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Wireless 26

Date post: 12-Mar-2016
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www.wireless4innovation.it dicembre | 2012 COVER STORY Pagamenti elettronici, innovazione necessaria per il Paese Intervista a Massimo Arrighetti, Amministratore Delegato di SIA INTERVISTA Da Auchan si fa la spesa con lo smartphone Il CIO Marino Vignati racconta l’evoluzione del self scanning OSSERVATORI L’eCommerce diventa Mobile Sempre più numerosi gli italiani che acquistano on line da cellulare. Una ricerca del Politecnico di Milano
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COVER STORY

Pagamenti elettronici, innovazione necessaria per il Paese

Intervista a Massimo Arrighetti, Amministratore Delegato di SIA

INTERVISTA

Da Auchan si fa la spesa con lo smartphoneIl CIO Marino Vignati racconta l’evoluzione del self scanning

OSSERVATORI

L’eCommerce diventa Mobile

Sempre più numerosi gli italiani che acquistano on line

da cellulare. Una ricerca del Politecnico di Milano

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Management In Progress

FEBBRAIO 2013 – GIUGNO 2013

IL CORSO SI PROPONE DI SUPPORTARE IMPRENDITORI DI AZIENDE APPENA NATE (START-UP)E ASPIRANTI IMPRENDITORI (START-UPPER) NELLA MESSA A PUNTO E NEL POTENZIAMENTODEL PROPRIO PROGETTO. IL CORSO E’ PARTICOLARMENTE INDICATO PER SVILUPPATORIFORTEMENTE MOTIVATI ALL’ATTIVITA’ IMPRENDITORIALE.LE LEZIONI SI BASANO SULL’ACTION LEARNING, CHE PREVEDE UN ALTERNARSI DI LEZIONITEORICHE, ASSIGNEMENT, LAVORO SUI PROGETTI SUPPORTATO DAI DOCENTI. L’ATTIVITÀ DI ACTION LEARNING SI CONCRETIZZA NELLA REALIZZAZIONE DI PROJECT WORK,CHE RIGUARDANO LO SVILUPPO DEI PROGETTI IMPRENDITORIALI PROPOSTI DAIPARTECIPANTI, PRESENTATI E VALUTATI DA UNA COMMISSIONE FORMATA, OLTRE CHE DAIDOCENTI, DA IMPRENDITORI, VENTURE CAPITALIST E BUSINESS ANGEL.

START-UPPROGRAM

Campus Bovisa • MilanoVia Raffaele Lambruschini 4/C • Building 26/A

www.mip.polimi.it/executive/startup

Condizioni di accesso agevolateper professori, ricercatori,

dottorandi e postdoc del Politecnico di Milano

In collaborazione con POLIHUB

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SOMMARIO

Per abbonarsi a Wireless4innovationCollegati al sito www.wireless4innovation.it e clicca su Abbonati.Abbonarsi on line conviene, è veloce e sicuro. Per ulteriori informazioni: [email protected] Tel. +39 (02) 3657 8869

Abbonamento annuale: 49 euro

Comitato ScientificoPresidente: Alessandro Perego (Politecnico di Milano)

Cesare Alippi (Politecnico di Milano), Federico Barilli (Confindustria Digitale), Luigi Battezzati (Politecnico di Milano), Ugo Biader Ceipidor (Università La Sapienza), Massimo Bolchini (Indicod-Ecr), Carlo Alberto Carnevale Maffè (Università Bocconi), Carlo Maria Medaglia (Università La Sapienza), Massimo Merlino (Università di Bergamo), Stefano Novaresi (Gruppo Comifar - Consorzio Dafne), Emilio Paolucci (Politecnico di Torino), Andrea Rangone (Politecnico di Milano), Francesco Sacco (Università dell’Insubria-SDA Bocconi)

Hanno collaborato a questo numeroLuigi Alicante, Romina Arata, Paola Capoferro Ronchetta, Andrea Ferretti, Luigi Ferro, Alessandro Longo, Angela Malanchini, Riccardo Mangiaracina, Mario Maschio, David Melazzi, Emanuela Pala, Valeria Portale, Marta Valsecchi, Vincenzo Zaglio

DIRettORe ReSPOnSAbIleManuela [email protected]

PubblICItà[email protected]

[email protected]. +39 (02) 3657 8869

WIReleSS4InnOvAtIOnè una testata di ICT and Strategy S.r.l.Via Schiaffino, 25 - 20158 Milano Rivista trimestrale distribuita in abbonamentoCopyright © 2000.

testi e disegni: riproduzione vietata.

Registrazione presso il Tribunale di Milano.

Autorizzazione N° 55 del 23-01-2008

Iscrizione presso il R.O.C. Registro degli Operatori di Comunicazione al n. 16446

Grafica e impaginazione ADM Studio Sas - Cologno Monzese (MI)

Stampa Arti Grafiche Amilcare Pizzi Spa - Cinisello B. (MI)

Immagini: copyright Thinkstock

Associato a

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eDItORIAle5 NUOVI MODI DI LAVORARE ChE AIUTANO IL PAESE A CRESCERE di Manuela Gianni

COveR StORy8 PAGAMENTI ELETTRONICI, UN’INNOVAZIONE NECESSARIA PER IL PAESE Intervista a Massimo Arrighetti, Amministratore Delegato di Sia di Manuela Gianni

APPROfOnDIMentI12 FOCUS CIO Da Auchan si fa la spesa con lo smartphone di Manuela Gianni

16 OSSERVATORI L’eCommerce va sullo smartphone di Alessandro Perego e Riccardo Mangiaracina

20 OSSERVATORI Pagamenti e servizi NFC, si moltiplicano le iniziative di Valeria Portale e David Melazzi

26 SCENARI 4G, ecco le novità che ci aspettano nei prossimi mesi di Alessandro Longo

28 INTERVISTA DOPPIA Mobyt cresce e sbarca in America di Manuela Gianni

32 SPECIALE Mob App Awards @ Smau Milano di Andrea Ferretti

PublIReDAzIOnAlI25 Wolters Kluwer Italia37 modomodo39 Extra.it

RubRICHe6 Ricerche dal mondo40 RFId e Internet of Things44 Mobile Internet & App 47 Mobile Marketing & Service52 Smart Working55 Wireless Supply Chain58 Eventi e formazione60 Brevi dalle aziende66 Cambio di poltrone

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| Telefono/Fax: +39 030 3581688 | email: [email protected] | web: www.retapps.com |

SmartBip è un sistema innovativo che consente di introdurre nel

Punto Vendita soluzioni di Mobile Self Scanning, Mobile

Payment, Shopping List Management e Mobile Promotion &

Couponing a�ancando lo smartphone ai gesti quotidiani del

consumatore, che diventa attore protagonista prima, durante e

dopo la fase di acquisto.

La prima soluzione diMobile Self Shopping

per smartphonegià adottata da importanti retailers

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editoriale

Nuovi modi di lavorare che aiutano il Paese a crescere

on c’è bisogno di scomodare i sociolo-ghi per capire che le modalità di lavo-ro, nella gran parte delle professioni, sono profondamente cambiate nell’arco di pochi anni. E che la più importante leva del cambiamento, con il diffonder-si dell’economia della conoscenza e del knowledge work, è la diffusione ormai capillare della tecnologia digitale, che con gli smartphone, i tablet e i note-book ci accompagna in ogni momento

della giornata. È una spinta che arriva dal basso e che ha il potere di abbattere le barriere del tempo e del-lo spazio, liberando i lavoratori dai vincoli che in passato hanno tenuto rigidamente separate la vita privata e quella professionale. A vantaggio di tutti, ma con effetti più marcati sui compor-tamenti delle donne e dei giovani nativi digitali.

Per le imprese, affrontare e gestire questo cambia-mento è una grande occasione per liberare energia creativa nelle persone e, così, creare più valore: sempre più spesso, infatti, si rivelano di successo proprio quelle organizzazioni che dimostrano la loro capacità di abbandonare modelli ancorati al passato, creando condizioni di lavoro che permet-tano di rispondere contemporaneamente a nuovi obiettivi di business e alle esigenze delle persone. Ma non è un passaggio semplice, perché signifi-ca trasformare stili di lavoro consolidati nel tem-po, e quindi policy organizzative, cultura del top management e in definitiva i comportamenti e le abitudini.

La School of Management del Politecnico di Mi-lano ha provato a tracciare un quadro della situa-zione italiana, coinvolgendo oltre 200 tra C-Level e Executive IT, HR e delle principali Line of Bu-siness delle principali imprese operanti in Italia,

focalizzandosi in particolare su tre aspetti che, in-sieme, definiscono il profilo del cosiddetto “Smart Working”: l’emergere di nuove modalità di lavoro basate sulla flessibilità dello spazio e dell’orario di lavoro, il supporto dato dagli strumenti ICT e il cambiamento degli spazi fisici all’interno del-le imprese, per supportare al meglio l’evoluzione organizzativa. Quello che emerge è che nel nostro Paese ci sono sì esempi virtuosi, che conferma-no in pieno il successo di un approccio innova-tivo, ma nella maggior parte dei casi esaminati i modelli di organizzazione del lavoro restano an-cora ingessati in schemi ormai obsoleti, che non prendono cioè i considerazione principi quali la collaborazione, l’autonomia e la flessibilità nella scelta degli spazi e delle metodologie di lavoro, la valorizzazione dei talenti, la responsabilità e l’innovazione diffusa. Nonostante l’ampia dispo-nibilità di tecnologie ICT, dalla ricerca emerge che oggi solo il 5% dei lavoratori italiani può essere definito “Smart Worker”.

Eppure, è proprio da queste persone che potrebbe arrivare quell’energia necessaria per spingere la crescita economica e culturale dell’Italia.Si stima, infatti, che l’adozione massiccia di mo-delli di Smart Working porterebbe consistenti be-nefici per il Sistema Paese: a fronte di un aumento di produttività medio del 25% per lavoratore, si avrebbe un beneficio in termini di costo del lavoro per 1,7 miliardi di euro, risparmio di tempo e de-naro per i dipendenti, riduzione di emissioni CO2.

L’innovazione del lavoro può dunque dare un grande contributo per migliorare la competitivi-tà, la produttività e la capacità di innovazione delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni. E chi lo ha già fatto, può confermare non solo che è possibile, ma soprattutto che i risultati po-sitivi sono evidenti.

di maNuela GiaNNi

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Ricerche dal mondo

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Samsung si conferma n.1 del mercato smartphone mondiale

Nel terzo trimestre 2012 sono stati venduti 157 milio-

ni di smartphone a livello mondiale. Di questi, 56,3 milioni erano prodotti Samsung, che consolida così la sua posizione di forte leadership sul merca-to, con un netto vantaggio sulla rivale Apple che ha registrato vendite per 26,9 milioni di dispositivi.Fondamentale nel succes-so del colosso coreano è stato il ruolo del nuovo Galaxy S3, top di gamma dell’azienda, che ha ven-duto circa 18 milioni di pezzi nel periodo d’ana-lisi. In generale, secondo gli analisti di Juniper Re-search, Samsung si è di-

mostrata capace di comu-nicare a livello globale il valore del proprio brand, sfruttando in maniera ot-timale la popolarità del sistema operativo Android per aggredire il mercato con device in ogni fascia di prezzo. Per Apple è co-munque prevista una ri-presa in seguito al periodo natalizio, favorita dal rin-novato portafoglio azien-dale che include iPhone 5 e iPad Mini. Fino ad ora ZTE ha vendu-to 20 milioni di dispositivi nel corso dell’anno, e le sue performance nel terzo trimestre hanno superato quelle di Nokia e RIM. I di-spositivi Windows Mobile targati Nokia, elogiati da

Record di vendite per l’azienda coreana nel terzo trimestre. Nokia è in stallo mentre performa bene LG. Ma ora c’è Windows 8

analisti e critici ma non in maniera apprezzabile dal pubblico, devono ancora costruirsi un consenso sul mercato. L’azienda finlandese ha infatti venduto solo 6,3 milioni di dispositivi in questo trimestre, il 63% in meno di quelli che ave-va venduto nello stesso trimestre lo scorso anno. Tra i motivi, figura sicu-ramente l’attesa da par-te del pubblico dei nuovi dispositivi con Windows

8 a bordo. Rimane ora da vedere come verran-no accolti gli smartphone basati sul nuovo sistema operativo prodotti da No-kia, Samsung e HTC, pre-sentati dall’amministra-tore delegato di Microsoft Steve Ballmer nel corso di un evento tenutosi a San Francisco lo scorso 30 ot-tobre. I risultati ottenuti da RIM mettono invece a nudo i problemi che l’azienda ca-nadese incontra da qual-che anno a questa parte, con 7,7 milioni di disposi-tivi venduti nel periodo di riferimento. Nel frattempo, i competi-tors di Samsung sul fronte Android – tra cui Motorola e HTC - continuano a non destare grande preoccupa-zione per la casa coreana. Risultati di rilievo, invece, per LG, che con questo tri-mestre segna una crescita del 24% sul precedente e una vendita record di 7 milioni di device. Performance interessante, anche se - nell’opinione degli analisti - affinché questa si trasformi in un presidio di mercato sta-bile, è necessario che l’a-zienda lavori sul proprio posizionamento tra i tele-foni di fascia media, così da migliorare i profitti ed affrontare i competitor Huawey, Motorola e HTC.

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Vendite di smartphone: Samsung, Apple e Nokia QI-Q3 2012

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Il buono sconto va su Mobile

Il numero di consumatori che ri-ceverà coupon promozionali sul proprio telefono cellulare aumen-

terà del 30% nel corso del 2013, rag-giungendo più di 500 milioni di per-sone. Le campagne coupon veicolate su telefoni cellulari avranno inoltre un notevole successo: dopo un ini-ziale periodo di rodaggio, nel 2016 il tasso di adesione medio (redemption rate) registrato da queste iniziative si attesterà intorno all’8% - valore net-tamente più alto di quanto ottenuto fino ad oggi con il formato cartaceo - e saranno 600 milioni gli utenti che li useranno regolarmente, generando vendite per 43 miliardi di dollari a li-vello globale. Sono dati estremamen-te positivi quelli forniti dal report di Juniper Research, in cui si mostra che la crescita avverrà principalmente in

Cresce in tutto il mondo l’interesse di aziende e consumatori per la versione per cellulare dei coupon promozionali

Sicurezza dei dispositivi mobili, sale l’allerta

I malware per Android continuano a dominare il pano-rama delle minacce ai dispositivi mobili, anche se quelli per Symbian non sembrano destinati a sparire ancora per un po’ di tempo. Questo quanto emerge dall’ultimo Mo-bile Threat Report elaborato da F-Secure relativamente al terzo trimestre del 2012. Nel periodo di riferimento sono stati segnalati oltre 51.000 casi di malware An-droid, un numero 10 volte superiore rispetto a quanto indicato nel Q2, il 66% di tutte le applicazioni maligne per dispositivi mobili. Di questi sono state individuate 42 nuove famiglie e varianti rispetto a quelle esisten-ti, ciò nonostante la creazione di Bouncer da parte di Google, una tecnologia che scansiona le applicazioni su Google Play Apps per individuare possibili malware prima del download da parte dell’utente. Sempre nel trimestre, sono state individuate 21 nuove famiglie e varianti di applicazioni Symbian maligne, con una crescita del 17%

rispetto al trimestre precedente. Sebbene i dispositivi ba-sati sul sistema operativo abbandonato da Nokia costi-tuiscono solo il 4,4% del mercato globale, le minacce ad esso relative raggiungono circa il 30% dei malware in circolazione. La maggior parte delle minacce per Symbian ha origine in Cina e hanno l’obiettivo di prendere il con-trollo del dispositivo per inviare SMS allo scopo di trar-re profitto. Secondo i Laboratori di F-Secure, i malware per Symbian saranno attivi ancora per diverso tempo dal momento che molti utenti, particolarmente nei paesi in via di sviluppo, continuano ad utilizzarlo. Il 70% delle minacce nel terzo trimestre è costituito dai Trojan, che rappresentano ancora la tipologia principale di malware. Si tratta di applicazioni malevole che una volta installate sul dispositivo aprono un “buco” nel si-stema, permettendo ad esterni di eseguire operazioni e sottrarre dati.

Android e Symbian i più bersagliati dal malware

Nord America e in Europa Occiden-tale. I pionieri in questo campo sono stati i Paesi del Far East e la Cina, dove negli ultimi anni si è verifica-to un vero boom che ha portato, per esempio, l’App Dianping – che offre un servizio di couponing – a registra-re 40 milioni di download sul mer-cato cinese. Secondo gli analisti il successo verrà inoltre alimentato dal-la crescente integrazione con i social network e del conseguente modello virale di diffusione. Anche il recente lancio di Passbook da parte di Apple - un’App che consente di immagaz-zinare coupon, biglietti di viaggio, ticket, tessere fedeltà e carte di paga-mento in un “borsellino virtuale” sul proprio dispositivo - funzionerà da catalizzatore, spingendo la diffusione.Sono diversi gli operatori che già

stanno muovendosi in questa dire-zione: Valassis, un provider di servizi di marketing che opera negli USA, ha recentemente lanciato “Red Plum So-cial Savings”, un’App per distribuire coupon basata sulla piattaforma di Facebook, e altri, come Codebroker, Eagle Eye, Yowza! e Valpak hanno creato delle App o siti Mobile per ero-gare coupon basandosi sulla nuova piattaforma di Apple. E qualcosa si sta iniziando a fare anche in Italia, dove Pittarello, noto retailer di calzature, ha attivato un sistema per smartpho-ne iPhone e Android (basati rispetti-vamente su Passbook e PassWallet) che permette ai clienti di scansionare un codice QR all’interno dei negozi per ottenere un buono sconto e sal-varlo sul proprio dispositivo. Per redi-merlo è sufficiente mostrarlo in cassa.

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Pagamenti elettroniciPagamenti elettronici un’innovazione necessaria per il Paese

L’abitudine degli italiani a utilizzare il contante per pagamenti anche di importo rilevante è motivo di stupore per molti stranieri che vi-sitano il nostro Paese. Se negli Stati Uniti e in gran parte dell’Eu-ropa usare le carte è la normalità, da noi resta

ancora un’eccezione per un’am-pia fascia della popolazione. Un ritardo che non è solo un curio-so fatto di costume, ma un im-portante limite allo sviluppo del Paese: la gestione del contante, infatti, ha un costo significativo, oltre al fatto che la circolazione di banconote di grosso taglio è spesso sinonimo di attività poco lecite. Cosa fare, dunque? Ne parliamo con Massimo Arri-ghetti, Amministratore Delegato di Sia, Gruppo presente oggi in 40 Paesi e specializzato nelle aree dei pagamenti, della mo-netica, dei servizi di rete e dei mercati dei capitali. La società è impegnata a spingere l’inno-vazione nei servizi di pagamen-to e punta in particolare sullo sviluppo del Mobile Payment e della tecnologia NFC (Near Field Communication), soluzioni pra-tiche e veloci che consentono di ridurre l’utilizzo del contante e semplificare la vita dei cittadini.

Il nostro Paese è in ritardo nell’uso della moneta elettronica, nono-stante la diffusione delle carte di

pagamento sia in costante cresci-ta. Qual è la situazione?Il contante rimane lo strumento più utilizzato nella vita quotidia-na: se 50 o anche 100 euro nel portafoglio per un italiano sono pochi, all’estero è normale tenere in tasca pochi spiccioli. Questo perché le carte hanno da tempo sostituito il contante, mentre in Italia stanno andando a sostituire l’assegno, che va scomparendo. Da una nostra recente indagine è emerso che il 21% degli italiani usa esclusivamente il contante, mentre il 62% della popolazione utilizza occasionalmente le carte

di debito, credito o prepagate. Ma c’è anche un 19%, perlopiù gio-vani, che si dichiara ben disposto ad effettuare pagamenti con il cellulare.

Eppure i POS sono piuttosto dif-fusi…Abbastanza, molti esercizi com-merciali, i ristoranti, gli alberghi non possono farne a meno. Ma molti altri spesso non li hanno, ad esempio gli studi medici. In generale, comunque, la gente li usa poco. C’è la percezione errata che l’uso della carta porti van-taggio solo a banche e fisco, che

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di manuela gianni

chi la usa venga tracciato nelle sue attività. Alcuni si giustifica-no per via delle commissioni ma il problema non è la percentuale di commissione, che poi su vo-lumi elevati scende di molto. Il problema vero è che chi non ha il POS non fa neanche la ricevuta o la fattura.

Qualche tentativo di arginare l’uso del contante da parte delle istitu-zioni c’è stato, come il provvedi-mento del Governo Monti che ha vietato i pagamenti cash superiori ai 1000 euro. Che effetto ha avuto?Non sappiamo se c’è una vera corrispondenza di causa-effetto. I nostri dati evidenziano dal se-condo trimestre di quest’anno un aumento del numero delle transazioni con carta del 15% rispetto al 2011, ma sono aumen-tate anche le somme prelevate al bancomat. La via dell’obbligo da sola non basta, occorre agire an-che con gli incentivi.

E in che modo si potrebbe incen-tivarne l’uso?È importante che vengano evi-denziati i vantaggi che derivano dalla moneta elettronica, creando al contempo meccanismi pre-mianti per chi la usa. Faccio al-cuni esempi concreti: si potrebbe permettere di detrarre automati-camente dalle tasse le spese me-diche pagate con il POS oppure consentire agli esercenti di fare in automatico la dichiarazione IVA, semplificandogli la vita. An-cora, si potrebbe introdurre nella PA l’uso di carte abilitate solo per certi usi, ad esempio per l’acqui-sto carburante: si avrebbe un ri-scontro immediato di come viene usato il denaro pubblico.

Quali sono i vantaggi che i cittadi-ni ne avrebbero? Nel medio-lungo periodo l’uso della moneta elettronica convie-ne a tutti, perché innesca una spirale virtuosa che in defini-tiva porterebbe a ridurre l’im-posizione fiscale e non è solo una questione di emersione del

sommerso. Si pensi ai costi di produzione, trasporto e custodia delle banconote, che gravano sul sistema Paese. Per l’esercen-te, poi, contante o assegno vuol dire rischio di falso, scoperto, furto, rapina e quindi i costi di assicurazione, telesorveglianza, trasporto valori. Nessuno mette in conto questi costi quando fa i confronti.

l’uso della moneta elettronica non solo garantisce servizi di pagamento più sicuri e comodi, ma

contribuisce alla competitività e alla diffusione della cultura della legalità nel Paese. l’italia è molto

indietro, ma si potrebbe intervenire da subito senza grandi investimenti. mentre si diffondono le carte

contacless e il mobile payment

Alla PA spetta in questo contesto un ruolo propulsore per la diffu-sione della moneta elettronica. Da dove si potrebbe iniziare?Nella PA oggi serve spingere l’innovazione di processo e orga-nizzativa, verso la semplicità. Le tecnologie ci sono e non servono investimenti colossali: bastereb-be utilizzare le infrastrutture che sono già a disposizione.

massimo ArrighettiClasse 1957, una laurea presso l’Università Bocconi, Massimo Arrighetti è Amministratore De-legato di SIA da maggio 2010.Inizia la sua carriera nel 1981 in IBM come Sistemista e Addetto Commerciale nell’area dei gran-di clienti industriali e nel 1986 entra in McKinsey & Company come Consulente fino ad as-sumere la responsabilità di Se-nior Partner, gestendo numerosi progetti strategici per il settore bancario in Italia e all’estero. Di-viene anche membro attivo della “Practice” McKinsey bancaria e uno dei fondatori della “Prac-tice” di Information Technology per le istituzioni finanziarie.Nel 1998 Arrighetti passa in Poste Italiane come Direttore di Divisione di Banco Posta e el 2002, entra in Banca Inte-sa come Responsabile Divisione Rete.

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Ogni cittadino, ad esempio, paga una serie di adempimenti: l’Imu, la Tarsu, la mensa scolastica, le multe, il ticket sanitario... Oggi ogni ente nella PA richiede una modalità diversa: il Rav, il mav, il bollettino postale. A volte è anche necessario farsi i calcoli e pagare il commercialista. Il primo passo potrebbe essere la creazio-ne di un sistema che raccolga tutti questi adempimenti e li ren-da gestibili via Internet. Immagi-ni di collegarsi a un sito sicuro, ad esempio quello della sua ban-ca, di avere con un solo link la visibilità di tutti i pagamenti con le relative scadenze e di poterli effettuare con un click!

