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Winter - Kids Trip | Portale di servizi alle famiglie con ... · Un cielo stellato può essere...

Date post: 09-Sep-2018
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Guardare le stelle è affascinante. Un cielo stellato può essere fonte d’ispirazione e meraviglia, oggetto di fantasia e di curiosità.

Le stelle hanno guidato i popoli nella notte dei tempi, orientato esploratori e naviganti.L’arte ci regala molti e straordinari cieli stellati: dalla Cappella degli Scrovegni affrescata da Giotto ai cieli stellati di Van Gogh. I poeti vi hanno dedicato molti versi.Sin dall’antichità oltre che oggetto di studio le stelle hanno solleticato l’immaginario degli uomini che, osservandole, hanno immaginato linee che le collegano e che formano dei disegni sui quali hanno costruito miti e leggende.L’astronomia è una scienza antichissima che studia i corpi celesti. Egizi, greci, babilonesi, tutti hanno cercato di svelare i segreti dell’universo e studiato stelle e pianeti. Tolomeo, Galilei, Copernico, Newton sino alla meravigliosa Margherita Hack, sono alcuni scienziati illustri che hanno dedicato la vita all’astronomia.Ammirare la volta celeste e scoprire le storie e leggende sulle costellazioni sono attività che i bambini amano, molto.Come aiutarli a orientarsi, a individuare stelle e costellazioni? Come guidarli?Con un libro, un bellissimo libro, edito da Editoriale Scienza!Costellazioni. Le Stelle che disegnano il cielo, con i testi di Lara Albanese e le illustrazioni di Desideria Guicciardini.L’autrice, una fisica che si definisce una “raccontascienza” e l’illustratrice una delle matite illustri del nostro panorama editoriale!Il libro è un felicissimo connubio tra scienza e narrazione, astronomia e mitologia.Innanzitutto l’autrice rassicura sugli strumenti necessari. Lo so, abituati come siamo alla tecnologia, penserete che ci vogliano grandi strumenti e invece bastano occhi curiosi e attenti, una bussola, una mappa, una torcia, un taccuino, abiti adatti e sarete pronti per

diventare esploratori stellari.Ogni capitolo, scandito dalle stagioni e dalle costellazioni, è ricco di curiosità scientifiche e di piccoli trucchi per individuare le stelle anche senza strumenti, tutto alternato al racconto dei miti che gli uomini nei secoli hanno costruito intorno agli astri.Della parte mitologica ho amato e molto apprezzato l’attenzione ai miti nelle culture dei diversi popoli del mondo; oltre a quelli greci scoprirete dunque i miti sudafricani, sudamericani, degli aborigeni australiani, dei Nativi d’America, giapponesi.Il libro diventa dunque anche un viaggio intorno al mondo, alla scoperta di diversi punti di vista e di osservazione...Moltissime le curiosità scientifiche!Scoprirete che il colore delle stelle è legato alla loro temperatura e quindi alla loro età. Scoprirete che una stella vive circa dieci miliardi di anni, che le costellazioni sono illusioni ottiche perché il cielo non è piatto, che le nebulose sono vere e proprie culle delle stelle!Vi divertirete anche a scoprire l’origine di tanti modi di dire come ad esempio “ha perso la tramontana”!E allora se siete pronti a meravigliarvi insieme ai vostri bambini, ad alzare lo sguardo per cercare un contatto con l’universo e diventare piccoli e grandi esploratori celesti questo libro è per voi!Corredato da otto mappe del cielo con le eleganti illustrazioni di Desideria Guicciardini e con le costellazioni pensate per illuminarsi al buio, non potrete non amarlo!Se poi vorrete approfondire, se avete bambini più piccoli o ragazzi più grandi appassionati di astronomia allora qui troverete tutto quello che la casa editrice ha pubblicato sul tema.

Buone esplorazioni! Dagli 8+

consigli di lettura

costellazioni

di Francesca Mignemi

Dire, fare, partecipare. Eventi in città a misura di bambino

KIDS NEWSLETTER

cos’è kids trip?

A chi è rivolto?

A tutte le strutture ricettive, di ristorazione e culturali che vogliono inserirsi in un network a misura di famiglia.

