto la possibilità di assistere in prima persona alle Olimpiadi, né il perché di que-sto successo. È semplicemente la sinergia tra tutte le persone che hanno partecipato all’organizzazione.

Franco - promotore e sostenitore dei giochi insieme agli amici di Napoli -; tutti i volon-tari che in quattro campi ci hanno aiutato e inspirato (ci vorrebbe un’edizione speciale solo per loro!); la giuria italiana e non, tutte le persone che hanno collaborato nell’alle-stimento, e sopratturro i protagonisti asso-luti della giornata: i bambini e le insegnanti.

E questa volta voglio ringraziare anche noi, staff WHY Italia e Zanzibar: siamo stati davvero bravi!

da WHY Zanzibar |Francesco |

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dai ProTagoNisTi dEi gioChi

dalla ParTE dEi BaMBiNi:ASILO DI MWENDAWIMA• ASMA: i giochi sono stati bellissimi e vo-

glio farli ancora.• NASRA: il cibo era buono ma l’anno pros-

simo biriani!• ZAHORO: la recita di BRUNO è stata bel-

lissima, da rifare.• HAJI: bellissimi il gioco delle sedie, sono

arrivato secondo!• RAJABU: bello bellissimo da rifare!!• RAHMA: i giochi sono stati bellissimi però

l’anno prossimo vogliamo le magliette di un altro colore

• SALHA: bellissimi i giochi, abbiamo preso le medaglie!

ASILO DI KIKADINI• Siamo stati felicissimi dei giochi. Il posto

era bello e avevamo l’ombra. Belle le magliette!• Siamo stati felici di vincere le medaglie. Il

cibo era buono.

ASILO DI KIBUTENI• Le nostre magliette erano bellissime.

MiChEZo ya waToTo 2009

I Giochi Olimpici svoltisi a Makunduchi il 17 ottobre sono stati fantastici e molto ap-prezzati. è stato bello perché ognuno era contento. Insegnanti, genitori, volontari e chiunque fosse lì.è stato qualcosa di innovativo, bello perché ha permesso alla gente di scoprire le abi-

lità dei bambini nei giochi sportivi. Nessun presente poteva credere a cosa stava suc-cedendo, perché nessuno avrebbe anche solo sperato di vedere quanto poi ha effet-tivamente visto.

In generale la competizione è stata piacevo-le e molto interessante per tutti.Pur essendo stato bello ci sono state anche delle difficoltà, ad esempio:• Alcuni bambini erano più grandi di altri,

per gli stessi giochi.• Alcune scuole hanno affrontato un lungo

viaggio per arrivare al luogo dei Giochi (dall’Isola di Uzi e da Charawe).

• Le scuole non erano abituate al fondo del campo di gioco dal momento che arriva-vano da villaggi con sabbia e non terra.

• Il giorno dei Giochi faceva troppo caldo per i bambini.

• Nel programma c’erano un sacco di giochi che i bambini dovevano fare.

• La preparazione e l’organizzazione per i giochi non è stata sempre perfetta. Ad esempio alcuni insegnanti si sono lamen-tati per i vari cambiamenti fatti.

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A mio parere, essendo stata la prima volta che organizzavamo questo tipo di giochi non era possibile non avere qualche difficoltà.Spero che in futuro tutti i suddetti ostacoli possano essere risolti in modo da rendere la giornata piena solamente di gioia.Credo che questi Giochi vadano organizzati ogni due anni per aumentare l’interesse dei bambini e, in generale, delle comunità.Vorrei dire grazie a tutti coloro che hanno collaborato con me e con gli altri. è stato molto apprezzato.

da WHY Zanzibar |Juma |

giUdiCi di UN giorNo sPECialE

Alberto e Franco, da tempo cari amici di WHY Onlus, sono scesi nel periodo delle Olimpiadi e si sono trovati ad essere “giudici per caso” dei giochi. Qui ci raccontano le im-magini e le emozioni di quella giornata par-ticolare, che resterà impressa a lungo negli occhi e nei cuori di chi l’ha vissuta…