Ma bisogna mettere a fattor co-mune tanti sistemi diversi, non è un progetto costoso e lungo?No, è qui l’errore, non servono decenni e miliardi. Utilizzando le strutture già esistenti basta-no i tempi di un governo e con un costo di pochi spiccioli per transazione tutto questo sarebbe possibile. La PA ha tutte le infor-mazioni che servono tant’è che alcune amministrazioni centrali e locali si stanno già muovendo. Il problema è il caos organizzativo e burocratico della PA: tutti vo-gliono fare tutto e ognuno per sè.

Quindi è importante in questo momento storico fare leva sulle

in ungheria una capillare rete per le carte contactlessAlla fine del 2011, SIA Central Europe - la società con sede a Budapest che ha il ruolo di hub del Gruppo nell’Europa centra-le - ha completato la realizzazione della rete di accettazione contactless per SPAR Hungary che è stata la prima catena re-tail a dotarsi di un’infrastruttura così innovativa. Si tratta del più grande network con tecnologia contacless in Ungheria, con 2.500 POS attivati in circa 3 mesi in 400 punti vendita del paese, ed uno dei più estesi dell’Europa centro-orientale.Ciò ha permesso di effettuare pagamenti di importo contenuto trami-te MasterCard PayPass e Maestro PayPass in modalità “tap&go”, senza cioè digitare il PIN.Sia Central Europe ha inoltre supportato l’iniziativa che ha consentito di dotare i terminali POS della banca K&H con tec-nologia contactless e di gestire la prima transazione di paga-mento in Ungheria tramite carta VISA Paywave.

infrastrutture che sono già dispo-nibili...Esatto, credo sia necessario ini-ziare a pensare in modo diverso. Una buona occasione potrebbe essere il progetto per la carta d’identità digitale. Se si parte da zero i costi rischiano di essere proibitivi. Se invece qualcu-no pensasse che aziende come la nostra già oggi gestiscono in modo sicuro e protetto 63 milio-ni di carte con miliardi di accessi all’anno da una rete di centina-ia di migliaia di terminali fissi e mobili…

Sia è impegnata in diversi progetti innovativi, con l’utilizzo di car-te contactless e di cellulari NFC. Quali prospettive di diffusione immaginate per queste soluzioni?In Italia inizia a esserci un di-screto numero di POS per le carte contactless che offrono ancora più sicurezza delle carte con il chip, e questa stessa infrastrut-tura può essere utilizzata per il Mobile Payment. L’evoluzione tecnologica è rapidissima, ma i processi di adozione sono lenti: per i ragazzi di oggi è normale utilizzare il cellulare, le premes-se ci sono, ma ci vorrà qualche anno, e il Mobile Payment si af-fermerà solo se è più comodo e più sicuro della carta. Immagini App dove ognuno potrà vedere a colpo d’occhio lo stato dei pro-pri pagamenti, utilizzare servizi di couponing, circuiti di sconti ecc. La sfida per noi è realizzare un servizio di pagamento veloce, facile e sicuro. Rispetto ad altre sperimentazioni in corso che sono verticali, legate a un singolo operatore, la soluzione di Mobile Payment che proponiamo noi è aperta a tutte le banche con tutti gli operatori. Grazie a Sia, infatti, è possibile virtualizzare la carta di pagamento sulla sim del cel-lulare per effettuare transazioni contacless presso i punti vendi-ta abilitati con tecnologia NFC. Hanno già aderito BNL-Gruppo BNP Paribas, che ha in corso un pilota, oltre a Vodafone e 3.

Tra circa un anno scadrà il termine ultimo per la conformità SEPA, la nuova area unica dei pagamenti in

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Pagamenti elettronici, un’innovazione necessaria per il Paese

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euro. A che punto siamo? E quali saranno i vantaggi?Oggi le banche europee utiliz-zano una decina di sistemi di pagamento diversi: la standar-dizzazione renderà i servizi più efficienti agevolando la gestione degli ordini di pagamento inter-nazionali e nazionali. L’area uni-ca dei pagamenti in euro è stata creata per consentire a cittadini, imprese, pubbliche amministra-zioni di effettuare e ricevere pa-gamenti in modo armonizzato, utilizzando strumenti comuni, come bonifici, addebiti diretti e carte di pagamento, con la stessa facilità e sicurezza su cui si può contare nel proprio contesto na-zionale. È un grande vantaggio per le imprese, ma c’è ancora una certa inerzia al cambiamento: le banche sono pronte, le imprese non ancora, ma non credo che ci siano elementi tecnici per far slit-tare la data. SIA ha messo a pun-to un’offerta ad hoc che consente alle imprese di adeguarsi da su-bito alla SEPA senza dover cam-biare i sistemi che oggi utilizzano.

con MyBank l’ecommerce diventa più semplice e sicuroPagare gli acquisti on line con un bonifico diret-tamente dal proprio home banking, senza dunque inserire i dati della carta di credito ma solo le cre-denziali di accesso della propria banca. È il nuovo servizio MyBank che partirà nel 2013 e che vede Sia coinvolta nello sviluppo dell’infrastruttura tecnologi-ca che metterà in comunicazione gli esercenti online e le banche aderenti a MyBank, minimizzando i costi di sviluppo e di gestione delle applicazioni di accesso e i tempi di implementazione. Si tratta di un’iniziativa pan-europea gestita da EBA Clearing e nata su richiesta delle associazioni di eCommerce, che puntano a rendere più sicure e semplici le operazioni di acquisto.In questo modo, infatti, i consumatori potranno utiliz-zare le procedure che già conoscono, perché vengono dirottati direttamente sul proprio conto corrente, non devono usare la carta di credito e nemmeno registrarsi a PayPal. I vantaggi ci sono anche per il merchant, perché viene ridotto notevolmente il rischio di truffa: in questo modo, infatti, è la banca a identificare il cliente, che non potrà più disconoscere l’ordine.

Si tratta di una leva strategica che può contribui-re all’aumento delle operazioni di e-commerce, come dimostra anche l’iniziativa lanciata in Olanda dove il sistema domestico iDeal, basato su bonifico online, è accettato dal 90% degli esercenti virtuali ed è lo stru-mento di pagamento preferito dai consumatori.In concomitanza con l’avvio della nuova piattafor-ma, chiamata “e-Convergence”, Sia sta già studiando le possibili evoluzioni del nuovo servizio per renderlo accessibile tramite altri dispositivi, come ad esempio smartphone e tablet, e per aggiungere ulteriori fun-zionalità. Infatti, con MyBank anche l’addebito diretto delle bollette sul conto corrente bancario potrebbe ri-sultare decisamente più facile e immediato: bastereb-bero pochi click per pagare, in tempo reale e senza do-versi recare in banca o alla posta, le utenze dal proprio home banking.

il gruppo SIASia è leader europeo nella proget-tazione, realizzazione e gestione di infrastrutture e servizi tecnologici, dedicati alle Istituzioni Finanziarie e Centrali, alle Imprese e alle Pubbli-che Amministrazioni, nelle aree dei pagamenti, della monetica, dei servizi di rete e dei mercati dei capitali. Il Gruppo Sia è attualmente presente in circa 40 Paesi e opera anche at-traverso società controllate in Belgio, Ungheria e Sud Africa.Con 8,1 miliardi di transazioni an-nue relative a carte, incassi e paga-

menti, 63 milioni di carte gestite e 22,3 miliardi di transazioni sui mer-cati finanziari, SIA trasporta in rete 11,2 mila miliardi di byte di dati. Il Gruppo si compone di sette società: la capogruppo Sia, le italiane Pi4Pay (servizi per Payment Institution), RA Computer (soluzioni di tesoreria per banche, imprese e PA) e TSP (servizi di payment collection per aziende e PA), SiNSYS (card processing) in Bel-gio, Perago (infrastrutture per ban-che centrali) in Sudafrica e Sia Cen-tral Europe in Ungheria.

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arino Vignati, manager con una lunga esperienza nel mondo della grande distribuzione, è il Diretto-re Sistemi Informativi di Auchan, la nota insegna presente in Italia dall’89 e che oggi opera nel nostro paese con 51 punti vendi-ta. A lui è affidato il com-pito di introdurre negli

ipermercati servizi innovativi con un duplice obiettivo: mi-gliorare sempre più la shopping experience dei clienti e, al con-tempo, permettere all’azienda di recuperare efficienza. A Vignati abbiamo chiesto, in particolare, di raccontare in quale contesto e con quali obiettivi è stato lan-ciato il servizio Cassa Express, la nuova iniziativa di self scan-ning basata sullo smartphone dei clienti.

Dott. Vignati, su cosa si focaliz-zano le iniziative di innovazione di Auchan in questo periodo?

La catena di ipermercati ha lanciato il servizio che permette ai clienti di effettuare il self scanning dei prodotti e di pagare alla cassa utilizzando il proprio cellulare. Basta scaricare un’App e registrarsi, fornendo una sola volta i dati della carta di credito

MSiamo impegnati soprattutto nel ridisegnare i processi operativi nei punti vendita per adeguarli alle mutate condizioni al con-torno. Mi riferisco a quelle at-tività che richiedono l’utilizzo di terminali in radiofrequenza, quali la gestione delle promo, delle collezioni e del pricing: l’obiettivo è quello di realizzare un modello più reattivo e sem-plice.Stiamo anche rivedendo i pro-cessi di gestione dei magazzini e sviluppando nuove applicazioni

Da Auchansi fa la spesa con lo smartphone

per migliorare la shopping ex-perience dei clienti, in partico-lare nel self scanning.

È recente il lancio di Cassa Ex-press, la nuova soluzione di self scanning basata su smartphone. In cosa consiste e come si inse-risce all’interno delle altre ini-ziative analoghe realizzate da Auchan?Siamo stati i primi in Italia, nel 2003, a introdurre il self checkout, che è oggi disponibile in 500 casse. Si tratta del servi-

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zio che consente ai clienti, dopo aver fatto la spesa, di leggere il bar code dei prodotti del carrel-lo in autonomia, pagando sem-pre in modalità self, con carte o contanti.Nel 2008 abbiamo introdotto il self scanning, con un terminale portatile che permette di leggere il barcode dei prodotti mentre si fa la spesa.Ultimo step è stata l’introdu-zione del self scanning per smartphone, con l’applicazio-ne Cassa Express sviluppata da RetApps. Scaricando gratuita-mente un’App iOS o Android, il cliente può utilizzare il proprio cellulare direttamente all’inter-no del punto vendita. All’entra-

notare l’innovazione all’interno degli assortimenti ma è molto facile notare l’innovazione nel modo di fare la spesa.

Da Auchansi fa la spesa con lo smartphone

Prevedete ulteriori evoluzioni?Aggiungeremo un tassello, che è quello del pagamento della spesa con lo smartphone, anche quando non è effettuata con il self scanning. A Piacenza è già partito il progetto pilota: una volta registrato, il cliente viene identificato e non dovrà più usare la carta di credito evitando così la trasmissione di dati sensibili. Una volta terminata la spesa, basta re-carsi in cassa, pagare l’in-tero importo con il proprio smartphone ed infine ottene-re la ricevuta sul telefonino, uno scontrino virtuale.Inoltre, è prevista un’inte-grazione fra il self scanning e la shopping list dell’App: man mano che si acquista-no i prodotti, questi vengo-no spuntati in automatico. Stiamo pensando anche a un servizio di localizza-zione, cioè alla possibilità per il cliente di individua-

di mAnueLA gIAnnI

ta del supermercato, dove si tro-va il dispenser dei terminali di self scanning, abbiamo posizio-nato un QR Code che il cliente legge prima di iniziare la spesa per creare la connessione Wi-Fi al nostro server. A quel punto può iniziare a mettere i prodotti nel car-rello: il codice a barre vie-ne letto con la telecamera dello smartphone e con il tasto “più” acquisisce il prodotto. Viene visualizza-ta la descrizione, l’importo, l’eventuale sconto, il totale parziale ecc. Alla fine, esat-tamente come avviene con i terminali dedicati, viene letto un bar code che definisce la fine della spesa e, se non c’è una rilettura di controllo, che è casuale, il cliente può pagare in modalità self.

Da quanto tempo è disponibile il servizio e che riscontro avete avuto?

Siamo partiti nel punto vendi-ta di Piacenza un anno fa e ora lo stiamo attivando a Curno e Bergamo; nel 2013 estenderemo il servizio in tutti gli 11 punti vendita che già dispongono del self scanning. Il riscontro è stato positivo, an-che perché abbiamo investito tempo e risorse per comunicare la novità ai clienti, come è sem-pre necessario per fare decollare le innovazioni tecnologiche: ab-biamo affidato a delle hostess la promozione sul punto vendita.Vogliamo essere un’azienda dinamica e innovativa, al pas-so con i tempi, e sappiamo che questo viene molto apprezzato dai clienti. A volte è difficile

Marino Vignati Direttore

Sistemi Informativi

di Auchan

Da Auchansi fa la spesa con lo smartphone

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re la collocazione di un prodotto all’interno del punto vendita.

Come avete gestito gli aspetti della sicurezza?Ci sono due aspetti da conside-rare. Il primo è la necessità di controllare che qualche cliente non faccia il furbo, per esempio scansionando un prodotto ana-logo a quello acquistato ma con un valore più basso, e per questo abbiamo sul punto vendita bra-vi supervisori del self scanning, in grado anche di utilizzare le tecnologie e capaci di aiutare i clienti e indicargli la soluzione migliore. Dal punto di vista IT, invece, l’a-spetto più delicato da gestire è stato quello della sicurezza del Wi-Fi. La copertura è già dispo-nibile in tutti i punti vendita perché viene utilizzata dal no-stro personale interno e su que-sta rete abbiamo riservato un canale al mondo self scanning, utilizzando un firewall e appli-cando tutti i criteri di sicurezza del caso. In questi servizi la parte più im-pegnativa da sviluppare è sem-pre il processo che c’è dietro.

Avete sviluppato anche altre Mo-bile App per la clientela?Sì, oltre a Cassa Express abbia-mo sviluppato un’App che for-nisce ai clienti informazioni sui punti vendita, con la possibilità

di creare shopping list, visualiz-zare le promozioni, essere gui-dati per arrivare al punto ven-dita più vicino ecc. Al momento sono in via di sviluppo diverse iniziative di Digital Marketing sul fronte del Mobile e del So-cial e l’anno prossimo faremo in modo che le informazioni che sono sul Web e sull’App siano collegate fra loro: pensiamo ad esempio alla possibilità di vi-sualizzare un voucher digitale sullo smartphone e redimerlo direttamente in cassa.

Come è organizzata la direzione Sistemi Informativi di Auchan e

come è strutturato il Sistema In-formativo?Siamo 50 persone, tra sviluppo applicativo, tecnologie e infra-strutture, help desk, sicurezza, metodologie, cost accounting e sourcing. Il sistema informativo è in am-biente Unix/Linux, e prevede un sistema centrale e più sistemi locali dislocati nei punti vendi-ta. Il sistema centrale, nella sede di Milanofiori, ospita le applica-zioni di controllo di gestione, fi-nanza e gestione del personale, il catalogo referenze, i fornitori, le promozioni, i prezzi e altre.Utilizziamo poi alcuni sistemi in outsourcing, in particolare per l’amministrazione, la contabi-lità, il pagamento fornitori e il payroll.Nei punti vendita abbiamo una infrastruttura basata su Unix utilizzata per ordini, reporting, promo ecc.Ci occupiamo anche dei Sistemi Informativi dei punti vendita in franchising, del servizio “drive” (il cliente fa l’ordine su Internet e poi passa a ritirare la spesa di-rettamente in macchina – ndr) e dei 35 distributori di benzina che abbiamo presso gli ipermer-cati. Inoltre, gestiamo il busi-ness dell’export dei prodotti ita-liani nei 13 paesi dove Auchan è presente, fra cui Cina, Russia, Romania.

AuchanAuchan, gruppo nato in Francia nel 1961 e presente in Italia dal 1989, co-stituisce una delle principali realtà della grande distribuzione.Con 58 ipermercati, di cui 51 a gestione diretta e 7 in franchising, Auchan è attiva in ben 12 regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Marche, Abruzzo, Lazio, Puglia, Campania, Calabria, Basilicata, Sicilia, Sardegna). Conta oltre 12mila collaboratori, il 98% dei quali è anche azionista.Nel 2011 gli ipermercati Auchan hanno emesso 83 milioni di scontrini rag-giungendo 3,4 miliardi di euro di vendite sotto insegna.Nel mondo il gruppo è attivo in 12 paesi tra Europa Occidentale, Europa Orientale e Asia (Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Romania, Lussemburgo, Polonia, Ungheria, Ucraina, Russia, Cina, Taiwan) con 1399 punti vendita

diretti tra Ipermercati (636) e supermercati (763) e 328 centri commerciali. Conta circa 270 mila dipendenti e un fatturato del gruppo nel 2011 di 44,4 miliardi di Euro.

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BETWEEN TECHNOLOGY & BUS INESSB R I D G I N G T H E G A P

Executive

BETWEEN TECHNOLOGY & BUS INESSB R I D G I N G T H E G A P

Event

Prof. Giuliano Noci Ordinario di Marketingpresso il Politecnico di Milano

E V E N T

L’ESPERIENZA DIVENTA MULTICANALEStrategie e strumenti per la creazione di valore

K E Y N O T E S P E A K E R

P A R T N E R

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A G E N D AD E S C R I P T I O N

ICT4Event, in collaborazione con Oracle, è lieta di invitarla alla tavola rotonda “L’esperienza diventa multicanale: strategie e strumenti per la creazione di valore” che si rivolge ad un numero selezionato di Responsabili Marketing delle maggiori imprese italiane.

La tavola rotonda, presieduta dal Prof. Giuliano Noci della School of Management del Politecnico di Milano, si focalizzerà sui temi del Customer Experience Management e della Multicanalità, la cui valenza strategica si sta sempre più a�ermando all’interno di qualsiasi impresa, grazie all’evoluzione delle esigenze dei clienti, alla di�usione sempre maggiore di dispositivi mobili - Smartphone, Tablet PC, Pad, ecc. - e alla possibilità per l’impresa di sfruttare soluzioni basate sui paradigmi del Web 2.0, che consentono una partecipazione attiva dei propri clienti nel processo di co-creazione del valore.

GIULIANO NOCI è ordinario di Marketing presso il Politecnico di Milano. Dal 2007, è opinionista del TG1, TG2, SkyTg24 e Radio24. L’ultimo suo libro si intitola “Open Marketing: costruire con il cliente un’esperienza multicanale” e si propone di evidenziare i principali cambiamenti indotti nel processo di marketing dalla crescente pervasività delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e dalla sempre maggiore rilevanza giocata dal cosiddetto fenomeno del Web 2.0.

10.00_ Registrazione e welcome coffee

10.15_ Benvenuto di Oracle

10.30_ L’esperienza diventa multicanale: strategie e strumenti per la creazione di valore Prof. Giuliano Noci, School of Management Politecnico di Milano

11.15_ Dibattito e confronto con i partecipanti

13.00_ Fine dei lavori e light lunch

W H E N W H E R E

08 Marzo 201110:00 – 13:00

Spazio ChiossettoVia Chiossetto 20, Milano

P E R M A G G I O R I I N F O R M A Z I O N I | www.ict4event.it

Event

Organizzazione di diverse tipologie di evento(tavola rotonda a porte chiuse, evento open, smart meeting, webinar, ecc.) in una formula “chiavi in mano”, a supporto delle attività di lead generation.

Progettazione della strategia di comunicazione multicanaleverso un target selezionato da un database di oltre 400.000 contatti.

Ideazione e realizzazione di contenuti a valore(presentazioni, realizzazione di casi di studio, ecc.)grazie ad una partnership con i migliori docenti universitaried analisti delle differenti tematiche.

ICT4EXECUTIVE SUPPORTA I PROPRI CLIENTI NELL’IDEAZIONE E NELL’ORGANIZZAZIONE DI EVENTIA VALORE RIVOLTI AD UN TARGET BUSINESS SELEZIONATO

PER INFORMAZIONI| tel. +39 02 87 06 94 87 | [email protected] | www.ict4executive.it |

Event

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L’eCommerce va sullo smartphone

l Mobile Commerce – in-teso come il valore delle vendite al consumatore finale da parte di mer-chant con operatività in Italia, mediante mobi-le site o Application per smartphone – passa da 74 milioni di euro nel 2011 a 180 milioni di euro nel 2012 (+142%). II 53% del-

le vendite via mobile è ricon-ducibile ai prodotti e il 47% ai servizi. Il 2012 conferma la vo-cazione del Mobile a veicolare quegli acquisti dove è impor-tante per i consumatori cogliere una occasione essendo online in un preciso istante. Campa-gne di vendita sui club online, coupon, aste su eBay, prenota-zione di biglietti per i trasporti nel loro complesso valgono in-fatti ben l’86% del valore delle transazioni mobile Commerce. Ancora limitate le vendite in quei contesti in cui la decisione di acquisto è ponderata e/o in cui l’istante non è decisivo, con due eccezioni. La prima è costi-tuita dalle vendite all’estero, in

il Mobile Commerce, sempre più integrato con il sito Web di commercio elettronico, cresce nel 2012 in tripla cifra e vale in italia il 2% circa delle vendite online, in un contesto sempre più multicanale. tramite Mobile si vendono prevalentemente prodotti quando conta l’istante di acquisto: campagne di vendita sui club online, coupon, vendite su eBay, prenotazione di biglietti per i trasporti. Domina l’iPhone

Ipaesi come il Giappone, dove lo smartphone viene abitualmente utilizzato per effettuare acqui-sti online. La seconda consiste nell’utilizzo dello smartphone sul punto vendita, dove il de-vice può giocare un ruolo de-cisivo nel trovare sul mercato online, alle migliori condizioni, un prodotto identificato in ne-gozio.

Nonostante la diffusione di An-droid, il Mobile Commerce sem-bra anche nel 2012 un business supportato prevalentemente da iOS di Apple (e quindi iPhone), che pesa per oltre i tre quarti del valore totale delle vendite. La ragione è riconducibile non solo alla bontà del sistema ope-rativo (comunque indiscussa), ma ad altri due fattori. In pri-mis, l’offerta di Applicazioni è stata fino ad oggi più ricca per iOS che per Android. In secon-do luogo, la base utenti iPho-ne è altamente profilata e più avvezza all’utilizzo di tutte le potenzialità delle nuove tecno-logie.

Approcci differenti alla multicanalitàIl sito di eCommerce è uno strumento fon-damentale a supporto della relazione multica-nale con i clienti. Sono sempre più numerosi i merchant che stanno ben interpretando le potenzia-lità dell’eCommerce a supporto della multicanalità con modelli diversi e con risultati apprezza-bili.La multicanalità, definita come l’utilizzo congiunto e integra-to di diversi canali a suppor-to del processo di interazione azienda-consumatore, è oggi una realtà sempre più afferma-ta. I possibili percorsi di acqui-sto abilitati dall’affiancamen-to dei nuovi canali – online, smartphone, Social Network – al canale tradizionale – store – sono molteplici. Con l’obiet-tivo di fare chiarezza abbiamo provato a identificare i modelli più diffusi/consolidati di multi-canalità, considerando in prima battuta i due canali principali,

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L’impiego congiunto e integrato del sito di eCommerce e del canale Mobile è una pratica ormai diffusa: 1 merchant su 2 ha sviluppato un’app o un Mobile site

ossia store e online. I player tra-dizionali, circa il 50% del nostro campione, sono evidentemen-te i primi che hanno puntato a cogliere i benefici derivanti dall’interazione tra canale offli-ne e sito di eCommerce.