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gioca con noi 1

Ogni volta che usciamo fuori di casa incrociamo tantissime persone ma quasi sempre andiamo così di fretta che non ci facciamo neppure caso. Alcune volte però capita che qualcuno colpisce la nostra attenzione: una coppia che si tiene per mano, una bambina che gioca con un palloncino o un’altra che piange, un uomo che chiede l’elemosina accovacciato a terra, una signora elegantemente vestita o un vecchio addormentato.Li osserviamo, rimangono nella nostra memoria per un po’, ma poi ritorniamo alla nostra vita, spesso dimenticandocene.C’era una fotografa che per tutta la vita ha costruito un lungo diario raccontando quei frammenti della vita degli altri! Non con la scrittura ma con la fotografia. Infatti ogni volta che usciva di casa appendeva al collo la sua enorme macchina fotografica per non farsi sfuggire nessuno di quei frammenti: si chiamava Vivian Maier (1926-2009).Fino a dieci anni fa nessuno la conosceva come esponente della fotografia di strada, poi un giorno John Maloof, un giovane di Chicago appassionato di storia della sua città, acquista all’asta degli scatoloni pieni di rullini! Sviluppandoli scopre per primo la grande bravura di Vivian nel raccontare storie attraverso le immagini. Le mette in rete e tutti, ma proprio tutti, si innamorano di quelle storie! Perché lì dentro ci sono tutti gli ingredienti della vita: l’infanzia e la vecchiaia, la gioia e la tristezza, l’amore e la rabbia, la solitudine e la morte! John Maloof allora si mette alla ricerca di Vivian, ma non farà in tempo: lei muore prima che lui possa conoscerla. In compenso incontrerà e intervisterà chi l’ha conosciuta, cioè le famiglie che l’hanno assunta come bambinaia e i bambini, ormai adulti, che lei ha cresciuto.Da quelle persone abbiamo scoperto poco della vita di Vivian Maier perché lei era schiva e riservata e questo creava attorno a lei un alone di mistero. Sappiamo che nacque a New York, che sua madre era francese e suo padre austriaco, che

per tantissimi anni lavorò come bambinaia, a New York e a Chicago! Quei bambini cresciuti hanno raccontato che a volte era dolce e materna, altre severa e dura. E che portava sempre con sé la macchina fotografica.Tutto il resto che conosciamo su di lei lo sappiamo attraverso le sue foto. Ne scattava un’infinità! Più di centocinquantamila!Vivian non sempre sviluppava le sue fotografie, ma raccoglieva gelosamente tutti i suoi rullini in scatoloni che ad ogni trasloco portava con sé perché erano la sua vita, disse un giorno a una persona. Dagli autoscatti che lei si faceva spesso allo specchio, il suo volto sempre serio e concentrato ci è ora familiare! Era alta, indossava camicie maschili, larghi cappotti, stivali e grandi cappelli, quasi come se volesse nascondersi e non essere notata. E amava viaggiare: alcune delle sue foto sono state scattate in posti lontani, quasi come a volere raccontare le storie del mondo intero.Vivian Maier è ritenuta una fotografa di talento. Sebbene pochi quando era in vita l’abbiano conosciuta, oggi tanti la conoscono attraverso ciò che lei ha visto.

arte di Giamina Croazzo

GIACARTINA MAIER

Le fotografie di Vivian Maier raccontano attimi. Oggi ti propongo di osservarne al-cune e provare a raccontare l’attimo prima e l’attimo dopo! Inizio io. Ho scelto una sua foto in cui un anziano giornalaio si è addor-mentato seduto dentro la sua edicola, con la testa appoggiata sulla mano. Intorno a lui solo giornali e riviste! “C’era una volta un edicolante annoiato perché nessuno com-prava i suoi giornali. Era tanto annoiato che si addormentò. Una ragazza che passava di lì lo notò. Pian piano prese posto seduta vi-cino a lui, appoggiò la testa sulla sua spalla e sprofondò nel sonno anche lei”. Adesso tocca a te!

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gioca con noi

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TROVA LA PAROLAFORCHETTESCOLAPASTALIMONIUOVABICCHIERICAROTEBICCHIERI

Trova tutti gli oggetti scritti qui accanto e scrivi ilnumero di ciascuno.Scopri poi nello spazio successivo, a quale letteradell’alfabeto corrisponde quel numero (ad esempio al numero 1 corrisponde la prima lettera “A”, al numero 4 la quarta lettera “D” e così via). Scoprirai così il nome di un oggetto che sta in cucina.

NUMERI LETTERE

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Procedimento

In una ciotola versare la farina, il bicarbonato, il pizzico di sale e di noce moscata, la cannella e lo zucchero. Unire poco alla volta l’olio e il latte d’avena. Grattugiare lo zenzero, spremere dalla polpa il succo e unirlo al composto. Lavorare fino ad ottenere un impasto morbido e liscio. Qualora servisse aggiungere ancora latte o farina. Avvolgere l’impasto nella pellicola e lasciare riposare in frigo una mezz’ora.Stendere l’impasto e realizzare le formine scelte. Infornare in forno caldo a 180 gradi per circa 15 minuti. Dai 6+

ricetta

BISCOTTIDI NATALEdi Maria Rita Fortuna

INGREDIENTI

250 g. di farina semintegrale

45 gr di olio di semi di girasole

60 gr di zucchero di canna integrale

1 cucchiaino di bicarbonato

1 cucchiaino di cannella

1 cucchiaino di succo di zenzero

mezzo bicchiere circa di latte di avena

1 pizzico di sale

1 pizzico di noce moscata


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