«Tantissimi bambini, tantissime emozioni, tantissimi sorrisi, tantissimi colori, tantissi-mo divertimento: il 17 ottobre a Makundu-chi si sono svolte le prime Olimpiadi, orga-nizzate da WHY Onlus, per i bambini degli asili di Kikadini, Mwendawima, Uzi, Unguja Ukuu, Kibuteni, Charawe e come spettatori i bambini del nuovissimo asilo di Sogeani. La giornata si è aperta, sotto un bellissimo sole, con la parata di tutti i bambini, che in fila “due per due” nei loro completini colo-ratissimi hanno sfilato davanti al palco delle autorità locali e italiane. Intanto tutto intor-no ai campi da gioco allestiti con tende anti-sole, la gente si accalcava per vedere queste meravigliose creature divertirsi e darsi gara in quella che, per loro, rimarrà una giornata indimenticabile. Dal palco, fatto con assi di legno ed abbellito con teli colorati, opera di volontari di WHY

diretti da Nicolò, guardavo con gli occhi pieni di lacrime di commozione gli oltre seicento bambini, che con tutte le loro forze vocali cantavano l’inno dei giochi “Si si ni wato-to…”. Al termine un applauso generale dalle oltre mille persone presenti. I visi dei bam-bini, già lucidi di sudore, esprimevano gioia e tanta, tanta felicità…Alle dieci in punto, nel campo di terra rossa, iniziavano i giochi.Prime batterie dei 200 metri sia femmini-li che maschili. Sono rimasto meravigliato dalla forza fisica, dalla forza di concentra-zione, di competitività e di divertimento che avevano questi bambini durante la gara. Correvano a piedi nudi. Una maglietta co-lorata li distingueva dagli altri asili. Sem-plicemente meravigliosi volavano sorridenti verso il traguardo.Poi, tra gli applausi e le grida dei tantissimi spettatori, alcuni addirittura “appollaiati” sugli alberi per vedere meglio, sono iniziati gli altri giochi.Il “gioco della sedia” per i più piccini, la “gi-mkana” o “gioco della patata” e poi il tanto atteso gioco del “tiro alla fune”. Il diver-timento e la felicità hanno coinvolto tutti.

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Noi volontari seguivamo attentamente lo svolgimento delle gare, tenendo i tempi e sorvegliando che tutto procedesse come da

program-ma.

Verso mezzogiorno il meritato riposo per questi piccoli bambini dal cuore grande così. Per tutti acqua fresca e riso pilao. Nel pomeriggio sul palco si sono svolte le prove teatrali. I bimbi di tutti gli asili han-no rappresentato la storia dell’orso Bruno, e le femminucce, vestite con abiti bellissi-mi e colorati hanno cantato una canzone che parlava dei giochi e del diritto per tutti i bambini del mondo all’istruzione e al diver-timento. Alle cinque, dopo le premiazioni e i saluti, calava il sipario su questa splendida giornata. I bambini, accompagnati dalle loro

maestre, facevano ritorno nei villaggi, por-tando nei loro cuori e nelle loro menti que-ste bellissime ore di condivisione passate con i loro amichetti e con tutta la gente di Makunduchi e di altri villaggi vicini.

Volutamente non ho fatto classifiche di chi ha perso o di chi ha vinto. In questa

giornata non ci sono stati sconfitti, tutti hanno vinto, per primi i bam-

bini che si sono divertiti tantis-simo e che con il loro impegno e con i loro sorrisi, ancora una volta, ci hanno regalato un pez-

zo di vita. Un pezzo di vita vera. Grazie a WHY Onlus che con Manuela,

Nicolò, Francesco e Juma hanno fattiva-

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mente contribuito alla realizzazione di que-sto importante evento di aggregazione.Grazie a tutti i volontari presenti e a quel-li che per tutta l’estate hanno, insieme ai bambini, provato e riprovato i giochi e le canzoni.Grazie alle maestre, che con la loro dedi-zione ed il loro impegno hanno preparato i bambini nel miglior modo a questa manife-stazione.Soprattutto grazie ai bambini, questi mera-vigliosi bambini, perché si sono regalati e ci hanno regalato una giornata indimenticabile carica di emozioni e di divertimento…».

dai campi volontari 2009 |Alberto |

Franco é stato co-ideatore di questa ma-nifestazione. Ci ha creduto fortemente e ha partecipato senza sosta ai preparativi e alla sua realizzazione sin dall’Italia, dandoci un aiuto straordinario. Sul suo sito internet Gocce d’Amore scrive:

«Tutto è andato a meraviglia. Un’organiz-zazione curata nei minimi particolari con continue prove sino alla sera precedente, così da raggiungere una perfezione quasi “maniacale” in ogni fase della manifestazio-ne. Di questo grande successo bisogna dare merito e dire un grande grazie alla capacità, alla pazienza, all’ostinazione, alla gestione e alla passione dei responsabili di WHY Zan-zibar: Manu, Nicolò e Francesco. Aiutati dai

la sToria di BrUNo

Un’idea: raccontare attraverso il teatro la vita negli asili di WHY Onlus, sparsi nel sud dell’isola e molto diversi tra loro (c’é quello nella foresta, quello nel villaggio, quello tra le mangrovie, quello vicino al mare…).Un gruppo di persone per realizzarla: i volontari e le maestre, che insieme hanno scritto la storia, realizzato i costumi e le scenografie…

Una “compagnia” di attori per raccontarla: i piccoli alunni degli asili, che durante tut-ta l’estate hanno provato e riprovato la loro parte, le posizioni, i buffi costumi da polipo, scimmia, mangrovia…Un protagonista davvero speciale: il piccolo orsetto Bruno che, chiuso per caso in una valigia caricata su un volo per Zanzibar, si ritrova sull’isola e decide di visitarla…

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tanti volontari che si sono alternati nei mesi estivi.I giovani di oggi… Si parla tanto e forse tan-to a sproposito di questa gioventù, ma io e gli amici che erano con me abbiamo avuto modo di vederne la parte migliore. Credo che il volontariato sia una molla che spinge tantissimi cuori e quindi sono molti coloro che si dedicano con passione partecipando a proprie spese a queste iniziative. Ho vis-suto alcuni giorni con questi ragazzi parte-cipando ai loro lavori. Non erano venuti qui in vacanza ma hanno lavorato senza sosta per la riuscita dei programmi con tutto il loro entusiasmo, con tutta la loro passione giovanile, sempre sorridenti, e con tutto il loro amore esternato per i piccoli bambini

la sToria di BrUNo

Bruno non ha mai visto un posto simile: tutto è così nuovo! Esce dalla sua valigia rossa e salta su un dalla-dalla (il mezzo di trasporto tipico locale). Grazie ai bambini degli asili che gli fanno da guida, e alle loro simpatiche descrizioni, Bruno scopre tappa dopo tappa le bellezze di quel posto lontano, i suoi sapori e gli odori speziati, e impara a conoscere i suoi ospitali abitanti.

La storia di Bruno ha caratterizzato durante i mesi estivi le attività di volontari e bambini, che a loro volta hanno coinvolto ed entusia-smato insegnanti, genitori, parenti e vicini.La voce si è sparsa ed il giorno delle Olim-piadi il pubblico accorso è stato davvero numeroso, tanto che ancora oggi nel sud di Zanzibar si raccontano le vicende di quello strano animaletto peloso...

NoTa: parametro di successo della manifestazione. Secondo i dati ufficiali dell’anagrafe di Zanzibar dal 17 ottobre a oggi sono stati registrati 1212 bambini con il nome Bruno.

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che li attorniavano a volte schiamazzando a volte guardandoli in silenzio con quei gran-di occhi pieni di interrogativi. Quanto hanno dato! Seguendo con scrupolo le indicazioni di Manu, Nicolò e Francesco, per la perfetta riuscita dell’impegnativa manifestazione dei giochi e dell’inaugurazione del primo lotto dell’asilo di Sogeani. La loro gratificazione era passare il tempo libero con i bambini fa-

cendoci insieme… Solo un bagno a mare!Grazie ai tanti che hanno preceduto Cinzia, Silvia, Luciano, Claudia, Erika, Stefania, Mi-chela, Alberto, Carolina, Erika di Modena… Un affettuoso grazie a questi volontari, con i quali abbiamo condiviso i giorni piu difficili ma anche le ore piu significative e belle.Antonio, Carmen, Peppe ed io vi ricordere-mo sempre con tanta ammirazione e sim-patia».Potete trovare il racconto completo di Fran-co a questo indirizzo:http://nonimportafailbene.splinder.com/

dai campi volontari 2009 |Franco |

giorNaTa d’oTToBrE

Vento di corsa. Sole ad ostacoli. Ritmo di sedie.Memoria d’attore. Danzare com’uno, tirare d’insieme.Musica, pioggia, sole, colori, volti, risate, pianti e rumori, Gente, bambini, più grandi, piccini.Correre d’ore senza fine.Emozione e riposo.Il resto rimane.Il resto scorre.