Quattro i modelli di multicanali-tà più comuni. Quello maggior-mente diffuso, più o meno con-sapevolmente adottato da tutti i merchant censiti, è l’”InfoCom-merce”, in cui sono erogate online informazioni utili per l’acquisto offline. Questo mo-dello, oltre a garantire una mag-giore efficacia nel trasferimento delle informazioni, migliora an-

di aLessanDro Perego e riCCarDo MangiaraCina school of Management del Politecnico di Milano

specifico modello, taglia o colo-re presso il punto vendita. Così come l’”InfoCommerce”, anche l’”InfoStore” è potenzialmente adottato da tutti i merchant con punti di vendita fisici. Il 40% dei player tradizionali con sito di eCommerce (come ad esempio Bata, Darty, Decathlon, Zara) utilizza invece l’“InStore support”, vale a dire l’acquisto online con assistenza (o conse-gna del reso) sul punto vendi-ta. Questo modello è in grado di infondere al cliente maggio-re sicurezza nel finalizzare un acquisto online sapendo che in caso di problemi è sempre pos-sibile rivolgersi ad un punto di assistenza fisico. Un merchant su cinque tra i player tradizionali (tra cui ad esempio Euronics, MarcoPolo-Shop, Unieuro nell’Informatica ed elettronica di consumo, Oli-viero nell’Abbigliamento e Bol.it nell’Editoria, musica e audio-visivi) offre il “Prenota/scegli e ritira”, cioè la prenotazione online con ritiro e pagamen-to sul punto vendita. Questa modalità è in grado di dare al cliente un maggior controllo sia sui tempi (è il cliente che sceglie quando andare a ritirare il pro-dotto evitando la mancata con-segna da parte del corriere) che sul processo nel suo complesso (il cliente paga quando ha in mano il prodotto). I retailer che l’hanno adottata raccolgono or-dini con questa modalità fino a due volte tanto quanto vie-ne ordinato attraverso il puro eCommerce.Con approccio duale alcuni Pure player hanno invece attivato un

che l’efficienza dei processi di vendita in negozio. Speculare al primo è l’“InfoStore”, ossia l’erogazione di informazioni in negozio a supporto dell’acqui-sto online, particolarmente effi-cace nel ridurre le vendite perse a fronte dell’esaurimento di uno

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La fotografia del Mobile Commerce in italia

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Mobile Commerce:Prodotti vs servizi

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57% 53%

Mobile Commerce servizi Prodotti

“loro” canale fisico, iniziando così a sfruttare le potenzialità della multicanalità, secondo due modalità operative: apertura di punti di ritiro proprietari o di terzi (tipicamente in collabora-zione con corrieri espresso) op-pure attraverso partnership con retailer esistenti. Nel primo caso (come ad esempio in ePlaza, ePrice e Monclick nell’Informa-tica ed elettronica di consumo e Saldiprivati. com nell’Abbi-gliamento) il modello di multi-canalità è il “pick&pay”, ossia l’acquisto online e il prelievo della merce sul punto di ritiro, adottato complessivamente dal 10% circa dei Pure player. Nel secondo caso, i modelli sono analoghi a quelli sviluppati dai player tradizionali, con la dif-ferenza che i benefici vengono condivisi tra due attori diversi e non sono appannaggio del solo merchant online. L’adozione di questi modelli è ancora embrio-nale, con alcuni esempi notevoli (ad esempio IBS.it con Melbo-

okstore nell’Editoria, musica e audiovisivi, e Mr.Price con Wellcome, nell’Informatica ed elettronica di consumo).

Web e Mobile vanno a braccettoL’impiego congiunto ed inte-grato del sito di eCommerce e del canale mobile è una pratica ormai diffusa. 1 merchant su 2 ha infatti attivato un’iniziativa per Smartphone (App o mobile Site). Laddove è presente anche il canale offline, le potenziali-tà dello Smartphone sono an-cora più elevate. 99 degli oltre 200 merchant inclusi nel nostro campione hanno attivato un’i-

niziativa per Smartphone. In 37 hanno sviluppato una App, in 20 un Mobile site e in 42 sia una App che un mobile site, muovendosi con un approccio integrato. Un terzo dei merchant con un’iniziativa mobile (preva-lentemente operatori multicana-le) si è orientato verso soluzioni di mobile Service (solo supporto alle fasi di pre e/o post vendita), mentre i due terzi hanno svi-luppato un’iniziativa di Mobile Commerce, che consente anche l’ordine di un prodotto/servi-zio da Smartphone. I numeri generati dal mobile Commer-ce, unitamente alla tipologia di vendite veicolate evidenziano un ruolo ancora marginale del-lo Smartphone come canale di pura vendita. Emerge invece un ruolo chiave dello Smartphone nel supporta-re le fasi di pre e post vendita alla luce delle funzionalità svi-luppate e delle evidenze quan-titative sull’utilizzo reale (dati di traffico dei mobile site e di utilizzo delle Applicazioni). Tra le funzionalità più apprezza-te nel pre-vendita troviamo lo “store locator”, i volantini pro-mozionali, l’erogazione di buoni sconto, le news sui prodotti/ser-vizi, mentre nel post-vendita il tracking dell’ordine, l’assistenza a distanza, la gestione dei resi, la carta fedeltà. Diversi i be-nefici conseguiti dai merchant che hanno attivato iniziative mobile. Aumenta innanzi tutto la visibilità su prodotti/servizi; migliora poi la capacità di ac-quisire tutti quei clienti attivati da un bisogno e/o da una curio-sità estemporanea da soddisfare in mobilità; si riesce inoltre ad approcciare un target di clienti particolarmente avvezzo all’u-tilizzo delle nuove tecnologie e tipicamente alto-spendente.

emerge un ruolo chiave dello smartphone nel supportare le fasi di pre e post vendita: “store locator”, buoni sconto, news, tracking dell’ordine, assistenza a distanza

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Pagamenti e servizi NFC

NFC, o Near Field Communication, è una tecnologia a corto raggio che, integrata nei tele-foni cellulari, può rappresentare una nuova sfida per il mondo delle te-lecomunicazioni offrendo la possi-

bilità di trasformare il cellulare in un badge, in un portafoglio, in un telecomando per aprire la macchina. La GSMA, l’asso-ciazione degli operatori mobili internazionali, definisce questa tecnologia come la “next wave” dell’innovazione Mobile; in real-tà questa tecnologia non impatta esclusivamente il mondo degli operatori Mobile, ma anche altri player, dalle banche ai retailer, dalle società per i buoni pasto alle grandi Web Company, guar-

Decollano in tutto il mondo progetti innovativi che

utilizzano la tecnologia Near Field Communication (NFC),

ormai integrata da tutti i produttori smartphone eccetto apple. anche in italia le buone idee non mancano, ma siamo ancora fermi ai progetti pilota

L’Pagamenti e servizi NFCsi moltiplicano le iniziative

dano con eccezionale interesse alle possibilità aperte da questo nuovo paradigma tecnologico. Il tema dell’attesa è forse quello che più ha contraddistinto i primi anni dalla nascita di questa tec-nologia che fu sviluppata ormai qualche anno fa congiuntamente da Sony e Phillips. Dopo diversi anni, nel 2012, finalmente tutti i principali produttori di telefoni cellulari hanno iniziato a pro-durre, su larga scala, telefonini con la tecnologia NFC integrata. Tutti eccetto Apple, il cui iPho-ne 5 non presenta, nonostante molti rumors e attese, l’antenna NFC tra le proprie funzionalità. Come ogni innovazione, però, la tecnologia e la sua diffusione tra gli utenti non è condizione sufficiente per il suo sviluppo, ma è piuttosto l’uso che se ne fa, in termini di servizi erogati, che ne determina il successo. A ot-

tobre 2012 erano 1,8 milioni gli italiani con in tasca un telefoni-no con NFC, pur non potendolo utilizzare se non per scambiarsi dati. Mancano infatti i servizi, nonostante le possibilità siano molteplici, come ha dimostrato l’NFC Mobile Payment & Service Award, il contest promosso dagli Osservatori ICT & Management del Politecnico di Milano, in col-laborazione con Telecom Italia e GSMA all’interno del Mobile Mo-ney Summit tenutosi a Milano lo scorso ottobre. L’award ha raccol-to oltre 80 proposte con idee bril-lanti e di alta qualità pervenute sia da singoli (giovani imprendi-tori stimolati a realizzare qualche cosa di concreto e innovativo), sia da società già affermate che vogliono aprire nuove oppor-tunità di business. Il messaggio più importante emerso da questo contest è che il mercato italiano è

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di valeria portale e DaviD melazzi school of management del politecnico di milano

principale operatore telefonico, Turkcell, forte della propria le-adership di mercato ha lancia-to, nel corso del 2011, il proprio Mobile Wallet chiamato Cep-T Cuzdan in collaborazione con alcune banche. Google, in col-laborazione con Mastercard e Citibank, ha emesso, invece, il Google Wallet, particolarmente orientato verso i servizi di mar-keting. Barclaycard ha lanciato in collaborazione con Orange UK il servizio Quick Tap per abili-tare pagamenti NFC sotto le 25 sterline. Una notizia più recente riguarda Orange, che ha esteso il numero di nazioni nelle quali ha attivato progetti commerciali di Mobile Proximity Payment ag-giungendo a Francia e UK anche la Polonia attraverso un’iniziati-va in collaborazione con Master-card e mBank. Con questa inizia-tiva Orange si conferma essere il player maggiormente impegnato tra i paesi occidentali nel diffon-dere la tecnologia NFC.

Il successo richiede la collaborazione fra i playerSe si escludono i pochi mercati fortemente concentrati nei quali gli incumbent hanno la forza per creare il business in maniera più o meno autonoma, nella maggior parte dei paesi menzionati la na-scita e lo sviluppo del paradigma del Mobile NFC necessita di una stretta collaborazione precompe-titiva tra i player, indispensabile per abilitare un ecosistema com-plesso come questo.È molto interessante andare ad osservare le forme di collabora-zione che sono state attivate dai

player dell’industry. La prima è stata la Francia, con l’associazio-ne AFSCM (Association Françai-se du Sans Contact Mobile che riunisce banche, telco, service e technology provider. Successiva-mente, a fine 2010, è stata la vol-ta di Stati Uniti e Olanda. Negli Stati Uniti, 3 dei 4 principali ope-ratori telefonici hanno formato una Joint Venture volta ad abi-litare un ecosistema proprietario telco-oriented in forte contrasto con il servizio appena lanciato da Google. Anche in Olanda è stata annunciata la creazione di una Joint Venture, chiamata “Six Pack”, frutto, questa volta, di una collaborazione tra telco e ban-che: il progetto olandese è però stato abortito nel corso del 2012.Altri paesi hanno poi seguito questi esempi: l’Inghilterra, con la Joint Venture “Oscar” nel giu-gno 2011, poi la Danimarca, con un consorzio, la Svezia, anche in questo caso una Joint Venture, la Germania, la Spagna, il Belgio e l’Ungheria; accordi, questi, volti a creare le regole e l’infrastrut-tura tecnologica di base per per-mettere una più veloce e capillare diffusione delle soluzioni.Le diverse esperienze precompe-titive internazionali stanno final-mente giungendo ad un lancio commerciale. La Joint Venture svedese 4T ha emesso il proprio WyWallet a fine luglio 2012, mentre la Joint Venture ameri-cana ha lanciato, nell’autunno 2012 e dopo alcuni rinvii, il ser-vizio Paywithisis nelle sole città di Salt Lake City e Austin. Altri player lanceranno o estenderan-no le proprie soluzioni nei pros-simi mesi.

estremamente attivo e non aspet-ta le innovazioni provenienti da oltre Oceano, siano esse di Go-ogle, Apple o Microsoft: sembra proprio che i player italiani oggi più che mai possano e vogliano svolgere un ruolo attivo in questa rivoluzione. La forte attenzione verso la tec-nologia NFC si fonda in pri-mis sul paradigma del Mobile Payment, ossia la possibilità di pagare avvicinando il telefono ad un POS, ma si estende poi ai servizi ad esso collegato collega-ti. Proviamo a chiarire quale è lo status quo del Mobile Payment nel mondo e in Italia.

Tanti nuovi progetti in tutto il mondoGli ultimi 18-24 mesi hanno visto un notevole fermento del mercato del Mobile Payment e dei servizi. Si sono osservati i primi lanci commerciali anche nei paesi occidentali – con la Francia a disegnare la via grazie al progetto Cityzi il cui roll out nella sola città di Nizza è datato maggio 2010 – e sono aumentate le iniziative pilota e gli annunci di partnership e collaborazione. Dopo la Francia è stata la vol-ta della Turchia, dell’Inghilterra e degli Stati Uniti. In Turchia il

1,8 milioni di italiani hanno in tasca un telefonino con NFC, ma non possono utilizzarlo se non per scambiarsi dati: i servizi ancora mancano

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i vincitori dell’NFC mobile payment & service awardEcco le applicazioni premiate nel contest promosso dagli Osservatori ICT & Management del Politecnico di Milano, in collaborazione con Telecom Italia e GSMA, all’interno del Mobile Money Summit tenutosi a Milano lo scorso ottobre.

• Best Individual: MariaNovellaLoppelPaternolli,per ilconcept“SistemaSalvavita”, una carta di identità sanitaria ospitata nel Secure Element del telefono cellulare; Immaginare di avere tutte le informazioni del proprio stato clinico direttamente su cellulare, facilmente accessibili dagli operatori sanitariincasodinecessitàesoccorso:l’identitàsanitariasempreconte,ovunque e in qualsiasi momento.

• BestStart-up:Retapps,perl’applicazione“SmartBip”,chesupportailpro-cesso di acquisto presso un punto di vendita della grande distribuzione, dal supportoinformativo,alselfscanning,finoalpagamentoinuscita.Rivo-luzionareilmododifarelaspesaalsupermercato:passaretragliscaffali,riceverevelocementeleinformazionisuiprodottichesivoglionoacquistareeinserirlinellashoppinglist,iltuttoutilizzandoilpropriocellularecomestrumento di self scanning. Arrivare quindi in cassa e attivare il pagamento viaNFCdirettamenteconilcellulare

• BESTCorporateProject:Unicredit,per“NFCemployeessolutions”,unasolu-zioneintegratacheconsentealdipendentedi“lasciareilportafoglioacasa”,offrendo servizi di identificazione nel controllo degli accessi, utilizzo delle vendingmachineepagamentodeipastiallamensaaziendale.Questosenzapiùlanecessitàdidoversisempreportaredietrolechiavetteperilcaffèoiltesserinoaziendale.Utilizzandoilpropriosmartphoneaziendaleidipendentipotranno inoltre accedere a informazioni aggiuntive quali gli orari di ingres-so e uscita e il computo dei buoni pasto a disposizione.

• BestEcosystem-BoostService:Adelya,per“AdelyaPlatform”,unagiovanesocietàfrancesechehasviluppatounapiattaformadiNFCmarketingconloscopodioffrireancheaipiccoliesercentilestessecapacitàdimarketingerelazionecoiclientichesonosolitamenteesclusivadiaziendecongrandicapacitàdispese.Unmodoperriceverelepromozionideinegozisottocasainmodo rapidoe veloce sul cellulare: immaginatedipoter conservare iltesserinodei10caffèprepagatineltelefoninoperesseresemprecomodooricevere l’offerta del giorno già caricata sul mio cellulare.

Vodafone ha sfruttato la mede-sima piattaforma per lanciare un progetto pilota che riguarda la propria carta di pagamento prepagata co-branded “Voda-fone Smartpass”, emessa in col-laborazione con CartaSi. Anche Telecom Italia ha presentato la propria soluzione in collabora-zione con Intesa Sanpaolo, an-che in questo caso in modalità pilota per un gruppo di dipen-denti e clienti. PosteMobile ha annunciato a fine ottobre il lan-cio del proprio servizio di Mobi-le Proximity Payment per la fine del 2012, già a livello – prima in Italia – di roll-out commercia-le, potendo sfruttare le sinergie con la controllante Poste Italia-ne. Infine anche Edenred Italia, fornitore della soluzione Ticket Restaurant, e Banca Popolare Emilia Romagna hanno attiva-to i propri progetti pilota. Da un lato Edenred ha collaborato con BlackBerry per fornire ad alcuni studenti del Politecnico di Mila-no un telefono in grado di pa-gare, tramite buono pasto elet-tronico, presso alcuni esercenti convenzionati; Bper invece ha attivato un progetto pilota che utilizza MicroSD NFC fornite da Oberthur Technologies. Questi annunci testimoniano da un lato il crescente interesse dei principali stakeholder del mer-cato verso il Mobile NFC anche in Italia, dall’altro, la frammen-tazione del mercato italiano che fatica a lavorare insieme in otti-ca precompetitiva. Per superare tale problematica i 5 principa-li operatori telefonici italiani (H3G, Telecom Italia, Vodafone e Wind, PosteMobile) hanno annunciato il raggiungimento di un accordo, non dissimile da quelli visti in altri paesi europei, volto ad attivare un percorso di lavoro congiunto per l’abilita-zione di un ecosistema NFC dif-fuso e capillare anche in Italia. La strada verso il pieno roll-out commerciale è ancora lun-ga. Tuttavia, per la prima volta dopo anni di attesa un grosso passo in avanti è stato fatto e le recenti novità fanno intuire che il 2013 potrà essere l’anno della svolta per l’NFC, anche in Italia.

NFC in Italia: al giro di boaIl 2011 e il 2012 sono stati con-traddistinti da un susseguirsi di lanci di iniziative e annunci in quasi tutti i paesi europei e non solo. Fino all’estate 2012 l’ultimo tra i grandi paesi a mancare all’appello era proprio, purtroppo, l’Italia. Tuttavia, tra settembre e ottobre 2012, an-che nel nostro Paese sono sta-te annunciate diverse nuove iniziative di grande valenza e con una prospettiva di roll out commerciale per il 2013. Voda-fone e H3G hanno lanciato un

servizio in collaborazione con BNL e SIA come Trusted Ser-vice Manager centrale. Alcune centinaia di dipendenti e clienti di BNL sono stati equipaggiate con un telefono NFC (Samsung Galaxy SIII) dotato di SIM al cui interno è stata installata l’applicazione di pagamento di BNL. Pur essendo un semplice progetto pilota, per la prima volta in Italia l’iniziativa vede il coinvolgimento di due operatori telefonici con un attore centra-le di estrazione bancaria, SIA, con il ruolo di connettore tra operatori telefonici e banche.

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Un ecosistema di esperti dedicati alla “cura del cliente” a 360 gradi

Da sinistra: Claudio Ferrante, Direct Sales Director; Stefano Ferro, Indirect Software Sales Director; Sara Lucifredi, Customer Service Lead di Wolters Kluwer Italia

L’impegno di Wolters Kluwer Italia per rispondere al meglio alle nuove esigenze dei professionisti, con un approccio di partnership che ha l’obiettivo di aiutarli a sviluppare il business

E anche in questa direzione Wolters Kluwer Italia continua a investire, re-alizzando i programmi di formazione e certificazione delle reti commerciali, coinvolgendo direttamente i migliori rappresentati della propria rete di vendi-ta ai tavoli di lavoro finalizzati a innova-re la relazione con il cliente attraverso il prodotto di oggi e di domani, il rapporto commerciale, i servizi di pre-post vendita e di assistenza, in definitiva sostenendo la creazione di un ecosistema a garanzia della “cura del cliente”.«Favorire un’esperienza d’uso sempre più soddisfacente delle nostre soluzioni sof-tware – afferma Sara Lucifredi, Customer Service Lead - è la sfida che ogni giorno affrontiamo con la nostra organizzazio-ne di supporto e assistenza ai clienti e a tutte le nostre reti di vendita. Abbiamo lavorato molto nell’elevare lo standard di qualità dei servizi offerti e abbiamo introdotto percorsi mirati di formazione e programmi di arricchimento delle com-petenze destinati a chi utilizza i nostri software».Gli esperti di Wolters Kluwer Italia, dopo un approfondito checkup della realtà dello studio o dell’azienda, redigono un percorso formativo su misura per ogni cliente che mette in luce il ritorno dell’in-vestimento che verrà effettuato, sia in termini economici sia in termini di ef-ficienza con particolare attenzione alla riduzione di errori e al risparmio di tempo.

ggi quando si parla di struttura commerciale, si tende sempre di più a pensare al concetto di squadra e meno a quel-lo del singolo venditore, e a quelle componenti consulenziali indispen-sabili per comprendere, assistere e consigliare al meglio i clienti. Ciò

vale anche per il mercato dei profes-sionisti (commercialisti, avvocati ecc…) alla luce dell’evoluzione della relazione studio/cliente. I professionisti stessi, in-fatti, sono sempre di più consulenti dei loro clienti e sempre meno erogano at-tività di elaborazione che con maggiore frequenza sono offerte da associazioni di categoria, service center, etc. «In un contesto di estrema competitività del mercato, caratterizzato da una cre-scente richiesta di servizi e prodotti che garantiscano un ritorno sull’investimen-to rapido e significativo del cliente stes-so - sottolinea Claudio Ferrante, Direct Sales Director di Wolters Kluwer Italia, specializzata nel software per Professio-nisti e Aziende - continuiamo a investi-re per raffinare i processi commerciali, armonizzando metodologie, procedure e strumenti, allo scopo di presentare ai clienti una squadra ancora più prepara-ta, in grado di comprendere il mercato e servirlo al meglio. Si trasla quindi da una vendita fondata sulla “relazione” a una vendita fondata sulla “relazione evolu-ta” che preserva il bagaglio del classico venditore - empatia, estrosità, determi-

Onazione - e aggiunge competenza, cono-scenza e specializzazione». A supporto della forza vendita, diretta e indiretta, la società ha riorganizzato le risorse tecniche in “famiglie profes-sionali” specializzate, con la definizione di procedure standard per la gestione del back office e, soprattutto, l’utilizzo di strumenti CRM/SFA da parte di tutti i venditori per le attività di front e back office e la loro integrazione con gli in-dicatori di servizio per un continuo mi-glioramento.«Anche per quanto riguarda il canale re-seller - afferma Stefano Ferro, Indirect Software Sales Director - da sempre pun-tiamo a garantire un servizio di qualità e continuità ai nostri clienti attraverso una estesa rete di selezionati agenti e riven-ditori che sempre più vengono inseriti in un “concetto” di ecosistema, con un perfetto allineamento tra l’innovazione di prodotto, la conoscenza dello stesso e quindi il servizio al cliente».

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Sscenari

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li operatori si prepa-rano a settimane di graduale ma costante lavoro per diffondere l’Lte (4G) in Italia e, su queste nuove reti, sviluppare servizi nuovi per consuma-tori ed aziende. Cam-bieranno molte cose, nei prossimi mesi:

anche se ci sono già stati i pri-mi lanci Lte, bisognerà aspettare l’inizio del 2013 per entrare nel vivo della partita. L’annuncio che più ci permette di capire l’oriz-zonte temporale in cui si muove-rà l’Lte è anche quello passato più inosservato. Marco Patuano, AD di Telecom Italia, in una confe-renza con gli analisti a novembre ha dichiarato che la nuova rete di quarta generazione coprirà il 40 per cento della popolazione entro il 2014. È un investimento impor-tante per gli operatori, che hanno già accantonato 3,9 miliardi di euro per le licenze delle frequen-ze Lte. Telecom spenderà ancora, per la rete, 500 milioni di euro nei prossimi tre anni, solo per la par-te radio, relativi apparati e il core network, mentre 3 Italia prevede di investire 200/300 milioni di euro in 2 anni.

Telecom Italia tira la volata E Telecom al momento sembra l’operatore più aggressivo sul-la copertura: ha portato l’Lte a Roma, Milano, Torino e Napoli

Tutti gli operatori italiani hanno annunciato il lancio del servizio cellulare di nuova generazione, ma ci vorrà ancora qualche tempo per consolidare le offerte e avere una copertura significativa. al momento sono disponibili chiavette e tablet, con nuovi servizi offerti in aggiunta alla connessione. intanto l’Ue prepara già il passo successivo

Ge promette 20 città entro dicem-bre. Vodafone è dal novembre a Milano, Roma, Napoli e Torino e raggiungerà 20 città entro mar-zo. 3 Italia è partita da Acuto (Frosinone) e arriverà a Roma e Milano entro fine anno. Molto avverrà a dicembre, quin-di. Un primo stadio di copertura, nelle principali città italiane. Le prime offerte internet mobile per smartphone (adesso ci sono solo per tablet e chiavetta). Una spin-ta della concorrenza: l’ingresso di 3 Italia è sempre stato dirom-pente, portando in basso i prezzi. È al 2013 che dobbiamo guarda-re però per un primo livello di maturità dell’Lte. Da gennaio gli operatori potranno usare le preziose frequenze 800 MHz (fi-nora patrimonio esclusivo delle tv), mentre finora hanno svilup-pato l’Lte solo su quelle a 1800

4G, ecco le novità che ci aspettano nei prossimi mesi

4G, ecco le novità che ci aspettano nei prossimi mesi

MHz. L’anno prossimo scenderà in campo Wind, inoltre, l’ulti-mo degli operatori mobili in-frastrutturati a lanciare i nuovi servizi. E allora la concorrenza sarà completa. Il secondo defi-nitivo livello di maturità dell’Lte è previsto tra un anno o poco più: quando il 4G consentirà di fare anche le chiamate, oltre che la navigazione su internet. Bisognerà aspettare, per questo, la tecnologia VoLte (Voice over Lte). Al momento, quando un cellulare è su rete Lte e deve fare una chiamata, si appoggia rapi-damente sul 3G (senza causare interruzione del segnale).

Un’offerta di servizi innovativiAnche per i servizi dobbiamo aspettarci un’analoga roadmap evolutiva. Adesso abbiamo avu-

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ri della nuova rete: una velocità dieci volte superiore rispetto al 3G, una latenza pari a quella dell’Lte, la possibilità di gesti-re classi di servizio e quindi di garantire quantitativi di banda diversi per specifici utenti o ap-plicazioni. Il risultato di questo mix è abilitare servizi aziendali che finora hanno trovato spazio solo su rete fissa. Per esempio, videoconferenze mobili con si-stemi di collaboration real time. La forza vendita potrà avere un accesso mobile garantito ai da-tabase di clienti, fornitori, offer-te ospitati sui server aziendali.

L’UE pensa già al futuroLe condizioni di base sono già pronte, per questi sviluppi. Salvo imprevisti, al momento improbabili, nel 2013 saranno

disponibili tutte le frequenze ag-giudicate dagli operatori all’asta (800 MHz e 2.6 GHz, oltre alle 1800 MHz). Basteranno per cir-ca tre anni, ma la Commissione europea già pensa al futuro. Per esempio, a novembre ha stabi-lito l’obbligo, per i Paesi EU, di rendere disponibili per l’Lte 120 MHz di spettro intorno ai 2 GHz, entro il 30 giugno 2014. Sono frequenze ora assegnate al 3G. Gli operatori saranno insomma liberi di gestire le proprie risorse spettrali con maggiore libertà, per il 3G o il 4G a seconda delle diverse esigenze. La tendenza, voluta dall’Europa, è di abbat-tere sempre più barriere norma-tive che finora hanno regolato l’uso dello spettro e così dare alle nuove reti internet mobi-li tutto lo spazio di cui hanno bisogno.

to un primo assaggio, da Voda-fone e da Telecom. Nei pacchet-ti Lte, oltre a includere internet mobile e un dispositivo (tablet, chiavetta), hanno inserito servi-zi che sfruttano la nuova rete: cloud storage per archiviare i propri dati personali, accesso streaming o download di film, musica. Gli operatori hanno stabilito che il traffico generato da que-sti servizi non concorre a con-sumare la quota di GB internet mobile inclusa nel canone. È una formula commerciale utile a sottolineare la natura extra dei servizi aggiuntivi, rispetto alla normale internet. I prossimi passi sono già scritti. Gli ope-ratori stanno già lavorando a offerte per le aziende e qui po-tranno sbizzarrirsi, grazie alle caratteristiche tecniche peculia-

di alessandro longo

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IIntervIsta

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Mobyt cresce e sbarca in America

di Manuela GIannI

Prospettive e risultati della società di

messaging secondo il fondatore e il

manager chiamato a guidare la nuova filiale

statunitense

Mobyt cresce e sbarca in Americai budget aziendali a disposizio-ne in questi anni. Per quello che riguarda Mobyt, vediamo am-pie opportunità di espansione anche all’estero, concretizzate quest’anno nell’apertura del-la sede negli Stati Uniti, e nella presenza diretta a Parigi che va ad affiancare la storica sede di Marsiglia. Quali motivi vi hanno spinto verso gli Stati Uniti e la Francia ?Abbiamo fatto studi approfon-diti sulla regolamentazione e le barriere in entrata, che hanno evidenziato come gli Stati Uni-ti rappresentino un mercato in forte crescita, su cui abbiamo deciso di puntare, aprendo una nuova filiale e affidandoci a un manager di grande esperienza. In Francia, dove abbiamo un’e-sperienza consolidata, stiamo lavorando per posizionarci tra i leader di mercato. Rispetto ad altri strumenti di co-municazione più innovativi, le performance degli SMS restano elevate?L’SMS garantisce sempre veloci-tà di diffusione e certezza di let-tura da parte del cliente, dato che il tasso di apertura è del 99%, decisamente superiore all’e-mail che è da sempre afflitta dallo spamming. L’SMS è un mezzo diretto e personale, con altissima redemption, che rispetto ai social network, non necessita degli in-genti investimenti aziendali de-dicati alla gestione di identità e interazioni sul web. Cosa rispondete a chi considera l’SMS datato?Nel P2P forse, per le molte so-luzioni di chat via Web. Ma nel B2B l’SMS resta il mezzo più personale che l’azienda può uti-lizzare per comunicare con i pro-

iamo alla fine dell’anno, tempo di bilanci. Come sta andando il merca-to dell’SMS bulk e quali

sono i risultati attesi di Mobyt?Il mercato degli SMS bulk è in costante crescita. Mobyt continua a ottenere ot-timi risultati sia in Italia che in Francia, dove è presente da ol-tre 5 anni. Non abbiamo ancora i dati di dicembre, che per noi è il mese migliore dell’anno, ma prevediamo di superare nel 2012 i 250 milioni di SMS inviati per conto dei nostri clienti, per un fatturato complessivo di circa 11 milioni di euro. Quali possibilità di espansione ve-dete?Ottime, dato che l’SMS continua a essere uno degli strumenti di comunicazione “one-to-one” più efficaci ed economici per le aziende, che lo utilizzano sia per le promozioni, sia per i servizi integrati che per la customer care. All’interno del marketing mix, è tra le opzioni preferibili, dati

Spri clienti e continua a registrare ottimi tassi di crescita. Può raccontarci una delle vostre best practice?Un esempio di utilizzo innova-tivo degli SMS è quello della squadra di Basket Olimpia Mila-no (Emporio Armani EA7), che, durante le partite in trasferta, ag-giorna in tempo reale, via SMS i propri abbonati su punteggi e statistiche relative alle partite.

Leggi l’intervista completa sul sito www.w4i.it

Nome: GiorgioCogNome: Nani

Ruolo: Amministratore Delegato Mobyt

Data Di NasCita: 23 aprile 1964

segNo zoDiaCale: ToroCittaDiNaNza: italiana

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Mobyt cresce e sbarca in AmericaMobyt cresce e sbarca in America

iamo alla fine dell’anno, tempo di bilanci. Come sta andando il merca-to dell’SMS bulk e quali sono i risultati attesi di Mobyt?Negli ultimi tre mesi ab-biamo fatto grandi passi

avanti: abbiamo i primi clienti che usano le nostre piattaforme, abbiamo chiuso un accordo con una delle aziende della classifica Fortune 500, abbiamo partecipato all’Ad:Tech a New York e lanciato la nostra prima campagna mar-keting la scorsa settimana. C’è

Nome: JohnCogNome: GlennonRuolo: General Manager Mobyt USAData Di NasCita: 24 maggio 1970segNo zoDiaCale: GemelliCittaDiNaNza: americana

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ancora molta strada da fare per raggiungere il successo dei nostri colleghi europei, ma sono sicuro che abbiamo tutte le carte in re-gola perché il 2013 sia un anno di grandi successi. Che opportunità di crescita vede nel mercato americano?Il mercato americano degli SMS è strutturato in modo molto diver-so da quello europeo. In Europa la diffusione degli SMS si è avu-ta prima e in modo più ampio: le aziende che hanno deciso di utilizzare l’SMS Marketing han-no semplicemente applicato logi-che aziendali a uno strumento di comunicazione già diffuso. Negli Stati Uniti, invece, dato il minor utilizzo dei messaggi, le impre-se hanno dovuto in primo luogo stimolare l’impiego degli SMS. La grande crescita dell’uso degli SMS negli USA, quindi, si sta vedendo adesso, con aumenti del volume di traffico in ogni trimestre, che arrivano fino al 15% su base an-nua. È difficile trovare un’azienda che non possiamo supportare. È davvero stimolante. Quali sono le perfomance/re-demption degli SMS rispetto ad altri strumenti di comunicazione?Alcuni studi mostrano come gli SMS vengano aperti nel 97% dei casi, contro il 5-10% delle e-mail.Attualmente i provider e-mail sono di fatto i nostri mercati verticali di punta: le compagnie stanno cercando di diversificare i loro contatti e di aggiungere gli SMS come canale di comunica-zione aggiuntivo, in quanto per-mette di rimanere in contatto con le persone anche quando queste cambiano l’indirizzo e-mail o lo abbandonano. Inoltre, dato che gli SMS sono vissuti come uno strumento di comunicazione per-sonale, i consumatori li leggono

in tempi più brevi rispetto ad altri mezzi (ben l’83% degli SMS viene aperto entro un’ora) e sono mag-giormente stimolati all’azione. Cosa risponde a chi afferma che gli SMS sono datati?Sinceramente, non l’ho mai sen-tito. Negli Stati Uniti non è così; alle volte mi sento come se fos-si il primo ad aver mai lanciato l’SMS Marketing e l’entusiasmo che provo è straordinario. É una delle cose che preferisco: c’è sempre un nuovo cliente a cui raccontare le opportunità legate ai messaggi di testo. Può raccontarci una delle vostre best practice?Ce ne sono state così tante che è difficile sceglierne una. Dal pun-to di vista del business la mia preferita è quella di un’agenzia interinale. Prima di rivolgersi a noi, ogni volta che dovevano coprire una posizione cercavano più e più volte telefonicamente ogni candidato. Ho creato una soluzione grazie alla quale ogni candidato invia quotidianamente via SMS gli orari in cui è dispo-nibile (per esempio 14:00 - 23:00) in modo che il database fornisca le reperibilità non appena arriva una richiesta di lavoro. Hanno risparmiato centinaia di ore alla settimana a carico dei dipendenti, trasformandole in ricerca di nuo-vi clienti e sviluppo sugli esistenti per verificare le loro necessità di personale. In un anno, i loro rica-vi sono aumentati del 250%.Da un punto di vista personale, la campagna presidenziale 2008 “Barack Obama for America” è stata grandiosa per come ha mo-dificato il modo di fare le cam-pagne elettorali negli USA, pun-tando sulla quantità dei donatori invece di cercare solo quelli con i portafogli più gonfi.

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P E R M A G G I O R I I N F O R M A Z I O N I V I S I TAT E I L S I T O w w w . o s s e r v a t o r i . n e t

LE TECNOLOGIE DELL'INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE (ICT) svolgono un ruolo sempre più pervasivo e strategico in qualsiasi organizzazione, diventando una potente leva di innovazione e di miglioramento delle performance. Una corretta conoscenza di queste tecnologie e, soprattutto, del loro impatto sul business può portare una qualsiasi azienda a sfruttarle e�cacemente per ottenere bene�ci signi�cativi e migliorare la sua competitività. Gli Osservatori ICT & Management della School of Management del Politecnico di Milano nascono proprio con l’obiettivo di contribuire a questa conoscenza con un insieme ampio e articolato di vicende che analizzano la migliore esperienza italiana, con una forte attenzione agli scenari internazionali.

GLI OSSERVATORI:• Agenda Digitale• B2b – eProcurement e eSupply Chain• Business Intelligence• Canale ICT• Cloud & ICT as a Service• eCommerce B2c• eGovernment• Enterprise 2.0• eProcurement nella Pubblica Amministrazione• Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione• Gestione dei Processi Collaborativi di Progettazione • Gestione Strategica dell’ICT• Gioco Online• HR Innovation Practice• ICT & Business Innovation nel Fashion-Retail• ICT & Commercialisti• ICT & PMI• ICT Accessibile e Disabilità• ICT in Sanità• ICT nel Real Estate• ICT nelle Utility• ICT Strategic Sourcing• Information Security Management• Intelligent Transportation Systems• Internet of �ings• Intranet Banche• Mobile & Wireless Business• Mobile Banking• Mobile Internet, Content & Apps• Mobile Marketing & Service• Multicanalità• New Media & New Internet• New Slot & VLT• New Tablet & Business Application• NFC & Mobile Payment• RFId• Smart Working• Uni�ed Communication & Collaboration

GLI OSSERVATORI si rivolgono in particolare ai manager e ai decision maker delle aziende utilizzatrici di ICT per fornire loro informazioni sulle opportunità o�erte dalle soluzioni più innovative attraverso ricerche puntuali, studi di caso, benchmark, video degli eventi, atti dei convegni, ecc.

GLI OSSERVATORI si rivolgono anche a tutte le aziende che o�rono soluzioni e servizi ICT (so�ware vendor, hardware vendor, service provider, consulenti, operatori del canale), fornendo fotogra�e approfondite sugli scenari di mercato in Italia, con l’intento di supportarle nella messa a punto di o�erte più e�caci.

GLI OSSERVATORI ICT & MANAGEMENT, con i suoi 80 analisti e ricercatori, hanno svolto nell’ultimo anno più di 40 ricerche, analizzando oltre 3.000 imprese e pubbliche amministrazioni e organizzando circa 100 eventi tra Convegni e Workshop.

www.osservatori.netConoscere l’ICTper innovare il business

1 9 0 O R E D I V I D E O O N D E M A N D

W O R K S H O P D I A P P R O F O N D I M E N T OA C O N D I Z I O N I A G E V O L AT E

P I Ù D I 1 4 0 R E P O R T

Q U A S I 7 0 0 P R E S E N TA Z I O N ID E I R E L AT O R I A I C O N V E G N I

D I R E T TA W E B D E I C O N V E G N I

O L T R E 2 2 0 0C A S I D I S T U D I O

per avere accesso alla piùampia base di conoscenza

in Italia sugli impatti di business

delle tecnologieICT

SEZIONEPREMIUM

www.osservatori.net

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Alcuni esempi di domandea cui gli Osservatori contribuisconoa dare risposta

• Quali sono le priorità

di investimento ICT

nel 2013?

• Come varia la spesa in

outsourcing ICT nel 2013?

C I O

• Quanto è cresciuto il mercato del Mobile Advertsing negli ultimi anni in Italia?• Quante applicazioni di Mobile Marketing

vengono sviluppate dalle aziende italiane?

M O B I L E M A R K E T I N G

• Quali sono le opportunità che le soluzioni

basate sul Cloud computing o�rono

agli operatori del canale ICT?• Qual è la redditività degli operatori

del Canale ICT?

C A N A L E I C T

• Quanto vale l'eCommerce B2c in Italia nel 2012 e quali sono le potenzialità di sviluppo nei prossimi anni?

• Come sta evolvendo il mobile commerce in Italia? Come sono utilizzati i Social Network a supporto del processo di interazione con il consumatore?

E C O M M E R C E B 2 C

• Quanto sono di�use le soluzioni ICT

erogate in modalità as a Service

(sia a livello infrastrutturale

che applicativo) nelle PMI italiane?

• Quali sono i fattori che condizionano

la di�usione dei servizi applicativi

e infrastrutturali in modalità “as a Service”?

I C T & P M I

• Quanto vale il mercato dei Media digitali in Italia?

• Quali ricavi sono generati grazie alle Applicazioni, ai Video Online, ai Social Network e ai nuovi device?

N E W M E D I A & N E W I N T E R N E T

• Quali sono i bene�ci di una soluzionedi Fatturazione Elettronica e come si valutano concretamente?

• Quali sono i principali “fattori critici di successo” di un progetto di integrazione del Ciclo dell’Ordine?

FAT T U R A Z I O N E E L E T T R O N I C A

• Quali sono i casi di successo

di Mobile Payment in Italia

e all’estero?

• Quale ecosistema (ruolo di Telco,

Banche e Provider) si a�ermerà in Italia

per lo sviluppo del Mobile Payment?

N F C & M O B I L E PAY M E N T

• Quanto vale il mercatodelle mobile application in Italia?

• Quali sono i comportamenti degli utenti che scaricano applicazioni dal telefonino?

M O B I L E I N T E R N E T, C O N T E N T & A P P S

• Qual è il mercato del

Cloud Computing in Italia?

• Come cambia la �liera dell’o�erta

con l’avvento del Cloud Computing?

C L O U D & I C T A S A S E R V I C E

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Mobile App

Numeri importanti quelli della tappa conclusiva di Milano dei Mob app awards, il contest della school of Management del politecnico di Milano e smau che premia le migliori applicazioni per dispositivi mobili del panorama nazionale

PMobile App awards @ smau Milano

Oltre l’80% di questi ricavi de-rivano dalla componente “pay” (pagamenti diretti effettuati dal consumatore per acquistare le App), ma cresce il ruolo dell’in-App billing, che prevede l’ac-quisto di funzionalità ulteriori per le App scaricate gratuita-mente. Tra i ricavi Pay fa la par-te del leone la piattaforma iOs, che convoglia oltre l’80% degli acquisti degli utenti.Le App più acquistate sono in primo luogo i giochi, seguono le Utility e App di Mappe/Naviga-zione.

«Nonostante l’aumento dei ri-cavi complessivi la maggio-ranza degli sviluppatori indi-pendenti, il 51% – ha spiegato Marta Valsecchi, della School of Management del Politecnico di Milano – nell’ultimo anno ha guadagnato meno di 1000 euro, anche se è doveroso ricorda-re che esistono singoli casi di successo che hanno permesso di realizzare guadagni anche molto importanti, tra cui alcu-ni dei partecipanti al Mob App Awards».

di aNdrea Ferretti

Il Mobile sta oggi assumendo dimensioni rilevanti sia nelle aziende che tra i consumato-ri del nostro Paese. In Italia si contano 2,9 milioni di tablet (il 107% in più rispetto allo scorso anno) e 32 milioni di smartpho-ne, e la previsione è di raggiun-gere gli 11,8 milioni di tablet e i 49 milioni di smartphone entro il 2015.

In particolare, molto rilevante sta diventando la componen-te Business: secondo Christian Mondini della School of Mana-gement del Politecnico di Mila-no, infatti, «Il 56% delle azien-de italiane ha già adottato una soluzione basata su dispositivi tablet, nel 12% dei casi prevede di farlo a breve, mentre nel 25% nel medio-lungo periodo. Solo il 7% dichiara invece di non esse-re interessato».

Lato consumer si assiste inoltre a un consistente aumento dei ricavi generati, che si prevede arrivino a circa 140 milioni di euro alla fine dell’anno, con una crescita di circa l’85% sul 2011.

la giuria ha premiato 8 applicazioni consumer e 4 business, selezionate tra più di 500 candidature

iù di 500 App candida-te da oltre 293 aziende e sviluppatori indipen-denti, da cui sono state selezionate le 8 appli-cazioni Consumer e le 4 applicazioni Business vincitrici alla presenza di più di 450 persone nel corso dell’ultima giornata di Smau Mila-

no, lo scorso 19 ottobre.Sono numeri importanti quelli della tappa conclusiva di Milano dei Mob App Awards - il contest itinerante indetto dalla School of Management del Politecnico di Milano che premia le miglio-ri applicazioni per dispositivi mobili del panorama nazionale - indice di un alto interesse di aziende, pubblico e singoli svi-luppatori verso il paradigma Mo-bile e delle App.Nel corso dell’anno la manifesta-zione ha seguito tutte le tappe di Smau Business nelle principali città italiane (Bari, Roma, Padova e Bologna), accendendo i rifletto-ri sull’innovazione e mettendo in luce promettenti realtà imprendi-toriali e sviluppatori indipendenti che si sono dimostrati in grado di monetizzare il fenomeno.

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Ritira il premio: Anna Maria Nicolini, Marketing Manager Hoya Italia

Hoya, multinazionale giapponese leader nel settore delle lenti da vi-sta, ha lanciato un’App per iPad pensata per mostrare ai portatori di occhiali - o a chi deve indossarli per la prima volta - come si vede la realtà circostante con diversi tipi di lente e aiutarli così nella scelta.La dimostrazione vie-ne effettuata tramite la videocamera dell’iPad. Accedendo all’applica-zione, una volta indivi-duata la lente più adatta

per la correzione del difetto visivo, l’ottico imposta i valori del portatore, che potrà così capire come sarà ve-dere la realtà attraverso le lenti prescelte. L’App permette poi di effettuare confronti con diverse tipologie di lenti progressive, per uso in interni o mo-nofocali, evidenziando i vantaggi di lenti realizzate con tecnologie differenti.Hoya Vision Consultant ha anche un modulo pensato per illustrare i vantaggi delle lenti antiriflesso, mostran-do tutte le caratteristiche del trattamento (resistenza ai graffi, antistaticità, idrorepellenza e facilità di pulizia). «Riteniamo di aver sviluppato uno strumento di estre-ma utilità per i clienti, – ha commentato Anna Maria Nicolini, Marketing Manager di Hoya Italia – in grado di rivoluzionare l’esperienza di acquisto all’interno dei nostri negozi e costruendo così un elemento di differen-ziazione rispetto ai nostri competitor. Il punto di forza dell’App è il realismo della simulazione della visione, che propone in modo trasparente e fedele come si potrà vedere con i propri occhiali nuovi».

Ritira il premio: Marco Altigieri, Project Manager WFM Enel ICT

L’App è stata sviluppata da Enel Servizi ICT per il rinnovo tecnologi-co del sistema di Work Force Management di Enel Distribuzione, che prevede di dotare tutto il personale operativo di dispositivi Android. NetNavSP consente ai tecnici la consultazione della cartografia di rete elettrica anche in assen-za di copertura di rete e permette di navigare ed interrogare la mappa grafica costituita da un layer stradale e da uno

di rete elettrica, estratti dai dati proprietari di Enel Di-stribuzione. I dati a disposizione comprendono gli ele-menti delle reti di media e bassa tensione, estendendosi sino ai singoli utenti di circa 4 province. Nonostante le grandi cardinalità in gioco (in media 1.500.000 utenti e altrettanti nodi elettrici) e l’alto livello di sicurezza necessario per i dati, l’App si distingue per l’estrema re-attività e per l’ottima esperienza d’uso. Introduce inoltre benefici logistici ed operativi derivanti dalla disponibili-tà di uno schema di rete elettrica aggiornato, interattivo e integrato con un navigatore stradale. «I driver che ci hanno convinto a realizzare questo pro-getto sono principalmente la riduzione dei tempi di in-tervento e una maggiore efficienza dell’interno processo, anche per via degli standard imposti dall’Authority – ha commentato Marco Altigieri, Project Manager WFM di Enel ICT –. Il nostro personale si è poi dimostrato da subito entusiasta e non ha opposto alcuna resistenza all’implementazione dei nuovi dispositivi, dimostrando-si anzi fortemente propositivo».

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categoria: sales Force Automation

categoria: Work Force Management

Hoya Vision Consultant Hoya

netnavsP enel servizi ict

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Ritira il premio: Marco Barbi, Software Architect and Developer di Sata

I cosiddetti tablet resi-stivi, dotati di una pen-na e di un digitizer che, oltre al segno effettuato sul display, catturano variabili biometriche quali la posizione nel tempo, la velocità e la pressione esercitata, permettono di racco-gliere firme biometriche su documenti PDF con validità legale, molto utili nell’ambito di pro-cessi di firma elettronica avanzata.L’App per dispositivi Android sviluppata da

Sata, Pdf Note&Sign, si inserisce in questo contesto ed è una soluzione già commercializzata ed operativa (è attualmente in uso presso i commerciali di Unimatica). L’architettura prevede un componente client per racco-gliere le firme e un componente server per completare il processo attraverso un certificato, anche qualificato. In questo modo la sicurezza è assicurata anche in caso di furto o smarrimento del tablet.

«Da diversi anni la nostra azienda lavora e investe in soluzioni di dematerializzazione, e il Mobile ci è sem-brato la piattaforma ideale per sviluppare una soluzio-ne semplice da utilizzare ma dalle ampie potenzialità di diffusione e valore aggiunto – ha dichiarato Marco Barbi, Software Architect and Developer di Sata –. Gli ambiti applicativi che ne possono beneficiare sono di-versi: in cima alla lista si trovano sicuramente quel-le figure professionali che maggiormente si spostano sul territorio nel corso delle loro giornate lavorative, come la forza vendita, i manutentori e gli agenti as-sicurativi».

Ritira il premio: Michele Grassi, Responsabile Software Settore Sanitario di Macwin Srl

L’App per dispositivi Ap-ple creata da Macwin vuole offrire un suppor-to nello svolgimento in mobilità delle procedure eseguite dagli operatori sanitari (tecnici, infer-mieri e medici).Doctor Office permette di lavorare in ufficio, al letto del paziente, in pie-di, con l’ausilio di una sola mano o con l’uso di guanti sterili, modalità ricorrenti nello svolgi-mento delle professioni sanitarie. Si tratta della secon-

da versione della soluzione ed ha introdotto importanti novità tecniche e grafiche, come l’interfaccia utilizzabile su monitor di tutte le dimensioni e la gestione di dati multimediali come immagini, filmati e registrazioni vo-cali. Tra le altre funzionalità, la possibilità di utilizzare il dispositivo come un block notes per prendere appunti, un sistema di fatturazione e di prenotazione e l’agenda per gestire gli appuntamenti. Doctor Office è un potente gestionale organizzato ma non specializzato, e permette di essere personalizzato secondo le esigenze del singolo professionista. Si utilizza su un solo computer o in una rete di computer (in ambiente Windows o MacOs), e con-temporaneamente su iPad e iPhone.