da WHY Zanzibar |Nicolò |

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>> idEE PEr il fUTUro… ECCo i ProssiMi Passi

UNa sCUola ProfEssioNalE a jaMBiaNi

Dopo l’acquisto della terra a nord di Jam-biani, possibile grazie ai fondi del comune di Trento e degli amici di Valpolicella, ecco i prossimi passi che porteranno alla realizza-zione della scuola professionale.

Ecco un esempio, tradotta in italiano, del modulo compilato dagli studenti delle scuole del distretto sud sulla possibilità di scegliere, al termine del ciclo di studi ob-bligatori, la scuola professionale che WHY Onlus e il Ministero dell’educazione stanno per realizzare. La scuola avrà come bacino d’utenza la regione sud dell’isola: ci sarà la possibilità di accedere a diverse specializza-zioni tecniche - corsi biennali per elettricisti, idraulici, muratori - integrandole con corsi d’informatica, inglese e italiano. Il form è servito e servirà per tastare l’interesse dei ragazzi, il numero dei potenziali studenti e di conseguenza le classi, gli alloggi, i labo-ratori, il collegio insegnanti e la pianificazio-ne generale del progetto.

ModUlo PEr l’isCriZioNE alla sCUola ProfEssioNalE Nome: Cesko Stefano JumaEtà: 17 anniSesso: maschile

Provenienza: Jambiani, MwendawimaScuola di prove-nienza: JambianiComponenti del-la famiglia:Padre: Stefano Juma FrancescoMadre: Stella Rama VuaiFratelli: 11

WHY Onlus insieme al Ministero dell’edu-cazione per poter realizzare una scuola che soddisfi i bisogni e sviluppare corsi che coin-volgano e stimolino gli studendi ha bisogno di conoscere le preferenze dei ragazzi.

Che lavoro ti piacerebbe fare?Il pescatore.Tra le seguenti specializzazioni quali ti pia-cerebbe frequentare?1. Carpentiere.2. Elettricista3. Muratore4. Idraulico5. Informatico6. FalegnameIndica tre preferenze in ordine di gradi-mento.1. Elettricista2. Idraulico3. InformaticoPensi di avere più abilità pratica o teorica?Sicuramente pratica infatti aiuto spesso mio padre nel suo lavoro di falegname anche senon mi piace.Conosci qualche lingua straniera?Inglese, così così

Come avete potuto intuire WHY Onlus si sta impegnando in un grande progetto che richiederà molti sforzi… Alcuni hanno già iniziato ad aiutarci, come il Gruppo giovani di Saline (PD) “NOI SALINE”, altri lo faranno presto… Speriamo!

PS: Scusate se ne approfitto per fare gli au-guri di un dolce e sereno Natale a tutti, e uno speciale alla mia famiglia!

da WHY Zanzibar |Francesco |

NaTalE E CaPodaNNo da MUBa

Sono già tanti coloro che hanno chiesto in-formazioni e hanno prenotato le loro vacan-ze da Muba. Dopo un’estate piena e intensa, pare che anche l’inverno non sarà da meno. Ai turisti la possibilità di visitare le scuole e gli asili, le cooperative delle donne, di pesca-re con i pescatori, di visitare Uzi, Charawe e altri villaggi che non rientrano nei circuiti classici, di vedere i delfini, le scimmie, e di

uscire dagli sche-mi tradizionali…

Insomma, una va-canza per tutte le tasche e per tutti i gusti!

>> iN VaCaNZa Col TUrisMo rEsPoNsaBilE

PEr Chi aNCora NoN CoNosCE il ProgETTo MUBa…

Muba Guest House è un progetto di turismo responsabile e solidale che nasce a Jambia-ni dalla collaborazione tra WHY Onlus e la Nyonjo Beach Bungalow, conosciuta dai più col nome Da Muba. Responsabile perchè i turisti possono entrare in contatto diretto e discreto con la cultura e la comunità locale, visitando il villaggio, le scuole e la gente e prendendo coscienza delle dinamiche e delle problematiche locali.Solidale perchè l’intero ricavato, al netto delle spese, sostiene vari progetti educativi con i bambini e le scuole del posto attraverso le attività di WHY Onlus.

info su: http://mubaguesthouse.wordpress.com

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il gEMEllaggio Tra il roTary di salErNo E l’asilo di UNgUja UKUU

TrENTo E i MErCaTiNi di NaTalE: Ci siaMo aNChE Noi!