«L’idea per l’App è nata dall’esigenza personale di gestire il mio studio medico – ha spiegato Michele Grassi, Respon-sabile Software Settore Sanitario di Macwin Srl –. Ho poi condiviso l’idea con alcuni colleghi che si sono dimostrati da subito entusiasti, spronandomi a perfezionarlo con di-versi suggerimenti. I medici che più hanno dimostrato di apprezzarla sono i cardiologi e gli ortopedici».

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categoria: business intelligence e Altre App innovative

categoria: Healthcare

Pdf note&sign sata

Doctor Office Macwin

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Ce l’ho te lo presto di Jiki comunicazione e Marketing

boingApp di turner Broadcasting system italia per Boing

Auchan CassaXpress Mobile di retapps

Old school race di creeo studio

Community e social

informazione, Media ed editoria

Giochi e intrattenimento

Mobile Commerce & Payment

Ritira il premio: Fabrizio Vindigni Ricca, Web Area & Creative Director di Jiki Comunicazio-ne e Marketing

L’App permette di condividere e mettere in prestito una serie di oggetti con i propri ami-ci di Facebook. Effettuando l’accesso, l’utente compila la lista di oggetti che è intenzionato a prestare, corredandoli di descrizione e foto, e li mette così a disposizione. L’App, è svi-

luppata da Jiki Comunicazione e Marketing, agenzia creativa specializzata in Web Mar-keting e sviluppo. Sarà gratuita e disponibile per tutte le principali piattaforme. I principali motivi che hanno spinto a premiarla sono l’innovatività dell’idea, la valorizzazione di Facebook come elemento Core e lo sfrut-tamento del Mobile come mezzo efficace e immediato per fotografare e caricare le infor-mazioni sugli oggetti.

Ritira il premio: Massimiliano De Micheli, Interactive Manager di Turner Broadcasting System Italia

App innovativa da usare mentre si guarda la TV che consente di “catturare” i contenuti con un semplice “touch“ sullo smartphone, ma solo mentre il canale Boing trasmette lo spot di Bo e BoBo. L’utente, scuotendo lo smartphone, può iniziare a giocare con i personaggi, muovendoli e deformandoli. Si

basa sulla tecnologia “Acoustic Fingerprint”, che permette il riconoscimento di un jingle e l’attivazione delle animazioni. L’App è gra-tuita ed è sviluppata da Turner Broadcasting System Italia per Boing. Ad oggi ha raggiunto i 50.000 download ed è stata premiata per il design curato e la capacità di catturare nuove modalità di interazione col mezzo televisivo: sempre più spettatori utilizzano infatti il pro-prio smartphone come “second screen” men-tre guardano la Tv.

Ritirano il premio: Marino Vignati, IT Manager di Auchan, e Alessandro Tiretta, CEO e Founder di RetApps

App che consente all’utente che si trova all’in-terno di un punto vendita Auchan di usufru-ire di una serie di servizi innovativi, proprio mentre effettua la spesa, tra cui la possibilità di trasformare il proprio smartphone in un di-spositivo di Self Scanning per “scannerizzare” i prodotti che si intende acquistare. Per farlo è

sufficiente fotografare il Bar Code posto sulla confezione e, una volta in cassa, si può decide-re di effettuare il pagamento direttamente dal proprio dispositivo. Realizzata a febbraio da RetApps e dispo-nibile per iOs e Android, è attualmente in fase di testing in un solo punto vendita, dove è utilizzabile la funzione di self-scanning. I motivi che hanno spinto a premiarla sono l’elevato grado di innovatività e le potenzialità future per il mondo del retail.

Ritira il premio: Stefano Magni, Multiscreen Actionscript Developer di Creeo Studio

Old School Race è un gioco per dispositivi ta-blet che si ispira alle vecchie piste di automo-bili, in cui le macchinine sfrecciavano su un binario alimentato a corrente. Non richiede nessuna particolare abilità: si guida infatti con un dito ed è quindi adatto a tutte le età. Gra-zie alla funzionalità multiplayer si possono poi sfidare fino a quattro amici sullo stesso tablet.

L’applicazione, lanciata a ottobre 2011, è stata sviluppata da Creeo Studio, agenzia creativa di Lecco specializzata in progetti di comunicazio-ne digitale. Funziona su tablet iOs, Android e Blackberry ed è scaricabile gratuitamente dai relativi store, su cui ad oggi ha totalizzato circa 200.000 download. I principali motivi che hanno spinto a premiare l’applicazione sono l’estrema semplicità di uti-lizzo, l’alto livello di engagement e la grafica curata.

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sGTM (salone internazionale del Gusto e Terra Madre) di sinbit

iTinera Florence di Gobi labs

Justeat di Justeat italy

iMonzino di razorfish Healthware

Mobile Marketing & service

Turismo

Pubblica Amministrazione e servizi al cittadino

utility, strumenti e Produttività

Ritirano il premio: Luca Bernardini, Respon-sabile della comunicazione al Salone del Gu-sto e Terra Madre, e Pierluigi Grillo, Ammini-stratore di Sinbit

L’App ufficiale del Salone Internazionale del Gusto e Terra Madre di Torino permette di creare il proprio biglietto d’ingresso virtuale e di essere guidati all’evento grazie alla geolo-calizzazione. Ha inoltre altre numerose fun-

zionalità, tra cui la possibilità di consultare la mappa del salone, il programma e la lista degli espositori. Sviluppata da Sinbit, l’App è stata lanciata a settembre per sistemi iOs ed Android, ed è stata premiata per via dell’e-levata user experience, per la ricchezza delle informazioni offerte e per la scelta di rendere disponibili contenuti differenti in funzione del momento specifico (prima del salone, du-rante i giorni del salone e dopo la chiusura).

Ritira il premio: Alessio Gambetta, Founder di Gobi Labs

L’App unisce il contenuto di una guida turi-stica cartacea alla possibilità di ottenere iti-nerari personalizzati. ITinera Florence profila l’utente sulla base alle proprie preferenze in e fornisce l’itinerario più conforme ai suoi gu-sti. Permette poi di visualizzare gli itinerari e i luoghi di interesse nelle vicinanze, faci-litando così gli spostamenti e offrendo una

visuale delle attrattive raggiungibili, anche in modalità off-line. Realizzata dalla start up di Lecco Gobi Labs, l’App è stata lanciata a settembre 2012 ed è disponibile per iPhone. È utilizzabile gratuitamente per gli itinerari del centro di Firenze, ma prevede la possibilità di acquistare itinerari differenti con modalità in-app billing. È stata premiata per l’innova-tività dell’idea, la grafica curata e l’attenzione ad un aspetto rilevante per i viaggiatori all’e-stero come il funzionamento off-line.

Ritira il premio: Benvolio Panzarella, Direttore Generale di JustEat Italy

L’App consente di ordinare a domicilio tra gli oltre 600 locali convenzionati catalogati per tipologia di cucina. È sufficiente inserire il CAP di appartenenza o attivare il servizio di geolocalizzazione per visualizzare i ristoranti nella propria zona. Per ogni locale viene presentata una scheda di dettaglio che prende in considerazione qua-

lità del cibo, servizio, puntualità e valutazioni degli altri utenti. Effettuato l’ordine si riceve una email ed un Sms di conferma, mentre il pagamento avviene in contanti alla consegna. L’App, realizzata da JustEat Italy, circuito di af-filiazione di locali e ristoranti attivo in Italia dal 2007, è nata con il brand ClickEat ed poi stata acquisita dall’internazionale JustEat. È stata premiata per la facilità d’utilizzo, la grafica curata e l’efficace valorizzazione delle peculiarità del Mobile.

Ritirano il premio: Alfredo Pascali, Consulente Marketing Eventi e Internet per il Centro Car-diologico Monzino, e Anna Dina Bove, Senior Account Manager di Razorfish Healthware L’App nasce per consentire ai pazienti del Cen-tro Cardiologico Monzino di accedere ai princi-pali servizi della struttura tramite smartphone. Usandola, è possibile ricevere news e accedere a informazioni generali di contatto, come le in-dicazioni per raggiungere le sedi, prenotare e

disdire visite specialistiche ed esami diagnostici e ottenere informazioni sul personale medi-co della struttura. L’applicazione per iPhone è scaricabile gratuitamente ed è stata realizza-ta dall’agenzia di comunicazione digitale He-althware. I principali motivi che hanno spinto a premiarla sono l’efficace interpretazione delle esigenze dell’utente (in particolare per le funzioni di pre-notazione e di dettaglio dei medici) e la buona user experience offerta.

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Grazie a modomodo la strategia applicativa di Media World si estende a Windows 8 L’App presenta contenuti di interesse per i clienti e sfrutta appieno le potenzialità del nuovo sistema operativo Microsoft

per una navigazione di nuova generazio-ne, ne sfrutta appieno le potenzialità.

Un paio di esempi su tutti, le nuovissime funzionalità Share Contract e Search Con-tract, che permettono rispettivamente di condividere un dato da una applicazione all’altra e di cercare le informazioni anche ad applicazione chiusa. Anche l’utilizzo delle push notification, in tutte le modali-tà offerte dal sistema operativo Windows 8 consente a Media World di informare i propri consumatori in tempo reale, dan-do visibilità ad offerte mirate, iniziative, news e molto altro ancora: tutto ciò rende esclusiva la customer experience.

La disponibilità dell’app Media World sulla piattaforma Windows 8 rientra nel-la strategia di multicanalità della cate-na, che vede il cliente sempre al centro e in grado di connettersi con il brand in qualsiasi momento attraverso molteplici canali. L’app, alla prima release per Win-dows 8, verrà progressivamente arricchi-ta con nuove funzionalità.

Info: [email protected]

ra le applicazioni più importanti presenti nel-lo Store di Windows 8 e Windows RT, l’app uf-ficiale di Media World. L’app è stata realizzata da modomodo, azienda italiana leader nel Life Process Marketing, che ha sviluppato un’inno-vativa piattaforma ap-

plicativa, grazie alla quale le aziende interagiscono con i propri consumatori attraverso i dispositivi di nuova genera-zione come smartphone, tablet, Internet TV e desktop application.

L’app, gratuita e progettata secondo le specifiche funzionalità del sistema ope-rativo, permette una user experience mai provata. All’avvio offre una visione pano-ramica delle diverse funzioni e presenta

Tcontenuti nuovi e interessanti relativi a quattro aree tematiche:

• Ultime Offerte: basta un semplice gesto per essere sempre informati sulle offerte e promozioni in corso, per navigare tra le categorie o per condividere il prodotto con gli amici attraverso i canali social

• News: aggiornamenti sempre a dispo-sizione su tutte le novità di settore.

• Video: il miglior modo per conoscere da vicino i prodotti di nuova genera-zione, attraverso filmati e videointer-viste

• Punti vendita: dettagli, foto, mappe, orari e aperture straordinarie di ogni megastore

L’app per Windows 8, il nuovo sistema operativo Microsoft basato su un con-cept mobile, con un’interfaccia pensata

Chi è modomodomodomodo ha sviluppato una piattaforma applicativa che con-sente alle aziende di comunicare e interagire con i propri consu-matori attraverso un approccio multicanale integrato che inclu-de smartphone, tablet, internet TV e desktop application. La piattaforma include centinaia di funzionalità facilmente adat-tabili alle specifiche applicative delle aziende e supporta tutti i sistemi operativi mobili. Le App sono quindi disponibili da subito per tutte le marche e modelli di smartphone, tablet, Internet TV e laptop, fornendo sofisticati strumenti di analisi integrabili con CRM aziendali.

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Nakyma App, addio al listino cartaceoDebutta nel mondo dell’ottica la prima applicazione per iPad come strumento di supporto e di vendita per le lenti oftalmiche

prodotto si può direttamente passare a una dimostrazione virtuale della lente scelta. Nakyma App è collegata al server di pro-prietà di Vision Group ed è scaricabile da-gli affiliati che hanno aderito al progetto con il supporto di una guida all’utilizzo one-to-one, oltre alla consulenza telefo-nica. L’applicazione si divide in due aree: Realtà Aumentata, con dimostrazione live sui benefici di tutti i tipi di lente, dalle an-tiriflesso e alle polarizzate fino alle mono-focali evolute, e guida al benessere visivo, con sei sezioni catalogate in base alle esi-genze del consumatore finale (tra le quali lenti da ufficio, per bambino, contro lo stress visivo), con brevi clip dimostrative.

’innovativa applicazione per iPad Nakyma App è sta-ta sviluppata da Extra.it per Vision Group, il più grande network distributivo ita-liano del settore dell’ottica con sedi a Milano, Roma, Torino, Genova e Foggia che conta 1.500 punti vendita in tutta Italia ed è proprie-tario di due linee di prodot-

ti a marchio, le montature Contemporary Heroes e la gamma di lenti oftalmiche Nakyma. E proprio per queste ultime è stata sviluppata l’App.In dotazione in esclusiva agli affiliati Vi-sion Group cui sono riservati gli house-brand dell’insegna, Nakyma App è uno dei

LExtraApp Catalog di Extra.itNata nel 1996, Extra.it ha con-solidato la propria esperienza nella gestione dei media digitali.Il team affronta ogni progetto in coerenza con i propri valori: cre-atività, tecnologia, innovazione e sperimentazione. Le soluzioni in mobilità sviluppate da Extra.it stanno ricoprendo un ruolo strategico nel percorso dei biso-gni delle aziende, grazie al fra-mework ExtraAppCatalog, piat-taforma erogata in Cloud per la gestione dei contenuti su Tablet.

numerosi vantaggi of-ferti a coloro che han-no aderito al sistema di pianificazione Lenti Oftalmiche. L’applica-zione di supporto alla vendita fa parte del programma “Strumen-ti per una prescrizione di successo”, il cui obiettivo è fornire consulenza al consu-matore finale, motivandolo concretamen-te, e incrementare l’upselling.Il punto di forza di Nakyma App sta nella rottura degli schemi di vendita“frontale”, poiché la consulenza viene fatta a fianco del proprio cliente, iPad alla mano, senza l’utilizzo di listini cartacei. Nakyma App permette, infatti, di utilizzare un’unica applicazione che collega la guida al be-nessere visivo Nakyma alla consulenza e alla Realtà Aumentata: l’ottico può sele-zionare il prodotto, verificarne il prezzo e la disponibilità nella griglia di costru-zione della lente, senza l’ausilio di listini cartacei. Viceversa, dalla disponibilità del

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Una Smart Grid per l’elettricità in Svizzera

Una Smart Grid per il bilanciamento dei carichi della rete

elettrica basata intera-mente su fonti rinnovabili. È quanto verrà sperimen-tato in Svizzera all’interno di FlexLast, progetto fi-nanziato con fondi forniti dall’Ufficio federale dell’e-nergia (UFE) svizzero. Il progetto, che entrerà nella fase pilota nel 2013, vede la partecipazione di IBM, Migros, la più grande ca-tena svizzera di rivendito-ri e supermercati, BKW, il fornitore di elettricità del Canton Berna, e Swissgrid, il gestore di rete naziona-le. Il progetto potrà con-tribuire alla realizzazione degli obiettivi di politica energetica in Svizzera: aumentare la percentua-le di elettricità prodotta da energia rinnovabile di 5.400 GWh entro il 2030, ovvero il 10% degli attuali consumi del paese.Obiettivo della sperimen-tazione è utilizzare i ma-gazzini frigoriferi come ammortizzatori per aiutare a bilanciare le variazioni di energia generate dalla disponibilità di energia elettrica derivante da sole e vento, dimostrandone la fattibilità tecnica e gli im-patti sui diversi attori. Uti-lizzando i dati raccolti dai

L’Internet delle cose per le situazioni di emergenza

Sulla scia dell’uragano Sandy diverse città stanno rivalutando la prontezza dei propri piani in caso di calamità naturali: in questo contesto l’Internet of Things può giocare un ruolo non secondario nel supportare la tempestività e l’accuratezza dell’intervento delle forze della protezione civile, o nell’informare i cittadini su quanto sta accadendo, fornendo dati in tempo reale su una determinata situazio-ne a forze dell’ordine e – grazie all’utilizzo di device portatili – a singoli utenti in mobilità, determinandone anche la posizione tramite GPS o mezzi alternativi, tuttora oggetto di ricerche, in caso di indisponibilità del sistema, come ad esempio accade all’interno di un edificio. In tal senso i ricercatori del Massachusetts Insti-tute of Technology (MIT) stanno lavorando ad una soluzione volta a rivoluzionare le modalità di risposta ad una situazione di emergenza creando mappe istantanee. Il cuore del sistema, attualmente in fase di sperimentazione, è un sensore portatile che permette di costruire una mappa digitale in tempo reale di un edificio o am-bienti simili monitorando i movimenti di una persona al suo interno. Ad esempio, per testare il sistema, uno studente ha fatto il giro del campus con addosso il prototipo sviluppato mostrando come la mappa venisse creata man mano in base ai suoi movimenti ed alla sua posizione.

sensori di temperatura dei magazzini e dalla logistica di Migros, i dati energeti-ci in tempo reale di BKW e Swissgrid e il software e gli algoritmi sviluppati da IBM, il progetto pilota intende quindi ottimizzare l’equilibrio tra produzione e consumo di energia, re-

già sperimentato all’in-terno di altri progetti con veicoli elettrici, elettrodo-mestici e abitazioni.«Oltre a dimostrare le fun-zionalità della tecnologia che sta dietro il progetto, speriamo anche di illu-strare come i consuma-tori di energia a livello

I magazzini frigoriferi di una catena di supermercati servirannoda ammortizzatori dei picchi di energia prodotti da sole e vento

Al MIT si sperimenta una soluzione che crea mappe istantanee in caso di calamità naturale

golando il funzionamento delle unità di condizio-namento dell’aria in base all’energia disponibile. In tal senso i magazzini fri-goriferi si aggiungereb-bero quindi alla lista di tecniche utilizzabili per bilanciare la domanda e l’offerta sulla rete, come

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Pasti caldi e prontezza di servizio grazie all’RFId

Un sistema basato su tecnologie RFId per aumentare il livello

di servizio ai tavoli e la soddisfazione degli avven-tori: è quanto implementa-to in Utah da Blue Lemon, catena che serve sandwich artigianali, insalate e piat-ti caldi, nei suoi tre punti vendita.L’applicazione sfrutta la tecnologia RFId per de-terminare il tavolo a cui si sono seduti gli avven-tori dopo aver ordinato al banco e misurare i tem-pi di attesa, supportando il personale di sala nel servizio. Prima della sua implementazione l’iden-tificazione del tavolo era demandata ad un numero, dato al cliente al momento dell’ordine, da posizionare sul tavolo prescelto. Ciò comportava che spesso, al momento del servizio, il cameriere dovesse girare tra i tavoli alla ricerca di quello giusto, spesso di-chiarando ad alta voce i piatti preparati nella spe-ranza che l’ordine fosse riconosciuto, con conse-guente spreco di tempo e raffreddamento delle pietanze. Col nuovo siste-ma invece il personale è in grado di identificare il tavolo da servire su uno schermo posizionato nei pressi della cucina.Il sistema, sviluppato dall’americana LRS (Long Range Systems), prevede

fatto che il cibo sia stato servito leggendo tramite il Table Tracker il tag RFId identificante un device a sua disposizione (Clearing Unit), fermando il conta-tore. Aaron Day, CEO di Blue Lemon, riporta come da quando il sistema è stato implementato (a giugno 2012) il tempo medio di consegna al tavolo si è ri-dotto anche di cinque mi-nuti, a seconda del numero di avventori e della dimen-sione del ristorante. Egli inoltre ha dichiarato come l’investimento (pari a circa 8-10.000 $ a ristorante) sia già stato ripagato grazie all’aumento della soddi-sfazione dei clienti che, ol-tre ad essere serviti più in fretta, ricevono piatti più caldi e più freschi, e alla riduzione del tempo perso dai camerieri girando tra i tavoli.

Il personale del locale è in grado di identificare il tavolo da servire su uno schermo posizionato nei pressi della cucina

al momento dell’ordine l’i-nizializzazione del “Table Tracker”, device portatile dotato di reader RFId in-corporato, con un numero di identificazione dell’or-dine. Una volta scelto il tavolo l’avventore vi ap-poggia il device che, tra-mite la lettura di tag RFId passivi posizionati sotto di esso (circa 20 per tavolo per assicurante la lettura indipendentemente dal po-sizionamento del reader), ne legge l’identificativo univoco. L’informazione viene quindi trasmessa al sistema centrale tramite rete Zigbee, dando il via ad un contatore per il monito-raggio dei tempi di attesa. Il sistema permette infat-ti di impostare una serie di alert al superamento di soglie di attesa prefissate. Una volta localizzato il tavolo e consegnato l’or-dine il cameriere registra il

industriale, come Migros, possono riprogettare i loro processi per un’integra-zione ottimale nel siste-ma elettrico – è una so-luzione finanziariamente vincente per tutti, spiega Wolf-Christian Rumsch, Project Manager di BKW. Per Swissgrid, una moti-vazione chiave alla par-tecipazione è il potenziale contributo di FlexLast a migliorare la stabilità del-la rete, che avrà un impat-to positivo sulla sicurezza delle forniture energeti-che».Mantenere la temperatu-ra interna ai magazzini Migros (200.000 metri quadrati) comporta infatti un dispendio notevole di energia: le merci deperibili sono difatti mantenute co-stantemente a -28 C° per un consumo pari a circa 500.000 chilowattora al mese, equivalenti a quello di quasi 1.500 abitazioni.

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A Orlando una smart city nella city

Ultimamente si è sentito parlare molto di Smart City e di come le tecnologie, tra cui gioca un ruolo di primo piano l’Inter-net of Things, possano contribuire a ren-dere intelligente una città, migliorando la qualità di vita dei suoi cittadini. Nel panorama nazionale e internazionale vi sono ormai diverse iniziative in tal senso: da progetti finanziati per la Smart City a singole implementazioni volute da città innovative. In questo contesto una nuova iniziativa riguarda Lake Nona, progetto edilizio del gruppo Tavistock, volto a co-struire nell’area sud-est di Orlando una vera e propria città nella città: il nuovo complesso avrà infatti al suo interno tutti i principali servizi, come scuole e univer-sità, un centro di ricerche mediche corre-lato di ospedale, negozi, abitazioni ed un vasto parco. Visto l’ambizioso progetto, Lake Nona sta lavorando con Cisco per

creare la prima città americana intera-mente interconnessa secondo l’iniziativa “Smart+Connected cities” di Cisco. Lake Nona e Cisco lavoreranno insieme per al-meno 15 anni per sviluppare progressiva-mente una serie di servizi per la commu-nity riguardanti i trasporti, la sanità, gli edifici. Alcuni esempi di applicazioni ri-guardano il telemonitoraggio domiciliare di parametri vitali, o l’implementazione di smart meter. Oltre a ciò il complesso avrà un occhio di riguardo nei confronti della sicurezza dei propri abitanti, in termini sia di safety che di security. Le informazioni raccolte saranno infatti condivise tra di-versi attori quali forze dell’ordine, siste-ma giudiziario e protezione civile. Tutte le applicazioni sviluppate si baseranno su una infrastruttura comune costituita da diversi device tra cui sensori di campo, videocamere, sistemi di tracciabilità.

Un nuovo progetto edilizio prevede lo sviluppo progressivo di una serie di servizi per la community riguardanti i trasporti, la sanità, gli edifici

L’RFId fa buon sangue

Si è finalmente con-clusa la parte di sperimentazione sul

campo del progetto pilota portato avanti dal Tran-sfusion Medicine RFID Consortium, consorzio americano che vede la par-tecipazione di diversi cen-tri trasfusionali, universi-tà, reti sanitarie, produttori software, hardware e sy-stem integrator, volto a te-stare l’utilizzo di tecnolo-gie RFId per la tracciabilità di sangue ed emoderivati dal donatore al ricevente

Un progetto Usa di tracciabilità dal donatore al paziente

finale. Il progetto, avviato nel 2007, dopo un primo studio sull’impatto dell’R-FId su sangue ed emoderi-vati (2008-2010), ha otte-nuto l’autorizzazione della FDA americana all’avvio di un progetto pilota sul campo a novembre 2011. La sperimentazione, finan-ziata dal National Institu-tes of Health (NIH) è ini-ziata a marzo 2012 ed ha riguardato l’apposizione di tag RFId passivi HF su sacche e contenitori adibi-ti al trasporto per la loro

identificazione lungo l’in-tero percorso trasfusionale (donazione, lavorazione, stoccaggio, assegnazione, trasfusione) tramite varchi o terminali portatili a se-conda della necessità.La sperimentazione, con-dotta presso diversi centri di donazione, presso il Blo-odCenter del Wisconsin e presso l’UIHC, ha mostrato come la tecnologia abbia contribuito a ridurre del 33% le problematiche lega-te alla gestione delle sacche presso il punto di raccolta

(registrazione sacche, check out) e dell’87% quelle pres-so il quartier generale del Blood Center of Winscon-sin (registrazione in entra-ta, collocazione nelle celle frigo, picking). Oltre a ciò le attività di gestione inventa-riale svolte presso il centro hanno subito un incremen-to di efficienza pari al 63%. In ospedale gli operatori hanno infine riscontrato un aumento di visibilità sulle operazioni, per un totale di 144 trasfusioni eseguite senza alcun errore.Visto il successo dell’inizia-tiva il consorzio ha chiesto l’autorizzazione FDA per lo sviluppo e l’introduzione sul mercato dell’applicazio-ne sviluppata all’interno del progetto di ricerca.

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Tapjoy, pubblicità in cambio di contenuti per le App

È interessante osser-vare come a fianco di modelli di Mobile

Advertising più “classici” siano nate su Mobile real-tà con modelli di business innovativi. Uno di questi è Tapjoy che non gode dei favori di Apple, che nelle ultime settimane è tornata fortemente alla carica nel cercare di bloccare i feno-meni di incentivazione al download di app.

Tapjoy, infatti, si propone come aggregatore di inve-stimenti pubblicitari volti a incrementare il numero di download delle applica-zioni o l’awareness di un brand offrendo in cambio un regalo all’utente. In particolare offre la possi-bilità agli utenti di scarica-re gratuitamente contenuti in-app all’interno delle app che utilizzano l’SDK di Tapjoy a patto che gli uti-

Gamification e Mobile: è solo una moda?

Nel 2010, il famoso Game Designer Jes-se Schell ha intro-

dotto per la prima volta un termine destinato a entra-re nel linguaggio comune di chi si occupa quoti-dianamente di strategie Mobile e Online: Gamifi-cation. Con questo termi-ne si intende l’utilizzo di tecniche di design proprie dei giochi per arricchire e incrementare l’appeal e la capacità di suscitare enga-gement nelle audience. Negli ultimi anni, le aziende hanno cominciato ad utilizzare queste dina-miche attraverso App e Mobile site.Sono molteplici anche le start-up e le grandi azien-de che stanno cavalcando il fenomeno della Gami-fication; alcune integran-dola nei propri business model come Foursquare, SCVNGR e shopkick; al-tre offrendosi come forni-tori per terze parti, come Badgeville, BigDoor e Bunchbal.Tuttavia, questa tendenza ha ricevuto ultimamente una pesante critica da par-

te di Gartner che nel mese di novembre ha dichiarato che l’80% delle App che adottano tale strategia non riuscirà a raggiun-gere i propri obiettivi di mercato nel 2014, prin-cipalmente a causa di un design dell’iniziativa ina-deguato. Sotto accusa non le strategie in sé, ma le modalità con cui le tecni-che di Gamification sono state finora implementate: ci si è limitati, infatti, ai meccanismi più ovvi dei giochi, come ad esempio punti, badge e classifiche, piuttosto che sui più sottili e più importanti elementi del game design, come il bilanciamento di compe-tizione e collaborazione, o la definizione di una significativa economia di gioco.Non si tratta di un fe-nomeno solamente con-sumer: Gartner prevede, infatti, che in ambito bu-siness, entro il 2015 il 40% delle prime 1000 organiz-zazioni globali useranno strumenti di Gamification per aumentare la produtti-vità dei propri dipendenti.

Le tecniche di design dei giochi invadono App e siti per cellulare per renderle più appealing

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Google Music e iTunes Match, la musica si ascolta in Cloud

lizzatori delle applicazioni siano disposti a scaricare applicazioni denominate “Pay-to-install”, a guar-dare video promozionali o ancora a sottoscrivere servizi a pagamento. Tale modello viene osteggia-to da Apple, in quanto il meccanismo utilizzato consente alle applicazioni “Pay-to-install” di scalare velocemente le classifiche, falsando quindi i consue-

Successo per il nuovo modello di Advertising che chiede agli utenti guardare video o App denominate “Pay-to-install”

Anche Google entra nel mercato del-la musica. Proprio come iTunes Match lanciato da Apple un anno fa, Google Music offre la possibilità di effettuare la sincronizzazione della propria libre-ria musicale per rendere disponibili in cloud i propri brani musicali ed ascol-tarli da tutti i dispositivi associati al proprio account. Su entrambi gli store, oltre a poter in-serire i propri brani musicali, è ovvia-mente possibile procedere all’acquisto di nuovi brani che vengono inseriti quindi nella libreria e resi disponibili all’utente.La sostanziale differenza tra i due ri-guarda il fatto che iTunes Match pre-vede la sottoscrizione di un abbona-mento annuale al costo di 24,99 euro. La scelta della società di Cupertino di

offrire il servizio a pagamento riguar-da il fatto che nel momento in cui si effettua l’upload dei propri brani nella nuvola, iTunes provvede automatica-mente a “convertire” il brano sosti-tuendolo con la versione disponibile sullo Store. Tale scelta persegue l’o-biettivo di sostituire i brani scaricati illegalmente con le versioni certificate da iTunes e normalmente disponibili sullo Store.Per quanto riguarda Google, invece, il servizio è completamente gratuito e non vi sono al momento limitazioni per l’upload dei brani. L’introduzione di questi servizi apre un nuovo fronte di competizione tra i due principali player del mondo Ap-plication Store e nuove opportunità in termini di servizi per gli utenti.

Si apre un nuovo fronte nella guerra fra Apple e Google

ti meccanismi di ranking dello Store.Mentre rimane aperta la battaglia con Apple, le cui mosse sono ancora poco chiare, la società con sede a San Francisco sta nel frattempo ottenendo ec-cellenti risultati anche sul mondo Android. Le sti-me effettuate analizzando tutte le app coinvolte nel modello Tapjoy sono oltre 20.000 per un totale uti-

lizzatori che supera i 700 milioni. Inoltre Tapjoy, forte degli investimen-ti dei principali Venture Capital statunitensi come J.P. Morgan Asset Mana-gement, Rho Ventures e molti altri, ha anche stret-to nell’estate scorsa una partnership con Kontagent per il lancio di un nuovo sistema di Analytics le cui caratteristiche non sono ancora state svelate.

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Cresce in tutto il mondo il Mobile Advertising

Continua la crescita, da parte delle azien-de, di investimen-

ti in Mobile Advertising, non solo in Italia - dove i valori assoluti rimangono comunque ancora limita-ti – ma in tutto il mon-do. Secondo eMarketer,

infatti, nel 2012 saranno 6,4 miliardi di dollari gli investimenti complessivi – non vengono qui con-teggiati gli SMS e MMS pubblicitari, ma solo il Di-splay advertising su appli-cazioni e mobile site, e la Search -, con una crescita sul 2011 di oltre il 60%. La società di ricerca stima inoltre che il mercato glo-bale potrebbe arrivare a circa 25 miliardi di dollari entro il 2016.Il mercato, trainato dagli USA – che hanno registrato crescite a 3 cifre negli ulti-mi anni - e dal Giappone, vede il Regno Unito primo in Europa, con investimen-ti che crescono di circa il 70% sul 2011, e l’Italia fa-nalino di coda insieme alla Spagna nella classifica dei principali paesi investitori nel nostro continente.Nonostante i notevoli tas-si di crescita che registra il mercato, attualmente il Mobile Advertising rap-presenta solo l’1% del totale della spesa pubbli-citaria in tutto il mondo. Questa percentuale è già decisamente maggiore in UK – pari a 2,3% - e si sti-ma possa superare il 10% del totale spesa in adverti-sing entro il 2016.Questo mercato è caratte-rizzato da molte novità in-trodotte negli ultimi anni, come l’uso di Display Rich Media e Video - che coin-

Ma il vero boom continua a farsi attendere: vale appena l’1 della spesa pubblicitaria

volgono maggiormente l’utente e offrono una user experience accattivante -, nonché nuove tecnolo-gie - che per ora stanno crescendo soprattutto sul web - chiamate Real Time Bidding, ovvero aste in real time che permettono di assegnare gli spazi pub-blicitari al miglior acqui-rente in funzione di KPI inizialmente definiti.Sempre secondo eMarke-ter, il mercato del Mobile Advertising rimane co-munque in mano a pochi grossi ad-network, come Google, che da solo co-pre il 56% di tutti gli in-vestimenti pubblicitari in Display Adv – con Google AdMob – e il 96% della componente di Search. Anche Facebook, che da poco ha introdotto il mo-dello pubblicitario anche su Mobile, ha dichiarato che nel terzo trimestre ha guadagnato con questo nuovo canale 150 milioni di dollari, pari al 14% del totale ricavi da pubblicità (si consideri che nel tri-mestre luglio/settembre la società ha fatturato com-plessivamente 1,26 miliar-di di dollari, di cui 1,06 da Advertising). Basti pensare che il 60% del totale uten-ti Facebook accede già da cellulare per capire l’im-portanza del Mobile anche sui ricavi pubblicitari del famoso social network.

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Mobile Marketing & Service

Per il lancio di un nuovo modello del lussuoso brand

Lexus, la casa automobi-listica giapponese Toyota ha realizzato un’originale campagna su Sports Il-lustrated di ottobre che

Nella raccolta fondi per la corsa alla rielezione di Barack Obama è stato per la prima volta usato il Mobile. Inviando un sms con la scritta “GIVE” al

numero 62262 (che corrisponde a “Obama” nella digita-zione T9 utilizzata per comporre messaggi di testo), era infatti possibile donare fino a un massimo di 50 dollari al mese, scalandoli direttamente dal proprio credito te-lefonico residuo o addebitandoli sul proprio conto. Si tratta di un meccanismo molto utilizzato nella raccol-ta fondi a scopo sociale sia negli Stati Uniti che in Italia (per esempio nelle campagne di sostegno alla popola-zione terremotata nel nostro Paese e alla Red Cross negli US), il cui utilizzo per fini politici è stato recentemente sdoganato dalla FEC (Federal Election Commission) su sollecito dei legali dei due candidati alla presidenza. La piattaforma tecnologica che ne ha permesso il fun-zionamento e la compatibilità con i principali opera-tori telefonici statunitensi (Verizon, Sprint, T-Mobile e AT&T) è quella di Payvia, azienda con sede a Los An-geles attiva nel settore dei pagamenti di beni e servizi digitali.

sfrutta l’iPad per costrui-re un ponte tra il mondo della promozione cartacea e quella digitale, animan-do una pubblicità su carta stampata. Mettendo un iPad collega-to alla pagina Web lexus.

com/stunning sotto la pa-gina cartacea di adverti-sing, la pubblicità prende vita, innescando una serie di effetti audio e video. L’auto raffigurata cambia colore e di volta in vol-ta ne vengono messe in

StartCup, il primo tappo di bottiglia digitaleStappando una Strongbow con tecnologia RFId integrata partono gli effetti speciali

La pagina di giornale prende vita grazie all’iPad

Un Sms per sostenere Obama

evidenza caratteristiche diverse con coinvolgenti animazioni. Il tutto è reso possibile dalla tecnologia “Cine-Print”, realizzata apposi-tamente per lo scopo dalla casa automobilistica.

Una innovativa pubblicità cartacea di Toyota

Inviando un messaggio di testo è stato possibile donare fino a 50 dollari al mese per supportare la campagna del candidato

Strongbow, l’azienda inglese che produce sidro e di-stribuisce anche in Italia, sta sperimentando nuove forme di promozione e comunicazione applicando la tecnologia RFId ai tappi delle bottiglie della propria bevanda. Stappando una bottiglia, il tag RFId si attiva si innescano le azioni desiderate per animare un even-to in un locale. È possibile accendere particolari luci ad effetto, interagire con lo smartphone per effettua-re un check-in su Foursquare e far vedere agli amici dove ci si trova, far partire una sigla musicale o ancora altri effetti spettacolari, come un cannone che spara cartoncini colorati sulla folla. Il progetto è ancora un prototipo, ma l’azienda rende noto che, dopo la prima sperimentazione avvenuta lo scorso settembre in un bar di Budapest, presto si vedrà l’iniziativa animare eventi in diversi locali europei. La prima città ad ospi-tarla sarà Roma. Nel frattempo Strongbow ha lanciato un contest sul proprio canale Facebook (“What would you start with Startcap?”) per stimolare gli utenti a proporre effetti spettacolari da innescare grazie al tappo tecnologico.

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PROSSIMIEVENTI

LA SCHOOL OF MANAGEMENTLa School of Management del Politecnico di Milano, con oltre 240 docenti, e circa 80 fra dottorandi e collaboratori alla ricerca, dal 2003 accoglie le molteplici attività di ricerca, formazione e alta consulenza, nei campi del management, dell’economia e dell’industrial engineering che il Politecnico porta avanti attraverso le sue diverse strutture interne e consortili. Fanno parte della Scuola il Dipartimento di Ingegneria Gestionale, le Lauree e il PhD Program di Ingegneria Gestionale e il MIP, la business school del Politecnico di Milano.La School of Management ha ricevuto nel 2007 l’accreditamento EQUIS.

GLI OSSERVATORI ICT & MANAGEMENTGli Osservatori ICT & Management della School of Management del Politecnico di Milano(www.osservatori.net) vogliono o�rire una fotogra�a accurata e continuamente aggiornata sugli impatti che le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) hanno in Italia su imprese, pubbliche amministrazioni, �liere, mercati, ecc.

Gli Osservatori sono ormai molteplici e a�rontano in particolare tutte le tematiche più innovative nell’ambito delle ICT: Agenda Digitale, B2b – eProcurement e eSupply Chain, Business Intelligence, Canale ICT, Cloud & ICT as a Service, eCommerce B2c, eGovernment, Enterprise 2.0, eProcurement nella PA, Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione, Gestione dei Processi Collaborativi di Progettazione, Gestione Strategica dell’ICT, Gioco Online, HR Innovation Practice, ICT & Business Innovation nel Fashion-Retail, ICT & Commercialisti, ICT & PMI, ICT Accessibile e Disabilità, ICT in Sanità, ICT nel Real Estate, ICT nelle Utility, ICT Strategic Sourcing, Information Security Management, Intelligent Transportation Systems, Internet of �ings, Intranet Banche, Mobile & Wireless Business, Mobile Banking, Mobile Internet, Content & Apps, Mobile Marketing & Service, Multicanalità, New Media & New Internet, New Slot & VLT, New Tablet & Business Application, NFC & Mobile Payment, RFId, Smart Working, Uni�ed Communication & Collaboration.

P E R M A G G I O R I I N F O R M A Z I O N I V I S I TAT E I L S I T O w w w . o s s e r v a t o r i . n e t

OSSERVATORIO SMART WORKING

Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2012Durante il Convegno, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano,

verranno presentati i risultati della prima Ricerca dell’Osservatorio che si è posta l'obiettivo di comprendere l’evoluzione dei workspace aziendali e dei nuovi modelli di lavoro nelle organizzazioni, attraverso l’analisi di di�usione e di maturità delle applicazioni di Smart Collaboration e della loro fruibilità con di�erenti device (mobile, tablet, notebook, …) e in diverse location (u�cio, casa, …). La Ricerca, attraverso il coinvolgimento delle principali Direzioni aziendali (IT, HR, …), ha voluto identi�care i principali bene�ci derivanti dall’adozione del modello di Smart Working nelle aziende e l’impatto che questo ha sui processi di business.

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Politecnico di MilanoAula RogersCampus LeonardoVia Ampère 2, Milano

OSSERVATORIO CANALE ICT

Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2012Durante il Convegno, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano

all’interno di SMAU 2012,  verranno presentati i risultati della nuova Ricerca volta ad analizzare e valutare approfonditamente  le  principali  problematiche  che  caratterizzano il Canale ICT in Italia, i cui operatori stanno attraversando un  profondo  processo  di trasformazione e consolidamento, alla ricerca di un ruolo non più scontato e, soprattutto, di modelli di business sostenibili. Alla presentazione dei risultati seguirà una Tavola Rotonda a cui parteciperanno alcuni tra i principali player del settore ICT.

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SMAU 2012FieramilanocityMilano

OSSERVATORIO E-COMMERCE B2C

Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2012Durante il Convegno, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano in

collaborazione con Netcomm, verranno presentati i risultati della nuova Ricerca dell’Osservatorio, che si è posta i seguenti obiettivi: monitorare l’evoluzione del commercio elettronico in Italia, evidenziando il valore di mercato, i trend e i modelli di business di riferimento; discutere criticamente le opportunità di sviluppo dell’eCommerce B2c, sulla base dei dati raccolti e del confronto con i dati dello scenario internazionale; esplorare le frontiere del commercio elettronico, identi�cando e analizzando i fenomeni emergenti. La presentazione dei risultati della Ricerca sarà seguita da una Tavola Rotonda a cui parteciperanno alcuni dei principali operatori dell’eCommerce B2c italiano.

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Politecnico di MilanoAula Carlo De CarliCampus DurandoVia Durando 10, Milano

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Fare shopping dal divano usando il proprio iPad per

comprare oggetti usati, in-dossati o relativi ai prota-gonisti e ai programmi TV che si stanno guardando. È questo il concetto su cui eBay ha costruito “Watch With eBay”, l’App per iPad che funziona da assistente

personale mentre si guar-da la TV, facendo da guida televisiva e proponendo l’acquisto di articoli rela-tivi ai programmi di pro-prio interesse. La versione originale è stata lanciata a novembre 2011, ma a oggi è evoluta con dif-ferenti novità. Secondo i dati riportati dal colosso

del commercio elettronico, è sempre più rilevante il fenomeno del cosiddetto “second screen”, per cui i telespettatori utilizza-no un dispositivo mobile – smartphone o tablet – mentre sono di fronte alla televisione, per completa-re l’esperienza di intratte-nimento. Il 70% dei possessori di smartphone statunitensi - nelle 5 ore che in media trascorre ogni giorno di fronte alle TV (dati Niel-sen) - lo fa almeno una volta alla settimana, il 49% ogni giorno. Nel cor-so di un programma tele-visivo, più del 60% degli utenti controlla il proprio smartphone almeno una volta, mentre il 15% rima-ne connesso a Internet via Mobile per tutta la durata. Sul mercato americano i programmi televisivi che più hanno funzionato sti-molando acquisti su eBay durante la visione sono, in ordine, The Mentalist, The Big Beng Theory, Ameri-ca’s Got Talent e Two and a Half Men.

Offerte speciali su Mobile quando si entra in negozio Un nuovo servizio permette di inviare ai clienti in automatico le promozioni dello store sullo smartphone, attraverso il Wi-Fi D’ora in avanti i cittadini statunitensi potranno ricevere sul cellulare offerte contestualizzate e localizzate relative ai negozi che stanno visitando nello stesso momento in cui ci entrano. È questa la nuova frontiera dell’adverti-sing geolocalizzato, resa possibile dalla piattaforma Web-based sviluppata da Swarm, una start-up newyorkese. Il servizio è offerto ai retailer in Cloud: quando il visitatore entra nel negozio e accede alla rete Wi-Fi dello stesso, può aprire l’applicazione senza bisogno di installazioni e

ricevere in tempo reale offerte promozionali contestua-lizzate. Tra le funzionalità aggiuntive offerte ai retailer, la possibilità di accedere a un servizio di comparazione prezzi per prodotti simili a quelli da loro offerti e sul-la base dei risultati ottenuti proporre offerte mirate ai clienti dello store.Al momento il servizio è utilizzato in un negozio di scarpe a New York ed è in via di installazione in altri retailer: sono previsti 300 store entro fine anno.

Con l’App di eBay è possibile

comprare articoli relativi

ai programmi in onda

Negli USA shopping dal divano mentre si guarda la TV

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Alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano le opere si raccontano grazie all’NFC

La Pinacoteca Am-brosiana di Milano e la Sacrestia del Bra-

mante si aprono all’in-novazione abbracciando la tecnologia Near Field Communication e con-sentendo così ai visitatori nuove modalità di fruizio-ne dei tesori artistici che compongono la sua colle-zione.Le centinaia di visitatori che ogni giorno varcano le porte della pinacoteca possono ora infatti acce-dere a informazioni e con-tenuti multimediali tramite il proprio smartphone NFC - come testi, video e im-magini - con un semplice gesto. Dopo aver installa-to l’apposita App gratuita (disponibile sull’AppStore di Samsung) basterà avvi-cinare il dispositivo ad uno degli oltre 50 tag presenti accanto alle opere più im-portanti in esposizione per ricevere informazioni di supporto alla visita.La tecnologia permet-

te così di “dare vita” alle opere di Leonardo, Raffa-ello, Caravaggio, Botticel-li, Tiziano e tanti altri che

È il pubblico a decidere la trama dello spot Mercedes in TV Votando tramite Twitter da Mobile i telespettatori influenzano il finale della storia

Mercedes ha lanciato una campagna cross-piattaforma per promuovere il lancio della nuova Classe A che permette agli utenti che vedono lo spot della casa automobili-stica in televisione di decidere come continuerà la storia raccontata. La pubblicità è composta da tre parti e alla fine di ciascuna i telespettatori possono votare utiliz-zando l’apposito hashtag su Twitter, influenzando il finale direttamente dal divano, utilizzando uno smartphone o un tablet. Ad esempio, sta agli utenti decidere se il protagonista dello spot, inseguito dalla polizia in auto, debba iniziare una frenetica fuga o provare a nascondersi nelle vicinanze. In base alle votazioni ricevute la storia continuerà nei giorni successivi con un nuovo spot. L’idea nasce dalla considerazione che sempre di più i consumatori affiancano dispositivi mobili alla TV come “second screen” durante la visione di film e programmi. Secondo quanto dichiarato dall’azien-da, l’iniziativa fa parte di una strategia di branding che, con questo ed altri strumenti, intende posizionare il marchio Mercedes come giovane, dinamico ed innovativo.

Avvicinandolo ai tag a lato di quadri e manufatti, lo smartphone si trasforma in una guida multimediale da secoli continuano ad emozionare i visitatori del museo.Per chi fosse sprovvisto di un proprio smartpho-ne NFC, presso le bigliet-terie sono disponibili dei Samsung Galaxy III per il noleggio al prezzo di 3 euro. Inoltre, grazie alla collaborazione con Inge-nico Italia, sarà a breve possibile sfruttare la tec-

nologia NFC anche per acquistare i prodotti edi-toriali relativi alle opere in mostra, direttamente dallo smartphone nel corso della visita. Il progetto ha visto la par-tecipazione di Mobile Pe-ople Italia, società IT che realizza soluzioni Mobile basate su tecnologia NFC, e di Samsung in veste di partner tecnologico.

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COSA OFFRE

I candidati che supereranno il processo di valutazione:

• saranno supportati nella messa a punto del progetto imprenditoriale, con l’obiettivo di

accelerarne lo sviluppo e il raggiungimento degli obiettivi di business;

• avranno la possibilità di frequentare gratuitamente un percorso di alta formazione presso il MIP – la Business

School del Politecnico di Milano – �nalizzato ad accrescere le competenze e l’empowerment del gruppo imprenditoriale;

• saranno supportati nella ricerca dei capitali di rischio necessari.

MISSIONE

Giocare un ruolo sempre più attivo nello stimolare la nascita e lo sviluppo di nuove avventure imprenditoriali basate sull’innovazione: è questo l’obiettivo che gli Osservatori ICT & Management si pongono nella convinzione che ciò rappresenti un ingrediente fondamentale per il rilancio della nostra economia.

Per questo motivo nasce il progetto Start-up Boosting che, attraverso il succedersi di una serie di Call for Ideas collegate ai diversi Osservatori, intende identi�care le idee di business e i progetti imprenditoriali più innovativi, che saranno supportati e seguiti nel loro sviluppo.

CHI PUÒ PARTECIPARE

Alla Call 4 Ideas possono partecipare:• persone �siche (singole o in gruppo) in

possesso di un’idea di business fortemente innovativa;

• aziende in fase di start-up e con elevato potenziale di crescita;

• imprese anche già avviate che abbiano sviluppato innovative idee di business.

AMBITI DELLE CALL 4 IDEAS

Start-up Boosting

S S E R V A T O R I . N E Tict & management

www.osservatori.net

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

• La partecipazione è gratuita.• Per iscriversi compilare il Form di registrazione

sul sito www.startupboosting.comche include una breve descrizione

del progetto imprenditoriale, in cui vengonomessi in evidenza: prodotti/serviziinnovativi erogati, mercato target,

principali concorrenti, fatturatoprevisto e investimenti stimati

(anche solo in modo approssimato).• Ogni mese vengono valutate le proposte pervenute.