>> NoN solo ZaNZiBar… il VoloNTariaTo iN iTalia

Un grazie speciale agli amici di Salerno, a Giovanni e ai soci del Rotary Salerno Duomo che hanno deciso di supportare, per tutto il 2009, l’asilo di Unguja Ukuu con un con-tributo che ha permesso di sostenere tutte le spese relative al suo mantenimento, e in particolare allo stipendio delle 4 maestre, il

pasto merenda per i 98 bambini, il corso di aggiornamento per la maestra Amina pres-so la scuola Saateni di Stone Town, le divise scolastiche e il materiale ludico e didattico necessario. Ad ottobre, in occasione dei gio-chi, alcuni soci ci hanno fatto visita… Sape-vamo già per quale asilo hanno fatto il tifo!!!

Le attività dei volontari della sede di Tren-to procedono all’insegna delle festività na-talizie. Grazie all’entusiasmo e all’impegno dell’attivissimo gruppo - che si ritrova tutti i lunedì sera dalle 18.00 in poi - abbiamo in scaletta svariati appuntamenti.Diverse le giornate impegnate presso i Mer-catini - Gaudenti, S.Lucia e Natale - dove WHY Onlus mette in vendita sia i prodotti portati da Zanzibar che alcuni manufatti re-alizzati dai volontari stessi. Le tipiche caset-te di legno vengono “addobbate” dai kanga coloratissimi, dalle borse, dalle collane e dalle fotografie che attirano sempre tante

persone curiose. Certo, il freddo trentino peggiora sensibilmente la grande nostalgia che abbiamo tutti... Ma ritrovarci insieme e contribuire anche da qui - così lontani! - ai tanti progetti di WHY Onlus risveglia ancora quel magico spirito di gruppo creatosi du-rante i vari campi.

Un aiuto natalizio ci arriva anche dall’asilo “Clementino Vannetti” di Rovereto, gemel-lato con Charawe. I bambini prepareranno dei lavoretti poi “venduti” ai genitori, donan-doci il ricavato. Grazie di cuore ai bambini, alle insegnanti e ai genitori!

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sosTENErE UN BaMBiNo a disTaNZa

Il sostegno a distanzaè un’impegno concreto che consiste nel prendersi cura di un bam-bino che vive in una situazione di bisogno in un Paese in via di sviluppo. L’adozione a distanza permette al bambino di ricevere il sostegno necessario per la sua crescita: cibo, medicinali, vestiario, materiale didat-tico, istruzione, a seconda del progetto in cui è inserito e del bisogno segnalato. Con la somma donata è infatti possibile aiutare non solo il bambino ma tutta la classe in cui egli è inserito, o il gruppo al quale appar-tiene, evitando condizioni di disparità e fa-vorendo la crescita del contesto sociale di appartenenza. Ogni bambino coinvolto nei nostri progetti viene assegnato ad un unico sostenitore per tutta la durata del progetto. Grazie a questi sostegni è possibile costruire o ristrutturare un nuovo asilo, fornire ai bambini le divise e la merenda e gli insegnanti seguono re-golarmente un corso di formazione presso il centro specializzato a Stone Town.

UN sad CoN whyDOVE: Zanzibar, Tanzania. Isola di Unguja. QUANTO: Qual è il contributo minimo?