FA C E B O O K E C O S Y S T E M

C L O U D C O M P U T I N G & I C T A S A S E R V I C E

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E N T E R P R I S E 2 . 0 A U G M E N T E D R E A L I T Y

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S E M A N T I C W E B I N T E R N E T O F T H I N G S

B U S I N E S S I N T E L L I G E N C E A N D A N A L Y T I C S

FAT T U R A Z I O N E E L E T T R O N I C A E D E M AT E R I A L I Z Z A Z I O N E

S O C I A L M E D I A & W E B 2 . 0

I C T I N S A N I T À

D I G I TA L M E D I A & T V

G I O C O O N L I N E M O B I L E B U S I N E S S

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M O B I L E M A R K E T I N G & S E R V I C E

N F C & M O B I L E PAY M E N T

I C T S E C U R I T Y

E - P R O C U R E M E N T & E - S U P P LY C H A I N

U N I F I E D C O M M U N I C AT I O N & C O L L A B O R AT I O N

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Smart Working

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Gruppo Poste Ital-iane ha adottato in anticipo Windows

8, entrando a far parte del programma FirstWave, che ha coinvolto 15 aziende a livello globale.Per Poste Italiane è stata un’occasione per inau-gurare nuovi scenari di collaborazione identifi-cando opportunità di mi-glioramento organizzativo a partire dal nuovo sistema operativo e dai nuovi de-vice. «Insieme a Microsoft abbiamo provato a re-im-maginare il nostro modo di lavorare, sperimentando nuove opportunità, ad es-empio introducendo i tab-let per ripensare alcuni processi aziendali», ha dichiarato Vincent Santac-roce, Responsabile Ricerca e Innovazione di Poste Italiane. «Facendo leva su Windows 8, abbiamo definito quattro scenari d’implementazione che hanno coinvolto le nostre risorse in un percorso des-tinato a innovare il nostro servizio per ottenere van-taggi di business e mi-surarsi con successo in un mercato ormai altamente competitivo».Uno dei progetti pilota ha coinvolto il personale di vendita a cui sono stati forniti dispositivi dotati del nuovo sistema opera-

tivo per ottimizzare i tempi di lavoro e la modalità d’interazione con i clienti. A tal fine sono state svi-luppate App per accedere in mobilità al Document Management System, al Customer Management System e agli strumenti di collaborazione come instant messaging e video conferencing. Questo sce-nario ha interessato non solo gli addetti alle vendite responsabili del mercato privati, dell’utenza busi-ness e della PA, ma an-che i portalettere in una

Virtual meeting per ridurre le trasferte in Elmec

Elmec ha ridisegnato le proprie modalità di lavoro con il progetto Zero Mi-glia, riducendo le trasferte non necessarie e sosti-tuendole con sessioni di web o audio conference.L’iniziativa si declina in due filoni: Zero Miglia

I device, con sistema operativo Windows 8, sono utilizzati in via sperimentale dal personale di vendita e all’interno degli uffici postali

Virtual Team e Zero Mi-glia Club.Il primo è un progetto a supporto della mobilità e prevede la dotazione alla forza vendita di tablet per il recupero immedia-to delle informazioni del personale di pre-vendita,

La dotazione alla forza vendita di tablet, finanziati dall’azienda ma di proprietà del dipendente, consente il risparmio di chilometri e tempo

quando ci si trova dai clienti, attivando una sala riunioni virtuale. Per stimolare l’utilizzo di tali tecnologie, l’azienda ef-fettua delle campagne di incentivazione che con-sistono nel rimborso del 50% del costo dei devi-

I Tablet innovano i processi nel Gruppo Poste Italiane

logica di evoluzione della figura professionale. Un ulteriore progetto ha in-teressato Poste Shop con l’implementazione di tec-nologie innovative come touchscreen e Kinect per rendere più piacevole la user experience all’interno

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Nuovi modelli di lavoro in Heineken Italia

do con i sindacati e con un forte committment da parte delle Direzioni Si-stemi Informativi e Risorse Umane, è partita la prima fase del progetto per iden-tificarne i fattori chiave, rilevare le esigenze interne e definire quindi il model-lo di riferimento per l’im-plementazione efficace di un modello di Smart Work. La seconda fase, avviata a luglio 2012, ha previsto il coinvolgimento di 5 perso-ne della Direzione Sistemi Informativi e 2 persone delle Line of Business che hanno sperimentato un modello di Home Work di 2 giorni fissi a settimana concordati con il proprio responsabile. Ogni persona è stata dotata di PC portatile, token OTP per accedere ai sistemi Hei-neken e chiavetta UMTS da utilizzare come backup di rete in caso di malfunzio-

namenti della connessione internet.La terza fase, ancora in corso, prevede la valuta-zione del progetto pilota e il consolidamento del mo-dello di Smart Work con gli obiettivi di diffondere tale modello alle Line of Business non ancora coin-volte e aumentare la parte-cipazione all’interno delle Direzioni già coinvolte.Con Heineken Smart Work è aumentata produttività delle persone, che si sono concentrate maggiormente e quindi hanno svolto le proprie attività in tempi più brevi e con un livello qua-litativo maggiore. Lo Smart Work ha, inoltre, impattato positivamente sulla qualità della vita dei dipendenti che hanno dichiarato un risparmio di tempo e, in alcuni casi, anche di costi e un aumento della soddi-sfazione personale.

Heineken Italia ha avviato il proget-to “Heineken Smart

Work”, con l’obiettivo di valutare le possibili appli-cazioni di nuovi modelli di lavoro in azienda, come ad esempio l’Home Work.Il tutto nell’ottica di «un aumento della consape-volezza e della responsa-bilizzazione delle persone - come ha dichiarato Mara Maffei, ICT Manager di Heineken Italia -. Perché per crescere è necessario essere innovativi e partire da un cambiamento cul-turale all’interno dell’a-zienda, dando seguito alle esigenze rilevate».A marzo 2012, in accor-

In via di sperimentazione un progetto di Home Work con impatti positivi su tempi e qualità delle attività svolte

ce (tablet, accessori) che vengono acquistati dal di-pendente a cui rimane la proprietà dei dispositivi. Il secondo è invece uno strumento che tiene trac-cia dei chilometri non percorsi dalle persone valorizzandoli in termi-ni di mancate emissioni di CO2 e di risparmio per l’azienda. Da inizio 2012 sono stati così risparmiati oltre 650.000 Km e circa 1.600 ore uomo in termi-ni di spostamenti evitati. Inoltre l’utilizzo di queste tecnologie ha permesso all’azienda di essere più

flessibile e di ridurre sen-sibilmente l’esigenza di pianificazione di alcune attività, come ad esempio le visite presso i clienti: se prima queste venivano svolte da 2 persone (com-merciale e pre-vendita), oggi, con i virtual mee-ting, è sufficiente mobili-tarne soltanto una. Oltre a questi benefici si aggiun-gono quelli legati al mi-glioramento della qualità della vita lavorativa delle persone, che possono ri-durre i loro spostamenti a parità di efficacia del pro-prio lavoro.

degli uffici postali. Grazie all’introduzione di tablet, si è puntato alla sostituzi-one dei cataloghi cartacei di Poste Shop per con-sentire di visualizzare in modo intuitivo i prodotti e procedere direttamente all’acquisto.

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Smart Working

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Il Gruppo Amadori, nota azienda del settore agroalimentare ital-

iano, ha promosso il pro-getto GoMobile, in tema di consumerizzazione e Byod (Bring Your Own Device). In linea con le strategie di business dell’azienda e dato il crescente inter-esse dei dipendenti verso l’utilizzo di device person-ali e strumenti consumer per accedere a cartelle, dati e applicazioni aziendali, il Gruppo ha deciso di veico-larne l’utilizzo lanciando il nuovo progetto che è stato articolato in tre fasi. «L’utilizzo di strumenti personali consente di au-mentare la produttività dei lavoratori - ha affer-mato Francesco Fabbri, ICT Project Manager di Gruppo Amadori -. Il progetto Go-Mobile è una risposta, in tempi brevi, a una specifi-ca richiesta di business».Il primo passo ha visto la nascita di una piattaforma di Mobile Device Manage-ment (MDM) per gestire i device mobili aziendali e personali, mantenendo il controllo di tutte le iniz-iative e garantendo la si-curezza e l’integrità dei dati aziendali. A tal proposito sono state definite an-che policy specifiche per l’utilizzo dei device mobili in azienda. La seconda fase - partita con un progetto pilota rivolto a 15 dirigenti e 5 dipendenti possessori di tablet personali e partico-larmente influenti nei con-fronti di altri colleghi - ha previsto l’adozione di una

accedere a tutte le applica-zioni aziendali effettuando un unico login e la possi-bilità di lavorare ovunque essi si trovino. Come ultimo passo, l’IT di Amadori sta effettuando il roll out a tutti gli utenti che richiedono l’accesso a questo servizio, a pre-scindere dal fatto che ab-biano un device personale o aziendale.

mette inoltre all’azienda di essere molto più flessibile in quanto non costringe a scegliere uno specifico de-vice o sistema operativo. Per monitorare il livello di soddisfazione degli utenti del pilota, Amadori ha re-alizzato una survey interna che ha confermato un forte entusiasmo da parte degli utilizzatori, che hanno ap-prezzato la possibilità di

Gruppo Amadori apre la porta al Byod Libertà di utilizzo per i dispositivi mobile dei dipendenti: più produttività e grande soddisfazione degli utenti

soluzione di virtualizzazi-one delle applicazioni e dei dati aziendali all’interno di un framework applicativo, consentendo l’accesso da qualsiasi tipo di device uti-lizzato dai dipendenti. In questo modo tutte le appli-cazioni aziendali sono state rilasciate in tempi rapidi senza dover riscrivere ne-anche una riga di codice. La soluzione adottata per-

L’organizzazione delle squadre di vigilanza migliora con lo smartphone

Rangers, istituto di vigilanza del Gruppo Battistolli, ha introdotto l’utilizzo di una suite completa di soluzioni per la gestione delle operazioni svolte in mobilità dal proprio per-sonale. I Rangers, utilizzando un dispositivo Blackberry, possono visualizzare i dettagli delle attività che devono svolgere in giornata, effettuare la ricerca dei servizi svolti per data e l’elenco dei servizi del proprio turno con tutte le informazioni di dettaglio, nonché ricevere direttamente sul display del terminale segnalazioni di allarme da prendere in carico in tempo reale, allineando la centrale sullo stato di gestione dell’allarme.Il progetto, che è stato avviato nel luglio del 2010, ha previsto una fase pilota durata circa 24 mesi e ha coinvolto 8 persone. Utilizzata oggi da 20 pattuglie, la nuova solu-zione consente alla centrale operativa di gestire i processi decisionali con una maggiore tempestività, e inoltre perseguire l’efficacia nei processi, la certificazione del servizio mediante il controllo delle pattuglie in servizio e la riservatezza delle comunicazioni tra centrale e pattuglie.

Gruppo Battistolli aumenta tempestività e efficacia delle pattuglie

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Wireless Supply Chain

Nupigeco – azienda di Varese specia-lizzata nella pro-

gettazione, produzione e commercializzazione di tubi e raccordi termopla-stici – ha recentemente adottato un nuovo sistema gestionale, accessibile an-che in mobilità con iPad, per coordinare e control-lare simultaneamente tutti i depositi di materie prime e prodotti finiti in Italia e all’estero. La rete di vendi-ta può così controllare in tempo reale mentre si tro-va sul territorio lo stato di avanzamento degli ordini e le giacenze disponibili nei vari magazzini. Prima dell’introduzio-ne del sistema, Nupigeco non aveva una soluzione di gestione degli ordini e del magazzino, opera-zione che veniva gestita manualmente: il processo iniziava con la ricezio-ne dell’ordine in formato cartaceo, l’addetto proce-deva con la preparazione della merce prelevando

manualmente il materiale richiesto e quindi effet-tuava la spedizione. L’in-troduzione della nuova piattaforma ha permesso una razionalizzazione dei magazzini, ora strutturati per celle a seconda degli articoli più richiesti e con-

Un sistema basato su RFiD per migliorare il rifornimento negli ospedaliGrazie ad appositi tag sui prodotti, Euroclone riceve informazioni sulla loro disponibilità e può provvedere al reintegroEuroclone opera nel settore delle biotec-nologie e della diagnostica ed ha deciso di dotarsi di un sistema basato su tec-nologia RFiD per la gestione dei propri asset. L’azienda è ora in grado di regi-strare il prelievo delle confezioni e delle provette dai frigoriferi dislocati presso i

clienti finali (ospedali e laboratori) e di monitorare le date di scadenza, provve-dendo al reintegro delle scorte. I prodotti di laboratorio sono contrassegnati da tag RFiD e, quando passano attraverso l’ap-posito varco, vengono automaticamente riconosciuti. Quando l’operatore preleva un prodotto, l’informazione viene inviata contestualmente alla sede di Euroclone per la fatturazione e il reintegro delle scorte. Tra i benefici, un’eliminazione dei tempi di registrazione e dei possibili er-rori relativi con un significativo impatto sul business , anche in termini di quali-tà del servizio al cliente finale. A ciò si aggiunge la possibilità di pianificare lo stock sulla base dei consumi aggiornati in tempo reale, grazie ad un resoconto giornaliero dei prelievi.

trassegnati da un numero di stoccaggio. I dipendenti negli uffici inviano una lista di pre-lievo sui terminali indu-striali mobili in dotazio-ne ai magazzinieri, che procedono a comporre la spedizione. L’azienda può

ora coordinare l’intero ci-clo della movimentazione delle merci dall’entrata all’uscita assicurandosi un controllo costante dei processi, dal ricevimento materiale allo stoccaggio e dal prelievo merce alla spedizione.

Controllo di gestione integrato per Nupigeco, anche in mobilità

Il personale di vendita può controllare via iPad lo stato di avanzamento degli ordini e le giacenze di magazzino

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Tracciabilità completa di filiera per Tereos Syral

Con l’obiettivo di mi-gliorare la gestione delle risorse interne,

Tereos Syral - produttore europeo di prodotti amida-cei - ha adottato una solu-zione di tracciabilità glo-bale, attualmente presente e attiva nelle sedi francese, belga e spagnola. L’azienda si occupa della trasforma-zione dei cereali e produce un’ampia varietà di prodotti amidacei per l’alimentazio-

Voice Picking per la gestione dei centri di smistamento di Plus Retail

Plus Retail, azienda olandese a struttura cooperativa che ri-

unisce circa 270 commer-cianti sul mercato del Food & Beverage, ha intrapreso un progetto per ottimizza-re i costi della movimen-tazione delle merci presso i propri 4 centri di smi-stamento in cui lavorano oltre 1.000 dipendenti. L’a-zienda ha introdotto una procedura di voice picking per migliorare le procedure logistiche, che in passato venivano gestite con liste cartacee e scansione di barcode. Grazie al nuovo sistema, la produttività è stata incrementata di cir-

ca il 10 % e gli errori sono stati quasi annullati (ridotti del 99,8 %). Il management di Plus Retail ha calcolato che il ROI è stato raggiunto in 6 mesi (risparmiando su risorse, carta ed etichette, camion e costi ammini-strativi) e la qualità del servizio è stata migliorata lungo tutta la filiera, raf-forzando la fiducia e ridu-cendo i reclami dei punti vendita e dei clienti. Gli stessi operatori sono sod-disfatti della soluzione, dato che gli permette di lavorare con mani e occhi liberi rendendo l’attività di prelievo meno complicata e più rapida.

Grazie al nuovo sistema produttività aumentata del 10% e azzerati gli errori nella preparazione degli ordini

Un sistema integrato assicura

un controllo di filiera totale, dalla

produzione alla spedizione

ne, l’industria farmaceutica, chimica e cartaria. La nuo-va soluzione integra ele-menti software e hardware per un controllo ed una tracciabilità completi, dalla produzione alla spedizione. Nelle zone di riempimento delle fabbriche (l’azienda produce sacchi di materiale di peso tra i 25 e i 1000 kg) ogni unità logistica rice-ve un identificatore che ne consente il riconoscimento

durante i processi. Le unità convergono quindi verso la zona d’ispezione e ripresa, dove il codice viene rico-nosciuto; i dati sono poi controllati ed elaborati dal sistema e inviati all’applica-tore automatico di etichette. I camion su cui predisporre i pallet ospitano a bordo ter-minali wireless che comu-nicano in tempo reale con il sistema per ricevere l’ordine di carico. I pallet vengono

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poi associati al numero di carico del camion, e tutti i dati acquisiti sono elabo-rati dal programma di ese-cuzione, aggiornati in SAP e inviati al magazziniere esterno, che in tal modo sa esattamente cosa riceve. Grazie alla nuova soluzione l’azienda è ora in grado di soddisfare l’aumentata ri-chiesta di informazioni dei clienti sull’origine e qualità dei prodotti.

Il Gruppo Roche digitalizza il processo di gestione dei documenti

Il Gruppo Roche – importante casa farmaceutica presente in Italia dal 1897 – a partire dal 2011 ha dotato la propria forza lavoro di dispositi-vi iPad per permettere di consulta-re e inviare rapidamente documenti e articoli scientifici relativi a studi clinici, aggiornamenti congressuali e farmaci da presentare ai medici sul territorio. Gli informatori scientifi-ci si rivolgono al personale medico (oncologi, ematologi, reumatologi, etc.) presentandogli i prodotti della casa farmaceutica e necessitano di varia documentazione di supporto. Grazie al nuovo sistema, è ora loro possibile farlo utilizzando un tablet iPad. Prece-dentemente, la documentazione veniva acquisita dalle business unit in colla-borazione con l’area medica, ricevuta in forma cartacea, analizzata e suddivisa e poi spedita fisicamente ai singoli richiedenti: un processo spesso di lunga durata che comportava la gestione di archivi cartacei. Grazie all’App “Roche Reprint”, tali processi sono stati completamente digitalizzati: i documenti ven-gono acquistati in formato elettronico PDF e gli informatori possono consul-tarli liberamente e condividere con i medici, inviando agli interessati una mail che contiene le credenziali per accedere al documento direttamente dal portale della casa editrice. Il progetto ha permesso un’importante ottimizzazione dei costi generali con un miglioramento in efficacia ed efficienza dell’intero pro-cesso, riducendo inoltre la necessità di stampare con sensibile riduzione dei costi inerenti ai consumi, all’archiviazione e allo smaltimento della carta.

Usando un iPad gli informatori scientifici possono presentare ai medici la documentazione di supporto dei farmaci

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Eventi e Formazione

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Smau 2013 riparte da Bari il 6 e 7 febbraio

Ricomincia con la tappa pugliese di febbraio Smau, l’e-

vento dedicato alle tecno-logie digitali per il business che nel corso dell’anno ri-salirà la penisola toccan-do le più importanti città italiane. L’evento prevede la partecipazione di tutte le principali aziende del settore (Adobe, Google, Fujitsu, AMD, HP, IBM, Infor, Intel, Microsoft, Oli-vetti, SAP, Telecom Italia, Xerox…) con prodotti e so-luzioni innovativi in grado di modificare radicalmente modalità e qualità del la-voro in azienda. Le tematiche trattate sono ampie e vanno dal Cloud

Presentazione dei risultati della ricerca - 30 gennaio Osservatorio Mobile Marketing & Service L’Osservatorio Mobile Marketing & Service della School of Management del Politecnico di Milano, giunto alla sua sesta edizione, si occupa di analizzare gli scenari applicativi, le evoluzioni e gli strumen-ti che riguardano l’utilizzo di dispositivi mobili per veicolare servizi informativi e iniziative promozionali. Particolare riguardo è posto a quei fenomeni dirom-penti che stanno prendendo posto nella vita dei con-sumatori e nelle strategie di marketing delle aziende, come smartphone sempre più evoluti e diffusi, tablet, funzionalità avanzate di geolocalizzazione e altre ini-ziative innovative. Obiettivo ultimo dell’analisi è quello di valutare i be-nefici derivanti dall’implementazione di progetti di Mobile Marketing & Service con il supporto di casi

reali estrapolati dall’esperienza di importanti azien-de italiane, con particolare attenzione alle iniziative inserite in più ampi progetti di comunicazione multi-canale e agli aspetti innovativi e peculiari di utilizzo del Mobile.

La presentazione dei risultati sarà seguita da auto-revoli tavole rotonde che coinvolgeranno sia aziende utenti, chiamate a raccontare le proprie esperienze, che player della filiera, stimolati a confrontarsi sulle evoluzioni in atto in questo mercato. Il Convegno si terrà il 30 gennaio presso il Politec-nico di Milano.

Per maggiori informazioni www.osservatori.net

Computing ai sistemi di Unified Communication & Collaboration, dalle tecno-logie satellitari ai fenome-ni in corso nel mondo della Mobility, con smartphone, tablet e App che rivoluzio-nano il modo di lavorare e fare business, e molto altro ancora. L’evento dedicherà uno spazio allo Smart City Roadshow, iniziativa de-dicata al tema delle città intelligenti che per ogni sua tappa prevede un ap-puntamento istituzionale per delineare lo scenario di mercato, la valorizzazione dei migliori casi in Italia e dei protagonisti della Pubblica Amministrazione

Locale. Non mancheranno inoltre i Premi realizzati in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano proprio per diffondere la cultura dell’innovazione attraverso la condivisione dei casi di eccellenza delle imprese italiane. L’edizione 2012 si è chiu-sa con grande successo a ottobre con la tappa di Milano, registrando oltre 53.000 visitatori, oltre 500 novità in mostra e un fitto programma di incontri con circa 600 workshop ani-mati da professionisti delle più innovative aziende del panorama nazionale e dai ricercatori della School

Di nuovo al via il roadshow che porta in scena l’innovazione nelle principali città italiane

of Management del Poli-tecnico di Milano. Dopo la tappa di Bari del 6 e 7 febbraio, il tour continuerà a Roma a Marzo, a Padova ad aprile, a Torino a mag-gio, a Bologna a giugno e quindi ancora a Milano ad ottobre.

Per maggiori informazioni e per iscriversi all’evento: www.smau.it

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21 febbraio: presentazione dei risultati della ricerca Osservatorio NFC & Mobile Payment

Convegno dell’Osservatorio Internet of Things 6 marzoPolitecnico di MilanoL’Osservatorio Internet of Things nasce nel 2011 dalla forte esperienza acquisita dagli Osservatori ICT & Management su tecnologie e applicazioni correlate a questo mondo (RFId Solution Center, Osservatorio RFId, Osservatorio Mobile & Wireless Business, etc.). L’obiettivo è quello di rispondere al crescente interesse di aziende appartenenti a diversi settori verso l’Internet of Things e le sue potenzialità, in un contesto caratterizzato da poca chiarezza sullo stato dell’arte delle applicazioni, sui benefici abilitati e sull’evoluzione attesa del mercato. Tramite survey e analisi di casi concreti, l’Osserva-torio vuole comprendere come il paradigma Inter-net of Things può impattare nella progettazione e nell’erogazione di servizi che toccano i cittadini e le aziende pubbliche e private, individuando tra i numerosi ambiti applicativi quelli più prometten-ti in termini di rilevanza dei benefici e maturità delle tecnologie. A ciò si aggiunge un’analisi del valore creato da tali soluzioni, la loro diffusione e il valore del mercato complessivo in Italia. Il convegno di presentazione dei risultati della ri-cerca 2012 si terrà presso il Politecnico di Milano il 6 marzo. Per maggiori informazioni: www.osservatori.net

Qualcosa si sta muo-vendo nel mondo del Mobile Payment

in Italia, in diversi ambiti. I progetti pilota NFC sono ormai numerosi e i con-tinui annunci degli ope-ratori e le alleanze strette lasciano ben sperare per lo sviluppo prolifico di un ecosistema che, trami-te un’efficiente collabo-razione tra tutti gli attori coinvolti (istituti bancari, compagnie telefoniche, esercenti, aziende di ser-vizio, technology provider ecc.), possa portare ad una rapida crescita e diffusio-ne di questa innovativa modalità di pagamento. A lato dei servizi più innova-tivi esistono poi altre real-tà già consolidate nell’am-bito dei Remote Payment, abilitati da sms o altri mezzi, principalmente per il pagamento della sosta

o dei mezzi pubblici nelle città. L’Osservatorio NFC & Mobile Payment della School of Management del Politecnico di Milano - in collaborazione con l’RFId Solution Center - studia lo stato attuale dei sistemi di pagamento Mobile del panorama nazionale e in-ternazionale, concentran-dosi in particolare sui pa-gamenti attivati attraverso il telefono cellulare (sia Remote sia Proximity) e sui pagamenti Contactless abilitati da carte NFC. Ol-tre a fornire una panora-mica sulle evoluzioni più rilevanti dello scenario, l’Osservatorio elabora una stima del valore del tran-sato del Mobile Payment in Italia. L’appuntamento è per il 21 febbraio pres-so il Poltecnico di Milano. Per maggiori informazio-ni: www.osservatori.net

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Brevi dalle aziende

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ZTE sbarca sul mercato italiano e punta al terzo posto nel mercato smartphone mondialeL’azienda, fornitore globale di prodotti e servizi per le telecomu-nicazioni che collabora con 500 operatori di TLC in oltre 140 pa-

Nav 2013, il gestionale di Microsoft per le medie aziende si rinnovaArriva in Italia Nav 2013, la nuova versione del gestionale di Microsoft per le medie aziende, un ERP che è al contempo “globale ma particolar-mente adatto a un contesto locale”, come ha spiegato Giovanni Stifano, Direttore Partner e Dynamics di Mi-crosoft Italia.Nella nuova versione sono state migliorate le funzionalità rivolte al business, senza trascurare gli aspet-ti IT, come la facilità di deployment e personalizzazione, e l’interfaccia intuitiva. Il nuovo software della famiglia Dynamics ha il vantaggio di essere fortemente integrato con i vari prodotti Microsoft: Office, in primo luogo, con la possibilità di collegare e aggiornare in automatico i fogli Excel, ma anche con SQL Ser-ver per la Business Intelligence, con le soluzioni di Mobility (ma sono supportati anche tutti i principali sistemi operativi concorrenti a Win-dows per i tablet e gli smartphone), per arrivare alle funzionalità di col-laborazione di Lync e di Skype, fino ad Azure per il Cloud: si tratta infat-ti di un sofware “Cloud ready”. Il lancio della nuova versione è stata anche l’occasione per far conoscere i positivi risultati che Microsoft sta ottenendo in questo ambito di mer-cato. «La famiglia Dynamics conta oggi 350mila clienti e 10mila part-ner: è l’ERP più diffuso al mondo e continua a crescere – ha affermato

Stifano -. Il mondo delle Business Application risente della congiun-tura negativa, perché si tratta di progetti pluriennali che assorbo-no molte risorse, quindi le aziende ci pensano bene prima di avviarli. Nonostante ciò la nostra crescita è stata estremamente interessan-te, anche nell’ultimo anno abbiamo guadagnato market share». Per quanto riguarda nello specifico l’Italia, «Nav va perlopiù a sostituire soluzioni proprietarie che sono an-cora molto presenti, ma vengono via via rimpiazzate da prodotti interna-zionali». E la battaglia per la con-quista dei clienti, è in primo luogo con Sap.

esi del mondo, ha annunciato lo scorso ottobre l’ingresso in Italia con un portafoglio di smartpho-ne e telefoni cellulari a proprio brand. «Secondo i dati recen-temente diffusi da IDC, attual-mente siamo il quarto produttore mondiale per volumi nel mercato smartphone – ha commentato Al-

berto Bevilacqua, Terminal Sales Director per l’Italia –. La strategia a livello di gruppo è ora quel-la di crescere, anche attraverso l’entrata diretta in nuovi merca-ti come l’Italia, e di raggiungere il terzo posto nella classifica dei produttori, sorpassando RIM e posizionandoci dopo Samsung e Apple». I nuovi dispositivi presenta-ti includono il Grand X Classic, modello di punta con processo-re Dual Core da 1 GHz e ampio display touch di alta qualità, oltre ai modelli Skate e Atlas, pensa-ti per rispondere alle esigenze di comunicazione in mobilità di di-verse tipologie di clienti, sia bu-siness che consumer.

PayPal scommette sui pagamenti da cellulareFare acquisti e pagare con il cel-lulare sarà presto una consuetu-dine diffusa: le transazioni de-colleranno in breve tempo come è avvenuto con l’eCommerce. I segnali già ci sono e sulla scor-ta di questa convinzione PayPal, la società di eBay che fornisce il noto sistema di pagamento onli-ne, ha focalizzato la sua strategia proprio sul Mobile.«In Italia sono già 3 milioni i clienti che hanno acquistato at-traverso cellulare - afferma Giu-lio Montemagno, fondatore di eBay Italia e oggi General Ma-nager Western Europe di PayPal -. Forrester prevede che il Mobile Commerce in Italia crescerà ad un tasso del 45,8% nei prossimi 5 anni. Noi stiamo avendo molto successo e cresciamo più veloce-mente del mercato».A livello globale, quest’anno PayPal prevede di gestire sul-la sua soluzione un volume di pagamenti via mobile pari a 10 miliardi di dollari: erano 4 mi-liardi nel 2011. E sono 23 milioni i clienti che utilizzano regolar-mente PayPal attraverso dispo-sitivi mobile, pari al 22% del totale.

Giovanni Stifano, Direttore Partner e Dynamics di Microsoft Italia

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Secondo Montemagno, l’op-portunità è grande ma i retailer italiani sono ancora restii a co-glierla. I consumatori, invece, sono pronti, perché si tratta di una soluzione semplice e veloce. Per questo, PayPal si propone come consulente per supportare i mer-chant nello sviluppare le solu-

Il mondo dell’ICT dà una mano all’ambienteLa sostenibilità ambientale e l’in-clusione sociale sono lussi che in tempi di crisi non ci possiamo più permettere? Il dubbio aleggia nella mente di molti manager e impren-ditori, impegnati a far quadrare i conti delle loro aziende in una congiuntura particolarmente dif-ficile. Ma la risposta, certificata da autorevoli studi di settore tra cui l’RGA responsibility Report 2012 è: assolutamente no. Anzi, l’at-tenzione a queste tematiche non è solo un dovere morale, perché è ormai noto a tutti che le risorse del Pianeta sono in rapido esau-rimento e non possiamo far finta di non saperlo, ma è anche econo-micamente conveniente. Solo che i ritorni in termini di competiti-vità non sono immediati, quindi è necessario un impegno strategico, che guardi cioè al lungo periodo, un approccio che purtroppo in Italia solo poche imprese virtuose hanno adottato.Fra queste, tra le altre, ci sono Ar-val, Assicurazioni Generali, Ducati Energia, Expo, Fiat, Inps, Terna, e, nel mondo IT, c’è Sap che da tempo porta avanti molteplici iniziative a favore dell’ambiente e dell’inclu-sione sociale, coinvolgendo dipen-denti, partner e clienti.«Coniugare profitto con trasparen-za e responsabilità è assolutamen-te possibile, anzi è un’opportunità per sviluppare il business in modo sostenibile - ha affermato Luisa

Arienti, AD di Sap Italia, aprendo i lavori del secondo Sustainability Forum, evento organizzato nella sede milanese della società di sof-tware che ha avuto come keynote speaker l’economista Jacques At-tali -. Impegnarsi in questo senso è un dovere per le imprese e ancor di più per le imprese IT, che possono innovare prodotti e servizi avendo come obiettivo il miglioramento dell’ambiente e della qualità della vita delle persone: è nostra ferma volontà allargare la squadra che ci accompagna in questo percorso avviato tempo fa».L’impegno di Sap è concreto a partire dalla sede Sap di Vimercate (MI), un palazzo ispirato ai massi-mi criteri di ecosostenibilità oggi disponibili. Inoltre, con il coinvol-gimento dei dipendenti Sap sono attivi diversi progetti sul campo che utilizzano la tecnologia come leva per lo sviluppo, realizzati in collaborazione con ONG locali in Ghana, in Brasile e in India, come ha illustrato Tiberio Tesi, Chief Sustainability Officer di Sap Ita-lia e Head of Human Resources for Emerging Markets EMEA.In questo quadro si inserisce una nuova e importante iniziativa che vede Sap nel ruolo di apripista e modello di riferimento per il mon-do ICT italiano. È stata infatti annunciata la firma un accordo di collaborazione con il Ministro dell’ambiente Clini che punta a

promuovere iniziative di sosteni-bilità ambientale per la riduzione e neutralizzazione dell’impatto sul clima provocato dalle aziende del settore dell’Information Techno-logy. Si tratta di un accordo volontario che vedrà esperti del Ministero e dipendenti Sap lavorare fianco a fianco nel diffondere modelli so-stenibili di produzione e consumo nella riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra su due fronti: da un parte per gli impatti diretti sul clima delle attività proprie di Sap nelle due sedi di Roma e di Vimercate, dall’altra per i benefici indiretti generati dall’implemen-tazione presso le imprese clienti di soluzioni tecnologiche Sap per gestire in modo responsabile il proprio business.

Luisa Arienti, AD di Sap Italia

zioni, anche attraverso partner specializzati. «Invece di inserire la carta di credito, con PayPal si può completare l’acquisto in 2 clic. E abbiamo verificato che il tasso di conversione del carrello nel Mobile Commerce è superio-re: è il 70% su PC e l’80% via mobile»Fra le aziende che già offrono ai

clienti l’acquisto da cellulare con Paypal ci sono Vodafone, che permette di effettuare le ricari-che telefoniche, Luisa via Roma, negozio storico di Firenze di alta moda che vende online in tut-to il mondo, e Fendi, che con il supporto di Filoblu, specializza-ta nell’eCommerce, ha realizzato un negozio pop up on line, cioè

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End-user

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Offertae canale ICT

La segmentazione dei contatti End-user

FUNZIONE

ICT, Sistemi Informativi | 32%

Commerciale,

Business Development | 14%

Marketing, Comunicazione | 12%

Amministrazione, Finanza,

Controllo | 10%

Ricerca e Sviluppo, Design | 6%

Acquisti | 5%

Logistica Supply Chain | 5%

Produzione, Operations | 3%

Risorse umane,

Organizzazione | 2%

Altro | 11%

DIMENSIONE IMPRESE (n. addetti)

< 50 | 51%

Da 51 a 250 | 22%

> 250 | 27%

IDEAZIONE E PROGETTAZIONE DI CAMPAGNE DI DIRECT EMAIL MARKETING SU UN TARGETSELEZIONATO DI ICT E BUSINESS DECISION MAKER

UN DATABASE DI OLTRE 140.000 CONTATTI PROFILATI

DEM

PER INFORMAZIONI| tel. +39 02 36 57 88 71 | [email protected] | www.ict4executive.it |

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temporaneo e con una gamma limitata di prodotti. Accessibile da pc, tablet e smartphone, il ne-gozio on line vende in 7 mercati, incluso Giappone, e consente il pagamento in varie valute.L’obiettivo di Paypal è ora quel-lo di spingere il maggior numero di retailer verso l’adozione delle soluzioni di Mobile Commerce. Ma l’azienda resta agnostica ri-spetto alla soluzione tecnologica prescelta.«Siamo impegnati con numero-se sperimentazioni nel mondo e con tutte le soluzioni disponibi-li, come i QR Code, l’NFC, i POS mobile. Non sappiamo quale avrà successo ma se si affermeranno saremo pronti».

Dell: sempre più labile il confine tra dispositivi personali e di lavoroL’ambiente e le modalità di la-voro stanno cambiando rapida-mente. Secondo i dati divulgati da Dell, oggi negli Stati Uniti il 50% dei lavoratori utilizza gli stessi dispositivi (mobili e non) sia per lavoro che per uso per-sonale.Il boom dei device mobili non

Trovare con Google i dati e le informazioni che fanno crescere il businessLe aziende accumulano un quan-titativo sempre più grande di dati relativi a mercati, vendite, fornitori e clienti, costruendo un patrimo-nio informativo di estremo valore per l’impresa, che tramite essi può operare sui mercati effettuando scelte consapevoli e con maggiori probabilità di successo. Esistono poi determinati tipi di business per cui questo fenomeno è particolarmente rilevante, detti “document-inten-sive”, la cui attività comporta cioè la generazione di un volume molto elevato di documenti. Un esempio classico è rappresentato dalla PA, dai corpi di Polizia, dalle telco, dalle banche e da molte altre realtà. Google ha rilasciato ad otto-bre Google Search Appliance 7.0, la nuova versione della soluzione che

porta nel mondo Enterprise la po-tenza dell’algoritmo del motore di ricerca più usato a livello globale. Si tratta di una soluzione hardware, un “rack” fisico da installare all’inter-no della rete aziendale in grado di indicizzare in tempo reale fino a 1 miliardo di documenti (per singolo rack) provenienti dalle più dispara-te fonti: database (Oracle, MySQL, Microsoft SQL Server, IBM DB2, Sybase) e Content Management System (EMC Documentum, File-Net, Open Text LiveLink, Microsoft SharePoint), in molteplici formati (html, pdf, documenti office, video ed immagini). L’utente può così ricercare con tem-pi inferiori al secondo le informa-zioni di cui necessita visualizzandoli in più di 60 lingue diverse.

accenna poi a diminuire: entro il 2016 verranno venduti 1,84 miliardi di dispositivi mobili “smart”, e in particolare 96 mi-

lioni di tablet in ambiente en-terprise. Il rinnovato portafoglio prodotti presentato a ottobre da Dell nasce dall’elaborazione di queste considerazioni attinenti il paradigma del BYOD (Bring Your Own Device), ed è quindi pen-sato per permettere a utenti con esigenze sempre meno definibili come “consumer” o “business” di fruire di contenuti multimediali e di intrattenimento e di esprimere la propria creatività, oltre che di fornire un valido supporto alla produttività lavorativa, da casa e in ufficio. I nuovi prodotti presentati in-cludono XPS10, un tablet da 10 pollici basato su Windows 8, XPS Duo 12, che combina in un unico dispositivo un Ultrabook e un ta-blet dalle alte performance e il Pc di alta gamma XPS One 27 all-in-one con display Full HD presto disponibile anche con funziona-lità touch.

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Innovazione digitale, in Italia è ancora un argomento per addetti ai lavoriIl Governo Monti si è occupa-to, finalmente, dell’Agenda Di-gitale, ma gli italiani ne sanno ancora poco. La conoscenza è scarsa, anche se le aspettative verso la digitalizzazione sono positive, secondo quanto risulta da un sondaggio realizzato da Ispo e commissionato da Cisco. I risultati sono stati presentati da Renato Mannheimer in un con-vegno a Milano, dove esperti e rappresentanti delle istituzioni hanno evidenziato ancora una volta l’urgenza di puntare la bar-ra dritta sulla digitalizzazione del Paese.

«Il tema dell’Agenda Digitale ri-sulta almeno per ora appannag-gio di una minoranza “informa-ta” - ha affermato Mannheimer -: il 63% della popolazione am-

mette di non averne mai sen-tito parlare. Nonostante ciò la maggioranza dei cittadini (52%) crede che la digitalizzazione cambierà in meglio la loro vita. Bisogna parlarne in modo più concreto, serve più informazio-ne». Una parte dei cittadini appa-re quindi refrattaria all’innova-zione, perlopiù avanti con l’età, ma c’è anche un folto gruppo, più giovane e istruito, di entu-siasti innovatori.Che in Italia ci sia ancora molto da fare è un fatto noto, confer-mato da numerose ricerche, tan-to che Francesco Sacco, docente dell’Università Insubria – Centro Ricerca Enter/Università Bocconi e fra i promotori dell’iniziativa Un’agenda Digitale per l’Italia, ha auspicato un “Rinascimento Digitale”, una fase cioè di rilan-cio che faccia uscire il paese dal Medioevo tecnologico attuale. «Per recuperare il gap ci sono due vie: investire molto di più,

Da IBM l’IT che guida l’evoluzione della funzione MarketingSono essenzialmente quattro le sfi-de che occuperanno il tempo e le energie dei Direttori Marketing nel corso dei prossimi anni: la crescita esponenziale dei dati, i social media, la proliferazione di canali e disposi-tivi e l’evoluzione dei consumatori. E sono tematiche che riguardano da vicino il mondo dell’IT quelle indica-te come priorità dai Direttori Mar-keting di aziende di tutto il mondo coinvolte da una survey di IBM. Il risultato ultimo di questi fenomeni, infatti, è un quantitativo esponen-ziale di dati destrutturati, che van-no gestiti, elaborati e interpretati da chi si occupa di marketing per elaborare la strategia aziendale del futuro. Per farlo non si può fare a meno di chi in azienda è impegnato sul fronte tecnologico, soprattutto

in ambito software, ora che l’har-dware viene concepito e trattato come una commodity. È sull’onda di queste considerazioni che Ibm ha sviluppato e continua a investire in soluzioni concepite per l’elabo-razione e l’interpretazione dei dati. «Il marketing deve evolvere da un approccio tipicamente operativo - che ancora è presente nella maggior parte delle aziende - e divenire stra-tegico, prendendo spunto e forza da un adeguato supporto tecnologico – spiega Maria Cristina Farioli, di-rettore Marketing, Comunicazioni & Citizenship Ibm Italia -. Dalle nostre ricerche emerge un trend positivo per gli investimenti delle azien-de in nuove tecnologie e advanced analytics, stimato in circa il +40% nel corso dei prossimi anni».

ma sappiamo che non ci sono risorse, o imboccare una strada completamente diversa, realiz-zando un cambio sostanziale di paradigma. L’Agenda Digitale non può di-ventare un obiettivo, ma uno strumento per combattere la troppa corruzione, eliminare le sacche di ineficienza, rendere l’azione di governo più parteci-pata». E ha ricordato che in Italia il problema della produttività è essenzialmente legato alla tecno-logia, e che Internet è una gran-de opportunità per l’occupazione giovanile.Anche l’AD di Cisco, David Be-vilacqua, ha manifestato la sua preoccupazione: «Il 46% della popolazione non ha internet: è un dato drammatico, serve un’a-zione importante per invogliare gli italiani all’uso della rete. In questi ultimi 10 anni non c’è sta-to in Italia nessun investimen-to nelle infrastrutture, abbiamo perso posizioni in Europa, e an-che per questo gli investimenti delle aziende nel nostro Paese sono decresciuti. Ho il timore che la banda ul-tralarga seguirà lo stesso iter dell’alta velocità, che c’è solo tra Milano e Roma: ma in rete non

David Bevilacqua, ex AD di Cisco, ora Vice President South Europe

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Il 46% della popolazione non ha Internet: è un dato drammatico, serve un’azione importante per invogliare gli italiani all’uso della rete

possono esistere cittadini di serie A e serie B». L’AD ha anche chie-sto pubblicamente di sospende-re la prassi tipicamente italiana dei progetti pilota nella PA, che «non costano nulla alle ammini-strazioni e servono ad andare sui giornali, ma poi non procedono e sono quindi inutili. Servono, invece, progetti di rilevanza na-zionale». Un grande progetto nazionale ad alto tasso di innovazione e una grande occasione per l’Italia è l’Expo 2015, come ha ricordato Giuseppe Sala - CEO della socie-tà. La speranza è che l’iniziativa, con i suo 20 milioni di visitatori attesi, possa contaminare posi-tivamente non solo Milano ma tutta l’Italia, restituendo al mon-do un’immagine d’avanguardia che incentivi tutta l’industria del turismo, che subisce una forte

concorrenza internazionale e che ha dunque bisogno di servizi in-novativi per attrarre le persone.Al ministro dell’istruzione e del-la ricerca Profumo, ex rettore del Politecnico di Torino è stata affidata la conclusione dei lavo-ri. Secondo Profumo, che con il colleghi dell’esecutivo è artefice del decreto che ha introdotto l’A-genda Digitale nella legislazione (ma ancora mancano i passaggi operativi), digitalizzare l’Italia è difficile perché «alla base di tutto

c’è un grande problema cultura-le. Siamo un Paese poco istruito e con un’età media elevata». L’unico Paese al mondo più vec-chio di noi è il Giappone, in una regione avanzata come il Pie-monte, ad esempio, c’è solo il 12% di laureati. «Bisogna partire dalla scuola, con iniziative come il progetto “i nonni a scuola”: un processo di educazione che parte da 8 milioni di studenti ha riflesso su metà Paese», ha affer-mato.

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Pierpaolo Taliento alla guida di CA Technologies nel Sud Europa

CA Technologies ha annunciato la nomina di Pierpaolo Taliento

a Vice President e General Manager Southern Europe. Taliento, nato a Milano, classe 1964, sposato e padre di quattro figli, vanta una consolidata esperienza nel settore IT, maturata all’in-terno delle più importanti multinazionali del settore, quali Poste Italiane, Micro-soft, BroadVision, HP e IBM, dove ha ricoperto incarichi di responsabilità sia a livel-lo nazionale che interna-

zionale. Inizia la sua car-riera nel 1985 in IBM Italia, dopo un’esperienza come imprenditore, dove ricopre negli anni ruoli di crescente responsabilità, inizialmen-te sul mercato nazionale delle PMI, poi negli Stati Uniti e successivamente a capo della business unit dedicata ai grandi clienti in area banking. Dopo due anni trascorsi in HP Italia come Senior Account Exe-

cutive, nel 1999 assume la carica di Direttore Generale in Broad Vision Italia. Nel 2003 entra poi in Microsoft Italia, come direttore del-la divisione Enterprise and Partner, ed assume succes-sivamente il ruolo di Busi-ness and Marketing Officer. Dal 2011 fino al suo ingres-so in CA Technologies, Ta-liento è stato Direttore dei Servizi Integrati e Digitali di Poste Italiane.

Angelo Meregalli Country Manager di PayPal Italia

Da novembre 2012 An-gelo Meregalli è Country Manager di PayPal Italia, ruolo che prevede la ge-stione dell’organizzazio-ne, delle strategie e delle operazioni di PayPal nel nostro Paese. Meregalli si unisce a PayPal dopo un-dici anni di esperienza nel Gruppo UniCredit, dove ha avuto diverse responsabi-

lità in Italia e internazionali in ambito credito al consumo e carte di pagamento, tra cui l’ultima in ordine cronologico in qualità di Head of Global Families and Small Medium Enterprise Payments. In precedenza, tra il 1999 e il 2001, ha lavorato presso Booz Allen & Hamilton (oggi Booz&Co.), società leader nella consulenza strategica. Mere-galli ha conseguito la laurea in Ingegneria Aero-nautica presso il Politecnico di Milano e un MBA presso l’Università SDA Bocconi di Milano.

Stefano Zenti al vertice di Canon e Océ Italia

Con la nomina di un unico Ammini-stratore Delegato

prosegue, anche a livel-lo italiano, l’integrazione delle due aziende. Stefano Zenti, Presidente del Con-siglio di Amministrazione e Amministratore Delegato di Canon Italia dal 2011, è stato nominato anche Presidente del Consiglio di Amministrazione e Ammi-nistratore Delegato di Océ Italia. Zenti in Canon ha ricoperto diversi incarichi a livello europeo: prima ad Amsterdam nel 2004, pres-so Canon Europe NV, in qualità di Chief of IT (CIO) and Supply Chain, posi-zione che lo ha visto pro-tagonista nell’introduzio-ne del sistema di gestione aziendale adottato da tutte le filiali continentali; poi a Vienna nel 2008, con il ruolo di Managing Director

di Canon Central Eastern Europe con l’obiettivo di sviluppare i mercati emer-genti dell’Europa dell’Est. Unendo la sua esperienza nella fornitura di soluzioni di imaging per le aziende e i consumatori a quella di Océ, uno dei principali fornitori per il document management e per i pro-fessionisti della stampa, Canon può ora offrire ai propri clienti una gamma completa di prodotti e so-luzioni dedicati alla stampa professionale.

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— UN MODERNO SPAZ IO D I CO-WORKING & CO-LOCATION, completamente attrezzato, dedicato alle migliori startup hi-tech italiane e internazionali. L'obiettivo di POLIHUB è spingere fortemente i processi di cross-fertilizzazione tra le diverse startup, attraverso lo scambio di conoscenze e di esperienze, ben sapen-do che da questo confronto continuo aumenterà la probabilità di successo della singola startup.

— UN INTENSO PROGRAMMA DI ARRICCHIMEN-TO ED EMPOWERMENT IMPRENDITORIALE, pensato appositamente per le startup. Il Programma offre su base quotidiana: testimonianze di imprenditori di successo e top manager; sessioni di confronto con i principali investitori in Italia (Venture Capitalist, Business Angel, ecc.); seminari specialistici e moduli di formazione su temi chiave per le startup; workshop creativi e laboratori di brainstorming.

— SPAZI FLESS IB I L I E SCALABIL I , in modo da venire incontro alle specifiche esigenze e dinamiche di crescita della singola startup: dalla singola scrivania a grappoli di uffici opportunamente collegati. Tutte le star tup hanno a disposizione le facili ty comuni dell'HUB : sale riunioni di diverse dimensioni, aule di formazione, segreteria, open bar, ecc..

— SERVIZI PENSATI APPOSITAMENTE PER LE STARTUP, erogati in modali tà as a ser vice: ser vizi ICT (infrastrutturali e applicativi), servizi amministrativi, servizi legali, servizi di comunicazione e PR.

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