Il contributo minino richiesto per l’adozione a distanza di un bambi-

no è di 270 euro all’anno (0,75 euro al giorno) che posso-

no essere versati con frequenza mensile, semestrale, annuale.COME: Come viene utilizzato il contributo?Le quote dell’adozione sono inviate al re-sponsabile del progetto che opera sull’isola di Zanzibar. Il 20% di quanto donato viene utilizzato per coprire le spese di gestione della sede di Zanzibar, sede operativa di tut-ti i nostri progetti, l’80% è destinato al bam-bino e al progetto nel quale è inserito.DURATA: Quanto dura l’adozione?Per garantire un aiuto efficace è importante che il l’aiuto sia costante. L’adozione a di-stanza impegna tutta la durata del progetto in cui il bambino è inserito. Chiediamo per-tanto un impegno di tre anni. Qualora tutta-via il donatore si trovasse nelle condizioni di non poter più mantenere l’impegno assunto egli potrà comunque interrompere l’ado-zione in qualsiasi momento. In questo caso chiediamo un preavviso di almeno un mese per consentirci di trovare un’altra persona o famiglia che possa continuare a sostenere il bambino. Può anche accadere che l’ado-zione venga interrotta perché il bambino adottato cambia villaggio e non è più pos-sibile seguirlo. In tal caso il donatore viene informato immediatamente, affinché possa decidere se procedere con l’adozione di un altro bambino o sospendere l’aiuto.CHI: Quante persone possono adottare un bambino?Ogni bambino è associato ad un unico so-stenitore, colui che sottoscrive l’impegno di sostegno a distanza. Il bambino può comun-que essere adottato da una coppia, da una famiglia, da fratelli e sorelle, a nome di una scuola, di una classe, di un’azione, da un gruppo di amici o parenti. è necessario, tut-tavia, segnare sul modulo di adesione una sola persona di riferimento.INFORMAZIONI: Come vengono informati i donatori?Ogni donatore SAD riceve:• La scheda del bambino adottato insieme

>> CoME aiUTarCi dall’iTalia

TEssEraMENTo 2010

Tutti i soci di WHY Onlus, e coloro i quali de-siderano iniziare a sostenerci, dal mese di dicembre fino al prossimo 31 marzo 2010 hanno la possibilità di rinnovare o attivare la propria adesione versando la quota as-sociativa per l’anno 2010.Essere soci di WHY significa contribuire concretamente anche alle scelte associati-ve, partecipando alle assemblee, eleggendo i membri del consiglio direttivo e votando il bilancio. Per rinnovare o attivare la quota associati-va è sufficiente un versamento di 25 euro.Chi non è socio e desiderasse diventarlo può trovare il modulo da compilare sul sito in-ternet www.whyinsieme.org cliccando sul menu a destra la voce “partecipa”.

Sosteniamo tutti insieme l’azione di WHY onlus. Attraverso la quota associativa pos-

siamo finanziare la pubblicazione del gior-nalino, le spese di stampa e le spese postali di spedizione.

PEr sosTENErCi: (GRAZIE!)Conto corrente bancario:“WHY onlus” - Cassa Rurale di Trento, IBAN: IT45 J083 0401 8170 0001 6317 342 Conto corrente postale:“WHY onlus” - C/C 82877499Carta di credito online:seguire le istruzioni sul sito www.whyinsieme.org

CoNTaTTiPer ogni informazione riguardante WHY potete:Leggerci: www.whyinsieme.orgScriverci: [email protected]: 347 822.4608Siamo a Trento, Corso 3 novembre 116

ad una sua fotografia e ad alcune informa-zioni sul Paese nel quale vive.

• Due volte l’anno un aggiornamento sulle condizioni del bambino e sulla situazione del Paese in cui vive, insieme a nuove foto-grafie del bambino, o disegni, o messaggi.

• Quattro volte l’anno il notiziario di WHY, per essere informato su tutte le attività dell’associazione che coinvolgono anche il bambino adottato.

DEDUZIONI: Il contributo versato è dedu-cibile?Sì, certo. WHY è una onlus iscritta all’albo

delle organizzazioni di volontariato. Le do-nazioni in denaro sono deducibili secondo le norme previste dalla legge. A tale scopo vanno conservate tutte le ricevute delle do-nazioni effettuate e presentate insieme ai documenti per la dichiarazione dei redditi.

SOTTOSCRIZIONE:Per sottoscrivere un SAD chiamate Rober-to al numero 347 8224608, oppure scrivete una email a [email protected] ogni informazione necessaria per partecipare a questo progetto.

why onluse gli insegnantiaugurano a tutti

gli amici un sereno Natale e un 2010

ricco di… tanta fortuna!

Questo giornale è stampato su carta riciclata Oikos Fedrigoni: 50% fibre riciclate FSC

e 50% cellulosa ecologica FSC; inchiostri con solventi a base vegetale.Publistampa Arti grafiche è certificata

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